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Anno II - n. 14 del 8 aprile 2016
Primo piano
Legacoopsociali,
il quotidiano on line compie 3 anni
Fino a 50mila lettori al mese per www.nelpaese.it che può contare su una redazione diffusa
#cooptelling
Confini marittimi
Italia-Francia, serve
protocollo aggiuntivo
Settori
Agroalimentare
La Direzione
ha eletto la nuova
Presidenza
Territori
“Le autorità italiane stanno
lavorando per negoziare un
accordo aggiuntivo...
La Direzione di Legacoopagroalimentare, riunita il 6
aprile a Roma, ha eletto...
Interpretare l’arte dell’upcy- L’Isis impaurisce, disorienta,
cling, ossia la capacità di ri- sgomenta, disarticola le
dare vita a materiali...
certezze, sfibra la capacità
reattiva. Rubricare il fenomeno sotto l’etichetta terroristica, avere chiaro il
nemico e il suo volto, non
aiuta a migliorare la situaUnicoop Firenze
zione, non sottrae le perChiude il 2015
sone dal senso d’intimorito
smarrimento; dalla sensacon un utile
zione d’incertezza e demodi 68,6 milioni di euro ralizzazione. Questo almeno
Unicoop Firenze chiude il in quattro modi.
2015 con un utile di bilan- Il primo. L’attentato che ha
cio di 68,6 milioni di euro... colpito maggiormente...
a pagina 2
Storie
Pesce ad onda zero
Un sms e puoi
comprarlo in banchina
Legacoop
Legacoop
Servizio Civile,
un anno
per cambiare
Nel mese di aprile termineranno il servizio civile in garanzia giovani...
Nota della redazione
Questo numero è stato chiuso
il 7 aprile 2016 alle ore 13,00
Segreteria di Redazione:
Anna Colomberotto
Tel. 06-844.39.372
Fax 06-844.39.402
DAI SOCIAL
Post e tweet
dalla
cooperazione
Organo ufficiale
della Lega Nazionale
delle Cooperative e Mutue
Marche Coopstartup
Nasce Artemista,
dall’upcycling
all’eco design
Sondaggio
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Osservatorio SWG
L’Isis irrompe
nell’immaginario
degli italiani
Imprese
Settimanale di notizie a cura
dell’Ufficio Stampa di Legacoop
Direttore Responsabile:
Dora Iacobelli
Registrazione del Tribunale di Roma
n. 109 del 22 giugno 2015
Primo piano
2
Legacoopsociali, il quotidiano on line compie 3 anni
Fino a 50mila lettori al mese per www.nelpaese.it che può contare su una redazione diffusa
Il progetto www.nelpaese.it è nato nel 2012,
all’interno del Piano di comunicazione di Legacoopsociali. È arrivato dopo un percorso di
svolta nell’azione comunicativa della Cooperazione sociale: basta aspettare il main
stream, utilizzare il web e farsi media. Da
questo assunto parte l’idea di un quotidiano
on line con una redazione diffusa su tutto il
territorio attraverso la rete di comunicatori e
giornalisti che lavorano per le Cooperative sociali aderenti a Legacoop e dirigono la comunicazione locale delle strutture regionali:
nasce un gruppo comunicazione nazionale di
Legacoopsociali che si riunisce almeno due
volte in un anno a Roma o a Bologna: il
gruppo è aperto sempre a tutti coloro che vogliano partecipare.
Non un sito ma un giornale - I primi due
anni di rodaggio sono serviti a superare la
concezione autoreferenziale del “sito web”,
già esistente, e a far maturare l’approccio
“mediatico”. La Cooperazione sociale (e tanti
altri settori cooperativi), l’associazionismo, le
Ong, le comunità attive sul territorio sono
fonte di una narrazione attraverso le aree tematiche (diritti, inclusione, economia, ambiente&salute, punto di vista, cultura, tempo
libero) e quelle regionali (tutte le regioni). A
queste aree si aggiungono gli approfondimenti e le notizie “dal mondo”. Grande spazio viene dato anche alle opinioni e alla
capacità di “fare opinione” attraverso edito-
Primo piano
ACI
riali e storytelling: la sfida di uscire dal guscio
e intervenire nei dibattiti dell’attualità sui temi
di interesse delle Cooperative sociali.
I numeri - Dal 2014 www.nelpaese.it è ufficialmente una testata giornalistica web
iscritta al tribunale. Il 70% dei suoi lettori è
composto da donne e giovani compresi in età
tra i 18 e 40 anni. La media mensile di visitatori varia tra 35 e 50mila unità. Il giornale è
molto legato alle pagine social. Su Facebook
è seguito da circa 5mila fans e su Twitter da
circa 1000 followers. Attraverso una linea
editoriale specifica è diventato riferimento per
le news competenti su migranti, infanzia, salute mentale e diritti.
Potenzialità - Dopo questi primi 3 anni è
chiara la possibilità di un punto di svolta. Innanzitutto www.nelpaese.it deve circolare tra
buona parte dei soci cooperatori e dei lavoratori delle aderenti: un enorme bacino di
utenti che possono far circolare le idee e la
capacità comunicativa della Cooperazione
sociale. E immediatamente dopo il giornale
può allargare la sua platea non solo al terzo
settore ma anche a tutti quei cittadini che sul
web cercano informazione di qualità e competente sui temi proposti.
Multimediale - Abbiamo finestre giornaliere
con il Giornale Radio Sociale, il notiziario radio
del Forum nazionale del Terzo Settore, di cui
curiamo la redazione Economia: news, interviste e speciali su associazionismo e non pro-
Legacoop
Settori
fit. Inoltre c’è una sezione video in collaborazione con filmaker e documentaristi: tra il
2013 e il 2014 sono stati prodotti Stazione
Mediterraneo, Futura e Senza Paura. Inoltre
collaboriamo a una rubrica mensile con Radio
Barrio di Crotone per aprire una finestra sul
Sud e sul suo racconto.
Il sito - Grafica, aggiornamento e manutenzione del sito web sono a cura di Virtual Coop,
una Cooperativa sociale di Bologna che opera
nel Web professionale, nell’inserimento dati,
nella scansione documentale e nella stampa
digitale; nata nel 1996, oggi è costituita da
20 addetti, di cui 16 lavoratori svantaggiati.
Editoria - Infine, intendiamo di misurarci con
il panorama editoriale e conquistare la nostra
dignità di organo di stampa. E vogliamo farlo
nel rispetto delle regole e delle carte deontologiche: Carta di Roma, Carta di Treviso e
Carta di Firenze. Tutti i redattori, a partire dal
direttore responsabile, sono risorse in organico alla struttura nazionale, a quelle territoriali e alle cooperative. Il nostro giornale apre
a collaborazioni esterne solo quando ci sono
risorse adeguate per corrispondere un equo
compenso.
Obiettivi - on la piena collaborazione delle
Coop sociali aderenti e il lavoro di rete
www.nelpaese.it può arrivare a 100mila
utenti nel giro di un biennio, affermandosi tra
i giornali on line più innovativi e competenti
del panorama web. Questa è una sfida che si
può affrontare mettendo al centro la comunicazione nel percorso quotidiano della Cooperazione sociale. Nell’ultimo anno i media
hanno raccontato in modo negativo le Coop
sociali alla luce delle inchieste giudiziarie. Per
riequilibrare il divario occorre “farsi media” ed
essere protagonisti nell’era della comunicazione digitale.
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#cooptelling
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Pesce ad onda zero
Un sms e puoi comprarlo in banchina
Una piattaforma collaborativa on-line e un sms per consentire
agli abitanti del Comune di Porto Cesareo di acquistare pesce
a km zero direttamente sulla banchina. L’idea unica in tutta Italia della cooperativa pugliese “Pescatori dello Jonio”- realizzata insieme ad un’altra impresa aderente a Legacoop,
“Pazlab”- funziona. Ecco come combatte gli effetti della globalizzazione sul mercato e aiuta a difendere la vendita del pesce
fresco locale.
PESCE AD ONDA ZERO
I pescatori stanno per rientrare nel porto. Le imbarcazioni non hanno
ancora gettato le ancore ma c’è già chi le aspetta. Gli abitanti di Porto
Cesareo, comune in provincia di Lecce, sono stati informati che nelle
reti sono appena state pescate orate, spigole, scorfani e triglie. E
stanno aspettando di poterlo acquistare direttamente dalle mani dei
pescatori. Sanno già quanti chili sono disponibili, a che ora sarà
messo a terra e che tipo di pesce sta per essere scaricato. Stanno già
pensando a come cucinarlo e sanno di poter chiedere consiglio direttamente a chi tutti i giorni vive di mare e pesca e sa come valorizzare il gusto del buon pesce pugliese. Tablet in mano, i pescatori
hanno inviato a tutti coloro che si sono iscritti sulla piattaforma collaborativa www.pescatojonico.it un sms informativo. E’ così che chi
vuole acquistare del buon pesce lo fa andando sulla banchina, avendo
la certezza che si tratti di pesce locale appena pescato, ad “onda
zero”. E’ così che la gente impara ad amare e a distinguere “il pesce
ruspante”, quello con “l’occhio vivo che ancora ti osserva”, dal pesce
“trattato”, surgelato, ci racconta il presidente della cooperativa Pescatori dello Jonio, Giuseppe Fanizza..
IN DIFESA DEL CONSUMATORE, CONTRO LE BUGIE
DELLA GLOBALIZZAZIONE
“Con la globalizzazione, arriva pesce surgelato da ovunque e il consumatore non ne sa molto della sua qualità e provenienza- spiega Fanizza-. Spesso abbiamo difficoltà a vendere il pesce fresco. Ormai i
pescivendoli quasi lo snobbano. Per questo abbiamo dato il via a questo progetto che è però ancora in fase di sperimentazione: vogliamo
informare l’acquirente e promuovere il pesce fresco locale”. “I nostri
pescatori adesso passano tre o quattro ore in banchina a vendere il
pesce e poi tornano di nuovo subito a pescare” aggiunge. “Una volta
era diverso: i pescivendoli venivano fin sulla barca a chiedercelo.
Adesso, in alcuni casi, solo il 10% del pesce in vendita è fresco”. Fa-
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ACI
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#cooptelling
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nizza ci racconta che all’inizio era scettico. Non sapeva come questo
progetto, unico in tutta Italia, potesse risolvere un problema. Grazie al
sostegno del GAC e all’incontro con la cooperativa Pazlab, però, si è
dovuto ricredere. “E’ ancora un esperimento ma sta funzionando”
dice.
UNA COOPERATIVA CHE PENSA AL MARE
Pescatori dello Jonio non solo non adotta la tecnica a strascico, pericolosissima per la salute del mare, ma è stata la prima realtà a
voler difendere l’ambiente marino nella zona di Gallipoli, aderendo
volontariamente al fermo pesca. E’ infatti una delle poche marine-
Primo piano
ACI
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rie in tutta Italia che abbiano mai fermato le imbarcazioni per un periodo al fine di poter favorire la riproduzione dei pesci e la salute del
mare. Una scelta coraggiosa in un momento in cui “c’è tanta concorrenza sleale di chi non rispetta le regole e spesso vende più di
noi”, come spiega Fanizza. La cooperativa – tutta formata da pescatori, dal presidente fino a tutto il cda, ha anche dato vita al progetto Sampei, una campagna contro “l’uso di maglie regolamentari
ma che sono micidiali per il mare perché ne distruggono la ricchezza- racconta-. Il nostro futuro dipende da quello del pesce. Speriamo si adottino politiche diverse per il suo bene”.
L’ORGOGLIO DI LEGACOOP
“Noi crediamo molto nella capacità delle cooperative di innovare,
traducendo i valori della collaborazione e della condivisione in iniziative utili per migliorare il mercato- ha commentato Mauro Lusetti, presidente di Legacoop Nazionale-. L’economia collaborativa
è nata con l’idea stessa di cooperazione. E’ nel nostro dna. Innovazione e tecnologia hanno consentito alla cooperazione di tradurre i suoi valori fondanti in iniziative e in prodotti utili per la
collettività”.
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#cooptelling
Una gallina oggi … E 250 uova all’anno
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Il cittadino adottivo entra nel pollaio sociale e incontra il diverso
L’economia collaborativa con un cuore sociale e cooperativo
affida una gallina ad un cittadino adottivo e presta l’orto sinergico alla comunità.
IL POLLAIO SOCIALE E GLI ORTI SINERGICI
Costante e affidabile, aperto a nuove esperienze. Amante delle sorprese e possibilmente attento… a non far qualche frittata. Ma con
una caratteristica fondamentale: l’amore per la diversità. E’ questo il
profilo ideale del “cittadino adottivo” di una delle trenta galline del
pollaio sociale di Seacoop, la cooperativa aderente a Legacoop che
si occupa anche di disabilità e salute mentale nella provincia di Imola,
a Toscanella di Dozza. Fattorie e orti sociali sono una delle ultime tendenze della sharing economy. Ma non è solo una moda. Qui si tratta
di molto di più. Perché il cuore dell’iniziativa è cooperativo. Chiunque
adotterà una gallina del Pollaio sociale o vorrà coltivare uno spazio del
“Giardino degli orti solidali e sinergici”, conoscerà prima di tutto i ragazzi di questo centro occupazionale per disabili che si trova in piena
campagna. I “cittadini adottivi” non riceveranno in cambio solo le uova
delle loro galline o i prodotti dell’orto. Ma soprattutto anche il privilegio di vivere un’esperienza di integrazione e condivisione. C’è spazio
per tutti. Anche per chi non ha mai provato l’emozione del confrontarsi con chi supera ogni giorno difficoltà di origine cognitiva o motoria grazie al contatto con la natura ai cooperatori.
UNA PIATTAFORMA PER RICEVERE IN CASSETTA
I PRODOTTI DELL’ORTO
“I prodotti a km zero del nostro orto sono prenotabili e acquistabili su
una piattaforma on-line (www.cambiavento.it) che consente di ricevere i prodotti ancora freschi in cassetta a casa” ci spiega la presidente di Seacoop, Simona Landi.“Inoltre, i nostri ragazzi partecipano
ai GAS e vendono i nostri prodotti direttamente nei mercatini”.
250 UOVA A CASA E UN ORTO IN AFFITTO
Il pollaio sociale e gli orti solidali e sinergici sono nati da un’ idea dell’agronoma. “La cooperativa ci ha creduto così tanto che ha chiesto
ad un falegname di costruirlo artigianalmente, con una parte chiusa
e una aperta in cui, dopo il primo periodo di acclimatamento, le galline potranno uscire liberamente” ci racconta Landi. Una singola persona, una scuola o un ente, può adottare una gallina e recarsi una
volta a settimana presso il centro per ritirare le sue sei uova. “In un
anno, sono 250. Saranno i nostri
ragazzi a occuparsi di prenderle e
confezionarle” ricorda.Al progetto,
è stato affiancato quello degli orti
solidali e sinergici: “20 orti da lavorare senza concimi e da affittare
in quella che può essere definita
una sorta di “comodato d’uso” a
persone ma anche a gruppi, enti
e realtà associative, che possono
venire qui e coltivare il loro orto”
racconta la presidente.
PAROLA D’ORDINE: AVVICINARE LA COMUNITA’ AL DISAGIO
I venticinque giovani che hanno un grande senso di appartenenza al
centro hanno accolto molto bene queste iniziative.“Si accorgono che
ci sono persone nuove al centro e sono più sereni perché grazie a
questa iniziativa si creano nuove relazioni. Il senso dell’iniziativa
‘adotta una gallina’ è proprio questo: la natura del progetto è sociale
e non ha scopo di lucro. Mette al centro l’importanza delle relazioni
nuove e della condivisione. Ci sarà una contaminazione nuova e positiva tra chi verrà qui a coltivare l’orto o a prendere le sue uova e i
nostri giovani. Le prime esperienze? “Superate le iniziali reciproche
diffidenze, si instaurano rapporti molto positivi”.
PROGETTI FUTURI
La cooperativa vorrebbe investire in un pozzo di raccolta di acqua
eco sostenibile che possa venire utilizzata per gli orti o per tutte le
attività. E non solo: anche un progetto legato alle fonti di energia
rinnovabili e uno spazio per i pannelli fotovoltaici per rendere il
centro a impatto zero.
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Settori
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>> Alleanza Cooperative Pesca
ALLEANZA COOPERATIVE PESCA
Confini marittimi Italia-Francia,
occorre protocollo aggiuntivo
all’accordo di Caen
“Le autorità italiane stanno lavorando per
negoziare un accordo aggiuntivo, rispetto a
quello siglato a Caen nel marzo 2015, volto
alla tutela dei diritti storici di pesca delle imbarcazioni italiane”. Lo rende noto l’Alleanza
delle Cooperative italiane settore pesca che
ha partecipato a Roma, presso la Direzione
generale della pesca e dell’acquacoltura,
alla riunione sulla giurisdizione delle acque
italo-francesi.
“A tre mesi dal sequestro del motopeschereccio ‘Mina’ sembra che la strada sia finalmente quella giusta. E’ fondamentale
tutelare gli interessi della flotta nazionale,
sia dentro che fuori dalle acque territoriali.
Per questo abbiamo già da tempo deposi-
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
tato un primo dossier per documentare l’attività delle nostre imbarcazioni in quel tratto
di mare” afferma l’Alleanza. “Confidiamo
nel lavoro che stanno portando avanti le
amministrazioni coinvolte e il Comando generale delle Capitanerie di Porto. E’ importate che queste azioni trovino il sostegno di
tutte le forze politiche”.
L’Alleanza delle Cooperative esprime altresì
forte preoccupazione per ciò che sta accadendo nel Mediterraneo. “È di queste ore la
notizia dell’ennesima zona di protezione
istituita unilateralmente, questa volta dalla
Croazia in Adriatico. Basta con l’utilizzo del
mare come se fosse un cortile dove ognuno
cerca il suo spazio a danno degli altri. Ci vogliono nuovi strumenti di gestione anche
per l’alto mare; ci vogliono zone di protezione economica o ecologica europee e non
più nazionali. Altrimenti di questo passo i
contenziosi aumenteranno sempre più indebolendo l’Europa anche in mare aperto.”
Territori
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Legacoop
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>> Legacoop
LEGACOOP
Servizio Civile, un anno
per cambiare
Nel mese di aprile termineranno il servizio
civile in garanzia giovani circa 200 volontari
che hanno svolto questa importante esperienza all’interno delle cooperative aderenti
a Legacoop. A tal fine l’Ufficio Servizio Civile
Legacoop ha programmato per il 13 aprile,
a Roma, presso la sede di Legacoop Nazionale – Sala Basevi (Via Guattani, 9), con inizio alle ore 14.00, una iniziativa nazionale
alla quale parteciperanno anche i volontari.
L’appuntamento vuole essere un’occasione
di incontro, di scambio di informazioni e di
emozioni, nonché di risultati che l’esperienza del servizio civile può generare nelle
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
nuove generazioni.
Ci piacerebbe, infatti, evidenziare, attraverso
le testimonianze dei diretti interessati, la dimensione della scoperta del servizio civile
e del mondo della cooperazione che i volontari riescono a maturare durante questa
preziosa esperienza. Il Servizio Civile, infatti,
permette ai giovani di mettersi alla prova, di
“imparare facendo” e ciò consente a molti
di attivare una forte motivazione, portando
alcuni di loro a continuare il rapporto con la
cooperativa anche dopo il termine di questo percorso.
L’incontro vedrà la presenza, tra gli altri, dell’On. Luigi Bobba - Sottosegretario di Stato
con delega al Servizio Civile, del Dott. Emanuele Rossi – Ricercatore in Sociologia
Generale – Università Roma Tre e del Presidente della Legacoop – Mauro Lusetti.
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Post e tweet dalla cooperazione
IL COMMENTO
DELLA SETTIMANA
TWITTER LA FOTO NOTIZIA
LEGACOOP NAZIONALE SUI SOCIAL
LE TOP 5 DELLA SETTIMANA
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Post e tweet dalla cooperazione
LEGACOOP NAZIONALE SUI SOCIAL
LE TOP 5 DELLA SETTIMANA
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Post e tweet dalla cooperazione
SOCIAL, NON BASTA ESSERCI. FATELO SAPERE!
Quali strategie di promozione
per l’identità social delle cooperative?
Sui social non basta esserci. Bisogna anche fare rumore. Ma soprattutto fare sapere a tutti che la propria cooperativa vive anche
di una identità social. Che si punti solo su Facebook o Twitter o che
si decida di essere presenti su tutti i social network, bisogna sempre affidarsi ai più aggiornati social media manager, studiare nuove
strategie e promuovere sulla rete la propria presenza. Come hanno
fatto questa settimana Coop Liguria e Conad. La prima aderente,
ha studiato una idea grafica per promuovere la sua identità social,
la seconda ha inaugurato il suo profilo su Twitter e ha lanciato subito un hashtag dedicato al #grandeviaggio che risulta essere già
seguitissimo.
I SOCIAL NETWORK PIU’ SEGUITI IN ITALIA:
FACEBOOK REGNA SOVRANO
Facebook è ancora il social network più
amato e frequentato dagli italiani, con
una penetrazione pari quasi al 100%
nella fascia giovane. Ad evidenziarlo è
un report di ComScore. La quasi totalità
del Millennials, dunque, risulta essere
attualmente iscritta al portale. Un bacino d'utenza enorme che spende circa
2,5 volte più tempo su Facebook rispetto agli altri social network. Seguono, a distanza, Snapchat,
Instagram, Tumblr, Pinterest e Twitter.
Chiudono la classifica Vine, Google+ e
LinkedIn.
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Legacoop
Settori
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Post e tweet dalla cooperazione
RASSEGNA SOCIAL
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DI LEGACOOP NAZIONALE
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>> Legacoop Agroalimentare
>> Legacoop Cultura
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LEGACOOP AGROALIMENTARE
La Direzione ha eletto la nuova
Presidenza
La Direzione di Legacoopagroalimentare,
riunita il 6 aprile a Roma, ha eletto la nuova
Presidenza così composta:
Luppi Giovanni; Presidente; Resp.le settore Carni suine/Salumi;
Maretti Cristian; Vice Pres. Vicario;
Petruzzella Angelo; Vice Presidente;
Carlotti Massimo; Vice Presidente; resp.le
settore Cereali - Olio - Ortofrutta;
Caddeo Daniele;
Calzolari G.Piero; resp.le settore
Latte/Formaggi;
Gargiulo M.Grazia;
Gualandi Eros; Conduzione Terreni Agroenergie;
Guidelli Sara;
Pedetti Graziano;
Pirani Marco; resp.le settore Cereali Mangimistica - Servizi;
Prioli Giuseppe; ;resp.le settore Pesca;
Santandrea Ruenza; resp.le settore Vino;
Zanotti Mirko; resp.le settore Ortofrutta.
LEGACOOP CULTURA
Confronto a Roma per condividere
linee, giudizi e proposte
Un incontro del settore Spettacolo dal vivo
di Legacoop per cercare di condividere
linee, giudizi e proposte sulla fase importante
e complessa che sta attraversando il settore,
alla luce della riforma del Fus (Fondo Unico
per lo Spettacolo) e della imminente discussione sul Ddl Franceschini “Codice dello Spettacolo”: l’appuntamento è per venerdì 15
aprile 2016 alle ore 11.00 a Roma in via
Guattani 9.
Nell’incontro di lavoro si parlerà anche del
confronto in corso tra centrali cooperative,
Agis, Sindacato, Enti, Comuni, Parlamentari,
Tavolo Legalità e Sicurezza nello Spettacolo,
per l’individuazione di alcuni miglioramenti
normativi che possano tener conto della necessità di dare nuove certezze al valore del
lavoro professionale nello spettacolo, come
nella cultura più in generale.
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
L’obbiettivo è quello di creare un’occasione
di confronto più ampio, indispensabile per un’
elaborazione che possa esprimere la specificità cooperativa in questo settore, rivendicando in particolare, il ruolo produttivo, di
formazione dei pubblici e di valorizzazione e di
rapporto profondo con il territorio di cui le
cooperative dello spettacolo sono portatrici,
in non pochi casi, già a partire dalla seconda
metà degli anni 70.
Una presenza storica che ha contribuito fortemente negli anni a rinnovare il teatro italiano, ma anche, più recentemente, alla
nascita di nuove realtà che hanno saputo rinnovare la drammaturgia, valorizzare il contemporaneo, ridare nuovo valore alla funzione
sociale del Teatro.
La cooperazione è poi, oggi, titolare di un innovativo ed importante CCNL nazionale per i
lavoratori dello spettacolo che ne aumenta il
peso e le responsabilità, nel confronto con le
organizzazioni sindacali e con i soci, verso il
rinnovamento del settore ed il riconoscimento
pieno del valore del lavoro e delle imprese
cooperative che vi operano.
Inoltre lo straordinario lavoro portato
avanti come cooperazione all’interno
del Tavolo legalità e
sicurezza sul tema
delle regole, dell’emersione del lavoro nero, della
legalità o la condivisione e costruzione, insieme ad Anci e ad altri
soggetti imprenditoriali e sociali, del Patto nazionale per la Musica dal vivo indicano alcune
strade obbligate e indispensabili per dare
nuove risposte al sostegno e alla crescita di
questo settore come parte importante dell’identità e del valore economico e sociale che
il Paese Produce.
A partire da queste motivazioni questo incontro nazionale dovrebbe poter fornire
prime indicazioni e proposte sulle linee
di azione che Legacoop e, nel confronto con
le altre Centrali cooperative, l’Alleanza delle
Cooperative Italiane Cultura, dovrà seguire nei
prossimi mesi, di fronte ad un momento di
possibile e necessario ripensamento di alcuni
criteri del Fus e di discussione del Codice
dello Spettacolo proposto dal Ministro Dario
Franceschini.
Territori
Imprese
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Territori
>> Veneto
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VENETO
>> Liguria
Convegno sulle esperienze dei
workers buyout (wbo) di Legacoop
>> Romagna
Le esperienze dei workers buyout (wbo) di
Legacoop Veneto saranno tra le buone pratiche regionali presentate e analizzate nel
corso del convegno “La gestione delle crisi
aziendali: dalla difesa alla creazione dei
posti di lavoro”, in calendario venerdì 15
aprile dalle 9.30 alle 12.30 alla sala conferenze di Palazzo Grandi Stazioni di Venezia.
Lo promuove la Sezione Lavoro-Dipartimento Formazione istruzione e Lavoro della
Regione Veneto e Veneto Lavoro, in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo
economico.
A portare la testimonianza della validità
dello strumento dei wbo proprio in risposta
alle crisi delle aziende - come dimostrano i
casi delle quattro cooperative venete nate
a opera di lavoratori dipendenti accompagnate da Legacoop Veneto-, sarà Adriano
Rizzi, presidente dell’organizzazione che ne
ha guidato l’iter progettuale e burocratico
che sempre caratterizza la fase di start-up
delle cooperative. Un percorso che ha visto
accanto a noi impegnati la Regione Veneto,
i sindacati, i soggetti di finanziamento. In
una fase economica così difficile e in salita,
le nuove coop nate da aziende in crisi o fallite sono di fatto segnali di speranza, e dimostrano con i numeri che ricorrere a una
nuova imprenditorialità, andando oltre l’uso
tradizionale degli ammortizzatori sociali, può
costituire un’importante opportunità di ripresa.
L’incontro si rivolge a tutti coloro che sono
chiamati a gestire situazioni di crisi e intende analizzare le condizioni necessarie, i
limiti esistenti e gli strumenti attivabili per
la risoluzione positiva delle crisi aziendali.
Ad aprire la mattinata di lavori l’intervento
dell’assessore al Lavoro della Regione Veneto Elena Donazzan e la relazione di
Mattia Losego, dell’Unità di Crisi aziendali,
settoriali e territoriali di Veneto Lavoro dal
titolo “Il processo di gestione delle crisi
aziendali in Veneto. la metodologia, le condizioni e i limiti”. Seguiranno tre modelli di
successo: oltre ai citati casi di workers
buyout, l’Electrolux e Grimeca.
“Dalle misure di politica attiva al rilancio
>> Estense
>> Marche
>> Lazio
>> La Spezia
>> Forlì
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
competitivo del sistema Veneto” è il titolo
della tavola rotonda, moderata dal direttore
di Veneto Lavoro Tiziano Barone, che si terrà
a partire dalle ore 11 e che vede gli interventi di Pier Angelo Turri, direttore della
Sezione Lavoro della Regione Veneto,
Gianmarco Russo, direttore generale di
Veneto Sviluppo, Giampaolo Pedron, direttore generale di Confindustria Veneto,
Elena Di Gregorio, segretaria generale di
Cgil Veneto, Onofrio Rota, segretario generale di Cisl Veneto e Gerardo Colamarco, segretario generale di Uil Veneto.
A concludere il convegno Giampietro Castano, dell’Unità Gestione delle Vertenze
delle imprese in crisi del Ministero dello Sviluppo economico.
Positivo l’incontro con l’assessore
regionale Lanzarin
Si è tenuto con successo, l’incontro tra l’Assessore ai Servizi Sociali della Regione Veneto, Manuela Lanzarin, e il coordinamento
regionale di associazioni del terzo settore
che si occupano di disabilità, di cui fa parte
anche Legacoop Veneto. Tale incontro era
stato richiesto dal coordinamento stesso
per presentarsi, per cercare un confronto
sulle criticità presenti nelle attività che le
cooperative affrontano quotidianamente e
per elaborare insieme proposte costruttive.
«Abbiamo chiesto all’Assessore di formalizzare un tavolo di lavoro permanente con
le associazioni dei soggetti accreditati istituzionalmente per i servizi sociosanitari rivolti all’inclusione sociale delle persone con
disabilità, e abbiamo ricevuto ampia disponibilità da parte sua. Formalizzerà infatti,
con un prossimo provvedimento, la costituzione del tavolo» afferma Loris Cervato,
responsabile del Settore Sociale di Legacoop Veneto.
Il coordinamento regionale di associazioni
del terzo settore che si occupano di disabilità, in particolare nella gestione di strutture accreditate (come centri diurni e
comunità alloggio), è attivo da oltre un
anno. A farne parte, Legacoop Veneto (rappresentata da Loris Cervato, e da Carlo
Muccio della cooperativa sociale Prometeo), Anffas Veneto, Uneba Veneto, e Federsolidarietà Veneto.
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Territori
14
LIGURIA
Decolla l’Alta Scuola di Cooperative di Comunità
Decolla l’Alta Scuola di Cooperative di Comunità in Liguria promossa da Legacoop Liguria e ANCI Liguria in collaborazione con
Legambiente. Prima tappa ad Albenga, giovedì 14 aprile nella Sala Consiliare dalle 9.30
alle 13.30.
“Realizzeremo un excursus sul modello di impresa cooperativa come modello che favorisce la coesione sociale ed uno sviluppo
sostenibile fortemente ancorato alla comunità– spiega Roberto La Marca, responsabile per Legacoop Liguria del progetto delle
Cooperative di Comunità in Liguria -. Ma lo
faremo in modo concreto con esperti del settore, analizzando fondi europei e leggi regionali, spiegando il ruolo delle comunità,
approfondendo le opportunità economiche”.
A maggio ci saranno i successivi appuntamenti alla Spezia e Genova.
La partecipazione è gratuita ma è necessario
iscriversi. Info: 010 572111 oppure scrivere
mail a [email protected]
Scarica il programma completo
http://www.legaliguria.coop/legaliguria/wpcontent/uploads/2016/04/Locandina-corsocooperative-di-comunita.pdf
territoriali». Chiara Bertelli lavora in Legacoop dal 2011 come responsabile dell’Ufficio Promozione, dopo essersi occupata per
quasi dieci anni di ricerca socio-economica
e politiche del lavoro alla cooperativa Cds.
Ha inoltre ricoperto la carica di Portavoce regionale di Generazioni Emilia-Romagna dal
2011 al 2015. «Quando abbiamo disegnato
la governance di Legacoop Estense – prosegue il neopresidente Andrea Benini – abbiamo prestato grande attenzione al
radicamento territoriale dell’associazione.
Abbiamo quindi affiancato al presidente e al
direttore rispettivamente un vicepresidente
e un coordinatore territoriale, a garanzia di
un presidio equilibrato su Ferrara e su Modena». «Operiamo in un contesto più ampio
– conclude il direttore Gianluca Verasani –
ma restiamo vicini alle nostre cooperative.
Puntiamo ad un’integrazione tra le due province attraverso un lavoro costante sul
campo».
LEGACOOP ESTENSE
Chiara Bertelli coordinatore territoriale per Ferrara
È Chiara Bertelli la nuova coordinatrice territoriale di Legacoop Estense per la provincia di Ferrara. La nomina è avvenuta nel
corso della prima Presidenza che si è tenuta
a Modena a meno di un mese dalla nascita
della nuova associazione. I 28 componenti
della Presidenza hanno scelto Chiara Bertelli per affiancare il Direttore Gianluca Verasani, di Modena, nella gestione
dell’associazione nella nostra provincia.
«Ringrazio la Presidenza per la fiducia accordata – afferma Chiara Bertelli – il mio impegno sarà volto a garantire la presenza sul
territorio della nuova associazione, rimanendo un primo riferimento per le cooperative ferraresi associate e gli altri interlocutori
Primo piano
ACI
ROMAGNA
Presentato il libro di Tito Menzani
“Cooperative:personeoltrecheimprese”
– da quasi 20 anni si occupa dell’argomento, a cui ha dedicato una lunga serie di
pubblicazioni. Le caratteristiche di questa
forma d’impresa, le vicissitudini e i successi, la partecipazione dei soci, i problemi
e le opportunità di fronte alle sfide del rinnovo delle basi e dei gruppi dirigenti sono
stati i temi che l’autore ha discusso con il
presidente di Legacoop Romagna, Guglielmo Russo, e con il direttore dell’istituto
storico, Carlo De Maria. “Contrariamente a
quanto si crede la cooperazione è stato ed
è un grande incubatore di innovazione”, ha
detto Menzani. “La grande dimensione? È
un elemento chiave per essere competitivi.
L’importante è stare bene attenti a garantire
la partecipazione dei soci, mettendo a disposizione strumenti nuovi per rispondere
a questo bisogno in maniera diversa”.
“Il tema della partecipazione è fondamentale. La grande sfida è coniugare la nostra
natura di movimento collettivo con la necessità di essere una moderna associazione di imprese, in grado di essere
progettuale e di affrontare le questioni poste
dalla globalizzazione”, ha aggiunto Russo.
“Crescere all’estero è ormai una necessità
anche per le cooperative, che dagli anni Novanta hanno dovuto subire sul territorio italiano la concorrenza di numerosi
competitori stranieri. Oggi di fronte ai cambiamenti che pongono strutture globali
come Amazon servirebbe che diventassero
operativi strumenti nuovi, come la società
cooperativa europea”, ha detto Menzani.
E contro gli stereotipi di una cooperazione
che alcune parti hanno interesse a definire
“privilegiata”? “Servono – ha ricordato lo
studioso – investimenti in comunicazione e
formazione. Il tema è quello di una biodiversità imprenditoriale che rappresenta una
ricchezza per tutti”.
Che cos’è una cooperativa e in cosa è diversa dalle imprese tradizionali? Quali sono
i suoi pregi e quali i problemi che attualmente la caratterizzano? Se ne è parlato venerdì 1 aprile all’Istituto Storico di Forlì, in
occasione della presentazione del libro di
Tito Menzani “Cooperative: persone oltre
che imprese”.
Il docente universitario bolognese – nonostante la giovane età uno dei più affermati
studiosi italiani di storia della cooperazione
Legacoop
Settori
Territori
Imprese
Sondaggio
Territori
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MARCHE
Coopstartup: nasce Artemista,
dall’upcycling all’eco design
Interpretare l’arte dell’upcycling, ossia la capacità di ridare vita a materiali di riciclo arricchendoli di contenuti creativi e di valore, per
realizzare oggetti di eco design. Nasce con
questa ispirazione la cooperativa Artemista di
Fermo, specializzata in produzioni artigianali,
una delle sette premiate da Coopstartup Marche, la sperimentazione promossa da Legacoop Marche e da Coopfond per far nascere
e crescere imprese della cooperazione capaci
di tradurre l’innovazione in occupazione qualificata così da creare ricchezza e sviluppo per
il territorio. I progetti vincitori sono stati selezionati fra le 23 proposte presentate per partecipare alla prima edizione del bando.
Artemista ha ottenuto il riconoscimento per
la sua idea di business per creare una nuova
impresa, che ha già dato contatti concreti con
i primi clienti. Sei i soci, Stefania Santarelli,
presidente, Giovanni Tappatà, vicepresidente, che il 4 aprile hanno firmato la costituzione della loro cooperativa. Ognuno con la
sua specialità, dall’amministrazione alla psicologia, dall’interior design alla modellistica e
sartoria alla manualità di chi produrrà gli oggetti, sarà in grado di contribuire ai progetti
di Artemista, che è una cooperativa sociale di
tipo B e che occupa perciò anche persone
svantaggiate. “Con la tecnica dell’upcycling
– spiega la presidente di Artemista, Stefania
Santarelli -, vogliamo utilizzare scarti di fine
produzione a chilometri zero delle aziende del
nostro territorio per trasformarli in nuovi oggetti, arricchiti dalla nostra creatività e manualità. Lo stesso lavoro di rigenerazione
creativa lo compiamo su mobili e complementi di arredamento trasformandoli in pezzi
di design. Un altro filone di attività riguarda
l’utilizzo del “legno del mare” e di altri materiali naturali che possiamo trovare sulle nostre spiagge. Abbiamo fatto un accordo con
alcuni Enti locali per produrre gadget turistici
proprio con queste materie”. I soci di Artemista hanno anche allo studio un progetto per
proporre elementi di packaging innovativo alle
aziende di moda e del calzaturiero delle Marche sempre utilizzando i loro scarti di produzione. “Elementi, come ad esempio i sacchetti
per contenere le calzature – dice la Santarelli
-, che possano arricchire l’offerta originale
dell’impresa”. La moda, e le borse in particolare, serigrafate con disegni originali, sono
state il punto di partenza di Artemista che ha
già presentato le proprie produzioni, con le
quali pensa di realizzare un brand, in diverse
fiere in Italia. “La volontà di creare questa
cooperativa – sottolinea Santarelli - è nata
dall’esperienza che abbiamo fatto io e altri
soci fondatori, grazie al rapporto con la cooperativa Nuova Ricerca, in un laboratorio di
un centro diurno per persone disabili. Visto il
valore degli oggetti realizzati, non solo estetico
ma anche in termini di sostenibilità ambientale, e soprattutto etico, abbiamo deciso di
pensare ad un progetto di impresa e l’opportunità di Coopstartup Marche è stata decisiva
per poterla realizzare. La scelta di creare una
cooperativa è stata poi naturale visto che è
una forma imprenditoriale che era già nel Dna
di alcuni di noi, che permette di valorizzare il
lavoro di ogni socio”.
LAZIO
Info Day “Il lavoro del/nel terzo
Settore”
Si è svolto il 5 aprile, presso gli spazi di
Porta Futuro a Roma, l’Info Day “Il lavoro
del/nel terzo settore” organizzato dal Forum
Terzo Settore del Lazio. L’incontro ha visto la
partecipazione di moltissimi giovani, che
Primo piano
ACI
Legacoop
Settori
hanno avuto modo di incontrare le strutture
che operano nel settore del non profit, dell’associazionismo e della cooperazione.
Nel corso della giornata si sono susseguiti
molti interventi, da quelli più istituzionali a
quelli strettamente legati al mondo della lavoro, dalle testimonianze di chi lavora già
nel terzo settore ai workshop di orientamento e training. La Cooperativa Oltre ha
partecipato con un proprio stand, per raccontare il proprio lavoro e le iniziative in
corso, mentre le ragazze della cooperativa
ETICAE–Stewardship in Action hanno curato un focus sulla Gestione etica delle risorse.
Anna Vettigli, Referente delle cooperative
sociali di Legacoop Lazio, è intervenuta con
due approfondimenti su “Il lavoro sociale e
le competenze trasversali” e “Dai sogni agli
obiettivi ben formati”. Compito di Generazioni Legacoop Lazio è stato quello di raccontare come si crea una startup nel
mondo del sociale, tramite la testimonianza
del Coordinatore Marta Micheli.
LA SPEZIA
La cooperazione mette in campo
valori e competenze
Il valore della cooperazione in un nuovo modello di sviluppo territoriale. Alla Spezia è un
valore che può determinare una svolta. In
tanti campi.
“Dall’energia al turismo, dalla logistica al
porto, dalla sostenibilità ambientale alle cooperative di comunità. In ogni settore il mondo
cooperativo ha competenze e valori da mettere in campo – sottolinea Paolo Garbini, coordinatore Legacoop Liguria a La Spezia -.
E’ arrivato il momento di passare dalla vecchia economia lineare ad una vera e propria
economia circolare che altro non è se non la
Territori
Imprese
Sondaggio
Territori
16
prosecuzione, il giusto completamento del
percorso iniziato dallo sviluppo sostenibile
passando per la green economy”.
L’occasione per mettere a punto quanto tutto
questo sia possibile, la darà il convegno promosso da Legacoop Liguria, venerdì 8 aprile
alle 15.30 al Centro Allende alla Spezia.
Dopo l’intervento di Paolo Garbini, che presenterà il documento programmatico di Legacoop sulle opportunità da sviluppare sul
territorio , interverranno
Massimo Caleo – Senatore della Repubblica
Massimo Federici Sindaco della Spezia –
Presidente della Provincia
Giacomo Giampedrone – Assessore Regione Liguria
Paolo Guerrieri – Economista
Gianfranco Bianchi – Presidente CCIAA La
Spezia
Nadia Maggiani – Segretaria Provinciale
UIL
Gianmarco Salvia – Presidente Provinciale
AGCI
Primo piano
ACI
FORLÌ
Notte Verde e Settimana del Buon
Vivere 2016, chiamata pubblica per
idee e progetti
Mercoledì 6 aprile all’Auditorium Cariromagna a Forlì, è stato presentato il bando per
singoli e associazioni che intendono presentare idee, progetti e percorsi da realizzarsi durante l’edizione 2016 della Notte
Verde dell’Innovazione Responsabile e della
Settimana del Buon Vivere.
L’appuntamento di questa edizione sarà
dal 24 settembre fino al 2 ottobre.
Dopo il successo della scorsa edizione che
ha visto più di 90mila presenze e, soprattutto, più di 200 realtà del territorio coinvolte a diverso titolo, l’edizione 2016
intende crescere coinvolgendo ancora più
Legacoop
Settori
realtà e radicandosi ulteriormente in Romagna, ormai unanimemente conosciuta
come terra del Buon Vivere.
Nel corso della serata è stato presentato
l’ebook “Il Buon Vivere che nutre il pianeta”
curato dal giornalista Gianni Riotta che
raccoglie numerosi interventi di filosofi,
premi Nobel, economisti, artisti, giornalisti
che hanno contribuito con la loro presenza
a perimetrare il pensiero sul tema del Buon
Vivere.
Dopo i saluti di apertura del vicesindaco
Veronica Zanetti in rappresentanza del
Comune di Forlì, Monica Fantini, ideatrice
della Settimana del Buon Vivere, presenterà
insieme al gruppo di lavoro il video-diario
della scorsa edizione, la grafica coordinata
dell’edizione 2016 e i temi principali sui
quali si incentreranno gli eventi in programma.
Territori
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Imprese
>> Unicoop Firenze
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UNICOOP FIRENZE
Chiude il 2015 con un utile di
68,6 milioni di euro
>> Equo Tube
>> Il Ginepro
>> Almaverde Bio
>> Coop El Tamiso
>> ZeLIG
>> Gruppo Gesin-Proges
>> I Briganti di Cerreto
>> Coop. Re.Search
>> Coop Oltre
>> Coop Sole
>> Codess Sociale
>> Cooperativa Pescatori
Dello Jonio
Primo piano
ACI
Unicoop Firenze chiude il 2015 con un utile
di bilancio di 68,6 milioni di euro che porta il
patrimonio netto a oltre 1,5 miliardi di euro.
Le vendite si attestano a quota 2,35 miliardi,
sostanzialmente in linea con l’anno precedente. L’utile del 2015 di 68,6 milioni di euro
è composto da 42,7 milioni di euro della gestione ordinaria, da 38,5 milioni di euro della
gestione straordinaria, a cui sottrarre 12,6
milioni di imposte.
Un risultato importante, che premia tanto le
politiche sui prezzi a favore delle famiglie che
quelle di valorizzazione dei fornitori locali,
sempre più numerosi e visibili nell’offerta di
Unicoop Firenze.
Di fronte a un quadro non esattamente
roseo, la cooperativa ha rimarcato la sua
missione e dato una spinta al risparmio delle
famiglie toscane, segnando un divario
dell’1,2% fra la propria inflazione interna (0,4%) e l’aumento dell’inflazione nazionale
rilevata dall’Istat per il 2015 (+0,8%). Senza
politiche aggressive di ribasso a tutti i costi,
ma con la scelta dei “prezzi bassi sempre”,
Unicoop Firenze ha superato l’anno brillantemente, conquistando il primato della convenienza nelle città di Arezzo, Firenze, Pisa e
Pistoia, secondo le classifiche del mensile Altroconsumo, l’associazione indipendente dei
consumatori.
Fra le partite in uscita, una voce “in rosso”
che pesa 2,4 milioni di euro è quella destinata agli investimenti della cooperativa inattività educative per le scuole toscane,
solidarietà locale, nazionale e internazionale
e sostegno alle ricchezze artistiche e culturali del territorio toscano.
Foto A.Fantauzzo
Legacoop
Settori
EQUO TUBE
Sospensione turismo in Egitto, le
ragioni di una scelta
L’Associazione Italiana Turismo Responsabile, in pieno accordo con i propri soci, ha
deciso la sospensione di tutte le attività in
Egitto, in particolare, la programmazione di
viaggi, fino a quando non sarà chiarita la
tragica vicenda dell’omicidio Regeni.
L’Egitto è un paese meraviglioso, che offre
grandi attrattive culturali e grandi emozioni
a chi vi compie un viaggio o vi trascorre
una vacanza. Ma un viaggio ed una vacanza non sono possibili in un contesto di
dolore e di indignazione. AITR auspica che
rapidamente si faccia chiarezza su quanto
è accaduto e che l’onesta collaborazione
porti alla verità. Ciò permetterà di ristabilire
tutte le relazioni, in un quadro di rispetto e
fiducia reciproci e, speriamo, anche di sicurezza. Come operatori turistici aderenti
ad AITR abbiamo pertanto sospeso tutta la
nostra attività verso l’Egitto.
IL GINEPRO
Il Ginepro: la cucina della cooperativa sempre più apprezzata
Soddisfazione alla cooperativa Il Ginepro di
Castelnovo ne’ Monti per i risultati della
rassegna “Appennino gastronomico -Menù
a km zero”, organizzata dal Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, in collaborazione con Coldiretti e ALMA, la
Scuola internazionale di cucina italiana di
Colorno e le cui premiazioni si sono svolte
Territori
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Sondaggio
Imprese
18
nei giorni il 30 marzo a Fosdinovo.
La cooperativa, che ha il suo agriturismo a
Ginepreto, sotto la Pietra di Bismantova, ha
infatti ricevuto la menzione per “Tecnica ed
equilbrio”. Il piatto portato alla rassegna dal
Ginepro era «cappelletti mantecati alla
crema di parmigiano, erbe amare ed aceto
balsamico “Principe nero di Cervarezza”»
“La menzione ottenuta nella rassegna organizzata dal Parco Nazionale – commenta
la presidente del Ginepro Rosanna Bacci –
ci riempie di orgoglio, anche perché sappiamo della competenza della giuria. Il
piatto, ideato dallo chef Marco Baccarani,
voleva esaltare un piatto tipico del territorio
come i cappelletti con un accostamento
creativo a due prodotti della nostra terra
come l’aceto balsamico e il Parmigiano, il
tutto realizzato con tecnica ed equilibrio,
come giustamente ha evidenziato la menzione. Il riconoscimento di “Appennino gastronomico” lo consideriamo anche uno
stimolo per il futuro. Marco Baccarani ha
concluso un mese fa la sua esperienza al
Ginepro, ma lo staff della cucina è sempre
più impegnato a mantenere alta la qualità
dei nostri piatti e della nostra offerta gastronomica. Il nostro impegno sembra ripagato: il Ginepro per le festività di Pasqua ha
visto il tutto esaurito, e le prenotazioni per i
prossimi mesi non mancano. Da un anno –
prosegue Rosanna Bacci – abbiamo molto
migliorato anche la nostra offerta per l’alloggio, con la ristrutturazione dello stabile
di Ginepreto. Riteniamo che Il Ginepro sia
oggi una struttura ricettiva di eccellenza per
la montagna reggiana e per il Parco Nazionale, di cui stiamo per diventare uno dei
Centro Visita.
ALMAVERDE BIO
Successo del Forum
sul benessere alimentare
Tantissimo pubblico ad assistere, a Cesena,
al Primo Forum sul Benessere Alimentare,
organizzato da Almaverde Bio, la società
consortile leader del biologico italiano.
Una folla di quasi 400 partecipanti, interessati ad ascoltare gli interventi che si
sono susseguiti nella mattinata di lavori,
tutti dedicati a comprendere il significato di
Primo piano
ACI
Benessere Alimentare sia dal punto di vista
della scienza sia come testimonianza e
scelta di vita con gli interventi di Cecilia
Dazzi, attrice, Nerio Alessandri, Ceo di Technogym, Carlo Cracco e Paolo Teverini
Chef.
E dal Professor Strazzullo, Ordinario di Medicina Interna dell’Università di Napoli e
Presidente della Società Italiana di Nutrizione Umana ne arriva una definizione che
lega benessere alimentare al sano stile di
vita scegliendo, quanto più possibile una
alimentazione naturale, priva di additivi chimici, povera di sale e ricca di frutta e verdura.
Una definizione che calza a pennello con la
scelta del biologico come afferma Roberto
Pinton , Segretario di Assobio – che, presentando il volume La Parola alla scienza ,
una raccolta di studi scientifici internazionali sul tema del biologico ha evidenziato il
valore di una modalità di produzione che
non fa uso di sostanze chimiche di sintesi.
E non è un caso che questo evento collegato al Wellness Food Festival sia nato in
Romagna la Regione in cui il cibo è un
culto da sempre.
Una regione che ha dato i natali al padre
della gastronomia italiana, Pellegrino Artusi
che, con il suo libro, La Scienza in Cucina
e l’Arte di mangiare bene, non solo ha spiegato nel dettaglio come fare a preparare i
piatti della tradizione ma ha anche unito
l’Italia intera con un linguaggio che ha saputo accomunare territori ed abitudini lontane.
Oggi, la tradizione gastronomica romagnola
è più che mai viva ma ad essa si unisce,
grazie alla grande capacità del territorio di
leggere i tempi in anticipo, una importantissima e lungimirante attenzione al benessere, nel senso più ampio del termine.
La Wellness Valley romagnola, pensata e
realizzata da Nerio Alessandri ideatore della
Wellness Foundation,è una risposta attualissima ai temi che più di ogni altro oggi toccano l’interesse dei cittadini.
Lo stare bene, allungarsi la vita, godersela
il più possibile, ricercare il Benessere e quel
“Buon Vivere “che oggi è un progetto collettivo dell’intero territorio.
E proprio da questo territorio ha preso origine il biologico in Italia.
Il biologico - afferma Renzo Piraccini –
Legacoop
Settori
Presidente di Almaverde Bio è passione e
attenzione.
La passione di tutti coloro che contribuiscono alle varie fasi della produzione, dalla
coltivazione, all’allevamento, alla raccolta
dei prodotti, alla conservazione, al confezionamento e distribuzione.
Una passione che spinge migliaia di giovani agricoltori a scegliere la strada del biologico per rispettare l’ambiente e l’uomo
seguendo i ritmi della natura, senza forzare
la mano, ascoltando i bisogni degli animali
e ricercando sempre un magico equilibrio
tra produzione e sostenibilità.
Per questo richiede attenzione, un’attenzione speciale, un grande impegno da parte
di tutti coloro che lavorano per difendere
l’integrità di un modo di produrre studiato
scientificamente per difendere l’uomo e la
natura .”
Per Almaverde Bio – prosegue Piraccini la crescita non significa produrre di più ma
significa produrre meglio orientando sempre più il consumatore verso la consapevolezza di ciò che sceglie e di ciò che mangia
e – aggiunge Piraccini – occorre prestare
molta attenzione a come si presenta il biologico in vendita perché per aumentare i
consumi è importantissima la politica di
marca e l’esposizione di un’ampia gamma
di offerta come dimostra il successo delle
Isole Almaverde Bio.”
Il successo del Forum Almaverde Bio di Cesena è un segnale evidente di quanto sia
importante oggi per i consumatori ma
anche per gli addetti ai lavori l’alimentazione consapevole, alla ricerca di un benessere che è un modo di essere e di
sentirsi in armonia con il proprio corpo e la
propria mente.
Un messaggio che lega perfettamente i va-
Territori
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Sondaggio
Imprese
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lori di un territorio che sempre di più si conferma Wellness Valley d’Italia.
COOP EL TAMISO
Ad Este orto biologico coltivato
da migranti
campi è poco, Luca Masiero, collaboratore
della cooperativa El Tamiso, ha insegnato ai
ragazzi i principi dell’agricoltura e dell’orticoltura biologica che stanno mettendo in
pratica in orto in primavera, non disdegnando
qualche serata gastronomica aperta, alla
scoperta dei sapori e della cultura locale.
Un progetto a tutto tondo quindi, che coinvolge cooperative agricole e sociali, prevede
la riqualificazione di una struttura in disuso
da anni, e la nascita di un centro di cultura e
spiritualità, con percorsi formativi per la cittadinanza, un cineforum e un centro di accoglienza: insomma un luogo dove vivere la
gioia quotidiana del donarsi all’altro!
Siamo certi che questo sia il modo giusto per
affrontare serenamente e pacificamente –
attraverso il cibo e non solo – le relazioni tra
popoli e culture diverse!
ZELIG
A partire dallo scorso autunno ad Este,
presso il centro di accoglienza migranti la
cooperativa agricola el Tamiso sostiene un
progetto che prevede la creazione e la cura
di un orto biologico nel nuovo centro di accoglienza migranti.
È stato l’ex seminario dei Padri Giuseppini,
vuoto da otto anni, ad aprire le porte ai 25
profughi e alla cooperativa sociale Percorso
Vita: ottocento metri quadrati su due piani e
quattromila metri quadrati di terra, in pieno
centro storico ad Este.
L’orto servirà non solo per l’auto-consumo
dei prodotti coltivati, ma anche e soprattutto
per occupare, formare e favorire l’integrazione degli ospiti presenti nella struttura.
L’obiettivo è quello di creare un ponte tra la
popolazione locale e gli ospiti attraverso la
condivisione dei saperi e sapori del territorio
e lo scambio dei prodotti della terra e della
stagione.
I lavori sono già partiti a novembre con le
prime semine di piselli e l’iniziativa ha riscosso successo tra i ragazzi della struttura:
alcuni di loro – infatti – lavoravano la terra
anche nel loro Paese di origine e riprendere
la stessa attività anche qui li ha fatti sentire
un po’ a casa!
Durante i mesi invernali, in cui il lavoro nei
Primo piano
ACI
Bandodiammissionealnuovociclo
formativo scuola di documentario
Sono aperte le iscrizioni al ciclo formativo 2016-2019 della scuola di documentario Zelig. Il termine per la
presentazione della domanda di ammissione è il 26 maggio 2016
La cooperativa ZeLIG è una delle poche istituzioni europee a offrire una formazione
specifica in tre dei principali reparti del cinema documentario: Regia/Sviluppo Progetto,
Camera/Luci
e
Montaggio/Postproduzione. La formazione
professionale in cinema documentario della
ZeLIG è un percorso formativo volto a preparare giovani interessati alla creazione di
opere cinematografiche e audiovisive.
Il corso di studi fornisce le competenze di
base per operare in diversi ruoli di una produzione audiovisiva con l’opportunità di
specializzarsi in uno di tre indirizzi più im-
Legacoop
Settori
portanti nella realizzazione di film documentari:
Regia/Sviluppo Progetto
Fotografia/Luci
Montaggio/Post-Produzione
Punto di forza della ZeLIG è il suo network
internazionale, che offre agli allievi la possibilità di collaborare con altre scuole di cinema e di confrontarsi con altre modalità di
lavoro, e di ampliare e approfondire le proprie conoscenze riguardanti stili, estetiche e
tradizioni cinematografiche diverse.
Per maggiori informazioni e iscrizioni:
http://www.zeligfilm.it/it/2016-03-24-2133-18/triennale
GRUPPO GESIN-PROGES
Investe oltre 600.000 euro in
welfare aziendale
“Adempiendo a nuove norme – dice Antonio Costantino, presidente del Gruppo
– nel 2014 avevamo iniziato a garantire a
tutti i soci un’assistenza sanitaria integrativa, totalmente a carico delle cooperative.
Ma pochi utilizzavano i rimborsi. Era necessaria un’azione di sensibilizzazione, così
abbiamo deciso di creare dei buoni salute,
ovvero dei voucher validi per i soci e le loro
famiglie. Ne abbiamo distribuiti circa 4.000
e hanno fatto da volano. I nostri soci ne
hanno usufruito e allo stesso tempo hanno
imparato a sfruttare i rimborsi dell’assicurazione. Nel 2015 infatti l’utilizzo della sanità integrativa, solo su Parma, è
quintuplicata e nel 2016 abbiamo ripetuto
l’operazione, attivando convenzioni con
oltre 40 centri medici su tutto il territorio
italiano. I primi numeri del 2016 ci dicono
che il loro utilizzo sta crescendo ancora”.
Accanto a queste iniziative di sostegno
delle spese mediche, il Gruppo ne ha realizzato anche altre periodiche di prevenzione della salute come “Ottobre Rosa”, un
mese dedicato alla prevenzione gratuita del
tumore al seno, “Torna a Scuola con il Sorriso”, per la cura dei denti dei ragazzi, ma
anche la Prevenzione Cardiologica gratuita
e la Campagna di Prevenzione per l’Osteoporosi. Nel 2015 sono stati 460 i soci che
hanno usufruito di questi servizi.
“Il tema del welfare aziendale – ha dichia-
Territori
Imprese
Sondaggio
Imprese
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rato Costantino – è sempre più attuale e
strategico in questo momento di crisi economica. Anche il Governo lo ha inserito
nella legge di stabilità. Mentre cala il potere d’acquisto delle famiglie, diventa essenziale aiutare in modo concreto i nostri
soci. Noi però abbiamo deciso di darci una
priorità, così da convogliare tutte le nostre
risorse e fare davvero la differenza. Il welfare aziendale, infatti, non deve essere fatto
di iniziative isolate e sporadiche, ma di un
progetto che si costruisce e migliora nel
tempo, adeguandosi ai bisogni dei soci. Per
questo, a fianco degli strumenti classici
come prestito al socio, libretto di risparmio,
convenzioni con negozi e servizi, corsi di
lingua italiana e di alfabetizzazione informatica, il Gruppo ha individuato nella salute un diritto primario da salvaguardare.”
Tra le novità del 2016 l’iniziativa “Nuovi
Nati 2016” che prevede una dotazione di
accessori per neonati e prima infanzia per
le famiglie dei soci, l’apertura di un libretto
di risparmio “Nuovi Nati” a condizioni estremamente vantaggiose, e la possibilità di
borse di studio per i figli dei soci.
i boschi del Lago Pranda, le “fole” raccontate da Nonno Celio nel metato e nelle piccole aie del borgo, il laboratorio di cucina per
sfornare ottimi biscottini di castagne ed infine
una notte di riposo presso il Vecchio Mulino,
sulle sponde del fiume Secchia, hanno reso
questo soggiorno denso di significati, ricco
di emozioni e divertimento, anche per chi ha
accompagnato e seguito questi piccoli ospiti
durante questa gita “speciale”. Fra gli
sguardi attenti dei monti Cavalbianco e Casarola, risalendo le vecchie e fiorite mulattiere, riposando sulle piccole altane in legno
i nostri piccoli amici hanno potuto scoprire
nuovi e piccoli angoli di paradiso del nostro
Appennino.
Questi bambini sono stati accolti con molto
entusiasmo dalla comunità di Cerreto che ha
respirato una ventata di allegria e tanta soddisfazione.
COOP. RE.SEARCH
“Futuro resistente”, una rassegna
artistica del Comune di Gattatico
I BRIGANTI DI CERRETO
Con neve natura bambini
a Cerreto Alpi
In occasione dei dieci anni di Neve Natura e
Cultura d’Appennino, il progetto promosso
dal Parco Nazionale dell’Appennino toscoemiliano, si è tenuta a Cerreto Alpi una duegiorni all’insegna della natura e del
divertimento per alcuni piccoli ospiti che sono
stati ricevuti dai Briganti di Cerreto.
I bambini della scuola materna di Case Bagatti accompagnati dalle guide ambientali
escursionistiche di Altri Passi, Fabrizio Ganapini e Davide Tronconi, hanno scelto di
soggiornare nelle affascinanti strutture del
Mulino e del Rifugio dei Briganti alla scoperta
del borgo di Cerreto Alpi e degli angoli più
suggestivi dell’Appennino reggiano.
Complici l’arrivo della primavera ed il gemellaggio con i coetanei della scuola materna di
Collagna, il soggiorno si è rivelato una esperienza indimenticabile per i piccoli ospiti di
Neve Natura. Una ciaspolata fra i sentieri e
Primo piano
ACI
La difficile condizione sociale in cui le giovani
generazioni si trovano a vivere, con la precarietà del futuro lavorativo, il cambiamento
delle relazioni sociali, oltre alla privazione dell’ideale aspirazione a migliorare la propria
condizione di vita ha portato alla mancanza
di fiducia nelle istituzioni e nella classe politica in generale, dalla quale da tempo non si
sentono rappresentati e ascoltati. Il risultato
spesso è un totale disinteresse verso la partecipazione civile, e un progressivo distacco
da un mondo, quello dell’”impegno”, che
percepiscono lontano e poco stimolante.
Il Centro Giovani “La Palazzina” del Comune
di Gattatico e la cooperativa Re.Search, con
il patrocino del Consorzio Quarantacinque,
promuovono la rassegna “Futuro Resistente.
Cercasi giovani ad alta resistenza per un fu-
Legacoop
Settori
turo sostenibile”. Scopo della rassegna è interagire con i giovani dai 14 ai 35 anni, partendo dai loro linguaggi espressivi e dalla
loro “grammatica comunicativa”, in particolare con i giovani che intendono partecipare
alla Festa del 25 Aprile a Casa Cervi, luogo
simbolo della Resistenza, e da diversi anni
meta di tanti ragazzi e ragazze. Da questa
grandissima presenza giovanile, nasce la volontà di accogliere le loro opinioni, espresse
con le forme dell’arte più libera e con il lessico proprio di questo tempo. Stimolare in
loro un protagonismo attivo sui temi suscitati
dalla manifestazione ha l’intento di ridare loro
fiducia in una partecipazione più diretta alla
società e alla politica.
Alla base di questa proposta stanno, naturalmente, i valori propri della Resistenza e
della Costituzione, quali la libertà, i diritti, il ripudio della guerra. In generale, tutto ciò che
i giovani vedono nel 25 aprile in chiave di attualità, per immaginare il loro futuro sostenibile.
Il progetto si rivolge anche agli adulti, che devono essere ricettori rispettosi delle idee che
emergeranno, dovranno lasciare libertà di
espressione non soltanto nella forma, ma
anche nei contenuti, pronti ad essere sorpresi, spiazzati, contraddetti dalle giovani generazioni. La libera rassegna accetta opere di
pittura, fumetti, fotografia, grafica, pensieri,
racconti, poesie, frasi.
Tutte le opere raccolte saranno esposte in
un’area del parco, creando un percorso di visione e lettura. Il premio è rappresentato
dalla stessa esposizione dei lavori in un luogo
così importante e nell’ambito di una manifestazione che richiama un numero elevatissimo di persone.
Tutte le opere da presentare devono avere
come tema centrale le nuove Resistenze che
si snodano attorno ai valori cardine della lotta
per l’uguaglianza e la libertà, visti nella prospettiva del futuro. Guardare con attenzione
al passato per costruire un futuro migliore e
più sostenibile. Si possono affrontare temi
come il lavoro, i diritti, la sicurezza sociale,
l’integrazione culturale o altro partendo dai
valori sopra descritti e nell’ottica indicata.
Informazioni: Ufficio Scuola: 0522 477938,
Centro Giovani: 0522 678139, dal martedì
alla domenica dalle 17:00 alle 19:30, [email protected].
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COOP OLTRE
Parte degli incassi del film “Che
cos’è un Manrico” saranno donati
alla cooperativa
percorsi verso il benessere e l’autonomia
della persona e delle comunità, in particolare
dei minori e disabili – la donazione rappresenta un grande sostegno perché renderà più
efficienti i loro servizi.
Guarda il trailer del film
https://www.youtube.com/watch?v=rlTWKbi
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COOP SOLE
In cantiere nuove varietà
di fragole
“C’è sempre un ultimo più ultimo degli altri,
ma nella hit parade degli ultimi Manrico è sicuramente tra i primi”
Antonio Morabito torna sugli schermi, dal 7
aprile, con un documentario che Istituto Luce
ha ‘riscoperto’ e voluto riproporre alle sale, in
una versione nuova e rimontata rispetto a un
lavoro di tre anni fa.
‘Che cos’è un Manrico’ racconta una settimana d’estate a Roma, calda, assolata, turistica, di Manrico, un trentenne distrofico che
può muovere solo la testa e i pollici, e Stefano, l’operatore che assiste Manrico. ‘Che
cos’è un Manrico’ non è un film sulla distrofia o la disabilità. È una commedia, un
dramma, una piccola perla, un road-movie
surreale e realissimo, con protagonista un distrofico.
Stefano, protagonista della pellicola insieme
a Manrico, è socio della cooperativa Oltre e si
occupa, non solo sul grande schermo, di assistenza.
Quanto si vede nel film è, in sostanza, la narrazione del significato umano e professionale
di una “relazione di aiuto”. Relazione che costituisce il lavoro quotidiano di tante cooperative sociali.
Nel conto alla rovescia per la prima del nuovo
film documentario di Antonio Morabito ha
annunciato che una parte degli incassi
sarà donata alla Cooperativa Oltre, la
struttura che ha seguito Manrico per vent’anni. La donazione sarà usata per l’acquisto
di un mezzo attrezzato per il trasporto disabili.
Per la Cooperativa Oltre – che dal 1992 si
impegna per lo sviluppo e la promozione di
Primo piano
ACI
È partita sotto i migliori auspici la stagione
delle fragole per Coop Sole, cooperativa di
Parete (Caserta), una delle principali realtà ortofrutticole del Mezzogiorno. L’impresa campana anche quest’anno ha investito 200
ettari di areali a fragole dai quali, ad oggi, ha
prodotto circa 1.500 tonnellate con l’obiettivo di toccare le 8 mila tons a fine campagna.
La raccolta è iniziata a fine gennaio con i primi
stacchi, con un trend di maturazione anticipato rispetto allo scorso anno. Si proseguirà
fino a giugno. La produttività è stata particolarmente positiva grazie alla messa a dimora
di un minor numero di piante per ettaro che
ha dato rese superiori. Anche quest’anno la
cultivar Sabrina sarà l’autentico cavallo di battaglia dell’azienda casertana, rappresentando
l’80% delle fragole coltivate.
Ma la novità per il prossimo anno, come detto,
sarà rappresentata dall’introduzione di 4
(forse 5) nuove varietà. “Saranno sempre tipologie di fragole dalla forma allungata –
spiega Pietro Ciardiello (nella foto), direttore di Coop Sole– e precoci. In questo modo
puntiamo ad allungare il calendario di produzione, in anticipo, partendo non più a gennaio
bensì a novembre”.
Finora quest’anno oltre il 50% della produzione è stata commercializzata all’estero,
sebbene a fine campagna la quota si ridurrà
al 30%, visto che ad aprile e maggio solitamente in Italia i consumi di fragole aumentano considerevolmente, clima permettendo.
Per Ciardiello il mercato in generale è vivace,
“sebbene non manchi la forte concorrenza
spagnola che incide specialmente sui prezzi.
Le quotazioni tuttavia tengono piuttosto bene,
nonostante un calo fisiologico in questi primi
Legacoop
Settori
giorni successivi alla Pasqua”.
Per Coop Sole un altro segmento in forte
espansione è quello dei frutti di bosco. Pur rimanendo ancora una nicchia, la produzione e
vendita di lamponi (coltivati su due ettari) sta
regalando alla cooperativa campana grandi
soddisfazioni. “Siamo verso la conclusione
della campagna invernale dei lamponi e i risultati sono ottimi sia come produzione che
come vendite. Il settore sta andando così
bene che stiamo realizzando nuovi investimenti con l’allargamento dell’areale che porterà alla coltivazione su sei ettari”, rivela
Ciardiello. “Nel frattempo stiamo lavorando
per effettuare dei campi sperimentali coltivati
a mirtillo. Il nostro “credo”, tuttavia, rimane
sempre quello: italianità. Che si parli di fragole, piccoli frutti o altra ortofrutta. Il made in
Italy rimane vincente”.
Fonte: Corriere Ortofrutticolo, articolo di Emanuele Zanini
CODESS SOCIALE
A Solesino si inaugura il nuovo
Centro servizi per anziani
Dopo “Villa Althea”, a Spinea nel marzo
scorso, la cooperativa Codess Sociale inaugura un’altra struttura per anziani, il centro
servizi “Villaggio anziani tra noi – papa Giovanni XXIII” a Solesino, in provincia di Padova.
Sabato 16 aprile, alle ore 11, in via Sottoprà
784, saranno presenti per l’occasione il sindaco di Solesino Roberto Beggiato, il direttore
generale di Codess Sociale Luca Omodei e il
presidente della fondazione “Villaggio anziani
tra noi” don Giovanni Giraldo.
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22
Il progetto nasce nel 2009 per idea e volontà
della fondazione che, intorno all’obiettivo di
costruire e realizzare un nuovo centro servizi
per anziani non autosufficienti, trova subito la
partnership di Codess Sociale.
La residenza, gestita da Codess, ha una capacità ricettiva di 60 posti letto ed è inserita
nella pianificazione territoriale dei piani di
zona dell’Ulss 17.
Il centro è dotato di infermerie, una palestra
attrezzata, uno spazio per il culto religioso e
un ampio giardino. E ancora, di un salone
wellness ed estetica, e di spazi adibiti ai servizi di podologia e logopedia. Il servizio alberghiero (in stanza singola o doppia) include
sala da pranzo e soggiorno, lavanderia, guardaroba e reception. Per quanto riguarda l’assistenza personalizzata, il servizio
infermieristico è garantito 24 ore e sono attivi
anche i servizi medico e specialistico, sociale,
psicologico, fisioterapico e socioeducativo.
Al comfort degli spazi e alla qualità dei servizi,
si unisce la professionalità del personale assistenziale e sanitario, attento al benessere
degli ospiti.
Primo piano
ACI
«Al centro del lavoro degli operatori, la persona, la sua volontà, la creatività e l’affettività. Per questo motivo promuoviamo percorsi
personalizzati di cura e riabilitazione in collaborazione stretta con la famiglia e la comunità» commenta il direttore generale di
Codess Luca Omodei.
Codess Sociale è specializzata nella progettazione e gestione di servizi socioassistenziali
e sanitari dal 1979 e opera a livello nazionale
con sedi in diverse regioni e comuni d’Italia.
Gestisce residenze, centri e servizi diurni, assistenza domiciliare con referenze certificate
per oltre 200 enti pubblici.
COOPERATIVA PESCATORI
DELLO JONIO
Fanizza riconfermato presidente
La Cooperativa Pescatori dello Jonio di
Porto Cesareo ha rinnovato il consiglio di
amministrazione. Grande partecipazione
(119 votanti su 124 soci) e una grande
Legacoop
Settori
prova di democrazia hanno caratterizzato
le votazioni per il rinnovo, a scrutinio segreto, del Cda, a cui sono associati la
quasi totalità dei pescatori di Porto Cesareo, in provincia di Lecce.
La conferma alla presidenza di Giuseppe
Fanizza, che, con 115 preferenze , è la
prova tangibile della piena condivisione e
approvazione da parte dei soci della gestione e delle scelte strategiche fatte dalla
cooperativa in questi anni: valorizzazione
del lavoro dei soci nel segno dell’innovazione e della salvaguardia delle risorse del
mare.
A Giuseppe Fanizza dirigente storico della
Associazione regionale e nazionale sono
pervenuti le congratulazioni e gli auguri di
buon lavoro da parte di Legacoop, del Presidente nazionale Gianni Luppi, del Coordinatore del dipartimento Pesca Angelo
Petruzzella e del Presidente di Legacoop
Puglia, Carmelo Rollo.
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OSSERVATORIO SWG
L’Isis irrompe nell’immaginario
degli italiani
L’Isis impaurisce, disorienta, sgomenta, disarticola le certezze, sfibra la capacità reattiva. Rubricare il fenomeno sotto l’etichetta
terroristica, avere chiaro il nemico e il suo
volto, non aiuta a migliorare la situazione,
non sottrae le persone dal senso d’intimo-
rito smarrimento; dalla sensazione d’incertezza e demoralizzazione. Questo almeno in
quattro modi.
Il primo. L’attentato che ha colpito maggiormente gli italiani è stato il massacro del
Bataclan (43%); segue il kamikaze che si è
fatto esplodere nell’Iqbal Parkin Pakistan
(29%) e, infine, gli attentati in Belgio (12%).
Le risposte dell’opinione pubblica illustrano
bene uno degli effetti della strategia del terrore. L’attacco al quotidiano e ai simboli
della modernità (come aeroporti o metropolitane), ai luoghi della tranquillità e del divertimento.
In secondo luogo, mantenere il ritmo è importante per il marketing del terrore. La sequenza di attentati ha lo scopo di fiaccare le
resistenze, di spingere l’opinione pubblica
europea a ripiegare, a perdere vigore e
forza dinamica, a spegnersi. Non a caso, tra
gli attentati di Parigi e quelli di Bruxelles, c’è
stato un mutamento nelle emozioni: è aumentata del 12% la tristezza, mentre la voglia di reagire è calata di sette punti.
C’è poi la crescente attenzione. Per quasi
metà del Paese (49%) non siamo più di
fronte a uno scontro tra Islam e Occidente.
Il conflitto con l’Isis ha iniziato a perdere i
contorni della pura matrice religiosa e ad
assumere il profilo dell’azione di un gruppo
politico-militare che ha un obiettivo strategico, prima che religioso.
Tutto questo porta infine a sentirsi in guerra
con l’Isis. Un sentimento che coglie quasi
metà del Paese. Esso non ha a che fare con
l’intervento armato, ma riduce la valenza
delle risposte difensive in favore di un’invocata severità. Una presa d’atto più informata, capace di distinguere l’islam dall’Isis,
che spinge l’opinione pubblica a richiedere
una politica internazionale globale, capace
di affrontare i motivi e le ragioni di fondo
che sono all’origine degli attacchi e della filosofia terroristica.
NOTA INFORMATIVA: Dati archivio Swg.
Sondaggio cawi compiuto su un campione
nazionale di 1.000 maggiorenni tra il 29 e
il 30 marzo 2016.
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