Anno 15 - Numero 173 - E 1.20 Venerdì 30 settembre 2011 IN ABBINATA OBBLIGATORIA OGNI PRIMO VENERDI' DEL MESE CON IL MENSILE BERGAMO ECONOMIA Jannone, il mio piano per UBI «Un progetto di banca unica già condiviso da alcuni consiglieri del gruppo» BERGAMO - E’ un po’ la teoria v I buffet di lusso per gli assessori E io pago... BERGAMO - Tirata d’orecchie del governatore Roberto Formigoni (nella foto) agli assessori della sua giunta. Molti dei componenti dell’esecutivo regionale hanno già sforato il budget annuale di 8mila euro per le spese di rappresentanza, cioè pranzi, cene, aperitivi da offrire per pubbliche relazioni. Il presidente della Regione arriva addirittura a ipotizzare di andare a scalare le spese in eccesso dallo stipendio degli assessori che le hanno autorizzate. In cima alla lista dei cattivi c’è Massimo Buscemi (Cultura, Pdl) che ha già speso 12mila euro. Il bergamasco Marcello Raimondi per il momento è fermo a 5mila euro. Meglio di lui, e di tutti gli altri colleghi, il leghista orobico Daniele Belotti che ha contenuto le spese di rappresentanza a 1.220 euro nei primi mesi del 2011. A mettere in riga tutti è arrivato Formigoni, che di suo però ha già spesoo 41mila euro per spese di rappresentanza. Servizio A PAGINA 4 della rivoluzione, così come la presentò Mao Tze Tung nel suo Libretto Rosso: c’è una fase in cui servono gli uomini, e un’altra in cui occorre invece il controllo nella stanza dei bottoni. Giorgio Jannone potrebbe piuttosto scrivere un libretto azzurro, visto che è un berlusconiano convinto, ma per la scalata di UBI Banca sta seguendo un percorso simile a quello collaudato da Mao: reclutare sì migliaia di soci, ma anche qualche alto dirigente, uomini del consiglio di sorveglianza e del consiglio di gestione, per dare tutti insieme una scrollata agli attuali vertici. Lo dichiara il parlamentare e presidente delle Cartiere Pigna, presentando al tempo stesso un piano industriale alternativo rispetto a quello dell’ad Victor Massiah, che verrà discusso lunedì in via Calvi con i sindacati. Del piano Massiah si sa quasi tutto, essendo stato pubblicato ai tempi dell’aumento di capitale miliardario. Del piano Jannone, possiamo anticipare che si basa non più su un modello federale (Popolare di Bergamo, Comindustria, Carime, Banco di Brescia, Popolare di Ancona, Banca 24-7, UBI Leasing, UBI Factor, Banco di S. Giorgio, eccetera) ma sul modello di banca unica, accentrando le funzioni e tagliando le decine e decine di poltrone, oltre a ridisegnare il piano sportelli. A questo programma, aggiunge il deputato, stanno lavorando di comune accordo anche alcuni degli attuali membri del cda UBI. «Credo che siano i primi ad essere consapevoli che è finito un ciclo - dichiara Jannone, riferendosi agli amministratori della banca - il che non significa che sia finito il loro ruolo». Intanto il titolo ha toccato i nuovi massimi mese, anche se nel semestre ha perso oltre il 55% del valore. PRIMO PIANO OPERE PUBBLICHE Ospedale tra acqua e lavori da finire ancora dubbi sui tempi del cantiere Servizio A PAGINA 3 CIVIDATE AL PIANO Arrivati i genitori del bimbo bielorusso morto nella piscina «Doppia tragedia» Servizio A PAGINA 7 Lavoratori UBI in piazza Vittorio Veneto: lunedì la trattativa sul piano industriale di Massiah Tv. Una 14enne di Credaro è la più giovane partecipante del talent, da ieri in onda su Raidue Federica alla conquista dell’Academy CREDARO - E’ la più giovane fra le aspiranti popstar del nuovo talent «Star Academy», che ha esordito ieri in prima serata su RaiDue ed è condotto dallo showman e cantante bergamasco Francesco Facchinetti. E anche lei è una bergamasca doc. Federica Mussinelli (foto), nata a Calcinate e residente a Credaro, è in pratica la mascotte del Servizio A PAGINA 10 gruppo, ovvero dei sedici partecipanti rimasti in gara. Ha solo 14 anni, ma tanta voglia di imparare e migliorarsi, e dice che essere arrivata alle fasi finali delle selezioni di «Star Academy» è il successo più importante della sua vita: alle sue spalle, del resto, non ha precedenti esperienze o partecipazioni in programmi televisivi. Servizio A PAG. 17 Tasse. Ora si possono chiudere con lo sconto Bergamo. A Campagnola, bottino 100 euro Bergamo litigiosa col Fisco Rapinatore preso a sediate Terza in Lombardia per numero di contenziosi irrisolti Assalto alla farmacia. La direttrice reagisce e lo caccia Servizio A PAGINA 5 Servizio A PAGINA 5 SPORT Domani alle 18 c’è Roma-Dea Mister Cola: «Io bergamasco» - «Solo Atalanta». Anche se è di Anzio, provincia di Roma, alla vigilia della sfida con i giallorossi mister Colantuono sottolinea di sentirsi soltanto «bergamasco». Almeno dal punto di vista squisitamente calcistico. BERGAMO Servizi ALLE PAGINE 12, 13 E 15 1 0 9 3 0 9 771594 114084 SICUREZZA Polstrada, il bilancio Calano gli incidenti ma tante le infrazioni per eccesso di velocità servizio A PAGINA 7 10 Economia Venerdì 30 settembre 2011 L’intervista. La scalata del gruppo attraverso un piano industriale alternativo Jannone: «Parto dai cda e per UBI banca unica molti consiglieri con me» La Pigna, UBI, il PDL in crisi: ma le piacciono le sfide impossibili? «No, ma credo che le proprie idee vadano difese con coraggio e che il rischio faccia per definizione parte della vita di chi vuol fare impresa. Le critiche non mi fanno paura; quando nel '94 ho fondato a Bergamo Forza Italia, nel regno della Democrazia Cristiana, tutti mi davano del pazzo, anche in famiglia» Sì, ma allora il «condottiero» era forte «Vero, ma le idee erano molto coraggiose ed avanzate e quando Berlusconi me ne parlò, sinceramente non era facile capirne la portata ed esporsi mediaticamente a soli 27 anni» D’accordo, ma ora va contro i poteri forti, non solo politici: non ha timori? «In molti mi chiedono chi me l'ha fatto fare, visto che essendo presidente di una Commissione parlamentare, amministratore delegato di una grande azienda, avrei potuto stare più tranquillo. Ma io quando credo nelle mie idee tendo all'obiettivo e non temo il rischio che ne consegue, anche perché se fosse attaccata la Pigna la reazione dei dipendenti e dei sindacati (e non solo) arriverebbe dopo un minuto» A proposito dei sindacati, qual è il vostro rapporto? «Non posso nascondere che mi ha fatto molto piacere ricevere attestati di stima da parte di tutti i sindacati. Abbiamo lavorato ottimamente insieme, con un progetto molto innovativo per salvare la Pigna e le relazioni in UBI sono eccellenti e fattive» Quali sono i prossimi passi in UBI? «La partita è appena cominciata, anzi si giocherà solo in assemblea. Non è escluso che chiederemo già dalla prossima assemblea di mettere all'ordine del giorno alcuni punti cardine. Servono poche migliaia di soci» A noi 2.000 o 3.000 soci non sembrano pochi blea, non certo io. Hanno «Certo raccogliere tante grandi meriti per il passato firme non è facile, ma lo sta- e notevoli capacità di relatuto prevede che siano i di- zione» pendenti a certificarle. InolMa? tre ci siamo "federati" con «Ma credo che siano i prile altre associazioni degli mi ad essere consapevoli azionisti, da Cuneo alla Sici- che è finito un ciclo, il che lia» non significa che sia finito I toni della polemica so- il loro ruolo. UBI ha molte no sempre più alti: non po- criticità: i dipendenti sono tete ricercare un accordo insoddisfatti e demotivati, con i vertici ci sono crediUBI? ti in soffe«I toni alrenza enor«Stiamo ti non li ho mi, incredielaborando certo voluti bili spese io, ma, dal per consuun progetto primo istanlenze, indi rilancio te, le prese di chieste in posizione corso e socon i dirigenti del vertice prattutto il del gruppo» sono state crollo delle molto vioquotazioni lente e fazioche ora si se. Tra l'altro, mi hanno fat- vuole legare alla crisi geneto e continuano a farmi un rale, ma che è iniziato ben immenso regalo in termini prima e ha ben altre motivazioni. I tanti dipendenti di comunicazione» In che senso il manage- iscritti alla nostra associament UBI le ha fatto un re- zione mi riferiscono dei seri problemi di Banca 24-7, di galo? «L’errore più grande di ispezioni in corso di diverse Zanetti, Faissola e Moltra- procure, di problemi seri sio è stato quello di attaccar- per UBI Leasing, di una banmi, anche a livello persona- ca che perde ogni mese decile, legittimando un'azione ne di migliaia di conti corche fino a quel momento rente e altro ancora» era solo un'idea. Il più intelligente è stato Bazoli, che ha detto: "bene Jannone, ne prendiamo atto". Insomma, le polemiche ci hanno regalato spazio, visibilità e iscritti tutti i giorni perché hanno fatto schierare la platea degli azionisti da una parte o dall'altra. C'è un sito di informazione locale in v internet legato a Confindustria che non perde giorno per attaccarmi, non sa che regalo ci sta facendo. Ora siamo stati davvero legittimati e abbiamo forza e numeri: grazie ancora» In riferimento all’artiLei ha detto che il cda è colo «RDB ricapitalizza ma non la Cividini» pubtroppo vecchio blicato l’altro ieri la so«No guardi, Ilario Testa cietà precisa che, al moaveva 90 anni, è stato e sarà mento dell’acquisizione sempre ricordato come midi Cividini da parte del gliore il presidente dell'aeroGruppo RDB, gli immoporto di Bergamo; Berluscobili della società sono ni ne ha 75 e ha la forza di stati scorporati e acquiun adolescente; non è vecsiti da RDB Immobiliare e non, come riportachio il cda, è vecchio il moto, «lasciati in proprietà dus operandi. Se gli attuali alla famiglia Arletti». amministratori devono reAnche il successivo passtare, lo deciderà l'assemsaggio - dove si scrive «Per quanto riguarda l’aumento di capitale, i 13 milioni arriveranno se la famiglia Arletti si farà sempre più da parte evitando di sottoscrivere la propria quota» risulta privo di fondamento in quanto da un lato Renzo Arletti è l’Amministratore Delegato di RDB, non uno degli azionisti del Gruppo, dall’altro perché l’operazione di aumento di capitale, per la precisione di 15 milioni di euro, è riservato alla sottoscrizione esclusiva di Alias Srl, società controllante di Sacci SpA, in qualità di nuovo socio. Ma non c’è il rischio che il titolo ne risenta? «Certo, ma le quotazioni sono già ora le peggiori di tutto il listino: peggio di così... Anzi, rivendico il fatto che la nascita della mia associazione, la cui notizia è stata ripresa dai media di mezzo mondo, ha creato attenzione e contendibilità sul titolo e quindi i progressi di questi giorni» Ma per il futuro, quali sono i progetti? «Ora vorrei che le nostre critiche, ormai note, lasciassero spazio ai programmi per il futuro, al piano industriale che stiamo elaborando con i dirigenti della banca» Adesso riparte con la storia dell’aumento di capitale presentato senza piano industriale... «No, anche se è stato un errore oggettivo e imperdonabile che ha causato un crollo delle quotazioni ed una seria perdita di immagine. Noi puntiamo per il futuro a un modello di banca unica, a un piano sportelli diverso da quello attuale, a sistemi di recupero crediti che non intervengano, co- L’onorevole Giorgio Jannone (Pdl) n˚1 delle Cartiere Pigna me oggi avviene, troppo tardi, a un rapporto con la clientela come era quello tradizionale della Banca Popolare di Bergamo, con capifiliale valorizzati e consapevoli che sostengono davvero imprese e famiglie. Puntiamo soprattutto a ridare valore alle risorse umane interne senza ricorrere a esose consulenze che, per intenderci, sono sin qui costate cifre incredibili, svariate centinaia di milioni di euro» E un nuovo amministratore delegato quindi? «Non ho chiari elementi di giudizio, non conosco personalmente Massiah, ascolto solo quanto riportano i di- pendenti, i dirigenti e i consiglieri di UBI» I consiglieri? «Guardi che, anche tra i consiglieri di gestione e di sorveglianza, ci sono esponenti di rilievo perfettamente in linea con le mie idee e con questi abbiamo un continuo e proficuo scambio di opinioni» Pensavamo che i consiglieri facessero parte dell’altra associazione «Ho letto che l'altra associazione ha risposto a un mio intervento sul Corriere della sera: ma allora sono vivi! E' un altro nostro piccolo miracolo». Crepe nel cemento. Oggi a Bologna il coordinamento sul futuro della Prefabbricati Cividini RDB, gioielli in vendita RDB precisa sugli immobili scorporati OSIO SOPRA - RDB Hebel è ufficialmente in mano ai tedeschi di Xella. Il gruppo piacentino cui fa capo la Prefabbricati Cividini di Osio Sopra sta facendo cassa, ma secondo fonti sindacali le copiose dismissioni non cambiano nulla per i quasi 150 addetti del polo bergamasco, il cui destino pare segnato. Oggi si riunirà il coordinamento sindacale di gruppo a Bologna, con la presenza di rsu e segreterie provinciali: in tutto, rischiano il posto circa 500 persone. Intanto RDB ha sottoscritto il contratto relativo alla cessione di uno stabilimento della RDB Hebel a Xella Baustoffe GmbH. In particolare, l’operazione prevede la vendita da parte di Xella di tutte le azioni detenute in RDB Hebel, corrispondenti al 44% del capitale sociale, in cambio della cessione del 100% della Xella Pontenure srl, società interamente controllata da RDB Hebel, nella quale è stato conferito il ramo d’azienda costituito dagli stabilimenti di Pontenure attivi nella produzione di Gasbeton, dai relativi dipendenti e contratti afferenti l’attività produttiva, nonché dai due finanziamenti a lungo termine attualmente in essere con Cariparma. Il prezzo di compravendita pattuito per la vendita della NewCo, che potrà essere oggetto di aggiustamento, è pari 11,12 milioni di euro, oltre l’assunzione da parte della NewCo dell’inde- Lavoratori della Cividini contro la chiusura della fabbrica bitamento finanziario scaturente dai finanziamenti con Cariparma, per importo pari a 23,4 milioni di euro, del TFR e altri oneri relativi ai dipendenti degli stabilimenti di Pontenure inclusi nel ramo d’azienda, per importo pari a 800mila euro e degli oneri relativi a investimenti volti a migliorare gli impianti ambientali del ramo d’azienda, stimati in circa 500mila euro. Inoltre è previsto che la NewCo acquisti il magazzino e inventario esistente alla data di perfezionamento dell’operazione. Alla fine dell’operazione, RDB controllerà RDB Hebel che continuerà la produzione di Gasbeton nello stabilimento di Volla (Napoli). Secondo le prime reazioni sindacali, l’acquisizione da parte di Xella non rappresenterebbe per ora un problema dal momento che, i nuovi proprietari, in un accordo firmato con i sindacati, avrebbero garantito i diritti fondamentali dei lavori. Piuttosto il punto dolente è rappresentato dalla chiusura dei sette stabilimenti, compreso quello bergamasco. Il problema sollevato dai sindacati e che sembra emergere ogni volta è la mancanza di dialogo tra azienda e Rsu, dal momento che anche la chiusura delle sette filiali di Rdb e il relativo licenziamento di 500 lavoratori, sarebbe stato deciso, sempre secondo il sindacato, in modo unilaterale. Oggi intanto i sindacati si riuniranno a Bologna in un incontro nazionale per fare il punto della situazione e decidere eventuali provvedimenti da adottare. Il titolo RDB ha guadagnato il 69,38% in un mese (ieri +21,19%) sulla scia delle ultime operazioni.