Anteprima Estratta dall' Appunto di
Università : Università degli studi dell'Aquila
Facoltà : Psicologia
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L' Appunto
Le Domande d'esame
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L' Appunto
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Bertrand Russel
LA VISIONE SCIENTIFICA DEL MONDO
Lo scritto che segue è una sintesi personale estratta dell’opera di Russell, La Visione
Scientifica Del Mondo, pubblicata in prima edizione nel 1931 con il titolo originale
The Scientific Outlook.
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Con esso ho voluto riassumere i fondamentali concetti esposti dall’autore. Spero sia
un valido ausilio per coloro che si apprestano a preparare l’esame di Filosofia della
Scienza con il Prof. Cataldi Madonna Luigi, presso la facoltà di Scienze Psicologiche
Applicate dell’Università dell’Aquila. Tuttavia, per una migliore comprensione
dell’argomento si consiglia vivamente di studiare il testo originale.
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Tema del libro “la scienza”. L’autore spiega che negli ultimi 150 anni di storia, la scienza ha cambiato il
mondo più di quanto sia avvenuto in 5000 anni. Teorizza le motivazioni cercando di rispondere a tre
fondamentali domande: - com’è accaduto?
- cosa accadrà ancora?
- cosa sarebbe opportuno accadesse?
Inizia con l’illustrare il metodo scientifico, nato per conoscere i fenomeni della natura e i cui inventori
furono Galilei, Newton, Darwin, Pavlov, ecc. Tale metodo consta di tre fasi :
-
osservazione dei fatti significativi;
formulazione di una ipotesi che spieghi tali fatti;
deduzione delle conseguenze.
Paradossalmente, il metodo scientifico, afferma l’autore, comunque porta ad una conoscenza
imperfetta. Tutte le scienze esatte infatti, sono dominate dall’idea dell’approssimazione: una teoria
spiega imperfettamente una realtà, un’altra è più precisa e va più a fondo, una terza migliora le
precedenti ma, nessuna esaurisce il proprio dominio.
Per Russell, in antitesi con i realisti e i razionalisti, ritiene che l’universo sia fatto a salti, senza unità,
senza coerenza o ordine. Continuità, coerenza e ordine sono solo invenzioni e prerogative umane.
Tale concetto sembra cozzare con i postulati di uniformità e ordine che l’autore pone come premessa
della conoscenza. In realtà egli rimanda sempre al carattere provvisorio ed approssimativo della
conoscenza scientifica. Si può quindi affermare che abbia subito l’influenza degli empiristi inglesi.
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CAPITOLO PRIMO
ESEMPI DEL METODO SCIENTIFICO
Primo punto da precisare circa l’attitudine scientifica è che essa non è naturale
all’uomo, questi infatti, il più delle volte agisce in virtù dei suoi desideri, come i sogni
nella teoria freudiana. Metaforicamente la mente dei più razionali è un oceano
tempestoso di ardenti convinzioni basate sul desiderio, in cui navigano
pericolosamente barchette con un carico di credenze provate scientificamente.
Il metodo deduttivo è quel metodo che permette di dedurre, da una premessa data,
una conclusione logica. Ne consegue la necessità di cercare le premesse in qualche
luogo, spesso in un testo sacro.
Il metodo induttivo è quello che permette di ricavare da una esperienza pratica
particolare, un principio generale.
Il genio greco
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Fu essenzialmente deduttivo. I greci osservavano il mondo più da poeti che da
scienziati, le attività manuali erano considerate volgari e tenute in dispregio.
Effettuarono molti studi astronomici, questi infatti erano fondati sull’osservazione.
Vanno ricordate: la teoria di Aristraco di Samo 1 sul moto della terra e dei pianeti, che
fu poi ripresa da Copernico 2 e la teoria di Eratostene 3, che stimò con buona
approssimazione la circonferenza della terra. Tra i più scientifici va menzionato
Archimede (257-212 a.C.), grande genio matematico, inventore di molti congegni
meccanici di difesa (essenzialmente in aiuto a re Gelone di Siracusa), approfondì
molte teorie sulla statica partendo da assiomi come la geometria di Euclide. Il suo
lavoro più scientifico, in quanto basato essenzialmente sull’esperimento fu quello
riguardante il galleggiamento dei corpi, descritto nell’opera Sui Corpi Galleggianti.
Gli arabi
Furono più sperimentali dei greci, il campo di ricerca riguardava la chimica,
volevano trasformare i metalli in oro ed erano alla ricerca dell’elisir di lunga vita. Il
loro grande difetto fu che la loro ricerca era imperniata su fatti staccati e non furono
mai capaci di ricavare principi generali dai fatti che scoprirono.
Il Rinascimento
1
Aristarco di Samo (Samo, 310 a.C. circa – 230 a.C. circa) è stato un astronomo greco antico. è noto soprattutto
per avere per primo introdotto una teoria astronomica nella quale il Sole e le stelle fisse sono immobili mentre
la Terra ruota attorno al Sole percorrendo una circonferenza.
2
Niccolò Copernico (polacco, 19-02-1473 – 24-05-1543) fu un astronomo, giurista e medico polacco famoso
per aver portato all'affermazione la teoria eliocentrica.
3
Eratostene di Cirene (Cirene, c. 275 a.C. – andria d'Egitto, c. 195 a.C.), greco, è stato un matematico,
astronomo, geografo e poeta greco antico. Oggi ricordato soprattutto per aver misurato per primo con grande
precisione le dimensioni della Terra.
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Isaac Newton (1642-1727)
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Con il Rinascimento inizia l’epoca per le speculazioni basata sulla tendenza
ad avversare tutte le generalizzazioni. Leonardo da Vinci fu tra i più scientifici, dei
suoi studi tuttavia, non portò quasi nulla a compimento. Keplero (1571-1630), ha
postulato le leggi sul moto dei pianeti 4. Scoprì che i pianeti si muovono intorno al sole
descrivendo una ellissi e non un cerchi. Questo concetto suscitò scandalo. I pianeti
erano stati sempre considerati divini e, per questo motivi, il loro movimento non
poteva che percorrere un cerchio perfetto. Analoghi studi furono fatti da Galilei che
tra l’altro studio la forza di gravità, fece un telescopio, confutò Aristotele sia circa la
caduta dei corpi che sugli anelli di Giove. Le conseguenze destarono clamore e
scandalo sulla società dell’epoca. L’inquisizione accusò Galilei di eresia e lo
condannò alla abiura. In realtà, mettendo in dubbio Aristotele ed i libri sacri, entrò in
una ciò che entrava in conflitto era il libro pensiero con il bigottismo, lo spirito
deduttivo e quello induttivo. Galilei aveva così distrutto l’intero edificio del sapere
medievale che fondava la conoscenza sulla deduzione dai principi aristotelici e dalle
sacre scritture. Nel momento in cui queste fonti furono oggetto di dubbio, si diede il
via alla moderna tecnica scientifica. Galilei deve dunque essere considerato il padre
dei tempi moderni. L’aumento della popolazione, il miglioramento della salute, i treni,
le automobili, la radio, ecc., tutto deriva da Galilei. Contrariamente a quanto
affermano alcuni sociologi che sminuiscono l’intelligenza del singolo e attribuiscono
la causa dei cambiamenti a cause impersonali, se non fosse stato per Galilei,
Keplero, Newton, Darwin e qualche altro grande uomo del diciassettesimo secolo, il
mondo attuale non sarebbe com’è oggi, con cose negative ma, con tante altre
positive.
A differenza di Galilei la vita di Newton fu meno tribolata. Riscosse il plauso
universale e questo grazie soprattutto al clima politico favorevole dell’epoca, egli fu
infatti protetto dal re Carlo II. Approfondi gli studi sulla gravità e mise ordine nel mare
di confusione che campeggiava sull’argomento.
Spiegò come dalla forza
gravitazionale dipendesse il moto dei pianeti e dei satelliti e pesino delle comete,
(Halley era un suo amico). Fu il primo a dimostrare che le leggi della natura
governano il movimento della terra e degli altri corpi celesti. Condivise con Gottfried
Wilhelm Leibniz la paternità del calcolo differenziale o infinitesimale. La sua opera più
importante è “Philosohpiae Naturalis Principia Mathematica” , pubblicata nel 1687,
vent’anni dopo aver teorizzato i suoi principi. Contiene lo studio scientifico sulla
gravitazione universale, le leggi del moto della meccanica classica. L’opera benché
conservi la forma deduttiva iniziata dai greci, è basata su uno spirito completamente
diverso. La legge di gravitazione, che è una delle sue premesse, non è supposta
evidente per se stessa, ma viene ricavata per induzione dalle leggi di Keplero. Nei
Principia, viene illustrato il metodo scientifico nella sua forma ideale:
4
Le 3 leggi di Keplero: 1) i pianeti percorrono orbite ellittiche. Il sole occupa un dei due fuochi; 2) Un raggio
vettore spazza aree uguali in tempi uguali. È una conseguenza della conservazione del momento angolare; 3) Il
rapporto tra il quadrato del periodo di rivoluzione e il cubo del semiasse maggiore dell’orbita della terra è
costante.
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Preparati con le domande di ABCtribe su .
1. la corte d
Risposta:
La corte (o, in alcuni paesi, tribunale) dei conti è un organo dello Stato, presente in vari ordinamenti, con
funzioni giurisdizionali e amministrative di controllo in materia di entrate e spese pubbliche.La corte dei
conti è solitamente prevista dalla costituzione ed appartiene al potere giudiziario, anche se, come si è
detto, è investita tanto di funzioni giurisdizionali (giurisdizione contabile), in relazione alle quali è giudice
speciale, quanto di funzioni amministrative di controllo.
È un organo collegiale o un organo complesso costituito da una pluralità di organi collegiali (sezioni,
camere ecc.), composto da magistrati contabili con uno status differenziato rispetto ai magistrati che
compongono gli organi della giurisdizione ordinaria. In certi ordinamenti ha un pubblico ministero, che
può essere interno alla corte stessa (come i
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2. perchè H3O+ è pi
Risposta:
H3O+ è l'acido coniugato di H2O
mentre
NH4+ è la base coniugata di NH3
sappiamo che tanto più forte è una base tanto più debole è il suo acido coniugato, per cui se è vero che
H3O+ è più acido di NH4+, allora deve esser
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