ISSN 1830-6349
Luglio 2009/6 IT
CESE info
EDITORIALE
Cari lettori,
la sera di domenica 7 giugno, alla chiusura delle
urne, sono stato invitato al Parlamento europeo per
partecipare a un dibattito sul tema della democrazia
e della cittadinanza nonché, ovviamente, sui risultati delle elezioni europee. Nel corso di una discussione appassionante, uno dei presenti ha osservato
che forse non è una buona idea tenere le elezioni
europee in un fi ne settimana di giugno, visto che molti preferiscono andare al
mare piuttosto che al seggio elettorale. Che sia davvero questa una delle ragioni
della bassa affluenza? Mi auguro di no.
Per motivi che vanno anche al di là del mio incarico istituzionale, sono un
europeista convinto e tengo particolarmente all’idea che uno spazio pubblico
europeo sia necessario anche per rafforzare la democrazia partecipativa in
Europa. Sono rimasto molto deluso nel constatare che i governi nazionali non
hanno spiegato ai loro cittadini che cosa si fa in Europa e che, quando parlano di
Europa, spesso è solo per denigrare il livello sopranazionale. In pratica, i partiti
nazionali off rono ai cittadini una sorta di scambio: voi ci appoggiate sui temi
nazionali e noi mandiamo qualcuno a Strasburgo.
È questa la ragione principale per cui i cittadini non si sentono motivati dalla
fi nalità delle elezioni europee. Ciò che indubbiamente manca è una passione
comune per un progetto, un ideale cosmopolita che supera i confi ni e che presenta la sfida di mettere assieme sensibilità politiche tanto diverse per farne una
forza propositiva di dimensione paneuropea. Le società dei diversi paesi devono
avere coscienza di questo progetto perché, come non mi stancherò mai di ripetere, senza di loro non si può fare nulla. In questo senso, non mi sorprende che
tanti elettori abbiano deciso di appoggiare i partiti dell’estrema destra e quelli
xenofobi.
Naturalmente, non credo che questi partiti possano mai arrivare a governare un paese, ma il successo dell’estremismo è comunque un segnale chiaro
del senso di precarietà, di incertezza per il futuro, che pervade la nostra società
e che la induce a chiudere la porta, a isolarsi. Allo stesso tempo, l’elevato tasso di
astensione è dovuto all’assenza di movimenti europei forti. Io credo che i partiti europei debbano essere qualcosa di più di semplici contenitori per i partiti nazionali, qualcosa in grado di mobilitare i cittadini attorno agli obiettivi
dell’Europa, cooperando con una società civile impegnata ed attiva per realizzare insieme il progetto europeo.
Finché i leader nazionali non troveranno il coraggio di riconoscere che ci
vuole «più Europa» e che è essenziale un più forte impegno per il progetto europeo, tra i nostri cittadini ci saranno troppe voci che non riescono a farsi sentire.
Ed è proprio per colmare questa lacuna che noi, come Comitato economico e
sociale europeo, dobbiamo continuare a lavorare, per fare in modo che la società
civile diventi uno dei maggiori protagonisti della costruzione europea.
Comitato economico
e sociale europeo
un ponte tra l’Europa e la società civile organizzata
Il CESE rievoca i successi
degli ultimi vent’anni e rivolge
lo sguardo al futuro
«La riunificazione dell’Europa, scandita
dagli eventi del 1989 e del 2004, non è
stata una pietra miliare soltanto per
l’UE ma anche per il progresso della
pace in tutto in mondo», ha dichiarato
Irini Pari, vicepresidente del CESE,
inaugurando il dibattito tenutosi nel
corso della sessione plenaria di giugno
per commemorare la caduta della cortina di ferro e l’allargamento dell’UE.
«Nel 1989 il mondo è cambiato per
sempre. Accogliendo i nuovi paesi,
l’Unione ha cercato di ridefinire il proprio ruolo», ha affermato Catherine
Lalumière, già vicepresidente del Parlamento europeo e attuale presidente
della Federazione francese delle case
dell’Europa. L’aspetto di «reinvenzione»
che ha assunto per l’UE il processo di
allargamento è stato messo in rilievo
anche da Jarosław Pietras, già ministro
polacco per gli Affari europei. Pietras
ha paragonato gli eventi del periodo
1989-2004 alla creazione stessa delle
Comunità negli anni cinquanta. «Più di
mezzo secolo fa i paesi fondatori hanno
dato il via ad un processo pacifico di
cooperazione e adeguamento reciproco. La natura di questo processo si
può paragonare a quella degli eventi che
hanno portato alla nascita di un’Unione
più grande nel 2004».
Tali eventi epocali non sarebbero
stati possibili senza la partecipazione
intensa e determinante della società
civile. «Il coraggio civile dei cittadini
scesi in strada a Danzica, Berlino e
Praga ha saputo vincere l’oppressione
Catherine Lalumière e Mario Sepi
di quei sistemi politici ormai in disfaciriguardava soltanto i criteri di Copenamento. I manifestanti rappresentavano
ghen». Lalumière ha ammonito quindi
l’intera gamma della società civile, dai
l’UE ad evitare qualsiasi atteggiamento
parrocchiani agli ambientalisti, dagli
di «condiscendenza» nei confronti dei
artisti ai sindacalisti», ha ricordato Olli
paesi in via di adesione, e ha messo in
Rehn, commissario UE
risalto la necessità che
Nel 1989 il mondo
all’Allargamento.
i nuovi Stati membri
è cambiato per sempre. contribuiscano appieno
Rehn si è soffermato Accogliendo i nuovi paesi, alla definizione del
quindi sui dati econonuovo ruolo dell’UE
l’Unione ha cercato
mici e sulle conseguenze
scena mondiale.
di ridefinire il proprio sulla
politiche
dell’ultima
«Dovremo imparare
ruolo
ondata di allargamenti,
molto dai “nuovi” Stati
descrivendola come un successo. Tutmembri, se vogliamo arricchire di
tavia, come ha segnalato Lalumière,
nuove idee il progetto europeo».
vi sono stati anche degli errori. Infatti,
«ai cittadini dei “vecchi” Stati membri
Passando alle adesioni future, il comnon è stato adeguatamente spiegato
missario Rehn ha esortato la società
perché fosse una buona idea quella di
civile a continuare a svolgere il compito
fare entrare nuovi paesi. E a quelli dei
in cui eccelle: diffondere lo spirito euro“nuovi” Stati membri non è stato sufficientemente chiarito che l’adesione non
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«
»
Per garantire una piena sicurezza
nell’utilizzo dei farmaci
Mario Sepi
Presidente del CESE
tutti i cittadini dell’UE hanno lo stesso
accesso alle informazioni.
CALENDARIO
IN QUESTO NUMERO
23-25 settembre 2009
2
Joensuu, Finlandia: Convegno
sulle foreste: «Affrontare la
sfida del cambiamento nelle
foreste e nella silvicoltura»
28-30 settembre 2009
Ginevra, Svizzera:
Forum pubblico dell’OMC
2009: «Problemi globali,
soluzioni globali: verso una
migliore governance globale»
30 settembre 2009
Stoccolma, Svezia: Seminario
del CESE nel quadro della
conferenza sulla cittadinanza
attiva in Europa organizzata
dalla
presidenza
svedese
CESE
info — Luglio
2009/6
La tavola rotonda della
società civile UE-Cina
adotta una dichiarazione
congiunta sui diritti
economici e sociali
3
Il CESE invoca un ampio
accordo tra UE e USA sul
trasporto aereo
3
4
Le realtà dei rom in parole
e immagini
Diario Europa: non solo
un’agenda scolastica,
ma un vero strumento di
apprendimento
Nel contesto della strategia di Lisbona
rinnovata, il Comitato raccomanda di
garantire un miglior funzionamento e
un maggior coordinamento del settore
farmaceutico in Europa, nell’interesse
dei cittadini, dei pazienti, delle imprese
e della società nel suo complesso. La
legislazione europea in vigore non contempla norme sufficientemente armonizzate in questo campo, cosicché non
semplice ad informazioni complete ed
affidabili sui medicinali e a poter fare
assegnamento su una farmacovigilanza
Nei quattro pareri che ha adottato il
più efficace. Ogni cittadino ha infatti il
10 giugno in sessione plenaria, il CESE
diritto di disporre di informazioni esauapprova l’obiettivo della Commissione
rienti e comprensibili nella propria lindi realizzare un vero e proprio mercato
gua, anche riguardo ai medicinali sogunico europeo dei prodotti farmaceugetti a prescrizione medica acquistati
tici, che andrà a vantagvia Internet, così come
Il CESE raccomanda
gio tanto dell’industria
su eventuali effetti coldi migliorare il sistema
farmaceutica che dei
laterali. Queste informapazienti. Inoltre, con la di sorveglianza dei prodotti zioni dovrebbero essere
farmaceutici e di creare
sua realizzazione, si concorredate di avvertenze
tribuirebbe notevolmente
supplementari per incoun mercato unico dei
a sviluppare in Europa
raggiare un uso ragiomedicinali per meglio
un’economia della cononato dei farmaci.
garantire la protezione
scenza dinamica e comdella salute pubblica
petitiva.
«
»
>>> pagina 2
Il Comitato rivendica il diritto
dei pazienti ad accedere in modo più
www.eesc.europa.eu
1
La tavola rotonda della società civile UE-Cina adotta una dichiarazione
congiunta sui diritti economici e sociali
ziale che esse siano in grado di negoziare
contratti collettivi da una posizione di
forza. I partecipanti hanno inoltre dato
atto che le libertà di associazione e di
contrattazione collettiva, sancite sia dal
patto internazionale dell’ONU sui diritti
economici, sociali e culturali (Pidesc)
sia dalle norme fondamentali dell’Organizzazione internazionale del lavoro
(OIL), creano il contesto adatto per la
prevenzione e la risoluzione dei conflitti
sul luogo di lavoro e hanno accolto con
soddisfazione la creazione di un apposito meccanismo per proporre reclami
all’ONU.
Il 18 e 19 maggio 2009, alla vigilia del
vertice euro-cinese, si è svolta a Tianjin
(Cina) la quinta tavola rotonda UECina, dedicata in particolare ai diritti
economici e sociali. I due copresidenti
Mario Sepi (presidente del CESE) e
Zhao Qizheng (vicepresidente del CES
cinese) hanno entrambi manifestato il
loro apprezzamento per il clima di dialogo franco e aperto che ha caratterizzato
la tavola rotonda anche nei dibattiti sulle
questioni più delicate. La discussione si
è incentrata, da un lato, sulla tutela dei
diritti nel contesto della crisi, sull’attuazione di tali diritti e sulle condizioni
necessarie per promuoverli e, dall’altro,
sul futuro delle industrie del riciclo e
della gestione dei rifiuti.
La tavola rotonda ha ricordato che le
parti sociali e in una certa misura anche
le altre organizzazioni non governative
perseguono gli stessi obiettivi di occupazione sostenibile, e che a tal fine è essen-
universale all’istruzione, ma ha anche
invitato a compiere ulteriori sforzi per
combattere il lavoro infantile in Europa e
in Cina. Infine, essa ha insistito sul ruolo
fondamentale dell’istruzione, della formazione professionale e della riqualificazione degli adulti.
Cooperazione rafforzata nel
settore del riciclo e della
gestione dei rifiuti
Sia la Cina sia l’UE hanno di recente
adottato un ampio dispositivo giuridico
per promuovere la gestione dei rifiuti e
gli investimenti «verdi». Adesso sono
La tavola rotonda ha poi ribadito il
necessarie misure specifisuo sostegno al rafforLa tavola rotonda
che di attuazione, tanto più
zamento della cooperazione tra le società civili ha invitato a compiere in considerazione del fatto
che l’attuale crisi econocinese ed europea per una
ulteriori sforzi per
migliore attuazione dei
combattere il lavoro mica colpisce anche quediritti economici e sociali,
infantile in Europa sto settore. In proposito la
tavola rotonda ha invitato a
e ha deciso di realizzare
e in Cina
realizzare una piattaforma
scambi di buone pratiche
comune per la cooperazione scientifica e
e misure di formazione tra le parti sociali
tecnica tra ricercatori cinesi ed europei,
cinesi e quelle europee. Ha inoltre raccoin vista dello sviluppo di programmi per
mandato una particolare attenzione nei
il riciclo dei rifiuti. Essa ha infine ribaconfronti dei diritti dei minori e manidito l’invito a coinvolgere pienamente le
festato apprezzamento per i successi
organizzazioni della società civile nelle
ottenuti dalla Cina nel garantire l’accesso
politiche di gestione dei rifiuti, dato che
tale coinvolgimento è essenziale per il
loro successo, specialmente grazie alla
sensibilizzazione del pubblico.
Per ulteriori informazioni, visitate il
ect
nostro sito http://eesc.europa.eu/sections/
w)
●
rex/asia/china/index_en.asp (cw)
Continua da pag. 1
Per garantire una piena
sicurezza nell’utilizzo dei
farmaci
«
»
NOTIZIE SUI MEMBRI DEL CESE
Staffan Nilsson presidente della giuria
per il conferimento delle «Stelle d’oro 2009»
Poul Lüneborg insignito della medaglia
«Arne Husveg»
Staffan Nilsson è stato nominato presidente della giuria per
l’assegnazione del premio «Stelle d’oro 2009», conferito dalla
Commissione europea nel quadro del programma comunitario «Europa per i cittadini». Si tratta di un riconoscimento
della partecipazione civica attiva e delle migliori iniziative a
favore dei cittadini, ad esempio nell’ambito del dialogo interculturale tra i popoli o di progetti destinati a offrire opportunità di apprendimento e a sensibilizzare i cittadini su questioni relative all’integrazione europea. (cw)
Per ulteriori informazioni, consultare il sito http://ec.europa.eu/citizenship/
index_en.htm
Il 19 giugno scorso Poul Lüneborg, membro danese non vedente
del CESE, è stato insignito del più alto riconoscimento dell’Unione
europea dei ciechi. La medaglia «Arne Husveg» gli è stata consegnata dal presidente dell’Unione europea dei ciechi, Lord Colin Low,
per il suo straordinario impegno a favore dell’Associazione danese
dei ciechi, le sue attività di membro fondatore dell’Unione europea
dei ciechi e il rispetto che questa ha conquistato a livello europeo. È la seconda volta che
questa medaglia viene conferita. (cw)
Primavera dell’Europa: i membri del CESE
tornano a scuola
Renate Heinisch, membro del CESE,
ha organizzato un incontro sul tema
dell’innovazione e della creatività che si
è tenuto a Stoccarda in occasione dell’ottava conferenza sull’istruzione. La manifestazione, che ha riunito rappresentanti
della Commissione europea di Bruxelles,
membri del CESE e studenti provenienti
da diverse scuole della regione con i
rispettivi insegnanti, genitori e nonni, è culminata nel lancio della Rete europea della
creatività e dell’innovazione. (cw)
Nel quadro del progetto europeo «Si torna a scuola»,
Carlos Pereira Martins, membro del CESE, ha visitato
la scuola Delfim Santos di Lisbona, sua città natale.
Nel corso dell’incontro con gli studenti e gli insegnanti, Pereira Martins ha parlato dell’Europa, del
ruolo delle istituzioni a Bruxelles e, ovviamente, della
sua funzione all’interno del CESE. Il suo intervento si
è inserito in un ricco programma culturale organizzato dalla scuola. (cw)
Associazione di genitori celebra
l’innovazione e la creatività
Sylvia Gauci
Inoltre, il Comitato incoraggia iniziative come quella volta a creare un
organismo indipendente incaricato di
centralizzare le informazioni sui medicinali, migliorare la diffusione delle
informazioni via Internet e pubblicare
un elenco di medicinali generici obbligatoriamente corredato di informazioni
nell’interesse dei pazienti.
Infine, per quanto riguarda la farmacovigilanza, il CESE raccomanda
di migliorare il sistema di sorveglianza
dei prodotti farmaceutici e di creare un
mercato unico dei medicinali per meglio
garantire la protezione della salute pubblica. Sylvia Gauci, relatrice del parere
in materia, ha affermato che la priorità
in questo campo dovrebbe andare a
«una ripartizione più equilibrata delle
competenze, una velocizzazione del
processo decisionale, una maggiore trasparenza e un miglior coordinamento
●
tra gli Stati membri». (ev)
Continua da pag. 1
Il CESE rievoca i successi degli ultimi vent’anni e rivolge lo sguardo al futuro
peo, promuovere i diritti umani e resistere ai nazionalismi.
l’allargamento vada di pari passo con
l’approfondimento
dell’integrazione
europea, ha sottolineato Georgios DasL’attuale crisi economica non
sis, presidente del gruppo Lavoratori,
dovrebbe offuscare i vantaggi dell’alaggiungendo che «occorre rafforzare la
largamento dell’UE né
dimensione sociale e la
L’attuale crisi
ostacolare le adesioni
coesione dell’Europa».
future, ha ammonito economica non dovrebbe
Rehn. «I problemi ecoNel suo intervento
offuscare i vantaggi
nomici dell’Europa non
sull’UE del futuro, il
dell’allargamento
sono stati creati dai lavopresidente del gruppo
ratori cechi del settore dell’UE né ostacolare le Datori di lavoro Henri
adesioni future
automobilistico né dai
Malosse ha invitato ad
funzionari serbi. Essi
elaborare una visione
derivano da errori sistemici del capicomune, globale e condivisa dell’Eutalismo finanziario», ha sottolineato il
ropa per i prossimi vent’anni, sottolinecommissario, mettendo in guardia dalla
ando che il «Programma per l’Europa»
tentazione di fare dell’allargamento il
del CESE è proprio quello di cui l’UE
capro espiatorio di difficoltà di cui non
ha bisogno: un patto flessibile e globale
è la causa. È tuttavia necessario che
che indichi la via per progredire in tutti
«
»
2
i settori di attività dell’Unione. «Il 1989
era appena ieri e il 2029 è già domani»,
ha dichiarato. Nel progettare il futuro
dell’Europa «dobbiamo garantire il
rispetto dei valori che sono stati finora il
caposaldo dell’UE», ha aggiunto Staffan
Nilsson, presidente del gruppo Attività
diverse.
Al termine del dibattito è stato osservato un minuto di silenzio per ricordare
coloro che sono morti lottando per
rovesciare i vecchi regimi dittatoriali
e che, con il loro sacrificio, hanno reso
possibile la svolta del 1989.
Per celebrare il quinto anniversario
dell’allargamento UE-10 il CESE ha preparato uno speciale filmato, visionabile
●
sul sito http://eesc.europa.eu(mb)
Olli Rehn
CESE info — Luglio 2009/6
Il CESE invoca un ampio accordo tra UE e USA sul trasporto aereo
L’UE ha appena concluso un ampio
accordo in materia di trasporto aereo
con il Canada, rimuovendo la maggior
parte delle barriere che ancora ostacolano l’attività commerciale delle compagnie aeree, e ha avviato negoziati con gli
Stati Uniti. Con un’eccellente scelta dei
tempi, nella sessione plenaria di giugno
il Comitato ha adottato un parere in cui
esorta a concludere in tempi rapidi i
negoziati con gli USA.
Jacek Krawczyk
Nel 2007 oltre 60 milioni di passeggeri e oltre 3 milioni di tonnellate di
merci hanno attraversato l’Atlantico
sulle tratte, percorse ogni giorno da
centinaia di aerei, che collegano l’Europa e l’America del Nord, facendo di
queste rotte intercontinentali le più
importanti al mondo per volume di
traffico.
Il relatore del parere Jacek
Krawczyk, che è tra l’altro un ex pilota
di aviazione, ha invitato l’UE e gli Stati
Uniti ad aspirare a obiettivi più ambiziosi in questo campo e a raggiungere
un accordo globale che possa fungere
da base per un futuro accordo mondiale sui trasporti aerei, andando al di
là degli accordi bilaterali attualmente
in vigore. Dal canto suo, il viceministro
ceco dei Trasporti Roman Kramařík,
intervenuto nel corso della sessione
plenaria, ha sottolineato la necessità
di abbattere gli ostacoli che ancora si
frappongono alla realizzazione di un
settore del trasporto aereo veramente
libero. Egli ha inoltre accolto posi-
tivamente il parere del CESE e il suo
contributo ai negoziati in corso con gli
USA.
Il parere illustra una serie di priorità per un accordo UE-USA, come ad
esempio la soppressione di tutte le limitazioni in materia di proprietà e di controllo delle compagnie aeree da parte
degli investitori europei e statunitensi.
Il Comitato chiede inoltre che sia modificato il diritto di stabilimento in modo
da consentire le fusioni e acquisizioni
transfrontaliere e l’ingresso di nuovi
operatori sul mercato. Sul piano pratico ciò significherebbe che una società
con sede nell’UE potrebbe acquisire la
proprietà e il controllo di una compagnia aerea statunitense, il che è tuttora
vietato dalla normativa in materia. Il
Comitato chiede poi la cessazione di
altre pratiche commerciali discriminatorie, quali il programma Fly America, e
l’attuazione di una piena cooperazione
tra UE e USA in campo normativo,
nonché l’abolizione di misure di sicurezza eccessive, che sono fonte di inutili difficoltà per gli utenti del trasporto
aereo.
Il Comitato sta inoltre esaminando con attenzione l’incidenza
che avrebbe un nuovo accordo sulle
questioni connesse con il lavoro e la
tutela dell’ambiente, ambiti questi che
andrebbero monitorati da vicino nel
quadro di meccanismi di cooperazione come il Consiglio economico
transatlantico.
Il CESE, infine, ha partecipato alla
seconda edizione del Forum del lavoro
UE-USA, svoltosi il 22 e 23 giugno.
L’ obiettivo era migliorare la comprensione delle questioni sociali implicate
nelle riforme avviate e proposte nel
quadro dell’accordo UE-USA sul trasporto aereo e della seconda fase dei
●
relativi negoziati. (cw)
Le realtà dei rom in parole e immagini
Una serata con i rom
Il 10 giugno è stata inaugurata presso la
fotografia come mezzo di comunicazione, e
sede del CESE la mostra fotografica di Yves
ho tentato di guardare ai rom dall’interno», ha
Leresche intitolata «Rom». L’evento, che è
dichiarato il fotografo al termine della serata.
stato accompagnato da un
Credo nella fotografia
vivace dibattito su temi
Nel corso del dibattito, aperto
che spaziavano dalla storia
dal presidente del CESE Mario
come mezzo di
della musica ad aneddoti
Sepi, sono stati sollevati argocomunicazione, e ho
sul matrimonio scozzese,
di grande interesse, come
tentato di guardare ai rom menti
ha dato luogo ad un intenso
l’interazione tra le specificità
dall’interno
scambio di vedute sull’inteculturali dei rom e il loro impegrazione dei rom.
gno per l’integrazione, nonché la
portata e i limiti dell’intervento della CommisMostrando immagini di rom intenti alle
sione europea in materia di politica sociale.
loro occupazioni quotidiane, Leresche è
riuscito a trasmettere la realtà e la diversità
Alla tavola rotonda, moderata dalla ex predi una cultura che è troppo spesso confisidente del CESE Anne-Marie Sigmund, hanno
nata all’interno di stereotipi. «Credo nella
partecipato, oltre a Mario Sepi, anche Jan Jarab
«
»
Yves Leresche e altri partecipanti al dibattito
del gabinetto del commissario Špidla, il musicista rom Santino Spinelli, l’accademico e attivista rom di lunga data Nicolae Gheorghe, il
rappresentante della direzione generale della
Politica regionale della Commissione europea
Alekos Tsolakis, il membro del CESE Madi
Sharma e, naturalmente, Yves Leresche.
La serata è stata organizzata nel quadro di
una serie di iniziative promosse dal CESE per
esplorare il tema dell’integrazione dei rom, tra
le quali ricordiamo il recente convegno tenutosi a Fourques (Francia).
Le fotografie di Yves Leresche rimarranno
in esposizione fino al 16 luglio al pianterreno
●
dell’edificio JDE. (ps)
LA SESSIONE PLENARIA IN SINTESI
Maggiore protezione della salute dei cittadini
europei sottoposti a trapianto d’organi
Vertice sull’occupazione: quali misure adottare per
fronteggiare la crisi?
Il 10 giugno scorso il CESE
ha adottato un parere sulla
sicurezza degli organi umani
destinati ai trapianti sulla
scia della proposta di direttiva che la Commissione
europea ha dedicato all’argomento. La penuria di organi
costituisce infatti un fattore cruciale, con gravi ripercussioni sulla
programmazione dei trapianti. Basti ricordare che 56 000 pazienti
sono attualmente in attesa di trapianto. Nel parere elaborato da José
Isaías Rodríguez García-Caro, il CESE formula una serie di raccomandazioni riguardanti la proposta di direttiva della Commissione
relativa alle norme di qualità e sicurezza degli organi umani destinati
ai trapianti. Esso concorda tra l’altro sull’istituzione in tutti gli Stati
membri di programmi nazionali di qualità, allo scopo di garantire il
rispetto delle norme di qualità e sicurezza definite nella direttiva.
Su richiesta della Commissione europea, il CESE ha fornito un contributo al vertice sull’occupazione che si è svolto a Praga il 7 maggio
scorso. L’obiettivo del vertice era quello di condurre una valutazione
dell’impatto delle politiche attuate finora, e di attingere da questa
per, eventualmente, mettere a punto nuovi orientamenti. Per trovare
una soluzione all’attuale crisi dei mercati del lavoro, il CESE ha formulato alcune raccomandazioni volte a contribuire alla definizione
delle decisioni adottate dal Consiglio europeo il 18 e 19 giugno
scorso.
Il CESE è fermamente convinto che un’adeguata politica di reperimento dei donatori debba essenzialmente fondarsi sulle seguenti
basi: sensibilizzazione dell’opinione pubblica, creazione di una
coscienza collettiva tra i cittadini, partecipazione attiva dei mezzi di
comunicazione e coinvolgimento del personale sanitario. Nel parere
il CESE evidenzia a chiare lettere la necessità che gli Stati membri
prevedano misure di ispezione e controllo periodico del rispetto
delle norme di qualità e sicurezza nel campo del trapianto di organi.
(nv)
Il relatore del CESE per il parere sull’argomento, Wolfgang Greif, esprime
l’auspicio di veder rinascere la fiducia
dei consumatori e degli investitori. Il
CESE caldeggia altresì l’idea di ricorrere maggiormente a risorse finanziarie europee, di agevolare l’accesso ai
fondi strutturali europei, nonché di
perfezionare il Fondo di adeguamento
alla globalizzazione.
Semplificare le norme di fatturazione per le PMI
Le norme per la fatturazione sono al centro di
una nuova proposta di
direttiva del Consiglio
che modifica la direttiva
2006/112/CE relativa al
sistema comune d’imposta sul valore aggiunto
per quanto riguarda le
norme in materia di fatturazione. Il CESE, al quale è stato richiesto
un parere in materia, ha affidato tale compito a Umberto Burani. Nel
parere il CESE sostiene alcune misure quali la fatturazione semplificata, da autorizzare in taluni casi, la lotta antifrode e la fatturazione
elettronica per alleggerire gli oneri amministrativi. Il CESE accoglie
con particolare favore due misure che prevedono, rispettivamente,
l’estensione della fatturazione semplificata e la possibilità di contabilizzare l’IVA sulla base del principio di cassa.
La proposta di direttiva intende in sintesi offrire un contributo
alle politiche di semplificazione e di riduzione degli oneri per gli
operatori, specialmente le PMI, nonché — in materia indiretta, ma
comunque efficace — alla lotta antifrode. (nv)
Il CESE ricorda infine che occorre
evitare i licenziamenti generalizzati e ridurre la disoccupazione di
massa. È pertanto opportuno intensificare gli sforzi a livello nazionale ed europeo. (nv)
Per ulteriori informazioni: http://www.eesc.europa.eu/documents/opinions/avis_en.asp?type=en
CESE info — Luglio 2009/6
3
In vista delle elezioni del Parlamento
apertura dei due convegni, ha dichiaeuropeo, il CESE ha deciso di presenrato che «in tempo di crisi è ancora
tare la propria visione dell’UE in un
più importante rafforzare il dialogo e la
opuscolo dal titolo «Un programma per
creazione di consenso. Pertanto, il ruolo
l’Europa: le proposte della società civile».
del Comitato e di tutte le altre istituPer lanciare un dibattito al riguardo ha
zioni come forum per dialogare e creare
quindi organizzato due
fiducia riveste oggi un’imNel nostro Comitato portanza cruciale».
convegni, il 20 maggio
a Praga e il 29 maggio
noi crediamo in
a Lubiana, con la parI due convegni hanno
un’Europa forte,
tecipazione della viceanche offerto l’opportuche deve darsi
presidente Irini Pari
nità di tenere un ampio
un
programma
e in collaborazione,
dibattito sulle elezioni per
ambizioso
rispettivamente, con i
il Parlamento europeo: i
membri cechi e sloveni.
candidati hanno illustrato
Questa iniziativa ha permesso al CESE,
brevemente il loro programma e le loro
da un lato, di presentare le sue proposte
idee politiche, e alle loro presentazioni
concrete in risposta alle principali sfide
hanno fatto seguito vivaci dibattiti con
che l’UE dovrà affrontare e, dall’altro, di
tutti i presenti. Grazie a tutto questo,
ottenere un riscontro al riguardo.
i rappresentanti delle organizzazioni
della società civile hanno potuto dimoLa vicepresidente del CESE ha
strare l’utilità di iniziative di questo tipo
elencato le principali sfide che l’Euper migliorare la comunicazione e le
ropa dovrà affrontare, ricordando in
relazioni tra i cittadini e le istituzioni.
particolare «il rilancio dell’economia
dopo la crisi e l’impatto sociale dell’auTra le questioni sollevate dai partemento della disoccupazione, la tematica
cipanti si possono ricordare in particodell’ambiente e dell’energia come pure
lare alcune delle tematiche sociali rese
la necessità che l’Europa mantenga il
più urgenti dalla attuale crisi economica
proprio ruolo in un mondo sempre più
e finanziaria, come il modello sociale
globalizzato». Inoltre, intervenendo in
europeo, la riforma del sistema pensio-
«
»
nistico, la direttiva sull’orario di lavoro e
la necessità di conciliare vita familiare e
professionale.
La conclusione di entrambi i convegni è stata quella che «l’Europa deve
parlare con un’unica voce», come ha
sintetizzato la vicepresidente Pari, che
al termine dei lavori ha dichiarato:
«Nel nostro Comitato noi crediamo in
un’Europa forte, che deve darsi un programma ambizioso. Se vogliamo creare
un’Europa per i cittadini, è essenziale
garantire una cooperazione tra tutte le
parti interessate, specialmente a livello
europeo». (ds)
NOTIZIE SUI MEMBRI DEL CESE
Benvenuto ai nuovi membri
Reet Teder è il nuovo membro estone del
gruppo Datori di lavoro del CESE. Attualmente riveste l’incarico di direttrice della
Camera di commercio e industria estone.
Dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza, Teder è stata assunta dal ministero
della Giustizia estone. Ha poi lavorato come
avvocato interno dell’Associazione estone
delle aziende internazionali e successivamente, sempre in Estonia, come
consulente legale incaricata della gestione del programma europeo Phare
presso il Consiglio nazionale per il territorio. (ev)
●
Il CESE porge il benvenuto anche a Ronny
Lannoo, il nuovo membro belga del gruppo
Attività diverse. Lannoo è attualmente consulente generale di UNIZO (la maggiore
organizzazione fiamminga di lavoratori
autonomi e PMI), di cui è stato precedentemente direttore del dipartimento Pubbliche
relazioni e comunicazione. (ev)
Il CESE in video
IN BREVE
In occasione del ventesimo anniversario della caduta della
cortina di ferro e dell’anniversario dell’allargamento che ha
portato l’UE a 25 e successivamente a 27 Stati membri, il
CESE ha lanciato un videoclip intitolato «Un partner chiave
dell’allargamento: il Comitato economico e sociale europeo
celebra un’Europa unita». Nel filmato 12 membri del CESE
provenienti dai nuovi Stati membri raccontano le loro esperienze degli ultimi cinque anni e condividono la loro visione
dell’Europa. Per visionare questo e altri interessanti videoclip
che illustrano le attività del CESE, visitare la pagina web http://www.eesc.europa.eu/activities/press/media/
AV/index_en.asp (an)
Il blog di Mario Sepi:
Un impegno comune per l’occupazione:
per gli Stati membri è il momento di passare all’azione!
Mercoledì 3 giugno la Commissione europea ha presentato una comunicazione intitolata «Un impegno comune per l’occupazione».
Il documento, che è il risultato del vertice sull’occupazione svoltosi a Praga il
7 maggio scorso, invita le parti sociali europee ad impegnarsi tutte insieme
per rafforzare l’occupazione e la politica sociale. Noto con soddisfazione che
la comunicazione della Commissione è ampiamente in linea con le proposte presentate dal CESE al presidente Barroso (si veda la mia dichiarazione
alla sessione plenaria del CESE del 10 giugno).
Per saperne di più, consultare il sito:
http://www.eesc.europa.eu/organisation/president/Sepi/blog-IT/index.asp
●
«Diario Europa»: non solo un’agenda scolastica,
ma un vero strumento di apprendimento
Il «Diario Europa» per l’anno scolastico 2009-2010 è appena stato
pubblicato, e sarà distribuito gratuitamente a oltre 20 000 scuole in
tutti gli Stati membri. Il diario e il manuale per gli insegnanti possono essere consultati online, in tutte le lingue ufficiali, al seguente
indirizzo:
Si veda anche il nuovo blog di Mario Sepi alla pagina Brussels Insider del sito
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VITA.blog: http://blog.vita.it/brusselsinsider/
Pranzi letterari 2009
http://www.generation-europe.org/page.asp?menuID=68
Nei mesi di giugno e luglio si è tenuta al CESE la terza edizione
dell’ormai famosa «Estate letteraria». Quest’anno autori del calibro
di Jonas Hassen Khemiri (SE), Grażyna Plebanek (PL), Clemens
Meyer (DE) e Michele Santeramo (IT) hanno letto pubblicamente
le loro opere per la gioia degli appassionati di letteratura internazionale.
Il «Diario Europa», prodotto da Generation Europe su iniziativa
della Commissione europea, è molto più di un’agenda scolastica: è
un vero strumento di apprendimento usato in classe da insegnanti
e studenti, che contiene informazioni utili e chiare su diversi aspetti
dell’Unione europea. Quest’anno, per la prima volta, il diario comprende una sezione dedicata al CESE, che mette in rilievo l’importanza della partecipazione dei giovani alla società civile. Per il CESE
si tratta di un’opportunità unica per promuovere la propria immagine e i propri valori nei confronti di oltre tre milioni di giovani
●
europei. (ac)
La serie di quest’anno è dedicata al ventesimo anniversario della
caduta della cortina di ferro. L’appuntamento si rinnoverà l’anno
prossimo, nel 2010, e tutti sono invitati a partecipare! (mlm)
●
CESE info
Caporedattore
Indirizzo
Barbara Gessler
Comitato economico e sociale europeo
Edificio Jacques Delors
Rue Belliard 99
1040 Bruxelles
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Tel. +32 25469396 o 25469586
Fax +32 25469764
Redattori
Vincent Bastien
Maciej Bury
Isolde Juchem
Daria Santoni
Panagiotis Spiliotis
Eva Vazquez
Nathalie Vernick
Christian Weger
Coordinamento generale
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Agnieszka Nyka
Cese info in 22 lingue: http://www.eesc.europa.eu/activities/press/eescinfo/index_en.asp
ttp://w
/
CESE info viene pubblicato nove volte l’anno in occasione delle sessioni plenarie del CESE.
Luglio 2009/6
Le versioni a stampa di CESE info in tedesco, inglese e francese possono essere ottenute gratuitamente presso
il servizio Stampa del Comitato economico e sociale europeo.
CESE info è inoltre disponibile in 22 lingue, in formato PDF, sul sito Internet del Comitato:
http://www.eesc.europa.eu/activities/press/eescinfo/index_en.asp
CESE info non può essere considerato come un resoconto ufficiale dei lavori del CESE. A tal fine si rimanda alla
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea o ad altre pubblicazioni del CESE.
La riproduzione, con citazione della fonte, è autorizzata (a condizione di inviarne una copia alla redazione).
Tiratura: 15 500 copie.
E-mail: [email protected]
Internet: http://www.eesc.europa.eu/
Il prossimo numero uscirà nel settembre 2009.
STAMPATO SU CARTA RICICLATA AL 100 %
CESE info — Luglio 2009/6
QE-AA-09-006-IT-N
Il CESE presenta il suo «Programma per l’Europa» e dibatte delle elezioni
europee in due convegni a Praga e a Lubiana
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Il CESE invoca un ampio accordo tra UE e USA sul