Le attenzioni psicologiche Prima Linea Anno X - n. 3/2008 Raduno Anse 2008 Voci dall’Anse Nucleo di Padova: navigazione in burcio NOTIZIARIO ANSE N. 3/2008 Direttore Responsabile Franco Pardini Editore Associazione Nazionale Seniores Enel Associazione di solidarietà tra dipendenti e pensionati delle aziende del Gruppo Enel Comitato di redazione Fabiana Bruschi Pasquale Cutino Carlo Daccò Prospero Figundio Federico Memo Giovanni Salvini Domenico Tresca Inquestonumero: Prima Linea 4 Affrontare il futuro Come prolungare la festa Info Previdenza 9 Abolizione del divieto di cumulo Voci dall’Anse 11 Pensieri e parole 25 Giacomo Puccini Sentimenti ed emozioni Enel News 29 Torrevaldaliga: conversione a carbone pulito Enel Contemporanea 2008 Periscopio 34 Un ambìto traguardo Onorificenza Editing Monica Guido Redazione e Amministrazione Viale Regina Margherita, 125 - 00198 Roma Tel. 06.83057422 06.83057390 Fax 06.83057440 Impaginazione e Fotolito Online Group S.r.l. - Roma Stampa Tipografia Facciotti S.r.l. - Roma Questo numero è stato edito in 34.000 copie Pubblicazione fuori commercio Reg. Tribunale di Roma n. 197/98 del 20 marzo 1998 Edizione telematica: Reg. Tribunale di Roma n. 405/07 del 18 settembre 2007 Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana Pensionamento è uguale a declino psico-fisico? Il cielo in un sorriso Incontro di primavera Navigazione in burcio I MAESTRI DEL LAVORO 2008 T Anse nazionale Lo scorso primo maggio la Stella al Merito che proclama i nuovi Maestri del Lavoro è stata assegnata a 15 Soci. Quest’anno tra i Maestri figurano ben quattro Socie: Anna Diocesano (Sezione Puglia), Diana Calogero (Sezione Sicilia), Rosa Tavolato (Sezione Basilicata) e Maria Caterina Vercelli (Sezione Piemonte Valle d’Aosta). Ecco i nomi degli altri premiati: Vincenzo Barbarisi (Sezione Campania), Carlo Cardone (Sezione Sardegna), Giovanni Cascino (Sezione Sicilia), Paolo Di Billio (Sezione Sicilia), Francesco Iannone (Sezione Lazio), Salvatore La Delfa (Sezione Sicilia), Francesco Lo Russo (Sezione Basilicata), Laurentino Menchi (Sezione Toscana), Salvatore Oliveri (Sezione Sicilia), Renato Olivo (Sezione Sicilia) e Mario Propersi (Sezione Umbria). A tutti giungano le più vive e cordiali felicitazioni per il riconoscimento, che di riflesso gratifica anche la nostra Associazione. l’Editoriale di Franco Pardini C “ Riprende l’attività: tempo di programmi e riflessioni sulle prospettive associative. ” Cari Amici, dopo la sosta estiva, passata in verità molto più velocemente del tempo psicologico dell’attesa (d’altra parte il grande Leopardi l’aveva capito fin troppo bene), rieccoci di nuovo immersi nella quotidianità della vita associativa. Il periodo autunnale è del resto molto coinvolgente: a livello centrale si definiscono i programmi di attività per il prossimo anno, mentre a livello territoriale di norma si svolgono i “raduni”, sempre molto partecipati ed animati. Ho già ricevuto parecchi inviti a parteciparvi e spero di essere capace di apprezzare in pieno le ricche proposte gastronomiche che i solerti amici del territorio mi hanno trasmesso in appoggio al loro invito. Più seriamente i “raduni” suscitano in me notevole emozione e, cosa più importante, mi confermano la vitalità ed il “valore” della nostra Associazione in quanto sono una bella occasione per ritrovarsi, per ricordare e per passare assieme qualche momento lieto. Ovviamente noi siamo anche “altro”e proprio per dare una “aggiornata consistenza” alla nostra Associazione abbiamo previsto - replicando una iniziativa di due anni fa - una “convention” di tutta la Tecnostruttura elettiva (Presidenti di Sezione e Responsabili di Nucleo) per una riflessione sulle cose da fare e sulle prospettive future della nostra Associazione. Il nostro impegno, volontario ma tuttavia costante e rigoroso (almeno ritengo così dovrebbe essere) va sostenuto attraverso momenti privilegiati di socializzazione delle esperienze, dalle quali possono essere tratti utili stimoli per i comportamenti e le iniziative future, in favore dei nostri Soci. In questo filone si inseriscono anche le iniziative di formazione - che ormai sono una costante dei nostri programmi di attività - previste per i Tesorieri e per gli esperti incaricati di fornire assistenza previdenziale ai Soci. L’autunno ci vedrà impegnati anche a seguire l’iter del disegno di legge sulla “tutela previdenziale”, che tanto ci ha impegnati nella raccolta delle sottoscrizioni. Vi farò naturalmente sapere. Per intanto un caro saluto a tutti voi. 3 Prima Linea Affrontare il futuro La forza di un’Associazione consiste nel saper affrontare i cambiamenti e nel saper valutare l’adeguatezza della propria organizzazione alle situazioni in cui deve operare. a poco meno di tre anni al compiersi del primo ventennio di vita dell’ANSE è legittima la soddisfazione per il positivo cammino compiuto, grazie a tutti i Soci volontari che con il loro impegno ad ogni livello hanno fatto vivere l’Associazione, consentendole di radicarsi ed affermarsi sul territorio nazionale, e grazie ai Soci che di anno in anno le hanno rinnovato la loro fiducia. In questo sforzo è stato indubbiamente importante il patrocinio dell’Enel, accompagnato dal suo concreto sostegno. Manifestare il nostro orgoglio per ciò che abbiamo fatto e per i risultati ottenuti non significa però indulgere a qualsiasi intenzione celebrativa. I positivi risultati sono, invece, lo stimolo per fare di più, promuovendo ad ogni livello della struttura associativa una responsabile analisi dei problemi emersi nel tempo, valutandone tutti gli aspetti e ricercando insieme le soluzioni. La forza di un’Associazione di dimensioni nazionali come l’ANSE consiste non solo nella capacità di accrescere continuamente la conoscenza delle problematiche associative per meglio corrispondere alle attese dei Soci, ma soprattutto nel saper affrontare i cambiamenti manifestatisi e nel saper valutare l’adeguatezza dell’organizzazione alle nuove situazioni ed al contesto in cui deve operare. 4 T Prospero Figundio Il primo aspetto riguarda le rilevanti variazioni intervenute nell’ambito lavorativo dal quale l’ANSE trae origine, che hanno avuto rilevanti riflessi anche sull’Associazione. La dinamicità della dimensione e dell’organizzazione aziendale dell’Enel - che si è notevolmente espansa anche a livello internazionale hanno, di fatto, modificato la potenziale base sociale e l’articolazione della struttura territoriale di riferimento. L’altro dato rilevante è costituito dall’affievolimento del rapporto dell’ANSE con il personale in servizio, tradizionale ed importantissima parte del corpo sociale. Il personale del Gruppo Enel si è ampiamente rinnovato attraverso l’immissione di nuove leve, le quali, per motivi diversi, hanno scarsa conoscenza delle finalità sociali e delle attività dell’ANSE. Il proselitismo - per il quale ciò che si fa non è mai abbastanza - deve comprendere un impegno particolare verso i lavoratori in servizio, per creare le condizioni necessarie per la loro adesione all’Associazione. Si tratta di intensificare i rapporti sui posti di lavoro, attraverso contatti interpersonali, per sfatare quel luogo comune che vede l’ANSE solo come un sodalizio di persone della terza età e contribuire così a creare le condizioni per acquisire nuovi iscritti tra i lavoratori in servizio. Altrimenti il declino dell’Associazione diventa un evento ineluttabile. Un’altra riflessione riguarda la struttura organizzativa territoriale dell’ANSE, pensata e realizzata a suo tempo per renderla funzionale alla dislocazione lavorativa dei Soci e quindi speculare a quella dell’allora Ente Nazionale per l’Energia Elettrica. La mutata situazione impone la sua revisione, assicurando la presenza dell’Associazione in tutte le regioni, ma razionalizzando la presenza dei Nuclei locali in base alla dislocazione dei Soci ed al territorio di competenza. Utilizzando questi criteri si potrà realizzare l’accorpamento dei presìdi operanti sullo stesso territorio e l’eliminazione di quelli non più necessari. La razionalizzazione “dei centri di direzione locale” avrebbe conseguenze benefiche sull’intera Associazione, senza nocumento per il rapporto tra i centri medesimi e gli associati, agevolato dai moderni mezzi di comunicazione. Infine la semplificazione delle norme che regolano la vita associativa diventa un fatto non eludibile. Ci riferiamo, ovviamente, ai testi sociali, che vanno snelliti nei contenuti, individuando meglio i centri ed i livelli decisionali ed i relativi poteri, favorendo l’accesso alle cariche elettive dei Soci che desiderano concretamente impegnarsi nell’Associazione, rendendo le future modifiche dei testi medesimi meno complicate, fermo restando l’assoluto rispetto delle regole democratiche. Il sapersi adattare al cambiamento che investe l’organizzazione interna delle imprese ed il nuovo profilo degli anziani del lavoro è presupposto essenziale per continuare a svolgere il nostro ruolo all’interno degli equilibri aziendali. La nostra Associazione oltre alle funzioni di solidarietà interna deve saper diventare anche una delle leve operative dell’Azienda di riferimento, accreditandosi sempre più come veicolo di sensibilizzazione nelle problematiche dell’energia, forte del patrimonio di esperienza dei suoi volontari. I problemi enunciati ci sembrano i più importanti tra quelli alla base degli imminenti incontri con i quadri elettivi dell’Associazione, programmati dal Comitato Direttivo nazionale. Si comincia, com’è logico, dalla base con gli incontri riservati ai Responsabili dei Nuclei locali, che si svolgeranno nel prossimo mese di novembre, per fare il punto in fasi successive con gli Organi nazionali dell’Associazione. Come prolungare la festa. Le attenzioni psicologiche per vivere serenamente la longevità. Il convegno svoltosi a Peschici il 28 maggio u.s., organizzato dall’ANSE nell’ambito del Raduno nazionale dei Seniores Enel 2008, è stato dedicato agli aspetti psicologici e sanitari della terza età. Tra gli apprezzati contributi al Convegno, riteniamo di fare cosa gradita ai nostri lettori pubblicando una sintesi della relazione della psicologa Dott.ssa Stefania Anzalone, la quale da anni si occupa di gruppi di “allenamento” finalizzati alla “manutenzione” degli strumenti per il funzionamento ottimale dell’intelletto. Pubblichiamo inoltre le foto di alcuni significativi momenti del Raduno. T Stefania Anzalone [ DATI E RICERCHE ] Le caratteristiche della prima generazione che fa i conti con una longevità di massa. Alcuni dati: oggi il numero di anziani di età compresa tra i 65 e i 74 anni è di circa 8 volte più grande rispetto all’inizio del secolo scorso e le persone che superano gli 85 anni sono aumentate di oltre 24 5 volte. Gli ultracentenari in italia sono circa 6000: 85% donne, 15% uomini. Negli ultimi 42 anni la vita media in Italia si è allungata più di quanto sia avvenuto in qualunque altro paese europeo: i maschi hanno acquistato 13 anni e le donne ben 15,4 anni di aspettativa di vita in più. Quest’ultima oggi è di 78,3 anni per gli uomini e 84 per le donne. Orientamenti in ambito psicologico. La psicologia dell’invecchiamento si occupa del benessere psichico dell’anziano, ovvero studia, tra l’altro, il rapporto tra le caratteristiche personali ed il relativo atteggiamento nei confronti della vita che influenza notevolmente l’invecchiamento. Dalla fine degli anni ‘80 le ricerche di carattere psicologico relative al “buon” invecchiamento si fondano su due principi fondamentali: variabilità interindividuale e plasticita’ intraindividuale. Il primo ci dice che non ci sono due individui che si modificano, nel tempo, nello stesso modo. Alcuni individui invecchiano meglio di altri sia dal punto di vista biologico, sia psicologico. Il secondo si riferisce alla capacità/possibilità di ciascuno di modificare le proprie motivazioni e strategie in modo da adattare meglio le risorse personali alle richieste ambientali. [ LA MENTE ] Le nuove scoperte Il nostro cervello è dotato di sorprendenti capacità di recupero e rigenerazione a tutte le età. Se è sano, è l’organo del corpo umano più resistente al tempo. È il nostro migliore asso nella manica per vivere a lungo, ma a condizione di “tenere d’occhio” gli strumenti che ne garantiscono un funzionamento ottimale. L’attività cerebrale deriva principalmente dal numero 6 di connessioni tra i neuroni (cellula che rappresenta l’unità fondamentale del sistema nervoso): le sinapsi. Con l’età il numero delle sinapsi rispetto alla superficie, diminuisce, ebbene, tale riduzione della densità delle sinapsi è in parte compensata da un aumento delle ramificazioni neurali. Questo processo è definito: plasticità cerebrale. Oggi abbiamo la conferma che la plasticità cerebrale dura tutta la vita e che, quindi, non solo l’esperienza e il trascorrere del tempo potenziano le capacità intuitive delle persone che invecchiano, ma è la biologia stessa a farlo. Le principali paure dell’invecchiamento: come affrontarle. Un serio allenamento mentale, ovvero una buona manutenzione dei nostri strumenti intellettivi, costituirà il miglior metodo per far fronte alle nostre paure e per prevenire o compensare i piccoli deficit che si presentano con l’età a livello di attenzione, concentrazione, velocità mentale e memoria. Per quanto riguarda l’attenzione: mantenerla sempre attiva e in esercizio. Si ha maggiore difficoltà se ci si ostina a fare due cose per volta, queste vecchie abitudini sono da eliminare. In merito alla concentrazione: in condizioni di stress diminuisce in modo particolare. Ciò non pregiudica la qualità del pensiero. È consigliabile intervallare periodi che richiedono una forte concentrazione con momenti di riposo e distrazione La velocità mentale diminuisce con gli anni in modo irreversibile. Chiediamoci: “è davvero un problema?” Se i giovani afferrano più rapidamente le informazioni, manca loro l’esperienza per contestualizzare tale sapere e individuare gli interventi opportuni. Uomini e donne maturi non eccellono per rapidità mentale, bensì per la capacità di trarre le conclusioni giuste e di prendere le decisioni più appropriate. Della memoria ci si comincia a lamentare intorno ai 50 anni. Diminuisce in parte, ma il suo funzionamento non è colpito uniformemente dall’invecchiamento e utilizzando tecniche sperimentate, è possibile limitarne efficacemente gli effetti sulle prestazioni mnemoniche. La memoria a lungo termine e specificamente la memoria semantica (quella dei saperi, delle competenze e degli automatismi) è forte e cambia poco con l’età se le informazioni raccolte appartengono a saperi consolidati e frequentemente sollecitati. È la memoria dei nostri repertori, delle procedure e sembra, se opportunamente utilizzata, di essere in grado di andare in supporto anche alla memoria operativa, a breve termine. Spesso non è la memoria che cede, ma è l’interesse che è manchevole. È importante ricercare stimoli e mantenere viva la propria curiosità . Vita amorosa Gli stereotipi sono ancora molto invadenti quando si parla della vita amorosa dell’anziano (per non parlare di quella dell’anziana) soprattutto quando una relazione affettiva inizia in età avanzata. Assistiamo a riprovazione sociale più o meno esplicita, atteggiamenti increduli e svalutativi dei familiari più giovani e anche degli amici coetanei, senza tener conto del fatto che un atteggiamento di riprovazione sociale, soprattutto della sessualità, nella vita affettiva degli anziani è in parte anche condiviso dall’anziano stesso come un sentimento ormai interiorizzato da una vita. Una ricerca italiana del ’96 dimostra come le donne siano più sensibili alla riprovazione sociale in questo campo. Desiderio [ IL CUORE ] Il tono affettivo Il tono affettivo ottimale cambia con l’invecchiamento. Le ricerche dimostrano che con l’età e con il passaggio alla seconda fase della vita le emozioni negative sono meno enfatizzate e il tono affettivo dominante diventa più positivo, frutto di battaglie vinte anche con se stessi. I legami sociali Hanno un effetto positivo sulla salute e sulla longevità. Da un ricerca svolta in California (nove anni di indagine) è risultato che gli individui con una vita sociale attiva morivano più tardi di quelli che avevano poche relazioni o erano mal integrati. Il fattore sociale si è rivelato talmente possente che persone con una cattiva igiene di vita, ma legami sociali forti vivono più a lungo di individui con una vita sana, ma relazioni povere. Sembrerebbe che il matrimonio faccia bene alla salute, soprattutto agli uomini. Gli sposati vivono molto più a lungo dei celibi, vedovi o divorziati, soffrono di un numero meno elevato di malattie fisiche e mentali e sembrano più soddisfatti. Questo beneficio è meno netto per le donne sposate il cui tasso di depressione è più alto di quello degli uomini sposati. Contrariamente a quello che si pensa, non per colpa dell’invecchiamento il desiderio si attenua, ma a causa del minor investimento nella dimensione emotiva. Certo ci sono persone che invecchiando perdono interesse per la sessualità senza provare rimpianti. Ad esempio Sofocle a proposito del suo desiderio sessuale sosteneva: ”a 80 anni, ringrazio gli dei di avermi liberato da questa tirannide!” Qualsiasi scelta si faccia al riguardo, è importante che si tratti di una scelta e non di un adeguamento al conformismo sociale. In ogni caso, uno dei fattori principali del mantenimento del potenziale di sessualità è costituito dalla dipendenza del presente dal passato (come è stata la vita sessuale precedente? C’è un principio di continuità). Coco Chanel diceva: “Nessuno è giovane dopo i 50 anni, ma si può essere irresistibili a tutte le età”. [ ANCORA DUE STRUMENTI DEL BENESSERE PSICOFISICO DI TUTTE LE ETÀ ] Altruismo Dare aiuto per sentirsi bene, per sentirsi utili ed avere la sensazione di non essere tagliati fuori. Tornano così gratificazioni e riconoscimento sociale ovvero remunerazioni simboliche a forte valore aggiunto. Senso dell’umorismo e ironia Secondo William Fry, ricercatore dell’università di Stanford l’umorismo incoraggia la creatività e stimola l’attività cerebrale, permette un atteggiamento rilassato e vigile. I muscoli si contraggono e si disten- 7 dono come in certe tecniche di rilassamento. Ridere stimola anche l’attività dei neurotrasmettitori (sostanze chimiche prodotte dai neuroni che servono a far comunicare tra loro le cellule nervose) aumentando vigilanza e attività mentale. Le sane risate offrono gli stessi benefici di camminare e nuotare (ossigenazione) e sollecitano positivamente il cuore. Umorismo ed ironia, ma soprattutto autoironia, sono i meccanismi di difesa più eleganti e tra i più efficaci della nostra mente comunicare tra loro le cellule nervose) aumentando vigilanza e attività mentale. Le sane risate offrono gli stessi benefici di camminare e nuotare (ossigenazione) e sollecitano positivamente il cuore. Umorismo ed ironia, ma soprattutto autoironia, sono i meccanismi di difesa più eleganti e tra i più efficaci della nostra mente. [ I MOMENTI DEL RADUNO: GITE, ORCHESTRE E DANZE, SOCIE BENEMERITE, PREMIAZIONI ] 8 Info Previdenza Abolizione del divieto di cumulo Le pensioni dirette di anzianità a carico dell’assicurazione generale obbligatoria e delle forme sostitutive ed esclusive della medesima sono totalmente cumulabili con i redditi da lavoro autonomo e dipendente. d al 1° gennaio 2009 le pensioni dirette di anzianità a carico dell’assicurazione generale obbligatoria e delle forme sostitutive ed esclusive della medesima sono totalmente cumulabili con i redditi da lavoro autonomo e dipendente. Lo stabilisce l’articolo 19 del decreto T Pierfrancesco Canetta legge n.112 del 2008, definitivamente convertito in legge. Lo stesso decreto prevede, inoltre, che a decorrere dalla stessa data del 1° gennaio 2009 le pensioni contributive maturate prima dei 65 anni per gli uomini o 60 anni per le donne sono totalmente cumulabili con i redditi da lavoro autonomo e dipendente. Con effetto dalla stessa data del 1° gennaio 2009, relativamente alle pensioni liquidate interamente con il sistema contributivo: sono interamente cumulabili con i redditi di lavoro autonomo e dipendente le pensioni di vecchiaia anticipate liquidate con anzianità contributiva pari o superiore a 40 anni, sono interamente cumulabili con i redditi da lavoro autonomo e dipendente le pensioni di vecchiaia liquidate a soggetti con età pari o superiore a 65 anni per gli uomini e 60 anni per le donne. Vale la pena di ricordare che prima dell’emanazione del decreto suddetto erano esenti da trattenute per cumulo tra pensione e redditi di lavoro dipendente o autonomo: dal 1° gennaio 2001, le pensioni di vecchiaia liquidate con il sistema retributivo; 9 dal 1° gennaio 2003, le pensioni di anzianità conseguite con 40 anni di contributi o, in alternativa, con un’età minima di 58 anni e almeno 37 anni di contribuzione. [ I VANTAGGI DELLA NUOVA NORMATIVA ] I pensionati in regime retributivo che svolgono un’attività autonoma recuperano, a seconda dei casi, il 30% del reddito di lavoro o il 30% della quota di pensione eccedente il trattamento minimo. Chi si rioccupa come dipendente si riappropria dell’intera pensione, che oggi viene sospesa fino alla cessazione del rapporto di lavoro. [ DENUNCIA ANNUALE ] In futuro i pensionati che svolgono un’attività autonoma non saranno più tenuti a presentare all’INPS la dichiarazione annuale sui redditi conseguiti. [ INVALIDITÀ E REVERSIBILITÀ ] Restano le restrizioni introdotte dalla riforma Dini per i pensionati di invalidità e per i titolari di trattamenti di reversibilità. Gli invalidi con reddito di lavoro dipendente, autonomo o di impresa sopra certi limiti sono soggetti ad un doppio prelievo. La prima trattenuta decurta la pensione del 25% o del 50%, a seconda che i redditi superino rispettivamente di quattro volte (23.042 euro) o di cinque volte (28.803 euro) il trattamento minimo INPS. Su quello che resta si applica una seconda trattenuta, pari rispettivamente al 50% della quota eccedente il minimo INPS, se dipendenti, e del 30%, se lavoratori autonomi. Sono interamente cumulabili con qualsiasi reddito le pensioni che non superano il trattamento minimo e quelle acquisite con 40 anni di contributi. Vedove e vedovi, se hanno altri redditi (anche non di lavoro) superiori a determinati limiti, devono sottostare a una riduzione della pensione di reversibilità del 25%, se il reddito personale supera di tre volte l’importo annuale del minimo INPS (17.281 euro nel 2008); del 40%, se di quattro volte superiore (23.042 euro); del 50%, nel caso in cui le entrate extra superino di 5 volte tale parametro (28.803 euro). VECCHIO E NUOVO A CONFRONTO Categorie 2008 Titolari di pensioni di anzianità retributive (*) Divieto assoluto di cumulo con redditi di lavoro dipendente Divieto parziale di cumulo con redditi di lavoro autonomo Titolari di pensioni di vecchiaia retributive Titolari di pensioni contributive (**) sotto i 63 anni età dai 63 anni in poi Cumulo totale Divieto assoluto di cumulo con redditi di lavoro dipendente Divieto parziale di cumulo con redditi di lavoro autonomo Divieto parziale di cumulo con redditi di lavoro dipendente ed autonomo 2009 Cumulo totale Cumulo totale Cumulo totale Cumulo totale Cumulo totale Cumulo totale NOTE: (*) Soggetti che oggi non beneficiano della cumulabilità totale con redditi di lavoro dipendente e autonomo. (**) Soggetti che al 1° gennaio 2009 possono far valere 60 anni di età, se donne, o 65, se uomini, o - in alternativa - 40 anni di contributi, o i requisiti della legge 247/2007 per il pensionamento anticipato. 10 Voci dall’Anse Pensionamento è uguale a declino psico-fisico? Il Prof. Massimo Palleschi è nome già noto ai lettori. I suoi articoli sono dedicati agli “anziani”, che rappresentano gran parte dei nostri Soci. La risposta all’interrogativo del titolo è – tutto sommato – negativa. q uando un uomo porta a termine una regolare e strutturata attività lavorativa subisce conseguenze diverse in relazione a numerosi fattori ambientali e personali. È molto diffusa l’opinione che l’astensione dal lavoro, soprattutto nell’uomo, possa contribuire a una emarginazione della persona anziana, con evidenti ripercussioni psicologiche negative. In effetti, non è raro osservare, in occasione del pensionamento, una caduta delle iniziative, una tendenza a rinchiudersi in se stessi, una compromissione del tono dell’umore, fino a franche forme di depressione ed, in definitiva, un più evidente e precoce invecchiamento. Non è sempre chiaro se questa associazione implichi un rapporto di causa ed effetto tra i due fenomeni o se, invece, il declino sia più frequente nei pensionati solo perché la cessazione del lavoro coincide cronologicamente con un’età della vita nella quale è più facile osservare fenomeni iniziali di declino della salute, del benessere e dell’efficienza. Mancano studi controllati al riguardo, ma si ha l’impressione che non si tratti di una semplice coincidenza, nel senso che – almeno in alcuni casi – l’interruzione dell’attività lavorativa può favorire o amplificare fenomeni d’involuzione. T Massimo Palleschi Tra i numerosi aspetti riguardanti questo problema, vorrei accennare all’influenza che il pensionamento può svolgere sulle prestazioni cognitive. È stato accertato che un’attività mentale vivace costituisce un fattore di protezione persino contro la demenza, anche se si tratta di un aiuto non sicuramente e costantemente efficace, com’è dimostrato dai casi di persone geniali, divenute dementi in tarda età (il filosofo Kant, il musicista Ravel, ecc.). In sintesi, la continuazione del lavoro oltre i 60 ed anche i 65 anni – e, più in generale, il mantenimento di un’adeguata attività fisica e mentale – svolge molto spesso un’azione benefica sull’efficienza generale della persona anziana e su una migliore integrazione socio-familiare. Se tutto questo è vero, bisogna però tener presente che il problema ha molte facce.. Non di rado si nota infatti, che la maggior quantità di tempo libero, la liberazione dalle lotte per il successo e comunque da impegni stressanti, consentono di dedicarsi serenamente a ciò che più piace nella vita e che non si è potuto praticare. Oggi vi sono sempre più persone in età avanzata che invecchiano in ottima forma e che costituiscono, anziché un peso, una risorsa per la società, rappresentando un punto di riferimento per i giovani per 11 l’enorme esperienza, l’equilibrio, la saggezza. Sono persone che riescono a mandare in soffitta l’immagine triste, marginale e residuale del pensionato e che si mettono nella condizione di utilizzare bene il patrimonio di cui dispongono: tempo, a volte denaro, competenze, maggior attenzione per gli aspetti valoriali della vita. Quindi cari lettori il mio consiglio è: Vivere pienamente ogni fase della vita e non sopravvivere… Il cielo in un sorriso T Domenico Tresca A corollario delle manifestazioni per la “714° PERDONANZA CELESTINIANA” la Cassa di Risparmio di L’Aquila, in coincidenza con le Olimpiadi, ha allestito presso i propri locali una mostra fotografica e documentale in omaggio di Ondina Valla, indimenticabile prima campionessa olimpica italiana. Ondina nasce a Bologna il 20 maggio 1916 ed il padre sceglie per lei il nome di Trebisonda in omaggio alla città turca Trapezunte da lui ritenuta una delle più belle del mondo. Raggiunta l’età scolastica viene iscritta alla Scuola elementare e lì la maestra Zanetti decide di togliere da quel nome il superfluo, lasciandole solo la parte poetica “ Onda” da cui il diminutivo Ondina. La poliedrica carriera sportiva di Ondina inizia presto; a soli 14 anni entra nella squadra azzurra e diviene campionessa assoluta affermandosi nella corsa in piano e ad ostacoli e nel salto in alto. Nel settembre 1933 partecipa a Tokio ai Giochi Mondiali dello Sport Universitario, vincendo i 100 metri piani in 12.9, gli 80 ad ostacoli in 12.2, l’alto con 1.45 m. e la 4x100 in 51.5. Il volto sorridente di Ondina (“il sole in un sorriso“) compare per la prima volta sui principali giornali stranieri e la stampa francese la descrive come “la piccola meraviglia italiana.” Durante la sua carriera, in un infinito duello con la concittadina e coetanea Claudia Testoni, sua rivale ed amica, consegue 21 record italiani: 2 nei 100 m, 5 negli ostacoli, 7 nell’alto, 1 nel lungo, 1 nel pentatlon, 5 nella staffetta 4x100. Nel 1936 Claudia ed Ondina (ammirate anche per la 12 prorompente femminilità) vengono selezionate per le Olimpiadi di Berlino. Il 6 agosto di quell’anno, alle 17.30 le due atlete bolognesi, che hanno frequentato contemporaneamente la stessa scuola media e la stessa società sportiva e che hanno lottato con caparbietà per emergere in una società dove la funzione assegnata alla donna è solo quella di fare figli (molti figli) e curare la casa, coronano il sogno di partecipare insieme ad una finale olimpica, quella degli 80 m. ad ostacoli. Le altre comprimarie sono: Steuer ed Eckert (Germania), Taylor (Canada), Braake (Olanda). Ondina, che il giorno precedente aveva eguagliato il record del mondo, non parte bene, ma a metà gara è al comando con la Testoni, rinvengono le altre, ma è lei la prima a tagliare il traguardo con 61 millesimi di vantaggio. È la prima medaglia d’oro olimpica conquistata da una donna italiana; la Testoni si classifica quarta. Bruno Roghi, redattore del più famoso giornale sportivo dell’epoca, con una sola frase, “il cielo in un sor- riso”, descrive la gioiosa espressione della vincitrice mentre ascolta l’inno nazionale. Nel 1937 il primo riconoscimento dal regime: una medaglia d’oro ed un assegno di 5.000 lire, mentre la regina Elena le fa pervenire una sua foto con dedica firmata semplicemente Elena. Nel 1938, con 1.56 m, conquista il record italiano di salto in alto, che resisterà fino al 1954. Nel 1943, a ventisette anni, abbandona l’agonismo per problemi alla schiena. Negli anni ‘50 si trasferisce a L’Aquila per seguire il marito Guglielmo De Lucchi, medico orto- pedico ed ex atleta. Rimane a L’Aquila anche dopo la prematura scomparsa dell’amato coniuge nel 1964. Nel 1978 viene derubata di tutti i suoi trofei, compresa la medaglia vinta a Berlino. Malinconicamente dichiara: “ Di quella vittoria mi rimane solo la quercia che a Berlino veniva data ai vincitori. L’ho piantata a Bologna ed è cresciuta in un’aiuola vicino alla piscina coperta dello stadio”. Una replica della medaglia le viene consegnata nel 1984 da Primo Nebiolo, Presidente della Federatletica. Muore il 16 ottobre 2006 all’età di 90 anni. Voci dall’Anse Dalle Sezioni Luigi Galluzzo ci ha lasciato T Anse nazionale Il 4 agosto il Presidente della Sezione Emilia Romagna Luigi Galluzzo ci ha lasciato, dopo una lunga attività lavorativa, contraddistinta da umanità e professionalità. È un vuoto profondo in quanti lo conoscevano ed hanno con lui lavorato e collaborato. Per questo desideriamo onorare la Sua memoria. Giornata del senior in Umbria T Enzo Severini Nella splendida cornice del Salone d’Onore della giunta Regionale dell’Umbria si è celebrata, l’11 giugno, la cerimonia della Giornata del Senior Elettrico giunta alla decima edizione. L’Anse Umbria ha premiato 11 Soci per la loro attività nell’ambito dell’Associazione e per l’impegno nell’Azienda alla quale sono rimasti sempre emotivamente attaccati. La manifestazione, coordinata da Giuseppe Ferrara Responsabile Enel Comunicazione Umbria e Marche, è stata aperta dal Presidente della Sezione Enzo Severini. L’incontro è stato anche un’occasione per mettere in risalto un tema di grande attualità “l’anziano una risorsa senza limiti per le giovani generazioni” e quindi per dare un messaggio ai giovani, “incoraggiandoli nel lavoro e nella vita, ma ricordando le esperienze positive e gli insegnamenti di chi li ha preceduti”. 13 Prima della consegna dei riconoscimenti, agli ospiti che affollavano il Salone hanno rivolto messaggi di stima e apprezzamento per la loro attività, e per quella di Enel, varie Autorità tra cui: Mario Giovannetti – Assessore Industria e Fonti di Energia Regione Umbria; Mons. Giuseppe Chiaretti Arcivescovo di Perugia; Lamberto Bottini - Assessore Ambiente Regione Umbria; Franco Pardini Presidente Nazionale Anse. Erano presenti all’incontro anche l’Ufficiale dei Bersaglieri, Carmelo Vitale, in rappresentanza dell’Esercito Italiano e Nilo Arcudi - Vice Sindaco di Perugia. Per Enel Gianluigi Fioriti - Responsabile Rete Elettrica Macro Area Territoriale Centro - ha rivolto un breve saluto ai premiati e ai loro familiari, ricordando che in un mondo che cambia tanto velocemente e si globalizza, nell’Azienda rimangono e si rinnovano la cultura della responsabilità, le innovazioni tecnologiche e i valori professionali e umani. Le Autorità civili e religiose hanno evocato i temi di più stringente attualità in materia energetica, che hanno trovato gli opportuni chiarimenti attraverso le sintetiche informazioni, fornite dal coordinatore degli interventi, sull’impegno di Enel per rispondere in modo adeguato ai temi energetici e ambientali del momento. Questi i premiati da Anse Umbria, pensionati e superstiti: Ascanio Ascani, Luciano Ciuffini, Genorio Conti, Giuseppe Dorillo, Ubaldo Peccia, Antonio Zuccari; Ida Spinosi vedova Bravetti e Pia Brillo vedova Racanella; inoltre, i dipendenti: Luca Moscatello e Marco Ridolfi; un particolare riconoscimento è andato al Senior Mario Leggerini. Tutti hanno ricevuto una targa Anse ed un piatto d’argento, offerto dalla Giunta della Regione Umbria. L’ing. Gianluigi Fioriti ha oggerto ai premiati vari gadget Enel, una copia di Enel Insieme e la locandina con Mission dell’Enel di oggi. Non sa stare con le mani in mano T Giovanni Pacini Questa che vi sto raccontando è la storia di un grande collega che si è “costruito” da solo! Con Giovanni Franco Ternali, Responsabile del Nucleo di Siena, sono stato a Pianella, borgo del comune di Castelnuovo Berardenga, per incontrare il nostro socio Azelio Petrelli, classe 1923. Chieste le informazioni al giornalaio, siamo stati mandati su una collinetta costellata di villette più o meno moderne e non abbiamo faticato molto a trovare quella che ci interessava. Infatti nel giardino si ergeva in tutta la sua bellezza un modello in scala 1:20 della 14 famosa Piazza del Campo di Siena con i suoi splendidi monumenti: la Torre del Mangia, Fonte Gaia, il Palazzo Comunale, il Palazzo Salimbeni, ecc., fino anche, sul retro della piazza, la chiesa di S. Francesco. Suonato il campanello è sceso Azelio con i suoi 84 anni ben portati, nonostante una parziale cecità causata da una operazione mal riuscita ad una cataratta nel 1999. Ma questo non ha impedito al nostro amico di realizzare il modello di Piazza del Campo con una fattura mirabile, anche nei particolari, cosa che le molte fotografie fatte non possono rendere pienamente. Dopo aver decantato abbondantemente la sua opera, Azelio ci invita in casa a bere un bicchierino di Vin Santo e ci racconta la sua storia, che viaggia in parallelo con parte della storia di Enel e con quella di molti nostri colleghi. Fin dall’inizio il legame con il mondo dell’elettricità fu estremamente significativo: nacque infatti in una casa della Valdarno a S. Pancrazio, appunto nel Valdarno, dove visse la sua giovinezza con due fratelli e una sorella. Il padre morì in un infortunio sul lavoro, per elettrocuzione; il Direttore di allora, ing. Legnaioli, promise di prendersi cura dei figli e di assumerli al momento opportuno nella Società. Durante la guerra fu deportato in Germania, mentre S. Pancrazio fu dato alle fiamme per una rappresaglia tedesca in cui morì suo fratello e fu distrutta la sua abitazione. Il ritorno dalla Germania fu per lui un duro colpo, trovò infatti la sua famiglia che viveva in una stalla. All’epoca iniziò il calvario per raggiungere la sospirata Selt-Valdarno, come a suo tempo era stato promesso. Lo fecero assumere da una ditta che stava ricostruendo la stazione di Chiusi, ove si adattò a dor- mire nel cantiere. Poi lo mandarono a ristrutturare le cabine secondarie dell’Azienda ad Arezzo e qui la raccomandazione fu: “Azelio, fatti durare questo lavoro, altrimenti non sappiamo dove metterti”. Si rivolse a Davis Ottati, allora importante sindacalista, per ottenere l’agognata assunzione, ma fu solo mandato a Firenze per realizzare prese e posare contatori a cottimo con bicicletta, scala e barroccino. Ebbe un’idea: tutte le sere si presentava davanti alla porta del potentissimo Dott. Cristina, capo del personale, si faceva vedere e stava in silenzio. La perseveranza fu premiata e nel 1954 fu assunto nella squadra di Rapolano per montare cabine: non lo sapeva fare e così cominciò a guardare con attenzione le cabine esistenti per copiarle; tecnica ben appresa, basta vedere il modellino di Piazza del Campo da lui realizzato. Divenne poi lo Zonista di Pianella, dove abitava, e in seguito venne messo a capo della squadra Enel del luogo. Nel 1975 spostarono la squadra a Radda, ma lui non ci voleva andare; i capi dell’epoca furono molto comprensivi, lo lasciarono nella sua casa a Pianella e remunerarono molto bene i suoi quotidiani spostamenti fino a Radda. Nel 1978 andò in pensione e poi lasciò la casa dell’Enel. La meravigliosa casa in cui ora abita, Azelio se l’è costruita da solo, lavorando anche 14 ore al giorno e lasciando sul campo ben 14 kg del suo peso. Finita la casa non poteva stare con le mani in mano e si mise a fare sculture in legno di olivo e di noce: animali e suppellettili varie, anche un Cristo e delle Madonne, in tutto un centinaio di opere riunite quasi tutte in una stanza-museo. Nel 1999 gli venne il desiderio di realizzare un modello della Torre di Pisa, ma suo genero disse che un senese doveva fare qualcosa di Siena e così nacque il modello 1:20 di Piazza del Campo di cui abbiamo già detto e dove ha piazzato, forzando la realtà per amore della moglie, una Madonna da lei stessa ricamata. La “piccola Piazza del Campo” è stata anche fotografata per un periodico sulla vita senese, “Il Carroccio”, nel fascicolo di Settembre/Ottobre 2006. Lasciandoci ha voluto che portassimo con noi una bottiglia di Vin Santo prelevata dalla sua curata e fornitissima cantina, che ci ha fatto visitare con grande orgoglio. 15 Premio fedeltà Anse Campania T Pasquale Cutino Anche quest’anno, come è ormai tradizione nella Sezione Campania, sono stati premiati i Soci che hanno un’anzianità d’iscrizione all’ANSE di oltre quindici anni. La manifestazione si è svolta presso un complesso turistico situato nel comune di Montoro Superiore, in provincia di Avellino nell’incomparabile scenario paesaggistico dei monti Picentini. Hanno partecipato al raduno circa un centinaio di persone considerando anche i familiari dei premiandi, ai quali il Presidente della Sezione Serra, in ricordo della giornata, ha consegnato un linghottino d’argento. È stata anche l’occa- sione per ringraziare ed informare i Soci che il disegno di legge d’iniziativa popolare sulla perequazione delle pensioni è stato presentato al Senato della Repubblica con oltre 74.000 firme raccolte e la Campania ha dato un supporto di circa 2.500 adesioni. Erano presenti alla manifestazione anche gli ex Presidenti della Sezione Franco Carpentieri e Bruno Scordo nonché il dott. Pasquale Di Napoli, in rappresentanza dell’ACEM e ASEM della dirigenza Enel. Alla fine della giornata il Presidente Serra ha rivolto un sentito ringraziamento ai Responsabili dei Nuclei di Avellino e Salerno per aver collaborato attivamente alla organizzazione della manifestazione. Voci dall’Anse Nuclei Anse Gita a Giuggianello e Muro Leccese T Emilia Sisti Il 20 aprile, con molti Soci del Nucleo di Bari abbiamo trascorso una giornata nel Salento all’insegna della cultura e della socialità. Partiti da Bari e raggiunta la località di Giuggianello, nei pressi di Maglie, è stata effettuata la visita guidata al giardino botanico “La Cutura” dove è stato possibile 16 ammirare le serre di piante grasse e tropicali dai nomi più rari, il giardino roccioso, il giardino mediterraneo, il laghetto naturale con papiri e ninfee, il borgo antico, il giardino all’italiana, il giardino dei semplici, lo splendido roseto ed infine il giardino segreto, chiamato così perché custodisce le piante più rare in luoghi nascosti. Ci siamo trasferiti a Muro Leccese, nel cuore del Salento, terra di vaste dimensioni storiche, dove ad attenderci vi era il Sindaco; poi con la guida ci siamo diretti al Convento dei Domenicani, lo stesso che ha ospitato la riunione del Consiglio dei Ministri della Comunità Europea nel 1996 e alla chiesa di S. Domenico; abbiamo potuto ammirare Piazza del Popolo abbracciata da due chiese barocche dell’Annunziata e dell’Immacolata epoca 1700, il Palazzo del Principe, il bellissimo Museo dei reperti medioevali, il Palazzo Ducale, la colonna dei 4 Evangelisti e tutto il borgo medioevale denominato ”Terra”. Terminato il giro storico di Muro Leccese, la giornata si è conclusa gustando in un bar storico della Piazza un ottimo gelato artigianale e in tarda serata abbiamo fatto rientro a Bari, contenti della giornata trascorsa e con l’augurio di poter fare presto un'altra gita. Tutto esaurito al pranzo sociale del Nucleo di Forlì T Paolo Alberto Macchi Ancora un successo per l’infaticabile Luciano Zavalloni, Responsabile del Nucleo di Forlì. Il 19 aprile, grazie alla sue doti organizzative, sono intervenuti al pranzo sociale tenutosi a Bertinoro oltre 180 partecipanti; nel corso del pranzo, Zavalloni ha ampiamente illustrato ai presenti notizie, novità e iniziative sulla vita sociale dell’Associazione. Ospite gradito è stato l’ing. Ermano Giunchi, dirigente della sede Enel di Forlì. Il tradizionale taglio della torta, cui ha provveduto la Signora Zavalloni, ha concluso la bella manifestazione. 17 Le attività del Nucleo di Bologna T Paolo Alberto Macchi Anche quest’anno per il Nucleo di Bologna non potevano mancare momenti di amicizia e solidarietà. A fine marzo si è svolta una tombola di solidarietà presso la Casa di Riposo Zucchi di Bologna, dove sono ospiti il Socio Mario Colombo e la moglie Antonietta: l’iniziativa è stata molto apprezzata da tutte le persone ricoverate, che hanno così trascorso un pomeriggio diverso dai soliti. Il 5 aprile invece Emilio D’Andrea (Responsabile del Nucleo) ha organizzato, con i suoi collaboratori, il pranzo sociale in Romagna, con visita guidata nel piccolo paese medioevale di Santarcangelo; il pranzo è stata anche l’occasione per festeggiare – con il tradizionale taglio della torta – il compleanno di due Soci. Il 3 maggio tutto il Nucleo in pullman verso Firenze, per una visita guidata alla città, accompagnati dalla Socia Barbara Ceccarelli, componente del Comitato del Nucleo di Firenze e neo premiata come Socia Benemerita al Raduno di Peschici. Presentate a Brisighella le offerte di Enel Energia T Paolo Alberto Macchi Il 26 giugno, il Nucleo Anse di Ravenna in collaborazione con Enel Energia ha organizzato, presso la sala riunioni del Comune di Brisighella, un‘assemblea cittadina avente per tema le fonti di energia ed il risparmio energetico. L’iniziativa ha registrato un lusinghiero successo: era presente il Prof. Tini, docente di microbiologia presso l’Università di Bologna, per illustrare ai presenti il mercato libero dell’energia e del gas, gli impianti fotovoltaici a pannelli solari con produzione di energia da biogas. L’incontro è stato magistralmente condotto dalla nostra Socia Francesca Goni, cui va il ringraziamento della Sezione Emilia Romagna per l’impegno profuso nel valorizzare le opportunità offerte da Enel Energia. Analoghe iniziative sono programmate dal Nucleo di Ravenna. 18 Voci dall’Anse Viaggiando Tra i sentieri di un’incantevole Umbria T Silvana Colombi Pirovano Siamo all’inizio di un nuovo viaggio. Un viaggio (dall’8 al 12 maggio) che ci farà conoscere quella terra magnifica quale è l'Umbria: le sue belle cittadine, le sue chiese, i suoi monumenti. Il viaggio in pullman è lungo, ma molto interessante: immersi nel verde splendido della natura umbra, la stanchezza lascia il posto al desiderio di poter ammirare tutte le meraviglie che il tragitto ci riserva. Ed ecco che davanti a noi appare il cartello di S. Maria degli Angeli, una quieta e splendida cittadina che ci ospiterà per cinque giorni, in cui troneggia la stupenda Cattedrale che conserva la “porziuncola”, la chiesetta con i suoi splendidi dipinti, restaurata da S.Francesco, in cui si sviluppò il francescanesimo stesso. Qui giunti, ci mettiamo alla scoperta di un bellissimo borgo medioevale insieme a Michela, la nostra guida, che è un prezioso pozzo di scienza, e a Giuliana la capogruppo, che si dà da fare in mille modi per accontentarci. Camminiamo per vicoli splendidi ammirando quelle case che sembrano uscire da un presepe d'altri tempi. Michela ci illustra ciò che fece quel gran genio di Pinturicchio, il cui soprannome vuol dire “piccolo pittore”, all'interno della Chiesa S. Maria Maggiore. Il bel tempo favorisce la nostra escursione e la voglia di conoscenza. Il nostro Responsabile di Nucleo, Antonio Bovolini, è concentrato a riprendere con la fotocamera gli attimi più belli del viaggio. Anche oggi, 9 maggio, riprende la marcia verso un altro luogo da sogno: siamo a Todi. Qui Michela ci spiega alcuni aneddoti su Jacopone da Todi, sempre conducendoci attraverso vicoli scoscesi e medioevali. Giungiamo alla chiesa S. Fortunato, scalino dopo scalino i nostri occhi non si stancano di guardare dappertutto. La storia di Jacopone ci affascina: sposato ad una giovane fanciulla si accorge che al momento della sua morte ella portava il cilicio e resta di sasso sentendosi fortemente in colpa per la vita da lui condotta. Ora, meraviglia delle meraviglie, il nostro pullman si ferma nella piazza della città del frate poverello: Assisi. Qui siamo fortunati perché si festeggia il calendimaggio: ragazze e ragazzi in costume si lasciano fotografare insieme ad alcuni di noi, bambini con cestini di mele rosse che se le passano tra loro e gonfaloni che sfilano. Dopo averci fornito le notizie artistiche sulla facciata della Basilica, Michela ci introduce all’interno di quell'atmosfera beatamente angelica. Guardo le pareti affrescate, la volta e mi torna in mente la distruzione di quel luogo con il terremoto del 1997. Fu un vero e proprio disastro, anche se oggi non è rimasta alcuna traccia. Ecco la tomba di S. Francesco, lì, a proteggere chiunque si appressi ad essa. Silenzio, silenzio e meditazione. Poi fuori all'aperto e rimirare quanto ancora ci circonda... 19 Ma il nostro desiderio di vedere il capoluogo, Perugia, è grande ed eccoci accontentati, siamo qui nei pressi della fontana che racconta varie scene della mitologia antica tra colombi beati che bevono e bimbi che corrono. Ammiriamo il Palazzo dei Priori, la città sotterranea, la Loggia dei Mercanti, la Platea Magna, la fontana del Buongoverno. Ritorno in albergo, il pullman corre in un'oasi di verde dalle mille tonalità, paesini abbarbicati alla roccia come tanti piccoli presepi. Nel pomeriggio il minitour prosegue per Montefalco, passando per Bevagna e giungendo a Trevi, una breve sosta alle fonti di Clitunno, dove soffia un vento impetuoso. Volti un po' stanchi, ma ancora con viva la voglia di sapere e conoscere quanto ci è intorno. L'indomani, dopo aver trascorso una tranquilla mattinata di shopping a Santa Maria degli Angeli, partia- mo per Cascia, dove si visita il Santuario di Santa Rita e la sua casa con l'orto e il roseto. Poi Norcia, il Santuario Benedettino: sono tante le storie che ci racconta Michela e ne restiamo affascinati. Ultima tappa Spoleto, camminiamo anche qui attraverso il borgo medioevale, passiamo davanti all'arco di Druso, entriamo nella Cattedrale dove ci accoglie un silenzio irreale, scendiamo nella cripta. Saliamo verso la rocca, vogliamo attraversare un vecchio ponte, purtroppo è chiuso per lavori e ci accontentiamo di fotografarlo. E così con un po' di nostalgia lasciamo questi gioielli dell'arte umbra, perché la nostra Milano ci attende. Un particolare ringraziamento ai volontari dell'Anse, in particolare a Giuliana Biancini e ad Antonio Bovolini che si prodigano sempre in tutti i modi per farci conoscere quanto di più bello e interessante ci circonda. Gita della Sezione Molise T Agostino Caruso La zona delle Cinque Terre è senza dubbio una tra le più seducenti del territorio italiano sia per natura, sia per storia e tradizioni. Del fascino di questa terra hanno potuto beneficiare i 41 tra Soci e familiari della Sezione Molise, che dal 4 all’8 giugno, hanno effettuato una gita in Liguria. Avendo come punto d’appoggio Lido di Camaiore i partecipanti si sono imbarcati a La Spezia per raggiungere Vernazza, base ideale per escursioni, dove hanno potuto visitare la chiesa di S. Margherita di Antiochia. Quindi prosecuzione per Monterosso, poi per Manarola percorrendo a piedi “la Via dell’Amore” fino a Riomaggiore. Nel giorno seguente è stata visitata Genova e il suo incantevole acquario, popolato delle diverse specie marine, squali, pesci tropicali, pinguini, tartarughe giganti, ecc. Sulla strada del ritorno, la gita si è conclusa visitando le storiche città di Pisa e Lucca e la bella Orvieto, dove 20 si è potuta ammirare la Cattedrale e scendere nel Pozzo di San Patrizio. Guide professionali e buoni ristoranti hanno contribuito alla positiva riuscita della gita con ringraziamenti, da parte dei partecipanti, agli organizzatori. Incontro di Primavera T Ivo Dal Prà Sembrerà forse un articolo un po’ fuori “tempo”, visto che siamo già alla fine dell’estate, ma vogliamo comunque raccontarvi del tradizionale incontro di primavera che si è svolto lo scorso 17 aprile a Padova in Prato della Valle, organizzato dai Soci dei Nuclei di Padova e Rovigo. Tra gli 80 partecipanti vi erano anche i familiari dei Soci, che insieme hanno contribuito al trascorrere di una piacevole giornata. Dopo l’ascolto della Santa Messa, celebrata nella cripta della Basilica di Santa Giustina, dove si sono ricordati i colleghi scomparsi i Soci, divisi in due gruppi, hanno effettuato una visita guidata al Santuario, al Monastero dei Benedettini e agli splendidi Chiostri. Come in ogni evento degno di nota non poteva man- care il tradizionale pranzo, occasione per trascorrere alcune ore serene insieme e avere uno scambio di idee sui problemi della categoria. Crociera nelle isole greche T Pino Basile Quest’anno per i Soci della Sezione Calabria e quelli dell’Alatel Calabria le ferie sono iniziate già nel mese di giugno con una crociera lungo le isole greche. Dal 3 al 10 giugno infatti il gruppo formato da Soci e loro familiari si sono avventurati nei mari Ionio – Egeo e Adriatico per vivere, o in alcuni casi rivivere, le emo- zioni di una crociera. La “Costa Fortuna”, nave di grande confort ed eleganza, ispirata ai mitici transatlantici italiani ha accolto gli ospiti con grande calore coccolandoli e riempiendoli di ogni attenzione. La vita a bordo è stata vissuta pienamente e con com- 21 pleta aggregazione del gruppo con gli altri ospiti. Sempre gradite le sorprese di mezzanotte con la partecipazione a lauti banchetti, tanto da ritornare con qualche chilo in più. Prima tappa Olimpia, con visita ai suoi resti e a quelli dello stadio dove hanno avuto origine i giochi olimpici moderni. A seguire sosta a Katakolon dove si sono degustate le specialità greche al ritmo del sirtaki. Il giro tra le numerose isole greche ha scoperto agli ospiti piccoli paradisi sparsi, che galleggiano su acque cristalline. Tappa obbligate sono state le piccole Cicladi. Una grande emozione è stata vissuta dal gruppo quando si è inerpicato con l’ovovia verso Firà (Santorini), per poi ridiscendere verso il porto da una strada a gradini, percorsa anche da numerosi asinelli che trasportano i turisti avventurosi. Da ammirare la singolare architettura delle case: tutte bianche con molte finestre e cupole. dopo essere entrati nella Laguna Veneta attraverso le Bocche del Lido. I crocieristi hanno avuto modo di immergersi per parecchie ore nelle calli per spendere quanto ormai disponibile e dare un saluto al Ponte di Rialto, al Ponte dei Sospiri e a tutte le preziosità di questa città unica. È proprio il caso di dire che la vita di crociera dovrebbe durare di più… Quindi, prora su Dubrovnik, dove percorrendo le mura di cinta fortificate del XII secolo del suo centro storico, si sono ammirati alcuni splendidi edifici di grande valore storico e artistico, come il quattrocentesco Palazzo del Rettore, la Cattedrale barocca e paesaggi di incomparabile bellezza. A Venezia ha avuto termine la crociera: poetico, al sorgere del sole, l’attracco alla stazione marittima Navigazione in burcio T Ivo Dal Prà Il 4 Giugno una cinquantina di soci e familiari del Nucleo di Padova si sono ritrovati presso il molo del Bassanello (alle porte di Padova sul fiume Bacchiglione) per vivere un evento del tutto singolare. Saliti a bordo del burcio Nuova Maria (un originale barcone di legno costruito nei primi anni del 1900 per effettuare il trasporto fluviale di merci ed ora ristrutturato a cura della cooperativa “Lo squero” ed abilitato al trasporto di persone) e guidati dal Prof. Pier 22 Giovanni Zanetti, studioso naturalista che ha illustrato le caratteristiche dei luoghi attraversati, i partecipanti hanno effettuato la circumnavigazione dei canali che circondano Padova. Percorso il canale Scaricatore sono entrati nella conca di Voltabarozzo, ove hanno potuto superare un dislivello d’acqua di circa sette metri, hanno poi percorso il canale S. Gregorio e il fiume Piovego transitando per il Portello (antico porto fluviale per il collegamento Padova-Venezia) concludendo lo splendido giro alla conca delle Porte Contarine sita in prossimità del centro di Padova. In considerazione delle forti emozioni vissute durante il viaggio di rivisitazione d’un modo di vivere del passato non troppo lontano, le tre ore trascorse in barca sono passate in un lampo tanto che, al termine dell’escursione, i partecipanti, scesi dal burcio, hanno continuato per qualche tempo a conversare nella piazza d’arrivo prima di scambiarsi l’arrivederci ad una prossima manifestazione. Voci dall’Anse E altro ancora La lunga strada verso il Notiziario T La Redazione Il cammino per arrivare a dare il “visto si stampi” al Notiziario Anse è normalmente assai travagliato… All’inizio mancano i testi e ahimè inizia l’affannosa ricerca; ma poi la prima bozza è eccessivamente lunga oppure troppo breve e si cercano gli adattamenti più vari; si arriva così alle fatidiche tre/quattro bozze e, infine, al “visto si stampi”. la redazione riflette stiamo lavorando per voi i testi non arrivano e questi articoli? Va tenuto in conto il tempo tiranno, considerando che l’obiettivo finale consiste nel far arrivare il Notiziario al recapito dei lettori in tempo utile per la scadenza dei canonici trimestri: fine marzo, giugno, settembre e dicembre. In chiave scherzosa, abbiamo cercato – con l’aiuto di alcune immagini – di rappresentare il lavoro della Redazione. affannose telefonate speriamo in bene… va male 23 si scruta l’orizzonte prima bozza redazione disperata seconda bozza meglio fuggire? niente in vista… ultima bozza fatto la situazione peggiora, ma... forse ci siamo… siamo in stampa ora si trotta verso il prossimo numero LO CHEF CONSIGLIA T Franco Pardini POLLO ALLA CONTADO DI AVIGNONE Vi propongo questa volta un piatto semplice, ma aristocratico, di una celebre cuoca-scrittrice (Alice B.Toklas, amica e confidente di Gertrude Stein), famosa anche per la sua perizia in cucina e per aver avuto ospiti eminenti personaggi del tempo (Picasso in primis). La ricetta selezionata tra le molte di svariate scuole culinarie, alcune delle quali peraltro molto complicate, merita a mio avviso di essere segnalata perché utilizza il “buon vermuth dolce italiano (Cinzano o Rossi)”, che è praticamente scomparso dalle nostre credenze e che all’epoca (primo ventennio del secolo scorso) era uno dei prodotti celebri del “made in Italy”. Eccovi la ricetta: tagliare a pezzi (otto) un pollo giovane, salare e pepare rosolando il tutto in una padella con burro a fuoco medio, poi abbassare la fiamma e far cuocere per circa 20 minuti scuotendo frequentemente la padella. Mettere da parte e nella medesima padella versare del buon “vermuth dolce italiano”, fiammeggiare e rimetterci il pollo. Aggiungere poi un cucchiaio di passato di pomodoro, un pizzico di cannella e uno di pepe. Mescolare per circa 5 minuti e servire caldo. Aggiungo io buon appetito, non nascondendo un po’ di nostalgia per i tempi del vermuth! 24 Pensieri e Parole Giacomo Puccini In occasione del 150° anniversario della nascita di Giacomo Puccini, il nostro Socio e musicofilo Camillo Fratus ha tracciato un breve profilo del personaggio, della sua vita e delle sue opere. T Camillo Fratus opera teatrale alla fine dell’Ottocento reagisce alla ventata realistica che investe tutta la cultura italiana. Il melodramma verista cerca di adeguare la musica all’azione, di far prevalere il soggetto, di tralasciare le grandi prospettive tragiche e drammatiche. Le vicende sono più legate ai fatti presi dalla vita quotidiana, alla rappresentazione minuziosa, scenica e musicale, dei dettagli per dare un significato all’esistenza attuale come realmente si svolge. Tra i musicisti, uno soprattutto ha la forza di indirizzare le esigenze italiane ed europee a quel programma: Giacomo Puccini. Nacque a Lucca il 22 dicembre 1858, primo di sette figli del maestro di cappella Michele Puccini. Dopo la morte del padre, Giacomo a 14 anni divenne organista della Chiesa lucchese. In seguito frequentò per 5 anni il seminario con scarso amore per lo studio e la religione. Rimase molto impressionato all’ascolto dell’Aida di Verdi. Nel 1880 fu ammesso al Conservatorio di Milano con una borsa di studio concessa dalla regina Margherita su petizione della madre. Puccini ebbe in quel periodo Bazzini e Ponchielli come maestri. Si diplomò con un “Capriccio sinfonico” nel quale si notarono la sua spiccata predisposizione per la melodia e l’orchestra- l ’ 25 zione. La sua vita scorreva metodica con numerosi amori superficiali. Compose una prima opera “Le Villi” che narra di fanciulle morte per amore, che prima fanno danzare i loro amanti e poi li uccidono. L’opera, rappresentata al teatro Dal Verme di Milano ebbe successo di critica e di pubblico anche per la mediazione di musicisti Boito e Ponchielli. In questo periodo Puccini conobbe la bella e bionda Elvira, moglie di un droghiere e madre di due bimbi. I due si innamorarono in modo travolgente ed Elvira lasciò la famiglia, convisse con il Maestro a Milano e gli diede un figlio; sarà una convivenza che durerà tutta la vita, anche se Elvira non saprà creare attorno all’amato l’atmosfera di comprensione e dolcezza di cui lei aveva bisogno e Puccini non fu capace di portare un valido contributo alla felicità dell’unione. Il Maestro compose una seconda opera “Edger” che fu rappresentata alla Scala di Milano con scarso successo. Nel 1881 Puccini ed Elvira si stabiliranno a Torre del Lago sulle rive del Lago di Massaciuccoli. Qui il Maestro visse un piacevole soggiorno per il fecondo contatto con la natura, per la caccia a cui si dedicava volentieri e per la presenza di numerosi e simpatici artisti che lo circondavano. Due anni dopo fu rappresentata la “Manon Lescaut”, dramma di una giovane donna assetata di lusso e di piaceri, che ebbe un esito trionfale. In quest’opera si avvertono gli influssi di Bizet che con la “Carmen” aveva portato in scena, 2 anni prima, una verità drammatica unita a un grado di naturalezza spregiudicata. Dopo varie esperienze, il Maestro scelse due valentissimi collaboratori: il librettista Luigi Illica e Giuseppe Giacosa. È in questo periodo che vedono la luce due celeberrime opere pucciniane: la “Bohème”, presentata a Torino nel 1886 con la direzione del giovane Arturo Toscanini, che ebbe una iniziale accoglienza tiepida, per poi, pochi mesi dopo, sfociare in un trionfo che l’accompagna ancora oggi. L’altro grande successo fu “Tosca”, dramma che si conclude con la morte tragica dei due protagonisti: Cavaradossi e la stessa Tosca. L’opera, con la regia di Tito Ricordi, figlio del grande editore, fu rappresentata al Teatro Costanzo di Roma dove ottenne un grande consenso di pubblico e di critica. 26 Nell’estate del 1888 Puccini si recò a Londra dove rimase affascinato dal dramma in un atto “Madame Butterfly” del drammaturgo e impresario teatrale americano David Belasco che ricavò a sua volta da un racconto di John Luther Long. Prima di comporre l’omonima opera, il Maestro si recò a Nagasaki in Giappone per conoscere meglio l’ambiente del dramma e il famoso sensale di matrimoni. L’opera, che Puccini concepì in 2 atti, vide la luce al Teatro alla Scala di Milano il 12 febbraio 1909 e si rivelò un fiasco. Con qualche rimaneggiamento fu nuovamente presentata a Brescia il 28 maggio dello stesso anno dove gli fu riconosciuto un gran successo che da allora il pubblico di tutto il mondo le riserva. Nel 1907 si recò a New York, dove scoprì un altro lavoro del Belasco “La fanciulla del West” e, con la collaborazione dei librettisti Zangarini e Civinini, lo musicò. Il melodramma fu rappresentato per la prima volta al Metropol di New York nel 1910 sotto la direzione di Arturo Toscanini; fu molto apprezzata dal pubblico e dalla critica, ma lasciò delle perplessità tra gli studiosi. L’Italia stava cambiando. L’opera tradizionale sembrava cosa vecchia. Anche la musica di Puccini fu ritenuta superata e “poco italiana”. Pure Pietro Ricordi, succeduto al padre nella direzione della casa editrice, si schierò contro le creazioni pucciniane. Ma il Maestro, conscio delle sue capacità e della genuinità delle proprie ispirazioni, ruppe temporaneamente il rapporto col Ricordi. In quel periodo scrisse un’opera ritenuta di livello inferiore al suo standard: “La Rondine”. Compose pure un trittico d’ispirazione francese: “Il Tebano” da un libretto dell’Adorno, “Suor Angelica” sul dramma di una giovane aristocratica costretta ad abbracciare la vita monastica per scontare un peccato d’amore e “Gianni Schicchi”. Quest’ultimo appassionò il pubblico, mentre gli altri due lavori ebbero scarso successo. Nel 1921 Puccini, con Simoni e Adami, pose mano alla sua ultima opera “Turandot”. Nell’antica fiaba di Carlo Gozzi apparvero degli influssi della nuova musica di Debussy, Stravinski, Schonberg: infatti, pur non avendo apprezzato inizialmente questa musica, egli acquisì alcuni aspetti tecnici che lo interessarono. La Turandot non è una fiaba che emerge da intenzioni di verismo, ma presenta personaggi veri e crudi: i tagliatori di teste per ordine della principessa, il popolo crudele liberato dal principe Calaf dall’incubo dell’eliminazione dei pretendenti di Turandot, la disputa dei 3 famosi indovinelli che il principe risolve, l’amore che si accende e divampa alla fine nel cuore che pareva di ghiaccio della principessa, la morte della piccola fedele Liù. Tutti questi episodi vivono di una musicalità fantastica. È noto che Puccini, colpito da un tumore alla gola, non riuscirà a portare a termine l’opera che fu ultimata da Franco Alfano, compositore e pianista napoletano. Puccini morì il 29 novembre 1924. Quando Toscanini presentò la Turandot per la prima volta al Teatro alla Scala di Milano, il 25 aprile 1925, fermò l’orchestra al punto in cui finisce il lavoro del Maestro: tutto il pubblico si alzò in piedi in un religioso silenzio. Una cosa che colpisce lo spettatore nelle opere di Puccini è la femminilità appassionata delle eroine rappresentate; quasi tutte persone prese dal mondo contemporaneo, ma dotate di una capacità di donarsi all’amato fino a morire per lui, quasi che la morte fosse una necessaria conseguenza dell’amore. Sono in tanti a conoscere e a volte cantare i punti più salienti delle sue romanze. Chi non riconosce alle prime battute dell’orchestra le romanze “Che gelida manina……”, “Ma quando vien lo sgelo il primo sole è mio”, “Vissi d’arte, vissi d’amore”, “Svanì per sempre il sogno mio d’amore”, “Io senza dar risposta me ne starò nascosta, un po’ per celia, un po’ per non morire al primo incontro”? Queste sono vette di grandissima musica che superano catalogazioni usuali (sinfonica, operistica, operettistica, jazz o altro) e le trascendono. 27 Sentimenti ed emozioni T Pasquale Cutino Il nostro Socio Federico Capuozzo ci ha tutti sorpresi con la pubblicazione del suo testo poetico “Sentimenti ed emozioni”. Infatti sembra strano che tra linee elettriche e cabine di distribuzione possa nascere il fiore della lirica. Egli ha presentato la sua raccolta di poesie scritte nel suo percorso di vita e pubblicate in quello di “dipendente INPS a tempo pieno” come si autodefinisce da pensionato. I sentimenti e le emozioni che ci comunica nascono in una dimensione quotidiana. Sono occasionali considerazioni, ispirate dai momenti della vita di tutti i giorni, non meno importanti dei grandi eventi che cambiano il nostro destino. La sua poesia richiama alla mente quadretti di pittura impressionistica che, con pennellate più o meno definite, descrivono ambienti (Trascorrere la notte in ospedale per fare compagnia ad un amico è drammatico); paesaggi (ho desiderato, ardentemente di ritornare ad Assisi… dove la visione è splendida. Immersi nell’immenso della basilica ed essere circondati di immenso); figure di uno spazio vivo e concreto (è meraviglioso ammirare un fanciullo che corre, in compagnia del proprio cucciolo di cane). Si avverte nei versi del poeta un disagio tra quello che la vita lo ha costretto a fare e quello che avrebbe voluto realizzare, sentimento che molti di noi condividono… mio malgrado sono stato costretto, a vivere sempre in un modo diverso, dal mio pensiero più intimo e profondo… Quella dell’autore è una sensibilità viva verso le cose e le persone che all’evocazione risultano ricche di colore e di mistero, gli incontri, le conoscenze, i per- 28 sonaggi gli consentono squarci di pensiero improvvisi e densi di significato... sei stato il sogno della mia vita. Al vederti… pensai al sogno divenuto realtà. Mai più ho provato la sensazione di sentire la gioia. Complimenti Federico per averci regalato questo gesto d’amore perché dai tuoi versi traspare un animo sensibile e candido che l’uomo di oggi purtroppo, preso da falsi valori, non riesce più a percepire. Enel News Centrale di Torrevaldaliga: conversione a carbone pulito La nuova centrale di Torrevaldaliga Nord a Civitavecchia è un impianto a carbone ad alta efficienza, costituito da tre gruppi da 660 MW, per una potenza complessiva pari a 1.980 MW. si tratta dell’impianto a carbone pulito più avanzato al mondo nella sua categoria. Grazie al complesso di tecnologie, strutture e apparecchiature utilizzate a vantaggio dell’efficienza produttiva e dell’impatto ambientale, le emissioni, delle polveri, degli ossidi di azoto e dell’anidride solforosa saranno ridotte rispettivamente dell’88%, 61% e 88%. Anche le emissioni di CO2 subiranno un decremento pari al 18% rispetto al precedente impianto a olio. L’impianto è stato inaugurato lo scorso 30 luglio, con l’avvio del primo dei tre gruppi della centrale. Alla cerimonia hanno partecipato il Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, il Presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, i top manager di Enel, al seguito del Presidente petitività del sistema elettrico nazionale, in sintonia con la politica energetica europea”. Piero Gnudi e dell’AD Fulvio Conti, e autorità politiche e religiose regionali e locali. “La centrale di Torrevaldaliga Nord – ha dichiarato Fulvio Conti – dà un contributo importante alla diversificazione del mix energetico nazionale e alla sicurezza degli approvvigionamenti, alla riduzione delle emissioni e al rafforzamento della com- La centrale così rinnovata sarà in grado di soddisfare, a pieno regime, il 50% del fabbisogno di energia elettrica del Lazio pari a circa il 4% dei consumi nazionali. Grazie alle tecnologie utilizzate, le più avanzate oggi disponibili, l’impianto, pienamente operativo nel 2009, avrà il miglior rendimento della sua categoria e ridurrà in modo notevole l’impatto ambientale. Rispetto al precedente impianto a olio combustibile, tutte le emissioni saranno fortemente ridotte - del 61% quelle di ossidi di azoto, dell’88% quelle di polveri e di anidride solforosa e saranno in questo modo inferiori del 50% rispetto ai limiti posti a tutela dalla salute e dell’ambiente dalle stringenti norme europee. I sistemi di trasporto e di movimentazione del carbone, inoltre, sono completamente sigillati: il combusti- 29 bile non entrerà mai in contatto con l'aria. L'investimento complessivo del progetto di riconversione iniziato nel 2003, è di circa 2 miliardi di euro. Nella realizzazione dell’opera sono state impiegate 3.500 persone (più 450 tecnici Enel), per 15 milioni di ore lavorate (saranno 20 milioni a opera completata), e oltre 200 ditte delle quali 70 locali. Enel è inoltre impegnata sul fronte della cattura e sequestro della CO2 con alcuni progetti d’avanguardia. Considerati dalla Commissione Europea tra i più interessanti in questo filone, questi progetti hanno per obiettivo la generazione di energia elettrica da fonti fossili con “emissioni zero”: con le tecnologie di cattura e sequestro della CO2, i fumi saranno infatti catturati alla ciminiera e immagazzinati in sicurezza in acquiferi profondi o giacimenti esausti di metano o di petrolio. LA DIMENSIONE DEL PROGETTO: 4 mesi per la demolizione delle strutture esistenti 50 mesi per la messa in esercizio della prima unità 3.500 presenze al giorno in cantiere nei periodi di picco 15 milioni di ore lavorate 200.000 tonnellate di strutture e apparecchiature 400.000 m3 di cemento armato utilizzato 4.000 km di cavi installati La nuova centrale produrrà a pieno regime circa 12.000 GWh all’anno, pari alla metà del fabbisogno elettrico dell’intera regione Lazio. IL PERCORSO DELL’ENERGIA Il percorso inizia dalle banchine per lo scarico del combustibile dalle navi. Il carbone viene trasportato dentro nastri ermetici, immagazzinato in serbatoi a cupola sigillati (coal dome) e, successivamente, macinato nei mulini prima di arrivare nei bruciatori del generatore di vapore, dove avviene la combustione. La grande quantità di calore, sviluppata a elevata temperatura, trasforma in vapore l’acqua che circola all’interno dei tubi della caldaia. Il vapore a 600 °C viene convogliato in grosse tubazioni e raggiunge la turbina dove l’energia termica del fluido viene trasformata in energia meccanica. Alla turbina, infine, è collegato l’alternatore dove avviene l’ultima trasformazione dell’energia meccanica in energia elettrica, che, tramite un trasformatore, viene innalzata di tensione a 380 kV per essere immessa nella rete elettrica. Il vapore, dopo aver ceduto gran parte dell’energia alla turbina, viene convogliato al condensatore dove ritorna allo stato liquido. Attraverso apposite pompe, l’acqua viene ricondotta al generatore di vapore per un nuovo ciclo. I fumi in uscita vengono inviati alla ciminiera dopo essere passati attraverso denitrificatore, filtri a manica e desolforatore, per l’abbattimento rispettivamente degli ossidi di azoto (NOx), delle polveri e del biossido di zolfo (SO2). 30 Enel Contemporanea 2008: tra gioco, immaginazione e attesa Enel Contemporanea, è il progetto di arte pubblica lanciato da Enel nel 2007, che ogni anno propone una serie di opere realizzate da artisti di fama internazionale, con l’intento di stimolare l’opinione pubblica su un tema di grande attualità: l’utilizzo dell’energia nelle sue diverse declinazioni, come fonte “sostenibile” e “rinnovabile”. Dopo il successo di pubblico e critica di Enel Contemporanea 2007, con gli interventi artistici di Angela Bulloch, Jeppe Hein e Patrick Tuttofuoco, l’edizione 2008, sempre a cura di Francesco Bonami, si addentra nella storia e nella cultura di Roma e Venezia. L’edizione di quest’anno guarda all’energia inesplorata del Tempo nelle sue diverse declinazioni, come gioco, immaginazione e attesa. Questi tre temi legati tra loro, illustrano l’energia della società contemporanea, dove le modalità di intrattenimento, incontro e scambio di idee assumono talvolta forme nuove e sorprendenti. Luoghi ed eventi diversi diventano per questa occasione connettori di pensieri ed energie in un grande foro contemporaneo, in attesa della loro trasformazione nella nostra identità futura. Grazie alla loro riconosciuta capacità di ricerca e innovazione, gli artisti con le loro installazioni contribuiscono a sot- tolineare e divulgare il percorso già intrapreso da Enel in questa direzione. Dopo gli assume vivid astro focus e gli A12, sarà l’artista americano Jeffrey Inaba a chiudere l’edizione 2008 di Enel Contemporanea con un intervento al Policlinico Umberto I di Roma dal 13 novembre 2008 al 13 gennaio 2009. [ OMAGGIO A VENEZIA PER IL SECONDO APPUNTAMENTO DI ENEL CONTEMPORANEA 2008 ] Dopo il movimentato e giocoso percorso di immagini, neon e video proiezioni creato dagli assume vivid astro focus a Roma tra le storiche rovine di Largo Argentina, Enel Contemporanea prosegue per la prima volta a Venezia e presenta Deep Garden, 2008, un intervento pubblico site specific del gruppo di giovani artisti italiani A12. L’installazione, verrà realizzata in occasione della 11. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia e sarà visitabile dal 13 settembre al 23 novembre 2008. Si tratta di un omaggio a Venezia e alle sue peculiarità architettoniche, che prevede la realizzazione di una stanza en plan air immersa tra le acque della laguna veneziana, accessibile attraverso un pontile e ricoperta da una superficie specchiante esterna. Il gruppo A12 affronta con questa opera la natura con una forza energetica dolce, ricreando uno spazio misterioso dove lo spettatore, pur in un ambiente alquanto insolito e inimmaginabile, si sente immerso e isolato nel silenzio della natura. Il giardino nascosto fa rivivere allo spettatore un’esperienza artistica e poetica lontana dalla realtà, allontanandolo, seppur per breve tempo, dalla frenesia quotidiana. In una città come Venezia, dove l’impianto urbano unico e caratteristico è immerso nella laguna, l’opera degli A12 diventa simbolo di quel flusso di energia creata dall’uomo per costruire nuove esperienze in luoghi apparentemente inimmaginabili. 31 In Sicilia uno dei primi campi eolici off-shore del Mediterraneo Enel, in collaborazione con Moncada Costruzioni, installerà 115 pale eoliche nel Golfo di Gela ad almeno 3 miglia dalla costa siciliana: saranno tra i primi aerogeneratori nelle acque del Mediterraneo. Previsto un investimento massimo di circa 500 milioni di euro, nei prossimi anni. Enel ha depositato il progetto di uno dei primi campi eolici off-shore del Mar Mediterraneo. L’istanza di Valutazione d’impatto ambientale (VIA) è stata consegnata da Enel lo scorso 10 luglio al Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare e alla Regione Sicilia. Il primo parco eolico marino italiano prevede l’installazione di 115 generatori di grande taglia, con potenza compresa tra i 3 e i 5 Megawatt ciascuno, nelle acque del Golfo di Gela tra i Comuni di Licata, Butera e Gela. Il progetto – sviluppato da una joint-venture costituita tra Enel (57%) e Moncada Costruzioni (43%) – prevede una potenza installata complessiva che varierà dai 345 ai 575 MW, con un investimento massimo previsto di circa 500 milioni di euro. L’impianto, a pieno regime, sarà in grado di fornire energia elettrica per 1.150 milioni di chilowattora, sufficiente a soddisfare il fabbisogno di 390.000 famiglie ed evitando emissioni di CO2 in atmosfera per circa 815.000 tonnellate annue. Inoltre sono allo studio sistemi di integrazione del parco eolico con le aree marine in cui verrà installato, per garantire la salvaguardia degli ecosistemi coinvolti. “Questo innovativo progetto – ha affermato Fulvio Conti – raddoppierà la capacità installata di Enel nel settore eolico in Italia e rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra impresa, istituzioni locali e associazioni amiche dell’ambiente. L’impegno di Enel nelle fonti rinnovabili è rilevante e in continua, forte crescita: già oggi la produzione Enel priva di emissioni rappresenta circa il 30% del totale. Crediamo nell’eolico e vogliamo giocare un ruolo da protagonisti nello sviluppo di questa fonte di energia 32 anche nel nostro Paese”. A fine 2007 la capacità eolica di Enel installata in Italia è salita a 325 MW: l’obiettivo del nuovo piano industriale 2008-2012 è di moltiplicare per cinque questo impegno, sino ad arrivare a circa 1.500 MW eolici installati in Italia entro il 2012. La realizzazione del nuovo parco eolico marino siciliano si inserisce all’interno del progetto Ambiente e Innovazione di Enel, che comporta investimenti per 7,4 miliardi di euro nel quinquennio 2008/2012: 6,8 miliardi di euro per lo sviluppo di energie rinnovabili e 600 milioni di euro per la ricerca e lo sviluppo di tecnologie innovative come il solare ad alta efficienza, l’eolico off-shore, la filiera dell’idrogeno e la cattura e sequestro della CO2. È light la nuova offerta di Enel: vantaggi per le famiglie e addio alla preistorica bolletta cartacea A un anno dall’apertura del mercato elettrico anche per le famiglie, Enel Energia lancia la nuova offerta “e-light” che consente ulteriori vantaggi per i clienti domestici, oltre a quello del prezzo fisso per due anni. Chi ha scelto il mercato libero con Enel Energia un anno fa, ha evitato i quattro aumenti registrati dal Servizio di maggior tutela pari a un rincaro complessivo del 30,8% sulla componente energia. A un anno dalla completa apertura in tutta Europa del mercato elettrico anche per le famiglie, e a fronte delle continue variazioni del costo dei combustibili, Enel Energia lancia una nuova offerta che consente di mettersi al riparo dagli effetti di questo fenomeno. La nuova offerta si chiama e-light e offre tanti vantaggi ai clienti, non solo sul “fronte prezzo”, ma anche su quello della semplicità e dei servizi offerti. Infatti, oltre a beneficiare di un prezzo bloccato dell’energia elettrica per due anni, i clienti avranno 5 bollette “flat”, ossia a importo costante per la componente energia, determinato sulla base del consumo bimestrale che loro stessi indicheranno, e una bolletta di conguaglio con il consumo effettivo per ogni anno di fornitura. Con e-light inizia dunque la nuova era di fornitura “low cost”, che introduce un modello innovativo, puntando sull’utilizzo della tecnologia per combattere il caro petrolio. La sottoscrizione dell’offerta e-light avviene completamente on line, sul sito www.enelenergia.it. Grazie ai servizi offerti dal nuovo portale di Enel Energia, rinnovato recentemente nei contenuti e nella forma grafica, si possono visualizzare on line tutti i documenti e conoscere le condizioni contrattuali. Una volta aderito all’offerta e-light, i clienti riceveranno direttamente nella loro casella di posta la bolletta in formato elettronico, che potrà essere comodamente archiviata nel proprio PC. Una scelta che recherà beneficio anche all’ambiente, grazie al minor abbattimento di alberi per la produzione della carta e conseguentemente minori emissioni di CO2. Ma non basta: aderendo all’offerta e-light, i clienti possono sceglie- re di dare un ulteriore contributo al rispetto dell’ambiente: con solo 2€ in più al mese i clienti possono ricevere energia elettrica certificata RECS, un sistema di certificazione internazionale istituito per finanziare lo sviluppo delle fonti rinnovabili. Prosegue con successo anche Enelpremia, il programma con il quale si possono accumulare Punti Energia per avere premi per la casa e il tempo libero e vantaggi speciali per i propri acquisti oppure sconti direttamente in bolletta. Il programma, tra l’altro, premia con ulteriori punti coloro che nel secondo anno di fornitura hanno consumato meno kilowattora rispetto all’anno precedente. A disposizione dei clienti, oltre al sito web www.enelenergia.it, c’è il numero verde - 800 900 860 e tanti PuntoEnel ed Enel.si. 33 Periscopio Onorificenza T Un ambìto traguardo T Carlo Daccò Una notizia che vogliamo condividere con voi e che ci dà molta gioia, riguarda un anniversario di matrimonio. Il prossimo 21 settembre il Socio Michele Vitillo (Sezione Lombardia) e Luigina Baldi festeggeranno ben 62 anni di amore. Ad entrambi vanno le più vive congratulazioni della Redazione. Anse Nazionale Il cav. Secondo Regis, Vice Presidente della Sezione Anse Piemonte - Valle d’Aosta e Vice Presidente del Consiglio dei Seniores della Città di Torino, è stato insignito dell’onorificenza di Ufficiale dell’Ordine “Al Merito della Repubblica”. All’amico Dino le affettuose felicitazioni dell’Associazione e della Redazione. Prestito obbligazionario Enel 1994-2019 T Anse Nazionale L’Enel ha reso noto che il tasso d’interesse nominale annuo lordo posticipato sul prestito obbligazionario 1994-2019 – serie speciale riservata ai dipendenti e al personale in quiescenza del Gruppo Enel – per il semestre 1° luglio/31 dicembre 2008 è stato fissato nella misura del 4,35%. RINNOVA LA TUA ISCRIZIONE ALL’ANSE Diventa socio dell’ANSE. La quota sociale per il 2009 è invariata rispetto agli anni precedenti: € 16 per i lavoratori in servizio e in pensione e per i familiari € 10 per i superstiti Possono iscriversi all’Anse: i lavoratori in attività e in pensione del Gruppo Enel, i loro familiari e i superstiti i lavoratori trasferiti dal Gruppo Enel ad altre aziende, in servizio o in pensione 34 INDIRIZZI DELLE SEZIONI ANSE Sono evidenziate le Sezioni con modifiche di recapito Anse - Sezione Piemonte - Valle d’Aosta Corso Regina Margherita, 267 - 10143 - Torino Tel. 011/2787329 - 011/2787301 Fax 011/2787465 c/c postale n. 372102 [email protected] - [email protected] Anse - Sezione Liguria c/o Enel Via Pacinotti, 39 rosso - 16151 - Genova Tel. 010/4347468 c/c postale n. 12313169 [email protected] Anse - Sezione Umbria c/o Enel Via del Tabacchificio, 26 - 06127 - Perugia Tel. 075/6522006 Fax 075/6522166 c/c postale n. 10884062 [email protected] Anse - Sezione Lombardia Via Rovani, 111 - 20099 Sesto San Giovanni Tel. 02/23203554/3552 - 3552 Fax 02/23203553 c/c postale n. 21074208 [email protected] Anse - Sezione Marche c/o Enel Via G. Bruno, 22 - 60127 - Ancona Tel. 071/281.2603 - 2498451 Fax 071/2498530 c/c postale n. 11546637 [email protected] Anse - Sezione Veneto c/o Enel Via G. Bella, 3 - 30174 Mestre - Venezia Tel./Fax 041/8214592 - c/c postale n. 10006302 [email protected] Anse - Sezione Molise c/o Enel Via S. Giovanni in Golfo snc - 86100 - Campobasso Tel. 0874/299661 - 299662 Fax 0874/299628 c/c postale n. 11100864 - [email protected] Anse - Sezione Trentino Alto Adige c/o Enel Viale Trieste, 43 - 38100 - Trento Tel. 0461/ 457119 Fax 0461/457180 c/c postale n. 17475385 [email protected] Anse - Sezione Campania c/o Enel Centro Direzionale Isola G3 - p. 9 Via G. Porzio - 80143 - Napoli Tel. 081/3672468 - 9893 Fax 081/3672379 c/c postale n. 26879809 - [email protected] Anse - Sezione Friuli Venezia Giulia Via Flavia, 100 Loc. Zaule - 34147 - Trieste Tel. 040/2627917 c/c postale n. 17063348 [email protected] Anse - Sezione Puglia Via Suppa, 14 - 70122 - Bari Tel. 080/ 5235892 - 080/5203267 Fax 080/2352328 c/c postale n. 14565709 Anse - Sezione Emilia Romagna Via G. Di Vittorio, 2 - 40133 Bologna Tel. 051/4233343 Tel./Fax 051/4233341 c/c postale n. 23293400 Anse - Sezione Basilicata c/o Enel Corso Garibaldi, 57 - 85100 - Potenza Tel./Fax 0971/1987013 c/c postale n. 10842854 [email protected] Anse - Sezione Toscana c/o Enel Lungarno Colombo, 54 - 50136 - Firenze Tel. 055/5233124 - 5233123 c/c postale n. 19442508 [email protected] - [email protected] Anse - Sezione Calabria c/o Enel Via della Lacina - Siano - 88100 - Catanzaro Tel. 0961/403468 c/c postale n. 12002879 [email protected] Anse - Sezione Lazio c/o Enel V.le Regina Margherita, 125 - 00198 - Roma Tel. 06/83052909 - 2452 Fax 06/83052435 c/c postale n. 68774140 [email protected] Anse - Sezione Sicilia c/o Enel Via Marchese di Villabianca, 121 - 90143 - Palermo Tel./Fax 091/5057538 - 344120 c/c postale n. 35341940 [email protected] Anse - Sezione Abruzzo c/o Enel Via A. Volta, 1 - 67100 - L’Aquila Tel. 0862/592127 Fax 0862/592266 c/c postale n. 16676652 [email protected] Anse - Sezione Sardegna c/o Enel Via Galvani - 09129 - Cagliari Tel./Fax 070/3542239 c/c postale n. 14814099 [email protected] Raduno Anse 2008