ANNO XLVII - N. 4
Martedì 17 Aprile 2007
€ 1,50
Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB IMPERIA
Eccovi Alassio che innamora il sole. (A. Graf)
Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S.
Apertura sede: Lunedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato dalle 18 alle 19. Socio Aderente € 17,50 - Socio Aderente Sostenitore oltre € 20,00 - Socio Effettivo € 20,50 - Socio estero € 22,00
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MINIALLOGGI
Molte persone, alassini che
amano il nostro paese, ci chiedono di dare voce ad una grande
preoccupazione.
L’argomento è stato affrontato dall’Alassino con articoli sui
numeri di agosto e settembre
2005 e con tavole rotonde nel
2006. Purtroppo continua ad essere di pressante attualità, perché sempre crescente è l’emorragia di famiglie giovani che abbandonano Alassio costrette ad
andare ad abitare altrove, e numerose sono le coppie che, non
avendo la possibilità di una casa
adeguata all’esigenza di formare
una famiglia, non si sposano con
deprecabili conseguenze. Oggi
ad Alassio non si costruiscono
che miniappartamenti, si trasformano quelli grandi in minialloggi che raggiungono prezzi
esorbitanti. Trasformazioni e
costruzioni che non servono ai
residenti, ma solo ad aumentare
a dismisura il numero di seconde case.
Ci chiediamo se si vuole fare
della nostra città una residenza
di vecchi. Senza giovani qualsiasi paese muore. Tra qualche decennio vi saranno solo turisti di
seconde case, e anche per gli alberghi non si vede un futuro roseo.
Auspichiamo che l’Amministrazione Comunale senta il dovere di considerare queste pressanti richieste. I “guasti” dei decenni passati si sopportano ancora oggi (nuovi quartieri senza
piazze, né giardini) e purtroppo
per sempre. Anche e soprattutto la collina deve essere salvata
perché la sempre più frequente
cementificazione crea gravi disagi e nessun vantaggio alla
città.
Lasciare un buon ricordo di
Amministrazione lungimirante
dovrebbe essere la prima preoccupazione oltre che materia di
orgoglio di chi guida e governa
una comunità come la nostra.
A.V.A.
L’annosa vicenda per la difesa dei nostri
beni immobili già appartenuti per lasciti
all’ospedale di Alassio sta per concludersi
La lunga causa intentata dal
Comune contro l’U.S.L. 2 Savonese e la Regione Liguria sta per
essere conclusa con una transazione. Abbiamo appreso in occasione del Consiglio Comunale
straordinario del 22 marzo u.sc.
che, a seguito dei numerosi incontri tra l’Amministraizone
Comunale Alassina e i Dirigenti
della ASL2 Savonese la causa civile pendente davanti al tribunale di Savona potrebbe essere definita transitivamente con il riconoscimento della proprietà in capo al Comune di tutti i beni immobili ubicati nella Via Robutti e
oltre un alloggio e precisamente
CONSIGLIO S. AMBROGIO 500 ANNI:
COMUNALE la relazione di Antonio Carossino
del 29 marzo
Imposta comunale immobili
(ICI), tassa smaltimento rifiuti,
programma triennale 2007/2009
lavori pubblici e Bilancio di Previsione esercizio 2007, Bilancio
Previsionale e programmatico
pluriennale 2007/2009, sono gli
argomenti trattati in questa seduta dove non sono mancate le
schermaglie tra gli opposti
schieramenti.
Sulla TARSU (smaltimento rifiuti) ha esordito l’assessore
Fabrizio Calò con proposta di
modifiche in attesa di tariffe sostitutive che riguardano, tra
l’altro, mansarde e soffitte con
altezza inferiore a mt. 1,50 e riduzioni per le spiagge libere organizzate a seguito delle disposizioni regionali che impongono di lasciare a disposizione di
tutti i cittadini una parte della
concessione stessa. Una raccomandazione da parte del
Consigliere Garassino per una
maggiore attenzione alla pulizia della città avendo riscontrato lamentele da più parti.
Assicura il Sindaco il massimo
controllo in merito. Tutti d’accordo su questo punto.
Una folta rappresentanza delle Associazioni che fanno parte
della Consulta Ligure si sono
riunite il 27 marzo scorso nella
sede regionale di Genova, su
(continua a pagina 2)
(continua a pagina 2)
Floreat Alaxium
Giovedì 19 aprile 2007
presso la Sede sociale
di Via XX Settembre 7, Alassio
è convocata
L’ASSEMBLEA ORDINARIA
DEI SOCI
alle ore 20.30 in prima convocazione e
alle ore 21.00 in seconda convocazione
con il seguente
ORDINE DEL GIORNO
1) Relazione del presidente;
2) Varie ed eventuali.
Per i Soci è un dovere morale
partecipare all’Assemblea
Il Presidente A.V.A.
Carlo Cavedini
rale parrocchiale e nel settore
agricolo con la bonifica e la trasformazione del territorio, il relatore ha ripercorso la storia religiosa della città con precisi excursus sulla nascita, lo sviluppo
e qualche volta anche sulla fine
di istituzioni ecclesiastiche re-
Il relatore sig. Antonio Carossino.
Iniziando dal periodo della signoria benedettina, fiorente
quasi mille anni fa, e sottolineando l'importanza di quella
presenza nel campo della pasto-
golari.
Nel Quattrocento sono sorti i
minori osservanti presso l'at(continua a pagina 2)
(continua a pagina 2)
in Via Mazzini, gli altri beni immobili costituiti dall’Albergo
Italia, dal Bar Ristorante ex
Pastorino, dai negozi su Via
Mazzini, dagli altri beni costituenti i lasciti Canata e Garassino
resteranno invece in proprietà
all’ASL 2 Savonese con il formale e preciso impegno da parte di
quest’ultima di provvedere, con
il loro realizzo monetario alla
conclusione dei lavori relativi al
nuovo ospedale di Alberga che
dovrà essere dotato di tutti gli
strumenti necessari a corredo
di un moderno nosocomio.
ASSOCIAZIONE
VECCHIA ALASSIO
Venerdì 30 marzo nel salone
parrocchiale, dotato di impianto d'amplificazione e di proiezione, Antonio Carossino ha intrattenuto il folto pubblico con
una puntuale e documentata
presentazione delle comunità
religiose alassine.
La Regione
apre la porta alla
Consulta Ligure
AUDITORIUM DELLA BIBLIOTECA CIVICA, 14.3.07 Il gruppo degli studenti delle
Scuole Medie di Alassio premiati dai Cronisti Liguri per i loro articoli su vari
(FOTO SILVIO FASANO)
temi. Articolo a pag 2
25 APRILE
Pubblichiamo per necessaria
informazione, convinti come
siamo che la ricorrenza del 62°
anniversario della liberazione
del nostro Paese dalla tirannide
nazifascista, sia l’elemento fondativo di tutte le nostre libertà,
che vanno costantemente vigilate e difese da ogni attacco palese o subdolo, il seguente programma, invitando la cittadinanza ad una corale partecipazione.
ANPI
Sezione di Alassio e Laigueglia
Martedì 24 Aprile 2007 ore 21
Biblioteca Civica “Renzo Deaglio”
Piazza Airaldi e Durante
Presentazione del libro
“Il Processo Engel”
del dott. Pier Paolo Rivello
Procuratore capo della
Repubblica presso il tribunale
Militare di Torino
Sarà presente l’Autore
Angolo
di
Daniele La Corte
Nuovi schiavi
e “benpensanti”
Ricordate quando Alassio era
Padania? Bandiere verdi, gazebo e un gran gridare a «Roma ladrona». Poi la campagna tipicamente “nordica” del «dagli
all’extracomunitario» solo perché, in prevalenza, aveva la pelle più scura della nostra. E ad
Alassio quelli che pensavano di
essere superiori vincevano le
elezioni. Grande maggioranza
di “benpensanti” che però oggi
non alzano un dito e non si indignano quando in ristoranti, alberghi, bar e soprattutto nei
cantieri edili vengono scoperti
a lavorare, senza alcuna garanzia previdenziale, proprio gli
extracomunitari. Lo sfruttamento dei nuovi schiavi pare
non scandalizzi nessuno nella
patria dell’effimero dove, troppo spesso, conta più un tavolino per il dehors che un essere
umano.
Il grido si alza soltanto da
quegli imprenditori senza scrupoli che “beccati” dalla Finanza
piuttosto che dai Carabinieri o
dalla Polizia, additano il «Governo ladro» soltanto perché fa
rispettare le leggi. Le statistiche parlano di un sommerso
fatto di sfruttamento di manodopera, soltanto nella ridente
città del Muretto, da far invidia
a fatturati stratosferici di aziende multinazionali. Ma i più tacciono perché convinti che non
mettere in regola un dipendente o utilizzare un clandestino
non sia peccato. Ci indigna però
il fatto che troppi “cattollicanti”
(definizione usata dall’Osservatore Romano per indicare chi
predica bene e razzola male soprattutto in politica) sono
nell’elenco degli sfruttatori.
Non facciamo i nomi per questione di privacy e perché, appena passata la Pasqua, vogliamo essere anche noi più buoni.
Padri di famiglia messi a lavorare in cantieri a costruire
palazzi e box, in ambienti poco
sicuri e per pochi euro al giorno
costretti a vivere con la spada
di Damocle sulla testa, sempre
pronta a colpire sotto le sembianze di licenziamento ingiustificato, piuttosto che di un incidente o di un blitz delle forze
dell’ordine. Battiamoci per la
democrazia, per salvaguardarla, per renderci conto che tutti
siamo uguali e che globalizzazione significa anche multietnicità.
L’Abbé Pierre, il monaco
francese in odore di santità,
scomparso poche mesi fa, tanto
per rimanere in tema religioso,
nel commentare la Prima lettera di Giovanni con la quale
l’apostolo ricordava l’amore
per i fratelli, scriveva: «Io non
sono più tuo figlio, Signore, se
non sono fratello dei miei fratelli e se non siamo tutti insieme
tuoi figli».
Ma torniamo alla laicità: tra
qualche giorno festeggeremo la
ricorrenza del XXV Aprile, il
Sessantaduesimo anniversario
della Liberazione. Chi ha combattuto contro i nazifascisti oltre che per donare al Paese la libertà ha lottato anche per
l’uguaglianza e la fratellanza redigendo poi la Carta Costituzionale sottolineando subito
come l’Italia sia una Repubblica
basa sul lavoro (non certo quello nero).
2
«L'ALASSINO»
I NOSTRI BENI IMMOBILI
(segue dalla prima pagina)
Con questo vincolo noi riteniamo
di poter affermare che la volontà dei
munifici donatori di tanti beni venga
rispettata, appunto perché i loro beni furono lasciati alla collettività
alassina meno abbiente perché con
i frutti degli stessi potesse essere
prestato il presidio sanitario necessario. Abbiamo appreso inoltre che
anche il complesso ospedaliero
alassino sotto il nome di “Val d’Olivo
e della adiacente “Villa Flora”, con
gli accessori e dipendenze resteranno in proprietà al nostro Comune.
Va precisato che questi ultimi
due beni non facevano e non fanno
parte di lasciti, ma sono stati acquistati direttamente dell’Amministrazione Comunale dell’epoca dopo la
chiusura del Vecchio Ospedale di
Piazza Paccini.
I beni di Via Robutti, secondo
quanto è stato deliberato dal Consiglio Comunale straordinario, avranno destinazione Sociale per la popolazione e gli anziani del nostro
Paese.
Un grande ringraziamento al nostro Socio e Probiviro avv. Claudio
Battelli ed al pool di avvocati che ha
affiancato lo stesso, lavorando gratuitamente e con grande passione
col risultato che ha impedito alla
comunità alassina l’esproprio sostanziale di tanto patrimonio.
Un ringraziamento anche al
Consiglio Comunale che nella seduta del 22 marzo u.sc. ha finalmente,
con senso di responsabilità, votato
all’unanimità l’accordo con le ASL2.
Un Consiglio Comunale tranquillo e
costruttivo nel quale il Capo
Gruppo di maggioranza avv. Vanni
Oddino e del Capo Gruppo di
Minoranza ing. Giancarlo Garassino
hanno espresso la loro valutazione
positiva sull’accordo, con lo specifico ringraziamento agli avvocati, per
il bene di Alassio.
A.V.A.
S. AMBROGIO
(segue dalla prima pagina)
tuale chiesa di Santa Maria degli
Angeli o dei Salesiani, in seguito al
probabile passaggio e alle prediche
di S. Bernardino da Siena e di S.
Giovanni da Capestrano; quindi i
frati Cappuccini, verso la seconda
metà del Cinquecento, si stabilirono
nel borgo Coscia, incrementando a
tal punto la loro opera a favore del
borgo da assumere ultimamente il
titolo di parrocchia.
Le monache nel convento di
Sant'Andrea, attuale palazzo del
comune, proprio nel periodo della
guerra dei Trent'anni occuparono
l'attuale piazza e palazzo del
Comune.
I Domenicani, con l'istituzione di
una casa presso l'attuale piazza
Partigiani, hanno trasmesso cultura
agli Alassini. Don Bosco verso la fine
dell'Ottocento ha messo le mani su
quel complesso edilizio che sarebbe diventato il cuore di una vita spirituale e formativa fondamentale
per il nostro paese.
Il relatore si è soffermato infine
sulle numerose case di suore che
soprattutto negli ultimi tempi hanno svolti servizi sociali nel settore
ospedaliero, scolastico e spirituale:
le suore di Santa Marta, le Vincenzine, le Francescane, le suore di
Betània, di Montague, le Clarisse.
I presenti hanno potuto constatare, dalla precisa carrellata sulle comunità religiose, che ad Alassio il
rapporto con lo spirituale si è sempre mantenuto intenso e fecondo di
iniziative in ogni campo della esperienza cittadina.
Giovanni Puerari
Venerdì 20 aprile, alle ore 17.30
nel salone parrocchiale, verranno
proiettati filmati di Beppe Rizzo concernenti i restauri in S. Ambrogio.
Venerdì 27 aprile, sempre nel salone
parrocchiale alle ore 17.30, il dottor
Giampaolo Mela terrà una conferenza sul tema La musica e la tradizione
organistica in S. Ambrogio.
CONSIGLIO COMUNALE
Sull’imposta comunale immobili (ICI) per l’approvazione
del regolamento, determinazione aliquote e detrazioni, proposta di emendamenti da parte
dei Consiglieri Testa e Boggiano, che contestano i metodi dei
controlli sulla applicazione
dell’imposta stessa, emendamenti peraltro respinti. L’argomento viene approvato con i
soli voti della maggioranza.
Rimane comunque mantenuta
l’aliquota del 4 per mille sulle
abitazioni principali con detrazione di 180 euro, il 7 per mille
sulle seconde case e il 5,50 per
mille per le strutture alberghiere. Per quest’ultima categoria
la minoranza ha chiesto una diminuzione dello 0,50 per mille,
che non è stato accettato per
esigenze di bilancio.
È seguita l’approvazione, senza l’appoggio della minoranza,
del programma triennale
2007/2009 sui lavori pubblici, da
allegarsi al Bilancio di Previsione 2007. Ampia relazione
dell’Assessore Aicardi sui lavori
in corso di attuazione ed altri già
progettati. Ne citiamo alcuni:
Parcheggio Moglio, passeggiata Ciccione, ristrutturazione
residenza-albergo per anziani
“Poggio Fiorito”, sistemazione
delle vie Diaz, Brennero e Roma, rifacimento acquedotto,
costruzione teatro e depurato-
Martedì 17 Aprile 2007
CONSULTA LIGURE
(segue dalla prima pagina)
(segue dalla prima pagina)
re, manutenzione viabilità, potenziamento tratti di illuminazione e realizzazione di un parcheggio in Viale Hanbury. Proposto da parte del consigliere
Testa, con un emendamento,
l’inserimento nel piano triennale la progettazione di un parcheggio in zona levante, precisamente in Via Gallo, nel tratto
da Villa Fernanda all’ex albergo
S. Lucia, in alternativa a quello
proposto dalla maggioranza in
Viale Hanbury, parallelo alla
ferrovia con l’eliminazione degli oleandri sulla scarpata. L’impatto ambientale sarebbe minimo con un maggior numero di
posti auto. Questo progetto, redatto dall’Ing. Garassino, capogruppo di opposizione e a titolo
gratuito, è stato accolto favorevolmente dal Sindaco Melgrati
che si impegna a trasmetterlo
alle Ferrovie per l’approvazione, affermando che si possono
realizzare entrambi i parcheggi.
A questo punto il consigliere
di minoranza Garassino chiede
di rinviare il consiglio, data
l’ora tarda, per la discussione
del Bilancio di Previsione, esercizio 2007, Bilancio pluriennale
e relazione programmatica
2007/2009 e relativa approvazione nei giorni successivi.
All’unanimità viene fissato il
rinvio a lunedì 2 aprile.
invito dell’Assessore alla Cultura
Dott. Morchio, per annunciare il riconoscimento della Consulta Ligure delle Associazioni per la Cultura, le Arti e le tradizioni locali. A
questo proposito sono in corso di
reperimento locali nel centro di
Genova, più precisamente in piazza Dante all’ombra del grattacielo,
dove verrà allestita una sede destinata ad accogliere raccolte di documenti, testi teatrali, poesie e
canzoni popolari.
Finalmente qualcosa si mette in
moto, dichiara soddisfatto il Dott.
Elmo Bazzano, Presidente della
Associazione “Campanassa” di
Savona, in quanto la Consulta mira
all’unità dei liguri oltre il mantenimento della lingua dialettale, patrimonio da conservare per le generazioni future; a tale scopo verrà
avviato un progetto di divulgazione delle antiche tradizioni nelle
scuole primarie, con inizio il prossimo anno. Poter disporre pertanto di un punto di incontro nel capoluogo della Regione è molto importante.
L’aver ottenuto dalla Regione
Liguria il riconoscimento delle
realtà dei sodalizi sparsi nelle
quattro provincie e che hanno raggiunto il numero di 52, riunite nella Consulta con un recapito nella
città di Genova, è motivo di grande
soddisfazione; così si è espresso il
nostro Presidente Carlo Cavedini,
rimarcando l’eventuale peso politico da non sottovalutare.
A.V.A.
A.V.A.
IN BREVE, AI NOSTRI
AMMINISTRATORI
SEGNALIAMO CHE…
RUBRICA MENSILE A CURA DELL'A.V.A.
Vico Tortore è in uno stato pietoso. Deploriamo che nel pieno centro storico esistano dei vicoli ridotti in questo stato con
asfalto rotto… (e c’erano le basole) buche ovunque… per non
parlare della sporcizia che invade tutto. A quando un provvedimento adeguato?
… E per rimanere
in argomento vicoli… perché in Via
Alessandro Volta
angolo con Via XX
Settembre è diventato il ricettacolo
(oltre che il deposito dei cartoni) della
spazzatura di tutti
gli esercizi dei dintorni? I contenitori
delle isole ecologiche sono abbastanza vicini… e servono per questo.
…Le Palme di Alassio e della Riviera sono in pericolo.
Attenzione al PUNTERUOLO ROSSO (Rhynchophrus ferrugineus
Olivier), un coleottero Curculiniade che si insinua tra le foglie,
depositando le uova e colpendole a morte. Ci auguriamo che si
agisca con tempestività, per evitare la perdita delle poche palme rimaste, testimonianza dei meravigliosi giardini dei tempi
passati. Per ulteriore e approfondite informazioni cercare su
Google: Punteruolo rosso.
Assemblea annuale e
Decisione epocale sui beni dell’ospedale
In data odierna riceviamo una cittadini residenti meno abbien- bile a questo problema ed il
pranzo sociale alla S.O.M.S. lettera
raccomandata a firma ti, dall’altra a garantire con Direttore Generale dell’ASL 2,
Quasi una festa di paese... e che
festa briosa e dolcissima quella dell'annuale simposio-assemblea della
Società Operaia di Mutuo Soccorso
di Alassio, tenutasi presso il Ristorante dell'Hotel dei Fiori, domenica
18 Marzo u.sc.
Oltre cento Alassini (e molti...
d.o.c.) hanno fatto corona al Consiglio Direttivo ed al suo Presidente,
il Geom. Enzo Barbera, che, visibilmente commosso, ha porto il suo
saluto ad autorità, alle Signore che
(sono le sue stesse parole) «con la
loro presenza, l'eleganza ed il sorriso rallegrano la festa», ai soci onorari ed a tutti i soci e simpatizzanti, ai
della stessa Società Operaia di
Alassio. Dopo il lauto pranzo e l'approvazione unanime della situazione contabile e finanziaria della
Società, sono state consegnate, come di consueto in questa occasione
annuale, le medaglie d'oro ai Soci…
giunti alla pensione. Sono stati, inoltre, chiamati al “proscenio” per porgere il loro saluto ed un pensiero
per l'occasione (in ogni caso vivo e
affettuosamente simpatico per il
Presidente e per tutti i presenti)
l'Assessore dott. Loretta Zavaroni, il
Presidente A.V.A. Carlo Cavedini, il
Signor Giuseppe Vena ed il Socio
Onorario prof. Tommaso Schivo. E
HOTEL DEI FIORI, DOMENICA 18 MARZO 2007 Il pranzo Sociale della Società di
Mutuo Soccorso.
Presidenti delle Società consorelle
di Moglio e di Solva e dell'AVA.
Applausi durante tutto il discorso,
ma dissenso generale e autentico alla notizia che il Presidente intenderà nel prossimo autunno passare
il testimone della società ad altra
persona, «affinché la Società progredisca e conservi, l'impegno e la
coesione presente». Il Presidente ha
annunciato per quest’anno il versamento da parte della S.O.M.S. di €
5.000 (cinquemila) a beneficio della
Residenza Assistita di Poggio
Fiorito (80 nuovi materassi) ed ha
parlato di un prossimo Convegno
alassino sulla figura di Giuseppe
Garibaldi che, in occasione della
sua pur breve permanenza nella nostra città, fu il primo Socio Onorario
prima del congedo finale ancora applausi, affettuosità ed un caldo arrivederci al prossimo anno.
Hanno ricevuto le medaglie d’oro
del “pensionamento” i Soci: Arturo
ARRIGONI – Michele ALLEANZA –
Pasquale BALZOLA – Mauro FENILI
– Clemente MURONI – Paolo PEZZOLO – Emanuele RAMASSO – Giuliano
VENA.
A.V.A.
MOSTRE
Sala Carletti
dal 13 al 21 aprile
Martedì 22 Maggio 2007 - ore 21
Salone Parrocchiale S. Ambrogio (g.c.)
XVII EDIZIONE DELLA SERATA CULTURALE
Alassio fra Musica
e Poesia
INGRESSO LIBERO
espongono gli artisti
UNITRE ALASSIO
dal 23 al 30 aprile
espone
Astrid Hammond
dal 1° al 15 maggio
espone
Luisa Lazzaro
del Direttore Generale dell’ASL
2, Dr. Franco Bonanni, che conferma di fatto quanto verbalmente emerso dalla trattativa
condotta da un pool di Avvocati
alassini, capitanato dal decano,
Avv. Claudio Bottelli, che hanno
esercitato questa azione legale
a titolo completamente gratuito, dal Sindaco di Alassio, Arch.
Marco Melgrati e dall’Assessore
alla Sanità, Dr. Loretta Zavaroni,
circa le proprietà che i munifici
benefattori avevano negli anni
donato all’Ospedale di Alassio
quando lo stesso era emanazione e proprietà del Comune di
Alassio.
La vertenza presso il
Tribunale Civile era stata attuata dal Comune di Alassio
dopo la decisione della Corte
Costituzionale, alla quale il
Comune si era rivolto per l’eccezione di incostituzionalità,
dopo il pronunciamento della
stessa sfavorevole a questa
opzione.
L’accordo è stato trovato con
la premessa che tutte le proprietà che resteranno in capo
all’ASL e che verranno monetizzate in accordo con l’ARTE
(Ente comunque di diritto pubblico), dovranno servire a titolo
esclusivo al completamento ed
arredamento del costruendo
nuovo nosocomio di Albenga.
L’accordo prevede che rimanga in proprietà al Comune
di Alassio circa il 35% del totale del valore immobiliare di tutti i lasciti in oggetto e segnatamente:
L’immobile di Via Robutti, civici n. 3-4-5-6, sede dell’ex Ristorante Excelsior
L’immobile di Via Robutti civico n. 11, locale di pertinenza
ex Rist. Excelsior
L’immobile di Via Robutti civico n. 8, negozio, attualmente
libero
Gli immobili di Via Robutti civici n. 9 e 10, attualmente occupati dal Comune per l’Ufficio
Condono
L’alloggio di Via Mazzini civico n. 39, attualmente affittato.
Rimane, inoltre, nella disponibilità del Comune l’immobile
Ospedale Val d’Olivo, con tutte
le sue pertinenze nel caso, che
speriamo non avvenga mai, di
dismissione da parte dell’ASL
dello stesso per scopi sanitari,
quindi di chiusura della R.S.A.
Questo accordo è mirato, in
primo luogo, a salvaguardare le
proprietà che i munifici donatori avevano destinato all’Ospedale del Comune di Alassio,
per alleviare le sofferenze dei
grande senso di responsabilità
da parte dell’amministrazione
Comunale di Alassio, il completamento dell’Ospedale comprensoriale di Albenga, che senza l’alienazione di queste proprietà ed il recupero dei fondi
derivanti non avrebbe potuto
aprire nei tempi previsti, e cioè
per l’inizio dell’anno 2008.
Voglio ricordare che il Comune di Alassio aveva già dato
il suo contributo per la costruzione dell’Ospedale di Albenga
acconsentendo, con delibera
consiliare, all’alienazione del
complesso di Poggio Fiorito,
anch’esso oggetto di contenzioso.
Questo sforzo concettuale
dell’Amministrazione di Alassio
è teso a garantire una risposta
di ampio respiro comprensoriale ai problemi della sanità ed afferma il concetto che l’Ospedale
di Albenga è, ad ampio titolo, anche patrimonio della Città e dei
Cittadini di Alassio.
Voglio ringraziare, in modo
particolare, quanti si sono adoperati per il buon fine di questa
vertenza, soprattutto il pool di
Avvocati, con l’Avv. Bottelli a
fare da capofila, l’Associazione
Vecchia Alassio, sempre sensi-
Dr. Franco Bonanni con i
Dirigenti della stessa ASL, con
i quali si è raggiunto questo accordo, che è sicuramente il migliore possibile nell’interesse
della Città di Alassio e della sanità del comprensorio albenganese.
Insistere con la causa avrebbe comportato due rischi: il primo quello di procrastinare negli
anni una decisione che poteva
lasciare uno dei due attori privo
di ogni diritto sulle proprietà; il
secondo la responsabilità da
parte dell’Amministrazione Comunale di Alassio, visti i tempi
della giustizia in Italia, di non vedere completato funzionalmente il nuovo Ospedale di Albenga
e, quindi, non vederne la sua
apertura in tempi rapidi, visto
che la Regione ha stabilito che il
completamento doveva essere
fatto coi beni dell’Ospedale di
Alassio.
Saluto, quindi, con grande
soddisfazione, questo accordo
che definirei epocale, che mette
una volta per tutte la parola fine
ad una vertenza complessa e
contrastata.
Il Sindaco
(Arch. Marco Melgrati)
Concorso “Un articolo di cronaca”
Valentino Marziano, della
scuola Media Statale M. M. Ollandini, si aggiudica il primo premio del Concorso per “Un articolo di Cronaca” con l’elaborato
“L’isola Gallinara mia per un
giorno… utopia o realtà?”
Un pubblico numeroso ed attento era presente nell’Auditorium della Biblioteca Civica
“Renzo Deaglio” e soprattutto
molti i giovanissimi, per la premiazione degli elaborati degli
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
8)
9)
10)
studenti delle scuole medie per
il concorso di “Un articolo di Cronaca” per l’anno 2006.
In apertura della manifestazione, dopo il saluto del Sindaco
di Alassio, dott. arch. Marco
Melgrati, del Presidente della
Giuria dei “Cronisti Liguri” dott.
Alfredo Provenzali, il Presidente
del Comitato organizzatore dà
lettura del verbale dei vincitori e
precisamente:
Valentino Marziano (Ollandini) contributo studi
Monia Morscio (Don Bosco)
«
Angelo Miletto (Ollandini)
«
Francesca Ricci (Don Bosco)
«
Tommaso Nattero (Ollandini)
«
Sharon Roveraro (Don Bosco)
«
Beatrice Bertolino (Ollandini)
«
Micaela Morenco (Ollandini)
«
Giovanni Della Valle (Don Bosco)
«
Fabiola Vendrame (Ollandini)
«
La Giuria ha assegnato il premio speciale offerto dal Presidente Lions Club Alassio di €
130 a Caterina Schivo (Ollandini) in ricordo di Guidi Milla
moglie del Presidente Nello
€
«
«
«
«
«
«
«
«
«
516.00
365.00
255.00
206.00
130.00
130.00
130.00
130.00
130.00
130.00
Aicardi.
(Nell’allegato inserto – in forma
adattato al nostro giornale – la
presentazione “Anche la Cronaca Alassio fa scuola” di Alfredo
Provenzali).
Martedì 17 Aprile 2007
CERCA DI ESSERE FELICE
(da una pergamena del 1642 - a cura di Tommaso Schivo)
CAP. 7°
3
«L'ALASSINO»
- E con l’età che avanza?
Continuando ad analizzare la
rassegna morale del dotto estensore di questo fantastico "decalogo", non si può non ammettere
che egli, nella sua lunga serie di
consigli e di ammonimenti, abbia
dimostrato, oltre che una spiccata sensibilità umana e una profonda e perspicace prontezza nell'intuire e nel valutare le varie situazioni, anche una notevole esperienza di vita. Ha ricordato i silenzi e i rapporti umani basati sulla semplicità, sulla lealtà e sull'amore, ha spinto ad abbracciare
fraternamente il prossimo che è
linfa vitale, quello grande e ricco
e nobile e quello più umile e semplice e povero, ha parlato di progetti e di esperienze, di orgoglio e
di acredine, di prudenza e di affari, di virtù e di tranelli, di ideali e
di eroismi, di affetto e di amore, di
aridità e disillusioni, ha spaziato,
insomma, in tutti i più ascosi
meandri dell'anima umana e del
mondo, per approdare, proprio a
metà del suo discorso e nel cuore
stesso dei suoi ammaestramenti,
alla grande scuola della vita e dell'umana esperienza.
Guardarsi avanti è bene, ma
l'uomo saggio non può, camminando nella vita, non fare tesoro
anche della propria e dell'altrui
esperienza, dando valore alla ricchezza dovuta all'età, agli anni di
lavoro e di sacrificio, all'ansia
buona di salire, di emergere lungo la scala dell'esistenza.
Ed ecco il concetto: "Accetta
benevolmente gli ammaestramenti che derivano dall'età, lasciando con un sorriso sereno le
cose della giovinezza".
La gioventù è pur sempre il sogno rimasto alle spalle, a volte il
sogno sparito e perduto…
"Quanto è bella giovinezza - che si
fugge tuttavia…" scriveva, poetando, Lorenzo il Magnifico. A
volte, quando essa è ormai irrimediabilmente alle spalle, lascia
nell'uomo che corre, attraverso
la spasmodica maturità, verso la
lenta vecchiaia, un senso di vuoto e di amarezza, quasi di rabbia...
e l'ammonimento di Baltimora
giunge a placare questo sentimento doloroso... "Guarda al passato bello e lontano con un sorriso sereno...". È nella logica delle
cose, è la legge irrevocabile della
vita. "Accetta il tuo oggi, usa la
tua esperienza, quella saggezza
della maturità che ha preso il posto della spensierata esuberanza
dei tuoi vent’anni... Accetta di
guardarla con nostalgia, ma anche con serenità, come di un campo ben mietuto, ma che nell'autunno non ha più spighe da dare".
In altre parole si invita l'uomo
maturo a lasciare le antiche e
mutevoli utopie e le illusioni giovanili, i "defettivi sillogismi", come direbbe Dante. L'uomo maturo deve lavare i suoi antichi sogni in un bagno di realismo, diventare più pratico e presbite, si
potrebbe dire, per vedere più
lontano. "I giovani (scrivevo nel
mio vecchio libro già citato –
pag. 139-40) restano spesso vittime della loro irrazionalità giovanile e della loro miopia mentale,
di cui non potrebbero fare a meno, perché è tipica della loro età,
proprio del loro temperamento
focoso e bramoso di novità e di
sommovimenti, ansioso di veder
sbocciare al più presto un fiore
nuovo e non vogliono credere
che forse quel fiore sbocciato
prematuramente o non curato
con la realtà, può trasformarsi in
un inutile bozzacchione o in una
caccola... e le speranze che crollano e la sfiducia conseguente
spesso distruggono una vita e
trasformano un uomo potenzialmente attivo per sé e generoso
per gli altri, in un peso per la società, a volte persino in una maledizione".
Non si vuole, con questo, spingere gli uomini ad adagiarsi in un
troppo facile realismo, in un
troppo inerte conservatorismo
che potrebbe frenare o annullare ogni impulso vitale verso il domani che c'è ancora e sotto questo rispetto è pur valido l'ammaestramento di Baltimora...
Anche la maturità, soprattutto
essa, è in grado di fornire ammaestramenti utili. Occorre essere coevi col proprio tempo,
ascoltarli e soprattutto "accettarli benevolmente". La giovinezza è passato, a volte remoto e
sempre irripetibile, ma c'è ancora un domani da vivere con onestà e serenamente. E si può.
Anche un campo ben mietuto offre spighe ricche di grano alle
spigolatrici di un giorno; anche
la sera ha i suoi doni, i suoi colori, le sue meditazioni serene; anche l'autunno, dopo aver dato gli
ultimi frutti, offre giornate tiepide e gradite. Non buttiamole via!
CRONACA DI ANDATE: MESE DI APRILE 2007
Io mi alleno sui cinque chilometri
Un verso di una canzone in
voga qualche anno fa diceva:
“Eravamo alla stazione ma dormivano tutti”. Invece sembra
che ad Andate il problema della stazione non faccia dormire
nessuno, ed anzi provochi
grandi liti e discussioni fra andatini e Provincia, fra andatini
e Ferrovia, fra andatini e concittadini. Ma bisogna tornare
un attimo indietro per fare il
punto. Nella nostra regione si
sta facendo il raddoppio della
linea ferroviaria, con spostamento dei binari e delle stazioni. Orbene, in tutta la tratta,
tutta, ripeto, si è trovato l’accordo e si è scelto il tracciato…
meno che ad Andate. Questi
maledetti tre chilometri di binari hanno trovato più difficoltà della Tav. Ancor prima di
essere posti in opera hanno già
cambiato teoricamente sede
mille volte. Chi li vuole di qua,
chi li vuole di là, chi vuole più
comodità di accesso alla stazione, chi minore impatto ambientale. Di qui bisogna demolire due palazzi, di là tagliare in
due il palazzo sportivo, dall’altra parte, infine, si dovrebbe
demolire una fontana che – dice il Megagalattico – guai a chi
me la tocca perché l’ho disegnata personalmente con amore e realizzata col cuore e con
l’anima.
Una delle proposte riguardanti la dislocazione della nuova stazione la immagina al fondo di una valletta pre-collinare.
In una posizione che per un abitante della Regione Femore,
che arrivi ad Andate col treno,
significa farsi tre chilometri e
mezzo a piedi per andare a casa, e quindi, per gli anziani (in
un paese che forzatamente invecchia) l’obbligo di un pullmino apposito. Ma allora, dicono
altri, non è meglio se evitiamo
ogni impatto ambientale, rinunciamo alla “nostra” stazione ed usufruiamo di quella di
Tramontenga, naturalmente a
patto che ci sia scritto: Stazione di Andate-Tramontenga,
in rigido ordine alfabetico, proposta che i nostri vicini accetterebbero? Intanto: a) c’è la
nuova galleria della “statale
bis”. b) La distanza della nuova
stazione “unita” dal Rione
Femore passerebbe da tre chilometri e mezzo a un massimo
di 6 chilometri, che fatti in pullmino, sono zuppa o pan bagnato, come si suol dire.
Una volta il saggio consigliere comunale Paolo De Fecero
aveva proposto di utilizzare la
vecchia stazione ferroviaria
nel centro di Andate, collegandola ai binari, che avrebbero
dovuto passare tutti in galleria,
con un corridoio a teppeti mobili simile a quello di certi aeroporti, come è già stato fatto
nella stazione di San Romolo. E
si era ancora in tempo per convincere le ferrovie al progetto.
Ma tutto è caduto nel dimenticatoio, e siamo ancora lì a litigare – e mi sembra di ascoltare
la canzone “questa macchina
qua devi metterla là…”. Il sindaco di Merulandia, Piantis, è
intervenuto sui giornali con
una certa forza, dicendo agli
andatini: “Noi di Merulandia
abbiamo fatto già tanti sacrifici
per la nuova ferrovia, mangiando pane e polvere di cemento
per due anni, e voi andatini non
volete fare neanche il minimo
sforzo per permettere l’ultimo
collegamento della linea?” A
parte che il sindaco di Merulandia dovrebbe farsi un pacchetto di affari suoi, in fondo
non ha tutti i torti, ed ha messo
allo scoperto l’antico vizio andatino ben espresso dal motto:
ognuno per sé e niente per tutti. Ma al termine di queste note,
credo che ci sia una notizia che
mette d’accordo tutti: probabilmente non ci sono i fondi per
dare seguito all’opera (se non
si fa neanche la Tav, figuriamoci questa “tavina” nostra!).
Però sarà stupendo vedere i
treni che arrivano dalla frontiera a 200 chilometri all’ora e che
cinque chilometri prima di
Merulandia azionano tutti i freni possibili, compresi quelli a
mano, per proseguire sulla vecchia linea a 50 km massimi.
Vorrà dire che andremo tutti
a Merulandia nei fine settimana a vedere lo spettacolo delle
ruote che sfrigolano sui binari,
e il sindaco di quella bella cittadina doterà tutti i suoi amministrati di appositi tappi auricolari da inserirsi nelle orecchie ad orari ben determinati.
E anche questa sarà un’interessante e nuova iniziativa turistica.
Luca Caravella
AEROCLUB SAVONA RECITA DELLA PASSIONE Le Biscette a Finale Borgo
AL BORGO COSCIA
E RIVIERA LIGURE
In occasione dell’annuale assemblea dei soci il 23 marzo
u.s., è stato reso noto il programma degli eventi 2007.
8-10 GIUGNO
Raduno internazionale
Piloti Rotary
Dal giorno 8 al 10 giugno si
terrà, con la collaborazione del
Rotary Club Alassio, del Comune di Alassio, e della Società
A.V.A. S.p.A. il 2° Raduno Internazionale dei Piloti Rotary
sull’Aeroporto di Villanova
d’Albenga.
9-10 GIUGNO
IX° Edizione del Rally
Ponente Ligure
Competizione valida per il
Campionato Italiano Rally 2007
che si terrà nei giorni 9 e 10 giugno p.v.
III° Edizione Trofeo Riviera
Ligure di Acrobazia
Competizione valida per il
Campionato Italiano Acrobazia, in attesa di conferma del
calendario da parte dell’Aero
Club d’Italia.
20-24 SETTEMBRE
Settimana azzurra
e manifestazioni Aeree
Si replica per il 2007 con due
manifestazioni aeree ed eventi
collaterali in collaborazione
con i Comuni di Alassio (23 settembre) e Riva Ligure (24 settembre) e la Società A.V.A.
s.p.a., con l’intervento delle
Frecce Tricolori.
24 SETTEMBRE
Giornata “Volere Volare”
Sempre collegata al calendario
P.A.N. (Frecce Tricolori), dedicata ai disabili, una giornata
ricca di emozioni con la preziosa collaborazione dei Comuni di Villanova d’Albenga, di
Albenga, la Regione Liguria, la
Società A.V.A. s.p.a. e la partecipazione della P.A.N.
Borse di studio:
Dopo la borsa di studio per
l’Attestato di volo dedicata alla memoria di Roberto Cerisola emanata nel 2006 (che segue quelle degli anni precedenti per il conseguimento del
brevetto di pilota dedicate ai
coniugi Colombino, all’ing.
Giovanni Zunino, al gen. Giovanni Disegna, a Rovere Gervasio), in definizione una borsa di studio 2007 per il conseguimento dell’Attestato di
Volo ed una per il conseguimento della Licenza.
Serata di beneficenza
Serata di beneficenza per la
festa della donna per la raccolta di fondi per la scuola professionale Musha in Ruanda di
Padre Herman ha avuto anche
quest’anno camerieri molto
particolari.
Infatti oltre ad alcuni professionisti locali, ai medici di Alassio Salute (Pisano, Gandolfo,
Bogliolo e Rabolli) era presente anche l’ex Capogruppo di
Forza Italia in Consiglio
Regionale
Dott.
Angelo
Barbero e due Sindaci.
Il Sindaco di Alassio che ormai tradizionalmente fa parte
dello staff dei camerieri della
festa delle donne per beneficenza e, come ospite speciale,
il Sindaco di Busto Arsizio, Gigi
Farioli.
La serata, con chef professionisti che hanno prestato la
loro opera gratuitamente cucinando sapientemente i prodotti gentilmente offerti dalle
aziende
locali
(Orsero,
Fruttital, Raimondo Giovanni
& Figli, Briozzo Pollami, Uova
Del Castello, Azienda Agricola
Sartori).
I vini sono stati offerti dagli
Albergatori Alassini.
Tutti hanno contribuito alla
riuscita della serata che ha
permesso all’Associazione di
Padre Herman di incassare la
cifra di 5.000 EURO, che sarà
devoluta alla costruzione della
Scuola Professionale Musha in
Ruanda.
Continuando una tradizione
iniziata nell'ormai lontano
1982, anche quest'anno, per
l'organizzazione degli Amici del
Borgo Coscia e sotto la regia di
Augusto Soldi, si è svolta, venerdì 30 marzo, nella
Chiesa Parrocchiale
dei Cappuccini al
Borgo Coscia, la recita
della Passione di
Cristo. Nell'edizione
2007 è stata presentata una nuova redazione della Passione di
Cristo, scritta in lingua italiana, in poesia,
da Antonio Boscione.
L'autore, che aveva
già prodotto una mirabile Passione in dialetto alassino, opera di
grande valore poetico, ha non solo tradotto, ma completamente
"ripensato" il suo lavoro, con risultati artistici di alto livello.
Vogliamo citare qui di
seguito tutti gli interpreti lodandoli ugualmente per il loro impegno e la loro resa teatrale: Giuliana Basso e Giorgina
Drago (narratori), Antonio
Rolandi Ricci (Gesù), Giuseppe
Invernizzi (Pietro), Pierino
Bogliolo (Caifa) Nino Moirano
(Giuda), Carlo Welti (Pilato),
Nino Brusco (un soldato),
Alberto Pelaratti (un uomo)
Maria Luisa Cerasani e Maria
Rosa Pelaratti (donne ebree),
Antonio Boscione (lettore della
meditazione finale). La recita è
stata accompagnata dai brani
con incredibile successo. E' stata anche l'occasione per la prima uscita
ufficiale del marchio depositato, riprodotto sui sacchetti di confezionamento.
L'invito al Salone dell'Agroalimentare Ligure rende omaggio a
tutte le produzioni che, come la nostra, si sono distinte nel recupero
delle tradizioni enogastronomiche
liguri; pertanto si ringraziano tutti i
soci che, con la loro disponibilità,
hanno reso possibile la partecipazione del nostro dolce a questa manifestazione.
IL CDA DELLA SOAMS DI SOLVA
Cultura, sapori e musica
della Valle Grana ad Alassio
musicali eseguiti dalla nota e
brava Corale San Francesco diretta da Fra Remo. Ha introdotto e presentato la serata come
avviene ormai dal 1982, Andrea
Gallea.
L.C.
Una rara composizione dialettale
Per il nostro Archivio ci è pervenuto il libretto della terza edizione (2005) del "Concorso di
narrativa nei dialetti liguri” che
il Comune di Pontedassio organizza per la conservazione della
"Parlata di Colombo". Fra i tanti
concorsi di poesia in vernacolo
d'Italia questo è l'unico affermato in sola prosa.
Non ci risultano altri concorsi
in sola prosa oggi in essere.
Con la regia della Prof.ssa.
Ramoino Giacomina Assessore
alla Cultura di quel Comune, sono state premiate le seguenti
opere:
Dal 16 al 18 marzo 2007 a Finale
Ligure, negli splendidi chiostri quattrocenteschi del complesso monumentale di Santa Caterina, si è tenuto
il 3° Salone dell'Agroalimentare
Ligure, manifestazione prestigiosa,
dedicata esclusivamente alle eccellenze alimentari della nostra regione.
E così, accanto al celeberrimo pesto, alla famosa focaccia, alla farinata, alla panissa ed a numerose altre
specialità, vanto della nostra terra,
come potevano mancare le ineguagliabili Biscette di Solva?
Si sono esibite, dorate, profumate
e fumanti, davanti ad una vetrina
mediatica quale la RAI e Mediaset,
1° PREMIO - U barbun de Natale
di Daniela Pastore;
2° PREMIO - In scià Tèra, in scio
mà e pe l'àia di Alessandro
Guasoni;
3° PREMIO - O carrettin di ricordi
di Mario Traversi
4° PREMIO - Marsel di Danilo
Balestra
5° P REMIO - Badalucco di Nino
Rebaudo
6° PREMIO - I regordi de'n ribattabastiui di S. B. Pezzuolo
7° PREMIO - Andavimu a coglie e
aurive di Pierina Giauna.
B. M.
Giornata dal clima festante (ma
non proprio, anche se inusuale, dal
punto di vista meteorologico...) nella nostra Città che, domenica 25
Marzo u.sc., oltre ad altre manifestazioni quali il prestigioso torneo
di bocce e la fermata di tappa del II°
Meeting di Auto e Moto d'epoca
Città di Pietra Ligure, ha accolto nove Sindaci della Comunità Montana
della Valle Grana (CN) ed altre personalità del luogo in visita ad un loro gruppo di persone della terza età
in serena vacanza per quindici giorni ad Alassio.
La festa ha avuto inizio alle ore
11,15 davanti al Palazzo Comunale,
presenti le nostre Autorità civili,
cittadini e ospiti per la rituale posa,
sull’ormai mitico "Muretto" della
Piastrella che raccoglie l'immagine
di tutti gli stemmi delle nostre cittadine comprese nella Comunità:
Bernezzo, Caraglio, Castelmagno,
Cervasca, Montemale, Monterosso
Grana, Pradleves, Valgrana e
Vignolo.
Al termine della simpatica cerimonia il Gruppo musicale occitano
"La Chardouso” ha rallegrato i presenti presentando un repertorio di
musica tradizionale. Numerosi gli
stands disseminati nell'area dei
Giardini Comunali dove si è potuto,
oltre che ammirare pregiati manufatti dell'artigianato locale, assaporare alcuni dei prodotti di eccellenza della produzione agricola biologica della Valle Grana tra i quali il rinomato "Castelmagno", formaggio
che deve il suo nome al Comune
omonimo dove, da tempo immemorabile, viene prodotto e tipico di
quella zona per produzione e stagionatura peraltro rigorosamente limitata ai tre Comuni dell'Alta Valle:
Castelmagno, Pradleves e Montegrosso Grana poiché è proprio da
questa fascia che: deve provenire il
latte destinato alla produzione.
Un allegro incontro presso il ristorante “Panama" sul mare, gentilmente offerto dai suddetti membri
della Comunità cui hanno partecipato, oltre a rappresentanti del
Comune pure quelli della nostra
Associazione, ha chiuso in bellezza
la piacevole quanto significativa
giornata che, ci auguriamo, foriera
di ulteriori benevoli sviluppi.
A.V.A.
LAUREA
Il 28 marzo u.sc. MARTINA
SALVESTRINI ha brillantemente
conseguito, presso l’Università
Statale di Milano, la laurea specialistica in Scienze Giuridiche,
discutendo la tesi: “LA COMPETENZA PENALE DEL TRIBUNALE
PER I MUINORENNI” Relatrice la
Ch.ma Prof.ssa Daniela Vigoni Correlatore dott. Alessandro
Petti.
Vivissime congratulazioni da
parte dell’A.V.A. alla neo dottoressa ed alla famiglia.
4
«L'ALASSINO»
Lettere del pubblico
“Un sogno nel cassetto”:
sconfiggere il cancro
Il 22 marzo 2007, nel corso
della bella serata, sponsorizzata dalla Vecchia Alassio,
presso l'oratorio dei Salesiani,
l'amico e sostenitore Mario
Riboldi ha voluto, simpaticamente, menzionare la nostra
Associazione "Volontari Baia
del Sole" e di ciò vogliamo ringraziarlo con gratitudine.
La sua idea di organizzare
"Un sogno nel cassetto" è, oltre che brillante, meritoria,
perché dà a tutti la possibilità
di far conoscere le proprie capacità letterarie.
L'Associazione Volontari
"Baia del Sole" è nata nel 1991
per volontà dei soci fondatori:
Pozzi Maria Grazia, Cristoforoni Teresa, Giardini Aldo,
Schivo Alessio, Renzo Del Pero
e Mario De Michelis.
Lo scopo dell'Associazione
è quello di raccogliere fondi
per la lotta al cancro e, occasionalmente, per altri scopi
umanitari.
La nostra attività si svolge
prevalentemente nel sottopassaggio di via Mazzini (di fronte
alla Stazione Ferroviaria) che
noi abbiamo ristrutturato e reso agibile, appunto nel 1991 e
che, ribattezzata "Galleria
Charlie Chaplin", continuiamo
a gestire ancor ora. A questo
proposito vorrei ringraziare
pubblicamente l'amico Rag.
Del Pero che non ha mai smesso, contrariamente a tutti noi,
di tenere viva la Galleria anche
quando non vi si svolgeva alcuna attività.
Negli anni trascorsi abbiamo organizzato mostre di dipinti di allievi dell'Istituto
Artistico Brera di Milano, di artisti locali e di centri vicini, piccoli mercatini e, in modo particolare, ci siamo occupati della
distribuzione delle azaleee e
delle arance per conto
dell'A.I.R.C.
Tutti i fondi raccolti sono
stati versati all'A.I.R.C. e alla
Associazione "De Vincenzi" di
Pietra Ligure che si occupa di
assistenza a malati terminali di
tumore. Dall’inizio di dicembre 2006 abbiamo istituito due
nuove attività.
Una è l'organizzazione di
mercatini dell'artigianato.
Dopo il primo di Natale ne sono seguiti diversi altri e altri ne
seguiranno nel corso di tutto
l'anno. L'ultimo si è svolto il 2324 e 25 (venerdì, sabato e domenica) in occasione della
Milano-San Remo.
L'altra iniziativa riguarda l'istituzione di un mercatino del
libro usato realizzato nella
Galleria C. Chaplin, al quale
tutti possono accedere liberamente per scegliere un libro
versando nell'apposito "Punto Oro" un'offerta libera per la
lotta al cancro, che abbiamo
ritenuto indicare in un minimo di 1 €.
I libri ci vengono donati da
chiunque ne abbia in casa e desideri disfarsene. Gettare nella
spazzatura i libri è difficile, ma,
a volte, in casa occupano troppo spazio e non si possono più
tenere. Ecco, c'è la possibilità
di disfarsene contribuendo ad
aiutare la ricerca sul cancro.
Un modo semplice per essere
triplamente (scusate la licenza) soddisfatti: avere spazio libero, dare ad altri la possibilità di leggere e compiere un
meritorio atto umanitario.
Invito tutti coloro che possono e vogliono farlo ad "aiutarci ad aiutare", prestandoci
un poco del loro tempo, portandoci libri che non servono
loro più, visitando la Galleria
C. Chaplin per prendere libri e
i mercatini da noi organizzati
garantendo che ogni centesimo incassato serve per il raggiungimento dello scopo essendo l'opera di tutti noi assolutamente gratuita.
Grazie alla Vecchia Alassio
per l'ospitalità e a tutti coloro
che vorranno aderire alle nostre richieste
Mario De Michelis
Martedì 17 Aprile 2007
riceviamo e pubblichiamo
(le lettere anonime non vengono pubblicate)
Chiamiamole Emozioni
Mi hanno dato un video "Da
scrite a dite” contenente il recital delle poesie di Antonio
Boscione: premetto che non
lo conosco bene per non avere avuto occasione di frequentarlo ma solo per averne
letto alcune poesie su
l'Alassino.
Comunque nel silenzio della mia camera ho acceso il televisore, messo la cassetta e
le cuffie per non disturbare alcuno, mi sono visto la cassetta registrata; ne sono rimasto
impressionato sia per la regia
perfetta che per la magia della recita da parte del Poeta.
Mentre scorrevano i panorami di Alassio, le vecchie foto di uomini e luoghi di un
tempo antico e moderno, la
voce calda, calma e sussurrante era viva, sentita e mi
scendeva nell'anima, suscitandomi un intenso piacere
emozionante che mi portava
alla commozione e alla meditazione. Certo è che le parole
scritte sono belle ma non possono rendere il pathos che
danno le parole dette con il
sentimento dell’autore stesso. Antonio Boscione non era
in un video ma era seduto di
fronte a me e con me parlava
al mio cuore e al mio intelletto per farmi capire tutto quello che lui sentiva dentro e voleva farne partecipe gli altri;
in quel momento me, l’interlocutore.
Grazie Antonio per questo
tuo messaggio, per questo
tuo donarti, per riuscire con
la tua voce a farci capire la
bellezza della nostra Alassio,
della vita che viviamo e che
passa sfuggendo lentamente;
grazie per avermi rinfrancato
l'anima. Conservo il tuo recital assieme ai libri più cari e
ogni tanto me lo rivedrò e gusterò perché le tue poesie
non passano di moda, esprimendo pensieri imperituri.
Noi abbiamo bisogno di un afflato spirituale che ci faccia
sentire vivi e uniti, e mi auguro che altri poeti della
"Vecchia Alassio" seguano il
tuo esempio.
Silvio Viglietti
Emanata l’ordinanza per i lavori
in zona S. Anna di Alassio
L’Ufficio Circondariale Marittimo di Alassio comunica di
aver emanato l’Ordinanza
n.13 del 05.03.2007 relativa
agli interventi di stabilizzazione della spiaggia di S. Anna di
Alassio.
I lavori, che avranno la durata di 70 giorni e che verranno effettuati con mezzi terrestri, interesseranno il tratto di
spiaggia che va dal cancello
del molo di sottoflutto del
Porto di Alassio sino a punta
Murena esclusa, ed avrà lo
scopo di realizzare un molo di
60 ml. ed un successivo intervento
di
ripascimento
dell’arenile con un quantitativo di circa 4000 mc. di materiale idoneo.
A tal uopo, l’ordinanza in
questione ha interdetto, a fini
di sicurezza, l’accesso, la sosta ed il transito all’intera area
di cantiere, vietando, altresì,
la navigazione, l’ancoraggio la
balneazione, la pesca, ed ogni
altra attività marittima entro i
100 metri dal predetto campo
di operazioni.
Ai fini della sicurezza della
navigazione in transito, la zona di mare interessata dalla
realizzazione del pennello
sarà segnalata, anche di notte, con 4 boe luminose.
L’ordinanza n.13/2007 è
consultabile anche sul sito
http.//www.guardiacostiera.i
t/alassio.
Il censimento
Questa mattina 20 di marzo
sulle colline c'era una spruzzata di neve, l'aria si era rinfrescata e questa novità mi ha
spinto a camminare, a ripercorrere quelle stradette che
facevo da ragazzo per andare
a scuola: a Villa Bice, al Don
Bosco e più tardi alla Ragioneria: sono percorsi che si
snodano nell'interno della
mia città fra via Adelasia, via
Mameli, vico al Tienna ecc…
E lì ho visto che qualcosa
manca: cose che vedevo da
quando sono nato e che all'improvviso non ci sono più;
sono quegli alberi di FICO,
quelle PALME che dall'apparire del cartello di "COSTRUZIONE AUTORIMESSA INTERRATA" spariscono all'istante
fatte a pezzi caricate su un camion e via chissà dove a smaltirsi come RIFIUTO SPECIALE.
Quanti sono ormai i super-
stiti di orti e giardini che già
hanno fatto spazio a condomini? Mi viene quasi voglia di
fare un censimento. Di contare cioè, non il verde dei giardini municipali o delle passeggiate a mare, ma quei residui più nascosti come già erano la Palma davanti alla casetta di ODENINO o quelle della
VECCHIA OFFICINA ELETTRICA poi ASILO dietro ai Salesiani dove c'era uno degli ultimi FICHI SECOLARI.
Se c'è qualcuno un po' abelinato come me può andare a
cercare questi superstiti: diventano sempre più preziosi.
Gli altri, i caduti, verranno sostituiti da qualche pallido alberello in vaso: è "IL VERDE
RIPRISTINATO COME ERA", si
dice… Bravissimi. Così amate
Alassio?
Giuseppe Grollero
Elisir di gioventù
Cari lettori, riuscite ad immaginare una vecchietta di oltre settanta anni digiuna di
sport che si trasforma in una
sfegatata tifosa di una squadra di basket?
Ebbene sì, è successo.
Merito di amici carissimi che
mi hanno benevolmente trascinato ad assistere al Palalassio Ravizza ad una partita
della locale BASKET CLUB,
FONDOCASA ALASSIO.
Durante questa prima partita mi sono trovata ad applaudire e gridare e commiserare,
ottimi canestri azioni dinamiche o qualche punto andato a
vuoto, come una sedicenne
entusiasta. Mi è piaciuto molto constatare che in un mondo che ha perso molti valori e
che spesso prende a prestito
lo sport per mascherare inte-
ressi oscuri, invece vedere
baldi giovani puliti, giocare e
lottare per un punto in più
che può far salire in alto la
propria squadra.
Devo dire che sono stata
fortunata perché la BASKET
CLUB FONDO CASA ALASSIO
che mi ha "preso il cuor" è prima in classifica ed io dopo varie partite vinte e applaudite… mi sono ritrovata più giovane!
Un consiglio ai colleghi di
età: perché non provate anche voi ad assistere ad una
partita della BASKET CLUB
FONDOCASA ALASSIO, potreste buttar via gradevolmente
alcune primavere di troppo.
Partecipate numerosi e seguitela. Buon divertimento!
Simonetta
In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubblicazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome
(leggibile) ed il firmatario deve poter essere identificato. È facoltà dello stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione.
Incendi boschivi
A seguito dell'articolo a firma S.O.A.M.S. Solva apparso
su L'ALASSINO del 15 Marzo
2007 in relazione all'incendio boschivo del 2 gennaio,
si ritiene opportuno comunicare alcuni chiarimenti in
merito a quanto verificatosi.
In primo luogo si fa presente che il Corpo Forestale
dello Stato è per legge il soggetto deputato a gestire e
coordinare l'emergenza sul
campo legata agli incendi
boschivi. Pertanto tutti i
soggetti preposti allo spegnimento non possono muoversi liberamente sull'incendio, ma devono attenersi alle direttive del Corpo Forestale dello Stato e rimanere a disposizione per il supporto logistico.
In Liguria la gestione degli
incendi boschivi presenta livelli di avanguardia: è infatti
l'unica regione italiana in cui
Corpo Forestale dello Stato,
Vigili del Fuoco e Volontariato hanno creato un coordinamento per le emergenze
sul campo, su input dell'allora Prefetto di Savona, dott.
Cosimo Macrì, recentemente mancato in un incidente
stradale.
L'evento verificatosi il 2
gennaio ha assunto da subito caratteri di pericolosità
elevata, considerato il vento
eccezionale che quel giorno
interessava la Riviera Ligure.
In quelle condizioni le operazioni sul campo diventano
estremamente difficoltose e
pericolose per la tutela dell'incolumità dei cittadini e
degli operatori stessi.
La gestione di un’emergenza che sia un incendio o
un'alluvione, è sempre migliorabile: ma criticare l'operato di chi rischia la pelle
per la sicurezza dei cittadini
è un atteggiamento deprecabile e poco costruttivo.
Speravamo, a torto, che la
tavola rotonda del 26 febbraio avesse chiarito questi
aspetti.
Alassio, 21.3.2007
Cordiali saluti
Il Direttivo della Protezione
Civile di Alassio
NdR SI PRECISA:
L articolo della SOAMS di Solva porta una data precedente a quella della Tavola Rotonda. Sarebbe opportuno, per il
bene di tutti, lavorare insieme, evitando inutili polemiche.
Sentieri… di città
Vorrei segnalare lo stato di
degrado che i lavori di ristrutturazione ex scuola e relativo parcheggio hanno lasciato in Via Priv. Piani Romani e relativo pericolo per
gli anziani che scendono da
Via Neghelli e Via dell’Oro.
Mi trova d’accordo l’Assessore Mantellassi quando
chiede maggiori fondi per la
manutenzione dei sentieri
collinari, li percorro anch’io,
ma se lui gentilmente un
giorno perdesse pochi minuti e girasse solo intorno
all’Hotel Alfieri, abita vicino,
si renderebbe forse conto
che i “sentieri” ci sono anche
in città.
Ringrazio per l’attenzione.
M.V.
Una Pasqua
di tanto tempo fa
È Pasqua e immagino che
fra tanti sospiri, siamo tutti
d’accordo per volere la pace
nel mondo e la fine di tanti
orrori.
Ricordo la Pasqua del
1945, quando in guerra,
stanchi, affamati ed impauriti sognavamo la pace in tutto il mondo. Già da allora abbiamo sperato tanto, ma è
cambiato niente, ancor oggi
continuiamo a sperare di vivere in un mondo senza
guerre! All’epoca abitavo in
un magazzino come tanti e,
come tanti, avevo la porta di
casa sempre aperta anche di
notte: Non ci sarebbe stato
niente da rubare e la vita
avrebbe avuto un ritmo
tranquillo, se non ci fossero
state le notizie di guerra trasmesse da una piccola radio
Marelli posizionata sul lavandino di marmo: ricordo
che in casa eravamo tutti
magri come stecchi, solo
Pussi, il mio gatto sornione
era invidiabilmente grasso,
ma finì forse nelle pentole
dell’esercito poco prima del
25 Maggio! Oggi, come allora, s’invoca la pace, ma si
fabbricano cannoni. Tante
persone senza scrupoli diventano ricche e potenti alle
spalle di altre che, per essere oneste, diventano sempre più povere.
La tecnologia e la medicina fanno passi da giganti
tanto che si potrebbe sognare di diventare eterni, ma
probabilmente sorgerebbe
un altro grande problema.
Se il potente potesse comprarsi anche l’immortalità,
al povero onesto non resterebbe che l’auspicio di morire in fretta.
Fernanda
Martedì 17 Aprile 2007
OPERAZIONE UMANITARIA
FELICEMENTE CONCLUSA
Spett. Redazione,
colgo l'occasione per informarVi sui dettagli di una operazione di carattere umanitario da
me realizzata due anni fa e felicemente conclusasi.
Da pochi giorni ho ricevuto
una fotografia che corona con
successo una raccolta fondi iniziata nel periodo pre-natalizio
del 2005. In tale periodo si concludeva la fase di produzione di
un CD contenente musiche a carattere natalizio intitolato, appunto, “Canzoni di Natale”. La
produzione, da me personalmente seguita, si realizzava grazie all'aiuto dei musicisti che si
prestavano volentieri e gratuitamente.
La successiva raccolta fondi
dava i suoi sperati frutti, tant'è
che a distanza di poche settimane si raccoglieva una cifra tale
da permettere di inviare ad una
nota associazione umanitaria la
cifra di € 2.000,00, sufficiente
per realizzare un pozzo per la
raccolta dell'acqua in zone bisognose dell'Africa. Tante persone, contattate da me personalmente, ma anche da tutti coloro
che si sono attivati a favore di
questa iniziativa, inclusi gli stessi musicisti, hanno partecipato
con piccoli contributi e, in cambio, hanno ricevuto una copia
omaggio del CD “Canzoni di
5
«L'ALASSINO»
Natale”: un piccolo oggetto che
è diventato un intelligente regalo di Natale.
Oggi sappiamo che tale pozzo
è stato costruito: si chiama
Utini, si trova nella regione di
Makuemi, in Kenia, vicino al villaggio Thithi, nel distretto di
Nguu.
Piccoli aiuti possono dar luogo a grandi progetti. Molti grandi progetti possono anche cambiare le cose. Questa iniziativa,
come tante altre, vuole dare speranza e insegnare a mettere da
parte lo scetticismo verso gli
aiuti umanitari: un CD, pochi soldi, un bel regalino di Natale.
Risultato: un pozzo per la raccolta dell'acqua!
Dedico il risultato di questa
mia iniziativa alla memoria di
mia sorella Daniela Marchesini
che ha più volte mostrato interesse proprio per il problema
idrico dell'Africa.
Piergiorgio Marchesini
N.d.R. Ci congratuliamo con
lei, concordiamo che anche piccole iniziative possano dare
buoni risultati.
Ulteriori informazioni su:
[email protected]
www.canzonidinatale.it
Onore ai nostri
martiri dell’eccidio
nazifascista
alla foce del Centa
Alla presenza di S.E. il Prefetto di Savona, dei Sindaci dei
Comuni dell’Albenganese, delle Autorità Militari della zona
sabato 31 marzo u.sc. presso la
grande aula delle Scuole di
Villanova d’Albenga si è svolta
la manifestazione, con grandissima partecipazione di popolo
in onore dei martiri del nazifascismo di tutto l’Albenganese Il
Sindaco di Villanova d’Albenga
Sig. Cassiano ha aperto, con parole toccanti, la cerimonia che
ha visto gli interventi del Sen.
Umberto Scardaoni e dell’On.
Manfredo Manfredi. L’orazione
ufficiale sul processo contro il
criminale nazista Gerhard
Dosse è stata tenuta dall’Avv.
Claudio Bottelli che nel processo davanti al Tribunale Militare
di Torino rappresentava il
Comune di Villanova costituitosi parte civile, processo conclusosi il 13-11-2006 con la condanna all’ergastolo del Dosse.
Tra le vittime del criminale
nazista anche l’Alassino Giovanni Schivo detto “U Barellu” .
Alla memoria dei martiri
l’A.V.A. con sincerità si inchina,
invitando tutti a riflettere e a
non dimenticare
Rubrichetta mensile - Un ricordo per...
ASILO SUORE FRANCESCANE – CLASSE UNICA – ANNO SCOLASTICO 1950-51
Anni di nascita 1945 -46- 47- 48
Maestra Madre Tarsilla (o Tersilia)
Da sinistra in alto: ….?... -…?...- Gigi Comi- Gianni Fangarezzi- Angelo Campi - …?...- …?...- Nino
Tassistro 2° fila …?...- Maria Luisa Maglione - …?...- Lella Schivo- …?...- Rosanna Parolini – Francesca
Sibelli -Marinella Carenzo - Rosanna Dilda – Franchina – Maria Grazia Airaldi - 3° fila - …?...-…?...- Maria
Grazia - Sandra Francia - …? – Luisa Schivo - Emilio Carbone –Mario – Maria Teresa Villani- Bruno Malerba
- …?- 4° fila – Maria Grazietta – Pina Caracciolo – Graziella Benzi – Carlo Battelli – Antonella Gandolfo -…?
–Egidio Mantelassi – Marco Baudoino- Benedetta Lavagna – Katia Vecchi- Nuccia Berruti.
Se qualcuno si riconosce lo faccia sapere a Lella Schivo “Esterina”
ONDE ANOMALE
Onde anomale? Ci sono anche da noi allora… Questo il
primo commento ad un fatto
di mare accaduto recentemente a Savona che ha attirato l’attenzione dell’opinione di quanti si considerano
sempre, possibili spettatori.
Mai era successo, a memoria
d’uomo, che un’onda s’innalzasse così tanto da superare
in altezza la diga frangiflutti
del porto mercantile del capoluogo di provincia, ed investire l’edificio a torre, dove sono ubicati gli uffici dei
piloti del porto e dell’avvisatore marittimo, danneggiandolo seriamente! È stato veramente un evento eccezionale? Stando a quanto scritto
dai cronisti sembrerebbe
proprio di sì. Un’onda alta
12/15 metri, come espressione estrema di una normale
burrasca che si era presentata con una punta massima di
vento a 60 kts sembra, a prima vista, veramente un fatto
anomalo. «Chi è in mare… naviga, chi è in terra… giudica».
L’esperienza derivata dalla
grande pratica di mare mi
porta, per prima cosa, alla
constatazione di sempre: gli
uomini in genere (anche i più
intelligenti e preparati tra
questi) sono dei “terrestri” e
per camuffare la loro “poca
conoscenza” in fatto di mare
si affidano agli “slogan” trascurando il ragionamento ed
i contenuti tecnici e si rifugiano nel trasformismo a scapito della coerenza. Non è
una denuncia ma solo una
(inutile?) considerazione.
Eppure per capire il carattere distintivo, quello più importante, (di cui tener conto), di un evento di mare bisogna, per prima cosa ricorrere alla storia (in materia di
mare, ideati dai primi navigatori Genovesi esistono, editi
in tutte le lingue del mondo, i
Portolani in cui sono riportate, per tutte le località di mare, tutte le notizie riguardanti venti, correnti, maree,
eventi vari ecc. E sfogliare,
almeno, si deve… un vecchio
album fotografico). Se un
“evento” è già avvenuto può
nelle stesse circostanze ripetersi. E allora perché subirlo? Perché contrastarlo, correggerlo o minimizzarlo in
maniera sbagliata facendo
economico pratica” (in italiano ha, anche, un altro nome… ma quello americano è
più colorito) «Master nelle
Little Italy americane, quando si parla d’interventi statali sulle ali di una prorompente manifestazione d’amore
per il proprio paese, si approva sempre con questo
commento: “a jobba è jobba”; importante fare qualcosa di vincente, che serve a
U fussau du ponte, il rio Tienna ostacolato dalla sabbia si trova, verso ponente, la via del mare. Nella foto di repertorio, scattata in una delle “peggiori” giornate di quest’inverno alassino, mostra la ridotta estensione del lido
davanti al muraglione dell’Hotel Milano. Sullo sfondo a ponente del molo si
nota un’imbarcazione bianca alla fonda (i suoi operatori preparano la messa
in loco delle diga subacquea in difesa dell’arenile?). La direzione assunta dalal bandiera (rossa?) che mostra alzata sull’asta e l’orientamento della sua
prora fanno dedurre che il vento ed il mare provengano da ESE/SE (tipica direzione di traversia del litorale alassino).
pesare il costo degli interventi pilota sulla comunità
sia essa comunale, provinciale, regionale, statale o europea? In natura non sono, in
tempi brevi, ipotizzabili
eventi anomali, catastrofici,
ma solo accentuazioni degli
eventi ricorrenti (dal 1945
Milankovic ci insegna…). Un
giorno un americano bianco
attualmente senatore USA mi
disse parlando di “strategia
tutti». «Pensi quanto sono costati a JFK due o tre elicotteri…».
Ma le Mega-Onde ci sono
sempre state? E dove si verificano con più frequenza? Ci
sono zone di mare dove le
grandi onde si manifestano
con più intensità e veemenza? Questi sono i quesiti che
dovrebbero occupare le
menti degli operatori del mare! Per ora solo i giovani stu-
denti della scuola secondaria se li pongono. Mi è capitato, durante la mia esperienza
di uomo di mare, due volte di
stropicciarmi gli occhi e ripetermi l’insulsa frase: «Sogno o son desto» davanti
all’incredibile spettacolo di
un’onda gigantesca. La prima volta il 12 aprile del 1966
in mezzo all’Atlantico, a nord
dell’isola del Corvo (la più a
nord delle Isole Azzorre)
quando a lento moto “cappeggiando” ho visto il Giovanni Ansaldo (la mia nave),
carico di sale per Baltimora,
inerpicarsi su un’onda così
grande che mi fece pensare
subito, contro ogni regola
nautica, all’inevitabile momento che con la prora in
giù, saremmo scivolati in una
lunga, interminabile (come
diciamo ad Alassio) renaura.
Ci salvammo per la nostra
perizia ma vicino a noi, una
famosa nave Italiana la
“Michelangelo” salpata da
Genova per New York fu meno fortunata. Accartocciatasi, o quasi, dentro un’onda
di 30 metri, con feriti gravi a
bordo, subì danni strutturali
tali da far prendere al collega
il C.S.L.C. Com. Oneto una
decisione che avrebbe messo la famosa Compagnia di
Navigazioe Italia, irreparabilmente, in cattiva luce: la
Michelangelo ritornò indietro a Genova per dare
conforto ai suoi passeggeri
in parte ammaccati a riparare i danni strutturali subiti.
La seconda volta che subii,
mio malgrado, il fascino del
terrore mi riporta a
Novembre 6 1977: Capo di
Buona Speranza, nave petrolchimica “Solaro” in navigazione per Walvis Bay carica di acido solforico: avvisto
un “roller” gigantesco (più di
30 metri) al traverso a sn, un
momento prima di accostare
per entrare in Atlantico.
Questa Freak Wave che, drasticamente mi rapportava
con la vigliaccheria delle mie
cellule incutendomi anche la
paura di affrontarla visivamente, mi fece ritornare alla
mente la descrizione, proposta dal Portolano B.A., di un
gigantesco roller mentre si
abbatteva sull’isola di
Ascension coprendola interamente di schiuma. Incapace e impossibilitato di affrontarla pensai di predisporre la nave nella maniera
più propizia. Ma trepidai inutilmente. Non successe niente. Quando trovai l’ardire di
voltarmi vidi il mare biancastro di schiuma ma non il
mostro. Si era di colpo dileguato disperdendo tutta la
sua dirompente energia sul
gradino sommerso della
scarpata continentale che si
alza verticalmente, ergendosi dagli abissi fino a cento
metri dalla superficie del
mare navigabile intorno a
Capo Agulhias. Oggi i dati
che si accumulano riportati
dai satelliti ERS 1 e 2 dimostrano che in ogni dato momento, nel solo Atlantico, si
formino almeno 10 onde giganti. Le “Max Wave” (i nu
sun ciù musse…) fanno parte
della storia reale e non sono
più frutto della fantasia o
dell’esagerazione dei marinai. Si può riparlarne. Ma a
tal proposito mi piacerebbe
soddisfare scientificamente
questa mia naturale curiosità: un’onda che incontra
nel suo movimento traslatorio una diga sommersa (come nel caso appena raccontato) cambia completamente il suo stato iniziale disperdendo tutta la sua potenza;
perché sia a Ponente che a
Levante del molo Bestoso le
onde frangono sulla spiaggia
con la stessa intensità? Si
può riparlarne.
Dante Schivo
L’ommu e a donna, come venivano chiamati dagli alassini gli spunzoni di roccia in primo piano nell’immagine, alti 7 metri sul livello del mare, se venissero superati da un’onda, si potrebbe catalogare, quest’ultima, come anomala? Come quella di Savona?
6
Premio fedeltà ad Alassio
Olgan e Anton Specht - Erika Hoffmeister - Sabatier - Georgette De Urise e
Pol Geschier - Pia e Wolfang.
Hermann e Ursula Dertinger di Heidelberg - Elsa Lunardon di Biella ad
Alassio da 35 anni.
La signora Letizia Pironi Confalonieri di Milano. Ad Alassio da 5 generazioni.
Dal 1924. Da sinistra nella foto il Sindaco, Letizia Pironi e il marito Giancarlo,
la figlia Lucia col marito e la nipote Valentina.
«L'ALASSINO»
Martedì 17 Aprile 2007
Fonti energetiche rinnovabili:
potenzialità energetiche degli acquedotti
Il caso Acquedotto di Alassio
Martedì 3 aprile, nella sala del
Consiglio Comunale, è stata presentata una interessantissima tesi di laurea in Ingegneria delle
Acque, il cui contenuto verteva
sulle sorgenti di proprietà della
nostra Alassio in quel di
Caprauna ovvero le Fonti delle
Allegrezze.
L’ingegner Paolo Giuggia, giovane ospite della nostra città e ultimo rampollo di una famiglia del
cuneese leader in Piemonte e
Liguria nel campo dell’edilizia
pubblica e privata, si è laureato
presso il Politecnico di Torino
(110 e lode!) argomentando una
tesi certamente cara a tutti i nostri concittadini. E con l’ausilio di
mezzi audiovisivi, ha spiegato
all’attenta platea intervenuta come il recupero del vecchio acquedotto alassino non sia da considerare soltanto un’opzione ma
una vera e propria necessità.
Necessità che, grazie alla trasformazione dell’energia cinetica sviluppata dall’adduzione dell’acqua dalle sorgenti di Caprauna in
energia elettrica, renderebbe
l’operazione di ripristino del circuito acquedottizio un’impresa
estremamente conveniente.
Utilizzando tre mini centrali
idroelettriche, da installare sul
percorso delle condotte, si potrebbe produrre energia elettrica - che ENEL comprerebbe a
scatola chiusa - in quantità tale
da poter ripristinare gran parte
dell’ormai fatiscente circuito datato 1912, abbandonato negli anni ’80 per l’impossibilità delle
casse comunali di sopperire alle
indispensabili manutenzioni
straordinarie.
L’avanzata del cuneo salino
nella piana ingauna ha implacabilmente messo fuori uso diversi
pozzi nella località albenganese
di San Giorgio e in diverse aree di
Ceriale. Impellenti problemi stanno derivando dallo sfruttamento
intensivo della risorsa agricola di
Albenga e dei comuni contigui,
con gravissimi pericoli di inquinamento della falda freatica dovuto allo sfruttamento intensivo
della “piana” con concimi chimici
e anticrittogamici.
Grande preoccupazione, a li-
vello nazionale, sta poi generandosi per le regioni meridionali dove il previsto ciclo di desertificazione sta avanzando a ritmi sempre più frenetici.
La Centrale di sollevamento
idrico gestita da SCA nell’albenganese regione Sgorre, da dove
viene attualmente emunta l’acqua necessaria alle Città di
Alassio e Laigueglia, grazie alla
lungimiranza di chi l’ha ideata e
costruita pesca - a oltre trenta
metri di profondità - nel paleoalveo del Centa, dove il fiume, seppur deviato in superficie nel
Medio Evo, continua imperterrito per l’antico percorso la sua
corsa sotterranea verso il mare.
Ma non forziamo la fortuna derivata da quell’avveduta scelta:
prima o poi, a causa delle sempre
più scarse nevicate alpine, il cuneo salino (l’acqua marina che
preme nel sottosuolo da valle a
monte) vincerà la resistenza delle ridotte acque di montagna e
potrà mettere fuori gioco anche
la risorsa idrica di regione
Sgorre.
Il recupero delle Fonti delle
Allegrezze sarà fondamentale per
il benessere delle generazioni future e l’Amministrazione Comunale Alassina, incalzata dal nostro concittadino Aldo Giardini,
ben ha fatto ad inserire nel Piano
Triennale l’opera di ripristino,
per la quale SCA si è già attivata
per la ricerca di tecnologia e finanziamenti.
Erano presenti l’Assessore
all’Ambiente Marco Salvo, Il Presidente dell’Associazione Vecchia Alassio sig. Carlo Cavedini, il
Presidente del Consorzio Acqua
Azzurra dott. Piero Baldisserri, il
Presidente di SCA sig. Roberto
Socco, il Direttore Tecnico di SCA
geom. Adriano Baldini, il Consigliere di Marina di Alassio sig.
Aldo Giardini e, in rappresentanza delle Forze dell’Ordine alassine, il Maresciallo Eupreprio Di
Summa.
Presso gli Uffici SCA di Alassio
è a disposizione un CD con la tesi
presentata.
Roberto SOCCO
(Presidente SCA Srl)
ALASSIO, MARZO 2007 La grande festa della famiglia Parisi. È stata l’occasione delle Nozze di diamante dei capostipiti Filippo e Leonarda a riunire la
grande famiglia Parisi che si è inserita ad Alassio dal 1947. Filippo e Leonarda
hanno allevato la loro numerosa prole con il loro esempio di sacrificio ed onestà. I Parisi sono conosciuti in Alassio specialmente dagli anni 70 quando rilevarono il famoso dancing “Caprice” che condussero fino al 1982: anni
d’oro, gli ultimi si pensa, dell’Alassio turistica spensierata con ospiti italiani e
stranieri che soggiornavano per mesi e anche per stagione. Alla festa svoltasi al bar pizzeria Grande Place condotta dai nipoti Tiziano e Alessandro ha
voluto intervenire anche il Sindaco per porgere agli sposi e ai loro figli (9:
Mariella, Antonietta, Orlando, Giuseppe, Antonino, Angelo, Piero, Salvatore
e Vincenzo) gli auguri suoi e della città. L’AVA si unisce con i suoi auguri alle tre generazioni di Filippo e Leonarda Parisi.
(FOTO SILVIO FASANO)
L’aucattu u se demurova cuscì… (FOTO DI SANTOMASO ROBERTO)
Fiocchi Azzurri e Rosa
A Savona il 26 febbraio u.sc. è
nata ALICE IMMORDINO
Per la gioia di mamma Valentina
e papà Nicola, dei nonni, Graziella
e Tino Invernizzi, Graziella e
Giuseppe e famigliari tutti.
L’A.V.A. augura alla piccola ALICE ogni bene,serenità e lunga vita.
Riccarda Mantovani e Leonardo Bozzolo annunciano con gioia
la nascita del primogenito GIULIO
L’A.V.A. augura al piccolo Giulio una lunga vita serena e partecipa alla gioia del nostro socio
Bruno Bozzolo, dei nonni e parenti tutti.
Martedì 17 Aprile 2007
7
«L'ALASSINO»
LA BIBBIA IN DIALETTO ALASSINO di Gianni Croce
A Bibbia - Esudu
A Bibbia - Esudu
MUSÈ (III - A misciùn cun puteri speciali)
A Bibbia - Esudu
MUSÈ (IV - Da-u Faraùn)
Aù besögna dì, pe-a veritai
che u bòn Musè ün pocu u checcheova.
Inmaginaive allura l'anscietai
d'andò a discütte cùn chi-u cumandova:
«Pe mì, lazù saran papèi bagnai...
E nu ma a sèntu. Na...» U se lamentova.
«Nu te preuccupò, fammu cuscì...
To frai, Arunne, u parlerà pe tì».
U primmu incontru u l'è ün fallimèntu.
U re invedrau u nu vö capì raxiùn...
U l'è cunvintu che l'intendimèntu
chi han ’sti dui a l'è a rivulussiùn.
U sènte appremirose ün tradimèntu,
ün battifundu, üna rabelassiùn ...
E st'urdine u dà, da tütti cuntestau:
“Che u travaiu u secce raduggiau!”
E pöi ancù: «Foscia ti truverai
da grande ustilitai e incumprensciùn
e a 'ste gènte allura ti farai
mille prudiggi grassie a 'stu bastùn.
Porte tranquillu e pöi ti vegherai
ch'à riverà a bon fìn 'sta tò misciùn!»
Musè a 'stu puntu u nu pò refüò;
cu-a famìa e u frai u l'è pruntu a andò.
Autru che libertai... pué partì...
Sempre ciù düra a l'è a situassiùn.
Ma i meschinetti i nu sa-a san s-ciairì,
troppu i s'eran chügnai in ’sta illuxiùn.
Tanti i se pregan de pué murì
cittostu che subì ’sta cundissiùn.
Eiscì Musè, in quellu battifundu
ciù u nu sa cumme fo a doghe fundu.
Sùn longhi e düri i giurni de cammìn...
Ma i rivan in Egittu e, primu fattu,
u porla a 'sti poveri meschìn
che subetu u ghe pò ommu fidattu.
Nu san capighe bèn, però in sci-a fìn
ringrassian Diu cun canti e ün sciarattu.
Tramènte i dui a-u re ciamman udiènsa...
Prestu i saran purtai a-a so presènsa.
Allantù, avviliu e sfiduciau
u dixe a Diu, in zenuggiùn, pregandu:
«Perchè… perché Segnu, ti m’hai mandau…
Pe-e me parolle quelli i-a stan pagandu.
A nomme Tou sun chi... e cuss'ho fau?
Invece de pregò stan giastemandu...»
«Tütti, uramai i saveran chi e sun Mì'...
D'ancöi farò prudiggi da atterrì!»
U primmu incontru u l’è ün fallimèntu.
U re invedrau u nu vö capì raxiùn…
Nuova autoambulanza Croce Bianca
QUARTA EDIZIONE DI
"UN SOGNO NEL CASSETTO"
Nonostante i problemi di salute che hanno toccato la famiglia dell'organizzatore il concorso "Un Sogno nel Cassetto"
ha premiato i suoi partecipanti
la sera del 22 marzo presso
l'Auditorium Salesiano D. Bosco d'Alassio
ALASSIO, 10.3.2007 La signora Maria, moglie del sindaco Marco Melgrati che
le sta affianco, taglia il nastro inaugurale della nuova autoambulanza della
Croce Bianca in qualità di madrina.
(FOTO SILVIO FASANO)
Le lettere giunte numerose, come consuetudine, da ogni parte
d'Italia, sono state visionate la sera del 12 marzo all’Hotel Toscana
del sig. Enrico Mantellassi.
Nella stessa serata dopo una
attenta verifica sono stati scelti i
20 vincitori divisi in due sezioni
per i giovani: gli Alassini (studenti delle medie D. Bosco) Schivo
Chiara, Andrea Welti, Simone
Piacentino, Umberto Castaldi,
Gloria Fazio, Nicolò Cusumano,
l'Albenganese Chiara Serra (5 a
elementare Vadino), fuori concorso Letizia Riboldi che oltre a
partecipare sapendo di non potere vincere aiuta fattivamente l'organizzazione (come valletta
ecc.).
Per la sezione adulti: Gianluigi
Galbiati di Rho (MI), Giovanni
Michelotti di Savona, Caterina
Nurra di Sassari, Lisa Roffredo di
Ferrania (SV), Anna Giordano di
Ceriale (SV), Umberto Nobile (il
giorno dopo premiato dal
Comune come turista DOC) di
Oleggio (NO), Paola Garneri
Varigotti (SV), Franca Pellegrino
di Valleggia (SV), Enrico Danna di
Torino, Maria Teresa Bonifazio di
Ortovero (SV), Angelo Gallea di
Ceriale (SV), Giovanna Gargia di
Torino.
La serata è stata allietata dal
coro giovanile dei Salesiani diretti da Don Giovanni, Preside delle
Medie nella parte giovani, e come
sottofondo musicale per il resto
della serata la concertista (anch’essa turista DOC) Alessandro
Annunziata ci ha suonato vari celebri motivi al pianoforte.
La giuria formata dai giornalisti
Luca Rebagliati ed Angelo Fresia
ha poi scelto i tre vincitori per
l’inserimento nel Portale degli
Artisti di Vilardo Gabriele che sono Giovanna Gargia, Angelo
Gallea, Paola Garneri.
Dobbiamo ringraziare tutti i
nostri sostenitori che sono in ordine sparso: l’Associazione Vecchia Alassio, SAI fam. Naso, sig.
Traversa, le Affissioni Alassine,
gli sponsor del manifesto e tutte
le persone, che da oramai quattro anni, ci aiutano. Un grazie speciale alla scrittrice Caterina Columbu e alla dott. Tardani Giuseppina.
ARRIVEDERCI ALLA QUINTA
EDIZIONE dall'organizzatore MARIO RIBOLDI.
MOSTRE D’ARTE
(a cura di Carlo Bertolino)
SALA CARLETTI (Sede A.V.A.)
Cesare Ravasio
Ha riaperto la stagione delle
mostre alla Carletti, esponendo
dal 29 marzo al 13 aprile c.a.
Cesare Ravasio, bergamasco, rivela fin da bambino la passione
gico e proporzionale con effetto
surreale. I colori sono squillanti
ma mai stridenti, le composizioni
insolite ma armoniose, piacevolmente osservabili. In mostra vari
per la pittura, grazie anche a uno
zio artista, frequenta l’Accademia
di Belle Arti della sua città, allievo
di Trento Longaretti. Dopo esperienze in Piemonte (Le Langhe di
Cesare Pavese) e in Andalusia,
scopre la Liguria. Ora collabora
con la Galleria Noli Arte, che espone in permanenza le sue opere. La
sua pittura è sostanzialmente figurativa, ma del tutto personale:
composizioni ardite, paesaggi
fantastici, inserimenti in contesti
realistici di elementi estranei. I
suoi soggetti sono marine, vele,
nature morte, fiori, maschere, a
volte dipinti singolarmente, spesso accomunati senza un nesso lo-
paesaggi liguri: Portovenere, Noli
e anche Alassio con Cappelletta e
Isola Gallinara viste in maniera del
tutto personale. Ha lo studio a
Spotorno in via XXV Aprile, 32.
PALALASSIO, 10.3.2007 Un gruppo di Militi della Croce Bianca premiati assieme a numerosi altri colleghi per il loro generoso servizio, nell’intervallo del(FOTO SILVIO FASANO)
lo spettacolo dedicato a loro.
In libreria
“DESIDERATA”
di Grazia Fassio Surace
ROMANZO
Edizioni MONTEDIT
In vendita ad Alassio da:
“MONDADORI” - Via Vittorio Veneto, 132
O in qualunque libreria citando il codice ISBN 88-8356-692-0
ALASSIO, 22.3.2007, AUDITORIUM SALESIANI Consegnati i premi del concorso
letterario “Un sogno nel cassetto” giunto alla quarta edizione, ideato da Mario
Riboldi di Alassio. Sono stati consegnati premi ad adulti e ragazzi (che li vediamo in foto), provenienti da ogni angolo d’Italia.
(FOTO SILVIO FASANO)
8
«L'ALASSINO»
INCONTRI CON L'AUTORE
Fulvio Cervini: “Bernardo Asplanato Struttura e contemplazione” Ed. De Ferrari
«Serata inusuale: libro e artista». Così il professor Franco
Gallea, il 10 marzo scorso
nell’Auditorium della Biblioteca
civica, inizia il discorso per la presentazione di questo saggio su di
un artista ben conosciuto ad
Alassio: basti ricordare la grande
mostra che allestì all’ex Chiesa
Anglicana nel marzo del 2004, presentata sia in catalogo che
all’inaugurazione dal prof. Fulvio
Cervini e recensita su queste colonne. Ricordiamo sinteticamente le biografie. Fulvio Cervini, sanremese nato nel 1964, è associato
di Storia dell’arte medievale
all’università di Firenze; ha studiato nelle Università di Firenze,
Roma e Pisa, ricoperto importanti incarichi in Piemonte e ha pubblicato vari testi di Storia dell’arte
specialmente ligure. Bernardo
Asplanato è nato a Porto Maurizio
nel 1922, ha frequentato il Liceo
artistico di Torino e l’Accademia
Albertina come allievo di Felice
Casorati; ha insegnato nelle scuole secondarie e all’Accademia di
Belle arti di Sanremo; negli anni
scorsi ha tenuto con la consorte
prof. Anna Maria Larcher, alassina, un corso di Arte e Storia
all’Unitre di Alassio. Pittore, incisore e anche scultore, numerose
sono le sue mostre e i riconoscimenti ricevuti; fra gli altri gli è stato assegnato il “Premio Anthia” a
Peagna di Ceriale nel 1997.
«Sempre innovativo - prosegue
Gallea - ha un ruolo importantissimo nell’Arte ligure, di carattere
schivo e appartato è un validissimo interprete del nostro paesaggio: vivere in provincia non significa sottrarsi a concetti universali. È molto attento alle tematiche
artistiche contemporanee e alla
realtà interpretata in modo personale. Partendo da qui Cervini
sviluppa tutto l’iter artistico di
Asplanato».
Sono seguite le domande di
Gallea, autore e artista si sono alternati nelle risposte, ecco le più
significative.
Asplanato: «Sono andato a studiare a Torino perché a Genova,
dove peraltro ho studiato un anno, il Liceo artistico era privato,
avrei avuto difficoltà per il diploma. Ero stato bocciato all’ammissione alle scuole superiori perché
invece di studiare disegnavo.
Casorati era un grande artista:
pur mantenendo una certa autorevolezza era molto disponibile,
ci fece conoscere Cézanne. Il disegno lineare è sempre stato il punto di partenza per poi stendere il
colore in fasi successive, ottenendo tinte molto trasparenti come
quelle dei pittori del ‘5-600, il nero
mi serve per dare contrasto.
All’Accademia privilegiavo le figu-
Bernardo Asplanato “Città nel sole”
Acquaforte.
re, il paesaggio è venuto dopo.
Devo gratitudine all’Amministrazione Comunale di Alassio che mi
fece fare una mostra delle mie te-
Martedì 17 Aprile 2007
le religiose con grande successo,
ripetuta ampliata in Santa Maria
di Castello a Genova. Il contatto
con i ragazzi durante il periodo di
insegnamento mi apriva molte
prospettive, ne ho avuta molta
soddisfazione. Ho partecipato
alla seconda guerra mondiale: è
stata una sosta che mi ha fatto
recuperare il mio percorso artistico».
Cervini: «Andare a Torino era
una tradizione culturale per molti liguri. Il Casorati che ha conosciuto Bernardo è stato messo un
po’ in discussione, ma in lui vide
la vocazione per la figura strutturata. Oltre Casorati ha avuto come maestri ideali Cézanne e
Morandi. Da Morandi ha derivato
l’arte essenziale. Il colore segue
una parabola coerente: intenso
ma anche velato, poi interviene il
nero a contornarlo come nelle vetrate medievali. C’è stato un periodo nel quale stava per lasciare
il figurativo per l’astratto. La sua
pittura giovanile era post-impressionistica. Nel suo iter cambia
molto ma in modo lineare, la pennellata è sempre la stessa.
Recentemente è passato alla pittura di genere sacro, figurativo e
delicato, molto diverso dal precedente, ma ha le radici nei suoi disegni giovanili. È una pittura anticonformista, dove irrompe una
intensa, vivace luminosità. I ritratti femminili sono in gran parte
di fantasia, in lui il paesaggio ligure è molto radicato, ma va oltre i
confini della Liguria».
PRESENTAZIONE DEGLI ATTI DEL CONVEGNO DI TORINO SU
“LA LEZIONE DI MARIO FAZIO”
(A cura di Roberto Lombardi - Maria Teresa Roli con la collaborazione di Elisabetta Rizzo)
Mario Fazio è un personaggio
che ha dato lustro ad Alassio e a
tutta l’Italia, forse si comincia soltanto adesso ad apprezzarne compiutamente l’opera, assai più di
quando era in vita.
Il 17 marzo scorso nell’Auditorium della Biblioteca civica sono
stati presentati gli “atti” (cioè gli
interventi dei relatori raccolti in
volume) del convegno che si svolse a Torino il 21 ottobre 2005, in
occasione del cinquantenario
dell’Associazione “Italia Nostra”,
della quale Fazio fu per molti anni
Presidente. Tutti gli Alassini lo conoscevano: giornalista, scrittore,
appassionato cultore e difensore
delle bellezze naturali e del patrimonio artistico.
Il prof. Alberto Beniscelli docente all’Università di Genova ha
porto il benvenuto e introdotto la
conversazione: «Il titolo è molto
bello, il convegno si ripetè con
qualche variante qui ad Alassio;
certo i Torinesi sono stati più bravi di noi, lo dimostra questo libro».
Ha preso poi la parola l’architetto Maria Teresa Roli,
Presidente di Italia Nostra per il
Piemonte e la Valle d’Aosta: «Il
convegno è stato una sorta di premio che ci siamo fatti per il cin-
quantenario dell’Associazione e
per ricordare Mario Fazio, uomo
di grande cultura. In quell’occasione il Preside della facoltà di
Architettura dell’Università di
Torino istituì il “Corso di
Conservazione dei Beni Culturali”.
Gli atti sono stati redatti in termini
dialettici, con inseriti gli editoriali
di Fazio sulla rivista di Italia
Nostra: un giornalismo fatto con
correttezza e obiettività. È importante anche come messaggio per i
giovani. Si era deciso di assegnare
a Fazio la laurea Honoris Causa in
Architettura; purtroppo i tempi
burocratici non lo hanno consentito. È una figura preziosa per le generazioni future. I titoli degli interventi sono significativi, così come
l’autorevolezza degli oratori».
Il prof. Giovanni Lupo, docente
alla facoltà di Architettura di
Torino, che è stato fra i proponenti della laurea H.C. ha affermato
che al convegno ci sono stati anche interventi esterni e che la conclusione non poteva essere un termine, ma un “incipit”. Beniscelli
ha risposto che spera di pubblicare gli articoli scritti da Fazio su “La
Stampa”.
È intervenuto l’architetto
Stefano Fera, figlio di Cesare Fera,
amico di Fazio, che qui difese il
Grand Hotel: «È meritorio l’interesse di Torino, purtroppo ciò non
si può dire di Genova. Mi ero chiesto quali erano le origini culturali
di Fazio e dell’affinità culturale
con mio padre: era una cultura di
origini inglesi, la cultura delle
città: Louis Manford, l’idea della
pianificazione regionale e comunale. La generazione di Fazio, di
mio padre e di altri ha proposto la
tutela delle coste e del paesaggio.
Il compito delle generazioni future
è l’attivazione del controllo
dell’ambiente e delle coste. La direzione indicata dal convegno è
una maggiore tutela prima che si
creino situazioni irreversibili. Il libro di Fazio “L’inganno nucleare”
mi fece comprendere a fondo il
problema. Da tutti gli interventi risulta chiaro l’affetto dei relatori
per Fazio che suscitava queste
simpatie: era intransigente ma
con grande signorilità».
Salvatore Giannella, direttore
della rivista “Airone”: «Fazio viene
ricordato come il padre dell’ambientalismo: era qualcosa di più.
In un periodo così difficile per la
tutela artistico-ambientale si può
considerare una guida. In un articolo denunciò il caso dell’isola au-
straliana coperta di guano: gli abitanti lo vendettero tutto, si arricchirono, ma cambiando abitudini
si ammalarono e i nove decimi
dell’isola è desertificato, per rimediare occorrerebbero capitali ingenti. È un esempio per propugnare lo sviluppo sostenibile».
Ha chiuso gli interventi Franca
Guelfi, docente genovese, già consigliere di Italia Nostra: «Fera mi ha
ricordato i miei due grandi maestri: Fazio e Fera (padre). Avevano
una visione umana e umanistica
rara. Mario non era individualista,
ci spingeva al lavoro di squadra,
chiedeva l’impegno di tutti. A
Torino per il convegno è stato
scelto un edificio bellissimo, il castello del Valentino (sede della facoltà di Architettura) nel salone
d’onore, dove si danno le lauree».
Beniscelli in conclusione afferma: «Ci manca la voce di Mario
Fazio, ci mancano le parole spicciole e i grandi dibattiti culturali,
anche dal punto di vista delle
idee».
Alla serata erano presenti la vedova di Mario Fazio sig.ra
Speranza, i figli di Mario Fazio e la
sorella sig. Carla.
Carlo Bertolino
“PER LA TUA SICUREZZA” Ed. Questura di Savona - Polizia di Stato
Un libro del tutto diverso dal
solito quello presentato il 23 marzo scorso nell’Auditorium della
Biblioteca civica: una serie di
consigli e suggerimenti per tutti
cittadini al fine di condurre una
vita serena evitando furti, truffe e
altri crimini. Pubblicato a cura
del Sostituto Commissario della
Polizia di Stato dott. Donato
Vellica, con il contributo della
Fondazione “A. De Mari” (Carisa).
Ha coordinato il giornalista de
“La Stampa” Romano Strizioli.
Il Sindaco di Alassio arch.
Marco Melgrati ha ringraziato i
relatori e tutte le Forze dell’Ordine: «Ad Alassio ben rappresentate che le consentono di essere
“un’isola felice”». Si è associata
l’Assessore al Turismo e Cultura
dott. Monica Zioni che a sua volta ringrazia «per questo libro che
contribuisce a limitare le azioni
criminali».
Poi Strizioli inizia: «Sono stato
molti anni all’Azienda di Soggiorno di Alassio, so quanto sia
importante la sicurezza per residenti e villeggianti. Questo libro
dimostra la disponibilità delle
Forze dell’Ordine nei riguardi dei
cittadini, è scritto con chiarezza,
comprensibile per tutti. Sembra
che la criminalità sia aumentata
in questi ultimi tempi, ma forse
ciò è dovuto a una maggiore divulgazione. Ora passo la parola ai
relatori: il dottor Gianfranco
Crocco, Dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza,
è stato a Genova, a Savona ed ora
è ad Alassio; la dottoressa
Francesca Giordano è stata per
sette anni Assistente Sociale del
Comune di Alassio, ora svolge la
stessa attività a Sanremo».
«La criminalità verso gli anziani
- dice il dott. Crocco - è purtroppo
presente anche ad Alassio e in
tutta la Provincia di Savona: sono
i reati più odiosi. Il libretto dà una
serie di consigli, sembrano banali, ma non lo sono. È importante la
precauzione e la collaborazione
dei cittadini. Un nuovo mezzo per
commettere truffe è “Internet”: la
Polizia di Stato ha una squadra di
specialisti in telematica. Rivolgo
un appello ai genitori perché non
lascino i loro figli soli al computer. Per quanto riguarda il problema del “sabato sera”, come in
molti altri casi è necessaria la prevenzione».
La dott. Giordano: «Ho collaborato per molti anni con la dott.
Zioni. I dati sulla violenza alle
donne e ai minori sono sempre
tanti, ed è la prima causa di lesioni e di morte; troppo spesso il
nemico è all’interno della famiglia, così non vengono denunciate le violenze sessuali, psicologiche e fisiche, c’è anche la violenza economica, a volte una violenza apre la porta alle altre.
Secondo le statistiche solo il 7%
delle donne che subiscono violenza la denunciano. Anche in
questo Alassio è un’isola felice. I
minori hanno un’adeguata assistenza. La legge oggi tutela le
donne sia sul lavoro che in famiglia. Ci sono dipartimenti
(S.E.R.T.) che si occupano delle
dipendenze: droga, alcool, gioco
d’azzardo. Gli Assistenti Sociali
si muovono a richiesta o su segnalazione, l’interessato viene
avvisato, è bene che chieda conferma».
È intervenuto il Questore di
Savona dottor Giovanni Trimarchi: «È vero che l’approccio
delle Forze dell’Ordine con i cittadini è cambiato: prima era di
repressione, ora è di prevenzione. Con la Polizia di prossimità il
poliziotto di quartiere è già attivo a Savona, è previsto anche
per Alassio. Ora si possono fare
le denunce “on line” e quelle a
domicilio».
Sono seguite alcune domande
del pubblico, ecco le risposte più
interessanti. La dott. Zioni ha
detto che per l’installazione di telecamere di sorveglianza, ci sono
problemi di privacy che si cerca
di superare. Il Presidente della
“Vecchia Alassio” sig. Carlo
Cavedini ha chiesto se è vero
che c’è un pendolarismo di zingari, il dott. Crocco ha risposto
che per il momento si è riusciti a
prevenire reati. La raccolta di firme che spesso viene fatta per
strada generalmente non ha rilevanza giuridica.
Mario Baudino: “La poesia delle macchine” La letteratura e il mondo contemporaneo
“Aeropoema” Ed. Guanda
«È già stato nostro ospite, specialmente durante il “Mitomodernismo” - dice il prof. Franco
Gallea presentando l’ospite del
24 marzo scorso - Mario Baudino
(nato a Chiusa Pesio nel 1952, vive a Torino), poeta, scrive su “La
Stampa”; prima della presentazione del libro ci sarà una sua riflessione. È anche scrittore fra il
mitico e il realistico, Suscita
sempre l’interesse del lettore».
Baudino: «Il titolo della conversazione è un po’ sibillino, il libro è un poema, richiama il
“Futurismo”, ma l’argomento
non lo è. Nel nostro secolo solo i
Futuristi hanno lasciato un se-
gno, ma il Futurismo si è espresso soprattutto in pittura. La poesia seguente ignora il mondo
delle macchine, se non per criticarlo. Questo solo in superficie,
in fondo la poesia contemporanea non può che confrontarsi
col nostro tempo. Ungaretti era
un uomo di lettere e Sinisgalli diceva che le macchine hanno una
certa “metrica” come la poesia.
Tutta la poesia è contemporanea, sia pure con linguaggi diversi. Martinetti pose lo sguardo
su due macchine: l’automobile e
l’aeroplano. Ci furono lotte per
dare loro un nome: Martinetti
voleva chiamare l’aereo “appa-
recchio”, mentre D’Annunzio
proponeva “velivolo”, entrambi
i termini non ebbero fortuna, ma
queste macchine sono i simboli
maggiormente evocati nei discorsi del XX° secolo. La poesia
ha sempre avuto molti cultori e
pochi lettori, perché un tempo i
libri costavano molto, ora col
progresso costano meno, ma
l’amore per la poesia è ancora
privilegio di pochi».
Venendo al libro, Gallea così si
esprime: «”Aeropoema” è in 15
canti. Baudino ci propone un
mondo visto dall’alto. Sono riflessioni, storie di gente che vive
prevalentemente di viaggi aerei,
occasioni di incontro e di dialogo».
Baudino conclude: «All’inizio
avevo l’idea di descrivere l’aeroporto e il volo: è diventata la descrizione di un mito moderno,
un viaggio da Oriente a
Occidente che richiama Virgilio.
Lo sparsi di conversazioni,
usando anche lingue estere: inglese, tedesco e…latino. L’aereo
è un mito della modernità, ha
realizzato uno dei sogni dell’uomo: all’inizio se ne stupì, dopo
poco tempo è diventato del tutto normale».
C. B.
Incontri Culturali “Parliamo di…”
Organizzati dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Alassio
e dal Liceo Don Bosco
Incontro con il personaggio: LORIS CAPIROSSI
La conclusione del ciclo di
questi incontri del 2007 è avvenuta anziché con una personalità della cultura con un campione dello sport, come richiesto da
un sondaggio fra gli studenti destinatari dell’iniziativa. La sera
del 16 marzo scorso il “Palassio
L. Ravizza” ha ospitato il pilota
motociclista, tre volte campione
del mondo, Loris Capirossi.
è diverso. Non ho cominciato
questo campionato molto bene,
ma conto di migliorare. Vivo
sempre in positivo anche nei momenti difficili, ho imparato a saper perdere. Dai quattro ai quattordici anni ho guidato motocross, in seguito le moto, anche
con l’aiuto dei miei genitori che
mi hanno sempre sostenuto.
Anche dopo molti anni provo
17.3.2007 Invitato dall’assessore Monica Zioni, il campione di motociclismo
Loris Capirossi ha parlato ad una platea di fans appassionati accorsi al palazzetto dello sport, rispondendo a tutte le domande.
(FOTO SILVIO FASANO)
L’Assessore alla Cultura e
Turismo dott. Monica Zioni ha
porto il saluto seguito da quello
di don Giulio in rappresentanza
dell’Istituto Salesiano, quindi il
giornalista di “Sport Week”-La
Gazzetta dello Sport Carlo
Canzano ha presentato l’ospite.
«Loris Capirossi ha 33 anni, ha
cominciato prestissimo a guidare motociclette, ancora oggi è il
più giovane campione del mondo, avendo conquistato il campionato a 17 anni e mezzo, poi ha
continuato, partecipando ad altri
diciotto, vincendone altri due».
Capirossi: «Ho cominciato ad
andare in moto fin da bambino.
Tutti abbiamo fato degli errori,
ma il dono più bello e importante che ci è stato fatto è la vita. Da
ragazzo non pensavo di raggiungere questi risultati: occorre
buona volontà in tutte le azioni.
Dobbiamo cercare di vivere nel
migliore dei modi: da ragazzi ci si
sente padroni del mondo, bisogna essere maturi, è sbagliato
imitare noi campioni. Sulle piste
si cade in sicurezza, sulle strade
grandi emozioni: un pilota è come gli altri, ma deve vincere la
paura. Se si cade a 200 Km l’ora
non ci si fa niente, a 100 l’impatto è più forte; quando si cade non
ci si deve agitare, ma aspettare
che finisca la strisciata prima di
rialzarsi. Le tute protettive e i caschi hanno fatto molti progressi:
l’esperienza delle corse giova alla attrezzature comuni. Quando
la mia carriera finirà la moto mi
mancherà molto. I viaggi in aereo
in tutto il mondo mi pesano un
po’. Adesso fanno correre ragazzi giovani (mi hanno imitato), ma
non hanno esperienza, io a 16 anni ne avevo già molta. La cosa più
importante per me è diventare
papà, lo sarò fra poco, se mio figlio vorrà correre in moto non
potrò certo negarglielo. Ci sono
genitori che spingono i figli a fare cose che non sentono: è un
grave errore. La mia squadra è
come una famiglia, lavoriamo
molto bene. Farei volentieri un
campionato con Valentino Rossi
nella stessa squadra».
C.B.
9
«L'ALASSINO»
Martedì 17 Aprile 2007
10
«L'ALASSINO»
BOCCE
LUTTI CITTADINI, NECROLOGI
LA 54a TARGA D’ORO ALL’AMATORI SASSI TORINO
Successo a sorpresa di
Fassone-Daghero-FranzoniIdrame, freschi del tricolore di
serie B per società. Bocciofile
prese d’assalto nel weekend per
vedere in azione i big delle bocce. Nella petanque (50 coppie in
totale) affermazione di CarliniDagati (San Matteo) e GazzanoSessa (Circolo San Giacomo
Imperia). Un riconoscimento
speciale a Giancarlo Cresta,
coordinatore tecnico della manifestazione, per le “nozze d’argento” con la gara. E già si pensa
al futuro...
le quadrette della Balangerese
(Abate, Caviglia, Doria, Pane) e
della Voltrese (Ansaldo, Locatelli, Vaccarezza, Ginocchio), unico
club ligure a salire sul podio.
Eliminate nei quarti le formazioni
di Chiavarese, Rapallese, San
Fruttuoso Marassi e Cdc Asti. Al
riguardo, ottimo comportamento
del beniamino di casa, l’alassino
Angelo Cappato (Chiavarese),
che ha sfiorato l’accesso alle semifinali.
Per quanto riguarda i team savonesi, il migliore è stato quello
della Cairese, 17esimo.
ALASSIO, 25 MARZO 2007 Quest’anno la Targa d’oro Alassio, un torneo nazionale di bocce, che ha visto concorrenti provenienti da tutta Italia, se l’è
aggiudicata la quadretta torinese dell’Associazione Bocciofila Sassi. I componenti sono in basso nella foto, accosciati: da sinistra Bruno Idrame, Mauro
Fassone, Fabrizio Daghero e il capitano Pierugo Franzoni. Hanno battuto in
finale la quadretta astigiana del Turbosider, i cui componenti nella foto sono
in piedi con la maglietta azzurra insieme agli organizzatori e all’assessore al(FOTO SILVIO FASANO)
lo sport Fabrizio Calò.
Una sola nota stonata nella intensa due giorni della 54a Targa
d’oro di Alassio, conclusasi con il
trionfo dell’Amatori Sassi Torino:
le avverse condizioni atmosferiche che hanno costretto a dirottare alcune fasi della manifestazioni nell’accogliente bocciodromo Palasport di Albenga, finale
compresa. Le migliaia di appassionati non hanno comunque rinunciato al grande spettacolo ed
alle emozioni offerte dalla più
prestigiosa e partecipata (411 formazioni quest’anno per un totale
di 1.444 giocatori) gara del calendario nazionale, affollando tutti
gli impianti che hanno ospitato le
varie fasi della competizione.
Oltre diecimila sono stati complessivamente gli spettatori, con
picchi di oltre 500 presenze nel
pomeriggio di sabato e nei primi
due turni di domenica sia ad
Alassio (dove i presenti erano letteralmente stivati) che ad Albenga. Nonostante molti appassionati fossero già sulla via del
rientro a casa, folto è stato anche
il pubblico che domenica sera ha
assistito alla finalissima, calcolabile in circa 500 unità.
Come già successo sette giorni
prima a Loano in occasione della
finale scudetto, la Tubosider Asti,
ad Alassio rappresentata da Gamba-Ruscalla-Negro e Carlo Ballabene (testimonial della manifestazione) si è dovuta accontentare della piazza d’onore, superata
13-9 (0-1, 3-1, 7-4, 7-9) in poco più
di due ore di gioco dall’Amatori
Sassi di Fassone-Daghero-Franzoni-Idrame, freschi di titolo tricolore di serie B e di promozione
al massimo campionato. Per
l’Amatori Sassi si tratta della prima volta ad Alassio, ma il suo portacolori più conosciuto, Fassone,
era già entrato nell’albo d’oro nel
1988 con la maglia della Biellese e
nel 1998 con la casacca del Dlf
Asti. Per il Piemonte si tratta della sesta vittoria di fila.
Al terzo posto si sono piazzate
Poca gloria quest’anno per il
genovese Lino Bruzzone (Ferrero
Ciriè), insignito venerdì sera del
Premio al Campione, eliminato
sabato sera nei sedicesimi di finale. Per i colori della Perosina, società neo campione d’Italia, i migliori sono stati Terzatata, Carlevaro, Cavagnaro e Colletta, fermatisi al 9° posto.
Tra le curiosità, da segnalare la
partecipazione, per la quarta volta, della nazionale brasiliana
Simona De Oliveira (Auxilium
Saluzzo) e la prematura eliminazione, avvenuta per mano del
Martinetto Cisano, della quadretta tutta al femminile composta
dalla iridata Paola Mandola e da
Cristina Oddone, Norma Pautassi
e Barbara Gerbaudo.
I riconoscimenti speciali sono
stati consegnati alle formazioni di
Chiesanuova Venezia e Cornudese Treviso, provenienti da più
lontano, alla Sommarivese quale
società più numerosa (11 quadrette) e alla Antoninese Valle
Susa (prima formazione iscritta
in ordine di tempo). Nel corso
della serata di venerdì, allietata al
palasport di Alassio dalla musica
dell’orchestra Casadei, erano saliti sul palco per ricevere un ricordo ben nove atleti azzurri che
nel 2006 hanno conquistato una
medaglia nei Mondiali o agli
Europei: Griva, Castellino, Longo
e Ferrero (per la specialità volo),
Laigueglia (che ha partecipato,
ben figurando, alla Targa d’oro
con la maglia della Taggese),
Dutto, Biancotto, Allio e Martino
(per la petanque).
Alla cerimonia di premiazione,
svoltasi subito dopo la finalissima, sono intervenuti l’assessore
allo Sport della Città di Alassio,
Fabrizio Calò, il presidente del comitato Fib di Savona, Paolo Resio,
e Rinaldo Muratore, dirigente
sportivo (è consigliere federale
della Federazione Italiana Pallapugno) e grande amico dell’Alassina. Un riconoscimento partico-
Martedì 17 Aprile 2007
lare è stato consegnato dal presidente della Bocciofila Alassina,
Adriano Garrone, ad uno dei dirigenti più stimati nell’ambiente
delle bocce, il finalese Giancarlo
Cresta, coordinatore tecnico della gara, il quale quest’anno ha festeggiato le nozze d’argento con
la Targa d’oro, avendone seguito
quale componente dell’organizzazione (e per molti anni quale
rappresentante federale) ben 25
edizioni.
Nonostante le non favorevoli
condizioni meteo, un buon successo ha registrato anche la gara
di petanque, cui hanno preso parte oltre 100 giocatori, compresi
alcuni piemontesi, tutti da stimare per aver deciso di disputare la
competizione nonostante il vento
e la temperatura poco primaverile. Ad aggiudicarsi la gara maschile, limitata alla categoria C,
Trofeo Petanque Testico sono
stati Luciano Sessa e Valter
Gazzano (Circolo San Giacomo
Imperia) che in finale hanno avuto la meglio sui compagni di squadra Giorgio Buzzi e Claudio Ghigliazza. Sul podio anche MerloPellegrino (Pontedassio) e Brandi-Da Rold (Testico). Tra le donne, nella Boccia Rosa Alassio
Donna Trofeo Star Dust, affermazione di Elena Carlini e Maria
Dagati (San Matteo di San Bartolomeo al mare) davanti alle ventimigliesi Vanessa Romeo e Fulvia
Messina (Dlf). Terza moneta per
Pisani-Corona (Pontedassio) e
Roncallo-Lupi (San Giacomo). Le
ultime fasi delle gare si sono svolte all’interno della bocciofila
Alassina, con l’utilizzo parziale di
un fondo sintetico.
Esperimento riuscito: anche la
versione dei “piè giunti” potrà
avere un futuro nell’ambito della
Targa d’oro.
Appena andata in archivio
l’edizione 2007, il comitato organizzatore ha però già rivolto il
pensiero al prossimo anno, progettando ulteriori novità, tra le
quali la possibilità di anticipare
l’ultimo atto al tardo pomeriggio
e l’introduzione di alcune gare
preliminari infrasettimanali, se
gli operatori e le istituzioni decideranno di investire nell’evento
che ha dimostrato di possedere
numeri da capogiro. Ma un ulteriore salto di qualità potrebbe arrivare da una “promozione”: l’inserimento nel calendario internazionale, passo che potrebbe
schiudere le porte alla presenza
di giocatori di almeno una decina
di Paesi. Confidando che il meteo
sia più favorevole...
MARGHERITA MAURIZIO IN BOTTELLI
19/6/1939 - 6/3/2007
Il 6 marzo u.sc. è mancata,
dopo lunga malattia, Rita
Maurizio Bottelli e la notizia,
pur temuta da tempo, ha destato un grande compianto in tutta la città, dove ella ha condotto sempre la sua vita esemplare di sposa e di madre.
Amante della musica e del
bel canto fu per anni prima voce ed elemento di spicco della
ALASSINI VINCENTI
IN TOSCANA
Trasferta ricca di medaglie per
i nuotatori alassini della Gesco
Nuoto-Alassio, che hanno ottenuto ben cinque successi nel meeting interregionale LigureToscano di nuoto, organizzato dal
Centro Sportivo Italiano. Questo
l’elenco dei medagliati: Andrea
Radici secondo nei 25 dorso e nei
25 delfino, Daniele Briozzo primo
nei 50 rana e quarto nei 50 stile libero, Matteo Cardi, 2° nei 50 dorso e 3° nei 25 delfino, Marco Losno
2° 25 dorso. Fra gli esordienti A
hanno ottenuto podi: Andrea
Losno, 2° nei 50 rana e 4° nei 50
s.l., Alessandro Markic, 3° nei 50
rana. Fra i ragazzi buon comportamento di Cecilia Badano al 4°
posto nei 50 delf, Serena Briozzo,
quarta nei 50 dorso, mentre
Federica Leo ha vinto i 100 dorso
e si è piazzata quarta nel 50 s.l. Un
altro oro è arrivato da Giulia
Mingoia prima nei 100 rana e terza nei 50 sl, mentre Giulio Puliga
è stato secondo nei 50 delf
Cristian Radici 4° nei 100 rana, per
Federica Usanna 2° posto nei 50
rana. Nella categoria dei più grandi: Giovanni Cipriano primo nei 50
e 100 rana, Marta Di Muro, prima
nei 100DS e seconda nei 50SL.
Facevano parte della squadra anche Sebastiano Canobbio, Teodor
Valvassori, Niccolò Robba, Sofia
Lanteri, Chiara Pozzo, Francesca
Battistelli, Matteo Cottardo,
Aluna Pacini e Giulia Cardi.
Il prossimo appuntamento è
per il 22 aprile a Pontedera.
Corale S. Ambrogio, applauditissima sempre ed ammirata
per la sua grazia e per le notevoli capacità con cui interpretava brani e passi della grande
lirica italiana.
L’A.V.A. e molti amici della famiglia porgono le loro più sentite condoglianze al marito
Luciano, ai figli Attilio e Chiara
al cognato Avv. Claudio Bottelli
e a tutta la famiglia.
Così le note del “Destin Verdiano”
La fecero salir dinanzi a Dio,
Dinanzi a quella Luce così Grande,
s’inginocchiò, chinando il capo bianco,
ma Dio la guardò: e Lei non pianse:
“Felice devi esser, Margherita”,
la voce dell’Eterno le diceva.
Conobbero in te una dolce “Madre”
quelle persone, a cui nella tua vita,
il dono dell’Amor hai regalato.
I tristi giorni che Tu hai vissuto,
si sono trasformati in Bianca Luce,
così, che possa Tu, Dolce Bambina,
cantar per me nei Cori qui Celesti.
Cantar l’Amor che in vita hai donato,
l’Amor che t’ho insegnato ed hai appreso,
l’Amore infinito e universale,
che in modo “celestiale” hai fatto Tuo.
Di essere mia figlia Ti ringrazio,
Nel tempo che, eterno ci rimane,
accanto a me sarai “fine cantore”,
perché anch’io, sì, voglio ascoltare.
Attilio
C. Al.
La Revello terza
ai Campionati Italiani
I NUMERI DELLA TARGA
D’ORO 2007
10.000 spettatori, 5.000 presenze alberghiere, 1.444 giocatori
iscritti alla gara principale, 8.000
in una settimana i contatti sui siti
Internet www.boccealassio.it e
www.bocce.it.tt, 380 incontri disputati per la gara di volo e 90
quelli della petanque, 361 quadrette,110 giocatori alla gara di
petanque, 128 campi da gioco,
101 le squadre in arrivo dal solo
comitato Fib di Cuneo, 54 le edizioni della manifestazione, 50 le
donne partecipanti tra volo e petanque, 21 ore in cui si è sviluppata la gara nei due giorni, 18 hotel convenzionati, 16 arbitri, 12
campioni azzurri saliti sul podio
ai Mondiali o agli Europei iscritti
alla gara, 9 partite vinte consecutivamente dall’Amatori Sassi, 7
successi di Lino Bruzzone alla
Targa d’oro, 7 località coinvolte,
2 le gare di petanque svolte per la
prima volta. Sempre ad Alassio,
con l’organizzazione della Bocciofila Alassina avrà luogo nei
giorni 1 e 2 settembre p.v. il Campionato Italiano Veterani a coppie (Over 60).
Bianca Revello è salita sul podio ai Campionati Italiani di Tiro,
svoltisi sulle pedane del tiro a volo di Montecatini. Per la forte
atleta alassina si tratta dell’ennesima soddisfazione: da alcuni anni infatti la Revello è al vertice del
settore, fa parte della nazionale,
ha già vinto diversi titoli italiani
ed è considerata una delle più
forti campionesse in circolazione, a livello europeo. Nella competizione regina degli assoluti, la
Fossa Olimpica si sono battuti oltre 200 tiratori sulla distanza ridotta di 75 piattelli ciascuno, con
shoot-off finale, per l’assegnazione dei primi tre posti. Nella classifica della categoria eccellenza
si è laureato campione il toscano
Marco Venturini con lo score finale di 73 piattelli su 75. Il secondo e terzo posto sono andati, dopo lo shoot-off, rispettivamente
all’emiliano Sunter Fontanili (71
+ 5) e al sardo Nicola Peru (71 +
4). Nella classifica femminile si è
imposta la campionessa europea
in carica Arianna Perilli (70/75),
seguita da Romina Giansanti (69)
di Roma e dall’alassina Bianca
Revello (64).
Carlo Ferraro
C. A.
MARIANNA ROSSI MAGGI
Un’altra figura dolcissima di sposa e di madre ci ha lasciato il 20 marzo u.sc. MARIANNA ROSSI MAGGI,
dopo una vita di lavoro e di dedizione verso i suoi cari e di grande esempio per tutti.
E lo hanno dimostrato coloro che
hanno partecipato alle esequie e si
sono stretti attorno alla figlia Caterina, che come già sua madre è Socia
e Consigliera AVA ed alla famiglia
Rabolli, a cui anche l’Associazione
Vecchia Alassio porge le sue più
sentite condoglianze.
C’è chi pensa che sia tutto finito,ma noi sappiamo che questo è solo un altro inizio: l’inizio di una nuova vita.
A chi dice che “non ci sono parole”, io propongo la mia alternativa:
non avremo le parole adeguate, ma
possiamo provare ad aggiustarci
con quelle che ci vengono date.
Questo è per te Peggy, con tutto il
nostro amore.
Quell’amore che tu ci hai trasmesso, quell’amore di cui eri impregnata, e che ti ha caratterizzato
per tutta la vita. Quell’amore che hai
sempre espresso attraverso i tuoi
occhi, il tuo sorriso, le tue parole, i
tuoi gesti; e, a mani aperte, hai sempre donato a tutti, non negandolo
mai a nessuno:
A te, tutto il nostro affetto, perché
è così che ti pensiamo: con affetto,
con tenerezza; quella tenerezza che
tenevi segretamente celata dietro il
tuo sguardo, apparentemente fortissimo e sempre sicuro di sé.
E poi, quell’attenzione, che mai si
stancava di essere presente, che rivolgevi, in maniera apparentemente
superficiale, solo perché troppo discreta, verso tutti.
Quella generosità, vera, sincera,
che non ti sembrava mai abbastan(continua a pagina 11)
Martedì 17 Aprile 2007
11
«L'ALASSINO»
LUTTI CITTADINI, NECROLOGI
(segue da pagina 10)
za. Il tuo sguardo indagatore, attento anche ai più piccoli particolari,
che niente lasciava passare inosservato; i tuoi occhi, che mai avrebbero potuto mentire: questa, forse,
l’unica cosa che non sapevi fare. Il
tuo sorriso, sempre pronto ad allargarsi per qualcuno, capace di illuminare qualsiasi viso. Le tue parole,
sempre vere, sincere; sempre pronte a soccorrere e ad aiutare. E i tuoi
gesti: espressione diretta del tuo
cuore. E poi, la tua innata paura di
perdere tempo, di non riuscire a fare tutto quello che ti eri prefissata, e
nel modo migliore, che ti portava a
correre, e far correre la tua piccola
macchina, sfidando il tuo stesso
orologio, e ogni legge sulla velocità
(avevamo paura di guardarti quando guidavi!).
E poi quando eri là, nel tuo paradiso, coi ricordi dell’uomo della tua
vita, il tuo entusiasmo, dolcemente
infantile, nel provare gioia, stupore,
meraviglia, per spettacoli straordinari, come il levarsi del sole dietro
l’isola, il cinguettio degli uccellini, il
tenero sbocciare di un fiore: Tu hai
saputo accorgerti, e dare la giusta
importanza, alle piccole grandi cose, che tutti, troppo spesso, lasciano passare inosservate. Avevi un
modo tuo di vivere, non ti sei mai lasciata omologare dalla massa, e, per
assurdo, la tua semplicità, la tua discrezione, il tuo saper essere davvero una persona vera, ti hanno fatta emergere. Come una farfalla, ti sei
alzata in volo verso il cielo, quasi in
punta di piedi, senza far rumore, ma
con la tua solita leggerezza, delicatezza, fragilità, e la tua innata eleganza, che rendevano impossibile
non notarti, volgendo a te lo sguardo, mentre ti elevavi, contro il sole,
verso l’infinito. Grazie per averci
permesso di fare parte della tua vita. Grazie per averci aperto il tuo
mondo: Tu avrai sempre un posto
speciale nei nostri cuori e nei nostri
pensieri. Con tutto il nostro amore e
la nostra gratitudine.
La tua famiglia
RINA GROLLERO
ARECCO
Voglio ringraziare il Signore per
avermi messo sulla tua strada, lo voglio ringraziare perché si è servito di
te, della tua semplicità e della tua
forza per farmi capire che cosa è
l’Amore.
L’Amore con la A maiuscola, quello gratuito che tu ci hai sempre donato con molta naturalezza senza
quasi fartene accorgere.
Quell’amore che non fa fragore
ma si instaura quotidianamente nel
cuore.
L’Amore per i lavoro al quale hai
dedicato molto tempo e sacrificio e
che mi hai insegnato ad Amare e ad
apprezzare.
L’Amore per il Signore che soprattutto in questo ultimo periodo ti
ha dato una serenità e una dignità
che mi hanno commosso e allo stesso tempo aiutato. Per questo ti voglio pregare e ringraziare.
Tuo genero Fabrizio
RENATA AVERAME
GENNARO
FIV, e per la vela aveva lasciato il lavoro di disegnatore in uno studio
tecnico a Torino, trasferendosi ad
Alassio, città nella quale ha vissuto
in tutti questi anni.
I funerali si sono svolti nella chiesa
dei Cappuccini, in Piazza San Francesco. «La vela ligure – dice Rinaldo
Agostini , presidente del Cnam di
Alassio – piange la scomparsa di
Manfredo Audisio, un maestro al
quale tutti dobbiamo qualcosa. Sia
come tecnico, che come amico, è stato, per più di 30 anni, un vero e proprio punto di riferimento, non solo
per i giovani, ai quali ha dedicato tanto tempo ed energie, ma anche per allenatori, tecnici e velisti».
Dal 1979, in particolare, era stato
designato dalla Federazione Italiana
della Vela ad allenare i giovani della
classe Laser e si dedicò a questo impegno con anima e corpo. Carattere
diretto e di grande generosità e dedizione assoluta alla vela, Manfredo
era molto amato e stimato. Moltissimi i messaggi di cordoglio giunti
ad Alassio, dove abitava ed al Cnam
alassino, che era la sua seconda casa. Lascia la moglie Aurora e il cane
"Anzio" che aveva trovato, nella cittadina laziale, durante una settimana velica preolimpica.
A. C.
LUIGI FERRARI (GINO)
È mancata dopo brevissima malattia a 58 anni, il 24 marzo u.sc. RENATA AVERAME GENNARO ben conosciuta e apprezzata a Moglio, ove
per molti anni ha gestito un avviato
negozio di alimentari. Nella grande
costernazione la piangono e la ricordano il marito Franco, la figlia
Anna con Marco, i fratelli, i cognati e
i nipoti.
Anche l’A.V.A. porge al marito e
alla famiglia le più sentite condoglianze.
MARIA ANGELA
BONOMI
Anniversari
TRAIANO (NINO) TESTA
Ciao papà
siamo vicini a Pasqua e con la solita frase: "è passato un anno ma è
come se fosse successo ieri", mi viene naturale inviarti questo pensiero
perché la realtà è proprio così.
Questo periodo è però servito a
rielaborare le tante tue lezioni di vita e su una in particolare vorrei soffermarmi; quando la malattia ti ha
costretto a prendere la tragica decisione di "tirar via" quel maledetto
"pezzo di gamba" che ti stava distruggendo dal dolore, tu mi dicesti
che nonostante tutto la vita sarebbe
continuata e che ti saresti adattato
alla tua nuova condizione pur tra
mille difficoltà ma con la ferrea volontà di riuscirci al meglio.
Ecco, noi ci sentiamo come te all'epoca: tu eri il nostro "pezzo di
gamba", senza di te andiamo avanti,
"volenti o nolenti", ma quanto è più
difficile camminare!
La sicurezza delle "due gambe"
non ci sarà mai più ma… la vita continua, così ci hai insegnato tu e così
faremo per te e grazie a te
Ti vogliamo bene
Mamma, Tino e OrnelIa
Il 2 febbraio u.sc. è mancato all’affetto dei suoi cari LUIGI (Gino) FERRARI, all’età di 82 anni, già lavoratore e impiegato all’ENEL di Alassio.
Lo ricordano a quanti lo hanno
conosciuto e apprezzato i figli Lucio
e Silvio e famiglie. Condoglianze anche dall’Associazione Vecchia
Alassio.
BRUNA PIFFERO
Un ricordo per la mia cara
mamma Fernanda Bertoluzzi
in Lanteri deceduta
il 3/12/2006
Non poteva che accadere così: la
Chiesa di Sant'Ambrogio, gremita sino all'inverosimile per le esequie di
Rina Grollero Arecco, ha riunito tutti
gli Alassini... Mai visti tanti... insieme
come in questa occasione! Una pagina di storia antica e recente che ha
esaltato, giustamente, chi alla città, al
turismo, al buongusto ed alle tradizioni gastronomiche liguri, oltre che
alla famiglia, ha dato una parte cospicua della sua vita e della sua grande
esperienza.
Marilena ed Antonella, le figlie adorate, e Fabrizio con Giovanni, ormai
«grande», hanno certamente sentito,
accanto al cordoglio e al dolore per la
perdita della nobilissima Rina, la inesprimibile gioia di ricevere, in cambio
di quanto hanno fatto e fanno tuttora
per sé e per il nostro Paese, l'unanime
riconoscenza e l'affetto sincero, anche se spesso senza parole, di tutti...
E non è piccolo merito, e non è piccola gioia. E noi, amici di famiglia da
sempre, e l'Associazione Vecchia
Alassio, di cui Marilena è stata a lungo Consigliere, partecipiamo al dolore della famiglia Arecco, porgendo le
nostre più affettuose condoglianze,
ma una cosa ancora vorremmo aggiungere... Per vivere una vita così…
vale la pena di vivere ed è dolce, ci
sembra, anche il momento di chiudere gli occhi per sempre.
Cara scià ti voglio ringraziare per
avermi accolto nella tua famiglia come un figlio.
È deceduta nella residenza protetta “Orengo Demora" in Borgomaro
(IM) il 19 marzo u.sc., all'età di anni
84 la sig. Maria Angela Bonomi, originaria di Oneglia ma ad Alassio da 60
anni, dopo una vita dedicata al lavoro e alla famiglia in particolar modo
agli adorati nipoti. Lo comunicano a
tutti quelli la che l'hanno conosciuta
e stimata, la figlia Graziella con il marito Luigi Sangiovanni e i nipoti.
Anche l’A.V.A. porge le più sentite condoglianze.
Tramite questa lettera, tuo figlio
Carlo e tutta la sua famiglia che vive
in Germania (a Berlino) avrebbe voluto darti l’ultimo saluto, ma non è
stato possibile, perché ho appreso
questa brutta notizia solo il 17
Gennaio u.sc., tramite questo giornale nei necrologi e perciò non siamo potuti intervenire al tuo funerale… Io credo che anche di lassù ci
capirai e ci perdonerai.
Tuo figlio Carlo e Famiglia
DEMETRIO MOSCHERA
I FUNERALI DI
MANFREDO AUDISIO
ALASSIO – Si sono svolti ad
Alassio i funerali di Manfredo
Audisio, il popolare velista piemontese trapiantato in Liguria, molto conosciuto ed amato da tutti per essere stato, per oltre 30 anni allenatore
di tanti giovani rivieraschi. Audisio,
torinese, 75 anni, è stato allenatore
federale dei giovani della classe
Laser. Segretario di classe Fireball
negli anni sessanta-settanta, dal
1972 era entrato nel giro dei tecnici
Nella ricorrenza del primo anniversario della morte di BRUNA PIFFERO (la “tabaccaia” di via Leonardo da Vinci, il 2 aprile) la sorella
ELSA, i nipoti e la piccola Aurora la
ricordano dal Veneto a tutti gli
Alassini che la hanno conosciuta e
stimata per le sue virtù e per l’attaccamento ad Alassio.
MESE DI MARZO 2007
AUDISIO Manfredo
BASEI Corinna
BATTISTELLI Andrea
CAVALLI Adele
ELENA Franco
GROLLERO Maria
LAVAGNO Clara
MARTINO Carmine
MINOIA Pietro
RAVERA Giuliano
ROSSI Marianna
SEBASTIANI Cesare
anni 75
anni 83
anni 81
anni 91
anni 94
anni 87
anni 94
anni 52
anni 93
anni 82
anni 84
anni 78
L’A.V.A. da queste colonne esprime ancora una volta le più sentite
condoglianze ai loro familiari.
Il 4 marzo u.sc. è deceduto in Asti
Demetrio Moschera (di anni 80). Lo
ricordano a conoscenti e amici la
moglie Graziella, i figli Marisa, Antonella, Maurizio ed Ignazio, nipoti e
pronipoti e il genero Antonello
Castiglioni, socio dell’A.V.A. la quale si unisce al compianto e al lutto
della famiglia
ERRATA CORRIGE
Nell’ultimo numero de L’Alassino
(n° 3 marzo 2007) a pag.11 3a colonna tra i necrologi va letto il nome di Pace Scandolari (anziché
Scandellari).
12
«L'ALASSINO»
Specie ittiche della
Baia del Sole
Martedì 17 Aprile 2007
AUGURI NONNA
BENEDETTA ACQUARONE
a cura dell'Osservatorio Don Bosco
MARZO 2007
Calamaretto (o totano)
In questo
primo giorno
di primavera
abbiamo
festeggiato
insieme
il nostro
onomastico
nella
splendida
cornice di
Alassio.
Allotheutis subulata - (Tòntanassa)
È un decapodo dal colore rossiccio trasparente in vita e bianco
latteo da morto. Vive sui 20/50 m
di profondità nelle praterie marine, ma talvolta viene a riva. Ha pinne laterali che non raggiungono
l’estremità posteriore del corpo.
Come tutti i decapodi ha otto
braccia boccali e due tentacolari
retrattili. Si pesca di notte con na-
tante verticalmente con apposita
totaniera illuminata.
Simile a questo, ma molto più
grande (peso anche 7 kg) c’è il totano comune che abita i fondali
superiori ai 40 m. Carni buone.
Esca: pesce vero e finto –
Armatura: idonea – Amo: totaniera – Filo: 025/030
Pessö
Tua nipote
Benedetta
INES REVELLO ALL’ANGLICANA
DISEGNO DI PATRIZIA PEZZUOLO
Valide terapie dei nonni
Salsapariglia
Smilax aspera - Punzecü sc-cianca càusse
Questa erba spinosa di carattere
espansivo che si trova nelle nostre
campagne, con un frutto in grappolo
rossiccio, è la specie nostrana di una
liliacea dell'America Centrale di un
albero di alto fusto che di questo
conserva valide proprietà.
È diuretico, stimola la sudorazione. È depurativo ed espettorante.
I suoi principi sono localizzati nella radice.
Va raccolta in autunno. Con prudenza va usata. Contiene saponina e
ossalato di calcio.
Se usata a dosi basse è un valido
espettorante.
Unita alla gramigna, alla coda di
cavallo e alla bardana è attiva per la
cura dell'obesità e della gotta.
Prima della scoperta degli antibiotici i nostri avi la utilizzavano in
decotti anche nella cura delle malattie veneree.
Con i preparati, allora indispensabili, la scoperta della penicillina e
derivati ha rivoluzionato tutta la cura delle malattie veneree.
In un stornellata antica così si cantava:
“Dagghe de sciü
dagghe ciu anzü
a Salsapariglia
a te spunze u cü”.
(Dagli più su - dagli più giù - la
Salsapariglia - ti punge il deretano).
Pessö
EX CHIESA ANGLICANA, 21.3.07 La poetessa Ines Revello (nella foto seconda
da sinistra) riceve il premio “Una donna per la sua città”, ottava edizione.
Pubblico raffinato e numeroso presente alla manifestazione che ha assistito
anche ad uno spettacolo in cui si sono esibiti il M.° Mauro Borri che, al pianoforte, accompagnava l’attrice albenganese Milly Conte che declamava le
poesie di Ines Revello (i due artisti si riconoscono alle estremità della foto).
A fianco della Revello l’assessore alla Cultura Monica Zioni, la coreografa del
corpo di ballo Ines Gaburri con tre danzatrici. Davanti al gruppo Piera Olivieri,
presidente della Zonta Club Alassio/Albenga che ha istituito il premio.
(FOTO SILVIO FASANO)
‘na mandiò de
Vuluntariatu
SABATO 28 APRILE 2007
Chiesa Anglicana alle ore 21
Concerto di Musica Classica
Associazione Volontari Ospedalieri
DOMENICA 29 APRILE 2007
Istituto Maria Ausiliatrice
Via Diaz alle ore 21
Spettacolo teatrale
Associazione “Amici del Camerun”
Mostra di pittura al femminile
In data 21 aprile ci sarà l’inaugurazione di una mostra di pittura, che
si protrarrà fino al 29 dello stesso
mese, presso la Galleria Scola situata nel centro storico di Albenga (Via
Cavour n. 44).
Ad adornare le pareti del suggestivo luogo saranno oli, acquerelli,
acrilici ed incisioni di Barbara
Furfari, Cristina Leali, Tiziana Rufo e
Carmela Sciandini. Le giovani artiste
ingaune si sono formate con i migliori “maestri d’arte” della zona,
iniziando il loro percorso artistico
con il disegno dal vero, compreso il
nudo, l’acquisizione delle varie tecniche pittoriche fino ad arrivare
all’incisione, antica tecnica del 1500
(acquaforte ed acquatinta). Nonostante il cammino di studio sia stato
quasi il medesimo hanno esternato
il proprio talento in maniera differente con l’uso del colore delle forme e dei soggetti, si potranno ammirare paesaggi, nudi di donna, interni
dal “sapore antico” e nature morte.
Meteorologia
Alassina
«Questo periodico è aperto a tutti quanti desiderino collaborarvi ai
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Periodica Italiana
Sapevamo già che marzo è un mese
pazzerello, un mese spartiacque: un po’
è di qua e un po’ è di là: un po’ con il bello e un po’… capace di ricordarci che esiste ancora il
brutto tempo. Ma c’è anche altro da dire. Alle ore 0,7 minuti il sole tagliava l’equatore celeste iniziando la stagione che noi chiamiamo primavera: era il 21 di marzo. Nella
notte tra il 3 e 4 del mese il sole, la terra e la luna erano
così ben allineati che hanno offerto una bellissima eclissi di luna: verso le 23,30 il bel fisco giallo si era trasformato in una debole chiazza rosso-brunastra. Anche
Venere ha iniziato a sorprenderci con la sua inconfondibile luminosità mentre rincorre il sole a ponente; Giove
invece fa la sua esibizione al mattino verso sud (per chi
si alza presto!). Non dimentichiamo: meteorologia e
astronomia sono inseparabili. Parliamo quindi ora della
meteorologia del mese pazzerello.
Pressione media mensile: 757,3 mmHg.
Umidità media: 55%. I valori nelle tre decadi: 71% nella prima; 50% nella seconda; 46% nella terza.
Precipitazioni: 25,8 millimetri così distribuiti: 10,2
mm. nella prima decade; 8,8 mm. nella seconda; 6,8 mm.
nella terza.
Eliofania totale: 200,8 ore (lo scorso anno furono registrate 187,8 ore), con le seguenti medie decapali: 5,3 ore
nella prima; 7,1 ore nella seconda; 7,0 ore nella terza.
Quattro giorni senza un raggio di sole (giorni coperti) e
sono: il 6, il 19. il 20 e il 24: I giorni sereni sono stati 19 (15
lo scorso anno).
Temperatura media: 14,2 °C (facciamo alcuni riferimenti ai valori registrati lo scorso anno: marzo 2006: 11,9
° C). Temperature medie decapali: 14,9 ° C nella prima
(11,1 °C nel 2006); 15,5 °C nella seconda (11,4 °C lo scorso anno); 12,4 °C nella terza (13,1 °C nel 2006).
Giorno più caldo: il 13 con quasi 18 °C di media; giorno
più fresco: il 20 con poco più di 10 °C di media.
Confrontiamo le temperature più basse: minima assoluta quest’anno: 6,0 °C alle ore 5 del giorno 19 (5,8 °C alle
ore cinque del giorno 13 lo scorso anno). Le altre minime
decapali: 12,4 °C nella prima decade il giorno 9 alle ore 6
(per lo scorso anno: 6,8 °C il giorno 2 alle ore 7); 9,4 °C per
la terza decade alle ore 4 del giorno 26 (11,0 °C lo scorso
anno, stesso giorno e stessa ora). Considerando i valori
ora esposti, possiamo dire che questo mese non è stato
né pazzo né pazzerello. Ha voluto solo farci ricordare che
il brutto tempo e il freddo non sono ancora stati cancellati dalla faccia di questa terra.
Il Direttore dell’Osservatorio
Prof. Don Natale Tedoldi
Gli articoli e le lettere devono pervenire
alla Redazione entro la fine di ogni mese
per la pubblicazione ne «L'Alassino»
del mese successivo.
A.V.A.
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Aprile - Associazione Vecchia Alassio