CRONACHE POLITICHE – Numero 10 Aperiodico di politica & cultura di ispirazione popolare- Luogo di discussione del cattolicesimo politico di centro-sinistra Numero 10 Data: 24 aprile 2012 Distribuzione gratuita ai soci Sommario Editoriale - pag. 1 di E. Corteselli EDITORIALE Il presente numero e’ dedicato a Papa Benedetto, uno dei piu’ grandi intellettuali viventi. a cura di Emilio Corteselli Cara Gazzetta, -cedente missiva, ho recente- come ebbi modo di evidenziare in altre mie missive, seguo sempre con attenzione il Vostro giornale perché è evidente che Convegno “Da Cossiga a Scalfaro” – pag. 3 si tratta di un notiziario che ha la ambizioni politica di dare voce a tutte le componenti del centro-sinistra; peraltro ho già Personaggi storici E. Mattei -pag. 4 a cura di C. Darida evidenziato lo sforzo di produzione e di distribuzione che non ha eguali nel comprensorio di Civita Castellana; visto quindi il rapporto di amicizia che mi Informatore - pag. 7 Corsi Innform - pag. 8 Approfondimento culturale – Il tecnonichilismo – pag. 9 a cura di C. Darida pag. 19 spazio praticabile per i cattolici -democratici nelle diverse declinazioni) ed intendo dare voce ad una posizione (teodem) presente nel PD anche se in modo minoritario; peraltro cosciente di sono non incontrare le simpatie di molti militanti; bisogna tuttavia avere il coraggio di difendere le proprie idee. La Gazzetta a cui avevo inviato de stima che ho nei confronti di una prima lettera aperta quan- Augusto Ciarocchi e di Sesto do ironizzava sul "miracolo di “…l'errore è Egidi, voglio nuovamente rap- San Gennaro" ed una seconda presentare le mie opinioni teo- lettera più recente in relazione quello di dem. ad un articolo che relativizzava considerare il significato trascendente del la sfera In realtà sarei voluto già intervenire sul giornale quando il Consiglio Comunale di Civita C. ha approvato il regolamento mia contrarietà sia giuridica che etica al provvedimento, ma ho evitato di farlo per motivi di opportunità istituzionale visto il ruolo che ricopro in comune; Pensiero Cristiano – PD (credo che sia lo unico lega al giornale e vista la gran- sul testamento biologico per la Le manovre Monti – pag 11 a cura di C. Darida mente “ripreso” la tessera del tuttavia, quando ho letto lo articolo a pagina 9 di GF del mese di luglio/agosto 2011 (In nome di Dio uccideteli tutti), ho Natale, non mi sembra che abbia cambiato la sua linea religiosa editoriale laico-laicista o co- come un munque “indifferentismo religioso”, cadendo nello stesso fatto errore in cui, a mio giudizio, puramente incorre La Repubblica, giornale sul quale in passato tutti noi ci individuale siamo formati culturalmente; che non può l'errore è quello di considerare la sfera religiosa come un fatto invadere la puramente individuale che non sfera può invadere la sfera pubblica. rotto gli indugi ed ho iniziato a L’articolo scrivere questo intervento. missiva Come ho specificato in una pre- di che vorrei con questa pubblica…”. commentare, come dicevo all’inizio, e’ quello a pag. 9 di GF luglio/agosto Circolo Giorgio La Pira 1 CRONACHE POLITICHE – Numero 10 EDITORIALE 2011: ”In nome di Dio uccideteli dobbiamo prendere posizione perso- la Chiesa è in se santa in quanto tutti!”. E’ evidente nalmente rappresenta il Corpo Mistico che nessuno nei suoi confronti. È del intende contestare lo accadimento quello che succede con l’atto di Cristo, ma le sue membra (i cre- storico in oggetto, così come nessun fede: Gesù lancia una sfida ad ogni denti) cattolico può contestare che sia uomo e a ogni donna direttamente: peccato che può portare anche a esistita la Santa Inquisizione o che “Tu, chi dici che io sia?”. Pietro co- fare le cose orribili descritte nell’ sia esistito il potere temporale dei me è noto rispose: “Tu sei il Cristo, articolo Papi o Le Crociate e così via; la il figlio del Dio vivente”. In virtù di tuttavia, queste membra sono state questione Falisca; anche i grandi Dottori della Chiesa (tra gli altri S.Agostino e S.Tomma- giornale: non si possono mettere in edificherò la mia chiesa, e le porte so D’Aquino); i grandi santi mistici luce solo gli aspetti negativi della degli inferi non la potranno vincere. (tra tutti S.Francesco); i grandi san- Chiesa Io ti darò le chiavi del regno dei ti sociali (tra tutti San Giovanni cieli” (cfr Mt 16,18-19). Bosco); i grandi filosofi cattolici (J. senza riguarda Gazzetta al ”Tu sei Pietro, e su questa pietra linea e della soggetti questa risposta Gesù’ gli rispose: la un’altra uomini del appunto è sono editoriale mai parlare dei grandiosi esempi di santità che al suo interno sono sempre esistiti! E’ interessante notare che Pietro Chiaramente il problema, da un rappresenta l’idealtipo dell’uomo di punto di vista teoretico e teologico è fede: infatti pur avendo dato questa estremamente complesso ed esiste bellissima gente molto più qualificata di me quello nella Diocesi per poterne parlare; intanto, stava seduto fuori nella peraltro l’argomento può essere af- corte; e una serva gli si accostò, frontato sotto diverse prospettive. dicendo: anche tu eri con Gesù il Essendo per Galileo. Ma egli lo negò davanti a bisogna tutti, dicendo: non so quel che tu questa tuttavia lettera lo spazio limitato, scegliere una angolatura e partire da quella. il ragionamento, parte dalla famosa domanda che Gesù fece agli apostoli: “La gente chi dice che sia il Figlio dell’uomo?”; le loro risposte rispecchiarono le diverse teorie e speculazioni riguardo Gesù diffuse nella loro cultura. Se la stessa domanda fosse posta da Gesù oggi, le risposte sembrerebbero forse più colte, ma sarebbero molto simili: invece di evocare Elia, Giovanni Battista o Geremia, si evocherebforse le speculazioni dell’ ultimo convegno sulla cristologia, oppure ancora i risultati di un recente sondaggio; maginare che possiamo im- Gesù ascolterebbe gentilmente, forse sorridendo; poi però giunge la vera e propria domanda: “Voi chi dite che io sia?”. Non possiamo più rifugiarci dietro ad che E opinioni di altri, siano essi teologi o conduttori di dibattiti televisivi. Gesù vuole la nostra risposta; lo come nell'antiporto, La angolatura da cui vorrei iniziare bero dica. riposta a Gesù tradirà.” sarà Pietro, fu uscito un'altra lo fuori vide e disse a coloro ch'eran quivi: anche costui era con Gesù Nazareno. Ed egli daccapo lo negò giurando: non conosco quell'uomo. Di lì a poco, gli astanti, accostatisi, dissero a Pietro: per certo tu pure sei di quelli, perché anche la tua parlata ti dà a conoscere. Allora egli cominciò ad imprecare ed a giurare: non conosco quell’uomo quell'uomo! E in quell'istante il gallo cantò. E Pietro si ricordò della parola di Gesù che gli aveva detto: prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte. E uscito fuori, pianse amaramente” Pietro a cui Gesù aveva detto che avrebbe costruito la Sua chiesa, Pietro che sapeva chi era Gesù, Pietro che aveva visto i miracoli di Gesù, Pietro che aveva ascoltato le parole di Gesù lo tradisce; tuttavia Pietro si riscattò tramite il suo apostolato che lo portò a morire nel martirio. Perché ho fatto questo ragionamento? La risposta è molto semplice: Maritain e E.Mounier tra gli altri); i grandi Papi dell’era moderna (cito quello a me più caro Paolo VI); i grandi uomini politici (tra tutti dato la vita per gli altri; i grandi peccatori come il sottoscritto che tuttavia sottrae tempo alla sua attività professionale per scrivere questa missiva ecc. Il punto è dunque il seguente ed attiene alla filosofia della storia: gli accadimenti storici sono solo un concatenarsi di eventi determinato dal caso, oppure in questo concatenarsi di eventi esiste un disegno salvifico? E’ chiaro che se GF aderisce alla prima tesi, sarà sempre portata a parlare male della Chiesa e a non vedere il disegno salvifico che c’è in tutti gli accadimenti storici belli o brutti che siano! Nel giornale come già dissi in una precedente missiva, non trovano mai spazio argomenti legati al cattolicesimo nelle sue varie espressioni; dunque concludo nel modo in cui avevo concluso la precedente missiva: credo che il giornale possa avere un ruolo importante nel centrosinistra purché lo stesso cerchi di rappresentare le diverse anime in esso presenti; in caso diverso rimarrebbe un ottimo giornale, ma rappresentativo della sola componente laica e di sinistra! Un affettuoso saluto Emilio Corteselli Circolo Giorgio La Pira G. La Pira); i missionari che hanno 2 CRONACHE POLITICHE – Numero 10 I CONVEGNI DELLA ASSOCIAZIONE G. La Pira CON IL PATROCINIO DELL’ACCADEMIA DI STUDI STORICI “ALDO MORO” E DELL’ARCHIVIO FLAMIGNI Incontro di studi dell'Associazione culturale nazionale “Giorgio La Pira” sul libro di Giovanni Galloni “Da Cossiga a Scalfaro” edito da Editori Riuniti 2011 Indirizzo di saluto: Dott. Emilio Corteselli (Presidente dell'Associazione culturale nazionale Giorgio La Pira) Interverranno: Prof. Giovanni Bianco (Docente di Diritto Pubblico e Dottrina dello Stato,Università di Sassari) Prof. Francesco Biscione (Istituto dell'Enciclopedia italiana) Dott. Luciano D'Andrea (Direttore dell'Accademia di studi storici Aldo Moro) Sen. Sergio Flamigni (Politico e Saggista) Conclude: Prof. On. Giovanni Galloni (Docente emerito di Diritto agrario, Università di Roma Tor Vergata) Civita Castellana,13 ottobre 2011, h.16:30 Sala delle Conferenze della Curia Arcivescovile P.zza Matteotti, 27 SI RINGRAZIA PER IL CONTRIBUTO ECONOMICO DENTEX DI VITERBO-ARC MONTAGGI DI VITERBO-CAVE DEL LAZIO DI CIVITA C.TOCLAP DI GALLESE-ARCH. ROBERTO D’AMICO DI CIVITA CASTELLANA-SARA COSTRUZIONI DI ROMA-DI MEO GIOVANNI DI F.DI ROMA ELLE EFFE UFFICIO DI CIVITA CASTELLANA-3P SNC di Pallozzi Emiliano & C.-Studio Commerciale Corteselli & AssociatiOREFICERIA GIOIELLERIA CENCIARELLI S.- LA CASA DEL TORTELLINO DI PALMARINI EMANUELE Circolo Giorgio La Pira 3 CRONACHE POLITICHE – Numero 10 Personaggi Storici: Enrico Mattei 1906: Enrico Mattei nasce il 29 aprile ad Acqualagna (Pesaro) da Angela Galvani e da Antonio, secondo di cinque figli. La famiglia è modesta: il padre, brigadiere dei carabinieri, momento aveva di avuto gloria per un aver a cura di Claudio Darida -dere un diploma. Ma il ragazzo vivace ed insofferente non vuole continuare a studiare. Le ristrettezze della famiglia e la rigida disciplina imposta dal padre lo spingono a cercare subito una sua autonomia, anche economica. catturato nel 1911 il brigante 1920 (ca.): Il padre di Enrico lo fa Musolino. assumere nella fabbrica di letti di 1907: Con la promozione del capofamiglia a maresciallo, dopo un tentativo di trasferimento a Camerino fallito per la difficoltà di trovare casa, i coniugi Mattei, con Enrico di pochi mesi e gli altri figli, si trasferiscono in un paese della provincia di Macerata, Matelica. Ad Acqualagna rimane la nonna materna, Ester Marconi, maestra Scuriatti. Prima è impiegato a levi- 1926: La carriera di Mattei nell’ gare il metallo con la carta vetrata; Azienda, la più sviluppata del poi il padrone della fabbrichetta gli fa matelicese (150 operai), è rapida: insegnare il mestiere di verniciatore. prima operaio, poi aiutante chimi- Un lavoro duro, di dieci ore al giorno, co, infine, a soli vent’anni, diret- con poche feste e senza prospettive tore del laboratorio. Intanto riesce di progresso. Scappa a Roma assie- ad aprire un negozio di stoffe per me a un compagno di lavoro, Gae- la madre. tano Fabiani e vi si trasferisce Nasce l’Agip, l’azienda statale per all’insaputa il petrolio fondata da Mussolini. dei genitori. Trova impiego come cameriere. La fuga di asilo. dura però solo una ventina di giorni: 1911-1919: Da quando Enrico tutto termina quando un treno merci frequenta la prima elementare, su cui erano montati a Roma per fino al completamento della terza, andare a Firenze, si ferma in una la nonna tiene il piccolo con sé per stazioncina abbastanza a lungo per tutto l’anno scolastico, facendolo farli scoprire da un ferroviere. Il fatto tornare ha a casa solo per le tutte le caratteristiche della 1927: Compiuto il servizio militare nei Granatieri di Sardegna di stanza a Viterbo con una ferma di soli sei mesi (era capofamiglia), torna a Matelica e diventa collaboratore principale del padrone della Conceria. vacanze. Così, Mattei resterà a birichinata di un ragazzo vivace, 1929: Presto cominciano a sentirsi lungo più legato ad Acqualagna influenzato dalle letture salgariane; gli effetti della crisi economica che a Matelica; la nonna materna incluso il ritorno dei due fuggiaschi, generale e gli affari iniziano ad esercita su di lui un’influenza affamati e spaventati, accompagnati andare male. La Conceria Fiore importante, seconda solo a quella dal padre di Enrico, doppiamente chiude. della madre. Finite le elementari, furioso come padre severo e come Enrico entra in collegio a Vasto, sottufficiale dei carabinieri. dove frequenta la scuola tecnica inferiore: viene poi mandato parente all’Aquila presso un perché possa frequentare la scuola tecnica superiore e prend- dell’attività questo avvenimento, che tenta in di ogni modo di evitare. Tutto quello verniciatore di letti di metallo, Enrico, che aveva costruito in anni di obbedendo al padre, entra come lavoro garzone alla Conceria Fiore. cancellato. 1923: Scontento Mattei è seriamente colpito da Circolo Giorgio La Pira sembra completamente 4 CRONACHE POLITICHE – Numero 10 continua: Enrico Mattei Il suo prestigio nel paese ne avrebbe insanabile. cambiare sofferto Non in modo resta ambiente, che cercando fortuna altrove. Giovanni Fiore gli a cura di Claudio Darida -na una parte per i genitori. Ministero, il progetto viene insab- 1936: A Vienna si unisce in matrimonio con Greta Paulas, viennese che si dice sia giunta in biato, forse anche per l’opposizione degli altri operatori italiani del settore. Italia come ballerina col famo- Nello stesso periodo Mattei comincia sissimo balletto Schwartz. a comperare terreni a Matelica (un d’affari che conosceva ed una Poi compra un appartamento dove comportamento tipico dell’emigrato liquidazione che Enrico definirà convive col fratello e le due di successo) dietro indicazione della più tardi come “superiore a quella sorelle, a piazza Carnaro, in uno madre, che gli segnala le occasioni. stabilita stabile anche Ma anche in questo campo vuole trasferisce a Milano nonostante Marcello Boldrini. Attraverso Bol- creare qualcosa di nuovo. Tenta la l’opposizione del padre. Fa il drini Mattei entra in contatto con la strada rappresentante di commercio per Democrazia cristiana milanese. rifacendo la Max Mayer (colori e solventi Lo sviluppo dell’impresa assume per concerie) e poi viene nomi- un ritmo veloce, cresce rapida- nato rappresentante esclusivo per mente anche il fabbisogno di l’Italia della Lowenthal (prodotti e materie prime. Mattei tenta di 1940-1944: In questi anni, ha scritto servizi per concerie). trovare una propria fonte attra- Boldrini, “vivemmo assieme, quasi 1931: Iscritto al partito fascista, verso l’integrazione verticale dell’ isolati, Enrico Mattei non si impegna impresa. sventure nella politica attiva ma continua la attenta delle possibilità offerte giunse il momento, per non servire ai sua attività industriale aprendo dalla tedeschi, assieme alla sorella ed al fratello prepara la fabbrica, sottrasse gli operai alle la sua prima fabbrica a Milano, un creazione di una flottiglia da pesca razzie, continuando a corrispondere piccolo laboratorio di oli emulsio- e di uno stabilimento per il primo loro i salari e li ebbe collaboratori nanti per l’industria conciaria e trattamento del pescato. Presenta clandestini nella difesa degli impianti tessile. il progetto al ministero delle Cor- tecnici e delle merci immagazzinate, porazioni e chiede una conces- con cui avrebbero ripreso insieme il sione per la pesca industriale in lavoro alla fine della guerra”. Mattei Eritrea, sperando di ottenere dalla si diploma ragioniere e si iscrive pesca di squali e delfini i grassi all’Università Cattolica. dà delle lettere di ringraziamento e di presentazione per uomini dalla legge”. Si 1934: Fonda a Dergano, periferia nord di Milano, l’Industria Chimica Lombarda. Produce prima vernici, poi ausiliari per l’industria conciaria. Un anno dopo, la fabbrica, che ha una ventina di operai si sposta in via Tartini. Grazie all’ agiatezza acquisita, compra il palazzetto Grossetti pieno di quadri e di mobili antichi, e ne ammoder- in cui abitava Condotta pesca un nel un’analisi Mar progetto Rosso, per della le fattoria case modello, coloniche, rinnovando i frutteti, facendo scassi profondi e disturbando la pace piuttosto retrograda della provincia. mentre della Mattei maturavano le patria...Quando chiuse la sua che gli servono. Il fratello Umberto si reca nel Mar a Matelica, un palazzo nobiliare Rosso in maggio. Ma la conservazione del pesce e la sua lavorazione in loco, si mostrano difficili e dopo un primo atteggiamento positivo del Circolo Giorgio La Pira 1943: A maggio incontra Giuseppe Spataro attraverso il quale entra in contatto con i circoli antifascisti milanesi. Dopo il 25 luglio si unisce assieme a Boldrini ai gruppi partigiani operanti sulle montagne circostanti 5 CRONACHE POLITICHE – Numero 10 continua: Enrico Mattei a cura di Claudio Darida Matelica, aiutandoli e rifornendoli -lina, una trentina di persone, tra per di armi nonostante la loro diffi- cui Enrico Mattei, che riesce a mente. Ci riuscì con l’istituzione, nel denza per la sua antica adesione fuggire dalla caserma di Como (3 1953, dell’Eni, dopo una lunga e al partito fascista. Il suo ruolo dicembre) dove era stato rinchiu- travagliata discussione, iniziata nel nella resistenza risulta comunque so, approfittando della confusione 1947, tra chi sosteneva ad oltranza marginale, si occupa principal- causata circuito l’iniziativa privata e quanti erano mente della parte amministrativo- sembra da lui stesso provocato. Si fautori di una forte presenza dello organizzativa. incontra con il fratello Umberto a Stato nell’economia. da Dergano. Dopo uno o due rastrellamenti fugge a Milano, ove entra in contatto con Augusto De Gasperi e con Ferrari Aggradi. Negli ultimi mesi dell’anno entra defini- tivamente nella clandestinità con i nomi di Este per l’attività politica e di Marconi (il cognome della Il un corto giorno successivo figura come membro delegato della Dc nel Comando generale per l’Italia occupata del CLNAI, composto da Cadorna, coman- locale, che lo nomina, per le sue doti organizzative più che militari, comandante del Corpo volontari per la libertà. Riesce a raccogliere democristiane molte migliaia di uomini, 30mila è la cifra più attendibile, in Lombardia, Veneto, Toscana e Emilia Romagna. Mattei riuscì ad affermare il ruolo strategico dell’energia nello sviluppo economico italiano e a ispirare fiducia nel possibile miracolo dell’indi-pendenza energetica. Il 27 ottobre 1962 il <<Morane Maggiore e Argenton vice capo di Saulnier 760>> di Mattei proveniente Stato Maggiore.Rosso in maggio. da Catania e diretto a Linate preci- Nei giorni successivi alla tormen- presidente dell’Eni, il pilota Irnerio tata fine della guerra civile in Italia, Bertuzzi, e il giornalista americano Enrico Mattei venne incaricato di William Mc Hale. liquidare le attività dell’Agip e di provvedere alla sostanziale priva- Mattei scelse di disattendere questa indicazione, per conseguire un obiettivo che riteneva fondamentale: garantire al Paese 1944: Viene creato un Comando militare Alta Italia del CLNAI di cui serviva ai bisogni delle famiglie e Enrico Mattei fa parte per la Dc. Il allo sviluppo della piccola e media 29 e 30 luglio partecipa in rappre- impresa a prezzi più bassi rispetto sentanza del movimento dei parti- a quelli degli oligopoli interna- giani democristiani al Convegno zionali. Raddoppiò la perforazione interregionale e I Consiglio nazio- dei pozzi, sfruttò al meglio la nale della Dc a Napoli. Il 26 ricerca ottobre Padana, a * fonte Eni tizzazione degli asset energetici. un’impresa energetica nazionale, catturate in mandanti; Mosna capo di Stato in grado di assicurare quanto vengono aveva pita a Bascapè (Pavia). Muoiono il Riprende i contatti con la Dc formazioni quanto dante, Longo e Parri viceco- nonna) per quella militare. nelle realizzare mineraria scelse nella le “Mio padre diceva che è brutto essere poveri, perché non si può studiare, e senza studiare non si può fare strada.” Valle alleanze Milano, nella sede clandestina necessarie dentro il governo e ai della Dc di corso di Porta Vercel- partiti che lo sostenevano Circolo Giorgio La Pira Enrico Mattei 6 CRONACHE POLITICHE – Numero 10 Informatore CANI: L’IMPROVVISO ATTRAVERSAMENTO E’ CASO FORTUITO. Il conducente di un’ automobile che procede normalmente non risponde dei danni provocati da un incidente stradale ai passeggeri che trasporta e agli altri, se il sinistro è dovuto all’improvviso attraversamento di un cane. Si tratta di un caso fortuito che fa venir meno la presunzione di colpa a carico di chi guida. E’ quanto emerge dalla sentenza n. 21271 depositata il 10 ottobre 2007 dalla Corte di cassazione. Gli elementi caratterizzanti sono l’imprevedibilità e l’assoluta inevitabilità che vanno individuati non in astratto ma in relazione a tutte le circostanze del caso concreto. Una volta accertata la presenza dell’avvenimento in alcun modo prevedibile dal conducente, cade anche la presunzione di colpa sancita nell’art. 2054 del codice civile. AL LAVORO SOLO PER SEI GIORNI. La settimana lavorativa non si tocca (sei giorni di lavoro), ma il giorno di riposo (il settimo) può anche non coincidere con la domenica. Intoccabili sono pure il riposo settimanale (di 24 ore) e quello giornaliero (di 11 ore), ma possono anche essere fruiti non consecutivamente (35 ore complessive). Lo precisa il Ministero del Lavoro in risposta agli interpelli n. 29 e n. 30 della Confcommercio, entrambi i merito all’art. 9 del dlgs n. 66/2003 (riforma dell’ orario del lavoro). La disposizione stabilisce che la cadenza del riposo ogni sei giorni può essere derogata in presenza di tre condizioni: che esistano degli interessi apprezzabili; che si rispetti, nel complesso, la cadenza di un giorno di riposo ogni sei di lavoro; che non si superino i limiti di ragionevolezza con particolare riguardo alla sicurezza dei lavoratori. TRE ANNI DI RECLUSIONE IN CASO DI SFRUTTAMENTO DEI LAVORATORI BASATO SUL RICATTO. Rischia una condanna per estorsione il datore di lavoro che, sotto il ricatto di mandare via i lavoratori in nero, eroga retribuzioni sotto ai minimi sindacali; fa firmare prospetti-paga per importi superiori a quelli corrisposti; non si preoccupa della copertura assicurativa; non concede ferie; non paga gli straordinari. Ciò anche se la minaccia e il ricatto non sono espliciti ma fanno leva sulla GASOLIO AGRICOLO IN AUTO? IN GALERA. Rischia il carcere l’agricoltore che usa il gasolio per il quale ha usufruito delle agevolazioni fiscali, per scopi diversi da quello strettamente agricolo, come per esempio la trazione. Ciò anche se ha impiegato il carburante sempre all’interno dell’attività aziendale. E’ quanto affermato dalla terza sezione penale della Corte di Cassazione che, con la sentenza n. 35874 del 1° ottobre 2007, ha confermato con la condanna, pronunciata dalla Corte d’ Appello di Lecce, a quattro mesi di reclusione e 7500 euro di multa nei confronti di un agricoltore pugliese che aveva usato il gasolio per la trazione invece che per l’irrigazione. MALATTIA SEMPRE CERTIFICATA. La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 17898 del 22/08/2007, stabilisce che le assenze per malattia, anche per un solo giorno, devono essere documentate. Il lavoratore dipendente affetto da uno stato morboso deve sottoporsi, preferibilmente sin dal primo giorno di malattia, ad accertamenti sanitari o da parte del medico curante che rilascia un’apposita certificazione composta da un attestato contenente l’indicazione della prognosi (durata presunta della malattia) ed un certificato di diagnosi che contiene l’identificazione della natura da parte della malattia da parte del medico curante. Il lavoratore è obbligato altresì a comunicare all’Inps il proprio domicilio durante la malattia, anche se coincidente con quello abituale, per permettere l’accertamento dello stato morboso. I contratti collettivi di lavoro stabiliscono il termine entro il quale va effettuata la comunicazione di assenza al datore di lavoro, in modo tempestivo e preventivo rispetto all’invio del certificato. Infatti la comunicazione serve a giustificare l’assenza dal lavoro; mentre la certificazione è finalizzata a dimostrare l’esistenza della causa giustificativa. Per quanto riguarda la trasmissione della certificazione il lavoratore è tenuto, per legge, entro due giorni dal relativo rilascio, a recapitare o trasmettere al datore di lavoro ed all’Inps il certificato rilasciato dal medico curante. essere condannato per resistenza a pubblico ufficiale chi non si ferma all’alt intimato dai carabinieri e scappa a tutta velocità a bordo del suo motorino o della sua auto. Ciò anche se non ha forzato fisicamente il posto di blocco ma si è semplicemente dato alla fuga. E’ quanto stabilito dalla Suprema Corte che, con la sentenza 35826 del 1° ottobre 2007, ha accolto il ricorso della procura di Palermo presentato contro il non luogo a procedere disposto dal tribunale siciliano nei confronti di un ragazzo che era scappato a tutta velocità per le vie del centro cittadino per eludere un controllo dei carabinieri che gli avevano intimato l’alt. Ora rischia una condanna per resistenza a pubblico ufficiale punito dal nostro codice (articolo 337) con una pena che va da sei mesi a cinque anni di reclusione. DIPENDENTE DEFUNTO, TFR AL CONIUGE. L’indennità di fine rapporto Inpdap va corrisposta, in caso di morte del dipendente, solo al coniuge superstite e non ai figli maggiorenni. E’ quanto emerge dall’ordinanza n. 347 della Corte Costituzionale, con la quale è stata dichiarata inammissibile la questione di legittimità dell’art. 3 della legge 152/68. La norma prevede che la prole maggiorenne del dipendente deceduto in attività di servizio ha diritto a percepire l’indennità premio di servizio solamente in mancanza del coniuge superstite. Non c’è disparità di trattamento tra figli e coniuge, neppure quando questo è di seconde nozze. LA BANCA RISPONDE DEL DANNO MORALE. Denuncia il furto del libretto degli assegni e, mesi dopo, scopre di essere protestato: il danno morale e quello patrimoniale gli vanno risarciti dalla banca. La Cassazione con sentenza n. 18316/07, prima sezione civile, ha separato la responsabilità della banca da quella del segretario comunale. Il pubblico ufficiale, procedendo alla levata del protesto, si era infatti accorto della falsità della firma ed aveva effettuato la pubblicazione con la causale “firma falsa”, in sigla “F.F.”. La Cassazione ha chiarito che in caso di protesto illegittimo la rivelazione automatica ed improvvisa ai terzi di una situazione di insolvenza produce un danno da discredito. POSTO DI BLOCCO, PUNITO CHI SCAPPA. Secondo la Cassazione può Circolo Giorgio La Pira 7 CRONACHE POLITICHE – Numero 10 Corsi di formazione Innform: “accendi il tuo futuro…” L’Inn.Form (Innovazione Formazione e Ricerca della PMI) è nata come associazione senza fini di lucro per la gestione degli interventi formativi nel settore ambientale, rientranti nell’obiettivo 1 e 3 e disciplinati dalle circolari ministeriali (M.L.P.S.) n° 99/95, e n° 100/95, sia per la sua difesa che per la sua valorizzazione. L’Inn. Form, pertanto, ente con attività senza scopo di lucro, ha sviluppato una serie di esperienze sia nel settore ambientale che in quello di altri comparti formativi di ricerca e progettazione. Successivi inserimenti nella propria compagine di figure professionalizzanti: Dottori Agronomi; Dottori Commercialisti; Avvocati; Ingegneri; Medici; Architetti; Docenti di varie materie; hanno permesso all’Ente (Inn.Form) di ampliare la propria attività rafforzandola dal punto di vista qualitativo e quantitativo. Nel rispetto dei diritti fondamentali della persona, senza discriminazioni culturali e religiose, si propone di intervenire nella realtà del mondo attuale promuovendo iniziative, incontri e dibattiti, tesi a promuovere l’inserimento socio-culturale di quanti si riconoscono nelle finalità dell’ associazione, l’Inn. Form ha per fini primari l’elaborazione e la trasmissione della cultura, delle conoscenze scientifiche e tecnologiche, la promozione, l’organizzazione e lo sviluppo della ricerca, la formazione culturale e professionale di singoli cittadini o di organizzazioni pubbliche e private. Per assolvere ai propri compiti formativi e divulgativi, l’Inn.Form favorisce e sostiene le attività di riqualificazione e orientamento del personale che agisce nel suo interno e di coloro che prestano la loro collaborazione esterna. La “mission” della sua struttura formativa consiste nella diffusione della cultura imprenditoriale, nella quale confluiscono nuovi modelli di società e nella creazione di nuove imprese, che rispondano alle attuali richieste. Partecipa, favorisce e realizza, attività di programmi finanziati dallo Stato, dalla Regione, dai Comuni e dalla Unione Europea, con la istituzione o la conduzione di corsi di Formazione ed Istruzione di personale, da destinarsi alle applicazioni specifiche inerenti: la riqualificazione o l’aggiornamento pro-fessionale, l’accesso al mondo del lavoro, il recupero e l’inserimento nel mondo del lavoro da parte di soggetti svantaggiati. Partecipa a gare bandite da Enti Pubblici e Privati, compresa l’Unione Europea, per la istituzione e la realizzazione di Corsi e Progetti Formativi, di Orientamento e di Ricerca, nonché la prestazione di consulenze specifiche, saltuarie o permanenti, a favore di Enti Pubblici o Privati. Sintetizza le esperienze maturate dagli Enti che ne fanno parte, inserendole nel contesto innovativo della technology community europea avendo promosso al suo interno competenze qualificate e avvalendosi di collaborazioni esterne certificate. Corsi in calendario. I nostri corsi sono tenuti da docenti professionisti che hanno una considerevole esperienza pratica nel mondo del lavoro. Ottima Formazione seleziona docenti in grado di fornire ai candidati sia la preparazione necessaria per poter soddisfare le ri- Circolo Giorgio La Pira -chieste che provengono dalla realtà lavorativa, sia la capacità di saper gestire nel modo più efficace possibile tutte le problematiche connesse alle attività che i candidati si possono trovare a svolgere. Corsi in calendario. L'INN.FORM. ha incrementato le potenzialità e la progettualità di alcune macro aree prioritarie (individuate anche da "Agenda 2000"), tramite l'elaborazione di percorsi formativi di specializzazione e di riqualificazione nei settori agricolo e ambientale, turistico-alberghiero, in quello delle professioni e nel governo dei processi di riconversione professionale presso gli Enti Pubblici e le Piccole e Medie Imprese. La "mission" della sua struttura formativa consiste nella diffusione della cultura imprenditoriale, nella quale confluiscono nuovi modelli di società e nella creazione di nuove imprese tese al soddisfacimento di nuove esigenze di una società moderna in continua evoluzione situata in un ambiente sano. Come iscriversi ai nostri corsi L'iscrizione ai nostri corsi può avvenire direttamente selezionando il corso prescelto, scaricando il modulo di iscrizione ed inviarlo via e-mail al nostro Ente. Per saperne di più sui corsi puoi visitare il sito internet: www.inform.it 8 CRONACHE POLITICHE – Numero 10 Approfondimenti culturali: Il capitalismo tecno-nichilista a cura di Claudio Darida appartenere alla filosofia più che alla Mauro Magatti (nella da foto),definirle sociosociologia, verrebbe logo della Cattolica, spiega i cambia“ratzingeriane”: parla di “restringimenti mento socio-economici del logos” edeglidi ultimi una trent’anni e cerca nella libertà res“rivalutazione del pathos” eccessiva. ponsabile unatutto possibile via d’uscita. Soprattutto, questo influenza non solo la nostra psiche e la nostra Al professor Magatti, sociovisione etica,Mauro ma anche il tipo di logo dell’Università Cattolica di sviluppo: “Ridefiniscono per intero Milano, piacciono le sfide concettuala questione sociale nelle società li. Ha deciso di definire “capitalismo avanzate”. tecno-nichilista” il sistema sociale ed economico in cui viviamo. La sisfida Il capitalismo tecno-nichilista banon è tanto nella prima su parte del sa, scrive anche Magatti, un “palemma, nel mettere a tema il radigmaquanto neoevoluzionista”: “L’idea nichilismo, di cardinale è laconcetto seguente:filosofico l’ordine, che solito relegato ai dibattiti etici, per pure si osserva, non esprime un vedere concezione qualche quanto disegno questa centralizzato, ma è dell’uomo, della libertà e verità l’esito casuale di sua equilibri provvisori determini l’organizzazione e precari che si susseguonoeconosenza mica comesemplicemente desideriamo, alcunae sociale: direzione, produciamo, ci rapsulla base di consumiamo, dinamiche interattive portiamo aglicriteri altri.di adattamento Feltrinelli hae governate da pubblicato nella collana di solo saggistica selezione. L’ordine esiste come “Campi del sapere” il libro cui mero effetto emergente dallo in stesso Magatti sviscera il suo argomento: affermarsi”. “Libertà immaginari - Le illusioni del capitalismo (432 Semplificandotecno-nichilista” un po’, è il quadro repagine, euro). lativista,30atomizzato, individualistico in cui ci muoviamo e costruiamo i Nell’introduzione scrive: “Il tema di “feticci” della nostra percezione fondo libro sono è quello dellai libertà. libertà.delQuali infatti canoni Il capitalismo tecno-nichilista, indella libertà (personale, economica, fatti, nasce e sitipici sviluppadella attorno a un relazionale) nostra immaginario della libertà si epoca? La “liquidità” sociale, che l’“etica forma tra la fine degli anni 60 e della mobilità” applicata indifferenl’inizio annie80. si possono tementedegli ai beni agliNon individui, una capire questi “economia trent’anni affettiva”. se non vera e propria tenendo in considerazione Fino a quel “desiderare oltrequesta ogni trasformazione che è insieme limite” che determina, dalla sociapsicole, e antropologica”. Un logiaculturale ai comportamenti, ai consumi, primo la rivoluzione liberl’uomo spunto: contemporaneo. taria dei Sixties messa a base non solo del mutamento costumi, ma O ancora, seguendo dei l’analisi di Madi sociale, gatti,tutta fino l’organizzazione alla “nascita della biocompreso tipoaltre di “nuovo” economia”.il In parole, capidice talismo chemesso dopoper quegli si Mgatti, va primaanni cosa in sviluppa. Oggetto del libro è dunque discussione “l’immaginario della una “diagnosi dello“crede” stato della liberlibertà”. L’uomo di essere tà nel quadro libero, “vede” della delle configurazione immagini di sociale libertà contemporanea. e a quelle sottostà. E ciò è perfettamente funzionale (lo scambio èche continuo) sistema tecnico “Ciò chiamo al capitalismo tecnoche organizza il tutto. pare nichilista-dice Mgatti- Dunque, è un nuovo di capire che che si il vero problema stia a rapporto è andato costruendo monte: nella cultura, nell’immagine tra individui progressivamente più di ragione, di individuo, di “verità”, liberi e mondi sociali sempre più di socialità, vero si ha. Magatti ci organizzati e che potenti”. Libertà spiega che in effetti ciò cheedè (immaginaria) dellaè così, persona in discussione nel nostroun tempo economia, semplificando po’. non Un è tanto sistemadaeconomico, o gli tema nonundistante quel eventuali accorgimenti che possano approfondimento di “alcuni aspetti dello sviluppo integrale dell’ uomo alla luce della verità” che Benedetto XVI promette nella sua nuova enciclica. Quello di Magatti è un libro di impianto scientifico, richiede una strumentazione critica adeguata. Allo stesso tempo, l’impressione è di trovarsi davanti al tentativo nuovo, almeno in campo cattolico, di provare a coniugare la questione antropologica e i “paradigmi economico-finanziari dominanti negli ultimi anni”, come li ha chiamati il Papa, che hanno mostrato la corda nell’attuale crisi. La prima domanda che viene da fare a Mauro Magatti, nel suo studio di preside della facoltà di Sociologia della Cattolica, parte da qui: quando si parla di chiesa ed economia c’è come un aut-aut implicito e un po’ banale: o i fiduciosi nel pensiero sociale o i fiduciosi nel mercato; la “Populorum progressio” contro la “Centesimus annus”. Per stare a due recenti interventi dall’area linguistica del Papa, le critiche al capitalismo del giurista Ernst-Wolfgang Böckenförde e del vescovo di Monaco, Reinhold Marx. Oppure la difesa della libertà del mercato condotta da Michael Novak anche di fronte alla crisi finanziaria. “E’ un’impostazione vecchia, una banalizzazione appunto. Uno schema fuori mercato che non regge più”, risponde Magatti. “La verità è che siamo tutti molto indietro, non solo i cattolici. In trenta anni è cambiato tutto: globalizzazione, finanza, tecnologia e poi biotecnologia, ovvero la tecnologia applicata direttamente all’essere umano. Ciò che certe avanguardie filosofiche del 900 avevano intuito, Nietzsche o Heidegger hanno trovato conferma sociale. Il nichilismo oggi è il substrato ideologico di un contenuto tecnologico ed economico, che si dà per se stesso. O pretende di darsi per se stesso”. Argomenta Magatti che oggi nessuna posizione culturale o etica riesce a reggere di fronte a questo sviluppo che si dà le proprie regole da solo: “Prendiamo la crisi: qualsiasi giudizio in termini solo morali, ‘ci sono stati i disonesti’ è evidentemente insufficiente. Ma anche gli economisti, di fatto, al di là della ‘mano invisibile del mercato’ non riescono ad andare”. Vale anche quando le critiche morali vengono dalla chiesa, ammette il sociologo. Infatti, scrive nel libro, “il contributo dato dal modello di sviluppo occidentale al cammino di libertà rimane senza precedenti nella storia dell’umanità”. Sbagliato condannarlo in blocco. Ma allo stesso tempo i veri “amanti della libertà non sono gli spensierati ottimisti che spadroneggiano sui mezzi di comunicazione di massa… amare la libertà significa sapere che la libertà è costosa e difficile, un bene che va desiderato e protetto, prima di tutto da se stessi”. Come coniugare, allora, una libertà non disgiunta dalla verità (nel libro si legge che “tutta la vicenda moderna ruota attorno al nodo antropologico della libertà e al suo tormentato rapporto con la ‘verità’”) e il “capitalismo tecno-nichilista”? Bisogna partire, risponde, dalla scoperta che è alla base della modernità: la “volontà di potenza”. Non si può negarla. Quando la si nega, anche con le buone intenzioni morali, si fa un’astrazione, non regge. Il soddisfacimento dei bisogni, il profitto, il desiderio, la volontà “egoistica” di avere fanno parte dell’ uomo e della società. “Che l’uomo sia una ‘macchina desiderante’ non l’ha inventato il mercato. Il capitalismo, al limite, l’ha reso oggettivo”. Il punto è vedere dove tutto questo diventa un circolo vizioso. Per capire la rivoluzione in corso Magatti utilizza alcune parole che sembrano app Circolo Giorgio La Pira 9 CRONACHE POLITICHE – Numero 10 continua… Approfondimenti culturali: Il capitalismo tecno-nichilista a cura di Claudio Darida indirizzarlo più o meno. “Il rischio vero è che, schiacciati come siamo in una prospettiva esistenziale di ‘immediatezza’ – i desideri e la loro soddisfazione devono essere immediati, il consumo deve essere immediato, perché sottostà a quel desiderio e alimentare una nuova produzione – il rischio sia di perdere la propria libertà”. Il nostro sistema culturale ed economico ha prodotto insomma una vera “dittatura del desiderio”, si po-trebbe dire per usare un’altra formula ratzingeriana. Magatti ne utilizza in realtà un’altra, di ascendenza lacania-na: “Economia libidica del plusgo-dere”. E la “macchina desiderante” potenziata dalla tecnica non ci ha messo molto, negli ultimi decenni, a creare un nuovo tipo di economia: l’economia applicata direttamente al corpo, alla vita. Magatti la descrive attraverso le parole del sociologo inglese Nikolas Rose: “Come esseri umani ci percepiamo in modo nuovo come creature biologiche, come sé biologici, tanto che la nostra esistenza vitale diventa un nuovo oggetto di governo, l’oggetto di nuove forme di autorità e di professionalità, un campo particolarmente interessante di conoscenza, un territorio in espansione per lo sfruttamento bioeconomico… A una velocità impressionante, questo paradigma scientifico fa nascere nuovi settori economici, inimmaginabili solo fino a qualche anno fa”. “In tutto questo c’è un’eredità che, anche attraverso l’apparente ribaltamento rappresentato del neoliberismo, viene dagli anni Sessanta, da Deleuze, dalla distruzione del soggetto”, commenta Magatti. Oggi, spiega, è tutto questo che va messo in discussione. Difficile credere che la risposta da parte della chiesa possa essere un semplice aggiornamento della dottrina sociale otto-novecentesca, riferita a tutt’altro tipo di capitalismo e di socialità. Occorre una riflessione che coniughi aspetti diversi, che parta dalla cultura, superando un po’ di moralismo. Ma soprattutto cambiando l’armamentario interpretativo. Ad esempio, gli chiediamo, la “solidarietà” come concetto e precetto unico è sufficiente a giudicare il “capitalismo tecno-nichilista” per come ce l’ha descritto? Circolo Giorgio La Pira “Non credo possa bastare. Anche perché è concetto ottocentesco, quando c’era un ‘solidum’ da mettere insieme. Nella società atomizzata rischia di essere avvertito come astratto, al massimo nobilmente minoritario. Non vuol dire che la solidarietà non sia necessaria, ovviamente. Ma serve forse immaginare anche modi di pensare lo scambio sociale più adatti all’oggi. Il non profit, tanto per dare un’idea della direzione in cui guardare. Credo che ci sia forse anche un salto generazionale da compiere, a livello di analisi, di riflessioni”. Ma soprattutto, riflette, è l’idea di libertà che va messa in gioco, come responsabilità: “Se siamo liberi, dobbiamo anche saper decidere di non fare qualcosa che si potrebbe fare. Vale per la bioetica, ma deve valere anche per l’economia, le relazioni sociali, la soddisfazione dei desiderio. La forza di un pensiero differente, libero, va misurata su questa prospettiva”. * Fonte: “Il Foglio quotidiano” Mauro Magatti è nato nel 1960, laureato nel 1984 in Discipline economiche e sociali presso l'Università Bocconi di Milano, Magatti nel 1990 ha conseguito il PhD in Social Sciences. Professore di prima fascia alla facoltà di Scienze politiche dal 2002, è passato alla facoltà di cui è ora è preside nel 2003. Insegna Istituzioni di Sociologia, Sociologia dei fenomeni collettivi e Analisi e istituzioni del capitalismo contemporaneo. Ha svolto attività di ricerca e di consulenza per numerosi enti italiani ed europei, tra cui Unione Europea, Miur, Ministero del lavoro, Fondazione Agnelli, Regione Lombardia, Isfol, Fondazione Pastore, Camera di Commercio di Milano. Negli ultimi anni la sua attività di ricerca si è concentrata sullo studio della globalizzazione e dei ceti popolari e da anni si occupa dei rapporti fra economia e società . 10 CRONACHE POLITICHE – Numero 10 Le tre manovre Monti a cura di C. Darida 1° manovra: Decreto salva Italia. Di seguito vengono illustrate alcune delle principali disposizioni fiscali contenute nel decreto. Reddito d’impresa – Deduzione del rendimento nozionale del nuovo capitale proprio (art. 1): a decorrere dal periodo d’imposta in corso al 31.12.2011, per rafforzare la struttura patrimoniale delle imprese e del sistema produttivo, nel calcolo del reddito complessivo netto dichiarato delle società di capitali e degli enti commerciali è deducibile un importo corrispondente al rendimento nozionale del nuovo capitale proprio che viene valutato applicando l’aliquota percentuale stabilita con apposito provvedimento alla variazione in aumento del capitale proprio rispetto a quello esistente alla chiusura dell’esercizio in corso al 31.12.20101. Irap – Deduzione relativa alla quota delle spese per dipendenti e aumento delle deduzioni per donne e giovani (art. 2): dal periodo d’imposta in corso al 31.12.2012 è deducibile ex art. 99, co. 1, D.P.R. 917/1986 l’Irap relativa alla quota imponibile delle spese per il personale dipendente e assimilato al netto delle deduzioni ex art. 11, co. 1, lett. a), 1-bis, 4-bis, 4-bis.1, D.Lgs. 446/1997 . Inoltre, con riferimento a donne lavoratrici e lavoratori in generale di età inferiore a 35 anni è disposto l’aumento delle deduzioni di cui all’art. 11, co. 1, lett. a), n. 2 (aumento a e 10.600) e n. 3 (aumento a e 15.200). Interventi di recupero edilizio e risparmio energetico – Detrazione del 36% a regime (art. 4): dall’1.1.2012 è prevista la detrazione Irpef del 36% delle spese documentate, fino ad un importo complessivo delle stesse non superiore a e 48.000 per unità immobiliare, sostenute e rimaste a carico dei contribuenti che possiedono o detengono l’immobile su cui vengono effettuati gli interventi elencati dal nuovo art. 16-bis, D.P.R. 917/1986 finalizzati al recupero edilizio e risparmio energetico2. Bilancio – Imposte differite attive (art. 9): circa la possibilità di trasformare le attività per imposte anticipate iscritte in bilancio relative a svalutazioni di crediti non ancora dedotte dal reddito imponibile ex art. 106, co. 3, D.P.R. 22.12.1986, n. 917 dagli enti creditizi e finanziari, al valore dell’avviamento e alle altre attività immateriali, dal periodo d’imposta in corso alla data di Dal quarto periodo d’imposta tale aliquota verrà determinata con apposito D.M. da emanare entro il 31.1 di ogni anno. Tale disposizione trova applicazione anche per il calcolo del reddito d’impresa di persone fisiche, S.n.c. e S.a.s. in regime di contabilità ordinaria. 2 La nuova disposizione si applica anche agli interventi eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, che entro 6 mesi dal termine dei lavori alienano o assegnano l’immobile. Se gli interventi sono realizzati su immobili ad uso promiscuo la detrazione è ridotta al 50%. La detrazione va ripartita in 10 quote annuali costanti e di pari importo a decorrere dall’anno di sostenimento delle spese. 1 Circolo Giorgio La Pira 11 CRONACHE POLITICHE – Numero 10 approvazione del bilancio non sono deducibili i componenti negativi corrispondenti alle attività per imposte anticipate trasformate in credito d’imposta in base all’art. 2, co. 56, D.L. 29.12.2010, n. 225, conv. con modif. dalla L. 6.2.2011, n. 10. La trasformazione in credito d’imposta viene poi concessa anche per la parte delle attività per imposte anticipate registrate per perdite riportabili, se tale parte deriva dalla deduzione delle svalutazioni, dell’avviamento e delle altre attività immateriali. Professionisti e imprenditori individuali – Agevolazioni e semplificazioni (art. 10): dall’1.1.2013, ai soggetti che svolgono attività professionale o attività d’impresa in forma individuale o associativa che: 1. provvedano all’invio telematico all’Amministrazione finanziaria dei corrispettivi, delle fatture d’acquisto e di vendita e delle risultanze di acquisti e cessioni non soggetti a fattura; 2. istituiscano un conto corrente dedicato ai movimenti finanziari relativi all’attività esercitata sono riconosciute le seguenti agevolazioni: semplificazione e assistenza relativamente agli adempimenti amministrativi; accelerazione del rimborso e compensazione dei crediti Iva; esclusione dagli accertamenti basati sulle presunzioni semplici3. Contribuenti soggetti agli studi di settore – Agevolazioni e semplificazioni (art. 10): con riferimento alle dichiarazioni relative al 2011 e ai periodi d’imposta successivi, nei confronti dei contribuenti soggetti agli studi di settore che dichiarino (anche a seguito di adeguamento) ricavi o compensi pari o superiori a quelli risultanti dall’applicazione degli stessi e che abbiano assolto gli obblighi di comunicazione dei dati rilevanti ai fini degli studi e risultino coerenti con gli specifici indicatori, sono previste le seguenti agevolazioni: preclusione degli accertamenti basati sulle presunzioni semplici (artt. 39, co. 1, lett. d), D.P.R. 600/1973 e 54, co. 2, D.P.R. 633/1972); riduzione di un anno dei termini di decadenza per l’accertamento (artt. 43, co. 1, D.P.R. 600/1973 e 57, co. 1, D.P.R. 633/1972); determinazione sintetica del reddito complessivo se il reddito totale accertabile superi di almeno un terzo quello dichiarato. 3 Ai contribuenti suddetti non in regime di contabilità ordinaria competono anche le seguenti agevolazioni: calcolo del reddito Irpef applicando il criterio di cassa e predisposizione automatica da parte dell’Agenzia delle Entrate delle dichiarazioni Irpef e Irap; esonero dalla tenuta delle scritture contabili ai fini delle imposte sui redditi e Irap e del registro dei beni ammortizzabili; esonero da liquidazioni, versamenti periodici e dell’acconto ai fini Iva. Circolo Giorgio La Pira 12 CRONACHE POLITICHE – Numero 10 Accertamento – Emersione di base imponibile (art. 11): sono considerate reati ai sensi dell’art. 76, D.P.R. 28.12.2000, n. 445 (Testo unico in materia di documentazione amministrativa), e come tali punite, l’esibizione o la trasmissione di atti o documenti interamente o parzialmente falsi o la comunicazione di dati e notizie non rispondenti al vero, poste in essere a seguito delle richieste degli Uffici in occasione degli accertamenti, degli accessi, delle ispezioni e delle verifiche di cui agli artt. 32 e 33, D.P.R. 600/1973 e 51 e 52, D.P.R. 633/1972. Dall’1.1.2012, inoltre, gli operatori finanziari devono comunicare periodicamente all’Anagrafe tributaria le movimentazioni inerenti alle operazioni finanziarie di cui all’art. 7, co. 6, D.P.R. 605/1973 (escluse quelle effettuate tramite bollettino di c/c postale di importo unitario inferiore ad e 1.500) e ogni altra informazione ad esse relativa, compreso il loro importo, necessaria ai fini dei controlli fiscali. Tali informazioni sono utilizzate dall’Agenzia delle Entrate anche per individuare i contribuenti a maggior rischio di evasione da sottoporre a controllo. Tracciabilità dei pagamenti e contrasto all’uso del contante – Riduzione del limite ad e 1.000 (art. 12): il limite all’uso del contante e dei titoli al portatore di cui all’art. 49, co. 1, 5, 8, 12 e 13, D.Lgs. 21.11.2007, n. 231 è fissato ad e 1.000. Il saldo dei libretti di deposito bancari o postali al portatore dovrà essere adeguato a tale importo entro il 31.12.2011. Per favorire la modernizzazione e l’efficienza degli strumenti di pagamento, è disposto l’utilizzo di strumenti telematici per le operazioni di pagamento delle Amministrazioni pubbliche e dei loro enti, attraverso bonifici bancari o postali o servizi elettronici di pagamento, tenuto conto che eventuali pagamenti per cassa non potranno comunque essere superiori ad e 500. Peraltro, i rapporti relativi agli accrediti di assegni e pensioni sociali sono esenti in modo assoluto dall’imposta di bollo e, relativamente ad essi, è fatto divieto a banche ed altri intermediari finanziari di accreditare alcun costo4. Imposta municipale propria – Rivalutazione delle rendite catastali (art. 13): l’istituzione dell’imposta municipale propria (Imu) in via sperimentale è anticipata all’1.1.2012 e fino al 31.12.2014; l’imposta entrerà a regime dal 2015. Essa si applica agli immobili, comprese l’abitazione principale (intesa come quella in cui il possessore dimora abitualmente e risiede anagraficamente) e le relative pertinenze (una per ogni abitazione principale, rientranti nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7). La base imponibile è costituta dal valore dell’immobile determinato ex art. 5, co. 1, 3, 5 e 6, D.Lgs. 30.12.1992, n. 504 e in particolare, per i fabbricati Sono previste l’istituzione, entro il 6.3.2012, tramite convenzione con l’Abi o, in mancanza, con decreto ministeriale, di un conto corrente di base a condizioni vantaggiose, esente da imposta di bollo per la clientela appartenente alle fasce socialmente svantaggiate, e la definizione delle regole, da parte dell’Abi e delle associazioni delle imprese rappresentative a livello nazionale, per la riduzione delle commissioni per le transazioni effettuate con carte di pagamento. 4 Circolo Giorgio La Pira 13 CRONACHE POLITICHE – Numero 10 iscritti in Catasto, dalla rendita catastale rivalutata del 5%, con l’applicazione dei seguenti moltiplicatori: 160 per i fabbricati del gruppo A (esclusa la categoria A/10) e delle categorie catastali C/2, C/6 e C/7; 140 per i fabbricati del gruppo B e delle categorie C/3, C/4 e C/5; 80 per i fabbricati della categoria catastale A/10; 60 per i fabbricati del gruppo D, e 55 per i fabbricati della categoria catastale C/1. Per i terreni agricoli, tale valore corrisponde al reddito dominicale risultante in Catasto, rivalutato del 25%, cui si applica un moltiplicatore di 120. L’aliquota base dell’imposta è pari a 0,76%, con facoltà per i Comuni di aumentarla o diminuirla di una misura fino allo 0,3%. L’aliquota per l’abitazione principale e le relative pertinenze è dello 0,4%, che i Comuni possono aumentare o diminuire di una misura fino allo 0,2%. È inoltre prevista una detrazione di e 200 per l’abitazione principale, che spetta, in caso di titolarità di più soggetti, in proporzione alla quota di possesso5. Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (art. 14): dall’1.1.2013 viene istituito in tutti i Comuni italiani il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi, che sostituisce la tassa sui rifiuti e comprende altresì il tributo sui servizi indivisibili dei Comuni. Esso è dovuto al Comune sul cui territorio insiste interamente o prevalentemente l’immobile assoggettato al tributo, da parte di chi detiene l’immobile stesso a qualsiasi titolo, compresi gli utilizzatori temporanei per periodi di durata superiore a 6 mesi. Accise (art. 15): è disposto, a decorrere dal 6.12.2011, un aumento delle aliquote di accisa sulla benzina e sulla benzina con piombo, sul gasolio come carburante, sui gas di petrolio liquefatti usati come carburante e sul gas naturale per autotrazione. Un ulteriore aumento è stabilito, per la benzina, la benzina con piombo e sul gasolio usato come carburante, dall’1.1.2013. Tassa sui beni di lusso (art. 16): l’addizionale erariale della tassa automobilistica, fissata dall’art. 23, co. 21, D.L. 6.7.2011, n. 98, conv. con modif. dalla L. 15.7.2011, n. 111, dal 2012 viene aumentata ad e 20 per ogni Kw di potenza ed estesa ai veicoli di potenza superiore a 185 Kw. Aumento aliquote Iva - Clausola di salvaguardia (art. 18): per il periodo 1.10.2012 – 31.12.2012 le aliquote Iva del 10% e del 21% sono aumentate di 2 punti percentuali (passando quindi, rispettivamente, al 12% e al 23%). Tale aumento continuerà ad applicarsi anche nel 2013. Dall’1.1.2014, le aliquote in questione saranno ulteriormente incrementate di 0,5 punti percentuali (passando pertanto al 12,50% e al 23,50%). Tale aumento mira a sostituire il taglio lineare delle agevolazioni in caso di mancato gettito derivante dai risparmi della riforma fiscale. Tale importo può essere aumentato dai Comuni ma, in tal caso, non può essere deliberata un’aliquota superiore a quella ordinaria per gli immobili tenuti a disposizione. Dall’anno d’imposta 2012 le deliberazioni regolamentari e tariffarie relative alle entrate tributarie degli enti locali vanno inviate al Ministero dell’Economia e delle Finanze. 5 Circolo Giorgio La Pira 14 CRONACHE POLITICHE – Numero 10 Imposta di bollo su titoli – Modifica dei criteri di determinazione (art. 19): dall’1.1.2012 cambia il criterio di determinazione dell’imposta di bollo dovuta dagli intermediari finanziari su titoli e strumenti finanziari: si prescinde dal rapporto di deposito e si prendono in considerazione le singole comunicazioni inviate alla clientela a fronte dei prodotti finanziari sottoscritti. Tali comunicazioni sono soggette ad un’imposta dello 0,10% annuo per il 2012 elevato allo 0,15% dal 2013 (modifica all’art. 13, co. 2-ter e nota 3-ter, Tariffa – Parte prima, D.P.R. 642/1972). «Scudo fiscale» – Imposta straordinaria (art. 19): le attività oggetto di rimpatrio o regolarizzazione (art. 13-bis, D.L. 78/2009 conv. con modif. dalla L. 102/2009 e artt. 12 e 15, D.L. 350/2001, conv. con modif. dalla L. 409/2001) sono soggette ad un’imposta straordinaria dell’1,5%. Gli intermediari, che devono trattenere l’imposta dalle stesse attività o devono riceverne provvista dal contribuente interessato, effettuano il versamento in 2 rate di pari importo entro il 16.2.2012 ed il 16.2.2013. Contributi Ivs – Aumento delle aliquote (art. 24): dall’1.1.2012 le aliquote contributive di artigiani e commercianti iscritti alla Gestione Ivs sono aumentate dello 0,3% ogni anno fino al raggiungimento della soglia del 22%. 2° manovra DECRETO LIBERALIZZAZIONI. Questo decreto ha lo scopo di far partire il complesso iter delle liberalizzazioni in Italia, Taxi, farmacie, trasporti, notai, energia, ordini professionali: sono molti i campi sui quali il Governo interviene con un provvedimento atteso e delicato. Fra i capitoli di maggior interesse per le aziende spicca quello sul gas, che dovrebbe portare a un abbattimento delle tariffe sui consumi di energia. Luce e gas. Per quanto riguarda le bollette di luce e gas, il dl liberalizzazioni prevede che "nel meccanismo con cui l'Autorità per l'energia elettrica e il gas aggiorna il prezzo del gas per le famiglie e le piccole e medie imprese si riduca gradualmente il riferimento ai prezzi internazionali del petrolio per considerare anche i prezzi sui mercati europei del gas, con effetti di contenimento delle bollette". Distributori. E' prevista inoltre una pluralità di contratti possibili tra gestori degli impianti e compagnie petrolifere, da regolamentare in sede sindacale; vengono ampliate le possibilità di vendita di altri articoli di commercio presso gli impianti di distribuzione; vengono rimossi i vincoli non giustificati all’apertura di impianti presso i centri commerciali; sarà garantita una maggiore trasparenza sui prezzi effettivi dei carburanti a vantaggio dei consumatori. Circolo Giorgio La Pira 15 CRONACHE POLITICHE – Numero 10 Giovani e lavoro. Grande spazio è poi dedicato ai giovani. Ai giovani sono dedicate le norme volte a facilitarne l'ingresso sul mercato del lavoro, consentendo loro di svolgere tirocini finalizzati all'iscrizione negli albi professionali già durante l'ultimo biennio di studi, prima del conseguimento della laurea specialistica o magistrale. Sempre alle nuove generazioni si rivolgono le novità in tema di università. Quanto alle università, si potenzia il sistema di valutazione degli atenei e, in particolare, i risultati ottenuti dalle università nella didattica e nella ricerca. Tassisti. I tassisti si è stabilito di affidare l’analisi dei fabbisogni all’Autorità dei Trasporti che dovrà svolgere un’attenta istruttoria città per città, sentiti i sindaci. Farmacie. Per quanto riguarda le farmacie, il decreto estende a 3000 abitanti il "quorum" di popolazione previsto per l’apertura di una farmacia. Si prevede inoltre la possibilità che le Regioni, in deroga al criterio del rapporto farmacia-popolazione, istituiscano nuove farmacie in luoghi maggiormente frequentati. Viene poi abbreviato il periodo in cui una farmacia privata può appartenere a persone non aventi i necessari requisiti professionali. Il governo stima che con le nuove norme apriranno 5mila nuove farmacie. Rateazione dei debiti tributari. Tra le altre misure contenute nel decreto, è previsto un piano di rateazione dei debiti tributari, con rate inizialmente basse e progressivamente crescenti. Si prevede, inoltre, che in caso di dilazione del pagamento non si proceda ad iscrizione ipotecaria, salvo che il debitore sia moroso per due rate consecutive. La permanenza dell’ipoteca accesa sui beni immobili del debitore d’imposta, infatti, impedisce a quest’ultimo, ancorché in regola con i pagamenti, di accedere al sistema bancario per alimentare attività industriali o commerciali. Trasporti. Il decreto apre alla concorrenza in materia di trasporti. Di significativo rilievo sono le misure assunte sul fronte infrastrutturale, che consentiranno di aprire nuovi cantieri e creare nuova occupazione. Tariffe professionali. Sui servizi professionali, la disposizione abroga le tariffe delle professioni regolamentate. Il compenso per le prestazioni professionali è pattuito per iscritto al momento del conferimento dell’incarico professionale. Al cliente è data facoltà di chiedere un preventivo. Il professionista deve rendere noto al cliente il grado di complessità dell’incarico, fornendo tutte le informazioni utili circa gli oneri ipotizzabili dal momento del conferimento alla conclusione dell’incarico e deve altresì indicare i dati della polizza assicurativa per i danni provocati nell’esercizio dell’attività professionale. Circolo Giorgio La Pira 16 CRONACHE POLITICHE – Numero 10 Notai. Viene aumentata la pianta organica dei notai di 500 posti, da coprire per concorso nel biennio 2012-2014. È inoltre assicurata all’utenza un rapporto più diretto ed immediato con il professionista. R.C. auto. L’articolo vieta alle compagnie assicurative la distribuzione dei prodotti o servizi ai clienti finali, disponendo, nel contempo, che i distributori offrano ai clienti prodotti e servizi assicurativi di più compagnie. Previste sanzioni per le compagnie assicurative che limitano, di fatto o con previsioni contrattuali, la libertà dell’agente nell’offrire servizi e prodotti ritenuti più adeguati. Strade e reti ferroviarie. Viene eliminato l’obbligo, per le imprese ferroviarie e per le associazioni internazionali di imprese ferroviarie che espletano servizi di trasporto sull’infrastruttura ferroviaria nazionale, di osservare i contratti collettivi nazionali di settore, anche con riferimento alle prescrizioni in materia di condizioni di lavoro del personale. 3° manovra DECRETO SEMPLIFICAZIONI: Via libera del Consiglio dei ministri al decreto sulle semplificazioni e lo sviluppo. Il presidente del Consiglio, Mario Monti, ha illustrato i provvedimenti in conferenza stampa. Cambio di residenza e carta d’identità. Il cambio di residenza sarà valido due giorni dopo la richiesta. Il cambio si verificherà "all'atto della dichiarazione" quindi in tempo reale. Attualmente questi sono 1,4 milioni all'anno, secondo i dati Istat. La carta d'identità. La carta d'identità scadrà il giorno del compleanno, per tutti i documenti rilasciati o rinnovati dopo l'entrata in vigore del provvedimento. Meno oneri per le imprese. Arriva lo stop agli oneri e la razionalizzazione nell'ambito degli appalti. Si semplifica la procedura per la trasformazione delle raffinerie in depositi. La previsione di risparmio è 140 milioni all'anno per le aziende. Promuovere l’apprendistato. E' quanto si legge nell'articolo 60 del testo del provvedimento. Resta la social card. La social card è adottata anche dal governo Monti. Così Patroni Griffi: "Facciamo una sperimentazione per assicurare che sia data a persone che ne abbiano veramente bisogno. Vengono rivisti i criteri di attribuzione per rimettere finalmente in moto il meccanismo". Circolo Giorgio La Pira 17 CRONACHE POLITICHE – Numero 10 La P.A. diventa telematica. Con il decreto sulle semplificazioni ci saranno oltre 7 milioni di comunicazioni con la pubblica amministrazione in via esclusivamente telematica. Lo ha detto sempre il ministro, riferendosi in particolare a tutti i dati concernenti atti di stato civile ed elettorale. Portale unico università. Arriva un portale unico per l'offerta formativa delle università del nostro paese. Sarà in almeno due lingue e permetterà agli studenti (anche internazionale) di accedere a singole offerte, corsi, servizi e borse di studio. Piano per l’edilizia scolastica. Parte il piano nazionale di edilizia scolastica "con un consistente stanziamento di risorse". Lo ha detto il titolare dell'Istruzione, Francesco Profumo. "Migliorerà - a suo avviso - l'efficienza energetica e la sicurezza degli edifici con una riduzione dei costi di funzionamento". Più autonomia finanziaria per le scuole, che "potranno gestire direttamente le risorse" con lo scopo di migliorare l'offerta formativa. Turismo più accessibile. Diventa più facile fare turismo per i soggetti deboli. "Promozione di forme di turismo accessibile - dice il testo -, mediante accordi con i principali vettori operanti nei territori interessati attraverso pacchetti agevolati per i giovani, gli anziani e i soggetti portatori di disabilità". Circolo Giorgio La Pira 18 CRONACHE POLITICHE – Numero 10 Pensiero Cristiano “Partecipare a un partito è come avere in mano uno strumento di lavoro: il partito non è un fine, è un mezzo; ed è un mezzo delicatissimo nella sua funzione e nella sua finalità. Non dico che ciascuno debba, come obbligo di coscienza, iscriversi ad un partito, ma – a parte le condizioni particolari di ognuno – resta un criterio direttivo generale, per cui la partecipazione morale (più o meno attiva) a un partito è un vero obbligo in rapporto all’esercizio dei diritti politici. Se così non fosse, e se per ipotesi, i migliori, i più onesti, gli studiosi, gli uomini che propagano le leggi morali e religiose, si appartassero dall’azione politica (come avvenne per tanti anni per i cattolici in Italia) quale meraviglia poi che prevalgano nel Paese correnti perniciose, tendenze sopraffattrici, partiti di ispirazione materialistica, concezioni etiche paganeggianti? Quale meraviglia se la vita amministrativa dello stato e degli enti locali divenga un pubblico mercato di favori, di intrighi, di speculazioni, di dilapidazioni, di sperperi, di peculati? Quale meraviglia che le popolazioni soffrano, che le tasse pesino, che il lavoro sia oppresso? Quale meraviglia che l’ingiustizia trionfi?” Don Luigi Sturzo POST@: *Chi fosse interessato ad inviare idee, riflessioni, articoli o contributi vari può inviarli all’indirizzo e-mail [email protected] o recapitarle presso lo Studio Corteselli sito in Via Rio del Colle, n° 1 01033 Civita Castellana (VT), tel. 0761/59.94.74, fax 0761/59.19.15 Circolo G. La Pira Circolo Giorgio La Pira 19 CRONACHE POLITICHE – Numero 10 SI RINGRAZIA PER IL CONTRIBUTO ECONOMICO DENTEX ITALIA DI VITERBO-ARC MONTAGGI DI VITERBOCAVE DEL LAZIO DI CIVITA C.-TOCLAP DI GALLESE-ARCH. ROBERTO D’AMICO DI CIVITA CASTELLANA-SARA COSTRUZIONI DI ROMA-DI MEO GIOVANNI DI F.DI ROMA ELLE EFFE UFFICIO DI CIVITA CASTELLANA-3P SNC di Pallozzi Emiliano & C.-Studio Commerciale Corteselli & Associati-La Casa del Tortellino di Fabrica di Roma VT-CONFCONSUMATORI di Viterbo n.b. Pur essendo questo quaderno collegato alla Associazione Culturale Nazionale Giorgio La Pira, non è passato al vaglio del comitato scientifico della Associazione, ma è espressione del libero pensiero del presidente della Associazione Emilio Corteselli Associazione Culturale Nazionale Giorgio La Pira-c/o Studio Corteselli, Via Rio del Colle 1, 01033 Civita Castellana VT, P.IVA 02001610563, C.FISC. 9009860569, mail: emilio.corteselli(Chiocciola)tin.it, sito www.emiliocorteselli.it Circolo Giorgio La Pira 20 CRONACHE POLITICHE – Numero 10 Circolo Giorgio La Pira 21