ISSN 1830-6349 Comitato economico e sociale europeo CESE info Comitato economico e sociale europeo un ponte tra l’ Europa e la società civile organizzata Aprile 2015 | IT EDITORIALE Ai lettori. “ Il canto può essere un mezzo ideale per comunicare, specialmente attraverso le frontiere e le generazioni, e c’è da augurarsi che non perda mai il suo valore e il suo incanto, e l’iniziativa L’Europa in armonia lo dimostra! Ho sempre creduto nel valore della comunicazione orale. Per quanto lontano la prodigiosa rivoluzione informatica ci possa portare, in ogni angolo del mondo, grazie ai social media e alle radiofrequenze, non bisogna sottovalutare o emarginare l’arte della comunicazione faccia a faccia. Incontrare e ascoltare, qui a Bruxelles, i Sami della Lapponia che raccontavano le loro storie sull’allevamento delle renne e la raccolta di bacche nel gelido nord ci ha offerto un perfetto esempio della massima «vedere per credere». Abbiamo imparato molto ascoltando questi singolari e affascinanti ospiti, le cui esperienze di vita sono così diverse dalle nostre. La mostra fotografica e l’esposizione di costumi e manufatti qui al CESE sono spettacolari, ma forse per i Sami il modo più diretto di raccontare la loro cultura sono le canzoni tradizionali, chiamate joiks. Un suono incalzante ed emozionante, senza accompagnamento strumentale, che esprime senza parole il mondo dei Sami ed è quasi la forma perfetta di comunicazione in un mondo multiculturale. Chi ascolta non può fare a meno di comprendere, immedesimarsi e restare ammirato. ” Il canto può essere un mezzo ideale per comunicare, specialmente attraverso le frontiere e le generazioni, e c’è da augurarsi che non perda mai il suo valore e il suo incanto, e l’iniziativa L’Europa in armonia lo dimostra! Questo concorso per gruppi canori di tutta Europa ha riunito una varietà di tradizioni differenti e le ha fatte cantare dallo stesso spartito! Giovani e meno giovani, artisti di jazz, rap e musica classica, gruppi differenti di ogni angolo d’Europa, hanno presentato le loro versioni dell’Inno alla gioia, con risultati entusiasmanti. La vostra Europa, la vostra opinione 2015 Dare voce ai giovani Per il sesto anno consecutivo, il Comitato economico e sociale europeo offre ai giovani tra i 16 e i 17 anni un’opportunità unica di avere un’esperienza diretta di come si costruisce dall’interno l’Europa, il loro futuro. Anche quest’anno vi è stata una risposta entusiasta all’invito per l’evento «La vostra Europa, la vostra opinione» da parte delle scuole di tutti gli Stati membri che vogliono avere la possibilità di pronunciarsi sulle questioni europee importanti per loro, esprimere le loro critiche e le loro speranze e partecipare a un dibattito in tempo reale. Con l’estrazione a sorte è stata scelta una sola scuola per paese e in ciascuna di queste scuole sono stati selezionati tre studenti che, accompagnati da un insegnante, verranno a Bruxelles e collaboreranno con altri giovani della loro età provenienti da tutta l’UE per negoziare, dibattere e difendere le politiche che interessano i giovani europei. ascoltare le loro idee fresche e innovative. Parallelamente all’evento si terrà una mostra che ripercorre, con foto e video, la storia di «La vostra Europa, la vostra opinione» dal suo primo evento ● a oggi. (frg/pa) I membri del CESE hanno aiutato gli studenti nei rispettivi paesi a prepararsi per l’evento e i dibattiti a Bruxelles, visitando le scuole per spiegare meglio il lavoro del Comitato e le sue attività e per dare consigli ai giovani su come essere cittadini europei attivi. Renate Heinisch (gruppo Attività diverse) ha visitato a Brema, Germania, la scuola europea Hermann-Böse-Gymnasium Cveto Stantič (gruppo Datori di lavoro) ha visitato il Ginnasio-Liceo «Anton Aškerc» di Lubiana (Slovenia) Xavier Verboven (gruppo Lavoratori) ha visitato l’Athénée Royal Jules Bara di Tournai, Belgio «Gli studenti si sono detti entusiasti dell’opportunità di visitare il nostro Comitato e di saperne di più sul funzionamento dell’UE e sul ruolo della società civile. Hanno ascoltato con attenzione e partecipato attivamente al dialogo; e, quando si è parlato dei paesi vicini candidati all’adesione, hanno mostrato un vivo interesse a conoscere i vantaggi e le motivazioni che dovrebbero indurre questi paesi ad aderire all’UE. Gli studenti hanno chiesto inoltre se i paesi piccoli come la Slovenia abbiano davvero voce in capitolo e riescano a esercitare una qualche influenza in una comunità così vasta e diversificata come l’Unione europea». «I giovani, preoccupati per il loro futuro e per quello dei loro figli, mostrano un interesse crescente verso lo sviluppo sostenibile, in cui la giustizia sociale e l’ambiente sono aspetti centrali. Visto il ruolo importante che il CESE svolge in materia di sviluppo sostenibile, si rafforza il loro interesse e la loro curiosità verso i compiti e il funzionamento del nostro Comitato, il che induce all’ottimismo.» Cveto Stantič con gli studenti del Ginnasio-Liceo di Lubiana, Slovenia Xavier Verboven ha incontrato gli studenti di Tournai, Belgio Tra il 23 e il 25 aprile il Comitato avrà il grande piacere di accogliere gli studenti e i loro insegnanti. Siamo impazienti di Poiché la scuola e i suoi studenti stanno lavorando su un progetto analogo, dedicato al Parlamento europeo, ho dovuto spiegare chiaramente il ruolo del CESE e le caratteristiche che lo differenziano dal Parlamento europeo. Gli studenti hanno manifestato moltissimo interesse per l’argomento, ma hanno avuto qualche difficoltà a comprendere pienamente la suddivisione del Comitato in tre gruppi. L’Europa figura nei programmi didattici svolti quotidianamente nella scuola, e gli studenti hanno voluto dimostrare che la denominazione «scuola europea» è meritata. Ma L’Europa in armonia è qualcosa di più di un semplice concorso canoro, è anche un modo di lanciare un importante messaggio sull’identità, la cultura, l’appartenenza, lo stare insieme, la diversità, i valori e la gioia dell’Europa. Un messaggio di cui oggi in Europa abbiamo più che mai bisogno. Desidero ringraziare in modo particolare la presidenza lettone del sostegno offerto alla nostra iniziativa e della sensibilità dimostrata per il valore del canto. Jane Morrice Vicepresidente del CESE «Come ogni anno, ho avuto modo di incontrare numerosi studenti, molto interessati al tema, e una squadra di insegnanti particolarmente impegnati. Abbiamo discusso con entusiasmo dell’Europa e io ho avuto l’opportunità di presentare il CESE in una prospettiva interessante. Renate Heinisch ha visitato la scuola HermannBöse-Gymnasium a Brema, Germania Partecipa alla primavera dell’ottimismo! DATE DA RICORDARE IN QUESTO NUMERO 23 aprile 2015/ CESE, Bruxelles: 2 la primavera dell’ottimismo 23-25 aprile 2015/ CESE, Bruxelles: YEYS 2015 9 maggio 2015/ CESE, Bruxelles: giornata Porte aperte 27 e 28 maggio 2015/ CESE, Bruxelles: sessione plenaria del CESE 3 4 Il CESE sul piano di investimenti dell’UE: i 75 milioni di euro per le PMI rappresentano un buon inizio L’Europa in armonia EBU – UER – Indipendenza dei media nei paesi dell’allargamento La primavera dell’ottimismo, celebrata a Parigi il 21 marzo, arriverà anche a Bruxelles, al Comitato economico e sociale europeo il 23 aprile. L’evento, dedicato al tema della gioventù, prevede il coinvolgimento di un centinaio di giovani partecipanti all’edizione 2015 della manifestazione La vostra Europa, la vostra opinione organizzata dal CESE. Nel corso della giornata (dalle ore 16.00 alle ore 18.00) si terrà un importante dibattito pubblico sul tema L’Europa ottimista che vogliamo costruire, nel quale interverranno il Presidente del CESE Henri Malosse e il vice primo ministro belga Didier Reynders (iscrizione obbligatoria al printe seguente indirizzo: http://www.printempsdeloptimisme.com/). a Sono previsti numerosi eventi durante tutta la giornata (conferenze, stand e tavole rotonde), animati da un gruppo multidisciplinare di responsabili di organizzazioni professionali, imprenditori, direttori della comunicazione, esperti, giornalisti e filosofi. Sede dell’evento: CESE, edificio Jacques Delors, 6° piano, rue Belliard 99, B-1040, Bruxelles. ww www.eesc.europa.eu Più informazioni: http://www.eesc.europa. activ eu/?i=portal.en.events-and-activities● spring-of-optimism (cad) processo: «Faccio del mio meglio per coinvolgere le parti sociali.» Nel successivo dibattito sul piano di investimenti, i tre gruppi del CESE (Datori di lavoro, Lavoratori e Attività diverse) hanno evidenziato la necessità di coinvolgere i partner locali, creare posti di lavoro di qualità per i cittadini europei e migliorare la competitività dell’Europa. Alla sessione plenaria del CESE del 19 marzo il vicepresidente della Commissione europea Jyrki Katainen, responsabile per l’occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività, ha annunciato che 75 milioni di euro saranno messi a disposizione delle PMI alla fine di aprile 2015 nel quadro del nuovo Fondo europeo per gli investimenti strategici. Nel parere sul piano di investimenti per l’Europa (relatore: Michael Smyth, gruppo Attività diverse), che ha avuto l’opportunità di discutere con Katainen nel corso della plenaria, il CESE si rallegrava dell’iniziativa, vista come un passo nella giusta direzione e un modo concreto di realizzare gli obiettivi della Commissione in materia di crescita e occupazione. Al tempo stesso, nel parere viene fatto osservare che sono ancora in sospeso alcuni aspetti importanti relativi alle dimensioni e al calendario di tale piano, al livello dell’effetto leva atteso, nonché al flusso di progetti d’investimento adeguati. Nel suo intervento dinanzi all’Assemblea plenaria del CESE, Katainen ha sottolineato tre elementi molto importanti del piano: la necessità di approfondire e ampliare il mercato unico, l’Unione dell’energia e l’esigenza di creare un efficiente mercato interno dei capitali. Il Presidente del CESE Henri Malosse ha accolto con favore la notizia: «Il piano di investimenti dell’UE rappresenta un importante passo avanti, poiché è incentrato sulla crescita e sull’occupazione. La disponibilità di finanziamenti per le PMI in aprile è quindi un’ottima notizia. Vorrei anche sottolineare l’importanza di informare e coinvolgere i cittadini sul terreno, e in particolare le PMI, riguardo a questi ultimi sviluppi.» Lo stesso Katainen ha ricordato l’importanza di tenere informati i cittadini e le imprese: «I diretti interessati dovrebbero essere al corrente di quello che succede.» Ha poi sottolineato il ruolo chiave delle parti sociali in questo Il piano di investimenti dell’UE rappresenta un importante passo avanti, poiché è incentrato sulla crescita e sull’occupazione. La disponibilità di finanziamenti per le PMI in aprile è quindi un’ottima notizia. Vorrei anche sottolineare l’importanza di informare e coinvolgere i cittadini sul terreno, e in particolare le PMI, riguardo a questi ultimi sviluppi. ” I membri del CESE hanno accolto con favore la nuova impostazione adottata dalla Commissione e illustrata dal primo vicepresidente Frans Timmermans: la necessità di stabilire delle priorità, limitare il numero di nuove proposte legislative e rivedere la legislazione vigente, come pure l’importanza del principio fondamentale di sussidiarietà. «Il fatto che un tema sia importante non significa necessariamente che l’Europa debba occuparsene. L’Europa dovrebbe agire solo se non è possibile trovare alcuna soluzione nazionale: la sussidiarietà è un principio importante», ha dichiarato Timmermans nel dibattito con i membri del CESE tenutosi il 18 marzo nel corso della plenaria. «La Commissione è estremamente disponibile ad ascoltare i vostri punti di vista, e personalmente ritengo che il dialogo con il Comitato sia molto importante», ha ribadito il vicepresidente. Plenaria CESE aprile 2015 Nel corso della sessione plenaria del 22 e 23 aprile il CESE darà il benvenuto al vicepresidente della Commissione europea responsabile per l’Unione dell’energia Maroš Šefčovič e alla commissaria per il Commercio, Cecilia ● Malmström. (sg) La mostra Scoprire il popolo Sami al CESE Dal 18 marzo al 16 aprile 2015 il CESE ha ospitato una mostra di arte e artigianato Sami intitolata Scoprire il popolo Sami. Oltre ad essere profondamente radicate nel tradizionale stile di vita nomade di questo popolo, la musica (conosciuta soprattutto per lo joik, una particolare forma di canto), l’arte e l’artigianato Sami sono un esempio di uso sostenibile delle risorse naturali e di un innato senso del bello. condivisione delle migliori pratiche in materia di governance e di dialogo orizzontale, verticale e strutturale, rafforzando in tal modo la partecipazione delle associazioni rappresentative / organizzazioni della società civile (OSC) e dei cittadini al processo decisionale a livello nazionale e dell’UE. Il Presidente del CESE Henri Malosse interviene al forum delle ONG a Riga “ Il vicepresidente della Commissione europea Jyrki Katainen alla sessione plenaria del CESE Una nuova tabella di marcia per migliorare il dialogo civile © Presidenza lettone del Consiglio dell’UE Il CESE sul piano di investimenti dell’UE: i 75 milioni di euro per le PMI rappresentano un buon inizio Il giorno dell’inaugurazione della mostra, una delegazione Sami è stata ricevuta dal Presidente del CESE Henri Malosse nel corso della sessione plenaria del Comitato. Della delegazione facevano parte Håkon Jonsson, presidente del Parlamento globale Sami, e altri rappresentanti delle comunità Sami di Finlandia, ● Svezia e Norvegia. (sg) Il forum delle ONG, tenutosi a Riga il 2 e 3 marzo, è stato un evento ufficiale organizzato dalla presidenza lettone del Consiglio dell’UE. Il CESE ha partecipato attivamente al forum attraverso il suo gruppo di collegamento e la presenza di una nutrita delegazione guidata dal Presidente del Comitato Henri Malosse. La conferenza ha riunito oltre 250 partecipanti tra cui rappresentanti delle ONG lettoni e dell’UE, responsabili politici e decisionali, opinionisti ed esperti. L’obiettivo generale della conferenza consisteva nel compiere progressi concreti in rapporto all’attuazione degli articoli 11 (1) e 11 (2) del Trattato attraverso la Tra le personalità che sono intervenute alla sessione di apertura figuravano il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis e il primo ministro della Lettonia Laimdota Straujuma. Dombrovskis ha sottolineato l’importanza del dialogo civile, chiedendo l’elaborazione di una relazione annuale sulla sua attuazione e la tenuta di riunioni periodiche, come il forum delle ONG. Il gruppo di collegamento del CESE ha redatto la tabella di marcia che è stata adottata in occasione della conferenza. Nel documento è delineata una visione di ciò che il dialogo dovrebbe cercare di realizzare e di come esso potrebbe essere attuato in maniera efficace, costruttiva e realistica con il più ampio ventaglio possibile di sostenitori e di parti interessate. Il CESE sta già organizzando la manifestazione annuale chiamata Giornata della società civile, che si terrà nel giugno 2015, con l’idea di comunicare alle istituzioni di Bruxelles le decisioni prese dalla società civile europea ● a Riga. (sg/pb) Responsabile, sostenibile e senza sensi di colpa: le nuove tendenze in materia di consumo Il 16 marzo, in occasione della 17a Conferenza annuale, rappresentanti delle organizzazioni dei consumatori, responsabili politici ed esponenti delle istituzioni europee si sono incontrati a Bruxelles per discutere delle nuove tendenze in materia di consumo. «Per la Giornata europea del consumatore, il mio desidero è vedere un’economia europea incentrata sul consumatore», ha dichiarato la commissaria europea per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere Věra Jourová nel suo discorso di apertura, aggiungendo che «da maggio dell’anno scorso stiamo realizzando una campagna di sensibilizzazione in otto Stati membri per diffondere il messaggio che i consumatori dispongono di solidi diritti, sia nel mondo virtuale che in quello reale. E quest’anno la campagna sarà estesa ad altri 6 Stati membri». Il Presidente del CESE Henri Malosse ha sottolineato la necessità di promuovere il consumo responsabile come uno dei principali obiettivi della Giornata europea del consumatore. «Per riconquistare la fiducia dei cittadini, dobbiamo fare dell’Unione europea un modello di democrazia non solo rappresentativa, ma anche partecipativa (articolo 11 del TUE), nel quale i consumatori abbiano un ruolo determinante». Il Presidente Malosse ha esortato tutti ad assumersi le proprie responsabilità: i consumatori, attraverso le loro scelte di consumo, ma anche le imprese, attraverso i loro metodi di produzione. A tal fine, ha scelto l’esempio della lotta contro l’obsolescenza programmata dei prodotti – un campo in cui il CESE è un precursore a livello UE avendo elaborato un parere in materia nel 2013 - quale mezzo per rendere i consumatori e le imprese più responsabili della protezione dell’ambiente. La tendenza verso un consumo più responsabile e sostenibile è stata riconosciuta da altri oratori presenti al convegno. Le imprese devono soddisfare il crescente desiderio provato dai consumatori di seguire stili di vita più sani e più sostenibili. Le opportunità e gli ostacoli dell’economia della condivisione sono stati un altro tema che ha attirato l’interesse dei partecipanti al convegno. L’economia della condivisione offre forme di consumo interessanti e innovative, soprattutto nei periodi di crisi economica. Allo stesso tempo, gli oratori hanno riconosciuto l’esistenza di alcune sfide, per esempio la necessità sia di rafforzare la fiducia dei consumatori (per permettere all’economia della condivisione di funzionare) che di disporre di un quadro giuridico che tuteli i consumatori stessi. (sg)● Going local I punti di contatto per la comunicazione si sono riuniti a Riga I punti di contatto per la comunicazione hanno tenuto la loro riunione annuale il 12 e 13 marzo 2015 a Riga, presso il ministero degli Affari esteri della Lettonia, e a dare loro il benvenuto c’era il sottosegretario di Stato Andrejs Pildegovics. Durante lo scambio di buone pratiche tra i punti di contatto, dieci partecipanti hanno presentato i principali risultati conseguiti a livello locale, come le visite a istituti scolastici in Portogallo, i dibattiti universitari in Italia, l’incontro con le comunità Sami in Svezia e in Finlandia, nonché le riunioni che i consiglieri cechi del CESE hanno tenuto con membri del loro parlamento e del PE. Il Presidente del CESE Henri Malosse e la vicepresidente del CESE Jane Morrice con la delegazione Sami alla sessione plenaria del CESE 2 La riunione è stata inoltre arricchita dagli interventi del Segretario generale del CESE Luis Planas (che si è soffermato sulle attuali priorità del Comitato), del membro del CESE Andris Gobins (che ha fatto una presentazione sull’Anno europeo per lo sviluppo) e di Inese Vaivere (direttrice della piattaforma lettone per la cooperazione allo sviluppo), oltre che da quelli di Jelena Abola e Dace Skadina, in rappresentanza degli uffici della Commissione e del Parlamento europeo a Riga. I rappresentanti dei punti di contatto per la comunicazione si sono riuniti a Riga quest’anno Infine, i partecipanti alla riunione sono stati invitati a visitare il parlamento della Repubblica lettone («Saiema») e al termine della visita hanno intavolato una discussione con Atis Lejins, membro del parlamento e membro della commissione parla● mentare agli affari europei. (cl) Concorso L’Europa in armonia Il Comitato economico e sociale europeo ha dato avvio alla terza edizione del concorso annuale online per filmati. Il concorso, che quest’anno ha per tema l’Europa in armonia, è organizzato in collaborazione con la presidenza lettone del Consiglio dell’Unione europea. Rispetto alle edizioni precedenti, è presente un elemento in più, la musica. Quest’anno, infatti, il concorso associa l’aspetto visuale a quello sonoro con l’invito rivolto a cineoperatori e cantanti di tutti i 28 Stati membri dell’UE a prendere parte a un dialogo visivo e musicale sull’Europa. Ai concorrenti è stato chiesto di eseguire una propria interpretazione dell’Inno alla gioia accompagnata da un filmato su un tema europeo di loro scelta. Quest’anno il numero dei partecipanti è stato superiore a 60 e il pubblico ha potuto votare online dall’8 al 22 marzo. Hanno votato circa 11 000 cittadini (un voto a persona). I dieci pezzi più votati sono stati poi presentati – per la selezione finale dei tre vincitori – a una LA SESSIONE PLENARIA DI MARZO IN SINTESI giuria di esperti, che li ha giudicati sulla base del riferimento a un tema europeo, della qualità e originalità del filmato girato, dell’esecuzione canora e del contenuto musicale. C’era qualcosa in serbo non solo per i concorrenti, ma anche per i votanti. Infatti, per dimostrare il suo apprezzamento per la partecipazione del pubblico, il CESE ha offerto a un fortunato votante – che è stato estratto a sorte – un viaggio per due persone per assistere al festival nordico-baltico di canto corale in programma a Riga (Lettonia) dal 25 al 28 giugno! Tutto quel che il Comitato chiede in cambio è di inviare una cartolina da Riga! Riesame della governance economica Le regole sulla governance economica europea hanno svolto un ruolo importante nel risanamento di bilancio, però il prezzo pagato in termini di crescita e occupazione è stato alto. È quindi necessario sostenere le riforme strutturali con qualche forma di capacità di bilancio dell’UE. Uno scostamento ragionevole dalla soglia del 3 % fissata per il disavanzo dovrebbe essere considerato come un evento eccezionale. La cerimonia di premiazione si svolgerà a Bruxelles il 27 maggio 2015, quando sarà resa nota la classifica esatta dei tre vincitori. Per guardare i video dei 10 finalisti e per ulteriori informazioni w.eesc cliccare qui: http://www.eesc.europa.eu/video● challenge/2015/ (pa) Voti favorevoli 165, voti contrari 2, astensioni 3. Isole intelligenti Dove le pensioni si riuniscono: creare un sistema europeo di ricostruzione pensionistica © Urchenko Julia Il 26 marzo scorso il Consorzio TTYPE (Segui e rintraccia la tua pensione in Europa) ha presentato e poi consegnato alla Commissione europea la sua relazione finale in merito a una tabella di marcia per la creazione di un sistema europeo di ricostruzione delle pensioni. Nel corso di un convegno organizzato insieme con il CESE, sono stati discussi i prossimi passi che si potrebbero intraprendere per attuare questo servizio. La relazione mostra che è possibile istituire un servizio per la ricostruzione transfrontaliera delle pensioni, a vantaggio sia dei lavoratori mobili, che vogliono tenere traccia dei loro diritti a pensione, che degli enti eroganti, i quali devono mantenere i contatti con i beneficiari. Nel corso del dibattito svoltosi durante il convegno, enti eroganti di quattro altri paesi – Belgio, Germania, Regno Unito e Polonia – hanno espresso l’intenzione Verso una politica di sviluppo più efficace Per il Presidente del CESE Henri Malosse, «la politica di sviluppo non è una moda; essa è fortemente ancorata nei valori fondamentali dell’Unione europea. Bisogna quindi metterla maggiormente in risalto. Nel caso in cui l’UE e le autorità pubbliche non avessero sufficienti risorse umane, le organizzazioni della società civile sarebbero ben disposte ad intervenire». Nel presentare le varie attività durante il convegno, è stato mostrato in che modo le competenze dei partecipanti potrebbero contribuire a trovare soluzioni innovative per Il commissario per la Cooperazione internazionale e lo sviluppo Neven Mimica ha partecipato a un convegno sulla politica di sviluppo organizzato dal CESE finanziare progetti di sviluppo, garantire un uso efficiente dei fondi per lo sviluppo, migliorare il dialogo sociale e rafforzare la protezione dei lavoratori. Dal momento inoltre che il cofinanziamento è un aspetto importante di tali attività, è stata sottolineata la cooperazione esistente con gli operatori e i donatori tradizionali. I partecipanti al convegno hanno infine convenuto che esiste ancora un certo margine di miglioramento, in quanto solo il totale coinvolgimento di tutte le parti interessate può consentire di raggiungere l’obiettivo prioritario di una politica di sviluppo efficiente ed efficace. Per maggiori informazioni sull’Anno europeo per lo sviluppo e sull’impegno del CESE ● si rimanda alla pagina web del CESE. (sma) Legami più stretti tra l’America Latina, i Caraibi e l’Europa L’11 e il 12 marzo scorsi si è tenuta l’ottava riunione della società civile organizzata UE-America Latina e Caraibi, terminata con una dichiarazione finale – rivolta al vertice dei capi di Stato UE-Comunità degli Stati latinoamericani e caraibici (CELAC) in calendario per giugno 2015 - in cui si è sottolineata la volontà di intensificare la cooperazione e di realizzare azioni congiunte. Le discussioni sono state incentrate sul tema dei cambiamenti climatici, della cooperazione economica, della disuguaglianza e dell’economia sommersa. La sfida comune dei cambiamenti climatici I partecipanti hanno sottolineato la necessità che alla conferenza di Parigi, in programma per la fine dell’anno, venga raggiunto un accordo vincolante e di ampio respiro che comprenda un sistema comune di misurazione, comunicazione e verifica, «Aiutare i cittadini dell’Unione a ricostruire i loro diritti a pensione, dovunque si trovino nell’UE, è importante e contribuisce all’attuazione concreta della libertà di movimento» ha detto la commissaria europea Marianne Thyssen, responsabile di Occupazione, affari sociali, competenze e mobilità dei lavoratori. Il presidente della sezione Mercato unico, produzione e consumo del CESE, Martin Siecker, ha osservato che «Sia per i lavoratori che per gli enti pensionistici è importante avere un quadro dei contributi versati, e spero proprio che il progetto TTYPE sarà il primo passo verso la creazione di un servizio generale europeo per la ricostruzione delle pensioni». (sg) ● Il ruolo del settore non profit come fornitore di servizi di interesse generale IN BREVE Il 20 marzo scorso il CESE ha organizzato a Bruxelles un convegno sulla politica di sviluppo a cui ha partecipato il commissario per la Cooperazione internazionale e lo sviluppo Neven Mimica. L’obiettivo era offrire una piattaforma per le organizzazioni della società civile meno tradizionali e per le loro attività nell’ambito della cooperazione allo sviluppo, nonché contribuire a creare una politica di sviluppo a livello UE più coordinata, inclusiva ed efficace. di partecipare alla prossima fase del progetto insieme agli enti eroganti già coinvolti nella prima fase. nonché l’impegno – valido per tutti i paesi – ad attenuare gli effetti dei cambiamenti climatici, in linea con l’obiettivo di contenere l’aumento della temperatura mondiale a un massimo di 2ºC. La disuguaglianza, l’economia sommersa e il lavoro sommerso – l’occupazione dovrebbe essere un diritto umano «Il benessere e la prosperità delle persone devono essere l’obiettivo di qualsiasi economia», ha dichiarato Mario Soares (gruppo Lavoratori, Portogallo). Promuovendo l’uguaglianza si incoraggia anche lo sviluppo sostenibile. L’istruzione è fondamentale e deve essere di qualità, pubblica, universale e gratuita. Per far emergere l’economia sommersa saranno anche necessarie misure di registrazione più snelle, linee di credito e regimi ● fiscali speciali. (sma) L’11 e il 12 marzo a Varsavia il CESE ha tenuto un convegno dal titolo Il ruolo del settore non profit come fornitore di servizi di interesse generale (SIG). L’evento è stato organizzato in collaborazione con il ministero polacco del Lavoro e delle politiche sociali (MPiPS) e con il Consiglio delle attività di interesse pubblico della Repubblica di Polonia (RDPP). Sono intervenuti, tra gli altri, Henri Malosse, Presidente del CESE, Władysław Kosiniak-Kamysz, ministro del MPiPS, Krzysztof Balon, presidente del gruppo di studio permanente del CESE sui SIG e copresidente dell’RDPP, Daniel Calleja Crespo, direttore generale della DG GROW, e il senatore Jarosław Duda, sottosegretario di Stato presso il MPiPS, nonché oltre un centinaio di rappresentanti di Abbattere o conservare – il potere del legno Pekka Kauppi, professore di Scienza e politica ambientale presso l’Università di Helsinki e coautore dell’opera intitolata To harvest or to save – Forest and Climate Change («Abbattere o conservare — Foreste e cambiamenti climatici»), si è recato in visita al CESE a Bruxelles su invito della sezione Agricoltura, sviluppo rurale, ambiente (NAT). Signor Kauppi, quali misure può adottare l’UE per migliorare la situazione nel settore forestale? «Bisogna piantare più alberi e utilizzare più legno», ha risposto senza esitazioni Kauppi. «L’utilizzo del legno nell’edilizia e nell’industria offre ancora tante possibilità inesplorate. Il legno è anche un combustibile importante, ma non dovrebbe essere questo il suo uso primario. Le foreste, infatti, dovrebbero essere piuttosto utilizzate applicando il principio a cascata. L’aspetto positivo è che le attività forestali e le risorse di legname sono in costante espansione in Europa; tuttavia, le foreste hanno anche bisogno di essere gestite. In Finlandia, Svezia e Austria si riscontrano esempi positivi di uso intensivo del legno. Dato che gran parte del legname in Europa è in mano a privati, l’UE e gli Stati membri dovrebbero elaborare norme e regolamenti che incoraggino i proprietari dei terreni a gestire attivamente le foreste», ha ricordato Kauppi. Le particolari caratteristiche che contraddistinguono le isole pongono una serie di sfide specifiche, ma possono anche tradursi in altrettante opportunità, a condizione di attuare politiche di sviluppo intelligenti e sostenibili, che apportino alle isole il vantaggio concorrenziale derivante da una crescita sostenibile e da un’occupazione di qualità. Voti favorevoli 147, voto contrario 1, astensioni 5. Cooperazione europea in materia di reti energetiche Lo sviluppo delle reti energetiche è essenziale per i cittadini e le imprese dell’Unione europea. Esso costituisce una condicio sine qua non per garantire ai consumatori la sicurezza dell’approvvigionamento e portare a buon fine la transizione energetica, nonché uno strumento per generare crescita e occupazione. Per far ciò, sono necessari una maggiore partecipazione e cooperazione delle parti interessate e considerevoli finanziamenti e investimenti. Voti favorevoli 167, voti contrari 0, astensioni ● 3. (hb) organizzazioni senza scopo di lucro polacche e di altri Stati membri dell’Europa centrale e orientale. Nelle conclusioni dell’evento sono stati sottolineati i seguenti aspetti: a) l’importanza di comprendere i contesti socioeconomici dei vari paesi (ad es. la crisi economica); b) l’importanza di garantire i finanziamenti per la fornitura di servizi sociali di interesse generale (SSIG); c) la necessità di porre maggiormente l’accento sulle «quattro A» (accessibility, availability, awareness and affordability – accessibilità, disponibilità, consapevolezza e costo contenuto) e d) il possibile sviluppo di una piattaforma online a livello europeo con l’obiettivo di incoraggiare il dialogo pubblico sui SSIG. Inoltre, è stato ribadito il ruolo importante svolto dal CESE nella definizione del pea. futuro «panorama» dei servizi sociali dell’Unione europea. p:// Per ulteriori informazioni si prega di visitare il sito http:// www.eesc.europa.eu/?i=portal.en.events-and-activi● ties-role-non-profit-sector. (nq) Quali aiuti può prestare l’UE al di fuori dei suoi confini, soprattutto nei paesi in via di sviluppo dove i prodotti alimentari sono spesso scarsi? «Se bisogna scegliere tra coltivare prodotti alimentari e piantare alberi, allora la priorità va data alla prima opzione, ma non dobbiamo dimenticare che molti alberi sono anche una fonte preziosa di cibo. Vi sono ancora grandi potenzialità per la produzione di legno, ad esempio in Africa o in India. L’Europa può fornire un aiuto sul piano dell’istruzione, che costituisce lo strumento più importante. Le persone con un buon livello di istruzione, infatti, saranno in grado di comprendere le interrelazioni sul piano ambientale, e questo è un incentivo da non sottovalutare». (sma) ● Pekka Kauppi, professore di Scienza e politica ambientale presso l’Università di Helsinki, alla riunione della sezione NAT 3 Le ultime relazioni dell’UE sull’avanzamento dell’allargamento hanno sempre evidenziato come la presenza di servizi pubblici radiotelevisivi forti e indipendenti sia un fattore cruciale per la libertà d’informazione e la democrazia; e nei paesi dell’allargamento l’UER, con il suo «programma di partenariato», conduce tutta una serie di attività volte ad aiutare i media del servizio pubblico a trasformarsi in un autentico servizio ai cittadini. NUOVE PUBBLICAZIONI Seminario dei mezzi d’informazione della società civile sul tema «I mezzi di comunicazione europei e l’informazione dei cittadini» «I mezzi di comunicazione europei e l’informazione dei cittadini» è stato il tema centrale dell’ottavo seminario dei mezzi d’informazione della società civile del CESE, svoltosi a Milano dal 27 al 28 novembre 2014 nel corso della presidenza italiana dell’UE. Il convegno è stato organizzato in cooperazione con il Comitato economico e sociale europeo in seguito al progetto avviato con il seminario della società civile svoltosi a Milano sul tema Media europei e cittadinanza informata; e le conclusioni del convegno saranno presentate al V Forum dei Balcani occidentali della sezione Relazioni eterne (REX), che si terrà a Belgrado (Serbia) il 2 e 3 giugno prossimi. Cveto Stantič, CESE, membro del gruppo Comunicazione alla riunione EBU – UER sul tema Indipendenza dei media nei paesi dell’allargamento Il 1° aprile scorso l’Unione europea di radiodiffusione (UER) ha tenuto presso la sede del CESE un convegno sul tema L’indipendenza dei media del servizio pubblico nei paesi dell’allargamento. Al convegno sono intervenuti, tra gli altri, il direttore dell’UER Guillaume Klossa, l’europarlamentare Knut Fleckenstein, la rappresentante dell’OSCE per la libertà dei media Dunja Mijatović, il presidente del comitato di monitoraggio Balcani occidentali del CESE Ionut Sibian, il membro del gruppo Comunicazione del CESE Cveto Stantič e il segretario generale della South and East Europe Media Organisation (SEEMO) Oliver Vujovic. Il convegno ha offerto un’eccellente opportunità di trarre insegnamento dall’esperienza pratica dell’UER e da esperti locali e discutere dei problemi specifici che i media devono affrontare in quei paesi. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito http://www3.ebu. ende ch/contents/events/2015/04/independence-of-public-service-m. ● html (cl) PROSSIMAMENTE AL CESE giovani (e i meno giovani!), concerti, giochi, dimostrazioni di danza, foto ricordo, ecc. Il Comitato economico e sociale europeo spalanca le sue porte ai cittadini nel quadro dell’edizione 2015 della Giornata Porte aperte, che si terrà il 9 maggio prossimo e che sarà incentrata sulla politica di sviluppo dell’UE. Mettete alla prova le vostre conoscenze sul CESE, sull’Unione europea e sull’Anno europeo per lo sviluppo partecipando a un quiz a premi. I bambini potranno partecipare ad attività appositamente organizzate per loro: avranno infatti la possibilità di farsi truccare e di disegnare. Insomma, vi saranno attività per tutte le età e per tutti i gusti! Vi aspettiamo quindi numerosi sabato 9 maggio 2015 dalle 10 alle 18 al Comitato economico e sociale europeo (rue Belliard 99, 1040 Bruxelles), edificio Jacques Delors, sala d’ingresso ● e 6° piano. (fgr) Premio CESE per la società civile 2015 – Premiare l’eccellenza nelle iniziative della società civile Venite a scoprire le iniziative intraprese sul campo dal CESE e dai suoi partner (ONG, parti sociali) per contribuire a una crescita economica, sociale e ambientale sostenibile nei paesi in via di sviluppo. Segnalateci le vostre preoccupazioni e aspettative riguardo ai lavori del CESE nel campo della crescita economica, dell’occupazione, dell’ambiente e dello sviluppo nel mondo! Dato che eliminare la povertà e promuovere una crescita inclusiva figurano tra le priorità del CESE nel 2015, il Comitato ha organizzato un programma didattico e ludico che prevede l’allestimento di stand informativi che proporranno attività per i All’interno di quattro gruppi di studio (L’UE fa notizia: creare l’interesse e l’impegno dei cittadini, L’UE e i mass media nei paesi vicini, Collegare i cittadini, i mass media e l’UE in una società digitale, e Le elezioni europee 2014: stavolta è stato diverso), giornalisti, scienziati, politici e funzionari delle istituzioni europee hanno messo a disposizione le loro competenze ed espresso il loro punto di vista, dando vita a dibattiti interessanti ed accesi. Dal seminario è emersa soprattutto l’esigenza che la nostra comunicazione sia più diretta. La gente vuole vedere quel valore aggiunto che l’Unione europea apporta quotidianamente e vuole viverlo sulla sua pelle, di preferenza nel proprio ambito locale. Le politiche andrebbero pertanto illustrate con i dovuti esempi mentre le norme dovrebbero essere descritte spiegano che cosa implicano per i singoli cittadini. La sintesi di tali conferenze figura nel presente opuscolo, che il CESE fornirà a chiunque sia interessato. Esso potrebbe costituire una guida preziosa per le strategie attuali e future in ● materia di comunicazione. (sma) Giornata Porte aperte – 9 maggio 2015 L’Anno europeo per lo sviluppo al CESE Bambini e genitori hanno partecipato a diversi giochi e attività, alla giornata Porte aperte l’anno scorso QE-AA-15-004-IT-N UER – Indipendenza dei media nei paesi dell’allargamento Il Comitato economico e sociale europeo (CESE) darà presto il via alla settima edizione del suo premio per la società civile. La finalità del premio è quella di ricompensare e incoraggiare le iniziative di organizzazioni della società civile e/o di privati cittadini che abbiano contribuito in misura significativa alla promozione dell’identità e dell’integrazione europee. Informazioni sul tema dell’edizione 2015 e sui criteri di ammissione, iscrizione e selezione saranno disponibili sul sito del CESE all’indirizzo www. opa.eu ● eesc.europa.eu/civilsocietyprize (ac) IL CESE VISTO DALL’INTERNO Resoconto annuale delle attività del CESE per il 2013 L’opuscolo «Il CESE visto dall’interno» (disponibile soltanto in francese, Le CESE vu de l’intérieur, e inglese, The EESC from the Inside out) è stato concepito come progetto pilota su iniziativa della vicepresidente del CESE Jane Morrice e del gruppo Comunicazione. La pubblicazione è nata dall’idea di redigere un resoconto annuale di facile lettura, destinato al grande pubblico. I diversi capitoli del resoconto, ● Presentazione del CESE ● Un ruolo importante nelle decisioni dell’UE ● Trasmettere il punto di vista della società civile ● Il CESE: promotore di valori europei ● Gestione del CESE passano in rassegna le attività del CESE e sono corredati di statistiche e grafici volti a far comprendere meglio il funzionamento del Comitato. Il resoconto è stato messo a disposizione dei membri e inviato ai partner principali del CESE. Per richiedere una o più copie dell’opuscolo (in francese, inglese o tedesco) basta scrivere al seguente indirizzo: [email protected]. es Per maggiori informazioni consultare il sito: http://www.eesc.europa.eu/?i=portal. ● fr.publications.35154 (edn) Il CESE info è inoltre disponibile in 23 lingue, in formato PDF, sul sito Internet del CESE: htt http://www.eesc.europa.eu/?i=portal.en.eesc-info Redazione: Béatrice Ouin – rappresentante dei membri CESE nel comitato editoriale (Francia, gruppo Lavoratori) Peter Lindvald Nielsen (caporedattore) Siana Glouharova (sg) Coordinamento generale: Lisa Bodzenta (lb) Nuno Quental (nq) Paraskevi Angelidou (pa) Pierluigi Brombo (pb) Siana Glouharova (sg) Silvia M. Aumair (sma) Agata Berdys (ab) Edizione chiusa il 31 marzo 2015 Hanno collaborato a questo numero: Indirizzo: Anna Comi (ac) Caroline Alibert Deprez (cad) Chloé Lahousse (cl) Eleonora Di Nicolantonio (edn) Fabiola Giraldo Restrepo (fgr) Henry Borzi (hb) Comitato economico e sociale europeo Edificio Jacques Delors, 99 Rue Belliard/ Belliardstraat, B-1040 Brussels, Belgio Tel. +32 25469476 Fax +32 25469764 E-mail: [email protected] Internet: http://www.eesc.europa.eu / Aprile 2015/4 CESE info viene pubblicato nove volte l’anno in occasione delle sessioni plenarie del CESE. Le versioni a stampa di CESE info in tedesco, inglese e francese possono essere ottenute gratuitamente presso il servizio Stampa del Comitato economico e sociale europeo. CESE info è inoltre disponibile in 23 lingue, in formato PDF, sul sito Internet del CESE: URL: http://www.eesc.europa.eu/?i=portal.en.eesc-info CESE info non può essere considerato un resoconto ufficiale dei lavori del CESE. A tal fine si rimanda alla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea o ad altre pubblicazioni del CESE. La riproduzione – con citazione della fonte – è autorizzata (a condizione di inviare una copia alla redazione). Tiratura: 8230 copie. Prossimo numero: maggio 2015