MINISTERO DELL’ ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO I S T I T U T O COMPRENSIVO V I A G I U L I A 2 5 Via Giulia 25- 00186 Roma - Distretto IX - w w w . i c v i a g i u l i a 2 5 . i t Tel. 06/6861390 Fax 06/68199423 C. F. 97199150588 – RMIC 80600V e-mail [email protected] - REGOLAMENTO ATTUATIVO DELLO STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI1 (in osservanza del D.P.R. 21.11.2007, n. 235, art. 1, recante modifiche all’art. 4 del D.P.R. 24.6.1998, n. 249 concernente lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria, e della C.M. n. 3602 del 31 luglio 2008) Art. 1 - Premessa 1. La scuola persegue, tra i suoi obiettivi educativi, l’acquisizione di un comportamento rispettoso di se stessi, degli altri e delle cose, il rafforzamento dell’autocontrollo e del senso di responsabilità. 2. La scuola, inoltre, come ogni sistema complesso, presuppone l’esistenza e il rispetto di regole organizzative e di rapporti interpersonali che costituiscono la base di una convivenza civile. 3. In questo contesto gli alunni sono guidati a prendere progressivamente coscienza delle regole e dei doveri che la convivenza impone e questo percorso di interiorizzazione costituisce una parte significativa del progetto formativo dell’Istituto. Art. 2 - Principi generali 1. La responsabilità disciplinare è personale; nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza prima essere invitato ad esporre verbalmente o per iscritto le proprie ragioni, a seguito della contestazione dei fatti, e senza che ne sia stata riconosciuta la diretta responsabilità. Per le sanzioni che prevedono l’allontanamento dalla scuola o il pagamento del danno, lo studente può esporre le proprie ragioni anche in presenza dei genitori, che devono essere avvisati comunicando la data e l’ora di riunione dell’Organo Collegiale. La sanzione disciplinare deve sempre specificare in maniera chiara le motivazioni che hanno reso necessaria l’irrogazione della stessa; più la sanzione è grave e più sarà necessario il rigore motivazionale anche al fine di dare conto del rispetto del principio di proporzionalità e di gradualità della sanzione medesima 2. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto. 1 A cosa serve un regolamento che disciplini e sanzioni le condotte degli studenti?. 1 A far introiettare alle giovani generazioni il valore delle regole per lo svolgimento ordinato della vita sociale. La regola non è solo limite o punizione, così come viene diffusamente percepita dai giovani, ma è anche strumento di concordia e di coesione sociale, e, per certi versi, di felicità. 2. Per segnare i confini dell’agire incerto ed esplorativo delle giovani generazioni liberandoli così da inutili ansie e da insicurezze. Non può esserci educazione in assenza di regole. 3. Per introdurre nella riflessione e nella consapevolezza delle giovani generazioni la dimensione sovra- familiare della regola, ovvero, la dimensione giuridico-istuzionale. 4. Per costruire il valore della responsabilità personale rispetto all’agire individuale e collettivo 3. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestate e non lesive dell’altrui personalità. 4. L’alunno è tenuto ad attenersi alle regole stabilite come dimostrazione di una corretta collocazione all’interno del “sistema” scolastico e di un processo educativo in evoluzione. 5. Le inadempienze e le trasgressioni degli alunni sono da interpretare come segnali di inadeguata consapevolezza dei propri doveri e di scarso senso di responsabilità e richiedono un puntuale e tempestivo intervento da parte dei docenti che, in collaborazione con la famiglia, cercheranno di rimuovere le cause che le hanno prodotte. 6. A tutti deve essere garantito un clima sereno a garanzia di un lavoro scolastico proficuo, pertanto, in caso di mancanze gravi o reiterate o di comportamenti violenti e pericolosi saranno immediatamente informati dai docenti i genitori. 7. Le sanzioni da applicare ai diversi tipi di trasgressione delle devono sempre essere possibilmente tempestive, proporzionate all’infrazione disciplinare e ispirate, laddove possibile, al principio della riparazione del danno e , se possibile, al risarcimento dello stesso. 8. Le sanzioni devono tener conto della situazione personale dell’alunno. A quest’ultimo può essere offerta la possibilità di convertire la sanzione in attività in favore della comunità scolastica. 9. Della sospensione dell’alunno dalle lezioni si dovrà dare tempestiva notifica ai genitori e, comunque, non oltre tre giorni dalla data in cui l’organo collegiale ha deciso la sospensione. Art. 3 - Comportamenti che configurano mancanze disciplinari e sanzioni applicabili Natura della mancanza Provvedimento disciplinare Organo competente Mancanza ai doveri scolastici: compiti, consegne specifiche. 2. Negligenza abituale. Ammonizione privata. Docente curricolare. Ammonizione privata. Dirigente Scolastico. 3. Annotazione sul registro di classe e sul libretto personale dello studente. Docente curricolare. 1. Comportamento di disturbo alle lezioni e violazione del regolamento. 4. 4. Ripetuti ritardi nelle giustificazioni. 5. 5. 5.Assenze ingiustificate ripetute 6. Violazione del regolamento interno che turbi il regolare andamento della scuola. 7. Comportamenti scorretti durante l’intervallo nei confronti di compagni, docenti o personale A.T.A. 2 Comunicazione alla famiglia. Docente curricolare. Convocazione della famiglia. Consiglio di Classe2 Ammonizione scritta Docente curriculare Non concessione dell’intervallo singolo o di classe Docente curriculare. Il Consiglio di classe opererà sempre nella composizione allargata a tutte le componenti ivi compresi i genitori 8. 9. Abbigliamento indecoroso Utilizzo improprio di materiale non didattico durante lo svolgimento dell’attività didattica (giornalini, riviste, lettore mp3 ecc…) Ammonizione scritta su registro e libretto Docente curricolare Ammonizione scritta su registro e libretto con ritiro temporaneo del materiale da restituire in presenza dei genitori Segnalazione al Dirigente Scolastico Docente curricolare / Dirigente Scolastico 10. Danni agli arredi ed alle attrezzature accertati o per grave incuria o per vandalismo. 11. Falsificazione della firma Risarcimento o riparazione del danno. Consiglio di Classe con convocazione della famiglia. Dirigente Scolastico 12. Utilizzo del telefono cellulare per effettuazione e ricezione di chiamate, invio e ricezione di messaggi durante le ore di permanenza a scuola 13. Fatti che turbino il regolare andamento della scuola. Atteggiamenti offensivi nei confronti di altri alunni o personale della scuola. Ritiro temporaneo del telefono cellulare privo di sim, da restituire solo alla presenza dei genitori. Docente curricolare Allontanamento dalla scuola per uno/tre giorni. Curricoli giornalieri sostitutivi e obbligatori o attività socialmente utili. Consiglio di Classe. 14. Ripetuto comportamento di disturbo alle lezioni e violazione del regolamento. Ammonizione con annotazione sul registro di classe e comunicazione alla famiglia Segnalazione al Dirigente Scolastico e richiesta di intervento in aula. Ammonizione con annotazione sul registro di classe e comunicazione alla famiglia Allontanamento dalla scuola per un giorno Esclusione dalle attività integrative (sportive, visite o viaggi d’istruzione) 15. Utilizzo del telefono cellulare a scuola per riprese foto/cinematografiche, trasmissione di immagini, testi o filmati Allontanamento da scuola fino a cinque giorni. Docente curricolare o Coordinatore del C. di C. Consiglio di Classe Consiglio di Classe. 16. Linguaggio irriguardoso e offensivo della personalità altrui. 17. Gravi o reiterate infrazioni disciplinari . Fatti che turbino il regolare andamento della scuola. Offese al decoro personale, alle religioni ed alle istituzioni. Offese alla morale, oltraggio al personale della scuola. Sospensione dalle lezioni fino a 15 giorni e/o da attività didattiche Allontanamento dalla comunità scolastica fino a quindici giorni (la sanzione può essere eventualmente commutata con richiesta della riparazione del danno e/o con attività a favore della comunità scolastica). Consiglio di Classe. 18. Reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana. Atti di bullismo e di violenza. Allontanamento dalla comunità scolastica per oltre 15 giorni e commisurato alla gravità del reato Delibera del Consiglio di Istituto. 19. Trattamento improprio, durante l’orario scolastico, di dati personali acquisiti mediante telefoni cellulari o altri dispositivi elettronici 20. Casi di recidiva di atti di violenza grave o tali da ingenerare un elevato allarme sociale. Situazioni di pericolo per l’incolumità delle persone. Reati di particolare gravità, perseguibili d’ufficio o per il quale l’Autorità Giudiziaria abbia avviato procedimento penale. Sospensione oltre 15 gg. e, nei casi gravi, esclusione dallo scrutinio finale. Delibera del Consiglio di Istituto. Allontanamento dalla comunità scolastica sino al termine dell’anno scolastico e, nei casi più gravi, allontanamento con esclusione dallo scrutinio finale o non ammissione all’esame di Stato conclusivo del ciclo di studi. (Nei casi in cui l’Autorità Giudiziaria, i Servizi Sociali o la situazione obiettiva sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito iscriversi, anche in corso d'anno, ad altra scuola). Delibera del Consiglio di Istituto. Consiglio di Classe. Art. 4- Contesti in cui si applicano la sanzioni disciplinari Le sanzioni di cui all’art.3 si applicano nei contesti in cui si articola l’attività scolastica: l’ingresso e l’uscita dalla scuola, l’intervallo, la mensa, i trasferimenti tra aule diverse, le attività sportive, le attività extra-curricolari, che sono da considerarsi a tutti gli effetti attività scolastiche. Le sanzioni di cui all’art. 3 si applicano, altresì, alle trasgressioni commesse fuori della scuola, purché siano espressamente collegate a fatti od eventi scolastici e risultino di tale gravità da avere una forte ripercussione nell’ambiente scolastico. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d’esame sono inflitte dalla commissione d’esame e sono applicabili anche ai candidati esterni. Art. 5 – Recidive In caso di recidiva viene applicata la sanzione di grado superiore. Art. 7. – Misure sostitutive alle sanzioni 1. La scuola per valorizzare il momento della riflessione personale e della consapevolezza delle conseguenze di eventuali comportamenti che configurano mancanze disciplinari, può adottare, in sostituzione delle sanzioni, di cui all’art. 3, le seguenti misure educative: Richiesta di colloquio con la famiglia Consegna da svolgere in classe e/o a casa Invito alla riflessione; pratiche mediative con la vittima Proposta di attività finalizzate al ripristino di eventuali danni cagionati a materiali e strutture o attività in favore della comunità scolastica (pulizia degli ambienti, riordino di materiali) Solo in casi eccezionali e per rispondere ad una precisa strategia educativo-didattica si può ricorrere a compiti di punizione per tutto un gruppo. Art. 8 – Organo di garanzia e impugnazioni L’Organo di Garanzia della scuola è composto dal Dirigente Scolastico,che lo presiede, un docente designato dal Consiglio d’Istituto e due rappresentanti eletti dai genitori designati dal Consiglio stesso. Con la stessa procedura si nominano un membro supplente docente e un membro supplente genitore per le sostituzioni in caso di assenze giustificate o conflitto di interessi Contro le sanzioni disciplinari è ammesso entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione ricorso in forma scritta da parte di chiunque ne abbia interesse all’Organo di Garanzia interno, che decide in via definitiva entro il termine di 10 giorni Qualora l’Organo di garanzia non decida entro il predetto termine, la sanzione non potrà che ritenersi confermata. L’Organo di Garanzia decide, su richiesta di chiunque vi abbia interesse, anche nei conflitti che sorgono all’interno della scuola in merito all’applicazione del presente regolamento. La convocazione dell’Organo di garanzia spetta al Presidente che provvede, di volta in volta, a designare il Segretario verbalizzante. Per la validità della seduta è richiesta la presenza della metà più uno dei componenti. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi. Ciascun membro dell’Organo di garanzia ha diritto di parola e di voto; l’espressione di voto è palese: Non è prevista l’astensione. In caso di parità prevale il voto del Presidente. L’esito del ricorso va notificato per iscritto all’interessato. Contro le violazioni del Regolamento di cui al D.P.R. 235/07, recepite dal presente Regolamento d’Istituto, è ammesso reclamo al Direttore dell’Ufficio scolastico del Lazio che decide, sentito il parere di un apposito organo di garanzia regionale. Art. 9 – Esecutività della sanzione Stante il principio generale che vuole dotati di esecutività gli atti amministrativi pur non definitivi, la sanzione potrà essere eseguita pur in pendenza di procedimento di impugnazione Art. 10.- Promulgazione Il presente Regolamento è affisso permanentemente all'albo dell'Istituto consultazione. e ne è possibile la Art.11. Disposizione generale Per quanto non previsto dal presente regolamento si rimanda alle disposizioni di Legge e ai provvedimenti dell’autorità scolastica. Art. 12 - Disposizioni finali e transitorie II presente Regolamento che sostituisce interamente il precedente, entra in vigore il 21/01/2010, su delibera del Consiglio d'Istituto del 20/01/2010. Il Consiglio d'Istituto ha facoltà di aggiornare il presente Regolamento, apportando aggiunte e modifiche, ogni qual volta se ne presenti la necessità, o comunque su proposta dei rappresentanti di almeno una componente. Regolamento approvato dal Consiglio di Istituto in data 20 gennaio 2010 con delibera n°6