Da mi basia mille, deinde centum, Vivamus mea Lesbia, atque amemus, dein mille altera, dein secunda centum, rumoresque senum severiorum deinde usque altera mille, deinde centum. omnes unius aestimemus assis! Dein, cum milia multa fecerimus, Soles occidere etilla, redire possunt: conturbabimus ne sciamus, nobis cum semel occidit brevis lux, aut ne quis malus invidere possit, nox perpetua cumest tantum sciat una essedormienda. basiorum. G. Valerio Catullo Alla mia Maestra di scuola e di vita La mia poesia nascosta Come in un blog… Non me la sento di pubblicare i miei pensieri. Per osservare le mie molto emozioni senza Sto attraversando un periodo strano: mi viverle, sta accadendo così poterle comprendere. unadacosa meravigliosa... Nessuno sa a che livelliun'altra arrivi laorribile. mia gioia ma allo stesso tempo quantocosa sia grande il dolore che portoleggere. dentro. Eel'unica che faccio è scrivere...o Non voglioPer cherifugiarmi le mie poesie, o permondo. meglio dire i miei in un altro pensieri, vengano Per non confondere i pensieri pubblicati. tristi con quelli felici, Sarei felicedisoltanto di sapere esiste un sta bel accadendo. posto in cui per cercare capire me stessache e ciò che mi cercare conforto... In quanto “uomini” condividiamo gioie e dolori. A volte pensiamo che i nostri siano unici: succede quando li proviamo per la prima volta. Perciò non ci va di parlarne. Osare potrebbe significare scoprire che non siamo soli, che spesso le emozioni sono comuni. L’arte e la “poesia nascosta” è trovare nel buio, sotto il ponte, le “parole giuste” per donare agli altri una chiave di lettura: la nostra. So che non c'è motivo di essere timidi, ma una parte di me non lo vuole capire. Ecco alcuni dei miei pensieri...farli leggere sarà il primo (e per me grande) passo verso la condivisione. Non mi giudichi per le mie riflessioni. So che alcune sono terribili...e me ne vergogno tremendamente. Forse mi pentirò un secondo dopo averle condivise… Ho tolto la più dura. E' quella che più rappresenta il mio stato d'animo, forse anche la più profonda, ma è davvero molto forte. Forse più avanti, se prenderò coraggio...per ora resterà nascosta. Gli autoscontri sono incredibili. Fanno divertire grandi e piccoli, colti e non, timidi ed estroversi. Su tutti però, hanno lo stesso effetto: arriva fino alle orecchie il sorriso di chi gioca, ed è impossibile stufarsi. Negli autoscontri si diventa tutti uguali, si diventa amici delle persone contro cui ci si scontra e si ride. Cavolo se si ride! E si diventa matti. Matti da legare. Mattissimi. Mattoni. Non si fa altro che guidare una macchinina e scontrarsi contro le altre. Ci si fa male e ci si diverte, si gira in cerchio e ci si diverte. Si ripete sempre lo stesso inutile giro e ci si diverte. Sempre. Vorrei essere un volante. Per vivere su un autoscontro e scordare i dolori di questa strana vita. Io penso che nel momento in cui qualcuno legge una cosa scritta da noi... quella cosa non ci appartenga più. So che è un ragionamento un po’ contorto, ma ho sempre avuto questa sensazione. E' come se gli altri, leggendo i nostri pensieri, riuscissero a portarceli via, almeno un po’. Sai bene che se non si dà il “la” il concerto non diviene. E poi … rubare i pensieri ….magari esistessero “ladri” capaci di capirli …Non dovrebbero esistere i libri…racconti, poesie, né i testi delle canzoni. A che serve nasconderci? Chi non capisce non capisce e basta: è pieno di Signori Kam. Non accetto la polvere sotto cui pensi di azzerare la creatività, la vita il “divenire”: tutto scorre “panta rei” dicono i greci. Il presente sarà presto passato. Souvent, pour s'amuser, les hommes d'équipage Prennent des albatros, vastes oiseaux des mers, Qui suivent, indolents compagnons de voyage, Le navire glissant sur les gouffres amers. A peine les ont-ils déposés sur les planches, Que ces rois de l'azur, maladroits et honteux, Laissent piteusement leurs grandes ailes blanches Comme des avirons traîner à côté d'eux. Ce voyageur ailé, comme il est gauche et veule! Lui, naguère si beau, qu'il est comique et laid! L'un agace son bec avec un brûle-gueule, L'autre mime, en boitant, l'infirme qui volait! Le Poète est semblable au prince des nuées Qui hante la tempête et se rit de l'archer; Exilé sur le sol au milieu des huées, Ses ailes de géant l'empêchent de marcher. Charles Baudelaire Passerò l'estate con i miei compagni di classe. I marinai. Les hommes d'équipage. Non voglio sembrare goffa, non mostrerò loro le mie ali. Mi accontenterò di vedere tutto dall'alto e di ridere degli arcieri, ma non voglio mostrare la mia vera natura. Sono tanti Signori Kam, è vero. Non possono GODERE...e non possono capire. Più si è in compagnia di qualcuno, più si è soli. Leggo parole le emozioni Hoqueste girato la città e in sento pullman oggi. correre e presente. Da sola contra mepassato stessa e con i miei Uno pensieri. scherzo della vita fuori il passato. E ililricordo Guardavo la gente e dentro pullman. delmomento passato/presente. Non c'è stato un solo in cui nonQuello mi sia strano trovata distante dagli altri, participio verbo da passare: chepassato erano a del un metro me. è il Andato via. Ma presente. E quandopassato. son tornata a casa, ho pianto un'ora di fila. Mi sentivo capita da tutti nella mia stanza, dato che c'ero soltanto io. Avevo bisogno di sentirmi sola, e di non essere capita. Le poesie non sono giudicabili (Hesse): sono piccoli squarci di vita che si fondono in modo empatico con le vite di tutti. Vivere significa imitare le farfalle. Volare. Con le ali bianche o con quelle della fantasia. Assaporare ogni giorno come se fosse l'ultimo, e viverlo anche come se fosse il primo. Non scivolare nell'abitudine. Sorprendersi, meravigliarsi, stupirsi. Scoprire. Ti odio anche oggi, più di ieri. Tu non fai niente per non farti odiare e io ti odio anche per questo. E odio me stessa perchè ti odio... DIO è TUTTO. DIO è intorno a noi. DIO è la spiaggia. DIO è il mare. DIO sono gli animali. DIO è la Natura. Gli alberi, i fiori, l'erba e il vento. DIO è l'aria. DIO è la saggezza. DIO è vita... Le parole nascondono la realtà. La verità è dettata dai silenzi. Vorrei essere sorda per non sentire i tuoi… Grazie Capitano. Per avermi donato un pacchettino avvolto in carta azzurra e legato da una funicella d’oro. Ho raccolto dentro le mie poesie… Come i baci di Catullo. Raffaella E risuona il mio barbarico YAWP sopra i tetti del mondo…