Ponteggi, opere provvisionali e lavori in quota PONTEGGI ED OPERE PROVVISIONALI Criticità, buone prassi ed esempi applicativi alla luce del D.Lgs. 81/08 e ss. mm. “Le norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni e nei lavori in quota”: Titolo IV - Capo II (Novità – Gestione delle opere provvisionali con particolare riferimento ai PONTEGGI – Indicazioni tecnico-operative - Criticità) Parte 2/2 Appunti di: Ing. Michele CANDREVA (1) Brescia, 27 novembre 2010 [1] Coordinatore della "Commissione Opere Provvisionali" del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali ed autore del prontuario informativo "PONTEGGI METALLICI FISSI" casa editrice EPC LIBRI IIa edizione dicembre 2004 – Il presente intervento, ai sensi della circ. del MLPS del 18/03/04, ha natura personale e non impegnativa per la P.A.. In relazione al punto 7 dell’ALLEGATO XXII ANCORAGGI ecc. 1 2 Milano, giugno 2008 3 Ancoraggi Milano, giugno 2008 Milano, giugno 2008 Collasso in stilata 4 5 ANCORAGGIO " tipo A " CON TUBO Ø 48.3 x 3.2 E TASSELLO MECCANICO / CHIMICO ANCORAGGIO AD ANELLO RIPARTITORE Ø≥ 16mm S 355 JR Ø48.3x3.2 2 2 2 1050 ≤ 200 ANCORAGGIO " tipo B " CON TUBO Ø 48.3 x 3.2 E TASSELLO MECCANICO / CHIMICO 1 2 Ø48.3x3.2 2 2 1050 ≤ 200 Ø48.3x3.2 1 L max = 80 1050 ≤200 ANCORAGGIO CON STOCCO E TASSELLO MECCANICO / CHIMICO Lmin = 230 Ø48.3x3.2 1 1050 ≤200 ANCORAGGIO CON STOCCO CON TONDINO E TASSELLO MECCANICO / CHIMICO Ø48.3x3.2 1 2 1 Le prestazioni dei tasselli devono 1050 ≤ 200 essere desunte dai dati sperimentali forniti dalle ditte costruttrici e/o da prove sperimentali effettuate nel luogo di installazione del ponteggio,al fine di accertare il rispetto del grado di sicurezza. ANCORAGGIO A CRAVATTA 2 2 RIPARTITORE Ø48.3x3.2 3 2 ≤ 200 2 Tubi,giunti ortogonali e giunto supplementare di tenuta 3 appartenenti ad unica autorizzazione 1050 NOTA GENERALE PONTEGGIO PREFABBRICATO TIPO PORTALE TITOLO Ancoraggi normali dimensionati per una forza diretta normalmente alla facciata di ± 650 daN Il sistema ancoraggio-parete deve essere dimensionato in modo da resistere ad uno sforzo di 650 daN, con un grado di sicurezza non inferiore a 2,5 ANCORAGGI NORMALI DA 650 daN DISEGNATORE DISEGNO ALLEGATO A DATA REV. 0 SCALA CONTROLLATO MODIFICHE APPROVATO 6 7 8 TESTER Apparecchio per la determinazione del carico di collasso degli ancoraggi a tassello 9 10 Ing. M. Candreva 04/03 PTG OBELISCO ROMA-EUR 11 12 13 14 PONTEGGIO A TUBI E GIUNTI (PARTENZA) 15 Controllo del piano orizzontale tramite livella Regolazione delle basette e loro fissaggio 16 Controllo della linearità del ponteggio Montaggio del primo impalcato con il posizionamento delle tavole metalliche, con fissaggio ai traversi di appoggio 17 Posizionamento della scala di accesso all’impalcato superiore, in corrispondenza dell’apertura orizzontale prevista 18 Titolo IV - Capo II Sezione II - Disposizioni di carattere generale Art. 117 – Lavori in prossimità di parti attive (ex art. 11 dpr 164/1956) Si aggiorna il vecchio art. 11 e si apre alle pertinenti norme tecniche Si modifica l’Allegato IX individuando una DISTANZA DI SICUREZZA “D” DALLE PARTI ATTIVE 3 m < D ≤ 7 m in funzione della tensione nominale Distanze minime Tab. 1 ALL. IX Ing. M. Candreva D,Lgs. 81/08 19 In relazione al punto 8 dell’ALLEGATO XXII Sistemi di sicurezza intrinseci (parapetti montati dal basso) 20 21 22 23 I SISTEMI DI PROTEZIONE ANTICADUTA: CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO E NORME DI RIFERIMENTO I dispositivi di protezione collettiva dei bordi contro le cadute dall’alto, denominati comunemente parapetti, sono costituiti generalmente da una barriera orizzontale a sviluppo longitudinale, sorretta da montanti verticali fissati in vario modo alla struttura del fabbricato. La norma UNI EN 13374 riporta le specifiche di prodotto e i metodi di prova per i sistemi di protezione temporanea dei bordi. -Le reti di sicurezza (UNI EN 1263) sono utilizzate nel settore edile come dispositivi di protezione collettiva di arresto caduta con la funzione di interrompere la caduta, raccogliendo I SISTEMI DI PROTEZIONE ANTICADUTA: il lavoratore che cada dall’alto, CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO E NORME DI RIFERIMENTO assorbendo la sua energia cinetica per mezzo di deformazioni plastiche del materiale di cui sono costituite. - In molte situazioni di lavoro, quando l’utilizzo di altre attrezzature può essere difficoltoso o non garantire un sufficiente livello di sicurezza, le reti possono integrare la protezione fornita dai parapetti per la riduzione del rischio residuo a livelli accettabili. Pertanto, nell’ambito della protezione dei bordi, possiamo vedere le reti come un sistema di protezione collettiva integrativo dei parapetti. 24 In relazione al punto 8 dell’ALLEGATO XXII Sistemi di protezione anticaduta (linee vita) 25 ? 26 In relazione al punto 8 dell’ALLEGATO XXII DPI (imbracature, cordini semplici e/o doppi, dissipatori di energia, connettori, ecc.) Titolo IV - Capo II Sezione II - Disposizioni di carattere generale Art. 115 – Sistemi di protezione contro le cadute dall’alto (ex art. 10 dpr 164/1956) Si aggiorna il vecchio art. 10 e si apre a nuove tecnologie Nei lavori in quota in assenza di misure di protezione collettiva i lavoratori devono utilizzare idonei sistemi di protezione, idonei per l’uso specifico e conformi alle norme tecniche Il sistema di protezione deve essere assicurato a parti stabili delle opere fisse o provvisionali 27 DPI AVVOLGITORE RETRATTILE (EN 360) 28 MONTAGGIO PONTEGGI CON DISPOSITIVI FISSI E ANCORAGGI FISSI: Pinza – Cordino - Assorbitore - Connettore Principali difetti: - Tirante d’aria elevato - Limitata mobilità MONTAGGIO PONTEGGI CON DISPOSITIVI FISSI E ANCORAGGI FISSI: Doppio gancio - Cordino Assorbitore - Connettore Principali difetti: - Tirante d’aria elevato - Mani impegnate durante lo spostamento 29 retrattile retrattile retrattile 30 retrattile 31 32 33 2000 P P = 600 daN P 2000 PTP tipo a PORTALE Schemi funzionali "errato e corretto" del collegamento del DPI a parti stabili del ponteggio PiMUS - Allegato n. ANCORAGGIO 1800 1800 1800 1800 Verifica della saetta del telaio, cui si collega il DPI 1. Sezione circolare della saetta: φ 26.9 x 2.3; A = 1.77 cm2; W = 1.008 cm3; L = 60 cm 2. Materiale: acciaio S235JR; σamm = 1600 daN/cm2; τamm = σamm / √ 3 ≅ 924 daN/cm2 3. Azione agente: T = 600 daN Verifica del corrente di parapetto in tubo e giunti, cui si collega il DPI 1. Sezione circolare del corrente: φ 48.3 x 3.2; A = 4.53 cm 2 ; W = 4.8 cm 3; L = 180 cm 4. Tensione tangenziale: τ = T / A = 600 / 1,77 ≅ 339 < τamm 2. Materiale: acciaio S235JR; σ amm = 1600 daN/cm 2 5. Braccio teorico dell’azione agente rispetto al vincolo: b = 2 cm 3. Azione agente: P = 600 daN V1= T x (L - b) / L = 600x (60 – 2) / 60 = 580 daN M = V1 x b = 580 x 2 = 1160 daNcm 6. Tensione flessionale: σ = M / W = 1160 / 1.008 ≅ 1151 daN/cm2 < σamm 7. Tensione di Von Mises : 4. Posizione azione agente: b = 90 cm M = P x L / 4 = 600 x 180 / 4 = 27000 daNcm 5. Tensione flessionale: σ = M / W = 27000 / 4.8 = 5625 daN/cm 2 > σ am m LA VERIFICA NON É SODDISFATTA σid = √ (σ2 + 3 x τ 2) = √ (11512 + 3 x 3392) = 1292 daN/cm2 < σamm LA VERIFICA É SODDISFATTA 34 5 kN FORZA DI IMPATTO IN FUNZIONE DELL’ALTEZZA DI CADUTA 1m 10 15 20 25 SENZA DISSIPATORE 2m 3m 4m CON DISSIPATORE 35 TIRANTE D’ARIA Cordino + Dissipatore + Persona + Margine sic. SISTEMI DI MONTAGGIO/SMONTAGGIO PONTEGGI PECULIARITÀ Sistema di montaggio/smontaggio Rischio Sicurezza MIN MAX D P “ PARAPETTO DI FACCIATA” (PTP TIPO AD H) C D LINEA VITA Responsabilità Documentazione • MLPS • Titolare dell’Autorizzazione Ministeriale • Ecc. • Libretto dell’Autorizzazione Ministeriale • Ecc. • Organismo Notificato • Fabbricante • Ecc. • Libretto d’uso (riferito all’uso specifico dei PMF) • Marchio CE • Ecc. • Persona competente (che redige il PiMUS) • Utilizzatore • Nota informativa (NON riferita all’uso specifico dei PMF) • Marchio CE • Ecc. P I ALTRI DPI MAX MIN 36 In relazione al punto 9 dell’ALLEGATO XXII DESCRIZIONE DELLE REGOLE DA APPLICARE DURANTE L’USO DEL PF Titolo IV - Capo II Sezione IV - Ponteggi e impalcature in legname e altre opere provvisionali Art. 124 – Deposito di materiali sulle impalcature (ex art. 18 dpr 164/1956) Vieta ogni deposito sulle impalcature, eccezion fatta per materiali ed attrezzi necessari ai lavori Il peso di materiali, attrezzi e persone deve essere < di quello ammesso dalla resistenza strutturale del ponteggio, tenendo conto che in Italia esistono solo ponteggi da manutenzione (150 Kg/m2) e da costruzione (300 Kg/m2) 37 Titolo IV - Capo II Sezione V – Ponteggi fissi ? Art. 136 – Montaggio e smontaggio (ex art. 36 dpr 164/1956 ed ex art. 36-quater d.lgs. 626/94) Il PiMUS assume la forma di un piano di applicazione generalizzata integrato da istruzioni e progetti particolareggiati Viene fornito un elenco di indicazioni tecniche (serraggio dei giunti, disposizione dei correnti e degli impalcati, capacità portante dei piani di posa dei montanti, segnaletica di avvertimento, …) Al c. 4 si abroga la lett. d) “dispositivi appropriati impediscono lo spostamento involontario dei ponteggi su ruote durante l’esecuzione dei lavori in quota”, rinviandone, per congruenza, il contenuto all’art. 140 “Ponti su ruote a torre”. N.B.: resta valida la circ. min. n. 30/06 in relazione all’obbligo di redazione del PiMUS per i trabattelli I ponteggi devono essere montati/smontati solo da lavoratori formati (28 ore di corso) Si introduce l’Allegato XXI (ex accordo Stato-Regioni 26/01/06 “Formazione”) 38 39 40 Titolo IV - Capo II Sezione IV - Ponteggi e impalcature in legname e altre opere provvisionali Art. 128 – Sottoponti (ex art. 27 dpr 164/1956) Sottoponte di sicurezza a distanza non superiore a 2.5 m Omissione del sottoponte di sicurezza anche per le torri di carico 41 Cosenza Agosto 2000 42 43 Ponte e sottoponte di sicurezza 44 45 46 In relazione al punto 10 dell’ALLEGATO XXII INDICAZIONI (SCHEDE) DELLE VERIFICHE DA EFFETTUARE SUL PF PRIMA DEL MONTAGGIO E DURANTE L’USO (VEDASI AD ES. L’ALLEGATO XIX – EX CIRC. DEL MLPS N. 46/2000) 47 Titolo IV - Capo II Sezione V – Ponteggi fissi Art. 137 – Manutenzione e revisione (~ ex art. 37 dpr 164/1956) Si evidenzia la obbligatorietà della manutenzione dei ponteggi: ad intervalli periodici dopo violente perturbazioni atmosferiche dopo prolungata interruzione di lavori Si aggiorna il vecchio art. 37 e si apre, in relazione alla protezione contro la corrosione, a nuove tecnologie, eliminando quelle nocive 48 Grazie per l’attenzione e e buon lavoro 49