Svizzera: democrazia (im)perfetta?
La Svizzera è nota per la sua democrazia diretta. In uno studio
sulla democrazia (barometro della democrazia, 2011) su 30 paesi è
però riuscita a posizionarsi solamente al 14esimo posto. I primi
della classe sono Danimarca, Finlandia e Belgio. Fanalini di coda
Francia e Gran Bretagna (Italia 22esima)
“Una delle caratteristiche più interessanti è la possibilità di
partecipazione. Ci sono veramente tante opportunità in questo
senso. Ma sono soprattutto le persone con una certa educazione e
uno stipendio alto, piuttosto uomini che donne, persone anziane
invece di giovani a utilizzare questa possibilità”.
«Questa partecipazione unilaterale avviene a scapito della qualità
globale della partecipazione. In realtà noi pensiamo che una
democrazia prenda in considerazione tutti i lati e tutte le opinioni
dei cittadini, ma in Svizzera non è il caso».
Il concetto di partecipazione nel diritto federale
svizzero
Nel diritto federale:
Referendum obbligatorio
Sottostanno obbligatoriamente al voto del Popolo e dei Cantoni:
le modifiche della Costituzione federale;
l’adesione a organizzazioni di sicurezza collettiva o a comunità sopranazionali;
le leggi federali dichiarate urgenti, prive di base costituzionale e con una durata
di validità superiore a un anno; tali leggi devono essere sottoposte a
votazione popolare entro un anno dalla loro adozione da parte
dell’Assemblea federale.
Sottostanno obbligatoriamente al voto del Popolo (la maggioranza dei Cantoni
non è necessaria):
le iniziative popolari per la revisione totale della Costituzione federale;
le iniziative popolari per la revisione parziale della Costituzione federale
presentate in forma di proposta generica e respinte dall’Assemblea
federale;
il principio di una revisione totale della Costituzione federale in caso di
disaccordo fra le due Camere.
Il concetto di partecipazione nel diritto federale svizzero
 Referendum facoltativo
 Su domanda di 50’000 aventi diritto di voto o di 8 Cantoni sono
sottoposti al voto del Popolo i seguenti atti legislativi:
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 leggi federali;
 leggi federali dichiarate urgenti e con durata di validità superiore a
un anno;
 decreti federali, per quanto previsto dalla Costituzione o dalla legge;
 trattati internazionali di durata indeterminata e indenunciabili,
prevedenti l’adesione a un’organizzazione internazionale o
implicanti un’unificazione multilaterale del diritto.
Il concetto di partecipazione nel diritto federale svizzero
 Art. 45 CF Partecipazione al processo
decisionale della Confederazione
 1 I Cantoni partecipano al processo decisionale
della Confederazione, in particolare
all'elaborazione del diritto, secondo quanto
previsto dalla Costituzione federale.
 2 La Confederazione informa tempestivamente
e compiutamente i Cantoni sui suoi progetti; li
interpella nelle questioni che toccano i loro
interessi
La pianificazione territoriale nel
diritto svizzero
L’aspetto partecipativo è stato inserito pure nella
legislazione. La nuova legge federale sulla
sviluppo territoriale si fonda su dati di fatto
incontrovertibili quali
 l'espansione disordinata degli insediamenti sul
territorio
 zone edificabili ancora troppo estese
 gli insediamenti che dovrebbero svilupparsi
prioritariamente nelle zone facilmente accessibili
con i trasporti pubblici
Alti costi di urbanizzazione
La nuova legge federale sullo
sviluppo territoriale
Principi cardine
 Arrestare lo sviluppo disordinato degli insediamenti nel territorio
La percentuale di terreno non edificato all'interno delle zone edificabili continua ad
essere elevata. Invece di lasciar espandere gli insediamenti sulle zone verdi, si
devono sfruttare le superfici non utilizzate delle zone edificabili (densificazione)
 Conformare l'attività di costruzione al di fuori delle zone edificabili al
fabbisogno regionale
 Coinvolgere le metropoli e gli agglomerati nel processo di sviluppo territoriale
La legge tiene conto della crescente importanza assunta dalle metropoli, dalle città e
dagli agglomerati. I problemi di valenza territoriale non si fermano davanti ai confini
comunali, cantonali o nazionali. La LSTe intende quindi promuovere la collaborazione
e la pianificazione all'interno dei cosiddetti spazi funzionali.
 Promuovere un approccio innovativo allo sviluppo territoriale
Attualmente, vi è un coordinamento insufficiente tra sviluppo degli insediamenti e
trasporti. Inoltre, buona parte del terreno edificabile, pur essendo azzonato, rimane
inutilizzato. La collaborazione transfrontaliera è spesso insoddisfacente: tutto ciò
intralcia un approccio risolutivo concertato in ambiti quali i trasporti, gli insediamenti e
la politica culturale e regionale. I progetti modello possono essere paragonati a una
sorta di laboratorio, nel quale addetti ai lavori e politici lavorano insieme per
individuare nuove soluzioni a vecchi problemi, che consente di avviare progetti
innovativi e che funge, nel contempo, da terreno di scambio di esperienze tra le varie
regioni
La pianificazione partecipata :
l’esempio di Pratocarasso
 Bellinzona è un comune di ca 18’000 abitanti
(agglomerato ca 45’000 abitanti), capitale del
Cantone Ticino. Situato nella Valle dell’omonimo
fiume (fondovalle) di ca. 3 Km attraversato dal
fiume, autostrada, strade cantonali, linea
ferroviaria (dal 2016 nuova trasversale alpina)
 Il comparto di Pratocarasso comprende una
superficie non o scarsamente edificata di ca.
140’000 mq. Posta ai confini nord della Città
Alcune immagini:
La genesi del “problema”
Pratocarasso
 2001: approvazione nuovo piano regolatore della città;
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sospensione dell’approvazione per il comparto di Pratocarasso
con richiesta di approfondimento
2002: nuova proposta pianificatoria preavvisata negativamente
2006: esame preliminare di una nuova variante
2007: preavviso sostanzialmente positivo cantonale
2009: allestimento di messaggio comunale con nuova variante
(prioritariamente ad uso di edilizia privata)
2010: approvazione del messaggio di variante da parte del CC
2010: lancio e riuscita del referendum contro la decisione del CC
2010: votazione con vittoria dei contrari (65%)
2011: messaggio municipale per credito la progettazione
partecipata
2013: rigetto del credito
I capisaldi del messaggio
 Creazione di una piattaforma di dialogo e discussione
 Individuare una visione futura condivisa circa la

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vocazione specifica dell’area
Fare emergere gli elementi chiave per la trasformazione
dell’area
Favorire la partecipazione della cittadinanza
Favorire l’integrazione di criteri e logiche di
trasformazione territoriali
Migliorare la comunicazione dell’ente locale verso la
popolazione favorendo la trasparenza e la ripercorribilità
delle decisioni
Gli argomenti dei contrari
 Critiche generali sull’approccio
 Assenza di una visione di assieme sulla
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pianificazione generale
Mancanza di linee guida e di indirizzi chiari
Rischio di eccessiva burocratizzazione
Rischio di manipolazione dei gruppi d’interesse
Opposizione di principio sull’eventuale
estensione delle zone edificabili
Mancanza di un approccio sovracomunale
Aggregazione comunale e
approccio partecipativo
 Il Bellinzonese si compone attualmente di 17 comuni,
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
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ognuno con le proprie autonomie (struttura politica ed
amministrativa, peculiarità comunali)
Ha una superficie di 205 km quadrati
Popolazione: 50’000 abitanti
Forza finanziaria inferiore alla media cantonale (mediana
80%)
Vocazione nel terziario (amministrazione pubblica,
servizi parapubblici)
Costante perdita di velocità rispetto agli altri poli (in
particolare, Lugano e Mendrisio-Chiasso, aree
direttamente a confine con la Lombardia)
I limiti dell’attuale status
 Le collaborazioni intercomunali, già oggi molto
utilizzate, hanno limiti importanti sia per quanto
riguarda il controllo democratico sia per la
scarsa flessibilità dello strumento, che impone di
volta in volta di coinvolgere 17 Municipi e
spesso anche 17 Consigli comunali. Inoltre lo
strumento della collaborazione intercomunale
permette unicamente la soluzione di problemi
puntuali, ma non consente di elaborare una
strategia regionale unitaria e complessiva.
I punti cardine del progetto
aggregativo
 Bottom – up  parte dall’iniziativa dei
comuni coinvolti e non del piano
istituzionale superiore
 Coinvolgimento di tutti gli stakeholders
(mondo associativo, enti locali, ecc.) nel
processo di avvicinamento
 Votazione consultiva prevista per il 2015
 Eventuale costituzione del comune unico
dal 2016-2017
L’iter dell’aggregazione

Carta dei valori
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Definisce la missione e la visione del nuovo Comune e gli assi strategici sui cui sviluppare
l’elaborazione dello studio aggregativo; è stata allestita dai rappresentanti dei 17 Comuni
nell’ambito di un workshop di clausura di 2 giorni.


Aspetti istituzionali
Attraverso gruppi di lavoro tematici verranno definiti i punti cardine del nuovo Comune;
all’elaborazione di questo modulo parteciperanno i rappresentanti dei 17 Comuni.
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
Aspetti strategici
Sono stati creati gruppi di lavoro tematici su progetti strategici di dimensione regionale che
dovranno caratterizzare il nuovo Comune; all’elaborazione di questo modulo parteciperanno i
rappresentanti dei 17 Comuni.
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Piano delle opere e Piano finanziario

Questi 4 moduli confluiranno poi nello studio aggregativo vero e proprio, sul quale le cittadine e i
cittadini dei Comuni interessati dovranno pronunciarsi in votazione consultiva.
Questo documento dovrà riassumere quanto emerso dai moduli 2 e 3.
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