[email protected] - www.vismara.ch Camillo Vismara SA Uffici e deposito: via La Stampa - Cadro - 6952 Canobbio Filiale: 6532 Castione T +41 91 941 75 59 - F +41 91 942 71 86 INFORMAZIONE PERIODICA - NUMERO I/2008 - LUGLIO UNA BATTUTA DI PESCA? NON PROPRIO. Lugano, 4 giugno 2008: il catamarano dell’equipaggio Alinghi “in aria”. iShares Cup - LUGANO L’uscita posticipata del primo numero del 2008 può essere spiegata con la pretesa di offrire temi ed immagini di sicuro interesse e di contenuto particolarmente ricercato: in effetti in questo numero ho voluto dare un ampio spazio ad un tema sempre più in primo piano nella quotidiana gestione del lavoro: la sicurezza e il suo mondo così sconosciuto e, a volte, poco tenuto in considerazione. Il mio invito è quindi di voler dedicare qualche minuto alla lettura di questa nuova newsletter fresca di stampa. La troverete ricca di argomenti appassionanti e di spunti di riflessione che attireranno la vostra attenzione. Editoriale pag. 1-2 “iShares Cup” - Lugano pag. 1-2 Sicurezza in primo piano pag. 2-3 Il nuovo sistema “Cavallette” pag. 3-4 Storia delle gru VI puntata pag. 4 Newsletter della Camillo Vismara SA - Canobbio - 2008 Distribuzione gratuita, iscrizioni per ricevimento gratuito: [email protected] Dir. responsabile: Paolo Vismara - [email protected] Grafica e immagine: Nexus Design sagl - Manno - [email protected] L’iShares Cup Extreme 40 Sailing Series è un circuito composto da cinque competizioni organizzate in tutta Europa. La prima prova di quest’anno si è svolta a Lugano, dal 30 maggio al 1 giugno. La nostra città ha inaugurato l’apertura delle competizioni per poi lasciare il testimone ad Amsterdam (Olanda), Hyères (Francia), Skandia Cowes Week (Regno Unito) e Kiel (Germania). Le gare attirano velisti provenienti da ogni parte del mondo, che hanno partecipato a competizioni olimpiche o alla Coppa America: navigatori dotati di equipaggio o solitari, pronti ad affrontare regate in mare ma anche in luoghi “inediti” come possono essere laghi di montagna o canali di città. Tutte le competizioni hanno luogo in ambienti “vicini” e accessibili al pubblico, che può così ammirare questi formidabili professionisti e permettere così una maggiore divulgazione della conoscenza di questo interessante sport ed attirare nuovi appassionati. Dopo aver sollevato diversi tipi di mezzi di trasporto, dalle automobili di grande prestigio, alle motrici di treno, sino all’incredibile FA18, aereo da caccia in dotazione alla nostra aeronautica militare, Camillo Vismara SA si è trovata confrontata con i catamarani protagonisti di questa competizione internazionale e ha dovuto gestire un delicato intervento. 1. iShares Cup - LUGANO EDITORIALE Oltre al servizio in copertina, incentrato sull’interessante iShares Cup tenutasi a Lugano, diamo anche uno sguardo alla storia delle autogrù, che partendo dagli antichi egizi è già arrivata alla metà dell’800. Sono proprio di quell’epoca le immagini che ho scelto quali testimoni di eccezionali quanto inimmaginabili situazioni, dove l’ingegno dell’uomo e la sua capacità di visione ed organizzazione lasciano spesso “a bocca aperta”. Infine voglio presentare una volta di più la novità del sistema “Cavallette”: una particolare ed innovativa soluzione per affrontare problemi logistici di difficile gestione. Non posso che augurarvi una buona lettura e darvi appuntamento alla prossima edizione. Paolo Vismara Un’impegnativa movimentazione di un albero del catamarano. Le imbarcazioni sono giunte ai bordi del lago, nel porto di Lugano, su dei grossi container che sono stati sollevati e spostati nell’area più prossima all’acqua; una volta montati, i catamarani sono stati sollevati e posti nel lago. Un intervento molto particolare che è stato affrontato, come tutte le operazioni di Camillo Vismara, con grande serietà e attenzione. Infatti, come sempre le operazioni di movimentazione iniziano in ufficio, dove gli esperti valutano attentamente i pesi, le dimensioni, gli elementi in gioco. Decidono quale mezzo sarà il più idoneo, quale e quanto personale impiegare, quali movimenti eseguire, con quali procedure e, soprattutto, con quali standard di sicurezza operare, per permettere di agire con tranquillità, velocità ed efficienza senza incorrere in rischi che possono portare a conseguenze molto gravi. In particolare vi erano problemi legati alla struttura dei catamarani: elementi molto robusti ma caratterizzati da strutture delicatissime, realizzate in carbonio ed in altri materiali compositi che possono rovinarsi o addirittura danneggiarsi in modo irreparabile. Questo intervento ha richiesto una cura particolare nella gestione del sollevamento e dello spostamento in acqua. Una pianificazione attenta, valutando le diverse variabili e i possibili imprevisti, ha portato ad un’esecuzione impeccabile, operando con i mezzi e gli uomini più adatti. SICUREZZA IN PRIMO PIANO La sicurezza durante i lavori di sollevamento è un tema di estrema importanza ed attualità, ne abbiamo discusso con due esperti del settore, Roberto Vismara (docente ed esperto presso la SSIC di Gordola) e Mauro Vismara (esperto SUVA per i collaudi di autogrù), responsabili tecnici della Camillo Vismara SA ed entrambi istruttori IPAF. Lo scorso anno, solo in Nord America, ci sono stati 347 incidenti che hanno coinvolto autogrù e grù da cantiere con 176 morti. Il dibattito è aperto, tanto che nella metropoli di New York un decreto urgente della giunta municipale aveva temporaneamente proibito il montaggio di grù da cantiere dopo due gravi incidenti. Anche in Europa il problema è molto sentito e spesso si cercano soluzioni a livello delle singole nazioni. Cosa succede in Svizzera? “La Svizzera in questo campo è sicuramente all'avanguardia. Nel 1999 il Consiglio Federale ha elaborato un'ordinanza (no. 832.312.15) che è entrata definitivamente in vigore il 1 gennaio 2000. Nel 2007 la stessa è stata rivista. Le modifiche al testo dell'ordinanza, in vigore dal 1° ottobre 2007, prevedono un nuovo percorso formativo per gli addetti alla manovra di grù a torre ed autogrù. Il Consiglio federale non ha fatto altro che adeguare allo stato attuale della pratica le norme di sicurezza e tutela della salute dei cittadini, risalenti al 1999. Le modifiche all'Ordinanza sulle grù sono state elaborate dalla Commissione federale di coordinamento per la sicurezza sul lavoro (CFSL), in collaborazione con le parti sociali e la SUVA (www.suva.ch)”. Cosa prevede questa ordinanza? “Tutte le persone addette alla manovra di una grù, da cantiere o un'autogrù, devono essere in possesso di una patente di gruista in corso di validità. Per ottenere la patente (per esempio tipo A per autogrù) in Cantone Ticino basta rivolgersi al Centro di Formazione Professionale della SSIC di Gordola ed iscriversi al corso base della durata di 3 giorni che prevede le seguenti condizioni di ammissione: . 18 anni compiuti . salute psico-fisica tale da poter manovrare l'autogrù in sicurezza (certificato medico) . conoscenza della lingua italiana . licenza di circolazione valida per categoria C. USA, crollo di una grù da cantiere: spesso si sottovaluta la sicurezza. Durante il corso sono trattati i seguenti argomenti: . tipi di grù 2. . tipi di comandi . dati tecnici . prescrizioni di sicurezza . forze del vento . imbracatura, fissaggio del carico . resistenze del terreno . teoria sull'utilizzazione e manutenzione dell'autogrù e delle grù da camion . regole di sicurezza sul lavoro e protezione della salute da osservare nell'uso delle autogrù . diritti e obblighi dei gruisti A formazione conclusa sarà rilasciato un attestato di partecipazione al corso e il patentino da allievo autogruista da parte della SUVA. Potrà iscriversi all'esame federale per la patente di gruista (A) chi possiede i seguenti requisiti: . 18 anni compiuti . Ha frequentato con successo il corso base (1841), obbligatorio . Padroneggia in maniera corrente la lingua italiana . Può attestare le necessarie attitudini psicofisiche richieste . Deve essere in possesso di una regolare licenza di circolazione, categoria C L'esame, della durata di circa un giorno, comprende una parte teorica (5 materie) e una pratica. Ai candidati promossi viene rilasciata la patente di autogruista, cat. A da parte della SUVA”. I gruisti della Camillo Vismara SA sono tutti in possesso di una patente? “Tutti i nostri gruisti sono in possesso della patente SUVA nonché Solo con una corretta pianificazione dei lavori ed una continua assistenza per tutto l’arco della commessa, è possibile minimizzare i rischi”. IL NUOVO SISTEMA “CAVALLETTE” Per far fronte alle numerose richieste di sollevamenti e spostamenti di macchinari pesanti nel settore industriale, lo scorso anno la nostra divisione specifica si è dotata di un sistema di sollevamento idraulico definito in termini tecnici “Cavallette” della portata di kg 120'000. Le occasioni d'impiego, in questo campo, sempre estremamente difficoltose ed impegnative, non sono mancate. Vi offriamo un piccolo resoconto di due recenti interventi. AMBROSETTI RUOTE SA Il primo si è svolto presso la ditta Ambrosetti Ruote SA, attiva dal lontano 1921 nella produzione di ruote in acciaio stampato. L'azienda offre al mercato internazionale un centinaio di tipi diversi di ruote per autovetture. Dal luogo di manutenzione si è dovuto prelevare la testa di una pressa del peso di kg 34’000, traslarla all'interno dello stabilimento e collocarla presso la destinazione finale in uno spazio estremamente angusto. La difficoltà dell'operazione era data, oltre che dalla forma del pezzo con le due bielle che sporgevano sbilanciando il carico, anche dalle dimensioni estremamente ridotte degli spazi di manovra (circa 3 centimetri!). Per le operazioni i nostri specialisti si sono avvalsi di diverse attrezzature tra le quali un carrello speciale per la movimentazione di pezzi pesanti dell'altezza di 37 cm, le Cavallette da 120 ton, ed un'autogrù per il carico esterno. delle seguenti qualifiche: . patente di gruista SUVA . almeno 4000 ore di pratica su autogrù . attestato di capo della sicurezza privata FFS (per poter operare vicino alle linee ferroviarie) . attestato federale per conducenti di carrelli elevatori (riconosciuto dalla SUVA) . patente IPAF di operatore di PLE . famigliarizzazione su ogni tipo di autogrù manovrata, svolta direttamente in fabbrica oppure presso il nostro centro di formazione interno . formazione continua in azienda” Come viene gestita la manutenzione nella vostra azienda? “Con l'introduzione nel 2003 di un sistema qualità (ISO 9001:2000) abbiamo integrato tutte le normative legali nonché tecniche in procedure chiare e dettagliate. Tutte le macchine dispongono di un libretto gru dove vengono annotate tutte le manutenzioni ordinarie e straordinarie ed i controlli (come previsto dai libri uso e manutenzione). Ogni mese il libretto viene controllato da un esperto-grù che verifica anche l'effettiva esecuzione di quanto annotato e pone la sua firma in un'apposita colonna dello stesso. Annualmente le grù sono sottoposte ad un controllo straordinario e regolarmente, a scadenze definite dalla legge, al collaudo SUVA. Tutta l'attrezzatura di sollevamento (cinghie, cordine, ganci, etc) di ogni autogrù è registrata e protocollata con copia sia sul mezzo che in ufficio e viene sottoposta ad un controllo annuo da parte di un esperto esterno”. Un affascinante intervento presso l’officina Ambrosetti Ruote SA. MES DEA SA Basta tutto questo per evitare i rischi? Il secondo intervento si è tenuto presso la ditta Mes Dea SA di S t a b i o, a z i e n d a s p e c i a l i z z a t a n e l l a p r o d u z i o n e e commercializzazione di componentistica per veicoli elettrici e batterie di trazione ad alta energia. In questo caso abbiamo collocato un nuovo forno sopra il proprio basamento. “Chiaramente le qualifiche del personale e la corretta gestione tecnica dei mezzi e degli interventi è di fondamentale importanza; non dobbiamo però trascurare una parte essenziale che è quella dell'assistenza tecnica. Nel corso del 2007 abbiamo dedicato oltre 2000 ore a sopralluoghi sui cantieri, elaborazioni tecniche e calcoli per fornire posizionamenti esatti e carico sugli Tutte le operazioni si sono svolte al terzo piano dello stabilimento, per cui lo studio principale è stato quello di capire il massimo carico che la soletta potesse sostenere, per evitare uno spiacevole ed improvviso cedimento. Questo è un esempio pratico sulla sicurezza e di una pianificazione minuziosa del lavoro: 3. . attenti sopralluoghi per visionare lo stato dell’edificio . osservare gli spazi per capire se si ha la possibilità di potersi muovere liberamente senza danni a cose e persone . colloqui con ingegneri per comprendere come impiegare i carichi . muovere le cavallette in sincronia per uno spostamento fluido e facilitato Spesso, comunque, grù costruite in legno e operanti con argani o cavalli, venivano costruite ed utilizzate direttamente sui cantieri. Durante la costruzione di un ponte in Cornovaglia, uno dei costruttori più famosi dell'epoca incluse nei suoi piani anche la prefabbricazione, il trasporto e sollevamento delle due sezioni giganti del ponte. Le grù e l'ottava meraviglia del mondo Il sistema cavallette in funzione: un’insieme di tecnologia e precisione. STORIA DELLE GRÙ - VI PUNTATA Il Ponte Britannia Una foresta di grù sui tre piloni principali del ponte gigante “Forth”, composto da 54’160 ton di piastre metalliche e lungo 2.53 chilometri, per molti anni è stato il più grande ponte del mondo. Per l’edificazione del Ponte “Forth”, che raccorciava di circa un’ora il viaggio tra il nord ed il sud della Scozia, furono impiegate un gran numero di grù che fornirono valido supporto ai 4000 operai impiegati. Le cronache raccontano che “le grù furono montate in ogni possibile spazio per velocizzare il processo di montaggio”. Il costruttore del Forth Bridge, Benjamin Baker, disse: “La torre Eiffel è una banale opera, brutta e sproporzionata e di nessun uso pratico”. Il suo ponte era tre volte più grande, costruito diagonalmente su un braccio del fiume e costruito per un utilizzo funzionale della durata di un secolo. Nel 1849 furono raggiunte incredibili capacità di sollevamento. Durante la costruzione del ponte Britannia, presse idrauliche sollevarono un elemento dal peso di 1690 ton, ad una altezza di 31 metri. La gente ne parlò come dell'ottava meraviglia del mondo moderno. Il diciannovesimo secolo era l'epoca dei motori a vapore (non solo locomotive) e della strada ferrata. La costruzione della ferrovia procedeva ad alta velocità soprattutto in Gran Bretagna e offrì nuovi ed interessanti stimoli alla costruzione di grù. Laddove fino a poco prima transitavano veicoli da 3 ton trainati da cavalli ad una velocità di 5 km/h, sfrecciavano ora treni pesanti fino a 140 ton ad una velocità 8 volte superiore. Di conseguenza si rendevano necessarie nuove costruzioni quali ponti dalle enormi campate ed ampi tunnel per supportare l'enorme espansione della nuova strada ferrata in acciaio. Naturalmente, nuovi metodi costruttivi e nuove grù, dovevano essere studiate ed impiegate per questo scopo. Nel 1849, sulla costa occidentale del Galles, furono posizionate e sollevate fino a 31 metri di altezza, due sezioni del ponte Britannia del peso di 1’690 ton e 143 metri di lunghezza. Il tutto con presse idrauliche ed in soli 17 giorni! Costruzione del ponte Royal Albert nel 1858. La grande sezione metallica viene collocata nella posizione finale mentre si prepara per il sollevamento l'altra sezione, sulla sponda del fiume Devon. ... 4.