20 Maschile Eco Retrò Con il cappuccio il giaccone in pelliccia di Fendi per lui. La versione bianca del coat corto di Anna Sui, a fasce con inserti di pelle. Grigio piombo il foulard in pelliccia di Ermanno Scervino dal sapore assolutamente retrò. TRA l’abito PARENTESI) Rosa pastello la versione totale di Blumarine: giacchino e abito. Anche la bag, color naturale è in pelliccia. Vera o falsa, graphic pop o punk la pelliccia sfida il grande freddo LINDA D’ADDIO A nche quest’inverno la pelliccia c’è e si “vede” perché è soprattutto in versione colorata ha sfilato sulle passerelle e ora… in città. Dalle ispirazioni punk di Fendi alle declinazioni pop di Jean Paul Gaultier, la tendenza più hot la vuole eccentrica e vivace. Dai capospalla agli accessori, c’è chi la pensa anche sulle astine degli occhiali. Gli stilisti per questo genere che è diventato ormai una costante di stagione si sono davvero sbizzarriti facendola sfilare senza alcuna remora per ciò che riguarda colore, stile, forma e pelo. Vera o finta, lunga o rasata, a chiazze, strisce o patch, con colori più o meno sgargianti, la pelliccia sfida il freddo a colpi di tinte forti e brillanti e forme voluminose ed estreme. Dimenticate il classico e discreto bordo di pelo su polsi e cappucci, l’imperativo fashion è “osare” e farsi tentare dal genere punk di Fendi, dalla versione segnaletica di Vionnet, dall’interpretazione graphic pop di Gaultier, dalle proposte geometriche di Jo No Fui, dalle pellicce in stile tavolozza di Roberto Cavalli o da quelle lussuose e animalia Total look sexy di Tom Ford. Ecco che la rilancia in grande stile Miuccia Prada, bellissimo il suo cappotto di astrakan rosa cipria stretto in vita da una cintura. Blumarine preferisce il monocromo dalle tonalità accese, Emporio Armani osa con le versioni multicolor. Patch il bomberino zippato di Jean Paul Gaultier, a fasce il modello di Just Cavalli. Oversize il cappotto di Max Mara. Visone, volpe, mongolia ma anche astrakan, volumi esagerati e forme stravaganti, la L’imperativo fashion è “osare” e farsi tentare da geometrie eccentriche pelliccia mostra il suo lato più wild. E mette d’accordo fautori del vero e sfegatati animalisti con le tante versioni ecologiche declinate nei capi must have, dai cappotti ai gilet. “Politicamente e socialmente corretti” i modelli bon ton lunghi e bianchi di Anna Sui che non rinuncia alla sua vena eccentrica con proposte a righe e color block. Lunghe e scure simili a dress coats le pellicce di Giorgio Armani che si affiancano a gilet e cappotti con applicazioni in pelliccia sinte- tica. Eco, a tinta unita, a righe o maculati, i boleri corti di Elisabetta Franchi. Neri i modelli di Karl Lagerfeld e Kenzo, bianchi quelli di Rocha e Stella McCartney, verde petrolio quelli di Maison Martin Margiela. Fra i marchi low cost punta sui toni pastello come il rosa il colosso svedese H&M, mentre Asos si sbizzarrisce con pellicciotti colorati, cappotti maculati o black. Il maculato impera anche da Zara mentre è oversize e lungo per Topshop. La pelliccia arricchisce le borse più classiche di Louis Vuitton, dai bauletti alle shopping bag: l’iconico bauletto Speedy della maison viene proposto in pelliccia di visone, stessa sorte tocca alle pochette da sera. Fendi riporta la pelliccia anche in versione maschile in tante e diverse versioni, lunghezze e colori, spesso esagerata. Voluminosa ed elegante la versione chiara che arriva al bacino, ultrablack il modello lungo alla caviglia in stile gotico. Immancabile anche nei dettagli dei cappotti, colli, imbottiture interne e stivali. Scrivete Inviate le vostre domande al veterinario del Caffè [email protected] Potete scrivergli anche entrando nella pagina web del sito www.caffe.ch cliccando sulla rubrica “Qua la zampa” Combattere le reazioni al cibo è una guerra difficile da vincere La domanda La risposta di Stefano Boltri E e reazioni avverse al cibo rappresentano la terza malattia allergica più frequente dopo l’allergia alle pulci e la dermatite atopica. In più della metà dei casi è associata ad una delle precedenti patologie. Come lei avrà certamente avuto modo di osservare, le manifestazioni cutanee possono a volte essere l’unico segnale di tale patologia; l’età di insorgenza non aiuta molto ad indirizzare una diagnosi precoce, in quanto può comparire a qualunque età. Una caratteristica che si può ancora osservare è la scarsa reazione alla somministrazione di cortisone. Sulla cute purtroppo le manifestazioni cliniche sono varie ed aspecifiche. Nel cane in particolare si può avere un prurito generalizzato e non stagionale e le aree colpite sono le stesse dell’atopia, vale a dire padiglioni auricolari, cute perioculare e perilabilale, aree ventrali e podali. L’unico aiuto prezioso, secondo alcuni ricercatori, è dato dalla presenza di tali lesioni a livello di perineo (area intorno alla zona anale). gregio dottore, scrivo a lei nella speranza che possa aiutare il mio cane ad uscire da un tunnel che lo tormenta da qualche tempo. Il cane è un setter inglese maschio, di cinque anni, e da un po’ di tempo soffre di un fastidioso prurito su tutto il corpo. A volte il pelo cade e sulla cute si vengono a formare aree arrossate; le orecchie, però, rappresentano un vero e proprio dramma! Sono state curate nei modi più svariati con risultati pessimi. Ora, dopo numerose ipotesi e altrettante terapie è stata pure ipotizzata la presenza di una reazione avversa al cibo e proposta una terapia alimentare particolare. Siamo finalmente sulla strada giusta? L Nel quadro da lei descritto tale zona non viene citata, mentre invece mi sembra di capire che il problema principale sia rappresentato dalle otiti croniche ricorrenti che sono anche esse indicative di tale patologia. Come è stato già ribadito in passato, nella gestione di tali patologie ha un ruolo fondamentale l’esclusione di una quantità consistente di altre patologie cutanee e non, associata all’uso di un trial nutrizionale. Da quanto accennato, mi sembra che tale strada non sia stata ancora intrapresa ; il trial nutrizionale si basa essenzialmente sull’uso di una dieta ad eliminazione, ovviamente sulla base della precedente dieta. Tale dieta va seguita dalle 8 alle 12 settimane e consiste essenzialmente in una somministrazione di una unica fonte proteica mai assunta in precedenza dall’animale. Se la risposta è positiva si reintroduce il cibo di prima per verificare il tutto. Questo tentativo sembra molto facile da adottare e gestire, ma posso assicurare che le reazioni avverse al cibo rappresentano una vera “guerra” da cui non sempre si esce vincitori. 16&1"(& $$ 0&;" " 8 &&" (06 "& "9&6 $$ 0&;" " 0" 16&0 " 7 &&" 1&; $"%"6" " !"$(%60"( *0 &&" *0 6966 $ (& (0"&6 *06"0 $ ) &&"( 8<) "%%60"($6 &60( "$ 7) %0;( 8<). (*0690 (& 11"16& "&$91. &&( $ (&";"(&" &0$" 0"*(066 &$ $"066( " 0&;". 916 (06 0"10:6 " $"&6" *0":6". *(06 33 #4'< ))' %7 *0;;( " $"16"&( ) '<<.. $(0 " 0"166( 38.. 0 9& *0"% 06 ($66": *0" $ 8- $ *0;;( " $"16"&( )< <<< #% $$/&&( %&1"$"6 $1"& )7.4%1. (16( 6(6$ &&9( 783. +%%(06%&6( 11"90;"(& $$/(66( $ $1"& 1$91", (& 9& 611( /"&6011 *0" $ 7'- +611( 66":( 7'2-,. (&19%( %"16( +<4)834, 7$4)<< #%. %"11"(&" %"16 " 8 )87 4#% +%" " 6966" " &9(:" %($$" ) 4#%,. 6(0" " "&; &06" +(6( ;; )." " *(06 )77' %7 27 #4)<< 8 8<<.,. 011( " (&11"(&0" (& *06"*&6".