Visita il sito www.legacoop.coop Anno II - n. 14 del 8 aprile 2016 Primo piano Legacoopsociali, il quotidiano on line compie 3 anni Fino a 50mila lettori al mese per www.nelpaese.it che può contare su una redazione diffusa #cooptelling Confini marittimi Italia-Francia, serve protocollo aggiuntivo Settori Agroalimentare La Direzione ha eletto la nuova Presidenza Territori “Le autorità italiane stanno lavorando per negoziare un accordo aggiuntivo... La Direzione di Legacoopagroalimentare, riunita il 6 aprile a Roma, ha eletto... Interpretare l’arte dell’upcy- L’Isis impaurisce, disorienta, cling, ossia la capacità di ri- sgomenta, disarticola le dare vita a materiali... certezze, sfibra la capacità reattiva. Rubricare il fenomeno sotto l’etichetta terroristica, avere chiaro il nemico e il suo volto, non aiuta a migliorare la situaUnicoop Firenze zione, non sottrae le perChiude il 2015 sone dal senso d’intimorito smarrimento; dalla sensacon un utile zione d’incertezza e demodi 68,6 milioni di euro ralizzazione. Questo almeno Unicoop Firenze chiude il in quattro modi. 2015 con un utile di bilan- Il primo. L’attentato che ha cio di 68,6 milioni di euro... colpito maggiormente... a pagina 2 Storie Pesce ad onda zero Un sms e puoi comprarlo in banchina Legacoop Legacoop Servizio Civile, un anno per cambiare Nel mese di aprile termineranno il servizio civile in garanzia giovani... Nota della redazione Questo numero è stato chiuso il 7 aprile 2016 alle ore 13,00 Segreteria di Redazione: Anna Colomberotto Tel. 06-844.39.372 Fax 06-844.39.402 DAI SOCIAL Post e tweet dalla cooperazione Organo ufficiale della Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue Marche Coopstartup Nasce Artemista, dall’upcycling all’eco design Sondaggio leggi Osservatorio SWG L’Isis irrompe nell’immaginario degli italiani Imprese Settimanale di notizie a cura dell’Ufficio Stampa di Legacoop Direttore Responsabile: Dora Iacobelli Registrazione del Tribunale di Roma n. 109 del 22 giugno 2015 Primo piano 2 Legacoopsociali, il quotidiano on line compie 3 anni Fino a 50mila lettori al mese per www.nelpaese.it che può contare su una redazione diffusa Il progetto www.nelpaese.it è nato nel 2012, all’interno del Piano di comunicazione di Legacoopsociali. È arrivato dopo un percorso di svolta nell’azione comunicativa della Cooperazione sociale: basta aspettare il main stream, utilizzare il web e farsi media. Da questo assunto parte l’idea di un quotidiano on line con una redazione diffusa su tutto il territorio attraverso la rete di comunicatori e giornalisti che lavorano per le Cooperative sociali aderenti a Legacoop e dirigono la comunicazione locale delle strutture regionali: nasce un gruppo comunicazione nazionale di Legacoopsociali che si riunisce almeno due volte in un anno a Roma o a Bologna: il gruppo è aperto sempre a tutti coloro che vogliano partecipare. Non un sito ma un giornale - I primi due anni di rodaggio sono serviti a superare la concezione autoreferenziale del “sito web”, già esistente, e a far maturare l’approccio “mediatico”. La Cooperazione sociale (e tanti altri settori cooperativi), l’associazionismo, le Ong, le comunità attive sul territorio sono fonte di una narrazione attraverso le aree tematiche (diritti, inclusione, economia, ambiente&salute, punto di vista, cultura, tempo libero) e quelle regionali (tutte le regioni). A queste aree si aggiungono gli approfondimenti e le notizie “dal mondo”. Grande spazio viene dato anche alle opinioni e alla capacità di “fare opinione” attraverso edito- Primo piano ACI riali e storytelling: la sfida di uscire dal guscio e intervenire nei dibattiti dell’attualità sui temi di interesse delle Cooperative sociali. I numeri - Dal 2014 www.nelpaese.it è ufficialmente una testata giornalistica web iscritta al tribunale. Il 70% dei suoi lettori è composto da donne e giovani compresi in età tra i 18 e 40 anni. La media mensile di visitatori varia tra 35 e 50mila unità. Il giornale è molto legato alle pagine social. Su Facebook è seguito da circa 5mila fans e su Twitter da circa 1000 followers. Attraverso una linea editoriale specifica è diventato riferimento per le news competenti su migranti, infanzia, salute mentale e diritti. Potenzialità - Dopo questi primi 3 anni è chiara la possibilità di un punto di svolta. Innanzitutto www.nelpaese.it deve circolare tra buona parte dei soci cooperatori e dei lavoratori delle aderenti: un enorme bacino di utenti che possono far circolare le idee e la capacità comunicativa della Cooperazione sociale. E immediatamente dopo il giornale può allargare la sua platea non solo al terzo settore ma anche a tutti quei cittadini che sul web cercano informazione di qualità e competente sui temi proposti. Multimediale - Abbiamo finestre giornaliere con il Giornale Radio Sociale, il notiziario radio del Forum nazionale del Terzo Settore, di cui curiamo la redazione Economia: news, interviste e speciali su associazionismo e non pro- Legacoop Settori fit. Inoltre c’è una sezione video in collaborazione con filmaker e documentaristi: tra il 2013 e il 2014 sono stati prodotti Stazione Mediterraneo, Futura e Senza Paura. Inoltre collaboriamo a una rubrica mensile con Radio Barrio di Crotone per aprire una finestra sul Sud e sul suo racconto. Il sito - Grafica, aggiornamento e manutenzione del sito web sono a cura di Virtual Coop, una Cooperativa sociale di Bologna che opera nel Web professionale, nell’inserimento dati, nella scansione documentale e nella stampa digitale; nata nel 1996, oggi è costituita da 20 addetti, di cui 16 lavoratori svantaggiati. Editoria - Infine, intendiamo di misurarci con il panorama editoriale e conquistare la nostra dignità di organo di stampa. E vogliamo farlo nel rispetto delle regole e delle carte deontologiche: Carta di Roma, Carta di Treviso e Carta di Firenze. Tutti i redattori, a partire dal direttore responsabile, sono risorse in organico alla struttura nazionale, a quelle territoriali e alle cooperative. Il nostro giornale apre a collaborazioni esterne solo quando ci sono risorse adeguate per corrispondere un equo compenso. Obiettivi - on la piena collaborazione delle Coop sociali aderenti e il lavoro di rete www.nelpaese.it può arrivare a 100mila utenti nel giro di un biennio, affermandosi tra i giornali on line più innovativi e competenti del panorama web. Questa è una sfida che si può affrontare mettendo al centro la comunicazione nel percorso quotidiano della Cooperazione sociale. Nell’ultimo anno i media hanno raccontato in modo negativo le Coop sociali alla luce delle inchieste giudiziarie. Per riequilibrare il divario occorre “farsi media” ed essere protagonisti nell’era della comunicazione digitale. Territori Imprese Sondaggio #cooptelling 3 Pesce ad onda zero Un sms e puoi comprarlo in banchina Una piattaforma collaborativa on-line e un sms per consentire agli abitanti del Comune di Porto Cesareo di acquistare pesce a km zero direttamente sulla banchina. L’idea unica in tutta Italia della cooperativa pugliese “Pescatori dello Jonio”- realizzata insieme ad un’altra impresa aderente a Legacoop, “Pazlab”- funziona. Ecco come combatte gli effetti della globalizzazione sul mercato e aiuta a difendere la vendita del pesce fresco locale. PESCE AD ONDA ZERO I pescatori stanno per rientrare nel porto. Le imbarcazioni non hanno ancora gettato le ancore ma c’è già chi le aspetta. Gli abitanti di Porto Cesareo, comune in provincia di Lecce, sono stati informati che nelle reti sono appena state pescate orate, spigole, scorfani e triglie. E stanno aspettando di poterlo acquistare direttamente dalle mani dei pescatori. Sanno già quanti chili sono disponibili, a che ora sarà messo a terra e che tipo di pesce sta per essere scaricato. Stanno già pensando a come cucinarlo e sanno di poter chiedere consiglio direttamente a chi tutti i giorni vive di mare e pesca e sa come valorizzare il gusto del buon pesce pugliese. Tablet in mano, i pescatori hanno inviato a tutti coloro che si sono iscritti sulla piattaforma collaborativa www.pescatojonico.it un sms informativo. E’ così che chi vuole acquistare del buon pesce lo fa andando sulla banchina, avendo la certezza che si tratti di pesce locale appena pescato, ad “onda zero”. E’ così che la gente impara ad amare e a distinguere “il pesce ruspante”, quello con “l’occhio vivo che ancora ti osserva”, dal pesce “trattato”, surgelato, ci racconta il presidente della cooperativa Pescatori dello Jonio, Giuseppe Fanizza.. IN DIFESA DEL CONSUMATORE, CONTRO LE BUGIE DELLA GLOBALIZZAZIONE “Con la globalizzazione, arriva pesce surgelato da ovunque e il consumatore non ne sa molto della sua qualità e provenienza- spiega Fanizza-. Spesso abbiamo difficoltà a vendere il pesce fresco. Ormai i pescivendoli quasi lo snobbano. Per questo abbiamo dato il via a questo progetto che è però ancora in fase di sperimentazione: vogliamo informare l’acquirente e promuovere il pesce fresco locale”. “I nostri pescatori adesso passano tre o quattro ore in banchina a vendere il pesce e poi tornano di nuovo subito a pescare” aggiunge. “Una volta era diverso: i pescivendoli venivano fin sulla barca a chiedercelo. Adesso, in alcuni casi, solo il 10% del pesce in vendita è fresco”. Fa- Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio #cooptelling 4 nizza ci racconta che all’inizio era scettico. Non sapeva come questo progetto, unico in tutta Italia, potesse risolvere un problema. Grazie al sostegno del GAC e all’incontro con la cooperativa Pazlab, però, si è dovuto ricredere. “E’ ancora un esperimento ma sta funzionando” dice. UNA COOPERATIVA CHE PENSA AL MARE Pescatori dello Jonio non solo non adotta la tecnica a strascico, pericolosissima per la salute del mare, ma è stata la prima realtà a voler difendere l’ambiente marino nella zona di Gallipoli, aderendo volontariamente al fermo pesca. E’ infatti una delle poche marine- Primo piano ACI Legacoop rie in tutta Italia che abbiano mai fermato le imbarcazioni per un periodo al fine di poter favorire la riproduzione dei pesci e la salute del mare. Una scelta coraggiosa in un momento in cui “c’è tanta concorrenza sleale di chi non rispetta le regole e spesso vende più di noi”, come spiega Fanizza. La cooperativa – tutta formata da pescatori, dal presidente fino a tutto il cda, ha anche dato vita al progetto Sampei, una campagna contro “l’uso di maglie regolamentari ma che sono micidiali per il mare perché ne distruggono la ricchezza- racconta-. Il nostro futuro dipende da quello del pesce. Speriamo si adottino politiche diverse per il suo bene”. L’ORGOGLIO DI LEGACOOP “Noi crediamo molto nella capacità delle cooperative di innovare, traducendo i valori della collaborazione e della condivisione in iniziative utili per migliorare il mercato- ha commentato Mauro Lusetti, presidente di Legacoop Nazionale-. L’economia collaborativa è nata con l’idea stessa di cooperazione. E’ nel nostro dna. Innovazione e tecnologia hanno consentito alla cooperazione di tradurre i suoi valori fondanti in iniziative e in prodotti utili per la collettività”. Settori Territori Imprese Sondaggio #cooptelling Una gallina oggi … E 250 uova all’anno 5 Il cittadino adottivo entra nel pollaio sociale e incontra il diverso L’economia collaborativa con un cuore sociale e cooperativo affida una gallina ad un cittadino adottivo e presta l’orto sinergico alla comunità. IL POLLAIO SOCIALE E GLI ORTI SINERGICI Costante e affidabile, aperto a nuove esperienze. Amante delle sorprese e possibilmente attento… a non far qualche frittata. Ma con una caratteristica fondamentale: l’amore per la diversità. E’ questo il profilo ideale del “cittadino adottivo” di una delle trenta galline del pollaio sociale di Seacoop, la cooperativa aderente a Legacoop che si occupa anche di disabilità e salute mentale nella provincia di Imola, a Toscanella di Dozza. Fattorie e orti sociali sono una delle ultime tendenze della sharing economy. Ma non è solo una moda. Qui si tratta di molto di più. Perché il cuore dell’iniziativa è cooperativo. Chiunque adotterà una gallina del Pollaio sociale o vorrà coltivare uno spazio del “Giardino degli orti solidali e sinergici”, conoscerà prima di tutto i ragazzi di questo centro occupazionale per disabili che si trova in piena campagna. I “cittadini adottivi” non riceveranno in cambio solo le uova delle loro galline o i prodotti dell’orto. Ma soprattutto anche il privilegio di vivere un’esperienza di integrazione e condivisione. C’è spazio per tutti. Anche per chi non ha mai provato l’emozione del confrontarsi con chi supera ogni giorno difficoltà di origine cognitiva o motoria grazie al contatto con la natura ai cooperatori. UNA PIATTAFORMA PER RICEVERE IN CASSETTA I PRODOTTI DELL’ORTO “I prodotti a km zero del nostro orto sono prenotabili e acquistabili su una piattaforma on-line (www.cambiavento.it) che consente di ricevere i prodotti ancora freschi in cassetta a casa” ci spiega la presidente di Seacoop, Simona Landi.“Inoltre, i nostri ragazzi partecipano ai GAS e vendono i nostri prodotti direttamente nei mercatini”. 250 UOVA A CASA E UN ORTO IN AFFITTO Il pollaio sociale e gli orti solidali e sinergici sono nati da un’ idea dell’agronoma. “La cooperativa ci ha creduto così tanto che ha chiesto ad un falegname di costruirlo artigianalmente, con una parte chiusa e una aperta in cui, dopo il primo periodo di acclimatamento, le galline potranno uscire liberamente” ci racconta Landi. Una singola persona, una scuola o un ente, può adottare una gallina e recarsi una volta a settimana presso il centro per ritirare le sue sei uova. “In un anno, sono 250. Saranno i nostri ragazzi a occuparsi di prenderle e confezionarle” ricorda.Al progetto, è stato affiancato quello degli orti solidali e sinergici: “20 orti da lavorare senza concimi e da affittare in quella che può essere definita una sorta di “comodato d’uso” a persone ma anche a gruppi, enti e realtà associative, che possono venire qui e coltivare il loro orto” racconta la presidente. PAROLA D’ORDINE: AVVICINARE LA COMUNITA’ AL DISAGIO I venticinque giovani che hanno un grande senso di appartenenza al centro hanno accolto molto bene queste iniziative.“Si accorgono che ci sono persone nuove al centro e sono più sereni perché grazie a questa iniziativa si creano nuove relazioni. Il senso dell’iniziativa ‘adotta una gallina’ è proprio questo: la natura del progetto è sociale e non ha scopo di lucro. Mette al centro l’importanza delle relazioni nuove e della condivisione. Ci sarà una contaminazione nuova e positiva tra chi verrà qui a coltivare l’orto o a prendere le sue uova e i nostri giovani. Le prime esperienze? “Superate le iniziali reciproche diffidenze, si instaurano rapporti molto positivi”. PROGETTI FUTURI La cooperativa vorrebbe investire in un pozzo di raccolta di acqua eco sostenibile che possa venire utilizzata per gli orti o per tutte le attività. E non solo: anche un progetto legato alle fonti di energia rinnovabili e uno spazio per i pannelli fotovoltaici per rendere il centro a impatto zero. Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio 6 >> Alleanza Cooperative Pesca ALLEANZA COOPERATIVE PESCA Confini marittimi Italia-Francia, occorre protocollo aggiuntivo all’accordo di Caen “Le autorità italiane stanno lavorando per negoziare un accordo aggiuntivo, rispetto a quello siglato a Caen nel marzo 2015, volto alla tutela dei diritti storici di pesca delle imbarcazioni italiane”. Lo rende noto l’Alleanza delle Cooperative italiane settore pesca che ha partecipato a Roma, presso la Direzione generale della pesca e dell’acquacoltura, alla riunione sulla giurisdizione delle acque italo-francesi. “A tre mesi dal sequestro del motopeschereccio ‘Mina’ sembra che la strada sia finalmente quella giusta. E’ fondamentale tutelare gli interessi della flotta nazionale, sia dentro che fuori dalle acque territoriali. Per questo abbiamo già da tempo deposi- Primo piano ACI Legacoop Settori tato un primo dossier per documentare l’attività delle nostre imbarcazioni in quel tratto di mare” afferma l’Alleanza. “Confidiamo nel lavoro che stanno portando avanti le amministrazioni coinvolte e il Comando generale delle Capitanerie di Porto. E’ importate che queste azioni trovino il sostegno di tutte le forze politiche”. L’Alleanza delle Cooperative esprime altresì forte preoccupazione per ciò che sta accadendo nel Mediterraneo. “È di queste ore la notizia dell’ennesima zona di protezione istituita unilateralmente, questa volta dalla Croazia in Adriatico. Basta con l’utilizzo del mare come se fosse un cortile dove ognuno cerca il suo spazio a danno degli altri. Ci vogliono nuovi strumenti di gestione anche per l’alto mare; ci vogliono zone di protezione economica o ecologica europee e non più nazionali. Altrimenti di questo passo i contenziosi aumenteranno sempre più indebolendo l’Europa anche in mare aperto.” Territori Imprese Sondaggio Legacoop 7 >> Legacoop LEGACOOP Servizio Civile, un anno per cambiare Nel mese di aprile termineranno il servizio civile in garanzia giovani circa 200 volontari che hanno svolto questa importante esperienza all’interno delle cooperative aderenti a Legacoop. A tal fine l’Ufficio Servizio Civile Legacoop ha programmato per il 13 aprile, a Roma, presso la sede di Legacoop Nazionale – Sala Basevi (Via Guattani, 9), con inizio alle ore 14.00, una iniziativa nazionale alla quale parteciperanno anche i volontari. L’appuntamento vuole essere un’occasione di incontro, di scambio di informazioni e di emozioni, nonché di risultati che l’esperienza del servizio civile può generare nelle Primo piano ACI Legacoop Settori nuove generazioni. Ci piacerebbe, infatti, evidenziare, attraverso le testimonianze dei diretti interessati, la dimensione della scoperta del servizio civile e del mondo della cooperazione che i volontari riescono a maturare durante questa preziosa esperienza. Il Servizio Civile, infatti, permette ai giovani di mettersi alla prova, di “imparare facendo” e ciò consente a molti di attivare una forte motivazione, portando alcuni di loro a continuare il rapporto con la cooperativa anche dopo il termine di questo percorso. L’incontro vedrà la presenza, tra gli altri, dell’On. Luigi Bobba - Sottosegretario di Stato con delega al Servizio Civile, del Dott. Emanuele Rossi – Ricercatore in Sociologia Generale – Università Roma Tre e del Presidente della Legacoop – Mauro Lusetti. Territori Imprese Sondaggio Dai Social 8 Post e tweet dalla cooperazione IL COMMENTO DELLA SETTIMANA TWITTER LA FOTO NOTIZIA LEGACOOP NAZIONALE SUI SOCIAL LE TOP 5 DELLA SETTIMANA Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Dai Social 9 Post e tweet dalla cooperazione LEGACOOP NAZIONALE SUI SOCIAL LE TOP 5 DELLA SETTIMANA Primo piano ACI Legacoop Settori Territori >> Imprese Sondaggio Dai Social 10 Post e tweet dalla cooperazione SOCIAL, NON BASTA ESSERCI. FATELO SAPERE! Quali strategie di promozione per l’identità social delle cooperative? Sui social non basta esserci. Bisogna anche fare rumore. Ma soprattutto fare sapere a tutti che la propria cooperativa vive anche di una identità social. Che si punti solo su Facebook o Twitter o che si decida di essere presenti su tutti i social network, bisogna sempre affidarsi ai più aggiornati social media manager, studiare nuove strategie e promuovere sulla rete la propria presenza. Come hanno fatto questa settimana Coop Liguria e Conad. La prima aderente, ha studiato una idea grafica per promuovere la sua identità social, la seconda ha inaugurato il suo profilo su Twitter e ha lanciato subito un hashtag dedicato al #grandeviaggio che risulta essere già seguitissimo. I SOCIAL NETWORK PIU’ SEGUITI IN ITALIA: FACEBOOK REGNA SOVRANO Facebook è ancora il social network più amato e frequentato dagli italiani, con una penetrazione pari quasi al 100% nella fascia giovane. Ad evidenziarlo è un report di ComScore. La quasi totalità del Millennials, dunque, risulta essere attualmente iscritta al portale. Un bacino d'utenza enorme che spende circa 2,5 volte più tempo su Facebook rispetto agli altri social network. Seguono, a distanza, Snapchat, Instagram, Tumblr, Pinterest e Twitter. Chiudono la classifica Vine, Google+ e LinkedIn. Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Dai Social 11 Post e tweet dalla cooperazione RASSEGNA SOCIAL CLICCA MI PIACE SULLA PAGINA FACEBOOK DI LEGACOOP NAZIONALE SEGUI L’ACCOUNT TWITTER DI @LEGACOOPN Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Settori >> Legacoop Agroalimentare >> Legacoop Cultura 12 LEGACOOP AGROALIMENTARE La Direzione ha eletto la nuova Presidenza La Direzione di Legacoopagroalimentare, riunita il 6 aprile a Roma, ha eletto la nuova Presidenza così composta: Luppi Giovanni; Presidente; Resp.le settore Carni suine/Salumi; Maretti Cristian; Vice Pres. Vicario; Petruzzella Angelo; Vice Presidente; Carlotti Massimo; Vice Presidente; resp.le settore Cereali - Olio - Ortofrutta; Caddeo Daniele; Calzolari G.Piero; resp.le settore Latte/Formaggi; Gargiulo M.Grazia; Gualandi Eros; Conduzione Terreni Agroenergie; Guidelli Sara; Pedetti Graziano; Pirani Marco; resp.le settore Cereali Mangimistica - Servizi; Prioli Giuseppe; ;resp.le settore Pesca; Santandrea Ruenza; resp.le settore Vino; Zanotti Mirko; resp.le settore Ortofrutta. LEGACOOP CULTURA Confronto a Roma per condividere linee, giudizi e proposte Un incontro del settore Spettacolo dal vivo di Legacoop per cercare di condividere linee, giudizi e proposte sulla fase importante e complessa che sta attraversando il settore, alla luce della riforma del Fus (Fondo Unico per lo Spettacolo) e della imminente discussione sul Ddl Franceschini “Codice dello Spettacolo”: l’appuntamento è per venerdì 15 aprile 2016 alle ore 11.00 a Roma in via Guattani 9. Nell’incontro di lavoro si parlerà anche del confronto in corso tra centrali cooperative, Agis, Sindacato, Enti, Comuni, Parlamentari, Tavolo Legalità e Sicurezza nello Spettacolo, per l’individuazione di alcuni miglioramenti normativi che possano tener conto della necessità di dare nuove certezze al valore del lavoro professionale nello spettacolo, come nella cultura più in generale. Primo piano ACI Legacoop Settori L’obbiettivo è quello di creare un’occasione di confronto più ampio, indispensabile per un’ elaborazione che possa esprimere la specificità cooperativa in questo settore, rivendicando in particolare, il ruolo produttivo, di formazione dei pubblici e di valorizzazione e di rapporto profondo con il territorio di cui le cooperative dello spettacolo sono portatrici, in non pochi casi, già a partire dalla seconda metà degli anni 70. Una presenza storica che ha contribuito fortemente negli anni a rinnovare il teatro italiano, ma anche, più recentemente, alla nascita di nuove realtà che hanno saputo rinnovare la drammaturgia, valorizzare il contemporaneo, ridare nuovo valore alla funzione sociale del Teatro. La cooperazione è poi, oggi, titolare di un innovativo ed importante CCNL nazionale per i lavoratori dello spettacolo che ne aumenta il peso e le responsabilità, nel confronto con le organizzazioni sindacali e con i soci, verso il rinnovamento del settore ed il riconoscimento pieno del valore del lavoro e delle imprese cooperative che vi operano. Inoltre lo straordinario lavoro portato avanti come cooperazione all’interno del Tavolo legalità e sicurezza sul tema delle regole, dell’emersione del lavoro nero, della legalità o la condivisione e costruzione, insieme ad Anci e ad altri soggetti imprenditoriali e sociali, del Patto nazionale per la Musica dal vivo indicano alcune strade obbligate e indispensabili per dare nuove risposte al sostegno e alla crescita di questo settore come parte importante dell’identità e del valore economico e sociale che il Paese Produce. A partire da queste motivazioni questo incontro nazionale dovrebbe poter fornire prime indicazioni e proposte sulle linee di azione che Legacoop e, nel confronto con le altre Centrali cooperative, l’Alleanza delle Cooperative Italiane Cultura, dovrà seguire nei prossimi mesi, di fronte ad un momento di possibile e necessario ripensamento di alcuni criteri del Fus e di discussione del Codice dello Spettacolo proposto dal Ministro Dario Franceschini. Territori Imprese Sondaggio Territori >> Veneto 13 VENETO >> Liguria Convegno sulle esperienze dei workers buyout (wbo) di Legacoop >> Romagna Le esperienze dei workers buyout (wbo) di Legacoop Veneto saranno tra le buone pratiche regionali presentate e analizzate nel corso del convegno “La gestione delle crisi aziendali: dalla difesa alla creazione dei posti di lavoro”, in calendario venerdì 15 aprile dalle 9.30 alle 12.30 alla sala conferenze di Palazzo Grandi Stazioni di Venezia. Lo promuove la Sezione Lavoro-Dipartimento Formazione istruzione e Lavoro della Regione Veneto e Veneto Lavoro, in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo economico. A portare la testimonianza della validità dello strumento dei wbo proprio in risposta alle crisi delle aziende - come dimostrano i casi delle quattro cooperative venete nate a opera di lavoratori dipendenti accompagnate da Legacoop Veneto-, sarà Adriano Rizzi, presidente dell’organizzazione che ne ha guidato l’iter progettuale e burocratico che sempre caratterizza la fase di start-up delle cooperative. Un percorso che ha visto accanto a noi impegnati la Regione Veneto, i sindacati, i soggetti di finanziamento. In una fase economica così difficile e in salita, le nuove coop nate da aziende in crisi o fallite sono di fatto segnali di speranza, e dimostrano con i numeri che ricorrere a una nuova imprenditorialità, andando oltre l’uso tradizionale degli ammortizzatori sociali, può costituire un’importante opportunità di ripresa. L’incontro si rivolge a tutti coloro che sono chiamati a gestire situazioni di crisi e intende analizzare le condizioni necessarie, i limiti esistenti e gli strumenti attivabili per la risoluzione positiva delle crisi aziendali. Ad aprire la mattinata di lavori l’intervento dell’assessore al Lavoro della Regione Veneto Elena Donazzan e la relazione di Mattia Losego, dell’Unità di Crisi aziendali, settoriali e territoriali di Veneto Lavoro dal titolo “Il processo di gestione delle crisi aziendali in Veneto. la metodologia, le condizioni e i limiti”. Seguiranno tre modelli di successo: oltre ai citati casi di workers buyout, l’Electrolux e Grimeca. “Dalle misure di politica attiva al rilancio >> Estense >> Marche >> Lazio >> La Spezia >> Forlì Primo piano ACI Legacoop Settori competitivo del sistema Veneto” è il titolo della tavola rotonda, moderata dal direttore di Veneto Lavoro Tiziano Barone, che si terrà a partire dalle ore 11 e che vede gli interventi di Pier Angelo Turri, direttore della Sezione Lavoro della Regione Veneto, Gianmarco Russo, direttore generale di Veneto Sviluppo, Giampaolo Pedron, direttore generale di Confindustria Veneto, Elena Di Gregorio, segretaria generale di Cgil Veneto, Onofrio Rota, segretario generale di Cisl Veneto e Gerardo Colamarco, segretario generale di Uil Veneto. A concludere il convegno Giampietro Castano, dell’Unità Gestione delle Vertenze delle imprese in crisi del Ministero dello Sviluppo economico. Positivo l’incontro con l’assessore regionale Lanzarin Si è tenuto con successo, l’incontro tra l’Assessore ai Servizi Sociali della Regione Veneto, Manuela Lanzarin, e il coordinamento regionale di associazioni del terzo settore che si occupano di disabilità, di cui fa parte anche Legacoop Veneto. Tale incontro era stato richiesto dal coordinamento stesso per presentarsi, per cercare un confronto sulle criticità presenti nelle attività che le cooperative affrontano quotidianamente e per elaborare insieme proposte costruttive. «Abbiamo chiesto all’Assessore di formalizzare un tavolo di lavoro permanente con le associazioni dei soggetti accreditati istituzionalmente per i servizi sociosanitari rivolti all’inclusione sociale delle persone con disabilità, e abbiamo ricevuto ampia disponibilità da parte sua. Formalizzerà infatti, con un prossimo provvedimento, la costituzione del tavolo» afferma Loris Cervato, responsabile del Settore Sociale di Legacoop Veneto. Il coordinamento regionale di associazioni del terzo settore che si occupano di disabilità, in particolare nella gestione di strutture accreditate (come centri diurni e comunità alloggio), è attivo da oltre un anno. A farne parte, Legacoop Veneto (rappresentata da Loris Cervato, e da Carlo Muccio della cooperativa sociale Prometeo), Anffas Veneto, Uneba Veneto, e Federsolidarietà Veneto. Territori Imprese Sondaggio Territori 14 LIGURIA Decolla l’Alta Scuola di Cooperative di Comunità Decolla l’Alta Scuola di Cooperative di Comunità in Liguria promossa da Legacoop Liguria e ANCI Liguria in collaborazione con Legambiente. Prima tappa ad Albenga, giovedì 14 aprile nella Sala Consiliare dalle 9.30 alle 13.30. “Realizzeremo un excursus sul modello di impresa cooperativa come modello che favorisce la coesione sociale ed uno sviluppo sostenibile fortemente ancorato alla comunità– spiega Roberto La Marca, responsabile per Legacoop Liguria del progetto delle Cooperative di Comunità in Liguria -. Ma lo faremo in modo concreto con esperti del settore, analizzando fondi europei e leggi regionali, spiegando il ruolo delle comunità, approfondendo le opportunità economiche”. A maggio ci saranno i successivi appuntamenti alla Spezia e Genova. La partecipazione è gratuita ma è necessario iscriversi. Info: 010 572111 oppure scrivere mail a [email protected] Scarica il programma completo http://www.legaliguria.coop/legaliguria/wpcontent/uploads/2016/04/Locandina-corsocooperative-di-comunita.pdf territoriali». Chiara Bertelli lavora in Legacoop dal 2011 come responsabile dell’Ufficio Promozione, dopo essersi occupata per quasi dieci anni di ricerca socio-economica e politiche del lavoro alla cooperativa Cds. Ha inoltre ricoperto la carica di Portavoce regionale di Generazioni Emilia-Romagna dal 2011 al 2015. «Quando abbiamo disegnato la governance di Legacoop Estense – prosegue il neopresidente Andrea Benini – abbiamo prestato grande attenzione al radicamento territoriale dell’associazione. Abbiamo quindi affiancato al presidente e al direttore rispettivamente un vicepresidente e un coordinatore territoriale, a garanzia di un presidio equilibrato su Ferrara e su Modena». «Operiamo in un contesto più ampio – conclude il direttore Gianluca Verasani – ma restiamo vicini alle nostre cooperative. Puntiamo ad un’integrazione tra le due province attraverso un lavoro costante sul campo». LEGACOOP ESTENSE Chiara Bertelli coordinatore territoriale per Ferrara È Chiara Bertelli la nuova coordinatrice territoriale di Legacoop Estense per la provincia di Ferrara. La nomina è avvenuta nel corso della prima Presidenza che si è tenuta a Modena a meno di un mese dalla nascita della nuova associazione. I 28 componenti della Presidenza hanno scelto Chiara Bertelli per affiancare il Direttore Gianluca Verasani, di Modena, nella gestione dell’associazione nella nostra provincia. «Ringrazio la Presidenza per la fiducia accordata – afferma Chiara Bertelli – il mio impegno sarà volto a garantire la presenza sul territorio della nuova associazione, rimanendo un primo riferimento per le cooperative ferraresi associate e gli altri interlocutori Primo piano ACI ROMAGNA Presentato il libro di Tito Menzani “Cooperative:personeoltrecheimprese” – da quasi 20 anni si occupa dell’argomento, a cui ha dedicato una lunga serie di pubblicazioni. Le caratteristiche di questa forma d’impresa, le vicissitudini e i successi, la partecipazione dei soci, i problemi e le opportunità di fronte alle sfide del rinnovo delle basi e dei gruppi dirigenti sono stati i temi che l’autore ha discusso con il presidente di Legacoop Romagna, Guglielmo Russo, e con il direttore dell’istituto storico, Carlo De Maria. “Contrariamente a quanto si crede la cooperazione è stato ed è un grande incubatore di innovazione”, ha detto Menzani. “La grande dimensione? È un elemento chiave per essere competitivi. L’importante è stare bene attenti a garantire la partecipazione dei soci, mettendo a disposizione strumenti nuovi per rispondere a questo bisogno in maniera diversa”. “Il tema della partecipazione è fondamentale. La grande sfida è coniugare la nostra natura di movimento collettivo con la necessità di essere una moderna associazione di imprese, in grado di essere progettuale e di affrontare le questioni poste dalla globalizzazione”, ha aggiunto Russo. “Crescere all’estero è ormai una necessità anche per le cooperative, che dagli anni Novanta hanno dovuto subire sul territorio italiano la concorrenza di numerosi competitori stranieri. Oggi di fronte ai cambiamenti che pongono strutture globali come Amazon servirebbe che diventassero operativi strumenti nuovi, come la società cooperativa europea”, ha detto Menzani. E contro gli stereotipi di una cooperazione che alcune parti hanno interesse a definire “privilegiata”? “Servono – ha ricordato lo studioso – investimenti in comunicazione e formazione. Il tema è quello di una biodiversità imprenditoriale che rappresenta una ricchezza per tutti”. Che cos’è una cooperativa e in cosa è diversa dalle imprese tradizionali? Quali sono i suoi pregi e quali i problemi che attualmente la caratterizzano? Se ne è parlato venerdì 1 aprile all’Istituto Storico di Forlì, in occasione della presentazione del libro di Tito Menzani “Cooperative: persone oltre che imprese”. Il docente universitario bolognese – nonostante la giovane età uno dei più affermati studiosi italiani di storia della cooperazione Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio Territori 15 MARCHE Coopstartup: nasce Artemista, dall’upcycling all’eco design Interpretare l’arte dell’upcycling, ossia la capacità di ridare vita a materiali di riciclo arricchendoli di contenuti creativi e di valore, per realizzare oggetti di eco design. Nasce con questa ispirazione la cooperativa Artemista di Fermo, specializzata in produzioni artigianali, una delle sette premiate da Coopstartup Marche, la sperimentazione promossa da Legacoop Marche e da Coopfond per far nascere e crescere imprese della cooperazione capaci di tradurre l’innovazione in occupazione qualificata così da creare ricchezza e sviluppo per il territorio. I progetti vincitori sono stati selezionati fra le 23 proposte presentate per partecipare alla prima edizione del bando. Artemista ha ottenuto il riconoscimento per la sua idea di business per creare una nuova impresa, che ha già dato contatti concreti con i primi clienti. Sei i soci, Stefania Santarelli, presidente, Giovanni Tappatà, vicepresidente, che il 4 aprile hanno firmato la costituzione della loro cooperativa. Ognuno con la sua specialità, dall’amministrazione alla psicologia, dall’interior design alla modellistica e sartoria alla manualità di chi produrrà gli oggetti, sarà in grado di contribuire ai progetti di Artemista, che è una cooperativa sociale di tipo B e che occupa perciò anche persone svantaggiate. “Con la tecnica dell’upcycling – spiega la presidente di Artemista, Stefania Santarelli -, vogliamo utilizzare scarti di fine produzione a chilometri zero delle aziende del nostro territorio per trasformarli in nuovi oggetti, arricchiti dalla nostra creatività e manualità. Lo stesso lavoro di rigenerazione creativa lo compiamo su mobili e complementi di arredamento trasformandoli in pezzi di design. Un altro filone di attività riguarda l’utilizzo del “legno del mare” e di altri materiali naturali che possiamo trovare sulle nostre spiagge. Abbiamo fatto un accordo con alcuni Enti locali per produrre gadget turistici proprio con queste materie”. I soci di Artemista hanno anche allo studio un progetto per proporre elementi di packaging innovativo alle aziende di moda e del calzaturiero delle Marche sempre utilizzando i loro scarti di produzione. “Elementi, come ad esempio i sacchetti per contenere le calzature – dice la Santarelli -, che possano arricchire l’offerta originale dell’impresa”. La moda, e le borse in particolare, serigrafate con disegni originali, sono state il punto di partenza di Artemista che ha già presentato le proprie produzioni, con le quali pensa di realizzare un brand, in diverse fiere in Italia. “La volontà di creare questa cooperativa – sottolinea Santarelli - è nata dall’esperienza che abbiamo fatto io e altri soci fondatori, grazie al rapporto con la cooperativa Nuova Ricerca, in un laboratorio di un centro diurno per persone disabili. Visto il valore degli oggetti realizzati, non solo estetico ma anche in termini di sostenibilità ambientale, e soprattutto etico, abbiamo deciso di pensare ad un progetto di impresa e l’opportunità di Coopstartup Marche è stata decisiva per poterla realizzare. La scelta di creare una cooperativa è stata poi naturale visto che è una forma imprenditoriale che era già nel Dna di alcuni di noi, che permette di valorizzare il lavoro di ogni socio”. LAZIO Info Day “Il lavoro del/nel terzo Settore” Si è svolto il 5 aprile, presso gli spazi di Porta Futuro a Roma, l’Info Day “Il lavoro del/nel terzo settore” organizzato dal Forum Terzo Settore del Lazio. L’incontro ha visto la partecipazione di moltissimi giovani, che Primo piano ACI Legacoop Settori hanno avuto modo di incontrare le strutture che operano nel settore del non profit, dell’associazionismo e della cooperazione. Nel corso della giornata si sono susseguiti molti interventi, da quelli più istituzionali a quelli strettamente legati al mondo della lavoro, dalle testimonianze di chi lavora già nel terzo settore ai workshop di orientamento e training. La Cooperativa Oltre ha partecipato con un proprio stand, per raccontare il proprio lavoro e le iniziative in corso, mentre le ragazze della cooperativa ETICAE–Stewardship in Action hanno curato un focus sulla Gestione etica delle risorse. Anna Vettigli, Referente delle cooperative sociali di Legacoop Lazio, è intervenuta con due approfondimenti su “Il lavoro sociale e le competenze trasversali” e “Dai sogni agli obiettivi ben formati”. Compito di Generazioni Legacoop Lazio è stato quello di raccontare come si crea una startup nel mondo del sociale, tramite la testimonianza del Coordinatore Marta Micheli. LA SPEZIA La cooperazione mette in campo valori e competenze Il valore della cooperazione in un nuovo modello di sviluppo territoriale. Alla Spezia è un valore che può determinare una svolta. In tanti campi. “Dall’energia al turismo, dalla logistica al porto, dalla sostenibilità ambientale alle cooperative di comunità. In ogni settore il mondo cooperativo ha competenze e valori da mettere in campo – sottolinea Paolo Garbini, coordinatore Legacoop Liguria a La Spezia -. E’ arrivato il momento di passare dalla vecchia economia lineare ad una vera e propria economia circolare che altro non è se non la Territori Imprese Sondaggio Territori 16 prosecuzione, il giusto completamento del percorso iniziato dallo sviluppo sostenibile passando per la green economy”. L’occasione per mettere a punto quanto tutto questo sia possibile, la darà il convegno promosso da Legacoop Liguria, venerdì 8 aprile alle 15.30 al Centro Allende alla Spezia. Dopo l’intervento di Paolo Garbini, che presenterà il documento programmatico di Legacoop sulle opportunità da sviluppare sul territorio , interverranno Massimo Caleo – Senatore della Repubblica Massimo Federici Sindaco della Spezia – Presidente della Provincia Giacomo Giampedrone – Assessore Regione Liguria Paolo Guerrieri – Economista Gianfranco Bianchi – Presidente CCIAA La Spezia Nadia Maggiani – Segretaria Provinciale UIL Gianmarco Salvia – Presidente Provinciale AGCI Primo piano ACI FORLÌ Notte Verde e Settimana del Buon Vivere 2016, chiamata pubblica per idee e progetti Mercoledì 6 aprile all’Auditorium Cariromagna a Forlì, è stato presentato il bando per singoli e associazioni che intendono presentare idee, progetti e percorsi da realizzarsi durante l’edizione 2016 della Notte Verde dell’Innovazione Responsabile e della Settimana del Buon Vivere. L’appuntamento di questa edizione sarà dal 24 settembre fino al 2 ottobre. Dopo il successo della scorsa edizione che ha visto più di 90mila presenze e, soprattutto, più di 200 realtà del territorio coinvolte a diverso titolo, l’edizione 2016 intende crescere coinvolgendo ancora più Legacoop Settori realtà e radicandosi ulteriormente in Romagna, ormai unanimemente conosciuta come terra del Buon Vivere. Nel corso della serata è stato presentato l’ebook “Il Buon Vivere che nutre il pianeta” curato dal giornalista Gianni Riotta che raccoglie numerosi interventi di filosofi, premi Nobel, economisti, artisti, giornalisti che hanno contribuito con la loro presenza a perimetrare il pensiero sul tema del Buon Vivere. Dopo i saluti di apertura del vicesindaco Veronica Zanetti in rappresentanza del Comune di Forlì, Monica Fantini, ideatrice della Settimana del Buon Vivere, presenterà insieme al gruppo di lavoro il video-diario della scorsa edizione, la grafica coordinata dell’edizione 2016 e i temi principali sui quali si incentreranno gli eventi in programma. Territori Imprese Sondaggio Imprese >> Unicoop Firenze 17 UNICOOP FIRENZE Chiude il 2015 con un utile di 68,6 milioni di euro >> Equo Tube >> Il Ginepro >> Almaverde Bio >> Coop El Tamiso >> ZeLIG >> Gruppo Gesin-Proges >> I Briganti di Cerreto >> Coop. Re.Search >> Coop Oltre >> Coop Sole >> Codess Sociale >> Cooperativa Pescatori Dello Jonio Primo piano ACI Unicoop Firenze chiude il 2015 con un utile di bilancio di 68,6 milioni di euro che porta il patrimonio netto a oltre 1,5 miliardi di euro. Le vendite si attestano a quota 2,35 miliardi, sostanzialmente in linea con l’anno precedente. L’utile del 2015 di 68,6 milioni di euro è composto da 42,7 milioni di euro della gestione ordinaria, da 38,5 milioni di euro della gestione straordinaria, a cui sottrarre 12,6 milioni di imposte. Un risultato importante, che premia tanto le politiche sui prezzi a favore delle famiglie che quelle di valorizzazione dei fornitori locali, sempre più numerosi e visibili nell’offerta di Unicoop Firenze. Di fronte a un quadro non esattamente roseo, la cooperativa ha rimarcato la sua missione e dato una spinta al risparmio delle famiglie toscane, segnando un divario dell’1,2% fra la propria inflazione interna (0,4%) e l’aumento dell’inflazione nazionale rilevata dall’Istat per il 2015 (+0,8%). Senza politiche aggressive di ribasso a tutti i costi, ma con la scelta dei “prezzi bassi sempre”, Unicoop Firenze ha superato l’anno brillantemente, conquistando il primato della convenienza nelle città di Arezzo, Firenze, Pisa e Pistoia, secondo le classifiche del mensile Altroconsumo, l’associazione indipendente dei consumatori. Fra le partite in uscita, una voce “in rosso” che pesa 2,4 milioni di euro è quella destinata agli investimenti della cooperativa inattività educative per le scuole toscane, solidarietà locale, nazionale e internazionale e sostegno alle ricchezze artistiche e culturali del territorio toscano. Foto A.Fantauzzo Legacoop Settori EQUO TUBE Sospensione turismo in Egitto, le ragioni di una scelta L’Associazione Italiana Turismo Responsabile, in pieno accordo con i propri soci, ha deciso la sospensione di tutte le attività in Egitto, in particolare, la programmazione di viaggi, fino a quando non sarà chiarita la tragica vicenda dell’omicidio Regeni. L’Egitto è un paese meraviglioso, che offre grandi attrattive culturali e grandi emozioni a chi vi compie un viaggio o vi trascorre una vacanza. Ma un viaggio ed una vacanza non sono possibili in un contesto di dolore e di indignazione. AITR auspica che rapidamente si faccia chiarezza su quanto è accaduto e che l’onesta collaborazione porti alla verità. Ciò permetterà di ristabilire tutte le relazioni, in un quadro di rispetto e fiducia reciproci e, speriamo, anche di sicurezza. Come operatori turistici aderenti ad AITR abbiamo pertanto sospeso tutta la nostra attività verso l’Egitto. IL GINEPRO Il Ginepro: la cucina della cooperativa sempre più apprezzata Soddisfazione alla cooperativa Il Ginepro di Castelnovo ne’ Monti per i risultati della rassegna “Appennino gastronomico -Menù a km zero”, organizzata dal Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, in collaborazione con Coldiretti e ALMA, la Scuola internazionale di cucina italiana di Colorno e le cui premiazioni si sono svolte Territori Imprese Sondaggio Imprese 18 nei giorni il 30 marzo a Fosdinovo. La cooperativa, che ha il suo agriturismo a Ginepreto, sotto la Pietra di Bismantova, ha infatti ricevuto la menzione per “Tecnica ed equilbrio”. Il piatto portato alla rassegna dal Ginepro era «cappelletti mantecati alla crema di parmigiano, erbe amare ed aceto balsamico “Principe nero di Cervarezza”» “La menzione ottenuta nella rassegna organizzata dal Parco Nazionale – commenta la presidente del Ginepro Rosanna Bacci – ci riempie di orgoglio, anche perché sappiamo della competenza della giuria. Il piatto, ideato dallo chef Marco Baccarani, voleva esaltare un piatto tipico del territorio come i cappelletti con un accostamento creativo a due prodotti della nostra terra come l’aceto balsamico e il Parmigiano, il tutto realizzato con tecnica ed equilibrio, come giustamente ha evidenziato la menzione. Il riconoscimento di “Appennino gastronomico” lo consideriamo anche uno stimolo per il futuro. Marco Baccarani ha concluso un mese fa la sua esperienza al Ginepro, ma lo staff della cucina è sempre più impegnato a mantenere alta la qualità dei nostri piatti e della nostra offerta gastronomica. Il nostro impegno sembra ripagato: il Ginepro per le festività di Pasqua ha visto il tutto esaurito, e le prenotazioni per i prossimi mesi non mancano. Da un anno – prosegue Rosanna Bacci – abbiamo molto migliorato anche la nostra offerta per l’alloggio, con la ristrutturazione dello stabile di Ginepreto. Riteniamo che Il Ginepro sia oggi una struttura ricettiva di eccellenza per la montagna reggiana e per il Parco Nazionale, di cui stiamo per diventare uno dei Centro Visita. ALMAVERDE BIO Successo del Forum sul benessere alimentare Tantissimo pubblico ad assistere, a Cesena, al Primo Forum sul Benessere Alimentare, organizzato da Almaverde Bio, la società consortile leader del biologico italiano. Una folla di quasi 400 partecipanti, interessati ad ascoltare gli interventi che si sono susseguiti nella mattinata di lavori, tutti dedicati a comprendere il significato di Primo piano ACI Benessere Alimentare sia dal punto di vista della scienza sia come testimonianza e scelta di vita con gli interventi di Cecilia Dazzi, attrice, Nerio Alessandri, Ceo di Technogym, Carlo Cracco e Paolo Teverini Chef. E dal Professor Strazzullo, Ordinario di Medicina Interna dell’Università di Napoli e Presidente della Società Italiana di Nutrizione Umana ne arriva una definizione che lega benessere alimentare al sano stile di vita scegliendo, quanto più possibile una alimentazione naturale, priva di additivi chimici, povera di sale e ricca di frutta e verdura. Una definizione che calza a pennello con la scelta del biologico come afferma Roberto Pinton , Segretario di Assobio – che, presentando il volume La Parola alla scienza , una raccolta di studi scientifici internazionali sul tema del biologico ha evidenziato il valore di una modalità di produzione che non fa uso di sostanze chimiche di sintesi. E non è un caso che questo evento collegato al Wellness Food Festival sia nato in Romagna la Regione in cui il cibo è un culto da sempre. Una regione che ha dato i natali al padre della gastronomia italiana, Pellegrino Artusi che, con il suo libro, La Scienza in Cucina e l’Arte di mangiare bene, non solo ha spiegato nel dettaglio come fare a preparare i piatti della tradizione ma ha anche unito l’Italia intera con un linguaggio che ha saputo accomunare territori ed abitudini lontane. Oggi, la tradizione gastronomica romagnola è più che mai viva ma ad essa si unisce, grazie alla grande capacità del territorio di leggere i tempi in anticipo, una importantissima e lungimirante attenzione al benessere, nel senso più ampio del termine. La Wellness Valley romagnola, pensata e realizzata da Nerio Alessandri ideatore della Wellness Foundation,è una risposta attualissima ai temi che più di ogni altro oggi toccano l’interesse dei cittadini. Lo stare bene, allungarsi la vita, godersela il più possibile, ricercare il Benessere e quel “Buon Vivere “che oggi è un progetto collettivo dell’intero territorio. E proprio da questo territorio ha preso origine il biologico in Italia. Il biologico - afferma Renzo Piraccini – Legacoop Settori Presidente di Almaverde Bio è passione e attenzione. La passione di tutti coloro che contribuiscono alle varie fasi della produzione, dalla coltivazione, all’allevamento, alla raccolta dei prodotti, alla conservazione, al confezionamento e distribuzione. Una passione che spinge migliaia di giovani agricoltori a scegliere la strada del biologico per rispettare l’ambiente e l’uomo seguendo i ritmi della natura, senza forzare la mano, ascoltando i bisogni degli animali e ricercando sempre un magico equilibrio tra produzione e sostenibilità. Per questo richiede attenzione, un’attenzione speciale, un grande impegno da parte di tutti coloro che lavorano per difendere l’integrità di un modo di produrre studiato scientificamente per difendere l’uomo e la natura .” Per Almaverde Bio – prosegue Piraccini la crescita non significa produrre di più ma significa produrre meglio orientando sempre più il consumatore verso la consapevolezza di ciò che sceglie e di ciò che mangia e – aggiunge Piraccini – occorre prestare molta attenzione a come si presenta il biologico in vendita perché per aumentare i consumi è importantissima la politica di marca e l’esposizione di un’ampia gamma di offerta come dimostra il successo delle Isole Almaverde Bio.” Il successo del Forum Almaverde Bio di Cesena è un segnale evidente di quanto sia importante oggi per i consumatori ma anche per gli addetti ai lavori l’alimentazione consapevole, alla ricerca di un benessere che è un modo di essere e di sentirsi in armonia con il proprio corpo e la propria mente. Un messaggio che lega perfettamente i va- Territori Imprese Sondaggio Imprese 19 lori di un territorio che sempre di più si conferma Wellness Valley d’Italia. COOP EL TAMISO Ad Este orto biologico coltivato da migranti campi è poco, Luca Masiero, collaboratore della cooperativa El Tamiso, ha insegnato ai ragazzi i principi dell’agricoltura e dell’orticoltura biologica che stanno mettendo in pratica in orto in primavera, non disdegnando qualche serata gastronomica aperta, alla scoperta dei sapori e della cultura locale. Un progetto a tutto tondo quindi, che coinvolge cooperative agricole e sociali, prevede la riqualificazione di una struttura in disuso da anni, e la nascita di un centro di cultura e spiritualità, con percorsi formativi per la cittadinanza, un cineforum e un centro di accoglienza: insomma un luogo dove vivere la gioia quotidiana del donarsi all’altro! Siamo certi che questo sia il modo giusto per affrontare serenamente e pacificamente – attraverso il cibo e non solo – le relazioni tra popoli e culture diverse! ZELIG A partire dallo scorso autunno ad Este, presso il centro di accoglienza migranti la cooperativa agricola el Tamiso sostiene un progetto che prevede la creazione e la cura di un orto biologico nel nuovo centro di accoglienza migranti. È stato l’ex seminario dei Padri Giuseppini, vuoto da otto anni, ad aprire le porte ai 25 profughi e alla cooperativa sociale Percorso Vita: ottocento metri quadrati su due piani e quattromila metri quadrati di terra, in pieno centro storico ad Este. L’orto servirà non solo per l’auto-consumo dei prodotti coltivati, ma anche e soprattutto per occupare, formare e favorire l’integrazione degli ospiti presenti nella struttura. L’obiettivo è quello di creare un ponte tra la popolazione locale e gli ospiti attraverso la condivisione dei saperi e sapori del territorio e lo scambio dei prodotti della terra e della stagione. I lavori sono già partiti a novembre con le prime semine di piselli e l’iniziativa ha riscosso successo tra i ragazzi della struttura: alcuni di loro – infatti – lavoravano la terra anche nel loro Paese di origine e riprendere la stessa attività anche qui li ha fatti sentire un po’ a casa! Durante i mesi invernali, in cui il lavoro nei Primo piano ACI Bandodiammissionealnuovociclo formativo scuola di documentario Sono aperte le iscrizioni al ciclo formativo 2016-2019 della scuola di documentario Zelig. Il termine per la presentazione della domanda di ammissione è il 26 maggio 2016 La cooperativa ZeLIG è una delle poche istituzioni europee a offrire una formazione specifica in tre dei principali reparti del cinema documentario: Regia/Sviluppo Progetto, Camera/Luci e Montaggio/Postproduzione. La formazione professionale in cinema documentario della ZeLIG è un percorso formativo volto a preparare giovani interessati alla creazione di opere cinematografiche e audiovisive. Il corso di studi fornisce le competenze di base per operare in diversi ruoli di una produzione audiovisiva con l’opportunità di specializzarsi in uno di tre indirizzi più im- Legacoop Settori portanti nella realizzazione di film documentari: Regia/Sviluppo Progetto Fotografia/Luci Montaggio/Post-Produzione Punto di forza della ZeLIG è il suo network internazionale, che offre agli allievi la possibilità di collaborare con altre scuole di cinema e di confrontarsi con altre modalità di lavoro, e di ampliare e approfondire le proprie conoscenze riguardanti stili, estetiche e tradizioni cinematografiche diverse. Per maggiori informazioni e iscrizioni: http://www.zeligfilm.it/it/2016-03-24-2133-18/triennale GRUPPO GESIN-PROGES Investe oltre 600.000 euro in welfare aziendale “Adempiendo a nuove norme – dice Antonio Costantino, presidente del Gruppo – nel 2014 avevamo iniziato a garantire a tutti i soci un’assistenza sanitaria integrativa, totalmente a carico delle cooperative. Ma pochi utilizzavano i rimborsi. Era necessaria un’azione di sensibilizzazione, così abbiamo deciso di creare dei buoni salute, ovvero dei voucher validi per i soci e le loro famiglie. Ne abbiamo distribuiti circa 4.000 e hanno fatto da volano. I nostri soci ne hanno usufruito e allo stesso tempo hanno imparato a sfruttare i rimborsi dell’assicurazione. Nel 2015 infatti l’utilizzo della sanità integrativa, solo su Parma, è quintuplicata e nel 2016 abbiamo ripetuto l’operazione, attivando convenzioni con oltre 40 centri medici su tutto il territorio italiano. I primi numeri del 2016 ci dicono che il loro utilizzo sta crescendo ancora”. Accanto a queste iniziative di sostegno delle spese mediche, il Gruppo ne ha realizzato anche altre periodiche di prevenzione della salute come “Ottobre Rosa”, un mese dedicato alla prevenzione gratuita del tumore al seno, “Torna a Scuola con il Sorriso”, per la cura dei denti dei ragazzi, ma anche la Prevenzione Cardiologica gratuita e la Campagna di Prevenzione per l’Osteoporosi. Nel 2015 sono stati 460 i soci che hanno usufruito di questi servizi. “Il tema del welfare aziendale – ha dichia- Territori Imprese Sondaggio Imprese 20 rato Costantino – è sempre più attuale e strategico in questo momento di crisi economica. Anche il Governo lo ha inserito nella legge di stabilità. Mentre cala il potere d’acquisto delle famiglie, diventa essenziale aiutare in modo concreto i nostri soci. Noi però abbiamo deciso di darci una priorità, così da convogliare tutte le nostre risorse e fare davvero la differenza. Il welfare aziendale, infatti, non deve essere fatto di iniziative isolate e sporadiche, ma di un progetto che si costruisce e migliora nel tempo, adeguandosi ai bisogni dei soci. Per questo, a fianco degli strumenti classici come prestito al socio, libretto di risparmio, convenzioni con negozi e servizi, corsi di lingua italiana e di alfabetizzazione informatica, il Gruppo ha individuato nella salute un diritto primario da salvaguardare.” Tra le novità del 2016 l’iniziativa “Nuovi Nati 2016” che prevede una dotazione di accessori per neonati e prima infanzia per le famiglie dei soci, l’apertura di un libretto di risparmio “Nuovi Nati” a condizioni estremamente vantaggiose, e la possibilità di borse di studio per i figli dei soci. i boschi del Lago Pranda, le “fole” raccontate da Nonno Celio nel metato e nelle piccole aie del borgo, il laboratorio di cucina per sfornare ottimi biscottini di castagne ed infine una notte di riposo presso il Vecchio Mulino, sulle sponde del fiume Secchia, hanno reso questo soggiorno denso di significati, ricco di emozioni e divertimento, anche per chi ha accompagnato e seguito questi piccoli ospiti durante questa gita “speciale”. Fra gli sguardi attenti dei monti Cavalbianco e Casarola, risalendo le vecchie e fiorite mulattiere, riposando sulle piccole altane in legno i nostri piccoli amici hanno potuto scoprire nuovi e piccoli angoli di paradiso del nostro Appennino. Questi bambini sono stati accolti con molto entusiasmo dalla comunità di Cerreto che ha respirato una ventata di allegria e tanta soddisfazione. COOP. RE.SEARCH “Futuro resistente”, una rassegna artistica del Comune di Gattatico I BRIGANTI DI CERRETO Con neve natura bambini a Cerreto Alpi In occasione dei dieci anni di Neve Natura e Cultura d’Appennino, il progetto promosso dal Parco Nazionale dell’Appennino toscoemiliano, si è tenuta a Cerreto Alpi una duegiorni all’insegna della natura e del divertimento per alcuni piccoli ospiti che sono stati ricevuti dai Briganti di Cerreto. I bambini della scuola materna di Case Bagatti accompagnati dalle guide ambientali escursionistiche di Altri Passi, Fabrizio Ganapini e Davide Tronconi, hanno scelto di soggiornare nelle affascinanti strutture del Mulino e del Rifugio dei Briganti alla scoperta del borgo di Cerreto Alpi e degli angoli più suggestivi dell’Appennino reggiano. Complici l’arrivo della primavera ed il gemellaggio con i coetanei della scuola materna di Collagna, il soggiorno si è rivelato una esperienza indimenticabile per i piccoli ospiti di Neve Natura. Una ciaspolata fra i sentieri e Primo piano ACI La difficile condizione sociale in cui le giovani generazioni si trovano a vivere, con la precarietà del futuro lavorativo, il cambiamento delle relazioni sociali, oltre alla privazione dell’ideale aspirazione a migliorare la propria condizione di vita ha portato alla mancanza di fiducia nelle istituzioni e nella classe politica in generale, dalla quale da tempo non si sentono rappresentati e ascoltati. Il risultato spesso è un totale disinteresse verso la partecipazione civile, e un progressivo distacco da un mondo, quello dell’”impegno”, che percepiscono lontano e poco stimolante. Il Centro Giovani “La Palazzina” del Comune di Gattatico e la cooperativa Re.Search, con il patrocino del Consorzio Quarantacinque, promuovono la rassegna “Futuro Resistente. Cercasi giovani ad alta resistenza per un fu- Legacoop Settori turo sostenibile”. Scopo della rassegna è interagire con i giovani dai 14 ai 35 anni, partendo dai loro linguaggi espressivi e dalla loro “grammatica comunicativa”, in particolare con i giovani che intendono partecipare alla Festa del 25 Aprile a Casa Cervi, luogo simbolo della Resistenza, e da diversi anni meta di tanti ragazzi e ragazze. Da questa grandissima presenza giovanile, nasce la volontà di accogliere le loro opinioni, espresse con le forme dell’arte più libera e con il lessico proprio di questo tempo. Stimolare in loro un protagonismo attivo sui temi suscitati dalla manifestazione ha l’intento di ridare loro fiducia in una partecipazione più diretta alla società e alla politica. Alla base di questa proposta stanno, naturalmente, i valori propri della Resistenza e della Costituzione, quali la libertà, i diritti, il ripudio della guerra. In generale, tutto ciò che i giovani vedono nel 25 aprile in chiave di attualità, per immaginare il loro futuro sostenibile. Il progetto si rivolge anche agli adulti, che devono essere ricettori rispettosi delle idee che emergeranno, dovranno lasciare libertà di espressione non soltanto nella forma, ma anche nei contenuti, pronti ad essere sorpresi, spiazzati, contraddetti dalle giovani generazioni. La libera rassegna accetta opere di pittura, fumetti, fotografia, grafica, pensieri, racconti, poesie, frasi. Tutte le opere raccolte saranno esposte in un’area del parco, creando un percorso di visione e lettura. Il premio è rappresentato dalla stessa esposizione dei lavori in un luogo così importante e nell’ambito di una manifestazione che richiama un numero elevatissimo di persone. Tutte le opere da presentare devono avere come tema centrale le nuove Resistenze che si snodano attorno ai valori cardine della lotta per l’uguaglianza e la libertà, visti nella prospettiva del futuro. Guardare con attenzione al passato per costruire un futuro migliore e più sostenibile. Si possono affrontare temi come il lavoro, i diritti, la sicurezza sociale, l’integrazione culturale o altro partendo dai valori sopra descritti e nell’ottica indicata. Informazioni: Ufficio Scuola: 0522 477938, Centro Giovani: 0522 678139, dal martedì alla domenica dalle 17:00 alle 19:30, [email protected]. Territori Imprese Sondaggio Imprese 21 COOP OLTRE Parte degli incassi del film “Che cos’è un Manrico” saranno donati alla cooperativa percorsi verso il benessere e l’autonomia della persona e delle comunità, in particolare dei minori e disabili – la donazione rappresenta un grande sostegno perché renderà più efficienti i loro servizi. Guarda il trailer del film https://www.youtube.com/watch?v=rlTWKbi Ky8Y COOP SOLE In cantiere nuove varietà di fragole “C’è sempre un ultimo più ultimo degli altri, ma nella hit parade degli ultimi Manrico è sicuramente tra i primi” Antonio Morabito torna sugli schermi, dal 7 aprile, con un documentario che Istituto Luce ha ‘riscoperto’ e voluto riproporre alle sale, in una versione nuova e rimontata rispetto a un lavoro di tre anni fa. ‘Che cos’è un Manrico’ racconta una settimana d’estate a Roma, calda, assolata, turistica, di Manrico, un trentenne distrofico che può muovere solo la testa e i pollici, e Stefano, l’operatore che assiste Manrico. ‘Che cos’è un Manrico’ non è un film sulla distrofia o la disabilità. È una commedia, un dramma, una piccola perla, un road-movie surreale e realissimo, con protagonista un distrofico. Stefano, protagonista della pellicola insieme a Manrico, è socio della cooperativa Oltre e si occupa, non solo sul grande schermo, di assistenza. Quanto si vede nel film è, in sostanza, la narrazione del significato umano e professionale di una “relazione di aiuto”. Relazione che costituisce il lavoro quotidiano di tante cooperative sociali. Nel conto alla rovescia per la prima del nuovo film documentario di Antonio Morabito ha annunciato che una parte degli incassi sarà donata alla Cooperativa Oltre, la struttura che ha seguito Manrico per vent’anni. La donazione sarà usata per l’acquisto di un mezzo attrezzato per il trasporto disabili. Per la Cooperativa Oltre – che dal 1992 si impegna per lo sviluppo e la promozione di Primo piano ACI È partita sotto i migliori auspici la stagione delle fragole per Coop Sole, cooperativa di Parete (Caserta), una delle principali realtà ortofrutticole del Mezzogiorno. L’impresa campana anche quest’anno ha investito 200 ettari di areali a fragole dai quali, ad oggi, ha prodotto circa 1.500 tonnellate con l’obiettivo di toccare le 8 mila tons a fine campagna. La raccolta è iniziata a fine gennaio con i primi stacchi, con un trend di maturazione anticipato rispetto allo scorso anno. Si proseguirà fino a giugno. La produttività è stata particolarmente positiva grazie alla messa a dimora di un minor numero di piante per ettaro che ha dato rese superiori. Anche quest’anno la cultivar Sabrina sarà l’autentico cavallo di battaglia dell’azienda casertana, rappresentando l’80% delle fragole coltivate. Ma la novità per il prossimo anno, come detto, sarà rappresentata dall’introduzione di 4 (forse 5) nuove varietà. “Saranno sempre tipologie di fragole dalla forma allungata – spiega Pietro Ciardiello (nella foto), direttore di Coop Sole– e precoci. In questo modo puntiamo ad allungare il calendario di produzione, in anticipo, partendo non più a gennaio bensì a novembre”. Finora quest’anno oltre il 50% della produzione è stata commercializzata all’estero, sebbene a fine campagna la quota si ridurrà al 30%, visto che ad aprile e maggio solitamente in Italia i consumi di fragole aumentano considerevolmente, clima permettendo. Per Ciardiello il mercato in generale è vivace, “sebbene non manchi la forte concorrenza spagnola che incide specialmente sui prezzi. Le quotazioni tuttavia tengono piuttosto bene, nonostante un calo fisiologico in questi primi Legacoop Settori giorni successivi alla Pasqua”. Per Coop Sole un altro segmento in forte espansione è quello dei frutti di bosco. Pur rimanendo ancora una nicchia, la produzione e vendita di lamponi (coltivati su due ettari) sta regalando alla cooperativa campana grandi soddisfazioni. “Siamo verso la conclusione della campagna invernale dei lamponi e i risultati sono ottimi sia come produzione che come vendite. Il settore sta andando così bene che stiamo realizzando nuovi investimenti con l’allargamento dell’areale che porterà alla coltivazione su sei ettari”, rivela Ciardiello. “Nel frattempo stiamo lavorando per effettuare dei campi sperimentali coltivati a mirtillo. Il nostro “credo”, tuttavia, rimane sempre quello: italianità. Che si parli di fragole, piccoli frutti o altra ortofrutta. Il made in Italy rimane vincente”. Fonte: Corriere Ortofrutticolo, articolo di Emanuele Zanini CODESS SOCIALE A Solesino si inaugura il nuovo Centro servizi per anziani Dopo “Villa Althea”, a Spinea nel marzo scorso, la cooperativa Codess Sociale inaugura un’altra struttura per anziani, il centro servizi “Villaggio anziani tra noi – papa Giovanni XXIII” a Solesino, in provincia di Padova. Sabato 16 aprile, alle ore 11, in via Sottoprà 784, saranno presenti per l’occasione il sindaco di Solesino Roberto Beggiato, il direttore generale di Codess Sociale Luca Omodei e il presidente della fondazione “Villaggio anziani tra noi” don Giovanni Giraldo. Territori Imprese Sondaggio Imprese 22 Il progetto nasce nel 2009 per idea e volontà della fondazione che, intorno all’obiettivo di costruire e realizzare un nuovo centro servizi per anziani non autosufficienti, trova subito la partnership di Codess Sociale. La residenza, gestita da Codess, ha una capacità ricettiva di 60 posti letto ed è inserita nella pianificazione territoriale dei piani di zona dell’Ulss 17. Il centro è dotato di infermerie, una palestra attrezzata, uno spazio per il culto religioso e un ampio giardino. E ancora, di un salone wellness ed estetica, e di spazi adibiti ai servizi di podologia e logopedia. Il servizio alberghiero (in stanza singola o doppia) include sala da pranzo e soggiorno, lavanderia, guardaroba e reception. Per quanto riguarda l’assistenza personalizzata, il servizio infermieristico è garantito 24 ore e sono attivi anche i servizi medico e specialistico, sociale, psicologico, fisioterapico e socioeducativo. Al comfort degli spazi e alla qualità dei servizi, si unisce la professionalità del personale assistenziale e sanitario, attento al benessere degli ospiti. Primo piano ACI «Al centro del lavoro degli operatori, la persona, la sua volontà, la creatività e l’affettività. Per questo motivo promuoviamo percorsi personalizzati di cura e riabilitazione in collaborazione stretta con la famiglia e la comunità» commenta il direttore generale di Codess Luca Omodei. Codess Sociale è specializzata nella progettazione e gestione di servizi socioassistenziali e sanitari dal 1979 e opera a livello nazionale con sedi in diverse regioni e comuni d’Italia. Gestisce residenze, centri e servizi diurni, assistenza domiciliare con referenze certificate per oltre 200 enti pubblici. COOPERATIVA PESCATORI DELLO JONIO Fanizza riconfermato presidente La Cooperativa Pescatori dello Jonio di Porto Cesareo ha rinnovato il consiglio di amministrazione. Grande partecipazione (119 votanti su 124 soci) e una grande Legacoop Settori prova di democrazia hanno caratterizzato le votazioni per il rinnovo, a scrutinio segreto, del Cda, a cui sono associati la quasi totalità dei pescatori di Porto Cesareo, in provincia di Lecce. La conferma alla presidenza di Giuseppe Fanizza, che, con 115 preferenze , è la prova tangibile della piena condivisione e approvazione da parte dei soci della gestione e delle scelte strategiche fatte dalla cooperativa in questi anni: valorizzazione del lavoro dei soci nel segno dell’innovazione e della salvaguardia delle risorse del mare. A Giuseppe Fanizza dirigente storico della Associazione regionale e nazionale sono pervenuti le congratulazioni e gli auguri di buon lavoro da parte di Legacoop, del Presidente nazionale Gianni Luppi, del Coordinatore del dipartimento Pesca Angelo Petruzzella e del Presidente di Legacoop Puglia, Carmelo Rollo. Territori Imprese Sondaggio Sondaggio 23 OSSERVATORIO SWG L’Isis irrompe nell’immaginario degli italiani L’Isis impaurisce, disorienta, sgomenta, disarticola le certezze, sfibra la capacità reattiva. Rubricare il fenomeno sotto l’etichetta terroristica, avere chiaro il nemico e il suo volto, non aiuta a migliorare la situazione, non sottrae le persone dal senso d’intimo- rito smarrimento; dalla sensazione d’incertezza e demoralizzazione. Questo almeno in quattro modi. Il primo. L’attentato che ha colpito maggiormente gli italiani è stato il massacro del Bataclan (43%); segue il kamikaze che si è fatto esplodere nell’Iqbal Parkin Pakistan (29%) e, infine, gli attentati in Belgio (12%). Le risposte dell’opinione pubblica illustrano bene uno degli effetti della strategia del terrore. L’attacco al quotidiano e ai simboli della modernità (come aeroporti o metropolitane), ai luoghi della tranquillità e del divertimento. In secondo luogo, mantenere il ritmo è importante per il marketing del terrore. La sequenza di attentati ha lo scopo di fiaccare le resistenze, di spingere l’opinione pubblica europea a ripiegare, a perdere vigore e forza dinamica, a spegnersi. Non a caso, tra gli attentati di Parigi e quelli di Bruxelles, c’è stato un mutamento nelle emozioni: è aumentata del 12% la tristezza, mentre la voglia di reagire è calata di sette punti. C’è poi la crescente attenzione. Per quasi metà del Paese (49%) non siamo più di fronte a uno scontro tra Islam e Occidente. Il conflitto con l’Isis ha iniziato a perdere i contorni della pura matrice religiosa e ad assumere il profilo dell’azione di un gruppo politico-militare che ha un obiettivo strategico, prima che religioso. Tutto questo porta infine a sentirsi in guerra con l’Isis. Un sentimento che coglie quasi metà del Paese. Esso non ha a che fare con l’intervento armato, ma riduce la valenza delle risposte difensive in favore di un’invocata severità. Una presa d’atto più informata, capace di distinguere l’islam dall’Isis, che spinge l’opinione pubblica a richiedere una politica internazionale globale, capace di affrontare i motivi e le ragioni di fondo che sono all’origine degli attacchi e della filosofia terroristica. NOTA INFORMATIVA: Dati archivio Swg. Sondaggio cawi compiuto su un campione nazionale di 1.000 maggiorenni tra il 29 e il 30 marzo 2016. Primo piano ACI Legacoop Settori Territori Imprese Sondaggio