Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento N OT TIIZ ZIIA AR O IIN FO OR AT TIIV VO O –– N NO RIIO NF RM MA Noovveem mbbrree 22001133 Periodico di aggiornamento per le normative fiscali e tecniche. In questo numero: I.V.A. ORDINARIA: Aumento dal 21% al 22 % NEWS in pillole dal mondo del lavoro LO SAI CHE EQUITALIA: Pgamenti web semplici, sicuri e veloci DETRAZIONI FISCALI E BONUS: Necessaria una proroga D.V.R.: sicurezza per tutti INCENTIVI PER RISTRUTTURAZIONI EDILIZIE ED ECOBONUS: Proroga in arrivo? PELLET: Il combustibile che, oggi, garantisce il maggior risparmio negli impianti di riscaldamento F-GAS ED IL REGOLAMENTO EUROPEO 842/2006: Le macchine arriveranno scariche? TROVA TROVA IL DIFETTO GEBERIT AQUACLEAN: Un nuovo benessere moderno… TENDENZE BAGNO CONTRIBUTI ALLE IMPRESE 1 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento 2 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento II..V V..A AO OR AR A RD DIIN NA RIIA aauum meennttoo ddaa 2211% % aa 2222% % A causa del mancato rinvio dell’aumento dell’aliquota IVA ordinaria e per effetto dell’art.11, comma 1, lett. a) D.L. 76/2013, dal 1° ottobre 2013 è entrata in vigore la nuova aliquota IVA ordinaria del 22%. Rimangono invariate le aliquote IVA ridotte del 4% e del 10%. E’ necessario prestare attenzione ad alcuni dettagli: Le cessioni di beni mobili si considerano effettuate all’atto della consegna o della spedizione. Se si effettua la fatturazione riepilogativa si devono mantenere distinti i D.D.T (Documento di trasporto) emessi fino al 30 settembre 2013 (su cui si applica l’aliquota IVA al 21%) da quelli emessi a partire dal 1° ottobre 2013 (su cui si applica l’aliquota IVA al 22%). Le prestazioni di servizi si considerano effettuate al momento del pagamento del corrispettivo o di emissione della fattura (se anteriore al pagamento). Nei casi in cui siano state emesse “note pro forma” o “avvisi di emissione di fattura” con l’indicazione dell’IVA al 21%, se incassate dopo il 30 settembre, dovranno essere rettificate con l’indicazione dell’IVA al 22%. Per i beni immobili vale il momento della stipulazione. Per i beni intraintra-UE vale la data della partenza (del trasporto o della spedizione) dal territorio dello stato membro di provenienza (articolo 39 del Dl 331/93convertito con la legge 427/93, come modificato dalla legge di Stabilità 2013) Le note di credito emesse dal 1° ottobre 2013 ma che si riferiscono ad operazioni effettuate sino al 30 settembre 2013 dovranno riportare l’aliquota IVA del 21%. L’aumento aumento IVA al 22% fa scattare dal primo ottobre 2013 nuovi adempimenti contabili per commercianti, professionisti e aziende. Considerato che è necessario del tempo per l’adeguamento dei software di fatturazione,, l’Agenzia delle Entrate concede agli operatori un periodo transitorio per regolarizzare le fatture senza applicare sanzioni. 3 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento Gli operatori potranno regolarizzare le fatture eventualmente emesse e i corrispettivi annotati in modo non corretto effettuando la variazione in aumento (art. 26, primo comma, del DPR n. 633 del 1972). La regolarizzazione non comporterà alcuna sanzione se la maggiore imposta collegata all’aumento dell’aliquota verrà versata nei termini indicati dalla circolare n. 45/E del 12 ottobre 2011, a cui l’Agenzia rinvia per gli ulteriori chiarimenti. Sarà possibile effettuare il versamento dell’Iva a debito, incrementato degli interessi eventualmente dovuti, senza applicazione delle sanzioni entro i seguenti termini: per i contribuenti trimestrali (liquidazione del trimestre ottobre-dicembre 2013) la regolarizzazione potrà avvenire entro il termine della liquidazione annuale (16 marzo 2014); per i contribuenti mensili, le liquidazioni dei mesi di ottobre e novembre potranno essere regolarizzate entro il termine del versamento dell’acconto Iva (27 dicembre 2013); quella di dicembre entro il termine della liquidazione annuale (16 marzo 2014) Casi particolari • Fatture ad esigibilità differita: anche quando l’imposta è esigibile al pagamento (es.: operazioni con enti pubblici), il momento di effettuazione dell’operazione resta invariato (consegna o spedizione) ai fini dell’applicazione dell’aliquota. • IVA per cassa: cassa i soggetti che applicano questo sistema contabile possono emettere fatture ad esigibilità differita ma ai fini dell’applicazione dell’aliquota vale sempre il momento di effettuazione dell’operazione. • Fattura o corrispettivo anticipato prima della consegna: il momento di effettuazione dell’operazione limitatamente all’importo pagato è quello della fattura o del pagamento. Significa che se, nell’ambito di operazioni terminate dopo il primo ottobre, sono stati pagati acconti prima di tale data (o è stata emessa fattura anticipata), a questi si applica ancora l’IVA IVA al 21%. 21% 4 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento in pillole dal mondo del lavoro APPRENDISTATO più facile con le nuove regole Grazie alle nuove semplificazioni, con il contratto di mestiere non è più obbligatorio il piano formativo individuale, e la registrazione della formazione acquisita può avvenire secondo lo schema del libretto formativo del cittadino. Le imprese con unità produttive in diverse regioni inoltre possono applicare un’unica disciplina: quella della regione della sede locale. Le facilitazioni, previste dal dl n. 76/2013 convertito dalla legge n. 99/2013 (decreto lavoro), sono divenute operative per l’inutile decorso del termine del 30 settembre entro cui la Conferenza stato-regioni poteva definirne le linee guida. La semplificazione tocca il contratto professionalizzante, o contratto di mestiere, che consente di assumere lavoratori tra i 18 e 29 anni di età e che ha durata massima di tre anni (cinque nel caso di artigiani). Incentivo occupazione e bonus assunzioni E’ finalmente partito l’incentivo per l’occupazione dei giovani. Il premio (1/3 della retribuzione nel limite di 650 euro mensili) si applica alle assunzioni effettuate dal 7 agosto 2013 al 30 giugno 2015. L’inps deve procedere alla verifica della capienza nelle risorse finanziarie disponibili che ammontano complessivamente a 794 milioni di euro (500 mln solo al Sud) e che sono state ripartite tra regioni e province autonome con decreto direttoriale. Il via alla decorrenza dell’incentivo è dato dal provvedimento emesso il 7 agosto 2013, e a cui il decreto lavoro aveva vincolato l’operatività del nuovo bonus. Questo nuovo incentivo interessa tutti i datori di lavoro e opera in due casi: assunzione o stabilizzazione. Ha lo scopo di incentivare l’occupazione di giovani lavoratori con età compresa tra i 18 e i 29 anni e che rientrino in una delle seguenti condizioni: a) siano privi di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi; b) siano privi di un diploma di scuola media superiore o professionale. 5 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento Lo sai che… … incremento percentuale I.V.A. è possibile regolarizzare le fatture emesse e i corrispettivi annotati in modo non corretto La regolarizzazione non sarà soggetta ad alcuna sanzione nel caso in cui la maggiore imposta collegata all’aumento dell’aliquota sarà versata nei termini. termini. … il 27.12.2013 è l’ultimo giorno utile per effettuare il versamento dell’acconto annuale I.V.A. … A seguito della recente evoluzione normativa, che ha dal 2013 ulteriormente ridotto al 20% le percentuali di deducibilità dei costi relativi ai veicoli di proprietà di imprese (e professionisti), diventa sempre più appetibile da parte di dipendenti ed amministratori di società il ricorso al rimborso per i chilometri sostenuti col proprio mezzo. 6 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento E EQ QU TA ALLIIA A:: ppaaggaam UIIT meennttii w weebb sseem mpplliiccii,, ssiiccuurrii ee vveellooccii Equitalia ha attivato i servizi online su tutto il territorio nazionale. Sono stati attivati anche i pagamenti web, un modo semplice, sicuro e veloce per pagare cartelle e avvisi su internet, usando carte prepagate o carte di credito. Per aiutare i contribuenti sono disponibili i nuovi canali di assistenza. Moltissimi sono gli utenti che scelgono di operare in via telematica, senza andare allo sportello. Equitalia si è posta l’obiettivo di semplificare la vita a cittadini e imprese e di migliorare il rapporto con loro. L’operazione è molto semplice. Basta entrare nel sito www.gruppoequitalia.it e andare nella sezione “Paga online”, inserire il numero del bollettino (codice Rav di 17 cifre), l’importo e il codice fiscale dell’intestatario. E’ stato particolarmente gradito l’estratto conto online. La nuova piattaforma web, più avanzata tecnologicamente, consente a Equitalia di offrire informazioni aggiornate e di saldare il dovuto direttamente da casa propria. Per effettuare il pagamento, pagamento non è necessario registrarsi sul sito. Dopo l’inserimento del codice Rav di 17 cifre, l’importo e le generalità del debitore, il sistema è in grado di ricalcolare la cifra esatta che si deve pagare. Al termine dell’operazione, il sistema invia un riepilogo e la ricevuta dell’avvenuto pagamento. La consultazione dell’estratto conto consente ai cittadini di verificare i dettagli della loro situazione debitoria e gli importi ripartiti fra tributi, interessi e spese. È possibile anche controllare la situazione delle rate ed essere sempre aggiornati su eventuali nuovi provvedimenti, come sgravi, sospensioni, fermi amministrativi, eccetera. Ovviamente il servizio è disponibile anche attraverso l’utilizzo di credenziali (nome utente e password) rilasciate dall’Agenzia delle Entrate, dall’Inps oppure avvalendosi della Carta nazionale dei servizi. 7 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento D ET TR AZ ZIIO ON FIIS SC ALLII E EB BO ON S DE RA NII F CA NU US N Neecceessssaarriiaa uunnaa pprroorrooggaa L’imminente scadenza delle detrazioni fiscali e dei bonus sta creando un po’ di confusione e di incertezza. Infatti i tempi ristretti, non consentono a coloro che intendono effettuare dei lavori incentivati di poter valutare con serenità la spesa a cui stanno andando incontro. La proroga di sei mesi comunicata a inizio giugno di quest’anno, è arrivata praticamente a ridosso delle vacanze estive, periodo in cui tutte le attività (anche quelle burocratiche) vanno a rilento, se non addirittura completamente sospese. Ci siamo, quindi, “giocati” un paio di mesi già in questa fase. Prendere in considerazione un investimento a settembre diventa un po’ una corsa contro il tempo: predisporre un progetto, aspettare le eventuali autorizzazioni, ordinare i materiali e attenderne la consegna, eseguire i lavori, ottenere le certificazioni, ecc.. Tutto questo con l’inverno che arriva inesorabile… e il 31 dicembre arriva senza nemmeno accorgersene. Piuttosto impegnativo, vero? Per questi motivi e per provare a contrastare la crisi infinita che ci affligge, le Associazioni più rappresentative stanno sollecitando l’intervento del Governo affinché vengano rapidamente approvati i provvedimenti di proroga (almeno fino al 31 dicembre 2014) dei principali incentivi fiscali di cui beneficia attualmente il settore dell’edilizia: la detrazione 50% (in precedenza 36%) relativa agli interventi di manutenzione e ristrutturazione, la nuova agevolazione legata al cosiddetto “bonus mobili” e la detrazione attualmente al 65% (in precedenza 55%) concernente gli interventi finalizzati al risparmio energetico. 8 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento Si auspica una stabilizzazione definitiva degli incentivi; in particolare, come già avvenuto per la detrazione 36%, portata al 50%, rendendo “strutturale” anche la detrazione 65% relativa alla riqualificazione energetica degli edifici. Gli incentivi sono fondamentali per alimentare una domanda sempre più preda dell’incertezza e per consentire alle imprese che operano nel settore edile e nei settori ad esso collegati di pianificare il proprio lavoro e le proprie strategie, sapendo di poter contare sugli effetti positivi delle agevolazioni fiscali. In questo modo verrebbero annullati gli effetti distorsivi causati da un incentivo di breve durata. Iva agevolata ed ecobonus La domanda: Per fruire dell’Iva al 10% sulla manodopera relativa a lavori che beneficiano dell’ecobonus al 65% e che non necessitano, per il loro svolgimento, di alcuna autorizzazione, è comunque necessario un titolo abilitativo? La risposta: La risposta è negativa. Le cessioni di beni e le prestazioni di servizi poste in essere per la realizzazione degli interventi di riqualificazione energetica degli edifici sono assoggettate a Iva in base alle aliquote previste per gli interventi di recupero del patrimonio immobiliare. In particolare: per le prestazioni di servizi relativi a interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria realizzati su immobili residenziali, si applica l’Iva ridotta al 10%; per le cessioni di beni, l’aliquota ridotta si applica solo quando la fornitura avviene nell’ambito del contratto di appalto. Tuttavia, se l’appaltatore fornisce beni di valore significativo (ad esempio, infissi, caldaie), l’aliquota ridotta si applica a tali beni solo fino a concorrenza del valore della prestazione considerato al netto del valore dei beni stessi. (fonte Fisco Oggi) 9 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento D V..R D..V R..:: ssiiccuurreezzzzaa ppeerr ttuuttttii Il DVR, ovvero il Documento di Valutazione dei Rischi, ai sensi del D.Lgs. 81/08 è un documento obbligatorio per tutte le attività che impiegano almeno un lavoratore dipendente o se ci sono due o più soci. Dal 01 giugno 2013 il DVR (Documento di Valutazione dei Rischi) è diventato obbligatorio per tutti coloro che che hanno anche un solo dipendente oppure i soggetti che, pur non avendo lavoratori dipendenti in senso proprio, si avvalgono dell’opera di soci, amministratori, praticanti. Devono farlo tutti i tipi di società (s.a.s., s.r.l., s.n.c., etc.) e tutte le ditte individuali che abbiano dipendenti o che lavorino in sub appalto. Tutte le aziende, studi professionali, esercizi commerciali, agenzie ecc., anche se ci sono solo stagisti o apprendisti oltre al titolare, hanno l’obbligo di redigere il DVR. La redazione del DVR, oltre a soddisfare gli obblighi di legge, mette al riparo dalle sanzioni amministrative (anche penali in casi gravi) che vengono elevate in caso di mancata redazione e possesso di questo documento. Per la mancata valutazione dei rischi, il datore di lavoro è punito con l’arresto da quattro a otto mesi o con l’ammenda da 5.000 a 15.000 euro Per l’omessa elaborazione del DVR secondo le modalità di cui all’art. 29, il datore di lavoro è punito con l’ammenda da 3.000 a 9.000 euro. La mancata costituisce elaborazione una l’accertamento violazione della del DVR grave reiterazione e, può comportare la sospensione dell’attività imprenditoriale. imprenditoriale. 10 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento L’autocertificazione era valida fino al 31 maggio 2013, e dal 01 giugno 2013 non ha più alcun valore. Pertanto tutti coloro i quali avevano provveduto a redigere l’autocertificazione per la valutazione dei rischi ora devono procedere ad elaborare un vero e proprio documento DVR. Anche chi non si era mai adeguato, ora ha l’opportunità di regolarizzare la propria posizione dotandosi di un DVR (Documento di Valutazione dei rischi) Le imprese che devono redigere il Documento DVR con le procedure standardizzate sono praticamente tutte: attività commerciali ed artigianali, uffici, liberi professionisti, studi tecnici e legali, officine meccaniche, imprese di ogni tipo. I soggetti che per la loro particolare attività non possono redigere il DVR secondo le procedure standardizzate sono: Centrali termoelettriche Impianti ed installazioni nucleari Aziende che lavorano con agenti esplosivi, agenti cancerogeni o mutageni, polveri e munizioni Aziende industriali a rischio rilevante, come indicato dall'Art. 2 del D.Lgs. 224/1999 Aziende che espongono i propri lavoratori a rischi chimici, biologici o connessi all'amianto. E’ arrivato il momento di mettersi in regola. 11 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento IIN EN TIIV VII P PE ER ST TR TT TU AZ ZIIO ON ED ZIIE E NC CE NT RR RIIS RU UT UR RA NII E DIILLIIZ E ED EC OB BO ON S DE CO NU US P Prroorrooggaa iinn aarrrriivvoo?? Il testo (ancora in forma non definitiva) della “Legge di Stabilità” approvato nelle scorse settimane dal Consiglio dei Ministri, contiene la proroga fino al 31 dicembre 2014, dell’eco-bonus del 65% per gli interventi di finalizzati al risparmio energetico e della detrazione fiscale del 50% legata agli interventi di manutenzione e ristrutturazione edilizia. Prorogato anche il “bonus mobili” ed “elettrodomestici”. Aliquote per gli interventi di riqualificazione energetica Periodo Aliquota Tetto massimo di spesa spesa Fino al 5 giugno 2013 55% Dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2014 65% Limite di spesa a seconda dell’intervento Dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2015 50% agevolato Dal 1° gennaio 2016 36% Aliquote per gli interventi di riqualificazione energetica nei condomini Periodo Aliquota Dal 6 giugno 2013 al 31 giugno 2015 65% Dal 1° luglio 2015 al 31 giugno 2016 50% Dal 1° luglio 2017 36% Tetto massimo di spesa spesa Limite di spesa a seconda dell’intervento agevolato Aliquote per gli interventi di recupero edilizio ex art.16 bis c.1 del Tuir Periodo Aliquota Tetto massimo di spesa spesa Fino al 25 giugno 2012 36% 48.000 €. Dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2014 50% 96.000 €. Dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2015 40% 96.000 €. Dal 1° gennaio 2016 36% 48.000 €. 12 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento Aliquote per l’adozione di misure antisismiche nelle zone ad alta pericolosità Periodo Aliquota Tetto massimo di spesa spesa Fino al 31 dicembre 2014 65% 96.000 €. Dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2015 50% 96.000 €. Il “bonus mobili” ed “elettrodomestici” dovrebbe continuare ad essere applicabile sino al 31 dicembre 2014, sempre in abbinamento ai lavori di recupero edilizio. E’ importante ricordare che queste indicazioni sono provvisorie. Infatti il testo della “Legge di Stabilità” deve ancora effettuare tutto l’iter necessario per la sua approvazione che, presumibilmente, terminerà intorno alla fine del mese di dicembre. Questo significa che le percentuali, i valori, le date ed altri parametri potrebbero subire delle modifiche migliorative o peggiorative. L’approvazione di questa legge, sebbene non certa, è ritenuta molto probabile. Pubblicheremo tutti gli aggiornamenti sul nostro sito www.acquatica.net e sul nostro account Facebook. Facebook 13 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento P PE ELLLLE ET T:: iill ccoom mbbuussttiibbiillee cchhee,, ooggggii,, ggaarraannttiissccee iill m maaggggiioorr rriissppaarrm miioo nneeggllii iim mppiiaannttii ddii rriissccaallddaam meennttoo In questi anni l’introduzione delle caldaie alimentate a pellet di legna ha creato un nuovo mercato nel panorama del riscaldamento. Questo aziende, settore mentre ha fatto nascere nuove aziende storiche hanno convertito parte delle loro strutture verso la produzione di questa nuova tipologia di caldaie. Questo ha stimolato la ricerca tecnologica verso la creazione del miglior generatore. I generatori sono diventati veri e propri concentrati di tecnologia che permettono ai vari utenti di risparmiare somme ragguardevoli rispetto ai più classici combustibili gassosi o liquidi. Tabella 1 14 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento Il pellet Facciamo un piccolo passo indietro per i non addetti ai lavori: il pellet di biomassa è un pezzetti cilindrici (prodotti insieme di secondo precise normative) di legno di scarto, allo stato naturale (segatura, schegge, legno residuo dalla foresta) del diametro di circa 4-8 mm e della lunghezza variabile tra i 20 e i 50 mm. Le normative europee impongo la realizzazione di questi componenti senza l’impiego di sostanze chimiche, legando questo materiale legnoso attraverso fortissime pressioni, in modo tale da usare come collante una sostanza già presente nel legno: la lignina. Parallelamente all’evoluzione delle caldaie a pellet, anche i produttori di questo combustibile hanno migliorato le miscele e le tecniche di compattamento riuscendo ad eliminare o comunque ridurre al minimo l’umidità residua nel legno e quindi producendo dei pellet ad “alta densità energetica” che possono, in condizioni ottimali, fornire al cliente fino a 5 kWh/kg e contemporaneamente un’emissione di gas di scarico molto ridotta e controllata. Per livello di frantumazione si intende la polvere che si forma durante la sollecitazione meccanica del pellet, durante il trasporto o il riempimento del serbatoio tramite l’aria compressa. Più è lucida e liscia la superficie dei pellet, meno strappi longitudinali e trasversali sono presenti nella superficie e più è bassa la formazione di polvere nella fornitura del pellet. Normative nel mondo del pellet 15 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento I generatori “idro” Il primo passo per aumentare il rendimento energetico di questi generatori è stata l’introduzione dei moduli idronici, in cui l’energia prodotta non è più introdotta nell’aria dell’ambiente, bensì in uno scambiatore ad acqua, per trasferire l’energia termica nell’impianto esistente dell’abitazione. Questo passaggio ha portato, oltre ad aumentare la resa del generatore, ad una migliore distribuzione del calore all’interno della struttura servita. Il secondo passo è stato quello di ottimizzare la coclea trasportatrice portando così al bruciatore la quantità di materiale necessaria, secondo la potenza termica desiderata. L’aria di combustione necessaria viene gestita tramite un ventilatore elettronico, cosicché nella camera di combustione possa arrivare una quantità d’aria tale da permettere un rapporto stechiometrico ottimizzato, in base alla quantità di pellet presente nel bruciatore. L’intero sistema composto dalla coclea e dal ventilatore è gestito da un microprocessore che controlla in tempo reale tutti i valori in questione, regolando autonomamente quantità e portate tramite i dati ricevuti dalla sonda Lambda (se presente). Questa sonda normalmente risulta collocata nella parte superiore della camera di combustione della caldaia nel punto d’ingresso dei fumi di scarico in canna fumaria. Questo controllo completamente automatico permette di mantenere chiusa la camera di combustione per tutto il tempo di funzionamento, ottenendo un adeguamento costante e autonomo delle potenze e dei rendimenti, migliorando complessivamente la resa dell’impianto. Per quanto riguarda i bracieri di questi generatori, si sono formate due scuole di pensiero: la prima e forse più classica, è costituita dai produttori che usano bracieri in ghisa trattata 16 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento (lega ferro-carbonio a tenore di carbonio relativamente alto); mentre la seconda scuola di pensiero è composta dai costruttori che prediligono l’acciaio. Molte delle stufe di recente progettazione contengono un braciere misto, con una piastrina in acciaio forata e collegata posteriormente, in modo tale da convogliare una grande quantità d’aria, così da effettuare un’accensione immediata e con un rapporto comburente combustibile più corretto, riducendo, inoltre il rischio di generare piccole detonazioni. In certe caldaie di alta fascia, inoltre, sono stati introdotti sistemi di auto pulizia che permettono lo svuotamento della cenere settimanalmente o mensilmente, mantenendo sempre e comunque il braciere pulito. Concludendo, i generatori di calore funzionanti a pellet possono essere considerati un ottimo sostituto della classica caldaia a metano in abitazioni fino a 100 mq senza particolari problemi di installazione. Per edifici non isolati o con superfici maggiori è giusto fare un’analisi più approfondita e farsi assistere da un termotecnico, per evitare di ritrovarsi a dover caricare la macchina ogni giorno o trascurare le norme di sicurezza previste. Cose da sapere… Quali sono i vincoli per l’installazione di una stufa a pellet all’interno della propria abitazione? Per prima cosa è necessario appurare che vi siano i presupposti di base per installare il prodotto. Generalmente, tutte le case hanno un impianto di riscaldamento nato con l’abitazione, dotato di un generatore (tipicamente la caldaia) installato solitamente in un locale dedicato (centrale termica) e con un sistema di distribuzione del calore opportunamente dimensionato che si dirama nelle varie stanze. L’inserimento di una stufa comporta l’analisi di una serie di cose che devono essere presenti nell’abitazione. 1. L’esistenza o la possibilità di realizzare un camino (o canna fumaria) adatto all’evacuazione dei fumi (Box 1.1) 17 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento 2. La realizzazione di una presa d’aria nella stanza per compensare l’ossigeno utilizzato nella fase di combustione. Si tratta di un foro di collegamento con l’esterno dell’abitazione il cui diametro è stabilito dal costruttore della stufa (normalmente pari a circa 10-15 cm). Esistono sul mercato stufe che hanno l’opportunità di collegare direttamente la presa d’aria alla stufa in modo da evitare fastidiosi spifferi d’aria nella stanza. 3. L’assenza di materiali combustibili nelle vicinanze della stufa (per almeno 50-70 cm). 4. La presenza di una presa elettrica per l’alimentazione. Tra i criteri di scelta, incidono anche le dimensioni della stanza? Decisamente si, bisogna considerare che circa il 30% del calore sviluppato dalla stufa viene emesso per irraggiamento ed è quindi importante mediare tra dimensioni della stanza in cui viene inserita e potenza della stufa. Ad esempio, una stufa che ha una grande potenza non può essere inserita in una stanza piccola altrimenti l’ambiente si surriscalderebbe diventando invivibile. Quali sono i criteri per la scelta di una stufa? Prima di tutto bisogna capire cosa vogliamo riscaldare e come lo vogliamo fare. In tal senso, le tipologie di riscaldamento (normalmente il mezzo per trasportare il calore nell’ambiente viene definito fluido termovettore) che può offrire una stufa a pellet sono due: Aria Acqua (o idro) I prodotti ad “aria” permettono, tramite un opportuno sistema di canalizzazione, di diffondere un calore sano e confortevole in più ambienti. È la scelta ideale nel caso di un 18 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento bilocale o di un piccolo appartamento; ma permettono anche di riscaldare più stanze in una abitazione di medie dimensioni (Figura 1.1). Le stufe o caldaie “id idro idro”, ro invece, consentono la produzione di acqua calda per i radiatori, per gli impianti radianti a pavimento e per l’uso sanitario. Da un lato, le stufe “aria aria” aria scaldano l’abitazione in modo meno capillare rispetto alle “idro” non garantendo il comfort termico tipico degli impianti di riscaldamento di ultima generazione. Hanno però, il vantaggio di impiegare minor tempo nel farlo. Dall’altro, le stufe “idro idro” idro sono facilmente integrabili con i sistemi di riscaldamento tradizionali, possono operare in sinergia con altri sistemi di riscaldamento alternativo (per esempio, solare termico), e permettono di riscaldare tutta la casa con notevoli risparmi sui consumi (tabella 1). È possibile regolare la temperatura della stanza con una stufa ad aria? Tutte le stufe a pellet sono dotate di un termometro che rileva la temperatura dell’aria nella stanza e, quindi, regolano automaticamente la potenza (la quantità di pellet combusto) e la velocità del ventilatore in funzione della temperatura ambiente. L’impostazione dei parametri si può fare direttamente sul pannello di controllo della stufa, che e un vero e proprio termostato intelligente. Infatti, oltre alla temperatura, è possibile definire l’ora dell’accensione e dello spegnimento, il controllo dei parametri di funzionamento e gli intervalli di manutenzione. Ovviamente i parametri “tecnici” della stufa si devono coniugare con altri aspetti che influiscono sulla temperatura dell’ambiente: le dimensioni della stanza e il grado di isolamento della casa. 19 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento In commercio si possono trovare stufe con potenze che vanno dai 6 ai 18 kW, anche se queste ultime, sono fortemente sovradimensionate. Quando si parla di potenza, ci si riferisce a quanto si brucia o a quanto calore viene reso dalla stufa in ambiente? La potenza indicata è quella prodotta effettivamente dalla stufa. Apparecchi di questo tipo hanno rendimenti che variano dall’83% a oltre il 90%; tutti questi valori sono indicati nell’etichetta matricola della stufa (Figura 1.2). E’ importante leggere l’etichetta per essere sicuri della qualità del prodotto che si sta acquistando. Vediamo quali informazioni deve contenere: 1) se il prodotto e marchiato CE o meno (i prodotti non CE non possono essere venduti nel territorio nazionale). L’indicazione EN 14785:2006, che è la norma europea di riferimento per le stufe a pellet, indica il metodo di prova adottato 2) la potenza della stufa (indicata in kW) 3) il suo rendimento in termini % (più il valore è elevato meno pellet si brucia per riscaldare) 4) la ditta costruttrice 5) il valore di emissione di CO (più il valore è basso meno inquinante è il prodotto). Tale valore deve essere inferiore a 0,04% al massimo e 0,06% al minimo regime di funzionamento (UNI EN 14785). Con questi valori è possibile calcolare quanto pellet serve per riscaldare? Diciamo che si può fare un calcolo approssimativo. Il pellet ha normalmente un potere calorifico pari a 4,6 kWh/kg. Una stufa da 9 kW con rendimento dell’87% nel suo funzionamento alla massima potenza consuma in un’ora: 9/(4,6*0,87)= 2,25 kg Nel funzionamento al minimo, che è pari ad un terzo della potenza massima, una stufa fornisce un’energia di 2,5 ÷3 kWh con un consumo di 600 grammi di pellet all’ora. 20 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento Abbiamo parlato di stufe ad aria e del loro funzionamento, ma se la scelta cadesse su una stufa/caldaia che riscalda acqua? L’evacuazione dei prodotti di scarico di una stufa idro è sostanzialmente equivalente a quelle delle stufe ad aria, di conseguenza rimane valido quanto detto per queste ultime. La differenza sostanziale è l’allacciamento del prodotto all’impianto idraulico. Qui, indubbiamente, le combinazioni possibili sono le più svariate perché dipendono da come si vuole collegare l’uso di biomassa (pellet) rispetto all’uso di combustibili fossili. Per semplificare, possiamo identificare due possibili casi: • Allacciamento della stufa in in parallelo alla caldaia a gas sapendo che la somma delle potenze dei 2 generatori deve essere inferiore ai 34.9 kw. Impianto tipico di una idrostufa con una caldaia a gas. gas. • configurazione con più generatori di acqua calda che possono lavorare contemporaneamente contemporaneamente o separatamente e un sistema di accumulo per distribuire il calore dove serve e quando serve. Il tipico esempio con generatore a biomassa, a gas e pannelli solari. Tipico impianto di una caldaia idro a pellet Impianto multienergia con generatore a pellet Schema con potenza >34.8kW 21 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento Come si possono valutare le prestazioni dei prodotti ad acqua? Nell’etichetta matricola si trovano tutti i dati: oltre ai valori indicati per le stufe aria, viene anche specificata la potenza trasmessa all’acqua, in questo modo si è in grado di capire la reale capacità della stufa di riscaldare l’abitazione. Non bisogna dimenticare, però, che anche per queste stufe una parte di calore prodotto viene emesso per irraggiamento, quindi la stanza in cui viene posizionato l’apparecchio sarà riscaldata già dalla stufa medesima. Rispetto alla versione aria, il range di potenze nominali delle stufe ad acqua varia da 12 a oltre 25 kW. Il rendimento di tali apparecchi è tendenzialmente un paio di punti maggiore di quelle ad aria. Per quanto riguarda le caldaie a pellet le potenze variano dai 15 kW ai 500 kW. Quali altri elementi si possono considerare per la scelta di un prodotto? Accanto agli elementi sopra indicati, non sono da sottovalutare i seguenti aspetti: • La stufa o caldaia deve essere installata da personale abilitato e, a fine installazione, deve essere rilasciata una dichiarazione di conformità. L’installazione deve essere conforme alla norma UNI 10683. E’, quindi, opportuno che il rivenditore sia in grado di fornire questo tipo di servizio. Assolutamente da evitare il fai-da-te. • Il produttore deve garantire una rete di assistenza su tutto il territorio perchè l’impianto deve essere controllato annualmente, soprattutto nel caso in cui il consumo di pellet sia considerevole (circa 3,0 t/anno). Di che tipo di manutenzione necessitano le stufe/caldaie stufe/caldaie a pellet? La stufa necessita di una semplice pulizia da parte dell’utilizzatore per poter garantire sempre un efficiente rendimento ed un regolare funzionamento. La pulizia deve essere effettuata con l’apparecchiatura spenta e fredda. Le operazioni da effettuare sono: • Asportare la cenere che si deposita nella camera di combustione, in particolare all’interno del braciere. Questa pulizia ha lo scopo di assicurare il libero afflusso dell’aria di combustione (di solito giornalmente) • Pulizia del cassetto cenere che si trova al di sotto della camera di combustione (di solito settimanalmente) • Pulizia del vetro (di solito settimanalmente) 22 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento • Pulizia della caldaia (mensilmente) Almeno una volta all’anno e opportuno far intervenire il tecnico abilitato per: • la pulizia della canna fumaria • la verifica delle guarnizioni di tenuta • pulizia delle parti interne della stufa a pellet Qual è la differenza tra una stufa e una caldaia a pellet? Generalmente una caldaia a pellet si differenzia dalla stufa, in primis, per gli ingombri, nettamente maggiori per una caldaia. Le dimensioni maggiori assicurano una camera di combustione più capiente e degli scambiatori dimensionati in modo superiore che garantiscono, di conseguenza, rendimenti migliori. L’ingombro garantisce inoltre uno stoccaggio maggiore di pellet e, quindi maggiore autonomia. Le caldaie si prestano inoltre ad essere collegate a sistemi di caricamento automatico che garantiscono, grazie alla “fluidità” del pellet, autonomie di funzionamento difficilmente raggiungibili da caldaie a combustibile solido. Quali prodotti a pellet tratta Acquatica S.p.A.? Acquatica S.p.A. tratta i migliori marchi di stufe e caldaie idro, a pellet e a legna tra i quali ricordiamo: • Baxi • Cordivari • Laminox • Nordica Extraflame • Thermorossi Thermorossi • Wolf Per informazioni è possibile rivolgersi presso tutti i punti vendita di Acquatica S.p.A. o direttamente ai nostri uffici tecnici (filiali di Venaria, Cologne e Brescia) 23 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento F F--G GA AS SE ED EG GO OLLA AM EN TO OE EU OP PE EO O 884422//22000066 D IILL R RE ME NT UR RO Le macchine arriveranno scariche? Il Regolamento Europeo 842/2006 (articolo 12) impone il divieto di precarica per tutte le macchine funzionanti con Gas Fluorurati e prevede la successiva carica in loco esclusivamente da parte di personale qualificato e in possesso del tanto famigerato “PATENTINO PATENTINO FRIGORISTI”. FRIGORISTI Se approvato, il Regolamento comporterà che tutte le apparecchiature di climatizzazione (dalle piccole unità residenziali fino ai grossi refrigeratori) vengano spedite ed installate senza carica refrigerante. Ciò serve non solo ad evitare eventuali perdite di refrigerante HFC prima dell’avviamento, ma anche a tutelare le competenze e la professionalità che i tecnici del freddo hanno, appunto, acquisito attraverso la formazione obbligatoria. Formazione che, come è ben noto, ha avuto costi importanti. I tecnici del freddo saranno gli unici che avranno la possibilità di reperire il refrigerante da immettere nel circuito. Sull’effettiva utilità di questo Regolamento ci sono pareri contrastanti. Vediamo di capire quali sono le motivazioni che inducono molti ad essere contrari. Tanto per cominciare la carica refrigerante in un apparecchio è fondamentale per l’efficienza energetica dello stesso, in quanto un errore potrebbe peggiorarla di oltre il 10%. Su alcune macchine la differenza tra una carica ottimale ed una sbagliata è misurata addirittura in grammi. Per le pompe di calore, poi, la carica deve essere ottimizzata non solo sul funzionamento estivo, ma anche e soprattutto su quello invernale. Se parliamo di macchine provviste di inverter, la carica va riverificata in condizioni diverse da quelle nominali. Per affrontare e risolvere tutte queste problematiche, i produttori dispongono di sale di collaudo poste alla fine della linea di produzione. Qui, un operatore specializzato 24 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento provvede alla carica ottimale del refrigerante utilizzando strumenti di altissima precisione. Inoltre effettua una serie di cicli di funzionamento (caldo e freddo) simulando tutte le condizioni possibili. Il carico di refrigerante è un operazione che, tra l’altro, deve essere fatta con la macchina in funzione. Per rispettare il nuovo Regolamento, il produttore dovrebbe: eseguire il ciclo di collaudo completo svuotare la macchina del refrigerante utilizzato effettuare nuovamente il vuoto precaricare i circuiti con azoto Ovviamente il refrigerante utilizzato per il test non potrebbe essere riutilizzato in quanto inquinato di olio del compressore. Quindi dovrà essere sottoposto alla rigenerazione per essere recuperato. La macchina, una volta giunta sul cantiere di destinazione, dovrebbe essere caricata da un Frigorista abilitato con patentino F-Gas che, per quanto esperto, non potrà sicuramente simulare tutte le condizioni di carico al pari del produttore. Questo, tenuto conto che, al momento dell’avvio in cantiere, ci si potrebbe trovare in qualsiasi stagione o addirittura con nessun carico sull’impianto. E’ evidente che le cariche e le scariche dei vari passaggi, la rigenerazione del refrigerante, l’intervento di tecnici frigoristi per la successiva installazione, non farebbero altro che incrementare sia il costo della macchina che i costi di messa in funzione con onerose ripercussioni sul cliente finale. Inoltre, per le motivazioni sopra esposte, potrebbero non esserci benefici per l’ambiente, ma addirittura potrebbe prodursi l’effetto opposto con un incremento della dispersione di gas HFC nell’atmosfera. Pare che proprio in questi giorni coloro che si oppongono all’entrata in vigore della norma, siano riusciti a convincere il Consiglio U.E. a rivedere il divieto e già dalle prossime riunioni si potrebbero avere delle novità in merito. Vedremo nei prossimi mesi se e come potrà evolversi questo tanto chiacchierato Regolamento. 25 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento Trova il difetto l ’ i n n o va zi o n e Soluzione di riscaldamento radiante da parete 26 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento 27 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento 28 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento Geberit AquaClean Un nuovo benessere moderno… Alcuni, non conoscendo a fondo questi prodotti e il comfort che sono in grado di offrire, considerano Geberit AquaClean una tecnologia per persone anziane o persone con problemi di mobilità. Giudizio quanto mai sbagliato! Questo prodotto è assolutamente per tutti, anzi è rivolto ad un pubblico ampio, esigente e attento alla qualità della propria vita, dinamico e sensibile alla forma fisica e soprattutto al benessere personale. Con Geberit AquaClean potete vivere una dimensione speciale di benessere. Premendo semplicemente un pulsante, la funzione bidet integrata vi regala una sensazione di freschezza e pulizia completamente nuova. Chiunque l’abbia provata non vorrà mai più farne a meno. L’igiene intima riparte dall’acqua Geberit AquaClean provvede alla vostra igiene intima con un getto d’acqua gradevole e tiepido. La gamma dei prodotti offre il modello perfetto per ogni esigenza e ogni casa: dall’elegante bidet-WC completo, al sedile-bidet per WC facile da montare sulle toilette già esistenti. Oltre al getto d’acqua, a seconda del modello, sono disponibili numerose altre funzioni benessere. Tra queste il getto oscillante, la funzione massaggiante intermittente, il delicato getto per l’igiene intima femminile, l’aspirazione automatica dei odori e asciugatore il cattivi comodo ad aria tiepida. Scoprite qual è il vostro modello preferito! 29 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento G Geebbeerriitt A AqquuaaC Clleeaann S Seellaa :: Una nuova dimensione di igiene personale personale • Un design semplice e moderno • Un getto d’acqua delicato e leggero a temperatura corporea • Intensità del getto d’acqua regolabile • Getto oscillante • Pannello di controllo semplice, telecomando intuitivo • Sedile e coperchio con meccanismo di chiusura rallentato Geberit AquaClean Sela un WC con funzione bidet che ha tutto l’aspetto di un normale WC. Geberit AquaClean Sela colpisce per la sua linea essenziale e la capacità di inserirsi discretamente nel vostro bagno. Provvede alla vostra igiene intima con un getto d'acqua delicato e leggero a temperatura corporea, al semplice tocco di un pulsante. Potete scegliere tra cinque gradi d’intensità dell’acqua regolabili, mentre il getto oscillante assicura un’igiene particolarmente salutare. Il sedile della toilette è facilmente smontabile per agevolare la pulizia. 30 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento G Geebbeerriitt A AqquuaaC Clleeaann 44000000:: L’igiene per ogni casa • Un elegante sedile-bidet per WC facile da montare • Un getto d’acqua delicato a temperatura corporea • Intensità del getto d’acqua regolabile • Sedile e coperchio chiusura automatica silenziosa • Ideale per case in affitto Geberit AquaClean 4000 è dotato di tutte le funzioni base che chiedete a un WC con funzione bidet. Il pratico sedile-bidet provvede alla vostra igiene intima con un getto d'acqua delicato e leggero a temperatura corporea e all'intensità scelta da voi. Il pannello di controllo è facilmente accessibile e intuitivo. Inoltre, come tutti gli altri modelli Geberit AquaClean, anche questo è dotato di coperchio con chiusura automatica: è sufficiente dare un leggero colpetto e il coperchio applicato al sedile si abbassa automaticamente fino a chiudersi silenziosamente. G Geebbeerriitt A AqquuaaC Clleeaann 55000000pplluuss:: Per un comfort personalizzato • Un sedile-bidet per WC compatto con funzioni benessere aggiuntive • Un getto d’acqua potente ed effervescente • Intensità e temperatura del getto d’acqua regolabili • Funzioni getto massaggiante oscillante, per igiene intima femminile • Aspirazione dei cattivi odori per un ambiente bagno sempre fresco • Asciugatore ad aria tiepida delicato • Telecomando per un comfort personalizzato • Ideale per case in affitto Geberit AquaClean 5000plus combina la funzione bidet e tutte le funzioni benessere aggiuntive in un sedile-bidet per WC compatto. La temperatura e l’intensità del getto 31 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento d’acqua potente ed effervescente sono regolabili in base alle vostre preferenze. Il getto oscillante assicura una pulizia particolarmente accurata, mentre il getto massaggiante intermittente produce un effetto tonificante e il getto per l’igiene femminile è l’ideale per garantire una modalità d’igiene personale in tutta dolcezza. Il sistema di aspirazione dei cattivi odori, un asciugatore ad aria tiepida e un telecomando completano questo prodotto che offre davvero tante opzioni. G Geebbeerriitt A AqquuaaC Clleeaann 88000000 ee 88000000pplluuss:: Il punto di riferimento per il benessere • Un bidet-WC completo per portarvi un senso di benessere • Un getto d’acqua delicato e leggero a temperatura corporea • Intensità del getto d’acqua regolabile • Getto oscillante • Sedile e coperchio con meccanismo di chiusura rallentato • Ceramica di alta qualità, facile da pulire Il bidet-WC Geberit AquaClean 8000 provvede alla vostra igiene intima con un getto d’acqua pieno, ma allo stesso tempo delicato, a temperatura corporea. L’intensità del getto è regolabile a vostro piacere. Il getto oscillante garantisce un’igiene particolarmente accurata e salutare. Come in tutti gli altri modelli, la testina viene risciacquata automaticamente con acqua fresca prima e dopo ogni utilizzo. La superficie in ceramica 32 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento di alta qualità e facile da pulire consente una pulizia rapida e semplice. Un moderno WC con funzione bidet che abbina le funzioni di un WC e di un bidet. Geberit AquaClean 8000plus offre tutto quanto si può desiderare e in più numerose altre funzioni benessere che vanno ad aggiungersi alla funzione bidet: la temperatura e l’intensità del getto sono regolabili per adattarsi alle vostre preferenze personali. La funzione massaggiante intermittente produce un effetto tonificante, mentre il delicato getto per l’igiene femminile è l’ideale per garantire una modalità d’igiene personale in tutta dolcezza. Non appena vi accomodate sulla toilette, si attiva la funzione di aspirazione dei cattivi odori creando nell’ambiente un’atmosfera fresca e gradevole. Quando il getto s'interrompe, l’asciugatore ad aria tiepida integrato provvede ad asciugarvi. Il tocco pratico finale: tutte le funzioni sono regolabili singolarmente e le vostre preferenze possono essere salvate mediante il telecomando. Una scelta buona anche per l’ambiente Nel 2008, l’EMPA, l’Associazione svizzera dei laboratori federali per la scienza e la tecnologia dei materiali, ha condotto una valutazione incrociata dell’impatto ambientale che produce un WC tradizionale (con il relativo uso di carta igienica) e Geberit AquaClean 8000plus, il top di gamma. Utilizzando un qualsiasi Geberit AquaClean l’uso della carta igienica è notevolmente ridotto, questo ha determinato il giudizio positivo per il minor impatto ambientale che il suo utilizzo determina. Anche il consumo di acqua risulta nettamente inferiore a quello tradizionale generato dell’utilizzo in combinazione del WC e del bidet. (fonte ) I prodotti Geberit sono presenti in tutti i nostri punti vendita. Per informazioni rivolgetevi presso le nostre filiali. 33 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento T TE EN EN ZE EB BA AG GN O ND DE NZ NO Siamo stati al Cersaie a curiosare tra le novità: quest’anno, come non mai, i nostri fornitori si sono affidati alle più grandi firme dell’architettura internazionale per i progetti dei nuovi prodotti. L’obiettivo comune è quello di sperimentare le tecnologie, le forme e i materiali per rendere questo ambiente, sempre più simile a una Spa domestica, non necessariamente di lusso. E sempre all'insegna dell'eco-sostenibilità e del risparmio energetico. Nelle prossime pagine proponiamo alcune delle idee che ci hanno maggiormente incuriosito. 34 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento E Elleeggaannttee rriivvoolluuzziioonnee:: Axor ridisegna la doccia con Front e Nendo Axor LampShower by Nendo Oki Sato, mente creativa dello studio giapponese Nendo, ha reinterpretato il tema di ricerca sulla doccia unendo acqua e luce nella forma archetipica dell’oggetto lampada. La leggerezza delle forme e la combinazione di luce e acqua conferiscono alla doccia una dimensione sensuale amplificata. Contribuisce all’atmosfera l'ampia corona del ‘paralume’ che funge da diffusore e la calda illuminazione del bulbo centrale. “La naturale fusione di luce e acqua nella nuova Axor LampShower conferisce all’ambiente una dimensione di grande poesia pur assolvendo perfettamente alla sua funzione naturale” spiega Philippe Grohe. Axor presenta LampShower nella doppia versione soffitto e parete. Oltre alla finitura cromo anche il nuovo sistema doccia può essere completamente personalizzato grazie al servizio Axor Manufaktur. 35 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento Axor Showers by Front: il fascino dell’aspetto tecnico della doccia Il sistema Axor Shower disegnato da Front Design permette di sperimentare in modo del tutto nuovo i percorsi dell'acqua partendo da una riflessione sulla conduzione e la distribuzione di questo prezioso elemento nelle abitazioni. “Abbiamo voluto portare l'attenzione sull'estetica che si nasconde dietro alla tecnica, ritrovando il fascino di tubi, manicotti, valvole e imbuti” spiega Charlotte von der Lancken. Nasce così ad esempio proprio dall’imbuto l’ispirazione per l’erogatore della doccia. “Il lavoro di Front ci dimostra come da componenti puramente tecnici possa nascere un prodotto esteticamente molto gradevole” spiega Philippe Grohe. In totale Front ha firmato cinque prodotti Axor per l'area doccia: doccetta, set doccia costituito da doccetta, asta a muro e flessibile doccia, soffione doccia con attacco al soffitto o alla parete e due tipi di getto, nonché un kit Showerpipe costituito da termostatico, soffione doccia con altezza regolabile e doccetta. 36 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento H Haannssggrroohhee II--B Booxx:: nasce l'interruttore... dell'acqua! Intelligenza. Intelligenza...al muro: miscelatori termostatici ad incasso con tecnologia iBox Universal L'ultima versione i-Box Ecostat Select per miscelatori termostatici ad incasso nelle versioni doccia e/o vasca integra la nuova tecnologia Select e permette l'apertura dell'acqua dal soffione doccia o dalla doccetta manuale con un semplice clic. E Effffeeggiibbii il nuovo hammam Topkapi by Rodolfo Dordoni TOPKAPI, frutto dalla collaborazione tra Effegibi e Rodolfo Dordoni, e' un hammam con prestazioni tecnologiche di altissimo livello e materiali di grande pregio: marmi di primissima scelta, il legno di teak e il vetro-camera temperato sono uniti alla tecnologia più avanzata in tema di produzione del vapore e gestione della luce. L'altro elemento del progetto e' l'acqua che scorre attraverso un grande soffione doccia 37 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento con cromoterapia, un doccino flessibile, o si raccoglie in una ciotola che evoca il rito tradizionale del bagno turco. La luce attraverso una lastra ultrasottile di led e la musica diffusa all’interno, aggiungono valore sensoriale all'esperienza rilassante e tonificante dell'hammam. C Caattaallaannoo per l’architettura Impronta by Doriana e Massimiliano Fuksas Impronta è il nuovo progetto di Catalano che si distingue per l’originalità dei prodotti, pensati espressamente per l’Architettura Contemporanea. A studiarli ed idearli sono, insieme a Catalano, le più rinomate firme della scena architettonica internazionale, a partire dallo studio di Doriana e Massimiliano Fuksas di Roma, cui seguiranno altri grandi progettisti. 38 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento CONTRIBUTI CONTRIBUTI ALLE IMPRESE In questa parte del nostro Notiziario riportiamo le iniziative di Istituzioni, Enti e Associazioni che hanno lo scopo di sostenere ed incentivare le imprese e gli artigiani. Sui numeri precedenti del nostro Notiziario trovi la descrizione descrizione completa degli avvisi che non sono ancora scaduti. Non perdere l’occasione! Trova il tuo contributo e fatti aiutare dal tuo consulente di fiducia. _______________________________________________________________________________________________ C CO ON NT TR RIIB BU UT TII E EF FIIN NA AN NZ ZIIA AM ME EN NT TII N NA AZ ZIIO ON NA ALLII Contributi per apprendistato Programma AMVA – Apprendistato e Mestieri a Vocazione Artigianale (scadenza 31/12/2013) 31/12/2013) (la descrizione completa è pubblicata sul Notiziario di Luglio 2013 disponibile sul nostro sito) _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ R RE EG GIIO ON NE E LLO OM MB BA AR RD DIIA A www.regione.lombardia.it CreditoInCassa (scadenza non indicata) indicata) A) CONTESTO Il differimento dei pagamenti da parte degli Enti locali verso le imprese è un fenomeno che desta preoccupazione nel governo regionale per gli effetti che la mancata liquidità genera sul sistema produttivo lombardo. Il fenomeno coinvolge tanto le micro, piccole e medie imprese, quanto le grandi imprese ed i loro subfornitori (i debiti commerciali della PA riguardano al 51% grandi imprese, al 49% PMI). La stima complessiva dei debiti vantati delle PA lombarde (Comuni e Province) nei confronti di imprese del territorio lombardo ammonta a circa 4,4 MLD €. Il decreto legge nazionale sul pagamento dei debiti della PA ha reso più cogenti gli obblighi di certificazione dei debiti scaduti al 31/12/2012 da parte degli Enti locali e previsto un allentamento dei vincoli di patto di stabilità, ponendo basi favorevoli per uno smobilizzo massivo dei crediti che non rientreranno nelle coperture del decreto stesso. Si stima che il decreto nazionale possa coprire circa il 40% del fabbisogno lombardo. Il provvedimento regionale, a differenza di quello nazionale, coinvolge anche i crediti scaduti dopo il 31/12/2012 e interviene direttamente sulle imprese (il nazionale prevede un’anticipazione di cassa agli Enti locali) attraverso il factoring. B) FINALITÀ Smobilizzo crediti imprese lombarde. 39 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento La linea di intervento è finalizzata a smobilizzare i crediti scaduti, scaduti anche oltre il 31/12/2012, delle imprese lombarde per prestazioni di forniture, servizi e lavori, lavori agevolandone il pagamento da parte degli Enti locali (Comuni, Unioni di Comuni e Province), il tutto con ricadute ricadute positive sull’intera filiera dei fornitori e sul sistema produttivo lombardo. lombardo C) SOGGETTI COINVOLTI NELL’ATTUAZIONE Imprese Società di factoring o Factor – Enti locali – Finlombardia 1. Le imprese (micro, piccole, medie e grandi) cedono pro soluto alla società di factoring il proprio credito scaduto verso l’Ente Locale. La cessione pro soluto libera l’impresa dal rapporto debito- credito con l’Ente Locale. 2. Il Factor acquista il credito dell’impresa pagandolo al valore risultante dalla certificazione(1) ed applicando all’operazione un interesse up front a carico delle imprese → tasso di interesse inferiore a quello di mercato, grazie alla presenza della controgaranzia di Regione Lombardia, che prevede anche un ulteriore abbattimento di 0,75 punti percentuali attraverso apposito contributo. Il Factor diviene diviene ll nuovo creditore dell’Ente locale 3. L’Ente locale (EL) accetta la cessione del credito alla società di factoring e si impegna nei confronti di quest’ultima a pagare il debito a determinate scadenze: prima scadenza: scadenza 8 mesi per i debiti di parte corrente; 12 mesi per i debiti di parte capitale (estendibile a 18 mesi fatti salvi i vincoli di finanza pubblica) → nessun onere economico per EELL; seconda scadenza: scadenza 2 mesi per i debiti di parte corrente; 6 mesi per i debiti di parte capitale → interessi moratori in misura inferiore a quelli previsti dalla legge (5%). 4. Finlombarda (FL) garantisce con apposito fondo di garanzia l’operazione. Se l’Ente Locale non paga alla seconda scadenza, il Factor escute la garanzia. Finlombarda diviene il nuovo creditore creditore dell’Ente locale che si impegna a pagare il debito entro: terza scadenza: scadenza 2 mesi per i debiti di parte corrente; 12 mesi per i debiti di parte capitale → interessi moratori in misura inferiore a quelli previsti dalla legge (5%). D) RISORSE FINANZIARIE 1 miliardo di euro resi disponibili dai Factor per acquistare i crediti delle imprese (70% a sostegno delle imprese che vantano crediti nei confronti di Comuni e Unioni di Comuni lombardi, 30% a sostegno delle imprese che vantano crediti nei confronti delle Province lombarde); 50 milioni di euro (fondo di garanzia) resi disponibili da Finlombarda per garantire il pagamento da parte dell’Ente locale (garanzia dell’80% sul singolo credito); 19 milioni di euro resi disponibili dalla Regione per: ridurre gli oneri finanziari delle imprese connessi alla cessione del credito (contributo abbattimento oneri); controgarantire il pagamento da parte degli EELL. E) CREDITI CEDIBILI crediti scaduti al momento della presentazione della domanda, certi, liquidi ed esigibili; certificati dall’Ente Locale; di importo minimo pari a 10.000 euro; di importo massimo: massimo 40 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento per i crediti verso Comuni/Unioni di Comuni: Comuni pari a 750.000 euro; l’importo massimo è di 950.000 euro se l’impresa che cede il credito si impegna a liquidare a sua volta i propri sub-fornitori; per i crediti verso Province e comuni: comuni pari a 1.300.000 euro; l’importo massimo e di 1.500.000 se l’impresa che cede il credito si impegna a liquidare a sua volta i propri sua volta i propri subfornitori. (1) Per legge (d.l.185/2008 e successiva normativa di attuazione) il creditore – nel caso di specie l’impresa - può chiedere al debitore – nel caso di specie l’Ente Locale- di certificare che il proprio credito è certo liquido ed esigibile. L’Ente Locale è obbligato dietro istanza dell’imprese a rilasciare tale certificazione. Dote lavoro – tirocini per i giovani 20122012-2013 (fino ad esaurimento fondi – data ultima di aggiudicazione 31/01/2014) 31/01/2014) L’avviso è finalizzato a promuovere e migliorare l’accesso dei giovani al mercato del lavoro attraverso il ricorso al tirocinio formativo e di orientamento, unitamente a forme di incentivi diretti alle imprese volti a sostenere l’inserimento lavorativo del giovane in azienda Destinatari Giovani residenti o domiciliati in Lombardia, di età compresa tra i 18 e 29 anni; anni neoqualificati e neodiplomati del sistema di Istruzione e Formazione professionale, neodiplomati del sistema di istruzione, neolaureati, che abbiano conseguito il titolo da non oltre 12 mesi; non occupati da almeno 6 mesi. Modalità La Dote si compone di servizi di politica attiva mediante i quali il giovane è supportato nell’avvio e nella realizzazione di un tirocinio di 6 mesi da un operatore accreditato in Lombardia ai servizi al lavoro. lavoro I servizi di politica attiva, del valore di 1.000 euro, sono riconosciuti all’operatore promotore al completamento del periodo di tirocinio in azienda. Terminato il tirocinio, l’azienda ospitante ha accesso ad un incentivo economico, economico del valore di 8.000 euro, euro nel caso di assunzione del giovane con contratto di lavoro subordinato, sia full time che part time, non inferiore a 12 mesi. Possono beneficiare dell’incentivo economico del presente Avviso le imprese private, di qualsiasi dimensione e settore di attività, con sede legale e/o operativa nel territorio della Regione Lombardia, fatta eccezione per quelle imprese appartenente ai settori esclusi dall’art.1 del Regolamento (CE) n. 800/08. La domanda di partecipazione può essere presentata dal giovane, attraverso i soggetti promotori previsti dall'avviso: a. Accreditati ai servizi al lavoro, ai sensi dell’art. 13 della Lr n. 22/2006; b. Autorizzati ai servizi per il lavoro, ai sensi degli artt. 14 e 15 della Lr 22/2006; c. Autorizzati nazionali ai servizi per il lavoro, ai sensi degli artt. 4, 5 e 6 del DLgs 276/2003; Catalogo on line consultabile Il tirocinio dovrà essere regolarmente attivato dall’azienda e dall’ente promotore entro 12 mesi dalla data di conseguimento del titolo da parte del giovane. La regolare attivazione del tirocinio dovrà essere verificabile mediante la documentazione prevista dalla relativa normativa (Convenzione e Progetto Formativo Individuale), da conservarsi presso l’ente promotore. Tempistica 41 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento La domanda di partecipazione dovrà essere presentata, mediante il sistema informativo GEFO, a cura dell’operatore accreditato incaricato soggetto promotore a partire dalle ore 14,00 del 12 dicembre 2012 fino ad esaurimento delle risorse. Entro i successivi tre mesi dalla conclusione del tirocinio, l’operatore dovrà completare l’iter di conclusione della dote e dovrà essere comunicato l’eventuale raggiungimento dei risultati, fornendo i relativi documenti probatori. Il termine ultimo per richiedere la liquidazione liquidazione sia della dote da parte del soggetto promotore che dell’incentivo economico da parte dell’azienda, è fissato nel giorno 31 ottobre 2014, entro le ore 12,00. 12,00 Contatti Per informazioni è possibile rivolgersi a: • Call Center Dote 800 318 318 - attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 9,00 alle ore 18,00 • Recarsi presso le Sedi territoriali oppure scrivere alla Struttura Occupabilità e occupazione D.G. Istruzione, formazione e lavoro: • e-mail : [email protected] Per maggiori informazioni consultare prima l’avviso pubblicato sul sito della Regione Lombardia allegato TIPOLOGIA: Bandi Europei SCADENZA: Ad esaurimento fondi DATA DI PUBBLICAZIONE: 28-11-2012 DATA AGGIUDICAZIONE: 31-10-2014 STATO: Aperto Confidi Lombardia: confermata adesione al Fondo Fondo Europeo per gli Investimenti FEI – CIP 20122012-2014 (scadenza 19/01/2015) 19/01/2015) (la descrizione completa è pubblicata sul Notiziario di Marzo 2013 disponibile sul nostro sito) 01/12/2011 CREDITO ADESSO: Accordo Regione Regione Lombardia – Banca Europea Investimenti (BEI) (fino ad esaurimento fondi) fondi) Bando ancora aperto (la descrizione completa è pubblicata sul Notiziario di Aprile 2012 disponibile sul nostro sito) Legge Regionale n.1/2007 – Fondo regionale per le agevolazioni finanziare all’Artigianato: Misura A Microcredito - Misura B Investimenti (non è prevista alcuna scadenza) scadenza) (D.D.G. n°7907 del 30/07/2009) (la descrizione completa è pubblicata sul Notiziario di Ottobre 2010 disponibile sul nostro sito) Legge 1329/65 - LEGGE SABATINI Misura A - investimento singolo - DGR LOMBARDIA 14094 del 8.8.03 Per l'acquisto di macchine utensili o di produzione nuovi di fabbrica e da utilizzarsi sul territorio nazionale nazionale (fino ad esaurimento fondi) fondi) In Lombardia i contributi sono ancora presenti (vedi anche www.leggesabatini.it) (la descrizione completa è pubblicata sul Notiziario di Ottobre 2010 disponibile sul nostro sito) 42 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento Confidi Lombardia – Servizi di Garanzia www.confidilombardia.it fornisce garanzie per l’ottenimento dei seguenti finanziamenti: - investimenti in macchinari, impianti, attrezzature ed immobili industriali - sostegno della liquidità aziendale - pagamento della 13^ mensilità e per il pagamento delle competenze aggiunte al personale del mese di agosto - altri finanziamenti Visita anche il sito di Federfidi Lombarda www.federfidi.it Per altre possibilità agevolative consulta questi siti: www.finlombarda.it www.investimentiartigiani.it www.regione.lombardia.it www.artigiancassa.it _______________________________________________________________________________________________ C CC CIIA AA A LLE EC CC CO O www.lc.camcom.gov.it _______________________________________________________________________________________________ P PR RO OV VIIN NC CIIA AD DII LLE EC CC CO O www.provincia.lecco.it CESSIONE DEL CREDITO (anno 2013) (la descrizione completa è pubblicata sul Notiziario di Marzo 2013 disponibile sul nostro sito) Ancora poche settimane per presentare domanda di accesso all’iniziativa di Regione Lombardia e Finlombarda S.p.A. _______________________________________________________________________________________________ C CC CIIA AA AC CO OM MO O www.co.camcom.gov.it 43 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento _______________________________________________________________________________________________ P PR RO OV VIIN NC CIIA AD DII C CO OM MO O www.provincia.como.it _______________________________________________________________________________________________ C CC CIIA AA AB BR RE ES SC CIIA A www.bs.camcom.it Contributi per l’acquisto sistemi informatici informatici anno (1303) (dal 10/12/2013 al 09/01/2014) 09/01/2014) 1. FINALITA’ La Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura di Brescia, allo scopo di favorire lo sviluppo economico, sociale e produttivo della Provincia, stanzia un fondo di EURO 300.000,00 300.000,00 a favore delle imprese bresciane artigiane, e del settore trasporti, per gli investimenti effettuati riguardanti l'acquisto e l'installazione di appositi strumenti informatici, hardware e/o software, specifici per l'esercizio dell'attività e per la gestione aziendale, inclusi i sistemi di pesatura a bordo, ed il software per il cronotachigrafo digitale. 2. PERIODO DI VALIDITA’ E TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE La presentazione on line delle domande è prevista da martedì 10 dicembre 2013 a giovedì giovedì 9 gennaio 2014, per investimenti effettuati, e completamente pagati, dal 1°.1.2013 al 31.12.2013. Le domande di contributo possono essere presentate on line, dalle ore 9 e fino alle 16 dei giorni lavorativi (a decorrere da martedì 10 dicembre 2013). In caso di esaurimento del fondo durante una giornata (che può coincidere o meno con la data di apertura dei termini), le istanze in eccedenza rispetto al fondo continueranno a pervenire fino alle ore 16 del medesimo giorno, giorno termine entro il quale il bando comunque chiuderà. Nei giorni successivi alla chiusura del bando, con provvedimento dirigenziale sarà definito un elenco di: 1. domande in ordine cronologico di presentazione on line, ammesse e finanziabili; 2. domande in ordine cronologico di presentazione on line, ammesse ma non finanziabili per mancanza di risorse; con la possibilità, in caso di recupero di risorse - al termine dell'istruttoria delle istanze presentate on line – di finanziare, in stretto ordine cronologico, anche alcune delle pratiche presentate di cui al punto 2. 1303 fascicolo 12.4 – 1.2013 3. BENEFICIARI Possono beneficiare le e imprese: qualificate artigiane, e le imprese del settore TRASPORTI: con un numero di dipendenti non superiore a 20 e un fatturato annuo non superiore a euro 8 milioni; iscritte all’ALBO NAZIONALE DEGLI AUTOTRASPORTATORI (ai sensi della L. 298/74, regolamentata dal decreto 198/91, artt. 1-2, e successive modificazioni ed integrazioni); iscritte nell’apposito Albo provinciale, che: 44 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento abbiano sede legale, e/o unità locale nella provincia di Brescia e siano iscritte al Registro delle imprese ed in regola con l'inizio di attività denunciato al Rea (Repertorio economico amministrativo) dell’ente camerale bresciano;; non abbiano pendenze con gli Enti previdenziali, anche in materia di salute e sicurezza sul posto di lavoro di cui al decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i. (obbligo della valutazione dei rischi, comprovata dal documento di valutazione dei rischi, o da documento equipollente per legge);; siano in regola, e nell’esatta misura, con il pagamento del diritto annuale camerale, con le modalità e secondo le disposizioni normative vigenti; non abbiano ricevuto, e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato, aiuti pubblici, concessi in violazione violazione dell'obbligo di notifica ai sensi del Trattato CE, o incompatibili con lo stesso; non siano soggette ad amministrazione controllata, a concordato preventivo o a fallimento; rientrino nella normativa “De Minimis” Minimis vigente in materia di Aiuti di Stato (Regolamento (CE) n. 1998/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006 relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti d’importanza minore, pubblicato in G.U.C.E. L 379 del 28.12.2006, in vigore dal 1° gennaio 2007 e valido fino al 31 dicembre 2013) e non operino nei settori economici esclusi da detta disciplina: agricoltura (prodotti agricoli elencati nell’allegato I del trattato CE), pesca, acquacoltura, carboniero; rispettino le l disposizioni comunitarie di riferimento vigenti nell'ambito della definizione di PMI e microimpresa, prescritta nell'Allegato I del Regolamento (CE) n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008. L'impresa destinataria dei contributi deve rispettare i criteri sopraelencati,, sia al momento della presentazione della domanda, sia nel periodo di validità del bando (1.1.2013-31.12.2013). 4. INVESTIMENTI FINANZIABILI Sono finanziabili gli investimenti, effettuati dal 1.1.2013 al 31.12.2013, 31.12.2013 riguardanti l'acquisto e l'installazione di appositi strumenti informatici, hardware e/o software, software specifici per l'esercizio dell'attività e per la gestione aziendale (installati e funzionanti presso la sede legale e/o unità operativa, attiva nella provincia di Brescia), inclusi i sistemi di pesatura a bordo ed il software per il cronotachigrafo digitale. E' escluso dagli investimenti l'acquisto di qualsiasi hardware portatile (ad es.: notebook, Blackberry, ecc..). 5. ENTITA’ DEL CONTRIBUTO L'investimento, realizzato e completamente pagato, nel periodo 1.1.2013 – 31.12.2013, 31.12.2013 può dare accesso al contributo nella misura del 40% delle spese sostenute (al netto di I.V.A.). Il contributo massimo è di EURO 3.000 per ogni impresa. La spesa minima ammissibile è di EURO 3.500 (al netto di I.V.A.). Gli investimenti realizzati dovranno essere riferiti esclusivamente a beni nuovi di fabbrica. Non verranno prese in considerazione spese riguardanti commesse interne o oggetto di autofatturazione, nonché ogni spesa riferita all’utilizzo di personale e collaboratori dipendenti dell’impresa beneficiaria. Non sono ammessi acquisti di parti nuove da sostituire ad attrezzature già in possesso del richiedente, in quanto il bando non finanzia riparazioni/sostituzioni. Non sono ammessi investimenti in leasing. Le spese ammissibili riguardano solo beni, e attrezzature strumentali, di proprietà dell'azienda. 45 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento Il contributo, per la medesima iniziativa, non è cumulabile con altre forme di beneficio (contributi, sovvenzioni, sgravi fiscali) dello Stato o di altri Enti pubblici. 6. RICHIESTA DEL CONTRIBUTO Le domande di contributo devono essere presentate esclusivamente con invio TELEMATICO (completamente gratuito). Per l’invio telematico è necessario: ● essere registrati ai servizi di consultazione e invio pratiche di telemaco secondo le procedure disponibili all'indirizzo: www.registroimprese.it; ● immediatamente si riceverà e-mail con credenziali per l'accesso; ● collegarsi al sito www.registroimprese.it; ● compilare il Modello base della domanda seguendo il percorso: Sportello Pratiche, Servizi e-gov, Contributi alle imprese, Crea modello, Avvia compilazione. ● Procedere con la funzione Nuova che permette di creare la pratica telematica; ● procedere con la funzione Allega che consente di allegare alla pratica telematica tutti i documenti obbligatori (firmati digitalmente, mediante la Carta Nazionale dei Servizi del Titolare/Legale rappresentante/Procuratore specifico) previsti da ciascun bando di concorso; ● inviare la pratica, allegando alla stessa la seguente documentazione mediante scanner (per la documentazione di cui ai seguenti punti a), e d), utilizzare i moduli predisposti dalla Camera di Commercio e scaricabili dal sito camerale www.bs.camcom.it, link: Patrocini e contributi/Bandi camerali/Settore: Artigianato, Trasporti. Inoltre si deve allegare: a) modulo principaleprincipale-dichiarazione (indicato nel sito camerale “modulo principale” - con codifica D01), D01) da unire alla domanda telematica, attestante, obbligatoriamente, i dati e lo stato dell'azienda di seguito indicati: • non ricevimento di aiuti pubblici concessi in violazione dell'obbligo di notifica ai sensi del Trattato CE o incompatibili con lo stesso, oppure, in caso di ricevimento degli stessi, di mancato rimborso o deposito in un conto bloccato; • la situazione di regolarità ed esattezza con il pagamento dovuto agli Enti previdenziali, e nell'ambito del diritto annuale camerale; • il rispetto degli obblighi in materia di salute e sicurezza sul posto di lavoro di cui al decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i. (obbligo della valutazione dei rischi, comprovata dal documento di valutazione dei rischi, o da documento equipollente per legge); • la corrispondenza alle disposizioni della normativa “De Minimis” vigente in materia di Aiuti di Stato [Regolamento (CE) n. 1998/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006 relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti d’importanza minore, pubblicato in G.U.C.E. L 379 del 28.12.2006]; • l'assolvimento del pagamento dell'imposta imposta di bollo dovuta, dimostrata con apposizione della marca da bollo adesiva dell'importo vigente; b) fattura/e d’acquisto, quietanzata/e, con evidenziato l'avvenuto pagamento (comprensivo della data, e delle modalità del pagamento stesso, della firma leggibile, e del timbro aziendale del fornitore), riguardante le spese sostenute. Se il pagamento avviene tramite bonifico bancario, detto documento deve riportare gli estremi della fattura. In caso di pagamento effettuato dall'impresa mediante Telebanking, si deve allegare 46 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento solo specifica dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà in merito alle modalità e data del pagamento della fattura d'interesse, compilata e sottoscritta dal titolare/legale rappresentante dell'impresa richiedente il contributo. In caso di pagamento delle spese sostenute tramite finanziamento (finalizzato all'investimento previsto dal presente Regolamento), stipulato con impresa finanziaria, si deve trasmettere il contratto specifico, sottoscritto dal titolare/legale rappresentante dell'impresa. Il pagamento delle fatture tramite contanti, assegni circolari, o bancari, deve rispettare le disposizioni normative in materia di antiriciclaggio vigenti; c) dichiarazione del fornitore attestante che il bene strumentale acquistato è di nuova fabbricazione; d) dichiarazione d'uso del bene strumentale dell'azienda, acquistato, e completamente pagato, al momento della presentazione on line della domanda di contributi (entro il periodo di validità del bando), redatta e sottoscritta dall'imprenditore richiedente il contributo;; e) relazione comprensiva della descrizione tecnico-analitica, e della destinazione, dell'investimento strumentale stesso, nell'ambito dell'attività aziendale, redatta e sottoscritta dall'imprenditore richiedente il contributo;; f) dichiarazione agli effetti fiscali, (allegato allegato con codifica D05), compilata, correttamente, in ogni sua parte e debitamente firmata, ai fini dell’applicazione della ritenuta di acconto, prevista dall’art. 28, comma 2° D.P.R. 29.9.1973, n. 600. Procura: E' possibile l'utilizzo, per la trasmissione on line della domanda di contributo, anche della firma digitale del soggetto intermediario (operatore professionale), delegato con specifico atto di procura, procura da allegare alla istanza telematica stessa (scaricabile dal sito camerale www.bs.camcom.it, link: Patrocini e contributi/Bandi camerali/Settore: artigianato/ o Settore: trasporti), che deve essere compilato, sottoscritto con firma autografa dell'imprenditore delegante, acquisito tramite scansione e allegato, con firma digitale (Carta Nazionale dei Servizi), valida, del procuratore (delegato), alla modulistica elettronica, e a cui deve essere altresì allegata la copia informatica (scansionata) di un documento di identità, valido, del titolare/legale rappresentante dell'impresa che ha apposto la firma autografa. Le istanze saranno esaminate ed accolte sulla base della conformità delle stesse alle norme del presente Regolamento, secondo il criterio della priorità cronologica cronologica di presentazione on line. Non possono essere accettate le domande incomplete della documentazione, considerata obbligatoria, sopra menzionata (valutate non ammissibili d’ufficio - nel corso dell’istruttoria relativa alle domande di contributo è facoltà degli uffici camerali richiedere integrazioni o chiarimenti in merito alla documentazione presentata). 7. EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO L’erogazione del contributo sarà effettuata: ● nel rispetto delle vigenti norme comunitarie sugli aiuti di stato alle imprese (regime “de minimis”) e nel rispetto delle disposizioni comunitarie di riferimento vigenti nell'ambito della definizione di PMI e microimpresa, prescritta nell'Allegato I del Regolamento (CE) n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008, ● nel rispetto rispetto delle disposizioni contenute nel presente Regolamento, ● nei limiti del fondo stanziato di EURO 300.000,00, secondo il criterio della priorità cronologica di presentazione on line, 47 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento ● alle imprese, che hanno presentato la domanda entro i termini del Regolamento. In caso di rilascio di falsa dichiarazione sostitutiva di atto notorio, l'impresa decadrà dall’istanza e sarà trasmessa comunicazione all’autorità giudiziaria ai sensi degli artt. 75 e 76 del D.P.R. 28.12.2000 n. 445. Qualora sia riscontrato, posteriormente alla data di presentazione on line della domanda di contributo e in fase istruttoria: 1. l'inadempimento totale del versamento del diritto annuale, l'impresa sarà esclusa dal contributo; 2. l'inadempimento parziale del versamento del diritto annuale, sarà ammessa la regolarizzazione, a condizione che l'inadempimento non superi il limite del 20% dell’importo del diritto annuale accertato e dovuto dall'impresa parzialmente inadempiente, e comunque entro il limite massimo nominale di € 150.. La mancata mancata regolarizzazione – su indicazione dell'Ufficio camerale competente - dell'importo insufficiente, nei limiti sopra descritti, sarà motivo di esclusione dal contributo. Qualora sia riscontrata, posteriormente alla data di presentazione on line della domanda di contributo, irregolarità nel pagamento dei contributi previdenziali, l'impresa sarà esclusa dal contributo se non provvederà a regolarizzare la propria posizione, mediante il pagamento – in un'unica soluzione - dell'intero debito verso gli enti previdenziali, previdenziali, entro il termine assegnato dall'Ufficio camerale competente. 8. CONTROLLI La Camera di Commercio effettuerà, anche a campione, verifiche, ispezioni, e accertamenti vari, per controllare la realizzazione e la regolarità dell’intervento finanziato in oggetto. 9. MASSIMALE ANNUO La Camera di Commercio ha stabilito che il massimale annuale dei contributi camerali richiesti e concedibili ad ogni impresa bresciana, previsti dai bandi di concorso attivati per il 2013, è pari ad € 18.000,00. Contributi per l’accesso al credito delle imprese bresciane del settore artigiano per investimenti e carenza di liquidità (1310) (dal 19/11/2013 al 09/01/2014) 09/01/2014) 1. FINALITA’ La Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura di Brescia, allo scopo di favorire l¡¯accesso al credito finalizzato agli investimenti e a supplire la carenza di liquidita solo delle imprese appartenenti al settore dell'artigianato, stanzia un fondo di EURO 1.350.000,00, per contributi su finanziamenti bancari erogati dalle Banche tramite le Cooperative ed i Consorzi di garanzia collettiva Fidi, con sede legale, e/o operativa, nella provincia Brescia. 2. PERIODO DI VALIDITA’ VALIDITA’ E TERMINE PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE Le domande di contributo devono essere trasmesse on line (invio TELEMATICO) da martedi 19 novembre 2013 a giovedi 9 gennaio 2014, per finanziamenti bancari contratti, ed erogati all'impresa dal 1.7.2012, con rientro - pari all'importo dell'aiuto camerale - degli interessi + quota capitale, entro il 31.12.2013. Le domande possono essere presentate dalle ore 9 e fino alle 16 dei giorni lavorativi, a decorrere da martedi 19 novembre; in caso di esaurimento del fondo durante una giornata (che può coincidere o meno con la data di apertura dei termini), le istanze in eccedenza rispetto al fondo continueranno a pervenire e ad essere protocollate fino alle ore 16 del medesimo giorno, termine entro il quale il bando comunque chiuderà. 48 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento Nei giorni successivi alla chiusura del bando, con provvedimento dirigenziale sarà definito un elenco di: 1. domande in ordine cronologico di presentazione on line, ammesse e finanziabili; 2. domande in ordine cronologico di presentazione on line, ammesse ma non finanziabili per mancanza di risorse; con la possibilita, in caso di recupero di risorse - al termine dell'istruttoria delle istanze presentate on line di finanziare in stretto ordine cronologico, anche alcune delle pratiche presentate di cui al punto 2. 1310 fascicolo 12.4 . 2.2013 3. BENEFICIARI Possono beneficiare dei contributi esclusivamente le imprese artigiane, che: - abbiano sede legale, e/o unita locale, operativa, nella provincia di Brescia, e siano iscritte al Registro delle imprese ed in regola con la denuncia di inizio attività al Rea (Repertorio economico amministrativo) dell’ente camerale bresciano; - siano in possesso di qualifica artigiana; - non abbiano pendenze con gli Enti previdenziali, anche in materia di salute e sicurezza sul posto di lavoro di cui al decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i. (obbligo della valutazione dei rischi, comprovata dal documento di valutazione dei rischi, o da documento equipollente per legge); - siano in regola, e nell’esatta misura, con il pagamento del diritto annuale camerale, con le modalità e secondo le disposizioni normative vigenti; - non abbiano ricevuto, e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato, aiuti pubblici, concessi in violazione dell'obbligo di notifica ai sensi del Trattato CE, o incompatibili con lo stesso; - non siano soggette ad amministrazione controllata, a concordato preventivo o a fallimento; - rientrino nella normativa “De Minimis” vigente in materia di Aiuti di Stato (Regolamento (CE) n. 1998/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006 relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti d’importanza minore, pubblicato in G.U.C.E. L 379 del 28.12.2006, in vigore dal 1 gennaio 2007 e valido fino al 31 dicembre 2013) e non operino nei settori economici esclusi da detta disciplina: agricoltura (prodotti agricoli elencati nell’allegato I del trattato CE), pesca, acquacoltura, carboniero; - rispettino le disposizioni comunitarie di riferimento vigenti nell'ambito della definizione di PMI e microimpresa, prescritta nell'Allegato I del Regolamento (CE) n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008. L'impresa destinataria dei contributi deve rispettare i criteri sopraelencati, sia al momento della presentazione della domanda, sia nel periodo di validità del bando (1.7.2012-31.12.2013). 4. INVESTIMENTI FINANZIABILI Il fondo di dotazione di euro 1.350.000,00 e destinato alla concessione di contributi su finanziamenti, contratti ed erogati dalle Banche, tramite le Cooperative ed i Consorzi di garanzia collettiva Fidi operanti nella Provincia Brescia, all'impresa qualificata artigiana richiedente, a partire dal 1.7.2012, con recupero . pari all'importo dell'aiuto camerale degli interessi + quota capitale, entro il 31.12.2013. I finanziamenti bancari ammessi all’agevolazione alle seguenti condizioni devono essere: 49 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento - contratti ed erogati all'impresa, a partire dal 1¡Æ.7.2012, con recupero . pari all'importo dell'aiuto camerale . degli interessi + quota capitale, entro il 31.12.2013; - garantiti dalle Cooperative o dai Consorzi di garanzia collettiva fidi artigiani, che abbiano sede e/o U.L. operativa in provincia di Brescia. NB: Le imprese bresciane che hanno avuto accesso all'Avviso Comune per la sospensione dei debiti delle piccole e medie imprese verso il sistema creditizio . valido dal 3 agosto 2009 al 31 dicembre 2011 per la presentazione delle domande possono chiedere contributi dei bandi camerali per l'accesso al credito attivati successivamente alla sospensione dei debiti delle PMI verso il sistema creditizio, ovvero a partire dai bandi 2012. Sono finanziabili: A) gli investimenti relativi all’acquisto di beni strumentali, di seguito indicati: - acquisto di azienda o rami di azienda, compreso il costo dell'avviamento; - attrezzature ed arredamento per l’ammodernamento dell¡¯impresa, - acquisto di immobili ad uso aziendale; - la ristrutturazione di immobili e impianti aziendali; - acquisto di automezzi ad uso aziendale. B) I finanziamenti, contratti ed erogati, per la realizzazione di operazioni di reperimento finanziario per supplire a carenza di liquidità. 5. ENTITA’ ENTITA’ DEL CONTRIBUTO Per ogni finanziamento bancario di cui alle condizioni prescritte dal precedente p. 4), il contributo sarà corrisposto come di seguito indicato: A) per investimenti: Capitale minimo finanziato: 20.000,00 euro; Contributo su capitale finanziato: 6%; Contributo camerale minimo: 1.200,00 euro; Contributo camerale massimo: 12.000,00 euro. B) Per carenza di liquidita: Capitale minimo finanziato: 15.000,00 euro; - Contributo su capitale finanziato: 4%; Contributo camerale minimo: 600,00 euro; Contributo camerale massimo: 6.000,00 euro. Alla istanza devono essere, obbligatoriamente, allegate: - copia del piano di ammortamento del finanziamento bancario, contratto ed erogato, - specifica dichiarazione, rilasciata da parte dell'Istituto bancario o dal Confidi garante, attestante il pagamento degli interessi + la quota del capitale, pari all’importo del contributo richiesto, effettuato entro il periodo 1.7.2012 . 31.12.2013. Il contributo e cumulabile con altri aiuti, con la limitazione che siano concessi sotto forma di garanzia, rimanendo comunque il limite previsto dal regime de minimis, pari a ¢æ 200.000 per tre esercizi finanziari. 50 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento Sono esclusi i finanziamenti per investimenti relativi all'innovazione dell'azienda, secondo quanto previsto dal bando Innovazione - Asse 1 dell'Accordo di Programma con Regione Lombardia, D.d.u.o. 3 febbraio 2009, n. 837, B.U.R.L. Serie Ordinaria, n. 6 . 9 febbraio 2009. 6. RICHIESTA DEL CONTRIBUTO Le domande di contributo devono essere presentateesclusivamente con invio TELEMATICO (completamente gratuito). Per l’invio telematico e necessario: - essere registrati ai servizi di consultazione e invio pratiche di telemaco secondo le procedure disponibili all'indirizzo: www.registroimprese.it; - immediatamente si ricevera e-mail con credenziali per l'accesso; - collegarsi al sito www.registroimprese.it; - compilare il Modello base della domanda seguendo il percorso: Sportello Pratiche, Servizi e-gov, Contributi alle imprese, Crea modello, Avvia compilazione. - Procedere con la funzione Nuova che permette di creare la pratica telematica; - procedere con la funzione Allega che consente di allegare alla pratica telematica tutti i documenti obbligatori (firmati digitalmente, mediante la Carta Nazionale dei Servizi del Titolare/Legale rappresentante/Procuratore specifico) previsti da ciascun bando di concorso; - inviare la pratica, allegando alla stessa la seguente documentazione mediante scanner (per la documentazione di cui ai seguenti punti a), e d), utilizzare i moduli predisposti dalla Camera di Commercio e scaricabili dal sito camerale www.bs.camcom.it, link: Patrocini e contributi/Bandi camerali/Settore Artigianato. Inoltre, all'istanza si deve allegare: a) modulo principale-dichiarazione (indicato nel sito camerale “modulo principale” - con codifica D01), da unire alla domanda telematica, attestante, obbligatoriamente, i dati e lo stato dell'azienda di seguito indicati: - non ricevimento di aiuti pubblici concessi in violazione dell'obbligo di notifica ai sensi del Trattato CE o incompatibili con lo stesso, oppure, in caso di ricevimento degli stessi, di mancato rimborso o deposito in un conto bloccato; - la situazione di regolarità ed esattezza con il pagamento dovuto agli Enti previdenziali, e nell'ambito del diritto annuale camerale; - il rispetto degli obblighi in materia di salute e sicurezza sul posto di lavoro di cui al decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i. (obbligo della valutazione dei rischi, comprovata dal documento di valutazione dei rischi, o da documento equipollente per legge); - la corrispondenza alle disposizioni riguardanti la definizione di PMI e microimpresa, prescritta nell'Allegato I del Regolamento (CE) n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008; - la corrispondenza alle disposizioni della normativa “De Minimis” vigente in materia di Aiuti di Stato [Regolamento (CE) n. 1998/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006 relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti d’importanza minore, pubblicato in G.U.C.E. L 379 del 28.12.2006]; - l'assolvimento del pagamento dell'imposta di bollo dovuta, dimostrata con apposizione della marca da bollo adesiva dell'importo vigente; 51 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento b)copia del piano di ammortamento, contratto ed erogato (con l’indicazione del numero del finanziamento bancario o, in alternativa, il numero del finanziamento interno assegnato dal Consorzio o Cooperativa fidi), e specifica dichiarazione attestante il pagamento degli interessi + la quota del capitale, pari all’importo del contributo richiesto; c) dichiarazione della Cooperativa o del Consorzio Fidi garanti, attestante l’importo del finanziamento, contratto ed erogato, esclusivamente finalizzato agli investimenti di cui all’art. 4 [sulla base della documentazione dagli stessi Confidi acquisita (fatture di acquisto)], e/o a carenza di liquidità, in conformità alle norme del presente Regolamento; d) dichiarazione agli effetti fiscali (allegato con codifica D5), compilata, correttamente, in ogni sua parte e debitamente firmata, ai fini dell’applicazione della ritenuta di acconto, prevista dall’art. 28, comma 2° D.P.R. 29.9.1973, n. 600. Procura: E' possibile l'utilizzo, per la trasmissione on line della domanda di contributo, anche della firma digitale del soggetto intermediario (operatore professionale), delegato con specifico atto di procura, da allegare alla istanza telematica stessa (scaricabile dal sito camerale www.bs.camcom.i t , link: Patrocini e contributi/Bandi camerali/Settore Artigianato, che deve essere compilato, sottoscritto con firma autografa dell'imprenditore delegante, acquisito tramite scansione e allegato, con firma digitale (Carta Nazionale dei Servizi), valida, del procuratore (delegato), alla modulistica elettronica, e a cui deve essere altresì allegata la copia informatica (scansionata) di un documento di identità, valido, del titolare/legale rappresentante dell'impresa che ha apposto la firma autografa. Le istanze saranno esaminate ed accolte sulla base della conformità delle stesse alle norme del presente Regolamento, secondo il criterio della priorità cronologica di presentazione on line. Non possono essere accettate le domande incomplete della documentazione, considerata obbligatoria, sopra menzionata (valutate non ammissibili d¡¯ufficio - nel corso dell’istruttoria relativa alle domande di contributo e facoltà degli uffici camerali richiedere integrazioni o chiarimenti in merito alla documentazione presentata). 7. EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO L’erogazione del contributo sarà effettuata: - nel rispetto delle vigenti norme comunitarie sugli aiuti di stato alle imprese (regime “de minimis”) e nel rispetto delle disposizioni comunitarie di riferimento vigenti nell'ambito della definizione di PMI e microimpresa, prescritta nell'Allegato I del Regolamento (CE) n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008, - nel rispetto delle disposizioni contenute nel presente Regolamento, - nei limiti del fondo stanziato di EURO 1.350.000,00, secondo il criterio della priorità cronologica di presentazione on line, - per le domande presentate entro i termini del Regolamento. In caso di rilascio di falsa dichiarazione sostitutiva di atto notorio, l'impresa decadrà dall’istanza e sarà trasmessa comunicazione all’autorità giudiziaria ai sensi degli artt. 75 e 76 del D.P.R. 28.12.2000 n. 445. Qualora sia riscontrato, posteriormente alla data di presentazione on line della domanda di contributo e in fase istruttoria: 1. l'inadempimento totale del versamento del diritto annuale, l'impresa sarà esclusa dal contributo; 52 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento 2. l'inadempimento parziale del versamento del diritto annuale, sarà ammessa la regolarizzazione, a condizione che l'inadempimento non superi il limite del 20% dell’importo del diritto annuale accertato e dovuto dall'impresa parzialmente inadempiente, e comunque entro il limite massimo nominale di ¢æ 150. La mancata regolarizzazione - su indicazione dell'Ufficio camerale competente - dell'importo insufficiente, nei limiti sopra descritti, sarà motivo di esclusione dal contributo. Qualora sia riscontrata, posteriormente alla data di presentazione on line della domanda di contributo, irregolarità nel pagamento dei contributi previdenziali, l'impresa sarà esclusa dal contributo se non provvederà a regolarizzare la propria posizione, mediante il pagamento . in un'unica soluzione dell'intero debito verso gli enti previdenziali, entro il termine assegnato dall'Ufficio camerale competente. 8. CONTROLLI La Camera di Commercio effettuerà, anche a campione, verifiche, ispezioni, e accertamenti vari, per controllare la realizzazione e la regolarità dell’intervento finanziato in oggetto. 9. MASSIMALE ANNUO La Camera di Commercio ha stabilito che il massimale annuale dei contributi camerali richiesti e concedibili ad ogni impresa bresciana, previsti dai bandi di concorso attivati per il 2013, e pari ad ¢æ 18.000,00. SPORTELLO INFORMATIVO ALLE IMPRESE sui temi del CREDITO e della FINANZIA Presso la Camera di Commercio di Brescia è stato attivato uno "sportello informativo alle imprese sui temi del credito e della finanza", gestito da esperti nel settore creditizio e finanziario, che ha lo scopo di valutare la situazione patrimoniale, economica e finanziaria delle imprese, offrire suggerimenti per la predisposizione di piani industriali e/o finanziari riferiti alle situazioni attuali e prospettiche delle stesse ed indicare, di conseguenza, la struttura finanziaria ottimale. Per ottenere una consulenza gratuita è possibile prenotare un incontro contattando il numero 030 3725229 dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 12,15 e dal lunedì al mercoledì dalle 13,45 alle 15,45. _______________________________________________________________________________________________ P PR RO OV VIIN NC CIIA AD DII B BR RE ES SC CIIA A www.provincia.brescia.it 53 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento _______________________________________________________________________________________________ C CC CIIA AA AB BE ER RG GA AM MO O www.bg.camcom.it Bando di concorso per l’assegnazione di doti finanziare a sostegno dell’occupazione giovanile giovanile – rif. BG13OG (fino ad esaurimento risorse) risorse) 1. Finalità La Camera di commercio di Bergamo mette a disposizione un fondo di € 1.000.000,00 da erogare alle imprese bergamasche per sostenere l’occupazione e la stabilizzazione lavorativa di giovani al di sotto di 35 anni. L’accesso al beneficio sarà possibile fino a esaurimento delle risorse disponibili. 2. Soggetti ammissibili Sono beneficiarie della presente misura le imprese che operino in qualunque settore, tranne quelli esclusi dalla normativa de minimis, e che: − abbiano unità produttive in provincia di Bergamo per interventi effettuati in tali sedi; − risultino regolarmente iscritte nel Registro delle imprese, siano attive e in regola con il pagamento del diritto camerale; − siano in regola con il versamento dei contributi previdenziali dei dipendenti e con le norme di sicurezza sul lavoro; − rispettino accordi e contratti collettivi di lavoro nazionali, regionali, territoriali e aziendali; − siano in regola con gli obblighi occupazionali stabiliti dalla legge in materia di diritto al lavoro dei disabili; − non abbiano disposto licenziamenti o avviato procedure di C.I.G.S. che abbiano interessato lavoratori con la stessa qualifica e mansione nell’anno immediatamente precedente la data di pubblicazione del bando; − si impegnino a non effettuare licenziamenti di lavoratori con la stessa qualifica e mansione nei 12 mesi successivi alla data di assunzione o stabilizzazione, fatto salvo il licenziamento per giusta causa, per giustificato motivo soggettivo o recesso per impossibilità sopravvenuta della prestazione, così come contemplati dal codice civile; − non abbiano legali rappresentanti, amministratori (con o senza poteri di rappresentanza) o soci per i quali sussistono cause di divieto, di decadenza, di sospensione previste dall’articolo 10 Legge 575/1965 (c.d. disposizioni contro la mafia). Sono escluse dai benefici le imprese che si trovino in stato di liquidazione o soggette a procedure concorsuali. 3. Regola de minimis e divieto di cumulo Il contributo è concesso come aiuto de minimis di cui al Reg. (CE) 1998/2006. Sono quindi ammissibili le imprese che: non appartengano ai settori della produzione primaria di prodotti agricoli, della pesca e dell’acquacoltura e carboniero; 54 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento negli ultimi tre esercizi finanziari (compreso quello in corso) abbiano beneficiato di agevolazioni di fonte pubblica in regime de minimis, che sommate al presente contributo non siano superiori a € 200.000,00 (€ 100.000,00 per le imprese di trasporto su strada). Il contributo non è cumulabile con altre contribuzioni pubbliche per l’assunzione o stabilizzazione dello stesso lavoratore. I dati delle imprese beneficiarie verranno trasmessi alla banca dati anagrafica Bda del Ministero dello sviluppo economico per la verifica del divieto di cumulo sulle agevolazioni. 4. Interventi agevolabili La dote finanziaria è erogata a fronte dell’assunzione o la stabilizzazione di giovani da parte di imprese in possesso dei requisiti del precedente punto 2. Per giovane si intende colui che alla firma del contratto di lavoro non abbia ancora compiuto il trentacinquesimo anno di età. Non sono ammissibili i lavoratori che abbiano rapporto di parentela entro il 3° grado o di affinità entro il 2° grado con il titolare, i soci o gli amministratori dell’impresa richiedente. Le tipologie di contratto di lavoro ammesse sono: a) a tempo indeterminato o apprendistato (tempo pieno o parziale per almeno il 50%); b) a tempo determinato (tempo pieno o parziale per almeno il 50%) della durata di almeno 9 mesi. Il contratto deve essere sottoscritto dopo la data di approvazione del bando ed entro 60 giorni dalla data di comunicazione di ammissione al beneficio. 5. Entità della dote finanziaria L’importo della dote, sia nel caso di nuova occupazione che di stabilizzazione, dipenderà dal tipo di contratto sottoscritto come segue: Nuova occupazione a) contratto a tempo indeterminato o apprendistato: € 7.000,00; b) contratto a tempo determinato: € 3.500,00; Stabilizzazione c) da progetto a tempo indeterminato € 7.000,00; d) da tempo determinato a tempo indeterminato € 7.000,00; e) da progetto a tempo determinato € 3.500,00; Gli importi sopra indicati sono riferiti a contratti a tempo pieno. In caso di contratti a tempo parziale l’importo sarà ridotto proporzionalmente all’orario contrattuale. Il valore della dote è da considerarsi al lordo della ritenuta d’acconto del 4%. Con la stessa domanda ogni impresa può richiedere più doti. Dopo l’assegnazione di una dote a ciascuna impresa, verranno prese in considerazione le richieste della seconda dote ripartendo dall’inizio in ordine cronologico, e così successivamente fino a esaurimento delle risorse. 6. Presentazione delle domande La domanda di partecipazione va redatta sull’apposito modulo allegato al presente bando che sarà pubblicato sul sito internet camerale www.bg.camcom.gov.it e deve contenere la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà (presente nel modulo) sottoscritta dal legale rappresentante, da cui risulti il possesso dei requisiti di cui agli articoli 2 e 3. 55 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento La domanda può essere inviata solo per via telematica all’indirizzo [email protected] a partire dalle ore 9.30 del giorno 22 luglio 2013 e fino alle ore 24.00 del 30 settembre 2013. 7. Istruttoria delle domande La valutazione delle domande presentate sarà effettuata secondo l'ordine cronologico di presentazione a insindacabile giudizio da una commissione di valutazione presieduta dal Segretario generale e composta dall’Assessore provinciale alle attività produttive o suo delegato, un rappresentante delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e due rappresentanti delle organizzazioni datoriali nominati dalla Giunta camerale con il provvedimento di approvazione del bando. Le funzioni di segretario saranno svolte da un funzionario camerale. Sarà effettuata un’istruttoria formale tesa a verificare la sussistenza dei requisiti del bando e la completezza della documentazione richiesta. Ogni impresa riceverà, all’indirizzo di posta elettronica indicato sul modulo una comunicazione sull’esito della domanda entro 30 giorni dalla chiusura del concorso. 8. Erogazione del contributo A partire dalla comunicazione sull’esito della domanda ed entro il termine assegnato, gli interessati dovranno perfezionare la pratica presentando: contratto di lavoro sottoscritto entro il termine di cui al punto 4; dichiarazione del legale rappresentante circa il superamento del periodo di prova da parte del lavoratore. L’impresa beneficiaria deve risultare in esercizio di attività al momento della liquidazione del contributo. L’erogazione della dote avverrà entro 30 giorni dalla presentazione della documentazione. 9. Controlli La Camera di commercio si riserva di effettuare verifiche sugli interventi realizzati e definire le quote di finanziamento erogabili. Nel caso in cui dal controllo emergesse la non veridicità delle dichiarazioni rese o l’insussistenza dei requisiti, l’impresa decadrà dal beneficio, ferme restando le conseguenze previste dalla legge per dichiarazioni mendaci, la falsità negli atti e l’uso di atti falsi. 10. Responsabile del procedimento Ai sensi della Legge 241/90 la Camera di commercio ha individuato il responsabile del procedimento nella persona del dott. Andrea Locati, responsabile del Servizio promozione interna. Convenzione per l’abbattimento di interessi su prestiti – rif. BG13AU (scadenza 31/12/2013) 31/12/2013) (la descrizione completa è pubblicata sul Notiziario di Luglio 2013 disponibile sul nostro sito) _______________________________________________________________________________________________ P PR RO OV VIIN NC CIIA AD DII B BE ER RG GA AM MO O www.provincia.bergamo.it 56 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento _______________________________________________________________________________________________ R RE EG GIIO ON NE EP PIIE EM MO ON NT TE E www.regione.piemonte.it LEGGE REGIONALE 1/2009 (ex L.R. 21/1997) - ARTIGIANATO (la descrizione completa è pubblicata sul Notiziario di aprile 2012 disponibile sul nostro sito) SMOBILIZZO CREDITI NEI CONFRONTI DEGLI ENTI LOCALI DEL PIEMONTE – POR FESR 2007 – 2013 Attività I.4.1 (scade il 31/12/2015) (la descrizione completa è pubblicata sul Notiziario di Maggio 2011 disponibile sul nostro sito) FONDO DI RIASSICURAZIONE PER LE P.M.I. – L.R. n.34/2004 – POR FESR 2007 – 2013 (la descrizione completa è pubblicata sul Notiziario di Maggio 2011 disponibile sul nostro sito) Legge n. 240/81 – Piemonte - concessione di contributi agevolativi in conto canoni per le operazioni di locazione finanziaria di acquisto di beni mobili e immobili (non è prevista scadenza) scadenza) (la descrizione completa è pubblicata sul Notiziario di Maggio 2011 disponibile sul nostro sito) Legge n. n. 949/1952 Artigiancassa - Operazioni di credito artigiano agevolato Il bando è ancora aperto (la descrizione completa è pubblicata sul Notiziario di Febbraio 2011 disponibile sul nostro sito) Sbloccacrediti Piemonte (scade il 31/12/2013) 31/12/2013) (la descrizione completa è pubblicata sul Notiziario di Novembre 2012 disponibile sul nostro sito) PRESTITI BEI (Banca Europea per gli Investimenti) scheda nr. 50 (non è prevista scadenza) (la descrizione completa è pubblicata sul Notiziario di Novembre 2012 disponibile sul nostro sito) Per altre possibilità agevolative consulta www.finpiemonte.it www.sistemapiemonte.it www.artigiancassa.it _______________________________________________________________________________________________ P PR RO OV VIIN NC CIIA AD DII T TO OR RIIN NO O www.provincia.torino.it 57 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento _______________________________________________________________________________________________ C CO OM MU UN NE ED DII T TO OR RIIN NO O http://sportellounico.comune.torino.it MICROCREDITO COMUNE DI TORINO (non è prevista scadenza) (la descrizione completa è pubblicata sul Notiziario di Novembre 2012 disponibile sul nostro sito) _______________________________________________________________________________________________ C CC CIIA AA AT TO OR RIIN NO O www.to.camcom.it _______________________________________________________________________________________________ R RE EG GIIO ON NE EE EM MIILLIIA AR RO OM MA AG GN NA A www.regione.emiliawww.regione.emilia-romagna.it Fondo di Cogaranzia regionale per l’accesso al credito delle imprese (non è prevista scadenza) (la descrizione completa è pubblicata sul Notiziario di Novembre 2012 e Marzo 2013 disponibili sul nostro sito) Fondo Cogaranzia Cogaranzia Regionale fornisce garanzie per l’ottenimento di finanziamenti Descrizione completa sul nostro notiziario di Ottobre 2010. Per maggiori informazioni: Fidindustria Emilia Romagna Via Brini 45 - 40128 – Bologna tel. 051/0956711 fax. 051/0956798 indirizzo internet: http://www.consorzifidi.it e mail: [email protected] Unifidi Emilia Romagna Soc. Coop. a r.l. Via Brugnoli 6 - 40122 – Bologna tel. 051/6496800 fax. 051/0822010 indirizzo internet: http://www.unifidi.ue e mail: [email protected] Cooperfidi Italia Via Brini 45 - 40128 – Bologna tel. 051/0956811 (12 – 14 – 15) fax. 051/0956899 indirizzo internet: http://www.cooperfidi-er.it e mail: [email protected] Regione EmiliaEmilia-Romagna Servizio Politiche Industriali Viale Aldo Moro 44 - 40127 – Bologna Segreteria del Servizio: tel. 051/5276425 fax. 051/5276533 Informazioni: tel. 051/5276322 - 051-5276323 Indirizzi internet: http://www.ermesimprese.it - http://emiliaromagna.si-impresa.it e mail: [email protected] 58 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento _______________________________________________________________________________________________ P PR RO OV VIIN NC CIIA AD DII P PIIA AC CE EN NZ ZA A www.provincia.piacenza.it _______________________________________________________________________________________________ C CC CIIA AA AP PIIA AC CE EN NZ ZA A www.pc.camcom.it Approvato il Regolamente per favore l’accesso al credito 2013 (scadenza 31/12/2013) (la descrizione completa è pubblicata sul Notiziario di Luglio 2013 disponibile sul nostro sito) _______________________________________________________________________________________________ R RE EG GIIO ON NE EV VE EN NE ET TO O www.regione.veneto.it Operazioni di Riassicurazione del Credito delle PMI ex DGR n.714/2013 e DGR n.903/2013 – Risorse regionali del Fondo Regionale di Garanzia ex LR 19/2004 – euro 16 MILIONI (bando sempre aperto) Oggetto della misura Riassicurare il credito concesso dalle Banche alle PMI nella misura dell’80% delle garanzie prestate dai Confidi a sostegno delle operazioni previste dalle Linee d’Intervento, con l’applicazione di un cap variabile in funzione della Linea prescelta. Le garanzie consortili dovranno essere di importo pari al 50% delle sottostanti operazioni bancarie e, in funzione della Linea d'Intervento, potranno essere a prima richiesta (anche con congruo anticipo) o sussidiarie. Banche aderenti • tutte le banche già convenzionate con Veneto Sviluppo per l'operatività sui fondi di rotazione • tutte le banche ancorché attualmente non convenzionate, operanti sul territorio Confidi aderenti (iscritti all‘elenco ex art. 107 TUB): Neafidi Neafidi società cooperativa di garanzia collettiva fidi Fidimpresa Venezia società cooperativa p.a. Cofidi Veneziano società cooperativa - confidi di garanzia collettiva dei fidi Artigianfidi Vicenza consorzio di garanzia collettiva fidi tra imprese artigiane della provincia di Vicenza società cooperativa Apiveneto Fidi società cooperativa di garanzia collettiva fidi Consorzio Regionale di Garanzia per l'Artigianato società cooperativa Terfidi Veneto – società cooperativa 59 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento Sviluppo Artigiano società consortile cooperativa di garanzia collettiva fidi Italia Com - Fidi società consortile a responsabilità limitata IMPORTI Operazioni riassicurabili per ciascuna Linea d'Intervento: MAX Euro 300.000,00; Operazioni riassicurabili per impresa, nel caso di utilizzazione di più Linee d'Intervento: MAX Euro 400.000,00. Le linee d’intervento LINEA A: sostegno ad operazioni di riscadenziamento dei termini di rientro del credito Operazioni agevolate di Riassicurazione a prima richiesta, a valere sul Fondo e concesse nell’interesse dei Beneficiari, di garanzie prestate dai Garanti su finanziamenti bancari ordinari chirografari, concessi alle PMI sotto qualsiasi forma, per i quali le Banche finanziatrici abbiano deliberato il riscadenziamento dei termini di rientro del credito. Sono ammissibili alla Riassicurazione le operazioni aventi come sottostante finanziamenti per i quali: - le rate, per la parte di quota capitale, risultino già in essere alla data di pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto delle Disposizioni Operative; - il piano di ammortamento preveda rate in scadenza o già scadute (non pagate o pagate solo parzialmente) da non più di 90 giorni, alla data di presentazione della domanda di riscadenziamento da parte della PMI; - la Banca abbia dichiarato la disponibilità di procedere ad un riscadenziamento dei termini di rientro del credito per un periodo di durata non superiore ai 36 mesi. La durata residua del finanziamento, ivi compreso il periodo di riscadenziamento, non potrà essere superiore ai 60 mesi. L’intervento del Fondo si esplica in forma di Riassicurazione nella misura dell’80% dell’importo delle singole garanzie concesse ai Beneficiari dai Garanti, con un cap pari al 5% della sommatoria degli importi delle operazioni riassicurate imputate a ciascun Garante che abbia rilasciato garanzia, a valere sul patrimonio, a prima richiesta anche con il congruo anticipo. LINEA B: sostegno ad operazioni di consolidamento dell'indebitamento Operazioni agevolate di Riassicurazione a prima richiesta, a valere sul Fondo e concesse nell’interesse dei Beneficiari, di garanzie prestate dai Garanti su finanziamenti bancari ordinari chirografari, concessi alle PMI sotto qualsiasi forma e finalizzati al consolidamento dell’indebitamento a breve e medio termine. Sono ammissibili alla Riassicurazione le operazioni aventi come sottostante finanziamenti ordinari, di durata non inferiore a 24 mesi e non superiore a 48 mesi (comprensiva di eventuale preammortamento fino a 12 mesi), concessi alle PMI sotto qualsiasi forma, finalizzati a consentire ai Beneficiari di consolidare le proprie posizioni debitorie. I finanziamenti concessi non potranno essere di importo inferiore a quello delle linee di credito oggetto di consolidamento, calcolato alla data della domanda di consolidamento. E’ ammessa la possibilità che gli importi dei finanziamenti possano essere incrementati, a fronte di investimenti aziendali. Le valutazioni del merito creditizio ed imprenditoriale inerenti l’incremento degli importi finanziati sono rimesse agli organi deliberativi della Banca finanziatrice. L’intervento del Fondo si esplica in forma di Riassicurazione nella misura dell’80% dell’importo delle singole garanzie concesse ai Beneficiari dai Garanti, con un cap pari al 5% della sommatoria degli importi delle 60 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento operazioni riassicurate imputate a ciascun Garante che abbia rilasciato garanzia, a valere sul patrimonio, a prima richiesta anche con il congruo anticipo. LINEA C: sostegno al circolante Operazioni agevolate di Riassicurazione a prima richiesta, a valere sul Fondo e concesse nell’interesse dei Beneficiari, di garanzie prestate dai Garanti su operazioni finanziarie bancarie di qualsiasi genere, aventi durata massima di 18 mesi meno un giorno, diverse dai finanziamenti e finalizzate all’ottenimento di finanza addizionale ed al rinnovo delle linee in scadenza. Sono riassicurabili anche le operazioni deliberate dai Garanti in data antecedente la loro scadenza, purché la delibera sia stata assunta non prima dei 60 giorni antecedenti la scadenza medesima. Possono comporre i portafogli crediti le operazioni finanziarie bancarie di qualsiasi genere, aventi durata massima di diciotto mesi meno un giorno, destinate all’ottenimento di finanza addizionale, al rinnovo delle linee in scadenza e/o al mantenimento di finanziamenti a revoca in essere. È incluso l’anticipo della cassa integrazione guadagni straordinaria. L’intervento del Fondo si esplica in forma di Riassicurazione nella misura dell’80% dell’importo delle singole garanzie concesse ai Beneficiari dai Garanti con un cap di copertura massimo pari al: 6% della sommatoria degli importi delle operazioni riassicurate imputate a ciascun Garante, che abbia rilasciato garanzia, a valere sul patrimonio, a prima richiesta anche con congruo anticipo; 2% della sommatoria degli importi delle operazioni riassicurate imputate a ciascun Garante, che abbia rilasciato garanzia, secondo la tipologia prevista dalle convenzioni in essere, diversa da quelle citate al punto precedente. Le PMI richiedenti - non devono avere posizioni debitorie classificate dalla Banca come “sofferenze”, “partite incagliate”, “esposizioni ristrutturate” o “esposizione scadute/sconfinanti” da oltre 90 giorni, né procedure esecutive in corso (PMI “in bonis”); - nei 18 mesi antecedenti alla domanda, non devono essere state oggetto di protesti e/o di iscrizioni e/o trascrizioni pregiudizievoli, con esclusione di quelle volontariamente concesse; - non devono aver patito, nei 12 mesi antecedenti la domanda, la revoca per inadempimento di finanziamenti, o altri affidamenti bancari; - devono avere merito di garanzia in base alla normale policy di credito dei Garanti e delle Banche . PER INFORMAZIONI SITO WEB: www.piucredito.veneto.it E-MAIL: [email protected] Nuovo piano straordinario anticrisi anticrisi per gli esercizi 2012 e 2013 – finanziamenti agevolati per il supporto della liquidità (scadenza 31/12/2013) 31/12/2013) (la descrizione completa è pubblicata sul Notiziario di Luglio 2013 disponibile sul nostro sito) Legge Regionale 48/93 Interventi per finanziamenti finanziamenti agevolati alle imprese artigiane (bando sempre aperto) aperto) MISURA ANTICRISI - DGR n. 676 del 17 aprile 2012 e DGR n. 1280 del 3 luglio 2012 (la descrizione completa è pubblicata sul Notiziario di Marzo 2013 disponibile sul nostro) 61 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento Regolamento per l'accesso l'accesso agli incentivi alle Piccole e Medie Imprese (PMI) di cui alla Legge 28 novembre 1965, n. 1329 "Legge Sabatini" (scadenza 31/12/2013) (la descrizione completa è pubblicata sul Notiziario di aprile 2012 disponibile sul nostro sito) Legge Regionale 240/81 240/81 – operazioni di locazione finanziari (scadenza non prevista) prevista) (la descrizione completa è pubblicata sul Notiziario di Ottobre 2010 disponibile sul nostro sito) Legge n. 949/1952 Artigiancassa - Operazioni di credito artigiano agevolato (bando ancora ancora aperto) (la descrizione completa è pubblicata sul Notiziario di Ottobre 2010 disponibile sul nostro sito) Fondo di rotazione per i finanziamenti agevolati alle piccole e medie imprese (PMI) - L.R. 5/01 (bando sempre aperto) (la descrizione completa è pubblicata sul Notiziario di Dicembre 2009 disponibile sul nostro sito) Legge Regionale 2/2002 2/2002 - Fondo Rotazione per la concessione di finanziamenti agevolati alle imprese artigiane (bando sempre aperto) (la descrizione completa è pubblicata sul Notiziario di Marzo 2010 disponibile sul nostro sito) Per altre possibilità agevolative consulta www.artigiancassa.it _______________________________________________________________________________________________ P PR RO OV VIIN NC CIIA AD DII V VE ER RO ON NA A www.provincia.verona.it _______________________________________________________________________________________________ C CC CIIA AA AV VE ER RO ON NA A www.vr.camcom.it Incentivi per il sostegno all’occupazione giovanile e femminile – Anno 2013 (bando aperto dall’11 settembre al 31 dicembre 2013) 2013) La Camera di Commercio eroga contributi alle imprese aventi sede legale e/o unità locale nella provincia di Verona per il sostegno all'occupazione giovanile e femminile. 62 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento Avvertenza LE INFORMAZIONI RIPORTATE IN QUESTA QUESTA PAGINA COSTITUISCONO UN ESTRATTO DI QUELLE CONTENUTE NEL BANDO UFFICIALE. PER CONOSCERE IN MANIERA ESAUSTIVA LE PROCEDURE DI ASSEGNAZIONE DEL CONTRIBUTO, I SOGGETTI AMMESSI ED ESCLUSI, ETC..., SI INVITA A CONSULTARE LA VERSIONE INTEGRALE DEL REGOLAMENTO SCARICABILE DAL SITO DELLA CCIAA DI VERONA. Fondi a disposizione Il bando prevede uno stanziamento totale di €.761.526,00. 761.526,00 Chi può partecipare al bando Possono partecipare al presente bando le imprese con sede legale e/o unità operativa nella provincia di Verona. Verona A pena di esclusione, l’impresa, al momento della presentazione della domanda e dell’erogazione del contributo: deve essere attiva; deve essere in regola con le iscrizioni al Registro delle Imprese e/o REA e agli Albi, Ruoli e Registri camerali, obbligatori per le relative attività; non deve essere sottoposta a procedure concorsuali di cui al R.D. 16/03/1942, n. 267 o a liquidazione e non deve trovarsi in stato di difficoltà ai sensi della Comunicazione della Commissione Europea 2004/C244/02; non deve aver disposto licenziamenti o avviato procedure di mobilità, C.I.G.O. o C.I.G.S. che abbiano interessato lavoratori adibiti alle stesse mansioni nel semestre immediatamente precedente la data di apertura del bando; nel caso di assunzioni e/o trasformazioni a tempo indeterminato, si deve impegnare a non effettuare licenziamenti nei 24 mesi successivi alla concessione del contributo che interessino lavoratori adibiti alle stesse mansioni (fatto salvo il recesso per “giusta causa”, “giustificato motivo” o per “impossibilità sopravvenuta della prestazione” così come contemplati dal codice civile); sugli stessi interventi realizzati non deve aver ottenuto benefici finanziari dalla Camera di Commercio, dallo Stato, dalla Regione o da altri Enti Pubblici, anche per il tramite di enti privati, con esclusione delle eventuali agevolazioni fiscali previste da norme nazionali. Periodo di apertura del bando Le domande possono essere inviate esclusivamente in modalità telematica dall'11settembre al 31 dicembre 2013, 2013 per assunzioni e/o trasformazioni effettuate tra il giorno successivo alla presentazione della domanda di contributo fino al 31 gennaio 2014. 2014 Azioni e contributi previsti E' previsto un contributo pari a € 4.000,00 per: a) la trasformazione del contratto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato; b) l’assunzione a tempo indeterminato di lavoratori con contratto interinale/di somministrazione/co.co.pro, altri contratti di lavoro atipico, lavoratori in stage o tirocinio; c) l’assunzione con contratto a tempo indeterminato a seguito del superamento di un “patto di prova” della durata massima di 6 mesi. 63 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento € 2.000,00 per: d) l’assunzione con contratto a tempo determinato della durata non inferiore a 6 mesi. In caso di assunzioni di personale femminile il contributo verrà aumentato di € 1.000,00. In caso di assunzioni a tempo parziale, il contributo sarà proporzionalmente ridotto.Ciascuna Ciascuna impresa potrà richiedere il contributo esclusivamente per una delle tipologie di interventi ammissibili di cui all’art. 3 del bando. Criteri di priorità per la formazione della graduatoria L’assegnazione delle risorse seguirà il criterio cronologico fino ad esaurimento dei fondi disponibili. disponibili L’ordine cronologico è determinato dalla data di registrazione al protocollo camerale, camerale in seguito alla trasmissione (invio) on line della domanda. Qualora le risorse disponibili non fossero sufficienti a soddisfare tutte le richieste di contributo di cui alla prima data di registrazione al protocollo camerale, sarà operato un riparto proporzionale delle stesse tra tutte le domande ammissibili. Tra tutte le altre domande aventi la stessa data di registrazione al protocollo camerale sarà operato un riparto proporzionale delle risorse che risulteranno ancora disponibili dopo aver soddisfatto tutte le richieste di contributo ammesse con data precedente. Come presentare domanda Le domande dovranno essere compilate, firmate digitalmente ed inviate alla Camera di Commercio di Verona esclusivamente tramite la piattaforma Web Telemaco (http://webtelemaco.infocamere.it (http://webtelemaco.infocamere.it) http://webtelemaco.infocamere.it) - Servizi eegov - Contributi alle imprese, dall'11 settembre al 31 dicembre 2013, allegando i seguenti documenti: MODELLO BASE generato dal sistema, che dovrà essere firmato digitalmente dal titolare/legale rappresentante dell'impresa o dal soggetto delegato; ALLEGATI AL MODELLO BASE (da salvare e scansionare), che dovranno essere firmati digitalmente dal titolare/legale rappresentante dell'impresa o dal soggetto delegato: 1. modulo di domanda; domanda 2. copia del documento di identità, identità in corso di validità, del titolare o legale rappresentante; rappresentante 3. copia del documento di identità, identità in corso di validità, del lavoratore; lavoratore 4. per le trasformazioni, copia del contratto di trasformazione oggetto del contributo e copia del precedente contratto; contratto 5. per le assunzioni, copia del contratto di assunzione oggetto oggetto del contributo; contributo 6. modello F23 relativo al versamento dell'imposta di bollo, salvo i casi di esenzione; 7. eventuale procura. procura E' obbligatoria l'indicazione di un indirizzo PEC, PEC presso il quale l'impresa elegge domicilio ai fini della procedura e tramite cui verranno pertanto gestite tutte le comunicazioni successive all'invio della domanda. E' ammessa per ciascuna impresa una sola richiesta di contributo (la prima pervenuta in ordine cronologico). Per informazioni e approfondimenti: Ufficio Servizi Finanziari Finanziari Contributi Email: [email protected] - Pec: [email protected] Tel. +39 045 8085826 - +39 045 8085750 - +39 045 8085849 64 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento Ufficio Servizi Finanziari – Contributi CCIAA VERONA L'Ufficio Servizi Finanziari - Contributi svolge funzioni legate alla promozione del tessuto economico provinciale, mediante l'erogazione di sovvenzioni alle imprese veronesi dei diversi settori, per determinate categorie di investimenti individuate di anno in anno dal Consiglio camerale e formalizzate in specifici bandi L'Ufficio inoltre istruisce tutte le altre richieste di contributo presentate, a vario titolo, da Associazioni di categoria, Enti pubblici ed altri organismi, in conformità del Regolamento "Criteri e modalità per la concessione di contributi, sovvenzioni, sussidi ed ausili finanziari e per l'attribuzione di vantaggi economici in conformità dell'art. 12 della legge 7 agosto 1990, n. 241". Dove rivolgersi: Ufficio Contributi IV piano - tel. 045 8085826-849 e-mail: [email protected] orario ufficio : dal Lunedì al Venerdì dalle ore 8.45 alle 12.15 il Lunedì e il Giovedì dalle ore 15.00 alle 16.30 _______________________________________________________________________________________________ 65 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento 66 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento SERVIZI MESSI A DISPOSIZIONE DAL NOSTRO UFFICIO TECNICO Preventivazione e Progettazione Impianti. Il nostro studio esegue la preventivazione e la progettazione esecutiva di tutti gli impianti termotecnici ad uso civile ed industriale e comunità, in particolare: • Impianti di riscaldamento, ventilazione e condizionamento • Centrali termiche e frigorifere • Reti a gas metano e impianti a g.p.l. • Messa a norma di canne fumarie esistenti • Impianti idrico-sanitari e fognature • Impianti antincendio • Calcolo isolamenti a norma Legge n° 10/91 • Sistemi di recupero calore Progettazione Energia Rinnovabile. Favoriamo e incentiviamo la progettazione impiantistica con l’utilizzo dell’energia rinnovabile:: • Impianti ad energia Solare Termica • Impianti Solar Cooling • Impianti ad energia Solare Fotovoltaica • Impianti ad energia Biomassa • Impianti Geotermici a bassa entalpia • Impianti di Microcogenerazione • Impianti di Recupero Acque Piovane • Impianti a basso consumo energetico Pratiche Tecnico – amministrative. Espletiamo tutte le pratiche tecnico-amministrative richieste dalle varie tipologie impiantistiche • Calcolo isolamenti e deposito relazioni tecniche secondo DPR 59/09 e con DM 26/6/09, applicabili all'intero territorio nazionale, occorrenti per l'ottenimento delle concessioni edilizie di nuova costruzione oppure ristrutturazione di immobili civili ed industriali e la formazione di nuovi impianti termici • Calcolo isolamenti e deposito relazioni tecniche in Regione Lombardia con dgr 5018 del 26 Giugno 2007; “Disposizioni inerenti all’efficienza energetica in edilizia”, modificate ed integrate con dgr 5773 del 31.10.2007 e con dgr 8745 del 22.12.2008 occorrenti per l'ottenimento delle concessioni edilizie di nuova costruzione oppure ristrutturazione di immobili civili ed industriali e la formazione di nuovi impianti termici • Certificazione Energetica degli Edifici • Pratica per l’ottenimento del Recupero Fiscale per il Risparmio Energetico • Redazione ed espletamento presso i Comandi dei Vigili del Fuoco di Competenza delle pratiche per l'ottenimento del Certificato Prevenzione Incendi ai sensi della Legge n° 818/84 • Pratiche di denuncia impianto di riscaldamento all'ISPESL secondo il DM. 1/12/75 • Relazioni tecniche impianti di condizionamento per i locali sprovvisti di rapporto aeroilluminante ai sensi dell'art. 3.4.7 Reg. Igiene e Norma UNI 10339 Assistenza Tecnica in Cantiere. • Verifica in loco di impianti esistenti che presentano malfunzionamenti • Consulenza Tecnica in cantiere 67 Notiziario informativo – Periodico di aggiornamento Le informazioni riportate in questo notiziario sono da intendersi indicative. Invitiamo i lettori ad approfondirle e a rivolgersi ai propri consulenti di fiducia. Acquatica spa e D.P. srl non si assumono alcuna responsabilità per eventuali disguidi e/o danneggiamenti derivanti dalla presente pubblicazione Arrivederci al prossimo Notiziario! Trovi tutti i numeri pubblicati del Notiziario sul nostro sito www.acquatica.net Hanno partecipato alla redazione di questo notiziario: Elisa Giussani Pergiacomo Suardi Rita Biason Francesca Bonomi Lucia Minessi Matteo Vezzoli Davide Pareti Roberto Romano ACQUATICA S.p.A. S.p.A – Piazza XIII Martiri 8 – 24065 LOVERE (BG) p.i. - c.f. – registro imprese BG 02664460165 – capitale sociale €.4.185.000 i.v. 68