CIVILTÀ DELLA SCRITTURA
e dintorni
mondo stenografico
c08moste
9
Avellino all’avanguardia
nella formazione
di stenotipisti
I
n diversi contesti lavorativi della Regione Campania, nelle rubriche specializzate alla voce “Obiettivo lavoro”,
Stenotipisti cercansi è uno dei testi di inserzione sempre più frequente. Quella
degli Stenotipisti, infatti, sta diventando
a tutti gli effetti una ricercatissima e nuova professionalità, in molti Comuni campani, per la verbalizzazione delle sedute
in tempo reale.
– I Consigli Provinciali di Avellino, Benevento, Napoli, Caserta, il Comune di
Pozzuoli pagano un’ora di verbalizzazione circa 120,00 euro.
– I Comuni di Quarto, Calandrino pagano
il servizio di resocontazione degli atti delle sedute consiliari con l’uso della Stenotipia con oltre 40.000,00 euro all’anno.
– Nei Tribunali della Regione Campania
si pagano consistenti somme, con appalti
esterni, per il servizio di stenotipia.
E mancano gli stenotipisti!
Così, mentre la Regione Campania,
invece di promuovere anche questo tipo
di attività professionale richiestissima,
finanzia, o meglio rifinanzia, un corso di
2 milioni di euro (4 miliardi delle vecchie lire) per diventare… “veline”.
Ma si sviluppano in più parti d’Italia
corsi formativi per diventare stenotipisti.
Ad Avellino, esempio emblematico, si è
concluso il corso di 60 ore, secondo il
metodo stenotipico Melani1, intitolato
“Impariamo la Stenotipia computerizzata”, autorizzato dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca con fondo
sociale Europeo, svoltosi al Liceo Classico Europeo - Convitto “Pietro Colletta” (calorosa è stata la cerimonia di premiazione presieduta dalla Provveditore
agli studi di Avellino Dott.ssa Rosa Grano). Il percorso formativo ha visto la
partecipazione crescente nell’interesse e
nei contenuti di 22 allievi di cui 12 laureati. È una novità unica del Centro-Sud
inserita, nel Piano Operativo Nazionale
(PON); in un contesto generale di nuove
competenze tecniche in grado di guidare
l’orientamento verso il mercato del lavoro. Il Corso, sviluppato in moduli di-
dattici, si è avvalso della docente Elvira
Crosta, insegnante di Stenotipia, del
Prof. Gaetano Criscitiello, psicologo,
della Dott.ssa Gilda D’Apice, Esperta
del mercato del lavoro, del Prof. Enrico
Petruzzo, ordinario Accademia Italiana
della multimedialità della scrittura “G.
Aliprandi” di Firenze e del Prof. Ing.
Gaetano Pacifico tutor del corso. Alla
dirigente scolastica Prof.ssa Angelina
Aldorasi va il merito di avere felicemente realizzato il corso. Hanno meritato il
diploma finale i seguenti allievi: Barra
Antonella, Della Sala Matilde, Di Gisi
Filomena, Ferrara Filomena, Ferrara
Achille, Galazzo Alessandra, Gambale
Alessandra, Guerriero Terigi, Lembo
Eliana, Marrone Alessandro, Moccia
Francesco, Mollica Noè, Moschella Marianna, Pacifico Dulio, Petruzzo Sara,
Pisano Marco, Romagnolo Luca, Santulli Gerardo, Sortino Valentina, Testa
Vincenza, Tortoriello Raffaele, Zingariello Virginia Rosa.
(Enrico Petruzzo)
La Stenotipia del Prof. Marcello Melani utilizza
una moderna macchina silenziosa: la Stenotype
Italiana di Firenze. La tastiera, composta da 23 tasti, è il risultato di anni di ricerche ergonomiche, è
particolarmente funzionale, estremamente flessibile, dotata di meccanica di altissima precisione,
che consente un uso prolungato senza stancare,
permettendo all’operatore di concentrare tutta la
propria attenzione sull’interpretazione del discorso verbale. Il moderno software, usato anche per
la sottotitolazione in teleconferenze, è facilmente
adottato per le specifiche esigenze di varie utenze
con adeguati programmi che consentono subito
l’abbreviazione di parole ricorrenti o di gergo in
specifici contesti, oltre che trasmettere i dati con
l’immediata visualizzazione sul monitor del computer e inviarli anche on-line.
1
Tecniche e sviluppi della
resocontazione assembleare
nel Parlamento olandese
R
iporto integralmente la traduzione
dell’intervento della Signora Rian
Schwars-van Poppel, svolto in occasione
dell’incontro dei resocontisti parlamentari al Congresso Intersteno a Praga
2007.
Il parlamento olandese (gli Stati Generali), è formato da due camere, la Ca-
e dintorni
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CIVILTÀ DELLA SCRITTURA
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mera dei Rappresentanti (150 membri)
ed il Senato (75 membri).
Il 24 settembre del 1949, il Parlamento olandese decise di costituire l’Ufficio dei resoconti parlamentari. Da allora, i dibattiti in aula di entrambe le camere sono stati resocontati integralmente da un gruppo di 12 o 13 resocontisti
ufficiali, che riprendevano in turni di 5
minuti. Lo stesso avveniva per i Comitati
permanenti, specialmente quando le discussioni riguardavano leggi o documenti politici, e per le audizioni davanti
di Comitati d’inchiesta parlamentare.
Durante il loro turno i resocontisti della
Camera annotavano usando la scrittura
ordinaria o la stenografia.
Dal 2002, la formazione all’attività di
resocontista ufficiale, non include più la
stenografia, tutti i resoconti sono stati fatti sulla base di registrazioni audio. Sebbene il resoconto sia verbatim ossia integrale (n.d.t. noi usiamo il termine “stenografico” per indicare questo tipo di resoconto), esso viene revisionato secondo le regole grammaticali dell’olandese scritto.
Per alcune riunioni dei Comitati, tuttavia,
il resoconto non è integrale. Questo av-
viene quando un comitato permanente discute le politiche governative in generale.
Il resocontista ufficiale in questo caso
prepara un resoconto sommario dell’intera seduta, indicando i punti di vista dei
parlamentari, le domande, le risposte, le
conclusioni e le promesse fatte dal relativo membro del Governo.
Tutti coloro che lavorano al Parlamento, i membri e i loro collaboratori,
come pure gli ufficiali del Parlamento possano usare un glossario parlamentare disponibile in linea, contenente i termini, le
sigle, i nomi propri, il servizio è fornito
dall’Ufficio dei resoconti parlamentari.
L’uso del glossario viene incoraggiato per
migliorare l’uniformità nella scrittura. Il
glossario è continuamente aggiornato. Il
servizio comprende anche una funzione di
domanda e risposta via e-mail, che riguardano l’uso della lingua. Un altro
strumento a disposizione dei resocontisti
ufficiali, è un controllore ortografico, flessibile ed espandibile, al quale si possono
aggiungere nomi specifici e nomi propri
Un ulteriore sviluppo dell’Ufficio dei
resoconti parlamentari è l’introduzione
del cosiddetto resoconto sommario bre-
CIVILTÀ DELLA SCRITTURA
n. 8, ottobre/dicembre 2007
già «Rivista degli Stenografi» fondata a Firenze nel 1877
Organo trimestrale della Fondazione Francesco e Zaira Giulietti di cultura stenografica,
calligrafica, grafica e linguistica
Redazione e Amministrazione: Via dei Cairoli 16/C - 50131 Firenze - Tel. 055.5000042 Fax 055.576128 - www.fondazionegiulietti.it - E-mail: [email protected]
Direttore responsabile: Paolo A. Paganini - Direttore editoriale: Nerio Neri
Hanno collaborato a questo numero: Silvano Battistotti, Riccardo Bruni, Marisa Bazzani,
Giuseppe Capezzuoli, Marialuisa Corti Crippa, Indro Neri, Enrico Petruzzo, Sergio
Sapetti, Mimmo Spina, Gian Paolo Trivulzio, Anna Maria Trombetti, Fabrizio G. Verruso
Stampa: Piccardi Stefano & C. - Strada in Chianti (FI) - Copia non commerciabile
C/C postale N. 70343140
Autorizzazione del Tribunale di Firenze n. 3604 del 22/7/1987
––––––––––––
FONDAZIONE FRANCESCO E ZAIRA GIULIETTI
per lo studio, la promozione e la divulgazione delle scritture comuni e della stenografia Gabelsberger-Noe
Riconosciuta con D.P.R. n. 310 del 19-1-1983
Sede legale: Via dei Cairoli 16/C - 50131 Firenze - Tel. 055.5000042 - Fax 055.576128
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Consiglio di Amministrazione
Presidente Prof. Paolo A. Paganini - Presidente onorario Prof. Andrea Innocenzi
Vice Presidente Dr. Gianluca Formichi - Segretario Nerio Neri
Consiglieri: Prof. Andrea Innocenzi, Prof. Aldo Patritti, Cav. Bruno Piazzesi,
Prof. Giorgio Spellucci, Dr. Federico Sposato, Prof.ssa Anna Maria Trombetti
Collegio Revisori
Dr. Salvatore Proto - Dr. Gianluca Borrani - Dr. Enzo Rook
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CIVILTÀ DELLA SCRITTURA
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ve, nel quale sono incluse soltanto le domande fatte dai membri del Parlamento,
la risposta dei membri del governo a
queste domande, le conclusioni e le promesse fatte.
Una serie d’importanti modifiche
nel modo di lavoro dell’Ufficio dei resoconti, sarà introdotto dal gennaio 2008.
Innanzitutto le registrazioni digitali delle sedute sostituiranno i nastri analogici. Secondariamente al resocontista ufficiale sarà inviato un file audio digitale
per la trascrizione, invece della redazione in aula delle sue annotazioni. Ci sarà
tuttavia ancora un resocontista ufficiale
in aula, che redigerà “annotazioni digitali” durante la seduta, che siano importanti per la trascrizione. Questo nuovo metodo di lavoro aumenterà l’efficienza dell’Ufficio dei resoconti parlamentari.
Quando il nuovo Presidente (donna)
della Camera dei rappresentanti iniziò
la sua attività dopo le elezioni generali
nel 2006, decise che i resoconti dei dibattiti fossero pubblicati nel sito web
della Camera, al massimo entro un’ora
dalla loro conclusione. Questi resoconti
aggiornatissimi, preparati dal servizio
dei resoconti parlamentari, hanno lo
scopo di diminuire il ‘divario’ tra il Parlamento e il pubblico in genere. L’interesse del pubblico per questi resoconti è
stato notevolissimo. Nel periodo dall’1
aprile al 25 giugno, ben 42.000 visitatori
del sito ufficiale si sono collegati al link
di questi resoconti.
Penso che nella sua sinteticità, che
ha poi suscitato un interessante dibattito,
questa relazione ben illustri un percorso
evolutivo che, con diverse modalità e
tempistiche, possiamo riscontrare nella
maggior parte dei servizi di resocontazione assembleare.
Da esso scaturiscono le domande circa il reclutamento, la qualità e la formazione dei resocontisti assembleari. A
queste domande si possono dare risposte
variegate in relazione alla propria sensibilità e al momento storico, ma rimangono a mio avviso fondamentali (come ho
già evidenziato nel numero precedente
della rivista) per un minimo di strategia
formativa che dobbiamo valutare.
(Gian Paolo Trivulzio)
“La Sicilia stenografica”
alle radici della Celere
Scrittura in una rivista
d’altri tempi
P
resso la Biblioteca della Regione
Siciliana, nella sua sede del centralissimo Corso Vittorio Emanuele di Palermo, dalla ricerca per soggetto tra le
polverose schede bibliografiche, ho avuto modo di notare una singolare segnatura, recante – alla voce periodici italiani –
l’originale titolo “La Sicilia stenografica.
Rivista nazionale di stenografia”. Quale
invito a nozze per approfondire la curiosa pubblicazione e le radici isolane della
Celere Scrittura! Insomma, mi sono deciso a volerla leggere, è bastata un’oretta
per scorrere – non troppo frettolosamente a dire il vero, per l’abbondanza di
informazioni in essa riportate – le poche
pagine del primo (e unico disponibile in
Biblioteca) opuscolo stenografico, un
pamphlet meschiniano. Il titolo della Rivista – come precisa la stessa Redazione
in apertura – intende esporre la “radiosa
e ascensionale fase che segue la Stenografia Nazionale”, orgogliosamente proseguendo che “l’Italia, anche nel campo
stenografico, si è emancipata dalle imitazioni e applicazioni di sistemi stranieri
che mal si adattavano al nostro idioma e
ciò per opera del grande maestro della
scrittura veloce Erminio Meschini”. Segue una lettura sull’inventore del sistema
“e l’opera sua”, facendo strada alla prima delle tre lezioni del corso teoricopratico di stenografia meschiniana.
Vi è pure una sezione dedicata alla
“piccola posta”, in cui dalla prima lettera
pervenuta alla Redazione si trae spunto
per fornire all’interessata, A. L. di Palermo, la spiegazione tra segni palatali e
gutturali, non mancando di evidenziarne
gli esempi.
Un’ulteriore sezione è quella rivolta
alla “bibliografia stenografica”, citando
anzitutto la pubblicazione “La stenografia italiana corsiva – sistema Cima (studio critico)”, con autore il prof. Giuseppe Aliprandi, per proseguire con quella
del “Corriere stenografico. Periodico nazionale dell’organo ufficiale dell’Unione
Stenografica italiana”, e a cui la Reda-
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mondo stenografico
zione palermitana formula “auguri sinceri”, ancorché “avversaria rivista”!.
Alle pagine del lettore si apre, quindi, l’ultima delle tre lezioni contenute
nel primo numero, concernente il tema
delle consonanti composte con i soliti
esercizi di trascrizione di cui la Redazione ne sottolinea l’utilità didattica, invitando il lettore a imparare “che [quali]
siano le regole e confermatele con gli
esempi dati, si faranno gli esercizi di lettura e stenoscrizione di cui lo studioso
troverà la traduzione e la correzione nel
numero che segue”.
Ancora un’ultima sezione raccoglie
le testimonianze della diffusione didattica del sistema meschiniano a Palermo: il
titolo della sezione “Movimento stenografico” è eloquente di un insegnamento
operoso e al servizio di un’utenza che
trae profitto culturale e professionale dalle lezioni di “fono-stenografia Meschi-
ni”, dirette a Palermo dal prof. Salvatore
Maggio, anche direttore della Rivista di
cui si scrive1. Gli studenti frequentanti
sembrano far parte di una nutrita formazione calcistica, uomini e donne alle prese con l’arte di fissare il discorso: Ajello
Orazio; il prof Amoroso D. (gabelsbergeriano); il collega Aronica Achille; il sig.
Carlo Bidona; la sig.na Bazza, insegnante; il sig. Caiozzo, secondo capo semaforista; il sig. Chillemi Angelo, semaforista
di I classe; il sig. Domenico Michele; Desimone D., ufficiale telegrafico; Maggio
Antonina e la sig.na Migliore. Il costo
della pubblicazione è di lire 2 per l’Italia,
3 per l’estero.
Correva l’anno 1915, del mese di febDi Salvatore Maggio, troviamo censite almeno
cinque distinte pubblicazioni, secondo quanto riportato dall’archivio on line della Biblioteca dell’Accademia Aliprandi (www.accademia-aliprandi.it).
1
IN MEMORIA DI RINA AGATE, QUANDO NEI PRIMI ANNI SESSANTA VIVEMMO
I NOSTRI GIOVANI ANNI AL MAGISTERO STENOGRAFICO DI MILANO
CIVILTÀ DELLA SCRITTURA
L
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e figure di Ugo Andreini, Ada Garlinzoni e
Ada Beltrami primeggiavano nello staff degli
insegnanti, tra quelle degli studenti dominavano
la scena, tra i maschietti, Paolo A. Paganini, tra le
fanciulle Rina Agate, capelli nerissimi, occhi neri
e vivi, distinta ed elegante. Ci tenevi ricordare le
tue nobili origini siciliane. Determinata e volenterosa, amavi veramente la stenografia, in particolare il Gabelsberger-Noe e il Cima, i due sistemi insegnati dalla prof. Ada Beltrami che molto stimavi, tanto che negli anni successivi, appena hai potuto scegliere il libro di testo, hai sempre adottato
i libri della Beltrami, convinta come eri della sua
didattica.
Ci siamo un po’ inseguite nelle scuole milanesi e ci siamo scambiate informazioni ed esperienze. Hai insegnato alle scuole civiche serali, ai corsi regionali, alla scuola pubblica tra cui il prestigioso ITC Carlo Cattaneo, nel centro di Milano, e
negli ultimi anni, quando stavano diminuendo le
cattedre sei dovuta andare a Lodi, ma sei stata
fortunata perché Lodi aveva in buona considerazione la stenografia in quanto c’erano state valide
insegnanti. Vedi le gare di Lodi. Ovunque sei stata hai tenuto alto il ruolo dell’insegnante, in particolare il ruolo dell’insegnante di stenografia. Colta e preparata eri una bella figura in seno al corpo
insegnante e nei gruppi a cui partecipavi.
Insieme abbiamo sofferto, i primi anni, per
non avere le cattedre che ci competevano (noi eravamo abilitate ed altre non lo erano ancora) ed insieme abbiamo sofferto, perché nonostante tutte le
strade percorse, non siamo riuscite ad avere quel
ruolo A che altre nostre colleghe milanesi della
stessa disciplina sono riuscite ad ottenere: una volta ancora abbiamo dovuto constatare che la professionalità e la volontà, a volte, non bastano.
Con i colleghi Radenti e Soldati siamo state a
Locatelli, nella Bergamasca, a rendere omaggio e
portare un fiore ad Ada Beltrami che colà è sepolta, ora io credo di portare un fiore nel campo della
stenografia ricordando la tua figura di brava insegnante, di cultrice del bello e di amica sincera.
Amavi viaggiare, avevi desiderio di apprendere sempre cose nuove e mondi nuovi; l’ultima
volta ci siamo incontrate quest’estate facenti parte dello stesso gruppo per una “particolare visita”
fuori porta e ancora ti ho vista sorridente, appassionata ed entusiasta della vita, a te si addicono i
versi di Dante: “Fatti non foste a viver come bruti, / ma per seguir virtute e canoscenza”, così io ti
ho sempre vista “Infin che il mar fu sopra noi (sopra te) richiuso”.
Marialuisa Corti Crippa
Milano, novembre 2007
e dintorni
mondo stenografico
CIVILTÀ DELLA SCRITTURA
13
Fabrizio Verruso
in una
dimostrazione
sulla metodologia
del riconoscimento
del parlato
braio. Di lì a qualche mese, l’Italia avrebbe dichiarato guerra all’Austria, con la
grande strage che sarebbe derivata dal
primo conflitto mondiale. Purtroppo per
la storia, la “radiosa” fase attraversata
dalla Stenografia nazionale, sarà presto
sostituita dai decisivi giorni del mese di
maggio, le (non certamente) “radiose
giornate” della retorica interventista che
sanciscono l’inizio delle ostilità e l’entrata in guerra dell’Italia.
(Fabrizio G. Verruso)
Dopo i campionati Intersteno
di Praga la Repubblica Ceca
torna in scena con
“Zav-Hodonìn 2007”
A
quattro mesi dai Campionati Intersteno svoltisi a Praga (vedi Rivista, numero precedente), la Repubblica
Ceca è tornata di nuovo in scena con gli
“ZAV-HODONÌN” 2007, le competizioni di scrittura al computer rivolte alla categoria studenti delle scuole nazionali ed
extra nazionali dell’Europa (che sono risultate essere quelle dell’area centrale,
per un discorso di evidente affinità linguistico-territoriale oltre che di comune
attitudine alla pratica agonistica delle discipline informatico-digitali).
Si è trattato di una manifestazione
che ha richiamato, in veste di concorrenti
e di delegati di vari paesi, un consistente
gruppo di partecipanti. Oltre, ovviamente, alla Repubblica Ceca, erano presenti
l’Austria, la Germania, l’Italia, la Polonia, la Slovacchia e, nella persona di
Dave Rogala, esperto nel riconoscimento
del parlato, gli Stati Uniti d’America.
Tutti hanno portato il saluto del loro paese e la rappresentante polacca si è premurata di ricordare il prossimo incontro del
Comitato Centrale Intersteno a Tichy.
I rappresentanti italiani sono stati:
Fabrizio Verruso (in qualità di relatore
per una sessione dimostrativa della tecnologia di riconoscimento del parlato),
Giacomo Di Piazza (EUSI), Anna Maria
Trombetti (Fondazione Giulietti-Civiltà
della Scrittura). A nome degli enti rappresentati, sono state offerte due targhe
(EUSI e Fondazione) e una coppa donata
da Anna Maria Trombetti a titolo personale. Quest’ultimo trofeo è stato assegnato al concorrente primo classificato
in assoluto, (al quale è andato in omaggio anche un Libro del Parlamento Siciliano donato da Verruso), mentre le targhe sono state acquisite dall’Istituto
ospitante i campionati.
Altro omaggio, da parte di Trombetti, una serie di cartoline da lei realizzate
(si possono vedere nella copertina di
questo numero della rivista insieme al
disegno delle targhe dalla stessa elaborato), in cui è stata simboleggiata, sullo
sfondo di stemmi, figure e metafore, la
partecipazione di tutti gli Enti italiani
cultori delle celeri scritture.
Gli incontri sono avvenuti in un clima
cordiale e si sono svolti presso la “Obchodnì Akademie a Jazykovà Škola”, la
stessa frequentata in gioventù da Jaroslav
Zaviaèiè, il quale ha introdotto e guidato
le varie sedute, accompagnato dai membri
dello staff direttivo dell’Istituto (Preside,
Vice-Direttrice, collaboratori ) e da due
interpreti, l’una di lingua ceca “da e per”
l’inglese (docente della stessa Accademia), l’altra, slovacca di origine italiana,
Barbara Napolitano, che ha tradotto nella
nostra lingua molti testi e facilitato, in diverse occasioni di dialogo interpersonale,
la comprensione dei messaggi.
Meeting e gare erano alla loro 13ª
edizione. Nel marchio dell’organizzazione, in uno con Zaviaèiè, anche la brava
Helena Matouskova.
Nella relazione di apertura ai lavori il
Presidente ha illustrato i vari punti e momenti del programma evidenziando come
le gare, negli anni, fossero divenute una
consuetudine per affermare l’importanza
della partecipazione agonistica e dei signi-
e dintorni
mondo stenografico
CIVILTÀ DELLA SCRITTURA
14
ficati culturali e morali a questa connessi.
In un secondo intervento, rievocativo dell’iter storico e dei punti di arrivo raggiunti,
il medesimo ha sottolineato, tra l’altro, la
necessità di affrontare e superare, su un
piano di amicizia, eventuali conflitti e
scontri di opinione tra le persone.
Le attività peculiari si sono articolate
in due sfere: da una parte, le competizioni,
dall’altra, un seminario sul riconoscimento del parlato cui hanno preso parte il
court-reporter free-lance Rogala e il nostro
Fabrizio Verruso, ambedue cimentatisi in
una demo sulla metodologia seguita e sul
software utilizzato (IBM Via Voice, con
software CAT di supporto per Rogala).
Le attività di lavoro sono state corredate da due interessanti iniziative culturali: la visita al Municipio di Hodonìn, di
stile liberty norimberghino, dove, a fare
gli onori della città ed a raccontarne la
storia fin dalla sua lontanissima origine di
villaggio moravo dagli insediamenti preistorici, è stato il Sindaco, signora Zuzana
Domestova, e una gita a Èejkovièe nell’ambito della quale vi e stata l’opportunità di accedere alla straordinaria, immensa Cantina di vini fondata nel 13° secolo
dai Templari, la cui storia s’intreccia con
quella di personaggi e di eventi del monNOZZE
Il dott. Sergio Castaldo, appassionato
stenografo, figlio di Carla Di Silvio e
di Franco Castaldo (apprezzati membri del Consiglio dell’Associazione
Stenografica Magistrale), il 21 settembre 2007 si è sposato con la dott.ssa
Svetlana Soboleva, di San Pietroburgo. Ai novelli sposi un cordiale augurio di prospera felicità da parte dello
staff di “Civiltà della Scrittura”.
Errata corrige
Nel numero scorso della rivista, a pag 13 – Le classifiche
degli Italiani - Produzione testi - 30 minuti juniors 10, la
posizione di Federico Mastellari va letta come segue:
Federico Mastellari 472,60 car/min.- 0,07 % errori.
A pag. 22 - terza colonna – la frase “Qui è riuscita a realizzare... ecc.”, va letta: “Il museo è opera del Comune di Parcines (curatore il consigliere comunale Ewald Lassnig nel
1993) a seguito di una donazione fatta da Kurt Ryba di una
estesa raccolta di macchine. Il nuovo imponente museo di
quattro piani (1997) è stato realizzato con le sovvenzioni
regionali”.
do europeo tra medioevo ed epoca moderna fino a ricollegarsi con le vicende politiche di recente attualità. Un’occasione,
quest’ultima, per degustare prodotti eccellenti ed ammirare la lunghissima teoria
di botti dalle più piccole alla più grande in
assoluto: 20250 litri di volume! Ma anche
per dare pubblica visibilità (il gruppo dei
visitatori era numeroso) alla tecnica stenografica, l’unica che, nelle profondità ed
estensione delle grotte scarsamente illuminate, è stata in grado di conservare tutti
i dati dell’illustrazione fatta dalla signora
Martina Ràzusa in merito all’ambiente ed
alle qualità e tecniche vinarie.
Per quanto riguarda le gare, il primo
classificato nella Combinata (Kombinace
jednotlivcu), è stato il diciassettenne praghese Ondrej Kanta, allievo di una Scuola commerciale, risultato primo anche
nella “Opis 10 minuti” (gara di trascrizione con soglia di penalità 50). Vincitore
della “Opis 10 minuti” (soglia di penalità
10) è stato un altro studente della medesima Scuola di Praga, Jiri Spolek, di diciotto anni. Complessivamente, hanno partecipato alle competizioni – molti di essi
classificandosi anche in specialità diverse
– 73 concorrenti (34 per ciascuna specialità). In un contesto climatico caratterizzato da bianchissime, spesse coltri di
neve, vi sono stati due caldi incontri conviviali allietati, il primo, da un magnifico
concerto eseguito da un giovanissimo
quanto bravo violinista e da un’altrettanto giovane soprano dalla bellissima voce
– ambedue allievi dell’Accademia ospitante – accompagnati al pianoforte da
una insegnante del medesimo Istituto; il
secondo, da un complesso folkloristico
che ha suonato e cantato motivi ceki e
slovacchi tradizionali.
Altri momenti di cordialità si sono
avuti durante gli inviti del Direttore scolastico a trascorrere pause riposanti nel
suo studio, fra consumazioni di ottimi
pasticcini e bevande bollenti molto gradite da noi ospiti italiani non avvezzi alle
temperature invernali dell’Est europeo.
Va comunque osservato che la mancanza
di umidità nell’aria consente, in questi
luoghi, di non coprirsi eccessivamente
all’esterno e di godere di un sano e corroborante freddo, ottimo stimolatore di
appetito e di energie.
La collaborazione italo-ceka ha, dun-
e dintorni
mondo stenografico
que, dato ottimi risultati e rafforzato, con
l’amicizia tra le persone, la volontà di
procedere sulla comune strada della pratica delle veloci scritture attraverso le
quali passa e si dilata lo scambio culturale tra i popoli.
(Anna Maria Trombetti)
Stenografia
in onda su Radio ceca
I
l nostro collaboratore Gian Paolo Trivulzio ci ha segnalato che sul sito
www.zav.cz è apparsa la registrazione di
una interessante intervista sulla stenografia, trasmessa dal secondo canale della
Radio ceca. L’intervista, durata 30 minuti, è stata fatta a Jiri Novak, socio dell’Associazione stenografica ceca, insegnante di scuola media e stenografo parlamentare. La prof.ssa Ludmilla Novakova, alla quale Trivulzio si è rivolto, ha
gentilmente fornito la seguente sintesi di
questo importante evento.
“Jiri Novak ha parlato della nascita della stenografia (Cicerone - Tirone) nel
primo secolo avanti Cristo, nel medioevo
(alle Università) e poi del grande sviluppo nel secolo XIX (quale conseguenze
dello sviluppo politico e sociale). Le fondamenta della stenografia moderna per
l’Europa centrale sono state poste da F.
X. Gabelsberger. Il prof. Novak ha riferito sulla stenografia ceca nel XIX secolo
e della sua attualità. Ha pure menzionato le macchine stenografiche (il sistema
ad accordi e quello ZAV). L’ultima parte
è stata dedicata alla stenografia nel Parlamento ceco”.
Targa a Quitadamo per
i cinquant’anni dell’ASCEN
S
abato 19 novembre scorso, a Caserta, si è svolta una cordiale cerimonia celebrativa, per festeggiare il mezzo
secolo dell’ASCEN (Associazione Stenografica Casertana Enrico Noe). Al presidente dell’Associazione, prof. dott.
Angelo Quitadamo, è stata consegnata
dalla direttrice, prof.ssa Mena Mezzullo
(v. foto), un’artistica targa, a riconoscimento (e riconoscenza) della lunga pas-
sione dottrinale di Quitadamo (la targa
porta scritto: Ad Angelo Quitadamo,
che l’arte stenografica e una raffinata
cultura sublimò in alto magistero di
esemplare umanità – Gli amici e i soci
dell’ASCEN). Alle festa casertana erano, tra gli altri, presenti: il vicepresidente
Carmine Palladino, i collaboratori Ermelinda Buonanno e Fabio Mezzullo, e il
Vicario del Vescovo monsignor Antonio
Pasquariello.
15
96 PAGINE INTERAMENTE
ILLUSTRATE A COLORI
CON ALLEGATO CD
FRUTTO DELL’IMPEGNO DELLA
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«STORIA DELLA SCRITTURA»
da richiedersi alla
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