N° 81 / AGOSTO 2015
insieme
NOTIZIE DALLA BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI
VIGNOLE E MONTAGNA PISTOIESE
EDITORIALE
Pubblicazione della Banca di Credito Cooperativo di Vignole e Montagna Pistoiese: Via IV Novembre 108, Olmi Quarrata (PT).
Registrazione tribunale di Pistoia N° 13/1993. Spedizione in abb. postale 70% filiale di Pistoia. Contiene I.P.
É tempo di cambiamenti
VITA DELLA BANCA
Il bilancio 2014 si chiude
con un utile di 2,15 milioni
I NOSTRI INTERVENTI
Il convegno sulla
previdenza integrativa
SPECIALE EXPO
Oltre 160 soci partecipano
ad Expo
L’AZIENDA
Venturi Group
Mac Autoadesivi
LA MOSTRA
Nel segno dei Medici
Lapislazzuli, magia del blu
IL MONDO DELLE BCC
L’Enciclica di Papa Francesco
Laudato si’
EDITORIALE | 1
in questo numero
In copertina: uno scorcio di una
spiaggia dell’Isola d’Elba
1 EDITORIALE
• È tempo di cambiamenti
2 PAGINA DEL SOCIO
• I prossimi eventi organizzati dalla Banca • Gita in Messico
4 VITA DELLA BANCA
• Il Bilancio 2014 chiude con un utile di 2,15 milioni
6 BANCA E CLIENTI
• Banche & imprese si sanno parlare • Il credito ai consumatori in parole semplici
11 I NOSTRI INTERVENTI
INSIEME
N° 81 - Agosto 2015
Pubblicazione edita dalla Banca di
Credito Cooperativo di Vignole
e della Montagna Pistoiese
Registrazione Tribunale di Pistoia
n° 13/1993. Spedizione in abbonamento
postale 70% filiale di Pistoia
DIRETTORE RESPONSABILE:
Dario Zona
COMITATO DI REDAZIONE:
Franco Benesperi, Paolo Biancalani,
Tiziano Caporali, Emanuela Ferri,
Sauro Romagnani, Elio Squillantini.
HANNO COLLABORATO
A QUESTO NUMERO:
Andrea Altobelli,
Ennio Canigiani,
Claudia Raffalli.
REDAZIONE:
Via IV Novembre, 108 - Vignole (PT)
Tel. 0573 7070215 - Fax 0573 717591
ON LINE SU:
www.bccvignole.it
E-MAIL:
[email protected]
PROGETTO GRAFICO E STAMPA:
Cartografica Toscana, Ponte Buggianese
Tiratura n° 6000 copie
Chiuso in tipografia il 23/07/2015
• L’Associazione Cooperativa Scolastica Que Tour • Borse di studio e Scala il
caro scuola • Il convegno sulla previdenza integrativa • Pop Economix Live Show
21 SPECIALE EXPO
• Oltre 160 soci partecipano ad Expo con le gite della Banca
24 TURISMO INSIEME
• Tour Isola d’Elba
26 LA FONDAZIONE
• A spasso per il territorio • Il Campus scientifico Il futuro presente
30 CLUB GIOVANI SOCI
• Cosa bolle nel caveau • Pompei ed Ercolano, alla scoperta della storia
35 L’AZIENDA
• Venturi Group • Mac Autoadesivi
40 IL TERRITORIO
• L’associazione Valle Lune • Danceability, l’impegno di Rotelle Attive
46 IL PERSONAGGIO
• Valerio Pagliai, un artista • Paola Pellegrini Lexrock • Cristiano Cinotti, maestro di sci
52 LA MOSTRA
• Nel segno dei Medici
• Lapislazzuli, magia del blu
56 BANCHE CON L’ANIMA
• Le banche locali e la cultura del territorio
57 IL MONDO DELLE BCC
• Il Credito Cooperativo e l’enciclica di Papa Francesco “Laudato si’”
• Mara Moretti nuovo presidente delle Bcc toscane
63 MERCATI IN CIFRE
• Sintetica panoramica dei principali indici finanziari nazionali e internazionali
EDITORIALE | 2
insiemeeditoriale
di GIANCARLO GORI
presidente
BCC Vignole e Montagna Pistoiese
È TEMPO DI CAMBIAMENTI
Cari soci, cari clienti, cari lettori,
permettetemi di riprendere il filo del discorso iniziato sul precedente
numero di Insieme, per ribadire, ancora una volta, come sia evidente la necessità di procedere, con determinazione e tempestività,
nell’attuazione dei cambiamenti legislativi necessari per rafforzare
la sostenibilità del Movimento del Credito Cooperativo e, nel contempo, rispondere a nuove esigenze di conformità normativa e di
vigilanza europea.
Solo tali cambiamenti permetteranno alle nostre Banche di sviluppare quella formula originale e preziosa di fare intermediazione
bancaria al servizio delle comunità.
Un progetto di autoriforma, quello all’attenzione del legislatore, in
linea con le peculiarità mutualistiche e di vitale indipendenza del
Credito Cooperativo italiano, che tenga conto di obiettivi e vincoli
finalmente espressi con chiarezza dalle Autorità preposte, come il
ridurre la frammentazione delle BCC, accrescerne l’integrazione,
rispondere alle esigenze di rafforzamento patrimoniale attraverso
l’afflusso di capitali dall’esterno.
Al riguardo, anche la nostra Banca avverte la responsabilità – che
è di tutto il Credito Cooperativo italiano – di difendere una porzione
rilevante del risparmio del nostro paese e le considerevoli quote di
mercato conquistate, che si traducono nella possibilità di accesso
al credito per milioni di famiglie e di imprese. Anche negli anni più
difficili della crisi, infatti, le BCC hanno accresciuto il numero dei soci
e dei clienti, il patrimonio e la capacità di servizio all’economia reale.
Il nostro Movimento, investito da questa decisione, dopo confronti,
dibattiti e prese di posizione, caratteristiche tipiche del nostro modo
di essere, è arrivato a una proposta di riforma, ora all’attenzione del
Governo, che va nella direzione tanto auspicata, con una Capogruppo, con maggioranza qualificata del Movimento Cooperativo e
salvaguardia del livello intermedio, per assicurare la fondamentale
e insostituibile autonomia delle BCC sul territorio.
Sappiamo che è nel presente che si costruisce il futuro. Sta dunque
a noi mettere insieme consapevolezza, visione, passione e tecnica,
per stare al passo con i tempi, senza perdere cura e attenzione per
i soci, per i clienti, per le comunità locali, perché la mutualità deve
essere tutelata e valorizzata. E questo è un impegno per tutti noi.
EDITORIALE | 3
UNA BELLA STORIA
SCRITTA INSIEME
di EMANUELA FERRI, responsabile Ufficio Soci Bcc Vignole e Montagna Pistoiese
I PROSSIMI EVENTI ORGANIZZATI DALLA BANCA
PRESENTAZIONE BILANCIO SOCIALE
Giovedì 17 settembre 2015
Auditorium Marcello “Cesare” Fabbri presso la
sede sociale di Vignole.
Sarà dedicata una serata all’illustrazione del Bilancio
Sociale, rendendo conto di quanto la Banca ha fatto a
beneficio del territorio, a conferma dell’essere una
“banca differente”, sostenendo al meglio le famiglie, le associazioni e le imprese.
Programma:
Ore 20,45 welcome coffee
Ore 21 inizio manifestazione
Ore 22 premiazione delle squadre presenti
INCONTRO PRODOTTI ASSICURATIVI BCC VITA
Martedì 6 ottobre 2015
Fondazione Turati - Gavinana
Presentazione prodotti assicurativi offerti da BCC Vita
Programma:
Ore 18,30 inizio incontro. Ore 20,30 apericena.
Ingresso gratuito.
Per motivi organizzativi
è gradita la prenotazione.
Ufficio soci: tel. 0573 7070227
CONVEGNO SULLE PROSPETTIVE DEI MERCATI E SCELTE DI INVESTIMENTO
Lunedì 12 ottobre 2015
Auditorium Marcello “Cesare” Fabbri presso la sede sociale di Vignole.
Presentazione prodotti delle case di investimento presenti nella piattaforma “Investiperscelta”
Programma:
Ore 18,30 inizio convegno. Ore 20 apericena.
CONVEGNO SULLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE
Giovedì 19 novembre 2015
Auditorium Marcello “Cesare” Fabbri presso la sede sociale di Vignole.
Convegno sull’importanza del risparmio gestito nell’attuale contesto di mercato, con particolare riferimento alla gamma prodotti offerta dalla SGR del Gruppo, con focus sul tema
della previdenza complementare
Programma:
Ore 19 inizio convegno. Ore 20,30 apericena.
DATO SUI SOCI al 31.05.2015
Totale soci
persone fisiche
di cui:
(under 35 n. 1.013)
6184
4947
PAGINA DEL SOCIO | 4
persone giuridiche
1237
... e a gennaio 2016?
Meraviglioso viaggio in
MESSICO
Tour Yucatan e spiagge
A seguito dei numerosi suggerimenti pervenuti, stiamo definendo gli ultimi dettagli per la gita
sociale in MESSICO, con partenza i primi di gennaio.
La penisola dello Yucatan è rinomata per la bellezza del mare e delle spiagge; le palme e la sabbia
bianca, con la rigogliosa vegetazione della località, fanno da contraltare a un mare azzurro come il cielo.
Inoltre offre numerose località di elevato interesse culturale, la più importante delle quali è senza
dubbio il sito archeologico di Chichen Itza, una città rimasta quasi del tutto intatta e nella quale è
possibile immergersi nell’atmosfera della vita dei Maya. La bellissima Tulum invece dà al turista
la possibilità di abbinare alla visita culturale un bagno nell’oceano con vista sul sito archeologico,
un’opportunità praticamente più unica che rara nel mondo. Senza dimenticare Uxmal e Cobà.
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Lasciatevi
sorprendere dai colori e dai
paesaggi delle spiagge della
Rivera Maya. Il turchese delle
acque è intenso e contrasta
con la sabbia bianca e fine
delle spiagge in un modo
che ha dell'irreale. Questa
è senza dubbio la principale
attrattiva delle spiagge dei
Caraibi messicani.
Che aspetti?
Chiedi informazioni all’ufficio soci (0573/7070227) e comunica subito la
TUA PRE-ISCRIZIONE!
PAGINA DEL SOCIO | 5
LA NOSTRA BANCA CHIUDE IL 2014
CON UN UTILE DI 2,15 MILIONI DI EURO
Il bilancio è stato approvato lo scorso 30 maggio, durante l’Assemblea
dei soci convocata nell’auditorium della sede centrale
Si è svolta lo scorso 30 maggio, l’annuale
Assemblea dei soci, convocata per l’approvazione del Bilancio d’esercizio 2014,
che ha registrato un utile netto di 2.156.332
euro, mentre la raccolta diretta si è attestata
a 677,2 milioni di euro e i crediti verso clientela a 560,4 milioni di euro.
Il fascicolo di bilancio è disponibile presso
ogni agenzia ed è anche scaricabile sul sito
internet della Banca, all’indirizzo HYPERLINK "http://www.bccvignole.it/"www.bccvignole.it.
Questi i dati più significativi del Bilancio
2014.
La raccolta totale da clientela
La raccolta complessiva della Banca, al 31
dicembre 2014, costituita dalle masse complessivamente amministrate per conto della
clientela, è pari a 864 milioni di euro, in crescita di 9,7 milioni di euro rispetto al precedente esercizio (+1,14%).
La raccolta diretta
La raccolta diretta complessiva è pari a
677,2 milioni di euro; rispetto al dato di bilancio 2013 ha registrato una diminuzione di
8,3 milioni di euro (-1,21%).
La raccolta indiretta
I titoli di terzi a custodia e in amministrazione, con esclusione dei titoli emessi dalla
Banca, presentano a fine anno una giacenza nominale di 127,9 milioni di euro, in diminuzione per 1,7 milioni (-1,31%) rispetto
al 2013.
Se da un lato la raccolta del risparmio amministrato è in continua diminuzione, dall’altro continua a crescere a ritmi sostenuti
(+50,26%) la raccolta gestita, riguardante
l’attività di collocamento e offerta di servizi
di altre società, principalmente appartenenti
al Movimento del Credito Cooperativo, che
la Banca svolge a titolo di mero servizio.
VITA DELLA BANCA | 6
le dell’esercizio, è pari a 80,9 milioni di euro,
in aumento di 4 milioni di euro (+5,2%) rispetto all’esercizio precedente.
L’attività creditizia:
gli impieghi con clientela
I crediti verso clientela, pari a 560,4 milioni
di euro, risultano in diminuzione per 9 milioni di euro (-1,58%) rispetto al precedente
esercizio, determinata in particolare dalla
contrazione degli impieghi verso il settore
produttivo (-4,4%).
La diminuzione degli impieghi non è dovuta
al perseguimento di una politica di restrizione nella concessione del credito, ma dalla
scarsa richiesta di finanziamenti con finalità
in investimenti produttivi.
In questi anni di perdurante crisi economica, il numero delle pratiche di affidamento
respinte si è sempre attestato su valori esigui; nell’esercizio appena trascorso rappresenta appena il 2,08% del numero complessivo delle richieste pervenute.
La Banca, pur nelle difficoltà legate alla crisi economica e finanziaria, ha continuato a
erogare il credito alle famiglie e alle piccole
e medie imprese, venendo incontro alle necessità dei propri soci e clienti, laddove le
condizioni lo consentivano.
Il patrimonio netto
Al 31 dicembre 2014, il patrimonio netto
contabile della Banca, comprensivo dell’uti-
L’ammissione dei nuovi soci
Stimolata dalla campagna di aumento del
capitale sociale, la crescita della compagine sociale è proseguita anche nel 2014,
aumentando quindi il capitale della Banca
e ponendo le basi per un sempre maggior
radicamento sul territorio di competenza.
Il numero complessivo dei soci, al 31 dicembre 2014, per effetto di 1.016 nuove ammissioni e 218 esclusioni, è salito a 6.207, mentre a fine 2013 i soci erano 5.409.
A fine 2014, il rapporto impieghi verso soci /
impieghi a clientela si è attestato al 52,92%
e il rapporto raccolta da soci / raccolta diretta da clientela al 43,87%.
Per quanto riguarda la politica del sovrapprezzo, ovvero l’importo da versare in aggiunta al valore nominale di ogni azione sottoscritta dai nuovi soci, la Banca ha ritenuto
di lasciarlo invariato a 0,51 euro.
Red.
VITA DELLA BANCA | 7
BANCHE & IMPRESE SI SANNO PARLARE
La nostra Banca aderisce al progetto
della Camera di Commercio di Firenze
Un programma innovativo per favorire il rapporto tra istituti di credito e imprese. È quanto
sancito dal progetto della Camera di Commercio di Firenze a cui hanno aderito istituzioni, consorzi fidi e la Bcc Vignole e Montagna Pistoiese, assieme ad altre banche.
Il progetto, nato a Firenze e pronto per essere replicato in altre realtà, si articola su tre
attività di base: la formazione, il primo orientamento e l’attivazione di plafond dedicati a
specifiche iniziative del sistema camerale.
Tutto gratuito, con un approccio informale e
la possibilità di restare aggiornati su Twitter
seguendo l’hashtag #banche&imprese.
Il progetto, denominato Un ponte tra banche e imprese è stato presentato lo scorso
18 giugno all’Opera del Duomo di Firenze
da Leonardo Bassilichi, presidente della
Camera di Commercio di Firenze, Claudio
Bianchi, presidente di PromoFirenze e dai
responsabili di 17 fra istituti di credito e consorzi fidi operanti nell’area fiorentina. Tutti
hanno firmato l’accordo in diretta Periscope, rispondendo anche alle domande dei
followers.
«Invece di erogare pochi contributi accessibili da poche imprese, abbiamo messo
in campo un progetto a vasto raggio che
prima di tutto si pone l’obiettivo di azzerare quella diffidenza che troppo spesso
piccole imprese e sistema bancario hanno
reciprocamente. Grazie alla disponibilità di
17 banche, esperti formatori e consulenti
sono ora a disposizione delle imprese per
conoscere meglio i vari aspetti del credito
ed eventualmente fissare colloqui singoli di
orientamento. Con la possibilità, nelle prossime settimane, di attivare anche plafond
dedicati a specifici progetti della Camera di
Commercio di Firenze», ha detto Leonardo
Bassilichi.
Il primo step del progetto prevede un programma di formazione per diffondere una
maggiore cultura economico-finanziaria tra
le pmi dell'area fiorentina.
Camera di Commercio di Firenze ha organizzato un vero e proprio programma di offerta formativa su temi d’interesse economico, finanziario e bancario, come l’accesso
alla finanza agevolata, il merito creditizio,
la funzione dei confidi, la redazione di un
business plan (calendario completo e prenotazioni sono disponibili online).
La particolarità di questi incontri sta nel fatto
che sono proprio gli istituti di credito e i consorzi fidi a mettere a disposizione qualificati
dipendenti-docenti. Non si tratta di noiosi
BANCA E CLIENTI | 8
seminari, ma di meeting innovativi con un
calendario (fino a febbraio 2016) implementabile con il crescere della richiesta.
anche spunti e suggerimenti su quali azioni
intraprendere per migliorare il proprio giudizio di merito.
Il secondo step riguarda l’orientamento
vero e proprio, sempre gratuito e riservato agli imprenditori, svolto direttamente da
esperti messi a disposizione dagli istituti di
credito e dai consorzi fidi su tematiche specifiche come le garanzie reali e personali,
la gestione del patrimonio, il credito per l’internazionalizzazione, il merito creditizio e la
ristrutturazione del debito, leasing, factoring
Gli incontri, attivabili da subito online tramite
appuntamento, sono individuali.
Inoltre, Camera di Commercio di Firenze sta
collaborando con banche e consorzi per
offrire un servizio di valutazione del merito
creditizio gratuitamente grazie all’utilizzo
di specifici software in grado di valutare il
grado di rischio d’insolvenza delle imprese
e fornire report personalizzati che offrano
Il terzo step riguarda la possibile attivazione di plafond dedicati a specifici progetti
del sistema camerale individuati in collaborazione con ogni banca o consorzio fidi,
secondo le proprie peculiarità. Si tratta di
prodotti ad hoc da destinare a precise iniziative di sviluppo, inerenti per esempio la
digitalizzazione,
l’internazionalizzazione,
l’acquisizione di diritti di proprietà intellettuale, da individuare con la collaborazione
di PromoFirenze.
Infine, Camera di Commercio di Firenze sta
lavorando con le 17 banche aderenti al progetto anche per creare un database complessivo nel quale gli imprenditori possano
scegliere in un unico luogo virtuale il prodotto finanziario adatto alla propria impresa.
Il presidente della BCC Vignole e Montagna Pistoiese Giancarlo Gori (il quarto da sinistra) assieme ai rappreD
sentanti degli altri soggetti che hanno aderito al progetto.
BANCA E CLIENTI | 9
IL CREDITO AI CONSUMATORI IN PAROLE SEMPLICI
Dopo le precedenti puntate dedicate al “Conto corrente in parole semplici” e al “Mutuo
per la casa in parole semplici”, proseguiamo la pubblicazione delle nuove guide che gli
intermediari devono rendere disponibili ai clienti (sono in distribuzione in tutte le agenzie,
ndr) illustrando le informazioni relative al credito al consumo. Un condensato di chiarimenti
e di consigli pratici, tratti dalle nuove pubblicazioni, aggiornate con il provvedimento del 31
luglio 2012, del Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco.
Il credito ai consumatori è un finanziamento per acquistare beni e servizi per
sé o per la propria famiglia, un’auto, un elettrodomestico, un corso di lingue,
oppure per affrontare situazioni in cui è necessario disporre di denaro liquido. Il “consumatore” è, infatti, una persona che acquista per le sue esigenze
private, non per quelle professionali.
Il finanziamento può andare da 200 a 75.000 euro ed è concesso da una
Banca o da una società finanziaria autorizzata, anche attraverso un fornitore
di beni o servizi quale il negoziante o il concessionario auto. Lo strumento
utile per comprare qualcosa di importante per te o la tua famiglia.
COME SCELGO IL CREDITO
AI CONSUMATORI
Prima di scegliere mi devo fare queste domande:
Cos’è il credito ai consumatori?
È un finanziamento che si può richiedere
solo per esigenze personali, che riguardano
la vita privata e familiare. Quando serve per
acquistare qualcosa, per esempio l’auto, il
televisore, il corso di formazione, si chiama
prestito finalizzato o “credito collegato” e, di
solito, il finanziatore versa la somma direttamente al venditore. Se invece viene richiesto perché si ha bisogno di denaro liquido,
si chiama prestito non finalizzato.
Sono quindi escluse dal credito ai consumatori tutte le esigenze che riguardano le
attività professionali, quali l’acquisto di una
macchina agricola o una stampante per il
negozio.
Cosa non è credito ai consumatori?
Non sempre basta essere
un consumatore e richiedere il finanziamento per esigenze private perché questo sia considerato “credito
ai consumatori”.
Per esempio non sono credito ai consumatori:
- i finanziamenti inferiori
ai 200 e quelli superiori ai
75.000 euro
- i finanziamenti che non
prevedono il pagamento di
interessi o altri costi
- i finanziamenti per acqui-
BANCA E CLIENTI | 10
Chi può richiedere e ottenere il credito?
Qualsiasi persona può richiedere un finanziamento. Per ottenerlo, però, è necessario
dimostrare di essere in grado di restituire
alle scadenze stabilite la somma ottenuta in
prestito. Questa capacità si chiama “merito
creditizio” e viene valutata dal finanziatore
prima di concedere il prestito.
stare un terreno o un immobile costruito o
progettato
- i finanziamenti di durata superiore ai cinque anni garantiti da ipoteca su beni immobili
- gli sconfinamenti, cioè l’utilizzo, autorizzato in via occasionale, di somme superiori al
proprio saldo di conto corrente o al fido ottenuto in conto corrente.
I finanziamenti esclusi dal “credito ai consumatori” sono elencati nel Testo Unico
Bancario, disponibile sul sito della Banca
d’Italia.
Quando un finanziamento è “credito ai consumatori”, la legge prevede particolari tutele e diritti per il richiedente, rispetto ad altri
tipi di finanziamento.
A chi posso richiedere il credito?
A un finanziatore: banche e società finanziarie autorizzate.
Il finanziatore può servirsi di agenti e mediatori creditizi, che sono intermediari del
credito.
Se il finanziamento serve ad acquistare un
bene o un servizio, spesso è possibile rivolgersi direttamente ai punti vendita, per
esempio ipermercati e concessionarie auto
che svolgono tutte le attività di preparazione
al contratto di finanziamento collegato alla
vendita.
Come si valuta il merito creditizio?
Prima di concludere il contratto o prima di
acconsentire a un aumento importante della
somma concessa, il finanziatore deve raccogliere le informazioni sulle capacità di
rimborso del consumatore. Per questo può
consultare una banca dati.
Esistono infatti banche dati, pubbliche e
private, che raccolgono informazioni sui
finanziamenti ottenuti dai cittadini e anche
eventuali informazioni negative, quali un finanziamento rifiutato o inadempienze nel
pagamento delle rate.
Attenzione! Diffidate di chi promette finanziamenti facili a chiunque. Verificate sempre
con attenzione i tassi di interesse, le spese
accessorie e le altre condizioni economiche
previste dal contratto. Eviterete così brutte sorprese dovute ai costi troppo alti, che
potrebbero impedirvi di restituire la somma
ricevuta.
LE FORME DI CREDITO
AI CONSUMATORI
Nel credito ai consumatori rientrano varie
forme di finanziamento. Ecco le più diffuse:
- prestito non finalizzato
- apertura di credito in conto corrente
- carta di credito revolving
- prestito finalizzato o “credito collegato”.
Prestito non finalizzato
Prestito personale
Il prestito personale viene di solito concesso per soddisfare generiche esigenze di
liquidità. Il finanziatore versa la somma al
consumatore in un’unica soluzione e il consumatore la restituisce a rate. Per tutelarsi
dal rischio di non restituzione, il finanziatore
può richiedere garanzie personali quali la fideiussione e/o una polizza assicurativa.
BANCA E CLIENTI | 11
to. Per avere la somma a disposizione, il
cliente paga alla banca una commissione, mentre solo sulle somme utilizzate
paga gli interessi indicati nel contratto.
Se il cliente restituisce in tutto o in parte
la somma utilizzata, con gli interessi, potrà averla nuovamente a disposizione e
continuare a utilizzarla.
Prestito contro cessione del quinto dello stipendio
I lavoratori dipendenti (pubblici e privati) e i
pensionati si impegnano a restituire la somma avuta in prestito cedendo al finanziatore
fino a un quinto del loro stipendio o della
loro pensione. In questo caso, il datore di
lavoro o l’ente previdenziale trattengono la
rata dallo stipendio o dalla pensione e la
versano al finanziatore.
I pensionati possono richiedere solo la cessione di un quinto, perché per loro esiste il
limite di una sola trattenuta sulla pensione,
che non può superare il quinto della somma
mensile percepita. Il dipendente, invece,
può chiedere un finanziamento di importo più alto cedendo un ulteriore quinto del
proprio stipendio; in questo caso, oltre alla
cessione del quinto, deve stipulare con il finanziatore anche il contratto di “delegazione di pagamento”.
Il datore di lavoro è tenuto ad aderire alla
cessione del quinto mentre è libero di aderire o meno alla delegazione di pagamento.
Sia per la delegazione di pagamento, sia
per la cessione del quinto, la legge richiede
di stipulare una polizza assicurativa per coprire il rischio di morte e/o di perdita dell’impiego del debitore.
Chi richiede la cessione del quinto ha tutte le
tutele e i diritti previsti dal credito ai consumatori, qualunque sia l’importo del finanziamento.
Apertura di credito in conto corrente
La banca si impegna a mettere a disposizione una somma sul conto corrente del
cliente, per un importo massimo prestabili-
Prestito con carta di credito revolving
Con la carta di credito revolving il titolare
non solo ha a disposizione uno strumento di pagamento ma riceve anche un
vero e proprio prestito, che può utilizzare per fare acquisti direttamente presso i
venditori o per prelevare denaro liquido.
Il prestito si rimborsa a rate e con gli interessi, a un tasso che di solito è variabile. La
carta può essere utilizzata fino al raggiungimento del limite massimo (plafond) stabilito
dal finanziatore.
Ogni volta che, attraverso le rate, si restituisce la somma utilizzata (quota capitale),
questa somma può essere nuovamente
spesa utilizzando la carta. Per questo la
carta si chiama “revolving”.
Attenzione! I tassi di interesse sui finanziamenti concessi con carta di credito revolving possono essere più alti rispetto alle altre forme di credito ai consumatori.
La rata minima è di solito bassa, per questo,
nelle comunicazioni del finanziatore, occorre verificare la parte della rata (quota capitale) che contribuisce a ridurre l’importo del
debito residuo. Il rischio, altrimenti, è che si
allunghi di molto la durata del prestito e di
conseguenza i tempi di restituzione.
Prestito finalizzato
Il prestito finalizzato, o “credito collegato”,
è un finanziamento legato all’acquisto di un
determinato bene o servizio, da restituire a
rate. Il consumatore può ottenerlo anche direttamente presso il venditore che ha una
convenzione con una o più banche o società finanziarie e di solito gestisce la pratica
per loro conto.
Il contratto deve contenere la descrizione
dettagliata dei beni o servizi e l’indicazione
dei loro prezzi.
(1. continua)
Red.
BANCA E CLIENTI | 12
AGLIANA, COSTITUITA ALL’ISTITUTO “CAPITINI”
L’ASSOCIAZIONE COOPERATIVA SCOLASTICA QUE TOUR
L’Istituto “Aldo Capitini” di Agliana, nel recepire il progetto “Toscana 2020”, promosso
da Confcooperative Toscana e dalla Federazione Toscana delle Banche di Credito Cooperativo, ha favorito la costituzione
dell’Associazione Cooperativa Scolastica
Que Tour nella classe 3ª F a indirizzo turistico, con un proprio statuto, atto costitutivo, soci fondatori e cariche sociali.
La cerimonia di costituzione si è svolta lo
scorso 26 maggio, alla presenza del nostro vicepresidente vicario Franco Benesperi, che ha partecipato alla realizzazione del progetto con interventi formativi sul
tema della cooperazione di credito e che
durante l’insediamento degli organi sociali ha dato lettura dell’atto costitutivo, assistendo alla sottoscrizione dei documenti da parte degli studenti-soci fondatori.
Ecco il testo che Giuditta Forasassi, documentarista della Cooperativa, ha pubblicato sul sito internet dell’Istituto Capitini:
«La nostra classe, 3ª F turistico, è stata la prima classe all’interno della nostra scuola a svolgere questo tipo di
progetto di cooperazione scolastica.
Inizialmente, questa iniziativa ci è stata
proposta dai nostri professori ed era una
cosa nuova: abbiamo iniziato un nuovo percorso con appuntamenti con i vari esperti
in materia, con i quali abbiamo avuto una
formazione tale da permettere la costituzione della nostra cooperativa scolastica.
La reazione di tutta la classe è stata molto positiva, perché l’idea di avere una
nostra cooperativa ci piaceva sempre
di più, una cooperativa gestita da noi,
dove nessuno è escluso ma tutti abbiamo dei doveri e delle mansioni da svolgere, che non devono essere sottovalutate.
La nostra esperienza è stata molto bella, ci sono state insegnate cose molto interessanti e nuove per noi e, inoltre, ci
sono state date delle dritte per poter costituire e mandare avanti la cooperativa.
Il nostro è un indirizzo di studi turistico e,
per questo, alcuni obiettivi della cooperativa e il nome Que Tour, ci rappresentano.
Questa cooperativa ha dei valori fondamentali che sono: unione, collaborazione,
solidarietà e legalità. I nostri obiettivi sono:
gestire un’attività di scambio o vendita dei
libri usati; preparare itinerari turistici e organizzare gite turistiche per altre classi;
organizzare attività di tutoraggio scolastico in forma di ‘peer education’; sostenere e organizzare il giornalino scolastico;
preparare prodotti alimentari da vendere
durante le attività della scuola, legate ai ricevimenti scolastici e altri eventi pubblici;
fare ripetizioni ai ragazzi a poco prezzo,
dove il ricavato andrà nel fondo della cooperativa; costituire un fondo cassa per autofinanziare le uscite scolastiche della classe.
Ovviamente, ci auguriamo che la nostra idea
possa diventare in futuro realtà e avere un
seguito più longevo possibile nel tempo e
possa aiutare gli studenti e il nostro Istituto.
Noi ci impegneremo molto affinché tutto il
nostro percorso sia svolto nel migliore dei
modi e la cooperativa possa essere d’aiuto».
I NOSTRI INTERVENTI | 13
F. B.
IL BANDO DI CONCORSO PER 56 BORSE DI STUDIO
Anche per il 2015 la Banca di Credito Cooperativo di Vignole e della Montagna Pistoiese premia gli studenti più meritevoli
del territorio, che a giugno hanno ottenuto
il massimo dei voti nel concludere il ciclo di
scuole medie, superiori e gli studi universitari (in questo caso il periodo di conseguimento della laurea è compreso tra il 1 ottobre 2014 e il 30 settembre
2015).
Quest'anno la Banca mette a bando 56 borse di
studio, riservate a soci e
figli di soci, per un totale
di 30.750 euro, così ripartiti: 15 borse di studio
da 250 euro per i ragazzi
che hanno conseguito la
licenza media, 20 riconoscimenti da 500 euro per
quanti hanno conseguito
la maturità e altre 20 borse di studio da 800 euro per le lauree universitarie (specialistica o magistrale). Chi si
fosse laureato con una tesi sul tema della
cooperazione o sul credito cooperativo, potrà contare su una borsa di studio da 1.000
euro. Una parte dei premi sarà riconosciuta
sotto forma di voucher per l'apertura di un
fondo pensione (50 euro per i ragazzi delle
scuole medie, 100 euro per i neodiplomati e
200 euro per i neolaureati).
Le domande dovranno pervenire alla Banca
entro il 31 ottobre 2015. Come da tradizione, la consegna delle borse di studio avverrà il primo sabato di dicembre nell’Auditorium Marcello “Cesare” Fabbri di Vignole.
Maggiori informazioni su www.bccvignole.it.
«Con l'edizione 2015 supereremo i 700 ragazzi
premiati e siamo vicini ai
600 mila euro stanziati, nel
corso di 18 anni - afferma
il presidente della Bcc Vignole e Montagna Pistoiese Giancarlo Gori -. Sono
numeri importanti che
testimoniano
l'impegno
della Banca al fianco delle famiglie per assicurare
ai ragazzi una formazione
qualificata di cui c'è sempre più bisogno. A
questa storica iniziativa se ne aggiungono
altre rivolte ai giovani del territorio, come i
contributi per l’acquisto dei testi scolastici,
le agevolazioni per l’acquisto delle quote
associative, il conto corrente al costo simbolico di 1 euro al mese, il bonus bebè e
le attività promosse dal Club Giovani Soci».
I NOSTRI INTERVENTI | 14
TORNA “SCALA IL CARO SCUOLA”
Contributi alle famiglie socie per l'acquisto di libri scolastici
La Bcc di Vignole e della Montagna Pistoiese rinnova anche per
quest'anno l'iniziativa
“Scala il caro scuola”,
che assegna contributi
per l'acquisto di libri
scolastici ai soci della
Banca.
La promozione, in
collaborazione con
numerose cartolibrerie dell'area in
cui opera la Banca, prevede un contributo per l'acquisto dei testi per
le scuole medie inferiori e superiori. La Bcc
di Vignole e della Montagna Pistoiese applicherà un contributo fino a un massimo
di 58 euro; le cartolibrerie convenzionate
applicheranno un ulteriore sconto del 5%,
calcolato sulla spesa sostenuta.
L'ammontare del contributo riconosciuto
dalla Banca varia in base alla classe e al
tipo di istituto, secondo i parametri di spesa
indicati dal Ministero dell'Istruzione. Così,
ad esempio, uno studente di prima media
riceverà dalla Banca un bonus di 47 euro;
un ragazzo iscritto alla prima liceo (classico, scientifico, delle scienze umane o linguistico) avrà una “dote” di 51 euro, mentre
uno studente del primo anno iscritto ad un
altro indirizzo di studi superiori beneficerà
di un assegno di 44 euro. Cifre a cui va aggiunto l'ulteriore sconto del 5% applicato
dalla cartolibreria.
Per usufruire dell'iniziativa è sufficiente
presentarsi nella propria filiale dove sarà
possibile ritirare un buono, intestato all’interessato e firmato dalla Banca stessa, da
presentare alla cartoleria di fiducia.
«Scala il caro scuola è un'iniziativa concreta
con cui intendiamo promuovere il diritto allo
studio e aiutare i soci e le famiglie - afferma
il presidente della Bcc Vignole e Montagna
Pistoiese, Giancarlo Gori -. Il nostro impe-
gno in questo campo è oramai storico, basti pensare al concorso per borse di studio,
giunto quest'anno alla 18ª edizione”.
Di seguito le 28 cartolibrerie convenzionate
per “Scala il caro scuola 2015”, suddivise
Comune per Comune.
Quarrata
Arcobaleno, via Statale 104.
Elle elle, via Vecchia Fiorentina 278.
Il Giornalibro, via Alighieri 15/A.
Il Quadrifoglio, via Torino 23.
Il Triangolo, via Statale 952.
Grafix, via Brunelleschi 14.
Linea ufficio srl, via della Repubblica 86/A.
Rapezzi di Gori Paola, via Montalbano 124.
Agliana
Cartomania, via Roma 23.
Happy school, via della Libertà 17.
Montale
Things di Stefanini e Vannucci, via IV Novembre 72/2.
Prato
C'era due volte, via Borgo Casale 21.
Cartolibreria Maria, via Mannocci 40.
Edicola cartolibreria Lidiana, via Visiana 32/A.
Koala cartolibreria, via Montalese 142.
Pistoia
Cartolibreria Archimede, via Fiorentina 576/R.
Cartolibreria Gandolfi, corso Gramsci 64.
Libri usati via Laura Pistoia, corso Gramsci 73.
San Marcello Pistoiese
Gaggioli Maina, via Orlando 571.
La Civetta, via Matteotti 539.
Il copiatutto, via Villa Vittoria 2.
Cutigliano
Giocart, via Roma 33.
Larciano
Cartoleria L’erbavoglio, via Leonardo da Vinci 93.
Edicola L’arcobaleno, via Francesca 1146/1152.
Serravalle Pistoiese
Cappellini Romana, piazza Gramsci 12.
Empoli
Libreria Rinascita, via Ridolfi, 53.
Lamporecchio
Cartolibreria Verdiani Giovanni, via Martiri del Padule 2.
Fabrizio Monti, piazza Berni 16.
I NOSTRI INTERVENTI | 15
VERGAIO DI PRATO
A TOMMASO FIASCHI
IL 35° TROFEO FIASCHI
Il toscano Tommaso Fiaschi (Stabbia Ciclismo) ha vinto, in volata, il 35° Trofeo Fiaschi
cav. Alfredo, 6° Memorial Lando Fiaschi,
gara ciclistica nazionale riservata alla categoria juniores. Piazza d’onore per il compagno di squadra Cosimo Bettiol e terza
posizione per Manuel Allori (Fosco Bessi).
La manifestazione si è svolta lo scorso 28
giugno, a Vergaio di Prato, con la nostra
Banca fra gli sponsor ufficiali della corsa e
alla presenza del commissario tecnico della
nazionale, Rino De Candido.
112 i partenti, 32 gli arrivati, 120 i chilometri percorsi, con partenza e arrivo davanti al
Circolo L’Unione di Vergaio e l’asperità della
Rocca di Montemurlo, ripetuta per sette volte, a rendere la gara molto vivace e combattuta.
Una intensa giornata di sport vissuta anche
nel ricordo struggente dell’indimenticabile
Lando Fiaschi, che fu amministratore della
nostra Banca, scomparso nel febbraio 2010
e ideatore di questa gara trentacinque anni
fa.
F. B.
AL GOLF CLUB DI QUARRATA LA 12ª COPPA
BCC VIGNOLE E MONTAGNA PISTOIESE
Grande partecipazione lo scorso 18 aprile
al Golf Club di Quarrata per la Coppa Banca di Vignole e Montagna Pistoiese, torneo
di golf giunto alla 12ª edizione. La manifestazione, quest'anno ha dovuto fare i conti
con la pioggia che ha accompagnato i partecipanti, al mattino, per una buona metà
di gara; più fortunati quelli del pomeriggio
che non hanno dovuto aprire l'ombrello. Alla
fine delle gare, buffet per tutti e premiazione
per i vincitori. Nelle varie categorie, si sono
distinti Giacomo Vannelli (1° netto), Sandro
Giannini (2° netto), Pierluigi Lay (1° lordo),
Alessia Tiradritti (1° lady), Andrea Artusini
(1° netto), Leonardo Baldacci (2° netto) e
Giuseppe Targetti (1° senior).
I NOSTRI INTERVENTI | 16
UNA FESTA PER LA
CONSEGNA DEI PRIMI
BONUS BEBÈ
Un convegno sulla previdenza complementare, la consegna dei primi Bonus Bebè e lo
spettacolo “Pop Economix” che ha riscosso grande successo in tutta Italia. Sono le
iniziative organizzate dalla Bcc Vignole e
Montagna Pistoiese, che si sono tenute lo
scorso 28 maggio, presso l'Auditorium Marcello “Cesare” Fabbri.
La “Giornata della previdenza integrativa” è
iniziata nel pomeriggio con la consegna dei
Bonus Bebè, la campagna che in sei anni
ha distribuito ai neo-genitori soci della Banca ben 124 mila euro. Il dono di benvenuto per i figli è stato confermato anche per il
2015 con uno stanziamento di 18 mila euro.
Per la prima volta quest'anno la consegna
dei Bonus Bebè avverrà nel corso di due
incontri con le famiglie. Il primo evento, si è
appunto tenuto lo scorso 28 maggio, quando sono stati consegnati 19 bonus da 300
euro ciascuno, di cui 250 euro per l'apertura
di un libretto di deposito a risparmio dedicato al bambino e 50 euro per l'apertura di un
fondo pensione. Una scelta, quest'ultima,
dettata dalla volontà della Banca di far conoscere alle nuove generazioni gli strumenti
del risparmio gestito, in un momento in cui
sia il mercato del lavoro, sia le normative
sui trattamenti pensionistici sono oggetto di
profondi cambiamenti.
I NOSTRI INTERVENTI | 17
IL CONVEGNO SULLA PREVIDENZA INTEGRATIVA
Per far luce sui cambiamenti recenti del sistema pensionistico italiano e sulle opportunità
della previdenza complementare, lo scorso 28 maggio - subito dopo la consegna dei Bonus
Bebè - si è tenuto un convegno promosso dal Club Giovani Soci della Banca. I relatori - la
dott.sa Daniela Pecoraro, responsabile commerciale Toscana e il dott. Maurizio Manelli,
Capo Area Centro Nord di Risparmio&Previdenza - hanno iniziato la loro presentazione
illustrando i numeri dell'equilibrio assai precario su cui si muove il sistema pensionistico
pubblico italiano.
Pensioni pubbliche, i conti in rosso dello
Stato
Nel nostro Paese - il cui tasso di disoccupazione è al 12,7% - i lavoratori che con i loro
contributi alimentano il sistema sono 24,4
milioni, mentre i pensionati sono 16,2 milioni. Il rapporto è dunque di 1,5 contribuenti
ogni pensionato, assai inferiore ad esempio
a quello degli Stati Uniti (3,5), dove i primi
sono oltre 156 milioni, i pensionati sono 44,2
milioni e il tasso di disoccupazione è del 5,5%.
I sistemi di calcolo della pensione
Maurizio Manelli, Capo Area Centro Nord
di Risparmio&Previdenza ha poi spiegato a
grandi linee la differenza dei sistemi di calcolo della pensione: retributivo, contributivo
e misto. «Il primo riguarda i lavoratori anziani che hanno più di 18 anni di contributi al 1
gennaio 1996. In questo caso l'ammontare
della pensione a cui si ha diritto è compresa tra il 70% e l'85% dell'ultimo stipendio» ha sintetizzato Manelli, il quale ha ricordato
come la legge Fornero abbia stabilito che
dal 2012 gli anni che comunque mancano
alla pensione, debbano essere conteggiati
con il sistema contributivo.
Più sfortunati i lavoratori “giovani”, assunti
dopo il 1 gennaio 1996: la loro pensione,
calcolata con il metodo contributivo secondo le leggi odierne, sarà su livelli inferiori,
compresi tra il 45% e il 65% dell'ultimo stipendio.
Per i lavoratori che hanno quote di pensione
calcolate con il metodo contributivo e quote
soggette al metodo retributivo, c'è il sistema
misto: in questo caso l'assegno pensionistico potrà raggiungere in media il 60-65%
dell'ultimo stipendio.
I vantaggi dei fondi pensioni privati
I relatori hanno poi illustrato le caratteristiche e i vantaggi della previdenza integrativa. L'adesione ai fondi pensione privati è
libera e volontaria, possibile fino ad un anno
e un giorno prima del raggiungimento della
pensione di vecchiaia. Le quote di contribuzione sono flessibili e vi si può aderire anche attraverso l'apporto del Tfr e del datore
di lavoro, nel caso dei lavoratori dipendenti.
È possibile ottenere anticipazioni del fondo
pensione anche fino al
75% in caso di esigenze impellenti come spese mediche per situazioni gravi o acquisto di
prima casa. Ed è possibile ottenere il riscatto
in caso di disoccupazione superiore ai 12
mesi, invalidità al 70%
e in caso di morte.
Numerosi i vantaggi da
un punto di vista fiscale: i contributi che si
I NOSTRI INTERVENTI | 18
versano al fondo pensione sono deducibili
dal reddito e quindi sottratti al carico fiscale
dell'Irpef. Quando si va in pensione, le rendite accumulate saranno tassate a percentuali molto basse, da un massimo del 15%
ad un minimo del 9%, che si ottiene con 15
anni di posizione aperta.
I gestori dei fondi pensione investono sui
mercati finanziari: esistono anche linee che
garantiscono il capitale e prodotti incentrati
sui mercati azionari.
Le pensioni dei giovani: alcuni esempi pratici
Su richiesta dei giovani soci, i consulenti di
Risparmio&Previdenza hanno poi illustrato
alcune simulazioni di importi pensionistici
per diversi profili.
Il primo caso “virtuale” ipotizzato è quello di
Marco, un operaio di 25 anni che ha iniziato
a lavorare da 5 anni e 5 mesi ed è dipendente di un'azienda privata, con uno stipendio netto di 1.099 euro al mese. Secondo le
leggi vigenti, potrà andare in pensione nel
dicembre 2055, dopo 46 anni di lavoro, con
una pensione pari al 61,2% dello stipendio,
che al valore odierno corrisponderebbe a
610 euro.
L'adesione al fondo di previdenza complementare in linea bilanciata di Bcc
Risparmio&Previdenza a partire dal giugno
2015, con il versamento del solo Tfr (pari a
108,26 euro mensili), permetterebbe a Marco di recuperare l'8,15% in più e di arrivare
ad una pensione il cui importo sfiorerebbe il
70% dell'ultimo stipendio.
Aggiungendo al versamento del Tfr una
contribuzione volontaria mensile di 100 euro
(deducibili), Marco integrerebbe ulteriormente, arrivando a poter percepire un assegno pensionistico pari al 76,88% dell'ultimo
stipendio.
Un altro caso ipotetico, illustrato durante il
convegno, è quello di Mirko, 30 anni, lavoratore autonomo con reddito annuo netto di
14.171,69 euro e contributi versati a partire
dal 2013. Mirko potrà andare in pensione
nel novembre 2054 a 69 anni e 8 mesi. Anche qui, il metodo di calcolo è interamente
contributivo: in questo caso il tasso di sostituzione è pari al 58,2 %. Versando nel fondo
pensione bilanciato, a partire dal 1 giugno
2015, contributi volontari di 1800 euro annui
(pari a 150 euro al mese, deducibili), Mirko otterrebbe un'integrazione alla pensione
del 14,27%, da aggiungere al 58,2% riconosciuto dall'Inps.
Per ottenere un check up previdenziale personalizzato, come spiegato durante il convegno, è possibile recarsi nelle filiali della
Banca di Credito Cooperativo di Vignole e
della Montagna Pistoiese, dove si potranno
ottenere tutte le informazioni necessarie e
consulenza qualificata.
Dario Zona
I NOSTRI INTERVENTI | 19
A VIGNOLE IL POP ECONOMIX LIVE SHOW
di DARIO ZONA
Ha fatto tappa a Quarrata, nell'auditorium della nostra Banca, lo spettacolo “Pop Economix Live Show”, monologo teatrale che
racconta gli anni della crisi globale innescata dal fallimento della banca d'affari americana Lehman Brothers. Scritto da Alberto
Pagliarino, Nadia Lambiase e Paolo Piacenza con la consulenza di Roberto Burlando (Università di Torino) e Marco Ferrando
(Il Sole 24 Ore), lo spettacolo ripercorre, con ironia e rigore, gli anni della crisi, dal crack dei mutui immobiliari alle tensioni
del debito in Europa. Interpretato da Alberto Paglierino, con la supervisione artistica di Alessandra Rossi Ghiglione, tra il 2012
e il 2015 ha superato le 250 repliche in oltre 150 città italiane. È prodotto dall'associazione Pop Economix, Banca Etica, Teatro
Popolare Europeo e Il Mutamento-Zona Castalia (produttore esecutivo). Di seguito l'intervista agli autori dello spettacolo.
Con “Pop Economix” il teatro fa divulgazione sulla grande
crisi globale innescata dal crac della Lehman Brother del
2008. Un lavoro che nasce da uno studio di seimila pagine. I concetti economici nello spettacolo si traducono
in immagini e metafore popolari, come la figurina introvabile del calciatore Pizzaballa, a spiegare la legge della
domanda e dell'offerta. Un lavoro simile, documentazione
e avvicinamento al pubblico, teatro “civile” di narrazione,
lo ha intrapreso da diversi anni Marco Paolini, autore
degli spettacoli sul Vajont, Ustica, Porto Marghera. È un
tuo modello? Come hai lavorato per elaborare il testo e
portarlo in scena?
Alberto Pagliarino (attore): Alla base del lavoro c’è
tutto il bagaglio di lavoro dei grandi narratori italiani in
particolare Marco Baliani, con cui ho avuto il piacere di
lavorare e, sì, anche Marco Paolini. Tra l’altro, Alessandra
Rossi Ghiglione, che ha seguito la supervisione artistica
dello spettacolo, ha a suo tempo collaborato al lavoro sul
Vajont. Pop Economix, partendo da queste basi, prova a
imboccare una via nuova. L’idea è stata quella di creare
uno spettacolo che usasse anche il linguaggio dell’inchiesta giornalistica e che fosse in grado di raccontare un momento storico così vicino a noi, assolutamente contemporaneo. Fare ciò che facevano alcuni giornali un tempo:
entrare dentro la notizia, spiegare i personaggi, i meccanismi che ne costituivano la base e raccontare il tutto in
modo semplice, al grande pubblico. Soprattutto all’inizio
della crisi, c’era, tra la gente, un buco di conoscenza dei
meccanismi economici e finanziari che avevano scatenato
questo nuovo ’29. Inoltre Pop Economix è uno spettacolo
costruito per poter essere aggiornato continuamente.
Insieme a Nadia e Paolo, sapevamo bene che la crisi non si
sarebbe fermata al 2011 e che ci sarebbe stata la necessità
di andare avanti e aggiornare il testo per raccontare come
gli eventi, drammatici, di quei giorni si sarebbero evoluti. Per queste ragioni lo spettacolo va oltre l’eredità della
narrazione e si apre a una drammaturgia liquida, scom-
ponibile e adattabile. C’è anche una certa contaminazione
con la stand up comedy statunitense: cerchiamo il contatto
diretto con il pubblico, il rapporto diventa empatico e l’attore e lo spettatore diventano insieme i protagonisti della
storia. Credo sia questa la base del successo dello spettacolo, che ci permetterà quest’anno di raggiungere le 300
repliche. Siamo stati in tutte le regioni italiane, nei teatri,
nelle piazze, nelle scuole, nelle fabbriche, nelle aziende, in
molte banche. Abbiamo incontrato più di 60.000 persone
in tutta Italia da Aosta a Palermo.
Infine Pop Economix è un testo costruito per diventare un
progetto editoriale ampio: la drammaturgia dello spettacolo è già diventata un fumetto, disegnato da Davide Pascutti
per Becco Giallo Editore che ha vinto il Premio Speciale
della Giuria del Gran Guinigi 2014. Stiamo anche lavorando a un format radiofonico. Sicuramente tutto questo
è stato possibile grazie a un intenso lavoro di squadra e
alle nostre professionalità diverse: giornalismo, economia
e teatro.
Sul finale di spettacolo Alberto Pagliarino dice: “Voglio
dividere il mondo con uno specchio”. Da una parte i cattivi: le grandi banche d'affari (Lehman Brothers, Goldman
Sachs), coloro che hanno truccato i conti del debito pubblico greco. Dall'altra parte, i buoni: i cittadini, le vittime
innocenti. Ma subito si mette in guardia il pubblico: non
è così. Sono complici le famiglie che si sono indebitate
I NOSTRI INTERVENTI | 20
inseguendo “nuovi bisogni artificiali” o investendo in titoli che promettevano guadagni facili a doppia cifra, senza
porsi nessuna domanda. Negli USA, il cittadino della classe media Jack è arrivato a sfruttare la bolla immobiliare
della casa su cui aveva posto il mutuo per contrarre nuovo
debito e comprarsi il Suv. In Italia a che punto è questa
deriva consumistica?
Paolo Piacenza (giornalista): L’impressione è che
sia forte anche da noi. E questo nonostante la crisi abbia
spinto o costretto molti a essere più oculati. Il problema
è capire se la crisi ci è servita a imparare la lezione, se in
qualche modo stiamo cercando di costruire, anche con i
nostri comportamenti di acquisto, un’economia più sostenibile, sana, equa. Faccio un esempio: negli anni di crisi
la crescita del credito al consumo si è fermata, in Italia,
ma nel 2014, secondo il 38° rapporto dell’Osservatorio
Prometeia sul credito al dettaglio, abbiamo assistito al
ritorno di un segno più, che si è consolidato nel primo
trimestre del 2015. Anche la qualità del credito migliora
leggermente. Sono due buone notizie, perché confermano
che c’è più fiducia e si torna, timidamente, a sperare nella
ripresa. Ma poi bisogna domandarsi quale beni e servizi
saranno acquistati con questi soldi. Chi si indebita per un
consumo, deve ponderare bene la sua scelta: spendere per
i libri di scuola dei figli è una cosa, indebitarsi per l’ultimo
irresistibile modello di smartphone è tutta un’altra.
Come possiamo evitare di essere complici dei meccanismi distorti della finanza globale? Nello spettacolo si fanno alcuni esempi...
Nadia Lambiase (esperta di economia civile): Le
strade sono tante, ma innanzitutto dobbiamo imparare a
farci due domande, che devono diventare abituali, quotidiane. La prima: come vengono impiegati i miei risparmi?
Quali attività vengono finanziate? E la seconda, collegata
alla prima: da cosa è dato il tasso di interesse che mi viene
offerto quando faccio un investimento?
Possono sembrare domande scontate, ma sono davvero
poco diffuse. Il compito principale di una banca infatti è quello di saper scegliere oculatamente dove e come
impiegare i soldi che i risparmiatori le affidano. Quando
una banca o una società di gestione di risparmio ci propongono un conto, un fondo, o un titolo, sbandierano il
rendimento, quando possono farlo. Ma non dicono mai
come quel rendimento viene realizzato, quali sono le scelte finanziarie che lo garantiscono.
E invece noi sappiamo che la finanza sostenibile – che
non persegue necessariamente un fine etico, ma banalmente rispetta alcuni principi base in termini di ambiente,
diritti umani e sociali, governance societaria, democrazia
garantisce ottimi rendimenti, in linea, se non migliori, di
quelli del mercato. Quindi fare scelte sostenibili di risparmio non vuol dire necessariamente perderci, anzi. Il problema è che pochi di noi lo fanno. Se lo facessimo tutti, le
cose cambierebbero. Una piccola scelta, ma importante?
Scegliere istituti di credito o fondi che sostengono soprattutto l’economia reale o il territorio.
All'inizio dello spettacolo Alberto Pagliarino lo definisce
una “conferenza teatrale per non esperti in economia”. L'economia è una scienza che muove il mondo, ma nessuno
te la spiega, se non negli istituti di ragioneria o in alcune
Facoltà universitarie. Qualcosa di simile accade con la politica. Come mai? E cosa inseriresti, per prima tra le due,
tra i corsi di studio alle scuole superiori. Il primato della
politica sull'economia esiste ancora? È mai esistito?
Paolo Piacenza (giornalista): Andiamo con ordine.
La scuola è un luogo importante in cui dare spazio a materie come l’economia o il diritto. Forse però sarebbe bastato insegnare davvero l’educazione civica… Diciamo che
oggi sarebbe importante che ogni persona che compie un
percorso scolastico di base abbia coscienza dei concetti
fondamentali dell’economia e del diritto. Quanto alla politica, direi che deve essere esperienza di tutti, la vedo meno
come materia di studio scolastico, anche se alcuni principi
base di scienza politica potrebbero essere forniti anche a
scuola. Ma soprattutto dobbiamo imparare a studiare di
più la storia, e non in modo solo nozionistico, ma critico,
perché la storia è la materia che più ci permette di aprire
la mente alla dinamicità e alla complessità del reale, del
mondo in cui viviamo.
Poi c’è la questione del primato della politica: indubbiamente la politica è in crisi. Secondo alcuni studiosi questa crisi ha origine alla fine del XX secolo, con il crollo
del Muro di Berlino e la cosiddetta “fine della storia”: il
trionfo della democrazia, paradossalmente, si è tradotto
in un indebolimento della stessa. La colpa è dei politici,
certo, ma anche di tutti noi: accettiamo una politica che
vive prigioniera del consenso, ma che non decide nulla ed
è prigioniera dei “poteri forti”.
Ma anche noi siamo attentissimi ai nostri interessi e molto poco ai doveri civici, alle responsabilità che implica il
vivere associato. Se vale il principio che contano gli interessi privati, chi ha più forza (cioè soldi) per sostenerli,
vince. Se invece riconosciamo che la democrazia implica
responsabilità e senso civico, che il bene comune è più
importante del nostro interesse personale, forse possiamo
ricominciare a coltivare una politica che decida e sappia
anche mettere a freno i grandi poteri economici.
I NOSTRI INTERVENTI | 21
UNA NUOVA AMBULANZA
ATTREZZATA PER LA
MISERICORDIA DI QUARRATA
Grande festa lo scorso sabato 2 maggio per
la Misericordia di Quarrata che, grazie al
sostegno della Bcc Vignole e Montagna Pistoiese e all'impegno dei circa 150 volontari
attivi, ha inaugurato una nuova ambulanza
attrezzata per i servizi di emergenza. Il mezzo, allestito dalla ditta MAF di Pistoia, è stato dedicato al confratello Giuseppe Betrò,
scomparso nel maggio 2014 dopo una vita
DONATO UN NUOVO MEZZO
ALLA MISERICORDIA
DI AGLIANA
Si è svolta domenica 28 giugno, la cerimonia di inaugurazione dei nuovi automezzi
acquistati dalla Misericordia di Agliana,
grazie anche al contributo della nostra
al servizio dell'associazione.
Dopo la Santa Messa presso la chiesa di San
Giuseppe Artigiano in Violina, si è tenuto il
taglio del nastro della nuova ambulanza e
successivamente il corteo per le strade del
centro. L'evento, a cui hanno partecipato circa 250 persone in rappresentanza della Misericordia delle province di Pistoia e Prato, si
è concluso con un piccolo rinfresco.
Presenti alla cerimonia, in rappresentanza
della nostra Banca, il presidente Giancarlo
Gori e la direttrice dell'agenzia di Quarrata
Chiara Capaccioli.
Banca.
Si tratta di due Fiat Ducato, dotati di ausili tecnologicamente avanzati e allestiti
anche per il trasporto di persone diversamente abili, che vanno a sostituire altri due
mezzi simili, non più utilizzabili a causa
della gran quantità di chilometri percorsi.
Un intervento che si è reso necessario
per soddisfare le sempre più numerose richieste di intervento per i trasporti di tipo
socio-sanitario e che conferma l’attenzione
della Misericordia nell’alleviare i disagi e le
sofferenze dei più deboli e delle persone svantaggiate, grazie
all’impegno dei volontari e al sostegno della popolazione e degli enti sempre sensibili nel sostenere questa benefica attività.
Presenti alla cerimonia, in rappresentanza della nostra Banca, il vicepresidente vicario
Franco Benesperi e il vicedirettore generale Tiziano Caporali.
I NOSTRI INTERVENTI | 22
IL CREDITO COOPERATIVO A EXPO 2015
A Milano, sponsor ufficiale di Cascina Triulza,
il padiglione della società civile
Il Credito Cooperativo italiano è presente
a Expo 2015 in qualità di sponsor ufficiale
del padiglione della società civile, collocato
presso “Cascina Triulza”, l’unico manufatto
preesistente nell’area espositiva, ricavata
da un antico cascinale lombardo, presso il
quale stanno trovando ospitalità imprese e
aziende legate alla vasta area della società
e dell’economia civili, del “Terzo settore” e
del non profit.
La scelta del Credito Cooperativo, che idealmente intende valorizzare le origini rurali
e contadine delle prime Casse Rurali è, da
questo punto di vista, fortemente simbolica
e allo stesso tempo concreta. Le BCC sono
infatti Banche dei territori, di proprietà delle comunità locali che hanno al loro interno
esperienze innovative di tutela dell’ambiente, del paesaggio e delle sviluppo sostenibile. Soprattutto, le BCC italiane erogano oltre il 18% di tutti i finanziamenti del sistema
bancario italiano all’agricoltura.
All’interno di Cascina Triulza è stato allestito uno stand presso il quale Federcasse, il
Gruppo Bancario Iccrea e Confcooperative
presentano e raccontano, nell’arco dei sei
mesi di Expo, anche con l’aiuto di supporti
multimediali, l’essenza della cooperazione
di credito e non solo. Con un occhio attento
al tema portante dell’esposizione universale (“Nutrire il Pianeta, energia per la vita”),
dedicato ai temi dell’alimentazione e dello
sviluppo sostenibile. Da questo punto di
vista Cascina Triulza può davvero essere
considerata come una “casa della cooperazione”.
Per il Credito Cooperativo, Expo è un’occasione non solo per far conoscere la qualità
delle BCC all’interno di un evento di portata mondiale, ma anche per presentare le
tante eccellenze presenti nei territori serviti, le best practices diffuse tra i propri soci
e clienti, offrendo anche a questi ultimi la
possibilità di presentarsi in un contesto internazionale. A Cascina Triulza, infatti, oltre
a ricevere delegazioni e ospitare le realtà
territoriali di Confcooperative e del Credito Cooperativo, con il coordinamento delle Federazioni locali delle BCC è possibile
usufruire, per una settimana, della presenza
allo stand espositivo.
In aggiunta, il Gruppo Bancario Iccrea, attraverso Iccrea BancaImpresa,
ha organizzato 12 workshop per
permettere alle BCC e alle loro imprese attuali o potenziali, di approfondire le opportunità di business
locali e internazionali. Tra i temi
proposti: i nuovi mercati, i fondi
strutturali e le opportunità di sviluppo regionali, l’ecosostenibilità e
l’efficienza energetica e altri.
SPECIALE EXPO | 23
Red.
OLTRE 160 SOCI PARTECIPANO ALL'EXPO
CON LE GITE ORGANIZZATE DALLA BANCA
Quattro gite organizzate, di cui una in programma per il prossimo 12 settembre a cura del
Club Giovani Soci. In tutto oltre 160 soci hanno potuto visitare l'Esposizione Universale di
Milano grazie alla Banca di Vignole e Montagna Pistoiese.
Le visite, che hanno consentito di ammirare anche le bellezze di Pavia, si sono tenute in
due week end consecutivi - lo scorso 17 e 18 maggio, e il 23 e 24 maggio - ciascuna con
55 partecipanti. E poi ancora il 27 e 28 giugno con la partecipazione di 24 soci, che la sera
hanno potuto anche assistere al meraviglioso spettacolo “Alla Vita”, creato dalla compagnia
del Cirque du Soleil appositamente per Expo 2015: sbandieratori e acrobati, contorsionisti
e jumper, trapezisti, biker acrobatici ed esperti di parkour, clownerie, arti circensi e skipping
(capaci di far sembrare viva la corda che usano per saltare), ballerini e “disegnatori” della
sabbia, hanno animato uno show colorato e carico di energia, incantando il pubblico.
Tanti gli stimoli di riflessione dell'Expo milanese, che raccoglie i paesi partecipanti attorno al tema
“Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. I visitatori, coinvolti in prima persona in percorsi tematici
e approfondimenti sul complesso mondo dell’alimentazione, hanno l’opportunità di compiere un
vero e proprio viaggio intorno al mondo attraverso i sapori e le tradizioni dei popoli della Terra.
Di seguito l'articolo di Ennio Canigiani sulla seconda gita a Pavia e Milano organizzata dalla Banca.
I TESORI DI PAVIA E IL
GIRO DEL MONDO TRA
I PADIGLIONI DI EXPO
di ENNIO CANIGIANI
Nei giorni 23 e 24 maggio 2015 si è tenuta
la seconda gita a Pavia ed Expo 2015 organizzata dalla nostra Banca. Dopo il grande
successo della prima, altre 55 persone, tra
le quali una nutrita presenza di soci della
montagna pistoiese, sono partiti alla scoperta dei tesori artistici di Pavia e dei padiglioni
di Expo 2015 nella zona fiera di Rho, alle
porte di Milano. Il programma della gita ha
ricalcato quello della settimana precedente. L’appuntamento con la guida era fissato
presso il Castello Visconteo di Pavia. Da lì
la puntualissima e simpatica Renata ci ha
condotto alla scoperta dell’imponente castello, ci ha guidato alla visita dell’Università
di Pavia, una delle storiche università italiane, della chiesa di San Pietro in Ciel d’Oro
e del noto ponte coperto, uno dei simboli
della città. Dopo il pranzo nell’antica Trattoria Ferrari, il gruppo è ripartito per la visita
pomeridiana della meravigliosa Certosa, un
luogo incantevole e ricco di fascino. A sera,
dopo tante visite, è venuto il momento di riposarsi e così ci siamo trasferiti in un resort
esclusivo nella periferia di Pavia, la Cascina
Scova, dove abbiamo potuto confrontarci
su quanto vissuto nella prima giornata della
nostra gita e provare a immaginare quello
che avremmo visto il giorno successivo. In
molti di noi c’era una gran voglia di arrivare al mattino per ripartire alla volta di Rho.
Infatti tutti sono stati molto puntuali, rispettando gli orari stabiliti per la colazione e la
partenza con il pullman.
Intorno alle nove e mezzo, abbiamo avvistato all’orizzonte i primi padiglioni di Expo
SPECIALE EXPO | 24
2015: ormai eravamo arrivati in zona fiera.
Una volta parcheggiato, scesi dal pullman e
aver varcato i tornelli, c’è stato il “fuggi fuggi”. Del resto non era pensabile una visita
“guidata” di Expo 2015, visto il gran numero
di padiglioni. E così ci siamo dati appuntamento per le ore 17 nei pressi dell’uscita e
ciascuno ha condotto la visita secondo il
proprio gusto.
Con un piccolo gruppo di fedelissimi, abbiamo visitato circa 20 padiglioni, prediligendo quelli con poca o
nessuna fila. Così facendo,
abbiamo evitato i tempi morti
e ottimizzato al massimo le
circa sette ore che avevamo
disponibili. Tra i padiglioni
più interessanti e curati che
siamo riusciti a visitare, ricordo quello del Regno Unito,
dell’Uruguay, del Turkmenistan, del Kazakistan, dell’Iran, della Cina, dell’Austria,
del Kuwait, paesi che hanno
investito molto nella promo-
zione dei propri territori e delle proprie colture. In altri padiglioni, invece, non abbiamo
notato lo stesso impegno. Tra questi sono
stati abbastanza deludenti quello degli Usa,
quello della Svizzera, quello della Spagna
e quelli di alcuni paesi balcanici. Ciononostante la manifestazione verrà certamente
ricordata da quanti l’hanno visitata e la visiteranno nei prossimi mesi: quando ricapiterà di fare conoscenza con così tanti paesi
del mondo in una volta sola?
SPECIALE EXPO | 25
TOUR ISOLA D’ELBA
dal 3 al 7 luglio 2015
di EMANUELA FERRI, responsabile Ufficio Soci Bcc Vignole e Montagna Pistoiese
Che scoperta l’isola d’Elba… Il tour ci ha
veramente affascinati e ci siamo resi conto
che molto spesso andiamo a cercare mete
lontane senza conoscere veramente il nostro
bellissimo paese. La gita è stata organizzata
con la collaborazione della Banca dell’Elba
e, infatti, arrivati a Portoferraio, abbiamo
trovato la direttrice della Banca ad
aspettarci per darci il benvenuto. Dopo
il pranzo, fatto in un ristorante con vista
sulla meravigliosa spiaggia delle ghiaie,
abbiamo iniziato il nostro giro passando dal
versante occidentale dell’isola, ammirando
le bellezze naturali e scorci panoramici
mozzafiato.
L’Isola d’Elba, conosciuta anche come
l‘isola "Verde del Mediterraneo”, in antichità
era chiamata anche con il nome di “isola
del ferro” ed è piena di sorprese: spiagge
dorate che carezzano le acque cristalline,
massicci granitici immersi nella macchia,
le scogliere, il vento, la terra, i profumi, i
paesini arrampicati sui monti e le terrazze
sul mare.
Eravamo alloggiati presso l’Hotel Select a
Marina di Campo, situato proprio a ridosso
della spiaggia.
Il secondo giorno abbiamo visitato Porto
Azzurro e la “Piccola Miniera”. La sera
siamo andati a Capoliveri e abbiamo fatto
una passeggiata nel centro storico, lungo
i vicoli tipici detti “chiassi” e la consorella
Bcc dell’Elba ci ha offerto un aperitivo nella
meravigliosa piazza del paese. La cena
è stata organizzata presso il ristorante Il
Chiasso, alla presenza anche del presidente
TURISMO INSIEME | 26
L’ultimo giorno, ci siamo trasferiti a
Portoferraio per visitare, accompagnati dalla
guida, la città antica, lungo le stradine e i
vicoli dell’antica città-fortezza di Cosmopoli,
raggiungendo Forte Falcone, gioiello
di architettura militare rinascimentale.
Successivamente abbiamo visitato anche la
Villa dei Mulini, situata sul promontorio tra
Forte Falcone e Forte Stella, residenze di
Napoleone.
della Bcc dell’Elba.
Il giorno successivo, accompagnati da
Stefano, guida ambientale, abbiamo fatto
l’escursione di una intera giornata all’Isola
di Pianosa. È stata un’esperienza davvero
unica in virtù del fascino angosciante legato
alla misteriosa storia delle strutture reclusive
e l'irrealtà di un paese improvvisamente
abbandonato.
Durante
il
trekking
panoramico della durata di 6 km, abbiamo
potuto ammirare la spettacolarità della
forza selvaggia della natura accompagnata
da eccezionali vedute e il mare di una
limpidezza assoluta.
Dopo un pranzo a base di ottimo pesce
presso il ristorante Pepe Nero, ci siamo
imbarcati sul traghetto che ci ha riportati a
Piombino, dove il bus ci aspettava per fare
rientro a casa, tutti soddisfatti della buona
riuscita della gita.
Hanno partecipato alla gita: Franco
Mugnaioni,
Liana
Ciampolini,
Paolo
Bartolini, Paola Mazzinghi, Elio Squillantini,
Rosangiola Giabbani, Giancarlo Gori,
Gabriella Innocenti, Riccardo Pacini,
Emanuela Ferri, Isabella Repetto, Romano
Vannucci.
Sabato 6 giugno, intera giornata a
disposizione per attività facoltative, ci siamo
ritrovati tutti sulla spiaggia di Marina di
Campo per goderci una bellissima giornata
di mare e di sole. La sera ci siamo trasferiti
a Scaglieri, piccola frazione balneare
nell'angolo destro del golfo della Biodola
e abbiamo cenato presso il ristorante Da
Luciano, con piacevole vista sul golfo.
TURISMO INSIEME | 27
SI È CONCLUSO IL
PROGETTO A SPASSO
PER IL TERRITORIO
Alla Biblioteca San Giorgio
di Pistoia, la mostra e la
cerimonia di chiusura
Si è svolta lo scorso 21 maggio, presso l’auditorium Terzani della Biblioteca San Giorgio
di Pistoia, la mostra finale e la premiazione,
a conclusione del progetto A spasso… per
il territorio: l’evoluzione storica, la toponomastica e le colture del comprensorio pistoiese, promosso dalla Fondazione Banche
di Pistoia e Vignole - Montagna Pistoiese,
in collaborazione con l’Archivio di Stato di
Pistoia e l’Associazione “Tagete” - Arte Territorio Archeologia - di Quarrata.
Giunto, quest’anno, alla sesta edizione, il
progetto era riservato alle classi IV e V delle
scuole primarie e, ormai da due anni, anche
alle scuole secondarie di primo grado del
territorio pistoiese.
L’attività proposta alle classi coinvolte si è
incentrata sullo studio e la ricerca storica
del territorio ‘agricolo’ di alcune zone della
provincia di Pistoia, con particolare riferimento all’evoluzione dei tipi di coltura, nonché alla toponomastica e alle trasformazioni
dell’ambiente.
Lo scopo è stato quello di collegare l’ambiente e il territorio di appartenenza con le
tematiche sviluppate all’interno del curricolo
scolastico, per favorire negli studenti la conoscenza delle radici storiche, artistiche e
ambientali e consentire, così, l’acquisizione
di una maggiore consapevolezza del rapporto uomo-ambiente.
Con questa iniziativa, la Fondazione si è
proposta di favorire la conoscenza e l’uso
consapevole del patrimonio culturale, attraverso la valorizzazione, in chiave didattica, delle risorse storiche, artistiche e na-
turalistiche del territorio, per promuovere un
rapporto sempre più vivace e proficuo fra
scuola e territorio.
Attraverso una conoscenza ‘oggettiva’ (sopralluoghi alle zone prese in esame, consultazione diretta di documenti e antiche mappe conservate presso l’Archivio di Stato di
Pistoia, ecc.) gli studenti sono stati guidati
all’osservazione, all’analisi e alla scoperta
cognitiva del proprio territorio. A questa è
seguita la fase operativa per la rielaborazione creativa delle conoscenze acquisite e
delle esperienze: attività grafico-pittoriche,
plastiche, analisi di documenti e lettura di
LA FONDAZIONE | 28
testi informativi.
Le zone territoriali oggetto di studio sono
state Pistoia città e la Piana e il periodo storico esaminato è stato quello dal 1700 fino
ai nostri giorni.
Il progetto ha coinvolto, in totale, otto classi:
la V della scuola primaria Croce di Gora di
Pistoia, la IV B e V B della scuola primaria
Collodi di Pistoia, la IV A e IV B della scuola
primaria di Bottegone (Pistoia), la V A della
scuola primaria di Catena (Quarrata), la III
C e III D della scuola secondaria di primo
grado di Montale.
Dopo i saluti del presidente della Fondazione, Franco Benesperi, le due collaboratrici
di “Tagete” che hanno lavorato con le classi, Claudia Casseri e Chiara Innocenti,
hanno illustrato i risultati dell’indagine storico-archivistica e delle attività svolte dagli
studenti durante il progetto e presentato la
mostra degli elaborati e dei manufatti realizzati dalle scolaresche; inoltre, sono stati letti
alcuni loro pensieri e componimenti sull’esperienza svolta.
A conclusione della manifestazione sono
stati, infine, premiati i migliori elaborati realizzati dalle classi: il primo premio è stato
assegnato alle classi IV A e IV B della scuola primaria di Bottegone, mentre tutte le altre
classi partecipanti al progetto si sono classificate ex aequo al secondo posto.
Presenti alla cerimonia Chetti Barni, Caterina Colombo e Vanni Melani, membri del
Consiglio del Territorio della Fondazione e
del gruppo di lavoro che ha reso possibile
la realizzazione dell’iniziativa.
Numerosi, infine, i genitori, gli insegnanti e
gli studenti degli istituti coinvolti, che hanno
assistito alla cerimonia.
Red.
LA FONDAZIONE | 29
IL CAMPUS SCIENTIFICO
IL FUTURO PRESENTE
Dal 7 al 12 settembre, presso
villa La Màgia a Quarrata
È giunto alla nona edizione il Campus
Scientifico “Il Futuro Presente”, iniziativa
promossa e interamente finanziata dalla
Fondazione Banche di Pistoia e VignoleMontagna Pistoiese, riservata agli studenti
delle classi III, IV e V delle scuole superiori
situate nelle province di Pistoia, Prato e il
circondario di Empoli-Vinci.
Il Campus nasce con l’intento di fornire a un
gruppo selezionato di oltre 30 studenti - per i quali
la partecipazione
sarà interamente
gratuita - l’occasione di vivere per
una settimana a
contatto con docenti e ricercatori
universitari, partecipare attivamente a conversazioni
e discussioni su
temi scientifici e
culturali, vivere il tempo libero per conoscere e utilizzare le opportunità offerte dall’ambiente e dal territorio che li ospita.
Il comitato scientifico del Campus è composto
quest’anno da Massimo Capaccioli, dell’Università di Napoli Federico II, Dipartimento di
Scienze Fisiche, da Bruno Carli, dell’Istituto
di Fisica Applicata “Nello Carrara”, CNR Firenze e da Ezio Menchi, insegnante, responsabile del progetto
e consigliere della
Fondazione.
Il titolo e tema centrale dell’edizione
di quest’anno, attorno al quale ruoterà il programma
delle lezioni e delle
attività didattiche,
sarà Scienza e
Bellezza.
Come
sempre, le conversazioni toccheranno un’ampia gamma di argomenti, perché è nella natura del
Campus privilegiare l’incontro fra le discipline
e fra le culture. Quindi, non solo biologia, ma
anche matematica, astrofisica, climatologia,
fisica e filosofia.
Anche quest’anno il Campus si terrà nella
bellissima sede di villa La Màgia, a Quarrata
(Pistoia), dal 7 al 12 settembre e si articolerà in
alcune ore di lezioni di ambito scientifico e in
varie attività di tipo ricreativo e culturale.
La settimana del Campus si concluderà, infine, sabato 12 settembre con la lectio magistralis, aperta non solo agli studenti, ma anche
ai loro genitori e a tutta la cittadinanza, tenuta
da Massimo Inguscio, presidente dell’Istituto
Nazionale di Ricerca Metrologica, su La luce
e la misura del tempo.
LA FONDAZIONE | 30
IL PROGRAMMA DELLE LEZIONI
Alan Turing: imitazione, calcolo, strategia - Daniele Mundici, Dipartimento di Matematica e Informatica “Ulisse
Dini”, Università di Firenze
Ricerca e neurochirurgia - Giulio Maira, Istituto Clinico Humanitas, Milano
Come le tecnologie dell’informazione hanno influenzato la scienza negli ultimi tre millenni - Lucio Russo, Dipartimento di Matematica, Università di Roma Tor Vergata
Forma e funzione: estetica e bellezza in biologia - Carlo Alberto Redi, Dipartimento Biologia e Biotecnologie,
Università di Pavia
Il bello e il vero: riflessioni su scienza, poesia e creatività da Gaileo a Harry Potter - Marco Ciardi, Dipartimento di Filosofia e Comunicazione, Università di Bologna
Il bello nella scienza - Edoardo Boncinelli, Dipartimento di Biologia e Genetica, Università Vita-Salute, Milano
Il lato estetico della chimica - Vincenzo Schettino, Università di Firenze
L’atomo nel piatto - Alessandra Viola, giornalista scientifica
La bellezza della complessità: i big data e il mondo di domani - Giuseppe Longo, Dipartimento di Fisica,
Università di Napoli Federico II
La scienza nel cuore dei giovani: da LHC a EEE - Luisa Cifarelli, Dipartimento di Fisica e Astronomia, Università di Bologna
L’universo ha il futuro scritto nel passato - Massimo Capaccioli, Dipartimento di Scienze Fisiche, Università
di Napoli Federico II
Semplice un cavolo - Stefano Mancuso, Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agroalimentari e dell’Ambiente, Università di Firenze
Sembra scienza ma non è - Silvia Bencivelli, giornalista scientifica
Stellar landscapes: lo sguardo dell’astronomo - Paolo Tozzi, INAF, Osservatorio Astrofisico di Arcetri, Firenze
Stelle e galassie: forme e colorI - Francesco Palla, INAF, Osservatorio Astrofisico di Arcetri, Firenze
Viaggiando oltre il cielo - Umberto Guidoni, astronauta
LA FONDAZIONE | 31
COSA BOLLE NEL CAVEAU
di Andrea Altobelli, chef e giovane socio Bcc Vignole e Montagna Pistoiese
LA PALAMITA
Cari appassionati lettori, oggi vi porto a conoscere un pesce particolare, la palamita.
La palamita è un pesce che transita e si pesca lungo tutta l’area dell’Arcipelago Toscano, nel periodo che va dalla primavera all’inizio dell’estate e di nuovo a fine settembre.
Appartiene alla famiglia dei tonni e degli
sgombri a cui assomiglia; infatti ha un corpo fusiforme e idrodinamico, bocca ampia
e munita di numerosi denti affilati e taglienti,
occhi tondi piuttosto piccoli, ed è facilmente
riconoscibile per alcune striature nerastre
che la attraversano obliquamente su fondo
di colore blu elettrico e può raggiungere facilmente gli 80 cm di lunghezza per 10kg di
peso. Messo un po’ in disparte sia perché
è un pesce azzurro, sia perché considerato un fratello minore del tonno, anche se ne
ha gli stessi valori nutrizionali. Oltre che per
il sapore della sua carne - forte e deciso,
con una punta di acidità - se lo si trova nel
banco del pesce fresco della pescheria vi
consiglio di acquistarlo non solo per il gusto
ma anche perché, come vi ho già anticipato, essendo considerato erroneamente un
“pesce di serie B”, costa circa 1/3 rispetto
al “fratello maggiore”.
Si può cucinare in tanti modi a partire dal
crudo al cartoccio, ma il classico per gustare la palamita è sott’olio: si lessano i pesci
più grandi dopo averli tagliati a filetti e si
mettono sott’olio con foglie di alloro, pepe e
l’immancabile peperoncino. Il risultato sono
filetti delicatissimi, simili a quelli del tonno.
Questo metodo di trasformazione è molto
sentito anche dall’associazione Sloow Food,
tanto da ricevere un presidio sia appunto
per la trasformazione, sia per il vecchio metodo di cattura, che al contrario di oggi, era
fatto per mezzo di reti a maglia larga dette
“palamitare”.
Ed eccoci alla nostra ricetta...
Un esemplare di palamita, considerato il "fratello minore" del tonno; ne ha gli stessi valori nutrizionali.
D
CLUB GIOVANI SOCI | 32
Spaghetti di grano duro con purea
di melanzane, palamita e granella di
pistacchi profumati alla menta
Ingredienti per 4 persone:
1 palamita di circa 500 gr
320 gr di pasta
1 melanzana
1 ciuffo di menta
1 cucchiaio di granella di pistacchio tostato
Olio extravergine di oliva q.b.
Sale q.b.
Peperoncino q.b.
Procedimento:
Sfilettare, spinare e spellare la palamita. Ricavati i filetti, con un’apposita pinzetta, rimuovere le
spine centrali. Tagliate a cubetti i filetti ottenuti.
Mentre scaldate sul fuoco una padella antiaderente, tagliate a cubetti le melanzane e saltatele
in padella con un pochino di sale. Quando iniziano ad appassire leggermente, aggiungete un
po’ d’olio extravergine, il peperoncino e qualche foglia di menta. L’olio lo aggiungiamo dopo
che le melanzane sono appassite, per evitare che venga assorbito completamente dai cubetti
obbligandoci ad utilizzarne un quantitativo maggiore.
A questo punto con un minipimer, frullare il tutto fino ad ottenere un composto cremoso
regolando di sale e di pepe.
In abbondante acqua salata, cuocere la pasta e ancora al dente, versarla in una padella insieme
alla crema di melanzane e saltare per circa 2 minuti.
Per i cubetti di palamita possiamo fare in due modi: o saltarli in padella con un filo d’olio e
qualche fogliolina di menta o, come preferisco, aggiungerli alla fine a crudo dando giusto
l’ultima saltata prima di impiattare. Una volta nel piatto, una leggera spolverata di granella di
pistacchio vi darà quella nota croccante che vi manca. E poi non resta che stappare un bella
bottiglia Elba bianco d.o.c. e vi sembrerà di essere a pranzo sulla nostra bellissima costa.
CLUB GIOVANI SOCI | 33
I GIOVANI SOCI ALLA SCOPERTA DELLA STORIA
di ENNIO CANIGIANI
La gita a Pompei ed Ercolano era una delle
iniziative più attese tra quelle programmate per il 2015 dal nostro Club Giovani Soci,
vuoi per il rilevante interesse culturale, vuoi
perché era la prima occasione per stare di
nuovo insieme dopo la conclusione della
stagione invernale. L’appuntamento per la
partenza era alle 6 del mattino del 25 aprile
davanti alla sede della Banca. Subito una
sorpresa: uno dei ragazzi che doveva partire con noi aveva rinunciato con un sms
alle 4 del mattino per un improvviso attacco
influenzale. Con il dispiacere di non avere
con noi Stefano, siamo comunque partiti
puntuali verso la Campania. Pensavamo di
trovare molto traffico lungo il tragitto, trattandosi del 25 aprile, invece (anche questa è
stata una sorpresa) non abbiamo mai trovato una coda o un rallentamento. Dopo una
breve sosta per fare rifornimento, intorno
alle 13 siamo arrivati nella piazza di Pompei,
in tempo per pranzare e iniziare la visita.
Alle 14 in punto abbiamo incontrato Diego,
la guida, un signore che sulle prime aveva
destato in tutti qualche perplessità ma che
poi (mai cedere ai pregiudizi) si è rivelato
un grande conoscitore della storia antica e
un simpatico intrattenitore, animando tutto il
nostro pomeriggio a Pompei con racconti a
aneddoti divertenti (tra l’altro abbiamo sentito Diego parlare correntemente in francese,
inglese e tedesco!).
La visita del sito archeologico, esteso per
66 ettari di cui 50 scavati, è stata aiutata da
una splendida giornata, motivo in più per
passeggiare lungo cardi e decumani, le vie
lastricate di Pompei. Ascoltando la guida
abbiamo scoperto che, mentre nella vicina
Ercolano gli abitanti morirono per l’arrivo di
una colata lavica mista a fango, a Pompei la
morte soggiunse a causa dei gas venefici
che si abbatterono sulla città dopo l’eruzione del Vesuvio. E che certamente mancò
l’ossigeno lo si capisce vedendo la posizione dei calchi in gesso di alcuni corpi in
esposizione all’interno del sito. Doveva es-
sere una città veramente ricca, Pompei, con
una gran quantità di esercizi commerciali,
farmacie, edifici dedicati alle terme e ville
in parte ancora intatte. Ci ha colpito come
i moderni fast food esistessero già nell’antica Pompei. Infatti, lungo le principali vie del
sito archeologico, si riconoscono ancora
oggi tanti negozi che affacciandosi lungo la
strada, offrivano in contenitori protetti (principalmente fatti di terracotta) le più svariate
mercanzie. Si andava dai vini alle spezie
fino alle pietanze già cotte e pronte all’uso.
Nella piazza principale di Pompei abbiamo
poi ammirato la maestosa cima del Vesuvio
che lì pare di poter toccare benché si trovi
a circa 12 chilometri in linea d’aria. Lungo il
percorso, la nostra guida non ha mancato di
farci visitare il “lupanare” l’antico quartiere a
luci rosse di Pompei che si trova a fianco di
una grande farmacia, segno evidente che
già in quell’epoca lontana vi era massima
attenzione alla prevenzione delle malattie.
Terminata la visita e scattata la foto di gruppo, ci siamo trasferiti al Costa Hotel distante
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pochi chilometri dal centro di Pompei. Qui
abbiamo cenato e pernottato, mentre un
piccolo gruppo di giovanissimi soci prendeva la Circumvesuviana per fare un salto
a Napoli città e tuffarsi nella locale movida.
Al mattino, dopo la colazione siamo partiti
alla volta di Ercolano per il secondo giorno
di visite. Anche in questo caso abbiamo
condotto una visita unica che ci fa capire
quale patrimonio di storia abbiamo in Italia. Ercolano, che ai tempi si affacciava sul
mare (oggi distante circa due chilometri) era
un porto commerciale molto frequentato, un
continuo vai e vieni di navi e genti di ogni
dove. Oggi si trova sotto il livello dell’attuale
città e soltanto una parte è stata scavata ed
è riemersa. Anche qui troviamo un ambiente sostanzialmente intatto (ci sono i secondi
piani delle case che a Pompei non esistono
più) che ci aiuta a ricostruire il modo di vivere nel 79 dopo Cristo. Dopo un paio di ore
di visita, abbiamo congedato la guida locale e, avendo ancora tempo a disposizione,
abbiamo fatto un fuori programma: la visita
della villa di Poppea a Oplontis. In quella località ancora oggi possiamo ammirare una
delle più belle ville dell’aristocrazia romana
esistenti.
Si tratta di un edificio enorme attribuito a
Poppea Sabina, moglie dell’Imperatore Nerone che conserva eccezionali mosaici e
affreschi in uno straordinario scenario architettonico. Dopo un veloce pranzo presso un
locale alla moda di Oplontis, siamo riparti-
ti per rientrare in perfetto orario a Vignole,
quando ormai era sera. Alla conclusione
della nostra gita, tutti sono stati molto soddisfatti: è stato un autentico tuffo nel passato
alla scoperta della nostra storia.
Hanno partecipato alla gita: Sonia Tripi,
Tommaso Braccini, Adele Massoli, Serenella Scorcelletti, Chiara Giuntini, Simone Belli,
Chiara Gheri, Alessandro Polvani, Pierfrancesco Brizzi, Giulia Bertocci, Alice Caporizzi, Niccolò Campagna, Ennio Canigiani,
Irene Nunziati, Eleonora Caldini, Simone
Pacini, Federico Giovannetti, Chiara Banci,
Claudia Mazzoli, Marco Nincheri e Paola
Pardini.
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HAPPY CLUB 2015
Un'occasione conviviale, un concorso video
e una raccolta di fondi benefica. Sono gli
ingredienti dell'Happy Club 2015, organizzato dal Club Giovani Soci della Banca di
Vignole e della Montagna Pistoiese. La serata si è tenuta giovedi 16 luglio nel locale
Voronoi di piazzetta degli Ortaggi a Pistoia.
Tanti i soci che hanno partecipato all'apericena: un modo per far conoscere le attività
della Banca fra le nuove generazioni e per
allargare il Club Giovani Soci, che conta
oltre mille adesioni. Durante la serata sono
stati distribuiti materiale informativo e alcuni gadget, ed è stato promosso il concorso
Foto di Giovanni Fedi
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Foto di Giovanni Fedi
D
video “Il nostro volto potresti essere tu”. I
giovani soci hanno vestito i panni di intervistatori testando i riflessi e la simpatia di
coloro che si hanno voluto mettersi in gioco
davanti alla telecamera. I due più simpatici potranno partecipare alla gita ad Expo in
programma il 12 settembre.
La serata ha avuto anche una finalità benefica: sono state infatti raccolte offerte volontarie per promuovere l'attività di ippoterapia
presso Dynamo Camp in collaborazione
con la Onlus Anire.
Le attività del Club Giovani Soci proseguono: tra le iniziative in programma per i prossimi mesi ci sono la “Giornata della solidarietà” con una nuova raccolta alimentare in
favore della Caritas e la seconda edizione
della passeggiata a sei zampe, in collaborazione con il canile di Pistoia.
Foto di Fabrizio Sichi
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VENTURI GROUP, L'AZIENDA CHE PROFUMA DI BAMBINO
Una famiglia, una squadra, un’azienda che produce articoli per neonati e prima infanzia. Un’azienda dove tutto profuma di nuovo, di fresco, di recente. Dove dominante è il colore dei manufatti e vi si parla di neonati e di bambini, per i quali si lavora guardando con attenzione ai loro
bisogni ed esigenze: un mirabile esempio di continuità aziendale tra genitori, figli e maestranze.
Un inestimabile patrimonio di esperienza di lavoro accumulata. Un’azienda moderna, tecnologicamente avanzata, che ha saputo mantenere gli aspetti originali della produzione artigianale di
qualità. Un’azienda leader per il settore di riferimento in Italia e nei maggiori mercati europei ed
oltre, guidata da una famiglia dalle solide tradizioni, ma rivolta e proiettata nel futuro. «Se l’amore, le attenzioni, la passione sono i valori della nostra famiglia, che si riscontrano e si ritrovano
nella Venturi Group, il lavoro artigianale, la qualità e cura del dettaglio, lo stile ricercato, la passione per le fibre naturali sono il segreto della nostra azienda»: questo dicono i fratelli Andrea
ed Elena Bigozzi, che ne sono gli amministratori delegati. Due giovani che con le maestranze
sanno fare squadra, sanno capire e guidare il presente, ma soprattutto intuire il futuro. Appassionati del proprio lavoro, legati all’innovazione ritenuta "unico traino sicuro" senza la quale non
c’è né progresso, né sviluppo, né futuro.
Gli amministratori
Elena Bigozzi è la responsabile commerciale. È entrata in azienda subito dopo aver
conseguito il diploma di ragioniere presso la
scuola Capitini di Agliana. Da subito ha fatto
esperienza nel settore amministrativo e commerciale dell’azienda curandone le diverse
ripartizioni operative in cui essa è articolata:
dal commercio Italia-estero, agli uffici acquisti e spedizioni al controllo qualità. Elena
è sposata, ha due figli. Andrea Bigozzi, è il
responsabile acquisti e marketing, diploma
di scuola superiore tecnica. Specializzato in
elettronica e marketing. Andrea è sposato,
ha due figli. Ha un passato da calciatore semiprofessionista. Ha iniziato la propria esperienza aziendale da “stenditore”: operaio che
utilizzando macchine elettroniche stende il
tessuto su banchi molto lunghi, fino a formare
un “materasso” dal quale si ritagliano modelli
in serie. Da qui, sotto la guida materna, di
mano in mano ha fatto esperienza nei diversi settori aziendali fino ad iniziare a prendere
contatto diretto con la clientela e i fornitori.
I soci dell'azienda. Da sinistra a destra: Elena Bigozzi, Luciano Bigozzi, Meri Venturi e Andrea Bigozzi.
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L’AZIENDA | 37
La storia
Risale al 1981 la prima iscrizione alla Camera di Commercio di Pistoia dell’impresa
individuale Venturi Meri che vede il marito
Luciano Bigozzi quale collaboratore. L’impresa ha una crescita costante e nel 1998
c’è la prima trasformazione sociale che permette l’ingresso della figlia Elena nella Confezioni Venturi s.n.c. Il 2001 è l’anno in cui
Andrea, fratello di Elena, entra a far parte
dell’azienda. Ma è il 2003 l’anno nel quale
l’impresa fa un vero salto di qualità puntando ad investire tutte le energie disponibili
nel produrre il 100% nel ‘Made in Italy’: «È
stata questa una scelta in controtendenza
rispetto al periodo. Puntare sulla qualità dei
nostri prodotti e attivare i diversi canali pubblicitari come Tv, riviste specializzate, Internet, social network, Facebook e You Tube, è
stata una scelta che si è rivelata azzeccata,
vincente. Ci siamo differenziati - dicono gli
amministratori - grazie alla nostra qualità
strettamente legata a un design innovativo che ci ha portato ad allargare il mercato e a ottenere numerosi riconoscimenti fra
i quali il prestigioso “Premio Raffaello”».
Il “Raffaello” è un attestato di Eccellenza
nella valorizzazione, promozione e tutela del
Made in Italy, conferito dall’Istituto Tutela Produttori Italiani. Oggi la Venturi Group conta
dodici dipendenti interni e dà lavoro esclusivamente in Toscana ad una trentina di aziende dell’indotto; una parte del lavoro è svolto
internamente nella struttura di viale Europa
e via Bologna a Quarrata. Oltre a lavorare
per numerosi e prestigiosi marchi italiani ed
esteri la Venturi Group dispone di una linea
propria, la Andy & Helen, ideata e voluta dagli amministratori Andrea ed Elena Bigozzi.
Meri Venturi, la fondatrice
Quasi trentacinque anni sono trascorsi da
quando la signora Meri Venturi si è dedicata al mondo fantastico e incantato dei
bambini. È un vero piacere incontrarla nella
sua accogliente azienda tutta a colori e intrattenersi con lei, la fondatrice, insieme al
marito Luciano Bigozzi, della Venturi Group
nella quale oggi ricoprono il ruolo di soci.
Dalla conversazione si riesce a percepire,
a comprendere la storia vera di un’azienda
nata dalla ferrea volontà di riuscire di una
giovane ragazza immersa in un territorio ricco d’iniziativa imprenditoriale come quello
di Quarrata. Una storia segnata da grande
impegno e duro lavoro: «Dopo l’uscita dalla
scuola, insieme alle mie due sorelle aiutavamo nostra madre nel lavoro di “fattorina”,
cioè quello di portare, controllare e ritirare,
il lavoro alle nostre lavoranti esterne. Inoltre
lavoravamo a casa insieme a mia madre che
ci ha insegnato il mestiere. All’epoca operavamo su macchine da cucire capaci di realizzare la cucitura a ‘smerlo’, a ‘ricamo’,
a ‘giornino’ ed altri tipi di cucitura. Si produceva biancheria che vendevamo a livello
territorialmente ristretto. Molto era il lavoro
manuale e poche le
automazioni. Il laboratorio, sotto la nostra abitazione, era
di 80 metri quadrati
circa. Poi, nel 1981,
le strade con le mie
sorelle si sono divise
e con mio marito Luciano abbiamo intrapreso la strada che
guardava ai bisogni
dei bambini. Col tempo, alla nostra attività
si è aggiunta quella
importantissima dei
nostri figli, prima Ele-
L’AZIENDA | 38
na e successivamente Andrea, che hanno
dato una forte spinta innovativa. Con loro
abbiamo sempre valutato le diverse situazioni prima di decidere e questo ci ha dato
più sicurezza e tranquillità. Devo dire di
essere molto orgogliosa di loro. Aggiungo
che nella nostra crescita fondamentale è
stato il ruolo della Bcc di Vignole di cui siamo soci storici». Oggi Meri Venturi è socia
della Venturi Group s.r.l., e insieme al marito Luciano, anch’egli socio, e i figli prosegue l’avventura iniziata molto tempo fa.
Il futuro
Il futuro ha un nome preciso: si chiama Baby
Boutique ed è legata alla linea Andy & Helen del “Progetto Shop In… Town”, ovvero la
realizzazione di “negozi monomarca”. Dopo
la positiva esperienza dei primi due negozi
di Milano e Aulla, in questi giorni la Venturi
Group sta realizzando, nello stabilimento di
viale Europa, un altro punto vendita che sarà
anche un’area test con lo scopo di “testare”
i nuovi prodotti da immettere sul mercato.
«In quest’area pensiamo di avere un costante contatto col pubblico, i cui suggerimenti e osservazioni dirette permetteranno
il continuo miglioramento della produzione.
Inoltre quest’area è l’anteprima, il prototipo
di un progetto più ampio» - spiegano Andrea e Elena -. Cioè? «Il Progetto Shop In …
Town” è di ampio respiro. Si basa su quattro
punti cardine che abbiamo riassunto in un
apposito depliant, già disponibile. Il primo
mira alla riqualificazione dei centri urbani,
attraverso la creazione di piccoli negozi e
boutiques per riavvicinare i servizi all’utente ormai sempre più indirizzato verso centri
commerciali de-localizzati. Valorizzazione
del made in Italy è il secondo. È importante
mettere in risalto ciò che di bello e unico abbiamo in Italia, pertanto tutti i prodotti principali posti in vendita saranno made in Italy. Al
terzo posto mettiamo la gamma prodotti: tutti
i nostri punti vendita avranno a disposizione
oltre 1.500 articoli a marchio Andy & Helen.
Infine il quarto punto cardine ha l’obiettivo
di creare un network di punti vendita dedicati e non legati dai forti vincoli contrattuali
di un franchising, ma mantenendone tutti i
vantaggi. Questo porterà forti benefici sia ai
gestori dei punti vendita, sia naturalmente
alla clientela». Sembrano idee originali e
molto innovative che comportano forti investimenti. Funzioneranno? È la domanda che
viene spontanea. «La risposta ce la darà
il mercato» rispondono Andrea e Elena.
Sauro Romagnani
Venturi Group s.r.l.
Soci: Meri Venturi e Luciano Bigozzi
Amministratori Delegati:Andrea e Elena Bigozzi
Sede Commerciale: mq. 2000 + piazzali esterni
Sede Produttiva: mq. 1000
Dipendenti: 12
Collaboratori esterni: 30 aziende toscane
Agenti / Collaboratori: Collocati nelle diverse
regioni italiane
Mercato: Italia, Europa, Russia.
Contatti in Cina ed Africa
Produzione: Biancheria, abbigliamento, gadget e
articoli per neonati e prima infanzia
L’AZIENDA | 39
MAC AUTOADESIVI, DA CAPRAIA SENZA LIMITE
I NASTRI CHE CONQUISTANO I MERCATI ESTERI
È una delle realtà leader a livello internazionale nella produzione di nastri adesivi ad uso cancelleria e di nastri da imballaggio: dallo stabilimento di Capraia e Limite escono ogni anno 205
milioni di metri quadri di “spalmato”, con cui potrebbero essere ricoperti - come fossero pacchi
- quasi 30 mila campi da calcio. Numeri importanti, quelli della Fralex e Mac Autoadesivi, aziende condotte da Antonella Capaccioli, dal marito Carlo Gigante e dal nipote Alessio Capaccioli.
La storia imprenditoriale inizia nel 1987 con la nascita di un laboratorio artigianale con attività
di taglio di nastro adesivo, per uso cancelleria ed ufficio, un comparto industriale all'epoca non
sufficientemente presidiato. Da quell’intuizione nacque la Fralex, divenuta negli anni una delle
principali aziende produttrici a livello europeo, punto di riferimento per numerose multinazionali
che vi hanno trovato un partner tecnologicamente all’avanguardia, in grado di sviluppare le
proprie linee. Nel 1994, gli imprenditori danno vita a Mac Autoadesivi e grazie ad importanti
investimenti avviano la produzione di nastri adesivi, con tecnologia acrilica, per il settore del
packaging e dei nastri da stampa.
La vocazione all'export
Oggi le aziende danno lavoro a 70 persone e possono vantare un fatturato di circa 35 milioni, per l'85% realizzato grazie
all'export. Tra i riconoscimenti ottenuti c'è
il fatto di essere stati selezionati da parte
di Assiteca tra le 214 piccole e medie imprese come eccellenza italiana nell'export.
«Da sempre lavoriamo soprattutto con l'estero
- spiega Antonella Capaccioli -. I mercati principali sono i paesi europei, a cominciare dalla
Germania, ma negli ultimi anni abbiamo deciso di aprirci maggiormente al mercato interno. In ogni caso lavoriamo solo con clienti che
hanno il fido assicurato: non possiamo permetterci casi di insolvenza e l'assicurazione
I soci dell'azienda. Da sinistra: Alessio Capaccioli,
D
Antonella Capaccioli e Carlo Gigante.
crediti è fondamentale. Su questo, siamo molto rigidi. Mentre su altri fattori, come la personalizzazione del prodotto, garantiamo grande
flessibilità, in base alle esigenze del cliente».
L’AZIENDA | 40
La ricerca in nome dell'ambiente
Una delle caratteristiche distintive dell'azienda è l'investimento continuo nella ricerca,
soprattutto nel campo della sostenibilità ambientale. Un laboratorio interno di prove chimico-fisiche cura gli aspetti legati alla qualità
e alla tracciabilità del prodotto, le certificazioni Emas, e lo sviluppo di nuove tecnologie.
«Noi siamo stati i primi a credere nella tecnologia acrilica a base acqua, nel 1994
ritenuta scarsamente performante - spiega Alessio Capaccioli -. Il nostro sistema
di produzione si basa su polimeri acrilici a
base acqua che adesso sono ben diffusi
nel mondo del nastro adesivo per packaging. La nostra azienda rimane tuttavia l’unic
produttrice di rilievo ad utilizzare solamente questo sistema di produzione, mentre i
esi del Nord Europa - negli ultimi anni sono
in grande espansione e hanno raggiunto
il 10 per cento della nostra produzione».
I prodotti a basso impatto ambientale di Mac
Autoadesivi hanno ricevuto apprezzamenti e
interesse anche all'Ipack Ima, la più importante fiera internazionale di settore tenutasi lo scorso maggio a Milano, nella quale lo
stand dell'azienda ha fatto registrare circa
seicento contatti, fra clienti e distributori.
L'officina interna e le fasi di produzione
concorrenti possiedono almeno due sistemi
produttivi e possono preferire l’uno rispetto
all’altro in base alle condizioni del mercato.
I nostri sforzi si sono concentrati nello studio di prodotti in grado di sostituire i nastri
con adesivo a base gomma naturale o resine sintetiche. Queste linee ad alta valenza
ecologica - grazie ad una maggiore sensibilità ai temi ambientali, soprattutto nei pa-
Altro punto di forza della fabbrica - che si sviluppa su un'area di circa 30 mila metri quadrati e ha una superficie coperta di 10 mila
metri quadrati - è l'officina interna, fiore all’occhiello del direttore tecnico Carlo Gigante, i
cui operai specializzati provvedono non soltanto alla manutenzione, ma anche allo sviluppo dei macchinari, in base alle necessità della
produzione. Le fasi di lavorazione prevedono
la spalmatura, ovvero l'applicazione dell'adesivo liquido sulla pellicola di polipropilene; l'asciugatura e l'avvolgimento in bobine, ciascuna delle quali raggiunge l'altezza di un uomo
e contiene al proprio interno 7,5 chilometri di
nastro. Le bobine vengono poi trasferite al reparto taglio, dove avviene lo svolgimento e il
taglio in diversi formati. Infine, altre macchine la scatolatrice e il pallettizzatore - completano il confezionamento del prodotto, che
a quel punto è pronto per essere spedito.
Mac Autoadesivi è cliente e socia della Banca di Vignole e della Montagna
Pistoiese. «L'agenzia di riferimento è
Sovigliana, dove ci serviamo da tanti anni - afferma Antonella Capaccioli -. I rapporti sono da sempre positivi e improntati al rispetto reciproco».
Dario Zona
L’AZIENDA | 41
L'ASSOCIAZIONE
CULTURALE
VALLE LUNE
Partendo dalla piazza Matteotti di San Marcello, ne ha fatta di strada l’Associazione
Valle Lune. Ne ha fatta e molta ne ha scoperta. Strada buona, antica, prestigiosa,
preziosa e dimenticata. Ha ritrovato reperti
e segni storici dall’intrinseco valore: premio
a chi ha avuto il coraggio e soprattutto la
voglia di provare a muovere veli che celano
un passato ancora da comprendere nel suo
valore di testimonianza di vita, che spesso
conosciamo solo perché tramandata da
narrazioni scritte. All’inizio erano tre amici
che nella piazza centrale di San Marcello
discutevano di fantasie. Oggi “strada facendo” - come loro dicono - la schiera si è molto
infoltita di persone che hanno voglia di impegnare il proprio tempo libero in un’attività
di ricerca che già ha portato molti frutti, ed
altri ancora ne porterà, stiamone certi.
La riscoperta di dieci chilometri di strada
non è il solo risultato di una felice conclusione di un lavoro di ricerca, ma è molto di più: è
un’ottima notizia per come è avvenuta. Essa
racchiude, oltre il notevole lavoro impiegato,
speranze, amicizie, necessità di conoscere
e scoprire, voglia di valorizzare una zona
della Montagna Pistoiese da tempo dimenticata, sottovalutata o forse soltanto trascurata e non compresa: è un’intuizione, un’idea
dovuta a un incontro occasionale in piazza
di San Marcello fra amici, quello appunto fra
Fabiano Fini, Paolo Margiacchi e Roberto
Strufaldi, Bertone, per gli amici. Nasce così
e fiorisce un’ipotesi di ricerca che sottende
non solo cultura, ma anche il fine di dare un
contributo concreto all’economia della Montagna Pistoiese. Un territorio che rischia la
marginalizzazione, che invece un’accorta
politica di rilancio turistico potrebbe evitare.
Scrive nel proprio diario Paolo Margiacchi,
il 20 aprile 2010: «Trovato Fabiano vuole
fare delle ricerche storiche sul territorio e,
se esistono, riportare alla luce resti del passato, che sicuramente i nostri predecessori
hanno lasciato (strade romane, segni sulle
rocce, tombe romane, luoghi di scontro fra
Romani, Liguri o Galli). Vuole formare un
gruppo che dia vita a questa avventura. Il
primo giorno libero, andiamo nel Lolle poiché colà sembra ci siano segni copiosi del
passato».
Così nasce di fatto Valle Lune che il 1° dicembre dello stesso anno diverrà ufficialmente, con tanto di statuto notarile, Valle
Lune, Associazione Culturale. È l’inizio
dell’avventura. In occasione dell’assemblea
dei soci e sostenitori per rinnovare il Consiglio Direttivo, tenutasi al ristorante “Il Cacciatore” di San Marcello, nel maggio 2014,
il riconfermato presidente Fabiano Fini, alla
presenza dei consiglieri Graziella Cimeli, Roberto Strufaldi, Domenico Bini, Paolo
Margiacchi e Francesco Mancuso, ai quali
si era aggiunta la signora Milena Mucci, ha
dichiarato: «Quando costituimmo l'associazione i soci erano 20 tutti appassionati, oggi
abbiamo raggiunto il numero di oltre 90. Abbiamo fatto molti passi in avanti, siamo partiti con un progetto che studiasse il modo
di recuperare e riaprire al pubblico la strada del Lambure, in località Piteglio, piccola
località la cui strada collega i famosi ponti
di “Castruccio” e il “Ponte Sospeso”. Oggi
sono in grado di dare una buona notizia
inedita e cioè che domani sarà inaugurato il
tratto conclusivo di quella strada completamente recuperata. Anzi, il tratto recuperato
parte addirittura da Migliorini, nel comune
di Piteglio».
IL TERRITORIO | 42
I componenti del consiglio. Da sinistra: Domenico Bini, Paolo Margiacchi, Milena Mucci, Fabiano Fini, Graziella
D
Cimeli, Roberto Strufaldi, Francesco Mancuso
L’attività
Numerose e interessanti sono state le iniziative e le scoperte. Nel 2011 è stato ripulito
e riportato alla luce l'area di Rio delle Lame,
dove è stata fatta un'indagine con il prezioso intervento della Soprintendenza e sotto
la direzione della dottoressa Perazzi. I lavori
sono stati diretti dalla dottoressa Taddei e
i risultati dell'indagine sono stati presentati
al congresso internazionale di Borzonasca,
in Liguria. Ma numerosi sono anche gli interventi fatti sul territorio, per esempio, a
protezione di un "monolite arenarico" che
portava un bassorilievo e quelli eseguiti in
ambito culturale e divulgativo come le diverse edizioni della mostra "La Montagna
Pistoiese e le sue antiche vie", che hanno
visto la presenza di oltre 2.000 visitatori e
di numerosissime scuole. Così come massiccia è stata la presenza ai convegni che
l'Associazione Valle Lune ha organizzato su
temi riguardanti le emergenze archeologiche della Montagna Pistoiese.
Oggi la viabilità antica riscoperta e resa fruibile, grazie all’opera dei volontari, va dalla
località Lancisa a quella di Migliorini, circa
15 chilometri, parte dei quali ripercorrono
l’antica via di pellegrinaggio Romea/Nonantolana. Castel di Mura, vicino alla nominata località di Lancisa, nel comune di San
Marcello, è l’ultimo impegno che Valle Lune
sta portando avanti. Si tratta dei resti di un
antico castello di origini medievali che, nel
quattordicesimo secolo, fu sede del primo
Capitanato della Montagna. Valle Lune vuo-
le riportarlo alla fruibilità della popolazione
e dei turisti. Ciò è possibile grazie al Cesvot
(Centro Servizi Volontariato Toscana) che ha
finanziato l’intero progetto. Un'azione di forte promozione è il laboratorio per bambini
e famiglie “Un giorno da archeologo” che
l’Associazione organizza per sensibilizzare
alla salvaguardia del patrimonio storicoculturale locale. Molte altre notizie sull’Associazione Culturale Valle Lune si possono
trovare sulla pubblicazione della stessa associazione, curata da Domenico Murrone:
Le antiche vie della Montagna Pistoiese, ovvero il libro delle Lune, ristampato nel 2014.
Sauro Romagnani
Valle Lune (Onlus)
Associazione Culturale
Costituzione:
1 dicembre 2010
Sede legale:
San Marcello Pistoiese, Viale Panoramico, 357
Sede operativa:
San Marcello Pistoiese, Piazzetta Port'Arsa, 94
Telefono: 338-8393423
E-mail: [email protected]
Sito: www.vallelune.it
Consiglio: Fabiano Fini, presidente; Francesco Mancuso, vicepresidente; Domenico Bini, segretario; Milena Mucci, tesoriere (subentrata a Gianfranco Rossi,
deceduto quando era componente del 1° Consiglio
direttivo). Paolo Margiacchi, Roberto Strufaldi
e Graziella Cimeli, consiglieri.
IL TERRITORIO | 43
DANCEABILITY, L'IMPEGNO DI ROTELLE ATTIVE
“ANCHE I DISABILI POSSONO DANZARE”
Espressività, danza ed emozioni che aiutano a superare i propri limiti, a prendere
coscienza di sé e a relazionarsi in armonia
con gli altri. È questo il significato profondo
dell'attività di Rotelle Attive, l'associazione
pratese che dal 2003, per merito del presidente Sauro Lascialfari, diffonde la pratica
della danceability, ma anche di altre espressioni artistiche e teatrali, rivolte a persone
disabili, ma anche ai cosiddetti “normodotati”.
Lo scorso 20 giugno, al Palazzetto Pala Rogai di Maliseti (nella foto sotto), si è tenuto
lo spettacolo finale del “Seminario nazionale
e internazionale di danceability”, giunto alla
tredicesima edizione, che ha coinvolto per
una settimana, presso la palestra dell'Anffas di Prato, più di 20 persone provenienti
da varie parti d'Italia. Nel nostro Paese non
sono molte le esperienze di questo tipo e
il seminario condotto da Sauro Lascialfari e
da Laura Scudella, che arriva da Grosseto,
è l'unico in forma intensiva che dura per sei
giorni, più lo spettacolo finale.
Come avvengono le lezioni?
«Quando iniziamo a fare il seminario - risponde Sauro - per prima cosa ci rilassiamo
e cominciamo a prendere coscienza del respiro e del battito del cuore. Poi, capendo
come funziona il nostro fisico, pian piano si
dà forma a movimenti piccoli e grandi, lenti
«La danceability é a tutti gli effetti una danza, rivolta a disabili e non - spiega Sauro
Lascialfari, insegnante di questa disciplina
fin dal 2001 -. Ci sono vari tipi di disabilità
e di limitazioni: fisiche e mentali e la peggiore di tutti è forse
oggi la solitudine,
che può riguardare
chiunque. La danceability è una tecnica di danza che
permette a persone
con differenti abilità
fisiche di incontrarsi e danzare assieme. I ballerini sono
così stimolati ad aumentare le proprie
capacità relazionali
e sensoriali».
IL TERRITORIO | 44
e veloci, dopodiché si arriva a contatti con altre persone e si danza insieme, in
coppia o a piccoli gruppi.
Capita che diverse persone “normali” si scoprano
“disabili” per paure o inibizioni che non credevano di
avere. Con le tecniche della
danceability riusciamo a far
recuperare questi momenti
e a superare dei limiti, che
in fondo abbiamo tutti”.
Nello spettacolo finale, armonia, gioia ed emozioni DAl centro Sauro Lascialfari, presidente di Rotelle Attive, durante la cerimonia di apertura delle Paraolimpiadi di Torino.
accomunano i disabili, i
loro accompagnatori mentre danzano in
Verona, in piazza Bra a due passi dall'Arepista, e il pubblico sugli spalti. È il segno
na, nell'ambito del Festival internazionale
che il laboratorio, per il quale la Bcc Vigno“Incontrarti”: 18 minuti di danza molto aple e Montagna Pistoiese ha dato un piccolo
prezzati dal pubblico e a conclusione della
contributo materiale con 5 coppe e 3 volumi
manifestazione il bis, richiesto dagli orga(nella foto sotto un momento della premianizzatori. Proprio a Verona, l'anno precezione), ha raggiunto i propri obiettivi anche
dente, Lascialfari ha ricevuto i complimenti
quest'anno.
del Premio Nobel Dario Fo, che ha assistito
Ad aprire le danze, con i movimenti eleganti
a un suo spettacolo.
sulla sedia a rotelle, è stato proprio Sauro
Il danzatore pratese ha inoltre fatto parte,
Lascialfari che si è esibito danzando in “Nunel 2013, della delegazione del Comune di
vole” con Clara Carpentiero. Poi la perforPrato che ha ritirato a Bruxelles il riconoscimance degli allievi sulle note di cantautori
mento di Città europea dello sport.
italiani, musica di atmosfera e qualche bra«Ma la soddisfazione più grande - racconta
no d’oltreoceano. E alla fine, la consegna
Sauro Lascialfari - è stato essere tra i prodei premi e dei riconoscimenti.
tagonisti della cerimonia di apertura delTanti quelli ottenuti, in questi anni da Sauro
le Paraolimpiadi di Torino del 2006. Mi ha
Lascialfari, che lo scorso giugno assieme
coinvolto il coreografo, regista, danzatore e
a Clara Carpentiero ha portato “Nuvole” a
scenografo Roberto Lun, che conosco da
tanti anni. A esibirsi eravamo in 48 e ci chiamavamo
“Mix abily” perché 20 ballerini erano disabili e 28
no. Dopo 15 giorni di prove, il risultato è stato straordinario: in telecronaca i
giornalisti hanno detto che
non avevano mai visto una
cosa così bella. È stata
una grande occasione per
far capire che anche i disabili possono danzare».
Dario Zona
IL TERRITORIO | 45
PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE DI
NARRATIVA E POESIA “CITTÀ DI SAN MARCELLO”
Nel 2015 è giunto alla IX edizione, dopo
aver conseguito molti e importanti successi. In quest’ultima edizione numerosi sono
stati i partecipanti, a testimoniare come
il Premio "Città di San Marcello" sia diventato uno dei punti di maggior prestigio nel
panorama dei concorsi letterari italiani e
di riferimento per poeti e scrittori dilettanti,
ma non solo. Nei 738 partecipanti a questa
edizione sono rappresentati 472 comuni,
85 province e tutte le 20 regioni italiane, oltre a Germania, Polonia, Austria, Slovenia,
Croazia, Albania, Marocco, Egitto, e numerose scuole della Toscana, Emilia Romagna, Lombardia, Liguria, Veneto e Friuli
Venezia Giulia. Dopo lo scrupoloso lavoro
dei 18 giurati (poeti, scrittori e insegnanti),
che hanno individuato i 10 finalisti in gara,
il giorno 2 giugno, giornata di premiazione,
sono risultati vincitori per le quattro sezioni in gara rispettivamente: per il racconto
adulti: Michele Pio Zaffarano, di Ancona;
per il racconto giovani, Valentina Donzella
di Livorno; per il racconto scuola primaria
Ambra Marcon, di Gavinana; per la poesia
adulti Luciano Bonvento, di Buso (Rovigo).
La storia
Il Premio nasce nel 2006, per volere della
Società Operaia Alfredo Baccarini di San
Marcello, con il nome “Un Racconto per San
Marcello”. L’idea e l’organizzazione si devono al poeta-scrittore Giampaolo Merciai.
L’intenzione è promuovere l’amore per la
scrittura nelle scuole e far conoscere il territorio della Montagna Pistoiese, fra i più belli
e più verdi d’Italia. I racconti della prima edi-
zione dovevano essere esclusivamente ambientati in questi luoghi. La prima edizione
si rivelerà troppo locale. Fu allora allargato
il ventaglio del tema del concorso. Questo
favorì la partecipazione di autori e scuole
provenienti da molte regioni d’Italia. Dalla
seconda edizione fu lasciata totale libertà
ai partecipanti, fu aggiunta solo una traccia per le sezioni Giovani e Scuola Primaria.
Dalla IV edizione il Premio diventò “internazionale”, aprendosi ad autori residenti all’estero, ma anche ad autori stranieri residenti
in Italia e ottenendo i patrocini della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della
Ricerca, del Ministero per i Beni e le Attività
Culturali che si andavano ad aggiungere a
quelli della Regione Toscana, della Provincia di Pistoia e del Comune di San Marcello.
Fu cambiata la sede della premiazione a favore della Dynamo Camp di Limestre, fondata nel 1988 dall’attore Paul Newman. La
nuova sede della premiazione ha permesso
di fare non solo una cerimonia di premiazione all’interno del teatro del Camp, ma anche
una giornata in cui è possibile per gli autori
premiati e loro familiari, ma anche per insegnanti, giurati e addetti ai lavori, una visita
alle bellezze naturali del Camp e alla riserva naturale “Oasi Dynamo” affiliata al WWF.
Sauro Romagnani
IL TERRITORIO | 46
L’ECONOMIA DELLA TOSCANA
La caduta del prodotto si è arrestata nel 2014
Nel corso del 2014 la flessione del livello di attività economica in Toscana si è attenuata fino ad annullarsi; vi
hanno contribuito una lieve ripresa dei consumi e un
più contenuto calo degli investimenti. Secondo le stime
disponibili, il prodotto regionale in termini reali avrebbe
registrato una dinamica più favorevole rispetto a quella
del complesso del paese. Nei primi mesi dell’anno in
corso sono emersi segnali di miglioramento nelle aspettative degli operatori economici.
Il calo della produzione industriale è stato meno intenso rispetto al 2013, anche grazie al miglioramento della
domanda interna; una crescita ha interessato le medie e
grandi imprese. L’industria è tornata a creare occupazione, senza raggiungere tuttavia i livelli precedenti l’insorgere della crisi.
La domanda estera è rimasta vivace
Come negli anni precedenti, il sostegno dell’export è risultato significativo: allo sviluppo hanno particolarmente contribuito il sistema della moda e la meccanica allargata e le vendite verso l’area extra UE, nell’ambito della
quale la flessione della Russia è stata più che compensata dall’espansione degli Stati Uniti e delle economie
dinamiche dell’Asia. Nel periodo della crisi (2008-2013)
la Toscana è stata destinataria di investimenti dall’estero
per 7,4 punti di PIL, un ammontare maggiore di quelli
condotti all’estero da imprese regionali (1,7 punti).
È proseguita, sebbene a ritmi inferiori, la flessione del
livello di attività nel comparto delle costruzioni, interessando l’utilizzo di materia prima, gli occupati e il numero
di imprese attive. Le aspettative di miglioramento della
fase ciclica a partire dall’anno in corso sono legate alla
modesta ripresa del mercato immobiliare e alla crescita
del valore dei bandi di gara per opere pubbliche.
Anche nei servizi sono apparsi segnali di miglioramento
della domanda interna, visibili nell’acquisto di beni durevoli e nei flussi turistici. Dopo un biennio di calo, sono
tornate ad aumentare le presenze italiane, a fronte di una
sostanziale invarianza di quelle straniere.
L’occupazione è stabile, ma la condizione dei
giovani è peggiorata
Il livello di occupazione complessivo è rimasto invariato, in un quadro di ampio utilizzo degli ammortizzatori
sociali. Tuttavia, la partecipazione al mercato del lavoro
è salita di oltre un punto percentuale, anche per effetto
dell’allungamento della vita lavorativa connesso con le
recenti riforme previdenziali. Ciò si è riflesso in un aumento del tasso di disoccupazione, soprattutto tra i giovani. Durante la crisi sono divenuti più frequenti i flussi
migratori in uscita dalla Toscana, in particolare tra i laureati e i giovani. Diversamente dal paese nel suo complesso, la disuguaglianza durante la fase recessiva si è
ridotta rispetto ai livelli già contenuti che caratterizzano
storicamente la Toscana. L’incidenza dei poveri e delle
persone socialmente escluse è inferiore non soltanto al
dato nazionale ma anche a quello della UE a 15.
Le condizioni del mercato del credito sono migliorate; è proseguito il deterioramento della qualità
Nello scorcio del 2014 e nei primi mesi del 2015 la flessione dei finanziamenti alle imprese e alle famiglie si è
annullata, in presenza di tassi di interesse calanti; rimane
difficoltoso il finanziamento dell’edilizia. La domanda di
credito è tornata a crescere e le condizioni di offerta si
sono stabilizzate. La situazione finanziaria delle imprese
è migliorata, anche grazie al progressivo pagamento dei
debiti commerciali delle Amministrazioni pubbliche. Per
le famiglie sono tornate a crescere le nuove erogazioni di
mutui per l’acquisto di abitazioni.
La qualità del credito è rimasta critica. I flussi di sofferenze in ingresso si sono stabilizzati nel 2014 su livelli
elevati ma la vischiosità nella chiusura delle posizioni
ha prodotto un incremento degli stock: più di un quarto dei prestiti complessivi della Centrale dei rischi (un
terzo di quelli alle imprese) presentano anomalie più o
meno gravi. L’innalzamento intervenuto negli ultimi anni
nel grado di copertura delle posizioni anomale attraverso
rettifiche di valore potrebbe facilitare la loro cessione a
intermediari specializzati.
È proseguito l’accumulo di disponibilità liquide da parte
di famiglie e di imprese. Le scelte di impiego del risparmio hanno prodotto ampi investimenti in quote di fondi
comuni e il disimpegno dalle obbligazioni bancarie e dai
titoli di Stato.
IL TERRITORIO | 47
Fonte: Banca d’Italia, giugno 2015
VALERIO PAGLIAI, UN ARTISTA
Un artista, uno scultore, un raffinato tecnico,
un operaio super specializzato, un osservatore, un rifacitore di oggetti già realizzati, trasposti in una nuova realtà tecnologica, un cultore
di realizzazioni complicate da costruire, un
hobbista, un appassionato nella ricerca del
difficile e complicato? Certo un osservatore
attento e scrupoloso alla ricerca di particolari
che al normale osservatore possono sfuggire:
anzi sfuggono senz'altro.
Altre ancora possono essere le ipotesi per
definire la passione con la quale Valerio Pagliai riesce a realizzare, da oltre quarant'anni,
manufatti dalle forme e dalle finiture incredibilmente vicine alla realtà di oggetti già prodotti
su larga scala dall'industria come macchine
utensili, arcolai, filatoi, bilance, lucchetti, coltelli, lampade, catene realizzate da un pezzo
unico e moltissimi altri oggetti di vero pregio,
alcuni nati dalla fantasia di Valerio.
IL PERSONAGGIO | 48
Potrebbe essere una normale attività di imitazione se non fosse che Valerio realizza tutto questo con l'uso del legno, in prevalenza
bosso, utilizzando attrezzature specifiche realizzate in proprio. Un esempio può essere
quello di alcuni fori, del diametro di tre centesimi, realizzati nel legno non utilizzando una
punta per forare, ma appositi punzoni costruiti
da Valerio. Ciò che rende fantastico tutto ciò è
che in moltissimi casi le realizzazioni, i modelli
in scala ridotta, rendono funzioni e movimenti
come gli originali.
È da citare la “Collana senza filo” realizzata da
perline sferiche unite fra loro da un complesso
sistema di quattro minuscole parti, tali da rendere la collana flessibile come quelle realizzate col filo. Davvero incredibile.
Le foto pubblicate a sostegno di questo articolo rendono solo molto parzialmente l'idea
dei manufatti di Valerio. È necessario vederli,
toccarli, maneggiarli, per credere. Valerio oggi
abita a Gavinana, nella moderna zona residenziale di "Colli", dove l'amico Saverio Strufaldi, che ringrazio, mi ha accompagnato per
farmelo conoscere. Gavinana, è sulla Montagna Pistoiese dove un tempo aveva sede una
grande industria metalmeccanica, la SMI, So-
cietà Metallurgica Italiana, che tanto ha insegnato alle proprie maestranze. Un'azienda dai
molti aspetti produttivi. Per dare solo un esempio, vi si fabbricavano munizioni da guerra,
laminati di rame, oggetti di grande precisione
come i calibri ventesimali a cursore, pannelli
solari, cavi in Pyrotenax per il riscaldamento
di strade, ma anche prodotti di rame come
coperture per tetti o raccorderia destinata al
settore idraulico. Insomma, un'industria dalle
molteplici capacità tecniche di alto livello. È in
questa azienda che Valerio ha lavorato per 33
anni in officina meccanica, come operaio tornitore. Dal 1967 al 2000, data della pensione.
È in questa azienda che ha maturato ciò che
potrebbe essere definito arte, scultura, cesello, ingegno? Oppure soltanto una sfrenata
passione spinta ai limiti dell'incredibile.
Qual è il destino di questi oggetti?
«Non sono destinati alla vendita, li realizzo per
pura soddisfazione personale. Alcuni li ho regalati ad amici in occasioni particolari come
per esempio il matrimonio».
Se ne facessimo una mostra? «Vediamo» è la
risposta di Valerio.
IL PERSONAGGIO | 49
Sauro Romagnani
LEXROCK, LA MUSICA DETTA LEGGE
Avvocato penalista, ma anche scrittrice e rocker. Ha una personalità versatile e creativa
Paola Pellegrini, giovane socia della Bcc Vignole e Montagna Pistoiese che quest'anno,
con il nome d'arte "Paola Pellegrini Lexrock",
ha pubblicato il suo primo disco “Dreams
come true” (Qua'rock Records), ovvero, tradotto in italiano “Sogni che diventano realtà”.
«È ciò che questo disco rappresenta per me,
ma è anche un messaggio di speranza che
pervade tutte le canzoni dell'album, anche
quelle più cupe - spiega Paola -. Nel rock di
solito prevalgono la contestazione e la ribellione fine a se stessa, ma secondo me il rock è
anche un modo per andare oltre e trovare autenticità e sentimenti veri. Ci sono canzoni in
cui si parla di sofferenza, come "Amore abissale", ma l'aspirazione è alla positività, non alla
dissoluzione».
Undici i brani dell'album, di cui nove in inglese
e due in italiano, tutti testi e musica firmati Paola Pellegrini: all'artista quarratina appartengono anche chitarra elettrica e voce, mentre
batteria e basso sono stati suonati da musicisti
professionisti.
Dopo il demo “Agape” del 2013 che ha dato
inizio alla sua carriera solista, “Dreams come
true” è il primo disco professionale di Paola
Pellegrini, che fin da giovanissima ha imparato
a suonare la chitarra elettrica - la mitica Gibson Les Paul di Slash - e ha fatto parte di diverse band. «Ho sempre scritto
testi e musica; le mie passioni sono il rock, l'hard rock e il
punk» - dice.
Numerose e positive le recensioni ottenute dal disco, di cui
hanno parlato le principali riviste specializzate italiane e
anche quelle internazionali,
comprese alcune testate statunitensi, spagnole e sudamericane. Cliccatissimo - oltre seimila visualizzazioni su youtube
- anche il video del brano “Take
me”, realizzato all'esterno della
villa La Magia dai videomaker
quarratini di Atom Production.
Nel videoclip, il “palco” della
rocker è la fontana di Buren.
«L'ho vista come una Stonehenge moderna - dice Paola
-. I blocchi di pietra possono
essere interpretati come dei
IL PERSONAGGIO | 50
muri, ma anche come delle aperture, delle
porte. Mi è piaciuta molto questa immagine,
questa figura geometrica imponente che però
tende verso l'infinito. Mi è sembrato un centro
di energia naturale, circondato dal bosco. E
ho deciso di unire la natura, che è forte e la
musica, così passionale. Abito a Quarrata a
poca distanza dalla Màgia, e in questo video
racconto un po' la mia storia: affronto il bosco,
sono solista e poi trovo questa energia nella
fontana, e c'è come un'esplosione nel solo di
chitarra. In tanti, che non conoscono la Màgia,
mi hanno chiesto dove fosse ambientato il videoclip. Abbiamo delle bellezze straordinarie
e sono molto legata alla mia terra, sono contenta di aver contribuito con il mio video a farle
conoscere».
Nel disco, ricorrente è il tema dell'amore: «Già
nel 2013 - ricorda la rocker - avevo intitolato
il demo “Agape”, l'amore assoluto che arriva a dare la vita per l'altro e che comprende
tutti gli altri: l'amore filiale, l'eros tra l'uomo e
la donna, anche l'amicizia. In “Dreams come
true” racconto l'amore in vari modi: il lato più
“punk” e divertente, o quello più complesso
come in “Take me”, dove la forza e la passione
convivono con l'aspirazione di puntare al “per
sempre».
Ma come si conciliano questa passione e questo temperamento da rocker con la professione legale e il diritto? La Lex e il rock?
«Quando ho iniziato la carriera da solista,
ho voluto condensare in queste due parole
i miei mondi e le mie passioni. Le due sfere
sembrerebbero distanti - risponde Paola Pellegrini - ma secondo me la creatività le accomuna. Contrariamente a quello che si può
pensare, nella legge c'è tanta creatività, perché c'è la persona al centro di tutto. Il diritto
ovviamente fissa principi generali, ma poi va
applicato e contestualizzato nei fatti reali. E
io sono attratta proprio da ciò che riguarda il
vissuto delle persone. Ogni singolo episodio
contestato deve essere interpretato e il mio
compito è questo: contestualizzare la condotta di un individuo. Nel codice penale ci sono
molte variabili e la dialettica processuale è un
grande stimolo intellettuale. Può capitare poi
che la varia umanità che incontro nel mio lavoro sia per me fonte di ispirazione nella musica
o nella scrittura».
Sì, perchè Paola Pellegrini è anche scrittrice:
dopo la raccolta di racconti “Rime Vaganti - in
un cielo spezzato, bruciato, smarrito” (La Riflessione Editore 2010), che ha ottenuto riconoscimenti in concorsi letterari internazionali
come il Città di Recco e il Viareggio Carnevale, e la monografia giuridica “La repressione
degli abusi edilizi nella giurisprudenza amministrativa, penale e della Corte Europea dei
diritti dell'uomo” (Giappichelli Editore 2012),
è stato pubblicato lo scorso
anno - per Marco Del Bucchia
Editore - il suo primo romanzo “Ingollare senza affogare”. Un romanzo d'amore a
tempo di rock, che è stato
presentato anche nello
storico Caffè letterario
delle Giubbe Rosse di
Firenze e che reca sulla copertina un dipinto
raffigurante un naufragio: il misterioso
tentativo di salvataggio di una donna. «È un'immagine affascinante:
lui la afferra, ma
non si sa se lei è ancora viva. Ingollare senza affogare
è una filosofia di vita - afferma Paola Pellegrini -. Se riesci a tenere duro stringendo i
pugni, poi arrivano le cose belle».
Dario Zona
IL PERSONAGGIO | 51
A SAN MARCELLO UN GIOVANE ALLENATORE
DI SCI PER SQUADRE DI LIVELLO NAZIONALE
di SAURO ROMAGNANI
Lo incontro a San Marcello, in palestra mentre si allena, aspettando l’arrivo della stagione sciistica.
Sbruffa, dai poderosi muscoli escono rivoli di sudore che segnano il volto e gran parte del corpo di
questo giovanotto dai biondi capelli, dal possente fisico, e dell’età di quasi trenta anni. È Cristiano
Cinotti, residente a Maresca, nato a San Marcello Pistoiese nel 1985. Compiuti gli studi dell’obbligo,
frequenta per 4 anni la superiore a San Marcello, completa il quinto anno alla Benedetto Croce di Pistoia, dove si diploma ragioniere. Si iscrive alla facoltà di Scienze motorie all’Università di Ferrara, con
in testa il preciso proposito di dedicarsi allo sport.
È infatti coerente. Dal 2007 al 2008 frequenta il corso di Maestro di sci presso la Regione Lazio. Un
corso, di effettivi 90 giorni distribuiti nell’arco dell’anno, al termine del quale diventa Maestro di sci. Il
corso è molto impegnativo, dal punto di vista didattico, e finanziariamente molto costoso.
Nel 2008 inizia all’Abetone le prime esperienze d’insegnamento con lo Sci Club Pistoia. Gli viene
affidato un gruppo di allievi principianti, in età scolare. Prosegue l’attività fino a tutto il 2014. Nel 2009
si iscrive al corso di allenatori di 2° livello, che si svolge sullo Stelvio e a Rovereto. Consegue l’abilitazione per insegnare nelle suole di sci e sci club.
Nel 2011 segue il corso, di 3° livello, che gli permette oggi di allenare squadre di livello nazionale.
È tra i pochissimi qui in Montagna Pistoiese ad aver conseguito questo titolo. I corsi frequentati da
Cristiano sono organizzati dalla Fisi (Federazione Italiana Sport Invernali) dalla quale dipende la STF
(Scuola Tecnici Federali) che ha il compito specifico della formazione degli allenatori. Si può accedere al corso di 2° livello solo dopo il conseguimento del titolo di Maestro di sci ed aver alle spalle
almeno 2 anni di esperienza da maestro. A quello di 3° livello dopo altri due anni di esperienza dopo il
conseguimento del titolo di 2° livello. Insomma un “tirocinio” duro e complesso. Oggi Cristiano lavora
all’Abetone con lo Sci Club SEF (Società Escursionisti Fiorentini).
L’esperienza di Cristiano
«I bambini hanno parecchio interesse per lo
sport dello sci. Naturalmente è necessario
motivarli, perché questa disciplina è piuttosto
difficile: frequenti sono le cadute e conseguenti gli scoraggiamenti - spiega Cristiano
Cinotti -. Occorre far prevalere in primo luogo
l’aspetto ludico che è insito specificatamente
in questa disciplina. Senza trascurare che c’è
pure anche uno spirito competitivo, anch’esso
stimolante per i giovani. I gruppi dei più grandi, invece, hanno l’obiettivo di partecipare alle
gare come il “Pinocchio sugli sci”, “Topolino”,
o i “Campionati Italiani”. Si tratta di persone
in età compresa fra i 12 e i 16 anni, che appartengono quindi alla categoria denominata
“Ragazzi-Allievi”. Per i più dotati forse lo stimolo competitivo è più marcato, per i meno
dotati occorre uno stimolo da parte dell’allenatore che li spinga a superare le loro difficoltà. È
evidente che il ruolo dell’allenatore è determi-
nante in entrambi i casi, perché contribuisce a
far entrare in causa la crescita caratteriale dei
soggetti».
Chiedo a Cristiano dei risultati conseguiti
fino ad oggi
«Il lavoro è duro, ma ci sono anche molte soddisfazioni. Ho avuto quella di seguire ex atleti
di livello nazionale, che oggi gareggiano nel
circuito Master riservato agli over ’30. Ma il lavoro che più mi sta a cuore è quello con i giovani. Nel 2013 una mia giovane atleta, dell’età
di 11 anni, ha vinto il Campionato Regionale
‘Trofeo Roberto Soldaini’ che comprende gare
di slalom, gigante e gimkana veloce. Un’altra
atleta dello stesso gruppo si è classificata al
3° posto. Entrambe le atlete appartengono
allo Sci Club Sef di Firenze. Negli anni precedenti, stagione 2011-2012, un’altra mia atleta
si è classificata al 2° posto nel “Pinocchio sugli sci” e all’ottavo posto del “Trofeo giovanis-
IL PERSONAGGIO | 52
fanno questo mestiere se non fossero davvero
appassionati, l’attività si farebbe dura».
simi” e migliorandosi l’anno seguente classificandosi al 6° posto. Questi risultati gratificano
gli atleti, ma anche chi li prepara».
Cristiano, che puoi dire dell’ambiente in cui
lavori?
«Quello dell’ambiente è un aspetto fondamentale perché dà la possibilità di provare sensazioni che non trovi in altri sport e questo è percepito sia dai più piccoli che dai più grandi.
L’ho constatato in molte circostanze e poi diciamolo chiaramente: per quelli come me che
Ho capito, ma ti chiedo della situazione qui
da noi, all’Abetone...
«Abbiamo grandi potenzialità di sviluppo,
anche per costruire qualche bravo atleta.
Abbiamo una grande varietà di piste servite
da moderni impianti molto efficienti, ma abbiamo carenze di infrastrutture di supporto,
come per esempio un palazzetto dello sport.
Lo sport dovrebbe essere più aiutato anche
dalla scuola pubblica. È poi necessaria una
maggiore unione fra gli addetti del settore.
La collaborazione è essenziale. Mi pare che,
rispetto al recente passato, ci siano segni di
miglioramenti su diversi fronti».
Cosa ti auguri per il futuro?
«Penso a questa zona perché ha le carte in regola perché vi si possa svolgere un buon lavoro. So che i tempi che viviamo non sono facili,
e dunque le previsioni sono difficili ma spero
di poter continuare questo lavoro e soprattutto
so che è aspirazione di tutti coloro che intraprendono questo lavoro di raggiungere i livelli
più alti. Mi impegno perché questo un giorno
possa avvenire. Perché possa diventare realtà».
IL PERSONAGGIO | 53
NEL SEGNO DEI MEDICI
Fino al 3 novembre, tesori sacri della
devozione granducale, al Museo
delle Cappelle Medicee di Firenze.
L’annuale appuntamento espositivo del Museo delle Cappelle Medicee propone una riflessione e un approfondimento su un tema
caro alla famiglia granducale: i doni a carattere sacro, preziosissimi e magnifici, che
i Medici offrirono ai santuari della Toscana,
ma anche ben oltre lo Stato che la famiglia
governava, arrivando fino a Loreto, in Terra
Santa e a Goa, in India.
Doni di varia natura e tipologia, corone votive, fornimenti per altari, calici, ostensori, reliquiari, paliotti, ecc., che allora come oggi
si leggono nella duplice forma di testimonianza del culto dei granduchi e delle granduchesse legati per varie ragioni ai santuari
beneficiati dalle sontuose suppellettili sacre, ma anche di ricchezza, di cultura e di
gusto, testimonianza indubbia del loro potere economico e politico, o meglio, come è
stato scritto, “veicoli dell’articolato sistema
di sacralizzazione del potere”.
Si è scelto di presentare solo pezzi molto preziosi e spesso poco noti, un “fior da
fiore” a far da corona alle meraviglie di reliquiari medicei che il Museo conserva fin
dal 1945 e che oggi, alla luce di rinnovati
studi, concorrono a esprimere e chiarire il
sentire dei committenti, contribuendo alla
comprensione della cultura che li espresse, troppo spesso e ingiustamente ritenuta
in passato unicamente frutto di ‘bigottismo’.
Nel risplendere degli ori, nel variare delle
pietre dure sapientemente lavorate, nello
scomporsi della luce nel cristallo di rocca
si avrà l’impressione di fulgida bellezza e si
capirà tutta la grandezza dei committenti.
La mostra segue e, in qualche modo completa, altre due importanti esposizioni che
l’hanno preceduta: Sacri splendori, allestita nel 2014 nel Museo degli Argenti e i cui
studi e attente indagini documentarie hanno
costituito la base indispensabile per quella
attuale; e la piccola e raffinata esposizione
dedicata a L’altra metà del cielo che ha tro-
LA MOSTRA | 54
vato il suo luogo ideale presso il Museo di
Casa Martelli a Firenze, sempre nel 2014.
La cura nella scelta e nella lavorazione dei
materiali è un tratto comune nella creazione di oggetti di piccole, medie e grandi dimensioni. Gli artefici che fornivano modelli
e disegni lavoravano indistintamente a urne
reliquiario destinate a racchiudere piccoli
elementi e frammenti, oppure di grandezza
tale da accogliere un intero corpo, come
pure a corone, fornimenti, altari, paliotti o
intere cappelle.
Gli oggetti in mostra, tutti di qualità altissima, trovano con la Cappella dei Principi,
dove sono ambientati, un dialogo stretto ed
esplicito che valorizza gli uni e l’altra con
rimandi, rapporti e richiami palesi, in un
tutt’uno davvero unico al mondo.
Il percorso espositivo si apre con un omaggio alla figura di Ferdinando I de’ Medici e
a quella della consorte Cristina di Lorena.
Sotto il loro regno, infatti, si costituì il nucleo originario di una rilevante collezione di
reliquie divenuta poi una delle più vaste e
ricche d’Europa, lavori usciti dalle botteghe
degli abili orafi attivi alla corte fiorentina, tra
cui spiccano Odoardo Vallet e Jonas Falck.
Red.
Nel segno dei Medici
Tesori sacri della devozione granducale
Firenze, Museo delle Cappelle Medicee
Piazza Madonna Aldobrandini, 6
Fino al 3 novembre 2015
Orario: tutti i giorni 8.15 – 17,
chiuso la seconda e la quarta domenica del mese, il primo, il terzo e il quinto
lunedì del mese.
Catalogo Sillabe
Info: 055 2388602 - 055 294883
[email protected]
www.uffizi.firenze.it
www.polomuseale.firenze.it
Una veduta aerea del complesso delle Cappelle Medicee di Firenze.
D
Foto: "Medicibib". Con licenza Pubblico dominio tramite Wikimedia Commons - https://commons.wikimedia.org/
wiki/File:Medicibib.jpg#/media/File:Medicibib.jpg
LA MOSTRA | 55
LAPISLAZZULI, MAGIA DEL BLU
Al Museo degli Argenti di Palazzo Pitti, una splendida rassegna sulla
preziosa pietra blu usata per realizzare gioielli, vasi, sculture, mobili,
scacchiere, mosaici e dipinti
Le preziose sale del Museo degli Argenti
custodiscono una straordinaria raccolta di
vasi intagliati in lapislazzuli, dalle mirabolanti forme ispirate dagli artisti del Manierismo fiorentino.
È una collezione unica al mondo, iniziata da
Cosimo I de’ Medici, alla metà del Cinquecento, e accresciuta soprattutto per volontà
di Francesco I nei laboratori del Casino di
San Marco e proseguita, alla sua morte, dal
fratello Ferdinando, cardinale della Chiesa
romana, che gli succedette nella carica di
granduca di Toscana.
La rara e preziosa pietra blu, che sembrava
racchiudere in sé vene d’oro e che evocava
sia il mare spumeggiante che la volta stellata di un cielo notturno, veniva dal lontano Oriente. Era estratta dalle cave di Sare-Sang, tra le montagne del Badakhshan
(odierno Afghanistan), l’unico giacimento
noto nell’antichità, visitato anche da Marco
Polo nel XIII secolo ed era assurta a simbolo di ricchezza, insieme all’oro, all’argento
e agli altri metalli preziosi, già nella letteratura sumerica, dove si intreccia con le pri-
Arte greco-romana Probaskanion (amuleto)
D
I sec. a.C.
lapislazzuli intagliato e inciso
Firenze, Museo Archeologico Nazionale
La dea Maat
D
III periodo intermedio, 1069-664 a.C. circa
lapislazzuli
Parigi, Musée du Louvre, Départment des Antiquités
égyptiennes
me proposte di scambi commerciali tra le
granaglie di Uruk e le pietre dure di Aratta,
nell’altopiano iranico.
L’idea di dedicare una mostra a questa pietra, carica di magici significati, ci è stata
offerta da Gian Carlo Parodi, mineralogista
del Mùseum National d’Historie Naturelle di
Parigi. Si tratta, quindi, di una mostra mirata
non solo all’approfondimento degli squisiti
manufatti artistici ma rivolta anche all’aspetto più prettamente mineralogico, argomenti
che si integrano, consentendo approcci sin-
LA MOSTRA | 56
golari e non usuali per la storia dell’arte.
Allestita nel Museo degli Argenti, la mostra
si articola in quattro sezioni: Dalla Natura all’Artificio, Commesso in pietre dure e
pietre dipinte, La pietra blu nel fasto principesco, Dall’Oltremare al Blu Kleinè. Inoltre,
una sezione della mostra, dedicata alla pietra e ad aspetti di ricerca scientifica, è stata
allestita al Museo della Specola.
Red.
LAPISLAZZULI, MAGIA DEL BLU
Museo degli Argenti, Palazzo Pitti, Firenze
Fino all’11 ottobre 2015
Orario: nei mesi di luglio e agosto 8.15 – 18.50,
settembre e ottobre 8.15 – 18.30,
chiuso il primo e l’ultimo lunedì del mese
Catalogo Sillabe
Info e prenotazioni: 055 290383
[email protected]
www.unannoadarte.it
Manifattura veneziana - Stipo - 1565-1580
D
legno di conifera (forse abete), pioppo, ontano, legno
di albero da frutto (forse pero) dipinto e laccato, ametista, alabastro, lapislazzuli e altre pietre dure, madreperla parzialmente dipinta e dorata, ferro
Berlino, Staatliche Museen zu Berlin, Preußischer Kulturbesitz, Kunstgewerbemuseum
Botteghe granducali - Orafo attivo a Praga
D
Brocca a forma di navicella
1600 circa (parti lapidee) - 1600 -1610 circa (montatura)
lapislazzuli e oro
Oxford, The Ashmolean Museum, legato Michael Wellby
Botteghe granducali (Caroni)
D
Jaques Bylivelt - (Delft, 1550 – Firenze, 1603)
su disegno di Bernardo Buontalenti
(Firenze, 1523 -1608)
Fiasca - 1583 -1584 - lapislazzuli, oro fuso, cesellato e
smaltato, rame dorato
Firenze, Palazzo Pitti, Museo degli Argenti
LA MOSTRA | 57
BANCHE
Con
L'ANIMA
LE BANCHE LOCALI
E LA CULTURA DEL
TERRITORIO
“...L
e banche locali senza scopo
di lucro hanno a cuore l’identità e la cultura
del territorio. Possono restituire alla finanza
il fine del servizio alla società. Mantenere il
denaro all’interno di una comunità è un ruolo
importante. I soldi che noi mettiamo in banca devono essere riutilizzati a livello locale.
Anche questo è un modo con il quale le banche locali possono contribuire a rafforzare la
cultura locale. Che genera fiducia. E senza
fiducia non c’è mercato…
”
Jeremy Rifkin
Dall’intervento al convegno
“La banca locale, motore di un nuovo
Rinascimento”
Brescia, 11 novembre 2002
BANCHE CON L’ANIMA | 58
IL CREDITO COOPERATIVO E L’ENCICLICA DI
PAPA FRANCESCO: "LAUDATO SI’"
Il Credito Cooperativo italiano desidera ringraziare Papa Francesco per il dono dell’Enciclica
Laudato si’ – Sulla cura della casa comune,
dedicata alla tutela del Creato, alla difesa dell’ambiente, alla promozione di una autentica "conversione ecologica" che tocchi tutti gli ambiti dell’agire umano: economico, sociale, relazionale.
Nell’Enciclica trovano spazio temi come "sobrietà",
"servizio", "sussidiarietà" e - naturalmente - quello
del "bene comune"; concetti all’interno dei quali
Papa Francesco indica esperienze e soluzioni efficaci e a portata di mano, tra le quali spiccano la
cooperazione e la promozione di reti comunitarie.
«Papa Francesco scrive anche che ‘l’istanza locale può fare la differenza’. È questo un messaggio
di estrema importanza, - ha evidenziato il presidente di Federcasse, Alessandro Azzi - utile a far
comprendere come il localismo, se correttamente interpretato, sia una ricchezza per tutti e una
soluzione a tanti problemi che affliggono oggi le
nostre società basate sulla competizione e sulla
sterile ricerca del profitto.
Esprimiamo, come Credito Cooperativo, profonda gratitudine per queste parole del Pontefice e
al tempo stesso sentiamo la responsabilità di ribadire il nostro impegno ad adottare comporta-
menti, scelte, strategie finalizzati alla costruzione
dell’autentico bene comune, ispirato ai principi
della solidarietà sociale, della sussidiarietà e della
cooperazione».
«Il fatto che ancora oggi - ha proseguito Azzi - le
attività puramente speculative continuino a muovere il 98% dei flussi finanziari globali, vuol dire
che c’è ancora molta strada da fare per un cambiamento di rotta sostanziale. Per questo l’autorevole parola del Pontefice ci auguriamo possa
innescare un dibattito al più alto livello possibile
sulla necessità di ripensare la finanza e di sostenere le esperienze delle banche di comunità che,
ovunque nel mondo, si sono dimostrate un validissimo antidoto alla crisi».
Red.
IL MONDO DELLE BCC | 59
IL TORNEO NAZIONALE
DI CALCIO A 5
Ad Agropoli, brillante risultato
della nostra squadra femminile,
che conquista il secondo posto
del Trofeo Parmenide
Si è svolta ad Agropoli, nel Cilentano, dal 30
maggio al 2 giugno scorsi, la tredicesima
edizione del Torneo Nazionale di Calcio a 5
delle Banche di Credito Cooperativo italiane.
Fra le numerose squadre partecipanti, la
rappresentativa della BCC Vignole – Montagna Pistoiese, ha conquistato un brillante
risultato, piazzandosi al secondo posto del
Trofeo Parmenide, al termine di una serie di
partite che hanno confermato l’impegno, la
passione e l’attaccamento ai colori sociali di
tutta la squadra: atlete, mister e accompagnatori.
Un appuntamento imperdibile, dalle forti
caratteristiche unificanti, diventato, ormai,
uno fra i più rappresentativi tornei di calcio aziendale a carattere nazionale, che ha
registrato la presenza ci circa 2.000 partecipanti, fra atleti e accompagnatori, mossi
dalla voglia di giocare, ma anche di cono-
scere e incontrare colleghi provenienti da
tutta Italia, con i quali scambiare proficue
esperienze.
Una manifestazione che ha riscosso un successo pieno e utile a rafforzare lo spirito di
condivisione e di partecipazione, attraverso
la formula del leale confronto sportivo, in
piena sintonia con l’impostazione valoriale
del Credito Cooperativo.
A rappresentare il cda nella trasferta campana, il vicepresidente vicario Franco Benesperi, mentre la squadra era composta dal mister
Paolo Accardi, dai responsabili organizzativi
Benedetto Feola e Lorenzo Paoletti, dall’accompagnatrice Silvia Rizzitano e dalle atlete
Elena Balli, Elisa Banfi, Ilaria Corsi, Giulia
Gori, Alessia Mollica, Silvia Moscardi, Giada
Palazzo, Marina Romeo e Chiara Tasselli.
IL MONDO DELLE BCC | 60
F. B.
IL CREDITO COOPERATIVO ITALIANO IN CIFRE
Al 31 dicembre 2014 operavano in Italia 376 Banche di Credito Cooperativo, con 4.441 sportelli
(-0,3%, pari al 14,4% degli sportelli bancari italiani), una presenza diretta in 2.703 Comuni (in oltre
500 dei quali sono l’unica realtà bancaria) e 101
Province. I soci erano 1.200.485 (+2,3%), i clienti
6,9 milioni, mentre i dipendenti 37.000 (+2,8%,
compresi quelli delle società del sistema).
La raccolta complessiva (da banche e clientela,
a cui si aggiungono le obbligazioni), alla stessa
data, ammontava a 201,5 miliardi di euro (+4,9%,
a fronte di un -0,1% registrato nel sistema bancario), con una quota di mercato della raccolta da
clientela, comprensiva di obbligazioni delle BCC,
pari al 7,9%.
Gli impieghi economici si attestavano a 135,3
miliardi di euro (-0,6%, a fronte del -1,1% del sistema bancario), con una quota di mercato del
7,3%; considerando anche i finanziamenti erogati dalle banche di secondo livello del Credito
Cooperativo, gli impieghi ammontano complessivamente a 149,1 miliardi di euro, con una quota
di mercato dell’8%. Tra questi, gli impieghi economici erogati alle imprese erano pari a 86,9 miliardi di euro (-2,1%, il dato comprende anche gli
impieghi erogati dalle banche di secondo livello
del sistema, contro il -1,1% del sistema bancario),
con una quota di mercato per questa tipologia di
prestito del 9,7%.
Considerando anche gli impieghi delle banche
di secondo livello, gli impieghi alle imprese si attestano a 97,6 miliardi di euro, con una quota di
mercato del 10,9%.
Il patrimonio (capitale e riserve) ammontava a
20,2 miliardi di euro (+0,3%). Il Tier 1 ratio e il
coefficiente patrimoniale delle BCC italiane sono
pari, rispettivamente, al 16% e al 16,5%, con indicatori di liquidità settati sui livelli richiesti da Basilea 3.
Infine, gli impieghi erogati dalle BCC rappresentano il 22,5% del totale dei crediti alle imprese
artigiane, il 18,3% alle imprese agricole, l’8,8%
alle famiglie consumatrici, il 17,9% alle famiglie
produttrici, l’8,8% delle società non finanziarie, il
13,3% del totale dei crediti alle istituzioni senza
scopo di lucro, il cosiddetto Terzo Settore. In particolare, la quota di clienti affidati nel settore non
profit (escluse le cooperative sociali) è del 19%.
Red.
MARA MORETTI È IL NUOVO PRESIDENTE
DELLE BCC TOSCANE
Il Consiglio della Federazione Toscana delle Banche di Credito Cooperativo, lo scorso 10 giugno
ha provveduto al rinnovo della propria governance, dopo le dimissioni del presidente Umberto
Guidugli. Il consiglio ha eletto, all’unanimità, Mara
Moretti come nuovo presidente, prima donna
alla guida della Federazione: avvocato, già vicepresidente vicario della Federazione, è presidente della Banca Valdichiana. Eletti anche i tre
vicepresidenti nelle persone di Claudio Corsi,
vicario e presidente di Chianti Banca, Paolo Raffini, presidente di BCC Mugello e Matteo Spanò,
presidente di BCC Pontassieve.
Alla nuova dirigenza della Federazione Toscana
BCC, gli auguri di buon lavoro da parte del Con-
siglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale,
della Direzione Generale e di tutti i collaboratori
della nostra Banca.
IL MONDO DELLE BCC | 61
ICCREA BANCA E ICCREA BANCAIMPRESA
APPROVATI I BILANCI 2014
Iccrea Banca e Iccrea BancaImpresa, le due
Banche del Gruppo bancario Iccrea che si
occupano, rispettivamente, della gestione
finanziaria del Gruppo, oltre a essere l’istituto centrale del Credito Cooperativo, e degli
impieghi verso le imprese clienti delle BCC,
hanno approvato i loro bilanci al 31 dicembre 2014. I numeri riflettono la situazione attuale della congiuntura economica, con la
crescita delle attività di natura istituzionale
e di intermediazione finanziaria a supporto delle BCC, gestite da Iccrea Banca, e le
performance in linea con l’esercizio precedente per quanto riguarda il credito alle
aziende clienti delle Banche di Credito Cooperativo, promosso da Iccrea BancaImpresa.
In particolare, sul fronte delle attività istituzionali, Iccrea Banca ha proseguito nel
suo fondamentale sostegno alle BCC in
quanto banche di comunità, da cui deriva il risultato dei ricavi totali, attestati a
264,4 milioni di euro (+10,72%), e quello delle attività intermediate, che ha raggiunto 46,48 miliardi di euro (+8,11%).
Sul fronte dei crediti alle imprese, in un contesto congiunturale particolarmente difficile,
Iccrea BancaImpresa ha continuato con particolare impulso la sua attività a sostegno delle PMI, a conferma del ruolo svolto all’interno
del sistema del Credito Cooperativo italiano. Il
totale dei nuovi impieghi nell’anno, infatti, si è
attestato a oltre 1,5 miliardi di euro (+17,6%),
sviluppati nella forma tecnica del leasing e di
altri finanziamenti. In particolare, nel comparto estero Iccrea BancaImpresa ha perfezionato 121,9 milioni di stipulato. L’interesse della
Banca a sviluppare il settore estero è sempre più forte grazie anche alla recente apertura dell’Ufficio di rappresentanza a Mosca.
A completamento dell’attività diretta al
supporto delle imprese, il Gruppo bancario Iccrea sviluppa la sua attività nel
segmento corporate attraverso le due
controllate BCC Factoring e BCC Lease.
Sul fronte del presidio dei rischi, sia Iccrea Banca, sia Iccrea Banca Impresa hanno adottato
politiche ancorate a criteri prudenziali, accompagnate dalla costante attenzione al corretto
dimensionamento dei mezzi propri. Queste
politiche hanno permesso un puntuale controllo sulle dinamiche legate ai rischi, sia per
mantenere un adeguato livello di patrimonializzazione delle aziende, sia per raggiungere
risultati positivi sotto il profilo della redditività.
L’utile lordo di Iccrea Banca è stato pari
a 76,99 milioni di euro, di Iccrea BancaImpresa di euro 10,9 milioni di euro.
Gli utili netti, invece, sono rispettivamente di 47,69 milioni e di 3,5 milioni di euro.
IL MONDO DELLE BCC | 62
Red.
Il Gruppo Bancario Iccrea riunisce le aziende che forniscono alle Banche di Credito
Cooperativo un sistema di offerta competitivo, predisposto per i loro 6 milioni di clienti.
Iccrea Holding SpA è la capogruppo e controlla le società che offrono prodotti e servizi
per l’operatività delle BCC (segmento Institutional) e la loro clientela di elezione: piccole e
medie imprese (segmento Corporate) e famiglie (segmento Retail). Iccrea Holding è altresì
membro dell’UNICO Banking Group, l’associazione con sede a Bruxelles e che riunisce le
principali banche centrali cooperative europee.
Iccrea Banca SpA è l’Istituto centrale delle Banche di Credito Cooperativo ed è controllata da Iccrea Holding, la Capogruppo del Gruppo bancario Iccrea, che riunisce le aziende
che forniscono prodotti e servizi per l’operatività delle BCC (segmento Institutional) e per
le piccole e medie imprese (segmento Corporate) e famiglie (segmento Retail) loro clienti.
Iccrea BancaImpresa, la Banca corporate del Credito Cooperativo, offre consulenza,
servizi e soluzioni finanziarie alle PMI. Presidia tutte le aree del leasing e con i finanziamenti
sostiene i progetti di crescita delle imprese, anche agricole, e assiste gli imprenditori con
i servizi e la consulenza nel campo della finanza straordinaria e, nel comparto estero, con
attività di sostegno all’import/export e all’internazionalizzazione. Attraverso le controllate
BCC Factoring e BCC Lease mette a disposizione factoring e leasing operativo e canale
fornitori. Completa l’offerta con i derivati di copertura, i servizi assicurativi e le agevolazioni.
ICCREA HOLDING, APPROVATO IL BILANCIO 2014
Il presidente di Iccrea Holding, Giulio Magagni
D
L’assemblea degli azionisti di Iccrea Holding, la
Capogruppo del Gruppo bancario Iccrea, che
riunisce le società che offrono prodotti e servizi alle Banche di Credito Cooperativo italiane,
ha approvato nelle scorse settimane il bilancio
2014, che ha chiuso con un utile d’esercizio di
36,5 milioni di euro (+21,7 rispetto all’esercizio
precedente), mentre a livello consolidato l’utile
si è attestato a 48,5 milioni di euro (+38,2%).
Il patrimonio netto del Gruppo, comprensivo
dell’utile, ammonta ora a 1,65 miliardi di euro.
Nel corso della riunione è stato evidenziato che
il valore economico complessivo a favore delle
Banche di Credito Cooperativo, sotto forma di
IL MONDO DELLE BCC | 63
aumentando i risultati rispetto allo scorso anno.
Il Gruppo bancario Iccrea, a prescindere da
quello che sarà il contenuto dell’autoriforma,
provvederà comunque a rafforzare la propria
offerta verso le BCC, anche attraverso una
struttura organizzativa che, negli ultimi anni,
si è evoluta e si è avvicinata alle esigenze che
nascono a livello locale. Nel contempo, il Gruppo mirerà a consolidare la propria solidità patrimoniale e finanziaria, per assolvere, in modo
sempre più puntuale e responsabile, il compito
che le stesse BCC hanno assegnato al Gruppo
Iccrea e continuano a farlo quotidianamente».
Il direttore generale di Iccrea Holding, Roberto Mazzotti
D
commissioni retrocesse alle stesse a fronte dei
prodotti e dei servizi utilizzati, ammonta a 309
milioni di euro (+11,6%).
Il 2014 è stato per il Gruppo bancario Iccrea
un anno di particolare importanza, non solo dal
punto di vista del sostegno tradizionale alle attività delle Banche di Credito Cooperativo sul
territorio, ma anche per l’impegno affrontato da
Iccrea Holding rispetto alla verifica della propria solidità patrimoniale da parte della Banca
Centrale Europea. L’Asset Quality Review, che
come noto si è svolto lo scorso ottobre, ha confermato la buona qualità degli attivi e un’adeguata copertura patrimoniale della Capogruppo, sia in condizioni di stress normali, sia in
quelle eccezionalmente avverse.
«Nel 2014 il Gruppo Iccrea - ha evidenziato il
presidente Giulio Magagni - ha visto la conferma dei risultati del lavoro che Iccrea Holding
e tutte le altre società del Gruppo hanno svolto negli anni passati al fianco delle Banche di
Credito Cooperativo. Nonostante la difficile
situazione che ancora si avverte nel tessuto
economico italiano, Iccrea Holding ha superato
abbondantemente i test della BCE e ha visto
accrescere il proprio ruolo a supporto del Credito Cooperativo e dei loro clienti. Ora si tratta
di andare avanti con coerenza e con l’obiettivo
di poter contribuire al progetto di autoriforma
del Credito Cooperativo, un’opportunità essenziale per accrescere la competitività di ogni
BCC sul proprio territorio di riferimento».
«Sebbene la crisi spieghi ancora i suoi effetti
sui territori italiani - ha ribadito il direttore generale Roberto Mazzotti - il Gruppo Iccrea ha
continuato il suo ruolo a supporto delle BCC,
Red.
Iccrea Holding, il cui capitale è
partecipato dalle Banche di Credito Cooperativo italiane, è al vertice del Gruppo bancario Iccrea, il
gruppo di aziende che fornisce alle
BCC un sistema di offerta competitivo predisposto per i loro oltre
6 milioni di clienti e che riunisce
le aziende che offrono prodotti e
servizi per l’operatività delle BCC
(segmento institutional) e la loro
clientela di elezione: piccole e
medie imprese (segmento corporate) e famiglie (segmento retail).
Iccrea Holding è altresì membro
dell’UNICO Banking Group, l’associazione con sede a Bruxelles
che riunisce le principali banche
cooperative europee.
IL MONDO DELLE BCC | 64
“Mercati in Cifre” offre una panoramica generale del mondo finanziario, con dati relativi ai principali indicatori di mercato e
alcuni grafici esemplificativi. La prima pagina è dedicata ai principali “tassi”, alle materie prime e alle valute. La seconda pagina, invece, tratta dei mercati azionari, con i due grafici relativi agli indici azionari del mercato italiano e di quello statunitense.
Le pagine sono a cura del servizio Marketing e del servizio Finanza della Banca di Vignole e della Montagna Pistoiese. Per ulteriori informazioni e/o richieste: [email protected] - 0573 7070267 Claudia Raffalli - 0573 7070270 Matteo Ademollo.
Spot EUR/USD Settimanale 9 luglio 2015
MERCATI IN CIFRE | 65
FTSE MIB40 INDEX Settimanale 9 luglio 2015
S&P 500 INDEX Trimestrale 9 luglio 2015
MERCATI IN CIFRE | 66
BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI VIGNOLE E MONTAGNA PISTOIESE
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Insieme agosto 2015 - BCC Vignole e Montagna Pistoiese