Anno XIV - Numero 3 Quadrimestrale - Poste italiane SpA - Spedizione in AP 45% art 2 comma 20BL 662/96D.C.I. TRENTO - Dicembre 2014
crescere insieme
ECONOMIA SOCIETÀ E CULTURA LOCALE
n.
3
DICEMBRE 2014
foto Massimo Piazzi
crescere insieme
ECONOMIA SOCIETÀ E CULTURA LOCALE
n.
3
DICEMBRE 2014
Editore/Proprietario:
Comitato di redazione:
CASSA RURALE DI FIEMME
Predazzo, via Garibaldi 10
Tel. 0462.815700
Fax 0462.815999
E-mail: [email protected]
www.cr-fiemme.net
Direttore Responsabile:
MARIO FELICETTI
GOFFREDO ZANON
PIERPAOLO DELLANTONIO
PAOLO NONES
TULLIO CAPOVILLA
MASSIMILIANO DEFLORIAN
DENIS VINANTE
PAOLO DEFRANCESCO
CHRISTIAN LARENTIS
MASSIMO PIAZZI
Impaginazione:
PRIMA SRL
Stampa:
LITOTIPOGRAFIA ALCIONE
Foto:
MARIO FELICETTI
MASSIMO PIAZZI
ARCHIVIO CASSA RURALE
Periodico di informazione della
Cassa Rurale di Fiemme
Banca di Credito Cooperativo
Autorizzazione Tribunale di
Trento n. 1083 del 4.05.2001
Gli interessati a ricevere
il “Crescere Insieme”
possono farne richiesta
ai nostri sportelli
Alcuni suggerimenti per un regalo
di Natale: perdono per un tuo
nemico, tolleranza per un
tuo avversario, il tuo cuore per
un tuo amico, un buon servizio
per un tuo cliente. Carità per tutti
e buon esempio per i bambini.
Rispetto per te stesso.
OREN ARNOLD
crescere insieme
ECONOMIA SOCIETÀ E CULTURA LOCALE
6
EDITORIALE
8
EDITORIALE
Il presidente
Il direttore
In primo piano
La banca
Indice
10
COMUNITÀ E TERRITORIO
Calendario fotografico
MARIO FELICETTI
12
COMUNITÀ E TERRITORIO
Tripolar work
in progress
Angelo Felicetti
14
CULTURA
Welfare e sanità integrativa
MARIO FELICETTI
16
GIOVANI
Premi di studio
e benvenuto ai nuovi soci
LAURA GABRIELLI
IN COPERTINA
Noi con voi
Magia d’inverno - Massimo Piazzi
18
CULTURA
Imparare divertendosi
30
MARIO FELICETTI
20
cr-fiemme.net
COMUNITÀ E TERRITORIO
Scommettiamo
che qualcosa si può fare?
LAURA GABRIELLI
COMUNITÀ E TERRITORIO
Bucarest, i castelli
della Transilvania
32
CULTURA
L’angolo della poesia
LICIA DEFLORIAN
22
LA BANCA
24
COMUNITÀ E TERRITORIO
Mettiamoci la faccia!
Gli auguri di Natale
La nuova sede
del soccorso alpino
MARIO FELICETTI
26
COMUNITÀ E TERRITORIO
Intervista
a Luca De Marco
MARIO FELICETTI
34
PRODOTTI E SERVIZI
Finanziamenti
STEFANIA RIGONI
36
40
43
SALUTE
La malva
POSTA
La posta
INIZIATIVE
In memoria di
Giuliano Iellici
LA BANCA
COMUNITà E TERRITORIO
CULTURA
GIOVANI
PRODOTTI E SERVIZI
SALUTE
POSTA
INIZIATIVE
Il ruolo assunto della Cassa Rurale
in un periodo così problematico per l’economia
L’editoriale
del Presidente
Cari Soci,
con l’approssimarsi delle festività natalizie ed in concomitanza
dell’uscita del nostro periodico Crescere Insieme, colgo l’occasione
per fare alcune considerazioni e riflessioni sull’anno che sta per
concludersi. Dal lontano 2008 stiamo vivendo una crisi che non
sembra poter avere, nell’immediato futuro, una conclusione. Probabilmente è il periodo critico più lungo che la nostra economia
abbia mai dovuto affrontare. Anche la nostra Cassa è coinvolta in
queste problematiche. Economia in stallo per non dire in recessione, aziende e famiglie che non investono, edilizia pressoché ferma
concorrono a far si che le richieste di finanziamento stiano continuamente calando.
Ed allora quale deve essere il ruolo della Cassa Rurale?
È il quesito che noi amministratori ci poniamo.
Da un lato dobbiamo assicurare ai nostri risparmiatori, che quotidianamente ci danno la loro fiducia (ricordo che la raccolta sta
crescendo) di remunerare in maniera giusta i loro investimenti e
garantire al contempo una sana e prudente erogazione del credito
a tutela dei loro investimenti.
Dobbiamo però fare ogni sforzo anche per contribuire alla ripresa
dell’economia con iniziative che la possano rilanciare.
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6
LA BANCA
In questo senso il nostro Consiglio di Amministrazione ha deliberato dei mutui a condizioni
assolutamente interessanti sia sull’investimento per la prima casa, sia per aziende che vogliono ristrutturarsi per migliorare la propria
produttività. Maggiori dettagli saranno esposti
nelle pagine seguenti.
Gli adeguamenti alle continue e stringenti normative che Banca d’Italia ci impone, rende il lavoro del Consiglio di Amministrazione sempre
più impegnativo. Vogliamo però mantenere,
nella maniera più assoluta, il ruolo per il quale le Casse Rurali sono nate. Conoscenza del
territorio e delle persone devono essere sempre la nostra linea guida con quella sensibilità
che deriva solamente da amministratori nati e
cresciuti nei nostri paesi. Senza comunque dimenticare che come ho già detto prima, dobbiamo anche garantire i risparmi dei nostri soci e
clienti.
Editoriale Presidente
Il nostro Consiglio di Amministrazione ha deliberato dei mutui a condizioni assolutamente interessanti sia sull’investimento per la prima casa,
sia per aziende che vogliono ristrutturarsi per
migliorare la propria produttività.
CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE
Zanon Goffredo, Dellantonio Pierpaolo, Brigadoi
Clotilde, Capovilla Tullio, Deflorian Massimiliano, Dellagiacoma Franco, Demarchi Claudio,
Gilmozzi Valter, Lazzeri Mauro, Nones Paolo,
Tomasini Luca, Varesco Andrea, Vinante Denis
COLLEGIO SINDACALE
Dalpalù Renato, Delladio Carlo, De Zordo Mario
Come Consiglio di Amministrazione continuiamo in un percorso di
formazione anche dal punto di vista professionale per poter svolgere al meglio il nostro lavoro.
In prospettiva futura ci aspettano delle sfide importanti e forse decisive per il nostro venire ma cercheremo, con dedizione ed impegno, di essere all’altezza del compito che l’Assemblea dei soci ci ha
affidato.
Come molti avranno notato l’immobile ex Casa Moco di Ziano di
Fiemme è in fase di ultimazione. Nei primi mesi del prossimo anno
potremmo inaugurare la nuova sede della Cassa Rurale. Con questa opera, oltre ad avere una filiale più accogliente e funzionale,
crediamo anche di aver contribuito alla valorizzazione della piazza
e dell’edificio comunale nato nella nuova struttura. Tutto questo
anche a favore della collettività. Voglio ricordare che nella realizzazione sono state in gran parte coinvolte aziende della valle a beneficio delle stesse e dell’economia locale.
Concludendo, voglio ringraziare tutta la struttura con in primis il
direttore Paolo Defrancesco per il lavoro svolto con competenza e
dedizione.
“
Un grazie particolare a voi tutti, Soci e
Clienti, per il vostro supporto di fiducia e colgo l’occasione a nome di tutto
il Consiglio di Amministrazione di augurare a tutti un Felice Natale e un Buon
Anno Nuovo.
”
LA BANCA
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7
Lavori in corso
Pensieri e parole
del Direttore
Non so quanti di voi se ne siano ancora accorti ma il sistema bancario nazionale è in fase di profonda e radicale trasformazione. È
un cambiamento indotto da diversi fattori. Innanzitutto va evidenziato che la normativa ha stabilito per tutte le banche il passaggio
da un controllo nazionale (svolto Banca d’Italia) ad un controllo
europeo (svolto dalla Banca Centrale Europea). Di pari passo sono
state riscritte anche le regole che verranno applicate in caso di
default di una qualsiasi banca del vecchio continente. È stato così
reciso il cordone ombelicale che finora legava indissolubilmente le
sorti delle banche a quelle delle proprie nazioni di appartenenza e
viceversa. Per questo ora le banche devono essere più forti di prima. Infatti la prima azione dalla nuova vigilanza europea è stata
quella di verificare la solidità di tutti i principali istituti di credito.
Nel corso del 2014 gli ispettori della BCE sono stati dentro le banche considerate “sistemiche” per accertarsi sia della qualità degli
attivi (operazione Asset Quality Rewiew) sia della capacità di tenuta anche in caso di scenari ulteriormente negativi (operazione
Stress-Test). Gli esiti di questa prima verifica “europea” sono stati
confortanti per il sistema bancario italiano, eccezion fatta per il
Monte dei Paschi di Siena e per Carige, che dovranno capitalizzarsi
rapidamente.
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8
LA BANCA
Ma la trasformazione in corso risponde anche
a logiche di tipo industriale ed organizzativo.
Questa lunga crisi ha messo ha nudo le debolezze strutturali, le inefficienze, la compressione
dei margini reddituali, l’insostenibilità di certi
costi; tutte cose che mettono in discussione i
vecchi modelli produttivi, distributivi ed organizzativi.
Ecco quindi lo sfoltimento della rete degli sportelli, gli esuberi del personale, la vendita o lo
smantellamento di assets ritenuti non strategici. Insieme a questa drastica cura dimagrante
assistiamo però a grandi investimenti in tecnologia e comunicazione, che servono ad offrire
nuovi servizi e aprire nuovi canali di contatto
e di business con i clienti. Pensiamo ai prodotti
assicurativi, alla banca on-line, ai servizi offerti
sul web, alla consulenza avanzata, ai pagamenti
tramite smartphone.
Anche il credito cooperativo si trova nel mezzo
di questi profondi mutamenti, di scenario e di
Editoriale Direttore
mercato, che non possono lasciarci indifferenti. Dobbiamo riflettere seriamente sia a livello di singola Cassa Rurale sia a livello di sistema provinciale e nazionale. Anche noi dobbiamo trovare il modo
per uscire dalla crisi più forti ed efficienti, con rinnovata capacità
di sostenere lo sviluppo dei nostri territori. È una sfida decisiva per
il nostro futuro.
Concludo con una riflessione.
La persistenza della crisi sta impoverendo le persone anche culturalmente. Osservo con preoccupazione le crescenti tensioni sociali
che si manifestano nel nostro Paese. Avverto gli inquietanti sintomi della ricerca di un “nemico”, di un capro espiatorio su cui riversare la responsabilità, le colpe, il malcontento, la rabbia. Aumenta
l’invidia, la litigiosità, il contenzioso. Purtroppo qualche segnale si
avverte anche in Trentino. La storia ci insegna che questi germi
sono forieri solo di grandi sventure e quindi dobbiamo combatterli
con grande determinazione.
L’augurio che faccio a tutti per il Santo Natale ed il prossimo nuovo
anno è quello di resistere alle facili tentazioni della demagogia, lasciando aperta la mente al pensiero ed il cuore alla solidarietà. Solo
così riusciremo davvero a voltare pagina per scrivere una storia
migliore del nostro Paese.
La persistenza della crisi sta impoverendo le persone anche culturalmente. Osservo con preoccupazione le crescenti tensioni sociali
che si manifestano nel nostro Paese. Avverto gli inquietanti sintomi
della ricerca di un “nemico”, di un
capro espiatorio su cui riversare
la responsabilità, le colpe, il malcontento, la rabbia.
“
La storia ci insegna che questi germi
sono forieri solo di grandi sventure e
quindi dobbiamo combatterli con grande
determinazione.
”
LA BANCA
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I mestieri artigiani di Fiemme
L’artigianato in mostra
nel calendario 2015
Ancora una iniziativa di successo
per la Cassa Rurale di Fiemme,
con le suggestive immagini di un
mondo affascinante e creativo
per la nostra realtà e le nostre
tradizioni
di MARIO FELICETTI
Dopo il successo del 2013, la nostra Cassa Rurale ha deciso di
esplorare ancora una volta, attraverso la fotografia, il nostro mondo ed un altro comparto importante della nostra economia, quello
dell’’artigianato, diventato protagonista di una seconda rassegna
che ha coinvolto 22 fotografi appassionati della valle. Ai promotori
della mostra, il vicedirettore Massimo Piazzi, Christian Larentis e
Stefania Rigoni, sono state recapitate una sessantina di fotografie,
tra le quali ne sono state scelte 27, selezionate da una apposita
giuria presieduta dalla giovane fotografa Alice Russolo ed esposte poi in una splendida mostra allestita prima (dal 3 al 9 ottobre)
nella Sala Rosa del municipio di Predazzo e quindi (dal 13 al 19)
presso il Centro Alimentare della Famiglia Cooperativa di Cavalese.
Va ricordato che questa iniziativa, patrocinata dal Comune di Predazzo, è stata infatti promossa, oltre che dalle due Casse Rurali di
Fiemme, anche dalle Famiglie Cooperative di Fiemme (con sede a
Predazzo) e di Cavalese e dalla Associazione Artigiani di Fiemme,
a ribadire il valore di una cooperazione unita sull’intero territorio
valligiano. Immagini di straordinaria bellezza, a documentare la
passione con la quale gli artigiani, pur alle prese con il difficile
momento attuale che non risparmia nessuno, siano ancora capaci,
parole di Piazzi durante la cerimonia inaugurale dell’esposizione,
“di guardare lontano”.
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10
COMUNITÀ E TERRITORIO
2015
i mestieri artige iani
di Fiemm
MARROZZINI GIOVANNI - Giuseppe Nones (Falegname)
Primo piano
i mestieri artiegiani
di Fiemm
i mestieri artige iani
di Fiemm
PIAZZI MASSIMO
AGOSTO
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“
...capaci
di guardare
lontano
GUALDI PIERO
MARZO
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di Fiemme
Nell’atrio del municipio di Predazzo sono intervenuti
il sindaco Maria Bosin, il presidente della Cassa
Rurale di Fiemme Dino Zanon, la presidente
della Cooperativa di Fiemme Paola Dal Sasso, lo
Scario della Magnifica Comunità Giuseppe Zorzi,
il presidente della Comunità Territoriale Raffaele
Zancanella ed il consigliere provinciale Piero
Degodenz.
Successivamente sono state anche scelte le tredici
fotografie che faranno parte del Calendario 2015.
In copertina, una immagine scattata da Giovanni
Marozzini su “Giuseppe Nones (falegname). Le altre,
per i dodici mesi, sono “Il fascino del restauro” di
Lauro Defrancesco, “Giuseppe” di Roberta De Palo,
“Il ceppo riprende vita” di Piero Gualdi, “Un taglio…
con il passato” di Ivan Iellici, “Charme” e “Signori
e signore, il porfido!” di Massimo Piazzi, “Il fabbro,
la creatività a colpi di luce e raggi” e “Marmista,
giochi d’acqua e la precisione del taglio” di Massimo
Vaia, “Cuoio: work in progress” di Stefania Vareschi,
“Maniscalco moderno” di Jacopo Zeni, “Infinite
dolcezze” e “Antichi saperi” di Viviana Cassani
”
GENNAIO
FEBBRAIO
MARZO
APRILE
DEFRANCESCO LAURO
Il fascino del restauro
CASTELLO DI FIEMME
VAIA MASSIMO
Il fabbro - La creatività a colpi
di luce e raggi - CARANO
GUALDI PIERO
Il ceppo riprende vita
ZIANO DI FIEMME
CASSANI VIVIANA
Infinite dolcezze
PREDAZZO
MAGGIO
GIUGNO
LUGLIO
AGOSTO
ZENI IACOPO
Maniscalco moderno
LOC. LA MOREA BELLAMONTE
DEPALO ROBERTA
Giuseppe - ZIANO DI FIEMME
PIAZZI MASSIMO
Charme - CARANO
PIAZZI MASSIMO
Signori e signore, il porfido!
CASTELLO DI FIEMME
SETTEMBRE
OTTOBRE
NOVEMBRE
DICEMBRE
VAIA MASSIMO
Marmista - Giochi d’acqua e
la precisione del taglio - CAVALESE
CASSANI VIVIANA
Antichi saperi - ANTERIVO
IELLICI IVAN
Un taglio… con il passato
TESERO
VARESCHI STEFANIA
Cuoio: work in progress
CAVALESE
Sono figlio di un artigiano, un piccolo artigiano, e ho un sacco di amici tra di loro.
Ho imparato che aldilà della retorica che li vede solo romanticamente e nostalgicamente appassionati al loro lavoro devono
invece fare quadrare un monte di cose apparentemente impossibili da fare combaciare.
Imprenditori e operai, concorrenza e vita privata, clienti e burocrazia…
COMUNITÀ
E TERRITORIO
11
La cooperazione e l’Associazione Artigiani, in valle di Fiemme,
hanno realizzato
questo calendario e, per quello che puòpag
contare
la mia opinione, credo che renda l’idea di come funziona la loro vita.
Tappe e tracce che hanno dato e che continuano a
dare un’identità al movimento cooperativo.
Tripolar Work
in progress
Parlare di cooperazione é come
fare un viaggio, un lungo viaggio
che attraversa secoli di storia. Lo
sanno bene i pionieri di Rochdale.
di Angelo Felicetti
Il progetto Tripolar é un viaggio nel viaggio, incominciato nel novembre del 2013 (vedi nr. 3/2013 del Crescere Insieme) quando la
Cassa Rurale di Fiemme ha attraversato l’Oceano per iniziare un
percorso di condivisione dell’esperienza cooperativa con altre due
realtà latino americane, la COAC Maquita Cunsunchic di Quito
(Ecuador) e la COAC Ètica di Huancayo (Perù).
pag
12
COMUNITÀ E TERRITORIO
Il primo incontro, svoltosi in Ecuador, ha permesso alle tre cooperative del credito di confrontarsi su temi fondamentali come il microcredito; l’importanza della base sociale; il ruolo
del socio e il ruolo di una cooperativa del credito all’interno di una Comunità.
Le cooperative latino americane sono inserite
in contesti socio-politici ed economici molto
differenti dal nostro, ma è proprio su queste
differenze che si é venuto a costruire un tavolo
di lavoro fertile, che ha portato a riflessioni e a
ripensamenti del ruolo del credito cooperativo.
Un ruolo che non può essere ricondotto a mera
elargizione di prestiti, dove l’unico valore di differenziazione é il tasso di interesse. Il credito
cooperativo é, o comunque, dovrebbe essere, un
credito etico, un credito sociale, un credito rivolto a membri di una comunità e diretto a mantenere viva la comunità stessa. Questo é quello
che volevano i nostri fondatori, questo é quello
che portano avanti le cooperative di Huancayo
e di Quito, cooperative che finanziano soggetti infinanziabili e che si legano alla cooperativa
con un patto solidale di reciprocità.
Primo piano
Tripolar, grazie anche all’esperienza internazionale dell’Associazione Il Canale, ha posto le basi per
un’amicizia cooperativa, per un progetto che ha
permesso, nel mese di ottobre di quest’anno, alle
delegazioni, tutta al femminile, di Huancayo e di
Quito di partecipare della realtà cooperativa trentina in generale e della Cassa Rurale di Fiemme e
della Comunità di Fiemme in particolare.
A Trento sono state ospiti della Federazione, dove hanno potuto avere una visione della cooperazione trentina nel suo
insieme, un movimento che si ramifica su tutto il territorio
salvaguardando tutti i settori dall’economico al sociale, dal
credito al culturale.
La Val di Fiemme ha offerto loro un viaggio nella storia di
una Comunità che affonda le radici fin dal medioevo, hanno
potuto sentire storie di un tempo andato e che rimangono indelebili nelle stanze del palazzo della Magnifica, ma hanno anche toccato
con mano la vita attuale di una comunità incontrando i maestri
cooperatori di oggi impegnati con le cooperative di consumo, con il
caseificio sociale e con la Cassa Rurale a mantenere vivo lo spirito
cooperativo che la modernità a volte sembra celare.
Il viaggio é stato anche occasione per far le conoscere alcune delle eccellenze del nostro made in Trentino, aziende storiche della
Valle di Fiemme che hanno attraversato generazioni e che si sono
affermate nel mercato con prodotti di nicchia, come il Pastificio
Felicetti, La Sportiva e Starpool, realtà che vivono il territorio e
che oltretutto offrono opportunità di lavoro alle famiglie residenti.
Altrettanto importanti sono stati i lavori in aula dove sono emerse
tematiche legate al presidio del territorio; ad essere ancora, e sopratutto in questa situazione di crisi, banca di riferimento, banca
del territorio; a come mantenere standard di qualità ed eccellenza
a fronte di continui adeguamenti burocratici da una parte e neces-
sità tecnologiche e professionali dall’altra.
Le cooperative d’oltreoceano ci hanno permesso
di rievocare quella purezza della mutualità che
é stata la spinta al nostro movimento. La serata
organizzata per i soci della Cassa Rurale è stato
un fervido esempio di come si può fare credito
con il cuore e con professionalità in un contesto
globalizzato e fortemente competitivo.
É stata una settimana dove si è potuto
riprendere il percorso iniziato oltreoceano
con la consapevolezza di non aver perso
tempo, ma di aver meritato del tempo e di
aver aggiunto tasselli importanti nella storia
della cooperazione.
COMUNITÀ E TERRITORIO
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13
Interessante e partecipata riunione presso l’auditorium
della Cassa Rurale di Fiemme a Tesero
Welfare e sanità integrativa
Come salvaguardare il futuro
di MARIO FELICETTI
L’incontro è stato promosso dalla stessa Cassa Rurale, in collaborazione con l’Agenzia Assicura, confermando il grande interesse
dei cittadini per la problematica della sanità pubblica, che appare
sempre più in discussione, con sicure eccellenze in alcuni settori,
ma con indubbie criticità in molti altri.
Ha introdotto la serata il presidente della Rurale Dino Zanon, presentando i due relatori che poi sono entrati concretamente nel
vivo del problema, Cristiano Carlin, responsabile commerciale di
Assicura Agenzia, e Mico Imperiali, consulente esterno di Milano.
Quest’ultimo ha parlato subito di “luci e ombre del sistema sanitario nazionale” e dell’importanza quindi di parlare di welfare integrativo, portando all’attenzione dei presenti una serie di dati di fatto, di numeri e di statistiche, dai quali sono emerse delle situazioni
per molti aspetti preoccupanti.
Non pochi gli interrogativi sul il futuro della sanità pubblica, richiamata direttamente dalla Costituzione Italiana come un diritto fondamentale non solo del cittadino ma dell’intera collettività,
anche se costa allo Stato circa 400 miliardi di euro all’anno (metà
della spesa pubblica complessiva) e deve affrontare le grandi sfide del futuro, condizionato dalle nuove dinamiche demografiche
(cresce il numero degli anziani), dai costi in aumento delle nuove tecnologie, dal mutamento delle cronicità (aumentano infatti le
patologie legate alla non autosufficienza), alla attuale situazione
di crisi economico-finanziaria ed ai vincoli di una finanza pubbli-
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14
CULTURA
Si è parlato di welfare e sanità
integrativa lunedì 10 novembre a
Tesero, presso l’auditorium della
Cassa Rurale di Fiemme, dove si
sono ritrovate oltre un centinaio
di persone di tutta la valle.
ca che taglia i fondi alle Regioni, aumentando
il rischio di una preoccupante contrazione dei
servizi e delle prestazioni sanitarie. L’Italia, è
stato ricordato, è il terzo paese al mondo (dopo
Germania e Giappone) per l’età media dei suoi
abitanti sopra i 44 anni. Nel nostro paese, gli
abitanti con più di 60 anni erano il 12,2% nel
1950, oggi sono saliti al 21,1% e nel 2050 si
arriverà al 38,3%.
Primo piano
Il Servizio Sanitario Nazionale (SNN), nato nel 1978
come servizio pubblico a carattere universalistico
(garanzia di assistenza a tutti), è finanziato dalle
tasse e dai ticket ed è gestito dalle Regioni (molte
per altro sono oggi nell’occhio del ciclone perché
“poco virtuose”) e dalle Province Autonome.
Pur senza dimenticare, come si diceva sopra, alcune eccellenze (in
particolare nelle cure dell’ischemia, della neonatalità, dei tumori
al seno), si registrano purtroppo anche dei limiti che sanno preoccupando i cittadini. Tra essi, l’allargamento dei tempi di attesa per
visite specialistiche ed esami diagnostici, le spese per alcune prestazioni, la sanità negata a quanti (nove milioni dicono gli ultimi
dati) non sono nella condizione di far fronte a determinati oneri, la
riduzione drastica dei posti letto (in Italia erano 286.000 nel 2000,
sono diventati 230.000 nel 2012, con una diminuzione del 22%),
l’eccessiva rapidità delle dimissioni post ricovero, senza la garanzia
di una adeguata assistenza a domicilio, l’aumento esponenziale di
chi ha bisogni di aiuto (con il boom delle bandanti), tenuto conto
che ci sono oggi 2.615.000 persone che vivono in uno stato di totale inabilità e che una famiglia su dieci è direttamente coinvolta.
Aumenta l’aspettativa di vita, ha sottolineato Imperiali, ma questo
non è sinonimo di buone condizioni di salute e gli italiani si sentono sempre meno tutelati. Di qui, come ha precisato subito dopo
Carlin, l’aumento del ricorso alla sanità integrativa privata, per
avere le spalle coperte, potendo contare su una gamma di prestazioni molto ampia, costi contenuti, un’efficace copertura delle varie
prestazioni ospedaliere ed extraospedaliere, importanti strutture
convenzionate, una notevole snellezza nelle procedure burocratiche (e, aggiungiamo noi, in un mondo fatto di carte, sicuramente non guasta), agevolazioni nei pagamenti ed indubbi vantaggi
di natura fiscale. Le Casse Rurali trentine hanno aderito a questa
campagna informativa (prima di Tesero c’era stato un incontro a
Rovereto ed altri ne sono seguiti a Trento, Borgo, Cles e Tione), per garantire risposte adeguate ai problemi della gente tramite il mondo
cooperativo, al quale si legano grandi principi
di umanità e solidarietà che ne hanno accompagnato la nascita. Per informazioni nello specifico, basta rivolgersi ai nostri sportelli.
“
...sanità pubblica,
diritto fondamentale non solo
del cittadino ma dell’intera
collettività
”
CULTURA
pag
15
Un viaggio con la Cassa Rurale
Premi di Studio e
Benvenuto ai Nuovi Soci
Quest’anno sono stati 64 i ragazzi
premiati e ben 118 i nuovi soci.
di Laura Gabrielli
Venerdì 28 novembre i ragazzi premiati per i risultati conseguiti
negli studi e i nuovi soci sono stati accolti presso il Centro Polifunzionale di Castello, per la serata di consegna dei premi e delle borse
di studio e di benvenuto ai nuovi soci: quest’anno sono stati 64 i
ragazzi premiati e ben 118 i nuovi soci.
Massimo Piazzi e Isabella Corradini sono stati presentatori e guide
della serata: un percorso che attraverso varie tappe ha permesso di
conoscere e riconoscere la Cassa Rurale e i suoi valori da punti di
osservazione diversi, così da avere un panorama più ricco e colorato. Alessandro Arici ci ha permesso di cogliere con il sorriso ciò che
significa essere parte di una Cassa Rurale.
Il Presidente Goffredo Zanon e il Direttore Paolo Defrancesco hanno offerto uno sguardo su ciò che significa fare credito cooperativo
oggi, attraverso i dati presentati e i riferimenti
al bilancio sociale.
I giovani hanno raccontato le loro storie, in particolare alcuni pezzetti di viaggio condivisi con
la Cassa Rurale: la cooperazione continua a vivere lì dove c’è il passaggio di testimone per una
continuità di valori fra passato, presente e futuro. Infine un augurio a tutti i giovani presenti,
attraverso le parole di Rita Levi Montalcini, interpretate da Silvia Dellagiacoma: “L’impegno,
la fiducia in voi stessi, la serenità e il coraggio
nell’affrontare le difficoltà sono le doti che io mi
augurerei che ognuno di voi possedesse”.
la cooperazione continua a
vivere lì dove c’è il passaggio
di testimone per una continuità
di valori fra passato, presente e
futuro.
pag
16
GIOVANI
Primo piano
QUALIFICHE PROFESSIONALI
7
GILMOZZI MICHELA
TESERO
1
BRIGADOI SIRIA
PREDAZZO
8
MISCONEL ANDREA
CAVALESE
2
DEFLORIAN ELISA
ZIANO DI FIEMME
9
TROTTER FRANCESCO
PREDAZZO
3
GABRIELLI ALEX
PREDAZZO
10
VANZETTA CARLOTTA
ZIANO DI FIEMME
4
MARCH ENRICO
CASTELLO DI FIEMME
11
ZANON ROBERTA
ZIANO DI FIEMME
5
MORANDINI VERONICA
DAIANO
12
ZENI MELANIA
TESERO
6
TONINI MICHELA
PANCHIA’
13
ZENI SEVERINO
TESERO
LAUREE
DIPLOMI PROFESSIONALI
1
BRIGADOI ELISA
PREDAZZO
DIPLOMI
1
DALLIO VALENTINA
CAPRIANA
2
TURRISI IRENE
PREDAZZO
3
ZENI RENZO
TESERO
1
BARBIERI IVAN
PREDAZZO
BORSE DI STUDIO
2
BOSIN MATTIA
PREDAZZO
1
CAPOVILLA BEATRICE
CAPRIANA
3
CAPOVILLA ANNA
CAVALESE
2
CORRADINI STEFANIA
CASTELLO DI FIEMME
4
CASAL MATTEO
CAPRIANA
3
DEGREGORIO FRANCESCO
PREDAZZO
5
DELLASEGA ANGELICA
PREDAZZO
4
DELLASEGA CHIARA
CASTELLO DI FIEMME
6
DONDIO ALICE
MOLINA DI FIEMME
5
DEZULIAN BENJAMIN
PREDAZZO
7
FONTANARI ADRIANO
ZIANO DI FIEMME
6
GIACOMELLI DANIELA
PREDAZZO
8
FRIGO TAMARA
CARANO
7
GIACOMUZZI MARTINA
ZIANO DI FIEMME
9
MICH DANIELE
CAVALESE
8
MAZZERBO VERONICA
CAPRIANA
10
MORANDINI MANUEL
PREDAZZO
9
MICH STEFANO
TESERO
11
PULISCI ANDREA
PREDAZZO
10
MISCONEL ANDREA
CAVALESE
12
SANTODONATO STEFANO
PREDAZZO
11
PARTEL MARIA
ZIANO DI FIEMME
13
SCARIAN EVELJN
TESERO
12
PAU JULIA
CAVALESE
14
SEGAT MARIA TERESA
MOENA
13
PEDROTTI JONATHAN
ZIANO DI FIEMME
15
TAMUSSIN MARIANNA
PREDAZZO
14
PIAZZI ARIANNA
CASTELLO DI FIEMME
16
TOMASINI SIMONE
TESERO
15
SCARAMUZZI FABIO
PREDAZZO
17
VINANTE LUANA
TESERO
16
SEGAT MARIA TERESA
MOENA
17
VARESCO MATTEO
PANCHIA’
18
VARESCO VALERIA
PANCHIA’
LAUREEBREVI
1
CESTARI LEONARDO
PREDAZZO
19
VENTURA BEATRICE
PANCHIA’
2
DEFLORIAN MANUEL
TESERO
20
ZANON DOMINIK FABIAN
TESERO
3
DEFRANCESCO ROBERTA
PREDAZZO
21
ZANON ELISA
ZIANO DI FIEMME
4
DESILVESTRO ILENIA
FORNO DI MOENA
22
ZENI MARTINA
ZIANO DI FIEMME
5
DOLIANA DANIEL
PREDAZZO
23
ZORZI NICOLA
ZIANO DI FIEMME
6
GABRIELLI CINZIA
PREDAZZO
24
ZORZI NICOLO’
ZIANO DI FIEMME
GIOVANI
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17
Dal 10 novembre al 10 dicembre, nelle Scuole
Primarie dei paesi dove opera la nostra Cassa Rurale
Imparare divertendosi
la cooperazione
ed il risparmio
Chi dice che un sano divertimento
non può essere occasione
importante per imparare
determinati valori?
di MARIO FELICETTI
Chi dice che un sano divertimento non può essere occasione importante per imparare determinati valori? Se c’è qualcuno che nutre ancora questa convinzione, la smentita, clamorosa, viene dagli
incontri che la Cassa Rurale di Fiemme ha programmato, dal 10
novembre al 10 dicembre, in tutte le Scuole Primarie dei paesi dove
è presente con i propri uffici e le proprie filiali. Si è parlato di “Educazione al risparmio”, in modo divertente e ad un tempo straordinariamente serio, che ha visto protagonisti l’attore e regista Alessandro Arici, il cui carisma è ormai da tempo cosa nota, così come
le sue grandi doti comunicative, e la consorte Charlotte Moingart,
che eguaglia il marito per le sue straordinarie qualità espressive.
Davanti a loro, prestigiosi referenti della compagnia teatrale “La
Pastiere”, i giovanissimi scolari delle classi quarte e quinte dei vari
plessi, accolti uno ad uno da Arici con una stretta di mano di benvenuto e che hanno seguito nel più rigoroso silenzio lo spettacolo
offerto dai due protagonisti. Il tutto coordinato da Stefania Rigoni,
con la presenza dei funzionari della Rurale, che poi hanno avuto il
compito di illustrare agli stessi scolari il significato, il valore e le
funzioni dell’Istituto di Credito sul territorio di competenza.
pag
18
CULTURA
I dieci incontri sono stati ospitati a
Capriana lunedì 10 novembre, quindi
a Valfloriana martedì 12, a Molina di
Fiemme mercoledì 13, a Predazzo (due
appuntamenti nella stessa mattinata)
lunedì 17, a Ziano giovedì 20, a Panchià
mercoledì 26, a Tesero (due volte)
giovedì 27, infine a Castello di Fiemme
mercoledì 10 dicembre. Praticamente
hanno sostituito la “Festa del risparmio”
che era stata promossa nel 2013 presso
l’Auditorium della Casa della Gioventù di
Predazzo, in un’unica mattinata.
Primo piano
“lavorare insieme”, “contribuire
ciascuno per quello che può”
Al centro dell’attenzione, dopo l’accattivante introduzione di Alessandro, il racconto interpretato da Charlotte. La storia degli abitanti di un paesino che, per liberarsi dai gatti che miagolano, ovviamente disturbando, li allontanano con la forza, per poi rimanere
vittime della voracità dei topi. E allora deve intervenire la pifferaia
magica che porta i topi nella foresta, per poi essere ripagata con
l’ingratitudine del paese, il quale, tramite il capo villaggio, prima le
promette 1.000 monete d’oro e poi gliele dà di cioccolato. La pifferaia se ne va ma poi ritorna e, con il suo piffero magico, incanta tutti i bambini e, nella notte, li porta via. Per riaverli, la gente fa fronte
al suo debito e inoltre, su sollecitazione della stessa pifferaia, si
rende disponibile ad una raccolta di fondi per realizzare insieme
alcune iniziative importanti: un nuovo negozio, una “banca delle
sementi”, una diga per difendersi dalle piogge torrenziali e dalle
alluvioni. Questo, il messaggio finale, è il significato di cooperazione: “lavorare insieme”, “contribuire ciascuno per quello che può”,
“
come hanno detti gli stessi ragazzi, sollecitati
da Charlotte, convinti che tante cose si possono
creare con la disponibilità e la collaborazione di
tutti. A Predazzo è intervenuto il responsabile
della sede Lorenzo March, per ribadire come “in
Cassa Rurale ci sono delle persone che lavorano
per creare vantaggi economici, sociali e di cultura a beneficio di tutta la comunità. Qui non
c’è un solo capo che comanda, ma 5.000 soci”.
Ai ragazzi delle classi quarte sono stati donati
25 euro da versare sul loro libretto di risparmio. “I primi mattoncini” ha precisato March
“per costruire nel tempo una casa più grande,
in grado di contenere tutti i vostri sogni”.
Di questa iniziativa sarà realizzato anche un video, a cura di Graziano Bosin di Predazzo
Educare al risparmio in modo
divertente e ad un tempo
straordinariamente serio
”
CULTURA
pag
19
...alla scoperta della leggenda di Dracula….
Bucarest, i castelli
della Transilvania
Bucarest – Sinaia – Castello Peles
- Castello Bran – Brasov –
Sighisoara – Sibiu – Monasteri
dell’Oltenia - Bucarest
di Licia Deflorian
F.A. Viaggi- Tesero
21/25 maggio 2014
Un viaggio nel paese delle contraddizioni.
Siamo partiti di buon mattino, in una primavera che sembrava non
arrivare mai, sotto la piaggia battente, per trovare finalmente un
po’ di sole tiepido e caldo in Romania.
Incontriamo già all’aeroporto la nostra guida locale Rasu che ci
ha dato subito un’ottima impressione di persona competente, colta
e disponibile a spiegarci con orgoglio di patria le origini del popolo
romeno: non Rumeno, come noi siamo abituati a dire, ma “Romeno” perché discendente direttamente da una colonia romana.
Il giro turistico di Bucarest ci ha fatto vedere una città in costruzione, con un grandissimo traffico dovuto al fatto che i Romeni
che possono finalmente possedere e guidare un veicolo, vanno in
macchina anche a comprare il pane!
Visitiamo immediatamente il museo del villaggio Muzeul Satului, una interessante ricostruzione dei vari villaggi romeni, costituito da abitazioni quasi tutte arredate, aperte e visitabili, risalenti
ai vari periodi storici del paese e provenienti da varie zone della
Romania. Vale la pena una visita a questo museo all’aria aperta.
Finiamo la giornata in una locale molto in voga in città, il “Caru’
cu Bere”.
pag
20
COMUNITÀ E TERRITORIO
Il giorno seguente è prevista la visita al castello reale di Peleş, una grande e sontuosa
villa in stile alpino, in grado di unire diverse
caratteristiche dei classici stili europei, per lo
più seguendo l’eleganza italiana e l’estetica bavarese lungo le linee rinascimentali. Da sottolineare che è stato il primo castello al mondo
completamente alimentato da energia elettrica
prodotta localmente. Proseguiamo poi il viaggio verso Bran, la bellissima fortezza che fungeva da avamposto e che sorge sull’antico confine
tra la Transilvania e la Valacchia. Questa costruzione ha ispirato la descrizione del castello
di Dracula nel romanzo di Bram Stoker, nonostante non fosse il vero maniero storicamente
appartenuto al voivoda (principe) Vlad III di Valacchia, soprannominato l’Impalatore. Finiamo
la giornata visitando Brasov, città della Transilvania, capoluogo della zona omonima e fondata
dai “sassoni”, un antico popolo tedesco. Ad una
prima impressione l’atmosfera è tipica di una
cittadina della Germania, con le piazze e la zona
pedonale piena di negozi e bar, ma guardando
Noi con Voi
della dittatura di Ceauşescu che nascondeva nel
nome di “Casa del Popolo” la sua megalomania
e sete di potere.
con attenzione sia nelle vetrine dei negozi che nei visi delle persone, si notano le differenze economiche e sociali degli abitanti.
Il terzo giorno visitiamo Sighisoara, bellissima città medioevale
dove nacque Vlad III e dopo aver mangiato nel ristorante che si
vanta di essere la casa natale di Dracula, proseguiamo verso Sibiu.
Questa città ci dimostra come l’intraprendenza e la caparbietà delle
persone alla guida di un popolo possono migliorarne le condizioni di vita. Infatti l’aria che si respira in questa città è veramente
quella di una qualsiasi città tedesca. Tranquillità, pulizia e ordine,
dovuti alla guida del sindaco di origini sassoni, in carica da ben
quattro legislature.
Proseguiamo il nostro viaggio visitando due monasteri ortodossi che ci emozionano per l’atmosfera di serenità e fede che vi
respiriamo. Abbiamo l’opportunità di assistere ad una funzione e
ci colpiscono i canti e le gestualità delle preghiere che, anche se
diverse da quelle cattoliche, dimostrano la stessa devozione e speranza.
La cena dell’ultima sera è proposta in un locale molto elegante a
Bucarest, in riva al fiume e con spettacolo folcloristico, balli e canti
tipici delle diverse regioni romene.
L’ultimo giorno non poteva mancare la visita all’attuale Palazzo del Parlamento, voluto e quasi totalmente costruito nel corso
Alla fine di questo viaggio ed in seguito alle
spiegazioni di Rasu, che non ha lesinato commenti anche molto pesanti sulla dittatura e tutto ciò che ne è derivato, abbiamo l’impressione
che la rinascita della Romania non sarà veloce,
perché dopo anni di persecuzioni e sottomissioni, la mentalità degli abitanti è ancora remissiva e dovrà essere rinforzata a piccoli passi e
con grande impegno e lavoro dalle prossime
generazioni.
La vita nelle campagne è quella dei nostri anni
‘50, con il lavoro della terra eseguito a mano o,
nelle zone più “ricche”, con l’aiuto degli animali.
Abbiamo anche incontrato i carri degli zingari
esattamente uguali a quelli descritti nei film di
“Stanlio e Ollio” e che ci hanno fatto riflettere
su questo popolo molto diverso e mal tollerato
da tutti.
Un viaggio diverso, affascinante per certi
versi, triste per altri.
Sicuramente un viaggio che ci resterà
dentro e che ci ha aiutato a capire molte
persone che siamo ormai abituate a
vedere ed incontrare agni giorno anche a
casa nostra.
Vorrei esprimere un sentito grazie a tutti i
partecipanti per la simpatia e l’attenzione
dimostrata nel corso del viaggio e
naturalmente un grande ringraziamento
alla Cassa Rurale di Fiemme che mi ha
dato l’opportunità di organizzare questo
viaggio.
Alla prossima!
COMUNITÀ E TERRITORIO
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21
L A VO S T R A C A S S A RU R A L E
V I AU G U R A U N F E L I C E N ATA L E
E U N O S P L E N D E N T E A N N O N U OVO !
È stata inaugurata ufficialmente a Tesero lo
scorso 4 ottobre
La nuova sede del
Soccorso Alpino
Un riferimento di sostanza
per l’intera comunità
di Mario Felicetti
Il Soccorso Alpino di Fiemme ha una nuova sede, semplice, sobria ma estremamente funzionale, dove organizzare al meglio la
propria attività. L’inaugurazione ufficiale, dopo la articolata serie
di lavori di sistemazione, utilizzando in parte i locali già occupati
per anni dalle Aziende Agrarie della Famiglia Cooperativa (oggi
trasferite a Piera), si è svolta nel pomeriggio di sabato 4 ottobre, alla presenza di numerose autorità e di molti volontari del
soccorso, cittadini e valligiani. Tra gli intervenuti, ovviamente il
capostazione Claudio Iellici, l’assessore provinciale alla Protezione Civile Tiziano Mellarini, il sindaco di Tesero Franco Zanon, il
pag
24
COMUNITÀ E TERRITORIO
presidente della Cassa Rurale di Fiemme (che
ha garantito il proprio sostanziale contributo)
Dino Zanon, la responsabile di Trentino Emergenza di Fiemme e Fassa Nicoletta De Giuli, il
presidente del Soccorso Alpino trentino Adriano Alimonta, la presidente della Conferenza
dei sindaci di Fiemme Maria Bosin (sindaco di
Predazzo), il presidente della Vallata dell’Avisio
del Bim Adige di Trento Armando Benedetti,
rappresentanti del Soccorso Alpino di Fiemme
e Fassa, oltre che delle stazioni di Tieres e della
Bassa Atesina, in Alto Adige. La nuova sede,
data in comodato d’uso dal Comune, è stata benedetta dal parroco don Bruno Daprà. Ci sono
i garages per due automezzi, il magazzino dove
sistemare le varie attrezzature, ed i locali di
servizio.
“Questa sede” ha sottolineato, con giustificata
soddisfazione, il capostazione “è nata grazie ad
una forte spinta dei miei soccorritori ed all’aiuto che ci è stato garantito dall’Amministrazione comunale e da altri enti, oltre che dalle Casse Rurali di Fiemme e Centrofiemme”.
Noi con Voi
Della nuova sede come “occasione per far avvicinare i giovani,
uomini e donne, alla grande famiglia del soccorso” ha parlato l’assessore Mellarini. “Sarà” ha aggiunto”la dimora di tanti volontari che da sempre trasmettono valori importanti”. Per Alimonta
“un significativo momento di partecipazione alla vita della valle”,
mentre il sindaco Zanon ha evidenziato “il valore di un servizio
svolto gratuitamente e volontariamente a beneficio della comunità valligiana e di quella turistica”.
La festa è poi proseguita per tutto il pomeriggio, anche con la
degustazione di un buffet preparato dagli allievi dell’Istituto Professionale Alberghiero.
“La sede è nata grazie ad una forte
spinta dei nostri soccorritori ed
all’aiuto che ci è stato garantito
dall’Amministrazione comunale e
da altri enti, oltre che dalle Casse
Rurali di Fiemme e Centrofiemme”.
I 60 anni del soccorso
Lunga e significativa la storia del Soccorso Alpino di
Fiemme, che l’anno scorso, la sera del 1° dicembre
2013, a Ziano di Fiemme, presso l’Hotel Nele, ha
celebrato la festa del Sessantesimo di vita e di attività.
La prima stazione, tutta teserana, venne infatti costituita
nel 1953, promotori il dottor Mario Romanese e l’allora
comandante dei Vigili del Fuoco Evaristo Longo, dopo
che, l’anno prima, a Trento, Scipio Stenico e Mario
Smadelli avevano fondato il Soccorso Alpino della Sat.
Sarebbe diventata Stazione Val di Fiemme, sempre
con sede a Tesero, nel 1997, dodici i fondatori che
condivisero subito questa iniziativa. Tra essi Dario Zeni,
capostazione dal 1967 al 1989, ed i fratelli Giovanni e
Bruno Zeni, premiati con una targa l’anno scorso. Mario
Iellici fu capostazione dal 1990 al 1998, Gianpiero De
Zolt lo ha seguito in questo ruolo fino al 2008, quando
è subentrato Claudio Iellici, figlio di Mario. Molto vasta
la zona di competenza, che va da Valfloriana e Capriana
fino a Ziano.
COMUNITÀ E TERRITORIO
pag
25
Giovane, determinato, intelligente, disponibile, dotato
di ammirevole spirito collaborativo, appassionato delle
lingue, in possesso di chiarezza di idee e di proposte,
amante della propria terra.
Amore per la storia, attenzione al
presente e uno sguardo nel futuro
Intervista a
Luca De Marco
di Mario Felicetti
Lo scorso 5 novembre ha compiuto 24 anni. È nato a Panchià, dove
risiede, ed ha già avuto modo di esprimere compiutamente il proprio carattere, la propria intelligenza, la propria attenzione all’evoluzione economica della sua terra, l’impegno culturale nei settori
più diversi. Si occupa un po’ di tutto anche se predilige la storia,
soprattutto quando ha a che fare con quella tragedia politica ed
umana che è stata la prima guerra mondiale.
Parliamo di Luca De Marco, giovane che ormai da tempo si è distinto come volontario nei settori più diversi della vita sociale, dimostrando ovunque chiarezza di idee, disponibilità, determinazione,
voglia di fare, unite a quel senso di umiltà attiva e responsabile che
è la virtù dei forti. Ha frequentato le scuola Elementare nel suo
paese, quindi le Medie a Tesero e la Ragioneria a Predazzo, per poi
laurearsi in “Gestione aziendale” presso l’Università di Trento, nel
gennaio del 2014, discutendo una tesi sulla “pianificazione finanziaria a medio termine relativa alla ditta DKZ (Fiemme 3000)” di
Predazzo, con la quale ha analizzato l’evoluzione dell’azienda negli
ultimi tre anni e studiato le previsioni per i prossimi quattro.
Nell’ultimo anno è stato quattro mesi a Monaco ed altrettanti a
Londra, per imparare il tedesco e l’inglese, presso due scuole private, mentre ora sta pensando di acquisire anche la conoscenza
del francese e dello spagnolo. Tornato in valle in agosto, con il 1°
settembre ha iniziato a lavorare a Predazzo (paese al quale si sente
pag
26
COMUNITÀ E TERRITORIO
particolarmente legato, al punto da essere tentato di trasferirsi qui un domani in via definitiva), presso la DKZ, azienda della quale il padre
Umberto (originario di Siror) è socio, assumendo il ruolo di collaboratore degli architetti per
la predisposizione dei vari progetti e di responsabile del mercato estero.
“Sono particolarmente contento” dice “ di poter
girare e conoscere il mondo, anche se porto nel
cuore la valle di Fiemme, assieme alla Val Badia,
terra di origine di mia madre, dove fin da piccolo ho imparato a parlare la lingua ladina”.
Ma è la storia il settore culturale che lo ha sempre appassionato di più.
Noi con Voi
“È una passione, quella della
storia, nata quasi per caso,
alcuni anni fa, quando, con degli
amici, mi trovavo in località
“Cheta”, sopra Bellamonte.
“È una passione nata quasi per caso, alcuni anni fa, quando, con
degli amici, mi trovavo in località “Cheta”, sopra Bellamonte. Era
una bellissima giornata e Renzo Daprà, funzionario della Cassa Rurale di Fiemme e papà di uno dei ragazzi, ci ha invitati a fare un salto fino al Forte Dossaccio. Sono rimasto talmente colpito da questa
storica fortezza che ho deciso di approfondire quanto è accaduto
durante la prima grande guerra in val di Fiemme. Ho preparato
una tesina sull’argomento per la maturità, ho cominciato a cercare
testi per conto mio, divorandoli uno dopo l’altro, fino a quando,
grazie alla collaborazione con il Circolo Culturale del mio paese,
guidato dal presidente Marco Defrancesco, nell’estate del 2011 è
nata l’idea di allestire una mostra. Fondamentale la disponibilità di
Ermanno Deflorian di Ziano, vero esperto della materia, oltre che
la collaborazione con il Comitato Manifestazioni sempre di Ziano,
Carlo Alberto Spazzali di Cavalese, gli Alpini di Caoria, il Museo
storico di Rovereto. Ho così potuto raccogliere fotografie, materiali
vari, documenti ed è nata la prima esposizione presso il teatro di
Panchià, qui ho presentato anche il film “Montagne in fiamme” ed
organizzato delle belle serate con Luca Girotto e lo stesso Deflorian. Un gran lavoro ma tanta soddisfazione, con la mostra successivamente allestita anche a Varena”.
Da allora è stato un crescendo continuo di iniziative e di proposte,
che hanno sempre visto De Marco in prima linea.
Nell’agosto del 2012 la mostra a Panchià sul trenino
della val di Fiemme, con le fotografie di Walter Zorzi e di
vari collezionisti, la collaborazione in ottobre alla terza
edizione della ormai notissima Oktoberfest di Predazzo,
la serata culturale del 29 novembre dello stesso anno
promossa dalla associazione”Aragosta” sempre a
Predazzo sul tema “L’autonomia del Trentino tra storia
e attualità”.
Poi, nel 2013, la conferenza ed il filmato in occasione
della mostra e dell’apertura delle celebrazioni per il
cinquantenario della dismissione della ferrovia OraPredazzo, dal 9 al 20 gennaio a Cavalese, la serata,
insieme all’Aragosta, “sui fronti di Galizia” l’11 aprile, la
collaborazione, nello stesso mese, con i promotori della
mostra di Levico sempre sulla prima guerra mondiale,
la mostra sul trenino di Fiemme ad Ora dall’11 al 18
giugno, la collaborazione con l’esposizione allestita a
Predazzo dal Gruppo Fotoamatori dal 21 giugno al 28
luglio, la mostra sul trenino dal 14 al 25 luglio a Tesero.
E ancora la mostra sul periodo napoleonico a Predazzo
dal 27 luglio all’11 agosto, curata da Mauro Nequirito
di Trento, ad anticipare la celebrazione, lo stesso 11
agosto, a Panchià, del Bicentenario della battaglia di
Venzan contro le truppe napoleoniche, iniziativa nata
dopo il ritrovamento, da parte di Marco Defrancesco,
di un libro che parlava appunto di questa vicenda dal
1813. In quella occasione, presenti gli Schuetzen del
Trentino, di Cortina, di Ampezzo e di Livinallongo, è
stato anche inaugurato il monumento che ricorda quella
drammatica epoca di grandi sconvolgimenti (vedi foto
a pagina 29). “Una bella commemorazione” sottolinea
Luca “molto corretta dal punto di vista politico e molto
condivisa dalla gente, nel ricordo delle sofferenze di chi
ha combattuto in difesa della nostra valle”.
Da non dimenticare la mostra ancora sul trenino
a Montagna in agosto, quella di Trodena, con i soli
quadri di Giovanni Beltrami esposti nel Centro di
Documentazione, la quarta Oktoberfest.
COMUNITÀ E TERRITORIO
pag
27
Infine, nel 2014, la preziosa collaborazione per
l’allestimento della mostra estiva, nel primo
centenario della grande guerra, presso Villa Flora a
Ziano e, in autunno, la presenza alla quinta edizione
dell’Oktoberfest, che lo scorso 11 ottobre ma
soprattutto il 19 ha vissuto l’ultimo straordinario
successo.
Luca è stato anche chiamato a far parte del tavolo di lavoro costituito dalla Comunità Territoriale di Fiemme per i progetti del Centenario della Prima Guerra Mondiale ed ha conosciuto Giovanni
“Vanni” Defrancesco di Cavalese, esperto di storia fiemmese, che
gli ha fornito libri, documenti, indicazioni e notizie, avviando con
lui un fruttuoso rapporto di collaborazione che continua tuttora.
Un’esperienza che ritiene importante è quella legata all’Oktoberfest.
“Quando ho saputo di questa manifestazione di Predazzo” ricorda
“ho contattato l’associazione Aragosta mettendomi a disposizione
per dare una mano. Poi quest’anno sono entrato nel gruppo come
socio e come presentatore dei vari momenti della festa, grazie anche alla mia conoscenza del tedesco e del ladino, vista la partecipazione di gruppi altoatesini e bavaresi. Le lingue non devono creare
divisioni e la presenza di tre ceppi linguistici, ladino, italiano e
tedesco, ha reso ancora più significativa questo incontro con la
cultura e la tradizione. E poi la soddisfazione degli organizzatori è
stata resa ancora maggiore dal fatto che tutto è filato liscio, senza
eccessi e senza alcun problema, grazie alla massima attenzione alla
scurezza, al puntuale controllo della situazione in ogni momento
ed al senso di responsabilità di tutti i partecipanti”.
Tanta giovinezza ma già tante iniziative portate a termine.
E adesso?
“
È necessario recuperare
i valori storici della nostra terra,
rilanciandone i prodotti sul mercato
nazionale ed internazionale
”
pag
28
COMUNITÀ E TERRITORIO
Noi con Voi
“Lavoro alla DKZ, ma coltivo molti altri progetti che riguardano
questa valle. Mi appassiona il discorso riguardante la cura del territorio, la necessità di recuperare i suoi storici valori, rilanciando
i prodotti della nostra terra e portandoli sul mercato nazionale ed
internazionale. Ritengo indispensabile avere maggiore cura del
nostro ambiente, come accade nelle vallate altoatesino, nella convinzione che le nostre sono altrettanto belle e ricche di contenuti
straordinari. E poi ho un altro auspicio, quello che si possano superare le divisioni ed i contrasti che ancora esistono tra paesi e
magari purtroppo anche all’interno delle singole realtà. Bisogna
andare d’accordo ed aiutarsi, specie in questi
momenti di difficoltà. Insomma, come dice il titolo del nostro periodico, crescere insieme. Io
sono pronto a fare la mia parte”. Parole stimolanti e mature, in un giovane che guarda
davvero al futuro con il giusto spirito creativo e
con quella chiarezza di idee e di proposte che si
spera possa dare frutti importanti, coinvolgendo al meglio soprattutto le giovani generazioni
di oggi, alle quali è affidata la società di domani.
COMUNITÀ E TERRITORIO
pag
29
La sfida contro il gioco d’azzardo
Scommettiamo che
qualcosa si può fare?
di LAURA GABRIELLI
Lavorare in banca, farlo bene, significa prepararsi tecnicamente,
aggiornarsi costantemente su ciò che accade nel mondo, ascoltare
i clienti, i soci, essere loro accanto per trovare la soluzione giusta,
quella che risponde nel miglior modo alle loro esigenze.
Lavorare in Cassa Rurale significa qualcosa in più, significa fare
tutto quanto descritto sopra avendo sempre bene in mente un
obiettivo finale: creare valore per la nostra comunità, lavorare per
lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio e delle persone che lo vivono.
Un valore inteso in senso ampio, non solo dal punto di vista economico, ma come sviluppo di relazioni e di opportunità di crescita per
le persone che qui vivono.
Lavorare in una Cassa Rurale significa quindi lavorare con e per
le persone che della Cassa Rurale stessa sono parte. Per fare ciò
non basta essere preparati solo dal punto di vista tecnico, tramite
la conoscenza dei prodotti e delle normative. Non sono solo queste
le questioni che ci riguardano. E a volte ci troviamo impreparati,
perché alcune domande non sono esplicite: le leggiamo negli occhi,
le cogliamo nella preoccupazione di chi parla.
Ma non siamo sempre attrezzati ad affrontarle. E allora ci dobbiamo fermare, per capire cosa possiamo fare. E prima ancora capire
con che cosa ci stiamo confrontando: conoscere.
Ecco perché di fronte alle sempre più frequenti
situazioni di dipendenza dall’azzardo, abbiamo
chiesto all’associazione A.M.A. (Auto Mutuo
Aiuto onlus Trento) di accompagnarci in un
percorso per conoscere le dinamiche della dipendenza, il mondo di interessi economici che
si nasconde dietro l’azzardo. Non ultimo per capire cosa possiamo fare per essere accanto a chi
sta affrontando questo problema.
Guide del nostro percorso sono stati Stefano
Bertoldi, ideatore e fondatore dell’associazione
AMA di Trento, e Marino Pederiva, facilitatore
dei gruppi di mutuo aiuto nelle valli di Fiemme e Fassa e ideatore di numerose campagne di
sensibilizzazione nelle nostre valli.
Gli incontri ci hanno permesso di conoscere i
numeri dell’azzardo, vietato in Italia salvo deroghe… e siamo nel Paese delle deroghe.
“
Obiettivo della Cassa Rurale:
creare valore per la comunità
e sviluppo del territorio
”
pag
30
COMUNITÀ E TERRITORIO
Noi con Voi
- Abbiamo il primato mondiale pro-capite di spesa per il
gioco d’azzardo: 1.600,00 euro a testa all’anno;
- Nel 2012 il gioco d’azzardo ha registrato 90 miliardi
di fatturato (considerando solo quello legale). In
Spagna si arriva a 17 miliardi, in Francia a 19 miliardi.
Il fatturato è aumentato esponenzialmente
negli ultimi anni, senza che vi sia stato però un
proporzionale aumento fiscale (10 miliardi nel 2012),
che rimane comunque un’entrata importante per lo
Stato (ecco perché tante deroghe).
- Oltre ai 90 miliardi tolti dall’economia reale, creando
povertà, bisogna considerare i costi sociali dovuti alla
minor occupabilità e resa economica, agli interessi
della criminalità organizzata (riciclo del denaro) e
dell’usura, alle spese per i controlli e ai costi per le
cure sanitarie.
Soprattutto bisogna considerare le difficoltà delle persone nell’affrontare il gioco più importante, quello in cui rischi di perdere tutto: denaro, famiglia, affetti. Quando il gioco diventa dipendenza
non si accontenta infatti del superfluo, ma prende il necessario,
in un sistema costruito in modo da far sì che alla fine chi vince sia
sempre il banco.
In questo gioco, contro l’azzardo, accanto alle persone, vogliamo
esserci, per scommettere che… qualcosa si può fare, basta non fare
a finta di niente.
I dipendenti della Cassa Rurale sono a disposizione per fornire i
contatti con l’associazione. Nelle prossime settimane una campagna
specifica di sensibilizzazione passerà sugli ATM (bancomat) della
Cassa Rurale di Fiemme con i riferimenti dell’associazione AMA.
Hai un problema di gioco d’azzardo?
Conosci qualcuno che lo ha?
Puoi trovare aiuto anche in Val di Fiemme:
chiamaci 342 8210353 – 0461 239640
Associazione A.M.A. Auto Mutuo Aiuto
COMUNITÀ E TERRITORIO
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31
La rubrica che permette ai nostri soci
di essere ancora più protagonisti
L’angolo
della poesia
Mattina d’incanto
sul Lagorai
(Cavelonte)
Brase...
DI Franco Tonini
DI Corrado Zanol
Come una bella giovane
da un bacio dell’aurora ridestata
coi suoi laghetti alpini
come gli occhi d’un innamorata
Questa è la nostra terra,
questo il Trentin selvoso
dove ancor puoi trovar dolce il riposo.
Vien su dalle nevrotiche metropoli
all’armonia fantastica dei monti
e in fulgori d’autore e di tramonti
il cuor tuo nuova forza troverà;
e la quieta beltà di paschi in fiore
a tutto l’esser tuo darà vigore.
Mi...
come sfòi de carta ‘sorbènte
ciucio tut
bèl e brut
de ‘sto mondo canàia!
Mi...
come paia
ciapo defàta fòch
ma, al’ocorènza
sai anca èsser ciòch de làres
... mantègno le brase
e no’ gh’è vèrs che tase...
“Bàit de le Scaranzìe”
undese de nòt passade,
tase ‘l fòch
umega le brase!
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32
CULTURA
Carboni accesi...
Io... / come foglio di carta
assorbente / aspiro tutto / bello e
brutto / di questo mondo canaglia.
/ Io... / come paglia / mi accendo
all’istante / ma, all’occorrenza /
so anche essere ceppo di larice /
... mantengo vive le braci / e non
c’è verso che rimanga zitto! /
“Baita delle Scaranzìe” / undici di
notte oltrepassate / tace il fuoco /
gemono le braci!
Noi con voi
S’inchinava, proteso in ascolto
di Angelo Felicetti
Ho sentito perle in parole
tra le palme notturne
il vento zittiva
s’inchinava, proteso in ascolto.
Nebbia azzurra sorvola versi
come sangue in rincorsa
in tuffo nel cuore
a rammendare emozioni
squarciate al plenilunio.
Ho rincorso il polverone al mattino
splendeva il sole,
su fieri stendardi
che in muscoli e cuore
scioglievano il tempo,
incarnavano passati lontani,
ricreavano storia.
Ho la notte vestita di bianco,
percorsa in poesia,
svestita in penombra,
ad aggraziarmi il sonno,
a pennellarmi il domani.
Se hai scritto una bella poesia e
vorresti condividerla con gli altri
Soci, inviala alla redazione di
Crescere Insieme all’indirizzo
[email protected]
CULTURA
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33
Finanziamenti
di STEFANIA RIGONI
Ci si domanda quanto ancora durerà
questa insicurezza congiunturale e che
cosa possono fare le banche per migliorare la situazione. Aspettare che passi,
confidando nella buona sorte o impegnarsi ognuno per quanto gli compete e
provare ad agevolare la ripresa?
La Cassa Rurale di Fiemme può fare
qualcosa anche solo attraverso i nuovi
prodotti mirati alle esigenze primarie
dei propri soci e delle proprie aziende
clienti alle migliori condizioni di mercato e con un occhio di riguardo al volano
economico del territorio.
Costruire, acquistare o rendere confortevole la propria abitazione, accrescere il
valore della propria azienda sono ancora
i sogni e gli obiettivi della nostra gente
e in quest’ottica la Cassa Rurale non può
che esserle affianco e allo stesso tempo
farle strada.
“
Agevolare la ripresa
senza attendere
la buona sorte
”
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PRODOTTI E SERVIZI
La Cassa Rurale di Fiemme
amplia la sua gamma
Noi con Voi
Il mutuo “IoSocio ed. Speciale” è il finanziamento a condizioni
speciali, pensato per soci, per l’acquisto e la costruzione della prima casa di abitazione. Ma se la casa è già di proprietà ma necessita
di qualche intervento di riqualificazione? Per questo c’è il, già conosciuto, mutuo “Valore Casa” che agevola l’accesso al risparmio
fiscale privilegiando la manodopera delle aziende di Fiemme. Per
quest’ultime è stato pensato il finanziamento “Valore Aziende” che
sostiene gli imprenditori che intendono investire in interventi di
valorizzazione della propria azienda.
Mutuo IoSocio ed. Speciale,
muto Valore Casa, mutuo
Valore Azienda: non solo
finanziamenti ma soluzioni
per progettare il tuo futuro
e quello della tua azienda.
Messaggio pubblicitario con finalità promozionale.
Le condizioni economiche complete sono indicate nei Fogli Informativi e
nel Foglio comparativo contenente informazioni generali sulle tipologie
di mutuo offerte se il finanziamento è destinato ad abitazione principale
messi a disposizione del pubblico presso gli sportelli della banca e nella
sezione “Trasparenza e Normative” del sito internet www.cr-fiemme.net.
La concessione del finanziamento è rimessa alla discrezionalità della
banca previo accertamento dei requisiti necessari in capo al richiedente.
PRODOTTI E SERVIZI
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Nome Scientifico: MALVA SYLVESTRIS
fam. MALVACEAE
(volgari: MALVA SELVATICA, RIONDELA, MALEVA)
La malva
Pianta perenne raramente annua, di
aspetto erbaceo, pubescente, con fusti
robusti, striati, ispidi, molto ramificati,
legnosi alla base. Strisciante oppure
eretta raggiunge generalmente i 60
cm di altezza, ma talvolta è dotata di
steli che possono raggiungere 1,5 m di
lunghezza.
La lunga e carnosa radice fittonante, nel primo anno, produce una
rosetta di foglie basali dal lungo picciolo, palmato-lobate, le cauline
sono stipolate, profondamente divise, alterne, con lamina fogliare
pubescente, pentalobate, palminervie a margine crenato.
All’ascella delle foglie cauline sono inseriti i fiori, solitari o raggruppati 2÷6, hanno lungo peduncolo, il calicetto è costituito da
3 piccole brattee, calice a cinque sepali triangolari, la corolla è formata da 5 petali bilobati, di color rosa-violaceo con striature più
scure, numerosi stami con filamenti saldati. I carpelli sono 10÷12,
disposti a verticillo.
I frutti sono poliacheni circolari, glabri o pubescenti, appiattiti sul
dorso e reticolati; si dissolvono in 15-18 mericarpi monospermi.
HABITAT: Si può trovare negli incolti, in luoghi calpestati, ambienti ruderali, ai margini delle strade, frequente anche nei campi e nei
prati; da 0 a 1.600 m.s.l.m.
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SALUTE
ETIMOLOGIA: Il nome del genere, assonante
con il greco “malátto” (io rammollisco) e con
“malákhe” (emolliente, benevola) con riferimento alle proprietà emollienti di queste piante.
COSTITUENTI PRINCIPALI: Mucillagini, flavonoidi, antociani complessi vitaminici B1, B2
e C, carotene e potassio.
PROPRIETÀ: emollienti, calmanti, antinfiammatorie, espettoranti, antispasmodiche
e lassative.
Erba indicata contro gli stati infiammatori delle
mucose, della bocca, della gola, gengive fragili,
nevralgie dentali, pelli arrossate, pruriti.
Utilizzata da sempre come blando lassativo, è
un buon regolatore intestinale, importante per
l’azione protettiva che esercita a livello della
mucosa intestinale infiammata.
In medicina per uso interno è utile in caso di
bronchiti, tosse, infezioni della gola, catarro,
asma, gastrite. Per uso esterno, trova applicazione come collutorio, nei casi di ascessi den-
Noi con Voi
tari e gengive sanguinanti. In caso di mal di denti si possono fare
sciacqui con un infuso di fiori e foglie, oppure si possono applicare
le foglie direttamente sulla parte dolorante, avendo l’avvertenza
di schiacciarle leggermente. Indicata come impacco ed infuso per
mucose irritate congiuntiviti, ulcerazioni, ascessi, emorroidi, stomatiti, infiammazioni vaginali e per detergere la pelle colpita da
eritemi solari o comunque irritata.
Il cataplasma ottenuto con la radice è un ottimo rimedio contro i
foruncoli, per ridurre il gonfiore, o far sparire il livido degli ematomi.
In cucina le foglie e i getti giovani possono essere consumati in insalata, ma conviene mescolarli con altre verdure per nasconderne
il gusto forte e non sempre gradito, o cotti come verdura. Le capsule acerbe possono essere aggiunte all’insalata. I suoi rami più giovani cotti e conditi con olio, sale e aceto o limone, possono essere
usati come contorno o entrare nella preparazione del minestrone.
Quest’erba può essere usata anche come ingrediente per la farcia
di ravioli, nelle polpette e per cucinare gustose frittate. Ottimi sono
i risotti con la malva, i fiori possono essere fritti in pastella.
La Malva è inoltre una pianta mellifera (ovvero usata per produrre
miele dalle api).
In cosmesi grazie alle sue proprietà emollienti, la troviamo in dentifrici, colluttori, colliri, creme per combattere la couperose, saponette, bagnoschiuma. Fino a qualche anno fa veniva impiegata per
la preparazione casalinga di creme da notte emollienti e antirughe.
Può inoltre, essere utilizzata per rinforzare i capelli, i fiori usati nel
risciacquo eliminano il colore giallastro dai capelli bianchi.
CURIOSITÀ: Nei secoli la malva ha avuto molti
estimatori illustri: Marziale la usava per dissipare i fumi dei bagordi; Cicerone e Catone la
usavano a tavola in grande quantità; Orazio
si ritemprava con malva, cicoria e olive; Plinio
la considerava una panacea, con azione anche
afrodisiaca; nel Medioevo e durante il Rinascimento invece si riteneva favorisse una condotta
morigerata e divenne il rimedio per tutti i mali
e veniva definita “omnimorbia”.
L’imperatore Carlo Magno volle che nel suo
giardino venisse coltivata, in un’aiuola particolare, dove si raccoglievano foglie, radici e fiori
per la preparazione di tisane e decotti destinati
a curare i membri della famiglia imperiale.
In tempi remoti si usava la malva per verificare
la verginità delle fanciulle: versando l’urina di
queste sulle foglie,che non dovevano seccare.
Molte specie di Malva presentano gli stessi principi attivi: Malva
moschata L., che però è meno efficace; Malva neglecta Wallr.; dalle proprietà più marcate. Tutte le specie sono comunque considerate meno efficaci dell’ Althea officinalis L.
SALUTE
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37
Noi con voi
In Egitto la malva è ingrediente di un piatto nazionale, pasto comune dei contadini, la “melokia”.
Nel linguaggio dei fiori significa pacatezza.
Nel passato negli alpeggi dell’altopiano di Asiago, i montanari, la
chiamavano “pappala” o “malbe” e la impiegavano per impedire l’irrancidimento del latte.
Da questa pianta o meglio dal colore dei suoi fiori, l’origine del
colore detto “malva”.
Qualche specie viene usata anche come pianta da bordura essendo
di facile coltivazione e di ottima resa anche su terreni poveri.
PREPARAZIONE E USO
USO INTERNO
Per le tossi, i raffreddori, le costipazioni intestinali.
Decotto di malva
Fate sbollentare per 1 minuto 50 g di malva (parte
aerea) in 1 litro d’acqua. Trascorso questo periodo
lasciate riposare per 15 minuti e filtrate.
Consumatene 3 tazze al giorno a digiuno, come cura,
meglio se preventiva, contro le emorroidi.
Decotto di malva
Ponete 40 g di malva (parte aerea) e 20 g di erica
(sommità fiorite) a bollire per 10 minuti in 1 l d’acqua.
Trascorso questo periodo filtrate.
Consumate 3 tazze al giorno di questo decotto
(mattino, pomeriggio e sera), sempre lontano dai
pasti, come rimedio contro la cistite.
Infuso di malva
Fate sbollentare 1 manciata di malva (foglie fresche)
in 1 l di latte. Filtrate e aggiungete miele a piacere.
Consumatene 4-5 tazzine al giorno contro la tosse
Infuso
Preparare un infuso con una manciata di foglie e
fiori di malva, freschi o essiccati, ponendoli in 1 litro
d’acqua bollente. Lasciate riposare per 10 minuti,
filtrate accuratamente e dolcificate con zucchero o
miele a piacere.
Usata da sempre come lassativo,
è un buon regolatore intestinale
ad azione protettiva
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SALUTE
Noi con voi
LA MALVA IN CUCINA
USO ESTERNO
Per le infiammazioni delle mucose della bocca e della gola, gengive fragili,
nevralgie dentarie, pelli arrossate, formicolii, pruriti.
Infuso
5 g di fiori e foglie in 100 ml di acqua.
Fare sciacqui, gargarismi, lavaggi, applicare compresse imbevute di infuso, più
volte al giorno.
Infuso di malva
Fate riposare 50 g di malva per 10 minuti in 1 l d’acqua. Filtrate e utilizzate per
detergere gli occhi stanchi.
Impacco di malva
Ponete in infusione 40 g di malva essiccata in 1 litro d’acqua bollente per 5
minuti, lasciando poi riposare fino a raffreddamento:
Ha un effetto emolliente se viene utilizzato per lozioni, impacchi e risciacqui.
Compressa di malva
Ponete 10 g di malva (parte aerea) a bollire 10 minuti in 2,5 dl d’acqua.
Lasciate in infusione finché intiepidisce, quindi filtrate accuratamente.
Applicate sulle palpebre, al mattino e alla sera, compresse bagnate con questo
decotto per dare sollievo agli occhi affaticati.
USO COSMETICO
Bagni emollienti e idratanti si ottengono aggiungendo all’acqua decotti di fiori
e foglie.
Crema alla malva fresca
Ponete 120 g di malva fresca (parte aerea) sminuzzata a bollire con 150 g di
burro e 80 g d’acqua a fuoco lento finchè tutta l’acqua sarà evaporata. Quindi
filtrare bene per mezzo di una tela sottile.
Pulite perfettamente il viso e applicate la crema massaggiando con cura per
attenuare le rughe.
Famosa fin dall’antichità per l’ottimo sapore,
la malva ha mantenuto tale fama fino ai giorni nostri. Può essere mangiata cruda, sola o
in unione con altre insalate oppure essere
cucinata come gli spinaci. Grazie al suo sapore leggermente dolciastro, usata nei risotti o
nelle minestre è in genere eccezionale. Ottima anche per preparare polpette e ripieni per
ravioli. I fiori possono ingentilire le pietanze
essendo commestibili al pari delle foglie.
ATTENZIONE!
Tutte le notizie riportate in questo
articolo hanno solo uno scopo
informativo. In nessun caso si
vuole indurre ad auto-diagnosi o
auto-terapia, questo può essere
molto pericoloso. Solo un medico
può effettuare diagnosi o terapia,
per problemi di ordine sanitario
rivolgersi al consiglio di un medico.
BIBLIOGRAFIA:
- SITO INTERNET: WWW.ACTAPLANTARUM.ORG
- SITO INTERNET: WWW.ERBEMEDICINALI.NETSONS.ORG
- SITO INTERNET: WWW.GIARDINAGGIO.IT
PRODOTTI E SERVIZI
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39
Le vostre lettere
La posta
Hanno espresso la loro gratitudine Iva Berasi, presidente di SportAbili Onlus di Predazzo, Massimo Cristel, presidente della Banda
Sociale “Erminio Deflorian” di Tesero (per l’organizzazione del 72°
Concertone). Angelo Corradini, presidente della Marcialonga di
Fiemme e Fassa (per l’organizzazione della 12. Marcialonga Running), Dino Degaudenz, presidente della Pro Loco di Bellamonte,
Candida Pizzardo, dirigente dell’Istituto Comprensivo PredazzoTesero-Panchià-Ziano, Olga Scarian, presidente del Centro Danza
Tesero, Silvano Longo, assessore della Comunità Territoriale di
Fiemme (grande successo hanno ottenuto anche quest’anno le
iniziative dell’estate, Estate Baby, Estate Ragazzi ed Estate Sport,
confermato anche da un questionario distribuito alle famiglie),
Renato Dellagiacoma, presidente di Predazzo Eventi (organizzatore della Dieci Giorni Equestre di Predazzo, che ha definito ”un
formidabile veicolo promozionale per l’ambiente dolomitico e la
proposta turistica di Fiemme e del Trentino)”), Quirina Tomasini,
presidente del Circolo Anziani di Castello, Graziella Ventura per il
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40
POSTA
Numerose come sempre, anche
in quest’ultimo periodo, le
lettere di ringraziamento inviate
alla Cassa Rurale per i contributi
generosamente erogati a
sostegno delle più diverse
iniziative e manifestazioni
organizzate in tutta la valle.
Riportiamo quelle più
significative.
Coro Parrocchiale di Molina, il Gruppo Missionario di Ziano (ha firmato Saveria ”per tutte”),
Angelo Dalla Libera, presidente della Sezione
“Valle dell’Avisio” della Associazione Nazionale Carabinieri, Luigi Felicetti, responsabile degli “Amici del Presepio” di Predazzo, Raffaella
Zeni del Gruppo Missionario di Tesero, Massimo Girardi, presidente di Transdolomites (per
la manifestazione di Vapore Vivo tenuta a Predazzo i giorni 11-12-13 luglio 2014 e che verrà
riproposta anche nel 2015 nell’ambito di una
“Settimana della ferrovia”), Carlo Zanon, presidente della Cauriol di Ziano, Robert Brugger,
presidente dell’Asuc Rover Carbonare, il direttivo di Admo Trentino (per la serata di luglio
con il “Freedom Gospel Choir” a Predazzo).
Noi con voi
Maria Domenica Lazzeri
Su Crescere Insieme edizione speciale assemblea, è stato pubblicato un articolo su Maria Domenica Lazzeri,
donna che ha reso famosa Capriana nel mondo quasi
due secoli orsono per la sua storia di dolori tremendi
attraverso i quali partecipò per quattordici anni alla
Passione del Divin Redentore come una crocifissa con
le stimmate, dalla corona di sopine e la flagellazione
alla ferita al costato alle trafitture alle mani e ai piedi.
Da tutte perdeva ogni venerdì copioso sangue, in atroci
spasimi, più l’impossibilità di ingerire cibo e bevanda
alcuna né poter dormire. Di questa martire del perdono che essa chiedeva per redimere i peccatori. Quanto
conversioni si sono avute per sua intercessione! Dario
Simonazzi di Carbonare, mentre mi accompagnava a
casa, mi chiese una poesia-preghiera dedicata alla Meneghina. Cosa che ho fatto dopo un’attenta documentazione: ognuno venera i santi che gli sono più congeniali e li elegge ad intercessori per ottenere questo o
quel favore celeste. Sono fermamente convinto che il
Signore, tramite Lei, ne abbia elargiti molti, ma assai
piùdi salute spirituale che…materiale. Ringrazio per
l’attenzione che riservate a quanto vi scrivo e l’augurio
perché possiate svolgere al meglio il vostro compito di
Amministratori del nostro Istituto di Credito
Franco Tonini
Società Cooperativa “Il Canale”
Desideriamo ringraziare vivissimamente, a nome
de Il Canale e delle delegazioni di Huancayo e di
Quito, per la splendida accoglienza a Predazzo e
per il tempo e la competenza messi a disposizione
del gruppo. È molto raro, in pochi giorni, riuscire a mettere in comune tante informazioni e tante
esperienze, nonostante le differenze linguistiche ed
ambientali. Il terzo incontro tripolare è previsto,
salvo difficoltà, a Huancayo (Perù) presso Coac Etica nella settimana 4-11 ottobre 2015. Grazie ancora
di tutto. A presto.
Giovanni Peterlongo
Estimados amigos
Acabamos de llegar a nuestra querida ciudad de Huancayo,
hoy par la manana. A traves de la presente comunicacion
queriamos hacerle Hegar nuestros agradecimientos por
su hospitalidad carino, acompanamiento y sobre todo
por compartir con el equipo y abrirnos sus puertas para
conocer de mas cerca todo el avance de la Cassa Rurale di
Fiemme y las demas experiencias que hemos compartidos
estamos comprometidos y motivadas a mejorar nuestro
trabajo creemos que todos lo que ustedes han logrado
se puede replicar aqui si se pone carino, trabajo con
stancia especializacion y mucha creatividad que los hemos
visto y estimo aprendiendo de ustedes. Que Dios les siga
benedicendo a ustedes y a su familia
Sinceramente
Iris Vilchez
Huancayo – Perù
POSTA
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41
Aiutiamoli a vivere
Lions Club
Esprimo, con pensiero condiviso anche dai miei collaboratori, un sentito ringraziamento per la sollecita attenzione con cui è stata accolta la nostra domanda di sostegno per l’ospitalità dei bambini bielorussi dell’Istituto
per audiolesi di Kobrin. Sono stati ospiti per la quarta
volta a Lago di Tesero, presso la Villa Madonna del Fuoco, accolti da una comunità generosa e sensibile. Solo
la certezza di poter contare sulla vostra collaborazione
e sull’aiuto di chi ci segue ci permette di donare ancora
un periodo di felice e salutare soggiorno a tanti bambini
svantaggiati, che già hanno portato nella loro terra sicura testimonianza del cuore della nostra gente. Proprio a
Tesero, in occasione del Ventennale della nostra ospitalità verso i piccoli bielorussi, abbiamo organizzato il Convegno regionale dell’associazione trentina “Aiutiamoli a
vivere”, lo scorso 16 novembre.
Il Campo Italia Lions 2014, organizzato da Lions di
Rovereto, è terminato, ma è tuttora forte in me e in
tutti i membri dello staff la soddisfazione di aver centrato anche quest’anno in maniera più che egregia
l’obiettivo fondante del service. Offrire ogni anno a
migliaia di giovani la possibilità di girare il mondo,
di conoscere genti, storie e costumi diversi, di vedersi accogliere in luoghi per loro tutti da scoprire,
dà loro una straordinaria opportunità di crescita e a
tutti noi un’enorme gratificazione.
Tutto questo è possibile grazie anche alla preziosa
rete di collaborazione creatasi con enti, aziende e
semplici cittadini. Anche il Campo Italia 2014 di Rovereto ha beneficiato della vicinanza e dell’aiuto di
molti soggetti amici, come Voi, che con queste nostre
poche ma sentite parole, desideriamo sinceramente
ringraziare di cuore.
Nel luglio 2015 vivremo una nuova edizione del Campus, la terza ed ultima da organizzare per noi Lions
d Rovereto, alla quale stiamo già pensando, auspicando di poter contare ancoran sulla vostra preziosa
vicinanza. Grazie ancora per la gentile e fattiva attenzione che ci avete riservato.
Con profonda gratitudine saluto e ringrazio di cuore.
Maria Pia Valentini
“
pag
42
Queste sono solo alcune
delle apprezzatissime
lettere giunte alla
Cassa Rurale di Fiemme
POSTA
CAMPO ITALIA LIONS 2014
”
La Direttrice
Giovanna Bronzini
Noi con voi
In memoria
di Giuliano Iellici
Raccolta fondi per il restauro dell’organo
della Chiesa Parrocchiale di Tesero
In memoria di Giuliano Iellici, che amava la musica, affinché da
un evento doloroso nasca qualcosa di positivo e duraturo per la
Comunità.
Con questo spirito, la moglie Luisa ha voluto aprire presso la nostra Cassa Rurale di Fiemme il conto IBAN:
IT 40 B 08184 35640 0000021563577
(intestato: Mich Luisa - Restauro organo chiesa parrocchiale Tesero) dove è possibile effettuare i versamenti per contribuire all’iniziativa.
INIZIATIVE
pag
43
Cassa Rurale di Fiemme
Tel: 0462/ 815700
Banca di Credito Cooperativo - Società Cooperativa
Fax: 0462/ 815999
Piazza C. Battisti, 4
E-mail: [email protected]
38038 Tesero (TN)
E-mail certificata: [email protected]
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