Corso di Laurea magistrale (ordinamento ex D.M. 270/2004 ) in Lingue e Culture dell’Asia Orientale Tesi di Laurea Tra verità e fiction. Il Giappone contemporaneo dalla realtà ai dorama. R e l a t or e P r o f e s s o r e s s a P a o l a S c r o l a ve z z a C or r e l a t or e P r o f e s s o r B o n a ve n t u r a Ru p e r t i L a ur e a n d o A l i c e Ca n n a t a Matricola 986741 An n o Ac c a d e m i c o 2013 / 2014 要旨 日本のもおもしろい文化では、いろいろな話題が興味ほひいてるけれども、ド ラマを見る時、観察すれば観察ほど、もっと研究してみたくなった。 しかし、ドラマはフィクションなのに、生活の問題とつながってる といえる。 その理由でドラマと社会のかかわりについて書く ことにした。 まず、ドラマのことを書こうと思っている。 ドラマは番組の種類の一つである。この言葉はの DRAMA という英語の言葉か ら来たのである。般的に漫画や小説に基づいている。現代では、 日本にさまざ まな放送網があるので、一週間にたくさんドラマが見 られる。有名な放送網と いえば、NHK、FUJI テレビ、TBS などと挙げられる。 ドラマの一番違っているのは連続、単発、大河という三種類のジャンルで区別 できる。次に、ドラマの範疇に属する種類がある。 主なタイプの中で 恋愛ドラマや学校ドラマや家族ドラマなどがある。 論文は5つの章に分けている。毎章ではテーマを展示した後で、ドラマの 情報 提供する。ドラマの部分にドラマの情報は題名、連続か単発か、ジャンル、放 送の時期、テレビの放送網と視聴を書いている。選抜したドラマのプロットで はその章の話題に関することを説明する。 最初に平安時代から結婚の詳細な歴史について研究してはじめて、恋愛結婚と お見合い結婚の違いを説明した。、それから、結婚生活と離婚の話題を論じる。 その段落の中でデータを基礎にして過去と最近の状態に比べて、1980年代 より離婚率がずいぶん増えたのが気づく。それに、多くの若者は結婚しないよ うだ。 未婚者として指している言葉のリストと解説を列挙する。特に、女の人に対す る使われている表現は無礼な言葉が多いだ。 2 また、第二章が母性のテーマで、妊娠とお母さんの責任を論じている。この時 期にはお母さんは一番大切な人で、ストレスを解消して、働かないほうがいい。 さらに、あかちゃんを守るためお母さんは腹帯を着たり、 マタニティマークを 持っていたりして、お寺に祈りを捧げに行く。こんなに大事な事柄であるにも かかわらず、妊娠中絶が高価でも、流産する女の人の割合は高くなった。 次に、第三章で 引きこもりの現象を研修した。引きこもりという言葉の由来を 尋ね、ひきこもりに関係のある出来事が載っている。 苦しい事件だったので、「引きこもりは危なくて、少し変な人だ」というイー メジで引きこもりを見てしまうことがある。ただし医者と直った人の手伝いの おかげで、大勢のひきこもりも直ることができた。つまりもう一度生きられる ようになった。ニュースタートのような協会はレンタルお姉さんと若集宿を通 じて、この病気からかけ離れて引きこもりの人たちを再起してもらうのものだ。 ほかの蔓延している現象はいじめだ。それで第四章で攻究する。ただ学校だけ でわなくで仕事でもとかく弱い人をいじめられがちである 。いじめられっ子は 心理的、物理的な攻撃を受けてる:侮辱されて、殴られて、一人にさせてしま う。そのうえ、テクノロジーのせいでネットいじめも現れた。最近、 事態は悲 劇的な様相を呈してきた。自殺と自殺未遂があったので、文部科学省がいじめ た対策講じたもの、現在の情勢は未解決である。 最後、家庭内暴力のことを記述する。大部分の犠牲者は女の人のに、男の人が ある。暴力は、いじめのように、心理的、物理的な暴力である。インタネット に書いてあるとおりに多数の手荒に扱った人はなにもしないし、助けを求めて いない。時々、勇気えお出して戦ってみてるの女の人は警察に告発できても、 めったに状況が変わる。証人の本当にあった経験を通じて完全にいかにむずか しかを実感できると思う。 3 Indice 要旨 ........................................................................................ 2 Capitolo uno: i dorama .......................................................... 6 Capitolo due: vincoli matrimoniali ........................................... 8 2.1 Storia ................................................................................. 8 2.2 Terminologia...................................................................... 16 2.3 Celibato , nubilato e divorzio ............................................ 17 Dorama inerenti alle tematiche affrontate nel capitolo ............... 20 Capitolo tre: maternità ......................................................... 32 3.1 Passato e presente.............................................................. 32 3.2 Gestazione ........................................................................ 35 3.3 Responsabilità della madre .............................................. 37 3.4 Riti e pratiche dopo la nascita ......................................... 3.5 Contraccezione e aborto .................................................. 3.6 Gravidanza surrogata ....................................................... Dorama inerenti alle tematiche affrontate nel capitolo ............... 40 42 43 47 Capitolo quattro: hikikomori ................................................. 57 4.1 Etimologia ................................................................... 57 4.2 Eventi legati a hikikomori ............................................... 58 4.3 Caratteristiche del fenomeno ........................................... 59 4.4 Motivazioni .................................................................... 63 4.5 Aiuti e rimedi ................................................................. 66 4 4.6 Opere concernenti il fenomeno ........................................ 69 Dorama inerenti alle tematiche affrontate nel cap itolo ............... 71 Capitolo cinque: ijime .......................................................... 82 5.1 Definizione .......................................................................... 82 5.2 Modalità ........................................................................ 84 5.3 Netto ijime .................................................................... 5.4 Tragici eventi legati all’hikikomori .................................... 5.5 Reazioni al fenomeno ...................................................... 5.6 Suicidio e silenzio ........................................................... Dorama inerenti alle tematiche affrontate nel ca pitolo ............... 88 90 93 96 99 Capitolo sei: violenze domestiche ......................................... 120 6.1 Cos’è la violenza domestica? ................................................. 120 6.2 Violenza domestica in Giappone ...................................... 121 6.3 Esperienze reali ............................................................ 6.4 Leggi per la tutela delle vittime ...................................... 6.5 Aiuti ........................................................................... Dorama inerenti alle tematiche affrontate nel capitolo ............. 124 128 131 134 Conclusione ........................................................................ 142 Bibliografia ......................................................................... 145 5 Capitolo uno: i dorama. Nell’ambito della cultura nipponica e - negli ultimi decenni - di tutto il sud-est asiatico non si può non prendere in considerazione lo sconfinato mondo dei drama. Ma cosa sono i drama? I dorama, per dirla alla giapponese, sono un tipo di programma televisivo la cui denominazione deriva, evidentemente, dall’inglese drama e costituiscono la messa in scena di storie il cui tema varia dipendentemente dai soggett i a cui il prodotto è indirizzato. Una prima differenza che può essere analizzata è quella relativa all’orario in cui questi vengono trasmessi. E’ logico ipotizzare che i diversi orari prevedano dei contenuti indirizzati a specifiche fasce d’età. Caratteristica essenziale dei drama giapponesi è quella di essere divisi “per stagioni”. Durante l’ arco dell’ anno infatti vi sono quattro diverse sessioni corrispondenti alla primavera, all’estate, all’autunno e all’inverno. Va da sé quindi che ognuna di queste serie è trasmessa per un periodo di circa tre mesi con cadenza settimanale. La durata di un singolo episodio può variare da 20 minuti ad un’ora, come spesso accade per gli episodi pilota. Esistono però anche dei drama che vengono trasmessi quotidianamente . L’orario è spesso quello mattutino e la storia si snoda in numerose puntate, altro dettaglio che li distingue dai “serali”. La quantità degli episodi di questi ultimi è solitamente una dozzina, con varianti sui dieci e gli undici. Un’ulteriore classifica zione si ha se il drama è un tanpatsu 単発 o un renzoku. 連続 Il primo consiste in una storia che si conclude in una o al massimo due episodi. Può capitare anche che un tanpatsu funga da Special per una serie, fornendo così un epilogo alla stessa. I renzoku sono invece i serial che continuano per numerose puntate. Altro tipo di dorama è il cosiddetto taiga 大河 dove viene narrata la storia di un personaggio di spicco della storia giapponese. Il genere in questione si articola in solitamente 50 episodi e copre così l’intero arco dell’anno in quanto trasmesso a 6 cadenza settimanale. I taiga dorama, trasmessi dalla NHK ogni domenica alle ore 20 , sono oggi arrivati alla cinquantaduesima serie. Iniziarono infatti nel 1963 con Hana no Shōgai 花の生涯 sino all’attuale Yae No Sakura 八重の桜 . In quest’ultimo si narra la storia di Niijima Yae, donna che con la sua straordinaria abilità nelle armi riuscì a difendere così strenuamente la regione di Aizu durante la guerra Boshin da meritarsi il soprannome di Giovanna D’arco del Bakumatsu. Sempre dall’emittente televisiva NHK sono famosi gli asadora 朝ドラ / あさドラ ( abbreviazione di asa 朝, mattina, e di dorama). Questi, come indica il nome, vengono trasmessi appunto durante le prime ore del giorno, solitamente verso le ore 8 con replica alle 12. Ogni episodio dura in media quindici minuti per un totale di circa 150 puntate. Numerose sono le tematiche che vengono trattate all’interno delle serie. In base ad esse si possono individuare le categorie commedia romantica, azione, poliziesco, medico, horror, suspence / thriller e human drama. Di frequente le storie vengono tratte da manga o libri. Famosi esempi del primo caso sono Hana Yori Dango di Yoko Kamio, pubblicato a partire dal 1992 sino al 2003 e trasposto tra l’altro non solo in ambito nipponico ma anche in quello taiwanese, coreano e cinese. Nel caso di specie va inoltre citata la presenza come protagonista di Jun Matsumoto, membro del popolarissimo gruppo degli Arashi. E’ questo uno degli espedienti principali nella realizzazione di una serie. Molte emittenti televisive puntano infatti sulla presenza di idol per poter incrementare gli ascolti. Il Johnny & Associates, Inc fornisce a tal proposito una sostanziale gamma di scelta avendo sotto la propria direzione i gruppi più in voga del momento. Altra base di partenza per una trama è costituita dalla letteratura. Autore molto amato è Higashino Keigo ( 東野 圭吾, 1958 - ) le cui storie sono spesso trasposte in formato renzoku. Tra i più famosi vanno ricordati Ryūsei No Kizuna 流星の絆( con Ninomiya Kazunari, altro membro degli Arashi) e Nishikido Ryō ( cantante dei Kanjani8, gruppo appartenente all’agenzia di Ki tagawa); Galileo ガリレオ (arrivato alla seconda serie dopo una prima e uno special) e il più recente Higashino Keigo’s Mysteries. 7 Capitolo due: vincolo matrimoniale 1.1 Storia L’istituzione del matrimonio in Giappone vanta una lunghissima storia con svariati cambiamenti nell’arco della sua esistenza. Nel tempo si è passati da matrimoni intesi prettamente come questioni politiche - che hanno portato al consolidarsi dello ie 家, sino ai più recenti matrimoni d’amore. Partendo dal lontano periodo N ara (710-794) sino al primo periodo Heian (794-1185) il matrimonio, indicato con i termini tsumadoikon 妻 問 婚 o kayoikon 通 い 婚 , è caratterizzato dai due coniugi che continuano a vivere in case separate: l’unione comporta delle visite da parte del marito che fre quenta – kayoi 通 い deriva dal verbo kayou 通う,frequentare appunto – la casa della consorte. Così come descritto dalle antiche antologie, la successione dei beni, sia quelli materiali che gli immobili venivano allora tramandati da madre in figlia. Dalla seconda metà del periodo Heian però, con il diffondersi del pensiero Buddhista e di quello scintoista la figura femminile venne associata ad una serie di impurità e le cose iniziarono a c a m b i a r e 1. Nell’epoca successiva poi, con l’avvento dei bushi 武士, la condizione della donna peggiorò notevolmente: i principi religiosi e la nuova classe guerriera portarono alla nascita del cosiddetto danson johi 男 尊 女 卑 2, u o m o s u p e r i o r e , d o n n a i n f e r i o r e . Q u e s t o i d e a l e p e r m e ò l a 1 TAKEMARU Naoko, Women in the Language and Society of Japan: The Linguistic Roots of Bias, Jefferson, McFarland, 2010, pp.10-11 2 Jeff GARRISON, 日本語イディオム辞典 Nihongo idiomu jiten, (dizionario degli idiomi giapponesi), Tokyo ,Kodansha International, , 2002, p.54 8 società sino al periodo Meiji(1868 –1912) quando il cod ice civile del 1898 rese legittimo il sistema dello ie basato a sua volta su quello familiare della classe samuraica del periodo Kamakura ed Edo. Con la cosiddetta restaurazione, per evitare che gli antichi valori degenerassero e si sfaldassero, si cercò d i rimanere fedeli a quei principi che avevano permesso la lunga pax Tokugawa. La legge sulla famiglia del 1898 stabiliva formalmente che la s u c c e s s i o n e av v e n i s s e a t t ra v e rs o l a l i n e a m a s c h i l e c o s ì c o m e l a p r i m o g e n i t u r a . A d i f f e r e n z e d e i s e c o l i p r e c e d e n t i s i r e g i s t r av a u n a p r o f o n d a d i s e g u a g l i a n z a t ra i s e s s i , l a s u c c e s s i o n e d e i b e n i e l ’ i n t e ro s i s t e m a n a z i o n a l e p r e d i l i g e v a n o o ra l a f i g u ra m a s c h i l e , l a q u a l e e s e r c i t a v a l a p ro p r i a s u p r e m a z i a s u l l a s u a c o n t ro p a r t e . D i v e n n e p e r c i ò s e m p r e p i ù d i f f i c i l e m a n t e n e r e i p ro p r i a v e r i e p e rs i n o i l p r o p r i o c o g n o m e d o p o i l m a t r i m o n i o . Ve n n e i n o l t r e r e g o l a m e n t a t a l ’ i s t i t u z i o n e d e l l a f a m i g l i a e i m a t r i m o n i c o m b i n a t i s i d i f f u s e ro p e r tutto il tardo diciannovesimo secolo. Lo stato rese esecutive le leg gi p e r l ’u s o d e l l o s t e s s o c o g n o m e a l l ’ i n t e r n o d e l l a f a m i g l i a e p e r l’intensificazione della divisione lavorativa in base al genere s e s s u a l e . C o n i l m a t r i m o n i o , l a d o n n a v e n i v a i n s e r i t a n e l r e g i s t ro d i famiglia del marito e assumeva la posizione di yome 嫁, la più bassa a l l ’ i n t e r n o d e l l a s t e s s a . I l c o n i u g e av e v a p i e n o p o t e r e s u i b e n i d e l l a moglie e sui figli a meno che questo non fosse impedito da malattie, m o r t e o d a l l ’ a b b a n d o n o n e i c o n f ro n t i d e l l a c o m p a g n a e d e l l a p ro l e . Per essere p iù esplicit i, la moglie non solo non ven iva con sid erata u n a p e r s o n a a v e n t e d i r i t t i l e ga l i , m a c o m e u n a s o r t a d i i n c a p a c e n o n i n g r a d o d i g e s t i r e l a p ro p r i a v i t a e l e p ro p r i e d e c i s i o n i . La suddetta suddivisione dei ruoli si può notare anche nel otoko wa shigoto, onna wa katei 男 は 仕 事 、 女 は 家 庭 3 del periodo Taisho (1912-1926) quando l’industrializzazione e la modernità favorirono la nascita della figura del salariman サラリーマン relegando la donna all’interno delle mura domestiche, idea protrattasi sino alla fine d e l l a s e c o n d a g u e r r a m o n d i a l e 4. C o n l a c o s t i t u z i o n e n e l t e n t a t i v o d i ricostruire la società, sia da un punto di vista politico sia sociale, vi fu l’abolizione ufficiale del sistema patriarcale e della primogenitura così come l’equità dei diritti che venne garantita dall’articolo 14. 3 All’uomo il lavoro, alla donna la casa. 4 TAKEMARU Naoko, op.cit, p.11 9 Nonostante questo, si possono notare dei residui di questa ideologia ancora oggi in numerosi aspetti della vita. Basta citare a tal proposito il koseki seido 戶籍制度, il sistema dei registri di famiglia, che continua tutt’oggi ad esistere e ad avere una certa importanza. Per ottenere dei documenti quali la patente di guida, o il passaporto o per accedere ad una scuola o a un posto di lavoro è necessario infatti presentare il registro di famiglia. Il problema che questo fatto può creare è la discriminazione verso categorie quali quelle delle ragazze madri e dei loro figli, motivo che può far comprendere perché il Giappone sia una delle nazioni industrializzate con i l più b a s s o t a s s o d i n a t a l i t à a l d i f u o r i d e l v i n c o l o m a t r i m o n i a l e 5. Quando il matrimonio viene registrato all’interno del koseki6 戸籍, viene chiesto di selezionare il capofamiglia, koseki hittosha 戶籍筆頭 者 7. S o l i t a m e n t e q u e s t a f i g u r a è q u e l l a m a s c h i l e , i n q u a n t o a d e s s a viene richiesto di non cambiare cognome. Il suo nome viene registrato per intero all’interno del registro, diversamente da quello della moglie e dei figli dei quali compare solo il nome proprio. Negli ultimi anni vi è stato un aumento del numero di donne insoddisfatte di un sistema in cui esse sembrano apparire come delle semplici aggiunte ad un capofamiglia maschile. Anche se quasi il 98% delle donne assume il cognome del coniuge una volta sposata, i sondaggi hanno indicato che più del 30% della popolazione sarebbe più incline verso una maggiore flessibilità nella scelta di un cognome o nel m a n t e n i m e n t o d e i d u e 8. Per quanto concerne l’attuale prototipo di famiglia le influenze esercitate dal modello eurocentrico sono state fondamentali. Quest’ultimo arrivò in Giappone già nei primi anni del 1900 e idealizzava un nucleo familiare basato sull’amore. Il forte legame madre-figlio così come l’ideale del matrimonio legato ai sentimenti si unì quindi ad un discorso di tipo intellettuale. Queste idee entrarono nel pensiero collettivo tramite i media e vennero poi 5 Marcus REBICK, TAKENAKA Ayumi , The Changing Japanese Family, New York , Routledge, 2006, p.8 6 Dorothy PERKINS, Encyclopedia of Japan: Japanese history and culture, from abacus to zori, New York, Facts on File, 1991, p.136 7 TAKEMARU Naoko, op.cit., p.31 8 Ibidem. 10 riadattate al contesto giapponese. Il vincolo tra la madre e la prole , che spesso si pensa essere stato tramandato come eredità del Giappone prebellico è in realtà anche grandemente influenzato da quegli ideali provenienti dalla letteratura, dai discorsi intellettuali e d a i f i l m d i m a t r i c e a m e r i c a n a e d e u r o p e a 9. Grande ascendenza ebbe anche l’idea del matrimonio d’amore che raggiunse in Giappone il picco di popolarità massima negli anni ‘70 del secolo scorso, quando i ren’ai kekkon 恋愛結婚 superarono gli omiai kekkon お見合い結婚 mostrando una vera e propria inversione delle “preferenze” dei giapponesi. Ma cosa sono gli omiai? L’unione coniugale derivata da un omiai comporta un incontro tra i due futuri sposi mediante l’azione di un intermedia rio. La selezione delle persone interessate si basa principalmente su criteri quali compatibilità tra background familiare, status socioeconomico, età e livello di istruzione. La funzione del nakōdo 仲 人 può essere una professione o può essere esercitata sal tuariamente da coloro i quali dispongono di numerose conoscenze. In alcuni casi sono gli stessi supervisori dell’ambiente di lavoro a diventare nakōdo per i loro impiegati. E’ perciò pratica comune, in particolare tra le ragazze di circa venti anni, que lla di conservare delle proprie fotografie per poi utilizzarle come miai shashin 見合い 写 真 10, f o t o c i o è p e r l ’ o m i a i . Q u e s t a s e m p l i c e a z i o n e r a p p r e s e n t a i l primo passo verso l’incontro con un eventuale futuro coniuge. E’ tramite esse infatti che risulta possibile conoscere le fattezze del partner prima di decidere di incontrarlo personalmente. Capita spesso nei drama di vedere i tsurigaki 釣 り 書 き , insieme di informazioni e fotografie dell’individuo che si “sponsorizza”. Nonostante gli omiai si svolgano ancora, oggi sono però i matrimoni d’amore ad essere predominanti. 9 HASHIMOTO Akiko , John W. TRAPHAGAN, Imagined Families, Lived Families: Culture and Kinship in Contemporary Japan, Albany, SUNY Press, 2008, p.5 10 SASAKI Mizue,日本語らしい日本語 nihongo rashii nihongo, (il giapponese che sembra giapponese), Tokyo, Kenkyūsha, 1989, p.79 11 E’ bene sottolineare che, per la maggiore parte dei casi, i giapponesi tendono a considerare il matrimonio una sorta di obiettivo che permette la piena realizzazione e stabilità dell’esistenza: un passo necessario per diventare membri rispettabili della società. Per meglio comprendere queste idee basta citare l’espressione utilizzata per indicare questo importante evento: gōru in suru ゴールにする, superare il traguardo e ottenere di conseguenza la vittoria. Curioso risulta quindi che la stessa frase significhi al contempo sposarsi con qualcuno. Tale espressione è impiegato sia per uomini che per donne, ma per i primi si ricorda anche il mi wo katameru 身を固める, dove il verbo katameru è utilizzato per indicare il consolidamento e il rafforzamento, e se viene postposto al mi indica il convolare a nozze e il sistemarsi creando quindi una famiglia. Molti critici si trovano d’accordo nell’affermare che il Giappone sia una società fortemente orientata verso il matrimonio e la famiglia, le cui strutture si trovano ad essere prepotentemente condizionate da q u e s t o f a t t o r e v i s t o c o m e “ n o r m a l e “ e “ n a t u r a l e ” 11. La società attuale si trova però ad affrontare numerosi problemi legati alla sfera matrimoniale, primo fra tutti il continuo postporre del matrimonio stesso e del concepimento dei figli. Ragioni significative vanno ricercate nella sempre maggiore diffusione di un modello di cultura in cu i la libertà dai vincoli tende ad essere considerata un valore. Questo punto spinge molte donne ad una sorta di resistenza al ritrovarsi “intrappolate” in una tradizione opprimente. Come dimostra un sondaggio del 1994, il numero di giovani che considera l’unione coniugale come un beneficio è notevolmente calato. La rivista Croissant, lanciata nell’aprile del 1977 e indirizzata ad un pubblico femminile giovane, dall’anno successivo spostò il proprio target sulle giovani lavoratrici, iniziando la pubblicazion e di una serie di articoli su famose donne nubili. L’idea dietro questa manovra era fondamentalmente quella di incoraggiare le ragazze a non affrettare il matrimonio così da poter perseguire i propri obiettivi e una carriera professionale migliore ignorando, se possibile, la pressione esercitata su di loro dalle convenzioni sociali. I dati sembrano in qualche modo confermare che le idee espresse da Croissant ebbero un certo riscontro nella realtà poiché una donna tokyoita su cinque risultava non sposata, n onostante avesse già 11 TAKEMARU Naoko, op.cit., p.32 12 compiuto i trent’anni. Gli articoli che riguardavano donne la cui intenzione era quella di non sposarsi ( kekkon shinai onna 結婚しない 女 ) parlavano appunto della possibilità di vivere la propria vita indipendentemente dalla presenza o meno di un partner accanto. Tra i modelli figuravano Tomoko Inukai, famosa critica, divorziata, e Yoko Kirishima, madre di tre figli ma non sposata. Quello che accumunava questi personaggi era di essere delle donne non più giovanissime, in carriera e non intrap polate all’interno della vita m a t r i m o n i a l e 12. Medesimo lavoro fu effettuato anche da svariati altri giornali, tra cui More. Il target era sempre il medesimo così come gli argomenti trattati, ai quali però si aggiungevano articoli di moda, di design di interni e di viaggi. More poneva l’accento su un nuovo stile di vita per le donne. Partendo da un’analisi della condizione lavorativa del sesso femminile, spronava coloro che ne facevano parte a infrangere le convenzioni e ad indirizzarsi verso un nuovo model lo di comportamento. L’articolo discuteva quindi di quattro donne e dei loro problemi sul lavoro, suggerendo un modo per risolverli. Gli argomenti che erano per lo più trattati erano quelli che interessavano maggiormente le lettrici, trovandosi esse in un’ età in cui era presumibile che avessero sia un lavoro che una relazione da gestire. Queste idee incoraggiarono e supportarono l’idea che una donna avesse dei diritti e che potesse compiere da sola le proprie s c e l t e d i v i t a 13. A tal proposito si ricorda Kekkon Shinai ka mo shiranai shōkōgun 結 婚 し な い か も し れ な い 症 候 群 14, l i b r o d i T a n i m u r a S h i h o ( 谷 村 志 穂 1 9 6 2 - ) che ottenne un grandissimo successo, e che pare esprimere perfettamente le novità che si profilavano all’orizzonte. Il titolo divenne uno degli slogan più in voga in quegli anni, analogamente a Hikon Jidai: onnatachi no shinguru raifu , 非婚時代: 女たちのシングル ・ラ フ il cui hikon indica una personale scelta di non sposarsi. 12 TOKUHIRO Yoko, Marriage in Contemporary Japan, New York, Routledge, 2009, p.45 13 Merry Isaacs WHITE, Perfectly Japanese Making Families in an Era of Upheaval, California ,University of California Press, 2002, pp.137-140 14 TANIMURA Shiho, Kekkon Shinai ka mo shiranai shōkōgun (La sindrome del forse non mi sposo), Tokyo: Shufu no Tomo, 1990. 谷村志穂, 結婚しないかもしれない症候群, 東京 : 主婦の友社, 1990 年 13 Altri termine degni di nota e che risalgono al medesimo periodo sono dokushin kizoku 独身貴族 ( lett. scapolo aristocratico ) e parasaito shinguru パ ラ サ ト ・ シ ン グ ル ( singles parassiti ). Quest’ultima espressione, nata anch’essa intorno agli anni ‘90 attraverso l’opera letteraria di Yamada Masahiro ( 山田昌弘 1945 - ) Parasaito shinguru n o j i d a i パ ラ サ ト ・ シ ン グ ル の 時 代 15 , i n d i c a g i o v a n i s i n g l e c h e continuano a vivere a casa dei genitori dopo aver terminato gli studi universitari e aver successivamente ottenuto un impiego. Particolare è inoltre il fatto che essi non contribuiscano alla vita familiare, ma tendano a usufruire di una discreta l ibertà finanziaria. Secondo le sue stime lo scrittore affermò che nel 1995 il numero dei single parassiti si aggirasse intorno ai dieci milioni. I soggetti in questione avevano un’età compresa tra i 24 e i 34 anni e si dividevano in circa 41,6% uomini e 39,4 % donne. Le cause del fenomeno erano innumerevoli, tra esse si ricordava l’impossibilità di trovare un’indipendenza finanziaria tale da permettere una vita al di fuori della casa paterna, ma così pure quella che potrebbe essere definita come pietà fil iale. Alcuni intervistati hanno infatti ammesso di provare una sorta di pietas nei confronti dei propri genitori ed in special modo verso la madre. Molte coppie infatti trovano nei figli un importante motivo di unione. Il prendersi cura dei propri genitori si riscontra anche nella tendenza a vivere insieme anche una volta sposati. Il coabitare all’interno della medesima struttura risulta un beneficio per gli anziani che possono così essere accuditi quotidianamente. Nonostante siano trascorsi numerosi dece nni dall’abolizione del tradizionale sistema dello ie, il pensiero dei giapponesi rimane piuttosto conservatore. E’ raro infatti che un figlio non sposato e impiegato nella medesima città della propria famiglia di origine viva da solo. Lo stretto rapporto di interdipendenza con il proprio nucleo familiare è un legame quasi impossibile da spezzare. A differenza di altri stati in cui si tende a spingere la prole a compiere individualmente delle scelte, in Giappone ci si aspetta che essa prenda in considerazi one prima i desideri dei propri genitori. Secondo il dottor Satoru Saitō, psichiatra, in famiglie in cui la dipendenza psicologica è abbastanza forte, i figli tendono a 15 YAMADA Masahiro, Parasaito shinguru no jidai (L’epoca dei single parassiti), Tokyo, Chikuma Shobō, 1999 山田昌弘, パラサト・シングルの時代, 筑摩書房, 1999 年 14 sacrificare il proprio futuro e possono arrivare persino a perdere la p r o p r i a i d e n t i t à 16. Degno di nota è però il fortissimo calo, registrato nel 2005, del numero di coppie appena sposate che decide di coabitare con la famiglia; la percentuale è passata dal 64% al 23%. La diminuzione è stata inoltre in qualche modo attutita dal fatto che il tasso dei mariti – figli primogeniti nella casa paterna - fosse salito dal 40 al 7 2 % d a l 1 9 5 7 a l 1 9 8 8 17. U n o d e i m o t i v i d e l r i n v i o d e l m a t r i m o n i o può essere rappresentato proprio dalla convivenza con i genitori o con i suoceri. Secondo un sondaggio sulla fertilità del 2002, il solo 7% dei single aveva avuto un’esperienza di convivenza con il partner. Numero destinato ad aumentare, come dimostrano i dati dell’inchiesta svoltasi due anni dopo da parte del Mainichi Shinbun. Secondo quando da esso affermato, il 15% delle donne tra i 20 e i 49 a n n i h a a v u t o a l m e n o u n ’ e s p e r i e n z a d i c o a b i t a z i o n e 18. I l f e n o m e n o tende ad interessare maggiormente i giovani delle città e in misura minore quelli delle zone rurali, e spesso la convivenza funge da surrogato per un matrimonio per il quale non si possiedono le adeguate risorse economiche. Tuttavia l’ondata di femminismo, che verrà poi definita da Junko Matsubara come la sindrome Croissant nel suo omonimo Kurowassan Shōkōgun ク ロ ワ ッ サ ン 症 候 群 del 1988, subì un totale cambio di direzione verso gli anni ’90 quando il tasso di natalità in continuo calo iniziava a destare preoccupazione nell’opinione pubblica. Non solo si tendeva a sconsigliare gravidanze in età matura, ma si giunse persino alla pubblicazione di articoli elogianti la fi gura della casalinga, il cui tempo trascorreva in cucina nella preparazione di pietanze per i propri mariti, decretando una professionalizzazione del ruolo di donna di casa vista come cuoca, psicologa ed educatrice. Il target era ora quello di giovani cons orti piuttosto che donne in c a r r i e r a 19. 16 TAKEMARU Naoko, op.cit. p.37 17 R. D. RETHERFORD, OGAWA N., MATSUKURA R., “Late Marriage and Less Marriage in Japan” in Population and Development Review, volume 27, numero 1, Marzo 2001, pp.65–102. 18 HASHIMOTO Akiko , John W. TRAPHAGAN, op.cit., p.6 19 TOKUHIRO Yoko, op.cit. pp.45-47 15 Terminologia. Nonostante non mantenga più l’importanza avuta nei decenni precedenti, si parla ancora oggi di tekireiki 適齢期, la cosiddetta età da matrimonio, che risulta essere poco dopo i vent’anni per le donne mentre per gli uomini può arrivare poco oltre la trentina. In passato il tekireiki prevedeva l’unione coniugale in più giovane età e le ragazze subivano una più forte pressione da parte della società nei confronti di un matrimonio che, appunto, doveva avve nire assolutamente prima che il tempo passasse. Il fattore età rappresenta un discorso a parte e incorre in un’ironia a tratti pesante. E’ solo recentemente che i termini hanno subito delle modifiche, anche se il sarcasmo continua a persistere. In preceden za l’espressione per indicare le nubili era christmas cake. Negli anni ‘80 infatti i 25 anni di età rappresentavano una data fondamentale nelle vite delle giovani. Se non ci si era ancora sposate si veniva viste come delle torte di Natale, ambite sino al v enticinque dicembre ma poi lasciate sugli scaffali i giorni successivi. Quell’età era considerata davvero cruciale, in quanto superata tale soglia non si era più desiderabili. Con l’incremento però del numero di donne single oltre i venticinque anni di et à, negli anni ‘90 venne coniato un nuovo termine, toshikoshi soba, i soba mangiati a capodanno, creando perciò un’analogia con il giorno 31 di dicembre e il trentunesimo anno di età. Anche in questo caso, raggiungere i trentadue anni e non essere ancora s posata equivaleva a un totale fallimento. A tal proposito, gli anni 2000 hanno visto la nascita del termine 31sai make gumi 31 歳 負 け 組 み , letteralmente la trentunenne perdente del gruppo, mentre grande fama ottenne la parola makeinu 負け犬, per indicare una single sui trenta senza figli. Quest’ultimo termine divenne uno dei più comunemente utilizzati per denigrare le donne che a quell’età non avevano ancora creato una famiglia. E’ grazie a Sakai Junko 酒井順子( 1966 - ) che questo vocabolo venne usato in tal senso. Nel suo bestseller Makeinu no Tōboe 負け犬の遠吠え del 2003, la scrittrice, basandosi su esperienze personali affermava che per una 16 donna sarebbe stato meglio ricorrere al licenziamento che venire etichettate come dei cani perdenti. Nonostante i successi raggiunti in campo professionale e personale, la vita sarebbe risultata in questo modo pù facile, visto il giudizio negativo della soc ietà verso coloro che si dimostravano felici, sebbene ancora single, dopo aver superato il tekireiki. A dispetto dell’intenzione positiva dell’autrice di dare supporto morale a coloro che condividevano il suo stesso stile di vita, molti critici, ponendo l’ accento più sul titolo che sul reale contenuto dell’opera, hanno contribuito all’impiego in maniera o f f e n s i v a d i t a l e l e m m a 20. Celibato, nubilato e divorzio . A dispetto delle convenzioni sociali si è però registrato un notevole aumento nel numero di sin gle, sia di sesso femminile che maschile. Questa crescita si è verificata maggiormente dopo gli anni ’70 e ha interessato in particolare le donne. La percentuale degli scapoli è salita dal 25% del 1920 al 73% del 2005, mentre il numero delle nubili ha subito un incremento ancora maggiore: le stime infatti r i p o r t a n o u n p a s s a g g i o d a l l ’ 8 % a l c i r c a 6 0 % n e l l o s t e s s o p e r i o d o 21. Altro fattore scoraggiante nei confronti delle unioni coniugali può essere considerato l’aumento dei divorzi. Nel 2008 circa duecentocinquantunomila matrimoni si sono conclusi con una separazione e, considerando che le stime attestano che nel medesimo anno il numero delle unioni si aggirava intorno alle settecentoventimila, si può affermare che in media un matrimonio ogni tre si conclude con il divorzio. Questa situazione genera ulteriori dubbi nei confronti dell’impegno matrimoniale, in quanto esso non rappresenta più, come in passato e in particolare per il sesso femminile, una sicurezza a lungo termine. Si è inoltre registrato un aumento dal 1.6 % al 2.3 % nel giro di pochi anni ( 1 9 9 6 - 2 0 0 3 ) 22 . I l n u m e r o d e i d i v o r z i r i m a n e c o m u n q u e m i n o r e rispetto ad America ed Europa ma il fenomeno necessita una 20 TAKEMARU Naoko, op.cit., pp.157-159 21 TAKEMARU Naoko, op.cit. p. 35 22 TANASE Takao, tradotto da Matthew J. McCAULEY, Divorce and the best interest of the child: disputes over visitation and the Japanese family courts, 2011 Pacific Rim Law & Policy Journal Association, p.564. Disponibile all’indirizzo internet https://digital.lib.washington.edu/dspacelaw/bitstream/handle/1773.1/1028/20PacRimLPolyJ563.pdf Ultimo accesso il 26 Settembre 2014 17 particolare attenzione. La maggior parte dei divorzi è consensuale e solo uno su dieci comporta controversie legali. Le coppie che si separano in età adulta o matura presentano una più forte inclinazione a rivolgersi ai tribunali, essendo coinvolti numerosi e più vari aspetti che i giovani sposi spesso non devono affrontare, quali la custodia dei fi gli o dispute legate ad eventuali eredità. La separazione, contrariamente a quanti molti possono credere, viene percepita dagli uomini in maniera più negativa rispetto al mondo femminile. Essi infatti vivono questo passo come un evento pregno di infelicità e di senso di fallimento. Molte donne, invece, in particolare nelle città dove il mercato lavorativo può permettere loro un impiego e quindi il mantenimento proprio e dei figli, tendono a non considerarlo come uno stigma ma, al contrario, vedono in esso un atto di coraggio e di autonomia, ponendo l’evento in una luce completamente diversa da quella del sesso opposto. Situazione diversa però per le casalinghe, che risultano f o r t e m e n t e p e n a l i z z a t e 23. Nel caso di divorzio o di separazione, non avendo uno sti pendio fisso, si vedrebbero rifiutare un prestito dalle banche, ritrovandosi nella difficile situazione di pagare a proprie spese una differente sistemazione. Proprio per questo motivo, si verifica quello che viene definito kateinai rikon 家庭内離婚, vivere nella stessa casa ma essere d i f a t t o s e p a r a t i 24. U n d i v o r z i o v e r o e p r o p r i o c o m p o r t e r e b b e i n o l t r e il mantenimento dei figli da parte della madre, alla quale la prole è affidata nella quasi totalità dei casi. E’ statisticamente provato infatti che la maggior parte dei divorziati cresce i propri bambini senza l’aiuto dell’ex partner. Va ricordato che le sfere in cui i due partner spendono la loro vita sono completamente separate, dagli amici alle attività svolte. All’uomo spetta il compito del lavoro mentre alla donna quello della casa e dei figli. La divisione dei ruoli imposti dalla società diviene nel matrimonio essenziale ed è comunemente accettata. Tra le locuzioni di maggior successo utilizzate per indicare questo aspetto si può citare quella di una nota pu bblicità risalente agli anni ’80: Teishu genki de rusu ga ii 亭主元気で留守がいい, è un bene quando il 23 SUGIMOTO Yoshio, An Introduction to Japanese Society, Cambridge, Cambridge University Press, 2014,p.171 24 SUGIMOTO Yoshio, op.cit.,p.190 18 marito, in buona salute, sta fuori casa. La priorità all’interno della famiglia viene data ai coniugi in quanto genitori e non come coppia, tanto che dopo una nascita i partner iniziano a riferirsi a se stessi c o m e p a p a / o t ō s a n パ パ / お 父 さ ん o m a m a / o k ā s a n 25マ マ / お 母 さ ん . I n caso di crisi la comunicazione tende ad azzerarsi, ma risultano ancora rare le situazioni in cui si preferisca il divorzio all’insoddisfazione personale. Anche se già dal diciottesimo secolo le s e t t e m o t i v a z i o n i 26 d e l c o n f u c i a n e s i m o p e r d i v o r z i a r e d a l l a p r o p r i a moglie non vengono più considerate come motivo di rottura, le stime indicano comunque un futuro aumento del numero dei divorzi. Il perseguire la carriera da parte delle donne e il loro maggiore grado di istruzione, la bassa natalità e un’aspettativa di vita maggiore sono tra i fattori principali. Numerosi sono i matrimoni di convenienza, in cui si tende a rimanere insieme per la sola stabilità familiare. Inoltre l’essere divorziato e la relativa cancellazione dal r egistro di famiglia comporta una sorta di vergogna e una maggiore difficoltà a risposarsi rispetto a quanto si verifica nei paesi occidentali. Nonostante questa premessa è però aumentata la percentuale delle donne che si risposano, fenomeno inconsueto se s i considera che in passato erano gli uomini a detenere il primato. Nella terminologia utilizzata in caso di divorzio troviamo batsu-ichi ば つ い ち , letteralmente un batsu, il sostantivo deriva dalla “x” che caratterizza gli sposi che sono tolti dal registro di famiglia; Narita rikon 成田離婚, per indicare le coppie che al ritorno dalla luna di miele (all’aeroporto di Narita appunto) decidono di lasc iarsi e intraprendere strade diverse, e jukunen rikon 熟年離婚, divorzio in età matura, in cui i coniugi arrivano alla considerazione che non vi sia motivo di rimanere insieme dopo che i figli sono cresciuti. 25 TAKEMARU Naoko, op.cit. p.37 26 Tra le colpe di cui una moglie poteva essere accusata vi erano la sterilità, l’infedeltà, la gelosia e l’eccessiva loquacità. 19 Dorama inerenti alle tematiche affrontat e nel capitolo: 101st marriage proposal Titolo: 101 回目のプロポーズ Titolo in romaji: 101 kaime no puropozu / hyakuikkaime no puropozu Formato: renzoku Genere: commedia Episodi: 12 Indici di ascolto: 36.7 % Rete televisiva: Fuji Tv Periodo di trasmissione: 1 Luglio – 16 Settembre 1991 Trama Il protagonista, uomo sulla quarantina, senza nessun pregio particolare e sfortunato in amore, dopo aver preso parte a novantanove omiai ed essere stato conseguentemente rifiutato, incontra Kaoru e se ne innamora a prima vi sta. La giovane, bellissima e talentuosa violoncellista ha però accettato di prendere parte all’incontro solo per esaudire i desideri della famiglia, non avendo nessun intenzione di sposarsi. Kaoru non può inizialmente ricambiare i sentimenti di Tatsuro in quanto ancora coinvolta emotivamente con il suo precedente fidanzato ormai defunto. Double Kitchen Titolo: ダブル・キッチン Titolo in romaji: daburu kicchin Formato: renzoku Genere: commedia Episodi: 11 20 Indici di ascolto: 22.3% Rete televisiva: TBS Periodo di trasmissione: 16 Aprile – 25 Giugno 1993 Trama In Double Kitchen la trama è piuttosto elementare: una coppia di giovani consorti si trova costretta, al ritorno dalla luna di miele non solo a dover vivere con i genitori dello sposo ma con tutta la famiglia di lui. Le numerose situazioni che si verranno a creare mostrano con ironia tutte quelle piccole - e non - problematiche che caratterizzano la convivenza tra due differenti generazioni. L’immagine della famiglia, della suocera e della nuora che sono continuamente in disaccordo costituiscono diverse rappresentazioni di quell’ideale familiare che è tuttora perseguito. Il ruolo di yome, appellativo con il quale, in un solo episodio viene chiamata ben ventisette volte, porta Miyako a chiedersi se rappresenta la moglie di Shinobu o la “sposa” dell’intera casa. Dokushin kizoku Titolo: 独身貴族 Titolo in romaji: dokushin kizoku Formato: renzoku Genere: commedia Episodi:11 Indici di ascolto: 11.39% Rete televisiva: Fuji Tv Periodo di trasmissione: 23 Ottobre – 19 Dicembre 2013 Trama Hoshino Mamoru, interpretato da Kusanagi Tsuyoshi degli SM AP, è il single per eccellenza. Presidente di una società produttrice di film, ha ottenuto la carica di direttore esecutivo dal padre e si trova perfettamente a proprio agio nella sua vita da scapolo. Quando la zia lo “costringe” a partecipare ad un omiai, ricordandosi un consiglio ricevuto tempo prima, invece di ascoltare la propria partner fa solo finta di farlo, percorrendo mentalmente tutto il percorso della 21 metropolitana di Tokyo. Il fratello, al contrario, ha avuto l’esperienza di un matrimonio che pe rò si è conclusa con un divorzio. La protagonista femminile è invece una giovane disillusa sull’amore il cui unico obiettivo è realizzare il suo sogno di scrittrice. Consegnato il suo migliore manoscritto a Mamoru, inizierà la loro avventura. Quale sarà il lieto fine per i tre? Piuttosto divertente risulta la reazione di Yuki alla proposta di matrimonio del fidanzato. La famiglia di lui, nascosta in macchina, si palesa all’improvviso chiedendo alla ragazza di vivere tutti insieme. La giovane per tutta risposta fugge, urlando disperata. Hanayome wa yakudoshi! Titolo: 花嫁は厄年ッ! Titolo in romaji: hanayome wa yakudoshi! Formato: renzoku Genere: commedia Episodi: 12 Indici di ascolto: 12.03% Rete televisiva: TBS Periodo di trasmissione: 6 Luglio – 21 Settembre 2006 Trama E’ arrivato l’anno sfortunato – o yakudoshi 厄 年 – per Akiko, trentaduenne conduttrice televisiva: perso il lavoro a causa di una collega più giovane, le viene affidato un incarico in cui, sotto copertura, dovrà fingersi la fidanzata di Ichirō, su o ex fidanzato, e sottoporsi ad una sorta di preparazione matrimoniale, sotto la guida della famiglia di lui e della suocera, capo della famiglia. La figura della nuora deve integrarsi perfettamente all’interno della famiglia: fingendo di essere intenzion ata a sposare il primogenito, Akiko trascorre due mesi nella casa in campagna della famiglia Aizuchi. Quello che i familiari non sanno è che però si tratta di una finzione: per recuperare il ruolo di anchorwoman sottrattole da una ragazza più giovane, la donna deve trascorrere novanta giorni in qualità di yome adattandosi alle regole dell’abitazione. 22 Jukunen rikon Titolo: 熟年離婚 Titolo in romaji: jukunen rikon Formato: renzoku Genere: drammatico Episodi: 9 Indici di ascolto: 19.19% Rete televisiva: TV Asahi Periodo di trasmissione: 13 Ottobre – 8 Dicembre 2005 Trama Kotaro, raggiunta finalmente l’età della pensione, decide di comprare un anello per la moglie che l’ha supportato durante tutta la sua carriera, ma proprio in occasione della cena, la sera stessa, la donna gli chiede il divorzio. Il dorama analizza la vita matrimoniale in età adulta e mostra un esempio dei sempr e più frequenti divorzi anche in coppie sposate da lungo tempo. Kekkon dekinai otoko Title: 結婚できない男 Title (romaji): Kekkon Dekinai Otoko Formato: Renzoku Genere: Commedia Episodi: 12 Indici di ascolto 16.9% Rete televisiva: Fuji TV Periodo di trasmissione: 4 Luglio – 19 Settembre 2006 Trama 23 Shinsuke Kuwano, architetto quarantenne si trova perf ettamente a suo agio nella sua vita da single: si reca al lavoro, dove progetta splendide case e passa le sue serate gustandosi la cena e ascoltando musica classica. Proprio a causa del volume di questa, una sera, verrà “disturbato” dalla nuova vicina. Men tre i due parlano però, l’uomo accusa un forte dolore addominale e la giovane lo accompagna in ospedale. Lì incontrerà la dottoressa Hayasake che a poco a poco entrerà a far parte della vita del “paziente”. Ma Kuwano sarà sino alla fine un uomo che non rie sce a sposarsi? Particolari sono i titoli degli episodi in cui si chiede se è sbagliato fare qualcosa come ad esempio il decimo onnagokoro ga wakaranakute waruika!! 女ごころがわからなくて悪いか!! o il secondo s u k i n a m o n o w o k u t t e w a r u i k a ? 好 き な も の を 食 っ て 悪 い か ! ! 27 Kekkon Shinai Titolo: 結婚しない Titolo in romaji: kekkon shinai Formato: renzoku Genere: Romantico Episodi: 11 Indici di ascolto: 11.8% (Kanto) Rete televisiva: Fuji TV Periodo di trasmissione: 11 Ottobre – 20 Dicembre 2012 Trama Le protagoniste del dorama, Chiharu e Ha ruko, fungono da rappresentanti della categoria delle donne single. Le ragioni per cui non sono sposate sono diverse: la prima non trova l’uomo giusto e, 27 Rispettivamente “E’ una colpa non capire le donne?!” ed “E’ una colpa mangiare ciò che mi piace?!” 24 anche se ha compiuto trentacinque anni, decide di rifutare il partner incontrato ad un omiai per cerca re l’amore; la seconda, dopo una relazione con un uomo sposato, ha preferito dedicarsi completamente al suo lavoro di disegnatrice di giardini. L’evolversi della storia descrive realisticamente le problematiche legate alla vita affettiva delle giovani gia pponesi. Interessante l’espediente di iniziare ogni episodio con una lezione universitaria – condotta da uno dei personaggi principali - che fornisce informazioni sul tema delle unioni coniugali. Koi wo nannen yasundemasu ka? Titolo: 恋を何年休んでますか Titolo in romaji: koi wo nannen yasundemasu ka? Formato: renzoku Genere: romantico, familiare Episodi: 10 + 2 specials Indice di ascolti: 16.6% Rete televisiva: TBS Periodo di trasmissione: 19 Ottobre – 21 Dicembre 2001 Trama Yuko, Mayumi e Sakiko son tre amic he che hanno in comune una vita matrimoniale in cui vi sono diversi problemi: chi lavora e “mantiene” il coniuge (diversamente dalle consuetudini è il marito in questo caso a rimanere a casa e occuparsi delle faccende domestiche), chi ha marito e figli ma viene tradita dal partner, e chi cerca di far sposare la propria figlia tramite un omiai nonostante la giovane sia già innamorata del marito dell’amica. 25 Mediante l’espediente delle tre amiche si cerca di analizzare le differenti modalità in cui la vita co niugale può articolarsi. Le donne sono il perno intorno al quale ruota l’intera serie televisiva: è la loro personalità che si permette il districarsi dalle difficoltà anche quando la loro amicizia appare compromessa Last Cinderella Titolo: ラスト♡シンデレラ Titolo in romaji: rasuto shinderera Formato: renzoku Genere: commedia Episodi: 11 Indici di ascolto:15.2% Rete televisiva:Fuji Tv Periodo di trasmissione: 11 Aprile – 20 Giugno 2013 Trama Sakura, arrivata alla soglia dei quarant’anni, si de dica totalmente al suo lavoro, non avendo né un marito né una famiglia di cui occuparsi. Lo stesso si può dire per il suo capo, Tachibana, il quale non ha intenzione di sposarsi. A differenza dei due protagonisti, le amiche di lei hanno avuto o hanno a che fare con la vita matrimoniale: Miki, moglie e madre di due figli, si ritrova a dover affrontare una crisi coniugale a causa delle continue interferenze della suocera, mentre Shima, con un matrimonio fallito alle spalle, è quella che si potrebbe definire u na vera “mangiatrice” di uomini. La vita di Sakura non è tuttavia destinata a rimanere solitaria per molto tempo, ben presto arriverà sulla sua strada Hiroto, più giovane di lei di quindici anni ma ben deciso a conquistarla. Anche in questo dorama ritrovia mo tre amiche con caratteristiche, personalità e vite quasi opposte. La serie permette di osservare uno spaccato della società che si distacca dalla classica idea di matrimonio e di relazioni amorose. 26 Narita rikon Titolo: 成田離婚 Titolo in romaji: Narita rikon Formato: renzoku Genere: commedia Episodi: 10 Indici di ascolto: / Rete televisiva: Fuji Tv Periodo di trasmissione: 17 Ottobre – 17 Dicembre 1997 Trama Ichiro e Yuko, al ritorno dalla luna di miele, capiscono di av er commesso uno sbaglio sposandosi. Dopo un pesante litigio all’aeroporto di Narita decidono di divorziare chiedendo l’aiuto di Takuya e Reiko: il primo è l’ex fidanzato di lei e la seconda è innamorata dello sposo. Tuttavia, anche se separati di fatto, i due sono costretti a vivere sotto lo stesso tetto e a continuare la loro vita insieme fino a quando delle decisioni li porteranno a separarsi. Sarà per sempre? Omiai Kekkon Titolo: お見合い結婚 Titolo in romaji: omiai kekkon Genere: commedia Episodi: 11 Indice di ascolti: 16.9% Rete televisiva: Fuji TV Periodo di trasmissione: 11 Gennaio – 21 Marzo 2001 27 Trama Setsuko lascia il suo lavoro per sposarsi ma le cose non vanno come previsto e i genitori della giovane, preoccupati, decidono di farla partecipare ad un omiai. Hirose, pressato dal proprio capo, incontra la ragazza e dopo un iniziale disinteresse reciproco i due inizieranno a provare qualcosa l’uno per l’altro. Nel dorama è molto evidente l’intrusione di terze persone nel rapporto tra i due protagonisti. In particolare colpisce la madre di Setsuko quando dopo aver scoperto che il matrimonio della figlia è saltato le fa chiaramente comprendere la gravità della situazione in cui si trova: senza lavoro e senza marito a ventiquattro anni! La figura del nakōdo è in questo drama la moglie del capo di Hirose che ha già esperienza nell’organizzazione di omia. Renai NEET~Wasureta Koi no Hajimekata~ Titolo: 恋愛ニート~忘れた恋のはじめ方~ T i t o l o i n r o m a j i : r e n a i N E E T 28~ w a s u r e t a k o i n o h a j i m e k a t a ~ Formato: renzoku Genere: commedia romantica Episodi: 10 Indice di ascolto: 9.06% (Kanto) 28 Acronimo inglese di Not (in) Education, Employement or Training. Indica una persona non impegnata né nel campo dell’istruzione, del lavoro o della formazione. 28 Rete televisiva: TBS Periodo di trasmissione: 20 Gennaio – 23 Marzo 2013 Trama Rin, troppo presa dal lavoro e dall’impeg no di badare ai fratelli, non è riuscita a frequentare nessuno per otto anni e viene vista dai colleghi come troppo difficile da gestire a causa della sua forte personalità. Alla festa di divorzio della sua amica incontra Tada, Matsumoto e Shunpei appuntamento. La che donna, dopo fuori poco la contattano “allenamento”, è per un inizialmente spiazzata ma riuscirà dopo diverse vicende a non essere più una neet in campo sentimentale. Saikō no Rikon Title: 最高の離婚 Title (romaji): saikō no rikon Formato: renzoku Genere: commedia romantica Episodi: 11 Indici di ascolto: 11.8% (Kanto) Rete televisiva: Fuji TV Periodo di trasmissione: 10 Gennaio – 21 Marzo 2013 Trama Il matrimonio e il divorzio rappresentano i temi principali di questa commedia. Dopo continui litigi, Mitsuo e Yuka decidono di 29 divorziare. La facilità estrema con cui si può compiere questo atto è esplicata dal modo in cui i moduli possono essere tranquillamente scaricati da internet e inviati (come si vede nel primo episodio). Nonostante la separazione però i due devono condividere la casa e fingere che tutto sia come prima per la famiglia di lui che abita accanto. Altra coppia del dorama è quella formata da Akari e Ryo. L’uomo tradisce costantemente la moglie ma la consorte finge di non vederlo. Inoltre i documenti relativi al matrimonio non sono mai stati consegnati e a insaputa della ragazza l’unione non è mai stata registrata ufficialmente. Tekireiki Titolo: 適齢期 Titolo in romaji: tekireiki Formato: renzoku Genere: commedia Episodi: 12 Indici di ascolto: Rete televisiva: TBS Periodo di trasmissione: 15 Aprile – 1 Giugno 1994 Trama Shoei, ansioso di sposarsi con Makoto, riceve improvvisamente un messaggio dalla casa paterna: il fratello maggiore è stato adottato da un’altra famiglia. Il fatto ha delle conseguenze sull’esistenza del promesso sposo, costretto a ritornare alla vita di campagna e al nucleo familiare di origine del quale è ora divenuto primogenito. 30 Watashi ga renai dekinai riyū Titolo: 私が恋愛できない理由 Titolo in romaji: watashi ga renai dekinai riyū Formato: renzoku Genere: commedia Episodi: 10 Indici di ascolto: Rete televisiva: Fuji Tv Periodo di trasmissione: 17 Ottobre – 19 Dicembre 2011 Trama Ne “il motivo per cui non riesco ad amare”, le protagoniste, Emi, Saki e Mako, affrontano le difficoltà delle loro vite affettive: Emi lavora in una compagnia di illuminazione e, circondata da colleghi uomini, tende spesso ad essere trattata come tale; Saki n on riesce a trovare lavoro e diventa una hostess; Mako, ingenua e timida, si innamora dell’uomo sbagliato. Nel corso degli episodi le tre matureranno riuscendo a raggiungere una maggiore consapevolezza riguardo a chi sono e a cosa realmente vogliono. Purtroppo solo una di loro avrà la possibilità di avere un lieto fine in amore. Emi preferirà non seguire , mentre la “storia” tra Saki e si conclude e l’uomo capisce di voler stare con la moglie. E’ grazie a questa storia che si possono considerare i pro e i c ontro di una vita matrimoniale in cui entrambi i coniugi lavorano e in cui la scelta di una gravidanza non è condivisa. 31 Capitolo tre : maternità. 3.1 Passato e presente. Al giorno d’oggi la gravidanza viene considerata come uno degli avvenimenti principali nella vita di una donna. Nel Giappone contemporaneo la maternità non risulta più essere sinonimo di i m p u r i t à c o m e a c c a d e v a n e l p a s s a t o : i l k e g a r e 29 , 汚 れ , l ’ i m p u r i t à , derivato dalla nascita del feto, comportava una purificazione non solo per la madre ma per tutta la dimora. Il semplice fatto che la donna venisse relegata all’interno della casa senza la possibilità di visitare i templi o di dividere il pasto con gli altri membri della famiglia rende materialmente visibile la paura della contamin azione c h e s i d o v e v a n u t r i r e a r i g u a r d o 30 . Vi sono testimonianze riguardo la consuetudine femminile di “ t r a s f e r i r s i ” a l l ’ i n t e r n o d e g l i t s u k i g o y a , 月 小 屋 31, s t r u t t u r e i n c u i l a donna era costretta a recarsi in concomitanza delle mestruazioni e del parto, evitando di condividere gli stessi luoghi con differenti individui che avrebbero potuto essere contaminati. Questa fobia verso la mancanza di purezza affonda, probabilmente, le sue radici sia nel Buddhismo che nello Shintoismo, le due religioni fondamentali del Giappone e pone le basi per l’inferiorità della donna. Se però la subordinazione riguarda il sesso femminile, non si può dire lo stesso della figura materna, la quale assume una 29 CHIKARA Abe, Impurity and Death: A Japanese Perspective, Universal-Publishers, 2003, pp.4-6. Il kegare si articola in tre differenti tipologie: shi, 死 ketsu, 血 e san, 産 rispettivamente morte, sangue e parto. 30 L’impurità, maggiormente associata alla figura femminile, si riscontrava principalmente nel sangue. Ragion per cui anche le mestruazioni erano oggetto di allontanamento sia dai familiari sia dai vani della casa in cui era situato un altare e dal tempio. Nei tempi moderni è permesso l’ingresso al luogo sacro ma si tende ancora a “preferire” non entrare direttamente al suo interno per evitare di contaminare la struttura. 31 FUJIMURA-FANSELOW Kumiko, KAMEDA Atsuko, Japanese Women: New Feminist Perspectives on the Past, Present, and Future, New York, Feminist Press at CUNY, 1995 , pp.19-20 32 particolare importanza all’interno non solo della famiglia, ma della stessa società giapponese. Le donne in attesa devono necessariamente registrare la loro gravidanza agli uffici municipali competenti. Mediante il procedimento, obbligatorio, si giunge in possesso di un piccolo libretto che dovrà accompagnare la vita del bambino fino all’età di circa sei anni. Spesso la registrazione avviene prima del raggiungimento delle venti settimane di gestazione. Nel Boshi kenkō techō, 母子健康手帳, la madre è invitata a registrare periodicamente gli avvenimenti della gestazione, del parto e dei primi momenti di vita del bambino. Tra questi vanno citate le vaccinazioni di cui alcune raccomandate dalla legge ma non obbligatorie. Se ne distinguono due tipi: quelle consigliate e quelle facoltative. I due maggiori gruppi sono i Teiki yobō sesshu, 定期予防接種 e gli Nin’i yobō sesshu, 任意予防接種. In numerose città sono le stesse unità sanitarie locali ad inviare i moduli concernenti il prossimo vaccino da effettuare. Tra i teiki si distinguono quello dell’encefalite, del tetano e della poliomelite; tra i nin’i, il cui prezzo varia da struttura a s t r u t t u r a , s i a n n o v e r a n o q u e l l o d e l l ’ e p a t i t e A e d e l l ’ e p a t i t e B 32. Raggiunta l’età della scuola primaria, l e informazioni contenute all’interno del libriccino vengono utilizzate per compilare la tessera sanitaria dello studente e da quel momento il techō non sarà più utile come documento ma solo come ricordo dei primi anni del piccolo. Il libretto rappresenta un documento importantissimo nell’ambito della salute. Con il techō vengono spesso consegnati dei “buoni-sconto” per le visite mediche a cui la futura mamma si sottoporrà durante la gravidanza. Nel caso la donna non sia di madrelingua giapponese esistono versioni in lingue diverse che possono essere comunque registrate ufficialmente. Al momento della consegna, viene chiesto di compilare un mod ulo in cui, oltre ai dati anagrafici appaiono domande riguardanti non solo da quanto tempo si è in attesa, ma anche se si è anemiche, se si fuma o si beve e sulla sensazione provata quando si è scoperto di aspettare un figlio. Oltre al documento relativo a lla salute della madre e del bambino, viene consegnata la Haha to ko no kenkō bag 母 と 子 の 健 康 バ ッ グ 33, a l c u i i n t e r n o v i s o n o d e p l i a n t i l l u s t r a t i v i c o n 32 http://expatsguide.jp/ch12/child Ultima visita il 28 Settembre 2014 33 http://www.tokyo-icc.jp/guide/child/01.html Ultima visita il 27 Settembre 2014 33 numerose informazioni e consigli che la madre può seguire quali non fumare, prestare attenzione ad alcuni cibi d a somministrare al neonato, indicazioni sullo svezzamento e, inoltre, la lista dei possibili kanji da utilizzare nella scelta del nome, escludendone determinati tra cui quello di demone. L’oggetto più particolare è f o r s e i l m a t e r n i t y m a r k 34, マ タ ニ テ ゖ マ ー ク , q u e l l o c h e i n i t a l i a n o potrebbe essere tradotto come contrassegno di maternità. Si tratta di un portachiavi ad anello a cui è attaccata un’illustrazione con la scritta onaka ni akachan ga imasu おなかに赤ちゃんがいます, letteralmente “c’è un bambino in pancia” ad indica re che la donna che lo porta con sé è in attesa. Oltre che negli enti comunali, è possibile reperirlo negli uffici delle stazioni dei treni o come allegato a riviste riguardanti la maternità. L’idea di questo mark nacque quando, verso la fine del 2005, il Ministero della salute, lavoro e welfare pensò alla realizzazione di un ambiente sociale più solidale nei confronti delle donne in attesa. La creazione di una sorta di etichetta che permettesse di distinguere più facilmente chi necessitava di un aiuto, o anche semplicemente di un posto in autobus, spinse il ministero a pubblicare sulla propria homepage la richiesta di invio di opere ad esso relative. Più di mille lavori furono raccolti nell’arco di circa un mese e venne selezionato quello che è possibil e distinguere appeso alle borse di svariate donne: una madre che tende il braccio verso il proprio bambino nell’atto di sostenerlo e proteggerlo mentre sono entrambi a d d o r m e n t a t i 35. Il contrassegno rappresenta un’opportunità per aiutare le future madri non solo offrendo loro il proprio sedile in treno o sul bus – secondo un sondaggio questa azione, che è una delle più apprezzate, si verifica piuttosto raramente – ma anche spostando il passeggino o evitando di fumare quando nelle vicinanze vi è una donna in evidente stato di gravidanza. Riuscire a distinguere una donna in attesa da un’altra che non lo è, può però essere piuttosto difficile, sia nei primi mesi, sia in particolar modo nel caso delle giapponesi e della loro spesso longilinea conformazione fi sica. In questi casi, il piccolo portachiavi svolge appieno la sua funzione di contrassegno di maternità. 34 http://maternitymark.com/007/007.html Ultima visita il 27 Settembre 2014 35 http://pingmag.jp/2007/07/11/maternity-mark/ Ultima visita il 28 Settembre 2014 34 Per quanto riguarda i controlli, viene generalmente consigliato di compiere delle visite ogni quattro settimane nelle prime ventitré e di intensificarle dalla ventiquattresima alla trentacinquesima sino ad una visita a settimana nelle ultime. L’attenzione nei confronti del feto, per impedire che possa verificarsi un aborto e per partorire un figlio sano, comporta un totale di circa quattordici visite ne ll’arco d e l l ’ i n t e r a g e s t a z i o n e 36 . L a n o r m a l e e c o g r a f i a a d u l t r a s u o n i v i e n e utilizzata per controllare le condizioni dell’embrione e frequenti sono le normali visite ginecologiche mentre esami quali l’amniocentesi sono raramente praticati. Nonostante l’alta tecnologia vigente in Giappone, i ginecologi e le ostetriche, secondo le direttive del ministero della salute, non sono tenuti ad informare i p a z i e n t i c i r c a t a l i c o n t r o l l i 37; i n o l t r e i l b a m b i n o , s i n o a l m o m e n t o della nascita, viene ritenuto come un essere in fieri e perciò in grado di migliorare la propria condizione. 3.2 Gestazione. La gestazione è composta da dieci mesi lunari, costituiti a loro volta da ventotto giorni ciascuno. Tuttavia, questo sistema di calcolo è stato ufficialmente sostituito in base alle direttive dell’organizzazione mondiale della sanità, anche se risulta ancora piuttosto ostico lo sradicamento delle antiche tradizioni. Una di queste è quella di indossare, a partire dal terzo mese di gravidanza in poi, un hara obi, 腹帯 ( o iwata obi, 岩田帯), una fascia di cotone dai colori della bandiera nazionale bianca con dettagli rossi, lunga circa quattro metri, che viene avvolta intorno alla pancia – da qui il termine hara. Numerose testimonianze ne attestano l’utilizzo durante il periodo Edo (1603- 1867) ma si suppone essa abbia avuto origine addirittura nel lontano periodo Heian (794 -1185). L’obi-iwai, 帯祝い, il rituale con il quale la futura madre indossa per la prima volta l’obi, si compie in uno dei giorni del cane, (i giorni del cane sono prettamente due: uno il primo novembre, l’altro in una data 36 R. KISHI , B. McELMURRY, S. VONDERHEID , S. ALTFELD, B. McFARLIN , TASHIRO J.,” Japanese Women's Experiences from Pregnancy through Early Postpartum Period” in Health Care for Women International, volume 32, numero 1, Gennaio 2011, pp. 57-71 37 Ivry, TSIPY “Embodied responsibilities: pregnancy in the eyes of Japanese ob-gyns” in Sociology of Health & Illness, Volume 29, Marzo 2007, p.448 35 che può variare da donna a donna, in quanto cade un giovedì nel q u i n t o e n e l n o n o m e s e d i g r a v i d a n z a ) 38. Q u e s t o a n i m a l e , l e g a t o a l calendario di origine cinese, è anche collegato al l’evento del parto: si crede infatti che i piccoli cagnolini vengano messi al mondo senza che la madre incorra in alcuna complicazione. Vi sono numerosi t e m p l i 39 n e i q u a l i s i p u ò a c q u i s t a r e l ’ h a r a - o b i , t r a c u i i l S u i t e n - g ū , 水天宮 , tempio shintoista situato a Chūō, a Tokyo. Particolare del luogo sacro sono delle statue (uno shiba inu e il più imponente komainu, 狛犬, maestosi cani-leoni, posti all’entrata dei templi per vegliarne l’accesso) con un cucciolo accanto; toccarne la testa è un’ abitudine delle giapponesi, poiché si crede che anche q u e s t o s e m p l i c e g e s t o p o s s a c o n t r i b u i r e a d a v e r e u n p a r t o s i c u r o 40. All’interno della confezione dell’ obi sono illustrate le indicazioni su come indossare la fascia. Questo gesto viene però solitamente insegnato da una donna all’altra seguendo la tradizione, una madre ad una figlia o una suocera alla nuora. Anche gli assistenti ospedalieri possono svolgere questo ruolo, in un Giappone in cui il numero delle nuove famiglie che risie dono distanti dal proprio nucleo originario va aumentando. Lo hara-obi è spesso acquistato dai parenti più prossimi del nascituro, dalla nonna materna o dalla suocera della gestante, in particolare in occasione della nascita del primogenito. Insieme alla fascia si usa offrire dei fagioli rossi e del riso per festeggiare il lieto evento e si acquista un omamori 御守 per una gravidanza serena, un anzan omamori, 安産御守. Il rito della “vestizione” dello hara-obi si svolge dopo il primo trimestre di gravidanza, p oiché questo lasso di tempo è considerato come il più a rischio per la perdita del bambino; completato questo periodo, soprattutto in concomitanza del quinto mese, la maternità 38 OHNUKI- TIERNEY Emiko, Illness and Culture in Contemporary Japan: An Anthropological View, Cambridge, Cambridge University Press, 1984, pp.181-184 39 Tra questi ricordiamo il Nakayamadera, 中山寺, fa tto co stu ir e d a Sh otok u Tai sh i e , d ed i cato al b od h i sat t va Jū ich i me n Kan n on ch e si p en sa , ab b ia la cap a c ità d i far con cep ir e e gara n ti re u n a n a sc ita p r iv a d i ri s ch i. I l su o l eg a m e c ol b en e s s er e d e l b a mb i n o e col p arto s te s s o, p a re si p o s sa ri con d u rr e a l ta rd o s ed i c e si mo s e co lo, q u an d o la m og li e d i Toy oto mi Hid ey o sh i riu s cì a co n c ep ir e e m ett er e al mon d o i l t an to ago gn ato er ed e. 40 Vic in o al la sta zio n e Su i ten gu ma e, 水天宮前 a N i h on b a sh i 36 è ritenuta sicura e la fascia funge da conferma della stessa, ciò non solo nei tempi antichi ma anche in quelli recenti. Essa è inoltre una sorta di conferma della gioia legata all’evento non solo della madre m a a n c h e d i c o l o r o c h e l e s o n o v i c i n o 41. E ’ c r e d e n z a c o m u n e c h e l a fascia non solo protegga il bambino donandogli una sensaz ione di calore, ma anche diminuisca le probabilità di posizione podalica p r e v e n e n d o l ’ e c c e s s i v o a u m e n t o d e l l e s u e d i m e n s i o n i 42. N e l l o h a r a obi vengono spesso scritti dei sutra o dei semplici ideogrammi di b u o n a u s p i c i o q u a l i i l k a n j i d i k o t o b u k i , 寿 43. D o p o a v e r v i s s u t o u n a serena gravidanza e dopo il parto, la “nuova” mamma è solita portare al tempio un nuovo hara-obi acquistato precedentemente. Questo verrà poi “trasmesso” ad altre donne in attesa mantenendo viva l’antica tradizione del regalare un obi alle proprie amiche con l’augurio che abbiano anche esse una gestazione e un parto senza preoccupazioni. 3.3 Responsabilità della madre. La donna è considerata la vera e unica responsabile della gravidanza in quanto è lei a portare nel suo grembo il bambino. Nella maggior parte dei casi l’uomo non partecipa ai corsi pre -parto, alle visite mediche e fondamentalmente all’evento in sé, in quanto il tutto non si compie nel suo corpo. La figura femminile si trova quindi fin dal primo momento incaricata della grand e responsabilità di portare a termine la gestazione e di prendersi cura del feto. L’antico sistema del taikyō, 胎教, presumibilmente nato in Cina ed esistente da più di duemila anni, aiuta la madre a relazionarsi con l’embrione e a permetterne il pieno sviluppo: le si consiglia infatti di parlargli spesso così da fargli capire di essere desiderato e atteso, d i fargli ascoltare musica e persino di leggergli degli haiku per incrementare il suo futuro QI. Va ricordato che il compito principale di una mamma è quello di vivere la gravidanza nella più auspicabile serenità, in quanto lo stress potrebbe danneggiare il feto sia da un punto di vista fisico – fino all’aborto – che da un punto di vista emozionale. Il cordone ombelicale funge infatti da trasmettitore 41 OHNUKI- TIERNEY Emiko, op.cit. p.183 42 Susan Lynn, SMITH, Japanese American Midwives: Culture, Community, and Health Politics, 1880-1950, Illinois, University of Illinois Press, 2005, p.79 43 OHNUKI- TIERNEY Emiko, op.cit. p.182 37 delle emozioni materne che devono essere a tal fine costantemente m o n i t o r a t e 44. Le sue interazioni con l’ambiente assumono una straordinaria importanza a partire dall’alimentazione e dalla dieta da seguire. A tal proposito molti medici sono particolarmente severi riguardo l ’ a u m e n t o d e l p e s o d e l l a g e s t a n t e . I l t a i j ū k a n r i 45 , 体 重 管 理 è costantemente effettuato durante le visite e il massimo aumento di peso consentito è di sette chilogrammi, risultato ottenuto sommando il peso del feto, della placenta, dei liquidi e del conseguente aumento del volume di seno. Alcuni calcoli vengono effettuati secondo gli standard dettat i dalla Nihon sanka fujinka gakkai, 日 本 産 科 医 婦 人 科 学 会 , società di ostetrici e ginecologi, e differiscono a seconda dell’indice di massa corporea della futura madre. Basandosi su diversi limiti di peso se ne può così calcolare uno ideale per ciascuna paziente. Imp ortanti in questa fase sono il sapersi trattenere e controllare, osaeru, 押 え る , e il mettercela t u t t a , g a n b a r u , 頑 張 る 46. Q u e s t a s o r t a d i o s s e s s i o n e v e r s o l ’ a u m e n t o di peso può trovare una spiegazione nella costituzione delle donne giapponesi: l’altezza e l’ossatura non permettono infatti di partorire, senza un’alta percentuale di rischio, un bambino dalle notevoli dimensioni: un feto che arrivi a pesare sui quattro o cinque chili rappresenta, sin dal principio la prospettiva di una nascita non facile, la tanto temuta nanzan, 難産. Altro fattore di rischio è lo stress, ed è per questo che spesso, già dal momento in cui si decide di concepire un bambino, il lavoro viene temporaneamente abbandonato. Ciò comporta però un sempre maggiore rinvio della maternità e dello stesso matr imonio: avere dei figli al di fuori del vincolo coniugale è ancora molto raro, in quanto la società non vede in modo favorevole le madri single o quelle separate. La situazione che si sta però verificando nel paese del sol Levante presenta dei dati allarma nti: l’indice di fertilità è calato rapidamente passando da una media di circa cinque figli negli anni 44 Muriel, JOLIVET, Japan: The Childless Society?: The Crisis of Motherhood, New York , Routledge, , 2013, pp.77-80 45 Ivry, TSIPY, op.cit., p.256 46 Ivry, TSIPY, op.cit., p.257 38 v e n t i d e l s e c o l o s c o r s o , a d u n a d i c i r c a 1 , 2 9 n e l 2 0 0 3 47 . I l c a l o d e l l a natalità, causato anche dall’aumento delle coppie che decidono di non avere figli, unito ad una prospettiva di vita sempre più lunga, tende a fare del Giappone una sorta di “paese di vecchi”. Per ciò che concerne il lavoro, secondo i ginecologi, una gestante “ideale” è una donna che non lavora, poiché esso è considerato appunto come uno dei motivi principali che causano degli aborti spontanei o delle nascite premature. Basandosi su studi precisi riguardanti la figura femminile e la maternità, vi sono diversi tipi di c o s t i t u z i o n e 48 e p r e d i s p o s i z i o n i a d e s s e l e g a t e : i n q u e s t o g r u p p o s i riscontrano donne predisposte a gravidanze difficili, ad aborti oppure ad una anzan. Per evitare i primi due tipi si fa appello al ganbaru, 頑張る, fare tutto il possibile per far sì che il proprio corpo possa raggiungere la condizione tanto ambita. Questo continuo “allenamento” a cui le future madri si sottopongono, trova il suo apice nel momento del parto: è infatti sconsigliato l’uso di antidolorifici in quanto essi potrebbero rendere più complicata l’espulsione del feto. E’ inoltre questa la prima volta in cui la donna può dimostrare appieno le proprie responsabilità m a t e r n e m e d i a n t e i l g a n b a r u e i l g a m a n . 49 L ’ i m p e g n o d e l l a m a d r e s i riscontra anche nell’evitare di urlare durante il parto poiché non sarebbe considerato appropriato. Non è usanza comune in Gia ppone che il marito assista la moglie in sala parto o comunque, contrariamente a quanto si può spesso osservare in occidente, si preferisce che l’uomo rimanga vicino al suo viso senza vedere direttamente la nascita. 47 HASHIMOTO Akiko, TRAPHAGAN, John W., Imagined Families, Lived Families: Culture and Kinship in Contemporary Japan, New York, State University of New York Press; Nuova edizione, 2008, p. 6 48 Ivry, TSIPY,, op.cit., p.258 49 onaka wo itameta ko wa kawaii, お腹を痛めた子はかわいい. Noto proverbio giapponese che indica che il bambino nato con sofferenza è adorabile. Secondo il sito http://japandailypress.com/japan-fallingbehind-in-womens-medicine-for-childbirth-0921113/ solo il 3% delle giapponesi farebbe ricorso all’epidurale. Ultima visita il 27 Settembre 2014 39 3.4 Pratiche e riti dopo la nascit a. La degenza in ospedale varia dai sette giorni circa per il parto naturale ai dieci in caso di taglio cesareo. Una volta dimessi dall’ospedale, la madre e il figlio seguono una tradizione di lunga d a t a , i l s a t o g a e r i 50 里 帰 , i l r i t o r n o a l l a c a s a n a t a l e . Q u e s t a u s a n z a che caratterizza non solo la nascita del primo nipote ma anche altri momenti importanti della vita di una donna, ha un duplice scopo: provvedendo psicologicamente alla serenità della neomamma, le viene inoltre fornito un aiuto fisico e materiale. La nonna ha infatti il compito di “insegnare” alla propria figlia a prendersi cura del nuovo nato e di fornirle sostegno in questa fase delicata quanto quella della gestazione. Solitamente il periodo in cui la donna si trasferisce in casa dei genitori varia dalle due settimane ai quattro mesi, anche se il periodo di maternità concesso dal luogo di lavoro è di circa quaranta giorni. I mariti, contrariamente a quanto si possa pensare, sono favorevoli alla pratica del satogaeri e incoraggiano le proprie compagne in questo senso. Essi rimangono nella casa coniugale e si recano in visita quando non impegnati con la loro professione. Molte donne ritornano a casa propria prima della data del parto scegliendo un ospedale vici no. Se in occasione della nascita del primogenito la donna “trasloca” temporaneamente a casa dei genitori, nel caso di gravidanze successive è invece la madre della gestante a trasferirsi a casa della figlia. Pratica comune in Giappone è quella di conser vare il cordone ombelicale. Questo, reciso, viene riposto all’interno di una piccola scatola, la kotobuki bako, 寿箱. La scatolina presenta al suo interno una piccolissima bambola con indosso un kimono che può essere aperto e qui può essere sistemato il cord one. Esso viene conservato come simbolo del rapporto tra la madre e il figlio e può essergli donato quando lascia la casa dei genitori. Il momento in cui il c o r d o n e v i e n e r e c i s o e r i p o s t o p r e n d e i l n o m e d i h e s o n o o , 臍 の 緒 51. 50 OHNUKI- TIERNEY Emiko, op.cit. pp.185-188 51 Javier A. GALVAN, They Do What? A Cultural Encyclopedia of Extraordinary and Exotic Customs from around the World: A Cultural Encyclopedia of Extraordinary and Exotic Customs from around the World, California, ABC-CLIO, 2014, pp.317-318 40 A l t r e d u e c e r i m o n i e i m p o r t a n t i s o n o l ’ o s h i c h i y a 52 , お 七 夜 e l o hyakunichimairi, 百日参り, che si svolgono rispettivamente il settimo giorno e il centesimo dalla nascita. Con l’ oshichiya i genitori danno ufficialmente il nome al piccolo e all’evento vengono invitati parenti e amici. Dopo poco più di tre mesi si svolge un altro rito che comporta preghiere al tempio e la preparazione di alcuni piatti come a u g u r i o d i b u o n a f o r t u n a p e r i l b a m b i n o 53. Solo alcune donne possono permettersi di rimanere a casa e dedicarsi completamente alla famiglia. Il ruolo di casalinga full time indica l’appartenenza alla classe media, poiché è spesso necessario avere due stipendi per poter mantenere una famiglia. Il lavoro costituisce in questo caso anche un’indicazione di ceto sociale. Situazione che si rivela piutto sto difficile per una madre single, i cui introiti ammontano ad un terzo rispetto alla situazione delineata precedentemente. Molte trovano un aiuto nella jidō fuyō teate, 児童 扶 養 手 当 54, m a i f o n d i n o n s o n o q u a s i m a i s u f f i c i e n t i . N o n o s t a n t e l’importanza del tempo trascorso con i figli nei primi anni di vita, la maggioranza delle madri single è impiegata in un lavoro a tempo pieno o necessita di un incremento delle ore lavorative per far fronte alle spese della famiglia. Si tende a parlare di una parabola ad “m” in cui le donne si allontanano dal lavoro al momento del matrimonio e della gravidanza, per poi riprendere la carriera quando i figli sono abbastanza grandi da frequentare la scuola primaria. Tuttavia è bene sottolineare che l’attività lavorativa non deve assolutamente interferire con il ruolo di madre e di casalinga: la gestione della casa e della famiglia deve trovare un perfetto equilibrio con l’impiego. Una risorsa fondamentale sono gli asili nei quali i bambini trascorrono l’intera giornata. Il problema principale è quindi la difficoltà nel conciliare due diversi stili di vita, quello della madre e della casalinga con quello della lavoratrice, in una sola persona. 52 Jean-Claude, JUGON, Petite enfance et maternité au Japon, Parigi , L'Harmattan, 2002, p.22 53 Bernard, BERNIER, Breaking the cosmic circle: religion in a Japanese village, Edizioni 5-7, New York, Cornell University Press, 1975, p.98 54 EZAWA Aya , “How Japanese singles mothers work” in How Japan Works volume 18, René Haak, 2006, pp.59-72 Assicurazione per madri single. 41 3.5 Contraccezione e aborto. N o n o s t a n t e l a g r av i d a n z a p o s s a e s s e r e c o n s i d e ra t a c o m e l ’e v e n t o p i ù importante della vita di una donna, quello che le permette di essere finalmente un ichininmae, 一 人 前, un adulto, molti sono i casi di a b o r t o c h e s i v e r i f i c a n o i n G i a p p o n e . L a p i l l o l a , l e ga l i z z a t a s o l a m e n t e n e l 1 9 9 9 , r i s c o n t ra m a g g i o r s u c c e s s o t r a l e ra ga z z e piuttosto che fra le donne sposate e viene solitamente utilizzata p e r u n c i c l o i r r e g o l a r e o p e r r i s o l v e r e p ro b l e m i d i a c n e 55. L a s p i ra l e i n t r a u t e r i n a – o I U D - h a o t t e n u t o l ’a p p ro v a z i o n e n e l m e d e s i m o anno. L a s t o r i a d i d e l l ’ i n t e r r u z i o n e v o l o n t a r i a d e l l a g ra v i d a n z a i n i z i a n e l s e c o l o s c o r s o e p i ù s p e c i f i c a t a m e n t e n e l 1 9 4 9 q u a n d o l ’a b o r t o v i e n e l e g a l i z z a t o m e d i a n t e l a l e g g e d i p ro t e z i o n e e u g e n e t i c a . L a d o n n a c h e i n t e n d e v a r i c o r r e r e a l l ’a b o r t o d o v e v a p r e s e n t a r s i d i n a n z i a d u n a c o m m i s s i o n e c h e av r e b b e a p p ro v a t o l a s u a d o m a n d a i n c a s o d i d a n n i e c o n o m i c i o f i s i c i o d i s t u p ro . L a p ra s s i v e n n e a b o l i t a t r e a n n i d o p o . N e g l i a n n i ’ 6 0 e ’ 7 0 , l a f a c i l i t à c o n c u i s i a c c e d e v a a l l ’a b o r t o l o p o r t ò a d e s s e r e i n d i c a t o c o m e u n ’a t t i v i t à d e l l a p a u s a 56 p ra n z o e , s e c o n d o un sondaggio del 1992 del Mainichi shinbun, il 30% delle intervistate ha sperimentato un’interruzione di gravidanza mentre il 10% delle s t e s s e h a p r a t i c a t o l ’a b o r t o p e r p i ù d i t r e v o l t e n e l l a p ro p r i a v i t a . I l costo di un aborto durante il primo trimestre è piuttosto basso, sui c i r c a 1 0 0 . 0 0 0 – 2 0 0 . 0 0 0 y e n , d a p a ga r e p o s s i b i l m e n t e i n c o n t a n t i e l ’o p e r a z i o n e n o n è c o p e r t a d a l l ’a s s i c u r a z i o n e s a n i t a r i a . 57 P e r q u a n t o concerne il secondo trimestre di gestazione, il prezzo può rag giunger i 3 0 0 . 0 0 0 y e n . 58 55 Joyce, GELB, Gender Policies in Japan and the United States: Comparing Women’s Movements, Rights and Politics, New York , Palgrave Macmillan; prima edizione, 2003. L’ autore afferma che il prezzo del contraccettivo orale ammonta ad un totale annuale di circa 60.000/70.000 yen e per molte donne risulta economicamente impossibile acquistarlo. 56 Merry I., WHITE, Perfectly Japanese: Making Families in an Era of Upheaval, California, University of California Press, 2002, pp.149-150 57 http://japanhealthinfo.com/faq/abortiontermination-of-pregnancy/ Ultima visita 27 Settembre 2014 58 Joyce, GELB, op. cit. 97 42 N e g l i u l t i m i a n n i s i è r e g i s t ra t o u n i n c r e m e n t o d e l l ’ i n t e r e s s e n e i c o n f r o n t i d e i b a m b i n i a b o r t i t i . I l t e r m i n e m i z u ko , 水 子 , b a m b i n o d ’a c q u a , v i e n e u t i l i z z a t o p r o p r i o p e r i n d i c a r e l e l o r o a n i m e c h e , n o n p o t e n d o a t t r a v e r s a r e i l s a i n o ka w a r a , 西 の 河 原 , a c a u s a d e i d e m o n i che glielo imped iscon o, cercan o di costru ire degli st upa con i sassi d e l l a r i v a e o t t e n e r e c o s ì l a p o s s i b i l i t à d i p a s s a r e d a l l ’a l t ro l a t o . I n q u e s t o a r d u o l av o r o s o n o p e rò o s t a c o l a t i d a g l i s p i r i t i m a l v a g i c h e d i s t r u g g o n o q u a n t o d a l o ro c r e a t o , c o s t r i n g e n d o l i a r i c o m i n c i a r e l a l o r o o p e r a . L’ i m m a g i n e d e l l e a n i m e d e i b a m b i n i a b o r t i t i è p r e g n a d i t r i s t e z z a e s o l i t u d i n e 59. P e r a l l e v i a r e i l d o l o r e c h e l i av v o l g e e n t ra i n scena il bodhisattva Jizo. Rivolgendogli preghiere e offrendogli cerimonie si può modificare il destino al quale i piccoli sono andati i n c o n t r o . N e i n u m e ro s i t e m p l i 60 è f a c i l e d i s t i n g u e r e d e l l e s t a t u e : queste piccole sculture presentano sulla parte posteriore il nome e la data della morte o un messaggio per il giovanissimo defunto. Il monaco recita una canto in sanscrito ed è usanza lasciare dei doni quali indumenti che il bambino avrebbe potuto indossar e, giochi e f i o r i . 61 3.6 Gravidanza surrogata. La gravidanza surrogata è una tecnica che permette di avere dei figli anche a chi non riesce a farlo naturalmente. Mediante il proprio materiale quello della donna che partorirà, ella sarà quindi non solo m a d r e s u r ro ga t a m a a n c h e b i o l o g i c a d e l b a m b i n o . S i r i c o r r e a q u e s t o p ro ced imento nel caso le cellule uovo de lla donna non rie scano a c o m p i e r e i l l o ro r u o l o n e l p r o c e s s o d i c o n c e p i m e n t o e , d a t a l a difficoltà d ello stesso, esso non vien e praticato in diversi p aesi. Nella seconda, la madre surrogata mette a disposizione della coppia r i c h i e d e n t e s o l o i l p ro p r i o u t e r o : a l s u o i n t e r n o v e n g o n o i m p i a n t a t i degli embrioni creati con il seme del padre e gli ovociti della madre o di un donatore/donatrice nel caso in cui uno dei due sia sterile. E’ 59 Peter, KORNICKI, I.J. McMULLEN , Religion in Japan: Arrows to Heaven and Earth, Cambridge, Cambridge University Press, 1996, pp. 250-266 60 Il tempio Shojuin , conosciuto anche come akachan dera, 赤ちゃん寺, conserva le ceneri dei bambini abortiti. 61 Molti vedono in questa nuova pratica un business che i templi utilizzano per ricavare del denaro. Le cerimonie infatti possono arrivare a costare anche centinaia di migliaia di yen. 43 sicuramente più esosa da un punto di vista economico ma è anche q u e l l a c h e v i e n e m a g g i o r m e n t e p ra t i c a t a . I p ro b l e m i c h e d e r i v a n o d a questo tipo di concepimento non sono solo di ordine scientifico o p e c u n i a r i o , m a s o p r a t t u t t o p s i c o l o g i c i , e t i c i e m o ra l i . g e n e t i c o o quello di una terza persona, è possibile diventare genitori attraverso il cosiddetto “utero in affitto”. E’ infatti grazie al corpo di una donna che porta a termine la gravidanza al posto di colei che non può farlo, che viene messo al mondo un nuovo individuo con il dna di almeno uno dei due futuri genitori. Ma per meglio affrontare il discorso è il caso di effettuare subito una prima differenziazione tra surrogazione tradizionale e surrogazione gestazionale. Nella prim a si ricorre ad un’inseminazione artificiale con il solo corredo genetico del padre e Per quanto con cerne il Giappon e, la pratica del dairishussan, 代理出 産 n o n è c o n s i d e ra t a i l l e ga l e m a v i e n e r a r a m e n t e p r a t i c a t a p o i c h é s o n o p o c h i i m e d i c i c h e d e c i d o n o d i a f f ro n t a r e u n a s i m i l e p ra s s i . V i è u n a s o r t a d i p ro i b i z i o n e s t a b i l i t a d a i m e m b r i d e l l a s o c i e t à giapponese di ostetricia e ginecologia a riguardo, ma i singoli medici e le cliniche possono decidere di portare avanti la pratica. In G i a p p o n e n o n e s i s t e i n f a t t i u n a c h i a r a l e g g e i n p ro p o s i t o e l e c o n t r o v e r s i e c h e n e d e r i v a n o s o n o l e ga t e a l l ’a m b i t o d e l l e r e l a z i o n i tra genitori e figli sancite dal codice civil e e dalla legge sulla r e g i s t r a z i o n e d e l l a f a m i g l i a ( l a l e g g e r e l a t i v a a l ko s e k i , l a ko s e k i h ō , 戸 籍 法. Nel 1962 la corte suprema ha infatti stabilito che la maternità è legata alla nascita. Un recente articolo, facilmente r e p e r i b i l e i n r e t e , h a s v e l a t o u n e p i s o d i o d i g r a v i d a n z a s u r ro ga t a a v v e n u t o a N a ga n o , n e l l a c l i n i c a d i m a t e r n i t à S u w a . S e c o n d o l e f o n t i , una donna di sessantun anni avrebbe messo al mondo il nipote. La madre biologica è infatti la figlia della sessantunenne, che non a v r e b b e p o t u t o p o r t a r e a t e r m i n e u n a g r av i d a n z a i n m o d o n a t u ra l e . S e m p r e s e c o n d o l e n o t i z i e t ra p e l a t e , a l t r e o t t o d o n n e h a n n o p a r t o r i t o i l o ro n i p o t i : p e r l ’ i n s e m i n a z i o n e s o n o s t a t e u t i l i z z a t e cellule uovo fecondate ap partenenti alle proprie figlie. Altri due episodi degni di essere annoverati sono quelli della piccola M a n j h i 62 e q u e l l o d i A k i M u k a i 63 . I n e n t r a m b i i c a s i u n a c o p p i a 62 http://edition.cnn.com/2008/WORLD/asiapcf/11/02/india.baby/index.html Ultima visita 27 settembre 2014 44 giapponese si è recata all’estero nella speranza di riuscire ad avere un figlio mediante il proprio dna: nel primo in India, nel secondo negli Stati Uniti. La prima coppia recatasi in India, è riuscita ad avere un bambino tramite la fecondazione di una cellula uovo di una donatrice diversa dalla madre surrogata. Al momento della nascita, tuttavia, la coppia giapponese aveva già inoltrato le carte per il divorzio. La triste ironia di questa storia ha visto una neonata rifiutata da “entrambe” le madri e un disperato tentativo di portare la piccola in territorio giapponese. In India non è permesso ai genitori single, come in questo caso il padre divorziato, di adottare un bambino. Grazie all’interessamento dell’opinione pubblica, la situazione si è potuta risolvere in tempi piuttosto rapidi e la piccola è stata data in adozione allo stesso padre biologico. A k i M u k a i 64, l a f a m o s a c e l e b r i t à t e l e v i s i v a e s u o m a r i t o , i l w r e s t l e r Nobuhiko Takada, dopo sei anni di matrimonio e un can cro all’utero con conseguente isteroctomia e cure a base di radiazioni, si sono recati in Nevada e hanno siglato un contratto con una donna del luogo che avrebbe messo al mondo il bambino e che si impegnava a rinunciare a qualsiasi diritto su di lui; in tal modo sono diventati genitori di due gemellini. In questo specifico caso si parla di gravidanza surrogata gestazionale. L’americana ha solo “prestato” il suo corpo per dare alla luce i figli generati dal materiale genetico dei due coniugi: la donna infa tti, prima di sottoporsi agli interventi che le avrebbero asportato l’utero aveva fatto prelevare e congelare i suoi ovociti. Avvenuta la nascita, Mukai e il marito sono stati riconosciuti da un tribunale americano come genitori legali dei bambini, ma rit ornati in Giappone ci sono stati dei problemi a tal proposito. Secondo la legge giapponese, infatti, la madre legale del neonato è colei che lo mette al mondo, così come in Italia. Dopo il rifiuto di registrare Mukai come la madre legale, la coppia ha deci so di denunciare l’ufficio che aveva fatto ciò non scendendo ai compromessi spesso utilizzati secondo i quali si inscena una gravidanza all’estero o un’adozione. 63 Melissa, AHLEFELDT , “Less than Family: Surrogate Birth and Legal Parent-Child Relationships in Japan” in Journal of Japanese Law, numero 32, volume 16, 2012, pp.68-72 64 Danielle, FRANCO-MALONE , “Forging family ties through full surrogacy: an argument in favor of recognizing nontraditional parents in Japan” in Pacific Rim Law & Policy Journal Association, volume 32, numero 16,2007 , pp. 1-3 45 Dopo anni di lotte legali, Aki è stata riconosciuta come madre legale nell’ottobre del 2006. La gravità di questi episodi sottolinea ancora una volta il dilemma etico e morale che un simile procedimento comporta e spinge a chiedersi fino a che punto si è disposti a spingersi per avere un figlio proprio. 46 Dorama inerenti alle tematiche affrontate nel capitolo: 14 sai no haha Titolo: 14 才の母 Titolo in romaji: 14 sai no haha Genere: Drammatico Episodi: 11 Indice di ascolti: Rete televisiva: NTV Periodo di trasmissione: 11 Ottobre – 20 Dicembre 2006 Trama Il drama affronta il delicato argomento della gravidanza in età adolescenziale, fatto molto raro in Giappone. Miki, 14 anni, tante amiche e sogni, dopo una notte con Satoshi, più grande di lei di solo un anno, rimane incinta. Confermata la gravidanza, la giovane è risoluta sin dal principio a portarla a termine per poter vedere il suo bambino ignorando i consigli riguardo a un aborto. Inizialmente scossa e turbata, la famiglia della ragazza la sosterrà durante questo difficile percorso. Abarenbo mama Titolo: : 暴れん坊ママ Titolo in romaji: abarenbo mama Genere: commedia Episodi: 10 Indice di ascolti: 12.4 Rete televisiva: Fuji TV Periodo di trasmissione: 16 Ottobre – 18 Dicembre 2007 Trama 47 La giovane Ayu decide di sposare, nonostante le reticenze del padre, Tetsu. Dopo essersi trasferita e aver iniziato la vita di coppia, arriva, un giorno, un bambino di soli cinque anni con in mano una lettera nella quale la madre lo affida all’ex marito. Da quel momento la ventiduenne si ritroverà a far da mamma al piccolo con tu tte le difficoltà che il ruolo comporta, dal preparare il bentō la mattina all’interagire con le stravaganti e non sempre sincere madri dei compagni di scuola di Yuki. Aishiteru~kaiyō~ Titolo: ゕシテル~海容~ Titolo in romaji: aishiteru~kaiyō~ Genere: drammatico Episodi: 10 Indice di ascolti:14.7 % Rete televisiva: NTV Periodo di trasmissione: 15 Aprile – 17 Giugno 2009 Trama Tratto dal manga di Ito Minoru ( 伊藤実 , 25 Agosto - ) aishiteru〜 kaiyō 〜 ゕ シ テ ル 〜 海 容 〜 narra la storia di due famiglie i cui destini si intrecciano drammaticamente. Satsuki Noguchi, vive la propria vita come moglie e madre a tempo pieno ma i rapporti con il marito e il figlio non sono dei migliori, in quanto la mancanza di comunicazione tra loro la porta a vivere costantemente turbata. Nello stesso quartiere vive la famiglia Ozawa composta da madre, padre e due figli. La più grande dei due inizia a mostrare i primi segni della ribellione adolescenziale mentre il più piccolo, Kiyotaka, di soli sette anni è – come verrà poi definito dal capofamigl ia – il sole della casa. Un tragico giorno, credendo che il secondogenito abbia cinque ore di lezione invece di quattro, Seiko, madre della futura vittima, pranza fuori con un’amica e non è in casa per ricevere il figlio quando vi fa ritorno. Mentre il ba mbino aspetta la mamma, passa di lì Tomoya Noguchi. Si scoprirà bene presto che quest’ultimo ha ucciso volontariamente il più piccolo con una grossa pietra. 48 Di fronte ad un dolore così profondo cosa possono fare le due madri? Sofferenze così diverse eppure così simili come verranno affrontate dalle rispettive famiglie? Del drama vi è pure un seguito, aishiteru~kizuna~, ゕシテル~絆~. In esso il punto di vista è quello di Naoto, il fratellino di Tomoya nato alla fine della prima serie. Ghost mama sōsasen Titolo: ゴーストママ捜査線 Titolo in romaji: ghost mama sōsasen Genere: commedia familiare Episodi: 9 Indice di ascolti: 10.9 % Rete televisiva: NTV Periodo di trasmissione: 7 Luglio – 15 Settembre 2012 Trama Choko, poliziotta dal grande senso del dovere è sposa ta e ha due bambini, Aoi e Tonbo. Un giorno muore ma non potendo andare in Cielo abbandonando la famiglia ed in particolar modo il più piccolo decide di rimanere sulla terra in qualità di fantasma. Nonostante il suo intento originario fosse quello di star vicino alla famiglia, si ritrova coinvolta in numerosi casi del passato aiutando le anime di coloro che come lei sono defunte fino al giorno in cui dovrà andarsene per sempre. Tratto dal manga Ghost mama s ōsasen di Satō Tomokazu ( 佐藤智一, 17 Dicembre 1958 - ) Haha no kokuhaku Titolo: 母の告白 Titolo in romaji: haha no kokuhaku 49 Genere: drammatico Episodi: 60 (da circa 15/20 minuti) Indice di ascolti: / Rete televisiva: Fuji TV Periodo di trasmissione: 7 Gen naio – 29 Marzo 2002 Trama Haruna, popolare sedicenne, non sa che in realtà i suoi genitori non sono quelli biologici. Ai e Shiro sono ricorsi all’inseminazione artificiale dopo aver provato a concepire naturalmente senza risultati. Insospettita da stran e chiamate e messaggio di auguri, il padre e la madre si trovano costretti a rivelarle la verità: il suo vero padre è il dottor Kadokura che ha recentemente perso moglie e figlia… L’asadora, 朝ドラマ, – come sono soliti chiamarli i giapponesi - è basato sull’opera Kyoen 「 饗 宴 」 di Takahashi Masao ( 高 橋 昌 男 , 23 Ottobre 1935 - ) pubblicata su Nihon keizai shinbun 日本経済新聞 a partire dal 1998. Jigoku shōjo Titolo: 地獄少女 Titolo in romaji: jigoku shōjo Genere: drammatico, horror Episodi: 12 Indice di ascolti: / Rete televisiva: NTV Periodo di trasmissione: 4 Novembre 2006 – 27 Gennaio 2007 Trama Il titolo può ad una prima occhiata risultare inappropriato in un capitolo sulla gravidanza ma in un episodio del la serie la protagonista, impegnata in una relazione clandestina, rimane incinta. Dopo aver discusso con il partner, decide di affrontare ancora una volta un aborto. Il terzo intervento a cui si sottopone è abbastanza delicato in quanto comprometterebbe la sua capacità di 50 procreare. Dopo aver rinunciato a tutto per il suo amante, comprende di essere stata presa in giro e decide di rivolgersi alla ragazza dell’inferno per ottenere la sua vendetta. Madonna verde Titolo: マドンナ・ヴェルデ Titolo in romaji: madonna Verde Genere: drammatico Episodi: 6 Indice di ascolti: / Rete televisiva: NHK Periodo di trasmissione: 19 Aprile – 24 Maggio 2011 Trama Il drama è il seguito del controverso film Gene waltz, ジーン・ワルツ, uscito nel 2011 e tratto dall’opera di Takeru Kaido e incentrato sul tema della gravidanza surrogata. La protagonista dopo aver subito la rimozione dell’utero e fortemente desiderosa di avere un figlio proprio, decide insieme al marito di ricorrere alla surrogazione. La madre di lei acconsente a portare ava nti la gestazione e a mettere al mondo il nipote, mentre il processo rimane segreto. Tuttavia due uomini ostacolano il piano di Rie, un uomo innamorato della madre, Midori, e un collega della dottoressa che viene a conoscenza della procedura precedentement e utilizzata. Le donne saranno quindi costrette a fingere che il bambino nel grembo di Midori sia suo da un punto di vista biologico. Mama ni naritai Titolo: ママになりたい Titolo in romaji: mama ni naritai Genere: documentario 51 Episodi: 1 (Tanpatsu) Indice di ascolti: / Rete televisiva: NHK Periodo di trasmissione: 23 Aprile 2013 Trama Il tanpatsu è in realtà un drama -documentario basato sulla vera storia di Mashita Konomi, famosa bambina attrice e poi fotografa ritiratasi dal mondo dello showbiz dopo il ma trimonio con un borghese. Dopo due anni di vita insieme, la donna rimane incinta, ma a contrastare la felicità della coppia arriva la tragica morte del bambino alla ventitreesima settimana di gestazione. Mediante il pensiero del piccolo Kokko volato in cie lo, i due riescono a superare la drammatica situazione: quando però Konomi è nuovamente in attesa, le viene diagnostica la ASP, sindrome da anticorpi antifosfolipidi, malattia autoimmune e per il momento incurabile, che, comportando la formazione di coagul i nel sangue, è una delle principali cause di trombosi. Nel caso di una gravidanza, a causa di questa patologia si possono riscontrare ripetuti aborti. Da quel momento in poi, la coppia farà il tutto per tutto per riuscire a far venire al mondo la piccola Piyo chan. Mother Titolo: マザー Titolo in romaji: maz ā Genere: drammatico Episodi: 11 Indice di ascolti: / Rete televisiva: NTV Periodo di trasmissione: 14 Aprile – 23 Giugno 2010 52 Trama Spesso si dice che non è generare un figlio a rendere una persona genitore ed è da questa premessa che si può introdurre la protagonista del drama Mother. Nao Suzuhara, maestra elementare, dopo aver scoperto che una sua piccola alunna è vittima di abusi da parte della madre e del suo compagno decide di prendere con sé l a bambina e di andarsene. Nel viaggio che le due compiranno insieme, l’istinto materno dell’insegnante si rivelerà forse più forte di quello della madre naturale, ma chi ha il diritto di decidere della vita della bambina? L’allontanamento dalla madre dell a piccola è un salvataggio o un rapimento? Mother and lover Titolo: マザー&ラヴゔー Titolo in romaji: mazā and lovā Genere: Familiare, romantico Episodi: 12 Indice di ascolti: 12.5 % Rete televisiva: Fuji TV Periodo di trasmissione: 5 Ottobre – 21 Dicembre 2004 Trama Il forte legame tra madre e figlio è reso in maniera divertente in questo drama dove il protagonista, Shingo Okazaki, giovane di ventotto anni, ha con il genitore un rapporto strettissimo. La sua pietà filiale, considerata una virtù, è però a un livello tale da essere ritenuta persino eccessiva da coloro che lo circondano. Hitomi, innamoratasi di lui, si trova sempre al secondo posto rispetto alla mamma di lui che ha grandissima imporrtanza per il giovane. Ma sarà sempre così? Riuscirà Shingo a tagliare il cordone che lo tiene legato alla madre? 53 Namae wo nakushita megami Titolo: 名前をなくした女神 Titolo in romaji: namae wo nakushita megami Genere: drammatico Episodi: 11 Indice di ascolti: 11.7 % Rete televisiva: Fuji TV Periodo di trasmissione: 12 Aprile – 21 Giugno 2011 Trama Yuko, giovane madre e moglie, dopo essersi trasferita con la famiglia in un nuovo quartiere, fa la conoscenza di altre mamme. L’amicizia tra loro appare però sin dall’inizio carica di gelosie e cose non dette. I valori della protagonista si trovano così a scontrarsi con un mondo del tutto diverso da quello al quale era abituata: competizione per gli esami di ammissione, per il successo decretato da articoli e interviste in giornali di moda o per l’amore non ricevuto dal pr oprio marito. La famiglia Akiyama potrà mantenere la propria serenità anche dopo essere entrata nel mamatomo jigoku ママ友地獄? Particolare degno di nota è quello da cui poi deriva il titolo della serie: le madri non vengono chiamate con il loro nome di battesim o ma con quello dei propri figli a cui viene associato il sostantivo mama, per esempio, Yuko, madre del piccolo Kenta, viene designata come Kenta kun mama. Risō no musuko Titolo: 理想の息子 Titolo in romaji: Risō no musuko Genere: commedia familiare Episodi: 10 Indice di ascolti: 11.9 Rete televisiva: NTV Periodo di trasmissione: 14 Gennaio – 17 Marzo 2012 54 Trama Il drama ha come protagonista il giovane Daichi, unico figlio di Umi, una mamma single. Il rapporto tra i due è molto stretto e il ragazzo cerca di conseguire ottimi risultati a scuola per renderla felice. Questa sorta di adorazione lo porta non solo ad essere geloso della mamma nel caso in cui qualcuno le si avvicini, ma anche ad avere q u e l l o c h e v i e n e i n d i c a t o c o m e m a m a k o n 65. Per stare vicino alla madre e “difenderla”, Daichi abbandona la scuola di preparazione che frequentava per iscriversi in quella in cui la donna ha trovato lavoro. Woman Titolo: ウーマン Titolo in romaji: woman Genere: familiare Episodi: 11 Indice di ascolti: 13.6 % Rete televisiva: NTV Periodo di trasmissione: 3 Luglio – 11 Settembre 2013 Trama Inizialmente sereno, il drama presenta Koharu e il primo incontro con quello che diventerà suo marito. L’atmosfera idilliaca viene però presto turbata dalla morte del ragazzo e dalla difficilissima situazione nella quale si troverà la giovane. Con due bambini da 65 Dalle parole mama e l’inglese complex. 55 mantenere, Koharu si massacra letteralmente di lavoro, mentre cerca di non mostrare ai due piccoli le sue ansie e le sue frustrazioni. Gli introiti sono talmente pochi c he non sono sufficienti per pagare l’asilo dei due bimbi e, totalmente disperata, chiederà un prestito persino al dipendente dell’ufficio al quale si rivolge nella speranza di ottenere un aiuto economico in quanto madre single. La madre della ragazza, spar ita vent’anni prima e che l’aveva abbandonata per sposare un altro uomo, cerca di aiutare la figlia in questa penosissima situazione. Ma Koharu potrà perdonarla e accettare di nuovo la sua presenza? L’opera esprime l’incredibile forza di una madre che lott a per i propri figli. 56 Capitolo quattro: hikikomori. 4.1 Etimologia. In una società ricca e senza difetti come spesso sembra essere quella giapponese ad una prima occhiata tutto appare scorrere fluidamente. Ma analizzando oltre la patina superficiale ci si accorge ben presto delle mancanze che invece la caratterizzano. Dall’ambiente familiare a quello scolastico, arrivando infine a quello lavorativo, l’individuo si ritrova frequentemente quasi a soccombere sotto il pesant e stress della vita quotidiana. Non riuscendo più a vivere appieno la propria esistenza gli si presentano innanzi due scelte: o smettere di vivere tramite il suicidio ( individuale o collettivo, triste tendenza degli ultimi anni ) oppure abbandonare l’esistenza richiudendosi nella propria camera. La definizione di hikikomori che più maggiormente viene utilizzata è la seguente : さまざまな要因によって社会的な参加の場面がせばまり、就 労や就学などの自宅以外での生活の場が長期にわたって失われている状 態 66 La paternità del termine hikokomori va a Kitao Norihiko (北尾倫彦, 1932 - ) che la utilizzò per primo in ambito accademico. Tuttavia molti la attribuiscono a Saitō Tamaki (斎藤 環, 1961 - ) psichiatra e direttore dell’ospedale Sofukai Sasaki a Funabashi , specializzato in psichiatria della pubertà e dell’adolescenza, che ha avuto in cura più di mille pazienti hikikomori. L’esatta scrittura della parola hikikomori è, secondo il sito dictionary.goo.ne.jp , la seguente: hikikomori, 引籠もり, dal verbo hikikomoru, 引 籠 も る . Il significato è indicato come chiudersi, isolarsi. Interessante da un punto di vista linguistico è il secondo kanji che rende quasi tangibile i sentimenti di coloro che sono 66 http://www.hikikomori-tokyo.jp/guide/ Situazione in cui si trascorre un lungo periodo di tempo nella propria abitazione senza frequentare istituzioni scolastiche, o lavorare, riducendo a causa di diversi fattori principali. la propria partecipazione alla vita sociale. La traduzione è mia. Ultimo accesso 24 Settembre 2014 57 affetti da questa patologia: kago, 籠, ha nelle sue varie accezioni anche quella di gabbia. Quale miglior ideogramma per rappresentare la totale chiusura dal mondo? 4.2 Eventi legati a hikikomori A partire dai primi anni ’90 si è iniziato a dare una maggiore importanza al fenomeno valutandolo come un vero e proprio problema sociale. Due fatti hanno portato alla ribalta il problema: nel 2000 un ragazzo di soli diciassette anni, definito dalla stampa un hikikomori, dirottò un autobus uccidendo una ragazza al suo interno. Pare che il giovane, dopo aver presentato comportamenti simili a quelli riscontrati negli hikkomori, sia stato portato dai genitori in un ospedale psichiatrico e tenuto in osservazione. Questo atto di estrema violenza sarebbe stato identificato come una sorta di punizione nata dalla rabbia verso la propria famiglia. Altro episodio, conosciuto come Niigata shōjo kankin jiken o 新 潟少女監禁事 件, è quello del rapimento della piccola Sano Fusako avvenuto il 13 novembre del 1990. La ragazza ha poi raccontato alla polizia di essere stata costretta a salire sull’auto del suo rapitore, Sato, mentre tornava a casa dopo aver assistito ad una partita di baseball. Condotta nella sua abitazione vi risiedette sino al giorno in cui la polizia si recò nell’abitazione dell’uomo. Il rapitore usciva raramente e da molti anni prima del rapimento della bimba non permetteva neanche alla madre, che abitava al piano inferiore, di recarsi nella propria camera. Fusako venne suo malgrado costretta a vivere un’esistenza da hikikomori come il suo oppressore per quasi dieci a n n i : v e n n e l i b e r a t a i l 2 8 g e n n a i o d e l 2 0 0 0 67. Nonostante la porta della camera nella quale si trovava non venisse chiusa a chiave, la prigionia aveva raggiunto un livello di soggiogazione tale da farle temere persino di muoversi. I due casi scossero la società e decretarono un iniziale stigma del fenomeno che si stava imponendo all’attenzione pubblica. 67 http://news.bbc.co.uk/2/hi/asia-pacific/761787.stm Ultimo accesso 24 Settembre 2014 58 4.3 Caratteristiche del fenomeno. Oggi si sa che questa condizione può derivare da diversi fattori e sfociare in altrettanti comportamenti. In general e vi sono delle caratteristiche comuni che sono: non uscire di casa o farlo raramente, non avere delle relazioni sociali ed evitare quanto più possibile qualsiasi interazione. L’hikikomori quindi, oltre ad abbandonare quella che era la sua normale esistenza restringe la nuova all’interno delle quattro mura di una stanza. La decisione di non “vivere” può variare di intensità e il periodo di reclusione volontaria può andare da pochi mesi a molti anni e nei casi peggiori persino a decenni. La comunicazione d iretta, quando e se avviene, è solo con i famigliari, mentre internet e il cellulare fungono da tramite nei confronti di terzi. E’ logico quindi dedurre che il dialogo diviene quasi inesistente Quest’esistenza vissuta senza uno scopo preciso comporta una s orta di inversione tra il giorno e la notte, inducendo a trascorrere le nottate in bianco e a dormire invece durante la giornata. Nelle ore notturne, il tempo viene occupato giocando con videogiochi o guardando la televisione. Il motivo principale per cui questo stravolgimento del tempo si verifica è il tentativo di evitare qualunque rapporto sociale e non rispettare le regole di quella società da cui ci si sente oppressi. Le relazioni umane si riducono al minimo e le persone in carne ed ossa vengono rimp iazzate da oggetti elettronici. Una persona si può definire hikikomori se presenta le seguenti caratteristiche: Rimane in casa per la maggior parte del suo tempo Non frequenta istituzioni scolastiche e/o non lavora. Q u e s t a s i t u a z i o n e s i p r o t r a e p e r u n p e r i o d o p i ù l u n g o d i s e i m e s i 68. 68 Michael J., DZIESINSKI, Hikikomori Investigations into the phenomenon of acute social withdrawal in contemporary Japan. Hawaii, 2003, p. 14 59 Si ricorda inoltre che molti hikikomori sono soggetti a forti depressioni caratterizzate da paure irrazionali e paranoia. In questi casi la mancanza di comunicazione è uno degli aspetti principali, in quanto non solo i soggetti che soffrono di questo disagio tendono a chiudersi sempre di più in se stessi ma quando il problema si aggrava si sviluppa una sorta di complesso di inferiorità. La diversità da cui ci si sente afflitti porta a sviluppare un rifiuto nei confronti d i qualsiasi relazione. Iniziando dal mondo esterno si arriva a poco a poco a non rivolgere la parola nemmeno ai propri familiari. Tutti sono visti come dei nemici che non possono comprendere le emozioni più profonde del soggetto. Da numerosi casi è emerso anche che oltre al silenzio, gli hikikomori danno vita a veri e propri fenomeni di violenza e rabbia contro chi li circonda nel tentativo di sfogare la propria frustrazione. Solitamente chi vive questa situazione non condivide i problemi con la famiglia al punto che il dialogo si fa inesistente. Il computer e il telefonino rappresentano i principali compagni di vita degli hikikomori con i quali trascorrono il loro tempo sostituendoli alle persone in carne ed ossa. Negli ultimi vent’anni il fenomeno si è esteso e il dottor Saitō stima che all’incirca un milione di persone soffrano di questo problema. In altre parole l’1% dei giapponesi ne è c o l p i t o 69 . T u t t a v i a è d i f f i c i l e a n c h e s o l o f a r e u n a s t i m a approssimativa del numero di hikikomori in quanto è spesso visto come un problema da tenere nascosto. I dati esaminati portano spesso a risultati contrastanti ma le stime sono comunque preoccupanti. 69 http://www.japanpowered.com/japan-culture/japans-missing-million-the-hikikomori Ultimo acceso 23 Settembre 2014 60 70 Su seimila soggetti presi in esame l’8.4% ha un’età compresa tra i 10 e i 15 anni, il 19.8 % tra i 16 e i 20, il 20.8 % tra i 21 e i 25 anni e il 18 % tra i 26 e i 30 anni. Il fenomeno si presenta pure in fasce d’età più avanzate anche se in misura minore: il 10.2 % ha un’età compresa tra i 31 e 35 anni e l’8.6 % ha circa 36 anni. Se si analizzano i dati si nota quindi che la percentuale più bassa, anche se non meno preoccupante, interessa la fascia di età compresa tra i 10-15 anni di età. Dei circa i due terzi degli intervistati la maggior p a r t e s i c o l l o c a i n u n a f a s c i a d i e t à d a i 1 6 a i 3 0 a n n i 71. Il dato smentisce così l’iniziale convinzione che vedeva il problema hikikomori come qualcosa riguardante solo i giovani. Per quanto concerne invece il genere sessuale, il malessere colpisce anche le 70 Michael J., DZIESINSKI, Hikikomori Investigations into the phenomenon …., p.9 71 Michael J., DZIESINSKI, Hikikomori as a gendered issue. Analysis on the discourse of acute social withdrawal in contemporary Japan, 2005, p.8. Documento disponibile online all’indirizzo http://towakudai.blogs.com/Hikikomori_as_Gendered_Issue.pdf p.8 Ultimo accesso 25 Settembre 2014 61 donne ma in percentuale molto minore: si conta infatti che circa l ’ 8 0 % d e g l i h i k i k o m o r i s i a d i s e s s o m a s c h i l e 72. Il fatto può essere legato all’idea da parte dei genitori che le ragazze possano passare più tempo in casa mentre i ragazzi siano più portati a trascorrere il loro tempo al di fuori delle mura domestiche. Inoltre la docilità e la riservatezza sono tipiche caratteristiche femminili del mondo giapponese e una giovane che passa la maggior parte del proprio tempo nella propria stanza non è, nel più dei casi, visto come un qualcosa di negativo. Totalmente differente a ppare invece la situazione nel caso di giovani ragazzi, i quali dovrebbero trascorrere le giornate, oltre a dedicarsi allo studio, uscendo con gli amici, praticando sport ed essendo competitivi nei confronti della vita, ponendo le basi per essere dei futur i adulti capaci di affrontare la società e i suoi ritmi. Se queste aspettative non trovano una corrispondenza scatta la preoccupazione dei genitori che cercano aiuto all’esterno. I motivi sopraelencati possono costituire la ragione per cui il numero “ufficiale” delle ragazze hikikomori è ancora così basso rispetto a quello dei maschi. Nel grafico seguente è ben chiaro per quanto tempo si rimane rinchiusi in casa. La percentuale maggiore indica un periodo compreso tra 1 e 3 anni. 72 OHASHI Noriko Exploring the Psychic Roots of Hikikomori in Japan, (tesi di dottorato), ProQuest, 2008, p.1 62 73 4.4 Motivazioni Ma la domanda che più frequentemente ricorre è perché questa situazione si verifichi e quali siano i motivi scatenanti. Per quanto riguarda la società giapponese si possono evidenziare tre motivi principali: Eccessive aspettative nel perseguire gli standard culturali nelle persone della classe media. Il sistema sociale vede nell’avanzamento scolastico uno dei maggiori successi dell’individuo. Problema legato all’ambito familiare. In particolare l’eccessivo a t t a c c a m e n t o t r a m a d r e e f i g l i o v i e n e v i s t o c o m e d e t e r m i n a n t e 74. 73 Michael J., DZIESINSKI, Hikikomori Investigations into the phenomenon of acute social withdrawal in contemporary Japan. Hawaii, 2003, p. 13 63 Sul terzo punto è necessario fare delle più ampie considerazioni. Le donne, una volta sposate, tendono ad occuparsi interamente della famiglia. La prole e l’educazione della medesima rappresentano uno dei compiti più importanti. Si parla spess o di kyōiku mama 教育ママ, per indicare la mamma che non solo aiuta il figlio in ambito scolastico ma che bada alla sua istruzione chiedendo consigli ai docenti, rivolgendosi ad insegnati privati e ricercando le migliori scuole preparatorie. La presenza costan te della madre si rende ancora più esplicita durante la preparazione agli esami di ammissione. La riduzione delle proprie attività sociali per dedicare una maggiore quantità e qualità di tempo ai figli si nota anche dalle piccole attenzioni quali i cosidde tti spuntini di mezzanotte. D’altronde l’ammissione in una scuola prestigiosa dimostra concretamente l’impegno del giovane e della madre che ha alle spalle. Lo stretto coinvolgimento tra mamma e figlio può però anche c a u s a r e d e l l e t e n s i o n i n e l r a p p o r t o d i c u i i l t e r m i n e m a m a g o n 75 è u n a palese dimostrazione. La mamma-mostro - mamagon appunto genitrice il cui controllo dell’istruzione anni 70 e può essere considerata come negativa della kyōiku mama, 教育ママ, p r o p r i o f i g l i o n e l l ’ i s t r u z i o n e a p p u n t o 76. - termine per indicare quelle diventa ossessivo, risale agli un’evoluzione estremamente la quale assiste e sostiene il Nonostante ciò però negli ultimi anni sono aumentati i casi di abbandono (ochikobore, 落ちこぼれ ), rifiuto di andare a scuola ( tōkō kyohi, 登校拒否), hikikomori, violenze domestiche (kateinai bōyoku, 家 庭 内 暴 力 ). Secondo le stime del Monbukagakusho, 文 部 科 学 省 , i casi di tōkōkyohi registrati nell’anno accademico 2000 - 2001 ammontano a 134000 e sono circa raddoppiati rispetto a dieci anni 74 Michael J., DZIESINSKI, Hikikomori Investigations into the phenomenon of acute social withdrawal in contemporary Japan. Honolulu, Hawaii, 2003, p.21 75 IMAMURA Anne E. (a cura di), Re-imaging Japanese Women, University of California Press, California, 1996, pag.137 Il termine mamagon è utilizzato in imitazione di un mostro presente nella serie Ultra Man. 76 TAKEMARU Naoko, Women in the Language and Society of Japan, The Linguistic Roots of Bias, Jefferson,McFarland & Company Incorporated Pub, 2010, p. 24 . La traduzione è mia. 64 f a . 77 A l c u n i c r i t i c i v e d o n o n e l l a f i g u r a m a t e r n a l a c a u s a p r i n c i p a l e d i questi problemi. Altri, tra cui il dottor Takeo Doi (土居健郎, 1920 – 5 l u g l i o 2 0 0 9 ) i n v e c e l a a d d e b i t a n o a l l ’ a s s e n z a d e l l a f i g u r a p a t e r n a 78. Ad essa va aggiunto il fatto di essere il primogenito di una famiglia di classe media o medio -alta in cui i genitori possiedono una buona istruzione. Il padre, continuamente al lavoro, è assente o distante nei confronti dei propri figli che tendono a trascorrere lungo tempo con la madre, preoccupata e ansiosa per la loro vita. Di solito un hikikomori, prima di rinchiudersi nella propria stanza, non ha sofferto di altre patologie ma è anzi sempre stato un motivo d i o r g o g l i o p e r l a f a m i g l i a . 79 S p e s s o i g e n i t o r i n o n i n t e r v e n g o n o i n maniera decisiva permettendo che la situazione si protragga. Può subentrare in determinati casi un senso di colpa che i familiari provano nei confronti dell’ hikikomori e l’unico motivo per alleviarlo è prendersene cura per quanto possibile, anche solo semplicemente preparando i pasti. Lo schema così creatosi si prolunga nel tempo. La dottoressa Carla Ricci nel suo Hikikomori, narrazioni da una porta c h i u s a 80 a f f r o n t a i l t e m a d e l l a “ c u l t u r a d e l s e g r e t o “ e n e a n a l i z z a l a complessità basandosi su due termini pregnanti della cultura giapponese, ura, 裏, e omote, 表, ciò che è nascosto e non visibile il primo e la facciata, quello che viene mostrato il secondo. Il conflitto tra queste due realtà porta al nakatta koto ni suru, なかったことにす る, il non vedere le cose come per evitare che esse esitano davvero. Questa cultura del segreto si sviluppa inoltre nel profondo rispetto che all’interno della famiglia si crea verso il proprio intimo. Erroneamente questo comportamento viene spesso considerato come una mancanza di considerazione – soprattutto dei genitori verso i 77 Michael J., DZIESINSKI, Hikikomori as a Gendered Issue Analysis on the discourse of acute social withdrawal in contemporary Japan. Honolulu, Hawaii, 2004, pp.8-9 Il documento è reperibile all’indirizzo internet http://towakudai.blogs.com/Hikikomori_as_Gendered_Issue.pdf . Ultimo accesso 25 Settembre 2014. La traduzione è mia. 78 Ibidem, p.17 79 KAWANISHI Yuko, Mental Health Challenges Facing Contemporary Japanese Society: The "Lonely Crowd”, F o l k e s t o n e , Global Oriental; nuova edizione (31 luglio 2009), p.121. La traduzione è mia. 80 Carla, RICCI, Hikokomori, Narrazioni da una porta chiusa, Roma, Aracne edizioni, 2009, pp. 65-80 65 propri figli – ma la concretezza dei sentimenti in certi ambiti tende a cristallizzarsi in svariate forme fino all’innalzamenti di barriere quasi infrangibili. La famiglia può anche vivere questa situazione come una vergogna e la preoccupazione ve rso il sekentei, 世間体, (facilmente deducibile dai kanji, il significato rimanda alla propria immagine nei confronti del mondo o nel caso più specifico, della società, è per questi motivi che il termine può essere tradotto come “apparenza,” quello che gli al tri percepiscono ) tende a provocare disagio nei familiari dell’hikikomori che, per conseguenza, evita ancora di più di uscire per impedire che il mondo lo veda e possa biasimarlo. La pressione esercitata sui giovani inizia dall’asilo quando molti bambini frequentano oltre alla scuola dei corsi preparatori nel pomeriggio. Il motivo è semplice: riuscendo ad entrare in un istituto prestigioso si ha la possibilità di proseguire nella propria carriera scolastica seguendo quella direttiva. La necessità di fugg ire da una realtà che non è possibile affrontare porta a scappare verso un luogo considerato sicuro. Uno dei problemi che però questa situazione può comportare è che, tagliando completamente i legami con gli individui, in particolar modo negli anni dell’ad olescenza possa poi essere difficile riuscire a recuperare dal punto in cui il processo di maturazione si era interrotto. Inoltre questa rottura con la società diventa, mano a mano che il tempo della reclusione aumenta, un ostacolo da superare sempre magg iore. Come si può riuscire a tenere il ritmo di una società che si è abbandonata e che è andata avanti l a s c i a n d o l i i n d i e t r o ? 81 S i p a r l a d i a k i b i n , 空 き 瓶 , b o t t i g l i a v u o t a , e a v e r e q u e s t a l a c u n a e q u i v a l e a d u n a s o r t a d i s u i c i d i o . 82 4.5 Aiuti e rimedi. Questa fuga dalla vita generata da paure e pressioni psicologiche tende però a far entrare il soggetto in un circolo vizioso dal quale è spesso difficile uscire. Entrati all’interno di questa spirale il senso di 81 Michael J., DZIESINSKI, Michael J., Hikikomori as a Gendered Issue Analysis on the discourse of acute social withdrawal in contemporary Japan. Honolulu, Hawaii, 2004, pp.12-15 82 Michael J., DZIESINSKI, Hikikomori Investigations into the phenomenon of acute social withdrawal in contemporary Japan. Honolulu, Hawaii, 2003, p.21 66 ansia e angoscia si canalizzano in un “vivere” c ercando disperatamente di fuggire dal senso di vergogna che questa situazione comporta. In aiuto di coloro che ne cadono vittime entra in gioco un’associazione no profit, la New Start o ニュースタート,il cui sito internet è http://www.newstart -jimu.org/ fondata da Noki Futagami 二神能基, che si occupa di fornire un nuovo inizio a tutte quelle persone che non vivono più. L’associazione funziona come una vera e propria scuola in cui i giovani – la maggior parte dei residenti ha sui vent’anni – partecipano ad attività interagendo con gli altri e “allenandosi” per ripristinare i contatti sociali prima bruscamente interrotti. Lo scopo della New Start è proprio quello di riportare alla v i t a c h i d a e s s a s i e r a v o l o n t a r i a m e n t e s o t t r a t t o 83. Degna di nota è stata la partecipazione al pellegrinaggio degli ottantotto templi dello Shikoku. Il lungo viaggio – all’incirca tre mesi – ha sostituito per i giovani un’esperienza unica: non solo il fatto di riuscire a r ecarsi all’esterno delle quattro mura per così tanti giorni ma anche interagire con le persone lungo il percorso è denso di significato. Scoraggiati all’inizio, si sono poi ritrovati ad essere entusiasti del lavoro compiuto e del rapporto che si creava con i residenti della zona. L’esperienza portata a termine da tredici hikikomori – di cui dodici ragazzi e una ragazza – può essere considerata come il primo ma enorme passo verso un nuovo futuro. Assistenza offerta dall’ente è anche quella della sorella in affitto o rentaru onēsan レンタルお姉さん, dall’inglese rental, in affitto. Vi s o n o a n c h e d e i c a s i d i “ f r a t e l l i m a g g i o r i ” 84 m a s o n o a n c o r a i n m i n o r numero in quanto questa figura di aiuto è nata proprio con esponenti di sesso femminile. Il punto di sblocco di questa situazione statica avviene quando i genitori di un hikikomori si rivolgono alla New Start, la quale invia le cosiddette sorelle a casa del giovane o della giovane. Queste visite possono proseguire per mesi e mesi prima di produrre anche dei piccoli cambiamenti, m a solitamente vi sono dei risultati. Solo il 30% degli hikikomori non risponde alle aspettative, decidendo di non abbandonare il proprio 83 Così appare scritto nella homepage del loro sito internet : We create a supportive network to help young people start a new life. 私たちは「家族をひらく」を活動理念に、ニート・ひきこもりの若者の再出 発を支援する機関です。 84 Non è n e c e s sar io ch e i l so gg et to si a an agr a fi ca m en t e p iù g ran d e d e ll’h ikik o mor i 67 rifugio, e un 10%, dopo aver aderito al programma, ritorna alla vita da recluso. La presenza di una rentaru onēsan è graduale e con delicatezza entra nella vita dell’ hikokomori, la maggior parte di esse ha vissuto la stessa esperienza e questa le aiuta a relazionarsi. Tuttavia, nei primi incontri – si parla di una visita a settimana – la giovane rimane fuori dalla camera dell’ospite e parla con lui attraverso la porta che li divide. Solitamente questo “colloquio” è una sorta di monologo che la sorella maggiore intraprende aspettando, con pazienza, una reazione. A volte si chiede di scrivere una lettera per esprime re le proprie emozioni senza doverle necessariamente tradurre in parole. Possono trascorre anche dei mesi prima che vi siano dei seppur piccoli miglioramenti e anche se comunemente si può parlare di un lasso di tempo compreso tra i dodici - diciotto mesi è d’uopo menzionare l’evento che ha visto come protagonista un giovane hikikomori e un terapeuta dell’istituto di igiene mentale di Tokyo, Takeshi Watanabe, che lo ha seguito per dieci lunghi anni per un totale di più di cinquecento visite. Il giovane paziente riuscì ad uscire dalla sua condizione solo dopo numerosi a n n i 85. Numerose “scuole “ di riabilitazione – wakashu yado o 若衆宿- sono p o i s o r t e i n G i a p p o n e t r a c u i l a T a k a y a m a G a k k ō 86. I l d i r e t t o r e d e l l a struttura, Kazuo Ishida ha un’esperienza di oltre trent’anni ed è supportato nel suo lavoro dalla moglie. All’interno della struttura si compie un vero e proprio percorso di r iabilitazione mediante una “fisioterapia di genere”: essendo la maggior parte dei residenti dei ragazzi – venti giovani nella fase più acuta e di questi il 70% di sesso maschile - si cerca di rinforzare l’idea di mascolinità mediante attività suddivise nei tre diversi momenti di recupero. L’idea principale – da cui il titolo del saggio From failed sons to working m e n : r e h a b i l i t a t i n g h i k i k o m o r i 87 – è q u e l l a d i r e n d e r e i g i o v a n i 85 http://www.nytimes.com/2006/01/15/magazine/15japanese.html?pagewanted=print&_r=0 La traduzione è mia. 86 Nome fittizio utilizzato da Michael J. Dziesinski nel suo From failed sons to working men: rehabilitating hikikomori, per indicare un’istituzione in cui vengono “riabilitati” i giovani hikikomori. 87 Michael J., DZIESINSKI, From failed sons to working men: rehabilitating hikikomori, Department of sociology University of Hawaii at Manoa. Documento disponibile all’indirizzo internet http://socialsciences.people.hawaii.edu/publications_lib/DZIESINSKI_ASA_From_Failed_Sons.pdf 68 capaci di uscire dal guscio nel quale si sono chiusi donando loro la possibilità di ricostruire la personalità perduta basandosi sul concetto di mascolinità. Come primo esempio del loro futuro essere è facile identificare non solo lo staff ma anche i ragazzi che si trovano già nelle fasi successive alla loro. Se Kamen – giovane hikikomori così soprannominato dall’autore perché indossa una mascherina di cotone – nei primi giorni continuava a scandire le sue giornate secondo il ritmo che aveva utilizzato nella sua casa, le cose sono a poco a poco cambiate. Puntando sulla nozione di vir ilità vengono proposte attività quali praticare sport, scommettere sulle gare di wrestling e persino fumare. 4.6 Opere concernenti il fenomeno. Nel video del corrispondente britannico Phil Rees intitolato Japan: T h e M i s s i n g M i l l i o n 88, i l g i o r n a l i s t a i n c o n t r a n u m e r o s i h i k i k o m o r i t r a cui il figlio di Yoshiko, rinchiuso da due anni, dopo aver subito del bullismo a scuola. Caratteristica del giovane è quella di non “poter” buttare nulla delle cose con cui viene a contatto , ritrovandosi così completamente sommerso dai rifiuti. Altro caso è quello di Hiroshi che decide però di conoscere personalmente Phil e la sua interprete. Il ragazzo, come la maggior parte degli hikikomori, evita il contatto visivo e rimane seduto in posizione abbastanza distante dai due ospiti. La maggior parte del tempo la trascorre giocando con videogames o leggendo manga. Il giovane afferma di non essere pronto per uscire dalla propria stanza nella quale si sente a proprio agio e al sicuro, soprattutto la notte quando gli altri dormono e, completamente solo, può rilassarsi. Uno dei problemi principali che indica come causa della sua condizione, condivisa da tanti altri, è la mancanza di comunicazione e l’eccessiva attenzione posta sull’istruzione. Nel documentario è presente anche Yasuo , ex hikikomori, divenuto tale a causa della pressione che la competitività del mondo del lavoro esercitava su di lui. Dopo una reclusione di tre anni è 88 BBC. 20 Ottobre 2002. Disponibile all’indirizzo web http://vimeo.com/28627261 . La trascrizione inglese è invece presente in http://news.bbc.co.uk/1/shared/spl/hi/programmes/correspondent/transcripts/2334893.txt 69 riuscito a “guarire” e a diventare un consulente per famiglie con problemi simili. Degne di nota sono due opere che hanno ottenuto un vasto successo quali NHK Ni Yōkoso, NHK にようこそ, benvenuti alla NHK e Tobira no mukō, 扉のむこう. Il primo nasce come romanzo e diventa poi manga e anime. L’opera è in parte autobiografica poiché l’autore, Takimoto Tatsuhiko (滝本 竜彦 1978 - ), è stato per un periodo della sua vita un hikikomori. Il protagonista Sato, ha abbandonato gli studi e trascorre le sue giornate in casa da solo. Molti dei personaggi inoltre manifestano stati depressivi o emozioni quali la solitudine e il senso di paranoia. Il titolo , che sembra apparentemente rimandare all’emittente televisiva , ma la NHK sigla per Nippon Hōsō Kyōkai 日 本 放 送 協 会 , sta invece qui ad indicare Nihon Hikikomori Kyōkai 日 本 ひ き こも り 協 会 , ovvero organizzazione degli hikikomori giapponesi. La NHK cercherebbe di creare una società di reclusi sociali mediante l’utilizzo di droghe: i giovani “intrappolati” in questa condizione sono ritenuti dalla società diversi e inferiori. Il secondo è un film del 2008 del regista e sceneggiatore inglese Laurence Thrush, conosciuto all’estero con il titolo di Left Handed, mancino. La trama è semplice: nella famiglia Okada, il giovane Hiroshi decide di abbandonare la scuola e interrompere i contatti con il mondo esterno. La situazione crea un senso di vergogna in casa e nel vicinato e porta inevitabilmente la famiglia a disgregarsi. Solo dopo la separazione dei coniugi , la madre riuscirà ad aiutare il figlio. 70 Dorama inerenti alle tematiche affrontate nel capitolo: 37 sai de isha ni natta boku Titolo: 37 歳で医者になった僕 Titolo in romaji: 37 sai de isha ni natta boku Genere: drammatico, medico Episodi: 11 Indice di ascolti: 12.95 % Rete televisiva: Fuji TV Periodo di trasmissione: 10 Aprile - 19 Giugno 2012 Trama L’opera di successo Kenshui junjō monogatari ( 研 修 医 純 情 物 語 )di Kawafuchi Keiichi ( 川 渕 圭 一 1959 - ) narra le vicende autobiografiche dell’autore che dopo continui cambi di lavoro e g i o r n a t e t r a s c o r s e a l p a c h i n k o 89, f i n ì p e r d i v e n t a r e u n h i k i k o m o r i . Ripresosi da questa triste esperienza decise di uscire dal suo st ato di apatia e intraprendere la carriera medica mettendo le sue esperienze per iscritto. La storia del drama racconta di Yuta interpretato da Kusanagi Tsuyoshi, membro del famosissimo gruppo degli SMAP. Konno, nonostante abbia superato i trent’anni, si i scrive all’università degli studi di medicina per diventare dottore. Riuscito a laurearsi e a diventare medico a trentasette anni si scontrerà con coloro che non 89 Intrattenimento simile al flipper in cui piccole palline d’acciaio devono essere fatte cadere all’interno di determinati punti del pannello di gioco. A seconda della posizione si possono ricevere altre sfere, con cui continuare il gioco, o decidere di utilizzarle per ottenere premi in regalo. 71 condividono pienamente il suo entusiasmo e i suoi ideali nell’ambito ospedaliero. Il praticantato si rivela arduo in particolare per quei problemi presenti in molte strutture ospedaliere: sorta di rivalità tra la categoria dei medici e quelle degli infermieri e poca o scarsa considerazione dei pazienti ai quali vanno sommati problemi personali, malattie e il dolore che esse comportano. Particolarmente toccante risulta l’episodio in cui un padre di famiglia non riesce a vincere la sua battaglia contro il cancro. Sebbene certo della futura morte, Yuta si sente ulteriormente in colpa per aver dato fal se speranze sia a lui che alla sua famiglia. Aozora no tamago Titolo: 青空の卵 Titolo in romaji: aozora no tamago Genere: mistero, crimine. Episodi: 9 Indice di ascolti: / Rete televisiva: BS Asahi Periodo di trasmissione: 28 Luglio – 22 Settembre 2012 Trama I protagonisti che si troveranno a risolvere casi misteriosi sono Torii, programmatore di computer dotato di straordinaria intelligenza che vive recluso nella propria casa come hikikomori - diventato tale 72 poiché come viene suggerito nel drama ie demo, gakkō demo, daremo kare wo hoshigaranakatta, 家でも学校でも誰も彼を欲しがらな か っ た か ら 90- e S a s a k i , s u o u n i c o a m i c o c h e c e r c a i n o g n i m o d o d i farlo uscire dalla propria abitazione anche solo per comprare la cena da condividere. Nei diversi episodi si presentano dei casi da risolv ere, come novelli detective i due aiutano Kaori, vittima di stalking, un ragazzo non vedente a causa di un incidente in moto e un bambino di origini messicane incontrato solo al parco. L’ingenuo Sasaki si lascia trasportare dalle vicende degli altri al punto da farsi per lo più ingannare. E’ sempre Torii, a risolvere le situazioni in cui l’amico si ritrova coinvolto. L’amicizia tra i due è di lunga durata e ha attraversato un periodo difficile quando Torii fu vittima di bullismo da parte dei propri compagni di classe. Sasaki sebbene consapevole non riuscì ad aiutarlo, evento che sarà sempre per lui motivo di grande rimorso. Cat street Titolo: キャットストリート Titolo in romaji: cat street Genere: drammatico Episodi: 6 Indice di ascolti: 5.9 % Rete televisiva: NHK Periodo di trasmissione: 28 Agosto – 2 Ottobre 2008 90 Né a casa, né a scuola, nessuno lo voleva. La traduzione è mia. 73 Trama Tratto dal manga omonimo di Kamio Yoko, ( 神尾葉子,1966 - ), che ha espressamente richiesto Mitsuki Tanimura per il ruolo di protagonista , il drama narra le vicende di Keito, giovanissima hikikomori. Le prime scene con la ragazza sono esplicite: si sveglia, non sa che ore sono né che giorno è. Ha perso il senso del tempo rimanendo chiusa nella propria camera per sette anni senza intrattenere rapporti con nessuno. Persino i suoi famigliari si vergognano della sua condizione. Come esempio sarà sufficiente elencare la richiesta della madre di non farsi vedere quando ci sono le compagne di scuola della sorella o l’espressione della stessa quando Keito si reca in cucina dove le altre sono radunate. Incontrato casualmente il direttore de El liston, una sorta di scuola per “recuperare” coloro che hanno rinunciato ad una normale esistenza, riuscirà a trovare veri amici superando il trauma che l’aveva portata a isolarsi tanti anni prima. Densha Otoko Titolo: 電車男 Titolo in romaji: densha otoko Genere: commedia romantica Episodi: 11 Indice di ascolti: 21.04 % Rete televisiva: Fuji TV Periodo di trasmissione: 7 Luglio – 22 Settembre 2005 74 Trama Dagli incontri virtuali sulla BBS online 2nd channel tra la comun ità e il protagonista, è nato Densha Otoko, romanzo poi divenuto anime, trasposto in film, drama e manga. La storia si incentra su Yamada Tsuyoshi o Utente 731 che chiede aiuto ai membri della chat riguardo alla sua vita sentimentale. Il giovane ha infatti incontrato una ragazza su un treno, Saori, e l’ha salvata da un uomo ubriaco. La ragazza per sdebitarsi gli invierà delle tazzine di Hermes e da questo deriverà il suo soprannome. A poco a poco gli utenti diventeranno sempre più numerosi e sempre più appa ssionati nei confronti della storia del giovane otaku e della ragazza della quale si innamora. Tra coloro che chattano vi è pure un hikikomori che durante una delle prime inquadrature rimane quasi fisso sul computer senza nemmeno voltarsi quando la madre g li porta la cena. F r e e t e r 91, i e w o k a u Titolo: フリーター、家を買う。 Titolo in romaji: freeter, ie wo kau Genere: drammatico Episodi: 10 Indice di ascolti: 17.1 % Rete televisiva: Fuji TV Periodo di trasmissione: 9 Ottobre – 21 Dicembre 2010 91 Neologismo formato dalla parola inglese free, libero, e da quella tedesca arbeiter, lavoro. Indica una condizione in cui si prediligono lavori part-time e/o precari per non rimanere legati eccessivamente all’ambito lavorativo e perdere di conseguenza la propria libertà. 75 Trama Il protagonista interpetato da Ninomiya Kazunari cantante degl i Arashi, è Take Seiji, giovane che, dopo il mancato superamento per l’accesso all’università inizia a lavorare. Ma a causa della delusione e della perdita di speranza i suoi lavori non durano che pochi mesi, limite dopo il quale si orienta verso uno diver so. Demotivato, si arrende e rinuncia a lottare rinchiudendosi e diventando un hikikomori. Un momento di svolta si ha quando la madre si ammala e il ragazzo si trova così costretto a cercare un nuovo impiego. Assunto part time in un cantiere deciderà di ri prendere in mano la sua vita e di ricostruirla ponendosi un obiettivo importante: comprare una casa per la propria famiglia e poter rivedere il sorriso della mamma. Freeter, ie o kau è basato sull’opera omonima di Arikawa Hiro (有川 浩, 1972 - ) Loss:Time:Life Titolo: ロス:タム:ラフ Titolo in romaji: loss:time:life Genere: vario Episodi: 9 + 2 Indice di ascolti: 10.3 % Rete televisiva: Fuji TV Periodo di trasmissione: 2 Febbraio – 19 Aprile 2008 76 Trama Genere particolare di drama che affronta il tema della mort e e di una sorta di tempo supplementare che viene concesso a coloro in procinto di morire. Proprio nell’istante in cui si cessa di vivere appaiono davanti al protagonista dell’episodio un arbitro e due guardalinee che mostrano una lavagna luminosa su cui appare la quantità di tempo che rimane per poi decidere che fare di esso. Nel nono episodio, Miura Kentaro, hikikomori da più di dieci anni, soffoca mangiando un mochi. Immediatamente, il giudice di gara e i suoi collaboratori entrano in scena e con un fis chietto indicano al ragazzo quanto ancora potrà vivere. Il grande 12 che compare sulla lavagna viene inizialmente considerato come numero ore, poi di settimane e mesi ma esso indica in realtà anni. La somma dei momenti che Kentaro aveva perso rinchiuso nel la propria stanza, giocando con i videogames o chattando, gli viene nuovamente concessa. Egli capisce l’importanza della vita e degli attimi lasciati fuggire e decide di realizzare il suo sogno, diventare medico, quello stesso desiderio che non era riuscit o a far avverare anni prima e che l’aveva fatto diventare un recluso. Omoni naiteimasu Titolo: 主に泣いてます Titolo in romaji: omoni naiteimasu Genere: Commedia romantica Episodi: 8 Indice di ascolti: 5.3 % Rete televisiva: Fuji TV Periodo di trasmissione: 7 Luglio – 8 Settembre 2012 77 Trama La bellissima Izumi ha un solo desiderio, rinascere orribile per poter così vivere serenamente. Il suo aspetto fa infatti innamorare a prima vista qualunque uomo che la incontri. Disperati per ottenere la sua attenzione diventano degli stalker che la perseguitano. La ragazza è invece dedita al professor Jin che le ha salvato la vita quando stava per suicidarsi. In maniera abbastanza divertente e leggera si accenna anche ad un hikikomori: Izumi, a causa dell’ ennesimo pr etendente è costretta a cambiare casa. L’abitazione è però già occupata dal nipote hikikomori della signora che gliel’aveva proposta. Grazie alla sua bellezza, il ragazzo uscirà immediatamente dalla stanza per seguirla. Il drama si basa sul manga omoni naiteimasu, 主に泣いてま す di Higashimura Akiko, (東村ゕキコ , 1975 -) e il titolo rimanda a quello che la ragazza fa nel suo tempo libero, piangere appunto. Slow start Titolo: スロースタート Titolo in romaji: slow start Genere: drammatico Episodi: 2 Indice di ascolti: / Rete televisiva: NHK Periodo di trasmissione: 27 Gennaio – 3 Febbraio 2007 78 Trama Il drama affronta il fenomeno dell’ hikikomori dal punto di vista di coloro che lavorano in un’associazione no profit, la Slow Start. Maeda Shingo è un ventiquattrenne che da cinque ann i vive rinchiuso nella propria camera e ne esce solo per andare in bagno. Il giovane manifesta dei comportamenti molto aggressivi e tramite questi esprime la sua frustrazione. La madre, disperata chiede l’aiuto della Slow Start e in suo aiuto arriva Miki, rentaru onēsan. La donna inizialmente parla con lui tramite il telefono posto fuori dalla porta della stanza e non ottiene risposta. Il secondo tentativo è quello di comunicare con il ragazzo rimanendo all’esterno della camera ma neanche questo va a buon f ine. Shingo, irritato le scrive u n b i g l i e t t o c h e d i c e k a e r e ! “ か え れ ! 92. P e r n i e n t e s c o r a g g i a t a , l a onēsan risponde chiedendogli cosa gli piacerebbe fare. Ricordatosi degli abusi da lui subiti, il giovane distrugge tutto ciò che c’è nella stanza. Miki non demorde ma anzi approfitta del momento per entrare in quella che è il rifugio/gabbia del ragazzo. E’ da questo momento che Shingo riuscirà ad aprirsi a poco a poco, compiendo il primo passo e decidendo di uscire di casa per recarsi nel centro. Dall’opera letteraria Rentaru onēsan, レンタルお姉さん, di Arakawa Ryū, (荒川龍 1963 - ) Tsumi to batsu Titolo: 罪と罰 Titolo in romaji: tsumi to batsu Episodi: 6 92 Imperativo del verbo kaeru 帰る In questo caso è inteso come “Vattene!” 79 Indice di ascolti: / Rete televisiva: WOWOW Periodo di trasmissione: 29 Aprile – 3 Giugno 2012 Trama Il drama, basato sul manga di Naoyuki Ochiai, ( 落合尚之,1968 - )narra la storia di Tachi Miroku, giovane il cui padre si è suicidato e la cui madre e sorella hanno per il suo futuro grandi aspettative. Il giovane che passa tutte le sue giornate senza uno scopo preciso, un giorno incontra una studentessa che si prostituisce e interviene in suo aiuto. A poco a poco scoprirà il motivo che spinge la ragazza a vendersi: è la sua migliore amica a “chiederglielo”. La punizione, per colei che porta avanti un giro di prostituzione approfit tando della debolezza psicologica dell’amica, sembra per Miroku una sola: ucciderla. L’opera originaria, il manga di Ochiai Naoyuki, deve il suo titolo – poi utilizzato anche per la stessa serie televisiva – al famosissimo romanzo Delitto e castigo di Fëd or Dostoevskij. Y a m a t o n a d e s h i k o 93 s h i c h i h e n g e Titolo: ヤマトナデシコ七変化 Titolo in romaji: yamato nadeshiko shichi henge 93 Espressione che unendo l’antico nome del Giappone, Yamato e nadeshiko, il dianthus superbus ( tipo di garofano ) nella lingua nipponica, indica la personificazione della donna ideale. 80 Genere: commedia romantica Episodi: 10 Indice di ascolti: / Rete televisiva: TBS Periodo di trasmissione: 15 Gennaio – 19 Marzo 2010 Trama Dall’omonimo manga di Hayakawa Tomoko ( 早川智子 4 Marzo ? - ), Yamato nadeshiko shichi henge ヤ マ ト ナ デ シ コ 七 変 化 , a Takano, Morii, Toyama e Ōda viene fatta la straordinaria proposta di avere vitto e alloggio gratis se riusciranno a trasformare la nipote Sunako in una splendida ragazza. Entusiasti dell’idea non hanno però fatto i conti con la giovane la cui personalità è decisamente particolare. Dopo essere stata rifiutata dal ragazzo di cui era innamorata, che q u a t t r o a n n i p r i m a l e h a d e t t o “ B u s u g a k i r a i ” 94ブ ス が 嫌 い , S u n a k o nasconde il proprio aspetto sotto pesanti abiti neri e con una lunghissima frangetta si copre quasi completamente il volto. Abituata a vivere come una hikikomori, l’impresa che si prospetta per i quattro ragazzi appare piuttosto ardua. 94 Trad. Odio le ragazze brutte. 81 Capitolo cinque : ijime. 5.1 Definizione. Dan Olweus, ricercatore danese, definisce vittima di bullismo una p e r s o n a è “ e x p o s e d , r e p e a t e d l y a n d o v e r t i m e , t o n e ga t i v e a c t i o n s o n t h e p a r t o f o n e o r m o r e o t h e r p e r s o n s ' 95. I l t u t t o av v i e n e ' w h e n a person intentionally inflicts injury or discomfort upon another p e r s o n , t h ro u g h p h y s i c a l c o n t a c t , t h r o u g h w o r d s o r i n o t h e r w a y s .” 96 E an cora, i l s i t o u f f i c i a l e d e l M o n b u k a g a k u s h ō 97 文 部 科 学 省 a f f e r m a che si verifica l’ ijime, 苛め, quando 「当該児童生徒が、一定の人間関 係のある者から、心理的、物理的な攻撃を受けたことにより、精神的な 苦 痛 を 感 じ て い る も の 。 」 98 D e f i n i r e i l t e r m i n e i j i m e c o m e b u l l i s m o s e m b ra b a n a l i z z a r n e l a n a t u r a m a è l a t ra d u z i o n e p i ù f e d e l e c h e s i p u ò d a r e . L e a z i o n i , d i r e t t e o i n d i r e t t e , p o s s o n o e s s e r e d i t i p o f i s i c o c o s ì c o m e d i n a t u ra p s i c o l o g i c a . I l ra p p o r t o n o n è p a r i t a r i o i n q u a n t o i d u e ( o p i ù ) 95 http://www.unesco.org/new/en/education/themes/strengthening-education-systems/qualityframework/technical-notes/definition-of-bullying/ Esposta ripetutamente e nel tempo ad azioni negative da parte di una o più persone. 96 Ibidem. Quando una persona infligge, intenzionalmente, lesioni o disagi ad un’altra, mediante contatti fisici, parole o altre modalità. La traduzione è mia. Ultimo accesso 28 Settembre 2014 97 Ministero che si occupa dell’istruzione, delle scienze, dello sport e della cultura 98 http://www.mext.go.jp/ijime/detail/1336269.html “uno studente soffre psicologicamente dopo aver subito attacchi fisici o psicologici da parte di altri con cui intrattiene normali relazioni sociali”. La traduzione è mia. Ultimo accesso 28 Settembre 2014 82 s o g g e t t i c o i n v o l t i n o n s o n o s u l l o s t e s s o l i v e l l o . E ’ u n ra p p o r t o s b i l a n c i a t o i n c u i u n o v i e n e t ra v o l t o d a l l e a n g h e r i e d e l p i ù f o r t e o nella mag gior parte dei casi, dei più forti. N e l l a s o c i e t à g i a p p o n e s e l ’e n f a s i v i e n e p o s t a p r e t t a m e n t e s u l l e a t t i v i t à d i g r u p p o , s u l l ’a r m o n i a e s u l l a c o e s i o n e e d è n e l l a c l a s s e c h e avvengono la maggior parte degli episodi di bullismo. Rare ma non d e l t u t t o a s s e n t i s o n o l e v e s s a z i o n i a l d i f u o r i d e l l ’a r e a s c o l a s t i c a m a q u e s t ’u l t i m a r i m a n e l a s e d e p r e f e r i t a d e g l i av v e n i m e n t i . G i à d a b a m b i n i , g l i i n d i v i d u i v e n g o n o c o n s i d e ra t i c o m e f a c e n t e p a r t e d i u n a collettività piuttosto che singoli distinti dagli altri. Il modello, che p o t r e m m o d e f i n i r e b a s i l a r e , d e l l ’a d e s i o n e a u n p ro g e t t o u n i t a r i o m a è b e n e s o t t o l i n e a r e , n o n i n d i v i d u a l i s t a – t ro v a l e s u e ra d i c i g i à a l l ’a s i l o , p r i m o l u o g o i n c u i i b a m b i n i g i a p p o n e s i s o n o s p i n t i v e r s o una sempre più forte standardizzazione. Il sistema tende a creare una società senza differenziazioni o deviazioni dalle norme che esso s t e s s o e l a b o r a e d è p e r q u e s t o m o t i v o c h e , p a ra d o s s a l m e n t e , l a vittima dell’ijime viene in qualche modo ritenuta responsabile dei m a l t r a t t a m e n t i a l e i i n f l i t t i . E ’ l e i s t e s s a a d av e r d e t e r m i n a t o l a s u a c o n d i z i o n e n o n e s s e n d o r i u s c i t a a c o n f o r m a rs i a d u n g r u p p o l a c u i r e g o l a p r i n c i p a l e c o n s i s t e i n n a n z i t u t t o n e l l ’u n i f o r m a z i o n e . N o n s o l o i l s i l e n z i o d i c h i è a t t a c c a t o p u ò v e n i r e i n t e s o c o m e u n a d i v e rs i t à m a a n c h e c o m e u n m a n c a t o d e s i d e r i o d i i n t e ra g i r e c o n g l i a p p a r t e n e n t i alla classe. E’ famoso il d etto, deru kui wa utareru, 出る釘は打たれる 99 , che rende perfettamente la situazione, ed è c h i a ro l ’a c c e t t a z i o n e è u n r e q u i s i t o p e r l ’e v o l v e r s i d e l l a v i t a s o c i a l e . 99 che E’ la Lett. “Il chiodo che sporge deve essere martellato”. 83 disgressione dalle direttive a risultare nociva e porta il chiodo ad essere martellato e posto in linea con gli altri. 5.2 Modalità. Va r i e s o n o l e m o d a l i t à i n c u i s i a r t i c o l a i l b u l l i s m o e u n a d i q u e s t e è r e n d e r e i n m a n i e ra s c h e r z o s a i s o p r u s i . D i s o r i e n t a n d o l a v i t t i m a e p o n e n d o s i i n u n t e r r i t o r i o s i c u ro , i b u l l i c o l p i s c o n o i l l o ro o b i e t t i v o i n m a n i e ra p s i c o l o g i c a , l e d e n d o l a s u a s i c u r e z z a e t ra n q u i l l i t à . L a ribellione diventa in questo caso anche più difficile poiché è arduo d i s t i n g u e r e i l c o n f i n e t ra i l g i o c o s e p p u r c r u d e l e e l ’a b u s o . Ta m a k i M i n o , n e l s u o I j i m e ( B u l l y i n g ) i n J a p a n e s e S c h o o l s : A P r o d u c t of Japanese Education Based on Group Conformity 100 , distingue q u a t t r o “g r u p p i ” n e g l i a t t i d i b u l l i s m o : g l i i j i m e k ko , 苛 め っ 子 , i v e r i e p r o p r i e s e c u t o r i d e i m a l t r a t t a m e n t i , l ’ i j i m e r a r e k ko , 苛 め ら れ っ 子 , l a vittima prevaricata dai compagni, il ka n s h ū , 観 衆 , i l p u b b l i c o c h e i n c o r a g g i a g l i i j i m e k ko e i b ō ka n s h a , 傍 観 , u n a v e ra e p ro p r i a s o r t a d i spettatori silenziosi che non prendono parte alla situazione ma f i n g o n o , a n z i , d i n o n v e d e r l a 101. G l i a g g r e s s o r i , i n d i v i d u a t a u n a v i t t i m a , i n i z i a n o e p ro s e g u o n o l a l o r o op era di persecuzione sotto gli occhi della classe, che può 100 TAMAKI Mino, Ijime (Bullying) in Japanese Schools: A Product of Japanese Education Based on Group Conformity, Brisbane, Australia, University of Queensland, 2006, pag.3 101 Ibidem. 84 partecipare “ a t t i v a m e n t e ”, assistere al “d i v e r t i m e n t o “ oppure i g n o r a r e l e c i r c o s t a n z e . P u ò c a p i t a r e p e rs i n o c h e g l i i n s e g n a n t i prendano parte a questi episodi o non intervengano per porne fine. Emblematico è il comportamento del corpo docente e delle stesse autorità scolastiche, le quali tendono a i n c o ra g g i a r e la s o p p o r t a z i o n e i n c o l o ro c h e v e n g o n o p e rs e g u i t a t i e a c o p r i r e i f a t t i , qualo ra que sti po ssano d anneg giare il nome della scu ola. Il primo e s e m p i o d i i j i m e c h e g l i s t u d e n t i a n n o v e ra n o è p r o p r i o q u e l l o causato dagli insegnanti, si stima infatti che negli anni ’90 siano s t a t e n u m e ro s e l e v i t t i m e d i p u n i z i o n i c o r p o ra l i d a p a r t e d e i d o c e n t i . Tr a q u e s t i s i r i c o r d a l a m o r t e d i u n a g i o v a n e s t u d e n t e s s a a r r i v a t a i n ritardo uccisa dal cancello della scuola, chiuso dal professore i n c a r i c a t o 102. U t o p i c i p a i o n o a t a l p ro p o s i t o i d o ra m a i n c u i l e f i g u r e di riferimento della scuola diventano amici dei loro alunni visto che la maggioranza di essi assume ancora un atteggiamento che li fa apparire come figure distanti o comunque non disponibili al dialogo. I casi di ijime si articolano in diverse forme e quelli più comuni comprendono nascondere og getti appartenenti alla vittima o dire cose negative sul suo conto. Frequenti sono anche il danneggiamento d i i n d u m e n t i s c o l a s t i c i , q u a l i l ’u n i f o r m e o i c a p i a d i b i t i a l l ’o r a d i e d u c a z i o n e f i s i c a ; g e t t a r e l e s c a r p e n e l l a s p a z z a t u ra o s c r i v e r e insulti su libri e quaderni. I l b u l l i s m o t e n d e a d av e r e d i f f e r e n z e n e l g e n e r e s e s s u a l e : l e ra ga z z e , non esenti dal fenomeno, tendono a tormentare, in modo differente d a i r a ga z z i , l e p ro p r i e c o m p a g n e ; m e n t r e i n f a t t i g l i s t u d e n t i s o n o p i ù 102 SUGIMOTO Yoshio, An Introduction to Japanese society, second edition, New York, Cambridge University Press, 2002, p. 136 85 portati ad un bullismo di tipo fisico nelle studentesse è più frequente quello di tipo psicologico. Queste ultime hanno anche la p ropen sione a maltrattare un sog getto in gruppo, co sa che inve ce a v v i e n e i n m i s u r a m i n o r e t ra i ra ga z z i – i g r u p p i p o s s o n o a r r i v a r e a c o m p r e n d e r e u n n u m e r o d i p e rs o n e m a g g i o r e d i d i e c i . L’ i j i m e è i n o l t r e s o l i t a m e n t e a t t u a t o v e r s o p e rs o n e d e l l o s t e s s o s e s s o : 6 4 . 2 % d e l l e s t u d e n t e s s e è s t a t o a n ga r i a t o d a r a g a z z e e l ’ 8 2 d e g l i s t u d e n t i d a r a ga z z i . 103 L’ i j i m e s i v e r i f i c a a n c h e a l i v e l l o v e r b a l e e i l g e r g o è u n o d e l l e s u e sfaccettature; questo modo di relazionarsi si individua soprattut to t r a s t u d e n t i e t ra l e p a ro l e u t i l i z z a t e r i t o r n a n o s p e s s o : b o ko b o ko ぼ こ ぼ こ d a b o ko b o ko n a g u r u ぼ こ ぼ こ 殴 る ( c o l p i r e v i o l e n t e m e n t e ) , fukuro 袋 叩 da fukuro dataki ni suru 袋 叩 き に す る ( picchiare qualcuno in gruppo), che rimandano e n t ra m b i al concetto di “pestaggio” e indicano una forma di violenza fisica e collettiva che i n c l u d e c a l c i , p u g n i o c o m u n q u e p e r c o s s e . E r u b o エ ル ボ ー , c o l l e ga t o all’inglese elbow,gomito, sta ad indicare la p arte del corp o in cui la vittima deve essere colpita. S i r e g i s t r a n o d e l l e f o r m e d i b u l l i s m o c h e s i r i f a n n o a l l ’ i d e a d i g i o co a n c h e s e s o l o n o m i n a l m e n t e l u d i c i e s o n o i l p u r o r e s u g o k ko , プ ロ レ ス ごっこ, wrestling professionale, una sorta di emulazione delle lotte c o m p i u t e d a i w r e s t l e r e i l ka g o m e r i n c h i , 籠 目 リ ン チ , l e t t e ra l m e n t e u n l i n c i a g g i o , i n c u i i l p e rs e g u i t a t o v i e n e f a t t o i n g i n o c c h i a r e e , 103 Florence, DENMARK, Uwe, GIELEN, H. Herbert , KRAUSS, Elizabeth, MIDLARSKY, R., WESNER, Violence in Schools: Cross-National and Cross-Cultural Perspectives, New York , Springer Science & Business Media, 2006, p.181 86 m e n t r e i l g r u p p o g l i s i m u o v e i n t o r n o e c a n t a l a f a m o s a c a n z o n e 104, viene picchiato da tutti. Altra violenza fisica è quella dello spegnere una sigaretta sulla pelle d e l l a v i t t i m a , i n d i c a t a c o m e ko n j ō y a k i , 根 性 焼 き , m e n t r e è d i t i p o p s i c o l o g i c o l a c o e r c i z i o n e e s p r e s s a d a i t e r m i n i t s u ka i ka p p a , つ か い か っ ぱ , e p a s h i r i , ぱ し り , d a t s u ka i p a s h i r i , 使 い 走 り , in cui si c o s t r i n g e u n a l t ro i n d i v i d u o a f a r e d e l l e c o s e s e c o n d o i p r o p r i desideri, come per esempio correre a comprare degli snack senza, ovviamente, avergli prima consegnato del d e n a ro . Per quanto concerne i soldi si può parlare anche di reato di estorsione, oltre che d i b u l l i s m o , c o n i l t e r m i n e ka t s u a g e , 喝 上 げ , d a k y ō ka t s u , 恐 喝 , e m a k i a g e r u , 巻 き 上 げ る 105, d o v e s i v i e n e c o s t a n t e m e n t e o b b l i g a t i a c o n s e g n a r e d e i s o l d i a i p ro p r i o p p r e s s o r i . P e r f a r e c i ò , s p e s s o i g i o v a n i t e n d o n o a p r e n d e r e d i n a s c o s t o i s o l d i a i p ro p r i g e n i t o r i s e n t e n d o s i c o s ì i n c o l p a v e r s o d i l o r o . Va n n o c i t a t i a n c h e t e r m i n i utilizzati per intimidire od offendere quali kusai, 臭い, kitanai , 汚い, b a i k i n , 黴 菌 , g o m i , 塵 , o s h i n e , 死 ね . 106 M o l t o c o m u n e è l ’e s s e r e i g n o ra t o , s h i ka t o , シ カ ト , c h e p u ò p o i d e g e n e r a r e i n u n z e n ’ i n s h i ka t o , 全 員 シ カ ト , i n c u i t u t t i g l i e l e m e n t i d e l l a c l a s s e n o n c o n s i d e ra n o p i ù u n l o ro c o m p a g n o l a s c i a n d o l o n e l l a più completa solitudine. 104 Kagome, Kagome, 籠目籠目, gioco a cui è associata una canzone. In esso un bambino, bendato, funge da oni, 鬼, demone, circondato dagli altri che cantano e battono le mani. Quando la melodia giunge al termine il piccolo deve indovinare chi gli si trova davanti. 105 Con i termini k y ō k a t s u e m a k i a g e r u s i i n d i c a n o i l r i c a t t o e l ’ e s t o r s i o n e . 106 Rispettivamente puzzolente, sporco, batterio, rifiuto, muori ( il verbo morire è nella sua forma imperativa). 87 La violenza degli attacchi fisici può variare di intensità e va dal gettare cose addosso, mettere delle puntine dentro le scarpe o nella sedia sino al pugnalare con forza la vittima usando delle matite. Q u e s t e f o r m e p i ù “ b l a n d e ” p o s s o n o a g g r av a rs i e s f o c i a r e i n v e r i e p r o p r i a t t a c c h i i n c u i s i r i s c o n t ra n o a n c h e m o l e s t i e s e s s u a l i 107. A l t r o e s e m p i o d i i j i m e , i n f o r m a m e n o g ra v e è l ’u s o d e l p ro n o m e p e r s o n a l e . S e c o n d o l ’e s a m p i o c i t a t o d a J a p a n e s e L a n g u a g e , G e n d e r, a n d I d e o l o g y : C u l t u r a l M o d e l s a n d R e a l P e o p l e 108i l g i o v a n e Ta k u è “c o s t r e t t o ” a m o d i f i c a r e i l m o d o i n c u i s i i d e n t i f i c a a c a u s a d e l l a presenza di alcuni compagni di classe che lo deridono e che e s e r c i t a n o u n a s o r t a d i “ p o t e r e ” a l l ’ i n t e r n o d e l l a s t e s s a 109. 5.3 Netto ijime. L’ i j i m e p u ò a n c h e a s s u m e r e c o n n o t a z i o n i t e c n o l o g i c h e : è i l c a s o d e l n e t t o i j i m e , ネ ッ ト 苛 め , i n c u i g ra z i e a l s e m p r e p i ù u t i l i z z a t o i n t e r n e t , i l b u l l i s m o d i l a g a n e l l a r e t e e n o n s o l o . O g g e t t o d i c ro n a c a n e r a f u l ’o m i c i d i o d i S a t o m i M i t a ra i , 110 怜 美 御 手 洗 , d i d o d i c i a n n i , 107 YONEYAMA Shoko, The Japanese High School: Silence and Resistance, New York, Routledge, 1999, pp.160-161 108 OKAMOTO Shigeko, SHIBAMOTO SMITH Janet S., Japanese Language, Gender, and Ideology : Cultural Models and Real People:, New York, Oxford University Press 2004, 109 Ibidem, pp.266-267 110 Conosciuto come Sasebo shōroku joji dōkyūsei satsugai jiken, 佐 世 保 小 6 女 児 同 級 生 殺 害 事 件 , caso dell’omicidio della compagna di classe della sesta elementare di Sasebo. D a d i s t i n g u e r e d a l p i ù r e c e n t e Sasebo joshikōsei satsugai jiken, 佐世保女子高生殺害事件, caso di omicidio di una liceale, avvenuto il 26 giugno del 2014. 88 uccisa da un colpo alla gola inferto con una taglierina da una sua a m i c a . L a r a ga z z a , l a s c i a t a m o r i r e d i s s a n g u a t a , e ra s t a t a c h i a m a t a d a l l a s u a c o e t a n e a f u o r i d a l l a c l a s s e d u ra n t e l a p a u s a p ra n z o . Movente del delitto sarebbero stati dei messag gi riguardanti la sua assalitrice e che la vittima avrebbe postato in rete. La maestra, t e r m i n a t a l a p a u s a p ra n z o , a v e v a n o t a t o l ’a s s e n z a d e l l e d u e . D o p o aver visto la giovane assassina sporca di sangue al suo ritorno in aula, l’insegnante contattò la polizia e i genitori delle due. Altri casi sempre connessi con la tecnologia vengono citati in Confront ing cyber-bullying: what schools need to know to control misconduct and avoid legal consequences 111 . Nel primo e nel secondo s o n o d e l l e ra g a z ze l e r e s p o n s a b i l i d e g l i a t t i d i b u l l i s m o . D e l l e studentesse del terzo anno della scuola media, dopo aver privato un a l o r o kō h a i , 後 輩 , d e i s u o i v e s t i t i l e h a n n o f a t t o d e l l e f o t o u t i l i z z a n d o l a f o t o c a m e ra d e i l o r o t e l e f o n i n i . Q u e s t e i m m a g i n i s a r e b b e ro s t a t e p o i d i f f u s e s e l a r a g a z z a av e s s e r i f e r i t o a i p ro f e s s o r i l ’a c c a d u t o . Tu t t a v i a , l ’e p i s o d i o d i v e n n e n o t o a l l a s c u o l a c h e r i u s c ì a c a n c e l l a r e l e f o t o g r a f i e p r i m a c h e v e n i s s e ro p o s t e s u l w e b o i n v i a t e a d a l t r i . N e l f e b b r a i o d e l 2 0 0 7 , s e i r a ga z z i n e d i Ko b e m e d i a n t e i l o ro c e l l u l a r i s c a t t a r o n o u n a f o t o d i u n a l o r o c o m p a g n a n u d a e l a p o s t a ro n o s u u n s i t o w e b i n v i t a n d o g l i u t e n t i a d i n d i c a r e l e l o ro p a r t i p r e f e r i t e d e l c o r p o d e l l a g i o v a n e . N e l c a s o i n t e r v e n n e l a p o l i z i a p e r l ’a c c u s a d i atti osceni. D u e m e s i p r i m a , d u e s t u d e n t i d e l l e m e d i e , m a i n q u e s t o c a s o ra g a z z i , a v e v a n o i n v i a t o c i r c a 8 0 0 e m a i l a d u n a l o ro c o m p a g n a c o n m e s s a g g i 111 SHARIFF, Shaheen, Confronting cyber-bullying, what schools need to know to control misconduct and avoid Legal Consequences, New York, Cambridge University Press, 2009, 89 quali Muori! o Non venire a scuola! I genitori, venuti a conoscenza del fatto, contattarono la polizia che arrestò i du e. Le procedure cautelari, secondo le quali v e n n e ro i n c a r c e ra t i per molestie, san ciron o un pe riodo d i re clusione pe r un massimo d i due me si e un pagamento in denaro per un ammontare di cinquecentomila yen. Sempre nello stesso ann o, nel novembre del 2006, il nome di uno s t u d e n t e d i A k i t a v e n n e u t i l i z z a t o p e r u n a s t o r i a e ro t i c a p r e s e n t e s u un sito internet. P ro t a g o n i s t e del racconto erano anche al tre studentesse dipinte in scene piuttosto spinte. Utilizzando pc e telefonini la storia venne postata in m a n i e ra anonima. L’a m m i n i s t r a t o r e d e l s i t o r i m o s s e i l t u t t o s u r i c h i e s t a d e l l e a u t o r i t à c h e c o n s i d e ra ro n o l ’a c c a d u t o c o m e d i f f a m a z i o n e . N e l m e d e s i m o m e s e a S a p p o ro , u n r a ga z z o d e l p r i m o a n n o d e l l e s u p e r i o r i p o s t ò s u i n t e r n e t d e l l e f o t o i n c u i v e n i v a p i c c h i a t o d a d i v e rs i c o m p a g n i d i c l a s s e d i c u i d u e v e n n e r o p o i s o s p e s i 112. 5 . 4 Tr a g i c i e v e n t i l e g a t i a l l ’ i j i m e . C a s o p i u t t o s t o e f f e ra t o è q u e l l o av v e n u t o n e l 1 9 9 7 , a Ko b e , p e r m a n o d i c o l u i c h e s i r i b a t t e z z e r à c o m e S a k a k i b a ra S e i t o . I l r a g a z z o u c c i s e Ya m a s h i t a Ay a k a e H a s e J u n , r i s p e t t i v a m e n t e d i d i e c i e u n d i c i anni. Il secondo venne decapitato e mutilato e la sua testa, venne 112 SHARIFF, Shaheen, Confronting cyber-bullying, what schools need to know to control misconduct and avoid Legal Consequences, Cambridge University Press, New York, 2009, pp. 66-71 90 l a s c i a t a d av a n t i a l c a n c e l l o d e l l ’ i s t i t u t o s c o l a s t i c o p e r p o t e r e s s e r e visto da tutti gli studenti. Il legame con la scuola è reso esplicito d a l l o s t e s s o c r i m i n a l e : n e l l a b o c c a d e l p i c c o l o J u n v i e n e r i t ro v a t a u n a l e t t e ra i n c u i i l k i l l e r s i f i r m av a c o m e “ a s s a s s i n o d e l l a s c u o l a ”. I l f o r t e r i s e n t i m e n t o d i m o s t r a t o s i n d a i p r i m i m o m e n t i n e i c o n f ro n t i d e l l a s t r u t t u r a s i p a l e s ò q u a n d o i l ra g a z z o a f f e r m ò d i e s s e r e s t a t o p i c c h i a t o e a l l o n t a n a t o d a i p ro f e s s o r i n u m e ro s e v o l t e e c h e g l i s t e s s i gli avevano p ersino imp edito l’ingresso ne ll’istituto. Ricon osciuto come affetto da sadismo sessuale, venne portato in riformatorio e p ro ce ssato . Se condo la sua te stimonian za le vittime venivano scelte per la loro debolezza: in particolare, pare che Jun fosse vittima di bullismo da parte di alcuni sui compagn i. Il caso passato poi alla c r o n a c a c o m e Kō b e r e n z o k u j i d ō s a s s h ō j i ke n , 神 戸 連 続 児 童 殺 傷 事 件 , c a s o d e l l ’o m i c i d i o d i b a m b i n i a K ō b e , h a p o r t a t o l ’a t t e n z i o n e n o n s o l o s u l l ’o m i c i d a m a a n c h e s u l l a d i f f i c i l e p r e s s i o n e c h e l a s c u o l a e s e r c i t a s u g l i s t u d e n t i 113. L a p a u r a d i s u b i r e c o s t a n t i u m i l i a z i o n i p u ò p o r t a r e a l l ’a b b a n d o n o d e l l a v i t a s c o l a s t i c a : n u m e ro s i s o n o i c a s i d i t o ko k y ō h i , 登 校 拒 否 , c h e s i v e r i f i c a n o s o p ra t t u t t o a p a r t i r e d a l l ’u l t i m o a n n o d e l l e s c u o l e medie. Quando la pressione, non solo in ambito accademico ma an ch e in quello u man o, diviene in sopportabile nasce il conflitto tra il d o v e r e – s c o l a s t i c o , i n q u e s t o c a s o – e i l p ro p r i o i n t i m o c h e s i r i b e l l a : i c a s i d i r i t i ro d a s c u o l a n o n s o n o s o l o r e l a t i v i a d u n r i f i u t o volontario ma sono prettamente dovuti ad un’impossib ilità sia fisica c h e p s i c o l o g i c a . I s i n t o m i p i ù f r e q u e n t i r i s c o n t ra t i s o n o m a l d i t e s t a , 113 YONEYAMA Shoko, op.cit, pp.247-248 91 nau see, capogiri, ecc. Alternativa alla sopp ortaz ione è il suicidio, c o n s i d e r a t o c o m e u n a n t i d o t o a l l a d i s p e ra z i o n e . Uno degli episodi che scossero l’opinione pubblica si verificò nel febbraio del 1986. Il giovane e sfortunato protagonista era uno studente delle scuole medie inferiori. Il ragazzo, assente da scuola per delle ferite precedentemente infertegli, al suo ritorno assistette al funerale che i suoi compagni ave vano organizzato per lui. Il banco era stato spinto vicino alla lavagna, dei fiori e persino dell’incenso erano stati posti vicino alla sua foto. Vi erano anche dei volantini che erano stati fatti circolare e su cui non solo gli studenti avevano scritto delle frasi di cordoglio - o crudele ironia, quali “vedi di morire presto”- ma persino dei docenti avevano partecipato. Il tredicenne fu poi trovato impiccato in una stazione a Morioka vicino alla casa della nonna. Portava con sé una lettera in cui accusava i compagni delle azioni che avevano perpetrato a suo danno e di aver vissuto una vita infernale a causa loro. Shikagawa Hirofumi, questo il nome del giovane, era stato spesso picchiato e aveva persino ricevuto delle minacce di morte tramite telefonate a ca sa. L’aspetto più terrificante della vicenda è che nessuno fece niente in proposito, anzi quando il padre del ragazzo si rivolse alla polizia, agli insegnanti e ai genitori dei “bulli”, gli venne unicamente consigliato di cambiare scuola. Insolito è però s tato il coinvolgimento dei professori i quali tendono normalmente a non farsi coinvolgere dando l’impressione di essere all’oscuro delle vicende nel tentativo di preservare il buon nome dell’istituto o la propria posizione nei confronti di più alte cariche . Gli insegnanti che avevano firmato le condoglianze furono puniti solo da un punto di vista lavorativo: uno 92 venne licenziato, il principale, due insegnanti furono costretti a dare le dimissioni e altri due a rifare il kenshū, 研修, preparazione per i docenti, per un anno. Fu la prima volta che vennero prese delle misure disciplinari nei confronti del corpo docenti. Tuttavia, al processo avvenuto in seguito, la scuola non fu ritenuta responsabile dell’accaduto 114 . La corte dichiarò che sradicare completamente queste pratiche fosse estremamente difficile, aggiungendo inoltre che nel processo di crescita era necessario essere esposti a questo fenomeno. I casi di ijime dovevano essere quindi riconosciuti come specifici. Si s t i m a c h e g i à n e l 1 9 8 5 e s s i ra g g i u n g e s s e r o i 1 5 5 0 0 0 e q u e s t i r a p p r e s e n t a n o s o l o i l n u m e ro d i q u e l l i “ u f f i c i a l m e n t e ” r i p o r t a t i . D a l 1982 al 1986 gli episodi di violenza all’interno delle scuole passarono d a circa du emila casi al dopp io . Ne gli anni ’90 i casi d i m i n u i r o n o m a i l b u l l i s m o r i m a s e c o m u n q u e u n a c a ra t t e r i s t i c a costante della vita scolastica giapponese: si contano circa trentamila c a s i s e g n a l a t i n e l 2 0 0 0 115. 5.5 Reazioni al fenomeno. I l M o n b u k a ga k u s h ō f o r m ò u n c o n c i l i o c h e s i o c c u p a s s e d e i b a m b i n i e de i p rob lemi co mpo rtame ntali ne gli ist ituti scolastici. Ne l tentativo d i f a r f r o n t e a q u e s t o p ro b l e m a e d a r g i n a r n e i l c r e s c e n t e d i l a ga r e , s i 114 http://www.apnewsarchive.com/1991/Court-Rules-School-Not-Responsible-for-Child-s-Suicide/idfcb5f3df3f2735e145fa237859ceef84 Ultimo accesso 29 Settembre 2014 115 SUGIMOTO Yoshio , op.cit. pag.137 93 r i u s c ì a d a t t i ra r e l ’a t t e n z i o n e d e l l e s c u o l e s u l l a q u e s t i o n e e s u l m o d o d i t r a t t a r l a . F u ro n o d a t i n u m e ro s i s u g g e r i m e n t i p e r c e r c a r e d i r i d u r r e la piaga del bullismo non solo nei contesti dell’istruzione ma anche in ambito familiare e della vita comunitaria. Ve n n e r o i n c o ra g g i a t i n o n s o l o g l i i n s e g n a n t i , a d a v e r e u n m i g l i o r e a p p r o c c i o c o m u n i c a t i v o v e rs o i p r o p r i s t u d e n t i , m a s i c e r c ò d i f a r l e v a s u u n a m a g g i o r e s o l i d a r i e t à v e rs o l e v i t t i m e d i t a l i a b u s i . Tra i v a r i c o n s i g l i v a n o t a t a l a g ra n d e i m p o r t a n z a d a t a a l l a c o m u n i c a z i o n e e ad una serena atmosfera all’interno della famiglia unita ad una maggiore c o l l a b o r a z i o n e d e l l a s c u o l a v e r s o l e r i c h i e s t e d ’a i u t o . Tu t t o m i r av a ciò a s ra d i c a r e le ormai, p u r t ro p p o , consolidate a b i t u d i n i a d i g n o r a r e i l p ro b l e m a . N o n o s t a n t e q u e s t e a z i o n i , i l f e n o m e n o d e l l ’ i j i m e n o n s e m b rò e n o n s e m b r a t u t t o r a p l a c a r s i . N o n è d ’a i u t o i l ga p g e n e ra z i o n a l e t r a a l u n n i e insegnanti che porta spesso ad una mancata comprensione in ent rambe le direzioni. Inoltre le rigide re gole sco last iche e la p r e s s i o n e e s e r c i t a t a s u g l i s t u d e n t i p e r l ’av a n z a m e n t o n e l l a c a r r i e ra scolastica possono portare o ad un abbandono della stessa o ad una p r e v a r i c a z i o n e v e rs o i p i ù d e b o l i a t t ra v e r s o a t t i d i b u l l i s m o . I l c l i m a che si r e s p i ra all’interno della classe è carico di ansia e i n s o d d i s f a z i o n e , g l i s t u d e n t i i n f a t t i d i c h i a ra n o d i s e n t i r s i f r u s t a t i dalle esperienze scolastiche. Una delle cause dell’ ijime va ricercata p roprio nell’infelicità che que sta vita comporta e la ne ce ssità di s f o ga r e q u e s t i s e n t i m e n t i n e ga t i v i s u i l o ro p a r i c h e f u n g o n o c o m e c a p r i e s p i a t o r i . L a p ro f o n d a c o m p e t i t i v i t à i n d i r i z z a t a a l l a c a r r i e r a futura unita alla mancanza di un reale rapporto e alle strette regole 94 vigenti portano a dei risultati spesso d i s a s t ro s i . Queste sono r i t e n u t e t ra l e p r i n c i p a l i c a u s e d e l f e n o m e n o a n c h e s e n o n è ovviamente possibile ricondurre ogni singolo caso alle suddette m o t i v a z i o n i p e r i l r i s c h i o d i g e n e ra l i z z a r e u n p r o b l e m a c h e i n v e c e a n d r e b b e a f f ro n t a t o n e l l o s p e c i f i c o 116. I giovani soggetti a queste pressioni tendono ad abbandonare la s c u o l a i n c r e m e n t a n d o i l n u m e r o d e i f u t ō kō , 不 登 校 , i g i o v a n i c h e “rifiutano” la scuola. Più di 12700 casi sono quelli registrati già nel 1998. La mag gior parte di questi studenti viene descritta come “bravi ragazzi” che vorrebbe andare a scuola ma per qualche motivo non p u ò 117. N e l 1 9 9 6 f u t e n u t o u n s i m p o s i o d a l m i n i s t ro d e l l ’ i s t r u z i o n e e d e l l e s c i e n z e e l ’ i s t i t u t o n a z i o n a l e d e l l a r i c e r c a p e r l ’ i s t r u z i o n e ( Ko k u r i t s u Ky ō i k u Seisaku Ke n k y ū j o , 国 立 教 育 政 策 研 究 所)) nel quale si d i s c u s s e r o n u m e ro s i c a s i d i b u l l i s m o , a n c h e d i p a e s i s t r a n i e r i . L a c o n v i n z i o n e d e l l ’u n i c i t à d e l l a p ro p r i a c u l t u ra s i e ra p a l e s a t a a n c h e i n q u e s t o f ra n g e n t e , i n d u c e n d o a p e n s a r e e r r o n e a m e n t e c h e s o l o n e l p r o p r i o p a e s e p o t e s s e ro v e r i f i c a r s i c a s i s i m i l i , r i t o r n a n d o a l t e m a d e l l ’ u n i c i t à d e l G i a p p o n e . C o m e r i s u l t a t o s i e b b e u n ’ i n t ro d u z i o n e d i a l c u n i p r o g ra m m i a n t i - b u l l i s m o a p p a r t e n e n t i a p a e s i q u a l i N o r v e g i a e S v e z i a 118. 116 Florence DENMARK, Uwe GIELEN, H. Herbert KRAUSS, Elizabeth MIDLARSKY, R. WESNER, op cit, p.173 117 Lawrence H GERSTEIN, International Handbook of Cross-Cultural Counseling: Cultural Assumptions and Practices Worldwide, Sage Publications, Los Angeles 2009, p. 162 118 Florence DENMARK, Uwe GIELEN, H. Herbert KRAUSS, Elizabeth MIDLARSKY, R. WESNER, op.cit, p.172 95 S e c o n d o l ’A p p l i e d D e v e l o p m e n t a l P sy c h o l o g y : T h e o r y, P r a c t i c e , a n d Research from Japan 119 gli episodi di bullismo hanno una maggiore durata nel tempo se si verificano nei livelli di istruzione più alti. Si r i s c o n t r a n o c i r c a i l 7 0 % d e i c a s i n e l l e s c u o l e s u p e r i o r i c o n t ro i l 3 0 % della scuola primaria e il 40% delle scuole medie. Spesso inoltre sia i p rofesso ri che i genitori degli studenti hanno una maggiore c o n s a p e v o l e z z a d e l f e n o m e n o p ro p r i o n e i l i c e i 120. 5.6 Suicidio e silenzio. N o n o s t a n t e l e m i s u r e i n d e t t e d a l g o v e r n o p e rò u n n u o v o c a s o d i s u i c i d i o s i v e r i f i c ò n e l 1 9 9 4 . O ko c h i K i y o t e r u , s t u d e n t e t r e d i c e n n e s i i m p i c c ò n e l l a s u a c a s a d o p o av e r l a s c i a t o s c r i t t o n o n s o l o c i ò c h e alcuni compagni gli avevano fatto – e di cui lasciava pure i nomi – ma a n c h e l a q u a n t i t à d d e n a ro c h e g l i av e v a n o e s t o r t o , p i ù d i u n m i l i o n e d i y e n . G l i e p i s o d i d i b u l l i s m o av e v a n o av u t o u n ’e s c a l a t i o n a n d a n d o dalla semplice distruzione della sua bicic letta, ai pestaggi, i cui segni e r a n o v i s i b i l i – e p e r i q u a l i n e s s u n o e ra i n t e r v e n u t o , n e m m e n o g l i insegnanti – ad un tentativo di annegamento. I l ra ga z z o n o n a v e v a mai denunciato i suoi oppressori ma li riteneva, anzi, amici. Kiyoteru 119 David W.SHWALB; NAKAZAWA Jun , Barbara J. SHWALB, Applied Developmental Psychology: Theory, Practice, and Research from Japan, Information Age Publishing, 2005, p.304 120 Florence DENMARK, Uwe GIELEN, H. Herbert KRAUSS, Elizabeth MIDLARSKY, R. WESNER, op.cit, pag.181 96 e r a s t a t o p r e s o d i m i r a d o p o av e r d i fe s o u n a l t r o s t u d e n t e v i t t i m a d i bullismo. Sono tanti i casi di suicidio che si verificano ogni anno e molti sono l e g a t i a l l ’ i j i m e , t u t t av i a q u e s t o n o n p u ò e s s e r e e s p r e s s o c o n c e r t e z z a a meno che la vittima non lasci, come nei casi sop ra citati, delle l e t t e r e i n f o r m a n d o d e l l a p ro p r i a s i t u a z i o n e 121. Caratterist ica d elle vittime di ijime è il silenzio . Per cap irlo ci si de ve p r i m a c o n f ro n t a r e s u c o m e v i e n e v i s s u t o l ’a m b i e n t e s c o l a s t i c o . Questa istituzione viene vissuta da molti come una sor ta di prigione i n c u i l ’u n i c a c o s a c h e s i p u ò f a r e è a s c o l t a r e l ’ i n s e g n a n t e e a s s i m i l a r e i n u m e ro s i c o n c e t t i . N o n è n e c e s s a r i a u n a p a r t e c i p a z i o n e attiva se non richiesta e non è sentito indispensabile esprimere la p r o p r i a o p i n i o n e . N e l g i u g n o e n e l l u g l i o d e l 1 9 9 7 l a r i v i s t a S h i n ke n z e m i c h ū g a ku kō z a , 進 研 ゼ ミ 中 学 講 座 , r u p p e q u e s t o s i l e n z i o e d i n i z i ò a p a r l a r e d e l f e n o m e n o d e l l ’ i j i m e . N u m e r o s e f u ro n o l e l e t t e r e i n v i a t e m a q u e l l o c h e l e c a ra t t e r i z z av a e r a l a r i c h i e s t a d e l l a s e g r e t e z z a ; e ra importante che nessuno sapesse che loro le ave vano scritte. Questa s o r t a d i d i f e s a a v e v a s p i n t o i g i o v a n i a t ro v a r e s ì i l c o ra g g i o p e r d e n u n c i a r e q u e s t a s i t u a z i o n e m a l a p a u ra i m p e d i v a l o ro d i e s p o r s i u l t e r i o r m e n t e . E ra i n f a t t i , p ro p r i o l a p o s s i b i l i t à d e l l ’a n o n i m a t o c h e a v e v a p e r m e s s o a m o l t i d i s c r i v e r e 122. Sembra proprio questo un ulteriore dramma all’interno del già a l l a r m a n t e f e n o m e n o : l a d i f f i c o l t à n e l l ’e s p r i m e r e l a p ro p r i a a n g o s c i a d a p a r t e d e l l e v i t t i m e e l a s t e s s a i n c a p a c i t à d i c o l o ro c h e i n v e c e 121 Numerosi sono anche i casi elencati come tentativi di suicidio, non riportati nelle statistiche. 122 YONEYAMA Shoko , op.cit. pp.86 97 d o v r e b b e ro d i f e n d e r l e c o m p o r t a n o u n s e m p r e m a g g i o r e a g g r av a r s i d e l l a s i t u a z i o n e . At t u a l m e n t e , l e c i r c o s t a n z e n o n p a i o n o t ro v a r e u n a soluzione positiva poiché la “vergogna” del dover affrontare ciò che i n v e c e s i t e n d e a n a s c o n d e r e , s o p ra t t u t t o i n a m b i e n t e s c o l a s t i c o , porta i perseguitati o ad una passiva resistenza o - nella maggior p a r t e d e i c a s i - a l s u i c i d i o n e l t e n t a t i v o d i f u g g i r e d a l l ’o p p r e s s i o n e alla quale sono sottoposti. 98 Dorama inerenti alle tematiche affrontate nel capitolo: 3 5 - s a i n o kō kō s e i Titolo: 35 歳の高校生 Titolo in romaji: 35 sai no kōkōsei Formato: renzoku Genere: drammatico, scolastico Episodi: 11 Indici di ascolto: 13.1 % Rete televisiva: NTV Periodo di trasmissione: 13 Aprile – 22 Luglio 2013 Tr a m a B a b a A y a ko , t r e n t a c i n q u e n n e d a l p a s s a t o o s c u ro , t o r n a s u i b a n c h i d i s c u o l a p e r o t t e n e r i l d i p l o m a . I l c l i m a c h e t ro v a è p e rò q u e l l o d i u n a classe vittima del fenomeno dell’ ijime non solo tra gli studenti ma a n c h e t r a i d o c e n t i : u n o d i e s s i t e n t e rà i l s u i c i d i o 123 d o p o e s s e re stato vittima di un complotto in cui veniva presentato come un 123 L’episodio non sembra appartenere solo alle fiction: gli episodi di bullismo e comunque di violenza in generale hanno creato seri problemi anche nel corpo docenti tanto che si è registrato un aumento dei casi di malattie mentali dal 1995 99 maniaco sessuale. Le continue difficoltà incontrate d a l l ’u o m o d u r a n t e l a s u a e s p e r i e n z a v e n g o n o t ra s c r i t t e i n u n d i a r i o i n c u i n o n solo emergono le angherie dei suoi studenti ma soprattutto l’indifferenza dei suoi colleghi. La gestione della vita scolastica è in mano alla squadra 1, un gruppo di sei/sette studenti che vessa gli a l t r i e i m p o n e l a p ro p r i a v o l o n t à p e r s i n o a g l i i n s e g n a n t i . I l g i o v a n e p r o f e s s o r K o i z u m i è i n f a t t i t e r ro r i z z a t o d a l l ’ i d e a d i f i n i r e i n f o n d o a l l a c l a s s i f i c a e a s s e c o n d a s e m p r e l e r i c h i e s t e d e i “ b u l l i ”. A p o c o a p o c o Ay a ko r i u s c i r à a s p e z z a r e l e c a t e n e c h e l e g a n o i c o m p o n e n t i d e l l a c l a s s e i n t e ra g e n d o n o n s o l o c o n i s u o i c o m p a g n i d i c l a s s e m a a n c h e c o n i p ro f e s s o r i e g l i s t e s s i g e n i t o r i d e g l i a l u n n i . Uno dei primi casi è quello in cui una studentessa preferisce mangiare il suo bentō da sola nella toilet poiché non le è possibile f a r l o n e l l ’a u l a c o n l e a l t r e . Ai wo kudasai Titolo: 愛をください Titolo in romaji: ai wo kudasai Formato: renzoku Genere: drammatico, Episodi: 12 Indici di ascolto: 11.1 % Rete televisiva: Fuji TV Periodo di trasmissione: 1 Luglio – 30 Settembre 2000 100 Tr a m a R i r i k a l a v o ra p a r t - t i m e c o m e m a e s t ra d ’a s i l o e s e b b e n e n o n a b b i a m a i c o n o s c i u t o l ’a m o r e d i u n a f a m i g l i a , a m a s i n c e r a m e n t e i s u o i alunni ed è ricambiata. Ma nonostante l’ aspetto giovale che m a n i f e s t a a l l a v o ro è c o m e s e av e s s e d u e p e rs o n a l i t à d i s t i n t e : l a mattina è una timida insegnate e la sera è una donna che vuole ad o gni costo “assorbire” la fe licità alt rui, un a gioia che non riesce ad a v e r e o t ro v a r e a l l ’ i n t e r n o d e l l a p ro p r i a e s i s t e n z a . L a g i o v a n e è convinta che questa mancanza possa dipendere d a l l ’a s s e n z a d e l l ’a m o r e d e l l a f a m i g l i a d i o r i g i n e , c h e n o n h a m a i c o n o s c i u t o . I l s u o d i s a g i o l o m a n i f e s t a t ra m i t e u n a s e r r a t a c o r r i s p o n d e n z a c o n Nagasama, poeta incontrato anni prima durante un tentativo di suicidio: arrivata al limite, dopo anni di maltrattamenti da parte del d i r e t t o r e d e l l ’ i s t i t u t o n e l q u a l e e r a c r e s c i u t a , av e v a p e n s a t o c h e l ’u n i c a s o l u z i o n e f o s s e q u e l l a d i g e t t a r s i d a u n p o n t e . G l i e p i s o d i d i i j i m e n o n s e m b ra n o p e rò t e r m i n a r e c o n l ’a d o l e s c e n z a . Q u e s t i s i v e r i f i c a n o i n f a t t i a n c h e n e l l ’a m b i t o l av o ra t i v o d a p a r t e d e l l e m a d r i d i a l c u n i b a m b i n i e d a i s u o i s u p e r i o r i c h e a p p ro f i t t a n o i n o g n i m o d o p e r r i m p ro v e ra r l a . Gokusen Titolo: ごくせん 101 Titolo in romaji: gokuse Formato: renzoku Genere: commedia scolastica Episodi: 12 + 1 Indici di ascolto: 17.43 % Rete televisiva: Fuji TV Periodo di trasmissione: 1 Aprile – 3 Luglio 2002 Trama Il sogno di fare l’insegnante è diventato per lei rea ltà e Kumiko è pronta per il suo primo giorno di scuola. Tuttavia la classe che le viene assegnata è la difficile 3 – D, incubo di tutti i suoi colleghi. La professoressa Yamaguchi o Yankumi, come verrà poi ribattezzata, è però l’erede del clan yakuza deg li Oedo e non si spaventa certamente dinanzi alle azioni dei suoi nuovi alunni. I suoi studenti, svogliati, pigri, con capelli ossigenati e mezzi teppisti, cercheranno di farla scappare con tutti i mezzi possibili ma non ci riusciranno. Il tema, trattato specificatamente nella sesta puntata della prima serie, è quello dell’ijime, i cui episodi hanno portato Yuki a rifiutare la scuola. Venutane a conoscenza, Kumiko non solo deciderà di riportare il ragazzo in classe ma gli fornirà anche una sorta di allenamento contro i bulli che lo avevano attaccato. E’ in questa circostanza che si scopre qualcosa in più sul passato dell’insegnante: dopo la morte dei suoi genitori e il suo trasferimento a casa del 102 nonno era stata lei stessa presa di mira dai suoi compagni. F u proprio il boss ad aiutarla ad affrontare quel momento insegnandole, come lei farà poi con Yuki, a non fuggire dalla situazione ma a far fronte alle difficoltà. Il dorama si basa sul manga omonimo di Kozueko Moritomo( 梢子森本 27 Febbraio - ) il cui titolo deriva da gokudō sensei, 極道先生, che p o t r e b b e e s s e r e t r a d o t t o c o m e p r o f e s s o r e s s a g a n g s t e r 124. G r e a t t e a c h e r O n i z u ka Titolo: グレート ティーチャー オニヅカ Titolo in romaji: GTO – Great teacher Onizuka Formato: renzoku Genere: commedia scolastica Episodi: 12 Indici di ascolto: 28.3 % Rete televisiva: Fuji TV Periodo di trasmissione: 7 Luglio - 22 Settembre 1998 Tr a m a L’e x t e p p i s t a E i k i c h i O n i z u ka v i e n e a s s u n t o d a l p r e s i d e d i u n a s c u o l a s u p e r i o r e e i n t r a p r e n d e l a s u a c a r r i e ra c o m e i n c a r i c a t o d e l l a c l a s s e 2 124 Con gokudō si indica anche la yakuza di cui Kumiko fa parte. 103 s e z i o n e 4 . A l l ’ i n t e r n o v i s o n o d e g l i s t u d e n t i c o n sv a r i a t i p r o b l e m i : incomprensioni con i genitori, solitudini, casi di bullismo, p ro stituzione mino rile, e cc. Il giovan e, con metodi non sempre a t t i n e n t i a l l e r e g o l e e s p e s s o f u o r i d a g l i s c h e m i , s a rà c a p a c e d i trasformare degli alunni insofferenti in veri e propri amici – come li d e f i n i s c e l u i s t e s s o – c o n i q u a l i t r a s c o r r e r e n o n s o l t a n t o l ’a n n o scolastico. U n g r a v e e p i s o d i o d i b u l l i s m o s i v e r i f i c a n e i c o n f ro n t i d e l p i c c o l o N o b o r u . I s u o i a g g r e s s o r i , d i v e rs a m e n t e d a q u a n t o r i s u l t a s p e s s o nelle statistiche, sono tre ragazze. I soprusi sono prettamente di tipo f i s i c o e c i ò s a r à p a l e s e q u a n d o l o s t u d e n t e , s p o g l i a t o s i , m o s t r e rà l e cicatrici e le ferite infertegli. Onizuka, per bloccare le azioni delle tre decide di interveni re. Scena che può risultare alquanto forte è quando la giovane leader del gruppo viene tenuta in bilico sul cornicione della scuola per farle p ro v a r e la pena che av e v a precedentemente inferto alla sua vittima. D a l m a n g a d i F u j i s a w a Tō r u ( 藤 沢 と お る 1 2 G e n n a i o 1 9 6 7 - ) è s t a t o t r a t t o a n c h e u n a n i m e . U n r e m a ke d e l l o s t e s s o d o r a m a s i a r t i c o l a i n due stagioni, la prima andata in onda nel 2012 , la seconda nel 12014. 104 Hagane no onna Titolo: ハガネの女 Titolo in romaji: hagane no onna Formato: renzoku Genere: scolastico, drammatico Episodi: 7 (prima stagione) Indici di ascolto: / Rete televisiva: TV Asahi Periodo di trasmissione: 21 Maggio – 2 Luglio 2010 Tr a m a H a ga I n e ko , a b b a n d o n a t a l a p ro f e s s i o n e d i i n s e g n a n t e i n v i s t a d e l m a t r i m o n i o , v i e n e i n v e c e l a s c i a t a d a l f u t u r e s p o s o e s i d à a l l ’a l c o o l . In suo aiuto arriva un vecchio amico che le propone di fare da s u p p l e n t e n e l l a s c u o l a d o v e i n s e g n a : l a c l a s s e è r i m a s t a s p ro v v i s t a d i docente dopo che numerosi hanno rinunciato all’incarico. Il motivo è subito chiaro: tra i bambini della classe 4 sezione 3 ci sono numerosi casi di bullismo a cui nemmeno gli insegnanti riescono a porre r i m e d i o . S o l o I n e ko r i u s c i r à i n q u a l c h e m o d o a d i n t e r v e n i r e i n q u e s t e d i n a m i c h e c h e s i t ra s c i n a n o d a t e m p o . I p ro t a g o n i s t i n o n s o n o soltanto i bambini ma fondamentale. Gli atti di anche le ra ga z z e hanno un ruolo ijime vanno dalle offese verbali agli s c h i a f f i , a i p e s t a g g i d a v a n t i a t u t t i g l i a l t r i c o m p a g n i e p e rs i n o 105 a l l ’u c c i s i o n e d i a l c u n i a n i m a l i : u n p i c c o l o c o n i g l i o v i e n e p o s t o n e l c a s s e t t o d e l l a s c r i v a n i a d e l l a p ro f e s s o r e s s a . I l n o m e d e l d ra m a d e r i v a d a l s o p r a n n o m e d e l l a p ro t a g o n i s t a , H a n e ko , d e r i v a t o d a l c o g n o m e ( H a ga ) e d a u n a s i l l a b a d e l n o m e ( I n e ko ) 125. I l t e r m i n e h a g a n e i n d i c a l ’a c c i a i o , p ro p r i o a d i n d i c a r e l a f o r z a d e l l a donna che non si pie ga neanche dinanzi al dolore. Hana yori dango Titolo: 花より男子 T i t o l o i n r o m a j i : h a n a yo r i d a n g o Formato: renzoku Genere: commedia romantica Episodi: 9 (prima stagione) Indici di ascolto: 19.6 % Rete televisiva: TBS Periodo di trasmissione: 21 Ottobre – 16 Dicembre 2005 Tr a m a F a m o s i s s i m o i n t u t t a l ’A s i a t a n t o d a e s s e r e o g g e t t o d i r e m a ke i n Ta i w a n , i n C o r e a d e l S u d , i n C i n a e r e c e n t e m e n t e a n c h e i n A m e r i c a , i l 125 Haga e la sillaba ne di Ineko. 106 d o r a m a t r a t t o d a l m a n ga d i Ka m i o Yo ko ( 神 尾 葉 子 , 2 9 g i u g n o 1 9 6 6 - ) h a c o m e p r o t a g o n i s t a M a k i n o Ts u k u s h i e g l i F 4 , s t u d e n t i d e l l a p r e s t i g i o s a E i t o k u G a r d e n . L a ra ga z z a , l ’u n i c a p o v e ra t r a g l i a l l i e v i milionari, difende un giorno una sua amica dalle prepotenze di uno d e g l i F 4 , i q u a t t ro f i o r i , f i g l i d i e s p o n e n t i m i l i o n a r i d e l l a s o c i e t à c h e d e c i d o n o l e s o r t i d e l l a s c u o l a g ra z i e a l l e l o ro i m p o r t a n t i d o n a z i o n i . L a v i t t i m a d e l l e l o r o a n g h e r i e v i e n e d e s i g n a t a t ra m i t e u n c a r t e l l i n o rosso ed è costretta a subire ogni genere di bullismo, dai rifiuti g e t t a t i a d d o s s o , a i s e c c h i d ’a c q u a a l l ’e s s e r e c o s t r e t t i a p u l i r e l e s c a r p e d e l l e a d e r, D o my ō j i , c o n l a l i n g u a . L’ i n t e r a s c u o l a p a r t e c i p a agli episodi di bullismo i cui registi principali sono appunto i quattro r a g a z z i . M a k i n o n o n è p e rò d i s p o s t a a f a r s i m a l t r a t t a r e e d e c i d e d i c o m b a t t e r e , a n c h e f i s i c a m e n t e c o n t ro i l s u o n u o v o n e m i c o . I l t i t o l o d e l m a n ga s i b a s a s u u n n o t o p ro v e r b i o g i a p p o n e s e , h a n a y o r i d a n g o 126, 花 よ り 団 子 , i n c u i l ’a u t r i c e h a s o s t i t u i t o g l i u l t i m i d u e i d e o g r a m m i c o n 男 子 , l a c u i c o r r e t t a p ro n u n c i a s a r e b b e i n v e c e danshi. Hana yori dango returns Titolo: 花より男子~リターンズ~ T i t o l o i n r o m a j i : h a n a yo r i d a n g o r e t u r n s 126 Lett. “Meglio i dango dei fiori”. I dango sono dei tipici dolci giapponesi preparati con farina di riso glutinoso. Il proverbio consiglia di indirizzarsi verso le cose importanti, come i dango e quindi più in generale il cibo, rispetto a ciò che invece, come i fiori, non ha un valore pratico ma solo bellezza superficiale. 107 Formato: renzoku Genere: commedia romantica Episodi: 11 Indici di ascolto: 21.7 % Rete televisiva: TBS Periodo di trasmissione: 5 Gennaio - 16 Marzo 2007 Tr a m a N e l l a s e c o n d a s e r i e , l e av v e n t u r e r i p r e n d o n o d o p o i l d i p l o m a d e i p r o t a g o n i s t i . G l i F 4 , p ro f o n d a m e n t e c a m b i a t i d o p o av e r c o n o s c i u t o M a k i n o , s o n o m a t u r a t i e h a n n o a b b a n d o n a t o i l o ro m o d i d i f a r e d a t e p p i s t i . Tu t t a v i a c ’è c h i p ro v a d e l r i s e n t i m e n t o v e r s o l e l o ro a z i o n i passate ed emulando le l o ro gesta fa ricomparire sulle scene s c o l a s t i c h e i l t a n t o t e m u t o c a r t e l l i n o ro s s o . G l i e p i s o d i d i b u l l i s m o h a n n o p e r ò v i t a b r e v e i n q u a n t o s a ra n n o g l i s t e s s i F 4 a d i n t e r v e n i r e e p o r v i f i n e . L a s t o r i a p o i s i c o n c e n t r e rà p r i n c i p a l m e n t e s u l l e v i c e n d e a m o ro s e d e i d u e p e rs o n a g g i p r i n c i p a l i i n t e r c a l a t e d a q u e l l e degli attori secondari. H o ka b e n Titolo: ホカベン Titolo in romaji: hokaben 108 Formato: renzoku Genere: legale, drammatico Episodi: 10 Indici di ascolto: 8.1 % Rete televisiva: NTV Periodo di trasmissione: 16 Aprile – Giugno 2008 Tr a m a D o m o t o A ka r i è u n a g i o v a n e av v o c a t e s s a f e r m a m e n t e c o n v i n t a c h e l a giustizia debba sempre trionfare. È questo il motivo per cui ha i n t r a p r e s o l a c a r r i e ra l e g a l e : d i f e n d e r e i p i ù d e b o l i . Tu t t av i a , s i s c o n t r a b e n p r e s t o c o n l a d u ra r e a l t à , r a p p r e s e n t a t a i n p a r t i c o l a r m o d o d a R e i ko Ku d o c h e s e g u e l e l i n e e s e c o n d o l e q u a l i u n b u o n av vocato deve difendere sempre il proprio cliente, innocente o c o l p e v o l e c h e s i a . A k a r i r i c e r c a d i s p e ra t a m e n t e l a v e r i t à a n c h e n e l c a s o d e l l a m o r t e d i u n ra ga z z o av v e n u t a d u ra n t e u n ’e s c u r s i o n e c o n l a s c u o l a . C o n v i n t a c h e l o s t u d e n t e s i a s t a t o v i t t i m a d i b u l l i s m o i n d a ga per conto proprio sino a scontrarsi apertamente con i suoi superiori. L a v e r i t à c h e v e r rà a g a l l a s u g l i e p i s o d i d i i j i m e s a rà l ’o p p o s t o d i c i ò c h e l a g i o v a n e s i e ra f i g u r a t a e i l c a s o l a p o r t e rà a i n t e r ro ga rs i ulteriormente sul suo ruolo. A n c h e i n q u e s t o d ra m a , l ’a m b i e n t e s c o l a s t i c o t e n t a i n o g n i m o d o d i scro llarsi di dosso il pesante fardello dell’ ijime. Ma ciò che mag giormente può sorprendere è il fatto che nel caso di specie, il “ b u l l o ” a b b i a t ro v a t o d e l l e v i t t i m e c h e h a n n o d e c i s o d i r e a g i r e a l l e a n g h e r i e , p e r s i n o , s i p o t r e b b e d i r e , i n m a n i e ra e c c e s s i v a . 109 Kazoku game Titolo: 家族ゲーム Titolo in romaji: kazoku game Formato: renzoku Genere: drammatico, familiare, scolastico Episodi: 10 Indici di ascolto: 13 % Rete televisiva: Fuji TV Periodo di trasmissione: 17 Aprile – 19 Giugno 2013 Tr a m a D a l l ’o p e r a d i H o n m a Yo h e i ( 本 間 洋 平 , 1 9 4 8 - ) i l d ra m a n a r r a l e v i c e n d e d i Yo s h i m o t o K o y a , o p e r l o m e n o è q u e s t o i l n o m e c h e f o r n i s c e , i l q u a l e s v o l g e i l r u o l o d i t u t o r e p ro m e t t e n d o r i s u l t a t i eccezionali come a l l ’u n i v e rs i t à preoccupata di per il superamento To k y o . la sorte degli Convocato del figlio esami dalla minore di ammissione famiglia che Numata, non intende frequentare la scuola, mediante dei metodi non ortodossi cerca di a i u t a r e i l g i o v a n e a d i v e n t a r e p i ù f o r t e . S h i g e y u k i , v i t t i m a d i i j i m e 127, riesce a farsi c o ra g g i o grazie alla presenza di Yo s h i m o t o a p p o g g i a n d o s i s e m p r e p i ù a l u i c o s ì c o m e d e l r e s t o f a l ’ i n t e ra 127 I compagni di classe praticano un vero e proprio pestaggio nei confronti del piccolo, gli abusi non si interrompono all’uscita di scuola ma proseguono anche lungo la strada verso casa. 110 f a m i g l i a . M a q u a l è i l s e g r e t o c h e n a s c o n d e ? H a d av v e ro u c c i s o q u a l c u n o c o m e d i c e ? E p e r c h é c o n t i n u a a f a r e l ’a s s u r d o g i o c o d e l l a f a m i g l i a , i l ka z o k u g a m e , c o n l o s c o p o d i d i s t r u g g e r l a ? Kingyo Club Titolo: 金魚倶楽部 T i t o l o i n r o m a j i : k i n g yo c l u b Formato: renzoku Genere: drammatico Episodi: 10 Indici di ascolto: 2.3 % Rete televisiva: NHK Periodo di trasmissione: 23 Luglio – 1 Ottobre 2011 Tr a m a Haru, studente del terzo anno con ottimi voti e abbastanza popolare t r a l e r a g a z z e n o n s e n e c u ra p i ù d i t a n t o , c ’è q u a l c o s a i n l u i c h e l o h a t u r b a t o i n p a s s a t o e n o n v u o l e i n t e r e s s a rs i p i ù d i t a n t o a l l e s u e c o e t a n e e o a i c l u b d o p o s c u o l a . U n g i o r n o i l g i o v a n e s o r p r e n d e Ko t o , d e l p r i m o a n n o , c h e v i e n e m a l t ra t t a t a d a a l c u n e c o m p a g n e e d inter viene in suo aiuto. Mentre camminano vedono una bancarella 111 d o v e l a g i o v a n e r i e s c e a p r e n d e r e u n p e s c i o l i n o ro s s o c h e t e r ra n n o c o n l o r o , s i m b o l o d e l l o ro c l u b f o r m a t o d a s o l e d u e p e r s o n e ( e d a l quale deriva il titolo della serie). Gli abusi sulla gio vane continuano sino ad un tentativo di violenza sessuale da parte di un compagno di c l a s s e c h e e r a a p p a r s o s i n o a d a l l o ra c o m e u n a p e rs o n a i n e c c e p i b i l e . D o p o q u e s t a e s p e r i e n z a t ra u m a t i c a , K o t o n o n r i e s c e p i ù a p ro f e r i r e p a r o l a . L e d i f f i c o l t à r e n d o n o p i ù s o l i d o i l l o ro ra p p o r t o c h e l i p o r t a e n t r a m b i a m a t u ra r e e m i g l i o r a r e r i u s c e n d o a v i n c e r e n o n s o l o l o scetticismo delle persone intorno ma anche le angherie con cui la ragazza era vessata. Legal High Special Titolo: リーガルハイ Titolo in romaji: legal high special Formato: tanpatsu Genere: commedia Episodi: 1 Indici di ascolto: 13.5% Rete televisiva: Fuji TV Periodo di trasmissione: 13 Aprile 2013 112 Tr a m a N e l l o s p e c i a l t ro v i a m o a n c o ra K o m i ka d o Ke n s u ke , av v o c a t o b r i l l a n t e m a a l q u a n t o s t ra m b o e M a y u z u m i c h e t e n t a d i a r g i n a r e i “d i s a s t r i ” creati dall’irruenza del suo collega. Il caso di cui si devono occupare è quello di una madre che chiede giustizia dopo che il figlio è caduto dal tetto della scuola. In un primo momento pare che il giovane si sia buttato per ottenere popolarità presso i compagni ma ad un esame più attento emergono degli episodi di bullismo del quali era vittima. A d i s p e t t o d e l l a s c u o l a c h e c e r c a d i n e ga r e i n o g n i m o d o l ’a c c a d u t o e c o n e s s o l a r e s p o n s a b i l i t à , Ke n s u ke r i e s c e a v i n c e r e l a c a u s a a n c h e g r a z i e a l l a s u a s t ra o r d i n a r i a a r r i n ga f i n a l e i n c u i v e d e i l p ro c e s s o come il primo passo per lo sradicamento del bullismo, problema che, p e r l u i , a s s o r b e o g n i c o s a i n q u a n t o p r e s e n t e p e rs i n o n e l l ’a r i a c h e respiriamo. Life Titolo: ライフ Titolo in romaji: raifu Formato: renzoku Genere: drammatico, scolastico. Episodi: 11 Indici di ascolto: 12.2% Rete televisiva: Fuji TV Periodo di trasmissione: 30 Giugno – 15 Settembre 2007 113 Tr a m a D a l m a n g a d i Ke i ko S u e n o b u ( け い こ す え の ぶ , m a r z o 1 9 7 9 - ) , v i n c i t o r e d e l t r e n t e s i m o p r e m i o Ko d a n s h a c o m e m i g l i o r s h ō j o m a n ga , il drama a f f ro n t a temi particolarmente scabrosi come autolesionismo, suicid io e ijime. D e s i d e r o s a d i s e g u i r e l ’a m i c a a l l a s c u o l a s u p e r i o r e N i s h i , A y u m u d e c i d e d i i m p e g n a r s i p e r s u p e ra r e i l d i f f i c i l e e s a m e d i a m m i s s i o n e che riesce a passare dopo dure giornate di studio. Non è il caso della sua compagna di classe che, umiliata, dopo aver riversato su di lei la p ropria fru strazione si toglie la vita. Sentendo si in co lpa pe r qu esto e p i s o d i o , Ay u m u i n i z i a a t a g l i a r s i i p o l s i e s i i s o l a . S a r à M a n a m i a presentarsi a lei e a volere, quasi con prepotenza, diventarle amica f a c e n d o l a c o s ì e n t r a r e n e l s u o g r u p p o . D o p o a v e r p r e s o d i m i ra u n a c o m p a g n a d i c l a s s e , A y u m u n o n h a i l c o ra g g i o d i o p p o rs i e d e m u l a i l l o r o c o m p o r t a m e n t o s c a t e n a n d o l ’o d i o d e l l a v i t t i m a . Q u a n d o s a rà l e i a e s s e r e b u l l e g g i a t a s a rà p ro p r i o H i r o s e a s c a t e n a r e l ’ i ra d e l s u o gruppo facendo vedere a Manami un video in cui Ayumu entra in casa d e l f i d a n z a t o d e l l a l e a d e r. D a q u e l m o m e n t o i n p o i l e v e s s a z i o n i a c u i la r a ga z z a s a rà sottoposta d i v e n t e ra n n o sempre peggiori e s a c e r b a n d o s i i n u n ’e s c a l a t i o n d i v i o l e n z e e v e s s a z i o n i p s i c o l o g i c h e . 114 N a ka n a i t o k i m e t a h i Titolo: 泣かないと決めた日 Titolo in romaji: nakanai to kimeta hi Formato: renzoku Genere: drammatico Episodi: 8 Indici di ascolto: / Rete televisiva: Fuji TV Periodo di trasmissione: 26 Gennaio – 16 Marzo 2010 Tr a m a Ts u n o d a M i k i è u n a g i o v a n e a l l a r i c e r c a d i u n i m p i e g o . A s s u n t a i n u n a g r a n d e a z i e n d a f a s u b i t o a m i c i z i a c o n Ta c h i b a n a c h e c o m e l e i è a l s u o p r i m o g i o r n o d i l a v o ro . A s s e g n a t a a l s e t t o r e a d d e t t o a l l a v e n d i t a d i c i b i d i i m p o r t a z i o n e s i t ro v a s u b i t o a d o v e r f a r e i c o n t i c o n u n a m b i e n t e a l e i o s t i l e . U n a s u a c o l l e ga c o m m e t t e u n e r r o r e f a xa n d o u n d o c u m e n t o r i s e r v a t o e l a i n c o l p a i n g i u s t a m e n t e . L a direttrice del gruppo e gli altri iniziano a prenderla in antipatia in q u a n t o n o n s o l o n o n a m m e t t e l e s u e c o l p e m a , a p a r e r l o ro , a c c u s a u n ’a l t r a d e l l e s u e m a n c a n z e . D a q u e l m o m e n t o c o m i n c e r à p e r l e i u n percorso difficile fatto di soprusi e dispetti sempre più pesanti. La p r i m a a r t e f i c e d e l l e v e s s a z i o n i s a r à l a s u a s t e s s a “ a m i c a ”, g e l o s a d e l l a p e r s o n a l i t à e d e l l a r e l a z i o n e d a l e i i n s t a u ra t a c o n u n c o l l e g a . M i k i r i u s c i r à a n o n a b b a n d o n a r e i l p ro p r i o l av o r o a n c h e g r a z i e a l l a sua ferma determinazione ad aiutare economicamente la famiglia: il 115 den aro è infatti n ece ssario per p agare le cure me diche de lla sorella m i n o r e . S o l o i n u n f ra n g e n t e s a rà s u l p u n t o d i a b b a n d o n a r e p e r s i n o l a p r o p r i a v i t a m a s a l v a t a d a l s u o c a p o r i u s c i rà p o i a r i p a r t i r e c o n p i ù g r i n t a , s i n o a l l ’a c c e t t a z i o n e d a p a r t e d e l s u o t e a m . Nobuta wo produce Titolo: 野ブタ。をプロデュース Titolo in romaji: nobuta wo produce Formato: renzoku Genere: drammatico, scolastico. Episodi: 10 Indici di ascolto: 16.89 % Rete televisiva: NTV Periodo di trasmissione: 15 Ottobre – 17 Dicembre 2005 Tr a m a Kiritani Shuji è uno dei ragazzi più popolari della scuola, va d ’a c c o r d o c o n t u t t i e h a u n a b e l l i s s i m a r a g a z z a . Tu t t o è i n a p p a r e n z a perfetto ma in realtà, questo mondo ovattato è solo una finzione e il g i o v a n e è m o l t o s o l o . A l c o n t r a r i o , Ku s a n o A k i r a , s t a s p e s s o i n d i s p a r t e , f a d i s c o rs i e m o s s e s t ra n e e n o n s p i c c a n e l g r u p p o . A d u n i r e q u e s t e d u e p e r s o n a l i t à c o s ì d i v e rs e s a r à l ’a r r i v o d i N o b u ko , 116 r a g a z z a t i m i d a e i m p a c c i a t a c h e , a p p e n a t ra s f e r i t a s i , v e r rà s u b i t o presa di mira dalle sue compagne. Semplice esempio è il secchio d ’a c q u a c h e l e v i e n e ro v e s c i a t o a d d o s s o . L’o b i e t t i v o d e i d u e ra g a z z i sarà quello di farla diventare popolare e smettere di essere bulleggiata. Il piano al quale entrambi “lavoreranno” in segreto v i e n e r i b a t t e z z a t o N o b u t a w o p r o d u c e , p ro d u r r e N o b u t a , d a c u i i l t i t o l o d e l d o ra m a . M e n t r e i l p ro g e t t o p r e n d e rà v i t a e N o b u ko r i u s c i r à a d i n t e g r a r s i t r a i t r e r a ga z z i n a s c e r à u n a s p l e n d i d a a m i c i z i a . L’o p e r a o r i g i n a l e d a c u i l a s e r i e t e l e v i s i v a è t r a t t a , N o b u t a w o p r o d u c e , 野 ブ タ 。 を プ ロ デ ュ ー ス d i G e n S h i ra i w a , ( 玄 白 岩 , 1 9 8 3 - ) differisce in alcun i aspett i: innanz itutto, Nobuta, è un ragazzo ed è l u i a c h i e d e r e l ’a i u t o d i S h u j i ; i l n o m e N o b u t a d e r i v a d a l l ’e r ra t a l e t t u r a d e i ka n j i d e l n o m e d e l n u o v o s t u d e n t e , S h i n t a , 信 太 . A n c h e i l f i n a l e è m o l t o d i v e rs o , n o n v i è n e s s u n A k i r a e S h u j i n o n h a u n ’e v o l u z i o n e d u ra n t e i l s u o p e r c o r s o m a v i e n e s e m p l i c e m e n t e avvalo rata la su a id ea d i non permette re a ne ssu no di avvicin arsi t r o p p o a l s u o v e ro i o . N o b u t a g u a d a g n a p o p o l a r i t à e S h u j i i n i z i a a p e r d e r l a . Q u e s t ’u l t i m o d e c i d e c o s ì d i t ra f e r i rs i i n u n a n u o v a s c u o l a d o v e p r o b a b i l m e n t e s a r à d i n u o v o q u e l ra ga z z o c h e v i v e i n d o s s a n d o una maschera. 117 Wa t a s h i t a c h i n o k y ō ka s h o Titolo: わたしたちの教科書 T i t o l o i n r o m a j i : w a t a s h i t a c h i n o k yō k a s h o Formato: renzoku Genere: drammatico, scolastico. Episodi: 12 Indici di ascolto: 11.2 % Rete televisiva: Fuji TV Periodo di trasmissione : 12 Aprile – 28 Giugno 2007 Tr a m a U n g i o r n o , Ta m a ko Ts u k i m i , i m p i e ga t a i n u n p r e s t i g i o s o s t u d i o l e g a l e , r i c e v e l a v i s i t a d i A s u ka c h e l e c h i e d e a i u t o p e r u n a c a u s a . L a g i o v a n e s t u d e n t e s s a v o r r e b b e i n t r a p r e n d e r e u n ’a z i o n e l e ga l e p e r ijime ma la d onna si rif iuta e n on le presta attenzione. Poch i giorni d o p o , d u ra n t e u n m o m e n t o d i g ra n d e c o n f u s i o n e a s c u o l a , A s u ka c a d e d a l l a f i n e s t ra d e l l a s u a c l a s s e – a l m e n o q u e s t a è l a v e rs i o n e u f f i c i a l e – e m u o r e . Q u e s t a n o t i z i a c o l p i s c e p ro f o n d a m e n t e Ta m a ko che aveva precedentemente abbandonato la ragazza in un istituto poiché, dopo essersi sposata col padre di lei, questi l ’a v e v a a b b a n d o n a t a l a s c i a n d o l e l a f i g l i a . P e r p o r t a r e av a n t i l e i n d a g i n i s u e v e n t u a l i a t t i d i b u l l i s m o c h e A s u ka av r e b b e s u b i t o , l ’av v o c a t o a r r i v a 118 persino a mettere in discussione la sua carriera e la sua vita s e n t i m e n t a l e . D e c i s a a s c o p r i r e l a v e r i t à è p ro n t a a s c o n t ra rs i i n tribunale con il suo fidanzato che difende invece la scuola. Le reazioni dell’istituto scolastico sono dipinte sempre nella medesima m a n i e r a , p r o n t e s o l o a n e ga r e c h e v i s i a n o s t a t i – o c h e v i p o s s a n o an cora essere - de gli ep isodi d i ijime o an che solo a prendere in con sid eraz ione il fen omeno . 119 Capitolo sei: violenze domestiche. 6.1 Cosa è violenza domestica? Secondo l’OMS, l’organizzazione mondiale della sanità, è violenza domestica “ogni forma di violenza fisica, psicologica o sessuale che riguarda tanto soggetti che hanno, hanno avuto o si propongono di avere una relazione intima di coppia, quanto soggetti che all’interno di un nucleo familiare più o meno allargat o hanno relazioni di c a r a t t e r e p a r e n t a l e o a f f e t t i v o . 128” Vi sono diversi tipi di violenza attuata nella maggior parte dei casi dall’uomo nei confronti della donna. -violenza fisica: si manifesta come un’aggressione corporea in modalità quali spintoni, sch iaffi, percosse, strangolamenti, tirate di capelli, provocazione di ferite tramite gli arti o con armi sino all’uccisione. -violenza psicologica: comportamenti, azioni, parole, gesti che mettono in pericolo minando l’autostima e l’identità. In particolare si citano le pressioni psicologiche o persino l’uccisione di animali domestici. -violenza economica: in casi di dipendenza economica non viene dato alcun mantenimento o comunque non in forma adeguata, abusando della disponibilità di mezzi finanziari. -violenza assistita: le vittime di questo tipo sono per lo più i bambini costretti a vedere le continue violenze compiute dai genitori. Vedono, ascoltano e sentono sempre la violenza che subisce una persona per loro importante. 128 World Health Organization, 1996 http://www.onvd.org/index.php?page=58 120 -stalking: è un comportamento p ersecutorio che attraverso gesti e azioni reiterate porta la persona perseguitata a vivere in uno stato d’ansia, paura, impotenza. In genere l’obiettivo della violenza è quello di ottenere il potere ed il controllo sulla vittima. Si usano quindi: coercizi one e minacce, intimidazioni, abusi emotivi, abusi economici e isolamento. 6.2 Violenza domestica in Giappone. In Giappone l’idea di una società dominata dall’uomo è profondamente radicata e vi è ancora la tendenza a non riconoscere lo status sociale de lle donne. La violenza è usata dagli uomini per soddisfare i loro desideri, forzando gli altri – in questo caso la propria partner - ad essere loro subordinati. L’aggressività è inoltre “permessa” agli esponenti del sesso maschile in quanto considerata caratteristica della virilità e non essendo essi in grado di reprimere i propri istinti a causa della loro natura impulsiva. Tale forma mentis della società è una delle cause che porta numerose donne a tollerare in maniera reiterata gli abusi. Inoltre, dato che la maggior parte delle donne giapponesi dipende economicamente dal partner, ci si aspetta che esse compiano perfettamente i lavori di casa e che rispettino ed ubbidiscano al proprio compagno. Se compiono degli errori, la punizione diventa quasi la normalità ma allo stesso tempo il “castigo” a cui esse sono sottoposte viene vissuto come una vergogna e raramente si parla di ciò con qualcuno. Oltre a questi sentimenti, prevalgono la solitudine e l’isolamento derivati dalla pressione della società che impon e loro di mantenere il segreto. Le donne sopportano la violenza per non distruggere la famiglia e per il bene dei figli. Inoltre se la vittima risulta apatica nei confronti degli abusi o si aggrappa tenacemente al ricordo dei tempi in cui il partner era te nero, il numero delle volte in cui vengono attuate le violenze aumenta. 121 129 La tabella fornisce una dimostrazione concreta del silenzio che caratterizza le donne giapponesi. Se il 54.7% delle vittime riesce a parlare delle proprie esperienze con un altro me mbro della famiglia, quello che colpisce è invece il 37,8% che non fa parola con nessuno riguardo l’accaduto. Per quanto concerne invece le eventuali cure mediche va ricordato che la maggior parte delle donne abusate non si rivolge a nessuna struttura ospe daliera. I motivi di tale decisione sono vari e vanno dalla vergogna che si prova nell’ammettere di essere stata picchiata dal proprio compagno, alla proibizione del partner stesso di visitare un medico. Nel caso in cui i danni riportati non siano stati permanenti, una buona parte delle vittime ha dovuto subire un ricovero per un tempo compreso tra un minimo di venti g i o r n i s i n o a u n m a s s i m o d i d u e m e s i 130. 129 Randal W. SUMMERS; Allan Michael, HOFFMAN, Domestic Violence: A Global View, Connecticut, Greenwood Publishing Group, 2002, p.91 130 Ibidem. 122 I dati ricavati dai numerosi sondaggi e inchieste svolte sinora hanno dato una triste conferma: attual mente una donna su tre ammette di avere subito almeno una volta nella vita degli abusi, mentre una su venti ha temuto o teme ancora per la propria vita. Un’inchiesta effettuata nel novembre e dicembre del 2006 dall’Ufficio delle pari opportunità unita alle informazioni della più recente indagine c o n d o t t a n e l 2 0 1 1 , m o s t r a d e l l e s t a t i s t i c h e a l l a r m a n t i . 131 N e l l a p r i m a d e l l e d u e s t a t i s t i c h e 132 s u u n c a m p i o n e d i 5 0 0 0 u o m i n i e donne adulte - di cui il 65.9 % ha fornito risposte ( un totale quindi di 2888 persone – 1578 donne o 54.6% donne), si può notare che gli episodi di violenza iniziati a volte durante il periodo di fidanzamento raggiungono delle percentuali elevatissime durante l’unione coniugale. Secondo il rilevamento del 2011 il 32,9 % delle donne sposate o delle donne che sono state sposate ha avuto esperienze di abuso domestico quali danni fisici o molestie psicologiche. Sempre secondo questo sondaggio, il 41,1 % delle vittime non ha parlato con nessuno dell’esperienza subita. In molti casi, gli abusi vengono accettati in considerazione dei figli – nonostante dalle risposte fornite risulti che tali episodi abbiano una forte influenza negativa sulla prole - o della dipendenza economica. La percentuale delle donne che hanno subito abusi domestici è rimast a costante dalle due analisi precedenti. Quando si chiedono i dettagli di ciò che le vittime sono state – o sono - costrette ad affrontare, il 25,9 % parla di calci, pugni e spintoni da parte del partner, mentre il 6,2 % ha non solo ammesso di essere stata aggredita, ma che gli episodi si sono ripetuti più volte. Il 17,8 % ha avuto esperienza di molestie psicologiche e intimidazioni o la loro vita era stata controllata in maniera ossessiva. Questo comportamento da parte dei mariti è spinto dal dubbio che vi possa essere qualcun altro nell’esistenza della propria partner. 131 È possibile visionare il sondaggio all’indirizzo internet http://whatjapanthinks.com/2006/04/23/domestic-violence-in-japan-part-1-of-3/ 132 Altri sondaggi sono stati condotti nel 2005 e nel 2008. 123 Il 14,1 % delle donne ammette di essere stata costretta a rapporti sessuali. Alla domanda sul perché non è stata fatta richiesta per il divorzio, il 57,3 % delle interessate ha dichiar ato di sopportare per i f i g l i m e n t r e i l 1 8 . 9 % p e r m o t i v i d i d i p e n d e n z a e c o n o m i c a 133. 6.3 Esperienze reali. S e c o n d o q u a n t o p o s s i b i l e v i s i o n a r e n e l s i t o j a p a n t i m e s . c o . j p 134 , a l c u n e d o n n e h a n n o a v u t o i l c o r a g g i o d i a f f ro n t a r e q u a n t o a c c a d u t o e d i u s c i r e d a l l a p r i g i o n e n e l l a q u a l e s i t ro v av a n o . L a p r i m a , E m i Yo s h i d a , c o m p r e s e , d o p o u n a n n o d i m a t r i m o n i o , c h e n o n s a r e b b e p o t u t a s o p r av v i v e r e . I l m a r i t o , a b i t u a l e u t i l i z z a t o r e d i d ro g h e , d o p o a v e r c e r c a t o d i s t ra n g o l a r l a , l a p i c c h i ò s i n o a f a r l e p e r d e r e i s e n s i f u o r i d a l l a l o ro c a s a a To k y o . Q u a n d o l a d o n n a r i p r e s e c o n o s c e n z a , l ’u o m o l a m i n a c c i av a c o n u n c o l t e l l o . La polizia non le offrì nessuna protezione: invece di consigliarle di r e c a r s i i n u n c e n t ro d i a i u t o p e r l e d o n n e v i t t i m e d i v i o l e n z e , c e r c ò di convin cerla a riman ere con il coniuge che, secondo loro, non intendeva farle alcun male. La soluzione migliore per tutti sarebbe s t a t a s e m p l i c e m e n t e q u e l l a d i d i s c u t e r e e r i s o l v e r e i p ro b l e m i all’interno della coppia. Le parole della polizia colpiscono p r o f o n d a m e n t e : “ S e m a l m e n i q u a l c u n o i n s t ra d a v i e n i a r r e s t a t o , m a s e i l t u o p a r t n e r c e r c a d i u c c i d e r t i d e v i p a r l a r c i ”. L a v e n t i n o v e n n e r i u s c ì a t ro v a r e u n a v i a d i f u ga g r a z i e a l l ’a i u t o d i o p e r a t o r i s o c i a l i e m e d i c i c h e l e f e c e ro c a p i r e c h e n o n e r a c o l p a s u a s e i l m a r i t o e ra a g g r e s s i v o . L e d i s s e r o c h e a n c h e i f i g l i s a r e b b e ro s t a t i m e g l i o s e n z a u n p a d r e d e l g e n e r e . I l m a r i t o f u t ro v a t o m o r t o u n a n n o d o p o c h e i l l o r o d i v o r z i o d i v e n n e u f f i c i a l e . Yo s h i d a e ra c o s ì traumatizzata dalle violenze a lei inflitte che per più di un mese 133 http://tx.english-ch.com/teacher/jocelyn/news/japanese-domestic-abuse/ 134 Per la precisione http://www.japantimes.co.jp/news/2009/11/07/national/speaking-out-aboutdomestic-violence/ La traduzione è mia. 124 d o p o l a s u a m o r t e e ra c o n v i n t a c h e l ’u o m o a v e s s e o r ga n i z z a t o t u t t o e p o t e s s e r i t o r n a r e d a l e i p e r f a r l e a n c o ra d e l m a l e . P e rs i n o o ra d o p o d u e a n n i h a a n c o ra d e g l i i n c u b i d o v e l u i l a p e r s e g u i t a . A t t u a l m e n t e la giovane studia per diventare infermier a ed è riuscita ad avere una nuova vita insieme ai suoi tre bambini e a un nuovo figlio. “Quando sono scappata, ho fatto una promessa: recidere le catene che legavano me e mio marito a quella spirale di violenza. Ora mi sento così libera. Quando cammino no n devo più guardarmi intorno per vedere se mi sta seguendo”. Hiromi Abe, la cui testimonianza è possibile vedere in un video f a c i l m e n t e r i n t r a c c i a b i l e i n i n t e r n e t 135 a m m e t t e d i a v e r s u b i t o a b u s i ma di non aver ricevuto nessun aiuto dalla polizia quando si r ivolse ad essa. Le venne infatti detto che la questione non sarebbe stata presa seriamente in un centro pubblico. La donna era inoltre spaventata dal fatto che il marito potesse venirne a conoscenza e delle conseguenze che ciò avrebbe provocato. Parlandone con un’amica, le fu risposto che era una situazione comune e di non dire niente a nessuno. La figlia, ancora bambina, si era trovata spesso a dover assistere a questi abusi durati circa due anni. Nello stesso video vi è la testimonianza di un’altra donna , Sachi Nakajima che dall’età di 20 anni è stata vittima di violenze da parte del proprio partner. Vi sono state numerose volte in cui ha temuto anche per la vita. “Le cose che stavano accadendo nella mia vita, le avevo viste solo nei film. Nei film horror . Ma quella era la vita reale. Allora ho pensato ‘sta capitando a me ma non riesco a crederci, e se non riesco a crederci io nessun altro mi crederà.’ Così ho tenuto tutto dentro”. Noriko Yamaguchi si occupa di aiutare le donne che hanno subito abusi. “Credono di poter usare il loro potere per controllare le mogli o le fidanzate e perciò loro possono essere abusate. Tendono a pensare di poter fare loro ciò che non possono fare agli altri e che sinché c’è amore la violenza è lecita, così come i genitori s ono 135 Il video si trova anche presso http://www.youtube.com/watch?v=OpsImrbLNbI. La traduzione è mia. 125 “perdonati” quando picchiano i propri figli perché è necessario per insegnare loro come comportarsi. “ Futa, nome fittizio utilizzato per un marito violento, troppo imbarazzato per mostrarsi, viene presentato con il volto “censurato”, ammette di ave r cercato di imporre la propria volontà senza tener conto dei sentimenti della compagna e che non può essere sicuro di non usare mai più violenza contro di lei. Aiutato dai servizi appositi, sta cercando di comprendere ciò che la donna prova i n v e c e d i r e a g i r e i n m o d o a g g r e s s i v o 136. Un caso particolare è quello di Kaori Mihashi, che nel 2007 ha sconcertato il paese con la notizia dell’assassinio del marito e del conseguente dismembramento del suo corpo abbandonato poi lungo l e s t r a d e d i T o k y o 137. I l c a s o e m e r s e q u a n d o a l c u n i p a s s a n t i v i d e r o parti del torso e delle gambe lasciate nelle vie della capitale nel dicembre dello stesso anno. Al processo la trentatreenne confessò di essere stata picchiata ripetutamente durante il matrimonio 138 avvenuto nel 2003 . Nel 2005 la donna passò diverse settimane in una struttura di ricovero per le gravi ferite che disse erano state inferte dal marito, ma come numerose altre vittime, l’unica cosa che riuscì a fare fu quella di ritornare a casa dal suo carnefice. In tribunale invocò la comprensione e uno sconto di pena portando in sua difesa il tema delle donne maltrattate. Tuttavia, nonostante la difesa avesse invocato l’insanità mentale per la sua assistita, secondo il giudice che la condannò a 15 anni di reclusione, i ripetuti episodi di violenza non avevano minato la sua capacità di intendere e volere. 136 137 Al Jazeera English. Tony Birtley, Japanese women hit back at domestic abuse , 2009 http://news.asiaone.com/News/Latest%2BNews/Asia/Story/A1Story20080428-62242.html 138 Per una maggiore precisione, l’interessata ammise che le violenze iniziarono appena una settimana dopo le nozze. 126 Un altro episodio di violenza domestica nell’ambito della famiglia giapponese vede come protagonista - carnefice il vice console Yoshiaki Nagaya. Secondo le notizie, l’uomo sar ebbe stato arrestato con l’accusa di violenza domestica verso la consorte. Gli attacchi iniziati subito dopo il matrimonio comprendono percosse - che le hanno causato la perdita di alcuni denti – e una pugnalata alla mano con un cacciavite. La donna ha dec iso di sporgere denuncia dopo essere stata buttata fuori dall’auto nel parcheggio di casa. Le ferite riportate dalla vittima sono state dalla stessa fotografate e utilizzate come prova contro il marito. Il vice console, a cui inizialmente era stata concess a una cauzione di 25000 dollari, è potuto uscire temporaneamente di prigione ma non ha potuto godere dell’immunità politica in quanto essa interessa solo casi relativi all’ufficio svolto. La condanna definitiva è stata di un anno di reclusione, 104 ore di terapia sulla violenza domestica, tre anni di libertà vigilata e l’allontanamento dalla moglie, ritornata in G i a p p o n e 139. Una notizia che rimanda al gossip è quella riguardante la fine del m a t r i m o n i o d e l l ’ a t t r i c e N o r i k a F u j i w a r a 140. L e i n d i s c r e z i o n i a f f e r m a n o che dietro la decisione di divorziare dal compagno Tomonori Jinnai ci siano stati episodi di violenza domestica. L’artista ha tenuto una conferenza in cui ha ammesso come unico motivo di separazione il tradimento, negando totalmente i rumors che lo caratt erizzavano come un uomo violento. Il famoso fotografo Kosuke Ohakara ha realizzato, a partire dal 2008 u n p r o g e t t o , i b a s y o 141 , r i g u a r d a n t e s e i g i o v a n i g i a p p o n e s i . Q u e s t e ragazze, vittime di violenze - non solo domestiche - riescono a sopravvivere solo facendosi del male. Lo stesso autore della raccolta ha avuto un’infanzia caratterizzata da numerose difficoltà - una 139 http://japandailypress.com/japanese-envoy-in-san-francisco-gets-year-in-jail-for-beating-wife-1925380/ Ultimo acceso il 29 Settembre 2014 140 http://news.stareastasia.com/tag/norika-fujiwara/ Ultimo acceso il 29 Settembre 2014 141 È possibile visionare il lavoro fotografico all’indirizzo internet http://kosukeokahara.com/?pid=story_detail&id=8 Ultimo acceso il 29 Settembre 2014 127 famiglia con problemi di alcol e di violenze – e può bene identificarsi con i soggetti dei suoi scatti. L’opera è stata inoltre realizzata nell a speranza che queste ragazze possano vedere la propria vita sotto una luce nuova. 6.4 Leggi a riguardo. Il grande numero di casi di violenze domestiche ha portato il governo a promulgare nel 2001 una legge. Ma vediamo meglio di cosa si tratta. In Giappone le violenze domestiche non erano riconosciute come crimine sino agli ultimi anni del secolo scorso. Infatti, quando negli anni ottanta si parlava di violenza domestica, si intendeva solo quella perpetuata dai genitori sui figli. Anche se gli abusi risultavano essere uno dei motivi principali di divorzio, l’argomento non era affrontato e vi era solo una struttura di aiuto in tutto l’intero paese. Un primo passo venne compiuto da un’organizzazione non governativa, il gruppo femminista di ricerca e di azione contro la violenza domestica che condusse un sondaggio. Quest’ultimo avrebbe poi costituito le fondamenta di un rapporto inviato alla conferenza mondiale sulle donne tenutasi a Pechino nel 1995. I risultati parlavano chiaro e il governo non poteva più ignorare la situazione. Si iniziò perciò a raccogliere dati e stilare delle statistiche sul problema che pareva quanto mai dilagante. La difficoltà stava tuttavia nel reperire queste informazioni, dato che r i s u l t a v a c h e m e n o d e l l ’ 1 % d e l l e v i t t i m e s i e r a r i v o l t o a l l a p o l i z i a 142. Fu il Ministero delle pari opportunità a portare all’attenzione pubblica il problema delle violenze domestiche e sessuali contro le donne, il quale è a tutti gli effetti una violazione della costituzione giapponese e più specificatamente dell’articolo 14 che garantisce pari diritti per entrambi. Il rapporto presentato dal consiglio citava numerosi documenti supportati dalle nazioni unite, inclusa la dichiarazione per i diritt i umani di Vienna. La legislatura giapponese approvò la prima legge, haigūsha karano bōryoku no bōshi oyobi higaisha no hogo ni kansuru hōritsu 配偶者からの暴力の防止及び被害 142 Marcus REBICK , TAKENAKA Ayumi, The Changing Japanese Family, New York, Routledge, 2006, pp.152154 128 者 の 保 護 に 関 す る 法 律 , 143, i l 6 a p r i l e d e l 2 0 0 1 , m a n o n e n t rò i n v i g o r e s i n o a l 1 3 o t t o b r e d e l l o s t e s s o a n n o . Q u e s t a l e g g e e ra e f f e t t i v a m e n t e u n g r a n d e p a s s o av a n t i , m a n o n e ra e s e n t e d a c r e p e . Re n d e v a i n f a t t i , l ’a g g r e s s i o n e f i s i c a n e i c o n f ro n t i d i u n a d o n n a u n c r i m i n e p u n i b i l e dalla legge, ma era applicata solo in caso di abusi fisici e non p s i c o l o g i c i . P r e v e d e v a u n a d e t e n z i o n e d i s e i m e s i e l ’o r d i n e d i a l l o n t a n a m e n t o d a l l a c a s a c o n i u ga l e p e r u n t e m p o d i d u e s e t t i m a n e . Se questo ordine fosse stato violato, avrebbe comportato una p e s a n t e m u l t a o l a r e c l u s i o n e f i n o a d u n a n n o . A l t ro p u n t o a f av o r e d e l l a l e g g e e ra l a n o n d i s t i n z i o n e , a i f i n i d e l l a s u a a p p l i c a b i l i t à , t r a coppie sposate e di fatto. Essa prevedeva inoltre l’istituzione di o r ga n i locali preposti a l l ’a s s i s t e n z a finanziaria v e rs o le 144 o r ga n i z z a z i o n i c h e f o r n i v a n o a i u t o a l l e v i t t i m e . Nonostante le indubbie no vità introdotte dalla suddetta legge, la s i t u a z i o n e è a n c o ra d ra m m a t i c a . H i ro ko A b e , p o r t a v o c e d e l M i z u ra , st ruttura d i aiuto pe r donne che h anno subito abu si, afferma “ La l e g g e è s i g n i f i c a t i v a p e r l a p ro m o z i o n e d e i d i r i t t i d e l l e d o n n e i n u n a s o c i e t à d o m i n a t a d a u o m i n i ” 145. E s s a s i b a t t e f o r t e m e n t e c o n t ro l a o r m a i a c c e t t a t a t r a d i z i o n e d e l l a g e ra r c h i a m a s c h i l e , p o i c h é u n m a r i t o v i o l e n t o è p u r t ro p p o a n c o ra c o n s i d e r a t o una questione 146 privata e non un fatto sociale. Come diretta conseguenza del p r o v v e d i m e n t o l e g i s l a t i v o , l ’a n n o s u c c e s s i v o i l n u m e ro d i a r r e s t i q u a d r u p l i c ò e s i r e g i s t rò u n f o r t e a u m e n t o – p i ù d e l 5 0 % - d e l l e denunce di abuso domestico. L a l e g g e a v e v a p e rò d e l l e g r av i p e c c h e . I n p r i m i s , p e r u n a d o n n a c h e intendeva denunciare la situazione, la pri ma cosa da fare, prima che pote sse ro in iziare le indagini da parte de lle autorità, era quella di c o m p i l a r e u n r a p p o r t o . I n s e c u n d i s , l a l e g g e r i c h i e d e v a p ro v e f i s i c h e 143 Letteralmente la legge per la prevenzione della violenza sul coniuge e la protezione delle vittime. 144 Roger, GOODMAN,Family and Social Policy in Japan: Anthropological Approaches, Cambridge, Cambridge University Press, 2002 pp.151-153 145 http://www.albionmonitor.com/0207a/copyright/japandomesticviolence.html Ultimo acceso il 29 Settembre 2014 146 Elizabeth, MEISENZAHL “Domestic Violence in Japan.” Documento reperibile in download all’indirizzo internet http://www.docstoc.com/docs/110770002/Domestic-Violence-in-Japan-by-Elizabeth-Meisenzahl Ultimo acceso il 30 Settembre 2014 129 d e l l ’a b u s o p e r f a r s ì c h e v e n i s s e e m e s s o l ’o r d i n e d i a l l o n t a n a m e n t o . M a g l i a b u s i p o s s o n o av v e n i r e i n d i v e r s e f o r m e e n o n t u t t e l a s c i a n o u n s e g n o n e l f i s i c o . A l c u n e v i o l e n z e f i s i c h e n o n l a s c i a n o d e l l e t ra c c e v i s i b i l i e a n c o ra m e n o a v v i e n e c o n q u e g l i a b u s i c h e m i n a n o l a p s i c h e . I n o l t r e n o n t u t t e l e v i t t i m e s o n o p ro n t e a r i c e v e r e d o m a n d e e v i s i t e a b b a s t a n z a i n v a s i v e p r i m a c h e q u a l u n q u e a z i o n e s i a i n t ra p r e s a . Tu t t o q u e s t o i t e r a v r e b b e c o m p o r t a t o p e r l a d o n n a s o l o u n t ra u m a maggiore. I dati hanno inoltre dimostrato che la polizia giapponese è stata spesso scettica e poco sensibile nei confronti del le vittime di v i o l e n z e . I c a s i c o m e q u e l l o d i H i ro m i A b e s o n o f r e q u e n t i e l e d o n n e s o n o p e r c i ò s p e s s o r i l u t t a n t i a d e n u n c i a r e g l i a b u s i 147. N e l 2 0 0 4 s o n o s t a t i a p p o r t a t i d e i m i g l i o ra m e n t i a l d e c r e t o legislativo: gli abusi psicologici hanno finalmente ottenu to di essere enumerati tra le violenze. E anche se ciò viene applicato solo in caso di coppie sposate o divorziate, esso rappresenta comunque un passo avanti. Inoltre il tempo di allontanamento del partner violento è s t a t o p r o l u n ga t o a d u e m e s i , c o n c e d e n d o u n m a g g i o r l a s s o d i t e m p o alle donne per la ricerca di una diversa sistemazione. Nonostante q u e s t o , l ’a n n o s u c c e s s i v o , i l n u m e ro d e i c a s i d e n u n c i a t i è s a l i t o d e l 17 % per un totale di 16888 casi e le percentuali continuano ad a u m e n t a r e . N e l 2 0 0 8 l a p o l i z i a h a r e g i s t ra t o u n n u m e ro d i v i o l e n z e domestiche pari a 25210 e ci si riferisce solo a quelli denunciati. La c i f r a i m p r e s s i o n a n t e a s s u m e u n a c o n n o t a z i o n e a n c o ra p i ù g r av e quando si apprende che si è verificato un aumento del 20,1% rispetto a l l ’a n n o p r e c e d e n t e . N e l l ’a m b i t o d i q u e s t i a b u s i c i r c a 2 3 5 4 s o n o s t a t i g i u d i c a t i g r a v i m e n t r e g l i e p i s o d i d i s t a l k i n g h a n n o ra g g i u n t o i 1 4 . 6 5 7 c a s i 148. I l p r o g e t t o d i l e g g e n o n è s t a t o p e rò a c c e t t a t o u n a n i m e m e n t e d a l l a s o c i e t à e h a i n c o n t r a t o d e l l e o p p o s i z i o n i . Tr a q u e s t e t ro v i a m o q u e l l a d i M a s a ko N o m a k i , i n s e g n a n t e f o r t e m e n t e c o n s e r v a t r i c e : “ L a l e g g e è p r e g n a d i i d e o l o g i a c o m u n i s t a e d è r a d i c a t a n e l l ’o d i o v e r s o l a f a m i g l i a . U o m i n i e d o n n e p o s s o n o r i s o l v e r e i l o ro p ro b l e m i s e i l g o v e r n o r e s t a f u o r i d a l l a l o r o v i t a f a m i l i a r e ”. S e c o n d o l a d o n n a , i sostenitori della leg ge fanno il lavaggio del cer vello alle donne, d i s t r u g g e n d o c o s ì l a s o c i e t à e a d d o s s a n d o t u t t e l e c o l p e a l l ’u o m o . 147 Elizabeth, MEISENZAHL , op.cit. p.4 148 Elizabeth, MEISENZAHL, op.cit. p.5. 130 “Le relazioni” continua “non dovrebbero essere basate su leggi e punizioni.” Accusa inoltre le pr esunte vittime di violenze di presentare delle prove false e distorte. Nonostante le numerose denunce, vi è ancora chi crede che il dramma delle violenze domestiche non debba essere considerato un problema sociale, ma d e b b a e s s e r e r i s o l t o i n f a m i g l i a . 149 6.5 Aiuti. N e l d o c u m e n t a r i o J a p a n e s e w o m e n h i t b a c k a t d o m e s t i c a b u s e 150 s i parla anche delle strutture di aiuto, ma purtroppo il numero di queste è relativamente basso, soprattutto se rapportato alla domanda. Negli ultimi anni, il governo ha iniziato ad in vestire dei fondi in metodi per supportare le donne vittime di violenze, anche se la quantità di denaro impiegata non è pari a quella utilizzata per finanziare altre strutture quali quelle inerenti agli abusi infantili mediante il Danjo Kyōdō Sankaku 2000 -nen Plan, 男女共同参画 2000 年 プ ラ ン 151p i a n o p e r l ’ e q u i t à t r a i s e s s i ; è s t a t o c o m u n q u e r i c h i e s t o un miglioramento sia in termini di qualità che in termini di quantità delle strutture per donne maltrattate. Al giorno d’oggi ne esistono circa centocinquanta e molte d i esse sono situate in strade strette e nascoste alla pubblica vista. Alcune non hanno neppure delle insegne che ne permettano il riconoscimento. La difficoltà nell’individuarle può essere considerata come un’ulteriore difesa della privacy, vista la retice nza e la vergogna che spesso si associano a queste esperienze. Questi organismi offrono aiuto sia alle vittime che ai loro carnefici: se infatti alle donne viene offerto sostegno morale e psicologico, vi sono anche sessioni per coloro che compiono questi a busi, che hanno la finalità di eliminare la reale causa della violenza. Particolare attenzione merita l’attività svolta dal Fondo Philip Morris che fornisce prestiti a interessi zero alle vittime di abusi 149 Elizabeth, MEISENZAHL, op.cit. La traduzione è mia. 150 Tony, BIRTLEY, J a p a n e s e w o m e n h i t b a c k a t d o m e s t i c a b u s e , 2 0 0 9 151 http://www.ipss.go.jp/publication/j/shiryou/no.13/data/shiryou/syakaifukushi/610.pdf Ultimo acceso il 30 Settembre 2014 131 d o m e s t i c i 152. N u m e r o s e d o n n e s o n o s t a t e g i à a i u t a t e m a m o l t e a l t r e vivono ancora nell’incubo. Fungendo da precursore riguardo il problema, il fondo Philip Morris è attualmente in collaborazione con strutture di accoglienza situate in tutto il Giappone. Dopo l’abbandono di questi centri, il fondo fornisce u n aiuto materiale per permettere così alle ex vittime di ricominciare una nuova vita. Circa una sessantina dei centri presenti nel territorio è legata a un’organizzazione no profit indicata con la sigla NNSW. Su questa rete nazionale gravano però numerose e pesanti spese e l’aiuto del governo non riesce a coprirle completamente. E’ in questo frangente che il fondo dà il suo contributo. Secondo la testimonianza di una beneficiaria, tale struttura è stata utile per la riorganizzazione della propria esistenza dopo aver abbandonato la casa coniugale e il marito violento; infatti questa le ha dato la possibilità di vivere una vita diversa e completamente nuova insieme al proprio figlio. I centri di sostegno non forniscono solo un concreto aiuto economico dopo aver lasciato gli stessi, ma anche la consapevolezza di non essere sole nel dover affrontare quanto avvenuto in passato e quanto accadrà nel futuro. Nel 2009 si è tenuta un’importante manifestazione contro la violenza domestica con più di duecento partec ipanti. Riconosciuta come la prima vera e propria marcia contro questo fenomeno, ha visto numerose donne sfilare lungo il quartiere di Omotesando indossando a b i t i e m a s c h e r e d a i c o l o r i s g a r g i a n t i 153. L ’ e v e n t o è s t a t o s u p p o r t a t o dall’azienda The Body Shop e il presidente del partito socialdemocratico, Mizuho Fukushima, Ministro per le pari opportunità, ha spedito una lettera di incoraggiamento. Molte donne, che portavano dei cartelli in cui affermavano che la colpa non era loro, hanno ricevuto gli applausi dei presenti. Per tutelare molte delle partecipanti il percorso è stato tenuto segreto. Nonostante l’allegria dei colori, erano però molte le donne con espressioni terrorizzate. L’ansia è inoltre aumentata quando numerosi spettatori hanno scattato delle fotog rafie, facendo temere 152 http://www.pmi.com/ita/about_us/charitable_giving/domestic_violence/pages/japan_nnsw.aspx Ultimo acceso il 30Settembre 2014 153 http://www.japantimes.co.jp/news/2009/11/07/national/speaking-out-about-domesticviolence/#.VC29UlegRek 132 alle vittime di poter essere riconosciute dai propri mariti e assalite n u o v a m e n t e 154. 154 Ibidem. 133 Dorama inerenti alle tematiche affrontate nel capitolo : Akutō Titolo: 悪党~重犯罪捜査班 Titolo in romaji: akutō~juhanzai sosahan Formato: Renzoku Genere: Mystery Episodi: 8 Rete televisiva: TV Asahi Periodo di trasmissione: 21 Gennaio – 25 Marzo 2011 Trama I protagonisti del drama sono dei detective incaricati di risolv ere i casi più scottanti come gli omicidi o i rapimenti di bambini. I quattro, Togashi Masayoshi, Iinuma Reiko, Shibata Yasuharu e Yamashita Manabu fanno parte di un gruppo che conduce le indagini in maniera particolare tanto da essere addirittura accusati di estorcere confessioni mediante violenze e di aver contatti con la criminalità. Nonostante i loro metodi poco ortodossi i casi vengono sempre risolti in maniera impeccabile. Le tematiche trattate sono piuttosto forti e il contrasto della protagonista ch e appare esteriormente forte ma dilaniata in realtà da un dolore nel profondo è un esplicativo esempio della piaga della violenza domestica. Considerato che in Giappone le donne che continuano a lavorare sono viste come “egoiste” poiché non si dedicano all a vita domestica, Reiko dimostra una grande forza sul campo e un alto senso della giustizia. La donna però, già nel secondo episodio, non avendo accontentato il giovane che si trova a casa sua riguardo al portargli dei budini, viene violentemente picchiata sino a riuscire a stento a rialzarsi. 134 Kagi no nai yume wo miru Titolo: 鍵のない夢を見る Titolo in romaji: kagi no nai yume wo miru Formato: renzoku Genere: drammatico Episodi: 5 Rete televisiva: WOWOW Periodo di trasmissione: 1 Settembre 2013 Trama Il drama si divide in cinque episodi a sé stanti e ha come protagoniste cinque donne diverse: Miku, Mie, Shoko, Michiru e Yoshie. Tutte devono affrontare gravi problemi relativi al proprio partner o alla propria famiglia, come Yoshie, casalinga con una bambina piccola alla quale non riesce a badare o Shoko, dedita a mantenere le apparenze spingendosi fino all’estremo. Nel secondo dei cinque episodi viene raccontata la storia di Mie a partire dalla sua adolescenza e dalla vita scolastica. Iscrittasi ad un sito di incontri, riceve una risposta da Yoji che la invita ad incontrarlo. Inizialmente il giovane è gentile e premuroso ma le violenze iniziano ben presto a verificarsi e la ragazza è costretta a nascondere le ferite causate da lui alla propria madre. Nonostante gl i abusi subiti, Mie rimane accanto a Yoji e accetta la sua proposta di matrimonio. Un giorno però la madre, notati i segni sul corpo della giovane denuncia il compagno alla polizia. Tuttavia Yoji troverà un modo per imporre il silenzio alla donna mentre la moglie rimarrà sempre pressocché passiva nei confronti della situazione. Kare, otto, otoko tomodachi Titolo: カレ、夫、男友達 Titolo in romaji: kare, otto, otoko tomodachi 135 Formato: renzoku Genere: drammatico Episodi: 8 Rete televisiva: NHK Periodo di trasmissi one: 1 Novembre – 20 Dicembre 2011 Trama Il drama andato in onda sulla NHK ad un orario riservato a temi piuttosto forti si articola in otto puntate in cui si snoda la vita delle tre sorelle Inuyama. Haruko, rifiuta la proposta di matrimonio del suo compagno e questo rende difficile la loro relazione. Ikuko non riesce a vivere serenamente il suo matrimonio e tradisce il marito mentre la più grande delle tre nasconde le violenze domestiche di cui è vittima. Già dalla prima puntata questo è indicato dalla scena in cui la donna raccoglie i cocci di un bicchiere rotto dal partner durante una lite. Grazie al loro forte legame familiare riusciranno ad affrontare i problemi che le affliggono e ad uscire dal loro silenzio. Keishichō sōsa ikka kyū gakari – stagione ottava- Titolo: 警視庁捜査一課9係 Titolo in romaji: Keishichō sōsa ikka kyū gakari Formato: renzoku Genere: crimine Episodi: 10 Rete televisiva: TV Asahi Periodo di trasmissione: 10 Luglio – 4 Settembre 2013 136 Trama Hiroko Tsukura viene ritrovata morta vici no casa sua, uccisa mediante forti colpi alla nuca con una mazza di metallo. Dalle indagini risulta inoltre che l’assassino ha infierito sulla vittima portando gli inquirenti a dedurre che potesse provare un profondo rancore verso di lei. Il passato della donna brutalmente assassinata è stato caratterizzato dalla violenza domestica. L’ultimo dei numerosi episodi si svolse con una mazza di metallo che l’uomo utilizzò per farle del male ma con il quale la vittima riuscì a ucciderlo. Dopo aver affrontato un pr ocesso ed essere stata scagionata, riutilizzò il suo cognome da nubile per ricominciare una nuova vita aprendo una panetteria. Seguendo le analisi del team investigativo, quello che verrà scoperto sarà una verità nascosta molti anni prima. Last Friends Titolo: ラスト・フレンズ Titolo in romaji: last friends Formato: renzoku Genere: amicizia, drammatico, omosessualità Episodi: 11 Indici di ascolto: 17.7 (Kanto) Rete televisiva: Fuji TV Periodo di trasmissione: 10 Aprile - 19 Giugno 2008 Trama Last friends, andato in onda sulla Fuji TV nel 2008, ha ricevuto un discreto successo grazie alle sue particolari tematiche quali amore omosessuale e violenza domestica. Una delle protagoniste, fuggita 137 dai maltrattamenti del fidanzato con il quale era da poco andata a convivere, si ritrova a condividere una sharehouse insieme ad una vecchia amica ed altri giovani. Sousuke, interpretato da Ryo Nishikido, dopo essersi dimostrato apparentemente un bravissimo ragazzo ha infatti iniziato a picchiarla per le cose più banali. Il controllo esercitato su di lei raggiunge l’apice quando la ragazza viene costretta a rimanere in casa ed avvisare il partner di qualsiasi spostamento. Le scene di violenza oltre che tramite calci e pugni sono rese particolarmente esplicite verso il settimo epis odio in cui Michiru indossa una piccola benda su un occhio tumefatto. Rikon syndrome Titolo: 離婚シンドローム Titolo in romaji: rikon shindorōmu Formato: tanpatsu Genere: drammatico Rete televisiva: NTV Periodo di trasmissione: 30 Giugno 2010 Trama Il tanpatsu, drama di una sola puntata, si basa sul libro di Yasue Y o s h i i k e 155 , u n a c o n s u l e n t e m a t r i m o n i a l e . M i k i N a k a t a n i c e r c a d i risolvere i problemi di tre diverse coppie - un marito la cui moglie minaccia di divorziare, una moglie colpita dalla violenza domestica e un’altra che deve affrontare delle vessazioni psicologiche. Tre uomini si incontrano in un bar, tutti hanno problemi in famiglia: uno di loro mostra il biglietto da visita di Watanabe Kimiko, consulente dalla quale si reca spesso la moglie. Nonostante l’uomo 155 Opera originale 「今すぐ出て行って」と言われたら di Yoshiike Yasu, (吉池安恵 , 1964 - ) 138 si mostri solidale con gli altri due, è in realtà lui a umiliare costantemente la propri a compagna che ne è terrorizzata. Suzuki Toshio rappresenta invece l’uomo di mezza età che si trova sull’orlo della separazione : la moglie gli ha detto di andarsene di casa e manifesta tutto il proprio disappunto quando il marito vi fa ritorno. La terza coppia ha invece il problema della violenza domestica ma, diversamente dalla maggior parte dei casi, è la moglie a picchiare il marito lasciandogli degli evidenti ematomi. Kimiko riuscirà a risolvere i problemi di queste coppie aiutando la giovane moglie e mamma ad avere la forza di chiedere il divorzio dal suo “persecutore”e i signori Suzuki a riconciliarsi, appianando le loro divergenze. Dopo alcune sedute di analisi, la moglie violenta capirà che il suo problema affonda nell’infanzia quando suo padre picchiava la mamma. Per incanalare in una giusta direzione questa sua aggressività, la giovane inizierà a prendere lezioni di boxe per evitare così di sfogarsi sul partner. Yakō kanransha Titolo: 夜行観覧 Titolo in romaji: yakō kanransha Formato: renzoku Genere: suspence Episodi: 10 Indici di ascolto: 11.6% Rete televisiva: TBS Periodo di trasmissione: 18 Gennaio -22 Marzo 2013 Trama Basato sull’omonima storia di Minato Kanae 湊かなえ (1973 - ), il dorama narra le vicende di due famiglie residenti nello stesso 139 quartiere. Nonostante l’apparenza di serenità che caratterizza le abitazioni, la situazione al loro interno è pregna di difficoltà che porteranno all’attuazione di un omicidio. Il figlio di una delle famiglie viene ritrovato morto e il colpevole potrebbe essere una persona conosciuta. Ciò che è interessante del dorama è la violenza domestica perpetrata non come solitamente accade da un coniuge verso l’altro ma dalla figlia verso la madre. La giovane, fallito l’esame di ammissione al liceo, inizia a indirizzare la sua rabbia verso il genitore che continua a sopportarne le angherie. Tuttavia, la donna arriva ad un punto in cui la sopportazione viene sostituita dall’ira e pone del f ango in bocca alla giovane nel tentativo di imporre il silenzio a quella bocca che tanto l’ha umiliata. Z e n i G e b a 156 Titolo: 銭ゲバ Titolo in romaji: zeni geba Formato: renzoku Genere: drammatico Episodi: 9 Rete televisiva: NTV Periodo di trasmissione: 17 Gennaio – 14 Marzo 2009 Trama Il protagonista Futaro, sin dalla più tenera età ha conosciuto la povertà. Da bambino ha assistito alle violenze perpetuate dal padre nei confronti della madre. La donna veniva costantemente picchiata per ottenere il denaro che l’uomo avrebbe poi sperperato al gioco. Abbandonati da soli in mezzo ad un mare di debiti la donna finirà col perdere la vita. Il giovane a causa di queste esperienze considererà il denaro come la cosa più importante e sarà disposto a fare 156 Il titolo deriva dall’unione delle parole zeni, antico termine giapponese indicante il denaro e geba dal tedesco gewalt, controllo o violenza 140 qualunque cosa per ottenerlo persino avvicinarsi alle sorelle Mikuni per poter mettere le mani sulla loro azienda. 141 Conclusione Le tematiche affrontate nella mia analisi si intrecciano tra loro nel comune denominatore che è la famiglia. Se il matrimonio e le circ ostanze ad esso legate creano dei vincoli non solo tra i due sposi ma anche tra le rispettive famiglie, vero è che anche la maternità, il fenomeno dello hikikomori, l’ijime e le violenze domestiche ruotano intorno ad un asse comune che è proprio l’ambito f amiliare. Entrare a far parte di un nucleo familiare comporta non soltanto dei diritti ma per lo più degli obblighi e dei doveri ad iniziare dall’ambiente domestico e da tutto ciò ad esso pertinente. Uno dei più importanti eventi dell’esistenza è la nasc ita di una nuova vita: la famiglia creatasi può, come già visto, essere “allargata”, nel caso il capofamiglia sia primogenito, o monofamiliare. Tutti gli avvenimenti associati al nascituro investono la sfera di casa e ne influenzano la quotidianità. Il per iodo della gravidanza, considerato fondamentale sia per il feto che per la madre, rappresenta solo l’incipit del legame che unirà lei e il bambino per tutta la vita. La costante presenza della famiglia può comportare dei benefici o dei disagi ai quali, nel la maggior parte dei casi, non si riesce a porre rimedio senza l’aiuto di un elemento esterno. Le sole forze dei genitori non sembrano essere d’aiuto, quando si verificano, per esempio, dei casi di hikikomori. Il rifiuto della vita comunitaria non pare inf atti riuscire ad essere “curato” semplicemente grazie all’amore dei familiari, che spesso invece peggiorano la situazione. E’ quindi molto utile l’intervento di strutture adeguate per la risoluzione del “problema” riuscendo a far rinascere coloro che ne so no afflitti e permettendo loro di vivere di nuovo. 142 La casa, luogo di sicurezza e rifugio, può anche divenire teatro di violenze domestiche, siano esse psicologiche o fisiche, e i disagi legati a questa vera e propria piaga sociale aumentano di anno in anno . Il fertile terreno della cultura giapponese ha facilitato il germogliare di questi episodi: la donna, raramente separata dalla sfera casalinga, è spesso costretta a sopportare in silenzio. Sono relativamente pochi i casi di coloro che, reagendo, sono ri uscite a liberarsi da questa condizione di sofferenza, se paragonati all’alto numero di quante invece rimangono intrappolate nella loro infelice condizione. Se molteplici sono gli episodi legati alle violenze domestiche altrettanti sono quelli legati dell’ijime. Già a partire dalla scuola primaria il bambino deve sopportare le prepotenze del più forte. In gruppo, da soli o con la complicità umiliazioni, della pestaggi classe, e/o la vittima intimidazioni. La designata gravità è del oggetto di fenomeno è l’omertà che si registra, spesso, proprio tra il personale incaricato di sorvegliare e mantenere l’armonia all’interno delle strutture. Paradossalmente, proprio per non spezzare il nuovo ” equilibrio” così creatosi, gli interventi a favore dell’oppresso sono sporadici o del tutto assenti. Nella maggior parte dei casi, la famiglia non si accorge di ciò che avviene al di fuori delle mura domestiche poiché, anche in questo frangente, la vittima rimane chiusa nel proprio silenzio. In questo spaccato di vita cont emporanea i dorama hanno un ruolo essenziale. Le serie televisive, trasmesse settimanalmente, portano all’attenzione del pubblico quelle tematiche, scomode, che spesso ci rifiutiamo di affrontare per paura, vergogna, indifferenza o per mera inconsapevolezza. Trovandosi davanti agli occhi le vicissitudini di quelle donne, uomini e bambini, lo spettatore non può più rimanere indifferente. 143 La volontà di reagire alle oppressioni può essere incentivata dalla consapevolezza di non essere i soli a dover tollerare quel tipo di esistenza. Mediante chimeriche soluzioni, vie di fuga o aiuti insperati, queste storie vere travestite da fiction non solo offrono spunti di riflessione a chi non vive in prima persona determinate situazioni ma anche un lenimento a quel dolore quotidiano a coloro che, purtroppo, lo sperimentano giornalmente. Comunemente associati ad un intrattenimento ludico, questi dorama possono essere una speranza per chi l’ha persa e rappresentare una spinta decisiva verso un futuro migliore. 144 Bibliografia. Libri. 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