Via Giolitti, 1 - 10123 Torino T 011546975 - F 011537447 www.to.archiworld.it settembre 2009 Un bilancio sociale di fine mandato Le attività dell’OAT nel quadriennio 2005-2009 Com’è consuetudine per gli enti pubblici territoriali, anche l’Ordine di Torino conclude il mandato con la pubblicazione di un bilancio sociale, segnalazione e descrizione delle attività svolte, da cui il lettore trarrà le proprie valutazioni sulla ragionevolezza del programma sviluppato e sulla coerenza delle iniziative con le intenzioni programmatiche. Un documento che testimonia l’impegno del Consiglio uscente e rappresenta un viatico impegnativo per quello di prossima elezione. Va detto che, in considerazione dell’immobilismo politico e di governo che ha contrassegnato anche questi ultimi quattro anni rispetto alle attese del mondo professionale italiano, non potendo incidere sulle strutture ordinamentali (cioè sull’impalcato istituzionale, disciplinato per legge e non autoregolamentabile), l’Ordine di Torino ha rafforzato le proprie strutture operative, potenziando il ruolo della Fondazione OAT, vero strumento di realizzazione delle voci di programma: formazione, informazione, valorizzazione della cultura dell’architetto. Sono cresciuti i corsi di aggiornamento e di formazione continua, intesi come anticipazione di una pratica che ha già coinvolto, con soddisfazione, altre professioni. Si è moltiplicata l’attività di comunicazione con le news settimanali e con il sito, che ha raggiunto livelli di audience elevatissimi. Lo sforzo editoriale si è dilatato e differenziato, per canali di diffusione, con le numerose pubblicazioni edite a conclusione di corsi o di convegni, con la nascita del magazine TAO, e con la presenza costante di una pagina su “Il Giornale dell’Architettura” o, periodicamente, sui quotidiani nazionali. Sul piano culturale, due traguardi su tutti. In primo luogo, l’assunzione – a conclusione di un lavoro promozionale condotto con determinazione – di un ruolo riconosciuto, tra le istituzioni, di operatore culturale che costruisce iniziative di valorizzazione dell’architettura (su tutte, il grande, e unico in Italia, Congresso mondiale degli architetti, celebrato a Torino lo scorso anno). E poi, i due temi portati al confronto pubblico e valorizzati con il massimo impegno: la città sostenibile e la buona architettura. Per non parlare poi dei numerosi eventi, ricordati in queste pagine, che hanno dato lustro al lavoro dell’architetto e importanza all’architettura di qualità. Infine, merita la segnalazione conclusiva l’attenzione assidua dedicata dal Consiglio ai problemi della professione. Il grande sforzo di promozione del concorso ha portato l’Ordine ad assumere il ruolo – necessario e spesso sollecitato – di consulente delle pubbliche amministrazioni. A cui si è aggiunta la scrupolosa continuità di osservazione delle procedure di affidamento, con lo scopo di dissuadere gli enti banditori dal premiare il prezzo e non la qualità. Il rilancio della tariffa professionale si è basato sulla messa a disposizione gratuita a tutti gli iscritti di un programma di elaborazione automatica delle parcelle: e gli stessi Comuni cominciano a servirsene, ormai avvertiti del pericolo di affidarsi all’entità dei ribassi per giudicare la realizzabilità di un’opera pubblica. Riccardo Bedrone, presidente OAT Consiglio OAT Riccardo Bedrone, presidente Sergio Cavallo, vicepresidente Felice De Luca, segretario Adriano Sozza, tesoriere consiglieri Roberto Albano Domenico Bagliani Giuseppe Brunetti Mario Carducci Mariuccia Cena Beatrice Coda (fino a giugno 2007) Franco Ferrero Franco Francone Giorgio Giani Elisabetta Mazzola (da giugno 2007) Gennaro Napoli Stefania Vola direttore OAT Laura Rizzi RePlay – 2 Servizi OAT Consulenze gratuite Fiscali Legali Previdenziali Sicurezza Convenzioni Europaconcorsi Visure catastali on-line Bacheca Cercolavoro Offrolavoro Annunci Architetti oltre la crisi. Un piano strategico per la professione Negli ultimi 4 anni molti Ordini hanno promosso iniziative per aprire una nuova via di promozione degli architetti e dell’architettura. L’OAT, in più, si è impegnato per invertire la tendenza, consolidatasi negli anni, a sottovalutare l’importanza della progettazione e il ruolo dei progettisti. La crisi economica dell’ultimo periodo ha peggiorato il quadro. Per promuovere l’opera di quegli architetti che sono capaci di offrire molto, con uno sforzo personale di innovazione, all’elaborazione del futuro e alla qualità della vita della collettività, è stato messo a punto un piano strategico per la professione, un progetto per i progettisti, un’ipotesi di sviluppo per la categoria pensato direttamente dagli architetti. La discussione è stata impostata attraverso un approccio ‘provocatorio’, che ha proposto una serie di incontri sul territorio per raccogliere idee, commenti, osservazioni intorno a un documento preliminare definito a partire dalla ricerca del Cresme (Centro Ricerche Economiche Sociali di Mercato per l’Edilizia e il Territorio) “Il mercato della progettazione architettonica in Italia” pubblicata nel gennaio 2008. Il documento preliminare in estrema sintesi ha considerato che: ´´il ciclo edilizio in costante crescita in Italia negli ultimi 10-15 anni non ha visto protagonisti gli architetti, i quali riscontrano per lo stesso periodo un calo consistente delle commesse pubbliche e private; ´´la responsabilità oggettiva della categoria stenta a riformarsi nell’organizzazione del lavoro e nell’adeguamento agli strumenti tecnologici oggi disponibili. Troppi studi sono ancora formati da un solo componente, evidenziando una resistenza non ragionevole a formare gruppi stabili ed interdisciplinari di progettazione; ´´il sistema di confronto concorrenziale sovrastima i parametri “commerciali” del fare progettuale e sottovaluta o non considera gli aspetti dell’elaborazione intellettuale; non contiene misure di valutazione della capacità di formazione permanente del professionista; ´´il sistema normativo non garantisce né chiarezza né controllo sui limiti di competenze delle singole professioni tecniche e, anzi, propone nuovi attori e confini sempre più labili tra le possibilità di intervento; Tariffa, minimi e i ribassi L’attività professionale è stata per lunghi anni valutata economicamente attraverso la tariffa determinata per legge e commisurata ad un minimo inderogabile. Chi opera professionalmente sa bene che al di sotto di un certo limite la prestazione non può essere resa in modo completo ed esaustivo e nei confronti del committente il suo superamento rappresenta un segnale d’allarme importante. Recenti provvedimenti legislativi sono intervenuti a eliminare i minimi tariffari in nome del rispetto del principio di concorrenza tra professionisti regolato dal sistema di mercato. La crisi economica in atto ha ridimensionato la convinzione che il mercato sia il solo arbitro regolatore, restituendo alla mano pubblica un ruolo ri-equilibratore. È dunque lecito aspettarsi una revisione di tali decisioni, tanto più necessaria in quanto la tariffa non è stata abrogata. Anzi: in sede di conversione, il decreto ´´il sistema normativo di settore spesso complesso e contraddittorio non garantisce omogeneità di interpretazione né certezza dei tempi di attuazione; ´´la perdita di un sistema tariffario, per quanto non effettivamente abolito, ha reso impossibile un corretto confronto economico delle prestazioni; ´´la fiscalità e, in particolare, gli studi di settore non sono correlati alle attuali condizioni di reddito degli architetti e richiedono maggiore aderenza alla caratteristiche della professione. Le analisi e le proposte scaturite durante gli incontri sono state rielaborate successivamente in un documento finale (piano strategico per la professione), dove trovano spazio approfondimenti su temi centrali come la concorrenza tra i progettisti, la tariffa professionale, la trasparenza e l’efficienza normativa, le competenze professionali. Sono state delineate alcune ipotesi di intervento che richiedono: ´´strategie per il rilancio del settore attraverso una forte incentivazione degli interventi sul patrimonio immobiliare esistente volte a migliorarne le condizioni e le tecnologie; ´´strumenti per conoscere e certificare la sicurezza degli edifici (tema tornato alla ribalta con il sisma dell’Abruzzo), come il libretto di fabbricato; ´´sostegno ai settori della progettazione innovativa per il risparmio energetico, per l’uso di fonti energetiche rinnovabili, per la bioarchitettura; ´´nuove politiche per un uso meno invasivo del territorio, più orientato alla valorizzazione delle risorse esistenti che al consumo di ulteriori porzioni; ´´più efficienza al sistema normativo con maggiore informatizzazione e snellimento procedurale, pur nel rispetto dei necessari controlli; ´´sistemi premianti per la qualità dell’architettura ed il suo inserimento ambientale. Il piano strategico ha offerto una visione dei problemi dal punto di vista dei progettisti, ma rappresenta un concreto tentativo di considerare aspetti di carattere generale che vedono la categoria degli architetti agire in un sistema sociale complesso. Il piano è stato presentato in seduta pubblica nel maggio 2009 alle Amministrazioni locali e ai parlamentari della Repubblica. Il prossimo passo spetta alle istituzioni a cui è stato chiesto di convocare un tavolo di lavoro, non rituale, che affronti i temi tracciati con lo spirito di offrire soluzioni condivise e di interesse collettivo. Bersani ha stabilito che i corrispettivi tariffari possono essere utilizzati dalle stazioni appaltanti quale criterio o base di riferimento per la determinazione dell’importo da porre a base dell’affidamento. Ciò significa che è stata riconosciuta la necessità di avere un termine di riferimento per la determinazione dei corrispettivi, in assenza del quale nessuno è in grado di stabilire e valutare la qualificazione di un’offerta. L’OAT ha proposto un’azione per ristabilire il principio che, nonostante l’applicazione della tariffa professionale non costituisca un minimo fisso e inderogabile, essa rappresenta un riferimento irrinunciabile per quanti operano nel settore della progettazione, direzione lavori e collaudo. A tal fine è stato elaborato un software (scaricabile dal sito OAT) già adottato dalla Federazione degli Ordini degli Architetti del Piemonte e R.A. Valle d’Aosta, dalla Consulta degli Ordini Architetti della Lombardia, dalla Consulta degli Ingegneri della Lombardia e utilizzato da oltre duemila amministrazioni in Italia, per una corretta valutazione dei costi di progettazione e per termini di confronto omogenei. Il lavoro delle commissioni Il Consiglio OAT per il quadriennio 2005-2009 ha attribuito le deleghe operative per lo svolgimento di attività essenziali per il funzionamento dell’Ordine e per la rappresentanza in altri organismi professionali a Commissioni istituzionali e di lavoro. Le Commissioni di lavoro sono sempre aperte agli iscritti che ne facciano richiesta. L’OAT, inoltre, è rappresentato attraverso delegati presso la Federazione Interregionale Ordini Architetti del Piemonte e R.A. Valle d’Aosta e presso il CUP, Comitato Unitario delle Professioni del Piemonte. Elenco commissioni Commissioni istituzionali -Commissione Parcelle -Commissione Bandi e Concorsi -Commissione Contenzioso -Commissione Pubblicità Commissioni di lavoro aperte agli iscritti -Commissione Lavori Pubblici -Commissione VV.F. -Commissione Rapporti con la Città di Torino -Commissione Urbanistica e Ambiente -Commissione Architettura e Città sostenibile -Commissione Pari Opportunità -Commissione Visione creativa e nuove professionalità -L’architetto professionista nella Pubblica Amministrazione -Degrado e riqualificazione urbana -Sicurezza (D. Lgs. 81/08) Redazione via Giolitti, 1 10123 Torino - T 011546975 Progetto grafico e impaginazione Lorem. Grafica e Comunicazione Foto di copertina Angelo Morelli Stampa Ages - Torino RePlay – 3 La Fondazione OAT cresce Aggiornamento professionale e progetti culturali al servizio della qualità Carlo Novarino, presidente Fabio Diena, vicepresidente La Fondazione dell’Ordine Architetti di Torino nasce nel 2003 per rispondere alle tante segnalazioni degli iscritti che chiedono servizi e attività che non possono trovare spazio all’interno della sfera istituzionale propria di un Ordine professionale. La Fondazione OAT muove i primi passi all’interno degli indirizzi programmatici indicati nell’atto costitutivo, contando su una dote annua messa a disposizione dal socio fondatore e potendo utilizzare competenze e professionalità di livello elevato, anche queste condivise con l’OAT. L’Ordine opera all’interno di binari legislativi che definiscono un campo di attività invero ristretto, mentre la Fondazione può spaziare su settori assai più ampi e adottare forme più libere per la propria attività. All’Ordine spetta un ruolo istituzionale, alla Fondazione un ruolo operativo ed esecutivo. In questo quadro è di grande importanza garantire e mantenere un sistema di rapporti corretti, improntati alla esplicita collaborazione e cooperazione tra i due enti. Uno sguardo all’indietro permette di affermare che su questo piano si sono conseguiti buoni risultati che andranno consolidati nel prossimo futuro per rendere più efficace l’azione della Fondazione. La Fondazione ha confermato la propria presenza in alcune attività che nel corso del tempo sono diventate elemento caratterizzante. Innanzitutto i corsi di formazione: un’attività di servizio molto apprezzata, sulla quale investire in futuro per caratterizzarla come una vera e propria area di formazione continua dedicata agli architetti. Non meno importante l’attività di programmazione e organizzazione di concorsi – dall’impostazione del bando sino al supporto operativo alle commissioni giudicatrici – che ha ottenuto lusinghieri risultati sia in termini di crescita dell’attività di programmazione sia in termini di qualità del servizio offerto. Numerosi i committenti che ci hanno interpellati e gli enti che sono stati coinvolti: il Comune di San Mauro, la Città di Torino, il Comune di Rivalta, la Provincia di Torino, il Lions Club di Chivasso, la Città di Susa, l’Ente di gestione del Parco fluviale del Po torinese. Attualmente è in corso di preparazione un bando per il Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte, avente per oggetto la progettazione, all’interno del Compendio storico di Villa della Regina a Torino, di un edificio da destinare a uffici e servizi al pubblico ed è stato appena pubblicato il bando per il recupero dell’area ex Oma e Chimica Industriale nel Comune di Rivalta. Si tratta di un’attività di grande rilevanza, alla quale la Fondazione ha dedicato particolare attenzione per favorire la diffusione dello strumento del concorso per la progettazione di opere di particolare impegno culturale, tecnico ed economico. Numerose le iniziative culturali: tra queste Architetti e Architetture rappresenta ormai una ricorrenza stabile nel panorama delle manifestazioni culturali locali, mentre Architetture Rivelate, giunta alla sua sesta edizione, è diventata un’iniziativa aperta all’intera città. Il Laboratorio Città Sostenibile, attuato attraverso una convenzione con la Città di Torino, con il coinvolgimento di studenti di scuole di vario ordine e grado, ha progettato la sistemazione dei cortili delle strutture scolastiche e degli spazi gioco della città: gli architetti tutor hanno seguito corsi specifici organizzati dalla Fondazione e il percorso che porta alla progettazione condivisa rappresenta un’interessante esperienza di “partecipazione urbana” realizzata dagli uffici tecnici della Città. Il Congresso Mondiale degli Architetti ha rappresentato per la Fondazione una straordinaria occasione per la promozione e realizzazione di eventi che hanno accompagnato lo svolgimento congressuale su un arco temporale di circa un anno: ricordiamo, tra tutti quelli del calendario Off Congress, Afterville, La Città disegnata dagli architetti, il progetto Trasmettere la Città Sostenibile. Si può dire che la Fondazione si è confermata come interlocutore culturale e scientifico del sistema locale, forte della sua autonomia e della sua riconosciuta capacità operativa: ne sono prova le proposte di collaborazione avanzate dalla Città di Torino in merito al Laboratorio Città Sostenibile e da Biennale Democrazia per gli avvenimenti dei prossimi anni nel quadro delle celebrazioni Italia 150. Le tante attività a cui ha dato vita la Fondazione OAT sono state costruite in un quadro di autonomia finanziaria garantita dal concorso, per ciascuna di esse, di sponsor e di partner. L’apporto economico dell’OAT è andato riducendosi in questi anni: nel primo semestre del 2009 esso è stato pari al 20% delle entrate complessive della Fondazione ed è destinato a ridursi ulteriormente. Il contributo dell’OAT serve a coprire i costi delle dotazioni di base della Fondazione, mentre le attività specifiche sono in grado di autoalimentarsi (come succede per i corsi di formazione), ovvero sono in grado di mobilitare risorse esterne (come è accaduto per gli avvenimenti Off Congress e come succede per tutte le iniziative qui richiamate). Una rete territoriale proseguire sulla strada della collaborazione e del confronto con altri soggetti di riferimento nel corso di questi cinque anni si è collaborato con più di 50 istituzioni pubbliche e private e con più di 35 imprese private. Per consolidare tale rete, peraltro, si intendono utilizzare gli strumenti già evidenziati nello statuto. Essi sono la figura del “sostenitore della Fondazione” e dei “comitati tecnico-culturali”. Lo statuto definisce sostenitori della Fondazione le persone fisiche e gli enti collettivi con o senza personalità giuridica che sostengano le attività della Fondazione e siano considerati tali dal consiglio di amministrazione. Nel regolamento si stabilisce che i sostenitori dovranno avere un ruolo di partecipazione attiva e propositiva nella vita della Fondazione e avranno diritto, con modalità definite di volta in volta, ad essere coinvolti nelle attività della Fondazione ed a figurare nelle comunicazioni istituzionali per garantirne in modo adeguato ed equilibrato la visibilità. Aderire come sostenitori significa anche contribuire al finanziamento economico della Fondazione. Sempre nello statuto viene inoltre stabilita la possibilità per la Fondazione di essere assistita da comitati tecnico-scientifici che hanno funzioni consultive a richiesta del consiglio di amministrazione, oltre che funzioni propositive in materia scientifico-culturale. La Fondazione è quindi sin d’ora attiva nella ricerca di collaborazioni pubbliche e private per creare quella rete sinergica di interessi scientifico-culturali nel campo dell’architettura in cui fermamente crede. La Fondazione OAT si occupa di valorizzare la professione dell’architetto, ideando e realizzando iniziative volte a promuovere l’architettura come servizio fondamentale alla qualità della vita, ponendo particolare attenzione al territorio di competenza, ricercando dove possibile sinergie e condividendo obiettivi con enti pubblici e soggetti privati. Quest’ultimo è stato di fatto uno degli obiettivi principali della Fondazione in questi anni, ovvero, la costruzione di una rete di contatti e di collaborazioni scientifico-culturali, ma anche economiche, con soggetti pubblici e privati che localmente operano per la valorizzazione del territorio con particolare riferimento al campo dell’architettura e dell’urbanistica. È un percorso che ha come finalità quella di non disperdere le energie, di costruire condizioni favorevoli alla collaborazione al fine di dare maggior risalto e valore alla professione dell’architetto; un percorso reso possibile anche da una credibile ed autorevole attività della Fondazione. L’anno congressuale è stato l’occasione per intrecciare molti contatti importanti necessari ad avviare questa “rete territoriale” dell’architettura: i temi, il livello delle collaborazioni e la qualità delle proposte hanno rappresentato un buon viatico per assumere un ruolo positivo nella costruzione della rete territoriale. Il 2009 è stato l’anno in cui ci si è concentrati per capitalizzare queste sinergie e per consolidarle nel tempo. Per Consiglio Fondazione OAT Carlo Novarino, presidente Fondazione OAT consiglieri Riccardo Bedrone Domenico Bagliani Mariuccia Cena Franco Francone Marcello La Rosa Claudio Papotti Ivano Pomero Giuseppe Portolese Claudio Tomasini direttore Fondazione OAT Eleonora Gerbotto Attività Fondazione OAT Formazione Programmazione concorsi Progetti e iniziative culturali Comunicazione e informazione Partner, collaboratori e sostenitori Città di Torino Provincia di Torino Regione Piemonte Amiat Archivio di Stato Archphoto Associazione Amici della Slovacchia MY@VY Associazione Volo 2006 Associazione Volto Atc - Agenzia territoriale per la casa Biblioteca Reale Biennale Democrazia Camera di commercio, industria, agricoltura, artigianato provincia di Torino Casartarch - Casa delle arti e dell’architettura Settimo Torinese Caue - Conseil d’architecture, d’urbanisme et de l’environnement de la Savoie Celid Torino Centre culturel français Turin Centro arte contemporanea Castello di Rivara Circolo dei Lettori Città di Chieri Collegi d’arquitectes de Catalunya Cluster CNA - Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa Torino CNAPPC - Consiglio nazionale architetti Comitato Italia 150 Compagnia di San Paolo Comune di Rivalta Comune di San Mauro Torinese Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte E.M.V.S. - Empresa Municipal Vivienda y Suelo Madrid Ente di gestione del Parco fluviale del Po torinese Federazione interregionale degli Ordini del Piemonte e della R.A. Valle d’Aosta Finpiemonte spa Fondazione CRT Fondazione Palazzo Bricherasio Fondazione Sandretto Re Rebaudengo Fondazione Teatro Piemonte Europa (TPE) Fondazione Teatro Stabile Goethe-Institut Turin GTT - Gruppo torinese trasporti Il Giornale dell’Architettura IN/ARCH Merkurio progetti musicali MIAAO - Museo internazionale arti applicate oggi Ministerio de desarrollo urbano del gobierno de la ciudad de Buenos Aires Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare Museo nazionale del cinema Museo nazionale dell’automobile Carlo Biscaretti di Ruffia Palazzo Reale Plug_in Politecnico di Torino SiTI - Istituto superiore sistemi territoriali per l’innovazione Tag - associazione Torino Art Galleries Top - Torino Olympic Park Torino 2008 World Design Capital Torino Convention Bureau Torino Internazionale Uia - International union of architects Umar - Union of mediterranean architects Umberto Allemandi Editore Universitat politècnica de Catalunya Urban Center Metropolitano World Architecture Community RePlay – 4 Concorsi organizzati Concorso di idee per la realizzazione di un nuovo polo scolastico in località Pragranda. San Mauro Torinese Anno 2006 Ente banditore Comune di San Mauro Torinese Vincitore Roberta Menconi Partecipanti 79 la città il fiume la collina Concorso di idee La formazione: leva strategica per la costruzione della professionalità Nelle intenzioni dell’Ordine degli Architetti di Torino, l’innalzamento della qualità professionale è uno degli strumenti (forse il più importante) per la promozione e la difesa del lavoro degli architetti. La formazione gioca un ruolo decisivo, non solo a sostegno di processi di qualificazione all’interno dei settori di intervento ‘tradizionali’ dell’architetto (aggiornamento normativo, sicurezza degli edifici e del cantiere, procedure operative, CAD e strumenti di lavoro tecnologicamente avanzati, tecnologia dei nuovi materiali,…), ma anche e soprattutto nell’ambito dei cosiddetti settori ‘emergenti’ (la sostenibilità, le fonti energetiche rinnovabili, le nuove tecnologie di gestione degli impianti e degli edifici,…). In particolare, tra gli architetti più giovani, la formazione viene percepita come leva strategica per la costruzione della propria professionalità e come strumento in grado di aprire nuove prospettive di lavoro. Significativi, da questo punto di vista, i risultati dei programmi di formazione realizzati in questi anni dalla Fondazione dell’Ordine degli Architetti di Torino: dal 2004 a metà 2009 sono stati organizzati 130 corsi, per circa 4.000 ore d’aula, cui hanno partecipato 3.309 iscritti, per quasi 130.000 ore di presenza. Oltre venti di questi corsi, che hanno interessato 717 partecipanti, hanno avuto come tema specifico la sostenibilità in architettura: efficienza energetica, fonti rinnovabili, bioarchitettura, sistemi di gestione degli impianti, normativa energetica. Temi su cui non solo gli architetti, ma gran parte degli operatori dei settori industriali e dei servizi ripone grande aspettativa per il rilancio dell’economia. Con una media di circa 600 partecipanti all’anno, la Fondazione OAT porta avanti un volume di attività paragonabile a quello di molti istituti di formazione che operano a scala regionale, senza peraltro gravare sul bilancio dell’Ordine di Torino o di altri enti. Si tratta di consolidare questo percorso, anche valutando la possibilità di introdurre i meccanismi propri della formazione continua: la possibilità di acquisire crediti formativi, certificati da organismi di controllo, attraverso i quali dimostrare la titolarità a fornire prestazioni professionali in ambiti specifici, possibilità oggi lasciata quasi esclusivamente alla valutazione dei curriculum, non sempre sufficienti a garantire la qualità del contributo professionale promesso. Occorre inserire a pieno titolo i percorsi formativi post-laurea all’interno dei modelli che si stanno affermando in Europa: gli ILA (Individual Learning Account), i voucher formativi, la leva fiscale per incentivare la partecipazione ai corsi, soprattutto per i dipendenti degli studi tecnici e delle imprese, i fondi paritetici interprofessionali, gli IFTS (Istituti di Formazione Tecnica Superiore, in via di sperimentazione in ambiti strategici), il modello ECM (già ampiamente in essere per le professionalità mediche). Occorre far tesoro del vantaggio costituito dall’esperienza acquisita dalla Fondazione OAT, per fare della formazione continua uno degli elementi ‘di sistema’ per la modernizzazione del settore. Un ufficio concorsi al servizio della qualità e della trasparenza L’OAT ha da sempre portato avanti un dialogo sul rafforzamento del ricorso alla procedura concorsuale in architettura quale strumento utile alla qualificazione dell’attività progettuale e alla trasparenza nell’affidamento degli incarichi professionali, alla diffusione della cultura architettonica e all’inserimento dei giovani professionisti nel mondo del lavoro. In seno all’Ordine opera da molti anni una Commissione Concorsi che è nata con lo scopo di promuovere i concorsi e fornire consulenze e pareri agli enti che ne facessero richiesta. Col tempo si sono aggiunte esperienze di ‘programmazione’ in seguito ad accordi di collaborazione, fra Ordine ed enti, per la realizzazione di concorsi. Con la nascita della Fondazione OAT si è presentata la possibilità di svolgere una vera e propria attività di servizio agli enti banditori nell’attività di programmazione dei concorsi: tale attività si è concretizzata con specifici incarichi professionali retribuiti. La Fondazione OAT, sin dal suo primo anno di attività, ha quindi operato mediante la consulenza e il supporto a favore degli enti che intendevano ricorrere a tale strumento per la selezione di progetti e di progettisti. In questi quattro anni l’attività di contatto e relazione con pubbliche amministrazioni e aziende private per promuovere l’adozione di procedure concorsuali è stata molto intensa e ha portato alla gestione di diversi concorsi a Torino e in Provincia. In previsione di un più ampio ricorso a tale procedura e soprattutto facendo tesoro dell’esperienza maturata in questi anni, la Fondazione OAT ha deciso di procedere ad una più compiuta organizzazione e strutturazione dell’attività di programmazione e, in generale, della promozione dei concorsi costituendo un vero e proprio Ufficio Concorsi interno. L’Ufficio Concorsi rappresenta per gli enti banditori un interlocutore dotato di specifica esperienza e professionalità, organizzato al suo interno con competenze in grado di proporre schemi organizzativi, di comunicazione ed economici uniformi per tutti i concorsi di architettura. L’attività dell’Ufficio Concorsi si svilupperà, come avvenuto sinora, in accordo e con la collaborazione delle specifiche commissioni attive nell’OAT e in particolare con la Commissione Concorsi. Concorso di idee a procedura aperta e in forma anonima per proposte di riassetto urbano e ambientale e di riorganizzazione infrastrutturale per l’ambito di rilevante valore storico-ambientale costituito dal sistema piazza Vittorio Veneto - sponde del Po - piazza Gran Madre di Dio Anno 2007 Ente banditore Città di Torino Vincitori ex aequo Anna Maria Cristina Bianchetti, Giorgio De Ferrari Partecipanti 30 Concorso di progettazione per il recupero del complesso edilizio “ex casa littoria” di Piazza del Popolo di Chivasso in nuovo Teatro e Auditorium Anno 2008 Ente banditore Lions Club Chivasso Duomo Vincitori Angelo Delli Gatti, Maurizio Gontier, Giovanni Rosotto Partecipanti 37 Concorso di idee a procedura aperta per la riqualificazione spaziale e funzionale dell’area Casermette Anno 2008 Ente banditore Comune di Rivalta Vincitori Mauro Manfrin Partecipanti 17 Concorso internazionale di idee per l’individuazione del futuro del complesso monumentale del Forte di Fenestrelle, proponendo anche una soluzione ideativa per il reinserimento della Ridotta Carlo Alberto da porre a base di una progettazione preliminare Anno 2008 Ente banditore Provincia di Torino Vincitori Proap Estudios e Projectos de arquitectura paisagista - João Antonio Ribeiro Ferreira Nunes (capogruppo), Fiorenzo Meneghelli, Andrea Menegotto e Marco Carretta Partecipanti 19 Concorso di progettazione per la valorizzazione dei resti dell’antico tempio romano di piazza Savoia e la definizione di un percorso storico-architettonico nella Susa romana e medioevale Anno 2009 Ente banditore Provincia di Torino Vincitori Gaetano Renda, Piergiorgio Pascolati, Laura Russo Partecipanti 42 Concorso di idee per la riqualificazione delle aree ex OMA e Chimica Industriale lungo il torrente Sangone e per la valorizzazione dell’area vasta della Collina Morenica del Comune di Rivalta di Torino Anno 2009 Ente banditore Comune di Rivalta In corso RePlay – 5 I progetti culturali: la comunicazione al centro della ricerca Il periodo della preparazione del Congresso mondiale degli Architetti del 2008 è stato caratterizzato dalla ricerca sul tema della comunicazione in architettura, quello post-congresso da tutte le esperienze che ne sono derivate, articolate e innovative, che hanno richiesto di essere sistematizzate, capitalizzate e messe a frutto. Proprio a partire dalla suggestione del tema del Congresso sono state messe a fuoco due grandi questioni, importanti per gli architetti e la loro professione: la qualità dell’ambiente costruito e la sostenibilità in campo urbano. Questioni che nel contributo originale messo a punto nel tempo dalla Fondazione OAT sono sempre state messe in relazione e confronto con una rinnovata responsabilità sociale degli architetti verso la collettività e con la ricerca di un dialogo continuo con la società civile. I due temi di lavoro sono diventati i due progetti trainanti la politica culturale dell’Ordine: il premio Architetture Rivelate, giunto quest’anno alla sua sesta edizione, festeggiata con una mostra nella centralissima piazza Carignano a Torino, e l’estesa iniziativa Trasmettere la Città Sostenibile, che in quattro anni ha prodotto un protocollo di intesa, due workshop internazionali, tredici incontri di esperti (focus), tre sessioni al Congresso, una mostra, due conferenze e due eventi fuori programma a Biennale Democrazia. Il progetto di AfterVille merita una menzione speciale all’interno dei progetti culturali del quadriennio. Ideato e curato da quattro giovani torinesi, è stato realizzato grazie al sostegno e alla collaborazione della Fondazione OAT, ottenendo in Italia e all’estero straordinari premi e riconoscimenti. Astronave Torino Mostra 14 ottobre 2007 - 7 gennaio 2008, MIAAO AfterVille. Eventi dalle città del futuro Afterville è il titolo di un insieme di manifestazioni collegate al Congresso mondiale degli Architetti sul tema della città del futuro nell’immaginario della comunicazione di massa. Un progetto ideato e curato da Undesign di Michele Bortolami e Tommaso Del Mastro con Fabrizio Accatino e Massimo Teghille che ha esplorato il mondo della fantascienza attraverso la lettura delle sue città con molteplici strumenti di comunicazione in un viaggio durato un anno. A partire dalla consapevolezza che esiste un’estetica dell’altrove “che chi ha girovagato almeno un po’ lungo i sentieri della fantascienza riconosce al primo sguardo”, AfterVille ha ricondotto in una ricerca unitaria un secolo di romanzi, film, storie a fumetti: una fanta-urbanistica, una fanta-architettura, un fanta-design che hanno attribuito forme e colori alle visioni di generazioni di narratori. Tutto questo coinvolgendo il pubblico in mostre, incontri, letture, performance, concerti, fino alla produzione di un mediometraggio ambientato a Torino. Un serie di eventi che hanno visto protagonisti personaggi come Bruce Sterling, scrittore americano di fantascienza, e Syd Mead, straordinario scenografo per film cult come Alien e Star Trek. Un progetto nato con la Fondazione OAT che ha mietuto riconoscimenti nazionali e internazionali e che dura tuttora (www.afterville.com). The Experiment Presentazione interattiva di The movie 29 febbraio 2008, Cinema Massimo The Show Videoperformance dei Larsen 27-28 marzo 2008, Museo nazionale del Cinema The Movie Cortometraggio a regia di Fabio & Fabio 16 aprile 2008, Cinema Massimo foto Maurizio Pisani The Reading Architetture Rivelate Apparteniamo a un’epoca storica che sembra affidarsi sempre meno alla “cultura” del progetto per costruire, che interpreta con fatica il gesto architettonico raffinato per disegno, capacità innovativa, funzionalità, rispetto del contesto. All’architetto si chiede, se lo si chiama a progettare, una capacità gestionale dei rapporti amministrativi con l’ente titolare delle autorizzazioni: il resto del lavoro deve semplicemente garantire la vendita al minor costo di produzione possibile. Un loop che ha prodotto negli ultimi anni concorrenza spietata tra i progettisti, edificazioni spesso inadatte alla domanda reale, massiccio consumo di suolo. Da un’intuizione e dal lavoro avviati circa otto anni fa con il progetto Architetture Rivelate, l’OAT ha dimostrato che esiste uno spiraglio: esempi di architetture sconosciute, che rappresentano “buone pratiche” e che qualificano se stesse e il loro immediato intorno. Architetture Rivelate significa questo da sei edizioni: promuovere l’architettura e il lavoro degli architetti, misurarne il talento sul campo, riconoscere le capacità espresse in un’opera realizzata, offrire al pubblico una chiave di lettura, di interpretazione e conoscenza della qualità dell’opera: chi comprende la qualità, la chiederà. Agli architetti che progettano nel territorio della provincia di Torino il premio offre la possibilità di una pubblica segnalazione Dialoghi intorno a videoclip e fumetti 29 aprile - 13 maggio 2008, Circolo dei Lettori Trasmettere la Città Sostenibile con l’apposizione di una targa sull’opera indicante il nome dell’edificio, del progettista e l’anno di realizzazione. Nel 2009 si è conclusa la sesta edizione e dal 2004 a oggi sono stati premiati 68 edifici, la maggior parte dei quali sono stati realizzati nella città di Torino, ma è comunque alto il numero di opere premiate in provincia. Un dato rilevante è che circa il 40% dei riconoscimenti è stato assegnato a opere di restauro, il che evidenzia la sensibilità con cui si affrontano edifici storici con un approccio progettuale innovativo e di qualità. Le destinazioni d’uso maggiormente premiate sono edifici ad uso residenziale, luoghi di cultura – musei, teatri, archivi storici – ed edifici destinati al terziario. È da sottolineare, inoltre che la maggior parte delle targhe sono state assegnate a edifici realizzati, o restaurati, dal 2000 ad oggi. Nel tempo la targa ha premiato non tanto l’importanza dell’opera sotto il profilo dimensionale, quanto la sua capacità di incidere sull’ambiente circostante, valorizzandolo anche laddove si presenta parzialmente anonimo o degradato. Il 3 luglio 2009 a Torino si è aperta la mostra delle opere premiate dal 2004 al 2009: una mostra fotografica a cielo aperto allestita nella centralissima piazza Carignano. La storia del premio, il bando e tutte le opere premiate sono rac colti nel sito internet: www.architetturerivelate.com. Il progetto Trasmettere la Città Sostenibile vuole contribuire alla formazione di una coscienza consapevole e rispettosa delle problematiche eco-sostenibili in ambito urbano; un percorso che consenta di costruire strategie e azioni per coinvolgere non solo il mondo tecnico, accademico e delle pubbliche amministrazioni, ma anche, e soprattutto, i cittadini quali utenti consapevoli della propria città. Un progetto ambizioso che nasce nel 2007 come un grande patto con le generazioni future per affrontare il tema della sostenibilità urbana, tradottosi in un Protocollo d’intesa sottoscritto da enti pubblici e soggetti privati piemontesi che hanno individuato nell’area di Basse di Stura una parte di città che, per dimensione territoriale, posizione, caratteristiche e complessità morfologiche, offre la possibilità di misurarsi su un piano di sviluppo sostenibile sotto il profilo ambientale, economico e sociale, attraverso un approccio integrato ai temi della progettazione del territorio, della qualità urbana, della partecipazione, della governance pubblico/privato per favorire investimenti generatori di reddito, sviluppo ed occupazione. In accordo con i firmatari è stata realizzata un’iniziativa in occasione del Congresso mondiale degli Architetti che si è articolata in un workshop internazionale (febbraio 2008) che ha coinvolto un centinaio di professionisti provenienti da diverse realtà e esperti di varie discipline che hanno formato il comitato scientifico internazionale (oltre alla nutrita partecipazione di esperti locali) per sviluppare un’esperienza interdisciplinare di ricerca applicata sull’area; convegni internazionali nei quali sono stati presentati e messi a confronto alcuni casi di trasformazioni urbane sostenibili selezionate nel panorama mondiale (Le politiche sulla sostenibilità urbana: Torino e Buenos Aires; Città Sostenibili: New York-Tokio-Milano; Le politiche dell’Europa per città sostenibili; Architetti per Città Sostenibili: Carlos Leite, Jaime Lerner, Mario Cucinella, Michael Hopkins; Torino 2008: una tappa verso il Patto dei Sindaci della Commissione Europea). Numerosi eventi di avvicinamento al Congresso sono stati organizzati sotto il marchio TCS da febbraio a luglio 2008: incontri con il territorio (scuole e circoscrizioni), conferenze pubbliche, focus (comunicazione, parternariato pubblico/ privato, nuovi modelli abitativi), presentazione degli esiti del workshop (commissioni congiunte Provincia di Torino e Città di Torino, seminari per studenti universitari) e una mostra. Gli esiti di questo percorso sono stati la base per fornire ai promotori e a tutti gli operatori del settore indirizzi e strumenti per avviare la trasformazione di una porzione significativa del territorio torinese pensata come parte di “città futura” attenta ai valori della sostenibilità urbana a garanzia di una migliore qualità della vita di tutti. Il progetto TCS ha partecipato a Biennale Democrazia e continua la sua attività di attenzione sull’area di Basse di Stura. The Underground Exhibition Mostra. 10 città per 10 stazioni della metropolitana 12 giugno - 27 luglio 2008 linea 1, Metropolitana di Torino The Starchitecture Night Videoconcerto e proiezione di The Movie 2 luglio 2008, Ogr Syd Mead Event Performance e incontro 4 luglio 2008, Circolo dei Lettori Dalle città dell’aldilà Mostra 4 ottobre - 31 dicembre 2008, MIAAO AfterVille Tabloid 6 numeri della rivista-catalogo RePlay – 6 Iniziative editoriali foto Beppe Giardino Sistemi solari fotovoltaici e termici. Strumenti per il progettista A cura di Orio De Paoli, Michele Ricupero Celid, 2006 pp. 192 | € 20,00 Conversazioni Serie di incontri per avvicinare il pubblico ai temi dell’architettura e della città, facendo dialogare architetti ed esponenti di altre discipline. Le Conversazioni OAT hanno inaugurato una felice collaborazione con il Circolo dei Lettori di Torino, sede degli incontri, che ha garantito alla rassegna un pubblico numeroso, eterogeneo e interessato. Da settembre 2007 ad aprile 2008 i temi sono stati diversi e hanno spaziato dal rapporto tra professionista e cliente, al ruolo di olfatto e udito nella progettazione, dalla querelle sui grattacieli, al paesaggio contemporaneo, alla qualità delle nuove costruzioni e all’architettura in guerra. Architetti e Architetture Architecture Exchange Creare Paesaggi Avviata nel 1999, la manifestazione organizzata per premiare gli architetti che giungono al traguardo dei 50 anni di laurea si è via via arricchita di iniziative e di presenze. Dal 2004 è diventata Architetti e Architetture, evento durante il quale architetti, amministratori, appassionati e amici si incontrano per celebrare i decani della professione, premiare le architetture eccellenti realizzate sul territorio di Torino e provincia (Architetture Rivelate) e gli “amici” dell’architettura ovvero chi, pur non essendo architetto, ha promosso l’architettura attraverso il suo lavoro e la sua specifica professionalità. (premio ai Cultori dell’Architettura). Dal 2007 è anche il momento in cui gli iscritti ricevono una copia della celebre agenda Moleskine. Da sempre il contatto diretto con paesi stranieri, l’opportunità di conoscere professionisti di altre culture e di ‘toccare con mano’ l’architettura conosciuta soltanto attraverso disegni e fotografie rappresentano un’esperienza culturale e un arricchimento professionale irrinunciabili per gli architetti. Dalla collaborazione con l’associazione GAC (Giovani Architetti del Canavese) è nato il programma Architecture Exchange per promuovere viaggi su misura per gli architetti. Dal 2007 al 2009 le mete raggiunte sono state: “Viaggio a Dublino e dintorni”, “Passaggio a Nord-Est. Architettura contemporanea italiana da Brescia a Venezia”, “Dopo Aalto. Architettura contemporanea finlandese”, “ Da San Sebastian a Bilbao. Viaggio in Spagna”. Nata nel 2002, la rassegna biennale Creare Paesaggi dedicata alla cultura contemporanea del paesaggio ha concluso due nuove edizioni: la terza nel 2006 e la quarta in occasione del Congresso mondiale degli Architetti Torino 2008. Intitolata “Paesaggi indecisi”, l’edizione 2006 ha visto a Torino 4 mostre tra cui quella della IV Biennale Europea del Paesaggio di Barcellona, a cui hanno fatto da corollario gli incontri con G. Clément, F. Mousquet, T. Latz, J. W. Haverkort. “Paesaggi indecisi” ha dato luogo a un catalogo bilingue italiano-inglese, a cui seguirà quello in due volumi dell’edizione 2008 con i contributi dei relatori alle sessioni dedicate a “Comunicare il paesaggio” e “Paesaggio al futuro”. Paesaggi indecisi / Undecided landscapes A cura di Claudia Cassatella e Francesca Bagliani Alinea Editrice, 2007 pp.136 | € 18,00 Qualità dell’architettura torinese. La parola ai protagonisti A cura di Silvia Crivello e Luca Davico Celid, 2007 pp. 80 | € 10,00 Soleritown Emanuele Piccardo, Filippo Romano Plug_in, 2007 pp. 132 | € 35,00 Albo d’Onore del Novecento. Architetti a Torino / Honor Roll of the twentieth century. Architects in Turin Nuova edizione ampliata Celid, 2008 pp. 168 | € 20,00 Architettura e Città Sostenibile In collaborazione con la Città di Torino si è lavorato allo sviluppo dello strumenti della progettazione partecipata all’interno delle scuole torinesi valorizzando la figura dell’architetto tutor – un tecnico facilitatore che supporta le classi nell’elaborazione di analisi territoriali, nella discussione su criticità e opportunità riscontrate negli spazi scolastici e urbani e nell’elaborazione di proposte progettuali sostenibili. Il percorso di progettazione partecipata ha coinvolto 48 scuole di Torino e ha consentito di intervenire su 28 cortili: 11 progetti sono già stati ultimati. Nel 2009 la Fondazione OAT diviene soggetto attivo nello sviluppare con la Divisione Servizi Educativi della Città di Torino iniziative sui temi dello sviluppo urbano sostenibile e della progettazione partecipata. Voci di Architettura Torino Today Tour TCS a Biennale Democrazia In collaborazione con Urban Center Metropolitano, il ciclo di incontri illustra e discute di otto interventi appena conclusi a Torino e nell’area metropolitana. Infatti la città cambia con grandi operazioni a scala urbana, ma si modifica forse anche più in profondità, nella forma e nella vocazione, attraverso la metamorfosi di tanti piccoli tasselli. La formula prevede una visita guidata dai progettisti degli interventi per scoprire gli spazi e un dialogo a più voci per incrociare i temi dell’architettura e della città con quelli delle nuove funzioni e vocazioni urbane, del restauro di sedi storiche, dell’arte e della sostenibilità. Insieme ad Urban Center Metropolitano sono state presentate due coppie di itinerari del programma Torino Today Tour, visite a piedi o in bus condotte da giovani architetti. I tour dedicati alla città pubblica verso Falchera e verso Mirafiori permettono di conoscere i più significativi esempi di edilizia residenziale pubblica che hanno prodotto nel corso del Novecento complessi residenziali e interi quartieri. La seconda coppia di Tour riguarda la città del Novecento nel centro storico e lungo le sponde del Po e propone una lettura critica del Ventennio fascista. Le due coppie di percorsi sono stati anticipati da dibattiti aperti al pubblico alla Cascina Roccafranca e al Circolo dei Lettori. Perché gli architetti a Biennale? Per interrogarsi sul proprio ruolo, consapevoli dell’urgenza di passare – in tema di democrazia urbana – dalla teoria alla pratica. E si tratta della pratica di tutti i giorni, del “praticare” strade, spazi pubblici e privati che a volte ci appaiono ostili e potremmo dire “non democratici”. Si è trattato il diritto alla casa e la richiesta di luoghi d’abitazione che rispondano a nuove esigenze, nuove famiglie, nuovi nomadi, perché si sviluppi un’utile riflessione sull’evoluzione dei modi di abitare la città. Un workshop, 3 incontri (La casa che ci aspetta, I luoghi urbani della democrazia, Abitare la città), 2 lezioni (Dunster e Zucchi) e lo spettacolo teatrale Assemblea condominiale. Guida all’architettura del Novecento in Piemonte (1902-2006) Maria Adriana Giusti, Rosa Tamborrino Disponibile anche in lingua inglese Allemandi, 2008 pp. 408 | € 30,00 Torino Tour. La guida definitiva Nuova edizione Adarte, 2008 pp. 320 | € 12,00 Le nuove leggi urbanistiche regionali. Esperienze a confronto A cura di Antonello Camillo, Fabio Minucci Pubblicazione a seguito del convegno “La prova dei fatti”, dicembre 2006 Edizioni Città Studi, 2009 pp. 150 | € 19,00 RePlay – 7 5 giorni, 558 relatori, 122 sessioni 10.140 iscritti, 136 Paesi di provenienza foto Daniele Ratti 6 Off Congress Official Events oltre 100 eventi Off Congress Calendar oltre 50 organizzazioni coinvolte Il Congresso mondiale: tutto il mondo a Torino Il quadriennio 2005-2009 è stato segnato dal grande appuntamento internazionale del XXIII Congresso UIA Torino 2008. L’OAT si è impegnato affinché questo evento si trasformasse a tutti gli effetti in un’occasione concreta per affermare l’architettura, il disegno della città e la tutela ambientale come temi primari per il futuro, grazie alla comunicazione, con quel Transmitting Architecture che ha attraversato tutti i temi del Congresso (Cultura, Democrazia, Speranza). Grazie al lavoro appassionato di tutti i soggetti coinvolti è stato possibile organizzare un Congresso cui hanno partecipato più di diecimila persone: architetti, studenti, amministratori, comunicatori, imprenditori provenienti da più di centoventi paesi. Oltre novanta sessioni e seicento relatori, tra i quali anche il premio Nobel Muhammad Yunus. Al successo del Congresso hanno contribuito le moltissime manifestazioni collaterali (oltre cento iniziative tra mostre, concerti, visite guidate, conferenze pubbliche, feste, installazioni, rassegne video, pubblicazioni) che hanno animato e coinvolto Torino e numerose località piemontesi. Il Congresso si è concluso con la stesura del Manifesto, che ha raccolto e sintetizzato il dibattito sviluppato nei giorni dell’evento e che ha lasciato in eredità un accalorato appello: per un nuovo modello di sviluppo che si riconcili con la natura e la tuteli in una nuova alleanza, per una società post consumistica che rimetta al centro dell’attenzione i valori primari dell’umanità, per ridefinire i contorni della modernità affinché ristabilisca l’armonia con i cicli della natura, per un’architettura che si faccia interprete della natura, che difenda e valorizzi la biodiversità declinata a tutti i livelli: estetica, etica e politica. Il Manifesto sottolinea come le emergenze in termini ambientali, energetici e urbani abbiano raggiunto il punto di rottura e come non sia rimandabile una presa di coscienza generalizzata a livello planetario per raggiungere obiettivi cruciali: assumere un modello che riconosca i limiti dello sviluppo e lo concepisca come sintesi tra economia ed ecologia; passare da una visione iper consumistica a una post consumistica che coniughi la sobrietà con la soddisfazione dei bisogni; adottare un approccio globale ai problemi, per mettere a rete saperi ed esperienze; operare una scelta netta verso lo sviluppo delle energie rinnovabili, puntando sul riciclaggio dei rifiuti e sul controllo dell’inquinamento. Perché gli architetti dovrebbero farsi carico di queste problematiche? Perché la professione di architetto è profondamente connessa con i processi di trasformazione del territorio e il suo ruolo, assieme ad altre figure, può essere decisivo nella regìa di una complessità di saperi da mettere in gioco. E perché nessuno deve delegare le proprie responsabilità. Come dice Barry Commoner, “Se si deve fare pace con il Pianeta, siamo noi a doverla fare”. AfterVille. Tomorrow comes today da ottobre 2007 al 31 dicembre 2008 2 mostre al MIAAO, 1 cortometraggio, 1 videoperformance alla Mole Antonelliana, 3 incontri al Circolo dei Lettori, 1 mostra nella metropolitana, 1 festa, 6 tabloid La città disegnata dagli architetti Un percorso in 5 mostre dal 3 giugno al 14 settembre 2008 Guarini, Juvarra, Antonelli. Segni e simboli per Torino. Palazzo Bricherasio Comunicare la Maestà. Gli architetti e gli spazi del principe. Palazzo Reale Committente e architetto: direttive e libertà progettuale. 1731: Filippo Juvarra progetta i Regi Archivi di corte per il re Vittorio Amedeo II. Archivio di Stato di Torino, Palazzo dei Regi Archivi Carlo Promis. Insegnare l’architettura. Biblioteca Reale In Gran teatro ceramico BAU + MIAAO. Oropa barocca, Biella futurista, California funk. MIAAO YOUPrison. Riflessioni sulla limitazione di spazio e libertà foto Roberto Albano Dal 12 giugno al 12 ottobre 2008 Fondazione Sandretto Re Rebaudengo Off Congress Nelle intenzioni degli organizzatori locali del Congresso mondiale degli Architetti di Torino, la manifestazione doveva rappresentare per i partecipanti l’occasione di scoprire la città ospite, viverne la storia, la cultura e l’atmosfera. Per questo motivo l’Ordine degli Architetti di Torino e la Fondazione OAT si sono impegnati nell’organizzazione e nel coordinamento di un programma di iniziative – mostre, visite, presentazioni, concerti, pubblicazioni – per coinvolgere tutti in un clima di festa all’insegna dell’architettura e per cercare di garantire un diffuso “effetto Congresso”, puntando su iniziative di qualità e di largo respiro, in grado di lasciare un’eredità duratura al territorio per il futuro. Il programma degli Off Congress Official Events era contraddistinto da un marchio dedicato che simboleggiava l’invasione sul territorio delle iniziative collaterali al Congresso ed era supportato dagli enti locali territoriali: Città di Torino, Provincia di Torino, Regione Piemonte e Camera di Commercio di Torino. Sei gli eventi che si sono distinti per l’originalità della proposta, come nel caso della mostra “YOUPrison” promossa dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, o la rassegna “AfterVille. Tomorrow comes today” declinata in molteplici iniziative sul tema dell’immaginario della fantascienza nella comunicazione di massa, curata e ideata da Undesign; il percorso di mostre “La città disegnata dagli architetti” con la felice collaborazione di importanti sedi museali che hanno proposto il meglio della produzione architettonica, in particolare di Guarini, Juvarra e Antonelli; due progetti sul tema della sostenibilità: “Casa Capriata 1954-2008”, attualizzazione tecnologica ed energetica operata dal Politecnico di Torino del progetto di Carlo Mollino, e “Trasmettere la Città Sostenibile”, un anno di iniziative dal workshop di febbraio sull’area di Basse di Stura al Congresso che ha coinvolto in un patto locale enti pubblici e privati e relatori di respiro internazionale; “Architecture Flows” e le iniziative delle sere del congresso. La Fondazione OAT è inoltre stata impegnata nel coordinamento di tutti gli eventi legati all’architettura che componevano il ricco Off Congress Calendar. Oltre cento iniziative in città e fuori Torino, alcune delle quali in proseguimento ben oltre la fine del congresso, che hanno messo in rete più di cinquanta diverse organizzazioni sul territorio. Casa Capriata 1954-2008 In corso Progetto, realizzazione e mostra promossi dal Politecnico di Torino - DIPRADI Architecture flows 30 giugno – 2 luglio 2008 Programma di mostre, dibattiti, proiezioni, concerti, aperitivi, spettacoli, visite e presentazioni. Trasmettere la Città Sostenibile Da giugno 2007 a dicembre 2008 (il progetto continua) 1 workshop internazionale con 100 partecipanti, 2 sessioni al congresso, 1 mostra, 9 focus di approfondimento RePlay – 8 La Squadra Comunicare: missione possibile Sito Internet e Newsletter TAO, la rivista In questi ultimi quattro anni è stato soprattutto attraverso il sito web www.to.archiworld.it che gli architetti hanno potuto ottenere informazioni, usufruire dei servizi riservati agli iscritti, trovare occasioni di aggiornamento professionale e di formazione. Il totale rinnovamento del sito, operativo da gennaio 2008, ha consentito un nuovo rapporto con gli utenti che, grazie al sistema di gestione dinamico e al lavoro della redazione interna, hanno usufruito di una migliore distribuzione delle informazioni e di un maggiore sviluppo dei servizi, con ampi e tempestivi aggiornamenti. Dalle circa 27.000 visite medie mensili al sito nel 2007 si è passati a circa 64.000 nel 2008, cresciute a circa 94.000 nei primi sei mesi del 2009: un risultato estremamente gratificante, che Comunicare l’architettura è un compito prioritario per gli architetti, sempre più coinvolti, attraverso il loro ruolo sociale, nei temi della sostenibilità ambientale, della qualità del costruito, della cultura del progetto. TAO è un magazine monografico attualmente a periodicità quadrimestrale che non persegue l’approccio delle grandi riviste d’architettura troppo spesso concentrate sul mondo delle archi star. TAO parla agli architetti di buone pratiche, di percorsi possibili, di obiettivi raggiungibili, di progetti innovativi in una prospettiva di continuo dialogo, miglioramento e confronto tra il livello locale e quello internazionale. Si rivolge anche ad un pubblico più numeroso e viene distribuito in ogni occasione pubblica. Esce con una doppia versione: una cartacea e gratuita e una digitale foto Angelo Morelli Spesso gli architetti sono accusati di vivere in un loro tempio dorato, senza capacità di dialogo con il prossimo. E se l’accusatore è un cliente le ripercussioni professionali sono immaginabili. Con l’intenzione di aumentare l’informazione, il coinvolgimento e la visibilità della categoria, coscienti che esiste sempre un margine di miglioramento, l’OAT crede di aver attivato alcuni strumenti, progetti, contatti che lavorano nella giusta direzione. L’attività di comunicazione è l’insieme delle azioni che offrono visibilità alla categoria presso le istituzioni e presso il pubblico generico. Dalle iniziative di avvicinamento al Congresso UIA, l’attenzione e le presenze agli eventi pubblici (mostre, convegni, premiazioni, viaggi…) sono aumentati in modo considerevole. Gli strumenti di informazione adottati sono molteplici. La newsletter OA Notizie raggiunge circa 6.000 iscritti, le segreterie dei 103 ordini degli architetti italiani e chi ne fa richiesta. L’aggiornamento è settimanale e si riflette sull’homepage del sito www.to.archiworld.it, che vanta oggi 94.000 contatti/mese. Uno spazio è riservato alla rassegna stampa sui temi della qualità e della sostenibilità ambientale e urbana, tratti dai quotidiani. I progetti principali (“Trasmettere la Città Sostenibile” e “Architetture Rivelate”) godono di minisiti propri: www.progettotcs.it e www.architetturerivelate.com. “TAO – Transmitting architecture organ”, magazine tirato in 3.000 copie distribuite gratuitamente in alcune librerie e locali e durante le manifestazioni OAT, è la novità del 2009; diffonde i progetti culturali di interesse per la categoria, senza limitarsi al resoconto di un’attività svolta, ma coinvolgendo autori anche non del mondo dell’architettura (giornalisti, scrittori, esperti in altri settori) per interessare un pubblico vasto, invitandolo così ad avvicinarsi e a comprendere il ruolo dell’architetto. Per raggiungere gli utenti del web, la rivista ha anche una versione on-line, che si arricchisce di approfondimenti e contributi raccolti nel tempo (www.taomag.it). La comunicazione si esprime anche attraverso l’attività di ufficio stampa. I comunicati annunciano alle principali testate giornalistiche l’avvio di nuove iniziative (concorsi, mostre, convegni,…) con diffusione locale o sovralocale a seconda della portata dell’evento. La rassegna stampa e video è raccolta nel sito principale. Per rafforzare il messaggio, occasionalmente, si è scelto di acquistare spazi pubblicitari sulle pagine cittadine di La Repubblica carta e web, TorinoSette e EPolis. Il Giornale dell’Architettura accoglie mensilmente una pagina dedicata all’OAT e alla professione. Quando è possibile, la comunicazione istituzionale o il dettaglio delle iniziative sono comprese nei calendari delle manifestazioni di altri enti. È stato il caso del What’s on, Infoclick e CittAgorà della Città di Torino, del programma annuale del Teatro Stabile e degli organi di informazione dei partner che di volta in volta collaborano a specifiche iniziative (Urban Center Metropolitano, Circolo dei Lettori, Biennale Democrazia,…). Da un paio d’anni il sito si è arricchito anche delle videointerviste ad alcuni protagonisti dell’architettura e della nostra città (Renzo Piano, Cino Zucchi, Bill Dunster e alcuni nostri iscritti, Sunil Abraham, Davide Ferrario, Syd Mead, docenti, editori,…). conferma il gradimento degli iscritti verso questo strumento di informazione e comunicazione. Il sito si avvale degli aggiornamenti settimanali della newsletter OA Notizie, inviata a quasi 6000 indirizzi di posta elettronica tra quelli degli iscritti e quelli della mailing list di enti e istituzioni territoriali di riferimento, oltre agli altri ordini nazionali e coloro che ne fanno richiesta. 45 edizioni all’anno con una media di circa dieci notizie a settimana tra appuntamenti, bandi e gare, comunicazioni istituzionali, news professionali e rassegna stampa. La newsletter è uno strumento efficace per consentire una lettura rapida dei principali argomenti della settimana, approfondibili nelle varie sezioni del sito (di cui riprende l’impostazione grafica) o attraverso link esterni. consultabile e scaricabile da tutti dal sito www.taomag.it che riprende e attualizza i contenuti dell’edizione cartacea. TAO utilizza i progetti della Fondazione OAT come “pre-testo” per sviluppare tematiche più ampie, coinvolgendo professionisti e studiosi provenienti da campi disciplinari diversi: il progetto Trasmettere la Città Sostenibile è al centro del primo numero “Sostenibilità Urbana” – che affronta il tema della sostenibilità a partire dalle riflessioni sull’area di Basse di Stura – e del terzo numero “Abitare la Città”, in uscita nel prossimo autunno, dedicato al tema dei nuovi modelli abitativi e dei luoghi della democrazia; il secondo numero “Qualità Urbana” rende conto dell’esperienza di Architetture Rivelate e si concentra sulla qualità dell’ambiente costruito e sulla qualità della vita. Maddalena Bertone Chiara Boero Elitsa Bozhkova Arianna Brusca Raffaella Bucci Maria Josè Carlone Simona Castagnotti Alda Cavagnero Sandra Cavallini Giulia Chiarle Roberto Coda Giulia Di Gregorio Francesca Doro Giancarlo Faletti Vanda Fallabrino Maria Luisa Fassero Antonella Feltrin Fabio Giulivi Massimo Giuntoli Milena Lasaponara Raffaella Lecchi Ester Loparco Mario Montalcini Lucia Montanaro Francesco Nava Claudio Papotti Liana Pastorin Luciano Quattrocchio Valeria Santoro Virginia Viglione Gli architetti OAT che hanno collaborato alle iniziative Laura Agosti, Andrea Aiazza, Gianluca Alessio, Lorena Alessio, Paola Amione, Francine Amsler, Arturo Andreol, Giorgio Baggio, Francesca Bagliani, Riccardo Balbo, Carla Barovetti, Alessandra Battistelli, Giulia Baù, Liliana Bazzanella, Giuliano Mario Becchi, Franca Belforte, Mauro Bellora , Mauro Berta, Enrico Bettini, Andrea Bocco, Massimiliano Boeris, Michele Bonino, Michele Bortolami, Barbara Brondi, Andrea Bruno, Maria Bucci, Elso Busca, Gianni Cagnazzo, Alessandro Caimi, Guido Callegari, Matteo Calvi, Antonello Camillo, Piero Camoletto, Valentina Campana, Antonio Canu, Roberta Cardaci, Luigina Carere, Elena Carmagnani, Massimo Carosso, Tullio Casalegno, Serena Casana, Maria Claudia Casetta, Claudia Cassatella, Cristiana Catino, Gianni Cavallero, Mario Cena, Laura Chiavazza, Giuseppe Chiodin, Ornella Chiotti, Elena Ciattino, Antonio Cinotto, Pier Massimo Cinquetti, Gianfranco Cobetto, Francesco Colletto, Mattia Collo, Anna Coluccia, Silvia Coppola, Gianluca Cosmacini, Carlo Costantini, Luisella Cresto, Franco Cucchiarati, Rocco Curto, Federico De Giuli, Tommaso Del Mastro, Sergio Dellavecchia, Angelo Delli Gatti, Tommaso Delmastro, Pietro Derossi, Elena Di Rovasenda, Valentina Drocco, Laura Einaudi, Daniela Fabbris, Vanda Fallabrino, Giovanni Ferrero, Emanuele Luigi Finello, Lucas Fingerle, Gianfranco Fiora, Luca Fissore, Aldo Fogli, Davide Fornero, Agata Fortunato, Luciana Fracchia, Raffaele Francone, Daniela Franzé, Roberto Fraternali, Franco Fusari, Noemi Gallo, Giovanni Garbaccio, Emilia Garda, Patrizia Garrone, Pier Giorgio Gatti, Carmela Gattuso, Franca Gea Fassio, Alessandra Genisio, Gustavo Gherardi, Gianluca Giachetti, Paolo Giordano, Silvia Giordano, Mauro Giudice, Massimo Giuntoli, Sabrina Giusiano, Maria Adriana Giusti, Alessio Gotta, Pia Grieco, Daniela Grognardi, Mario Gronchi, Antonio Gullì, Luca Imberti, Roberta Ingaramo, Giovanna Izzo, Sergio Jaretti Sodano, Guido Lagana’, Alessandra Leone, Sonia Leone, Raffaella Leonforte Bruno, Marta Levi, Patrizia Lombardi, Roberto Lombardi, Arturo Lombardo, Stefano Longhi, Andrea Lorenzon, Patrizia Ludi, Manuela Luis y Garcia, Milena Maccaferri, Giovanni Manca Mura, Teresa Marchini Vernetti, Rossella Maspoli, Piero Massa, Alessandro Mazzotta, Emilio Melgara, Barbara Melis, Carlo Merlo, Fabio Minucci, Angela Maria Molinari, Andres Javier Moncalvo, Giulio Mondini, Guido Montanari, Arturo Montorsi, Annalisa Mosetto, Leonardo Mosso, Andrea Muzio, Alberto Nada, Maria Grazia Novo, Stefano Oletto, Filippo Orsini, Roberto Pagani, Gian Carlo Paglia, Enzo Palmesano, Luisa Papotti, Attilia Peano, Cristina Pellerino, Chiara Penco, Gabriella Peretti, Mariella Perletti, Paolo Perotti, Pier Paolo Peruccio, Silvia Pettiti, Emanuele Piccardo, Elena Picco, Giovanni Picco, Andrea Pintus, Giuliana Piovano, Liliana Pittarello, Laura Porporato, Giuseppe Portolese, Raffaele Radicioni, Marco Rainò, Roberta Ranuschio, Carlo Amedeo Reyneri, Diego Romaldi, Erinna Roncarolo, Riccardo Roscelli, Silvia Rossi, Barbara Salomone, Laura Schranz, Vincenzo Sciacca, Roberto Secci, Barbara Sembianti, Luca Semeraro, Giuseppe Serra, Agata Spaziante, Carlo Spinelli, Valerio Sticca, Paride Strobino, Mauro Sudano, Ivano Talmon, Claudia Tavella, Massimo Teghille, Piergiorgio Tosoni, Stefano Trucco, Pier Giorgio Turi, Flavia Emma Vacchero, Federica Valle, Stefano Vellano, Renato Vezzari, Aurelia Vinci, Mariagrazia Viola, Marco Visconti, Danila Voghera, Mauro Volpiano, Emanuele Zaniboni, Francesco Zannier, Italo Zanotti, Ferruccio Zorzi, Gian Pio Zuccotti