Copia corretta con dei
puntini di una Consulenza
Tecnica presso l’incubatoio
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Prima Analisi della situazione attuale, proposta di obiettivi futuri e dei
metodi per realizzarli.
Alberto Padovan
Consulenza Tecnica presso l’incubatoio ………………..
Prima Analisi della situazione attuale, proposta di obiettivi futuri e dei metodi per
realizzarli.
Scopo della relazione:
Scopo della relazione è di fornire alla direzione una prima analisi e proporre degli obiettivi da discutere e
condividere in un progetto aziendale che nasce e cresce secondo scelte condivise tra direzione e consulente,
ma che nella fase di sperimentazione e applicazione deve coinvolgere in modo attivo e non solo subordinato i
vari attori aziendali nell’ottenimento degli stessi obiettivi.
Campo di applicazione
La consulenza attivata ha come scopo primario quello di trasferire delle conoscenze sulla tecnica
d’incubazione al Sig. …………… e pertanto si estende dall’arrivo dell’uovo incubabile all’uscita del pulcino per
l’allevamento.
In particolare poi la direzione avvertiva l’esigenza di “rinfrescare” la tecnica d’incubazione alla luce delle
metodiche che si sono sviluppate negli ultimi anni a livello mondiale sfruttando anche le esperienze dirette
del consulente sviluppate nell’incubazione delle uova di tacchino che notoriamente pretendono una tecnica
d’incubazione più attenda rispetto all’incubazione del pollo.
Analisi
La presente relazione si sviluppa per settori omogenei, individuando per ognuno i punti critici più
importanti, le possibili migliorie e come poter realizzare queste migliorie.
L’individuazione dei punti critici derivano da un giro sommario effettuato con il Sig …………. e pertanto
……………………………………………………………….
Arrivo delle uova, sanificazione e immagazzinamento.
La procedura attuale prevede la rilevazione della temperatura delle uova tramite un pirometro, punto critico
è la metodica usata che non tiene conto che il punto di rilevazione si apre a cono e pertanto l’area di
rilevazione si estende con l’aumentare della distanza colpendo zone estranee alle uova, inoltre la rilevazione è
superficiale e pertanto poco rappresentativa della massa interna dell’uovo in condizioni d’instabilità di
temperatura; in concreto se l’uovo mal conservato parte dall’allevamento a 25 °C. e il camion è condizionato
a 18°C. all’apertura della porta del camion, rileverò una temperatura superficiale verso i 18°C. mentre
l’interno sarà verso i 25°C. con variazioni dipendenti dal tempo di trasporto.
Propongo alla direzione di incaricare il Sig. ………… di dare le corrette istruzioni d’uso del pirometro, come da
libretto, e di valutare l’uso………………………………….
La fase successiva di sanificazione delle uova sembra manchi …………………………………………………....................
propongo pertanto al Sig. …………. di provvedere ad eseguire ……………………….
La sala di conservazione presenta i seguenti punti critici:
-
……………………………………………...
……………………………………………..
……………………………………………..
………………………………………………
Preriscaldamento:
La procedura corretta è quella di preriscaldare le uova dai 18 °C del magazzino ai 21-25 °C prima dell’avvio
dell’incubatrice per 8-10 ore al massimo avendo la massima cura che nello sbalzo termico non via sia
condensazione dell’umidità sulla superficie dell’uovo.
Da una prima analisi non sembra che ci sia …………………………………………………………
Incubazione
Qui l’argomento è vasto che pretende una spezzettatura:
Calibrazione:
Punti critici
- Da una prima analisi non sembra che tutte le incubatrici leggano la stessa temperatura del mio
termometro campione con oscillazioni ………………………………..
- La rilevazione dell’umidità presenta………………………………
- La lettura del Co2 presenta ………………………………….
- La calibrazione del movimento del damper …………………………………
- La metodica di calibrazione usata a macchina vuota ………………………
- La strumentazione in uso sembra ……………………………………………..
Possibili soluzioni:
ATTENZIONE: IL PROBLEMA PRETENDE UNA SOLUZIONE CON PRIORITA’ MOLTO ALTA
-
Definire con la direzione e i tecnici la strumentazione necessaria e provvedere all’acquisto
Definire con i tecnici una procedura di …………………………………………………
Manutenzione delle incubatrici
Sembra banale ma molte volte ci si dimentica che i buoni risultati di un incubatoio dipendono dagli impianti
tenuti sempre sotto controllo ed efficienti, nell’incubatoio in oggetto vedo che gli impianti in genere sono
mantenuti sempre a un buon livello di efficienza.
Per gli impianti più datati, come ad esempio le incubatrici …………. il livello di efficienza è tenuto molto basso
forse perché manca da parte della direzione e dei suoi collaboratori a discesa, la convinzione se tenere detti
impianti ancora per molto tempo e pertanto efficienti oppure tenerli appena funzionanti per poi sostituirli al
più presto.
Possibili soluzioni
E’ già intenzione della direzione valutare costi e benefici pertanto propongo la direzione di…………………………
Tecnica d’incubazione
La tecnica d’incubazione che si basa sugli impianti efficienti e ben calibrati, si sviluppa in un insieme di
fattori che vanno dalle modalità operative, alla ricetta d’incubazione e al controllo e gestione giornaliero.
Modalità operative:
Un esempio di modalità operativa è la distribuzione delle uova in caso che la macchina sia scarsa e la
presenza dei cassetti vuoti che migliorano il flusso dell’aria che altrimenti prenderebbero delle corsie
preferenziali negli spazi vuoti; altro esempio è il posizionamento dei carrelli attuale che non favorisce un
corretto flusso dell’aria.
.
Ricetta d’incubazione
Sarà mia cura, con la collaborazione dei tecnici mettere a punto un’adeguata ricetta d’incubazione.
Una buona ricetta d’incubazione deve mettere assieme tutti i fattori in un progetto unico, mi spiego: nello
stesso momento d’incubazione bisogna sempre mettere assieme i vari fattori, temperatura, umidità ricambio
d’aria, sviluppo embrionale ecc nel modo migliore compatibilmente con la risposta dell’incubatrice.
Intanto per chiarire la mia impostazione di lavoro vediamo i fattori singolarmente:
Temperatura
L’obiettivo è di trovare la temperatura ottimale per l’uovo in ogni periodo, ed io penso, salvo piccoli ritocchi,
sia quella evidenziata nel grafico.
……………………………
La fase successiva sarà quella di ottimizzare la temperatura con le pezzature delle uova e altre variabili
creando varie ricette.
Umidità
L’0bbiettivo è di trovare una corretta evaporazione e una buona trasmissione della temperatura quando
serve, compatibilmente con le esigenze di ossigenazione e con la risposta della macchina a ogni variazione.
Questo lo ottengo con l’applicazione teorica (per la pratica manca il software) del mio brevetto come da
grafico sotto riportato.
…………………………………
Ricambio Aria
L’obiettivo è di dare l’ossigenazione necessaria quando serve e compatibilmente con gli altri fattori poiché il
ricambio d’aria crea comunque dei flussi di aria più fredda in alcune zone, mi abbassa l’umidità e il Co2.
Allo scopo ……………………………………………………
Propongo di …………………………………
Nel grafico sotto ………………………………..
Il giorno di …………………….. dovrà essere individuato in relazione alla % di evaporazione finale, trovando
comunque la miglior soluzione di compromesso.
12000
SET POINT RICAMBIO
MINIMO
10000
8000
6000
SET POINT RICAMBIO ARIA
MAX.
4000
SET POINT RICAMBIO ARIA OK
2000
CO2 MIN
0
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19
Inclinazione
Da esperienze fatte su altre incubatrici, sembra che ……………………………………………...
Ricetta in progetto unico
Sotto riporto un’ipotesi di ricetta unificata ……………………
………………………………………………
Schiusa
Attualmente le schiuse lavorano senza ………………………………………………………..
Nell’incubazione dei tacchini e poi anche nei polli ho utilizzato con grosso successo la seguente tecnica a più
fasi:
1° fase …………………………..
2° fase ………………………..
3à fase ………………………
4° fase ……………………………….
5° fase ………………………….
Tutto questo va costruito sulle vostre schiuse sperimentando e controllando a diverse ore del
giorno e pertanto ………………………………….
Conclusione
Questa è solo una presentazione descrittiva ma tecnica che comunque non rappresenta nulla di definitivo ma
un progetto in evoluzione.
Sono ancora da vedere altre cose come ad esempio la procedura d’igiene da affrontare solo in un momento
successivo.
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Scheda tecnica[1]