I nuovi modelli pedagogici per una scuola a dimensione europea. Progettare e valutare per competenze Curricoli educativi e sviluppo degli apprendimenti per ripensare ripensare la scuola Seminario di Studi - Catania Maggio 2008 Prof. Mario Di Mauro 1 Crescere è strano, non puoi fermarti, cambi e non te ne accorgi; non sei tu a deciderlo, nessuno lo decide, nessuno sa perché ma tu cresci. Federico. anni 10 2 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . E’ ANCORA POSSIBILE OGGI L’EDUCAZIONE ? Si, Si, oggi oggi un un processo processo di di educazione educazione èè ancora ancora possibile possibile anche anche se se in in senso senso lato, lato, MA MA … … questo questo vale vale solo solo come come criterio criterio per per stabilire stabilire come come affrontare ’educare. affrontare ii problemi problemi cruciali cruciali dell dell’educare. Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 3 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . IL FARE SCUOLA TRA EDUCAZIONE E FORMAZIONE Le tre grandi famiglie di problemi in campo educativo 1 - i problemi che riguardano l’allievo come individuo singolo o come gruppo di individui 2 - i problemi che riguardano l’insegnamento, i suoi contenuti e la sua applicazione 3 - i problemi che riguardano la scuola, la sua azione e le sue finalità sociali Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 4 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . E’ determinante … conoscere la storia del processo educativo dell’uomo CULTURE DIFFERENTI EDUCAZIONI DIFFERENTI L’Educazione, Educazione un processo di natura culturale attraverso cui l’uomo evolve assieme al suo ambiente Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 5 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . L’EDUCAZIONE NELLA SOCIETA’ DEL CAMBIAMENTO CONTINUO La rivoluzione tecnologica e le sue forme evolutive hanno comportato: Aumento della complessità sociale Diversificazione delle pratiche culturali Deregolamentazione dei sistemi educativi Trasformazione della valutazione in processo prescrittivo Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 6 E’ LO STESSO PROCESSO DI APPRENDIMENTO SOCIALE CHE VA MUTANDO ! 7 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . Gli obiettivi dell’apprendimento sociale in una società pre-moderna e a basso livello di complessità Attenzione alla gestione del “SAPERE” I R IE Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 O R T L L’ A COSTRUIRE LA PERSONA “DOTTA” 8 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . Gli obiettivi dell’apprendimento sociale in una società moderna e a medio livello di complessità Attenzione alla gestione del “SAPER FARE” I R IE COSTRUIRE LA PERSONA “ABILE” Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 9 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . Gli obiettivi dell’apprendimento sociale in una società post-moderna e ad alto livello di complessità Attenzione alla gestione del “SAPER ESSERE” I G OG COSTRUIRE LA PERSONA “CAPACE” Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 10 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . la Logica del cambiamento … … I G OG In una società post-moderna e ad alto livello di complessità gli obiettivi dell’apprendimento sociale puntano a: promuovere il saper essere per promuovere “capacità” Ma … “capacità”, cosa è? Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 11 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . A chi appartiene la “capacità” di un individuo …? … alla persona che la possiede ? … a chi la rileva ? … al gruppo sociale che la determina ? Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 12 UNA STORIA REALMENTE ACCADUTA 13 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . UNA STORIA REALMENTE ACCADUTA … UNIVERSITÀ DI COPENHAGEN Prova scritta di esame del corso di Fisica “Descrivere come determinare l’altezza di un grattacielo con un barometro” Risposta dI uno studente : “Si lega un lungo pezzo di spago al collo del barometro, poi si cala il barometro dal tetto del grattacielo fino al suolo. La lunghezza dello spago più la lunghezza del barometro saranno uguali all’altezza del palazzo” Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 14 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . UNA UNA STORIA STORIA REALMENTE REALMENTE ACCADUTA ACCADUTA … … UNIVERSITÀ DI COPENHAGEN ESITO DELLA PROVA : Lo studente viene bocciato ma fa ricorso. La Commissione esamina il ricorso e stabilisce che …la risposta è corretta ma non mostra una conoscenza esplicita della fisica. Lo studente ha perciò diritto ad una prova d’appello : “Per dimostrare familiarità con i principi fondamentali della fisica lo studente risponda alla stessa domanda in un tempo massimo di 6 minuti” Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 15 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . UNA UNA STORIA STORIA REALMENTE REALMENTE ACCADUTA ACCADUTA … … UNIVERSITÀ DI COPENHAGEN Lo studente rimane in silenzio per 5 minuti, scrive qua e là su un foglio di carta e poi prima dello scadere del tempo risponde … “Ci sono molti modi di rispondere alla domanda, e non riesco a scegliere quale. Comunque … “Si potrebbe portare il barometro sul tetto del grattacielo, lasciarlo cadere giù e misurare il tempo che impiega a raggiungere il suolo. L’altezza del grattacielo può essere determinata dalla formula che ho elaborato su questo foglio. Tuttavia, non sarebbe salutare per il barometro.” “Una soluzione alternativa è questa: se c’è il sole si potrebbe misurare l’altezza del barometro e la lunghezza della sua ombra quando è in piedi. Poi si misura la lunghezza dell’ombra del grattacielo e con una semplice proporzione geometrica si ottiene l’altezza del grattacielo. La formula per calcolarla è sul foglio, sotto alla precedente.” Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 16 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . UNA UNA STORIA STORIA REALMENTE REALMENTE ACCADUTA ACCADUTA … … UNIVERSITÀ DI COPENHAGEN “Tuttavia, se proprio vogliamo essere molto scientifici, si potrebbe legare un pezzo di spago al barometro e farlo oscillare come un pendolo, prima al piano terra e poi sul tetto. L’altezza del grattacielo potrebbe poi essere determinata dalla differenza nella formula gravitazionale che ho derivato su quest’altro foglio di carta. Mi scuso per il calcolo lungo e complesso.” “Però c’è anche un altro modo non disprezzabile. Se il grattacielo ha una scala di emergenza, sarebbe più semplice salire le scale e misurare l’altezza del palazzo utilizzando l’altezza del barometro come unità di misura.” Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 17 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . UNA UNA STORIA STORIA REALMENTE REALMENTE ACCADUTA ACCADUTA … … UNIVERSITÀ DI COPENHAGEN “Ma se davvero si vuole essere noiosi e ortodossi, si potrebbe sempre utilizzare il barometro per misurare la pressione atmosferica sul tetto, poi al suolo e convertire la differenza di millibar in piedi, così da ottenere l’altezza del palazzo.” “Tuttavia, dal momento che il nostro insegnante ci esorta continuamente ad essere creativi nell’applicazione dei metodi scientifici, il modo indubbiamente migliore sarebbe quello di bussare alla porta del custode del palazzo e chiedergli : Le interesserebbe un nuovo barometro? Posso regalarle questo, se mi dice l’altezza del palazzo...’” Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 18 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . UNA UNA STORIA STORIA REALMENTE REALMENTE ACCADUTA ACCADUTA … … UNIVERSITÀ DI COPENHAGEN La Commissione delibera che lo studente debba essere promosso col massimo dei voti. Lo studente era Niels Henrik David Bohr Premio Nobel per la fisica nel 1922 per i suoi studi sulla struttura atomica e sull’atomo di Idrogeno Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 19 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . Come gestire a livello di scuola il cambiamento ? Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 20 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . Come gestire a livello di scuola il cambiamento ? DALLA FORMAZIONE … ALL’AUTO-FORMAZIONE Si ristrutturano le dinamiche stesse del pensare e del fare educazione Docente e discente sono ormai sullo stesso livello di autorità conoscitiva Ri-discussione della dimensione mediativa del rapporto insegnamento/apprendimento Condivisione della conoscenza stessa secondo una logica trasversale. Evoluzione dei processi etero-formativi verso pratiche auto-formative Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 21 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . Come gestire a livello di scuola il cambiamento ? AUTOFORMAZIONE, COME … Self-direction in learning come autodirezione della propria conoscenza come meta-apprendimento, apprendimento cioè come esplicitazione dei modelli soggettivi dell'apprendere come esigenza complessa di crescita formativa continua Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 22 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . Dall’ AUTOFORMAZIONE … L'autoformazione si attua all'interno di una relazione ricorsiva strategica: la negoziazione costante tra il soggetto che apprende e l'ambiente globale in cui egli è inserito IO IL IL CONTRATTO CONTRATTO PEDAGOGICO PEDAGOGICO Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 NOI SISTEMA esplicita il progetto individuale gestisce la negoziazione motiva l’auto-direzione facilita l’auto-valutazione 23 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . … alla COMUNITA’ DI APPRENDIMENTO Auto Formazione Comunità di apprendimento Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 24 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . La Comunità di apprendimento Fine del primato epistemologico della “conoscenza spiegata”, inizio di quello della “conoscenza narrata” Relazione pedagogica … meno relazione di sorveglianza per classificare e gerarchizzare, più relazione di promozione per partecipare e decidere Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 25 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . La centralità del curricolo per promuovere una comunità di apprendimento Con l’autonomia delle istituzioni scolastiche le ‘Indicazioni’ sostituiscono i “Programmi” mentre diventa centrale il curricolo didattico. Spetta alla singola scuola autonoma definire ed attuare un curricolo di scuola, da intendersi quale sintesi progettuale ed operativa delle condizioni pedagogiche, organizzative e didattiche che consentono di realizzare un insegnamento efficace ed adeguato agli alunni, nel rispetto degli indirizzi curriculari di carattere nazionale. (Nota di indirizzo per l’avvio dell’anno scolastico, Agosto 2006) Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 26 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . domanda: MA, UN CURRICOLO DI SCUOLA … COSA E’ ? E’ un percorso pensato a tavolino e formalizzato in un insieme di regole? E’ un percorso da fare insieme ad altri ma sapendo dove andare? E’ un percorso autonomo costituito da esperienze guidate e controllate da qualcuno? E’ … cosa? Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 27 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . Il punto di vista dei modelli teorici… IL CURRICOLO PER LA TEORIA RAZIONALE-TECNOLOGICA ( Tyler ) I criteri di validità sono l’efficienza, la produttività e l’economicità. Qualunque attività ha valore solo se letta in termini di comportamenti e di risultati prefissati, misurati e verificati E E’’ un procedimento tecnico per far conseguire all ’allievo un risultato prestabilito. Esige all’allievo pertanto una definizione rigorosa e concreta del prodotto da ottenere. Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 28 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . Il punto di vista dei modelli teorici… IL CURRICOLO PER LA TEORIA ( Habermas – Giroux ) CRITICO-SOCIOLOGICA Si basa sui fondamenti socio-politici del tempo e sulla visione che si ha del mondo. Per questa ragione rende l’insegnamento e la formazione un’attività critica, morale e politica E E’’ uno strumento per la riproduzione riproduzione dei dei modelli di relazione esistenti nella societ à. società. Perciò presenta risvolti ideologici sia manifesti che mascherati. Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 29 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . Il punto di vista dei modelli teorici… IL CURRICOLO PER LA TEORIA INTERPRETATIVO-SIMBOLICA ( Schwab – Elliot ) L’impostazione è di tipo cognitivista e richiama una visione costruttivista dell’apprendimento. Non è importante il risultato in quanto tale ma il processo di conoscenza che si sviluppa E E’’ una prassi sostenuta dalla riflessione ma inseparabile dalla sua realizzazione pratica. E E’’ sempre guidato da principi che si fondano su valori condivisi. Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 30 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . Il concetto di “Ambiente di apprendimento” costituisce ormai un determinante tecnico per poter studiare un processo educativo La scuola è tradizionalmente il luogo dove si costruiscono gli ambienti di apprendimento più equilibrati e controllati. Oggi questo è diventato sempre più difficile … … perché la scuola preferisce parlare più di “studenti” che di “persone” Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 31 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . Ricerca psico-pedagogica e comunità di apprendimento COME CREARE UN “AMBIENTE” DI APPRENDIMENTO AMBIENTE DI APPRENDIMENTO: un luogo insieme fisico e mentale dove si determinano condizioni finalizzate allo sviluppo di sistemi di competenze Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 32 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . MODELLI DI “AMBIENTE DI APPRENDIMENTO” CONTROLLO FORTE SCIENZA GESTIONE INSEGNANTE GESTIONE ALLIEVO CONTROLLO DEBOLE Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 ( M. Coomey e J. Stephenson ) 33 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . MODELLI DI “AMBIENTE DI APPRENDIMENTO” CONTROLLO FORTE GESTIONE INSEGNANTE GESTIONE ALLIEVO SOCIETA’ CONTROLLO DEBOLE Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 ( M. Coomey e J. Stephenson ) 34 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . MODELLI DI “AMBIENTE DI APPRENDIMENTO” CONTROLLO FORTE GESTIONE INSEGNANTE GESTIONE ALLIEVO TECNOLOGIA CONTROLLO DEBOLE Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 ( M. Coomey e J. Stephenson ) 35 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . MODELLI DI “AMBIENTE DI APPRENDIMENTO” CONTROLLO FORTE PERSONA GESTIONE INSEGNANTE GESTIONE ALLIEVO CONTROLLO DEBOLE Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 ( M. Coomey e J. Stephenson ) 36 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . MODELLI DI “AMBIENTE DI APPRENDIMENTO” CONTROLLO FORTE SCIENZA PERSONA GESTIONE INSEGNANTE GESTIONE ALLIEVO SOCIETA’ TECNOLOGIA CONTROLLO DEBOLE Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 ( M. Coomey e J. Stephenson ) 37 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . L ’ambiente di apprendimento L’ambiente del cittadino europeo Spazio europeo della ““Conoscenza” Conoscenza” Spazio Spazio europeo europeo dell’istruzione dell’istruzione ee della della formazione formazione Spazio Spazio europeo europeo della della ricerca ricerca ee dell’innovazione dell’innovazione Spazio Spazio europeo europeo dell’istruzione dell’istruzione superiore superiore Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 Spazio Spazio europeo europeo dell’apprendimento dell’apprendimento permanente permanente 38 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . Memorandum dell’Unione Europea del 30 Ottobre 2000 Si evidenziano le diverse categorie fondamentali di apprendimento finalizzato: - L’apprendimento formale è quello che si svolge negli istituti d’istruzione e di formazione e porta all’ottenimento di diplomi e di qualifiche riconosciute - L’apprendimento non formale è quello che si svolge al di fuori del sistema ufficiale di istruzione e formazione ed è promosso ed organizzato da strutture della società civile - L’apprendimento informale è quello che si connota con il modo stesso di vivere dell’individuo. Non è necessariamente intenzionale e a volte può non essere riconosciuto neanche dallo stesso interessato Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 39 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . “Competenze chiave” e apprendimento Raccomandazione Raccomandazione del del Parlamento Parlamento ee Consiglio Consiglio continuo Europeo – Dicembre 2006 Europeo – Dicembre 2006 Le competenze chiave sono un mix di conoscenze, abilità e attitudini personali di cui tutti hanno bisogno per poter realizzare se stessi dal punto di vista personale, sociale e del lavoro la competenza nella madrelingua la competenza culturale la competenza nell’imparare ad imparare la competenza in matematica e scienze La competenza interculturale e sociale la competenza interpersonale la competenza digitale Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 la competenza nelle lingue straniere la competenza imprenditoriale 40 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . COME RENDERE MOBILE ED INTEGRATO IL CITTADINO EUROPEO … ECVET il Sistema europeo per il Trasferimento dei Crediti di Istruzione e Formazione EQF il Quadro Europeo delle Qualificazioni EUROPASS il Libretto Formativo Individuale Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 41 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . Presentazione della Proposta di Raccomandazione per la costituzione di EQF (European Qualifications Framework) “Troppo spesso in Europa le persone si trovano di fronte a grossi ostacoli quando, per motivi di studio o di lavoro, cercano di spostarsi da un paese all’altro. Per risolvere questo problema ed aiutare le persone ad affrontare le sfide di un’economia mondiale caratterizzata dalla globalizzazione è necessario rendere più comprensibili le diverse qualifiche nazionali e facilitare così l'accesso all'istruzione e alla formazione a tutti”. Jàn Figel - Commissario Europeo per l’Istruzione, la Formazione, la Cultura e la Gioventù – Settembre 2006 Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 42 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . Mobilità Mobilità ee cittadinanza cittadinanza europea europea EQF – EUROPEAN QUALIFICATIONS FRAMEWORK Le funzioni base - L’EQF fissa un riferimento comune in termini di risultati di apprendimento per i vari tipi di qualificazione settoriale esistenti nei diversi Paesi dell’Unione - L’EQF permette di interpretare gli indicatori adottati nei vari Paesi per determinare i livelli di apprendimento nell’ambito dei quadri nazionali o di settore - L’EQF costituisce fattore di garanzia per lo sviluppo della qualità dei sistemi educativi e formativi europei, favorendo nel contempo lo sviluppo nell’ottica della strategia di Lisbona. Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 43 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . Mobilità Mobilità ee cittadinanza cittadinanza europea europea EQF – EUROPEAN QUALIFICATIONS FRAMEWORK CONOSCENZE Le qualificazioni in un EQF sono descritte in termini di tre tipi di risultato di apprendimento ABILITA’ COMPETENZE Per ogni tipo di risultato sono previsti 8 livelli di apprendimento Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 44 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . Dall’EQF (European Qualification Framework) Il concetto di “ apprendimento” “apprendimento” L’apprendimento è un processo cumulativo in cui gli individui assimilano gradualmente entità sempre più complesse ed astratte (concetti, categorie, schemi di comportamento o modelli) e/o acquisiscono abilità e competenze più ampie. Questo processo avviene in contesti informali, per esempio in attività ludiche e in contesti formali di apprendimento, incluso il luogo di lavoro. Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 45 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . Dall’EQF (European Qualification Framework) Il concetto di “ risultato di “risultato apprendimento ” apprendimento” Per risultato di apprendimento si intende l’insieme delle conoscenze, abilità e/o competenze che un individuo ha acquisito e/o è in grado di dimostrare di possedere dopo il completamento di un processo di apprendimento. I risultati di apprendimento sono delle dichiarazioni di cosa chi apprende deve sapere, capire e/o saper fare alla fine di un periodo di apprendimento. Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 46 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . Dall’EQF (European Qualification Framework) Il concetto di “ competenza” “competenza” Il concetto di competenza è multidimensionale e sottende : una competenza cognitiva che include l’uso della teoria e dei concetti, così come le conoscenze informali e tacite acquisite con l’esperienza; una competenza funzionale, cioè il saper fare quelle cose che una persona dovrebbe essere in grado di fare quando sono collocate in un contesto di una data area di lavoro o di attività sociale; una competenza personale che comprende il sapere come comportarsi in una situazione specifica; una competenza etica che implica il possesso di certi pregi personali e professionali. Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 47 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . EQF Indicatori Indicatori sintetici sintetici per per livello livello di di risultati risultati di di apprendimento apprendimento Livello Le qualificazioni riconoscono le abilità e le conoscenze di base e la capacità di 1 intraprendere semplici compiti sotto la diretta supervisione in un ambiente organizzato. Lo sviluppo delle abilità di apprendimento richiede un supporto organizzato. Queste qualificazioni non sono specifiche per l’occupazione Livello Le qualificazioni riconoscono una gamma limitata di conoscenze, abilità e 2 competenze di natura generale e concreta. Le abilità sono applicate sotto la supervisione e in un ambiente controllato. Chi apprende si assume responsabilità limitate della sua educazione. Alcune di queste qualificazioni sono specifiche per l’occupazione ma la maggior parte riconosce una preparazione generale per lo studio e il lavoro Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 48 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . EQF Indicatori Indicatori sintetici sintetici per per livello livello di di risultati risultati di di apprendimento apprendimento Livello Le qualificazioni riconoscono un’ampia conoscenza generale e delle conoscenze 3 basilari pratiche e teoriche di un campo specifico. Riconoscono la capacità di svolgere compiti sotto una direzione. Chi apprende si assume la responsabilità della sua educazione ed ha limitata esperienza pratica in un particolare aspetto del lavoro e dello studio. Livello Le qualificazioni riconoscono significative conoscenze pratiche e teoriche di un 4 campo specifico. Prevedono la capacità di applicare conoscenze, abilità e competenze specializzate per risolvere problemi autonomamente e controllare altri. Chi apprende dimostra un orientamento autonomo nella propria educazione e ha esperienza pratica nel lavoro e nello studio in situazioni comuni o straordinarie Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 49 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . EQF Indicatori Indicatori sintetici sintetici per per livello livello di di risultati risultati di di apprendimento apprendimento Livello qualificazioni riconoscono un’ampia conoscenza teorica e pratica, comprese le 5 Le conoscenze specifiche di un campo particolare educativo o lavorativo. Riconoscono la capacità di applicare conoscenze e abilità nello sviluppo di soluzioni strategiche a problemi ben definiti di natura astratta o concreta. Le abilità di apprendimento forniscono una base per l’apprendimento autonomo e le qualifiche attingono da esperienze di interazione operazionale nel lavoro o nello studio, compresa la direzione di persone e progetti. Livello qualificazioni riconoscono conoscenze, abilità e competenze dettagliate sia 6 Le teoriche che pratiche associate ad un ambito di lavoro o di studio, alcune delle quali sono all’avanguardia di quel settore. Queste qualifiche riconoscono anche l’applicazione delle conoscenze nel concepire e sostenere argomentazioni, nel risolvere problemi e nell’esprimere giudizi che tengono conto delle questioni sociali o etiche. Le qualificazioni a questo livello comprendono risultati adeguati ad un approccio professionale che consente di operare in un ambiente complesso. Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 50 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . EQF Indicatori Indicatori sintetici sintetici per per livello livello di di risultati risultati di di apprendimento apprendimento Livello Le qualificazioni riconoscono un apprendimento gestito autonomamente sia 7 teorico che pratico, spesso all’avanguardia delle conoscenze di un campo specifico che fornisce una base allo sviluppo e/o all’applicazione di idee originali, sovente nell’ambito della ricerca. Riconoscono la capacità di integrare conoscenze e formulare giudizi, tenendo conto delle questioni e delle responsabilità sociali ed etiche. Riflettono l’esperienza nel gestire il cambiamento in un ambiente complesso Livello qualificazioni riconoscono una padronanza sistematica di un campo di 8 Le conoscenza altamente specializzato e la capacità di analisi critica, valutazione e sintesi di idee nuove e complesse. Riconoscono inoltre la capacità di concepite, ideare, attuare ed adattare processi sostanziali di ricerca. Le qualificazioni riconoscono anche esperienze direttive nello sviluppo di approcci nuovi e creativi che estendono o ridefiniscono le conoscenze esistenti o la pratica professionale. Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 51 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . ECVET ECVET (European (European Credit Credit System System for for Vocational Vocational Education Education and and Training) Training) Sistema Europeo dei crediti di istruzione e formazione Le linee guida (Bruxelles 2005 ) Identificare i concetti fondanti dei sistemi europei in materia di qualifiche, standard, certificazione e accreditamento; Organizzare un’unica mappa descrittiva di questi sistemi, esplicitando i rapporti esistenti fra i concetti adottati; Rappresentare in modo univoco le informazioni in un formato interpretabile da tutti Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 52 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . Mobilità Mobilità ee cittadinanza cittadinanza europea europea ECVET - Il SISTEMA EUROPEO DEI CREDITI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE Cosa è l’ECVET L’ECVET è un sistema di accumulo, capitalizzazione e trasferimento di learning outcomes basato su una o più unità capitalizzabili allo scopo di registrare e attestare le competenze acquisite da una persona impegnata in un percorso di apprendimento A chi serve l’ECVET Attraverso le unità capitalizzabili l’ECVET registra le competenze acquisite e le attesta in forma di crediti per il loro trasferimento nel caso in cui cambia il percorso di apprendimento o se il percorso comporta mobilità da un sistema all’altro o da un Paese all’altro Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 53 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . Perché … EUROPASS Cosa è … EUROPASS Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 54 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . Documentare e valutare le proprie esperienze di istruzione, di formazione e di vita Il Portfolio delle competenze individuali Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 55 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . EUROPASS - il libretto formativo 1998 – Europass - il Libretto formativo individuale E’ stato promosso dal Consiglio Europeo nel 1998 per rendere trasparenti tutte le esperienze di formazione maturate da una persona. Ha assunto la forma di contenitore di portfoli ed oggi è utilizzato in tutti i Paesi dell’Unione e nei tre Paesi dello spazio economico Europeo (Norvegia, Islanda e Liechtenstein). E’ costituito da : Libretto Europass-Mobilità Curriculum Vitae Il Portfolio delle Supplemento al Lingue Supplemento al Diploma Certificato Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 56 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . Il punto critico della qualità di un curricolo: SAPER PROGETTARE PER COMPETENZE L’insieme degli esiti che si originano da un intervento progettuale (outcomes) possono essere compresi solamente attraverso la ricerca delle combinazioni storicamente verificatesi tra il sistema di funzionamento dell’intervento (mechanism) e il contesto di riferimento nel quale ha avuto luogo (context). ( Pawson e Tilley, 1997 ) Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 57 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . La domanda è d’obbligo: Parlando di qualit à di una prestazione, cosa qualità si intende, dal punto di vista del processo di apprendimento, per “… avere competenza ”o “…avere competenza” “… agire con competenza ”? “…agire competenza” Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 58 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . Metodologia della ricerca e lessico pedagogico Parole e significati … Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 59 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . Le conoscenze possono essere rappresentate come « sapere esplicito » Cosa sono “le conoscenze” Le conoscenze possono essere rappresentate come « sapere implicito » Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 60 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . Cosa sono le “azioni” Le azioni sono una modalità attraverso cui l’individuo interviene sulla realtà e la trasforma Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 61 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . Dall’interazione tra “conoscenze” e “azioni” … le capacità le abilità le competenze le padronanze Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 62 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . nella scuola … Cosa sono le capacità ? Cosa sono le abilità ? Le capacità rappresentano la propensione di un individuo ad agire, pensare, fare. È un concetto qualitativo che coniuga in modo esclusivo la conoscenza con l'azione . Le abilità si riferiscono al saper fare qualcosa in modo soddisfacente rispetto ad uno standard noto e a specifici settori . L'analisi di un’abilità può essere anche di tipo quantitativo. Le competenze costituiscono l’insieme delle capacità portate al migliore compimento in una situazione data. Indicano ciò che un individuo è in grado di fare di fronte ad un problema Cosa sono le competenze ? Cosa sono le padronanze ? Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 Le padronanze sono riconducibili ad un sistema di competenze attraverso cui un individuo sa come operare in modo efficace su una realtà data. L'analisi di una padronanza può essere anche di tipo quantitativo. 63 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . Competenza… una parola … dai tanti significati Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 64 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . LA PROVENIENZA SEMANTICA DEL CONCETTO DI COMPETENZA la Competence una teorica, teorica derivata dallo strutturalismo linguistico chomskiano la Performance una professionale, professionale legata al mondo del lavoro, che punta a riconoscere standard operativi di base o complessi. Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 65 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . Competenza … cosa è ? La competenza costituisce una caratteristica intrinseca di un Crescere è strano, individuo casualmente collegata ad una performance eccellente in non una puoi fermarti, mansione. Si compone di motivazioni, tratti, immagine di sé, ruoli conoscenze e abilità (Spencer, 1995) cambi e sociali, non te ne accorgi; non sei tu a deciderlo, nessuno lo decide, skill conoscenze nessuno sa perché Ruolo sociale ma tu cresci. Immagine di sè Tratti Motivazione L’iceberg di Spencer Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 66 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . DECLINARE LE COMPETENZE Il punto di vista della funzione socio-culturale Il Programma P.I.S.A. (Program for International Student Assessment) PISA - La competenza in Lettura (READING LITERACY) È la comprensione e l’utilizzazione di testi scritti e la riflessione sui loro contenuti al fine di raggiungere i propri obiettivi, di sviluppare le proprie conoscenze e potenzialità e di svolgere un ruolo attivo nella società Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 67 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . PISA Indicatori Indicatori sintetici sintetici di di contenuto contenuto di di competenza competenza in in LETTURA LETTURA 1 – FORMATO DEL TESTO (testi continui, testi non continui, ecc.) 2 – PROCESSI ATTIVATI NELLA LETTURA (individuare informazioni, comprendere il significato, ecc.) 4 – SITUAZIONI IN RELAZIONE ALL’USO DEL TESTO ELABORATO (romanzo, lettera, avviso pubblico, manuale, ecc.) Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 68 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . PISA Indicatori Indicatori sintetici sintetici di di livello livello di di competenza competenza in in LETTURA LETTURA – – Indagine Indagine 2000 2000 Liv. 5 Comprendere nei dettagli un testo complesso, individuare le informazioni principali, formulare ipotesi e verificarne la validità Liv. 4 Comprendere testi complessi, valutarli criticamente e riconoscere sfumature linguistiche Liv. 3 Comprendere testi di media difficoltà, collegare informazioni contenute in varie parti del testo e associarle alle conoscenze legate al quotidiano Liv. 2 Trovare informazioni in un testo semplice e trarre conclusioni attingendo alle conoscenze possedute Liv. 1 Estrarre informazioni da testi particolarmente semplici ed associarle alle proprie conoscenze legate al quotidiano Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 69 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . DECLINARE LE COMPETENZE Il punto di vista della funzione socio-culturale Il Programma P.I.S.A. (Program for International Student Assessment) PISA - La competenza in Matematica (MATHEMATICAL LITERACY) È la capacità di identificare e comprendere il ruolo che la matematica svolge nel mondo reale, di operare valutazioni fondate e di utilizzare la matematica in modi che rispondono alle esigenze della vita di un individuo Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 70 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . PISA Indicatori Indicatori sintetici sintetici di di contenuto contenuto di di competenza competenza in in MATEMATICA MATEMATICA 1 – CONTENUTO MATEMATICO (quantità, spazio e forma, relazioni, incertezza, ecc.) 2 – PROCESSI MATEMATICI (modellizzare, servirsi del linguaggio matematico, ecc.) 3 - SITUAZIONI (personale, scolastica, occupazionale, scientifica, ecc.) Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 71 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . PISA Indicatori Indicatori sintetici sintetici di di livello livello di di competenza competenza in in MATEMATICA MATEMATICA -- Indagine Indagine 2003 2003 Liv. 6 Generalizzazione ed uso di informazioni basate su situazioni e problemi complessi. Collegamento fra diverse fonti di informazioni e forme di rappresentazione differenti. Sviluppo di nuove soluzioni e strategie di gestione di situazioni non familiari. Liv. 5 Utilizzazione e sviluppo di modelli per situazioni complesse. Valutazione e scelta di strategie per affrontare problemi complessi. Utilizzazione strategica di forme di rappresentazione adatte e applicazione di conoscenze riferite alle situazioni Liv. 4 Utilizzazione corretta di modelli espliciti per situazioni complesse. Scelta e integrazione di varie fonti di rappresentazione e loro collegamento con aspetti di situazioni reali. Liv. 3 Svolgimento di procedure descritte chiaramente, comprese quelle che presuppongono decisioni sequenziali. Utilizzazione e interpretazione di rappresentazioni basate su varie fonti di informazioni e capacità di trame delle conclusioni dirette. Liv. 2 Estrazione di informazioni pertinenti da un'unica fonte e comprensione di un'unica forma di rappresentazione. Applicazione di algoritmi,formule, procedure o convenzioni di base. Liv. 1 Risposte a domande formulate in un contesto familiare contenenti tutte le informazioni pertinenti e definite chiaramente. Svolgimento di procedimenti di routine secondo istruzioni dirette. Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 72 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . DECLINARE LE COMPETENZE Il punto di vista della funzione socio-culturale Il Programma P.I.S.A. (Program for International Student Assessment) PISA - La competenza in Scienze (SCIENTIFIC LITERACY) È la capacità di utilizzare conoscenze scientifiche, di identificare domande che hanno un senso scientifico e di trarre conclusioni basate sui fatti, per comprendere il mondo della natura e i cambiamenti a esso apportati dall’attività umana Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 73 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . PISA Indicatori Indicatori sintetici sintetici di di contenuto contenuto di di competenza competenza in in SCIENZE SCIENZE 1 – CONOSCENZE O CONCETTI SCIENTFICI (fisica, chimica, scienze naturali, ecc.) 2 – PROCESSI DI PENSIERO PROPRI DELLA SCIENZA (descrivere, spiegare, prevedere fenomeni di tipo scientifico, ecc.) 3 – SITUAZIONI O CONTESTI RELATIVI ALL’APPLICAZIONE DI CONOSCENZE SCIENTIFICHE (scienze applicate alla vita, alla salute, alla Terra, ecc..) Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 74 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . PISA Liv. 6 Liv. 5 Liv. 4 Liv. 3 Liv. 2 Liv. 1 Indicatori Indicatori sintetici sintetici di di livello livello di di competenza competenza in in SCIENZE SCIENZE – – Indagine Indagine 2006 2006 Gli allievi sono in grado di riconoscere, spiegare e applicare correntemente le loro conoscenze e il loro sapere scientifico nelle diverse e complesse situazioni di vita. Sanno utilizzare le loro conoscenze scientifiche per elaborare principi e strategie volte a motivare le loro proposte e decisioni in situazioni personali, sociali o generali. Gli allievi sono in grado di riconoscere elementi scientifici in molte situazioni di vita complesse. Sanno inoltre applicare a queste situazioni principi scientifici e conoscenze affini e raffrontare, distinguere e giudicare fatti scientifici. Sono inoltre capaci di dare spiegazioni empiriche e formulare argomentazioni critiche Gli allievi sono in grado di affrontare situazioni e problemi riguardanti aspetti talvolta esplicitamente scientifici e trarre conclusioni sul ruolo delle scienze naturali e delle tecnologie. Sono capaci inoltre di applicare le spiegazioni scientifiche direttamente alla situazione reale nonché analizzare le proprie azioni e comunicare le decisioni sulla base delle loro conoscenze scientifiche. Gli allievi sono in grado di riconoscere problemi esplicitamente scientifici in diversi contesti ed effettuare le scelte appropriate per spiegare tali fenomeni. Sono inoltre capaci di interpretare, addurre e applicare direttamente i concetti scientifici dei diversi ambiti come pure elaborare brevi comunicazioni sulla base dei fatti e prendere decisioni basate sulle loro conoscenze scientifiche. Gli allievi possiedono conoscenze scientifiche sufficienti per spiegare fenomeni tratti da contesti loro familiari e trarre conclusioni basate su analisi semplici nonché interpretare in maniera evidente risultati di analisi scientifiche e di problematiche tecniche. Gli allievi possiedono conoscenze scientifiche limitate che riescono ad applicare unicamente ad alcune poche situazioni loro familiari. Sanno spiegare fatti scientifici esplicitamente ovvi. Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 75 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . DECLINARE LE COMPETENZE Il punto di vista della funzione socio-culturale Il Programma P.I.S.A. (Program for International Student Assessment) PISA - La competenza in Risoluzione di problemi (PROBLEM SOLVING) È la capacità di mettere in atto processi cognitivi per affrontare e risolvere situazioni reali e interdisciplinari , per le quali il percorso di soluzione non è immediatamente evidente Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 76 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . PISA Indicatori Indicatori sintetici sintetici di di livello livello di di competenza competenza in in PROBLEM PROBLEM SOLVING SOLVING -- Indagine Indagine 2003 2003 Liv. 3 Riflessione e comunicazione della soluzione di un problema. Approccio sistematico al problema, sua rappresentazione figurata e suo utilizzo nel processo risolutivo. Elaborazione e strutturazione simultanea dell'interazione e della complessità della problematica con una pluralità di condizioni. Comunicazione della soluzione a terzi Liv. 2 Modo di pensare analitico e capacità decisionale. Utilizzazione di differenti modalità riflessive, come induzione o deduzione, per assumere decisioni. Combinazione e sintesi di informazioni provenienti da fonti distinte. Collegamento di varie forme di rappresentazione. Gestione di aspetti non familiari e valutazione sulla base di differenti fonti d'informazione. Liv. 1 Risoluzione di problemi semplici. Risolvere problemi tratti da un'unica fonte di dati con informazioni chiare e univoche. Comprendere la natura di un problema, individuare e scegliere le informazioni importanti per la sua risoluzione. Trasformare le informazioni di una problematica semplice in una rappresentazione diversa Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 77 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . L’indagine PISA - un esempio di quesito (Program for International Student Assessment) Il tema : LAVORARE SOTTO IL SOLE Domanda 1: LAVORARE SOTTO IL SOLE S420Q01 Pietro sta facendo lavori di riparazione ad una vecchia casa. Egli ha lasciato una bottiglia d’acqua, alcuni chiodi di metallo e un’asse di legno dentro il bagagliaio della sua auto. Dopo che l’auto è rimasta sotto il sole per tre ore, la temperatura interna dell’auto raggiunge circa i 40 ºC. Che cosa succede agli oggetti nell’auto? Fai un cerchio intorno a “Sì” o a “No”per ciascuna delle affermazioni proposte. Questo succede all’oggetto/agli oggetti? Sì o No? Tutti gli oggetti hanno la stessa temperatura. Dopo un po’ di tempo l’acqua comincia a bollire. Dopo un po’ di tempo i chiodi di metallo cominciano a diventare incandescenti. La temperatura dei chiodi di metallo è più alta di quella dell’acqua. Sì / No Sì / No Sì / No Sì / No LAVORARE SOTTO IL SOLE: INDICAZIONI PER LA CORREZIONE D 1 Punteggio pieno Codice 1: Tutte e quattro le risposte corrette: Sì, No, No, No in quest’ordine. Nessun punteggio Codice 0: Altre risposte. Codice 9: Non risponde. Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 78 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . PISA I risultati per livello in Lettura Paesi OCSE e Paesi ospiti Il punteggio medio degli studenti italiani nella scala di competenza in lettura è pari a 469 (DS 109), contro una media OCSE pari a 492 (DS 99). La differenza tra il punteggio degli studenti maschi (448; ES 3,4) e il punteggio delle studentesse (489; ES 2,8) è statisticamente significativa a vantaggio delle studentesse. Percentuale degli studenti a ciascun livello della scala complessiva di Lettura, in Italia • • • • • • sotto il livello: livello 1: livello 2: livello 3: livello 4: livello 5: Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 11,4% 15,0% 24,5% 26,4% 17,5% 5,2% (media OCSE (media OCSE (media OCSE (media OCSE (media OCSE (media OCSE 7,4) 12,7) 22,7) 27,8) 20,7) 8,6) 79 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . PISA I risultati per livello in Matematica Paesi OCSE e Paesi ospiti Il punteggio medio degli studenti italiani nella scala complessiva di matematica è pari a 462 (DS 96), contro una media OCSE pari a 498(DS 92). La differenza tra il punteggio degli studenti maschi (470; ES 2,9) e il punteggio delle studentesse (453; ES 2,7) è statisticamente significativa a vantaggio degli studenti maschi. Percentuale degli studenti a ciascun livello della scala complessiva di Matematica, in Italia • • • • • • • sotto il livello 1: livello 1: livello 2: livello 3: livello 4: livello 5: livello 6: Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 13,5% 19,3% 25,5% 22,1% 13,3% 5,0% 1,3% (media OCSE (media OCSE (media OCSE (media OCSE (media OCSE (media OCSE (media OCSE 7,7) 13,6) 21,9) 24,3) 19,1) 10,0) 3,3) 80 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . PISA I risultati per livello in Scienze Paesi OCSE e Paesi ospiti Il punteggio medio degli studenti italiani nella scala complessiva di scienze è pari a 475 (DS 96), contro una media OCSE pari a 500 (DS 95). La differenza tra il punteggio degli studenti maschi (477; ES 2,8) e il punteggio delle studentesse (474; ES 2,5) non è statisticamente significativa. Percentuale degli studenti in ciascun livello della scala complessiva di Scienze, in Italia • • • • • • • sotto il livello 1: livello 1: livello 2: livello 3: livello 4: livello 5: livello 6: Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 7,3% 18,0% 27,6% 27,4% 15,1% 4,2% 0,4% (media OCSE (media OCSE (media OCSE (media OCSE (media OCSE (media OCSE (media OCSE 5,2) 14,1) 24,0) 27,4) 20,3) 7,7) 1,3) 81 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . PISA I risultati nazionali comparati ITALIA - PISA 2006 Gli studenti del Nord-Est si collocano al di sopra della media OCSE, Gli studenti del Nord-Ovest si collocano al livello della media OCSE, Gli studenti del Centro si collocano leggermente al di sotto della media, Gli studenti del Sud e del Sud Isole si collocano nettamente al di sotto della media OCSE. Gli studenti dei licei del Nord-Ovest, del Nord- Est e del Centro si collocano al d sopra della media Gli studenti degli istituti tecnici del Nord-Ovest e del Nord-Est si collocano al di sopra della media. Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 82 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . L’indagine PIRLS - le caratteristiche (Progress in International Reading Literacy Study) I fattori di competenza in PIRLS Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 83 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . L’indagine PIRLS - le caratteristiche (Progress in International Reading Literacy Study) I 4 tipi di processi di comprensione Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 84 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . L’indagine PIRLS - le caratteristiche (Progress in International Reading Literacy Study) Un esempio di quesito : scelta multipla (fonte: INVALSI, 2007) Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 85 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . PIRLS I risultati internazionali Indagine 2006 L’Italia si colloca nella fascia alta tra i Paesi partecipanti - Con un punteggio più alto della media internazionale - Con un’età media più bassa di tutti gli altri paesi (9,7 anni) Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 86 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . PIRLS I risultati internazionali Indagine 2006 – la frequenza della scuola dell’infanzia (Fonte: INVALSI, 2007) Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 87 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . PIRLS Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 I risultati nazionali comparati Anni 2001 - 2006 88 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . INVALSI L’indagine nazionale Anno scolastico 2006 - 2007 Obiettivi delle rilevazioni 2006-07 Valutazione dell’apprendimento della Lingua italiana, italiana della Matematica e delle Scienze in: II e IV primaria; I secondaria di I grado; I e III secondaria di II grado; Raccolta delle informazioni sulla scuola come “sistema”per studi specifici, ad esempio “se la scuola può fare la differenza”. Popolazioni nella rilevazione degli apprendimenti Tutti gli studenti che frequentano la II primaria (553.104 studenti in 7.397 scuole); Tutti gli studenti che frequentano la IV primaria (563.114 studenti in 7.397 scuole); Tutti gli studenti che frequentano la I secondaria di I grado (557.353 studenti in 5.759 scuole); Piano di campionamento Campione complesso; campione probabilistico stratificato a tre stadi (scuole, classi, studenti). Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 89 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . INVALSI - I Risultati Fonte: Invalsi, 2007 Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 90 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . INVALSI - i Risultati Fonte: Invalsi, 2007 Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 91 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . INVALSI - i Risultati Fonte: Invalsi, 2007 Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 92 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . INVALSI - I Risultati Fonte: Invalsi, 2007 Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 93 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . INVALSI - i Risultati Fonte: Invalsi, 2007 Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 94 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . INVALSI - i Risultati Fonte: Invalsi, 2007 Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 95 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . INVALSI - I Risultati Fonte: Invalsi, 2007 Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 96 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . INVALSI - I Risultati Fonte: Invalsi, 2007 Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 97 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . INVALSI - I Risultati Fonte: Invalsi, 2007 Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 98 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . DECLINIAMO COMPETENZA” CON DECLINIAMO ““COMPETENZA” CON PISA Competenza è … un sapere un sapere dotato di senso un sapere che si alimenta nella circolarità tra azione e riflessione un sapere condiviso da una comunità di pratiche ma personalizzato un sapere che si esprime in un’azione concreta Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 99 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . Come descrivere una competenza La costruzione del profilo curricolare Il concetto di livello Il livello è la misura raggiunta da una prestazione nell’ambito di una scala ordinata di valori assegnati. Nel caso delle competenze si può parlare di livello se: 1 • riguarda l’insieme dei livelli di abilità (tempo di esecuzione, correttezza, destrezza, ecc.) acquisiti e verificati nello svolgimento di un compito; • si riferisce ad un’unica competenza rilevata in più contesti 2 e in tempi diversi Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 100 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . Come descrivere una competenza La costruzione del profilo curricolare Il concetto di soglia La soglia, in un’attività di natura formativa, definisce gli elementi di raccordo tra una fase del processo e quella successiva. Nel caso delle competenze si può parlare di soglia se: • si utilizza il concetto di soglia per definire gli elementi di 1 transizione nelle diverse fasi del percorso formativo; • si considerano proprietà di una soglia la variabilità 2 processuale e la natura qualitativa dell’analisi . Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 101 Perché progettare per competenze. Modelli educativi e pratiche didattiche per una scuola europea . Come descrivere una competenza La valutazione del profilo curricolare 1 2 La prestazione deve rispondere alle attese del destinatario La prestazione deve reggere il confronto con altre prestazioni dello stesso tipo prestazione deve garantire l’azione di più 3 La abilità di tipo cognitivo e metacognitivo Seminario di Studi – Catania 16 Maggio 2008 102