La Voce Notiziario Parrocchiale della Comunità di Zanica Estate La Voce Festivi 18.00 (vigilia) | 7.00 | 8.00 | 9.30 | 11.00 | 18.00 CAPANNELLE 18.30 (vigilia) | 10.00 Notiziario Parrocchiale Della Comunità Di Zanica Feriali 7.00 7.45 9.00 18.00 Lun | Ven Mer Lun | Mar | Gio | Ven | Sab Lun | Mar | Mer | Gio | Ven Anno 13 ‐ Numero 3 Estate 2015 Stampato in proprio Capannelle 18.30* Mar | Mer * Con il cambio dell’ora solare la messa verrà anticipata alle 17.30 Don Alberto 035. 67 10 29 Don Mattia 035. 305 89 53 Don Pietro 035. 67 50 63 Suore 035. 67 11 07 Oratorio 035. 67 05 58 www.parrocchiazanica.it [email protected] [email protected] [email protected] Direttore Responsabile Don Alberto Mascheretti Grafica e impaginazione Andrea Chimeri Editoriale: Sinodo 2014 - quinta parte pag. 1 Chiesa dalle porte aperte pag. 5 Le prime comunioni pag. 6 Cresime pag. 11 Consiglio Pastorale Parrocchiale pag. 17 Calendario Luglio, Agosto pag. 20 Don Mattia Magoni Redazione Don Alberto Mascheretti Sommario Ennio Locatelli Fabrizio Colombelli Marco Bassi Valeria Ubbiali Veronica Casanova Don Mattia Magoni Invito alla lettura: Libro del profeta Gioele pag. 24 Con te partirò: Campi estivi pag. 25 Una giornata alle Capannelle pag. 28 Anagrafe pag. 32 Editoriale Sinodo 2014 quinta parte “Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell'evangelizzazione” Continuando una lettura condivisa nella nostra comunita' Continuiamo a leggere il documento finale steso dai padri sinodali che sta girando nelle Conferenze Episcopali di tutto il mondo. Dopo la I Parte: L’ascolto: il contesto e le sfide sulla famiglia (Il contesto socio-culturale; La rilevanza della vita affettiva; La sfida per la pastorale), e la II Parte: Lo sguardo su Cristo: il Vangelo della famiglia, ci accingiamo a commentare la III parte. Riporteremo il testo nel carattere grafico che qui compare e un commento in corsivo. TERZA PARTE Il confronto prospettive pastorali Annunciare il Vangelo della famiglia oggi, nei vari contesti Sinodo dei Vescovi (5-19 ottobre 2014) Don Mario 1. Guidare i nubendi nel cammino di preparazione al matrimonio 2. Accompagnare i primi anni della vita matrimoniale 3. Cura pastorale di coloro che vivono nel matrimonio civile o in convivenze 4. Curare le famiglie ferite (separati, divorziati non risposati, divorziati risposati, famiglie monoparentali) 5. L’attenzione pastorale verso le persone con orientamento omosessuale 6. La trasmissione della vita e la sfida della denatalità 7. La sfida dell’educazione e il ruolo della famiglia nell’evangelizzazione Basta scorrere i capitoli e le tematiche sottolineate per comprende che siamo realmente nel cuore del confronto, del dibattito ecclesiale sulle questioni concretissime che stiamo vivendo. Vista la ricchezza, affronteremo in questo articolo i primi 3 capitoli, lasciando gli ultimi 4 nel prossimo numero del notiziario. Annunciare il Vangelo della famiglia oggi, nei vari contesti 29. Il dialogo sinodale si è soffermato su alcune istanze pastorali più urgenti da affidare alla concretizzazione nelle singole Chiese locali, nella comunione “cum Petro et sub Petro”. L’annunzio del Vangelo della 1 famiglia costituisce un’urgenza per la nuova evangelizzazione. La Chiesa è chiamata ad attuarlo con tenerezza di madre e chiarezza di maestra (cf. Ef 4,15), in fedeltà alla kenosi misericordiosa del Cristo. La verità si incarna nella fragilità umana non per condannarla, ma per salvarla (cf. Gv 3,16 -17). “Il vangelo della famiglia” così papa Francesco con i padri sinodali colloca ogni questione che verrà discussa. Vangelo = buona, lieta notizia! È come se si dicesse: “In un contesto culturale come il nostro, quale è la notizia buona che “fa bene” perché vera e corrispondente alle più alte esigenze e desideri di ogni persona umana?”. È necessario parlare bene del legame amoroso, affettivo-sessuale, della relazione tra persone, dell’abitare una comunità civile e cristiana. Due le parole affinché il dialogo sia una ricerca profondamente umana: la verità e la misericordia! Un binomio che fatica tantissimo nel nostro dialogare perchè necessita di tempo, tanto tempo, di ascolto profondo, tanto profondo, di confronto paziente, tanto paziente… L’esatto contrario a ciò cui siamo ormai tutti abituati: semplificare le cose e porre sempre il “o con me… o contro di me…!”. 30. Evangelizzare è responsabilità di tutto il popolo di Dio, ognuno secondo il proprio ministero e carisma. Senza la testimonianza gioiosa dei coniugi e delle famiglie, chiese domestiche, l’annunzio anche se corretto rischia di essere incompreso o di affogare nel mare di parole che caratterizza la nostra società (cf. Novo Millennio Ineunte, 50). I Padri sinodali hanno più volte sottolineato che le famiglie cattoliche, in forza della grazia del sacramento nuziale, sono chiamate ad essere esse stesse soggetti attivi della pastorale familiare. 2 Non solo i preti, non solo le suore, ma tutto il popolo di Dio è chiamato a parlar bene con verità e misericordia della famiglia! Tutto il popolo, cioè ogni battezzato! La mamma con la propria figlia, il padre con il proprio figlio, i nonni con i nipoti, gli amici: ciascuno a dire, a volte con fatica ma anche con forza, la testimonianza gioiosa della propria condizione. In un tempo di lamenti e pianti, arrabbiature e menefreghismi, questo è un raggio di sole. 31. Decisivo sarà porre in risalto il primato della grazia, e quindi le possibilità che lo Spirito dona nel sacramento. Si tratta di far sperimentare che il Vangelo della famiglia è gioia che «riempie il cuore e la vita intera», perché in Cristo siamo «liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento» (Evangelii Gaudium, 1). Alla luce della parabola del seminatore (cf. Mt 13,3) il nostro compito è di cooperare nella semina: il resto è opera di Dio. Non bisogna neppure dimenticare che la Chiesa che predica sulla famiglia è segno di contraddizione. 32. Per questo si richiede a tutta la Chiesa una conversione missionaria: è necessario non fermarsi ad un annuncio meramente teorico e sganciato dai problemi reali delle persone. Non va mai dimenticato che la crisi della fede ha comportato una crisi del matrimonio e della famiglia e, come conseguenza, si è interrotta spesso la trasmissione della stessa fede dai genitori ai figli. Dinanzi ad una fede forte, l’imposizione di alcune prospettive culturali che indeboliscono la famiglia e il matrimonio non ha incidenza. 33. La conversione è anche quella del linguaggio perché esso risulti effettivamente significativo. L’annunzio deve far sperimentare che il Vangelo della famiglia è risposta alle attese più profonde della persona umana: alla sua dignità e alla realizzazione piena nella reciprocità, nella comunione e nella fecondità. Non si tratta soltanto di presentare una normativa ma di proporre valori, rispondendo al bisogno di essi che si constata oggi anche nei Paesi più secolarizzati. Tanto più risplende la bellezza, tanto più attrae il cuore e la vita delle persone. Il Vangelo della Famiglia che passa nella storia di ogni persona è profumo da sentire, da proteggere e da condividere. Il primo passo è convertirsi: ciascuno è chiamato a con-vertere il suo sguardo, il suo modo di pensare, di dire, di fare, alla dignità della persona e al bene comune. 34. La Parola di Dio è fonte di vita e spiritualità per la famiglia. Tutta la pastorale familiare dovrà lasciarsi modellare interiormente e formare i membri della Chiesa domestica mediante la lettura orante e ecclesiale della Sacra Scrittura. La Parola di Dio non solo è una buona novella per la vita privata delle persone, ma anche un criterio di giudizio e una luce per il discernimento delle diverse sfide con cui si confrontano i coniugi e le famiglie. 35. Allo stesso tempo molti Padri sinodali hanno insistito su un approccio più positivo alle ricchezze delle diverse esperienze religiose, senza tacere sulle difficoltà. In queste diverse realtà religiose e nella grande diversità culturale che caratterizza le Nazioni, è opportuno apprezzare prima le possibilità positive e alla luce di esse valutare limiti e carenze. 36. Il matrimonio cristiano è una vocazione che si accoglie con un’adeguata preparazione in un itinerario di fede, con un discernimento maturo, e non va considerato solo come una tradizione culturale o un’esigenza sociale o giuridica. Pertanto occorre realizzare percorsi che accompagnino la persona e la coppia in modo che alla comunicazione dei contenuti della fede si unisca l’esperienza di vita offerta dall’intera comunità ecclesiale. 37. È stata ripetutamente richiamata la necessità di un radicale rinnovamento della prassi pastorale alla luce del Vangelo della famiglia, superando le ottiche individualistiche che ancora la caratterizzano. Per questo si è più volte insistito sul rinnovamento della formazione dei presbiteri, dei diaconi, dei catechisti e degli altri operatori pastorali, mediante un maggiore coinvolgimento delle stesse famiglie. La con-versione non è riducibile ad un sentimentalismo compassionevole e pietistico del cuore, ma è radicale rinnovamento che passa attraverso una vera e propria formazione. Tutti i soggetti che con responsabilità diverse formano la comunità cristiana sono chiamati fortemente a formarsi nel modo di accogliere, accompagnare oggi le famiglie. 38. Si è parimenti sottolineata la necessità di una evangelizzazione che denunzi con franchezza i condizionamenti culturali, sociali, politici ed economici (come l’eccessivo spazio dato alla logica del mercato) che impediscono un’autentica vita familiare, determinando discriminazioni, povertà, esclusioni, violenza. Per questo va sviluppato un dialogo e una cooperazione con le strutture sociali, e vanno incoraggiati e sostenuti i laici che si impegnano, come cristiani, in ambito culturale e socio-politico. Guidare i nubendi nel cammino di preparazione al matrimonio 39. La complessa realtà sociale e le sfide che la famiglia oggi è chiamata ad affrontare richiedono un impegno maggiore di tutta la comunità cristiana per la preparazione dei nubendi al matrimonio. È necessario ricordare l’importanza delle virtù. Tra esse la castità risulta condizione preziosa per la crescita genuina dell’amore interpersonale. Riguardo a questa necessità i Padri sinodali sono stati concordi nel sottolineare l’esigenza di un maggiore coinvolgimento dell’intera comunità privilegiando la testimonianza delle stesse famiglie, oltre che di un radicamento della preparazione al matrimonio nel cammino di iniziazione cristiana, sottolineando il nesso del matrimonio con il battesimo e gli altri sacramenti. Si è parimenti evidenziata la necessità di programmi specifici per la preparazione prossima al matrimonio che siano vera esperienza di partecipazione alla vita ecclesiale e approfondiscano i diversi aspetti della vita familiare. Il primo ambito della pastorale familiare che il Sinodo riprende e rilancia è il tempo della preparazione al matrimonio, quello che abitualmente viene chiamato il “corso fidanzati”. Anche nella nostra comunità di Zanica si propone e si vive il per-corso per fidanzati. Quale rilettura e quale rilancio alla luce di questo testo. Accompagnare i primi anni della vita matrimoniale 40. I primi anni di matrimonio sono un periodo vitale e delicato durante il quale le coppie crescono nella consapevolezza delle sfide e del significato del matrimonio. Di qui l’esigenza di un accompagnamento pastorale che continui dopo la celebrazione del sacramento (cf. Familiaris Consortio, parte III). Risulta di grande importanza in questa pastorale la presenza di coppie di sposi con esperienza. La parrocchia è considerata come il luogo dove coppie esperte possono essere messe a disposizione di quelle più giovani, con l’eventuale concorso di associazioni, movimenti ecclesiali e nuove comunità. Occorre incoraggiare gli sposi a un atteggiamento fondamentale di accoglienza del grande dono dei figli. Va sottolineata l’importanza della spiritualità familiare, della preghiera e della partecipazione all’Eucaristia domenicale, incoraggiando le coppie a riunirsi regolarmente per promuovere la crescita della vita spirituale e la solidarietà nelle esigenze concrete della vita. Liturgie, pratiche devozionali e Eucaristie celebrate per le famiglie, soprattutto nell’anniversario del matrimonio, sono state menzionate come vitali per favorire l’evangelizzazione attraverso la famiglia. I primi anni di matrimonio quale occasione possono essere di crescita di coppia? Dopo l’entusiasmo come si affrontano le quotidianità della 3 vita? È interessantissimo che si faccia appello alle coppie che hanno più ani alle spalle per accompagnare quelle più giovani. Anche a livello si StAzZa è in atto un’esperienza di questo tipo. Come viverla, come portarla avanti, come volerla che sempre più cresca come opportunità della nostra comunità? Cura pastorale di coloro che vivono nel matrimonio civile o in convivenze 41. Mentre continua ad annunciare e promuovere il matrimonio cristiano, il Sinodo incoraggia anche il discernimento pastorale delle situazioni di tanti che non vivono più questa realtà. È importante entrare in dialogo pastorale con tali persone al fine di evidenziare gli elementi della loro vita che possono condurre a una maggiore apertura al Vangelo del matrimonio nella sua pienezza. I pastori devono identificare elementi che possono favorire l’evangelizzazione e la crescita umana e spirituale. Una sensibilità nuova della pastorale odierna consiste nel cogliere gli elementi positivi presenti nei matrimoni civili e, fatte le debite differenze, nelle convivenze. Occorre che nella proposta ecclesiale, pur affermando con chiarezza il messaggio cristiano, indichiamo anche elementi costruttivi in quelle situazioni che non corrispondono ancora o non più ad esso. Vangelo della matrimonio: altra sottile e bellissima affermazione. “Buona notizia” sul legame coniugale. Come annunciarla e farla propria? Accogliendo le persone così come si presentano con la loro storia e le loro motivazioni, mostrare le positività che vi sono e accompagnarle verso la maturazione di una pienezza del legame in Cristo e nella comunità cristiana, come si dice nel paragrafo n.43 che si trova più sotto. 42. È stato anche notato che in molti Paesi un «crescente numero di coppie convivono ad experimentum, senza alcun matrimonio né canonico, né civile» (Instrumentum Laboris, 81). In alcuni Paesi questo avviene specialmente nel matrimonio tradizionale, concertato tra famiglie e spesso celebrato in diverse tappe. In altri Paesi invece è in continua crescita il numero di coloro che, dopo aver vissuto insieme per lungo tempo, chiedono la celebrazione del matrimonio 4 in chiesa. La semplice convivenza è spesso scelta a causa della mentalità generale contraria alle istituzioni e agli impegni definitivi, ma anche per l’attesa di una sicurezza esistenziale (lavoro e salario fisso). In altri Paesi, infine, le unioni di fatto sono molto numerose non solo per il rigetto dei valori della famiglia e del matrimonio, ma soprattutto per il fatto che sposarsi è percepito come un lusso per le condizioni sociali, così che la miseria materiale spinge a vivere unioni di fatto. L’accompagnamento dei conviventi o di coloro che sono sposati solo civilmente ci aiuta a comprendere che le ragioni di tale scelta non sono univoche e universali. I padri sinodali esplicitano ragioni diverse: ad experimentum contraria alle istituzioni contraria agli impegni definitivi per mancanza di una sicurezza esistenziale (lavoro e salario) Non ogni motivazione è uguale all’altra, pur a parità di scelta del proprio stile di vita. L’accompagnamento non può che essere personalizzato, di situazione in situazione, con i tempi necessario ai singoli, nel rispetto della comunità cristiana. 43. Tutte queste situazioni vanno affrontate in maniera costruttiva, cercando di trasformarle in opportunità di cammino verso la pienezza del matrimonio e della famiglia alla luce del Vangelo. Si tratta di accoglierle e accompagnarle con pazienza e delicatezza. A questo scopo è importante la testimonianza attraente di autentiche famiglie cristiane, come soggetti dell’evangelizzazione della famiglia. Nel prossimo numero commenteremo i seguenti punti: 1. Curare le famiglie ferite (separati, divorziati non risposati, divorziati risposati, famiglie monoparentali) 2. L’attenzione pastorale verso le persone con orientamento omosessuale 3. La trasmissione della vita e la sfida della denatalità 4. La sfida dell’educazione e il ruolo della famiglia nell’evangelizzazione. Rubrica del Parroco CHIESA DALLE PORTE APERTE... ma quale aria si respira Il vostro Parroco Don Alberto Con l’arrivo della stagione estiva si conclude una fase particolarmente intensa dell’anno pastorale parrocchiale. Infatti nel periodo pasquale appena concluso si sono celebrati i sacramenti dell’Iniziazione cristiana per numerosi ragazzi e famiglie della nostra comunità: prima confessione, messa di prima comunione, cresima. Momenti di festa, di gioia, di intensa preparazione per ragazzi e rispettive famiglie, di grande coinvolgimento emotivo … ma anche di seria responsabilità per tutta la comunità. Recentemente Papa Francesco ha affermato che i Sacramenti non si negano a nessuno, un’affermazione che ha prodotto unanime accoglimento tra il popolo cristiano e grande risonanza ad opera dei mass-media. I sacramenti infatti sono doni preziosi che danno accesso alla Grazia di Dio, la quale opera in modo misterioso nella vita degli uomini. Quanti si accostano alla chiesa, è ancora Papa Francesco a parlare, devono trovare le porte aperte e non sbarrate da divieti e consuetudini che escludono. Ne siamo assolutamente convinti, e siamo assolutamente convinti che alle porte aperte della chiesa deve corrispondere la responsabilità di quanti vi abitano a testimoniare la bellezza e la ricchezza della vita vissuta nel Signore alla luce del Vangelo. Una chiesa dalle porte aperte, fatta di accoglienza più che di divieti, dove si respira aria di Vangelo capace di risanare le ferite di tanta umanità mortificata dal male. È ancora la parola del Papa a chiedere ai cristiani, con la stessa forza e determinazione: •La testimonianza di una fede gioiosa e coraggiosa quando dice: “le comunità paurose e senza gioia sono comunità malate, non sono comunità cristiane”. •La concretezza di un amore vero quando esorta i cristiani a vivere con “meno parole e più fatti”, fornendo nella concretezza dei gesti la verità dell’amore che sull’esempio di Gesù traduce le parole in gesti. •La capacità di scelte forti quando si è di fronte al dilemma di “servirsi degli altri o servire gli altri”. •La disponibilità ad accogliere il soffio dello Spirito che indirizza su strade spesso imprevedibili e inusuali. •Il coraggio di una fede che spesso diventa martirio fatto di offerta, di tempo, energie, risorse e a volte anche offerta della vita, alla causa buona del Vangelo. •La determinazione ad essere “chiesa in uscita”, attenta a raggiungere gli uomini nelle periferie della vita fatte di solitudine, povertà, abbandono, miseria. La prospettiva di Papa Francesco è esattamente la prospettiva del Vangelo di Gesù: “Venite”, vale a dire “porte aperte” e “vedete” come è buono il Signore, e come si amano quelli che lo seguono. Anche in questo anno pastorale le porte della nostra comunità parrocchiale di Zanica sono state aperte. La Grazia dei Sacramenti è stata distribuita a piene mani, abbiamo cercato di continuare ad essere Chiesa in uscita, in dialogo, al servizio con gesti concreti: la formazione, l’oratorio, la Scuola dell’Infanzia, il Cine teatro, la condivisone dei beni e del cibo, la vicinanza alla malattia e all’indigenza, il dialogo, la collaborazione con le istituzioni …. E ancora molto ci attende in questa estate tutta giocata “in uscita”: festa della famiglia, festa a Capannelle, mini CRE alla scuola dell’infanzia, CRE all’oratorio, campi estivi per adolescenti e giovani, festa dell’oratorio… … ma in tutto questo si respira l’aria di Vangelo? Siamo capaci di sentire, usando ancora una volta l’espressione di Papa Francesco, “l’odore delle pecore” vale a dire l’odore di umanità? Quanti ci avvicinano riescono a cogliere il buon profumo di Cristo in ciò che viviamo? Porte aperte ma attenzione grande responsabilità! Buona estate con l’augurio che tutti, anche se con modalità e in misura diversa, possiamo ritagliare qualche tempo di distensione per il corpo e per lo spirito. Insieme a don Mattia, don Pietro, don Mario e alle Rev.de Suore 5 10 maggio una domenica speciale... Si celebra la Messa di Prima Comunione 6 01. 02. 03. 04. 05. 06. 07. 08. 09. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27. 28. 29. 30. 31. 32. 33. 34. 35. 36. 37. 38. 39. 40. 41. 42. 43. 44. 45. 46. 47. 48. 49. 50. 51. 52. 53. 54. 55. 56. 57. AIOLFI FABIO ALBANI NICOLA ANZALDO GIANLUCA ARZUFFI SIMONE ASSI ANDREA BARONCHELLI ALICE BARONCHELLI ANYA BOLIS LUCREZIA BOLOGNA ILARIA CALDARA LETIZIA COLLEONI ALICE COLLEONI SAMUELE COLOMBI SIMONE CONFALONIERI LISA CORTINOVIS ELISABETTA COSSU GIULIO CUTER MARTINA GOTTI ALESSANDRO GOTTI MARTINA LAMPIS GABRIELE LOCATELLI EMANUELE MAGANUCO LEANDRO MALANCHINI REBECCA MANENTI CHIARA MARINO’ FRANCESCA MAZZOLA MARIA FERNANDA MERIS NICOLAS MONDINELLI VALENTINA NATALI ELISA NEGRONI DOMENICO NESPOLI ALESSIA PAGANI ALESSANDRA PAONE SAMUELE PAONE VALENTINO PEDDIO MATTEO PEDRETTI ANGELICA PESENTI BEATRICE PETROCELLI ANTONIO POMA ALES RATTI ALESSIA RICCHIUTI GIULIA ROSSI NICOLO’ ROTA NODARI CRISTIAN ROVELLI MANUEL RUSSO EMANUELE SCALERA GIORGIO SCARPELLINI ALBERTO SICHICH CHIARA STERRANTINO ILARIA TOSETTI ANGELO TOSETTI FABIO VERGANI MARCO VITALI ALICE VOLPI STEFANO ZANCHI DAVIDE ZIGLIANA LUCA ZOLI ELISABETTA Cronaca fotografica di un giorno speciale: Foto di gruppo alla Scuola dell’infanzia S. Nicolò 7 Pronti… si parte, in cammino verso la chiesa. Un cammino simbolico per dire il percorso dell’iniziazione cristiana Per le strade del paese, accolti dalla gioia di tante persone 8 Finalmente in chiesa, pronti ed attenti nella chiesa gremita di persone, sotto lo sguardo emozionato dei genitori Un momento dell’offertorio 9 La comunione con Gesù eucarestia Al termine della celebrazione evidentemente contenti con catechiste e sacerdoti 10 01. AGNELLI MARTINA Domenica 24 maggio festa di pentecoste 37 ragazzi e ragazze di seconda media ricevono il dono dello Spirito Santo e sono confermati cristiani 02. ALLIERI MARTINA 03. ALLIERI GIANLUCA 04. BENTOGLIO ALESSIA 05. BERTAZZONI FRANCESCA 06. BERTOLI SARA 07. BOLIS MICHELE 08. BRIGNOLI ANDREA 09. CAGLIONI ELISABETTA 10. CAVENAGO MICHELE 11. CHIARI MATTEO 12. DE DONNO LORENZO 13. FENILI SARA 14. FERRANDO FRANCESCO 15. FERRARI PAOLA 16. LAMPIS MARTINA 17. LOCATELLI NICOLE 18. MAGNI RICCARDO 19. MAFFIOLETTI TOMMASO 20. MANENTI LAURA PALMA 21. MAVER EDOARDO 22. MAVER GABRIELE 23. MORETTI MATTIA ANGELO 24. NESSI CLAUDIA 25. PICCOLOMO LUCA 26. PINNA MATTEO 27. PERSICO RICCARDO 28. REGAZZONI FEDERICO 29. RAIMONDI SOLANGE BARBARA 30. RROTAJ ANDREA 31. SALVETTI SARA 32. SERTORIO VALENTIN 33. SOLDI ELENA 34. STROPPA PAOLO 35. VITALI ALICE 36. VILLA JACOPO 37. ZANOTTI ALICE 11 L’assemblea è pronta, in attesa che inizi la celebrazione Anche il coro si prepara ad accompagnare la celebrazione con il canto 12 Il Delegato Vescovile Mons Davide Pelucchi vicario generale della diocesi presiede l’eucarestia Il solenne momento dell’invocazione dello Spirito sui cresimandi 13 La crismazione “ Sara, ricevi il sigillo dello Spirito Santo che ti è dato in dono”. Si porta all’altare pane e vino “frutto della terra e del lavoro dell’uomo” per la celebrazione dell’eucarestia 14 I neo cresimati si comunicano al Corpo di Cristo Foto di gruppo dei neo cresimati con i sacerdoti e le catechiste… buon cammino animati e sostenuti dalla forza dello Spirito 15 Cresime Il vostro catechista Beppe Io ho piantato, Apollo ha irrigato, ma è Dio che ha fatto crescere. Ora né chi pianta, né chi irriga è qualche cosa, ma Dio che fa crescere… (1 Corinzi 3, 6-7) 16 Anche quest’anno al termine del cammino di formazione con i ragazzi della cresima, ho consegnato al Signore il frutto del mio modesto lavoro nella certezza che solo Lui potrà far crescere ciò che riterrà più giusto e santo per la loro vita. Mi ha chiamato ad essere uno strumento docile ed entusiasta della sua Parola che ho proclamato con semplicità e gioia, consapevole dei miei limiti ma anche della grazia che mi accompagnava attraverso il mandato della Chiesa, mamma premurosa e testimone fedele dell’ Amore di Dio, e la preghiera di tutti voi cristiani della comunità di Zanica. Il cammino con questi ragazzi alla riscoperta e presa in carico consapevole della propria fede è stato faticoso, irto di ostacoli e di fatiche che ho cercato di superare attraverso una presenza costante e allegra, un salutare esercizio di pazienza ed una forte consapevolezza e testimonianza che quel momento di catechesi non era per me fatica, ma gioia e Grazia. Credo che queste modalità di approccio, immediatamente rilevate e apprezzate dai ragazzi, siano state la carta vincente di questo percorso di crescita nella fede, testimoniata dalla loro presenza costante e da una adesione unanime e personale al sacramento. Certo il bello viene adesso, ma per far sì che non si perdano dietro le tante sirene del mondo, noi cristiani adulti dobbiamo contagiarli continuamente con la forza della nostra fede, testimoniata in ogni ambito della nostra quotidianità, senza compromessi o deleghe. La fede vive della nostra gioia, si nutre della nostra misericordia, e si trasmette attraverso il contagio della nostra passione per il Cristo, Vero Uomo, e Vero Dio. Su questo aspetto forse noi adulti dovremmo finalmente soffermarci a riflettere a lungo e in modo attento e costruttivo, perché se i nostri figli o giovani faticano ad intraprendere la strada della sequela del Cristo è perché hanno spesso di fronte cristiani opachi nella fede, insipidi nel testimoniare la bellezza della misericordia del Padre che abbraccia tutti e non esclude nessuno, sterili nel generare un nuovo modo di essere cristiani in quanto ancorati tristemente e nostalgicamente a un ritualismo fine a sé stesso che non crea relazione, empatia tra di noi e il Cristo, e fossilizzati a un tradizionalismo che salva le apparenze, sociali e religiose, senza mettere in moto nessun tipo di cambiamento. È giunto il momento di assumere, con responsabilità educativa, il compito di accompagnare con più attenzione, soprattutto nell’ambito della fede, i nostri giovani, consapevoli come siamo che la fase di apprendimento decisiva e più efficace avviene sempre in famiglia, osservando, valutando e imitando la nostra coerenza di vita. Un grazie particolare lo rivolgo a voi ragazzi per il vostro impegno: siete stati grandi, per l’amicizia e la simpatia con la quale mi avete accolto e per la grazia che ho ricevuto di poter proclamare e testimoniare il mio amore per il Cristo in mezzo a voi. Luogo: Oratorio San Giovanni Bosco Consiglio Pastorale Parrocchiale Verbale 22 Aprile 2015 Presenti: don Alberto Mascheretti, don Mattia Magoni, don Pietro Scolari, don Mario Della Giovanna, suor Donata Benini, Dionisia Poma, Mauro Falbo, Giusy Bonacina, Elena Merigo, Maria Castelli, Claudia Facchinetti, Davide Zucchi, Monica Locatelli, Giancarlo Castelli, Franco Arzuffi, Domenico Piatti, Chiara Patelli, Stefano Ferrari, Marta Rossi. Assenti Giustificati: Giuseppe Rampinelli, Paolo Cortinovis, Sara Moioli. Ordine del Giorno: 1. Preghiera iniziale 2. Verifica dei percorsi formativi proposti sul tema della lettera del Vescovo “Uomini e donne capaci di Eucarestia”: • Proposta del martedì mattina • Percorso venerdì di quaresima • Indicazioni liturgiche proposte nelle cinque domeniche di quaresima riguardanti i vari momenti della messa I consiglieri sono chiamati a portare il proprio contributo e, nel limite del possibile, raccogliere impressioni e pareri nella comunità, in merito • Ai contenuti proposti • Alle modalità utilizzate • Alla effettiva comprensione e ricaduta nella pratica 3. Aggiornamento sul lavoro delle commissioni. Ogni referente relaziona riguardo alla propria commissione 4. Varie ed eventuali Inizio dei lavori: ore 20.45, con la preghiera iniziale. I lavori prendono avvio su alcune imprecisioni presenti nel verbale della precedente seduta. Vengono quindi proposte alcune rettifiche per rendere più chiara l’esplicitazione dei concetti esposti. Circa il secondo punto all’o.d.g., don Alberto sottolinea che è sicuramente importante formulare proposte per la comunità, ma bisogna avere anche il coraggio di saperle verificare alla luce dell’effettiva risposta della comunità stessa. Su questo argomento il Consiglio prosegue quindi su tavoli separati in piccoli gruppi valutando, oltre alle proposte indicate nell’o.d.g., anche l’iniziativa dei Cenacoli di Avvento e il Percorso St.Az.Za. Nella restituzione plenaria emergono queste considerazioni: 17 1. Proposta del martedì mattina La proposta catechetica, offerta durante la messa delle 9:20 sostanzialmente ad un pubblico non più tanto giovane considerata la dislocazione temporale della proposta, è risultata molto efficace perché facile, semplice, alla portata di tutti, comprensibile e chiara. 2. Percorso dei venerdì di quaresima Questo percorso ha registrato una presenza assidua di 70/80 persone, in crescita rispetto all’evento dello scorso anno. È stato molto apprezzato, grazie anche alla molteplicità di relatori che si sono dimostrati autorevoli e coinvolgenti, capaci di declinare i momenti della messa nei momenti della vita. Anche al fine di un approfondimento successivo che vada oltre il momento del venerdì, si propone di poter disporre di un supporto cartaceo, una dispensa con le relazioni degli oratori, eventualmente resa disponibile anche sul sito della parrocchia. 3. Indicazioni liturgiche proposte nelle cinque domeniche di Quaresima riguardanti i vari momenti della messa Le indicazioni liturgiche lette durante la cinque domeniche di quaresima si sono rilevate non molto adeguate alla messa delle 9:30, da sempre vissuta come una messa per i bambini e i ragazzi. Il testo letto durante la messa era piuttosto lungo e il momento della lettura era fonte di distrazione. Per questa messa il testo doveva forse essere più breve e conciso, magari accompagnato da un gesto, o comunque da qualcosa di concreto e coinvolgente. Per le altre messe le indicazioni sono state un momento positivo poiché sono servite a molti per riscoprire o rispolverare i passaggi della liturgia, troppo spesso scontati e trattati con abitudine, senza conoscere o approfondire il significato sotteso alle parole e ai gesti liturgici. I documenti erano ben preparati e facilmente accessibili nella comprensione. Sotto questo profilo, per non lasciare l’iniziativa fatta fine a se stessa, si potrebbe provare a ripetere e/o richiamare questo progetto con modalità diverse durante l’anno liturgico, mediante approfondimenti su notiziario parrocchiale, momenti di catechesi finalizzata, brevi pillole di spiegazioni durante la messa. Ottimo il libretto della quaresima con le spiegazioni, anche se le proposte concrete suggerite erano difficilmente realizzabili. Anche la disponibilità sul sito della parrocchia del materiale proposto potrebbe facilitare e aiutare approfondimenti successivi. 18 4. Percorso Cenacoli d’Avvento Il percorso dei Cenacoli di Avvento è stato vissuto da chi vi ha partecipato come una grande ricchezza, come la rappresentazione concreta del senso di comunità fraterna, come una serie di momenti nei quali ci si confronta, ci si scopre uniti nelle speranze, nelle paure, nei dubbi, nella ricerca, nella vita. Alcuni cenacoli hanno visto la partecipazione di nuove persone rispetto allo scorso anno, e questo è stato un momento di rara bellezza e di riscoperta di persone e famiglie. 5. Percorso St.Az.Za. Il percorso St.Az.Za. si è dimostrato molto interessante, anche se talvolta piuttosto difficile e impegnativo per l’alto livello su cui si è assestato. È mancata una documentazione di supporto che aiutasse a rielaborare ex-post concetti sinteticamente rappresentati in qualche slide di presentazione. Anche qui il sito della Parrocchia potrebbe venire in aiuto, con documenti, registrazioni, filmati. Si propone infine di valutare la possibilità di organizzare i prossimi eventi facendo una rotazione tra i tre paesi, Stezzano-Azzano-Zanica, anche per facilitare la partecipazione di chi non può spostarsi con i mezzi propri. Dai lavori di gruppo emerge comunque anche la consapevolezza della difficoltà dei consiglieri di percepire il reale pensiero della comunità, di coglierne tutte le sfumature, di saper leggere le reazioni, di coinvolgere e vivere le aspettative di tutta la comunità nel suo complesso. È sicuramente un aspetto su cui bisogna crescere. In merito a quanto emerso don Alberto ringrazia dei preziosi contributi e precisa che: • per la messa delle 9:30 è sempre aperto il dilemma se fare una ‘messa per i fanciulli’ o una ‘messa per gli adulti con i fanciulli’. Va ricordato, infatti, che la messa è una liturgia sostanzialmente rivolta ad un pubblico adulto e ogni modifica al rito non dove portare a “infantilizzare” o “teatralizzare” la liturgia eucaristica. La questione sarà valutata all’interno della commissione Liturgia; • per il percorso St.Az.Za. era nell’intendimento iniziale mantenere un alto profilo e non sorprende che sia stato percepito come faticoso. Si stanno preparando le relazioni dei cinque interventi grazie alle registrazioni effettuate. • per il sito della Parrocchia informa che si sta valutando un rinnovo della sua struttura al fine di agevolarne il processo di aggiornamento, oggi piuttosto dispendioso. Dopodiché potrà essere efficacemente utilizzato per veicolare documentazioni, relazioni, filmati delle varie iniziative parrocchiali. I lavori proseguono con il successivo punto all’o.d.g., la relazione di ogni referente circa i lavori della propria commissione. In particolare: 1. Commissione LITURGIA È stata avviata un’attività di revisione dei libretti dei canti, ormai numericamente pochi ed in pessime condizioni. L’idea è quella di creare un libretto più snello, con suddivisione dei canti in relazione ai vari periodi liturgici e ai vari momenti della messa, aggiungendone di nuovi e rivedendo l’impaginazione e la struttura. La commissione sta avviando anche un processo di formazione dei lettori. 2. Commissione CARITÀ La commissione si è costituita e i partecipanti si sono incontrati per iniziare il percorso insieme. Sono state presentate ai partecipanti obiettivi e finalità della commissione, invitando tutti a portare il proprio contributo. È stata sottolineata l’importanza della commissione anche in vista del fatto che la Carità sarà l’argomento del prossimo anno pastorale. 3. Commissione FAMIGLIA È stato suddiviso l’approccio dei lavori della commissione con iniziative rivolte: • alle costituende famiglie (giovani coppie impegnate nel cammino di preparazione al matrimonio); • alle neo famiglie, giovani coppie post matrimonio; • alle famiglie con figli da 0 a 3 anni; • alle famiglie con figli da 4 a 6 anni. Sono state attivate iniziative come la festa degli Anniversari e la compilazione del Questionario Diocesano sulla Famiglia. Sono allo studio iniziative verso le famiglie con figli, quali: • un momento di ricordo e richiamo del battesimo dei propri figli, per le famiglie con figli da 0 a 3 anni; • una proposta di avvicinamento, di cammino e di collaborazione con la Scuola dell’Infanzia, per le famiglie con figli da 4 a 6 anni. 4. Commissione ANNUNCIO DELLA PAROLA La commissione ha avviato i suoi lavori concentrandosi sulla declinazione dell’annuncio della parola nella concreta realtà della comunità cristiana. I lavori sono supportati dal contributo di Padre Cadé. 5. Commissione INIZIAZIONE CRISTIANA È allo studio una iniziativa per raccogliere spunti e proposte di miglioramento della proposta catechistica attraverso la somministrazione di un questionario da sottoporre ad ogni catechista. Si sta rivalutando anche l’attuale proposta di iniziazione cristiana per il periodo elementari e medie. 6. Commissione GIOVANI GENERAZIONI La commissione sta lavorando in collaborazione con il Consiglio dell’Oratorio per la declinazione del Progetto dell’Oratorio. Circa l’ultimo punto all’o.d.g. don Alberto segnala: 1. la presenza in comunità di due catecumeni che stanno facendo il proprio percorso di iniziazione cristiana; 2. è in via di rinnovamento la convenzione tra il Comune di Zanica e la Scuola dell’Infanzia; 3. è necessario provvedere alla definizione del nuovo Calendario Pastorale Parrocchiale anno 2015-2016. Ripartirà presto quindi l’esperienza vissuta lo scorso anno che ha portato alla definizione del Calendario Pastorale Parrocchiale; 4. le linee guida della pastorale presso la comunità delle Capannelle sono le medesime della comunità di Zanica, di cui Capannelle fa parte. Capannelle non è una parrocchia a sé stante e a tal proposito si ricordano i criteri di unità e di appartenenza, ripresi peraltro dal Sinodo Diocesano sulle Parrocchie; 5. la necessità di porre la massima attenzione alle esigenze ed ai ritorni concreti che la comunità riflette rispetto alle varie iniziative poste in essere. È fondamentale che ognuno impari ad affinare l’ascolto della comunità nella quale viviamo, affinché il Consiglio possa poi muoversi su una percezione concreta e non su voci o supposizioni; 6. l’intenzione di organizzare per il fine anno una mezza giornata di condivisione per tutto il Consiglio; 7. l’evento del 20 maggio p.v., momento di chiusura del percorso vicariale, invitando tutti a parteciparvi. 19 La seduta è tolta alle 23:15 La segretaria Il presidente Luglio 2015 1 MER 20:00 S. Messa Madonna dei Campi 2 GIO 20:00 S. Messa al cimitero di Capannelle 3 VEN 7:30; 11:00 Adorazione Eucaristica 9:00-12:00 Centro Primo Ascolto St.Az.Za. 17:00 Adorazione Eucaristica 4 SAB 5 DOM Dono S.Nicolò 17:00 Adorazione, vespro, benedizione eucaristica 6 LUN 7 MAR 20:00 S. Messa al cimitero 8 MER 20:00 S. Messa Madonna dei Campi 9 GIO 20:00 Ufficio Comunitario Capannelle 10 VEN 20 9:00-12:00 Centro Primo Ascolto St.Az.Za. Chiusura CRE 11 SAB Verifica animatori e assistenti e sistemazione oratorio 12 DOM 12:00 Battesimi 17:00 Adorazione, vespro, benedizione eucaristica 13 LUN 14 MAR 20:00 Ufficio Comunitario Cimitero 15 MER 20:00 S. Messa Madonna dei Campi 16 GIO 20:00 S. Messa al cimitero di Capannelle 17 VEN 9:00-12:00 Centro Primo Ascolto St.Az.Za. 18 SAB 19 DOM 17:00 Adorazione, vespro, benedizione eucaristica 20 LUN 21 MAR 20:00 S. Messa al cimitero 22 MER 20:00 S. Messa Madonna dei Campi 23 GIO 20:00 S. Messa al cimitero di Capannelle 24 VEN 9:00-12:00 Centro Primo Ascolto St.Az.Za. 25 SAB 26 DOM 16:00 Battesimi 17:00 Adorazione, vespro, benedizione eucaristica Campo MEDIE 27 LUN SANTI GIOACCHINO E ANNA 20:00 S. Messa Madonna dei Campi - Festa di S. Anna Campo MEDIE 28 MAR 20:00 S. Messa al cimitero Campo MEDIE 29 MER 20:00 S. Messa Madonna dei Campi Campo MEDIE 30 GIO 20:00 S. Messa al cimitero di Capannelle Campo MEDIE 21 31 VEN 9:00-12:00 Centro Primo Ascolto St.Az.Za. Campo MEDIE Agosto 2015 1 SAB Campo MEDIE 2 DOM 17:00 Adorazione, vespro, benedizione eucaristica Campo ADO 3 LUN Campo ADO 4 MAR 20:00 S. Messa al cimitero Campo ADO 5 MER 20:00 S. Messa Madonna dei Campi Campo ADO 6 GIO 20:00 S. Messa al cimitero di Capannelle Campo ADO 7 VEN 7:30; 11:00 Adorazione Eucaristica 17:00 Adorazione Eucaristica Campo ADO 8 SAB Campo ADO 9 DOM 17:00 Adorazione, vespro, benedizione eucaristica 10 LUN 22 11 MAR 20:00 Ufficio Comunitario Cimitero 12 MER 20:00 S. Messa Madonna dei Campi 13 GIO 20:00 Ufficio Comunitario Capannelle 14 VEN 15 SAB ASSUNZIONE DELLA B.V. MARIA 11:00 Santa Messa alla Madonna dei Campi 16 DOM Proposta GIOVANI 17 LUN 18:00 S. Messa Morti di Scurizio - S. Rocco Proposta GIOVANI 18 MAR 20:00 S. Messa al cimitero Proposta GIOVANI 19 MER 20:00 S. Messa Madonna dei Campi Proposta GIOVANI 20 GIO 23 20:00 S. Messa al cimitero di Capannelle Proposta GIOVANI 21 VEN Proposta GIOVANI 22 SAB Proposta GIOVANI 23 DOM 12:00 Battesimi 17:00 Adorazione, vespro, benedizione eucaristica 24 LUN 25 MAR 20:00 S. Messa al cimitero 26 MER 15:30-18:30 Centro Primo Ascolto St.Az.Za. 20:00 S. Messa Madonna dei Campi 27 GIO 20:00 S. Messa al cimitero di Capannelle Apertura Festa dell’Oratorio 28 VEN 9:00-12:00 Centro Primo Ascolto St.Az.Za. Festa dell’Oratorio 29 SAB Festa dell’Oratorio 30 DOM 17:00 Adorazione, vespro, benedizione eucaristica Festa dell’Oratorio 31 LUN Festa dell’Oratorio I contenuti invito alla lettura Libro del profeta Gioele Il libro del profeta Gioele si divide in due parti. La prima ha il genere letterario di un lamento, con toni liturgici, sullo sfondo delle celebrazioni nel tempio di Gerusalemme; la seconda è piuttosto un oracolo di salvezza, che contiene la promessa del dono dello spirito del Signore. In essa il ristabilimento d’Israele è associato alla condanna delle nazioni, che lo avevano sconfitto e disperso. Lo schema del libro è pertanto il seguente: Lamento per una catastrofe, penitenza e risposta del Signore (1,1-2,27) Il giorno del Signore e la restaurazione d’Israele (3,14,21). Le caratteristiche Il tema centrale del libro è il “giorno del Signore”. Il profeta ne presenta i molteplici aspetti. È il giorno in cui Dio visita il popolo e ne constata le colpe; per questo è il momento del castigo. Proprio a causa del peccato dell’uomo (considerato sia in prospettiva individuale, sia nelle sue ripercussioni sulla società e sul creato) il giorno del Signore è giorno di grandi sconvolgimenti per Israele e per tutto il cosmo; il castigo, però, ha di mira la conversione. Il giorno del Signore è anche il momento del dono dello spirito del Signore, che rinnova l’uomo e il cosmo, operando una nuova creazione. Diventa, quindi, il giorno della salvezza. L’origine 24 Di Gioele (nome che significa: “Javhé è Dio”) sappiamo solo il nome del padre, Petuel (1,1). Certamente abitava nella Giudea. L’epoca degli oracoli di Gioele è discussa. Alcuni pensano che, almeno in parte, possano essere collocati alla fine del VII sec. a.C., prima dell’esilio in Babilonia. Altri preferiscono collocarli uno o due secoli dopo, nella comunità di coloro che erano rientrati e avevano ricostruito il tempio di Gerusalemme. In ogni caso, sembra abbastanza chiaro lo sfondo cultuale delle sue parole: esse sono legate alle celebrazioni religiose del tempio di Gerusalemme. I destinatari vanno quindi cercati tra coloro che frequentavano il tempio: sacerdoti e popolo, riuniti per la preghiera e i sacrifici. CON TE, PARTIRO' La meravigliosa avventura dei campi estivi Quando si pensa all’estate in oratorio, il pensiero e qualche sospiro di trepidazione si spingono subito al CRE, con la sua magia e il suo irresistibile charme. Ma se per un attimo resistiamo alla tentazione ammaliante di lasciar cullare il nostro ricordo solo dal richiamo fascinoso e irresistibile del centro ricreativo estivo e spicchiamo un piccolo balzo in avanti, la nostra attenzione non può non essere catturata dall’intensa esperienza di campi estivi che pervade e invade il luglio e l’agosto sonnacchioso delle vacanze nella loro fase più relax. E quest’anno, come non sarà sfuggito ai più, il menù delle esperienze residenziali estive si arricchisce di ulteriori proposte, rendendo pressoché completo, e forse anche un pizzico intasato, il calendario dell’estate. D’altronde, l’esperienza del campo estivo unisce due tra le cose più belle ed educative del mondo: mette insieme la brezza dell’estate con il suo sole che è in grado di dare frutti inaspettati con l’avventura sempre sconvolgente ed elettrizzante della vita comune. Forse è proprio per questa doppia anima che i campi estivi sono in grado di lasciare un’impronta così profonda e così significativa nel ricordo e negli atteggiamenti di chi vi prende parte. E quest’estate, si cala il poker. Si incomincia con gli adolescenti, dopo una settimana di pausa causa fine cre: un tempo abbastanza lungo per riprendersi dallo shock psico-fisico dell’essere animatore, ma non abbastanza lungo da raffreddare le polveri. 18-25 luglio, con destinazione Falconara Marittima, amena località marchigiana adagiata su quella parte collinare della regione che si affaccia sul mare. L’occasione è ghiotta: una settimana di vita gomito a gomito, prendendosi cura delle cose di casa come se fossero le proprie e con il tentativo – tra un tuffo e l’altro – di puciare il cervello in qualche argomento interessante. Recanati, patria di Leopardi e la riserva naturalistica del Conero saranno lo spunto per una riflessione sulla bellezza come ciò che muove la vita dell’uomo. 25 Si continua con le medie, senza soluzione di continuità, dal mare ai monti. Teatro del nostro campo medie sarà il paese di Tires, all’ombra maestosa del Catinaccio delle Dolomiti. Anche qua una settimana, dal 26 luglio all’1 agosto. Per molti è una delle prime occasioni in cui ci si allontana da casa e si dorme fuori dalle mura domestiche e senza genitori per un tempo così prolungato. E solitamente diventa l’occasione per stringere alcune amicizie bellissime e per incominciare a mettere in atto alcune strategie di autonomia: farsi il letto, tenere ordinata la camera, apparecchiare e sparecchiare diventano un gioco attraverso cui cominciare a prendersi cura degli altri e a rendersi conto di quante volte tutto questo viene fatto per noi. Oltre a ciò, emerge con forza la dimensione del gruppo e degli animatori, che incominciano a diventare figure di riferimento con cui ci si confronta volentieri e possono essere un’importante risorsa per il periodo turbolento dell’adolescenza che, alle porte, preme per entrare. Terza tappa, non potevano mancare i giovani, vero cuore pulsante di una comunità e sprone per tutti quelli che stanno dietro. Dal 12 al 14 agosto con i giovani di Stezzano, Azzano e Zanica vivremo una tre giorni, breve ma intensa, persi tra Firenze e i suoi dintorni: oltre che l’occasione per farcire l’estate di una bella fetta di cultura un po’ sostanziosa, questa vuole essere l’opportunità per accendere quella scintilla di collaborazione e di simpatia che costringe i giovani delle 3 parrocchie a conoscersi, incontrarsi e familiarizzare, in vista di una collaborazione e di una vicinanza pastorale che diventano sempre più stringenti e coinvolgenti ogni anno che passa. Anche perché ritrovarsi tra ragazzi di esperienze e parrocchie diverse mette sulla tavola una ricchezza che subito sa di interessante e di promettente. 26 In ultimo, dulcis in fundo, dal 16 al 23 agosto faremo tappa in Calabria, con una dozzina di giovani della nostra parrocchia, come sigillo e coronamento del percorso giovani di quest’anno, che è andato a toccare i temi dell’imprenditoria giovanile, del mondo del lavoro emergente, della cultura della legalità e della pericolosa ambivalenza giocata da una cultura mafiosa, che rischia di inquinare anche le economie più arrembanti. Sarà l’occasione di un po’ di lavoro all’interno di una cooperativa agricola locale, di conoscenza di una diversa realtà culturale, sociale e di Chiesa, di esperienza di come alcune scelte politiche e alcune consapevolezze determinino lo sviluppo di un certo tipo di opportunità e di futuro. Insomma, una settimana all’insegna di una presa di consapevolezza sempre maggiore di ciò che orbita attorno ad alcuni temi su cui l’ingresso al mondo adulto contemporaneo ci chiede di essere giovani un po’ competenti, con almeno il coraggio di provare a balbettare qualcosa. Ovviamente, anche qua non mancheranno le occasioni per divertirsi, per qualche bagno in mare e per mangiate proverbiali… Estate con noi! Vi sapremo dire come è andata! Ecco alcune foto dalla giornata passata insieme alle Capannelle: buona la compagnia, buona la tavola, buona l’idea di prendersi cura del campo da calcio perché possa essere sempre più accogliente! 28 29 30 Rinati in Cristo Battesimi Sono tornati alla casa del Padre 32 7. Ferrari Riccardo 8. Bolis Jacopo 9. Brena Chiara Michela 10. Castelli Giulia 11. Belotti Stefano 12. Artina Lorenzo Moreno 13. De Sio Francesco 14. Zonca Noemi 15. Grazioli Giulia 16. Signorile Stefania Anna 17. Belz Nicholas Bruno 18. Lattuada Federico 17. Pesenti Mercedes ved. Bertoli 18. Azzolari Laura ved. Beretta anni 81 19. Barcella Santina in Baronchelli anni 60 20. Bresciani Laura anni 98 21. Dossena Angelo anni 68 22. Prussiani Angelo anni 70 23. Monti Lucia 24. Ferri Mario 25. Cristini Bruna 26. Fustinoni Giovanni 27. Sandrinelli Luigina 28. Meda Daniele 29. Scarpellini Giovanna 30. Bertoli Mercede 31. Bana Rosina 32. Vitali Matteo Egidio 33. Esposito Maria in Bolis anni 53 anni 66 in Cividini anni 65 anni 95 ved. Terzi anni 80 anni 31 ved. Vanotti anni 79 anni 86 ved. Previtali anni 86 anni 43 ved. Teani anni 82 Morlacchi Via Serio, Ang. 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