N° 81 / AGOSTO 2015 insieme NOTIZIE DALLA BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI VIGNOLE E MONTAGNA PISTOIESE EDITORIALE Pubblicazione della Banca di Credito Cooperativo di Vignole e Montagna Pistoiese: Via IV Novembre 108, Olmi Quarrata (PT). Registrazione tribunale di Pistoia N° 13/1993. Spedizione in abb. postale 70% filiale di Pistoia. Contiene I.P. É tempo di cambiamenti VITA DELLA BANCA Il bilancio 2014 si chiude con un utile di 2,15 milioni I NOSTRI INTERVENTI Il convegno sulla previdenza integrativa SPECIALE EXPO Oltre 160 soci partecipano ad Expo L’AZIENDA Venturi Group Mac Autoadesivi LA MOSTRA Nel segno dei Medici Lapislazzuli, magia del blu IL MONDO DELLE BCC L’Enciclica di Papa Francesco Laudato si’ EDITORIALE | 1 in questo numero In copertina: uno scorcio di una spiaggia dell’Isola d’Elba 1 EDITORIALE • È tempo di cambiamenti 2 PAGINA DEL SOCIO • I prossimi eventi organizzati dalla Banca • Gita in Messico 4 VITA DELLA BANCA • Il Bilancio 2014 chiude con un utile di 2,15 milioni 6 BANCA E CLIENTI • Banche & imprese si sanno parlare • Il credito ai consumatori in parole semplici 11 I NOSTRI INTERVENTI INSIEME N° 81 - Agosto 2015 Pubblicazione edita dalla Banca di Credito Cooperativo di Vignole e della Montagna Pistoiese Registrazione Tribunale di Pistoia n° 13/1993. Spedizione in abbonamento postale 70% filiale di Pistoia DIRETTORE RESPONSABILE: Dario Zona COMITATO DI REDAZIONE: Franco Benesperi, Paolo Biancalani, Tiziano Caporali, Emanuela Ferri, Sauro Romagnani, Elio Squillantini. HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: Andrea Altobelli, Ennio Canigiani, Claudia Raffalli. REDAZIONE: Via IV Novembre, 108 - Vignole (PT) Tel. 0573 7070215 - Fax 0573 717591 ON LINE SU: www.bccvignole.it E-MAIL: [email protected] PROGETTO GRAFICO E STAMPA: Cartografica Toscana, Ponte Buggianese Tiratura n° 6000 copie Chiuso in tipografia il 23/07/2015 • L’Associazione Cooperativa Scolastica Que Tour • Borse di studio e Scala il caro scuola • Il convegno sulla previdenza integrativa • Pop Economix Live Show 21 SPECIALE EXPO • Oltre 160 soci partecipano ad Expo con le gite della Banca 24 TURISMO INSIEME • Tour Isola d’Elba 26 LA FONDAZIONE • A spasso per il territorio • Il Campus scientifico Il futuro presente 30 CLUB GIOVANI SOCI • Cosa bolle nel caveau • Pompei ed Ercolano, alla scoperta della storia 35 L’AZIENDA • Venturi Group • Mac Autoadesivi 40 IL TERRITORIO • L’associazione Valle Lune • Danceability, l’impegno di Rotelle Attive 46 IL PERSONAGGIO • Valerio Pagliai, un artista • Paola Pellegrini Lexrock • Cristiano Cinotti, maestro di sci 52 LA MOSTRA • Nel segno dei Medici • Lapislazzuli, magia del blu 56 BANCHE CON L’ANIMA • Le banche locali e la cultura del territorio 57 IL MONDO DELLE BCC • Il Credito Cooperativo e l’enciclica di Papa Francesco “Laudato si’” • Mara Moretti nuovo presidente delle Bcc toscane 63 MERCATI IN CIFRE • Sintetica panoramica dei principali indici finanziari nazionali e internazionali EDITORIALE | 2 insiemeeditoriale di GIANCARLO GORI presidente BCC Vignole e Montagna Pistoiese È TEMPO DI CAMBIAMENTI Cari soci, cari clienti, cari lettori, permettetemi di riprendere il filo del discorso iniziato sul precedente numero di Insieme, per ribadire, ancora una volta, come sia evidente la necessità di procedere, con determinazione e tempestività, nell’attuazione dei cambiamenti legislativi necessari per rafforzare la sostenibilità del Movimento del Credito Cooperativo e, nel contempo, rispondere a nuove esigenze di conformità normativa e di vigilanza europea. Solo tali cambiamenti permetteranno alle nostre Banche di sviluppare quella formula originale e preziosa di fare intermediazione bancaria al servizio delle comunità. Un progetto di autoriforma, quello all’attenzione del legislatore, in linea con le peculiarità mutualistiche e di vitale indipendenza del Credito Cooperativo italiano, che tenga conto di obiettivi e vincoli finalmente espressi con chiarezza dalle Autorità preposte, come il ridurre la frammentazione delle BCC, accrescerne l’integrazione, rispondere alle esigenze di rafforzamento patrimoniale attraverso l’afflusso di capitali dall’esterno. Al riguardo, anche la nostra Banca avverte la responsabilità – che è di tutto il Credito Cooperativo italiano – di difendere una porzione rilevante del risparmio del nostro paese e le considerevoli quote di mercato conquistate, che si traducono nella possibilità di accesso al credito per milioni di famiglie e di imprese. Anche negli anni più difficili della crisi, infatti, le BCC hanno accresciuto il numero dei soci e dei clienti, il patrimonio e la capacità di servizio all’economia reale. Il nostro Movimento, investito da questa decisione, dopo confronti, dibattiti e prese di posizione, caratteristiche tipiche del nostro modo di essere, è arrivato a una proposta di riforma, ora all’attenzione del Governo, che va nella direzione tanto auspicata, con una Capogruppo, con maggioranza qualificata del Movimento Cooperativo e salvaguardia del livello intermedio, per assicurare la fondamentale e insostituibile autonomia delle BCC sul territorio. Sappiamo che è nel presente che si costruisce il futuro. Sta dunque a noi mettere insieme consapevolezza, visione, passione e tecnica, per stare al passo con i tempi, senza perdere cura e attenzione per i soci, per i clienti, per le comunità locali, perché la mutualità deve essere tutelata e valorizzata. E questo è un impegno per tutti noi. EDITORIALE | 3 UNA BELLA STORIA SCRITTA INSIEME di EMANUELA FERRI, responsabile Ufficio Soci Bcc Vignole e Montagna Pistoiese I PROSSIMI EVENTI ORGANIZZATI DALLA BANCA PRESENTAZIONE BILANCIO SOCIALE Giovedì 17 settembre 2015 Auditorium Marcello “Cesare” Fabbri presso la sede sociale di Vignole. Sarà dedicata una serata all’illustrazione del Bilancio Sociale, rendendo conto di quanto la Banca ha fatto a beneficio del territorio, a conferma dell’essere una “banca differente”, sostenendo al meglio le famiglie, le associazioni e le imprese. Programma: Ore 20,45 welcome coffee Ore 21 inizio manifestazione Ore 22 premiazione delle squadre presenti INCONTRO PRODOTTI ASSICURATIVI BCC VITA Martedì 6 ottobre 2015 Fondazione Turati - Gavinana Presentazione prodotti assicurativi offerti da BCC Vita Programma: Ore 18,30 inizio incontro. Ore 20,30 apericena. Ingresso gratuito. Per motivi organizzativi è gradita la prenotazione. Ufficio soci: tel. 0573 7070227 CONVEGNO SULLE PROSPETTIVE DEI MERCATI E SCELTE DI INVESTIMENTO Lunedì 12 ottobre 2015 Auditorium Marcello “Cesare” Fabbri presso la sede sociale di Vignole. Presentazione prodotti delle case di investimento presenti nella piattaforma “Investiperscelta” Programma: Ore 18,30 inizio convegno. Ore 20 apericena. CONVEGNO SULLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE Giovedì 19 novembre 2015 Auditorium Marcello “Cesare” Fabbri presso la sede sociale di Vignole. Convegno sull’importanza del risparmio gestito nell’attuale contesto di mercato, con particolare riferimento alla gamma prodotti offerta dalla SGR del Gruppo, con focus sul tema della previdenza complementare Programma: Ore 19 inizio convegno. Ore 20,30 apericena. DATO SUI SOCI al 31.05.2015 Totale soci persone fisiche di cui: (under 35 n. 1.013) 6184 4947 PAGINA DEL SOCIO | 4 persone giuridiche 1237 ... e a gennaio 2016? Meraviglioso viaggio in MESSICO Tour Yucatan e spiagge A seguito dei numerosi suggerimenti pervenuti, stiamo definendo gli ultimi dettagli per la gita sociale in MESSICO, con partenza i primi di gennaio. La penisola dello Yucatan è rinomata per la bellezza del mare e delle spiagge; le palme e la sabbia bianca, con la rigogliosa vegetazione della località, fanno da contraltare a un mare azzurro come il cielo. Inoltre offre numerose località di elevato interesse culturale, la più importante delle quali è senza dubbio il sito archeologico di Chichen Itza, una città rimasta quasi del tutto intatta e nella quale è possibile immergersi nell’atmosfera della vita dei Maya. La bellissima Tulum invece dà al turista la possibilità di abbinare alla visita culturale un bagno nell’oceano con vista sul sito archeologico, un’opportunità praticamente più unica che rara nel mondo. Senza dimenticare Uxmal e Cobà. lkàn a gradoni di Kuku La piramide a lazzi pa e i pl cca di tem ri à, Itz n hé ic Ch o dovin dell’in maya e d i am ro La pir xmal, cent rtanza po aU ma im di pri Lasciatevi sorprendere dai colori e dai paesaggi delle spiagge della Rivera Maya. Il turchese delle acque è intenso e contrasta con la sabbia bianca e fine delle spiagge in un modo che ha dell'irreale. Questa è senza dubbio la principale attrattiva delle spiagge dei Caraibi messicani. Che aspetti? Chiedi informazioni all’ufficio soci (0573/7070227) e comunica subito la TUA PRE-ISCRIZIONE! PAGINA DEL SOCIO | 5 LA NOSTRA BANCA CHIUDE IL 2014 CON UN UTILE DI 2,15 MILIONI DI EURO Il bilancio è stato approvato lo scorso 30 maggio, durante l’Assemblea dei soci convocata nell’auditorium della sede centrale Si è svolta lo scorso 30 maggio, l’annuale Assemblea dei soci, convocata per l’approvazione del Bilancio d’esercizio 2014, che ha registrato un utile netto di 2.156.332 euro, mentre la raccolta diretta si è attestata a 677,2 milioni di euro e i crediti verso clientela a 560,4 milioni di euro. Il fascicolo di bilancio è disponibile presso ogni agenzia ed è anche scaricabile sul sito internet della Banca, all’indirizzo HYPERLINK "http://www.bccvignole.it/"www.bccvignole.it. Questi i dati più significativi del Bilancio 2014. La raccolta totale da clientela La raccolta complessiva della Banca, al 31 dicembre 2014, costituita dalle masse complessivamente amministrate per conto della clientela, è pari a 864 milioni di euro, in crescita di 9,7 milioni di euro rispetto al precedente esercizio (+1,14%). La raccolta diretta La raccolta diretta complessiva è pari a 677,2 milioni di euro; rispetto al dato di bilancio 2013 ha registrato una diminuzione di 8,3 milioni di euro (-1,21%). La raccolta indiretta I titoli di terzi a custodia e in amministrazione, con esclusione dei titoli emessi dalla Banca, presentano a fine anno una giacenza nominale di 127,9 milioni di euro, in diminuzione per 1,7 milioni (-1,31%) rispetto al 2013. Se da un lato la raccolta del risparmio amministrato è in continua diminuzione, dall’altro continua a crescere a ritmi sostenuti (+50,26%) la raccolta gestita, riguardante l’attività di collocamento e offerta di servizi di altre società, principalmente appartenenti al Movimento del Credito Cooperativo, che la Banca svolge a titolo di mero servizio. VITA DELLA BANCA | 6 le dell’esercizio, è pari a 80,9 milioni di euro, in aumento di 4 milioni di euro (+5,2%) rispetto all’esercizio precedente. L’attività creditizia: gli impieghi con clientela I crediti verso clientela, pari a 560,4 milioni di euro, risultano in diminuzione per 9 milioni di euro (-1,58%) rispetto al precedente esercizio, determinata in particolare dalla contrazione degli impieghi verso il settore produttivo (-4,4%). La diminuzione degli impieghi non è dovuta al perseguimento di una politica di restrizione nella concessione del credito, ma dalla scarsa richiesta di finanziamenti con finalità in investimenti produttivi. In questi anni di perdurante crisi economica, il numero delle pratiche di affidamento respinte si è sempre attestato su valori esigui; nell’esercizio appena trascorso rappresenta appena il 2,08% del numero complessivo delle richieste pervenute. La Banca, pur nelle difficoltà legate alla crisi economica e finanziaria, ha continuato a erogare il credito alle famiglie e alle piccole e medie imprese, venendo incontro alle necessità dei propri soci e clienti, laddove le condizioni lo consentivano. Il patrimonio netto Al 31 dicembre 2014, il patrimonio netto contabile della Banca, comprensivo dell’uti- L’ammissione dei nuovi soci Stimolata dalla campagna di aumento del capitale sociale, la crescita della compagine sociale è proseguita anche nel 2014, aumentando quindi il capitale della Banca e ponendo le basi per un sempre maggior radicamento sul territorio di competenza. Il numero complessivo dei soci, al 31 dicembre 2014, per effetto di 1.016 nuove ammissioni e 218 esclusioni, è salito a 6.207, mentre a fine 2013 i soci erano 5.409. A fine 2014, il rapporto impieghi verso soci / impieghi a clientela si è attestato al 52,92% e il rapporto raccolta da soci / raccolta diretta da clientela al 43,87%. Per quanto riguarda la politica del sovrapprezzo, ovvero l’importo da versare in aggiunta al valore nominale di ogni azione sottoscritta dai nuovi soci, la Banca ha ritenuto di lasciarlo invariato a 0,51 euro. Red. VITA DELLA BANCA | 7 BANCHE & IMPRESE SI SANNO PARLARE La nostra Banca aderisce al progetto della Camera di Commercio di Firenze Un programma innovativo per favorire il rapporto tra istituti di credito e imprese. È quanto sancito dal progetto della Camera di Commercio di Firenze a cui hanno aderito istituzioni, consorzi fidi e la Bcc Vignole e Montagna Pistoiese, assieme ad altre banche. Il progetto, nato a Firenze e pronto per essere replicato in altre realtà, si articola su tre attività di base: la formazione, il primo orientamento e l’attivazione di plafond dedicati a specifiche iniziative del sistema camerale. Tutto gratuito, con un approccio informale e la possibilità di restare aggiornati su Twitter seguendo l’hashtag #banche&imprese. Il progetto, denominato Un ponte tra banche e imprese è stato presentato lo scorso 18 giugno all’Opera del Duomo di Firenze da Leonardo Bassilichi, presidente della Camera di Commercio di Firenze, Claudio Bianchi, presidente di PromoFirenze e dai responsabili di 17 fra istituti di credito e consorzi fidi operanti nell’area fiorentina. Tutti hanno firmato l’accordo in diretta Periscope, rispondendo anche alle domande dei followers. «Invece di erogare pochi contributi accessibili da poche imprese, abbiamo messo in campo un progetto a vasto raggio che prima di tutto si pone l’obiettivo di azzerare quella diffidenza che troppo spesso piccole imprese e sistema bancario hanno reciprocamente. Grazie alla disponibilità di 17 banche, esperti formatori e consulenti sono ora a disposizione delle imprese per conoscere meglio i vari aspetti del credito ed eventualmente fissare colloqui singoli di orientamento. Con la possibilità, nelle prossime settimane, di attivare anche plafond dedicati a specifici progetti della Camera di Commercio di Firenze», ha detto Leonardo Bassilichi. Il primo step del progetto prevede un programma di formazione per diffondere una maggiore cultura economico-finanziaria tra le pmi dell'area fiorentina. Camera di Commercio di Firenze ha organizzato un vero e proprio programma di offerta formativa su temi d’interesse economico, finanziario e bancario, come l’accesso alla finanza agevolata, il merito creditizio, la funzione dei confidi, la redazione di un business plan (calendario completo e prenotazioni sono disponibili online). La particolarità di questi incontri sta nel fatto che sono proprio gli istituti di credito e i consorzi fidi a mettere a disposizione qualificati dipendenti-docenti. Non si tratta di noiosi BANCA E CLIENTI | 8 seminari, ma di meeting innovativi con un calendario (fino a febbraio 2016) implementabile con il crescere della richiesta. anche spunti e suggerimenti su quali azioni intraprendere per migliorare il proprio giudizio di merito. Il secondo step riguarda l’orientamento vero e proprio, sempre gratuito e riservato agli imprenditori, svolto direttamente da esperti messi a disposizione dagli istituti di credito e dai consorzi fidi su tematiche specifiche come le garanzie reali e personali, la gestione del patrimonio, il credito per l’internazionalizzazione, il merito creditizio e la ristrutturazione del debito, leasing, factoring Gli incontri, attivabili da subito online tramite appuntamento, sono individuali. Inoltre, Camera di Commercio di Firenze sta collaborando con banche e consorzi per offrire un servizio di valutazione del merito creditizio gratuitamente grazie all’utilizzo di specifici software in grado di valutare il grado di rischio d’insolvenza delle imprese e fornire report personalizzati che offrano Il terzo step riguarda la possibile attivazione di plafond dedicati a specifici progetti del sistema camerale individuati in collaborazione con ogni banca o consorzio fidi, secondo le proprie peculiarità. Si tratta di prodotti ad hoc da destinare a precise iniziative di sviluppo, inerenti per esempio la digitalizzazione, l’internazionalizzazione, l’acquisizione di diritti di proprietà intellettuale, da individuare con la collaborazione di PromoFirenze. Infine, Camera di Commercio di Firenze sta lavorando con le 17 banche aderenti al progetto anche per creare un database complessivo nel quale gli imprenditori possano scegliere in un unico luogo virtuale il prodotto finanziario adatto alla propria impresa. Il presidente della BCC Vignole e Montagna Pistoiese Giancarlo Gori (il quarto da sinistra) assieme ai rappreD sentanti degli altri soggetti che hanno aderito al progetto. BANCA E CLIENTI | 9 IL CREDITO AI CONSUMATORI IN PAROLE SEMPLICI Dopo le precedenti puntate dedicate al “Conto corrente in parole semplici” e al “Mutuo per la casa in parole semplici”, proseguiamo la pubblicazione delle nuove guide che gli intermediari devono rendere disponibili ai clienti (sono in distribuzione in tutte le agenzie, ndr) illustrando le informazioni relative al credito al consumo. Un condensato di chiarimenti e di consigli pratici, tratti dalle nuove pubblicazioni, aggiornate con il provvedimento del 31 luglio 2012, del Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco. Il credito ai consumatori è un finanziamento per acquistare beni e servizi per sé o per la propria famiglia, un’auto, un elettrodomestico, un corso di lingue, oppure per affrontare situazioni in cui è necessario disporre di denaro liquido. Il “consumatore” è, infatti, una persona che acquista per le sue esigenze private, non per quelle professionali. Il finanziamento può andare da 200 a 75.000 euro ed è concesso da una Banca o da una società finanziaria autorizzata, anche attraverso un fornitore di beni o servizi quale il negoziante o il concessionario auto. Lo strumento utile per comprare qualcosa di importante per te o la tua famiglia. COME SCELGO IL CREDITO AI CONSUMATORI Prima di scegliere mi devo fare queste domande: Cos’è il credito ai consumatori? È un finanziamento che si può richiedere solo per esigenze personali, che riguardano la vita privata e familiare. Quando serve per acquistare qualcosa, per esempio l’auto, il televisore, il corso di formazione, si chiama prestito finalizzato o “credito collegato” e, di solito, il finanziatore versa la somma direttamente al venditore. Se invece viene richiesto perché si ha bisogno di denaro liquido, si chiama prestito non finalizzato. Sono quindi escluse dal credito ai consumatori tutte le esigenze che riguardano le attività professionali, quali l’acquisto di una macchina agricola o una stampante per il negozio. Cosa non è credito ai consumatori? Non sempre basta essere un consumatore e richiedere il finanziamento per esigenze private perché questo sia considerato “credito ai consumatori”. Per esempio non sono credito ai consumatori: - i finanziamenti inferiori ai 200 e quelli superiori ai 75.000 euro - i finanziamenti che non prevedono il pagamento di interessi o altri costi - i finanziamenti per acqui- BANCA E CLIENTI | 10 Chi può richiedere e ottenere il credito? Qualsiasi persona può richiedere un finanziamento. Per ottenerlo, però, è necessario dimostrare di essere in grado di restituire alle scadenze stabilite la somma ottenuta in prestito. Questa capacità si chiama “merito creditizio” e viene valutata dal finanziatore prima di concedere il prestito. stare un terreno o un immobile costruito o progettato - i finanziamenti di durata superiore ai cinque anni garantiti da ipoteca su beni immobili - gli sconfinamenti, cioè l’utilizzo, autorizzato in via occasionale, di somme superiori al proprio saldo di conto corrente o al fido ottenuto in conto corrente. I finanziamenti esclusi dal “credito ai consumatori” sono elencati nel Testo Unico Bancario, disponibile sul sito della Banca d’Italia. Quando un finanziamento è “credito ai consumatori”, la legge prevede particolari tutele e diritti per il richiedente, rispetto ad altri tipi di finanziamento. A chi posso richiedere il credito? A un finanziatore: banche e società finanziarie autorizzate. Il finanziatore può servirsi di agenti e mediatori creditizi, che sono intermediari del credito. Se il finanziamento serve ad acquistare un bene o un servizio, spesso è possibile rivolgersi direttamente ai punti vendita, per esempio ipermercati e concessionarie auto che svolgono tutte le attività di preparazione al contratto di finanziamento collegato alla vendita. Come si valuta il merito creditizio? Prima di concludere il contratto o prima di acconsentire a un aumento importante della somma concessa, il finanziatore deve raccogliere le informazioni sulle capacità di rimborso del consumatore. Per questo può consultare una banca dati. Esistono infatti banche dati, pubbliche e private, che raccolgono informazioni sui finanziamenti ottenuti dai cittadini e anche eventuali informazioni negative, quali un finanziamento rifiutato o inadempienze nel pagamento delle rate. Attenzione! Diffidate di chi promette finanziamenti facili a chiunque. Verificate sempre con attenzione i tassi di interesse, le spese accessorie e le altre condizioni economiche previste dal contratto. Eviterete così brutte sorprese dovute ai costi troppo alti, che potrebbero impedirvi di restituire la somma ricevuta. LE FORME DI CREDITO AI CONSUMATORI Nel credito ai consumatori rientrano varie forme di finanziamento. Ecco le più diffuse: - prestito non finalizzato - apertura di credito in conto corrente - carta di credito revolving - prestito finalizzato o “credito collegato”. Prestito non finalizzato Prestito personale Il prestito personale viene di solito concesso per soddisfare generiche esigenze di liquidità. Il finanziatore versa la somma al consumatore in un’unica soluzione e il consumatore la restituisce a rate. Per tutelarsi dal rischio di non restituzione, il finanziatore può richiedere garanzie personali quali la fideiussione e/o una polizza assicurativa. BANCA E CLIENTI | 11 to. Per avere la somma a disposizione, il cliente paga alla banca una commissione, mentre solo sulle somme utilizzate paga gli interessi indicati nel contratto. Se il cliente restituisce in tutto o in parte la somma utilizzata, con gli interessi, potrà averla nuovamente a disposizione e continuare a utilizzarla. Prestito contro cessione del quinto dello stipendio I lavoratori dipendenti (pubblici e privati) e i pensionati si impegnano a restituire la somma avuta in prestito cedendo al finanziatore fino a un quinto del loro stipendio o della loro pensione. In questo caso, il datore di lavoro o l’ente previdenziale trattengono la rata dallo stipendio o dalla pensione e la versano al finanziatore. I pensionati possono richiedere solo la cessione di un quinto, perché per loro esiste il limite di una sola trattenuta sulla pensione, che non può superare il quinto della somma mensile percepita. Il dipendente, invece, può chiedere un finanziamento di importo più alto cedendo un ulteriore quinto del proprio stipendio; in questo caso, oltre alla cessione del quinto, deve stipulare con il finanziatore anche il contratto di “delegazione di pagamento”. Il datore di lavoro è tenuto ad aderire alla cessione del quinto mentre è libero di aderire o meno alla delegazione di pagamento. Sia per la delegazione di pagamento, sia per la cessione del quinto, la legge richiede di stipulare una polizza assicurativa per coprire il rischio di morte e/o di perdita dell’impiego del debitore. Chi richiede la cessione del quinto ha tutte le tutele e i diritti previsti dal credito ai consumatori, qualunque sia l’importo del finanziamento. Apertura di credito in conto corrente La banca si impegna a mettere a disposizione una somma sul conto corrente del cliente, per un importo massimo prestabili- Prestito con carta di credito revolving Con la carta di credito revolving il titolare non solo ha a disposizione uno strumento di pagamento ma riceve anche un vero e proprio prestito, che può utilizzare per fare acquisti direttamente presso i venditori o per prelevare denaro liquido. Il prestito si rimborsa a rate e con gli interessi, a un tasso che di solito è variabile. La carta può essere utilizzata fino al raggiungimento del limite massimo (plafond) stabilito dal finanziatore. Ogni volta che, attraverso le rate, si restituisce la somma utilizzata (quota capitale), questa somma può essere nuovamente spesa utilizzando la carta. Per questo la carta si chiama “revolving”. Attenzione! I tassi di interesse sui finanziamenti concessi con carta di credito revolving possono essere più alti rispetto alle altre forme di credito ai consumatori. La rata minima è di solito bassa, per questo, nelle comunicazioni del finanziatore, occorre verificare la parte della rata (quota capitale) che contribuisce a ridurre l’importo del debito residuo. Il rischio, altrimenti, è che si allunghi di molto la durata del prestito e di conseguenza i tempi di restituzione. Prestito finalizzato Il prestito finalizzato, o “credito collegato”, è un finanziamento legato all’acquisto di un determinato bene o servizio, da restituire a rate. Il consumatore può ottenerlo anche direttamente presso il venditore che ha una convenzione con una o più banche o società finanziarie e di solito gestisce la pratica per loro conto. Il contratto deve contenere la descrizione dettagliata dei beni o servizi e l’indicazione dei loro prezzi. (1. continua) Red. BANCA E CLIENTI | 12 AGLIANA, COSTITUITA ALL’ISTITUTO “CAPITINI” L’ASSOCIAZIONE COOPERATIVA SCOLASTICA QUE TOUR L’Istituto “Aldo Capitini” di Agliana, nel recepire il progetto “Toscana 2020”, promosso da Confcooperative Toscana e dalla Federazione Toscana delle Banche di Credito Cooperativo, ha favorito la costituzione dell’Associazione Cooperativa Scolastica Que Tour nella classe 3ª F a indirizzo turistico, con un proprio statuto, atto costitutivo, soci fondatori e cariche sociali. La cerimonia di costituzione si è svolta lo scorso 26 maggio, alla presenza del nostro vicepresidente vicario Franco Benesperi, che ha partecipato alla realizzazione del progetto con interventi formativi sul tema della cooperazione di credito e che durante l’insediamento degli organi sociali ha dato lettura dell’atto costitutivo, assistendo alla sottoscrizione dei documenti da parte degli studenti-soci fondatori. Ecco il testo che Giuditta Forasassi, documentarista della Cooperativa, ha pubblicato sul sito internet dell’Istituto Capitini: «La nostra classe, 3ª F turistico, è stata la prima classe all’interno della nostra scuola a svolgere questo tipo di progetto di cooperazione scolastica. Inizialmente, questa iniziativa ci è stata proposta dai nostri professori ed era una cosa nuova: abbiamo iniziato un nuovo percorso con appuntamenti con i vari esperti in materia, con i quali abbiamo avuto una formazione tale da permettere la costituzione della nostra cooperativa scolastica. La reazione di tutta la classe è stata molto positiva, perché l’idea di avere una nostra cooperativa ci piaceva sempre di più, una cooperativa gestita da noi, dove nessuno è escluso ma tutti abbiamo dei doveri e delle mansioni da svolgere, che non devono essere sottovalutate. La nostra esperienza è stata molto bella, ci sono state insegnate cose molto interessanti e nuove per noi e, inoltre, ci sono state date delle dritte per poter costituire e mandare avanti la cooperativa. Il nostro è un indirizzo di studi turistico e, per questo, alcuni obiettivi della cooperativa e il nome Que Tour, ci rappresentano. Questa cooperativa ha dei valori fondamentali che sono: unione, collaborazione, solidarietà e legalità. I nostri obiettivi sono: gestire un’attività di scambio o vendita dei libri usati; preparare itinerari turistici e organizzare gite turistiche per altre classi; organizzare attività di tutoraggio scolastico in forma di ‘peer education’; sostenere e organizzare il giornalino scolastico; preparare prodotti alimentari da vendere durante le attività della scuola, legate ai ricevimenti scolastici e altri eventi pubblici; fare ripetizioni ai ragazzi a poco prezzo, dove il ricavato andrà nel fondo della cooperativa; costituire un fondo cassa per autofinanziare le uscite scolastiche della classe. Ovviamente, ci auguriamo che la nostra idea possa diventare in futuro realtà e avere un seguito più longevo possibile nel tempo e possa aiutare gli studenti e il nostro Istituto. Noi ci impegneremo molto affinché tutto il nostro percorso sia svolto nel migliore dei modi e la cooperativa possa essere d’aiuto». I NOSTRI INTERVENTI | 13 F. B. IL BANDO DI CONCORSO PER 56 BORSE DI STUDIO Anche per il 2015 la Banca di Credito Cooperativo di Vignole e della Montagna Pistoiese premia gli studenti più meritevoli del territorio, che a giugno hanno ottenuto il massimo dei voti nel concludere il ciclo di scuole medie, superiori e gli studi universitari (in questo caso il periodo di conseguimento della laurea è compreso tra il 1 ottobre 2014 e il 30 settembre 2015). Quest'anno la Banca mette a bando 56 borse di studio, riservate a soci e figli di soci, per un totale di 30.750 euro, così ripartiti: 15 borse di studio da 250 euro per i ragazzi che hanno conseguito la licenza media, 20 riconoscimenti da 500 euro per quanti hanno conseguito la maturità e altre 20 borse di studio da 800 euro per le lauree universitarie (specialistica o magistrale). Chi si fosse laureato con una tesi sul tema della cooperazione o sul credito cooperativo, potrà contare su una borsa di studio da 1.000 euro. Una parte dei premi sarà riconosciuta sotto forma di voucher per l'apertura di un fondo pensione (50 euro per i ragazzi delle scuole medie, 100 euro per i neodiplomati e 200 euro per i neolaureati). Le domande dovranno pervenire alla Banca entro il 31 ottobre 2015. Come da tradizione, la consegna delle borse di studio avverrà il primo sabato di dicembre nell’Auditorium Marcello “Cesare” Fabbri di Vignole. Maggiori informazioni su www.bccvignole.it. «Con l'edizione 2015 supereremo i 700 ragazzi premiati e siamo vicini ai 600 mila euro stanziati, nel corso di 18 anni - afferma il presidente della Bcc Vignole e Montagna Pistoiese Giancarlo Gori -. Sono numeri importanti che testimoniano l'impegno della Banca al fianco delle famiglie per assicurare ai ragazzi una formazione qualificata di cui c'è sempre più bisogno. A questa storica iniziativa se ne aggiungono altre rivolte ai giovani del territorio, come i contributi per l’acquisto dei testi scolastici, le agevolazioni per l’acquisto delle quote associative, il conto corrente al costo simbolico di 1 euro al mese, il bonus bebè e le attività promosse dal Club Giovani Soci». I NOSTRI INTERVENTI | 14 TORNA “SCALA IL CARO SCUOLA” Contributi alle famiglie socie per l'acquisto di libri scolastici La Bcc di Vignole e della Montagna Pistoiese rinnova anche per quest'anno l'iniziativa “Scala il caro scuola”, che assegna contributi per l'acquisto di libri scolastici ai soci della Banca. La promozione, in collaborazione con numerose cartolibrerie dell'area in cui opera la Banca, prevede un contributo per l'acquisto dei testi per le scuole medie inferiori e superiori. La Bcc di Vignole e della Montagna Pistoiese applicherà un contributo fino a un massimo di 58 euro; le cartolibrerie convenzionate applicheranno un ulteriore sconto del 5%, calcolato sulla spesa sostenuta. L'ammontare del contributo riconosciuto dalla Banca varia in base alla classe e al tipo di istituto, secondo i parametri di spesa indicati dal Ministero dell'Istruzione. Così, ad esempio, uno studente di prima media riceverà dalla Banca un bonus di 47 euro; un ragazzo iscritto alla prima liceo (classico, scientifico, delle scienze umane o linguistico) avrà una “dote” di 51 euro, mentre uno studente del primo anno iscritto ad un altro indirizzo di studi superiori beneficerà di un assegno di 44 euro. Cifre a cui va aggiunto l'ulteriore sconto del 5% applicato dalla cartolibreria. Per usufruire dell'iniziativa è sufficiente presentarsi nella propria filiale dove sarà possibile ritirare un buono, intestato all’interessato e firmato dalla Banca stessa, da presentare alla cartoleria di fiducia. «Scala il caro scuola è un'iniziativa concreta con cui intendiamo promuovere il diritto allo studio e aiutare i soci e le famiglie - afferma il presidente della Bcc Vignole e Montagna Pistoiese, Giancarlo Gori -. Il nostro impe- gno in questo campo è oramai storico, basti pensare al concorso per borse di studio, giunto quest'anno alla 18ª edizione”. Di seguito le 28 cartolibrerie convenzionate per “Scala il caro scuola 2015”, suddivise Comune per Comune. Quarrata Arcobaleno, via Statale 104. Elle elle, via Vecchia Fiorentina 278. Il Giornalibro, via Alighieri 15/A. Il Quadrifoglio, via Torino 23. Il Triangolo, via Statale 952. Grafix, via Brunelleschi 14. Linea ufficio srl, via della Repubblica 86/A. Rapezzi di Gori Paola, via Montalbano 124. Agliana Cartomania, via Roma 23. Happy school, via della Libertà 17. Montale Things di Stefanini e Vannucci, via IV Novembre 72/2. Prato C'era due volte, via Borgo Casale 21. Cartolibreria Maria, via Mannocci 40. Edicola cartolibreria Lidiana, via Visiana 32/A. Koala cartolibreria, via Montalese 142. Pistoia Cartolibreria Archimede, via Fiorentina 576/R. Cartolibreria Gandolfi, corso Gramsci 64. Libri usati via Laura Pistoia, corso Gramsci 73. San Marcello Pistoiese Gaggioli Maina, via Orlando 571. La Civetta, via Matteotti 539. Il copiatutto, via Villa Vittoria 2. Cutigliano Giocart, via Roma 33. Larciano Cartoleria L’erbavoglio, via Leonardo da Vinci 93. Edicola L’arcobaleno, via Francesca 1146/1152. Serravalle Pistoiese Cappellini Romana, piazza Gramsci 12. Empoli Libreria Rinascita, via Ridolfi, 53. Lamporecchio Cartolibreria Verdiani Giovanni, via Martiri del Padule 2. Fabrizio Monti, piazza Berni 16. I NOSTRI INTERVENTI | 15 VERGAIO DI PRATO A TOMMASO FIASCHI IL 35° TROFEO FIASCHI Il toscano Tommaso Fiaschi (Stabbia Ciclismo) ha vinto, in volata, il 35° Trofeo Fiaschi cav. Alfredo, 6° Memorial Lando Fiaschi, gara ciclistica nazionale riservata alla categoria juniores. Piazza d’onore per il compagno di squadra Cosimo Bettiol e terza posizione per Manuel Allori (Fosco Bessi). La manifestazione si è svolta lo scorso 28 giugno, a Vergaio di Prato, con la nostra Banca fra gli sponsor ufficiali della corsa e alla presenza del commissario tecnico della nazionale, Rino De Candido. 112 i partenti, 32 gli arrivati, 120 i chilometri percorsi, con partenza e arrivo davanti al Circolo L’Unione di Vergaio e l’asperità della Rocca di Montemurlo, ripetuta per sette volte, a rendere la gara molto vivace e combattuta. Una intensa giornata di sport vissuta anche nel ricordo struggente dell’indimenticabile Lando Fiaschi, che fu amministratore della nostra Banca, scomparso nel febbraio 2010 e ideatore di questa gara trentacinque anni fa. F. B. AL GOLF CLUB DI QUARRATA LA 12ª COPPA BCC VIGNOLE E MONTAGNA PISTOIESE Grande partecipazione lo scorso 18 aprile al Golf Club di Quarrata per la Coppa Banca di Vignole e Montagna Pistoiese, torneo di golf giunto alla 12ª edizione. La manifestazione, quest'anno ha dovuto fare i conti con la pioggia che ha accompagnato i partecipanti, al mattino, per una buona metà di gara; più fortunati quelli del pomeriggio che non hanno dovuto aprire l'ombrello. Alla fine delle gare, buffet per tutti e premiazione per i vincitori. Nelle varie categorie, si sono distinti Giacomo Vannelli (1° netto), Sandro Giannini (2° netto), Pierluigi Lay (1° lordo), Alessia Tiradritti (1° lady), Andrea Artusini (1° netto), Leonardo Baldacci (2° netto) e Giuseppe Targetti (1° senior). I NOSTRI INTERVENTI | 16 UNA FESTA PER LA CONSEGNA DEI PRIMI BONUS BEBÈ Un convegno sulla previdenza complementare, la consegna dei primi Bonus Bebè e lo spettacolo “Pop Economix” che ha riscosso grande successo in tutta Italia. Sono le iniziative organizzate dalla Bcc Vignole e Montagna Pistoiese, che si sono tenute lo scorso 28 maggio, presso l'Auditorium Marcello “Cesare” Fabbri. La “Giornata della previdenza integrativa” è iniziata nel pomeriggio con la consegna dei Bonus Bebè, la campagna che in sei anni ha distribuito ai neo-genitori soci della Banca ben 124 mila euro. Il dono di benvenuto per i figli è stato confermato anche per il 2015 con uno stanziamento di 18 mila euro. Per la prima volta quest'anno la consegna dei Bonus Bebè avverrà nel corso di due incontri con le famiglie. Il primo evento, si è appunto tenuto lo scorso 28 maggio, quando sono stati consegnati 19 bonus da 300 euro ciascuno, di cui 250 euro per l'apertura di un libretto di deposito a risparmio dedicato al bambino e 50 euro per l'apertura di un fondo pensione. Una scelta, quest'ultima, dettata dalla volontà della Banca di far conoscere alle nuove generazioni gli strumenti del risparmio gestito, in un momento in cui sia il mercato del lavoro, sia le normative sui trattamenti pensionistici sono oggetto di profondi cambiamenti. I NOSTRI INTERVENTI | 17 IL CONVEGNO SULLA PREVIDENZA INTEGRATIVA Per far luce sui cambiamenti recenti del sistema pensionistico italiano e sulle opportunità della previdenza complementare, lo scorso 28 maggio - subito dopo la consegna dei Bonus Bebè - si è tenuto un convegno promosso dal Club Giovani Soci della Banca. I relatori - la dott.sa Daniela Pecoraro, responsabile commerciale Toscana e il dott. Maurizio Manelli, Capo Area Centro Nord di Risparmio&Previdenza - hanno iniziato la loro presentazione illustrando i numeri dell'equilibrio assai precario su cui si muove il sistema pensionistico pubblico italiano. Pensioni pubbliche, i conti in rosso dello Stato Nel nostro Paese - il cui tasso di disoccupazione è al 12,7% - i lavoratori che con i loro contributi alimentano il sistema sono 24,4 milioni, mentre i pensionati sono 16,2 milioni. Il rapporto è dunque di 1,5 contribuenti ogni pensionato, assai inferiore ad esempio a quello degli Stati Uniti (3,5), dove i primi sono oltre 156 milioni, i pensionati sono 44,2 milioni e il tasso di disoccupazione è del 5,5%. I sistemi di calcolo della pensione Maurizio Manelli, Capo Area Centro Nord di Risparmio&Previdenza ha poi spiegato a grandi linee la differenza dei sistemi di calcolo della pensione: retributivo, contributivo e misto. «Il primo riguarda i lavoratori anziani che hanno più di 18 anni di contributi al 1 gennaio 1996. In questo caso l'ammontare della pensione a cui si ha diritto è compresa tra il 70% e l'85% dell'ultimo stipendio» ha sintetizzato Manelli, il quale ha ricordato come la legge Fornero abbia stabilito che dal 2012 gli anni che comunque mancano alla pensione, debbano essere conteggiati con il sistema contributivo. Più sfortunati i lavoratori “giovani”, assunti dopo il 1 gennaio 1996: la loro pensione, calcolata con il metodo contributivo secondo le leggi odierne, sarà su livelli inferiori, compresi tra il 45% e il 65% dell'ultimo stipendio. Per i lavoratori che hanno quote di pensione calcolate con il metodo contributivo e quote soggette al metodo retributivo, c'è il sistema misto: in questo caso l'assegno pensionistico potrà raggiungere in media il 60-65% dell'ultimo stipendio. I vantaggi dei fondi pensioni privati I relatori hanno poi illustrato le caratteristiche e i vantaggi della previdenza integrativa. L'adesione ai fondi pensione privati è libera e volontaria, possibile fino ad un anno e un giorno prima del raggiungimento della pensione di vecchiaia. Le quote di contribuzione sono flessibili e vi si può aderire anche attraverso l'apporto del Tfr e del datore di lavoro, nel caso dei lavoratori dipendenti. È possibile ottenere anticipazioni del fondo pensione anche fino al 75% in caso di esigenze impellenti come spese mediche per situazioni gravi o acquisto di prima casa. Ed è possibile ottenere il riscatto in caso di disoccupazione superiore ai 12 mesi, invalidità al 70% e in caso di morte. Numerosi i vantaggi da un punto di vista fiscale: i contributi che si I NOSTRI INTERVENTI | 18 versano al fondo pensione sono deducibili dal reddito e quindi sottratti al carico fiscale dell'Irpef. Quando si va in pensione, le rendite accumulate saranno tassate a percentuali molto basse, da un massimo del 15% ad un minimo del 9%, che si ottiene con 15 anni di posizione aperta. I gestori dei fondi pensione investono sui mercati finanziari: esistono anche linee che garantiscono il capitale e prodotti incentrati sui mercati azionari. Le pensioni dei giovani: alcuni esempi pratici Su richiesta dei giovani soci, i consulenti di Risparmio&Previdenza hanno poi illustrato alcune simulazioni di importi pensionistici per diversi profili. Il primo caso “virtuale” ipotizzato è quello di Marco, un operaio di 25 anni che ha iniziato a lavorare da 5 anni e 5 mesi ed è dipendente di un'azienda privata, con uno stipendio netto di 1.099 euro al mese. Secondo le leggi vigenti, potrà andare in pensione nel dicembre 2055, dopo 46 anni di lavoro, con una pensione pari al 61,2% dello stipendio, che al valore odierno corrisponderebbe a 610 euro. L'adesione al fondo di previdenza complementare in linea bilanciata di Bcc Risparmio&Previdenza a partire dal giugno 2015, con il versamento del solo Tfr (pari a 108,26 euro mensili), permetterebbe a Marco di recuperare l'8,15% in più e di arrivare ad una pensione il cui importo sfiorerebbe il 70% dell'ultimo stipendio. Aggiungendo al versamento del Tfr una contribuzione volontaria mensile di 100 euro (deducibili), Marco integrerebbe ulteriormente, arrivando a poter percepire un assegno pensionistico pari al 76,88% dell'ultimo stipendio. Un altro caso ipotetico, illustrato durante il convegno, è quello di Mirko, 30 anni, lavoratore autonomo con reddito annuo netto di 14.171,69 euro e contributi versati a partire dal 2013. Mirko potrà andare in pensione nel novembre 2054 a 69 anni e 8 mesi. Anche qui, il metodo di calcolo è interamente contributivo: in questo caso il tasso di sostituzione è pari al 58,2 %. Versando nel fondo pensione bilanciato, a partire dal 1 giugno 2015, contributi volontari di 1800 euro annui (pari a 150 euro al mese, deducibili), Mirko otterrebbe un'integrazione alla pensione del 14,27%, da aggiungere al 58,2% riconosciuto dall'Inps. Per ottenere un check up previdenziale personalizzato, come spiegato durante il convegno, è possibile recarsi nelle filiali della Banca di Credito Cooperativo di Vignole e della Montagna Pistoiese, dove si potranno ottenere tutte le informazioni necessarie e consulenza qualificata. Dario Zona I NOSTRI INTERVENTI | 19 A VIGNOLE IL POP ECONOMIX LIVE SHOW di DARIO ZONA Ha fatto tappa a Quarrata, nell'auditorium della nostra Banca, lo spettacolo “Pop Economix Live Show”, monologo teatrale che racconta gli anni della crisi globale innescata dal fallimento della banca d'affari americana Lehman Brothers. Scritto da Alberto Pagliarino, Nadia Lambiase e Paolo Piacenza con la consulenza di Roberto Burlando (Università di Torino) e Marco Ferrando (Il Sole 24 Ore), lo spettacolo ripercorre, con ironia e rigore, gli anni della crisi, dal crack dei mutui immobiliari alle tensioni del debito in Europa. Interpretato da Alberto Paglierino, con la supervisione artistica di Alessandra Rossi Ghiglione, tra il 2012 e il 2015 ha superato le 250 repliche in oltre 150 città italiane. È prodotto dall'associazione Pop Economix, Banca Etica, Teatro Popolare Europeo e Il Mutamento-Zona Castalia (produttore esecutivo). Di seguito l'intervista agli autori dello spettacolo. Con “Pop Economix” il teatro fa divulgazione sulla grande crisi globale innescata dal crac della Lehman Brother del 2008. Un lavoro che nasce da uno studio di seimila pagine. I concetti economici nello spettacolo si traducono in immagini e metafore popolari, come la figurina introvabile del calciatore Pizzaballa, a spiegare la legge della domanda e dell'offerta. Un lavoro simile, documentazione e avvicinamento al pubblico, teatro “civile” di narrazione, lo ha intrapreso da diversi anni Marco Paolini, autore degli spettacoli sul Vajont, Ustica, Porto Marghera. È un tuo modello? Come hai lavorato per elaborare il testo e portarlo in scena? Alberto Pagliarino (attore): Alla base del lavoro c’è tutto il bagaglio di lavoro dei grandi narratori italiani in particolare Marco Baliani, con cui ho avuto il piacere di lavorare e, sì, anche Marco Paolini. Tra l’altro, Alessandra Rossi Ghiglione, che ha seguito la supervisione artistica dello spettacolo, ha a suo tempo collaborato al lavoro sul Vajont. Pop Economix, partendo da queste basi, prova a imboccare una via nuova. L’idea è stata quella di creare uno spettacolo che usasse anche il linguaggio dell’inchiesta giornalistica e che fosse in grado di raccontare un momento storico così vicino a noi, assolutamente contemporaneo. Fare ciò che facevano alcuni giornali un tempo: entrare dentro la notizia, spiegare i personaggi, i meccanismi che ne costituivano la base e raccontare il tutto in modo semplice, al grande pubblico. Soprattutto all’inizio della crisi, c’era, tra la gente, un buco di conoscenza dei meccanismi economici e finanziari che avevano scatenato questo nuovo ’29. Inoltre Pop Economix è uno spettacolo costruito per poter essere aggiornato continuamente. Insieme a Nadia e Paolo, sapevamo bene che la crisi non si sarebbe fermata al 2011 e che ci sarebbe stata la necessità di andare avanti e aggiornare il testo per raccontare come gli eventi, drammatici, di quei giorni si sarebbero evoluti. Per queste ragioni lo spettacolo va oltre l’eredità della narrazione e si apre a una drammaturgia liquida, scom- ponibile e adattabile. C’è anche una certa contaminazione con la stand up comedy statunitense: cerchiamo il contatto diretto con il pubblico, il rapporto diventa empatico e l’attore e lo spettatore diventano insieme i protagonisti della storia. Credo sia questa la base del successo dello spettacolo, che ci permetterà quest’anno di raggiungere le 300 repliche. Siamo stati in tutte le regioni italiane, nei teatri, nelle piazze, nelle scuole, nelle fabbriche, nelle aziende, in molte banche. Abbiamo incontrato più di 60.000 persone in tutta Italia da Aosta a Palermo. Infine Pop Economix è un testo costruito per diventare un progetto editoriale ampio: la drammaturgia dello spettacolo è già diventata un fumetto, disegnato da Davide Pascutti per Becco Giallo Editore che ha vinto il Premio Speciale della Giuria del Gran Guinigi 2014. Stiamo anche lavorando a un format radiofonico. Sicuramente tutto questo è stato possibile grazie a un intenso lavoro di squadra e alle nostre professionalità diverse: giornalismo, economia e teatro. Sul finale di spettacolo Alberto Pagliarino dice: “Voglio dividere il mondo con uno specchio”. Da una parte i cattivi: le grandi banche d'affari (Lehman Brothers, Goldman Sachs), coloro che hanno truccato i conti del debito pubblico greco. Dall'altra parte, i buoni: i cittadini, le vittime innocenti. Ma subito si mette in guardia il pubblico: non è così. Sono complici le famiglie che si sono indebitate I NOSTRI INTERVENTI | 20 inseguendo “nuovi bisogni artificiali” o investendo in titoli che promettevano guadagni facili a doppia cifra, senza porsi nessuna domanda. Negli USA, il cittadino della classe media Jack è arrivato a sfruttare la bolla immobiliare della casa su cui aveva posto il mutuo per contrarre nuovo debito e comprarsi il Suv. In Italia a che punto è questa deriva consumistica? Paolo Piacenza (giornalista): L’impressione è che sia forte anche da noi. E questo nonostante la crisi abbia spinto o costretto molti a essere più oculati. Il problema è capire se la crisi ci è servita a imparare la lezione, se in qualche modo stiamo cercando di costruire, anche con i nostri comportamenti di acquisto, un’economia più sostenibile, sana, equa. Faccio un esempio: negli anni di crisi la crescita del credito al consumo si è fermata, in Italia, ma nel 2014, secondo il 38° rapporto dell’Osservatorio Prometeia sul credito al dettaglio, abbiamo assistito al ritorno di un segno più, che si è consolidato nel primo trimestre del 2015. Anche la qualità del credito migliora leggermente. Sono due buone notizie, perché confermano che c’è più fiducia e si torna, timidamente, a sperare nella ripresa. Ma poi bisogna domandarsi quale beni e servizi saranno acquistati con questi soldi. Chi si indebita per un consumo, deve ponderare bene la sua scelta: spendere per i libri di scuola dei figli è una cosa, indebitarsi per l’ultimo irresistibile modello di smartphone è tutta un’altra. Come possiamo evitare di essere complici dei meccanismi distorti della finanza globale? Nello spettacolo si fanno alcuni esempi... Nadia Lambiase (esperta di economia civile): Le strade sono tante, ma innanzitutto dobbiamo imparare a farci due domande, che devono diventare abituali, quotidiane. La prima: come vengono impiegati i miei risparmi? Quali attività vengono finanziate? E la seconda, collegata alla prima: da cosa è dato il tasso di interesse che mi viene offerto quando faccio un investimento? Possono sembrare domande scontate, ma sono davvero poco diffuse. Il compito principale di una banca infatti è quello di saper scegliere oculatamente dove e come impiegare i soldi che i risparmiatori le affidano. Quando una banca o una società di gestione di risparmio ci propongono un conto, un fondo, o un titolo, sbandierano il rendimento, quando possono farlo. Ma non dicono mai come quel rendimento viene realizzato, quali sono le scelte finanziarie che lo garantiscono. E invece noi sappiamo che la finanza sostenibile – che non persegue necessariamente un fine etico, ma banalmente rispetta alcuni principi base in termini di ambiente, diritti umani e sociali, governance societaria, democrazia garantisce ottimi rendimenti, in linea, se non migliori, di quelli del mercato. Quindi fare scelte sostenibili di risparmio non vuol dire necessariamente perderci, anzi. Il problema è che pochi di noi lo fanno. Se lo facessimo tutti, le cose cambierebbero. Una piccola scelta, ma importante? Scegliere istituti di credito o fondi che sostengono soprattutto l’economia reale o il territorio. All'inizio dello spettacolo Alberto Pagliarino lo definisce una “conferenza teatrale per non esperti in economia”. L'economia è una scienza che muove il mondo, ma nessuno te la spiega, se non negli istituti di ragioneria o in alcune Facoltà universitarie. Qualcosa di simile accade con la politica. Come mai? E cosa inseriresti, per prima tra le due, tra i corsi di studio alle scuole superiori. Il primato della politica sull'economia esiste ancora? È mai esistito? Paolo Piacenza (giornalista): Andiamo con ordine. La scuola è un luogo importante in cui dare spazio a materie come l’economia o il diritto. Forse però sarebbe bastato insegnare davvero l’educazione civica… Diciamo che oggi sarebbe importante che ogni persona che compie un percorso scolastico di base abbia coscienza dei concetti fondamentali dell’economia e del diritto. Quanto alla politica, direi che deve essere esperienza di tutti, la vedo meno come materia di studio scolastico, anche se alcuni principi base di scienza politica potrebbero essere forniti anche a scuola. Ma soprattutto dobbiamo imparare a studiare di più la storia, e non in modo solo nozionistico, ma critico, perché la storia è la materia che più ci permette di aprire la mente alla dinamicità e alla complessità del reale, del mondo in cui viviamo. Poi c’è la questione del primato della politica: indubbiamente la politica è in crisi. Secondo alcuni studiosi questa crisi ha origine alla fine del XX secolo, con il crollo del Muro di Berlino e la cosiddetta “fine della storia”: il trionfo della democrazia, paradossalmente, si è tradotto in un indebolimento della stessa. La colpa è dei politici, certo, ma anche di tutti noi: accettiamo una politica che vive prigioniera del consenso, ma che non decide nulla ed è prigioniera dei “poteri forti”. Ma anche noi siamo attentissimi ai nostri interessi e molto poco ai doveri civici, alle responsabilità che implica il vivere associato. Se vale il principio che contano gli interessi privati, chi ha più forza (cioè soldi) per sostenerli, vince. Se invece riconosciamo che la democrazia implica responsabilità e senso civico, che il bene comune è più importante del nostro interesse personale, forse possiamo ricominciare a coltivare una politica che decida e sappia anche mettere a freno i grandi poteri economici. I NOSTRI INTERVENTI | 21 UNA NUOVA AMBULANZA ATTREZZATA PER LA MISERICORDIA DI QUARRATA Grande festa lo scorso sabato 2 maggio per la Misericordia di Quarrata che, grazie al sostegno della Bcc Vignole e Montagna Pistoiese e all'impegno dei circa 150 volontari attivi, ha inaugurato una nuova ambulanza attrezzata per i servizi di emergenza. Il mezzo, allestito dalla ditta MAF di Pistoia, è stato dedicato al confratello Giuseppe Betrò, scomparso nel maggio 2014 dopo una vita DONATO UN NUOVO MEZZO ALLA MISERICORDIA DI AGLIANA Si è svolta domenica 28 giugno, la cerimonia di inaugurazione dei nuovi automezzi acquistati dalla Misericordia di Agliana, grazie anche al contributo della nostra al servizio dell'associazione. Dopo la Santa Messa presso la chiesa di San Giuseppe Artigiano in Violina, si è tenuto il taglio del nastro della nuova ambulanza e successivamente il corteo per le strade del centro. L'evento, a cui hanno partecipato circa 250 persone in rappresentanza della Misericordia delle province di Pistoia e Prato, si è concluso con un piccolo rinfresco. Presenti alla cerimonia, in rappresentanza della nostra Banca, il presidente Giancarlo Gori e la direttrice dell'agenzia di Quarrata Chiara Capaccioli. Banca. Si tratta di due Fiat Ducato, dotati di ausili tecnologicamente avanzati e allestiti anche per il trasporto di persone diversamente abili, che vanno a sostituire altri due mezzi simili, non più utilizzabili a causa della gran quantità di chilometri percorsi. Un intervento che si è reso necessario per soddisfare le sempre più numerose richieste di intervento per i trasporti di tipo socio-sanitario e che conferma l’attenzione della Misericordia nell’alleviare i disagi e le sofferenze dei più deboli e delle persone svantaggiate, grazie all’impegno dei volontari e al sostegno della popolazione e degli enti sempre sensibili nel sostenere questa benefica attività. Presenti alla cerimonia, in rappresentanza della nostra Banca, il vicepresidente vicario Franco Benesperi e il vicedirettore generale Tiziano Caporali. I NOSTRI INTERVENTI | 22 IL CREDITO COOPERATIVO A EXPO 2015 A Milano, sponsor ufficiale di Cascina Triulza, il padiglione della società civile Il Credito Cooperativo italiano è presente a Expo 2015 in qualità di sponsor ufficiale del padiglione della società civile, collocato presso “Cascina Triulza”, l’unico manufatto preesistente nell’area espositiva, ricavata da un antico cascinale lombardo, presso il quale stanno trovando ospitalità imprese e aziende legate alla vasta area della società e dell’economia civili, del “Terzo settore” e del non profit. La scelta del Credito Cooperativo, che idealmente intende valorizzare le origini rurali e contadine delle prime Casse Rurali è, da questo punto di vista, fortemente simbolica e allo stesso tempo concreta. Le BCC sono infatti Banche dei territori, di proprietà delle comunità locali che hanno al loro interno esperienze innovative di tutela dell’ambiente, del paesaggio e delle sviluppo sostenibile. Soprattutto, le BCC italiane erogano oltre il 18% di tutti i finanziamenti del sistema bancario italiano all’agricoltura. All’interno di Cascina Triulza è stato allestito uno stand presso il quale Federcasse, il Gruppo Bancario Iccrea e Confcooperative presentano e raccontano, nell’arco dei sei mesi di Expo, anche con l’aiuto di supporti multimediali, l’essenza della cooperazione di credito e non solo. Con un occhio attento al tema portante dell’esposizione universale (“Nutrire il Pianeta, energia per la vita”), dedicato ai temi dell’alimentazione e dello sviluppo sostenibile. Da questo punto di vista Cascina Triulza può davvero essere considerata come una “casa della cooperazione”. Per il Credito Cooperativo, Expo è un’occasione non solo per far conoscere la qualità delle BCC all’interno di un evento di portata mondiale, ma anche per presentare le tante eccellenze presenti nei territori serviti, le best practices diffuse tra i propri soci e clienti, offrendo anche a questi ultimi la possibilità di presentarsi in un contesto internazionale. A Cascina Triulza, infatti, oltre a ricevere delegazioni e ospitare le realtà territoriali di Confcooperative e del Credito Cooperativo, con il coordinamento delle Federazioni locali delle BCC è possibile usufruire, per una settimana, della presenza allo stand espositivo. In aggiunta, il Gruppo Bancario Iccrea, attraverso Iccrea BancaImpresa, ha organizzato 12 workshop per permettere alle BCC e alle loro imprese attuali o potenziali, di approfondire le opportunità di business locali e internazionali. Tra i temi proposti: i nuovi mercati, i fondi strutturali e le opportunità di sviluppo regionali, l’ecosostenibilità e l’efficienza energetica e altri. SPECIALE EXPO | 23 Red. OLTRE 160 SOCI PARTECIPANO ALL'EXPO CON LE GITE ORGANIZZATE DALLA BANCA Quattro gite organizzate, di cui una in programma per il prossimo 12 settembre a cura del Club Giovani Soci. In tutto oltre 160 soci hanno potuto visitare l'Esposizione Universale di Milano grazie alla Banca di Vignole e Montagna Pistoiese. Le visite, che hanno consentito di ammirare anche le bellezze di Pavia, si sono tenute in due week end consecutivi - lo scorso 17 e 18 maggio, e il 23 e 24 maggio - ciascuna con 55 partecipanti. E poi ancora il 27 e 28 giugno con la partecipazione di 24 soci, che la sera hanno potuto anche assistere al meraviglioso spettacolo “Alla Vita”, creato dalla compagnia del Cirque du Soleil appositamente per Expo 2015: sbandieratori e acrobati, contorsionisti e jumper, trapezisti, biker acrobatici ed esperti di parkour, clownerie, arti circensi e skipping (capaci di far sembrare viva la corda che usano per saltare), ballerini e “disegnatori” della sabbia, hanno animato uno show colorato e carico di energia, incantando il pubblico. Tanti gli stimoli di riflessione dell'Expo milanese, che raccoglie i paesi partecipanti attorno al tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. I visitatori, coinvolti in prima persona in percorsi tematici e approfondimenti sul complesso mondo dell’alimentazione, hanno l’opportunità di compiere un vero e proprio viaggio intorno al mondo attraverso i sapori e le tradizioni dei popoli della Terra. Di seguito l'articolo di Ennio Canigiani sulla seconda gita a Pavia e Milano organizzata dalla Banca. I TESORI DI PAVIA E IL GIRO DEL MONDO TRA I PADIGLIONI DI EXPO di ENNIO CANIGIANI Nei giorni 23 e 24 maggio 2015 si è tenuta la seconda gita a Pavia ed Expo 2015 organizzata dalla nostra Banca. Dopo il grande successo della prima, altre 55 persone, tra le quali una nutrita presenza di soci della montagna pistoiese, sono partiti alla scoperta dei tesori artistici di Pavia e dei padiglioni di Expo 2015 nella zona fiera di Rho, alle porte di Milano. Il programma della gita ha ricalcato quello della settimana precedente. L’appuntamento con la guida era fissato presso il Castello Visconteo di Pavia. Da lì la puntualissima e simpatica Renata ci ha condotto alla scoperta dell’imponente castello, ci ha guidato alla visita dell’Università di Pavia, una delle storiche università italiane, della chiesa di San Pietro in Ciel d’Oro e del noto ponte coperto, uno dei simboli della città. Dopo il pranzo nell’antica Trattoria Ferrari, il gruppo è ripartito per la visita pomeridiana della meravigliosa Certosa, un luogo incantevole e ricco di fascino. A sera, dopo tante visite, è venuto il momento di riposarsi e così ci siamo trasferiti in un resort esclusivo nella periferia di Pavia, la Cascina Scova, dove abbiamo potuto confrontarci su quanto vissuto nella prima giornata della nostra gita e provare a immaginare quello che avremmo visto il giorno successivo. In molti di noi c’era una gran voglia di arrivare al mattino per ripartire alla volta di Rho. Infatti tutti sono stati molto puntuali, rispettando gli orari stabiliti per la colazione e la partenza con il pullman. Intorno alle nove e mezzo, abbiamo avvistato all’orizzonte i primi padiglioni di Expo SPECIALE EXPO | 24 2015: ormai eravamo arrivati in zona fiera. Una volta parcheggiato, scesi dal pullman e aver varcato i tornelli, c’è stato il “fuggi fuggi”. Del resto non era pensabile una visita “guidata” di Expo 2015, visto il gran numero di padiglioni. E così ci siamo dati appuntamento per le ore 17 nei pressi dell’uscita e ciascuno ha condotto la visita secondo il proprio gusto. Con un piccolo gruppo di fedelissimi, abbiamo visitato circa 20 padiglioni, prediligendo quelli con poca o nessuna fila. Così facendo, abbiamo evitato i tempi morti e ottimizzato al massimo le circa sette ore che avevamo disponibili. Tra i padiglioni più interessanti e curati che siamo riusciti a visitare, ricordo quello del Regno Unito, dell’Uruguay, del Turkmenistan, del Kazakistan, dell’Iran, della Cina, dell’Austria, del Kuwait, paesi che hanno investito molto nella promo- zione dei propri territori e delle proprie colture. In altri padiglioni, invece, non abbiamo notato lo stesso impegno. Tra questi sono stati abbastanza deludenti quello degli Usa, quello della Svizzera, quello della Spagna e quelli di alcuni paesi balcanici. Ciononostante la manifestazione verrà certamente ricordata da quanti l’hanno visitata e la visiteranno nei prossimi mesi: quando ricapiterà di fare conoscenza con così tanti paesi del mondo in una volta sola? SPECIALE EXPO | 25 TOUR ISOLA D’ELBA dal 3 al 7 luglio 2015 di EMANUELA FERRI, responsabile Ufficio Soci Bcc Vignole e Montagna Pistoiese Che scoperta l’isola d’Elba… Il tour ci ha veramente affascinati e ci siamo resi conto che molto spesso andiamo a cercare mete lontane senza conoscere veramente il nostro bellissimo paese. La gita è stata organizzata con la collaborazione della Banca dell’Elba e, infatti, arrivati a Portoferraio, abbiamo trovato la direttrice della Banca ad aspettarci per darci il benvenuto. Dopo il pranzo, fatto in un ristorante con vista sulla meravigliosa spiaggia delle ghiaie, abbiamo iniziato il nostro giro passando dal versante occidentale dell’isola, ammirando le bellezze naturali e scorci panoramici mozzafiato. L’Isola d’Elba, conosciuta anche come l‘isola "Verde del Mediterraneo”, in antichità era chiamata anche con il nome di “isola del ferro” ed è piena di sorprese: spiagge dorate che carezzano le acque cristalline, massicci granitici immersi nella macchia, le scogliere, il vento, la terra, i profumi, i paesini arrampicati sui monti e le terrazze sul mare. Eravamo alloggiati presso l’Hotel Select a Marina di Campo, situato proprio a ridosso della spiaggia. Il secondo giorno abbiamo visitato Porto Azzurro e la “Piccola Miniera”. La sera siamo andati a Capoliveri e abbiamo fatto una passeggiata nel centro storico, lungo i vicoli tipici detti “chiassi” e la consorella Bcc dell’Elba ci ha offerto un aperitivo nella meravigliosa piazza del paese. La cena è stata organizzata presso il ristorante Il Chiasso, alla presenza anche del presidente TURISMO INSIEME | 26 L’ultimo giorno, ci siamo trasferiti a Portoferraio per visitare, accompagnati dalla guida, la città antica, lungo le stradine e i vicoli dell’antica città-fortezza di Cosmopoli, raggiungendo Forte Falcone, gioiello di architettura militare rinascimentale. Successivamente abbiamo visitato anche la Villa dei Mulini, situata sul promontorio tra Forte Falcone e Forte Stella, residenze di Napoleone. della Bcc dell’Elba. Il giorno successivo, accompagnati da Stefano, guida ambientale, abbiamo fatto l’escursione di una intera giornata all’Isola di Pianosa. È stata un’esperienza davvero unica in virtù del fascino angosciante legato alla misteriosa storia delle strutture reclusive e l'irrealtà di un paese improvvisamente abbandonato. Durante il trekking panoramico della durata di 6 km, abbiamo potuto ammirare la spettacolarità della forza selvaggia della natura accompagnata da eccezionali vedute e il mare di una limpidezza assoluta. Dopo un pranzo a base di ottimo pesce presso il ristorante Pepe Nero, ci siamo imbarcati sul traghetto che ci ha riportati a Piombino, dove il bus ci aspettava per fare rientro a casa, tutti soddisfatti della buona riuscita della gita. Hanno partecipato alla gita: Franco Mugnaioni, Liana Ciampolini, Paolo Bartolini, Paola Mazzinghi, Elio Squillantini, Rosangiola Giabbani, Giancarlo Gori, Gabriella Innocenti, Riccardo Pacini, Emanuela Ferri, Isabella Repetto, Romano Vannucci. Sabato 6 giugno, intera giornata a disposizione per attività facoltative, ci siamo ritrovati tutti sulla spiaggia di Marina di Campo per goderci una bellissima giornata di mare e di sole. La sera ci siamo trasferiti a Scaglieri, piccola frazione balneare nell'angolo destro del golfo della Biodola e abbiamo cenato presso il ristorante Da Luciano, con piacevole vista sul golfo. TURISMO INSIEME | 27 SI È CONCLUSO IL PROGETTO A SPASSO PER IL TERRITORIO Alla Biblioteca San Giorgio di Pistoia, la mostra e la cerimonia di chiusura Si è svolta lo scorso 21 maggio, presso l’auditorium Terzani della Biblioteca San Giorgio di Pistoia, la mostra finale e la premiazione, a conclusione del progetto A spasso… per il territorio: l’evoluzione storica, la toponomastica e le colture del comprensorio pistoiese, promosso dalla Fondazione Banche di Pistoia e Vignole - Montagna Pistoiese, in collaborazione con l’Archivio di Stato di Pistoia e l’Associazione “Tagete” - Arte Territorio Archeologia - di Quarrata. Giunto, quest’anno, alla sesta edizione, il progetto era riservato alle classi IV e V delle scuole primarie e, ormai da due anni, anche alle scuole secondarie di primo grado del territorio pistoiese. L’attività proposta alle classi coinvolte si è incentrata sullo studio e la ricerca storica del territorio ‘agricolo’ di alcune zone della provincia di Pistoia, con particolare riferimento all’evoluzione dei tipi di coltura, nonché alla toponomastica e alle trasformazioni dell’ambiente. Lo scopo è stato quello di collegare l’ambiente e il territorio di appartenenza con le tematiche sviluppate all’interno del curricolo scolastico, per favorire negli studenti la conoscenza delle radici storiche, artistiche e ambientali e consentire, così, l’acquisizione di una maggiore consapevolezza del rapporto uomo-ambiente. Con questa iniziativa, la Fondazione si è proposta di favorire la conoscenza e l’uso consapevole del patrimonio culturale, attraverso la valorizzazione, in chiave didattica, delle risorse storiche, artistiche e na- turalistiche del territorio, per promuovere un rapporto sempre più vivace e proficuo fra scuola e territorio. Attraverso una conoscenza ‘oggettiva’ (sopralluoghi alle zone prese in esame, consultazione diretta di documenti e antiche mappe conservate presso l’Archivio di Stato di Pistoia, ecc.) gli studenti sono stati guidati all’osservazione, all’analisi e alla scoperta cognitiva del proprio territorio. A questa è seguita la fase operativa per la rielaborazione creativa delle conoscenze acquisite e delle esperienze: attività grafico-pittoriche, plastiche, analisi di documenti e lettura di LA FONDAZIONE | 28 testi informativi. Le zone territoriali oggetto di studio sono state Pistoia città e la Piana e il periodo storico esaminato è stato quello dal 1700 fino ai nostri giorni. Il progetto ha coinvolto, in totale, otto classi: la V della scuola primaria Croce di Gora di Pistoia, la IV B e V B della scuola primaria Collodi di Pistoia, la IV A e IV B della scuola primaria di Bottegone (Pistoia), la V A della scuola primaria di Catena (Quarrata), la III C e III D della scuola secondaria di primo grado di Montale. Dopo i saluti del presidente della Fondazione, Franco Benesperi, le due collaboratrici di “Tagete” che hanno lavorato con le classi, Claudia Casseri e Chiara Innocenti, hanno illustrato i risultati dell’indagine storico-archivistica e delle attività svolte dagli studenti durante il progetto e presentato la mostra degli elaborati e dei manufatti realizzati dalle scolaresche; inoltre, sono stati letti alcuni loro pensieri e componimenti sull’esperienza svolta. A conclusione della manifestazione sono stati, infine, premiati i migliori elaborati realizzati dalle classi: il primo premio è stato assegnato alle classi IV A e IV B della scuola primaria di Bottegone, mentre tutte le altre classi partecipanti al progetto si sono classificate ex aequo al secondo posto. Presenti alla cerimonia Chetti Barni, Caterina Colombo e Vanni Melani, membri del Consiglio del Territorio della Fondazione e del gruppo di lavoro che ha reso possibile la realizzazione dell’iniziativa. Numerosi, infine, i genitori, gli insegnanti e gli studenti degli istituti coinvolti, che hanno assistito alla cerimonia. Red. LA FONDAZIONE | 29 IL CAMPUS SCIENTIFICO IL FUTURO PRESENTE Dal 7 al 12 settembre, presso villa La Màgia a Quarrata È giunto alla nona edizione il Campus Scientifico “Il Futuro Presente”, iniziativa promossa e interamente finanziata dalla Fondazione Banche di Pistoia e VignoleMontagna Pistoiese, riservata agli studenti delle classi III, IV e V delle scuole superiori situate nelle province di Pistoia, Prato e il circondario di Empoli-Vinci. Il Campus nasce con l’intento di fornire a un gruppo selezionato di oltre 30 studenti - per i quali la partecipazione sarà interamente gratuita - l’occasione di vivere per una settimana a contatto con docenti e ricercatori universitari, partecipare attivamente a conversazioni e discussioni su temi scientifici e culturali, vivere il tempo libero per conoscere e utilizzare le opportunità offerte dall’ambiente e dal territorio che li ospita. Il comitato scientifico del Campus è composto quest’anno da Massimo Capaccioli, dell’Università di Napoli Federico II, Dipartimento di Scienze Fisiche, da Bruno Carli, dell’Istituto di Fisica Applicata “Nello Carrara”, CNR Firenze e da Ezio Menchi, insegnante, responsabile del progetto e consigliere della Fondazione. Il titolo e tema centrale dell’edizione di quest’anno, attorno al quale ruoterà il programma delle lezioni e delle attività didattiche, sarà Scienza e Bellezza. Come sempre, le conversazioni toccheranno un’ampia gamma di argomenti, perché è nella natura del Campus privilegiare l’incontro fra le discipline e fra le culture. Quindi, non solo biologia, ma anche matematica, astrofisica, climatologia, fisica e filosofia. Anche quest’anno il Campus si terrà nella bellissima sede di villa La Màgia, a Quarrata (Pistoia), dal 7 al 12 settembre e si articolerà in alcune ore di lezioni di ambito scientifico e in varie attività di tipo ricreativo e culturale. La settimana del Campus si concluderà, infine, sabato 12 settembre con la lectio magistralis, aperta non solo agli studenti, ma anche ai loro genitori e a tutta la cittadinanza, tenuta da Massimo Inguscio, presidente dell’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica, su La luce e la misura del tempo. LA FONDAZIONE | 30 IL PROGRAMMA DELLE LEZIONI Alan Turing: imitazione, calcolo, strategia - Daniele Mundici, Dipartimento di Matematica e Informatica “Ulisse Dini”, Università di Firenze Ricerca e neurochirurgia - Giulio Maira, Istituto Clinico Humanitas, Milano Come le tecnologie dell’informazione hanno influenzato la scienza negli ultimi tre millenni - Lucio Russo, Dipartimento di Matematica, Università di Roma Tor Vergata Forma e funzione: estetica e bellezza in biologia - Carlo Alberto Redi, Dipartimento Biologia e Biotecnologie, Università di Pavia Il bello e il vero: riflessioni su scienza, poesia e creatività da Gaileo a Harry Potter - Marco Ciardi, Dipartimento di Filosofia e Comunicazione, Università di Bologna Il bello nella scienza - Edoardo Boncinelli, Dipartimento di Biologia e Genetica, Università Vita-Salute, Milano Il lato estetico della chimica - Vincenzo Schettino, Università di Firenze L’atomo nel piatto - Alessandra Viola, giornalista scientifica La bellezza della complessità: i big data e il mondo di domani - Giuseppe Longo, Dipartimento di Fisica, Università di Napoli Federico II La scienza nel cuore dei giovani: da LHC a EEE - Luisa Cifarelli, Dipartimento di Fisica e Astronomia, Università di Bologna L’universo ha il futuro scritto nel passato - Massimo Capaccioli, Dipartimento di Scienze Fisiche, Università di Napoli Federico II Semplice un cavolo - Stefano Mancuso, Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agroalimentari e dell’Ambiente, Università di Firenze Sembra scienza ma non è - Silvia Bencivelli, giornalista scientifica Stellar landscapes: lo sguardo dell’astronomo - Paolo Tozzi, INAF, Osservatorio Astrofisico di Arcetri, Firenze Stelle e galassie: forme e colorI - Francesco Palla, INAF, Osservatorio Astrofisico di Arcetri, Firenze Viaggiando oltre il cielo - Umberto Guidoni, astronauta LA FONDAZIONE | 31 COSA BOLLE NEL CAVEAU di Andrea Altobelli, chef e giovane socio Bcc Vignole e Montagna Pistoiese LA PALAMITA Cari appassionati lettori, oggi vi porto a conoscere un pesce particolare, la palamita. La palamita è un pesce che transita e si pesca lungo tutta l’area dell’Arcipelago Toscano, nel periodo che va dalla primavera all’inizio dell’estate e di nuovo a fine settembre. Appartiene alla famiglia dei tonni e degli sgombri a cui assomiglia; infatti ha un corpo fusiforme e idrodinamico, bocca ampia e munita di numerosi denti affilati e taglienti, occhi tondi piuttosto piccoli, ed è facilmente riconoscibile per alcune striature nerastre che la attraversano obliquamente su fondo di colore blu elettrico e può raggiungere facilmente gli 80 cm di lunghezza per 10kg di peso. Messo un po’ in disparte sia perché è un pesce azzurro, sia perché considerato un fratello minore del tonno, anche se ne ha gli stessi valori nutrizionali. Oltre che per il sapore della sua carne - forte e deciso, con una punta di acidità - se lo si trova nel banco del pesce fresco della pescheria vi consiglio di acquistarlo non solo per il gusto ma anche perché, come vi ho già anticipato, essendo considerato erroneamente un “pesce di serie B”, costa circa 1/3 rispetto al “fratello maggiore”. Si può cucinare in tanti modi a partire dal crudo al cartoccio, ma il classico per gustare la palamita è sott’olio: si lessano i pesci più grandi dopo averli tagliati a filetti e si mettono sott’olio con foglie di alloro, pepe e l’immancabile peperoncino. Il risultato sono filetti delicatissimi, simili a quelli del tonno. Questo metodo di trasformazione è molto sentito anche dall’associazione Sloow Food, tanto da ricevere un presidio sia appunto per la trasformazione, sia per il vecchio metodo di cattura, che al contrario di oggi, era fatto per mezzo di reti a maglia larga dette “palamitare”. Ed eccoci alla nostra ricetta... Un esemplare di palamita, considerato il "fratello minore" del tonno; ne ha gli stessi valori nutrizionali. D CLUB GIOVANI SOCI | 32 Spaghetti di grano duro con purea di melanzane, palamita e granella di pistacchi profumati alla menta Ingredienti per 4 persone: 1 palamita di circa 500 gr 320 gr di pasta 1 melanzana 1 ciuffo di menta 1 cucchiaio di granella di pistacchio tostato Olio extravergine di oliva q.b. Sale q.b. Peperoncino q.b. Procedimento: Sfilettare, spinare e spellare la palamita. Ricavati i filetti, con un’apposita pinzetta, rimuovere le spine centrali. Tagliate a cubetti i filetti ottenuti. Mentre scaldate sul fuoco una padella antiaderente, tagliate a cubetti le melanzane e saltatele in padella con un pochino di sale. Quando iniziano ad appassire leggermente, aggiungete un po’ d’olio extravergine, il peperoncino e qualche foglia di menta. L’olio lo aggiungiamo dopo che le melanzane sono appassite, per evitare che venga assorbito completamente dai cubetti obbligandoci ad utilizzarne un quantitativo maggiore. A questo punto con un minipimer, frullare il tutto fino ad ottenere un composto cremoso regolando di sale e di pepe. In abbondante acqua salata, cuocere la pasta e ancora al dente, versarla in una padella insieme alla crema di melanzane e saltare per circa 2 minuti. Per i cubetti di palamita possiamo fare in due modi: o saltarli in padella con un filo d’olio e qualche fogliolina di menta o, come preferisco, aggiungerli alla fine a crudo dando giusto l’ultima saltata prima di impiattare. Una volta nel piatto, una leggera spolverata di granella di pistacchio vi darà quella nota croccante che vi manca. E poi non resta che stappare un bella bottiglia Elba bianco d.o.c. e vi sembrerà di essere a pranzo sulla nostra bellissima costa. CLUB GIOVANI SOCI | 33 I GIOVANI SOCI ALLA SCOPERTA DELLA STORIA di ENNIO CANIGIANI La gita a Pompei ed Ercolano era una delle iniziative più attese tra quelle programmate per il 2015 dal nostro Club Giovani Soci, vuoi per il rilevante interesse culturale, vuoi perché era la prima occasione per stare di nuovo insieme dopo la conclusione della stagione invernale. L’appuntamento per la partenza era alle 6 del mattino del 25 aprile davanti alla sede della Banca. Subito una sorpresa: uno dei ragazzi che doveva partire con noi aveva rinunciato con un sms alle 4 del mattino per un improvviso attacco influenzale. Con il dispiacere di non avere con noi Stefano, siamo comunque partiti puntuali verso la Campania. Pensavamo di trovare molto traffico lungo il tragitto, trattandosi del 25 aprile, invece (anche questa è stata una sorpresa) non abbiamo mai trovato una coda o un rallentamento. Dopo una breve sosta per fare rifornimento, intorno alle 13 siamo arrivati nella piazza di Pompei, in tempo per pranzare e iniziare la visita. Alle 14 in punto abbiamo incontrato Diego, la guida, un signore che sulle prime aveva destato in tutti qualche perplessità ma che poi (mai cedere ai pregiudizi) si è rivelato un grande conoscitore della storia antica e un simpatico intrattenitore, animando tutto il nostro pomeriggio a Pompei con racconti a aneddoti divertenti (tra l’altro abbiamo sentito Diego parlare correntemente in francese, inglese e tedesco!). La visita del sito archeologico, esteso per 66 ettari di cui 50 scavati, è stata aiutata da una splendida giornata, motivo in più per passeggiare lungo cardi e decumani, le vie lastricate di Pompei. Ascoltando la guida abbiamo scoperto che, mentre nella vicina Ercolano gli abitanti morirono per l’arrivo di una colata lavica mista a fango, a Pompei la morte soggiunse a causa dei gas venefici che si abbatterono sulla città dopo l’eruzione del Vesuvio. E che certamente mancò l’ossigeno lo si capisce vedendo la posizione dei calchi in gesso di alcuni corpi in esposizione all’interno del sito. Doveva es- sere una città veramente ricca, Pompei, con una gran quantità di esercizi commerciali, farmacie, edifici dedicati alle terme e ville in parte ancora intatte. Ci ha colpito come i moderni fast food esistessero già nell’antica Pompei. Infatti, lungo le principali vie del sito archeologico, si riconoscono ancora oggi tanti negozi che affacciandosi lungo la strada, offrivano in contenitori protetti (principalmente fatti di terracotta) le più svariate mercanzie. Si andava dai vini alle spezie fino alle pietanze già cotte e pronte all’uso. Nella piazza principale di Pompei abbiamo poi ammirato la maestosa cima del Vesuvio che lì pare di poter toccare benché si trovi a circa 12 chilometri in linea d’aria. Lungo il percorso, la nostra guida non ha mancato di farci visitare il “lupanare” l’antico quartiere a luci rosse di Pompei che si trova a fianco di una grande farmacia, segno evidente che già in quell’epoca lontana vi era massima attenzione alla prevenzione delle malattie. Terminata la visita e scattata la foto di gruppo, ci siamo trasferiti al Costa Hotel distante CLUB GIOVANI SOCI | 34 pochi chilometri dal centro di Pompei. Qui abbiamo cenato e pernottato, mentre un piccolo gruppo di giovanissimi soci prendeva la Circumvesuviana per fare un salto a Napoli città e tuffarsi nella locale movida. Al mattino, dopo la colazione siamo partiti alla volta di Ercolano per il secondo giorno di visite. Anche in questo caso abbiamo condotto una visita unica che ci fa capire quale patrimonio di storia abbiamo in Italia. Ercolano, che ai tempi si affacciava sul mare (oggi distante circa due chilometri) era un porto commerciale molto frequentato, un continuo vai e vieni di navi e genti di ogni dove. Oggi si trova sotto il livello dell’attuale città e soltanto una parte è stata scavata ed è riemersa. Anche qui troviamo un ambiente sostanzialmente intatto (ci sono i secondi piani delle case che a Pompei non esistono più) che ci aiuta a ricostruire il modo di vivere nel 79 dopo Cristo. Dopo un paio di ore di visita, abbiamo congedato la guida locale e, avendo ancora tempo a disposizione, abbiamo fatto un fuori programma: la visita della villa di Poppea a Oplontis. In quella località ancora oggi possiamo ammirare una delle più belle ville dell’aristocrazia romana esistenti. Si tratta di un edificio enorme attribuito a Poppea Sabina, moglie dell’Imperatore Nerone che conserva eccezionali mosaici e affreschi in uno straordinario scenario architettonico. Dopo un veloce pranzo presso un locale alla moda di Oplontis, siamo riparti- ti per rientrare in perfetto orario a Vignole, quando ormai era sera. Alla conclusione della nostra gita, tutti sono stati molto soddisfatti: è stato un autentico tuffo nel passato alla scoperta della nostra storia. Hanno partecipato alla gita: Sonia Tripi, Tommaso Braccini, Adele Massoli, Serenella Scorcelletti, Chiara Giuntini, Simone Belli, Chiara Gheri, Alessandro Polvani, Pierfrancesco Brizzi, Giulia Bertocci, Alice Caporizzi, Niccolò Campagna, Ennio Canigiani, Irene Nunziati, Eleonora Caldini, Simone Pacini, Federico Giovannetti, Chiara Banci, Claudia Mazzoli, Marco Nincheri e Paola Pardini. CLUB GIOVANI SOCI | 35 HAPPY CLUB 2015 Un'occasione conviviale, un concorso video e una raccolta di fondi benefica. Sono gli ingredienti dell'Happy Club 2015, organizzato dal Club Giovani Soci della Banca di Vignole e della Montagna Pistoiese. La serata si è tenuta giovedi 16 luglio nel locale Voronoi di piazzetta degli Ortaggi a Pistoia. Tanti i soci che hanno partecipato all'apericena: un modo per far conoscere le attività della Banca fra le nuove generazioni e per allargare il Club Giovani Soci, che conta oltre mille adesioni. Durante la serata sono stati distribuiti materiale informativo e alcuni gadget, ed è stato promosso il concorso Foto di Giovanni Fedi D Foto di Giovanni Fedi D video “Il nostro volto potresti essere tu”. I giovani soci hanno vestito i panni di intervistatori testando i riflessi e la simpatia di coloro che si hanno voluto mettersi in gioco davanti alla telecamera. I due più simpatici potranno partecipare alla gita ad Expo in programma il 12 settembre. La serata ha avuto anche una finalità benefica: sono state infatti raccolte offerte volontarie per promuovere l'attività di ippoterapia presso Dynamo Camp in collaborazione con la Onlus Anire. Le attività del Club Giovani Soci proseguono: tra le iniziative in programma per i prossimi mesi ci sono la “Giornata della solidarietà” con una nuova raccolta alimentare in favore della Caritas e la seconda edizione della passeggiata a sei zampe, in collaborazione con il canile di Pistoia. Foto di Fabrizio Sichi D CLUB GIOVANI SOCI | 36 VENTURI GROUP, L'AZIENDA CHE PROFUMA DI BAMBINO Una famiglia, una squadra, un’azienda che produce articoli per neonati e prima infanzia. Un’azienda dove tutto profuma di nuovo, di fresco, di recente. Dove dominante è il colore dei manufatti e vi si parla di neonati e di bambini, per i quali si lavora guardando con attenzione ai loro bisogni ed esigenze: un mirabile esempio di continuità aziendale tra genitori, figli e maestranze. Un inestimabile patrimonio di esperienza di lavoro accumulata. Un’azienda moderna, tecnologicamente avanzata, che ha saputo mantenere gli aspetti originali della produzione artigianale di qualità. Un’azienda leader per il settore di riferimento in Italia e nei maggiori mercati europei ed oltre, guidata da una famiglia dalle solide tradizioni, ma rivolta e proiettata nel futuro. «Se l’amore, le attenzioni, la passione sono i valori della nostra famiglia, che si riscontrano e si ritrovano nella Venturi Group, il lavoro artigianale, la qualità e cura del dettaglio, lo stile ricercato, la passione per le fibre naturali sono il segreto della nostra azienda»: questo dicono i fratelli Andrea ed Elena Bigozzi, che ne sono gli amministratori delegati. Due giovani che con le maestranze sanno fare squadra, sanno capire e guidare il presente, ma soprattutto intuire il futuro. Appassionati del proprio lavoro, legati all’innovazione ritenuta "unico traino sicuro" senza la quale non c’è né progresso, né sviluppo, né futuro. Gli amministratori Elena Bigozzi è la responsabile commerciale. È entrata in azienda subito dopo aver conseguito il diploma di ragioniere presso la scuola Capitini di Agliana. Da subito ha fatto esperienza nel settore amministrativo e commerciale dell’azienda curandone le diverse ripartizioni operative in cui essa è articolata: dal commercio Italia-estero, agli uffici acquisti e spedizioni al controllo qualità. Elena è sposata, ha due figli. Andrea Bigozzi, è il responsabile acquisti e marketing, diploma di scuola superiore tecnica. Specializzato in elettronica e marketing. Andrea è sposato, ha due figli. Ha un passato da calciatore semiprofessionista. Ha iniziato la propria esperienza aziendale da “stenditore”: operaio che utilizzando macchine elettroniche stende il tessuto su banchi molto lunghi, fino a formare un “materasso” dal quale si ritagliano modelli in serie. Da qui, sotto la guida materna, di mano in mano ha fatto esperienza nei diversi settori aziendali fino ad iniziare a prendere contatto diretto con la clientela e i fornitori. I soci dell'azienda. Da sinistra a destra: Elena Bigozzi, Luciano Bigozzi, Meri Venturi e Andrea Bigozzi. D L’AZIENDA | 37 La storia Risale al 1981 la prima iscrizione alla Camera di Commercio di Pistoia dell’impresa individuale Venturi Meri che vede il marito Luciano Bigozzi quale collaboratore. L’impresa ha una crescita costante e nel 1998 c’è la prima trasformazione sociale che permette l’ingresso della figlia Elena nella Confezioni Venturi s.n.c. Il 2001 è l’anno in cui Andrea, fratello di Elena, entra a far parte dell’azienda. Ma è il 2003 l’anno nel quale l’impresa fa un vero salto di qualità puntando ad investire tutte le energie disponibili nel produrre il 100% nel ‘Made in Italy’: «È stata questa una scelta in controtendenza rispetto al periodo. Puntare sulla qualità dei nostri prodotti e attivare i diversi canali pubblicitari come Tv, riviste specializzate, Internet, social network, Facebook e You Tube, è stata una scelta che si è rivelata azzeccata, vincente. Ci siamo differenziati - dicono gli amministratori - grazie alla nostra qualità strettamente legata a un design innovativo che ci ha portato ad allargare il mercato e a ottenere numerosi riconoscimenti fra i quali il prestigioso “Premio Raffaello”». Il “Raffaello” è un attestato di Eccellenza nella valorizzazione, promozione e tutela del Made in Italy, conferito dall’Istituto Tutela Produttori Italiani. Oggi la Venturi Group conta dodici dipendenti interni e dà lavoro esclusivamente in Toscana ad una trentina di aziende dell’indotto; una parte del lavoro è svolto internamente nella struttura di viale Europa e via Bologna a Quarrata. Oltre a lavorare per numerosi e prestigiosi marchi italiani ed esteri la Venturi Group dispone di una linea propria, la Andy & Helen, ideata e voluta dagli amministratori Andrea ed Elena Bigozzi. Meri Venturi, la fondatrice Quasi trentacinque anni sono trascorsi da quando la signora Meri Venturi si è dedicata al mondo fantastico e incantato dei bambini. È un vero piacere incontrarla nella sua accogliente azienda tutta a colori e intrattenersi con lei, la fondatrice, insieme al marito Luciano Bigozzi, della Venturi Group nella quale oggi ricoprono il ruolo di soci. Dalla conversazione si riesce a percepire, a comprendere la storia vera di un’azienda nata dalla ferrea volontà di riuscire di una giovane ragazza immersa in un territorio ricco d’iniziativa imprenditoriale come quello di Quarrata. Una storia segnata da grande impegno e duro lavoro: «Dopo l’uscita dalla scuola, insieme alle mie due sorelle aiutavamo nostra madre nel lavoro di “fattorina”, cioè quello di portare, controllare e ritirare, il lavoro alle nostre lavoranti esterne. Inoltre lavoravamo a casa insieme a mia madre che ci ha insegnato il mestiere. All’epoca operavamo su macchine da cucire capaci di realizzare la cucitura a ‘smerlo’, a ‘ricamo’, a ‘giornino’ ed altri tipi di cucitura. Si produceva biancheria che vendevamo a livello territorialmente ristretto. Molto era il lavoro manuale e poche le automazioni. Il laboratorio, sotto la nostra abitazione, era di 80 metri quadrati circa. Poi, nel 1981, le strade con le mie sorelle si sono divise e con mio marito Luciano abbiamo intrapreso la strada che guardava ai bisogni dei bambini. Col tempo, alla nostra attività si è aggiunta quella importantissima dei nostri figli, prima Ele- L’AZIENDA | 38 na e successivamente Andrea, che hanno dato una forte spinta innovativa. Con loro abbiamo sempre valutato le diverse situazioni prima di decidere e questo ci ha dato più sicurezza e tranquillità. Devo dire di essere molto orgogliosa di loro. Aggiungo che nella nostra crescita fondamentale è stato il ruolo della Bcc di Vignole di cui siamo soci storici». Oggi Meri Venturi è socia della Venturi Group s.r.l., e insieme al marito Luciano, anch’egli socio, e i figli prosegue l’avventura iniziata molto tempo fa. Il futuro Il futuro ha un nome preciso: si chiama Baby Boutique ed è legata alla linea Andy & Helen del “Progetto Shop In… Town”, ovvero la realizzazione di “negozi monomarca”. Dopo la positiva esperienza dei primi due negozi di Milano e Aulla, in questi giorni la Venturi Group sta realizzando, nello stabilimento di viale Europa, un altro punto vendita che sarà anche un’area test con lo scopo di “testare” i nuovi prodotti da immettere sul mercato. «In quest’area pensiamo di avere un costante contatto col pubblico, i cui suggerimenti e osservazioni dirette permetteranno il continuo miglioramento della produzione. Inoltre quest’area è l’anteprima, il prototipo di un progetto più ampio» - spiegano Andrea e Elena -. Cioè? «Il Progetto Shop In … Town” è di ampio respiro. Si basa su quattro punti cardine che abbiamo riassunto in un apposito depliant, già disponibile. Il primo mira alla riqualificazione dei centri urbani, attraverso la creazione di piccoli negozi e boutiques per riavvicinare i servizi all’utente ormai sempre più indirizzato verso centri commerciali de-localizzati. Valorizzazione del made in Italy è il secondo. È importante mettere in risalto ciò che di bello e unico abbiamo in Italia, pertanto tutti i prodotti principali posti in vendita saranno made in Italy. Al terzo posto mettiamo la gamma prodotti: tutti i nostri punti vendita avranno a disposizione oltre 1.500 articoli a marchio Andy & Helen. Infine il quarto punto cardine ha l’obiettivo di creare un network di punti vendita dedicati e non legati dai forti vincoli contrattuali di un franchising, ma mantenendone tutti i vantaggi. Questo porterà forti benefici sia ai gestori dei punti vendita, sia naturalmente alla clientela». Sembrano idee originali e molto innovative che comportano forti investimenti. Funzioneranno? È la domanda che viene spontanea. «La risposta ce la darà il mercato» rispondono Andrea e Elena. Sauro Romagnani Venturi Group s.r.l. Soci: Meri Venturi e Luciano Bigozzi Amministratori Delegati:Andrea e Elena Bigozzi Sede Commerciale: mq. 2000 + piazzali esterni Sede Produttiva: mq. 1000 Dipendenti: 12 Collaboratori esterni: 30 aziende toscane Agenti / Collaboratori: Collocati nelle diverse regioni italiane Mercato: Italia, Europa, Russia. Contatti in Cina ed Africa Produzione: Biancheria, abbigliamento, gadget e articoli per neonati e prima infanzia L’AZIENDA | 39 MAC AUTOADESIVI, DA CAPRAIA SENZA LIMITE I NASTRI CHE CONQUISTANO I MERCATI ESTERI È una delle realtà leader a livello internazionale nella produzione di nastri adesivi ad uso cancelleria e di nastri da imballaggio: dallo stabilimento di Capraia e Limite escono ogni anno 205 milioni di metri quadri di “spalmato”, con cui potrebbero essere ricoperti - come fossero pacchi - quasi 30 mila campi da calcio. Numeri importanti, quelli della Fralex e Mac Autoadesivi, aziende condotte da Antonella Capaccioli, dal marito Carlo Gigante e dal nipote Alessio Capaccioli. La storia imprenditoriale inizia nel 1987 con la nascita di un laboratorio artigianale con attività di taglio di nastro adesivo, per uso cancelleria ed ufficio, un comparto industriale all'epoca non sufficientemente presidiato. Da quell’intuizione nacque la Fralex, divenuta negli anni una delle principali aziende produttrici a livello europeo, punto di riferimento per numerose multinazionali che vi hanno trovato un partner tecnologicamente all’avanguardia, in grado di sviluppare le proprie linee. Nel 1994, gli imprenditori danno vita a Mac Autoadesivi e grazie ad importanti investimenti avviano la produzione di nastri adesivi, con tecnologia acrilica, per il settore del packaging e dei nastri da stampa. La vocazione all'export Oggi le aziende danno lavoro a 70 persone e possono vantare un fatturato di circa 35 milioni, per l'85% realizzato grazie all'export. Tra i riconoscimenti ottenuti c'è il fatto di essere stati selezionati da parte di Assiteca tra le 214 piccole e medie imprese come eccellenza italiana nell'export. «Da sempre lavoriamo soprattutto con l'estero - spiega Antonella Capaccioli -. I mercati principali sono i paesi europei, a cominciare dalla Germania, ma negli ultimi anni abbiamo deciso di aprirci maggiormente al mercato interno. In ogni caso lavoriamo solo con clienti che hanno il fido assicurato: non possiamo permetterci casi di insolvenza e l'assicurazione I soci dell'azienda. Da sinistra: Alessio Capaccioli, D Antonella Capaccioli e Carlo Gigante. crediti è fondamentale. Su questo, siamo molto rigidi. Mentre su altri fattori, come la personalizzazione del prodotto, garantiamo grande flessibilità, in base alle esigenze del cliente». L’AZIENDA | 40 La ricerca in nome dell'ambiente Una delle caratteristiche distintive dell'azienda è l'investimento continuo nella ricerca, soprattutto nel campo della sostenibilità ambientale. Un laboratorio interno di prove chimico-fisiche cura gli aspetti legati alla qualità e alla tracciabilità del prodotto, le certificazioni Emas, e lo sviluppo di nuove tecnologie. «Noi siamo stati i primi a credere nella tecnologia acrilica a base acqua, nel 1994 ritenuta scarsamente performante - spiega Alessio Capaccioli -. Il nostro sistema di produzione si basa su polimeri acrilici a base acqua che adesso sono ben diffusi nel mondo del nastro adesivo per packaging. La nostra azienda rimane tuttavia l’unic produttrice di rilievo ad utilizzare solamente questo sistema di produzione, mentre i esi del Nord Europa - negli ultimi anni sono in grande espansione e hanno raggiunto il 10 per cento della nostra produzione». I prodotti a basso impatto ambientale di Mac Autoadesivi hanno ricevuto apprezzamenti e interesse anche all'Ipack Ima, la più importante fiera internazionale di settore tenutasi lo scorso maggio a Milano, nella quale lo stand dell'azienda ha fatto registrare circa seicento contatti, fra clienti e distributori. L'officina interna e le fasi di produzione concorrenti possiedono almeno due sistemi produttivi e possono preferire l’uno rispetto all’altro in base alle condizioni del mercato. I nostri sforzi si sono concentrati nello studio di prodotti in grado di sostituire i nastri con adesivo a base gomma naturale o resine sintetiche. Queste linee ad alta valenza ecologica - grazie ad una maggiore sensibilità ai temi ambientali, soprattutto nei pa- Altro punto di forza della fabbrica - che si sviluppa su un'area di circa 30 mila metri quadrati e ha una superficie coperta di 10 mila metri quadrati - è l'officina interna, fiore all’occhiello del direttore tecnico Carlo Gigante, i cui operai specializzati provvedono non soltanto alla manutenzione, ma anche allo sviluppo dei macchinari, in base alle necessità della produzione. Le fasi di lavorazione prevedono la spalmatura, ovvero l'applicazione dell'adesivo liquido sulla pellicola di polipropilene; l'asciugatura e l'avvolgimento in bobine, ciascuna delle quali raggiunge l'altezza di un uomo e contiene al proprio interno 7,5 chilometri di nastro. Le bobine vengono poi trasferite al reparto taglio, dove avviene lo svolgimento e il taglio in diversi formati. Infine, altre macchine la scatolatrice e il pallettizzatore - completano il confezionamento del prodotto, che a quel punto è pronto per essere spedito. Mac Autoadesivi è cliente e socia della Banca di Vignole e della Montagna Pistoiese. «L'agenzia di riferimento è Sovigliana, dove ci serviamo da tanti anni - afferma Antonella Capaccioli -. I rapporti sono da sempre positivi e improntati al rispetto reciproco». Dario Zona L’AZIENDA | 41 L'ASSOCIAZIONE CULTURALE VALLE LUNE Partendo dalla piazza Matteotti di San Marcello, ne ha fatta di strada l’Associazione Valle Lune. Ne ha fatta e molta ne ha scoperta. Strada buona, antica, prestigiosa, preziosa e dimenticata. Ha ritrovato reperti e segni storici dall’intrinseco valore: premio a chi ha avuto il coraggio e soprattutto la voglia di provare a muovere veli che celano un passato ancora da comprendere nel suo valore di testimonianza di vita, che spesso conosciamo solo perché tramandata da narrazioni scritte. All’inizio erano tre amici che nella piazza centrale di San Marcello discutevano di fantasie. Oggi “strada facendo” - come loro dicono - la schiera si è molto infoltita di persone che hanno voglia di impegnare il proprio tempo libero in un’attività di ricerca che già ha portato molti frutti, ed altri ancora ne porterà, stiamone certi. La riscoperta di dieci chilometri di strada non è il solo risultato di una felice conclusione di un lavoro di ricerca, ma è molto di più: è un’ottima notizia per come è avvenuta. Essa racchiude, oltre il notevole lavoro impiegato, speranze, amicizie, necessità di conoscere e scoprire, voglia di valorizzare una zona della Montagna Pistoiese da tempo dimenticata, sottovalutata o forse soltanto trascurata e non compresa: è un’intuizione, un’idea dovuta a un incontro occasionale in piazza di San Marcello fra amici, quello appunto fra Fabiano Fini, Paolo Margiacchi e Roberto Strufaldi, Bertone, per gli amici. Nasce così e fiorisce un’ipotesi di ricerca che sottende non solo cultura, ma anche il fine di dare un contributo concreto all’economia della Montagna Pistoiese. Un territorio che rischia la marginalizzazione, che invece un’accorta politica di rilancio turistico potrebbe evitare. Scrive nel proprio diario Paolo Margiacchi, il 20 aprile 2010: «Trovato Fabiano vuole fare delle ricerche storiche sul territorio e, se esistono, riportare alla luce resti del passato, che sicuramente i nostri predecessori hanno lasciato (strade romane, segni sulle rocce, tombe romane, luoghi di scontro fra Romani, Liguri o Galli). Vuole formare un gruppo che dia vita a questa avventura. Il primo giorno libero, andiamo nel Lolle poiché colà sembra ci siano segni copiosi del passato». Così nasce di fatto Valle Lune che il 1° dicembre dello stesso anno diverrà ufficialmente, con tanto di statuto notarile, Valle Lune, Associazione Culturale. È l’inizio dell’avventura. In occasione dell’assemblea dei soci e sostenitori per rinnovare il Consiglio Direttivo, tenutasi al ristorante “Il Cacciatore” di San Marcello, nel maggio 2014, il riconfermato presidente Fabiano Fini, alla presenza dei consiglieri Graziella Cimeli, Roberto Strufaldi, Domenico Bini, Paolo Margiacchi e Francesco Mancuso, ai quali si era aggiunta la signora Milena Mucci, ha dichiarato: «Quando costituimmo l'associazione i soci erano 20 tutti appassionati, oggi abbiamo raggiunto il numero di oltre 90. Abbiamo fatto molti passi in avanti, siamo partiti con un progetto che studiasse il modo di recuperare e riaprire al pubblico la strada del Lambure, in località Piteglio, piccola località la cui strada collega i famosi ponti di “Castruccio” e il “Ponte Sospeso”. Oggi sono in grado di dare una buona notizia inedita e cioè che domani sarà inaugurato il tratto conclusivo di quella strada completamente recuperata. Anzi, il tratto recuperato parte addirittura da Migliorini, nel comune di Piteglio». IL TERRITORIO | 42 I componenti del consiglio. Da sinistra: Domenico Bini, Paolo Margiacchi, Milena Mucci, Fabiano Fini, Graziella D Cimeli, Roberto Strufaldi, Francesco Mancuso L’attività Numerose e interessanti sono state le iniziative e le scoperte. Nel 2011 è stato ripulito e riportato alla luce l'area di Rio delle Lame, dove è stata fatta un'indagine con il prezioso intervento della Soprintendenza e sotto la direzione della dottoressa Perazzi. I lavori sono stati diretti dalla dottoressa Taddei e i risultati dell'indagine sono stati presentati al congresso internazionale di Borzonasca, in Liguria. Ma numerosi sono anche gli interventi fatti sul territorio, per esempio, a protezione di un "monolite arenarico" che portava un bassorilievo e quelli eseguiti in ambito culturale e divulgativo come le diverse edizioni della mostra "La Montagna Pistoiese e le sue antiche vie", che hanno visto la presenza di oltre 2.000 visitatori e di numerosissime scuole. Così come massiccia è stata la presenza ai convegni che l'Associazione Valle Lune ha organizzato su temi riguardanti le emergenze archeologiche della Montagna Pistoiese. Oggi la viabilità antica riscoperta e resa fruibile, grazie all’opera dei volontari, va dalla località Lancisa a quella di Migliorini, circa 15 chilometri, parte dei quali ripercorrono l’antica via di pellegrinaggio Romea/Nonantolana. Castel di Mura, vicino alla nominata località di Lancisa, nel comune di San Marcello, è l’ultimo impegno che Valle Lune sta portando avanti. Si tratta dei resti di un antico castello di origini medievali che, nel quattordicesimo secolo, fu sede del primo Capitanato della Montagna. Valle Lune vuo- le riportarlo alla fruibilità della popolazione e dei turisti. Ciò è possibile grazie al Cesvot (Centro Servizi Volontariato Toscana) che ha finanziato l’intero progetto. Un'azione di forte promozione è il laboratorio per bambini e famiglie “Un giorno da archeologo” che l’Associazione organizza per sensibilizzare alla salvaguardia del patrimonio storicoculturale locale. Molte altre notizie sull’Associazione Culturale Valle Lune si possono trovare sulla pubblicazione della stessa associazione, curata da Domenico Murrone: Le antiche vie della Montagna Pistoiese, ovvero il libro delle Lune, ristampato nel 2014. Sauro Romagnani Valle Lune (Onlus) Associazione Culturale Costituzione: 1 dicembre 2010 Sede legale: San Marcello Pistoiese, Viale Panoramico, 357 Sede operativa: San Marcello Pistoiese, Piazzetta Port'Arsa, 94 Telefono: 338-8393423 E-mail: [email protected] Sito: www.vallelune.it Consiglio: Fabiano Fini, presidente; Francesco Mancuso, vicepresidente; Domenico Bini, segretario; Milena Mucci, tesoriere (subentrata a Gianfranco Rossi, deceduto quando era componente del 1° Consiglio direttivo). Paolo Margiacchi, Roberto Strufaldi e Graziella Cimeli, consiglieri. IL TERRITORIO | 43 DANCEABILITY, L'IMPEGNO DI ROTELLE ATTIVE “ANCHE I DISABILI POSSONO DANZARE” Espressività, danza ed emozioni che aiutano a superare i propri limiti, a prendere coscienza di sé e a relazionarsi in armonia con gli altri. È questo il significato profondo dell'attività di Rotelle Attive, l'associazione pratese che dal 2003, per merito del presidente Sauro Lascialfari, diffonde la pratica della danceability, ma anche di altre espressioni artistiche e teatrali, rivolte a persone disabili, ma anche ai cosiddetti “normodotati”. Lo scorso 20 giugno, al Palazzetto Pala Rogai di Maliseti (nella foto sotto), si è tenuto lo spettacolo finale del “Seminario nazionale e internazionale di danceability”, giunto alla tredicesima edizione, che ha coinvolto per una settimana, presso la palestra dell'Anffas di Prato, più di 20 persone provenienti da varie parti d'Italia. Nel nostro Paese non sono molte le esperienze di questo tipo e il seminario condotto da Sauro Lascialfari e da Laura Scudella, che arriva da Grosseto, è l'unico in forma intensiva che dura per sei giorni, più lo spettacolo finale. Come avvengono le lezioni? «Quando iniziamo a fare il seminario - risponde Sauro - per prima cosa ci rilassiamo e cominciamo a prendere coscienza del respiro e del battito del cuore. Poi, capendo come funziona il nostro fisico, pian piano si dà forma a movimenti piccoli e grandi, lenti «La danceability é a tutti gli effetti una danza, rivolta a disabili e non - spiega Sauro Lascialfari, insegnante di questa disciplina fin dal 2001 -. Ci sono vari tipi di disabilità e di limitazioni: fisiche e mentali e la peggiore di tutti è forse oggi la solitudine, che può riguardare chiunque. La danceability è una tecnica di danza che permette a persone con differenti abilità fisiche di incontrarsi e danzare assieme. I ballerini sono così stimolati ad aumentare le proprie capacità relazionali e sensoriali». IL TERRITORIO | 44 e veloci, dopodiché si arriva a contatti con altre persone e si danza insieme, in coppia o a piccoli gruppi. Capita che diverse persone “normali” si scoprano “disabili” per paure o inibizioni che non credevano di avere. Con le tecniche della danceability riusciamo a far recuperare questi momenti e a superare dei limiti, che in fondo abbiamo tutti”. Nello spettacolo finale, armonia, gioia ed emozioni DAl centro Sauro Lascialfari, presidente di Rotelle Attive, durante la cerimonia di apertura delle Paraolimpiadi di Torino. accomunano i disabili, i loro accompagnatori mentre danzano in Verona, in piazza Bra a due passi dall'Arepista, e il pubblico sugli spalti. È il segno na, nell'ambito del Festival internazionale che il laboratorio, per il quale la Bcc Vigno“Incontrarti”: 18 minuti di danza molto aple e Montagna Pistoiese ha dato un piccolo prezzati dal pubblico e a conclusione della contributo materiale con 5 coppe e 3 volumi manifestazione il bis, richiesto dagli orga(nella foto sotto un momento della premianizzatori. Proprio a Verona, l'anno precezione), ha raggiunto i propri obiettivi anche dente, Lascialfari ha ricevuto i complimenti quest'anno. del Premio Nobel Dario Fo, che ha assistito Ad aprire le danze, con i movimenti eleganti a un suo spettacolo. sulla sedia a rotelle, è stato proprio Sauro Il danzatore pratese ha inoltre fatto parte, Lascialfari che si è esibito danzando in “Nunel 2013, della delegazione del Comune di vole” con Clara Carpentiero. Poi la perforPrato che ha ritirato a Bruxelles il riconoscimance degli allievi sulle note di cantautori mento di Città europea dello sport. italiani, musica di atmosfera e qualche bra«Ma la soddisfazione più grande - racconta no d’oltreoceano. E alla fine, la consegna Sauro Lascialfari - è stato essere tra i prodei premi e dei riconoscimenti. tagonisti della cerimonia di apertura delTanti quelli ottenuti, in questi anni da Sauro le Paraolimpiadi di Torino del 2006. Mi ha Lascialfari, che lo scorso giugno assieme coinvolto il coreografo, regista, danzatore e a Clara Carpentiero ha portato “Nuvole” a scenografo Roberto Lun, che conosco da tanti anni. A esibirsi eravamo in 48 e ci chiamavamo “Mix abily” perché 20 ballerini erano disabili e 28 no. Dopo 15 giorni di prove, il risultato è stato straordinario: in telecronaca i giornalisti hanno detto che non avevano mai visto una cosa così bella. È stata una grande occasione per far capire che anche i disabili possono danzare». Dario Zona IL TERRITORIO | 45 PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE DI NARRATIVA E POESIA “CITTÀ DI SAN MARCELLO” Nel 2015 è giunto alla IX edizione, dopo aver conseguito molti e importanti successi. In quest’ultima edizione numerosi sono stati i partecipanti, a testimoniare come il Premio "Città di San Marcello" sia diventato uno dei punti di maggior prestigio nel panorama dei concorsi letterari italiani e di riferimento per poeti e scrittori dilettanti, ma non solo. Nei 738 partecipanti a questa edizione sono rappresentati 472 comuni, 85 province e tutte le 20 regioni italiane, oltre a Germania, Polonia, Austria, Slovenia, Croazia, Albania, Marocco, Egitto, e numerose scuole della Toscana, Emilia Romagna, Lombardia, Liguria, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Dopo lo scrupoloso lavoro dei 18 giurati (poeti, scrittori e insegnanti), che hanno individuato i 10 finalisti in gara, il giorno 2 giugno, giornata di premiazione, sono risultati vincitori per le quattro sezioni in gara rispettivamente: per il racconto adulti: Michele Pio Zaffarano, di Ancona; per il racconto giovani, Valentina Donzella di Livorno; per il racconto scuola primaria Ambra Marcon, di Gavinana; per la poesia adulti Luciano Bonvento, di Buso (Rovigo). La storia Il Premio nasce nel 2006, per volere della Società Operaia Alfredo Baccarini di San Marcello, con il nome “Un Racconto per San Marcello”. L’idea e l’organizzazione si devono al poeta-scrittore Giampaolo Merciai. L’intenzione è promuovere l’amore per la scrittura nelle scuole e far conoscere il territorio della Montagna Pistoiese, fra i più belli e più verdi d’Italia. I racconti della prima edi- zione dovevano essere esclusivamente ambientati in questi luoghi. La prima edizione si rivelerà troppo locale. Fu allora allargato il ventaglio del tema del concorso. Questo favorì la partecipazione di autori e scuole provenienti da molte regioni d’Italia. Dalla seconda edizione fu lasciata totale libertà ai partecipanti, fu aggiunta solo una traccia per le sezioni Giovani e Scuola Primaria. Dalla IV edizione il Premio diventò “internazionale”, aprendosi ad autori residenti all’estero, ma anche ad autori stranieri residenti in Italia e ottenendo i patrocini della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali che si andavano ad aggiungere a quelli della Regione Toscana, della Provincia di Pistoia e del Comune di San Marcello. Fu cambiata la sede della premiazione a favore della Dynamo Camp di Limestre, fondata nel 1988 dall’attore Paul Newman. La nuova sede della premiazione ha permesso di fare non solo una cerimonia di premiazione all’interno del teatro del Camp, ma anche una giornata in cui è possibile per gli autori premiati e loro familiari, ma anche per insegnanti, giurati e addetti ai lavori, una visita alle bellezze naturali del Camp e alla riserva naturale “Oasi Dynamo” affiliata al WWF. Sauro Romagnani IL TERRITORIO | 46 L’ECONOMIA DELLA TOSCANA La caduta del prodotto si è arrestata nel 2014 Nel corso del 2014 la flessione del livello di attività economica in Toscana si è attenuata fino ad annullarsi; vi hanno contribuito una lieve ripresa dei consumi e un più contenuto calo degli investimenti. Secondo le stime disponibili, il prodotto regionale in termini reali avrebbe registrato una dinamica più favorevole rispetto a quella del complesso del paese. Nei primi mesi dell’anno in corso sono emersi segnali di miglioramento nelle aspettative degli operatori economici. Il calo della produzione industriale è stato meno intenso rispetto al 2013, anche grazie al miglioramento della domanda interna; una crescita ha interessato le medie e grandi imprese. L’industria è tornata a creare occupazione, senza raggiungere tuttavia i livelli precedenti l’insorgere della crisi. La domanda estera è rimasta vivace Come negli anni precedenti, il sostegno dell’export è risultato significativo: allo sviluppo hanno particolarmente contribuito il sistema della moda e la meccanica allargata e le vendite verso l’area extra UE, nell’ambito della quale la flessione della Russia è stata più che compensata dall’espansione degli Stati Uniti e delle economie dinamiche dell’Asia. Nel periodo della crisi (2008-2013) la Toscana è stata destinataria di investimenti dall’estero per 7,4 punti di PIL, un ammontare maggiore di quelli condotti all’estero da imprese regionali (1,7 punti). È proseguita, sebbene a ritmi inferiori, la flessione del livello di attività nel comparto delle costruzioni, interessando l’utilizzo di materia prima, gli occupati e il numero di imprese attive. Le aspettative di miglioramento della fase ciclica a partire dall’anno in corso sono legate alla modesta ripresa del mercato immobiliare e alla crescita del valore dei bandi di gara per opere pubbliche. Anche nei servizi sono apparsi segnali di miglioramento della domanda interna, visibili nell’acquisto di beni durevoli e nei flussi turistici. Dopo un biennio di calo, sono tornate ad aumentare le presenze italiane, a fronte di una sostanziale invarianza di quelle straniere. L’occupazione è stabile, ma la condizione dei giovani è peggiorata Il livello di occupazione complessivo è rimasto invariato, in un quadro di ampio utilizzo degli ammortizzatori sociali. Tuttavia, la partecipazione al mercato del lavoro è salita di oltre un punto percentuale, anche per effetto dell’allungamento della vita lavorativa connesso con le recenti riforme previdenziali. Ciò si è riflesso in un aumento del tasso di disoccupazione, soprattutto tra i giovani. Durante la crisi sono divenuti più frequenti i flussi migratori in uscita dalla Toscana, in particolare tra i laureati e i giovani. Diversamente dal paese nel suo complesso, la disuguaglianza durante la fase recessiva si è ridotta rispetto ai livelli già contenuti che caratterizzano storicamente la Toscana. L’incidenza dei poveri e delle persone socialmente escluse è inferiore non soltanto al dato nazionale ma anche a quello della UE a 15. Le condizioni del mercato del credito sono migliorate; è proseguito il deterioramento della qualità Nello scorcio del 2014 e nei primi mesi del 2015 la flessione dei finanziamenti alle imprese e alle famiglie si è annullata, in presenza di tassi di interesse calanti; rimane difficoltoso il finanziamento dell’edilizia. La domanda di credito è tornata a crescere e le condizioni di offerta si sono stabilizzate. La situazione finanziaria delle imprese è migliorata, anche grazie al progressivo pagamento dei debiti commerciali delle Amministrazioni pubbliche. Per le famiglie sono tornate a crescere le nuove erogazioni di mutui per l’acquisto di abitazioni. La qualità del credito è rimasta critica. I flussi di sofferenze in ingresso si sono stabilizzati nel 2014 su livelli elevati ma la vischiosità nella chiusura delle posizioni ha prodotto un incremento degli stock: più di un quarto dei prestiti complessivi della Centrale dei rischi (un terzo di quelli alle imprese) presentano anomalie più o meno gravi. L’innalzamento intervenuto negli ultimi anni nel grado di copertura delle posizioni anomale attraverso rettifiche di valore potrebbe facilitare la loro cessione a intermediari specializzati. È proseguito l’accumulo di disponibilità liquide da parte di famiglie e di imprese. Le scelte di impiego del risparmio hanno prodotto ampi investimenti in quote di fondi comuni e il disimpegno dalle obbligazioni bancarie e dai titoli di Stato. IL TERRITORIO | 47 Fonte: Banca d’Italia, giugno 2015 VALERIO PAGLIAI, UN ARTISTA Un artista, uno scultore, un raffinato tecnico, un operaio super specializzato, un osservatore, un rifacitore di oggetti già realizzati, trasposti in una nuova realtà tecnologica, un cultore di realizzazioni complicate da costruire, un hobbista, un appassionato nella ricerca del difficile e complicato? Certo un osservatore attento e scrupoloso alla ricerca di particolari che al normale osservatore possono sfuggire: anzi sfuggono senz'altro. Altre ancora possono essere le ipotesi per definire la passione con la quale Valerio Pagliai riesce a realizzare, da oltre quarant'anni, manufatti dalle forme e dalle finiture incredibilmente vicine alla realtà di oggetti già prodotti su larga scala dall'industria come macchine utensili, arcolai, filatoi, bilance, lucchetti, coltelli, lampade, catene realizzate da un pezzo unico e moltissimi altri oggetti di vero pregio, alcuni nati dalla fantasia di Valerio. IL PERSONAGGIO | 48 Potrebbe essere una normale attività di imitazione se non fosse che Valerio realizza tutto questo con l'uso del legno, in prevalenza bosso, utilizzando attrezzature specifiche realizzate in proprio. Un esempio può essere quello di alcuni fori, del diametro di tre centesimi, realizzati nel legno non utilizzando una punta per forare, ma appositi punzoni costruiti da Valerio. Ciò che rende fantastico tutto ciò è che in moltissimi casi le realizzazioni, i modelli in scala ridotta, rendono funzioni e movimenti come gli originali. È da citare la “Collana senza filo” realizzata da perline sferiche unite fra loro da un complesso sistema di quattro minuscole parti, tali da rendere la collana flessibile come quelle realizzate col filo. Davvero incredibile. Le foto pubblicate a sostegno di questo articolo rendono solo molto parzialmente l'idea dei manufatti di Valerio. È necessario vederli, toccarli, maneggiarli, per credere. Valerio oggi abita a Gavinana, nella moderna zona residenziale di "Colli", dove l'amico Saverio Strufaldi, che ringrazio, mi ha accompagnato per farmelo conoscere. Gavinana, è sulla Montagna Pistoiese dove un tempo aveva sede una grande industria metalmeccanica, la SMI, So- cietà Metallurgica Italiana, che tanto ha insegnato alle proprie maestranze. Un'azienda dai molti aspetti produttivi. Per dare solo un esempio, vi si fabbricavano munizioni da guerra, laminati di rame, oggetti di grande precisione come i calibri ventesimali a cursore, pannelli solari, cavi in Pyrotenax per il riscaldamento di strade, ma anche prodotti di rame come coperture per tetti o raccorderia destinata al settore idraulico. Insomma, un'industria dalle molteplici capacità tecniche di alto livello. È in questa azienda che Valerio ha lavorato per 33 anni in officina meccanica, come operaio tornitore. Dal 1967 al 2000, data della pensione. È in questa azienda che ha maturato ciò che potrebbe essere definito arte, scultura, cesello, ingegno? Oppure soltanto una sfrenata passione spinta ai limiti dell'incredibile. Qual è il destino di questi oggetti? «Non sono destinati alla vendita, li realizzo per pura soddisfazione personale. Alcuni li ho regalati ad amici in occasioni particolari come per esempio il matrimonio». Se ne facessimo una mostra? «Vediamo» è la risposta di Valerio. IL PERSONAGGIO | 49 Sauro Romagnani LEXROCK, LA MUSICA DETTA LEGGE Avvocato penalista, ma anche scrittrice e rocker. Ha una personalità versatile e creativa Paola Pellegrini, giovane socia della Bcc Vignole e Montagna Pistoiese che quest'anno, con il nome d'arte "Paola Pellegrini Lexrock", ha pubblicato il suo primo disco “Dreams come true” (Qua'rock Records), ovvero, tradotto in italiano “Sogni che diventano realtà”. «È ciò che questo disco rappresenta per me, ma è anche un messaggio di speranza che pervade tutte le canzoni dell'album, anche quelle più cupe - spiega Paola -. Nel rock di solito prevalgono la contestazione e la ribellione fine a se stessa, ma secondo me il rock è anche un modo per andare oltre e trovare autenticità e sentimenti veri. Ci sono canzoni in cui si parla di sofferenza, come "Amore abissale", ma l'aspirazione è alla positività, non alla dissoluzione». Undici i brani dell'album, di cui nove in inglese e due in italiano, tutti testi e musica firmati Paola Pellegrini: all'artista quarratina appartengono anche chitarra elettrica e voce, mentre batteria e basso sono stati suonati da musicisti professionisti. Dopo il demo “Agape” del 2013 che ha dato inizio alla sua carriera solista, “Dreams come true” è il primo disco professionale di Paola Pellegrini, che fin da giovanissima ha imparato a suonare la chitarra elettrica - la mitica Gibson Les Paul di Slash - e ha fatto parte di diverse band. «Ho sempre scritto testi e musica; le mie passioni sono il rock, l'hard rock e il punk» - dice. Numerose e positive le recensioni ottenute dal disco, di cui hanno parlato le principali riviste specializzate italiane e anche quelle internazionali, comprese alcune testate statunitensi, spagnole e sudamericane. Cliccatissimo - oltre seimila visualizzazioni su youtube - anche il video del brano “Take me”, realizzato all'esterno della villa La Magia dai videomaker quarratini di Atom Production. Nel videoclip, il “palco” della rocker è la fontana di Buren. «L'ho vista come una Stonehenge moderna - dice Paola -. I blocchi di pietra possono essere interpretati come dei IL PERSONAGGIO | 50 muri, ma anche come delle aperture, delle porte. Mi è piaciuta molto questa immagine, questa figura geometrica imponente che però tende verso l'infinito. Mi è sembrato un centro di energia naturale, circondato dal bosco. E ho deciso di unire la natura, che è forte e la musica, così passionale. Abito a Quarrata a poca distanza dalla Màgia, e in questo video racconto un po' la mia storia: affronto il bosco, sono solista e poi trovo questa energia nella fontana, e c'è come un'esplosione nel solo di chitarra. In tanti, che non conoscono la Màgia, mi hanno chiesto dove fosse ambientato il videoclip. Abbiamo delle bellezze straordinarie e sono molto legata alla mia terra, sono contenta di aver contribuito con il mio video a farle conoscere». Nel disco, ricorrente è il tema dell'amore: «Già nel 2013 - ricorda la rocker - avevo intitolato il demo “Agape”, l'amore assoluto che arriva a dare la vita per l'altro e che comprende tutti gli altri: l'amore filiale, l'eros tra l'uomo e la donna, anche l'amicizia. In “Dreams come true” racconto l'amore in vari modi: il lato più “punk” e divertente, o quello più complesso come in “Take me”, dove la forza e la passione convivono con l'aspirazione di puntare al “per sempre». Ma come si conciliano questa passione e questo temperamento da rocker con la professione legale e il diritto? La Lex e il rock? «Quando ho iniziato la carriera da solista, ho voluto condensare in queste due parole i miei mondi e le mie passioni. Le due sfere sembrerebbero distanti - risponde Paola Pellegrini - ma secondo me la creatività le accomuna. Contrariamente a quello che si può pensare, nella legge c'è tanta creatività, perché c'è la persona al centro di tutto. Il diritto ovviamente fissa principi generali, ma poi va applicato e contestualizzato nei fatti reali. E io sono attratta proprio da ciò che riguarda il vissuto delle persone. Ogni singolo episodio contestato deve essere interpretato e il mio compito è questo: contestualizzare la condotta di un individuo. Nel codice penale ci sono molte variabili e la dialettica processuale è un grande stimolo intellettuale. Può capitare poi che la varia umanità che incontro nel mio lavoro sia per me fonte di ispirazione nella musica o nella scrittura». Sì, perchè Paola Pellegrini è anche scrittrice: dopo la raccolta di racconti “Rime Vaganti - in un cielo spezzato, bruciato, smarrito” (La Riflessione Editore 2010), che ha ottenuto riconoscimenti in concorsi letterari internazionali come il Città di Recco e il Viareggio Carnevale, e la monografia giuridica “La repressione degli abusi edilizi nella giurisprudenza amministrativa, penale e della Corte Europea dei diritti dell'uomo” (Giappichelli Editore 2012), è stato pubblicato lo scorso anno - per Marco Del Bucchia Editore - il suo primo romanzo “Ingollare senza affogare”. Un romanzo d'amore a tempo di rock, che è stato presentato anche nello storico Caffè letterario delle Giubbe Rosse di Firenze e che reca sulla copertina un dipinto raffigurante un naufragio: il misterioso tentativo di salvataggio di una donna. «È un'immagine affascinante: lui la afferra, ma non si sa se lei è ancora viva. Ingollare senza affogare è una filosofia di vita - afferma Paola Pellegrini -. Se riesci a tenere duro stringendo i pugni, poi arrivano le cose belle». Dario Zona IL PERSONAGGIO | 51 A SAN MARCELLO UN GIOVANE ALLENATORE DI SCI PER SQUADRE DI LIVELLO NAZIONALE di SAURO ROMAGNANI Lo incontro a San Marcello, in palestra mentre si allena, aspettando l’arrivo della stagione sciistica. Sbruffa, dai poderosi muscoli escono rivoli di sudore che segnano il volto e gran parte del corpo di questo giovanotto dai biondi capelli, dal possente fisico, e dell’età di quasi trenta anni. È Cristiano Cinotti, residente a Maresca, nato a San Marcello Pistoiese nel 1985. Compiuti gli studi dell’obbligo, frequenta per 4 anni la superiore a San Marcello, completa il quinto anno alla Benedetto Croce di Pistoia, dove si diploma ragioniere. Si iscrive alla facoltà di Scienze motorie all’Università di Ferrara, con in testa il preciso proposito di dedicarsi allo sport. È infatti coerente. Dal 2007 al 2008 frequenta il corso di Maestro di sci presso la Regione Lazio. Un corso, di effettivi 90 giorni distribuiti nell’arco dell’anno, al termine del quale diventa Maestro di sci. Il corso è molto impegnativo, dal punto di vista didattico, e finanziariamente molto costoso. Nel 2008 inizia all’Abetone le prime esperienze d’insegnamento con lo Sci Club Pistoia. Gli viene affidato un gruppo di allievi principianti, in età scolare. Prosegue l’attività fino a tutto il 2014. Nel 2009 si iscrive al corso di allenatori di 2° livello, che si svolge sullo Stelvio e a Rovereto. Consegue l’abilitazione per insegnare nelle suole di sci e sci club. Nel 2011 segue il corso, di 3° livello, che gli permette oggi di allenare squadre di livello nazionale. È tra i pochissimi qui in Montagna Pistoiese ad aver conseguito questo titolo. I corsi frequentati da Cristiano sono organizzati dalla Fisi (Federazione Italiana Sport Invernali) dalla quale dipende la STF (Scuola Tecnici Federali) che ha il compito specifico della formazione degli allenatori. Si può accedere al corso di 2° livello solo dopo il conseguimento del titolo di Maestro di sci ed aver alle spalle almeno 2 anni di esperienza da maestro. A quello di 3° livello dopo altri due anni di esperienza dopo il conseguimento del titolo di 2° livello. Insomma un “tirocinio” duro e complesso. Oggi Cristiano lavora all’Abetone con lo Sci Club SEF (Società Escursionisti Fiorentini). L’esperienza di Cristiano «I bambini hanno parecchio interesse per lo sport dello sci. Naturalmente è necessario motivarli, perché questa disciplina è piuttosto difficile: frequenti sono le cadute e conseguenti gli scoraggiamenti - spiega Cristiano Cinotti -. Occorre far prevalere in primo luogo l’aspetto ludico che è insito specificatamente in questa disciplina. Senza trascurare che c’è pure anche uno spirito competitivo, anch’esso stimolante per i giovani. I gruppi dei più grandi, invece, hanno l’obiettivo di partecipare alle gare come il “Pinocchio sugli sci”, “Topolino”, o i “Campionati Italiani”. Si tratta di persone in età compresa fra i 12 e i 16 anni, che appartengono quindi alla categoria denominata “Ragazzi-Allievi”. Per i più dotati forse lo stimolo competitivo è più marcato, per i meno dotati occorre uno stimolo da parte dell’allenatore che li spinga a superare le loro difficoltà. È evidente che il ruolo dell’allenatore è determi- nante in entrambi i casi, perché contribuisce a far entrare in causa la crescita caratteriale dei soggetti». Chiedo a Cristiano dei risultati conseguiti fino ad oggi «Il lavoro è duro, ma ci sono anche molte soddisfazioni. Ho avuto quella di seguire ex atleti di livello nazionale, che oggi gareggiano nel circuito Master riservato agli over ’30. Ma il lavoro che più mi sta a cuore è quello con i giovani. Nel 2013 una mia giovane atleta, dell’età di 11 anni, ha vinto il Campionato Regionale ‘Trofeo Roberto Soldaini’ che comprende gare di slalom, gigante e gimkana veloce. Un’altra atleta dello stesso gruppo si è classificata al 3° posto. Entrambe le atlete appartengono allo Sci Club Sef di Firenze. Negli anni precedenti, stagione 2011-2012, un’altra mia atleta si è classificata al 2° posto nel “Pinocchio sugli sci” e all’ottavo posto del “Trofeo giovanis- IL PERSONAGGIO | 52 fanno questo mestiere se non fossero davvero appassionati, l’attività si farebbe dura». simi” e migliorandosi l’anno seguente classificandosi al 6° posto. Questi risultati gratificano gli atleti, ma anche chi li prepara». Cristiano, che puoi dire dell’ambiente in cui lavori? «Quello dell’ambiente è un aspetto fondamentale perché dà la possibilità di provare sensazioni che non trovi in altri sport e questo è percepito sia dai più piccoli che dai più grandi. L’ho constatato in molte circostanze e poi diciamolo chiaramente: per quelli come me che Ho capito, ma ti chiedo della situazione qui da noi, all’Abetone... «Abbiamo grandi potenzialità di sviluppo, anche per costruire qualche bravo atleta. Abbiamo una grande varietà di piste servite da moderni impianti molto efficienti, ma abbiamo carenze di infrastrutture di supporto, come per esempio un palazzetto dello sport. Lo sport dovrebbe essere più aiutato anche dalla scuola pubblica. È poi necessaria una maggiore unione fra gli addetti del settore. La collaborazione è essenziale. Mi pare che, rispetto al recente passato, ci siano segni di miglioramenti su diversi fronti». Cosa ti auguri per il futuro? «Penso a questa zona perché ha le carte in regola perché vi si possa svolgere un buon lavoro. So che i tempi che viviamo non sono facili, e dunque le previsioni sono difficili ma spero di poter continuare questo lavoro e soprattutto so che è aspirazione di tutti coloro che intraprendono questo lavoro di raggiungere i livelli più alti. Mi impegno perché questo un giorno possa avvenire. Perché possa diventare realtà». IL PERSONAGGIO | 53 NEL SEGNO DEI MEDICI Fino al 3 novembre, tesori sacri della devozione granducale, al Museo delle Cappelle Medicee di Firenze. L’annuale appuntamento espositivo del Museo delle Cappelle Medicee propone una riflessione e un approfondimento su un tema caro alla famiglia granducale: i doni a carattere sacro, preziosissimi e magnifici, che i Medici offrirono ai santuari della Toscana, ma anche ben oltre lo Stato che la famiglia governava, arrivando fino a Loreto, in Terra Santa e a Goa, in India. Doni di varia natura e tipologia, corone votive, fornimenti per altari, calici, ostensori, reliquiari, paliotti, ecc., che allora come oggi si leggono nella duplice forma di testimonianza del culto dei granduchi e delle granduchesse legati per varie ragioni ai santuari beneficiati dalle sontuose suppellettili sacre, ma anche di ricchezza, di cultura e di gusto, testimonianza indubbia del loro potere economico e politico, o meglio, come è stato scritto, “veicoli dell’articolato sistema di sacralizzazione del potere”. Si è scelto di presentare solo pezzi molto preziosi e spesso poco noti, un “fior da fiore” a far da corona alle meraviglie di reliquiari medicei che il Museo conserva fin dal 1945 e che oggi, alla luce di rinnovati studi, concorrono a esprimere e chiarire il sentire dei committenti, contribuendo alla comprensione della cultura che li espresse, troppo spesso e ingiustamente ritenuta in passato unicamente frutto di ‘bigottismo’. Nel risplendere degli ori, nel variare delle pietre dure sapientemente lavorate, nello scomporsi della luce nel cristallo di rocca si avrà l’impressione di fulgida bellezza e si capirà tutta la grandezza dei committenti. La mostra segue e, in qualche modo completa, altre due importanti esposizioni che l’hanno preceduta: Sacri splendori, allestita nel 2014 nel Museo degli Argenti e i cui studi e attente indagini documentarie hanno costituito la base indispensabile per quella attuale; e la piccola e raffinata esposizione dedicata a L’altra metà del cielo che ha tro- LA MOSTRA | 54 vato il suo luogo ideale presso il Museo di Casa Martelli a Firenze, sempre nel 2014. La cura nella scelta e nella lavorazione dei materiali è un tratto comune nella creazione di oggetti di piccole, medie e grandi dimensioni. Gli artefici che fornivano modelli e disegni lavoravano indistintamente a urne reliquiario destinate a racchiudere piccoli elementi e frammenti, oppure di grandezza tale da accogliere un intero corpo, come pure a corone, fornimenti, altari, paliotti o intere cappelle. Gli oggetti in mostra, tutti di qualità altissima, trovano con la Cappella dei Principi, dove sono ambientati, un dialogo stretto ed esplicito che valorizza gli uni e l’altra con rimandi, rapporti e richiami palesi, in un tutt’uno davvero unico al mondo. Il percorso espositivo si apre con un omaggio alla figura di Ferdinando I de’ Medici e a quella della consorte Cristina di Lorena. Sotto il loro regno, infatti, si costituì il nucleo originario di una rilevante collezione di reliquie divenuta poi una delle più vaste e ricche d’Europa, lavori usciti dalle botteghe degli abili orafi attivi alla corte fiorentina, tra cui spiccano Odoardo Vallet e Jonas Falck. Red. Nel segno dei Medici Tesori sacri della devozione granducale Firenze, Museo delle Cappelle Medicee Piazza Madonna Aldobrandini, 6 Fino al 3 novembre 2015 Orario: tutti i giorni 8.15 – 17, chiuso la seconda e la quarta domenica del mese, il primo, il terzo e il quinto lunedì del mese. Catalogo Sillabe Info: 055 2388602 - 055 294883 [email protected] www.uffizi.firenze.it www.polomuseale.firenze.it Una veduta aerea del complesso delle Cappelle Medicee di Firenze. D Foto: "Medicibib". Con licenza Pubblico dominio tramite Wikimedia Commons - https://commons.wikimedia.org/ wiki/File:Medicibib.jpg#/media/File:Medicibib.jpg LA MOSTRA | 55 LAPISLAZZULI, MAGIA DEL BLU Al Museo degli Argenti di Palazzo Pitti, una splendida rassegna sulla preziosa pietra blu usata per realizzare gioielli, vasi, sculture, mobili, scacchiere, mosaici e dipinti Le preziose sale del Museo degli Argenti custodiscono una straordinaria raccolta di vasi intagliati in lapislazzuli, dalle mirabolanti forme ispirate dagli artisti del Manierismo fiorentino. È una collezione unica al mondo, iniziata da Cosimo I de’ Medici, alla metà del Cinquecento, e accresciuta soprattutto per volontà di Francesco I nei laboratori del Casino di San Marco e proseguita, alla sua morte, dal fratello Ferdinando, cardinale della Chiesa romana, che gli succedette nella carica di granduca di Toscana. La rara e preziosa pietra blu, che sembrava racchiudere in sé vene d’oro e che evocava sia il mare spumeggiante che la volta stellata di un cielo notturno, veniva dal lontano Oriente. Era estratta dalle cave di Sare-Sang, tra le montagne del Badakhshan (odierno Afghanistan), l’unico giacimento noto nell’antichità, visitato anche da Marco Polo nel XIII secolo ed era assurta a simbolo di ricchezza, insieme all’oro, all’argento e agli altri metalli preziosi, già nella letteratura sumerica, dove si intreccia con le pri- Arte greco-romana Probaskanion (amuleto) D I sec. a.C. lapislazzuli intagliato e inciso Firenze, Museo Archeologico Nazionale La dea Maat D III periodo intermedio, 1069-664 a.C. circa lapislazzuli Parigi, Musée du Louvre, Départment des Antiquités égyptiennes me proposte di scambi commerciali tra le granaglie di Uruk e le pietre dure di Aratta, nell’altopiano iranico. L’idea di dedicare una mostra a questa pietra, carica di magici significati, ci è stata offerta da Gian Carlo Parodi, mineralogista del Mùseum National d’Historie Naturelle di Parigi. Si tratta, quindi, di una mostra mirata non solo all’approfondimento degli squisiti manufatti artistici ma rivolta anche all’aspetto più prettamente mineralogico, argomenti che si integrano, consentendo approcci sin- LA MOSTRA | 56 golari e non usuali per la storia dell’arte. Allestita nel Museo degli Argenti, la mostra si articola in quattro sezioni: Dalla Natura all’Artificio, Commesso in pietre dure e pietre dipinte, La pietra blu nel fasto principesco, Dall’Oltremare al Blu Kleinè. Inoltre, una sezione della mostra, dedicata alla pietra e ad aspetti di ricerca scientifica, è stata allestita al Museo della Specola. Red. LAPISLAZZULI, MAGIA DEL BLU Museo degli Argenti, Palazzo Pitti, Firenze Fino all’11 ottobre 2015 Orario: nei mesi di luglio e agosto 8.15 – 18.50, settembre e ottobre 8.15 – 18.30, chiuso il primo e l’ultimo lunedì del mese Catalogo Sillabe Info e prenotazioni: 055 290383 [email protected] www.unannoadarte.it Manifattura veneziana - Stipo - 1565-1580 D legno di conifera (forse abete), pioppo, ontano, legno di albero da frutto (forse pero) dipinto e laccato, ametista, alabastro, lapislazzuli e altre pietre dure, madreperla parzialmente dipinta e dorata, ferro Berlino, Staatliche Museen zu Berlin, Preußischer Kulturbesitz, Kunstgewerbemuseum Botteghe granducali - Orafo attivo a Praga D Brocca a forma di navicella 1600 circa (parti lapidee) - 1600 -1610 circa (montatura) lapislazzuli e oro Oxford, The Ashmolean Museum, legato Michael Wellby Botteghe granducali (Caroni) D Jaques Bylivelt - (Delft, 1550 – Firenze, 1603) su disegno di Bernardo Buontalenti (Firenze, 1523 -1608) Fiasca - 1583 -1584 - lapislazzuli, oro fuso, cesellato e smaltato, rame dorato Firenze, Palazzo Pitti, Museo degli Argenti LA MOSTRA | 57 BANCHE Con L'ANIMA LE BANCHE LOCALI E LA CULTURA DEL TERRITORIO “...L e banche locali senza scopo di lucro hanno a cuore l’identità e la cultura del territorio. Possono restituire alla finanza il fine del servizio alla società. Mantenere il denaro all’interno di una comunità è un ruolo importante. I soldi che noi mettiamo in banca devono essere riutilizzati a livello locale. Anche questo è un modo con il quale le banche locali possono contribuire a rafforzare la cultura locale. Che genera fiducia. E senza fiducia non c’è mercato… ” Jeremy Rifkin Dall’intervento al convegno “La banca locale, motore di un nuovo Rinascimento” Brescia, 11 novembre 2002 BANCHE CON L’ANIMA | 58 IL CREDITO COOPERATIVO E L’ENCICLICA DI PAPA FRANCESCO: "LAUDATO SI’" Il Credito Cooperativo italiano desidera ringraziare Papa Francesco per il dono dell’Enciclica Laudato si’ – Sulla cura della casa comune, dedicata alla tutela del Creato, alla difesa dell’ambiente, alla promozione di una autentica "conversione ecologica" che tocchi tutti gli ambiti dell’agire umano: economico, sociale, relazionale. Nell’Enciclica trovano spazio temi come "sobrietà", "servizio", "sussidiarietà" e - naturalmente - quello del "bene comune"; concetti all’interno dei quali Papa Francesco indica esperienze e soluzioni efficaci e a portata di mano, tra le quali spiccano la cooperazione e la promozione di reti comunitarie. «Papa Francesco scrive anche che ‘l’istanza locale può fare la differenza’. È questo un messaggio di estrema importanza, - ha evidenziato il presidente di Federcasse, Alessandro Azzi - utile a far comprendere come il localismo, se correttamente interpretato, sia una ricchezza per tutti e una soluzione a tanti problemi che affliggono oggi le nostre società basate sulla competizione e sulla sterile ricerca del profitto. Esprimiamo, come Credito Cooperativo, profonda gratitudine per queste parole del Pontefice e al tempo stesso sentiamo la responsabilità di ribadire il nostro impegno ad adottare comporta- menti, scelte, strategie finalizzati alla costruzione dell’autentico bene comune, ispirato ai principi della solidarietà sociale, della sussidiarietà e della cooperazione». «Il fatto che ancora oggi - ha proseguito Azzi - le attività puramente speculative continuino a muovere il 98% dei flussi finanziari globali, vuol dire che c’è ancora molta strada da fare per un cambiamento di rotta sostanziale. Per questo l’autorevole parola del Pontefice ci auguriamo possa innescare un dibattito al più alto livello possibile sulla necessità di ripensare la finanza e di sostenere le esperienze delle banche di comunità che, ovunque nel mondo, si sono dimostrate un validissimo antidoto alla crisi». Red. IL MONDO DELLE BCC | 59 IL TORNEO NAZIONALE DI CALCIO A 5 Ad Agropoli, brillante risultato della nostra squadra femminile, che conquista il secondo posto del Trofeo Parmenide Si è svolta ad Agropoli, nel Cilentano, dal 30 maggio al 2 giugno scorsi, la tredicesima edizione del Torneo Nazionale di Calcio a 5 delle Banche di Credito Cooperativo italiane. Fra le numerose squadre partecipanti, la rappresentativa della BCC Vignole – Montagna Pistoiese, ha conquistato un brillante risultato, piazzandosi al secondo posto del Trofeo Parmenide, al termine di una serie di partite che hanno confermato l’impegno, la passione e l’attaccamento ai colori sociali di tutta la squadra: atlete, mister e accompagnatori. Un appuntamento imperdibile, dalle forti caratteristiche unificanti, diventato, ormai, uno fra i più rappresentativi tornei di calcio aziendale a carattere nazionale, che ha registrato la presenza ci circa 2.000 partecipanti, fra atleti e accompagnatori, mossi dalla voglia di giocare, ma anche di cono- scere e incontrare colleghi provenienti da tutta Italia, con i quali scambiare proficue esperienze. Una manifestazione che ha riscosso un successo pieno e utile a rafforzare lo spirito di condivisione e di partecipazione, attraverso la formula del leale confronto sportivo, in piena sintonia con l’impostazione valoriale del Credito Cooperativo. A rappresentare il cda nella trasferta campana, il vicepresidente vicario Franco Benesperi, mentre la squadra era composta dal mister Paolo Accardi, dai responsabili organizzativi Benedetto Feola e Lorenzo Paoletti, dall’accompagnatrice Silvia Rizzitano e dalle atlete Elena Balli, Elisa Banfi, Ilaria Corsi, Giulia Gori, Alessia Mollica, Silvia Moscardi, Giada Palazzo, Marina Romeo e Chiara Tasselli. IL MONDO DELLE BCC | 60 F. B. IL CREDITO COOPERATIVO ITALIANO IN CIFRE Al 31 dicembre 2014 operavano in Italia 376 Banche di Credito Cooperativo, con 4.441 sportelli (-0,3%, pari al 14,4% degli sportelli bancari italiani), una presenza diretta in 2.703 Comuni (in oltre 500 dei quali sono l’unica realtà bancaria) e 101 Province. I soci erano 1.200.485 (+2,3%), i clienti 6,9 milioni, mentre i dipendenti 37.000 (+2,8%, compresi quelli delle società del sistema). La raccolta complessiva (da banche e clientela, a cui si aggiungono le obbligazioni), alla stessa data, ammontava a 201,5 miliardi di euro (+4,9%, a fronte di un -0,1% registrato nel sistema bancario), con una quota di mercato della raccolta da clientela, comprensiva di obbligazioni delle BCC, pari al 7,9%. Gli impieghi economici si attestavano a 135,3 miliardi di euro (-0,6%, a fronte del -1,1% del sistema bancario), con una quota di mercato del 7,3%; considerando anche i finanziamenti erogati dalle banche di secondo livello del Credito Cooperativo, gli impieghi ammontano complessivamente a 149,1 miliardi di euro, con una quota di mercato dell’8%. Tra questi, gli impieghi economici erogati alle imprese erano pari a 86,9 miliardi di euro (-2,1%, il dato comprende anche gli impieghi erogati dalle banche di secondo livello del sistema, contro il -1,1% del sistema bancario), con una quota di mercato per questa tipologia di prestito del 9,7%. Considerando anche gli impieghi delle banche di secondo livello, gli impieghi alle imprese si attestano a 97,6 miliardi di euro, con una quota di mercato del 10,9%. Il patrimonio (capitale e riserve) ammontava a 20,2 miliardi di euro (+0,3%). Il Tier 1 ratio e il coefficiente patrimoniale delle BCC italiane sono pari, rispettivamente, al 16% e al 16,5%, con indicatori di liquidità settati sui livelli richiesti da Basilea 3. Infine, gli impieghi erogati dalle BCC rappresentano il 22,5% del totale dei crediti alle imprese artigiane, il 18,3% alle imprese agricole, l’8,8% alle famiglie consumatrici, il 17,9% alle famiglie produttrici, l’8,8% delle società non finanziarie, il 13,3% del totale dei crediti alle istituzioni senza scopo di lucro, il cosiddetto Terzo Settore. In particolare, la quota di clienti affidati nel settore non profit (escluse le cooperative sociali) è del 19%. Red. MARA MORETTI È IL NUOVO PRESIDENTE DELLE BCC TOSCANE Il Consiglio della Federazione Toscana delle Banche di Credito Cooperativo, lo scorso 10 giugno ha provveduto al rinnovo della propria governance, dopo le dimissioni del presidente Umberto Guidugli. Il consiglio ha eletto, all’unanimità, Mara Moretti come nuovo presidente, prima donna alla guida della Federazione: avvocato, già vicepresidente vicario della Federazione, è presidente della Banca Valdichiana. Eletti anche i tre vicepresidenti nelle persone di Claudio Corsi, vicario e presidente di Chianti Banca, Paolo Raffini, presidente di BCC Mugello e Matteo Spanò, presidente di BCC Pontassieve. Alla nuova dirigenza della Federazione Toscana BCC, gli auguri di buon lavoro da parte del Con- siglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale, della Direzione Generale e di tutti i collaboratori della nostra Banca. IL MONDO DELLE BCC | 61 ICCREA BANCA E ICCREA BANCAIMPRESA APPROVATI I BILANCI 2014 Iccrea Banca e Iccrea BancaImpresa, le due Banche del Gruppo bancario Iccrea che si occupano, rispettivamente, della gestione finanziaria del Gruppo, oltre a essere l’istituto centrale del Credito Cooperativo, e degli impieghi verso le imprese clienti delle BCC, hanno approvato i loro bilanci al 31 dicembre 2014. I numeri riflettono la situazione attuale della congiuntura economica, con la crescita delle attività di natura istituzionale e di intermediazione finanziaria a supporto delle BCC, gestite da Iccrea Banca, e le performance in linea con l’esercizio precedente per quanto riguarda il credito alle aziende clienti delle Banche di Credito Cooperativo, promosso da Iccrea BancaImpresa. In particolare, sul fronte delle attività istituzionali, Iccrea Banca ha proseguito nel suo fondamentale sostegno alle BCC in quanto banche di comunità, da cui deriva il risultato dei ricavi totali, attestati a 264,4 milioni di euro (+10,72%), e quello delle attività intermediate, che ha raggiunto 46,48 miliardi di euro (+8,11%). Sul fronte dei crediti alle imprese, in un contesto congiunturale particolarmente difficile, Iccrea BancaImpresa ha continuato con particolare impulso la sua attività a sostegno delle PMI, a conferma del ruolo svolto all’interno del sistema del Credito Cooperativo italiano. Il totale dei nuovi impieghi nell’anno, infatti, si è attestato a oltre 1,5 miliardi di euro (+17,6%), sviluppati nella forma tecnica del leasing e di altri finanziamenti. In particolare, nel comparto estero Iccrea BancaImpresa ha perfezionato 121,9 milioni di stipulato. L’interesse della Banca a sviluppare il settore estero è sempre più forte grazie anche alla recente apertura dell’Ufficio di rappresentanza a Mosca. A completamento dell’attività diretta al supporto delle imprese, il Gruppo bancario Iccrea sviluppa la sua attività nel segmento corporate attraverso le due controllate BCC Factoring e BCC Lease. Sul fronte del presidio dei rischi, sia Iccrea Banca, sia Iccrea Banca Impresa hanno adottato politiche ancorate a criteri prudenziali, accompagnate dalla costante attenzione al corretto dimensionamento dei mezzi propri. Queste politiche hanno permesso un puntuale controllo sulle dinamiche legate ai rischi, sia per mantenere un adeguato livello di patrimonializzazione delle aziende, sia per raggiungere risultati positivi sotto il profilo della redditività. L’utile lordo di Iccrea Banca è stato pari a 76,99 milioni di euro, di Iccrea BancaImpresa di euro 10,9 milioni di euro. Gli utili netti, invece, sono rispettivamente di 47,69 milioni e di 3,5 milioni di euro. IL MONDO DELLE BCC | 62 Red. Il Gruppo Bancario Iccrea riunisce le aziende che forniscono alle Banche di Credito Cooperativo un sistema di offerta competitivo, predisposto per i loro 6 milioni di clienti. Iccrea Holding SpA è la capogruppo e controlla le società che offrono prodotti e servizi per l’operatività delle BCC (segmento Institutional) e la loro clientela di elezione: piccole e medie imprese (segmento Corporate) e famiglie (segmento Retail). Iccrea Holding è altresì membro dell’UNICO Banking Group, l’associazione con sede a Bruxelles e che riunisce le principali banche centrali cooperative europee. Iccrea Banca SpA è l’Istituto centrale delle Banche di Credito Cooperativo ed è controllata da Iccrea Holding, la Capogruppo del Gruppo bancario Iccrea, che riunisce le aziende che forniscono prodotti e servizi per l’operatività delle BCC (segmento Institutional) e per le piccole e medie imprese (segmento Corporate) e famiglie (segmento Retail) loro clienti. Iccrea BancaImpresa, la Banca corporate del Credito Cooperativo, offre consulenza, servizi e soluzioni finanziarie alle PMI. Presidia tutte le aree del leasing e con i finanziamenti sostiene i progetti di crescita delle imprese, anche agricole, e assiste gli imprenditori con i servizi e la consulenza nel campo della finanza straordinaria e, nel comparto estero, con attività di sostegno all’import/export e all’internazionalizzazione. Attraverso le controllate BCC Factoring e BCC Lease mette a disposizione factoring e leasing operativo e canale fornitori. Completa l’offerta con i derivati di copertura, i servizi assicurativi e le agevolazioni. ICCREA HOLDING, APPROVATO IL BILANCIO 2014 Il presidente di Iccrea Holding, Giulio Magagni D L’assemblea degli azionisti di Iccrea Holding, la Capogruppo del Gruppo bancario Iccrea, che riunisce le società che offrono prodotti e servizi alle Banche di Credito Cooperativo italiane, ha approvato nelle scorse settimane il bilancio 2014, che ha chiuso con un utile d’esercizio di 36,5 milioni di euro (+21,7 rispetto all’esercizio precedente), mentre a livello consolidato l’utile si è attestato a 48,5 milioni di euro (+38,2%). Il patrimonio netto del Gruppo, comprensivo dell’utile, ammonta ora a 1,65 miliardi di euro. Nel corso della riunione è stato evidenziato che il valore economico complessivo a favore delle Banche di Credito Cooperativo, sotto forma di IL MONDO DELLE BCC | 63 aumentando i risultati rispetto allo scorso anno. Il Gruppo bancario Iccrea, a prescindere da quello che sarà il contenuto dell’autoriforma, provvederà comunque a rafforzare la propria offerta verso le BCC, anche attraverso una struttura organizzativa che, negli ultimi anni, si è evoluta e si è avvicinata alle esigenze che nascono a livello locale. Nel contempo, il Gruppo mirerà a consolidare la propria solidità patrimoniale e finanziaria, per assolvere, in modo sempre più puntuale e responsabile, il compito che le stesse BCC hanno assegnato al Gruppo Iccrea e continuano a farlo quotidianamente». Il direttore generale di Iccrea Holding, Roberto Mazzotti D commissioni retrocesse alle stesse a fronte dei prodotti e dei servizi utilizzati, ammonta a 309 milioni di euro (+11,6%). Il 2014 è stato per il Gruppo bancario Iccrea un anno di particolare importanza, non solo dal punto di vista del sostegno tradizionale alle attività delle Banche di Credito Cooperativo sul territorio, ma anche per l’impegno affrontato da Iccrea Holding rispetto alla verifica della propria solidità patrimoniale da parte della Banca Centrale Europea. L’Asset Quality Review, che come noto si è svolto lo scorso ottobre, ha confermato la buona qualità degli attivi e un’adeguata copertura patrimoniale della Capogruppo, sia in condizioni di stress normali, sia in quelle eccezionalmente avverse. «Nel 2014 il Gruppo Iccrea - ha evidenziato il presidente Giulio Magagni - ha visto la conferma dei risultati del lavoro che Iccrea Holding e tutte le altre società del Gruppo hanno svolto negli anni passati al fianco delle Banche di Credito Cooperativo. Nonostante la difficile situazione che ancora si avverte nel tessuto economico italiano, Iccrea Holding ha superato abbondantemente i test della BCE e ha visto accrescere il proprio ruolo a supporto del Credito Cooperativo e dei loro clienti. Ora si tratta di andare avanti con coerenza e con l’obiettivo di poter contribuire al progetto di autoriforma del Credito Cooperativo, un’opportunità essenziale per accrescere la competitività di ogni BCC sul proprio territorio di riferimento». «Sebbene la crisi spieghi ancora i suoi effetti sui territori italiani - ha ribadito il direttore generale Roberto Mazzotti - il Gruppo Iccrea ha continuato il suo ruolo a supporto delle BCC, Red. Iccrea Holding, il cui capitale è partecipato dalle Banche di Credito Cooperativo italiane, è al vertice del Gruppo bancario Iccrea, il gruppo di aziende che fornisce alle BCC un sistema di offerta competitivo predisposto per i loro oltre 6 milioni di clienti e che riunisce le aziende che offrono prodotti e servizi per l’operatività delle BCC (segmento institutional) e la loro clientela di elezione: piccole e medie imprese (segmento corporate) e famiglie (segmento retail). Iccrea Holding è altresì membro dell’UNICO Banking Group, l’associazione con sede a Bruxelles che riunisce le principali banche cooperative europee. IL MONDO DELLE BCC | 64 “Mercati in Cifre” offre una panoramica generale del mondo finanziario, con dati relativi ai principali indicatori di mercato e alcuni grafici esemplificativi. La prima pagina è dedicata ai principali “tassi”, alle materie prime e alle valute. La seconda pagina, invece, tratta dei mercati azionari, con i due grafici relativi agli indici azionari del mercato italiano e di quello statunitense. Le pagine sono a cura del servizio Marketing e del servizio Finanza della Banca di Vignole e della Montagna Pistoiese. Per ulteriori informazioni e/o richieste: [email protected] - 0573 7070267 Claudia Raffalli - 0573 7070270 Matteo Ademollo. Spot EUR/USD Settimanale 9 luglio 2015 MERCATI IN CIFRE | 65 FTSE MIB40 INDEX Settimanale 9 luglio 2015 S&P 500 INDEX Trimestrale 9 luglio 2015 MERCATI IN CIFRE | 66 BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI VIGNOLE E MONTAGNA PISTOIESE ci trovi a: SEDE CENTRALE: Via IV Novembre, 108 - fraz. Vignole - 51039 Quarrata (PT) - Tel. 0573 70701 QUARRATA: Filiale di Vignole Via IV Novembre 108 Tel. 0573 7070205 Agenzia di Quarrata Via C. da Montemagno 80 Tel. 0573 774095 Agenzia di Santonuovo Viale Europa 359 D/E Tel. 0573 735301 AGLIANA: Agenzia di San Michele Via F. Ferrucci 1 Tel. 0574 673190 Agenzia di Spedalino Via Don L. Milani snc Tel. 0574 675458 PISTOIA: Agenzia di Sant’Agostino Via E. Fermi 84/B Tel. 0573 935211 PRATO: Agenzia di San Giusto Via Cava 106 Tel. 0574 631295 Agenzia di San Paolo Via San Paolo 249/251 Tel. 0574 444058 Agenzia di Galciana Via M. degli Organi 211 Tel. 0574 819171 Agenzia di Piazza Marconi Viale G. Marconi 50/17 Tel. 0574 592846 MONTEMURLO: Agenzia di Montemurlo Via Livorno 2 Tel. 0574 689280 EMPOLI: Agenzia automatizzata di Ponte a Elsa via Livornese 325 Tel. 0571 930192 EDITORIALE | 67 LAMPORECCHIO: Agenzia di Lamporecchio Via G. Verdi 9 Tel. 0573 803436 VINCI: Agenzia di Sovigliana Via G. Amendola 9 Tel. 0571 902869 SAN MARCELLO PISTOIESE: Agenzia di San Marcello Pistoiese Via G. Marconi 61 Tel. 0573 622487 Agenzia di Maresca Piazza Stazione 148 Tel. 0573 6261 CUTIGLIANO: Agenzia di Cutigliano Piazza Catilina 3 Tel. 0573 68174 UFFICIO SOCI: presso la sede centrale Tel. 0573 7070227 (Emanuela Ferri) Tel. 0573 7070215 (Ennio Canigiani) email: [email protected]