CRONACHE POLITICHE – Numero 10
Aperiodico di politica & cultura di ispirazione popolare- Luogo di discussione del
cattolicesimo politico di centro-sinistra
Numero 10
Data: 24 aprile 2012
Distribuzione gratuita ai
soci
Sommario
Editoriale - pag. 1
di E. Corteselli
EDITORIALE
Il presente numero e’ dedicato a Papa Benedetto, uno dei piu’ grandi intellettuali
viventi.
a cura di Emilio Corteselli
Cara Gazzetta,
-cedente missiva, ho recente-
come ebbi modo di evidenziare
in altre
mie
missive, seguo
sempre con attenzione il Vostro
giornale perché è evidente che
Convegno “Da Cossiga
a Scalfaro” – pag. 3
si tratta di un notiziario che ha
la ambizioni politica di dare
voce a tutte le componenti del
centro-sinistra; peraltro ho già
Personaggi storici E.
Mattei -pag. 4 a cura
di C. Darida
evidenziato lo sforzo di produzione e di distribuzione che non
ha eguali nel comprensorio di
Civita Castellana;
visto quindi
il rapporto di amicizia che mi
Informatore - pag. 7
Corsi Innform - pag. 8
Approfondimento
culturale – Il tecnonichilismo – pag. 9 a
cura di C. Darida
pag. 19
spazio praticabile per i cattolici
-democratici nelle diverse declinazioni)
ed
intendo
dare
voce ad una posizione (teodem) presente nel PD anche se
in
modo
minoritario;
peraltro
cosciente
di
sono
non
incontrare le simpatie di molti
militanti;
bisogna
tuttavia
avere il coraggio di difendere le
proprie idee.
La Gazzetta a cui avevo inviato
de stima che ho nei confronti di
una prima lettera aperta quan-
Augusto Ciarocchi e di Sesto
do ironizzava sul "miracolo di
“…l'errore è
Egidi, voglio nuovamente
rap-
San Gennaro" ed una seconda
presentare le mie opinioni teo-
lettera più recente in relazione
quello di
dem.
ad un articolo che relativizzava
considerare
il significato trascendente del
la sfera
In
realtà
sarei
voluto
già
intervenire sul giornale quando
il Consiglio Comunale di Civita
C. ha approvato il regolamento
mia contrarietà sia giuridica che
etica al provvedimento, ma ho
evitato di farlo per motivi di
opportunità istituzionale visto il
ruolo che ricopro in comune;
Pensiero Cristiano –
PD (credo che sia lo unico
lega al giornale e vista la gran-
sul testamento biologico per la
Le manovre Monti –
pag 11 a cura di C.
Darida
mente “ripreso” la tessera del
tuttavia, quando ho
letto lo
articolo a pagina 9 di GF del
mese di luglio/agosto 2011 (In
nome di Dio uccideteli tutti), ho
Natale, non mi sembra che
abbia cambiato la sua linea
religiosa
editoriale laico-laicista o co-
come un
munque
“indifferentismo
religioso”, cadendo nello stesso
fatto
errore in cui, a mio giudizio,
puramente
incorre La Repubblica, giornale
sul quale in passato tutti noi ci
individuale
siamo formati culturalmente;
che non può
l'errore è quello di considerare
la sfera religiosa come un fatto
invadere la
puramente individuale che non
sfera
può invadere la sfera pubblica.
rotto gli indugi ed ho iniziato a
L’articolo
scrivere questo intervento.
missiva
Come ho specificato in una pre-
di
che
vorrei
con
questa
pubblica…”.
commentare,
come dicevo all’inizio, e’ quello
a pag. 9 di GF luglio/agosto
Circolo Giorgio La Pira
1
CRONACHE POLITICHE – Numero 10
EDITORIALE
2011: ”In nome di Dio uccideteli
dobbiamo prendere posizione perso-
la Chiesa è in se santa in quanto
tutti!”. E’ evidente
nalmente
rappresenta il Corpo Mistico
che nessuno
nei
suoi
confronti.
È
del
intende contestare lo accadimento
quello che succede con l’atto di
Cristo, ma le sue membra (i cre-
storico in oggetto, così come nessun
fede: Gesù lancia una sfida ad ogni
denti)
cattolico può contestare che sia
uomo e a ogni donna direttamente:
peccato che può portare anche a
esistita la Santa Inquisizione o che
“Tu, chi dici che io sia?”. Pietro co-
fare le cose orribili descritte nell’
sia esistito il potere temporale dei
me è noto rispose: “Tu sei il Cristo,
articolo
Papi o Le Crociate e così via; la
il figlio del Dio vivente”. In virtù di
tuttavia, queste membra sono state
questione
Falisca;
anche i grandi Dottori della Chiesa
(tra gli altri S.Agostino e S.Tomma-
giornale: non si possono mettere in
edificherò la mia chiesa, e le porte
so D’Aquino); i grandi santi mistici
luce solo gli aspetti negativi della
degli inferi non la potranno vincere.
(tra tutti S.Francesco); i grandi san-
Chiesa
Io ti darò le chiavi del regno dei
ti sociali (tra tutti San Giovanni
cieli” (cfr Mt 16,18-19).
Bosco); i grandi filosofi cattolici (J.
senza
riguarda
Gazzetta
al
”Tu sei Pietro, e su questa pietra
linea
e
della
soggetti
questa risposta Gesù’ gli rispose:
la
un’altra
uomini
del
appunto
è
sono
editoriale
mai
parlare
dei
grandiosi esempi di santità che al
suo interno sono sempre esistiti!
E’ interessante notare che Pietro
Chiaramente il problema, da un
rappresenta l’idealtipo dell’uomo di
punto di vista teoretico e teologico è
fede: infatti pur avendo dato questa
estremamente complesso ed esiste
bellissima
gente molto più qualificata di me
quello
nella Diocesi per poterne parlare;
intanto, stava seduto fuori nella
peraltro l’argomento può essere af-
corte; e una serva gli si accostò,
frontato sotto diverse prospettive.
dicendo: anche tu eri con Gesù il
Essendo
per
Galileo. Ma egli lo negò davanti a
bisogna
tutti, dicendo: non so quel che tu
questa
tuttavia
lettera
lo
spazio
limitato,
scegliere una angolatura
e partire
da quella.
il ragionamento, parte dalla famosa
domanda che Gesù fece agli apostoli: “La gente chi dice che sia il
Figlio dell’uomo?”; le loro risposte
rispecchiarono le diverse teorie e
speculazioni riguardo Gesù diffuse
nella loro cultura. Se la stessa
domanda fosse posta da Gesù oggi,
le risposte sembrerebbero forse più
colte, ma sarebbero molto simili:
invece di evocare Elia, Giovanni
Battista o Geremia, si evocherebforse
le
speculazioni
dell’
ultimo convegno sulla cristologia,
oppure ancora i risultati di un recente
sondaggio;
maginare
che
possiamo
im-
Gesù ascolterebbe
gentilmente, forse sorridendo; poi
però
giunge
la
vera
e
propria
domanda: “Voi chi dite che io sia?”.
Non possiamo più rifugiarci dietro
ad
che
E
opinioni
di
altri,
siano
essi
teologi o conduttori di dibattiti televisivi. Gesù vuole la nostra risposta;
lo
come
nell'antiporto,
La angolatura da cui vorrei iniziare
bero
dica.
riposta
a
Gesù
tradirà.”
sarà
Pietro,
fu
uscito
un'altra
lo
fuori
vide
e
disse a coloro ch'eran quivi: anche
costui era con Gesù Nazareno. Ed
egli daccapo lo negò giurando: non
conosco quell'uomo. Di lì a poco, gli
astanti, accostatisi, dissero a Pietro:
per certo tu pure sei di quelli,
perché anche la tua parlata ti dà a
conoscere. Allora egli cominciò ad
imprecare ed a giurare: non conosco quell’uomo quell'uomo! E in
quell'istante il gallo cantò. E Pietro
si ricordò della parola di Gesù che
gli aveva detto: prima che il gallo
canti, tu mi rinnegherai tre volte. E
uscito fuori, pianse amaramente”
Pietro a cui Gesù aveva detto che
avrebbe costruito la Sua chiesa,
Pietro che sapeva chi era Gesù,
Pietro che aveva visto i miracoli di
Gesù, Pietro che aveva ascoltato le
parole di Gesù lo tradisce; tuttavia
Pietro
si riscattò
tramite il suo
apostolato che lo portò a morire nel
martirio.
Perché ho fatto questo ragionamento? La risposta è molto semplice:
Maritain e E.Mounier tra gli altri); i
grandi Papi dell’era moderna (cito
quello a me più caro Paolo VI); i
grandi uomini politici (tra tutti
dato la vita per gli altri; i grandi
peccatori come il sottoscritto che
tuttavia
sottrae
tempo
alla
sua
attività professionale per scrivere
questa missiva ecc.
Il punto è dunque il seguente ed
attiene alla filosofia della storia: gli
accadimenti storici sono solo un
concatenarsi di eventi determinato
dal caso, oppure in questo concatenarsi di eventi esiste un disegno
salvifico? E’ chiaro che se GF aderisce alla prima tesi, sarà sempre
portata a parlare male della Chiesa
e a non vedere il disegno salvifico
che
c’è
in
tutti
gli
accadimenti
storici belli o brutti che siano!
Nel giornale come già dissi in una
precedente missiva, non trovano
mai spazio argomenti legati al cattolicesimo nelle sue varie espressioni; dunque concludo nel modo in
cui avevo concluso la precedente
missiva: credo che il giornale possa
avere
un ruolo
importante
nel
centrosinistra purché lo stesso cerchi di rappresentare le diverse anime in esso presenti; in caso diverso
rimarrebbe un ottimo giornale, ma
rappresentativo della sola componente laica e di sinistra!
Un affettuoso saluto
Emilio Corteselli
Circolo Giorgio La Pira
G.
La Pira); i missionari che hanno
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CRONACHE POLITICHE – Numero 10
I CONVEGNI DELLA ASSOCIAZIONE G. La Pira
CON IL PATROCINIO
DELL’ACCADEMIA DI STUDI STORICI “ALDO MORO” E
DELL’ARCHIVIO FLAMIGNI
Incontro di studi dell'Associazione culturale nazionale
“Giorgio La Pira” sul libro di Giovanni Galloni “Da Cossiga a
Scalfaro”
edito da Editori Riuniti 2011
Indirizzo di saluto: Dott. Emilio Corteselli (Presidente
dell'Associazione culturale nazionale Giorgio La Pira)
Interverranno:
Prof. Giovanni Bianco (Docente di Diritto Pubblico e Dottrina dello
Stato,Università di Sassari)
Prof. Francesco Biscione (Istituto dell'Enciclopedia italiana)
Dott. Luciano D'Andrea (Direttore dell'Accademia di studi storici
Aldo Moro)
Sen. Sergio Flamigni (Politico e Saggista)
Conclude: Prof. On. Giovanni Galloni (Docente emerito di Diritto
agrario, Università di Roma Tor Vergata)
Civita Castellana,13 ottobre 2011, h.16:30
Sala delle Conferenze della Curia Arcivescovile
P.zza Matteotti, 27
SI RINGRAZIA PER IL CONTRIBUTO ECONOMICO
DENTEX DI VITERBO-ARC MONTAGGI DI VITERBO-CAVE DEL LAZIO DI CIVITA C.TOCLAP DI GALLESE-ARCH. ROBERTO D’AMICO DI CIVITA CASTELLANA-SARA
COSTRUZIONI DI ROMA-DI MEO GIOVANNI DI F.DI ROMA ELLE EFFE UFFICIO DI CIVITA
CASTELLANA-3P SNC di Pallozzi Emiliano & C.-Studio Commerciale Corteselli & AssociatiOREFICERIA GIOIELLERIA CENCIARELLI S.- LA CASA DEL TORTELLINO DI PALMARINI
EMANUELE
Circolo Giorgio La Pira
3
CRONACHE POLITICHE – Numero 10
Personaggi Storici: Enrico Mattei
1906: Enrico Mattei nasce il 29
aprile ad Acqualagna (Pesaro) da
Angela Galvani e da Antonio,
secondo di cinque figli. La famiglia
è modesta: il padre, brigadiere dei
carabinieri,
momento
aveva
di
avuto
gloria
per
un
aver
a cura di Claudio Darida
-dere un diploma. Ma il ragazzo
vivace ed insofferente non vuole
continuare a studiare. Le ristrettezze
della famiglia e la rigida disciplina
imposta dal padre lo spingono a
cercare subito una sua autonomia,
anche economica.
catturato nel 1911 il brigante
1920 (ca.): Il padre di Enrico lo fa
Musolino.
assumere nella fabbrica di letti di
1907: Con la promozione del
capofamiglia a maresciallo, dopo
un tentativo di trasferimento a
Camerino fallito per la difficoltà di
trovare casa, i coniugi Mattei, con
Enrico di pochi mesi e gli altri figli,
si trasferiscono in un paese della
provincia di Macerata, Matelica.
Ad Acqualagna rimane la nonna
materna, Ester Marconi, maestra
Scuriatti. Prima è impiegato a levi-
1926: La carriera di Mattei nell’
gare il metallo con la carta vetrata;
Azienda, la più sviluppata del
poi il padrone della fabbrichetta gli fa
matelicese (150 operai), è rapida:
insegnare il mestiere di verniciatore.
prima operaio, poi aiutante chimi-
Un lavoro duro, di dieci ore al giorno,
co, infine, a soli vent’anni, diret-
con poche feste e senza prospettive
tore del laboratorio. Intanto riesce
di progresso. Scappa a Roma assie-
ad aprire un negozio di stoffe per
me a un compagno di lavoro, Gae-
la madre.
tano Fabiani e vi si trasferisce
Nasce l’Agip, l’azienda statale per
all’insaputa
il petrolio fondata da Mussolini.
dei
genitori.
Trova
impiego come cameriere. La fuga
di asilo.
dura però solo una ventina di giorni:
1911-1919: Da quando Enrico
tutto termina quando un treno merci
frequenta la prima elementare,
su cui erano montati a Roma per
fino al completamento della terza,
andare a Firenze, si ferma in una
la nonna tiene il piccolo con sé per
stazioncina abbastanza a lungo per
tutto l’anno scolastico, facendolo
farli scoprire da un ferroviere. Il fatto
tornare
ha
a
casa
solo
per
le
tutte
le
caratteristiche
della
1927: Compiuto il servizio militare
nei Granatieri di Sardegna di
stanza a Viterbo con una ferma di
soli sei mesi (era capofamiglia),
torna a Matelica e diventa collaboratore principale del padrone
della Conceria.
vacanze. Così, Mattei resterà a
birichinata di un ragazzo vivace,
1929: Presto cominciano a sentirsi
lungo più legato ad Acqualagna
influenzato dalle letture salgariane;
gli effetti della crisi economica
che a Matelica; la nonna materna
incluso il ritorno dei due fuggiaschi,
generale e gli affari iniziano ad
esercita su di lui un’influenza
affamati e spaventati, accompagnati
andare male. La Conceria Fiore
importante, seconda solo a quella
dal padre di Enrico, doppiamente
chiude.
della madre. Finite le elementari,
furioso come padre severo e come
Enrico entra in collegio a Vasto,
sottufficiale dei carabinieri.
dove frequenta la scuola tecnica
inferiore:
viene
poi
mandato
parente
all’Aquila
presso
un
perché
possa
frequentare
la
scuola tecnica superiore e prend-
dell’attività
questo avvenimento, che tenta in
di
ogni modo di evitare. Tutto quello
verniciatore di letti di metallo, Enrico,
che aveva costruito in anni di
obbedendo al padre, entra come
lavoro
garzone alla Conceria Fiore.
cancellato.
1923:
Scontento
Mattei è seriamente colpito da
Circolo Giorgio La Pira
sembra
completamente
4
CRONACHE POLITICHE – Numero 10
continua:
Enrico Mattei
Il suo prestigio nel paese ne
avrebbe
insanabile.
cambiare
sofferto
Non
in
modo
resta
ambiente,
che
cercando
fortuna altrove. Giovanni Fiore gli
a cura di Claudio Darida
-na una parte per i genitori.
Ministero, il progetto viene insab-
1936: A Vienna si unisce in
matrimonio con Greta Paulas,
viennese che si dice sia giunta in
biato, forse anche per l’opposizione
degli
altri
operatori
italiani
del
settore.
Italia come ballerina col famo-
Nello stesso periodo Mattei comincia
sissimo balletto Schwartz.
a comperare terreni a Matelica (un
d’affari che conosceva ed una
Poi compra un appartamento dove
comportamento tipico dell’emigrato
liquidazione che Enrico definirà
convive col fratello e le due
di successo) dietro indicazione della
più tardi come “superiore a quella
sorelle, a piazza Carnaro, in uno
madre, che gli segnala le occasioni.
stabilita
stabile
anche
Ma anche in questo campo vuole
trasferisce a Milano nonostante
Marcello Boldrini. Attraverso Bol-
creare qualcosa di nuovo. Tenta la
l’opposizione del padre. Fa il
drini Mattei entra in contatto con la
strada
rappresentante di commercio per
Democrazia cristiana milanese.
rifacendo
la Max Mayer (colori e solventi
Lo sviluppo dell’impresa assume
per concerie) e poi viene nomi-
un ritmo veloce, cresce rapida-
nato rappresentante esclusivo per
mente anche il fabbisogno di
l’Italia della Lowenthal (prodotti e
materie prime. Mattei tenta di
1940-1944: In questi anni, ha scritto
servizi per concerie).
trovare una propria fonte attra-
Boldrini, “vivemmo assieme, quasi
1931: Iscritto al partito fascista,
verso l’integrazione verticale dell’
isolati,
Enrico Mattei non si impegna
impresa.
sventure
nella politica attiva ma continua la
attenta delle possibilità offerte
giunse il momento, per non servire ai
sua attività industriale aprendo
dalla
tedeschi,
assieme alla sorella ed al fratello
prepara
la
fabbrica, sottrasse gli operai alle
la sua prima fabbrica a Milano, un
creazione di una flottiglia da pesca
razzie, continuando a corrispondere
piccolo laboratorio di oli emulsio-
e di uno stabilimento per il primo
loro i salari e li ebbe collaboratori
nanti per l’industria conciaria e
trattamento del pescato. Presenta
clandestini nella difesa degli impianti
tessile.
il progetto al ministero delle Cor-
tecnici e delle merci immagazzinate,
porazioni e chiede una conces-
con cui avrebbero ripreso insieme il
sione per la pesca industriale in
lavoro alla fine della guerra”. Mattei
Eritrea, sperando di ottenere dalla
si diploma ragioniere e si iscrive
pesca di squali e delfini i grassi
all’Università Cattolica.
dà delle lettere di ringraziamento
e di presentazione per uomini
dalla
legge”.
Si
1934: Fonda a Dergano, periferia
nord di Milano, l’Industria Chimica
Lombarda. Produce prima vernici,
poi ausiliari per l’industria conciaria. Un anno dopo, la fabbrica,
che ha una ventina di operai si
sposta in via Tartini. Grazie all’
agiatezza acquisita, compra il palazzetto Grossetti pieno di quadri
e di mobili antichi, e ne ammoder-
in
cui
abitava
Condotta
pesca
un
nel
un’analisi
Mar
progetto
Rosso,
per
della
le
fattoria
case
modello,
coloniche,
rinnovando i frutteti, facendo scassi
profondi
e
disturbando
la
pace
piuttosto retrograda della provincia.
mentre
della
Mattei
maturavano
le
patria...Quando
chiuse
la
sua
che gli servono. Il fratello Umberto
si reca nel Mar a Matelica, un
palazzo
nobiliare
Rosso
in
maggio. Ma la conservazione del
pesce e la sua lavorazione in loco,
si mostrano difficili e dopo un
primo atteggiamento positivo del
Circolo Giorgio La Pira
1943: A maggio incontra Giuseppe
Spataro attraverso il quale entra in
contatto con i circoli antifascisti milanesi. Dopo il 25 luglio si unisce assieme a Boldrini ai gruppi partigiani
operanti sulle montagne circostanti
5
CRONACHE POLITICHE – Numero 10
continua:
Enrico Mattei
a cura di Claudio Darida
Matelica, aiutandoli e rifornendoli
-lina, una trentina di persone, tra
per
di armi nonostante la loro diffi-
cui Enrico Mattei, che riesce a
mente. Ci riuscì con l’istituzione, nel
denza per la sua antica adesione
fuggire dalla caserma di Como (3
1953, dell’Eni, dopo una lunga e
al partito fascista. Il suo ruolo
dicembre) dove era stato rinchiu-
travagliata discussione, iniziata nel
nella resistenza risulta comunque
so, approfittando della confusione
1947, tra chi sosteneva ad oltranza
marginale, si occupa principal-
causata
circuito
l’iniziativa privata e quanti erano
mente della parte amministrativo-
sembra da lui stesso provocato. Si
fautori di una forte presenza dello
organizzativa.
incontra con il fratello Umberto a
Stato nell’economia.
da
Dergano.
Dopo uno o due rastrellamenti
fugge a Milano, ove entra in
contatto con Augusto De Gasperi
e con Ferrari Aggradi. Negli ultimi
mesi
dell’anno
entra
defini-
tivamente nella clandestinità con i
nomi di Este per l’attività politica e
di Marconi (il cognome della
Il
un
corto
giorno
successivo
figura come membro delegato
della Dc nel Comando generale
per l’Italia occupata del CLNAI,
composto da Cadorna, coman-
locale, che lo nomina, per le sue
doti organizzative più che militari,
comandante del Corpo volontari
per la libertà. Riesce a raccogliere
democristiane
molte migliaia di uomini, 30mila è
la cifra più attendibile, in Lombardia, Veneto, Toscana e Emilia
Romagna.
Mattei riuscì ad affermare il ruolo
strategico dell’energia nello sviluppo
economico italiano e a ispirare fiducia nel possibile miracolo dell’indi-pendenza energetica.
Il 27 ottobre 1962 il <<Morane
Maggiore e Argenton vice capo di
Saulnier 760>> di Mattei proveniente
Stato Maggiore.Rosso in maggio.
da Catania e diretto a Linate preci-
Nei giorni successivi alla tormen-
presidente dell’Eni, il pilota Irnerio
tata fine della guerra civile in Italia,
Bertuzzi, e il giornalista americano
Enrico Mattei venne incaricato di
William Mc Hale.
liquidare le attività dell’Agip e di
provvedere alla sostanziale priva-
Mattei
scelse
di
disattendere
questa indicazione, per conseguire un obiettivo che riteneva
fondamentale: garantire al Paese
1944: Viene creato un Comando
militare Alta Italia del CLNAI di cui
serviva ai bisogni delle famiglie e
Enrico Mattei fa parte per la Dc. Il
allo sviluppo della piccola e media
29 e 30 luglio partecipa in rappre-
impresa a prezzi più bassi rispetto
sentanza del movimento dei parti-
a quelli degli oligopoli interna-
giani democristiani al Convegno
zionali. Raddoppiò la perforazione
interregionale e I Consiglio nazio-
dei pozzi, sfruttò al meglio la
nale della Dc a Napoli. Il 26
ricerca
ottobre
Padana,
a
* fonte Eni
tizzazione degli asset energetici.
un’impresa energetica nazionale,
catturate
in
mandanti; Mosna capo di Stato
in grado di assicurare quanto
vengono
aveva
pita a Bascapè (Pavia). Muoiono il
Riprende i contatti con la Dc
formazioni
quanto
dante, Longo e Parri viceco-
nonna) per quella militare.
nelle
realizzare
mineraria
scelse
nella
le
“Mio padre diceva
che è brutto essere
poveri, perché non si
può studiare, e senza
studiare non si può
fare strada.”
Valle
alleanze
Milano, nella sede clandestina
necessarie dentro il governo e ai
della Dc di corso di Porta Vercel-
partiti che lo sostenevano
Circolo Giorgio La Pira
Enrico Mattei
6
CRONACHE POLITICHE – Numero 10
Informatore
CANI: L’IMPROVVISO ATTRAVERSAMENTO E’ CASO FORTUITO. Il conducente di un’
automobile che procede normalmente non risponde dei danni
provocati da un incidente stradale ai
passeggeri che trasporta e agli altri,
se il sinistro è dovuto all’improvviso
attraversamento di un cane. Si tratta
di un caso fortuito che fa venir meno
la presunzione di colpa a carico di
chi guida. E’ quanto emerge dalla
sentenza n. 21271 depositata il 10
ottobre 2007 dalla Corte di
cassazione. Gli elementi caratterizzanti sono l’imprevedibilità e
l’assoluta inevitabilità che vanno
individuati non in astratto ma in
relazione a tutte le circostanze del
caso concreto. Una volta accertata la
presenza dell’avvenimento in alcun
modo prevedibile dal conducente,
cade anche la presunzione di colpa
sancita nell’art. 2054 del codice
civile.
AL LAVORO SOLO PER SEI
GIORNI. La settimana lavorativa
non si tocca (sei giorni di lavoro),
ma il giorno di riposo (il settimo)
può anche non coincidere con la
domenica. Intoccabili sono pure il
riposo settimanale (di 24 ore) e
quello giornaliero (di 11 ore), ma
possono anche essere fruiti non
consecutivamente (35 ore complessive). Lo precisa il Ministero del
Lavoro in risposta agli interpelli n.
29 e n. 30 della Confcommercio,
entrambi i merito all’art. 9 del dlgs
n. 66/2003 (riforma dell’ orario del
lavoro). La disposizione stabilisce
che la cadenza del riposo ogni sei
giorni può essere derogata in
presenza di tre condizioni: che
esistano degli interessi apprezzabili;
che si rispetti, nel complesso, la
cadenza di un giorno di riposo ogni
sei di lavoro; che non si superino i
limiti di ragionevolezza con particolare riguardo alla sicurezza dei
lavoratori.
TRE ANNI DI RECLUSIONE IN
CASO DI SFRUTTAMENTO DEI
LAVORATORI BASATO SUL
RICATTO. Rischia una condanna
per estorsione il datore di lavoro
che, sotto il ricatto di mandare via i
lavoratori in nero, eroga retribuzioni
sotto ai minimi sindacali; fa firmare
prospetti-paga per importi superiori
a quelli corrisposti; non si preoccupa della copertura assicurativa;
non concede ferie; non paga gli
straordinari.
Ciò anche se la minaccia e il ricatto
non sono espliciti ma fanno leva sulla
GASOLIO AGRICOLO IN AUTO?
IN GALERA. Rischia il carcere
l’agricoltore che usa il gasolio per il
quale ha usufruito delle agevolazioni
fiscali, per scopi diversi da quello
strettamente agricolo, come per
esempio la trazione. Ciò anche se ha
impiegato il carburante sempre
all’interno dell’attività aziendale. E’
quanto affermato dalla terza sezione
penale della Corte di Cassazione che,
con la sentenza n. 35874 del 1° ottobre
2007, ha confermato con la condanna,
pronunciata dalla Corte d’ Appello di
Lecce, a quattro mesi di reclusione e
7500 euro di multa nei confronti di un
agricoltore pugliese che aveva usato il
gasolio per la trazione invece che per
l’irrigazione.
MALATTIA SEMPRE CERTIFICATA. La Corte di Cassazione, con la
sentenza n. 17898 del 22/08/2007,
stabilisce che le assenze per malattia,
anche per un solo giorno, devono
essere documentate. Il lavoratore
dipendente affetto da uno stato
morboso deve sottoporsi, preferibilmente sin dal primo giorno di malattia,
ad accertamenti sanitari o da parte del
medico curante che rilascia un’apposita certificazione composta da un
attestato contenente l’indicazione della
prognosi (durata presunta della
malattia) ed un certificato di diagnosi
che contiene l’identificazione della
natura da parte della malattia da parte
del medico curante. Il lavoratore è
obbligato altresì a comunicare all’Inps
il proprio domicilio durante la
malattia, anche se coincidente con
quello abituale, per permettere
l’accertamento dello stato morboso. I
contratti collettivi di lavoro stabiliscono il termine entro il quale va
effettuata la comunicazione di assenza
al datore di lavoro, in modo
tempestivo e preventivo rispetto
all’invio del certificato. Infatti la
comunicazione serve a giustificare
l’assenza dal lavoro; mentre la
certificazione è finalizzata a dimostrare
l’esistenza della causa giustificativa.
Per quanto riguarda la trasmissione
della certificazione il lavoratore è
tenuto, per legge, entro due giorni dal
relativo rilascio, a recapitare o
trasmettere al datore di lavoro ed
all’Inps il certificato rilasciato dal
medico curante.
essere condannato per resistenza a
pubblico ufficiale chi non si ferma
all’alt intimato dai carabinieri e scappa
a tutta velocità a bordo del suo
motorino o della sua auto. Ciò anche se
non ha forzato fisicamente il posto di
blocco ma si è semplicemente dato alla
fuga. E’ quanto stabilito dalla Suprema
Corte che, con la sentenza 35826 del 1°
ottobre 2007, ha accolto il ricorso della
procura di Palermo presentato contro
il non luogo a procedere disposto dal
tribunale siciliano nei confronti di un
ragazzo che era scappato a tutta
velocità per le vie del centro cittadino
per eludere un controllo dei carabinieri
che gli avevano intimato l’alt. Ora
rischia una condanna per resistenza a
pubblico ufficiale punito dal nostro
codice (articolo 337) con una pena che
va da sei mesi a cinque anni di
reclusione.
DIPENDENTE DEFUNTO, TFR
AL CONIUGE. L’indennità di fine
rapporto Inpdap va corrisposta, in
caso di morte del dipendente, solo al
coniuge superstite e non ai figli
maggiorenni. E’ quanto emerge
dall’ordinanza n. 347 della Corte
Costituzionale, con la quale è stata
dichiarata inammissibile la questione
di legittimità dell’art. 3 della legge
152/68. La norma prevede che la prole
maggiorenne del dipendente deceduto
in attività di servizio ha diritto a
percepire l’indennità premio di
servizio solamente in mancanza del
coniuge superstite. Non c’è disparità di
trattamento tra figli e coniuge,
neppure quando questo è di seconde
nozze.
LA BANCA RISPONDE DEL
DANNO MORALE. Denuncia il furto
del libretto degli assegni e, mesi dopo,
scopre di essere protestato: il danno
morale e quello patrimoniale gli vanno
risarciti dalla banca. La Cassazione con
sentenza n. 18316/07, prima sezione
civile, ha separato la responsabilità
della banca da quella del segretario
comunale. Il pubblico ufficiale,
procedendo alla levata del protesto, si
era infatti accorto della falsità della
firma
ed
aveva
effettuato
la
pubblicazione con la causale “firma
falsa”, in sigla “F.F.”. La Cassazione ha
chiarito che in caso di protesto
illegittimo la rivelazione automatica ed
improvvisa ai terzi di una situazione di
insolvenza produce un danno da
discredito.
POSTO DI BLOCCO, PUNITO CHI
SCAPPA. Secondo la Cassazione può
Circolo Giorgio La Pira
7
CRONACHE POLITICHE – Numero 10
Corsi di formazione Innform: “accendi il tuo futuro…”
L’Inn.Form (Innovazione Formazione e Ricerca della PMI) è nata
come associazione senza fini di lucro
per la gestione degli interventi
formativi nel settore ambientale,
rientranti nell’obiettivo 1 e 3 e
disciplinati dalle circolari ministeriali
(M.L.P.S.) n° 99/95, e n° 100/95, sia
per la sua difesa che per la sua
valorizzazione.
L’Inn. Form, pertanto, ente con
attività senza scopo di lucro, ha
sviluppato una serie di esperienze sia
nel settore ambientale che in quello di
altri comparti formativi di ricerca e
progettazione.
Successivi inserimenti nella propria
compagine di figure professionalizzanti: Dottori Agronomi; Dottori
Commercialisti; Avvocati; Ingegneri;
Medici; Architetti; Docenti di varie
materie; hanno permesso all’Ente
(Inn.Form) di ampliare la propria
attività rafforzandola dal punto di vista
qualitativo e quantitativo.
Nel rispetto dei diritti fondamentali
della persona, senza discriminazioni
culturali e religiose, si propone di
intervenire nella realtà del mondo
attuale
promuovendo
iniziative,
incontri e dibattiti, tesi a promuovere
l’inserimento socio-culturale di quanti
si riconoscono nelle finalità dell’
associazione, l’Inn. Form ha per fini
primari l’elaborazione e la trasmissione della cultura, delle conoscenze
scientifiche e tecnologiche, la promozione, l’organizzazione e lo sviluppo
della ricerca, la formazione culturale e
professionale di singoli cittadini o di
organizzazioni pubbliche e private.
Per assolvere ai propri compiti
formativi e divulgativi, l’Inn.Form
favorisce e sostiene le attività di riqualificazione e orientamento del personale che agisce nel suo interno e di
coloro che prestano la loro collaborazione esterna.
La “mission” della sua struttura formativa consiste nella diffusione della
cultura imprenditoriale, nella quale
confluiscono nuovi modelli di società e
nella creazione di nuove imprese, che
rispondano alle attuali richieste.
Partecipa, favorisce e realizza, attività di
programmi finanziati dallo Stato, dalla
Regione, dai Comuni e dalla Unione Europea, con la istituzione o la conduzione
di corsi di Formazione ed Istruzione di
personale, da destinarsi alle applicazioni
specifiche inerenti: la riqualificazione o
l’aggiornamento pro-fessionale, l’accesso al mondo del lavoro, il recupero e
l’inserimento nel mondo del lavoro da
parte di soggetti svantaggiati.
Partecipa a gare bandite da Enti Pubblici
e Privati, compresa l’Unione Europea,
per la istituzione e la realizzazione di
Corsi e Progetti Formativi, di Orientamento e di Ricerca, nonché la prestazione di consulenze specifiche,
saltuarie o permanenti, a favore di Enti
Pubblici o Privati.
Sintetizza le esperienze maturate dagli
Enti che ne fanno parte, inserendole nel
contesto innovativo della technology
community europea avendo promosso al
suo interno competenze qualificate e
avvalendosi di collaborazioni esterne
certificate.
Corsi in calendario. I nostri corsi
sono tenuti da docenti professionisti che
hanno una considerevole esperienza pratica nel mondo del lavoro. Ottima Formazione seleziona docenti in grado
di fornire ai candidati sia la preparazione necessaria per poter soddisfare le ri-
Circolo Giorgio La Pira
-chieste che provengono dalla realtà
lavorativa, sia la capacità di saper
gestire nel modo più efficace possibile
tutte le problematiche connesse alle
attività che i candidati si possono trovare a svolgere.
Corsi in calendario. L'INN.FORM. ha
incrementato le potenzialità e la progettualità di alcune macro aree prioritarie
(individuate anche da "Agenda 2000"),
tramite l'elaborazione di percorsi formativi di specializzazione e di riqualificazione nei settori agricolo e ambientale,
turistico-alberghiero, in quello delle professioni e nel governo dei processi di
riconversione professionale presso gli
Enti Pubblici e le Piccole e Medie
Imprese.
La "mission" della sua struttura formativa consiste nella diffusione della cultura
imprenditoriale, nella quale confluiscono nuovi modelli di società e nella creazione di nuove imprese tese al soddisfacimento di nuove esigenze di una
società moderna in continua evoluzione
situata in un ambiente sano.
Come iscriversi ai nostri corsi
L'iscrizione ai nostri corsi può avvenire
direttamente selezionando il corso
prescelto, scaricando il modulo di
iscrizione ed inviarlo via e-mail al
nostro Ente.
Per saperne di più sui corsi puoi visitare
il sito internet: www.inform.it
8
CRONACHE POLITICHE – Numero 10
Approfondimenti culturali: Il capitalismo tecno-nichilista
a cura di Claudio Darida
appartenere alla filosofia più che alla
Mauro
Magatti
(nella da
foto),definirle
sociosociologia,
verrebbe
logo
della Cattolica,
spiega
i cambia“ratzingeriane”:
parla
di “restringimenti
mento socio-economici
del logos” edeglidi ultimi
una
trent’anni
e cerca
nella libertà
res“rivalutazione
del pathos”
eccessiva.
ponsabile
unatutto
possibile
via d’uscita.
Soprattutto,
questo
influenza
non solo la nostra psiche e la nostra
Al
professor
Magatti,
sociovisione
etica,Mauro
ma anche
il tipo
di
logo
dell’Università
Cattolica
di
sviluppo:
“Ridefiniscono
per intero
Milano,
piacciono
le sfide
concettuala questione
sociale
nelle
società
li.
Ha deciso di definire “capitalismo
avanzate”.
tecno-nichilista” il sistema sociale ed
economico
in cui
viviamo. La sisfida
Il capitalismo
tecno-nichilista
banon
è tanto
nella
prima su
parte
del
sa, scrive
anche
Magatti,
un “palemma,
nel mettere a tema
il
radigmaquanto
neoevoluzionista”:
“L’idea
nichilismo,
di
cardinale è laconcetto
seguente:filosofico
l’ordine, che
solito
relegato
ai dibattiti
etici, per
pure si
osserva,
non esprime
un
vedere
concezione
qualche quanto
disegno questa
centralizzato,
ma è
dell’uomo,
della
libertà
e verità
l’esito casuale
di sua
equilibri
provvisori
determini
l’organizzazione
e precari che
si susseguonoeconosenza
mica
comesemplicemente
desideriamo,
alcunae sociale:
direzione,
produciamo,
ci rapsulla base di consumiamo,
dinamiche interattive
portiamo
aglicriteri
altri.di adattamento
Feltrinelli hae
governate da
pubblicato
nella collana
di solo
saggistica
selezione. L’ordine
esiste
come
“Campi
del sapere”
il libro
cui
mero effetto
emergente
dallo in
stesso
Magatti
sviscera il suo argomento:
affermarsi”.
“Libertà immaginari - Le illusioni del
capitalismo
(432
Semplificandotecno-nichilista”
un po’, è il quadro
repagine,
euro).
lativista,30atomizzato,
individualistico
in cui ci muoviamo e costruiamo i
Nell’introduzione
scrive:
“Il tema di
“feticci” della nostra
percezione
fondo
libro sono
è quello
dellai libertà.
libertà.delQuali
infatti
canoni
Il
capitalismo
tecno-nichilista,
indella
libertà (personale,
economica,
fatti,
nasce e sitipici
sviluppadella
attorno
a un
relazionale)
nostra
immaginario
della libertà
si
epoca? La “liquidità”
sociale, che
l’“etica
forma
tra la fine
degli anni
60 e
della mobilità”
applicata
indifferenl’inizio
annie80.
si possono
tementedegli
ai beni
agliNon
individui,
una
capire
questi “economia
trent’anni affettiva”.
se non
vera e propria
tenendo
in considerazione
Fino a quel
“desiderare oltrequesta
ogni
trasformazione
che è insieme
limite” che determina,
dalla sociapsicole,
e antropologica”.
Un
logiaculturale
ai comportamenti,
ai consumi,
primo
la rivoluzione liberl’uomo spunto:
contemporaneo.
taria dei Sixties messa a base non
solo
del mutamento
costumi,
ma
O ancora,
seguendo dei
l’analisi
di Madi
sociale,
gatti,tutta
fino l’organizzazione
alla “nascita della
biocompreso
tipoaltre
di “nuovo”
economia”.il In
parole, capidice
talismo
chemesso
dopoper
quegli
si
Mgatti, va
primaanni
cosa in
sviluppa.
Oggetto
del libro è dunque
discussione
“l’immaginario
della
una
“diagnosi
dello“crede”
stato della
liberlibertà”.
L’uomo
di essere
tà
nel quadro
libero,
“vede” della
delle configurazione
immagini di
sociale
libertà contemporanea.
e a quelle sottostà. E ciò è
perfettamente funzionale (lo scambio èche
continuo)
sistema tecnico
“Ciò
chiamo al
capitalismo
tecnoche
organizza
il
tutto.
pare
nichilista-dice Mgatti- Dunque,
è un nuovo
di capire che
che si
il vero
problema
stia a
rapporto
è andato
costruendo
monte:
nella cultura,
nell’immagine
tra
individui
progressivamente
più
di ragione,
di individuo,
di “verità”,
liberi
e mondi
sociali sempre
più
di socialità, vero
si ha. Magatti
ci
organizzati
e che
potenti”.
Libertà
spiega che in effetti
ciò cheedè
(immaginaria)
dellaè così,
persona
in discussione
nel nostroun
tempo
economia,
semplificando
po’. non
Un
è tanto
sistemadaeconomico,
o gli
tema
nonundistante
quel
eventuali accorgimenti che possano
approfondimento di “alcuni aspetti
dello sviluppo integrale dell’ uomo alla
luce della verità” che Benedetto XVI
promette nella sua nuova enciclica.
Quello di Magatti è un libro di
impianto scientifico, richiede una
strumentazione critica adeguata. Allo
stesso tempo, l’impressione è di
trovarsi davanti al tentativo nuovo,
almeno in campo cattolico, di provare
a coniugare la questione antropologica
e i “paradigmi economico-finanziari
dominanti negli ultimi anni”, come li
ha chiamati il Papa, che hanno
mostrato la corda nell’attuale crisi.
La prima domanda che viene da fare a
Mauro Magatti, nel suo studio di
preside della facoltà di Sociologia della
Cattolica, parte da qui: quando si parla
di chiesa ed economia c’è come un
aut-aut implicito e un po’ banale: o i
fiduciosi nel pensiero sociale o i
fiduciosi nel mercato; la “Populorum
progressio” contro la “Centesimus
annus”. Per stare a due recenti
interventi dall’area linguistica del
Papa, le critiche al capitalismo del
giurista Ernst-Wolfgang Böckenförde e
del vescovo di Monaco, Reinhold Marx.
Oppure la difesa della libertà del
mercato condotta da Michael Novak
anche di fronte alla crisi finanziaria.
“E’ un’impostazione vecchia, una
banalizzazione appunto. Uno schema
fuori mercato che non regge più”,
risponde Magatti. “La verità è che
siamo tutti molto indietro, non solo i
cattolici. In trenta anni è cambiato
tutto:
globalizzazione,
finanza,
tecnologia e poi biotecnologia, ovvero
la tecnologia applicata direttamente
all’essere umano. Ciò che certe
avanguardie filosofiche del 900
avevano intuito, Nietzsche o Heidegger hanno trovato conferma sociale. Il
nichilismo oggi è il substrato ideologico di un contenuto tecnologico ed
economico, che si dà per se stesso. O
pretende di darsi per se stesso”. Argomenta Magatti che oggi nessuna posizione culturale o etica riesce a reggere
di fronte a questo sviluppo che si dà le
proprie regole da solo: “Prendiamo la
crisi: qualsiasi giudizio in termini solo
morali, ‘ci sono stati i disonesti’ è
evidentemente insufficiente.
Ma anche gli economisti, di fatto, al di
là della ‘mano invisibile del mercato’
non riescono ad andare”. Vale anche
quando le critiche morali vengono
dalla chiesa, ammette il sociologo.
Infatti, scrive nel libro, “il contributo
dato dal modello di sviluppo
occidentale al cammino di libertà
rimane senza precedenti nella storia
dell’umanità”. Sbagliato condannarlo
in blocco. Ma allo stesso tempo i veri
“amanti della libertà non sono gli
spensierati
ottimisti
che
spadroneggiano sui mezzi di comunicazione di massa… amare la libertà
significa sapere che la libertà è costosa
e difficile, un bene che va desiderato e
protetto, prima di tutto da se stessi”.
Come coniugare, allora, una libertà
non disgiunta dalla verità (nel libro si
legge che “tutta la vicenda moderna
ruota attorno al nodo antropologico
della libertà e al suo tormentato
rapporto con la ‘verità’”) e il “capitalismo tecno-nichilista”? Bisogna partire, risponde, dalla scoperta che è alla
base della modernità: la “volontà di
potenza”. Non si può negarla. Quando
la si nega, anche con le buone intenzioni morali, si fa un’astrazione, non
regge. Il soddisfacimento dei bisogni,
il profitto, il desiderio, la volontà
“egoistica” di avere fanno parte dell’
uomo e della società. “Che l’uomo sia
una ‘macchina desiderante’ non l’ha
inventato il mercato. Il capitalismo, al
limite, l’ha reso oggettivo”. Il punto è
vedere dove tutto questo diventa un
circolo vizioso.
Per capire la rivoluzione in corso
Magatti utilizza alcune parole che
sembrano app
Circolo Giorgio La Pira
9
CRONACHE POLITICHE – Numero 10
continua…
Approfondimenti culturali: Il capitalismo tecno-nichilista
a cura di Claudio Darida
indirizzarlo più o meno. “Il rischio vero
è che, schiacciati come siamo in una
prospettiva esistenziale di ‘immediatezza’ – i desideri e la loro soddisfazione devono essere immediati, il consumo deve essere immediato, perché
sottostà a quel desiderio e alimentare
una nuova produzione – il rischio sia
di perdere la propria libertà”. Il nostro
sistema culturale ed economico ha
prodotto insomma una vera “dittatura
del desiderio”, si po-trebbe dire per
usare un’altra formula ratzingeriana.
Magatti ne utilizza in realtà un’altra, di
ascendenza lacania-na: “Economia
libidica del plusgo-dere”.
E la “macchina desiderante” potenziata
dalla tecnica non ci ha messo molto,
negli ultimi decenni, a creare un nuovo
tipo di economia: l’economia applicata
direttamente al corpo, alla vita.
Magatti la descrive attraverso le parole
del sociologo inglese Nikolas Rose:
“Come esseri umani ci percepiamo in
modo nuovo come creature biologiche,
come sé biologici, tanto che la nostra
esistenza vitale diventa un nuovo
oggetto di governo, l’oggetto di nuove
forme di autorità e di professionalità,
un campo particolarmente interessante
di conoscenza, un territorio in espansione per lo sfruttamento bioeconomico… A una velocità impressionante,
questo paradigma scientifico fa nascere
nuovi settori economici, inimmaginabili solo fino a qualche anno fa”.
“In tutto questo c’è un’eredità che,
anche attraverso l’apparente ribaltamento rappresentato del neoliberismo,
viene dagli anni Sessanta, da Deleuze,
dalla distruzione del soggetto”, commenta Magatti. Oggi, spiega, è tutto
questo che va messo in discussione.
Difficile credere che la risposta da parte della chiesa possa essere un semplice aggiornamento della dottrina sociale
otto-novecentesca, riferita a tutt’altro
tipo di capitalismo e di socialità. Occorre una riflessione che coniughi
aspetti diversi, che parta dalla cultura,
superando un po’ di moralismo. Ma
soprattutto cambiando l’armamentario
interpretativo. Ad esempio, gli chiediamo, la “solidarietà” come concetto e
precetto unico è sufficiente a giudicare
il “capitalismo tecno-nichilista” per come ce l’ha descritto?
Circolo Giorgio La Pira
“Non credo possa bastare. Anche
perché è concetto ottocentesco,
quando c’era un ‘solidum’ da
mettere insieme.
Nella società atomizzata rischia di
essere avvertito come astratto, al
massimo nobilmente minoritario.
Non vuol dire che la solidarietà non
sia necessaria, ovviamente. Ma
serve forse immaginare anche modi
di pensare lo scambio sociale più
adatti all’oggi. Il non profit, tanto
per dare un’idea della direzione in
cui guardare. Credo che ci sia forse
anche un salto generazionale da
compiere, a livello di analisi, di
riflessioni”. Ma soprattutto, riflette,
è l’idea di libertà che va messa in
gioco, come responsabilità: “Se
siamo liberi, dobbiamo anche saper
decidere di non fare qualcosa che si
potrebbe fare. Vale per la bioetica,
ma deve valere anche per l’economia, le relazioni sociali, la
soddisfazione dei desiderio. La forza
di un pensiero differente, libero, va
misurata su questa prospettiva”.
* Fonte: “Il Foglio quotidiano”
Mauro Magatti è nato nel 1960,
laureato nel 1984 in Discipline
economiche
e
sociali
presso
l'Università Bocconi di Milano,
Magatti nel 1990 ha conseguito il PhD
in Social Sciences. Professore di prima
fascia alla facoltà di Scienze politiche
dal 2002, è passato alla facoltà di cui è
ora è preside nel 2003. Insegna
Istituzioni di Sociologia, Sociologia
dei fenomeni collettivi e Analisi e
istituzioni del capitalismo contemporaneo. Ha svolto attività di ricerca e di
consulenza per numerosi enti italiani
ed europei, tra cui Unione Europea,
Miur,
Ministero
del
lavoro,
Fondazione
Agnelli,
Regione
Lombardia, Isfol, Fondazione Pastore,
Camera di Commercio di Milano.
Negli ultimi anni la sua attività di
ricerca si è concentrata sullo studio
della globalizzazione e dei ceti
popolari e da anni si occupa dei
rapporti fra economia e società .
10
CRONACHE POLITICHE – Numero 10
Le tre manovre Monti
a cura di C. Darida
1° manovra: Decreto salva Italia. Di seguito vengono illustrate alcune delle principali
disposizioni fiscali contenute nel decreto.
Reddito d’impresa – Deduzione del rendimento nozionale del nuovo capitale proprio (art. 1):
a decorrere dal periodo d’imposta in corso al 31.12.2011, per rafforzare la struttura patrimoniale
delle imprese e del sistema produttivo, nel calcolo del reddito complessivo netto dichiarato delle
società di capitali e degli enti commerciali è deducibile un importo corrispondente al rendimento
nozionale del nuovo capitale proprio che viene valutato applicando l’aliquota percentuale stabilita
con apposito provvedimento alla variazione in aumento del capitale proprio rispetto a quello
esistente alla chiusura dell’esercizio in corso al 31.12.20101.
Irap – Deduzione relativa alla quota delle spese per dipendenti e aumento delle deduzioni per
donne e giovani (art. 2): dal periodo d’imposta in corso al 31.12.2012 è deducibile ex art. 99, co.
1, D.P.R. 917/1986 l’Irap relativa alla quota imponibile delle spese per il personale dipendente e
assimilato al netto delle deduzioni ex art. 11, co. 1, lett. a), 1-bis, 4-bis, 4-bis.1, D.Lgs. 446/1997 .
Inoltre, con riferimento a donne lavoratrici e lavoratori in generale di età inferiore a 35 anni è
disposto l’aumento delle deduzioni di cui all’art. 11, co. 1, lett. a), n. 2 (aumento a e 10.600) e n. 3
(aumento a e 15.200).
Interventi di recupero edilizio e risparmio energetico – Detrazione del 36% a regime (art. 4):
dall’1.1.2012 è prevista la detrazione Irpef del 36% delle spese documentate, fino ad un importo
complessivo delle stesse non superiore a e 48.000 per unità immobiliare, sostenute e rimaste a
carico dei contribuenti che possiedono o detengono l’immobile su cui vengono effettuati gli
interventi elencati dal nuovo art. 16-bis, D.P.R. 917/1986 finalizzati al recupero edilizio e risparmio
energetico2.
Bilancio – Imposte differite attive (art. 9): circa la possibilità di trasformare le attività per imposte
anticipate iscritte in bilancio relative a svalutazioni di crediti non ancora dedotte dal reddito
imponibile ex art. 106, co. 3, D.P.R. 22.12.1986, n. 917 dagli enti creditizi e finanziari, al valore
dell’avviamento e alle altre attività immateriali, dal periodo d’imposta in corso alla data di
Dal quarto periodo d’imposta tale aliquota verrà determinata con apposito D.M. da emanare entro il 31.1 di ogni anno. Tale disposizione trova
applicazione anche per il calcolo del reddito d’impresa di persone fisiche, S.n.c. e S.a.s. in regime di contabilità ordinaria.
2
La nuova disposizione si applica anche agli interventi eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie,
che entro 6 mesi dal termine dei lavori alienano o assegnano l’immobile. Se gli interventi sono realizzati su immobili ad uso promiscuo la detrazione è
ridotta al 50%. La detrazione va ripartita in 10 quote annuali costanti e di pari importo a decorrere dall’anno di sostenimento delle spese.
1
Circolo Giorgio La Pira
11
CRONACHE POLITICHE – Numero 10
approvazione del bilancio non sono deducibili i componenti negativi corrispondenti alle attività per
imposte anticipate trasformate in credito d’imposta in base all’art. 2, co. 56, D.L. 29.12.2010, n.
225, conv. con modif. dalla L. 6.2.2011, n. 10.
La trasformazione in credito d’imposta viene poi concessa anche per la parte delle attività per
imposte anticipate registrate per perdite riportabili, se tale parte deriva dalla deduzione delle
svalutazioni, dell’avviamento e delle altre attività immateriali.
Professionisti e imprenditori individuali – Agevolazioni e semplificazioni (art. 10):
dall’1.1.2013, ai soggetti che svolgono attività professionale o attività d’impresa in forma
individuale o associativa che:
1. provvedano all’invio telematico all’Amministrazione finanziaria dei corrispettivi, delle
fatture d’acquisto e di vendita e delle risultanze di acquisti e cessioni non soggetti a fattura;
2. istituiscano un conto corrente dedicato ai movimenti finanziari relativi all’attività esercitata
sono riconosciute le seguenti agevolazioni: semplificazione e assistenza relativamente agli
adempimenti amministrativi; accelerazione del rimborso e compensazione dei crediti Iva;
esclusione dagli accertamenti basati sulle presunzioni semplici3.
Contribuenti soggetti agli studi di settore – Agevolazioni e semplificazioni (art. 10): con
riferimento alle dichiarazioni relative al 2011 e ai periodi d’imposta successivi, nei confronti dei
contribuenti soggetti agli studi di settore che dichiarino (anche a seguito di adeguamento) ricavi o
compensi pari o superiori a quelli risultanti dall’applicazione degli stessi e che abbiano assolto gli
obblighi di comunicazione dei dati rilevanti ai fini degli studi e risultino coerenti con gli specifici
indicatori, sono previste le seguenti agevolazioni: preclusione degli accertamenti basati sulle
presunzioni semplici (artt. 39, co. 1, lett. d), D.P.R. 600/1973 e 54, co. 2, D.P.R. 633/1972);
riduzione di un anno dei termini di decadenza per l’accertamento (artt. 43, co. 1, D.P.R. 600/1973 e
57, co. 1, D.P.R. 633/1972); determinazione sintetica del reddito complessivo se il reddito totale
accertabile superi di almeno un terzo quello dichiarato.
3
Ai contribuenti suddetti non in regime di contabilità ordinaria competono anche le seguenti agevolazioni: calcolo del reddito Irpef
applicando il criterio di cassa e predisposizione automatica da parte dell’Agenzia delle Entrate delle dichiarazioni Irpef e Irap; esonero
dalla tenuta delle scritture contabili ai fini delle imposte sui redditi e Irap e del registro dei beni ammortizzabili; esonero da liquidazioni,
versamenti periodici e dell’acconto ai fini Iva.
Circolo Giorgio La Pira
12
CRONACHE POLITICHE – Numero 10
Accertamento – Emersione di base imponibile (art. 11): sono considerate reati ai sensi dell’art.
76, D.P.R. 28.12.2000, n. 445 (Testo unico in materia di documentazione amministrativa), e come
tali punite, l’esibizione o la trasmissione di atti o documenti interamente o parzialmente falsi o la
comunicazione di dati e notizie non rispondenti al vero, poste in essere a seguito delle richieste
degli Uffici in occasione degli accertamenti, degli accessi, delle ispezioni e delle verifiche di cui
agli artt. 32 e 33, D.P.R. 600/1973 e 51 e 52, D.P.R. 633/1972.
Dall’1.1.2012, inoltre, gli operatori finanziari devono comunicare periodicamente all’Anagrafe
tributaria le movimentazioni inerenti alle operazioni finanziarie di cui all’art. 7, co. 6, D.P.R.
605/1973 (escluse quelle effettuate tramite bollettino di c/c postale di importo unitario inferiore ad e
1.500) e ogni altra informazione ad esse relativa, compreso il loro importo, necessaria ai fini dei
controlli fiscali. Tali informazioni sono utilizzate dall’Agenzia delle Entrate anche per individuare i
contribuenti a maggior rischio di evasione da sottoporre a controllo.
Tracciabilità dei pagamenti e contrasto all’uso del contante – Riduzione del limite ad e 1.000
(art. 12): il limite all’uso del contante e dei titoli al portatore di cui all’art. 49, co. 1, 5, 8, 12 e 13,
D.Lgs. 21.11.2007, n. 231 è fissato ad e 1.000. Il saldo dei libretti di deposito bancari o postali al
portatore dovrà essere adeguato a tale importo entro il 31.12.2011. Per favorire la modernizzazione
e l’efficienza degli strumenti di pagamento, è disposto l’utilizzo di strumenti telematici per le
operazioni di pagamento delle Amministrazioni pubbliche e dei loro enti, attraverso bonifici bancari
o postali o servizi elettronici di pagamento, tenuto conto che eventuali pagamenti per cassa non
potranno comunque essere superiori ad e 500. Peraltro, i rapporti relativi agli accrediti di assegni e
pensioni sociali sono esenti in modo assoluto dall’imposta di bollo e, relativamente ad essi, è fatto
divieto a banche ed altri intermediari finanziari di accreditare alcun costo4.
Imposta municipale propria – Rivalutazione delle rendite catastali (art. 13): l’istituzione
dell’imposta municipale propria (Imu) in via sperimentale è anticipata all’1.1.2012 e fino al
31.12.2014; l’imposta entrerà a regime dal 2015. Essa si applica agli immobili, comprese
l’abitazione principale (intesa come quella in cui il possessore dimora abitualmente e risiede
anagraficamente) e le relative pertinenze (una per ogni abitazione principale, rientranti nelle
categorie catastali C/2, C/6 e C/7). La base imponibile è costituta dal valore dell’immobile
determinato ex art. 5, co. 1, 3, 5 e 6, D.Lgs. 30.12.1992, n. 504 e in particolare, per i fabbricati
Sono previste l’istituzione, entro il 6.3.2012, tramite convenzione con l’Abi o, in mancanza, con decreto ministeriale, di un conto corrente di base a
condizioni vantaggiose, esente da imposta di bollo per la clientela appartenente alle fasce socialmente svantaggiate, e la definizione delle regole, da
parte dell’Abi e delle associazioni delle imprese rappresentative a livello nazionale, per la riduzione delle commissioni per le transazioni effettuate
con carte di pagamento.
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iscritti in Catasto, dalla rendita catastale rivalutata del 5%, con l’applicazione dei seguenti
moltiplicatori: 160 per i fabbricati del gruppo A (esclusa la categoria A/10) e delle categorie
catastali C/2, C/6 e C/7; 140 per i fabbricati del gruppo B e delle categorie C/3, C/4 e C/5; 80 per i
fabbricati della categoria catastale A/10; 60 per i fabbricati del gruppo D, e 55 per i fabbricati della
categoria catastale C/1. Per i terreni agricoli, tale valore corrisponde al reddito dominicale risultante
in Catasto, rivalutato del 25%, cui si applica un moltiplicatore di 120. L’aliquota base dell’imposta
è pari a 0,76%, con facoltà per i Comuni di aumentarla o diminuirla di una misura fino allo 0,3%.
L’aliquota per l’abitazione principale e le relative pertinenze è dello 0,4%, che i Comuni possono
aumentare o diminuire di una misura fino allo 0,2%. È inoltre prevista una detrazione di e 200 per
l’abitazione principale, che spetta, in caso di titolarità di più soggetti, in proporzione alla quota di
possesso5.
Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (art. 14): dall’1.1.2013 viene istituito in tutti i Comuni
italiani il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi, che sostituisce la tassa sui rifiuti e comprende
altresì il tributo sui servizi indivisibili dei Comuni. Esso è dovuto al Comune sul cui territorio
insiste interamente o prevalentemente l’immobile assoggettato al tributo, da parte di chi detiene
l’immobile stesso a qualsiasi titolo, compresi gli utilizzatori temporanei per periodi di durata
superiore a 6 mesi.
Accise (art. 15): è disposto, a decorrere dal 6.12.2011, un aumento delle aliquote di accisa sulla
benzina e sulla benzina con piombo, sul gasolio come carburante, sui gas di petrolio liquefatti usati
come carburante e sul gas naturale per autotrazione. Un ulteriore aumento è stabilito, per la benzina,
la benzina con piombo e sul gasolio usato come carburante, dall’1.1.2013. Tassa sui beni di lusso
(art. 16): l’addizionale erariale della tassa automobilistica, fissata dall’art. 23, co. 21, D.L. 6.7.2011,
n. 98, conv. con modif. dalla L. 15.7.2011, n. 111, dal 2012 viene aumentata ad e 20 per ogni Kw di
potenza ed estesa ai veicoli di potenza superiore a 185 Kw.
Aumento aliquote Iva - Clausola di salvaguardia (art. 18): per il periodo 1.10.2012 – 31.12.2012
le aliquote Iva del 10% e del 21% sono aumentate di 2 punti percentuali (passando quindi,
rispettivamente, al 12% e al 23%). Tale aumento continuerà ad applicarsi anche nel 2013.
Dall’1.1.2014, le aliquote in questione saranno ulteriormente incrementate di 0,5 punti percentuali
(passando pertanto al 12,50% e al 23,50%). Tale aumento mira a sostituire il taglio lineare delle
agevolazioni in caso di mancato gettito derivante dai risparmi della riforma fiscale.
Tale importo può essere aumentato dai Comuni ma, in tal caso, non può essere deliberata un’aliquota superiore a quella ordinaria per gli immobili
tenuti a disposizione. Dall’anno d’imposta 2012 le deliberazioni regolamentari e tariffarie relative alle entrate tributarie degli enti locali vanno inviate
al Ministero dell’Economia e delle Finanze.
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Imposta di bollo su titoli – Modifica dei criteri di determinazione (art. 19): dall’1.1.2012
cambia il criterio di determinazione dell’imposta di bollo dovuta dagli intermediari finanziari su
titoli e strumenti finanziari: si prescinde dal rapporto di deposito e si prendono in considerazione le
singole comunicazioni inviate alla clientela a fronte dei prodotti finanziari sottoscritti. Tali
comunicazioni sono soggette ad un’imposta dello 0,10% annuo per il 2012 elevato allo 0,15% dal
2013 (modifica all’art. 13, co. 2-ter e nota 3-ter, Tariffa – Parte prima, D.P.R. 642/1972).
«Scudo fiscale» – Imposta straordinaria (art. 19): le attività oggetto di rimpatrio o
regolarizzazione (art. 13-bis, D.L. 78/2009 conv. con modif. dalla L. 102/2009 e artt. 12 e 15, D.L.
350/2001, conv. con modif. dalla L. 409/2001) sono soggette ad un’imposta straordinaria dell’1,5%.
Gli intermediari, che devono trattenere l’imposta dalle stesse attività o devono riceverne provvista
dal contribuente interessato, effettuano il versamento in 2 rate di pari importo entro il 16.2.2012 ed
il 16.2.2013.
Contributi Ivs – Aumento delle aliquote (art. 24): dall’1.1.2012 le aliquote contributive di
artigiani e commercianti iscritti alla Gestione Ivs sono aumentate dello 0,3% ogni anno fino al
raggiungimento della soglia del 22%.
2° manovra DECRETO LIBERALIZZAZIONI. Questo decreto ha lo scopo di far partire
il complesso iter delle liberalizzazioni in Italia, Taxi, farmacie, trasporti, notai, energia, ordini
professionali: sono molti i campi sui quali il Governo interviene con un provvedimento atteso e
delicato. Fra i capitoli di maggior interesse per le aziende spicca quello sul gas, che dovrebbe
portare a un abbattimento delle tariffe sui consumi di energia.
Luce e gas. Per quanto riguarda le bollette di luce e gas, il dl liberalizzazioni prevede che "nel
meccanismo con cui l'Autorità per l'energia elettrica e il gas aggiorna il prezzo del gas per le
famiglie e le piccole e medie imprese si riduca gradualmente il riferimento ai prezzi internazionali
del petrolio per considerare anche i prezzi sui mercati europei del gas, con effetti di contenimento
delle bollette".
Distributori. E' prevista inoltre una pluralità di contratti possibili tra gestori degli impianti e
compagnie petrolifere, da regolamentare in sede sindacale; vengono ampliate le possibilità di
vendita di altri articoli di commercio presso gli impianti di distribuzione; vengono rimossi i vincoli
non giustificati all’apertura di impianti presso i centri commerciali; sarà garantita una maggiore
trasparenza sui prezzi effettivi dei carburanti a vantaggio dei consumatori.
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Giovani e lavoro. Grande spazio è poi dedicato ai giovani. Ai giovani sono dedicate le norme volte
a facilitarne l'ingresso sul mercato del lavoro, consentendo loro di svolgere tirocini finalizzati
all'iscrizione negli albi professionali già durante l'ultimo biennio di studi, prima del conseguimento
della laurea specialistica o magistrale. Sempre alle nuove generazioni si rivolgono le novità in tema
di università. Quanto alle università, si potenzia il sistema di valutazione degli atenei e, in
particolare, i risultati ottenuti dalle università nella didattica e nella ricerca.
Tassisti. I tassisti si è stabilito di affidare l’analisi dei fabbisogni all’Autorità dei Trasporti che
dovrà svolgere un’attenta istruttoria città per città, sentiti i sindaci.
Farmacie. Per quanto riguarda le farmacie, il decreto estende a 3000 abitanti il "quorum" di
popolazione previsto per l’apertura di una farmacia. Si prevede inoltre la possibilità che le Regioni,
in deroga al criterio del rapporto farmacia-popolazione, istituiscano nuove farmacie in luoghi
maggiormente frequentati. Viene poi abbreviato il periodo in cui una farmacia privata può
appartenere a persone non aventi i necessari requisiti professionali. Il governo stima che con le
nuove norme apriranno 5mila nuove farmacie.
Rateazione dei debiti tributari. Tra le altre misure contenute nel decreto, è previsto un piano di
rateazione dei debiti tributari, con rate inizialmente basse e progressivamente crescenti. Si prevede,
inoltre, che in caso di dilazione del pagamento non si proceda ad iscrizione ipotecaria, salvo che il
debitore sia moroso per due rate consecutive. La permanenza dell’ipoteca accesa sui beni immobili
del debitore d’imposta, infatti, impedisce a quest’ultimo, ancorché in regola con i pagamenti, di
accedere al sistema bancario per alimentare attività industriali o commerciali.
Trasporti. Il decreto apre alla concorrenza in materia di trasporti. Di significativo rilievo sono le
misure assunte sul fronte infrastrutturale, che consentiranno di aprire nuovi cantieri e creare nuova
occupazione.
Tariffe professionali. Sui servizi professionali, la disposizione abroga le tariffe delle professioni
regolamentate. Il compenso per le prestazioni professionali è pattuito per iscritto al momento del
conferimento dell’incarico professionale. Al cliente è data facoltà di chiedere un preventivo. Il
professionista deve rendere noto al cliente il grado di complessità dell’incarico, fornendo tutte le
informazioni utili circa gli oneri ipotizzabili dal momento del conferimento alla conclusione
dell’incarico e deve altresì indicare i dati della polizza assicurativa per i danni provocati
nell’esercizio dell’attività professionale.
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Notai. Viene aumentata la pianta organica dei notai di 500 posti, da coprire per concorso nel
biennio 2012-2014. È inoltre assicurata all’utenza un rapporto più diretto ed immediato con il
professionista.
R.C. auto. L’articolo vieta alle compagnie assicurative la distribuzione dei prodotti o servizi ai
clienti finali, disponendo, nel contempo, che i distributori offrano ai clienti prodotti e servizi
assicurativi di più compagnie. Previste sanzioni per le compagnie assicurative che limitano, di fatto
o con previsioni contrattuali, la libertà dell’agente nell’offrire servizi e prodotti ritenuti più
adeguati.
Strade e reti ferroviarie. Viene eliminato l’obbligo, per le imprese ferroviarie e per le associazioni
internazionali di imprese ferroviarie che espletano servizi di trasporto sull’infrastruttura ferroviaria
nazionale, di osservare i contratti collettivi nazionali di settore, anche con riferimento alle
prescrizioni in materia di condizioni di lavoro del personale.
3° manovra DECRETO SEMPLIFICAZIONI: Via libera del Consiglio dei ministri al
decreto sulle semplificazioni e lo sviluppo. Il presidente del Consiglio, Mario Monti, ha illustrato i
provvedimenti in conferenza stampa.
Cambio di residenza e carta d’identità. Il cambio di residenza sarà valido due giorni dopo la
richiesta. Il cambio si verificherà "all'atto della dichiarazione" quindi in tempo reale. Attualmente
questi sono 1,4 milioni all'anno, secondo i dati Istat. La carta d'identità. La carta d'identità scadrà il
giorno del compleanno, per tutti i documenti rilasciati o rinnovati dopo l'entrata in vigore del
provvedimento.
Meno oneri per le imprese. Arriva lo stop agli oneri e la razionalizzazione nell'ambito degli
appalti. Si semplifica la procedura per la trasformazione delle raffinerie in depositi. La previsione di
risparmio è 140 milioni all'anno per le aziende.
Promuovere l’apprendistato. E' quanto si legge nell'articolo 60 del testo del provvedimento.
Resta la social card. La social card è adottata anche dal governo Monti. Così Patroni
Griffi: "Facciamo una sperimentazione per assicurare che sia data a persone che ne abbiano
veramente bisogno. Vengono rivisti i criteri di attribuzione per rimettere finalmente in moto il
meccanismo".
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La P.A. diventa telematica. Con il decreto sulle semplificazioni ci saranno oltre 7 milioni di
comunicazioni con la pubblica amministrazione in via esclusivamente telematica. Lo ha detto
sempre il ministro, riferendosi in particolare a tutti i dati concernenti atti di stato civile ed elettorale.
Portale unico università. Arriva un portale unico per l'offerta formativa delle università del nostro
paese. Sarà in almeno due lingue e permetterà agli studenti (anche internazionale) di accedere a
singole offerte, corsi, servizi e borse di studio.
Piano per l’edilizia scolastica. Parte il piano nazionale di edilizia scolastica "con un consistente
stanziamento di risorse". Lo ha detto il titolare dell'Istruzione, Francesco Profumo. "Migliorerà - a
suo avviso - l'efficienza energetica e la sicurezza degli edifici con una riduzione dei costi di
funzionamento". Più autonomia finanziaria per le scuole, che "potranno gestire direttamente le
risorse" con lo scopo di migliorare l'offerta formativa.
Turismo più accessibile.
Diventa più facile fare turismo per i soggetti deboli. "Promozione di forme di turismo accessibile -
dice il testo -, mediante accordi con i principali vettori operanti nei territori interessati attraverso pacchetti agevolati per i giovani, gli
anziani e i soggetti portatori di disabilità".
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Pensiero Cristiano
“Partecipare a un partito è come avere in mano uno strumento di lavoro: il partito non è
un fine, è un mezzo; ed è un mezzo delicatissimo nella sua funzione e nella sua finalità.
Non dico che ciascuno debba, come obbligo di coscienza, iscriversi ad un partito, ma – a
parte le condizioni particolari di ognuno – resta un criterio direttivo generale, per cui la
partecipazione morale (più o meno attiva) a un partito è un vero obbligo in rapporto
all’esercizio dei diritti politici. Se così non fosse, e se per ipotesi, i migliori, i più onesti, gli
studiosi, gli uomini che propagano le leggi morali e religiose, si appartassero dall’azione
politica (come avvenne per tanti anni per i cattolici in Italia) quale meraviglia poi che
prevalgano nel Paese correnti perniciose, tendenze sopraffattrici, partiti di ispirazione
materialistica, concezioni etiche paganeggianti? Quale meraviglia se la vita amministrativa dello stato e degli enti locali divenga un pubblico mercato di favori, di intrighi,
di speculazioni, di dilapidazioni, di sperperi, di peculati? Quale meraviglia che le
popolazioni soffrano, che le tasse pesino, che il lavoro sia oppresso? Quale meraviglia che
l’ingiustizia trionfi?”
Don Luigi Sturzo
POST@:
*Chi fosse interessato ad inviare idee, riflessioni, articoli o contributi vari può
inviarli all’indirizzo e-mail [email protected] o recapitarle presso lo Studio
Corteselli sito in Via Rio del Colle, n° 1 01033 Civita Castellana (VT), tel.
0761/59.94.74, fax 0761/59.19.15
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SI RINGRAZIA PER IL CONTRIBUTO ECONOMICO
DENTEX ITALIA DI VITERBO-ARC MONTAGGI DI VITERBOCAVE DEL LAZIO DI CIVITA C.-TOCLAP DI GALLESE-ARCH.
ROBERTO
D’AMICO
DI
CIVITA
CASTELLANA-SARA
COSTRUZIONI DI ROMA-DI MEO GIOVANNI DI F.DI ROMA ELLE
EFFE UFFICIO DI CIVITA CASTELLANA-3P SNC di Pallozzi
Emiliano & C.-Studio Commerciale Corteselli & Associati-La Casa
del Tortellino di Fabrica di Roma VT-CONFCONSUMATORI di
Viterbo
n.b. Pur essendo questo quaderno collegato
alla Associazione Culturale Nazionale Giorgio
La Pira, non è passato al vaglio del comitato
scientifico della Associazione, ma è
espressione del libero pensiero del
presidente
della
Associazione
Emilio
Corteselli
Associazione Culturale Nazionale
Giorgio La Pira-c/o Studio Corteselli,
Via Rio del Colle 1, 01033 Civita
Castellana VT, P.IVA 02001610563,
C.FISC. 9009860569, mail:
emilio.corteselli(Chiocciola)tin.it, sito
www.emiliocorteselli.it
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Cronache Politiche Numero 10. - Dottore Commercialista Emilio