La in UniSalento La La in UniSalento in UniSalento Copyright UniSalento Lecce, dicembre 2012 2 La Commissione per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità delle amministrazioni pubbliche (CIVIT), istituita dal decreto legislativo 27 ottobre 2009, n.150, sta svolgendo pienamente la sua opera di indirizzo e coordinamento delle amministrazioni pubbliche in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro e di efficienza e trasparenza. Già nella delibera n. 105/2010, con la quale adottava le linee guida per la predisposizione del Programma triennale per la trasparenza e l'integrità, la Civit aveva preannunciato l’avvio di ulteriori iniziative e interventi riservandosi di dare ulteriori indirizzi. A seguito dell’analisi dei Programmi triennali adottati dalle amministrazioni e dell’individuazione delle possibili aree di miglioramento, la CIVIT ha redatto la delibera n.2/2012 che contiene le Linee guida per il miglioramento della predisposizione e dell’aggiornamento del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità. 3 La CIVIT non solo ha voluto richiamare l’attenzione sulle dimensioni di compliance e qualità, ma anche approfondire l’articolazione del processo di redazione e aggiornamento del Programma, invitando le amministrazioni a concentrare l’attenzione su alcune aree di miglioramento: superamento della logica dell’adempimento normativo a favore dell’autonoma iniziativa delle amministrazioni approfondimento della parte del Programma dedicata alla descrizione dei collegamenti tra il Programma e il Piano della performance ampio ed effettivo coinvolgimento degli stakeholder interni ed esterni nel processo di elaborazione del Programma descrizione dettagliata della elaborazione ed attuazione delle iniziative volte a favorire la cultura dell’integrità e la promozione della legalità nonché delle Giornate della trasparenza maggiore considerazione degli uffici periferici delle amministrazioni, ove esistenti, e dei loro siti istituzionali implementazione e attuazione dei sistemi di monitoraggio sull’attuazione dei Programmi 4 Nella delibera si legge: … la trasparenza favorisce la partecipazione dei cittadini all’attività delle pubbliche amministrazioni ed è funzionale a tre scopi: a) sottoporre al controllo diffuso ogni fase del ciclo di gestione della performance per consentirne il miglioramento; b) assicurare la conoscenza, da parte dei cittadini, dei servizi resi dalle amministrazioni, delle loro caratteristiche quantitative e qualitative nonché delle loro modalità di erogazione; c) prevenire fenomeni corruttivi e promuovere l’integrità. La Commissione ritiene, quindi, opportuno fornire ulteriori indicazioni allo scopo di incrementare l’efficacia delle misure di trasparenza previste nei Programmi triennali e l’utilità delle informazioni pubblicate nelle sezioni “Trasparenza valutazione e merito” dei siti istituzionali in termini di effettiva usabilità e soddisfazione del bisogno di trasparenza dei cittadini e delle imprese … 5 All’interno delle nuove linee guida la Civit: Approfondisce l’articolazione del processo di redazione e aggiornamento, adozione, attuazione, monitoraggio e audit del Programma con un’individuazione dettagliata degli attori e delle relative responsabilità. Stabilisce l’indice del Programma uniforme per tutte le Amministrazioni, in modo tale che i contenuti siano individuabili rapidamente e sia agevole effettuare confronti tra Programmi di diverse amministrazioni. Auspica “l’ampliamento del novero dei dati da pubblicare anche attraverso un più efficace coinvolgimento degli stakeholder interni ed esterni dell’amministrazione, l’attenzione alla “usabilità” e alla qualità dei dati pubblicati,la previsione di misure per la rilevazione del grado di utilizzazione dei dati pubblicati”. Invita ad incrementare le misure di trasparenza per promuovere la cultura della legalità e dell’integrità e per prevenire fenomeni corruttivi, a partire dalla opportunità dell’elaborazione e pubblicazione di codici di comportamento; 6 Non solo! La Civit afferma: “le prescrizioni fanno prevalentemente riferimento ad aspetti dell’attività strumentale della pubblica amministrazione, come quella inerente alla gestione del personale e delle spese, ma, complessivamente, le previsioni del decreto mirano alla trasparenza anche in ordine agli aspetti connessi allo svolgimento e al prodotto delle funzioni amministrative, come quelli sulla struttura degli uffici e sui risultati ottenuti, nonché ai servizi resi.” … “Nell’aggiornamento del Programma triennale le amministrazioni dovrebbero, pertanto, prestare maggiore attenzione alla pubblicazione di dati che riguardano la gestione e l’uso delle risorse, i procedimenti, le attività degli uffici, la performance, i servizi e i loro costi.” 7 Il nostro Ateneo nel 2012, nell’ottica del miglioramento continuo in ottemperanza alla normativa di riferimento: ha costantemente vigilato sull’aggiornamento dei dati richiesti nella sezione Trasparenza, Valutazione e Merito del portale istituzionale www.unisalento.it ha pubblicato gli stati di attuazione del Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità 2011-2011 sta predisponendo il Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità 20122014 ha intrapreso alcune iniziative per la trasparenza, la legalità e la promozione della cultura dell’integrità : • Carta dei Servizi • Partecipazione al progetto GP2011 con il Politecnico di Milano • Redazione e pubblicazione Bilancio Sociale • CAF • Pubblicazione del nuovo Codice Etico 8 La Carta dei Servizi La Carta dei Servizi rappresenta per l’Università del Salento un impegno importante e significativo, espressione della volontà costante di realizzare un rapporto più partecipato e collaborativo tra Pubblica Amministrazione e cittadini. La Carta dei Servizi dell’Università del Salento è il documento che illustra le attività ed i servizi erogati. Ispirandosi alla Costituzione Italiana e alla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27/01/94, vuole essere lo strumento per comunicare efficacemente con i clienti/utenti al fine di informarli ma anche di renderli consapevoli del contributo che essi stessi possono dare al miglioramento della qualità delle prestazioni. Scopo della Carta dei Servizi è, pertanto, quello di dare informazioni per rendere conoscenza, assicurare la partecipazione degli utenti all’operato dell’Università garantendo il diritto di accesso alle informazioni, facilitare l’accesso ai servizi erogati, accogliere rilievi e suggerimenti. 9 La Carta dei Servizi L’erogazione dei servizi dell’Università del Salento, in attuazione della delibera CIVIT n.3/2012, avviene nel rispetto dei seguenti principi: • Trasparenza • Accessibilità • Tempestività • Eguaglianza e Imparzialità • Continuità • Efficacia ed Efficienza • Partecipazione • Cortesia La Carta dei Servizi rappresenta l’atto di riferimento per la definizione degli standard quantitativi e qualitativi dei servizi offerti, con l’intento di monitorare e migliorare le modalità con cui erogare i servizi. 10 Good Practice (rilevazione dei dati 2011) L’Università del Salento è stata una dei 20 partecipanti alla 7^ edizione del progetto Good Practice (GP2011). Il GP2011 ha avuto tre caratteristiche peculiari rispetto alle edizioni precedenti: • l’ampliamento dell’analisi all’intero ateneo (amministrazione centrale e strutture decentrate), attraverso un framework di analisi trasversale; • l’ampliamento dell’analisi a tutti i servizi di supporto di Ateneo con l’analisi di efficienza aggregata a livello di servizio, anziché disaggregata per singola attività; • l’introduzione del GP audit, per analizzare e confrontare le modalità di raccolta dei dati e le tipologie di uso. L’obiettivo di questa nuova articolazione è stato quello di cogliere le prestazioni di efficienza ed efficacia dell’Ateneo nel suo complesso, superando le problematiche di ottimizzazione locale associate alla rilevazione parziale delle edizioni precedenti. 11 Il Bilancio Sociale L’Università del Salento, in considerazione del processo di cambiamento che interessa tutti gli Atenei italiani a seguito dell’entrata in vigore della Legge n. 240 del 2010 (Legge Gelmini), ha prontamente adeguato le proprie scelte al principio sancito dall’art. 2 della cennata Legge 240/2010 di “accessibilità delle informazioni” relative all’Ateneo. Il primo Bilancio Sociale dell’Università del Salento è espressione di un maggiore grado di accountability (in tal senso si fa riferimento all’aspetto comune di tale definizione che è quella di “rendere conto”) e cioè di portare a conoscenza di tutti gli stakeholders, non solo gli aspetti finanziari ed economici, ma piuttosto gli aspetti sociali, ambientali e culturali che legano, profondamente, il nostro Ateneo al territorio. 12 Il Bilancio Sociale Il Bilancio Sociale relativo al biennio 2009/2010 è quindi uno strumento di “rendicontazione sociale” che risponde alle esigenze conoscitive di tutti gli stakeholders con cui l’Ateneo interagisce nello svolgimento della propria attività: gli studenti e le loro famiglie, le istituzioni, la comunità scientifica, le imprese, i cittadini, il territorio nel suo complesso. Il processo che conduce alla realizzazione del Bilancio Sociale è un processo di “rendicontazione” che come tale si traduce nella rilevazione di punti di forza o di debolezza che questa Università dovrà considerare al fine di rimuovere le eventuali criticità/fattori di debolezza. Il Bilancio Sociale ha quindi una ricaduta tangibile sulle azioni future che l’Amministrazione dovrà porre in essere, sicché le medesime azioni dovranno tenere conto dei risultati rilevati ed espressi nel Bilancio sociale e saranno tese al miglioramento continuo dell’agire dell’Ateneo. 13 CAF (Common Assessment Framework) L’Università del Salento, nell’anno 2011, ha applicato in via sperimentale il modello CAF–Università coordinato dalla fondazione CRUI, quale strumento di autovalutazione per l’individuazione dei punti di forza e di debolezza ai fini dell’adozione di eventuali interventi correttivi e della definizione delle priorità strategiche e degli obiettivi nel Piano delle Performance. L’applicazione del metodo CAF ha consentito all’Amministrazione di: a) recepire una diagnosi dell’organizzazione nel suo complesso (Rapporto di Autovalutazione); b) individuare le priorità e le azioni di miglioramento da adottare sulla base delle criticità rilevate (Piano di Miglioramento); c) definire gli obiettivi operativi per l’anno 2012 (Piano della Performance 2012); 14 Codice Etico Il Codice Etico dell’Università del Salento determina i valori fondamentali della comunità accademica, promuove il riconoscimento e il rispetto dei diritti individuali nonché l’accettazione di doveri e responsabilità nei confronti dell’Istituzione di appartenenza, detta le regole di condotta nell’ambito della collettività . Le norme sono volte ad evitare ogni forma di discriminazione e di abuso nonché a regolare i casi di conflitto di interessi o di proprietà intellettuale. E’ stato pubblicato sul sito istituzionale il Codice Etico emanato con D.R. n. 1323 del 19 novembre 2012 e contenente le modifiche approvate con deliberazione del Senato Accademico n. 94 del 16/10/2012 e per le quali il Consiglio di Amministrazione ha espresso parere favorevole con deliberazione n. 151 del 23/10/2012. 15