ANNO XLVII - N. 4 Martedì 17 Aprile 2007 € 1,50 Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB IMPERIA Eccovi Alassio che innamora il sole. (A. Graf) Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S. Apertura sede: Lunedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato dalle 18 alle 19. Socio Aderente € 17,50 - Socio Aderente Sostenitore oltre € 20,00 - Socio Effettivo € 20,50 - Socio estero € 22,00 ABBONAMENTI - INSERZIONI: Conto Corrente Postale N. 10530186 - A.V.A. Via XX Settembre, 7 - 17021 ALASSIO - Tel. e Fax 0182 64.39.37 - E-mail: [email protected] MINIALLOGGI Molte persone, alassini che amano il nostro paese, ci chiedono di dare voce ad una grande preoccupazione. L’argomento è stato affrontato dall’Alassino con articoli sui numeri di agosto e settembre 2005 e con tavole rotonde nel 2006. Purtroppo continua ad essere di pressante attualità, perché sempre crescente è l’emorragia di famiglie giovani che abbandonano Alassio costrette ad andare ad abitare altrove, e numerose sono le coppie che, non avendo la possibilità di una casa adeguata all’esigenza di formare una famiglia, non si sposano con deprecabili conseguenze. Oggi ad Alassio non si costruiscono che miniappartamenti, si trasformano quelli grandi in minialloggi che raggiungono prezzi esorbitanti. Trasformazioni e costruzioni che non servono ai residenti, ma solo ad aumentare a dismisura il numero di seconde case. Ci chiediamo se si vuole fare della nostra città una residenza di vecchi. Senza giovani qualsiasi paese muore. Tra qualche decennio vi saranno solo turisti di seconde case, e anche per gli alberghi non si vede un futuro roseo. Auspichiamo che l’Amministrazione Comunale senta il dovere di considerare queste pressanti richieste. I “guasti” dei decenni passati si sopportano ancora oggi (nuovi quartieri senza piazze, né giardini) e purtroppo per sempre. Anche e soprattutto la collina deve essere salvata perché la sempre più frequente cementificazione crea gravi disagi e nessun vantaggio alla città. Lasciare un buon ricordo di Amministrazione lungimirante dovrebbe essere la prima preoccupazione oltre che materia di orgoglio di chi guida e governa una comunità come la nostra. A.V.A. L’annosa vicenda per la difesa dei nostri beni immobili già appartenuti per lasciti all’ospedale di Alassio sta per concludersi La lunga causa intentata dal Comune contro l’U.S.L. 2 Savonese e la Regione Liguria sta per essere conclusa con una transazione. Abbiamo appreso in occasione del Consiglio Comunale straordinario del 22 marzo u.sc. che, a seguito dei numerosi incontri tra l’Amministraizone Comunale Alassina e i Dirigenti della ASL2 Savonese la causa civile pendente davanti al tribunale di Savona potrebbe essere definita transitivamente con il riconoscimento della proprietà in capo al Comune di tutti i beni immobili ubicati nella Via Robutti e oltre un alloggio e precisamente CONSIGLIO S. AMBROGIO 500 ANNI: COMUNALE la relazione di Antonio Carossino del 29 marzo Imposta comunale immobili (ICI), tassa smaltimento rifiuti, programma triennale 2007/2009 lavori pubblici e Bilancio di Previsione esercizio 2007, Bilancio Previsionale e programmatico pluriennale 2007/2009, sono gli argomenti trattati in questa seduta dove non sono mancate le schermaglie tra gli opposti schieramenti. Sulla TARSU (smaltimento rifiuti) ha esordito l’assessore Fabrizio Calò con proposta di modifiche in attesa di tariffe sostitutive che riguardano, tra l’altro, mansarde e soffitte con altezza inferiore a mt. 1,50 e riduzioni per le spiagge libere organizzate a seguito delle disposizioni regionali che impongono di lasciare a disposizione di tutti i cittadini una parte della concessione stessa. Una raccomandazione da parte del Consigliere Garassino per una maggiore attenzione alla pulizia della città avendo riscontrato lamentele da più parti. Assicura il Sindaco il massimo controllo in merito. Tutti d’accordo su questo punto. Una folta rappresentanza delle Associazioni che fanno parte della Consulta Ligure si sono riunite il 27 marzo scorso nella sede regionale di Genova, su (continua a pagina 2) (continua a pagina 2) Floreat Alaxium Giovedì 19 aprile 2007 presso la Sede sociale di Via XX Settembre 7, Alassio è convocata L’ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI alle ore 20.30 in prima convocazione e alle ore 21.00 in seconda convocazione con il seguente ORDINE DEL GIORNO 1) Relazione del presidente; 2) Varie ed eventuali. Per i Soci è un dovere morale partecipare all’Assemblea Il Presidente A.V.A. Carlo Cavedini rale parrocchiale e nel settore agricolo con la bonifica e la trasformazione del territorio, il relatore ha ripercorso la storia religiosa della città con precisi excursus sulla nascita, lo sviluppo e qualche volta anche sulla fine di istituzioni ecclesiastiche re- Il relatore sig. Antonio Carossino. Iniziando dal periodo della signoria benedettina, fiorente quasi mille anni fa, e sottolineando l'importanza di quella presenza nel campo della pasto- golari. Nel Quattrocento sono sorti i minori osservanti presso l'at(continua a pagina 2) (continua a pagina 2) in Via Mazzini, gli altri beni immobili costituiti dall’Albergo Italia, dal Bar Ristorante ex Pastorino, dai negozi su Via Mazzini, dagli altri beni costituenti i lasciti Canata e Garassino resteranno invece in proprietà all’ASL 2 Savonese con il formale e preciso impegno da parte di quest’ultima di provvedere, con il loro realizzo monetario alla conclusione dei lavori relativi al nuovo ospedale di Alberga che dovrà essere dotato di tutti gli strumenti necessari a corredo di un moderno nosocomio. ASSOCIAZIONE VECCHIA ALASSIO Venerdì 30 marzo nel salone parrocchiale, dotato di impianto d'amplificazione e di proiezione, Antonio Carossino ha intrattenuto il folto pubblico con una puntuale e documentata presentazione delle comunità religiose alassine. La Regione apre la porta alla Consulta Ligure AUDITORIUM DELLA BIBLIOTECA CIVICA, 14.3.07 Il gruppo degli studenti delle Scuole Medie di Alassio premiati dai Cronisti Liguri per i loro articoli su vari (FOTO SILVIO FASANO) temi. Articolo a pag 2 25 APRILE Pubblichiamo per necessaria informazione, convinti come siamo che la ricorrenza del 62° anniversario della liberazione del nostro Paese dalla tirannide nazifascista, sia l’elemento fondativo di tutte le nostre libertà, che vanno costantemente vigilate e difese da ogni attacco palese o subdolo, il seguente programma, invitando la cittadinanza ad una corale partecipazione. ANPI Sezione di Alassio e Laigueglia Martedì 24 Aprile 2007 ore 21 Biblioteca Civica “Renzo Deaglio” Piazza Airaldi e Durante Presentazione del libro “Il Processo Engel” del dott. Pier Paolo Rivello Procuratore capo della Repubblica presso il tribunale Militare di Torino Sarà presente l’Autore Angolo di Daniele La Corte Nuovi schiavi e “benpensanti” Ricordate quando Alassio era Padania? Bandiere verdi, gazebo e un gran gridare a «Roma ladrona». Poi la campagna tipicamente “nordica” del «dagli all’extracomunitario» solo perché, in prevalenza, aveva la pelle più scura della nostra. E ad Alassio quelli che pensavano di essere superiori vincevano le elezioni. Grande maggioranza di “benpensanti” che però oggi non alzano un dito e non si indignano quando in ristoranti, alberghi, bar e soprattutto nei cantieri edili vengono scoperti a lavorare, senza alcuna garanzia previdenziale, proprio gli extracomunitari. Lo sfruttamento dei nuovi schiavi pare non scandalizzi nessuno nella patria dell’effimero dove, troppo spesso, conta più un tavolino per il dehors che un essere umano. Il grido si alza soltanto da quegli imprenditori senza scrupoli che “beccati” dalla Finanza piuttosto che dai Carabinieri o dalla Polizia, additano il «Governo ladro» soltanto perché fa rispettare le leggi. Le statistiche parlano di un sommerso fatto di sfruttamento di manodopera, soltanto nella ridente città del Muretto, da far invidia a fatturati stratosferici di aziende multinazionali. Ma i più tacciono perché convinti che non mettere in regola un dipendente o utilizzare un clandestino non sia peccato. Ci indigna però il fatto che troppi “cattollicanti” (definizione usata dall’Osservatore Romano per indicare chi predica bene e razzola male soprattutto in politica) sono nell’elenco degli sfruttatori. Non facciamo i nomi per questione di privacy e perché, appena passata la Pasqua, vogliamo essere anche noi più buoni. Padri di famiglia messi a lavorare in cantieri a costruire palazzi e box, in ambienti poco sicuri e per pochi euro al giorno costretti a vivere con la spada di Damocle sulla testa, sempre pronta a colpire sotto le sembianze di licenziamento ingiustificato, piuttosto che di un incidente o di un blitz delle forze dell’ordine. Battiamoci per la democrazia, per salvaguardarla, per renderci conto che tutti siamo uguali e che globalizzazione significa anche multietnicità. L’Abbé Pierre, il monaco francese in odore di santità, scomparso poche mesi fa, tanto per rimanere in tema religioso, nel commentare la Prima lettera di Giovanni con la quale l’apostolo ricordava l’amore per i fratelli, scriveva: «Io non sono più tuo figlio, Signore, se non sono fratello dei miei fratelli e se non siamo tutti insieme tuoi figli». Ma torniamo alla laicità: tra qualche giorno festeggeremo la ricorrenza del XXV Aprile, il Sessantaduesimo anniversario della Liberazione. Chi ha combattuto contro i nazifascisti oltre che per donare al Paese la libertà ha lottato anche per l’uguaglianza e la fratellanza redigendo poi la Carta Costituzionale sottolineando subito come l’Italia sia una Repubblica basa sul lavoro (non certo quello nero). 2 «L'ALASSINO» I NOSTRI BENI IMMOBILI (segue dalla prima pagina) Con questo vincolo noi riteniamo di poter affermare che la volontà dei munifici donatori di tanti beni venga rispettata, appunto perché i loro beni furono lasciati alla collettività alassina meno abbiente perché con i frutti degli stessi potesse essere prestato il presidio sanitario necessario. Abbiamo appreso inoltre che anche il complesso ospedaliero alassino sotto il nome di “Val d’Olivo e della adiacente “Villa Flora”, con gli accessori e dipendenze resteranno in proprietà al nostro Comune. Va precisato che questi ultimi due beni non facevano e non fanno parte di lasciti, ma sono stati acquistati direttamente dell’Amministrazione Comunale dell’epoca dopo la chiusura del Vecchio Ospedale di Piazza Paccini. I beni di Via Robutti, secondo quanto è stato deliberato dal Consiglio Comunale straordinario, avranno destinazione Sociale per la popolazione e gli anziani del nostro Paese. Un grande ringraziamento al nostro Socio e Probiviro avv. Claudio Battelli ed al pool di avvocati che ha affiancato lo stesso, lavorando gratuitamente e con grande passione col risultato che ha impedito alla comunità alassina l’esproprio sostanziale di tanto patrimonio. Un ringraziamento anche al Consiglio Comunale che nella seduta del 22 marzo u.sc. ha finalmente, con senso di responsabilità, votato all’unanimità l’accordo con le ASL2. Un Consiglio Comunale tranquillo e costruttivo nel quale il Capo Gruppo di maggioranza avv. Vanni Oddino e del Capo Gruppo di Minoranza ing. Giancarlo Garassino hanno espresso la loro valutazione positiva sull’accordo, con lo specifico ringraziamento agli avvocati, per il bene di Alassio. A.V.A. S. AMBROGIO (segue dalla prima pagina) tuale chiesa di Santa Maria degli Angeli o dei Salesiani, in seguito al probabile passaggio e alle prediche di S. Bernardino da Siena e di S. Giovanni da Capestrano; quindi i frati Cappuccini, verso la seconda metà del Cinquecento, si stabilirono nel borgo Coscia, incrementando a tal punto la loro opera a favore del borgo da assumere ultimamente il titolo di parrocchia. Le monache nel convento di Sant'Andrea, attuale palazzo del comune, proprio nel periodo della guerra dei Trent'anni occuparono l'attuale piazza e palazzo del Comune. I Domenicani, con l'istituzione di una casa presso l'attuale piazza Partigiani, hanno trasmesso cultura agli Alassini. Don Bosco verso la fine dell'Ottocento ha messo le mani su quel complesso edilizio che sarebbe diventato il cuore di una vita spirituale e formativa fondamentale per il nostro paese. Il relatore si è soffermato infine sulle numerose case di suore che soprattutto negli ultimi tempi hanno svolti servizi sociali nel settore ospedaliero, scolastico e spirituale: le suore di Santa Marta, le Vincenzine, le Francescane, le suore di Betània, di Montague, le Clarisse. I presenti hanno potuto constatare, dalla precisa carrellata sulle comunità religiose, che ad Alassio il rapporto con lo spirituale si è sempre mantenuto intenso e fecondo di iniziative in ogni campo della esperienza cittadina. Giovanni Puerari Venerdì 20 aprile, alle ore 17.30 nel salone parrocchiale, verranno proiettati filmati di Beppe Rizzo concernenti i restauri in S. Ambrogio. Venerdì 27 aprile, sempre nel salone parrocchiale alle ore 17.30, il dottor Giampaolo Mela terrà una conferenza sul tema La musica e la tradizione organistica in S. Ambrogio. CONSIGLIO COMUNALE Sull’imposta comunale immobili (ICI) per l’approvazione del regolamento, determinazione aliquote e detrazioni, proposta di emendamenti da parte dei Consiglieri Testa e Boggiano, che contestano i metodi dei controlli sulla applicazione dell’imposta stessa, emendamenti peraltro respinti. L’argomento viene approvato con i soli voti della maggioranza. Rimane comunque mantenuta l’aliquota del 4 per mille sulle abitazioni principali con detrazione di 180 euro, il 7 per mille sulle seconde case e il 5,50 per mille per le strutture alberghiere. Per quest’ultima categoria la minoranza ha chiesto una diminuzione dello 0,50 per mille, che non è stato accettato per esigenze di bilancio. È seguita l’approvazione, senza l’appoggio della minoranza, del programma triennale 2007/2009 sui lavori pubblici, da allegarsi al Bilancio di Previsione 2007. Ampia relazione dell’Assessore Aicardi sui lavori in corso di attuazione ed altri già progettati. Ne citiamo alcuni: Parcheggio Moglio, passeggiata Ciccione, ristrutturazione residenza-albergo per anziani “Poggio Fiorito”, sistemazione delle vie Diaz, Brennero e Roma, rifacimento acquedotto, costruzione teatro e depurato- Martedì 17 Aprile 2007 CONSULTA LIGURE (segue dalla prima pagina) (segue dalla prima pagina) re, manutenzione viabilità, potenziamento tratti di illuminazione e realizzazione di un parcheggio in Viale Hanbury. Proposto da parte del consigliere Testa, con un emendamento, l’inserimento nel piano triennale la progettazione di un parcheggio in zona levante, precisamente in Via Gallo, nel tratto da Villa Fernanda all’ex albergo S. Lucia, in alternativa a quello proposto dalla maggioranza in Viale Hanbury, parallelo alla ferrovia con l’eliminazione degli oleandri sulla scarpata. L’impatto ambientale sarebbe minimo con un maggior numero di posti auto. Questo progetto, redatto dall’Ing. Garassino, capogruppo di opposizione e a titolo gratuito, è stato accolto favorevolmente dal Sindaco Melgrati che si impegna a trasmetterlo alle Ferrovie per l’approvazione, affermando che si possono realizzare entrambi i parcheggi. A questo punto il consigliere di minoranza Garassino chiede di rinviare il consiglio, data l’ora tarda, per la discussione del Bilancio di Previsione, esercizio 2007, Bilancio pluriennale e relazione programmatica 2007/2009 e relativa approvazione nei giorni successivi. All’unanimità viene fissato il rinvio a lunedì 2 aprile. invito dell’Assessore alla Cultura Dott. Morchio, per annunciare il riconoscimento della Consulta Ligure delle Associazioni per la Cultura, le Arti e le tradizioni locali. A questo proposito sono in corso di reperimento locali nel centro di Genova, più precisamente in piazza Dante all’ombra del grattacielo, dove verrà allestita una sede destinata ad accogliere raccolte di documenti, testi teatrali, poesie e canzoni popolari. Finalmente qualcosa si mette in moto, dichiara soddisfatto il Dott. Elmo Bazzano, Presidente della Associazione “Campanassa” di Savona, in quanto la Consulta mira all’unità dei liguri oltre il mantenimento della lingua dialettale, patrimonio da conservare per le generazioni future; a tale scopo verrà avviato un progetto di divulgazione delle antiche tradizioni nelle scuole primarie, con inizio il prossimo anno. Poter disporre pertanto di un punto di incontro nel capoluogo della Regione è molto importante. L’aver ottenuto dalla Regione Liguria il riconoscimento delle realtà dei sodalizi sparsi nelle quattro provincie e che hanno raggiunto il numero di 52, riunite nella Consulta con un recapito nella città di Genova, è motivo di grande soddisfazione; così si è espresso il nostro Presidente Carlo Cavedini, rimarcando l’eventuale peso politico da non sottovalutare. A.V.A. A.V.A. IN BREVE, AI NOSTRI AMMINISTRATORI SEGNALIAMO CHE… RUBRICA MENSILE A CURA DELL'A.V.A. Vico Tortore è in uno stato pietoso. Deploriamo che nel pieno centro storico esistano dei vicoli ridotti in questo stato con asfalto rotto… (e c’erano le basole) buche ovunque… per non parlare della sporcizia che invade tutto. A quando un provvedimento adeguato? … E per rimanere in argomento vicoli… perché in Via Alessandro Volta angolo con Via XX Settembre è diventato il ricettacolo (oltre che il deposito dei cartoni) della spazzatura di tutti gli esercizi dei dintorni? I contenitori delle isole ecologiche sono abbastanza vicini… e servono per questo. …Le Palme di Alassio e della Riviera sono in pericolo. Attenzione al PUNTERUOLO ROSSO (Rhynchophrus ferrugineus Olivier), un coleottero Curculiniade che si insinua tra le foglie, depositando le uova e colpendole a morte. Ci auguriamo che si agisca con tempestività, per evitare la perdita delle poche palme rimaste, testimonianza dei meravigliosi giardini dei tempi passati. Per ulteriore e approfondite informazioni cercare su Google: Punteruolo rosso. Assemblea annuale e Decisione epocale sui beni dell’ospedale In data odierna riceviamo una cittadini residenti meno abbien- bile a questo problema ed il pranzo sociale alla S.O.M.S. lettera raccomandata a firma ti, dall’altra a garantire con Direttore Generale dell’ASL 2, Quasi una festa di paese... e che festa briosa e dolcissima quella dell'annuale simposio-assemblea della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Alassio, tenutasi presso il Ristorante dell'Hotel dei Fiori, domenica 18 Marzo u.sc. Oltre cento Alassini (e molti... d.o.c.) hanno fatto corona al Consiglio Direttivo ed al suo Presidente, il Geom. Enzo Barbera, che, visibilmente commosso, ha porto il suo saluto ad autorità, alle Signore che (sono le sue stesse parole) «con la loro presenza, l'eleganza ed il sorriso rallegrano la festa», ai soci onorari ed a tutti i soci e simpatizzanti, ai della stessa Società Operaia di Alassio. Dopo il lauto pranzo e l'approvazione unanime della situazione contabile e finanziaria della Società, sono state consegnate, come di consueto in questa occasione annuale, le medaglie d'oro ai Soci… giunti alla pensione. Sono stati, inoltre, chiamati al “proscenio” per porgere il loro saluto ed un pensiero per l'occasione (in ogni caso vivo e affettuosamente simpatico per il Presidente e per tutti i presenti) l'Assessore dott. Loretta Zavaroni, il Presidente A.V.A. Carlo Cavedini, il Signor Giuseppe Vena ed il Socio Onorario prof. Tommaso Schivo. E HOTEL DEI FIORI, DOMENICA 18 MARZO 2007 Il pranzo Sociale della Società di Mutuo Soccorso. Presidenti delle Società consorelle di Moglio e di Solva e dell'AVA. Applausi durante tutto il discorso, ma dissenso generale e autentico alla notizia che il Presidente intenderà nel prossimo autunno passare il testimone della società ad altra persona, «affinché la Società progredisca e conservi, l'impegno e la coesione presente». Il Presidente ha annunciato per quest’anno il versamento da parte della S.O.M.S. di € 5.000 (cinquemila) a beneficio della Residenza Assistita di Poggio Fiorito (80 nuovi materassi) ed ha parlato di un prossimo Convegno alassino sulla figura di Giuseppe Garibaldi che, in occasione della sua pur breve permanenza nella nostra città, fu il primo Socio Onorario prima del congedo finale ancora applausi, affettuosità ed un caldo arrivederci al prossimo anno. Hanno ricevuto le medaglie d’oro del “pensionamento” i Soci: Arturo ARRIGONI – Michele ALLEANZA – Pasquale BALZOLA – Mauro FENILI – Clemente MURONI – Paolo PEZZOLO – Emanuele RAMASSO – Giuliano VENA. A.V.A. MOSTRE Sala Carletti dal 13 al 21 aprile Martedì 22 Maggio 2007 - ore 21 Salone Parrocchiale S. Ambrogio (g.c.) XVII EDIZIONE DELLA SERATA CULTURALE Alassio fra Musica e Poesia INGRESSO LIBERO espongono gli artisti UNITRE ALASSIO dal 23 al 30 aprile espone Astrid Hammond dal 1° al 15 maggio espone Luisa Lazzaro del Direttore Generale dell’ASL 2, Dr. Franco Bonanni, che conferma di fatto quanto verbalmente emerso dalla trattativa condotta da un pool di Avvocati alassini, capitanato dal decano, Avv. Claudio Bottelli, che hanno esercitato questa azione legale a titolo completamente gratuito, dal Sindaco di Alassio, Arch. Marco Melgrati e dall’Assessore alla Sanità, Dr. Loretta Zavaroni, circa le proprietà che i munifici benefattori avevano negli anni donato all’Ospedale di Alassio quando lo stesso era emanazione e proprietà del Comune di Alassio. La vertenza presso il Tribunale Civile era stata attuata dal Comune di Alassio dopo la decisione della Corte Costituzionale, alla quale il Comune si era rivolto per l’eccezione di incostituzionalità, dopo il pronunciamento della stessa sfavorevole a questa opzione. L’accordo è stato trovato con la premessa che tutte le proprietà che resteranno in capo all’ASL e che verranno monetizzate in accordo con l’ARTE (Ente comunque di diritto pubblico), dovranno servire a titolo esclusivo al completamento ed arredamento del costruendo nuovo nosocomio di Albenga. L’accordo prevede che rimanga in proprietà al Comune di Alassio circa il 35% del totale del valore immobiliare di tutti i lasciti in oggetto e segnatamente: L’immobile di Via Robutti, civici n. 3-4-5-6, sede dell’ex Ristorante Excelsior L’immobile di Via Robutti civico n. 11, locale di pertinenza ex Rist. Excelsior L’immobile di Via Robutti civico n. 8, negozio, attualmente libero Gli immobili di Via Robutti civici n. 9 e 10, attualmente occupati dal Comune per l’Ufficio Condono L’alloggio di Via Mazzini civico n. 39, attualmente affittato. Rimane, inoltre, nella disponibilità del Comune l’immobile Ospedale Val d’Olivo, con tutte le sue pertinenze nel caso, che speriamo non avvenga mai, di dismissione da parte dell’ASL dello stesso per scopi sanitari, quindi di chiusura della R.S.A. Questo accordo è mirato, in primo luogo, a salvaguardare le proprietà che i munifici donatori avevano destinato all’Ospedale del Comune di Alassio, per alleviare le sofferenze dei grande senso di responsabilità da parte dell’amministrazione Comunale di Alassio, il completamento dell’Ospedale comprensoriale di Albenga, che senza l’alienazione di queste proprietà ed il recupero dei fondi derivanti non avrebbe potuto aprire nei tempi previsti, e cioè per l’inizio dell’anno 2008. Voglio ricordare che il Comune di Alassio aveva già dato il suo contributo per la costruzione dell’Ospedale di Albenga acconsentendo, con delibera consiliare, all’alienazione del complesso di Poggio Fiorito, anch’esso oggetto di contenzioso. Questo sforzo concettuale dell’Amministrazione di Alassio è teso a garantire una risposta di ampio respiro comprensoriale ai problemi della sanità ed afferma il concetto che l’Ospedale di Albenga è, ad ampio titolo, anche patrimonio della Città e dei Cittadini di Alassio. Voglio ringraziare, in modo particolare, quanti si sono adoperati per il buon fine di questa vertenza, soprattutto il pool di Avvocati, con l’Avv. Bottelli a fare da capofila, l’Associazione Vecchia Alassio, sempre sensi- Dr. Franco Bonanni con i Dirigenti della stessa ASL, con i quali si è raggiunto questo accordo, che è sicuramente il migliore possibile nell’interesse della Città di Alassio e della sanità del comprensorio albenganese. Insistere con la causa avrebbe comportato due rischi: il primo quello di procrastinare negli anni una decisione che poteva lasciare uno dei due attori privo di ogni diritto sulle proprietà; il secondo la responsabilità da parte dell’Amministrazione Comunale di Alassio, visti i tempi della giustizia in Italia, di non vedere completato funzionalmente il nuovo Ospedale di Albenga e, quindi, non vederne la sua apertura in tempi rapidi, visto che la Regione ha stabilito che il completamento doveva essere fatto coi beni dell’Ospedale di Alassio. Saluto, quindi, con grande soddisfazione, questo accordo che definirei epocale, che mette una volta per tutte la parola fine ad una vertenza complessa e contrastata. Il Sindaco (Arch. Marco Melgrati) Concorso “Un articolo di cronaca” Valentino Marziano, della scuola Media Statale M. M. Ollandini, si aggiudica il primo premio del Concorso per “Un articolo di Cronaca” con l’elaborato “L’isola Gallinara mia per un giorno… utopia o realtà?” Un pubblico numeroso ed attento era presente nell’Auditorium della Biblioteca Civica “Renzo Deaglio” e soprattutto molti i giovanissimi, per la premiazione degli elaborati degli 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9) 10) studenti delle scuole medie per il concorso di “Un articolo di Cronaca” per l’anno 2006. In apertura della manifestazione, dopo il saluto del Sindaco di Alassio, dott. arch. Marco Melgrati, del Presidente della Giuria dei “Cronisti Liguri” dott. Alfredo Provenzali, il Presidente del Comitato organizzatore dà lettura del verbale dei vincitori e precisamente: Valentino Marziano (Ollandini) contributo studi Monia Morscio (Don Bosco) « Angelo Miletto (Ollandini) « Francesca Ricci (Don Bosco) « Tommaso Nattero (Ollandini) « Sharon Roveraro (Don Bosco) « Beatrice Bertolino (Ollandini) « Micaela Morenco (Ollandini) « Giovanni Della Valle (Don Bosco) « Fabiola Vendrame (Ollandini) « La Giuria ha assegnato il premio speciale offerto dal Presidente Lions Club Alassio di € 130 a Caterina Schivo (Ollandini) in ricordo di Guidi Milla moglie del Presidente Nello € « « « « « « « « « 516.00 365.00 255.00 206.00 130.00 130.00 130.00 130.00 130.00 130.00 Aicardi. (Nell’allegato inserto – in forma adattato al nostro giornale – la presentazione “Anche la Cronaca Alassio fa scuola” di Alfredo Provenzali). Martedì 17 Aprile 2007 CERCA DI ESSERE FELICE (da una pergamena del 1642 - a cura di Tommaso Schivo) CAP. 7° 3 «L'ALASSINO» - E con l’età che avanza? Continuando ad analizzare la rassegna morale del dotto estensore di questo fantastico "decalogo", non si può non ammettere che egli, nella sua lunga serie di consigli e di ammonimenti, abbia dimostrato, oltre che una spiccata sensibilità umana e una profonda e perspicace prontezza nell'intuire e nel valutare le varie situazioni, anche una notevole esperienza di vita. Ha ricordato i silenzi e i rapporti umani basati sulla semplicità, sulla lealtà e sull'amore, ha spinto ad abbracciare fraternamente il prossimo che è linfa vitale, quello grande e ricco e nobile e quello più umile e semplice e povero, ha parlato di progetti e di esperienze, di orgoglio e di acredine, di prudenza e di affari, di virtù e di tranelli, di ideali e di eroismi, di affetto e di amore, di aridità e disillusioni, ha spaziato, insomma, in tutti i più ascosi meandri dell'anima umana e del mondo, per approdare, proprio a metà del suo discorso e nel cuore stesso dei suoi ammaestramenti, alla grande scuola della vita e dell'umana esperienza. Guardarsi avanti è bene, ma l'uomo saggio non può, camminando nella vita, non fare tesoro anche della propria e dell'altrui esperienza, dando valore alla ricchezza dovuta all'età, agli anni di lavoro e di sacrificio, all'ansia buona di salire, di emergere lungo la scala dell'esistenza. Ed ecco il concetto: "Accetta benevolmente gli ammaestramenti che derivano dall'età, lasciando con un sorriso sereno le cose della giovinezza". La gioventù è pur sempre il sogno rimasto alle spalle, a volte il sogno sparito e perduto… "Quanto è bella giovinezza - che si fugge tuttavia…" scriveva, poetando, Lorenzo il Magnifico. A volte, quando essa è ormai irrimediabilmente alle spalle, lascia nell'uomo che corre, attraverso la spasmodica maturità, verso la lenta vecchiaia, un senso di vuoto e di amarezza, quasi di rabbia... e l'ammonimento di Baltimora giunge a placare questo sentimento doloroso... "Guarda al passato bello e lontano con un sorriso sereno...". È nella logica delle cose, è la legge irrevocabile della vita. "Accetta il tuo oggi, usa la tua esperienza, quella saggezza della maturità che ha preso il posto della spensierata esuberanza dei tuoi vent’anni... Accetta di guardarla con nostalgia, ma anche con serenità, come di un campo ben mietuto, ma che nell'autunno non ha più spighe da dare". In altre parole si invita l'uomo maturo a lasciare le antiche e mutevoli utopie e le illusioni giovanili, i "defettivi sillogismi", come direbbe Dante. L'uomo maturo deve lavare i suoi antichi sogni in un bagno di realismo, diventare più pratico e presbite, si potrebbe dire, per vedere più lontano. "I giovani (scrivevo nel mio vecchio libro già citato – pag. 139-40) restano spesso vittime della loro irrazionalità giovanile e della loro miopia mentale, di cui non potrebbero fare a meno, perché è tipica della loro età, proprio del loro temperamento focoso e bramoso di novità e di sommovimenti, ansioso di veder sbocciare al più presto un fiore nuovo e non vogliono credere che forse quel fiore sbocciato prematuramente o non curato con la realtà, può trasformarsi in un inutile bozzacchione o in una caccola... e le speranze che crollano e la sfiducia conseguente spesso distruggono una vita e trasformano un uomo potenzialmente attivo per sé e generoso per gli altri, in un peso per la società, a volte persino in una maledizione". Non si vuole, con questo, spingere gli uomini ad adagiarsi in un troppo facile realismo, in un troppo inerte conservatorismo che potrebbe frenare o annullare ogni impulso vitale verso il domani che c'è ancora e sotto questo rispetto è pur valido l'ammaestramento di Baltimora... Anche la maturità, soprattutto essa, è in grado di fornire ammaestramenti utili. Occorre essere coevi col proprio tempo, ascoltarli e soprattutto "accettarli benevolmente". La giovinezza è passato, a volte remoto e sempre irripetibile, ma c'è ancora un domani da vivere con onestà e serenamente. E si può. Anche un campo ben mietuto offre spighe ricche di grano alle spigolatrici di un giorno; anche la sera ha i suoi doni, i suoi colori, le sue meditazioni serene; anche l'autunno, dopo aver dato gli ultimi frutti, offre giornate tiepide e gradite. Non buttiamole via! CRONACA DI ANDATE: MESE DI APRILE 2007 Io mi alleno sui cinque chilometri Un verso di una canzone in voga qualche anno fa diceva: “Eravamo alla stazione ma dormivano tutti”. Invece sembra che ad Andate il problema della stazione non faccia dormire nessuno, ed anzi provochi grandi liti e discussioni fra andatini e Provincia, fra andatini e Ferrovia, fra andatini e concittadini. Ma bisogna tornare un attimo indietro per fare il punto. Nella nostra regione si sta facendo il raddoppio della linea ferroviaria, con spostamento dei binari e delle stazioni. Orbene, in tutta la tratta, tutta, ripeto, si è trovato l’accordo e si è scelto il tracciato… meno che ad Andate. Questi maledetti tre chilometri di binari hanno trovato più difficoltà della Tav. Ancor prima di essere posti in opera hanno già cambiato teoricamente sede mille volte. Chi li vuole di qua, chi li vuole di là, chi vuole più comodità di accesso alla stazione, chi minore impatto ambientale. Di qui bisogna demolire due palazzi, di là tagliare in due il palazzo sportivo, dall’altra parte, infine, si dovrebbe demolire una fontana che – dice il Megagalattico – guai a chi me la tocca perché l’ho disegnata personalmente con amore e realizzata col cuore e con l’anima. Una delle proposte riguardanti la dislocazione della nuova stazione la immagina al fondo di una valletta pre-collinare. In una posizione che per un abitante della Regione Femore, che arrivi ad Andate col treno, significa farsi tre chilometri e mezzo a piedi per andare a casa, e quindi, per gli anziani (in un paese che forzatamente invecchia) l’obbligo di un pullmino apposito. Ma allora, dicono altri, non è meglio se evitiamo ogni impatto ambientale, rinunciamo alla “nostra” stazione ed usufruiamo di quella di Tramontenga, naturalmente a patto che ci sia scritto: Stazione di Andate-Tramontenga, in rigido ordine alfabetico, proposta che i nostri vicini accetterebbero? Intanto: a) c’è la nuova galleria della “statale bis”. b) La distanza della nuova stazione “unita” dal Rione Femore passerebbe da tre chilometri e mezzo a un massimo di 6 chilometri, che fatti in pullmino, sono zuppa o pan bagnato, come si suol dire. Una volta il saggio consigliere comunale Paolo De Fecero aveva proposto di utilizzare la vecchia stazione ferroviaria nel centro di Andate, collegandola ai binari, che avrebbero dovuto passare tutti in galleria, con un corridoio a teppeti mobili simile a quello di certi aeroporti, come è già stato fatto nella stazione di San Romolo. E si era ancora in tempo per convincere le ferrovie al progetto. Ma tutto è caduto nel dimenticatoio, e siamo ancora lì a litigare – e mi sembra di ascoltare la canzone “questa macchina qua devi metterla là…”. Il sindaco di Merulandia, Piantis, è intervenuto sui giornali con una certa forza, dicendo agli andatini: “Noi di Merulandia abbiamo fatto già tanti sacrifici per la nuova ferrovia, mangiando pane e polvere di cemento per due anni, e voi andatini non volete fare neanche il minimo sforzo per permettere l’ultimo collegamento della linea?” A parte che il sindaco di Merulandia dovrebbe farsi un pacchetto di affari suoi, in fondo non ha tutti i torti, ed ha messo allo scoperto l’antico vizio andatino ben espresso dal motto: ognuno per sé e niente per tutti. Ma al termine di queste note, credo che ci sia una notizia che mette d’accordo tutti: probabilmente non ci sono i fondi per dare seguito all’opera (se non si fa neanche la Tav, figuriamoci questa “tavina” nostra!). Però sarà stupendo vedere i treni che arrivano dalla frontiera a 200 chilometri all’ora e che cinque chilometri prima di Merulandia azionano tutti i freni possibili, compresi quelli a mano, per proseguire sulla vecchia linea a 50 km massimi. Vorrà dire che andremo tutti a Merulandia nei fine settimana a vedere lo spettacolo delle ruote che sfrigolano sui binari, e il sindaco di quella bella cittadina doterà tutti i suoi amministrati di appositi tappi auricolari da inserirsi nelle orecchie ad orari ben determinati. E anche questa sarà un’interessante e nuova iniziativa turistica. Luca Caravella AEROCLUB SAVONA RECITA DELLA PASSIONE Le Biscette a Finale Borgo AL BORGO COSCIA E RIVIERA LIGURE In occasione dell’annuale assemblea dei soci il 23 marzo u.s., è stato reso noto il programma degli eventi 2007. 8-10 GIUGNO Raduno internazionale Piloti Rotary Dal giorno 8 al 10 giugno si terrà, con la collaborazione del Rotary Club Alassio, del Comune di Alassio, e della Società A.V.A. S.p.A. il 2° Raduno Internazionale dei Piloti Rotary sull’Aeroporto di Villanova d’Albenga. 9-10 GIUGNO IX° Edizione del Rally Ponente Ligure Competizione valida per il Campionato Italiano Rally 2007 che si terrà nei giorni 9 e 10 giugno p.v. III° Edizione Trofeo Riviera Ligure di Acrobazia Competizione valida per il Campionato Italiano Acrobazia, in attesa di conferma del calendario da parte dell’Aero Club d’Italia. 20-24 SETTEMBRE Settimana azzurra e manifestazioni Aeree Si replica per il 2007 con due manifestazioni aeree ed eventi collaterali in collaborazione con i Comuni di Alassio (23 settembre) e Riva Ligure (24 settembre) e la Società A.V.A. s.p.a., con l’intervento delle Frecce Tricolori. 24 SETTEMBRE Giornata “Volere Volare” Sempre collegata al calendario P.A.N. (Frecce Tricolori), dedicata ai disabili, una giornata ricca di emozioni con la preziosa collaborazione dei Comuni di Villanova d’Albenga, di Albenga, la Regione Liguria, la Società A.V.A. s.p.a. e la partecipazione della P.A.N. Borse di studio: Dopo la borsa di studio per l’Attestato di volo dedicata alla memoria di Roberto Cerisola emanata nel 2006 (che segue quelle degli anni precedenti per il conseguimento del brevetto di pilota dedicate ai coniugi Colombino, all’ing. Giovanni Zunino, al gen. Giovanni Disegna, a Rovere Gervasio), in definizione una borsa di studio 2007 per il conseguimento dell’Attestato di Volo ed una per il conseguimento della Licenza. Serata di beneficenza Serata di beneficenza per la festa della donna per la raccolta di fondi per la scuola professionale Musha in Ruanda di Padre Herman ha avuto anche quest’anno camerieri molto particolari. Infatti oltre ad alcuni professionisti locali, ai medici di Alassio Salute (Pisano, Gandolfo, Bogliolo e Rabolli) era presente anche l’ex Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale Dott. Angelo Barbero e due Sindaci. Il Sindaco di Alassio che ormai tradizionalmente fa parte dello staff dei camerieri della festa delle donne per beneficenza e, come ospite speciale, il Sindaco di Busto Arsizio, Gigi Farioli. La serata, con chef professionisti che hanno prestato la loro opera gratuitamente cucinando sapientemente i prodotti gentilmente offerti dalle aziende locali (Orsero, Fruttital, Raimondo Giovanni & Figli, Briozzo Pollami, Uova Del Castello, Azienda Agricola Sartori). I vini sono stati offerti dagli Albergatori Alassini. Tutti hanno contribuito alla riuscita della serata che ha permesso all’Associazione di Padre Herman di incassare la cifra di 5.000 EURO, che sarà devoluta alla costruzione della Scuola Professionale Musha in Ruanda. Continuando una tradizione iniziata nell'ormai lontano 1982, anche quest'anno, per l'organizzazione degli Amici del Borgo Coscia e sotto la regia di Augusto Soldi, si è svolta, venerdì 30 marzo, nella Chiesa Parrocchiale dei Cappuccini al Borgo Coscia, la recita della Passione di Cristo. Nell'edizione 2007 è stata presentata una nuova redazione della Passione di Cristo, scritta in lingua italiana, in poesia, da Antonio Boscione. L'autore, che aveva già prodotto una mirabile Passione in dialetto alassino, opera di grande valore poetico, ha non solo tradotto, ma completamente "ripensato" il suo lavoro, con risultati artistici di alto livello. Vogliamo citare qui di seguito tutti gli interpreti lodandoli ugualmente per il loro impegno e la loro resa teatrale: Giuliana Basso e Giorgina Drago (narratori), Antonio Rolandi Ricci (Gesù), Giuseppe Invernizzi (Pietro), Pierino Bogliolo (Caifa) Nino Moirano (Giuda), Carlo Welti (Pilato), Nino Brusco (un soldato), Alberto Pelaratti (un uomo) Maria Luisa Cerasani e Maria Rosa Pelaratti (donne ebree), Antonio Boscione (lettore della meditazione finale). La recita è stata accompagnata dai brani con incredibile successo. E' stata anche l'occasione per la prima uscita ufficiale del marchio depositato, riprodotto sui sacchetti di confezionamento. L'invito al Salone dell'Agroalimentare Ligure rende omaggio a tutte le produzioni che, come la nostra, si sono distinte nel recupero delle tradizioni enogastronomiche liguri; pertanto si ringraziano tutti i soci che, con la loro disponibilità, hanno reso possibile la partecipazione del nostro dolce a questa manifestazione. IL CDA DELLA SOAMS DI SOLVA Cultura, sapori e musica della Valle Grana ad Alassio musicali eseguiti dalla nota e brava Corale San Francesco diretta da Fra Remo. Ha introdotto e presentato la serata come avviene ormai dal 1982, Andrea Gallea. L.C. Una rara composizione dialettale Per il nostro Archivio ci è pervenuto il libretto della terza edizione (2005) del "Concorso di narrativa nei dialetti liguri” che il Comune di Pontedassio organizza per la conservazione della "Parlata di Colombo". Fra i tanti concorsi di poesia in vernacolo d'Italia questo è l'unico affermato in sola prosa. Non ci risultano altri concorsi in sola prosa oggi in essere. Con la regia della Prof.ssa. Ramoino Giacomina Assessore alla Cultura di quel Comune, sono state premiate le seguenti opere: Dal 16 al 18 marzo 2007 a Finale Ligure, negli splendidi chiostri quattrocenteschi del complesso monumentale di Santa Caterina, si è tenuto il 3° Salone dell'Agroalimentare Ligure, manifestazione prestigiosa, dedicata esclusivamente alle eccellenze alimentari della nostra regione. E così, accanto al celeberrimo pesto, alla famosa focaccia, alla farinata, alla panissa ed a numerose altre specialità, vanto della nostra terra, come potevano mancare le ineguagliabili Biscette di Solva? Si sono esibite, dorate, profumate e fumanti, davanti ad una vetrina mediatica quale la RAI e Mediaset, 1° PREMIO - U barbun de Natale di Daniela Pastore; 2° PREMIO - In scià Tèra, in scio mà e pe l'àia di Alessandro Guasoni; 3° PREMIO - O carrettin di ricordi di Mario Traversi 4° PREMIO - Marsel di Danilo Balestra 5° P REMIO - Badalucco di Nino Rebaudo 6° PREMIO - I regordi de'n ribattabastiui di S. B. Pezzuolo 7° PREMIO - Andavimu a coglie e aurive di Pierina Giauna. B. M. Giornata dal clima festante (ma non proprio, anche se inusuale, dal punto di vista meteorologico...) nella nostra Città che, domenica 25 Marzo u.sc., oltre ad altre manifestazioni quali il prestigioso torneo di bocce e la fermata di tappa del II° Meeting di Auto e Moto d'epoca Città di Pietra Ligure, ha accolto nove Sindaci della Comunità Montana della Valle Grana (CN) ed altre personalità del luogo in visita ad un loro gruppo di persone della terza età in serena vacanza per quindici giorni ad Alassio. La festa ha avuto inizio alle ore 11,15 davanti al Palazzo Comunale, presenti le nostre Autorità civili, cittadini e ospiti per la rituale posa, sull’ormai mitico "Muretto" della Piastrella che raccoglie l'immagine di tutti gli stemmi delle nostre cittadine comprese nella Comunità: Bernezzo, Caraglio, Castelmagno, Cervasca, Montemale, Monterosso Grana, Pradleves, Valgrana e Vignolo. Al termine della simpatica cerimonia il Gruppo musicale occitano "La Chardouso” ha rallegrato i presenti presentando un repertorio di musica tradizionale. Numerosi gli stands disseminati nell'area dei Giardini Comunali dove si è potuto, oltre che ammirare pregiati manufatti dell'artigianato locale, assaporare alcuni dei prodotti di eccellenza della produzione agricola biologica della Valle Grana tra i quali il rinomato "Castelmagno", formaggio che deve il suo nome al Comune omonimo dove, da tempo immemorabile, viene prodotto e tipico di quella zona per produzione e stagionatura peraltro rigorosamente limitata ai tre Comuni dell'Alta Valle: Castelmagno, Pradleves e Montegrosso Grana poiché è proprio da questa fascia che: deve provenire il latte destinato alla produzione. Un allegro incontro presso il ristorante “Panama" sul mare, gentilmente offerto dai suddetti membri della Comunità cui hanno partecipato, oltre a rappresentanti del Comune pure quelli della nostra Associazione, ha chiuso in bellezza la piacevole quanto significativa giornata che, ci auguriamo, foriera di ulteriori benevoli sviluppi. A.V.A. LAUREA Il 28 marzo u.sc. MARTINA SALVESTRINI ha brillantemente conseguito, presso l’Università Statale di Milano, la laurea specialistica in Scienze Giuridiche, discutendo la tesi: “LA COMPETENZA PENALE DEL TRIBUNALE PER I MUINORENNI” Relatrice la Ch.ma Prof.ssa Daniela Vigoni Correlatore dott. Alessandro Petti. Vivissime congratulazioni da parte dell’A.V.A. alla neo dottoressa ed alla famiglia. 4 «L'ALASSINO» Lettere del pubblico “Un sogno nel cassetto”: sconfiggere il cancro Il 22 marzo 2007, nel corso della bella serata, sponsorizzata dalla Vecchia Alassio, presso l'oratorio dei Salesiani, l'amico e sostenitore Mario Riboldi ha voluto, simpaticamente, menzionare la nostra Associazione "Volontari Baia del Sole" e di ciò vogliamo ringraziarlo con gratitudine. La sua idea di organizzare "Un sogno nel cassetto" è, oltre che brillante, meritoria, perché dà a tutti la possibilità di far conoscere le proprie capacità letterarie. L'Associazione Volontari "Baia del Sole" è nata nel 1991 per volontà dei soci fondatori: Pozzi Maria Grazia, Cristoforoni Teresa, Giardini Aldo, Schivo Alessio, Renzo Del Pero e Mario De Michelis. Lo scopo dell'Associazione è quello di raccogliere fondi per la lotta al cancro e, occasionalmente, per altri scopi umanitari. La nostra attività si svolge prevalentemente nel sottopassaggio di via Mazzini (di fronte alla Stazione Ferroviaria) che noi abbiamo ristrutturato e reso agibile, appunto nel 1991 e che, ribattezzata "Galleria Charlie Chaplin", continuiamo a gestire ancor ora. A questo proposito vorrei ringraziare pubblicamente l'amico Rag. Del Pero che non ha mai smesso, contrariamente a tutti noi, di tenere viva la Galleria anche quando non vi si svolgeva alcuna attività. Negli anni trascorsi abbiamo organizzato mostre di dipinti di allievi dell'Istituto Artistico Brera di Milano, di artisti locali e di centri vicini, piccoli mercatini e, in modo particolare, ci siamo occupati della distribuzione delle azaleee e delle arance per conto dell'A.I.R.C. Tutti i fondi raccolti sono stati versati all'A.I.R.C. e alla Associazione "De Vincenzi" di Pietra Ligure che si occupa di assistenza a malati terminali di tumore. Dall’inizio di dicembre 2006 abbiamo istituito due nuove attività. Una è l'organizzazione di mercatini dell'artigianato. Dopo il primo di Natale ne sono seguiti diversi altri e altri ne seguiranno nel corso di tutto l'anno. L'ultimo si è svolto il 2324 e 25 (venerdì, sabato e domenica) in occasione della Milano-San Remo. L'altra iniziativa riguarda l'istituzione di un mercatino del libro usato realizzato nella Galleria C. Chaplin, al quale tutti possono accedere liberamente per scegliere un libro versando nell'apposito "Punto Oro" un'offerta libera per la lotta al cancro, che abbiamo ritenuto indicare in un minimo di 1 €. I libri ci vengono donati da chiunque ne abbia in casa e desideri disfarsene. Gettare nella spazzatura i libri è difficile, ma, a volte, in casa occupano troppo spazio e non si possono più tenere. Ecco, c'è la possibilità di disfarsene contribuendo ad aiutare la ricerca sul cancro. Un modo semplice per essere triplamente (scusate la licenza) soddisfatti: avere spazio libero, dare ad altri la possibilità di leggere e compiere un meritorio atto umanitario. Invito tutti coloro che possono e vogliono farlo ad "aiutarci ad aiutare", prestandoci un poco del loro tempo, portandoci libri che non servono loro più, visitando la Galleria C. Chaplin per prendere libri e i mercatini da noi organizzati garantendo che ogni centesimo incassato serve per il raggiungimento dello scopo essendo l'opera di tutti noi assolutamente gratuita. Grazie alla Vecchia Alassio per l'ospitalità e a tutti coloro che vorranno aderire alle nostre richieste Mario De Michelis Martedì 17 Aprile 2007 riceviamo e pubblichiamo (le lettere anonime non vengono pubblicate) Chiamiamole Emozioni Mi hanno dato un video "Da scrite a dite” contenente il recital delle poesie di Antonio Boscione: premetto che non lo conosco bene per non avere avuto occasione di frequentarlo ma solo per averne letto alcune poesie su l'Alassino. Comunque nel silenzio della mia camera ho acceso il televisore, messo la cassetta e le cuffie per non disturbare alcuno, mi sono visto la cassetta registrata; ne sono rimasto impressionato sia per la regia perfetta che per la magia della recita da parte del Poeta. Mentre scorrevano i panorami di Alassio, le vecchie foto di uomini e luoghi di un tempo antico e moderno, la voce calda, calma e sussurrante era viva, sentita e mi scendeva nell'anima, suscitandomi un intenso piacere emozionante che mi portava alla commozione e alla meditazione. Certo è che le parole scritte sono belle ma non possono rendere il pathos che danno le parole dette con il sentimento dell’autore stesso. Antonio Boscione non era in un video ma era seduto di fronte a me e con me parlava al mio cuore e al mio intelletto per farmi capire tutto quello che lui sentiva dentro e voleva farne partecipe gli altri; in quel momento me, l’interlocutore. Grazie Antonio per questo tuo messaggio, per questo tuo donarti, per riuscire con la tua voce a farci capire la bellezza della nostra Alassio, della vita che viviamo e che passa sfuggendo lentamente; grazie per avermi rinfrancato l'anima. Conservo il tuo recital assieme ai libri più cari e ogni tanto me lo rivedrò e gusterò perché le tue poesie non passano di moda, esprimendo pensieri imperituri. Noi abbiamo bisogno di un afflato spirituale che ci faccia sentire vivi e uniti, e mi auguro che altri poeti della "Vecchia Alassio" seguano il tuo esempio. Silvio Viglietti Emanata l’ordinanza per i lavori in zona S. Anna di Alassio L’Ufficio Circondariale Marittimo di Alassio comunica di aver emanato l’Ordinanza n.13 del 05.03.2007 relativa agli interventi di stabilizzazione della spiaggia di S. Anna di Alassio. I lavori, che avranno la durata di 70 giorni e che verranno effettuati con mezzi terrestri, interesseranno il tratto di spiaggia che va dal cancello del molo di sottoflutto del Porto di Alassio sino a punta Murena esclusa, ed avrà lo scopo di realizzare un molo di 60 ml. ed un successivo intervento di ripascimento dell’arenile con un quantitativo di circa 4000 mc. di materiale idoneo. A tal uopo, l’ordinanza in questione ha interdetto, a fini di sicurezza, l’accesso, la sosta ed il transito all’intera area di cantiere, vietando, altresì, la navigazione, l’ancoraggio la balneazione, la pesca, ed ogni altra attività marittima entro i 100 metri dal predetto campo di operazioni. Ai fini della sicurezza della navigazione in transito, la zona di mare interessata dalla realizzazione del pennello sarà segnalata, anche di notte, con 4 boe luminose. L’ordinanza n.13/2007 è consultabile anche sul sito http.//www.guardiacostiera.i t/alassio. Il censimento Questa mattina 20 di marzo sulle colline c'era una spruzzata di neve, l'aria si era rinfrescata e questa novità mi ha spinto a camminare, a ripercorrere quelle stradette che facevo da ragazzo per andare a scuola: a Villa Bice, al Don Bosco e più tardi alla Ragioneria: sono percorsi che si snodano nell'interno della mia città fra via Adelasia, via Mameli, vico al Tienna ecc… E lì ho visto che qualcosa manca: cose che vedevo da quando sono nato e che all'improvviso non ci sono più; sono quegli alberi di FICO, quelle PALME che dall'apparire del cartello di "COSTRUZIONE AUTORIMESSA INTERRATA" spariscono all'istante fatte a pezzi caricate su un camion e via chissà dove a smaltirsi come RIFIUTO SPECIALE. Quanti sono ormai i super- stiti di orti e giardini che già hanno fatto spazio a condomini? Mi viene quasi voglia di fare un censimento. Di contare cioè, non il verde dei giardini municipali o delle passeggiate a mare, ma quei residui più nascosti come già erano la Palma davanti alla casetta di ODENINO o quelle della VECCHIA OFFICINA ELETTRICA poi ASILO dietro ai Salesiani dove c'era uno degli ultimi FICHI SECOLARI. Se c'è qualcuno un po' abelinato come me può andare a cercare questi superstiti: diventano sempre più preziosi. Gli altri, i caduti, verranno sostituiti da qualche pallido alberello in vaso: è "IL VERDE RIPRISTINATO COME ERA", si dice… Bravissimi. Così amate Alassio? Giuseppe Grollero Elisir di gioventù Cari lettori, riuscite ad immaginare una vecchietta di oltre settanta anni digiuna di sport che si trasforma in una sfegatata tifosa di una squadra di basket? Ebbene sì, è successo. Merito di amici carissimi che mi hanno benevolmente trascinato ad assistere al Palalassio Ravizza ad una partita della locale BASKET CLUB, FONDOCASA ALASSIO. Durante questa prima partita mi sono trovata ad applaudire e gridare e commiserare, ottimi canestri azioni dinamiche o qualche punto andato a vuoto, come una sedicenne entusiasta. Mi è piaciuto molto constatare che in un mondo che ha perso molti valori e che spesso prende a prestito lo sport per mascherare inte- ressi oscuri, invece vedere baldi giovani puliti, giocare e lottare per un punto in più che può far salire in alto la propria squadra. Devo dire che sono stata fortunata perché la BASKET CLUB FONDO CASA ALASSIO che mi ha "preso il cuor" è prima in classifica ed io dopo varie partite vinte e applaudite… mi sono ritrovata più giovane! Un consiglio ai colleghi di età: perché non provate anche voi ad assistere ad una partita della BASKET CLUB FONDOCASA ALASSIO, potreste buttar via gradevolmente alcune primavere di troppo. Partecipate numerosi e seguitela. Buon divertimento! Simonetta In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubblicazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome (leggibile) ed il firmatario deve poter essere identificato. È facoltà dello stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione. Incendi boschivi A seguito dell'articolo a firma S.O.A.M.S. Solva apparso su L'ALASSINO del 15 Marzo 2007 in relazione all'incendio boschivo del 2 gennaio, si ritiene opportuno comunicare alcuni chiarimenti in merito a quanto verificatosi. In primo luogo si fa presente che il Corpo Forestale dello Stato è per legge il soggetto deputato a gestire e coordinare l'emergenza sul campo legata agli incendi boschivi. Pertanto tutti i soggetti preposti allo spegnimento non possono muoversi liberamente sull'incendio, ma devono attenersi alle direttive del Corpo Forestale dello Stato e rimanere a disposizione per il supporto logistico. In Liguria la gestione degli incendi boschivi presenta livelli di avanguardia: è infatti l'unica regione italiana in cui Corpo Forestale dello Stato, Vigili del Fuoco e Volontariato hanno creato un coordinamento per le emergenze sul campo, su input dell'allora Prefetto di Savona, dott. Cosimo Macrì, recentemente mancato in un incidente stradale. L'evento verificatosi il 2 gennaio ha assunto da subito caratteri di pericolosità elevata, considerato il vento eccezionale che quel giorno interessava la Riviera Ligure. In quelle condizioni le operazioni sul campo diventano estremamente difficoltose e pericolose per la tutela dell'incolumità dei cittadini e degli operatori stessi. La gestione di un’emergenza che sia un incendio o un'alluvione, è sempre migliorabile: ma criticare l'operato di chi rischia la pelle per la sicurezza dei cittadini è un atteggiamento deprecabile e poco costruttivo. Speravamo, a torto, che la tavola rotonda del 26 febbraio avesse chiarito questi aspetti. Alassio, 21.3.2007 Cordiali saluti Il Direttivo della Protezione Civile di Alassio NdR SI PRECISA: L articolo della SOAMS di Solva porta una data precedente a quella della Tavola Rotonda. Sarebbe opportuno, per il bene di tutti, lavorare insieme, evitando inutili polemiche. Sentieri… di città Vorrei segnalare lo stato di degrado che i lavori di ristrutturazione ex scuola e relativo parcheggio hanno lasciato in Via Priv. Piani Romani e relativo pericolo per gli anziani che scendono da Via Neghelli e Via dell’Oro. Mi trova d’accordo l’Assessore Mantellassi quando chiede maggiori fondi per la manutenzione dei sentieri collinari, li percorro anch’io, ma se lui gentilmente un giorno perdesse pochi minuti e girasse solo intorno all’Hotel Alfieri, abita vicino, si renderebbe forse conto che i “sentieri” ci sono anche in città. Ringrazio per l’attenzione. M.V. Una Pasqua di tanto tempo fa È Pasqua e immagino che fra tanti sospiri, siamo tutti d’accordo per volere la pace nel mondo e la fine di tanti orrori. Ricordo la Pasqua del 1945, quando in guerra, stanchi, affamati ed impauriti sognavamo la pace in tutto il mondo. Già da allora abbiamo sperato tanto, ma è cambiato niente, ancor oggi continuiamo a sperare di vivere in un mondo senza guerre! All’epoca abitavo in un magazzino come tanti e, come tanti, avevo la porta di casa sempre aperta anche di notte: Non ci sarebbe stato niente da rubare e la vita avrebbe avuto un ritmo tranquillo, se non ci fossero state le notizie di guerra trasmesse da una piccola radio Marelli posizionata sul lavandino di marmo: ricordo che in casa eravamo tutti magri come stecchi, solo Pussi, il mio gatto sornione era invidiabilmente grasso, ma finì forse nelle pentole dell’esercito poco prima del 25 Maggio! Oggi, come allora, s’invoca la pace, ma si fabbricano cannoni. Tante persone senza scrupoli diventano ricche e potenti alle spalle di altre che, per essere oneste, diventano sempre più povere. La tecnologia e la medicina fanno passi da giganti tanto che si potrebbe sognare di diventare eterni, ma probabilmente sorgerebbe un altro grande problema. Se il potente potesse comprarsi anche l’immortalità, al povero onesto non resterebbe che l’auspicio di morire in fretta. Fernanda Martedì 17 Aprile 2007 OPERAZIONE UMANITARIA FELICEMENTE CONCLUSA Spett. Redazione, colgo l'occasione per informarVi sui dettagli di una operazione di carattere umanitario da me realizzata due anni fa e felicemente conclusasi. Da pochi giorni ho ricevuto una fotografia che corona con successo una raccolta fondi iniziata nel periodo pre-natalizio del 2005. In tale periodo si concludeva la fase di produzione di un CD contenente musiche a carattere natalizio intitolato, appunto, “Canzoni di Natale”. La produzione, da me personalmente seguita, si realizzava grazie all'aiuto dei musicisti che si prestavano volentieri e gratuitamente. La successiva raccolta fondi dava i suoi sperati frutti, tant'è che a distanza di poche settimane si raccoglieva una cifra tale da permettere di inviare ad una nota associazione umanitaria la cifra di € 2.000,00, sufficiente per realizzare un pozzo per la raccolta dell'acqua in zone bisognose dell'Africa. Tante persone, contattate da me personalmente, ma anche da tutti coloro che si sono attivati a favore di questa iniziativa, inclusi gli stessi musicisti, hanno partecipato con piccoli contributi e, in cambio, hanno ricevuto una copia omaggio del CD “Canzoni di 5 «L'ALASSINO» Natale”: un piccolo oggetto che è diventato un intelligente regalo di Natale. Oggi sappiamo che tale pozzo è stato costruito: si chiama Utini, si trova nella regione di Makuemi, in Kenia, vicino al villaggio Thithi, nel distretto di Nguu. Piccoli aiuti possono dar luogo a grandi progetti. Molti grandi progetti possono anche cambiare le cose. Questa iniziativa, come tante altre, vuole dare speranza e insegnare a mettere da parte lo scetticismo verso gli aiuti umanitari: un CD, pochi soldi, un bel regalino di Natale. Risultato: un pozzo per la raccolta dell'acqua! Dedico il risultato di questa mia iniziativa alla memoria di mia sorella Daniela Marchesini che ha più volte mostrato interesse proprio per il problema idrico dell'Africa. Piergiorgio Marchesini N.d.R. Ci congratuliamo con lei, concordiamo che anche piccole iniziative possano dare buoni risultati. Ulteriori informazioni su: [email protected] www.canzonidinatale.it Onore ai nostri martiri dell’eccidio nazifascista alla foce del Centa Alla presenza di S.E. il Prefetto di Savona, dei Sindaci dei Comuni dell’Albenganese, delle Autorità Militari della zona sabato 31 marzo u.sc. presso la grande aula delle Scuole di Villanova d’Albenga si è svolta la manifestazione, con grandissima partecipazione di popolo in onore dei martiri del nazifascismo di tutto l’Albenganese Il Sindaco di Villanova d’Albenga Sig. Cassiano ha aperto, con parole toccanti, la cerimonia che ha visto gli interventi del Sen. Umberto Scardaoni e dell’On. Manfredo Manfredi. L’orazione ufficiale sul processo contro il criminale nazista Gerhard Dosse è stata tenuta dall’Avv. Claudio Bottelli che nel processo davanti al Tribunale Militare di Torino rappresentava il Comune di Villanova costituitosi parte civile, processo conclusosi il 13-11-2006 con la condanna all’ergastolo del Dosse. Tra le vittime del criminale nazista anche l’Alassino Giovanni Schivo detto “U Barellu” . Alla memoria dei martiri l’A.V.A. con sincerità si inchina, invitando tutti a riflettere e a non dimenticare Rubrichetta mensile - Un ricordo per... ASILO SUORE FRANCESCANE – CLASSE UNICA – ANNO SCOLASTICO 1950-51 Anni di nascita 1945 -46- 47- 48 Maestra Madre Tarsilla (o Tersilia) Da sinistra in alto: ….?... -…?...- Gigi Comi- Gianni Fangarezzi- Angelo Campi - …?...- …?...- Nino Tassistro 2° fila …?...- Maria Luisa Maglione - …?...- Lella Schivo- …?...- Rosanna Parolini – Francesca Sibelli -Marinella Carenzo - Rosanna Dilda – Franchina – Maria Grazia Airaldi - 3° fila - …?...-…?...- Maria Grazia - Sandra Francia - …? – Luisa Schivo - Emilio Carbone –Mario – Maria Teresa Villani- Bruno Malerba - …?- 4° fila – Maria Grazietta – Pina Caracciolo – Graziella Benzi – Carlo Battelli – Antonella Gandolfo -…? –Egidio Mantelassi – Marco Baudoino- Benedetta Lavagna – Katia Vecchi- Nuccia Berruti. Se qualcuno si riconosce lo faccia sapere a Lella Schivo “Esterina” ONDE ANOMALE Onde anomale? Ci sono anche da noi allora… Questo il primo commento ad un fatto di mare accaduto recentemente a Savona che ha attirato l’attenzione dell’opinione di quanti si considerano sempre, possibili spettatori. Mai era successo, a memoria d’uomo, che un’onda s’innalzasse così tanto da superare in altezza la diga frangiflutti del porto mercantile del capoluogo di provincia, ed investire l’edificio a torre, dove sono ubicati gli uffici dei piloti del porto e dell’avvisatore marittimo, danneggiandolo seriamente! È stato veramente un evento eccezionale? Stando a quanto scritto dai cronisti sembrerebbe proprio di sì. Un’onda alta 12/15 metri, come espressione estrema di una normale burrasca che si era presentata con una punta massima di vento a 60 kts sembra, a prima vista, veramente un fatto anomalo. «Chi è in mare… naviga, chi è in terra… giudica». L’esperienza derivata dalla grande pratica di mare mi porta, per prima cosa, alla constatazione di sempre: gli uomini in genere (anche i più intelligenti e preparati tra questi) sono dei “terrestri” e per camuffare la loro “poca conoscenza” in fatto di mare si affidano agli “slogan” trascurando il ragionamento ed i contenuti tecnici e si rifugiano nel trasformismo a scapito della coerenza. Non è una denuncia ma solo una (inutile?) considerazione. Eppure per capire il carattere distintivo, quello più importante, (di cui tener conto), di un evento di mare bisogna, per prima cosa ricorrere alla storia (in materia di mare, ideati dai primi navigatori Genovesi esistono, editi in tutte le lingue del mondo, i Portolani in cui sono riportate, per tutte le località di mare, tutte le notizie riguardanti venti, correnti, maree, eventi vari ecc. E sfogliare, almeno, si deve… un vecchio album fotografico). Se un “evento” è già avvenuto può nelle stesse circostanze ripetersi. E allora perché subirlo? Perché contrastarlo, correggerlo o minimizzarlo in maniera sbagliata facendo economico pratica” (in italiano ha, anche, un altro nome… ma quello americano è più colorito) «Master nelle Little Italy americane, quando si parla d’interventi statali sulle ali di una prorompente manifestazione d’amore per il proprio paese, si approva sempre con questo commento: “a jobba è jobba”; importante fare qualcosa di vincente, che serve a U fussau du ponte, il rio Tienna ostacolato dalla sabbia si trova, verso ponente, la via del mare. Nella foto di repertorio, scattata in una delle “peggiori” giornate di quest’inverno alassino, mostra la ridotta estensione del lido davanti al muraglione dell’Hotel Milano. Sullo sfondo a ponente del molo si nota un’imbarcazione bianca alla fonda (i suoi operatori preparano la messa in loco delle diga subacquea in difesa dell’arenile?). La direzione assunta dalal bandiera (rossa?) che mostra alzata sull’asta e l’orientamento della sua prora fanno dedurre che il vento ed il mare provengano da ESE/SE (tipica direzione di traversia del litorale alassino). pesare il costo degli interventi pilota sulla comunità sia essa comunale, provinciale, regionale, statale o europea? In natura non sono, in tempi brevi, ipotizzabili eventi anomali, catastrofici, ma solo accentuazioni degli eventi ricorrenti (dal 1945 Milankovic ci insegna…). Un giorno un americano bianco attualmente senatore USA mi disse parlando di “strategia tutti». «Pensi quanto sono costati a JFK due o tre elicotteri…». Ma le Mega-Onde ci sono sempre state? E dove si verificano con più frequenza? Ci sono zone di mare dove le grandi onde si manifestano con più intensità e veemenza? Questi sono i quesiti che dovrebbero occupare le menti degli operatori del mare! Per ora solo i giovani stu- denti della scuola secondaria se li pongono. Mi è capitato, durante la mia esperienza di uomo di mare, due volte di stropicciarmi gli occhi e ripetermi l’insulsa frase: «Sogno o son desto» davanti all’incredibile spettacolo di un’onda gigantesca. La prima volta il 12 aprile del 1966 in mezzo all’Atlantico, a nord dell’isola del Corvo (la più a nord delle Isole Azzorre) quando a lento moto “cappeggiando” ho visto il Giovanni Ansaldo (la mia nave), carico di sale per Baltimora, inerpicarsi su un’onda così grande che mi fece pensare subito, contro ogni regola nautica, all’inevitabile momento che con la prora in giù, saremmo scivolati in una lunga, interminabile (come diciamo ad Alassio) renaura. Ci salvammo per la nostra perizia ma vicino a noi, una famosa nave Italiana la “Michelangelo” salpata da Genova per New York fu meno fortunata. Accartocciatasi, o quasi, dentro un’onda di 30 metri, con feriti gravi a bordo, subì danni strutturali tali da far prendere al collega il C.S.L.C. Com. Oneto una decisione che avrebbe messo la famosa Compagnia di Navigazioe Italia, irreparabilmente, in cattiva luce: la Michelangelo ritornò indietro a Genova per dare conforto ai suoi passeggeri in parte ammaccati a riparare i danni strutturali subiti. La seconda volta che subii, mio malgrado, il fascino del terrore mi riporta a Novembre 6 1977: Capo di Buona Speranza, nave petrolchimica “Solaro” in navigazione per Walvis Bay carica di acido solforico: avvisto un “roller” gigantesco (più di 30 metri) al traverso a sn, un momento prima di accostare per entrare in Atlantico. Questa Freak Wave che, drasticamente mi rapportava con la vigliaccheria delle mie cellule incutendomi anche la paura di affrontarla visivamente, mi fece ritornare alla mente la descrizione, proposta dal Portolano B.A., di un gigantesco roller mentre si abbatteva sull’isola di Ascension coprendola interamente di schiuma. Incapace e impossibilitato di affrontarla pensai di predisporre la nave nella maniera più propizia. Ma trepidai inutilmente. Non successe niente. Quando trovai l’ardire di voltarmi vidi il mare biancastro di schiuma ma non il mostro. Si era di colpo dileguato disperdendo tutta la sua dirompente energia sul gradino sommerso della scarpata continentale che si alza verticalmente, ergendosi dagli abissi fino a cento metri dalla superficie del mare navigabile intorno a Capo Agulhias. Oggi i dati che si accumulano riportati dai satelliti ERS 1 e 2 dimostrano che in ogni dato momento, nel solo Atlantico, si formino almeno 10 onde giganti. Le “Max Wave” (i nu sun ciù musse…) fanno parte della storia reale e non sono più frutto della fantasia o dell’esagerazione dei marinai. Si può riparlarne. Ma a tal proposito mi piacerebbe soddisfare scientificamente questa mia naturale curiosità: un’onda che incontra nel suo movimento traslatorio una diga sommersa (come nel caso appena raccontato) cambia completamente il suo stato iniziale disperdendo tutta la sua potenza; perché sia a Ponente che a Levante del molo Bestoso le onde frangono sulla spiaggia con la stessa intensità? Si può riparlarne. Dante Schivo L’ommu e a donna, come venivano chiamati dagli alassini gli spunzoni di roccia in primo piano nell’immagine, alti 7 metri sul livello del mare, se venissero superati da un’onda, si potrebbe catalogare, quest’ultima, come anomala? Come quella di Savona? 6 Premio fedeltà ad Alassio Olgan e Anton Specht - Erika Hoffmeister - Sabatier - Georgette De Urise e Pol Geschier - Pia e Wolfang. Hermann e Ursula Dertinger di Heidelberg - Elsa Lunardon di Biella ad Alassio da 35 anni. La signora Letizia Pironi Confalonieri di Milano. Ad Alassio da 5 generazioni. Dal 1924. Da sinistra nella foto il Sindaco, Letizia Pironi e il marito Giancarlo, la figlia Lucia col marito e la nipote Valentina. «L'ALASSINO» Martedì 17 Aprile 2007 Fonti energetiche rinnovabili: potenzialità energetiche degli acquedotti Il caso Acquedotto di Alassio Martedì 3 aprile, nella sala del Consiglio Comunale, è stata presentata una interessantissima tesi di laurea in Ingegneria delle Acque, il cui contenuto verteva sulle sorgenti di proprietà della nostra Alassio in quel di Caprauna ovvero le Fonti delle Allegrezze. L’ingegner Paolo Giuggia, giovane ospite della nostra città e ultimo rampollo di una famiglia del cuneese leader in Piemonte e Liguria nel campo dell’edilizia pubblica e privata, si è laureato presso il Politecnico di Torino (110 e lode!) argomentando una tesi certamente cara a tutti i nostri concittadini. E con l’ausilio di mezzi audiovisivi, ha spiegato all’attenta platea intervenuta come il recupero del vecchio acquedotto alassino non sia da considerare soltanto un’opzione ma una vera e propria necessità. Necessità che, grazie alla trasformazione dell’energia cinetica sviluppata dall’adduzione dell’acqua dalle sorgenti di Caprauna in energia elettrica, renderebbe l’operazione di ripristino del circuito acquedottizio un’impresa estremamente conveniente. Utilizzando tre mini centrali idroelettriche, da installare sul percorso delle condotte, si potrebbe produrre energia elettrica - che ENEL comprerebbe a scatola chiusa - in quantità tale da poter ripristinare gran parte dell’ormai fatiscente circuito datato 1912, abbandonato negli anni ’80 per l’impossibilità delle casse comunali di sopperire alle indispensabili manutenzioni straordinarie. L’avanzata del cuneo salino nella piana ingauna ha implacabilmente messo fuori uso diversi pozzi nella località albenganese di San Giorgio e in diverse aree di Ceriale. Impellenti problemi stanno derivando dallo sfruttamento intensivo della risorsa agricola di Albenga e dei comuni contigui, con gravissimi pericoli di inquinamento della falda freatica dovuto allo sfruttamento intensivo della “piana” con concimi chimici e anticrittogamici. Grande preoccupazione, a li- vello nazionale, sta poi generandosi per le regioni meridionali dove il previsto ciclo di desertificazione sta avanzando a ritmi sempre più frenetici. La Centrale di sollevamento idrico gestita da SCA nell’albenganese regione Sgorre, da dove viene attualmente emunta l’acqua necessaria alle Città di Alassio e Laigueglia, grazie alla lungimiranza di chi l’ha ideata e costruita pesca - a oltre trenta metri di profondità - nel paleoalveo del Centa, dove il fiume, seppur deviato in superficie nel Medio Evo, continua imperterrito per l’antico percorso la sua corsa sotterranea verso il mare. Ma non forziamo la fortuna derivata da quell’avveduta scelta: prima o poi, a causa delle sempre più scarse nevicate alpine, il cuneo salino (l’acqua marina che preme nel sottosuolo da valle a monte) vincerà la resistenza delle ridotte acque di montagna e potrà mettere fuori gioco anche la risorsa idrica di regione Sgorre. Il recupero delle Fonti delle Allegrezze sarà fondamentale per il benessere delle generazioni future e l’Amministrazione Comunale Alassina, incalzata dal nostro concittadino Aldo Giardini, ben ha fatto ad inserire nel Piano Triennale l’opera di ripristino, per la quale SCA si è già attivata per la ricerca di tecnologia e finanziamenti. Erano presenti l’Assessore all’Ambiente Marco Salvo, Il Presidente dell’Associazione Vecchia Alassio sig. Carlo Cavedini, il Presidente del Consorzio Acqua Azzurra dott. Piero Baldisserri, il Presidente di SCA sig. Roberto Socco, il Direttore Tecnico di SCA geom. Adriano Baldini, il Consigliere di Marina di Alassio sig. Aldo Giardini e, in rappresentanza delle Forze dell’Ordine alassine, il Maresciallo Eupreprio Di Summa. Presso gli Uffici SCA di Alassio è a disposizione un CD con la tesi presentata. Roberto SOCCO (Presidente SCA Srl) ALASSIO, MARZO 2007 La grande festa della famiglia Parisi. È stata l’occasione delle Nozze di diamante dei capostipiti Filippo e Leonarda a riunire la grande famiglia Parisi che si è inserita ad Alassio dal 1947. Filippo e Leonarda hanno allevato la loro numerosa prole con il loro esempio di sacrificio ed onestà. I Parisi sono conosciuti in Alassio specialmente dagli anni 70 quando rilevarono il famoso dancing “Caprice” che condussero fino al 1982: anni d’oro, gli ultimi si pensa, dell’Alassio turistica spensierata con ospiti italiani e stranieri che soggiornavano per mesi e anche per stagione. Alla festa svoltasi al bar pizzeria Grande Place condotta dai nipoti Tiziano e Alessandro ha voluto intervenire anche il Sindaco per porgere agli sposi e ai loro figli (9: Mariella, Antonietta, Orlando, Giuseppe, Antonino, Angelo, Piero, Salvatore e Vincenzo) gli auguri suoi e della città. L’AVA si unisce con i suoi auguri alle tre generazioni di Filippo e Leonarda Parisi. (FOTO SILVIO FASANO) L’aucattu u se demurova cuscì… (FOTO DI SANTOMASO ROBERTO) Fiocchi Azzurri e Rosa A Savona il 26 febbraio u.sc. è nata ALICE IMMORDINO Per la gioia di mamma Valentina e papà Nicola, dei nonni, Graziella e Tino Invernizzi, Graziella e Giuseppe e famigliari tutti. L’A.V.A. augura alla piccola ALICE ogni bene,serenità e lunga vita. Riccarda Mantovani e Leonardo Bozzolo annunciano con gioia la nascita del primogenito GIULIO L’A.V.A. augura al piccolo Giulio una lunga vita serena e partecipa alla gioia del nostro socio Bruno Bozzolo, dei nonni e parenti tutti. Martedì 17 Aprile 2007 7 «L'ALASSINO» LA BIBBIA IN DIALETTO ALASSINO di Gianni Croce A Bibbia - Esudu A Bibbia - Esudu MUSÈ (III - A misciùn cun puteri speciali) A Bibbia - Esudu MUSÈ (IV - Da-u Faraùn) Aù besögna dì, pe-a veritai che u bòn Musè ün pocu u checcheova. Inmaginaive allura l'anscietai d'andò a discütte cùn chi-u cumandova: «Pe mì, lazù saran papèi bagnai... E nu ma a sèntu. Na...» U se lamentova. «Nu te preuccupò, fammu cuscì... To frai, Arunne, u parlerà pe tì». U primmu incontru u l'è ün fallimèntu. U re invedrau u nu vö capì raxiùn... U l'è cunvintu che l'intendimèntu chi han ’sti dui a l'è a rivulussiùn. U sènte appremirose ün tradimèntu, ün battifundu, üna rabelassiùn ... E st'urdine u dà, da tütti cuntestau: “Che u travaiu u secce raduggiau!” E pöi ancù: «Foscia ti truverai da grande ustilitai e incumprensciùn e a 'ste gènte allura ti farai mille prudiggi grassie a 'stu bastùn. Porte tranquillu e pöi ti vegherai ch'à riverà a bon fìn 'sta tò misciùn!» Musè a 'stu puntu u nu pò refüò; cu-a famìa e u frai u l'è pruntu a andò. Autru che libertai... pué partì... Sempre ciù düra a l'è a situassiùn. Ma i meschinetti i nu sa-a san s-ciairì, troppu i s'eran chügnai in ’sta illuxiùn. Tanti i se pregan de pué murì cittostu che subì ’sta cundissiùn. Eiscì Musè, in quellu battifundu ciù u nu sa cumme fo a doghe fundu. Sùn longhi e düri i giurni de cammìn... Ma i rivan in Egittu e, primu fattu, u porla a 'sti poveri meschìn che subetu u ghe pò ommu fidattu. Nu san capighe bèn, però in sci-a fìn ringrassian Diu cun canti e ün sciarattu. Tramènte i dui a-u re ciamman udiènsa... Prestu i saran purtai a-a so presènsa. Allantù, avviliu e sfiduciau u dixe a Diu, in zenuggiùn, pregandu: «Perchè… perché Segnu, ti m’hai mandau… Pe-e me parolle quelli i-a stan pagandu. A nomme Tou sun chi... e cuss'ho fau? Invece de pregò stan giastemandu...» «Tütti, uramai i saveran chi e sun Mì'... D'ancöi farò prudiggi da atterrì!» U primmu incontru u l’è ün fallimèntu. U re invedrau u nu vö capì raxiùn… Nuova autoambulanza Croce Bianca QUARTA EDIZIONE DI "UN SOGNO NEL CASSETTO" Nonostante i problemi di salute che hanno toccato la famiglia dell'organizzatore il concorso "Un Sogno nel Cassetto" ha premiato i suoi partecipanti la sera del 22 marzo presso l'Auditorium Salesiano D. Bosco d'Alassio ALASSIO, 10.3.2007 La signora Maria, moglie del sindaco Marco Melgrati che le sta affianco, taglia il nastro inaugurale della nuova autoambulanza della Croce Bianca in qualità di madrina. (FOTO SILVIO FASANO) Le lettere giunte numerose, come consuetudine, da ogni parte d'Italia, sono state visionate la sera del 12 marzo all’Hotel Toscana del sig. Enrico Mantellassi. Nella stessa serata dopo una attenta verifica sono stati scelti i 20 vincitori divisi in due sezioni per i giovani: gli Alassini (studenti delle medie D. Bosco) Schivo Chiara, Andrea Welti, Simone Piacentino, Umberto Castaldi, Gloria Fazio, Nicolò Cusumano, l'Albenganese Chiara Serra (5 a elementare Vadino), fuori concorso Letizia Riboldi che oltre a partecipare sapendo di non potere vincere aiuta fattivamente l'organizzazione (come valletta ecc.). Per la sezione adulti: Gianluigi Galbiati di Rho (MI), Giovanni Michelotti di Savona, Caterina Nurra di Sassari, Lisa Roffredo di Ferrania (SV), Anna Giordano di Ceriale (SV), Umberto Nobile (il giorno dopo premiato dal Comune come turista DOC) di Oleggio (NO), Paola Garneri Varigotti (SV), Franca Pellegrino di Valleggia (SV), Enrico Danna di Torino, Maria Teresa Bonifazio di Ortovero (SV), Angelo Gallea di Ceriale (SV), Giovanna Gargia di Torino. La serata è stata allietata dal coro giovanile dei Salesiani diretti da Don Giovanni, Preside delle Medie nella parte giovani, e come sottofondo musicale per il resto della serata la concertista (anch’essa turista DOC) Alessandro Annunziata ci ha suonato vari celebri motivi al pianoforte. La giuria formata dai giornalisti Luca Rebagliati ed Angelo Fresia ha poi scelto i tre vincitori per l’inserimento nel Portale degli Artisti di Vilardo Gabriele che sono Giovanna Gargia, Angelo Gallea, Paola Garneri. Dobbiamo ringraziare tutti i nostri sostenitori che sono in ordine sparso: l’Associazione Vecchia Alassio, SAI fam. Naso, sig. Traversa, le Affissioni Alassine, gli sponsor del manifesto e tutte le persone, che da oramai quattro anni, ci aiutano. Un grazie speciale alla scrittrice Caterina Columbu e alla dott. Tardani Giuseppina. ARRIVEDERCI ALLA QUINTA EDIZIONE dall'organizzatore MARIO RIBOLDI. MOSTRE D’ARTE (a cura di Carlo Bertolino) SALA CARLETTI (Sede A.V.A.) Cesare Ravasio Ha riaperto la stagione delle mostre alla Carletti, esponendo dal 29 marzo al 13 aprile c.a. Cesare Ravasio, bergamasco, rivela fin da bambino la passione gico e proporzionale con effetto surreale. I colori sono squillanti ma mai stridenti, le composizioni insolite ma armoniose, piacevolmente osservabili. In mostra vari per la pittura, grazie anche a uno zio artista, frequenta l’Accademia di Belle Arti della sua città, allievo di Trento Longaretti. Dopo esperienze in Piemonte (Le Langhe di Cesare Pavese) e in Andalusia, scopre la Liguria. Ora collabora con la Galleria Noli Arte, che espone in permanenza le sue opere. La sua pittura è sostanzialmente figurativa, ma del tutto personale: composizioni ardite, paesaggi fantastici, inserimenti in contesti realistici di elementi estranei. I suoi soggetti sono marine, vele, nature morte, fiori, maschere, a volte dipinti singolarmente, spesso accomunati senza un nesso lo- paesaggi liguri: Portovenere, Noli e anche Alassio con Cappelletta e Isola Gallinara viste in maniera del tutto personale. Ha lo studio a Spotorno in via XXV Aprile, 32. PALALASSIO, 10.3.2007 Un gruppo di Militi della Croce Bianca premiati assieme a numerosi altri colleghi per il loro generoso servizio, nell’intervallo del(FOTO SILVIO FASANO) lo spettacolo dedicato a loro. In libreria “DESIDERATA” di Grazia Fassio Surace ROMANZO Edizioni MONTEDIT In vendita ad Alassio da: “MONDADORI” - Via Vittorio Veneto, 132 O in qualunque libreria citando il codice ISBN 88-8356-692-0 ALASSIO, 22.3.2007, AUDITORIUM SALESIANI Consegnati i premi del concorso letterario “Un sogno nel cassetto” giunto alla quarta edizione, ideato da Mario Riboldi di Alassio. Sono stati consegnati premi ad adulti e ragazzi (che li vediamo in foto), provenienti da ogni angolo d’Italia. (FOTO SILVIO FASANO) 8 «L'ALASSINO» INCONTRI CON L'AUTORE Fulvio Cervini: “Bernardo Asplanato Struttura e contemplazione” Ed. De Ferrari «Serata inusuale: libro e artista». Così il professor Franco Gallea, il 10 marzo scorso nell’Auditorium della Biblioteca civica, inizia il discorso per la presentazione di questo saggio su di un artista ben conosciuto ad Alassio: basti ricordare la grande mostra che allestì all’ex Chiesa Anglicana nel marzo del 2004, presentata sia in catalogo che all’inaugurazione dal prof. Fulvio Cervini e recensita su queste colonne. Ricordiamo sinteticamente le biografie. Fulvio Cervini, sanremese nato nel 1964, è associato di Storia dell’arte medievale all’università di Firenze; ha studiato nelle Università di Firenze, Roma e Pisa, ricoperto importanti incarichi in Piemonte e ha pubblicato vari testi di Storia dell’arte specialmente ligure. Bernardo Asplanato è nato a Porto Maurizio nel 1922, ha frequentato il Liceo artistico di Torino e l’Accademia Albertina come allievo di Felice Casorati; ha insegnato nelle scuole secondarie e all’Accademia di Belle arti di Sanremo; negli anni scorsi ha tenuto con la consorte prof. Anna Maria Larcher, alassina, un corso di Arte e Storia all’Unitre di Alassio. Pittore, incisore e anche scultore, numerose sono le sue mostre e i riconoscimenti ricevuti; fra gli altri gli è stato assegnato il “Premio Anthia” a Peagna di Ceriale nel 1997. «Sempre innovativo - prosegue Gallea - ha un ruolo importantissimo nell’Arte ligure, di carattere schivo e appartato è un validissimo interprete del nostro paesaggio: vivere in provincia non significa sottrarsi a concetti universali. È molto attento alle tematiche artistiche contemporanee e alla realtà interpretata in modo personale. Partendo da qui Cervini sviluppa tutto l’iter artistico di Asplanato». Sono seguite le domande di Gallea, autore e artista si sono alternati nelle risposte, ecco le più significative. Asplanato: «Sono andato a studiare a Torino perché a Genova, dove peraltro ho studiato un anno, il Liceo artistico era privato, avrei avuto difficoltà per il diploma. Ero stato bocciato all’ammissione alle scuole superiori perché invece di studiare disegnavo. Casorati era un grande artista: pur mantenendo una certa autorevolezza era molto disponibile, ci fece conoscere Cézanne. Il disegno lineare è sempre stato il punto di partenza per poi stendere il colore in fasi successive, ottenendo tinte molto trasparenti come quelle dei pittori del ‘5-600, il nero mi serve per dare contrasto. All’Accademia privilegiavo le figu- Bernardo Asplanato “Città nel sole” Acquaforte. re, il paesaggio è venuto dopo. Devo gratitudine all’Amministrazione Comunale di Alassio che mi fece fare una mostra delle mie te- Martedì 17 Aprile 2007 le religiose con grande successo, ripetuta ampliata in Santa Maria di Castello a Genova. Il contatto con i ragazzi durante il periodo di insegnamento mi apriva molte prospettive, ne ho avuta molta soddisfazione. Ho partecipato alla seconda guerra mondiale: è stata una sosta che mi ha fatto recuperare il mio percorso artistico». Cervini: «Andare a Torino era una tradizione culturale per molti liguri. Il Casorati che ha conosciuto Bernardo è stato messo un po’ in discussione, ma in lui vide la vocazione per la figura strutturata. Oltre Casorati ha avuto come maestri ideali Cézanne e Morandi. Da Morandi ha derivato l’arte essenziale. Il colore segue una parabola coerente: intenso ma anche velato, poi interviene il nero a contornarlo come nelle vetrate medievali. C’è stato un periodo nel quale stava per lasciare il figurativo per l’astratto. La sua pittura giovanile era post-impressionistica. Nel suo iter cambia molto ma in modo lineare, la pennellata è sempre la stessa. Recentemente è passato alla pittura di genere sacro, figurativo e delicato, molto diverso dal precedente, ma ha le radici nei suoi disegni giovanili. È una pittura anticonformista, dove irrompe una intensa, vivace luminosità. I ritratti femminili sono in gran parte di fantasia, in lui il paesaggio ligure è molto radicato, ma va oltre i confini della Liguria». PRESENTAZIONE DEGLI ATTI DEL CONVEGNO DI TORINO SU “LA LEZIONE DI MARIO FAZIO” (A cura di Roberto Lombardi - Maria Teresa Roli con la collaborazione di Elisabetta Rizzo) Mario Fazio è un personaggio che ha dato lustro ad Alassio e a tutta l’Italia, forse si comincia soltanto adesso ad apprezzarne compiutamente l’opera, assai più di quando era in vita. Il 17 marzo scorso nell’Auditorium della Biblioteca civica sono stati presentati gli “atti” (cioè gli interventi dei relatori raccolti in volume) del convegno che si svolse a Torino il 21 ottobre 2005, in occasione del cinquantenario dell’Associazione “Italia Nostra”, della quale Fazio fu per molti anni Presidente. Tutti gli Alassini lo conoscevano: giornalista, scrittore, appassionato cultore e difensore delle bellezze naturali e del patrimonio artistico. Il prof. Alberto Beniscelli docente all’Università di Genova ha porto il benvenuto e introdotto la conversazione: «Il titolo è molto bello, il convegno si ripetè con qualche variante qui ad Alassio; certo i Torinesi sono stati più bravi di noi, lo dimostra questo libro». Ha preso poi la parola l’architetto Maria Teresa Roli, Presidente di Italia Nostra per il Piemonte e la Valle d’Aosta: «Il convegno è stato una sorta di premio che ci siamo fatti per il cin- quantenario dell’Associazione e per ricordare Mario Fazio, uomo di grande cultura. In quell’occasione il Preside della facoltà di Architettura dell’Università di Torino istituì il “Corso di Conservazione dei Beni Culturali”. Gli atti sono stati redatti in termini dialettici, con inseriti gli editoriali di Fazio sulla rivista di Italia Nostra: un giornalismo fatto con correttezza e obiettività. È importante anche come messaggio per i giovani. Si era deciso di assegnare a Fazio la laurea Honoris Causa in Architettura; purtroppo i tempi burocratici non lo hanno consentito. È una figura preziosa per le generazioni future. I titoli degli interventi sono significativi, così come l’autorevolezza degli oratori». Il prof. Giovanni Lupo, docente alla facoltà di Architettura di Torino, che è stato fra i proponenti della laurea H.C. ha affermato che al convegno ci sono stati anche interventi esterni e che la conclusione non poteva essere un termine, ma un “incipit”. Beniscelli ha risposto che spera di pubblicare gli articoli scritti da Fazio su “La Stampa”. È intervenuto l’architetto Stefano Fera, figlio di Cesare Fera, amico di Fazio, che qui difese il Grand Hotel: «È meritorio l’interesse di Torino, purtroppo ciò non si può dire di Genova. Mi ero chiesto quali erano le origini culturali di Fazio e dell’affinità culturale con mio padre: era una cultura di origini inglesi, la cultura delle città: Louis Manford, l’idea della pianificazione regionale e comunale. La generazione di Fazio, di mio padre e di altri ha proposto la tutela delle coste e del paesaggio. Il compito delle generazioni future è l’attivazione del controllo dell’ambiente e delle coste. La direzione indicata dal convegno è una maggiore tutela prima che si creino situazioni irreversibili. Il libro di Fazio “L’inganno nucleare” mi fece comprendere a fondo il problema. Da tutti gli interventi risulta chiaro l’affetto dei relatori per Fazio che suscitava queste simpatie: era intransigente ma con grande signorilità». Salvatore Giannella, direttore della rivista “Airone”: «Fazio viene ricordato come il padre dell’ambientalismo: era qualcosa di più. In un periodo così difficile per la tutela artistico-ambientale si può considerare una guida. In un articolo denunciò il caso dell’isola au- straliana coperta di guano: gli abitanti lo vendettero tutto, si arricchirono, ma cambiando abitudini si ammalarono e i nove decimi dell’isola è desertificato, per rimediare occorrerebbero capitali ingenti. È un esempio per propugnare lo sviluppo sostenibile». Ha chiuso gli interventi Franca Guelfi, docente genovese, già consigliere di Italia Nostra: «Fera mi ha ricordato i miei due grandi maestri: Fazio e Fera (padre). Avevano una visione umana e umanistica rara. Mario non era individualista, ci spingeva al lavoro di squadra, chiedeva l’impegno di tutti. A Torino per il convegno è stato scelto un edificio bellissimo, il castello del Valentino (sede della facoltà di Architettura) nel salone d’onore, dove si danno le lauree». Beniscelli in conclusione afferma: «Ci manca la voce di Mario Fazio, ci mancano le parole spicciole e i grandi dibattiti culturali, anche dal punto di vista delle idee». Alla serata erano presenti la vedova di Mario Fazio sig.ra Speranza, i figli di Mario Fazio e la sorella sig. Carla. Carlo Bertolino “PER LA TUA SICUREZZA” Ed. Questura di Savona - Polizia di Stato Un libro del tutto diverso dal solito quello presentato il 23 marzo scorso nell’Auditorium della Biblioteca civica: una serie di consigli e suggerimenti per tutti cittadini al fine di condurre una vita serena evitando furti, truffe e altri crimini. Pubblicato a cura del Sostituto Commissario della Polizia di Stato dott. Donato Vellica, con il contributo della Fondazione “A. De Mari” (Carisa). Ha coordinato il giornalista de “La Stampa” Romano Strizioli. Il Sindaco di Alassio arch. Marco Melgrati ha ringraziato i relatori e tutte le Forze dell’Ordine: «Ad Alassio ben rappresentate che le consentono di essere “un’isola felice”». Si è associata l’Assessore al Turismo e Cultura dott. Monica Zioni che a sua volta ringrazia «per questo libro che contribuisce a limitare le azioni criminali». Poi Strizioli inizia: «Sono stato molti anni all’Azienda di Soggiorno di Alassio, so quanto sia importante la sicurezza per residenti e villeggianti. Questo libro dimostra la disponibilità delle Forze dell’Ordine nei riguardi dei cittadini, è scritto con chiarezza, comprensibile per tutti. Sembra che la criminalità sia aumentata in questi ultimi tempi, ma forse ciò è dovuto a una maggiore divulgazione. Ora passo la parola ai relatori: il dottor Gianfranco Crocco, Dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza, è stato a Genova, a Savona ed ora è ad Alassio; la dottoressa Francesca Giordano è stata per sette anni Assistente Sociale del Comune di Alassio, ora svolge la stessa attività a Sanremo». «La criminalità verso gli anziani - dice il dott. Crocco - è purtroppo presente anche ad Alassio e in tutta la Provincia di Savona: sono i reati più odiosi. Il libretto dà una serie di consigli, sembrano banali, ma non lo sono. È importante la precauzione e la collaborazione dei cittadini. Un nuovo mezzo per commettere truffe è “Internet”: la Polizia di Stato ha una squadra di specialisti in telematica. Rivolgo un appello ai genitori perché non lascino i loro figli soli al computer. Per quanto riguarda il problema del “sabato sera”, come in molti altri casi è necessaria la prevenzione». La dott. Giordano: «Ho collaborato per molti anni con la dott. Zioni. I dati sulla violenza alle donne e ai minori sono sempre tanti, ed è la prima causa di lesioni e di morte; troppo spesso il nemico è all’interno della famiglia, così non vengono denunciate le violenze sessuali, psicologiche e fisiche, c’è anche la violenza economica, a volte una violenza apre la porta alle altre. Secondo le statistiche solo il 7% delle donne che subiscono violenza la denunciano. Anche in questo Alassio è un’isola felice. I minori hanno un’adeguata assistenza. La legge oggi tutela le donne sia sul lavoro che in famiglia. Ci sono dipartimenti (S.E.R.T.) che si occupano delle dipendenze: droga, alcool, gioco d’azzardo. Gli Assistenti Sociali si muovono a richiesta o su segnalazione, l’interessato viene avvisato, è bene che chieda conferma». È intervenuto il Questore di Savona dottor Giovanni Trimarchi: «È vero che l’approccio delle Forze dell’Ordine con i cittadini è cambiato: prima era di repressione, ora è di prevenzione. Con la Polizia di prossimità il poliziotto di quartiere è già attivo a Savona, è previsto anche per Alassio. Ora si possono fare le denunce “on line” e quelle a domicilio». Sono seguite alcune domande del pubblico, ecco le risposte più interessanti. La dott. Zioni ha detto che per l’installazione di telecamere di sorveglianza, ci sono problemi di privacy che si cerca di superare. Il Presidente della “Vecchia Alassio” sig. Carlo Cavedini ha chiesto se è vero che c’è un pendolarismo di zingari, il dott. Crocco ha risposto che per il momento si è riusciti a prevenire reati. La raccolta di firme che spesso viene fatta per strada generalmente non ha rilevanza giuridica. Mario Baudino: “La poesia delle macchine” La letteratura e il mondo contemporaneo “Aeropoema” Ed. Guanda «È già stato nostro ospite, specialmente durante il “Mitomodernismo” - dice il prof. Franco Gallea presentando l’ospite del 24 marzo scorso - Mario Baudino (nato a Chiusa Pesio nel 1952, vive a Torino), poeta, scrive su “La Stampa”; prima della presentazione del libro ci sarà una sua riflessione. È anche scrittore fra il mitico e il realistico, Suscita sempre l’interesse del lettore». Baudino: «Il titolo della conversazione è un po’ sibillino, il libro è un poema, richiama il “Futurismo”, ma l’argomento non lo è. Nel nostro secolo solo i Futuristi hanno lasciato un se- gno, ma il Futurismo si è espresso soprattutto in pittura. La poesia seguente ignora il mondo delle macchine, se non per criticarlo. Questo solo in superficie, in fondo la poesia contemporanea non può che confrontarsi col nostro tempo. Ungaretti era un uomo di lettere e Sinisgalli diceva che le macchine hanno una certa “metrica” come la poesia. Tutta la poesia è contemporanea, sia pure con linguaggi diversi. Martinetti pose lo sguardo su due macchine: l’automobile e l’aeroplano. Ci furono lotte per dare loro un nome: Martinetti voleva chiamare l’aereo “appa- recchio”, mentre D’Annunzio proponeva “velivolo”, entrambi i termini non ebbero fortuna, ma queste macchine sono i simboli maggiormente evocati nei discorsi del XX° secolo. La poesia ha sempre avuto molti cultori e pochi lettori, perché un tempo i libri costavano molto, ora col progresso costano meno, ma l’amore per la poesia è ancora privilegio di pochi». Venendo al libro, Gallea così si esprime: «”Aeropoema” è in 15 canti. Baudino ci propone un mondo visto dall’alto. Sono riflessioni, storie di gente che vive prevalentemente di viaggi aerei, occasioni di incontro e di dialogo». Baudino conclude: «All’inizio avevo l’idea di descrivere l’aeroporto e il volo: è diventata la descrizione di un mito moderno, un viaggio da Oriente a Occidente che richiama Virgilio. Lo sparsi di conversazioni, usando anche lingue estere: inglese, tedesco e…latino. L’aereo è un mito della modernità, ha realizzato uno dei sogni dell’uomo: all’inizio se ne stupì, dopo poco tempo è diventato del tutto normale». C. B. Incontri Culturali “Parliamo di…” Organizzati dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Alassio e dal Liceo Don Bosco Incontro con il personaggio: LORIS CAPIROSSI La conclusione del ciclo di questi incontri del 2007 è avvenuta anziché con una personalità della cultura con un campione dello sport, come richiesto da un sondaggio fra gli studenti destinatari dell’iniziativa. La sera del 16 marzo scorso il “Palassio L. Ravizza” ha ospitato il pilota motociclista, tre volte campione del mondo, Loris Capirossi. è diverso. Non ho cominciato questo campionato molto bene, ma conto di migliorare. Vivo sempre in positivo anche nei momenti difficili, ho imparato a saper perdere. Dai quattro ai quattordici anni ho guidato motocross, in seguito le moto, anche con l’aiuto dei miei genitori che mi hanno sempre sostenuto. Anche dopo molti anni provo 17.3.2007 Invitato dall’assessore Monica Zioni, il campione di motociclismo Loris Capirossi ha parlato ad una platea di fans appassionati accorsi al palazzetto dello sport, rispondendo a tutte le domande. (FOTO SILVIO FASANO) L’Assessore alla Cultura e Turismo dott. Monica Zioni ha porto il saluto seguito da quello di don Giulio in rappresentanza dell’Istituto Salesiano, quindi il giornalista di “Sport Week”-La Gazzetta dello Sport Carlo Canzano ha presentato l’ospite. «Loris Capirossi ha 33 anni, ha cominciato prestissimo a guidare motociclette, ancora oggi è il più giovane campione del mondo, avendo conquistato il campionato a 17 anni e mezzo, poi ha continuato, partecipando ad altri diciotto, vincendone altri due». Capirossi: «Ho cominciato ad andare in moto fin da bambino. Tutti abbiamo fato degli errori, ma il dono più bello e importante che ci è stato fatto è la vita. Da ragazzo non pensavo di raggiungere questi risultati: occorre buona volontà in tutte le azioni. Dobbiamo cercare di vivere nel migliore dei modi: da ragazzi ci si sente padroni del mondo, bisogna essere maturi, è sbagliato imitare noi campioni. Sulle piste si cade in sicurezza, sulle strade grandi emozioni: un pilota è come gli altri, ma deve vincere la paura. Se si cade a 200 Km l’ora non ci si fa niente, a 100 l’impatto è più forte; quando si cade non ci si deve agitare, ma aspettare che finisca la strisciata prima di rialzarsi. Le tute protettive e i caschi hanno fatto molti progressi: l’esperienza delle corse giova alla attrezzature comuni. Quando la mia carriera finirà la moto mi mancherà molto. I viaggi in aereo in tutto il mondo mi pesano un po’. Adesso fanno correre ragazzi giovani (mi hanno imitato), ma non hanno esperienza, io a 16 anni ne avevo già molta. La cosa più importante per me è diventare papà, lo sarò fra poco, se mio figlio vorrà correre in moto non potrò certo negarglielo. Ci sono genitori che spingono i figli a fare cose che non sentono: è un grave errore. La mia squadra è come una famiglia, lavoriamo molto bene. Farei volentieri un campionato con Valentino Rossi nella stessa squadra». C.B. 9 «L'ALASSINO» Martedì 17 Aprile 2007 10 «L'ALASSINO» BOCCE LUTTI CITTADINI, NECROLOGI LA 54a TARGA D’ORO ALL’AMATORI SASSI TORINO Successo a sorpresa di Fassone-Daghero-FranzoniIdrame, freschi del tricolore di serie B per società. Bocciofile prese d’assalto nel weekend per vedere in azione i big delle bocce. Nella petanque (50 coppie in totale) affermazione di CarliniDagati (San Matteo) e GazzanoSessa (Circolo San Giacomo Imperia). Un riconoscimento speciale a Giancarlo Cresta, coordinatore tecnico della manifestazione, per le “nozze d’argento” con la gara. E già si pensa al futuro... le quadrette della Balangerese (Abate, Caviglia, Doria, Pane) e della Voltrese (Ansaldo, Locatelli, Vaccarezza, Ginocchio), unico club ligure a salire sul podio. Eliminate nei quarti le formazioni di Chiavarese, Rapallese, San Fruttuoso Marassi e Cdc Asti. Al riguardo, ottimo comportamento del beniamino di casa, l’alassino Angelo Cappato (Chiavarese), che ha sfiorato l’accesso alle semifinali. Per quanto riguarda i team savonesi, il migliore è stato quello della Cairese, 17esimo. ALASSIO, 25 MARZO 2007 Quest’anno la Targa d’oro Alassio, un torneo nazionale di bocce, che ha visto concorrenti provenienti da tutta Italia, se l’è aggiudicata la quadretta torinese dell’Associazione Bocciofila Sassi. I componenti sono in basso nella foto, accosciati: da sinistra Bruno Idrame, Mauro Fassone, Fabrizio Daghero e il capitano Pierugo Franzoni. Hanno battuto in finale la quadretta astigiana del Turbosider, i cui componenti nella foto sono in piedi con la maglietta azzurra insieme agli organizzatori e all’assessore al(FOTO SILVIO FASANO) lo sport Fabrizio Calò. Una sola nota stonata nella intensa due giorni della 54a Targa d’oro di Alassio, conclusasi con il trionfo dell’Amatori Sassi Torino: le avverse condizioni atmosferiche che hanno costretto a dirottare alcune fasi della manifestazioni nell’accogliente bocciodromo Palasport di Albenga, finale compresa. Le migliaia di appassionati non hanno comunque rinunciato al grande spettacolo ed alle emozioni offerte dalla più prestigiosa e partecipata (411 formazioni quest’anno per un totale di 1.444 giocatori) gara del calendario nazionale, affollando tutti gli impianti che hanno ospitato le varie fasi della competizione. Oltre diecimila sono stati complessivamente gli spettatori, con picchi di oltre 500 presenze nel pomeriggio di sabato e nei primi due turni di domenica sia ad Alassio (dove i presenti erano letteralmente stivati) che ad Albenga. Nonostante molti appassionati fossero già sulla via del rientro a casa, folto è stato anche il pubblico che domenica sera ha assistito alla finalissima, calcolabile in circa 500 unità. Come già successo sette giorni prima a Loano in occasione della finale scudetto, la Tubosider Asti, ad Alassio rappresentata da Gamba-Ruscalla-Negro e Carlo Ballabene (testimonial della manifestazione) si è dovuta accontentare della piazza d’onore, superata 13-9 (0-1, 3-1, 7-4, 7-9) in poco più di due ore di gioco dall’Amatori Sassi di Fassone-Daghero-Franzoni-Idrame, freschi di titolo tricolore di serie B e di promozione al massimo campionato. Per l’Amatori Sassi si tratta della prima volta ad Alassio, ma il suo portacolori più conosciuto, Fassone, era già entrato nell’albo d’oro nel 1988 con la maglia della Biellese e nel 1998 con la casacca del Dlf Asti. Per il Piemonte si tratta della sesta vittoria di fila. Al terzo posto si sono piazzate Poca gloria quest’anno per il genovese Lino Bruzzone (Ferrero Ciriè), insignito venerdì sera del Premio al Campione, eliminato sabato sera nei sedicesimi di finale. Per i colori della Perosina, società neo campione d’Italia, i migliori sono stati Terzatata, Carlevaro, Cavagnaro e Colletta, fermatisi al 9° posto. Tra le curiosità, da segnalare la partecipazione, per la quarta volta, della nazionale brasiliana Simona De Oliveira (Auxilium Saluzzo) e la prematura eliminazione, avvenuta per mano del Martinetto Cisano, della quadretta tutta al femminile composta dalla iridata Paola Mandola e da Cristina Oddone, Norma Pautassi e Barbara Gerbaudo. I riconoscimenti speciali sono stati consegnati alle formazioni di Chiesanuova Venezia e Cornudese Treviso, provenienti da più lontano, alla Sommarivese quale società più numerosa (11 quadrette) e alla Antoninese Valle Susa (prima formazione iscritta in ordine di tempo). Nel corso della serata di venerdì, allietata al palasport di Alassio dalla musica dell’orchestra Casadei, erano saliti sul palco per ricevere un ricordo ben nove atleti azzurri che nel 2006 hanno conquistato una medaglia nei Mondiali o agli Europei: Griva, Castellino, Longo e Ferrero (per la specialità volo), Laigueglia (che ha partecipato, ben figurando, alla Targa d’oro con la maglia della Taggese), Dutto, Biancotto, Allio e Martino (per la petanque). Alla cerimonia di premiazione, svoltasi subito dopo la finalissima, sono intervenuti l’assessore allo Sport della Città di Alassio, Fabrizio Calò, il presidente del comitato Fib di Savona, Paolo Resio, e Rinaldo Muratore, dirigente sportivo (è consigliere federale della Federazione Italiana Pallapugno) e grande amico dell’Alassina. Un riconoscimento partico- Martedì 17 Aprile 2007 lare è stato consegnato dal presidente della Bocciofila Alassina, Adriano Garrone, ad uno dei dirigenti più stimati nell’ambiente delle bocce, il finalese Giancarlo Cresta, coordinatore tecnico della gara, il quale quest’anno ha festeggiato le nozze d’argento con la Targa d’oro, avendone seguito quale componente dell’organizzazione (e per molti anni quale rappresentante federale) ben 25 edizioni. Nonostante le non favorevoli condizioni meteo, un buon successo ha registrato anche la gara di petanque, cui hanno preso parte oltre 100 giocatori, compresi alcuni piemontesi, tutti da stimare per aver deciso di disputare la competizione nonostante il vento e la temperatura poco primaverile. Ad aggiudicarsi la gara maschile, limitata alla categoria C, Trofeo Petanque Testico sono stati Luciano Sessa e Valter Gazzano (Circolo San Giacomo Imperia) che in finale hanno avuto la meglio sui compagni di squadra Giorgio Buzzi e Claudio Ghigliazza. Sul podio anche MerloPellegrino (Pontedassio) e Brandi-Da Rold (Testico). Tra le donne, nella Boccia Rosa Alassio Donna Trofeo Star Dust, affermazione di Elena Carlini e Maria Dagati (San Matteo di San Bartolomeo al mare) davanti alle ventimigliesi Vanessa Romeo e Fulvia Messina (Dlf). Terza moneta per Pisani-Corona (Pontedassio) e Roncallo-Lupi (San Giacomo). Le ultime fasi delle gare si sono svolte all’interno della bocciofila Alassina, con l’utilizzo parziale di un fondo sintetico. Esperimento riuscito: anche la versione dei “piè giunti” potrà avere un futuro nell’ambito della Targa d’oro. Appena andata in archivio l’edizione 2007, il comitato organizzatore ha però già rivolto il pensiero al prossimo anno, progettando ulteriori novità, tra le quali la possibilità di anticipare l’ultimo atto al tardo pomeriggio e l’introduzione di alcune gare preliminari infrasettimanali, se gli operatori e le istituzioni decideranno di investire nell’evento che ha dimostrato di possedere numeri da capogiro. Ma un ulteriore salto di qualità potrebbe arrivare da una “promozione”: l’inserimento nel calendario internazionale, passo che potrebbe schiudere le porte alla presenza di giocatori di almeno una decina di Paesi. Confidando che il meteo sia più favorevole... MARGHERITA MAURIZIO IN BOTTELLI 19/6/1939 - 6/3/2007 Il 6 marzo u.sc. è mancata, dopo lunga malattia, Rita Maurizio Bottelli e la notizia, pur temuta da tempo, ha destato un grande compianto in tutta la città, dove ella ha condotto sempre la sua vita esemplare di sposa e di madre. Amante della musica e del bel canto fu per anni prima voce ed elemento di spicco della ALASSINI VINCENTI IN TOSCANA Trasferta ricca di medaglie per i nuotatori alassini della Gesco Nuoto-Alassio, che hanno ottenuto ben cinque successi nel meeting interregionale LigureToscano di nuoto, organizzato dal Centro Sportivo Italiano. Questo l’elenco dei medagliati: Andrea Radici secondo nei 25 dorso e nei 25 delfino, Daniele Briozzo primo nei 50 rana e quarto nei 50 stile libero, Matteo Cardi, 2° nei 50 dorso e 3° nei 25 delfino, Marco Losno 2° 25 dorso. Fra gli esordienti A hanno ottenuto podi: Andrea Losno, 2° nei 50 rana e 4° nei 50 s.l., Alessandro Markic, 3° nei 50 rana. Fra i ragazzi buon comportamento di Cecilia Badano al 4° posto nei 50 delf, Serena Briozzo, quarta nei 50 dorso, mentre Federica Leo ha vinto i 100 dorso e si è piazzata quarta nel 50 s.l. Un altro oro è arrivato da Giulia Mingoia prima nei 100 rana e terza nei 50 sl, mentre Giulio Puliga è stato secondo nei 50 delf Cristian Radici 4° nei 100 rana, per Federica Usanna 2° posto nei 50 rana. Nella categoria dei più grandi: Giovanni Cipriano primo nei 50 e 100 rana, Marta Di Muro, prima nei 100DS e seconda nei 50SL. Facevano parte della squadra anche Sebastiano Canobbio, Teodor Valvassori, Niccolò Robba, Sofia Lanteri, Chiara Pozzo, Francesca Battistelli, Matteo Cottardo, Aluna Pacini e Giulia Cardi. Il prossimo appuntamento è per il 22 aprile a Pontedera. Corale S. Ambrogio, applauditissima sempre ed ammirata per la sua grazia e per le notevoli capacità con cui interpretava brani e passi della grande lirica italiana. L’A.V.A. e molti amici della famiglia porgono le loro più sentite condoglianze al marito Luciano, ai figli Attilio e Chiara al cognato Avv. Claudio Bottelli e a tutta la famiglia. Così le note del “Destin Verdiano” La fecero salir dinanzi a Dio, Dinanzi a quella Luce così Grande, s’inginocchiò, chinando il capo bianco, ma Dio la guardò: e Lei non pianse: “Felice devi esser, Margherita”, la voce dell’Eterno le diceva. Conobbero in te una dolce “Madre” quelle persone, a cui nella tua vita, il dono dell’Amor hai regalato. I tristi giorni che Tu hai vissuto, si sono trasformati in Bianca Luce, così, che possa Tu, Dolce Bambina, cantar per me nei Cori qui Celesti. Cantar l’Amor che in vita hai donato, l’Amor che t’ho insegnato ed hai appreso, l’Amore infinito e universale, che in modo “celestiale” hai fatto Tuo. Di essere mia figlia Ti ringrazio, Nel tempo che, eterno ci rimane, accanto a me sarai “fine cantore”, perché anch’io, sì, voglio ascoltare. Attilio C. Al. La Revello terza ai Campionati Italiani I NUMERI DELLA TARGA D’ORO 2007 10.000 spettatori, 5.000 presenze alberghiere, 1.444 giocatori iscritti alla gara principale, 8.000 in una settimana i contatti sui siti Internet www.boccealassio.it e www.bocce.it.tt, 380 incontri disputati per la gara di volo e 90 quelli della petanque, 361 quadrette,110 giocatori alla gara di petanque, 128 campi da gioco, 101 le squadre in arrivo dal solo comitato Fib di Cuneo, 54 le edizioni della manifestazione, 50 le donne partecipanti tra volo e petanque, 21 ore in cui si è sviluppata la gara nei due giorni, 18 hotel convenzionati, 16 arbitri, 12 campioni azzurri saliti sul podio ai Mondiali o agli Europei iscritti alla gara, 9 partite vinte consecutivamente dall’Amatori Sassi, 7 successi di Lino Bruzzone alla Targa d’oro, 7 località coinvolte, 2 le gare di petanque svolte per la prima volta. Sempre ad Alassio, con l’organizzazione della Bocciofila Alassina avrà luogo nei giorni 1 e 2 settembre p.v. il Campionato Italiano Veterani a coppie (Over 60). Bianca Revello è salita sul podio ai Campionati Italiani di Tiro, svoltisi sulle pedane del tiro a volo di Montecatini. Per la forte atleta alassina si tratta dell’ennesima soddisfazione: da alcuni anni infatti la Revello è al vertice del settore, fa parte della nazionale, ha già vinto diversi titoli italiani ed è considerata una delle più forti campionesse in circolazione, a livello europeo. Nella competizione regina degli assoluti, la Fossa Olimpica si sono battuti oltre 200 tiratori sulla distanza ridotta di 75 piattelli ciascuno, con shoot-off finale, per l’assegnazione dei primi tre posti. Nella classifica della categoria eccellenza si è laureato campione il toscano Marco Venturini con lo score finale di 73 piattelli su 75. Il secondo e terzo posto sono andati, dopo lo shoot-off, rispettivamente all’emiliano Sunter Fontanili (71 + 5) e al sardo Nicola Peru (71 + 4). Nella classifica femminile si è imposta la campionessa europea in carica Arianna Perilli (70/75), seguita da Romina Giansanti (69) di Roma e dall’alassina Bianca Revello (64). Carlo Ferraro C. A. MARIANNA ROSSI MAGGI Un’altra figura dolcissima di sposa e di madre ci ha lasciato il 20 marzo u.sc. MARIANNA ROSSI MAGGI, dopo una vita di lavoro e di dedizione verso i suoi cari e di grande esempio per tutti. E lo hanno dimostrato coloro che hanno partecipato alle esequie e si sono stretti attorno alla figlia Caterina, che come già sua madre è Socia e Consigliera AVA ed alla famiglia Rabolli, a cui anche l’Associazione Vecchia Alassio porge le sue più sentite condoglianze. C’è chi pensa che sia tutto finito,ma noi sappiamo che questo è solo un altro inizio: l’inizio di una nuova vita. A chi dice che “non ci sono parole”, io propongo la mia alternativa: non avremo le parole adeguate, ma possiamo provare ad aggiustarci con quelle che ci vengono date. Questo è per te Peggy, con tutto il nostro amore. Quell’amore che tu ci hai trasmesso, quell’amore di cui eri impregnata, e che ti ha caratterizzato per tutta la vita. Quell’amore che hai sempre espresso attraverso i tuoi occhi, il tuo sorriso, le tue parole, i tuoi gesti; e, a mani aperte, hai sempre donato a tutti, non negandolo mai a nessuno: A te, tutto il nostro affetto, perché è così che ti pensiamo: con affetto, con tenerezza; quella tenerezza che tenevi segretamente celata dietro il tuo sguardo, apparentemente fortissimo e sempre sicuro di sé. E poi, quell’attenzione, che mai si stancava di essere presente, che rivolgevi, in maniera apparentemente superficiale, solo perché troppo discreta, verso tutti. Quella generosità, vera, sincera, che non ti sembrava mai abbastan(continua a pagina 11) Martedì 17 Aprile 2007 11 «L'ALASSINO» LUTTI CITTADINI, NECROLOGI (segue da pagina 10) za. Il tuo sguardo indagatore, attento anche ai più piccoli particolari, che niente lasciava passare inosservato; i tuoi occhi, che mai avrebbero potuto mentire: questa, forse, l’unica cosa che non sapevi fare. Il tuo sorriso, sempre pronto ad allargarsi per qualcuno, capace di illuminare qualsiasi viso. Le tue parole, sempre vere, sincere; sempre pronte a soccorrere e ad aiutare. E i tuoi gesti: espressione diretta del tuo cuore. E poi, la tua innata paura di perdere tempo, di non riuscire a fare tutto quello che ti eri prefissata, e nel modo migliore, che ti portava a correre, e far correre la tua piccola macchina, sfidando il tuo stesso orologio, e ogni legge sulla velocità (avevamo paura di guardarti quando guidavi!). E poi quando eri là, nel tuo paradiso, coi ricordi dell’uomo della tua vita, il tuo entusiasmo, dolcemente infantile, nel provare gioia, stupore, meraviglia, per spettacoli straordinari, come il levarsi del sole dietro l’isola, il cinguettio degli uccellini, il tenero sbocciare di un fiore: Tu hai saputo accorgerti, e dare la giusta importanza, alle piccole grandi cose, che tutti, troppo spesso, lasciano passare inosservate. Avevi un modo tuo di vivere, non ti sei mai lasciata omologare dalla massa, e, per assurdo, la tua semplicità, la tua discrezione, il tuo saper essere davvero una persona vera, ti hanno fatta emergere. Come una farfalla, ti sei alzata in volo verso il cielo, quasi in punta di piedi, senza far rumore, ma con la tua solita leggerezza, delicatezza, fragilità, e la tua innata eleganza, che rendevano impossibile non notarti, volgendo a te lo sguardo, mentre ti elevavi, contro il sole, verso l’infinito. Grazie per averci permesso di fare parte della tua vita. Grazie per averci aperto il tuo mondo: Tu avrai sempre un posto speciale nei nostri cuori e nei nostri pensieri. Con tutto il nostro amore e la nostra gratitudine. La tua famiglia RINA GROLLERO ARECCO Voglio ringraziare il Signore per avermi messo sulla tua strada, lo voglio ringraziare perché si è servito di te, della tua semplicità e della tua forza per farmi capire che cosa è l’Amore. L’Amore con la A maiuscola, quello gratuito che tu ci hai sempre donato con molta naturalezza senza quasi fartene accorgere. Quell’amore che non fa fragore ma si instaura quotidianamente nel cuore. L’Amore per i lavoro al quale hai dedicato molto tempo e sacrificio e che mi hai insegnato ad Amare e ad apprezzare. L’Amore per il Signore che soprattutto in questo ultimo periodo ti ha dato una serenità e una dignità che mi hanno commosso e allo stesso tempo aiutato. Per questo ti voglio pregare e ringraziare. Tuo genero Fabrizio RENATA AVERAME GENNARO FIV, e per la vela aveva lasciato il lavoro di disegnatore in uno studio tecnico a Torino, trasferendosi ad Alassio, città nella quale ha vissuto in tutti questi anni. I funerali si sono svolti nella chiesa dei Cappuccini, in Piazza San Francesco. «La vela ligure – dice Rinaldo Agostini , presidente del Cnam di Alassio – piange la scomparsa di Manfredo Audisio, un maestro al quale tutti dobbiamo qualcosa. Sia come tecnico, che come amico, è stato, per più di 30 anni, un vero e proprio punto di riferimento, non solo per i giovani, ai quali ha dedicato tanto tempo ed energie, ma anche per allenatori, tecnici e velisti». Dal 1979, in particolare, era stato designato dalla Federazione Italiana della Vela ad allenare i giovani della classe Laser e si dedicò a questo impegno con anima e corpo. Carattere diretto e di grande generosità e dedizione assoluta alla vela, Manfredo era molto amato e stimato. Moltissimi i messaggi di cordoglio giunti ad Alassio, dove abitava ed al Cnam alassino, che era la sua seconda casa. Lascia la moglie Aurora e il cane "Anzio" che aveva trovato, nella cittadina laziale, durante una settimana velica preolimpica. A. C. LUIGI FERRARI (GINO) È mancata dopo brevissima malattia a 58 anni, il 24 marzo u.sc. RENATA AVERAME GENNARO ben conosciuta e apprezzata a Moglio, ove per molti anni ha gestito un avviato negozio di alimentari. Nella grande costernazione la piangono e la ricordano il marito Franco, la figlia Anna con Marco, i fratelli, i cognati e i nipoti. Anche l’A.V.A. porge al marito e alla famiglia le più sentite condoglianze. MARIA ANGELA BONOMI Anniversari TRAIANO (NINO) TESTA Ciao papà siamo vicini a Pasqua e con la solita frase: "è passato un anno ma è come se fosse successo ieri", mi viene naturale inviarti questo pensiero perché la realtà è proprio così. Questo periodo è però servito a rielaborare le tante tue lezioni di vita e su una in particolare vorrei soffermarmi; quando la malattia ti ha costretto a prendere la tragica decisione di "tirar via" quel maledetto "pezzo di gamba" che ti stava distruggendo dal dolore, tu mi dicesti che nonostante tutto la vita sarebbe continuata e che ti saresti adattato alla tua nuova condizione pur tra mille difficoltà ma con la ferrea volontà di riuscirci al meglio. Ecco, noi ci sentiamo come te all'epoca: tu eri il nostro "pezzo di gamba", senza di te andiamo avanti, "volenti o nolenti", ma quanto è più difficile camminare! La sicurezza delle "due gambe" non ci sarà mai più ma… la vita continua, così ci hai insegnato tu e così faremo per te e grazie a te Ti vogliamo bene Mamma, Tino e OrnelIa Il 2 febbraio u.sc. è mancato all’affetto dei suoi cari LUIGI (Gino) FERRARI, all’età di 82 anni, già lavoratore e impiegato all’ENEL di Alassio. Lo ricordano a quanti lo hanno conosciuto e apprezzato i figli Lucio e Silvio e famiglie. Condoglianze anche dall’Associazione Vecchia Alassio. BRUNA PIFFERO Un ricordo per la mia cara mamma Fernanda Bertoluzzi in Lanteri deceduta il 3/12/2006 Non poteva che accadere così: la Chiesa di Sant'Ambrogio, gremita sino all'inverosimile per le esequie di Rina Grollero Arecco, ha riunito tutti gli Alassini... Mai visti tanti... insieme come in questa occasione! Una pagina di storia antica e recente che ha esaltato, giustamente, chi alla città, al turismo, al buongusto ed alle tradizioni gastronomiche liguri, oltre che alla famiglia, ha dato una parte cospicua della sua vita e della sua grande esperienza. Marilena ed Antonella, le figlie adorate, e Fabrizio con Giovanni, ormai «grande», hanno certamente sentito, accanto al cordoglio e al dolore per la perdita della nobilissima Rina, la inesprimibile gioia di ricevere, in cambio di quanto hanno fatto e fanno tuttora per sé e per il nostro Paese, l'unanime riconoscenza e l'affetto sincero, anche se spesso senza parole, di tutti... E non è piccolo merito, e non è piccola gioia. E noi, amici di famiglia da sempre, e l'Associazione Vecchia Alassio, di cui Marilena è stata a lungo Consigliere, partecipiamo al dolore della famiglia Arecco, porgendo le nostre più affettuose condoglianze, ma una cosa ancora vorremmo aggiungere... Per vivere una vita così… vale la pena di vivere ed è dolce, ci sembra, anche il momento di chiudere gli occhi per sempre. Cara scià ti voglio ringraziare per avermi accolto nella tua famiglia come un figlio. È deceduta nella residenza protetta “Orengo Demora" in Borgomaro (IM) il 19 marzo u.sc., all'età di anni 84 la sig. Maria Angela Bonomi, originaria di Oneglia ma ad Alassio da 60 anni, dopo una vita dedicata al lavoro e alla famiglia in particolar modo agli adorati nipoti. Lo comunicano a tutti quelli la che l'hanno conosciuta e stimata, la figlia Graziella con il marito Luigi Sangiovanni e i nipoti. Anche l’A.V.A. porge le più sentite condoglianze. Tramite questa lettera, tuo figlio Carlo e tutta la sua famiglia che vive in Germania (a Berlino) avrebbe voluto darti l’ultimo saluto, ma non è stato possibile, perché ho appreso questa brutta notizia solo il 17 Gennaio u.sc., tramite questo giornale nei necrologi e perciò non siamo potuti intervenire al tuo funerale… Io credo che anche di lassù ci capirai e ci perdonerai. Tuo figlio Carlo e Famiglia DEMETRIO MOSCHERA I FUNERALI DI MANFREDO AUDISIO ALASSIO – Si sono svolti ad Alassio i funerali di Manfredo Audisio, il popolare velista piemontese trapiantato in Liguria, molto conosciuto ed amato da tutti per essere stato, per oltre 30 anni allenatore di tanti giovani rivieraschi. Audisio, torinese, 75 anni, è stato allenatore federale dei giovani della classe Laser. Segretario di classe Fireball negli anni sessanta-settanta, dal 1972 era entrato nel giro dei tecnici Nella ricorrenza del primo anniversario della morte di BRUNA PIFFERO (la “tabaccaia” di via Leonardo da Vinci, il 2 aprile) la sorella ELSA, i nipoti e la piccola Aurora la ricordano dal Veneto a tutti gli Alassini che la hanno conosciuta e stimata per le sue virtù e per l’attaccamento ad Alassio. MESE DI MARZO 2007 AUDISIO Manfredo BASEI Corinna BATTISTELLI Andrea CAVALLI Adele ELENA Franco GROLLERO Maria LAVAGNO Clara MARTINO Carmine MINOIA Pietro RAVERA Giuliano ROSSI Marianna SEBASTIANI Cesare anni 75 anni 83 anni 81 anni 91 anni 94 anni 87 anni 94 anni 52 anni 93 anni 82 anni 84 anni 78 L’A.V.A. da queste colonne esprime ancora una volta le più sentite condoglianze ai loro familiari. Il 4 marzo u.sc. è deceduto in Asti Demetrio Moschera (di anni 80). Lo ricordano a conoscenti e amici la moglie Graziella, i figli Marisa, Antonella, Maurizio ed Ignazio, nipoti e pronipoti e il genero Antonello Castiglioni, socio dell’A.V.A. la quale si unisce al compianto e al lutto della famiglia ERRATA CORRIGE Nell’ultimo numero de L’Alassino (n° 3 marzo 2007) a pag.11 3a colonna tra i necrologi va letto il nome di Pace Scandolari (anziché Scandellari). 12 «L'ALASSINO» Specie ittiche della Baia del Sole Martedì 17 Aprile 2007 AUGURI NONNA BENEDETTA ACQUARONE a cura dell'Osservatorio Don Bosco MARZO 2007 Calamaretto (o totano) In questo primo giorno di primavera abbiamo festeggiato insieme il nostro onomastico nella splendida cornice di Alassio. Allotheutis subulata - (Tòntanassa) È un decapodo dal colore rossiccio trasparente in vita e bianco latteo da morto. Vive sui 20/50 m di profondità nelle praterie marine, ma talvolta viene a riva. Ha pinne laterali che non raggiungono l’estremità posteriore del corpo. Come tutti i decapodi ha otto braccia boccali e due tentacolari retrattili. Si pesca di notte con na- tante verticalmente con apposita totaniera illuminata. Simile a questo, ma molto più grande (peso anche 7 kg) c’è il totano comune che abita i fondali superiori ai 40 m. Carni buone. Esca: pesce vero e finto – Armatura: idonea – Amo: totaniera – Filo: 025/030 Pessö Tua nipote Benedetta INES REVELLO ALL’ANGLICANA DISEGNO DI PATRIZIA PEZZUOLO Valide terapie dei nonni Salsapariglia Smilax aspera - Punzecü sc-cianca càusse Questa erba spinosa di carattere espansivo che si trova nelle nostre campagne, con un frutto in grappolo rossiccio, è la specie nostrana di una liliacea dell'America Centrale di un albero di alto fusto che di questo conserva valide proprietà. È diuretico, stimola la sudorazione. È depurativo ed espettorante. I suoi principi sono localizzati nella radice. Va raccolta in autunno. Con prudenza va usata. Contiene saponina e ossalato di calcio. Se usata a dosi basse è un valido espettorante. Unita alla gramigna, alla coda di cavallo e alla bardana è attiva per la cura dell'obesità e della gotta. Prima della scoperta degli antibiotici i nostri avi la utilizzavano in decotti anche nella cura delle malattie veneree. Con i preparati, allora indispensabili, la scoperta della penicillina e derivati ha rivoluzionato tutta la cura delle malattie veneree. In un stornellata antica così si cantava: “Dagghe de sciü dagghe ciu anzü a Salsapariglia a te spunze u cü”. (Dagli più su - dagli più giù - la Salsapariglia - ti punge il deretano). Pessö EX CHIESA ANGLICANA, 21.3.07 La poetessa Ines Revello (nella foto seconda da sinistra) riceve il premio “Una donna per la sua città”, ottava edizione. Pubblico raffinato e numeroso presente alla manifestazione che ha assistito anche ad uno spettacolo in cui si sono esibiti il M.° Mauro Borri che, al pianoforte, accompagnava l’attrice albenganese Milly Conte che declamava le poesie di Ines Revello (i due artisti si riconoscono alle estremità della foto). A fianco della Revello l’assessore alla Cultura Monica Zioni, la coreografa del corpo di ballo Ines Gaburri con tre danzatrici. Davanti al gruppo Piera Olivieri, presidente della Zonta Club Alassio/Albenga che ha istituito il premio. (FOTO SILVIO FASANO) ‘na mandiò de Vuluntariatu SABATO 28 APRILE 2007 Chiesa Anglicana alle ore 21 Concerto di Musica Classica Associazione Volontari Ospedalieri DOMENICA 29 APRILE 2007 Istituto Maria Ausiliatrice Via Diaz alle ore 21 Spettacolo teatrale Associazione “Amici del Camerun” Mostra di pittura al femminile In data 21 aprile ci sarà l’inaugurazione di una mostra di pittura, che si protrarrà fino al 29 dello stesso mese, presso la Galleria Scola situata nel centro storico di Albenga (Via Cavour n. 44). Ad adornare le pareti del suggestivo luogo saranno oli, acquerelli, acrilici ed incisioni di Barbara Furfari, Cristina Leali, Tiziana Rufo e Carmela Sciandini. Le giovani artiste ingaune si sono formate con i migliori “maestri d’arte” della zona, iniziando il loro percorso artistico con il disegno dal vero, compreso il nudo, l’acquisizione delle varie tecniche pittoriche fino ad arrivare all’incisione, antica tecnica del 1500 (acquaforte ed acquatinta). Nonostante il cammino di studio sia stato quasi il medesimo hanno esternato il proprio talento in maniera differente con l’uso del colore delle forme e dei soggetti, si potranno ammirare paesaggi, nudi di donna, interni dal “sapore antico” e nature morte. Meteorologia Alassina «Questo periodico è aperto a tutti quanti desiderino collaborarvi ai sensi dell’art. 21 della Costituzione della Repubblica italiana che così dispone: “Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni mezzo di diffusione”. La pubblicazione degli scritti è subordinata all’insindacabile giudizio della Redazione; in ogni caso, non costituisce alcun rapporto di collaborazione con le testate e, quindi, deve intendersi prestata a titolo gratuito. Notizie, articoli, fotografie, composizioni artistiche e materiali redazionali inviati al giornale, anche se non pubblicati, non vengono restituiti». DIREZIONE: Cons. Dirett. A.V.A. RESPONS.: Emanuele Aicardi EDITORE: A.V.A. TIPOLITOGRAFIA: F.lli Stalla Viale Martiri della Libertà, 30-40 Tel. 0182 50.412/3 - Albenga Telefax 0182 50.412 REGISTRAZIONE: Trib. Civ. Pen. di Savona n. 149 del 30-5-1962 ISCRIZIONE R.O.C. n. 6975 (già R.N.S. n. 9806) LEGGE 5/8/1981 n. 416 art. 11 Foto della testata: Archivio A.V.A. Associato all'USPI Unione Stampa Periodica Italiana Sapevamo già che marzo è un mese pazzerello, un mese spartiacque: un po’ è di qua e un po’ è di là: un po’ con il bello e un po’… capace di ricordarci che esiste ancora il brutto tempo. Ma c’è anche altro da dire. Alle ore 0,7 minuti il sole tagliava l’equatore celeste iniziando la stagione che noi chiamiamo primavera: era il 21 di marzo. Nella notte tra il 3 e 4 del mese il sole, la terra e la luna erano così ben allineati che hanno offerto una bellissima eclissi di luna: verso le 23,30 il bel fisco giallo si era trasformato in una debole chiazza rosso-brunastra. Anche Venere ha iniziato a sorprenderci con la sua inconfondibile luminosità mentre rincorre il sole a ponente; Giove invece fa la sua esibizione al mattino verso sud (per chi si alza presto!). Non dimentichiamo: meteorologia e astronomia sono inseparabili. Parliamo quindi ora della meteorologia del mese pazzerello. Pressione media mensile: 757,3 mmHg. Umidità media: 55%. I valori nelle tre decadi: 71% nella prima; 50% nella seconda; 46% nella terza. Precipitazioni: 25,8 millimetri così distribuiti: 10,2 mm. nella prima decade; 8,8 mm. nella seconda; 6,8 mm. nella terza. Eliofania totale: 200,8 ore (lo scorso anno furono registrate 187,8 ore), con le seguenti medie decapali: 5,3 ore nella prima; 7,1 ore nella seconda; 7,0 ore nella terza. Quattro giorni senza un raggio di sole (giorni coperti) e sono: il 6, il 19. il 20 e il 24: I giorni sereni sono stati 19 (15 lo scorso anno). Temperatura media: 14,2 °C (facciamo alcuni riferimenti ai valori registrati lo scorso anno: marzo 2006: 11,9 ° C). Temperature medie decapali: 14,9 ° C nella prima (11,1 °C nel 2006); 15,5 °C nella seconda (11,4 °C lo scorso anno); 12,4 °C nella terza (13,1 °C nel 2006). Giorno più caldo: il 13 con quasi 18 °C di media; giorno più fresco: il 20 con poco più di 10 °C di media. Confrontiamo le temperature più basse: minima assoluta quest’anno: 6,0 °C alle ore 5 del giorno 19 (5,8 °C alle ore cinque del giorno 13 lo scorso anno). Le altre minime decapali: 12,4 °C nella prima decade il giorno 9 alle ore 6 (per lo scorso anno: 6,8 °C il giorno 2 alle ore 7); 9,4 °C per la terza decade alle ore 4 del giorno 26 (11,0 °C lo scorso anno, stesso giorno e stessa ora). Considerando i valori ora esposti, possiamo dire che questo mese non è stato né pazzo né pazzerello. Ha voluto solo farci ricordare che il brutto tempo e il freddo non sono ancora stati cancellati dalla faccia di questa terra. Il Direttore dell’Osservatorio Prof. Don Natale Tedoldi Gli articoli e le lettere devono pervenire alla Redazione entro la fine di ogni mese per la pubblicazione ne «L'Alassino» del mese successivo. A.V.A.