SCUOLA PRIMARIA PARITARIA
˝CUORE IMMACOLATO DI MARIA˝
Via del Castello 90, 53034 Colle di Val d’E
d’Elsa (SI
(SI)
SI)
TEL.
TEL. 0577/920120, FAX.
FAX. 0577/920745
P. O. F.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
A.S. 2011/ 2012
Il presente documento si ispira ai principi di uguaglianza, imparzialitàregolarità, accoglienza, integrazione e libertà d’insegnamento sanciti dagli
articoli 2, 3, 33, 34 della Costituzione Italiana.
Attua le norme contenute nel decreto n. 275 del 1999 sull’autonomia
scolastica.
1
˝Amiamo, amiamo,solo amando s’impara ad amare˝
Santa Caterina Volpicelli
Ho visto…
Ho visto occhi spauriti di bambini,
ho visto guerre, morte, sangue,lutti, dolore, e fame.
Ho sentito colpi di cannone, spari di fucile e fuochi.
Basta…non può continuare così…
Voglio vedere un mondo fatto di luce,
dove gli uomini siano sempre allegri,
e fiori e grandi cieli stellati.
Voglio sentire risate di bambini,
il trillo degli usignoli
il canto d’amore dei passerotti
e il sospiro del vento.
Voglio vedere un mondo felice.
Suporna Maria Casali
2
INDICE
INTRODUZIONE
L’AUTONOMIA SCOLASTICA E IL P.O.F.
1. ANALISI DEL CONTESTO
1.1 SCENARIO SOCIALE E CULTURALE ATTUALE
1.2
1.3
1.4
1.5
IDENTITA’ DEL TERRITORIO
IDENTITA’ DELLA SCUOLA
I BISOGNI FORMATIVI
RISORSE
2. PRINCIPI ISPIRATORI E SCELTE EDUCATIVE
2.1 LA MATRICE CRISTIANO-CATTOLICA E I PRINCIPI ISPIRATORI
2.2 DAI PRINCIPI AI COMPORTAMENTI
3. OFFERTA FORMATIVA: CONDIZIONI GENERALI DI SVOLGIMENTO DEL
SERVIZIO SCOLASTICO
3.1
3.2
3.3
3.4
3.5
3.6
3.7
3.8
3.9
4.
5.
6.
7.
CORSI DI STUDIO E AMBIENTI
TEMPO SCUOLA E ORARIO
I SERVIZI
LE INSEGNANTI
GLI ORGANI COLLEGIALI E INCONTRI CON I GENITORI
REGOLAMENTO DI ISTITUTO
CALENDARIO SCOLASTICO
AMPLIAMENTO DEL CALENDARIO SCOLASTICO
ATTIVITA’ SPECIFICHE DELLA SCUOLA CATTOLICA
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
ORARIO INSEGNANTI
ORGANIGRAMMA D’ISTITUTO
LA NOSTRA PROGETTUALITA’
7.1
7.2
7.3
7.4
PROGETTO
PROGETTO
PROGETTO
PROGETTO
“ LETTURA E SCRITTURA”
“GIOCO CON I NUMERI”
“ INGLESE A FUMETTI”
“EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’”:
IL NOSTRO AMICO REGOLONE
8. GEMELLAGGIO: ESPERIENZE DIDATTICHE IN RETE
8.1 TERRITORIO E AMIBIENTE
8.2 CULTURA E TRADIZIONI LOCALI
9. CURRICOLO
9.1 DISCIPLINE E AREE DISCIPLINARI
9.2 PRORAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA (fascicolo rilegato)
9.3 LINGUA STRANIERA E INFORMATICA
9.4 CRITERI DI VALUTAZIONE
9.5 CONTINUITA’ EDUCATIVO-DIDATTICA
9.6 ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE
9.7 VIAGGI DI ISTRUZIONE, ESCURSIONI E PARTECIPAZIONE A INIZIATIVE LOCALI
10.PROGETTI
10.1
10.2
10.3
10.4
10.5
10.6
PROGETTO
PROGETTO
PROGETTO
PROGETTO
PROGETTO
PROGETTO
CONTINUITA’: SCUOLA MATERNA/SCUOLA ELEMENTARE
“LA STRADA” : EDUCAZIONE STRADALE E ALTRO.
CINEMA
“GOLF”. EDUCAZIONE MOTORIA
SPAGNOLO
ALLA LEGALITA’
3
INTRODUZIONE
L’ autonomia scolastica e il Pof
Il regolamento in materia di Autonomia delle istituzioni scolastiche,
afferma che l’autonomia assicura la libertà di insegnamento e di
pluralismo culturale attraverso la progettazione e la realizzazione di
interventi educativi e formativi, mirati allo sviluppo della persona,
opportunamente inquadrati nei diversi contesti e che tengano conto
della domanda delle famiglie e delle peculiarità dei singoli discenti.
Il recente Regolamento dell'Autonomia ha sostituito il Progetto
Educativo di Istituto con il POF, il documento che esplicita, appunto,
tutti gli interventi formativi attuati dalla scuola e che rappresenta
tutto ciò che l'istituzione in regime di autonomia riesce a realizzare
utilizzando le risorse umane, professionali, tecnologiche, economiche
interne, creando rapporti interattivi e produttivi con soggetti, Enti,
Associazioni, Agenzie educative esterne.
Questo documento ha una sua storia: trae origine da precedenti
documenti programmatici: Progetti Educativi d’ Istituto (PEI), la
carta dei servizi, i precedenti POF, le esperienze educative e
didattiche più significative da cui sono stati tratti i valori portanti, le
linee guida, le idee progettuali che sostengono l’azione formativa
della scuola, condivise da tutto il corpo docente.
In sintesi il P.O.F.:

Il piano è documento fondamentale costitutivo dell’identità
culturale, progettuale delle istituzione scolastiche ed esplicita la
progettazione curriculare ed extra curriculare, educativa ed
organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della
propria autonomia.

E’ coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi
ed indirizzi di studi e riflette le esigenze del contesto culturale,
sociale ed economico del territorio. Esso comprende e riconosce le
diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, e
valorizza le corrispondenti professionalità.

Ogni istituzione scolastica lo predispone, con la partecipazione
di tutte le sue componenti.

E’ elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi e
delle scelte generali di gestione e di amministrazione definiti dal
Consiglio d’Istituto, tenuto conto delle proposte e dei pareri
formulati dagli organismi e dalle associazioni anche di fatto dei
genitori.

Mette in condizione le famiglie di conoscere i servizi offerti
dalla scuola, i propri diritti e i suoi doveri;
4

Consente al personale di identificarsi con il progetto educativo
didattico della scuola.
1.ANALISI DEL CONTESTO
1.1 SCENARIO SOCIALE E CULTURALE ATTUALE
Le caratteristiche fondamentali del mondo contemporaneo sotto il
profilo socioculturale sono determinate dalla dinamicità e dalla
complessità. La realtà sociale è attraversata da rapidi mutamenti
di modelli culturali, di costumi, di atteggiamenti e comportamenti
individuali e collettivi che stimolano a continui adattamenti e
innovazioni e ad uno sguardo necessariamente sistemico.
La complessità della vita sociale e la varietà delle forme produttive e
consumistiche caratterizzano oggi un senso diffuso di transizione,
di insicurezza sui valori e di contraddittorietà nelle condotte sociali
e negli stili di vita.
L’espansione esponenziale delle informazioni veicolate dai mezzi di
comunicazione di massa mentre, da un lato, offre possibilità di
istruzione e di stimolo culturale induce, dall’altro, pericolosi
atteggiamenti di conformismo e rischi crescenti di manipolazione.
Infatti, il sociologo tedesco Zygmunt Bauman, nel suo libro “Modus
vivendi. Inferno e utopia del mondo liquido”, definisce la società
odierna “liquida” , proprio perché le sue forme sociali non riescono
più a conservare a lungo la loro forma, scomponendosi e
sciogliendosi più in fretta del tempo necessario a fargliene assumere
una.
E, se liquida è la società in cui viviamo, lo è sicuramente anche la
scuola, che di essa è un inevitabile riflesso.
Per questo, deriva per la scuola la necessità di formare individui
dotati di capacità critiche e metacognitive (in grado, cioè, di
imparare ad imparare in modo autonomo), ne deriva la necessità
di dedicare un’attenzione privilegiata ai nuovi linguaggi
multimediali e telematici che rappresentano il nuovo sfondo
antropologico e culturale in cui i bambini vivono immersi.
Inoltre, il fenomeno crescente della scolarizzazione degli alunni
extracomunitari e la presenza di una realtà sociale multietnica e
multiculturale sempre più differenziata e dalle dimensioni sempre
più ampie, induce a riconoscere, prima di ogni altra cosa, il valore
universale della persona e a sviluppare conseguentemente una
comune cultura che può tradursi in occasioni di arricchimento e di
maturazione civile.
5
La scuola deve, quindi, adottare nuove strategie educative e attivare
percorsi didattici ispirati alla pedagogia interculturale, in cui le
differenze individuali e socioculturali non siano intese come
eccezione, bensì considerate come norma e come risorse non solo da
riconoscere ma anche da valorizzare.
E’ sicuramente compito del sistema educativo, in generale e di quello
scolastico in particolare, sviluppare atteggiamenti di cooperazione,
di scambio e di accettazione proficua delle diversità per contribuire
a migliorare e maturare una vera crescita democratica della
società.
1.2 IDENTITA’
IDENTITA’ DEL TERRITORIO
A) Contesto socio – economico – culturale
Il contesto nel quale è inserita la Scuola Primaria delle Ancelle del
Sacro Cuore è in parte lo specchio dello scenario generale sopra
descritto, in parte ha caratteristiche proprie per motivi storici e di
conformazione geografica: è, in sostanza la risultanza di un
profondo intreccio tra “locale e globale”.
Colle di Val d’Elsa, il paese in cui è ubicata la scuola, conta circa
20.000 abitanti ed è situato nel cuore della Toscana, in una
posizione anche oggi strategicamente favorevole, vicino alle città di
Siena,
Firenze,
Volterra,
sul
percorso
della
via
Francigena,
l’ “autostrada” medievale dei grandi pellegrinaggi dal nord Europa
verso Roma.
I primi insediamenti risalgono già all’epoca del neolitico, ma il
momento di maggior espansione del paese fu in epoca medievale. Nel
XVI
secolo
ebbe
grande
sviluppo
l’industria
cartaria,
che
fu
soppiantata, alle porte dell’era contemporanea dalla produzione del
vetro.
Sarà soprattutto la produzione del vetro prima e del cristallo poi a
caratterizzare l’attività industriale di Colle che già dall’ottocento fu
definita la “Boemia d’Italia”.
Proprio
questa
fiorente
attività
industriale,
presente
fin
dall’ottocento, ha sempre offerto un’ampia possibilità di lavoro,
richiamando, anche in passato, a più riprese, forti flussi migratori,
prevalentemente interni, e favorendo il fenomeno del pendolarismo.
6
Per questo il tessuto sociale di Colle è sempre stato abbastanza vario,
ma con una situazione economico – sociale soddisfacente.
Negli ultimi anni, a questa caratteristica propria del paese, legata
all’offerta lavorativa, si è aggiunta una forte immigrazione dai paesi
extracomunitari,
che
gli
ha
conferito
una
forte
componente
multietnica , con conseguenti fenomeni di pluralismo culturale e
religioso, e
ha provocato un notevole incremento demografico, con
un forte aumento della presenza di bambini e di famiglie con un
livello socio – economico – culturale mediamente basso.
Dall’altra parte, anche per famiglie di ceto sociale più elevato, è nata
la necessità sempre maggiore di servizi per l’infanzia con orari ampi
e flessibili per permettere lo svolgimento delle attività lavorative.
Per quanto riguarda la presenza di istituzioni scolastiche, nel settore
pubblico, sono presenti due circoli didattici di scuola primaria, una
grande scuola media e due istituti superiori. I centri universitari più
vicini sono Siena (20 Km ) e Firenze (45 Km ), ma recentemente è
stato costituito anche a Colle di Val d’ Elsa un polo universitario,
dipendente dall’Università degli Studi di Siena.
E’ presente inoltre a Colle la scuola Materna Paritaria “S. Giuseppe”.
B) Risorse naturali e culturali
Il paese è ricco di risorse naturali e culturali e questo permette alla
scuola
un
continuo
aprirsi
all’esterno
offrendo
e
cercando
collaborazione con gli enti locali per incentivare la conoscenza e il
rispetto dei beni del territorio.
Al patrimonio paesaggistico – ambientale sono collegate le molte
risorse culturali che danno origine ad itinerari interessanti e
proficui contatti: il percorso lungo una parte della via Francigena, le
pievi romaniche, il percorso lungo il fiume Elsa, il museo del cristallo,
il recente polo universitario, una biblioteca comunale che organizza
attività didattiche e cicli di conferenze.
Fra i personaggi di levatura internazionale che qui ebbero i natali,
ricordiamo Arnolfo di Cambio, scultore e architetto del Duomo di
Firenze, e, in tempi più moderni “il selvaggio” Mino Maccari e lo
scrittore Romano Bilenchi.
Sotto il profilo sociale è da registrare, inoltre, la presenza sul
territorio di un discreto numero di organismi associativi e culturali,
7
variamente
impegnati
e
capillarmente
diffusi,
che
offrono
collaborazione per la realizzazione di iniziative che hanno un forte
impatto sugli alunni, sulle famiglie, sul territorio.
1.3 IDENTITA’ DELLA SCUOLA
a) Origini e storia della scuola
L’istituto Cuore Immacolato di Maria è ubicato nell’antico palazzo
Masson, un imponente edificio ottocentesco sorto dopo l’abbattimento
della Porta al Canto,
che domina l’intera
vallata di Colle di Val
d’Elsa. La proprietà dell’immobile fu per molto tempo della famiglia
di Stefano Masson, da cui il palazzo prende il nome, ma solo dopo il
passaggio nelle mani di Antonietta , una delle figlie, fu presa in
considerazione l’idea di poter utilizzare e adattare i grandi spazi
disponibili
in
un
progetto
caritativo
e
allo
stesso
tempo
di
un’importanza straordinaria.
Antonietta si rendeva conto che molti bambini bisognosi non
frequentavano la scuola, che
per la mentalità dell’epoca, venivano
allontanati per differenza sociale.
Decise di dare loro l’opportunità di accedere almeno all’istruzione di
base. Donò l’intero palazzo alle Ancelle del Sacro Cuore, una
Congregazione di suore che fonda il proprio operato proprio sulla
formazione e sull’educazione, e istituire un centro di accoglienza per
i fanciulli e luogo di riferimento per le Zelatrici dell’Apostolato della
preghiera.
Il 24 ottobre del 1941 sorgeva
ufficialmente la Scuola “Ancelle del
Sacro Cuore.
Tale donazione ha reso possibile l’attuazione di un servizio rivolto a
tutti i bambini e che ancora oggi è un valido punto di riferimento per
le famiglie che intendono scegliere per i propri figli un’educazione
basata sull’identità della persona, sui suoi bisogni e su quelli della
famiglia, nucleo essenziale in una società complessa e difficile come
la nostra.
Attualmente, in un clima di grande famiglia, sereno e stimolante, in
stretta collaborazione con le famiglie, l’Istituto offre :
-
Scuola dell’infanzia
- Scuola Primaria
8
b) Profilo attuale dell’istituzione scolastica
Il contesto della Scuola Elementare Paritaria delle Ancelle del Sacro
Cuore, con scuola materna annessa, è un inevitabile riflesso delle
dinamiche e delle problematiche evidenti nel più ampio contesto
cittadino.
Gli alunni provengono da diversi quartieri
limitrofe,
e
la
realtà
sociale
è
della città e da zone
eterogenea,
multietnica
e
multireligiosa.
Infatti anche nelle classi della scuola sono presenti alunni stranieri
(Albania, Marocco, paesi dell’est, ma anche paesi dell’unione europea
come Inghilterra e Germania e Stati Uniti), ma la maggior parte
provengono da Colle di Val d’Elsa o da paesi vicini.
Il livello socio- economico- culturale delle famiglie è generalmente
medio, tranne pochi casi di disagio economico.
La scuola, situata in un’ala, recentemente ristrutturata del Palazzo
Masson, in pieno centro storico, dispone di aule ampie, luminose e
silenziose, di un laboratorio di informatica con dodici postazioni pc,
di una biblioteca per i ragazzi, di un ambiente polifunzionale
adibito a palestra e a rappresentazioni teatrali, di spazi ricreativi
anche all’aperto, di una mensa autonoma interna alla struttura.
Gli ambienti sono sicuri, accoglienti e confortevoli.
Il corpo docente e il personale ausiliario è composto da laici e
religiosi.
Data la collocazione della scuola nel centro storico della città, è
facile accedere alle numerose risorse circostanti: musei, biblioteca,
università
e
scuole,
associazioni
cinematografiche,
culturali,
musicali e teatrali, organismi amministrativi.
E’ inoltre possibile estendere le attività didattiche a tutte le zone
limitrofe di grande interesse didattico, paesaggistico e produttivo.
1.4
I BISOGNI FORMATIVI
L’utenza richiede per i propri figli una valida formazione culturale
che li metta in grado di inserirsi positivamente nella società.
A seguito dell’analisi dei mutamenti avvenuti in campo culturale,
economico e sociale, la scuola ha rilevato i bisogni formativi
dell’utenza e, per assolvere la sua funzione educativa, si impegna a
9
dare risposte ai seguenti bisogni eucativi e formativi degli alunni:
•
Formazione culturale, conseguita attraverso l’insegnamento
delle singole discipline.
•
Acquisizione e maturazione della coscienza di sé.
•
Valorizzazione e potenziamento delle abilità e competenze di
ciascun alunno.
•
Progressivo sviluppo dell’autonomia nello studio e nel lavoro.
•
Progressiva acquisizione della capacità di valutare e scegliere
(problem solving).
•
Acquisizione di abilità metacognitive, attraverso il controllo
dei processi di apprendimento (imparare ad imparare).
•
Entrare in relazione con gli altri per avere possibilità di
comunicare, di esprimere le proprie opinioni, di confrontarle e
difenderle, di acquisire regole di convivenza democratica.
•
Usufruire di ambienti formativi idonei a sviluppare attitudini e
capacità personali del bambino.
Tali
bisogni formativi costituiscono il punto di partenza di tutto il
progetto didattico ed educativo della Scuola Primaria e da essi
scaturiscono gli obiettivi formativi, alla base di esso,
compito
di
coniugare
dell’istruzione
(
la
insieme
formazione
il
fine
della
formativo
crescita
che hanno il
e
della
gli
scopi
persona
e
l’acquisizione delle conoscenze).
1.5 RISORSE
La scuola Primaria “Ancelle del Sacro Cuore” dispone delle seguenti
risorse:
- RISORSE UMANE: personale docente e non docente, laico e religioso,
volontari, operatori esterni (psicologo, assistente sociale, logopedista
ecc…).
- RISORSE CULTURALI: biblioteca scolastica, archivi per la raccolta di
tutti materiali prodotti, relativi alle attività del POF (progetti,
relazioni, elaborati, prodotti audiovisivi ed informativi, questionari,
test).
10
- RISORSE STRUTTURALI: aule abbastanza grandi e luminose che
permettono attività differenziate e disposizione dei banchi diverse a
seconda del lavoro da svolgere, sussidi didattici quali computer,
televisori, fotocopiatrici, macchine fotografiche digitali, lavagna
luminosa, lettore DVD, radioregistratori.
2. PRINCIPI ISPIRATORI E SCELTE EDUCATIVE
2.1 LA MATRICE CRISTIANO-CATTOLICA E I PRINCIPI ISPIRATORI
La scuola Primaria “Ancelle del Sacro Cuore” propone un’ offerta educativa di
chiara matrice cristiana cattolica e ha come base il principio secondo il quale
la scuola e l’educazione sono un servizio all’uomo.
La scuola
cattolica ha come obiettivo primario la maturazione integrale della
persona e “il dare vita ad una cultura e un’azione educativa che promuovano la
liberazione integrale
della persona
e suscitino
dialogo
e comunione
interpersonale”.
La Scuola Cattolica
è specificamente tale in quanto sottolinea il valore
dell’ispirazione cristiana nella realizzazione di alcuni aspetti fondamentali:
• luogo di servizio alla crescita della comunità locale
•
ambiente comunitario in cui si educa e ci si educa.
• luogo di educazione integrale dell’uomo in
tutte le dimensioni ordinate alla
formazione della personalità e quindi è apertura alla trascendenza in quanto
luogo dei significati ultimi dell’umano.
La scuola Primaria Paritaria “Ancelle del sacro Cuore” riconosce come principi
ispiratori:
a) La visione cristiana della vita basata sulla sacralità della persona che:
•
Accogliamo come dono di Dio, vedendo in ciascuna “il tempio dello Spirito
Santo”;
•
Amiamo nella ricchezza della sua unicità;
11
•
Guidiamo verso la comprensione del proprio progetto di vita inserito nel
piano di salvezza, e a cui ci impegniamo a fornire gli strumenti per inserirsi
positivamente nella società.
b)
La fedeltà al carisma originale dell’Istituto religioso a cui è legata la
scuola rimane un punto fondamentale.
Le Ancelle, fedeli al carisma della loro fondatrice, Santa Caterina Volpicelli,
curano la formazione integrale dei gruppi familiari come segno di speranza.
La cura della pastorale familiare intesa nella sua interezza è quindi rivolta a tutti
i soggetti di una famiglia nelle varie tappe della vita. Da qui la scelta della scuola
materna ed elementare collegate alle loro case presenti in Italia, America Latina
e Panama.
c)
I Programmi Ministeriali per la scuola elementare.
d)
La Costituzione Italiana, ed in particolare gli articoli 3, 30, 33,
34, rispettando e favorendo:
Uguaglianza
La
Scuola
elementare
“
Cuore
Immacolato
di
Maria”
garantisce un servizio scolastico pubblico, aperto a tutti.
Accoglie “alunni provenienti da famiglie di qualunque ceto
sociale e di diverso orientamento culturale e religioso”
e
attraverso la cultura promuove una mentalità interculturale,
aperta sul mondo.
Intenzionalmente
vuole
superare
ogni
discriminazione
riguardante il sesso, la razza, l’etnia, la lingua, la religione, le
opinioni politiche e socio economiche.
Imparzialità e regolarità
La comunità educante attraverso tutte le sue componenti,
gestore, personale direttivo, docenti, genitori è impegnata ad
agire in modo obiettivo, giusto ed imparziale e a seguire ogni
alunno con cura attenta “per consentirgli di coltivare ed
12
esprimere
il
proprio
potenziale
umano,
intellettuale,
spirituale”.
Assicura inoltre la regolarità e la continuità del servizio e
della attività educativa - anche in situazioni particolari - con
misure atte a prevenire ogni disagio per i destinatari del
servizio, nel rispetto del contratto di lavoro del personale
operante.
Accoglienza ed integrazione
Gli operatori scolastici nello svolgimento della loro missione
educativa sono impegnati “a coltivare disposizioni interiori
all’accoglienza, alla bontà...” verso genitori ed alunni, perché
“ogni persona si senta accolta ed amata nella ricchezza della
sua unicità, e la scuola sia casa di accoglienza, ambiente
familiare e sereno” che favorisce l’inserimento e l’integrazione
dei ragazzi tra loro, con particolare attenzione educativa per
gli alunni delle prime classi, nella fase iniziale e per quelli più
deboli ed in difficoltà.
Il rapporto educativo è quindi improntato al rispetto dei
diritti, degli interessi e dei bisogni dei ragazzi.
La scuola garantisce accoglienza degli alunni e dei genitori
attraverso:
- iniziative atte a far conoscere strutture, forme organizzative,
regolamento di istituto, progetto di istituto a tutti gli alunni
nuovi iscritti, entro la prima decade dell’anno scolastico;
- iniziative atte a conoscere gli alunni nuovi iscritti per
impostare una corretta programmazione annuale educativa e
didattica;
- l’organizzazione, entro il primo mese di lezioni, di un
incontro tra i genitori degli alunni e docenti delle varie classi
per una reciproca conoscenza.
Diritto di scelta, obbligo scolastico e frequenza
Poiché i genitori sono i primi e principali educatori dei loro
13
figli, hanno il diritto di poter scegliere questa scuola cattolica
per la loro educazione: formazione, istruzione, purché essi
liberamente accettino e condividano i valori contenuti nel
Piano educativo e le norme del Regolamento di Istituto.
Le famiglie di diversa confessione religiosa non debbono
ostacolare la proposta di fede
che viene offerta ad ogni
alunno e che caratterizza la specificità della nostra scuola, e
ciò per il bene stesso degli studenti.
La scuola:
- assicura il suo impegno nell’essere accanto ad ogni
ragazzo nel “suo divenire”, rispettando le esigenze dei singoli
; è attenta alle loro problematiche, alle loro attese; li stimola
e li sollecita ad essere compartecipi e responsabili della
propria crescita umana e cristiana. Intende così prevenire
fenomeni di evasione e dispersione scolastica;
-
si
impegna
a
realizzare
forme
sistematiche
di
monitoraggio, tendenti ad orientare, recuperare, integrare
quanti incontrano difficoltà cognitive o di socializzazione e
conseguenti strategie didattiche mirate, a cura delle singole
classi.
Partecipazione, efficienza e trasparenza
L’attuazione del presente documento è garantita dalla
partecipazione e collaborazione dei componenti la Comunità
educante, tramite il funzionamento degli Organi Collegiali
che consentono di realizzare una gestione compartecipata,
pur nel rispetto dei singoli ruoli e competenze. La missione
educativa è quindi svolta in unità d’intenti e permette il
conseguimento delle finalità proprie della Scuola Cattolica.
L’Istituto è disponibile a favorire attività extrascolastiche che
realizzino la funzione della scuola come centro di promozione
culturale, sociale, civile, religioso.
Può concedere l’uso di ambienti e materiale didattico compatibilmente con l’organizzazione interna - ad enti ed
istituzioni a scopo culturale e sociale senza fini di lucro.
14
Libertà di Insegnamento e aggiornamento del personale
La scuola, attraverso la programmazione individuale e
collegiale,
garantisce
al
corpo
docente
libertà
di
insegnamento, intesa come autonomia didattica, nel rispetto
della personalità dell’alunno.
A tutti i membri della Comunità educante è richiesta la
conoscenza, il rispetto della specificità della scuola e
dell’istituto. Ognuno deve rendersi disponibile a condividerne
il Carisma.
Per accrescere le competenze professionali e favorire gli
aggiornamenti che facilitino il conseguimento delle finalità
proprie del servizio scolastico, agli Insegnanti è riconosciuto
il diritto-dovere di partecipare ai corsi di aggiornamento,
promossi dall’Istituto, dalla Chiesa, dalle organizzazioni
cattoliche e scolastiche a livello locale regionale e nazionale.
In
tal modo
conoscenze
e
la scuola
promuove l’adeguamento
l’approfondimento
della
propria
delle
azione
pedagogica.
2.2 DAI PRINCIPI AI COMPORTAMENTI
I principi su cui si fonda l’azione educativa della scuola si traducono poi in
pratiche didattiche e comportamenti concreti:
- Riconoscere gli alunni come soggetti centrali del processo educativo: nel
senso che sono escluse tutte le forme di autoritarismo, la comunicazione deve
essere essenzialmente bilaterale, la partecipazione deve essere attiva e il
coinvolgimento diretto.
- La relazione educativa: è improntata ai valori della convivenza democratica,
della tolleranza e della solidarietà del rispetto e della valorizzazione delle diversità
nella varie espressioni.
- Lo studio come campo di ricerca: condivide l'idea secondo cui la cultura e le
scienze sono campi di continua ricerca nelle quali non è possibile accogliere una
sola verità assoluta. I docenti nel loro insegnamento promuovono, attraverso
molteplici approcci, la pluralità dei punti di vista e forniscono ai bambini gli
strumenti attraverso cui possano costruirsi una propria interpretazione della
15
realtà da mettere a confronto con quella degli altri.
- Impostazione di un curricolo che promuove l’unitarietà del sapere: nel
senso che non insegue la stretta conoscenza disciplinare e le nozioni spicciole, ma
attraverso l’esplorazione, la problematizzazione di situazioni e molteplici approcci,
favorisce la formazione integrale del soggetto sul piano cognitivo e culturale, in
modo che possa affrontare le incertezze e le mutevolezze della società in
evoluzione.
- Importanza dell’apprendimento linguistico: quale fondamentale strumento di
comunicazione e di accesso a saperi poiché adeguate competenze linguistiche
sono condizione necessaria per il successo scolastico in ogni settore di studio.
3. OFFERTA FORMATIVA:
CONDIZIONI
GENERALI
DI
SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO SCOLASTICO
3.1. Corsi di studio e ambienti.
Nella nostra scuola è attivo un ciclo completo di scuola elementare con un totale di
100 alunni.
La struttura comprende 5 aule ( una per ogni classe), bagni, refettorio, aula video,
direzione, aula computer. Per le attività sportive si usufruisce di un locale esterno
attrezzato.
All’esterno vi è un ampio piazzale per lo svolgimento di attività motorie e ludicoricreative e un viale in terra battuta immerso nel verde che permette la realizzazione
di ricerche e osservazioni di tipo scientifico.
Inoltre la scuola può usufruire di un locale ad uso palestra di proprietà del Comune ,
vicino al nostro Istituto.
16
3.2 Tempo scuola e orario
Il monte ore delle attività didattiche per gli alunni è di 34 ore settimanali .
•
Orario delle lezioni :
lun.-ven.
sab.
8.50 -16.00
8.50 -12.30
La scuola resterà chiusa ogni ultimo sabato del mese, compresi il 14, il 21 e il 28
maggio, salvo impegni segnalati sul calendario.
•
Orario di apertura dell’Istituto :
lun.-ven.
sab.
7.30-17.00
7.30-13.00
PRE- SCUOLA E DOPO- SCUOLA ORGANIZZATO
La scuola offre
uno speciale servizio di accoglienza prima e dopo le lezioni
scolastiche secondo il seguente orario.
lun.- ven. 7.30 – 8.30 / 16.00 – 17.30
sab. 7.30 – 8.30
Il servizio sarà a pagamento ed è possibile usufruirne continuativamente,con
speciali abbonamenti, o sporadicamente al bisogno, con una tariffa oraria.
3.3 I servizi
•
Mensa autonoma interna alla scuola
•
Trasporti con scuolabus privato
•
Orario di apertura della segreteria
I genitori possono telefonare o presentarsi in segreteria, per richiedere
informazioni, documenti o appuntamenti, nell’orario di apertura della segreteria
affisso in bacheca.
•
Sportello di consulenza psicologica
I genitori potranno usufruire gratuitamente, presso la nostra scuola, di un
servizio di consulenza psicologica individuale, a carico dell’istituzione scolastica.
La dott.ssa Padovani e la dott.ssa Silvan terranno uno sportello di consulenza
presso il nostro istituto.
17
3.4 Le insegnanti
Le insegnanti svolgono regolarmente attività di aggiornamento sia disciplinare che
pedagogico – didattico. Particolare attenzione viene rivolta all’aggiornamento relativo
alla psicologia e alla dinamica delle relazioni, nonché all’insegnamento della Religione.
3.5 Gli organi collegiali e incontri con i genitori
Nella scuola sono in atto i seguenti organi collegiali:
- Collegio dei docenti
- Consiglio di Istituto
- Assemblee dei genitori per classe
Questi si riuniscono periodicamente per discutere i
problemi della scuola, il
funzionamento dell’istituto, i progetti in atto , le attività extracurricolari.
Colloqui e assemblee
-
Sono previsti incontri con le insegnanti secondo il seguente calendario
bimestrale.
Settembre- Ottobre
-
assemblea preliminare e presentazione del P.O.F.
Novembre
colloqui individuali
Febbraio
consegna schede
Aprile
colloqui individuali
Giugno
consegna schede
I genitori possono richiedere, fuori dall’orario scolastico, incontri individuali
accordandosi preventivamente con il Dirigente Scolastico o direttamente con le
insegnanti.
Altri incontri durante l’anno :
-
Settembre 2011 : Santa Messa per l’inizio dell’anno scolastico
-
Dicembre 2011: recital natalizio, Santa Messa e festa degli auguri .
-
Aprile 2012: Santa Messa per la Pasqua.
-
Giugno 2012: Festa di fine anno e consegna dei diplomi ai bambini di quinta.
18
3.6 Regolamento d’istituto
Comportamento alunni
-
E’ vietato portare a scuola materiale estraneo all’insegnamento che possa
distogliere
l’attenzione
dalle
normali
lezioni.
L’istituto
declina
ogni
responsabilità di perdita o deterioramento di qualsiasi oggetto.
-
Per motivi di ordine e disciplina e per garantire l’integrità dell’orario delle
lezioni, è vietato, a quanti accompagnino gli alunni, l’ingresso alle aule e
l’intrattenersi con le insegnanti all’inizio o durante il corso delle lezioni.
-
I danni di qualsiasi entità, provocati all’ambiente scolastico o alle relative
attrezzature dovranno essere risarciti da chi li ha causati.
-
Occorrente
-
DIVISA SCOLASTICA composta da: grembiule, tuta, maglietta polo.
Nei mesi di settembre e maggio-giugno gli alunni dovranno indossare
la maglietta polo e pantaloni jeans; il grembiule nel momento in cui ne verrà data
comunicazione; la tuta con la maglietta nei giorni di ginnastica e per le uscite.
-
MENSA: nei giorni in cui gli alunni usufruiranno della mensa scolastica dovranno
essere provvisti delle proprie stoviglie di plastica rigida, NON USA E GETTA.
Entrata, uscita e assenze
-
E’ necessario ritirare presso la segreteria della scuola il NUOVO LIBRETTO
PERSONALE DELLE GIUSTIFICAZIONI.
-
Gli alunni non possono lasciare la scuola dopo l’inizio delle lezioni o prima della
loro fine, se non in casi di estrema necessità e con relativo permesso firmato
dal genitore sul libretto personale delle giustificazioni.
-
Dopo cinque giorni di assenza l’ alunno deve presentarsi a scuola assolutamente
munito di certificato medico.
-
Gli orari di entrata e uscita dovranno essere assolutamente rispettati. In caso
di ritardo non giustificato al mattino l’alunno non sarà ammesso in classe a
lezione iniziata. (lun.-ven.: 8.50 –16.00 , sab. 8.50 – 12.30)
-
Quando è metà giornata l’uscita è alle ore 12.30.
-
Per l’esonero dall’attività motoria è necessario presentare il certificato medico.
-
Il sabato è giorno di regolare lezione e l’assenza andrà giustificata con validi
motivi.
19
Importante!
-
Gli alunni dovranno essere provvisti di uno o più recapiti telefonici per
consentire alla scuola l’immediato contatto con le famiglie qualora risultasse
necessario ( si consiglia di scrivere i numeri nella prima pagina del diario
scolastico dell’alunno).
-
La scuola affiderà gli alunni a persone diverse dai genitori solo ed
esclusivamente se muniti di autorizzazione o delega scritta firmata dal
genitore e dal delegato valida per l’intero anno scolastico.
-
I bambini che usufruiscono del servizio di scuolabus saranno lasciati alla
fermata del bus da soli solo se muniti di autorizzazione scritta firmata dal
genitore sul libretto delle giustificazioni. In caso di necessità telefonare al
seguente numero: 338-5856849.
-
Ogni alimento che viene portato a scuola in occasione di compleanni deve
essere confezionato o di pasticceria e lo scontrino deve essere conservato
dalla famiglia almeno per quattro giorni.
- Per i bambini che hanno problemi di allergie alimentari è possibile usufruire di
un menù personalizzato solo se debitamente documentato da certificato
medico.
20
3.7 Calendario scolastico
CALENDARIO SCOLASTICO 2011/2012 SCUOLA PRIMARIA
SETTEMBRE
OTTOBRE
1 s
S.Messa
inizio anno
NOVEMBRE
DICEMBRE
GENNAIO
FEBBRAIO
MARZO
APRILE
MAGGIO
GIUGNO
1 m
Festa
"I SANTI"
1 g
1 d
1 m
1 g
1 d
1 m
scuola
chiusa
2 v
2 l
2 g
2 v
2 l
2 m
2 s
3 s
3 m
3 v
3 s
3 m
3 g
3 d
1 g
2 d
2 m
2 v
3 l
3 g
Festa
1 v
Festa della
Repubblica
Vacanze
natalizie
3 s
4 m
4 v
4 d
4 m
4 s
4 d
4 m
4 v
4 l
4 d
5 m
5 s
5 l
5 g
5 d
5 l
5 g
5 s
5 m
5 l
6 g
6 d
6 m
6 v
6 l
6 m
6 v
6 d
6 m
6 m
7 v
7 l
7 m
7 s
7 m
7 m
7 s
7 l
7 g
vacanze di
Pasqua
7 m
8 s
8 m
8 g
8 g
9 d
9 m
9 v
Riunione
10 l
genitori cl.1^
Festa
recita
8 d
8 m
8 g
8 d
8 m
8 v scuola
9 v
9 l
9 g
9 v
9 l
9 m
9 s
10 g
10 s
10 m
10 v
10 s
10 m
10 g
10 d
11 l
primaria *
scuola
chiusa
10 s
11 m
11 v
11 d
11 m
11 s
11 d
11 m
11 v
11 d
12 m
12 s
12 l
12 g
12 d
12 l
12 g
12 s scuola chiusa 12 m
13 g
13 d
13 m
13 v
13 l
13 m
13 v
13 d
13 m
13 m
14 v
14 l
14 m
14 s
14 m
14 m
14 s
14 l
14 g
14 m
15 s
15 m
15 g
15 d
15 m
15 g
15 d
15 m
15 v
16 d
16 m
16 v
16 l
16 g
16 v
16 l
16 m
16 s
17 l
17 g
S.Messa di
17 s
17 m
Natale
17 v
17 s
17 m
17 g
17 d
18 m
18 v
18 d
18 m
18 s
18 d
18 m
18 v
18 l attività estive
18 d
19 m
19 s
19 l
19 g
19 d
19 l
19 g
19 s scuola chiusa
19 l
12 l
15 g
Inizio
scuola
Inizio
mensa
16 v
17 s
scuola
chiusa
20 g
20 d
20 m
20 v
20 l
20 m
20 v
20 d
Riunione
20 m genitori 2°-3°- 21 v
4°5°
21 l
21 m
21 s
21 m
21 m
21 s
21 l
21 m
22 s
22 m
recita
22 g scuola
primaria
22 d
22 m
22 g
22 d
22 m
22 g
23 d
23 m
23 v
23 l
23 g
23 v
23 l
23 m
23 v
24 l
24 g
24 s
24 m
24 v
24 s
24 m
24 g
24 s
25 m
25 v
25 d
25 m
25 s
26 l
26 g
Ultimo
sabato
Ultimo
sabato
25 d
25 m
26 d
26 l
26 g
26 s Ultimo sabato
27 l
27 m
27 v
27 d
28 m
m
28 s
29 m
29 g
29 d
30 l
Vacanze
natalizie
25 d
26 m
26 s
26 l
27 g
27 d
27 m
27 v
27 m
28 v
28 l
28 m
28 s
28 m
29 s
29 m
29 g
29 d
29 g
30 d
30 m
30 v
30 l
30 v
30 v
31 l scuola chiusa
31 s
31 m
31 s
festa della
regione
Ultimo
sabato
scuola
chiusa
S.Messa di
Pasqua
Festa
Ultimo
sabato
Fine scuola
S.Messa
25 v
28 l
29 m
scuola
chiusa
30 m
31 g
ALTRI INCONTRI CON I GENITORI (data da definire, verrà data comunicazione)
novembre
febbraio
aprile
giugno
*
Colloquio individuale con i genitori
Consegna schede di valutazione 1° quadrimestre
Colloquio individuale con i genitori
Consegna schede di valutazione 2° quadrimestre
Festa di fine anno e consegna dei diplomi
21
3.8 Ampliamento del calendario scolastico
- Attività estive
Cosa sono le attività estive e come funzionano.
La scuola prevede un prolungamento del calendario scolastico con le Attività Estive
“R…ESTATE A SCUOLA”. Pertanto l’Istituto rimane aperto oltre la regolare chiusura
delle attività didattiche per altre 4 settimane.
In questo periodo verranno allestiti laboratori creativo - didattici, gite ricreative al
mare e in luoghi di interesse culturale,visite a musei e mostre della zona, giochi di
gruppo.
La scuola si trasforma in luogo culturale dove si sta con i compagni e le insegnati e
dove si gioca, si cresce e si impara insieme.
Alle attività possono partecipare non solo i bambini iscritti alla scuola fin dall’ultimo
anno della scuola dell’infanzia, ma anche ai bambini provenienti dalle altre scuole che
vogliano vivere le vacanze in città in modo diverso e creativo.
Si apre alle 8 del mattino e si sta insieme fino alle 16 e alle 18 nei giorni delle gite.
Lo scopo di queste attività mira al recupero del gioco come momento fondamentale
della formazione e della crescita globale della persona e allo sviluppo della manualità,
della creatività e della fantasia.
I laboratori creativo - didattici prevedono infatti l’uso e la trasformazione di
materiali diversi, il riciclaggio di oggetti di uso comune, l’apprendimento delle
tecniche espressive di base.
I pezzi di carta, legno, stoffa, diventano preziosi materiali con cui inventare una
storia e proprio perché sono oggetti “non finiti” chiedono di essere interpretati con
fantasia e libertà sviluppando le capacità creative di ogni bambino.
Da tutti questi materiali, dai pastelli, dagli inchiostri e dai colori può nascere un
mondo di forme, di significati, di idee e memorie di grande importanza per
l’apprendimento e la crescita armonica del bambino.
Con gli elaborati prodotti durante questo periodo verrà allestita una mostra mercato
all’inizio del successivo anno scolastico.
22
- Settimana di ripasso per i bambini della V elementare.
(SETTEMBRE 2011)
In previsione della I media (mese di settembre,la settimana prima che inizi la
scuola)
Ai bambini che hanno appena finito il corso di studi elementare e che lasceranno la
nostra scuola viene offerta l’opportunità di ritrovarsi tutti insieme per effettuare
un breve ripasso delle principali nozioni di base delle tre discipline fondamentali :
lingua italiana, matematica e inglese.
3.9 Attività specifiche della scuola cattolica
- Specificità dell’insegnamento di Religione
Dimensione molto importante è l’insegnamento di Religione. Tenendo sempre presenti
i livelli di fede dei ragazzi, delle famiglie e anche l’appartenenza a fedi diverse, gli
alunni sono guidati verso una conoscenza organica e sistematica dei contenuti della
fede e del mistero rivelato, per la promozione di esperienze e scelte sempre più
consapevoli e responsabili.
Il messaggio cristiano presentato in termini pedagogici e didattici adeguati alle
diverse situazioni degli alunni, con serietà critica, con un attento riferimento alle
fonti della Sacra Scrittura e della Tradizione della Chiesa.
- Incontri formativi periodici con le famiglie
Vengono organizzati incontri di tipo formativo per le famiglie degli alunni in cui
interverranno esperti esterni qualificati.
Finalità dell’iniziativa è promuovere la famiglia come primo luogo dell’educazione e la
formazione dei figli. E’ compito di tutta la comunità ecclesiale promuovere un
“protagonismo educativo familiare” ripensando la responsabilità educativa, affinché le
famiglie si organizzino attraverso le associazioni, facciano conoscere i loro bisogni e
tengano vivo il dibattito dal punto di vista dell’educazione globale della persona.
23
- S.Messa del 1° venerdì del mese per i bambini di tutte le classi
- S.Messa di inizio e fine anno scolastico con i bambini e i genitori
- S.Messa per la Festa Liturgica di Santa Caterina Volpicelli
-
preparazione al Natale e alla Pasqua con momenti di riflessione, attività
manuali e approfondimenti della programmazione didattica .In particolare nel
periodo dell’ Avvento verrà realizzato un presepio da esporre in occasione dell’
iniziativa della PRO LOCO e un “recital” o un “concerto” di augurio per le
famiglie.
24
4. PATTO EDUCATIVO DI
CORRESPONSABILITA’
(DIRITTI E DOVERI NEL RAPPORTO TRA L’ISTITUZIONE
SCOLASTICA GLI STUDENTI E LE FAMIGLIE)
DIRITTI:
Diritto della famiglia a scegliere la scuola a cui affidare l’istruzione e
l’educazione del proprio figlio.
Diritto alla libertà di insegnamento dei docenti nell’operare singolarmente e
collegialmente.
Diritto al’istruzione e all’educazione per ogni allievo considerato nella sua
identità di persona.
DOVERI:
Genitori
• Si impegnano a seguire l’iter scolastico del proprio figlio garantendo che
l’alunno si presenti a scuola con puntualità, che esegua i compiti assegnati per
casa.
• Frequenteranno i colloqui con gli insegnanti nei modi che la scuola
organizzerà, un modo da risultare parte attiva nelle attività di recupero e/o
potenziamento relativo al percorso scolastico dei propri figli.
• Segnaleranno ai docenti qualsiasi aspetto positivo o negativo che possa influire
nel percorso scolastico dei propri figli.
Docenti
Prepareranno con diligenza le proprie lezioni col fine di rendere l’alunno parte
attiva del processo di apprendimento.
25
Assicureranno un’accurata correzione degli elaborati sia di quelli svolti in
classe che di quelli svolti nell’ambito domestico chiarendo con l’alunni gli
eventuali errori in modo che lo stesso assuma immediatamente consapevolezza
del proprio risultato.
Terranno costantemente aggiornato il registro personale, consapevoli che tale
documentazione rappresenta l’immagine del lavoro proprio e degli alunni a
loro affidati secondo il principio della trasparenza.
Alunni
Soggetti a cui la costituzione garantisce il diritto allo studio devono
partecipare attivamente alla loro crescita umana e culturale.
Devono presentarsi a scuola di tutto l’occorrente per le lezioni seguendo con
attenzione le indicazioni dei docenti, stabilendo con gli stessi e con i compagni
rapporti basati sul reciproco rispetto.
Devono rispettare con comportamenti corretti gli arredi della scuola che li
ospita; anzi contribuire al suo miglioramento estetico attraverso le loro
produzioni artistiche che saranno testimonianza non solo del percorso
scolastico, ma dell’acquisizione del senso di appartenenza ad una “comunità”.
26
Scuola Primaria Paritaria “Cuore Immacolato di Maria”
5. ORARIO INSEGNANTI a.s. 2011/2012
ASCIONE ANTONIETTA: 22 ore - 2 ore in 1^ (compiti)
12 ore in 2^ (italiano-musica-compiti)
8 ore in 5^ (italiano)
DELGADO ALFONSO ANALINA: 20 ore (2 ore Religione e 2 ore Informatica in tutte le classi)
PICA ANGELA: 20 ore - 8 ore in 2^ (ambito antropologico-scienze-ed. motoria)
8 ore in 3^ (ambito antropologico-scienze-ed. motoria)
4 ore in 4^ (ambito antropologico)
CARNIBELLA ANNALISA: 24 ore – 8 ore in 1^ (matematica-scienze)
16 ore in 5^ (matematica-scienze-ambito antropologicomusica-ed.motoria)
BUCALOSSI ANNALISA: 20 ore – 10 ore in 3^ (italiano-musica)
10 ore in 4^ (italiano-musica)
CUMMAUDO MARIA: 22 ore – 6 ore in 2^ (matematica)
6 ore in 3^ (matematica)
10 ore in 4^ (matematica-scienze-ed. motoria)
NENCINI STEFANIA: 26 ore – 16 ore in 1^ (italiano-ambito antropologico-musica-ed.motoria)
PACCHIEROTTI LAURA: 26 ore – 2 ore inglese e ed. immagine in 1^ e 2^
4 ore inglese e 2 ore ed.immagine in 3^- 4^- 5^
ORARIO RICEVIMENTO SETTIMANALE
ASCIONE ANTONIETTA: sabato 11.00 – 12.00
DELGADO ALFONSO ANALINA: mercoledì 11.00 – 12.00
PICA ANGELA: venerdì 13.00 -14.00
CARNIBELLA ANNALISA: mercoledì 13.00 – 14.00
BUCALOSSI ANNALISA: venerdì 9.00 – 10.00
CUMMAUDO MARIA: mercoledì 13.00 -14.00
NENCINI STEFANIA: mercoledì 13.00 – 14.00
PACCHIEROTTI LAURA: martedì 13.00 – 14.00
27
6.
DIRIGENTE
SCOLASTICO
COLLEGIO
DEI
DOCENTI
STAFF del
DIRIGENTE
Dott. COTOLONI A.M.
Suor LINA DEL GADO
D.S.G.A.
NENCINI S.
PACCHIEROTTI L.
GIUNTA
ESECUTIVA
ASCIONE A.
Dott. PASQUINUCCI
NENCINI S.
AMEGLIO F.
PERSONALE
AMMINISTRATIVO
E AUSILIARIO
CONSIGLIO
DI
ISTITUTO
COLLABORATORE
DEL
DIRIGENTE
NENCINI STEFANIA
CONSIGLI
DI
INTERCLASSE
FUNZIONE
STRUMENTALE
AL POF
BUCALOSSI A.
CONSIGLI
DI
CLASSE
RESPONSABILE
PER LA
SICUREZZA
PARISI ALEANDRO
INFORMAZIONI UTILI
SCUOLA DELL’INFANZIA
ORARIO: LUNEDI-VENERDI 9-16
-
SABATO 9-12.30
SCUOLA PRIMARIA
ORARIO: LUNEDI-VENERDI 9-16
-
SABATO 9-12.30
28
7.
LA NOSTRA
PROGETTUALITA’
A.S. 2011-2012
PROGETTO
LETTURA
PROGETTO
SCRITTURA
PROGETTO
ED. ALLA
LEGALITA’
VEDI PAG. 36
DEL P.O.F.
PROGETTO
GEMELLAGGIO
IN RETE
VEDI PAG. 40
DEL P.O.F.
PROGETTO:
GIOCO CON I
NUMERI E LE
FIGURE
PROGETTO:
IMPARO LE LINGUE
CON IL FUMETTO
VEDI PAG. 32
DEL P.O.F.
IL GIORNALINO DELLA SCUOLA
29
INTRODUZIONE PROGETTO LETTURA
E
SCRITTURA
Wxw|vtàÉ t‹
VÉÇ cxÇÇt x VÉÄÉÜx
Wxw|vtàÉ t ÖâxÄÄx vÉáx
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áâ| áâÉ| Ñtáá| âÇ z|ÉÜÇÉ
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v{x {É ávÜ|ààÉ x vÉÄÉÜtàÉ
vÉÇ ÄËTÅÉÜx x vÉÇ
Ät `tz|t wxÄ Å|É vâÉÜxA
30
“Educate secondo l’etica della responsabilità.”
Hanna Areudt
Introduzione:
Il contesto storico sociale nel quale ci troviamo oggi ad operare porta con sé caratteri
di instabilità, accelerazione nelle trasformazioni culturali, tipici di una società postmoderna e post.industriale.Una delle conseguenze di questa nuova situazione è la
perdita di punti di riferimento precisi; in altre parole la perdita di quei valori
fondamentali della convivenza civile quali la solidarietà, la libertà, la pace e la
giustizia.
La crisi dei valori ha come conseguenza l’insorgere di atteggiamenti sempre più
portati verso l’individualismo, la ricerca del “tutto e subito“, la scarsa considerazione
dell’altro, un particolare se diverso da sé, che possono sfociare in comportamenti
negativi, anche al di fuori delle norme che regolano il vivere civile.
I nostri ragazzi, oggi, sono spinti a ricercare esperienze e sensazioni nuove attraverso
condotte avventurose, trasgressive e rischiose vissute come atti di sfida alle
convenzioni sociali; vissute da loro come atti di coraggio che servono sia a
conquistare la stima dei coetanei sia a vincere la propria inconscia paura esistenziale.
In questa situazione il ruolo della scuola appare sempre più impegnativo e carico di
responsabilità poiché ad essa è affidato il compito di formare il futuro cittadino. La
scuola costituisce la prima fondamentale esperienza di socializzazione nel fanciullo e
quindi ha il dovere di promuovere prima una riflessione e poi un’azione volta alla
riaffermazione dei principi insostituibili della legalità. Dopo la famiglia, infatti, la
scuola è la prima fondamentale istituzione con cui i giovani si confrontano e su cui
misurano immediatamente l’attendibilità del rapporto tra le regole sociali
i
comportamenti reali. Detto questo si comprende perché qualunque attività educativa
deve essere indirizzata a ricercare e valorizzare le occasioni più propizie per avviare
un processo di educazione alla legalità, affinchè la scuola sia veramente una “palestra
di vita” e contribuisca attivamente alla crescita culturale ed umana dei discenti.
31
7.1 PROGETTO “LETTURA e SCRITTURA”
Classi : III – IVIV- V
Operatori : insegnanti di classe ed esterni.
Obiettivi
Leggere con espressione rispettando la punteggiatura.
Applicare in modo opportuno le convenzioni ortografiche.
Usare registri linguistici diversi in relazione al contesto.
Ampliare il patrimonio lessicale.
Acquisire consapevolezza delle abilità di lettura e scrittura.
Saper ascoltare.
Chiedere spiegazioni sui termini nuovi ed assimilarne il significato.
Saper mantenere la concentrazione.
Saper raccontare le immagini.
Leggere ad alta voce in modo corretto e scorrevole.
Leggere in modo espressivo.
Arricchire il lessico.
Contenuti
-
Attenzione e ascolto.
-
Possibilità espressive della voce.
-
Le diverse modalità di lettura (silenziosa e ad alta voce).
-
Individuazione dei termini non conosciuti e intuizione del loro
significato dal contesto.
-
Individuazione in un testo ascoltato o letto di personaggi,
luoghi, tempi e avvenimenti.
-
Individuazione delle sequenze principali di un racconto.
-
Produzione di testi.
-
Lettura dell' insegnante.
-
Ascolto.
32
Finalità
Finalità del progetto è quella di stimolare ed incrementare la lettura, l'ascolto, la
curiosità verso la carta stampata perché, attraverso la lettura si arricchiscono
competenze trasversali che mirano non solo ad affinare quelle puramente linguistiche,
ma allargano l'orizzonte a numerosi aspetti della conoscenza. Si ritiene inoltre che, le
storie, le favole, le fiabe, abbiano una grande importanza poiché sono di grande aiuto
durante il delicato processo di crescita dei bambini, aiutano a liberare le loro paure, le
loro emozioni e sono un efficace mezzo per comunicare.
Tempi e modalità di svolgimento
Le attività si svolgeranno prevalentemente nei locali della scuola durante l’arco
dell’intero anno scolastico, in piccoli e grandi gruppi.
7.2 PROGETTO : “GIOCO CON I NUMERI”
Classi IIIIII-IVIV-V
Operatori: insegnanti di classe.
Obiettivi
Conoscere i numeri e gli ambiti logico matematici.
Sviluppare le capacità di calcolo.
Acquisire consapevolezza delle abilità operative.
Saper organizzare il proprio modo di ragionare, argomentare affrontare problemi
acquisendo forme espressive caratteristiche della matematica.
Saper descrivere e simbolizzare la realtà utilizzando il linguaggio e gli strumenti
matematici.i.
Contenuti:
Contenuti:
Favorire la costruzione delle conoscenze matematiche e logiche da diversi punti di
vista e in modi diversi.
33
Creare un contesto d’apprendimento stimolante e significativo.
Sviluppare un atteggiamento positivo verso la matematica.
Rappresentare una stessa situazione con diverse modalità (verbale, iconica,
simbolica) cercando di individuare il contesto più favorevole per la risoluzione.
Attività collettive ed attività individuali utili al consolidamento..
Finalità
Gli alunni saranno messi in condizione di acquisire i concetti e le tecniche in modo
costruttivo attraverso un percorso didattico che favorisca la scoperta personale e
la ricerca: è il costante e il comune lavoro tra insegnante ed alunni, impegnati in una
continua scoperta e nella raccolta di tutte le sollecitazioni matematiche offerte dal
mondo, che promuove la formazione di atteggiamenti di simpatia nei confronti di
questa disciplina.
Tempi e modalità di svolgimento
Le attività si svolgeranno prevalentemente nei locali della scuola durante l’arco
dell’intero anno scolastico, in piccoli e grandi gruppi.
7.3 PROGETTO : “INGLESE A FUMETTI”
Classi IIIIII-IVIV-V
Operatori: insegnanti di classe..
Obiettivi
Conoscenza, consolidamento e rafforzamento delle capacità in ambito linguistico
attraverso il linguaggio verbale ed iconico.
Sviluppo delle capacità grafiche e di rappresentazione della propria creatività in
ambito di composizione.
Ampliamento del lessico inglese..
Conoscenza gli elementi costitutivi del fumetto; vignetta, striscia, disegno,
didascalia, parole onomatopeiche, metafora.
34
Sapere che il disegno e la didascalia corrispondono alla descrizione e alla
narrazione; la nuvoletta corrisponde al dialogo.
Conoscere la struttura: sequenza – dialoghi – stati d’animo – azioni.
Saper lavorare in un gruppi.
Contenuti
Racconto orale individuale ( espressione verbale, coinvolgimento della classe che
ascolta, commenta, partecipa).
Narrazione per immagini (disegni diversi che compongono una breve storiella )
Creazione grafica di personaggi tratti da fiabe lette.
Produzione di brevi dialoghi
Uso del fumetto per far" parlare" i personaggi
Dalla composizione di un dialogo alla lettura di un testo teatrale
Dalla lettura di un testo alla rappresentazione teatrale.
Finalità
Offrire agli alunni molteplici opportunità per familiarizzare con un libro
divertendosi all’ascolto di un racconto che farà viaggiare con la fantasia .
Incentivare la passione alla lettura;
Trasformare un libro in una storia a fumetti utilizzando il linguaggio multiplo
formato da immagini, gesti e parole.
Tempi e modalità di svolgimento
Le attività si svolgeranno prevalentemente nei locali della scuola durante l’arco
dell’intero anno scolastico, in piccoli e grandi gruppi.
35
7.4 PROGETTO ED. LEGALITA’
LEGALITA’
Dalla trasgressione della regola al riconoscimento e all’accettazione delle
norme
PROGETTO
Acquisire uno stile di vita improntato alla legalità… da te, al me, a noi…
SCUOLA DELL’INFANZIA
1° ciclo
(Conquistare le prime
regole del vivere
quotidiano).
• Conosce i
comportamenti
da tenere nei
diversi
luoghi/ambienti.
• Conosce le
motivazioni per
rispettare le
regole
condivise.
• Avvia le prime
strutturazioni di
regole di
convivenza
sociale.
SCUOLA PRIMARIA
2° ciclo
Passare dalla conquista dei Raggiungere i bisogni sociali
bisogni primari al desiderio attraverso l’acquisizione di
di quelli sociali.
comportamenti adeguati.
Conosce gruppi di
appartenenza e gruppi
di riferimento.
Riconosce il benessere
comune.
Tollera e supera stati
d’animo “negativi”.
Riconosce il bisogno
di regole per
riprendere il benessere
comune.
Si unisce nel gruppo
con empatia.
Scopre il gusto dello
scambio
interpersonale.
Supera atteggiamenti
egoistici(farsi giustizia
da sé).
Perviene ad un clima
di legalità (chiedere
giustizia).
36
SCUOLA DELL’INFANZIA E
1° CICLO PRIMARIA
C’era una volta il Signor Regolone
1) sequenza
Regolone scrive il regolamento nella scuola dell’Infanzia
2) sequenza
A scuola tutto funziona e i bimbi sono felici
3) sequenza
Fanno irruzione: caos, disordine, trasgressione
4) sequenza
Le maestre vengono legate
5) sequenza
Anche il Signor Regolone subisce la stessa sorte
6) sequenza
Il regolamento viene bruciato
7) sequenza
La cuoca viene legata e a mensa si mangiano solo porcherie
37
SCUOLA PRIMARIA
2° CICLO
C’era una volta il cavalier regolone
1) sequenza
Regolone va in vacanza da Re Artù
2) sequenza
Disordine e trasgressione attaccano la città di Caosslandia
3) sequenza
La città è in preda alla confusione e ognuno fa ciò che vuole
4) sequenza
Il Re chiede aiuto al capo dei Cavalieri, Romualdo
5) sequenza
Romualdo ripristina l’ordine, ma caccia il Re e prende il potere
6) sequenza
Romualdo è un capo prepotente e cattivo
7) sequenza
I cittadini di Caoslandia si ribellano, chiamano urgentemente Regolone che riporterà
ordine – democrazia – costituzione
38
CONCORSO
“IL NOSTRO AMICO REGOLONE”
La Madre Generale Carmelina Vergara e il Team didattico-educativo della
Congregazione “Ancelle del S. Cuore di S. Caterina Volpicelli”
bandiscono
per l’anno scolastico2011-2012 un concorso grafico-pittorico per la creazione del
personaggio di Regolone.
Tale concorso è rivolto agli alunni delle scuole paritarie dell’Infanzia e Primaria di
tutte le sedi dell’Istituto C. Volpicelli.
Gli elaborati, che potranno essere realizzati singolarmente o in gruppo dovranno
riportare sul retro del foglio da disegno i seguenti dati:
1) nome e cognome dell’alunno o dei componenti del gruppo
2) la classe e la scuola di appartenenza
gli elaborati dovranno pervenire entro il 16 dicembre 2011 alla segreteria di
Congregazione – Casa Madre “C. Volpicelli” Largo Volpicelli, 7
80136 NAPOLI.
La commissione, PRESIEDUTA DALLA Superiora Generale, valuterà gli elaborati.
Al disegno vincente verrà attribuito u premio consistente in libri. Il personaggio
realizzato diverrà l’elemento caratterizzante e aggregante le istituzioni scolastiche per
l’anno in corso.
La data della premiazione verrà comunicata successivamente a tutte le sedi
scolastiche.
Per maggiore chiarimento e guida alla realizzazione del disegno si allegano le
strutture delle sequenze dei racconti del signor Regolone per la scuola paritaria
dell’Infanzia insieme al primo ciclo e del secondo ciclo della scuola primaria.
I Docenti potranno esporre agli alunni le varie sequenze per suscitare la curiosità e
l’interesse dei bambini su questo nuovo personaggio, prima di procedere alla sua
realizzazione grafica.
39
G
RANDI
E
MOZIONI
M
ERAVIGLIOSE
E
SPERIENZE
L
EGANO
L
UNGHE
A
MICIZIE
G
IOCANDO
G
IOIOSE
I
NNUMEREVOLI
O
RE
8. Esperienze didattiche in rete
40
Negli anni della scuola elementare i ragazzi concludono il periodo dell’infanzia e si
affacciano all’adolescenza. E’ una transizione che sconvolge tutti gli equilibri
precedenti nei quali la mediazione degli adulti regolava il rapporto con la realtà. La
rete rassicurante della protezione e di sostegno che aveva offerto ai bambini l’energia
ed i riferimenti necessari per la loro crescita si trasforma sempre più in uno spazio
angusto, percepito come un limite che deve essere superato per avventurarsi a piccoli
passi nel mondo aperto degli adulti. Anche il versante cognitivo è investito dal
cambiamento con il progressivo superamento del pensiero concreto ed il consolidarsi di
quello logico deduttivo, capace di operare pienamente con sistemi rappresentativi
astratti ed avviandosi così verso la dimensione adulta del conoscere. Si tratta di un
processo difficile e graduale il cui ritmo evolutivo è fortemente condizionato dalle
emozioni e dal mantenimento dell’autostima. La scuola accompagna i ragazzi in questo
passaggio, favorisce il distacco graduale dalla dimensione infantile e propone
esperienze idonee a saggiare la loro capacità di navigazione autonoma. Ma per
sostenere questa evoluzione verso l’adolescenza deve dosare le proprie proposte,
foggiare l’esposizione verso il nuovo su solidarietà coltivate e verificate, deve essere
capace considerare l’intreccio delle dimensioni di sviluppo del ragazzo: l’identità,
l’autonomia, la relazionalità, la competenza.
Appare quindi necessario che queste considerazioni di ordine psicologico guidino le
scelte della scuola elementare anche, e forse soprattutto, nel progettare esperienze
che si allontanino in modo così marcato dai confini delle aule.
41
COLLE DI VAL D’ELSA
ROMA
NAPOLI
42
8.1 TERRITORIO E AMBIENTE
Il progetto in rete “territorio e ambiente”, che sarà sviluppato nell’arco
di tutto l’anno scolastico 2011/2012, riguarda ricerche e curiosità di luoghi
e territori con particolare attenzione allo studio e salvaguardia
dell’ambiente. I materiali realizzati (foto, disegno, ricerche, ecc.) saranno
oggetto di scambio tra le varie sedi con il supporto multimediale.
8.2 CULTURA E TRADIZIONI LOCALI
Il progetto in rete “Cultura e tradizioni locali”, che avrà come punto di
forza “Aspettando il Natale”, dovrà svolgersi nel periodo che va dai primi
giorni di novembre all’inizio delle vacanze natalizie (curiosità, leggende,
tradizioni della propria terra, ricette culinarie legate a questa bellissima
festività).
Il materiale realizzato sarà oggetto di scambio tra le varie sedi con il
supporto multimediale.
43
UNITA’ DIDATTICA
Il fiume Elsa e il canale Maestro della Chiana
I due corsi d’acqua, per gli abitanti delle valli dove questi scorrono,
rappresentano molto di più di un aspetto puramente geografico;
rappresentano, infatti, un legame inscindibile con una terra amata dove
sono le proprie radici dove, nei secoli, ha visto trasformare la sua
economia e né ha vissuto, nel bene e nel male, gli effetti. Di questa storia
occorre far consapevoli i bambini perché diventino un domani i difensori,
“le sentinelle”, del valore sacro della natura che oggi spesso violenta e
distrugge. La creatività e la fantasia dei ragazzi saranno gli strumenti per
incentivare interessi e dare motivazioni per un lavoro che vuole renderli
consapevoli di questa storia, anche attraverso miti e leggende che si
intrecciano con la realtà.
Il metodo consentirà agli alunni di risalire, dalla scoperta attraverso le
osservazioni, alla conoscenza del territorio in cui vivono e a confrontarlo
con un’altra realtà e un’altra storia.
Il progetto vuole costruire, fin dalla prima età, un uomo che sappia
tutelare e difendere la natura sviluppandone l’amore e il rispetto, il senso
di appartenenza al proprio territorio e la conoscenza della sua storia.
44
ARTE – STORIA - ARCHEOLOGIA
I CASTELLI
LE ABBAZIE
LE ZONE
ARCHEOLOGICHE
I PALAZZI
ATTIVITÀ IN AULA
1) Incontro con esperti
2) Interviste ai nonni o a persone del luogo
3) Lavori di gruppo per la rielaborazione dei dati acquisiti
Presentazione del lavoro:
mostre, video, relazioni, drammatizzazioni, racconti, poesie, disegni,
canzoni, ecc.
45
9. CURRICOLO
9.1 DISCIPLINE E AREE DISCIPLINARI
AREA LINGUISTICO – ARTISTICO - ESPRESSIVA
nella Scuola Primaria (già elementare) e nella Scuola secondaria di primo grado ( già media inferiore)
Obiettivi di apprendimento (non riportati nell’indice)
Area
Disciplina
con le eventuali articolazioni
al termine dei tre periodi previsti
Cl. 3^ elem.
Cl. 5^ elem.
Cl. 3^ media
Italiano
- Ascoltare e
- Ascoltare e
- Ascoltare e
parlare
parlare
parlare
- Leggere
- Leggere
- Leggere
- Scrivere
- Scrivere
- Scrivere
- Riflettere sulla
- Riflettere sulla
- Riflettere sulla
lingua
lingua
lingua
Lingue
- Ricezione orale
- Ricezione orale
- Ricezione orale
comunitarie:
(ascolto)
(ascolto)
(ascolto)
di fatto
- Ricezione
- Ricezione
- Ricezione
nelle elementari
scritta (lettura)
scritta (lettura)
scritta (lettura)
Inglese
- Interazione
- Interazione
- Produzione
orale
orale
orale non
+
- Produzione
- Produzione
interattiva (escl. 2^
lingua stran.)
scritta
scritta
- Interazione
una seconda lingua
orale
straniera
Produzione
alle medie
scritta
Musica
Arte e immagine - Percettivo visivi
- Percettivo visivi
- Percettivo visivi
- Leggere
- Leggere
- Leggere e
- Produrre
- Produrre
comprendere
- Produrre e
rielaborare
Corpo movimento - Il corpo e le
- Il corpo e le
- Il corpo e le
sport
funzioni sensofunzioni sensofunzioni sensopercettive
percettive
percettive
- Il movimento del - Il movimento del - Il movimento del
corpo e la sua
corpo e la sua
corpo e la sua
relazione con lo
relazione con lo
relazione con lo
spazio e il tempo
spazio e il tempo
spazio e il tempo
- Il linguaggio del
- Il linguaggio del
- Il linguaggio del
corpo come
corpo come
corpo come
modalità
modalità
modalità
comunicativocomunicativocomunicativoespressiva
espressiva
espressiva
- Il gioco, lo
- Il gioco, lo
- Il gioco, lo
sport. Le regole,
sport. Le regole,
sport. Le regole,
il fair play
il fair play
il fair play
- Sicurezza e
- Sicurezza e
- Sicurezza e
prevenzione,
prevenzione,
prevenzione,
salute e
salute e
salute e
benessere
benessere
benessere
46
Area
Disciplina
AREA STORICO - GEOGRAFICA
Storia
Geografia
Obiettivi di apprendimento (non riportati nell’indice)
con le eventuali articolazioni
al termine dei tre periodi previsti
Cl. 3^ elem.
Cl. 5^ elem.
Cl. 3^ media
- Organizzazione
- Uso dei
- Uso dei
delle
documenti
documenti
informazioni
- Organizzazione
- Organizzazione
- Uso dei
delle
delle
documenti
informazioni
informazioni
- Strumenti
- Strumenti
- Strumenti
concettuali e
concettuali e
concettuali e
conoscenze
conoscenze
conoscenze
- Produzione
- Produzione
- Produzione
- Orientamento
- Orientamento
- Carte mentali
- Carte mentali
- Carte mentali
- Concetti
- Linguaggio
- Linguaggio
geografici e
della geodella geoconoscenze
graficità
graficità
- Ragionamento
- Paesaggio
- Paesaggio
spaziale
- Regione
- Linguaggio
- Territorio e
della georegione
graficità
- Immaginazione
geografica
- Metodi,
tecniche,
strumenti propri
della geografia
47
Area
Disciplina
AREA MATEMATICO-SCIENTIFICOTECNOLOGICA
Matematica
Scienze naturali e
e sperimentali
Tecnologia
Obiettivi di apprendimento (non riportati nell’indice)
con le eventuali articolazioni
al termine dei tre periodi previsti
Cl. 3^ elem.
Cl. 5^ elem.
Cl. 3^ media
- Numeri
- Numeri
- Numeri
- Spazio e figure
- Spazio e figure
- Spazio e figure
- Relazioni,
- Relazioni,
- Relazioni e
misure, dati e
misure, dati e
funzioni
previsioni
previsioni
- Misure, dati e
previsioni
- Sperimentare
- Oggetti,
- Fisica e chimica
con oggetti e
materiali e
- Astronomia e
materiali
trasformazioni
scienze della
- Osservare e
- Osservare e
terra
sperimentare
sperimentare sul
- Biologia
sul campo
campo
- L’uomo, i
- L’uomo i
viventi e
viventi e
l’ambiente
l’ambiente
- Esplorare il
- Interpretare il
mondo fatto
mondo fatto
dall’uomo
dall’uomo
Per ogni disciplina, al termine della 5^ elem. e della 3^ media, sono inoltre indicati
i traguardi per lo sviluppo delle competenze.
9.2 Programmazione educativa e didattica (fascicolo rilegato)
La programmazione didattica si basa sulle “Nuove Indicazioni per il
curricolo” (D.M. 31/07/07)
Per la programmazione delle singole discipline vedi fascicolo
Programmazione Didattica
9.3 Lingua straniera e informatica
Sono attivati in tutte le 5 classi
come curricolari, in base alle nuove norme
ministeriali, gli insegnamenti della lingua inglese e dell’informatica.
48
9.4 Criteri di valutazione
La scuola avendo come obiettivo primario la maturazione integrale della
persona si pone come criteri essenziali di valutazione il raggiungimento di
obiettivi cognitivi specifici relativi alle discipline della scuola elementare
e specialmente la verifica del percorso effettuato dai singoli alunni in
relazione ai livelli di partenza.
Per quanto riguarda gli obiettivi educativi si tiene conto in particolar
modo delle relazioni stabilite dai singoli alunni con i docenti e il gruppo
classe e delle risposte agli stimoli educativi offerti dalla programmazione
curriculare ed extracurricolare.
Nella scuola elementare la valutazione degli alunni e la consegna delle
schede, avviene a scadenza quadrimestrale. Sulle schede vengono espressi
giudizi emersi da osservazioni sistematiche e prove di verifica condotte
puntualmente dagli insegnanti, in riferimento agli obiettivi didattici
programmati. Esse vengono attuate per mezzo di elaborati individuali,
collettivi, interrogazioni, lavori di gruppo, questionari.
9.5
Continuità educativo-didattica
Verticale
La continuità tra l’ordine di scuola precedente e quello successivo, viene
considerata con molta attenzione.
Le proposte programmate si articolano a vari livelli:
• 
iniziative ed attività per gli alunni degli anni-ponte;
• 
incontri informativi sulle opportunità offerte dalla
nostra scuola e dalle altre scuole presenti nel territorio per i
genitori della classe quinta ed ultimo anno di scuola materna da
svolgere nel periodo delle iscrizioni;
• 
incontri tra docenti per scambio di informazioni sia sulle
esperienze più significative svolte nel corso dell’anno
scolastico, sia sui prerequisiti in possesso degli alunni.
49
Orizzontale
I rapporti tra la scuola, la famiglia, gli enti e le istitutzioni territoriali
pongono l’esigenza di assicurare la continuità educativa cosiddetta
“orizzontale” tra i diversi ambienti di vita e di formazione dell’alunno.
In collegamento con la famiglia e l’extra scuola, la nostra scuola individua
percorsi e progetti vari da realizzare durante l’anno scolastico nelle
diverse classi.
9.6 Accoglienza e integrazione
Data la presenza di bambini provenienti da altre culture la nostra scuola
mira al rispetto e all’integrazione all’interno della classe e del tessuto
sociale in genere promovendo momenti di dialogo e di scambio culturale.
9.7 Viaggi di Istruzione, escursioni e partecipazione a iniziative
locali
Ogni anno nell’ ambito della programmazione didattica vengono organizzati
viaggi di istruzione dalla mattina alla sera in luoghi di interesse artisticoculturale e visite guidate a mostre , musei e aziende artigianali e
alimentari del territorio
sia in base alle iniziative locali che vengono
presentate ogni anno sia in base alla programmazione annuale.
50
10.
10. PROGETTI
10.1.
10.1.
PROGETTO
CONTINUITA’:
SCUOLA MATERNA/SCUOLA
ELEMENTARE
Classi: ultimo anno della materna / prima elementare.
Operatori: insegnanti di classe della scuola materna e elementare .
Tempi: incontri periodici stabiliti secondo la programmazione didattica
secondo il seguente calendario (1
1 incontro al mese secondo i
seguenti mesi):
mesi
-
dicembre
-
febbraio
-
aprile
-
maggio
Modalità
Modalità di svolgimento
Il progetto continuità materna / elementare prevede una serie di incontri
tra i bambini dell’ultimo anno della materna e quelli della prima classe
elementare.
Le attività si svolgeranno nei locali della scuola elementare e della scuola
materna.
Premessa metodologica
La decisione delle insegnanti di intraprendere un percorso comune è nata
dall’esigenza condivisa di dare una risposta concreta e precisa al bisogno
di garantire l’unitarietà del processo di apprendimento, progettando
insieme esperienze mirate e graduali.
Come base portante del progetto è stata scelta l’educazione alla lettura con
la finalità principale di educare il bambino, fin dall’età prescolare, al
piacere della lettura, all’ascolto attivo, all’osservazione creativa delle
immagini.
All’educazione alla lettura verranno affiancate l’educazione all’immagine
e l’educazione motoria.
51
Finalità generali
- realizzare la continuità favorendo un passaggio sereno e motivante
- stimolare l’approccio all’apprendimento della lettura e della scrittura
- stimolare la curiosità
- rafforzare lo spirito di amicizia e di collaborazione nella realizzazione di
un progetto comune
10.2.
10.2.
PROGETTO “LA STRADA” : EDUCAZIONE STRADALE E
ALTRO.
Classi :
III - IV – V
Operatori :
- insegnanti di classe
- polizia municipale
Obiettivi:
Conoscere la strada dal punto di vista socio-culturale, artistico e del codice
della strada
Osservazione e utilizzo delle norme di comportamento in autobus e auto
Conoscenza e utilizzo delle principali norme del codice della strada
in
quanto pedoni e ciclisti
Le norme di sicurezza sulla strada
Contenuti:
• Il corretto comportamento del pedone: sul marciapiede; in prossimità di
passi carrabili; sulle strade senza marciapiede
• Le direzioni: destra e sinistra
• La strada: le strisce pedonali; i segnali del semaforo; i segnali particolari
del semaforo
• Il vigile: le segnalazioni
• Gli attraversamenti: sulle strisce e fuori
• I segnali stradali: di pericolo; di divieto; di obbligo
• Le regole del Codice della strada relative al ciclista
• Il significato della segnaletica
52
• La bicicletta: le funzioni di ogni singola parte; gli accessori utili; la
necessità di una buona manutenzione; intervento in caso di foratura
• I percorsi ciclabili
• Regole fondamentali per circolare sulla strada
• La distanza di sicurezza
• Comportamento in prossimità di un incrocio
• La precedenza
• La svolta
• La segnaletica della strada
• I segnali stradali: obbligo; divieto; pericolo
• Comportamenti: in caso di caduta; in caso di incidente
Finalità:
Questo progetto nasce dall’esigenza di dare ai bambini alcune nozioni
generali riguardo al codice della strada e una esperienza tangibile che
perduri anche al di fuori dall’edificio scolastico.
Infatti dal 1993 anche in Italia l’educazione stradale è diventata
obbligatoria nelle scuole di ogni ordine e grado.
L’educazione stradale ha infatti un ruolo fondamentale nel miglioramento
della sicurezza della circolazione, in quanto solo una efficace azione
educativa può dare ai bambini una “cultura del traffico” che diventi parte
integrante del loro modo di vivere e li porti a considerare il rispetto delle
regole della circolazione una cosa normale e non un’odiosa costrizione.
Inoltre non è da trascurare il fatto che l’educazione stradale può sviluppare
nei giovani il rispetto dei diritti degli altri, la tolleranza nei confronti
degli altri diversi da sé, una maggiore considerazione per i membri più
deboli della società, in poche parole può aiutarli a diventare adulti,
indipendenti e responsabili.
La strada da sempre fonte di scambi commerciali e di comunicazione, è
comunque una grande fonte di pericoli, per chi non ne conosce o non segue
le sue regole.
I pericoli più grandi legati alla strada sono gli incroci pericolosi, la poca
conoscenza dei segnali stradali, l’alta velocità degli automobilisti, le strade
53
strette, tortuose, poco illuminate e con poca segnaletica, le strade senza
marciapiedi per i pedoni e senza piste ciclabili per le biciclette…….
Ma i rischi sulla strada sono molti e la lista potrebbe continuare a lungo.
Inoltre esistono varie tipologie di strade:
-
di campagna (strette e con fondi stradali sconnessi);
-
di città (larghe, dritte e con fondi stradali molto agevoli);
-
di montagna (ripide, tortuose e strette).
La nostra attenzione si fermerà sulla nostra strada, su quei percorsi
che facciamo abitualmente: le strade principali della mia città, le
circonvallazioni, la relativa segnaletica, le strisce pedonali sulle
quali attraversiamo, i semafori, i lampeggiatori, le rotatorie, gli stop
e le precedenze.
Inoltre ed infine sarà opportuno e di grande interesse soffermarci ad
osservare quali sono i pregi e i difetti delle strade che “servono” e che
collegano le varie frazioni del nostro paese.
Tempi:
Due incontri di due ore con la polizia
municipale nei locali della
scuola
Un uscita in strada per verifica delle nozioni apprese
Materiali :
cartine stradali , libri, cartelloni, audiovisivi, materiali di facile consumo.
10.3.
10.3. PROGETTO CINEMA
Classi
coinvolte:
I
-
II-
III-
IV-
V
in
base
alla
programmazione
cinematografica.
Operatori : insegnanti di classe
Tempi e modalità di svolgimento:
5 incontri a cadenza mensile ciascuno dei quali prevede la visione di un
film per ragazzi presso il cinema di S. Agostino.
54
Tali incontri sono preceduti da un’introduzione specifica al film, con
analisi delle tecniche cinematografiche usate.
I bambini delle varie classi vi parteciperanno a rotazione in base alla
programmazione proposta.
Obiettivi:
- avvicinare in modo corretto i ragazzi al linguaggio cinematografico
- acquisire le conoscenze di base per una visione attenta di film
-
leggere un testo audiovisivo
10.4.
10.4. PROGETTO GOLF: EDUCAZIONE MOTORIA
Classi coinvolte: IV e V .
Operatori : maestri del Circolo di Golf “La Badia”
Tempi e modalità di svolgimento:
4 o5
o incontri a cadenza settimanale direttamente sul campo da golf a La
Badia da fissare in base alla disponibilità degli insegnanti del Circolo
Tali incontri sono preceduti da una lezione introduttiva fatta a scuola per
imparare i vari termini tecnici e le regole del gioco del golf.
I bambini delle varie classi vi parteciperanno a rotazione in base alla
programmazione proposta ed alla disponibilità data dal Circolo..
Obiettivi:
- avvicinare in modo corretto i ragazzi alla conoscenza del gioco del golf
ed al rispetto delle regole e della natura.
-
conoscere un nuovo sport da praticare all’aria aperta, immersi nel verde
.Apprezzare le qualità del Golf: natura, silenzio e rispetto degli altri.
10.5PROGETTO
10.5PROGETTO SPAGNOLO.
Classe coinvolta: la V.
Operatori coinvolti:
coinvolti insegnante di madrelingua.
Tempi e modalità di svolgimento:
svolgimento in via sperimentale, il progetto inizierà
nel II quadrimestre con 1 ora settimanale.
55
Obiettivi :
- avvicinare i ragazzi ad una lingua straniera nuova, a tradizioni e
culture di paesi lontani
10.6
10.6.
.6. PROGETTO
ALLA LEGALITA’.
Classi coinvolte: la IV e la V.
Operatori coinvolti:
coinvolti comando dei Carabinieri di Colle di Val d’Elsa.
Tempi e modalità di svolgimento: in via sperimentale, il progetto inizierà
nel II quadrimestre con alcuni incontri a scuola da parte del Comandante
dei Carabinieri ed una uscita a fine progetto per visitare la Caserma in
piazza Armolfo. Le date sono da concordare in base alla disponibilità dei
Carabinieri.
Obiettivi :
- promuovere la legalità tra i giovani ed avvicinarli ad un rapporto sereno
e di fiducia nei confronti delle forze dell’ordine che sono presenti sul
territorio. Aiutarli a comprendere bene il significato di gravi problemi
vicini alla loro età, con indicazioni dirette per un percorso rivolto a seguire
le norme legali.
56
Scarica

P.O.F. - Ancelle del Sacro Cuore di Colle di Val d`Elsa