Sped. in A.P - Art. 2 comma 20/c legge 662/96 - Filiale di Cagliari Anno 61° - Numero 6 BOLLETTINO UFFICIALE REPUBBLICA ITALIANA Parte I e II DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Cagliari, giovedì 19 febbraio 2009 Si pubblica ogni decade ed eccezionalmente quando occorre esclusi i giorni festivi DIREZIONE REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE PRESSO LA PRESIDENZA DELLA REGIONE - CAGLIARI V. Nazario Sauro, 9 - Tel. 070 6061 PREZZI E CONDIZIONI DI ABBONAMENTO E VENDITA - a) abbonamento (anno solare); Parti I e II (esclusi i supplementi straordinari) Euro 51,65; Parti I e II (inclusi i supplementi straordinari) Euro 180,76; Parte III Euro 77,47. Il termine utile per la sottoscrizione degli abbonamenti scade il 28 febbraio; entro tale termine saranno inviati ai sottoscrittori, nei limiti delle disponibilità di magazzino, i fascicoli arretrati dell’anno in corso. Eventuali abbonamenti sottoscritti dopo il 28 febbraio e, in ogni caso, prima del 30 giugno non danno diritto all’invio dei fascicoli arretrati. I versamenti per abbonamento effettuati dopo il 30 giugno si considerano validi per l’anno solare successivo, salvo conguaglio. La sostituzione di fascicoli disguidati è subordinata alla richiesta scritta ed alla trasmissione, entro 30 giorni, della relativa fascetta di abbonamento. - b) vendita a fascicoli separati: Parti I e II Euro 1,03, Parte III Euro 1,81, Supplementi ordinari e straordinari: Euro 0,52 ogni sedicesimo (sedici pagine) o frazione di esso; i fascicoli relativi ad anni arretrati, il doppio del prezzo indicato in copertina. Eventuali richieste saranno soddisfatte secondo la disponibilità di magazzino. I prezzi di cui alle lettere a) e b) sono raddoppiati per l’estero, esclusi i paesi dell’Unione Europea. L’importo dovuto per l’attivazione o il rinnovo dell’abbonamento al Bollettino ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna, per le inserzioni e per l’acquisto dei medesimi bollettini dovrà essere versato esclusivamente sul conto corrente postale n.4093 intestato a Regione Autonoma della Sardegna - Tesoreria regionale - causale: BURAS (abbonamento/inserzione/acquisto) riferimento entrate EC312.001 - Cdr 01.02.04. AVVERTENZE - Il Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna è suddiviso in tre parti: nella PRIMA parte sono pubblicati tutte le leggi e i regolamenti della Regione, i decreti del Presidente della Regione e quelli degli Assessori - integralmente o in sunto - che possono interessare la generalità dei cittadini, nonché le disposizioni e i comunicati emanati dal Presidente della Regione del Consiglio e dagli Assessori; nella SECONDA parte sono pubblicati le leggi e i decreti dello Stato che interessano la Regione, le circolari la cui divulgazione sia ritenuta opportuna e gli annunzi ed avvisi prescritti dalle leggi e dai regolamenti vigenti nella Regione; nella TERZA sono pubblicati gli annunzi e gli avvisi di cui per legge era obbligatoria la pubblicazione nei soppressi fogli annunzi legali delle Province e quelli liberamente richiesti dagli interessati, ovvero prescritti dalle leggi dello Stato. AVVISO AGLI ABBONATI Ad evitare che, nel caso di mancato rinnovo dell’abbonamento, si verifichi interruzione nell’invio del periodico e poiché in seguito non sarà possibile spedire ai ritardatari tutti i fascicoli arretrati, si pregano i Sigg. Abbonati di voler rinnovare al più presto l’abbonamento al “Bollettino Ufficiale” alle tariffe e alle condizioni riportate in testata. SOMMARIO PARTE PRIMA LEGGI E DECRETI DECRETO DELL’ASSESSORE DELL’AGRICOLTURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE 30 gennaio 2009, n. 156/7. Reg CE 1257 - POR 2000/2006 - Misura 4.10 “Miglioramento delle condizioni di trasformazione e di commercializzazione dei prodotti agricoli”Attuazione procedure straordinarie per la chiusura del Programma. Proroga dei termini di cui ai Decreti n. 2334/Dec/71 del 30.09.2008 e n. 3171/DecA/106 del 18.12.2008. pag. 14 DECRETO DELL’ASSESSORE DELL’AGRICOLTURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE 9 feb- braio 2009, n. 242/14. Disposizioni per l’attuazione del PSR 2007/2013 – Asse 4 “Attuazione dell’approccio Leader” – Misura 413 “Attuazione di strategie di sviluppo locale – Qualità della vita/Diversificazione” . Bando per la selezione dei Gruppi di Azione Locale (GAL) e dei Piani di Sviluppo Locale (PSL). Proroga dei termini di presentazione delle domande di partecipazione. pag. 15 DECRETO DELL’ASSESSORE DELL’IGIENE E SANITÀ E DELL’ASSISTENZA SOCIALE 31 dicembre 2008, n. 27834/43. Consulta regionale per la formazione in sanità, nomina componenti. pag. 16 DECRETO DELL’ASSESSORE DELL’IGIENE E SANITÀ E DELL’ASSISTENZA SOCIALE 19 gennaio 2009, n. 913/1. Nomina del Gruppo tecnico scientifico di supporto per i corsi Triennali di Formazione Specifica in Medicina Generale. pag. 18 DECRETO DELL’ASSESSORE DELL’IGIENE E SANITÀ E DELL’ASSISTENZA SOCIALE 28 gennaio 2009, n. 1586/3. Ridefinizione compiti e articolazione della Commissione regionale per la formazione sanitaria 2 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 (Deliberazione della Giunta Regionale n. 72/23 del 19 dicembre 2008). pag. 20 capitoli competenti delle somme recuperate in applicazione dell’art. 8, comma 2, della L.R. n. 4 del 2008. pag. 23 ESTRATTO DECRETO DELL’ASSESSORE DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO 30 dicembre 2008, n. 317/10215. Bilancio regionale 2008 – Trasferimento della somma di euro 3.290,11 dal Fondo per spese obbligatorie e d’ordine di cui al Cap. SC08.0001 U.P.B. S08.01.001 a favore del Cap. SC08.0048 - U.P.B. S08.01.004 – C.D.R. 00.08.01.01. Pagamento interessi a favore della Soc. Deep. Green S.r.l. pag. 21 ESTRATTO DECRETO DELL’ASSESSORE DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO 31 dicembre 2008, n. 327/10284. Bilancio regionale 2008 – Variazioni di bilancio in attuazione dell’articolo 7, comma 34 della L.R. 5 marzo 2008, n. 3. Infrastrutturazione del sito di Arbatax. pag. 23 ESTRATTO DECRETO DELL’ASSESSORE DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO 30 dicembre 2008, n. 318/10217. Bilancio regionale 2008 – Trasferimento della somma di euro 20.000,00 dal Fondo per spese obbligatorie e d’ordine di cui al Cap. SC08.0001 – U.P.B. S08.01.001 a favore del Cap. SC08.0281 – U.P.B. S08.02.001 - C.D.R. 00.03.01.03. Rimborsi alla Tesoreria Regionale. pag. 21 ESTRATTO DECRETO DELL’ASSESSORE DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO 30 dicembre 2008, n. 319/10219. Bilancio regionale 2008 – Iscrizione e accertamento della somma di euro 617.076,35 in conto del capitolo EC349.039 – U.P.B. E349.003 e contestuale iscrizione della medesima somma in conto del capitolo SC05.0016 – U.P.B. S05.01.001. Pay Back pag. 22 ESTRATTO DECRETO DELL’ASSESSORE DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO 30 dicembre 2008, n. 323/10256. Bilancio regionale 2008: Variazioni al Bilancio 2008 e rettifiche a decreti vari. pag. 22 ESTRATTO DECRETO DELL’ASSESSORE DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO 31 dicembre 2008, n. 326/10263. Bilancio regionale 2008 – Fondi P.O.R. 2000-2006 – Misura 4.2B (Assessorato Industria) e Misura 6.2 – Asse VI – (Assessorato Trasporti). Riassegnazioni ai DECRETO DELL’ASSESSORE DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO 2 febbraio 2009, n. 12/672. Agenzia della Regione autonoma della Sardegna per le entrate. Determinazione del Direttore Generale n. 125 del 17.12.2008 Concorso per titoli per l’assunzione a tempo determinato di n. 8 istruttori informatici cat. C - livello retributivo C1, approvazione bando di concorso. pag. 24 DECRETO DELL’ASSESSORE DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO 2 febbraio 2009, n. 13/673. Agenzia della Regione autonoma della Sardegna per le entrate. Determinazione del Direttore Generale n. 126 del 17.12.2008 Concorso per titoli per l’assunzione a tempo determinato di n. 25 Istruttori informatici cat. C - livello retributivo Cl, approvazione bando di concorso. pag. 24 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 7 novembre 2007, n. 45/26. Presa d’atto del Programma Operativo Regionale Sardegna “Competitività Regionale e Occupazione" FESR 2007-2013. pag. 25 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 15 luglio 2008, n. 39/34. Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. n. 15/2002, art. 8, comma 2 relativa al “Progetto di coltivazione di una cava di granito, in località Riccinu”, nel comune di Calangianus. Proponente: Ditta Lovato Graniti Galluresi di Lovato Leonardo (subentrata alla Ditta Lovato Umberto). 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 3 pag. 26 pag. 38 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 22 luglio 2008, n. 40/34. Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. n. 15/2002, art. 8, comma 2 relativa al “Progetto per la coltivazione di una cava di granito in località Monti di Lu Colbu”, comune di Tempio Pausania. Proponente: Gruppo Cave Mistral S.r.l. pag. 28 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6 agosto 2008, n. 44/4. Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della L.R. 18.1.1999 n. 1 e s.m.i., e della Delib.G.R. 15.2.2005 n. 5/11 e s.m.i., relativa al progetto “Demolizione ponte sulla S.P. n. 22 Ballao – Escalaplano e costruzione nuovo viadotto”. Proponente: Comune di Ballao. pag. 39 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 22 luglio 2008, n. 40/35. Procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, ai sensi dell’art. 31 della L.R. 18.1.1999 n. 1 e s.m.i. e della L.R. n. 15/2002, art. 8, comma 2, relativa al progetto “Prosecuzione ed ampliamento dell'attività di cava di materiali per uso civile denominata Sa Grutta e Su Sparau”, in comune di Serdiana. Proponente: Calcestruzzi S.p.A. pag. 31 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6 agosto 2008, n. 44/5. Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. n. 15/2002, art. 8, comma 2 relativa al progetto “Cava di materiali inerti per uso civile ed industriale in Località Garroni”, in Comune di Maracalagonis. Proponente: Società S.I.FRA. S.n.c. pag. 40 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 29 luglio 2008, n. 41/13. Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della L.R. 18.1.1999 n. 1 e s.m.i. e della Delib.G.R. 15.2.2005 n. 5/11 e s.m.i. relativa al progetto “Realizzazione di una fattoria fotovoltaica da 12 MW”, in località Bassacutena nel comune di Tempio Pausania. Proponente: Tittmann Solar GmHb (s.r.l.). pag. 34 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 29 luglio 2008, n. 41/14. Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della L.R. 18.1.1999 n. 1 e s.m.i. e della Delib.G.R. 15.2.2005 n. 5/11 e s.m.i. relativa al progetto “Realizzazione di un condominio fotovoltaico per la produzione di energia elettrica da fonte solare, per una potenza complessiva di circa 1,5 MW, in località Biunisi” nel comune di Porto Torres. Proponente: VALCERASA s.r.l. pag. 36 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6 agosto 2008, n. 44/3. Procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, ai sensi dell’art. 31 della L.R. 18.1.1999 n. 1 e della Delib.G.R. 15.2.2005 n. 5/11 e s.m.i., relativa al progetto “Interventi di riassetto idraulico del Rio Solanas, in comune di Sinnai”. Proponente: Comune di Sinnai. DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6 agosto 2008, n. 44/6. Procedura di Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi dell’art. 31 della L.R. n. 1 del 18.1.1999 e s.m.i. e della Delib.G.R. n. 5/11 del 15.2.2005 e s.m.i. relativa al progetto “Completamento della bonifica dello Stagno di Colostrai. Acquisizione dello Stagno al demanio. Completamento funzionale di prima fase”. Proponente: Comune di Muravera. pag. 42 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6 agosto 2008, n. 44/7. Procedura di Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi dell’art. 31 della L.R. n. 1 del 18.1.1999 e s.m.i. e della Delib.G.R. n. 5/11 del 15.2.2005 e s.m.i. relativa al progetto “Ristrutturazione del compendio ittico di Colostrai – Feraxi. Completamento funzionale di prima fase, secondo intervento Stagno di Feraxi”. Proponente: Comune di Muravera. pag. 44 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6 agosto 2008, n. 44/8. Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della L.R. 18.1.1999 n. 1 e s.m.i. e della Delib.G.R. 15.2.2005 n. 5/11 e s.m.i. relativa al progetto “Autorizzazione esercizio attività di cava di marmo per usi civili e industriali sita in loc. Oroe, comune di Orosei”. Proponente: Società P.A.I. - Pietra Artistica Internazionale s.r.l. pag. 47 4 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6 agosto 2008, n. 44/9. Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della L.R. 18.1.1999 n. 1 e s.m.i. e della Delib.G.R. 15.2.2005 n. 5/11 e s.m.i. relativa al progetto “Realizzazione di un impianto fotovoltaico della potenza di 793 kWp in comune di Tertenia – zona Industriale”. Proponente: Società Edil Sud S.r.l. pag. 50 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6 agosto 2008, n. 44/26. Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della L.R. 18.1.1999 n. 1 e s.m.i. e della Delib.G.R. 15.2.2005 n. 5/11 e s.m.i. relativa al progetto “Sistemazione idraulica a protezione dell’abitato” in comune di Gergei. Proponente: comune di Gergei. pag. 51 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6 agosto 2008, n. 44/27. Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. n. 15/2002, art. 8, comma 2 relativa al “Progetto di coltivazione di una cava esistente in località Cubeddu nel comune di Ghilarza”. Proponente: Edilterra s.n.c. pag. 53 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6 agosto 2008, n. 44/28. Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. n. 15/2002, art. 8, comma 2 relativa al “Progetto di coltivazione e ripristino di una cava di calcare metamorfico in località Tialesi”, nel comune di Gadoni (Nu). Proponente: Ditta Moi Mario. pag. 55 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6 agosto 2008, n. 44/29. Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. n. 15/2002, art. 8, comma 2 relativa al “Progetto di coltivazione di una cava esistente in località Sa Perda Scritta, in comune di Sarroch”. Proponente: Ditta Vacca Edilmov Srl. pag. 57 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6 agosto 2008, n. 44/30. Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. n. 15/2002, art. 8, comma 2 relativa al progetto “Cava di materiali inerti per costruzioni ed opere civili in località San Rocco”, in comune di Bortigiadas. Proponente: Alpes Costruzioni Srl. pag. 59 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 3 settembre 2008, n. 46/3. Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. 15/2002, art. 8, comma 2 relativa al progetto “Autorizzazione all’esercizio dell’attività di cava di materiali inerti ad uso civile e industriale, in località Monte Oladri, in comune di Monastir”. Proponente: Società D.O.S. s.r.l. (subentrata alla Società Ugas Vitalio). pag. 60 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 3 settembre 2008, n. 46/4. Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. 15/2002, art. 8, comma 2 relativa al “Progetto di coltivazione di una cava di granito arenizzato per inerti in località “Piscina Nuscedda”, nel comune di Maracalagonis”. Proponente: Società S.I.FRA. S.n.c. pag. 62 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 3 settembre 2008, n. 46/5. Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della L.R. 18.1.1999 n. 1 e s.m.i. relativa al progetto “Rinnovo autorizzazione mineraria esercizio attività di cava in località Monte Austidu in territorio del comune di Torralba”. Proponente: S.L.P. Società Lavorazione Pomice . pag. 64 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 3 settembre 2008, n. 46/6. Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. n. 15/2002, art. 8, comma 2 relativa al “Progetto di coltivazione e ripristino di una cava di materiale per costruzioni ed opere civili”, in Comune di Serdiana. Proponente: Società F.lli Pinna S.n.c. pag. 65 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 3 settembre 2008, n. 46/7. Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. n. 15/2002, art. 8, comma 2 relativa al “Progetto di una cava di materiali inerti per costruzioni ed opere civili in Località Pranu Pirastru” nel comune di San Basilio. 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 Proponente: Ditta Mascia Enrico s.n.c. pag. 67 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 9 settembre 2008, n. 48/12. Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. n. 15/2002, art. 8, comma 2 relativa al “Progetto di una cava di materiali calcarei per inerti e materiali di scogliera in località Perdas Siddas”, nel comune di Villaputzu (Ca). Proponente: Ditta Solinas Giancarlo. pag. 68 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 9 settembre 2008, n. 48/15. Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. n. 15/2002, art. 8, comma 2 relativa al “Progetto per la coltivazione di una cava di granito in località Pinu Toltu” nel comune di Calangianus. Proponente: Società Sardinya Graniti S.r.l. pag. 70 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 16 settembre 2008, n. 50/14. Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. n. 15/2002, art. 8, comma 2 relativa a “Autorizzazione all'esercizio di cava e ripristino ambientale per rocce ornamentali destinate alla produzione di blocchi e lastre in località Nelva”, comune di Arzachena. Proponente: Società Virginio s.r.l. pag. 72 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 19 dicembre 2008, n. 72/12. Direttiva 91/676 /CEE relativa alla protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole. Modifiche al Programma d’Azione per la zona vulnerabile da nitrati di origine agricola di Arborea approvato con Delib.G.R. n. 14/17 del 4 aprile 2006. pag. 75 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 20 dicembre 2008, n. 73/7. D.Lgs. n. 152/2006, art. 199. Approvazione del Piano regionale di gestione dei rifiuti - Sezione rifiuti urbani. pag. 76 PRESIDENZA DELLA REGIONE DIREZIONE GENERALE 5 SERVIZIO DEGLI AFFARI GENERALI ED ISTITUZIONALI ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE DEL SERVIZIO 28 gennaio 2009, n. 56. L.R. 23.12.2005 n. 23, art. 12. Registro regionale delle associazioni di promozione sociale. Iscrizione Associazione “Comunità Libanese in Sardegna Centro Servizi Interculturali Fairuz”, con sede in Quartu Sant’Elena. pag. 79 PRESIDENZA DELLA REGIONE DIREZIONE GENERALE SERVIZIO DEGLI AFFARI GENERALI ED ISTITUZIONALI ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE DEL SERVIZIO 28 gennaio 2009, n. 57. L.R. 23.12.2005 n. 23, art. 12. Registro regionale delle associazioni di promozione sociale. Iscrizione Associazione “COSPES - Centro di Orientamento Scolastico, Professionale e Sociale Salesiani Sardegna”, con sede in Sassari. pag. 79 PRESIDENZA DELLA REGIONE DIREZIONE GENERALE SERVIZIO DEGLI AFFARI GENERALI ED ISTITUZIONALI ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE DEL SERVIZIO 5 febbraio 2009, n. 78. L.R. 13.9.1993 n. 39 - Iscrizione al Registro Generale del Volontariato. Unione Nazionale Italiana Volontari Pro Ciechi Sezione Prov. di Carbonia lglesias con sede in Carbonia. pag. 79 ASSESSORATO DELL’AGRICOLTURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE SERVIZIO STRUTTURE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE DEL SERVIZIO 28 gennaio 2009, n. 1404/14 . Reg. (CE) n. 1698/2005 - Programma di Sviluppo Rurale della Regione Sardegna 2007/2013 - Misura 121 Ammodernamento delle aziende agricole. Modifica al bando. pag. 79 6 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 ASSESSORATO DELL’AGRICOLTURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE SERVIZIO POLITICHE DI MERCATO E QUALITÀ ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE DEL SERVIZIO 30 gennaio 2009, n. 1690/30. Legge 27 luglio 1999 n. 268 “Disciplina delle Strade del vino”; D.M. 12 .07. 2000; Deliberazione G.R. n. 45/14 del 7.11.2006 e direttive di attuazione della legge n. 268/1999, art.4.; D.A. n. 1 del 14.01.2009. Riconoscimento provvisorio della “Strada del vino” denominata “Strada del Vermentino di Gallura D.O.C.G”. pag. 93 ASSESSORATO DELL’AGRICOLTURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE SERVIZIO POLITICHE DI MERCATO E QUALITÀ ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE DEL SERVIZIO 30 gennaio 2009, n. 1695/31. Legge 27 luglio 1999 n. 268 “Disciplina delle Strade del vino”; D.M. 12.07.2000; Deliberazione G.R. n. 45/14 del 7.11.2006 e direttive di attuazione della legge n. 268/1999, art.4; D.A. n. 1 del 14.01.2009. Riconoscimento provvisorio della “Strada del vino” denominata “Strada della Vernaccia di Oristano”. pag. 93 ASSESSORATO DELL’AGRICOLTURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE SERVIZIO POLITICHE DI MERCATO E QUALITÀ ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE DEL SERVIZIO 30 gennaio 2009, n. 1698/32. Legge 27 luglio 1999 n. 268 “Disciplina delle Strade del vino”; D.M. 12.07.2000; Deliberazione G.R. n. 45/14 del 7.11.2006 e direttive di attuazione della legge n. 268/1999, art.4; D.A. n. 1 del 14.01.2009. Riconoscimento provvisorio della “Strada del vino” denominata “Strade del vino della Sardegna Nord Ovest”. pag. 93 ASSESSORATO DELL’AGRICOLTURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE SERVIZIO POLITICHE DI MERCATO E QUALITÀ ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE DEL SERVIZIO 30 gennaio 2009, n. 1699/33. Legge 27 luglio 1999 n. 268 “Disciplina delle Strade del vino”; D.M. 12.07.2000; Deliberazione G.R. n. 45/14 del 7.11.2006 e direttive di attuazione della legge n. 268/1999, art.4; D.A. n. 1 del 14.01.2009. Riconoscimento provvisorio della “Strada del vino” denominata ‘Strada della Malvasia di Bosa”. pag. 93 ASSESSORATO DELL’AGRICOLTURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE SERVIZIO SVILUPPO LOCALE DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE DEL SERVIZIO 11 febbraio 2009, n. 2436/53. Programma di Sviluppo Rurale per la Sardegna 2007/2013. Asse 4 “Attuazione dell’approccio Leader” – Misura 413 “Attuazione di strategie di sviluppo locale – Qualità della vita/Diversificazione”. Bando per la selezione dei Gruppi di Azione Locale (GAL) e dei Piani di Sviluppo Locale (PSL). Modifica bando e proroga termini presentazione domande di partecipazione. pag. 94 ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL’AMBIENTE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 16 dicembre 2008, n. 1177. Economia formale - Prelevamento della somma complessiva di Euro 216.911,90 dal fondo speciale di cui alla U.P.B. S08.01.004 - cap. SC08.0045 - CdR 00.05.01.00 a favore della U.P.B. S06.05.001 - cap. SC06.1358 - CdR 00.05.01.03 - bilancio regionale 2008 a favore della Provincia di Cagliari. pag. 96 ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL’AMBIENTE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 16 dicembre 2008, n. 1178. Perenzione amministrativa - Prelevamento della somma complessiva di Euro 644.379,30 dal fondo speciale di cui alla U.P.B. S08.01.004 - cap. SC08.0045 - CdR 00.05.01.00 a favore della U.P.B. S04.02.002 - cap. SC04.0164 - CdR 00.05.01.03 del bilancio regionale 2008, a favore del Consorzio di Bonifica del Cixerri. pag. 96 ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL’AMBIENTE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 16 dicembre 2008, n. 1179. Perenzione amministrativa - Prelevamento della 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 7 somma complessiva di Euro 774.685,35 dal fondo speciale di cui alla U.P.B. S08.01.004 - cap. SC08.0045 - CdR 00.05.01.00 - a favore della U.P.B. S04.03.004 - cap. SC04.0361 - CdR 00.05.01.06 del bilancio regionale 2008, a favore del Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale di Cagliari. pag. 96 somma complessiva di Euro 77.468,53 dal fondo speciale di cui alla U.P.B. S08.01.004 - cap. SC08.0045 - CdR 00.05.01.00 - a favore della U.P.B. S04.08.003 - cap SC04.1778 e cap. SC04.1779 - CdR 00.05.01.04 - del bilancio regionale 2008, a favore del Comune di Dorgali. pag. 98 ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL’AMBIENTE ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL’AMBIENTE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 17 dicembre 2008, n. 1181. Economia degli impegni - Prelevamento della somma complessiva di Euro 27.060,21 dal fondo speciale di cui alla U.P.B. S08.01.004 - cap. SC08.0045 - CdR 00.05.01.00 - a favore della U.P.B. S04.08.003 - cap SC04.1778 e cap. SC04.1779 - CdR 00.05.01.04 - del bilancio regionale 2008. pag. 97 ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL’AMBIENTE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 17 dicembre 2008, n. 1182. Economia degli impegni - Prelevamento della somma complessiva di Euro 22.388,40 dal fondo speciale di cui alla U.P.B. S08.01.004 - cap. SC08.0045 - CdR 00.05.01.00 - a favore della U.P.B. S04.08.003 - cap SC04.1778 e cap. SC04.1779 - CdR 00.05.01.04 - del bilancio regionale 2008, a favore del Comune di Villasimius. pag. 97 ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL’AMBIENTE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 17 dicembre 2008, n. 1183. Economia degli impegni - Prelevamento della somma complessiva di Euro 57.404,11 dal fondo speciale di cui alla U.P.B. S08.01.004 - cap. SC08.0045 - CdR 00.05.01.00 - a favore della U.P.B. S04.08.003 - cap SC04.1778 e cap. SC04.1779 - CdR 00.05.01.04 - del bilancio regionale 2008, a favore del Comune di Villasimius. pag. 97 ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL’AMBIENTE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 17 dicembre 2008, n. 1184. Economia degli impegni - Prelevamento della ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 17 dicembre 2008, n. 1185. Perenzione amministrativa - Prelevamento della somma complessiva di Euro 62.456,74 dal fondo speciale di cui alla U.P.B. S08.01.004 - cap. SC08.0045 - CdR 00.05.01.00 a favore della U.P.B. S04.07.002 - cap. SC04.1478 - CdR 00.05.01.02 del bilancio regionale 2008, a favore della Provincia di Sassari. pag. 98 ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL’AMBIENTE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 30 dicembre 2008, n. 1229. Perenzione amministrativa - Prelevamento della somma complessiva di Euro 122.661,07 dal fondo speciale di cui alla U.P.B. S08.01.004 - cap. SC08.0045 - CdR 00.05.01.00 - a favore della U.P.B. S04.02.001 - cap. SC04.0133 - CdR 00.05.01.03 - del bilancio regionale 2008, a favore della TEI S.p.A. Milano. pag. 98 ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL’AMBIENTE SERVIZIO TUTELA DEL SUOLO E POLITICHE FORESTALI DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 5 febbraio 2009, n. 54. Procedura comparativa per selezione pubblica di figure professionali per assistenza tecnica pianificazione e attuazione di misure di intervento in materia di pianificazione forestale. Pubblicazione graduatoria provvisoria collaboratori di Fascia 2. pag. 99 ASSESSORATO DEGLI ENTI LOCALI, FINANZE ED URBANISTICA DIREZIONE GENERALE ENTI LOCALI E FINANZE 8 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 28 luglio 2008, n. 2688/EL. Bilancio regionale 2008 – Perenzione amministrativa – prelevamento della somma di euro 328.483,12 dal cap. SC02.0045, UPB S08.01.004, a favore del cap. SC02.0898, UPB S02.03.007, dello stato di previsione della spesa dell’Assessorato Enti Locali, Finanze ed Urbanistica – Riassegnazione somme ai Comuni per gli interventi ex art. 19 L.R. 37/98 – annualità 2002. pag. 100 ASSESSORATO DEGLI ENTI LOCALI, FINANZE ED URBANISTICA DIREZIONE GENERALE ENTI LOCALI E FINANZE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 31 luglio 2008, n. 2733/EL. Bilancio regionale 2008 – Perenzione amministrativa – prelevamento della somma di euro 878.535,88 dal cap. SC02.0045, UPB S08.01.004, a favore del cap. SC02.0898, UPB S02.03.007, dello stato di previsione della spesa dell’Assessorato Enti Locali, Finanze ed Urbanistica – Riassegnazione somme ai Comuni per gli interventi ex art. 19 L.R. 37/98 – annualità 2002. pag. 100 ASSESSORATO DEGLI ENTI LOCALI, FINANZE ED URBANISTICA DIREZIONE GENERALE ENTI LOCALI E FINANZE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 25 novembre 2008, n. 3874/EL. Bilancio regionale 2008 – Perenzione amministrativa – prelevamento della somma di euro 669.397,70 dal cap. SC02.0045, UPB S08.01.004, a favore del cap. SC02.0898, UPB S02.03.007, dello stato di previsione della spesa dell’Assessorato Enti Locali, Finanze ed Urbanistica – Riassegnazione somme ai Comuni per gli interventi ex art. 19 L.R. 37/98 – annualità 2002. pag. 100 ASSESSORATO DEGLI ENTI LOCALI, FINANZE ED URBANISTICA DIREZIONE GENERALE ENTI LOCALI E FINANZE SERVIZIO CENTRALE DEMANIO E PATRIMONIO ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE DEL SERVIZIO 26 gennaio 2009, n. 175. Vendita al sig. Boi Ettore dei terreni di nuova formazione ubicati nel Comune di Ussana, distinti al N.C.T. al foglio 19, Mapp. 1903 della superficie di mq. 4.563, Foglio 19 Mapp. 1904 della superficie di mq 658. pag. 101 ASSESSORATO DEGLI ENTI LOCALI, FINANZE ED URBANISTICA DIREZIONE GENERALE ENTI LOCALI E FINANZE SERVIZIO CENTRALE DEMANIO E PATRIMONIO ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE DEL SERVIZIO 3 febbraio 2009, n. 210. Vendita al Comune di Settimo S. Pietro dei terreni di nuova formazione ubicati nel medesimo Comune, distinti al N.C.T. al Foglio 13, Mapp. 1836 della superficie di mq. 45, Mapp. 1837 della superficie di mq 62, Mapp. 1838 della superficie di Mq. 100, Mapp. 1839 della superficie di Mq. 70. pag. 101 ASSESSORATO DELL’IGIENE E SANITÀ E DELL’ASSISTENZA SOCIALE DIREZIONE GENERALE DELLA SANITÀ SERVIZIO ASSISTENZA DISTRETTUALE E OSPEDALIERA E OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE DEL SERVIZIO 28 novembre 2008, n. 1096. Convenzione per l’incarico di collaborazione per il funzionamento del Nucleo Tecnico per le autorizzazioni e gli accreditamenti delle strutture sanitarie e socio sanitarie. Assunzione di impegno con l’Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale dell’Emilia Romagna e con l’Azienda USL di Ferrara. pag. 101 ASSESSORATO DELL’IGIENE E SANITÀ E DELL’ASSISTENZA SOCIALE DIREZIONE GENERALE DELLA SANITÀ ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 15 dicembre 2008, n. 1141. Convenzione per l’affidamento di incarico di consulenza economico finanziaria. Assunzione di impegno con la SFIRS S.p.a. pag. 102 ASSESSORATO DELL’IGIENE E SANITÀ E DELL’ASSISTENZA SOCIALE 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 DIREZIONE DIREZIONE GENERALE SANITÀ II SERVIZIO PROGRAMMAZIONE SANITARIA ED ECONOMICO-FINANZIARIA E CONTROLLI DI GESTIONE DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE DEL SERVIZIO 23 gennaio 2008, n. 1226. Formazione specifica in medicina generale: Individuazione sedi - Attribuzione tirocinanti alle sedi - Nomina coordinatori. pag. 102 ASSESSORATO DELL’IGIENE E SANITÀ E DELL’ASSISTENZA SOCIALE Graduatoria Definitiva Medici Veterinari a rapporto convenzionale - Azienda Usl n. 1 - Sassari. pag. 104 ASSESSORATO DELL’IGIENE E SANITÀ E DELL’ASSISTENZA SOCIALE Graduatoria Definitiva Medicina Specialistica Ambulatoriale Interna e altre professionalità: Biologi e Psicologi - Anno 2009 - Azienda Usl n. 5 Oristano. pag. 108 ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 27 ottobre 2008 n. 37577/3402. Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, trasferimento della somma di euro 4.538,13 dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favore dell’U.P.B. S04.06.004 - CAP. SC04.1341 e impegno - Parco Geominerario della Sardegna compensi aggiuntivi a favore dipendenti regionali. pag. 131 ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 27 ottobre 2008 n. 37578/3403. Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, trasferimento della somma di euro 38.292,23 dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favore dell’U.P.B. S02.02.001 - CAP. SC02.0462 e impegno - Agenzia Formativa I.R.I.S. (L. 236/93). pag. 131 9 ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 3 novembre 2008 n. 38324/3483. Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, trasferimento della somma di euro 64.072,16 dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favore dell’U.P.B. S05.03.011 - CAP. SC 05.0597 e impegno - Comune di Tissi, Comune di San Gavino, Comune di Santadi, Comune di Sini. L. 68/99. pag. 131 ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 11 novembre 2008 n. 39640/3608. Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, trasferimento della somma di euro 185.924,48 dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favore dell’U.P.B. S06.03.027 - CAP. SC06.0742 e impegno - Auxa Nova s.r.l. pag. 132 ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 18 novembre 2008 n. 40676/3731. Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, trasferimento della somma di euro 103.905,73 dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favore dell’U.P.B. S02.02.001 - CAP. SC02.0461 e impegno - I.F.O.L.D. Onlus. pag. 132 ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 19 novembre 2008 n. 40982/3778. Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, trasferimento della somma di euro 107.698,02 dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favore dell’U.P.B. S06.03.027 - CAP. SC06.0742 e impegno - AL.CO.S. s.r.l. L.R. 28/84. pag. 133 ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 19 novembre 2008 n. 40990/3779. 10 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, trasferimento della somma di euro 118.785,09 dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favore dell’U.P.B. S06.03.027 - CAP. SC06.0742 e impegno - RI.MA.SE s.r.l. L.R. 28/84. pag. 133 ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 20 novembre 2008 n. 41175/3794. Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, trasferimento della somma di euro 5.000,00 dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favore dell’U.P.B. S05.05.002 - CAP. SC05.1068 e impegno Associazione culturale e sociale sarda lnc. AuburnSidney (Australia) L.R. 7/91. pag. 134 ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 2 dicembre 2008 n. 42680/3925. Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, trasferimento della somma di euro 166.088,31 dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favore dell’U.P.B. S02.02.001 - CAP. SC02.0462 e impegno - IAL Sardegna (Apprendistato). pag. 134 ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 2 dicembre 2008 n. 42700/3926. Bilancio anno 2008. Economia formale - L.R. 6/2004, Art. 1 Comma 5. Trasferimento della somma di euro 123.949,66 dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favore dell’U.P.B. S06.03.027 - CAP. SC06.0742 - Sardinian foods s.r.l. L.R. 28/84. pag. 135 ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 2 dicembre 2008 n. 42702/3927. Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, trasferimento della somma di euro 294.611,18 dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favore dell’U.P.B. S06.03.027 - CAP. SC06.0742 e impegno - I.S.P.E.S. s.r.l. L.R. 28/84. pag. 135 ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 4 dicembre 2008 n. 43200/3983. Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, trasferimento della somma di euro 196.253,62 dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favore dell’U.P.B. S06.03.027 - CAP. SC06.0742 e impegno - Gruppo Lesa s.r.l. L.R. 28/84 saldo 2°anno. pag. 136 ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 10 dicembre 2008 n. 43818/4074. Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, trasferimento della somma di euro 144.775,43 dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favore dell’U.P.B. S06.03.027 - CAP. SC06.0742 e impegno - Orefice s.r.l. L.R. 28/84. pag. 136 ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 10 dicembre 2008 n. 43825/4075. Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, trasferimento della somma di euro 175.662,97 dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favore dell’U.P.B. S06.03.027 - CAP. SC06.0742 e impegno - La Biol snc di Medico Angelo & C. L.R. 28/84. pag. 137 ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 16 dicembre 2008 n. 44456/4185. Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, trasferimento della somma di euro 29.386,42 dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favore dell’U.P.B. S05.03.011 - CAP. SC 05.0597 e impegno - Comuni di Tissi, Oristano L. 68/99. pag. 137 ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 16 dicembre 2008 n. 44460/4186. Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, trasferimento della somma di euro 40.000,96 dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favore dell’U.P.B. S06.03.027 - CAP. SC06.0742 e impegno - SICOTES s.r.l. L.R. 28/84. pag. 138 ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 18 dicembre 2008 n. 44813/4208. Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, trasferimento della somma di euro 20.292,73 dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favore dell’U.P.B. S06.03.027 - CAP. SC06.0742 e impegno - K.I. di Davide Cappai & C. S.n.c. L.R. 28/84. pag. 138 ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 27 gennaio 2009 n. 2051/94. Gara con procedura aperta per l’affidamento del servizio di attuazione del Piano di Comunicazione Pluriennale del Programma Operativo 2007/2013 della Regione Sardegna - Fondo Sociale Europeo – Obiettivo Competitività Regionale e Occupazione– Indizione procedura di gara. pag. 139 ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE SERVIZIO PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DEL SISTEMA DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE DEL SERVIZIO 2 febbraio 2009 n. 2737/160. Gara con procedura aperta per l’affidamento del servizio di “Riorganizzazione dei processi lavorativi e di ottimizzazione delle risorse degli uffici giudiziari della Regione Autonoma della Sardegna – Tribunale Ordinario di Cagliari, Procura della Repubblica di Cagliari e Tribunale di Sorveglianza di Sassari - PO FSE 2007/2013 Regione Sardegna Obiettivo Competitività Regionale e Occupazione – Asse V Transnazionalità Interregionalità – Eliminazione parziale ultimo comma art. 17 e modifica art. 18 del Capitolato d’Oneri – Modifica art. 6 del Disciplinare e del Bando di gara punto IV.3.4 e punto IV.3.8. 11 pag. 139 ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO CENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL VICEDIRETTORE 28 dicembre 2007 n. 7619/567. Esecutività convenzioni stipulate in data 28.12.2007 tra l’Amministrazione Regionale e i dott.ri Simona Argiolas, Vincenzo Maria Giordano, Sergio Mureddu e Rosa Maria Pala per l’attività di assistenza tecnica di supporto per la programmazione, l’attuazione, il monitoraggio e il controllo degli accordi di programma quadro Ricerca e Sviluppo Locale. pag. 140 ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO CENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE 2 dicembre 2008 n. 6937/612. Esecutività convenzione stipulata in data 1.10.2008 tra l’Amministrazione Regionale e l’ing. Sandro Sanna. pag. 140 ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO CENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE 15 dicembre 2008 n. 7296/662. Esecutività convenzione stipulata in data 29.10.2008 tra l’Amministrazione Regionale e la dott.ssa Manuela Murru. pag. 141 ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO CENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE 22 dicembre 2008 n. 7537/691. Esecutività convenzione stipulata in data 10.12.2008 tra l’Amministrazione Regionale e la dott.ssa Daniela Utzeri. pag. 141 ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE, 12 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO CENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE 22 dicembre 2008 n. 7538/692 . Esecutività convenzione stipulata in data 10.12.2008 tra l’Amministrazione Regionale e il dr. Paolo Bertoleoni. pag. 141 ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO CENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE 22 dicembre 2008 n. 7545/693 . Esecutività convenzione stipulata in data 10.12.2008 tra l’Amministrazione Regionale e la dott.ssa Carmela Corrias. pag. 142 ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO CENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE 22 dicembre 2008 n. 7546/694 . Esecutività convenzione stipulata in data 10.12.2008 tra l’Amministrazione Regionale e la Dott.ssa Daniela Desogus. pag. 142 ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO CENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE 22 dicembre 2008 n. 7547/695 . Esecutività convenzione stipulata in data 10.12.2008 tra l’Amministrazione Regionale e la dott.ssa Francesca Floris. pag. 142 ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO CENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE 22 dicembre 2008 n. 7548/696. Esecutività convenzione stipulata in data 10.12.2008 tra l’Amministrazione Regionale e la dott.ssa Luciana Anania Emilia Martini. pag. 143 ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO CENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE 22 dicembre 2008 n. 7549/697 . Esecutività convenzione stipulata in data 10.12.2008 tra l’Amministrazione Regionale e il dott. Mauro Manca. pag. 143 ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO CENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE 22 dicembre 2008 n. 7550/698. Esecutività convenzione stipulata in data 10.12.2008 tra l’Amministrazione Regionale e la Dott.ssa Maria Assunta Podda. pag. 144 ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO CENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE 22 dicembre 2008 n. 7551/699. Esecutività convenzione stipulata in data 10.12.2008 tra l’Amministrazione Regionale e la dott.ssa Silvia Zedda. pag. 144 ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO CENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE 22 dicembre 2008 n. 7552/700. Esecutività convenzione stipulata in data 10.12.2008 tra l’Amministrazione Regionale e la Dott.ssa Teresa Mulas. pag. 144 ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO CENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 22 dicembre 2008 n. 7553/701 . Esecutività convenzione stipulata in data 10.12.2008 tra l’Amministrazione Regionale e la Dott.ssa Valentina Manca. pag. 145 ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO CENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE 22 dicembre 2008 n. 7554/702. Esecutività convenzione stipulata in data 10.12.2008 tra l’Amministrazione Regionale e la Dott.ssa Rita Troja. pag. 145 ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO CENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE 26 gennaio 2009 n. 462/20. Bando di gara per gli interventi di sostegno pubblico alle imprese in attuazione delle Direttive PIA – Pacchetti Integrati di Agevolazioni “Industria, Artigianato e Servizi" – approvate con Deliberazione della Giunta Regionale n. 49/22 del 28.11.2006 e n.27/19 del 13.05.2008: Autorizzazione alla decorrenza anticipata delle spese, ai sensi dell’art. 4, comma 3, lett. a) del bando. pag. 146 ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO CENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE 26 gennaio 2009 n. 470/22. Bando di gara per gli interventi di sostegno pubblico alle imprese in attuazione delle Direttive PIA – Pacchetti Integrati di Agevolazione “Turismo e Posadas”– approvato con Deliberazioni della Giunta Regionale nn. 49/22 del 28.11.2006 e 36/28 del 01.2007: Circuito Posadas: approvazione elenco domande validate e presentate entro i termini che accedono alla fase istruttoria. pag. 157 ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO CENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE 13 ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE 27 gennaio 2009 n. 483/24. Esecutività convenzione stipulata in data 14/01/2009 tra l’Amministrazione Regionale e i dott.ri Simona Argiolas, Vincenzo Marco Giordano, Rosa Maria Pala e Sergio Mureddu. pag. 157 ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO CENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE 28 gennaio 2009 n. 551/27. Esecutività convenzione stipulata in data 01/01/2009 tra l’Amministrazione Regionale e il dott. Sandro Sanna. pag. 157 ASSESSORATO DEL TURISMO, ARTIGIANATO E COMMERCIO SERVIZIO TURISMO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE DEL SERVIZIO 3 novembre 2008 n. 2148. L.R. 13 Luglio 1988, n. 13 -Iscrizione nel Registro regionale. Agenzia di viaggio e turismo denominata “MMV PERLE” -CAGLIARI. pag. 158 ASSESSORATO DEL TURISMO, ARTIGIANATO E COMMERCIO SERVIZIO TURISMO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE DEL SERVIZIO 3 novembre 2008 n. 2149. L.R. 13 Luglio 1988, n. 13 - Iscrizione nel Registro regionale. Agenzia di viaggio e turismo denominata “METE INCANTATE” - CAGLIARI. pag. 158 ASSESSORATO DEL TURISMO, ARTIGIANATO E COMMERCIO SERVIZIO TURISMO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE DEL SERVIZIO 3 febbraio 2009 n. 1732/102. L.R. 20/2006. Iscrizione al Registro regionale delle Guide turistiche. pag. 159 ASSESSORATO DEL TURISMO, ARTIGIANATO E COMMERCIO ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE 14 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 GENERALE 6 febbraio 2009 n. 1968/122. Incarico di Alta Professionaiìtà Dott. Stefano Cao - Integrazione determinazione n. 21973/2736 del 31.12.2008. pag. 164 PARTE SECONDA SUPPLEMENTO STRAORDINARIO AL BOLLETTINO UFFICIALE n. 6 del 19 febbraio 2009 (n. 6) ASSESSORATO DEGLI AFFARI GENERALI, PERSONALE E RIFORMA DELLA REGIONE DIREZIONE GENERALE DELL’ORGANIZZAZIONE E DEL PERSONALE SERVIZIO RECLUTAMENTO E MOBILITÀ AVVISO Convocazione prova preliminare accertamento lingua inglese a livello B2 - Concorso per titoli ed esami per l’assunzione a tempo indeterminato di n. 1 dirigente – Area tecnica dell’agricoltura, indetto con D.A. n. 7269/50 del 3 marzo 2008. pag. 164 COMMISSARIO DELEGATO PER L’EMERGENZA ALLUVIONE IN SARDEGNA DEL 22 OTTOBRE 2008 ORDINANZA 3 febbraio 2009, n. 1 Legge Regionale 29.10.2008 n. 15 “Interventi urgenti conseguenti agli eventi alluvionali e di dissesto idrogeologico del mese di ottobre 2008” – Vincolo fondi. pag. 164 COMMISSARIO DELEGATO PER L’EMERGENZA ALLUVIONE IN SARDEGNA DEL 22 OTTOBRE 2008 ORDINANZA 5 febbraio 2009, n. 2 Approvazione progetto “Ripristino della funzionalità del servizio idrico integrato nei comuni colpiti dall’alluvione del 22 ottobre 2008” pag. 165 PRESIDENZA DELLA REGIONE DIREZIONE GENERALE SERVIZIO AFFARI REGIONALI E NAZIONALI Valutazione Ambientale (VAS) del Programma Attuativo Regionale FAS (PAR FAS) AVVISO DI DEPOSITO SUPPLEMENTI pag. 169 ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL’AMBIENTE Disciplina regionale degli scarichi Deliberazione della Giunta Regionale 10 dicembre 2008, n. 69/25. Misure di tutela quali-quantitativa delle risorse idriche tramite il riutilizzo delle acque reflue depurate Deliberazione della Giunta Regionale 30 dicembre 2008, n. 75/15. (prezzo euro 2,60) PARTE PRIMA LEGGI E DECRETI DECRETO DELL’ASSESSORE DELL’AGRICOLTURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE 30 gennaio 2009, n. 156/7. Reg CE 1257 - POR 2000/2006 - Misura 4.10 “Miglioramento delle condizioni di trasformazione e di commercializzazione dei prodotti agricoli”Attuazione procedure straordinarie per la chiusura del Programma. Proroga dei termini di cui ai Decreti n. 2334/Dec/71 del 30.09.2008 e n. 3171/DecA/106 del 18.12.2008. L’Assessore Visto lo Statuto Speciale per la Sardegna e relative norme di attuazione; Visto il Regolamento CE n. 1257/99 del Consiglio del 17.05.1999 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo di orientamento e garanzia (FEOGA); Visto il Regolamento CE n. 445/2002 della Commissione del 26.02.2002 recante disposizioni di applicazione del Regolamento CE n. 1257/99; Visto il Programma Operativo Regionale (POR) Sardegna 2000-2006, riapprovato dalla Commissione delle Comunità Europee con Decisione C(2004) 5191 del 15.12.2004; Visto il vigente Complemento di Programmazione del POR Sardegna 2000-2006; Visto il proprio Decreto n. 2334/DecA/71 del 30.09.2008, con il quale è stato concesso a tutti i soggetti beneficiari positivamente inseriti nelle graduatorie 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 della misura 4.10, anche se non titolari di determinazioni di concessione, di presentare richiesta di collaudo per lotti funzionali regolarmente eseguiti, corredata della prevista documentazione di spesa, entro il 31.12.2008; Visto il proprio Decreto n. 3171/DecA/106 del 18.12.2008, con il quale è stato prorogato fino al 30.01.2009 il termine ultimo posto con il Decreto n. 2334/DecA/71; Considerato che sono pervenute all’Assessorato dell’agricoltura alcune richieste di proroga al termine di cui sopra; Considerato che la DG della Politica Regionale della Commissione Europea ha valutato positivamente la richiesta di proroga alla chiusura dei programmi operativi 2000/2006 e che, pertanto, con tutta probabilità il termine per la rendicontazione finale del POR Sardegna subirà uno slittamento; Considerato inoltre che, per oggettive difficoltà, il termine del 30.01.2009 potrebbe creare problemi per la formale rendicontazione delle opere e delle forniture nei limiti di tempo indicati; Ritenuto, pertanto, di dover concedere una proroga al termine previsto dal citato Decreto n. 2334/DecA/71 del 30.09.2008, già prorogato con il Decreto n. 3171/DecA/106 del 18.12.2008; Decreta Art. 1 Il termine ultimo previsto dal Decreto n. 2334/DecA/71 del 30.09.2008, a sua volta prorogato con il 3171/DecA/106 del 18.12.2008, per l’inoltro della richiesta di collaudo e della prevista documentazione di spesa, da parte dei soggetti beneficiari positivamente inseriti nelle graduatorie della Misura 4.10, è prorogato fino al 02.03.2009. Art. 2 Quanto disposto con il Decreto n. 2334/DecA/71 del 30.09.2008 e con il Decreto 3171/DecA/106 del 18.12.2008, non modificato con il presente, rimane valido a tutti gli effetti. Foddis DECRETO DELL’ASSESSORE DELL’AGRICOLTURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE 9 febbraio 2009, n. 242/14. Disposizioni per l’attuazione del PSR 2007/2013 – Asse 4 “Attuazione dell’approccio Leader” – Misura 413 “Attuazione di strategie di sviluppo locale – Qualità della vita/Diversificazione” . Bando per la selezione dei Gruppi di Azione Locale (GAL) e dei Piani di Sviluppo Locale (PSL). Proroga dei termini di presentazione delle domande di partecipazione. L’Assessore Visto Lo Statuto Speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione; Vista la Legge Regionale n. 1 del 7 gennaio 1977 e 15 successive modifiche e integrazioni, recante “Norme sull’organizzazione amministrativa della Regione e sulle competenze della Giunta, della Presidenza e degli Assessorati Regionali”; Vista la Legge Regionale n. 31 del 13 novembre 1998 e successive modifiche e integrazioni, recante “Disciplina del personale regionale e dell’organizzazione degli uffici della Regione”; Visto il Regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR); Visto il Regolamento (CE) n. 1974/2006 della Commissione, recante disposizioni di applicazione del regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR); Vista la Decisione della Commissione Europea C(2007) 5949 del 28 novembre 2007, concernente l’approvazione del Programma di sviluppo rurale della Regione Sardegna per il periodo di programmazione 2007/2013 (di seguito PSR 2007/2013); Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 3/7 del 16 gennaio 2008, concernente il Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013 - Presa d’atto della versione finale e disposizioni per l’istituzione del Comitato di Sorveglianza; Visto il Programma di Sviluppo Rurale per la Sardegna 2007 – 2013 (di seguito PSR) ed in particolare l’Asse 4 “Attuazione dell’approccio Leader”; Considerato che la Misura 413 del PSR “Attuazione di strategie di sviluppo locale – Qualità della vita/Diversificazione” prevede un processo di selezione dei Gruppi di Azione Locale (di seguito GAL) e dei relativi Piani di Sviluppo Locale (di seguito PSL) mediante procedure a bando predisposte dall’Autorità di Gestione e articolate nelle seguenti due fasi: 1.invito a manifestare interesse rivolto ai partenariati pubblico/privati dei territori ammissibili, per la verifica dei requisiti essenziali di ammissibilità previsti dal PSR; 2.bando rivolto alle aggregazioni partenariali che abbiano superato la prima fase, finalizzato alla selezione contestuale dei GAL e dei relativi PSL; Visto il proprio decreto n. 998/Dec.A del 23.04.2008, che avvia la prima fase della procedura con l’approvazione dell’“Invito a manifestare interesse in relazione alla formazione dei partenariati tra soggetti pubblici e privati finalizzati alla costituzione dei GAL e all’identificazione dei territori di riferimento” (di seguito “Invito”) e il proprio decreto n. 1245/Dec. A/44, del 26.05.2008, che apporta modifiche e integrazioni all’“Invito” medesimo; Vista la determinazione del Direttore del Servizio Sviluppo Locale n. 9945/311 del 26 05.2008, che dà attuazione ai propri decreti n. 998/Dec. A e n. 1245/Dec. A/44 dianzi citati; Visto il proprio decreto n. 2363/Dec. a/74 del 01.10.2008, con il quale sono impartite al Direttore del Servizio Sviluppo Locale le proprie direttive finalizzate alla conclusione del processo di formazione dei par- 16 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 tenariati di cui all’“Invito”; Vista la determinazione del Direttore del Servizio Sviluppo Locale n. 19876/732 del 14.10.2008, che ammette alla seconda fase i 13 partenariati pubblico/privati che hanno partecipato all’“Invito” di cui alla prima fase; Visto il proprio decreto n. 0003078/Dec. a/98 del 09.12.2008, con il quale sono impartite al Direttore del Servizio Sviluppo Locale le proprie direttive per l’attuazione della seconda fase di attuazione dell’Asse 4 del PSR 2007-2013 “Attuazione dell’approccio Leader” ed in particolare l’art. 4 che prevede, tra le altre disposizioni, la data del 31.03.2009 quale termine ultimo di scadenza ai fini della presentazione delle domande di partecipazione al Bando per la selezione dei GAL e dei relativi PSL; Vista la determinazione del Direttore del Servizio Sviluppo Locale n. 25017/958 del 10.12.2008 di approvazione del “Bando per la selezione dei Gruppi di Azione Locale (GAL) e dei Piani di Sviluppo Locale (PSL)”, ed in particolare l’art. 2 che stabilisce la data del 31.03.2009 quale termine ultimo di presentazione delle domande di partecipazione e della documentazione di cui all’articolo 9 del bando; Visto il bando per la selezione dei Gruppi di Azione Locale e dei Piani di Sviluppo Locale e i relativi allegati pubblicato in data 23.12.2008; Viste le seguenti: 1)nota n. 62, del 4 febbraio 2009, inviata dall’ANCI - Associazione Regionale dei Comuni della Sardegna; 2)nota s. n., acquisita in data 05.02.2009 al n. 2073 del protocollo entrata dell’Assessorato dell’Agricoltura e riforma agro pastorale, inviata dalla Comunità Montana n. XIII “Sarcidano – Barbagia di Seulo”, quale soggetto capofila del partenariato del costituendo GAL del Sarcidano; 3)nota n. 136/09, del 6 febbraio 2009, inviata dall’Unione dei Comuni dell’Anglona e della bassa valle del Coghinas quale soggetto capofila del partenariato del costituendo GAL dell’Anglona – Romangia; con le quali viene richiesta una proroga ai termini di scadenza della presentazione delle domande di partecipazione al bando per la selezione dei Gruppi di Azione Locale e dei Piani di Sviluppo Locale, anche al fine di agevolare la costituzione dei nuovi GAL, in particolare nei territori non beneficiari degli aiuti del precedente Leader plus, ed in generale per consentire la più ampia partecipazione dei soggetti privati al processo di condivisione e adozione delle più adeguate strategie di sviluppo locale; Valutate e ritenute congrue e condivisibili le motivazioni addotte; Ritenuto di dover disporre, anche al fine di consentire la più ampia partecipazione dei partenariati alle procedure di costituzione dei GAL e all’adozione di adeguate strategie di sviluppo locale per ogni singolo territorio ammesso all’attuazione dell’approccio Leader, la proroga al 15.05.2009 della scadenza del termine ultimo di presentazione delle domande di partecipazione al bando di selezione dei GAL e dei relativi PSL; Decreta Art. 1 Per le motivazioni addotte in premessa è disposta la proroga al 15.05.2009 del termine ultimo di presentazione delle domande di partecipazione al Bando per la selezione dei Gruppi di Azione Locale (GAL) e dei relativi Piani di Sviluppo Locale (PSL). Art. 2 Si dispone che gli uffici competenti provvedano a porre in essere gli atti necessari per l’applicazione delle direttive di cui al precedente articolo 1. Art. 3 Il presente decreto è trasmesso all’Autorità di Gestione del PSR 2007/2013 per la sua attuazione e sarà integralmente pubblicato su Internet nel sito ufficiale della Regione all’indirizzo www.regione.sardegna.it. Foddis DECRETO DELL’ASSESSORE DELL’IGIENE E SANITÀ E DELL’ASSISTENZA SOCIALE 31 dicembre 2008, n. 27834/43. Consulta regionale per la formazione in sanità, nomina componenti. L’Assessore Visto lo Statuto Speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione; Visto l’articolo 16 ter, comma 3, del decreto legislativo 502/92; Visto l’articolo 1, comma 6, della legge regionale n. 10 del 28 luglio 2006; Visto l’articolo 25 della legge regionale n. 10 del 28 luglio 2006; Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 38/18 del 2 agosto 2005; Vista la deliberazione della Giunta Regionale n. 49/13 del 28 novembre 2006 “Istituzione della Commissione regionale per la formazione sanitaria e del sistema regionale di Educazione Continua in Medicina (ECM); Visto il Piano Regionale dei Servizi Sanitari 20062008; Considerato che il Piano Regionale dei Servizi Sanitari 2006-2008 prevede l’istituzione di una Consulta regionale per la formazione in sanità costituita da rappresentanti designati dagli Ordini, dai Collegi e dalle Associazioni professionali del ruolo sanitario della Regione; Atteso che, al fine di promuovere le competenze professionali e la partecipazione degli operatori ai processi decisionali in tema di formazione, la Consulta regionale svolge le seguenti funzioni: - rappresentare le esigenze formative delle categorie del ruolo sanitario coinvolte nel processo di formazione continua; - esprimere suggerimenti e valutazioni in ordine al 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 complesso delle attività formative realizzate; Considerato altresì che la Consulta regionale deve essere così composta: Presidente - Direttore Generale della Sanità o un suo Delegato - un rappresentante per ciascuno degli Ordini professionali delle Province di Cagliari, Sassari, Nuoro ed Oristano dei: Medici, Veterinari, Farmacisti, Odontoiatri, Biologi, Chimici, Fisici e Psicologi; - un rappresentante per ciascun Collegio Provinciale o Interprovinciale, presenti nel territorio regionale, degli Infermieri professionali, Ostetriche, Tecnici di radiologia medica; - un rappresentante per ciascuna delle Associazioni professionali del ruolo sanitario della Regione; - un funzionario dell’Assessorato dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale, rappresentante l’ufficio regionale competente in materia, con funzioni anche di segreteria tecnica; Viste le note pervenute dagli Ordini, dai Collegi e dalle Associazioni delle professioni sanitarie, a seguito della richiesta dell’ufficio regionale, del 7 maggio 2007 prot. 10311, inviata ad ogni Organismo su citato, per la designazione di un proprio rappresentante nella Consulta regionale; Decreta Art. 1 E’ nominata la Consulta regionale per la formazione sanitaria prevista dalla Deliberazione della Giunta Regionale n. 49/13 del 28/11/2006 “Istituzione della Commissione regionale per la formazione sanitaria e del sistema regionale di Educazione Continua in Medicina (ECM). Art. 2 La Consulta sarà un organismo di supporto alla Commissione regionale per la formazione in sanità e al Gruppo tecnico per l’ECM e svolgerà le seguenti funzioni: - rappresentare le esigenze formative delle categorie del ruolo sanitario coinvolte nel processo di formazione continua; - esprimere suggerimenti e valutazioni in ordine al complesso delle attività formative realizzate. Art. 3 La Consulta è così composta: - Direttore Generale sanità, o un suo delegato, in qualità di Presidente; - Ordine dei Medici Cagliari: Dott. Emilio Montaldo; - Ordine dei Medici Sassari: Dott. Agostino Sussarellu; - Ordine dei Medici Nuoro; - Ordine dei Medici Oristano; - Ordine dei Veterinari Cagliari: Dott. Stefano Fini; - Ordine dei Veterinari Sassari: Dott. Andrea Sartia; - Ordine dei Veterinari Nuoro: Dott. Pasqualino Manca; - Ordine dei Veterinari Oristano: Dott. Ignazio 17 Francesco Putzu; - Ordine dei Farmacisti Cagliari; - Ordine dei Farmacisti Sassari: Dott. Michele Palomba; - Ordine dei Farmacisti Nuoro; - Ordine dei Farmacisti Oristano: Dott. Gianfranco Picciau; - Ordine Naz.- Delegazione Prov.le - Biologi: Dott. Francesco Piredda; - Collegio Provinciale Infermieri professionali IP.AS.VI. di Cagliari: Sig.ra Laura Pili; - Collegio Provinciale Infermieri professionali IP.AS.VI. di Sassari: Sig.ra Francesca Deledda; - Collegio Interprovinciale delle Ostetriche CA-ORNU: Dott.ssa Susanna Marongiu; - Collegio Provinciale delle Ostetriche Sassari: Sig.ra Michelina Fadda; - Collegio Interprovinciale dei Tecnici di Radiologia Medica - Cagliari/Oristano: Sig.ra Maria Porru; - Associazione Italiana Podologi A.I.P.: Dott.ssa Gianfranca Davoli; - Associazione Italiana Fisioterapisti A.I.F.I.Sardegna: Sig. Massimo Cinus; - Associazione Italiana Terapisti Occupazionali A.I.T.O.- Sardegna: Sig.ra Daniela Oliva; - Associazione Italiana Tecnici Riabilitazione Psichiatrica A.I.T.R.P.; - Associazione Italiana Ortottisti - Assistenti in Oftalmologia A.I.O.R.A.O.- Sardegna: Sig.ra Laura Mocci; - Associazione Italiana Tecnici Audiometristi A.I.T.A. - Sardegna: Sig.ra Rosa Maria Murru; - Associazione lgienisti Dentali Italiani - A.I.D.l. Sardegna: Dott.ssa Maria Franca Setzu; - Associazione Nazionale Dietisti - A. N. D. I. D. Sardegna: Sig. ra Adriana Medda; - Associazione Nazionale Tecnici di Laboratorio A.N.T.E.L. - Sardegna: Sig.ra Soru Maria Bonaria; - Associazione Nazionale Assistenti Sanitari A.N.A.S. - Sardegna: Sig.ra Caterina Puddu; - Federazione Italiana Operatori Tecnica Ortopedica F.I.O.T.O. - Sardegna: Dott. Giovanni Moi; - Unione Nazionale Personale lspettivo d’Italia U.N.P.I.S.I. (Tecnici della Prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro) - Sardegna: Sig.ra Francesca Monni; - funzionario dell’Assessorato dell’Igiene, Sanità e Assistenza Sociale, rappresentante l’ufficio competente, con funzioni anche di segreteria. Art. 4 La Consulta potrà essere integrata con i rappresentanti non ancora designati all’atto del presente provvedimento. Art. 5 Al fine di soddisfare l’esigenza di un più efficace funzionamento la Consulta potrà articolare il proprio lavoro in sottogruppi operativi che si costituiscono in sede di incontri in plenaria. Art. 6 18 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 Ai componenti esterni della Commissione si applicano le previsioni della LR n. 27/1987, e s.m. e i. Le spese relative troveranno copertura nella UPB (S05.01.004, Cap. SC 05.0087, Centro di Responsabilità 00.12.01.01.) Art. 7 La Consulta ha sede presso gli uffici dell’Assessorato Regionale dell’Igiene e Sanità e della Assistenza Sociale. Art. 8 Il supporto organizzativo ed operativo necessario per il regolare svolgimento del lavoro della Consulta dovrà essere assicurato dalla Direzione Generale Sanità dell’Assessorato all’Igiene, Sanità e Assistenza Sociale. Art. 9 Il presente decreto sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Sarda e sul sito internet della Regione Sardegna. Dirindin DECRETO DELL’ASSESSORE DELL’IGIENE E SANITÀ E DELL’ASSISTENZA SOCIALE 19 gennaio 2009, n. 913/1. Nomina del Gruppo tecnico scientifico di supporto per i corsi Triennali di Formazione Specifica in Medicina Generale. L’Assessore Visto lo Statuto Speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione, Vista la Legge 23 dicembre 1978, n. 833, istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale; Visto il Decreto Legislativo 17 agosto 1999, n. 368, adottato in attuazione della Direttiva n. 93/16/CEE, in materia di libera circolazione dei medici e di reciproco riconoscimento dei loro diplomi, certificati ed altri titoli, come modificato dal Decreto Legislativo 8 luglio 2003 n. 277, in attuazione della direttiva 2001/19/CE; Visto il Decreto del Ministro della Salute 7 marzo 2006, pubblicato nella G.U.R.I. n. 60 del 13 marzo 2006 che sancisce i “Principi fondamentali per la disciplina unitaria in materia di formazione specifica in medicina generale”; Visto l’articolo 15 di detto provvedimento che, nello stabilire i criteri per la definizione dell’organizzazione dei corsi, sancisce quanto segue: Le regioni o province autonome gestiscono direttamente, attraverso i propri uffici, i corsi di formazione specifica in medicina generale. Per gli adempimenti riguardanti lo svolgimento del corso, esse possono avvalersi della collaborazione degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri dei rispettivi capoluoghi di regione, delle Università degli studi, di un apposito centro formativo regionale, ove presente, ovvero possono istituire un centro regionale per la formazione specifica in medicina generale. In ogni caso, esse nomi- nano almeno un gruppo tecnico scientifico di supporto; Considerato che, attualmente nella Regione Sardegna è attivato il 2° anno del corso triennale riferito al 2006/2009 e il l° anno del triennio 2007/2010, e che il Comitato Tecnico Scientifico, costituito per i precedenti corsi, è composto dalla maggior parte dei suoi componenti in sopraggiunta posizione di quiescenza e pertanto occorre procedere al suo rinnovo e alla rìdefinizione delle funzioni, alla luce del Decreto 7 marzo 2006; Ritenuto di dovere provvedere, con apposito provvedimento regionale, alla ridefinizione in dettaglio degli aspetti organizzativi e gestionali dei corsi di formazione dei medici di medicina generale relativamente a: - definizione dei criteri e delle modalità per la determinazione dei requisiti di idoneità della rete formativa e delle singole strutture che la compongono e verifica, nel tempo, del permanere dei suddetti requisiti; - individuazione delle sedi nelle quali si svolgono le attività formative (strutture ospedaliere, distrettuali, studi medici, aule semplici e attrezzate secondo i già preesistenti programmi ministeriali) avendo cura di verificarne l’adeguatezza alla luce dei requisiti d’idoneità prefissati; - definizione dei criteri e delle modalità di individuazione dei coordinatori delle attività didattiche teoriche e pratiche; - definizione dei criteri per l’abbinamento dei medici in formazione ai poli formativi (strutture ospedaliere e distrettuali) ed ai tutori medici di medicina generale, ai fini dell’espletamento dei vari periodi formativi previsti dai programmi; - definizione dei requisiti dei docenti dei corsi di formazione dei medici di medicina generale; - definizione di un modello di libretto individuale per il medico in formazione che preveda le modalità di verifica delle presenze, l’indicazione del periodo di frequenza e il giudizio finale di ciascun periodo formativo espresso da ogni tutor; - monitoraggio dei corsi, attraverso l’individuazione di modalità operative che garantiscano la corretta ed omogenea attuazione dei programmi ed il raggiungimento degli obbiettivi didattici programmati, prevedendo anche la possibilità di eventuali integrazioni e modifiche qualora risultassero necessarie ed opportune; - riformulazione del Programma formativo dei corsi, in coerenza con quanto definito dalla normativa nazionale, al fine di garantire omogeneità di contenuti tra le due sedi del corso; - aggiornamento annuale dei Programmi, sulla base delle eventuali novità introdotte dai documenti di programmazione, anche con il coinvolgimento di testimoni esperti (coordinatori dei corsi di formazione specifica dei medici di medicina generale, componenti interne dell’Assessorato, rappresentanti delle Aziende); - definizione dei criteri per la realizzazione di corsi per coordinatori, tutor e docenti secondo le necessità formative emergenti, nonché individuare le modalità e i criteri per la loro valutazione periodica; 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 - individuazione dei requisiti minimi delle tesi finali e formulazione di indicazioni sui criteri di scelta degli argomenti per la redazione delle suddette tesi. Ritenuto di volersi avvalere di un Gruppo Tecnico Scientifico di supporto agli uffici regionali nell’elaborazione di tale provvedimento e nell’attuazione operativa delle disposizioni in esso contenute; Ritenuto che, per garantire l’apporto professionale necessario allo svolgimento delle funzioni assegnate al gruppo tecnico scientifico di supporto, esso deve essere composto dalle seguenti figure professionali: - il Direttore Generale della Sanità dell’Assessorato Igiene e sanità e dell’assistenza sociale (Presidente) - il Direttore del Servizio Programmazione della Direzione Generale della Sanità - 1 rappresentante degli Ordini dei medici - 3 dipendenti delle ASL (2 medici operanti nei Distretti e 1 medico operante in struttura ospedaliera) - 3 Medici di Medicina Generale con competenze nel campo della formazione, che non svolgano contemporaneamente la funzione di coordinatore in uno dei corsi di formazione specifica dei MMG - 3 esperti di formazione (2 responsabili della formazione delle Aziende Sanitarie e 1 dell’Assessorato Igiene, Sanità e assistenza sociale) - il responsabile del Settore Gestione del personale delle Aziende sanitarie, programmazione della formazione di base e continua del personale del sistema sanitario regionale della Direzione Generale della Sanità - 1 rappresentante della Direzione Generale delle Politiche Sociali - 1 funzionario dell’Assessorato Igiene e sanità e dell’assistenza sociale con funzioni di segreteria. Il Gruppo Tecnico Scientifico potrà avvalersi, per specifici problematiche, dell’apporto di esperti esterni. Ritenuto che il Gruppo Tecnico Scientifico debba, in relazione alle funzioni assegnate, predisporre un piano di lavoro che espliciti i tempi, l’organizzazione del gruppo e le modalità di perseguimento degli obiettivi, da aggiornare annualmente e presentare al Direttore Generale della Sanità dell’Assessorato regionale dell’Igiene e sanità e dell’assistenza sociale, insieme ad una relazione annuale sullo svolgimento dell’attività; Decreta Art. 1 In adempimento dell’ art. 15 Decreto del Ministro della Salute 7 marzo 2006, è costituito il Gruppo Tecnico Scientifico di supporto agli uffici regionali, per la ridefinizione degli aspetti organizzativi e gestionali del Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale (GTS Formazione MMG); Art. 2 Al GTS Formazione MMG è attribuita la funzione di supporto agli uffici regionali per la definizione dei contenuti di un provvedimento relativo alla ridefinizione in dettaglio degli aspetti organizzativi e gestionali dei corsi di formazione dei medici di medicina genera- 19 le relativamente a: - definizione dei criteri e delle modalità per la determinazione dei requisitì di idoneità della rete formativa e delle singole strutture che la compongono e verifica, nel tempo, del permanere dei suddetti requisitì; - individuazione delle sedi nelle quali si svolgono le attività formative (strutture ospedaliere, distrettuali, studi medici, aule semplici e attrezzate secondo i già preesistenti programmi ministeriali) avendo cura di verificarne l’adeguatezza alla luce dei requisiti d’idoneità prefissati; - definizione dei criteri e delle modalità di individuazione dei coordinatori delle attività didattiche teoriche e pratiche; - definizione dei criteri per l’abbinamento dei medici in formazione ai poli formativi (strutture ospedaliere e distrettuali) ed ai tutori medici di medicina generale, ai fini dell’espletamento dei vari periodi formativi previsti dai programmi; - definizione dei requisiti dei docenti dei corsi di formazione dei medici di medicina generale; - definizione di un modello di libretto individuale per il medico in formazione che preveda le modalità di verifica delle presenze, l’indicazione del periodo di frequenza e il giudizio finale di ciascun periodo formativo espresso da ogni tutor; - monitoraggio dei corsi, attraverso l’individuazione di modalità operative che garantiscano la corretta ed omogenea attuazione dei programmi ed il raggiungimento degli obiettivi didattici programmati, prevedendo anche la possibilità di eventuali integrazioni e modifiche qualora risultassero necessarie ed opportune; - riformulazione del Programma formativo dei corsi, in coerenza con quanto definito dalla normativa nazionale, al fine di garantire omogeneità di contenuti tra le due sedi del corso; - aggiornamento annuale dei Programmi, sulla base delle eventuali novità introdotte dai documenti di programmazione, anche con il coinvolgimento di testimoni esperti (coordinatori dei corsi di formazione specifica dei medici di medicina generale, componenti interne dell’Assessorato, rappresentanti delle Aziende); - definizione dei criteri per la realizzazione di corsi per coordinatori, tutor e docenti secondo le necessità formative emergenti, nonché individuare le modalità e i criteri per la loro valutazione pedodica; - individuazione dei requisiti minimi delle tesi finali e formulazione di indicazioni sui criteri di scelta degli argomenti per la redazione delle suddette tesi. Al GTS è inoltre attribuita la funzione di attuazione operativa delle disposizioni contenute nel provvedimento regionale. Art. 3 Il Gruppo Tecnico Scientifico è così composto: - il Direttore Generale della Sanità dell’Assessorato Igiene e sanità e dell’assistenza sociale (Presidente) - il Direttore del Servizio Programmazione della Direzione Generale della Sanità - rappresentante degli Ordini dei medici: dr. Nicolino Sanna 20 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 - 3 dipendenti delle Asl: - 2 medici operanti nei Distretti: dr Giuseppe Frau (Asl 8) e dr. Bachisio Sanna (Asl 1) - 1 medico operante in struttura ospedaliera: dr. Alberto Arru (AO Brotzu) - 3 Medici di Medicina Generale/Pediatri di libera scelta, con competenze nel campo della formazione, che non svolgano contemporaneamente la funziorìe di coordinatore in uno dei corsi di formazione specifica dei MMG: dr. Anna Rita Serra (MMG), dr. Giuseppe Lixia (Pls), dr. Piero Marrosu (MMG) - 3 esperti di formazione: - 2 responsabili della formazione delle Aziende Sanitarie: dr.ssa Simonetta Dettori (Asl 1) e dr.ssa Grazia Cattina (ASL 4); - 1 dell’Assessorato Igiene Sanità e Assistenza sociale: dr.ssa Paola Pau; - il responsabile del Settore Gestione del personale delle Aziende sanitarie, programmazione della formazione di base e continua del personale del sistema sanitario regionale della Direzione Generale della Sanità - il direttore del Servizio dell’integrazione socio sanitaria della Direzione Generale delle Politiche Sociali - 1 Funzionario dell’Assessorato Igiene e sanità e dell’assistenza sociale con funzioni di segreteria. Il Gruppo Tecnico Scientifico potrà avvalersi, per specifici problematiche, dell’apporto di esperti esterni. Art. 4 Ai Componenti esterni del Gruppo Tecnico Scientffico si applicano le previsioni della L.R. 27/1987 e s.m.i.. Le spese relative faranno carico alle spese di organizzazione dei corsi. Art. 5 Il presente decreto verrà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Sarda e sul sito Internet della Regione Sardegna. Dirindin DECRETO DELL’ASSESSORE DELL’IGIENE E SANITÀ E DELL’ASSISTENZA SOCIALE 28 gennaio 2009, n. 1586/3. Ridefinizione compiti e articolazione della Commissione regionale per la formazione sanitaria (Deliberazione della Giunta Regionale n. 72/23 del 19 dicembre 2008). L’Assessore Visto lo Statuto Speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione; Visto l’articolo 16 ter, comma 3, del decreto legislativo 502/92; Visto l’articolo 25 della legge regionale n. 10 del 28 luglio 2006; Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 38/18 del 2 agosto 2005; Visto il Piano Regionale dei Servizi Sanitari 20062008; Vista la deliberazione della Giunta Regionale n. 49/13 del 28/11/2006 “Istituzione della Commissione regionale per la formazione sanitaria e del sistema regionale di Educazione Continua in Medicina (ECM); Visto il Decreto dell’Assessore dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale n. 0016982/DecA/20 del 18/07/2007, “Istituzione del Gruppo tecnico per l’Educazione Continua in Medicina previsto dalla deliberazione della Giunta Regionale n. 49/13 del 28/11/2006 “Istituzione della Commissione regionale per la formazione sanitaria e del sistema regionale di Educazione Continua in Medicina (ECM); Visto l’Accordo Stato-Regioni del 1 agosto 2007 “Riordino del sistema di Formazione continua in medicina” Vista la deliberazione della Giunta Regionale n. 72/23 del 19 dicembre 2008, “Riordino del sistema regionale di educazione continua in medicina”; Ritenuto di dover provvedere alla ridefinizione degli organismi regionali di supporto alla formazione, così come previsto dalla DGR n. 72/23 del 19 dicembre 2008; Decreta Art. 1 Le funzioni della Commissione regionale per la formazione sanitaria sono quelle stabilite al punto tre del paragrafo “Gli organismi regionali di supporto alla formazione”, di cui alle lettere A, B, C, del documento “Indirizzi per il riordino del sistema regionale della formazione continua in medicina” allegato alla D.G.R. n. 72/23 del 19 dicembre 2008; Art. 2 In relazione a tali funzioni il Gruppo tecnico ECM, istituito con decreto dell’Assessore dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale, protocollo numero 0016982/DecA/20 del 18/07/2007, opererà all’interno della Commissione stessa; Art. 3 La Commissione Regionale per la Formazione sanitaria è articolata nelle seguenti sezioni di lavoro: 1) Accreditamento degli eventi e dei Provider, con il compito di accreditare i programmi e gli eventi formativi dei Provider provvisoriamente accreditati e di accreditare i Provider stessi nella seconda fase del programma ECM; la sezione è composta da membri esterni della Commissione; 2) Piani di formazione regionali e aziendali, con il compito di contribuire alla definizione delle linee di programmazione della formazione a livello regionale, al coordinamento della pianificazione aziendale e regionale, garantendo la necessaria integrazione delle attività rivolte a tutti i professionisti, sia dipendenti sia convenzionati; la sezione è composta dai Responsabili della Formazione delle Aziende e dai Dirigenti dei Servizi dell’Assessorato, sia della Direzione Sanità sia della Direzione delle Politiche Sociali; 3) Formazione Universitaria, con il compito di supportare l’Assessorato nella programmazione del fabbi- 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 sogno formativo della formazione universitaria medica e delle professioni sanitarie, dei tirocini di base e delle specialistiche, in stretta connessione con gli organismi già esistenti che si occupano di questa tematica; la sezione è composta da Responsabili della Formazione delle Aziende, in particolare delle Aziende Ospedaliero-Universitarie, da rappresentanti dell’Assessorato che si occupano della specifica tematica, da componenti dell’Università; 4) Innovazione, ricerca e sperimentazioni in campo formativo/organizzativo, con il compito di elaborare proposte in merito alle tematiche di interesse regionale, quali dossier formativi e sperimentazioni di percorsi metodologici innovativi; inoltre questa sezione curerà, in coerenza con le indicazioni del Comitato Tecnico delle Regioni e dell’Osservatorio Nazionale in via di costituzione, l’avvio dell’Osservatorio Regionale sulla qualità della formazione; la sezione è composta da responsabili della Formazione delle Aziende sanitarie, da rappresentanti dell’Assessorato, da componenti dell’Università e da eventuali membri esterni; Art. 4 Sono confermati i componenti della Commissione regionale per la formazione sanitaria e i componenti del Gruppo tecnico ECM già individuati con i precedenti decreti; i dirigenti e i funzionari rappresentanti dell’Assessorato saranno individuati con apposito atto dei Direttori Generali della Direzione Sanità e della Direzione Politiche Sociali. Art. 5 Per i componenti esterni della Commissione si applicano le previsioni e le applicazioni della Legge Regionale n. 27/1987, e successive modificazioni e integrazioni, e la relativa copertura delle spese già a carico del cap.SC05.0087, Centro di Responsabilità 00.12.01.01. Art. 6 La Commissione ha sede presso gli uffici dell’Assessorato Regionale dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale. Art. 7 La Commissione si dota di un regolamento entro sessanta giorni dal suo insediamento, da sottoporre all’approvazione della Direzione della Sanità dell’Assessorato. La Commissione è presieduta dal Direttore Generale della Sanità, o suo delegato; la prima riunione della Commissione è convocata entro trenta giorni dalla emanazione del presente decreto; Art. 9 Il presente decreto è pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Sarda e sul sito internet della Regione Sardegna. Dirindin ESTRATTO DECRETO DELL’ASSESSORE DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E 21 ASSETTO DEL TERRITORIO 30 dicembre 2008, n. 317/10215. Bilancio regionale 2008 – Trasferimento della somma di euro 3.290,11 dal Fondo per spese obbligatorie e d’ordine di cui al Cap. SC08.0001 U.P.B. S08.01.001 a favore del Cap. SC08.0048 - U.P.B. S08.01.004 – C.D.R. 00.08.01.01. Pagamento interessi a favore della Soc. Deep. Green S.r.l. L’Assessore Omissis Decreta Per le motivazioni citate in premessa, nello stato di previsione della spesa del bilancio della Regione per l’anno finanziario 2008 sono introdotte le seguenti variazioni: Spesa In diminuzione U.P.B. S08.01.001 Fondi riserva spese obbligatorie, impreviste e revisione prezzi Cap. SC08.0001 - Fondo di riserva per le spese obbligatorie e d'ordine (art. 19, L.R. 2 agosto 2006, n. 11) Competenza euro 3.290,11 C.D.R. 00.03.00.00 In aumento U.P.B. S08.01.004 - Somme per le quali sussiste l’obbligo a pagare Cap. SC08.0048 - Spese derivanti da transazioni, sentenze, arbitrati, titoli esecutivi nonchè dalla risoluzione di riserve afferenti ad appalti gestiti direttamente dall'Assessorato Regionale dei Lavori Pubblici (spesa obbligatoria) Competenza euro 3.290,11 C.D.R. 00.08.01.01 Il presente decreto è trasmesso alla Ragioneria generale e pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione. Secci ESTRATTO DECRETO DELL’ASSESSORE DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO 30 dicembre 2008, n. 318/10217. Bilancio regionale 2008 – Trasferimento della somma di euro 20.000,00 dal Fondo per spese obbligatorie e d’ordine di cui al Cap. SC08.0001 – U.P.B. S08.01.001 a favore del Cap. SC08.0281 – U.P.B. S08.02.001 - C.D.R. 00.03.01.03. Rimborsi alla Tesoreria Regionale. L’Assessore Omissis Decreta Per le motivazioni citate in premessa, nello stato di previsione della spesa del bilancio della Regione per l’anno finanziario 2008 sono introdotte le seguenti variazioni: Spesa 22 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 In diminuzione U.P.B. S08.01.001 Fondi riserva spese obbligatorie, impreviste e revisione prezzi Cap. SC08.0001 Fondo di riserva per le spese obbligatorie e d’ordine (art. 19, L.R. 2 agosto 2006, n. 11) C.D.R. 00.03.00.00 Competenza euro 20.000,00 In aumento U.P.B. S08.02.001 Rimborsi vari e sanzioni a carico della Regione Cap. SC08.0281 Rimborso alla Tesoreria regionale delle spese relative a bolli, imposte e tasse gravanti gli ordinativi di incasso e di pagamento ed a carico della Regione per legge o convenzione, ovvero assunti a suo carico per espressa indicazione sui titoli emessi (art. 6, comma 3, del capitolato speciale allegato alla L.R. 7 luglio 1975, n. 27) (spesa obbligatoria) C.D.R. 00.03.01.03 Competenza euro 20.000,00 Il presente decreto è trasmesso alla Ragioneria Generale e pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione. Secci ESTRATTO DECRETO DELL’ASSESSORE DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO 30 dicembre 2008, n. 319/10219. Bilancio regionale 2008 – Iscrizione e accertamento della somma di euro 617.076,35 in conto del capitolo EC349.039 – U.P.B. E349.003 e contestuale iscrizione della medesima somma in conto del capitolo SC05.0016 – U.P.B. S05.01.001. Pay Back L’Assessore Omissis Decreta 1) Nei sottoindicati stati di previsione del bilancio della Regione per l’anno 2008 sono introdotte le seguenti variazioni: Entrata U.P.B. E349.003 Pay Back Aziende Farmaceutiche Cap. EC349.039 Entrate ricevute dalle aziende farmaceutiche a titolo di pay back - Misure di contenimento della spesa farmaceutica (Legge 27 dicembre 2006, n. 296, art. 1, comma 796, lett. g) C.D.R. 00.12.01.02 euro 617.076,35 Spesa U.P.B. S05.01.001 Spese per il Servizio Sanitario Regionale. Parte corrente Cap. SC05.0016 Somme da ripartire alle Aziende Sanitarie quale concorso per ripiano disavanzi in correlazione alle misure di contenimento della spesa farmaceutica (Legge 27 dicembre 2006, n. 296, art. 1, comma 796, lett. g) C.D.R. 00.12.01.02 euro 617.076,35 2) E’ accertato in euro 617.076,35 lo stanziamento di cui al punto 1) iscritto per l’anno 2008 in conto del capitolo EC349.039 – CDR 00.12.01.02 dello stato di previsione dell’entrata. Il presente decreto è trasmesso alla Ragioneria generale e pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione. Secci ESTRATTO DECRETO DELL’ASSESSORE DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO 30 dicembre 2008, n. 323/10256. Bilancio regionale 2008: Variazioni al Bilancio 2008 e rettifiche a decreti vari. L’Assessore Omissis Decreta 1) Nel decreto n. 272 del 25 novembre 2008, il dispositivo è così rettificato: U.P.B. S03.02.005 Interventi per manifestazioni e attività culturali II capitolo SC03.0336 passa dal C.d.R. 00.11.01.02 al C.d.R. 00.01.00.00, con contestuale trasferimento delle relative somme stanziate in conto competenza e in conto residui. 2) Nel dispositivo del decreto n. 314 del 22 dicembre 2008, la parte relativa alle variazioni in aumento sull’U.P.B. S05.03.003 è cosi rettificata: U.P.B. S05.03.003 Contributi per danni da eventi calamitosi Cap.SC05.0577 D.V. Contributi per il ristoro del danni subiti dalle imprese e dai privati per i beni immobili a seguito dei danni arrecati da calamità naturale (art. 1, comma 2, lett. c) e 2, L.R. 29 ottobre 2008, n. 15 e art. 3 L.R. 21 novembre 2008, n.16) C.D.R. 00.05.02.03 Competenza 2008 euro 2.895.000,00 Cap.SC05.0576 D.V. Contributi per il ristoro del danni subiti dai privati a seguito del danni arrecati da calamità naturale e per il pagamento al familiari delle vittime del contributo di solidarietà (artt. 1, comma 2, lett. c) e 2, L.R. 29 ottobre 2008, n. 15 e art. 3 L.R. 21 novembre 2008, n. 16) II Capitolo SC05.0576 è attribuito anche al C.D.R. 00.10.01.02 C.D.R. 00.10.01.02 Competenza 2008 euro 210.000,00 C.D.R. 00.05.02.03 Competenza 2008 euro 2.895.000,00 3) Nei sottoindicati stati di previsione del bilancio della Regione per l’anno 2008 sono introdotte le seguenti variazioni: Entrata In aumento U.P.B. E613.001 Altre partite di giro Cap. EC613.006 Riscossioni derivanti da somme eccedenti il limite di cassa, versate ai sensi dell’articolo 40 della legge 30 marzo 1981, n. 119 Rif. cap. spesa SCO8.0353 C.D.R. 00.01.03.03 Competenza 2008 euro 33.000.000,00 Cap. EC613.009 Altre partite di giro C.D.R. 00.01.03.03 7.000.000,00 Competenza 2008 euro 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 U.P.B. E362.004 Recupero di somme erogate per agevolazioni e contributi vari Cap. EC362.031 Versamenti quote di partecipazione aziendali a Fiere Agroalimentari (art. 12, L.R. 14 novembre 2000, n. 21 e art. 29 della legge di bilancio) C.D.R. 00.06.01.06 Competenza 2008 euro 112.000,00 Spesa In aumento U.P.B. S08.02.004 Partite di giro Cap. SC08.0353 Versamento di somme eccedenti il limite di cassa di cui aII’articolo 40 della legge 30 marzo 1981, n. 119. Rif. cap. entrata EC613.006 C.D.R. 00.01.03.03 Competenza 2008 euro 33.000.000,00 Cap. SC08.0362 Altre partite di giro C.D.R. 00.01.03.03 Competenza 2008 euro 7.000.000,00 U.P.B. S06.04.015 Tutela, valorizzazione e marketing del prodotti agricoli - Spese correnti Cap. SC06.1145 Spese per la partecipazione delle aziende alle Fiere Agroalimentari nonché per la restituzione di versamenti dovuti a seguito della mancata partecipazione (art. 12, L.R. 14 novembre 2000, n. 21 e art. 29, della legge di bilancio) C.D.R. 00.06.01.06 Competenza 2008 euro 112.000,00 II presente decreto è trasmesso alla Ragioneria generale e pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione. Secci ESTRATTO DECRETO DELL’ASSESSORE DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO 31 dicembre 2008, n. 326/10263. Bilancio regionale 2008 – Fondi P.O.R. 2000-2006 – Misura 4.2B (Assessorato Industria) e Misura 6.2 – Asse VI – (Assessorato Trasporti). Riassegnazioni ai capitoli competenti delle somme recuperate in applicazione dell’art. 8, comma 2, della L.R. n. 4 del 2008. L’Assessore Omissis Decreta 1)Per le motivazioni citate in premessa, nei sottoelencati stati di previsione del bilancio della Regione per l’anno finanziario 2008 sono introdotte le seguenti variazioni: In aumento Entrata U.P.B. E362.002 Entrate e recuperi vari ed eventuali Cap. EC362.008 Entrate e recuperi vari ed eventuali CDR 00.09.01.01 C0MPETENZA euro 361.937,47 CDR 00.13.01.00 C0MPETENZA euro 5.535.270,00 Spesa 09 – INDUSTRIA U.P.B. S06.03.017 Interventi per la promozione dello sviluppo industriale ed il potenziamento del sistema produttivo 23 Cap. SC06.0540 Programma Operativo Regionale 2000-2006 - Misura 4.2 - Pubblica amministrazione per l'impresa: animazione, servizi reali, semplificazione, infrastrutturazione selettiva - Azione B - Servizi reali alle P.M.I. - Quota Regione (Decisioni Commissione Europea 8 agosto 2000, n. c (2000)2359) e 15 dicembre 2004 n. C (2004)5191) CDR 00.09.01.01 Competenza euro 54.290,62 Cap. SC06.0541 Programma Operativo Regionale 2000-2006 - Misura 4.2 - Pubblica amministrazione per l'impresa: animazione, servizi reali, semplificazione, infrastruttuazione selettiva - Azione B - Servizi reali alle P.M.I. - Quote Unione Europea e Stato (Decisioni Commissione Europea 8 agosto 2000, n. C (2000)2359) e 15 dicembre 2004 n. C (2004)5191) CDR 00.09.01.01 Competenza euro 307.646,85 13 - TRASPORTI U.P.B. S07.05.002 POR 2000-2006 - Accessibilità e governo delle mobilità nei maggiori contesti urbani Cap. SC07.0503 Programma Operativo Regionale 2000-2006 - Misura 6.2 - Finanziamenti per l'ottimizzazione dell'accessibilità entro i maggiori contesti urbani Quote Unione Europea e Stato (Decisioni Commissione Europea 8 agosto 2000, n. c (2000)2359) e 15 dicembre 2004 n. C (2004)5191) CDR 00.13.01.03 Competenza euro 5.535.270,00 2) E’ accertato in complessivi euro 5.897.207,47 lo stanziamento di cui al punto 1) iscritto per l’anno 2008 in conto del capitolo EC362.008 di cui: euro 361.937,47, in capo al C.D.R. 00.09.01.01 ed euro 5.535.270,00, in capo al C.D.R. 00.13.01.00, nello stato di previsione dell’entrata. Il presente decreto è trasmesso alla Ragioneria generale e pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione. Secci ESTRATTO DECRETO DELL’ASSESSORE DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO 31 dicembre 2008, n. 327/10284. Bilancio regionale 2008 – Variazioni di bilancio in attuazione dell’articolo 7, comma 34 della L.R. 5 marzo 2008, n. 3. Infrastrutturazione del sito di Arbatax. L’Assessore Omissis Decreta All’Allegato Tecnico di cui al Decreto n. 5 del 10 marzo 2008 sono apportate le seguenti variazioni: SPESA U.P.B. S06.03.017 Interventi per la promozione dello sviluppo industriale e il potenziamento del sistema produttivo In diminuzione Cap. SC06.0535 Spese per gli interventi di rilancio e di reindustrializzazione dell’area di Arbatax (art. 7, comma 34, L.R. 5 marzo 2008, n. 3) 24 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 C.d.R. 00.09.01.01 Residui euro 9.779.000 In aumento C.d.R. 00.08.01.02 Competenza 2008 euro 9.779.000 Il presente decreto è trasmesso alla Ragioneria generale e pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione. Secci DECRETO DELL’ASSESSORE DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO 2 febbraio 2009, n. 12/672. Agenzia della Regione autonoma della Sardegna per le entrate. Determinazione del Direttore Generale n. 125 del 17.12.2008 Concorso per titoli per l’assunzione a tempo determinato di n. 8 istruttori informatici cat. C - livello retributivo C1, approvazione bando di concorso. L’Assessore Vista la Legge regionale 11 maggio 2006,. n. 4 e specificamente l’articolo 1 che istituisce l’Agenzia della Regione autonoma della Sardegna per le entrate; Visto lo Statuto dell’Agenzia, approvato con deliberazione della Giunta Regionale n. 41/4 del 29 luglio 2008, ed in particolare gli artt.12 e ss., che ne disciplinano il sistema di controllo; Visto il proprio decreto n. 3 del 16.01.09, che approva la deliberazione n. 124 del 17.12.2008 del Direttore Generale dell’Agenzia, concernente l’approvazione del bilancio di previsione per l’anno 2009; Vista la determinazione del Direttore n. 104 del 10 settembre 2008 che approva il progetto “Domiciliazione fiscale delle imprese”, approvata con decreto assessoriale n. 205 del 22 settembre 2008; Visto l’art 1, comma 6, della citata Legge regionale 11 maggio 2006, n. 4, il quale stabilisce che l’Agenzia è soggetta alle disposizioni della legge regionale 13 novembre 1998, n. 31, e successive modifiche e integrazioni; Vista la L.R. 13 novembre 1998 n. 31 concernente la disciplina del personale regionale dell’organizzazione degli uffici della regione; Visto l’art 16 dello Statuto dell’Agenzia (Procedure di selezione del personale), ai sensi del quale il direttore generale provvede al reclutamento del personale e dei dirigenti con procedure pubbliche che garantiscano l’imparzialità, la trasparenza e l’oggettività, nel rispetto dei requisiti, dei criteri e delle modalità stabiliti dal regolamento; Considerato che in assenza di specifico regolamento si applicano le disposizioni del decreto del Presidente della Repubblica n. 487 del 1994 e successive modifiche ed integrazioni, per le parti non incompatibili con le disposizioni regionali; Vista la determinazione del Direttore Generale n. 125 del 17.12.2008, “Concorso per titoli per l’assunzione a tempo determinato di n. 8 istruttori informatici cat. C - livello retributivo C1, approvazione bando di concorso” Decreta l’approvazione della Determinazione n. 125 del 17.12.2008, “Concorso per titoli per l’assunzione a tempo determinato di n. 8 istruttori informatici cat. C livello retributivo Cl, approvazione bando di concorso”. Il presente decreto è pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione. Secci DECRETO DELL’ASSESSORE DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO 2 febbraio 2009, n. 13/673. Agenzia della Regione autonoma della Sardegna per le entrate. Determinazione del Direttore Generale n. 126 del 17.12.2008 Concorso per titoli per l’assunzione a tempo determinato di n. 25 Istruttori informatici cat. C - livello retributivo Cl, approvazione bando di concorso. L’Assessore Vista la Legge regionale 11 maggio 2006, n. 4 e specificamente l’articolo 1 che istituisce l’Agenzia della Regione autonoma della Sardegna per le entrate; Visto lo Statuto dell’Agenzia, approvato con deliberazione della Giunta Regionale n. 41/4 del 29 luglio 2008, ed in particolare gli artt.12 e ss., che ne disciplinano il sistema di controllo; Visto il proprio decreto n. 3 del 16.01.09, che approva la deliberazione n. 124 del 17.12.2008 del Direttore Generale dell’Agenzia, concernente l’approvazione del bilancio di previsione per l’anno 2009; Vista la determinazione del Direttore Generale n. 120 del 28 novembre 2008 che approva il progetto “Impianto Banca dati immobiliare regionale”, approvata con decreto assessoriale n. 292 del 11 dicembre 2008; Visto l’art 1, comma 6, della citata Legge regionale 11 maggio 2006, n. 4, il quale stabilisce che l’Agenzia è soggetta alle disposizioni della legge regionale 13 novembre 1998, n. 31, e successive modifiche e integrazioni; Vista la L.R. 13 novembre 1998 n. 31 concernente la disciplina del personale regionale dell’organizzazione degli uffici della regione; Visto l’art 16 dello Statuto dell’Agenzia (Procedure di selezione del personale), ai sensi del quale il direttore generale provvede al reclutamento del personale e dei dirigenti con procedure pubbliche che garantiscano l’imparzialità, la trasparenza e l’oggettività, nel rispetto dei requisiti, dei criteri e delle modalità stabiliti dal regolamento; Considerato che in assenza di specifico regolamento si applicano le disposizioni del decreto del Presidente della Repubblica n. 487 del 1994 e successive modifiche ed integrazioni, per le parti non incompatibili con le disposizioni regionali; Ritenuto di dover inviare, per opportuna conoscen- 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 za, la determinazione all’Assessorato degli Affari Generali, dell’Organizzazione e Metodo del personale; Vista la determinazione del Direttore Generale n. 126 del 17.12.2008, “Concorso per titoli per l’assunzione a tempo determinato di n. 25 istruttori informatici cat. C - livello retributivo Cl, approvazione bando di concorso” Decreta l’approvazione della Determinazione n. 126 del 17.12.2008, “Concorso per titoli per l’assunzione a tempo determinato di n. 25 istruttori informatici cat. C - livello retributivo Cl, approvazione bando di concorso”. Il presente decreto è pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione. Secci DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 7 novembre 2007, n. 45/26. Presa d’atto del Programma Operativo Regionale Sardegna “Competitività Regionale e Occupazione" FESR 2007-2013. L’Assessore della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio riferisce che l’attuale fase di programmazione dei Fondi comunitari per la politica di coesione ha portato alla conclusione del negoziato con la Commissione Europea per il Programma Operativo Regionale Sardegna 20072013, cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (POR FESR) e che gli esiti del negoziato verranno formalizzati nella conseguente Decisione comunitaria. A livello nazionale, è stato definito e trasmesso alla Commissione, in data 3 marzo 2007, il Quadro di Riferimento Strategico Nazionale (QRSN), che individua la strategia, gli obiettivi e le priorità di intervento, che saranno realizzate attraverso i Programmi Operativi elaborati dalle Amministrazioni Centrali e dalle Regioni. A livello regionale, prosegue l’Assessore, è stato predisposto il Documento Strategico Regionale Preliminare (DSRP), approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 5/34 del 7.2.2007. Successivamente l’Amministrazione regionale, per il tramite del Centro Regionale di Programmazione, ha avviato il processo di elaborazione del Programma Operativo Regionale FESR 2007-2013 con il coinvolgimento degli Assessorati di riferimento, i quali hanno fatto pervenire i loro contributi, relativamente alle materie di propria competenza. L’Assessore sottolinea che il Programma è stato predisposto sulla base degli Orientamenti Strategici Comunitari per la politica di coesione e di quanto previsto nei Regolamenti (CE) n. 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 luglio 2006, relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006, recante disposizioni generali sui Fondi Strutturali 25 e n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che stabilisce modalità di applicazione del Regolamento (CE) n. 1083/2006. L’Amministrazione regionale, con la deliberazione n. 23/14 del 13.6.2007, ha conferito mandato per il negoziato con la Commissione Europea al Centro Regionale di Programmazione, Autorità di Gestione del POR FESR 2007/2013, nella persona del suo Direttore. Il negoziato con la Commissione, avviato formalmente in data 26 giugno 2007 sulla base della proposta ufficiale di Programma Operativo FESR, dopo le osservazioni pervenute dalla Commissione europea e delle conseguenti modifiche concordate dal Centro Regionale di Programmazione con gli Assessorati di competenza, si è concluso il 26 ottobre 2007. Nella definizione del POR FESR, prosegue l’Assessore, così come previsto dai regolamenti comunitari, l’Amministrazione regionale ha coinvolto il Partenariato Istituzionale e Socio-economico organizzando un incontro per la presentazione della prima proposta del Documento e, a seguito dell’avvio del negoziato formale con la Commissione, il Programma è stato nuovamente inviato al Partenariato che ha fatto pervenire le proprie osservazioni scritte. Il Partenariato istituzionale, economico e sociale è stato, inoltre, coinvolto nel processo di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del POR FESR 20072013. L’Assessore ricorda, a tal fine, che i Regolamenti dei Fondi Strutturali nonché le disposizioni normative nazionali e comunitarie, prevedono che gli strumenti di programmazione ai vari livelli siano sottoposti a specifiche procedure di valutazione. In particolare, il Regolamento generale 1083/2006 prevede che i Programmi Operativi relativi ai diversi Fondi siano sottoposti alla Valutazione ex-ante. In considerazione di ciò la Valutazione Ambientale Strategica è stata predisposta dal competente Servizio dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente mentre la Valutazione ex ante è stata predisposta nella 1° versione dal Valutatore indipendente (ISRI di Roma) e integrata, nel corso del negoziato dal Nucleo di Valutazione Regionale. Il documento presentato contiene, pertanto, il Programma Operativo Regionale FESR 2007-2013 e i relativi allegati (Valutazione ex ante; Valutazione Ambientale Strategica, relazione sulle Pari Opportunità) che costituiscono tutti parte integrante e sostanziale della presente deliberazione. La Giunta regionale, sentita la relazione dell’Assessore della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio, acquisito il parere di legittimità del Direttore del Centro Regionale di Programmazione Delibera - di prendere atto del Programma Operativo Regionale Sardegna “Obiettivo Competitività regionale e occupazione Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2007-2013”; - di stabilire che gli esiti del negoziato, come forma- lizzati nella conseguente Decisione comunitaria, siano trasmessi per conoscenza alla competente Commissione del Consiglio regionale; - di disporre la pubblicazione integrale della presente deliberazione nel BURAS. Letto, confermato e sottoscritto. Il Direttore Generale Dettori Il Presidente Soru ulteriore procedura di VIA, a condizione che siano rispettate le seguenti prescrizioni da recepire nel progetto da sottoporre ad autorizzazione: 1. dovranno essere immediatamente intrapresi gli interventi di recupero ambientale nelle aree dismesse e/o abbandonate; le azioni di recupero dovranno essere attuate contestualmente e funzionalmente alle fasi di sfruttamento del giacimento; 2. gli scarti prodotti durante le fasi di prosecuzione delle attività estrattive dovranno essere obbligatoriamente riutilizzati, nella loro totalità, a fini produttivi (granulati, elementi per pavimentazioni, semilavorati decorativi, etc.) e di servizio (edilizia, sottofondi stradali, etc.); gli sfridi già accumulati nelle discariche, sia interne che esterne alle aree oggetto di scavi, dovranno essere in parte riutilizzati per il rimodellamento morfologico e per la restante quota parte reimpiegati negli utilizzi di cui sopra; inoltre, il rimodellamento e recupero ambientale potrà avvenire attraverso la frantumazione dei blocchi e degli informi di più grosse dimensioni da effettuarsi anche mediante il ricorso ad impianti mobili; 3. dovranno essere tenute in modo ordinato tutte le aree di cava, evitando o minimizzando la creazione di discariche e di cumuli di materiali sparsi, l'accantonamento di mezzi e attrezzature in disuso e quanto altro DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 15 luglio 2008, n. 39/34. Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. n. 15/2002, art. 8, comma 2 relativa al “Progetto di coltivazione di una cava di granito, in località Riccinu”, nel comune di Calangianus. Proponente: Ditta Lovato Graniti Galluresi di Lovato Leonardo (subentrata alla Ditta Lovato Umberto). L’Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisce che la Ditta Lovato Umberto ha presentato l’istanza di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale nel novembre 2002, relativa all’intervento denominato “Progetto di coltivazione di una cava di granito, in località Riccinu”, nel comune di Calangianus. Il progetto, ascrivibile alla categoria “Cave e torbiere”, di cui alla lettera j), punto 8 dell’allegato A1 della deliberazione della Giunta regionale n. 5/11 del 15.2.2005, è stato sottoposto alla procedura di verifica in adempimento all’art. 8, comma 2, della legge regionale n. 15/2002 in quanto attività autorizzata dopo l’entrata in vigore del DPCM 3 settembre 1999 e della legge regionale 18 gennaio 1999, n. 1. Con nulla-osta dell’Assessorato regionale dell’Industria n. 1919 del 21.2.2005, la Ditta Lovato Graniti Galluresi di Lovato Leonardo è subentrata alla Ditta Lovato Umberto nella titolarità dell’attività di cava in oggetto. La cava in esame è ubicata nel territorio comunale di Calangianus, in località “Riccinu”, ad una distanza di circa 5 km dall’abitato. L’area interessata dall’attività di estrazione occupa una superficie pari a 5,64 ettari; rispetto alla volumetria di progetto, datato 2003, pari a 63.000 m3 da estrarre nell’arco di 20 anni, con una resa pari al 40%, in base ai dati forniti dall’Assessorato regionale dell’Industria, aggiornati al 2008, risulta che la volumetria residua èpari 55.000 m 3 . L’attività estrattiva prevede la coltivazione mediante l’impiego di esplosivo e di mezzi meccanici con una configurazione a gradoni. Il progetto di recupero ambientale consiste nell’adeguamento dei fronti di cava alla morfologia del terreno circostante, cui seguirà il rinverdimento con specie arbustive ed arboree. In merito all’iter della pratica, l’Assessore fa presente che il Servizio SAVI, tenuto conto della istruttoria preliminare della Task – Force Progemisa, ha espresso il parere che il progetto non sia sottoposto alla 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 zioni nel rispetto della normativa vigente, dotando i mezzi meccanici di dispositivi di attenuazione del rumore e, in caso di uso di esplosivo, adottando le più opportune misure e accorgimenti per contrastare l'impatto acustico delle volate (es. temporizzazione della volata con detonatori elettrici, frazionamento della carica con l'uso di microritardi); 9. dovrà essere predisposto un organico piano di gestione, manutenzione e messa in sicurezza dei luoghi, al fine di garantire nel tempo l’efficienza degli interventi di recupero ambientale ed evitare il deterioramento delle condizioni di protezione e stabilità ambientale raggiunte; in particolare, dovrà essere evitata ogni forma di pascolamento sino a completo recupero pedologico, agronomico e naturalistico dei luoghi; 10. prima di procedere al rinverdimento dei piazzali di scavo si dovrà provvedere al colmamento degli stessi con adeguati volumi di sterili fino all’eliminazione dell’acqua eventualmente presente; 11. al termine dell'attività, la configurazione finale dell'area di cava dovrà garantire il corretto convogliamento delle acque superficiali verso i collettori naturali; 12. il recupero morfologico dovrà prevedere la riprofilatura dei fronti di scavo con diminuzione della pendenza e smussamento del ciglio superiore di ogni singola scarpata, nonché il raccordo graduale con la sommità, evitando, in tal modo, passaggi netti e conferendo alle stesse condizioni di stabilità permanente; 13. al fine di favorire il recupero ambientale dei gradoni e la formazione di un substrato idoneo allo sviluppo degli apparati radicali delle piante, dovrà essere effettuata una iniziale scarificazione meccanica della pedata del gradone; al di sopra della superficie scarificata, preliminarmente ai riporti di terreno vegetale, dovrà essere realizzato uno strato di pietrame e sfridi di pezzatura minuta; lo spessore finale del substrato e della terra vegetale dovrà essere di almeno 80 cm; 14. al fine di aumentare il grado di biodiversità e rinaturalizzazione, dovranno essere evitate le piantagioni monospecifiche o la netta prevalenza di una specie; è invece da favorire l’uso di più specie sempreverdi autoctone, previa analisi della coerenza con la vegetazione potenziale del sito; inoltre, la disposizione delle specie legnose, arboree ed arbustive, dovrà essere mista, alternata ed irregolare, il più possibile naturaliforme; 15. per gli interventi di rinverdimento e rinaturalizzazione, tutto il materiale di propagazione vegetale dovrà provenire da ecotipi locali, in coerenza con l’obiettivo di conservazione della biodiversità come da Piano Forestale Ambientale Regionale; 16. per almeno due anni dall’impianto del materiale vegetale vivo, e comunque sino al completo affrancamento delle piantine e delle erbe introdotte artificialmente, si dovrà provvedere alle necessarie cure colturali, alle irrigazioni periodiche e di soccorso e, qualora si riscontrasse uno scarso attecchimento, agli interventi di infittimento delle superfici inerbite e di risarcimento delle fallanze tra le specie arboree e arbustive; 17. in fase di predisposizione ed esecuzione degli 27 interventi di rinaturalizzazione, la Direzione Lavori dovrà essere costantemente supportata da personale esperto in discipline botaniche, tecniche vivaistiche e di ingegneria naturalistica, al fine di verificare la conformità ecologica delle specie e la corretta esecuzione pratica delle opere a verde; inoltre, tutti gli interventi dovranno essere effettuati in accordo con il Servizio Territoriale Ispettorato Ripartimentale del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale competente per il territorio d'intervento; 18. a fine lavori dovranno essere smantellate tutte le infrastrutture funzionali alle attività di cava per il periodo di vigenza dell’autorizzazione, i materiali ed i residui di lavorazione presenti nei piazzali e quant’altro sia paesaggisticamente motivo di disturbo ambientale e paesaggistico; inoltre dovrà essere ripristinata l’efficienza di strade e le piste utilizzate dai mezzi di cantiere, e tutte le aree compromesse dall’area estrattiva. Dovrà essere trasmesso al Servizio SAVI, oltre che agli Enti competenti, copia del piano di monitoraggio delle attività, anche in forma di “Relazione tecnica di aggiornamento” o “Stato di avanzamento dei lavori”, riferito alle fasi intermedia e finale del periodo di coltivazione autorizzato dall’Assessorato regionale dell’Industria. Dovrà essere altresì trasmesso al Servizio SAVI e al Servizio Attività Estrattive dell’Assessorato regionale dell’Industria il progetto di recupero ambientale adeguato ai contenuti delle prescrizioni sopra riportate. Nel progetto di recupero ambientale dovranno essere quantificate, inoltre, per le discariche di sfridi esistenti, la quota parte da destinare al reimpiego per il rimodellamento morfologico e la riqualificazione del sito di cava e la quota parte da destinare ad altri impieghi. Tutto ciò premesso, l'Assessore della Difesa dell'Ambiente, constatato che il Direttore Generale ha espresso il parere favorevole di legittimità, propone alla Giunta regionale di far propria la proposta del Servizio sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemi informativi ambientali (SAVI). La Giunta regionale, condividendo quanto proposto e rappresentato dall'Assessore della Difesa dell'Ambiente Delibera - di non sottoporre all’ulteriore procedura di VIA l’intervento denominato “Progetto di coltivazione di una cava di granito, in località Riccinu”, nel comune di Calangianus, presentato dalla Ditta Lovato Graniti Galluresi di Lovato Leonardo, a condizione che siano rispettate e recepite nel progetto da sottoporre ad autorizzazione le prescrizioni descritte in premessa, sul rispetto delle quali dovranno vigilare, per quanto di competenza, il Servizio Attività Estrattive dell’Assessorato regionale dell’Industria, il Servizio Ispettorato Ripartimentale del CFVA di Olbia-Tempio dell’Assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente, la Provincia di Olbia- Tempio e l’ARPAS; - di stabilire che la durata dell’autorizzazione da rilasciare dal Servizio Attività estrattive 28 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 dell’Assessorato regionale dell’Industria non potrà avere durata superiore a 5 anni; - di stabilire che preliminarmente alla prosecuzione dell’attività, e funzionalmente alla stessa, devono essere eseguiti i recuperi ambientali delle aree già interessate dalla coltivazione, nonché eventualmente di tutte le cave dismesse coltivate nel passato dal proponente nella stessa area, che, qualora non ricada in quest’ultima fattispecie, dovrà rendere apposita dichiarazione; - di stabilire che, fermo restando l’obbligo di acquisire gli altri eventuali pareri e autorizzazioni previsti dalle norme vigenti, la prosecuzione dell’attività di cava dovrà essere comunicata al Servizio sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemi informativi ambientali (SAVI); - di disporre che, qualora, entro 90 giorni dalla notifica della presente deliberazione, la Ditta non trasmetta il nuovo progetto di recupero ambientale al Servizio SAVI e al Servizio Attività estrattive dell’Assessorato regionale dell’Industria, quest’ultimo adotterà i provvedimenti di competenza per la sospensione dell’attività estrattiva; - di dare mandato all’Assessore dell’Industria, di concerto con l’Assessore della Difesa dell’Ambiente, di favorire le attività consortili di recupero e di valorizzazione degli scarti di cava anche incentivando l’abbattimento dei costi energetici mediante l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili. Il Servizio SAVI provvederà alla comunicazione della presente deliberazione ai soggetti interessati al procedimento, a tutte le Amministrazioni competenti, anche in materia di controllo ambientale, e alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna (BURAS). Letto, confermato e sottoscritto. Il Direttore Generale Dettori Il Presidente Soru DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 22 luglio 2008, n. 40/34. Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. n. 15/2002, art. 8, comma 2 relativa al “Progetto per la coltivazione di una cava di granito in località Monti di Lu Colbu”, comune di Tempio Pausania. Proponente: Gruppo Cave Mistral S.r.l. L’Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisce che la Ditta Gruppo Cave Mistral S.r.l. ha presentato l’istanza di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale nel novembre 2002, relativa all’intervento denominato “Progetto per la coltivazione di una cava di granito in località Monti di Lu Colbu”, comune di Tempio Pausania. Il progetto, ascrivibile alla categoria “Cave e torbiere”, di cui alla lettera j), punto 8 dell’allegato A1 della deliberazione della Giunta regionale n. 5/11 del 15.2.2005, è stato sottoposto alla procedura di verifica in adempimento all’art. 8, comma 2, della legge regionale n. 15/2002 in quanto attività autorizzata dopo l’entrata in vigore del DPCM 3 settembre 1999 e della legge regionale 18 gennaio 1999, n. 1. La cava è stata autorizzata con la determinazione dell’Assessorato regionale dell’Industria n. 289 dal 14.2.2000 e scadenza il 13.2.2010, su una estensione di 6,37,38 ettari. L’area di pertinenza della cava è ubicata nel territorio del Comune di Tempio Pausania, in località “Monti di Lu Colbu”, circa 3 km a nord della frazione di Bassacutena. La volumetria del giacimento, in base al progetto datato 2001, è stimata in 211.000 m3, con una resa del 50%, e una produzione di blocchi commerciali estraibili di circa 105.700 m3. La durata presunta dell’attività è di 21 anni. In base ai dati aggiornati al 2008, la volumetria residua, riferita al progetto del 2001, è pari 180.000 m3. L’attività estrattiva si svolge con una coltivazione a gradoni su tre fronti principali e su 3-4 gradoni maggiori, di circa 7-8 metri, che generano, nella configurazione finale, un piazzale di cava a quota 181 metri s.l.m., infossato di almeno 15 metri rispetto alle quote circostanti. Il progetto di recupero ambientale prevede lo smussamento dei gradoni e il rinverdimento delle pedate degli stessi gradoni e delle discariche. Nel marzo 2008 la ditta proponente ha trasmesso, volontariamente, alcuni elaborati integrativi nei quali viene previsto un ampliamento dell’area di coltivazione dagli attuali 6,37 ettari autorizzati a 8,70,23 ettari, con una corrispondente volumetria complessiva di 232.750 m3 e una produzione di circa 6.000 m3 /anno nell’arco di 15 anni. In merito all’iter della pratica, l’Assessore fa presente che il Servizio SAVI, tenuto conto della istruttoria preliminare della task – force Progemisa, ha espresso il parere che il progetto non sia sottoposto alla ulteriore procedura di VIA, a condizione che siano rispettate le seguenti prescrizioni da recepire nel progetto da sottoporre ad autorizzazione: 1. il ciclo di coltivazione dovrà limitarsi al periodo di vigenza dell’autorizzazione rilasciata dall’Assessorato regionale dell’Industria nel febbraio 2000, con scadenza a febbraio 2010; 2. i lavori di coltivazione dovranno interessare esclusivamente le superfici autorizzate dall’Assessorato regionale dell’Industria nel febbraio 2000, restando escluse, le attività di cava e le modificazioni d'uso del suolo nelle aree esterne al perimetro autorizzato; 3. il recupero dell'area di cava dovrà essere completato entro due anni dalla scadenza dell’autorizzazione rilasciata dall’Assessorato regionale dell’Industria. In caso di richiesta di rinnovo della stessa, dovrà essere presentata una nuova istanza di verifica; 4. dovranno essere immediatamente intrapresi gli interventi di recupero ambientale nelle aree dismesse e/o abbandonate; le azioni di recupero dovranno essere attuate contestualmente e funzionalmente alle fasi di sfruttamento del giacimento; 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 5. gli scarti prodotti durante le fasi di prosecuzione delle attività estrattive dovranno essere obbligatoriamente riutilizzati, nella loro totalità, a fini produttivi (granulati, elementi per pavimentazioni, semilavorati decorativi, etc.) e di servizio (edilizia, sottofondi stradali, etc.); gli sfridi già accumulati nelle discariche, sia interne che esterne alle aree oggetto di scavi, dovranno essere in parte riutilizzati per il rimodellamento morfologico e per la restante quota parte reimpiegati negli utilizzi di cui sopra; inoltre, il rimodellamento e recupero ambientale potrà avvenire attraverso la frantumazione dei blocchi e degli informi di più grosse dimensioni da effettuarsi anche mediante il ricorso ad impianti mobili; 6. i cumuli di terreno vegetale preventivamente asportati o da asportare e dei materiali fini da destinarsi alle operazioni di recupero ambientale, dovranno essere adeguatamente conservati in aree idonee, evitando mescolamenti con lo sterile o con altri materiali di risulta; 7. l'asportazione degli strati superficiali di suolo dovrà essere effettuata attraverso l'uso di macchinari idonei al fine di minimizzare la compattazione del terreno; 8. qualora si preveda un periodo di stoccaggio superiore a un anno del suolo asportato, sui cumuli di terreno vegetale asportato o da asportare dovranno essere realizzate idonee semine protettive con miscugli di specie erbacee ad elevato potere aggrappante, allo scopo di conservare la fertilità e di limitare l'inaridimento, il dilavamento e la dispersione di polveri; 9. dovranno essere tenute in modo ordinato tutte le aree di cava, evitando la creazione di discariche e cumuli di materiali sparsi, l'accantonamento di mezzi e attrezzature in disuso e quanto altro non necessario alla conduzione dell'attività che possa creare un ulteriore impatto visivo negativo; a tal fine dovranno essere adottate le seguenti misure: a) entro sei mesi dalla notifica della presente deliberazione si dovrà provvedere alla rimozione e avvio allo smaltimento/recupero dei mezzi non più utilizzati; b) i blocchi lavorati, sia pure sotto misura, dovranno essere accumulati ordinatamente in un unico settore all’interno della cava; c) si dovrà procedere all’organica sistemazione, in un’unica discarica interna al perimetro di cava, degli eventuali materiali lapidei inerti e di sfrido prodotti durante l’attività pregressa e attualmente dispersi all’interno del cantiere, evitando la diffusione di cumuli di materiali sparsi; per gli sfridi di futura produzione, destinati al riutilizzo, si dovrà individuare un’area interna di stoccaggio provvisorio; 10. la coltivazione della cava dovrà essere condotta per lotti sequenziali e contestuali alle fasi di recupero ambientale, secondo un cronoprogramma delle attività che dovrà essere elaborato dal momento attuale e sino alla scadenza dell’attività estrattiva autorizzata; 11. al fine di consentire il riscontro periodico della conduzione delle attività estrattive, in termini di sfruttamento del giacimento e di recupero ambientale, dovrà essere disposto un piano di monitoraggio in cui siano 29 riferiti gli interventi realizzati e da realizzare, con precisa indicazione dei quantitativi e dei tipi di materiali estratti e ancora da coltivare; 12. i gradoni operativi e finali dovranno essere contenuti in alzate non superiori a 8÷10 metri; 13. dovranno essere poste in essere le attività finalizzate all’immediato recupero di qualsiasi materiale inquinante sversato accidentalmente in superficie; 14. in fase di esercizio dovranno essere minimizzati gli effetti ambientali indotti dal rumore e dalle vibrazioni nel rispetto della normativa vigente, dotando i mezzi meccanici di dispositivi di attenuazione del rumore e, in caso di uso di esplosivo, adottando le più opportune misure e accorgimenti per contrastare l'impatto acustico delle volate (es. temporizzazione della volata con detonatori elettrici, frazionamento della carica con l'uso di microritardi); 15. nelle aree di potenziale emissione di polveri, quali i cumuli, i piazzali, le piste percorse dai mezzi adibiti all’estrazione, al carico e trasporto dei materiali, si dovrà procedere all’innaffiamento periodico, con particolare riguardo alle giornate con presenza di vento e alle stagioni secche; 16. le aree di accumulo provvisorio dei materiali cavati, utili o di sfrido, dovranno essere lontane da superfici soggette ad eccessivo dilavamento da parte delle acque di deflusso superficiale. Dovrà essere, altresì, assicurata la stabilizzazione dei cumuli di materiale e posta particolare attenzione alla loro ubicazione rispetto alla direzione del vento dominante; 17. dovrà essere predisposto un organico piano di gestione, manutenzione e messa in sicurezza dei luoghi, al fine di garantire nel tempo l’efficienza degli interventi di recupero ambientale ed evitare il deterioramento delle condizioni di protezione e stabilità ambientale raggiunte; in particolare, dovrà essere evitata ogni forma di pascolamento sino a completo recupero pedologico, agronomico e naturalistico dei luoghi; 18. in relazione alla conformazione topografica dei luoghi e al progredire della geometria degli scavi, le acque meteoriche provenienti dall’esterno del sito dovranno essere adeguatamente intercettate tramite canalizzazioni di guardia e allontanate verso i compluvi naturali. Dovrà essere assicurato, attraverso un sistema di canalizzazioni e/o conferendo ai piazzali una adeguata pendenza, il deflusso delle acque meteoriche afferenti l’interno delle aree in coltivazione, garantendo, inoltre, una adeguata decantazione delle torbide, prima della loro immissione nei compluvi naturali; 19. prima di procedere al rinverdimento dei piazzali di scavo si dovrà provvedere al colmamento degli stessi con adeguati volumi di sterili fino all’eliminazione dell’acqua eventualmente presente; in fase di recupero morfologico del sito si dovrà evitare la formazione di qualsiasi depressione che possa essere, anche potenzialmente, sede di ristagno idrico; 20. al termine dell'attività, la configurazione finale dell'area di cava dovrà garantire il corretto convogliamento delle acque superficiali verso i collettori naturali; 21. il recupero morfologico dovrà prevedere la 30 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 riprofilatura dei fronti di scavo con diminuzione della pendenza e smussamento del ciglio superiore di ogni singola scarpata, nonché il raccordo graduale con la sommità, evitando, in tal modo, passaggi netti e conferendo alle stesse condizioni di stabilità permanente; qualora si ravvisassero condizioni di instabilità delle scarpate si dovrà procedere ad azioni di riprofilatura e contenimento al fine di conferire alle stesse condizioni di sicurezza adeguate; 22. al fine di favorire il recupero ambientale dei gradoni e la formazione di un substrato idoneo allo sviluppo degli apparati radicali delle piante, dovrà essere effettuata una iniziale scarificazione meccanica della pedata del gradone; al di sopra della superficie scarificata, preliminarmente ai riporti di terreno vegetale, dovrà essere realizzato uno strato di pietrame e sfridi di pezzatura minuta; lo spessore finale del substrato e della terra vegetale dovrà essere di almeno 80 cm; 23. al fine di aumentare il grado di biodiversità e rinaturalizzazione, dovranno essere evitate le piantagioni monospecifiche o la netta prevalenza di una specie; è invece da favorire l’uso di più specie sempreverdi autoctone previa analisi della coerenza con la vegetazione potenziale del sito; inoltre, la disposizione delle specie legnose, arboree ed arbustive, dovrà essere mista, alternata ed irregolare, il più possibile naturaliforme; 24. per gli interventi di rinverdimento e rinaturalizzazione, tutto il materiale di propagazione vegetale dovrà provenire da ecotipi locali, in coerenza con l’obiettivo di conservazione della biodiversità come da Piano Forestale Ambientale Regionale; 25. per almeno due anni dall’impianto del materiale vegetale vivo, e comunque sino al completo affrancamento delle piantine e delle erbe introdotte artificialmente, si dovrà provvedere alle necessarie cure colturali, alle irrigazioni periodiche e di soccorso e, qualora si riscontrasse uno scarso attecchimento, agli interventi di infittimento delle superfici inerbite e di risarcimento delle fallanze tra le specie arboree e arbustive; 26. in fase di predisposizione ed esecuzione degli interventi di rinaturalizzazione, la Direzione Lavori dovrà essere costantemente supportata da personale esperto in discipline botaniche, tecniche vivaistiche e di ingegneria naturalistica, al fine di verificare la conformità ecologica delle specie e la corretta esecuzione pratica delle opere a verde; inoltre, tutti gli interventi dovranno essere effettuati in accordo con il Servizio Territoriale Ispettorato Ripartimentale del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale competente per il territorio d'intervento; 27. a fine lavori dovranno essere smantellate tutte le infrastrutture funzionali alle attività di cava per il periodo di vigenza dell’autorizzazione, i materiali ed i residui di lavorazione presenti nei piazzali e quant’altro sia paesaggisticamente motivo di disturbo; inoltre dovrà essere ripristinata l’efficienza di strade e piste utilizzate dai mezzi di cantiere, compromesse dall’area estrattiva. Dovrà essere trasmesso al Servizio SAVI, oltre che agli Enti competenti, copia del piano di monitoraggio delle attività, anche in forma di “Relazione tecnica di aggiornamento” o “Stato di avanzamento dei lavori”, riferito alle fasi attuale e finale del periodo di coltivazione autorizzato dall’Assessorato regionale dell’Industria. Dovrà essere altresì trasmesso al Servizio SAVI e al Servizio Attività Estrattive dell’Assessorato regionale dell’Industria il progetto di recupero ambientale adeguato ai contenuti delle prescrizioni sopra riportate. Nel progetto di recupero ambientale dovranno essere quantificate, inoltre, per le discariche di sfridi esistenti, la quota parte da destinare al reimpiego per il rimodellamento morfologico e la riqualificazione del sito di cava e la quota parte da destinare ad altri impieghi. Tutto ciò premesso, l'Assessore della Difesa dell'Ambiente, constatato che il Direttore Generale ha espresso il parere favorevole di legittimità, propone alla Giunta regionale di far propria la proposta del Servizio sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemi informativi ambientali (SAVI). La Giunta regionale, condividendo quanto proposto e rappresentato dall'Assessore della Difesa dell'Ambiente Delibera - di non sottoporre all’ulteriore procedura di VIA l’intervento denominato “Progetto per la coltivazione di una cava di granito in località Monti di Lu Colbu” nel comune di Tempio Pausania, presentato dalla Ditta Gruppo Cave Mistral S.r.l. autorizzato con la determinazione dell’Assessorato regionale dell’Industria n. 289 dal 14.2.2000 a condizione che siano recepite le prescrizioni descritte in premessa, sul rispetto delle quali dovranno vigilare, per quanto di competenza, il Servizio Attività Estrattive dell’Assessorato regionale dell’Industria, il Servizio Ispettorato Ripartimentale del CFVA di Olbia-Tempio dell’Assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente, la Provincia di OlbiaTempio e l’ARPAS; - di stabilire che preliminarmente alla prosecuzione dell’attività, e funzionalmente alla stessa, dovranno essere eseguiti i recuperi ambientali delle aree già interessate dalla coltivazione, nonché eventualmente di tutte le cave dismesse coltivate nel passato dal proponente nella stessa area, che, qualora non ricada in quest’ultima fattispecie, dovrà rendere apposita dichiarazione; - di stabilire che, fermo restando l’obbligo di acquisire gli altri eventuali pareri e autorizzazioni previsti dalle norme vigenti, la prosecuzione dell’attività di cava dovrà essere comunicata al Servizio sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemi informativi ambientali (SAVI); - di disporre che, qualora entro 90 giorni dalla notifica della presente deliberazione, la Ditta non trasmetta il progetto di recupero ambientale al Servizio SAVI e al Servizio Attività estrattive dell’Assessorato regionale dell’Industria, quest’ultimo adotterà i provvedimenti di competenza per la sospensione dell’attività estrattiva; - di dare mandato all’Assessore dell’Industria, di 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 concerto con l’Assessore della Difesa dell’Ambiente, di favorire le attività consortili di recupero e di valorizzazione degli scarti di cava anche incentivando l’abbattimento dei costi energetici mediante l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili. Il Servizio SAVI provvederà alla comunicazione della presente deliberazione ai soggetti interessati al procedimento, a tutte le Amministrazioni competenti, anche in materia di controllo ambientale, e alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna (BURAS). Letto, confermato e sottoscritto. Il Direttore Generale Dettori Il Presidente Soru DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 22 luglio 2008, n. 40/35. Procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, ai sensi dell’art. 31 della L.R. 18.1.1999 n. 1 e s.m.i. e della L.R. n. 15/2002, art. 8, comma 2, relativa al progetto “Prosecuzione ed ampliamento dell'attività di cava di materiali per uso civile denominata Sa Grutta e Su Sparau”, in comune di Serdiana. Proponente: Calcestruzzi S.p.A. L’Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisce che la Società Calcestruzzi S.p.A. ha presentato, il 21 novembre 2002, l’istanza di valutazione di impatto ambientale relativa al progetto “Prosecuzione ed ampliamento dell'attività di cava di materiali per uso civile denominata Sa Grutta e Su Sparau”, in comune di Serdiana, ascrivibile alla categoria di cui all’allegato B1 della Delib.G.R. n. 5/11 del 15.2.2005, punto 17, “cave e torbiere con più di 500.000 m3 /a di materiale estratto o di un'area interessata superiore a 20 ettari”. Il progetto è stato sottoposto alla procedura di VIA in adempimento all’art. 8, comma 2, della legge regionale n. 15/2002 in quanto attività autorizzata dopo l’entrata in vigore del DPCM 3 settembre 1999 e della legge regionale 18 gennaio 1999, n. 1. L’Assessore fa presente che la cava in esame è in esercizio dal 1977 ed è localizzata a circa 3 Km a Nord degli abitati di Dolianova e Serdiana. Il progetto di coltivazione, datato 2007, interessa, con scavi e impianti, una superficie di 33 ettari, su 42 complessivi oggetto della richiesta di autorizzazione. In base alla revisione progettuale del luglio 2008, le superfici interessate dall’attività estrattiva sono pari a 26,3 ettari, incluso l’ampliamento proposto di 8,4 ettari da realizzarsi nella fase finale di coltivazione. La volumetria stimata nel progetto originario, datato 1994, era pari a 2,7 Mm3, di cui 1,7 Mm3 già coltivati e 1,0 Mm3 da estrarre. Con l'ampliamento di 8,4 ettari, proposto con il progetto datato 2007, risultano disponibili complessivamente 2,0 Mm3 di materiali, ai quali vanno sommati ulteriori 1,1 Mm3 di sabbie e ghiaie, recuperabili in seguito allo smantellamento e demolizione dell’esistente impianto di frantumazione e successiva 31 installazione di un nuovo impianto in settori di cava già coltivati. Pertanto, la volumetria complessiva è di circa 3,0 Mm3 di materiali coltivabile nell’arco di un ventennio. La coltivazione del giacimento avviene mediante abbattimento meccanico, impiegando escavatori idraulici, su trance discendenti orizzontali di altezza media pari a 5-6 metri e configurazione finale a fossa. Il fronte di cava, finora coltivato, ha un'altezza totale di circa 20 metri e una lunghezza di circa 50 metri, con scarpate caratterizzate da inclinazioni comprese tra 40° e 45°. Il progetto di recupero inizialmente proposto prevedeva lo sbancamento parziale della collina, di proprietà del proponente, per una superficie di circa 8,7 ettari, con lo scopo di reperire i volumi di materiali necessari per il riempimento degli scavi e per la successiva riqualificazione ambientale. In merito all’iter, l’Assessore fa presente che il procedimento è stato avviato a gennaio 2003, in seguito al deposito della prescritta documentazione e alle pubblicazioni di rito. A gennaio 2005, sono pervenute le osservazioni di un anonimo comitato di cittadini di Serdiana che ha evidenziato criticità connesse all’ampiezza e altezza degli scavi, all’alterazione del paesaggio anche in considerazione dell’assenza di adeguate attività di recupero. A tale segnalazione anonima ha fatto seguito un sopralluogo congiunto da parte del Servizio Attività Estrattive e del Corpo di Polizia Municipale competente per territorio a seguito del quale è risultata la coerenza con le previsioni del progetto di coltivazione a suo tempo presentato. L’Assessore prosegue riferendo che il Servizio Sostenibilità Ambientale e Valutazione Impatti (SAVI), valutati gli elaborati tecnici e lo SIA trasmessi dalla Società, a seguito del sopralluogo effettuato in data 17 aprile 2007 e della conferenza istruttoria tenutasi in data 14 giugno 2007, ha rilevato criticità in merito alla proposta di recupero ambientale, in accordo con le osservazioni del Servizio Tutela del Paesaggio di Cagliari (ora Servizio governo del territorio e tutela paesaggistica) che ha valutato il suddetto progetto di recupero in contrasto con le vigenti prescrizioni del PPR. Il proponente, invitato a riformulare e ripresentare il progetto di recupero, ha provveduto a trasmetterlo in data 15 ottobre 2007, integrandolo ulteriormente nel luglio 2008. Detto progetto, volto alla conservazione dell'area collinare seminaturale e delle colture olivicole adiacenti alla cava, prevede il riempimento dei vuoti di cava principalmente con materiali inerti provenienti da scavi autorizzati nella provincia di Cagliari e, in misura minore, con i materiali sterili non commerciabili derivanti dalla stessa attività di cava, oltre al rimodellamento morfologico di raccordo con i terreni circostanti per consentire la restituzione delle aree all'attività agricola preesistente. In merito all’iter della pratica, l’Assessore fa presente che il Servizio SAVI, tenuto conto della preliminare istruttoria della Progemisa e della comunicazione del Servizio Governo del Territorio che attesta la coerenza del nuovo progetto di recupero alle prescrizioni 32 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 del PPR, ha concluso l’istruttoria con un parere tecnico positivo in merito alla compatibilità ambientale dell’intervento, a 2/8 condizione che siano rispettate le seguenti prescrizioni, da recepire nel progetto da sottoporre ad autorizzazione: 1. il progetto di coltivazione e recupero ambientale dovrà essere realizzato secondo le modalità tecniche e il cronoprogramma descritto in progetto, così come modificato ed aggiornato a luglio 2008, in cui sono previste 4 fasi temporali, rispettivamente di 5,5 e 6,5 anni (breve e medio termine) e di 6,5 e 1,5 anni (fasi finali e di post coltivazione), limitatamente ai primi 10 anni di attività; 2. il completamento del recupero ambientale dell’area denominata A dovrà essere realizzato entro i primi tre anni di attività; 3. sono escluse le attività estrattive o di modificazione del suolo in aree attualmente integre, con particolare riferimento all'area denominata E di 8,4 ettari e dell’area F, come delimitate nel progetto modificato ed aggiornato a luglio 2008; 4. allo scopo di mitigare gli effetti sul paesaggio e di limitare gli effetti cumulativi con altre cave vicine, si dovrà dare priorità d'esecuzione agli interventi di riempimento dei vuoti di cava, di rimodellamento morfologico e di riqualificazione ambientale delle aree di cava dismesse, da attuarsi contestualmente e funzionalmente alle fasi di sfruttamento del giacimento; 5. i materiali inerti, le terre e le rocce da scavo da utilizzarsi per il riempimento degli scavi dovranno essere preventivamente caratterizzati sotto l'aspetto geomeccanico e chimico-fisico, al fine di confermare l'idoneità all'uso previsto e di accertare l'assenza di contaminazioni, alterazioni o mineralizzazioni secondarie; il riutilizzo di tali materiali dovrà essere obbligatoriamente autorizzato dagli Enti competenti, nel rispetto dell'art. 186 del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i. e delle eventuali prescrizioni di altre Autorità competenti; 6. dovrà essere predisposto, sino alla conclusione dell’attività estrattiva autorizzata, un accurato piano di monitoraggio ambientale in cui siano rilevate e descritte le fasi e attività di utilizzazione del giacimento, con indicazione dei quantitativi di materiali estratti e da estrarre e, per le fasi di recupero ambientale, dei volumi e tipologie di materiali utilizzati per il riempimento degli scavi, con precisa indicazione della loro provenienza e periodo di utilizzo; inoltre, la prosecuzione dei lavori dovrà essere documentata con periodicità semestrale mediante fotografie panoramiche e di dettaglio; 7. al fine di consentire il riscontro periodico delle previsioni progettuali, i dati e le informazioni inerenti al monitoraggio ambientale dovranno essere trasmesse con periodicità biennale e in forma di “Relazione di monitoraggio ambientale e stato di avanzamento dei lavori” al Servizio Sostenibilità Ambientale e Valutazione Impatti, oltre che agli Enti competenti; 8. al fine di mitigare gli impatti visivi, gli impatti acustici e la dispersione di polveri, dovranno essere realizzate opportune "barriere verdi" di larghezza non inferiore a 3 metri lungo le porzioni perimetrali del- l'area di cava adiacenti a strade e piste; 9. per la realizzazione delle barriere verdi, dovranno essere utilizzate piantine arbustive ed arboree autoctone, anche di carattere agrario, di altezza iniziale non inferiore a 1 metro, da posizionare alternativamente in termini di specie vegetali e su distinti filari; durante la realizzazione delle barriere verdi, si dovrà aver cura di mantenere e conservare le siepi spontanee eventualmente presenti; 10. al fine di garantire la massima sicurezza dell'area, dovrà essere posta in opera una adeguata recinzione perimetrale alla cava, oltre alla collocazione, lungo la recinzione, di un appropriato numero di cartelli ammonitori di pericolo; 11. dovrà essere evitata ogni interferenza dell'attività estrattiva con falde idriche profonde e superficiali, con i corsi d'acqua e i compluvi principali prossimi alla cava; inoltre, dovrà essere escluso qualsiasi scambio reciproco o diretto tra acque di dilavamento dei piazzali di cava e di lavaggio degli inerti nelle fasi di lavorazione con le acque di scorrimento dei corsi d’acqua; 12. al fine di evitare l'accumulo d'acqua nelle aree di scavo, dovrà essere realizzato un appropriato sistema di drenaggio e convogliamento delle acque meteoriche verso la rete idrografica naturale, anche mediante canali di guardia e di intercettazione dei deflussi superficiali; funzionalmente al sistema di drenaggio dovrà essere predisposto un bacino di dimensioni idonee, finalizzato alla decantazione e chiarificazione delle acque prima della loro immissione finale nei corpi idrici naturali; 13. al fine di assicurare la funzionalità del sistema di regimazione idraulica dell'area di cava, dovrà essere periodicamente effettuata la necessaria manutenzione del sistema di drenaggio, delle canalette e della vasca di decantazione, inclusa la rimozione del carico solido depositatosi e il riutilizzo dei sedimenti nei lavori di recupero morfologico; 14. la pendenza conferita ai piazzali di fondo, sia durante le fasi di coltivazione sia all’atto del recupero morfologico e ambientale, dovrà essere tale da impedire la formazione diffusa di aree acquitrinose e assicurare il normale deflusso delle acque dilavanti; inoltre, la configurazione dell'area di cava dovrà garantire il corretto drenaggio delle acque superficiali verso i collettori naturali; 15. dovranno essere contenuti al minimo indispensabile gli spazi destinati alle aree per lo stoccaggio temporaneo del materiale movimentato e per le piste di stretta pertinenza dei cantieri, oltre agli ingombri di piste e strade di servizio esistenti; 16. dovranno essere messi in atto gli accorgimenti tecnico-progettuali e le più efficaci misure di mitigazione al fine di: - garantire la massima tutela di suolo, sottosuolo, acque superficiali ed atmosfera e minimizzare gli effetti ambientali indotti dal rumore e dalle vibrazioni; - controllare la stabilità dei terreni per prevenire scoscendimenti e smottamenti di ogni genere; - contenere le polveri dovute alla movimentazione dei macchinari in fase di escavazione, carico e trasporto, sui piazzali e sulle aree potenzialmente polverose, 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 soprattutto durante le stagioni secche e le giornate ventose; - mantenere in perfetta efficienza gli impianti di lavorazione, anche mediante l'adozione di idonei sistemi di depolverizzazione; - mantenere in perfetta efficienza la strada che conduce all'area di cava; 17. la verifica di stabilità dei fronti di scavo, ai sensi della normativa vigente, dovrà essere ripetuta con cadenza annuale e, in ogni caso, ogni qual volta possano essere modificati i principali parametri utilizzati nel progetto; 18. in fase di cantiere dovrà essere garantita ed accertata: - la periodica revisione e la perfetta funzionalità di tutte le macchine ed apparecchiature di cantiere, in modo da minimizzare i rischi per gli operatori, le emissioni anomale di gas e la produzione di vibrazioni e rumori non a norma, anche mediante l’adozione di misure gestionali che obblighino i conducenti allo spegnimento dei mezzi durante il non utilizzo; - il rapido intervento per il contenimento e l’assorbimento di eventuali sversamenti accidentali interessanti acqua e suolo; - lo smaltimento in conformità alle leggi vigenti in materia dei materiali inquinati e di tutti i rifiuti prodotti durante l’esecuzione delle attività e opere; 19. tutte le aree di cava dovranno essere tenute in modo decoroso, evitando la creazione di discariche, l'accantonamento di mezzi e attrezzature in disuso e quanto altro non necessario alla conduzione dell'attività che possa creare un ulteriore impatto visivo negativo; 20. i muri a secco di separazione tra i terreni eventualmente interessati dall'intervento dovranno essere disfatti, il pietrame dovrà essere accumulato in luogo idoneo e funzionale alla prosecuzione dei lavori di coltivazione; a fine lavori i muretti a secco divisori delle proprietà dovranno essere ricostituiti, per forma e sezione, secondo la tradizione locale e restituiti ai limiti catastali originari; 21. preventivamente all’avanzare dei fronti di cava e alla rimozione degli strati superficiali di terra agraria, dovranno essere rimossi tutti gli esemplari vegetali autoctoni di qualsiasi specie arbustiva e arborea, meritevoli di conservazione per dimensioni e portamento; le piante, dovranno essere asportate con idoneo pane di terra, evitando di arrecare danni irreversibili agli individui o a parti degli stessi, e accuratamente reimpiantate nei settori in fase di recupero; 22. preliminarmente alla fase di coltivazione e allo scopo di favorire il successivo recupero dei suoli, il terreno agrario dovrà essere asportato avendo cura di selezionare e stoccare separatamente gli orizzonti superficiali ricchi di humus (primi 50 cm) e quelli più profondi e argillosi (oltre 50 cm di profondità); 23. l'asportazione degli strati superficiali di suolo dovrà essere effettuata attraverso l'uso di macchinari idonei al fine di minimizzare la compattazione del terreno; qualora fosse necessario lo stoccaggio temporaneo, il suolo asportato dovrà essere accumulato ordina- 33 tamente in aree idonee, prestando particolare attenzione alla direzione del vento dominante in modo da ridurre la potenziale dispersione della frazione fine del terreno; 24. sui cumuli di terreno vegetale asportato e stoccato dovranno essere realizzate idonee semine protettive con miscugli di specie erbacee ad elevato potere aggrappante, allo scopo di conservare la fertilità e di limitare l'inaridimento, il dilavamento e la dispersione di polveri; 25. nelle zone di raccordo dei settori di cava dismessi con le aree attigue non modificate, dovranno essere adottati criteri e tecniche di transizione graduale sotto l'aspetto morfologico, agronomico e pedologico, al fine di evitare variazioni nette tra le aree di cava e quelle mantenute allo stadio originario; 26. al fine di consentire il riutilizzo dei suoli per scopi agricoli, tutte le superfici pianeggianti e subpianeggianti, recuperate mediante il riempimento dei vuoti di cava, dovranno essere adeguatamente rigenerate sotto l'aspetto pedologico mediante lo stendimento della terra asportata secondo la stratificazione originaria del suolo; inoltre, dovrà essere evitata la formazione di un'eccessiva pietrosità superficiale; 27. qualora il terreno vegetale asportato ed accantonato in precedenza non dovesse essere sufficiente al completo ripristino del suolo agrario, i volumi mancanti dovranno essere compensati mediante apporti di terreno con caratteri chimico-fisici coerenti con i suoli originari dell'area e con le semine e piantagioni previste in progetto; 28. dovranno essere adottate le migliori pratiche agronomiche al fine di ricostituire i caratteri e la fertilità originaria del terreno; inoltre, per la ricostituzione di adeguati tenori in sostanza organica ed elementi nutritivi del suolo, dovranno essere utilizzati esclusivamente ammendanti, concimi organici o compost di qualità, privi di materiali non conformi (vetro, plastica, rifiuti metallici, ecc.); 29. tutte le aree residuali che, per acclività, rocciosità, pietrosità o altri fattori limitanti non risultassero recuperabili sotto il profilo agricolo, dovranno essere opportunamente riqualificate mediante appropriati interventi di rinaturalizzazione e reinserimento vegetazionale, in coerenza con la vegetazione potenziale del sito; 30. durante l’esecuzione degli interventi di recupero ambientale, la Direzione Lavori dovrà essere supportata da personale esperto in discipline agronomicoforestali e tecniche vivaistiche, al fine di verificare la coerenza agronomica ed ecologica e la corretta esecuzione pratica delle opere a verde; inoltre, tutti gli interventi dovranno essere effettuati in accordo con il Servizio Territoriale Ispettorato Ripartimentale del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale; 31. per almeno due anni dall’impianto del materiale vegetale vivo, e comunque sino al completo affrancamento delle piantine e delle erbe introdotte artificialmente, si dovrà provvedere alle necessarie cure colturali, alle irrigazioni periodiche e di soccorso e, qualora si riscontrasse uno scarso attecchimento, agli interven- 34 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 ti di infittimento delle superfici inerbite e di risarcimento delle fallanze tra le specie arboree e arbustive; 32. dovrà essere predisposto un organico piano di gestione, manutenzione e messa in sicurezza dei luoghi, al fine di garantire nel tempo l’efficienza degli interventi di recupero ambientale ed evitare il deterioramento delle condizioni di protezione e stabilità ambientale raggiunte; in particolare, dovrà essere evitata ogni forma di pascolamento sino a completo recupero pedologico, agronomico e naturalistico dei luoghi; 33. al termine delle attività e delle operazioni di recupero, il cantiere dovrà essere completamente smantellato, dovrà essere effettuato lo sgombero dai macchinari e lo smaltimento dei materiali utilizzati, evitando la creazione di accumuli permanenti in situ; dovranno altresì essere recuperate, rinaturalizzate e rinverdite anche le aree delle piste di servizio, dei piazzali di stoccaggio e accumulo, della vasca di decantazione e ogni eventuale area dismessa compresa all’interno dell'area di cava. Tutto ciò premesso, l'Assessore della Difesa dell'Ambiente, constatato che il Direttore Generale ha espresso il parere favorevole di legittimità, propone alla Giunta regionale di far propria la proposta del Servizio Sostenibilità Ambientale e Valutazione Impatti. La Giunta regionale, condividendo quanto proposto e rappresentato dall'Assessore della Difesa dell'Ambiente Delibera - di esprimere, per le motivazioni indicate in premessa, un giudizio positivo sulla compatibilità ambientale per il progetto “Prosecuzione ed ampliamento dell'attività di cava di materiali per uso civile denominata Sa Grutta e Su Sparau”, in comune di Serdiana, proposto dalla Società Calcestruzzi S.p.A., a condizione che siano rispettate le prescrizioni descritte in premessa, sull’osservanza delle quali dovranno vigilare, per quanto di competenza, il Servizio Attività Estrattive dell’Assessorato regionale dell’Industria, la Provincia di Cagliari, il Servizio Ispettorato Ripartimentale del C.F.V.A. di Cagliari e l’ARPAS; - di stabilire che la durata dell’autorizzazione da rilasciare dal Servizio Attività estrattive dell’Assessorato regionale dell’Industria non potrà avere durata superiore a 10 anni; - di stabilire che, fermo restando l’obbligo di acquisire gli altri eventuali pareri e autorizzazioni previsti dalle norme vigenti, la presente deliberazione ha validità coincidente con il periodo di vigenza dell’autorizzazione dell’Assessorato regionale dell’Industria. Il Servizio SAVI provvederà alla comunicazione della presente deliberazione ai soggetti interessati al procedimento, a tutte le Amministrazioni competenti, anche in materia di controllo ambientale, e alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna (BURAS). Letto, confermato e sottoscritto. Il Direttore Generale Dettori Il Presidente Soru DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 29 luglio 2008, n. 41/13. Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della L.R. 18.1.1999 n. 1 e s.m.i. e della Delib.G.R. 15.2.2005 n. 5/11 e s.m.i. relativa al progetto “Realizzazione di una fattoria fotovoltaica da 12 MW”, in località Bassacutena nel comune di Tempio Pausania. Proponente: Tittmann Solar GmHb (s.r.l.). L’Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisce che la società Tittmann Solar in data 21 giugno 2007 (protocollo assessoriale n. 21353 del 22/6/2007; Reg. P. Ver. n. 28/07), ha presentato l’istanza di verifica di assoggettabilità a valutazione d’impatto ambientale per il progetto denominato “Realizzazione di una fattoria fotovoltaica da 12 MW”, in località Bassacutena nel comune di Tempio Pausania. L’intervento è ascrivibile alle categorie di opere di cui all’allegato A1 della Delib.G.R. n. 5/11 del 15.2.2005 punto 2, lettera e) “impianti industriali non termici per la produzione di energia, vapore, acqua calda”. Il progetto prevede la realizzazione di un impianto fotovoltaico per la generazione di energia elettrica della potenza nominale di 12 MW, in un’area agricola nei pressi della frazione di Bassacutena. L’impianto è costituito da stringhe collegate in parallelo fra loro e connesse ad un inverter per la conversione CC/CA, a sua volta connessa alla cabina elettrica. Ogni stringa è ottenuta dal collegamento in serie di moduli fotovoltaici ciascuno dei quali è costituito da celle di silicio monocristallino, ha dimensioni pari a 5,00 x 3,00 metri e una potenza nominale di 2 Kw. I moduli saranno fissati al terreno tramite pali trivellati in acciaio zincato; in alternativa potranno essere ancorati a plinti isolati di fondazione in cemento armato delle dimensioni di 2,00 x 2,00 x 0,80 metri. Il progetto contempla l’installazione di 8.000 pannelli fotovoltaici del tipo a inseguimento montati su un supporto alto 2,5 metri e che hanno un’altezza da terra pari a circa 3,8 metri. È previsto un sistema di cavidotti che convoglia l’energia elettrica all’inverter e da questo alla cabina elettrica. Tutti i cavi sono interrati a una profondità di 70 cm. La superficie captante totale dell’impianto è di circa 120.000 m2, quella lorda occupata dall’impianto è invece pari a 34 Ha. L’intervento, il cui costo complessivo è pari a euro 50.000.000 beneficia delle tariffe incentivanti GRTN/GSE ai sensi dei D.M. 27/7/2005 e D.M. 6/2/2006. In merito all’iter amministrativo, l’Assessore prosegue informando che il proponente ha depositato il 31/7/2007, successivamente al deposito presso il Servizio SAVI, l’istanza di verifica e gli elaborati progettuali anche presso il comune di Tempio Pausania. La Giunta regionale, con la deliberazione n. 36/15 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 del 18.9.2007, ha dichiarato non procedibile il procedimento di verifica in questione in quanto in contrasto con gli indirizzi stabiliti con la deliberazione n. 28/56 del 26.7.2007, di attuazione dell’art. 112 delle NTA del Piano Paesaggistico Regionale, essendo l’intervento proposto in area agricola. Il proponente ha fatto ricorso presso il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) della Sardegna per l’annullamento, previa sospensione dell’esecuzione, della succitata deliberazione n. 36/15 del 18.9.2007. Il TAR, con ordinanza n. 9/2008, ha accolto l’istanza cautelare del ricorrente, sospendendo l’efficacia degli atti impugnati. L’Assessore continua riferendo che il Servizio Sostenibilità Ambientale, Valutazione Impatti e Sistemi Informativi Ambientali (SAVI), tenuto conto dell’ordinanza del TAR, ha dato seguito all’istruttoria a seguito della quale sono emerse le seguenti criticità: a) con riferimento al Piano Paesaggistico Regionale (PPR): - l’impianto ricade nell’ambito di paesaggio costiero n. 17 (Gallura costiera nord – orientale); - il sito d’intervento, interessante una superficie di 34 Ha è caratterizzato dalla presenza di aree naturali e seminaturali per le quali gli articoli 23 e 26 delle NTA del PPR vietano qualunque nuovo intervento suscettibile di pregiudicare la fruibilità paesaggistica dell’area, nonché gli interventi infrastrutturali che comportino alterazioni permanenti della copertura forestale. L’impianto fotovoltaico proposto potrebbe alterare la fruibilità paesaggistica e la copertura forestale, dal momento che interessa una vasta area pari a circa 34 Ha; - le aree non classificate naturali e seminaturali sono aree ad utilizzazione agroforestale per le quali l’articolo 29 delle citate NTA prescrive che gli usi diversi da quello agricolo implichino che venga dimostrata la rilevanza pubblica economica e sociale dell’opera e l’impossibilità di localizzazioni alternative; - il sito fa parte delle aree caratterizzate da insediamenti storici, in quanto sono presenti forme di insediamento storico sparso (stazzi) che il PPR, all’articolo 52 delle NTA, tutela non solo come singoli episodi edilizi, ma anche come elementi d’insieme caratterizzanti il paesaggio, tanto da prescrivere interventi di riqualificazione e recupero che devono riguardare non solo i corpi di fabbrica tradizionali ma anche le recinzioni e le relazioni originarie con gli spazi vuoti di pertinenza degli organismi edilizi, da considerare e salvaguardare nella loro integrità. b) con riferimento agli aspetti tecnico-ambientali: - l’intervento, ricadente in zona agricola, comportando la sottrazione di suolo per una superficie pari a 34 Ha necessita di una valutazione adeguata al fine di accertare se la sottrazione di detta superficie è in conflitto con altri potenziali utilizzi coerenti con la destinazione d’uso dell’area; - dall’analisi degli elaborati allegati al progetto è emerso come le modifiche apportate dall’opera su stratigrafie e acquiferi superficiali possano essere considerate “rilevanti”, se non in termini di profondità, in ter- 35 mini di quantità di interventi puntuali, dato il considerevole numero di opere di fondazione (circa 8.000), nonché la necessità di effettuare, in un’area molto vasta, consistenti scavi per l’istallazione dei cavidotti interrati. Gli studi allegati alla istanza di verifica, non contestualizzati al sito di intervento, non hanno permesso di escludere la presenza di impatti negativi significativi su queste componenti ambientali, per le quali sono necessari studi di carattere idrogeologico, geologico e geomorfologico riferiti ad un livello di progettazione definitivo, non limitati ad una semplice conoscenza bibliografica o all’analisi di rilevamenti “in situ” derivanti da studi pregressi, o a risultati riferiti sostanzialmente all’area vasta; - vista la consistenza dell’intervento in termini di scavi, reinterri, produzione di imballaggi e produzione di rifiuti in fase di dismissione, è necessario fornire una accurata analisi quali/quantitativa dei rifiuti in fase di cantiere (es. quantità e tipologia di imballaggi, terre di scavo), esercizio (es.utilizzo di olii e lubrificanti) e decommissioning; - considerato l’impatto visivo dell’intervento, riconducibile all’installazione di 8.000 pannelli fotovoltaici del tipo ad inseguimento montati su un supporto alto 2,5 metri, che avrebbero una altezza da terra desumibile dagli elaborati progettuali pari a circa 4 metri, occupanti una superficie lorda complessiva di 34 Ha, è necessario uno studio adeguato di detti impatti. Sulla base di quanto sopra esposto il Servizio SAVI ha concluso l’istruttoria con il parere di assoggettare l’intervento in questione all’ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale (VIA), in quanto soltanto lo studio di impatto ambientale (SIA) ed un livello progettuale di maggior dettaglio consentono di individuare e valutare più approfonditamente l’entità degli impatti potenziali, nonché indicare le opportune misure per la conseguente mitigazione e compensazione. Lo studio di impatto ambientale (SIA), da predisporre nel rispetto della normativa vigente, dovrà: 1. contemplare l’esame di soluzioni localizzative alternative e dell’opzione zero; 2. contenere l’analisi costi-benefici, sviluppata con metodologia rigorosa e basata su di un sistema di supporto alle decisioni, in grado di rendere evidenti tutti i criteri sui quali poggia l’ipotesi progettuale proposta, anche alla luce degli indirizzi regionali; 3. esaminare la coerenza dell’intervento con la pianificazione paesaggistica e di settore. Considerato, infatti, che l’impianto ricade in ambito di paesaggio tutelato ai sensi del Piano Paesaggistico Regionale come ambito di paesaggio costiero n. 17 (Gallura costiera nord – orientale), dovrà essere dimostrata la rilevanza pubblica economica e sociale dell’opera e l’impossibilità di localizzazioni alternative, così come richiesto all’art. 29 delle NTA. Inoltre, dovrà essere adeguatamente motivata la ubicazione dell’impianto in area agricola alle luce degli indirizzi regionali; 4. approfondire mediante indagini in situ le problematiche connesse agli aspetti idrogeologici, geologici e geomorfologici; 36 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 5. esaminare gli aspetti relativi alla produzione di rifiuti attraverso una accurata analisi quali/quantitativa in fase di cantiere (es. quantità e tipologia di imballaggi, terre di scavo), esercizio (es.utilizzo di olii e lubrificanti) e decommissioning; 6. effettuare delle idonee simulazioni fotografiche per la valutazione dell’impatto visivo. A tal fine, andranno messi in evidenza tutti i punti visuali “sensibili” del territorio dai quali costruire adeguate fotosimulazioni, individuabili sia in prossimità del sito che nell’ambito dell’area vasta: ad esempio punti panoramici e siti d’importanza naturalistica e storico – archeologica quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo la Chiesa di San Giovanni, l’abitato di Bassacutena, il Monte Valdareddu, i numerosi stazzi presenti nell’area vasta. Le simulazioni fotografiche dovranno inoltre contenere anche il rendering delle opere connesse all’impianto (es. le cabine di trasformazione) e dovranno essere accompagnate, data la notevole estensione dell’intervento, da una rappresentazione cartografica in scala adeguata, riportante le zone di influenza visuale (ZVI) dell’impianto. L’Assessore, vista l’istruttoria del Servizio SAVI, e sottolineato che le criticità correlate alla ubicazione dell’impianto in area agricola, anche alla luce dei più recenti indirizzi regionali adottati dalla Giunta regionale con la deliberazione n. 30/2 del 23.5.2008, rendono necessario un’adeguata e approfondita valutazione, in particolare, delle soluzioni alternative di localizzazione, constatato che il Direttore Generale ha espresso il parere favorevole di legittimità, propone alla Giunta regionale di sottoporre il progetto in epigrafe all’ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale. La Giunta regionale, condividendo quanto proposto e rappresentato dall'Assessore della Difesa dell'Ambiente Delibera di sottoporre all’ulteriore procedura di VIA, per le motivazioni esposte in premessa, il progetto “Realizzazione di una fattoria fotovoltaica da 12 MW”, in località Bassacutena nel comune di Tempio Pausania, proposto dalla società Tittmann Solar GmHb. Il Servizio SAVI provvederà alla comunicazione della presente deliberazione ai soggetti interessati al procedimento, a tutte le Amministrazioni competenti, e alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna (BURAS). Letto, confermato e sottoscritto. Il Direttore Generale Dettori Il Presidente Soru DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 29 luglio 2008, n. 41/14. Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della L.R. 18.1.1999 n. 1 e s.m.i. e della Delib.G.R. 15.2.2005 n. 5/11 e s.m.i. relativa al progetto “Realizzazione di un condominio fotovoltaico per la produzione di energia elettrica da fonte solare, per una potenza complessiva di circa 1,5 MW, in località Biunisi” nel comune di Porto Torres. Proponente: VALCERASA s.r.l. L’Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisce che la società Valcerasa s.r.l. in data in data 25 giugno 2007 (protocollo assessoriale n. 21601 del 25.6.2007; Reg. P. Ver. n. 36/07), ha presentato l’istanza di verifica di assoggettabilità a valutazione d’impatto ambientale per l’intervento denominato “Realizzazione di un condominio fotovoltaico per la produzione di energia elettrica da fonte solare, per una potenza complessiva di circa 1,5 MW, in località Biunisi” nel comune di Porto Torres. L’intervento è ascrivibile alle categorie di opere di cui all’allegato A1 della Delib.G.R. n. 5/11 del 15.2.2005 punto 2, lettera e) “impianti industriali non termici per la produzione di energia, vapore, acqua calda”. Il progetto prevede la realizzazione di un condominio fotovoltaico costituito da ventinove impianti singoli da 49.9 kW ciascuno per una potenza complessiva installata pari a 1,5 MW, in un’area agricola situata nell’agro di Porto Torres avente una superficie complessiva di circa 14,3 Ha. La superficie complessiva occupata dai pannelli sarà pari a circa 4,7 Ha i pannelli fotovoltaici saranno appoggiati su una orditura metallica resa solidale al terreno attraverso otto chiodi in acciaio del tipo Krinner KSF PV M24 della lunghezza di 1,60 metri ed un diametro di 7,61 cm. La struttura metallica portapannelli avrà un’altezza minima dal suolo di 0,70 metri e dimensioni di 11,23 x 4,80 metri, mentre le dimensioni dei pannelli saranno di 11,23 x 5,60 metri. I collegamenti elettrici fra pannelli fotovoltaici, così come quelli fra detti pannelli e le cabine nonché l’anello di collegamento fra le cabine stesse sino al punto di raccolta ENEL, saranno tutti realizzati con cavidotti adeguatamente dimensionati ed interrati alla profondità di 1,50 metri. Il complessivo sviluppo lineare dei cavidotti sarà pari a 6983 metri ed i relativi scavi avranno un volume di 5237 m3. Verranno inoltre realizzate due cabine di trasformazione, di superficie pari rispettivamente a circa 86 e 58 m2. L’intervento, il cui costo complessivo è pari a euro 8.000.000 beneficia delle tariffe incentivanti GRTN/GSE ai sensi dei D.M. 27/7/2005 e D.M. 6/2/2006. In merito all’iter amministrativo, l’Assessore prosegue informando che il procedimento è stato avviato il 1° luglio 2007, in seguito alle pubblicazioni sul quotidiano La Nuova Sardegna, nel rispetto di quanto previsto dalla Delib.G.R. n. 5/11 del 15/2/2005. La Giunta regionale, con la deliberazione n. 36/15 del 18.9.2007, ha disposto la non procedibilità del procedimento di verifica in questione in quanto in contrasto con gli indirizzi stabiliti con la deliberazione n. 28/56 del 26.7.2007, di attuazione dell’art. 112 delle NTA del Piano Paesaggistico Regionale, essendo l’intervento proposto in area agricola. 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 Il proponente ha fatto ricorso presso il Tribunale Amministrativo Regionale della Sardegna per l’annullamento, previa sospensione dell’esecuzione, della succitata deliberazione n. 36/15 del 18.9.2007. Il TAR, con ordinanza n. 112/2008, ha accolto l’istanza cautelare del ricorrente, sospendendo l’efficacia degli atti impugnati. L’Assessore continua riferendo che il Servizio Sostenibilità Ambientale, Valutazione Impatti e Sistemi Informativi Ambientali (SAVI), tenuto conto dell’ordinanza del TAR, ha dato seguito all’istruttoria a seguito della quale sono emerse le seguenti criticità: a) con riferimento al Piano Paesaggistico Regionale (PPR): - l’impianto ricade in ambito di paesaggio tutelato ai sensi del Piano Paesaggistico Regionale come ambito di paesaggio costiero n. 14 (Golfo dell’Asinara); - l’area di intervento è identificata come area ad utilizzazione agroforestale dalla cartografia di piano, per le quali l’articolo 29 delle NTA prescrive che gli usi diversi da quello agricolo implichino che venga dimostrata la rilevanza pubblica economica e sociale dell’opera e l’impossibilità di localizzazioni alternative. b) con riferimento agli aspetti tecnico-ambientali: - non possono escludersi consistenti impatti sulla componente storico – archeologica, dal momento che, come evidenziato dallo stesso proponente nella REA, “tutto il territorio che circonda l’area esaminata è disseminato di nuraghi, il che denota una frequentazione in epoca preistorica, protrattasi poi probabilmente fino al medioevo”, e ancora “il solo quadro storico da un’idea precisa dell’importanza storico – archeologica dell’area che per questo necessita di un’attenta indagine di superficie al fine di riconoscere e delimitare eventuali strutture o tracce di frequentazione”; - vista la consistenza dell’intervento in termini di scavi, reinterri, produzione di imballaggi e produzione di rifiuti in fase di dismissione, sarebbe necessario fornire una accurata analisi quali/quantitativa dei rifiuti in fase di cantiere (es. quantità e tipologia di imballaggi, terre di scavo), esercizio (es.utilizzo di olii e lubrificanti) e decommissioning; - considerato l’impatto visivo come fra i più rilevanti per il presente progetto, in un’area vasta d’intervento dove lo stesso proponente intende realizzare altri interventi simili (Sant’Elena, Biunisi, Bacchileddu Chessa, Margone), è necessario uno studio adeguato di detti impatti. Sulla base di quanto sopra esposto il Servizio SAVI ha concluso l’istruttoria con il parere di assoggettare l’intervento in questione all’ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale (VIA), in quanto soltanto lo studio di impatto ambientale (SIA) ed un livello progettuale di maggior dettaglio consentono di individuare e valutare più approfonditamente l’entità degli impatti potenziali, nonché indicare le opportune misure per la conseguente mitigazione e compensazione. Lo studio di impatto ambientale (SIA), da predisporre nel rispetto della normativa vigente, dovrà: 1. contemplare l’esame di soluzioni localizzative alternative e dell’opzione zero; 37 2. contenere l’analisi costi-benefici, sviluppata con metodologia rigorosa e basata su di un sistema di supporto alle decisioni, in grado di rendere evidenti tutti i criteri sui quali poggia l’ipotesi progettuale proposta, anche alla luce degli indirizzi regionali; 3. esaminare la coerenza dell’intervento con la pianificazione paesaggistica e di settore. Considerato, infatti, che l’impianto ricade in ambito di paesaggio tutelato ai sensi del Piano Paesaggistico Regionale come ambito di paesaggio costiero n. 14 (Golfo dell’Asinara), dovrà essere dimostrata la rilevanza pubblica economica e sociale dell’opera e l’impossibilità di localizzazioni alternative, così come richiesto all’art. 29 delle NTA; 4. approfondire mediante indagini in situ le problematiche connesse agli impatti sulla componente storico – archeologica, dal momento che, come evidenziato dallo stesso proponente nella relazione sugli effetti ambientali, “tutto il territorio che circonda l’area esaminata è disseminato di nuraghi, il che denota una frequentazione in epoca preistorica, protrattasi poi probabilmente fino al medioevo”; 5. esaminare gli aspetti relativi alla produzione di rifiuti attraverso una accurata analisi quali/quantitativa in fase di cantiere (es. quantità e tipologia di imballaggi, terre di scavo), esercizio (es.utilizzo di olii e lubrificanti) e decommissioning; 6. effettuare delle simulazioni fotografiche realistiche per la valutazione dell’impatto visivo. A tal fine, andranno messi in evidenza tutti i punti visuali “sensibili” del territorio dai quali costruire adeguate fotosimulazioni, individuabili sia in prossimità del sito che nell’ambito dell’area vasta: ad esempio punti panoramici e siti d’importanza naturalistica e storico – archeologica. Le simulazioni fotografiche dovranno inoltre contenere anche il rendering delle opere connesse all’impianto (es. le cabine di trasformazione) e dovranno essere accompagnate, data la notevole estensione dell’intervento, da una rappresentazione cartografica in scala adeguata, riportante le zone di influenza visuale (ZVI) dell’impianto. Inoltre, visto che lo stesso proponente ha presentato altre istanze di verifica di assoggettabilità a VIA nella stessa area vasta d’intervento, le foto simulazioni dovranno consentire di valutare anche in maniera cumulativa gli impatti visivi. L’Assessore, vista l’istruttoria del Servizio SAVI, e sottolineato che le criticità correlate alla ubicazione dell’impianto in area agricola, anche alla luce dei più recenti indirizzi regionali adottati dalla Giunta regionale con la deliberazione n. 30/2 del 23.5.2008, rendono necessario un’adeguata e approfondita valutazione, in particolare, delle soluzioni alternative di localizzazione, constatato che il Direttore Generale ha espresso il parere favorevole di legittimità, propone alla Giunta regionale di sottoporre il progetto in epigrafe all’ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale. La Giunta regionale, condividendo quanto proposto e rappresentato dall'Assessore della Difesa dell'Ambiente Delibera 38 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 di sottoporre all’ulteriore procedura di VIA, per le motivazioni esposte in premessa, il progetto “Realizzazione di un condominio fotovoltaico per la produzione di energia elettrica da fonte solare”, per una potenza complessiva di circa 1,6 MW, in località Sant’Elena nel comune di Porto Torres, proposto dalla società Valcerasa. Il Servizio SAVI provvederà alla comunicazione della presente deliberazione ai soggetti interessati al procedimento, a tutte le Amministrazioni competenti, e alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna (BURAS). Letto, confermato e sottoscritto. Il Direttore Generale Dettori Il Presidente Soru DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6 agosto 2008, n. 44/3. Procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, ai sensi dell’art. 31 della L.R. 18.1.1999 n. 1 e della Delib.G.R. 15.2.2005 n. 5/11 e s.m.i., relativa al progetto “Interventi di riassetto idraulico del Rio Solanas, in comune di Sinnai”. Proponente: Comune di Sinnai. L’Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisce che l'amministrazione comunale di Sinnai, in data 13 novembre 2006, ha presentato l’istanza di VIA per il progetto denominato “Interventi di riassetto idraulico del Rio Solanas”, ascrivibile alla categoria di cui all’allegato A1 della Delib.G.R. n. 5/11 punto 7, lettera n, "opere di regolazione del corso dei fiumi e dei torrenti, canalizzazione e interventi di bonifica ed altri simili destinati ad incidere sul regime delle acque, compresi quelli di estrazione di materiali litoidi dal demanio fluviale e lacuale". L’opera, rientrante tra le categorie di interventi da assoggettare alla preliminare procedura di screening, in base a quanto previsto dall'art. 20, comma 12 della legge regionale 29 aprile 2003, n. 3, è stata immediatamente sottoposta alla valutazione di impatto ambientale in quanto ricadente parzialmente all'interno del perimetro del Sito di Importanza Comunitaria "Costa di Cagliari", codice ITB040021. L’intervento, il cui costo è quantificato in euro 1.102.987, usufruisce, per il 90% dell’importo complessivo, di un finanziamento dell’Assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente – Servizio Tutela del Suolo, e per il restante 10% di un finanziamento del Comune di Sinnai. I lavori in progetto hanno l’obiettivo di riconfigurare l’alveo del rio Solanas per migliorarne le condizioni di deflusso, al fine di limitare possibili danni agli abitanti, alle infrastrutture e ai terreni agricoli derivanti dagli eventi di piena. Le opere in progetto, sulla base della revisione datata luglio 2008, scaturita dalle osservazioni e indicazioni emerse in sede di conferenza istruttoria e di successivi incontri tecnici, prevedono i seguenti interventi, procedendo da monte verso valle: 1. pulizia selettiva di vegetazione infestante ed ostruente il deflusso delle portate di piena e rimozione dei rifiuti presenti; 2. risagomatura con sezione trapezia non rivestita del fondo alveo, con inerbimento della parte bassa delle sponde mediante idrosemina; 3. integrazione della vegetazione esistente nella parte alta della sponda mediante la piantumazione di talee e arbusti; 4. rimozione del cordolo esistente in gabbioni metallici e ripristino della sponda con terreni sabbiosi e piantumazione di tamerici; 5. interventi localizzati di difesa spondale in materassi reno e gabbioni metallici, con ricarica di terreno e piantumazione di specie arbustive; 6. demolizione e ricostruzione del guado di attraversamento in località Piscina Bertula. In merito all’iter, l’Assessore fa presente che il procedimento è stato avviato in data 17 febbraio 2007 in seguito al deposito della prescritta documentazione e alle pubblicazioni di rito. Successivamente non sono pervenute osservazioni. In data 9 marzo 2007, nei locali del centro culturale di Solanas, si è tenuta la presentazione al pubblico del progetto e dello studio di impatto ambientale, nel corso della quale alcuni cittadini hanno richiesto informazioni sulle caratteristiche del progetto e hanno sottolineato la necessità di assicurare la costanza degli interventi di manutenzione delle opere e del corso d’acqua. In data 12 giugno 2007, presso la sede dell’Assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente, si è tenuta la conferenza istruttoria, a seguito della quale sono stati richiesti chiarimenti e integrazioni, da ultimo depositati a luglio 2008. Il Servizio Governo del territorio e tutela paesaggistica per le Province di Cagliari e di Carbonia – Iglesias, ha manifestato, in corso di istruttoria, alcune criticità, che sono state superate nell’ambito degli elaborati consegnati a luglio 2008. Il Servizio Sostenibilità Ambientale, Valutazione Impatti e Sistemi Informativi Ambientali (S.A.V.I.), vista la documentazione agli atti, ha concluso l’istruttoria con un giudizio tecnico positivo in merito alla compatibilità ambientale dell’intervento, a condizione che siano rispettate e recepite nel progetto da sottoporre ad autorizzazione le prescrizioni di seguito riportate: 1. il progetto dovrà essere realizzato in conformità agli elaborati progettuali datati luglio 2008; 2. in relazione alla fase di esecuzione delle opere: a) le aree di deposito dei materiali e dei mezzi meccanici dovranno essere rispondenti a quelle indicate nel progetto allegato alla istanza di verifica del 2006; b) i lavori in alveo dovranno essere pianificati e realizzati nei periodi di magra, prevedendo la sospensione dei lavori nelle fasi critiche di riproduzione e di sviluppo della fauna acquatica (erpetofauna e ittiofauna) potenzialmente presente nel sito, nonché dell’avifauna vulnerabile; c) durante le varie fasi dei lavori, dovrà essere permesso il regolare deflusso delle acque e il normale 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 apporto idrico verso i tratti più a valle; tutti i lavori dovranno essere eseguiti con modalità e precauzioni che limitino il trasporto di materiali solidi verso valle e l’intorbidimento delle acque; d) per i lavori in alveo dovranno essere impiegate macchine movimento terra ed operatrici gommate e di piccole dimensioni, escludendo il ricorso a mezzi meccanici invasivi; e) al fine di prevenire lo sversamento di sostanze inquinanti sul suolo o nel corso d’acqua, le operazioni di manutenzione sulle macchine operatrici e sui mezzi d’opera dovranno essere effettuate in aree appositamente attrezzate all’interno delle aree di cantiere di cui al punto a), opportunamente distanziate dal corso d’acqua; 3. in fase di esecuzione dei lavori in alveo, gli esemplari arborei e arborescenti meritevoli di conservazione per dimensioni e portamento dovranno essere preservati; sono ammessi gli interventi di sfoltimento di polloni in eccesso e potature fino alla quota della piena di progetto; 4. nel corso dei lavori, dovranno essere eradicati gli esemplari di specie esotiche, ad eccezione di alberi monumentali, eventualmente presenti lungo il tratto da sistemare e sostituiti con l’impianto di specie coerenti con il contesto vegetazionale locale; 5. l’eventuale materiale vegetale di propagazione proveniente da vivaio dovrà appartenere ad ecotipi locali, in coerenza con l’obiettivo di conservazione della biodiversità del Piano Forestale Ambientale Regionale; 6. per tutta la durata degli interventi, la Direzione Lavori dovrà avvalersi del supporto di un esperto in discipline naturalistiche, con competenze specialistiche in botanica ed ecologia, al fine di: a. evitare/mitigare eventuali impatti non previsti in fase progettuale, con particolare riguardo verso la fauna acquatica e la vegetazione; b. verificare la coerenza delle specie messe a dimora con l’habitat ripariale e la vegetazione potenziale del sito, nonché la corretta esecuzione delle opere di rinaturalizzazione; c. predisporre il piano di manutenzione delle aree rinaturalizzate, nel quale siano previsti gli eventuali risarcimenti e, nei primi tre anni, le necessarie cure colturali, escludendo l’impiego di prodotti chimici nelle aree di pertinenza fluviale; d. nel corso dei lavori, provvedere, in caso di rinvenimento di specie faunistiche oggetto di tutela (Convenzione di Berna; DIR. CEE 43/92; L.R. n. 23/1998) alle opportune azioni di allontanamento, custodia temporanea e reinserimento delle stesse, in conformità alle leggi vigenti e di concerto con gli enti competenti; 7. contestualmente alla emissione degli stati di avanzamento dei lavori, dovrà essere predisposta una relazione tecnica descrittiva, corredata di documentazione fotografica, attestante la attuazione delle misure di mitigazione previste in progetto e delle prescrizioni sopra elencate, che dovrà essere inviata ai Servizi Sostenibilità Ambientale e Valutazione Impatti (SAVI) 39 e Tutela della Natura dell’Assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente. Tutto ciò premesso, l'Assessore della Difesa dell'Ambiente, constatato che il Direttore Generale ha espresso il parere favorevole di legittimità sulla proposta in esame, propone alla Giunta regionale di far propria la proposta del Servizio Sostenibilità Ambientale e Valutazione Impatti. La Giunta regionale, condividendo quanto proposto e rappresentato dall'Assessore della Difesa dell'Ambiente Delibera - di esprimere, per le motivazioni indicate in premessa, un giudizio positivo sulla compatibilità ambientale del progetto in esame denominato “Interventi di riassetto idraulico del Rio Solanas, in comune di Sinnai” proposto dal Comune di Sinnai, a condizione che siano rispettate, e recepite nel progetto da sottoporre ad autorizzazione, le prescrizioni descritte in premessa, sull’osservanza delle quali dovranno vigilare, per quanto di competenza, il Servizio Tutela del Suolo dell’Assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente, il Servizio del Genio Civile di Cagliari, il Servizio territoriale dell'ispettorato ripartimentale del CFVA di Cagliari e l’A.R.P.A.S.; - di stabilire che, fermo restando l’obbligo di acquisire gli altri eventuali pareri e autorizzazioni previsti dalle norme vigenti, i lavori, la cui data di inizio dovrà essere comunicata al Servizio Sostenibilità Ambientale, Valutazione Impatti e Sistemi Informativi Ambientali (S.A.V.I.), dovranno essere avviati entro tre anni dall’adozione della presente deliberazione, pena l’attivazione di una nuova procedura di valutazione di impatto ambientale. Il Servizio S.A.V.I. provvederà alla comunicazione della presente deliberazione ai soggetti interessati al procedimento, a tutte le Amministrazioni competenti, anche in materia di controllo ambientale, e alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna (BURAS). Letto, confermato e sottoscritto. Il Direttore Generale Dettori Il Presidente Soru DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6 agosto 2008, n. 44/4. Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della L.R. 18.1.1999 n. 1 e s.m.i., e della Delib.G.R. 15.2.2005 n. 5/11 e s.m.i., relativa al progetto “Demolizione ponte sulla S.P. n. 22 Ballao – Escalaplano e costruzione nuovo viadotto”. Proponente: Comune di Ballao. L’Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisce che il Comune di Ballao ha presentato l’istanza di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale nel novembre 2007, regolarizzata nel marzo 40 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 2008, relativa all’intervento “Demolizione ponte sulla S.P. n. 22 Ballao – Escalaplano e costruzione nuovo viadotto”. Il progetto è ascrivibile alla categoria di cui all’allegato A1 della deliberazione della Giunta regionale n. 5/11 del 15.2.2005, punto 7, lett. n), “opere di regolazione del corso dei fiumi e dei torrenti, canalizzazione ed interventi di bonifica ed altri simili destinati ad incidere sul regime delle acque, compresi quelli di estrazione di materiali litoidi dal demanio fluviale e lacuale”. L’intervento, il cui costo complessivo è quantificato in euro 2.558.405,55, finanziato con fondi del Programma Operativo Regionale (POR) della Sardegna 2000-2006, Asse I, Misura 1.3 Difesa del suolo “Ambito di Intervento Suolo”, rientra tra quelli di protezione idraulica del Comune di Ballao, relativi alla scheda d’intervento B7FLTC001 del Piano per l’assetto idrogeologico (PAI). Sono previsti, in sintesi: - la demolizione del ponte esistente sul Fiume Flumendosa lungo la strada provinciale n. 22 Ballao Escalaplano nel Comune di Ballao; - la realizzazione di un nuovo ponte in cls di lunghezza pari a 198 metri a sei campate da 33 metri, 5 pile in cls del tipo a colonna circolare (D = 2,5 metri) e impalcato del tipo a campate appoggiate alle estremità. Ogni campata sarà costituita da 5 travi a I in c.a.p. e piastra in c.a.; - la variazione del tracciato della strada Provinciale di raccordo con il nuovo viadotto derivante dall’aumento dell’altezza di quest’ultimo e dalla diversa inclinazione rispetto al ponte esistente, con formazione di rilevato; - la risagomatura del fiume nel tratto interessato alla realizzazione del nuovo ponte e sistemazione a verde dell’argine del fiume e dei rilevati stradali. L’Assessore continua riferendo che il Servizio Sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemi informativi ambientali (S.A.V.I.), a conclusione del’istruttoria, a fronte degli impatti negativi significativi sull’ambiente rilevati, non mitigabili in fase di screening, ha ritenuto di dover assoggettare l’intervento in questione all’ulteriore procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), al fine di: - individuare, valutare e raffrontare diverse ipotesi di tracciato, compresa la ricostruzione in corrispondenza dell’attuale attraversamento, oltre che diverse tipologie strutturali, al fine di minimizzare le interferenze con l’alveo di magra, con gli habitat fluviali e ripariali, con il paesaggio; - valutare gli impatti cumulativamente per l’insieme degli interventi che insistono nello stesso tratto di alveo, citati nella documentazione (quali, per es., la sopraelevazione della S.P. nei tratti a monte e a valle del ponte, la realizzazione di una arginatura della sponda destra del fiume a ridosso della spalla del nuovo ponte, ecc.); - sviluppare un’approfondita analisi costi benefici delle diverse soluzioni individuate. Tutto ciò premesso, l'Assessore della Difesa dell'Ambiente, constatato che il Direttore Generale ha espresso il parere favorevole di legittimità sulla proposta in esame, propone alla Giunta regionale di far proprio il parere del Servizio Sostenibilità Ambientale e Valutazione Impatti. La Giunta regionale, condividendo quanto proposto e rappresentato dall'Assessore della Difesa dell'Ambiente Delibera di sottoporre alla procedura di valutazione di impatto ambientale l’intervento denominato “Demolizione ponte sulla S.P. n. 22 Ballao – Escalaplano e costruzione nuovo viadotto”, proposto dall’Amministrazione comunale di Ballao; Il Servizio S.A.V.I. provvederà alla comunicazione della presente deliberazione ai soggetti interessati al procedimento, a tutte le Amministrazioni competenti, e alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna (B.U.R.A.S.). Letto, confermato e sottoscritto. Il Direttore Generale Dettori Il Presidente Soru DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6 agosto 2008, n. 44/5. Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. n. 15/2002, art. 8, comma 2 relativa al progetto “Cava di materiali inerti per uso civile ed industriale in Località Garroni”, in Comune di Maracalagonis. Proponente: Società S.I.FRA. S.n.c. L’Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisce che la Società S.I.FRA. S.n.c. ha presentato l’istanza di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale nel novembre 2002, relativa all’intervento denominato “Cava di materiali inerti per uso civile ed industriale in Località Garroni”, in Comune di Maracalagonis. Il progetto, ascrivibile alla categoria “Cave e torbiere”, di cui alla lettera j), punto 8 dell’allegato A1 della deliberazione della Giunta regionale n. 5/11 del 15.2.2005, è stato sottoposto alla procedura di verifica in adempimento all’art. 8, comma 2, della legge regionale n. 15/2002. La cava è ubicata in località “Garroni”, in comune di Maracalagonis, ad una distanza di circa 4 km dal paese. L’area interessata dall’attività di estrazione occupa una superficie di circa 19.50 ettari; rispetto alla volumetria di progetto, datato 2006, pari a 300.000 m3, in base ai dati forniti dall’Assessorato regionale dell’Industria, aggiornati al 2008, risulta che la volumetria residua è pari 220.000 m3. Il progetto prevede la coltivazione di due aree distanti fra loro circa 500 metri, identificate con le sigle F1 e F2, la prima in pianura la seconda in versante, aventi, rispettivamente, superficie di circa 13,5 ettari e 6 ettari. L’estrazione avviene per trance orizzontali 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 discendenti mediante l’impiego di mezzi meccanici. All’interno dell’area di cava F1 è ubicato l’impianto di frantumazione, adibito alla lavorazione del materiale proveniente da entrambi i fronti (F1 e F2), oltre ad un impianto di betonaggio. La metodologia d’intervento proposta per il recupero ambientale, prevede, per entrambe le aree, l’addolcimento delle scarpate e la piantumazione con essenze vegetali. Nel sito F1 è prevista la realizzazione di un bacino d’acqua artificiale. In merito all’iter della pratica, l’Assessore fa presente che il Servizio Sostenibilità Ambientale, Valutazione Impatti e Sistemi Informativi Ambientali (SAVI), considerato che la documentazione allegata alla istanza di verifica e le successive integrazioni non hanno permesso di escludere la presenza di potenziali impatti negativi riconducibili all’attività estrattiva, ha concluso l’istruttoria con il parere di sottoporre il progetto alla valutazione di impatto ambientale. L’istruttoria ha, infatti, messo in evidenza che: - l'estensione dell’area di cava è considerevole, infatti la superficie dichiarata sulla quale insistono le attività estrattive è pari a circa 19,50 ettari; - un’ulteriore area pari a circa 26 ettari, indicata come “ripristinata nelle tavole allegate al progetto 2006” risulta occupata da laghetti artificiali, mentre nel progetto depositato nel 2002 era previsto il colmamento ai fini del recupero agricolo o boschivo; - è presente una sostanziale compromissione idrogeologica del sito, in particolare a seguito dell’intercettazione ed esposizione di acquiferi sotterranei; - è necessario valutare adeguatamente i possibili impatti riconducibili alla vicinanza del sito al Rio Corongiu, importante corpo idrico superficiale, anche in relazione alle probabili interferenze, a seguito dell’intercettazione della falda, sul deflusso idrico in subalveo; - risulta necessario verificare la visibilità dell’area di cava dai nuclei urbani, dalle vie di comunicazione principali e da altri elementi sensibili presenti sia nell’immediato intorno sia a distanza dal sito; - risulta necessario uno studio di coltivazione e recupero ambientale esauriente che preveda configurazioni finali coerenti con il contesto; - è necessario valutare con il dovuto approfondimento il rapporto costi-benefici dell’iniziativa, con l’indicazione della sostenibilità delle attività e i giustificativi delle esigenze di mercato. In considerazione delle criticità rilevate in corso di istruttoria si rende necessario che il proponente valuti e proponga soluzioni alternative, compresa l’opzione zero, tenendo nella debita considerazione, a fronte delle motivazioni che sottendono la proposta progettuale, da giustificare in funzione degli indirizzi regionali in materia, i costi ambientali connessi. A tale scopo lo SIA dovrà contenere l’analisi costi-benefici relativa alle varie opzioni, condotta con metodologia rigorosa e basata su di un sistema di supporto alle decisioni, in grado di rendere evidenti tutti i criteri sui quali poggia l’ipotesi progettuale proposta. Lo SIA, da redigere in conformità alle norme vigen- 41 ti in materia, in ragione di quanto emerso nella fase istruttoria, dovrà contenere, in particolare: 1. analisi di soluzioni progettuali alternative, con particolare riguardo alle modalità di prosecuzione della coltivazione e di recupero finale, vista l’ulteriore alterazione della morfologia dei luoghi che verrebbe a determinarsi a seguito del completamento della coltivazione; 2. la descrizione dettagliata delle attività di recupero ambientale sinora realizzate nelle aree dismesse, indicando le motivazioni per le quali si è optato per la realizzazione di laghi artificiali non previsti nel progetto datato 2002; 3. la descrizione e la valutazione degli impatti causati dalla prosecuzione dell’attività, con particolare riferimento all’esecuzione degli scavi ed alla produzione di polveri, rumori, nonché l’indicazione delle più opportune misure di mitigazione e, se necessarie, di compensazione; 4. l’analisi delle caratteristiche idrologiche e idrogeologiche del settore, al fine di evidenziare le modalità più opportune per il controllo delle acque dilavanti e le modalità di scarico delle acque nei corpi idrici recettori finali, nonché le possibili infiltrazioni verso la falda profonda e le analisi sulle caratteristiche del deflusso idrico sotterraneo; 5. l’indicazione delle opere e degli interventi opportuni, in relazione alla progressione delle fasi lavorative, per il contenimento degli impatti visivi sia a breve che a lunga distanza; 6. l’analisi costi-benefici, con indicazione della sostenibilità delle attività e i giustificativi delle esigenze di mercato, anche in relazione agli interventi necessari alla riqualificazione ambientale del sito, alla messa in sicurezza dei fronti di scavo e al potenziale riutilizzo di tutti i materiali estratti. Lo SIA dovrà essere corredato da: 1. adeguati elaborati cartografici relativi all'individuazione e distinzione delle superfici a disposizione della cava in oggetto e funzionalmente connesse all’attività estrattiva stessa, quali aree di scavo, di eventuale stoccaggio provvisorio e/o permanente, di trattamento dei materiali estratti e aree di servizio; 2. documentazione fotografica relativa allo stato attuale, con rappresentazioni prospettiche dai punti di osservazione più significativi e sensibili; 3. idonee simulazioni grafiche tridimensionali della morfologia del sito e simulazioni fotografiche per le fasi intermedie e finale delle lavorazioni, oltre a quella post recupero ambientale, con rappresentazioni prospettiche dai punti di osservazione più significativi e sensibili; 4. cronoprogramma dei lavori di coltivazione e di recupero ambientale; 5. piano di monitoraggio, in cui siano riportate le attività realizzate e residue, con precisa indicazione dei quantitativi e delle tipologie di materiali estratti e ancora da coltivare, dello stato di attuazione delle misure di mitigazione ambientale, dello stato di avanzamento degli interventi di recupero morfologico e naturalistico nei settori in cui è conclusa la fase di coltivazione. 42 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 Tutto ciò premesso, l'Assessore della Difesa dell'Ambiente, constatato che il Direttore Generale ha espresso il parere favorevole di legittimità, propone alla Giunta regionale di far propria la proposta del Servizio Sostenibilità Ambientale, Valutazione Impatti e Sistemi Informativi Ambientali (SAVI). La Giunta regionale, condividendo quanto proposto e rappresentato dall'Assessore della Difesa dell'Ambiente Delibera - di sottoporre all’ulteriore procedura di VIA, per le motivazioni indicate in premessa, il progetto “Cava di materiali inerti per uso civile ed industriale in Località Garroni”, in Comune di Maracalagonis, presentato dalla Società S.I.FRA. S.n.c.; - di stabilire che la procedura di impatto ambientale dovrà essere attivata entro sei mesi dalla notifica della presente deliberazione. In caso di mancata attivazione entro detto termine il Servizio Sostenibilità Ambientale, Valutazione Impatti e Sistemi Informativi Ambientali (SAVI) procederà a darne comunicazione all’Assessorato dell’Industria, per gli adempimenti di competenza. Il Servizio Sostenibilità Ambientale, Valutazione Impatti e Sistemi Informativi Ambientali (SAVI) provvederà alla comunicazione della presente deliberazione ai soggetti interessati al procedimento, a tutte le Amministrazioni competenti, anche in materia di controllo ambientale, e alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna (BURAS). Letto, confermato e sottoscritto. Il Direttore Generale Dettori Il Presidente Soru DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6 agosto 2008, n. 44/6. Procedura di Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi dell’art. 31 della L.R. n. 1 del 18.1.1999 e s.m.i. e della Delib.G.R. n. 5/11 del 15.2.2005 e s.m.i. relativa al progetto “Completamento della bonifica dello Stagno di Colostrai. Acquisizione dello Stagno al demanio. Completamento funzionale di prima fase”. Proponente: Comune di Muravera. L’Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisce che il Comune di Muravera, in data 13 novembre 2007, ha presentato l’istanza di VIA per il progetto denominato “Completamento della bonifica dello Stagno di Colostrai. Acquisizione dello Stagno al demanio. Completamento funzionale di prima fase”, ascrivibile alla categoria di cui all’allegato A1, punto 7, lettera n, della Delib.G.R. n. 5/11 del 15.2.2005 “opere di regolazione del corso dei fiumi e dei torrenti, canalizzazione e interventi di bonifica ed altri simili destinati ad incidere sul regime delle acque, compresi quelli di estrazione di materiali litoidi dal demanio fluviale e lacuale”. Il progetto costituisce una rimodulazione di quello già sottoposto alla procedura di VIA, conclusasi con la deliberazione della Giunta regionale n. 20/7 del 18 maggio 2006. L’intervento proposto, il cui costo è pari ad euro 2.858.271,96, finanziato attraverso il P.O.R. Sardegna – Misura 1.3 – Ambito di intervento zone umide, consiste in una serie di opere finalizzate al miglioramento della funzionalità idraulica dello Stagno di Colostrai, alla manutenzione del compendio ittico e in altre opere accessorie, di seguito elencate: 1. lavori finalizzati al miglioramento della funzionalità idraulica: - recupero “fascia di transizione” dalle acque dolci a quelle dello stagno, consistente nell’escavo di una rete di canali in terra nel settore nord-ovest dello stagno, a partire dal punto di immissione del canale di alimentazione delle acque dolci proveniente dal Rio Picocca; - canale di collegamento del corpo idrico Su Stanieddu - Su Stani ‘e Mesu; - disinterrimento della bocca a mare mediante dragaggio dei sedimenti; viene proposto l’escavo fino a una profondità di -2 metri con la rimozione di 22.350 m3 di sedimenti e il loro riutilizzo, in parte, per la realizzazione di piste provvisorie; 2. lavori funzionali all’attività di pesca: - ripristino della paratoia di presa dal rio Picocca; - ampliamento delle griglie dell’opera di richiamo del novellame dal Picocca; 3. altri interventi accessori: - strada di accesso alla zona della “fascia di transizione”; - monitoraggio bocca a mare. L’area di intervento ricade all’interno del Sito d’Importanza Comunitaria (SIC) contrassegnato con il codice ITB040019 e denominato “Stagno di Colostrai e delle saline” e della Zona a Protezione Speciale (ZPS) con codice ITB043025 e denominata “Stagno di Colostrai”. In merito all’iter amministrativo, l’Assessore fa presente che il procedimento è stato avviato in data 24 novembre 2007, in seguito al deposito della prescritta documentazione e alle pubblicazioni di rito. Successivamente non sono pervenute osservazioni. In data 21 dicembre 2007, nella Sala consiliare del Comune di Muravera, si è tenuta la presentazione al pubblico del progetto in esame unitamente allo Studio di Impatto Ambientale, cui ha fatto seguito il sopralluogo nell’area di intervento. Non sono state formulate osservazioni. In data 11 marzo 2008, presso la sede dell’Assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente, si è tenuta la conferenza istruttoria, a seguito della quale sono stati richiesti integrazioni e chiarimenti, pervenuti in data 6 giugno 2008. Il Servizio Governo del territorio e tutela paesaggistica per le Province di Cagliari e di Carbonia – Iglesias, nella citata conferenza dell’11 marzo 2008, ha espresso parere favorevole al progetto in esame. Il Servizio Sostenibilità Ambientale, Valutazione 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 Impatti e Sistemi Informativi Ambientali (S.A.V.I.), vista la documentazione agli atti e preso atto del succitato parere favorevole del Servizio Governo del territorio e tutela paesaggistica, ha concluso l’istruttoria con un giudizio tecnico positivo in merito alla compatibilità ambientale dell’intervento, a condizione che siano rispettate e recepite nel progetto da sottoporre ad autorizzazione le prescrizioni di seguito riportate: 1. tutte le superfici di cui è previsto l’esproprio comprese tra la nuova strada di accesso e le rive dello stagno dovranno essere destinate alla rinaturalizzazione, mettendo in atto misure che favoriscano la ricolonizzazione spontanea, quali la eliminazione selettiva di specie esotiche, o non appartenenti alle serie di vegetazione locali; gli interventi di rinverdimento sulle scarpate del rilevato stradale, nel rispetto di quanto disposto dal D.P.R. n. 357/1997 e s.m.i. circa l’inserimento di specie in natura, dovranno prevedere l’utilizzo di specie autoctone, presenti nel sito e appartenenti alle serie vegetazionali locali; 2. il dragaggio della bocca a mare dovrà essere effettuato limitando il prelievo di sedimenti ai quantitativi previsti nel progetto precedente, già sottoposto a valutazione di impatto ambientale, corrispondenti a circa 11.000 m3 e limitando la profondità di escavo a -1,5 metri; 3. i lavori di escavo dei canali del “bacino acque dolci” nella zona ovest, dovranno essere realizzati secondo quanto previsto nell’aggiornamento progettuale del 2008, e in particolare: a. lo sviluppo dei canali dovrà corrispondere a quanto indicato nella tavola 5a datata aprile 2008; b. la larghezza media dei canali, alla sommità della sponda, dovrà essere ridotta a 18 metri, come indicato nella relazione A1 datata aprile 2008; 4. al fine di evitare il consumo della risorsa naturale e conseguenti impatti sulle dinamiche costiere, dovrà essere escluso il conferimento in discarica dei materiali dragati dalle bocche a mare e predisposto un piano di riutilizzo secondo le indicazioni contenute nel Manuale per la movimentazione dei sedimenti marini APAT – Icram; a tal fine: a. i sedimenti da dragare dovranno essere caratterizzati attraverso la determinazione dei parametri indicati nel Manuale; la caratterizzazione chimica potrà essere omessa qualora il contenuto in sabbia, o in componenti di granulometria superiore a 2 mm, superi il 90%; b. individuata la classe di qualità sulla base della caratterizzazione, dovrà essere scelta l’opzione di riutilizzo compatibile secondo le priorità di gestione indicate nel citato Manuale; c. nel caso di ridistribuzione sull’arenile, si dovrà verificare preliminarmente la compatibilità dei materiali dragati con il sito destinato allo spargimento, nel rispetto delle prescrizioni contenute nella Delib.G.R. n. 20/7 del 18.5.2006, finalizzate all’individuazione dei tratti di spiaggia più idonei a tale operazione, di seguito riportate: – al fine di individuare le aree più idonee allo spargimento delle sabbie, il sedimento costituente la spiaggia emersa dovrà essere sottoposto a campionamento. 43 Il prelievo di campioni dovrà essere effettuato lungo sezioni trasversali alla linea di costa, ad interasse adeguato, sulla cresta e sul piede dell’eventuale duna, sulla spiaggia interna (berma di tempesta) e sulla battigia; – il materiale dragato sarà da ritenersi idoneo allo spargimento se il fuso granulometrico, nonché i parametri statistici, individuati nei campioni prelevati dal materiale dragato, saranno compatibili con il fuso granulometrico e i parametri statistici rilevati lungo l’arenile, nelle aree in cui si intende effettuare lo spargimento del materiale; – nel caso in cui il materiale dragato abbia, rispetto alle sabbie presenti nell’arenile, code nel fuso granulometrico dovute alla presenza di sedimenti eccessivamente fini o eccessivamente grossolani, questo potrà, eventualmente, essere setacciato o lavato preventivamente allo spargimento sulla spiaggia; – il materiale dragato sarà da ritenersi idoneo allo spargimento se la composizione mineralogica e chimico fisica delle sabbie dragate sarà compatibile con la composizione mineralogica delle sabbie presenti sull’arenile nelle aree in cui si intende effettuare lo spargimento del materiale; d. eventualmente, l’opzione di ricostruzione di strutture naturali, su superfici peristagnali degradate e prive di vegetazione, potrà essere valutata anche per una quota parte dei volumi dragati; in ogni caso, le superfici individuate per lo spargimento dovranno escludere depressioni interdunali e aree con presenza di habitat di cui alla Direttiva 92/43/CEE; e. l’opzione di immersione in mare del materiale dragato, che dovrà essere scelta solo qualora non possano essere attuate le altre opzioni, dovrà essere condotta previa acquisizione dell’autorizzazione di cui all’art. 109 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i, secondo le specifiche tecniche del Manuale Apat - Icram (Manuale per la movimentazione dei sedimenti marini); f. prima dell’avvio dei lavori, i risultati della caratterizzazione dei materiali e specifico progetto stralcio predisposto per il riutilizzo, comprensivo di piano di monitoraggio, dovranno essere trasmessi, oltre che alla Provincia, anche al Servizio SAVI, al Servizio Tutela della Natura dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente; il piano dovrà chiaramente indicare su cartografia a scala adeguata le aree interessate, e dovrà essere sottoposto a preventivo parere di Valutazione di Incidenza ai sensi del D.P.R. n. 357/1997 e s.m.i.; 5. con riferimento alla fase di cantiere: a. la realizzazione delle piste temporanee non dovrà comportare occupazione di superfici diverse da quelle individuate per l’escavo degli stessi canali; b. per la realizzazione delle piste temporanee dovrà essere verificata la possibilità di utilizzo dei materiali derivanti dall’escavo del canale di collegamento del bacino Su Stanieddu; c. relativamente alle operazioni di dragaggio della bocca a mare, al fine di minimizzare l’aumento di torbidità delle acque marine nell’area esterna durante tutto il corso dei lavori di dragaggio, lo specchio acqueo andrà confinato mediante la posa in opera di panne galleggianti munite di gonne; 44 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 6. al fine di evitare impoverimenti delle comunità macrozoobentoniche, preventivamente al dragaggio nella bocca a mare, mediante l’utilizzo di mezzi idonei quali rastrello da natante o a mano, gli invertebrati presenti dovranno essere prelevati dai fondali e immessi in aree attigue interne al bacino; 7. dovrà essere effettuata una campagna di pulizia e rimozione di ogni genere di rifiuto presente nelle aree soggette ai lavori, compresi i fondali degli specchi acquei, nonché su tutte le aree del compendio ittico e lungo le strade comunali e vicinali interne al perimetro del SIC; tale campagna dovrà essere conclusa entro sei mesi dall’inizio dei lavori; 8. dovrà essere effettuata un’eliminazione degli esemplari di specie vegetali alloctone (gen. Acacia) e varietà ornamentali (ad es. di Nerium oleander) presenti nell’area del compendio ittico e lungo le strade comunali e vicinali interne al perimetro del SIC; 9. con riferimento al cronoprogramma dei lavori: a. l’escavo dei canali, la realizzazione della strada e gli interventi di manutenzione dei manufatti dovranno essere sospesi nel periodo marzo-giugno, al fine di evitare potenziali disturbi durante il periodo di riproduzione delle specie di avifauna presenti nell’area umida; b. le operazioni di dragaggio della bocca a mare dovranno essere eseguite escludendo i periodi corrispondenti alle migrazioni stagionali della fauna ittica; c. lo spargimento del materiale dragato dalla bocca a mare nell’arenile dovrà essere effettuato nel periodo autunnale-invernale, nei mesi da ottobre a gennaio; 10. si dovrà effettuare un monitoraggio quali-quantitativo degli habitat prioritari e non prioritari, individuati nella carta degli habitat nelle aree interessate dai lavori, allo scopo di contribuire alla conservazione degli habitat e delle specie di importanza comunitaria. Il monitoraggio in questione, attraverso rilievi floristici e vegetazionali, con la misurazione di parametri quali estensione, densità, stato fitosanitario, indice di biodiversità, dovrà permettere il confronto della distribuzione degli habitat prima dei lavori, immediatamente dopo la conclusione degli stessi, e a distanza di un anno. I risultati del monitoraggio dovranno essere illustrati in una relazione tecnica descrittiva sottoscritta da un tecnico naturalista, con competenze specialistiche in botanica ed ecologia, che dovrà essere inviata ai Servizi S.A.V.I. e Tutela della Natura dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente; 11. il monitoraggio delle dinamiche sedimentarie delle bocche a mare dovrà essere attuato così come previsto nella specifica relazione di progetto; inoltre, per lo stesso periodo, si dovranno effettuare misurazioni della salinità delle acque del bacino, con cadenza mensile, in corrispondenza di diversi punti dei canali, del bacino di Su Stanieddu e dello stagno, anche in prossimità delle opere di cattura; 12. a conclusione dei lavori dovrà essere predisposta e trasmessa al servizio S.A.V.I. una relazione conclusiva attestante il recepimento delle prescrizioni di cui ai punti precedenti e contenente documentazione fotografica rappresentativa; inoltre, dovrà essere trasmessa annualmente allo stesso Servizio una relazione sui risultati dei monitoraggi di cui ai punti 10 e 11; 13. per tutta la durata degli interventi, la Direzione Lavori dovrà avvalersi del supporto di un esperto in discipline naturalistiche al fine di evitare/mitigare eventuali impatti non previsti in fase progettuale, nonché provvedere alle opportune azioni di allontanamento, custodia temporanea e reinserimento di specie faunistiche oggetto di tutela (Convenzione di Berna; DIR. CEE 43/92; L.R. n. 23/1998) eventualmente rinvenute nel corso dei lavori, in conformità alle leggi vigenti e di concerto con gli enti competenti. Tutto ciò premesso, l'Assessore della Difesa dell'Ambiente, constatato che il Direttore Generale ha espresso il parere favorevole di legittimità, propone alla Giunta regionale di far proprio il giudizio del Servizio Sostenibilità Ambientale, Valutazione Impatti e Sistemi Informativi Ambientali. La Giunta regionale, condividendo quanto proposto e rappresentato dall'Assessore della Difesa dell'Ambiente Delibera - di esprimere, per le motivazioni indicate in premessa, un giudizio positivo sulla compatibilità ambientale dell’intervento in esame denominato “Completamento della bonifica dello Stagno di Colostrai. Acquisizione dello Stagno al demanio. Completamento funzionale di prima fase”, proposto dal Comune di Muravera, a condizione che siano rispettate, e recepite nel progetto da sottoporre ad autorizzazione, le prescrizioni descritte in premessa, sull’osservanza delle quali dovranno vigilare, per quanto di competenza, la Provincia di Cagliari, il Servizio Tutela delle Acque dell’Assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente, il Servizio territoriale dell'ispettorato ripartimentale del CFVA di Cagliari e l’A.R.P.A.S.; - di stabilire che, fermo restando l’obbligo di acquisire gli altri eventuali pareri e autorizzazioni previsti dalle norme vigenti, i lavori, la cui data di inizio dovrà essere comunicata al Servizio Sostenibilità Ambientale, Valutazione Impatti e Sistemi Informativi Ambientali (S.A.V.I.), dovranno essere avviati entro tre anni dall’adozione della presente deliberazione, pena l’attivazione di una nuova procedura di valutazione di impatto ambientale. Il Servizio S.A.V.I. provvederà alla comunicazione della presente deliberazione ai soggetti interessati al procedimento, a tutte le Amministrazioni competenti, anche in materia di controllo ambientale, e alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna (BURAS). Letto, confermato e sottoscritto. Il Direttore Generale Dettori Il Presidente Soru DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6 agosto 2008, n. 44/7. Procedura di Valutazione di Impatto Ambientale 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 ai sensi dell’art. 31 della L.R. n. 1 del 18.1.1999 e s.m.i. e della Delib.G.R. n. 5/11 del 15.2.2005 e s.m.i. relativa al progetto “Ristrutturazione del compendio ittico di Colostrai – Feraxi. Completamento funzionale di prima fase, secondo intervento Stagno di Feraxi”. Proponente: Comune di Muravera. L’Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisce che il Comune di Muravera, in data 13 novembre 2007, ha presentato l’istanza di VIA per il progetto denominato “Ristrutturazione del compendio ittico di Colostrai – Feraxi. Completamento funzionale di prima fase, secondo intervento Stagno di Feraxi”, ascrivibile alla categoria di cui all’allegato A1, punto 7, lettera n, della Delib.G.R. n. 5/11 del 15.2.2005 “opere di regolazione del corso dei fiumi e dei torrenti, canalizzazione e interventi di bonifica ed altri simili destinati ad incidere sul regime delle acque, compresi quelli di estrazione di materiali litoidi dal demanio fluviale e lacuale”. Il progetto costituisce una rimodulazione di quello già sottoposto alla procedura di VIA, conclusasi con la deliberazione della Giunta regionale n. 20/8 del 18 maggio 2006. L’intervento proposto, il cui costo è pari ad euro 1.383.242,19, finanziato attraverso il P.O.R. Sardegna – Misura 1.3 – Ambito di intervento zone umide, consiste in una serie di opere finalizzate ad attenuare il processo di interrimento dello Stagno di Feraxi e a migliorare la circolazione delle acque interne, oltre che in una serie di interventi funzionali alle attività di pesca. Nello specifico dette opere possono essere così schematizzate: 1. Opere di ristrutturazione e difesa del compendio: - ripristino della mantellata del molo nord; - dragaggio tra i moli per la rimozione della sabbia di interrimento della bocca stagnale (1.145 m3). 2. Opere di riconfigurazione ambientale ed accessorie: - creazione di due zone di transizione. Queste verranno realizzare mediante escavi di profondità limitata (0,6 m), con l’ottenimento di due isolotti e due penisole all’interno di una nuova superficie acquea direttamente comunicante col canale di adduzione delle acque dolci; - costruzione del manufatto di controllo dell’area di transizione; - ampliamento e approfondimento del canale subarginale; - realizzazione della strada di accesso al manufatto di controllo; - monitoraggio per la valutazione delle dinamiche dei sedimenti sabbiosi. L’area di intervento ricade all’interno del Sito d’Importanza Comunitaria (SIC) contrassegnato con il codice ITB040019 e denominato “Stagno di Colostrai e delle saline” e della Zona a Protezione Speciale (ZPS) con codice ITB043025 e denominata “Stagno di Colostrai”. In merito all’iter amministrativo, l’Assessore fa presente che il procedimento è stato avviato in data 24 novembre 2007, in seguito al deposito della prescritta 45 documentazione e alle pubblicazioni di rito. Successivamente non sono pervenute osservazioni. In data 21 dicembre 2007, nella sala consiliare del Comune di Muravera, si è tenuta la presentazione al pubblico del progetto in esame unitamente allo Studio di Impatto Ambientale, cui ha fatto seguito il sopralluogo nell’area di intervento. Non sono state formulate osservazioni. In data 11 marzo 2008, presso la sede dell’Assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente, si è tenuta la conferenza istruttoria, a seguito della quale sono stati richiesti integrazioni e chiarimenti, pervenuti in data 6 giugno 2008. Il Servizio Governo del territorio e tutela paesaggistica per le Province di Cagliari e di Carbonia – Iglesias, nella citata conferenza dell’11 marzo 2008, ha espresso parere favorevole al progetto in esame. Il Servizio Sostenibilità Ambientale, Valutazione Impatti e Sistemi Informativi Ambientali (S.A.V.I.), vista la documentazione agli atti e preso atto del succitato parere favorevole del Servizio Governo del territorio e tutela paesaggistica, ha concluso l’istruttoria con un giudizio tecnico positivo in merito alla compatibilità ambientale dell’intervento, a condizione che siano rispettate e recepite nel progetto da sottoporre ad autorizzazione le prescrizioni di seguito riportate: 1. al fine di preservare i nuclei di vegetazione riferibili all’habitat non prioritario 1420 (Sarcocornetea fruticosi) presenti nelle aree interessate dagli interventi, i materiali risultanti dallo scavo nella prima zona (area già prevista nel precedente progetto) dovranno essere depositati, in alternativa, nell’area compresa tra la seconda zona (nuova area) e lo stradello sulla riva dello stagno, su superfici degradate indicate nella carta della vegetazione con il numero 219; 2. al fine di mitigare ulteriormente gli impatti sulla vegetazione, nonché favorire la rinaturalizzazione, con la creazione di nuove aree di vegetazione con composizione e struttura simile alle formazioni locali, preventivamente alle operazioni di escavo nelle due aree previste dovranno essere selezionati gli esemplari arbustivi presenti (quali tamerici, lentisco, mirto) ed erbacei perenni, allo scopo di trapiantarli sulle superfici degradate nell’area compresa tra la seconda zona e lo stradello; 3. relativamente alle operazioni di dragaggio della bocca a mare, al fine di minimizzare l’aumento di torbidità delle acque marine nell’area esterna durante tutto il corso dei lavori di dragaggio, lo specchio acqueo andrà confinato mediante la posa in opera di panne galleggianti munite di gonne; 4. al fine di evitare il consumo della risorsa naturale e conseguenti impatti sulle dinamiche costiere, dovrà essere escluso il conferimento in discarica dei materiali dragati dalle bocche a mare e predisposto un piano di riutilizzo, secondo le indicazioni contenute nel Manuale per la movimentazione dei sedimenti marini APAT – Icram; a tal fine: a. i sedimenti da dragare dovranno essere caratterizzati attraverso la determinazione dei parametri indicati nel Manuale; la caratterizzazione chimica potrà essere 46 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 omessa qualora il contenuto in sabbia, o in componenti di granulometria superiore a 2 mm, superi il 90%; b. individuata la classe di qualità sulla base della caratterizzazione, dovrà essere scelta l’opzione di riutilizzo compatibile secondo le priorità di gestione indicate nel citato Manuale; c. nel caso di ridistribuzione sull’arenile, si dovrà verificare preliminarmente la compatibilità dei materiali dragati con il sito destinato allo spargimento, nel rispetto delle prescrizioni contenute nella Delib.G.R. n. 20/8 del 18.5.2006, finalizzate all’individuazione dei tratti di spiaggia più idonei a tale operazione, di seguito riportate: – al fine di individuare le aree più idonee allo spargimento delle sabbie, il sedimento costituente la spiaggia emersa dovrà essere sottoposto a campionamento. Il prelievo di campioni dovrà essere effettuato lungo sezioni trasversali alla linea di costa, ad interasse adeguato, sulla cresta e sul piede dell’eventuale duna, sulla spiaggia interna (berma di tempesta) e sulla battigia; – il materiale dragato sarà da ritenersi idoneo allo spargimento se il fuso granulometrico, nonché i parametri statistici, individuati nei campioni prelevati dal materiale dragato, saranno compatibili con il fuso granulometrico e i parametri statistici rilevati lungo l’arenile, nelle aree in cui si intende effettuare lo spargimento del materiale; – nel caso in cui il materiale dragato abbia, rispetto alle sabbie presenti nell’arenile, code nel fuso granulometrico dovute alla presenza di sedimenti eccessivamente fini o eccessivamente grossolani, questo potrà, eventualmente, essere setacciato o lavato preventivamente allo spargimento sulla spiaggia; – il materiale dragato sarà da ritenersi idoneo allo spargimento se la composizione mineralogica e chimico fisica delle sabbie dragate sarà compatibile con la composizione mineralogica delle sabbie presenti sull’arenile nelle aree in cui si intende effettuare lo spargimento del materiale; d. eventualmente, l’opzione di ricostruzione di strutture naturali, su superfici peristagnali degradate e prive di vegetazione, potrà essere valutata anche per una quota parte dei volumi dragati; in ogni caso, le superfici individuate per lo spargimento dovranno escludere depressioni interdunali e aree con presenza di habitat di cui alla Direttiva 92/43/CEE; e. l’opzione di immersione in mare del materiale dragato, che dovrà essere scelta solo qualora non possano essere attuate le altre opzioni, dovrà essere condotta previa acquisizione dell’autorizzazione di cui all’art. 109 del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i., secondo le specifiche tecniche del Manuale Apat - Icram (Manuale per la movimentazione dei sedimenti marini); f. prima dell’avvio dei lavori, i risultati della caratterizzazione dei materiali e lo specifico progetto stralcio predisposto per il riutilizzo, comprensivo di piano di monitoraggio, dovranno essere trasmessi, oltre che alla Provincia, anche al Servizio S.A.V.I., al Servizio Tutela della Natura dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente; il piano dovrà chiaramente indicare su cartografia a scala adeguata le aree interessate, e dovrà essere sottoposto a preventivo parere di Valutazione di Incidenza ai sensi del D.P.R. n. 357/1997 e s.m.i.; 5. al fine di evitare impoverimenti delle comunità macrozoobentoniche, preventivamente al dragaggio nella bocca a mare, mediante l’utilizzo di mezzi idonei quali rastrello da natante o a mano, gli invertebrati presenti dovranno essere prelevati dai fondali e immessi in aree attigue interne al bacino; 6. dovrà essere effettuata una campagna di pulizia e rimozione di ogni genere di rifiuto presente nelle aree soggette ai lavori, compresi i fondali degli specchi acquei, nonché su tutte le aree del compendio ittico e lungo le strade comunali e vicinali interne al perimetro del SIC; tale campagna dovrà essere conclusa entro sei mesi dall’inizio dei lavori; 7. dovrà essere effettuata l’eliminazione degli esemplari di specie vegetali alloctone (gen. Acacia) e varietà ornamentali (ad es. di Nerium oleander) presenti nell’area del compendio ittico e lungo le strade comunali e vicinali interne al perimetro del SIC; 8. con riferimento al cronoprogramma dei lavori: a. gli escavi, la realizzazione della strada e del manufatto di controllo dovranno essere sospesi nel periodo marzo-giugno, al fine di evitare potenziali disturbi durante il periodo di riproduzione delle specie di avifauna presenti nell’area umida; b. le operazioni di dragaggio nella bocca a mare dovranno essere eseguite escludendo i periodi corrispondenti alle migrazioni stagionali della fauna ittica; c. lo spargimento del materiale dragato dalla bocca a mare nell’arenile dovrà essere effettuato nel periodo autunnale-invernale, nei mesi da ottobre a gennaio; 9. si dovrà effettuare un monitoraggio quali-quantitativo degli habitat prioritari e non prioritari, individuati nella carta degli habitat nelle aree interessate dai lavori, allo scopo di contribuire alla conservazione degli habitat e delle specie di importanza comunitaria. Il monitoraggio in questione, attraverso rilievi floristici e vegetazionali, con la misurazione di parametri quali estensione, densità, stato fitosanitario, indice di biodiversità, dovrà permettere il confronto della distribuzione degli habitat prima dei lavori, immediatamente dopo la conclusione degli stessi, e a distanza di un anno. I risultati del monitoraggio dovranno essere illustrati in una relazione tecnica descrittiva sottoscritta da un tecnico naturalista, con competenze specialistiche in botanica ed ecologia, che dovrà essere inviata ai Servizi S.A.V.I. e Tutela della Natura dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente; 10. il monitoraggio delle dinamiche sedimentarie delle bocche a mare dovrà essere attuato così come previsto nella specifica relazione di progetto; inoltre, per lo stesso periodo, si dovranno effettuare misurazioni della salinità delle acque del bacino, con cadenza mensile, in corrispondenza di diversi punti delle zone di escavo in progetto e dello stagno; 11. a conclusione dei lavori dovrà essere predisposta e trasmessa al Servizio S.A.V.I. una relazione conclusiva attestante il recepimento delle prescrizioni di cui ai punti precedenti e contenente documentazione fotografica rappresentativa; inoltre, dovrà essere tra- 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 smessa annualmente allo stesso Servizio una relazione sui risultati dei monitoraggi di cui ai punti 9 e 10; 12. per tutta la durata degli interventi, la Direzione Lavori dovrà avvalersi del supporto di un esperto in discipline naturalistiche al fine di evitare/mitigare eventuali impatti non previsti in fase progettuale, nonché provvedere alle opportune azioni di allontanamento, custodia temporanea e reinserimento di specie faunistiche oggetto di tutela (Convenzione di Berna; DIR. CEE 43/92; L.R. n. 23/1998) eventualmente rinvenute nel corso dei lavori, in conformità alle leggi vigenti e di concerto con gli enti competenti. Tutto ciò premesso, l'Assessore della Difesa dell'Ambiente, constatato che il Direttore Generale ha espresso il parere favorevole di legittimità, propone alla Giunta regionale di far proprio il giudizio del Servizio Sostenibilità Ambientale, Valutazione Impatti e Sistemi Informativi Ambientali. La Giunta regionale, condividendo quanto proposto e rappresentato dall'Assessore della Difesa dell'Ambiente Delibera - di esprimere, per le motivazioni indicate in premessa, un giudizio positivo sulla compatibilità ambientale dell’intervento in esame denominato “Ristrutturazione del compendio ittico di Colostrai – Feraxi. Completamento funzionale di prima fase, secondo intervento Stagno di Feraxi”, proposto dal Comune di Muravera, a condizione che siano rispettate, e recepite nel progetto da sottoporre ad autorizzazione, le prescrizioni descritte in premessa, sull’osservanza delle quali dovranno vigilare, per quanto di competenza, la Provincia di Cagliari, il Servizio Tutela delle Acque dell’Assessorato Regionale della Difesa dell’Ambiente, il Servizio territoriale dell'ispettorato ripartimentale del CFVA di Cagliari e l’A.R.P.A.S.; - di stabilire che, fermo restando l’obbligo di acquisire gli altri eventuali pareri e autorizzazioni previsti dalle norme vigenti, i lavori, la cui data di inizio dovrà essere comunicata al Servizio Sostenibilità Ambientale, Valutazione Impatti e Sistemi Informativi Ambientali (S.A.V.I.), dovranno essere avviati entro tre anni dall’adozione della presente deliberazione, pena l’attivazione di una nuova procedura di valutazione di impatto ambientale. Il Servizio S.A.V.I. provvederà alla comunicazione della presente deliberazione ai soggetti interessati al procedimento, a tutte le Amministrazioni competenti, anche in materia di controllo ambientale, e alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna (BURAS). Letto, confermato e sottoscritto. Il Direttore Generale Dettori Il Presidente Soru DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6 agosto 2008, n. 44/8. 47 Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della L.R. 18.1.1999 n. 1 e s.m.i. e della Delib.G.R. 15.2.2005 n. 5/11 e s.m.i. relativa al progetto “Autorizzazione esercizio attività di cava di marmo per usi civili e industriali sita in loc. Oroe, comune di Orosei”. Proponente: Società P.A.I. - Pietra Artistica Internazionale s.r.l. L’Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisce che la società Società P.A.I. - Pietra Artistica Internazionale s.r.l. ha presentato l’istanza di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale nel 2005, relativa all’intervento denominato “Autorizzazione esercizio attività di cava di marmo per usi civili e industriali sita in loc. Oroe, comune di Orosei”. Il progetto è stato sottoposto alla procedura di verifica in quanto ascrivibile alla categoria “Cave e torbiere”, di cui alla lettera j), punto 8 dell’allegato A1 della deliberazione della Giunta regionale n. 5/11 del 15.2.2005. La cava in esame, ubicata in località Oroe, ricade all’interno del complesso estrattivo “Canale Longu” in comune di Orosei. Il progetto, datato 2005, invariato a tutt’oggi, interessa un’area di 2,66 ettari (di cui circa 1 ettaro relativo ad una vecchia area di scavo dismessa) e prevede l’estrazione, nell’arco di 10 anni, di circa 500.000 m3 di calcare. L’attività estrattiva prevede una coltivazione a gradoni di alzata pari a 9 metri, l’estrazione del materiale sarà effettuata mediante l’impiego di esplosivo e di mezzi meccanici quali: filo diamantato, per il taglio della bancata e la riquadratura della stessa in blocchi di dimensione commerciale, la gru derrik e la pala meccanica, per la movimentazione dei blocchi. I blocchi informi, che rappresentano il 60% della produzione di cava, saranno inviati alle segherie locali per la produzione di filagne. Il progetto di recupero ambientale consiste nell’adeguamento dei fronti di cava alla morfologia del terreno circostante, cui seguirà il rinverdimento con specie arbustive ed arboree. In merito all’iter della pratica, l’Assessore fa presente che il Servizio SAVI, vista la istruttoria precedentemente svolta dal Servizio SIVIA con il supporto dell’OTI, già conclusasi con la richiesta di un progetto complessivo di recupero ambientale per il polo estrattivo “Canale Longu”, ritiene di confermare il parere che il progetto non sia sottoposto alla ulteriore procedura di VIA, a condizione che: a) il progetto di coltivazione e recupero ambientale, al fine di garantire una razionale prosecuzione delle attività di cava, nonché un organico e progressivo risanamento morfologico e paesaggistico del polo estrattivo, sia aggiornato, raccordato e coordinato con i progetti delle altre attività del complesso estrattivo tramite un esaustivo piano di completamento della coltivazione e di riqualificazione ambientale dell’intero comparto sito in località “Canale Longu”; b) il piano di coltivazione e riqualificazione ambientale, di cui al punto precedente, individui per la cava in esame le condizioni per la prosecuzione delle attività estrattive secondo lotti sequenziali e contestua- 48 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 li al recupero ambientale, tenendo conto dell'intero comparto sito in località “Canale Longu". Inoltre, dovranno essere rispettate le seguenti prescrizioni da recepire nel progetto da sottoporre ad autorizzazione: A) in relazione alla mitigazione degli impatti paesaggistici attuali: 1) dovranno essere immediatamente intrapresi gli interventi di recupero ambientale nelle aree dismesse e/o abbandonate; le azioni di recupero dovranno essere attuate contestualmente e funzionalmente alle fasi di sfruttamento del giacimento e alle fasi di recupero ambientale dell'intero comparto estrattivo; 2) gli scarti prodotti durante le fasi di prosecuzione delle attività estrattive dovranno essere obbligatoriamente riutilizzati, nella loro totalità, a fini produttivi (granulati, elementi per pavimentazioni, semilavorati decorativi, etc.) e di servizio (edilizia, sottofondi stradali, etc.); gli sfridi già accumulati nelle discariche, sia interne che esterne alle aree oggetto di scavi, dovranno essere in parte riutilizzati per il rimodellamento morfologico e per la restante quota parte reimpiegati negli utilizzi di cui sopra; inoltre, il rimodellamento e recupero ambientale potrà avvenire attraverso la frantumazione dei blocchi e degli informi di più grosse dimensioni da effettuarsi anche mediante il ricorso ad impianti mobili; 3) non dovranno essere create discariche e dovranno essere progressivamente rimossi tutti i materiali di scarto della lavorazione delle cave dell'intero comparto estrattivo conferiti nella discarica unica predisposta dall’Amministrazione Comunale di Orosei nell’ambito della pianificazione del territorio (P.I.P. e P.P. della zona “D”), ubicata a sud del polo estrattivo in località Santa Rughe; 4) i cumuli di terreno vegetale preventivamente asportati e dei materiali fini da destinarsi alle operazioni di recupero ambientale, dovranno essere adeguatamente conservati e riqualificati mediante periodici rimescolamenti con mezzi idonei, apporti di sostanza organica ed elementi nutritivi e semine di miscugli di specie erbacee ad elevato potere aggrappante, al fine di conservare e recuperare la fertilità, di limitare l'inaridimento, il dilavamento e la dispersione di polveri; 5) dovranno essere tenute in modo ordinato tutte le aree di cava, evitando la creazione di cumuli di materiali sparsi, l'accantonamento di mezzi e attrezzature in disuso e quanto altro non necessario alla conduzione dell'attività che possa creare un ulteriore impatto visivo negativo; a tal fine dovranno essere adottate le seguenti misure: a) entro sei mesi dalla notifica della presente deliberazione si dovrà provvedere alla rimozione e avvio allo smaltimento/recupero dei mezzi non più utilizzati; b) i blocchi lavorati, sia pure sotto misura, dovranno essere accumulati ordinatamente in un unico settore all’interno della cava; B) in relazione alla fase di esercizio: 1) la coltivazione dovrà essere condotta secondo un cronoprogramma delle attività da elaborare con cadenze annuali e sino alla conclusione dell’attività estratti- va da autorizzare; 2) al fine di consentire il riscontro periodico della conduzione delle attività estrattive, in termini di sfruttamento del giacimento e di recupero ambientale, dovrà essere disposto un piano di monitoraggio a cui siano riferiti tutti i tipi di interventi finora realizzati e quelli da realizzare, con precisa indicazione dei quantitativi e dei tipi di materiali estratti e ancora da coltivare; 3) durante l'attività estrattiva, dovrà essere assicurato il regolare deflusso e la razionale gestione delle acque meteoriche, evitando che le stesse si riversino all’interno delle fosse di coltivazione; dovrà, inoltre, essere garantita la funzionalità del sistema di regimazione idraulica delle aree di cava mediante la manutenzione periodica della rete di drenaggio; 4) dovranno essere contenuti al minimo indispensabile gli spazi destinati alle aree per lo stoccaggio temporaneo del materiale movimentato e alle piste di stretta pertinenza dei cantieri oltre agli ingombri delle piste e strade esistenti; inoltre, dette aree dovranno essere chiaramente definite e delimitate per garantire sia i più opportuni requisiti di sicurezza che le opere di riqualificazione ambientale; 5) le aree di stoccaggio temporaneo dei materiali cavati, utili o di sfrido, dovranno essere distanti da superfici soggette ad eccessivo dilavamento da parte delle acque di deflusso superficiale evitando, altresì, la dispersione dei materiali lungo i pendii naturali; inoltre, dovrà essere assicurata la stabilità dei cumuli provvisori e posta particolare attenzione alla loro ubicazione rispetto alla direzione del vento dominante; 6) dovranno essere adottati tutti gli accorgimenti tecnico-progettuali e le più efficaci misure di mitigazione, al fine di: a. garantire la massima tutela di suolo, sottosuolo, acque superficiali, acque sotterranee ed atmosfera e controllare la stabilità del terreno o dei fronti per prevenire scoscendimenti e smottamenti di ogni genere; b. minimizzare gli effetti ambientali indotti dal rumore e dalle vibrazioni nel rispetto della normativa vigente, dotando i mezzi meccanici di dispositivi di attenuazione del rumore e, in caso di uso di esplosivo, adottando le più opportune misure e accorgimenti per contrastare l'impatto acustico delle volate; c. contenere le polveri prodotte dalle perforatrici meccaniche mediante apparecchiature di captazione e assorbimento e di quelle dovute alla movimentazione dei macchinari in fase di escavazione, carico e trasporto, sui piazzali e sulle aree potenzialmente polverose, soprattutto durante le stagioni secche e le giornate ventose, anche mediante l’innaffiatura regolare dei piazzali e delle piste; d. mantenere in perfetta efficienza la viabilità secondaria utilizzata per l’accesso all'area di cava, soprattutto se utilizzata anche dalla popolazione locale; 7) dovrà essere garantita ed accertata: a. la periodica revisione e la perfetta funzionalità di tutte le macchine ed apparecchiature di cantiere, in modo da minimizzare i rischi per gli operatori, le emissioni anomale di gas e la produzione di vibrazioni e rumori non a norma, anche mediante l’adozione di 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 misure gestionali che obblighino i conducenti allo spegnimento dei mezzi durante il non utilizzo; b. il rapido intervento per il contenimento e l’assorbimento di eventuali sversamenti accidentali interessanti acqua e suolo e lo smaltimento in conformità alle leggi vigenti in materia dei materiali inquinati e di tutti i rifiuti prodotti durante l’esecuzione delle attività e opere; c. la verifica di stabilità dei fronti di scavo, ai sensi della normativa vigente, da ripetersi con cadenza annuale e ogni qual volta possano essere modificati i principali parametri utilizzati nel progetto; C) in relazione alla fase di recupero ambientale: 1) è da escludere la realizzazione di “laghetti” di cava e, comunque, di bacini idrici permanenti sul fondo delle fosse di coltivazione; in fase di recupero morfologico del sito si dovrà evitare la formazione di qualsiasi depressione che possa essere, anche potenzialmente, sede di ristagno idrico; 2) il recupero morfologico dovrà prevedere la riprofilatura dei fronti di scavo con diminuzione della pendenza e smussamento del ciglio superiore di ogni singola scarpata mitigando, in tal modo, l'eccessiva artificialità del pendio e conferendo allo stesso le più opportune condizioni di stabilità permanente; inoltre, dovrà essere garantito il raccordo graduale con i versanti del sistema del Monte Tuttavista e con le aree pedemontane a valle. Dovrà essere, altresì, assicurato il raccordo morfologico con le cave confinanti e con tutti i terreni adiacenti non interessati dalle lavorazioni; 3) al fine di favorire il recupero ambientale della pedata dei gradoni e la formazione di un substrato idoneo alla rinaturalizzazione e allo sviluppo degli apparati radicali delle piante, dovrà essere effettuata una iniziale scarificazione meccanica della pedata del gradone; al di sopra della superficie scarificata, preliminarmente ai riporti di terreno vegetale, dovrà essere realizzato uno strato di pietrame e sfridi di pezzatura minuta; lo spessore finale del substrato dovrà essere di almeno 50 cm, quello della terra vegetale di almeno 30 cm; 4) il terreno vegetale precedentemente asportato dalle aree di estrazione e accantonato in settori appositi, dovrà essere totalmente riutilizzato per il recupero ambientale; se necessari, dovranno essere effettuati sufficienti apporti dall'esterno di terra vegetale compatibile con i suoli originari, in termini di caratteri chimico-fisici e di fertilità; 5) al fine di aumentare il grado di rinaturalizzazione e di biodiversità vegetale, gli interventi di rinaturalizzazione delle pedate dei gradoni dovranno privilegiare l'impianto di molteplici specie sempreverdi autoctone (es. Quercus ilex, Juniperus oxycedrus, Juniperus turbinata, Olea europaea var. sylvestris, Pistacia lentiscus, Rhamnus alaternus, Phillyrea latifolia), riferibili alla serie termo-mesomediterranea del leccio e ai relativi stadi evolutivi (vegetazione riferibile alle associazioni Prasio majoris-Quercetum ilicis e Clematido cirrhosaePistacietum lentisci); la disposizione delle specie dovrà essere mista, alternata ed irregolare, il più possibile naturaliforme; 6) con riferimento agli interventi di rinaturalizzazio- 49 ne delle scarpate dei gradoni, sulle stesse dovranno essere realizzati gradoncini minori e concavità funzionali al trattenimento duraturo della terra vegetale e all'insediamento di specie arbustive pioniere e di lianose rampicanti sempreverdi (es.: Helichrysum microphyllum, Rosmarinus officinalis, Cistus monspeliensis, Cistus salvifolius, Teucrium marum, Hedera helix, Clematis cirrhosa, Prasium majus, Smilax aspera, Rubia peregrina, Lonicera implexa, Tamus communis, ecc.), previa analisi della coerenza con la vegetazione potenziale del sito; 7) allo scopo di mitigare ulteriormente, nel breve periodo, gli impatti visivi e paesaggistici, tra le specie legnose impiantate sia sulle pedate che sulle scarpate dei gradoni, dovrà essere effettuata la semina o idrosemina di miscugli di specie erbacee ad elevato potere aggrappante e buona capacità di rigenerazione/propagazione (specie autoctone arido-resistenti), previa analisi delle condizioni ecologiche stazionali e della flora erbacea potenziale; 8) sulle superfici finali di cava localizzate alle altitudini minori, di maggiore estensione e subpianeggianti, in alternativa al recupero di tipo naturalistico, è ammessa la riqualificazione agronomico-produttiva mediante il reimpianto di colture legnose (es.: olivo, vite, ecc.) appartenenti alle varietà e cultivar locali, previa analisi sull'attitudine dei suoli di neoformazione alla riqualificazione di tipo agronomico; 9) allo scopo di garantire le maggiori probabilità di attecchimento, tutte le attività di piantagione, semina e idrosemina dovranno essere realizzate nei tempi e nei modi più coerenti con i caratteri autoecologici delle specie vegetali, con particolare riferimento ai periodi autunnoinvernali per quelle arboree/arbustive e ai periodi primaverile-estivo per le erbacee; 10) tutto il materiale di propagazione vegetale destinato agli interventi di rinverdimento e rinaturalizzazione dovrà provenire da ecotipi locali, in accordo con l’obiettivo di conservazione della biodiversità come da Piano Forestale Ambientale Regionale; 11) per almeno due anni dall’impianto del materiale vegetale vivo, e comunque sino al completo affrancamento delle piantine e delle erbe introdotte artificialmente, si dovrà provvedere alle necessarie cure colturali, alle irrigazioni periodiche e di soccorso e, qualora si riscontrasse uno scarso attecchimento, agli interventi di infittimento delle superfici inerbite e di risarcimento delle fallanze riscontrate tra le specie arboree e arbustive; 12) in fase di predisposizione ed esecuzione degli interventi di rinaturalizzazione, la Direzione Lavori dovrà essere costantemente supportata da personale esperto in discipline botaniche, tecniche vivaistiche e ingegneria naturalistica, al fine di verificare la rispondenza ecologica delle specie e la corretta esecuzione pratica delle opere a verde; inoltre, tutti gli interventi dovranno essere effettuati in accordo con il Servizio Territoriale Ispettorato Ripartimentale del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale competente per il territorio d'intervento; 13) a fine attività dovranno essere smantellate tutte 50 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 le infrastrutture funzionali alle attività di cava per il periodo di vigenza dell’autorizzazione, i materiali ed i residui di lavorazione presenti nei piazzali e quant’altro sia paesaggisticamente motivo di disturbo; inoltre dovrà essere ripristinata l’efficienza di strade e piste utilizzate dai mezzi di cantiere, contermini all’area estrattiva. Dovrà essere trasmesso al Servizio SAVI, oltre che agli Enti competenti, copia del piano di monitoraggio delle attività, anche in forma di “Relazione tecnica di aggiornamento” o “Stato di avanzamento dei lavori”, riferito alle fasi intermedia e finale del periodo di coltivazione da sottoporre ad autorizzazione dell’Assessorato regionale dell’Industria. Dovrà essere altresì trasmesso al Servizio SAVI e al Servizio Attività Estrattive dell’Assessorato regionale dell’Industria il progetto di recupero ambientale aggiornato ai contenuti delle prescrizioni sopra riportate oltre che al piano di riqualificazione ambientale dell’intero comparto delle attività di cava site in località “Canale Longu”. Nel progetto di recupero ambientale dovranno essere quantificate, inoltre, per le discariche di sfridi esistenti, la quota parte da destinare al reimpiego per il rimodellamento morfologico e la riqualificazione del sito di cava e la quota parte da destinare ad altri impieghi. Tutto ciò premesso, l'Assessore della Difesa dell'Ambiente, constatato che il Direttore Generale ha espresso il parere favorevole di legittimità, propone alla Giunta regionale di far propria la proposta del Servizio sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemi informativi ambientali (SAVI). La Giunta regionale, condividendo quanto proposto e rappresentato dall'Assessore della Difesa dell'Ambiente Delibera - di non sottoporre all’ulteriore procedura di VIA l’intervento denominato “Autorizzazione esercizio attività di cava di marmo per usi civili e industriali sita in loc. Oroe, comune di Orosei”, presentato dalla Società P.A.I. - Pietra Artistica Internazionale s.r.l., a condizione che siano rispettate e recepite nel progetto da sottoporre ad autorizzazione le prescrizioni descritte in premessa, sul rispetto delle quali dovranno vigilare, per quanto di competenza, il Servizio Attività Estrattive dell’Assessorato regionale dell’Industria, il Servizio Territoriale Ispettorato Ripartimentale del CFVA di Nuoro, la Provincia di Nuoro e l’ARPAS; - di stabilire che la durata dell’autorizzazione da rilasciare dal Servizio Attività estrattive dell’Assessorato regionale dell’Industria non potrà avere durata superiore a 6 anni; - di stabilire che, fermo restando l’obbligo di acquisire gli altri eventuali pareri e autorizzazioni previsti dalle norme vigenti, la prosecuzione dell’attività di cava dovrà essere comunicata al Servizio sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemi informativi ambientali (SAVI); - di stabilire che il proponente dovrà elaborare, con- giuntamente alle Società di cui alla Delib.G.R. n. 39/35 del 15.7.2008, un adeguato ed esaustivo piano di completamento della coltivazione e di riqualificazione ambientale dell’intero comparto delle attività di cava ubicate in località "Canale Longu", al quale dovrà essere adeguato il progetto di recupero ambientale riferito alla cava in esame. Se entro 90 giorni dalla notifica della presente deliberazione il progetto generale e i singoli progetti di riqualificazione ambientale non saranno trasmessi al Servizio SAVI e al Servizio Attività estrattive dell’Assessorato regionale dell’Industria, quest’ultimo adotterà i provvedimenti di competenza per la sospensione dell’attività estrattiva; - di dare mandato all’Assessore dell’Industria, di concerto con l’Assessore della Difesa dell’Ambiente, di favorire le attività consortili di recupero e di valorizzazione degli scarti di cava anche incentivando l’abbattimento dei costi energetici mediante l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili. Il Servizio SAVI provvederà alla comunicazione della presente deliberazione ai soggetti interessati al procedimento, a tutte le Amministrazioni competenti, anche in materia di controllo ambientale, e alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna (BURAS). Letto, confermato e sottoscritto. Il Direttore Generale Dettori Il Presidente Soru DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6 agosto 2008, n. 44/9. Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della L.R. 18.1.1999 n. 1 e s.m.i. e della Delib.G.R. 15.2.2005 n. 5/11 e s.m.i. relativa al progetto “Realizzazione di un impianto fotovoltaico della potenza di 793 kWp in comune di Tertenia – zona Industriale”. Proponente: Società Edil Sud S.r.l. L’Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisce che la Società Edil Sud S.r.l. in data 12 novembre 2007, ha presentato l’istanza di verifica di assoggettabilità a valutazione d’impatto ambientale per il progetto “Realizzazione di un impianto fotovoltaico della potenza di 793 kWp in comune di Tertenia – zona industriale”, completata e regolarizzata in data 5 marzo 2008. L’intervento è ascrivibile alla categoria di opere di cui all’allegato A1 della Delib.G.R. n. 5/11 del 15.2.2005 punto 2, lettera e) “impianti industriali non termici per la produzione di energia, vapore, acqua calda”. Il progetto prevede la realizzazione, nella zona PIP del comune di Tertenia, di un impianto fotovoltaico installato a terra, della potenza nominale di 793 kWp. La superficie lorda d’intervento è di 9.165 m2. É prevista l’installazione di 3.528 moduli in silicio monocristallino, suddivisi in 17 campi costituiti da un numero variabile di stringhe, per una superficie netta totale dell’impianto di 5.681,06 m2. Il fissaggio al suolo dei pannelli sarà realizzato tramite plinti in calcestruzzo; l’al- 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 tezza massima rispetto al suolo degli stessi pannelli sarà di circa 2,6 metri. É prevista inoltre l’installazione di tre inverter. I blocchi di pannelli solari saranno collegati, per mezzo di cavidotti interrati, a una cabina elettrica la cui realizzazione è già stata pianificata dal gestore elettrico locale. Il costo complessivo delle opere, quantificato in circa euro 3.800.000, è finanziato con capitali privati e intende ottenere l’incentivazione in conto energia prevista dal D.M. 19/2/2007. Il Servizio governo del territorio e della tutela paesaggistica per le provincie di Nuoro e dell’Ogliastra, ha comunicato, con nota prot. n. 3913 del 14 luglio 2008, che “l’area oggetto della proposta d’intervento ricade nell’ambito di paesaggio n. 24 - Salto di Quirra -, in area classificata insediamenti produttivi dell’allegata cartografia del PPR, non soggetta a vincoli paesaggistici. Si evidenzia, peraltro, che l’intervento proposto non presenta uno studio di mitigazione dell’impatto visivo, essenziale per attenuare gli effetti negativi derivanti dalla rilevante estensione della superficie interessata dall’installazione dei pannelli fotovoltaici”. L’Assessore continua riferendo che il Servizio sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemi informativi ambientali (S.A.V.I.), preso atto della nota del Servizio governo del territorio, a conclusione dell’istruttoria, propone di non sottoporre alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) l’intervento denominato “Realizzazione di un impianto fotovoltaico della potenza di 793 kWp in comune di Tertenia – zona Industriale”, proposto dalla società Edil Sud S.r.l. a condizione che siano rispettate le seguenti prescrizioni da recepire nel progetto da sottoporre a autorizzazione: 1. dovrà essere predisposto uno studio di mitigazione dell’impatto visivo dell’impianto, tramite la piantumazione di essenze arboree e/o arbustive autoctone, previo accordo con il Servizio governo del territorio e tutela paesaggistica per le province di Nuoro e dell’Ogliastra; 2. dovranno essere verificate le prescrizioni di cui all’art. 26 del D.P.R. 495/1992 e s.m.i., e dell’art. 16, comma 3, del Nuovo Codice della Strada concernenti le fasce di rispetto stradale; 3. in fase di cantiere, i rifiuti generati, dovranno essere opportunamente separati a seconda della classe, come previsto dal D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i. e debitamente riciclati o inviati a impianti di smaltimento autorizzati; 4. in fase di dismissione degli impianti fotovoltaici: a. le varie parti dell’impianto dovranno essere separate in base alla composizione chimica in modo da poter riciclare il maggior quantitativo possibile dei singoli elementi, quali alluminio e silicio, presso ditte che si occupano di riciclaggio e produzione di tali elementi; i restanti rifiuti dovranno essere inviati in discarica autorizzata; b. si dovrà provvedere al completo ripristino morfologico e vegetativo dell’area restituendola agli usi originari; 5. prima dell’approvazione del progetto da sottopor- 51 re ad autorizzazione e comunque prima dell’inizio dei lavori, dovranno essere trasmessi al Servizio S.A.V.I. gli elaborati progettuali che recepiscono le prescrizioni sopra descritte, in particolare quelle di cui ai punti 1 e 2. Tutto ciò premesso, l'Assessore della Difesa dell'Ambiente, constatato che il Direttore Generale ha espresso il parere favorevole di legittimità sulla proposta in esame, propone alla Giunta regionale di far propria la proposta del Servizio sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemi informativi ambientali (S.A.V.I.). La Giunta regionale, condividendo quanto proposto e rappresentato dall'Assessore della Difesa dell'Ambiente Delibera - di non sottoporre all’ulteriore procedura di V.I.A. il progetto “Realizzazione di un impianto fotovoltaico della potenza di 793 kWp in comune di Tertenia – zona Industriale”, proposto dalla Società Edil Sud S.r.l. a condizione che siano recepite nel progetto le prescrizioni descritte in premessa, sul rispetto delle quali dovranno vigilare per quanto di competenza, l’Assessorato regionale dell’Industria – Servizio Energia, il Servizio del Genio Civile di Nuoro dell’Assessorato regionale dei Lavori Pubblici e l’ARPAS; - di stabilire che, fermo restando l’obbligo di acquisire gli altri eventuali pareri e autorizzazioni previsti dalle norme vigenti, i lavori relativi all’intervento in oggetto, la cui data di inizio dovrà essere comunicata al Servizio Sostenibilità Ambientale e Valutazione Impatti (S.A.V.I.), dovranno essere avviati entro tre anni dall’adozione della presente deliberazione, pena l’attivazione di una nuova procedura di screening. Il Servizio S.A.V.I. provvederà alla comunicazione della presente deliberazione ai soggetti interessati al procedimento, a tutte le Amministrazioni competenti, anche in materia di controllo ambientale, e alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna (B.U.R.A.S.). Letto, confermato e sottoscritto. Il Direttore Generale Dettori Il Presidente Soru DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6 agosto 2008, n. 44/26. Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della L.R. 18.1.1999 n. 1 e s.m.i. e della Delib.G.R. 15.2.2005 n. 5/11 e s.m.i. relativa al progetto “Sistemazione idraulica a protezione dell’abitato” in comune di Gergei. Proponente: comune di Gergei. L’Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisce che il comune di Gergei ha presentato l’istanza di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto 52 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 ambientale a marzo 2008 relativa all’intervento “Sistemazione idraulica a protezione dell’abitato”. Il progetto è ascrivibile alla categoria di cui all’allegato A1 della deliberazione della Giunta regionale n. 5/11 del 15.2.2005, punto 7, lett. n), “opere di regolazione del corso dei fiumi e dei torrenti, canalizzazione ed interventi di bonifica ed altri simili destinati ad incidere sul regime delle acque, compresi quelli di estrazione di materiali litoidi dal demanio fluviale e lacuale”. L’intervento, il cui costo complessivo è quantificato in euro 400.000 è finanziato dall’Assessorato regionale dei Lavori Pubblici, nell’ambito del POR Misura 1.3 Difesa del Suolo, e rappresenta un primo lotto funzionale di un più ampio intervento per la mitigazione del rischio idraulico nel territorio comunale di Gergei. Le opere in progetto hanno lo scopo di intercettare il ruscellamento superficiale proveniente dai versanti a nord dell’abitato, convogliandolo verso il Rio Caronas, riducendo in tal modo l’apporto di deflussi sull’area urbana e mitigando le situazioni di rischio idraulico individuate dal Piano stralcio per l’assetto idrogeologico. Le opere previste possono essere così riassunte: – realizzazione di un canale di guardia a nord dell’abitato di Gergei in località “Pissedu” della lunghezza di 680 metri, a sezione trapezia con larghezza del fondo di circa 1 metro; il canale avrà sponde e fondo in terra; lungo il canale saranno realizzate anche alcune soglie in gabbioni; – rivestimento delle sponde con geostuoie e inerbimento delle stesse mediante idrosemina; – impianto di specie autoctone per la creazione di fasce vegetate ai lati del canale; – realizzazione di due piccoli attraversamenti, in corrispondenza dell’intersezione con due strade rurali, in calcestruzzo rivestito con pietrame locale; – risagomatura delle cunette lungo la strada comunale Isili-Gergei e la via Oristano alla periferia dell’abitato. Inoltre, sono previste alcune piccole opere accessorie, quali la ricostruzione di cunette stradali, la sistemazione di una strada campestre, una condotta per la raccolta delle acque stradali dall’ingresso del campo sportivo. Il Servizio governo del territorio e tutela paesaggistica di Cagliari ha comunicato, a luglio 2008, che l’intervento, pur ricadendo in ambito di tutela paesaggistica, “…è coerente con i valori paesaggistici tutelati in quanto gli elementi introdotti risultano mitigati dalla presenza delle essenze arbustive nella fascia di rispetto del canale e dal rivestimento in pietra dei muri in c.a. degli attraversamenti stradali a condizione che: - sia salvaguardata, per quanto possibile, la tessitura particellare presente sul territorio; - sia salvaguardata la vegetazione naturale presente sui confini degli appezzamenti agricoli; - nella realizzazione del rivestimento in pietra la malta sia allettata solo all’interno”. L’Assessore continua riferendo che il Servizio Sostenibilità Ambientale, Valutazione Impatti e Sistemi Informativi Ambientali (S.A.V.I.), vista la nota del Servizio governo del territorio e tutela paesaggistica e richiamatene le condizioni, ha concluso l’istruttoria ritenendo di non dover sottoporre il progetto in questione alla procedura di valutazione d’impatto ambientale, a condizione che siano rispettate le prescrizioni di seguito riportate, le quali dovranno essere recepite nel progetto da sottoporre ad autorizzazione: 1. con riferimento alle caratteristiche del progetto: a. la protezione prevista sul tratto di alveo del rio Caronas, in corrispondenza della confluenza del canale di dreno, dovrà essere realizzata mediante la posa di scogliera in massi ciclopici, senza uso di leganti, opportunamente dimensionata; b. lo stradello di servizio e le fasce vegetate dovranno essere realizzati con le caratteristiche dimensionali rappresentate nella tavola 4 di aggiornamento del giugno 2008; c. la protezione delle sponde in terra del canale di guardia dovrà essere realizzata mediante l’impiego di biostuoie in fibra naturale, unita a semina di specie erbacee autoctone; d. le fasce vegetate dovranno essere realizzate mediante l’utilizzo di specie arbustive e basso-arbustive autoctone coerenti con il contesto vegetazionale del sito (ad esempio Pistacia lentiscus, Ceratonia siliqua, Pyrus sp.) evitando l’impianto monospecifico, ed integrando le piantumazioni con la vegetazione spontanea esistente; 2. il cantiere dovrà essere ubicato nell’area indicata negli elaborati progettuali, al di fuori delle aree di pertinenza fluviale; la manutenzione dei mezzi d’opera impiegati dovrà essere effettuata in aree appositamente attrezzate, interne al cantiere; gli accumuli temporanei del materiale movimentato da conferire a discarica dovranno essere ubicati all’interno della stessa area; 3. in relazione alla fase di realizzazione delle opere: a. la vegetazione spontanea, sia arborea che arbustiva, i filari e le siepi esistenti, andranno integrati con la realizzazione delle fasce vegetate previste ai due lati del canale; in particolare, i lavori di realizzazione del tratto in scogliera sul rio Caronas dovranno essere eseguiti salvaguardando gli esemplari di Ulmus sp. e Fraxinus sp. presenti lungo l’alveo; b. I mezzi di lavoro dovranno spostarsi nelle aree di cantiere utilizzando le piste create a lato del canale di guardia (stradelli) ed evitando il passaggio su terreni e tratti di alveo non interessati dalla realizzazione di opere; c. i lavori in alveo dovranno essere pianificati e realizzati nei periodi di magra, prevedendo la sospensione dei lavori nelle fasi critiche di riproduzione e di sviluppo della fauna vulnerabile potenzialmente presente nel sito d’intervento e nei tratti a valle; d. durante le varie fasi dei lavori, dovrà essere permesso il regolare deflusso delle acque e il normale apporto idrico verso i tratti più a valle; tutti i lavori dovranno essere eseguiti con modalità e precauzioni che limitino il trasporto di materiali solidi verso valle e l’intorbidimento delle acque; e. il terreno vegetale, derivante dallo scavo del canale, dovrà essere asportato e stoccato separatamen- 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 te dagli altri materiali, al fine del suo riutilizzo per la ricostituzione del substrato pedologico nelle aree di intervento; 4. per tutta la durata degli interventi, la Direzione Lavori dovrà avvalersi del supporto di un esperto in discipline naturalistiche al fine di evitare/mitigare eventuali impatti non previsti in fase progettuale, nonché: – verificare la coerenza delle specie messe a dimora con il contesto ecologico del sito e la corretta esecuzione delle opere di ingegneria naturalistica; – predisporre un piano di manutenzione delle opere a verde, nel quale siano previsti gli eventuali risarcimenti e le necessarie cure colturali, escludendo l’uso di fertilizzanti e pesticidi in alveo; – provvedere alle opportune azioni di allontanamento, custodia temporanea e reinserimento di specie faunistiche oggetto di tutela (Convenzione di Berna; DIR. CEE 43/92; L.R. n. 23/1998) eventualmente rinvenute nel corso dei lavori, in conformità alle leggi vigenti e di concerto con gli enti competenti. Tutto ciò premesso, l'Assessore della Difesa dell'Ambiente, constatato che il Direttore Generale ha espresso il parere favorevole di legittimità sulla proposta in esame, propone alla Giunta regionale di far proprio il parere del Servizio Sostenibilità Ambientale, Valutazione Impatti e Sistemi Informativi. La Giunta regionale, condividendo quanto proposto e rappresentato dall'Assessore della Difesa dell'Ambiente Delibera - di non sottoporre alla procedura di valutazione di impatto ambientale l’intervento denominato “Sistemazione idraulica a protezione dell’abitato” da realizzarsi nel comune di Gergei, a condizione che siano recepite nel progetto le prescrizioni descritte in premessa, sul rispetto delle quali dovranno vigilare per quanto di competenza, il Servizio Difesa del Suolo dell’Assessorato regionale dei Lavori Pubblici, il Servizio del Genio Civile di Cagliari, il Servizio dell’Ispettorato Ripartimentale del C.F.V.A. di Cagliari e l’A.R.P.A.S.; - di stabilire che, fermo restando l’obbligo di acquisire gli altri eventuali pareri e autorizzazioni previsti dalle norme vigenti, i lavori relativi all’intervento in oggetto, la cui data di inizio dovrà essere comunicata al Servizio Sostenibilità Ambientale, Valutazione Impatti e Sistemi Informativi Ambientali (S.A.V.I.) e agli Enti di cui al punto precedente, dovranno essere avviati entro tre anni dall’adozione della presente deliberazione, pena l’attivazione di una nuova procedura di screening. Il Servizio S.A.V.I. provvederà alla comunicazione della presente deliberazione ai soggetti interessati al procedimento, a tutte le Amministrazioni competenti, e alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna (B.U.R.A.S.). Letto, confermato e sottoscritto. Il Direttore Generale Dettori 53 Il Presidente Soru DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6 agosto 2008, n. 44/27. Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. n. 15/2002, art. 8, comma 2 relativa al “Progetto di coltivazione di una cava esistente in località Cubeddu nel comune di Ghilarza”. Proponente: Edilterra s.n.c. L’Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisce che la società Edilterra s.n.c. ha presentato l’istanza di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale nel novembre 2002, relativa all’intervento denominato ”Progetto di coltivazione di una cava esistente in località Cubeddu”, in comune di Ghilarza. Il progetto, ascrivibile alla categoria "Cave e torbiere”, di cui alla lettera j), punto 8 dell’allegato A1 della deliberazione della Giunta regionale n. 5/11 del 15.2.2005, è stato sottoposto alla procedura di verifica in adempimento all’art. 8, comma 2, della legge regionale n. 15/2002. L’area interessata dall’attività di estrazione occupa una superficie pari a 4,90 ettari; rispetto alla volumetria di progetto, datato 1992, pari a 340.000 m3, con una resa del 90%, in base ai dati aggiornati al 2008, risulta che la volumetria residua è pari a 287.800 m3. Il metodo di coltivazione prevede l’estrazione delle sabbie e dei basalti per fette parallele alla direzione di maggiore pendenza del terreno procedendo dall’alto verso il basso; l’estrazione del materiale è effettuata con l’ausilio di mezzi meccanici e di esplosivo. Il progetto di recupero ambientale prevede la regolarizzazione delle pendenze delle scarpate; alla base di queste successivamente verrà depositato uno strato di materiale drenante che avrà la duplice funzione di raccordo tra le diverse pendenze e protezione delle litologie dai fenomeni erosivi, mentre nelle scarpate stesse è prevista la piantumazione di specie vegetali autoctone sia in fase di coltivazione che di recupero. Il progetto prevede, altresì, nell’area di raccolta delle acque di lavaggio dei materiali estratti, la realizzazione di un laghetto con dimensioni pari a 37 metri di lunghezza, 12 metri di larghezza e 3 metri di profondità massima. In merito all’iter della pratica, l’Assessore fa presente che il Servizio SAVI, tenuto conto della preliminare istruttoria della task – force Progemisa, ha espresso il parere che il progetto non sia sottoposto alla ulteriore procedura di VIA, a condizione che siano rispettate le seguenti prescrizioni da recepire nel progetto da sottoporre a autorizzazione: 1. la continuazione della coltivazione in nuove aree del perimetro della cava in esame dovrà essere preceduta dal recupero e riqualificazione di quelle non più oggetto dell’attività estrattiva; dovranno comunque essere immediatamente avviate le attività di riqualificazione delle aree già attualmente dismesse; 2. gli scarti prodotti durante le fasi di prosecuzione 54 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 delle attività estrattive e quelli eventualmente accumulati nelle aree di cava, dovranno essere riutilizzati, nella loro totalità, per il rimodellamento morfologico; 3. dovranno essere tenute in modo ordinato tutte le aree di cava, evitando l'accantonamento di mezzi e attrezzature in disuso e quanto altro non necessario alla conduzione dell'attività che possa creare un ulteriore impatto visivo negativo, nonché la creazione di cumuli di materiali sparsi; 4. la coltivazione della cava dovrà essere condotta secondo un cronoprogramma delle attività che dovrà essere elaborato con cadenze annuali e sino alla conclusione dell’attività estrattiva; 5. i gradoni operativi e finali dovranno essere contenuti in alzate non superiori a 3 metri; 6. dovranno essere poste in essere le attività finalizzate all’immediato recupero di qualsiasi materiale inquinante sversato accidentalmente in superficie; 7. in fase di esercizio dovranno essere minimizzati gli effetti ambientali indotti dal rumore e dalle vibrazioni nel rispetto della normativa vigente, dotando i mezzi meccanici di dispositivi di attenuazione del rumore; 8. dovrà essere predisposto un organico piano di gestione, manutenzione e messa in sicurezza dei luoghi, al fine di garantire nel tempo l’efficienza degli interventi di recupero ambientale ed evitare il deterioramento delle condizioni di protezione e stabilità ambientale raggiunte; in particolare, dovrà essere evitata ogni forma di pascolamento sino a completo recupero pedologico, agronomico e naturalistico dei luoghi; 9. in fase di recupero morfologico del sito, prima di procedere al rinverdimento dei piazzali di scavo, si dovrà evitare qualsiasi depressione che possa essere, anche potenzialmente, sede di ristagno idrico, evitando, pertanto, la formazione di laghi o di bacini; 10. al fine di consentire il riscontro periodico della conduzione delle attività estrattive, in termini di sfruttamento del giacimento e di recupero ambientale, dovrà essere disposto un piano di monitoraggio in cui siano riferiti gli interventi realizzati e da realizzare, con precisa indicazione dei quantitativi e dei tipi di materiali estratti e ancora da coltivare; 11. al fine di favorire il recupero ambientale dei gradoni e la formazione di un substrato idoneo allo sviluppo degli apparati radicali delle piante; lo spessore finale del substrato e della terra vegetale dovrà essere di almeno 40 cm; 12. al fine di aumentare il grado di biodiversità e rinaturalizzazione, dovranno essere evitate le piantagioni monospecifiche o la netta prevalenza di una specie; è invece da favorire l’uso di più specie sempreverdi autoctone, previa analisi della coerenza con la vegetazione potenziale del sito; inoltre, la disposizione delle specie legnose, arboree e arbustive, dovrà essere mista, alternata ed irregolare, il più possibile naturaliforme; 13. per gli interventi di rinverdimento e rinaturalizzazione, tutto il materiale di propagazione vegetale dovrà provenire da ecotipi locali, in coerenza con l’obiettivo di conservazione della biodiversità come da Piano Forestale Ambientale Regionale; 14. per almeno due anni dall’impianto del materiale vegetale vivo, e comunque sino al completo affrancamento delle piantine e delle erbe introdotte artificialmente, si dovrà provvedere alle necessarie cure colturali, alle irrigazioni periodiche e di soccorso e, qualora si riscontrasse uno scarso attecchimento, agli interventi di infittimento delle superfici inerbite e di risarcimento delle fallanze tra le specie arboree e arbustive; 15. in fase di predisposizione ed esecuzione degli interventi di rinaturalizzazione, la Direzione Lavori dovrà essere costantemente supportata da personale esperto in discipline botaniche, tecniche vivaistiche e di ingegneria naturalistica, al fine di verificare la conformità ecologica delle specie e la corretta esecuzione pratica delle opere a verde; inoltre, tutti gli interventi dovranno essere effettuati in accordo con il Servizio Territoriale Ispettorato Ripartimentale del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale competente per il territorio d'intervento; 16. a fine lavori dovranno essere smantellate tutte le infrastrutture funzionali alle attività di cava per il periodo di vigenza dell’autorizzazione, i materiali ed i residui di lavorazione presenti nei piazzali e quant’altro sia paesaggisticamente motivo di disturbo ambientale e paesaggistico; inoltre dovrà essere ripristinata l’efficienza di strade e piste utilizzate dai mezzi di cantiere, contermini all’area estrattiva. Dovrà essere trasmesso al Servizio SAVI, oltre che agli Enti competenti, copia del piano di monitoraggio delle attività, anche in forma di “Relazione tecnica di aggiornamento" o "Stato di avanzamento dei lavori”, riferito alle fasi intermedia e finale del periodo di coltivazione autorizzato dall’Assessorato regionale dell’Industria; Dovrà essere altresì trasmesso al Servizio SAVI e al Servizio Attività Estrattive dell’Assessorato regionale dell’Industria il progetto di recupero ambientale adeguato ai contenuti delle prescrizioni sopra riportate. Tutto ciò premesso, l'Assessore della Difesa dell'Ambiente, constatato che il Direttore Generale ha espresso il parere favorevole di legittimità, propone alla Giunta regionale di far propria la proposta del Servizio sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemi informativi ambientali (SAVI). La Giunta regionale, condividendo quanto proposto e rappresentato dall'Assessore della Difesa dell'Ambiente Delibera - di non sottoporre all’ulteriore procedura di VIA l’intervento denominato ”Progetto di una cava di granito in località Cubeddu”, in comune di Ghilarza, presentato dalla società Edilterra s.n.c., a condizione che siano recepite nel progetto le prescrizioni descritte in premessa, sul rispetto delle quali dovranno vigilare per quanto di competenza, il Servizio Attività Estrattive dell’Assessorato regionale dell’Industria, il Servizio Ispettorato Ripartimentale del C.F.V.A. di Oristano dell’Assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente, la provincia di Oristano e l’ARPAS; - di stabilire che la durata dell’autorizzazione da 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 rilasciare dal Servizio attività estrattive dell’Assessorato regionale dell’Industria non potrà avere durata superiore a 5 anni; - di stabilire che preliminarmente alla prosecuzione dell’attività, e funzionalmente alla stessa, devono essere eseguiti i recuperi ambientali delle aree già interessate dalla coltivazione, nonché eventualmente di tutte le cave dismesse coltivate nel passato dal proponente nella stessa area, che, qualora non ricada in quest’ultima fattispecie, dovrà rendere apposita dichiarazione; - di stabilire che, fermo restando l’obbligo di acquisire gli altri eventuali pareri e autorizzazioni previsti dalle norme vigenti, la prosecuzione dell’attività di cava dovrà essere comunicata al Servizio sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemi informativi ambientali (SAVI); - di disporre che, qualora, entro 60 giorni dalla notifica della presente deliberazione, la società non trasmetta il nuovo progetto di recupero ambientale al Servizio SAVI e al Servizio attività estrattive dell’Assessorato regionale dell’Industria, quest’ultimo adotterà i provvedimenti di competenza per la sospensione dell’attività estrattiva. Il Servizio SAVI provvederà alla comunicazione della presente deliberazione ai soggetti interessati al procedimento, a tutte le Amministrazioni competenti, anche in materia di controllo ambientale, e alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna (B.U.R.A.S.). Letto, confermato e sottoscritto. Il Direttore Generale Dettori Il Presidente Soru DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6 agosto 2008, n. 44/28. Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. n. 15/2002, art. 8, comma 2 relativa al “Progetto di coltivazione e ripristino di una cava di calcare metamorfico in località Tialesi”, nel comune di Gadoni (Nu). Proponente: Ditta Moi Mario. L’Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisce che la Ditta Moi Mario ha presentato l’istanza di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale nel novembre 2002, relativa all’intervento denominato “Progetto di coltivazione e ripristino di una cava di calcare metamorfico in località Tialesi, nel comune di Gadoni (Nu). Il progetto, ascrivibile alla categoria "Cave e torbiere”, di cui alla lettera j), punto 8 dell’allegato A1 alla deliberazione della Giunta regionale n. 5/11 del 15.2.2005, è stato sottoposto alla procedura di verifica in adempimento all’art. 8, comma 2, della legge regionale n. 15/2002. La cava opera in regime di prosecuzione, ai sensi dell’art 42 della legge regionale n. 30/1989. L’area della cava è ubicata nel territorio del comune di Gadoni, in località “Tialesi”, circa 4,5 Km a sud del 55 centro abitato; è ubicata a mezza costa sul pendio della sponda destra del rio Sarraxino, qualche centinaio di metri prima della sua confluenza nel Flumendosa. In base al progetto, datato 1991, allegato alla istanza di verifica presentata nel 2002, la superficie dichiarata è di 6,85.20 ettari, con una volumetria stimata in 60.000 m3 di calcare metamorfico da estrarre nell’arco di 30 anni, con una produzione media annua pari a circa 2.000 m3 /anno ed una resa dell’80%. In base ai dati aggiornati al 2008, resi disponibili dall’Assessorato regionale dell’Industria, la volumetria residua è pari a 50.000 m3. L’attività estrattiva prevede una coltivazione per trance discendenti, a gradoni di altezza di circa 7 metri e inclinazione di circa 40 gradi sulla verticale. La pedata dei gradoni varierà dai 5 metri dei gradoni a monte, ai circa 30 metri dell’ultimo gradone a valle. É previsto l’utilizzo di mezzi meccanici (benna rovescia, martellone e pala cingolata), limitando l’uso di esplosivo alla sola fase di preminaggio della base delle bancate. La configurazione finale è quella di una cava a mezza costa con piazzale di scavo a 552 metri s.l.m., fino a quota 612 metri, per un dislivello totale di circa 60 metri. Sono previsti cumuli temporanei di sfridi che, a fine attività, verranno riutilizzati in parte per il ripristino ambientale, in parte commercializzati. Il progetto di recupero ambientale prevede il rimodellamento morfologico dei gradoni contemporaneamente alle fasi coltivazione, con accumulo del materiale di sfrido al piede di questi, cui seguirà il rinverdimento con specie erbacee di tipo preparatorio e la piantumazione finale con specie arbustive e arboree. A fine attività, l’area ripristinata sarà destinata alla silvicoltura. In merito all’iter della pratica, l’Assessore fa presente che il Servizio SAVI, tenuto conto della istruttoria preliminare della task – force Progemisa, ha espresso il parere che il progetto non sia sottoposto alla ulteriore procedura di VIA, a condizione che siano rispettate le seguenti prescrizioni da recepire nel progetto da sottoporre ad autorizzazione: 1. dovranno essere immediatamente intrapresi gli interventi di recupero ambientale nelle aree dismesse e/o abbandonate; le azioni di recupero dovranno essere attuate contestualmente e funzionalmente alle fasi di sfruttamento del giacimento; 2. non dovranno essere create discariche e dovranno essere progressivamente rimossi tutti i materiali di scarto della lavorazione della cava; 3. gli scarti prodotti durante le fasi di prosecuzione delle attività estrattive dovranno essere obbligatoriamente riutilizzati, nella loro totalità, a fini produttivi (granulati, elementi per pavimentazioni, semilavorati decorativi, etc.) e di servizio (edilizia, sottofondi stradali, etc.); gli sfridi eventualmente accumulati sia all’interno che all’esterno delle aree oggetto di scavi, dovranno essere in parte riutilizzati per il rimodellamento morfologico e per la restante quota parte reimpiegati negli utilizzi di cui sopra; 4. i cumuli di terreno vegetale preventivamente 56 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 asportati e dei materiali fini da destinarsi alle operazioni di recupero ambientale, dovranno essere adeguatamente conservati e riqualificati mediante periodici rimescolamenti con mezzi idonei, apporti di sostanza organica ed elementi nutritivi e semine di miscugli di specie erbacee ad elevato potere aggrappante, al fine di conservare e recuperare la fertilità, di limitare l'inaridimento, il dilavamento e la dispersione di polveri; 5. l'asportazione degli strati superficiali di suolo dovrà essere effettuata attraverso l'uso di macchinari idonei al fine di minimizzare la compattazione del terreno; 6. dovrà essere tenuta in modo ordinato tutta l’area di cava, evitando i cumuli di materiali sparsi, l'accantonamento di mezzi e attrezzature in disuso e quanto altro non necessario alla conduzione dell'attività che possa creare un ulteriore impatto visivo negativo; a tal fine dovranno essere adottate le seguenti misure: a. entro sei mesi dalla notifica della presente deliberazione si dovrà provvedere alla rimozione e avvio allo smaltimento/recupero dei mezzi non più utilizzati; b. i materiali lavorati, sia pure sotto misura, dovranno essere accumulati ordinatamente in un unico settore all’interno della cava; c. gli eventuali materiali lapidei inerti e di sfrido, pregressi e futuri, eventualmente sparsi all’interno del cantiere, dovranno essere sistemati in un’area di stoccaggio provvisorio, interna al perimetro di cava; 7. la coltivazione della cava dovrà essere condotta per lotti sequenziali e contestuali alle fasi di recupero ambientale, secondo un cronoprogramma delle attività che dovrà essere elaborato con cadenze annuali e sino alla conclusione dell’attività estrattiva autorizzata; 8. al fine di consentire il riscontro periodico della conduzione delle attività estrattive, in termini di sfruttamento del giacimento e di recupero ambientale, dovrà essere disposto un piano di monitoraggio in cui siano riferiti gli interventi realizzati e da realizzare, con precisa indicazione dei quantitativi e dei tipi di materiali estratti e ancora da coltivare; 9. i gradoni operativi dovranno essere contenuti in alzate non superiori a 7 metri; 10. dovranno essere poste in essere le attività finalizzate all’immediato recupero di qualsiasi materiale inquinante sversato accidentalmente in superficie; 11. le attrezzature ed i mezzi meccanici impiegati durante l’attività lavorativa dovranno essere dotati di dispositivi di attenuazione del rumore, nel rispetto della normativa vigente; 12. il recupero morfologico dovrà prevedere la riprofilatura dei fronti di scavo con diminuzione della pendenza e smussamento del ciglio superiore di ogni singola scarpata, nonché il raccordo graduale con la sommità, evitando, in tal modo, passaggi netti e conferendo alle stesse condizioni di stabilità permanente. Dovrà essere inoltre garantito il raccordo morfologico con i terreni adiacenti non interessati dalle lavorazioni; 13. al fine di favorire il recupero ambientale dei gradoni e la formazione di un substrato idoneo allo sviluppo degli apparati radicali delle piante, dovrà essere effettuata una iniziale scarificazione meccanica della pedata del gradone; al di sopra della superficie scarificata, preliminarmente ai riporti di terreno vegetale, dovrà essere realizzato uno strato di pietrame e sfridi di pezzatura minuta; lo spessore finale del substrato dovrà essere di almeno 50 cm, quello della terra vegetale di almeno 30 cm; 14. in fase di recupero morfologico del sito si dovrà evitare la formazione di qualsiasi depressione che possa essere, anche potenzialmente, sede di ristagno idrico; 15. al termine dell'attività, la configurazione finale dell'area di cava dovrà garantire il corretto convogliamento delle acque superficiali verso i collettori naturali; 16. al fine di aumentare il grado di biodiversità e rinaturalizzazione, dovranno essere evitate le piantagioni monospecifiche o la netta prevalenza di una specie; è invece da favorire l’uso di più specie sempreverdi autoctone previa analisi della coerenza con la vegetazione potenziale del sito; inoltre, la disposizione delle specie legnose, arboree ed arbustive, dovrà essere mista, alternata ed irregolare, il più possibile naturaliforme; 17. per gli interventi di rinverdimento e rinaturalizzazione, tutto il materiale di propagazione vegetale dovrà provenire da ecotipi locali, in coerenza con l’obiettivo di conservazione della biodiversità come da Piano Forestale Ambientale Regionale; 18. per almeno due anni dall’impianto del materiale vegetale vivo, e comunque sino al completo affrancamento delle piantine e delle erbe introdotte artificialmente, si dovrà provvedere alle necessarie cure colturali, alle irrigazioni periodiche e di soccorso e, qualora si riscontrasse uno scarso attecchimento, agli interventi di infittimento delle superfici inerbite e di risarcimento delle fallanze tra le specie arboree e arbustive; 19. in fase di predisposizione ed esecuzione degli interventi di rinaturalizzazione, la Direzione Lavori dovrà essere costantemente supportata da personale esperto in discipline botaniche, tecniche vivaistiche e di ingegneria naturalistica, al fine di verificare la conformità ecologica delle specie e la corretta esecuzione pratica delle opere a verde; inoltre, tutti gli interventi dovranno essere effettuati in accordo con il Servizio territoriale ispettorato ripartimentale del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale competente per il territorio d'intervento; 20. a fine attività dovranno essere smantellate tutte le infrastrutture funzionali alle attività di cava per il periodo di vigenza dell’autorizzazione, i materiali ed i residui di lavorazione presenti nei piazzali e quant’altro sia paesaggisticamente motivo di disturbo; inoltre dovrà essere ripristinata l’efficienza di strade e piste utilizzate dai mezzi di cantiere, contermini all’area estrattiva. Dovrà essere trasmesso al Servizio SAVI, oltre che agli Enti competenti, copia del piano di monitoraggio delle attività, anche in forma di “Relazione tecnica di aggiornamento" o "Stato di avanzamento dei lavori”, riferito alle fasi intermedia e finale del periodo di coltivazione autorizzato dall’Assessorato regionale 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 dell’Industria. Dovrà essere altresì trasmesso al Servizio SAVI e al Servizio attività estrattive dell’Assessorato regionale dell’Industria il progetto di recupero ambientale adeguato ai contenuti delle prescrizioni sopra riportate. Nel progetto di recupero ambientale dovranno essere quantificate, inoltre, per i cumuli temporanei di sfridi previsti, la quota parte da destinare al reimpiego per il rimodellamento morfologico e la riqualificazione del sito di cava e la quota parte da destinare ad altri impieghi. Tutto ciò premesso, l'Assessore della Difesa dell'Ambiente, constatato che il Direttore Generale ha espresso il parere favorevole di legittimità, propone alla Giunta regionale di far propria la proposta del Servizio sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemi informativi ambientali (SAVI). La Giunta regionale, condividendo quanto proposto e rappresentato dall'Assessore della Difesa dell'Ambiente Delibera - di non sottoporre all’ulteriore procedura di VIA l’intervento denominato “Progetto di coltivazione e ripristino di una cava di calcare metamorfico in località Tialesi”, nel comune di Gadoni (Nu), presentato dalla Ditta Moi Mario, a condizione che siano recepite nel progetto le prescrizioni descritte in premessa, sul rispetto delle quali dovranno vigilare per quanto di competenza, il Servizio attività estrattive dell’Assessorato regionale dell’Industria, il Servizio ispettorato ripartimentale del CFVA di Nuoro dell’Assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente, la provincia di Nuoro e l’ARPAS; - di stabilire che la durata dell’autorizzazione da rilasciare dal Servizio attività estrattive dell’Assessorato regionale dell’Industria non potrà avere durata superiore a 5 anni; - di stabilire che preliminarmente alla prosecuzione dell’attività, e funzionalmente alla stessa, dovranno essere eseguiti i recuperi ambientali delle aree già interessate dalla coltivazione nonché eventualmente di tutte le cave dismesse coltivate nel passato dal proponente nella stessa area, che, qualora non ricada in quest’ultima fattispecie, dovrà rendere apposita dichiarazione; - di stabilire che, fermo restando l’obbligo di acquisire gli altri eventuali pareri e autorizzazioni previsti dalle norme vigenti, la prosecuzione dell’attività di cava dovrà essere comunicata al Servizio sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemi informativi ambientali (SAVI); - di disporre che, qualora entro 90 giorni dalla notifica della presente deliberazione, la ditta non trasmetta il progetto di recupero ambientale al Servizio SAVI e al Servizio attività estrattive dell’Assessorato regionale dell’Industria, quest’ultimo adotterà i provvedimenti di competenza per la sospensione dell’attività estrattiva. Il Servizio SAVI provvederà alla comunicazione della presente deliberazione ai soggetti interessati al procedimento, a tutte le Amministrazioni competenti, 57 anche in materia di controllo ambientale, e alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna (B.U.R.A.S.). Letto, confermato e sottoscritto. Il Direttore Generale Dettori Il Presidente Soru DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6 agosto 2008, n. 44/29. Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. n. 15/2002, art. 8, comma 2 relativa al “Progetto di coltivazione di una cava esistente in località Sa Perda Scritta, in comune di Sarroch”. Proponente: Ditta Vacca Edilmov Srl. L’Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisce che la Ditta Vacca Edilmov Srl ha presentato l’istanza di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale nel novembre 2002, relativa all’intervento denominato ”Progetto di coltivazione di una cava esistente in località Sa Perda Scritta”, in comune di Sarroch. Il progetto, ascrivibile alla categoria "Cave e torbiere”, di cui alla lettera j), punto 8 dell’allegato A1 della deliberazione della Giunta regionale n. 5/11 del 15.2.2005, è stato sottoposto alla procedura di verifica in adempimento all’art. 8, comma 2, della legge regionale n. 15/2002. L’area interessata dall’attività occupa una superficie pari a 12,25 ettari; rispetto alla volumetria di progetto, datato 1996, pari a 680.000 m3, con una resa dell’80%, risulta, sulla base dei dati forniti dal proponente, una volumetria residua di circa 300.000 m3. Il metodo di coltivazione è per gradoni sovrapposti con fronte articolato in due-tre gradini di limitata altezza, massimo 3 metri, secondo orientamenti localmente variabili. E’ previsto l’impiego di soli mezzi meccanici che svolgeranno operazioni di carico e trasporto; all’interno del sito di cava non sono previste infrastrutture di lavorazione e/o di servizio. In merito all’iter della pratica, l’Assessore fa presente che il Servizio sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemi informativi ambientali (SAVI), considerato che la documentazione allegata alla istanza di verifica e le successive integrazioni non hanno permesso di escludere la presenza di potenziali impatti negativi riconducibili all’attività estrattiva, ha concluso l’istruttoria con il parere di sottoporre il progetto alla valutazione di impatto ambientale. L’istruttoria ha, infatti, messo in evidenza che: - la prosecuzione della coltivazione comporterebbe l’alterazione dell’attuale configurazione dell’area di scavo, attualmente in parte già ricoperta da vegetazione spontanea, da cui potrebbero conseguire permanenti modificazioni del paesaggio e della morfologia dei luoghi; - la cava è inserita in un contesto ambientale di rilevante pregio paesaggistico e naturalistico in quanto 58 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 limitrofa al proposto Parco Regionale del Sulcis connotato dalla presenza di significative formazioni a macchia mediterranea e lembi forestali a quercia da leccio; - è necessario verificare la visibilità dell’area di cava dalle principali vie di comunicazione e da altri elementi sensibili presenti sia nell’immediato intorno sia a distanza dal sito; - occorre accertare l’eventuale alterazione delle caratteristiche idrologiche e l’interferenza con le modalità di deflusso superficiale in quanto l’area di cava è attraversata da un corso d’acqua a carattere stagionale; - risulta necessario uno studio di coltivazione e recupero ambientale approfondito che preveda configurazioni finali coerenti con il contesto; - è necessario valutare con il dovuto approfondimento il rapporto costi-benefici dell’iniziativa, con l’indicazione della sostenibilità delle attività e i giustificativi delle esigenze di mercato. In considerazione delle criticità rilevate in corso di istruttoria si rende necessario che il proponente valuti e proponga soluzioni alternative, compresa l’opzione zero, tenendo nella debita considerazione, a fronte delle motivazioni che sottendono la proposta progettuale, da giustificare in funzione degli indirizzi regionali in materia, i costi ambientali connessi. A tale scopo lo SIA dovrà contenere l’analisi costi-benefici relativa alle varie opzioni, condotta con metodologia rigorosa e basata su di un sistema di supporto alle decisioni, in grado di rendere evidenti tutti i criteri sui quali poggia l’ipotesi progettuale proposta. Lo SIA, da redigere in conformità alle norme vigenti in materia, in ragione di quanto emerso nella fase istruttoria, dovrà contenere, in particolare: 1. analisi di soluzioni progettuali alternative, con particolare riguardo alle modalità di prosecuzione della coltivazione e di recupero finale, vista l’ulteriore alterazione della morfologia dei luoghi che verrebbe a determinarsi a seguito del completamento della coltivazione; 2. la descrizione e la valutazione degli impatti causati dalla prosecuzione dell’attività, con particolare riferimento all’esecuzione degli scavi ed alla produzione di polveri, rumori, nonché l’indicazione delle più opportune misure di mitigazione e, se necessarie, di compensazione; 3. l’analisi delle caratteristiche idrologiche e idrogeologiche del settore, al fine di evidenziare le modalità più opportune per il controllo delle acque dilavanti e le modalità di scarico delle acque nei corpi idrici recettori finali, nonché le possibili infiltrazioni verso la falda profonda e le analisi sulle caratteristiche del deflusso idrico sotterraneo; 4. l’indicazione delle opere e degli interventi opportuni, in relazione alla progressione delle fasi lavorative, per il contenimento degli impatti visivi sia a breve che a lunga distanza; 5. l’analisi costi-benefici, con indicazione della sostenibilità delle attività e i giustificativi delle esigenze di mercato, anche in relazione agli interventi necessari alla riqualificazione ambientale del sito, alla messa in sicurezza dei fronti di scavo e al potenziale riutiliz- zo di tutti i materiali estratti. Lo SIA dovrà essere corredato da: 1. adeguati elaborati cartografici relativi all'individuazione e distinzione delle superfici a disposizione della cava in oggetto e funzionalmente connesse all’attività estrattiva stessa, quali aree di scavo, di eventuale stoccaggio provvisorio e/o permanente, di trattamento dei materiali estratti e aree di servizio; 2. documentazione fotografica relativa allo stato attuale, con rappresentazioni prospettiche dai punti di osservazione più significativi e sensibili; 3. idonee simulazioni grafiche tridimensionali della morfologia del sito e simulazioni fotografiche per le fasi intermedie e finale delle lavorazioni, oltre a quella post recupero ambientale, con rappresentazioni prospettiche dai punti di osservazione più significativi e sensibili; 4. cronoprogramma dei lavori di coltivazione e di recupero ambientale; 5. piano di monitoraggio, in cui siano riportate le attività realizzate e residue, con precisa indicazione dei quantitativi e delle tipologie di materiali estratti e ancora da coltivare, dello stato di attuazione delle misure di mitigazione ambientale, dello stato di avanzamento degli interventi di recupero morfologico e naturalistico nei settori in cui è conclusa la fase di coltivazione. Tutto ciò premesso, l'Assessore della Difesa dell'Ambiente, constatato che il Direttore Generale ha espresso il parere favorevole di legittimità, propone alla Giunta regionale di far propria la proposta del Servizio sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemi informativi ambientali (SAVI). La Giunta regionale, condividendo quanto proposto e rappresentato dall'Assessore della Difesa dell'Ambiente Delibera - di sottoporre all’ulteriore procedura di VIA, per le motivazioni indicate in premessa, il progetto di “coltivazione e ripristino di una cava di misti alluvionali in località Sa Perda Scritta”, in comune di Sarroch, presentato dalla Ditta Vacca Edilmov Srl; - di stabilire che la procedura di impatto ambientale dovrà essere attivata entro sei mesi dalla notifica della presente deliberazione. In caso di mancata attivazione entro detto termine il Servizio sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemi informativi ambientali (SAVI) procederà a darne comunicazione all’Assessorato dell’Industria, per gli adempimenti di competenza. Il Servizio sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemi informativi ambientali (SAVI) provvederà alla comunicazione della presente deliberazione ai soggetti interessati al procedimento, a tutte le Amministrazioni competenti, anche in materia di controllo ambientale, e alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna (B.U.R.A.S.). Letto, confermato e sottoscritto. Il Direttore Generale Dettori 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 Il Presidente Soru DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6 agosto 2008, n. 44/30. Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. n. 15/2002, art. 8, comma 2 relativa al progetto “Cava di materiali inerti per costruzioni ed opere civili in località San Rocco”, in comune di Bortigiadas. Proponente: Alpes Costruzioni Srl. L’Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisce che la Società Alpes Costruzioni S.r.l. ha presentato l’istanza di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale nel novembre 2002, relativa all’intervento denominato “Cava di materiali inerti per costruzioni ed opere civili in località San Rocco”, in comune di Bortigiadas. Il progetto, ascrivibile alla categoria "Cave e torbiere”, di cui alla lettera j), punto 8 dell’allegato A1 della deliberazione della Giunta regionale n. 5/11 del 15.2.2005, è stato sottoposto alla procedura di verifica in adempimento all’art. 8, comma 2, della legge regionale n. 15/2002. La cava è ubicata in località “San Rocco”, in comune di Bortigiadas, ad una distanza di circa 6 km dal centro abitato. L’area interessa una superficie di circa 10,63 ettari; rispetto alla volumetria di progetto, datato 2001, pari a 950.000 m3, in base ai dati forniti dall’Assessorato regionale dell’Industria, aggiornati al 2008, risulta che la volumetria residua è pari 700.000 m3. Il progetto prevede la coltivazione del giacimento con impiego di mezzi meccanici per l’estrazione della maggior parte dei volumi di materiale, mentre l’utilizzo dell’esplosivo sarà limitato ad un terzo delle quantità previste; l’abbattimento del materiale è eseguito su più fronti che complessivamente determinano una tipologia di cava a mezza costa. Il materiale cavato sarà caricato su mezzi meccanici per il trasporto all’impianto di trattamento ubicato nell’area di cava ed in grado di trattare fino a 500 m3 /giorno. La metodologia d’intervento proposta per il recupero ambientale, prevede, per i fronti di coltivazione, la realizzazione di gradoni che successivamente saranno oggetto di riprofilatura e piantumazione di specie vegetali autoctone; le attività di recupero procederanno dall’alto verso il basso compatibilmente alle attività di estrazione. Le restanti superfici, occupate dai piazzali e dalle aree adibite a servizi, costituiranno un’unica estesa superficie sub orizzontale. In merito all’iter della pratica, l’Assessore fa presente che il Servizio sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemi informativi ambientali (SAVI), considerato che la documentazione allegata alla istanza di verifica e le successive integrazioni non hanno permesso di escludere la presenza di potenziali impatti negativi riconducibili all’attività estrattiva, ha concluso l’istruttoria con il parere di sottoporre il progetto alla valutazione di impatto ambientale. 59 L’istruttoria ha, infatti, messo in evidenza che: - l'estensione dell’area di cava è considerevole in quanto, rispetto alla superficie dichiarata nel progetto datato 2001, pari a 10,63 ettari, dall’analisi degli allegati cartografici, parrebbe che l’estensione complessiva sia superiore a 17 ettari; - la prosecuzione della coltivazione comporterebbe l’aumento della depressione morfologica nell’area di scavo, da cui potrebbero conseguire permanenti modificazioni del paesaggio e della morfologia dei luoghi ; - sono significativi gli impatti visivi dalle principali vie di comunicazione e risulta necessario verificare la visibilità dell’area di cava dai nuclei urbani, e da altri elementi sensibili presenti sia nell’immediato intorno sia a distanza dal sito; - la cava è inserita in un contesto morfo-paesaggistico e vegetazionale significativo, con formazioni a macchia mediterranea e lembi forestali a quercia da sughero; - è necessario valutare adeguatamente gli eventuali impatti riconducibili alla vicinanza del sito al Rio Puddinga affluente del fiume Coghinas, importante corpo idrico superficiale, anche in relazione alle probabili interferenze, a seguito dell’intercettazione della falda, sul deflusso idrico in sub-alveo; - l'intervento determina l’alterazione delle caratteristiche idrologiche del rilievo e l’interferenza con le modalità e le caratteristiche del deflusso superficiale; - risulta necessario uno studio di coltivazione e recupero ambientale approfondito che preveda configurazioni finali coerenti con il contesto; - è necessario valutare con il dovuto approfondimento il rapporto costi-benefici dell’iniziativa, con l’indicazione della sostenibilità delle attività e i giustificativi delle esigenze di mercato. In considerazione delle criticità rilevate in corso di istruttoria si rende necessario che il proponente valuti e proponga soluzioni alternative, compresa l’opzione zero, tenendo nella debita considerazione, a fronte delle motivazioni che sottendono la proposta progettuale, da giustificare in funzione degli indirizzi regionali in materia, i costi ambientali connessi. A tale scopo lo SIA dovrà contenere l’analisi costi-benefici relativa alle varie opzioni, condotta con metodologia rigorosa e basata su di un sistema di supporto alle decisioni, in grado di rendere evidenti tutti i criteri sui quali poggia l’ipotesi progettuale proposta. Lo SIA, da redigere in conformità alle norme vigenti in materia, in ragione di quanto emerso nella fase istruttoria, dovrà contenere, in particolare: 1. analisi di soluzioni progettuali alternative, con particolare riguardo alle modalità di prosecuzione della coltivazione e di recupero finale, vista l’ulteriore alterazione della morfologia dei luoghi che verrebbe a determinarsi a seguito del completamento della coltivazione; 2. la descrizione e la valutazione degli impatti causati dalla prosecuzione dell’attività, con particolare riferimento all’esecuzione degli scavi ed alla produzione di polveri, rumori, nonché l’indicazione delle più opportune misure di mitigazione e, se necessarie, di 60 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 compensazione; 3. l’analisi delle caratteristiche idrologiche e idrogeologiche del settore, al fine di evidenziare le modalità più opportune per il controllo delle acque dilavanti e le modalità di scarico delle acque nei corpi idrici recettori finali, nonché le possibili interazioni con i corpi idrici adiacenti, le infiltrazioni verso la falda profonda e le analisi sulle caratteristiche del deflusso idrico sotterraneo; 4. l’indicazione delle opere e degli interventi opportuni, in relazione alla progressione delle fasi lavorative, per il contenimento degli impatti visivi sia a breve che a lunga distanza; 5. l’analisi costi-benefici, con indicazione della sostenibilità delle attività e i giustificativi delle esigenze di mercato, anche in relazione agli interventi necessari alla riqualificazione ambientale del sito, alla messa in sicurezza dei fronti di scavo e al potenziale riutilizzo di tutti i materiali estratti. Lo SIA dovrà essere corredato da: 1. adeguati elaborati cartografici relativi all'individuazione e distinzione delle superfici a disposizione della cava in oggetto e funzionalmente connesse all’attività estrattiva stessa, quali aree di scavo, di eventuale stoccaggio provvisorio e/o permanente, di trattamento dei materiali estratti e aree di servizio; 2. documentazione fotografica relativa allo stato attuale, con rappresentazioni prospettiche dai punti di osservazione più significativi e sensibili; 3. idonee simulazioni grafiche tridimensionali della morfologia del sito e simulazioni fotografiche per le fasi intermedie e finale delle lavorazioni, oltre a quella post recupero ambientale, con rappresentazioni prospettiche dai punti di osservazione più significativi e sensibili; 4. cronoprogramma dei lavori di coltivazione e di recupero ambientale; 5. piano di monitoraggio, in cui siano riportate le attività realizzate e residue, con precisa indicazione dei quantitativi e delle tipologie di materiali estratti e ancora da coltivare, dello stato di attuazione delle misure di mitigazione ambientale, dello stato di avanzamento degli interventi di recupero morfologico e naturalistico nei settori in cui è conclusa la fase di coltivazione. Tutto ciò premesso, l'Assessore della Difesa dell'Ambiente, constatato che il Direttore Generale ha espresso il parere favorevole di legittimità, propone alla Giunta regionale di far propria la proposta del Servizio sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemi informativi ambientali (SAVI). La Giunta regionale, condividendo quanto proposto e rappresentato dall'Assessore della Difesa dell'Ambiente Delibera - di sottoporre all’ulteriore procedura di VIA, per le motivazioni indicate in premessa, il progetto “Cava di materiali inerti per costruzioni ed opere civili località San Rocco”, in comune di Bortigiadas, presentato dalla Società Alpes Costruzioni Srl; - di stabilire che la procedura di impatto ambientale dovrà essere attivata entro cinque mesi dalla notifica della presente deliberazione. In caso di mancata attivazione entro detto termine il Servizio sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemi informativi ambientali (SAVI) procederà a darne comunicazione all’Assessorato dell’Industria, per gli adempimenti di competenza. Il Servizio sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemi informativi ambientali (SAVI) provvederà alla comunicazione della presente deliberazione ai soggetti interessati al procedimento, a tutte le Amministrazioni competenti, anche in materia di controllo ambientale, e alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna (B.U.R.A.S.). Letto, confermato e sottoscritto. Il Direttore Generale Dettori Il Presidente Soru DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 3 settembre 2008, n. 46/3. Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. 15/2002, art. 8, comma 2 relativa al progetto “Autorizzazione all’esercizio dell’attività di cava di materiali inerti ad uso civile e industriale, in località Monte Oladri, in comune di Monastir”. Proponente: Società D.O.S. s.r.l. (subentrata alla Società Ugas Vitalio). L’Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisce che la Società Ugas Vitalio ha presentato l’istanza di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale nel novembre 2002, relativa all’intervento denominato ” Autorizzazione all’esercizio dell’attività di cava di materiali inerti ad uso civile e industriale, in località Monte Oladri, in comune di Monastir”. Il progetto, ascrivibile alla categoria "Cave e torbiere”, di cui alla lettera j), punto 8 dell’allegato A1 della deliberazione della Giunta regionale n. 5/11 del 15.2.2005, è stato sottoposto alla procedura di verifica in adempimento all’art. 8, comma 2, della legge regionale 15/2002. Con Nulla-Osta dell’Assessorato regionale dell’Industria n. 13217 del 23.7.2004, la Società D.O.S. s.r.l. è subentrata alla Società Ugas Vitalio nella titolarità dell’attività di cava in oggetto. La cava è ubicata in località “Monte Oladri”, in comune di Monastir, ad una distanza di circa 2 km dal paese. L’area interessata dall’attività di estrazione occupa una superficie di circa 15 ha; il progetto prevede la coltivazione nell’arco di 20 anni di 25.000 – 30.000 m3 /anno di materiale. Il progetto, allegato alla istanza di verifica 2002, prevede la coltivazione di due aree distanti fra loro circa 100 m, identificate come settore A e B, aventi, rispettivamente, superficie di circa 9,0 ha e 6,0 ha. L’estrazione avviene per trance orizzontali discendenti mediante l’impiego di mezzi meccanici. 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 L’impianto di trattamento del materiale, ubicato all’interno del settore A, ha una capacità produttiva di circa 35.000 m3 /anno. La metodologia d’intervento proposta per il recupero ambientale, prevede, per entrambe le aree, l’adeguamento dei fronti di cava alla morfologia del terreno circostante, cui seguirà il rinverdimento con specie arbustive ed arboree. In merito all’iter della pratica, l’Assessore fa presente che il Servizio Sostenibilità Ambientale, Valutazione Impatti e Sistemi Informativi Ambientali (SAVI), considerato che la documentazione allegata alla istanza di verifica e le successive integrazioni non hanno permesso di escludere la presenza di potenziali impatti negativi riconducibili all’attività estrattiva, ha concluso l’istruttoria con il parere di sottoporre il progetto alla valutazione di impatto ambientale. L’istruttoria ha, infatti, messo in evidenza che: - l'estensione dell’area di cava è considerevole, infatti la superficie dichiarata sulla quale insistono le attività estrattive è pari a circa 15 ha; - sono presenti nelle vicinanze dell’area di cava i resti di un insediamento prenuragico come attestato dalla nota della Soprintendenza Archeologica; - è necessario valutare adeguatamente i possibili impatti dovuti all’interferenza dell’attività estrattiva sul deflusso delle acque superficiali; - risulta necessario verificare l’opportunità di intraprendere azioni di recupero ambientale nelle aree non più interessate dalla coltivazione; - è necessario verificare se la prosecuzione dell’attività estrattiva è coerente con le previsioni urbanistiche del Comune di Monastir, infatti l’area interessata dall’attività di cava ricade in zona H, sottozona H1 (Aree di salvaguardia); - è necessario verificare se la prosecuzione dell’attività estrattiva è coerente con le previsioni degli strumenti di pianificazione territoriale, infatti l’attività di cava ricade all’interno di un’oasi permanente di protezione faunistica, inoltre è limitrofa ad aree agroforestali ed aree seminaturali; - risulta necessario verificare la visibilità dell’area di cava dai nuclei urbani, dalle vie di comunicazione principali quali la S.S. 131, da altri elementi sensibili presenti sia nell’immediato intorno sia a distanza dal sito; - è necessario valutare con il dovuto approfondimento il rapporto costi-benefici dell’iniziativa, con l’indicazione della sostenibilità delle attività e i giustificativi delle esigenze di mercato. In considerazione delle criticità rilevate in corso di istruttoria si rende necessario che il proponente valuti e proponga soluzioni alternative, compresa l’opzione zero, tenendo nella debita considerazione, a fronte delle motivazioni che sottendono la proposta progettuale, da giustificare in funzione degli indirizzi regionali in materia, i costi ambientali connessi. A tale scopo lo SIA dovrà contenere l’analisi costi-benefici relativa alle varie opzioni, condotta con metodologia rigorosa e basata su di un sistema di supporto alle decisioni, in grado di rendere evidenti tutti i criteri sui quali poggia 61 l’ipotesi progettuale proposta. Lo SIA, da redigere in conformità alle norme vigenti in materia, in ragione di quanto emerso nella fase istruttoria, dovrà contenere, in particolare: 1. analisi di soluzioni progettuali alternative che tengano conto della vicinanza di siti di pregio archeologico e di aree collinari con valenze paesaggistiche, naturalistiche e agroforestali, con particolare riguardo alle modalità di prosecuzione della coltivazione e di recupero finale, vista l’ulteriore alterazione della morfologia dei luoghi che verrebbe a determinarsi a seguito del completamento della coltivazione; 2. la descrizione dettagliata delle eventuali attività di recupero ambientale sinora realizzate nelle aree dismesse; 3. la descrizione e la valutazione degli impatti causati dalla prosecuzione dell’attività, con particolare riferimento all’esecuzione degli scavi ed alla produzione di polveri, rumori, nonché l’indicazione delle più opportune misure di mitigazione e, se necessarie, di compensazione; 4. l’analisi delle caratteristiche idrologiche e idrogeologiche del settore, al fine di evidenziare le modalità più opportune per il controllo delle acque dilavanti e le modalità di scarico delle acque nei corpi idrici recettori finali, nonché le possibili infiltrazioni verso la falda profonda e le analisi sulle caratteristiche del deflusso idrico sotterraneo; 5. l’indicazione delle opere e degli interventi opportuni, in relazione alla progressione delle fasi lavorative, per il contenimento degli impatti visivi sia a breve che a lunga distanza; 6. l’analisi costi-benefici, con indicazione della sostenibilità delle attività e i giustificativi delle esigenze di mercato, anche in relazione agli interventi necessari alla riqualificazione ambientale del sito, alla messa in sicurezza dei fronti di scavo e al potenziale riutilizzo di tutti i materiali estratti. Lo SIA dovrà essere corredato da: 7. adeguati elaborati cartografici relativi all'individuazione e distinzione delle superfici a disposizione della cava in oggetto e funzionalmente connesse all’attività estrattiva stessa, quali aree di scavo, di eventuale stoccaggio provvisorio e/o permanente, di trattamento dei materiali estratti e aree di servizio; 8. documentazione fotografica relativa allo stato attuale, con rappresentazioni prospettiche dai punti di osservazione più significativi e sensibili; 9. idonee simulazioni grafiche tridimensionali della morfologia del sito e simulazioni fotografiche per le fasi intermedie e finale delle lavorazioni, oltre a quella post recupero ambientale, con rappresentazioni prospettiche dai punti di osservazione più significativi e sensibili; 10. cronoprogramma dei lavori di coltivazione e di recupero ambientale; 11. piano di monitoraggio, in cui siano riportate le attività realizzate e residue, con precisa indicazione dei quantitativi e delle tipologie di materiali estratti e ancora da coltivare, dello stato di attuazione delle misure di mitigazione ambientale, dello stato di avanzamento 62 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 degli interventi di recupero morfologico e naturalistico nei settori in cui è conclusa la fase di coltivazione. Tutto ciò premesso, l'Assessore della Difesa dell'Ambiente, constatato che il Direttore Generale ha espresso il parere favorevole di legittimità, propone alla Giunta regionale di far propria la proposta del Servizio Sostenibilità Ambientale, Valutazione Impatti e Sistemi Informativi Ambientali (SAVI). La Giunta regionale, condividendo quanto proposto e rappresentato dall'Assessore della Difesa dell'Ambiente Delibera - di sottoporre all’ulteriore procedura di VIA, per le motivazioni indicate in premessa, il progetto “Autorizzazione all’esercizio dell’attività di cava di materiali inerti ad uso civile e industriale, in località Monte Oladri, in comune di Monastir”, presentato dalla Società D.O.S. s.r.l.; - di stabilire che la procedura di impatto ambientale dovrà essere attivata entro tre mesi dalla notifica della presente deliberazione. In caso di mancata attivazione entro detto termine il Servizio Sostenibilità Ambientale, Valutazioni Impatti e Sistemi Informativi Ambientali (SAVI) procederà a darne comunicazione all’Assessorato dell’Industria, per gli adempimenti di competenza. Il Servizio Sostenibilità Ambientale, Valutazione Impatto e Sistemi Informativi Ambientali (SAVI) provvederà alla comunicazione della presente deliberazione ai soggetti interessati al procedimento, a tutte le Amministrazioni competenti, anche in materia di controllo ambientale, e alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna (BURAS). Letto, confermato e sottoscritto. Il Direttore Generale Dettori Il Presidente Soru DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 3 settembre 2008, n. 46/4. Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. 15/2002, art. 8, comma 2 relativa al “Progetto di coltivazione di una cava di granito arenizzato per inerti in località “Piscina Nuscedda”, nel comune di Maracalagonis”. Proponente: Società S.I.FRA. S.n.c. L’Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisce che la Società S.I.FRA. S.n.c. ha presentato l’istanza di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale nel novembre 2002, relativa all’intervento denominato “Progetto di coltivazione di una cava di granito arenizzato per inerti in località “Piscina Nuscedda”, nel comune di Maracalagonis”. Il progetto, ascrivibile alla categoria "Cave e torbiere”, di cui alla lettera j), punto 8 dell’allegato A1 della deliberazione della Giunta regionale n. 5/11 del 15.2.2005, è stato sottoposto alla procedura di verifica in adempimento all’art. 8, comma 2, della legge regionale 15/2002. La cava è ubicata in località “Piscina Nuscedda”, in comune di Maracalagonis, ad una distanza di circa 6,5 km dal paese. L’area interessata dall’attività di estrazione occupa una superficie di circa 1,8 ha; rispetto alla volumetria di progetto, datato 2006, pari a 1.010.000 m3, da estrarre nell’arco di 20 anni, in base ai dati forniti dall’Assessorato Regionale dell’Industria, aggiornati al 2008, risulta che la volumetria residua è pari a 850.000 m3. Il progetto prevede la coltivazione per “trance” orizzontali discendenti mediante l’impiego di mezzi meccanici; a fine coltivazione risulterà un profilo a gradoni con angolo di inclinazione di circa 45 gradi. La metodologia d’intervento proposta per il recupero ambientale prevede l’addolcimento delle scarpate e la piantumazione con essenze vegetali autoctone. In merito all’iter della pratica, l’Assessore fa presente che il Servizio SAVI, considerato che la documentazione allegata alla istanza di verifica e le successive integrazioni, non hanno permesso di escludere la presenza di potenziali impatti negativi riconducibili all’attività estrattiva, ha concluso l’istruttoria con il parere di sottoporre il progetto alla valutazione di impatto ambientale. L’istruttoria, supportata anche da sopralluogo, ha messo in evidenza che l’area è in uno stato di generale degrado ed abbandono, con presenza diffusa di rifiuti di vario genere, assenza di interventi di recupero, presenza di una rada ricolonizzazione spontanea di essenze erbacee ed arbustive, oltre alla presenza, in prossimità della cava, di attività agricole di pregio, in particolare vigneti e frutteti. Inoltre, è stato rilevato che: - le volumetrie residue, in base ai dati aggiornati al 2008, sono particolarmente elevate rispetto alla superficie oggetto di attività, in quanto si prevede l’estrazione di 850.000 m3 di materiali su una superficie di soli 1,8 Ha; - l’attività di cava ricade in prossimità di zone agroforestali e seminaturali, tra cui attività agricole di pregio e corsi d’acqua caratterizzati dalla presenza di habitat ripariali ad elevato interesse naturalistico per i quali è necessario valutare gli impatti potenziali derivanti dalla prosecuzione dell’attività estrattiva anche mediante esame di differenti alternative progettuali; - è necessario valutare adeguatamente i possibili impatti dovuti all’interferenza dell’attività estrattiva sul deflusso delle acque superficiali, conseguenti alle variazioni morfologiche, oltre agli impatti connessi alla visibilità dell’area di cava dai nuclei urbani, dalle vie di comunicazione principali e da altri elementi sensibili presenti sia nell’immediato intorno sia a distanza dal sito; - risulta necessario uno studio di coltivazione e recupero ambientale chiaro e approfondito che preveda fasi operative e configurazioni finali coerenti con il contesto territoriale in oggetto, modalità di rinaturaliz- 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 zazione pertinenti alle potenzialità dei luoghi e adeguate garanzie di esecuzione ed efficacia degli interventi di recupero ambientale; - è necessario valutare con il dovuto approfondimento il rapporto costi-benefici dell’iniziativa, con l’indicazione della sostenibilità delle attività e i giustificativi delle esigenze di mercato. In considerazione delle criticità rilevate in corso di istruttoria si rende necessario che il proponente valuti e proponga soluzioni alternative, compresa l’opzione zero, tenendo nella debita considerazione, a fronte delle motivazioni che sottendono la proposta progettuale, da giustificare in funzione degli indirizzi regionali in materia, i costi ambientali connessi. A tale scopo lo SIA dovrà contenere l’analisi costi-benefici relativa alle varie opzioni, condotta con metodologia rigorosa e basata su di un sistema di supporto alle decisioni, in grado di rendere evidenti tutti i criteri sui quali poggia l’ipotesi progettuale proposta. Lo SIA, da redigere in conformità alle norme vigenti in materia, in ragione di quanto emerso nella fase istruttoria, dovrà contenere, in particolare: 1. analisi di soluzioni progettuali alternative, con particolare riguardo alle modalità di prosecuzione della coltivazione e di recupero finale, vista l’ulteriore alterazione della morfologia dei luoghi che verrebbe a determinarsi a seguito del completamento della coltivazione; 2. la descrizione e la valutazione degli impatti causati dalla prosecuzione dell’attività, con particolare riferimento all’esecuzione degli scavi ed alla produzione di polveri, rumori, nonché l’indicazione delle più opportune misure di mitigazione e, se necessarie, di compensazione; 3. l’analisi delle caratteristiche idrologiche e idrogeologiche del settore, al fine di evidenziare le modalità più opportune per il controllo delle acque dilavanti e le modalità di scarico delle acque nei corpi idrici recettori finali, nonché le possibili infiltrazioni verso la falda profonda e le analisi sulle caratteristiche del deflusso idrico sotterraneo; 4. l’indicazione delle opere e degli interventi opportuni, in relazione alla progressione delle fasi lavorative, per il contenimento degli impatti visivi sia a breve che a lunga distanza; 5. l’analisi costi-benefici, con indicazione della sostenibilità delle attività e i giustificativi delle esigenze di mercato, anche in relazione agli interventi necessari alla riqualificazione ambientale del sito, alla messa in sicurezza dei fronti di scavo e al potenziale riutilizzo di tutti i materiali estratti. Lo SIA dovrà essere corredato da: 6. adeguati elaborati cartografici relativi all'individuazione e distinzione delle superfici a disposizione della cava in oggetto e funzionalmente connesse all’attività estrattiva stessa, quali aree di scavo, di eventuale stoccaggio provvisorio e/o permanente, di trattamento dei materiali estratti e aree di servizio; 7. documentazione fotografica relativa allo stato attuale, con rappresentazioni prospettiche dai punti di osservazione più significativi e sensibili; 63 8. idonee simulazioni grafiche tridimensionali della morfologia del sito e simulazioni fotografiche per le fasi intermedie e finali delle lavorazioni, oltre a quella post recupero ambientale, con rappresentazioni prospettiche dai punti di osservazione più significativi e sensibili; 9. cronoprogramma dei lavori di coltivazione e di recupero ambientale; 10. piano di monitoraggio, in cui siano riportate le attività realizzate e residue, con precisa indicazione dei quantitativi e delle tipologie di materiali estratti e ancora da coltivare, dello stato di attuazione delle misure di mitigazione ambientale, dello stato di avanzamento degli interventi di recupero morfologico e naturalistico nei settori in cui è conclusa la fase di coltivazione. Tutto ciò premesso, l'Assessore della Difesa dell'Ambiente, constatato che il Direttore Generale ha espresso il parere favorevole di legittimità, propone alla Giunta regionale di far propria la proposta del Servizio Sostenibilità Ambientale, Valutazioni Impatto e Sistemi Informativi Ambientali (SAVI). La Giunta regionale, condividendo quanto proposto e rappresentato dall'Assessore della Difesa dell'Ambiente Delibera - di sottoporre alla procedura di VIA, per le motivazioni indicate in premessa, l’intervento denominato ”Progetto di coltivazione di una cava di granito arenizzato per inerti in località “Piscina Nuscedda”, nel comune di Maracalagonis”, proposto dalla Società S.I.FRA. S.n.c.; - di stabilire che la procedura di valutazione di impatto ambientale dovrà essere attivata entro tre mesi dalla notifica della presente deliberazione. In caso di mancata attivazione entro detto termine il Servizio sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemi informativi ambientali (SAVI) procederà a darne comunicazione all’Assessorato dell’Industria, per gli adempimenti di competenza; - di stabilire che l’Assessorato regionale dell'Industria provveda alla verifica della sussistenza delle condizioni di inattività superiore a tre anni ai fini dell’avvio del procedimento di cessazione dell’attività estrattiva in esame, come indicato nella deliberazione della Giunta regionale n 37/14 del 25 settembre 2007 relativa agli atti di indirizzo programmatico per il settore estrattivo. Il Servizio SAVI provvederà alla comunicazione della presente deliberazione ai soggetti interessati al procedimento, a tutte le Amministrazioni competenti, anche in materia di controllo ambientale, e alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna (BURAS). Letto, confermato e sottoscritto. Il Direttore Generale Dettori Il Presidente Soru 64 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 3 settembre 2008, n. 46/5. Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della L.R. 18.1.1999 n. 1 e s.m.i. relativa al progetto “Rinnovo autorizzazione mineraria esercizio attività di cava in località Monte Austidu in territorio del comune di Torralba”. Proponente: S.L.P. Società Lavorazione Pomice . L’Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisce che la Società S.L.P. ha presentato, a marzo 2008, l’istanza di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale relativa al “Rinnovo autorizzazione mineraria esercizio attività di cava in località Monte Austidu, in territorio del comune di Torralba”. Il progetto è ascrivibile alla categoria di cui al punto 8, lettera j - Cave e torbiere -dell’allegato A1 della deliberazione della Giunta regionale n. 5/11 del 15.2.2005. La cava, interessante una superficie pari a 21.15.80 ha, è stata autorizzata, per un periodo di 10 anni, con Decreto dell’Assessore dell’Industria n. 196 del 6 marzo 1998. La cava, ubicata in località “Monte Austidu”, in comune di Torralba, ad una distanza di circa 3 km dal centro abitato, occupa una superficie di circa 18,94 ha; la volumetria prevista nel progetto datato 2008 è di 1.700.000 m3, da estrarre nell’arco di 12 anni, risultando estratti, sino ad oggi, circa 1.000.000 di m3. Il progetto prevede la prosecuzione della coltivazione del giacimento con impiego esclusivo di mezzi meccanici per l’estrazione del materiale (inerti di matrice vulcanica effusiva); le attività comprendono la rimozione del cappellaccio e lo stoccaggio in apposite aree, la realizzazione di sei gradoni aventi alzata 5-8 metri e pedata pari a 5 metri ed infine la predisposizione di un piano di coltivazione a quote inferiori con fasce di splateamento, sino al raggiungimento della quota di piazzale a 380 m slm. La metodologia d’intervento proposta per il recupero ambientale, prevede, per i fronti di coltivazione, la realizzazione di gradoni che successivamente saranno oggetto di riprofilatura e piantumazione di specie vegetali autoctone; le attività di recupero procederanno dall’alto verso il basso compatibilmente alle attività di estrazione. Le restanti superfici, occupate dai piazzali e dalle aree adibite a servizi, costituiranno un’unica estesa superficie sub orizzontale. In merito all’iter della pratica, l’Assessore fa presente che il Servizio Sostenibilità Ambientale, Valutazione Impatti e Sistemi Informativi Ambientali (SAVI), considerato che la documentazione allegata alla istanza di verifica non ha permesso di escludere la presenza di potenziali impatti negativi riconducibili all’attività estrattiva, ha concluso l’istruttoria con il parere di sottoporre il progetto alla valutazione di impatto ambientale. L’istruttoria ha, infatti, messo in evidenza che: - nonostante la proposta riduzione di 2 ha rispetto alla superficie di 21.15.80 ha del progetto autorizzato dall’Assessorato dell’Industria nel 1998, l'estensione dell’area di cava, in base al progetto presentato nel 2008, è considerevole, risultando pari a circa 19 ha; - la prosecuzione della coltivazione, con l’estrazione di 1.700.000 m3 comporterebbe l’aumento della depressione morfologica nell’area di scavo, da cui potrebbero conseguire permanenti modificazioni del paesaggio e della morfologia dei luoghi ; - sono significativi gli impatti visivi dalle principali vie di comunicazione e risulta necessario verificare la visibilità dell’area di cava dai nuclei urbani, e da altri elementi sensibili presenti sia nell’immediato intorno sia a distanza dal sito; - l'intervento potrebbe determinare l’alterazione delle caratteristiche idrologiche del rilievo e l’interferenza con le modalità e le caratteristiche del deflusso superficiale; - risulta necessario uno studio di coltivazione e recupero ambientale approfondito che preveda configurazioni finali coerenti con il contesto ambientale; - è necessario valutare con il dovuto approfondimento il rapporto costi-benefici dell’iniziativa, con l’indicazione della sostenibilità delle attività e i giustificativi delle esigenze di mercato. In considerazione delle criticità rilevate in corso di istruttoria si rende necessario che il proponente valuti e proponga soluzioni alternative, compresa l’opzione zero, tenendo nella debita considerazione, a fronte delle motivazioni che sottendono la proposta progettuale, da giustificare in funzione degli indirizzi regionali in materia, i costi ambientali connessi. A tale scopo lo SIA dovrà contenere l’analisi costi-benefici relativa alle varie opzioni, condotta con metodologia rigorosa e basata su di un sistema di supporto alle decisioni, in grado di rendere evidenti tutti i criteri sui quali poggia l’ipotesi progettuale proposta. Lo SIA, da redigere in conformità alle norme vigenti in materia, in ragione di quanto emerso nella fase istruttoria, dovrà contenere, in particolare: 1. l’analisi di soluzioni progettuali alternative, con particolare riguardo alle modalità di prosecuzione della coltivazione, in rapporto anche a possibili riduzioni delle volumetrie di progetto e alle soluzioni di recupero finale, vista l’ulteriore alterazione della morfologia dei luoghi che verrebbe a determinarsi a seguito del completamento della coltivazione; 2. la descrizione e la valutazione degli impatti causati dalla prosecuzione dell’attività, con particolare riferimento all’esecuzione degli scavi ed alla produzione di polveri, rumori, nonché l’indicazione delle più opportune misure di mitigazione e, se necessarie, di compensazione; 3. l’analisi delle caratteristiche idrologiche e idrogeologiche di settore, al fine di evidenziare le modalità più opportune per il controllo delle acque dilavanti e le modalità di scarico delle acque nei corpi idrici recettori finali, nonché le possibili interazioni con i corpi idrici adiacenti, le infiltrazioni verso la falda profonda e le analisi sulle caratteristiche del deflusso idrico sotterraneo; 4. l’indicazione delle opere e degli interventi opportuni, in relazione alla progressione delle fasi lavorative, per il contenimento degli impatti visivi sia a breve che 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 a lunga distanza; 5. l’analisi costi-benefici, con indicazione della sostenibilità delle attività e i giustificativi delle esigenze di mercato, anche in relazione agli interventi necessari alla riqualificazione ambientale del sito, alla messa in sicurezza dei fronti di scavo e al potenziale riutilizzo di tutti i materiali estratti. Lo SIA dovrà essere corredato da: 6. adeguati elaborati cartografici relativi all'individuazione e distinzione delle superfici a disposizione della cava in oggetto e funzionalmente connesse all’attività estrattiva stessa, quali aree di scavo, di eventuale stoccaggio provvisorio e/o permanente, di trattamento dei materiali estratti e aree di servizio; 7. idonee simulazioni grafiche tridimensionali della morfologia del sito e simulazioni fotografiche per le fasi intermedie e finale delle lavorazioni, oltre a quella post recupero ambientale, con rappresentazioni prospettiche dai punti di osservazione più significativi e sensibili; 8. cronoprogramma dei lavori di coltivazione e di recupero ambientale; 9. piano di monitoraggio, in cui siano riportate le attività realizzate e residue, con precisa indicazione dei quantitativi e delle tipologie di materiali estratti e ancora da coltivare, dello stato di attuazione delle misure di mitigazione ambientale, dello stato di avanzamento degli interventi di recupero morfologico e naturalistico nei settori in cui è conclusa la fase di coltivazione. Tutto ciò premesso, l'Assessore della Difesa dell'Ambiente, constatato che il Direttore Generale ha espresso il parere favorevole di legittimità, propone alla Giunta regionale di far propria la proposta del Servizio Sostenibilità Ambientale, Valutazione Impatti e Sistemi Informativi Ambientali (SAVI). La Giunta regionale, condividendo quanto proposto e rappresentato dall'Assessore della Difesa dell'Ambiente Delibera - di sottoporre all’ulteriore procedura di VIA, per le motivazioni indicate in premessa, il progetto “Rinnovo autorizzazione mineraria esercizio attività di cava in località Monte Austidu”, in comune di Torralba, presentato dalla S.L.P. Società Lavorazione Pomice; - di stabilire che la procedura di impatto ambientale dovrà essere attivata entro sei mesi dalla notifica della presente deliberazione. In caso di mancata attivazione entro detto termine il Servizio Sostenibilità Ambientale, Valutazione Impatti e Sistemi Informativi Ambientali (SAVI) procederà a darne comunicazione all’Assessorato dell’Industria, per gli adempimenti di competenza. Il Servizio Sostenibilità Ambientale, Valutazione Impatti e Sistemi Informativi Ambientali (SAVI) provvederà alla comunicazione della presente deliberazione ai soggetti interessati al procedimento, a tutte le Amministrazioni competenti, anche in materia di controllo ambientale, e alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna (BURAS). 65 Letto, confermato e sottoscritto. Il Direttore Generale Dettori Il Presidente Soru DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 3 settembre 2008, n. 46/6. Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. n. 15/2002, art. 8, comma 2 relativa al “Progetto di coltivazione e ripristino di una cava di materiale per costruzioni ed opere civili”, in Comune di Serdiana. Proponente: Società F.lli Pinna S.n.c. L’Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisce che la Società F.lli Pinna S.n.c. ha presentato l’istanza di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale nel novembre 2002, relativa all’intervento denominato “Cava di materiali inerti per uso civile ed industriale in Località S’Arenargiu”, in Comune di Serdiana. Il progetto, ascrivibile alla categoria "Cave e torbiere”, di cui alla lettera j), punto 8 dell’allegato A1 della deliberazione della Giunta regionale n. 5/11 del 15.2.2005, è stato sottoposto alla procedura di verifica in adempimento all’art. 8, comma 2, della legge regionale 15/2002. In data 11 luglio 2000 è stata rilasciata dall’Assessorato regionale dell’Industria l’autorizzazione per l’esercizio della cava in questione alla Società F.lli Pinna snc con scadenza il 10 luglio 2010. La cava è ubicata in località “S’Arenargiu”, in comune di Serdiana, ad una distanza di circa 4,5 km in dal paese. L’area interessata dall’attività di estrazione occupa una superficie di circa 17.00 ha; rispetto alla volumetria di progetto, datato 1999, pari a 3.400.000 m3. Sulla base di quanto previsto nel piano di coltivazione la volumetria residua dovrebbe essere pari a circa la metà del dato progettuale. Il metodo di coltivazione adottato è per tagli orizzontali procedenti dall’alto verso il basso con impiego di mezzi meccanici, escavatori e pale, mentre il trasporto del materiale all’impianto di lavaggio e separazione, presente all’interno dello stesso sito, avverrà con i dumper. Il profilo risultante dagli splateamenti sarà rappresentato da una conformazione a gradoni, con alzata di 10 metri e pedata finale di circa 20 metri. Gli sterili derivanti dal lavaggio degli inerti, i fanghi, saranno ricollocati su porzioni di giacimento esauriti, mentre i residui grossolani saranno anch’essi impiegati nelle fasi di ripristino La metodologia d’intervento proposta per il recupero ambientale, prevede una prima fase destinata al rimodellamento morfologico del sito di cava contestualmente alle fasi di coltivazione in particolare nei settori in cui si è ultimata l’estrazione; successivamente si provvederà alla concimazione di tutte le superfici oggetto di coltivazione ed alla piantumazione di specie erbacee, arbustive ed arboree autoctone. 66 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 In merito all’iter della pratica, l’Assessore fa presente che il Servizio Sostenibilità Ambientale, Valutazione Impatti e Sistemi Informativi Ambientali (SAVI), considerato che la documentazione allegata alla istanza di verifica e le successive integrazioni non hanno permesso di escludere la presenza di potenziali impatti negativi riconducibili all’attività estrattiva, ha concluso l’istruttoria con il parere di sottoporre il progetto alla valutazione di impatto ambientale. L’istruttoria ha, infatti, messo in evidenza che: - l'estensione dell’area di cava è considerevole, infatti la superficie dichiarata sulla quale insistono le attività estrattive è pari a circa 17,00 ha; - le volumetrie di estrazione previste rilevanti, anche in considerazione della vicinanza della cava ad altri siti estrattivi e degli effetti cumulativi ; - è presente una sostanziale modificazione idrogeologica del sito, in particolare a seguito della formazione di diversi bacini acquiferi superficiali; - risulta necessario verificare la visibilità dell’area di cava dai nuclei urbani, dalle vie di comunicazione principali e da altri elementi sensibili presenti sia nell’immediato intorno sia a distanza dal sito; - risulta necessario uno studio di coltivazione e recupero ambientale esauriente che preveda configurazioni finali coerenti con il contesto; - è necessario valutare con il dovuto approfondimento il rapporto costi-benefici dell’iniziativa, con l’indicazione della sostenibilità delle attività e i giustificativi delle esigenze di mercato. In considerazione delle criticità rilevate in corso di istruttoria si rende necessario che il proponente valuti e proponga soluzioni alternative, compresa l’opzione zero, tenendo nella debita considerazione, a fronte delle motivazioni che sottendono la proposta progettuale, da giustificare in funzione degli indirizzi regionali in materia, i costi ambientali connessi. A tale scopo lo Studio di Impatto Ambientale (SIA) dovrà contenere l’analisi costi-benefici relativa alle varie opzioni, condotta con metodologia rigorosa e basata su di un sistema di supporto alle decisioni, in grado di rendere evidenti tutti i criteri sui quali poggia l’ipotesi progettuale proposta. Lo SIA, da redigere in conformità alle norme vigenti in materia, in ragione di quanto emerso nella fase istruttoria, dovrà contenere, in particolare: 1. analisi di soluzioni progettuali alternative, con particolare riguardo alle modalità di prosecuzione della coltivazione e di recupero finale, vista l’ulteriore alterazione della morfologia dei luoghi che verrebbe a determinarsi a seguito del completamento della coltivazione; 2. la descrizione e la valutazione degli impatti causati dalla prosecuzione dell’attività, con particolare riferimento all’esecuzione degli scavi ed alla produzione di polveri, rumori, nonché l’indicazione delle più opportune misure di mitigazione e, se necessarie, di compensazione; 3. l’analisi delle caratteristiche idrologiche e idrogeologiche del settore, al fine di evidenziare le modalità più opportune per il controllo delle acque dilavanti e le modalità di scarico delle acque nei corpi idrici recettori finali, nonché le possibili infiltrazioni verso la falda profonda e le analisi sulle caratteristiche del deflusso idrico sotterraneo; 4. l’indicazione delle opere e degli interventi opportuni, in relazione alla progressione delle fasi lavorative, per il contenimento degli impatti visivi sia a breve che a lunga distanza; 5. l’analisi costi-benefici, con indicazione della sostenibilità delle attività e i giustificativi delle esigenze di mercato, anche in relazione agli interventi necessari alla riqualificazione ambientale del sito, alla messa in sicurezza dei fronti di scavo e al potenziale riutilizzo di tutti i materiali estratti. Lo SIA dovrà essere corredato da: 6. adeguati elaborati cartografici relativi all'individuazione e distinzione delle superfici a disposizione della cava in oggetto e funzionalmente connesse all’attività estrattiva stessa, quali aree di scavo, di eventuale stoccaggio provvisorio e/o permanente, di trattamento dei materiali estratti e aree di servizio; 7. documentazione fotografica relativa allo stato attuale, con rappresentazioni prospettiche dai punti di osservazione più significativi e sensibili; 8. idonee simulazioni grafiche tridimensionali della morfologia del sito e simulazioni fotografiche per le fasi intermedie e finale delle lavorazioni, oltre a quella post recupero ambientale, con rappresentazioni prospettiche dai punti di osservazione più significativi e sensibili; 9. cronoprogramma dei lavori di coltivazione e di recupero ambientale; 10. piano di monitoraggio, in cui siano riportate le attività realizzate e residue, con precisa indicazione dei quantitativi e delle tipologie di materiali estratti e ancora da coltivare, dello stato di attuazione delle misure di mitigazione ambientale, dello stato di avanzamento degli interventi di recupero morfologico e naturalistico nei settori in cui è conclusa la fase di coltivazione. Tutto ciò premesso, l'Assessore della Difesa dell'Ambiente, constatato che il Direttore Generale ha espresso il parere favorevole di legittimità, propone alla Giunta regionale di far propria la proposta del Servizio Sostenibilità Ambientale, Valutazione Impatti e Sistemi Informativi Ambientali (SAVI). La Giunta regionale, condividendo quanto proposto e rappresentato dall'Assessore della Difesa dell'Ambiente Delibera - di sottoporre all’ulteriore procedura di VIA, per le motivazioni indicate in premessa, il “Progetto di coltivazione e ripristino di una cava di materiale per costruzioni ed opere civili”, in Comune di Serdiana, presentato dalla Società F.lli Pinna S.n.c., - di stabilire che la procedura di impatto ambientale dovrà essere attivata entro sei mesi dalla notifica della presente deliberazione. In caso di mancata attivazione entro detto termine il Servizio Sostenibilità Ambientale, Valutazioni Impatto e Sistemi Informativi Ambientali (SAVI) procederà a darne comunicazione 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 all’Assessorato dell’Industria, per gli adempimenti di competenza. Il Servizio Sostenibilità Ambientale, Valutazione Impatti e Sistemi Informativi Ambientali (SAVI) provvederà alla comunicazione della presente deliberazione ai soggetti interessati al procedimento, a tutte le Amministrazioni competenti, anche in materia di controllo ambientale, e alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna (BURAS). Letto, confermato e sottoscritto. Il Direttore Generale Dettori Il Presidente Soru DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 3 settembre 2008, n. 46/7. Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. n. 15/2002, art. 8, comma 2 relativa al “Progetto di una cava di materiali inerti per costruzioni ed opere civili in Località Pranu Pirastru” nel comune di San Basilio. Proponente: Ditta Mascia Enrico s.n.c. L’Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisce che la Ditta Mascia Enrico s.n.c. ha presentato l’istanza di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale nel novembre 2002, relativa all’intervento denominato ”Progetto di una cava di materiali inerti in Loc. “Pranu Pirastru” nel comune di S. Basilio”. Il progetto, ascrivibile alla categoria "Cave e torbiere”, di cui alla lettera j), punto 8 dell’allegato A1 alla deliberazione della Giunta regionale n. 5/11 del 15.2.2005, è stato sottoposto alla procedura di verifica in adempimento all’art. 8, comma 2, della legge regionale n. 15/2002. La cava opera in regime di prosecuzione, ai sensi dell’art 42 L. n. 30/1989. La cava è ubicata in località “Pranu Pirastru”, in territorio del comune di S. Basilio, da cui dista circa 5 km, mentre circa 3 km dal centro abitato di Silius. L’area interessata dall’attività occupa una superficie pari a 2.66 ha; rispetto alla volumetria di progetto pari a 300.000 m3, in base ai dati aggiornati al 2008, risulta che la volumetria residua è pari a 170.000 m3, da estrarre nell’arco di 8 anni. Il materiale estratto (scisto) è impiegato quale materia prima per la realizzazione di rilevati stradali, riempimenti e per la ripiena meccanica nella vicina miniera di Silius. Il metodo di coltivazione del giacimento è impostato su tre gradoni di altezza compresa tra 7 e 10 metri e pedata pari a 5 metri; per l’estrazione del materiale è previsto l’impiego di una pala meccanica sia per lo sbancamento del fronte sia per carico sugli automezzi adibiti al trasporto. Non sono previste aree destinate all’accumulo di scarti di lavorazione in quanto tutto il materiale estratto è impiegato nel ciclo produttivo. Il progetto di recupero ambientale prevede il rimodellamento dei fronti di scavo mediante la riprofilatura dei gradoni, il successivo impianto di specie vegetali a 67 macchia mediterranea nelle pedate dei gradoni e ripetute semine di essenze erbacee nelle alzate. In merito all’iter della pratica, l’Assessore fa presente che il Servizio SAVI, tenuto conto della preliminare istruttoria della Task – Force Progemisa, ha espresso il parere che il progetto non sia sottoposto alla ulteriore procedura di VIA, a condizione che siano rispettate le seguenti prescrizioni da recepire nel progetto da sottoporre a autorizzazione: 1. dovranno essere immediatamente intrapresi gli interventi di recupero ambientale nelle aree dismesse e/o abbandonate che ricadono all’interno della superficie dichiarata nel progetto datato 1992, e aggiornato al 2008, ed anche in tutte le restanti superfici limitrofe interessate da attività di coltivazione pregressa e dai servizi annessi; le azioni di recupero dovranno essere attuate contestualmente e funzionalmente alle fasi di sfruttamento del giacimento; 2. dovranno essere tenute in modo ordinato tutte le aree di cava, evitando la creazione di cumuli di materiali sparsi, l'accantonamento di mezzi e attrezzature in disuso e quanto altro non necessario alla conduzione dell'attività che possa creare un ulteriore impatto visivo negativo; a tal fine entro sei mesi dalla notifica della presente deliberazione si dovrà provvedere alla rimozione e avvio allo smaltimento/recupero dei mezzi non più utilizzati; 3. la coltivazione della cava dovrà essere condotta secondo un cronoprogramma delle attività che dovrà essere elaborato con cadenze annuali e sino alla conclusione dell’attività estrattiva autorizzata; 4. i gradoni operativi e finali dovranno essere contenuti in alzate non superiori a 8 metri; 5. durante le attività di coltivazione si dovranno prevedere sistemi di captazione (intercettazione) finalizzati all’immediato recupero di qualsiasi materiale inquinante sversato accidentalmente in superficie; 6. le attrezzature ed i mezzi meccanici impiegati durante l’attività lavorativa dovranno essere dotati di dispositivi di attenuazione del rumore, nel rispetto della normativa vigente; 7. dovrà essere predisposto un organico piano di gestione, manutenzione e messa in sicurezza dei luoghi, al fine di garantire nel tempo l’efficienza degli interventi di recupero ambientale ed evitare il deterioramento delle condizioni di protezione e stabilità ambientale raggiunte; in particolare, dovrà essere evitata ogni forma di pascolamento sino a completo recupero pedologico, agronomico e naturalistico dei luoghi; 8. il recupero morfologico dovrà prevedere la riprofilatura dei fronti di scavo con diminuzione della pendenza, nonché il raccordo graduale con la sommità, evitando, in tal modo, passaggi netti e conferendo alle stesse condizioni di stabilità permanente; 9. al termine dell'attività, la configurazione finale dell'area di cava dovrà garantire il corretto convogliamento delle acque superficiali verso i collettori naturali; 10. in fase di recupero morfologico del sito si dovrà evitare la formazione di qualsiasi depressione che possa essere, anche potenzialmente, sede di ristagno 68 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 idrico; 11. al fine di favorire il recupero ambientale dei gradoni e la formazione di un substrato idoneo allo sviluppo degli apparati radicali delle piante, lo spessore della terra vegetale dovrà essere di almeno 50 cm; 12. al fine di aumentare il grado di biodiversità e rinaturalizzazione, dovranno essere evitate le piantagioni monospecifiche o la netta prevalenza di una specie; è invece da favorire l’uso di più specie sempreverdi autoctone, previa analisi della coerenza con la vegetazione potenziale del sito; inoltre, la disposizione delle specie legnose, arboree e arbustive, dovrà essere mista, alternata ed irregolare, il più possibile naturaliforme; 13. per gli interventi di rinverdimento e rinaturalizzazione, tutto il materiale di propagazione vegetale dovrà provenire da ecotipi locali, comprese le specie erbacee impiegate nelle semine/idrosemine, in coerenza con l’obiettivo di conservazione della biodiversità come da Piano Forestale Ambientale Regionale; 14. per almeno due anni dall’impianto del materiale vegetale vivo, e comunque sino al completo affrancamento delle piantine e delle erbe introdotte artificialmente, si dovrà provvedere alle necessarie cure colturali, alle irrigazioni periodiche e di soccorso e, qualora si riscontrasse uno scarso attecchimento, agli interventi di infittimento delle superfici inerbite e di risarcimento delle fallanze tra le specie arboree e arbustive; 15. in fase di predisposizione ed esecuzione degli interventi di rinaturalizzazione, la Direzione Lavori dovrà essere costantemente supportata da personale esperto in discipline botaniche, tecniche vivaistiche e di ingegneria naturalistica, al fine di verificare la conformità ecologica delle specie e la corretta esecuzione pratica delle opere a verde; inoltre, tutti gli interventi dovranno essere effettuati in accordo con il Servizio Territoriale Ispettorato Ripartimentale del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale competente per il territorio d'intervento; 16. a fine lavori dovranno essere smantellate tutte le infrastrutture funzionali alle attività di cava per il periodo di vigenza dell’autorizzazione, i materiali ed i residui di lavorazione presenti nei piazzali e quant’altro sia paesaggisticamente motivo di disturbo ambientale e paesaggistico; inoltre dovrà essere ripristinata l’efficienza di strade e piste utilizzate dai mezzi di cantiere, contermini all’area estrattiva. Dovrà essere trasmesso al Servizio SAVI, oltre che agli Enti competenti, copia del piano di monitoraggio delle attività, anche in forma di “Relazione tecnica di aggiornamento" o "Stato di avanzamento dei lavori”, riferito alle fasi intermedia e finale del periodo di coltivazione autorizzato dall’Assessorato regionale dell’Industria. Dovrà essere altresì trasmesso al Servizio SAVI e al Servizio Attività Estrattive dell’Assessorato regionale dell’Industria il progetto di recupero ambientale adeguato ai contenuti delle prescrizioni sopra riportate. Tutto ciò premesso, l'Assessore della Difesa dell'Ambiente, constatato che il Direttore Generale ha espresso il parere favorevole di legittimità, propone alla Giunta regionale di far propria la proposta del Servizio sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemi informativi ambientali (SAVI). La Giunta regionale, condividendo quanto proposto e rappresentato dall'Assessore della Difesa dell'Ambiente Delibera - di non sottoporre all’ulteriore procedura di VIA l’intervento denominato ” Progetto di una cava di materiali inerti per costruzioni ed opere civili in Località Pranu Pirastru”, in comune di S. Basilio, presentato dalla Ditta Mascia Enrico s.n.c., a condizione che siano rispettate e recepite nel progetto da sottoporre ad autorizzazione le prescrizioni descritte in premessa, sul rispetto delle quali dovranno vigilare, per quanto di competenza, il Servizio Attività Estrattive dell’Assessorato regionale dell’Industria, il Servizio Ispettorato Ripartimentale del CFVA di Cagliari dell’Assessorato Regionale della Difesa dell’Ambiente, la Provincia di Cagliari e l’ARPAS; - di stabilire che la durata dell’autorizzazione da rilasciare dal Servizio Attività estrattive dell’Assessorato regionale dell’Industria non potrà avere durata superiore a 5 anni; - di stabilire che preliminarmente alla prosecuzione dell’attività, e funzionalmente alla stessa, devono essere eseguiti i recuperi ambientali delle aree già interessate dalla coltivazione, nonché eventualmente di tutte le cave dismesse coltivate nel passato dal proponente nella stessa area, che, qualora non ricada in quest’ultima fattispecie, dovrà rendere apposita dichiarazione; - di stabilire che, fermo restando l’obbligo di acquisire gli altri eventuali pareri e autorizzazioni previsti dalle norme vigenti, la prosecuzione dell’attività di cava dovrà essere comunicata al Servizio sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemi informativi ambientali (SAVI); - di disporre che, qualora, entro 90 giorni dalla notifica della presente deliberazione, la Società non trasmetta il nuovo progetto di recupero ambientale al Servizio SAVI e al Servizio Attività estrattive dell’Assessorato regionale dell’Industria, quest’ultimo adotterà i provvedimenti di competenza per la sospensione dell’attività estrattiva. Il Servizio SAVI provvederà alla comunicazione della presente deliberazione ai soggetti interessati al procedimento, a tutte le Amministrazioni competenti, anche in materia di controllo ambientale, e alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna (BURAS) Letto, confermato e sottoscritto. Il Direttore Generale Dettori Il Presidente Soru DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 9 settembre 2008, n. 48/12. Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. n. 15/2002, art. 8, 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 comma 2 relativa al “Progetto di una cava di materiali calcarei per inerti e materiali di scogliera in località Perdas Siddas”, nel comune di Villaputzu (Ca). Proponente: Ditta Solinas Giancarlo. L'Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisce che la Ditta Solinas Giancarlo ha presentato l’istanza di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale nel novembre 2002, relativa all’intervento denominato “Progetto di una cava di materiali calcarei per inerti e materiali di scogliera in località Perdas Siddas”, nel comune di Villaputzu (Ca). Il progetto, ascrivibile alla categoria "Cave e torbiere”, di cui alla lettera j), punto 8 dell’allegato A1 della deliberazione della Giunta regionale n. 5/11 del 15.2.2005, è stato sottoposto alla procedura di verifica in adempimento all’art. 8, comma 2, della legge regionale n. 15/2002. La cava opera in regime di prosecuzione ai sensi art. 42 della L.R. n. 30/1989. L’area di cava, ubicata nel territorio del comune di Villaputzu, in località “Perdas Siddas”, a circa 7.5 Km dall’abitato di Villaputzu, sulla base del progetto aggiornato al 2008, ha un’estensione di circa 3,47 ettari ed una volumetria, da estrarre nell’arco dei prossimi 10 anni, pari a 86.500 m3, con una produzione media annua di 8.000 m3. Rispetto al progetto datato 1994, allegato alla istanza di verifica presentata nel 2002, è stata leggermente incrementata la superficie di coltivazione, precedentemente pari a 2.42.61 ettari e ridotta la volumetria da 260.000 agli attuali 86.500 m3. Il metodo di coltivazione è impostato con 2 gradoni unici discendenti, di altezza pari a circa 10 metri e pedata di 6 metri, tramite impiego di mezzi meccanici e uso di esplosivo. Il progetto di recupero ambientale prevede il rimodellamento dei gradoni, mediante la risagomatura e la frastagliatura delle pareti e il successivo riempimento degli scavi sia con materiale di sfrido proveniente dalla cava che con detriti e materiali di risulta provenienti da demolizioni e scavi di opere edilizie, per consentire la successiva copertura con il terreno vegetale precedentemente asportato; seguirà la semina di specie erbacee e la piantumazione finale con specie arbustive ed arboree autoctone. Il Servizio SAVI, vista la pre-istruttoria della taskforce Progemisa, considerati i modesti livelli di produzione dichiarati, sulla cui base risulta che dal 1959 al 2008 sono stati estratti circa 45.000 m3 dei 260.000 inizialmente previsti, valutato che la cava è ubicata in un’area particolarmente sensibile sotto il profilo ambientale e paesaggistico e che la documentazione allegata alla istanza di verifica non ha permesso di escludere la presenza di potenziali impatti negativi riconducibili al proseguo dell’attività estrattiva, ritiene di dover concludere l’istruttoria con il parere di sottoporre il progetto alla valutazione di impatto ambientale. L’istruttoria ha permesso di rilevare in particolare che: - il sito di cava ricade all’interno dell’ambito di paesaggio denominato Salto di Quirra ad una distanza di circa 1,3 km dal mare ed incluso nelle "aree naturali e 69 subnaturali" come delimitate dalla cartografia allegata al Piano Paesaggistico Regionale; - l’attività estrattiva è ubicata su un versante collinare inserito in un contesto vegetazionale boschivo a latifoglie e prossima a superfici pianeggianti caratterizzate da "aree ad utilizzazione agro-forestale" e, in particolare, da “colture erbacee specializzate, aree agroforestali, aree incolte”, come delimitati dalla cartografia allegata al Piano Paesaggistico Regionale; - il sito di cava è limitrofo al SIC ITB 000017 denominato "Stagni di Murtas e S’Acqua Durci", dai cui confini dista circa 400 metri; - l’attività di estrazione è prossima alla zona umida proposta Riserva Naturale denominata "Stagni di Murtas e S’Acqua Durci" (L.R. n. 31/1989), dai cui confini dista circa 500 metri; - a circa 200 metri dall’area di cava è presente un’area archeologica rappresentata dal Nuraghe S.Lorenzo; - risulta necessario verificare la visibilità dell’area di cava dai nuclei urbani, dalle vie di comunicazione principali e da altri elementi sensibili presenti sia nell’immediato intorno sia a distanza dal sito; - risulta necessario uno studio di coltivazione e recupero ambientale esauriente che preveda configurazioni finali coerenti con il contesto; - considerati i livelli di produzione modesti è necessario valutare con il dovuto approfondimento il rapporto costi-benefici dell’iniziativa, con l’indicazione della sostenibilità delle attività e i giustificativi delle esigenze di mercato. In considerazione delle criticità rilevate in corso di istruttoria si rende necessario che il proponente valuti e proponga soluzioni alternative, compresa l’opzione zero, tenendo nella debita considerazione, a fronte delle motivazioni che sottendono la proposta progettuale, da giustificare in funzione degli indirizzi regionali in materia, i costi ambientali connessi. A tale scopo lo Studio di Impatto Ambientale (SIA) dovrà contenere l’analisi costi-benefici relativa alle varie opzioni, condotta con metodologia rigorosa e basata su di un sistema di supporto alle decisioni, in grado di rendere evidenti tutti i criteri sui quali poggia l’ipotesi progettuale proposta. Lo SIA, da redigere in conformità alle norme vigenti in materia, in ragione di quanto emerso nella fase istruttoria, dovrà contenere, in particolare: 1. analisi di soluzioni progettuali alternative, con particolare riguardo alle modalità di prosecuzione della coltivazione e di recupero finale, vista l’ulteriore alterazione della morfologia dei luoghi che verrebbe a determinarsi a seguito del completamento della coltivazione; 2. la descrizione e la valutazione degli impatti causati dalla prosecuzione dell’attività, con particolare riferimento all’esecuzione degli scavi ed alla produzione di polveri, rumori, nonché l’indicazione delle più opportune misure di mitigazione e, se necessarie, di compensazione; 3. l’analisi delle caratteristiche idrologiche e idrogeologiche del settore, al fine di evidenziare le modali- 70 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 tà più opportune per il controllo delle acque dilavanti e le modalità di scarico delle acque nei corpi idrici recettori finali, nonché le possibili infiltrazioni verso la falda profonda e le analisi sulle caratteristiche del deflusso idrico sotterraneo; 4. l’indicazione delle opere e degli interventi opportuni, in relazione alla progressione delle fasi lavorative, per il contenimento degli impatti visivi sia a breve che a lunga distanza; 5. l’analisi costi-benefici, con indicazione della sostenibilità delle attività e i giustificativi delle esigenze di mercato, anche in relazione agli interventi necessari alla riqualificazione ambientale del sito, alla messa in sicurezza dei fronti di scavo e al potenziale riutilizzo di tutti i materiali estratti. Lo SIA dovrà essere corredato da: 1. adeguati elaborati cartografici relativi all'individuazione e distinzione delle superfici a disposizione della cava in oggetto e funzionalmente connesse all’attività estrattiva stessa, quali aree di scavo, di eventuale stoccaggio provvisorio e/o permanente, di trattamento dei materiali estratti e aree di servizio; 2. documentazione fotografica relativa allo stato attuale, con rappresentazioni prospettiche dai punti di osservazione più significativi e sensibili; 3. idonee simulazioni grafiche tridimensionali della morfologia del sito e simulazioni fotografiche per le fasi intermedie e finale delle lavorazioni, oltre a quella post recupero ambientale, con rappresentazioni prospettiche dai punti di osservazione più significativi e sensibili; 4. cronoprogramma dei lavori di coltivazione e di recupero ambientale; piano di monitoraggio, in cui siano riportate le attività realizzate e residue, con precisa indicazione dei quantitativi e delle tipologie di materiali estratti e ancora da coltivare, dello stato di attuazione delle misure di mitigazione ambientale, dello stato di avanzamento degli interventi di recupero morfologico e naturalistico nei settori in cui è conclusa la fase di coltivazione. Tutto ciò premesso, l'Assessore della Difesa dell'Ambiente, constatato che il Direttore Generale ha espresso il parere favorevole di legittimità, propone alla Giunta regionale di far propria la proposta del Servizio sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemi informativi ambientali (SAVI). La Giunta regionale, condividendo quanto proposto e rappresentato dall'Assessore della Difesa dell'Ambiente Delibera - di sottoporre alla procedura di VIA, per le motivazioni indicate in premessa, l’intervento denominato “Progetto di una cava di materiali calcarei per inerti e materiali di scogliera in località Perdas Siddas”, nel comune di Villaputzu (Ca), proposto dalla Ditta Solinas Giancarlo; - di stabilire che la procedura di valutazione di impatto ambientale dovrà essere attivata entro sei mesi dalla notifica della presente deliberazione. In caso di mancata attivazione entro detto termine il Servizio sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemi informativi ambientali (SAVI) procederà a darne comunicazione all’Assessorato dell’Industria, per gli adempimenti di competenza; - di stabilire che l’Assessorato regionale dell'Industria provveda alla verifica della sussistenza delle condizioni di inattività superiore a tre anni ai fini dell’avvio del procedimento di cessazione dell’attività estrattiva in esame, come indicato nella deliberazione della Giunta regionale n. 37/14 del 25 settembre 2007 relativa agli atti di indirizzo programmatico per il settore estrattivo. Il Servizio SAVI provvederà alla comunicazione della presente deliberazione ai soggetti interessati al procedimento, a tutte le Amministrazioni competenti, anche in materia di controllo ambientale, e alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna (BURAS). Letto, confermato e sottoscritto. Il Direttore Generale Dettori Il Presidente Soru DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 9 settembre 2008, n. 48/15. Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. n. 15/2002, art. 8, comma 2 relativa al “Progetto per la coltivazione di una cava di granito in località Pinu Toltu” nel comune di Calangianus. Proponente: Società Sardinya Graniti S.r.l. L'Assessore della Difesa dell'Ambiente riferisce che la Società Sardinya Graniti S.r.l. ha presentato l’istanza di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale nel novembre 2002, relativa all’intervento denominato “Progetto per la coltivazione di una cava di granito in località Pinu Toltu” nel comune di Calangianus. Il progetto, ascrivibile alla categoria "cave e torbiere”, di cui al punto 8, lettera j), dell’allegato A1 della deliberazione della Giunta regionale n. 5/11 del 15.2.2005, è stato sottoposto alla procedura di verifica in adempimento all’art. 8, comma 2 della legge regionale n.15/2002. La cava in esame è ubicata nel territorio comunale di Calangianus, in località “Pinu Toltu”, ad una distanza di circa 8 km dall’abitato. L’area interessata dall’attività di estrazione occupava in origine una superficie pari a 10,44 ettari, in seguito alla realizzazione di una strada comunale che attraversa parte dell’area di cava, la superficie di coltivazione è stata ridotta di circa 2 ettari. Rispetto alla volumetria di progetto, datato 2002, pari a 111.650 m3 da estrarre nell’arco di 20 anni, con una resa pari al 40%, in base ai dati aggiornati al 2008, risulta che la volumetria residua è pari a 100.000 m3. L’attività estrattiva prevede la coltivazione mediante l’impiego di esplosivo e di mezzi meccanici con una configurazione a gradoni. 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 Il progetto di recupero ambientale consiste nell’adeguamento dei fronti di cava alla morfologia del terreno circostante, nel modellamento delle discariche e dei piazzali di lavorazione, nel riempimento parziale delle aree di scavo, cui seguirà il rinverdimento con specie arbustive ed arboree. In merito all’iter della pratica, l’Assessore fa presente che il Servizio SAVI, tenuto conto della istruttoria preliminare della task – force Progemisa, ha espresso il parere che il progetto non sia sottoposto alla ulteriore procedura di VIA, a condizione che siano rispettate le seguenti prescrizioni da recepire nel progetto da sottoporre a autorizzazione: 1. dovranno essere immediatamente intrapresi gli interventi di recupero ambientale nelle aree dismesse e/o abbandonate; le azioni di recupero dovranno essere attuate contestualmente e funzionalmente alle fasi di sfruttamento del giacimento; 2. gli scarti prodotti durante le fasi di prosecuzione delle attività estrattive dovranno essere obbligatoriamente riutilizzati, nella loro totalità, a fini produttivi (granulati, elementi per pavimentazioni, semilavorati decorativi, etc.) e di servizio (edilizia, sottofondi stradali, etc.); gli sfridi già accumulati nelle discariche, sia interne che esterne alle aree oggetto di scavi, dovranno essere in parte riutilizzati per il rimodellamento morfologico e per la restante quota parte reimpiegati negli utilizzi di cui sopra; inoltre, il rimodellamento e recupero ambientale potrà avvenire attraverso la frantumazione dei blocchi e degli informi di più grosse dimensioni da effettuarsi anche mediante il ricorso ad impianti mobili; 3. dovranno essere tenute in modo ordinato tutte le aree di cava, evitando o minimizzando la creazione di discariche e di cumuli di materiali sparsi, l'accantonamento di mezzi e attrezzature in disuso e quanto altro non necessario alla conduzione dell'attività che possa creare un ulteriore impatto visivo negativo; a tal fine dovranno essere adottate le seguenti misure: a. entro sei mesi dalla notifica della presente deliberazione si dovrà provvedere alla rimozione e avvio allo smaltimento/recupero dei mezzi non più utilizzati; b. i blocchi lavorati, sia pure sotto misura, dovranno essere accumulati ordinatamente in un unico settore all’interno della cava; c. si dovrà procedere all’organica sistemazione, in un’unica discarica interna al perimetro di cava, degli eventuali materiali lapidei inerti e di sfrido prodotti durante l’attività pregressa e attualmente dispersi all’interno del cantiere, evitando la diffusione di cumuli di materiali sparsi. Per gli sfridi di futura produzione, destinati al riutilizzo, si dovrà individuare un’area interna di stoccaggio provvisorio; 4. la coltivazione della cava dovrà essere condotta secondo un cronoprogramma delle attività che dovrà essere elaborato con cadenze annuali e sino alla conclusione dell’attività estrattiva autorizzata; 5. al fine di consentire il riscontro periodico della conduzione delle attività estrattive, in termini di sfruttamento del giacimento e di recupero ambientale, dovrà essere disposto un piano di monitoraggio in cui siano 71 riferiti gli interventi realizzati e da realizzare, con precisa indicazione dei quantitativi e dei tipi di materiali estratti e ancora da coltivare; 6. i gradoni operativi e finali dovranno essere contenuti in alzate non superiori a 8÷10 metri; 7. dovranno essere poste in essere le attività finalizzate all’immediato recupero di qualsiasi materiale inquinante sversato accidentalmente in superficie; 8. in fase di esercizio dovranno essere minimizzati gli effetti ambientali indotti dal rumore e dalle vibrazioni nel rispetto della normativa vigente, dotando i mezzi meccanici di dispositivi di attenuazione del rumore e, in caso di uso di esplosivo, adottando le più opportune misure e accorgimenti per contrastare l'impatto acustico delle volate (es. temporizzazione della volata con detonatori elettrici, frazionamento della carica con l'uso di microritardi); 9. dovrà essere predisposto un organico piano di gestione, manutenzione e messa in sicurezza dei luoghi, al fine di garantire nel tempo l’efficienza degli interventi di recupero ambientale ed evitare il deterioramento delle condizioni di protezione e stabilità ambientale raggiunte; in particolare, dovrà essere evitata ogni forma di pascolamento sino a completo recupero pedologico, agronomico e naturalistico dei luoghi; 10. il deposito e il riutilizzo degli scarti di lavorazione nelle fasi di riempimento e rimodellamento morfologico, dovrà avvenire secondo gli indirizzi del D.Lgs. n. 117/2008, che prevede la predisposizione di un piano di gestione e di caratterizzazione dei materiali secondo le indicazioni degli allegati I e II; 11. al termine dell'attività, la configurazione finale dell'area di cava dovrà garantire il corretto convogliamento delle acque superficiali verso i collettori naturali; 12. il recupero morfologico dovrà prevedere la riprofilatura dei fronti di scavo con diminuzione della pendenza e smussamento del ciglio superiore di ogni singola scarpata, nonché il raccordo graduale con la sommità, evitando, in tal modo, passaggi netti e conferendo alle stesse condizioni di stabilità permanente; 13. al fine di favorire il recupero ambientale dei gradoni e la formazione di un substrato idoneo allo sviluppo degli apparati radicali delle piante, dovrà essere effettuata una iniziale scarificazione meccanica della pedata del gradone; al di sopra della superficie scarificata, preliminarmente ai riporti di terreno vegetale, dovrà essere realizzato uno strato di pietrame e sfridi di pezzatura minuta; lo spessore finale del substrato e della terra vegetale dovrà essere di almeno 80 cm; 14. al fine di aumentare il grado di biodiversità e rinaturalizzazione, dovranno essere evitate le piantagioni monospecifiche o la netta prevalenza di una specie; è invece da favorire l’uso di più specie sempreverdi autoctone, previa analisi della coerenza con la vegetazione potenziale del sito; inoltre, la disposizione delle specie legnose, arboree ed arbustive, dovrà essere mista, alternata ed irregolare, il più possibile naturaliforme; 15. per gli interventi di rinverdimento e rinaturalizzazione, tutto il materiale di propagazione vegetale 72 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 dovrà provenire da ecotipi locali, in coerenza con l’obiettivo di conservazione della biodiversità come da Piano Forestale Ambientale Regionale; 16. per almeno due anni dall’impianto del materiale vegetale vivo, e comunque sino al completo affrancamento delle piantine e delle erbe introdotte artificialmente, si dovrà provvedere alle necessarie cure colturali, alle irrigazioni periodiche e di soccorso e, qualora si riscontrasse uno scarso attecchimento, agli interventi di infittimento delle superfici inerbite e di risarcimento delle fallanze tra le specie arboree e arbustive; 17. in fase di predisposizione ed esecuzione degli interventi di rinaturalizzazione, la Direzione Lavori dovrà essere costantemente supportata da personale esperto in discipline botaniche, tecniche vivaistiche e di ingegneria naturalistica, al fine di verificare la conformità ecologica delle specie e la corretta esecuzione pratica delle opere a verde; inoltre, tutti gli interventi dovranno essere effettuati in accordo con il Servizio Territoriale Ispettorato Ripartimentale del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale competente per il territorio d'intervento; 18. a fine lavori dovranno essere smantellate tutte le infrastrutture funzionali alle attività di cava per il periodo di vigenza dell’autorizzazione, i materiali ed i residui di lavorazione presenti nei piazzali e quant’altro sia paesaggisticamente motivo di disturbo ambientale e paesaggistico; inoltre dovrà essere ripristinata l’efficienza di strade e le piste utilizzate dai mezzi di cantiere, e tutte le aree compromesse dall’area estrattiva. Dovrà essere trasmesso al Servizio SAVI, oltre che agli Enti competenti, copia del piano di monitoraggio delle attività, anche in forma di “relazione tecnica di aggiornamento" o "stato di avanzamento dei lavori”, riferito alle fasi intermedia e finale del periodo di coltivazione autorizzato dall’Assessorato regionale dell’Industria. Dovrà essere altresì trasmesso al Servizio SAVI e al Servizio Attività Estrattive dell’Assessorato regionale dell’Industria il progetto di recupero ambientale adeguato ai contenuti delle prescrizioni sopra riportate. Nel progetto di recupero ambientale dovranno essere quantificate, inoltre, per le discariche di sfridi esistenti, la quota parte da destinare al reimpiego per il rimodellamento morfologico e la riqualificazione del sito di cava e la quota parte da destinare ad altri impieghi. Tutto ciò premesso, l'Assessore della Difesa dell'Ambiente, constatato che il Direttore Generale ha espresso il parere favorevole di legittimità, propone alla Giunta regionale di far propria la proposta del Servizio sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemi informativi ambientali (SAVI). La Giunta regionale, condividendo quanto proposto e rappresentato dall'Assessore della Difesa dell'Ambiente Delibera - di non sottoporre all’ulteriore procedura di VIA l’intervento denominato ”Progetto per la coltivazione di una cava di granito in località Pinu Toltu” nel comu- ne di Calangianus, presentato dalla società Sardinya Graniti S.r.l., a condizione che siano recepite nel progetto le prescrizioni descritte in premessa, sul rispetto delle quali dovranno vigilare, per quanto di competenza, il Servizio Attività Estrattive dell’Assessorato regionale dell’Industria, il Servizio Ispettorato Ripartimentale del C.F.V.A. di Olbia-Tempio dell’Assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente, la provincia di Olbia-Tempio e l’ARPAS; - di stabilire che la durata dell’autorizzazione da rilasciare dal Servizio attività estrattive dell’Assessorato regionale dell’Industria non potrà avere durata superiore a 5 anni; - di stabilire che preliminarmente alla prosecuzione dell’attività, e funzionalmente alla stessa, devono essere eseguiti i recuperi ambientali delle aree già interessate dalla coltivazione, nonché eventualmente di tutte le cave dismesse coltivate nel passato dal proponente nella stessa area, che, qualora non ricada in quest’ultima fattispecie, dovrà rendere apposita dichiarazione; - di stabilire che, fermo restando l’obbligo di acquisire gli altri eventuali pareri e autorizzazioni previsti dalle norme vigenti, la prosecuzione dell’attività di cava dovrà essere comunicata al Servizio sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemi informativi ambientali (SAVI); - di disporre che, qualora, entro 60 giorni dalla notifica della presente deliberazione, la società non trasmetta il progetto di recupero ambientale al Servizio SAVI e al Servizio attività estrattive dell’Assessorato regionale dell’Industria, quest’ultimo adotterà i provvedimenti di competenza per la sospensione dell’attività estrattiva; - di dare mandato all’Assessore dell’Industria, di concerto con l’Assessore della Difesa dell’Ambiente, di favorire le attività consortili di recupero e di valorizzazione degli scarti di cava anche incentivando l’abbattimento dei costi energetici mediante l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili. Il Servizio SAVI provvederà alla comunicazione della presente deliberazione ai soggetti interessati al procedimento, a tutte le Amministrazioni competenti, anche in materia di controllo ambientale, e alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna (BURAS). Letto, confermato e sottoscritto. Il Direttore Generale Dettori Il Presidente Soru DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 16 settembre 2008, n. 50/14. Procedura di verifica ai sensi dell’art. 31 della L.R. 18.1.1999 n. 1 e della L.R. n. 15/2002, art. 8, comma 2 relativa a “Autorizzazione all'esercizio di cava e ripristino ambientale per rocce ornamentali destinate alla produzione di blocchi e lastre in località Nelva”, comune di Arzachena. Proponente: 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 Società Virginio s.r.l. L'Assessore della Difesa dell'Ambiente, con nota n. 2167/gab del 12.9.2008, riferisce che la Società Virginio s.r.l. ha presentato l’istanza di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale nel novembre 2002, relativa all’intervento denominato “Autorizzazione all'esercizio di cava e ripristino ambientale per rocce ornamentali destinate alla produzione di blocchi e lastre, in località Nelva”, comune di Arzachena. Il progetto, ascrivibile alla categoria “cave e torbiere”, di cui alla lettera j), punto 8 dell’allegato A1 della deliberazione della Giunta regionale n. 5/11 del 15.2.2005, è stato sottoposto alla procedura di verifica in adempimento all’art. 8, comma 2, della legge regionale n. 15/2002. La cava in esame è ubicata nel territorio comunale di Arzachena, in località “Nelva”, a sud-ovest del centro abitato e ad una distanza di circa 9 km. L’attività estrattiva avviene principalmente mediante l’impiego di mezzi meccanici, con eventuale uso di esplosivo, e taglio delle bancate mediante filo diamantato. La superficie totale dichiarata dal proponente è di circa 13 ettari, suddivisa in circa 8 ettari di aree di scavo, 4 ettari occupati dalle discariche e circa 0,22 ettari di piazzali e viabilità. La volumetria totale del progetto, presentato nel 2002, è pari a 62.025 m3, con una resa del 60% e una volumetria dei blocchi commerciabili pari a 37.239 m3. Sulla base delle informazioni aggiornate al 2008, la volumetria residua totale è pari a circa 50.000 m3. Il progetto di recupero ambientale prevede interventi di rimodellamento, riporto di terreno vegetale e rinverdimento delle aree di scavo e delle discariche oltre al recupero delle aree accessorie e di stoccaggio provvisorio dei materiali estratti. Per la rinaturalizzazione sono previste specie arbustive e arboree e interventi di tipo agronomico con semina di miscugli di specie erbacee. In merito all’iter della pratica, l’Assessore fa presente che il Servizio SAVI, tenuto conto della preliminare istruttoria della task-force Progemisa, esaminati i contenuti della documentazione tecnica presentata nel 2002, integrata nel 2007 ed aggiornata nel 2008, considerate le caratteristiche complessive del progetto in esame, ha espresso il parere che lo stesso non sia sottoposto alla ulteriore procedura di VIA, a condizione che siano rispettate le seguenti prescrizioni da recepire nel progetto da sottoporre ad autorizzazione: 1. dovranno essere immediatamente intrapresi gli interventi di recupero ambientale nelle aree dismesse e/o abbandonate; le azioni di recupero dovranno essere attuate contestualmente e funzionalmente alle fasi di sfruttamento del giacimento; 2. gli scarti prodotti durante le fasi di prosecuzione delle attività estrattive dovranno essere obbligatoriamente riutilizzati, nella loro totalità, a fini produttivi (granulati, elementi per pavimentazioni, semilavorati decorativi, etc.) e di servizio (edilizia, sottofondi stradali, etc.); 3. gli sfridi già accumulati nelle discariche dovran- 73 no essere riutilizzati per il rimodellamento morfologico e, per la restante quota parte, reimpiegati a fini produttivi e di servizio; inoltre, il rimodellamento e il recupero ambientale potrà avvenire anche attraverso la frantumazione dei blocchi e degli informi di più grosse dimensioni da effettuarsi mediante il ricorso ad impianti mobili; 4. al termine dell'attività, la configurazione finale dell'area di cava dovrà garantire il corretto convogliamento delle acque superficiali verso i collettori naturali; 5. il deposito e il riutilizzo degli scarti di lavorazione nelle fasi di riempimento e rimodellamento morfologico, dovrà avvenire secondo gli indirizzi del D.Lgs. n. 117/2008, che prevede la predisposizione di un piano di gestione e di caratterizzazione dei materiali secondo le indicazioni degli allegati I e II; 6. dovrà essere predisposto un organico piano di gestione, manutenzione e messa in sicurezza dei luoghi, al fine di garantire nel tempo l’efficienza degli interventi di recupero ambientale ed evitare il deterioramento delle condizioni di protezione e stabilità ambientale raggiunte; 7. dovranno essere tenute in modo ordinato tutte le aree di cava, evitando o minimizzando la creazione di discariche e di cumuli di materiali sparsi, l'accantonamento di mezzi e attrezzature in disuso e quanto altro non necessario alla conduzione dell'attività che possa creare un ulteriore impatto visivo negativo; a tal fine dovranno essere adottate le seguenti misure: a. entro sei mesi dalla notifica della presente deliberazione si dovrà provvedere alla rimozione e avvio allo smaltimento o recupero dei mezzi non più utilizzati; b. i blocchi lavorati, sia pure sotto misura, dovranno essere accumulati ordinatamente in un unico settore all’interno della cava; c. si dovrà procedere all’organica sistemazione, in un’unica discarica interna al perimetro di cava, degli eventuali materiali lapidei inerti e di sfrido prodotti durante l’attività pregressa e attualmente dispersi all’interno del cantiere, evitando la diffusione di cumuli di materiali sparsi; d. per gli sfridi di futura produzione, destinati al riutilizzo, si dovrà individuare un’area interna di stoccaggio provvisorio; 8. le operazioni di coltivazione e recupero della cava dovranno essere condotte secondo un cronoprogramma delle attività che dovrà essere elaborato con cadenze annuali e sino alla conclusione dell’attività estrattiva autorizzata; 9. al fine di consentire il riscontro periodico della conduzione delle attività estrattive, in termini di sfruttamento del giacimento e di recupero ambientale, dovrà essere disposto un piano di monitoraggio in cui siano riferiti gli interventi realizzati e da realizzare, con precisa indicazione dei quantitativi e dei tipi di materiali estratti e ancora da coltivare; 10.dovranno essere poste in essere le attività finalizzate all’immediato recupero di qualsiasi materiale inquinante sversato accidentalmente; 11.in fase di esercizio dovranno essere minimizzati 74 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 gli effetti ambientali indotti dal rumore e dalle vibrazioni nel rispetto della normativa vigente, dotando i mezzi meccanici di dispositivi di attenuazione del rumore e, in caso di uso di esplosivo, adottando le più opportune misure e accorgimenti per contrastare l'impatto acustico delle volate (es. temporizzazione della volata con detonatori elettrici, frazionamento della carica con l'uso di microritardi); 12.in fase di rimodellamento morfologico dell'area, gli interventi dovranno garantire transizioni graduali sotto l'aspetto morfologico, pedologico e naturalistico, evitando sia le variazioni nette tra le aree modificate e quelle già recuperate o allo stadio originario, sia la formazione di scarpate ripide e facilmente assoggettabili ai fenomeni di erosione e ruscellamento superficiale; 13.contestualmente o successivamente ai rimodellamenti morfologici, nelle aree da rinverdire dovrà essere eseguita una preparazione preliminare delle superfici mediante la realizzazione di uno strato drenante in pietrame di scarto e successivo apporto di terra vegetale idonea, per uno spessore complessivo del substrato non inferiore a 80 cm, tale da sostenere la rigenerazione del suolo e della vegetazione; 14.al fine di aumentare il grado di biodiversità e rinaturalizzazione, dovranno essere evitate le piantagioni monospecifiche o la netta prevalenza di una specie; è invece da favorire l’uso di più specie sempreverdi autoctone, previa analisi della coerenza con la vegetazione potenziale del sito; inoltre, la disposizione delle specie legnose, arboree ed arbustive, dovrà essere mista, alternata ed irregolare, il più possibile naturaliforme; 15.per gli interventi di rinverdimento e rinaturalizzazione, tutto il materiale di propagazione vegetale dovrà provenire da ecotipi locali, in coerenza con l’obiettivo di conservazione della biodiversità come da Piano Forestale Ambientale Regionale; 16.per almeno due anni dall’impianto del materiale vegetale vivo, e comunque sino al completo affrancamento delle piantine e delle erbe introdotte artificialmente, si dovrà provvedere alle necessarie cure colturali, alle irrigazioni periodiche e di soccorso e, qualora si riscontrasse uno scarso attecchimento, agli interventi di infittimento delle superfici inerbite e di risarcimento delle fallanze tra le specie arboree e arbustive; 17.in fase di predisposizione ed esecuzione degli interventi di rinaturalizzazione, la Direzione Lavori dovrà essere costantemente supportata da personale esperto, al fine di verificare la rispondenza ecologica delle specie e la corretta esecuzione pratica delle opere a verde; inoltre, tutti gli interventi dovranno essere effettuati in accordo con il Servizio Territoriale Ispettorato Ripartimentale del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale competente per il territorio d'intervento; 18.a fine lavori dovranno essere smantellate tutte le infrastrutture funzionali alle attività di cava per il periodo di vigenza dell’autorizzazione, i materiali ed i residui di lavorazione presenti nei piazzali e quant’altro sia paesaggisticamente motivo di disturbo ambientale e paesaggistico; inoltre dovrà essere ripristinata l’effi- cienza di strade e le piste utilizzate dai mezzi di cantiere, e tutte le aree compromesse dall’area estrattiva. Dovrà essere trasmesso al Servizio SAVI, oltre che agli Enti competenti, copia del piano di monitoraggio delle attività, anche in forma di “Relazione tecnica di aggiornamento” o “Stato di avanzamento dei lavori”, riferito alle fasi intermedia e finale del periodo di coltivazione autorizzato dall’Assessorato regionale dell’Industria. Dovrà essere altresì trasmesso al Servizio SAVI e al Servizio Attività Estrattive dell’Assessorato regionale dell’Industria un nuovo progetto di recupero ambientale adeguato ai contenuti delle prescrizioni sopra riportate. Nel progetto di recupero ambientale dovranno essere quantificate, inoltre, per le discariche di sfridi esistenti, la quota parte da destinare al reimpiego per il rimodellamento morfologico e la riqualificazione del sito di cava e la quota parte da destinare ad altri impieghi. Tutto ciò premesso, l'Assessore della Difesa dell'Ambiente, constatato che il Direttore Generale ha espresso il parere favorevole di legittimità, propone alla Giunta regionale di far propria la proposta del Servizio sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemi informativi ambientali. La Giunta regionale, condividendo quanto proposto e rappresentato dall'Assessore della Difesa dell'Ambiente Delibera - di non sottoporre all’ulteriore procedura di VIA l’intervento denominato “Autorizzazione all'esercizio di cava e ripristino ambientale per rocce ornamentali destinate alla produzione di blocchi e lastre, in località Nelva”, comune di Arzachena, presentato dalla Società Virginio s.r.l., a condizione che siano rispettate e recepite nel progetto da sottoporre ad autorizzazione le prescrizioni descritte in premessa, sul rispetto delle quali dovranno vigilare, per quanto di competenza, il Servizio Attività Estrattive dell’Assessorato regionale dell’Industria, il Servizio Ispettorato Ripartimentale del CFVA di Olbia-Tempio dell’Assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente, la Provincia di OlbiaTempio e l’ARPAS; - di stabilire che la durata dell’autorizzazione da rilasciare dal Servizio Attività estrattive dell’Assessorato regionale dell’Industria non potrà avere durata superiore a 5 anni; - di stabilire che preliminarmente alla prosecuzione dell’attività, e funzionalmente alla stessa, devono essere eseguiti i recuperi ambientali delle aree già interessate dalla coltivazione nonché eventualmente di tutte le cave dismesse coltivate nel passato dal proponente nella stessa area, che, qualora non ricada in quest’ultima fattispecie, dovrà rendere apposita dichiarazione; - di stabilire che, fermo restando l’obbligo di acquisire gli altri eventuali pareri e autorizzazioni previsti dalle norme vigenti, la prosecuzione dell’attività di cava dovrà essere comunicata al Servizio sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemi informativi ambientali (SAVI); 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 - di disporre che, qualora, entro 60 giorni dalla notifica della presente deliberazione, la Società non trasmetta il nuovo progetto di recupero ambientale al Servizio SAVI e al Servizio Attività estrattive dell’Assessorato regionale dell’Industria, quest’ultimo adotterà i provvedimenti di competenza per la sospensione dell’attività estrattiva. Il Servizio SAVI provvederà alla comunicazione della presente deliberazione ai soggetti interessati al procedimento, a tutte le Amministrazioni competenti, anche in materia di controllo ambientale, e alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna (BURAS). Letto, confermato e sottoscritto. Il Direttore Generale Dettori Il Presidente Soru DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 19 dicembre 2008, n. 72/12. Direttiva 91/676 /CEE relativa alla protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole. Modifiche al Programma d’Azione per la zona vulnerabile da nitrati di origine agricola di Arborea approvato con Delib.G.R. n. 14/17 del 4 aprile 2006. L'Assessore della Difesa dell’Ambiente, di concerto con l’Assessore dell’Agricoltura e Riforma AgroPastorale ricorda alla Giunta che con la deliberazione n. 1/12 del 18.1.2005 è stata designata vulnerabile da nitrati di origine agricola una superficie di 55 Kmq ricadente interamente nel Comune di Arborea e che con la successiva deliberazione n. 14/17 del 4.4.2006 è stato approvato il Programma d’Azione per la Zona Vulnerabile da Nitrati (ZVN) di origine agricola di Arborea. L’Assessore della Difesa dell’Ambiente riferisce che il paragrafo 11 del Programma d’azione reca le strategie di gestione degli effluenti zootecnici per il riequilibrio del rapporto agricoltura – ambiente. L’Assessore segnala in proposito la necessità di adottare alcuni adeguamenti alle disposizioni del Programma d’Azione riguardo alle modalità per il trattamento dei liquami, già previste alla lett. c) del paragrafo 11 sopra citato “raccolta e trattamento dei liquami nell’esistente sistema fognario - depurativo centralizzato di acque reflue urbane di Arborea gestita dal Gestore Unico del Servizio Idrico Integrato (SII) Abbanoa S.p.A.”, In particolare, per la conduzione di tale sistema, la lett. c ) prevede che, a cura dell’azienda siano effettuati pretrattamenti tendenti ad eliminare la frazione solida (croste, paglia, sabbie, etc.) per ottenere un refluo sufficientemente fluido per il successivo invio, attraverso pompaggio in condotte fognarie, all’impianto di depurazione centralizzato di acque reflue urbane di Arborea. L’Assessore ritiene opportuno, tra le modalità di cui 75 alla sopra citata lett. c), l’introduzione della possibilità di effettuare il pretrattamento, oltre che presso ogni azienda, nel caso di conferimento diretto in fognatura, anche presso l’impianto di separazione-recupero posto nell’area dell’impianto depurativo centralizzato di acque reflue urbane di Arborea, al fine del recupero della materia separata da parte di ogni azienda conferitrice dell’effluente previo apposito accordo con il Gestore del SII. Per tale fine, l’Assessore sottolinea che il predetto impianto di pretrattamento deve essere destinato al recupero ai sensi dell’art. 181 del D.Lgs. n. 152/2006 che stabilisce tra l’altro che “ai fini di una corretta gestione dei rifiuti le pubbliche amministrazioni favoriscono la riduzione dello smaltimento finale dei rifiuti attraverso: a) il riutilizzo, il reimpiego ed il riciclaggio; b) le altre forme di recupero per ottenere materia prima secondaria dai rifiuti”. La frazione solida residua derivante dal suddetto pretrattamento di recupero può assumere la qualità di sottoprodotto se destinata a un successivo utilizzo, ad esempio come lettiere o compost, in quanto pienamente corrispondente alla definizione di sottoprodotto data dall’art. 183, lett. n), del D.Lgs. n. 152/2006. L’Assessore, pertanto, evidenzia che le aziende agricole e di allevamento coinvolte ed il Gestore dell’impianto di recupero dovranno stipulare appositi accordi formali al fine dello svolgimento del servizio di recupero e ritiene pertanto di proporre apposita modifica integrativa alla lett. c) del paragrafo 11 del Programma d’Azione della ZVN di Arborea come di seguito riferita: al paragrafo 11 nella lett. c) dopo le parole “..attraverso pompaggio in condotte fognarie, all’impianto di depurazione centralizzato di acque reflue urbane di Arborea” è aggiunto il seguente capoverso: “Il pretrattamento tendente ad eliminare la frazione solida (croste, paglia, sabbie, etc.) può essere effettuato anche mediante utilizzo di apposito impianto di recupero posto nell’area dell’impianto depurativo centralizzato di acque reflue urbane di Arborea, ed a tal fine: - le aziende agricolo-zootecniche dovranno sottoscrivere apposito accordo formale con il Gestore dell’impianto destinato al recupero dei sottoprodotti, derivanti dal refluo aziendale misto conferito con autobotte, nel quale accordo, verificata la rispondenza agli standard qualitativi richiesti per l’utile impiego nonché alle norme tecniche e di sicurezza, deve essere attestata la destinazione del sottoprodotto ad effettivo utilizzo nelle aziende mediante dichiarazione del produttore, controfirmata dal titolare dell'azienda agricolo-zootecnica dove avviene l'effettivo utilizzo; - le aziende agricole e/o zootecniche dovranno sottoscrivere apposito impegno al ritrasporto nelle rispettive aziende agricole o di allevamento e specifico impegno al riutilizzo del sottoprodotto nelle stesse aziende. L'utilizzo del sottoprodotto non deve comportare per l'ambiente o la salute condizioni peggiorative rispetto a quelle delle normali attività produttive e devono essere rispettate le condizioni di divieto e limitazioni d’uso previste dal presente Programma d’azione. 76 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 In caso di conferimento mediante autobotte senza contestuale sottoscrizione e impegno al ritrasporto, recupero e riutilizzo del sottoprodotto, le aziende agricole e zootecniche sono tenute al pagamento della tariffa derivante dalla qualità del refluo conferito, aumentata del costo del servizio di smaltimento successivo dei rifiuti derivanti dal processo di separazione della frazione solida”. La Giunta regionale, condividendo quanto rappresentato e proposto dall’Assessore della Difesa dell’Ambiente di concerto con l’Assessore dell’Agricoltura e Riforma Agro-Pastorale, constatato che il Direttore Generale dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente ha espresso il parere favorevole di legittimità sulla proposta in esame Delibera di modificare come segue il Programma d’azione per la Zona vulnerabile da nitrati di origine agricola di Arborea approvato con la deliberazione della Giunta regionale n. 14/17 del 4.4.2006: al paragrafo 11 nella lett. c) dopo le parole “…attraverso pompaggio in condotte fognarie, all’impianto di depurazione centralizzato di acque reflue urbane di Arborea” è aggiunto il seguente capoverso: “Il preliminare pretrattamento tendente ad eliminare la frazione solida (croste, paglia, sabbie, etc.) può essere effettuato anche mediante utilizzo di apposito impianto di recupero posto nell’area dell’impianto depurativo centralizzato di acque reflue urbane di Arborea, ed a tal fine: - le aziende agricolo-zootecniche dovranno sottoscrivere apposito accordo formale con il Gestore dell’impianto destinato al recupero dei sottoprodotti, derivanti dal refluo aziendale misto conferito con autobotte, nel quale accordo, verificata la rispondenza agli standard qualitativi richiesti per l’utile impiego nonché alle norme tecniche e di sicurezza, deve essere attestata la destinazione del sottoprodotto ad effettivo utilizzo nelle aziende mediante dichiarazione del produttore, controfirmata dal titolare dell'azienda agricolo-zootecnica dove avviene l'effettivo utilizzo; - le aziende agricole e/o zootecniche dovranno sottoscrivere apposito impegno al ritrasporto nelle rispettive aziende agricole o di allevamento e specifico impegno al riutilizzo del sottoprodotto nelle stesse aziende. L'utilizzo del sottoprodotto non deve comportare per l'ambiente o la salute condizioni peggiorative rispetto a quelle delle normali attività produttive e devono essere rispettate le condizioni di divieto e limitazioni d’uso previste dal presente Programma d’azione. In caso di conferimento mediante autobotte senza contestuale sottoscrizione e impegno al ritrasporto, recupero e riutilizzo del sottoprodotto, le aziende agricole e zootecniche sono tenute al pagamento della tariffa derivante dalla qualità del refluo conferito, aumentata del costo del servizio di smaltimento successivo dei rifiuti derivanti dal processo di separazione della frazione solida”. Le disposizioni modificative del Programma d’azione per la Zona vulnerabile da nitrati di origine agricola di Arborea entrano in vigore alla data di pubblicazione della presente deliberazione sul BURAS. Letto, confermato e sottoscritto. Il Direttore Generale Dettori Il Viceresidente Mannoni DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 20 dicembre 2008, n. 73/7. D.Lgs. n. 152/2006, art. 199. Approvazione del Piano regionale di gestione dei rifiuti - Sezione rifiuti urbani. L'Assessore della Difesa dell’Ambiente, con nota n. 3323 del 18.12.2008, ricorda che con la deliberazione n. 21/59 del 8.4.2008 la Giunta regionale ha adottato il Piano regionale di gestione dei rifiuti – sezione rifiuti urbani. Il Piano è stato elaborato da un gruppo di lavoro interno della Direzione Generale della Difesa dell’Ambiente, coadiuvato dalle collaborazioni esterne di figure accademiche e professionali che hanno integrato le competenze interne. Il gruppo di lavoro si è confrontato con i funzionari delle Province, appositamente delegati, sull’impostazione del lavoro inerente la costruzione degli scenari futuri sull’articolazione anche gestionale del servizio di gestione integrata dei rifiuti, al fine di pervenire ad una configurazione condivisa e partecipata. Il Piano costituisce un profondo aggiornamento dell’originario Piano di gestione dei rifiuti del 1998, tenendo conto di obiettivi strategici innovativi nonché della nuova configurazione istituzionale degli Enti locali: - l’istituzione di nuove Province, che richiede una rivisitazione della programmazione regionale in materia di rifiuti, stante le funzioni ad esse attribuite dalla normativa statale; - il riordino delle Comunità Montane e dei Consorzi Industriali, individuati dal Piano regionale del 1998 come Enti sovracomunali titolari degli impianti consortili di trattamento/smaltimento di rifiuti urbani. L’Assessore della Difesa dell’Ambiente rappresenta che la redazione del nuovo Piano è frutto di una approfondita analisi dell’attuale situazione organizzativa del sistema regionale di trattamento dei rifiuti, del futuro assetto impiantistico e logistico alla luce degli ambiziosi obiettivi che la Giunta regionale ha voluto dare alla raccolta differenziata e alla riduzione della produzione di rifiuti, nonché delle innovazioni tecniche e organizzative che oggi rappresentano lo stato dell’arte in materia di trattamento finale dei rifiuti. Il documento di Piano è impostato sul concetto di gestione integrata dei rifiuti, posto a fondamento della nuova direttiva comunitaria del Parlamento europeo e del Consiglio Ue n. 2008/98/Ce. Come riportato nella medesima direttiva, il ciclo di gestione dei rifiuti deve essere innanzitutto fondato sulla riduzione della produzione dei rifiuti. 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 A tal proposito il Piano prevede la redazione di un apposito programma attuativo, così come richiesto nella stessa direttiva. Altre iniziative finalizzate alla riduzione sono: - raccolte domiciliari dei rifiuti per limitare i conferimenti impropri di rifiuti speciali nel circuito dei rifiuti urbani; - circuiti di raccolta dedicati per rifiuti speciali da attività produttive o di servizio in ambito urbano; - programma di sensibilizzazione, monitoraggio e controllo a livello di singolo Comune; - penalizzazioni tariffarie per i Comuni in relazione agli obiettivi di contenimento stabiliti in funzione delle caratteristiche dei Comuni (vocazione turistica, consistenza demografica, polo di attrazione per le aree vaste); - il passaggio dalla tassa alla tariffa; - interventi per promuovere l’utilizzo di beni a maggior vita utile e minore produzione di rifiuti; - interventi di riduzione, recupero imballaggi e promozione di manufatti ottenuti con materiale riciclato. La seconda fase della gestione integrata del rifiuto costituisce il vero cardine della pianificazione dei rifiuti, ovvero la progettazione di raccolte differenziate ad alta efficienza, che consentano di intercettare già a livello domiciliare frazioni di rifiuto (frazione organica, carta, cartone, plastica, vetro, alluminio, legno) a basso grado di impurità, da inviare direttamente al riciclo; solo con un’attenta progettazione è possibile raggiungere gli obiettivi di raccolta differenziata, che vengono fissati nella soglia del 65%, in modo imperativo, e al 70%, come obiettivo d’indirizzo, della produzione complessiva dei rifiuti, da raggiungersi nel quinquennio 2008-2012. L’Assessore ricorda che in questi anni la Sardegna è passata da un livello di raccolta differenziata del 2,8% del 2002 ad una percentuale di raccolta differenziata di circa il 28% al 2007. Al fine di incentivare ulteriormente la raccolta differenziata, sino a conseguire i seguenti obiettivi: - 40 % al 31.12.2008, - 50 % al 31.12.2009, - 60 % al 31.12.2010, - 65 % al 31.12.2011, - 70 % al 31.12.2012. il Piano prevede i seguenti interventi: - raccolte domiciliari estese alle utenze domestiche e specifiche dei territori comunali; - realizzazione di almeno un ecocentro per ogni Comune; - il passaggio dalla tassa alla tariffa; - individuazione di target a livello comprensoriale e comunale con conseguenti meccanismi di premialitàpenalità; - programma di sensibilizzazione, monitoraggio e controllo a livello di singolo Comune. Altro pilastro della gestione integrata dei rifiuti è l’implementazione del recupero di materia dai rifiuti attraverso: - la realizzazione di almeno un impianto di compostaggio per territorio provinciale, anche adeguando le linee di biostabilizzazione esistenti; 77 - la promozione del recupero del compost attraverso accordi di programma con gli utilizzatori (Coldiretti e Ente Foreste) e i produttori; - la revisione dell’accordo di programma con il CONAI; - l’attuazione di interventi sulle esistenti piattaforme di prima valorizzazione dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata, e la progettazione di nuovi interventi, per creare impresa e lavoro in Sardegna; - il sostegno ai centri riciclo degli imballaggi esistenti in Sardegna; - la costituzione di un sistema integrato regionale per il recupero dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche; - il monitoraggio dell’attuazione dell’accordo di programma stipulato con il COBAT e la promozione di altri accordi con gli altri consorzi obbligatori; - la promozione degli acquisti verdi da parte delle pubbliche amministrazioni; - la massimizzazione del recupero del biostabilizzato nei ripristini ambientali e delle scorie di combustione nel comparto industriale. Infine il Piano regionale, alla luce delle elevate percentuali di raccolta differenziata da raggiungere attribuisce un’importanza marginale allo smaltimento, che riguarderà una quota ridotta del rifiuto urbano. In particolare le analisi eseguite hanno portato ad affermare che, stante i divieti di conferimento in discarica di rifiuti ad alto potere calorifico, la frazione secca residua potrà essere direttamente sottoposta a termovalorizzazione, riducendo il conferimento in discarica ai rifiuti da spazzamento stradale e gli scarti dei trattamenti nonché ad altre frazioni di rifiuto trattato. A tal proposito l’Assessore sottolinea che il Piano ha anche esaminato e valutato, sotto l’aspetto degli impatti ambientali e dell’assetto tariffario finale, cinque diversi scenari relativi agli impianti necessari per consentire lo smaltimento finale della frazione non riciclabile. Questo ha comportato l’esame comparato di molteplici variabili e la pesatura dei diversi parametri ambientali ed economici in gioco, dando priorità alla migliore qualità ambientale, per giungere alla redazione di una valutazione finale che viene riassunta nel Rapporto ambientale che accompagna il Piano e che costituisce il documento guida per lo svolgimento della Valutazione ambientale strategica. Alla luce degli studi effettuati il Piano regionale definisce uno schema impiantistico di riferimento caratterizzato dall’individuazione di due centri di termovalorizzazione, di cui uno già esistente e da adeguare ed uno, per l’area centro nord, da inserire preferibilmente in un impianto di potenza già esistente. Questa configurazione prevede inoltre l’adeguamento dell’impianto esistente a Macomer almeno per la gestione del transitorio necessario per il raggiungimento della configurazione a regime. In questi impianti, con annesse discariche di servizio, sarà conferito il secco residuo prodotto dalle aree servite, ed essi saranno sufficienti alla valorizzazione del secco intercettato con le raccolte differenziate ad alta efficienza, anche in assenza del pretrattamento. 78 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 Dal punto di vista gestionale, il Piano prevede l’istituzione di un unico Ambito Territoriale Ottimale coincidente con l’intero territorio regionale, con conseguente individuazione di un’unica Autorità d’ambito cui sarà affidato il servizio regionale integrato di gestione dei rifiuti urbani (costituito dall’insieme dei servizi pubblici di raccolta, trasporto, recupero e smaltimento dei rifiuti), ottenendo la semplificazione del sistema organizzativo attualmente incentrato su una pluralità di enti di riferimento. L’Autorità prenderà in carico gli impianti pubblici di trattamento/smaltimento dei rifiuti e ne garantirà l’affidamento della gestione mediante procedure ad evidenza pubblica. Il Piano individua inoltre, in base a criteri di efficacia ed economicità, due livelli di gestione integrata, coordinati dall’Autorità d’ambito regionale: - il livello provinciale per l’organizzazione della fase di raccolta e trasporto dei materiali, in cui avranno un ruolo preponderante le Province e gli Enti Locali; - il livello regionale per la gestione della filiera del recupero e della filiera del trattamento/smaltimento del rifiuto residuale, attraverso le fasi di termovalorizzazione, garantendo la determinazione di una tariffa, rapportata a tali lavorazioni, unica per tutto l’ambito regionale e la minimizzazione del ricorso allo smaltimento in discarica. L’Assessore rappresenta che già dal mese di marzo 2008 è stato deliberato dalla Giunta e depositato presso la competente Commissione del Consiglio regionale, un disegno di legge relativo alla proposta d’istituzione dell’ATO dei rifiuti e alla relativa attribuzione delle competenze. Infine, l’Assessore precisa che il Piano regionale riporta i nuovi criteri per l'individuazione, da parte delle Province, delle aree idonee e non idonee alla localizzazione degli impianti di recupero e smaltimento dei rifiuti; tali criteri, sostitutivi di quelli riportati nella deliberazione della Giunta regionale n. 26/6 del 20.6.2000, riguardano anche gli impianti dei rifiuti speciali. L’Assessore ricorda che il Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani è stato inoltre assoggettato alla procedura di valutazione ambientale strategica, attivata dal competente Servizio dell’Assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente con nota n. 3330 del 4.2.2008. Per la redazione del Rapporto ambientale, previsto dalla stessa procedura, in data 25.2.2008 si è provveduto ad effettuare una consultazione preliminare (fase di scoping) con i soggetti competenti in materia ambientale, al fine di definire la portata e il livello di dettaglio delle informazioni da includere nel rapporto stesso. In data 21.4.2008 il Piano di gestione dei rifiuti urbani e il rapporto ambientale sono stati presentati ai soggetti competenti in materia ambientale, mentre in data 15.4.2008 i medesimi documenti sono stati depositati presso l’autorità competente, ovvero il Servizio SAVI dell’Assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente, presso le Amministrazioni provinciali e presso l’ARPAS; di tale deposito è stato dato avviso con pubblicazione sul BURAS del 21.4.2008. Infine il Piano è stato pubblicato sul portale SardegnaAmbiente del sito dell’Amministrazione regionale ed è trasmesso in data 23.4.2008 alla Commissione Ambiente del Consiglio regionale. Il Piano e il relativo rapporto ambientale sono stati presentati al pubblico con un incontro regionale svoltosi in data 30.4.2008 a Tramatza, e con 8 incontri provinciali svoltisi dal 6 al 30 maggio 2008. Durante le riunioni provinciali e successivamente, sino a 60 giorni dalla pubblicazione sul BURAS del sopra citato avviso di deposito, per iscritto sono state acquisite le osservazioni del pubblico e dei soggetti competenti in materia ambientale, le quali sono state analizzate dall’autorità procedente, ovvero il Servizio tutela dell’atmosfera e del territorio dell’Assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente, e accolte ove ritenute pertinenti. L’analisi di tali osservazioni è riportata nel rapporto ambientale del Piano regionale. Con determinazione n. 1187 del 19.12.2008 l’autorità competente, ai sensi dell’art. 15 del D.Lgs. n. 152/2006, ha espresso parere positivo con prescrizioni sul Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani; successivamente le medesime prescrizioni sono state recepite dal documento di Piano, come riportato in allegato al rapporto ambientale. Tutto ciò premesso, l’Assessore propone alla Giunta regionale di approvare il Piano regionale di gestione dei rifiuti – sezione rifiuti urbani e di trasmetterlo al Consiglio regionale, al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e alla Commissione Europea. La Giunta regionale, sentita la proposta dell’Assessore della Difesa dell’Ambiente, visto il parere favorevole di legittimità del Direttore Generale Delibera - di approvare il Piano regionale di gestione dei rifiuti – Sezione rifiuti urbani, che viene allegato alla presente deliberazione per farne parte integrante e sostanziale; - di trasmettere il Piano regionale di gestione dei rifiuti – Sezione rifiuti urbani al Consiglio regionale; - di dare mandato al competente Servizio dell’Assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente per la trasmissione del Piano regionale di gestione dei rifiuti – Sezione rifiuti urbani al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e alla Commissione Europea; - di dare mandato al competente Servizio dell’Assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente per la pubblicazione della presente deliberazione nel Bollettino ufficiale della Regione con l'indicazione della sede ove si possa prendere visione del piano o programma adottato e di tutta la documentazione oggetto dell'istruttoria; - di dare mandato al competente Servizio dell’Assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente per la pubblicazione sul sito internet istituzionale della Regione Sardegna: a) del parere motivato espresso dall'autorità competente; b) di una dichiarazione di sintesi in cui si illustra in 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 che modo le considerazioni ambientali sono state integrate nel piano o programma e come si è tenuto conto del rapporto ambientale e degli esiti delle consultazioni, nonché le ragioni per le quali è stato scelto il piano o il programma adottato, alla luce delle alternative possibili che erano state individuate; c) delle misure adottate in merito al monitoraggio di cui all'articolo 18 del D.Lgs. n. 152/2006. Letto, confermato e sottoscritto. Il Direttore Generale Dettori Il Presidente Soru PRESIDENZA DELLA REGIONE DIREZIONE GENERALE SERVIZIO DEGLI AFFARI GENERALI ED ISTITUZIONALI ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE DEL SERVIZIO 28 gennaio 2009, n. 56. L.R. 23.12.2005 n. 23, art. 12. Registro regionale delle associazioni di promozione sociale. Iscrizione Associazione “Comunità Libanese in Sardegna Centro Servizi Interculturali Fairuz”, con sede in Quartu Sant’Elena. Il Direttore del Servizio affari generali ed istituzionali, con propria determinazione n. 56 del 28 gennaio 2009, ha disposto l’iscrizione dell’ Associazione “Comunità Libanese in Sardegna - Centro Servizi Interculturali Fairuz’, con sede in Quartu Sant’Elena, via Danimarca n. 16, nella prima sezione del Registro regionale delle associazioni di promozione sociale con il numero 18. Manca PRESIDENZA DELLA REGIONE DIREZIONE GENERALE SERVIZIO DEGLI AFFARI GENERALI ED ISTITUZIONALI ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE DEL SERVIZIO 28 gennaio 2009, n. 57. L.R. 23.12.2005 n. 23, art. 12. Registro regionale delle associazioni di promozione sociale. Iscrizione Associazione “COSPES - Centro di Orientamento Scolastico, Professionale e Sociale Salesiani Sardegna”, con sede in Sassari. Il Direttore del Servizio affari generali ed istituzionali, con propria determinazione n. 57 del 28 gennaio 2009, ha disposto l’iscrizione dell’Associazione “COSPES - Centro di Orientamento Scolastico, Professionale e Sociale Salesiani Sardegna”, con sede 79 in Sassati, via De Martini n. 18, nella prima sezione del Registro regionale delle associazioni di promozione sociale con il numero 17. Manca PRESIDENZA DELLA REGIONE DIREZIONE GENERALE SERVIZIO DEGLI AFFARI GENERALI ED ISTITUZIONALI ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE DEL SERVIZIO 5 febbraio 2009, n. 78. L.R. 13.9.1993 n. 39 - Iscrizione al Registro Generale del Volontariato. Unione Nazionale Italiana Volontari Pro Ciechi Sezione Prov. di Carbonia lglesias con sede in Carbonia. Il Direttore del Servizio affari generali ed istituzionali, con propria determinazione n. 78 del 5 febbraio 2009 ha disposto l’iscrizione della Associazione Unione Nazionale Italiana Volontari Pro Ciechi Sezione Prov. di Carbonia Iglesias con sede in Carbonia al Registro Generale del Volontariato, al Settore Sociale, Sezione Assistenza Sociale. Manca ASSESSORATO DELL’AGRICOLTURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE SERVIZIO STRUTTURE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE DEL SERVIZIO 28 gennaio 2009, n. 1404/14 . Reg. (CE) n. 1698/2005 - Programma di Sviluppo Rurale della Regione Sardegna 2007/2013 - Misura 121 Ammodernamento delle aziende agricole. Modifica al bando. Il Direttore del Servizio Visto lo Statuto Speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione; Vista la L.R. 07.01.1977, n. 1, e successive modificazioni e integrazioni; Vista la L.R. 13.11.1998, n. 31 concernente la disciplina del personale regionale e dell’organizzazione degli uffici della Regione; Visto il Decreto del Presidente della Regione n. 109 del 19 ottobre 2007 con il quale è stata disposta l’approvazione del nuovo assetto organizzativo della direzione generale dell’Assessorato dell’Agricoltura e riforma agro-pastorale; Visto il decreto dell’Assessore degli Affari Generali n° 8751/54 del 18.03.2008 con il quale sono state conferite al dott. Claudio Saba le funzioni di Direttore del Servizio Strutture della Direzione Generale dell’Assessorato dell’Agricoltura e Riforma AgroPastorale; Visto il Regolamento (CE) n. 1698/2005 sul soste- 80 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 gno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR); Visto il Regolamento (CE) n. 1974/2006 recante disposizioni di applicazione del regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR); Visto il Regolamento (CE) n. 1975/2006 della Commissione, del 7 dicembre 2006 che stabilisce modalità di applicazione del Regolamento (CE) n. 1698/05 del Consiglio per quanto riguarda l’attuazione delle procedure di controllo e della condizionalità per le misure di sostegno dello sviluppo rurale; Visto il Programma di Sviluppo Rurale della Regione Sardegna per il periodo di programmazione 2007/2013 approvato con decisione della Commissione Europea numero C(2007)5949 del 28 novembre 2008 e successive modifiche e integrazioni; Visto il Decreto dell’Assessore dell’Agricoltura e Riforma Agro Pastorale n. 111 del 22.12.2008, recante “Disposizioni regionali per l’attuazione della misura 121 del PSR 2007/2013”; Vista la propria precedente Determinazione n. 26109/1012 del 23.12.2008 con la quale è stato approvato il bando della misura 121 del PSR 2007/2013; Visto il decreto dell’Assessore dell’Agricoltura e Riforma Agro Pastorale n. 101/Dec.A/5 del 23.1.2009 con il quale è stato modificato l’Allegato B alle direttive, che descrive per ciascun comparto produttivo gli interventi ammissibili e le relative priorità; Ritenuto pertanto di dover modificare il corrispon- dente Allegato C) – Interventi ammissibili e priorità del bando della Misura 121 del PSR 2007/2013; Determina Art. 1 L’Allegato C) - Interventi ammissibili e priorità del bando relativo alla Misura 121 del PSR 2007/2013, approvato con determinazione n. 26109/1012 del 23.12.2008, è sostituito come da allegato. Art. 2 Restano confermate tutte le altre disposizioni della determinazione n. 26109/1012 del 23.12.2008. Art. 3 Avverso le disposizioni del presente provvedimento è ammesso ricorso gerarchico al Direttore Generale dell’Assessorato dell’Agricoltura e riforma agro-pastorale e ricorso giurisdizionale al TAR Sardegna rispettivamente entro 30 e 60 giorni dalla data di pubblicazione della presente determinazione. Art. 4 La presente Determinazione sarà pubblicata per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Sardegna ed integralmente su internet nel sito ufficiale della Regione all’indirizzo www.regione.sardegna.it. Saba 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 81 82 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 83 84 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 85 86 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 87 88 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 89 90 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 91 92 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 ASSESSORATO DELL’AGRICOLTURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE SERVIZIO POLITICHE DI MERCATO E QUALITÀ ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE DEL SERVIZIO 30 gennaio 2009, n. 1690/30. Legge 27 luglio 1999 n. 268 “Disciplina delle Strade del vino”; D.M. 12 .07. 2000; Deliberazione G.R. n. 45/14 del 7.11.2006 e direttive di attuazione della legge n. 268/1999, art.4.; D.A. n. 1 del 14.01.2009. Riconoscimento provvisorio della “Strada del vino” denominata “Strada del Vermentino di Gallura D.O.C.G”. Il Direttore del Servizio Omissis Determina Art. 1 E’ riconosciuta, ai sensi della legge 27 luglio 1999, n. 268 e della D.G.R. n. 45/14 del 7.11.2006, la “Strada del Vermentino di Gallura D.O.C.G” Art. 2 Il riconoscimento ha carattere provvisorio in quanto il Comitato Promotore della “Strada del Vermentino di Gallura D.O.C.G” nel rispetto delle disposizioni di cui all’art.6, punto 1, delle direttive di attuazione della legge n. 268/1999, allegate alla D.G.R. n. 45/14 del 7.11.2006, è tenuto a trasformarsi in Comitato di Gestione entro il termine perentorio di 120 giorni dalla pubblicazione sul BURAS della presente determinazione. Art. 3 E’disposta la pubblicazione della presente determinazione sul Bollettino Ufficiale. Sanna 93 E’ riconosciuta, ai sensi della legge 27 luglio 1999, n. 268 e della D.G.R. n. 45/14 del 7.11.2006, la “Strada della Vernaccia di Oristano”. Art. 2 Il riconoscimento ha carattere provvisorio in quanto il Comitato Promotore della “Strada della Vernaccia di Oristano”, nel rispetto delle disposizioni di cui all’art.6, punto 1, delle direttive di attuazione della legge n. 268/1999, allegate alla D.G.R. n. 45/14 del 7.11.2006, è tenuto a trasformarsi in Comitato di Gestione entro il termine perentorio di 120 giorni dalla pubblicazione sul BURAS della presente determinazione. Art. 3 E’ disposta la pubblicazione della presente determinazione sul Bollettino Ufficiale. Sanna ASSESSORATO DELL’AGRICOLTURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE SERVIZIO POLITICHE DI MERCATO E QUALITÀ ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE DEL SERVIZIO 30 gennaio 2009, n. 1698/32. Legge 27 luglio 1999 n. 268 “Disciplina delle Strade del vino”; D.M. 12.07.2000; Deliberazione G.R. n. 45/14 del 7.11.2006 e direttive di attuazione della legge n. 268/1999, art.4; D.A. n. 1 del 14.01.2009. Riconoscimento provvisorio della “Strada del vino” denominata “Strade del vino della Sardegna Nord Ovest”. Il Direttore del Servizio Omissis Determina Omissis Art. 1 E’ riconosciuta, ai sensi della legge 27 luglio 1999, n. 268 e della D.G.R. n. 45/14 del 7.11.2006, la “Strade del vino della Sardegna Nord Ovest”. Art. 2 Il riconoscimento ha carattere provvisorio in quanto il Comitato Promotore della “Strade del vino della Sardegna Nord Ovest’, nel rispetto delle disposizioni di cui all’art.6, punto 1, delle direttive di attuazione della legge n. 268/1999, allegate alla D.G.R. n. 45/14 del 7.11.2006, è tenuto a trasformarsi in Comitato di Gestione entro il termine perentorio di 120 giorni dalla pubblicazione sul BURAS della presente determinazione. Art. 3 E’ disposta la pubblicazione della presente determinazione sul Bollettino Ufficiale. Sanna Art. 1 ASSESSORATO DELL’AGRICOLTURA E ASSESSORATO DELL’AGRICOLTURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE SERVIZIO POLITICHE DI MERCATO E QUALITÀ ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE DEL SERVIZIO 30 gennaio 2009, n. 1695/31. Legge 27 luglio 1999 n. 268 “Disciplina delle Strade del vino”; D.M. 12.07.2000; Deliberazione G.R. n. 45/14 del 7.11.2006 e direttive di attuazione della legge n. 268/1999, art.4; D.A. n. 1 del 14.01.2009. Riconoscimento provvisorio della “Strada del vino” denominata “Strada della Vernaccia di Oristano”. Il Direttore del Servizio Determina 94 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 RIFORMA AGRO-PASTORALE SERVIZIO POLITICHE DI MERCATO E QUALITÀ ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE DEL SERVIZIO 30 gennaio 2009, n. 1699/33. Legge 27 luglio 1999 n. 268 “Disciplina delle Strade del vino”; D.M. 12.07.2000; Deliberazione G.R. n. 45/14 del 7.11.2006 e direttive di attuazione della legge n. 268/1999, art.4; D.A. n. 1 del 14.01.2009. Riconoscimento provvisorio della “Strada del vino” denominata ‘Strada della Malvasia di Bosa”. Il Direttore del Servizio Omissis Determina Art. 1 E’ riconosciuta, ai sensi della legge 27 luglio 1999, n. 268 e della D.G.R. n. 45/14 del 7.11.2006, la “Strada della Malvasia di Bosa”. Art. 2 Il riconoscimento ha carattere provvisorio in quanto il Comitato Promotore della “Strada della Malvasia di Bosa”, nel rispetto delle disposizioni di cui all’art.6, punto 1, delle direttive di attuazione della legge n. 268/1999, allegate alla D.G.R. n. 45/14 del 7.11.2006, è tenuto a trasformarsi in Comitato di Gestione entro il termine perentorio di 120 giorni dalla pubblicazione sul BURAS della presente determinazione. Art. 3 E’ disposta la pubblicazione della presente determinazione sul Bollettino Ufficiale. Sanna ASSESSORATO DELL’AGRICOLTURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE SERVIZIO SVILUPPO LOCALE DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE DEL SERVIZIO 11 febbraio 2009, n. 2436/53. Programma di Sviluppo Rurale per la Sardegna 2007/2013. Asse 4 “Attuazione dell’approccio Leader” – Misura 413 “Attuazione di strategie di sviluppo locale – Qualità della vita/Diversificazione”. Bando per la selezione dei Gruppi di Azione Locale (GAL) e dei Piani di Sviluppo Locale (PSL). Modifica bando e proroga termini presentazione domande di partecipazione. Il Direttore del Servizio Visto lo Statuto Speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione; Vista la Legge Regionale n. 1 del 7 gennaio 1977 e successive modifiche e integrazioni, recante “Norme sull’organizzazione amministrativa della Regione e sulle competenze della Giunta, della Presidenza e degli Assessori Regionali”; Vista la Legge Regionale n. 31 del 13 novembre 1998 e successive modifiche e integrazioni, recante “Disciplina del personale regionale e dell’organizzazione degli uffici della Regione”; Visto il Decreto dell’Assessore degli Affari Generali, Personale e Riforma della Regione n. 2934/16 del 25.01.2008, con il quale alla Dott.ssa Marinuccia Sanna sono state conferite le funzioni di Direttore del Servizio Sviluppo Locale presso la Direzione Generale dell’Assessorato dell’Agricoltura e Riforma Agro – Pastorale; Visto il Regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio, del 20 settembre 2005, sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR); Visto il Regolamento (CE) n. 1974/2006 della Commissione, del 15 dicembre 2006, recante disposizioni di applicazione del regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR); Vista la Decisione della Commissione Europea C(2007) 5949 del 28 novembre 2007, concernente l’approvazione del Programma di sviluppo rurale della Regione Sardegna per il periodo di programmazione 2007/2013 (di seguito PSR 2007/2013); Vista la deliberazione della Giunta regionale n. 3/7 del 16 gennaio 2008, concernente il Programma di Sviluppo Rurale 2007 - 2013 - Presa d’atto della versione finale e disposizioni per l’istituzione del Comitato di Sorveglianza; Visto il PSR 2007 – 2013 ed in particolare l’Asse 4: “Attuazione dell’approccio Leader”; Considerato che la Misura 413 del PSR “Attuazione di strategie di sviluppo locale – Qualità della vita/Diversificazione” prevede un processo di selezione dei Gruppi di Azione Locale (di seguito GAL) e dei relativi Piani di Sviluppo Locale (di seguito PSL) mediante procedure a bando predisposte dall’Autorità di Gestione e articolate nelle seguenti due fasi: 1.invito a manifestare interesse rivolto ai partenariati pubblico/privati dei territori ammissibili, per la verifica dei requisiti essenziali di ammissibilità previsti dal PSR; 2.bando rivolto alle aggregazioni partenariali che abbiano superato la prima fase, finalizzato alla selezione contestuale dei GAL e dei relativi PSL; Visto il decreto dell’Assessore dell’Agricoltura e Riforma Agro – Pastorale n. 998/Dec.A del 23.04.2008, con il quale si dà avvio alla prima fase della procedura mediante l’approvazione dell’“Invito a manifestare interesse in relazione alla formazione dei partenariati tra soggetti pubblici e privati finalizzati alla costituzione dei GAL e all’identificazione dei territori di riferimento” (di seguito “Invito”); Visto il decreto dell’Assessore dell’Agricoltura e Riforma Agro – Pastorale n. 1245/Dec. A/44, del 26.05.2008, che apporta modifiche e integrazioni all’“Invito” medesimo; Vista la propria determinazione n. 9945/311 del 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 26.05.2008, che dà attuazione ai citati decreti n. 998/Dec. A e n. 1245/Dec. A/44; Visto il decreto dell’Assessore dell’Agricoltura e Riforma Agro – Pastorale n. 2363/Dec. a/74 del 01.10.2008, con il quale sono impartite al Direttore del Servizio Sviluppo Locale le direttive finalizzate alla conclusione del processo di formazione dei partenariati di cui all’“Invito”; Vista la propria determinazione n. 19876/732 del 14.10.2008, che ammette alla seconda fase del processo di selezione i 13 partenariati pubblico/privati che hanno partecipato all’“Invito” di cui alla prima fase; Visto il decreto dell’Assessore dell’Agricoltura e Riforma Agro – Pastorale n. 0003078/Dec A/98 del 09.12.2008, con il quale sono state impartite al Direttore del Servizio Sviluppo Locale le necessarie disposizioni per l’attuazione del PSR 2007/2013 – Asse 4 “Attuazione dell’approccio Leader” – Misura 413 “Attuazione di strategie di sviluppo locale – Qualità della vita/Diversificazione”; Vista la propria determinazione n. 25017/958 del 10.12.2008 che approva il bando per la selezione dei Gruppi di Azione Locale (GAL) e dei Piani di Sviluppo Locale (PSL); Visto il decreto dell’Assessore dell’Agricoltura e Riforma Agro – Pastorale n. 242/Dec A/14 del 09.02.2009, con il quale sono state impartite al Direttore del Servizio Sviluppo Locale le direttive per la proroga al 15.05.2009 del termine ultimo di presentazione delle domande di partecipazione al bando per la selezione dei GAL e dei relativi PSL, a seguito delle richieste pervenute dall’ANCI, dai partenariati del Sarcidano e dell’Anglona – Romangia, a cui si sono aggiunte le seguenti richieste: - nota n. 183, del 9 febbraio 2009, inviata dal Consorzio BIM Taloro quale soggetto capofila del partenariato del costituendo GAL “Distretto Rurale delle Regioni Storiche di Barbagia, Mandrolisai, Gennargentu, Supramonte”; - nota congiunta di Coldiretti Sardegna, CIA Sardegna e Confagricoltura Sardegna del 02.02.2009; Considerato che in occasione di diversi incontri con i partenariati, organizzati dal Servizio Sviluppo Locale dell’Assessorato dell’Agricoltura e Riforma Agro – Pastorale, è stato evidenziato che: - all’art. 6 del bando “Criteri di ammissibilità dei Gruppi di Azione Locale e dei Piani di Sviluppo Locale”, vi è un’incongruenza tra la lettera c), 1° punto, là dove è scritto “ . . . possono far parte dell’assemblea coloro che hanno partecipato ad almeno due riunioni del processo partenariale di cui all’articolo 3 . . .” e l’ultimo capoverso, là dove è scritto “I requisiti di ammissibilità di cui al presente articolo devono essere mantenuti per tutto il periodo di programmazione 20072013”. Tale ultima disposizione non consentirebbe, per tutto il periodo di programmazione fino al 2013, eventuali nuove adesioni ai GAL da parte di soggetti che non abbiano partecipato ad almeno due riunioni del processo di consultazione in atto; - all’articolo 9 del bando “Documentazione da produrre”, lettera d), è richiesto “nel caso di GAL costitui- 95 to come società di capitali: certificato di iscrizione al registro delle imprese . . .”, i cui tempi di rilascio da parte degli organismi competenti non risultano certi. Nel caso di GAL non iscritto al registro delle imprese, invece, si è omesso di richiedere il certificato di iscrizione ai pertinenti registri delle persone giuridiche; Valutate condivisibili le richieste e le osservazioni dei partenariati; Ritenuto che, per le motivazioni sopra riportate, sia opportuno procedere alle necessarie modifiche del “Bando per la selezione dei Gruppi di Azione Locale (GAL) e dei Piani di Sviluppo Locale (PSL)”; Determina Art. 1 E’ stabilita la data del 15.05.2009 quale termine ultimo di presentazione delle domande di partecipazione al bando per la selezione dei GAL e dei PSL, corredate dei relativi allegati; Art. 2 Al bando per la selezione dei GAL e dei PSL sono apportate le seguenti modifiche: a)all’articolo 6 “Criteri di ammissibilità dei Gruppi di Azione Locale e dei Piani di Sviluppo Locale”, il 1° punto della lettera c) è modificato come segue: “l’elenco dei soggetti pubblici e privati che entrano a far parte dell’Assemblea del GAL (All. A2). Si precisa, inoltre, che rispetto al protocollo d’intesa firmato nella 1^ fase sono ammesse sostituzioni e integrazioni in aumento sia della componente privata che di quella pubblica, con esclusione dei comuni non ricompresi nell’allegato 10 del PSR”; b)all’articolo 9 “Documentazione da produrre”, la lettera d) è modificata come segue: “nel caso di GAL costituito come società di capitali: copia della domanda di iscrizione al registro delle imprese della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura, nelle more del rilascio del certificato di iscrizione con le annotazioni di cui all’articolo 5 del decreto ministeriale 16.12.1997, n. 486 (certificazione antimafia); nel caso di GAL non iscritto al registro delle imprese: copia della domanda di iscrizione al pertinente registro delle persone giuridiche, nelle more del rilascio del certificato di iscrizione; dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà resa dal legale rappresentante ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, recante le seguenti informazioni relative agli amministratori: carica, nominativo, luogo e data di nascita, richieste ai fini del rilascio della certificazione antimafia”; c)conseguentemente alle modifiche di cui al punto b), l’articolo 12 “Approvazione della graduatoria e attribuzione delle risorse“, al 3° capoverso è modificato come segue: “Entro i successivi 30 giorni i GAL selezionati devono dimostrare l’avvenuto versamento del capitale sociale pari ad almeno euro 150.000 e produrre i certificati di iscrizione di cui alla lettera d) dell’articolo 9. La presente Art. 3 determinazione è trasmessa 96 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 all’Assessore dell’Agricoltura e Riforma Agro – Pastorale ed all’Autorità di Gestione e sarà integralmente pubblicata su Internet nel sito ufficiale della Regione all’indirizzo www.regione.sardegna.it. Sanna ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL’AMBIENTE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 16 dicembre 2008, n. 1177. Economia formale - Prelevamento della somma complessiva di Euro 216.911,90 dal fondo speciale di cui alla U.P.B. S08.01.004 - cap. SC08.0045 - CdR 00.05.01.00 a favore della U.P.B. S06.05.001 - cap. SC06.1358 - CdR 00.05.01.03 - bilancio regionale 2008 a favore della Provincia di Cagliari. Il Direttore Generale Omissis Determina Art. 1 Nel Bilancio della Regione per l’anno 2008 Direzione Generale dell’Ambiente, sono introdotte le seguenti variazioni: In diminuzione U.P.B. S08.01.004 - Cap.SC08.0045 “Fondo speciale per la riassegnazione dei residui dichiarati perenti agli effetti amministrativi spesa di parte capitale Co.Ge. 1030 Competenza euro 216.911,90 In aumento U.P.B. S06.05.001 - Cap. SC06.1358 “interventi nei compendi ittici ...” FR Competenza euro 216.911,90 Art. 2 La presente determinazione è trasmessa alla Ragioneria regionale per gli adempimenti di competenza e, successivamente, sarà pubblicata per estratto sul bollettino ufficiale della Regione. De Martini ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL’AMBIENTE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 16 dicembre 2008, n. 1178. Perenzione amministrativa - Prelevamento della somma complessiva di Euro 644.379,30 dal fondo speciale di cui alla U.P.B. S08.01.004 - cap. SC08.0045 - CdR 00.05.01.00 a favore della U.P.B. S04.02.002 - cap. SC04.0164 - CdR 00.05.01.03 del bilancio regionale 2008, a favore del Consorzio di Bonifica del Cixerri. Il Direttore Generale Omissis Determina Art. 1 Nel Bilancio della Regione per l’anno 2008 Direzione Generale dell’Ambiente sono introdotte le seguenti variazioni tra le quali quelle in aumento costituiscono impegno ai sensi dell’art. 38 della L.R. 11/2006 comma 3 lett. d): In diminuzione U.P.B. S08.01.004 - Cap.SC08.0045 “Fondo speciale per la riassegnazione dei residui dichiarati perenti agli effetti amministrativi spesa di parte capitale Cod. Gest. 1030 Competenza euro 644.379,30 In aumento U.P.B. S04.02.002, - Cap.SC04.0164 “Finanziamenti per la realizzazione dei sistemi ...”AS Competenza euro 644.379,30 a favore dei Consorzio di Bonifica del Cixerri - cod. forntore 2071 - Cod.Gest. 2249 Art. 2 La presente determinazione è trasmessa alla Ragioneria regionale per gli adempimenti di competenza e, successivamente, sarà pubblicata per estratto sul bollettino ufficiale della Regione. De Martini ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL’AMBIENTE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 16 dicembre 2008, n. 1179. Perenzione amministrativa - Prelevamento della somma complessiva di Euro 774.685,35 dal fondo speciale di cui alla U.P.B. S08.01.004 - cap. SC08.0045 - CdR 00.05.01.00 - a favore della U.P.B. S04.03.004 - cap. SC04.0361 - CdR 00.05.01.06 del bilancio regionale 2008, a favore del Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale di Cagliari. Il Direttore Generale Omissis Determina Art. 1 Nel Bilancio della Regione per l’anno 2008, Direzione Generale dell’Ambiente, sono introdotte le seguenti variazioni tra le quali quelle in aumento costituiscono impegno ai sensi dell’art. 38 della L.R. 11/2006 comma 3 lett. d): In diminuzione U.P.B. S08.01.004 - Cap.SC08.0045 “Fondo speciale per la riassegnazione dei residui dichiarati perenti agli effetti amministrativi...”, spesa di parte capitale Co.Ge. 1030 Competenza euro 774.685,35 In aumento U.P.B. S04.03.004 - Cap. SC04.0361 “Spese per l’attuazione degli schemi AS Competenza euro 774.685,35 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale Cagliari - Cod. fornitore 2046 - cod.gest. 2108 Art. 2 La presente determinazione è trasmessa alla Ragioneria regionale per gli adempimenti di competenza e, successivamente, sarà pubblicata per estratto sul bollettino ufficiale della Regione. De Martini ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL’AMBIENTE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 17 dicembre 2008, n. 1181. Economia degli impegni - Prelevamento della somma complessiva di Euro 27.060,21 dal fondo speciale di cui alla U.P.B. S08.01.004 - cap. SC08.0045 - CdR 00.05.01.00 - a favore della U.P.B. S04.08.003 - cap SC04.1778 e cap. SC04.1779 - CdR 00.05.01.04 - del bilancio regionale 2008. Il Direttore Generale Omissis Determina Art. 1 Nel Bilancio della Regione per l’anno 2008 Direzione Generale dell’Ambiente, sono introdotte le seguenti variazioni: In diminuzione U.P.B. S08.01.004 - Cap.SC08.0045 “Fondo speciale per la riassegnazione dei residui dichiarati perenti agli effetti amministrativi...”, spesa di parte capitale Cod. Gest. 1030 Competenza euro 27.060,21 In aumento U.P.B. S04.08.003 - Cap. SC04.1778 “Programma operativo piurifondo 1994/1999...” FR Competenza euro 3.247,23 Cap. SC04.1779 “Programma operativo plurifondo 1994/1999 ... .... AS” Competenza euro 23.812,98 Art. 2 La presente determinazione è trasmessa alla Ragioneria regionale per gli adempimenti di competenza e, successivamente, sarà pubblicata per estratto sul bollettino ufficiale della Regione. De Martini ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL’AMBIENTE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 17 dicembre 2008, n. 1182. Economia degli impegni - Prelevamento della somma complessiva di Euro 22.388,40 dal fondo speciale di cui alla U.P.B. S08.01.004 - cap. SC08.0045 - CdR 00.05.01.00 - a favore della U.P.B. 97 S04.08.003 - cap SC04.1778 e cap. SC04.1779 - CdR 00.05.01.04 - del bilancio regionale 2008, a favore del Comune di Villasimius. Il Direttore Generale Omissis Determina Art. 1 Nel Bilancio della Regione per l’anno 2008 Direzione Generale dell’Ambiente, sono introdotte le seguenti variazioni: In diminuzione U.P.B. S08.01.004 - Cap.SC08.0045 “Fondo speciale per la riassegnazione dei residui dichiarati perenti agli effetti amministrativi...”, spesa di parte capitale Cod. Gest. 1030 Competenza euro 22.388,40 In aumento U.P.B. S04.08.003, Cap. SC04.1778 “Programma operativo plurifondo 1994/1999... “ FR Competenza euro 2.686,61 Cap. SC04.1779 “Programma operativo plurifondo 1994/1999 ... .... AS” Competenza euro 19.701,79 Art. 2 La presente determinazione è trasmessa alla Ragioneria regionale per gli adempimenti di competenza e, successivamente, sarà pubblicata per estratto sul bollettino ufficiale della Regione. De Martini ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL’AMBIENTE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 17 dicembre 2008, n. 1183. Economia degli impegni - Prelevamento della somma complessiva di Euro 57.404,11 dal fondo speciale di cui alla U.P.B. S08.01.004 - cap. SC08.0045 - CdR 00.05.01.00 - a favore della U.P.B. S04.08.003 - cap SC04.1778 e cap. SC04.1779 - CdR 00.05.01.04 - del bilancio regionale 2008, a favore del Comune di Villasimius. Il Direttore Generale Omissis Determina Art. 1 Nel Bilancio della Regione per l’anno 2008 Direzione Generale dell’Ambiente, sono introdotte le seguenti variazioni: In diminuzione U.P.B. S08.01.004 - Cap.SC08.0045 “Fondo speciale per la riassegnazione dei residui dichiarati perenti agli effetti amministrativi” spesa di parte capitale Cod. Gest. 1030 Competenza euro 57.404,11 In aumento 98 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 U.P.B. S04.08.003 - Cap. SC04.1778 “Programma operativo piurifondo 1994/1999...” FR Competenza euro 6.888,50 Cap. SC04.1779 “Programma operativo piurifondo 1994/1999 ... .... AS” Competenza euro 50.515,61 Art. 2 La presente determinazione è trasmessa alla Ragioneria regionale per gli adempimenti di competenza e, successivamente, sarà pubblicata per estratto sul bollettino ufficiale della Regione. De Martini ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL’AMBIENTE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 17 dicembre 2008, n. 1184. Economia degli impegni - Prelevamento della somma complessiva di Euro 77.468,53 dal fondo speciale di cui alla U.P.B. S08.01.004 - cap. SC08.0045 - CdR 00.05.01.00 - a favore della U.P.B. S04.08.003 - cap SC04.1778 e cap. SC04.1779 - CdR 00.05.01.04 - del bilancio regionale 2008, a favore del Comune di Dorgali. Il Direttore Generale Omissis Determina Art. 1 Nel Bilancio della Regione per l’anno 2008 Direzione Generale dell’Ambiente, sono introdotte le seguenti variazioni: In diminuzione U.P.B. S08.01.004 - Cap.SC08.0045 “Fondo speciale per la riassegnazione dei residui dichiarati perenti agli effetti amministrativi” spesa di parte capitale Cod. Gest. 1030 Competenza euro 77.468,53 In aumento U.P.B. S04.08.003 - Cap. SC04.1778 “Programma operativo piurifondo 1994/1999...” FR Competenza euro 9.296,22 Cap. SC04.1779 “Programma operativo piurifondo 1994/1999 ... .... AS” Competenza euro 68.172,31 Art. 2 La presente determinazione è trasmessa alla Ragioneria regionale per gli adempimenti di competenza e, successivamente, sarà pubblicata per estratto sul bollettino ufficiale della Regione. De Martini ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL’AMBIENTE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 17 dicembre 2008, n. 1185. Perenzione amministrativa - Prelevamento della somma complessiva di Euro 62.456,74 dal fondo speciale di cui alla U.P.B. S08.01.004 - cap. SC08.0045 - CdR 00.05.01.00 a favore della U.P.B. S04.07.002 - cap. SC04.1478 - CdR 00.05.01.02 del bilancio regionale 2008, a favore della Provincia di Sassari. Il Direttore Generale Omissis Determina Art. 1 Nel Bilancio della Regione per l’anno 2008 Direzione Generale dell’Ambiente, sono introdotte le seguenti variazioni tra le quali quelle in aumento costituiscono impegno ai sensi dell’art. 38 della L.R. 11/2006 comma 3 lett. d): In diminuzione U.P.B. S08.01.004 - Cap.SC08.0045 “Fondo speciale per la riassegnazione dei residui dichiarati perenti agli effetti amministrativi...”, spesa di parte corrente Cod. Gest. 1030 Competenza euro 62.456,74 In aumento U.P.B. S04.07.002 - Cap. SC04.1478 “contributi per la redazione dei Piani ... ... .. . ... FR” Competenza euro 62.456,74 a favore della Provincia di Sassari - Cod. fornitore 6000005 cod.gest. 1532 Art. 2 La presente determinazione è trasmessa alla Ragioneria regionale per gli adempimenti di competenza e, successivamente, sarà pubblicata per estratto sul bollettino ufficiale della Regione. De Martini ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL’AMBIENTE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 30 dicembre 2008, n. 1229. Perenzione amministrativa - Prelevamento della somma complessiva di Euro 122.661,07 dal fondo speciale di cui alla U.P.B. S08.01.004 - cap. SC08.0045 - CdR 00.05.01.00 - a favore della U.P.B. S04.02.001 - cap. SC04.0133 - CdR 00.05.01.03 - del bilancio regionale 2008, a favore della TEI S.p.A. Milano. Il Direttore Generale Omissis Determina Art. 1 Nel Bilancio della Regione per l’anno 2008 Direzione Generale dell’Ambiente, sono introdotte le seguenti variazioni tra le quali quelle in aumento costi- 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 tuiscono impegno ai sensi dell’art. 38 della L.R. 11/2006 comma 3 lett. d): In diminuzione U.P.B. S08.01.004 - Cap.SC08.0045 “Fondo speciale per la riassegnazione dei residui dichiarati perenti agli effetti amministrativi...”, spesa di parte corrente Cod. Gest. 1030 Competenza euro 122.661,07 In aumento U.P.B. S04.02.001 - Cap. SC04.0133 “Spese per le attività di monitoraggio ... ... AS” Competenza euro 122.661,07 a favore della Tei S.p.A. Milano - Cod. fornitore 3000491 - cod.gest. 1347 Art. 2 La presente determinazione è trasmessa alla Ragioneria regionale per gli adempìmenti di competenza e, successivamente, sarà pubblicata per estratto sul bollettino ufficiale della Regione. De Martini ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL’AMBIENTE SERVIZIO TUTELA DEL SUOLO E POLITICHE FORESTALI DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 5 febbraio 2009, n. 54. Procedura comparativa per selezione pubblica di figure professionali per assistenza tecnica pianificazione e attuazione di misure di intervento in materia di pianificazione forestale. Pubblicazione graduatoria provvisoria collaboratori di Fascia 2. Il Direttore del Servizio Visto Lo Statuto speciale per la Sardegna emanato con Legge costituzionale 26/2/1948, n° 3 e successive modifiche e relative norme di attuazione; Visto la L.R. 7/1/1977, n° 1 e successive modifiche, recante norme sull’organizzazione amministrativa della Regione Sarda e sulle competenze della Giunta, della Presidenza e degli Assessorati regionali; Vista la L.R. 13/11/1998, n° 31, concernente “Disciplina del Personale regionale e dell’Organizzazione degli Uffici della Regione” e s.m.i.; Visto il Decreto dell’Assessore degli Affari Generali, Personale e Riforma della Regione n. 2935/17/P del 25.01.08 con il quale sono state conferite al Dott. Antonino Liori le funzioni di Direttore del Servizio Tutela del suolo e politiche forestali; Vista la propria determinazione n. 1180 (prot.31928) del 17.12.2008 di avvio della procedura comparativa di selezione pubblica nonché di nomina della Commissione esaminatrice; Vista la propria Determinazione n. 1227 del 24.12.2008 che costituisce la prima graduatoria provvisoria; Vista la propria Determinazione n. 17 (Prot 1701) del 26.01.2009 che approva la graduatoria definitiva 99 per i collaboratori di fascia 1; Vista la propria Determinazione n. 11 (Prot. 1586) del 23.01.2009 che completa il procedimento di selezione pubblica per i collaboratori di fascia 2; Preso atto degli esiti dell’attività della Commissione esaminatrice riunitasi nella giornata del 04 febbraio u.s. presso gli uffici dell’Assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente, Servizio Tutela del suolo e politiche forestali, piano quinto via Roma n. 253 Cagliari, così come riportati da apposito verbale dei lavori allegato alla presente determinazione per costituirne parte integrante e sostanziale, nonché dei criteri di valutazione e attribuzione dei punteggi secondo le disposizioni di cui alla predetta Det. n. 11 del 23.01.2009; Ritenuto pertanto di aggiornare la graduatoria provvisoria di cui alla Det. n. 1227 del 24.12.2008 relativamente ai collaboratori di fascia 2 Determina Art. 1 E’ approvata la graduatoria provvisoria per i collaboratori di fascia 2 connessa agli esiti della procedura comparativa di selezione pubblica di cui alle proprie determinazioni citate in premessa, secondo la tabella che segue: Art. 2 La predetta graduatoria provvisoria aggiorna e integra la precedente graduatoria provvisoria per i collaboratori di fascia 2 riportata nella propria Det. n. 1227 del 24.12.2008; Art. 3 La predetta graduatoria sarà pubblicata nel sito internet della Regione e sul Buras ai fini dell’adempimento degli obblighi di trasparenza e pubblicizzazione degli atti concorsuali; Art. 4 E’ stabilito un periodo di presentazione di eventuali osservazioni o ricorsi alla presente graduatoria provvisoria pari a giorni 30 a far data dalla pubblicazione sul sito internet istituzionale della Regione; Art. 5 gli incarichi, in numero e attribuzione, saranno indicati successivamente all’approvazione della graduatoria definitiva sulla base delle disponibilità contabili e delle caratteristiche fiscali dei contratti da redigersi, 100 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 con apposita determinazione. Liori ASSESSORATO DEGLI ENTI LOCALI, FINANZE ED URBANISTICA DIREZIONE GENERALE ENTI LOCALI E FINANZE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 28 luglio 2008, n. 2688/EL. Bilancio regionale 2008 – Perenzione amministrativa – prelevamento della somma di euro 328.483,12 dal cap. SC02.0045, UPB S08.01.004, a favore del cap. SC02.0898, UPB S02.03.007, dello stato di previsione della spesa dell’Assessorato Enti Locali, Finanze ed Urbanistica – Riassegnazione somme ai Comuni per gli interventi ex art. 19 L.R. 37/98 – annualità 2002. Il Direttore Generale Omissis Determina Art. 1 Per le motivazioni citate in premessa, è disposta, nello stato di previsione della spesa dell’Assessorato degli Enti Locali, Finanze ed Urbanistica per l’anno 2008, la seguente variazione: In diminuzione SC08.0045 - UPB S08.01.004 “Fondo speciale per la riassegnazione dei residui dichiarati perenti agli effetti amministrativi e per la riassegnazione di somme per le quali permane l’obbligo a pagare (art. 26, L.R. 2 agosto 2006, n. 11)”: Competenza CASSA Euro 328.483,12 Euro 328.483,12 In aumento SC02.0898 - UPB S02.03.007 “Finanziamento ai Comuni per l'attuazione degli interventi destinati ad iniziative per lo sviluppo e l'occupazione previsti dall'art. 19 della L.R. 24 dicembre 1998, n. 37” : Competenza CASSA Euro 328.483,12 Euro 328.483,12 Art. 2 La presente determinazione verrà trasmessa alla Ragioneria regionale per la registrazione e, successivamente, pubblicata per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione. Asunis ASSESSORATO DEGLI ENTI LOCALI, FINANZE ED URBANISTICA DIREZIONE GENERALE ENTI LOCALI E FINANZE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 31 luglio 2008, n. 2733/EL. Bilancio regionale 2008 – Perenzione amministrativa – prelevamento della somma di euro 878.535,88 dal cap. SC02.0045, UPB S08.01.004, a favore del cap. SC02.0898, UPB S02.03.007, dello stato di previsione della spesa dell’Assessorato Enti Locali, Finanze ed Urbanistica – Riassegnazione somme ai Comuni per gli interventi ex art. 19 L.R. 37/98 – annualità 2002. Il Direttore Generale Omissis Determina Art. 1 Per le motivazioni citate in premessa, è disposta, nello stato di previsione della spesa dell’Assessorato degli Enti Locali, Finanze ed Urbanistica per l’anno 2008, la seguente variazione: In diminuzione SC08.0045 - UPB S08.01.004 “Fondo speciale per la riassegnazione dei residui dichiarati perenti agli effetti amministrativi e per la riassegnazione di somme per le quali permane l’obbligo a pagare (art. 26, L.R. 2 agosto 2006, n. 11)”: Competenza CASSA Euro 878.535,88 Euro 878.535,88 In aumento SC02.0898 - UPB S02.03.007 “Finanziamento ai Comuni per l'attuazione degli interventi destinati ad iniziative per lo sviluppo e l'occupazione previsti dall'art. 19 della L.R. 24 dicembre 1998, n. 37” : Competenza CASSA Euro 878.535,88 Euro 878.535,88 Art. 2 La presente determinazione verrà trasmessa alla Ragioneria regionale per la registrazione e, successivamente, pubblicata per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione. Asunis ASSESSORATO DEGLI ENTI LOCALI, FINANZE ED URBANISTICA DIREZIONE GENERALE ENTI LOCALI E FINANZE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 25 novembre 2008, n. 3874/EL. Bilancio regionale 2008 – Perenzione amministrativa – prelevamento della somma di euro 669.397,70 dal cap. SC02.0045, UPB S08.01.004, a favore del cap. SC02.0898, UPB S02.03.007, dello stato di previsione della spesa dell’Assessorato Enti Locali, Finanze ed Urbanistica – Riassegnazione somme ai Comuni per gli interventi ex art. 19 L.R. 37/98 – annualità 2002. Il Direttore Generale Omissis 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 Determina Art. 1 Per le motivazioni citate in premessa, è disposta, nello stato di previsione della spesa dell’Assessorato degli Enti Locali, Finanze ed Urbanistica per l’anno 2008, la seguente variazione: In diminuzione SC08.0045 - UPB S08.01.004 “Fondo speciale per la riassegnazione dei residui dichiarati perenti agli effetti amministrativi e per la riassegnazione di somme per le quali permane l’obbligo a pagare (art. 26, L.R. 2 agosto 2006, n. 11)”: Competenza CASSA Euro 669.397,70 Euro 669.397,70 In aumento SC02.0898 - UPB S02.03.007 “Finanziamento ai Comuni per l'attuazione degli interventi destinati ad iniziative per lo sviluppo e l'occupazione previsti dall'art. 19 della L.R. 24 dicembre 1998, n. 37” : Competenza CASSA Euro 669.397,70 Euro 669.397,70 Art. 2 La presente determinazione verrà trasmessa alla Ragioneria regionale per la registrazione e, successivamente, pubblicata per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione. Asunis ASSESSORATO DEGLI ENTI LOCALI, FINANZE ED URBANISTICA DIREZIONE GENERALE ENTI LOCALI E FINANZE SERVIZIO CENTRALE DEMANIO E PATRIMONIO ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE DEL SERVIZIO 26 gennaio 2009, n. 175. Vendita al sig. Boi Ettore dei terreni di nuova formazione ubicati nel Comune di Ussana, distinti al N.C.T. al foglio 19, Mapp. 1903 della superficie di mq. 4.563, Foglio 19 Mapp. 1904 della superficie di mq 658. Si rendo noto che, con determinazione 175 del 26 gennaio 2009, a firma del Direttore del Servizio Centrale Demanio e Patrimonio dell’Assossorato degli Enti Locali, Finanze ed Urbanistica, è stato determinato di vendere al Sig. Boi Ettore, i terreni siti nel Comune di Ussana distinta al N.C.T. al Foglio 19, Mapp. 1903 della superficie di Mq. 4.563, Foglio 19 Mapp. 1904 della superficie di Mq 658, al prezzo di Euro 22.500,00 (Euro ventiduemilacinquecento/00). Pilia ASSESSORATO DEGLI ENTI LOCALI, FINANZE ED URBANISTICA DIREZIONE GENERALE ENTI LOCALI E FINANZE 101 SERVIZIO CENTRALE DEMANIO E PATRIMONIO ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE DEL SERVIZIO 3 febbraio 2009, n. 210. Vendita al Comune di Settimo S. Pietro dei terreni di nuova formazione ubicati nel medesimo Comune, distinti al N.C.T. al Foglio 13, Mapp. 1836 della superficie di mq. 45, Mapp. 1837 della superficie di mq 62, Mapp. 1838 della superficie di Mq. 100, Mapp. 1839 della superficie di Mq. 70. Si rende noto che, con determinazione 210 del 3 febbraio 2009, a firma del Direttore del Servizio Centrale Demanio e Patrimonio dell’Assessorato degli Enti locali, Finanze ed Urbanistica, è stato determinato di vendere al Comune di Settimo S. Pietro, i terreni siti nel medesimo Comune distinti al N.C.T. al Foglio 13, Mapp. 1836 della superficie di Mq. 45, Mapp. 1837 della superficie di Mq 62, Mapp. 1838 della superficie di Mq. 100, Mapp. 1839 della superficie di Mq. 70, al prezzo di Euro 12.509,32 (Euro dodicimilacinquecentonove/32). Pilia ASSESSORATO DELL’IGIENE E SANITÀ E DELL’ASSISTENZA SOCIALE DIREZIONE GENERALE DELLA SANITÀ SERVIZIO ASSISTENZA DISTRETTUALE E OSPEDALIERA E OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE DEL SERVIZIO 28 novembre 2008, n. 1096. Convenzione per l’incarico di collaborazione per il funzionamento del Nucleo Tecnico per le autorizzazioni e gli accreditamenti delle strutture sanitarie e socio sanitarie. Assunzione di impegno con l’Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale dell’Emilia Romagna e con l’Azienda USL di Ferrara. Il Direttore del Servizio Assistenza Distrettuale e Ospedaliera e Osservatorio Epidemiologico, con determinazione n. 1096 del 28.11.2008 ha assunto l’impegno dell’importo di euro 157.420,00 (euro centocinquantasettemilaquattrocentoventi/00) - di cui euro 25.000,00 (euro venticinquemila/00) in favore dell’Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale dell’Emilia Romagna euro 132.1420,00 (euro centotrentaduemilaquattrocentoventi/00) in favore dell’Azienda USL di Ferrara per la stipula della convenzione per il supporto al nucleo tecnico per lo svolgimento delle funzioni attribuite dalla vigente normativa e in particolare: - nella definizione delle linee di indirizzo e di regolamentazione del processo di revisione degli accreditamenti e di funzionamento del nucleo tecnico; - nella predisposizione di materiali e documenti utili alla definizione del manuale dei requisiti generali e 102 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 specifici per l’accreditamento delle strutture sanitarie e socio-sanitarie, che rappresenta lo strumento tecnico indispensabile per il funzionamento del nucleo tecnico; - nel monitoraggio e valutazione continua dell’impatto organizzativo e della sostenibilità del sistema dì revisione degli accreditamenti; - nel coordinamento didattico dei percorsi formativi degli operatori sanitari e tecnici funzionalmente integrati con il nucleo tecnico. Durata dell’incarico dal 07.11.2008 al 31.12.2009 Sechi ASSESSORATO DELL’IGIENE E SANITÀ E DELL’ASSISTENZA SOCIALE DIREZIONE GENERALE DELLA SANITÀ ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 15 dicembre 2008, n. 1141. Convenzione per l’affidamento di incarico di consulenza economico finanziaria. Assunzione di impegno con la SFIRS S.p.a. Il Direttore Generale della Sanità con determinazione n.1141 del 15.12.2008 ha assunto l’impegno dell’importo di euro 27.000,00 (euro ventisettemila/00) + IVA al 20%, per la stipula della convenzione con la SFIRS S.p.a. per l’incarico di consulenza per l’attività di valutazione della sostenibilità economico finanziaria dell’integrazione del piano economico finanziario prodotto dall’ASL n. 8 di Cagliari in data 9 dicembre 2008, dal 10.12.2008 al 20.12.2008. Pintus ASSESSORATO DELL’IGIENE E SANITÀ E DELL’ASSISTENZA SOCIALE DIREZIONE DIREZIONE GENERALE SANITÀ II SERVIZIO PROGRAMMAZIONE SANITARIA ED ECONOMICO-FINANZIARIA E CONTROLLI DI GESTIONE DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE DEL SERVIZIO 23 gennaio 2008, n. 1226. Formazione specifica in medicina generale: Individuazione sedi - Attribuzione tirocinanti alle sedi - Nomina coordinatori. Il Direttore del Servizio Visto lo Statuto Speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione; Vista la L.R. n. 31/98; Vista la Legge 23 dicembre 1978, n° 833; Visto il Decreto Legislativo 17 agosto 1999 n° 368, come modificato dal D.Lgs. 8 Luglio 2003 n° 277, recante “Attuazione della direttiva 93/16/CEE in materia di libera circolazione dei medici e di reciproco riconoscimento dei loro diplomi, certificati ed altri titoli”; Visto il Decreto del Ministro della Salute del 7 marzo 2006, G.U. n. 60 del 13 marzo 2006, con il quale sono fissati i “Principi fondamentali per la disciplina unitaria in materia di formazione specifica in medicina generale”; Vista la determinazione n. 47 del 22 febbraio 2008 del Direttore del II Servizio, con la quale è stato approvato il bando regionale per il concorso per l’ammissione al corso triennale di formazione specifica in medicina generale 2008-2011 per n. 25 medici; Vista la determinazione n. 801 del 6 ottobre 2008 del Direttore del II Servizio, con la quale è stata approvata la graduatoria di merito del concorso, tenutosi a Cagliari in data 18 settembre 2008, per l’ammissione al corso in argomento e da cui risultano i 25 vincitori da avviare alla su menzionata formazione; Vista la determinazione n. 450 del 4 luglio 2008 del Direttore del II Servizio, con la quale è stato emanato l’Avviso pubblico per l’ammissione in soprannumero di n. 3 medici, per la frequenza senza borsa del corso per la formazione specifica in medicina generale triennio 2008/2011; Vista la determinazione n. 802 del 6 ottobre 2008 del Direttore del II Servizio, con la quale è approvata la graduatoria provvisoria del suddetto avviso, formulata sulla base dei titoli di studio e di servizio dichiarati, e che pertanto i tirocinanti da ammettere alla frequenza risultano complessivamente n. 28, di cui n. 25 con borsa di studio e n. 3 senza borsa; Considerato che: - il 27 novembre 2008 è stato attivato il corso in argomento, come indicato nei Decreti legislativi n. 368/99 e n. 277/03 nonché dal D.M.S. del 7 marzo 2006, e che da tale data i tirocinanti sono ufficialmente ammessi alla frequenza; - la gestione del corso fa capo alle ASL n. 1 di Sassari e n. 8 di Cagliari, individuate quali sedi e Poli didattici, e che le medesime operano uniformandosi alle direttive e ai programmi vigenti impartiti dall’ Assessorato, sentiti i Coordinatori del corso e il Comitato Tecnico Scientifico, in via di ricostituzione; - l’Assessorato emana Direttive e Circolari per lo svolgimento uniforme del corso, indirizzate alle ASL n. 1 e n. 8 e a tutti gli Organismi e operatori che interagiscono nello svolgimento del tirocinio in base al Decreto Legislativo n. 368/99 e s.m.i.e dal D.M S. 7 marzo 2006; Considerato che l’assegnazione dei tirocinanti alle due sedi didattiche avviene in base ai risultati del concorso tenutosi a Cagliari in data 18 settembre 2008, e dai quali si assegnano per residenza e preferenza dichiarata dai tirocinanti stessi, all’atto dell’accettazione formale per la frequenza del corso, e pertanto risulta la seguente suddivisione: - Sede di Cagliari n. 21 tirocinanti, di cui n. 20 con borsa e n. 1 senza borsa; - Sede di Sassari n. 7 tirocinanti di cui n. 5 con borsa e n. 2 senza borsa; Ritenuto di dover procedere alla designazione dei Coordinatori per il triennio 2008/2011, di cui rispettivamente, uno a Cagliari e uno a Sassari per le attività seminariali e uno a Cagliari e uno a Sassari per le atti- 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 vità pratiche che si individuano nelle persone di: per la sede di Cagliari: Attività pratiche: Dott. Giorgio Pia Responsabile Pronto Soccorso e Medicina d’urgenza PO SS Trinità, ASL n. 8 di Cagliari Attività seminariali: Dott. Emilio Montaldo Medico di Medicina Generale SSR, ASL. n. 8 di Cagliari; per la sede di Sassari: Attività pratiche: Dott. Giorgio Pia Responsabile Pronto Soccorso e Medicina d’urgenza PO SS Trinità, ASL n. 8 di Cagliari Attività pratiche: Dott. Mario Oppes Responsabile Pronto Soccorso e Medicina d’urgenza PO SS Annunziata, ASL n. 1 di Attività seminariali Dr. ssa Chiara Musio Medico di Medicina Generale SSR, ASL. n. 1 di Sassari Determina Art. 1 Per quanto citato nelle premesse, sono individuate e confermate, presso le ASL n. 1 di Sassari e n. 8 di Cagliari, le Sedi per lo svolgimento del corso per la formazione specifica in medicina generale 2008/2011. Art. 2 Con riserva di provvedere alla sostituzione di tirocinanti, dimissionari o decaduti, entro 10 giorni lavorativi a partire dal 27 novembre 2008, data di inaugurazione/attivazione del corso 2008/2011, come previsto dalla normativa vigente citata nelle premesse, alle due Sedi, più sopra individuate, sono assegnati i n. 28 tirocinanti secondo la seguente ripartizione: · Sede di Cagliari: n. 21 tirocinanti, di cui n. 20 con borsa e n. 1 senza borsa; · Sede di Sassari: n. 7 tirocinanti, di cui n. 5 con borsa e n. 2 senza borsa: Art. 3 Sono nominati i Coordinatori delle attività semina- 103 riali e pratiche: per la sede di Cagliari e la sede di Sassari sono designati 1 Coordinatore ciascuno per la differente attività: per la sede di Cagliari: Attività pratiche: dott. Giorgio Pia Responsabile Pronto Soccorso e Medicina d’urgenza PO SS Trinità, Asl n. 8 di Cagliari. Attività seminariali: dott. Emilio Montaldo Medico di Medicina Generale SSR, ASL. n. 8 di Cagliari; per la sede di Sassari: Attività pratiche: Dott. Mario Oppes Responsabile Pronto Soccorso e Medicina d’urgenza PO SS Annunziata, ASL n. 1 di Attività seminariali Dott.ssa Chiara Musio Medico di Medicina Generale SSR, ASL. n. 1 di Sassari Art. 4 Con successivo atto si provvederà ad individuare l’ammontare del finanziamento, occorrente alle due ASL, per l’erogazione delle borse e per il funzionamento del corso. Art. 5 Per quanto non riportato nella presente determinazione si demanda a successive direttive e circolari che verranno emanate in corso d’opera dal Direttore del Servizio interessato dell’ Assessorato Regionale dell’ Igiene e Sanità e della Assistenza Sociale. Art. 6 la presente determinazione viene trasmessa all’Assessore dell’Igiene e Sanità e della Assistenza Sociale ai sensi dell’ art. 21, comma 9, della L.R. 31/98. Balata 104 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 ASSESSORATO DELL’IGIENE E SANITÀ E DELL’ASSISTENZA SOCIALE Graduatoria Definitiva Medici Veterinari a rapporto convenzionale - Azienda Usl n. 1 - Sassari. Approvata con Deliberazione del Direttore Generale Azienda Usl n. 1 - Sassari n. 46 - del 2 febbraio 2009. 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 105 106 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 107 108 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 ASSESSORATO DELL’IGIENE E SANITÀ E DELL’ASSISTENZA SOCIALE Graduatoria Definitiva Medicina Specialistica Ambulatoriale Interna e altre professionalità: Biologi e Psicologi - Anno 2009 - Azienda Usl n. 5 - Oristano. Approvata con Deliberazione del Direttore Generale Azienda Usl n. 5 - Oristano n. 59 - del 20 gennaio 2009. 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 109 110 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 111 112 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 113 114 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 115 116 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 117 118 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 119 120 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 121 122 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 123 124 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 125 126 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 127 128 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 129 130 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 27 ottobre 2008 n. 37577/3402. Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, trasferimento della somma di euro 4.538,13 dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favore dell’U.P.B. S04.06.004 - CAP. SC04.1341 e impegno - Parco Geominerario della Sardegna compensi aggiuntivi a favore dipendenti regionali. II Direttore Generale Omissis Determina Art. 1 Nei sottoelencati capitoli di spesa del Bilancio della Regione per l’anno 2008, sono introdotte le seguenti variazioni compensative: In diminuzione U.P.B. S08.01.004 - C.d.R. 00.10.01.00 Capitolo SC08.0045 “Fondo speciale per la riassegnazione dei residui dichiarati perenti agli effetti amministrativi e per la riassegnazione di somme per le quali permane l’obbligo a pagare (art. 26, L. R. 2 agosto 2006, n. 11)” Competenza euro 4.538,13 In aumento U.P.B. S04.06.004 - C.d.R. 00.10.01.02 Cap. SC04.1341 “Interventi regionali e cantieri comunali di salvaguardia e valorizzazione ambientale, propedeutici alla realizzazione del Parco Geominerario della Sardegna - Spese per prestazioni di servizi” Codici SIOPE: di Bilancio 10301 - gestionale 1364 Competenza euro 4.538,13 Art. 2 Ai sensi dell’art. 38, comma 3 - lettera d) della L.R. 11/2006 lo stanziamento di cui all’art. 1 è impegnato nel Bilancio della Regione anno 2008 a favore di Beneficiari Vari (cod. fornitore 9000001), sul Capitolo SC04.1341 - U.P.B. S04.06.004 - C.d.R. 00.10.01.02 Codici SIOPE: di Bilancio 10301 - gestionale 1364. La presente determinazione viene trasmessa all’Assessore del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale ai sensi dell’art. 21, commi 8 e 9 della L.R. 13 Novembre 1998, n. 31. La presente determinazione sarà trasmessa alla Ragioneria Regionale per il prescritto riscontro e successivamente sarà inviata al BURAS per la relativa pubblicazione. Carta ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 27 ottobre 2008 n. 37578/3403. 131 Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, trasferimento della somma di euro 38.292,23 dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favore dell’U.P.B. S02.02.001 - CAP. SC02.0462 e impegno - Agenzia Formativa I.R.I.S. (L. 236/93). II Direttore Generale Omissis Determina Art. 1 Nei sottoelencati capitoli di spesa del Bilancio della Regione per l’anno 2008, sono introdotte le seguenti variazioni compensative: In diminuzione U.P.B. S08.01.004 - C.d.R. 00.10.01.00 Capitolo SC08.0045 “Fondo speciale per la riassegnazione dei residui dichiarati perenti agli effetti amministrativi e per la riassegnazione di somme per le quali permane l’obbligo a pagare (art. 26, L. R. 2 agosto 2006, n. 11) “ Competenza euro 38.292,23 In aumento U.P.B. S02.02.001 - C.d.R. 00.10.01.03 - Capitolo SC02.0462 ‘Altri finanziamenti statali per la formazione professionale - Acquisti di beni e prestazioni di servizi” Codici SIOPE: di Bilancio 10301 - gestionale 1350 Competenza euro 38.292,23 Art. 2 Ai sensi dell’art. 38, comma 3 - lettera d) della L. R. 11/2006 lo stanziamento di cui all’art. 1 è impegnato nel Bilancio della Regione anno 2008 a favore dell’Organismo Agenzia Formativa I.R.I.S. (cod. fisc. 02785190923), avente sede in Tortolì - via Monsignor Virgilio 91, cod. fornitore 279, Capitolo SC02.0462 U.P.B. S02.02.001 - C.d.R. 00.10.01.03 - Codici SIOPE: di Bilancio 10301 - gestionale 1350. La presente determinazione viene trasmessa all’Assessore del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale ai sensi dell’art. 21, commi 8 e 9 della L.R. 13 Novembre 1998, n. 31. La presente determinazione sarà trasmessa alla Ragioneria Regionale per il prescritto riscontro e successivamente sarà inviata al BURAS per la relativa pubblicazione. Carta ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 3 novembre 2008 n. 38324/3483. Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, trasferimento della somma di euro 64.072,16 dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favore dell’U.P.B. S05.03.011 - CAP. SC 05.0597 e impegno 132 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 - Comune di Tissi, Comune di San Gavino, Comune di Santadi, Comune di Sini. L. 68/99. II Direttore Generale Omissis Determina Art. 1 Nei sottoeleneati capitoli di spesa del Bilancio della Regione per l’anno 2008, sono introdotte le seguenti variazioni compensative: In diminuzione U.P.B. S08.01.004 - C.d.R. 00.10.01.00 Capitolo SC08.0045 “Fondo speciale per la riassegnazione dei residui dichiarati perenti agli effetti amministrativi e per la riassegnazione di somme per le quali permane l’obbligo a pagare (art. 26, L. R. 2 agosto 2006, n. 11) Competenza euro 64.072,16 In aumento U.P.B. S05.03.011 - C.d.R. 00.10.01.02 Capitolo SC05.0597 “Fondo per il diritto al lavoro dei disabili (Legge 12 marzo 1999, n. 68 - art. 13, comma 1 lett. c ) - Trasferimenti ai Comuni per finanziamenti di nuove attività imprenditoriali a favore dei disabili” Competenza euro 64.072,16 Art. 2 Ai sensi dell’art. 38, comma 3 - lettera d) della L.R. 11/2006 lo stanziamento di cui all’art. 1 è impegnato nel Bilancio della Regione anno 2008, Capitolo SC05.0597- U.P.B. S05.03.011 - C.d.R. 00.10.01.02 Codici SIOPE: di Bilancio 20203 - gestionale 2234, come segue: Omissis La presente determinazione viene trasmessa all’Assessore del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale ai sensi dell’art. 21, commi 8 e 9 della L.R. 13 Novembre 1998, n. 31. La presente determinazione sarà trasmessa alla Ragioneria Regionale per il prescritto riscontro e successivamente sarà inviata al BURAS per la relativa pubblicazione. Carta ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 11 novembre 2008 n. 39640/3608. Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, trasferimento della somma di euro 185.924,48 dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favore dell’U.P.B. S06.03.027 - CAP. SC06.0742 e impegno - Auxa Nova s.r.l. II Direttore Generale Omissis Determina Art. 1 Nei sottoelencati capitoli di spesa del Bilancio della Regione per l’anno 2008, sono introdotte le seguenti variazioni compensative: In diminuzione U.P.B. S08.01.004 - C.d.R. 00.10.01.00 Capitolo SC08.0045 “Fondo speciale per la riassegnazione dei residui dichiarati perenti agli effetti amministrativi e per la riassegnazione di somme per le quali permane l’obbligo a pagare (art. 26, L. R. 2 agosto 2006, n. 11) Competenza euro 185.924,48 In aumento U.P.B. S06.03.027 - C.d.R. 00.10.01.04 Capitolo SC06.0742 “Contributi in conto interessi e per le spese di gestione alle società e cooperative giovanili operanti nel settore della produzione di beni e servizi, nonché spese per gli interessi da corrispondere agli enti erogatori delle anticipazioni di cassa (artt. 12 e 14, L. R. 24 gennaio 2002, n. 1) Codici SIOPE: di Bilancio 10602 - gestionale 1623 Competenza euro 185.924,48 Art. 2 Ai sensi dell’art. 38, comma 3 - lettera d) della L.R. 11/2006 lo stanziamento di cui all’art. 1 è impegnato nel Bilancio della Regione anno 2008 a favore della Società “Auxa Nova s.r.I.” (cod. fornitore 1585), Capitolo SC06.0742 - U.P.B. S06.03.027 - C.d.R. 00.10.01.04 - Codici SIOPE: di Bilancio 10602 gestionale 1623. La presente determinazione viene trasmessa all’Assessore del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale ai sensi dell’art. 21, commi 8 e 9 della L.R. 13 Novembre 1998, n. 31. La presente determinazione sarà trasmessa alla Ragioneria Regionale per il prescritto riscontro e successivamente sarà inviata al BURAS per la relativa pubblicazione. Carta ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 18 novembre 2008 n. 40676/3731. Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, trasferimento della somma di euro 103.905,73 dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favore dell’U.P.B. S02.02.001 - CAP. SC02.0461 e impegno - I.F.O.L.D. Onlus. II Direttore Generale Omissis 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 Determina Art. 1 Nei sottoelencati capitoli di spesa del Bilancio della Regione per l’anno 2008, sono introdotte le seguenti variazioni compensative: In diminuzione U.P.B. S08.01.004 - C.d.R. 00.10.01.00 Capitolo SC08.0045 “Fondo speciale per la riassegnazione dei residui dichiarati perenti agli effetti amministrativi e per la riassegnazione di somme per le quali permane l’obbligo a pagare (art. 26, L. R. 2 agosto 2006, n. 11) “ Competenza euro 103.905,73 In aumento U.P.B. S02.02.001 - C.d.R. 00.10.01.03 Cap. SC02.0461 “Spese per la formazione professionale dei lavoratori in Sardegna (art. 1, L.R. 26 gennaio 1976, n. 3, L.R. 1 giugno 1979, n. 47...) e per il cofinanziamento, del Programma Operativo Regionale 2000-2006 Misure 1.8 - 2.4 - 3.2 - 3.3 - 3.4 - 3.5 - 3.8 - 3.9 - 3.10 - 3.11 - 4.6- 5.3 - 6.4 - Formazione Acquisto di beni e prestazione di servizi - Quota regionale (Decisioni Commissione Europea ...)” Codici SIOPE: di Bilancio 10301 - gestionale 1350 Competenza euro 103.905,73 Art. 2 Ai sensi dell’art. 38, comma 3 - lettera d) della L.R. 11/2006 lo stanziamento di cui all’art. 1 è impegnato nel Bilancio della Regione anno 2008 a favore dell’ Ente I.F.O.L.D. Onlus (cod. fornitore 425), sul Capitolo SC02.0461 - U.P.B. S02.02.001 - C.d.R. 00.10.01.03 - Codici SIOPE: di Bilancio 10301 gestionale 1350. La presente determinazione viene trasmessa all’Assessore del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale ai sensi dell’art. 21, commi 8 e 9 della L.R. 13 Novembre 1998, n. 31. La presente determinazione sarà trasmessa alla Ragioneria Regionale per il prescritto riscontro e successivamente sarà inviata al BURAS per la relativa pubblicazione. Carta ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 19 novembre 2008 n. 40982/3778. Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, trasferimento della somma di euro 107.698,02 dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favore dell’U.P.B. S06.03.027 - CAP. SC06.0742 e impegno - AL.CO.S. s.r.l. L.R. 28/84. II Direttore Generale Omissis Determina 133 Art. 1 Nei sottoelencati capitoli di spesa del Bilancio della Regione per l’anno 2008, sono introdotte le seguenti variazioni compensative: In diminuzione U.P.B. S08.01.004 - C.d.R. 00.10.01.00 Capitolo SC08.0045 “Fondo speciale per la riassegnazione dei residui dichiarati perenti agli effetti amministrativi e per la riassegnazione di somme per le quali permane l’obbligo a pagare (art. 26, L. R. 2 agosto 2006, n. 11) Competenza euro 107.698,02 In aumento U.P.B. S06.03.027 - C.d.R. 00.10.01.04 Capitolo SC06.0742 “Contributi in conto interessi e per le spese di gestione alle società e cooperative giovanili operanti nel settore della produzione di beni e servizi, nonché spese per gli interessi da corrispondere agli enti erogatori delle anticipazioni di cassa (art. 12 e 14, L. R. 24 gennaio 2002, n. 1) Codici SIOPE: di Bilancio 10602 - gestionale 1623 Competenza euro 107.698,02 Art. 2 Ai sensi dell’art. 38, comma 3 - lettera d) della L.R. 11/2006 lo stanziamento di cui all’art. 1 è impegnato nel Bilancio della Regione anno 2008 a favore della Società “AL.CO.S s.r.l.” (cod. fornitore 1577), Capitolo SC06.0742 - U.P.B. S06.03.027 - C.d.R. 00.10.01.04 - Codici SIOPE: di Bilancio 10602 gestionale 1623. La presente determinazione viene trasmessa all’Assessore del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale ai sensi dell’art. 21, commi 8 e 9 della L.R. 13 Novembre 1998, n. 31. La presente determinazione sarà trasmessa alla Ragioneria Regionale per il prescritto riscontro e successivamente sarà inviata al BURAS per la relativa pubblicazione. Carta ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 19 novembre 2008 n. 40990/3779. Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, trasferimento della somma di euro 118.785,09 dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favore dell’U.P.B. S06.03.027 - CAP. SC06.0742 e impegno - RI.MA.SE s.r.l. L.R. 28/84. II Direttore Generale Omissis Determina 134 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 Art. 1 Nei sottoelencati capitoli di spesa del Bilancio della Regione per l’anno 2008, sono introdotte le seguenti variazioni compensative: In diminuzione U.P.B. S08.01.004 - C.d.R. 00.10.01.00 Capitolo SC08.0045 “Fondo speciale per la riassegnazione dei residui dichiarati perenti agli effetti amministrativi e per la riassegnazione di somme per le quali permane l’obbligo a pagare (art. 26, L. R. 2 agosto 2006, n. 11) “ Competenza euro 118.785,09 In aumento U.P.B. S06.03.027 - C.d.R. 00.10.01.04 Capitolo SC06.0742 “Contributi in conto interessi e per le spese di gestione alle società e cooperative giovanili operanti nel settore della produzione di beni e servizi, nonché spese per gli interessi da corrispondere agli enti erogatori delle anticipazioni di cassa (artt. 12 e 14, L. R. 24 gennaio 2002, n. 1) Codici SIOPE: di Bilancio 10602 - gestionale 1623 Competenza euro 118.785,09 Art. 2 Ai sensi dell’ art. 38, comma 3 - lettera d) della L.R. 11/2006 lo stanziamento di cui all’art. 1 è impegnato nel Bilancio della Regione anno 2008 a favore della Società, “RI.MA.SE s.r.I.” (cod. fornitore 1768), Capitolo SC06.0742 - U.P.B. S06.03.027 - C.d.R. 00.10.01.04 - Codici SIOPE: di Bilancio 10602 gestionale 1623. La presente determinazione viene trasmessa all’Assessore del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale ai sensi dell’art. 21, commi 8 e 9 della L.R. 13 Novembre 1998, n. 31. La presente determinazione sarà trasmessa alla Ragioneria Regionale per il prescritto riscontro e successivamente sarà inviata al BURAS per la relativa pubblicazione. Carta ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 20 novembre 2008 n. 41175/3794. Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, trasferimento della somma di euro 5.000,00 dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favore dell’U.P.B. S05.05.002 - CAP. SC05.1068 e impegno Associazione culturale e sociale sarda lnc. AuburnSidney (Australia) L.R. 7/91. II Direttore Generale Omissis Determina Art. 1 Nei sottoeleneati capitoli di spesa del Bilancio della Regione per l’anno 2008, sono introdotte le seguenti variazioni compensative: In diminuzione U.P.B. S08.01.004 - C.d.R. 00.10.01.00 Capitolo SC08.0045 “Fondo speciale per la riassegnazione dei residui dichiarati perenti agli effetti amministrativi e per la riassegnazione di somme per le quali permane l’obbligo a pagare (art. 26, L. R. 2 agosto 2006, n. 11) Competenza euro 5.000,00 In aumento U.P.B. S05.05.002 - C.d.R. 00.10.01.04 Capitolo SC05.1068 “Contributi alle Organizzazioni dei sardi nel mondo, alle Associazioni di Tutela e alla loro Federazione (artt. 3, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12 13, 19 e 36, L. R. 15 gennaio 1991, n. 7 e art.4, comma 28, L. R. 5 marzo 2008, n.3) Codici SIOPE: di Bilancio 10603 - gestionale 1634 Competenza euro 5.000,00 Art. 2 Ai sensi dell’art. 38, comma 3 - I ettera d) della L.R. 11/2006 lo stanziamento di cui all’art. 1 è impegnato nel Bilancio della Regione anno 2008 - -a favore del Circolo “Associazione culturale e sociale sarda Inc” avente sede in 1-2 Melton Street, Auburn nws 2144 Sidney (Australia), cod. fornitore 1000150, Capitolo SC05.1068 - U.P.B. S05.05.002 - C.d.R. 00.10.01.04 Codici SIOPE: di Bilancio 10603 - gestionale 1634. La presente determinazione viene trasmessa all’Assessore del Lavoro,, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale ai sensi dell’art. 21, commi 8 e 9,della L.R. 13 Novembre 1998, n. 31. La presente determinazione sarà trasmessa alla Ragioneria Regionale per il prescritto riscontro e successivamente sarà inviata al BURAS per la relativa pubblicazione. Carta ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 2 dicembre 2008 n. 42680/3925. Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, trasferimento della somma di euro 166.088,31 dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favore dell’U.P.B. S02.02.001 - CAP. SC02.0462 e impegno - IAL Sardegna (Apprendistato). II Direttore Generale Omissis Determina Art. 1 Nei sottoelencati capitoli di spesa del Bilancio della Regione per l’anno 2008, sono introdotte le seguenti 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 variazioni compensative: In diminuzione U.P.B. S08.01.004 - C.d.R. 00.10.01.00 Capitolo SC08.0045 “Fondo speciale per la riassegnazione dei residui dichiarati perenti agli effetti amministrativi e per la riassegnazione di somme per le quali permane l’obbligo a pagare (art. 26, L. R. 2 agosto 2006, n. 11) “ Competenza euro 166.088,31 In aumento U.P.B.S02.02.001-C.d.R. 00.10.01.03 Capitolo SC02.0462 “”Altri finanziamenti statali per la formazione professionale - Acquisti di beni e prestazioni di servizi” Codici SIOPE: di Bilancio 10301 gestionale 1350 Competenza euro 166.088,31 Art. 2 Ai sensi dell’art. 38, comma 3 - lettera d) della L. R. 11/2006 lo stanziamento di cui all’art. 1 è impegnato nel Bilancio della Regione per l’anno 2008 a favore dell’Ente IAL Sardegna (cod. fornitore 332), capitolo SC02.0462 - U.P.B. S02.02.001 - C.d.R. 00.10.01.03 Codici SIOPE: di Bilancio 10301 - gestionale 1350. La presente determinazione viene trasmessa all’Assessore del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale ai sensi dell’art. 21, commi 8 e 9 della L.R. 13 Novembre 1998, n. 31. La presente determinazione sarà trasmessa alla Ragioneria Regionale per il prescritto riscontro e successivamente sarà inviata al BURAS per la relativa pubblicazione. Carta ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 2 dicembre 2008 n. 42700/3926. Bilancio anno 2008. Economia formale - L.R. 6/2004, Art. 1 Comma 5. Trasferimento della somma di euro 123.949,66 dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favore dell’U.P.B. S06.03.027 - CAP. SC06.0742 - Sardinian foods s.r.l. L.R. 28/84. II Direttore Generale Omissis Determina Art. 1 Nei sottoelencati capitoli di spesa del Bilancio della Regione per l’anno 2008, sono introdotte le seguenti variazioni compensative: In diminuzione U.P.B. S08.01.004 - C.d.R. 00.10.01.00 Capitolo SC08.0045 “Fondo speciale per la riassegnazione dei residui dichiarati perenti agli effetti amministrativi e per la riassegnazione di somme per le 135 quali permane l’obbligo a pagare (art. 26, L. R. 2 agosto 2006, n. 11) “ Competenza euro 123.949,66 In aumento U.P.B. S06.03.027 - C.d.R. 00.10.01.04 Capitolo SC06.0742 “Contributi in conto interessi e per le spese di gestione alle società e cooperative giovanili operanti nel settore della produzione di beni e servizi, nonché spese per gli interessi da corrispondere agli enti erogatori delle anticipazioni di cassa (artt. 12 e 14, L. R. 24 gennaio 2002, n. 1) “ Codici SIOPE: di Bilancio 10602 - gestionale 1623 Competenza euro 123.949,66 La presente determinazione viene trasmessa all’Assessore del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale ai sensi dell’art. 21, commi 8 e 9 della L.R. 13 Novembre 1998, n. 31. La presente determinazione sarà trasmessa alla Ragioneria Regionale per il prescritto riscontro e successivamente sarà inviata al BURAS per la relativa pubblicazione. Carta ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 2 dicembre 2008 n. 42702/3927. Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, trasferimento della somma di euro 294.611,18 dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favore dell’U.P.B. S06.03.027 - CAP. SC06.0742 e impegno - I.S.P.E.S. s.r.l. L.R. 28/84. II Direttore Generale Omissis Determina Art. 1 Nei sottoelencati capitoli di spesa del Bilancio della Regione per l’anno 2008, sono introdotte le seguenti variazioni compensative: In diminuzione U.P.B. S08.01.004 - C.d.R. 00.10.01.00 Capitolo SC08.0045 “Fondo speciale per la riassegnazione dei residui dichiarati perenti agli effetti amministrativi e per la riassegnazione di somme per le quali permane l’obbligo a pagare (art. 26, L. R. 2 agosto 2006, n. 11) “ Competenza euro 294.611,18 In aumento U.P.B. S06.03.027 - C.d.R. 00.10.01.04 Capitolo SC06.0742 “Contributi in conto interessi e per le spese di gestione alle società e cooperative giovanili operanti nel settore della produzione di beni e servizi, nonché spese per gli interessi da corrispondere agli enti erogatori delle anticipazioni di cassa (artt. 12 e 14, L. R. 24 gennaio 2002, n. 1)” Codici SIOPE: di Bilancio 10602 - gestionale 1623 Competenza euro 294.611,18 136 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 Art. 2 Ai sensi dell’art. 38, comma 3 - lettera d) della L.R. 11/2006 lo stanziamento di cui all’art. 1 è impegnato nel Bilancio della Regione anno 2008 a favore della Società “I.S.P.E.S. s.r.l.” (cod. fornitore 1636), Capitolo SC06.0742 - U.P.B. S06.03.027 - C.d.R. 00.10.01.04 - Codici SIOPE: di Bilancio 10602 gestionale 1623. La presente determinazione viene trasmessa all’Assessore del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale ai sensi dell’art. 21, commi 8 e 9 della L.R. 13 Novembre 1998, n. 31. La presente determinazione sarà trasmessa alla Ragioneria Regionale per il prescritto riscontro e successivamente sarà inviata al BURAS per la relativa pubblicazione. Carta ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 4 dicembre 2008 n. 43200/3983. Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, trasferimento della somma di euro 196.253,62 dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favore dell’U.P.B. S06.03.027 - CAP. SC06.0742 e impegno - Gruppo Lesa s.r.l. L.R. 28/84 saldo 2°anno. II Direttore Generale Omissis Determina Art. 1 Nei sottoelencati capitoli di spesa del Bilancio della Regione per l’anno 2008, sono introdotte le seguenti variazioni compensative: In diminuzione U.P.B. S08.01.004 - C.d.R. 00.10.01.00 Capitolo SC08.0045 “Fondo speciale per la riassegnazione dei residui dichiarati perenti agli effetti amministrativi e per la riassegnazione di somme per le quali permane l’obbligo a pagare (art. 26, L. R. 2 agosto 2006, n. 11) Competenza euro 196.253,62= In aumento U.P.B. S06.03.027 - C.d.R. 00.10.01.04 Capitolo SC06.0742 “Contributi in conto interessi e per le spese di gestione alle società e cooperative giovanili operanti nel settore della produzione di beni e servizi, nonché spese per gli interessi da corrispondere agli enti erogatori delle anticipazioni di cassa (artt. 12 e 14, L. R. 24 gennaio 2002, n. 1)” Codici SIOPE: di Bilancio 10602 - gestionale 1623 Competenza euro 196.253,62 Art. 2 Ai sensi dell’art. 38, comma 3 - lettera d) della L.R. 11/2006 lo stanziamento di cui all’art. 1 è impegnato nel Bilancio della Regione anno 2008 a favore della Società “Gruppo Lesa s.r.I.” (cod. fornitore 1578), Capitolo SC06.0742 - U.P.B. S06.03.027 - C.d.R. 00.10.01.04 - Codici SIOPE: di Bilancio 10602 gestionale 1623. La presente determinazione viene trasmessa all’Assessore del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale ai sensi dell’art. 21, commi 8 e 9 della L.R. 13 Novembre 1998, n. 31. La presente determinazione sarà trasmessa alla Ragioneria Regionale per il prescritto, riscontro e successivamente sarà inviata al BURAS per la relativa pubblicazione. Carta ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 10 dicembre 2008 n. 43818/4074. Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, trasferimento della somma di euro 144.775,43 dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favore dell’U.P.B. S06.03.027 - CAP. SC06.0742 e impegno - Orefice s.r.l. L.R. 28/84. II Direttore Generale Omissis Determina Art. 1 Nei sottoelencati capitoli di spesa del Bilancio della Regione per l’anno 2008, sono introdotte le seguenti variazioni compensative: In dimìnuzione U.P.B. S08.01.004 - C.d.R. 00.10.01.00 Capitolo SC08.0045 “Fondo speciale per la riassegnazione dei residui dichiarati perenti agli effetti amministrativi e per la riassegnazione di somme per le quali permane l’obbligo a pagare (art. 26, L. R. 2 agosto 2006, n. 11) “ Competenza euro 144.775,43 In aumento U.P.B. S06.03.027 - C.d.R. 00.10.01.04 Capitolo SC06.0742 “Contributi in conto interessi e per le spese di gestione alle società e cooperative giovanili operanti nel settore della produzione di beni e servizi, nonché spese per gli interessi da corrispondere agli enti erogatori delle anticipazioni di cassa (artt. 12 e 14, L. R. 24 gennaio 2002, n. 1)” Codici SIOPE: di Bilancio 10602 - gestionale 1623 Competenza euro 144.775,43 Art. 2 Ai sensi dell’art. 38, comma 3 - lettera d) della L.R. 11/2006 lo stanziamento di cui all’art. 1 è impegnato nel Bilancio della Regione anno 2008 a favore della Società ‘Orefice s.r.l.” (cod. fornitore 1925), Capitolo SC06.0742 - U.P.B. S06.03.027 - C.d.R. 00.10.01.04 - 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 Codici SIOPE: di Bilancio 10602 - gestionale 1623. La presente determinazione viene trasmessa all’Assessore del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale ai sensi dell’art. 21, commi 8 e 9 della L.R. 13 Novembre 1998, n. 31. La presente determinazione sarà trasmessa alia Ragioneria Regionale per il prescritto riscontro e successivamente sarà inviata al BURAS per la relativa pubblicazione. Carta ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 10 dicembre 2008 n. 43825/4075. Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, trasferimento della somma di euro 175.662,97 dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favore dell’U.P.B. S06.03.027 - CAP. SC06.0742 e impegno - La Biol snc di Medico Angelo & C. L.R. 28/84. II Direttore Generale Omissis Determina Art. 1 Nei sottoelencati capitoli di spesa del Bilancio della Regione per l’anno 2008, sono introdotte le seguenti variazioni compensative: In diminuzione U.P.B. S08.01.004 - C.d.R. 00.10.01.00 Capitolo SC08.0045 “Fondo speciale per la riassegnazione dei residui dichiarati perenti agli effetti amministrativi e per la riassegnazione di somme per le quali permane l’obbligo a pagare (art. 26, L. R. 2 agosto 2006, n. 11)” Competenza euro 175.662,97 In aumento U.P.B. S06.03.027 - C.d.R. 00.10.01.04 Capitolo SC06.0742 “Contributi in conto interessi e per le spese di gestione alle società e cooperative giovanili operanti nel settore della produzione di beni e servizi, nonché spese per gli interessi da corrispondere agli enti erogatori delle anticipazioni di cassa (artt. 12 e 14, L. R. 24 gennaio 2002, n. 1) “ Codici SIOPE: di Bilancio 10602 - gestionale 1623 Competenza euro 175.662,97 Art. 2 Ai sensi dell’art. 38, comma 3 - lettera d) della L.R. 11/2006 lo stanziamento di cui all’art. 1 è impegnato nel Bilancio della Regione anno 2008 a favore della Società “la Biol S.n.c. di Medico Angelo & C.” (cod. fornitore 1661), Capitolo SC06.0742 - U.P.B. S06.03.027 - C.d.R. 00.10.01.04 - Codici SIOPE: di Bilancio 10602 - gestionale 1623. La presente determinazione viene trasmessa 137 all’Assessore del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale ai sensi dell’art. 21, commi 8 e 9 della L.R. 13 Novembre 1998, n. 31. La presente determinazione sarà trasmessa alla Ragioneria Regionale per il prescritto riscontro e successivamente sarà inviata al BURAS per la relativa pubblicazione. Carta ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 16 dicembre 2008 n. 44456/4185. Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, trasferimento della somma di euro 29.386,42 dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favore dell’U.P.B. S05.03.011 - CAP. SC 05.0597 e impegno - Comuni di Tissi, Oristano L. 68/99. II Direttore Generale Omissis Determina Art. 1 Nei sottoelencati capitoli di spesa del Bilancio della Regione per l’anno 2008, sono introdotte le seguenti variazioni compensative: In dirninuzione U.P.B. S08.01.004 - C.d.R. 00.10.01.00 Capitolo SC08.0045 “Fondo speciale per la riassegnazione dei residui dichiarati perenti agli effetti amministrativi e per la riassegnazione di somme per le quali permane l’obbligo a pagare (art. 26, L. R. 2 agosto 2006, n. 11)” Competenza euro 29.386,42 In aumento U.P.B. SOS.03.011 - C.d.R. 00.10.01.02 Capitolo SCO5.0597 “Fondo per il diritto al lavoro dei disabili (Legge 12 marzo 1999, n. 68 - art. 13, comma 1 lett. c ) - Trasferimenti ai Comuni per finanziamenti di nuove attività imprenditoriali a favore dei disabili” Competenza euro 29.386,42 Art. 2 Ai sensi, dell’art. 38, comma 3 - lettera d) della L.R. 11/2006 lo stanziamento di cui all’art. 1 è impegnato nel Bilancio della Regione anno 2008, Capitolo SC05.0597- U.P.B. SO5.03.011 - C.d.R. 00.10.01.02 Codici SIOPE: di Bilancio 20203 - gestionale 2234, come segue: - euro 14.665,98 - a favore del Comune di Oristano (cod.fisc. 00052090958) cod. forn. 6000008; - euro 14.720,44 - a favore Comune di Tissi (cod.fisc 00248560906) cod. forn. 6000115; La presente determinazione viene trasmessa all’Assessore del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale ai sensi dell’art. 21, commi 8 e 9 della L.R. 13 Novembre 1998, n. 31. 138 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 La presente determinazione sarà trasmessa alla Ragioneria Regionale per il prescritto riscontro e successivamente sarà inviata al BURAS per la relativa pubblicazione. Carta ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 16 dicembre 2008 n. 44460/4186. Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, trasferimento della somma di euro 40.000,96 dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favore dell’U.P.B. S06.03.027 - CAP. SC06.0742 e impegno - SICOTES s.r.l. L.R. 28/84. II Direttore Generale Omissis Determina Art. 1 Nei sottoelencati capitoli di spesa del Bilancio della Regione per l’anno 2008, sono introdotte le seguenti variazioni compensative: In diminuzione U.P.B. S08.01.004 - C.d.R. 00.10.01.00 Capitolo SC08.0045 “Fondo speciale per la riassegnazione dei residui dichiarati perenti agli effetti amministrativi e per la riassegnazione di somme per le quali permane l’obbligo a pagare (art. 26, L. R. 2 agosto 2006, n. 11) “ Competenza euro 40.000,96 In aumento U.P.B. S06.03.027 - C.d.R. 00.10.01.04 Capitolo SC06.0742 “Contributi in conto interessi e per le spese di gestione alle società e cooperative giovanili operanti nel settore della produzione di beni e servizi, nonché spese per gli interessi da corrispondere agli enti erogatori delle anticipazioni di cassa (artt. 12 e 14, L. R. 24 gennaio 2002, n. 1)” Codici SIOPE: di Bilancio 10602 - gestionale 1623 Competenza euro 40.000,96 Art. 2 Ai sensi dell’art. 38, comma 3 - lettera d) della L.R. 11/2006 lo stanziamento di cui all’art. 1 è impegnato nel Bilancio della Regione anno 2008 a favore della Società “SICOTES s.r.l.” (cod. fornitore 1923), Capitolo SC06.0742 - U.P.B. S06.03.027 - C.d.R. 00.10.01.04 - Codici SIOPE: di Bilancio 10602 gestionale 1623 La presente determinazione viene trasmessa all’Assessore del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale ai sensi dell’art. 21, commi 8 e 9 della L.R. 13 Novembre 1998, n. 31. La presente determinazione sarà trasmessa alla Ragioneria Regionale per il prescritto riscontro e successivamente sarà inviata al BURAS per la relativa pubblicazione. Carta ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 18 dicembre 2008 n. 44813/4208. Bilancio 2008. Perenzione Amministrativa, trasferimento della somma di euro 20.292,73 dall’U.P.B. S08.01.004 - CAP. SC08.0045 a favore dell’U.P.B. S06.03.027 - CAP. SC06.0742 e impegno - K.I. di Davide Cappai & C. S.n.c. L.R. 28/84. II Direttore Generale Omissis Determina Art. 1 Nei sottoelencati capitoli di spesa del Bilancio della Regione per l’anno 2008, sono introdotte le seguenti variazioni compensative: In diminuzione U.P.B. S08.01.004 - C.d.R. 00.10.01.00 Capitolo SC08.0045 “Fondo speciale per la riassegnazione dei residui dichiarati perenti agli effetti amministrativi e per la riassegnazione di somme per le quali permane l’obbligo a pagare (art. 26, L. R. 2 agosto 2006, n. 11) “ Competenza euro 20.292,73 In aumento U.P.B. S06.03.027 - C.d.R. 00.10.01.04 Capitolo SC06.0742 “Contributi in conto interessi e per le spese di gestione alle società e cooperative giovanili operanti nel settore della produzione di beni e servizi, nonché spese per gli interessi da corrispondere agli enti erogatori delle anticipazioni di cassa (artt. 12 e 14, L. R. 24 gennaio 2002, n. 1)” Codici SIOPE: di Bilancio 10602 - gestionale 1623 Competenza euro 20.292,73 Art. 2 Ai sensi dell’art. 38, comma 3 - lettera d) della L.R. 11/2006 lo stanziamento di cui all’art. 1 è impegnato nel Bilancio della Regione anno 2008 a favore della Società “K.I. di Davide Cappai & C. s.n.c.” (cod. fornitore 1658), Capitolo SC06.0742 - U.P.B. S06.03.027 - C.d.R. 00.10.01.04 - Codici SIOPE: di Bilancio 10602 - gestionale 1623. La presente determinazione viene trasmessa all’Assessore del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale ai sensi dell’art. 21, commi 8 e 9 della L.R. 13 Novembre 1998, n. 31. La presente determinazione sarà trasmessa alla Ragioneria Regionale per il prescritto riscontro e successivamente sarà inviata al BURAS per la relativa pubblicazione. Carta 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 27 gennaio 2009 n. 2051/94. Gara con procedura aperta per l’affidamento del servizio di attuazione del Piano di Comunicazione Pluriennale del Programma Operativo 2007/2013 della Regione Sardegna - Fondo Sociale Europeo – Obiettivo Competitività Regionale e Occupazione– Indizione procedura di gara. II Direttore Generale Assume la seguente Omissis Determinazione Art. 1 E’ indetta una gara mediante procedura aperta per l’affidamento del servizio di attuazione del Piano di Comunicazione Pluriennale del Programma Operativo 2007/2013 della Regione Sardegna, ai sensi dell’art. 17 comma 4 lett. a) della L.R. 5/2007, selezionando l’offerta migliore con l’utilizzo del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa di cui all’art. 18 comma 1 lett. c) della L.R. n. 5/2007, per un importo di euro 1.000.000,00 (euro unmilione/00) IVA esclusa, per un periodo di 36 (trentasei) mesi, utilizzando le risorse finanziarie presenti sull’Asse VI Assistenza Tecnica; Art. 2 Si approva il bando di gara, il capitolato d’oneri e la modulistica allegata costituente lex specialis; Art. 3 Si procede alle pubblicazioni di seguito indicate così come previste dalla normativa comunitaria, nazionale e regionale vigente: Determinazione: pubblicazione dell’estratto, nella parte concernente il solo dispositivo, nel Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna. Pubblicazione della versione integrale sul sito internet della Regione Autonoma della Sardegna. Bando di gara: pubblicazione sulla GUUE, sulla GURI e sul BURAS. Bando di gara, capitolato d’oneri e modulistica allegata: pubblicazione sul sito internet della Regione Autonoma della Sardegna e sul portale S.I.L. Sardegna, dedicato all’Assessorato del Lavoro; Avviso contenente i dati essenziali dell’appalto di cui all’art. 22 comma 3 L.R. 5/2007: pubblicazione su due quotidiani a diffusione nazionale e su due quotidiani a diffusione regionale. Art. 4 Il costo del servizio verrà imputato sull’Asse VI Assistenza Tecnica del POR FSE Regione Sardegna 2007/2013. 139 La presente Determinazione è comunicata all’Assessore del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale. Carta ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE SERVIZIO PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DEL SISTEMA DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE DEL SERVIZIO 2 febbraio 2009 n. 2737/160. Gara con procedura aperta per l’affidamento del servizio di “Riorganizzazione dei processi lavorativi e di ottimizzazione delle risorse degli uffici giudiziari della Regione Autonoma della Sardegna – Tribunale Ordinario di Cagliari, Procura della Repubblica di Cagliari e Tribunale di Sorveglianza di Sassari - PO FSE 2007/2013 Regione Sardegna Obiettivo Competitività Regionale e Occupazione – Asse V Transnazionalità Interregionalità – Eliminazione parziale ultimo comma art. 17 e modifica art. 18 del Capitolato d’Oneri – Modifica art. 6 del Disciplinare e del Bando di gara punto IV.3.4 e punto IV.3.8. II Direttore del Servizio Assume la seguente Omissis Determinazione Art. 1 Si rettifica parzialmente poiché limitativa del principio di libera concorrenza e, comunque, non pertinente con la natura e l’oggetto della gara di cui trattasi, l’articolo 17 del capitolo d’oneri rubricato “Altri oneri ed obblighi dell’aggiudicatario”, eliminando la prima parte dell’ultimo comma “ – a non assumere direttamente o per il tramite dei componenti il gruppo di lavoro, in caso di esito positivo della gara, incarichi in progetti, opere e/o attività finanziabili con le risorse del medesimo POR FSE Sardegna ed a non usufruire dei regimi di aiuto alle imprese co-finanziati con le risorse del predetto Programma, ovvero a rinunciarvi, se già in corso, dandone comunicazione alle Relazioni Internazionali e Comunitarie; Art. 2 Si modifica l’art. 8 del medesimo capitolato, aggiungendo alla rubrica la dicitura “-Istituzione della Cabina di Regia”, sostituendo nel medesimo articolo il termine “Il gruppo di lavoro” con il termine “La cabina di regia” ed eliminando il termine “semestrale” alla penultima riga del medesimo articolo; Art. 3 140 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 Si modifica l’art. 6 del Disciplinare di gara e il Bando di gara al punto IV.3.4 e al punto IV.3.8. circa la data di presentazione delle offerte – 24.03.2009 ore 13:00 anziché 06.03.2009 ore 13:00 e di apertura delle offerte – 01.04.2009 ore 11:00 anziché 19.03.2009 ore 11:00; Art. 4 Le rettifiche e le modifiche indicate negli articoli precedenti sono pubblicizzate con le seguenti modalità: - Determinazione: pubblicazione dell’estratto, nella parte concernente il solo dispositivo, nel Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna. Pubblicazione della versione integrale sul sito internet della Regione Autonoma della Sardegna e sul portale S.I.L. Sardegna, dedicato all’Assessorato del Lavoro; - Bando di gara, capitolato d’oneri, disciplinare di gara aggiornati: pubblicazione sul sito internet della Regione Autonoma della Sardegna e sul portale S.I.L. Sardegna, dedicato all’Assessorato del Lavoro; - Avviso relativo a informazioni complementari, informazioni su procedure incomplete o rettifiche: GUUE e GURI; - Avviso di rettifica e proroga scadenza: pubblicazione su due quotidiani a diffusione nazionale e su due quotidiani a diffusione regionale. La presente Determinazione è trasmessa al Direttore Generale ai sensi dell’art. 21, VII comma, L.R. n° 31 del 13.11.1998 e, ai sensi del IX comma del medesimo articolo è altresì comunicata all’Assessore del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale. Mascia ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO CENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL VICEDIRETTORE 28 dicembre 2007 n. 7619/567. Esecutività convenzioni stipulate in data 28.12.2007 tra l’Amministrazione Regionale e i dott.ri Simona Argiolas, Vincenzo Maria Giordano, Sergio Mureddu e Rosa Maria Pala per l’attività di assistenza tecnica di supporto per la programmazione, l’attuazione, il monitoraggio e il controllo degli accordi di programma quadro Ricerca e Sviluppo Locale. II Direttore Omissis Determina Art. 1 Per le motivazioni citate in premessa sono approvate e rese esecutive le convenzioni stipulate in data 28.12.2007, con decorrenza 14 gennaio 2008, con gli esperti senior Simona Argiolas e Vincenzo Maria Giordano e gli esperti junior Rosa Maria Pala e Sergio Mureddu. Art. 2 E’ autorizzato l’impegno di spesa complessivo di euro 117.384,00 (centodiciasettemilatrecentoottantaquattro) per il pagamento dei compensi dovuti ai consulenti indicati nella tabella allegata alla presente determinazione per farne parte integrante e sostanziale, dei contributi, a carico dell’Amministrazione, dovuti all’INPS e all’INAIL e per il pagamento degli eventuali rimborsi spese di vitto, alloggio e trasporto per missioni, sul capitolo SC01.0743 UPB S01.04002 del Bilancio di Previsione es. 2007: Centro di responsabilità 00.03.60.00 SIOPE: Bilancio 10301, gestionale 1348, cod. beneficiari 9000001. Omissis Ventroni ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO CENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE 2 dicembre 2008 n. 6937/612. Esecutività convenzione stipulata in data 1.10.2008 tra l’Amministrazione Regionale e l’ing. Sandro Sanna. Il Responsabile Omissis Determina Art. 1 E’ reso esecutivo il contratto di proroga stipulato in data 1.10.2008 tra la dott.ssa Graziella Pisu Responsabile della Misura 7.1 del POR Sardegna e l’Ing. Sandro Sanna, nato a Quartu Sant’Elena (CA) il 18.11.1974, residente in Cagliari, via Guido Bacelli n. 13/B, C.F. SNN SDR 74S18H118L, disciplinante il rapporto di collaborazione con la Regione Autonoma della Sardegna per l’assistenza tecnica per l’attuazione delle Misure 4.7 e 4.8 del POR Sardegna 2000-2006. Art. 2 E’ conseguentemente autorizzato l’impegno della somma complessiva di euro 12.014,30 (dodicimilaquattordici/30), che graverà, in conto residui, sulla UPB S01.04.002 del Bilancio della Regione per l’anno 2008; CDR: 00.03.60.00 Cod. Gestionale: 1348, Cod. di bilancio: 10301, secondo la seguente ripartizione: euro 10.212,15 pari all’85% sul Cap. SC01.0747 RS 8070000358 euro 1.802,15 pari al 15% sul Cap. SC01.0749 RS 8070000363 Omissis Pisu 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO CENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE 15 dicembre 2008 n. 7296/662. Esecutività convenzione stipulata in data 29.10.2008 tra l’Amministrazione Regionale e la dott.ssa Manuela Murru. Il Responsabile Omissis Determina Art. 1 Per l’esecuzione del Contratto stipulato il 29 Ottobre 2008, in Cagliari, tra la Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio – Centro Regionale di Programmazione – con sede in Cagliari, Via Mameli n. 88, C.F. 80002870923, rappresentata dalla Dr.ssa Graziella Pisu, nata a Laconi (CA) il 18.12.1952, C.F. PSIGZL52T58E400R, Responsabile della Misura 7.1 del POR Sardegna 2000/2006, domiciliata per la carica presso il medesimo Ufficio e la Dott.ssa Manuela Murru (Codice Fornitore 10929470), nata a Cagliari il 28.08.1971, e ivi residente in Via Enrico Sanjust n. 16, C.F. MRRMNL71M68B354N, regolante l’incarico di consulenza per l’assistenza tecnica per l’attuazione del principio di pari opportunita’ e mainstreaming di genere nell’ambito del POR Sardegna 2000-2006, con decorrenza dal 1° Novembre 2008 al 31 Dicembre 2008, è autorizzato l’impegno complessivo di euro 4.699,34 (quattromilaseicentonovantanove/34), di cui euro 685,87 per contributi INPS ed euro 13,47 per contributi INAIL a carico dell’Amministrazione regionale. Art. 2 L’impegno di spesa graverà sui fondi del Bilancio della Regione per l’annualità 2008 relativi alle spese di Assistenza Tecnica del POR 2000/2006 – Misura 7.1 in conto residui, a valere sulla UPB S01.04.002, Cap. SC01.0748 (R.S. n. 8070000207), Centro di Responsabilità 00.036000 - SIOPE: Codice Bilancio 10301 – Codice Gestionale 1348. Omissis Pisu ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO CENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE 22 dicembre 2008 n. 7537/691. Esecutività convenzione stipulata in data 141 10.12.2008 tra l’Amministrazione Regionale e la dott.ssa Daniela Utzeri. Il Direttore Omissis Determina Art. 1 E’ autorizzato e reso esecutivo il Contratto di collaborazione occasionale stipulato il 10 Dicembre 2008, in Cagliari, tra la Regione Autonoma della Sardegna, e per essa, nella funzione di Autorità di Gestione del Programma Operativo Regionale 2000/2006, il Dr. Gianluca Cadeddu, domiciliato per la carica presso il medesimo Ufficio e la Dr.ssa Daniela Utzeri – Codice Fornitore 3000268 - nata a Cagliari, il 9.11.1972, C.F. TZRDNL72S49B354D, P.I. 02923290924, residente a Villaputzu (CA), in Via Trieste n. 32, per la consulenza relativa alle attività inerenti la chiusura del POR Sardegna 2000-2006, fino al 15.03.2009, per un importo complessivo di euro 5.000,00 (cinquemila/00). Art. 2 Per le motivazioni di cui all’ART. 1 è autorizzato l’impegno dell’importo complessivo di euro 5.000,00 (cinquemila/00), onnicomprensivo di ogni onere, che graverà sui fondi del Bilancio della Regione per l’annualità 2008 relativi alle spese di Assistenza Tecnica del POR 2000/2006 – Misura 7.1 - in conto residui, a valere sulla UPB S01.04.002, Cap. SC01.0748 (R.S. n. 8070000207), Centro di Responsabilità 00.036000 SIOPE: Codice Bilancio 10301 – Codice Gestionale 1348. Omissis Cadeddu ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO CENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE 22 dicembre 2008 n. 7538/692 . Esecutività convenzione stipulata in data 10.12.2008 tra l’Amministrazione Regionale e il dr. Paolo Bertoleoni. Il Direttore Omissis Determina Art. 1 E’ autorizzato e reso esecutivo il Contratto di collaborazione occasionale stipulato il 10 Dicembre 2008, in Cagliari, tra la Regione Autonoma della Sardegna, e per essa, nella funzione di Autorità di Gestione del Programma Operativo Regionale 2000/2006, il Dr. 142 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 Gianluca Cadeddu, domiciliato per la carica presso il medesimo Ufficio e il Dr. Paolo Bertoleoni – Codice Fornitore 3000266 - nato ad Oristano, il 2.05.1966, C.F. BRTPLA66E02G113V, P.I. 01190940914, residente a Bosa (NU), in Piazza Zanetti n. 1, per la consulenza relativa alle attività inerenti la chiusura del POR Sardegna 2000-2006, fino al 15.03.2009, per un importo complessivo di euro 5.000,00 (cinquemila/00). Art. 2 Per le motivazioni di cui all’ART. 1 è autorizzato l’impegno dell’importo complessivo di euro 5.000,00 (cinquemila/00), onnicomprensivo di ogni onere, che graverà sui fondi del Bilancio della Regione per l’annualità 2008 relativi alle spese di Assistenza Tecnica del POR 2000/2006 – Misura 7.1 - in conto residui, a valere sulla UPB S01.04.002, Cap. SC01.0748 (R.S. n. 8070000207), Centro di Responsabilità 00.036000 SIOPE: Codice Bilancio 10301 – Codice Gestionale 1348. Omissis Cadeddu ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO CENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE 22 dicembre 2008 n. 7545/693 . Esecutività convenzione stipulata in data 10.12.2008 tra l’Amministrazione Regionale e la dott.ssa Carmela Corrias. Il Direttore Omissis Determina Art. 1 E’ autorizzato e reso esecutivo il Contratto di collaborazione occasionale stipulato il 10 Dicembre 2008, in Cagliari, tra la Regione Autonoma della Sardegna, e per essa, nella funzione di Autorità di Gestione del Programma Operativo Regionale 2000/2006, il Dr. Gianluca Cadeddu, domiciliato per la carica presso il medesimo Ufficio e la Dr.ssa Carmela Corrias (Codice Fornitore 10929486), nata a Baunei (NU), il 2.05.1969, C.F. CRRCML69E42A722X, residente a Cagliari, in via Bologna n. 18, per la consulenza relativa alle attività inerenti la chiusura del POR Sardegna 2000-2006, fino al 15.03.2009, per un importo complessivo di euro 5.000,00 (cinquemila/00). Art. 2 Per le motivazioni di cui all’ART. 1 è autorizzato l’impegno dell’importo complessivo di euro 5.000,00 (cinquemila/00), onnicomprensivo di ogni onere, che graverà sui fondi del Bilancio della Regione per l’an- nualità 2008 relativi alle spese di Assistenza Tecnica del POR 2000/2006 – Misura 7.1 - in conto residui, a valere sulla UPB S01.04.002, Cap. SC01.0748 (R.S. n. 8070000207), Centro di Responsabilità 00.036000 SIOPE: Codice Bilancio 10301 – Codice Gestionale 1348. Omissis Cadeddu ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO CENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE 22 dicembre 2008 n. 7546/694 . Esecutività convenzione stipulata in data 10.12.2008 tra l’Amministrazione Regionale e la Dott.ssa Daniela Desogus. Il Direttore Omissis Determina Art. 1 E’ autorizzato e reso esecutivo il Contratto di collaborazione occasionale stipulato il 10 Dicembre 2008, in Cagliari, tra la Regione Autonoma della Sardegna, e per essa, nella funzione di Autorità di Gestione del Programma Operativo Regionale 2000/2006, il Dr. Gianluca Cadeddu, domiciliato per la carica presso il medesimo Ufficio e la Dr.ssa Daniela Desogus – Codice Fornitore 10929489 - nata a San Gavino Monreale (CA) il 3.05.1973, C.F. DSGDNL73E43H856E, residente a Guspini (CA) , in Vico II Manno, n. 44, per la consulenza relativa alle attività inerenti la chiusura del POR Sardegna 2000/2006, fino al 15.03.2009, per un importo complessivo di euro 5.000,00 (cinquemila/00). Art. 2 Per le motivazioni di cui all’ART. 1 è autorizzato l’impegno dell’importo complessivo di euro 5.000,00 (cinquemila/00), onnicomprensivo di ogni onere, che graverà sui fondi del Bilancio della Regione per l’annualità 2008 relativi alle spese di Assistenza Tecnica del POR 2000/2006 – Misura 7.1 - in conto residui, a valere sulla UPB S01.04.002, Cap. SC01.0748 (R.S. n. 8070000207), Centro di Responsabilità 00.036000 SIOPE: Codice Bilancio 10301 – Codice Gestionale 1348. Omissis Cadeddu ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 DEL TERRITORIO CENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE 22 dicembre 2008 n. 7547/695 . Esecutività convenzione stipulata in data 10.12.2008 tra l’Amministrazione Regionale e la dott.ssa Francesca Floris. Il Direttore Omissis Determina Art. 1 E’ autorizzato e reso esecutivo il Contratto di collaborazione occasionale stipulato il 10 Dicembre 2008, in Cagliari, tra la Regione Autonoma della Sardegna, e per essa, nella funzione di Autorità di Gestione del Programma Operativo Regionale 2000/2006, il Dr. Gianluca Cadeddu, domiciliato per la carica presso il medesimo Ufficio e la Dr.ssa Francesca Floris – Codice Fornitore 10929488 - nata a San Gavino Monreale, il 13.11.1970, C.F. FLRFNC70S53H856Q, residente a Cagliari in via Barbusi n. 6, per la consulenza relativa alle attività inerenti la chiusura del POR Sardegna 2000-2006, fino al 15.03.2009, per un importo complessivo di euro 5.000,00 (cinquemila/00). Art. 2 Per le motivazioni di cui all’ART. 1 è autorizzato l’impegno dell’importo complessivo di euro 5.000,00 (cinquemila/00), onnicomprensivo di ogni onere, che graverà sui fondi del Bilancio della Regione per l’annualità 2008 relativi alle spese di Assistenza Tecnica del POR 2000/2006 – Misura 7.1 - in conto residui, a valere sulla UPB S01.04.002, Cap. SC01.0748 (R.S. n. 8070000207), Centro di Responsabilità 00.036000 SIOPE: Codice Bilancio 10301 – Codice Gestionale 1348 Omissis Cadeddu ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO CENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE 22 dicembre 2008 n. 7548/696. Esecutività convenzione stipulata in data 10.12.2008 tra l’Amministrazione Regionale e la dott.ssa Luciana Anania Emilia Martini. Il Direttore Omissis Determina 143 Art. 1 E’ autorizzato e reso esecutivo il Contratto di collaborazione occasionale stipulato il 10 Dicembre 2008, in Cagliari, tra la Regione Autonoma della Sardegna, e per essa, nella funzione di Autorità di Gestione del Programma Operativo Regionale 2000/2006, il Dr. Gianluca Cadeddu, domiciliato per la carica presso il medesimo Ufficio e la Dr.ssa Luciana Anania Emilia Martini – Codice Fornitore 10929485 - nata a Nuoro, il 28.05.1963, C.F. MRTLNN63E68F979R, residente a Nuoro, in via Gramsci n. 53, per la consulenza relativa alle attività inerenti la chiusura del POR Sardegna 2000-2006, fino al 15.03.2009, per un importo complessivo di euro 5.000,00 (cinquemila/00). Art. 2 Per le motivazioni di cui all’ART. 1 è autorizzato l’impegno dell’importo complessivo di euro 5.000,00 (cinquemila/00), onnicomprensivo di ogni onere, che graverà sui fondi del Bilancio della Regione per l’annualità 2008 relativi alle spese di Assistenza Tecnica del POR 2000/2006 – Misura 7.1 - in conto residui, a valere sulla UPB S01.04.002, Cap. SC01.0748 (R.S. n. 8070000207), Centro di Responsabilità 00.036000 SIOPE: Codice Bilancio 10301 – Codice Gestionale 1348. Omissis Cadeddu ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO CENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE 22 dicembre 2008 n. 7549/697 . Esecutività convenzione stipulata in data 10.12.2008 tra l’Amministrazione Regionale e il dott. Mauro Manca. Il Direttore Omissis Determina Art. 1 E’ autorizzato e reso esecutivo il Contratto di collaborazione occasionale stipulato il 10 Dicembre 2008, in Cagliari, tra la Regione Autonoma della Sardegna, e per essa, nella funzione di Autorità di Gestione del Programma Operativo Regionale 2000/2006, il Dr. Gianluca Cadeddu, domiciliato per la carica presso il medesimo Ufficio e il Dr. Mauro Manca – Codice Fornitore 10929490 - nato a Carbonia (CA) il 27.04.1976, C.F. MNCMRA76D27B745K e residente a San Sperate (CA) in Via Matteotti n. 41, per la consulenza relativa alle attività inerenti la chiusura del POR Sardegna 2000-2006, fino al 15.03.2009, per un importo complessivo di euro 5.000,00 (cinquemila/00). 144 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 Art. 2 Per le motivazioni di cui all’ART. 1 è autorizzato l’impegno dell’importo complessivo di euro 5.000,00 (cinquemila/00), onnicomprensivo di ogni onere, che graverà sui fondi del Bilancio della Regione per l’annualità 2008 relativi alle spese di Assistenza Tecnica del POR 2000/2006 – Misura 7.1 - in conto residui, a valere sulla UPB S01.04.002, Cap. SC01.0748 (R.S. n. 8070000207), Centro di Responsabilità 00.036000 SIOPE: Codice Bilancio 10301 – Codice Gestionale 1348. Omissis Cadeddu ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO CENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE 22 dicembre 2008 n. 7550/698. Esecutività convenzione stipulata in data 10.12.2008 tra l’Amministrazione Regionale e la Dott.ssa Maria Assunta Podda. Il Direttore Omissis Determina Art. 1 E’ autorizzato e reso esecutivo il Contratto di collaborazione occasionale stipulato il 10 Dicembre 2008, in Cagliari, tra la Regione Autonoma della Sardegna, e per essa, nella funzione di Autorità di Gestione del Programma Operativo Regionale 2000/2006, il Dr. Gianluca Cadeddu, domiciliato per la carica presso il medesimo Ufficio e la Dr.ssa Maria Assunta Podda – Codice Fornitore 10929483 - nata ad Orgosolo (NU), il 29.07.1965, C.F. PDDMSS65L69G097J, residente a Nuoro, in via P.Borrotzu n. 26, per la consulenza relativa alle attività inerenti la chiusura del POR Sardegna 2000-2006, fino al 15.03.2009, per un importo complessivo di euro 5.000,00 (cinquemila/00). Art. 2 Per le motivazioni di cui all’ART. 1 è autorizzato l’impegno dell’importo complessivo di euro 5.000,00 (cinquemila/00), onnicomprensivo di ogni onere, che graverà sui fondi del Bilancio della Regione per l’annualità 2008 relativi alle spese di Assistenza Tecnica del POR 2000/2006 – Misura 7.1 - in conto residui, a valere sulla UPB S01.04.002, Cap. SC01.0748 (R.S. n. 8070000207), Centro di Responsabilità 00.036000 SIOPE: Codice Bilancio 10301 – Codice Gestionale 1348. Omissis Cadeddu ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO CENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE 22 dicembre 2008 n. 7551/699. Esecutività convenzione stipulata in data 10.12.2008 tra l’Amministrazione Regionale e la dott.ssa Silvia Zedda. Il Direttore Omissis Determina Art. 1 E’ autorizzato e reso esecutivo il Contratto di collaborazione occasionale stipulato il 10 Dicembre 2008, in Cagliari, tra la Regione Autonoma della Sardegna, e per essa, nella funzione di Autorità di Gestione del Programma Operativo Regionale 2000/2006, il Dr. Gianluca Cadeddu, domiciliato per la carica presso il medesimo Ufficio e la Dr.ssa Silvia Zedda – Codice Fornitore 10929481 - nata a Cagliari, il 18.03.1968, C.F. ZDDSLV68C58B354U, residente a Cagliari, in via Cugia n. 1, per la consulenza relativa alle attività inerenti la chiusura del POR Sardegna 2000-2006, fino al 15.03.2009, per un importo complessivo di euro 5.000,00 (cinquemila/00). Art. 2 Per le motivazioni di cui all’ART. 1 è autorizzato l’impegno dell’importo complessivo di euro 5.000,00 (cinquemila/00), onnicomprensivo di ogni onere, che graverà sui fondi del Bilancio della Regione per l’annualità 2008 relativi alle spese di Assistenza Tecnica del POR 2000/2006 – Misura 7.1 - in conto residui, a valere sulla UPB S01.04.002, Cap. SC01.0748 (R.S. n. 8070000207), Centro di Responsabilità 00.036000. SIOPE: Codice Bilancio 10301 – Codice Gestionale 1348. Omissis Cadeddu ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO CENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE 22 dicembre 2008 n. 7552/700. Esecutività convenzione stipulata in data 10.12.2008 tra l’Amministrazione Regionale e la Dott.ssa Teresa Mulas. Il Direttore Omissis 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 Determina Art. 1 E’ autorizzato e reso esecutivo il Contratto di collaborazione occasionale stipulato il 10 Dicembre 2008, in Cagliari, tra la Regione Autonoma della Sardegna, e per essa, nella funzione di Autorità di Gestione del Programma Operativo Regionale 2000/2006, il Dr. Gianluca Cadeddu, domiciliato per la carica presso il medesimo Ufficio e la Dr.ssa Teresa Mulas – Codice Fornitore 10929484 - nata a Sassari, il 29.01.1970, C.F. MLSTRS70A69I452C, residente a Sorso (SS), in via Sebastiano Satta n. 11, per la consulenza relativa alle attività inerenti la chiusura del POR Sardegna 20002006, fino al 15.03.2009, per un importo complessivo di euro 5.000,00 (cinquemila/00). Art. 2 Per le motivazioni di cui all’ART. 1 è autorizzato l’impegno dell’importo complessivo di euro 5.000,00 (cinquemila/00), onnicomprensivo di ogni onere, che graverà sui fondi del Bilancio della Regione per l’annualità 2008 relativi alle spese di Assistenza Tecnica del POR 2000/2006 – Misura 7.1 - in conto residui, a valere sulla UPB S01.04.002, Cap. SC01.0748 (R.S. n. 8070000207), Centro di Responsabilità 00.036000 SIOPE: Codice Bilancio 10301 – Codice Gestionale 1348. Omissis Cadeddu ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO CENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE 22 dicembre 2008 n. 7553/701 . Esecutività convenzione stipulata in data 10.12.2008 tra l’Amministrazione Regionale e la Dott.ssa Valentina Manca. Il Direttore Omissis Determina Art. 1 E’ autorizzato e reso esecutivo il Contratto di collaborazione occasionale stipulato il 10 Dicembre 2008, in Cagliari, tra la Regione Autonoma della Sardegna, e per essa, nella funzione di Autorità di Gestione del Programma Operativo Regionale 2000/2006, il Dr. Gianluca Cadeddu, domiciliato per la carica presso il medesimo Ufficio e la Dr.ssa Valentina Manca – Codice Fornitore 10929487 - nata a San Vero Milis (OR), il 10.06.1974, C.F. MNCVNT74H50I384Q e residente a Cagliari, in via Foscolo 41, per la consulenza relativa alle attività inerenti la chiusura del POR 145 Sardegna 2000-2006, fino al 30.03.2009, per un importo complessivo di euro 5.000,00 (cinquemila/00). Art. 2 Per le motivazioni di cui all’ART. 1 è autorizzato l’impegno dell’importo complessivo di euro 5.000,00 (cinquemila/00), onnicomprensivo di ogni onere, che graverà sui fondi del Bilancio della Regione per l’annualità 2008 relativi alle spese di Assistenza Tecnica del POR 2000/2006 – Misura 7.1 - in conto residui, a valere sulla UPB S01.04.002, Cap. SC01.0748 (R.S. n. 8070000207), Centro di Responsabilità 00.036000 - SIOPE: Codice Bilancio 10301 – Codice Gestionale 1348. Omissis Cadeddu ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO CENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE 22 dicembre 2008 n. 7554/702. Esecutività convenzione stipulata in data 10.12.2008 tra l’Amministrazione Regionale e la Dott.ssa Rita Troja. Il Direttore Omissis Determina Art. 1 E’ autorizzato e reso esecutivo il Contratto di collaborazione occasionale stipulato il 10 Dicembre 2008, in Cagliari, tra la Regione Autonoma della Sardegna, e per essa, nella funzione di Autorità di Gestione del Programma Operativo Regionale 2000/2006, il Dr. Gianluca Cadeddu, domiciliato per la carica presso il medesimo Ufficio e la Dr.ssa Maria Rita Troja – Codice Fornitore 10929482 - nata a Cagliari, il 2.06.1957, C.F. TRJ MRT 57H42 B354D, residente a Cagliari, in via Noto, n. 11, per la consulenza relativa alle attività inerenti la chiusura del POR Sardegna 2000-2006 nell’ambito del Nucleo di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici e di programmazione, fino al 15.03.2009, per un importo complessivo di euro 5.000,00 (cinquemila/00). Art. 2 Per le motivazioni di cui all’ART. 1 è autorizzato l’impegno dell’importo complessivo di euro 5.000,00 (cinquemila/00), onnicomprensivo di ogni onere, che graverà sui fondi del Bilancio della Regione per l’annualità 2008 relativi alle spese di Assistenza Tecnica del Nucleo di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici (NVVIP) - in conto residui, a valere sulla UPB S01.04.002, Cap. SC01.0741 (R.S. n. 8070000438), Centro di Responsabilità 00.036000 - SIOPE: Codice 146 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 Bilancio 10301 – Codice Gestionale 1348. Omissis Cadeddu ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO CENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE 26 gennaio 2009 n. 462/20. Bando di gara per gli interventi di sostegno pubblico alle imprese in attuazione delle Direttive PIA – Pacchetti Integrati di Agevolazioni “Industria, Artigianato e Servizi" – approvate con Deliberazione della Giunta Regionale n. 49/22 del 28.11.2006 e n.27/19 del 13.05.2008: Autorizzazione alla decorrenza anticipata delle spese, ai sensi dell’art. 4, comma 3, lett. a) del bando. Il Direttore Visto lo Statuto speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione; Vista la L.R. n. 33 del 1.08.1975; Vista la L.R. n.1 del 7.01.1977; Vista la L.R. n. 31 del 13.11.1998, concernente la “Disciplina del Personale regionale e dell’Organizzazione degli Uffici della Regione”; Vista la L.R. n. 3 del 5.03.2008 concernente “Disposizioni per la formazione del Bilancio annuale e pluriennale della Regione (Legge finanziaria 2008)” e la L.R. n. 4 del 05.03.2008 di approvazione del “Bilancio di previsione per l’anno 2008 e Bilancio pluriennale per gli anni 2008/2011”; Visti gli Orientamenti in materia di Aiuti di Stato a Finalità Regionale 2007-2013 (2006/C 54/08) della Commissione Europea, pubblicati nella G.U.C.E. serie C n. 54/13 del 04.03.2006; Vista la Carta degli Aiuti a Finalità Regionale 20072013, conforme alla Decisione della Commissione Europea di approvazione dell’Aiuto di Stato n. 324/2007 – Italia; Visti i Regolamenti (CE) n. 68/2001, n. 1998/2006, n. 70/2001, n. 1628/2006, n. 363/2004, n. 364/2004, n. 448/2004, n. 1976/2006, n. 800/2008; Vista la disciplina comunitaria in materia di Aiuti di Stato a favore di ricerca, sviluppo e innovazione, pubblicata nella G.U.C.E. serie C n. 323/01 del 30.12.2006; Vista la L. n. 488 del 19.12.1992 “Conversione in legge, con modificazioni, del D.L. n. 415 del 22.10.1992, recante modifiche alla L. n. 64 del 01.03.1986, in tema di disciplina organica dell’intervento straordinario nel Mezzogiorno e norme per l’agevolazione delle attività produttive” e s.m.i., comprensiva della Circolare del Ministero delle Attività Produttive n. 980902 del 23.03.2006; Vista la Decisione della Commissione Europea C(2000) 2359 dell’8.08.2000 che approva il Programma Operativo Regionale della Sardegna (POR) nell’ambito del Quadro Comunitario di Sostegno 2000-2006 per le Regioni Italiane dell’Obiettivo 1 e ultimamente modificata con Decisione C(2007) 1991 del 30.4.2007; Visto il Complemento di Programmazione nella versione approvata dal Comitato di Sorveglianza il 17.12.2000 e successivamente modificato con le procedure previste dall’art 34 del Regolamento (CE) n. 1260/1999; Considerato che la Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio – Centro Regionale di Programmazione, nella persona del suo direttore pro tempore, svolge la funzione di Autorità di Gestione del Programma Operativo Regionale 2000/2006, con sede in via Mameli 88 – Cagliari, C.F. 80002870923, è responsabile delle attività di gestione, attuazione e controllo del POR Sardegna; Vista la Deliberazione della Giunta Regionale n. 13/2 del 30.03.2006 con la quale si approva il percorso della Progettazione Integrata per lo sviluppo dei territori della Sardegna e si individuano gli strumenti di attuazione e il quadro finanziario di riferimento; Vista la Determinazione n. 145/CRP del 26.04.06 con la quale si approva l’Avviso Pubblico per la presentazione di Progetti Integrati di Sviluppo; Viste le Deliberazioni della Giunta Regionale n. 16/2 del 24.04.2007, n. 22/33 del 07.06.2007, n. 28/58 del 26.07.2007, n. 30/40 del 02.08.2007, e n. 36/8 del 18.09.2007 con le quali si approvano i progetti integrati; Vista la Deliberazione della Giunta Regionale n. 49/22 del 28.11.2006 con la quale si approvano le Direttive di attuazione per la definizione degli strumenti di incentivazione ai sensi della L.R. n. 7/2005, art. 11 e di attuazione della Progettazione integrata; Vista la Deliberazione della Giunta Regionale n. 27/19 del 13.05.2008, con la quale si approvano le modifiche alle Direttive di attuazione del PIA – Pacchetti Integrati di Agevolazioni “Industria, Artigianato e Servizi”, secondo il testo ad essa allegato, di cui alla Deliberazione della Giunta Regionale n. 49/22 del 28.11.2006; Vista la Determinazione n. 3756/276/CRP del 30.06.2008, con la quale si approva il Bando di gara per gli interventi di sostegno pubblico alle imprese in attuazione delle Direttive PIA – Pacchetti Integrati di Agevolazioni “Industria, Artigianato e Servizi”, ai sensi delle Deliberazioni di Giunta sopra richiamate, e si individua, quale responsabile del procedimento, il Dott. Antonello Piras; Vista la Determinazione 5333/432/CRP del 24.09.2008 di approvazione modifiche e proroga dei termini di presentazione delle domande del Bando PIA Industria, Artigianato e Servizi; Vista la Determinazione 5609/470/CRP del 08.10.2008 di Integrazioni e precisazioni al sopraccitato Bando di gara PIA Industria, Artigianato e Servizi; Considerato che il 14.10.2008 è scaduto il termine per la presentazione delle domande di agevolazione, ai sensi dell’art. 26, comma 1 del Bando; 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 Vista la Determinazione n. 6328/550/CRP del 06.11.2008 di approvazione dell’elenco delle domande validate e presentate entro i termini, che hanno avuto accesso alla fase istruttoria; Considerato che per n. 185 domande di agevolazione ammesse alla fase istruttoria è stata richiesta l’autorizzazione all’avvio anticipato dell’investimento previsto dai Piani di Sviluppo Aziendali ai sensi dell’art. 4, comma 3, lett. a) del bando (allegato B – Autorizzazione richiesta ai sensi dell’art. 4, comma 3, lett. a); Considerato che per ulteriori n. 16 domande di agevolazione richiedenti l’autorizzazione ai sensi del medesimo articolo, lett. b), in assenza di requisiti previsti da tale punto del bando si è ritenuto di verificare la sussistenza delle condizioni per procedere all’autorizzazione ai sensi dell’articolo 4, comma 3, lettera a) (allegato C - Autorizzazione richiesta originariamente ai sensi dell’art. 4, comma 3, lett. b); Considerato che il medesimo art. 4, comma 3, lett. a) stabilisce che l’autorizzazione possa intervenire con specifico provvedimento scritto dell’Amministrazione Regionale prima del provvedimento di concessione provvisoria in favore dei soggetti interessati che hanno presentato richiesta di autorizzazione alla decorrenza anticipata delle spese rispetto alla data del provvedimento di concessione provvisoria; Preso atto che l’autorizzazione all’avvio anticipato rileva ai soli fini della decorrenza per l’ammissibilità delle spese, salvo riserva di verifica dettagliata in ordine all’ammissibilità del soggetto e del programma, e che l’attività istruttoria verifica esclusivamente che gli stessi sono conformi e coerenti in linea di principio al regime d’aiuto come previsto dal punto 38, articolo 4, degli Orientamenti in materia di aiuti di stato a finalità regionale 2007-2013 (2006/C 54/08) della Commissione Europea. Visto quanto previsto dal medesimo articolo che stabilisce che “Un Piano si considera ammissibile in linea di principio quando dalla domanda di agevolazione è desumibile il possesso dei requisiti previsti dal presente bando, in particolare in ordine alla tipologia del soggetto beneficiario, al settore di attività e ai massimali di investimento previsti dal regime di aiuto.” e che “L’autorizzazione all’avvio anticipato non assicura l’accoglimento della domanda di agevolazione, ma solo l’ammissibilità della spesa in caso positivo, restando pertanto in capo al soggetto richiedente il rischio derivante dall’avvio anticipato dei lavori rispetto all’adozione del provvedimento di concessione provvisoria di cui al precedente comma 1.” Ritenuto di rinviare ad un successivo provvedimento la concessione dell’autorizzazione per le attività ammissibili ai sensi del Regolamento n. 800/2008, per il quale devono essere espletate le procedure per la comunicazione alla Commissione Europea dello specifico intervento, e le attività per le quali sussistono elementi di incertezza, allo stato attuale dell’istruttoria, in ordine al raggiungimento della soglia di ammissibilità riferita al punteggio; Verificato l’attuale stato dell’istruttoria da parte del 147 Soggetto Attuatore; Verificato che per le domande di agevolazione di cui all’allegato A risultano sussistere tutte le condizioni di ammissibilità, in linea di principio, in ordine alla tipologia del soggetto beneficiario, al settore di attività e ai massimali di investimento previsti dal regime di aiuto sulla base delle informazioni autocertificate dall’impresa; Visto l’art. 47, della L. R. 2 agosto 2006, n. 11, “Norme in materia di programmazione, di bilancio e di contabilità della Regione Autonoma della Sardegna”, recante disposizioni in materia di firma del Direttore del Centro Regionale di Programmazione; Visto il D.P.G.R. n. 7 del 23 gennaio 2008 relativo alla nomina del Direttore del Centro Regionale di Programmazione nella persona del Dr. Gianluca Cadeddu; Determina Art. 1 E’ approvato un primo elenco di n. 90 domande di agevolazione per le quali risultano verificate le condizioni di ammissibilità, in linea di principio, in ordine alla tipologia del soggetto beneficiario, al settore di attività e ai massimali di investimento previsti dal regime di aiuto sulla base delle informazioni autocertificate dall’impresa (allegato A – Autorizzazione all’avvio anticipato art. 4, comma 3, lett. a – I Elenco); Art. 2 Per le domande di cui al precedente art. 1, è autorizzata la decorrenza anticipata delle spese previste nel Piano di Sviluppo Aziendale a partire dalla data di adozione della presente determinazione, fermo restando che la concessione dell’aiuto è condizionata all’esito positivo dell’attività istruttoria, alla veridicità dei dati comunicati e alla collocazione in posizione utile in graduatoria. Alle iniziative, a conferma dell’autorizzazione, sarà trasmessa dall’Amministrazione Regionale una formale nota raccomandata con avviso di ricevimento o, qualora l’impresa abbia dato espressa autorizzazione in Domanda, con fax o posta elettronica certificata; Art. 3 Quanto determinato con la presente sarà divulgato attraverso i mezzi di comunicazione, sarà pubblicato in estratto sul Bollettino della Regione Autonoma della Sardegna e sul sito della Regione Autonoma della Sardegna ai seguenti indirizzi: www.regione.sardegna.it/argomenti/europa/progettazione integrata www.regione.sardegna.it/servizi/imprese/bandi www.regione.sardegna.it/servizi/imprese/incentivi.html Art. 4 La presente Determinazione sarà trasmessa all’Assessore della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio ai sensi dell’art. 21, comma 9, della L.R. 13 Novembre 1998, n. 31. Cadeddu 148 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 149 150 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 151 152 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 153 154 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 155 156 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO CENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE 26 gennaio 2009 n. 470/22. Bando di gara per gli interventi di sostegno pubblico alle imprese in attuazione delle Direttive PIA – Pacchetti Integrati di Agevolazione “Turismo e Posadas”– approvato con Deliberazioni della Giunta Regionale nn. 49/22 del 28.11.2006 e 36/28 del 01.2007: Circuito Posadas: approvazione elenco domande validate e presentate entro i termini che accedono alla fase istruttoria. Il Direttore Omissis Determina Art. 1 Di prendere atto che entro i termini di ammissibilità è stata validata e presentata esclusivamente la domande del proponente “Consorzio Arianna” pratica n. 4, che può accedere alla successiva attività istruttoria di cui all’art. 23 del bando; Art. 2 Quanto determinato con la presente sarà divulgato attraverso i mezzi di comunicazione, sarà pubblicato in estratto sul Bollettino della Regione Autonoma della Sardegna e sul sito della Regione Autonoma della Sardegna ai seguenti indirizzi: www.regione.sardegna.it/argomenti/programmazione/progettazioneintegrata www.regione.sardegna.it/servizi/imprese/bandi www.regione.sardegna.it/servizi/imprese/incentivi.html Art. 3 La presente Determinazione sarà trasmessa all’Assessore della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio ai sensi dell’art. 21, comma 9, della L.R. 13 Novembre 1998, n. 31. Cadeddu ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO CENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE 27 gennaio 2009 n. 483/24. Esecutività convenzione stipulata in data 14/01/2009 tra l’Amministrazione Regionale e i dott.ri Simona Argiolas, Vincenzo Marco Giordano, Rosa Maria Pala e Sergio Mureddu. Il Direttore Omissis 157 Determina Art. 1 Per le motivazioni citate in premessa sono approvate e rese esecutive le convenzioni aggiuntive stipulate con decorrenza 14 gennaio 2009, per la durata di 6 mesi prorogabili di altri 6 mesi, tra la Regione Autonoma della Sardegna Centro Regionale di Programmazione nella persona del direttore dott. Gianluca Cadeddu, e gli esperti senior dott.ssa Simona Argiolas e ing. Vincenzo Maria Giordano; esperti junior dott.ssa Rosa Maria Pala e dott. Sergio Mureddu per il proseguo dell’attività di assistenza tecnica di supporto per la programmazione, l’attuazione, il monitoraggio e il controllo degli Accordi di Programma Quadro Ricerca e Sviluppo Locale in esecuzione dell’incarico di cui alla convenzione stipulata il 28 dicembre 2007. Art. 2 Per la causale di cui all’art. 1 gli oneri derivanti da tale proroga fanno carico sull’impegno n. 3060021926 assunto con la determinazione n. 7687/714 del 31 dicembre 2008 per la spesa totale di euro 117.384,00(centodiciasettemilatrecentoottantaquattro/00), Centro di Responsabilità 00.03.60.00, Cap.SC01.0743, UPB S01.04.002 del Bilancio Regionale per l’anno 2008 come da tabella esplicativa allegata. Omissis Cadeddu ASSESSORATO DELLA PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CREDITO E ASSETTO DEL TERRITORIO CENTRO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE 28 gennaio 2009 n. 551/27. Esecutività convenzione stipulata in data 01/01/2009 tra l’Amministrazione Regionale e il dott. Sandro Sanna. Il Responsabile Omissis Determina Art. 1 E’ reso esecutivo il contratto di prosecuzione della proroga stipulato in data 01/01/2009 tra la dott.ssa Graziella Pisu Responsabile della Misura 7.1 del POR Sardegna e l’ing. Sandro Sanna, nato a Quartu Sant’Elena (CA) il 18/11/1974, residente in Cagliari, Via Guido Bacelli n° 13/B, C.F. SNN SDR 74S18 H118L, disciplinante il rapporto di collaborazione con la Regione Autonoma della Sardegna per l’assistenza 158 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 tecnica per l’attuazione delle misure 4.7 e 4.8 del P.O.R. Sardegna 2000-2006. Art. 2 E’ conseguentemente autorizzato, l’impegno della somma complessiva di euro 24.158,57 (ventiquattromilacentocinquantotto/57), che graverà, in conto residui, sulla UPB S01.04.002 del Bilancio della Regione per l’anno 2009; C.D.R.:00.03.60.00 Cod. gestionale: 1348, Cod. di bilancio: 10301, secondo la seguente ripartizione: - euro 20.534,78 pari all’85% sul cap. SC01.0747 RS 8070000358 - euro 3.623,79 pari all’15% sul cap. SC01.0749 RS 8070000363 Omissis Pisu ASSESSORATO DEL TURISMO, ARTIGIANATO E COMMERCIO SERVIZIO TURISMO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE DEL SERVIZIO 3 novembre 2008 n. 2148. L.R. 13 Luglio 1988, n. 13 -Iscrizione nel Registro regionale. Agenzia di viaggio e turismo denominata “MMV PERLE” -CAGLIARI. Il Direttore Visto lo Statuto Speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione; Vista la L.R. 07.01.1977, n. 1, e successive modificazioni ed integrazioni; Vista la L.R. 13.07.1988, n.13 “Disciplina in Sardegna delle Agenzie di Viaggio e Turismo, e successive modificazioni e integrazioni ed in particolare l’articolo 12; Vista la L.R. 13.11.1998, n. 31, e successive modificazioni e integrazioni; Vista la L.R.12.06.2006 n.9, “Conferimento di funzioni e compiti agli Enti locali”, art.30, comma 1, lettera p), art.31, comma l. lettera c) e art.32, comma 1, lettera a) e lettera b); Visto il Decreto dell’Assessore degli AA.GG. Personale e Riforma della Regione n.7/P del 01.02.2007 con il quale sono state conferite le funzioni di Direttore del Servizio Turismo dell’Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio alla Dott.ssa Maria Laura Corda; Vista la Determinazione n.1626 del 03.08.2007 che ha istituito il Registro regionale dei direttori tecnici di agenzia di viaggio e turismo; Vista la Determinazione n.76 del 19.09.2008, del Dirigente del Servizio Turismo, della Provincia di Cagliari, che autorizza il sig.Muller Michael Peter nato a Crimmitschau (Germania) il 08.07.1952 e residente in Cagliari, Via Puccini n.36, nella sua qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione della società “MMV Consulting s.r.l.”, con sede in Cagliari Via Palestrina n.60, all’apertura e all’esercizio di una agenzia di viaggio e turismo denominata “MMV PERLE”, ubicata nel comune di Cagliari, Via Palestrina n.64/A, con la direzione tecnica della sig.ra Melis Jolanda, iscritta al n.248 del Registro regionale dei Direttori tecnici di agenzia di viaggio e turismo; Considerato che l’iscrizione al Registro regionale delle agenzie di viaggio e turismo costituisce condizione indispensabile, congiuntamente al possesso delle autorizzazioni prescritte, per il legittimo esercizio delle attività delle agenzie di viaggio e turismo; Ritenuto pertanto di dover provvedere in merito, iscrivendo l’agenzia di viaggio di cui trattasi nel Registro regionale; Determina Art. 1 L’agenzia di viaggio e turismo MMV PERLE”, con sede nel comune di Cagliari, Via Palestrina n.64/A, con la titolarità del sig. Muller Michael Peter nato a Crimmitschau (Germania) il 08.07.1952 e residente in Cagliari, Via Puccini n.36, nella sua qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione della società “MMV Consulting s.r.l.”, con sede in Cagliari, Via Palestrina n.60, e con la direzione tecnica della sig.ra Melis Jolanda, iscritta al n.248 del Registro regionale dei Direttori tecnici di agenzia di viaggio e turismo, è iscritta con il numero 290 al Registro regionale delle agenzie di viaggio e turismo. Art. 2 Il materiale avvio dell’attività di impresa dell’agenzia è, ai sensi dell’art.10, comma 2 della L.R.13/1988, in ogni caso subordinato al preventivo adempimento dell’obbligo di cauzione, che, ai sensi dell’art.32, comma 1, lettera b) della L.R.9/2006, dovrà essere versata alla tesoreria della Provincia di Cagliari, entro venti giorni dalla data di notifica dei rilascio dell’autorizzazione provinciale per l’apertura e l’esercizio. Art. 3 Qualsiasi variazione dovrà essere comunicata tempestivamente alla Provincia di Cagliari. Art. 4 La presente determinazione ai sensi e per gli effetti dell’art. 21, comma 9, della L.R. 13.11.1998, n. 31 è comunicata all’Assessore del Turismo, Artigianato e Commercio e alla Provincia di Cagliari e pubblicata per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Sardegna. Corda ASSESSORATO DEL TURISMO, ARTIGIANATO E COMMERCIO SERVIZIO TURISMO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE DEL SERVIZIO 3 novembre 2008 n. 2149. 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 L.R. 13 Luglio 1988, n. 13 - Iscrizione nel Registro regionale. Agenzia di viaggio e turismo denominata “METE INCANTATE” - CAGLIARI. Il Direttore Visto lo Statuto Speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione; Vista la L.R. 07.01.1977, n. 1, e successive modificazioni ed integrazioni; Vista la L.R. 13.07.1988, n.13 “Disciplina in Sardegna delle Agenzie di Viaggio e Turismo”, e successive modificazioni e integrazioni ed in particolare l’articolo 12; Vista la L.,R. 13.11.1998, n. 31, e successive modificazioni e integrazioni; Vista la L.R.12.06.2006 n.9, “Conferimento di funzioni e compiti agli Enti locali”, art.30, comma 1, lettera p), art.31, comma 1, lettera c) e art.32, comma 1, lettera a) e lettera b); Visto il Decreto dell’Assessore degli AA.GG. Personale e Riforma della Regione n.7/P del 01.02.2007 con il quale sono state conferite le funzioni di Direttore del Servizio Turismo dell’Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio alla Dott.ssa Maria Laura Corda; Vista la Determinazione n.1626 del 03.08.2007 che ha istituito il Registro regionale dei direttori tecnici di agenzia di viaggio e turismo; Vista la Determinazione n.78 del 22.09.2008, del Dirigente del Servizio Turismo della Provincia di Cagliari, che autorizza la sig.ra Speziale Cristina nata a San Gavino Monreale il 01.11.1967 e residente in Selargius, Via San Nicolò n.87, nella sua qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione della società “I Tour di Bacco s.r.l.”, con sede in Cagliari, Via Zagabria n.30, all’apertura e all’esercizio di una agenzia di viaggio e turismo denominata “METE INCANTATE”, ubicata nel comune di Cagliari, Via Zagabria n.30, con la direzione tecnica della sig.ra Cerina Sandra, iscritta al n.296 del Registro regionale dei Direttori tecnici di agenzia di viaggio e turismo; Considerato che l’iscrizione al Registro regionale delle agenzie di viaggio e turismo costituisce condizione indispensabile, congiuntamente al possesso delle autorizzazioni prescritte, per il legittimo esercizio delle attività delle agenzie di viaggio e turismo; Ritenuto pertanto di dover provvedere in merito, iscrivendo l’agenzia di viaggio di cui trattasi nel Registro regionale; Determina Art. 1 L’agenzia di viaggio e turismo “METE INCANTATE”, con sede nel comune di Cagliari, Via Zagabria n.30, con la titolarità della sig.ra Speziale Cristina, nata a San Gavino Monreale il 01.11.1967 e residente in Selargius, Via San Nicolò n.87, nella sua qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione della società “I Tour di Bacco s.r.l.”, con sede in Cagliari, Via Zagabria n.30, e con la direzione tecnica della 159 sig.ra Cerina Sandra, iscritta al n.296 del Registro regionale dei Direttori tecnici di agenzia di viaggio e turismo, è iscritta con il numero 291 al Registro regionale delle agenzie di viaggio e turismo. Art. 2 Il materiale avvio dell’attività di impresa dell’agenzia è, ai sensi dell’art.10, comma 2 della L.R.13/1988, in ogni caso subordinato al preventivo adempimento dell’obbligo di cauzione, che, ai sensi dell’art.32, comma 1, lettera b) della L.R.9/2006, dovrà essere versata alla tesoreria della Provincia di Cagliari, entro venti giorni dalla data di notifica del rilascio dell’autorizzazione provinciale per l’apertura e l’esercizio. Art. 3 Qualsiasi variazione dovrà essere comunicata tempestivamente alla Provincia di Cagliari. Art. 4 La presente determinazione ai sensi e per gli effetti dell’art. 21, comma 9, della L.R. 13.11.1998, n. 31 è comunicata all’Assessore del Turismo, Artigianato e Commercio e alla Provincia di Cagliari e pubblicata per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Sardegna. Corda ASSESSORATO DEL TURISMO, ARTIGIANATO E COMMERCIO SERVIZIO TURISMO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE DEL SERVIZIO 3 febbraio 2009 n. 1732/102. L.R. 20/2006. Iscrizione al Registro regionale delle Guide turistiche. Il Direttore Visto lo Statuto Speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione; Vista la L.R.07.01.1977, n. 1, e successive modifiche ed integrazioni; Vista la L.R. 13.11.1998 n. 31, e successive modifiche ed integrazioni; Vista la L.R.18.12.2006, n. 20, riguardante il riordino delle professioni turistiche di accompagnamento e dei servizi ed in particolare gli articoli 6 (commi 1 e 2), 8 e l’art. 13; Visto il Decreto dell’Assessore del Turismo, Artigianato e Commercio n .4 del 21.02.2007, integrato dal Decreto n. 15 del 14.05.2007; Visto il Decreto dell’Assessore degli AA.GG. Personale e Riforma della Regione n. 7/P del 01.02.2007 con il quale sono state conferite le funzioni di Direttore del Servizio Turismo dell’Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio alla Dott.ssa Maria Laura Corda; Vista la determinazione del Direttore Generale n. 21002/2136 del 14.11.2007 relativa all’esercizio delle funzioni di Direttore del Servizio in caso di assenza del titolare; 160 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 Vista la Determinazione del Direttore del Servizio, n. 1627 del 03.08.2007 che istituisce il Registro regionale delle Guide turistiche; Preso atto dell’esito positivo delle istruttorie, effettuate dalle Province competenti per territorio, nel rispetto delle procedure di cui alla L.R. 20/2006; Ritenuto di dovere conseguentemente provvedere, ai sensi della succitata L.R.18.12.2006, n. 20, alla iscrizione nel Registro regionale delle Guide Turistiche dei nominativi segnalati dalle Province; Determina Art. 1 Sono iscritti al Registro regionale delle Guide turistiche i nominativi di cui all’elenco (dal n. 960 al n. 1006) allegato alla presente determinazione, per farne parte integrante e sostanziale. Art. 2 L’iscrizione ha valenza triennale a decorrere dalla data della presente determinazione. Art. 3 La richiesta di rinnovo dell’iscrizione deve essere presentata alla segreteria dei registri, entro e non oltre sessanta giorni antecedenti la scadenza, pena la sospensione o la cancellazione d’ufficio dal Registro. Art. 4 La presente determinazione, ai sensi e per gli effetti dell’art. 21, comma 9, della L.R. 11.11.1998 n. 31, è comunicata all’Assessore del Turismo, Artigianato e Commercio ed è trasmessa ai competenti uffici della Presidenza della Giunta Regionale per la pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione. Art. 5 La pubblicazione nel BURAS della presente determinazione costituisce notifica a tutti gli effetti ai soggetti interessati. per il Direttore del Servizio Fancello 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 161 162 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 163 164 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 ASSESSORATO DEL TURISMO, ARTIGIANATO E COMMERCIO ESTRATTO DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE 6 febbraio 2009 n. 1968/122. Incarico di Alta Professionaiìtà Dott. Stefano Cao - Integrazione determinazione n. 21973/2736 del 31.12.2008. Il Direttore Generale Omissis Determina Con decorrenza dal 03.02.2009 e sino al 31.12. 2009 al dipendente Stefano Cao è conferito l’incarico di alta professionalità relativo al supporto nelle attività di studio, pianificazione, programmazione, organizzazione e realizzazione progetti di sviluppo turistico. Al dipendente è attribuita l’indennità di posizione mensile di euro 600 a carico della somma destinata alla Direzione Generale del Turismo, Artigianato e Commercio dal fondo per la retribuzione di posizione ex art. 102 bis CCRL. La presente Determinazione per il seguito di competenza è inviata all’Assessorato degli Affari Generali, personale e Riforma della Regione, nonché alla Ragioneria Generale. Il Direttore Generale f.f. Demuro PARTE SECONDA ASSESSORATO DEGLI AFFARI GENERALI, PERSONALE E RIFORMA DELLA REGIONE DIREZIONE GENERALE DELL’ORGANIZZAZIONE E DEL PERSONALE SERVIZIO RECLUTAMENTO E MOBILITÀ AVVISO Convocazione prova preliminare accertamento lingua inglese a livello B2 - Concorso per titoli ed esami per l’assunzione a tempo indeterminato di n. 1 dirigente – Area tecnica dell’agricoltura, indetto con D.A. n. 7269/50 del 3 marzo 2008. Si comunica che la prova preliminare per l’accertamento della conoscenza della lingua inglese a livello autonomo B2, secondo le procedure ed i parametri dell’Associazione europea di esperti di testing linguistico (ALTE) e del Quadro di Riferimento Europeo (QRE), per i candidati che supereranno la prova preselettiva del concorso in oggetto, sarà espletata nei giorni 1 e 2 Aprile 2009 secondo il seguente calendario: 1 aprile: ore 9.00: (prima parte della prova) tutti i candidati idonei alla prova preselettiva, a norma dell’art. 6 del bando di concorso, sono convocati presso i locali del Laboratorio Multimediale n. 58 del Centro Linguistico di Ateneo – complesso “Sa Duchessa” – Via Is Mirrionis, 1 – Cagliari; ore 16: (parte orale della prova) i primi 15 candidati idonei alla prova preselettiva, individuati in ordine alfabetico, secondo un apposito elenco che sarà pubblicato sul sito web della Regione unitamente agli esiti della prova preselettiva, sono convocati presso il Centro Linguistico di Ateneo - Viale S. Vincenzo (fianco n. 57) - Cagliari; 2 aprile ore 17.30: (parte orale della prova) i restanti candidati idonei alla prova preselettiva, individuati in ordine alfabetico, secondo un apposito elenco che sarà pubblicato sul sito web della Regione unitamente agli esiti della prova preselettiva, sono convocati presso il Centro Linguistico di Ateneo - Viale S. Vincenzo (fianco n. 57) - Cagliari. Desogus COMMISSARIO DELEGATO PER L’EMERGENZA ALLUVIONE IN SARDEGNA DEL 22 OTTOBRE 2008 ORDINANZA 3 febbraio 2009, n. 1 Legge Regionale 29.10.2008 n. 15 “Interventi urgenti conseguenti agli eventi alluvionali e di dissesto idrogeologico del mese di ottobre 2008” – Vincolo fondi. Il Commissario Delegato Visto il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 31.10.2008 con il quale, ai sensi e per gli effetti dell’art. 5, comma 1 della Legge 24.02.1992, n. 225, è stato dichiarato, sino al 31.10.2009, lo stato di emergenza in Sardegna nel territorio della provincia di Cagliari per gli eventi alluvionali del 22 ottobre 2008; Vista l’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3711 del 31.10.2008 con la quale il Presidente della Regione Autonoma della Sardegna è stato nominato Commissario delegato per il superamento dell’emergenza derivante dagli eventi alluvionali predetti; Vista la Legge regionale n. 15 del 29.10.2008 recante “Interventi urgenti conseguenti agli eventi alluvionali e di dissesto idrogeologico del mese di ottobre 2008” che ha autorizzato, tra l’altro, lo specifico stanziamento di Meuro 20 ad integrazione dei finanziamenti disposti dallo Stato con l’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri relativa alla dichiarazione dello stato di emergenza; Vista la Delibera della Giunta Regionale n. 61/1 del 6.11.2008 con la quale sono stati individuati i comuni colpiti dall’evento alluvionale del 22.10.2008 e sono state ripartite le relative risorse finanziarie fra le linee di intervento previste dalla stessa L.R. 15/08; Atteso che, rientrano fra queste linee di intervento i seguenti stanziamenti: - 2.500.000,00 per i finanziamenti ai comuni per le operazioni di emergenza di cui alla legge regionale 21 novembre 1985, n. 28 (capitolo SC04.0408 – UPB S04.03.005);. 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 - 15.000.000,00 euro per per i contributi ai privati ed alle attività produttive per dei danni subiti a seguito dell’evento alluvionale del 22.10.2008 (capitoli SC05.0576 – UPB S05.03.003 SC05.0577 – UPB S05.03.003). Atteso che, con la medesima deliberazione 61/1 del 6.11.2008, sono state approvate le direttive per la concessione di contributi ai privati ed alle attività produttive per i danni subiti in conseguenza dell’evento alluvionale del 22.10.2008; Atteso che il Servizio di Protezione Civile e antincendio, con nota prot. 6837 del 27.01.2009, ha richiesto la conservazione dei residui dei capitoli SC04.0408 SC05.0576 – UPB S05.03.003 SC05.0577 – UPB S05.03.003 al fine di dare attuazione ai procedimenti attivati in esecuzione della predetta deliberazione, con l’attribuzione delle risorse finanziarie ai comuni per le spese di prima emergenza e per procedere al pagamento dei contributi previsti per i danni subiti dai privati e dalle attività produttive; Atteso che, al fine di garantire la conservazione di dette risorse, indispensabili ai fini delle erogazioni previste nell’ambito dei procedimenti in corso di svolgimento, non essendo intervenuto l’impegno formale delle stesse, si rende necessario disporre apposito vincolo commissariale ai sensi dell’art. 9, comma 2, dell’OPCM 3711 e conseguente deroga alla legge regionale di contabilità; Ordina Art.1 1.Per le motivazioni indicate in premessa, ai sensi dell’art. 9, comma 2, dell’OPCM 3711 del 31.10.2008, gli stanziamenti dei seguenti capitoli del bilancio regionale: SC04.0408, SC05.0576, SC05.0577 non impegnati entro l’esercizio 2008, permangono nel conto dei residui, in deroga all’articolo 60 della L.R. 11/2006, per essere utilizzati nell’esercizio 2009 per le medesime finalità previste dai relativi provvedimenti regionali di assegnazione. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservare e di far osservare la presente Ordinanza. La presente Ordinanza è immediatamente esecutiva, ed è pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, ai sensi dell’art. 5 della Legge 24/02/1992 n. 225, e sul Bollettino Ufficiale della Regione Sardegna, parte II. Il Commissario Delegato Mannoni COMMISSARIO DELEGATO PER L’EMERGENZA ALLUVIONE IN SARDEGNA DEL 22 OTTOBRE 2008 ORDINANZA 5 febbraio 2009, n. 2 Approvazione progetto “Ripristino della funzionalità del servizio idrico integrato nei comuni colpiti dall’alluvione del 22 ottobre 2008” 165 Il Commissario Delegato Visto il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 31.10.2008 con il quale, ai sensi e per gli effetti dell’art. 5, comma 1 della Legge 24.02.1992, n. 225, è stato dichiarato, sino al 31.10.2009, lo stato di emergenza in Sardegna nel territorio della provincia di Cagliari per gli eventi alluvionali del 22 ottobre 2008; Vista l’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3711 del 31.10.2008 con la quale il Presidente della Regione Autonoma della Sardegna è stato nominato Commissario delegato per il superamento dell’emergenza derivante dagli eventi alluvionali predetti; Visto l’articolo 1, comma 3, lettera b) della predetta Ordinanza che dispone che il Commissario delegato provvede al ripristino, in condizioni di sicurezza, delle infrastrutture pubbliche danneggiate, agli interventi urgenti di manutenzione straordinaria della viabilità e degli alvei dei corsi d’acqua e alle opere di prevenzione dei rischi idrogeologici ed idraulici; Visto in particolare l’articolo 9, comma 2, della citata Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3711 del 31.10.2008 nella parte in cui dispone che il Commissario delegato può utilizzare per le finalità e gli interventi previsti nella stessa Ordinanza “ulteriori ed eventuali risorse finanziarie disponibili sul Bilancio della Regione Autonoma della Sardegna, in deroga alle disposizioni normative regionali”; Vista la propria Ordinanza n. 2 del 10 Novembre 2008 con la quale si dispone, ai sensi del predetto articolo 9, comma 2 dell’OPCM n. 3711 del 31.10.2008, il vincolo dello stanziamento di cui alla Deliberazione della Giunta Regionale n. 57/2 del 23.10.2008, destinando l’importo di euro 5.000.000 di detto stanziamento per la realizzazione degli interventi urgenti di ripristino delle reti idriche e fognarie nel comune di Capoterra danneggiato dall’alluvione del 22.10.2008 e per gli altri ed analoghi interventi nei comuni limitrofi, con attribuzione dello stesso finanziamento alla società pubblica Abbanoa Spa, gestore unico del servizio idrico integrato in Sardegna; Atteso che Abbanoa Spa, con nota prot. 80879 del 14.11.2008, ha trasmesso, sulla base di quanto previsto dalla predetta Ordinanza n. 2/2008 il piano degli interventi urgenti di ripristino delle reti idriche e fognarie nel comune di Capoterra, volto ad assicurare il normale approvvigionamento idrico-potabile alle zone densamente popolate che ne sono attualmente sprovviste ed il ritorno alle normali condizioni igieniche sanitarie dell’area interessata, priva del servizio fognario per la distruzione delle opere di collettamento delle acque reflue; Vista la propria Ordinanza n. 3 del 25 Novembre 2008 con la quale sono stati approvati e dichiarati indifferibili, urgenti e di pubblica utilità gli interventi urgenti di ripristino del servizio idrico integrato nel comune di Capoterra e di alcuni altri comuni dell’area di Cagliari, è stato approvato il relativo quadro di spesa e definite le modalità di realizzazione degli stessi; Atteso che nel corso dell’incontro del giorno 166 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 11.12.2008, convocato dall’Ufficio del Commissario, con la partecipazione di Abbanoa Spa, degli Assessorati dei Lavori Pubblici e dell’Ambiente e dell’Autorità d’Ambito, è stato esaminato lo stato di attuazione della progettazione delle opere e delle relative problematiche attuative ed è stato condiviso dai soggetti presenti il quadro complessivo degli interventi illustrato da Abbanoa Spa; Atteso che l’Ufficio del Commissario, con nota n. 68 del 12.12.2008, ha richiesto ad Abbanoa Spa, una proposta puntuale per la realizzazione di detti interventi con la massima urgenza, anche in relazione alle possibilità di deroga alla normativa vigente previste dall’art.8 dell’ O.P.C.M. n.3711 del 31.10. 2008, in esito alle risultanze del citato incontro; Atteso che Abbanoa Spa con nota prot. n. 781 del 7.01.2009 ha trasmesso il progetto preliminare degli interventi di “Ripristino della funzionalità del servizio idrico integrato nei comuni colpiti dall’alluvione del 22 ottobre 2008”, inviato per le vie brevi all’Assessorato Regionale dei Lavori Pubblici ai fini dell’acquisizione del parere tecnico istruttorio; Atteso che, allo scopo di approfondire le problematiche inerenti alle modalità attuative dei lavori, ed in particolare le eventuali deroghe normative da attivare ai fini dell’accelerazione delle procedure di realizzazione degli interventi, anche in modifica di quanto previsto dall’Ordinanza n. 3/08, si è tenuto - nella giornata del 20 gennaio u.s. - un incontro tra l’Ufficio del Commissario Delegato, i rappresentanti della Società Abbanoa Spa e l’Assessorato dei Lavori Pubblici; Atteso che, in riferimento agli aspetti esaminati nel corso del predetto incontro, Abbanoa Spa, ha espresso l’intendimento di articolare i lavori previsti dall’Ordinanza n. 3/08 per il ripristino del Servizio Idrico Integrato nel Comune di Capoterra, nei seguenti tre comparti: Comparto A - Lavori da mandare in appalto sulla base di un progetto preliminare; Comparto B - Lavori di somma urgenza, già realizzati nei giorni immediatamente successivi all’evento; Comparto C - Lavori da effettuare con estrema urgenza, non inseribili per questo nel comparto a), evidenziati sulla base di criticità ulteriormente emerse da rimuovere immediatamente e che possono determinare, ad esempio, l’interruzione completa del servizio idropotabile in tutti i centri abitati serviti dall'acquedotto, a valle di Sestu e fino a Capoterra; Atteso che, in riferimento ai tre comparti individuati, Abbanoa Spa ha formulato nel corso del predetto incontro, le seguenti proposte operative, successivamente formalizzate con nota prot. n. 8564/D1 del 2.02.2009: Comparto A – Lavori da mandare in appalto sulla base di un progetto preliminare (comparto idrico e comparto fognario) Ai fini di una significativa compressione dei tempi occorrenti per le procedure di affidamento dei lavori rispondente alla esigenze di celerità dettate dallo stato emergenziale, Abbanoa propone di procedere all’affidamento, con procedura aperta, in deroga all’art. 53, comma 2, lett. c del D.lvo 163/06, della progettazione esecutiva e dei lavori riducendo i termini per la presentazione dell’offerta a 10 giorni. In tal modo, all’aggiudicatario verrà richiesto di elaborare direttamente il progetto esecutivo, in quanto il progetto elaborato e posto a base di gara è di fatto assimilabile ad un progetto definitivo. Per quanto attiene alla contrazione dei termini per la presentazione delle offerte, considerato che Abbanoa SpA opera ai sensi della parte III del codice dei contratti, propone altresì di derogare alle previsioni art. 122, comma 6, lett. a) del D.Lgs. 163/06 ed al comma 5 dello stesso articolo, per la pubblicità del bando di gara, richiamato dall’art. 238, prevedendo la pubblicazione sui siti di Abbanoa e della Regione Autonoma della Sardegna. Il criterio di aggiudicazione dell’appalto sarà quello del prezzo più basso sull’elenco prezzi posto a base di gara che consentirà la successiva contabilizzazione a misura. Abbanoa chiede inoltre di poter derogare all’art. 86, comma 1 del codice dei contratti al fine di non procedere all’individuazione della soglia di anomalia delle offerte, pur richiedendo ai concorrenti di presentare le giustificazioni all’atto dell’offerta. Si procederà pertanto ai sensi del comma 3 del medesimo articolo 86. Comparto C: Lavori da effettuare con estrema urgenza, non inseribili nel comparto A in quanto attinenti ad ulteriori criticità da rimuovere immediatamente Si tratta in questo caso di lavori di estrema urgenza per i quali si farà ricorso alla procedura negoziata senza previa indizione di gara, ai sensi dell’articolo 221, comma 1), lett. d) del decreto legislativo 163 del 14 aprile 2006 e s.m.i. I lavori ivi previsti sono sommariamente quelli di rifunzionalizzazione del serbatoio pensile di Su Loi, predisposizione delle prese di alimentazione idropotabile delle varie lottizzazioni costiere, ripristino del funzionamento dell'impianto di sollevamento fognario di Poggio dei Pini, ripristino dell'attraversamento del rio Mazzeu (Sestu), rifacimento di circa 80 m di condotta premente in partenza dall'impianto di sollevamento di S. Lucia. L'estrema urgenza risiede nelle sempre più precarie condizioni dell'attraversamento del rio Mazzeu e della linea premente in uscita dal sollevamento di S.Lucia che possono comportare la improvvisa disalimentazione di tutti i centri serviti dall'acquedotto a valle di Sestu e fino a Capoterra, nella necessità di rendere disponibile nel più breve tempo possibile l'acqua del pubblico acquedotto all'ingresso delle reti distributrici delle varie lottizzazioni, oggi alimentati da pozzi a rischio di inquinamento a causa del continuo sversare di liquami nella rete idrografica, nella necessità di riavviare al più presto il funzionamento dell'impianto di sollevamento fognario di Poggio dei Pini per limitare l'inquinamento. L'appalto di tali lavori in via ordinaria comporterebbe tempi lunghi per l'elaborazione del progetto da mettere a base di gara e per l'espletamento delle procedure di affidamento, incompatibili con la situazione di fatto. Atteso che con nota prot. n. 43 del 30.01.2009, è 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 stato chiesto all’Assessorato Regionale dei Lavori Pubblici un parere sulle predette modalità di realizzazione degli interventi urgenti nel settore idrico fognario; Vista la nota dell’Assessorato Regionale dei Lavori Pubblici, prot. n. 3565 del 30.01.2009, con la quale si ritengono condivisibili le predette modalità attuative in quanto fondate sull’utilizzo delle deroghe normative consentite dall’ordinanza n. 3711/08, nel rispetto delle condizioni poste dalla stessa ordinanza, con la precisazione che in ordine ai lavori del comparto c) si fa presente che l’ipotesi dell’”estrema urgenza”, quale presupposto per l’utilizzo del sistema della procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando, prevista dall’art. 221, comma 1, lett. d) del Codice dei contratti, implica, ex art. 57, comma 6, la selezione di almeno tre operatori economici, se sussistono in tale numero soggetti idonei, individuati previa indagine di mercato; Atteso che l’Assessorato di Lavori Pubblici, Servizio Infrastrutture e Risorse Idriche, con nota prot. n. 2881 del 27.01.2009 ha trasmesso il parere dell’Ufficio Tecnico Istruttore, parere UTI n. 62 del 23.01.2009, con il quale si esprime parere favorevole, in linea tecnica, all’approvazione del progetto preliminare “Ripristino della funzionalità del Servizio Idrico Integrato nei comuni colpiti dall’alluvione del 22.10.2008” con un importo lavori di euro 3.583.803,00, subordinata agli adempimenti indicati nel parere medesimo, richiesti ad Abbanoa con nota prot. 587 del 12.01.2009, e fatte salve le prescrizioni di cui alla nota del Servizio del Genio Civile di Cagliari n. 1357 del 16.01.2009 e della Determinazione n. 46 del 20.01.2009 rilasciata, ai sensi dell’art. 146 del D.lvo 42/2004, dall’Assessorato degli Enti Locali, Finanze e Urbanistica; Atteso che gli adempimenti indicati nel predetto parere attengono a: 1)il cronoprogramma, indicato dall’art. 7 dello schema di contratto come allegato al progetto preliminare; 2)l’indicazione planimetrica delle gabbionate, la cui previsione progettuale si evince dall’elaborato 4.1 “sezioni tipo di scavo” nonché dalla voce D.31-039 di elenco prezzi e del computo metrico estimativo; 3)la “validazione del progetto” in analogia con quanto previsto all’art. 47, comma 1 del DPR 554/99; Atteso che Abbanoa Spa, con nota prot. n. 9302 D1 del 3 febbraio 2009 ha provveduto a trasmettere il progetto preliminare da porre a base di gara, integrato e modificato secondo quanto richiesto nel predetto parere UTI, unitamente all’aggiornamento del quadro economico articolato in tre quadri economici relativi ai tre comparti in cui sono stati ripartiti i lavori previsti dall’ordinanza n. 3 del 25.11.08 e comprendente la dichiarazione del RUP di verifica del progetto preliminarmente alla sua approvazione, recante, tra l’altro, l’elenco dei visti, pareri, autorizzazioni da conseguire in sede di approvazione del progetto ai sensi dell’articolo 2, comma 2, dell’OPCM n. 3711 del 31.10.2008 ; Atteso che l’Autorità dell’Ambito Territoriale 167 Ottimale della Sardegna ha condiviso, nel corso del citato incontro del 11.12.2008 tenutosi presso l’Ufficio del Commissario delegato all’Emergenza Alluvione in Sardegna del 22.10.2008, il programma di interventi, finalizzato al superamento delle criticità presenti nell’ambito delle opere del Servizio Idrico Integrato, poi sviluppato nei documenti progettuali elaborati dalla Società Abbanoa Spa; Ritenuto di dover procedere: - all’approvazione del progetto preliminare dell’intervento “Ripristino della funzionalità del Servizio Idrico Integrato nei comuni colpiti dall’alluvione del 22.10.2008 - comparto A” relativo ai lavori del comparto idrico e fognario da appaltarsi sulla base del progetto preliminare; - all’approvazione del quadro economico dell’intervento “Ripristino della funzionalità del Servizio Idrico Integrato nei comuni colpiti dall’alluvione del 22.10.2008 – comparto B” relativo ai lavori di somma urgenza già realizzati; - all’approvazione del quadro economico dell’intervento “Ripristino della funzionalità del Servizio Idrico Integrato nei comuni colpiti dall’alluvione del 22.10.2008 – comparto C” relativo ai lavori immediati da realizzarsi con procedure di estrema urgenza; - alla previsione delle deroghe normative individuate ai fini dell’urgente realizzazione dei lavori; Ordina Art.1 (Approvazione progetto) 1.Per le motivazioni indicate in premessa, è approvato il progetto preliminare dei lavori indifferibili, urgenti e di pubblica utilità di “Ripristino della funzionalità del servizio idrico integrato nei comuni colpiti dall’alluvione del 22 ottobre 2008 – Comparto A”, redatto dalla società Abbanoa in attuazione dell’ordinanza n. 3 del 25.11.2008, dell’importo complessivo di euro 3.997.000,00, recante il seguente quadro economico. 168 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 2.Ai sensi dell’art. 2, comma 2 dell’OPCM n. 3711 del 31.10.2008 trattandosi di interventi dichiarati urgenti indifferibili e di pubblica utilità con Ordinanza n. 3 del 25.11.2008, la presente ordinanza di approvazione sostituisce i seguenti visti pareri autorizzazioni e concessioni, individuati nella dichiarazione del RUP di verifica del progetto preliminare propedeutica alla sua approvazione: - le autorizzazioni dei Comuni interessati, Capoterra, Assemini, Quartu S. Elena, Cagliari – che hanno visionato gli elaborati progettuali trasmessi da Abbanoa su supporto informatico; - autorizzazione all’attraversamento della strada statale SS 195 dell’ANAS e della strade provinciali presenti nelle aree di intervento; - autorizzazione all’attraversamento delle condotte industriali del Consorzio Industriale Provinciale Cagliari; - parere dell’Assessorato regionale della Difesa Ambiente, Servizio Tutela delle Acque, che si è favorevolmente pronunciato nel’incontro citato in premessa del 11 dicembre 2008; - nulla osta del Corpo Forestale relativamente all’eventuale presenza del vincolo idrogeologico; - nulla osta dell’ente Parco Regionale Molentargius – Saline che ha richiesto lo specifico intervento di Abbanoa Spa sul rio Is Cungiaus con nota n. 2747 del 19.11.2008; do a richiedere ai concorrenti le giustificazioni all’atto dell’offerta. Abbanoa Spa, procede, quindi, ai sensi del comma 3 del medesimo articolo 86; 5.Le eventuali economie realizzate a seguito della gara d’appalto sull’importo previsto per i lavori a base d’asta e, proporzionalmente dalla voce I.V.A. sui lavori, restano a disposizione del Commissario Delegato per eventuali successive riprogrammazioni. 6.Le eventuali varianti in corso d’opera non in contrasto con norme di legge saranno approvate da Abbanoa Spa che dovrà darne immediata comunicazione al Commissario Delegato ed all’Assessorato Regionale dei Lavori Pubblici ai fini dell’adozione dei provvedimenti di competenza. Art.3 (Approvazione quadro economico lavori di somma urgenza) 1.E’ approvato il seguente quadro economico ai lavori in somma urgenza realizzati ai sensi dell’art. 146 del D.P.R. 554/99, dell’importo complessivo di euro 341.000,00, nell’ambito dell’intervento “Ripristino della funzionalità del servizio idrico integrato nei comuni colpiti dall’alluvione del 22 ottobre 2008 – Comparto Art.2 (Modalità di attuazione) 1.Abbanoa Spa, gestore del servizio idrico integrato in Sardegna, incaricata quale soggetto attuatore, ai sensi dell’art. 1, comma 2, dell’O.P.C.M. 3711 del 31.10.2008, provvederà alla realizzazione degli interventi di ripristino della funzionalità del sistema idrico integrato secondo il quadro economico di cui all’articolo precedente, alle condizioni di seguito indicate. Abbanoa Spa provvederà ad avviare con immediatezza le procedure per l’espletamento della gara d’appalto con procedura aperta per l’affidamento, in deroga all’art. 53, comma 2, lett. C del D.Lgs. 163/06 nella parte in cui prevede l’acquisizione del progetto definitivo in sede di offerta, della progettazione esecutiva e dei lavori, sulla base del progetto preliminare approvato con la presente ordinanza; 2.In deroga al disposto di cui all'art. 122, comma 6, lett. a) del D.Lgs. 163/06, al fine di contrarre i tempi di realizzazione della gara per l’affidamento dei lavori, il termine per la presentazione delle offerte è fissato in 10 giorni decorrenti dalla data di pubblicazione del bando di gara. 3.In deroga al disposto di cui al comma 5 dello stesso art. 122, del D.Lgs. 163/06, richiamato dall’art. 238 dello stesso D.Lgs. 163/06, il bando di gara verrà pubblicato nel sito di Abbanoa Spa ed in quello della Regione Autonoma della Sardegna; 4.In deroga al disposto di cui all’art. 86, comma 1, del D.Lgs. 163/06, Abbanoa Spa non procederà all’individuazione della soglia di anomalia, pur provveden- Art.4 (Approvazione quadro economico lavori di estrema urgenza) E’ approvato il seguente quadro economico dell’intervento “Ripristino della funzionalità del servizio idrico integrato nei comuni colpiti dall’alluvione del 22 ottobre 2008 – Comparto C” relativo ai lavori di estrema urgenza dell’importo complessivo di euro 662.000,00 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 In relazione all’estrema urgenza rilevata per tali lavori, di cui al dettaglio in premessa, Abbanoa Spa provvederà con procedura negoziata senza previa indizione di gara, ai sensi dell’articolo 221, comma 1, lett. d) del D.Lgs. 163/06, previa selezione, ex art. 57, comma 6, di 3 operatori individuati fra i titolari di contratti di manutenzione delle opere del Servizio Idrico Integrato; Art. 5 (Quadro di spesa e finanziamento) 1.Il quadro finanziario di spesa approvato con l’articolo 2, dell’ordinanza n. 3 del 25.11.2008, è sostituito dal seguente quadro economico, che riunisce i tre quadri economici approvati con gli articoli che precedono; 2.Resta fermo l’importo complessivo del finanziamento di euro 5.000.000, a valere sui fondi del bilancio regionale vincolati con Ordinanza n.2 del 10/11/2008 a carico dello stanziamento di cui alla DGR 57/2 del 23.10.2008, disciplinato dalla Convenzione stipulata in data 27.11.2008 tra Abbanoa Spa e la Regione Autonoma della Sardegna - Assessorato Regionale dei Lavori Pubblici, Servizio Infrastrutture e Risorse Idriche; Art. 6 (Disposizioni finali) 1.Le disposizioni di cui alla presente ordinanza integrano, modificano e sostituiscono per le parti in contrasto quanto disposto con Ordinanze n. 2 del 10.11.2008 e n. 3 del 25.11.2008. 2.Per quanto non espressamente previsto dalla presente ordinanza, si richiamano tutte le leggi generali che regolano l'esecuzione delle opere pubbliche e le norme del Codice Civile in quanto applicabili nonché la convenzione tra Abbanoa Spa e Regione Autonoma della Sardegna. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservare e di far osservare la presente Ordinanza. La presente Ordinanza è immediatamente esecutiva, ed è pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, ai sensi dell’art. 5 della Legge 169 24/02/1992 n. 225, e sul Bollettino Ufficiale della Regione Sardegna, parte II. Il Commissario Delegato Mannoni PRESIDENZA DELLA REGIONE DIREZIONE GENERALE SERVIZIO AFFARI REGIONALI E NAZIONALI Valutazione Ambientale (VAS) del Programma Attuativo Regionale FAS (PAR FAS) D.Lgs n.152/06 così come modificato dal D.Lgs n.4\2008 AVVISO DI DEPOSITO Vista La Delibera CIPE n. 166 del 21 dicembre 2007; Viste le disposizioni attuative contenute nella DGR n. 24/23 del 23 aprile 2008; Visto l’Avviso di avvio del procedimento prot. n. 764 del 15 gennaio 2009; Considerati i risultati dell’incontro di scoping svoltosi in data 22 gennaio 2009 presso la sede della Regione Autonoma della Sardegna - Direzione Generale della Presidenza - Servizio Affari Regionale e Nazionali, viale Trento, 69 - 09123 Cagliari si rende noto Che il Programma Attuativo Regionale FAS, unitamente al Rapporto Ambientale e alla Sintesi non tecnica sono depositati in libera visione sino al 60° giorno dalla pubblicazione del presente avviso presso i seguenti uffici: - Regione Autonoma della Sardegna – Direzione Generale della Presidenza – Servizio Affari Regionali e Nazionali, Viale Trento, 69 - Cagliari; - Regione Autonoma della Sardegna - Assessorato della Difesa dell’Ambiente - Servizio della sostenibilità ambientale e valutazione impatti, Via Roma, 80 Cagliari; - Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Sardegna (ARPAS), Via Palabanda, 9 - Cagliari; - Provincia di Cagliari - Assessorato Ambiente, Via Cadello 9/B - Cagliari; - Provincia di Sassari - Assessorato Ambiente, Piazza Italia, 31 - Sassari; - Provincia di Nuoro - Assessorato Ambiente, Piazza Italia, 22 - Nuoro; - Provincia di Oristano - Assessorato Ambiente, Via Liguria, 61 - Oristano; - Provincia Medio Campidano - Assessorato Ambiente, Via Paganini, 22 - Sanluri; - Provincia Carbonia Iglesias - Assessorato Ambiente, Via Argentaria, 14 - Iglesias; - Provincia Ogliastra - Assessorato Ambiente, Assetto del Territorio, Via Pietro Pistis - Lanusei; - Provincia Olbia Tempio - Assessorato Ambiente, Via A. Nanni n. 17/19 – Olbia. Il piano e il rapporto ambientale saranno consultabili anche nel sito web della Regione all’indirizzo 170 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 www.regione.sardegna.it alla voce: programmazione, 2007-2013, programmazione FAS, programmazione FAS Regionale. Chiunque abbia interesse, anche per la tutela degli interessi diffusi, può presentare osservazioni, suggerimenti e proposte, fornendo nuovi e ulteriori elementi conoscitivi e valutativi. Le eventuali osservazioni vanno presentate al Servizio Affari Regionali e Nazionali della Direzione Generale della Presidenza, viale Trento 69, 09123 Cagliari, e-mail: [email protected] e al Servizio SAVI via Roma 80, 09123 Cagliari e-mail: [email protected], entro il termine di 60 giorni dalla pubblicazione del presente avviso. Berry PA GI NA NO N UT IL IZ ZA TA 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 171 172 19 - 02 - 2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA - Parti I e II - N. 6 PUBBLICAZIONE A CURA DELLA PRESIDENZA DELLA REGIONE - CAGLIARI PREZZO € 1,03 Associazione Temporanea d’Imprese Tas srl - Editoria e stampa srl - Composita sas (Sassari)