DGR 2041 dd. 31.8.2007
VISTA la legge regionale 12 settembre 2001, n. 22 concernente le “Disposizioni in materia di
sorveglianza, prevenzione e informazione delle situazioni da rischio amianto e interventi regionali
ad esso correlati”, a norma della quale la Regione autonoma FVG promuove la sorveglianza delle
situazioni caratterizzate da presenza e da rischio amianto, coordinando l’operato dei soggetti
esercitanti le funzioni di vigilanza e di controllo ed attuando azioni di prevenzione delle malattie
conseguenti all’esposizione all’amianto nei confronti delle persone che siano state o risultino
tuttora esposte e dei loro familiari;
VISTE, in particolare, le seguenti disposizioni della succitata legge regionale:
l’articolo 3 il quale prevede che la Regione istituisce un registro regionale degli esposti e
un registro regionale dei mesoteliomi e delle altre neoplasie correlabili all’esposizione all’amianto;
l’articolo 4 a norma del quale, presso la Direzione centrale salute e protezione sociale, è
istituita la Commissione regionale sull’amianto, con la funzione, tra le altre previste, di proporre
iniziative di sorveglianza sanitaria degli esposti all’asbesto;
l’articolo 7 il quale prevede che l’Amministrazione regionale e’ autorizzata a intervenire
con appositi contributi a sostegno delle spese per prestazioni sanitarie e socio-assistenziali e per
la tutela legale, sostenute dalle persone affette da malattie correlabili all’amianto, residenti nel
territorio regionale, individuando, con deliberazione della Giunta regionale, le modalità per
garantire l’esenzione dalla compartecipazione alla spesa per gli accertamenti sanitari correlabili
alla pregressa esposizione all’amianto;
l’articolo 9 il quale, fra l’altro, prevede che i Dipartimenti di prevenzione delle Aziende per i
servizi sanitari regionali predispongono, anche attraverso le strutture territoriali di medicina del
lavoro delle ASS regionali, in base agli esiti delle analisi effettuate dalla Commissione regionale
sull’amianto, programmi di sorveglianza periodica e prevenzione secondaria destinati a soggetti
iscritti nel Registro regionale degli esposti;
VISTA la proposta elaborata dalla Commissione regionale sull’amianto con riferimento alle
attività di sorveglianza sanitaria periodica e prevenzione secondaria destinata agli ex esposti
all’amianto, la quale è stata trasmessa, con nota dd. 12 maggio 2006 Prot. n. 10497/SPS/Pco. 13,
alla Direzione centrale salute e protezione sociale;
ESAMINATO il documento attuativo, predisposto dalla Direzione centrale salute protezione
sociale intitolato “Linee guida per l’attuazione del Programma regionale di sorveglianza sanitaria
negli ex esposti all’amianto”, allegato N.1 al presente provvedimento, nel quale sono contenute le
iniziative per la sorveglianza sanitaria, individuando le modalità di accesso e la tipologia degli
esami da eseguire per i soggetti iscritti nei Registro regionale sopraccitato;
ACCERTATA la coerenza con le finalità e gli obiettivi di cui alla succitata legge regionale 22/2001;
RITENUTO, quindi, di approvare il sopradetto documento allegato N.1 al presente provvedimento,
di cui costituisce parte integrante;
TUTTO CIO’ PREMESSO, la Giunta regionale, su proposta dell’Assessore alla salute e protezione
sociale, all’unanimità
DELIBERA
di approvare, per le motivazioni esposte in premessa il documento “Linee guida per l’attuazione
del Programma regionale di sorveglianza sanitaria negli ex esposti all’amianto” allegato N. 1 al
presente provvedimento di cui costituisce parte integrante.
ALLEGATO ALLA DELIBERA N. 2041 DEL 31 AGOSTO 2007
Allegato N.1
Direzione centrale salute e protezione sociale
LINEE GUIDA PER L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA
REGIONALE DI SORVEGLIANZA SANITARIA NEGLI EX ESPOSTI
ALL’AMIANTO
(ARTICOLI 7 E 9 L.R. 22/2001)
Agosto 2007
INDICE
A) RIFERIMENTI NORMATIVI E DI INDIRIZZO
- La Legge regionale 22/2001
- Il documento della Commissione regionale sull’amianto
- La prevenzione ed i controlli sanitari
- Le caratteristiche ed i destinatari della sorveglianza
- L’esenzione dalla compartecipazione dalla spesa
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B) ISCRIZIONE AL REGISTRO REGIONALE DEGLI ESPOSTI
- L’informazione
- La fase di avvio del processo di iscrizione al registro
- La fase istruttoria
- L’avvenuta iscrizione
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C) LA FASE DI AVVIO DELLA SORVEGLIANZA SANITARIA
- L’accesso alla banca dati
- Il reperimento delle informazioni sanitarie
- La chiamata
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D) L’ATTIVITA’ DI SORVEGLIANZA SANITARIA
- L’accesso alle UOPSAL
- Le modalità organizzative
- Gli indirizzi per eventuali ulteriori accertamenti
- I controlli successivi
E) LA FASE OPERATIVA
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A. Riferimenti normativi e di indirizzo
La legge regionale 22/01
L’articolo 7 comma 6 della Legge regionale n. 22/01 stabilisce che con deliberazione della Giunta
regionale sono individuate le modalità per garantire l’esenzione dalla compartecipazione alla spesa per
gli accertamenti sanitari correlabili alla pregressa esposizione all’amianto, dando priorità alle esposizioni
professionali all’amianto.
L’articolo 9 della citata Legge (Programmi di prevenzione) dispone:
1. Le strutture territoriali di medicina del lavoro delle Aziende per i servizi sanitari regionali, in
collaborazione con gli Istituti universitari di medicina del lavoro, predispongono, anche in base agli esiti
delle analisi effettuate dalla Commissione regionale sull’amianto, programmi di prevenzione primaria
destinati agli ambienti di lavoro.
2. I Dipartimenti di prevenzione delle Aziende per i servizi sanitari regionali predispongono, anche
attraverso le strutture di cui al punto precedente, in base agli esiti delle analisi effettuate dalla
Commissione regionale sull’amianto, programmi di sorveglianza periodica e prevenzione secondaria
destinati a soggetti iscritti nel Registro regionale degli esposti.
3. I programmi di cui al punto 1 sono attuati in collaborazione con i Medici di medicina generale a
livello distrettuale, ove deve essere disponibile l’elenco dei cittadini residenti nel distretto iscritti nei
registri di cui all’articolo 3.
L’articolo 4 della Legge in esame prevede che la Commissione regionale sull’amianto proponga
iniziative di sorveglianza sanitaria degli esposti all’asbesto.
Il documento della Commissione regionale sull’amianto
Il documento relativo è stato approvato dalla Commissione Regionale sull’Amianto in data
10/04/06 e trasmesso alla Direzione centrale salute e protezione sociale che si è attivata per attuarlo.
In questo documento sono contenuti i presupposti e limiti che riguardano la sorveglianza sanitaria per
gli ex esposti all’amianto nonché proposte sulle modalità di accesso e la tipologia degli esami.
La prevenzione ed i controlli sanitari
L’attività di sorveglianza sanitaria negli ex esposti all’amianto è un’attività di promozione della
salute in quanto, in base alle conoscenze scientifiche a tutt’oggi disponibili, essa è in grado di modificare
in maniera parziale il decorso di alcune delle patologie correlabili all’esposizione all’amianto.
La sorveglianza sanitaria per questi soggetti si basa sui seguenti presupposti:
• non è un’attività di screening del tumore pleurico e/o broncopolmonare ai fini della
anticipazione diagnostica
• è un’occasione per favorire l’identificazione di eventuali malattie professionali
3
•
•
è un’occasione per promuovere il counselling antitabagico nei fumatori ed ex esposti all’amianto
è un’occasione per svolgere una corretta informazione sul rischio derivante dalla pregressa
esposizione all’amianto.
Essendo queste attività promosse con direttive centrali, appare necessario standardizzare il
percorso attuativo e rendere omogenei a livello regionale i comportamenti. Ciò anche al fine di
consentire una archiviazione centralizzata dei dati raccolti che potranno essere utilizzati per analisi
epidemiologiche.
Le caratteristiche ed i destinatari della sorveglianza
In questa fase di attuazione delle disposizioni di legge, in Friuli Venezia Giulia, la sorveglianza
sanitaria per gli ex esposti all’amianto si applica a persone asintomatiche, e comunque esenti da
malattie tumorali o professionali note, collegabili all’esposizione all’amianto a condizione che siano
iscritte al registro regionale degli ex esposti all’amianto, come definito dall’articolo 3 comma 5 della L.R.
22/01.
I soggetti esposi all’amianto che presentano sintomi, indipendentemente dall’iscrizione o meno al
registro regionale, dopo valutazione del medico di Medicina generale o dello specialista, vengono avviati
al percorso di diagnosi e cura secondo quanto previsto dalla normativa nazionale e regionale sui Livelli
Essenziali di Assistenza (LEA) compresa la partecipazione al costo della prestazione, se non già esenti.
Lo stesso vale per il proseguimento diagnostico e terapeutico nei soggetti con patologie tumorali da
amianto.
I lavoratori tuttora dipendenti da ditte in cui è avvenuta la pregressa esposizione ad asbesto non
rientrano tra gli aventi diritto a questo programma in quanto i controlli sanitari sono già previsti per
legge a carico del datore di lavoro. Partecipano al presente programma i soggetti tuttora al lavoro e
dipendenti da ditte diverse a quella in cui è avvenuta l’esposizione qualora iscritti al Registro regionale
degli ex esposti.
L’esenzione dalla compartecipazione dalla spesa
Per i soggetti iscritti nel Registro regionale degli ex esposti all’asbesto l’esecuzione degli
accertamenti sanitari di I e II livello avviene, con le modalità di seguito indicate, in regime di esenzione
dalla compartecipazione alla spesa, in quanto parte di uno specifico Programma previsto dalla L.R.
22/2001.
Al di fuori del presente programma restano valide le normative vigenti che prevedono:
•
accesso gratuito alle prestazioni di I livello, che comprendono le prestazioni rese dai Medici di
medicina generale (nell’ambito della loro convenzione con il Servizio Sanitario Regionale) e
quelle erogate dalle Unità Operative di Prevenzione negli Ambienti di vita e di Lavoro (UOPSAL)
•
pagamento di ticket per qualsiasi accesso a prestazioni di I livello effettuate presso le strutture
Ospedaliere ed Ospedaliero-Universitarie, compresa l’Unità Clinica Operativa (U.C.O.) Medicina
del Lavoro dell’Università degli Studi di Trieste. Fanno eccezione i soggetti esenti ticket (per
motivi sanitari, di età o reddito), gli accertamenti eseguiti in base a convenzioni specifiche con le
Aziende per i Servizi Sanitari o in base a protocolli di studio specifici
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•
pagamento di ticket per tutti gli accertamenti di II livello (come ad esempio la radiografia del
torace), anche se richiesti dal medico di base o dal medico delle UOPSAL. Fanno eccezione i
titolari di esenzione ticket per motivi sanitari, di età o di reddito.
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B. Iscrizione al Registro regionale degli esposti
L’informazione
I Medici di medicina generale, le UOPSAL, le Aziende per i Servizi Sanitari e l’UCO Medicina del
lavoro dell’Università di Trieste, nell’ambito della loro attività istituzionale, sono tenuti a dare esauriente
e completa informazione circa la possibilità di iscrizione al Registro regionale degli ex esposti
all’amianto e sulla relativa possibilità di accesso al Programma regionale di sorveglianza sanitaria.
L’amministrazione regionale si impegna a promuovere attività di informazione e
sensibilizzazione con altre amministrazioni interessate attraverso i canali istituzionali con cui intrattiene
rapporti e, attraverso i mezzi di comunicazione di massa, con la popolazione generale.
La fase di avvio del processo di iscrizione al registro
L’iscrizione al Registro regionale degli ex esposti all’amianto avviene su iniziativa volontaria del
singolo interessato, a seguito di una compilazione di domanda (modello standard su tutto il territorio
regionale) da presentarsi al Direttore generale dell’Azienda sanitaria di residenza. Contestualmente alla
domanda di iscrizione al registro è richiesta all’interessato l’autorizzazione:
• al trattamento dei dati personali anche ai fini epidemiologici e di ricerca;
• alla consultazione delle banche dati sanitarie;
• ad effettuare comunicazioni relative al proprio stato di salute al proprio Medico di medicina
generale di cui viene fornito l’indirizzo;
• a ricevere comunicazioni ed inviti per effettuare la sorveglianza sanitaria.
La fase istruttoria
L’UOPSAL competente cui arriva la domanda esamina la documentazione allegata sulla
pregressa esposizione. Nel caso di documentazione esaustiva i dati della persona vengono inseriti sul
modulo specifico predisposto dal sistema informativo delle UOPSAL, integrando i dati con l’anagrafe
sanitaria regionale. Se la documentazione sull’esposizione ad asbesto è carente l’UOPSAL provvede a
convocare l’interessato per approfondimenti, utilizzando un questionario standardizzato a livello
regionale.
In questa fase l’UOPSAL valuta solo l’esposizione ad asbesto ma non sottopone a visita o ad
accertamenti sanitari l’interessato. Nel caso in cui fossero presenti sintomi, sarà il medico curante ad
avviare il normale percorso di diagnosi e cura definito nell’ambito dei Livelli Essenziali di Assistenza
erogati del Servizio Sanitario Nazionale.
L’avvenuta iscrizione
La Commissione regionale sull’amianto, avendo a disposizione, per quanto di sua competenza, i
dati del sistema informativo regionale alimentato dalle UOPSAL, provvede alla effettiva iscrizione al
Registro regionale degli ex esposti all’amianto e ne dà comunicazione tramite lettera all’interessato ed
al Medico di medicina generale, all’indirizzo indicato all’atto della domanda. Le comunicazioni
all’interessato e al curante contengono informazioni sulla successiva convocazione per la sorveglianza
sanitaria nella forma prevista dalla presente disposizione e sottolineano come in presenza di sintomi da
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sospetta patologia da asbesto sarà compito del Medico di medicina generale gestire la fase di diagnosi
e cura.
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C. La fase di avvio della sorveglianza sanitaria
L’accesso alla banca dati
Per ottimizzare la fase organizzativa gli inviti alla esecuzione della sorveglianza sanitaria
verranno scaglionati nel tempo tramite chiamate successive
I criteri di chiamata, da perfezionare nel tempo, saranno basati su risultati derivanti dalla
consultazione periodica delle banche dati sanitarie e dalle prime valutazioni sui tassi di risposta alla
chiamata.
A livello regionale, in base ad analisi quantitative, da definirsi nel corso della sperimentazione
della fase di avvio, che tengano conto del tasso di risposta alla chiamata e delle evidenze ricavate dalla
consultazione delle banche dati sanitarie, periodicamente, dal Registro regionale degli ex esposti
all’amianto, viene selezionato un campione di soggetti che saranno invitati a fare la sorveglianza
sanitaria.
In questa fase di avvio vengono selezionati prioritariamente gli esposti per motivi professionali.
Il reperimento delle informazioni sanitarie
I riferimenti anagrafici selezionati come sopra indicato vengono utilizzati a livello regionale per la
ricerca di contatti con il Servizio sanitario regionale negli ultimi 3 anni (per prestazioni ambulatoriali,
ricoveri, anatomia patologica). I dati raccolti in questo modo vengono esaminati a livello regionale al fine
della valutazione della necessità o meno di procedere alla sorveglianza sanitaria in base agli esiti ed alla
tipologia degli accertamenti effettuati. Le UOPSAL sono informate sulle motivazioni della eventuale
non chiamata.
La chiamata
A livello regionale, previo accordo con le UOPSAL interessate, vengono inviate comunicazioni a
mezzo lettera a gruppi di persone selezionate, indicando la necessità che, nell’arco di un determinato
periodo, in maniera del tutto volontaria, vengano presi contatti con le UOPSAL di riferimento per
concordare la data ed ora in cui effettuare la sorveglianza sanitaria. Associati alla comunicazione,
vengono inviati anche materiali informativi predisposti a livello regionale riguardo al significato della
sorveglianza sanitaria ed informazioni riguardo al rischio correlato alla esposizione all’amianto, rinviando
all’incontro successivo con gli operatori delle UOPSAL l’occasione per ulteriori approfondimenti.
Nella comunicazione sarà precisato che, ai fini della valutazione sanitaria, saranno utilizzate
tutte le informazioni, comprese quelle relative alla pregressa esposizione ad asbesto ricavabili dal
libretto di lavoro, riconoscimenti a fini previdenziali o altro materiale, che, pertanto, dovrà essere messo
a disposizione, se non già consegnato per l’iscrizione al Registro Esposti ad asbesto.
Contemporaneamente, alle UOPSAL vengono inviati gli esiti degli accertamenti eseguiti nei
precedenti contatti con il SSR reperiti come sopra indicato.
Dell’avvenuta chiamata viene data informazione anche al Medico di medicina generale.
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D. L’attività di sorveglianza sanitaria
L’accesso alle UOPSAL
In base alla prenotazione concordata, presso gli ambulatori delle UOPSAL e dell’UCO Medicina
del Lavoro dell’Università di Trieste verranno eseguiti gli accertamenti sanitari di base che
comprenderanno quanto di seguito indicato.
Se si tratta di lavoratore tuttora dipendente dalla struttura in cui è avvenuta l’esposizione
l’UOPSAL, informerà il medico competente di detta struttura delle modalità di sorveglianza sanitaria
adottate a livello regionale per gli ex esposti.
Le prestazioni previste nel programma regionale di sorveglianza sanitaria comprendono:
A. Anamnesi lavorativa (standardizzata a livello regionale) con analisi dettagliata dei periodi di
esposizione professionale ad asbesto ed identificazione del settore lavorativo “prevalente”. Nel
sistema informativo di cui le UOPSAL saranno dotate viene inserito il settore prevalente (con
priorità per quello professionale, senza doppie iscrizioni)
B. Visita medica. La sintesi informatizzata prevedrà la raccolta dei dati relativi all’abitudine al fumo
e 3 possibili variabili per il quadro clinico: * visita negativa, *presenza di patologia rilevante non
professionale (descrizione in campo libero) ,*presenza o sospetto di patologia professionale
(descrizione in campo libero)
C. Esecuzione, previi accordi con le strutture di radiologia, di Radiografia del torace.
La registrazione informatica del referto prevedrà: presenza di placche pleuriche, manifestazioni a
carico del parenchima polmonare di probabile origine professionale (asbestosi polmonare), altra
patologia professionale polmonare (broncopatia, asma etc), patologia neoplastica o altre
manifestazioni non inquadrabili come professionali
D. Esecuzione di test di funzionalità respiratoria, previi accordi con le strutture pneumologiche o
con UCO Medicina del Lavoro. I test comprendono: determinazione dei volumi polmonari statici
e dinamici e test di diffusione alveolo-capillare con CO. Nel sistema informatico il risultato
delle prove sarà registrato come: esame normale, compromissione di tipo ostruttivo, restrittivo,
misto, con 3 possibili graduazioni per ogni item: lieve, medio, grave
E. Counselling antitabagico per i fumatori, in base a un programma standardizzato a livello
regionale previa formazione per gli operatori delle UOPSAL con eventuale invio agli ambulatori
antifumo, rilievo informatizzato se è stato fatto o no
F. Informazione sui rischi derivanti dalla pregressa esposizione ad asbesto: ad integrazione delle
informazioni già spedite a domicilio vengono discussi gli aspetti risultati meno chiari e più
complessi
G. Consulenza psicologica: viene prevista per casi particolari in base a valutazione degli operatori
delle UOPSAL. Le strutture di riferimento saranno quelle del Dipartimento di salute mentale
competente; rilievo informatizzato se è stato fatto o no
H. Ad ogni soggetto verranno consegnate le conclusioni cliniche ed i risultati degli accertamenti.
Nel sistema informativo di cui le UOPSAL saranno dotate verrà inserita la sintesi degli
accertamenti prevedendo la segnalazione di:
a. controllo con esito negativo
b. presenza di qualche manifestazione collegabile all’esposizione ad asbesto o comunque
di origine professionale, con codifica (asbestosi polmonare, placche pleuriche, neoplasia,
altra patologia polmonare professionale) e descrizione (campo libero)
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c. presenza di patologia rilevante non professionale, con descrizione (campo libero).
Le modalità organizzative
Le Aziende per i Servizi Sanitari, in accordo con i Dipartimenti di prevenzione e le UOPSAL,
dovranno definire specifici protocolli con le proprie strutture operative ospedaliere e ambulatoriali per
attivare un percorso che garantisca l’accesso alle prestazioni radiologiche, ai test di funzionalità
respiratoria, alle eventuali consulenze psicologiche e agli ambulatori per il supporto anti-fumo. Le
strutture dovranno essere preferenzialmente nella stessa area di riferimento della UOPSAL, ma nel caso
in cui ciò non sia possibile, dovranno essere attivati rapporti con altre Aziende Sanitarie Regionali
garantendo il percorso diagnostico nelle sedi più adeguate rispetto alla residenza dell’interessato.
Gli indirizzi per eventuali ulteriori accertamenti
Non sono richiesti ulteriori accertamenti nei casi in cui non vi sono sintomi e non vi sono
alterazioni significative dal punto di vista clinico-radiologico-funzionale.
La Tomografia assiale computerizzata ad alta risoluzione (HRTC) è indicata come
approfondimento, una tantum, nei seguenti casi:
• riscontro solo di ispessimenti/placche pleuriche alla radiografia del torace, non giustificate da
altra patologia non professionale, in presenza di significativa esposizione all’asbesto (da
intendersi come superiore ai 10 anni e continuativa). Lo scopo è verificare un eventuale iniziale
coinvolgimento per parenchima polmonare (iniziale asbestosi parenchimale)
• soggetti con pregressa significativa esposizione all’asbesto (da intendersi come superiore ai 10
anni e continuativa) e Rx torace positivo o sospetto per interstiziopatia, anche in presenza di
spirometria e/o diffusione di CO ai limiti della norma
• soggetti con pregressa significativa esposizione all’asbesto (da intendersi come superiore ai 10
anni e continuativa), asintomatici e/o con modesti sintomi respiratori, ma con compromissione
funzionale di tipo restrittivo di media/grave entità, ovvero con alterazione della diffusione del
CO di media/grave entità anche se la Radiografia del torace è negativa.
Qualora la Radiografia del torace o la HRCT rilevino alterazioni di dubbio significato (sospetto di
neoplasia), l’interessato va indirizzato allo specialista pneumologo o oncologo per l’approfondimento
diagnostico. Resta la disponibilità delle UOPSAL per le valutazioni sulla relazione causale con il lavoro
nel caso in cui dovesse configurarsi la presenza di malattia neoplastica polmonare.
E’ facoltà dei medici delle UOPSAL, per selezionati e giustificati motivi, richiedere ulteriori
accertamenti, oltre a quelli citati, solo se ritenuti utili per l’inquadramento del caso.
Le UOPSAL sono tenute ad assolvere gli obblighi in materia di segnalazione di sospetta malattia
professionale secondo quanto già indicato dal Comitato regionale di coordinamento art. 27 D.Lgs.
626/94 in data 15.2.2005, non appena accertata una malattia di sospetta origine professionale (anche
se non correlata all’amianto).
Gli approfondimenti ed i controlli successivi di cui al punto seguente, la cui indicazione emerge a
seguito dell’attività di sorveglianza sanitaria, sono esenti dal pagamento del ticket in quanto facenti
parte del programma di sorveglianza sanitaria per gli ex esposti all’amianto.
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I controlli successivi
Per controllo successivo si intende la programmazione di una visita medica presso le UOPSAL
successiva alla prima. La richiesta di ulteriori accertamenti strumentali (spirometria, diffusione del CO,
HRCT, altro) è giustificata solo a valle di detta visita.
Per i soggetti con primo controllo clinico radiologico-funzionale negativo e con pregressa
esposizione ad asbesto inferiore ai 10 anni, non saranno previsti ulteriori controlli nel tempo.
Per i soggetti con primo controllo negativo dal punto di vista clinico-radiologico-funzionale e
con pregressa esposizione ad asbesto superiore ai 10 anni può essere consigliato un controllo
successivo a distanza di 5 anni.
Per i soggetti con riscontro placche pleuriche verrà consigliato un controllo dopo 5 anni.
Per i soggetti con “asbestosi polmonare” e con età superiore a 75 anni non viene previsto alcun
ulteriore controllo; per quelli con età inferiore a 75 anni viene consigliato un controllo dopo 3 anni.
Si precisa che i anche controlli in oggetto sono inseriti nell’ambito del programma di
sorveglianza sanitaria negli ex esposti, sono tutti a carattere volontario e che gli accessi successivi e la
prenotazione degli esami sono gestiti direttamente dalle UOPSAL.
E’ facoltà dei medici delle UOPSAL, in casi selezionati e per giustificati motivi, stabilire controlli
clinico-funzionali con periodicità diverse da quelle appena indicate, in base alle condizioni cliniche,
all’entità della pregressa esposizione, alle patologie associate ed all’età del paziente.
Anche a conclusione degli accertamenti successivi al primo contatto, le UOPSAL devono
consegnare le conclusioni scritte all’interessato inviando la documentazione anche al Medico di
medicina generale e completare l’inserimento dei dati sul sistema informativo .
I protocolli sin qui definiti sono soggetti a rivalutazione periodica da parte della Regione in
ordine alla fattibilità locale e generale e, in collaborazione con l’UCO Medicina del Lavoro dell’Università
di Trieste, in base alle evidenze della ricerca scientifica e comunque dopo 3 anni.
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E.
La fase operativa
Le Aziende sanitarie devono attivare gli accordi locali o di area vasta per assicurare l’avvio
immediato dell’attività.
L’Agenzia regionale della sanità deve assicurare la disponibilità del modulo informativo
associato al sistema gestionale delle UOPSAL e dell’UCO Medicina del lavoro dell’Università di Trieste
come da specifiche definite in questo documento compresa la parte di riferimento per la Direzione
centrale salute protezione sociale e per la Commissione regionale amianto.
Le UOPSAL, in dipendenza delle disposizioni dei Dipartimenti di prevenzione e della Direzione
aziendale, sono responsabilizzate per l’attuazione del presente programma nell’ambito della
programmazione annuale.
L’UCO Medicina del lavoro dell’Università di Trieste, nell’ambito del suo ruolo istituzionale di
ricerca, svolge attività di supporto scientifico inteso come aggiornamento della letteratura scientifica e
supporto al fine mantenere aggiornati e qualificati i programmi in oggetto. Detta struttura, assieme
alle UOPSAL partecipa a pieno titolo al programma di sorveglianza sanitaria di primo livello, è centro di
riferimento per le indagini di II livello e svolge attività di sorveglianza sanitaria nell’ambito di progetti di
ricerca di interesse regionale.
L’ analisi dei dati derivanti dalle attività di sorveglianza e disponibili sul sistema informativo a
livello regionale verrà effettuata dalla Regione in collaborazione con l’UCO Medicina del lavoro
dell’Università di Trieste.
Per quanto riguarda i soggetti iscritti al Registro regionale degli ex esposti all’amianto per motivi
non professionali, si dispone che per ottemperare a quanto previsto dalla LR22/2001 vengano previsti
accordi regionali con i Medici di medicina generale.
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DGR 2041 dd. 31.8.2007 VISTA la legge regionale 12 settembre