Federica Zerbini, matricola 1006252, corso di Laurea Magistrale in Management,
Finanza e International Business, Anno Accademico 2012/2013
La Due Diligence degli Exchange Traded Funds a replica sintetica: gli aspetti
fondamentali per una corretta valutazione dei prodotti
Obiettivo di questo lavoro é presentare al lettore gli Exchange Traded Funds a replica
sintetica, prodotti finanziari relativamente recenti che, grazie alle particolari
caratteristiche, costituiscono una valida alternativa ai classici fondi comuni di
investimento.
Il trattato può essere suddiviso in due diverse sezioni: nella prima vengono presentati, in
linea generale, le principali caratteristiche degli Exchange Traded Funds, unitamente ad
un excursus storico dalla loro nascita ai recenti sviluppi, mentre la seconda parte del
lavoro si concentra su una particolare categoria dei suddetti strumenti, gli ETF a replica
sintetica.
Gli Exchange Traded Funds, meglio conosciuti al pubblico come ETF, nascono negli
Stati Uniti agli inizi degli anni ’90 e, fin dai primi esordi, si rendono protagonisti di un
enorme successo, principalmente dovuto all’inusuale struttura, in grado di unire i
vantaggi derivanti dalla diversificazione tipica dei fondi comuni di investimento, alla
libera circolazione sul mercato, peculiarità delle azioni. Gli Exchange Traded Fund
rappresentano, di fatto, degli OICR indicizzati scambiati sul mercato, gestiti come
normali fondi a gestione passiva, ma a differenza di questi, possono essere scambiati in
ogni momento sul mercato secondario. I principali vantaggi di questi strumenti
risiedono nella versatilità e semplicità di utilizzo, nei bassi costi di gestione,
nell’efficienza fiscale e nell’elevato grado di trasparenza.
Nel tempo, accanto ai tradizionali ETF a replica fisica, sono nati i prodotti sintetici (o
ETF swap-based): questi ultimi, anziché detenere in portafoglio i titoli che compongono
l’indice da “clonare”, riescono a replicarne la performance grazie alla sottoscrizione di
un contratto swap con una controparte, che consegna al fondo il rendimento del
benchmark. Questa tipologia di replica, oltre ad essere meno onerosa, offre
all’investitore un miglior tracking del benchmark ed é estremamente vantaggiosa nei
casi in cui il mercato da replicare sia caratterizzato da un basso grado di liquidità; in
contropartita, però, l’investitore é esposto ad una potenziale fonte di rischio, ovvero il
rischio di controparte.
Il meccanismo di funzionamento degli Exchange Traded Funds sintetici é, spesso, di
difficile comprensione per gli investitori meno esperti, anche perché la normativa non é
stata in grado di stare al passo con i progressi del mercato, generando disinformazione e
una diminuzione del livello di trasparenza.
Il presente trattato si pone come obiettivo quello di fornire al lettore tutti gli strumenti
necessari ad effettuare un’analisi accurata degli ETF sintetici offerti dai diversi
emittenti, in modo tale che egli possa comprendere le reali potenzialità e i rischi di
ciascun prodotto. La metodologia di analisi adottata prende spunto dall’opuscolo
pubblicato da iShares nel 2012, “ETP Due Diligence. A framework to help investors
select the right European Exchange Traded Products”, che individua sei diversi “criteri
chiave” da tenere in considerare durante il processo di selezione di qualsiasi ETF, ETC,
ETN ed assimilati, ovvero: struttura, fiscalità, rendimento, negoziazione e
valorizzazione, costo totale associato al prodotto e attività di prestito titoli. Ciascuno di
questi fattori viene presentato nel dettaglio, sulla base della letteratura scientifica.
Per ultimo, viene riportato uno studio completo relativo agli Exchange Traded Funds
offerti da due dei più importanti players a livello internazionale, ovvero Lyxor (gruppo
Société Générale) e db X-trackers (gruppo Deutsche Bank).
Lo studio in questione analizza la bontà dei prodotti offerti dalle due case di gestione,
passando da quattro diversi step di analisi: (i) la valutazione dell’emittente (in termini di
esperienza nel settore, quota di mercato, filosofia aziendale, ecc..), (ii) il giudizio
relativo a fiscalità, aspetti legali e compliance, (iii) le considerazioni riguardanti la
tipologia di struttura scelta (funded vs unfunded swap-based) e le implicazioni sul
rischio di controparte; (iv) la comparazione dei risultati ottenuti da Lyxor e da db Xtrackers in merito ai più importanti indicatori tecnici, come Tracking Error, Tracking
Difference e TER.
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Federica Zerbini, matricola 1006252, corso di Laurea Magistrale in