Le attenzioni psicologiche
Prima Linea
Anno X - n. 3/2008
Raduno Anse 2008
Voci dall’Anse
Nucleo di Padova:
navigazione in burcio
NOTIZIARIO
ANSE
N. 3/2008
Direttore Responsabile
Franco Pardini
Editore
Associazione Nazionale
Seniores Enel
Associazione di solidarietà
tra dipendenti
e pensionati delle aziende
del Gruppo Enel
Comitato di redazione
Fabiana Bruschi
Pasquale Cutino
Carlo Daccò
Prospero Figundio
Federico Memo
Giovanni Salvini
Domenico Tresca
Inquestonumero:
Prima
Linea
4
Affrontare il futuro
Come prolungare la festa
Info
Previdenza
9
Abolizione del divieto di cumulo
Voci
dall’Anse
11
Pensieri
e parole
25
Giacomo Puccini
Sentimenti ed emozioni
Enel News
29
Torrevaldaliga: conversione a carbone pulito
Enel Contemporanea 2008
Periscopio
34
Un ambìto traguardo
Onorificenza
Editing
Monica Guido
Redazione
e Amministrazione
Viale Regina Margherita,
125 - 00198 Roma
Tel. 06.83057422
06.83057390
Fax 06.83057440
Impaginazione
e Fotolito
Online Group S.r.l. - Roma
Stampa Tipografia
Facciotti S.r.l. - Roma
Questo numero è stato
edito in 34.000 copie
Pubblicazione fuori
commercio
Reg. Tribunale
di Roma n. 197/98
del 20 marzo 1998
Edizione telematica:
Reg. Tribunale
di Roma n. 405/07
del 18 settembre 2007
Questo periodico
è associato
alla Unione Stampa
Periodica Italiana
Pensionamento è uguale a declino psico-fisico?
Il cielo in un sorriso
Incontro di primavera
Navigazione in burcio
I MAESTRI DEL LAVORO 2008
T
Anse nazionale
Lo scorso primo maggio la Stella al Merito che proclama i nuovi Maestri del Lavoro
è stata assegnata a 15 Soci. Quest’anno tra i Maestri figurano ben quattro Socie:
Anna Diocesano (Sezione Puglia), Diana Calogero (Sezione Sicilia), Rosa Tavolato
(Sezione Basilicata) e Maria Caterina Vercelli (Sezione Piemonte Valle d’Aosta).
Ecco i nomi degli altri premiati: Vincenzo Barbarisi (Sezione Campania), Carlo
Cardone (Sezione Sardegna), Giovanni Cascino (Sezione Sicilia), Paolo Di Billio
(Sezione Sicilia), Francesco Iannone (Sezione Lazio), Salvatore La Delfa (Sezione
Sicilia), Francesco Lo Russo (Sezione Basilicata), Laurentino Menchi (Sezione
Toscana), Salvatore Oliveri (Sezione Sicilia), Renato Olivo (Sezione Sicilia) e Mario
Propersi (Sezione Umbria). A tutti giungano le più vive e cordiali felicitazioni per il
riconoscimento, che di riflesso gratifica anche la nostra Associazione.
l’Editoriale
di Franco Pardini
C
“
Riprende l’attività:
tempo di programmi
e riflessioni sulle
prospettive associative.
”
Cari Amici,
dopo la sosta estiva, passata in verità molto più velocemente del
tempo psicologico dell’attesa (d’altra parte il grande Leopardi l’aveva capito fin troppo bene), rieccoci di nuovo immersi nella quotidianità della vita associativa. Il periodo autunnale è del resto molto
coinvolgente: a livello centrale si definiscono i programmi di attività
per il prossimo anno, mentre a livello territoriale di norma si svolgono i “raduni”, sempre molto partecipati ed animati.
Ho già ricevuto parecchi inviti a parteciparvi e spero di essere
capace di apprezzare in pieno le ricche proposte gastronomiche
che i solerti amici del territorio mi hanno trasmesso in appoggio
al loro invito. Più seriamente i “raduni” suscitano in me notevole emozione e, cosa più importante, mi confermano la vitalità ed
il “valore” della nostra Associazione in quanto sono una bella
occasione per ritrovarsi, per ricordare e per passare assieme qualche momento lieto.
Ovviamente noi siamo anche “altro”e proprio per dare una “aggiornata consistenza” alla nostra Associazione abbiamo previsto - replicando una iniziativa di due anni fa - una “convention” di tutta la
Tecnostruttura elettiva (Presidenti di Sezione e Responsabili di
Nucleo) per una riflessione sulle cose da fare e sulle prospettive
future della nostra Associazione.
Il nostro impegno, volontario ma tuttavia costante e rigoroso (almeno ritengo così dovrebbe essere) va sostenuto attraverso momenti
privilegiati di socializzazione delle esperienze, dalle quali possono
essere tratti utili stimoli per i comportamenti e le iniziative future,
in favore dei nostri Soci. In questo filone si inseriscono anche le iniziative di formazione - che ormai sono una costante dei nostri programmi di attività - previste per i Tesorieri e per gli esperti incaricati di fornire assistenza previdenziale ai Soci.
L’autunno ci vedrà impegnati anche a seguire l’iter del disegno di
legge sulla “tutela previdenziale”, che tanto ci ha impegnati nella
raccolta delle sottoscrizioni. Vi farò naturalmente sapere.
Per intanto un caro saluto a tutti voi.
3
Prima
Linea
Affrontare il futuro
La forza di un’Associazione consiste nel saper
affrontare i cambiamenti e nel saper valutare
l’adeguatezza della propria organizzazione
alle situazioni in cui deve operare.
a
poco meno di tre anni al compiersi del primo
ventennio di vita dell’ANSE è legittima la
soddisfazione per il positivo cammino compiuto, grazie a tutti i Soci volontari che con il loro
impegno ad ogni livello hanno fatto vivere
l’Associazione, consentendole di radicarsi ed affermarsi sul territorio nazionale, e grazie ai Soci che di
anno in anno le hanno rinnovato la loro fiducia. In
questo sforzo è stato indubbiamente importante il
patrocinio dell’Enel, accompagnato dal suo concreto
sostegno. Manifestare il nostro orgoglio per ciò che
abbiamo fatto e per i risultati ottenuti non significa
però indulgere a qualsiasi intenzione celebrativa. I
positivi risultati sono, invece, lo stimolo per fare di
più, promuovendo ad ogni livello della struttura associativa una responsabile analisi dei problemi emersi
nel tempo, valutandone tutti gli aspetti e ricercando
insieme le soluzioni.
La forza di un’Associazione di dimensioni nazionali
come l’ANSE consiste non solo nella capacità di
accrescere continuamente la conoscenza delle problematiche associative per meglio corrispondere alle
attese dei Soci, ma soprattutto nel saper affrontare i
cambiamenti manifestatisi e nel saper valutare l’adeguatezza dell’organizzazione alle nuove situazioni ed
al contesto in cui deve operare.
4
T
Prospero Figundio
Il primo aspetto riguarda le rilevanti variazioni intervenute nell’ambito lavorativo dal quale l’ANSE trae origine, che hanno avuto rilevanti riflessi anche
sull’Associazione. La dinamicità della dimensione e
dell’organizzazione aziendale dell’Enel - che si è notevolmente espansa anche a livello internazionale hanno, di fatto, modificato la potenziale base sociale e
l’articolazione della struttura territoriale di riferimento.
L’altro dato rilevante è costituito dall’affievolimento del
rapporto dell’ANSE con il personale in servizio, tradizionale ed importantissima parte del corpo sociale. Il
personale del Gruppo Enel si è ampiamente rinnovato
attraverso l’immissione di nuove leve, le quali, per
motivi diversi, hanno scarsa conoscenza delle finalità
sociali e delle attività dell’ANSE. Il proselitismo - per il
quale ciò che si fa non è mai abbastanza - deve comprendere un impegno particolare verso i lavoratori in
servizio, per creare le condizioni necessarie per la loro
adesione all’Associazione. Si tratta di intensificare i rapporti sui posti di lavoro, attraverso contatti interpersonali, per sfatare quel luogo comune che vede l’ANSE
solo come un sodalizio di persone della terza età e contribuire così a creare le condizioni per acquisire nuovi
iscritti tra i lavoratori in servizio. Altrimenti il declino
dell’Associazione diventa un evento ineluttabile.
Un’altra riflessione riguarda la struttura organizzativa
territoriale dell’ANSE, pensata e realizzata a suo tempo
per renderla funzionale alla dislocazione lavorativa dei
Soci e quindi speculare a quella dell’allora Ente
Nazionale per l’Energia Elettrica. La mutata situazione
impone la sua revisione, assicurando la presenza
dell’Associazione in tutte le regioni, ma razionalizzando la presenza dei Nuclei locali in base alla dislocazione dei Soci ed al territorio di competenza. Utilizzando
questi criteri si potrà realizzare l’accorpamento dei presìdi operanti sullo stesso territorio e l’eliminazione di
quelli non più necessari. La razionalizzazione “dei centri di direzione locale” avrebbe conseguenze benefiche
sull’intera Associazione, senza nocumento per il rapporto tra i centri medesimi e gli associati, agevolato dai
moderni mezzi di comunicazione.
Infine la semplificazione delle norme che regolano la
vita associativa diventa un fatto non eludibile. Ci riferiamo, ovviamente, ai testi sociali, che vanno snelliti
nei contenuti, individuando meglio i centri ed i livelli
decisionali ed i relativi poteri, favorendo l’accesso alle
cariche elettive dei Soci che desiderano concretamente impegnarsi nell’Associazione, rendendo le future
modifiche dei testi medesimi meno complicate, fermo
restando l’assoluto rispetto delle regole democratiche.
Il sapersi adattare al cambiamento che investe l’organizzazione interna delle imprese ed il nuovo profilo
degli anziani del lavoro è presupposto essenziale per
continuare a svolgere il nostro ruolo all’interno degli
equilibri aziendali.
La nostra Associazione oltre alle funzioni di solidarietà interna deve saper diventare anche una delle
leve operative dell’Azienda di riferimento, accreditandosi sempre più come veicolo di sensibilizzazione
nelle problematiche dell’energia, forte del patrimonio
di esperienza dei suoi volontari.
I problemi enunciati ci sembrano i più importanti tra
quelli alla base degli imminenti incontri con i quadri
elettivi dell’Associazione, programmati dal Comitato
Direttivo nazionale.
Si comincia, com’è logico, dalla base con gli incontri
riservati ai Responsabili dei Nuclei locali, che si svolgeranno nel prossimo mese di novembre, per fare il
punto in fasi successive con gli Organi nazionali
dell’Associazione.
Come prolungare la festa. Le attenzioni
psicologiche per vivere serenamente la longevità.
Il convegno svoltosi a Peschici il 28 maggio u.s., organizzato dall’ANSE nell’ambito del Raduno nazionale dei
Seniores Enel 2008, è stato dedicato agli aspetti psicologici e sanitari della terza età. Tra gli apprezzati contributi al Convegno, riteniamo di fare cosa gradita ai nostri lettori pubblicando una sintesi della relazione della
psicologa Dott.ssa Stefania Anzalone, la quale da anni si occupa di gruppi di “allenamento” finalizzati alla
“manutenzione” degli strumenti per il funzionamento ottimale dell’intelletto. Pubblichiamo inoltre le foto di
alcuni significativi momenti del Raduno.
T
Stefania Anzalone
[ DATI E RICERCHE ]
Le caratteristiche della prima generazione che fa i
conti con una longevità di massa.
Alcuni dati: oggi il numero di anziani di età compresa tra i 65 e i 74 anni è di circa 8 volte più grande
rispetto all’inizio del secolo scorso e le persone che
superano gli 85 anni sono aumentate di oltre 24
5
volte. Gli ultracentenari in italia sono circa 6000:
85% donne, 15% uomini. Negli ultimi 42 anni la vita
media in Italia si è allungata più di quanto sia avvenuto in qualunque altro paese europeo: i maschi hanno
acquistato 13 anni e le donne ben 15,4 anni di aspettativa di vita in più. Quest’ultima oggi è di 78,3 anni
per gli uomini e 84 per le donne.
Orientamenti in ambito psicologico.
La psicologia dell’invecchiamento si occupa del
benessere psichico dell’anziano, ovvero studia, tra
l’altro, il rapporto tra le caratteristiche personali ed il
relativo atteggiamento nei confronti della vita che
influenza notevolmente l’invecchiamento.
Dalla fine degli anni ‘80 le ricerche di carattere psicologico relative al “buon” invecchiamento si fondano
su due principi fondamentali: variabilità interindividuale e plasticita’ intraindividuale.
Il primo ci dice che non ci sono due individui che si
modificano, nel tempo, nello stesso modo. Alcuni
individui invecchiano meglio di altri sia dal punto di
vista biologico, sia psicologico. Il secondo si riferisce
alla capacità/possibilità di ciascuno di modificare le
proprie motivazioni e strategie in modo da adattare
meglio le risorse personali alle richieste ambientali.
[ LA MENTE ]
Le nuove scoperte
Il nostro cervello è dotato di sorprendenti capacità di
recupero e rigenerazione a tutte le età. Se è sano, è
l’organo del corpo umano più resistente al tempo. È
il nostro migliore asso nella manica per vivere a
lungo, ma a condizione di “tenere d’occhio” gli strumenti che ne garantiscono un funzionamento ottimale.
L’attività cerebrale deriva principalmente dal numero
6
di connessioni tra i neuroni (cellula che rappresenta
l’unità fondamentale del sistema nervoso): le sinapsi.
Con l’età il numero delle sinapsi rispetto alla superficie, diminuisce, ebbene, tale riduzione della densità
delle sinapsi è in parte compensata da un aumento
delle ramificazioni neurali.
Questo processo è definito: plasticità cerebrale.
Oggi abbiamo la conferma che la plasticità cerebrale
dura tutta la vita e che, quindi, non solo l’esperienza
e il trascorrere del tempo potenziano le capacità
intuitive delle persone che invecchiano, ma è la biologia stessa a farlo.
Le principali paure dell’invecchiamento: come
affrontarle.
Un serio allenamento mentale, ovvero una buona
manutenzione dei nostri strumenti intellettivi, costituirà il miglior metodo per far fronte alle nostre paure
e per prevenire o compensare i piccoli deficit che si
presentano con l’età a livello di attenzione, concentrazione, velocità mentale e memoria.
Per quanto riguarda l’attenzione: mantenerla sempre
attiva e in esercizio. Si ha maggiore difficoltà se ci si
ostina a fare due cose per volta, queste vecchie abitudini sono da eliminare.
In merito alla concentrazione: in condizioni di stress
diminuisce in modo particolare. Ciò non pregiudica la
qualità del pensiero. È consigliabile intervallare periodi che richiedono una forte concentrazione con
momenti di riposo e distrazione
La velocità mentale diminuisce con gli anni in modo
irreversibile. Chiediamoci: “è davvero un problema?”
Se i giovani afferrano più rapidamente le informazioni, manca loro l’esperienza per contestualizzare tale
sapere e individuare gli interventi opportuni. Uomini
e donne maturi non eccellono per rapidità mentale,
bensì per la capacità di trarre le conclusioni giuste e
di prendere le decisioni più appropriate.
Della memoria ci si comincia a lamentare intorno ai
50 anni. Diminuisce in parte, ma il suo funzionamento non è colpito uniformemente dall’invecchiamento
e utilizzando tecniche sperimentate, è possibile limitarne efficacemente gli effetti sulle prestazioni mnemoniche.
La memoria a lungo termine e specificamente la
memoria semantica (quella dei saperi, delle competenze e degli automatismi) è forte e cambia poco con
l’età se le informazioni raccolte appartengono a
saperi consolidati e frequentemente sollecitati. È la
memoria dei nostri repertori, delle procedure e sembra, se opportunamente utilizzata, di essere in grado
di andare in supporto anche alla memoria operativa,
a breve termine.
Spesso non è la memoria che cede, ma è l’interesse
che è manchevole. È importante ricercare stimoli e
mantenere viva la propria curiosità .
Vita amorosa
Gli stereotipi sono ancora molto invadenti quando si
parla della vita amorosa dell’anziano (per non parlare
di quella dell’anziana) soprattutto quando una relazione affettiva inizia in età avanzata. Assistiamo a
riprovazione sociale più o meno esplicita, atteggiamenti increduli e svalutativi dei familiari più giovani e
anche degli amici coetanei, senza tener conto del
fatto che un atteggiamento di riprovazione sociale,
soprattutto della sessualità, nella vita affettiva degli
anziani è in parte anche condiviso dall’anziano stesso
come un sentimento ormai interiorizzato da una vita.
Una ricerca italiana del ’96 dimostra come le donne
siano più sensibili alla riprovazione sociale in questo
campo.
Desiderio
[ IL CUORE ]
Il tono affettivo
Il tono affettivo ottimale cambia con l’invecchiamento. Le ricerche dimostrano che con l’età e con il passaggio alla seconda fase della vita le emozioni negative sono meno enfatizzate e il tono affettivo dominante diventa più positivo, frutto di battaglie vinte
anche con se stessi.
I legami sociali
Hanno un effetto positivo sulla salute e sulla longevità.
Da un ricerca svolta in California (nove anni di indagine) è risultato che gli individui con una vita sociale attiva morivano più tardi di quelli che avevano poche relazioni o erano mal integrati. Il fattore sociale si è rivelato talmente possente che persone con una cattiva igiene di vita, ma legami sociali forti vivono più a lungo di
individui con una vita sana, ma relazioni povere.
Sembrerebbe che il matrimonio faccia bene alla salute, soprattutto agli uomini. Gli sposati vivono molto
più a lungo dei celibi, vedovi o divorziati, soffrono di
un numero meno elevato di malattie fisiche e mentali e sembrano più soddisfatti. Questo beneficio è
meno netto per le donne sposate il cui tasso di
depressione è più alto di quello degli uomini sposati.
Contrariamente a quello che si pensa, non per colpa
dell’invecchiamento il desiderio si attenua, ma a causa
del minor investimento nella dimensione emotiva.
Certo ci sono persone che invecchiando perdono
interesse per la sessualità senza provare rimpianti. Ad
esempio Sofocle a proposito del suo desiderio sessuale sosteneva: ”a 80 anni, ringrazio gli dei di avermi
liberato da questa tirannide!”
Qualsiasi scelta si faccia al riguardo, è importante che
si tratti di una scelta e non di un adeguamento al
conformismo sociale. In ogni caso, uno dei fattori
principali del mantenimento del potenziale di sessualità è costituito dalla dipendenza del presente dal passato (come è stata la vita sessuale precedente? C’è
un principio di continuità). Coco Chanel diceva:
“Nessuno è giovane dopo i 50 anni, ma si può essere irresistibili a tutte le età”.
[ ANCORA DUE STRUMENTI DEL BENESSERE PSICOFISICO DI TUTTE LE ETÀ ]
Altruismo
Dare aiuto per sentirsi bene, per sentirsi utili ed avere
la sensazione di non essere tagliati fuori. Tornano così
gratificazioni e riconoscimento sociale ovvero remunerazioni simboliche a forte valore aggiunto.
Senso dell’umorismo e ironia
Secondo William Fry, ricercatore dell’università di
Stanford l’umorismo incoraggia la creatività e stimola l’attività cerebrale, permette un atteggiamento
rilassato e vigile. I muscoli si contraggono e si disten-
7
dono come in certe tecniche di rilassamento. Ridere
stimola anche l’attività dei neurotrasmettitori (sostanze chimiche prodotte dai neuroni che servono a far
comunicare tra loro le cellule nervose) aumentando
vigilanza e attività mentale. Le sane risate offrono gli
stessi benefici di camminare e nuotare (ossigenazione) e sollecitano positivamente il cuore. Umorismo ed
ironia, ma soprattutto autoironia, sono i meccanismi
di difesa più eleganti e tra i più efficaci della nostra
mente comunicare tra loro le cellule nervose) aumentando vigilanza e attività mentale. Le sane risate
offrono gli stessi benefici di camminare e nuotare
(ossigenazione) e sollecitano positivamente il cuore.
Umorismo ed ironia, ma soprattutto autoironia, sono
i meccanismi di difesa più eleganti e tra i più efficaci
della nostra mente.
[ I MOMENTI DEL RADUNO: GITE, ORCHESTRE E DANZE, SOCIE BENEMERITE, PREMIAZIONI ]
8
Info
Previdenza
Abolizione del divieto
di cumulo
Le pensioni dirette di anzianità a carico dell’assicurazione
generale obbligatoria e delle forme sostitutive
ed esclusive della medesima sono totalmente cumulabili
con i redditi da lavoro autonomo e dipendente.
d
al 1° gennaio 2009 le pensioni dirette di
anzianità a carico dell’assicurazione generale obbligatoria e delle forme sostitutive
ed esclusive della medesima sono totalmente cumulabili con i redditi da lavoro autonomo e
dipendente. Lo stabilisce l’articolo 19 del decreto
T
Pierfrancesco Canetta
legge n.112 del 2008, definitivamente convertito in
legge.
Lo stesso decreto prevede, inoltre, che a decorrere
dalla stessa data del 1° gennaio 2009 le pensioni
contributive maturate prima dei 65 anni per gli uomini o 60 anni per le donne sono totalmente cumulabili con i redditi da lavoro autonomo e dipendente.
Con effetto dalla stessa data del 1° gennaio 2009,
relativamente alle pensioni liquidate interamente con
il sistema contributivo:
sono interamente cumulabili con i redditi di lavoro
autonomo e dipendente le pensioni di vecchiaia
anticipate liquidate con anzianità contributiva pari
o superiore a 40 anni,
sono interamente cumulabili con i redditi da lavoro autonomo e dipendente le pensioni di vecchiaia
liquidate a soggetti con età pari o superiore a 65
anni per gli uomini e 60 anni per le donne.
Vale la pena di ricordare che prima dell’emanazione
del decreto suddetto erano esenti da trattenute per
cumulo tra pensione e redditi di lavoro dipendente o
autonomo:
dal 1° gennaio 2001, le pensioni di vecchiaia liquidate con il sistema retributivo;
9
dal 1° gennaio 2003, le pensioni di anzianità conseguite con 40 anni di contributi o, in alternativa,
con un’età minima di 58 anni e almeno 37 anni di
contribuzione.
[ I VANTAGGI DELLA NUOVA NORMATIVA ]
I pensionati in regime retributivo che svolgono un’attività autonoma recuperano, a seconda dei casi, il
30% del reddito di lavoro o il 30% della quota di
pensione eccedente il trattamento minimo. Chi si
rioccupa come dipendente si riappropria dell’intera
pensione, che oggi viene sospesa fino alla cessazione
del rapporto di lavoro.
[ DENUNCIA ANNUALE ]
In futuro i pensionati che svolgono un’attività autonoma non saranno più tenuti a presentare all’INPS la
dichiarazione annuale sui redditi conseguiti.
[ INVALIDITÀ E REVERSIBILITÀ ]
Restano le restrizioni introdotte dalla riforma Dini per
i pensionati di invalidità e per i titolari di trattamenti
di reversibilità.
Gli invalidi con reddito di lavoro dipendente, autonomo o di impresa sopra certi limiti sono soggetti
ad un doppio prelievo. La prima trattenuta decurta
la pensione del 25% o del 50%, a seconda che i
redditi superino rispettivamente di quattro volte
(23.042 euro) o di cinque volte (28.803 euro) il trattamento minimo INPS.
Su quello che resta si applica una seconda trattenuta, pari rispettivamente al 50% della quota eccedente il minimo INPS, se dipendenti, e del 30%, se
lavoratori autonomi.
Sono interamente cumulabili con qualsiasi reddito le
pensioni che non superano il trattamento minimo e
quelle acquisite con 40 anni di contributi.
Vedove e vedovi, se hanno altri redditi (anche non
di lavoro) superiori a determinati limiti, devono sottostare a una riduzione della pensione di reversibilità del 25%, se il reddito personale supera di tre
volte l’importo annuale del minimo INPS (17.281
euro nel 2008); del 40%, se di quattro volte superiore (23.042 euro); del 50%, nel caso in cui le
entrate extra superino di 5 volte tale parametro
(28.803 euro).
VECCHIO E NUOVO A CONFRONTO
Categorie
2008
Titolari di pensioni
di anzianità retributive (*)
Divieto assoluto di cumulo
con redditi di lavoro dipendente
Divieto parziale di cumulo
con redditi di lavoro autonomo
Titolari di pensioni
di vecchiaia retributive
Titolari di pensioni
contributive (**)
sotto i 63 anni età
dai 63 anni in poi
Cumulo totale
Divieto assoluto di cumulo
con redditi di lavoro dipendente
Divieto parziale di cumulo
con redditi di lavoro autonomo
Divieto parziale di cumulo
con redditi di lavoro dipendente ed autonomo
2009
Cumulo totale
Cumulo totale
Cumulo totale
Cumulo totale
Cumulo totale
Cumulo totale
NOTE:
(*) Soggetti che oggi non beneficiano della cumulabilità totale con redditi di lavoro dipendente e autonomo.
(**) Soggetti che al 1° gennaio 2009 possono far valere 60 anni di età, se donne, o 65, se uomini, o - in
alternativa - 40 anni di contributi, o i requisiti della legge 247/2007 per il pensionamento anticipato.
10
Voci
dall’Anse
Pensionamento è uguale
a declino psico-fisico?
Il Prof. Massimo Palleschi è nome già noto ai lettori.
I suoi articoli sono dedicati agli “anziani”, che
rappresentano gran parte dei nostri Soci. La risposta
all’interrogativo del titolo è – tutto sommato – negativa.
q
uando un uomo porta a termine una regolare e strutturata attività lavorativa subisce
conseguenze diverse in relazione a numerosi fattori ambientali e personali.
È molto diffusa l’opinione che l’astensione
dal lavoro, soprattutto nell’uomo, possa contribuire
a una emarginazione della persona anziana, con evidenti ripercussioni psicologiche negative.
In effetti, non è raro osservare, in occasione del pensionamento, una caduta delle iniziative, una tendenza a rinchiudersi in se stessi, una compromissione
del tono dell’umore, fino a franche forme di depressione ed, in definitiva, un più evidente e precoce
invecchiamento.
Non è sempre chiaro se questa associazione implichi
un rapporto di causa ed effetto tra i due fenomeni o
se, invece, il declino sia più frequente nei pensionati solo perché la cessazione del lavoro coincide cronologicamente con un’età della vita nella quale è più
facile osservare fenomeni iniziali di declino della
salute, del benessere e dell’efficienza. Mancano
studi controllati al riguardo, ma si ha l’impressione
che non si tratti di una semplice coincidenza, nel
senso che – almeno in alcuni casi – l’interruzione
dell’attività lavorativa può favorire o amplificare
fenomeni d’involuzione.
T
Massimo Palleschi
Tra i numerosi aspetti riguardanti questo problema,
vorrei accennare all’influenza che il pensionamento
può svolgere sulle prestazioni cognitive.
È stato accertato che un’attività mentale vivace
costituisce un fattore di protezione persino contro la
demenza, anche se si tratta di un aiuto non sicuramente e costantemente efficace, com’è dimostrato
dai casi di persone geniali, divenute dementi in tarda
età (il filosofo Kant, il musicista Ravel, ecc.).
In sintesi, la continuazione del lavoro oltre i 60 ed
anche i 65 anni – e, più in generale, il mantenimento di un’adeguata attività fisica e mentale – svolge
molto spesso un’azione benefica sull’efficienza
generale della persona anziana e su una migliore
integrazione socio-familiare.
Se tutto questo è vero, bisogna però tener presente
che il problema ha molte facce..
Non di rado si nota infatti, che la maggior quantità
di tempo libero, la liberazione dalle lotte per il successo e comunque da impegni stressanti, consentono di dedicarsi serenamente a ciò che più piace nella
vita e che non si è potuto praticare.
Oggi vi sono sempre più persone in età avanzata che
invecchiano in ottima forma e che costituiscono,
anziché un peso, una risorsa per la società, rappresentando un punto di riferimento per i giovani per
11
l’enorme esperienza, l’equilibrio, la saggezza. Sono
persone che riescono a mandare in soffitta l’immagine triste, marginale e residuale del pensionato e che
si mettono nella condizione di utilizzare bene il patrimonio di cui dispongono: tempo, a volte denaro,
competenze, maggior attenzione per gli aspetti valoriali della vita.
Quindi cari lettori il mio consiglio è: Vivere pienamente ogni fase della vita e non sopravvivere…
Il cielo in un sorriso
T
Domenico Tresca
A corollario delle manifestazioni per la “714° PERDONANZA CELESTINIANA” la Cassa di Risparmio di
L’Aquila, in coincidenza con le Olimpiadi, ha allestito
presso i propri locali una mostra fotografica e documentale in omaggio di Ondina Valla, indimenticabile
prima campionessa olimpica italiana.
Ondina nasce a Bologna il 20 maggio 1916 ed il
padre sceglie per lei il nome di Trebisonda in omaggio alla città turca Trapezunte da lui ritenuta una
delle più belle del mondo. Raggiunta l’età scolastica
viene iscritta alla Scuola elementare e lì la maestra
Zanetti decide di togliere da quel nome il superfluo,
lasciandole solo la parte poetica “ Onda” da cui il
diminutivo Ondina.
La poliedrica carriera sportiva di Ondina inizia presto;
a soli 14 anni entra nella squadra azzurra e diviene
campionessa assoluta affermandosi nella corsa in
piano e ad ostacoli e nel salto in alto. Nel settembre
1933 partecipa a Tokio ai Giochi Mondiali dello Sport
Universitario, vincendo i 100 metri piani in 12.9, gli
80 ad ostacoli in 12.2, l’alto con 1.45 m. e la 4x100
in 51.5.
Il volto sorridente di Ondina (“il sole in un sorriso“)
compare per la prima volta sui principali giornali stranieri e la stampa francese la descrive come “la piccola meraviglia italiana.”
Durante la sua carriera, in un infinito duello con la
concittadina e coetanea Claudia Testoni, sua rivale ed
amica, consegue 21 record italiani: 2 nei 100 m, 5
negli ostacoli, 7 nell’alto, 1 nel lungo, 1 nel pentatlon, 5 nella staffetta 4x100.
Nel 1936 Claudia ed Ondina (ammirate anche per la
12
prorompente femminilità) vengono selezionate per le
Olimpiadi di Berlino. Il 6 agosto di quell’anno, alle
17.30 le due atlete bolognesi, che hanno frequentato contemporaneamente la stessa scuola media e la
stessa società sportiva e che hanno lottato con caparbietà per emergere in una società dove la funzione
assegnata alla donna è solo quella di fare figli (molti
figli) e curare la casa, coronano il sogno di partecipare insieme ad una finale olimpica, quella degli 80 m.
ad ostacoli. Le altre comprimarie sono: Steuer ed
Eckert (Germania), Taylor (Canada), Braake (Olanda).
Ondina, che il giorno precedente aveva eguagliato il
record del mondo, non parte bene, ma a metà gara
è al comando con la Testoni, rinvengono le altre, ma
è lei la prima a tagliare il traguardo con 61 millesimi
di vantaggio. È la prima medaglia d’oro olimpica
conquistata da una donna italiana; la Testoni si classifica quarta.
Bruno Roghi, redattore del più famoso giornale sportivo dell’epoca, con una sola frase, “il cielo in un sor-
riso”, descrive la gioiosa espressione della vincitrice
mentre ascolta l’inno nazionale.
Nel 1937 il primo riconoscimento dal regime: una
medaglia d’oro ed un assegno di 5.000 lire, mentre la
regina Elena le fa pervenire una sua foto con dedica
firmata semplicemente Elena.
Nel 1938, con 1.56 m, conquista il record italiano di
salto in alto, che resisterà fino al 1954. Nel 1943, a
ventisette anni, abbandona l’agonismo per problemi
alla schiena. Negli anni ‘50 si trasferisce a L’Aquila per
seguire il marito Guglielmo De Lucchi, medico orto-
pedico ed ex atleta. Rimane a L’Aquila anche dopo la
prematura scomparsa dell’amato coniuge nel 1964.
Nel 1978 viene derubata di tutti i suoi trofei, compresa la medaglia vinta a Berlino. Malinconicamente
dichiara: “ Di quella vittoria mi rimane solo la quercia
che a Berlino veniva data ai vincitori. L’ho piantata a
Bologna ed è cresciuta in un’aiuola vicino alla piscina
coperta dello stadio”. Una replica della medaglia le
viene consegnata nel 1984 da Primo Nebiolo,
Presidente della Federatletica.
Muore il 16 ottobre 2006 all’età di 90 anni.
Voci dall’Anse
Dalle Sezioni
Luigi Galluzzo ci ha lasciato
T
Anse nazionale
Il 4 agosto il Presidente della Sezione Emilia Romagna Luigi
Galluzzo ci ha lasciato, dopo una lunga attività lavorativa, contraddistinta da umanità e professionalità.
È un vuoto profondo in quanti lo conoscevano ed hanno con lui
lavorato e collaborato. Per questo desideriamo onorare la Sua
memoria.
Giornata del senior in Umbria
T
Enzo Severini
Nella splendida cornice del Salone d’Onore della
giunta Regionale dell’Umbria si è celebrata, l’11 giugno, la cerimonia della Giornata del Senior Elettrico
giunta alla decima edizione.
L’Anse Umbria ha premiato 11 Soci per la loro attività
nell’ambito dell’Associazione e per l’impegno
nell’Azienda alla quale sono rimasti sempre emotivamente attaccati.
La manifestazione, coordinata da Giuseppe Ferrara
Responsabile Enel Comunicazione Umbria e Marche,
è stata aperta dal Presidente della Sezione Enzo
Severini.
L’incontro è stato anche un’occasione per mettere in
risalto un tema di grande attualità “l’anziano una
risorsa senza limiti per le giovani generazioni” e quindi per dare un messaggio ai giovani, “incoraggiandoli nel lavoro e nella vita, ma ricordando le esperienze
positive e gli insegnamenti di chi li ha preceduti”.
13
Prima della consegna dei riconoscimenti, agli ospiti
che affollavano il Salone hanno rivolto messaggi di
stima e apprezzamento per la loro attività, e per
quella di Enel, varie Autorità tra cui: Mario
Giovannetti – Assessore Industria e Fonti di Energia
Regione Umbria; Mons. Giuseppe Chiaretti Arcivescovo di Perugia; Lamberto Bottini - Assessore
Ambiente Regione Umbria; Franco Pardini Presidente Nazionale Anse. Erano presenti all’incontro anche l’Ufficiale dei Bersaglieri, Carmelo Vitale,
in rappresentanza dell’Esercito Italiano e Nilo Arcudi
- Vice Sindaco di Perugia.
Per Enel Gianluigi Fioriti - Responsabile Rete
Elettrica Macro Area Territoriale Centro - ha rivolto
un breve saluto ai premiati e ai loro familiari, ricordando che in un mondo che cambia tanto velocemente e si globalizza, nell’Azienda rimangono e si
rinnovano la cultura della responsabilità, le innovazioni tecnologiche e i valori professionali e umani.
Le Autorità civili e religiose hanno evocato i temi di
più stringente attualità in materia energetica, che
hanno trovato gli opportuni chiarimenti attraverso
le sintetiche informazioni, fornite dal coordinatore
degli interventi, sull’impegno di Enel per rispondere
in modo adeguato ai temi energetici e ambientali
del momento.
Questi i premiati da Anse Umbria, pensionati e
superstiti: Ascanio Ascani, Luciano Ciuffini, Genorio
Conti, Giuseppe Dorillo, Ubaldo Peccia, Antonio
Zuccari; Ida Spinosi vedova Bravetti e Pia Brillo vedova Racanella; inoltre, i dipendenti: Luca Moscatello
e Marco Ridolfi; un particolare riconoscimento è
andato al Senior Mario Leggerini. Tutti hanno ricevuto una targa Anse ed un piatto d’argento, offerto
dalla Giunta della Regione Umbria. L’ing. Gianluigi
Fioriti ha oggerto ai premiati vari gadget Enel, una
copia di Enel Insieme e la locandina con Mission
dell’Enel di oggi.
Non sa stare con le mani in mano
T
Giovanni Pacini
Questa che vi sto raccontando è la storia di un grande collega che si è “costruito” da solo!
Con Giovanni Franco Ternali, Responsabile del Nucleo
di Siena, sono stato a Pianella, borgo del comune di
Castelnuovo Berardenga, per incontrare il nostro
socio Azelio Petrelli, classe 1923.
Chieste le informazioni al giornalaio, siamo stati mandati su una collinetta costellata di villette più o meno
moderne e non abbiamo faticato molto a trovare
quella che ci interessava. Infatti nel giardino si ergeva
in tutta la sua bellezza un modello in scala 1:20 della
14
famosa Piazza del Campo di Siena con i suoi splendidi monumenti: la Torre del Mangia, Fonte Gaia, il
Palazzo Comunale, il Palazzo Salimbeni, ecc., fino
anche, sul retro della piazza, la chiesa di S. Francesco.
Suonato il campanello è sceso Azelio con i suoi 84
anni ben portati, nonostante una parziale cecità causata da una operazione mal riuscita ad una cataratta
nel 1999. Ma questo non ha impedito al nostro
amico di realizzare il modello di Piazza del Campo
con una fattura mirabile, anche nei particolari, cosa
che le molte fotografie fatte non possono rendere
pienamente.
Dopo aver decantato abbondantemente la sua
opera, Azelio ci invita in casa a bere un bicchierino di
Vin Santo e ci racconta la sua storia, che viaggia in
parallelo con parte della storia di Enel e con quella di
molti nostri colleghi.
Fin dall’inizio il legame con il mondo dell’elettricità fu
estremamente significativo: nacque infatti in una
casa della Valdarno a S. Pancrazio, appunto nel
Valdarno, dove visse la sua giovinezza con due fratelli e una sorella. Il padre morì in un infortunio sul lavoro, per elettrocuzione; il Direttore di allora, ing.
Legnaioli, promise di prendersi cura dei figli e di assumerli al momento opportuno nella Società. Durante
la guerra fu deportato in Germania, mentre S.
Pancrazio fu dato alle fiamme per una rappresaglia
tedesca in cui morì suo fratello e fu distrutta la sua
abitazione. Il ritorno dalla Germania fu per lui un
duro colpo, trovò infatti la sua famiglia che viveva in
una stalla.
All’epoca iniziò il calvario per raggiungere la sospirata Selt-Valdarno, come a suo tempo era stato promesso. Lo fecero assumere da una ditta che stava
ricostruendo la stazione di Chiusi, ove si adattò a dor-
mire nel cantiere. Poi lo mandarono a ristrutturare le
cabine secondarie dell’Azienda ad Arezzo e qui la
raccomandazione fu: “Azelio, fatti durare questo
lavoro, altrimenti non sappiamo dove metterti”. Si
rivolse a Davis Ottati, allora importante sindacalista,
per ottenere l’agognata assunzione, ma fu solo mandato a Firenze per realizzare prese e posare contatori
a cottimo con bicicletta, scala e barroccino. Ebbe
un’idea: tutte le sere si presentava davanti alla porta
del potentissimo Dott. Cristina, capo del personale, si
faceva vedere e stava in silenzio. La perseveranza fu
premiata e nel 1954 fu assunto nella squadra di
Rapolano per montare cabine: non lo sapeva fare e
così cominciò a guardare con attenzione le cabine
esistenti per copiarle; tecnica ben appresa, basta
vedere il modellino di Piazza del Campo da lui realizzato. Divenne poi lo Zonista di Pianella, dove abitava,
e in seguito venne messo a capo della squadra Enel
del luogo. Nel 1975 spostarono la squadra a Radda,
ma lui non ci voleva andare; i capi dell’epoca furono
molto comprensivi, lo lasciarono nella sua casa a
Pianella e remunerarono molto bene i suoi quotidiani
spostamenti fino a Radda. Nel 1978 andò in pensione e poi lasciò la casa dell’Enel.
La meravigliosa casa in cui ora abita, Azelio se l’è
costruita da solo, lavorando anche 14 ore al giorno e
lasciando sul campo ben 14 kg del suo peso. Finita la
casa non poteva stare con le mani in mano e si mise
a fare sculture in legno di olivo e di noce: animali e
suppellettili varie, anche un Cristo e delle Madonne,
in tutto un centinaio di opere riunite quasi tutte in
una stanza-museo. Nel 1999 gli venne il desiderio di
realizzare un modello della Torre di Pisa, ma suo
genero disse che un senese doveva fare qualcosa di
Siena e così nacque il modello 1:20 di Piazza del
Campo di cui abbiamo già detto e dove ha piazzato,
forzando la realtà per amore della moglie, una
Madonna da lei stessa ricamata. La “piccola Piazza
del Campo” è stata anche fotografata per un periodico sulla vita senese, “Il Carroccio”, nel fascicolo di
Settembre/Ottobre 2006.
Lasciandoci ha voluto che portassimo con noi una
bottiglia di Vin Santo prelevata dalla sua curata e fornitissima cantina, che ci ha fatto visitare con grande
orgoglio.
15
Premio fedeltà Anse Campania
T
Pasquale Cutino
Anche quest’anno, come è ormai
tradizione nella Sezione Campania,
sono stati premiati i Soci che hanno
un’anzianità d’iscrizione all’ANSE di
oltre quindici anni.
La manifestazione si è svolta presso un complesso turistico situato
nel comune di Montoro Superiore,
in provincia di Avellino nell’incomparabile scenario paesaggistico dei
monti Picentini.
Hanno partecipato al raduno circa
un centinaio di persone considerando anche i familiari dei premiandi, ai quali il Presidente della
Sezione Serra, in ricordo della giornata, ha consegnato un linghottino d’argento. È stata anche l’occa-
sione per ringraziare ed informare i
Soci che il disegno di legge d’iniziativa popolare sulla perequazione
delle pensioni è stato presentato al
Senato della Repubblica con oltre
74.000 firme raccolte e la
Campania ha dato un supporto di
circa 2.500 adesioni.
Erano presenti alla manifestazione
anche gli ex Presidenti della
Sezione Franco Carpentieri e
Bruno Scordo nonché il dott.
Pasquale Di Napoli, in rappresentanza dell’ACEM e ASEM della dirigenza Enel.
Alla fine della giornata il Presidente
Serra ha rivolto un sentito ringraziamento ai Responsabili dei Nuclei
di Avellino e Salerno per aver collaborato attivamente alla organizzazione della manifestazione.
Voci dall’Anse
Nuclei Anse
Gita a Giuggianello e Muro Leccese
T
Emilia Sisti
Il 20 aprile, con molti Soci del
Nucleo di Bari abbiamo trascorso
una giornata nel Salento all’insegna della cultura e della socialità.
Partiti da Bari e raggiunta la località di Giuggianello, nei pressi di
Maglie, è stata effettuata la visita
guidata al giardino botanico “La
Cutura” dove è stato possibile
16
ammirare le serre di piante grasse
e tropicali dai nomi più rari, il giardino roccioso, il giardino mediterraneo, il laghetto naturale con
papiri e ninfee, il borgo antico, il
giardino all’italiana, il giardino dei
semplici, lo splendido roseto ed
infine il giardino segreto, chiamato così perché custodisce le piante
più rare in luoghi nascosti.
Ci siamo trasferiti a Muro Leccese,
nel cuore del Salento, terra di
vaste dimensioni storiche, dove ad
attenderci vi era il Sindaco; poi
con la guida ci siamo diretti al
Convento dei Domenicani, lo stesso che ha ospitato la riunione del
Consiglio dei Ministri della
Comunità Europea nel 1996 e alla
chiesa di S. Domenico; abbiamo
potuto ammirare Piazza del
Popolo abbracciata da due chiese
barocche
dell’Annunziata
e
dell’Immacolata epoca 1700, il
Palazzo del Principe, il bellissimo
Museo dei reperti medioevali, il
Palazzo Ducale, la colonna dei 4
Evangelisti e tutto il borgo
medioevale denominato ”Terra”.
Terminato il giro storico di Muro
Leccese, la giornata si è conclusa
gustando in un bar storico della
Piazza un ottimo gelato artigianale e in tarda serata abbiamo fatto
rientro a Bari, contenti della giornata trascorsa e con l’augurio di
poter fare presto un'altra gita.
Tutto esaurito al pranzo sociale
del Nucleo di Forlì
T
Paolo Alberto Macchi
Ancora un successo per l’infaticabile Luciano Zavalloni,
Responsabile del Nucleo di Forlì.
Il 19 aprile, grazie alla sue doti organizzative, sono
intervenuti al pranzo sociale tenutosi a Bertinoro oltre
180 partecipanti; nel corso del pranzo, Zavalloni ha
ampiamente illustrato ai presenti notizie, novità e iniziative sulla vita sociale dell’Associazione.
Ospite gradito è stato l’ing. Ermano Giunchi, dirigente
della sede Enel di Forlì.
Il tradizionale taglio della torta, cui ha provveduto la
Signora Zavalloni, ha concluso la bella manifestazione.
17
Le attività del Nucleo di Bologna
T
Paolo Alberto Macchi
Anche quest’anno per il Nucleo di Bologna non potevano mancare momenti di amicizia e solidarietà.
A fine marzo si è svolta una tombola di solidarietà
presso la Casa di Riposo Zucchi di Bologna, dove
sono ospiti il Socio Mario Colombo e la moglie
Antonietta: l’iniziativa è stata molto apprezzata da
tutte le persone ricoverate, che hanno così trascorso
un pomeriggio diverso dai soliti.
Il 5 aprile invece Emilio D’Andrea (Responsabile del
Nucleo) ha organizzato, con i suoi collaboratori, il
pranzo sociale in Romagna, con visita guidata nel piccolo paese medioevale di Santarcangelo; il pranzo è
stata anche l’occasione per festeggiare – con il tradizionale taglio della torta – il compleanno di due Soci.
Il 3 maggio tutto il Nucleo in pullman verso Firenze,
per una visita guidata alla città, accompagnati dalla
Socia Barbara Ceccarelli, componente del Comitato
del Nucleo di Firenze e neo premiata come Socia
Benemerita al Raduno di Peschici.
Presentate a Brisighella le offerte di Enel Energia
T
Paolo Alberto Macchi
Il 26 giugno, il Nucleo Anse di Ravenna in collaborazione con Enel Energia ha organizzato, presso la sala riunioni del Comune di Brisighella, un‘assemblea cittadina avente per tema le fonti di energia ed il risparmio
energetico. L’iniziativa ha registrato un lusinghiero successo: era presente il Prof. Tini, docente di microbiologia presso l’Università di Bologna, per illustrare ai presenti il mercato libero dell’energia e del gas, gli impianti fotovoltaici a pannelli solari con produzione di energia da biogas. L’incontro è stato magistralmente condotto dalla nostra Socia Francesca Goni, cui va il ringraziamento della Sezione Emilia Romagna per l’impegno profuso nel valorizzare le opportunità offerte da
Enel Energia. Analoghe iniziative sono programmate
dal Nucleo di Ravenna.
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Voci dall’Anse
Viaggiando
Tra i sentieri di un’incantevole Umbria
T
Silvana Colombi Pirovano
Siamo all’inizio di un nuovo viaggio. Un viaggio
(dall’8 al 12 maggio) che ci farà conoscere quella
terra magnifica quale è l'Umbria: le sue belle cittadine, le sue chiese, i suoi monumenti.
Il viaggio in pullman è lungo, ma molto interessante:
immersi nel verde splendido della natura umbra, la
stanchezza lascia il posto al desiderio di poter ammirare tutte le meraviglie che il tragitto ci riserva. Ed ecco
che davanti a noi appare il cartello di S. Maria degli
Angeli, una quieta e splendida cittadina che ci ospiterà
per cinque giorni, in cui troneggia la stupenda
Cattedrale che conserva la “porziuncola”, la chiesetta
con i suoi splendidi dipinti, restaurata da S.Francesco,
in cui si sviluppò il francescanesimo stesso.
Qui giunti, ci mettiamo alla scoperta di un bellissimo
borgo medioevale insieme a Michela, la nostra guida,
che è un prezioso pozzo di scienza, e a Giuliana la
capogruppo, che si dà da fare in mille modi per
accontentarci. Camminiamo per vicoli splendidi
ammirando quelle case che sembrano uscire da un
presepe d'altri tempi. Michela ci illustra ciò che fece
quel gran genio di Pinturicchio, il cui soprannome
vuol dire “piccolo pittore”, all'interno della Chiesa S.
Maria Maggiore. Il bel tempo favorisce la nostra
escursione e la voglia di conoscenza. Il nostro
Responsabile di Nucleo, Antonio Bovolini, è concentrato a riprendere con la fotocamera gli attimi più
belli del viaggio. Anche oggi, 9 maggio, riprende la
marcia verso un altro luogo da sogno: siamo a Todi.
Qui Michela ci spiega alcuni aneddoti su Jacopone da
Todi, sempre conducendoci attraverso vicoli scoscesi
e medioevali. Giungiamo alla chiesa S. Fortunato,
scalino dopo scalino i nostri occhi non si stancano di
guardare dappertutto.
La storia di Jacopone ci affascina: sposato ad una giovane fanciulla si accorge che al momento della sua
morte ella portava il cilicio e resta di sasso sentendosi fortemente in colpa per la vita da lui condotta.
Ora, meraviglia delle meraviglie, il nostro pullman si
ferma nella piazza della città del frate poverello:
Assisi. Qui siamo fortunati perché si festeggia il calendimaggio: ragazze e ragazzi in costume si lasciano
fotografare insieme ad alcuni di noi, bambini con
cestini di mele rosse che se le passano tra loro e gonfaloni che sfilano. Dopo averci fornito le notizie artistiche sulla facciata della Basilica, Michela ci introduce all’interno di quell'atmosfera beatamente angelica. Guardo le pareti affrescate, la volta e mi torna in
mente la distruzione di quel luogo con il terremoto
del 1997. Fu un vero e proprio disastro, anche se oggi
non è rimasta alcuna traccia. Ecco la tomba di S.
Francesco, lì, a proteggere chiunque si appressi ad
essa. Silenzio, silenzio e meditazione. Poi fuori all'aperto e rimirare quanto ancora ci circonda...
19
Ma il nostro desiderio di vedere il capoluogo, Perugia,
è grande ed eccoci accontentati, siamo qui nei pressi
della fontana che racconta varie scene della mitologia antica tra colombi beati che bevono e bimbi che
corrono.
Ammiriamo il Palazzo dei Priori, la città sotterranea, la
Loggia dei Mercanti, la Platea Magna, la fontana del
Buongoverno. Ritorno in albergo, il pullman corre in
un'oasi di verde dalle mille tonalità, paesini abbarbicati alla roccia come tanti piccoli presepi.
Nel pomeriggio il minitour prosegue per Montefalco,
passando per Bevagna e giungendo a Trevi, una breve
sosta alle fonti di Clitunno, dove soffia un vento impetuoso. Volti un po' stanchi, ma ancora con viva la
voglia di sapere e conoscere quanto ci è intorno.
L'indomani, dopo aver trascorso una tranquilla mattinata di shopping a Santa Maria degli Angeli, partia-
mo per Cascia, dove si visita il Santuario di Santa Rita
e la sua casa con l'orto e il roseto. Poi Norcia, il
Santuario Benedettino: sono tante le storie che ci racconta Michela e ne restiamo affascinati.
Ultima tappa Spoleto, camminiamo anche qui attraverso il borgo medioevale, passiamo davanti all'arco
di Druso, entriamo nella Cattedrale dove ci accoglie
un silenzio irreale, scendiamo nella cripta. Saliamo
verso la rocca, vogliamo attraversare un vecchio
ponte, purtroppo è chiuso per lavori e ci accontentiamo di fotografarlo. E così con un po' di nostalgia
lasciamo questi gioielli dell'arte umbra, perché la
nostra Milano ci attende.
Un particolare ringraziamento ai volontari dell'Anse,
in particolare a Giuliana Biancini e ad Antonio Bovolini
che si prodigano sempre in tutti i modi per farci conoscere quanto di più bello e interessante ci circonda.
Gita della Sezione Molise
T
Agostino Caruso
La zona delle Cinque Terre è senza dubbio una tra le
più seducenti del territorio italiano sia per natura, sia
per storia e tradizioni. Del fascino di questa terra
hanno potuto beneficiare i 41 tra Soci e familiari della
Sezione Molise, che dal 4 all’8 giugno, hanno effettuato una gita in Liguria.
Avendo come punto d’appoggio Lido di Camaiore i
partecipanti si sono imbarcati a La Spezia per raggiungere Vernazza, base ideale per escursioni, dove
hanno potuto visitare la chiesa di S. Margherita di
Antiochia. Quindi prosecuzione per Monterosso, poi
per Manarola percorrendo a piedi “la Via
dell’Amore” fino a Riomaggiore.
Nel giorno seguente è stata visitata Genova e il suo
incantevole acquario, popolato delle diverse specie
marine, squali, pesci tropicali, pinguini, tartarughe
giganti, ecc.
Sulla strada del ritorno, la gita si è conclusa visitando
le storiche città di Pisa e Lucca e la bella Orvieto, dove
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si è potuta ammirare la Cattedrale e scendere nel
Pozzo di San Patrizio.
Guide professionali e buoni ristoranti hanno contribuito alla positiva riuscita della gita con ringraziamenti, da parte dei partecipanti, agli organizzatori.
Incontro di Primavera
T
Ivo Dal Prà
Sembrerà forse un articolo un po’ fuori “tempo”,
visto che siamo già alla fine dell’estate, ma vogliamo
comunque raccontarvi del tradizionale incontro di primavera che si è svolto lo scorso 17 aprile a Padova in
Prato della Valle, organizzato dai Soci dei Nuclei di
Padova e Rovigo.
Tra gli 80 partecipanti vi erano anche i familiari dei
Soci, che insieme hanno contribuito al trascorrere di
una piacevole giornata.
Dopo l’ascolto della Santa Messa, celebrata nella cripta della Basilica di Santa Giustina, dove si sono ricordati i colleghi scomparsi i Soci, divisi in due gruppi,
hanno effettuato una visita guidata al Santuario, al
Monastero dei Benedettini e agli splendidi Chiostri.
Come in ogni evento degno di nota non poteva man-
care il tradizionale pranzo, occasione per trascorrere
alcune ore serene insieme e avere uno scambio di idee
sui problemi della categoria.
Crociera nelle isole greche
T
Pino Basile
Quest’anno per i Soci della Sezione Calabria e quelli
dell’Alatel Calabria le ferie sono iniziate già nel mese
di giugno con una crociera lungo le isole greche.
Dal 3 al 10 giugno infatti il gruppo formato da Soci e
loro familiari si sono avventurati nei mari Ionio – Egeo
e Adriatico per vivere, o in alcuni casi rivivere, le emo-
zioni di una crociera.
La “Costa Fortuna”, nave di grande confort ed eleganza, ispirata ai mitici transatlantici italiani ha accolto gli ospiti con grande calore coccolandoli e riempiendoli di ogni attenzione.
La vita a bordo è stata vissuta pienamente e con com-
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pleta aggregazione del gruppo con gli altri ospiti.
Sempre gradite le sorprese di mezzanotte con la partecipazione a lauti banchetti, tanto da ritornare con
qualche chilo in più.
Prima tappa Olimpia, con visita ai suoi resti e a quelli
dello stadio dove hanno avuto origine i giochi olimpici moderni. A seguire sosta a Katakolon dove si sono
degustate le specialità greche al ritmo del sirtaki.
Il giro tra le numerose isole greche ha scoperto agli
ospiti piccoli paradisi sparsi, che galleggiano su acque
cristalline. Tappa obbligate sono state le piccole
Cicladi. Una grande emozione è stata vissuta dal
gruppo quando si è inerpicato con l’ovovia verso Firà
(Santorini), per poi ridiscendere verso il porto da una
strada a gradini, percorsa anche da numerosi asinelli
che trasportano i turisti avventurosi. Da ammirare la
singolare architettura delle case: tutte bianche con
molte finestre e cupole.
dopo essere entrati nella Laguna Veneta attraverso le
Bocche del Lido. I crocieristi hanno avuto modo di
immergersi per parecchie ore nelle calli per spendere
quanto ormai disponibile e dare un saluto al Ponte di
Rialto, al Ponte dei Sospiri e a tutte le preziosità di
questa città unica.
È proprio il caso di dire che la vita di crociera dovrebbe durare di più…
Quindi, prora su Dubrovnik, dove percorrendo le
mura di cinta fortificate del XII secolo del suo centro
storico, si sono ammirati alcuni splendidi edifici di
grande valore storico e artistico, come il quattrocentesco Palazzo del Rettore, la Cattedrale barocca e
paesaggi di incomparabile bellezza.
A Venezia ha avuto termine la crociera: poetico, al
sorgere del sole, l’attracco alla stazione marittima
Navigazione in burcio
T
Ivo Dal Prà
Il 4 Giugno una cinquantina di soci e familiari del
Nucleo di Padova si sono ritrovati presso il molo del
Bassanello (alle porte di Padova sul fiume Bacchiglione)
per vivere un evento del tutto singolare.
Saliti a bordo del burcio Nuova Maria (un originale barcone di legno costruito nei primi anni del 1900 per
effettuare il trasporto fluviale di merci ed ora ristrutturato a cura della cooperativa “Lo squero” ed abilitato
al trasporto di persone) e guidati dal Prof. Pier
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Giovanni Zanetti, studioso naturalista che ha illustrato
le caratteristiche dei luoghi attraversati, i partecipanti
hanno effettuato la circumnavigazione dei canali che
circondano Padova. Percorso il canale Scaricatore sono
entrati nella conca di Voltabarozzo, ove hanno potuto
superare un dislivello d’acqua di circa sette metri,
hanno poi percorso il canale S. Gregorio e il fiume
Piovego transitando per il Portello (antico porto fluviale per il collegamento Padova-Venezia) concludendo lo
splendido giro alla conca delle Porte Contarine sita in
prossimità del centro di Padova. In considerazione delle
forti emozioni vissute durante il viaggio di rivisitazione
d’un modo di vivere del passato non troppo lontano, le
tre ore trascorse in barca sono passate in un lampo
tanto che, al termine dell’escursione, i partecipanti,
scesi dal burcio, hanno continuato per qualche tempo
a conversare nella piazza d’arrivo prima di scambiarsi
l’arrivederci ad una prossima manifestazione.
Voci dall’Anse
E altro ancora
La lunga strada verso il Notiziario
T
La Redazione
Il cammino per arrivare a dare il “visto si stampi” al
Notiziario Anse è normalmente assai travagliato…
All’inizio mancano i testi e ahimè inizia l’affannosa
ricerca; ma poi la prima bozza è eccessivamente lunga
oppure troppo breve e si cercano gli adattamenti più
vari; si arriva così alle fatidiche tre/quattro bozze e, infine, al “visto si stampi”.
la redazione
riflette
stiamo lavorando
per voi
i testi
non arrivano
e questi
articoli?
Va tenuto in conto il tempo tiranno, considerando che
l’obiettivo finale consiste nel far arrivare il Notiziario al
recapito dei lettori in tempo utile per la scadenza dei
canonici trimestri: fine marzo, giugno, settembre e
dicembre. In chiave scherzosa, abbiamo cercato – con
l’aiuto di alcune immagini – di rappresentare il lavoro
della Redazione.
affannose
telefonate
speriamo
in bene…
va male
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si scruta
l’orizzonte
prima bozza
redazione
disperata
seconda bozza
meglio
fuggire?
niente in
vista…
ultima bozza
fatto
la situazione
peggiora, ma...
forse ci
siamo…
siamo in stampa
ora si trotta
verso il prossimo
numero
LO CHEF CONSIGLIA
T
Franco Pardini
POLLO ALLA CONTADO DI AVIGNONE
Vi propongo questa volta un piatto semplice, ma aristocratico, di una
celebre cuoca-scrittrice (Alice B.Toklas, amica e confidente di Gertrude
Stein), famosa anche per la sua perizia in cucina e per aver avuto ospiti eminenti personaggi del tempo (Picasso in primis).
La ricetta selezionata tra le molte di svariate scuole culinarie, alcune delle quali peraltro molto complicate,
merita a mio avviso di essere segnalata perché utilizza il “buon vermuth dolce italiano (Cinzano o Rossi)”,
che è praticamente scomparso dalle nostre credenze e che all’epoca (primo ventennio del secolo scorso) era
uno dei prodotti celebri del “made in Italy”.
Eccovi la ricetta: tagliare a pezzi (otto) un pollo giovane, salare e pepare rosolando il tutto in una padella
con burro a fuoco medio, poi abbassare la fiamma e far cuocere per circa 20 minuti scuotendo frequentemente la padella. Mettere da parte e nella medesima padella versare del buon “vermuth dolce italiano”,
fiammeggiare e rimetterci il pollo.
Aggiungere poi un cucchiaio di passato di pomodoro, un pizzico di cannella e uno di pepe.
Mescolare per circa 5 minuti e servire caldo.
Aggiungo io buon appetito, non nascondendo un po’ di nostalgia per i tempi del vermuth!
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Pensieri
e Parole
Giacomo Puccini
In occasione del 150° anniversario della
nascita di Giacomo Puccini, il nostro Socio
e musicofilo Camillo Fratus ha tracciato
un breve profilo del personaggio, della
sua vita e delle sue opere.
T
Camillo Fratus
opera teatrale alla fine dell’Ottocento reagisce alla ventata realistica che investe tutta la
cultura italiana. Il melodramma verista cerca
di adeguare la musica all’azione, di far prevalere il soggetto, di tralasciare le grandi
prospettive tragiche e drammatiche. Le vicende sono
più legate ai fatti presi dalla vita quotidiana, alla rappresentazione minuziosa, scenica e musicale, dei dettagli per dare un significato all’esistenza attuale
come realmente si svolge.
Tra i musicisti, uno soprattutto ha la forza di indirizzare le esigenze italiane ed europee a quel programma: Giacomo Puccini.
Nacque a Lucca il 22 dicembre 1858, primo di sette
figli del maestro di cappella Michele Puccini. Dopo la
morte del padre, Giacomo a 14 anni divenne organista della Chiesa lucchese. In seguito frequentò per 5
anni il seminario con scarso amore per lo studio e la
religione. Rimase molto impressionato all’ascolto
dell’Aida di Verdi.
Nel 1880 fu ammesso al Conservatorio di Milano con
una borsa di studio concessa dalla regina Margherita
su petizione della madre. Puccini ebbe in quel periodo Bazzini e Ponchielli come maestri. Si diplomò con
un “Capriccio sinfonico” nel quale si notarono la sua
spiccata predisposizione per la melodia e l’orchestra-
l
’
25
zione. La sua vita scorreva metodica con numerosi
amori superficiali. Compose una prima opera “Le
Villi” che narra di fanciulle morte per amore, che
prima fanno danzare i loro amanti e poi li uccidono.
L’opera, rappresentata al teatro Dal Verme di Milano
ebbe successo di critica e di pubblico anche per la
mediazione di musicisti Boito e Ponchielli.
In questo periodo Puccini conobbe la bella e bionda
Elvira, moglie di un droghiere e madre di due bimbi. I
due si innamorarono in modo travolgente ed Elvira
lasciò la famiglia, convisse con il Maestro a Milano e
gli diede un figlio; sarà una convivenza che durerà
tutta la vita, anche se Elvira non saprà creare attorno
all’amato l’atmosfera di comprensione e dolcezza di
cui lei aveva bisogno e Puccini non fu capace di portare un valido contributo alla felicità dell’unione.
Il Maestro compose una seconda opera “Edger” che
fu rappresentata alla Scala di Milano con scarso successo.
Nel 1881 Puccini ed Elvira si stabiliranno a Torre del
Lago sulle rive del Lago di Massaciuccoli. Qui il
Maestro visse un piacevole soggiorno per il fecondo
contatto con la natura, per la caccia a cui si dedicava
volentieri e per la presenza di numerosi e simpatici
artisti che lo circondavano.
Due anni dopo fu rappresentata la “Manon Lescaut”,
dramma di una giovane donna assetata di lusso e di
piaceri, che ebbe un esito trionfale. In quest’opera si
avvertono gli influssi di Bizet che con la “Carmen”
aveva portato in scena, 2 anni prima, una verità
drammatica unita a un grado di naturalezza spregiudicata.
Dopo varie esperienze, il Maestro scelse due valentissimi collaboratori: il librettista Luigi Illica e Giuseppe
Giacosa. È in questo periodo che vedono la luce due
celeberrime opere pucciniane: la “Bohème”, presentata a Torino nel 1886 con la direzione del giovane
Arturo Toscanini, che ebbe una iniziale accoglienza
tiepida, per poi, pochi mesi dopo, sfociare in un
trionfo che l’accompagna ancora oggi. L’altro grande
successo fu “Tosca”, dramma che si conclude con la
morte tragica dei due protagonisti: Cavaradossi e la
stessa Tosca.
L’opera, con la regia di Tito Ricordi, figlio del grande editore, fu rappresentata al Teatro Costanzo di Roma dove
ottenne un grande consenso di pubblico e di critica.
26
Nell’estate del 1888 Puccini si recò a Londra dove
rimase affascinato dal dramma in un atto “Madame
Butterfly” del drammaturgo e impresario teatrale
americano David Belasco che ricavò a sua volta da un
racconto di John Luther Long.
Prima di comporre l’omonima opera, il Maestro si
recò a Nagasaki in Giappone per conoscere meglio
l’ambiente del dramma e il famoso sensale di matrimoni. L’opera, che Puccini concepì in 2 atti, vide la
luce al Teatro alla Scala di Milano il 12 febbraio 1909
e si rivelò un fiasco. Con qualche rimaneggiamento
fu nuovamente presentata a Brescia il 28 maggio
dello stesso anno dove gli fu riconosciuto un gran
successo che da allora il pubblico di tutto il mondo le
riserva.
Nel 1907 si recò a New York, dove scoprì un altro
lavoro del Belasco “La fanciulla del West” e, con la
collaborazione dei librettisti Zangarini e Civinini, lo
musicò. Il melodramma fu rappresentato per la
prima volta al Metropol di New York nel 1910 sotto
la direzione di Arturo Toscanini; fu molto apprezzata
dal pubblico e dalla critica, ma lasciò delle perplessità
tra gli studiosi.
L’Italia stava cambiando. L’opera tradizionale sembrava cosa vecchia. Anche la musica di Puccini fu ritenuta superata e “poco italiana”.
Pure Pietro Ricordi, succeduto al padre nella direzione
della casa editrice, si schierò contro le creazioni pucciniane. Ma il Maestro, conscio delle sue capacità e
della genuinità delle proprie ispirazioni, ruppe temporaneamente il rapporto col Ricordi. In quel periodo
scrisse un’opera ritenuta di livello inferiore al suo
standard: “La Rondine”. Compose pure un trittico
d’ispirazione francese: “Il Tebano” da un libretto
dell’Adorno, “Suor Angelica” sul dramma di una giovane aristocratica costretta ad abbracciare la vita
monastica per scontare un peccato d’amore e
“Gianni Schicchi”. Quest’ultimo appassionò il pubblico, mentre gli altri due lavori ebbero scarso successo.
Nel 1921 Puccini, con Simoni e Adami, pose mano
alla sua ultima opera “Turandot”. Nell’antica fiaba di
Carlo Gozzi apparvero degli influssi della nuova musica di Debussy, Stravinski, Schonberg: infatti, pur non
avendo apprezzato inizialmente questa musica, egli
acquisì alcuni aspetti tecnici che lo interessarono.
La Turandot non è una fiaba che emerge da intenzioni di verismo, ma presenta personaggi veri e crudi: i
tagliatori di teste per ordine della principessa, il popolo crudele liberato dal principe Calaf dall’incubo dell’eliminazione dei pretendenti di Turandot, la disputa
dei 3 famosi indovinelli che il principe risolve, l’amore
che si accende e divampa alla fine nel cuore che pareva di ghiaccio della principessa, la morte della piccola
fedele Liù. Tutti questi episodi vivono di una musicalità fantastica.
È noto che Puccini, colpito da un tumore alla gola, non
riuscirà a portare a termine l’opera che fu ultimata da
Franco Alfano, compositore e pianista napoletano.
Puccini morì il 29 novembre 1924. Quando Toscanini
presentò la Turandot per la prima volta al Teatro alla
Scala di Milano, il 25 aprile 1925, fermò l’orchestra al
punto in cui finisce il lavoro del Maestro: tutto il pubblico si alzò in piedi in un religioso silenzio.
Una cosa che colpisce lo spettatore nelle opere di
Puccini è la femminilità appassionata delle eroine rappresentate; quasi tutte persone prese dal mondo contemporaneo, ma dotate di una capacità di donarsi
all’amato fino a morire per lui, quasi che la morte
fosse una necessaria conseguenza dell’amore.
Sono in tanti a conoscere e a volte cantare i punti più
salienti delle sue romanze.
Chi non riconosce alle prime battute dell’orchestra le
romanze “Che gelida manina……”, “Ma quando
vien lo sgelo il primo sole è mio”, “Vissi d’arte, vissi
d’amore”, “Svanì per sempre il sogno mio d’amore”,
“Io senza dar risposta me ne starò nascosta, un po’
per celia, un po’ per non morire al primo incontro”?
Queste sono vette di grandissima musica che superano catalogazioni usuali (sinfonica, operistica, operettistica, jazz o altro) e le trascendono.
27
Sentimenti ed emozioni
T
Pasquale Cutino
Il nostro Socio Federico Capuozzo ci ha tutti sorpresi
con la pubblicazione del suo testo poetico
“Sentimenti ed emozioni”.
Infatti sembra strano che tra linee elettriche e cabine
di distribuzione possa nascere il fiore della lirica.
Egli ha presentato la sua raccolta di poesie scritte nel
suo percorso di vita e pubblicate in quello di “dipendente INPS a tempo pieno” come si autodefinisce da
pensionato. I sentimenti e le emozioni che ci comunica nascono in una dimensione quotidiana. Sono
occasionali considerazioni, ispirate dai momenti della
vita di tutti i giorni, non meno importanti dei grandi
eventi che cambiano il nostro destino. La sua poesia
richiama alla mente quadretti di pittura impressionistica che, con pennellate più o meno definite, descrivono ambienti (Trascorrere la notte in ospedale per
fare compagnia ad un amico è drammatico); paesaggi (ho desiderato, ardentemente di ritornare ad
Assisi… dove la visione è splendida. Immersi nell’immenso della basilica ed essere circondati di immenso);
figure di uno spazio vivo e concreto (è meraviglioso
ammirare un fanciullo che corre, in compagnia del
proprio cucciolo di cane).
Si avverte nei versi del poeta un disagio tra quello
che la vita lo ha costretto a fare e quello che avrebbe
voluto realizzare, sentimento che molti di noi condividono… mio malgrado sono stato costretto, a vivere sempre in un modo diverso, dal mio pensiero più
intimo e profondo…
Quella dell’autore è una sensibilità viva verso le cose
e le persone che all’evocazione risultano ricche di
colore e di mistero, gli incontri, le conoscenze, i per-
28
sonaggi gli consentono squarci di pensiero improvvisi e densi di significato... sei stato il sogno della mia
vita. Al vederti… pensai al sogno divenuto realtà. Mai
più ho provato la sensazione di sentire la gioia.
Complimenti Federico per averci regalato questo
gesto d’amore perché dai tuoi versi traspare un animo
sensibile e candido che l’uomo di oggi purtroppo,
preso da falsi valori, non riesce più a percepire.
Enel News
Centrale di Torrevaldaliga:
conversione a carbone pulito
La nuova centrale di Torrevaldaliga Nord a Civitavecchia
è un impianto a carbone ad alta efficienza, costituito
da tre gruppi da 660 MW, per una potenza
complessiva pari a 1.980 MW.
si
tratta dell’impianto a
carbone pulito più
avanzato al mondo
nella sua categoria.
Grazie al complesso di tecnologie,
strutture e apparecchiature utilizzate a vantaggio dell’efficienza produttiva e dell’impatto ambientale,
le emissioni, delle polveri, degli ossidi di azoto e dell’anidride solforosa
saranno ridotte rispettivamente
dell’88%, 61% e 88%. Anche le
emissioni di CO2 subiranno un
decremento pari al 18% rispetto al
precedente impianto a olio.
L’impianto è stato inaugurato lo
scorso 30 luglio, con l’avvio del
primo dei tre gruppi della centrale.
Alla cerimonia hanno partecipato
il
Ministro
dello
Sviluppo
Economico Claudio Scajola, il
Sottosegretario alla Presidenza del
Consiglio
Gianni
Letta,
il
Presidente della Regione Lazio
Piero Marrazzo, i top manager di
Enel, al seguito del Presidente
petitività del sistema elettrico nazionale, in sintonia con la politica energetica europea”.
Piero Gnudi e dell’AD Fulvio Conti,
e autorità politiche e religiose
regionali e locali.
“La centrale di Torrevaldaliga Nord
– ha dichiarato Fulvio Conti – dà un
contributo importante alla diversificazione del mix energetico nazionale e alla sicurezza degli approvvigionamenti, alla riduzione delle emissioni e al rafforzamento della com-
La centrale così rinnovata sarà in
grado di soddisfare, a pieno regime,
il 50% del fabbisogno di energia
elettrica del Lazio pari a circa il 4%
dei consumi nazionali. Grazie alle
tecnologie utilizzate, le più avanzate oggi disponibili, l’impianto, pienamente operativo nel 2009, avrà il
miglior rendimento della sua categoria e ridurrà in modo notevole
l’impatto ambientale. Rispetto al
precedente impianto a olio combustibile, tutte le emissioni saranno
fortemente ridotte - del 61% quelle di ossidi di azoto, dell’88% quelle di polveri e di anidride solforosa e saranno in questo modo inferiori
del 50% rispetto ai limiti posti a
tutela dalla salute e dell’ambiente
dalle stringenti norme europee. I
sistemi di trasporto e di movimentazione del carbone, inoltre, sono
completamente sigillati: il combusti-
29
bile non entrerà mai in contatto con
l'aria. L'investimento complessivo
del progetto di riconversione iniziato nel 2003, è di circa 2 miliardi di
euro. Nella realizzazione dell’opera
sono state impiegate 3.500 persone
(più 450 tecnici Enel), per 15 milioni
di ore lavorate (saranno 20 milioni a
opera completata), e oltre 200 ditte
delle quali 70 locali. Enel è inoltre
impegnata sul fronte della cattura e
sequestro della CO2 con alcuni progetti d’avanguardia. Considerati
dalla Commissione Europea tra i più
interessanti in questo filone, questi
progetti hanno per obiettivo la
generazione di energia elettrica da
fonti fossili con “emissioni zero”:
con le tecnologie di cattura e sequestro della CO2, i fumi saranno infatti catturati alla ciminiera e immagazzinati in sicurezza in acquiferi
profondi o giacimenti esausti di
metano o di petrolio.
LA DIMENSIONE DEL PROGETTO:
4 mesi per la demolizione delle strutture esistenti
50 mesi per la messa in esercizio della prima unità
3.500 presenze al giorno in cantiere nei periodi di picco
15 milioni di ore lavorate
200.000 tonnellate di strutture e apparecchiature
400.000 m3 di cemento armato utilizzato
4.000 km di cavi installati
La nuova centrale produrrà a pieno regime circa 12.000
GWh all’anno, pari alla metà del fabbisogno elettrico
dell’intera regione Lazio.
IL PERCORSO DELL’ENERGIA
Il percorso inizia dalle banchine per lo scarico del combustibile dalle navi. Il carbone viene trasportato dentro
nastri ermetici, immagazzinato in serbatoi a cupola sigillati (coal dome) e, successivamente, macinato nei
mulini prima di arrivare nei bruciatori del generatore di vapore, dove avviene la combustione. La grande
quantità di calore, sviluppata a elevata temperatura, trasforma in vapore l’acqua che circola all’interno dei tubi
della caldaia. Il vapore a 600 °C viene convogliato in grosse tubazioni e raggiunge la turbina dove l’energia
termica del fluido viene trasformata in energia meccanica. Alla turbina, infine, è collegato l’alternatore dove
avviene l’ultima trasformazione dell’energia meccanica in energia elettrica, che, tramite un trasformatore,
viene innalzata di tensione a 380 kV per essere immessa nella rete elettrica. Il vapore, dopo aver ceduto gran
parte dell’energia alla turbina, viene convogliato al condensatore dove ritorna allo stato liquido. Attraverso
apposite pompe, l’acqua viene ricondotta al generatore di vapore per un nuovo ciclo. I fumi in uscita vengono
inviati alla ciminiera dopo essere passati attraverso denitrificatore, filtri a manica e desolforatore, per
l’abbattimento rispettivamente degli ossidi di azoto (NOx), delle polveri e del biossido di zolfo (SO2).
30
Enel Contemporanea 2008:
tra gioco, immaginazione e attesa
Enel Contemporanea, è il progetto di arte pubblica lanciato da Enel
nel 2007, che ogni anno propone
una serie di opere realizzate da
artisti di fama internazionale, con
l’intento di stimolare l’opinione
pubblica su un tema di grande
attualità: l’utilizzo dell’energia
nelle sue diverse declinazioni,
come fonte “sostenibile” e “rinnovabile”.
Dopo il successo di pubblico e critica di Enel Contemporanea 2007,
con gli interventi artistici di Angela
Bulloch, Jeppe Hein e Patrick
Tuttofuoco, l’edizione 2008, sempre a cura di Francesco Bonami, si
addentra nella storia e nella cultura di Roma e Venezia. L’edizione di
quest’anno guarda all’energia inesplorata del Tempo nelle sue diverse declinazioni, come gioco,
immaginazione e attesa. Questi
tre temi legati tra loro, illustrano
l’energia della società contemporanea, dove le modalità di intrattenimento, incontro e scambio di
idee assumono talvolta forme
nuove e sorprendenti. Luoghi ed
eventi diversi diventano per questa occasione connettori di pensieri ed energie in un grande foro
contemporaneo, in attesa della
loro trasformazione nella nostra
identità futura. Grazie alla loro
riconosciuta capacità di ricerca e
innovazione, gli artisti con le loro
installazioni contribuiscono a sot-
tolineare e divulgare il percorso
già intrapreso da Enel in questa
direzione. Dopo gli assume vivid
astro focus e gli A12, sarà l’artista americano Jeffrey Inaba a
chiudere l’edizione 2008 di Enel
Contemporanea con un intervento al Policlinico Umberto I di Roma
dal 13 novembre 2008 al 13 gennaio 2009.
[ OMAGGIO A VENEZIA PER IL SECONDO APPUNTAMENTO DI ENEL
CONTEMPORANEA 2008 ]
Dopo il movimentato e giocoso
percorso di immagini, neon e
video proiezioni creato dagli assume vivid astro focus a Roma tra le
storiche rovine di Largo Argentina,
Enel Contemporanea prosegue
per la prima volta a Venezia e presenta Deep Garden, 2008, un
intervento pubblico site specific
del gruppo di giovani artisti italiani A12. L’installazione, verrà realizzata in occasione della 11. Mostra
Internazionale di Architettura
della Biennale di Venezia e sarà
visitabile dal 13 settembre al 23
novembre 2008.
Si tratta di un omaggio a Venezia
e alle sue peculiarità architettoniche, che prevede la realizzazione
di una stanza en plan air immersa tra le acque della laguna veneziana, accessibile attraverso un
pontile e ricoperta da una superficie specchiante esterna. Il gruppo
A12 affronta con questa opera la
natura con una forza energetica
dolce, ricreando uno spazio misterioso dove lo spettatore, pur in un
ambiente alquanto insolito e inimmaginabile, si sente immerso e
isolato nel silenzio della natura. Il
giardino nascosto fa rivivere allo
spettatore un’esperienza artistica
e poetica lontana dalla realtà,
allontanandolo, seppur per breve
tempo, dalla frenesia quotidiana.
In una città come Venezia, dove
l’impianto urbano unico e caratteristico è immerso nella laguna, l’opera degli A12 diventa simbolo di
quel flusso di energia creata dall’uomo per costruire nuove esperienze in luoghi apparentemente
inimmaginabili.
31
In Sicilia uno dei primi campi eolici off-shore
del Mediterraneo
Enel, in collaborazione con Moncada Costruzioni,
installerà 115 pale eoliche nel Golfo di Gela ad almeno 3 miglia dalla costa siciliana: saranno tra i primi
aerogeneratori nelle acque del Mediterraneo.
Previsto un investimento massimo di circa 500 milioni di euro, nei prossimi anni.
Enel ha depositato il progetto di uno dei primi campi
eolici off-shore del Mar Mediterraneo. L’istanza di
Valutazione d’impatto ambientale (VIA) è stata consegnata da Enel lo scorso 10 luglio al Ministero
dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare e alla
Regione Sicilia.
Il primo parco eolico marino italiano prevede l’installazione di 115 generatori di grande taglia, con
potenza compresa tra i 3 e i 5 Megawatt ciascuno,
nelle acque del Golfo di Gela tra i Comuni di Licata,
Butera e Gela.
Il progetto – sviluppato da una joint-venture costituita tra Enel (57%) e Moncada Costruzioni (43%) –
prevede una potenza installata complessiva che
varierà dai 345 ai 575 MW, con un investimento massimo previsto di circa 500 milioni di euro. L’impianto,
a pieno regime, sarà in grado di fornire energia elettrica per 1.150 milioni di chilowattora, sufficiente a
soddisfare il fabbisogno di 390.000 famiglie ed evitando emissioni di CO2 in atmosfera per circa
815.000 tonnellate annue. Inoltre sono allo studio
sistemi di integrazione del parco eolico con le aree
marine in cui verrà installato, per garantire la salvaguardia degli ecosistemi coinvolti.
“Questo innovativo progetto – ha affermato Fulvio
Conti – raddoppierà la capacità installata di Enel nel
settore eolico in Italia e rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra impresa, istituzioni locali
e associazioni amiche dell’ambiente. L’impegno di
Enel nelle fonti rinnovabili è rilevante e in continua,
forte crescita: già oggi la produzione Enel priva di
emissioni rappresenta circa il 30% del totale.
Crediamo nell’eolico e vogliamo giocare un ruolo da
protagonisti nello sviluppo di questa fonte di energia
32
anche nel nostro Paese”. A fine 2007 la capacità eolica di Enel installata in Italia è salita a 325 MW: l’obiettivo del nuovo piano industriale 2008-2012 è di
moltiplicare per cinque questo impegno, sino ad arrivare a circa 1.500 MW eolici installati in Italia entro il
2012.
La realizzazione del nuovo parco eolico marino siciliano si inserisce all’interno del progetto Ambiente e
Innovazione di Enel, che comporta investimenti per
7,4 miliardi di euro nel quinquennio 2008/2012: 6,8
miliardi di euro per lo sviluppo di energie rinnovabili
e 600 milioni di euro per la ricerca e lo sviluppo di
tecnologie innovative come il solare ad alta efficienza, l’eolico off-shore, la filiera dell’idrogeno e la cattura e sequestro della CO2.
È light la nuova offerta di Enel: vantaggi per le
famiglie e addio alla preistorica bolletta cartacea
A un anno dall’apertura del mercato elettrico anche per le famiglie, Enel Energia lancia la nuova
offerta “e-light” che consente
ulteriori vantaggi per i clienti
domestici, oltre a quello del prezzo fisso per due anni. Chi ha scelto il mercato libero con Enel
Energia un anno fa, ha evitato i
quattro aumenti registrati dal
Servizio di maggior tutela pari a
un rincaro complessivo del 30,8%
sulla componente energia.
A un anno dalla completa apertura in tutta Europa del mercato
elettrico anche per le famiglie, e a
fronte delle continue variazioni del
costo dei combustibili, Enel
Energia lancia una nuova offerta
che consente di mettersi al riparo
dagli effetti di questo fenomeno.
La nuova offerta si chiama e-light
e offre tanti vantaggi ai clienti,
non solo sul “fronte prezzo”, ma
anche su quello della semplicità e
dei servizi offerti. Infatti, oltre a
beneficiare di un prezzo bloccato
dell’energia elettrica per due anni,
i clienti avranno 5 bollette “flat”,
ossia a importo costante per la
componente energia, determinato
sulla base del consumo bimestrale
che loro stessi indicheranno, e una
bolletta di conguaglio con il consumo effettivo per ogni anno di
fornitura. Con e-light inizia dunque la nuova era di fornitura “low
cost”, che introduce un modello
innovativo, puntando sull’utilizzo
della tecnologia per combattere il
caro petrolio. La sottoscrizione
dell’offerta e-light avviene completamente on line, sul sito
www.enelenergia.it.
Grazie ai servizi offerti dal nuovo
portale di Enel Energia, rinnovato
recentemente nei contenuti e
nella forma grafica, si possono
visualizzare on line tutti i documenti e conoscere le condizioni
contrattuali. Una volta aderito
all’offerta e-light, i clienti riceveranno direttamente nella loro
casella di posta la bolletta in formato elettronico, che potrà essere
comodamente archiviata nel proprio PC. Una scelta che recherà
beneficio anche all’ambiente, grazie al minor abbattimento di alberi per la produzione della carta e
conseguentemente minori emissioni di CO2.
Ma non basta: aderendo all’offerta e-light, i clienti possono sceglie-
re di dare un ulteriore contributo
al rispetto dell’ambiente: con solo
2€ in più al mese i clienti possono
ricevere energia elettrica certificata RECS, un sistema di certificazione internazionale istituito per
finanziare lo sviluppo delle fonti
rinnovabili.
Prosegue con successo anche
Enelpremia, il programma con il
quale si possono accumulare Punti
Energia per avere premi per la
casa e il tempo libero e vantaggi
speciali per i propri acquisti oppure sconti direttamente in bolletta.
Il programma, tra l’altro, premia
con ulteriori punti coloro che nel
secondo anno di fornitura hanno
consumato meno kilowattora
rispetto all’anno precedente.
A disposizione dei clienti, oltre al
sito web www.enelenergia.it, c’è il
numero verde - 800 900 860 e
tanti PuntoEnel ed Enel.si.
33
Periscopio
Onorificenza
T
Un ambìto traguardo
T
Carlo Daccò
Una notizia che vogliamo condividere con voi e che ci
dà molta gioia, riguarda un anniversario di matrimonio. Il prossimo 21 settembre il Socio Michele Vitillo
(Sezione Lombardia) e Luigina Baldi festeggeranno ben
62 anni di amore.
Ad entrambi vanno le più vive congratulazioni della
Redazione.
Anse Nazionale
Il cav. Secondo Regis, Vice Presidente della Sezione
Anse Piemonte - Valle d’Aosta e Vice Presidente del
Consiglio dei Seniores della Città di Torino, è stato insignito dell’onorificenza di Ufficiale dell’Ordine “Al
Merito della Repubblica”. All’amico Dino le affettuose
felicitazioni dell’Associazione e della Redazione.
Prestito
obbligazionario
Enel 1994-2019
T
Anse Nazionale
L’Enel ha reso noto che il tasso d’interesse nominale
annuo lordo posticipato sul prestito obbligazionario
1994-2019 – serie speciale riservata ai dipendenti e al
personale in quiescenza del Gruppo Enel – per il
semestre 1° luglio/31 dicembre 2008 è stato fissato
nella misura del 4,35%.
RINNOVA LA TUA ISCRIZIONE ALL’ANSE
Diventa socio dell’ANSE.
La quota sociale per il 2009 è invariata rispetto agli anni
precedenti:
€ 16 per i lavoratori in servizio e in pensione e per i familiari
€ 10 per i superstiti
Possono iscriversi all’Anse:
i lavoratori in attività e in pensione del Gruppo Enel, i loro familiari e i superstiti
i lavoratori trasferiti dal Gruppo Enel ad altre aziende, in servizio o in pensione
34
INDIRIZZI DELLE SEZIONI ANSE
Sono evidenziate le Sezioni con modifiche di recapito
Anse - Sezione Piemonte - Valle d’Aosta
Corso Regina Margherita, 267 - 10143 - Torino
Tel. 011/2787329 - 011/2787301 Fax 011/2787465
c/c postale n. 372102
[email protected] - [email protected]
Anse - Sezione Liguria
c/o Enel Via Pacinotti, 39 rosso - 16151 - Genova
Tel. 010/4347468
c/c postale n. 12313169
[email protected]
Anse - Sezione Umbria
c/o Enel Via del Tabacchificio, 26 - 06127 - Perugia
Tel. 075/6522006 Fax 075/6522166
c/c postale n. 10884062
[email protected]
Anse - Sezione Lombardia
Via Rovani, 111 - 20099 Sesto San Giovanni
Tel. 02/23203554/3552 - 3552 Fax 02/23203553
c/c postale n. 21074208
[email protected]
Anse - Sezione Marche
c/o Enel Via G. Bruno, 22 - 60127 - Ancona
Tel. 071/281.2603 - 2498451 Fax 071/2498530
c/c postale n. 11546637
[email protected]
Anse - Sezione Veneto
c/o Enel Via G. Bella, 3 - 30174 Mestre - Venezia
Tel./Fax 041/8214592 - c/c postale n. 10006302
[email protected]
Anse - Sezione Molise
c/o Enel Via S. Giovanni in Golfo snc - 86100 - Campobasso
Tel. 0874/299661 - 299662 Fax 0874/299628
c/c postale n. 11100864 - [email protected]
Anse - Sezione Trentino Alto Adige
c/o Enel Viale Trieste, 43 - 38100 - Trento
Tel. 0461/ 457119 Fax 0461/457180
c/c postale n. 17475385
[email protected]
Anse - Sezione Campania
c/o Enel Centro Direzionale Isola G3 - p. 9 Via G. Porzio - 80143 - Napoli
Tel. 081/3672468 - 9893 Fax 081/3672379
c/c postale n. 26879809 - [email protected]
Anse - Sezione Friuli Venezia Giulia
Via Flavia, 100 Loc. Zaule - 34147 - Trieste
Tel. 040/2627917
c/c postale n. 17063348
[email protected]
Anse - Sezione Puglia
Via Suppa, 14 - 70122 - Bari
Tel. 080/ 5235892 - 080/5203267 Fax 080/2352328
c/c postale n. 14565709
Anse - Sezione Emilia Romagna
Via G. Di Vittorio, 2 - 40133 Bologna
Tel. 051/4233343
Tel./Fax 051/4233341
c/c postale n. 23293400
Anse - Sezione Basilicata
c/o Enel Corso Garibaldi, 57 - 85100 - Potenza
Tel./Fax 0971/1987013
c/c postale n. 10842854
[email protected]
Anse - Sezione Toscana
c/o Enel Lungarno Colombo, 54 - 50136 - Firenze
Tel. 055/5233124 - 5233123
c/c postale n. 19442508
[email protected] - [email protected]
Anse - Sezione Calabria
c/o Enel Via della Lacina - Siano - 88100 - Catanzaro
Tel. 0961/403468
c/c postale n. 12002879
[email protected]
Anse - Sezione Lazio
c/o Enel V.le Regina Margherita, 125 - 00198 - Roma
Tel. 06/83052909 - 2452 Fax 06/83052435
c/c postale n. 68774140
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Raduno
Anse 2008
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