LABORATORIO DI POLITICA DEI TRASPORTI TRASPOL RESEARCH CENTER ON TRANSPORT POLICY Marco Ponti Le gare per il trasporto pubblico AGCM, Roma, 7 Marzo 2013 Marco Ponti Le gare per il trasporto pubblico LABORATORIO DI POLITICA DEI TRASPORTI TRASPOL RESEARCH CENTER ON TRANSPORT POLICY Marco Ponti Le gare per il trasporto pubblico AGCM, Roma, 7 Marzo 2013 1. Elementi per una diagnosi regolatoria Cattura del regolatore (i regolati sono principalmente pubblici: il loro obiettivo di “rent-seeking” è alzare i costi) Ma esiste anche la cattura del regolato da parte del regolatore (obiettivo del regolatore sono voti di scambio, “revolving doors”, e basse tariffe) Cattura dell’elettore/contribuente (non devono sapere i costi), e dell’utente (per i voti: non devono sapere che pagano pochissimo). Qui ha un ruolo centrale l’asimmetria informativa (deficit ignoti anche ai media) LABORATORIO DI POLITICA DEI TRASPORTI TRASPOL RESEARCH CENTER ON TRANSPORT POLICY Marco Ponti Le gare per il trasporto pubblico AGCM, Roma, 7 Marzo 2013 2. Premessa generale I benefici sociali di sussidi elevati: sono dubbi, e comunque mai misurati (“hidden agendas”). Mai espressa la legittimità di priorità locali differenti. Servono le tariffe basse per l’ambiente e la congestione (cioè per il cambio modale)? Elasticità incrociata debole, il fattore tempo domina: esempio commuting di 10km/giorno. In auto i costi percepiti sono 2€, circa come in bus. Ma se in auto si risparmiano solo 10 min = 2€, conviene nettamente. Scarsa rilevanza delle tariffe per il cambio modale (tariffe nulle: nessun risultato). Aspetti distributivi spesso “perversi” (cfr. indagine Censis, TPL solo per relazioni centripete). LABORATORIO DI POLITICA DEI TRASPORTI TRASPOL RESEARCH CENTER ON TRANSPORT POLICY Marco Ponti Le gare per il trasporto pubblico AGCM, Roma, 7 Marzo 2013 3. Problemi (1) ll “residual claimant” nazionale e locale come massimo strumento di cattura: le imprese di TPL non possono fallire (Padova). I sussidi in nero. I lotti minimi, le leggi regionali peggiorative per il costo del lavoro (il RD del 1939….”qualora possibile”). Costo del lavoro circa doppio. Macroscopico conflitto di interessi: i giudici coincidono con i concorrenti. Il tentativo toscano fallito. Un recente sviluppo negativo: l’integrazione verticale di una impresa dominante (Firenze e Torino). LABORATORIO DI POLITICA DEI TRASPORTI TRASPOL RESEARCH CENTER ON TRANSPORT POLICY Marco Ponti Le gare per il trasporto pubblico AGCM, Roma, 7 Marzo 2013 4. Problemi (2) La “finanza derivata” dal centro è preferita dagli enti locali stessi: i sindacati divengono alleati nel massimizzare i trasferimenti al settore, invece che antagonisti nel ripartirli. “Earmarking” dei trasferimenti e “servizi minimi” per garantire l’immutabilità del sistema, anche se alcune linee sono deserte (ricerca Bain & C). Nel settore si fanno gli ammortamenti contabili, ma mai gli accantonamenti (impossibile ricomprare i mezzi, un grande deficit mascherato: il caso milanese). LABORATORIO DI POLITICA DEI TRASPORTI TRASPOL RESEARCH CENTER ON TRANSPORT POLICY Marco Ponti Le gare per il trasporto pubblico AGCM, Roma, 7 Marzo 2013 5. Come fare le gare (1) Modificare il quadro nazionale: trasferimenti non “earmarked”, ( o incentivanti, ma solo come “second best”); Autorità indipendente, anche per il problema di “integrazione verticale” citato. Le buone pratiche: Londra (ma anche Atene), lotti piccoli riaggregabili, ma con limiti superiori, e depositi mantenuti pubblici (errore dei londinesi). I punti più difficili: l’eliminazione del conflitto di interessi (modello toscano ribadito), e le leggi regionali iperprotettive. Sperimentare alcuni servizi “nel mercato + sussidio all’utenza”, per aumentare la contendibilità. LABORATORIO DI POLITICA DEI TRASPORTI TRASPOL RESEARCH CENTER ON TRANSPORT POLICY Marco Ponti Le gare per il trasporto pubblico AGCM, Roma, 7 Marzo 2013 6. Come fare le gare (2) Tutto converge nel raccomandare il modello “Gross cost con incentivo”, cioè con solo una quota dei ricavi (10/20%) al gestore: la domanda dipende dal concedente, e da fattori esterni (politiche di traffico variabili, prezzo dei carburanti ecc.). Prezzo-ombra del riscio altissimo. A conferma indiretta: questa pratica è invisa agli “incumbents” (rendita informativa). Al primo giro di gare, materiale rotabile come “essential facility” (“level field”, e successivo innesto di un mercato secondario). Regulatory lag: OK 5-7 anni. No a clausole di reciprocità. LABORATORIO DI POLITICA DEI TRASPORTI TRASPOL RESEARCH CENTER ON TRANSPORT POLICY Marco Ponti Le gare per il trasporto pubblico AGCM, Roma, 7 Marzo 2013 Thanks for your attention