Anteprima Estratta dall' Appunto di
Università : Università degli studi di Chieti G. D'Annunzio
Facoltà : Sc.Formazione
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L' Appunto
Le Domande d'esame
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Sintesi Introduzione
Le analisi di Tommaso si interrogano sulla questione decisiva per la vita di
ogni uomo, che determina ogni suo agire, ossia il conseguimento del fine
ultimo, vale a dire la felicità. Non si dà felicità senza il conseguimento di un
bonum inteso quale realtà posta al di fuori del soggetto: seguendo le regole
dell’agire etico – i suoi principi normativi – l’uomo può raggiungere quel
fine. Nel prologo Tommaso afferma che l’uomo, in quanto essere dotato di
om
libero arbitrio, è “egli stesso principio delle azioni” , in tal senso egli ha anche
il controllo su di esse. Nei riguardi dei nostri desideri non ci possiamo tirare
e.c
indietro, siamo interpellati sempre ad effettuare delle scelte che Charles
rib
Taylor chiama “risposte morali” che sono al contempo teoriche e pratiche,
AB
Ct
dunque sono sia indicazioni sia azioni.
Proprio perché siamo chiamati a rispondere in prima persona, nell’agire etico
ne va della nostra esistenza per tale motivo, con Taylor, Umberto Galeazzi
parla di “ontologia morale”: partendo dalla condizione umana, diamo un
senso alla nostra vita nella misura in cui le affidiamo uno scopo. Il bene viene
considerato “il principio dell’etica”: infatti, esso è il perno attorno a cui ruota
il significato della nostra esistenza che assume una direzione piuttosto che
un’altra a partire dalla determinazione, da noi compiuta, di una scala
gerarchica tra i diversi beni ma è anche ciò che mi orienta nella vita. Da
questo punto di vista, il bene è al contempo la regola normativa e il principio
in base al quale noi attribuiamo senso alle cose, alla vita. Potrebbe profilarsi
un’aporia perché da un lato l’uomo è spinto verso un fine ultimo (o verso
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molteplici altri fini ultimi) che è il raggiungimento della felicità, dall’altro egli
ha la possibilità di compiere scelte. Tuttavia, secondo l’interpretazione di
Fabro, l’aporia non esiste poiché nel tendere verso il fine ultimo non si è
necessitati. (Del resto, lo stessa aporia si porrebbe nella considerazione del
male morale che è sempre il risultato di una scelta, cioè voltare le spalle al
bene ultimo).
Per l’Aquinate, il fine e il bene coincidono in re, nella realtà, anche se
afferiscono a due concetti diversi: tutte le azioni umane tendono
necessariamente ad un fine anche se, in base agli uomini, variano anche le
om
modalità di tendere ad esso. Una prima differenza si viene a determinare tra
e.c
coloro che sono spinti da intelletto e quelli che sono trascinati da semplice
rib
inclinazione naturale che non conoscono la nozione di fine. Coloro che
Ct
tendono la fine per intelletto, sono mossi dal libero arbitrio, dunque, agiscono
AB
perché sollecitati dalla volontà – un appetito razionale, cioè orientato dalla
ragione – e dall’intelletto. L’azione è così determinata da un fine: il fine è sia
l’obiettivo finale sia ciò che spinge l’agente, “è ultimo nell’ordine
dell’esecuzione e primo nell’ordine dell’intenzione”, ma è ultimo anche
perché, dopo di esso, non ne esiste un altro da raggiungere; il fine ultimo è
così perseguito di per se stesso. Il fine rappresenta, potremmo dire
aristotelicamente, l’atto – la causa finale – in base al quale possiamo valutare
tutte le azioni umane. L’uomo che agisce poiché mosso dalla ragione,
dall’intelligenza, si prefigge un fine che viene considerato “sotto l’aspetto di
bene”. Dunque, la questione decisiva per l’esistenza umana (perché tale
esistenza ne è pienamente coinvolta) è il sommo bene. Agire significa
eseguire, realizzare, portare a compimento: queste azioni possono verificarsi
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1. la corte d
Risposta:
La corte (o, in alcuni paesi, tribunale) dei conti è un organo dello Stato, presente in vari ordinamenti, con
funzioni giurisdizionali e amministrative di controllo in materia di entrate e spese pubbliche.La corte dei
conti è solitamente prevista dalla costituzione ed appartiene al potere giudiziario, anche se, come si è
detto, è investita tanto di funzioni giurisdizionali (giurisdizione contabile), in relazione alle quali è giudice
speciale, quanto di funzioni amministrative di controllo.
È un organo collegiale o un organo complesso costituito da una pluralità di organi collegiali (sezioni,
camere ecc.), composto da magistrati contabili con uno status differenziato rispetto ai magistrati che
compongono gli organi della giurisdizione ordinaria. In certi ordinamenti ha un pubblico ministero, che
può essere interno alla corte stessa (come i
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2. perchè H3O+ è pi
Risposta:
H3O+ è l'acido coniugato di H2O
mentre
NH4+ è la base coniugata di NH3
sappiamo che tanto più forte è una base tanto più debole è il suo acido coniugato, per cui se è vero che
H3O+ è più acido di NH4+, allora deve esser
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