La Voce
Notiziario Parrocchiale della Comunità di Zanica
Estate
La Voce
Festivi
18.00 (vigilia) | 7.00 | 8.00 | 9.30 | 11.00 | 18.00
CAPANNELLE 18.30 (vigilia) | 10.00
Notiziario Parrocchiale
Della Comunità Di Zanica
Feriali
7.00
7.45
9.00
18.00
Lun | Ven
Mer
Lun | Mar | Gio | Ven | Sab
Lun | Mar | Mer | Gio | Ven
Anno 13 ‐ Numero 3
Estate 2015
Stampato in proprio
Capannelle
18.30* Mar | Mer
* Con il cambio dell’ora solare
la messa verrà anticipata alle 17.30
Don Alberto 035. 67 10 29
Don Mattia 035. 305 89 53
Don Pietro 035. 67 50 63
Suore 035. 67 11 07
Oratorio 035. 67 05 58
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Direttore Responsabile
Don Alberto Mascheretti
Grafica e impaginazione
Andrea Chimeri
Editoriale: Sinodo 2014 - quinta parte
pag.
1
Chiesa dalle porte aperte
pag.
5
Le prime comunioni
pag.
6
Cresime
pag. 11
Consiglio Pastorale Parrocchiale
pag. 17
Calendario Luglio, Agosto
pag. 20
Don Mattia Magoni
Redazione
Don Alberto Mascheretti
Sommario
Ennio Locatelli
Fabrizio Colombelli
Marco Bassi
Valeria Ubbiali
Veronica Casanova
Don Mattia Magoni
Invito alla lettura: Libro del profeta Gioele pag. 24
Con te partirò: Campi estivi
pag. 25
Una giornata alle Capannelle
pag. 28
Anagrafe
pag. 32
Editoriale Sinodo 2014
quinta parte
“Le sfide pastorali
sulla famiglia
nel contesto
dell'evangelizzazione”
Continuando una lettura
condivisa nella nostra comunita'
Continuiamo a leggere il documento finale steso
dai padri sinodali che sta girando nelle Conferenze
Episcopali di tutto il mondo.
Dopo la I Parte: L’ascolto: il contesto e le sfide sulla
famiglia (Il contesto socio-culturale; La rilevanza della
vita affettiva; La sfida per la pastorale), e la II Parte:
Lo sguardo su Cristo: il Vangelo della famiglia, ci
accingiamo a commentare la III parte. Riporteremo
il testo nel carattere grafico che qui compare e un
commento in corsivo.
TERZA PARTE
Il confronto prospettive pastorali
Annunciare il Vangelo della famiglia oggi, nei vari
contesti
Sinodo dei Vescovi
(5-19 ottobre 2014)
Don Mario
1. Guidare i nubendi nel cammino di preparazione al
matrimonio
2. Accompagnare i primi anni della vita matrimoniale
3. Cura pastorale di coloro che vivono nel matrimonio
civile o in convivenze
4. Curare le famiglie ferite (separati, divorziati non
risposati, divorziati risposati, famiglie monoparentali)
5. L’attenzione pastorale verso le persone con
orientamento omosessuale
6. La trasmissione della vita e la sfida della denatalità
7. La sfida dell’educazione e il ruolo della famiglia
nell’evangelizzazione
Basta scorrere i capitoli e le tematiche
sottolineate per comprende che siamo
realmente nel cuore del confronto, del dibattito
ecclesiale sulle questioni concretissime che
stiamo vivendo. Vista la ricchezza, affronteremo
in questo articolo i primi 3 capitoli, lasciando
gli ultimi 4 nel prossimo numero del notiziario.
Annunciare il Vangelo della
famiglia oggi, nei vari contesti
29. Il dialogo sinodale si è soffermato su
alcune istanze pastorali più urgenti da
affidare alla concretizzazione nelle singole
Chiese locali, nella comunione “cum Petro
et sub Petro”. L’annunzio del Vangelo della
1
famiglia costituisce un’urgenza per la nuova
evangelizzazione. La Chiesa è chiamata ad attuarlo
con tenerezza di madre e chiarezza di maestra (cf.
Ef 4,15), in fedeltà alla kenosi misericordiosa del
Cristo. La verità si incarna nella fragilità umana non
per condannarla, ma per salvarla (cf. Gv 3,16 -17).
“Il vangelo della famiglia” così papa
Francesco con i padri sinodali colloca ogni
questione che verrà discussa. Vangelo =
buona, lieta notizia! È come se si dicesse:
“In un contesto culturale come il nostro,
quale è la notizia buona che “fa bene”
perché vera e corrispondente alle più
alte esigenze e desideri di ogni persona
umana?”. È necessario parlare bene del
legame amoroso, affettivo-sessuale, della
relazione tra persone, dell’abitare una
comunità civile e cristiana.
Due le parole affinché il dialogo sia una
ricerca profondamente umana: la verità e
la misericordia!
Un binomio che fatica tantissimo nel nostro
dialogare perchè necessita di tempo, tanto
tempo, di ascolto profondo, tanto profondo,
di confronto paziente, tanto paziente…
L’esatto contrario a ciò cui siamo ormai
tutti abituati: semplificare le cose e porre
sempre il “o con me… o contro di me…!”.
30. Evangelizzare è responsabilità di tutto il popolo
di Dio, ognuno secondo il proprio ministero e
carisma. Senza la testimonianza gioiosa dei coniugi
e delle famiglie, chiese domestiche, l’annunzio
anche se corretto rischia di essere incompreso o
di affogare nel mare di parole che caratterizza la
nostra società (cf. Novo Millennio Ineunte, 50).
I Padri sinodali hanno più volte sottolineato che
le famiglie cattoliche, in forza della grazia del
sacramento nuziale, sono chiamate ad essere esse
stesse soggetti attivi della pastorale familiare.
2
Non solo i preti, non solo le suore, ma tutto
il popolo di Dio è chiamato a parlar bene
con verità e misericordia della famiglia!
Tutto il popolo, cioè ogni battezzato! La
mamma con la propria figlia, il padre con il
proprio figlio, i nonni con i nipoti, gli amici:
ciascuno a dire, a volte con fatica ma anche
con forza, la testimonianza gioiosa della
propria condizione.
In un tempo di lamenti e pianti, arrabbiature
e menefreghismi, questo è un raggio di sole.
31. Decisivo sarà porre in risalto il primato della
grazia, e quindi le possibilità che lo Spirito dona
nel sacramento. Si tratta di far sperimentare che il
Vangelo della famiglia è gioia che «riempie il cuore
e la vita intera», perché in Cristo siamo «liberati
dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore,
dall’isolamento» (Evangelii Gaudium, 1). Alla luce
della parabola del seminatore (cf. Mt 13,3) il nostro
compito è di cooperare nella semina: il resto è
opera di Dio. Non bisogna neppure dimenticare
che la Chiesa che predica sulla famiglia è segno di
contraddizione.
32. Per questo si richiede a tutta la Chiesa una
conversione missionaria: è necessario non
fermarsi ad un annuncio meramente teorico
e sganciato dai problemi reali delle persone.
Non va mai dimenticato che la crisi della fede
ha comportato una crisi del matrimonio e della
famiglia e, come conseguenza, si è interrotta spesso
la trasmissione della stessa fede dai genitori ai figli.
Dinanzi ad una fede forte, l’imposizione di alcune
prospettive culturali che indeboliscono la famiglia
e il matrimonio non ha incidenza.
33. La conversione è anche quella del linguaggio
perché esso risulti effettivamente significativo.
L’annunzio deve far sperimentare che il Vangelo
della famiglia è risposta alle attese più profonde
della persona umana: alla sua dignità e alla
realizzazione piena nella reciprocità, nella
comunione e nella fecondità. Non si tratta soltanto
di presentare una normativa ma di proporre valori,
rispondendo al bisogno di essi che si constata oggi
anche nei Paesi più secolarizzati.
Tanto più risplende la bellezza, tanto più
attrae il cuore e la vita delle persone. Il
Vangelo della Famiglia che passa nella
storia di ogni persona è profumo da sentire,
da proteggere e da condividere. Il primo
passo è convertirsi: ciascuno è chiamato a
con-vertere il suo sguardo, il suo modo di
pensare, di dire, di fare, alla dignità della
persona e al bene comune.
34. La Parola di Dio è fonte di vita e spiritualità
per la famiglia. Tutta la pastorale familiare dovrà
lasciarsi modellare interiormente e formare i
membri della Chiesa domestica mediante la lettura
orante e ecclesiale della Sacra Scrittura. La Parola di
Dio non solo è una buona novella per la vita privata
delle persone, ma anche un criterio di giudizio e
una luce per il discernimento delle diverse sfide
con cui si confrontano i coniugi e le famiglie.
35. Allo stesso tempo molti Padri sinodali hanno
insistito su un approccio più positivo alle ricchezze
delle diverse esperienze religiose, senza tacere
sulle difficoltà. In queste diverse realtà religiose e
nella grande diversità culturale che caratterizza le
Nazioni, è opportuno apprezzare prima le possibilità
positive e alla luce di esse valutare limiti e carenze.
36. Il matrimonio cristiano è una vocazione che
si accoglie con un’adeguata preparazione in un
itinerario di fede, con un discernimento maturo,
e non va considerato solo come una tradizione
culturale o un’esigenza sociale o giuridica. Pertanto
occorre realizzare percorsi che accompagnino la
persona e la coppia in modo che alla comunicazione
dei contenuti della fede si unisca l’esperienza di vita
offerta dall’intera comunità ecclesiale.
37. È stata ripetutamente richiamata la necessità
di un radicale rinnovamento della prassi
pastorale alla luce del Vangelo della famiglia,
superando le ottiche individualistiche che ancora
la caratterizzano. Per questo si è più volte insistito
sul rinnovamento della formazione dei presbiteri,
dei diaconi, dei catechisti e degli altri operatori
pastorali, mediante un maggiore coinvolgimento
delle stesse famiglie.
La con-versione non è riducibile ad un sentimentalismo compassionevole e pietistico
del cuore, ma è radicale rinnovamento che
passa attraverso una vera e propria formazione. Tutti i soggetti che con responsabilità
diverse formano la comunità cristiana sono
chiamati fortemente a formarsi nel modo di
accogliere, accompagnare oggi le famiglie.
38. Si è parimenti sottolineata la necessità di una
evangelizzazione che denunzi con franchezza
i condizionamenti culturali, sociali, politici ed
economici (come l’eccessivo spazio dato alla logica
del mercato) che impediscono un’autentica vita
familiare, determinando discriminazioni, povertà,
esclusioni, violenza. Per questo va sviluppato
un dialogo e una cooperazione con le strutture
sociali, e vanno incoraggiati e sostenuti i laici che
si impegnano, come cristiani, in ambito culturale
e socio-politico.
Guidare i nubendi nel cammino di
preparazione al matrimonio
39. La complessa realtà sociale e le sfide che la
famiglia oggi è chiamata ad affrontare richiedono
un impegno maggiore di tutta la comunità cristiana
per la preparazione dei nubendi al matrimonio.
È necessario ricordare l’importanza delle virtù.
Tra esse la castità risulta condizione preziosa per
la crescita genuina dell’amore interpersonale.
Riguardo a questa necessità i Padri sinodali sono stati
concordi nel sottolineare l’esigenza di un maggiore
coinvolgimento dell’intera comunità privilegiando
la testimonianza delle stesse famiglie, oltre
che di un radicamento della preparazione al
matrimonio nel cammino di iniziazione cristiana,
sottolineando il nesso del matrimonio con il
battesimo e gli altri sacramenti. Si è parimenti
evidenziata la necessità di programmi specifici
per la preparazione prossima al matrimonio che
siano vera esperienza di partecipazione alla vita
ecclesiale e approfondiscano i diversi aspetti della
vita familiare.
Il primo ambito della pastorale familiare
che il Sinodo riprende e rilancia è il tempo
della preparazione al matrimonio, quello
che abitualmente viene chiamato il “corso
fidanzati”. Anche nella nostra comunità di
Zanica si propone e si vive il per-corso per
fidanzati. Quale rilettura e quale rilancio
alla luce di questo testo.
Accompagnare i primi anni della vita
matrimoniale
40. I primi anni di matrimonio sono un periodo
vitale e delicato durante il quale le coppie
crescono nella consapevolezza delle sfide e del
significato del matrimonio. Di qui l’esigenza di un
accompagnamento pastorale che continui dopo
la celebrazione del sacramento (cf. Familiaris
Consortio, parte III). Risulta di grande importanza
in questa pastorale la presenza di coppie di sposi
con esperienza. La parrocchia è considerata come
il luogo dove coppie esperte possono essere messe
a disposizione di quelle più giovani, con l’eventuale
concorso di associazioni, movimenti ecclesiali e
nuove comunità. Occorre incoraggiare gli sposi a
un atteggiamento fondamentale di accoglienza del
grande dono dei figli. Va sottolineata l’importanza
della spiritualità familiare, della preghiera e
della partecipazione all’Eucaristia domenicale,
incoraggiando le coppie a riunirsi regolarmente
per promuovere la crescita della vita spirituale e
la solidarietà nelle esigenze concrete della vita.
Liturgie, pratiche devozionali e Eucaristie celebrate
per le famiglie, soprattutto nell’anniversario del
matrimonio, sono state menzionate come vitali per
favorire l’evangelizzazione attraverso la famiglia.
I primi anni di matrimonio quale occasione
possono essere di crescita di coppia?
Dopo l’entusiasmo
come si affrontano
le quotidianità della
3
vita? È interessantissimo che si faccia
appello alle coppie che hanno più ani
alle spalle per accompagnare quelle più
giovani. Anche a livello si StAzZa è in atto
un’esperienza di questo tipo. Come viverla,
come portarla avanti, come volerla che
sempre più cresca come opportunità della
nostra comunità?
Cura pastorale di coloro che vivono
nel matrimonio civile o in convivenze
41. Mentre continua ad annunciare e promuovere
il matrimonio cristiano, il Sinodo incoraggia anche
il discernimento pastorale delle situazioni di tanti
che non vivono più questa realtà. È importante
entrare in dialogo pastorale con tali persone al
fine di evidenziare gli elementi della loro vita
che possono condurre a una maggiore apertura
al Vangelo del matrimonio nella sua pienezza. I
pastori devono identificare elementi che possono
favorire l’evangelizzazione e la crescita umana e
spirituale. Una sensibilità nuova della pastorale
odierna consiste nel cogliere gli elementi
positivi presenti nei matrimoni civili e, fatte le
debite differenze, nelle convivenze. Occorre che
nella proposta ecclesiale, pur affermando con
chiarezza il messaggio cristiano, indichiamo anche
elementi costruttivi in quelle situazioni che non
corrispondono ancora o non più ad esso.
Vangelo della matrimonio: altra sottile e
bellissima affermazione. “Buona notizia”
sul legame coniugale. Come annunciarla
e farla propria? Accogliendo le persone
così come si presentano con la loro storia
e le loro motivazioni, mostrare le positività
che vi sono e accompagnarle verso la
maturazione di una pienezza del legame
in Cristo e nella comunità cristiana, come
si dice nel paragrafo n.43 che si trova più
sotto.
42. È stato anche notato che in molti Paesi un
«crescente numero di coppie convivono ad
experimentum, senza alcun matrimonio né
canonico, né civile» (Instrumentum
Laboris, 81). In alcuni Paesi questo avviene
specialmente nel matrimonio tradizionale,
concertato tra famiglie e spesso celebrato
in diverse tappe. In altri Paesi invece è in
continua crescita il numero di coloro che,
dopo aver vissuto insieme per lungo tempo,
chiedono la celebrazione del matrimonio
4
in chiesa. La semplice convivenza è spesso scelta
a causa della mentalità generale contraria alle
istituzioni e agli impegni definitivi, ma anche
per l’attesa di una sicurezza esistenziale (lavoro
e salario fisso). In altri Paesi, infine, le unioni di
fatto sono molto numerose non solo per il rigetto
dei valori della famiglia e del matrimonio, ma
soprattutto per il fatto che sposarsi è percepito
come un lusso per le condizioni sociali, così che la
miseria materiale spinge a vivere unioni di fatto.
L’accompagnamento dei conviventi o di
coloro che sono sposati solo civilmente
ci aiuta a comprendere che le ragioni di
tale scelta non sono univoche e universali.
I padri sinodali esplicitano ragioni diverse:
ad experimentum
contraria alle istituzioni
contraria agli impegni definitivi
per mancanza di una sicurezza esistenziale
(lavoro e salario)
Non ogni motivazione è uguale all’altra,
pur a parità di scelta del proprio stile di
vita.
L’accompagnamento non può che essere
personalizzato, di situazione in situazione,
con i tempi necessario ai singoli, nel rispetto
della comunità cristiana.
43. Tutte queste situazioni vanno affrontate in
maniera costruttiva, cercando di trasformarle in
opportunità di cammino verso la pienezza del
matrimonio e della famiglia alla luce del Vangelo.
Si tratta di accoglierle e accompagnarle con
pazienza e delicatezza. A questo scopo è importante
la testimonianza attraente di autentiche famiglie
cristiane, come soggetti dell’evangelizzazione della
famiglia.
Nel prossimo numero commenteremo i seguenti
punti:
1. Curare le famiglie ferite (separati, divorziati
non risposati, divorziati risposati, famiglie
monoparentali)
2. L’attenzione pastorale verso le persone con
orientamento omosessuale
3. La trasmissione della vita e la sfida della
denatalità
4. La sfida dell’educazione e il ruolo della famiglia
nell’evangelizzazione.
Rubrica del Parroco
CHIESA DALLE
PORTE
APERTE...
ma quale
aria si respira
Il vostro Parroco Don Alberto
Con l’arrivo della stagione estiva si conclude
una fase particolarmente intensa dell’anno
pastorale parrocchiale. Infatti nel periodo
pasquale appena concluso si sono celebrati i
sacramenti dell’Iniziazione cristiana per numerosi
ragazzi e famiglie della nostra comunità: prima
confessione, messa di prima comunione, cresima.
Momenti di festa, di gioia, di intensa preparazione
per ragazzi e rispettive famiglie, di grande
coinvolgimento emotivo … ma anche di seria
responsabilità per tutta la comunità.
Recentemente Papa Francesco ha affermato
che i Sacramenti non si negano a nessuno,
un’affermazione che ha prodotto unanime
accoglimento tra il popolo cristiano e grande
risonanza ad opera dei mass-media. I sacramenti
infatti sono doni preziosi che danno accesso alla
Grazia di Dio, la quale opera in modo misterioso
nella vita degli uomini. Quanti si accostano
alla chiesa, è ancora Papa Francesco a parlare,
devono trovare le porte aperte e non sbarrate
da divieti e consuetudini che escludono.
Ne siamo assolutamente convinti, e siamo
assolutamente convinti che alle porte aperte
della chiesa deve corrispondere la responsabilità
di quanti vi abitano a testimoniare la bellezza e
la ricchezza della vita vissuta nel Signore alla luce del
Vangelo.
Una chiesa dalle porte aperte, fatta di accoglienza più
che di divieti, dove si respira aria di Vangelo capace di
risanare le ferite di tanta umanità mortificata dal male.
È ancora la parola del Papa a chiedere ai cristiani, con
la stessa forza e determinazione:
•La testimonianza di una fede gioiosa e coraggiosa
quando dice: “le comunità paurose e senza gioia sono
comunità malate, non sono comunità cristiane”.
•La concretezza di un amore vero quando esorta i
cristiani a vivere con “meno parole e più fatti”, fornendo
nella concretezza dei gesti la verità dell’amore che
sull’esempio di Gesù traduce le parole in gesti.
•La capacità di scelte forti quando si è di fronte al
dilemma di “servirsi degli altri o servire gli altri”.
•La disponibilità ad accogliere il soffio dello Spirito che
indirizza su strade spesso imprevedibili e inusuali.
•Il coraggio di una fede che spesso diventa martirio
fatto di offerta, di tempo, energie, risorse e a volte
anche offerta della vita, alla causa buona del Vangelo.
•La determinazione ad essere “chiesa in uscita”, attenta
a raggiungere gli uomini nelle periferie della vita fatte
di solitudine, povertà, abbandono, miseria.
La prospettiva di Papa Francesco è esattamente la
prospettiva del Vangelo di Gesù: “Venite”, vale a dire
“porte aperte” e “vedete” come è buono il Signore, e
come si amano quelli che lo seguono.
Anche in questo anno pastorale le porte della nostra
comunità parrocchiale di Zanica sono state aperte. La
Grazia dei Sacramenti è stata distribuita a piene mani,
abbiamo cercato di continuare ad essere Chiesa in uscita,
in dialogo, al servizio con gesti concreti: la formazione,
l’oratorio, la Scuola dell’Infanzia, il Cine teatro, la
condivisone dei beni e del cibo, la vicinanza alla malattia e
all’indigenza, il dialogo, la collaborazione con le istituzioni
…. E ancora molto ci attende in questa estate tutta giocata
“in uscita”: festa della famiglia, festa a Capannelle, mini
CRE alla scuola dell’infanzia, CRE all’oratorio, campi estivi
per adolescenti e giovani, festa dell’oratorio…
… ma in tutto questo si respira l’aria di Vangelo?
Siamo capaci di sentire, usando ancora una volta
l’espressione di Papa Francesco, “l’odore delle pecore”
vale a dire l’odore di umanità? Quanti ci avvicinano
riescono a cogliere il buon profumo di Cristo in ciò che
viviamo?
Porte aperte… ma attenzione… grande responsabilità!
Buona estate con l’augurio che tutti, anche se
con modalità e in misura diversa, possiamo
ritagliare qualche tempo di distensione per il
corpo e per lo spirito.
Insieme a don Mattia, don Pietro, don Mario e
alle Rev.de Suore
5
10 maggio
una domenica
speciale...
Si celebra la Messa
di Prima Comunione
6
01.
02.
03.
04.
05.
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49.
50.
51.
52.
53.
54.
55.
56.
57.
AIOLFI FABIO
ALBANI NICOLA
ANZALDO GIANLUCA
ARZUFFI SIMONE
ASSI ANDREA
BARONCHELLI ALICE
BARONCHELLI ANYA
BOLIS LUCREZIA
BOLOGNA ILARIA
CALDARA LETIZIA
COLLEONI ALICE
COLLEONI SAMUELE
COLOMBI SIMONE
CONFALONIERI LISA
CORTINOVIS ELISABETTA
COSSU GIULIO
CUTER MARTINA
GOTTI ALESSANDRO
GOTTI MARTINA
LAMPIS GABRIELE
LOCATELLI EMANUELE
MAGANUCO LEANDRO
MALANCHINI REBECCA
MANENTI CHIARA
MARINO’ FRANCESCA
MAZZOLA MARIA FERNANDA
MERIS NICOLAS
MONDINELLI VALENTINA
NATALI ELISA
NEGRONI DOMENICO
NESPOLI ALESSIA
PAGANI ALESSANDRA
PAONE SAMUELE
PAONE VALENTINO
PEDDIO MATTEO
PEDRETTI ANGELICA
PESENTI BEATRICE
PETROCELLI ANTONIO
POMA ALES
RATTI ALESSIA
RICCHIUTI GIULIA
ROSSI NICOLO’
ROTA NODARI CRISTIAN
ROVELLI MANUEL
RUSSO EMANUELE
SCALERA GIORGIO
SCARPELLINI ALBERTO
SICHICH CHIARA
STERRANTINO ILARIA
TOSETTI ANGELO
TOSETTI FABIO
VERGANI MARCO
VITALI ALICE
VOLPI STEFANO
ZANCHI DAVIDE
ZIGLIANA LUCA
ZOLI ELISABETTA
Cronaca fotografica di un giorno speciale:
Foto di gruppo alla Scuola dell’infanzia S. Nicolò
7
Pronti… si parte, in cammino verso la chiesa. Un cammino simbolico per dire il percorso dell’iniziazione cristiana
Per le strade del paese, accolti dalla gioia di tante persone
8
Finalmente in chiesa, pronti ed attenti nella chiesa gremita di persone, sotto lo sguardo emozionato dei genitori
Un momento dell’offertorio
9
La comunione con Gesù eucarestia
Al termine della celebrazione evidentemente contenti con catechiste e sacerdoti
10
01. AGNELLI MARTINA
Domenica 24
maggio festa
di pentecoste
37 ragazzi e ragazze
di seconda media
ricevono il dono dello
Spirito Santo e sono
confermati cristiani
02. ALLIERI MARTINA
03. ALLIERI GIANLUCA
04. BENTOGLIO ALESSIA
05. BERTAZZONI FRANCESCA
06. BERTOLI SARA
07. BOLIS MICHELE
08. BRIGNOLI ANDREA
09. CAGLIONI ELISABETTA
10. CAVENAGO MICHELE
11. CHIARI MATTEO
12. DE DONNO LORENZO
13. FENILI SARA
14. FERRANDO FRANCESCO
15. FERRARI PAOLA
16. LAMPIS MARTINA
17. LOCATELLI NICOLE
18. MAGNI RICCARDO
19. MAFFIOLETTI TOMMASO
20. MANENTI LAURA PALMA
21. MAVER EDOARDO
22. MAVER GABRIELE
23. MORETTI MATTIA ANGELO
24. NESSI CLAUDIA
25. PICCOLOMO LUCA
26. PINNA MATTEO
27. PERSICO RICCARDO
28. REGAZZONI FEDERICO
29. RAIMONDI SOLANGE BARBARA
30. RROTAJ ANDREA
31. SALVETTI SARA
32. SERTORIO VALENTIN
33. SOLDI ELENA
34. STROPPA PAOLO
35. VITALI ALICE
36. VILLA JACOPO
37. ZANOTTI ALICE
11
L’assemblea è pronta, in attesa che inizi la celebrazione
Anche il coro si prepara ad accompagnare la celebrazione con il canto
12
Il Delegato Vescovile Mons Davide Pelucchi vicario generale della diocesi presiede l’eucarestia
Il solenne momento dell’invocazione dello Spirito sui cresimandi
13
La crismazione “ Sara, ricevi il sigillo dello Spirito Santo che ti è dato in dono”.
Si porta all’altare pane e vino “frutto della terra e del lavoro dell’uomo” per la celebrazione dell’eucarestia
14
I neo cresimati si comunicano al Corpo di Cristo
Foto di gruppo dei neo cresimati con i sacerdoti e le catechiste…
buon cammino animati e sostenuti dalla forza dello Spirito
15
Cresime
Il vostro catechista Beppe
Io ho piantato, Apollo ha irrigato,
ma è Dio che ha fatto crescere.
Ora né chi pianta,
né chi irriga è qualche cosa,
ma Dio che fa crescere…
(1 Corinzi 3, 6-7)
16
Anche quest’anno al termine del cammino di formazione
con i ragazzi della cresima, ho consegnato al Signore il
frutto del mio modesto lavoro nella certezza che solo Lui
potrà far crescere ciò che riterrà più giusto e santo per
la loro vita. Mi ha chiamato ad essere uno strumento
docile ed entusiasta della sua Parola che ho proclamato
con semplicità e gioia, consapevole dei miei limiti ma
anche della grazia che mi accompagnava attraverso il
mandato della Chiesa, mamma premurosa e testimone
fedele dell’ Amore di Dio, e la preghiera di tutti voi
cristiani della comunità di Zanica.
Il cammino con questi ragazzi alla riscoperta e presa in
carico consapevole della propria fede è stato faticoso,
irto di ostacoli e di fatiche che ho cercato di superare
attraverso una presenza costante e allegra, un salutare
esercizio di pazienza ed una forte consapevolezza e
testimonianza che quel momento di catechesi non
era per me fatica, ma gioia e Grazia. Credo che queste
modalità di approccio, immediatamente rilevate e
apprezzate dai ragazzi, siano state la carta vincente di
questo percorso di crescita nella fede, testimoniata dalla
loro presenza costante e da una adesione unanime e
personale al sacramento. Certo il bello viene adesso,
ma per far sì che non si perdano dietro le tante sirene
del mondo, noi cristiani adulti dobbiamo contagiarli
continuamente con la forza della nostra fede,
testimoniata in ogni ambito della nostra quotidianità,
senza compromessi o deleghe. La fede vive della nostra
gioia, si nutre della nostra misericordia, e si trasmette
attraverso il contagio della nostra passione per il Cristo,
Vero Uomo, e Vero Dio.
Su questo aspetto forse noi adulti dovremmo finalmente
soffermarci a riflettere a lungo e in modo attento e
costruttivo, perché se i nostri figli o giovani faticano ad
intraprendere la strada della sequela del Cristo è perché
hanno spesso di fronte cristiani opachi nella fede, insipidi
nel testimoniare la bellezza della misericordia del Padre
che abbraccia tutti e non esclude nessuno, sterili nel
generare un nuovo modo di essere cristiani in quanto
ancorati tristemente e nostalgicamente a un ritualismo
fine a sé stesso che non crea relazione, empatia tra di
noi e il Cristo, e fossilizzati a un tradizionalismo che
salva le apparenze, sociali e religiose, senza mettere in
moto nessun tipo di cambiamento. È giunto il momento
di assumere, con responsabilità educativa, il compito
di accompagnare con più attenzione, soprattutto
nell’ambito della fede, i nostri giovani, consapevoli
come siamo che la fase di apprendimento decisiva e
più efficace avviene sempre in famiglia, osservando,
valutando e imitando la nostra coerenza di vita.
Un grazie particolare lo rivolgo a voi ragazzi per il vostro
impegno: siete stati grandi, per l’amicizia e la simpatia
con la quale mi avete accolto e per la grazia che ho
ricevuto di poter proclamare e testimoniare il mio
amore per il Cristo in mezzo a voi.
Luogo: Oratorio San Giovanni Bosco
Consiglio
Pastorale
Parrocchiale
Verbale 22
Aprile 2015
Presenti: don Alberto Mascheretti, don Mattia Magoni,
don Pietro Scolari, don Mario Della Giovanna, suor
Donata Benini, Dionisia Poma, Mauro Falbo, Giusy
Bonacina, Elena Merigo, Maria Castelli, Claudia
Facchinetti, Davide Zucchi, Monica Locatelli, Giancarlo
Castelli, Franco Arzuffi, Domenico Piatti, Chiara Patelli,
Stefano Ferrari, Marta Rossi.
Assenti Giustificati: Giuseppe Rampinelli, Paolo
Cortinovis, Sara Moioli.
Ordine del Giorno:
1. Preghiera iniziale
2. Verifica dei percorsi formativi proposti sul tema
della lettera del Vescovo “Uomini e donne capaci
di Eucarestia”:
• Proposta del martedì mattina
• Percorso venerdì di quaresima
• Indicazioni liturgiche proposte nelle cinque
domeniche di quaresima riguardanti i vari
momenti della messa
I consiglieri sono chiamati a portare il proprio
contributo e, nel limite del possibile, raccogliere
impressioni e pareri nella comunità, in merito
• Ai contenuti proposti
• Alle modalità utilizzate
• Alla effettiva comprensione e ricaduta nella
pratica
3. Aggiornamento sul lavoro delle commissioni.
Ogni referente relaziona riguardo alla propria
commissione
4. Varie ed eventuali
Inizio dei lavori:
ore 20.45, con la preghiera iniziale.
I lavori prendono avvio su alcune imprecisioni presenti
nel verbale della precedente seduta. Vengono quindi
proposte alcune rettifiche per rendere più chiara
l’esplicitazione dei concetti esposti.
Circa il secondo punto all’o.d.g., don Alberto sottolinea
che è sicuramente importante formulare proposte
per la comunità, ma bisogna avere anche il coraggio
di saperle verificare alla luce dell’effettiva
risposta della comunità stessa. Su questo
argomento il Consiglio prosegue quindi su tavoli
separati in piccoli gruppi valutando, oltre alle
proposte indicate nell’o.d.g., anche l’iniziativa
dei Cenacoli di Avvento e il Percorso St.Az.Za.
Nella restituzione plenaria emergono queste
considerazioni:
17
1. Proposta del martedì mattina
La proposta catechetica, offerta durante la messa
delle 9:20 sostanzialmente ad un pubblico non più
tanto giovane considerata la dislocazione temporale
della proposta, è risultata molto efficace perché
facile, semplice, alla portata di tutti, comprensibile
e chiara.
2. Percorso dei venerdì di quaresima
Questo percorso ha registrato una presenza assidua
di 70/80 persone, in crescita rispetto all’evento dello
scorso anno. È stato molto apprezzato, grazie anche
alla molteplicità di relatori che si sono dimostrati
autorevoli e coinvolgenti, capaci di declinare i
momenti della messa nei momenti della vita.
Anche al fine di un approfondimento successivo che
vada oltre il momento del venerdì, si propone di
poter disporre di un supporto cartaceo, una dispensa
con le relazioni degli oratori, eventualmente resa
disponibile anche sul sito della parrocchia.
3. Indicazioni liturgiche proposte nelle cinque
domeniche di Quaresima riguardanti i vari
momenti della messa
Le indicazioni liturgiche lette durante la cinque
domeniche di quaresima si sono rilevate non
molto adeguate alla messa delle 9:30, da sempre
vissuta come una messa per i bambini e i ragazzi.
Il testo letto durante la messa era piuttosto lungo
e il momento della lettura era fonte di distrazione.
Per questa messa il testo doveva forse essere più
breve e conciso, magari accompagnato da un
gesto, o comunque da qualcosa di concreto e
coinvolgente.
Per le altre messe le indicazioni sono state un
momento positivo poiché sono servite a molti per
riscoprire o rispolverare i passaggi della liturgia,
troppo spesso scontati e trattati con abitudine,
senza conoscere o approfondire il significato
sotteso alle parole e ai gesti liturgici.
I documenti erano ben preparati e facilmente
accessibili nella comprensione.
Sotto questo profilo, per non lasciare l’iniziativa fatta
fine a se stessa, si potrebbe provare a ripetere e/o
richiamare questo progetto con modalità diverse
durante l’anno liturgico, mediante approfondimenti
su notiziario parrocchiale, momenti di catechesi
finalizzata, brevi pillole di spiegazioni durante la
messa. Ottimo il libretto della quaresima
con le spiegazioni, anche se le proposte
concrete suggerite erano difficilmente
realizzabili.
Anche la disponibilità sul sito della
parrocchia del materiale proposto potrebbe
facilitare e aiutare approfondimenti
successivi.
18
4. Percorso Cenacoli d’Avvento
Il percorso dei Cenacoli di Avvento è stato vissuto
da chi vi ha partecipato come una grande ricchezza,
come la rappresentazione concreta del senso di
comunità fraterna, come una serie di momenti nei
quali ci si confronta, ci si scopre uniti nelle speranze,
nelle paure, nei dubbi, nella ricerca, nella vita.
Alcuni cenacoli hanno visto la partecipazione di
nuove persone rispetto allo scorso anno, e questo
è stato un momento di rara bellezza e di riscoperta
di persone e famiglie.
5. Percorso St.Az.Za.
Il percorso St.Az.Za. si è dimostrato molto
interessante, anche se talvolta piuttosto difficile e
impegnativo per l’alto livello su cui si è assestato.
È mancata una documentazione di supporto
che aiutasse a rielaborare ex-post concetti
sinteticamente rappresentati in qualche slide di
presentazione. Anche qui il sito della Parrocchia
potrebbe venire in aiuto, con documenti,
registrazioni, filmati.
Si propone infine di valutare la possibilità di
organizzare i prossimi eventi facendo una rotazione
tra i tre paesi, Stezzano-Azzano-Zanica, anche per
facilitare la partecipazione di chi non può spostarsi
con i mezzi propri.
Dai lavori di gruppo emerge comunque anche
la consapevolezza della difficoltà dei consiglieri
di percepire il reale pensiero della comunità, di
coglierne tutte le sfumature, di saper leggere le
reazioni, di coinvolgere e vivere le aspettative di
tutta la comunità nel suo complesso. È sicuramente
un aspetto su cui bisogna crescere.
In merito a quanto emerso don Alberto ringrazia
dei preziosi contributi e precisa che:
• per la messa delle 9:30 è sempre aperto il
dilemma se fare una ‘messa per i fanciulli’
o una ‘messa per gli adulti con i fanciulli’. Va
ricordato, infatti, che la messa è una liturgia
sostanzialmente rivolta ad un pubblico adulto
e ogni modifica al rito non dove portare a
“infantilizzare” o “teatralizzare” la liturgia
eucaristica. La questione sarà valutata
all’interno della commissione Liturgia;
• per il percorso St.Az.Za. era nell’intendimento
iniziale mantenere un alto profilo e non
sorprende che sia stato percepito come
faticoso. Si stanno preparando le relazioni
dei cinque interventi grazie alle registrazioni
effettuate.
• per il sito della Parrocchia informa che si sta
valutando un rinnovo della sua struttura al fine
di agevolarne il processo di aggiornamento,
oggi piuttosto dispendioso. Dopodiché potrà
essere efficacemente utilizzato per veicolare
documentazioni, relazioni, filmati delle varie
iniziative parrocchiali.
I lavori proseguono con il successivo punto all’o.d.g.,
la relazione di ogni referente circa i lavori della
propria commissione. In particolare:
1. Commissione LITURGIA
È stata avviata un’attività di revisione dei libretti
dei canti, ormai numericamente pochi ed in
pessime condizioni. L’idea è quella di creare un
libretto più snello, con suddivisione dei canti in
relazione ai vari periodi liturgici e ai vari momenti
della messa, aggiungendone di nuovi e rivedendo
l’impaginazione e la struttura. La commissione sta
avviando anche un processo di formazione dei
lettori.
2. Commissione CARITÀ
La commissione si è costituita e i partecipanti si
sono incontrati per iniziare il percorso insieme.
Sono state presentate ai partecipanti obiettivi
e finalità della commissione, invitando tutti a
portare il proprio contributo. È stata sottolineata
l’importanza della commissione anche in vista del
fatto che la Carità sarà l’argomento del prossimo
anno pastorale.
3. Commissione FAMIGLIA
È stato suddiviso l’approccio dei lavori della
commissione con iniziative rivolte:
• alle costituende famiglie (giovani coppie
impegnate nel cammino di preparazione al
matrimonio);
• alle neo famiglie, giovani coppie post
matrimonio;
• alle famiglie con figli da 0 a 3 anni;
• alle famiglie con figli da 4 a 6 anni.
Sono state attivate iniziative come la festa degli
Anniversari e la compilazione del Questionario
Diocesano sulla Famiglia.
Sono allo studio iniziative verso le famiglie con figli,
quali:
• un momento di ricordo e richiamo del battesimo
dei propri figli, per le famiglie con figli da 0 a
3 anni;
• una proposta di avvicinamento, di cammino e
di collaborazione con la Scuola dell’Infanzia, per
le famiglie con figli da 4 a 6 anni.
4. Commissione ANNUNCIO DELLA PAROLA
La commissione ha avviato i suoi lavori
concentrandosi sulla declinazione dell’annuncio
della parola nella concreta realtà della comunità
cristiana. I lavori sono supportati dal contributo di
Padre Cadé.
5. Commissione INIZIAZIONE CRISTIANA
È allo studio una iniziativa per raccogliere spunti
e proposte di miglioramento della proposta
catechistica attraverso la somministrazione di un
questionario da sottoporre ad ogni catechista. Si sta
rivalutando anche l’attuale proposta di iniziazione
cristiana per il periodo elementari e medie.
6. Commissione GIOVANI GENERAZIONI
La commissione sta lavorando in collaborazione
con il Consiglio dell’Oratorio per la declinazione
del Progetto dell’Oratorio.
Circa l’ultimo punto all’o.d.g. don Alberto segnala:
1. la presenza in comunità di due catecumeni che
stanno facendo il proprio percorso di iniziazione
cristiana;
2. è in via di rinnovamento la convenzione tra il
Comune di Zanica e la Scuola dell’Infanzia;
3. è necessario provvedere alla definizione del
nuovo Calendario Pastorale Parrocchiale
anno 2015-2016. Ripartirà presto quindi
l’esperienza vissuta lo scorso anno che ha
portato alla definizione del Calendario Pastorale
Parrocchiale;
4. le linee guida della pastorale presso la comunità
delle Capannelle sono le medesime della
comunità di Zanica, di cui Capannelle fa parte.
Capannelle non è una parrocchia a sé stante
e a tal proposito si ricordano i criteri di unità
e di appartenenza, ripresi peraltro dal Sinodo
Diocesano sulle Parrocchie;
5. la necessità di porre la massima attenzione
alle esigenze ed ai ritorni concreti che la
comunità riflette rispetto alle varie iniziative
poste in essere. È fondamentale che ognuno
impari ad affinare l’ascolto della comunità nella
quale viviamo, affinché il Consiglio possa poi
muoversi su una percezione concreta e non su
voci o supposizioni;
6. l’intenzione di organizzare per il fine anno
una mezza giornata di condivisione per tutto
il Consiglio;
7. l’evento del 20 maggio p.v., momento
di chiusura del percorso vicariale,
invitando tutti a parteciparvi.
19
La seduta è tolta alle 23:15
La segretaria
Il presidente
Luglio
2015
1 MER
20:00 S. Messa Madonna dei Campi
2 GIO
20:00 S. Messa al cimitero di Capannelle
3 VEN
7:30; 11:00 Adorazione Eucaristica
9:00-12:00 Centro Primo Ascolto St.Az.Za.
17:00 Adorazione Eucaristica
4 SAB
5 DOM
Dono S.Nicolò
17:00 Adorazione, vespro, benedizione eucaristica
6 LUN
7 MAR
20:00 S. Messa al cimitero
8 MER
20:00 S. Messa Madonna dei Campi
9 GIO
20:00 Ufficio Comunitario Capannelle
10 VEN
20
9:00-12:00 Centro Primo Ascolto St.Az.Za.
Chiusura CRE
11 SAB
Verifica animatori e assistenti e sistemazione oratorio
12 DOM
12:00 Battesimi
17:00 Adorazione, vespro, benedizione eucaristica
13 LUN
14 MAR
20:00 Ufficio Comunitario Cimitero
15 MER
20:00 S. Messa Madonna dei Campi
16 GIO
20:00 S. Messa al cimitero di Capannelle
17 VEN
9:00-12:00 Centro Primo Ascolto St.Az.Za.
18 SAB
19 DOM
17:00 Adorazione, vespro, benedizione eucaristica
20 LUN
21 MAR
20:00 S. Messa al cimitero
22 MER
20:00 S. Messa Madonna dei Campi
23 GIO
20:00 S. Messa al cimitero di Capannelle
24 VEN
9:00-12:00 Centro Primo Ascolto St.Az.Za.
25 SAB
26 DOM
16:00 Battesimi
17:00 Adorazione, vespro, benedizione eucaristica
Campo MEDIE
27 LUN
SANTI GIOACCHINO E ANNA
20:00 S. Messa Madonna dei Campi - Festa di S. Anna
Campo MEDIE
28 MAR
20:00 S. Messa al cimitero
Campo MEDIE
29 MER
20:00 S. Messa Madonna dei Campi
Campo MEDIE
30 GIO
20:00 S. Messa al cimitero di Capannelle
Campo MEDIE
21
31 VEN
9:00-12:00 Centro Primo Ascolto St.Az.Za.
Campo MEDIE
Agosto
2015
1 SAB
Campo MEDIE
2 DOM
17:00 Adorazione, vespro, benedizione eucaristica
Campo ADO
3 LUN
Campo ADO
4 MAR
20:00 S. Messa al cimitero
Campo ADO
5 MER
20:00 S. Messa Madonna dei Campi
Campo ADO
6 GIO
20:00 S. Messa al cimitero di Capannelle
Campo ADO
7 VEN
7:30; 11:00 Adorazione Eucaristica
17:00 Adorazione Eucaristica
Campo ADO
8 SAB
Campo ADO
9 DOM
17:00 Adorazione, vespro, benedizione eucaristica
10 LUN
22
11 MAR
20:00 Ufficio Comunitario Cimitero
12 MER
20:00 S. Messa Madonna dei Campi
13 GIO
20:00 Ufficio Comunitario Capannelle
14 VEN
15 SAB
ASSUNZIONE DELLA B.V. MARIA
11:00 Santa Messa alla Madonna dei Campi
16 DOM
Proposta GIOVANI
17 LUN
18:00 S. Messa Morti di Scurizio - S. Rocco
Proposta GIOVANI
18 MAR
20:00 S. Messa al cimitero
Proposta GIOVANI
19 MER
20:00 S. Messa Madonna dei Campi
Proposta GIOVANI
20 GIO
23
20:00 S. Messa al cimitero di Capannelle
Proposta GIOVANI
21 VEN
Proposta GIOVANI
22 SAB
Proposta GIOVANI
23 DOM
12:00 Battesimi
17:00 Adorazione, vespro, benedizione eucaristica
24 LUN
25 MAR
20:00 S. Messa al cimitero
26 MER
15:30-18:30 Centro Primo Ascolto St.Az.Za.
20:00 S. Messa Madonna dei Campi
27 GIO
20:00 S. Messa al cimitero di Capannelle
Apertura Festa dell’Oratorio
28 VEN
9:00-12:00 Centro Primo Ascolto St.Az.Za.
Festa dell’Oratorio
29 SAB
Festa dell’Oratorio
30 DOM
17:00 Adorazione, vespro, benedizione eucaristica
Festa dell’Oratorio
31 LUN
Festa dell’Oratorio
I contenuti
invito alla lettura
Libro del
profeta
Gioele
Il libro del profeta Gioele si divide in due parti. La
prima ha il genere letterario di un lamento, con toni
liturgici, sullo sfondo delle celebrazioni nel tempio di
Gerusalemme; la seconda è piuttosto un oracolo di
salvezza, che contiene la promessa del dono dello spirito
del Signore. In essa il ristabilimento d’Israele è associato
alla condanna delle nazioni, che lo avevano sconfitto e
disperso. Lo schema del libro è pertanto il seguente:
Lamento per una catastrofe, penitenza e risposta del
Signore (1,1-2,27)
Il giorno del Signore e la restaurazione d’Israele (3,14,21).
Le caratteristiche
Il tema centrale del libro è il “giorno del Signore”. Il
profeta ne presenta i molteplici aspetti. È il giorno in cui
Dio visita il popolo e ne constata le colpe; per questo
è il momento del castigo. Proprio a causa del peccato
dell’uomo (considerato sia in prospettiva individuale,
sia nelle sue ripercussioni sulla società e sul creato) il
giorno del Signore è giorno di grandi sconvolgimenti per
Israele e per tutto il cosmo; il castigo, però, ha di mira la
conversione. Il giorno del Signore è anche il momento
del dono dello spirito del Signore, che rinnova l’uomo
e il cosmo, operando una nuova creazione. Diventa,
quindi, il giorno della salvezza.
L’origine
24
Di Gioele (nome che significa: “Javhé è Dio”) sappiamo
solo il nome del padre, Petuel (1,1). Certamente abitava
nella Giudea. L’epoca degli oracoli di Gioele è discussa.
Alcuni pensano che, almeno in parte, possano essere
collocati alla fine del VII sec. a.C., prima dell’esilio in
Babilonia. Altri preferiscono collocarli uno o due secoli
dopo, nella comunità di coloro che erano rientrati e
avevano ricostruito il tempio di Gerusalemme. In ogni
caso, sembra abbastanza chiaro lo sfondo cultuale delle
sue parole: esse sono legate alle celebrazioni religiose
del tempio di Gerusalemme. I destinatari vanno quindi
cercati tra coloro che frequentavano il tempio: sacerdoti
e popolo, riuniti per la preghiera e i sacrifici.
CON TE,
PARTIRO'
La meravigliosa
avventura
dei campi estivi
Quando si pensa all’estate in oratorio, il pensiero e
qualche sospiro di trepidazione si spingono subito al
CRE, con la sua magia e il suo irresistibile charme. Ma
se per un attimo resistiamo alla tentazione ammaliante
di lasciar cullare il nostro ricordo solo dal richiamo
fascinoso e irresistibile del centro ricreativo estivo
e spicchiamo un piccolo balzo in avanti, la nostra
attenzione non può non essere catturata dall’intensa
esperienza di campi estivi che pervade e invade il luglio
e l’agosto sonnacchioso delle vacanze nella loro fase
più relax. E quest’anno, come non sarà sfuggito ai più,
il menù delle esperienze residenziali estive si arricchisce
di ulteriori proposte, rendendo pressoché completo, e
forse anche un pizzico intasato, il calendario dell’estate.
D’altronde, l’esperienza del campo estivo unisce due tra
le cose più belle ed educative del mondo: mette insieme
la brezza dell’estate con il suo sole che è in grado di dare
frutti inaspettati con l’avventura sempre sconvolgente
ed elettrizzante della vita comune. Forse è proprio per
questa doppia anima che i campi estivi sono in grado di
lasciare un’impronta così profonda e così significativa
nel ricordo e negli atteggiamenti di chi vi prende parte.
E quest’estate, si cala il poker.
Si incomincia con gli adolescenti, dopo una settimana
di pausa causa fine cre: un tempo abbastanza lungo
per riprendersi dallo shock psico-fisico dell’essere
animatore, ma non abbastanza lungo da raffreddare
le polveri. 18-25 luglio, con destinazione Falconara
Marittima, amena località marchigiana adagiata su
quella parte collinare della regione che si affaccia sul
mare. L’occasione è ghiotta: una settimana di vita gomito
a gomito, prendendosi cura delle cose di casa come
se fossero le proprie e con il tentativo – tra un tuffo
e l’altro – di puciare il cervello in qualche argomento
interessante. Recanati, patria di Leopardi e la riserva
naturalistica del Conero saranno lo spunto per una
riflessione sulla bellezza come ciò che muove la vita
dell’uomo.
25
Si continua con le medie, senza soluzione di continuità,
dal mare ai monti. Teatro del nostro campo medie sarà
il paese di Tires, all’ombra maestosa del Catinaccio delle
Dolomiti. Anche qua una settimana, dal 26 luglio all’1
agosto. Per molti è una delle prime occasioni in cui ci si
allontana da casa e si dorme fuori dalle mura domestiche
e senza genitori per un tempo così prolungato. E
solitamente diventa l’occasione per stringere alcune
amicizie bellissime e per incominciare a mettere in
atto alcune strategie di autonomia: farsi il letto, tenere
ordinata la camera, apparecchiare e sparecchiare
diventano un gioco attraverso cui cominciare a prendersi
cura degli altri e a rendersi conto di quante volte tutto
questo viene fatto per noi. Oltre a ciò, emerge con
forza la dimensione del gruppo e degli animatori, che
incominciano a diventare figure di riferimento con cui ci
si confronta volentieri e possono essere un’importante
risorsa per il periodo turbolento dell’adolescenza che,
alle porte, preme per entrare.
Terza tappa, non potevano mancare i giovani, vero
cuore pulsante di una comunità e sprone per tutti quelli
che stanno dietro. Dal 12 al 14 agosto con i giovani di
Stezzano, Azzano e Zanica vivremo una tre giorni, breve
ma intensa, persi tra Firenze e i suoi dintorni: oltre che
l’occasione per farcire l’estate di una bella fetta di cultura
un po’ sostanziosa, questa vuole essere l’opportunità per
accendere quella scintilla di collaborazione e di simpatia
che costringe i giovani delle 3 parrocchie a conoscersi,
incontrarsi e familiarizzare, in vista di una collaborazione
e di una vicinanza pastorale che diventano sempre più
stringenti e coinvolgenti ogni anno che passa. Anche
perché ritrovarsi tra ragazzi di esperienze e parrocchie
diverse mette sulla tavola una ricchezza che subito sa
di interessante e di promettente.
26
In ultimo, dulcis in fundo, dal 16 al 23 agosto faremo
tappa in Calabria, con una dozzina di giovani della nostra
parrocchia, come sigillo e coronamento del percorso
giovani di quest’anno, che è andato a toccare i temi
dell’imprenditoria giovanile, del mondo del lavoro
emergente, della cultura della legalità e della pericolosa
ambivalenza giocata da una cultura mafiosa, che
rischia di inquinare anche le economie più arrembanti.
Sarà l’occasione di un po’ di lavoro all’interno di una
cooperativa agricola locale, di conoscenza di una diversa
realtà culturale, sociale e di Chiesa, di esperienza di
come alcune scelte politiche e alcune consapevolezze
determinino lo sviluppo di un certo tipo di opportunità
e di futuro. Insomma, una settimana all’insegna di una
presa di consapevolezza sempre maggiore di ciò che
orbita attorno ad alcuni temi su cui l’ingresso al mondo
adulto contemporaneo ci chiede di essere giovani un
po’ competenti, con almeno il coraggio di provare a
balbettare qualcosa. Ovviamente, anche qua non
mancheranno le occasioni per divertirsi, per qualche
bagno in mare e per mangiate proverbiali…
Estate con noi!
Vi sapremo dire come è andata!
Ecco alcune foto dalla giornata passata insieme alle Capannelle: buona la compagnia, buona la tavola, buona
l’idea di prendersi cura del campo da calcio perché possa essere sempre più accogliente!
28
29
30
Rinati in Cristo
Battesimi
Sono tornati alla
casa del Padre
32
7. Ferrari
Riccardo
8. Bolis
Jacopo
9. Brena
Chiara Michela
10. Castelli
Giulia
11. Belotti
Stefano
12. Artina
Lorenzo Moreno
13. De Sio
Francesco
14. Zonca
Noemi
15. Grazioli
Giulia
16. Signorile
Stefania Anna
17. Belz
Nicholas Bruno
18. Lattuada
Federico
17. Pesenti
Mercedes
ved. Bertoli
18. Azzolari
Laura
ved. Beretta
anni 81
19. Barcella
Santina
in Baronchelli
anni 60
20. Bresciani
Laura
anni 98
21. Dossena
Angelo
anni 68
22. Prussiani
Angelo
anni 70
23. Monti
Lucia
24. Ferri
Mario
25. Cristini
Bruna
26. Fustinoni
Giovanni
27. Sandrinelli
Luigina
28. Meda
Daniele
29. Scarpellini
Giovanna
30. Bertoli
Mercede
31. Bana
Rosina
32. Vitali
Matteo Egidio
33. Esposito
Maria
in Bolis
anni 53
anni 66
in Cividini
anni 65
anni 95
ved. Terzi
anni 80
anni 31
ved. Vanotti
anni 79
anni 86
ved. Previtali
anni 86
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Zanica_bollettino estate 2015