ALLEGATO 3 al DDUO n. 11844/2005 Direttiva Post Qualifica Direttive alle Province per la realizzazione di interventi finanziati mediante quote di F.S.E. – POR 2000-2006 SPECIALIZZAZIONE POST QUALIFICA - A. F. 05-06 Riferimenti normativi D.G.R. 403 del 26 luglio 2005 – Linee di indirizzo per l'offerta formativa A. F. 2005 – 2006 D.G.R. 402 del 26 luglio 2005 – Accordo tra Regione Lombardia e Province per la realizzazione di interventi finanziati mediante quote di FSE – POR 2000-2006 L.R. 1/1999 L.R. 1/2000 L.R. 18/2000 Reg. CE 1681/1994 Reg. CE 1260/1999 Reg. CE 1784/1999 Reg. CE 1159/2000 Reg. CE 448/2004 Quadro Comunitario di Sostegno Ob. 3 FSE (Dec. CE 1967/2004) Programma Operativo Regionale Ob.3 FSE Regione Lombardia (Dec. C 2108/2004 del 9.6.2004) Complemento di Programmazione Ob.3 FSE Regione Lombardia (DGR 13.9.2004 n. 18704) D.Lgs 112/98 D.P.R. 12 luglio 2000, n. 527 Indirizzi operativi per l'attuazione delle linee guida VISPO - Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento Pari Opportunità, ISFOL - Roma Ottobre 2002 . Priorità Le azioni realizzate nell’ambito delle presenti direttive dovranno essere coerenti con la strategia per lo sviluppo delle risorse umane e con gli obiettivi specifici contenuti nel Programma Operativo della Lombardia ed in particolare con gli interventi che trovano definizione nei campi d’azione trasversali definiti nel Reg. 1784/99, con specifico riferimento a “Sviluppo locale”, “Società dell’informazione” e “Pari opportunità”. Ciascuna Provincia provvederà inoltre a declinare le priorità relative al proprio ambito territoriale. Risorse Al finanziamento delle azioni realizzate nell’ambito delle presenti direttive sono assegnati euro 3.500.000,00 a valere sulle misure del POR Ob.3 FSE della Regione Lombardia: A2 - Inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro (Euro 2.000.000.00) E1 - Promozione della partecipazione femminile al mercato del lavoro (Euro 1.500.000.00) Le risorse disponibili sono così ripartite a livello territoriale: Pagina 1 di 8 ALLEGATO 3 Direttiva Post Qualifica Provincia Dotazione Bergamo € 346.617,01 Brescia € 451.436,05 Como € 209.299,66 Cremona € 122.036,75 Lecco € 142.653,55 Lodi € 79.488,72 Mantova € 200.842,75 Milano € 1.364.117,43 Pavia € 173.056,28 Sondrio € 60.287,48 Varese € 350.164,32 Il finanziamento è così ripartito: • 45 % a carico del Fondo Sociale Europeo • 44 % a carico del Fondo di Rotazione o di altri Fondi Nazionali • 11 % a carico del Bilancio regionale In rispondenza alle indicazioni generali di cui al presente atto, le Province procederanno alla declinazione, per territorio, delle risorse disponibili. Secondo quanto previsto dalla D.G.R. 402 del 26 luglio 2005, l’erogazione a ciascuna Provincia delle quote di risorse successe al primo acconto, avverrà come segue: - 35% dietro comunicazione alla Regione, da parte della Provincia, dell’avvenuto avvio delle attività finanziate ai beneficiari finali nell’ambito della presente direttiva - 35% su dichiarazione, da parte della Provincia, che i beneficiari finali nel loro complesso hanno certificato spese almeno per il 50% dell’acconto relativo alle risorse della presente direttiva già trasferito alla Provincia stessa - 20% su dichiarazione della Provincia dell’avvenuta conclusione delle attività finanziate nell’ambito della presente direttiva. Obiettivi generali Le risorse assegnate sono finalizzate alla programmazione e gestione, da parte delle Province, delle azioni di formazione di seguito specificate, finanziate con il Fondo Sociale Europeo, in coerenza con quanto sancito dalla L.R. 1/2000 relativamente ai compiti degli enti locali in materia di programmazione e controllo delle attività di formazione e di orientamento, ed alla luce delle innovazioni normative in tema di istruzione e formazione e di mercato del lavoro. In particolare la programmazione e la gestione di tali interventi dovrà essere predisposta ed attuata secondo i seguenti principi: • governance – quale attività di partecipazione e negoziazione finalizzata a condividere le scelte regionali di governo e a coinvolgere nel processo decisionale gli attori pubblici e privati; • partenariato locale – come modalità con cui soggetti pubblici e privati locali definiscono e condividono obiettivi, strategie e programmi di intervento, finalizzati a promuovere lo sviluppo di aree determinate del territorio regionale, e che presentano caratteri di omogeneità, in particolare, dal punto di vista economico e sociale; • sussidiarietà – come elemento di responsabilizzazione atto a garantire condizioni di maggiore efficacia ad azioni di sviluppo connotate da forte specificità territoriale e quindi dall’esigenza di coinvolgere operativamente i soggetti in grado di esprimere la più ampia conoscenza del territorio, delle sue risorse e del suo fabbisogno; Pagina 2 di 8 ALLEGATO 3 • Direttiva Post Qualifica territorializzazione della programmazione regionale – ossia la progressiva individuazione di ambiti territoriali idonei a concentrare ed integrare le politiche regionali, tenendo conto delle vocazioni territoriali e degli impatti economici e sociali. Obiettivi specifici Con le presenti direttive si intende concorrere allo sviluppo ed al rafforzamento del capitale umano e della sua competitività, in una logica di pari opportunità, obiettivo strategico fondamentale della Strategia Europea per l’Occupazione e della programmazione regionale per l’VIII legislatura. Nello specifico si intende consolidare ed allo stesso tempo innovare uno degli elementi di eccellenza tradizionali del sistema formativo lombardo, la formazione professionale di specializzazione post-qualifica, che coniuga in modo efficace la necessità di flessibilità e personalizzazione in funzione delle caratteristiche del singolo con le esigenze di competenze espresse dalle imprese del sistema produttivo di riferimento. Tipologia di progetto Con riferimento alle tipologie di progetto il presente documento prevede progetti per la realizzazione di: • Percorsi di formazione post-qualifica Tipologia formativa e destinatarie/i ammissibili Sulla base delle presenti direttive, ogni Provincia predisporrà un dispositivo nell’ambito del quale potranno essere presentati e finanziati esclusivamente progetti per la realizzazione di singoli corsi di specializzazione postqualifica. Finalità Finalizzare le competenze acquisite nel precedente percorso di qualifica ad uno specifico profilo professionale, in un’ottica di adeguamento delle competenze stesse a ben definiti contesti e/o processi produttivi, contestualmente al loro ulteriore rafforzamento e sviluppo. Destinatari ammissibili Donne e uomini, adolescenti, giovani e adulte/i, inoccupate/i e disoccupate/i, in possesso dei requisiti d’accesso formali di seguito indicati Requisiti d’accesso formali Possesso di attestato di qualifica professionale, rilasciato nell’ambito dei sistemi di formazione professionale regionale o da un Istituto Professionale (statale o paritario), coerente per area professionale al profilo professionale oggetto della specializzazione e relativo a competenze propedeutiche al percorso formativo a cui si intende accedere Non sono ammissibili destinatari in possesso di titoli di studio di livello diverso/superiore a quelli indicati. Monte ore totale 200 – 600 ore (salvo percorsi diversamente normati) Struttura didattica Formazione in aula Stage Comp. di base Comp. Trasversali Comp. professionali 5% - 15% 5% - 20% 40% - 60% 20% - 40% Certificazione - attestato di specializzazione post qualifica (a superamento dell’esame finale di cui alla LR 95/80) - certificazione delle competenze (rilasciata dal soggetto erogatore con la frequenza di almeno il 75% delle ore di corso) - attestazione sul Libretto Formativo del Cittadino (se attivato entro il termine del progetto) Specificazioni per le figure professionali normate Sono ammissibili i corsi di specializzazione per la professione di estetista di cui alla legge 1/90; per durata, struttura e contenuti didattici si deve fare riferimento alle disposizioni nazionali e regionali in vigore. Pagina 3 di 8 ALLEGATO 3 Direttiva Post Qualifica Non rientrano nella presente tipologia formativa i corsi di riqualificazione da ASA o OTA in OSS, di qualunque durata; non sono ammissibili corsi di specializzazione post-qualifica ASA, OTA, OSS. Classificazione delle azioni ai fini del monitoraggio Macrotipologia di azione: Azioni rivolte alle persone Tipologia di azione: Formazione Tipologia di progetto: Formazione post-qualifica Specificazioni Gestionali Data termine attività Le attività delle Province nel loro complesso dovranno essere concluse entro il 31 dicembre 2006. Spese ammissibili Per quanto attiene le spese ammissibili si fa riferimento, oltre a quanto indicato nel presente documento, ai documenti “Spese ammissibili e massimali di riferimento” e “Linee guida per la rendicontazione e la certificazione della spesa” approvati con D.D.G. 5782/647 del 27/03/2002, e successive modifiche e integrazioni. Rendicontazione della spesa Nel contesto della revisione complessiva dell’impianto programmatorio e gestionale, la rendicontazione delle spese presenta caratteristiche e vincoli in evoluzione rispetto a quelli odierni: in particolare, anche a seguito dei rilievi formulati dalla Commissione Europea, la legislazione regionale vigente (commi 32, 33 e 34 dell'art. 1 della l.r. 18/2000) verrà modificata in coerenza con le osservazioni commissariali; pertanto, nelle more, è comunque necessario che gli operatori non sottoscrivano contratti di revisione, bensì si impegnino ad applicare le direttive regionali di transizione per l'allineamento della attività di rendicontazione e certificazione. Iter della programmazione provinciale Ogni Provincia ad ogni trimestre solare dovrà: a) comunicare i dati degli operatori e degli interventi secondo il tracciato record che verrà appositamente definito, indicando per ciascun progetto finanziato la misura FSE di allocazione (A2 o E1); b) consegnare lo stato di avanzamento della programmazione provinciale con la specificazione delle attività svolte (obiettivi qualitativi e quantitativi raggiunti) e la tempistica delle attività previste per il trimestre successivo, nonché le altre informazioni previste dal piano di monitoraggio dell’intervento che sarà predisposto e concordato con la Regione Lombardia; Ogni Provincia, alla conclusione del progetto, dovrà: a) comunicare i dati conclusivi degli operatori e degli interventi secondo il tracciato record che verrà fornito appositamente; b) consegnare la comunicazione di fine attività e di raggiungimento degli obiettivi. Ogni Provincia dovrà conservare in originale la documentazione amministrativa-gestionale e contabile e renderla disponibile ai funzionari regionali, nazionali e comunitari competenti ad esercitare l’attività di la verifica e il controllo al fine di accertare la corretta realizzazione delle attività. Obblighi dei Soggetti Gestori - Delega - Monitoraggio e controllo Per quanto attiene gli Obblighi dei Soggetti Gestori, il monitoraggio e controllo si faccia riferimento alla DGR n. 9359 del 14 giugno 2002 di Approvazione dell’Atto di Indirizzo 2002-2003, sezione “Indicazioni procedurali e gestionali generali”. Per quanto riguarda la delega di parte delle attività progettuali da parte del soggetto beneficiario, ad integrazione delle indicazioni sopra citate si specifica che il beneficiario finale è tenuto a specificare nel progetto la/le attività che intende conferire in delega a soggetti terzi ed il relativo importo; l’individuazione dei soggetti delegati, da parte del soggetto beneficiario finale, dovrà avvenire durante la realizzazione del progetto con ricorso a procedure di mercato secondo quanto previsto dalla normativa vigente. Le indicazioni gestionali di cui al presente paragrafo potranno essere ridefinite ed aggiornate, di concerto con le Province, in funzione di eventuali evoluzioni normative e regolamentari in materia. Pagina 4 di 8 ALLEGATO 3 Direttiva Post Qualifica Disposizioni gestionali per i progetti corsuali I dispositivi provinciali dovranno prevedere che i progetti corsuali siano attuati sulla base delle seguenti disposizioni operative e gestionali: Soggetti ammissibili Sono ammessi al finanziamento Operatori in possesso dei seguenti requisiti: • essere titolare, nella provincia di attuazione, di sede operativa accreditata per la tipologia SF3 (per l’erogazione di interventi formativi che prevedono anche la partecipazione di adolescenti) o per la tipologia SF2 ( per l’erogazione di interventi formativi rivolti esclusivamente a giovani e adulti), ai sensi della D.G.R. 6251/01 ”Accreditamento dei soggetti che erogano attività di formazione e di orientamento” e successive modifiche e integrazioni.(D.G.R. n° 13083 del 23-05-2003, D.D.G. n° 8498 del 26-05-2003 e D.G.R. n° 19867 del 16-122004). • essere in regola con la compilazione delle informazioni richieste per la fase gestionale e delle certificazioni previste in merito al monitoraggio dei progetti finanziati secondo quanto stabilito dal D.D.G. 5782/647 del 27/03/2002 e successive modifiche e comunicazioni della D.G. Formazione Istruzione e Lavoro (banca dati allievi e certificazione della spesa). Si precisa che l'Operatore è tenuto ad indicare in fase di presentazione del progetto la sede operativa accreditata di riferimento del corso (che non potrà essere variata in fase di erogazione).e la sede di attuazione dello stesso. Presentazione dei progetti I progetti dovranno essere presentati utilizzando gli appositi format predisposti su internet all’indirizzo web: http://formalavoro.regione.lombardia.it, oppure agli indirizzi specifici definiti dalle Province. Inizio e termine attività Le attività formative dovranno essere avviate entro 45 giorni dalla pubblicazione della graduatoria provinciale e dovranno concludersi entro 31 Luglio 2006. Calcolo del preventivo Il Richiedente, nella formulazione del preventivo, procederà al calcolo del finanziamento richiesto in base ai parametri massimali qui indicati, per tipologia di ente: A B VALORE ATTESO ALLIEVI COSTO ORARIO MAX CFP TRASFERITI 12 € 60,00 A B VALORE ATTESO ALLIEVI COSTO ORARIO MAX ALTRI ENTI ACCREDITATI 12 € 110,00 Per quanto riguarda la definizione di parametri minimi, le Province dovranno operare nella logica del mantenimento qualitativo delle attività formative finanziate. Per il calcolo del costo del progetto il Richiedente dovrà procedere utilizzando le seguenti formule: COSTO TOTALE PROGETTO = COSTO ORARIO X NUMERO ORE Dove: VALORE ATTESO ALLIEVI (col. A) è il numero minimo obbligatorio per attivare la classe. COSTO ORARIO (col. B) è il parametro massimale di costo orario NUMERO ORE è il numero di ore formative previste dal Richiedente. Il valore così calcolato (COSTO TOTALE PROGETTO) costituisce il riferimento circa l’importo massimo che può essere indicato dall'Operatore in sede di preventivo delle spese e costituisce l’importo massimo del finanziamento pubblico. Riparametrazione All’atto dell’approvazione del finanziamento, verranno approvati anche i valori/obiettivo (numero degli allievi, numero ore) proposti dal Richiedente; nel caso in cui uno o entrambi tali valori/obiettivo al termine dell'attività Pagina 5 di 8 ALLEGATO 3 Direttiva Post Qualifica siano inferiori a quelli indicati a progetto, si provvederà, all'atto della certificazione finale della spesa, alla riparametrazione del finanziamento secondo il criterio sottoindicato. FINANZIAMENTO RIPARAMETRATO = {COSTO ORARIO - [(12 - NUM. ALLIEVI EFFETTIVI) x COSTO ORARIO/12 X 0,25]}x NUM. ORE EFFETTIVO Si ricorda inoltre che l’osservanza dei valori obiettivo proposti dal Richiedente e approvati costituisce elemento di valutazione anche al fine della definizione di alcuni indicatori relativi all’accreditamento delle sedi operative ai sensi della D.G.R. 6251/01 ”Accreditamento dei soggetti che erogano attività di formazione e di orientamento” e successive modifiche e integrazioni.(D.G.R. n° 13083 del 23-05-2003 e DDG n° 8498 del 26-05-2003). Il valore obiettivo relativo al numero degli allievi si intende rispettato per il numero di destinatari che hanno frequentato almeno il 75% delle ore corso. Il limite del 75% delle ore per allievo può essere derogato, per un numero di allievi non superiore al 20% degli iscritti iniziali, solo nel caso di discenti che, avendo frequentato il 50% delle ore previste, abbiano abbandonato il corso in forza di un inserimento lavorativo, da documentarsi con qualunque forma contrattuale la cui congruità verrà valutata in sede di rendiconto finale. Resta salvo il fatto che, al di sotto del 75 % delle ore di frequenza, l'allievo non ha diritto al titolo rilasciato, salvo il riconoscimento di specifici crediti formativi conseguiti all’esterno del percorso formativo. Si evidenzia che il finanziamento approvato inizialmente o riparametrato costituisce il limite massimo di spesa, e che l’importo finale del finanziamento riconoscibile all'Operatore, verrà determinato in fase di approvazione del rendiconto, sulla base dei costi effettivamente sostenuti, in ottemperanza a quanto stabilito nei documenti “Spese ammissibili e massimali di riferimento” e “Linee Guida per la rendicontazione e la certificazione della spesa” approvati con D.D.G. 5782/647 del 27/03/2002 e successive modifiche ed integrazioni. Iter dei Progetti Le Province acquisiscono dai Beneficiari Finali, attraverso il sistema di gestione informatica messo a disposizione dalla Regione all’indirizzo web: http://formalavoro.regione.lombardia.it, i dati di monitoraggio necessari a tutti i diversi ambiti (finanziario, fisico, e procedurale) previsti per i progetti di Fondo Sociale Europeo, e li validano al fine di consentire il successivo trattamento, nonchè la sorveglianza e la valutazione degli interventi da parte della Regione Lombardia. L’erogazione dei finanziamenti concessi dalle Province ai singoli operatori dovrà avvenire, in funzione dei trasferimenti effettuati dalla Regione alle Province stesse, come segue: • 10 % a titolo di I anticipo a seguito dell’avvio delle attività, • 35 % a titolo di II anticipo a seguito di certificazione dell’effettivo sostenimento di una spesa di almeno il 50% del I anticipo • 35 % a titolo di III anticipo a seguito di certificazione dell’effettivo sostenimento di una spesa di almeno il l’50% degli anticipi complessivamente percepiti • saldo dopo la conclusione delle attività all’approvazione della certificazione finale della spesa (rendicontazione finale). Al fine dell’erogazione del primo anticipo e dei pagamenti intermedi, è fatto obbligo agli enti privati di presentare a garanzia fidejussoria (prestata da banche, imprese di assicurazione indicate nella legge 10.06.1982, n. 348, intermediari finanziari iscritti nell’elenco speciale di cui all’art. 107 del d.lgs 385/93), per un importo pari agli anticipi percipiendi. Detta garanzia dovrà avere durata per un periodo compreso tra la data di sottoscrizione dell'atto di adesione e i 6 mesi successivi alla presentazione della certificazione finale della spesa (rendicontazione finale). Si precisa che il gestore è tenuto a verificare costantemente la permanenza dell’idoneità dei soggetti che rilasciano la garanzia fidejussoria. Monitoraggio dell’attuazione delle specializzazione post - qualifica attività provinciali per la Lo svolgimento delle attività di monitoraggio quali-quantitativo delle attività provinciali per la specializzazione post-qualifica effettuato dalla Regione Lombardia prevede l’analisi delle attività finanziate a Beneficiari Finali individuati mediante procedure provinciali di evidenza pubblica. Pagina 6 di 8 ALLEGATO 3 Direttiva Post Qualifica Elementi di analisi e del monitoraggio 1. Analisi di sistema 2. Monitoraggio dell’attuazione della programmazione provinciale 3. Monitoraggio dei risultati/impatti dei progetti provinciali e delle singole azioni che li compongono 1. ANALISI DI SISTEMA Oggetto del monitoraggio sarà il sistema di gestione adottato dalle Province, con lo scopo generale di verificare che siano perseguiti gli obiettivi definiti nelle linee guida regionali nel rispetto dei principi e degli adempimenti previsti dal FSE e dalla normativa vigente. Tale analisi consiste nell’analisi dello specifico materiale: • procedure relative ai flussi informativi tra Province, Regione Lombardia e beneficiari finali (operatori), • rendicontazione delle spese; • eventuale altra documentazione relativa ai processi ed alle procedure predisposte dalle Province. 2. MONITORAGGIO DELLE MODALITÀ DI ATTUAZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE PROVINCIALE L’oggetto di tale monitoraggio è la verifica del funzionamento dei sistemi di gestione, pagamento e controllo attivati dalle Province. L’attività sarà svolta in parallelo con il controllo finanziario. L’obiettivo di tale monitoraggio è convalidare il sistema generale e mettere in grado la Regione Lombardia e le Province di adottare, anche in corso d’opera, eventuali azioni correttive necessarie al miglioramento dell’intervento ed alla massimizzazione della sua efficacia. MONITORAGGIO DELLE ATTIVITÀ DELLE PROVINCE 1. verifica relativa agli obblighi in materia di pubblicità, finalizzata all’accertamento che l’informazione e la pubblicità relativa al Fondo Sociale Europeo siano previste nelle differenti fasi delle procedure: si deve poter rilevare la presenza dei documenti predisposti in funzione delle necessità del Fondo Sociale Europeo in tutte le fasi delle procedure. Va infatti verificato che i gli utenti o altri beneficiari diretti (destinatari delle politiche) conoscano la partecipazione finanziaria del Fondo Sociale Europeo (visibilità del Fondo Sociale Europeo). 2. verifica della corrispondenza tra gli importi certificati alla Regione Lombardia, le singole voci di spesa, e i relativi documenti giustificativi ai vari livelli, compreso il livello del Beneficiario finale, al fine di accertare la correttezza e la tracciabilità del processo di certificazione di spesa, verificando a campione la ricostruibilità della stessa. MONITORAGGIO DEI SISTEMI DI GESTIONE E CONTROLLO ATTIVATI DALLE PROVICE VERSO I BENEFICIARI FINALI/DESTINATARI ULTIMI Il monitoraggio verte sui seguenti aspetti: 1. Modalità di finanziamento dei progetti: verifica che gli atti adottati per garantire che le procedure di istruzione delle domande di contributo, la valutazione delle domande e la selezione ai fini del finanziamento siano conformi alle regole vigenti. 2. Criteri di selezione dei progetti con verifica della loro applicazione (concorrenza, trasparenza, etc.): la correttezza della valutazione avviene in base ai criteri ed ai fattori di valutazione stabiliti nel bando, ossia: • l’effettiva pubblicazione della graduatoria, • la valutazione di eventuali ricorsi, • la corretta indicazione dei beneficiari finali. 3. Modalità di sorveglianza fisica e finanziaria dei progetti (controllo del processo che genera la certificazione della spesa dei beneficiari finali, numerosità, qualità e legittimità dei giustificativi di spesa, etc.). 4. Modalità di controllo finanziario dei progetti da parte delle Province, finalizzate a verificare le spese dei Beneficiari finali attraverso: • ripartizione dei costi secondo le macrovoci del piano dei conti, • concordanza della spesa dichiarata con i rispettivi giustificativi, • eventuale elenco di spese non riconoscibili, • eventuale documentazione attestante irregolarità riscontrate nell’attività del Beneficiario finale, • modalità di recupero di somme eventualmente indebitamente erogate a favore dei Beneficiari finali. Pagina 7 di 8 ALLEGATO 3 Direttiva Post Qualifica 5. Modalità di valutazione della composizione della spesa (ammissibilità dei costi, loro pertinenza, etc.). 6. Modalità di acquisizione dei beni e dei servizi: verifica che gli atti adottati per garantire che la selezione dei contraenti/fornitori siano conformi alle norme in materia di trasparenza e concorrenza; verifica dell’esistenza di procedure atte ad accertare la fornitura dei beni e dei servizi nonché la veridicità e l’ammissibilità delle spese. 7. Modalità di controllo dell’attività dei beneficiari finali/destinatari ultimi presso le sedi degli stessi: verifica l’esecuzione dei controlli delle Province che riguardano la gestione finanziaria della spesa effettuata dai Beneficiari finali. 8. Controllo qualitativo dei progetti: controllo della qualità delle azioni finanziate sulla base delle specificità di ogni azione/tipologia di servizio prevista dai Progetti provinciali. 3. MONITORAGGIO DEI RISULTATI/IMPATTI DEI PROGETTI PROVINCIALI E DELLE SINGOLE AZIONI CHE LI COMPONGONO L’oggetto di questo monitoraggio consiste nella rilevazione dell’efficacia delle azioni messe in atto e della loro rispondenza agli obiettivi generali delle Indicazioni regionali per la realizzazione di azioni di sostegno alle categorie svantaggiate. A tal fine esso riguarderà la rilevazione, in itinere ed ex post, di tutti i dati quali-quantitativi utili alla valutazione complessiva delle attività provinciali. In particolare saranno rilevati e monitorati i seguenti aspetti: 1. Soggetti coinvolti • numero e tipologie di soggetti; • numero e le caratteristiche delle sedi accreditate interessate; • volumi di attività, per ciascuna tipologia di servizio, realizzati da ciascuna sede. 2. Servizi svolti • modalità di realizzazione di ciascuna tipologia formativa; • tipologie e quantità di destinatari interessati da ciascuna tipologia formativa; • il totale delle ore complessivo di ciascuna tipologia formativa; • il costo medio unitario per ciascuna tipologia formativa. Pagina 8 di 8