SETTORE AMBIENTE SERVIZIO TUTELA AMBIENTALE RISANAMENTO E CONTROLLO EMISSIONI IN ATMOSFERA Strada Maggiore, 80 - 40125 Bologna tel. (051) 6598.476 - 6598.368 - 6598.348 fax (051) 6598.550 PROVINCIA DI BOLOGNA ASSESSORATO AMBIENTE D.P.R. 24 maggio 1988, n. 203 artt. 6, 15, 7 e 8, D.M. 16 gennaio 2004, n. 44 Autorizzazioni di carattere generale per le emissioni in atmosfera provenienti da impianti a ciclo chiuso di pulizia a secco di tessuti e di pellami, escluse le pellicce, e per le pulitintolavanderie a ciclo chiuso. IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO TUTELA AMBIENTALE Visto il D.P.R. 24 maggio 1988, n. 203 recante norme in materia di qualità dell'aria, relativamente a specifici inquinanti, e di inquinamento prodotto da impianti industriali, all'art. 7) attribuisce alla Regione la competenza al rilascio dell'autorizzazione preventiva per le emissioni in atmosfera provenienti da stabilimenti o altri impianti fissi, che servano per usi industriali o di pubblica utilità e possano provocare inquinamento atmosferico; Visti gli artt. 6 e 15 del D.P.R. n. 203/1988 con i quali sono sottoposte a preventiva autorizzazione la costruzione di un nuovo impianto, la modifica sostanziale di un impianto che comporti variazioni qualitative e/o quantitative delle emissioni inquinanti, il trasferimento di un impianto in altra località; Considerato che: - la Regione con Legge Regionale n. 3 del 21 aprile 1999, ai sensi dell’art. 122) comma 4), ha delegato alle Province l’autorizzazione alle emissioni in atmosfera degli impianti produttivi e di servizio di cui agli articoli 6), 15) e 17) del D.P.R. 24 maggio 1998, n. 203, da esercitarsi sulla base anche di specifiche direttive emanate ai sensi dell’art. 121), comma 1), lettera c) della citata legge regionale; - con Determinazione n. 4606 del 4 giugno 1999 il Direttore Generale all’Ambiente ha provveduto ad indicare alle Province i valori limite di emissione di impianti sulla base della migliore tecnologia disponibile, tenendo conto delle linee guida fissate dallo Stato e dei relativi valori di emissione; - in data 12 marzo 2004 è entrato in vigore il Decreto Ministero dell’Ambiente e della -1- Tutela del Territorio 16 gennaio 2004, n. 44 “Recepimento della Direttiva 1999/13/CE relativa alle emissioni di composti organici volatili di talune attività industriali, ai sensi dell’art 3) comma 2), del Decreto del Presidente della Repubblica 24 maggio 1988, n. 203”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 26 febbraio 2004, n. 47; - all’art. 9, comma 2, del citato Decreto 44/2004, è prescritto che entro 6 mesi dall’entrata in vigore, le Autorità competenti provvedano a rilasciare autorizzazioni di carattere generale per gli impianti a ciclo chiuso di pulizia a secco di tessuti e di pellami, escluse le pellicce, e per le pulitintolavanderie a ciclo chiuso; Considerato inoltre che: - secondo quanto previsto dal Capo II del D.P.R. 25 luglio 1991, le attività indicate nell’Allegato I del citato D.P.R., fra le quali erano ricomprese anche l’attività di pulizia a secco di tessuti e pellami , escluse le pellicce, e le pulitintolavanderie a ciclo chiuso, erano classificate come attività ad inquinamento atmosferico poco significativo, il cui esercizio non richiedeva autorizzazione; - per effetto della nuova normativa relativa alla limitazione delle emissioni in atmosfera di composti organici volatili di talune attività industriali introdotta dal citato decreto 16 gennaio 2004, n. 44, le attività di pulizia a secco di tessuti e pellami, escluse le pellicce, e le pulitintolavanderie a ciclo chiuso, possono essere ritenute assimilabili ad attività a ridotto inquinamento atmosferico anche ai sensi del Capo III, art. 5) del citato D.P.R. 25 luglio 1991, e pertanto possono essere autorizzate in via generale dalle competenti Autorità; - vista la Determinazione del Direttore Generale Ambiente e Difesa del Suolo e della Costa n° 12707 del 17.09.2004 con la quale sono stati integrati i Criteri di Autorizzabilità approvati con la Determinazione n. 4606 del 4 giugno 1999, relativamente alle emissioni in atmosfera degli impianti a ciclo chiuso di pulizia a secco di tessuti e di pellami, escluse le pellicce, e pulitintolavanderie a ciclo chiuso; - visti gli allegati: 1) 2), 3), 4) alla citata Determinazione del Direttore Generale Ambiente e Difesa del Suolo e della Costa n° 12707 del 17.09.2004 predisposti al fine di ottenere su tutto il territorio regionale un comportamento omogeneo delle Amministrazioni coinvolte nel processo di autorizzazione delle emissioni in atmosfera; Visti: - il D.P.R. 24 maggio 1988, n. 203; - il D.P.R.25 luglio 1991, pubblicato sulla Gaffetta Ufficiale n°175 del 27 luglio 1991; - il Decreto Legislativo 4 agosto 1999, n. 351; - il Decreto Ministero Ambiente e Tutela del Territorio 16 gennaio 2004, n. 44; - il Decreto Ministero Ambiente e Tutela del Territorio 2 aprile 2002 n. 60; -2- - il Decreto Ministero Ambiente e Tutela del Territorio 1 ottobre 2002 n. 261; - la L.R. 21 aprile 1999, n. 3; - la Deliberazione di G. R. n. 804/2001; - la Determinazione del Direttore Generale Ambiente n. 4606 del 4 giugno 1999; - la Determinazione del Direttore Generale Ambiente e Difesa del Suolo e della Costa n° 12707 del 17.09.2004; DETERMINA - di attivare la procedura semplificata di autorizzazione di carattere generale per l’esercizio, la modifica ed il trasferimento delle attività di pulizia a secco di tessuti e pellami, escluse le pellicce, e le pulitintolavanderie adottando le soluzioni tecnologiche aventi le caratteristiche di cui all’allegato 2) alla presente Determinazione; - che le imprese, che intendono installare, modificare o trasferire impianti per tali lavorazioni adottando soluzioni tecnologiche aventi le caratteristiche di cui all'allegato 2), compilando in ogni sua parte il rapporto annuale di attività di cui all’allegato 3) e trasmettendo copia della dichiarazione annuale di attività di cui all’allegato 4), per avvalersi della procedura semplificata di autorizzazione devono presentare domanda secondo il modello di cui all'allegato 1); - che le imprese esistenti alla data di entrata in vigore del D.M. 16 gennaio 2004, n. 44 aventi le caratteristiche di cui all'allegato 2), per avvalersi della procedura semplificata di autorizzazione devono presentare domanda secondo il modello di cui all'allegato 1) entro il 12 marzo 2005; - che copia della domanda di Autorizzazione, completa degli allegati, presentata alla Provincia, deve essere contestualmente inviata al Sindaco ed alla Sezione Provinciale dell’Agenzia Regionale Prevenzione Ambiente (A.R.P.A.) competenti per territorio; - che le imprese che presentano la domanda di autorizzazione di cui all'allegato 1), impegnandosi a rispettare le prescrizioni di cui all'allegato 2), sono autorizzate in via generale ai sensi degli artt. 7, 13 e 15 del D.P.R. n. 203/1988 e dell'art. 5 del D.P.R. 25 luglio 1991, con effetto dalla data di ricevimento della domanda da parte della Provincia; - che copia della dichiarazione annuale di attività di cui all’allegato 4), presentata alla Provincia, deve essere contestualmente inviata alla Regione, e per conoscenza al Sindaco e alla Sezione Provinciale dell’Agenzia Regionale Prevenzione Ambiente (A.R.P.A.) competenti per territorio; - che l'autorizzazione di carattere generale può essere revocata con Determinazione Dirigenziale sulla base di eventuali rilievi motivati del Sindaco in merito alla domanda, pervenuti ai sensi dell'art. 7, comma 2 del D.P.R. n. 203/1988. -3- - che le imprese di lavaggio di pellami e tessuti che intendano installare, modificare o trasferire impianti con caratteristiche tecnico-costruttive e gestionali diverse da quelle previste nell'allegato 2), devono presentare domanda di autorizzazione seguendo le normali procedure previste dal D.P.R. n. 203/1988 ai fini di ottenere la preventiva autorizzazione, rilasciata esplicitamente con Determinazione Dirigenziale; - che le attività di vigilanza e controllo del rispetto delle prescrizioni indicate nell’autorizzazione di cui all'allegato 2), ai sensi della Legge Regionale 19 aprile 1995, n. 44 sono affidate a Dipartimenti delle Sezioni Provinciali dell’A.R.P.A. competenti per territorio; - che in caso di inosservanza delle prescrizioni indicate nell’autorizzazione si procederà secondo quanto previsto dall'art. 10) del D.P.R. 203/1988. Sono fatti salvi ogni altro parere, nulla osta, autorizzazione, ecc. previsto dalla normativa vigente, nonché specifici e motivati interventi da parte dell'Autorità Sanitaria ai sensi dell'art. 217 T.U.L.S. approvato con R.D. 27 luglio 1934, n. 1265; - che le imprese autorizzate in via generale dovranno comunicare, alla Provincia, al Comune ed alla Sezione Provinciale dell’A.R.P.A., competenti per territorio, eventuale variazione di ragione sociale ai fini della volturazione della documentazione agli atti; - che le imprese autorizzate in via generale dovranno comunicare alla Provincia, al Comune ed alla Sezione Provinciale dell’A.R.P.A., competenti per territorio la cessazione dell'attività degli impianti autorizzati e la data prevista per l'eventuale smantellamento degli stessi; - che le imprese autorizzate in via generale a trasferire gli impianti da altra località dovranno inviare alla Provincia, al Comune ed alla Sezione Provinciale dell’A.R.P.A., competenti per territorio, relativamente alla precedente sede di impianto: - richiesta di chiusura della pratica ex D.P.R. n. 203/1988 nel caso in cui il trasferimento autorizzato attenga a tutti gli impianti installati nella precedente sede; - elaborati tecnici aggiornati relativi agli impianti rimasti nella precedente sede nel caso in cui il trasferimento autorizzato attenga solo a parte degli impianti installati nella stessa. - che gli allegati 1), 2), 3) e 4) sono da considerarsi parte integrante della presente Determinazione; - che la presente Determinazione potrà essere modificata secondo quanto disposto dal D.P.R. n. 203/1988. IL DIRIGENTE (Gabriele Bollini) -4- ALLEGATO 1 PROVINCIA DI BOLOGNA Allo Sportello Unico del Comune di …………………. per il successivo inoltro a: BOLLO Alla Provincia di Bologna Servizio Tutela Ambientale Strada Maggiore n° 80 40125 BOLOGNA e p. c. Al Sindaco del Comune di ................................... All’A.R.P.A. Sezione Provinciale di Bologna Via ...................... n. .... Oggetto: Domanda di AUTORIZZAZIONE DI CARATTERE GENERALE per le emissioni in atmosfera provenienti da impianti a ciclo chiuso di pulizia a secco di tessuti e pellami, escluse le pellicce, e per le pulitintolavanderie a ciclo chiuso, ai sensi del D.P.R. n. 203/1988 e del D.M. 16 gennaio 2004 n. 44; Il sottoscritto .......................................................................... nato a .......................…...................................................... il ..../..../.... residente a .................................... in via/corso .............................. n. ....... in qualità di Gestore dell'impresa ...................................................... con sede legale in Comune di........................................ via/corso .................... n. ..... Tel....................... Codice fiscale o Partita I.V.A. ................................ Attività economica dell’impresa secondo classificazione I.S.T.A.T.......... Iscritta alla Camera di Commercio di........................ al numero............... chiede l'AUTORIZZAZIONE IN VIA GENERALE per: [ ] ......esercire un impianto esistente, in Comune di .................................... via/corso .................... n. ....... [ ] ......installare un nuovo impianto, in Comune di .................................... via/corso .................... n. ....... -5- [ ] ......modificare l’impianto un impianto esistente, ubicato in Comune di ........................... via/corso .................... n. ....... [ ] ......trasferire un impianto esistente , dal Comune di ................................... via/corso..................... n. ....... al Comune di .................................... via/corso .................... n. ....... attivando le seguenti lavorazioni: o pulizia a secco di tessuti e pellami, escluse le pellicce con macchine a ciclo chiuso o pulitintolavanderie a ciclo chiuso. Pertanto si impegna a rispettare le prescrizioni di cui agli allegati 2), 3), e 4) della Determinazione n° ………. del ............... della Provincia di Bologna arti integranti della stessa. Data ..../..../.... Il Gestore dell’Impianto/ Attività (timbro e firma) .............................................. -6- SCHEDA INFORMATIVA GENERALE 1. UNITA' LOCALE OPERATIVA: (coincide con il luogo in cui materialmente si trova l'impianto per il quale si sta presentando domanda di autorizzazione) 1.1. RAGIONE SOCIALE ...........................................................….............................. INDIRIZZO ......................................................................................................... COMUNE .................................................. PROVINCIA .........……….. C.A.P. .............................................................. TELEFONO ...........………. 1.2. NUMERO ADDETTI: ........................................................... 1.3. CLASSIFICAZIONE INDUSTRIA INSALUBRE: CLASSE 1[ ] A [ ] B [ ] C [ ] CLASSE 2[ ] A [ ] B [ ] C [ ] NON CLASSIFICATA [ ] 1.4. CODICE REGIONALE ATTIVITA: V.01.00. 1.5. CODICE NOSE-P: 107.02.02. 1.6. CODICE SNAP: 6.02.02 1.7. CODICI ATTIVITA' ISTAT ..................................... 1.8. EVENTUALE ASSOCIAZIONE DI CATEGORIA DI APPARTENENZA: ............................................................................................................................................. 1.9. GESTORE. COGNOME E NOME ................................................................................................ NATO A ................................................................ IL ...................................…......... RESIDENTE A ......................................................... PROVINCIA ......................... VIA ........................................................................ N° ….................................... 2.SEDE LEGALE IMPRESA [ ] ENTE [ ] 2.1. PARTITA IVA ............................................ CODICE FISCALE ........................ 2.2. ISCRIZIONE CAMERA DI COMMERCIO N° ................................................. 2.3. RAGIONE SOCIALE .............................................................................................. INDIRIZZO . ............................................................................................................ COMUNE ............................................. PROVINCIA .......................................... C.A.P. ................................................................................... TELEFONO ................................... FAX ........................................... Data ..../..../.... Il Gestore dell’Impianto/ Attività (timbro e firma) ..................................................... -7- DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL'ATTO DI NOTORIETA’ (art. 47 del d.p.r. 28 dicembre 2000, n. 445) (esente da imposta di bollo e autenticazione) IL/LA SOTTOSCRITTO/A ______________________________________________ NATO/A _________________________________________ (___) IL _____________ RESIDENTE A _________________ VIA ____________________________ N. ___ IN QUALITÀ DI _______________________________________________________ consapevole delle sanzioni penali richiamate dall’art. 76 del d.p.r. 28 dicembre 2000 n. 445, in caso di dichiarazioni mendaci e di formazione o uso di atti falsi, a richiesta della Provincia di _____________________ DICHIARA sotto la propria personale responsabilità 1. descrizione dell’attività: Impianto a ciclo chiuso di pulizia a secco di tessuti e pellami; 2. l’attività è soggetta al D.M. 16 gennaio 2004, n. 44; 3. l’attività è ricompressa nella categoria 4) dell’Allegato I del D.M.16.01.2004 n.44; 4. il valore limite di emissione totale che si impegna a rispettare è inferiore a quanto indicato al punto 11 dell’Allegato II del D.M. 16 gennaio 2004 n. 44; Dichiaro di essere informato che, ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 13, del d.lgs. 30 giugno 2003, n. 196, (Codice in materia di protezione dei dati personali), i dati personali contenuti nella presente dichiarazione potranno essere trattati, da parte della P.A. procedente, solamente ai fini dell’istruttoria per la quale sono stati richiesti, con i limiti stabiliti dal predetto Codice, dalla legge e dai regolamenti, fermo restando i diritti previsti dall’articolo 7 del Codice medesimo. Data ..../..../.... Il Gestore dell’Impianto/ Attività (timbro e firma) ..................................................... -8- Ai sensi dell’articolo 38 del d.p.r. 445/2000, la dichiarazione è sottoscritta dall’interessato in presenza del dipendente addetto ovvero sottoscritta o inviata, insieme alla fotocopia non autenticata di un documento di identità del dichiarante, all’Ufficio competente via fax ovvero tramite un incaricato ovvero a mezzo posta. IL DIPENDENTE ADDETTO --------------------------------- NOTE: 1. Tutti gli stati, fatti e qualità personali non compresi nei casi indicati dall'art. 46 del DPR 445/2000 sono comprovate dall'interessato a titolo definitivo mediante dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà di cui all'art. 47 dello stesso D.P.R.. Tale dichiarazione può riguardare anche stati, fatti e qualità personali relativi ad altri soggetti di cui il dichiarante abbia diretta conoscenza. 2. La sottoscrizione delle dichiarazioni sostitutive dell'atto di notorietà contenute o rese contestualmente ad una istanza non va autenticata, ove la sottoscrizione sia apposta in presenza del dipendente addetto ovvero l'istanza sia presentata unitamente a copia fotostatica del documento di identità (art. 38 del DPR 445/2000). 3. Le singole amministrazioni predispongono i moduli necessari per la redazione delle dichiarazioni sostitutive, che gli interessati hanno facoltà di utilizzare (art. 48 del DPR 445/2000). 4. Le amministrazioni procedenti sono tenute a procedere ad idonei controlli, anche a campione, sulla veridicità delle dichiarazioni sostitutive (articolo 71 del DPR 445/2000). -9- ALLEGATO 2 IMPIANTI A CICLO CHIUSO DI PULIZIA A SECCO DI TESSUTI E PELLAMI, ESCLUSE LE PELLICCE, E PULITINTOLAVANDERIE A CICLO CHIUSO Pulizia a secco di tessuti e pellami, escluse pellicce, e pulitintolavanderie a ciclo chiuso CODICE RER V. 01.00 CODICE NOSE-P 107.02.02 CODICE SNAP 6.02.02 A - DEFINIZIONI Solvente organico: qualsiasi C.O.V. (composto organico volatile) usato da solo o in combinazione con altri agenti come agente di pulizia per dissolvere contaminanti oppure come dissolvente; Solvente organico alogenato: un solvente organico che contiene almeno un atomo di bromo, cloro, fluoro o iodio per molecola; Sistema di lavaggio a secco: è costituito dalle seguenti apparecchiature o apparati associati col processo di lavaggio a secco: macchina di lavaggio a secco, filtro o sistema di purificazione, sistema di conservazione, trattamento o conferimento delle morchie, sistema di pompaggio del solvente, serbatoio di raccolta solvente, pompe, tubazioni , valvole o flange per il convogliamento dei vapori di solvente e sistemi di abbattimento (primario e secondario); Sistema equivalente a ciclo chiuso di recupero solvente: ogni apparecchiatura o combinazione di apparecchiature che raggiungono in pratica una resa di recupero del solvente uguale o superiore a quella fornita un impianto refrigerato di condensazione; Impianto a ciclo chiuso: Impianto di lavaggio a secco nel quale le fasi di lavaggio estrazione ed essiccamento sono tutte realizzate nella stessa apparecchiatura, che opera il ricircolo dei vapori di solvente attraverso un sistema primario di abbattimento senza emissioni in atmosfera durante il ciclo di asciugatura. Una macchina a ciclo chiuso, dopo che il ciclo di asciugatura è completato e mentre il portello di caricamento è aperto, è predisposta per lo scarico nell’ambiente dell’aria di ventilazione dopo l’attraversamento di un sistema secondario di depurazione delle emissioni fuggitive; Ciclo di asciugatura: processo utilizzato per rimuovere il solvente rimasto nei materiali dopo le fasi di lavaggio e di estrazione. Per le macchine (gli impianti) a ciclo chiuso la fase del ciclo riscaldata è seguita da una fase di - 10 - raffreddamento e può essere estesa ad una fase di sottoraffreddamento tramite l’attivazione del sistema primario di abbattimento. Il ciclo di asciugatura inizia quando sono attivati i lamierini di riscaldamento ed ha termine quando nella macchina si arresta la rotazione del tamburo; Sistema primario di abbattimento: un impianto refrigerante di condensazione dei vapori di solvente o un impianto a ciclo chiuso di recupero dei vapori in grado di garantire la stessa efficienza di captazione; Sistema secondario di abbattimento: un’apparecchiatura o un apparato che riduce la concentrazione di solvente nell’aria di ricircolo alla fine del ciclo di asciugatura, ad un livello inferiore a quello che è possibile realizzare con il solo utilizzo di un impianto refrigerato di condensazione o un altro impianto a ciclo chiuso di recupero dei vapori in grado di garantire la stessa efficienza di captazione; Sistema di controllo delle emissioni fuggitive: un impianto o una apparecchiatura a ciclo chiuso di recupero dei vapori in grado di garantire la stessa efficienza di captazione; Composto Organico Volatile (COV): qualsiasi composto organico che abbia a 293,15 K una pressione di vapore di 0.01kPa o superiore, oppure che abbia una volatilità corrispondente in condizioni particolari d’uso; Gestore: qualsiasi persona fisica o giuridica che detiene o gestisce l’impianto; Impianto refrigerato di condensazione: sistema di recupero, a ciclo chiuso, nel quale i vapori di solvente sono introdotti e trattenuti tramite raffreddamento ad una temperatura inferiore al punto di ebollizione; Pulizia a secco: processo utilizzato per rimuovere da tessuti e pellami residui di grasso, macchie od altre sostanze indesiderate; Modifica sostanziale: si intende per modifica sostanziale l’occorrenza di almeno uno dei seguenti eventi: 1) ogni aumento del 10% nell’emissione di COV, anche se dilazionato; 2) ogni cambiamento nella tipologia dei solventi utilizzati; 3) ogni innovazione/sostituzione negli impianti il cui costo sia superiore al 50% del costo dell’impianto sostituito o modificato. - 11 - B – DESCRIZIONE GENERALE DEL PROCESSO Il ciclo produttivo è generalmente costituito dalle seguenti fasi: V. 01.01 - CARICAMENTO TAMBURO V. 01.02 - LAVAGGIO V. 01.03 - ESTRAZIONE SOLVENTE V. 01.04 - ASCIUGATURA V. 01.05 - AERAZIONE/DEODORIZZAZIONE V. 01.06 - SOTTORAFFREDDAMENTO V. 01.07 - SVUOTAMENTO TAMBURO Negli impianti a ciclo chiuso le fasi di lavaggio, estrazione, essiccazione, aerazione, deodorizzazione, sottoraffreddamento sono tutte realizzate nella stessa apparecchiatura, che opera il ricircolo continuo dei vapori di solvente attraverso diversi sistemi di abbattimento e recupero dei solventi senza emissioni in atmosfera. - 12 - C- MIGLIORI TECNICHE PER L’ABBATTIMENTO ED IL RECUPERO DEI SOLVENTI Le migliori tecniche utilizzate in una apparecchiatura a ciclo chiuso per l’ abbattimento ed il recupero dei solventi sono costituite da: C1 - Sistema primario di abbattimento dei solventi; C2 - Sistema secondario di abbattimento dei solventi; C3 - Sistema di abbattimento delle emissioni fuggitive. Il sistema primario di abbattimento e recupero dei solventi è generalmente costituito da un impianto refrigerante per la condensazione dei solventi in funzione durante tutta la fase di asciugatura. Durante questa fase, la corrente gassosa contenente solvente viene continuamente raffreddata e ricircolata attraverso il condensatore. Il condensatore recupera sia il solvente che il vapor d’acqua presenti nella corrente gassosa. Questa miscela viene poi separata per mezzo di un decantatore ed il solvente viene pompato nel serbatoio di raccolta. Durante la fase di sottoraffreddamento del ciclo di asciugatura la corrente gassosa non viene riscaldata e pertanto il refrigeratore è in grado di raffreddare ulteriormente la corrente gassosa estratta e di recuperare ulteriore solvente. Alla fine della fase di sottoraffreddamento la temperatura della corrente gassosa in uscita dal raffreddatore è all’incirca 280 K e la concentrazione del solvente all’interno del cestello è di circa 1400 mgm-3 . Il sistema secondario di abbattimento, è in genere costituito da un impianto di adsorbimento a carboni attivi (o zeoliti), che lavora in serie con il refrigeratore/ condensatore per captare le emissioni fuggitive di solvente e ridurre la concentrazione del solvente nel tamburo a valori anche inferiori a 50 mgm-3 . Il sistema secondario di abbattimento viene attivato alla fine del ciclo di sottoraffreddamento prima dell’apertura del portello di caricamento. Il solvente contenuto nella corrente gassosa dopo la fase di asciugatura viene catturato dal letto adsorbente e poi desorbito con aria calda e recuperato nell’impianto di condensazione. Il sistema di abbattimento delle emissioni fuggitive viene attivato all’apertura del portello di carico e convoglia i vapori contenenti il solvente residuo all’impianto di adsorbimento. - 13 - D – LIMITI DI EMISSIONE D.1- Per le macchine a circuito chiuso di pulizia a secco di tessuti e pellami, escluse le pellicce, e le pulitintolavanderie a ciclo chiuso, il valore limite di emissione totale, espresso in massa di solvente emesso per chilogrammo di prodotto pulito ed asciugato, non deve essere superiore a: C.O.V. (espressi come carbonio organico totale) 20 gkg-1 D.2 - Per le attività di cui al presente punto non si applica il limite di emissione di cui all’art .3, comma 11) del D.M. 16 gennaio 2004, n. 44; D.3 - Per le attività di cui al presente punto non si effettuano i controlli previsti dall’art. 4, comma 2), del D.M. 16 gennaio 2004, n. 44; D.4 – Per le attività di cui al presente punto, il controllo del rispetto dei limiti di emissione totale di cui al precedente punto D.1, vengono fatti sulla base della compilazione del Rapporto Annuale di attività (ALLEGATO 3), contenente i quantitativi di tessuti o pellami lavati ed i quantitativi di solvente integrato, firmato dal gestore dell’impianto o dell’attività, e tenuto a disposizione delle Autorità Competenti; D.5 – Il gestore delle attività di cui al presente punto, ai sensi dell’art. 4, comma 1) del D.M. 16 gennaio 2004, N. 44, trasmette entro il 31 dicembre di ogni anno successivo alla data di autorizzazione, una Comunicazione Annuale di attività conforme al modello di cui all’ALLEGATO 3. - 14 - E – PRESCRIZIONI AGGIUNTIVE E.1- La conservazione delle materie prime e dei rifiuti deve avvenire in luoghi chiusi, protetti dagli agenti atmosferici in grado di dare luogo a emissioni diffuse di inquinanti. E.2 - Il gestore dell’impianto o dell’attività è tenuto ad effettuare controlli periodici delle apparecchiature, con la cadenza e le modalità indicate nel libretto di manutenzione programmata, fornito dal costruttore delle macchine di lavaggio, al fine di evitare emissioni diffuse nell’ambiente di lavoro. - 15 - ALLEGATO 3 RAPPORTO DI ATTIVITA’ IMPIANTI A CICLO CHIUSO DI PULIZIA A SECCO DI TESSUTI E PELLAMI, ESCLUSE LE PELLICCE, E PULITINTOLAVANDERIE A CICLO CHIUSO Pulizia a secco di tessuti e pellami, escluse pellicce, e pulitintolavanderie a ciclo chiuso CODICE RER V.01.00 CODICE NOSE-P 107.02.02 CODICE SNAP 6.02.02 RAGIONE SOCIALE INDIRIZZO CAP COMUNE PROVINCIA CODICE ISTAT ESTENSORE Telefono/fax Posta elettronica ANNO - 16 - RAPPORTO GIORNALIERO ATTIVITA’ (facoltativo) Modello Macchina_______________________________________________________ Ditta costruttrice ________________________________________________ Capacità lavorativa (kg)___________________________________________ Mese: _____________ Carica Giorno 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 1 2 3 (A) QUANTITATIVI LAVATI PER CARICA (kg) 4 5 6 7 8 9 10 11 Totale progressivo (kg) Totale mese (kg) - 17 - 12 Tot. Modello Macchina_______________________________________________ Ditta costruttrice ________________________________________________ Capacità lavorativa (kg)___________________________________________ Rapporto mensile di attività: ________________ (Facoltativo) GIORNO 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 TOTALE QUANTITATIVI LAVATI Kg - 18 - AGGIUNTE SOLVENTE Kg RAPPORTO ANNUALE DI ATTIVITÀ (per macchina) Anno __________________________________________________________ Modello Macchina_______________________________________________ Ditta costruttrice ________________________________________________ Capacità lavorativa (kg)___________________________________________ Tipo di solvente utilizzato _________________________________________ MESE 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 TOTALE QUANTITATIVI LAVATI (A) Kg AGGIUNTE SOLVENTE (B) Kg FATTORE DI EMISSIONE PER MACCHINA = Totale Bx1000/Totale A (g solvente per kg di tessuti e/o pellami lavati e asciugati) Data ..../..../.... Il Gestore dell’Impianto/ Attività (timbro e firma) ...................................................... - 19 - COMUNICAZIONE ANNUALE DI ATTIVITA’ RAGIONE SOCIALE INDIRIZZO CAP COMUNE PROVINCIA CODICE RER CODICE NOSE-P CODICE SNAP CODICE ISTAT ANNO V.01.00 107.02.02 6.02.02 QUANTITATIVI LAVATI (A) Mese 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 TOTALE (A) Kg AGGIUNTE SOLVENTE (B) Data Kg TOTALE (B) Estensore Telefono/fax Posta elettronica FATTORE DI EMISSIONE ANNUALE = Totale Bx1000/Totale A (g solvente per kg di tessuti e/o pellami lavati e asciugati) Data ..../..../.... Il Gestore dell’Impianto/ Attività (timbro e firma) ...................................................... - 20 - ALLEGATO 4 Alla Provincia di Bologna Servizio Tutela Ambientale Strada Maggiore n° 80 40125 BOLOGNA Alla Regione Emilia-Romagna Servizio R.A.A.E. Via dei Mille, 21 40121 - Bologna e p. c. Al Sindaco del Comune di ...................................... All’A.R.P.A. Sezione Provinciale di Bologna Via ...................... n. ....... Oggetto: Comunicazione Annuale di Attività per le emissioni in atmosfera provenienti da impianti a ciclo chiuso di pulizia a secco di tessuti e pellami, escluse le pellicce, e per le pulitintolavanderie a ciclo chiuso, ai sensi del D.P.R. n. 203/1988 e del D.M. 16 gennaio 2004 n. 44; Il sottoscritto .......................................................................... nato a ............................................................................... il ..../..../.... residente a .............................................. in via/corso .................... n. ....... in qualità di Gestore dell'impresa ................................................... con sede legale in Comune di........................................ via/corso .................... n. ..... Tel....................... Codice fiscale o Partita I.V.A. ............................... trasmette conformemente al modello riportato nella Determinazione della Provincia di Bologna n° …………. del ………………………. copia della Comunicazione Annuale di cui all’oggetto. All. 1 Data ..../..../.... Il Gestore dell’Impianto/ Attività (timbro e firma) ............................................. - 21 - Provincia di Bologna COMUNICAZIONE ANNUALE DI ATTIVITA’ RAGIONE SOCIALE INDIRIZZO CAP COMUNE PROVINCIA CODICE RER CODICE NOSE-P CODICE SNAP CODICE ISTAT ANNO V.01.00 107.02.02 6.02.02 QUANTITATIVI LAVATI (A) Mese 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 TOTALE (A) Kg AGGIUNTE SOLVENTE (B) Data Kg TOTALE (B) Estensore Telefono/fax Posta elettronica FATTORE DI EMISSIONE ANNUALE = Totale Bx1000/Totale A (g solvente per kg di tessuti e/o pellami lavati e asciugati) Data ..../..../.... Il Gestore dell’Impianto/ Attività (timbro e firma) ...................................................... - 22 -