STAFF DI DIREZIONE
Supporto agli Organi
VERBALE DELL’ADUNANZA
DEL SENATO ACCADEMICO
DEL 8 LUGLIO 2015
L’anno duemilaquindici, addì 8 del mese di luglio, alle ore 9,00, presso la sala delle adunanze del Rettorato,
piazza San Marco 4, si è riunito il Senato Accademico dell’Università degli Studi di Firenze, convocato con nota prot. n.
89320 pos. II/7 del 2 luglio 2015, inviata per e-mail, per trattare il seguente ordine del giorno:
1) Comunicazioni del Presidente
2) Programmazione del personale Docente e Ricercatore e Piano Straordinario Associati
3) Proposta di chiamata diretta nel ruolo di Professore Associato per il settore concorsuale 04/A2, settore
scientifico disciplinare GEO/03, ai sensi dell’art. 1, comma 9, della legge 4 novembre 2005, n. 230 –
Dipartimento di Scienze della Terra
4) Richiesta di attivazione di un posto di Ricercatore a tempo determinato, tipologia a), ai sensi dell’art. 24
della legge 30 dicembre 2010, n. 240, comma 3, su fondi esterni - Dipartimento di Medicina Sperimentale e
Clinica, ai sensi del Regolamento in materia di Ricercatori a tempo determinato
5) Richiesta di attivazione di un posto di Ricercatore a tempo determinato, tipologia a), ai sensi dell’art. 24
della legge 30 dicembre 2010, n. 240, comma 3, su fondi esterni - Dipartimento di Scienze delle Produzioni
Agroalimentari e dell'Ambiente, ai sensi del Regolamento in materia di Ricercatori a tempo determinato
6) Convenzione tra l'Università degli Studi di Firenze e l’Università degli Studi di Trieste, ai sensi dell'art. 6,
comma 11, della legge 30 dicembre 2010, n. 240
7) Convenzione tra l'Università degli Studi di Firenze e l’Università degli Studi di Roma Tre, ai sensi dell'art.
6, comma 11, della legge 30 dicembre 2010, n. 240
8) Modifica al Regolamento per l’attribuzione della retribuzione aggiuntiva dei Ricercatori a tempo
indeterminato
9) Proposte dei Dipartimenti per il conferimento del titolo di Professore emerito
10) Relazioni sui benefici a favore dei Professori e Ricercatori collocati a riposo
11) Scuola di Architettura: modifica del Regolamento didattico della Scuola di specializzazione in beni
architettonici e del paesaggio
12) Proposta di conferimento di lauree honoris causa
13) Relazione sui processi di Assicurazione della qualità e sull’attività del Presidio della Qualità di Ateneo
2014-2015
14) Convenzione tra UISP (Unione Italiana Sport Per tutti) Regionale Toscana, CESEFAS (Centro di studi per
l'educazione fisica e l'attività sportiva) e Università degli Studi di Firenze, per il Corso di Aggiornamento
professionale "Attività motoria, educazione sportiva e processi formativi" a.a. 2015-2016
15) Legge 14 aprile 1982, n. 164 - Norme in materia di rettificazione di attribuzione di sesso - Rilascio doppio
libretto universitario
16) Programma Erasmus+ - Bando di idoneità alla mobilità per studi – a.a. 2015/2016 - Assegnazione mensilità
“con contributo”
17) Iniziative studentesche culturali e sociali a favore degli studenti – Bando a.a. 2014/2015
18) Direttore e Comitato di Gestione del Centro Studi “Aldo Palazzeschi”
19) Modifica dello Statuto della Società Consortile a r.l. Uniser - Servizi Didattici per l'Università
20) Modifica dello Statuto dell’Associazione CUEIM Consorzio Universitario di Economia Industriale e
Manageriale
21) Adesione dell'Università degli Studi di Firenze alla Fondazione Water Right an Energy Foundation
O.N.L.U.S.
22) Protocollo di Intesa tra l’Università di Firenze, l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), Il Consiglio
Nazionale delle Ricerche (CNR), L’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) per la valorizzazione di
Arcetri
23) Rivista Comparative Cultural Studies: European and Latin American Perspectives
24) Atto aggiuntivo Centro interuniversitario UNIRES
25) Rinnovo Convenzione Istitutiva Centro Interuniversitario di Ricerca "Centro Italiano di Studi Elettorali "CISE
26) Commissione ricerca – sostituzione membri
27) Protocollo d’intenti per l’attuazione del progetto “Ele.C.Tra.” al fine di sviluppare la mobilità elettrica
nell’area urbana fiorentina
28) Patrocini dell’Università degli Studi di Firenze
29) Accordo di collaborazione culturale e scientifica tra l’Università degli Studi di Firenze, l’Azienda
Ospedaliero Universitaria di Careggi e l’Università di Thi Qar (Iraq)
________________________________________________________________________________________________
1
(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
________________________________________________________________________________
30)
Riconoscimento di spin-off ACCADEMICO dell'Università degli Studi di Firenze della costituenda società
cooperativa EBICO
31) Riconoscimento di spin-off ACCADEMICO dell'Università degli Studi di Firenze della costituenda società
IBIONET
32) Riconoscimento di spin-off ACCADEMICO dell'Università degli Studi di Firenze della costituenda società
ECOLGENE
33) Riconoscimento di spin-off ACCADEMICO dell'Università degli Studi di Firenze della costituenda società
GEOAPP
34) Riconoscimento di spin-off ACCADEMICO dell'Università degli Studi di Firenze della società ITEM S.r.l.
Sono presenti:
Prof. Alberto Tesi, Rettore, con funzioni di Presidente
Prof. Paolo Bechi, rappresentante dei Direttori di Dipartimento per l’Area Biomedica
Prof. Stefano Milani, rappresentante dei Direttori di Dipartimento per l’Area Biomedica
Prof. Giovanni Tarli Barbieri, rappresentante dei Direttori di Dipartimento per l’Area delle Scienze Sociali
Prof. Gaetano Aiello, rappresentante dei Direttori di Dipartimento per l’Area delle Scienze sociali
Prof. Luigi Dei, rappresentante dei Direttori di Dipartimento per l’Area Scientifica
Prof. Andrea Arnone, rappresentante dei Direttori di Dipartimento per l’Area Tecnologica
Prof. Saverio Mecca, rappresentante dei Direttori di Dipartimento per l’Area Tecnologica
Prof.ssa Vittoria Perrone Compagni, rappresentante dei Direttori di Dipartimento per l’Area Umanistica e della
Formazione
Prof. Francesco Giunta, rappresentante dei docenti e dei ricercatori dell’Area delle Scienze Sociali
Dott. Stefano Cannicci, rappresentante dei docenti e dei ricercatori dell’Area Scientifica
Prof. Giorgio Patrizio, rappresentante dei Direttori di Dipartimento per l’Area Scientifica
Prof. Paolo Nannipieri, rappresentante dei docenti e dei ricercatori dell’Area Tecnologica
Prof. Enrico Vicario, rappresentante dei docenti e dei ricercatori dell’Area Tecnologica
Prof. Pietro Causarano, rappresentante dei docenti e dei ricercatori dell’Area Umanistica e della Formazione
Prof. Marco Meli, rappresentante dei docenti e dei ricercatori dell’Area Umanistica e della Formazione
Dott. Fabrizio Parissi, rappresentante del personale tecnico amministrativo
Sig.a Ida Elisabeth Charlotte Schwenk, rappresentante degli studenti
Sig. Tommaso Pagni Fedi, rappresentante degli studenti
Sig.a Enrida Ndreu, rappresentante degli studenti
Sig. Alessio Antonio Franchino, rappresentante degli studenti
Sono assenti giustificati:
Prof. Lorenzo Rook, rappresentante dei Direttori di Dipartimento per l’Area Scientifica
Prof.ssa Chiara Azzari, rappresentante dei docenti e dei ricercatori dell’Area Biomedica
Prof. Patrizio Blandina, rappresentante dei docenti e dei ricercatori dell’Area Biomedica
Prof. Alessandro Chiaramonte, rappresentante dei docenti e dei ricercatori dell’Area delle Scienze Sociali
Dott.ssa Susanna Benvenuti, rappresentante del personale tecnico amministrativo
Sig.ra Marisa Morbidi, rappresentante del personale tecnico amministrativo
Sig. Filippo Pelagatti, rappresentante degli studenti
È assente:
Prof.ssa Anna Benvenuti, rappresentante dei Direttori di Dipartimento per l’Area Umanistica e della Formazione
Partecipano, altresì, alla seduta:
Prof. Giacomo Poggi, Pro-Rettore Vicario
Dott.ssa Beatrice Sassi, Direttore Generale, con funzioni di Segretario verbalizzante.
Assistono inoltre alla seduta Antonella Messeri, Annalisa Cecchini e Cristiano Burgio della Segreteria Organi e
Commissioni di Ateneo, per l’approntamento della documentazione inerente l’ordine del giorno e per l’attività
sussidiaria ai lavori del Senato Accademico.
Il Presidente, constatata l'esistenza del numero legale, dichiara aperta e valida la seduta.
Prof.ssa Anna Benvenuti entra alle ore 9,30 sul punto 5 dell’O.D.G.;
Il Rettore comunica che si rende necessario ritirare dall’ordine del giorno il punto 10 “Relazioni sui benefici a favore
dei Professori e Ricercatori collocate a riposo” – All. H/39, poiché dette relazioni sono state inserite nel punto 1
dell’ordine del giorno “Comunicazioni del Presidente”.
Sul punto 1 dell’O.D.G. «COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE»
OMISSIS
Sul punto 2 dell’O.D.G. «PROGRAMMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE E RICERCATORE E PIANO
STRAORDINARIO ASSOCIATI»
Il Senato Accademico prende in esame il seguente promemoria:
 «Programmazione del personale docente e ricercatore
________________________________________________________________________________________________
2
(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
________________________________________________________________________________
Il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 18 luglio 2014, aveva attribuito ai Dipartimenti 12 PuOr per
l’attivazione di posti di ricercatore a tempo determinato di tipologia a) e b), consentendo a ciascun Dipartimento di
formulare la richiesta di un bando, fatta eccezione per i Dipartimenti di Architettura e di Medicina Sperimentale e
Clinica, che avrebbero potuto richiederne due. Il Dipartimento di Architettura è stato autorizzato a bandire due posti di
ricercatore, uno di tipologia a) e uno di tipologia b).
Successivamente, il Consiglio del Dipartimento di Architettura, nella seduta del 29 aprile 2015, ha deliberato la
richiesta di un ulteriore posto di ricercatore a tempo determinato di tipologia b), per il settore concorsuale 08/E2, settore
scientifico disciplinare ICAR/18.
Lo stesso Consiglio, nella seduta del 1° luglio, ha deliberato la richiesta di attivazione di un ulteriore posto di
ricercatore a tempo determinato di tipologia b), per il settore concorsuale 08/F1, settore scientifico disciplinare
ICAR/21.
I posti di ricercatore anzidetti non sono stati approvati dagli organi di governo tra le manifestazioni di interesse di cui
alle delibere dello scorso mese di ottobre, considerato che il Dipartimento di Architettura a suo tempo non li aveva
proposti. Risulta, tuttavia, che sono stati richiesti, ancorché non ancora acquisiti, i prescritti pareri alla CIA, ai Consigli
dei Corsi di Studio e alle Scuole di riferimento.
Si riporta nel seguito la quantificazione dell’impegno complessivo dei PuOr imputati alla programmazione 2014 per i
posti approvati dagli Organi alla data odierna:
impegno
Punti
impegno
unitario di Organico
unitario di
punti
complessi
n. posti
punti
Ruolo
organico
vi
richiesti organico da
da parte
program
parte del
dell'Atene mati nel
Dipartimento
o
2014
Professori Ordinari ex art. 18, comma 1, legge 240/2010
Professori Ordinari ex art. 24, comma 6, legge 240/2010, idonei ex
legge 210/1998
Professori Associati per Chiamata Diretta finanziato dal Miur al
50%
Professori Associati per Chiamata Diretta finanziato dal Miur al
95%
Ricercatori T. Determinato tipologia a) legge 240/2010 su fondi
Ateneo
Ricercatori T. Determinato tipologia b) legge 240/2010 su fondi
Ateneo
21
1,000
21,000
1
0,200
0,100
0,300
2
0,175
0,175
0,700
1
0,018
0,018
0,035
11
0,400
4,000
28
0,500
14,00
00
Totale punti organico impegnati
40,035
Un posto di ricercatore tipologia a) non è imputato perché in
sostituzione di un posto precedente non coperto
In tabella sono compresi i due posti di ricercatore di tipologia b) chiesti dal Dipartimento di Architettura.
Come già evidenziato in precedenza, si conferma che alcune delle posizioni di ricercatore di tipologia b) riportate in
tabella, tra le quali quella del Dipartimento citato, sono attivate sui medesimi settori scientifico disciplinari attualmente
coperti da ricercatori di tipologia a), gravanti su fondi di Ateneo. In questi casi l’effettivo impegno dei PuOr per le
posizioni di ricercatore di tipologia b) sarà quantificato all’esito delle relative procedure.
I costi relativi ai posti indicati in tabella sono riportati nella pratica sottoposta al Consiglio di Amministrazione, nella
seduta del 18 luglio 2014, per l’approvazione della programmazione del personale docente e ricercatore per l’anno
2014, della quale si sta completando l’attuazione.
 Piano Straordinario Associati
Successivamente alla seduta del 10 giugno scorso, sono pervenute richieste di attivazione di ulteriori procedure selettive
e valutative per posti di professore di seconda fascia.
Il Consiglio del Dipartimento di Biologia, nella seduta del 2 luglio, ha deliberato l’ordine di priorità dei posti richiesti
con la propria precedente delibera del 3 giugno, proponendo l’attivazione di una procedura valutativa per un posto ex
art. 24, comma 6, per il settore concorsuale 05/C1, settore scientifico disciplinare BIO/07.
Al riguardo si precisa che con la delibera del 3 giugno il Dipartimento aveva chiesto l’attivazione delle procedure per
due posti ex art. 24, comma 6, per i settori scientifico disciplinari BIO/07 e BIO/06, senza avere la disponibilità dei
Punti Organico necessari. A norma di quanto deliberato dal Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 29 maggio
2015, non possono essere autorizzate “ulteriori procedure ex artt. 18, comma 1, o 24, comma 6, che producano un
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3
(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
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incremento del debito per quei Dipartimenti che hanno un debito pregresso da bilancio 2012 superiore a 0,2 PuOr, in
quanto per essi il saldo senza tenere conto del debito pregresso deve restare positivo”.
Nel seguito le nuove richieste:
Dipartimento
Professori Associati ex
art. 18, comma 1
Professori Associati ex
art. 18, comma 4
Professori Associati ex
art. 24, comma 6
Architettura
1 posto per il settore
08/E1 (ICAR/17)
Biologia
1 posto per il settore
05/C1 (BIO/07)
Matematica e
Informatica
1 posto per il settore
01/A1 (MAT/04)
L’Ufficio ha verificato l’effettiva disponibilità di PuOr da parte dei Dipartimenti.
Tutto ciò premesso, il Senato Accademico è invitato ad esprimere il proprio parere.»
OMISSIS
Il Senato Accademico,
- letta l’istruttoria;
- visto lo Statuto, ed in particolare gli articoli 13 e 14;
- visto l’art. 1-ter della legge 31 marzo 2005, n. 43;
- visto il decreto legge 10 novembre 2008, n. 180, convertito con modificazioni in legge 9 gennaio 2009, n. 1;
- vista la legge 30 dicembre 2010, n. 240;
- visto il Decreto Legislativo 29 marzo 2012, n. 49, recante la disciplina per la programmazione, il monitoraggio e la
valutazione delle politiche di bilancio e di reclutamento degli atenei, in attuazione della delega prevista dall’art. 5,
comma 1, della legge 30 dicembre 2010, n. 240;
- visto il Regolamento di Ateneo dei Dipartimenti che all’art. 13, lettera d) dispone che il Consiglio di Dipartimento
“elabora e presenta al Consiglio di amministrazione la programmazione del personale”;
- vista la delibera, in data 24 maggio 2013, con la quale il Consiglio di Amministrazione ha approvato il nuovo
“Modello per la ripartizione di Punti Organico”, volto a distribuire le risorse ai Dipartimenti;
- preso atto della nota del 17 ottobre 2013 (prot. n. 21381), con la quale il Ministero precisa gli aspetti vincolanti e
obbligatori relativi alla programmazione triennale 2013-2015;
- visto il Decreto Ministeriale 4 novembre 2014, n. 815 “Criteri di Ripartizione del Fondo di Finanziamento
Ordinario (FFO) delle Università per l’anno 2014”;
- visto il Decreto Ministeriale 18 dicembre 2014, n. 907 “Decreto criteri e contingente assunzionale delle Università
statali per l’anno 2014”;
- visto il Decreto Legge 31 dicembre 2014, n. 192 (c.d. Mille proroghe), che proroga al 31 dicembre 2015 l’utilizzo
dei punti organico assegnati negli anni 2010, 2011, 2012, 2013 e 2014;
- vista la delibera del 27 febbraio 2015 con la quale il Consiglio di Amministrazione ha stabilito di imputare ai
Dipartimenti 0.35 PuOr per ciascun posto di professore di seconda fascia richiesto ex art. 18, comma 1, e coperto da
personale esterno all’Ateneo fiorentino;
- viste le delibere con le quali in ordine alla “Programmazione del personale docente e Ricercatore” il Senato
Accademico e il Consiglio di Amministrazione, nelle sedute del 17 e 18 luglio 2014, hanno fornito indicazioni sulla
corretta procedura da seguire per le manifestazioni di interesse per i settori relativi ai posti da mettere in
programmazione;
- preso atto delle manifestazioni di interesse deliberate dai Consigli di Dipartimento in merito alla programmazione
del personale;
- viste le delibere con le quali il Senato Accademico e il Consiglio di Amministrazione, rispettivamente nelle sedute
del 15 e 30 ottobre 2014, hanno approvato le manifestazioni di interesse formulate dai Dipartimenti;
- preso atto delle delibere con le quali i Consigli dei Dipartimenti interessati hanno chiesto l’attivazione di ulteriori
posti di ricercatore a tempo determinato di tipologia b), nonché di professore di seconda fascia a valere sul Piano
________________________________________________________________________________________________
4
(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
________________________________________________________________________________
Straordinario, ex art. 18, commi 4, e art. 24, comma 6, della medesima legge;
considerato che i posti di ricercatore a tempo determinato di tipologia b), settori concorsuali 08/E2 (settore
scientifico disciplinare ICAR/18) e 08/F1 (settore scientifico disciplinare ICAR/21) non sono stati approvati dagli
organi di governo tra le manifestazioni di interesse, considerato che il Dipartimento di Architettura a suo tempo non
li aveva proposti;
- preso atto che per i suddetti posti sono stati richiesti i prescritti pareri alla CIA, ai Consigli dei Corsi di Studio e
delle Scuole di riferimento;
- atteso che l’effettivo impegno dei PuOr per le posizioni di ricercatore di tipologia b) in questione sarà quantificato
all’esito delle relative procedure attivate sui medesimi settori scientifico disciplinari attualmente coperti da
ricercatori di tipologia a), gravanti su fondi di Ateneo;
- considerato che il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 18 luglio 2014, ha preso atto dei costi relativi ai
posti della programmazione del personale docente e ricercatore per l’anno 2014;
- atteso che in Bilancio di previsione 2014 e 2015 sono allocate risorse per l’assunzione di 24 professori Ordinari e 40
Ricercatori a tempo determinato;
- verificato che per i posti richiesti sul Piano Straordinario Associati risultano soddisfatti i requisiti di cui alla delibera
del Consiglio di Amministrazione del 29 maggio scorso;
- verificata, altresì, l’effettiva disponibilità di PuOr da parte dei Dipartimenti,
ESPRIME PARERE FAVOREVOLE
1) all’attivazione delle procedure selettive per due posti di ricercatore a tempo determinato di tipologia b), per i settori
concorsuali 08/E2 (settore scientifico disciplinare ICAR/18) e 08/F1 (settore scientifico disciplinare ICAR/21), presso il
Dipartimento di Architettura, subordinatamente all’acquisizione dei pareri della CIA, dei Consigli dei Corsi di Studio e
delle Scuole di riferimento, il cui effettivo impegno dei PuOr sarà quantificato all’esito della relativa procedura;
2) all’attivazione delle procedure selettive e valutative per i posti di professore di seconda fascia ex artt. 18, comma 4, e
24, comma 6, della legge 240/2010, indicati nella tabella nel seguito riportata:
-
Dipartimento
Professori
Associati ex
art. 18,
comma 1
Professori
Associati ex
art. 18,
comma 4
Professori
Associati ex
art. 24,
comma 6
Architettura
1 posto per il
settore 08/E1
(ICAR/17)
Biologia
1 posto per il
settore 05/C1
(BIO/07)
Matematica e Informatica
1 posto per il
settore 01/A1
(MAT/04)
Sul punto 3 dell’O.D.G. «PROPOSTA DI CHIAMATA DIRETTA NEL RUOLO DI PROFESSORE ASSOCIATO
PER IL SETTORE CONCORSUALE 04/A2, SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE GEO/03, AI SENSI
DELL’ART. 1, COMMA 9, DELLA LEGGE 4 NOVEMBRE 2005, N. 230 – DIPARTIMENTO DI SCIENZE
DELLA TERRA»
Il Senato Accademico prende in esame il seguente promemoria: «Il Decreto Ministeriale 8 giugno 2015, n. 335
“Decreto criteri di ripartizione del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) per l’anno 2015”, in corso di
registrazione, all’art. 5 “Incentivi per chiamate di docenti esterni all’ateneo, trasferimenti di ricercatori e per chiamate
dirette ai sensi della Legge 230/2005”, destina l’importo massimo di € 3.000.000 al cofinanziamento di chiamate dirette
di professori o ricercatori di cui all’art. 24, comma 3, lettera b), della legge 30 dicembre 2010, n. 240, ai sensi dell’art.
1, comma 9, della legge 4 novembre 2005, n. 230 e successive modificazioni. L’intervento di cofinanziamento
ministeriale è pari al 50% del valore medio nazionale della qualifica corrispondente.
Secondo quanto disposto dal decreto predetto, l’Università entro il 22 settembre 2015 potrà formulare al Ministero,
nell’ambito di una proposta unitaria di Ateneo, i nominativi dei soggetti per i quali chiede la chiamata diretta, indicando
per ciascuno la qualifica proposta per l’inquadramento e il livello di cofinanziamento richiesto.
Il Consiglio del Dipartimento di Scienze della Terra, nella seduta dell’8 giugno 2015, ha deliberato la proposta di
chiamata diretta in qualità di professore associato, ex art. 1, comma 9, della legge 230/2005 citata, del prof. Derek KEIR
________________________________________________________________________________________________
5
(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
________________________________________________________________________________
per il settore concorsuale 04/A2 Geologia Strutturale, Geologia Stratigrafica, Sedimentologia e Paleontologia, settore
scientifico-disciplinare GEO/03 Geologia Strutturale. La delibera evidenzia che il prof. Keir, è in servizio in qualità di
Associate Professor presso l’Università di Southampton, UK, e che la qualifica è riconosciuta equipollente al ruolo di
Professore Associato.
Il Consiglio subordina la predetta chiamata diretta al finanziamento ministeriale (50% del valore medio nazionale della
qualifica corrispondente) e alla copertura del 50% del costo effettivo per l’Ateneo da parte dell’Amministrazione
centrale. Al riguardo, si evidenzia che gli Organi di governo, nel caso di chiamate dirette, hanno deliberato di imputare
ai Dipartimenti la metà del costo per l’Ateneo e precisamente 0,175 Punti Organico.
Per completezza di informazione, si riporta nel seguito la normativa di riferimento.
• La Legge 4 novembre 2005, n. 230, all’articolo 1, comma 9, stabilisce che “nell'ambito delle relative disponibilità di
bilancio, le università possono procedere alla copertura di posti di professore ordinario e associato e di ricercatore
mediante chiamata diretta di studiosi stabilmente impegnati all'estero in attività di ricerca o insegnamento a livello
universitario da almeno un triennio, che ricoprono una posizione accademica equipollente in istituzioni universitarie o
di ricerca estere, ovvero che abbiano già svolto per chiamata diretta autorizzata dal Ministero dell'istruzione,
dell'università e della ricerca nell'ambito del programma di rientro dei cervelli un periodo di almeno tre anni di ricerca
e di docenza nelle università italiane e conseguito risultati scientifici congrui rispetto al posto per il quale ne viene
proposta la chiamata, [A tali fini le università formulano specifiche proposte al Ministro dell'istruzione, dell'università
e della ricerca il quale concede o rifiuta il nulla osta alla nomina previo parere del Consiglio universitario nazionale.]
Nell'ambito delle relative disponibilità di bilancio, le università possono altresì procedere alla copertura dei posti di
professore ordinario mediante chiamata diretta di studiosi di chiara fama. A tali fini le università formulano specifiche
proposte al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca il quale concede o rifiuta il nulla osta alla nomina,
previo parere di una commissione, nominata dal Consiglio universitario nazionale, composta da tre professori ordinari
appartenenti al settore scientifico-disciplinare in riferimento al quale è proposta la chiamata. Il rettore, con proprio
decreto, dispone la nomina determinando la relativa classe di stipendio sulla base della eventuale anzianità di servizio
e di valutazioni di merito.”
• La norma è stata integrata e modificata dal decreto legge 10 novembre 2008, n. 180, convertito con modificazioni in
legge 9 gennaio 2009, n. 1, che peraltro ha inserito l’art. 9-bis che dispone “Dalle disposizioni di cui al comma 9 non
devono derivare nuovi oneri a carico della finanza pubblica”.
• La legge 30 dicembre 2010, n. 240, all’articolo 29, comma 7, ha modificato l’articolo 1, comma 9, della legge
230/2005, introducendo, ai fini delle chiamate dirette, anche la seguente tipologia: “ovvero di studiosi che siano risultati
vincitori nell'ambito di specifici programmi di ricerca di alta qualificazione, identificati con decreto del Ministro
dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sentiti l'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della
ricerca e il Consiglio Universitario Nazionale, finanziati dall'Unione europea o dal Ministero dell'Istruzione,
dell'Università e della Ricerca”.
• Il Decreto Ministeriale 1° luglio 2011 n. 276, ha individuato i programmi di ricerca di alta qualificazione, finanziati
dall’Unione Europea o dal Ministero dell’Istruzione, Università e della Ricerca.
Tutto ciò premesso, il Senato Accademico è chiamato ad esprimere il proprio parere.»
OMISSIS
Il Senato Accademico,
- letta l’istruttoria;
- visto lo Statuto, ed in particolare gli articoli 13 e 14;
- vista la Legge 3 luglio 1998, n. 210;
- visto l’art. 1-ter della legge 31 marzo 2005, n. 43;
- vista la Legge 4 novembre 2005, n. 230, ed in particolare l’articolo 1, comma 9;
- visto il decreto legge 10 novembre 2008, n. 180, convertito con modificazioni in legge 9 gennaio 2009, n. 1;
- vista la legge 30 dicembre 2010, n. 240;
- visto il Decreto Ministeriale 1° luglio 2011 n. 276;
- visto il Decreto Legislativo 29 marzo 2012, n. 49, recante la disciplina per la programmazione, il monitoraggio e la
valutazione delle politiche di bilancio e di reclutamento degli atenei, in attuazione della delega prevista dall’art. 5,
comma 1, della legge 30 dicembre 2010, n. 240;
- visto il DPCM 31 dicembre 2014, che dà disposizioni per il rispetto dei limiti delle spese di personale e delle spese
di indebitamento da parte delle università, per il triennio 2015-2017, a norma dell’art. 7, comma 6, del decreto
legislativo 29 marzo 2012, n. 49;
- visto il Regolamento di Ateneo dei Dipartimenti che all’art. 13, lettera d) dispone che il Consiglio di Dipartimento
“elabora e presenta al Consiglio di amministrazione la programmazione del personale”;
- visto il Decreto Ministeriale 8 giugno 2015, n. 335 “Decreto criteri di ripartizione del Fondo di Finanziamento
Ordinario (FFO) per l’anno 2015”, in corso di registrazione, ed in particolare l’art. 5 “Incentivi per chiamate di
docenti esterni all’ateneo, trasferimenti di ricercatori e per chiamate dirette ai sensi della Legge 230/2005”, che
destina l’importo massimo di € 3.000.000 al cofinanziamento di chiamate dirette di professori o ricercatori di cui
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(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
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all’art. 24, comma 3, lettera b), della legge 30 dicembre 2010, n. 240, ai sensi dell’art. 1, comma 9, della legge 4
novembre 2005, n. 230 e successive modificazioni;
- preso atto che l’intervento di cofinanziamento ministeriale è pari al 50% del valore medio nazionale della qualifica
corrispondente;
- atteso che, secondo quanto disposto dal decreto predetto, l’Università entro il 22 settembre 2015 potrà formulare al
Ministero, nell’ambito di una proposta unitaria di Ateneo, i nominativi dei soggetti per i quali chiede la chiamata
diretta, indicando per ciascuno la qualifica proposta per l’inquadramento e il livello di cofinanziamento richiesto
(rispettivamente 50% o 95% a seconda della tipologia di intervento);
- vista la delibera adottata dal Consiglio del Dipartimento di Scienze della Terra, nella seduta dell’8 giugno 2015, in
ordine alla proposta di chiamata diretta in qualità di professore associato, ex art. 1, comma 9, della legge 230/2005
citata, del prof. Derek Keir, per il settore concorsuale 04/A2 (Geologia Strutturale, Geologia Stratigrafica,
Sedimentologia e Paleontologia), settore scientifico-disciplinare GEO/03 Geologia Strutturale;
- preso atto del curriculum e delle pubblicazioni del suddetto docente;
- considerato che il prof. Keir è in servizio in qualità di Associate Professor presso l’Università di Southampton, UK,
qualifica riconosciuta equipollente al ruolo di Professore Associato;
- considerato che l’intervento di cofinanziamento ministeriale, per il caso di specie, è pari al 50% del costo della
qualifica corrispondente;
- preso atto che il Consiglio di Dipartimento, nella seduta citata, subordina la predetta chiamata diretta al
cofinanziamento ministeriale (50% del valore medio nazionale della qualifica corrispondente) e alla copertura del
50% del costo effettivo per l’Ateneo da parte dell’Amministrazione centrale, pari a 0,175 Punti Organico;
- preso atto di quanto deliberato in merito dal Consiglio di Amministrazione per precedenti chiamate dirette,
ESPRIME PARERE FAVOREVOLE
1) all’approvazione della chiamata diretta del prof. Derek KEIR nel ruolo di professore Associato per il settore
concorsuale 04/A2 Geologia Strutturale, Geologia Stratigrafica, Sedimentologia e Paleontologia, settore scientificodisciplinare GEO/03 Geologia Strutturale, presso il Dipartimento di Scienze della Terra, subordinatamente al
cofinanziamento ministeriale, pari al 50% del costo iniziale della qualifica, come disposto dall’art. 5 del Decreto
Ministeriale 8 giugno 2015, n. 335, in corso di registrazione, relativo alla ripartizione del Fondo di Finanziamento
Ordinario alle Università per l’anno 2015;
2) all’imputazione al Dipartimento sopracitato della quota di 0,175 Punti Organico per la predetta chiamata diretta.
Sul punto 4 dell’O.D.G. «RICHIESTA DI ATTIVAZIONE DI UN POSTO DI RICERCATORE A TEMPO
DETERMINATO DI TIPOLOGIA A), AI SENSI DELL’ART. 24 DELLA LEGGE 30 DICEMBRE 2010, N.
240, COMMA 3, SU FONDI ESTERNI - DIPARTIMENTO DI MEDICINA SPERIMENTALE E CLINICA, AI
SENSI DEL REGOLAMENTO IN MATERIA DI RICERCATORI A TEMPO DETERMINATO»
Il Senato Accademico prende in esame il seguente promemoria: «L’art. 5 “Copertura finanziaria” del
Regolamento in materia di Ricercatori a tempo determinato, ai sensi dell’art. 24 della legge 30 dicembre 2010, n. 240,
emanato con Decreto 11 novembre 2014, n. 1111, prevede:
1. Gli oneri derivanti dalla stipula dei contratti possono essere a carico di fondi di Ateneo, del Dipartimento, nonché
di altri soggetti pubblici o privati.
2. Sono ammissibili le seguenti tipologie di finanziamento:
a. convenzioni stipulate dal Dipartimento con enti pubblici o privati prima dell’emanazione del bando di
selezione, che prevedano esplicitamente la destinazione di fondi per il reclutamento del Ricercatore;
b. progetti di ricerca con enti pubblici o privati nei quali sia prevista tra le spese ammissibili e rendicontabili la
possibilità di attivare contratti di Ricercatore a tempo determinato.
3. Il finanziamento deve garantire l’integrale copertura degli oneri derivanti dall’attribuzione dei contratti,
incrementati del 5% annuo per gli aumenti retributivi annuali, per un importo non inferiore al costo medio
quindicennale di un Professore di seconda fascia per i posti di Ricercatore di cui all’art. 3, comma 1, lettera b),
ovvero di importo e durata non inferiore a quella del contratto per i posti di Ricercatore di cui all’art. 3, comma
1, lettera a) del presente Regolamento. Al riguardo il D.Lgs. 49 del 29 marzo 2012 “Disciplina per la
programmazione, il monitoraggio e la valutazione delle politiche di bilancio e di reclutamento degli atenei […]”
all’art. 5, comma 5, prevede che “Le entrate derivanti da finanziamenti esterni di soggetti pubblici e privati
destinate al finanziamento delle spese per il personale devono essere supportate da norme, accordi o convenzioni
approvati dal consiglio di amministrazione che […] assicurino […] un finanziamento di importo e durata non
inferiore a quella del contratto per i posti di Ricercatore di cui all'articolo 24, comma 3, lettera a) della legge 30
dicembre 2010, n. 240”.
4. Il finanziatore, nel caso in cui non versi l’intero importo all’atto della stipula della convenzione, è tenuto a
presentare adeguata garanzia per l'esatto adempimento delle obbligazioni assunte.
5. Le convenzioni che il Dipartimento intende stipulare devono essere preventivamente approvate dal Consiglio di
Amministrazione, previo parere del Senato Accademico e del Collegio dei revisori dei conti.
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(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
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Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, nell’ambito della “Programmazione delle assunzioni del
personale per l'anno 2013 ai sensi del D.Lgs. 49/12 e della Legge 135/2012”, con nota n. 8312 del 5 aprile 2013, ha
comunicato i nuovi adempimenti da seguire per le assunzioni di Ricercatori a tempo determinato, di cui all’articolo 24,
comma 3 della Legge 30 dicembre 2010, n. 240, a valere su fondi esterni, precisando che saranno autorizzati
esclusivamente i contratti a gravare su finanziamenti che rispettino una delle seguenti condizioni:
1. convenzione stipulata tra l'ateneo e il soggetto finanziatore esterno (in caso di più finanziatori nella convenzione
devono essere riportati tutti i soggetti finanziatori), attestante la tipologia di contratto finanziato, l’eventuale settore
concorsuale, l'importo e la durata del finanziamento, i termini di versamento nonché, in caso di versamento pluriennale,
la relativa garanzia fideiussoria a copertura del finanziamento;
2. contratti attivati in relazione a specifiche disposizioni normative (es. leggi regionali) da cui risulti chiara la
destinazione del finanziamento per la copertura di tale tipologia di contratti;
3. progetti di ricerca con enti pubblici o privati in cui sia esplicitamente prevista tra le spese ammissibili e rendicontabili
la possibilità di attivare contratti per Ricercatore a tempo determinato.
Il Ministero chiede che le convenzioni, i contratti o i Progetti siano approvati dal Consiglio di Amministrazione, previo
parere del Collegio dei Revisori dei Conti, con delibera attestante il rispetto di quanto sopra indicato.
Con nota del 15 giugno 2015, il Direttore del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica ha inviato la seguente
documentazione, relativa all’attivazione su fondi esterni di un posto di Ricercatore a tempo determinato, a tempo pieno,
ai sensi dell’art. 24, comma 3, lettera a), della legge 30 dicembre 2010, n. 240, per il settore concorsuale 06/E2
(Chirurgia Plastica-Ricostruttiva, Chirurgia Pediatrica e Urologia), settore scientifico-disciplinare MED/24 (Urologia):
• Estratto del verbale della seduta del 9 giugno 2015 del Consiglio del Dipartimento di Medicina Sperimentale e
Clinica,
• Accordo per l’attivazione di un centro interaziendale di innovazione e ricerca in campo urologico tra l’Azienda
Ospedaliera Universitaria Meyer, l’Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi e l’Università degli Studi di Firenze.
L’accordo prevede, fra l’altro, l’attivazione di due contratti triennali, eventualmente rinnovabili per un ulteriore biennio
previa successiva intesa tra le parti, per la figura di ricercatori a tempo determinato di tipo a) in attività assistenziale con
oneri a carico dell'AOU Meyer (80%) e AOU Careggi (20%) il cui costo è rappresentato in un prospetto allegato
all’accordo stesso.
Il Consiglio di Dipartimento, nella citata seduta, ha approvato la richiesta di attivazione del bando come segue:
Richiedente: Professor Corrado Poggesi;
Settore concorsuale: 06/E2 - Chirurgia Plastica-Ricostruttiva, Chirurgia Pediatrica e Urologia;
Settore scientifico-disciplinare: MED/24 - Urologia;
Motivazioni di carattere scientifico che determinano l’esigenza del reclutamento: il Ricercatore svolgerà la propria
attività nell'ambito dell'Accordo per l'Attivazione del Centro Interaziendale di Innovazione e Ricerca in Campo
Urologico stipulato il 24 marzo 2015 tra l’Università degli Studi di Firenze, l’Azienda Ospedaliero Universitaria
Careggi e l’Azienda Ospedaliero Universitaria Meyer;
Numero massimo delle pubblicazioni da presentare da parte del candidato: diciassette;
E' inoltre richiesta la conoscenza della lingua inglese che sarà accertata durante la discussione di cui all’art. 10,
comma 5, del Regolamento in materia;
Requisiti di ammissione:
• Laurea Magistrale o equivalente in Medicina e Chirurgia nonché curriculum scientifico­professionale idoneo allo
svolgimento di attività di ricerca;
• Titolo di Specializzazione in Urologia;
Informazioni sulle specifiche funzioni del Ricercatore: Il ricercatore parteciperà a progetti ed attività sia assistenziali
che di ricerca ed innovazione, che hanno come fattore comune l'impegno a favore della salute del bambino. Definirà
processi e percorsi di cura comuni che tengano conto delle diverse fasce di età dei pazienti urologici presi in carico,
e percorsi integrati atti a sviluppare le proprie competenze anche attraverso attività di training on job. Condividerà
attività formative e didattiche in discipline e pratiche clinico-chirurgiche di alta specialità ed eccellenza, in una
logica di continuità assistenziale di alto livello quali-quantitativo. Si occuperà di innovazione e ricerca in campo
urologico, con specifico interesse all'applicazione, valorizzazione e perfezionamento di tecniche diagnostiche, di
strumentazioni chirurgiche mini-invasive endoscopiche, laparoscopiche e robotiche in bambini con patologie
urologiche a garantire l'integrazione tra assistenza, didattica e ricerca. I settori di intervento specifico saranno: l'urooncologia, l'urologia malformativa, l'urologia ricostruttiva, la chirurgia robotica, la calcolosi renale, i trapianti renali,
l'endourologia, e l'urologia funzionale. Parteciperà pertanto alla valutazione preoperatoria dei pazienti per un
corretto inquadramento clinico, collaborerà alla pianificazione delle procedure chirurgiche urologiche e di pediatria
urologica, ed avrà ruolo attivo in ambito assistenziale allo svolgimento della chirurgia urologica open, endoscopica,
laparoscopica e robotica. Il Ricercatore dovrà svolgere anche un'adeguata attività di ricerca scientifica con
particolare riguardo all'urologia pediatrica. Dovrà svolgere anche attività di didattica con particolare riferimento alla
Scuola di Specializzazione in Urologia e di servizio agli studenti nell'ambito del settore concorsuale e disciplinare
oggetto della selezione, in base alle esigenze del Dipartimento;
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(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
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Attività assistenziale: L'impegno assistenziale del Ricercatore dovrà essere svolto presso l'Azienda Meyer;
Tipologia del contratto ed eventuale prorogabilità: Ricercatore a tempo determinato di tipologia a) prorogabile;
Regime d’impegno (pieno o definito) e relativo trattamento economico: tempo pieno; trattamento economico pari a
quello iniziale del Ricercatore confermato a tempo pieno;
Copertura finanziaria del contratto: la spesa in questione comprensiva degli oneri, definita complessivamente in euro
221.219,62 (più gli eventuali aumenti di legge), trova copertura sull’Accordo per l’attivazione di un centro
interaziendale di innovazione e ricerca in campo urologico tra l’Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer, l’Azienda
Ospedaliero Universitaria Careggi e l’Università degli Studi di Firenze.
Il Direttore del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica il 15 giugno scorso ha richiesto il parere preventivo
dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer in merito all’attivazione del posto suddetto con attività assistenziale. La
Direzione Generale dell’Azienda ha comunicato il proprio parere favorevole con nota del 22 giugno 2015.
In relazione alla documentazione sopra citata si rileva:
a) la delibera del Dipartimento è stata adottata con la maggioranza assoluta degli aventi diritto;
b) per il posto richiesto è stata individuata l’attività didattica, di didattica integrativa e di servizio agli studenti;
c) il settore scientifico disciplinare MED/24 è settore clinico e il Ricercatore sarà chiamato a svolgere attività
assistenziale presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Meyer;
d) l’importo complessivo di euro 221.219,62, previsto dal prospetto allegato all’accordo, è congruo con quanto
previsto dall’art. 5 del Regolamento in materia e copre anche il costo dell’attività assistenziale;
e) quanto alla congruità dei fondi con i requisiti chiesti dal Ministero, la copertura finanziaria rientra tra le
convenzioni stipulate tra l'ateneo e il soggetto finanziatore esterno.
Il parere del Collegio dei Revisori dei Conti sarà acquisito a seguito della determinazione del Senato Accademico.
Ciò premesso, il Senato Accademico è chiamato a esprimere il proprio parere in merito.»
OMISSIS
Il Senato Accademico,
- vista la legge 30 dicembre 2010, n. 240, ed in particolare l’articolo 24 “Ricercatori a tempo determinato”;
- visto il D.Lgs. 49 del 29 marzo 2012 “Disciplina per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione delle
politiche di bilancio e di reclutamento degli atenei, in attuazione della delega prevista dall'articolo 5, comma 1, della
legge 30 dicembre 2010, n. 240 e per il raggiungimento degli obiettivi previsti dal comma 1, lettere b) e c), secondo
i principi normativi e i criteri direttivi stabiliti al comma 4, lettere b), c), d), e) ed f) e al comma 5”;
- vista la nota ministeriale n. 8312 del 5 aprile 2013 ad oggetto “Programmazione delle assunzioni del personale per
l'anno 2013 ai sensi del d.lgs. 49/2012 e della legge 135/2012. Verifica assunzioni del personale effettuate dal
1/1/2012 al 31/12/2012”;
- visto il “Regolamento in materia di Ricercatori a tempo determinato, ai sensi dell’art. 24 della legge 30 dicembre
2010, n. 240”, emanato con Decreto 11 novembre 2014, n. 1111;
- vista la delibera adottata dal Consiglio del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica nella seduta del 9
giugno 2015 in merito all’attivazione su fondi esterni di un posto di Ricercatore a tempo determinato, ai sensi
dell’art. 24, comma 3, lettera a), legge 30 dicembre 2010, n. 240, a tempo pieno, per il settore concorsuale 06/E2
(Chirurgia Plastica-Ricostruttiva, Chirurgia Pediatrica e Urologia), settore scientifico-disciplinare MED/24
(Urologia);
- preso atto del parere favorevole espresso dalla Direzione Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer in
merito all’attività assistenziale del Ricercatore;
- preso atto dell’Accordo per l’attivazione di un centro interaziendale di innovazione e ricerca in campo urologico
sottoscritto in data 14 maggio 2015 dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer, l’Azienda Ospedaliero
Universitaria Careggi e l’Università degli Studi di Firenze, e del relativo prospetto economico;
- considerato che l’importo complessivo individuato dall’Accordo a copertura del contratto è congruo con quanto
previsto dall’art. 5, comma 3, del Regolamento in materia;
- considerato, altresì, che la copertura finanziaria rientra tra le convenzioni stipulate tra l'ateneo e il soggetto
finanziatore esterno,
ESPRIME PARERE FAVOREVOLE
all’attivazione su fondi esterni di un posto di Ricercatore a tempo determinato, ai sensi dell’art. 24, comma 3, lettera a),
legge 30 dicembre 2010, n. 240, a tempo pieno, per il settore concorsuale 06/E2 (Chirurgia Plastica-Ricostruttiva,
Chirurgia Pediatrica e Urologia), settore scientifico-disciplinare MED/24 (Urologia), presso il Dipartimento di
Medicina Sperimentale e Clinica,
PRENDE ATTO
che il posto di Ricercatore in esame è totalmente finanziato con risorse esterne al Fondo di Finanziamento Ordinario,
giusta delibera del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica, del 9 giugno 2015.
Sul punto 5 dell’O.D.G. «RICHIESTA DI ATTIVAZIONE DI UN POSTO DI RICERCATORE A TEMPO
DETERMINATO DI TIPOLOGIA A), AI SENSI DELL’ART. 24 DELLA LEGGE 30 DICEMBRE 2010, N.
240, COMMA 3, SU FONDI ESTERNI - DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLE PRODUZIONI
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(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
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AGROALIMENTARI E DELL’AMBIENTE, AI SENSI DEL REGOLAMENTO IN MATERIA DI
RICERCATORI A TEMPO DETERMINATO»
Il Senato Accademico prende in esame il seguente promemoria: «L’art. 5 “Copertura finanziaria” del Regolamento
in materia di Ricercatori a tempo determinato, ai sensi dell’art. 24 della legge 30 dicembre 2010, n. 240, emanato con
Decreto 11 novembre 2014, n. 1111, prevede:
6. Gli oneri derivanti dalla stipula dei contratti possono essere a carico di fondi di Ateneo, del Dipartimento,
nonché di altri soggetti pubblici o privati.
7. Sono ammissibili le seguenti tipologie di finanziamento:
a. convenzioni stipulate dal Dipartimento con enti pubblici o privati prima dell’emanazione del bando di
selezione, che prevedano esplicitamente la destinazione di fondi per il reclutamento del Ricercatore;
b. progetti di ricerca con enti pubblici o privati nei quali sia prevista tra le spese ammissibili e rendicontabili
la possibilità di attivare contratti di Ricercatore a tempo determinato.
8. Il finanziamento deve garantire l’integrale copertura degli oneri derivanti dall’attribuzione dei contratti,
incrementati del 5% annuo per gli aumenti retributivi annuali, per un importo non inferiore al costo medio
quindicennale di un Professore di seconda fascia per i posti di Ricercatore di cui all’art. 3, comma 1, lettera
b), ovvero di importo e durata non inferiore a quella del contratto per i posti di Ricercatore di cui all’art. 3,
comma 1, lettera a) del presente Regolamento. Al riguardo il D.Lgs. 49 del 29 marzo 2012 “Disciplina per la
programmazione, il monitoraggio e la valutazione delle politiche di bilancio e di reclutamento degli atenei
[…]” all’art. 5, comma 5, prevede che “Le entrate derivanti da finanziamenti esterni di soggetti pubblici e
privati destinate al finanziamento delle spese per il personale devono essere supportate da norme, accordi o
convenzioni approvati dal consiglio di amministrazione che […] assicurino […] un finanziamento di importo e
durata non inferiore a quella del contratto per i posti di Ricercatore di cui all'articolo 24, comma 3, lettera a)
della legge 30 dicembre 2010, n. 240”.
9. Il finanziatore, nel caso in cui non versi l’intero importo all’atto della stipula della convenzione, è tenuto a
presentare adeguata garanzia per l'esatto adempimento delle obbligazioni assunte.
10. Le convenzioni che il Dipartimento intende stipulare devono essere preventivamente approvate dal Consiglio
di Amministrazione, previo parere del Senato Accademico e del Collegio dei revisori dei conti.
Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, nell’ambito della “Programmazione delle assunzioni del
personale per l'anno 2013 ai sensi del D.Lgs. 49/12 e della Legge 135/2012”, con nota n. 8312 del 5 aprile 2013, ha
comunicato i nuovi adempimenti da seguire per le assunzioni di Ricercatori a tempo determinato, di cui all’articolo 24,
comma 3 della Legge 30 dicembre 2010, n. 240, a valere su fondi esterni, precisando che saranno autorizzati
esclusivamente i contratti a gravare su finanziamenti che rispettino una delle seguenti condizioni:
1. convenzione stipulata tra l'ateneo e il soggetto finanziatore esterno (in caso di più finanziatori nella convenzione
devono essere riportati tutti i soggetti finanziatori), attestante la tipologia di contratto finanziato, l’eventuale settore
concorsuale, l'importo e la durata del finanziamento, i termini di versamento nonché, in caso di versamento pluriennale,
la relativa garanzia fideiussoria a copertura del finanziamento;
2. contratti attivati in relazione a specifiche disposizioni normative (es. leggi regionali) da cui risulti chiara la
destinazione del finanziamento per la copertura di tale tipologia di contratti;
3. progetti di ricerca con enti pubblici o privati in cui sia esplicitamente prevista tra le spese ammissibili e rendicontabili
la possibilità di attivare contratti per Ricercatore a tempo determinato.
Il Ministero chiede che le convenzioni, i contratti o i Progetti siano approvati dal Consiglio di Amministrazione, previo
parere del Collegio dei Revisori dei Conti, con delibera attestante il rispetto di quanto sopra indicato.
Con nota del 12 giugno 2015, il Direttore del Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agroalimentari e dell’Ambiente
ha inviato la seguente documentazione, relativa all’attivazione su fondi esterni di un posto di Ricercatore a tempo
determinato, a tempo pieno, ai sensi dell’art. 24, comma 3, lettera a), della legge 30 dicembre 2010, n. 240, per il settore
concorsuale 07/F2 (Microbiologia Agraria), settore scientifico-disciplinare AGR/16 (Microbiologia Agraria):
• estratto del verbale della seduta del 24 febbraio 2015 del Consiglio del Dipartimento di Scienze delle Produzioni
Agroalimentari e dell’Ambiente;
• estratti della documentazione dei progetti europei Horizon 2020 NOMORFILM e PHOTOFUEL;
• COAN emesse sui progetti per un totale di euro 146.782,12.
Successivamente la segreteria del Dipartimento ha fornito i Grant Agreement, e i relativi allegati, compresi i prospetti
dei fondi assegnati dei due progetti citati.
Il Consiglio di Dipartimento, nella citata seduta, ha approvato la richiesta di attivazione del bando come segue:
Richiedente: Professor Mario Tredici;
Settore concorsuale: 07/F2 - Microbiologia Agraria;
Settore scientifico-disciplinare: AGR/16 - Microbiologia Agraria;
Motivazioni di carattere scientifico che determinano l’esigenza del reclutamento: la richiesta è motivata dalla
necessità di una figura che, a seguito del recente finanziamento di due progetti da parte della comunità europea
nell'ambito del programma H2020, possa collaborare al coordinamento e svolgimento delle attività di ricerca
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(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
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previste. In particolare, per uno dei progetti, NOMORFILM, finalizzato allo studio delle molecole bioattive da
microalghe per applicazioni nella prevenzione della formazione di biofilm batterici su dispositivi medicali, saranno
necessarie competenze e conoscenze sulle specie microalgali e sulla loro capacità di produrre molecole ad attività
antibatterica e/o antiadesiva, nonché conoscenze inerenti il mantenimento e la coltura, sia in laboratorio che in
campo, di ceppi algali selezionati, oltre a competenze relative al management del progetto. Per quanto riguarda il
progetto PHOTOFUEL, finalizzato allo studio della produzione di biocarburanti liquidi per via biocatalitica
sfruttando microalghe e cianobatteri, saranno invece necessarie competenze riguardo la fisiologia delle microalghe
in coltura, sia in laboratorio che in scala pilota all'aperto, nonché conoscenze sulle vie metaboliche che portano alla
produzione delle molecole di interesse, oltre a competenze relative alla parte di management del progetto;
Numero massimo delle pubblicazioni da presentare da parte del candidato: quindici.
E' inoltre richiesta la conoscenza della lingua inglese che sarà accertata durante la discussione di cui all’art. 10,
comma 5, del Regolamento in materia;
Informazioni sulle specifiche funzioni del Ricercatore: Le attività del ricercatore saranno le seguenti: attività di
ricerca in laboratorio e in campo e di supporto nel coordinamento di progetti di ricerca; attività di assistenza alla
didattica e di didattica integrativa, tutoraggio agli studenti di Laurea Magistrale e di Dottorato;
Tipologia del contratto ed eventuale prorogabilità: Ricercatore a tempo determinato di tipologia a) prorogabile;
Regime d’impegno (pieno o definito) e relativo trattamento economico: tempo pieno; trattamento economico pari a
quello iniziale del Ricercatore confermato a tempo pieno;
Copertura finanziaria del contratto: La copertura finanziaria sarà totalmente a carico dei fondi assegnati al Prof.
Mario Tredici, con i progetti H2020 NOMORFILM (50%) e PHOTOFUEL (50%), che prevedono la possibilità di
attivare contratti di ricercatore a tempo determinato.
Il Consiglio del Dipartimento citato precisa che sia il progetto NOMORFILM che il PHOTOFUEL prevedono nel piano
finanziario di dettaglio l'attivazione di contratti per ricercatore a tempo determinato, sotto la "voce personale".
Il Direttore del Dipartimento con nota del 1º luglio 2015 ha comunicato che le COAN a copertura dell'incremento del
5% annuo, per gli aumenti retributivi annuali, come previsto dall’art. 5, comma 3, del Regolamento in materia, saranno
comunicate successivamente. A tale riguardo, si evidenzia che il Dipartimento non avrebbe avuto necessità di emettere
COAN, considerato che il posto è finanziato da fondi europei.
In relazione alla documentazione sopra citata si rileva:
a) la delibera del Dipartimento è stata adottata con la maggioranza assoluta degli aventi diritto;
b) per il posto richiesto è stata individuata l’attività didattica, di didattica integrativa e di servizio agli studenti;
c) l’importo complessivo di euro 154.121,23, previsto dalla delibera del Consiglio di Dipartimento, è congruo con
quanto previsto dall’art. 5 del Regolamento in materia;
d) quanto alla congruità dei fondi con i requisiti chiesti dal Ministero, la copertura finanziaria rientra tra progetti di
ricerca con enti pubblici o privati in cui sia esplicitamente prevista tra le spese ammissibili e rendicontabili la
possibilità di attivare contratti per Ricercatore a tempo determinato.
Il parere del Collegio dei Revisori dei Conti sarà acquisito a seguito della determinazione del Senato Accademico.
Ciò premesso, il Senato Accademico è chiamato a esprimere il proprio parere in merito.»
OMISSIS
Il Senato Accademico,
− vista la legge 30 dicembre 2010, n. 240, ed in particolare l’articolo 24 “Ricercatori a tempo determinato”;
− visto il D.Lgs. 49 del 29 marzo 2012 “Disciplina per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione delle
politiche di bilancio e di reclutamento degli atenei, in attuazione della delega prevista dall'articolo 5, comma 1, della
legge 30 dicembre 2010, n. 240 e per il raggiungimento degli obiettivi previsti dal comma 1, lettere b) e c), secondo
i principi normativi e i criteri direttivi stabiliti al comma 4, lettere b), c), d), e) ed f) e al comma 5”;
− vista la nota ministeriale n. 8312 del 5 aprile 2013 ad oggetto “Programmazione delle assunzioni del personale per
l'anno 2013 ai sensi del d.lgs. 49/2012 e della legge 135/2012. Verifica assunzioni del personale effettuate dal
1/1/2012 al 31/12/2012”;
− visto il “Regolamento in materia di Ricercatori a tempo determinato, ai sensi dell’art. 24 della legge 30 dicembre
2010, n. 240”, emanato con Decreto 11 novembre 2014, n. 1111;
− vista la delibera adottata dal Consiglio del Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agroalimentari e
dell’Ambiente, nella seduta del 24 febbraio 2015, in merito all’attivazione su fondi esterni di un posto di Ricercatore
a tempo determinato, ai sensi dell’art. 24, comma 3, lettera a), legge 30 dicembre 2010, n. 240, a tempo pieno, per il
settore concorsuale 07/F2 (Microbiologia Agraria), settore scientifico-disciplinare AGR/16 (Microbiologia Agraria);
− preso atto della documentazione dei progetti europei Horizon 2020 NOMORFILM e PHOTOFUEL;
− preso atto delle COAN, emesse per il 50% su ciascun progetto a copertura del costo del ricercatore, per un totale di
euro 146.782,12;
− tenuto conto della comunicazione del Direttore di Dipartimento in merito alle COAN a copertura dell'incremento del
5% annuo, per gli aumenti retributivi annuali, come previsto dall’art. 5, comma 3, del Regolamento in materia;
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(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
________________________________________________________________________________
− atteso che il Dipartimento non avrebbe avuto necessità di emettere COAN, considerato che il posto è finanziato da
fondi europe;
− considerato che l’importo complessivo citato è congruo con quanto previsto dall’art. 5, comma 3, del Regolamento
in materia;
− considerato, altresì, che la copertura finanziaria rientra tra i progetti di ricerca con enti pubblici o privati per i quali
deve essere esplicitamente prevista tra le spese ammissibili e rendicontabili la possibilità di attivare contratti per
Ricercatore a tempo determinato,
ESPRIME PARERE FAVOREVOLE
all’attivazione su fondi esterni di un posto di Ricercatore a tempo determinato, ai sensi dell’art. 24, comma 3, lettera a),
legge 30 dicembre 2010, n. 240, a tempo pieno, per il settore concorsuale 07/F2 (Microbiologia Agraria), settore
scientifico-disciplinare AGR/16 (Microbiologia Agraria), presso il Dipartimento di Scienze delle Produzioni
Agroalimentari e dell’Ambiente;
PRENDE ATTO
che il posto di Ricercatore in esame è totalmente finanziato con risorse esterne al Fondo di Finanziamento Ordinario,
giusta delibera del Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agroalimentari e dell’Ambiente, del 24 febbraio 2015.
Sul punto 6 dell’O.D.G. «CONVENZIONE TRA L'UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE E
L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRIESTE, AI SENSI DELL'ART. 6, COMMA 11, DELLA LEGGE 30
DICEMBRE 2010, N. 240»
Il Senato Accademico prende in esame il seguente promemoria: «La legge 30 dicembre 2010, n. 240 “Norme
in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per
incentivare la qualità e l'efficienza del sistema universitario” all’articolo 6, comma 11, ha previsto:
“I professori e i ricercatori a tempo pieno possono svolgere attività didattica e di ricerca anche presso un altro ateneo,
sulla base di una convenzione tra i due atenei finalizzata al conseguimento di obiettivi di comune interesse. La
convenzione stabilisce altresì, con l'accordo dell'interessato, le modalità di ripartizione tra i due atenei dell'impegno
annuo dell'interessato, dei relativi oneri stipendiali e delle modalità di valutazione di cui al comma 7. Per un periodo
complessivamente non superiore a cinque anni l'impegno può essere totalmente svolto presso il secondo ateneo, che
provvede alla corresponsione degli oneri stipendiali. In tal caso, l'interessato esercita il diritto di elettorato attivo e
passivo presso il secondo ateneo. Ai fini della valutazione delle attività di ricerca e delle politiche di reclutamento degli
atenei, l'apporto dell'interessato è ripartito in proporzione alla durata e alla quantità dell'impegno in ciascuno di essi.
[…].”
Con il Decreto Ministeriale 26 aprile 2011, n. 167 sono stati stabiliti i criteri per l'attivazione delle predette convenzioni.
Con convenzione stipulata il 31 ottobre 2012, le Università di Trieste e Firenze hanno convenuto che il prof. Secondo
Guaschino, professore Ordinario per il settore scientifico disciplinare MED/40 (Ginecologia ed Ostetricia) presso
l’Università di Trieste, svolga una parte dei propri compiti istituzionali presso l’Università di Firenze per il periodo dal
1° novembre 2012 al 31 ottobre 2015.
I due Atenei citati hanno manifestato l’intenzione di proseguire la collaborazione instaurata nell’ambito del settore
scientifico disciplinare MED/40 per l’integrazione dei settori della didattica e della ricerca, per mantenere elevati i
livelli complessivi di eccellenza, attrazione e qualità della ricerca e per elevare il livello competitivo delle istituzioni,
anche in relazione all’attività di specifici centri di ricerca clinico-scientifica dei sistemi regionali.
Il Dipartimento di Scienze Biomediche, Sperimentali e Cliniche dell’Università di Firenze, nell’adunanza del 26
maggio 2015, ritenuto il prof. Guaschino idoneo a svolgere le attività di didattica e/o di ricerca connesse agli obiettivi
sopra richiamati, ha proposto il rinnovo della suddetta convenzione per ulteriori tre anni.
Il Dipartimento Universitario Clinico di Scienze Mediche, Chirurgiche e della Salute dell’Università di Trieste, cui
afferisce il prof. Guaschino, esprimerà il parere di competenza nella prima adunanza utile.
Il prof. Secondo Guaschino ha dichiarato il proprio accordo a continuare a svolgere parte della propria attività didattica
e di ricerca presso l’Università di Firenze per il prossimo triennio accademico.
Tanto premesso il Senato Accademico è invitato a deliberare.»
OMISSIS
Il Senato Accademico,
− visto l’articolo 6, comma 11, della legge 30 dicembre 2010, n. 240;
− visto il Decreto Ministeriale 26 aprile 2011, n. 167;
− visto il Decreto Ministeriale 30 gennaio 2013, n. 47;
− visto lo Statuto dell’Università degli Studi di Firenze;
− visto lo Statuto dell’Università degli Studi di Trieste;
− vista la convenzione stipulata il 31 ottobre 2012 con la quale le Università di Trieste e di Firenze hanno convenuto
che il prof. Secondo Guaschino, professore ordinario per il settore scientifico disciplinare MED/40 (Ginecologia ed
Ostetricia) presso l’Università di Trieste, svolga una parte dei propri compiti istituzionali presso l’Università di
Firenze per il periodo dal 1° novembre 2012 al 31 ottobre 2015;
− valutato l’obiettivo di comune interesse per l’Università di Firenze e l’Università di Trieste nell’ambito del settore
________________________________________________________________________________________________
12
(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
________________________________________________________________________________
scientifico-disciplinare MED/40;
− preso atto che i due Atenei citati intendono proseguire la collaborazione instaurata nell’ambito del suddetto settore
scientifico disciplinare per l’integrazione dei settori della didattica e della ricerca, per mantenere elevati i livelli
complessivi di eccellenza, attrazione e qualità della ricerca e per elevare il livello competitivo delle istituzioni, anche
in relazione all’attività di specifici centri di ricerca clinico-scientifica dei sistemi regionali;
− preso atto del parere favorevole al rinnovo della convenzione per un ulteriore triennio espresso dal Dipartimento di
Scienze Biomediche, Sperimentali e Cliniche di questo Ateneo, nell’adunanza del 26 maggio 2015;
− preso atto che il Dipartimento Universitario Clinico di Scienze Mediche, Chirurgiche e della Salute dell’Università
di Trieste, cui afferisce il prof. Guaschino, esprimerà il parere di competenza nella prima adunanza utile,
DELIBERA
di approvare, subordinatamente al parere positivo dell’Università di Trieste, cui afferisce il prof. Secondo Guaschino, il
rinnovo della convenzione tra l’Università degli Studi di Firenze e l’Università degli Studi di Trieste, finalizzata al
raggiungimento di obiettivi istituzionali di comune interesse, secondo quanto previsto dall’articolo 6, comma 11, della
legge 30 dicembre 2010, n. 240, nel testo allegato all’originale del presente verbale (All.1).
Sul punto 7 dell’O.D.G. «CONVENZIONI TRA L'UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE E
L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE, AI SENSI DELL'ART. 6, COMMA 11, DELLA LEGGE 30
DICEMBRE 2010, N. 240»
Il Senato Accademico prende in esame il seguente promemoria: «La legge 30 dicembre 2010, n. 240 “Norme in materia
di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare
la qualità e l'efficienza del sistema universitario” all’articolo 6, comma 11, ha previsto:
“I professori e i ricercatori a tempo pieno possono svolgere attività didattica e di ricerca anche presso un altro ateneo,
sulla base di una convenzione tra i due atenei finalizzata al conseguimento di obiettivi di comune interesse. La
convenzione stabilisce altresì, con l'accordo dell'interessato, le modalità di ripartizione tra i due atenei dell'impegno
annuo dell'interessato, dei relativi oneri stipendiali e delle modalità di valutazione di cui al comma 7. Per un periodo
complessivamente non superiore a cinque anni l'impegno può essere totalmente svolto presso il secondo ateneo, che
provvede alla corresponsione degli oneri stipendiali. In tal caso, l'interessato esercita il diritto di elettorato attivo e
passivo presso il secondo ateneo. Ai fini della valutazione delle attività di ricerca e delle politiche di reclutamento degli
atenei, l'apporto dell'interessato è ripartito in proporzione alla durata e alla quantità dell'impegno in ciascuno di essi.
[…].”
Con Decreto Ministeriale 26 aprile 2011, n. 167 sono stati stabiliti i criteri per l'attivazione delle convenzioni.
L’Università degli Studi Roma Tre e l’Università degli Studi di Firenze intendono perseguire forme di collaborazione
sul piano didattico e scientifico al fine di coltivare e sviluppare al meglio una rete di collegamento e interscambio sulle
attività di ricerca e didattica nell’area delle discipline storico economiche e del diritto, che possa facilitare e incentivare
anche la partecipazione efficace a nuovi progetti di ricerca finanziabili in ambito comunitario. A tal fine i due Atenei si
sono impegnati ad attivare due convenzioni ai sensi della citata normativa, che riguardano il prof. Vincenzo Cuffaro,
Ordinario presso il Dipartimento di Scienze per l’Economia e l’Impresa dell’Ateneo fiorentino per il settore scientifico
disciplinare IUS/01 (Diritto privato), e il prof. Piero Bini, Ordinario presso il Dipartimento di Scienze Politiche
dell’Università degli Studi Roma Tre per il settore scientifico disciplinare SECS-P/04. Il prof. Cuffaro, ha dichiarato il
proprio accordo a svolgere attività didattica e di ricerca presso l’Università degli Studi Roma Tre. Il Dipartimento di
Scienze per l’Economia e l’Impresa dell’Ateneo fiorentino, nell’adunanza del 21 aprile 2015, ha espresso parere
favorevole alla stipula delle convenzioni in oggetto, avendo verificato che l’impegno del prof. Cuffaro presso l’Ateneo
fiorentino “non ha alcun effetto ai fini del possesso dei requisiti di docenza di cui al D.M. 22 ottobre 2004, n. 270” e
che l’Università Roma Tre si è impegnata a consentire al prof. Piero Bini di svolgere attività didattica e di ricerca presso
il Dipartimento di Scienze per l’Economia e l’Impresa. Il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università Roma Tre,
nell’adunanza del 26 marzo 2015, ha deliberato in ordine alla proposta di convenzioni con l’Università di Firenze per il
reciproco utilizzo dei proff. Piero Bini e Vincenzo Cuffaro. L’Università degli Studi Roma Tre ha inviato la bozza di
convenzione che attiene al prof. Piero Bini. Tanto premesso il Senato Accademico è invitato a deliberare.»
OMISSIS
Il Senato Accademico,
- visto l’articolo 6, comma 11, della legge 30 dicembre 2010, n. 240;
- visto il Decreto Ministeriale 26 aprile 2011, n. 167;
- visto il Decreto Ministeriale 30 gennaio 2013, n. 47;
- visto lo Statuto dell’Università degli Studi di Firenze;
- visto lo Statuto dell’Università degli Studi Roma Tre;
- valutato l’obiettivo di comune interesse per l’Università di Firenze e l’Università Roma Tre, inteso a perseguire
forme di collaborazione sul piano didattico e scientifico, al fine di coltivare e sviluppare al meglio una rete di
collegamento e interscambio sulle attività di ricerca e didattica nell’area delle discipline storico economiche e del
diritto, che possa facilitare e incentivare anche la partecipazione efficace a nuovi progetti di ricerca finanziabili in
ambito comunitario;
________________________________________________________________________________________________
13
(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
________________________________________________________________________________
-
preso atto del parere favorevole espresso dal Dipartimento di Scienze per l’Economia e l’Impresa dell’Università di
Firenze nell’adunanza del 21 aprile 2015;
- preso atto del parere favorevole espresso dal Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Roma Tre,
nell’adunanza del 26 marzo 2015;
- preso atto, altresì, della bozza di convenzione proposta dall’Università degli Studi Roma Tre;
- tenuto conto della durata annuale della convenzione in oggetto e della opportunità che il DiSEI interagisca, al
momento della sua scadenza, anche con il Dip. di Scienze Giuridiche, trattandosi di un insegnamento in coreferenza,
DELIBERA
di approvare la stipula di due convenzioni tra l’Università degli Studi di Firenze e l’Università degli Studi Roma Tre,
finalizzate al raggiungimento di obiettivi istituzionali di comune interesse, secondo quanto previsto dall’articolo 6,
comma 11, della legge 30 dicembre 2010, n. 240, nei testi allegati all’originale del presente verbale (All.ti 2 e 3).
Il Senato Accademico invita il Dipartimento di Scienze per l’Economia e l’Impresa, al termine dell’anno di
vigore della convenzione in oggetto, a procedere a una programmazione anche con il Dip. di Scienze Giuridiche,
trattandosi di insegnamento in coreferenza.
Sul punto 8 dell’O.D.G. «MODIFICA DEL REGOLAMENTO PER L’ATTRIBUZIONE DELLA
RETRIBUZIONE AGGIUNTIVA DEI RICERCATORI A TEMPO INDETERMINATO»
Il Senato Accademico prende in esame il seguente promemoria: «Il “Regolamento per l’attribuzione della
retribuzione aggiuntiva dei ricercatori a tempo indeterminato”, emanato con Decreto rettorale 3 aprile 2012, n. 313,
modificato con Decreto rettorale 13 maggio 2014, n. 420 e con Decreto rettorale 17 aprile 2015, n. 432, disciplina i
criteri e le modalità per l’attribuzione della retribuzione aggiuntiva, nei limiti delle disponibilità di bilancio, ai
Ricercatori a tempo indeterminato in servizio in Ateneo, ai quali sono affidati corsi di insegnamento e moduli nei corsi
di laurea triennali, magistrali e magistrali a ciclo unico ai sensi dell’articolo 6, comma 4, della legge 30 dicembre 2010,
n. 240.
In particolare, l’art. 3 “Criteri per l’attribuzione della retribuzione aggiuntiva” del Regolamento al comma 1, lettera d,
prevede che la retribuzione aggiuntiva venga attribuita ai Ricercatori a tempo indeterminato che abbiano svolto
un’attività di ricerca certificata da almeno due prodotti riferibili all’ultimo triennio, registrati su UGOV, che la struttura
verifica essere congruenti con le tipologie riconosciute dall’ANVUR nell’ambito della Valutazione della Qualità della
Ricerca (VQR).
Considerate le criticità segnalate su questo punto, pare opportuno modificare l’articolo 3, comma 1, cassando la lettera d
ed inserendo il seguente comma 2: “A parità dei suddetti requisiti, l’affidamento è prioritariamente attribuito a coloro
che abbiano svolto un’attività di ricerca certificata da almeno due prodotti riferibili all’ultimo triennio, registrati su
UGOV, che la struttura verifica essere congruenti con le tipologie riconosciute dall’ANVUR nell’ambito della
Valutazione della Qualità della Ricerca (VQR).”
Il Comitato Tecnico Amministrativo, nella riunione del 3 giugno 2015, ha espresso parere favorevole in ordine alla
modifica proposta.
Il Senato Accademico è invitato ad esprimere il proprio parere.»
OMISSIS
Il Senato Accademico,
- visto il D.P.R. 11 luglio 1980, n. 382 “Riordinamento della docenza universitaria, relativa fascia di formazione
nonché sperimentazione organizzativa e didattica”;
- vista la legge 9 maggio 1989, n. 168 “Istituzione del Ministero dell'università e della ricerca scientifica e
tecnologica”;
- visto il D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165 “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle
amministrazioni pubbliche”;
- vista la legge 30 dicembre 2010, n. 240 “Norme in materia di organizzazione delle università, di personale
accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l'efficienza del sistema
universitario”, ed in particolare l’articolo 6, comma 4;
- visto lo Statuto dell’Università degli Studi di Firenze, ed in particolare l’articolo 5 “Autonomia normativa”;
- visto il Regolamento per l’attribuzione della retribuzione aggiuntiva dei Ricercatori a tempo indeterminato, emanato
con Decreto rettorale 3 aprile 2012, n. 313 e modificato con Decreto rettorale 13 maggio 2014, n. 420 e con Decreto
rettorale 17 aprile 2015, n. 432;
- preso atto che l’art. 3 “Criteri per l’attribuzione della retribuzione aggiuntiva” del Regolamento al comma 1, lettera
d, prevede che la retribuzione aggiuntiva venga attribuita ai Ricercatori a tempo indeterminato che abbiano svolto
un’attività di ricerca certificata da almeno due prodotti riferibili all’ultimo triennio, registrati su UGOV, che la
struttura verifica essere congruenti con le tipologie riconosciute dall’ANVUR nell’ambito della Valutazione della
Qualità della Ricerca (VQR);
- preso atto delle criticità segnalate sul possesso del requisito di cui all’articolo 3, comma 1, lettera d del regolamento
in questione;
- valutata l’opportunità di modificare l’articolo 3, comma 1, cassando la lettera d ed inserendo il seguente comma 2:
________________________________________________________________________________________________
14
(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
________________________________________________________________________________
“A parità dei suddetti requisiti, l’affidamento è prioritariamente attribuito a coloro che abbiano svolto un’attività di
ricerca certificata da almeno due prodotti riferibili all’ultimo triennio, registrati su UGOV, che la struttura verifica
essere congruenti con le tipologie riconosciute dall’ANVUR nell’ambito della Valutazione della Qualità della
Ricerca (VQR).”
- preso atto del parere favorevole espresso dal Comitato Tecnico Amministrativo, nella riunione del 3 giugno 2015 in
ordine alle suddette modifiche dell’articolo 3 del regolamento in questione,
ESPRIME PARERE FAVOREVOLE
alla modifica dell’articolo 3 del Regolamento per l’attribuzione della retribuzione aggiuntiva dei Ricercatori a tempo
indeterminato che risulta modificato e integrato come segue:
Articolo 3
Criteri per l’attribuzione della retribuzione aggiuntiva
1. La retribuzione aggiuntiva è attribuita ai Ricercatori a tempo indeterminato affidatari di insegnamento nei corsi di
laurea triennali, magistrali e magistrali a ciclo unico a condizione che:
a. ai fini del presente regolamento, i Professori Ordinari e Associati dello stesso settore scientifico-disciplinare del
Ricercatore e dell’insegnamento oggetto dell’affidamento se diverso da quello del ricercatore svolgano corsi
dell’Ateneo per un numero complessivo di ore di didattica frontale determinato considerando 96 ore per ciascun
docente a tempo pieno e 64 ore per ciascun docente a tempo definito;
b. siano in servizio per l’intero anno accademico;
c. siano in regime di impegno a tempo pieno.
2. A parità dei suddetti requisiti, l’affidamento è prioritariamente attribuito a coloro che abbiano svolto un’attività di
ricerca certificata da almeno due prodotti riferibili all’ultimo triennio, registrati su UGOV, che la struttura verifica
essere congruenti con le tipologie riconosciute dall’ANVUR nell’ambito della Valutazione della Qualità della Ricerca
(VQR).
Sul punto 9 dell’O.D.G. «PROPOSTE DEI DIPARTIMENTI PER IL CONFERIMENTO DEL TITOLO DI
PROFESSORE EMERITO»
Il Senato Accademico prende in esame il seguente promemoria: «Il “Regolamento per il conferimento del titolo
di Professore emerito e di Professore onorario” disciplina le procedure relative al conferimento del titolo, previsto dalle
disposizioni di cui all’articolo 111 del Regio Decreto 31 agosto 1933, n. 1592.
L’art. 3 del predetto Regolamento, al comma 1, dispone: “La proposta per il conferimento del titolo di Professore
emerito e di Professore onorario viene presentata al Direttore del Dipartimento cui afferiva il docente, da parte di
Professori e Ricercatori, entro sei mesi dalla data di cessazione dal servizio del Professore”.
Lo stesso articolo, al comma 3, prevede che il Consiglio di Dipartimento istituisca un’apposita Commissione con il
compito di valutare preventivamente la proposta firmata da almeno quaranta Professori e Ricercatori afferenti all’area
scientifico-disciplinare del docente cessato, tra i quali vi siano almeno il 50% degli afferenti al Dipartimento, esclusi i
componenti della Commissione.
Il Senato Accademico, nella seduta dell’11 giugno 2014, ha determinato il numero massimo di proposte per il
conferimento del titolo di Professore emerito e Professore onorario per Professori collocati a riposo nel periodo dal 2
novembre 2013 al 1° novembre 2014, suddivise per Area scientifico-disciplinare, da sottoporre al Senato Accademico
nel mese di luglio 2015, come da tabella riepilogativa nel seguito riportata:
Numero
20%
Area
Cessazioni
massimo
cessazioni
proposte
Area Biomedica
6
1,2
2
Area delle Scienze Sociali
7
1,4
2
Area Scientifica
7
1,4
2
Area Tecnologica
12
2,4
3
Area Umanistica e della Formazione
14
2,8
3
Totale
46
9,2
12
I Dipartimenti interessati hanno provveduto ad esaminare le proposte per il conferimento del titolo di Professore
emerito relative alle cessazioni intervenute dal 2 novembre 2013 al 1° novembre 2014 e a deliberare in merito nei
termini previsti.
L’ufficio ha verificato che le procedure sono conformi alle previsioni dell’art. 3 del Regolamento di Ateneo in materia.
Nel seguito le relative proposte, in ordine di data della seduta del Consiglio di Dipartimento:
− il Consiglio del Dipartimento di Lingue, Letterature e Studi Interculturali, nella seduta del 28/01/2015, ha approvato la
proposta relativa al conferimento del titolo di Professore emerito al Prof. Mario DOMENICHELLI, cessato il
1º/11/2014, già Ordinario nel medesimo Dipartimento;
− il Consiglio del Dipartimento di Chirurgia e Medicina Traslazionale, nella seduta del 25/03/2015, ha approvato la
________________________________________________________________________________________________
15
(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
________________________________________________________________________________
proposta relativa al conferimento del titolo di Professore emerito al Prof. Ugo MENCHINI, cessato il 1º/11/2014, già
Ordinario nel medesimo Dipartimento;
− il Consiglio del Dipartimento di Scienze Giuridiche, nella seduta del 20/05/2015, ha approvato la proposta relativa al
conferimento del titolo di Professore emerito al Prof. Paolo CARETTI, cessato il 1º/11/2014, già Ordinario nel
medesimo Dipartimento;
− il Consiglio del Dipartimento di Gestione dei Sistemi Agrari, Alimentari e Forestali, nella seduta del 21/05/2015, ha
approvato la proposta relativa al conferimento del titolo di Professore emerito ai Proff. Augusto MARINELLI e Luca
UZIELLI, cessati il 1º/11/2014, già Ordinari nel medesimo Dipartimento;
− il Consiglio del Dipartimento di Lettere e Filosofia, nella seduta del 05/06/2015, ha deliberato la proposta relativa al
conferimento del titolo di Professore emerito al Prof. Sergio GIVONE, cessato il 1º/11/2014, già Ordinario nel
medesimo Dipartimento;
− il Consiglio del Dipartimento di Architettura, nella seduta del 1 luglio 2015, ha approvato le proposte relative al
conferimento del titolo di Professore emerito al Prof. Orazio ARENA, cessato il 1º/11/2014, già Ordinario presso il
medesimo dipartimento.
Nel seguito le proposte pervenute, suddivise per Area:
Area
Proposte
Area Biomedica
1
Area delle Scienze Sociali
1
Area Scientifica
0
Area Tecnologica
3
Area Umanistica e della Formazione
2
Totale
7
Tanto premesso, il Senato Accademico è chiamato a deliberare.»
OMISSIS
Il Senato Accademico,
- letta l’istruttoria;
- visto il Regio Decreto 31 agosto 1933, n. 1592, ed in particolare l’articolo 111 che prevede la possibilità che ai
Professori Ordinari collocati a riposo possano essere conferiti i titoli di “Professore emerito” e di “Professore
onorario”;
- visto il “Regolamento per il conferimento del titolo di Professore emerito e di Professore onorario”, emanato con
decreto rettorale 26 giugno 2013, n. 649 e modificato con decreto rettorale 26 luglio 2013, n. 767;
- visti i pareri motivati resi dai Dipartimenti interessati in merito alle proposte presentate dalle relative Commissioni
di valutazione;
- tenuto conto di quanto emerso nel corso della discussione in ordine alla proposta del Consiglio del Dipartimento di
Gestione dei Sistemi Agrari, Alimentari e Forestali del 21/05/2015, di conferimento del titolo di Professore emerito
al Prof. Augusto Marinelli,
DELIBERA
1) di approvare le proposte formulate dai Dipartimenti per il conferimento del titolo di Professore emerito ai seguenti
docenti:
Prof. Orazio ARENA
Prof. Paolo CARETTI
Prof. Mario DOMENICHELLI
Prof. Sergio GIVONE
Prof. Ugo MENCHINI
Prof. Luca UZIELLI
2) di non approvare la proposta del Consiglio del Dipartimento di Gestione dei Sistemi Agrari, Alimentari e Forestali di
conferimento del titolo di Professore emerito al Prof. Augusto MARINELLI;
DA’ ATTO
della situazione delle proposte approvabili ed approvate come evidenziato nella tabella nel seguito riportata:
Area
Area delle
Area
Area
Umanistica
Area
Scienze
Totale
Biomedica Scientifica
e della
Tecnologica
Sociali
Formazione
Capienza SA
2
2
2
3
3
12
11/6/2014
________________________________________________________________________________________________
16
(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
________________________________________________________________________________
Proposte
approvate SA
8/7/2015
1
0
1
2
2
6
Residuo
1
2
1
1
1
6
Del residuo sopra evidenziato si potrà eventualmente tenere conto nella prossima determinazione del numero massimo
di proposte da assegnare alle Aree scientifico-disciplinari di Ateneo.
Sul punto 11 dell’O.D.G. «SCUOLA DI ARCHITETTURA: MODIFICA DEL REGOLAMENTO DIDATTICO
DELLA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN BENI ARCHITETTONICI E DEL PAESAGGIO»
Il Senato Accademico prende in esame il seguente promemoria: «Con nota del 13 maggio 2015, e successiva
rettifica dell’allegato in data 3.6.2015, il Direttore della Scuola di specializzazione in Beni Architettonici e del
Paesaggio, Prof. Maurizio De Vita, ha trasmesso una proposta di modifica al vigente Regolamento didattico della
Scuola medesima.
Tale modifica riguarda la parte tabellare del regolamento in riferimento a:
 nuovi insegnamenti inseriti a fronte di alcuni insegnamenti cancellati
 cambiamento di ambito per alcuni insegnamenti
 cambiamento del valore in CFU per alcuni insegnamenti (si precisa che per le Scuole di specializzazione non si
applica la previsione del minimo di 6 CFU per ciascun insegnamento previsto per i Corsi di studio dal DM
47/2013).
Quanto sopra è stato approvato dal Consiglio della Scuola di specializzazione (delibera del 6.3.2015), dal Consiglio
della Scuola di Architettura (delibera dell’11.3.2015) e dal Consiglio del Dipartimento di Architettura (DIDA) (delibera
del 29.4.2015). E’ stato acquisito il parere favorevole della Commissione Didattica di Ateneo in data 8.6.2015.
Il Consiglio di Amministrazione ha espresso parere favorevole in data 26 giugno 2015.»
OMISSIS
Il Senato Accademico,
- visto il DM 270 del 22 ottobre 2004;
- visto il DM del 31.1.2006 relativo al riassetto delle Scuole di specializzazione del settore “Tutela, gestione e
valorizzazione del patrimonio culturale”;
- visto il Decreto Rettorale n.13942 (172) del 25.2.2011, con il quale è stato emanato il nuovo ordinamento didattico
della Scuola di specializzazione in “Beni architettonici e del paesaggio”;
- visto il Decreto Rettorale n.58407 (901) del 26.9.2011, con il quale è stato emanato il Regolamento didattico della
Scuola medesima;
- vista la proposta di modifica al regolamento suddetto deliberata dal Consiglio della Scuola di specializzazione
(6.3.2015) dal Consiglio della Scuola di Architettura (11.3.2015) e dal Consiglio del Dipartimento di Architettura
(29.4.2015);
- acquisito il parere favorevole espresso dalla Commissione Didattica nella seduta dell’8.6.2015;
- visto il parere favorevole del Consiglio di Amministrazione in data 26.6.2015;
- visto il vigente Statuto dell’Università;
- visto il vigente Regolamento Didattico di Ateneo,
approva la modifica al Regolamento Didattico della Scuola di specializzazione in “Beni Architettonici e del Paesaggio”
della Scuola di Architettura nel testo deliberato dalle strutture didattiche citate in premesse che forma parte integrante
del presente verbale (All.A).
Sul punto 12 dell’O.D.G. «PROPOSTA DI CONFERIMENTO DI LAUREE HONORIS CAUSA»
Il Senato Accademico prende in esame il seguente promemoria: «Si ricorda che, in base ai criteri sul
conferimento delle lauree honoris causa adottati dal Senato Accademico in data 15.10.2014, entro il 30 giugno di ogni
anno possono essere presentate dai Dipartimenti proposte di conferimento di lauree honoris causa, il cui limite è fissato
in quattro per ogni anno solare.
Sono pervenute due proposte:
1) Laurea honoris causa in Scienze Chimiche (curriculum Chimica supramolecolare, dei materiali e dei nano
sistemi) (classe LM-54) a Lorenzo Simonelli
2) Laurea honoris causa in Scienze e Tecnologie agrarie (classe LM-69) a Franco Tozzi.
1) Su iniziativa del Consiglio del Corso di laurea magistrale in Scienze Chimiche in data 26.11.2014, il Consiglio
del Dipartimento di Chimica – Dipartimento di riferimento della laurea magistrale – in data 11.12.2014 ha deliberato la
proposta di conferimento della laurea honoris causa in “Scienze Chimiche” (curriculum Chimica supramolecolare, dei
materiali e dei nano sistemi) (classe LM-54) a Lorenzo Simonelli. Come previsto dai criteri del Senato sopracitati, sono
stati acquisiti i pareri favorevoli espressi dal Consiglio della Scuola di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali e dal
Collegio dei Direttori dell’Area scientifica, entrambi in data 2.12.2014. Si riportano le motivazioni per il conferimento
della laurea honoris causa:
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17
(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
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“Lorenzo Simonelli, di formazione economica, nell’attività manageriale di gestione ed indirizzo della ricerca di
General Electric, con le sue strategie di pianificazione economica e finanziaria, ha riservato un’attenzione particolare
alla necessità di sviluppare la ricerca a qualsiasi livello nel campo delle scienze chimiche per stare al passo con le più
avanzate scoperte tecnologiche nel campo d’azione dell’azienda. In particolare ha rivitalizzato settori come quello dei
materiali “classici” per rivestimenti (ad esempio turbine) attivando ricerche per la loro sostituzione con materiali
nanostrutturati, ha indirizzato notevoli finanziamenti in aree di competenza chimica come nuovi materiali per l’energia,
energy storage, green chemistry con notevoli benefici per l’azienda, per l’occupazione e per la chimica in senso più
ampio, dimostrando che, nonostante l’opinione diffusa che la chimica sia una componente negativa ed inquinante
dell’attività umana, la realtà –decontestualizzata dal “sentiment negativo” – è ben diversa. L’esperienza professionale e
gli eccellenti risultati conseguiti in due decenni alla guida di uno dei maggiori gruppi mondiali operanti in diversi settori
industriali dimostra che la chimica, insieme anche ad altre discipline, svolge un ruolo di primaria importanza, per lo
sviluppo scientifico e per la generazione di posti di lavoro, nel rispetto della salute e dell’ambiente. L’azione di Lorenzo
Simonelli è, ed è stata, di altissimo profilo, internazionalmente apprezzata e riconosciuta per lo sviluppo e
l’avanzamento di questa importate disciplina”.
Sono stati presentati i reclami degli studenti avverso la delibera di parere della Scuola di Scienze MFN e avverso la
delibera di proposta del Dipartimento di Chimica. Il Comitato Tecnico Amministrativo in data 9.1.2015 e 7.5.2015, ha
respinto i suddetti reclami. La Scuola di Scienze MFN del 20.1.2015 e il Dipartimento di Chimica dell’11.06.2015,
acquisito il parere del Comitato Tecnico Amministrativo, hanno anch’essi respinto i reclami.
2) Su iniziativa del Consiglio di Corso di laurea magistrale in Scienze e Tecnologie Agrarie in data 9.2.2015, il
Consiglio del Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agroalimentari e dell'Ambiente (DISPAA) – Dipartimento di
riferimento della laurea magistrale - in data 25.5.2015 ha deliberato la proposta di conferimento della laurea honoris
causa in “Scienze e Tecnologie Agrarie” (classe LM-69) a Franco Tozzi. Sono stati acquisiti i pareri favorevoli espressi
dal Consiglio della Scuola di Agraria in data 10.4.2015 e dal Collegio dei Direttori dell’Area Tecnologica in data
17.3.2015. Si riportano le motivazioni per il conferimento della laurea honoris causa:
- l’attività imprenditoriale di Franco Tozzi, in particolare nel campo delle fonti energetiche rinnovabili con importanti
ricadute dirette ed indirette sull’agricoltura e sull’ambiente;
- il raggiungimento dell’eccellenza e della qualità, nel senso più ampio del termine, che va dal territorio al capitale
umano, attraverso l’innovazione e la tutela delle condizioni sociali ed economiche delle popolazioni coinvolte;
- la sua convinzione che l’agricoltura rappresenta un settore trainante dell’economia di molti paesi sostenendo e
sviluppando anche altri settori;
- i suoi investimenti in agricoltura sia in Italia che all’estero con strategie integrate ed etiche, scommettendo sulla
polifunzionalità delle risorse territoriali e sulla qualità delle produzioni agricole, sempre puntando al raggiungimento
dell’eccellenza attraverso una forte attività di ricerca (il 5% degli utili del gruppo sono destinati ad attività di ricerca)
e il riciclo dei sottoprodotti in un’ottica di economia ciclica.
Le suddette proposte sono state esaminate dalla Commissione Didattica del 29 giugno 2015 che ha espresso parere
favorevole. Si sottopone la pratica all’approvazione del Senato Accademico.»
OMISSIS
Il Senato Accademico:
−
richiamata la precedente delibera del 15.10.2014 con la quale sono stati approvati criteri e procedure sul
conferimento delle lauree honoris causa;
−
vista la proposta del Consiglio di Corso di laurea magistrale in Scienze Chimiche in data 26.11.2014, di
conferimento della Laurea honoris causa in “Scienze Chimiche” (curriculum Chimica supramolecolare, dei
materiali e dei nano sistemi) (classe LM-54) a Lorenzo Simonelli;
−
vista la delibera del Consiglio del Dipartimento di Chimica – Dipartimento di riferimento della suddetta laurea
magistrale – in data 11.12.2014 di approvazione della proposta;
−
visti i pareri favorevoli espressi al riguardo dal Consiglio della Scuola di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
e dal Collegio dei Direttori dell’Area scientifica, entrambi in data 2.12.2014;
−
visti i reclami degli studenti avverso la delibera di parere della Scuola di Scienze MFN e avverso la delibera di
proposta del Dipartimento di Chimica;
−
visti i pareri del Comitato Tecnico Amministrativo che in data 9.1.2015 e 7.5.2015 ha respinto i suddetti reclami;
−
viste le ulteriori delibere della Scuola di Scienze MFN del 20.1.2015 e del Dipartimento di Chimica dell’11.6.2015
con cui, acquisito il parere del Comitato Tecnico Amministrativo, sono stati respinti i reclami degli studenti;
−
vista la proposta del Consiglio di Corso di laurea magistrale in Scienze e Tecnologie Agrarie in data 9.2.2015 di
conferimento della Laurea honoris causa in “Scienze e Tecnologie Agrarie” (classe LM-69) a Franco Tozzi;
−
vista la delibera del Consiglio del Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agroalimentari e dell'Ambiente
(DISPAA) – Dipartimento di riferimento della suddetta laurea magistrale - in data 25.5.2015 di approvazione della
proposta;
−
visti i pareri favorevoli espressi al riguardo dalla Scuola di Agraria in data 10.4.2015 e dal Collegio dei Direttori
dell’Area Tecnologica in data 17.3.2015;
________________________________________________________________________________________________
18
(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
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−
acquisito in merito alle suddette proposte il parere favorevole della Commissione Didattica nella seduta del
29.6.2015;
−
valutati i curricula dei candidati e preso atto delle motivazioni addotte dalle strutture proponenti,
approva la proposta di conferimento della Laurea honoris causa in “Scienze Chimiche” (curriculum Chimica
supramolecolare, dei materiali e dei nano sistemi) (classe LM-54) a Lorenzo Simonelli e della Laurea honoris causa in
“Scienze e Tecnologie Agrarie” (classe LM-69) a Franco Tozzi, deliberandone la trasmissione al MIUR per la
successiva approvazione.
Sul punto 13 dell’O.D.G. «RELAZIONE SUI PROCESSI DI ASSICURAZIONE DELLA QUALITÀ E
SULL’ATTIVITÀ DEL PRESIDIO DELLA QUALITÀ DI ATENEO 2014-2015»
Il Senato Accademico prende in esame il seguente promemoria: «Come noto, il Decreto Legislativo 27 gennaio
2012, n. 19 ha affidato all’ANVUR la definizione degli indicatori per l'accreditamento delle sedi e dei corsi di studio
universitari. Tali indicatori sono stati individuati dall’ANVUR all’interno del documento “Autovalutazione,
Valutazione, Accreditamento” (AVA) e poi fissati dal Decreto Ministeriale 30 gennaio 2013 n. 47 (parzialmente
modificato dal DM 23 dicembre 2013, n. 1059) avente ad oggetto Autovalutazione, accreditamento iniziale e periodico
delle sedi e dei corsi di studio e valutazione periodica delle Università.
In particolare l’allegato B al DM fissa i requisiti di accreditamento delle sedi, tra i quali al punto c) troviamo i due
“Requisiti di assicurazione della Qualità”: “Presenza di un presidio di qualità di Ateneo” e “Presenza documentata di un
sistema di assicurazione della qualità per la sede”.
L’allegato C (al medesimo DM 47/2013 come modificato dal DM 1059/2013) definisce poi i “Requisiti di
Assicurazione della Qualità” che, oltre a costituire la base per l’Accreditamento periodico delle Sedi e dei CdS, sono
individuati dall’art. 4 comma 4 del DM tra quelli necessari per l’accreditamento dei corsi di nuova istituzione, che
vengono verificati dalle Commissioni di Esperti della Valutazione (CEV).
Si ricorda che il Presidio della Qualità di Ateneo aveva presentato all’approvazione del Senato Accademico del 16
aprile 2014) una Relazione sui processi di Assicurazione della qualità e sull’attività del Presidio della Qualità di
Ateneo (marzo 2013-marzo 2014) con lo scopo di illustrare le attività svolte dal Presidio nel primo anno di attività e di
fornire agli organi di governo un supporto informativo (dati, analisi, valutazioni) per l’assunzione di decisioni volte alla
qualità della formazione, in attuazione delle disposizioni sopra richiamate (in particolare di quanto previsto dallo stesso
DM 47/2013).
Con lo stesso intento viene oggi presentato il documento Relazione sui processi di Assicurazione della qualità e
sull’attività del Presidio della Qualità di Ateneo 2014-2015.
Si segnala che, rispetto allo scorso anno, il contenuto della Relazione è stato ampliato per comprendere la descrizione
delle attività del Presidio compiute intorno alla compilazione delle SUA-RD da parte dei Dipartimenti. Dette attività,
consistenti nell’organizzazione della raccolta delle informazioni, nell’accompagnamento dei Dipartimenti e nel
monitoraggio dei contenuti delle SUA-RD 2011, 2012, 2013, sia nella fase di sperimentazione che nella fase a regime,
si sono compiute nell’arco temporale maggio 2014 – aprile 2015.
Si segnala inoltre che l’impianto della Relazione è stato ampliato per comprendere parti generali descrittive delle
attività di “Diffusione della cultura della Qualità”, della “Trasparenza delle politiche e degli obiettivi”, e della
“Chiarezza nella distribuzione dei ruoli e delle responsabilità nel sistema di AQ”. Tali informazioni trovano
corrispondenza nel documento Assicurazione della Qualità – Università degli Studi di Firenze richiesto espressamente
dalla banca dati ava/miur fra i “documenti generali di Ateneo” ed approvato dal Senato Accademico nella medesima
seduta di Aprile 2014.
Il documento in parola, che a sua volta risponde a quanto richiesto dal DM 47/2013, in particolare a quanto previsto
dall’allegato B, punto c) e dall’Allegato C, si trova pubblicato in una versione lievemente aggiornata, insieme alla
Relazione del Presidio 2013-2014, sulle pagine web di Ateneo dedicate all’Assicurazione della qualità ed in particolare
nella pagina dedicata al Presidio della Qualità di Ateneo. Sulla stessa pagina verrà pubblicata, una volta approvata dagli
organi di Governo, la relazione oggetto della presente pratica.
Il documento Relazione sui processi di Assicurazione della qualità e sull’attività del Presidio della Qualità di Ateneo
2014-2015 si articola come segue:
 Premessa – Il nuovo assetto organizzativo
 Diffusione della cultura della qualità
 Trasparenza delle politiche e degli obiettivi
 Chiarezza nella distribuzione dei ruoli e delle responsabilità nel sistema di AQ
 Esiti delle segnalazioni del Presidio di Qualità agli organi di governo dell’Ateneo
 Attività di Autovalutazione, Valutazione, Accreditamento dei Corsi di studio dell’Ateneo
 Offerta formativa 2014-2015
 Programmazione offerta formativa 2015-2016
 Rilevazioni sulla Qualità della Didattica
 Assicurazione Qualità e Ricerca
 Esiti delle iniziative previste nella Relazione 2013-2014
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19
(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
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 Nuove iniziative proposte
 Allegati.
Come si legge nel documento, capitolo Attività di Autovalutazione, Valutazione, Accreditamento dei corsi di studio,
“Per assicurare la necessaria rete relazionale del processo di qualità il Presidio ritiene opportuno portare all’attenzione
degli Organi di governo le principali criticità segnalate dalle Relazioni annuali:
 tasso ancora abbastanza consistente di abbandono degli studi da parte degli iscritti tra il primo e il secondo
anno e progressione ancora lenta delle carriere degli studenti (in particolare Relazioni annuali delle CP
delle Scuole di Agraria, Giurisprudenza, Ingegneria, Psicologia, Scienze politiche e Studi umanistici e
della formazione);
 opportunità di adottare modalità più sistematiche di rilievo della domanda di formazione espressa dal
mondo del lavoro (in particolare Relazioni annuale delle CP delle Scuole di Architettura e Ingegneria);
 scarso potere attrattivo di alcune Lauree magistrali (in particolare Relazioni annuali delle CP di Ingegneria
e Scienze politiche);
 criticità relative alle infrastrutture (in particolare Relazioni annuali delle CP di Agraria, Architettura,
Scienze matematiche, fisiche e naturali, Studi umanistici e della formazione).
Recependo le indicazioni provenienti da alcune CP, il Presidio sottolinea il perdurante, scarso coinvolgimento della
componente studentesca all’interno del lavoro di alcune delle Commissioni paritetiche soprattutto nella fase di stesura
della Relazione finale e indica tra gli obbiettivi del proprio lavoro futuro quello della diffusione dell’assicurazione della
qualità presso gli studenti attraverso apposite iniziative di formazione”.
Nello stesso capitolo si legge che “Tra gli elementi emersi dai Rapporti 2015 che il Presidio ritiene necessario portare
all’attenzione del Nucleo di valutazione e degli Organi di governo è da citare l’ulteriore miglioramento conseguito dai
CDS sul terreno della partecipazione degli studenti iscritti al Programma Erasmus Plus (mobilità per studio e
traineesheep), che, anche sulla base delle criticità rilevate dai CDS nel primo rapporto di Riesame, è stata oggetto, a
partire dall’anno accademico 2013-2014, di una politica di maggiore impegno economico da parte dell’Ateneo. Anche
per l’anno accademico 2014-2015 gli organi di governo hanno deliberato l’aumento con propri fondi del numero delle
mensilità di borsa per studio assegnate dall’Agenzia Nazionale sulla base delle risorse comunitarie (4970 mensilità
contro le 3728 assegnate ed elevato il contributo mensile previsto da 230, o 280 a seconda del paese di destinazione, a
330 euro). La stessa misura è stata adottata per la mobilità per traineesheep (borsa mensile portata da 430, o 480 a
seconda del paese di destinazione, a 630 o 680 euro, mensilità 648 contro 449 assegnate)…. Omissis …. Tra le criticità
segnalate nei Rapporti meritano particolare attenzione quelle relative all’organizzazione del servizio Erasmus in Ateneo
(che richiede di essere potenziato anche sotto il profilo dell’informatizzazione della domande degli studenti, delle
procedure di selezione e delle graduatorie) e al numero degli studenti incoming il cui incremento appare presso alcuni
CDS impedito dalla scarsa presenza di corsi erogati in lingua inglese. Per questo appare opportuno mettere in atto
strategie volte a favorire l’incremento dei corsi di studio interamente erogati in lingua inglese anche attraverso politiche
di incentivazione dei docenti”.»
OMISSIS
Il Senato Accademico:
- vista la Legge 30 dicembre 2010, n. 240, Norme in materia di organizzazione delle università, di personale
accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l'efficienza del sistema
universitario, ed in particolare l’art. 5, relativo alla “Delega in materia di interventi per la qualità e l'efficienza del
sistema universitario;
- visto il Decreto Legislativo 27 gennaio 2012, n. 19, relativo alla Valorizzazione dell'efficienza delle università e
conseguente introduzione di meccanismi premiali nella distribuzione di risorse pubbliche sulla base di criteri definiti
ex ante anche mediante la previsione di un sistema di accreditamento periodico delle università;
- visto il Decreto Ministeriale 30 gennaio 2013 n. 47, come modificato dal DM 23 dicembre 2013, n. 1059, avente ad
oggetto Autovalutazione, accreditamento iniziale e periodico delle sedi e dei corsi di studio e valutazione periodica
delle Università, ed in particolare gli allegati;
• B, relativo ai requisiti di accreditamento delle sedi, tra i quali al punto c) si definiscono i due “Requisiti di
assicurazione della Qualità”: “Presenza di un presidio di qualità di Ateneo” e “Presenza documentata di
assicurazione della qualità per la sede”;
• C, relativo Requisiti di Assicurazione della Qualità;
- visto il Decreto Rettorale 356 (20582) del 14 marzo 2013 e ss.mm.ii., con il quale è stato costituito il “Presidio della
Qualità di Ateneo” (PQA);
- vista la Relazione sui processi di Assicurazione della qualità e sull’attività del Presidio della Qualità di Ateneo
2014-2015 presentata dal Presidio medesimo;
- visto lo Statuto dell’Università di Firenze,
approva
la Relazione sui processi di Assicurazione della qualità e sull’ attività del Presidio della Qualità di Ateneo 2014-2015
nel testo allegato all’originale del presente verbale (All. 4).
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(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
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Sul punto 14 dell’O.D.G. «CONVENZIONE TRA UISP (UNIONE ITALIANA SPORT PER TUTTI)
REGIONALE TOSCANA, CESEFAS (CENTRO DI STUDI PER L'EDUCAZIONE FISICA E L'ATTIVITÀ
SPORTIVA) E UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE, PER IL CORSO DI AGGIORNAMENTO
PROFESSIONALE "ATTIVITÀ MOTORIA, EDUCAZIONE SPORTIVA E PROCESSI FORMATIVI" A.A.
2015-2016»
Il Senato Accademico prende in esame il seguente promemoria: «Su proposta del Prof. Alessandro Mariani, del
Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia (SCIFOPSI), per il corso di Aggiornamento professionale dal
titolo “Attività motoria, educazione sportiva e processi formativi” a.a. 2015-2016, si porta all’attenzione del Senato
Accademico il testo della convenzione tra la UISP (Unione Italiana Sport Per tutti) Comitato Regionale Toscana e il
CESEFAS (Centro di studi per l'educazione fisica e l'attività sportiva) e l’Università degli Studi di Firenze già
deliberata dal Consiglio di Dipartimento nella seduta del 1º luglio 2015. Le Parti, nel rispetto delle proprie finalità
istituzionali e dei vincoli dettati da norme e regolamenti vigenti, manifestano il comune intento di instaurare un rapporto
di collaborazione finalizzato alla realizzazione del corso citato in premesse, nonché di ulteriori iniziative riguardanti
attività didattiche e di formazione nell’ambito di aree disciplinari di interesse che hanno necessità di approfondire gli
aspetti educativi e sociali legati alla formazione sportiva di bambini e ragazzi. Le ulteriori iniziative di collaborazione
potranno riguardare formazione, didattica e ricerca. Al fine di dare attuazione a quanto previsto dall’art. 1, le Parti
potranno procedere con la stipula di successive convenzioni. Dette convenzioni dovranno indicare:
- obiettivi
- durata della convenzione
- attività a carico di ciascuna parte contraente
- modalità di esecuzione
- responsabili scientifici indicati da ciascuna delle parti
- eventuali oneri finanziari e modalità di corresponsione
- disciplina dei diritti di proprietà intellettuale.
Ogni singola convenzione attuativa sarà approvata e sottoscritta dai rispettivi organi competenti. Le Parti individuano
quali referenti del presente accordo di collaborazione per l’Università di Firenze il Prof. Alessandro Mariani, per la
UISP Comitato Regionale Toscana Dott.ssa Emanuela Marconcini e per il CESEFAS Prof. Marcello Marchioni.
L’Università garantisce a suo esclusivo carico e responsabilità l’adempimento di ogni onere di natura retributiva,
assicurativa, previdenziale e lavoristica, derivante dai rapporti con il proprio personale che verrà coinvolto nella
realizzazione delle singole attività che verranno successivamente avviate in attuazione del presente accordo.»
OMISSIS
Il Senato Accademico:
- visto il testo della Convenzione tra la UISP (Unione Italiana Sport Per tutti) Regionale Toscana, il CESEFAS
(Centro di studi per l'educazione fisica e l'attività sportiva) e l’Università degli Studi di Firenze, finalizzata alla
realizzazione del Corso di Aggiornamento professionale "Attività motoria, educazione sportiva e processi formativi"
a.a. 2015-2016 approvato dal Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia nella seduta del 1º luglio 2015;
- letto quanto riportato in descrittiva;
- considerato l’interesse dell’Ateneo a collaborare con l’UISP (Unione Italiana Sport Per tutti) Regionale Toscana e il
CESEFAS (Centro di studi per l'educazione fisica e l'attività sportiva);
- visto lo Statuto dell’Università di Firenze,
delibera
di esprimere parere favorevole alla stipula della Convenzione tra la UISP (Unione Italiana Sport Per tutti) Regionale
Toscana, il CESEFAS (Centro di studi per l'educazione fisica e l'attività sportiva) e l’Università degli Studi di Firenze
nel testo allegato all’originale del presente verbale (All.5).
Sul punto 15 dell’O.D.G. «LEGGE 14 APRILE 1982, N. 164 - NORME IN MATERIA DI RETTIFICAZIONE DI
ATTRIBUZIONE DI SESSO – RILASCIO DOPPIO LIBRETTO UNIVERSITARIO»
Il Senato Accademico prende in esame il seguente promemoria: «Negli ultimi decenni l'aumento dell’interesse
alle problematiche relative alla privacy ed al rispetto della persona ha portato all'adozione di una serie di provvedimenti
volti alla tutela dell'individuo in tutte le sue peculiarità. In quest'ambito è stata portata all'attenzione della Commissione
didattica, nelle riunioni del 3 novembre 2014 e del 29 giugno 2015, da parte dei rappresentanti degli studenti negli
organi accademici, la proposta del Presidente del Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione
del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni, per la tutela degli studenti che intraprendono il percorso medico
per la "rettificazione di attribuzione del sesso", secondo quanto previsto dalla Legge n.164, del 14 aprile 1982. Detta
legge prevede tutti i passaggi necessari per ottenere la riattribuzione legale del sesso, con relativa modifica dei
documenti dell'interessato/a, ma non prende in considerazione il lungo periodo, della durata di alcuni anni, nel quale il
trattamento psicologico e medico si sviluppa e durante il quale l'interessato/a deve comunque affrontare la vita
quotidiana nella società. In particolare, nel caso della frequenza all'università, il problema che affronta lo
studente/studentessa in via di transizione di genere è il disagio per l'evidente contrasto tra il suo aspetto esteriore ed il
suo nome che emerge ad ogni esame, ad ogni appello ed in ogni occasione di confronto pubblico con i compagni di
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(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
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corso. L'imbarazzo che ne deriva può provocare l'abbandono degli studi da parte di chi li abbia già iniziati o la rinuncia
all'iscrizione da parte di chi si trovi in questa situazione, perché è evidente che l'Università, dal punto di vista
amministrativo, non può che utilizzare i dati anagrafici riportati nei documenti ufficiali e che non sono ancora stati
corretti, non essendo terminata la procedura di riattribuzione del sesso, come prevede la legge. Una soluzione
provvisoria e transitoria è già stata adottata da altre università italiane (l'Università e il Politecnico di Torino,
l’Università di Padova, di Pisa, di Verona, di Bologna, di Urbino e di Napoli a cui si sono aggiunte nell’ottobre 2014
l’Università di Catania e l'Università di Bari "Aldo Moro" e a maggio 2015 l'Università di Genova) e straniere (es.
Oxford e Madrid), che nella sostanza, fornisce all'interessato/a un'identità "alias" (al pari del nom de plume di uno
scrittore) da usare nelle attività universitarie quotidiane, mentre, ovviamente, la documentazione amministrativa non
può che rimanere immutata, con i dati anagrafici risultanti dalla documentazione ufficiale. La proposta sopramenzionata
presentata in Commissione didattica è in tal senso, e prevede il rilascio di un secondo libretto universitario agli
interessati, basandosi sul presupposto che il libretto universitario ha solo una funzione di riconoscimento all’interno
dell’ateneo, senza alcun valore legale al di fuori dell’ambito universitario (art. 3 del R.D. 4 giugno 1938, n. 1269).
All'interessato/a viene, quindi, assegnato un secondo libretto di iscrizione (l'originale viene custodito dalla segreteria nel
fascicolo dello studente) con stesso numero di matricola, che sostituisce quello originale, e che contiene il nome che
l’interessato/a si attribuisce in relazione al sesso verso il quale transita e una foto dalla quale risulti l’aspetto che ha assunto
al momento della richiesta. Su tale libretto saranno apposti gli estremi che consentiranno di risalire al provvedimento che
ne ha autorizzato il rilascio.
Il secondo libretto universitario potrà essere rilasciato a condizione che l’interessato/a:
a) dimostri, presentando idonea documentazione, di aver intrapreso il percorso per la “rettificazione
dell’attribuzione del sesso” ai sensi della legge 14 aprile 1982, n. 164 o che abbia ottenuto la certificazione
contenente la diagnosi di disforia di genere (DIG) dalle strutture pubbliche o private convenzionate competenti;
b) sottoscriva una dichiarazione di impegno ad utilizzare la suddetta documentazione solo in ambito universitario e
ai fini dell’espletamento dell’ordinaria attività universitaria.
La non osservanza di queste condizioni comporterebbe l'immediata decadenza del sistema "alias" ed il ritorno
automatico ai dati amministrativi "originali".
A seguito della creazione dell’identità “alias” all’interessato/a sarà assegnato:
- un “alias elettronico” al quale farà ricorso tutte le volte in cui l’utilizzo di un servizio on line renda visibile al
pubblico il proprio nome: iscrizione agli esami, verbalizzazione dei relativi esiti e utilizzo della piattaforma
moodle, etc.;
- un nuovo indirizzo di posta elettronica istituzionale contenente il nome prescelto e riportato nel secondo libretto;
- una nuova tessera per l’utilizzo dei servizi bibliotecari di Ateneo.
In particolare, in relazione alle modalità di svolgimento degli esami di profitto, lo studente si prenoterà accedendo al
sistema con le proprie credenziali di accesso. Il sistema mostrerà la sua identità “alias” nelle maschere d’uso del
docente, quali l’elenco degli studenti iscritti all’appello o nella maschera di verbalizzazione dell’esame. Ciò
garantirebbe che, nel momento in cui il docente procede con l’appello pubblico dei candidati prenotati presenti,
chiamerà lo studente con il suo nome “alias”, preservando la sua privacy. L’esame verbalizzato però conterrà i dati
anagrafici originali dello studente.
Si è posto quindi un problema di identificazione dello studente da parte del docente al quale, in sede di esame, verrà
mostrato un libretto universitario con dati alias, che nelle maschere di verbalizzazione troverà indicati sempre i dati
anagrafici “alias”, ma poi, in sede di verbalizzazione firmerà un verbale che riporta dati anagrafici originali.
C’è da specificare che nel libretto universitario sono riportati gli estremi del provvedimento autorizzativo al suo rilascio.
Tali informazioni pongono il docente in condizione di capire che è di fronte ad uno studente con anagrafica alias. Il
docente può quindi effettuare una verifica dell’identità dello studente, attraverso un esame incrociato del libretto
contenente l’alias, del corrispondente profilo originario, tramite l’accesso con il link alla carriera dello studente presente
nella maschera di verbalizzazione degli esami indicato come “dettagli”, e, se ritiene, di un documento di identità valido,
avente valore di identificazione, che lo studente, al pari di tutti gli altri studenti è tenuto a portare con sé.
In merito a questo ultimo punto, è stato chiesto un parere all’Ufficio affari legali e contenzioso dell’ateneo che, con nota
prot. 9781 del 26/1/2015, ha accolto la soluzione sopra illustrata “ritenendola un punto di equilibrio fra le esigenze di
certezza dell’attività amministrativa e quelle della ragionevole tutela della riservatezza degli studenti in questione,
contribuendo ad una più piena realizzazione delle pari opportunità, anche di genere, in ogni aspetto della vita
accademica “.
Rimane fermo che tutta la certificazione eventualmente richiesta dall’interessato/a, fino a quando non sarà conclusa la
procedura di rettificazione di attribuzione del sesso in forza di sentenza del Tribunale passata in giudicato, non potrà che
essere rilasciata con l’indicazione dell’anagrafica dei documenti originali. Ciò comporta che alcune operazioni, come le
eventuali certificazioni per uso esterno (es. le procedure per Erasmus) o quelle per un trasferimento di sede, o la
proclamazione di laurea non potranno che essere fatte con il nome legalmente valido in quel momento.
Accogliendo un suggerimento del CUG, la Commissione didattica propone che il Rettore designi un docente che
assuma l’incarico di seguire l’applicazione della procedura proposta e ne monitori gli esiti.»
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22
(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
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OMISSIS
Il Senato Accademico:
- vista la legge 14 aprile 1982 n. 164, e le successive modificazioni e integrazioni, che disciplina il percorso di
“rettificazione di attribuzione di sesso”;
- visto il R.D. 4 giugno 1938, n. 1269, rubricato “Approvazione del regolamento sugli studenti, i titoli accademici, gli
esami di Stato e l'assistenza scolastica nelle università e negli istituti superiori “, in particolare l’art. 3 dove, nel
disciplinare il libretto di iscrizione, non provvede ad attribuirgli alcun valore legale in termini di documento di
riconoscimento al di fuori dell’ambito universitario;
- vista la proposta presentata dal Presidente del Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione
del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni, con nota del 31 ottobre 2014, avente per oggetto “Proposta di
delibera agli Organi di governo di Ateneo per il rilascio di un doppio libretto agli studenti in transizione di sesso”;
- visto il parere positivo espresso in merito dalla Commissione didattica nelle riunioni del 3 novembre 2014 e del 29
giugno 2015 in merito alla succitata proposta del Presidente del CUG;
- visto il parere espresso dall’Ufficio affari legali e contenzioso con nota prot. 9721 del 26/1/2015 in merito alla fase
identificativa dello studente in sede di esame, ritenendo che la soluzione proposta sia un punto di equilibrio fra le
esigenze di certezza dell’attività amministrativa e quelle della ragionevole tutela della riservatezza degli studenti in
questione, contribuendo ad una più piena realizzazione delle pari opportunità, anche di genere, in ogni aspetto della
vita accademica;
- considerato che il periodo di transizione di sesso può iniziare prima dell’avvio della fase giudiziaria e può protrarsi a
lungo nel tempo;
- ritenuto che nel caso della frequenza all'università, il problema che va affrontato è il disagio che lo
studente/studentessa in via di transizione di genere deve affrontare per l'evidente contrasto tra il suo aspetto esteriore
e le generalità risultanti sul libretto identificativo che emerge ad ogni esame, ad ogni appello ed in ogni occasione di
confronto pubblico con i compagni di corso;
- considerato che l'imbarazzo che ne deriva può provocare l'abbandono degli studi da parte di chi li abbia già iniziati o
la rinuncia all'iscrizione da parte di chi si trovi in questa situazione, perché è evidente che l'Università, dal punto di
vista amministrativo, non può che utilizzare i dati anagrafici riportati nei documenti ufficiali e che non sono ancora
stati corretti, non essendo terminata la procedura di riattribuzione del sesso, come prevede la legge;
- ritenuto opportuno provvedere a regolare una simile fattispecie, al fine di tutelare gli interessati e le interessate da
atti o comportamenti che producano effetti pregiudizievoli e/o discriminatori;
- presupposto che i documenti ufficiali relativi alla carriera dello studente o della studentessa e quelli relativi al
conseguimento del diploma di laurea riporteranno necessariamente ed esclusivamente i dati anagrafici effettivi;
- ritenuto opportuno individuare un docente che assuma l’incarico di seguire l’applicazione della procedura proposta e
ne monitori gli esiti;
- preso atto che alle segreterie didattiche delle Scuole sono già pervenute istanze in questo senso da parte di studenti
e/o studentesse in transizione di sesso;
- preso atto che la soluzione provvisoria e transitoria del doppio libretto è stata già adottata da altre università italiane
(l'Università e il Politecnico di Torino, le Università di Padova, di Pisa, di Verona, di Bologna, di Urbino e di Napoli
a cui si sono aggiunte nell’ottobre 2014 l’Università di Catania e l'Università di Bari "Aldo Moro" e a maggio 2015
l'Università di Genova) e straniere (es. Oxford e Madrid);
- visto il vigente Codice etico dell’Università degli Studi di Firenze, in particolare l’art. 5 “Libertà e dignità
personale”;
- visto il vigente Statuto dell’Università degli Studi di Firenze, in particolare l’art. 2 “Libertà e diritti fondamentali”,
comma 1 lett. f) dove si legge che l’Università informa la propria attività “alla realizzazione delle pari opportunità,
anche di genere, in ogni aspetto della vita accademica, promuovendo azioni positive atte a rimuovere ogni
discriminazione”;
- tenuto conto dell’opportunità di verificare eventuali criticità che si dovessero presentare nell’attuazione
amministrativa della delibera in oggetto,
DELIBERA
1. di adottare la procedura del rilascio del doppio libretto a favore degli studenti che intraprendono il percorso medico
per la "rettificazione di attribuzione del sesso", secondo quanto previsto dalla Legge n.164, del 14 aprile 1982.
All'interessato/a viene, quindi, assegnato un secondo libretto di iscrizione (l'originale viene custodito dalla
segreteria nel fascicolo dello studente) con stesso numero di matricola, che sostituisce quello originale, e che
contiene il nome che l’interessato/a si attribuisce in relazione al sesso verso il quale transita e una foto dalla quale
risulti l’aspetto che ha assunto al momento della richiesta. Su tale libretto saranno apposti gli estremi che
consentiranno di risalire al provvedimento che ne ha autorizzato il rilascio.
Il secondo libretto universitario potrà essere rilasciato a condizione che l’interessato/a:
a) dimostri, presentando idonea documentazione, di aver intrapreso il percorso per la “rettificazione
dell’attribuzione del sesso” ai sensi della legge 14 aprile 1982, n. 164 o che abbia ottenuto la certificazione
________________________________________________________________________________________________
23
(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
________________________________________________________________________________
contenente la diagnosi di disforia di genere (DIG) dalle strutture pubbliche o private convenzionate
competenti;
b) sottoscriva una dichiarazione di impegno ad utilizzare la suddetta documentazione solo in ambito universitario
e ai fini dell’espletamento dell’ordinaria attività universitaria.
La non osservanza di queste condizioni comporterebbe l'immediata decadenza del sistema "alias" ed il ritorno
automatico ai dati amministrativi "veri".
A seguito della creazione dell’identità “alias” all’interessato/a sarà assegnato:
- un “alias elettronico” al quale farà ricorso tutte le volte in cui l’utilizzo di un servizio on line renda visibile al
pubblico il proprio nome: iscrizione agli esami, verbalizzazione dei relativi esiti e utilizzo della piattaforma
moodle, etc.;
- un nuovo indirizzo di posta elettronica istituzionale contenente il nome prescelto e riportato nel secondo libretto;
- una nuova tessera per l’utilizzo dei servizi bibliotecari di Ateneo.
Ai fini dell’identificazione dello studente in sede di esame universitario o di altri momenti analoghi, il docente è
posto nelle condizioni di poter effettuare una verifica dell’identità dello studente, attraverso un esame incrociato del
libretto contenente l’identità “alias” sul quale sono riportati gli estremi del provvedimento autorizzativo al rilascio,
del corrispondente profilo originario (tramite l’accesso ad un link alla carriera dello studente dal profilo alias) e di
un documento valido, avente valore di identificazione, che tutti gli studenti dovrebbero comunque portare con sé.
Rimane fermo che tutta la certificazione eventualmente richiesta dell’interessato/a, fino a quando non sarà conclusa
la procedura di rettificazione di attribuzione del sesso in forza di sentenza del Tribunale passata in giudicato, non
potrà che essere rilasciata con l’indicazione dell’anagrafica dei documenti originali. Ciò comporta che alcune
operazioni, come le eventuali certificazioni per uso esterno (es. le procedure per Erasmus) o quelle per un
trasferimento di sede, o la proclamazione della laurea non potranno che essere fatte con il nome legalmente valido in
quel momento.
2. di delegare il Magnifico Rettore ad individuare un docente che assuma l’incarico di seguire l’applicazione della
procedura e ne monitori gli esiti.
Il Senato Accademico invita il Delegato del Rettore a presentare, entro un biennio dall’entrata in vigore della
delibera in oggetto, una relazione che evidenzi eventuali criticità che si fossero verificate nell’attuazione
amministrativa della delibera stessa.
Sul punto 16 dell’O.D.G. «PROGRAMMA ERASMUS+ - BANDO DI IDONEITÀ ALLA MOBILITÀ PER
STUDIO A.A. 2015/2016 - ASSEGNAZIONE MENSILITÀ "CON CONTRIBUTO"»
Il Senato Accademico prende in esame il seguente promemoria:
«Com’è noto, con il Regolamento UE n. 1288/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’11 dicembre 2013,
pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (GUCE) in data 20 dicembre 2013 – serie L 347 è stato
istituito il Programma Erasmus+ che rappresenta il nuovo strumento dell’UE dedicato ai settori dell’istruzione,
formazione, gioventù e sport per il periodo 2014-2020.
Esso sostituisce i seguenti programmi UE della programmazione 2007-2013: Lifelong Learning Programme, Gioventù
in azione, Erasmus Mundus, Tempus, Alfa, Edulink, Programmi di cooperazione con i paesi industrializzati nel settore
dell’Istruzione superiore.
Il programma Erasmus+ è incentrato su tre attività chiave, trasversali ai diversi settori:
• Mobilità individuale ai fini dell’apprendimento (Key Action 1);
• Cooperazione per l’innovazione e lo scambio di buone prassi (Key Action 2);
• Sostegno alle riforme delle politiche (Key Action 3).
La mobilità degli studenti, prevista nell’ambito dell’attività Key Action 1, è suddivisa in:
• Mobilità per studio
• Mobilità per tirocinio (c.d. traineeship, ex mobilità per placement in LLP/Erasmus)
Per partecipare alle attività previste nell’ambito di Erasmus+ ciascun Ateneo è tenuto a presentare annualmente
all’Agenzia Nazionale Erasmus+ INDIRE la propria candidatura per concorrere all’assegnazione delle risorse
necessarie allo sviluppo e gestione dell’azione suddetta (borse di mobilità docenti e studenti, fondi per il funzionamento
e per l’organizzazione delle mobilità).
Per quanto riguarda le attività da realizzare nell’a.a. 2015/2016 la candidatura è stata presentata nel mese di marzo 2015
e, in data 6 luglio 2015, l’Agenzia Nazionale Erasmus+ INDIRE ha comunicato le risorse comunitarie a disposizione
dell’Ateneo.
Pertanto, le risorse disponibili a favore degli studenti in mobilità nell’a.a. 2015/2016 sono le seguenti:
- € 872.100,00 da Agenzia Nazionale Erasmus+ INDIRE (mobilità studio a.a. 2015/2016) nota prot. 91205 del 7 luglio
2015;
- € 305.760,00 da Agenzia Nazionale Erasmus+ INDIRE (mobilità traineeship a.a. 2015/2016) nota prot. 91205 del 7
luglio 2015;
________________________________________________________________________________________________
24
(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
________________________________________________________________________________
- € 1.428.000,00 da Miur (“Fondo nazionale per il sostegno dei giovani e per favorire la mobilità degli studenti”
finalizzato all’erogazione di un contributo integrativo e/o integrare le risorse assegnate dall’Agenzia Nazionale) già
erogati all’Ateneo ai sensi del D.M. 976 del 29 dicembre 2014;
- € 22.000,00 da TFA (residui mobilità a.a. 2014/2015);
per un totale complessivo pari a € 2.627.860,00.
L’importo mensile della borsa da corrispondere agli studenti, fissato da parte dell’Agenzia Nazionale Erasmus+
INDIRE, è stato modulato a seconda del paese di mobilità, in base al costo della vita, secondo 3 diversi gruppi di
destinazione:
- gruppo 1 – costo della vita ALTO - € 280 per studio, € 480 per traineeship: Austria, Danimarca, Finlandia, Francia,
Irlanda, Lichtenstein, Norvegia, Svezia, Regno Unito;
- gruppo 2 – costo della vita MEDIO - € 230 per studio, € 430 per traineeship: Belgio, Croazia, Repubblica Ceca,
Cipro, Germania, Grecia, Islanda, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Slovenia, Spagna, Turchia;
- gruppo 3 – costo della vita BASSO - € 230 per studio, € 430 per traineeship: Bulgaria, Estonia, Ungheria, Lettonia,
Lituania, Malta, Polonia, Romania, Slovacchia, ex Repubblica Yugoslava di Macedonia).
Com’è noto, con Decreto Rettorale, prot. n. 30109 (253) del 9 marzo 2015 è stato emanato il Bando per la formazione
delle graduatorie di idoneità alla mobilità Erasmus per lo studio e con Decreto Rettorale, prot. n. 61812 (478) dell’8
maggio 2015 è stato emanato il Bando per la formazione delle graduatorie di idoneità alla mobilità Erasmus per
traineeship. Ciò è avvenuto, come di consueto, nelle more dell’assegnazione da parte dell’Agenzia Nazionale del
finanziamento delle borse per dare modo alle Scuole di sottoporre le candidature degli studenti agli Atenei e Aziende
partner nei tempi stabiliti per la definizione degli specifici accordi.
Le procedure di selezione relative alle candidature per studio sono già terminate e, con Decreto Rettorale, prot. n. 88866
(702) del 2 luglio 2015 è stato pubblicato l’elenco definitivo degli studenti idonei.
Le procedure di selezione relative alle candidature per traineeship sono, invece, ancora in corso e si concluderanno,
presumibilmente, nella seconda metà del mese di Luglio p.v.
A seguito di quanto sopra esposto, in riferimento agli esiti delle selezioni per studio effettuate da parte delle Scuole,
risulta complessivamente una richiesta di 5893 mensilità così ripartite sulla base del paese di destinazione:
- 1711 verso paesi per i quali l’importo della borsa è pari a € 280/mese;
- 4177 verso paesi per i quali l’importo della borsa è pari a € 230/mese;
e corrispondenti a 895 studenti idonei.
Per quanto riguarda, invece, la mobilità per traineeship sono già stati resi noti gli esiti delle selezioni effettuate da parte
delle Scuole attraverso la pubblicazione delle graduatorie di cui all’art. 6 del Bando e siamo in attesa della conclusione
delle procedure di accettazione, da parte degli studenti selezionati, della mobilità proposta. Sulla base delle graduatorie
suddette risulta una richiesta di 2002 mensilità così ripartite sulla base del paese di destinazione:
- 771 verso paesi per i quali l’importo della borsa è pari a € 480/mese;
- 1231 verso paesi per i quali l’importo della borsa è pari a € 430/mese;
e corrispondenti a 376 studenti selezionati.
Per corrispondere a tutti gli studenti il contributo comunitario previsto (€ 230/430 o € 280/480 a seconda della
destinazione) più l’integrazione dello stesso, quantificata per entrambe le tipologie di mobilità all’interno dei rispettivi
Bandi in € 120/mese, per l’intero periodo di mobilità sarebbero necessari € 3.286.000,00.
Nelle tabelle seguenti si riportano le suddette situazioni, suddivise a seconda dell’importo della borsa previsto per
ciascuna destinazione.
Mensilità da
mensilità da
€350
€
€400
€
totale
STUDIO
n.
(€230+€120)
(€280+€120)
€
€
mesi
5888
4177
€ 1.461.950,00
1711
684.400,00 2.146.350,00
Mensilità da
Mensilità da
TRAINEESHIP n.
€
€
totale
€550 (430+120)
€600 (480+120)
€
€
mesi
2002
1231
€ 677.050,00
771
462.600,00 1.139.650,00
€
totale 3.286.000,00
La soluzione sopra evidenziata appare non condivisibile, in assenza della necessaria copertura finanziaria
(mancherebbero infatti € 658.140,00).
Ne consegue che, dovendo conservare il principio di pagare le borse mensili per intero (“mensilità con contributo”), in
mancanza nel bilancio dell’Ateneo di risorse aggiuntive e avendo già destinato i fondi ministeriali ad integrazione delle
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25
(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
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borse come sopra specificato, risulta necessario individuare i criteri per ripartire il numero delle “mensilità con
contributo” tra gli studenti utilmente collocati nelle specifiche graduatorie di Scuola.
Al fine di garantire a tutti gli studenti selezionati un contributo pari ad almeno 6 mensilità (che corrisponderebbe alla
copertura completa del numero delle mensilità assegnate per gli studenti selezionati per 3,4,5,6 mesi mentre per le
mobilità pari a 7,8,9,10,11 e 12 mesi rappresenterebbe solo una copertura parziale), risulterebbero necessari, invece, €
214.340,00 come si evince dalle tabelle sottostanti.
STUDIO 2015 2016
IPOTESI ASSEGNAZIONE
contributo
contributo
contributo
STUDENTI TOT
mesi
contributo
MESI
integrativo
integrativo
comunitario
idonei
mesi assegnati comunitario
MIUR
MIUR
3
€ 230,00
€ 120,00
12
36
3
€ 8.280,00
€ 4.320,00
4
€ 230,00
€ 120,00
19
76
4
€ 17.480,00
€ 9.120,00
€
5
€ 230,00
€ 120,00
154
770
5
€ 92.400,00
177.100,00
€
6
€ 230,00
€ 120,00
270
1620
6
€ 194.400,00
372.600,00
7
€ 230,00
€ 120,00
7
49
6
€ 9.660,00
€ 5.040,00
8
€ 230,00
€ 120,00
1
8
6
€ 1.380,00
€ 720,00
9
€ 230,00
€ 120,00
62
558
6
€ 85.560,00 € 44.640,00
€
10
€ 230,00
€ 120,00
94
940
6
€ 67.680,00
129.720,00
11
€ 230,00
€ 120,00
12
€ 230,00
€ 120,00
10
120
6
€ 13.800,00
€ 7.200,00
€
629
4177
€ 425.520,00
815.580,00
€ 1.241.100,00
STUDIO 2015 2016
MESI
contributo
comunitario
3
4
€ 280,00
€ 280,00
contributo
integrativo
MIUR
€ 120,00
€ 120,00
5
€ 280,00
€ 120,00
6
€ 280,00
€ 120,00
7
8
9
10
11
12
€ 280,00
€ 280,00
€ 280,00
€ 280,00
€ 280,00
€ 280,00
€ 120,00
€ 120,00
€ 120,00
€ 120,00
€ 120,00
€ 120,00
TRAINEESHIP 2015 2016
contributo
contributo
MESI
integrativo
comunitario
MIUR
2
€ 430,00
€ 120,00
3
€ 430,00
€ 120,00
IPOTESI ASSEGNAZIONE
contributo
STUDENTI TOT
mesi
contributo
integrativo
idonei
mesi assegnati comunitario
MIUR
13
39
3
€ 10.920,00
€ 4.680,00
11
44
4
€ 12.320,00
€ 5.280,00
€
85
425
5
€ 51.000,00
119.000,00
€
86
516
6
€ 61.920,00
144.480,00
1
7
6
€ 1.680,00
€ 720,00
28
38
252
380
6
6
€ 47.040,00
€ 63.840,00
€ 20.160,00
€ 27.360,00
4
48
6
266
1711
€ 6.720,00
€ 2.880,00
€
€ 174.000,00
406.000,00
€ 580.000,00
IPOTESI ASSEGNAZIONE
contributo
STUDENTI TOT
mesi
contributo
integrativo
idonei
mesi assegnati comunitario
MIUR
12
24
2
€ 10.320,00
€ 2.880,00
69
207
3
€ 89.010,00 € 24.840,00
________________________________________________________________________________________________
26
(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
________________________________________________________________________________
4
5
6
7
8
9
10
11
12
€ 430,00
€ 430,00
€ 120,00
€ 120,00
€ 430,00
€ 430,00
€ 430,00
€ 430,00
€ 430,00
€ 430,00
€ 430,00
€ 120,00
€ 120,00
€ 120,00
€ 120,00
€ 120,00
€ 120,00
€ 120,00
TRAINEESHIP 2015 2016
contributo
contributo
MESI
integrativo
comunitario
MIUR
2
€ 480,00
€ 120,00
3
€ 480,00
€ 120,00
4
€ 480,00
€ 120,00
5
€ 480,00
€ 120,00
6
7
8
9
10
11
12
€ 480,00
€ 480,00
€ 480,00
€ 480,00
€ 480,00
€ 480,00
€ 480,00
€ 120,00
€ 120,00
€ 120,00
€ 120,00
€ 120,00
€ 120,00
€ 120,00
23
15
92
75
72
432
3
4
2
9
21
32
18
90
6
6
6
6
6
20
240
6
229
1231
4
5
€ 39.560,00
€ 32.250,00
€
185.760,00
€ 7.740,00
€ 10.320,00
€ 5.160,00
€ 23.220,00
€ 11.040,00
€ 9.000,00
€ 51.840,00
€ 2.160,00
€ 2.880,00
€ 1.440,00
€ 6.480,00
€ 51.600,00 € 14.400,00
€
454.940,00 € 126.960,00
€ 581.900,00
IPOTESI ASSEGNAZIONE
contributo
STUDENTI TOT
mesi
contributo
integrativo
idonei
mesi assegnati comunitario
MIUR
6
12
2
€ 5.760,00
€ 1.440,00
23
69
3
€ 33.120,00
€ 8.280,00
20
80
4
€ 38.400,00
€ 9.600,00
17
85
5
€ 40.800,00 € 10.200,00
€
69
414
6
198.720,00 € 49.680,00
4
28
6
€ 11.520,00
€ 2.880,00
2
16
6
€ 5.760,00
€ 1.440,00
1
9
6
€ 2.880,00
€ 720,00
1
10
6
€ 2.880,00
€ 720,00
4
48
6
€ 11.520,00
€ 2.880,00
€
147
771
351.360,00 € 87.840,00
€ 439.200,00
La somma mancante (€ 214.340,00) potrebbe essere coperta dalle entrate derivanti dalle iscrizioni al TFA.
Ciò anche in considerazione del fatto che, storicamente, a consuntivo, diversi studenti rinunciano, totalmente o
parzialmente, alla mobilità (a titolo di esempio nell’a.a. 2013/2014 hanno rinunciato completamente alla mobilità 155
studenti che erano risultati assegnatari, rispettivamente di 670 “mensilità con contributo” per studio e 79 “mensilità con
contributo” per tirocinio per un importo complessivo di € 276.400,00; in considerazione della provenienza di tali fondi
da parte dell’Agenzia Nazionale e/o dal Miur e della loro destinazione per la mobilità internazionale degli studenti tali
risorse sono state comunque redistribuite fra gli studenti che hanno effettivamente svolto il periodo Erasmus).
Pertanto, d’accordo con il Prorettore alla Didattica e ai Servizi agli Studenti, sentita la Commissione Didattica, si ritiene
opportuno assegnare a tutti gli studenti selezionati per 3,4,5,6 mesi un numero di “mensilità con contributo” pari alla
durata della mobilità accordata mentre per gli studenti selezionati per un periodo di mobilità pari a 7 mesi o superiore
(fino a 12) ridurre l’assegnazione del numero di mensilità “con contributo” a 6.
La proposta sopra esposta viene trasmessa al Senato Accademico per le determinazioni di competenza.»
OMISSIS
Il Senato Accademico:
− letto quanto riportato in narrativa;
− visto il Bando di selezione per la formazione di graduatorie di idoneità alla mobilità Erasmus per studio, a.a.
2015/2016 pubblicato con Decreto Rettorale, prot. n. 30109 (253) del 9 marzo 2015;
− visto il Bando di selezione per la formazione di graduatorie di idoneità alla mobilità Erasmus per traineeship, a.a.
2015/2016 pubblicato con Decreto Rettorale, prot. n. 61812 (478) dell’8 maggio 2015;
− visto il Decreto di approvazione dell’elenco definitivo degli studenti idonei alla mobilità per studio pubblicato con
Decreto Rettorale, prot. n. 88866 (702) del 2 luglio 2015;
________________________________________________________________________________________________
27
(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
________________________________________________________________________________
− considerato che per gli studenti idonei alla mobilità per studio di cui al Decreto Rettorale summenzionato risulta
complessivamente una richiesta di 5893 mensilità (895 studenti);
− considerato che per quanto riguarda la mobilità per traineeship sono già stati resi noti gli esiti delle selezioni
effettuate da parte delle Scuole attraverso la pubblicazione delle graduatorie di cui all’art. 6 del Bando in attesa della
conclusione delle procedure di accettazione, da parte degli studenti selezionati, della mobilità proposta;
− considerato che sulla base delle graduatorie suddette risulta una richiesta di 2002 mensilità (376 studenti);
− vista l’assegnazione di € 872.100,00 da parte dell’Agenzia Nazionale Erasmus+ INDIRE (nota prot. 91205 del 7
luglio 2015) a favore della mobilità Erasmus+ per studio;
− vista l’assegnazione di € 305.760,00 da parte dell’Agenzia Nazionale Erasmus+ INDIRE (nota prot. 91205 del 7
luglio 2015) a favore della mobilità Erasmus+ per traineeship;
− vista l’assegnazione di € 1.428.000,00 da parte del Miur (“Fondo nazionale per il sostegno dei giovani e per
favorire la mobilità degli studenti” finalizzato all’erogazione di un contributo integrativo e/o a integrare le risorse
assegnate dall’Agenzia Nazionale) ai sensi del D.M. 976 del 29 dicembre 2014;
− considerato che residuano, a causa di rinunce o rientri anticipati, € 22.000,00 a gravare sui fondi TFA messi a
disposizione per l’integrazione delle borse di mobilità Erasmus a.a. 2014/2015;
− considerato pertanto che le risorse attualmente disponibili nel Bilancio 2015 ammontano complessivamente a €
2.627.860,00;
− considerato altresì che per corrispondere a tutti gli studenti il contributo comunitario previsto (€ 230/430 o €
280/480 a seconda della destinazione) più l’integrazione dello stesso (quantificata per entrambe le tipologie di
mobilità all’interno dei rispettivi Bandi in € 120/mese), per l’intero periodo di mobilità sarebbero necessari
complessivamente € 3.286.000,00 e che tale soluzione appare non praticabile in quanto la somma necessaria eccede
di € 658.140,00 le risorse disponibili;
− ritenuto comunque opportuno, in accordo con il Prorettore alla Didattica e ai Servizi agli Studenti, Prof.ssa Anna
Nozzoli, sentita la Commissione Didattica, in mancanza di risorse sufficienti per poter garantire a tutti gli studenti la
copertura dell’intero periodo di mobilità, garantire a tutti gli studenti selezionati un contributo pari ad almeno 6
mensilità (che corrisponderebbe alla copertura completa delle mensilità assegnate per gli studenti selezionati per
3,4,5,6 mesi mentre per le mobilità pari a 7,8,9,10,11 e 12 mesi rappresenterebbe solo una copertura parziale);
− tenuto conto che per l’attuazione della soluzione sopra indicata risulterebbero necessari € 214.340,00;
− avuto riguardo che la somma suddetta potrebbe essere coperta dalle entrate derivanti dalle iscrizioni al TFA;
− visto il vigente Regolamento Didattico;
− visto il vigente Statuto,
DELIBERA
1. di esprimere parere favorevole riguardo all’assegnazione a tutti gli studenti selezionati per 3,4,5,6 mesi di un
numero di “mensilità con contributo” pari alla durata della mobilità accordata mentre per gli studenti selezionati
per un periodo di mobilità pari a 7 mesi o superiore (fino a 12) ridurre l’assegnazione del numero di mensilità “con
contributo” a 6;
2. di esprimere parere favorevole riguardo alla destinazione di quota parte delle entrate derivanti dalle iscrizioni al
TFA, per un importo massimo di € 214.340,00, all’integrazione delle risorse attualmente stanziate nel Bilancio
2015 a favore della mobilità (per studio e traineeship) degli studenti Erasmus+ a.a. 2015/2016;
L’assegnazione delle “mensilità con contributo” agli studenti Erasmus+ selezionati per lo svolgimento di un periodo di
mobilità per studio o per traineeship risulta, pertanto, la seguente:
STUDIO 2015 2016
IPOTESI ASSEGNAZIONE
contributo
contributo
contributo
STUDENTI TOT
mesi
contributo
MESI
integrativo
integrativo
comunitario
idonei
mesi assegnati comunitario
MIUR
MIUR
3
€ 230,00
€ 120,00
12
36
3
€ 8.280,00
€ 4.320,00
4
€ 230,00
€ 120,00
19
76
4
€ 17.480,00
€ 9.120,00
€
5
€ 230,00
€ 120,00
154
770
5
€ 92.400,00
177.100,00
€
6
€ 230,00
€ 120,00
270
1620
6
€ 194.400,00
372.600,00
7
€ 230,00
€ 120,00
7
49
6
€ 9.660,00
€ 5.040,00
8
€ 230,00
€ 120,00
1
8
6
€ 1.380,00
€ 720,00
9
€ 230,00
€ 120,00
62
558
6
€ 85.560,00 € 44.640,00
€
10
€ 230,00
€ 120,00
94
940
6
€ 67.680,00
129.720,00
11
€ 230,00
€ 120,00
________________________________________________________________________________________________
28
(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
________________________________________________________________________________
12
€ 230,00
€ 120,00
STUDIO 2015 2016
MESI
contributo
comunitario
3
4
€ 280,00
€ 280,00
contributo
integrativo
MIUR
€ 120,00
€ 120,00
5
€ 280,00
€ 120,00
6
€ 280,00
€ 120,00
7
8
9
10
11
12
€ 280,00
€ 280,00
€ 280,00
€ 280,00
€ 280,00
€ 280,00
€ 120,00
€ 120,00
€ 120,00
€ 120,00
€ 120,00
€ 120,00
TRAINEESHIP 2015 2016
contributo
contributo
MESI
integrativo
comunitario
MIUR
2
€ 430,00
€ 120,00
3
€ 430,00
€ 120,00
4
€ 430,00
€ 120,00
5
€ 430,00
€ 120,00
6
7
8
9
10
11
12
€ 430,00
€ 430,00
€ 430,00
€ 430,00
€ 430,00
€ 430,00
€ 430,00
€ 120,00
€ 120,00
€ 120,00
€ 120,00
€ 120,00
€ 120,00
€ 120,00
TRAINEESHIP 2015 2016
contributo
contributo
MESI
integrativo
comunitario
MIUR
2
€ 480,00
€ 120,00
3
€ 480,00
€ 120,00
10
120
629
4177
6
€ 13.800,00
€ 7.200,00
€
€ 425.520,00
815.580,00
€ 1.241.100,00
IPOTESI ASSEGNAZIONE
contributo
STUDENTI TOT
mesi
contributo
integrativo
idonei
mesi assegnati comunitario
MIUR
13
39
3
€ 10.920,00
€ 4.680,00
11
44
4
€ 12.320,00
€ 5.280,00
€
85
425
5
€ 51.000,00
119.000,00
€
86
516
6
€ 61.920,00
144.480,00
1
7
6
€ 1.680,00
€ 720,00
28
38
252
380
6
6
€ 47.040,00
€ 63.840,00
€ 20.160,00
€ 27.360,00
4
48
6
266
1711
€ 6.720,00
€ 2.880,00
€
€ 174.000,00
406.000,00
€ 580.000,00
IPOTESI ASSEGNAZIONE
contributo
STUDENTI TOT
mesi
contributo
integrativo
idonei
mesi assegnati comunitario
MIUR
12
24
2
€ 10.320,00
€ 2.880,00
69
207
3
€ 89.010,00 € 24.840,00
23
92
4
€ 39.560,00 € 11.040,00
15
75
5
€ 32.250,00
€ 9.000,00
€
72
432
6
185.760,00 € 51.840,00
3
21
6
€ 7.740,00
€ 2.160,00
4
32
6
€ 10.320,00
€ 2.880,00
2
18
6
€ 5.160,00
€ 1.440,00
9
90
6
€ 23.220,00
€ 6.480,00
20
240
229
1231
6
€ 51.600,00 € 14.400,00
€
454.940,00 € 126.960,00
€ 581.900,00
IPOTESI ASSEGNAZIONE
contributo
STUDENTI TOT
mesi
contributo
integrativo
idonei
mesi assegnati comunitario
MIUR
6
12
2
€ 5.760,00
€ 1.440,00
23
69
3
€ 33.120,00
€ 8.280,00
________________________________________________________________________________________________
29
(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
________________________________________________________________________________
4
5
6
7
8
9
10
11
12
€ 480,00
€ 480,00
€ 120,00
€ 120,00
€ 480,00
€ 480,00
€ 480,00
€ 480,00
€ 480,00
€ 480,00
€ 480,00
€ 120,00
€ 120,00
€ 120,00
€ 120,00
€ 120,00
€ 120,00
€ 120,00
20
17
80
85
69
414
4
2
1
1
28
16
9
10
6
6
6
6
6
4
48
6
4
5
€ 38.400,00
€ 40.800,00
€
198.720,00
€ 11.520,00
€ 5.760,00
€ 2.880,00
€ 2.880,00
€ 9.600,00
€ 10.200,00
€ 49.680,00
€ 2.880,00
€ 1.440,00
€ 720,00
€ 720,00
€ 11.520,00
€ 2.880,00
€
147
771
351.360,00 € 87.840,00
€ 439.200,00
Sul punto 17 dell’O.D.G. «INIZIATIVE STUDENTESCHE CULTURALI E SOCIALI A FAVORE DEGLI
STUDENTI – BANDO A.A. 2014/2015»
Il Senato Accademico prende in esame il seguente promemoria: «Com’è noto, con il Decreto Rettorale n.
540/2015 (prot. n. 70254) è stato pubblicato il Bando di concorso per l’attribuzione di fondi per Iniziative Studentesche
Culturali e Sociali a favore degli studenti dell’Università degli Studi di Firenze per l’anno accademico 2014/2015.
La scadenza per la presentazione delle domande era fissata al giorno 17 giugno 2015 le proposte di finanziamento
inviate da parte degli aventi diritto sono state n. 75 per un importo complessivamente richiesto pari a € 421.339,00.
Si ricorda che la disponibilità finanziaria a carico del bilancio d’Ateneo per l’anno 2015, capitolo CO.04.01.02.01.01.06
Iniziative e attività gestite dagli studenti, è pari a € 140.000,00.
Alla luce del vigente Regolamento per l’attribuzione dei fondi per le iniziative studentesche culturali e sociali a favore
degli studenti dell’Università degli Studi di Firenze emanato con D.R. 14 giugno 2010, n. 471 (che ha abrogato il
precedente Regolamento emanato con D.R. 3 febbraio 1995, n. 54 e modificato con D.R. 12 dicembre 2005, n. 1098 e
D.R. 15 maggio 2009, n. 662) è stata nominata la Commissione istruttoria “Iniziative Studentesche” prevista all’art. 6
per la valutazione delle proposte e l’elaborazione di un’ipotesi di attribuzione dei finanziamenti da sottoporre
all’approvazione del Senato Accademico.
Per dare modo a tutti i membri della Commissione di prendere visione delle richieste pervenute è stato confermato
l’utilizzo della cartella di rete condivisa INIZIATIVE-STUDENTESCHE in cui sono state inserite a cura dell’Ufficio
Orientamento, Mobilità Internazionale e Servizi agli Studenti le candidature trasmesse dagli studenti, come previsto
all’art. 3 comma 3 del Bando, oltre che in formato cartaceo anche tramite posta elettronica.
La suddetta Commissione, composta dai sette studenti eletti in Senato Accademico e in Consiglio d’Amministrazione
(Dollaku Hamilton, Franchino Alessio Antonio, Ndreu Enrida, Pagni Fedi Tommaso, Pelagatti Filippo, Rinaldi
Niccolo’, Schwenk Ida Elisabeth Charlotte), quattro membri designati da e nel Senato Accademico (Prof. Luigi Dei,
Prof. Pietro Causarano, Prof. Paolo Nannipieri, Prof.ssa Chiara Azzari) e tre membri designati da e nel Consiglio
d’Amministrazione (Prof. Bernardo Sordi, dott.ssa Patrizia Cecchi, dott. Marco Biffi), ha iniziato i lavori di valutazione
delle proposte giovedì 25 giugno e ha terminato giovedì 2 luglio u.s.
Nella riunione del 25 giugno 2015, all’indomani della chiusura dei termini fissati dal Bando per la presentazione delle
domande (17 giugno 2015), la Commissione ha stabilito le modalità operative con le quali avrebbe proceduto, nel
successivo incontro del 2 luglio 2015, all’esame delle richieste di finanziamento pervenute e alla elaborazione di una
proposta di assegnazione delle risorse disponibili da sottoporre all’approvazione del Senato Accademico.
Il Presidente della Commissione, prof.ssa Anna Nozzoli, ha ritenuto opportuno riassumere a beneficio dei nuovi
membri della Commissione le modalità e i criteri adottati negli ultimi cinque anni, come di seguito indicato:
- Le proposte pervenute tramite posta elettronica sono state inserite all’interno della cartella di rete condivisa
(INIZIATIVE-STUDENTESCHE) appositamente predisposta.
- Ciascun membro potrà visualizzare le domande pervenute e, sulla base dei criteri concordati dalla Commissione, far
pervenire all’Ufficio Orientamento, Mobilità Internazionale e Servizi agli Studenti una valutazione preliminare delle
iniziative.
- La valutazione sarà effettuata sulla base dei criteri fissati dal Regolamento (art.7, comma 1) e dal Bando (art. 6,
comma 1): 1. rilevanza culturale e sociale, 2. coinvolgimento del maggior numero di studenti dell'ateneo e possibilità
di fruizione da parte della collettività e del territorio, 3. attinenza alla realtà universitaria, 4. storicità e tradizione.
- Ciascun membro della Commissione è chiamato a esprimere la propria valutazione, assegnando per i criteri 1, 2, 3
sopra indicati un punteggio da 1 a 5 (l’Ufficio Orientamento, Mobilità Internazionale e Servizi agli Studenti aveva
provveduto, invece, a segnalare la storicità) riportando tali punteggi nelle apposite caselle del file approntato a questo
scopo dall’Ufficio medesimo e inserito nella cartella di rete condivisa. Il file prevede inoltre una colonna denominata
________________________________________________________________________________________________
30
(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
________________________________________________________________________________
“insufficienza” nella quale indicare se l’iniziativa è giudicata inammissibile ai sensi dei seguenti criteri (relativi al
punto 1. rilevanza culturale e sociale), già concordati dalla medesima Commissione negli anni precedenti e
confermati nella riunione del 25 giugno 2015:
1a. carattere eminentemente ed esclusivamente informativo relativamente ad aspetti di informazione svolta
istituzionalmente dall’Ateneo o da altri Enti;
1b. svolgimento di attività culturali assolutamente contigue o sovrapponibili con contenuti di corsi attivi presso
l’Ateneo o comunque iniziative il cui contenuto sia fortemente caratterizzato dall’aspetto di formazione universitaria;
1c. replicare senza elementi di innovazione e caratterizzazione distintiva iniziative in progetto o in atto da parte
dell’Ateneo o di altri soggetti pubblici;
1d. svolgere attività che si configurino come mera propaganda politica di tipo partitico.”
Anche nel caso di iniziative indicate come inammissibili, i membri della Commissione dovranno esprimere nelle
apposite colonne la loro valutazione sui criteri 1, 2, 3.
- Nella colonna denominata “note” l’Ufficio Orientamento, Mobilità Internazionale e Servizi agli Studenti ha segnalato
l’eventuale non conformità della domanda ai criteri del bando, mentre i membri della commissione avranno cura di
procedere a verificare il rispetto di quanto stabilito dall’art.4, comma 1, punto a del bando stesso che prevede che “le
domande dovranno riportare una dettagliata descrizione del progetto per il quale si richiede il contributo ove sarà
chiaramente indicato il programma degli incontri, spettacoli, concerti, etc. previsti. Qualora si preveda l’intervento o
la partecipazione di esperti o professionisti, è necessario indicare i nominativi delle persone che si ritiene opportuno
far intervenire, allegando un’attestazione di presa di contatto della persona in oggetto e compilando lo spazio per
l’autocertificazione previsto all’interno del modulo di candidatura. In caso di mancata partecipazione degli ospiti e
relatori segnalati o di loro sostituzione, sarà data pronta comunicazione all’Ateneo prima dell’apertura
dell’iniziativa”.
- Tutte le valutazioni pervenute saranno rese visibili all’interno della cartella condivisa e, a cura dell’Ufficio
Orientamento, Mobilità Internazionale e Servizi agli Studenti, aggregate in previsione della successiva riunione della
Commissione nella quale si procederà all’esame delle valutazioni espresse e alla formulazione di una proposta di
assegnazione delle risorse.
Le valutazioni formulate dai singoli membri saranno discusse collegialmente e, in particolare, prima di procedere
all’assegnazione, saranno discussi e sottoposti al voto gli eventuali giudizi di insufficienza espressi dai membri della
Commissione.
La Commissione, dopo ampia discussione, approva all’unanimità i criteri sopra indicati e si aggiorna a giovedì 2 luglio
2015 ore 16.00.
Nella riunione del 2 luglio 2015, la Commissione (erano assenti giustificati la dott.ssa Patrizia Cecchi, il prof. Paolo
Nannipieri, Tommaso Pelagatti che avevano comunque inviato le proprie valutazioni, il dott. Marco Biffi assente nella
fase della discussione è stato presente all’approvazione della ripartizione, assente Franchino Alessio Antonio che non
aveva fatto pervenire alcuna valutazione), ha preso atto delle singole valutazioni pervenute e dei giudizi di merito
espressi sui progetti presentati ed ha confermato all’unanimità l’intenzione di adottare il criterio di giudizio già
utilizzato per la valutazione delle iniziative presentate negli anni passati, ovvero:
“affinché una proposta sia considerata meritevole di finanziamento è necessario che abbia conseguito una valutazione
di almeno “sufficiente” relativamente a tutti e tre i criteri previsti dal Bando, ossia 1. rilevanza culturale e sociale, 2.
coinvolgimento del maggior numero di studenti dell'ateneo e possibilità di fruizione da parte della collettività e del
territorio, 3. attinenza alla realtà universitaria”.
Ha confermato inoltre all’unanimità che non sarebbero state valutate con la sufficienza relativamente al criterio 1.
rilevanza culturale e sociale quelle proposte che avessero come finalità precipua:
1a - carattere eminentemente ed esclusivamente informativo relativamente ad aspetti di informazione svolta
istituzionalmente dall’Ateneo o da altri Enti;
1b - svolgimento di attività culturali assolutamente contigue o sovrapponibili con contenuti di corsi attivi presso
l’Ateneo o comunque iniziative il cui contenuto sia fortemente caratterizzato dall’aspetto di formazione universitaria;
1c - replicare senza elementi di innovazione e caratterizzazione distintiva iniziative in progetto o in atto da parte
dell’Ateneo o di altri soggetti pubblici;
1d - svolgere attività che si configurino come mera propaganda politica di tipo partitico.
Ha stabilito infine che non sarebbero state giudicate sufficienti quelle proposte relative allo svolgimento di iniziative
tipo convegni o tavole rotonde nella cui descrizione non fossero espressamente stati indicati i nominativi dei relatori
(art. 4 comma 1 punto a del Bando).
La Commissione ha, in primo luogo, rilevato che sono state presentate due iniziative da parte di due studenti, referenti
di due differenti gruppi di 50 studenti, 11 CO2 Cars Tournament seconda edizione e 11/bis CO2 Cars racer cup che
risultano essere perfettamente identiche nella descrizione e svolgimento delle attività. Entrambe, inoltre, fanno
riferimento alla continuità rispetto alla medesima iniziativa svolta l’anno passato dal titolo CO2 Cars Tournament. La
Commissione ha ritenuto di non ammettere a finanziamento nessuna delle due iniziative per impossibilità di esprimere
una valutazione data l’esatta corrispondenza dei due progetti presentati.
________________________________________________________________________________________________
31
(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
________________________________________________________________________________
Sulla base di quanto sopra deliberato, la Commissione ha verificato quindi che nessuna delle iniziative proposte era
stata presentata in maniera non conforme a quanto stabilito nel Bando e che, a parere di uno o più Membri, nessuna
appariva manifestamente rispondere a requisiti di insufficienza come sopra descritti ad eccezione delle iniziative 11
CO2 Cars Tournament seconda edizione e 11/bis CO2 Cars racer cup sopra menzionate.
La Commissione ha quindi stabilito, all’unanimità, i seguenti criteri di ripartizione dei fondi disponibili:
a) l’81,43% è attribuito sulla base delle valutazioni espresse dai membri della Commissione in relazione ai criteri 1.
rilevanza culturale e sociale, 2. coinvolgimento del maggior numero di studenti dell'ateneo e possibilità di
fruizione da parte della collettività e del territorio, 3. attinenza alla realtà universitaria”, assegnando comunque €
500, che rappresenta l’importo minimo previsto dal Bando, anche a quelle iniziative la cui proposta di
finanziamento, in base alla valutazione di qualità, dovesse risultare inferiore.
b) il rimanente 18,57% è ridistribuito come premialità fra le sole iniziative c.d. “storiche” secondo il criterio 4.
storicità e tradizione, sempre però nel rispetto dei risultati delle valutazioni di merito effettuate e fatta eccezione
per quelle iniziative “storiche” la cui proposta di finanziamento risultava inizialmente inferiore a € 500,00.
La Commissione ritiene, inoltre, opportuno proporre, tenuto conto che in quasi tutte le proposte di finanziamento sono
previste spese di pubblicità abbastanza elevate, che la quota destinata a questa finalità non superi il 20%
dell’assegnazione prevista per ciascuna iniziativa.
Per quanto riguarda, inoltre, le iniziative che prevedono viaggi o trasferte di studenti la Commissione ritiene opportuno
suggerire che i partecipanti provvedano a fornirsi di propria e idonea garanzia assicurativa, dal momento che lo
svolgimento di tali attività non rientra nelle fattispecie previste dalle coperture assicurative dell’Ateneo a beneficio dei
propri studenti.
Con riferimento ad alcune singole iniziative, la Commissione ritiene inoltre opportuno far presente quanto segue:
n. 18 Dimensioni della formazione – la richiesta degli studenti (€ 300) è inferiore al minimo richiesto da Bando (€ 500),
la Commissione ritiene di ammetterla comunque a finanziamento portandone l’assegnazione al minimo previsto (€ 500)
n. 74 LMCC (local moot court competition) ELSA Firenze - ritenuta ammissibile a condizione che la partecipazione
venga estesa a tutti gli interessati, anche se non iscritti all’associazione ELSA Firenze.»
OMISSIS
Il Senato Accademico:
− visto il Bando di concorso per l’attribuzione di fondi per Iniziative Studentesche Culturali e Sociali a favore degli
studenti dell’Università degli Studi di Firenze per l’anno accademico 2014/2015 emanato con Decreto Rettorale n.
540/2015 (prot. n. 70254);
− vista la normativa transitoria approvata dagli Organi Accademici per la presentazione delle richieste di
finanziamento di iniziative studentesche culturali e sociali a favore degli studenti dell’Università degli Studi di
Firenze;
− letto quanto riportato in narrativa;
− vista la proposta di assegnazione elaborata da parte della Commissione istruttoria per le iniziative studentesche,
comprese le osservazioni formulate su alcune singole iniziative;
− visto il Regolamento Didattico di Ateneo;
− visto il vigente Statuto,
DELIBERA
1. di esprimere parere favorevole rispetto alla proposta di assegnazione dei finanziamenti alle iniziative studentesche
a.a. 2014/2015 elaborata dalla Commissione istruttoria di cui alla tabella più sotto riportata, comprese le seguenti
osservazioni formulate su singole iniziative:
Iniziativa: Dimensioni della Formazione – la richiesta degli studenti (€300) è inferiore al minimo richiesto da bando
(€ 500), la Commissione ha ritenuto di ammetterla comunque al finanziamento portando l’assegnazione al minimo
previsto;
Iniziativa: LMCC (Local moot court competition) ELSA Firenze – ritenuta ammissibile a condizione che la
partecipazione venga estesa a tutti gli interessati, anche se non iscritti all’Associazione ELSA Firenze;
2. di stabilire che la quota destinata a spese di pubblicità non superi il 20% del contributo assegnato a ciascuna
iniziativa;
3. di raccomandare che in caso di iniziative che prevedano viaggi o trasferte, gli studenti partecipanti provvedano a
fornirsi di propria e idonea garanzia assicurativa, dal momento che lo svolgimento di tali attività non rientra nelle
fattispecie previste dalle coperture assicurative dell’Ateneo a beneficio dei propri studenti.
TITOLO INIZIATIVA
ASSEGNAZIONE
FORUM NAZIONALE CONTRO LA MAFIA - XI EDIZIONE
€ 4.855,00
ECCE PIZZE
€ 4.840,00
INGEGNERIA SENZA FRONTIERE
€ 1.951,00
IL CINEMA GRATUITO PER GLI STUDENTI
€ 4.598,00
________________________________________________________________________________________________
32
(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
________________________________________________________________________________
15MM - RASSEGNA CINEMATOGRAFICA
€ 975,00
FORUM SULLA SOSTENIBILITÀ
€ 1.538,00
ECCE THEATRE
€ 4.631,00
DIRITTI RISTRETTI
€ 1.624,00
FORUM SULL'AUTODETERMINAZIONE DEI POPOLI
€ 1.647,00
ECCEPIZZETTA
€ 692,00
99 E PIÙ IDEE PER LA PSICOLOGIA
CINEMA AL DINI
€ 1.368,00
€ 680,00
FREE SOURCE FREE SOCIETY
€ 1.593,00
AUTOCOSTRUZIONE DI UNA STAMPANTE 3D
€ 1.404,00
BIOHAZARD - MENSILE STUDENTESCO
OSSERVATORIO SUL LAVORO
BRAINSTORMING
€ 696,00
€ 4.383,00
€ 684,00
DIALOGHI D'AUTORE
€ 1.981,00
JAZZTRONICA
€ 3.415,00
"COLORARTE"
€ 500,00
CON-CORSO DI SERIGRAFIA
€ 1.258,00
MUSICANDO SUI GENERIS
€ 4.154,00
FORUM CINEMA INDIPENDENTE
€ 3.705,00
(CON)CORSO FOTOGRAFICO
€ 995,00
CONCORSO/ESPOSIZIONE DI FOTOGRAFIA
€ 1.050,00
ECOFORUM
€ 2.801,00
MEDICINE ALTERNATIVE
€ 967,00
LABORATORIO DI BIOETICA
€ 2.552,00
VIG - VIAGGIO INTORNO AL GUSTO
€ 1.438,00
WORKSHOP AUTOCOSTRUZIONE 3
€ 3.849,00
ALBERT CAMUS: TRA NICHILISMO E RAGIONE
CLUEDO
€ 500,00
€ 658,00
TITOLO INIZIATIVA
ASSEGNAZIONE
L'ITALIA CHE CAMBIA
€ 3.287,00
MUSICA E TRADIZIONI
€ 3.697,00
LABORATORIO DI GIORNALISMO
€ 3.293,00
PHOTOMARATHON
€ 724,00
RESISTERE CANTANDO
€ 3.583,00
SU!
€ 2.836,00
MUSICA PER ESPRIMERSI E SOCIALIZZARE
€ 3.506,00
EL DUENDE 2015: BIENNALE & EXPO
€ 1.039,00
FIRENZE RACE TEAM
"LA VITA IMMORTALE DI HENRIETTA LACKS. DIALOGO
CON L'AUTORE"
RADIOATTIVA
€ 2.916,00
SCRIVICI SU!
€ 2.487,00
SU! IL SIPARIO
€ 2.950,00
LABORATORIO DI MUSICA
€ 3.078,00
STORIA DI PICCOLE E GRANDI RIVOLUZIONI
€ 2.401,00
LABORATORIO DI DIRITTO PENALE
€ 1.859,00
€ 500,00
€ 3.018,00
________________________________________________________________________________________________
33
(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
________________________________________________________________________________
SU! SCATTO
€ 2.813,00
NATO FORUM
€ 996,00
DAMS: PASSIONE PER LAVORO O LAVORO PER PASSIONE?
€ 828,00
MATCHING PROJECT
€ 3.011,00
RESPONSABILITÀ SOCIALE E IMPRENDITORIALITÀ
€ 1.061,00
UNA COSTITUZIONE PER L'UOMO
€ 2.904,00
LA CITTÀ NEL CHIOSTRO
"L'UOMO VALE PIÙ DELLA SUA MALATTIA" INCONTRO CON
ELVIRA PARRAVICINI E MARTA SCORSETTI
CICLO NOVECENTO - LA POSITIVITA’ DI MARIO LUZI
€ 1.015,00
€ 790,00
€ 500,00
PASSIONE INGEGNERIA
"LAICO CIOÈ CRISTIANO", MOSTRA SUL MEDICO SANTO
GIUSEPPE MOSCATI
ARCHITETTURA IN VIAGGIO
€ 745,00
€ 1.385,00
POLITICAMENTE
€ 2.457,00
I MESTIERI E GLI STRUMENTI DELLA COMUNICAZIONE 2.0
€ 1.420,00
€ 994,00
IL NEOREALISMO
€ 673,00
DIMENSIONI DELLA FORMAZIONE
€ 500,00
TITOLO INIZIATIVA
SEQUERE ET FINGE VII EDIZIONE: LE SUPPLICI DI EURIPIDE
LABORATORIO DIDATTICO CLUB MEC
"FUORI DI DESIGN"
SECONDO FORUM DI STUDI SULLO STATO
ASSEGNAZIONE
€ 500,00
€ 1.400,00
€ 960,00
€ 1.681,00
LMCC (LOCAL MOOT COURT COMPETITION) ELSA FIRENZE
€ 500,00
"TUTTI PAZZI PER IL MANICOMIO"
€ 500,00
INCONTRO CON VILLA "I TATTI"
€ 500,00
SAN FRANCESCO E TOLKIEN
€ 500,00
VISITA AI LUOGHI DELLO STATO
€ 2.211,00
TOTALE
€ 140.000,00
Sul punto 18 dell’O.D.G. «DIRETTORE E COMITATO DI GESTIONE DEL CENTRO STUDI “ALDO
PALAZZESCHI”»
Il Senato Accademico prende in esame il seguente promemoria: «In data 6 maggio 2015 il Consiglio del
Dipartimento di Lettere e Filosofia approvava all’unanimità il rinnovo delle cariche del Centro Studi “Aldo
Palazzeschi” quale Centro di Ateneo per la valorizzazione e lo studio dei beni culturali, ex art. 28 bis dello Statuto, in
conformità al Regolamento dei Centri di Ateneo per la valorizzazione e lo studio di beni culturali (DR 13.10.2010 n.
1033, prot. n. 64191) e allo Statuto del Centro Studi Aldo Palazzeschi (D.R. n. 452/2011). In particolare l’ art. 4 del D.R.
n. 452/2011 prevede che il Direttore sia nominato dal Senato accademico su proposta del Rettore, sentito il
Dipartimento di afferenza, fra docenti e ricercatori confermati dell’Università, dura in carica quattro anni ed è
rinnovabile una sola volta consecutivamente. L’art. 5 del suddetto decreto prevede che il Comitato di gestione sia
nominato dal Senato Accademico, su proposta del Rettore, sentito il Dipartimento di afferenza, fra docenti e ricercatori
confermati dell’Università, dura in carica quattro anni. Il Consiglio di Dipartimento propone per la nomina del
Direttore, il rinnovo per un secondo mandato al Prof. Gino Tellini, e quali membri del Comitato di Gestione, la
conferma dei docenti: Proff.: Marino Biondi, Anna Dolfi, Massimo Fanfani, Simone Magherini, Giuseppe Nicoletti.»
OMISSIS
Il Senato accademico:
- visto il vigente Statuto dell’Università degli Studi di Firenze;
- visto il Regolamento dei Centri di Ateneo per la valorizzazione e lo studio di beni culturali;
- visto lo Statuto del Centro Studi Aldo Palazzeschi;
- vista la proposta contenuta nella delibera del 6 maggio 2015 del Consiglio del Dipartimento di Lettere e Filosofia;
- tenuto conto della disponibilità manifestata e dei curricula presentati dai docenti proposti dal Rettore,
delibera
________________________________________________________________________________________________
34
(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
________________________________________________________________________________
la nomina del Prof. Gino Tellini, quale Direttore del Centro Studi Aldo Palazzeschi e dei Professori Marino Biondi,
Anna Dolfi, Massimo Fanfani, Simone Magherini, Giuseppe Nicoletti, quali membri del Comitato di Gestione del
Centro Studi Aldo Palazzeschi.
I suddetti organi avranno validità per quattro anni fino al 31 ottobre 2018.
Sul punto 19 dell’O.D.G. «MODIFICA DELLO STATUTO DELLA SOCIETÀ CONSORTILE A R. L. UNISER
– SERVIZI DIDATTICI PER L’UNIVERSITÀ»
Il Senato Accademico prende in esame il seguente promemoria: «Con le delibere del Senato Accademico e del
Consiglio di Amministrazione del novembre 2002 l’Università ha deliberato l’adesione alla “Società Consortile a r.l.
Uniser - Servizi Didattici per l’Università”. I soci fondatori di Uniser sono stati la Fondazione della Cassa di Risparmio
di Pistoia e Pescia, la Provincia di Pistoia, il Comune di Pistoia, la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e
Agricoltura di Pistoia ai quali si sono aggiunti nel 2002 Ansaldobreda Spa, Assindustria e l’Università che partecipa alla
società con una quota del 2,21%. Successivamente ha aderito anche il Comune di Quarrata. La società, che non ha fini
di lucro, ha lo scopo di favorire e realizzare l’istituzione, nel territorio della provincia di Pistoia, di corsi di istruzione di
livello universitario ritenuti idonei ad accrescere la formazione e la professionalità delle risorse umane. A tal fine la
società persegue, previe opportune intese con le Università e le Scuole interessate, l’istituzione di corsi di laurea, master
e altri percorsi formativi di tipo universitario. Il Consiglio di Amministrazione della Società Uniser ha proposto alcune
modifiche dello statuto che sono state inviate ai soci per l’approvazione. Tali modifiche riguardano in particolare gli
artt. 4 e 8 dello Statuto e sono state predisposte per l’esigenza di adeguare lo statuto al processo di riassetto sociale
ancora in via di definizione. La modifica dell’art. 4 dello statuto riguarda esclusivamente la variazione del capitale
sociale che sarà determinato in base al nuovo valore risultante dal recesso di alcuni soci. L’art. 8 dello Statuto riguarda
invece la composizione e la nomina del Consiglio di Amministrazione della Società. In definitiva, tuttavia, anche la
modifica di tale disposizione è strettamente connessa con il recesso e la variazione dei soci fondatori. In base al nuovo
art.8 “Il Consiglio di Amministrazione della Società è formato da non meno di cinque e da non più di sette componenti,
di cui quattro indicati, due per ciascuno, da Comune di Pistoia e da Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia
- tra i quali verrà nominato il Presidente e designati il vicepresidente e l’Amministratore delegato – ed i rimanenti
indicati congiuntamente dagli altri soci”.
Testo dello Statuto vigente
Testo con modifiche
ART.4 Capitale Sociale – Patrimonio Sociale
ART.4 Capitale Sociale – Patrimonio Sociale
1. Il capitale sociale è di Euro duecentoventiseimila
(226.000) diviso in quote di ammontare multiplo di
Euro 500 (cinquecento) cadauna.
1. Il capitale sociale è di Euro (nuovo valore
derivante dall’uscita di alcuni soci) diviso in
quote di ammontare multiplo di Euro 500
(cinquecento) cadauna.
ART.8 Consiglio di Amministrazione
ART.8 Consiglio di Amministrazione
1. Il Consiglio di amministrazione della società è
formato da non più di sette componenti, di cui quattro
indicati da ciascuno dei soci fondatori – tra i quali
verrà nominato il Presidente e designati il Vice
Presidente e l’Amministratore delegato.
1. Il Consiglio di amministrazione della società è
formato da non meno di cinque e da non più di
sette componenti, di cui quattro indicati, due per
ciascuno, da Comune di Pistoia e da Fondazione
Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia – tra i
quali verrà nominato il Presidente e designati il
Vice Presidente e l’Amministratore delegato – ed
i rimanenti indicati congiuntamente dagli altri
soci. Nel caso non vi siano altri soci gli
amministratori rimanenti verranno indicati di
comune accordo da Comune di Pistoia e da
Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e
Pescia.
OMISSIS
-
Il Senato Accademico:
visto il vigente Statuto dell’Università di Firenze;
visto il vigente Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità dell’Università di Firenze;
visto lo Statuto della Società Consortile a r.l. Uniser - Servizi didattici per l’Università;
vista la bozza di modifica degli artt.4 e 8 dello statuto proposta dal Consiglio di Amministrazione della Società, che
sarà presentata alla prossima Assemblea per l’approvazione;
considerato che le modifiche di statuto proposte non comportano oneri finanziari per l’Università e sono giustificate
dalla necessità di adeguare lo statuto alla mutata composizione sociale in seguito al recesso deliberato da alcuni dei
________________________________________________________________________________________________
35
(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
________________________________________________________________________________
soci;
vista la delibera del Consiglio di Amministrazione dell’Università del 26 giugno 2015;
tenuto conto di quanto emerso nel corso della discussione sulla opportunità di verificare che effettivamente
l’adesione a detta Società Consortile non preveda alcun onere a carico dell’Ateneo,
esprime parere favorevole
all’approvazione degli art.4 e 8 dello Statuto della Società Uniser Soc. Cons. a r.l. Servizi Didattici per l’Università,
secondo il testo di seguito riportato:
Art.4 Capitale Sociale – Patrimonio Sociale
1. Il capitale sociale è di Euro (nuovo valore derivante dall’uscita di alcuni soci) diviso in quote di ammontare
multiplo di Euro 500 (cinquecento) cadauna.
Art.8 Consiglio di Amministrazione
1. Il Consiglio di amministrazione della società è formato da non meno di cinque e da non più di sette
componenti, di cui quattro indicati, due per ciascuno, da Comune di Pistoia e da Fondazione Cassa di
Risparmio di Pistoia e Pescia – tra i quali verrà nominato il Presidente e designati il Vice Presidente e
l’Amministratore delegato – ed i rimanenti indicati congiuntamente dagli altri soci. Nel caso non vi siano altri
soci gli amministratori rimanenti verranno indicati di comune accordo da Comune di Pistoia e da Fondazione
Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia.
Il Senato Accademico raccomanda all’Ufficio competente di verificare che l’adesione alla Società Consortile
suddetta non comporti alcun onere a carico dell’Ateneo.
Sul punto 20 dell’O.D.G. «MODIFICA DELLO STATUTO DELL’ASSOCIAZIONE C.U.E.I.M. CONSORZIO
UNIVERSITARIO DI ECONOMIA INDUSTRIALE E MANAGERIALE»
Il Senato Accademico prende in esame il seguente promemoria: «L’Associazione CUEIM è stata costituita nel
1982 e attualmente ne fanno parte le Università di Verona, Roma La Sapienza, Cagliari, Pavia, Trento, Salerno,
Cassino, Bari, IULM di Milano, Brescia, Foggia, Roma tre, Torino, Messina, Macerata e altri enti quali Consorzio ZAI
di Verona, CCIAA di Verona, Società Cattolica di Assicurazione Scrl, Pirelli Spa, Bic Lazio Spa, Banca di Verona
B.C.C., Banca Agrileasing Spa, Cassa Rurale e Artigiana dell’Agro Pontino Bcc, Banca Popolare del Cassinate Scrl,
Sinergica Spa, Riformed Srl. Il CUEIM, che non ha finalità di lucro, intende configurarsi come un network aperto di
università e di imprese che condividono il valore della produzione e diffusione della conoscenza a supporto di processi
di sviluppo socio-economico nel territorio. In tale ambito il CUEIM si propone di svolgere una funzione di raccordo tra
attività pratiche e ricerche teoriche nel campo dell’economia manageriale e delle discipline aziendalistiche. Nel corso
dell’ultimo anno, al fine di conseguire una maggiore efficienza nella gestione dell’Ente, è stato elaborato un nuovo
statuto che modifica la disciplina degli organi di governo del CUEIM. In via preliminare, occorre sottolineare che lo
statuto del CUEIM è stato integralmente rielaborato anche dal punto di vista formale. Numerosi articoli dello statuto
sono stati pertanto riformulati per garantire una maggiore chiarezza. Così l’art.1, relativo alla costituzione del CUEIM,
nel quale è stata precisata la natura associativa dell’Ente, senza fini di lucro. Sono state apportate delle modifiche anche
in relazione alle finalità dell’associazione che sono state descritte in modo puntuale, e sono stati aggiunti ulteriori scopi
(art.3). Come già evidenziato, le principali modifiche riguardano gli organi di governo dell’Ente (art.5 e ss.). A tale
proposito, si sottolinea che in base alle previsioni del vigente statuto il Consiglio di Amministrazione del CUEIM è
composto da un numero elevato di componenti (da 25 a 35). Tale composizione dell’organo di governo è direttamente
connessa alla partecipazione, prevista statutariamente, al Consiglio stesso dei rappresentanti delle università associate.
Il CUEIM ha sempre ritenuto, infatti, di garantire la presenza del mondo universitario nella governance dell’ente.
Tuttavia, il numero elevato di componenti del Consiglio di Amministrazione limita nell’applicazione concreta la
possibilità di una gestione efficiente. Per superare tali difficoltà nel nuovo statuto sono stati integralmente modificati gli
articoli relativi agli organi di governo. In particolare, è stato introdotto un nuovo modello di gestione basato su un
“sistema dualistico”, così come formulato dall’art.2409 octies e seguenti del Codice civile. Tale sistema si fonda su due
organi: il Consiglio di gestione e il Consiglio di sorveglianza. Il sistema in questione è stato opportunamente adattato
alle peculiarità specifiche del CUEIM, ente su base associativa nel quale alle università associate è riservato un ruolo
nella gestione dell’ente. Il sistema di governo del CUEIM si basa pertanto su due organi: il Consiglio di
Amministrazione e il Consiglio di Indirizzo e di Sorveglianza. Nell’ambito di tale sistema l’Assemblea degli associati
mantiene un ruolo maggiore di quello del sistema dualistico, nel senso che è l’Assemblea e non il Consiglio di Indirizzo
che approva il bilancio di esercizio del CUEIM. Il nuovo art.5 dello Statuto stabilisce che “Il governo del CUEIM è di
tipo dualistico basato sul Consiglio di Indirizzo e di Sorveglianza nominato dall’Assemblea e sul Consiglio di
Amministrazione nominato dal Consiglio di Indirizzo e Sorveglianza stesso. Sono pertanto organi del CUEIM:
a) l’Assemblea;
b) il Consiglio di Indirizzo e Sorveglianza;
c) il Consiglio di Amministrazione;
d) il Collegio Sindacale.”
-
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36
(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
________________________________________________________________________________
La nuova organizzazione dell’Associazione, aldilà delle scelte strutturali lasciate all’autonomia dell’Ente, ha tra l’altro
il vantaggio di aver ridotto la composizione del Consiglio di Amministrazione da 25 a 35 membri ad un massimo di 7
membri, per ottenere una più agile gestione del CUEIM (Art.8).
OMISSIS
Il Senato Accademico,
visto il vigente Statuto dell’Università di Firenze;
visto il vigente Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità dell’Università di Firenze;
visto lo Statuto dell’Associazione CUEIM Consorzio Universitario di Economia Industriale e Manageriale;
vista la proposta di modifica dello Statuto dell’Associazione CUEIM che sarà presentate alla prossima Assemblea
dell’Associazione per l’approvazione;
considerato che le modifiche di statuto proposte non comportano oneri finanziari per l’Università e sono
giustificate dall’esigenza di modificare la governance dell’Associazione al fine di conseguire una più efficiente
gestione dell’Ente,
esprime parere favorevole
all’approvazione del nuovo Statuto dell’Associazione CUEIM Consorzio Universitario di Economia Industriale e
Manageriale, secondo il testo allegato al presente verbale (All. 6).
Sul punto 21 dell’O.D.G. «ADESIONE DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE ALLA
FONDAZIONE WATER RIGHT AND ENERGY FOUNDATION O.N.L.U.S.»
Il Senato Accademico prende in esame il seguente promemoria: «L’Università di Firenze aveva aderito nel
settembre 2005 all’Associazione Water Right Foundation. L’Ente era stato costituito tra l’Università di Firenze,
Publiacqua Spa, Associazione di volontariato Caritas ONLUS, Caritas Diocesana di Prato, Consiag Spa, Comune di
Tavarnelle Val di Pesa, Comune di Fiesole e numerosi altri comuni dell’area fiorentina. Gli obiettivi specifici
dell’Associazione, svolti in collaborazione con l’Università, riguardavano in particolare l’attività di ricerca e di
innovazione tecnologica con riferimento al diritto di accesso all’acqua e all’uso sostenibile di tale risorsa. Nel corso
degli ultimi anni è emersa in seno all’Associazione l’esigenza di modificare la propria struttura organizzativa interna e
di adottare una nuova forma giuridica più consona alle proprie finalità istituzionali. A decorrere dal 2012 sono state,
pertanto, avviate le procedure per la progressiva trasformazione dell’associazione Water Right Foundation in un nuovo
ente e, in particolare, in una “Fondazione di partecipazione”, anche al fine di consentire una maggiore partecipazione di
enti e soggetti esterni alle sue attività. Sulla base di tale finalità e in considerazione delle difficoltà legate ad un
immediato scioglimento dell’associazione, è stato stabilito di procedere preliminarmente alla costituzione di una
fondazione alla quale successivamente trasmettere il patrimonio e le attività dell’associazione Water Right Foundation.
Nel marzo del 2013 è stata quindi costituita la Fondazione “Fondazione Water Right and Energy Foundation
O.N.L.U.S.”. Nell’aprile 2014 la Fondazione è stata iscritta nel registro delle persone giuridiche istituito presso la
prefettura di Firenze. Dopo tale iscrizione sono state avviate le procedure per il definitivo superamento
dell’associazione ed è stato chiesto ai singoli soci di deliberare in merito. L’Università, con le delibere del Senato
Accademico e del Consiglio di Amministrazione del 10 e 26 giugno 2015, ha approvato lo scioglimento
dell’associazione Water Right Foundation e la devoluzione del patrimonio a favore della nuova fondazione Water Right
and Energy Foundation. I soci fondatori del nuovo Ente sono l’Associazione Water Right Foundation, Publiacqua Spa,
CONSIAG Spa e ARCI Comitato Regionale Toscano. La Fondazione persegue esclusivamente finalità di solidarietà
sociale nel settore della natura e dell’ambiente, della tutela dei diritti civili, nonché della ricerca scientifica di
particolare interesse sociale. In particolare, la Fondazione promuove interventi di cooperazione, attività di ricerca e di
formazione sul tema del diritto di accesso all’acqua e dell’uso sostenibile di tale risorsa. La fondazione risponde allo
schema giuridico della fondazione di partecipazione, ai sensi dell’art.1 del Decreto del Presidente della Repubblica 10
febbraio 2000, n.361. La fondazione di partecipazione è un istituto giuridico di diritto privato, atipico, che costituisce il
nuovo modello italiano di gestione di iniziative nel campo culturale e non profit in genere. E’ un istituto senza scopo di
lucro, al quale si può aderire apportando denaro, beni materiali o immateriali, professionalità o servizi. All’interno di
questo strumento giuridico è possibile prevedere diverse categorie di fondatori e partecipanti anche successivi alla
costituzione; ciò permette a chi decide di partecipare alla fondazione di controllare in via diretta come viene utilizzato il
contributo e di collaborare attivamente alla realizzazione degli scopi istituzionali immutabili, portando in dote alla
fondazione le proprie capacità gestionali. Per quanto riguarda la partecipazione alla fondazione, lo statuto prevede
diverse categorie di soci. In particolare, l’art. 9 dello Statuto della Fondazione stabilisce che i membri della Fondazione
si dividono in: Fondatori; Partecipanti Sostenitori; Partecipanti Istituzionali; Partecipanti Volontari. In relazione ai soci
fondatori, l’art. 10 dello Statuto prevede che “Sono fondatori coloro che hanno costituito la Fondazione
sottoscrivendone l’atto costitutivo. Sono considerati altresì fondatori, le persone fisiche, singole o associate, e
giuridiche, pubbliche o private e gli enti che contribuiscono entro dodici mesi dalla data di costituzione della
Fondazione al fondo di dotazione e di gestione, con entità e con un prestigio tali da riconoscere la posizione di
Fondatore e in base a tali requisiti vengono nominati con delibera motivata adottata dal Consiglio di Indirizzo”.
Il Consiglio del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale, nella seduta del 23 febbraio, ha approvato la proposta
di adesione alla nuova Fondazione ed ha stabilito di devolvere alla Fondazione un contributo di 2.000 euro a carico dei
________________________________________________________________________________________________
37
(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
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fondi del DICEA. In base alla delibera del Dipartimento di Ingegneria, l’Università richiederebbe pertanto l’adesione
alla Fondazione Water Right and Energy Foundation in qualità di socio fondatore e mediante l’apporto di un contributo
iniziale di €2.000. In base alle disposizioni statutarie (Art.10), la possibilità di aderire in qualità di socio fondatore
sarebbe limitata agli Enti che contribuiscono entro 12 mesi dalla fondazione. Tale termine è ormai superato (marzo
2015). Tuttavia, nonostante la scadenza del termine, vi sarebbe comunque la disponibilità della Fondazione sulla base
di un accordo informale a consentire l’adesione dell’Ateneo fiorentino in qualità di socio fondatore e sulla base di un
contributo iniziale di 2.000 euro (tale accordo è stato comunicato agli Uffici dal prof. Giorgio Federici che ha seguito
per l’Ateneo le fasi preliminari all’adesione).»
OMISSIS
Il Senato Accademico:
visto il vigente Statuto dell’Università di Firenze;
visto il vigente Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità;
visto il verbale dell’Assemblea dell’Associazione Water Right Foundation del 28 aprile 2015;
viste le delibere del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione dell’Università del 10 e 26 giugno
2015, nelle quali è stato deliberato lo scioglimento dell’Associazione Water Right Foundation e la devoluzione del
patrimonio in favore della Fondazione Water Right and Energy Foundation;
visto lo Statuto della Fondazione Water Right and Energy Foundation ONLUS;
visto il verbale del Consiglio di Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale del 23 febbraio 2015;
considerato che le spese di adesione alla Fondazione e gli eventuali oneri futuri sono a carico del DICEA Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale,
esprime parere favorevole
all’adesione dell’Università alla Fondazione di partecipazione “Water Right and Energy Foundation O.N.L.U.S” in
qualità di socio fondatore. Le spese di adesione, i contributi annuali ed eventuali oneri futuri sono a carico del
Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale.
Sul punto 22 dell’O.D.G. «PROTOCOLLO DI INTESA TRA L’UNIVERSITÀ DI FIRENZE, L’ISTITUTO
NAZIONALE DI ASTROFISICA (INAF), IL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE (CNR) E
L’ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE (INFN) PER LA VALORIZZAZIONE DI ARCETRI»
Il Senato Accademico prende in esame il seguente promemoria: «In data 16 giugno 2011 veniva sottoscritto
dall’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), l’Istituto Nazionale di
Fisica Nucleare (INFN) e dall’Università degli Studi di Firenze un accordo per il “Colle di Galileo”. Si tratta, in breve,
di un atto con il quale il monumento nazionale di “Villa il Gioiello” - sito nelle colline di Arcetri e di proprietà
dell’Università di Firenze – essendo considerato dalla comunità scientifica internazionale “..un luogo fortemente
simbolico ed evocativo per il progresso scientifico e culturale dell’umanità tutta nonché per la trasmissione, la
comunicazione e lo scambio delle conoscenze scientifiche ..” viene messo a disposizione, quale sito privilegiato nel
quale possano svolgersi incontri e convegni di carattere scientifico, workshop, seminari, luogo per ospitare piccoli
gruppi di studiosi nell’ambito delle manifestazioni organizzate dalle Istituzioni firmatarie dell’accordo. L’accordo è
scaduto il 16 giugno 2015 e, ai sensi dell’art. 7, il medesimo atto potrà essere rinnovato, per altri 4 anni, mediante
accordo scritto ed espresso fra le parti. Queste ultime hanno manifestato tale intenzione proponendo un atto di rinnovo
espresso, ciò visto anche l’interesse delle parti a continuare tale attività di incoraggiamento e promozione di ogni
iniziativa comune di ricerca che possa trarre beneficio dalle competenze presenti sul Colle di Arcetri. In particolare
l’INAF, il CNR e l’INFN, nell’ambito dell’organizzazione degli incontri scientifici quali workshop, convegni, seminari
ecc, si impegnano a prevedere ove possibile, anche l'utilizzo di Villa il Gioiello. L’Università di Firenze, più
direttamente mediante il Museo di Storia Naturale - che gestirà i locali della Villa garantendo la fruibilità dei medesimi
per le iniziative programmate -, mette a disposizione la struttura per le attività di cui sopra, nelle forme che saranno
concordate insieme con le Istituzioni coinvolte (art. 2). Sempre ai sensi dell’art. 2 dell’accordo, tutte le Istituzioni
coinvolte si impegnano, anche tramite il Comitato Scientifico di cui all'art. 4, a reperire nelle forme che riterranno più
opportune ed efficaci allo scopo, le risorse finanziarie necessarie per l'organizzazione di tali incontri, quali ad esempio
contributi di Enti ed Istituzioni nazionali e internazionali, nonché per il recupero funzionale di altri edifici presenti nel
Colle di Arcetri. L’art. 4 indica il Comitato Scientifico quale organo rappresentativo degli Enti sottoscrittori del
protocollo di intesa, con funzioni di coordinamento delle varie iniziative volte a reperire risorse, di supervisione
dell’attuazione del presente accordo, di promozione e di coordinamento delle iniziative di ricerca di comune interesse
ed in particolare gli incontri scientifici che si svolgeranno nel colle di Arcetri, predisponendo il programma annuale
degli incontri e delle iniziative, aggiornandolo in corso d’anno e proponendo alle Istituzioni che sottoscrivono il
presente atto, accordi e convenzioni con terzi per la realizzazione degli scopi del presente accordo. Al presente accordo
potranno aderire altre istituzioni anche internazionali, che ne condividano gli obiettivi e le finalità, ai sensi dell’art. 7
dell’accordo stesso. Nella seduta del 26 giugno 2015 il Consiglio di amministrazione deliberava l’approvazione del
rinnovo dell’accordo per il Colle di Galileo.»
OMISSIS
Il Senato Accademico:
________________________________________________________________________________________________
38
(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
________________________________________________________________________________
- visto il vigente Statuto dell’Università degli Studi di Firenze;
- visto il vigente Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità dell’Università di Firenze;
- vista la proposta di rinnovo del Protocollo di intesa concordata fra l’Ateneo fiorentino, l’Istituto Nazionale di
Astrofisica (di seguito INAF), Il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare
(INFN);
- vista l’approvazione espressa dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 26 giugno u.s.;
- considerato che il suddetto accordo può comportare significativi benefici scientifici agli Enti ospitati dalla Villa Il
Gioiello e la conseguente valorizzazione di detta sede;
- tenuto conto che dalla stipula del Protocollo di Intesa non derivano ulteriori costi diretti sul bilancio di Ateneo,
esprime
parere favorevole sull’atto di rinnovo dell’Accordo per il “Colle di Galileo” tra l’Università degli Studi di Firenze,
l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e l’Istituto Nazionale di Fisica
Nucleare (INFN), secondo il testo allegato all’originale del presente verbale (All. 7).
Sul punto 23 dell’O.D.G. «RIVISTA COMPARATIVE CULTURAL STUDIES: EUROPEAN AND LATIN
AMERICAN PERSPECTIVES»
Il Senato Accademico prende in esame il seguente promemoria: «Con nota del 30.06.2015 prot. n. 74340, il
Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia, trasmetteva l’estratto del Consiglio di Dipartimento del 20
maggio 2015 contenente la delibera per l’attivazione della rivista COMPARATIVE CULTURAL STUDIES:
EUROPEAN AND LATIN AMERICAN PERSPECTIVES. La rivista avrà il formato online ed avrà come casa editrice
la FUP. “ .. E’ nata per valorizzare le ricerche nazionali e internazionali nel settore degli studi interculturali e di genere,
in relazione alla gestione della diversità e delle minoranze, con approccio comparativo tra Europa ed America Latina.
La rivista intende creare una solida rete di scambio accademico in ambito di studi culturali e con approccio comparato”.
Ai sensi dell’art. 4 del nuovo Regolamento per le riviste scientifiche di Ateneo, oltre alle finalità scientifiche sopra
descritte, sono riportate nella delibera del Consiglio di Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia – a cui
afferisce la rivista – anche la denominazione: Comparative Cultural Studies: European and Latin American
Perspectives; le previsioni di finanziamento (contributi alla rivista arriveranno dai fondi del progetto GOVDIV 20142018, quest’ultimo parte del più ampio progetto Marie Curie’s International Research Staff Exchange Scheme,
finanziato nell’ambito del settimo programma quadro europeo, e coordinato dall’Università di Minho, Portogallo) e di
spesa il cui ammontare è previsto per circa € 1.000,00 l’anno; l’editore e la sua periodicità: la rivista è editata dalla FUP
che la divulgherà semestralmente; la procedura di valutazione scientifica degli articoli comprende: Double blind peer
review, single blind peer review e main editor peer review, si precisa che nel caso delle Open subsmission e dei Call for
papers, verrà usato il Double blind peer review, nel caso degli invited papers verrà utilizzato il main editor peer review
ed eventualmente il single blind peer review . Circa gli organi, ai sensi dell’art. 5, comma 2 del regolamento di Ateneo,
si precisa che il Direttore Scientifico e il Direttore Responsabile coincidono nella Prof.ssa Giovanna Campani (SSD MPED/01).»
OMISSIS
Il Senato Accademico:
- visto il vigente Statuto dell’Università degli Studi di Firenze;
- visto il Regolamento di Amministrazione, Finanza e Contabilità;
- visto il Regolamento per le riviste scientifiche di Ateneo;
- vista la delibera del Consiglio di Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia del 20 maggio 2015;
- considerato che lo scopo della rivista è quello di creare una rete di scambio accademico in ambito di studi culturali
con approccio comparato;
- tenuto conto che ogni spesa inerente la rivista sarà assunta dal Dipartimento di Scienze della Formazione e
Psicologia che ne ha promosso l’attivazione,
AUTORIZZA
l’attivazione della Rivista COMPARATIVE CULTURAL STUDIES:EUROPEAN AND LATIN AMERICAN
PERSPECTIVES quale rivista di proprietà dell’Università degli Studi di Firenze, con periodicità semestrale. Ogni spesa
inerente la rivista sarà assunta dal Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia che ne ha promosso
l’attivazione. La nomina del Direttore Scientifico nella persona della Prof.ssa Giovanna Campani (SSD M-PED/01),
sarà disposta con successivo decreto rettorale.
Sul punto 24 dell’O.D.G. «ATTO AGGIUNTIVO CENTRO INTERUNIVERSITARIO UNIRES»
Il Senato Accademico prende in esame il seguente promemoria: «Con delibera del Consiglio di
Amministrazione del 25 febbraio 2011, l’Università di Firenze aderiva al Centro Interuniversitario di Ricerca “Italian
Centre for Research on Universities and Higher Education Systems” - UNIRES (di seguito Centro) attualmente con
sede presso l’Università di Milano. L’adesione al suddetto Centro interuniversitario è stata promossa dall’allora
Dipartimento di Scienza della Politica e Sociologia su proposta del prof. Carlo Trigilia in qualità di direttore del CESVI
- Centro di Studi Europeo sullo Sviluppo Locale e Regionale, ora unità di ricerca del Dipartimento di Scienze Politiche
e Sociali. Il Centro UNIRES è stato costituito nel 2009 tra le Università di Milano, l’Università di Pavia e l’Università
________________________________________________________________________________________________
39
(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
________________________________________________________________________________
di Bologna. Partecipa alle attività del Centro, fin dalla sua costituzione, la Fondazione CRUI per le Università Italiane.
Il Centro si propone di promuovere e svolgere attività di ricerca, studi comparativi, dibattiti nel campo dei sistemi
d’istruzione superiore. L’attività di ricerca del Centro si rivolge a problemi d’interesse pubblico, che permettono il
progresso delle conoscenze sul funzionamento, l’organizzazione, le conseguenze dell’operare di questi sistemi per lo
sviluppo economico e sociale. Si propone inoltre di organizzare corsi, convegni di studio, nazionali e internazionali;
promuovere il dibattito scientifico, favorire lo scambio d’informazioni tra ricercatori del settore, con organismi di
ricerca nazionali e internazionali oltre a stimolare iniziative di collaborazione interdisciplinare; istituire premi o borse di
ricerca per il raggiungimento degli scopi del Centro. L’art. 3 della convenzione istitutiva prevede che “Il Centro ha la
sua sede ufficiale e di rappresentanza, nonché la sede amministrativa e contabile presso l’Università ove si trova
l’Unità di ricerca a cui afferisce il Direttore scientifico del Centro stesso.” Art. 13 (Adesioni ulteriori) – “Possono
entrare a far parte del Centro altre Università ... La valutazione in ordine all’adesione di nuove Università ... spetta al
Consiglio scientifico previa formale richiesta da inoltrare al Consiglio stesso per tramite del Direttore scientifico. Le
adesioni di nuove Università saranno formalizzate mediante la stipula di appositi atti aggiuntivi alla presente
convenzione”.
Il Consiglio scientifico del Centro, nella riunione del 27 febbraio 2015 ha deliberato l’adesione al centro della Scuola
Normale Superiore di Pisa. Il Consiglio di Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali in data 17 giugno 2015 ha
deliberato l’adesione al Centro con la sua unità di ricerca Analisi sullo sviluppo Locale e regionale.»
OMISSIS
Il Senato accademico:
- visto il vigente Statuto dell’Università degli Studi di Firenze;
- vista la convenzione istitutiva del Centro Interuniversitario di Ricerca “Italian Centre for Research on Universities
and Higher Education Systems” - UNIRES;
- vista la delibera del Consiglio scientifico del Centro del 27 febbraio 2015;
- vista la delibera del Consiglio di Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali del 17 giugno 2015;
- visto l’atto aggiuntivo alla convenzione suddetta,
delibera
l’approvazione dell’atto aggiuntivo alla convenzione istitutiva del Centro Interuniversitario di Ricerca “Italian Centre
for Research on Universities and Higher Education Systems”- UNIRES, nel testo allegato all’originale del presente
verbale (All. 8) per l’ingresso della Scuola Normale Superiore di Pisa.
Sul punto 25 dell’O.D.G. «RINNOVO CONVENZIONE ISTITUTIVA CENTRO INTERUNIVERSITARIO DI
RICERCA “CENTRO ITALIANO DI STUDI ELETTORALI” - CISE»
Il Senato Accademico prende in esame il seguente promemoria: «Il Centro interuniversitario di ricerca CISE
“Centro Italiano di Studi Elettorali”, è stato costituito tra la LUISS Libera Università Internazionale degli Studi Sociali
Guido Carli, con sede a Roma e l’Università degli Studi di Firenze, il 24 luglio 2012. Le finalità del Centro concernono
lo studio e l’approfondimento delle tematiche attinenti alla materia elettorale. In particolare, il Centro si propone di:
raccogliere, organizzare, analizzare ed elaborare dati, informazioni o materiale; promuovere, sostenere e coordinare
attività di studio, di ricerca, didattiche, di formazione; organizzare e promuovere seminari, convegni e qualsiasi altro
tipo di iniziative; curare la diffusione di informazioni e dei prodotti della ricerca attraverso la realizzazione di
pubblicazioni, siti informatici e quanto si ritenga necessario, anche in collaborazione con altre istituzioni pubbliche o
private; promuovere la collaborazione con altre università, istituzioni o enti pubblici e privati, nazionali e stranieri, al
fine di svolgere in comune progetti, seminari di ricerca e attività di formazione; fornire servizi di documentazione e di
consulenza a istituzioni, enti o soggetti pubblici o privati, nazionali o locali, italiani o stranieri; assegnare borse di studio
e intraprendere qualsiasi altra attività che sia considerata utile o necessaria per il raggiungimento degli scopi del Centro.
Il Centro ha la propria sede presso la LUISS in Roma ed ha autonomia scientifica e organizzativa. La durata della
convenzione, stabilita dall’art. 12, è di anni 3 ed è rinnovabile previa valutazione delle attività svolte dal Centro da parte
delle Università convenzionate. Il Consiglio di Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali in data 17 giugno 2015 ha
deliberato l’adesione al Centro, sulla base della relazione triennale sulle attività di ricerca svolte dal centro, ha
approvato la bozza di convenzione e ha proposto quale rappresentante per l’Università degli Studi di Firenze il prof.
Alessandro Chiaramonte. La Commissione ricerca, nella seduta del 6 luglio ha espresso parere favorevole al rinnovo
della convenzione.»
OMISSIS
Il Senato accademico:
- visto il vigente Statuto dell’Università degli Studi di Firenze;
- vista la convenzione istitutiva del Centro Interuniversitario di Ricerca “Centro Italiano di Studi Elettorali” - CISE;
- vista la delibera del Consiglio di Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali del 17 giugno 2015;
- vista la proposta di rinnovo della convenzione istitutiva;
- preso atto della relazione triennale sulle attività di ricerca svolte dal Centro CISE;
- tenuto conto del parere favorevole espresso dalla Commissione ricerca nella seduta del 6 luglio 2015,
delibera
________________________________________________________________________________________________
40
(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
________________________________________________________________________________
1.
l’approvazione del rinnovo della convenzione istitutiva del Centro Interuniversitario di Ricerca “Centro Italiano di
Studi Elettorali” - CISE”, nel testo allegato all’originale del presente verbale (All. 9);
2. la nomina del prof. Alessandro Chiaramonte, quale rappresentante dell’Università di Firenze, nell’ambito del
CISE.
Sul punto 26 dell’O.D.G. «COMMISSIONE RICERCA - SOSTITUZIONE MEMBRI»
Il Senato Accademico prende in esame il seguente promemoria: «Nell’ambito del Consiglio di
Amministrazione e del Senato Accademico sono costituite le Commissioni miste istruttorie. Una di queste è la
Commissione ricerca, composta da: un rappresentante per ciascuna area scientifica, ognuno affiancato da un membro
aggiunto senza diritto di voto della stessa; un rappresentante degli studenti.
Nell’attuale composizione il rappresentante dell’Area Umanistica è la Prof.ssa Anna Benvenuti, affiancata dal Prof.
Pietro Causarano come membro aggiunto. In data 30 giugno la Prof.ssa Benvenuti e il Prof. Causarano hanno presentato
le proprie dimissioni a causa di un conflitto di interessi dovuto alla presentazione da parte dei due docenti di due
progetti di ricerca strategici che la Commissione dovrà selezionare. A seguito di dette dimissioni è necessario procedere
alla sostituzione dei due membri, limitatamente all’attività della Commissione relativa alla selezione dei progetti
strategici, mantenendo la rappresentanza dell’Area Umanistica. Poiché i due docenti dimissionari sono rappresentanti
dell’Area Umanistica in Senato Accademico si è ritenuto che dirigere la scelta verso gli altri rappresentanti della stessa
area consentisse di mantenere l’equilibrio della composizione della Commissione. La Prof.ssa Vittoria Perrone
Compagni, e il Prof. Marco Meli hanno manifestato la loro disponibilità.»
OMISSIS
Il Senato Accademico:
- visto il vigente Statuto di Ateneo;
- preso atto delle dimissioni presentate dalla Prof.ssa Anna Benvenuti e dal Prof. Pietro Causarano quali componenti
della Commissione Ricerca;
- ritenuto di dover procedere alla sostituzione dei due membri, limitatamente all’attività della Commissione relativa
alla selezione dei progetti strategici, mantenendo la rappresentanza dell’Area Umanistica;
- tenuto conto della disponibilità manifestata dai Professori Vittoria Perrone Compagni e Marco Meli,
delibera
la sostituzione della Prof.ssa Anna Benvenuti con la Prof.ssa Vittoria Perrone Compagni, rappresentante dei Direttori di
Dipartimento per l’Area umanistica in Senato Accademico e del Prof. Pietro Causarano con il Prof. Marco Meli,
rappresentante dei docenti e ricercatori in Senato Accademico, quale membro aggiunto dell’Area Umanistica senza
diritto di voto. La sostituzione ha luogo limitatamente all’attività della Commissione relativa alla selezione dei progetti
strategici.
Sul punto 27 dell’O.D.G. «PROTOCOLLO DI INTENTI PER L’ATTUAZIONE DEL PROGETTO
“ELE.C.TRA.” AL FINE DI SVILUPPARE LA MOBILITÀ ELETTRICA NELL’AREA URBANA
FIORENTINA»
Il Senato Accademico prende in esame il seguente promemoria: «Al fine di potenziare e valorizzare le
iniziative riguardanti la mobilità elettrica, il Comune di Firenze ha partecipato a diversi bandi europei di ricerca e
sviluppo dedicati ai temi delle riduzioni della Co2 e dell’educazione alla mobilità alternativa. Fra i progetti presentati
è risultato ammesso a finanziamento il progetto Ele.C.Tra (Electric City Transport), che intende promuovere la
diffusione degli scooter e dei quadricicli elettrici a Firenze e nelle alte città partner (Genova, Barcellona, Sucaeva,
Atene, Murcia, Zagabria, Skopje, Lisbona).
Si ricorda che l’Università di Firenze, ritenuto necessario procedere ad una pianificazione integrata e a un costante
confronto con l’Amministrazione comunale per offrire risposta alle problematiche della mobilità che la città si trova ad
affrontare, e secondo quanto previsto nel decreto interministeriale 27 marzo 1998 “Mobilità sostenibile nelle aree
urbane” che prevede che gli enti pubblici con singole unità locali con più di 300 dipendenti, adottano il piano
spostamenti casa-lavoro del proprio personale dipendente, individuando a tal fine un responsabile della mobilità
aziendale, nel 2010 ha nominato il prof. Marcello Carlà quale delegato del Rettore per la Mobilità sostenibile
dell’Università degli studi di Firenze (DD.RR. nn. 278 dell’8 aprile 2010 e 1157 del 31 ottobre 2013). L’adozione del
Mobility Manager di azienda ha costituito uno dei punti salienti delle azioni di Mobilità sostenibile per il necessario
coordinamento con il Mobility Manager di area, istituito presso il Comune di Firenze.
In particolare il progetto, presentato dal Mobility Manager di Ateneo, prof. Marcello Carlà, mira a incentivare l’uso di
motorini elettrici nelle aree urbane, attraverso lo sharing o il noleggio, a sensibilizzare cittadini e turisti all’utilizzo di
mezzi non inquinanti e a cambiare le loro abitudini giornaliere promuovendo attività user-friendly. Il progetto intende
inoltre modernizzare le flotte di veicoli urbani rimpiazzando entro il 2020 il 10% degli scooter circolanti con veicoli a
due ruote elettrici e sensibilizzare enti pubblici e stakeholders della mobilità (trasporti locali, operatori, associazioni,
università e imprese), al fine di sviluppare altri mezzi di trasporto innovativi.
Il progetto inoltre vuole definire e sperimentare un modello innovativo finalizzato allo sviluppo della mobilità
sostenibile, per dare soluzioni coerenti alle esigenze di accessibilità dei cittadini che non possono essere pienamente
risolti con i mezzi pubblici.
________________________________________________________________________________________________
41
(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
________________________________________________________________________________
Il Protocollo, la cui durata è prevista fino al 31 dicembre 2015, data di conclusione del progetto Ele.C.Tra., salvo
prolungamento dello stesso in accordo con la Commissione Europea, prevede la possibilità di realizzare una sinergia
collaborativa per la realizzazione di iniziative tese a promuovere la e-mobility nell’area urbana e periurbana di Firenze.
In particolare il Comune di Firenze intende promuovere iniziative generali di comunicazione nei confronti della
cittadinanza relativamente ai diversi aspetti della mobilità elettrica e sviluppare attività specifiche di promozione e
diffusione previste sia nell’ambito del progetto Ele.C.Tra e/o nell’ambito delle attività del Mobility Manager d’Area del
Comune di Firenze e impegnarsi a ricercare la disponibilità di finanziamenti a livello europeo, nazionale e regionale,
per tutte le possibili iniziative relative alla mobilità elettrica.
L’Università si rende disponibile a veicolare le offerte promosse nell’ambito del progetto, da parte degli operatori
economici e/o dei gestori delle infrastrutture sottoscrittori di analoghi Protocolli di Intenti, e a collaborare alle iniziative
di divulgazione del progetto Ele.C.Tra presso i propri dipendenti e utenti. L’Università inoltre potrà effettuare le
necessarie valutazioni finalizzate all’eventuale installazione di punti di ricarica per veicoli elettrici nelle aree di propria
pertinenza e/o alla eventuale dotazione di veicoli elettrici nell’ambito della propria flotta aziendale; potrà proporre altre
eventuali iniziative, congruenti con gli obiettivi del progetto, da dettagliarsi nello sviluppo dei lavori.
Alla scadenza dell’accordo le parti concordemente valuteranno le modalità di una eventuale prosecuzione della
collaborazione.
Il Consiglio di Amministrazione nella seduta del 26 giugno 2015 ha deliberato l’adesione al Protocollo di intenti.»
OMISSIS
Il Senato accademico:
- visto il vigente Statuto dell’Università di Firenze;
- visto il vigente Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità dell’Università degli Studi di
Firenze;
- tenuto conto dei decreti rettorali n. 278 dell’8 aprile 2010 e n. 1157 del 31 ottobre 2013, di nomina prof. Marcello
Carlà quale delegato del Rettore per la Mobilità sostenibile dell’Università degli Studi di Firenze;
- considerato che l’adozione del Mobility Manager di azienda costituisce uno dei punti salienti delle azioni di
Mobilità sostenibile per il necessario coordinamento con il Mobility Manager di area, istituito presso il Comune di
Firenze;
- vista la proposta di Protocollo di Intenti per l’attuazione del progetto “Ele.C.Tra.” al fine di sviluppare la mobilità
elettrica nell’area urbana fiorentina, presentata dal prof. Carlà;
- ritenuto opportuno aderire al progetto, condividendone le finalità e ritenuto utile promuovere e incoraggiare una
mobilità urbana alternativa a quella tradizionale, con lo stimolo dell’utilizzo dei veicoli di minore impatto
ambientale volti a migliorare la qualità di vita dei cittadini;
- tenuto conto della delibera assunta dal Consiglio di amministrazione nella seduta del 26 giugno 2015,
esprime parere favorevole
all’adesione al Protocollo di Intenti per l’attuazione del progetto “Ele.C.Tra.” al fine di sviluppare la mobilità elettrica
nell’area urbana fiorentina, secondo il testo allegato all’originale del presente verbale (All. 10).
Sul punto 28 dell’O.D.G «PATROCINI DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE»
Il Senato Accademico prende in esame il seguente promemoria: «Sono pervenute a questo Ateneo le richieste di
concessione del patrocinio per le iniziative di seguito elencate nel dettaglio. Le delibere dei Consigli dei Dipartimenti di
riferimento, che rilevano l’importanza culturale delle manifestazioni, sono allegate alle relative pratiche.
1. “28° Congresso Nazionale della Società Italiana di Chemioterapia”, che si svolgerà a Firenze, presso AOU
Careggi dal 26 al 28 novembre 2015. La richiesta è stata presentata dalla professoressa Teresita Mazzei,
Presidente del Consiglio direttivo del Congresso, dal professor Andrea Novelli del Dipartimento di Scienze
della Salute Umana e dal professor Enrico Mini del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica
dell’Ateneo fiorentino e presidenti del Congresso. La Società Italiana di Chemioterapia, fondata a Milano nel
1953, è stata la prima Società di Chemioterapia al mondo; è affiliata della Società Internazionale di
Chemioterapia (ISC) e della Federazione Europea delle Società di Chemioterapia (FESCI). La partecipazione al
Congresso comporta il riconoscimento di crediti ECM ed in conformità alla delibera del Senato Accademico del
09/04/2008, si fa presente che ci sarà prevalenza del momento scientifico rispetto al momento formativo per la
specificità degli argomenti trattati durante il Convegno. Il COSSUM, nella seduta del 3 giugno 2015, ha
espresso parere favorevole alla concessione del patrocinio;
2. 4° Israel – Italy Meeting - Autoimmunity and autoinflammation, Cutting edge”, che si terrà a Siena il 27 e 28
settembre 2015. La richiesta è stata presentata dalla dottoressa Chiara Zaffina della Segreteria organizzativa
Mcr Conference srl. I referenti scientifici dell’evento sono il professor Mauro Galeazzi, direttore U. O. di
Reumatologia ed il dottor Luca Cantarini U.O. di Reumatologia AOU Senese. Durante il Congresso si
riuniranno alcuni dei migliori ricercatori e medici nel campo della reumatologia dei due paesi, Italia e Israele.
Gli argomenti trattati spazieranno dall’eziologia alla patogenesi di malattie reumatiche autoimmuni e auto
infiammatorie. Durante il Congresso, giovani ricercatori e medici si confronteranno con i più esperti per
favorire la nascita di nuovi sviluppi di ricerca. Il COSSUM, nella seduta del 3 giugno 2015, ha espresso parere
________________________________________________________________________________________________
42
(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
________________________________________________________________________________
favorevole alla concessione del patrocinio;
Convegno “I Giovani e il Restauro. L’Arte Nel Tempo: Significato, Restaurazione e Conservazione”, che si
terrà a Roma presso il CNR, dal giorno 9 al giorno 11 dicembre 2015. La richiesta è stata presentata dalla
dottoressa Cinzia Giorgi – restauratrice - e dalla signora Paola Zoroaster dell’Associazione LUMEN – ONLUS.
L’Associazione Culturale Lumen è un’organizzazione di utilità sociale senza scopo di lucro fondata il 1º agosto
1999 e, dal 2002, figura nel registro delle organizzazioni di volontariato della regione Abruzzo. L’Associazione
vuole studiare il territorio compreso tra la piana del Cavaliere, la valle del Turano, l’alta valle dell’Aniene e la
Marsica occidentale. Si tratta di un’area piuttosto omogenea sul piano geografico, sociale e culturale. Il
Consiglio di Dipartimento di Scienze della Terra, nella seduta dell’8 giugno 2015, ha espresso unanime parere
favorevole alla concessione del patrocinio;
4. Evento congressuale Internazionale "53rd TIAFT – The International Association of Tossicologists - Meeting”,
che si terrà a Firenze dal 30 agosto al 4 settembre 2015. La richiesta è stata presentata dalla professoressa
Elisabetta Bertol del Dipartimento di Scienze della Salute dell’Ateneo fiorentino, Presidente e organizzatrice
del Congresso. TIAFT 2015 coprirà tutti gli aspetti scientifici, dottrinali e tecnologici della Tossicologia.
Parteciperanno medici, docenti e professori nonché studenti, provenienti da tutto il mondo e ci sarà un grande
contributo da parte degli espositori. L'incontro sarà dedicato a Irving Sunshine, il padre della tossicologia
moderna, con cui la professoressa Bertol, quando era una giovane scienziata, ha condiviso scienza e amicizia. Il
COSSUM, nella seduta del 18 giugno 2015, ha espresso parere favorevole alla concessione del patrocinio;
5. Convegno Internazionale sul tema “La lingua dei giuristi”, che si terrà a Pisa e Firenze il 24 e 25 settembre
2015. La richiesta è stata presentata dal professor Paolo Caretti, co-organizzatore del Convegno. Le Giornate di
studio nascono per offrire occasioni di confronto su una specifica tematica attinente al diritto costituzionale.
L'iniziativa ha sede in Italia ed in Spagna ad anni alterni e coinvolge nel tempo quasi tutte le Università italiane
e spagnole. La formula attuale ha inizio nel 2008 con l'ingresso delle Facoltà di diritto brasiliane, mantenendo la
formula e la rotazione di sede ogni anno in uno dei tre paesi. Il dibattito sul tema è introdotto sempre da tre
relazioni attraverso le quali si tende a porre in rilievo, su ciascuno dei temi affrontati, le affinità e le differenze
esistenti nella disciplina giuridica e nei principi costituzionali dei tre paesi. Quest’anno il tema è "la lingua dei
giuristi": in tre diverse sessioni saranno affrontati i problemi del linguaggio giuridico nelle aule parlamentari,
nelle aule di giustizia e nelle aule universitarie. Il Consiglio di Dipartimento di Scienze Giuridiche, nella seduta
del 30 giugno 2015, ha espresso parere favorevole alla concessione del patrocinio.
6. Convegno “Il Cibo come Medicina. Alimenti Funzionali, Qualità della Vita e Salute”, che si terrà a
EXPOMilano2015 il 24 luglio 2015. La richiesta è stata inviata dal professor Alessandro Miani, Presidente di
SIMA – ONLUS. L’Associazione si prefigge, in via istituzionale, lo scopo di tutelare la salute umana tramite la
salvaguardia e la valorizzazione della natura e dell’ambiente, promuovendo azioni che limitino gli interventi
invasivi dell’uomo sulla natura, considerata la stretta correlazione tra l’uomo e l’ambiente. Il Convegno è
organizzato in collaborazione con la Fondazione Sviluppo Cà Granda e con il WWF Italia. Partecipano al
Convegno la dottoressa Cristina Scaletti del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica dell’Ateneo
fiorentino e il professor Michele Carruba, Direttore del Centro Studi e Ricerca sull’Obesità dell’Università degli
Studi di Milano. Il Direttore del Dipartimento di Scienze della Salute, professor Pierangelo Geppetti, con nota
del 7 luglio 2015, ha anticipato il parere favorevole alla concessione del patrocinio, impegnandosi a presentare a
ratifica la richiesta nella prima seduta utile del COSSUM. In considerazione della data del Convegno, che non
avrebbe consentito all’Ateneo di pronunciarsi utilmente entro termini adeguati per l’organizzazione dell’evento,
il Rettore con Decreto n° 725 del 7 luglio 2015, ha concesso anticipatamente il patrocinio.»
OMISSIS
Il Senato Accademico,
- viste le richieste di patrocinio presentate per le seguenti iniziative:
- “28° Congresso Nazionale della Società Italiana di Chemioterapia”;
- 4° Israel – Italy Meeting - Autoimmunity and autoinflammation, Cutting edge”;
- Convegno “I Giovani e il Restauro. L’Arte Nel Tempo: Significato, Restaurazione e Conservazione”;
- Evento congressuale Internazionale "53rd TIAFT – The International Association of Tossicologists - Meeting”;
- Convegno sul tema “La lingua dei giuristi”;
- Convegno “Il Cibo come Medicina. Alimenti Funzionali, Qualità della Vita e Salute”,
- preso atto dei pareri favorevoli espressi dai Consigli di Dipartimento di: Scienze della Terra, Scienze Giuridiche e
COSSUM;
- visto il Decreto Rettorale n.725 del 7 luglio 2015, con il quale è stata anticipata la concessione del patrocinio al
Convegno “Il Cibo come Medicina. Alimenti Funzionali, Qualità della Vita e Salute”,
delibera
di concedere il Patrocinio dell’Università degli Studi di Firenze alle seguenti iniziative:
“28° Congresso Nazionale della Società Italiana di Chemioterapia”, Firenze, presso AOU Careggi, dal 26 al 28
novembre 2015;
________________________________________________________________________________________________
43
3.
(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
________________________________________________________________________________
-
4° Israel – Italy Meeting – Autoimmunity and autoinflammation, Cutting edge”, Siena 27 e 28 settembre 2015;
Convegno “I Giovani e il Restauro. L’Arte Nel Tempo: Significato, Restaurazione e Conservazione”, Roma
dal 9 all’11 dicembre 2015;
Evento congressuale Internazionale “53rd TIAFT – The International Association of Tossicologists –
Meeting”, Firenze dal 30 agosto al 4 settembre 2015;
Convegno “La lingua dei giuristi”, Pisa e Firenze 24 e 25 settembre 2015;
di concedere, a ratifica, il Patrocinio dell’Università degli Studi di Firenze alla seguente iniziativa:
Convegno “Il Cibo come Medicina. Alimenti Funzionali, Qualità della Vita e Salute”, che si terrà a
EXPOMilano2015 il 24 luglio 2015.
Sul punto 29 dell’O.D.G. «ACCORDO DI COLLABORAZIONE CULTURALE E SCIENTIFICA TRA
L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE, L’AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI
CAREGGI E L’UNIVERSITÀ DI THI QAR (IRAQ)»
Il Senato Accademico prende in esame il seguente promemoria: «Nel mese di settembre 2014 si è svolto un
incontro con una delegazione di rappresentanti di istituzioni irachene a cui ha partecipato il Presidente della Scuola di
Scienze della Salute Umana ed altri docenti dell’area biomedica, al fine di avviare e consolidare i rapporti di
cooperazione tra i due Paesi.
A seguito dell’incontro è emerso l’interesse dell’Università di Thi Qar, Nassiriya, ad attivare una collaborazione nel
settore di “Medicine and Surgery and Health Professions”, tramite la firma di un accordo di collaborazione culturale e
scientifica tra l’Ateneo fiorentino, l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi ed il partner iracheno.
Tale collaborazione si inserisce nell’ambito dei rapporti con l’Iraq già avviati in ambito interuniversitario attraverso
l’accordo stipulato nel 2007 tra l’Università di Firenze e l’Università di Thi Qar nel settore delle scienze agrarie,
rinnovato nel 2012 su iniziativa del Dipartimento di Gestione dei Sistemi Agrari, Alimentari e Forestali; tale accordo è
pienamente operativo ed ha favorito l’avvio di numerose iniziative: progetti di cooperazione, attività scientifiche e di
scambio di docenti e studenti.
Da segnalare anche la stipula nel 2013 di un Memorandum of Understanding di collaborazione culturale e scientifica tra
il Ministero dell’Istruzione Superiore e della Ricerca Scientifica della Repubblica dell’Iraq, l’Università degli Studi di
Firenze e l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, di interesse strategico dell’Ateneo fiorentino per diffondere
la cultura della cooperazione e dello sviluppo e per accrescere i propri rapporti internazionali.
La collaborazione proposta si inserisce inoltre nell’ambito delle strategie di internazionalizzazione intraprese
dall’Ateneo, che negli ultimi tempi ha incrementato la propria operatività nel settore della Cooperazione allo sviluppo,
anche attraverso alcuni importanti progetti finanziati dalla Direzione Generale Cooperazione allo Sviluppo del
Ministero Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) in paesi come l’Iraq, dov’è in corso il progetto
per “lo sviluppo agro-zootecnico delle aree rurali del Sud Iraq attraverso una razionale gestione delle risorse idriche”
delle Province del Dhi Qar (ove è posta Nassiriya) e di Bassora.
Dopo avervi aderito nel 2011, l’Ateneo ha collaborato inoltre con continuità all’attività del “Coordinamento Università
Cooperazione allo Sviluppo” (CUCS), patrocinato dal MAECI, che ha l’obiettivo di rafforzare e migliorare il
coordinamento delle attività di cooperazione.
L’accordo di collaborazione culturale tra l’Università degli Studi di Firenze, l’Azienda Ospedaliero Universitaria di
Careggi e l’Università di Thi Qar prevede iniziative comuni per la promozione di collaborazioni didattiche, scientifiche
e azioni a sostegno della mobilità di docenti, ricercatori, personale medico e di studenti nel settore della medicina,
chirurgia e professioni sanitarie.
I cinque Dipartimenti dell’area biomedica (Dip. di Chirurgia e Medicina Traslazionale; Dip. di Medicina Sperimentale e
Clinica; Dip. di Neuroscienze, Psicologia, Area del Farmaco e Salute del Bambino; Dip. di Scienze Biomediche,
Sperimentali e Cliniche “Mario Serio”; Dip. di Scienze della Salute) hanno manifestato il proprio interesse ad aderire
alla collaborazione attraverso la stipula dell’accordo da parte del Rettore.
In base all’art. 6 dell’accordo, l’attuazione delle singole attività previste con i relativi aspetti finanziari sarà subordinata
ad appositi accordi preventivi tra le parti; non sono pertanto previsti oneri a carico del bilancio dell’Amministrazione
centrale.»
OMISSIS
Il Senato Accademico:
− visto il vigente Statuto dell’Università degli Studi di Firenze;
− visto il vigente Regolamento di Amministrazione, Finanza e Contabilità;
− vista la proposta avanzata dalla delegazione di rappresentanti di istituzioni irachene recatasi presso l’Ateneo
fiorentino;
− considerato l’interesse strategico dell’Università degli Studi di Firenze ad incrementare la propria operatività nel
settore della cooperazione allo sviluppo;
− tenuto conto dei rapporti di cooperazione avviati dall’Università degli Studi di Firenze con università e istituzioni
irachene tramite la stipula di appositi accordi e convenzioni;
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(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
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− considerato che l’Università degli Studi di Firenze partecipa alla rete di “Coordinamento Università Cooperazione
allo Sviluppo” (CUCS), patrocinata dal Ministero Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI);
− viste le delibere dei Dipartimenti di Chirurgia e Medicina Traslazionale, di Medicina Sperimentale e Clinica, di
Neuroscienze, Psicologia, Area del Farmaco e Salute del Bambino, di Scienze Biomediche, Sperimentali e Cliniche
“Mario Serio”, di Scienze della Salute;
− considerato che la firma dell’Accordo di collaborazione culturale e scientifica tra l’Università degli Studi di Firenze,
l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi e l’Università di Thi Qar è ritenuta di interesse strategico
dell’Ateneo per diffondere la cultura della cooperazione e dello sviluppo e per accrescere i propri rapporti
internazionali;
− visto il testo dell’Accordo di collaborazione culturale e scientifica tra l’Università degli Studi di Firenze, l’Azienda
Ospedaliero Universitaria di Careggi e l’Università di Thi Qar,
delibera
di approvare la stipula di un Accordo di collaborazione culturale e scientifica tra l’Università degli Studi Firenze,
l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi e l’Università di Thi Qar nel testo allegato all’originale del presente
verbale (All. 11), dando mandato al Rettore di sottoscrivere il testo e precisando che, per quanto riguarda l’Ateneo
fiorentino, non sono previsti oneri a carico del bilancio dell’Amministrazione centrale.
Sul punto 30 dell’O.D.G. «RICONOSCIMENTO DI SPIN-OFF ACCADEMICO DELL'UNIVERSITÀ DEGLI
STUDI DI FIRENZE DELLA COSTITUENDA SOCIETÀ COOPERATIVA EBICO»
Il Senato Accademico prende in esame il seguente promemoria:
«Introduzione
Come previsto all’art. 1 del Regolamento di Ateneo per Spin-off, la Prof.ssa Ersilia Menesini, afferente al Dipartimento
di Scienze della Formazione e Psicologia dell’Università degli Studi di Firenze, ha presentato domanda al Rettore (prot.
n. 79859 del 12/06/2015) per il riconoscimento della costituenda società cooperativa EBICO, quale SPIN-OFF
ACCADEMICO DELL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI FIRENZE. Congiuntamente, la Prof.ssa Ersilia Menesini ha
richiesto l’autorizzazione ad assumere cariche istituzionali all’interno del CdA della costituenda società cooperativa
rimanendo in regime di tempo pieno dichiarando, ai sensi dell’articolo 6, comma 4 del Regolamento Spin Off
dell’Università di Firenze, e ai sensi dell’art. 4, commi 2 e 3 del D.M.168/2011, che l’attività sarà svolta in orario
diverso da quello da destinare ai compiti istituzionali, non si pone in contrasto con il regolare e diligente svolgimento
delle proprie funzioni didattiche e di ricerca, non ne compromette l’autonomia, né comporta comunque conflitti di
interesse compreso quanto previsto all’art. 6, comma 6 del predetto Regolamento.
Descrizione del progetto EBICO
Il progetto scientifico evidenzia che la costituenda società cooperativa EBICO intende progettare, produrre e realizzare
programmi per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di bullismo e cyber-bullismo a scuola che si distinguano per il
loro livello di efficacia dimostrato scientificamente (EBI: Evidence-Based Intervention).
L’offerta prevede due prodotti per la prevenzione e il contrasto del bullismo e del cyber bullismo ed una serie di servizi
aggiuntivi.
Prodotti:
- PROGRAMMA KIVA, rivolto alle scuole primarie e alle scuole secondarie di primo grado, intende offrire agli
insegnanti, strumenti, metodologie e contenuti per affrontare efficacemente il fenomeno, sia in modo preventivo che per
gestire casi già manifestati.
- PROGRAMMA NONTRAP: rivolto alle scuole secondarie di primo e secondo grado, intende sensibilizzare la
comunità scolastica rispetto ai fenomeni del bullismo e del cyberbullismo; vuole fornire ai ragazzi strumenti, procedure
e contenuti per affrontarlo efficacemente.
Percorso di preincubazione di EBICO
Il gruppo di progetto, ammesso al percorso di preincubazione in data 03.06.2014, ha chiesto la sospensione temporanea
del percorso di formazione per difficoltà temporanee dei membri del gruppo nel mese di ottobre. E’stato poi riammesso
nell’ambito del IX Bando di pre-incubazione.
Il tutor che ha seguito il percorso di preincubazione ha valutato positivamente il progetto imprenditoriale.
“Il team è molto motivato ed è consapevole delle criticità del business e del mercato come del vantaggio competitivo da
valorizzare entro tempi stretti.
Il gruppo ha lavorato con continuità ed impegno, non vi sono esperienze significative d’impresa o particolari
competenze manageriali tuttavia la forte motivazione e la tendenza del “problema” a cui lo Spin - off vuole dare una
risposta fanno prevedere che vi siano dei buoni margini di successo nell’avvio dello Spin - off.
Si valuta positivamente la candidatura per il riconoscimento quale Spin - off approvato.”
Struttura societaria della costituenda società cooperativa EBICO
EbiCo si costituirà come cooperativa sociale di tipo “A” che eroga servizi formativi con finalità sociale e sarà una
ONLUS di diritto (D. Lgs. 460/97).
Gli organi sociali attraverso i quali la cooperativa EbiCo verrà amministrata saranno l’assemblea dei soci e il consiglio
di amministrazione presieduto dal Presidente.
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(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
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La sede legale ed operativa sarà presso l’incubatore universitario fiorentino (IUF - Polo Scientifico dell'Università, Via
Madonna del Piano, 6 - 50019 Sesto Fiorentino - Fi).
Ognuna delle quattro socie fondatrici all’atto di costituzione verserà la quota sociale fissata in 1.000 euro e un prestito
infruttifero di 250 euro ciascuna.
Piano Finanziario
Nel Business Plan, si evidenziano fatturato in crescita ed un EBITDA positivo
Rapporti con l’Università
La costituenda società cooperativa EbiCo, a fronte della concessione di utilizzo del logo, che sarà regolato da un
apposito contratto di licenza e del riconoscimento dello status di Spin Off Accademico, intende riconoscere
all’Università degli Studi di Firenze, come indicato nel Business Plan, il finanziamento al Dipartimento di Scienze della
Formazione e Psicologia di un assegno di ricerca annuale a partire dal terzo anno e il riconoscimento all’Università
degli Studi di Firenze – Csavri di un contributo istituzionale alle attività di IUF pari a € 1.000,00 alla fine del 1° anno di
attività, € 1.500,00 alla fine del 2° anno di attività, € 2.500,00 alla fine del 3° anno di attività dello Spin Off. Il
contributo non è dovuto in caso di incubazione presso IUF.
Parere della Commissione Spin-off
La Commissione Spin-off, riunitasi in data 18 Giugno 2015, dopo aver esaminato la documentazione pervenuta,
valutato l’elevator pitch presentato e la relazione del Tutor, ha espresso parere positivo al riconoscimento della
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46
(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
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costituenda società cooperativa EbiCo quale Spin-off Accademico dell’Università degli Studi di Firenze, per un periodo
di tre anni, a norma dell’art. 1 del Regolamento di Ateneo per gli Spin-off emanato con D.R. n. 7166 (53) del
30.01.2012, alle seguenti condizioni:
- rispetto da parte della costituenda società cooperativa EbiCo del Regolamento di Ateneo per Spin-off emanato
con D.R. n. 7166 (53) del 30.01.2012, ed in particolare dell’articolo 9 – controllo dell’Università;
- obbligo dei soci proponenti, dipendenti dell’Università di Firenze di non cedere le proprie partecipazioni
durante il periodo di riconoscimento dello Spin-off, salvo espressa autorizzazione concessa dall’Università;
- obbligo di utilizzare il marchio “Spin-off Accademico dell’Università di Firenze” solo per identificare la
costituenda società spin-off e non per certificare i prodotti da essa realizzati;
- stipula di adeguata convenzione a titolo oneroso con il Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia,
da redigere in accordo con CsaVRI, che regoli, a fronte di un congruo corrispettivo, l’utilizzo delle strutture e
delle attrezzature del Dipartimento da parte della costituenda società cooperativa EbiCo, nel caso in cui si
rendesse necessario utilizzare tali strutture;
- finanziamento al Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia di un assegno di ricerca annuale a
partire dal terzo anno e il riconoscimento all’Università degli Studi di Firenze – Csavri di un contributo
istituzionale alle attività di IUF pari a €1.000,00 alla fine del 1° anno di attività, € 1.500,00 alla fine del 2°
anno di attività, € 2.500,00 alla fine del 3° anno di attività dello Spin Off. Il contributo non è dovuto in caso di
incubazione presso IUF;
- finanziamento di un assegno di ricerca annuale al Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia che
verrà erogato a partire dal 3° anno di attività.
La Commissione, inoltre, ha preso atto che la Prof.ssa Ersilia Menesini, del Dipartimento di Scienze della Formazione e
Psicologia dell’Università degli Studi di Firenze, ha richiesto l’autorizzazione ad assumere cariche istituzionali
all’interno del CdA della costituenda società cooperativa EbiCo rimanendo in regime di tempo pieno dichiarando, ai
sensi dell’articolo 6, comma 4 del Regolamento Spin Off dell’Università di Firenze, e ai sensi dell’art. 4, commi 2 e 3
del D.M.168/2011, che l’attività è svolta in orario diverso da quello da destinare ai compiti istituzionali, non si pone in
contrasto con il regolare e diligente svolgimento delle proprie funzioni didattiche e di ricerca, non ne compromette
l’autonomia, né comporta comunque conflitti di interesse compreso quanto previsto all’art. 6, comma 6 del predetto
Regolamento.»
OMISSIS
Il Senato Accademico:
- visto il Regolamento Spin-off emanato con D.R. n. 7166 (53) del 30.01.2012;
- vista la richiesta della Prof.ssa Ersilia Menesini, afferente al Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia,
di riconoscimento della costituenda società cooperativa EbiCo quale SPIN-OFF ACCADEMICO
DELL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI FIRENZE;
- visto il Progetto Scientifico e il Business Plan della costituenda società cooperativa EbiCo;
- considerato che la Commissione Spin-off ha espresso in data 18 Giugno 2015 parere positivo alla richiesta di
riconoscimento della costituenda società cooperativa EbiCo quale Spin-off Accademico dell’Università degli Studi
di Firenze;
- vista la richiesta della Prof.ssa Ersilia Menesini di assumere cariche istituzionali all’interno del CdA della
costituenda società cooperativa EbiCo, rimanendo in regime di tempo pieno e impegnandosi, ai sensi dell’art. 6,
comma 4 del Regolamento Spin off dell’Università di Firenze, e ai sensi dell’art. 4, commi 2 e 3 del D.M. 168/2011,
a svolgere l’attività in orario diverso da quello da destinare ai compiti istituzionali e dichiarando che l’attività non si
pone in contrasto con il regolare e diligente svolgimento delle proprie funzioni didattiche e di ricerca, non ne
compromette l’autonomia, né comporta comunque conflitti di interesse compreso quanto previsto all’Art. 6 comma
6 del predetto Regolamento;
- considerato l’interesse dell’Università degli Studi di Firenze ad approvare una società che abbia un oggetto sociale
di rilevante interesse scientifico;
- considerato che il grado di rischio economico connesso al riconoscimento della costituenda società è nullo;
- visto l’articolo 39 del Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità;
- visto l’art. 8 comma 4 dello Statuto dell’Università di Firenze,
Delibera
A) di approvare la domanda di riconoscimento della costituenda società cooperativa EbiCo quale Spin off Accademico
dell’Università degli Studi di Firenze per un periodo di 3 anni, alle seguenti condizioni:
- rispetto da parte della costituenda società cooperativa EbiCo del Regolamento di Ateneo per Spin-off emanato
con D.R. n. 7166 (53) del 30.01.2012, ed in particolare dell’articolo 9 – controllo dell’Università;
- obbligo dei soci proponenti, dipendenti dell’Università di Firenze di non cedere le proprie partecipazioni
durante il periodo di riconoscimento dello Spin-off, salvo espressa autorizzazione concessa dall’Università;
- obbligo di utilizzare il marchio “Spin-off Accademico dell’Università di Firenze” solo per identificare la
costituenda società spin-off e non per certificare i prodotti da essa realizzati;
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(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
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-
stipula di adeguata convenzione a titolo oneroso con il Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia
da redigere in accordo con CsaVRI, che regoli, a fronte di un congruo corrispettivo, l’utilizzo delle strutture e
delle attrezzature del Dipartimento da parte della costituenda società cooperativa EbiCo, nel caso in cui si
rendesse necessario utilizzare tali strutture;
- riconoscimento all’Università degli Studi di Firenze – Csavri di un contributo istituzionale alle attività di IUF
pari a € 1.000,00 alla fine del 1° anno di attività, € 1.500,00 alla fine del 2° anno di attività, € 2.500,00 alla fine
del 3° anno di attività dello Spin Off. Il contributo non è dovuto in caso di incubazione presso IUF;
- finanziamento di un assegno di ricerca annuale al Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia che
verrà erogato a partire dal 3° anno di attività.
B) di autorizzare la Prof.ssa Ersilia Menesini a ricoprire il ruolo di membro del Cda della società, senza alcun potere di
rappresentanza della stessa, pur mantenendo il regime a tempo pieno.
Sul punto 31 dell’O.D.G. «RICONOSCIMENTO DI SPIN-OFF ACCADEMICO DELL'UNIVERSITÀ DEGLI
STUDI DI FIRENZE DELLA COSTITUENDA SOCIETÀ IBIONET S.R.L.»
Il Senato Accademico prende in esame il seguente promemoria:
«Introduzione
Come previsto all’art. 1 del Regolamento di Ateneo per Spin-off, il Dott. Claudio Fagarazzi, ricercatore confermato
afferente al Dipartimento GESAAF dell’Università degli Studi di Firenze, ha presentato domanda al Rettore (prot. n.
80012 del 12/06/2015) per il riconoscimento della società iBioNet srl quale spin off ACCADEMICO
DELL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI FIRENZE. Congiuntamente, il Dott. Claudio Fagarazzi ha richiesto
l'autorizzazione a ricoprire cariche istituzionali all’interno del CdA della società rimanendo in regime di tempo pieno e
dichiarando, ai sensi dell’articolo 6, comma 4 del Regolamento Spin Off dell’Università di Firenze, e ai sensi dell’art. 4,
comma 2 e 3 del D.M.168/2011, che l’attività è svolta in orario diverso da quello da destinare ai compiti istituzionali,
non si pone in contrasto con il regolare e diligente svolgimento delle proprie funzioni didattiche e di ricerca, non ne
compromette l’autonomia, né comporta comunque conflitti di interesse compreso quanto previsto all’art. 6, comma 6
del predetto Regolamento.
Descrizione del progetto iBioNet
Il progetto scientifico evidenzia che la società iBioNet srl intende promuovere lo sviluppo delle energie rinnovabili nel
rispetto dell'ambiente e delle collettività che in esso vivono. Il Leitmotiv di iBioNet è promuovere le filiere boscoenergia, le imprese e le comunità del territorio, favorendo lo sviluppo sinergico della produzione di energia con il
presidio, la salvaguardia e la manutenzione del contesto locale. L’energia da biomassa forestale quindi non solo come
strumento per la riduzione delle emissioni climalteranti, ma anche come motore per il recupero delle attività
selvicolturali e di gestione forestale a tutela della collettività e dell’economia rurale. In questo contesto, assume
particolare rilevanza la promozione di un modello economico virtuoso capace di conciliare sviluppo economico ed etica
delle imprese locali garantendo la coerenza tra il core business delle “imprese rinnovabili”, fondato su principi di
sostenibilità ambientale ed uso efficiente delle risorse, ed il comportamento etico e responsabile delle imprese rispetto
alla collettività.
Percorso di preincubazione di iBioNet
Il gruppo ha partecipato alle attività di training dell'VIII bando e ha completato il percorso di supporto alla
preincubazione con un ulteriore semestre di proroga.
Il tutor che ha seguito il percorso di preincubazione ha valutato positivamente il progetto imprenditoriale.
"Il team è variegato e coeso ed ha esperienza professionale differenziata adeguata per lo sviluppo del business. Nel
semestre il gruppo ha lavorato con continuità e manifestato motivazione all’avvio dell’impresa, vi è già una
significativa esperienza commerciale, un forte sistema di relazioni e notorietà del gruppo di lavoro fatti questi che
possono far prevedere potenzialità di uno sviluppo significativo del business nei prossimi anni consolidando le
posizioni di mercato acquisite e prevedendo l’apertura di nuovi spazi di business. Si valuta positivamente la
candidatura per il riconoscimento quale Spin-off approvato."
Struttura societaria della società iBioNet srl
IBioNet S.r.l. si è costituita il 15.06.2015, ed in particolare come Società a responsabilità Limitata richiedendo
l’iscrizione al registro delle Start Up Innovative. Il capitale sociale di iBioNet è pari a 10.200,00 euro così suddiviso:
Socio
Dott. Claudio Fagarazzi
Dipartimento di
afferenza
GESAAF
Dott. Alessandro Zaldei
CRN IBIMET
Dott. Alessandro Tirinnanzi
GESAAF
Rapporto con
Unifi
Ricercatore
confermato
Ricercatore
confermato
Assegnista
Percentuale
16,6666
16,6666
16,6666
________________________________________________________________________________________________
48
(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
________________________________________________________________________________
Dott. Giovanni Ciniero
Dott. Antonio Beghi
GESAAF
cococo
GESAAF
ex cococo
GESAAF
GST Italia Spa
16,6666
16,6666
16,6666
Il Consiglio di Amministrazione è composto da n. 6 membri: attualmente il presidente è il Dott. Alessandro Tirinnanzi e
consiglieri il Dott. Claudio Fagarazzi, il Dott. Giovanni Ciniero, il Dott. Antonio Beghi, il Dott. Alessandro Zaldei e il
Dott. Federico Simonti.
Piano Finanziario
Nel Business Plan, si evidenziano fatturato ed utili in crescita costante nei primi tre anni:
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(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
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Rapporti con l’Università
La società, a fronte della concessione di utilizzo del logo, che sarà regolato da un apposito contratto di licenza, e del
riconoscimento dello status di Spin Off Accademico, intende riconoscere all’Università degli Studi di Firenze, come
indicato nel Business Plan, il finanziamento al GESAAF di una borsa di studio di 13.000 euro per l'anno 2016 e di un
assegno di ricerca di 23.500 euro per l'anno 2017.
Per quanto riguarda il riconoscimento all’Università degli Studi di Firenze – Csavri del contributo istituzionale dovuto
dagli spin off approvati alle attività di IUF, pari a €1.000,00 alla fine del 1° anno di attività dello Spin Off, € 1.500,00
alla fine del 2° anno di attività dello Spin Off, € 2.500,00 alla fine del 3° anno di attività dello Spin Off, avendo la
società richiesto l’incubazione in IUF, lo stesso non è dovuto per tutta la durata del periodo di incubazione.
Parere della Commissione Spin-off
La Commissione Spin-off, riunitasi in data 18 giugno 2015 dopo aver esaminato la documentazione pervenuta, valutato
l’elevator pitch presentato e la relazione del Tutor, ha richiesto al Gruppo di progetto di meglio precisare alcuni aspetti
rilevanti nel Business Plan. I chiarimenti sono stati recepiti e la Commissione ha quindi espresso parere positivo al
riconoscimento della società iBioNet srl quale Spin-off Accademico dell’Università degli Studi di Firenze, per un
periodo di tre anni, a norma dell’art. 1 del Regolamento di Ateneo per gli Spin-off emanato con D.R. n. 7166 (53) del
30.01.2012, alle seguenti condizioni:
- rispetto da parte della società iBioNet srl del Regolamento di Ateneo per Spin-off emanato con D.R. n. 7166
(53) del 30.01.2012, ed in particolare dell’articolo 9 – controllo dell’Università;
- obbligo dei soci proponenti, dipendenti dell’Università di Firenze di non cedere le proprie partecipazioni
durante il periodo di riconoscimento dello Spin-off, salvo espressa autorizzazione concessa dall’Università;
- obbligo di utilizzare il marchio “Spin-off Accademico dell’Università di Firenze” solo per identificare la
società spin-off e non per certificare i prodotti da essa realizzati;
- stipula di adeguata convenzione a titolo oneroso con i Dipartimenti GESAAF e DISPAA, da redigere in
accordo con CsaVRI, che regoli, a fronte di un congruo corrispettivo, l’utilizzo delle strutture e delle
attrezzature dei Dipartimenti da parte della società iBioNet srl, nel caso in cui si rendesse necessario utilizzare
tali strutture;
- riconoscimento all’Università degli Studi di Firenze – Csavri di un contributo istituzionale alle attività di IUF
pari a €1.000,00 alla fine del 1° anno di attività dello Spin Off, € 1.500,00 alla fine del 2° anno di attività dello
Spin Off, € 2.500,00 alla fine del 3° anno di attività dello Spin Off. Il contributo non è dovuto in caso di
incubazione presso IUF;
- finanziamento al GESAAF di una borsa di studio di 13.000 euro per l'anno 2016 e di un assegno di ricerca di
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50
(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
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23.500 euro per l'anno 2017.
La Commissione, inoltre, ha preso atto che il Dott. Claudio Fagarazzi, del Dipartimento GESAAF dell’Università degli
Studi di Firenze, ha richiesto l’autorizzazione ad assumere cariche istituzionali all’interno del CdA della società
rimanendo in regime di tempo pieno e dichiarando, ai sensi dell’articolo 6, comma 4 del Regolamento Spin Off
dell’Università di Firenze, e ai sensi dell’art. 4, commi 2 e 3 del D.M.168/2011, che l’attività è svolta in orario diverso
da quello da destinare ai compiti istituzionali, non si pone in contrasto con il regolare e diligente svolgimento delle
proprie funzioni didattiche e di ricerca, non ne compromette l’autonomia, né comporta comunque conflitti di interesse
compreso quanto previsto all’art. 6, comma 6 del predetto Regolamento.»
OMISSIS
Il Senato Accademico:
- visto il Regolamento Spin-off emanato con D.R. n. 7166 (53) del 30.01.2012;
- vista la richiesta del Dott. Claudio Fagarazzi, ricercatore confermato afferente al GESAAF, di riconoscimento della
società IBioNet S.r.l. quale SPIN-OFF ACCADEMICO DELL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI FIRENZE;
- visto il Progetto Scientifico e il Business Plan della società iBioNet srl;
- considerato che la Commissione Spin-off ha espresso in data 18 giugno 2015 parere positivo alla richiesta di
riconoscimento della società iBioNet srl quale Spin-off Accademico dell’Università degli Studi di Firenze;
- vista la richiesta del Dott. Claudio Fagarazzi, di assumere cariche istituzionali all’interno del CdA della società
rimanendo in regime di tempo pieno e impegnandosi, ai sensi dell’art. 6, comma 4 del Regolamento Spin off
dell’Università di Firenze, e ai sensi dell’art. 4, commi 2 e 3 del D.M. 168/2011, a svolgere l’attività in orario
diverso da quello da destinare ai compiti istituzionali e dichiarando che l’attività non si pone in contrasto con il
regolare e diligente svolgimento delle proprie funzioni didattiche e di ricerca, non ne compromette l’autonomia, né
comporta comunque conflitti di interesse compreso quanto previsto all’Art. 6 comma 6 del predetto Regolamento;
- preso atto della richiesta di incubazione della società iBioNet srl presentata successivamente alla suddetta domanda
di riconoscimento;
- considerato l’interesse dell’Università degli Studi di Firenze ad approvare una Società che abbia un oggetto sociale
di rilevante interesse scientifico;
- considerato che il grado di rischio economico connesso al riconoscimento della società è nullo;
- visto l’articolo 39 del Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità;
- visto l’art. 8 comma 4 dello Statuto dell’Università di Firenze,
Delibera
A) di approvare la domanda di riconoscimento della società iBioNet srl quale Spin off Accademico dell’Università
degli Studi di Firenze per un periodo di 3 anni, alle seguenti condizioni:
- rispetto da parte della società iBioNet srl del Regolamento di Ateneo per Spin-off emanato con D.R. n. 7166
(53) del 30.01.2012, ed in particolare dell’articolo 9 – controllo dell’Università;
- obbligo dei soci proponenti, dipendenti dell’Università di Firenze di non cedere le proprie partecipazioni
durante il periodo di riconoscimento dello Spin-off, salvo espressa autorizzazione concessa dall’Università;
- obbligo di utilizzare il marchio “Spin-off Accademico dell’Università di Firenze” solo per identificare la
società spin-off e non per certificare i prodotti da essa realizzati;
- stipula di adeguata convenzione a titolo oneroso con i Dipartimenti GESAAF e DISPAA da redigere in
accordo con CsaVRI, che regoli, a fronte di un congruo corrispettivo, l’utilizzo delle strutture e delle
attrezzature dei Dipartimenti da parte della società iBioNet srl, nel caso in cui si rendesse necessario utilizzare
tali strutture;
- riconoscimento all’ Università degli Studi di Firenze – Csavri di un contributo istituzionale alle attività di IUF
pari a € 1.000,00 alla fine del 1° anno di attività dello Spin Off, € 1.500,00 alla fine del 2° anno di attività dello
Spin Off, € 2.500,00 alla fine del 3° anno di attività dello Spin Off, contributo non dovuto in caso di
incubazione presso IUF;
- finanziamento al GESAAF di una borsa di studio di 13.000 euro per l'anno 2016 e di un assegno di ricerca di
23.500 euro per l'anno 2017;
B) di autorizzare il Dott. Claudio Fagarazzi a ricoprire il ruolo di membro del Cda della società, senza alcun potere di
rappresentanza della stessa, pur mantenendo il regime a tempo pieno.
Sul punto 32 dell’O.D.G. «RICONOSCIMENTO DI SPIN-OFF ACCADEMICO DELL'UNIVERSITÀ DEGLI
STUDI DI FIRENZE DELLA COSTITUENDA SOCIETÀ ECOLGENE S.R.L.»
Il Senato Accademico prende in esame il seguente promemoria:
«Introduzione
Come previsto all’art. 1 del Regolamento di Ateneo per Spin-off, il Dott. Claudio Ciofi, afferente al Dipartimento di
Biologia dell’Università degli Studi di Firenze, ha presentato domanda al Rettore (prot. n. 79996 del 12/06/2015) per il
riconoscimento della costituenda società Ecolgene s.r.l., quale SPIN-OFF ACCADEMICO DELL’UNIVERSITA’
DEGLI STUDI DI FIRENZE. Congiuntamente, il Dott. Claudio Ciofi ed il Prof. Guido Chelazzi hanno richiesto
l’autorizzazione ad assumere cariche istituzionali all’interno del CdA della costituenda società Ecolgene rimanendo in
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(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
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regime di tempo pieno e dichiarando, ai sensi dell’articolo 6, comma 4 del Regolamento Spin Off dell’Università di
Firenze, e ai sensi dell’art. 4, commi 2 e 3 del D.M.168/2011, che l’attività sarà svolta in orario diverso da quello da
destinare ai compiti istituzionali, non si pone in contrasto con il regolare e diligente svolgimento delle proprie funzioni
didattiche e di ricerca, non ne compromette l’autonomia, né comporta comunque conflitti di interesse compreso quanto
previsto all’art. 6, comma 6 del predetto Regolamento.
Descrizione del progetto ECOLGENE
Il progetto scientifico evidenzia che la costituenda società Ecolgene intende realizzare l’erogazione di servizi in ambito
agroalimentare e zootecnico, basati sia su tecniche collaudate che metodologie avanzate ed in via di sperimentazione. I
servizi riguardano principalmente analisi microbiologiche per la diagnosi di contaminazioni batteriche e fungine negli
alimenti di origine animale e vegetale, tracciabilità delle carni in prodotti alimentari, diagnostica genomica in animali da
allevamento per suscettibilità a patogeni e malattie genetiche ereditarie, e determinazione di malattie di interesse
zootecnico. Vengono inoltre proposti servizi per l’assegnazione degli individui a specifiche razze e servizi di stima del
valore genetico dei riproduttori. Servizi aggiuntivi, ma di specifica importanza in quanto basati su processi di
produzione, riguardano la generazione e vendita di ceppi élite di batteri per il miglioramento della crescita delle piante
(rizobi). Viene promossa la sperimentazione di tecnologie genetiche innovative per la selezione dei riproduttori
indirizzata a caratteri di primario interesse per gli allevatori di bestiame. Nei bovini da carne, una selezione precoce e
mirata dei riproduttori può consentire di determinare ancor prima della monta quelle caratteristiche che concorrono a
formare il prezzo della carcassa e quindi il reale valore della progenie, con conseguenti benefici effetti economici e
competitivi per l’allevatore.
I servizi principali proposti dalla costituenda spin-off accademica EcolGene si possono riassumere in quattro fasce di
mercato:
1. Settore Allevamento. Determinazione di patologie di interesse zootecnico ed identificazione genetica. Vengono
proposti servizi di diagnostica genomica per la suscettibilità a patogeni e malattie genetiche ereditarie e servizi di
identificazione genetica di singoli individui. Tali servizi riguardano anche individui riproduttori per stimare il valore
genetico della progenie per caratteristiche altrimenti non controllate (i.e. qualità) nei bovini, ovini, caprini e suini;
2. Settore di Lavorazione e Trasformazione dei prodotti animali. Vengono proposti servizi che vedono la loro
applicazione nelle aziende di lavorazione e trasformazione delle razze da carne, in particolare analisi di tracciabilità dei
prodotti di trasformazione e verifiche della presenza di farine animali negli alimenti di uso zootecnico e assenza (o
presenza) di contaminazioni batteriche e fungine sulle superfici di lavorazione;
3. Grande Distribuzione Organizzata (GDO). Vedi servizi al punto 2 di cui sopra;
4. Settore miglioramento resa agronomica delle colture. Produzione di ceppi di batteri azotofissatori simbionti per
leguminose da foraggio (rizobi). I ceppi sono funzionali all’impiego come materia prima per l’inoculo di sementi da
parte di aziende sementiere e per la commercializzazione di sementi confettate.
Percorso di preincubazione di ECOLGENE
Il gruppo ha partecipato alle attività di training del I bando di preincubazione (2011) ed ha sospeso le attività al termine
dei 12 mesi di preincubazione.
Il tutor che ha seguito il progetto ha valutato positivamente il progetto imprenditoriale.
"Il team è composto da persone di estrazione universitaria e potrebbero manifestare delle criticità nella gestione
dell’Azienda e nello sviluppo della parte commerciale e marketing. I Componenti del gruppo hanno al contempo una
forte rete di relazioni soprattutto a livello regionale con potenziali Clienti o Associazioni di Categoria che potranno
agevolare lo sviluppo del business."
Struttura societaria della costituenda società Ecolgene
Ecolgene si costituirà nella forma di Società a Responsabilità Limitata con un capitale sociale iniziale pari ad €
10.000,00, così suddiviso:
Socio
Dipartimento di
afferenza
Dott. Claudio Ciofi
Dipartimento
Biologia
DISPAA
di
Dipartimento
Biologia
Dipartimento
Biologia
di
Prof. Riccardo Bozzi
Prof. Alessio Mengoni
Prof. Guido Chelazzi
Rapporto con
Unifi
di
Ricercatore
confermato
Professore
associato
Professore
associato
Prof. ordinario
Ruolo nella
costituenda
società
Ecolgene
Consigliere
Percentuale
Socio
11%
Socio
11%
Presidente
Cda
11%
12%
________________________________________________________________________________________________
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(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
________________________________________________________________________________
Dott.ssa Chiara Natali
Dipartimento
Biologia
Dott.ssa Thania Manfredi
di
Assegnista
Socio
11%
Dottorando
Socio
11%
Dott. Alessandro Crovetti
Dipartimento di
Biologia
DISPAA
Assegnista
Socio
11%
Dott. Francesco Sirtori
DISPAA
Assegnista
Socio
11%
Dott. Stefano Mocali
Consiglio per la
ricerca e la
sperimentazione in
Agricoltura
Socio
11%
La società sarà amministrata da un Consiglio di Amministrazione composto da 3 membri.
Piano Finanziario
Nel Business Plan, si evidenziano fatturato ed utili in crescita nei primi tre anni.
Anno
1
2
1
3
2
3
(Valori in Euro)
Ricavi di vendita
247.245
309.223
358.897
100,00%
100,00%
94.895
124.256
140.931
38,38%
40,18%
39,27%
76.175
79.984
83.983
30,81%
25,87%
23,40%
76.175
79.984
83.983
30,81%
25,87%
23,40%
0
25.000
50.000
0,00%
8,08%
13,93%
247.245
309.223
358.897 100,00% 100,00% 100,00%
21.356
107.842
0
1.483
1.236
21.266
133.319
7.961
3.553
1.421
25.042
164.505
8.359
4.633
1.544
8,64%
43,62%
0,00%
0,60%
0,50%
6,88%
43,11%
2,57%
1,15%
0,46%
6,98%
45,84%
2,33%
1,29%
0,43%
Costi variabili
131.918
167.521
204.084
53,36%
54,17%
56,86%
Margine di contribuzione
115.327
141.703
154.813
46,64%
45,83%
43,14%
57.320
39.353
5.421
58.716
43.060
7.571
59.318
43.529
9.903
23,18%
15,92%
2,19%
18,99%
13,93%
2,45%
16,53%
12,13%
2,76%
Costi fissi
102.094
109.347
112.751
41,29%
35,36%
31,42%
Margine operativo lordo (EBITDA)
13.233
32.356
42.062
5,35%
10,46%
11,72%
800
1.236
800
1.546
800
1.794
0,32%
0,50%
0,26%
0,50%
0,22%
0,50%
11.197
30.010
39.468
4,53%
9,70%
11,00%
0
0
0
0,00%
0,00%
0,00%
11.197
30.010
39.468
4,53%
9,70%
11,00%
0
0
0
0,00%
0,00%
0,00%
11.197
30.010
39.468
4,53%
9,70%
11,00%
1.388
106
204
0,56%
0,03%
0,06%
9.809
29.903
39.264
3,97%
9,67%
10,94%
9.086
16.568
20.836
3,67%
5,36%
5,81%
723
13.335
18.427
0,29%
4,31%
5,13%
Allevamento
Lavorazione e trasformazione prodotti animali
Grande Distribuzione Organizzata
Ricerca & Sviluppo
Ricavi
Acquisti di merci/materiali
Personale diretto (costo azienda)
Prestazioni/lavorazioni esterne
Provvigioni
Altri costi variabili
Costi di struttura
Personale di struttura (costo azienda)
Accantonamento TFR
Ammortamenti
Altri accantonamenti
Risultato operativo
Risultato della gestione non caratteristica
Reddito ordinario
Risultato della gestione straordinaria
EBIT
Oneri finanziari netti
Utile lordo
Imposte d'esercizio
Utile netto
100,00%
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(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
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Rapporti con l’Università
La costituenda società Ecolgene, a fronte della concessione di utilizzo del logo, che sarà regolato da un apposito
contratto di licenza e del riconoscimento dello status di Spin Off Accademico, intende riconoscere all’Università degli
Studi di Firenze, come indicato nel Business Plan, il finanziamento o cofinanziamento di assegni di ricerca al
Dipartimento di Biologia e il riconoscimento all’Università degli Studi di Firenze – Csavri del contributo istituzionale
dovuto dagli spin off approvati alle attività di IUF, pari a € 1.000,00 alla fine del 1° anno di attività dello Spin Off, €
1.500,00 alla fine del 2° anno di attività dello Spin Off, € 2.500,00 alla fine del 3° anno di attività dello Spin Off e del
contributo dovuto per il riconoscimento della sede legale presso CsaVRI/IUF.
Parere della Commissione Spin-off
La Commissione Spin-off, riunitasi in data 18 giugno 2015 dopo aver esaminato la documentazione pervenuta, valutato
l’elevator pitch presentato e la relazione del Tutor, ha richiesto al Gruppo di progetto di meglio precisare alcuni aspetti
rilevanti nel Business Plan. I chiarimenti sono stati recepiti e la Commissione ha espresso parere positivo al
riconoscimento della costituenda società Ecolgene quale Spin-off Accademico dell’Università degli Studi di Firenze,
per un periodo di tre anni, a norma dell’art. 1 del Regolamento di Ateneo per gli Spin-off emanato con D.R. n. 7166
(53) del 30.01.2012, alle seguenti condizioni:
- rispetto da parte della costituenda società Ecolgene del Regolamento di Ateneo per Spin-off emanato con D.R.
n. 7166 (53) del 30.01.2012, ed in particolare dell’articolo 9 – controllo dell’Università;
- obbligo dei soci proponenti, dipendenti dell’Università di Firenze di non cedere le proprie partecipazioni
durante il periodo di riconoscimento dello Spin-off, salvo espressa autorizzazione concessa dall’Università;
- obbligo di utilizzare il marchio “Spin-off Accademico dell’Università di Firenze” solo per identificare la
costituenda società Ecolgene spin-off e non per certificare i prodotti da essa realizzati;
- stipula di adeguata convenzione a titolo oneroso con il Dipartimento di Biologia da redigere in accordo con
CsaVRI, che regoli, a fronte di un congruo corrispettivo, l’utilizzo delle strutture e delle attrezzature del
Dipartimento da parte della costituenda società Ecolgene, nel caso in cui si rendesse necessario utilizzare tali
strutture;
- riconoscimento all’Università degli Studi di Firenze – Csavri del contributo istituzionale dovuto dagli spin off
approvati alle attività di IUF, pari a € 1.000,00 alla fine del 1° anno di attività dello Spin Off, € 1.500,00 alla
fine del 2° anno di attività dello Spin Off, € 2.500,00 alla fine del 3° anno di attività dello Spin Off e del
contributo dovuto per il riconoscimento della sede legale presso CsaVRI/IUF;
- finanziamento di un assegno di ricerca al Dipartimento di Biologia, di € 25.000,00 che verrà erogato nel 2° e
3° anno di attività .
La Commissione, inoltre, ha preso atto che il Dott. Claudio Ciofi ed il Prof. Guido Chelazzi del Dipartimento di
Biologia dell’Università degli Studi di Firenze, hanno richiesto l’autorizzazione ad assumere cariche istituzionali
all’interno del CdA della costituenda società Ecolgene rimanendo in regime di tempo pieno e dichiarando, ai sensi
dell’articolo 6, comma 4 del Regolamento Spin Off dell’Università di Firenze, e ai sensi dell’art. 4, commi 2 e 3 del
D.M.168/2011, che l’attività è svolta in orario diverso da quello da destinare ai compiti istituzionali, non si pone in
contrasto con il regolare e diligente svolgimento delle proprie funzioni didattiche e di ricerca, non ne compromette
l’autonomia, né comporta comunque conflitti di interesse compreso quanto previsto all’art. 6, comma 6 del predetto
Regolamento.»
OMISSIS
Il Senato Accademico:
- visto il Regolamento Spin-off emanato con D.R. n. 7166 (53) del 30.01.2012;
- vista la richiesta del Dott. Claudio Ciofi, afferente al Dipartimento di Biologia, di riconoscimento della costituenda
società Ecolgene quale SPIN-OFF ACCADEMICO DELL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI FIRENZE;
- visto il Progetto Scientifico e il Business Plan della costituenda società Ecolgene;
- considerato che la Commissione Spin-off ha espresso in data 18 giugno 2015 parere positivo alla richiesta di
riconoscimento della costituenda società Ecolgene quale Spin-off Accademico dell’Università degli Studi di
Firenze;
- vista la richiesta del Dott. Claudio Ciofi e del Prof. Guido Chelazzi del Dipartimento di Biologia di assumere cariche
istituzionali all’interno del CdA della costituenda società Ecolgene rimanendo in regime di tempo pieno e
impegnandosi, ai sensi dell’art. 6, comma 4 del Regolamento Spin off dell’Università di Firenze, e ai sensi dell’art.
4, commi 2 e 3 del D.M. 168/2011, a svolgere l’attività in orario diverso da quello da destinare ai compiti
istituzionali e dichiarando che l’attività non si pone in contrasto con il regolare e diligente svolgimento delle proprie
funzioni didattiche e di ricerca, non ne compromette l’autonomia, né comporta comunque conflitti di interesse
compreso quanto previsto all’Art. 6 comma 6 del predetto Regolamento;
- considerato l’interesse dell’Università degli Studi di Firenze ad approvare la costituzione di una società che abbia un
oggetto sociale di rilevante interesse scientifico;
- considerato che il grado di rischio economico connesso al riconoscimento della costituenda società Ecolgene è
nullo;
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(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
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-
visto l’articolo 39 del Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità;
visto l’art. 8 comma 4 dello Statuto dell’Università di Firenze,
Delibera
A) di approvare la domanda di riconoscimento della costituenda società Ecolgene quale Spin off Accademico
dell’Università degli Studi di Firenze per un periodo di 3 anni, alle seguenti condizioni:
- rispetto da parte della costituenda società Ecolgene del Regolamento di Ateneo per Spin-off emanato con D.R.
n. 7166 (53) del 30.01.2012, ed in particolare dell’articolo 9 – controllo dell’Università;
- obbligo dei soci proponenti, dipendenti dell’Università di Firenze di non cedere le proprie partecipazioni
durante il periodo di riconoscimento dello Spin-off, salvo espressa autorizzazione concessa dall’Università;
- obbligo di utilizzare il marchio “Spin-off Accademico dell’Università di Firenze” solo per identificare la
costituenda società Ecolgene quale spin-off accademico e non per certificare i prodotti da essa realizzati;
- stipula di adeguata convenzione a titolo oneroso con il Dipartimento di Biologia da redigere in accordo con
CsaVRI, che regoli, a fronte di un congruo corrispettivo, l’utilizzo delle strutture e delle attrezzature del
Dipartimento da parte della costituenda società Ecolgene, nel caso in cui si rendesse necessario utilizzare tali
strutture;
- riconoscimento all’Università degli Studi di Firenze – Csavri del contributo istituzionale dovuto dagli spin off
approvati alle attività di IUF, pari a € 1.000,00 alla fine del 1° anno di attività dello Spin Off, € 1.500,00 alla
fine del 2° anno di attività dello Spin Off, € 2.500,00 alla fine del 3° anno di attività dello Spin Off e del
contributo dovuto per il riconoscimento della sede legale presso CsaVRI/IUF;
- finanziamento di un assegno di ricerca al Dipartimento di Biologia, di € 25.000,00 che verrà erogato nel 2° e
3° anno di attività;
B) di autorizzare il dott. Claudio Ciofi ed il prof. Guido Chelazzi, a ricoprire il ruolo di membri del Cda della società,
senza alcun potere di rappresentanza della stessa, pur mantenendo il regime a tempo pieno.
Sul punto 33 dell’O.D.G. «RICONOSCIMENTO DI SPIN-OFF ACCADEMICO DELL'UNIVERSITÀ DEGLI
STUDI DI FIRENZE DELLA COSTITUENDA SOCIETÀ GEOAPP S.R.L.»
Il Senato Accademico prende in esame il seguente promemoria:
«Introduzione
Come previsto all’art. 1 del Regolamento di Ateneo per Spin-off, il Prof. Nicola Casagli afferente al Dipartimento di
Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Firenze, ha presentato domanda al Rettore (prot. n.79949 del
12/06/2015) per il riconoscimento della società Geoapp s.r.l. (ex Geosafer), quale SPIN-OFF ACCADEMICO
DELL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI FIRENZE. Congiuntamente, il Prof. Nicola Casagli, il Dott. Giovanni Gigli,
il Prof. Sandro Moretti, il Prof. Filippo Catani e il Prof. Riccardo Fanti hanno richiesto l’autorizzazione ad assumere
cariche istituzionali all’interno del CdA della società rimanendo in regime di tempo pieno dichiarando, ai sensi
dell’articolo 6, comma 4 del Regolamento Spin Off dell’Università di Firenze, e ai sensi dell’art. 4, commi 2 e 3 del
D.M.168/2011, che l’attività è svolta in orario diverso da quello da destinare ai compiti istituzionali, non si pone in
contrasto con il regolare e diligente svolgimento delle proprie funzioni didattiche e di ricerca, non ne compromette
l’autonomia, né comporta comunque conflitti di interesse compreso quanto previsto all’art. 6, comma 6 del predetto
Regolamento.
Descrizione del progetto Geoapp
Il progetto scientifico evidenzia che la società Geoapp s.r.l. intende realizzare .prodotti e servizi ad alto contenuto
innovativo e tecnologico a supporto dei processi decisionali finalizzati alla valutazione delle condizioni di sicurezza e
salvaguardia dell'ambiente, delle imprese e del cittadino rispetto ai fenomeni di dissesto idrogeologico, soddisfacendo
primariamente i bisogni dell'industria estrattiva e delle società operanti nel settore delle costruzioni di grandi
infrastrutture.
Percorso di preincubazione di Geoapp
Il gruppo ha partecipato alle attività di training del III bando di preincubazione (2011/2012) e ha sospeso le attività al
termine dei 12 mesi di preincubazione. Nell’ultimo mese, a seguito della manifestazione dell’interesse di richiedere il
riconoscimento Spinoff da parte degli Organi di Ateneo, è stato svolto un incontro con il Tutor e si sono avuti degli
scambi di materiali per la revisione del business plan sia nella parte qualitativa che in quella quantitativa. Il gruppo ha
sostanzialmente modificato le proprie strategie orientando i servizi verso il settore privato estrattivo ed oil & gas,
soprattutto verso l’estero piuttosto che verso il sistema pubblico, in particolare della protezione civile nazionale, come
previsto nella prima versione del business plan. Nel gruppo si è inserito nel 2015 un nuovo membro proveniente dal
settore privato che svolgerà un ruolo importante soprattutto dal punto di vista commerciale e di networking.
Il tutor che ha seguito il percorso di preincubazione ha valutato positivamente il progetto imprenditoriale.
"Il team, con l’inserimento del Dott. Paolo Farina proveniente dal settore privato, manifesta un salto di qualità
significativo soprattutto per le competenze professionali, sia in termini tecnici che per quanto riguarda le capacità
manageriali. Il suo contributo risulterà significativo anche per la conoscenza del mercato privato nazionale ed estero
al fine di soddisfare bisogni non soddisfatti dall'attuale offerta. Nel semestre il gruppo ha lavorato con
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(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
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continuità e manifestato motivazione all’avvio dell’impresa, vi è già una significativa esperienza commerciale, un forte
sistema di relazioni e notorietà del gruppo di lavoro fatti questi che possono far prevedere potenzialità di uno sviluppo
significativo del business nei prossimi anni consolidando le posizioni di mercato acquisite e prevedendo l’apertura di
nuovi spazi di business. Si valuta positivamente la candidatura per il riconoscimento quale Spin off approvato.
Struttura societaria della costituenda società Geoapp srl
L'azienda è stata costituita il 17 giugno 2015 come società a responsabilità limitata ed il capitale sociale iniziale è di €
20.000,00 così suddiviso:
Socio
Dipartimento di
Rapporto con Unifi Ruolo nella
Percentuale
afferenza
società
Prof. Nicola Casagli
DST
Prof. ordinario
socio
15
Prof. Sandro Moretti
DST
Prof. associato
socio
15
Prof. Filippo Catani
DST
Prof. associato
socio
15
Prof. Riccardo Fanti
DST
Ricercatore
socio
15
Dott. Giovanni Gigli
DST
Ricercatore t.d. B
socio
15
Dott. Paolo Farina
DST
Assegnista
amministratore
unico
25
La società è attualmente amministrata da un amministratore unico e successivamente sarà amministrata da un consiglio
di amministrazione.
La sede legale della società, come condiviso con CSAVRI, attualmente posta in via Gino Capponi 16 e 18R, sede di
Csavri, sarà trasferita presso lo studio del commercialista della società, posto in Firenze, mentre la sede operativa sarà
istituita all'interno del Dipartimento di Scienze della Terra presso la sede di Arcetri, Largo E. Fermi 2, 50125, Firenze.
Piano Finanziario
Nel Business Plan, si evidenziano fatturato ed utili crescenti nei primi tre anni:
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(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
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Conto Economico Previsionale
1° anno
AZIENDA Geoapp s.r.l.
Ricavi
1. Fatturato
Rilievo geomeccanico speditivo con laser scanner
Analisi di stabilità con metodi speditivi
Servizio di reportistica/bolletini remoti
Servizio di interpretazione dati post evento franoso
Supporto e progettazione di sistemi di monitoraggio/allerta
Formazione su sistemi di monitoraggio
2. Costo del venduto
a. Costi per missioni (trasporti)
b. Costi per missioni (persone)
Margine di contribuzione primario
Costi
1. Variabili (a + b )
a. Costi variabili commerciali
a.1 Consulenze Marketing
a.2 Spese promozionali/pubblicità
a.3 Fiere
a.4 Altri costi variabili commerciali
b. Costi variabili di produzione
b.1 Costi per beni e servizi/materiali di consumo
b.2 Trasporti
b.3 Altri costi variabili
Margine di contribuzione secondario
2. Fissi ( c + f )
c. Costo del personale
c.1 Retribuzione lorda
c.2 Oneri sociali
c.3 TFR
d. Costi di produzione
d.1 Consulenze tecniche
d.2 Manutenzione impianti, macchinari, attrezzature
d.3 Licenze software
d.4 Noleggi impianti, macchinari, attrezzature, auto
e. Costi di R&D
e.1 Consulenze tecniche e scientifiche
e.2 Altri costi fissi
f. Costi Amministrativi e Generali
f.1 Consulenze fiscali, paghe e contributi, gestionali
f.2 Diritto annuale Camera di Commercio
f.3 Concessione governativa bollatura libri sociali
f.4 Diritti segreteria CCIAA
f.5 Manutenzione attrezzature e arredi ufficio
f.6 Assicurazione strumenti dipartimento
f.7 Telefonia fissa e mobile
f.8 Affitti uffici
f.9 Oneri diversi di gestione
f.10 Altri costi fissi
Totale costi d’esercizio (variabili + fissi)
MOL (EBITDA)
Ammortamenti e svalutazioni
MON (EBIT)
Interessi passivi Fin. MLT
Commissioni e spese bancarie
Risultato Ante Imposte
Imposte
IRES
IRAP
Utile/Perdita d'esercizio
2° anno
3° anno
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
70.050,00
70.050,00
22.050,00
48.000,00
6.050,00
6.050,00
64.000,00
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
216.160,00
216.160,00
66.150,00
28.860,00
48.000,00
22.260,00
28.630,00
22.260,00
43.560,00
43.560,00
172.600,00
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
379.415,00
379.415,00
123.800,00
47.205,00
100.000,00
23.470,00
60.470,00
24.470,00
74.415,00
74.415,00
305.000,00
€
€
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30.000,00
6.000,00
5.346,00
1.000,00
200,00
156,00
90,00
500,00
1.000,00
2.400,00
42.346,00
21.654,00
1.500,00
20.154,00
20.154,00
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5.542,35
2.190,01
12.421,64
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5.000,00
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5.000,00
3.000,00
1.000,00
2.000,00
149.600,00
111.546,00
82.800,00
69.000,00
13.800,00
15.000,00
5.000,00
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3.000,00
200,00
156,00
90,00
1.000,00
3.000,00
4.800,00
1.500,00
134.546,00
38.054,00
6.900,00
31.154,00
31.154,00
13.011,56
8.567,35
4.444,21
18.142,44
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36.000,00
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8.000,00
15.000,00
8.000,00
5.000,00
1.000,00
4.000,00
269.000,00
190.046,00
148.800,00
124.000,00
24.800,00
25.000,00
10.000,00
15.000,00
16.246,00
4.000,00
200,00
156,00
90,00
1.500,00
3.000,00
4.800,00
2.500,00
226.046,00
78.954,00
12.000,00
66.954,00
66.954,00
26.826,76
18.412,35
8.414,41
40.127,24
Rapporti con l’Università
Verrà stipulata una convenzione con il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Firenze per
poter utilizzare specifica strumentazione, sia hardware che software e per poter usufruire di uno spazio come sede
operativa all'interno della sede di Arcetri dello stesso Dipartimento.
La società, a fronte della concessione di utilizzo del logo, che sarà regolato da un apposito contratto di licenza e del
riconoscimento dello status di Spin Off Accademico, intende riconoscere all’Università degli Studi di Firenze, come
indicato nel Business Plan il finanziamento di un assegno di ricerca al Dipartimento di Scienze della Terra di 25.000
euro che verrà erogato nel 2° e 3° anno di attività e all’Università degli Studi di Firenze – Csavri un contributo
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57
(Senato Accademico del 8 luglio 2015)
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istituzionale dovuto dagli spin off approvati alle attività di IUF, pari a € 1.000,00 alla fine del 1° anno di attività dello
Spin Off, € 1.500,00 alla fine del 2° anno di attività dello Spin Off, € 2.500,00 alla fine del 3° anno di attività dello Spin
Off.
Parere della Commissione Spin-off
La Commissione Spin-off, riunitasi in data 18 giugno 2015 dopo aver esaminato la documentazione pervenuta, valutato
l’elevator pitch presentato e la relazione del Tutor, ha richiesto al Gruppo di progetto di meglio precisare alcuni aspetti
rilevanti nel Business Plan. I chiarimenti sono stati recepiti e la Commissione ha quindi ha espresso parere positivo al
riconoscimento della costituenda società Geoapp s.r.l. quale Spin-off Accademico dell’Università degli Studi di Firenze,
per un periodo di tre anni, a norma dell’art. 1 del Regolamento di Ateneo per gli Spin-off emanato con D.R. n. 7166
(53) del 30.01.2012, alle seguenti condizioni:
- rispetto da parte della costituenda società Geoapp srl del Regolamento di Ateneo per Spin-off emanato con
D.R. n. 7166 (53) del 30.01.2012, ed in particolare dell’articolo 9 – controllo dell’Università;
- obbligo dei soci proponenti, dipendenti dell’Università di Firenze di non cedere le proprie partecipazioni
durante il periodo di riconoscimento dello Spin-off, salvo espressa autorizzazione concessa dall’Università;
- obbligo di utilizzare il marchio “Spin-off Accademico dell’Università di Firenze” solo per identificare la
società spin-off e non per certificare i prodotti da essa realizzati;
- stipula di adeguata convenzione a titolo oneroso con il Dipartimento di Scienze della Terra, da redigere in
accordo con CsaVRI, che regoli, a fronte di un congruo corrispettivo, l’utilizzo delle strutture e delle
attrezzature del Dipartimento da parte della costituenda società Geoapp srl, nel caso in cui si rendesse
necessario utilizzare tali strutture;
- riconoscimento all’Università degli Studi di Firenze – Csavri di un contributo istituzionale dovuto dagli spin
off approvati alle attività di IUF, pari a €1.000,00 alla fine del 1° anno di attività dello Spin Off, € 1.500,00 alla
fine del 2° anno di attività dello Spin Off, € 2.500,00 alla fine del 3° anno di attività dello Spin Off;
- finanziamento di un assegno di ricerca al Dipartimento di Scienze della Terra di € 25.000,00 che verrà erogato
nel 2° e 3° anno di attività.
La Commissione, inoltre, ha preso atto che il Prof. Nicola Casagli, il Prof. Sandro Moretti, il Prof. Riccardo Fanti, il
Prof. Filippo Catani e il Dott. Giovanni Gigli, del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di
Firenze, hanno richiesto l’autorizzazione ad assumere cariche istituzionali all’interno del CdA della costituenda società
rimanendo in regime di tempo pieno e dichiarando, ai sensi dell’articolo 6, comma 4 del Regolamento Spin Off
dell’Università di Firenze, e ai sensi dell’art. 4, commi 2 e 3 del D.M.168/2011, che l’attività è svolta in orario diverso
da quello da destinare ai compiti istituzionali, non si pone in contrasto con il regolare e diligente svolgimento delle
proprie funzioni didattiche e di ricerca, non ne compromette l’autonomia, né comporta comunque conflitti di interesse
compreso quanto previsto all’art. 6, comma 6 del predetto Regolamento.»
OMISSIS
Il Senato Accademico:
- visto il Regolamento Spin-off emanato con D.R. n. 7166 (53) del 30.01.2012;
- vista la richiesta del Prof. Nicola Casagli., afferente al Dipartimento di Scienze della Terra, di riconoscimento della
costituenda società quale SPIN-OFF ACCADEMICO DELL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI FIRENZE;
- visto il Progetto Scientifico e il Business Plan di Geoapp srl;
- considerato che la Commissione Spin-off ha espresso in data 18 giugno 2015 parere positivo alla richiesta di
riconoscimento di Geoapp srl quale Spin-off Accademico dell’Università degli Studi di Firenze;
- vista la richiesta del Prof. Nicola Casagli, del Prof. Sandro Moretti, del Prof. Riccardo Fanti, del Prof. Filippo Catani
e del Dott. Giovanni Gigli, del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Firenze di ricoprire
cariche istituzionali all'interno del CdA della costituenda società rimanendo in regime di tempo pieno e
impegnandosi, ai sensi dell’art. 6, comma 4 del Regolamento Spin off dell’Università di Firenze, e ai sensi dell’art.
4, commi 2 e 3 del D.M. 168/2011, a svolgere l’attività in orario diverso da quello da destinare ai compiti
istituzionali e dichiarando che l’attività non si pone in contrasto con il regolare e diligente svolgimento delle proprie
funzioni didattiche e di ricerca, non ne compromette l’autonomia, né comporta comunque conflitti di interesse
compreso quanto previsto all’Art. 6 comma 6 del predetto Regolamento;
- considerato l’interesse dell’Università degli Studi di Firenze ad approvare una Società che abbia un oggetto sociale
di rilevante interesse scientifico;
- considerato che il grado di rischio economico connesso al riconoscimento della società è nullo;
- visto l’articolo 39 del Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità;
- visto l’art. 8 comma 4 dello Statuto dell’Università di Firenze,
Delibera
A) di approvare la domanda di riconoscimento della costituenda società Geoapp srl quale Spin off Accademico
dell’Università degli Studi di Firenze per un periodo di 3 anni, alle seguenti condizioni:
- rispetto da parte della costituenda società Geoapp srl del Regolamento di Ateneo per Spin-off emanato con
D.R. n. 7166 (53) del 30.01.2012, ed in particolare dell’articolo 9 – controllo dell’Università;
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-
obbligo dei soci proponenti, dipendenti dell’Università di Firenze di non cedere le proprie partecipazioni
durante il periodo di riconoscimento dello Spin-off, salvo espressa autorizzazione concessa dall’Università;
- obbligo di utilizzare il marchio “Spin-off Accademico dell’Università di Firenze” solo per identificare la
società spin-off e non per certificare i prodotti da essa realizzati;
- stipula di adeguata convenzione a titolo oneroso con il Dipartimento di Scienze della Terra da redigere in
accordo con CsaVRI, che regoli, a fronte di un congruo corrispettivo, l’utilizzo delle strutture e delle
attrezzature del Dipartimento da parte della costituenda società Geoapp srl, nel caso in cui si rendesse
necessario utilizzare tali strutture;
- riconoscimento all’Università degli Studi di Firenze – CsaVRI di un contributo istituzionale dovuto dagli spin
off approvati alle attività di IUF, pari a € 1.000,00 alla fine del 1° anno di attività dello Spin Off, € 1.500,00
alla fine del 2° anno di attività dello Spin Off, € 2.500,00 alla fine del 3° anno di attività dello Spin Off;
- finanziamento di un assegno di ricerca al Dipartimento di Scienze della Terra di 25.000,00 euro che verrà
erogato nel 2° e 3° anno di attività.
B) di autorizzare il Prof. Nicola Casagli, il Dott. Giovanni Gigli, il Prof. Sandro Moretti, il Prof. Filippo Catani e il Prof.
Riccardo Fanti a ricoprire il ruolo di membro del Cda della società, senza alcun potere di rappresentanza della stessa,
pur mantenendo il regime a tempo pieno.
Sul punto 34 dell’O.D.G. «RICONOSCIMENTO DI SPIN-OFF ACCADEMICO DELL'UNIVERSITÀ DEGLI
STUDI DI FIRENZE DELLA SOCIETÀ ITEM S.R.L.»
Il Senato Accademico prende in esame il seguente promemoria:
«Introduzione
Come previsto all’art. 1 del Regolamento di Ateneo per Spin-off, il Dott. Giacomo Ulivieri, Assegnista afferente al
Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Firenze, ha presentato domanda al Rettore (prot. n.
79916 del 12/06/2015) per il riconoscimento della società Item s.r.l. (ex WAVE), quale SPIN-OFF ACCADEMICO
DELL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI FIRENZE.
Descrizione del progetto
Il gruppo di progetto WAVE vorrebbe ottenere il riconoscimento della società ITEM s.r.l., una società con sede a
Firenze costituita nel 2010 e attiva dal 2012, come Spin-Off accademico dell’Università degli Studi di Firenze per
ufficializzarne il legame esistente e per favorire il trasferimento tecnologico da Università a Impresa con mutui benefici.
ITEM s.r.l. svolge attività che lega ricerca/sviluppo e il mondo economico e commerciale. Dal 2012, la società ITEM
s.r.l. ha svolto la sua attività principalmente nel campo della commercializzazione di prodotti e servizi per il
monitoraggio infrasonico delle valanghe, all’interno del quale si inserisce il progetto imprenditoriale proposto. La
società ITEM s.r.l., inoltre, realizza e commercializza strumenti scientifici per il monitoraggio valanghe e vulcanico
(sensori infrasonici a larga banda, array infrasonici, AshSizer) per conto di Enti di Ricerca internazionali.
Percorso di preincubazione del gruppo WAVE
Il gruppo di progetto è stato ammesso al percorso di preincubazione in data 12 Dicembre 2014.
Il tutor che ha seguito il percorso di preincubazione ha valutato positivamente il progetto imprenditoriale.
“Il team è coeso ed ha esperienze adeguate per lo sviluppo del business. Il gruppo ha lavorato con continuità ed
impegno, vi è già una significativa esperienza commerciale e di gestione d’impresa che può far prevedere potenzialità
di uno sviluppo significativo del business nei prossimi anni consolidando le posizioni di mercato acquisite e prevedendo
l’apertura di nuovi mercati anche extraeuropei. Si valuta positivamente la candidatura per il riconoscimento quale
Spin off approvato.”
Struttura societaria della società ITEM s.r.l.
La società è stata costituita nel 2010 ed è attiva dal 2012, con capitale sociale iniziale pari ad € 10.000,00 così
suddiviso:
Socio
Percentuale
Dott. Dario Delle Donne
Ruolo nella
società
Amministratore
unico
socio
Pasquale Poggi
socio
25
socio
25
Dott. Giacomo Ulivieri
Dott. Emanuele Marchetti
Dipartimento di
afferenza
DST
DST
Rapporto con Unifi
Assegnista
Ricercatore TD
25
25
Attualmente la società è amministrata da un Amministratore Unico, nella persona del Dott. Giacomo Ulivieri. Nel breve
termine (3 anni) si prevede l’ingresso nella compagine sociale di 2 componenti facenti parte del progetto di preincubazione, Giorgio Lacanna e Riccardo Genco. Entrambe entreranno come soci di capitale ed è quindi prevista una
ridistribuzione delle quote.
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Piano Finanziario
Nel Business Plan, si evidenziano fatturato ed utili nei tre anni considerati:
Rapporti con l’Università
La società, a fronte della concessione di utilizzo del logo, che sarà regolato da un apposito contratto di licenza e del
riconoscimento dello status di Spin Off Accademico, intende riconoscere all’Università degli Studi di Firenze, come
indicato nel Business Plan il finanziamento di un assegno di ricerca annuale al Laboratorio di Geofisica Sperimentale
del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze e il riconoscimento all’Università degli Studi di
Firenze – CsaVRI del contributo istituzionale dovuto dagli spin off approvati alle attività di IUF, pari a € 5.000,00 per
tre anni a partire dal 2016.
Parere della Commissione Spin-off
La Commissione Spin-off, riunitasi in data 18 giugno 2015 dopo aver esaminato la documentazione pervenuta, valutato
l’elevator pitch presentato e la relazione del Tutor, ha richiesto al Gruppo di progetto di meglio precisare alcuni aspetti
rilevanti nel Business Plan. I chiarimenti sono stati recepiti e la Commissione ha quindi espresso parere positivo al
riconoscimento della società ITEM s.r.l., quale Spin-off Accademico dell’Università degli Studi di Firenze, per un
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periodo di tre anni, a norma dell’art. 1 del Regolamento di Ateneo per gli Spin-off emanato con D.R. n. 7166 (53) del
30.01.2012, alle seguenti condizioni:
- rispetto da parte della società ITEM s.r.l. del Regolamento di Ateneo per Spin-off emanato con D.R. n. 7166
(53) del 30.01.2012, ed in particolare dell’articolo 9 – controllo dell’Università;
- obbligo dei soci proponenti, dipendenti dell’Università di Firenze di non cedere le proprie partecipazioni
durante il periodo di riconoscimento dello Spin-off, salvo espressa autorizzazione concessa dall’Università;
- obbligo di utilizzare il marchio “Spin-off Accademico dell’Università di Firenze” solo per identificare la
società spin-off e non per certificare i prodotti da essa realizzati;
- il riconoscimento all’Università degli Studi di Firenze – Csavri del contributo istituzionale dovuto dagli spin
off approvati alle attività di IUF, pari a € 5.000,00 per tre anni a partire dal 2016.
- Il finanziamento di un assegno di ricerca annuale al Laboratorio di Geofisica Sperimentale del Dipartimento di
Scienze della Terra.»
OMISSIS
Il Senato Accademico,
- visto il Regolamento Spin-off emanato con D.R. n. 7166 (53) del 30.01.2012;
- vista la richiesta del Dott. Giacomo Ulivieri, assegnista afferente al Dipartimento di Scienze della Terra, di
riconoscimento della società Item s.r.l. quale SPIN-OFF ACCADEMICO DELL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI
FIRENZE;
- visto il Progetto Scientifico e il Business Plan della società Item s.r.l.;
- considerato che la Commissione Spin-off ha espresso in data 18 giugno 2015 parere positivo alla richiesta di
riconoscimento della società Item s.r.l. quale Spin-off Accademico dell’Università degli Studi di Firenze;
- considerato l’interesse dell’Università degli Studi di Firenze ad approvare una Società che abbia un oggetto sociale
di rilevante interesse scientifico;
- considerato che il grado di rischio economico connesso al riconoscimento della società è nullo;
- visto l’articolo 39 del Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità;
- visto l’art. 8 comma 4 dello Statuto dell’Università di Firenze
Delibera
di approvare la domanda di riconoscimento della società Item s.r.l. quale Spin off Accademico dell’Università degli
Studi di Firenze per un periodo di 3 anni, alle seguenti condizioni:
- rispetto da parte della società Item s.r.l. del Regolamento di Ateneo per Spin-off emanato con D.R. n. 7166
(53) del 30.01.2012, ed in particolare dell’articolo 9 – controllo dell’Università;
- obbligo dei soci proponenti, dipendenti dell’Università di Firenze di non cedere le proprie partecipazioni
durante il periodo di riconoscimento dello Spin-off, salvo espressa autorizzazione concessa dall’Università;
- obbligo di utilizzare il marchio “Spin-off Accademico dell’Università di Firenze” solo per identificare la
società spin-off e non per certificare i prodotti da essa realizzati;
- il riconoscimento all’Università degli Studi di Firenze – Csavri del contributo istituzionale dovuto dagli spin
off approvati alle attività di IUF, pari a € 5.000,00 per tre anni a partire dal 2016;
- il finanziamento di un assegno di ricerca annuale al Laboratorio di Geofisica Sperimentale del Dipartimento di
Scienze della Terra.
Alle ore 12,05, essendo esaurita la trattazione degli argomenti all’ordine del giorno, il Rettore dichiara chiusa la seduta.
Della medesima viene redatto il presente verbale - approvato seduta stante limitatamente alle delibere assunte - che
viene confermato e sottoscritto come segue:
IL SEGRETARIO VERBALIZZANTE
IL PRESIDENTE
Dott.ssa Beatrice Sassi
Prof. Alberto Tesi
Allegati:
•
Allegato A (pdf)
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Determinazione del Senato Accademico del 8 luglio 2015