INDICE
PREMESSE
DESCRIZIONE DELLE OPERE OGGETTO DI MANUTENZIONE ORDINARIA
PREVISIONI D’INTERVENTO
ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE
INDICAZIONI PER L’ESECUZIONE IN SICUREZZA DEGLI INTERVENTI MANUTENTIVI SUI
RIPASCIMENTI IN MATERIALE INERTE
CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI
QUADRO TECNICO ECONOMICO
ELENCO ELABORATI
ALLEGATO 1 - FASCICOLO DI MANUTENZIONE DELLE OPERE
ALLEGATO 2 - SCHEDE DEI MEZZI OPERATIVI DA UTILIZZARE
PREMESSE
L’intervento in argomento rappresenta l’attuazione delle necessarie operazioni di
manutenzione ordinaria dei ripascimenti artificiali attuati in Marina di Pisa nell’ambito del
programma regionale di “Interventi prioritari di recupero e riequilibrio del litorale” (D.C.R. n. 47
dell’11 marzo 2003), di cui la Provincia di Pisa è stata individuate ente attuatore per le opere
ricadenti nel territorio di propria competenza.
L’intervento denominato “Marina di Pisa: difesa abitato, modifica opere esistenti e
ripascimento arenile: lotto 1 – completamento interventi sperimentali”, è stato finanziato dalla
Regione, nell’ambito del suddetto programma, con decreto n. 1296 del 08.03.2006 ed approvato
con determinazione dirigenziale n. 3092 del 29.06.2006.
Le relative opere sono state eseguite dall’impresa Edilconglomerati Srl di Avenza (MS) in
qualità di impresa consorziata nel Consorzio Ravennate delle Cooperative di Produzione e Lavoro
di Ravenna soggetto aggiudicatario dell’appalto.
I lavori originari hanno avuto materialmente inizio nel dicembre 2006 e sono stati ultimati il
mese di maggio 2008. Successivamente si è provveduto alla riconsegna delle opere alla competente
Capitaneria di Porto pur rimanendo, ai sensi della LR. 91/1998, gli uffici provinciali competenti
riguardo gli aspetti manutentivi commessi alla conservazione in efficienza delle opere.
La presente relazione è a supporto della perizia di manutenzione ordinaria dei recenti
ripascimenti in ghiaia per i quali, a seguito dei ripetuti attacchi ondosi subiti nella passata stagione
invernale, si manifesta la necessità di un rimodellamento morfologico mediante spianamento delle
berme di tempesta, così da ripristinarne l’originaria efficienza in termini di smorzamento
dell’energia incidente.
DESCRIZIONE DELLE OPERE OGGETTO DI MANUTENZIONE ORDINARIA
L’intervento di difesa costiera già attuato si propone di contrastare i gravi effetti prodotti dagli
eventi meteo-marini nel tratto compreso tra l’abitato di Marina di Pisa e Tirrenia, che sempre più
frequentemente provocano rilevanti ripercussioni sulla costa e sui fabbricati posti in adiacenza alla
riva. Questo costituisce un primo stralcio dell’intervento indicato come “Intervento 5 - Lotto 1” nel
suddetto Documento Preliminare ed interessa il tratto antistante l’abitato di Marina di Pisa compreso
tra le Scogliere 6 e 7 (Intervento Nord di protezione del centro abitato) ed il settore posto alla sua
periferia meridionale, immediatamente a Sud dell’ultima scogliera parallela (Intervento di protezione
della periferia Sud).
Nel tratto compreso tra le due celle n° 6 e n° 7 è stata realizzata una spiaggia in ghiaia che si
estende verso le scogliere foranee. Al fine di contenere i nuovi volumi di ripascimento sono inoltre
stati realizzati tre pennelli trasversali di delimitazione delle celle. Con i due pennelli esterni (n.1 e 3) si
realizza un collegamento tra la scogliera radente e quella foranea, isolando il funzionamento delle
nuove celle di difesa rispetto alle limitrofe, mentre il pennello centrale mantiene separate le due zone
di ripascimento impedendo gli spostamenti di materiale tra le due vasche.
Riguardo le scogliere foranee, prima emerse, sono state attuate abbassate alla quota di -1 m sul
livello del mare (quota prevista valutando anche i possibili assestamenti a breve termine). Le scogliere
sono state inoltre collegate tra loro, prolungandole in modo da chiudere i “varchi” preesistenti. Si è
anche proceduto alla loro risagomatura, consistente nella modifica del paramento lato mare (realizzato
con pendenza 1:5) e nell’ampliamento della testa sommersa fino al raggiungimento di 20m
complessivi.
Per quanto riguarda l’Intervento di protezione della periferia Sud è stato attuato un
ripascimento del litorale nel tratto compreso tra gli stabilimenti balneari Foresta e Barbarossa, con
modalità e caratteristiche analoghe di quello precedentemente descritto. Sono stati inoltre prolungati
verso mare, sia nella loro parte emersa che soffolta, due dei tre pennelli esistenti al fine di limitare gli
spostamenti longitudinali del materiale impiegato per il ripascimento.
PREVISIONI D’INTERVENTO
Relativamente agli interventi manutentivi che si rendono necessari, questi si configurano
essenzialmente nello spianamento delle berme di tempesta formatesi a seguito della mobilizzazione
del materiale inerte indotta da mareggiate particolarmente intense.
Non è invece necessario procedere ad una integrazione del materiale inerte di ripascimento (ghiaia),
ciò conferma le previsioni progettuali originarie. Dato l’elevato confinamento dello stesso e il
maggior quantitativo versato per tener conto della sua ridistribuzione di equilibrio, il monitoraggio
morfologico condotto ha mostrato l’assenza di significative dispersioni del materiale, pertanto la
“spiaggia”, anche in condizioni rimodellate, è ancora in grado di garantire il quantitativo minimo,
pari a 100 mc/ml di ghiaia, anche in corrispondenza delle zone più critiche (porzioni nord delle
celle).
Così come progettualmente previsto si è invece realizzata una localizzata migrazione di materiale
da nord verso sud. Tuttavia tale fenomeno si appare oggi meno accentuato rispetto alla passata
stagione, pur essendo ancora maggiormente marcato nel tratto d’intervento compreso tra gli
stabilimenti balneari Foresta e Barbarossa. Si ritiene pertanto di procedere al riequilibrio
longitudinale della linea di riva, tuttavia, contrariamente allo scorso anno, tale intervento potrà
essere realizzato direttamente con i mezzi d’opera senza necessità di ricorrere al caricamento del
materiale ed al trasporto dello stesso in diversa area del cantiere.
Corografia di localizzazione degli interventi
Le operazioni di riprofilatura della scarpata lato mare saranno condotte essenzialmente con utilizzo
di più mezzi (escavatori) di idonea potenza e dimensioni.
Gli interventi manutentivi sopra descritti saranno attuati prima della stagione balneare, in
quanto finalizzati anche alla miglior fruizione delle “spiagge”. Infatti, così come realizzato anche a
fine dei lavori originari, si ritiene opportuno procedere al un “stesura” del materiale costituente il
ripascimento con una pendenza più ridotta rispetto a quella progettuale, tale opportunità è stata
concordata con i competenti Uffici comunali e della Capitaneria di Porto al fine di rendere “più
sicure” le strutture di difesa anche a fronte di un loro possibile fruizione pubblica, utilizzo
improprio ma non materialmente impedibile.
ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE
Nelle zone dove dovranno essere eseguiti i lavori occorrerà attuare tutti i possibili accorgimenti e
precauzioni in modo da arrecare il minor fastidio possibile all’ambiente esterno.
L’esecuzione dell’intervento è prevista nel pieno rispetto delle prescrizioni e raccomandazioni
avanzate in sede di realizzazione delle opere oggetto di manutenzione (Regione Toscana – Area
Extradipartimentale Sviluppo Sostenibile - rapporto istruttorio del maggio 2000 e nota 108/4489 del
31.07.2002).
In linea di massima, le misure che dovranno essere attuate a causa della presenza del cantiere,
dovranno riguardare:
a) Utilizzo delle macchine operatrici
Le aree del cantiere dove si svolgeranno le lavorazioni, in considerazione della presenza aree
limitrofe di persone non addette ai lavori, dovranno essere delimitate con reti plastiche di altezza
opportuna.
Tutte le macchine utilizzate per i lavori, quali ad esempio quelle per movimenti terra (escavatori,
pale meccaniche, ecc.), dovranno essere del tipo silenziato e di moderna concezione, con marmitte
perfettamente efficienti.
Al fine di limitare il rischio di rilascio di carburanti, lubrificanti ed altri idrocarburi in mare dovrà
essere posta particolare attenzione all’esecuzione dei relativi rifornimenti ai mezzi meccanici e
prevedere un controllo giornaliero dei circuiti oleodinamici.
b) Prescrizioni generali
Per l’attuazione dell’intervento si prevede un periodo di lavoro di circa dieci giorni. L’orario di
lavoro giornaliero sarà dalle 8.00 del mattino alle 18.00 della sera.
Per quanto riguarda le emissioni sonore in fase di costruzione dovranno essere rispettati i limiti
stabiliti dal D.M. 14.11.1997, eventualmente facendo ricorso all’autorizzazione in deroga per le
attività temporanee, di cui alla Deliberazione del Consiglio Regionale 77/2000, allegato I, parte III.
INDICAZIONI PER L’ESECUZIONE IN SICUREZZA DEGLI INTERVENTI MANUTENTIVI SUI
RIPASCIMENTI IN MATERIALE INERTE
Descrizione delle lavorazioni
Rimodellamento e spianamento del materiale inerte
-
Le operazioni di spostamento non potranno aver inizio prima della realizzazione della
delimitazione/recinzione dell’area interessata dalle operazioni medesime;
-
Lo stoccaggio provvisorio di tale materiale è previsto in cumuli nelle aree adiacenti a quelle di
successivo rimodellamento.
-
Lo spianamento del materiale sarà realizzato con mezzi che opereranno dalla sommità della
berma spostando la ghiaia da terra verso mare.
Mezzi di cui si prevede l’utilizzo
-
escavatore cingolato con attrezzatura frontale idraulica
-
ruspa o secondo escavatore
(di tali mezzi si prevede un utilizzo singolo o contemporaneo)
Individuazione, analisi e valutazione dei rischi
a) Ribaltamento dei mezzi d’opera
b) Franamento del materiale accumulato con rischio di seppellimento
c) Investimento da parte dei mezzi di cantiere
d) Collisione tra mezzi d’opera
a) 1. qualora nelle operazioni di stoccaggio del materiale debbano essere predisposte rampe,
idonee al raggiungimento delle quote di scarico del materiale sciolto, la loro larghezza
minima dovrà essere pari alla larghezza del mezzo maggiorata di almeno 4m, in ragione del
possibile franamento dei cigli della scarpata. In corso d’opera l’operatore dovrà comunque
mantenere una distanza minima dal bordo della scarpata di 1,50m. La pendenza delle rampe
sarà concordata prima dell’inizio delle lavorazioni in relazione alle tipologie di mezzi
utilizzati per l’approvvigionamento;
2. nell’operazione di modellazione provvisoria dei profili e stendimento finale i mezzi d’opera
dovranno procedere alla movimentazione del materiale inerte mantenendosi su vie di
transito delle stesse dimensioni sopra stabilite;
3. nell’operazione di spianamento della berma si dovrà procedere dall’alto verso il basso e da
terra verso mare, ponendo particolare attenzione a mantenere una distanza minima di 2 m
dall’asse anteriore del mezzo d’opera al ciglio della scarpata.
b) 1. durante le operazioni di stoccaggio e spianamento deve essere interdetto l’accesso al piede
delle scarpate sia a mezzi che a persone;
2. il materiale dovrà essere accumulato così da formare mucchi stabili con scarpa mai
superiore a 30°.
c) 1. il percorso dei mezzi deve essere segnalato e separato dal percorso pedonale;
2. prima di effettuare le operazioni verificare che non vi siano persone nel raggio di azione
della macchina.
d) 1. in caso di utilizzo di più mezzi per la movimentazione del materiale l’operatività di un
mezzo non dovrà sovrapporsi al raggio d’azione degli altri;
2. nelle manovre di avvicinamento dovranno essere azionati gli avvisatori acustici.
La ditta incaricata di eseguire la lavorazione dovrà garantire il rispetto delle procedure sopra
descritte.
CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI
Lavorazione
Cella 6
Rimodellamento arenile
Cella 7
Rimodellamento arenile
Area Foresta-Barbarossa
Rimodellamento arenile
1
2
3
Settimana 1
4
5
6
7
8
9
10
Settimana 2
11
12
13
14
QUADRO TECNICO ECONOMICO
IMPORTO LAVORI
per lavori soggetti a ribasso:
11.356,00
per oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso
1.090,00
Importo Totale dei Lavori €
12.446,00
Somme a disposizione per:
a) IVA (20%)
€
2.489.20
c) incentivo ex art. art. 92 D.Lgs.163/2006 (2%)
€
248,92
d) imprevisti, arrotondamenti, spese d’appalto e varie €
815,88
Totale €
3.554,00
IMPORTO COMPLESSIVO €
3.554,00
16.000,00
ELENCO ELABORATI
La presente perizia di manutenzione delle opere di difesa costiera è composta dai seguenti elaborati:
1) Relazione tecnico-descrittiva
2) Computo metrico-estimativo delle opere
3) Elaborati grafici: planimetrie e sezioni
4) Capitolato Speciale d’Appalto ed Elenco Prezzi
ALLEGATO 1
FASCICOLO DI MANUTENZIONE DELLE OPERE
MARINA DI PISA
DIFESA ABITATO, MODIFICA OPERE ESISTENTI E RIPASCIMENTO ARENILE
LOTTO 1 - COMPLETAMENTO INTERVENTI SPERIMENTALI
PIANO DI MANUTENZIONE DELLE OPERE
Le opere oggetto di valutazione risultano le seguenti:

Intervento a protezione del centro abitato, nel tratto di litorale tra piazza Gorgona e piazza
Sardegna (scogliere foranee n. 6 e 7): scogliere soffolte, pennelli trasversali e spiaggia di ghiaia.

Intervento di protezione della periferia sud, nel tratto tra gli stabilimenti balneari “Foresta” e
“Barbarossa”: spiaggia di ghiaia e pennelli trasversali per il contenimento degli spostamenti del
materiale di ripascimento.
Il programma di manutenzione delle suddette opere comprende:
LAVORI PERIODICI
La manutenzione periodica consiste essenzialmente in:
1) Spianamento delle spiaggia prima dell’inizio della stagione balneare.
LAVORI STRAORDINARI
La manutenzione straordinaria consiste essenzialmente in:
1) Spianamento della spiaggia in occasione di mareggiate particolarmente intense (tempi di ritorno
superiori a 20 anni) al fine di eliminare il rischio di proiezioni di materiale sulla via litoranea;
2) Integrazione del materiale inerte utilizzato per il ripascimento (ghiaia) in caso ci siano
dispersioni di materiale tali da ridurre il materiale in corrispondenza dei pennelli nord al disotto dei
100 mc/ml;
3) Manutenzione (rifioritura) delle scogliere da programmare in relazione alle effettive necessità.
Per tutte le lavorazioni di carattere straordinario, si farà riferimento, per la valutazione dei singoli
costi, ai prezzi medi di mercato del periodo relativi ai noleggi, manodopera e materiali in accordo
con la ditta esecutrice dei lavori.
LAVORI PERIODICI
SCHEDA ATTIVITA’ 1
Attività 01: spianamento della spiaggia prime dell’inizio della stagione balneare
L’operazione consiste nello spianamento della spiaggia prima dell’inizio della stagione balneare.
Macchine e attrezzi utilizzati
Pala meccanica
Indispensabile ( SI )
Frequenza ( 1 anno )
Ditta incaricata
Rischi potenziali
- Pericoli investimento delle persone, errata manovra del trattore, caduta del materiale
dall’alto, cedimento e anomalie delle parti meccaniche, vibrazioni, rumore, polvere,
scivolamenti, cadute e ribaltamento.
Misure preventive
Attrezzatura di sicurezza e procedure operative
- Indossare i D.P.I. scarpe, guanti, casco e cuffie o tappi auricolari;
- Indossare indumenti adatti protettivi;
- Delimitazione fisica delle aree di cantiere
Misure successive
Osservazioni
LAVORI STRAORDINARI
SCHEDA ATTIVITA’ 2
Attività 02: spianamento della spiaggia in occasione di mareggiate particolarmente intense
L’operazione consiste nello spianamento della spiaggia.
Macchine e attrezzi utilizzati
Pala meccanica
Indispensabile ( SI )
Frequenza: in relazione al verifericarsi di mareggiate particolarmente intense
Ditta incaricata
Rischi potenziali
- Pericoli investimento delle persone, errata manovra del trattore, caduta del materiale
dall’alto, cedimento e anomalie delle parti meccaniche, vibrazioni, rumore, polvere,
scivolamenti, cadute e ribaltamento.
Misure preventive
Attrezzatura di sicurezza e procedure operative
- Indossare i D.P.I. scarpe, guanti, casco e cuffie o tappi auricolari;
- Indossare indumenti adatti protettivi;
- Perimetrazione provvisoria delle aree di lavorazione.
Misure successive
Osservazioni
LAVORI STRAORDINARI
SCHEDA ATTIVITA’ 3
Attività 03: Integrazione del materiale inerte utilizzato per il ripascimento (ghiaia)
L’operazione consiste nel ripascimento con materiale delle stesse caratteristiche previste dal
capitolato speciale di appalto
Macchine e attrezzi utilizzati
Autocarro, Pala meccanica
Indispensabile ( SI )
Frequenza: in relazione alla dispersione di materiale (ghiaia) utilizzata per il ripascimento
Ditta incaricata
Rischi potenziali
- Pericoli investimento delle persone, errata manovra del trattore, caduta del materiale
dall’alto, cedimento e anomalie delle parti meccaniche, vibrazioni, rumore, polvere,
scivolamenti, cadute e ribaltamento.
Misure preventive
Attrezzatura di sicurezza e procedure operative
- Indossare i D.P.I. scarpe, guanti, casco e cuffie o tappi auricolari;
- Indossare indumenti adatti protettivi;
- Delimitazione fisica delle aree di cantiere
Misure successive
Osservazioni
LAVORI STRAORDINARI
SCHEDA ATTIVITA’ 4a
Attività 04a: Manutenzione delle scogliere – Pennelli emersi di confinamento
L’operazione consiste nel rimodellamento dei pennelli emersi di sconfinamento del ripascimento al
fine di ricostituire il profilo di progetto. I lavori potranno essere eseguiti via terra.
Macchine e attrezzi utilizzati
Autocarro, grù/autogrù, escavatore cingolato con attrezzatura frontale o drag-line
Indispensabile ( SI )
Frequenza: in relazione alle effettive necessità (raramente)
Ditta incaricata
Rischi potenziali
- Pericoli investimento da automezzo, incidenti duranti le fasi di carico e scarico
dell’autocarro, caduta del materiale dall’alto, proiezione di schegge di materiale lapideo,
ribaltamento dei mezzi d’opera.
Misure preventive
Attrezzatura di sicurezza e procedure operative
- Indossare i D.P.I. scarpe, guanti, casco e cuffie o tappi auricolari;
- Indossare indumenti adatti protettivi;
- perimetrazione del cantiere;
- delimitazione delle aree di posa della scogliera.
Misure successive
Osservazioni
LAVORI STRAORDINARI
SCHEDA ATTIVITA’ 4b
Attività 04b: Manutenzione delle scogliere – Barriere soffolte
L’operazione consiste nel rimodellamento delle scogliere soffolte al fine di ricostituire il profilo
previsto nel progetto. I lavori dovranno essere eseguiti da mare.
Macchine e attrezzi utilizzati
Autocarro, pontone con gru o escavatore drag-line, mezzi marittimi
Indispensabile ( SI )
Frequenza: in relazione alle effettive necessità (raramente)
Ditta incaricata
Rischi potenziali
- Pericoli investimento da automezzo, incidenti duranti le fasi di carico e scarico
dell’autocarro o del natante, caduta del materiale dall’alto, affondamento del natante, rischi
di navigazione.
Misure preventive
Attrezzatura di sicurezza e procedure operative
- Indossare i D.P.I. scarpe, guanti, casco e cuffie o tappi auricolari;
- Indossare indumenti adatti protettivi;
- dispositivi di protezione per la navigazione
Misure successive
Osservazioni
ALLEGATO 2
SCHEDE DEI MEZZI OPERATIVI DA UTILIZZARE
Scheda n° 2
MACCHINE ED ATTREZZATURE
ESCAVATORE
OLEODINAMICO
Denominazione
ESCAVATORE OLEODINAMICO
macchina:
Macchina usata per lo scavo ed il movimento dei materiali incoerenti.
Rischi per la sicurezza: - Pericoli di investimento delle persone
- Errata manovra dell'operatore
- Caduta materiale dell'alto
- Cedimento e anomalie delle parti meccaniche
- Vibrazioni, rumore, polveri
- Scivolamenti, cadute,ribaltamento
- Contatto con linee elettriche aeree
- Contatto con servizi interrati
-calzature di sicurezza;
Dispositivi di
Protezione Individuali - guanti;
- indumenti protettivi;
(DPI):
- cuffie o tappi auricolari;
- tuta.
Prescrizioni esecutive: - Le macchine di movimento terra devono essere provviste di segnalatore a
luce gialla intermittente sul tetto del posto di guida e di avvisatore acustico
all'innesto della retromarcia (art. 175, D.P.R. 547/55) e all’approssimarsi di
un’area di cantiere nella quale già stiano operando altri mezzi;
- esse devono essere dotate di strutture di protezioni in caso di ribaltamento
(ROPS) (D.M. 28.11.1987, n° 593);
- inoltre devono essere inoltre dotate di strutture di protezione in caso di
caduta di oggetti (FOPS) (D.M. 28.11.1987, n° 594);
- per quel che riguarda il rumore emesso dalle macchine movimento terra,
sono validi il D.M. n. 588 del 28.11.1987 ed il D.Lgs n. 135 del 27.01.92;
- tutte le macchine immesse sul mercato dopo il 21.09.96 devono essere
dotate di marchio CE e conformi alle norme armonizzate secondo la
"Direttiva macchine" (D.P.R. 459/96).
PRIMA DELL'USO:
 controllare le aree di lavoro per evitare pericolosi avvicinamenti a
strutture pericolanti o a superfici cedevoli;
 controllare la chiusura di tutti gli sportelli del vano motore;
 verificare l'integrità dei tubi flessibili e dell'impianto oleodinamico in
genere;
 controllare l'efficienza dell'attacco della pinza e delle connessioni dei
tubi;
 garantire la visibilità del posto di guida;
 controllare l'efficienza dei comandi;
 verificare che gli avvisatori acustici ed il girofaro siano regolarmente
funzionanti.
DURANTE L'USO:
 segnalare l'operatività del mezzo col girofaro;
 chiudere gli sportelli della cabina;
 non ammettere a bordo della macchina altre persone;
Scheda n° 2
MACCHINE ED ATTREZZATURE




Riferimenti normativi
e note:
ESCAVATORE
OLEODINAMICO
mantenere sgombra e pulita la cabina;
mantenere stabile il mezzo durante la demolizione;
nelle fasi inattive tenere a distanza di sicurezza il braccio dai lavoratori;
per le interruzioni momentanee di lavoro, prima di scendere dal mezzo
azionare il dispositivo di blocco dei comandi;
 durante i rifornimenti di carburante spegnere il motore e non fumare;
 segnalare tempestivamente eventuali gravi anomalie;
 segnalare con idoneo dispositivo di segnalazione acustica
l’avvicinamento agli altri mezzi di cantiere operanti nella stessa area.
DOPO L'USO:
 posizionare la macchina ove previsto, abbassare la benna a terra,
inserire il blocco dei comandi ed azionare il freno di stazionamento;
 pulire gli organi di comando da grasso, olio, ecc;
 eseguire le operazioni di revisione e manutenzione seguendo le
indicazioni del libretto, segnalando eventuali guasti.
DPR 547/55, Dlgs 626/94, DPR 459/96, DPR 303/56, D.Lgs 277/91,
Codice Stradale
Scheda n° 3
MACCHINE ED ATTREZZATURE
PALA MECCANICA
Denominazione
PALA MECCANICA
macchina:
È costituita sostanzialmente da una benna montata su trattore ed è usata in genere per lo scavo ed il
caricamento di materiali. Il trattore può essere munito di ruote gommate o di cingoli, a seconda del tipo
di fondo sul quale la macchina operatrice si trova ad operare.
Rischi per la sicurezza: - Pericoli di investimento delle persone
- Errata manovra dell'operatore
- Caduta materiale dell'alto
- Cedimento e anomalie delle parti meccaniche
- Vibrazioni, rumore, polveri
- Scivolamenti, cadute,ribaltamento
- guanti;
Dispositivi di
Protezione Individuali - calzature di sicurezza;
- casco;
(DPI):
- cuffie o tappi auricolari;
- indumenti protettivi.
Prescrizioni esecutive: - Le macchine di movimento terra devono essere provviste di segnalatore a
luce gialla intermittente sul tetto del posto di guida e di avvisatore acustico
all'innesto della retromarcia (art. 175, D.P.R. 547/55) e all’approssimarsi di
un’area di cantiere nella quale già stiano operando altri mezzi;
- esse devono essere dotate di strutture di protezioni in caso di ribaltamento
(ROPS) (D.M. 28.11.1987, n° 593);
- inoltre, devono essere dotate di strutture di protezione in caso di caduta di
oggetti (FOPS) (D.M. 28.11.1987, n° 594);
- per quel che riguarda il rumore emesso dalle macchine movimento terra,
sono validi il D.M. n. 588 del 28.11.1987 ed il D.Lgs n. 135 del 27.01.92;
- tutte le macchine immesse sul mercato dopo il 21.09.96 devono essere dotate
di marchio CE e conformi alle norme armonizzate secondo la "Direttiva
macchine" (D.P.R. 459/96).
PRIMA DELL'USO:
 garantire la visibilità del posto di manovra (mezzi con cabina);
 verificare l'efficienza dei gruppi ottici per le lavorazioni in mancanza
illuminazione;
 controllare l'efficienza dei comandi;
 verificare che l'avvisatore acustico, il segnalatore di retromarcia ed
girofaro siano regolarmente funzionanti;
 controllare la chiusura degli sportelli del vano motore;
 verificare l'integrità dei tubi flessibili e dell'impianto oleodinamico
genere;
 controllare i percorsi e le aree di lavoro verificando le condizioni
stabilità per il mezzo.
DURANTE L'USO:
 segnalare l'operatività del mezzo col girofaro;
 non ammettere a bordo della macchina altre persone;
 non utilizzare la benna per sollevare o trasportare persone;
 trasportare il carico con la benna abbassata;
 non caricare materiale sfuso sporgente dalla benna;
di
il
in
di
Scheda n° 3
MACCHINE ED ATTREZZATURE
PALA MECCANICA
adeguare la velocità ai limiti stabiliti in cantiere ed in prossimità dei posti
di lavoro transitare a passo d'uomo;
 mantenere sgombro e pulito il posto di guida;
 durante i rifornimenti di carburante spegnere il motore e non fumare;
 segnalare eventuali gravi anomalie;
 segnalare con idoneo dispositivo di segnalazione acustica l’avvicinamento
agli altri mezzi di cantiere operanti nella stessa area.
DOPO L'USO:
 posizionare correttamente la macchina, abbassando la benna a terra e
azionando il freno di stazionamento;
 pulire gli organi di comando da grasso, olio, ecc;
 pulire il mezzo;
 eseguire le operazioni di revisione e manutenzione seguendo le indicazioni
del libretto e segnalando eventuali guasti e segnalare eventuali anomalie di
funzionamento.
DPR 547/55, Dlgs 626/94, DPR 459/96, DLgs 277/91, DPR 303/56, Codice
della strada

Riferimenti normativi
e note:
Scarica

Relazione tecnica - Provincia di Pisa