ISSN 1830-6349
Comitato economico e sociale europeo
CESE info
Comitato economico e sociale europeo
un ponte tra l’ Europa e la società civile organizzata
Aprile 2015 | IT
EDITORIALE
Ai lettori.
“
Il canto può essere
un mezzo ideale per
comunicare, specialmente
attraverso le frontiere e
le generazioni, e c’è da
augurarsi che non perda mai
il suo valore e il suo incanto,
e l’iniziativa L’Europa in
armonia lo dimostra!
Ho sempre creduto nel valore della
comunicazione orale. Per quanto lontano la prodigiosa rivoluzione informatica ci possa portare, in ogni angolo
del mondo, grazie ai social media e alle
radiofrequenze, non bisogna sottovalutare o emarginare l’arte della comunicazione faccia a faccia. Incontrare e
ascoltare, qui a Bruxelles, i Sami della
Lapponia che raccontavano le loro storie
sull’allevamento delle renne e la raccolta
di bacche nel gelido nord ci ha offerto un
perfetto esempio della massima «vedere
per credere».
Abbiamo imparato molto ascoltando
questi singolari e affascinanti ospiti, le
cui esperienze di vita sono così diverse
dalle nostre. La mostra fotografica e l’esposizione di costumi e manufatti qui al
CESE sono spettacolari, ma forse per i
Sami il modo più diretto di raccontare la
loro cultura sono le canzoni tradizionali,
chiamate joiks. Un suono incalzante
ed emozionante, senza accompagnamento strumentale, che esprime senza parole il mondo dei Sami ed è quasi la forma
perfetta di comunicazione in un mondo multiculturale. Chi ascolta non può fare a
meno di comprendere, immedesimarsi e restare ammirato.
”
Il canto può essere un mezzo ideale per comunicare, specialmente attraverso le frontiere e le generazioni, e c’è da augurarsi che non perda mai il suo valore e il suo incanto,
e l’iniziativa L’Europa in armonia lo dimostra! Questo concorso per gruppi canori di
tutta Europa ha riunito una varietà di tradizioni differenti e le ha fatte cantare dallo
stesso spartito! Giovani e meno giovani, artisti di jazz, rap e musica classica, gruppi
differenti di ogni angolo d’Europa, hanno presentato le loro versioni dell’Inno alla
gioia, con risultati entusiasmanti.
La vostra Europa, la vostra opinione 2015
Dare voce ai giovani
Per il sesto anno consecutivo, il Comitato economico e sociale europeo offre
ai giovani tra i 16 e i 17 anni un’opportunità unica di avere un’esperienza diretta
di come si costruisce dall’interno l’Europa, il loro futuro. Anche quest’anno vi
è stata una risposta entusiasta all’invito
per l’evento «La vostra Europa, la vostra
opinione» da parte delle scuole di tutti
gli Stati membri che vogliono avere la
possibilità di pronunciarsi sulle questioni
europee importanti per loro, esprimere le
loro critiche e le loro speranze e partecipare a un dibattito in tempo reale. Con
l’estrazione a sorte è stata scelta una sola
scuola per paese e in ciascuna di queste
scuole sono stati selezionati tre studenti
che, accompagnati da un insegnante,
verranno a Bruxelles e collaboreranno
con altri giovani della loro età provenienti
da tutta l’UE per negoziare, dibattere e
difendere le politiche che interessano i
giovani europei.
ascoltare le loro idee fresche e innovative. Parallelamente all’evento si terrà
una mostra che ripercorre, con foto e
video, la storia di «La vostra Europa, la
vostra opinione» dal suo primo evento
●
a oggi. (frg/pa)
I membri del CESE hanno aiutato gli studenti nei rispettivi paesi a prepararsi per
l’evento e i dibattiti a Bruxelles, visitando
le scuole per spiegare meglio il lavoro del
Comitato e le sue attività e per dare consigli ai giovani su come essere cittadini
europei attivi.
Renate Heinisch (gruppo
Attività diverse) ha visitato a
Brema, Germania, la scuola europea
Hermann-Böse-Gymnasium
Cveto Stantič (gruppo Datori di
lavoro) ha visitato il Ginnasio-Liceo
«Anton Aškerc» di Lubiana (Slovenia)
Xavier Verboven (gruppo Lavoratori) ha visitato l’Athénée Royal
Jules Bara di Tournai, Belgio
«Gli studenti si sono detti entusiasti
dell’opportunità di visitare il nostro Comitato
e di saperne di più sul funzionamento dell’UE
e sul ruolo della società civile. Hanno ascoltato
con attenzione e partecipato attivamente al
dialogo; e, quando si è parlato dei paesi vicini
candidati all’adesione, hanno mostrato un vivo
interesse a conoscere i vantaggi e le motivazioni che dovrebbero indurre questi paesi ad
aderire all’UE. Gli studenti hanno chiesto inoltre
se i paesi piccoli come la Slovenia abbiano davvero voce in capitolo e riescano a esercitare una
qualche influenza in una comunità così vasta e
diversificata come l’Unione europea».
«I giovani, preoccupati per il loro futuro e
per quello dei loro figli, mostrano un interesse
crescente verso lo sviluppo sostenibile, in cui
la giustizia sociale e l’ambiente sono aspetti
centrali. Visto il ruolo importante che il CESE
svolge in materia di sviluppo sostenibile, si
rafforza il loro interesse e la loro curiosità
verso i compiti e il funzionamento del nostro
Comitato, il che induce all’ottimismo.»
Cveto Stantič con gli studenti del Ginnasio-Liceo di
Lubiana, Slovenia
Xavier Verboven ha incontrato gli studenti di
Tournai, Belgio
Tra il 23 e il 25 aprile il Comitato avrà il
grande piacere di accogliere gli studenti
e i loro insegnanti. Siamo impazienti di
Poiché la scuola e i suoi studenti stanno
lavorando su un progetto analogo, dedicato
al Parlamento europeo, ho dovuto spiegare
chiaramente il ruolo del CESE e le caratteristiche che lo differenziano dal Parlamento
europeo.
Gli studenti hanno manifestato moltissimo
interesse per l’argomento, ma hanno avuto
qualche difficoltà a comprendere pienamente la suddivisione del Comitato in tre
gruppi.
L’Europa figura nei programmi didattici svolti
quotidianamente nella scuola, e gli studenti
hanno voluto dimostrare che la denominazione «scuola europea» è meritata.
Ma L’Europa in armonia è qualcosa di più di un semplice concorso canoro, è anche
un modo di lanciare un importante messaggio sull’identità, la cultura, l’appartenenza,
lo stare insieme, la diversità, i valori e la gioia dell’Europa. Un messaggio di cui oggi
in Europa abbiamo più che mai bisogno. Desidero ringraziare in modo particolare
la presidenza lettone del sostegno offerto alla nostra iniziativa e della sensibilità
dimostrata per il valore del canto.
Jane Morrice
Vicepresidente del CESE
«Come ogni anno, ho avuto modo di
incontrare numerosi studenti, molto interessati al tema, e una squadra di insegnanti particolarmente impegnati. Abbiamo discusso
con entusiasmo dell’Europa e io ho avuto
l’opportunità di presentare il CESE in una
prospettiva interessante.
Renate Heinisch ha visitato la scuola HermannBöse-Gymnasium a Brema, Germania
Partecipa alla primavera dell’ottimismo!
DATE DA RICORDARE
IN QUESTO NUMERO
23 aprile 2015/
CESE, Bruxelles:
2
la primavera dell’ottimismo
23-25 aprile 2015/
CESE, Bruxelles:
YEYS 2015
9 maggio 2015/
CESE, Bruxelles:
giornata Porte aperte
27 e 28 maggio 2015/
CESE, Bruxelles:
sessione plenaria del CESE
3
4
Il CESE sul piano di
investimenti dell’UE: i
75 milioni di euro per le PMI
rappresentano un buon inizio
L’Europa in armonia
EBU – UER – Indipendenza
dei media nei paesi
dell’allargamento
La primavera dell’ottimismo, celebrata a
Parigi il 21 marzo, arriverà anche a Bruxelles,
al Comitato economico e sociale europeo il
23 aprile.
L’evento, dedicato al tema della gioventù,
prevede il coinvolgimento di un centinaio di
giovani partecipanti all’edizione 2015 della
manifestazione La vostra Europa, la vostra
opinione organizzata dal CESE.
Nel corso della giornata (dalle ore 16.00 alle
ore 18.00) si terrà un importante dibattito pubblico sul tema L’Europa ottimista che vogliamo costruire, nel quale
interverranno il Presidente del CESE Henri
Malosse e il vice primo ministro belga
Didier Reynders (iscrizione obbligatoria al
printe
seguente indirizzo: http://www.printempsdeloptimisme.com/).
a
Sono previsti numerosi eventi durante
tutta la giornata (conferenze, stand e tavole
rotonde), animati da un gruppo multidisciplinare di responsabili di organizzazioni
professionali, imprenditori, direttori della
comunicazione, esperti, giornalisti e filosofi.
Sede dell’evento: CESE, edificio Jacques Delors,
6° piano, rue Belliard 99, B-1040, Bruxelles.
ww
www.eesc.europa.eu
Più informazioni: http://www.eesc.europa.
activ
eu/?i=portal.en.events-and-activities●
spring-of-optimism (cad)
processo: «Faccio del mio meglio per coinvolgere le parti
sociali.»
Nel successivo dibattito sul piano di investimenti, i tre
gruppi del CESE (Datori di lavoro, Lavoratori e Attività
diverse) hanno evidenziato la necessità di coinvolgere i
partner locali, creare posti di lavoro di qualità per i cittadini
europei e migliorare la competitività dell’Europa.
Alla sessione plenaria del CESE del 19 marzo il vicepresidente della Commissione europea Jyrki Katainen,
responsabile per l’occupazione, la crescita, gli investimenti
e la competitività, ha annunciato che 75 milioni di euro
saranno messi a disposizione delle PMI alla fine di aprile
2015 nel quadro del nuovo Fondo europeo per gli investimenti strategici.
Nel parere sul piano di investimenti per l’Europa (relatore:
Michael Smyth, gruppo Attività diverse), che ha avuto l’opportunità di discutere con Katainen nel corso della plenaria,
il CESE si rallegrava dell’iniziativa, vista come un passo nella
giusta direzione e un modo concreto di realizzare gli obiettivi della Commissione in materia di crescita e occupazione.
Al tempo stesso, nel parere viene fatto osservare che sono
ancora in sospeso alcuni aspetti importanti relativi alle
dimensioni e al calendario di tale piano, al livello dell’effetto
leva atteso, nonché al flusso di progetti d’investimento adeguati. Nel suo intervento dinanzi all’Assemblea plenaria del
CESE, Katainen ha sottolineato tre elementi molto importanti del piano: la necessità di approfondire e ampliare il
mercato unico, l’Unione dell’energia e l’esigenza di creare
un efficiente mercato interno dei capitali.
Il Presidente del CESE Henri Malosse ha accolto con favore
la notizia: «Il piano di investimenti dell’UE rappresenta un
importante passo avanti, poiché è incentrato sulla crescita
e sull’occupazione. La disponibilità di finanziamenti per le
PMI in aprile è quindi un’ottima notizia. Vorrei anche sottolineare l’importanza di informare e coinvolgere i cittadini
sul terreno, e in particolare le PMI, riguardo a questi ultimi
sviluppi.» Lo stesso Katainen ha ricordato l’importanza di
tenere informati i cittadini e le imprese: «I diretti interessati
dovrebbero essere al corrente di quello che succede.» Ha
poi sottolineato il ruolo chiave delle parti sociali in questo
Il piano di investimenti
dell’UE rappresenta un importante
passo avanti, poiché è incentrato
sulla crescita e sull’occupazione. La
disponibilità di finanziamenti per
le PMI in aprile è quindi un’ottima
notizia. Vorrei anche sottolineare
l’importanza di informare e
coinvolgere i cittadini sul terreno,
e in particolare le PMI, riguardo a
questi ultimi sviluppi.
”
I membri del CESE hanno accolto con favore la nuova impostazione adottata dalla Commissione e illustrata dal primo
vicepresidente Frans Timmermans: la necessità di stabilire
delle priorità, limitare il numero di nuove proposte legislative e rivedere la legislazione vigente, come pure l’importanza del principio fondamentale di sussidiarietà. «Il fatto
che un tema sia importante non significa necessariamente
che l’Europa debba occuparsene. L’Europa dovrebbe agire
solo se non è possibile trovare alcuna soluzione nazionale:
la sussidiarietà è un principio importante», ha dichiarato
Timmermans nel dibattito con i membri del CESE tenutosi il
18 marzo nel corso della plenaria. «La Commissione è estremamente disponibile ad ascoltare i vostri punti di vista, e
personalmente ritengo che il dialogo con il Comitato sia
molto importante», ha ribadito il vicepresidente.
Plenaria CESE aprile 2015
Nel corso della sessione plenaria del 22 e 23 aprile il CESE
darà il benvenuto al vicepresidente della Commissione
europea responsabile per l’Unione dell’energia Maroš
Šefčovič e alla commissaria per il Commercio, Cecilia
●
Malmström. (sg)
La mostra Scoprire il popolo Sami
al CESE
Dal 18 marzo al 16 aprile 2015 il CESE ha ospitato una mostra di arte e artigianato Sami intitolata
Scoprire il popolo Sami. Oltre ad essere profondamente radicate nel tradizionale stile di vita nomade
di questo popolo, la musica (conosciuta soprattutto
per lo joik, una particolare forma di canto), l’arte e
l’artigianato Sami sono un esempio di uso sostenibile
delle risorse naturali e di un innato senso del bello.
condivisione delle migliori pratiche in materia di governance e di dialogo orizzontale, verticale e strutturale,
rafforzando in tal modo la partecipazione delle associazioni rappresentative / organizzazioni della società
civile (OSC) e dei cittadini al processo decisionale a livello
nazionale e dell’UE.
Il Presidente del CESE Henri Malosse interviene al
forum delle ONG a Riga
“
Il vicepresidente della Commissione europea Jyrki
Katainen alla sessione plenaria del CESE
Una nuova tabella di marcia
per migliorare il dialogo civile
© Presidenza lettone del Consiglio dell’UE
Il CESE sul piano di investimenti
dell’UE: i 75 milioni di euro per le PMI
rappresentano un buon inizio
Il giorno dell’inaugurazione della mostra, una delegazione Sami è stata ricevuta dal Presidente del CESE
Henri Malosse nel corso della sessione plenaria del
Comitato. Della delegazione facevano parte Håkon
Jonsson, presidente del Parlamento globale Sami, e
altri rappresentanti delle comunità Sami di Finlandia,
●
Svezia e Norvegia. (sg)
Il forum delle ONG, tenutosi a Riga il 2 e 3 marzo, è
stato un evento ufficiale organizzato dalla presidenza
lettone del Consiglio dell’UE. Il CESE ha partecipato
attivamente al forum attraverso il suo gruppo di collegamento e la presenza di una nutrita delegazione
guidata dal Presidente del Comitato Henri Malosse.
La conferenza ha riunito oltre 250 partecipanti tra cui
rappresentanti delle ONG lettoni e dell’UE, responsabili
politici e decisionali, opinionisti ed esperti.
L’obiettivo generale della conferenza consisteva nel
compiere progressi concreti in rapporto all’attuazione
degli articoli 11 (1) e 11 (2) del Trattato attraverso la
Tra le personalità che sono intervenute alla sessione di
apertura figuravano il vicepresidente della Commissione
europea Valdis Dombrovskis e il primo ministro della Lettonia Laimdota Straujuma. Dombrovskis ha sottolineato
l’importanza del dialogo civile, chiedendo l’elaborazione
di una relazione annuale sulla sua attuazione e la tenuta
di riunioni periodiche, come il forum delle ONG.
Il gruppo di collegamento del CESE ha redatto la tabella
di marcia che è stata adottata in occasione della conferenza. Nel documento è delineata una visione di ciò che
il dialogo dovrebbe cercare di realizzare e di come esso
potrebbe essere attuato in maniera efficace, costruttiva
e realistica con il più ampio ventaglio possibile di sostenitori e di parti interessate.
Il CESE sta già organizzando la manifestazione annuale
chiamata Giornata della società civile, che si terrà nel
giugno 2015, con l’idea di comunicare alle istituzioni di
Bruxelles le decisioni prese dalla società civile europea
●
a Riga. (sg/pb)
Responsabile, sostenibile e senza sensi di
colpa: le nuove tendenze in materia di consumo
Il 16 marzo, in occasione della 17a Conferenza annuale, rappresentanti delle organizzazioni dei consumatori, responsabili
politici ed esponenti delle istituzioni europee si sono incontrati a Bruxelles per discutere delle nuove tendenze in materia di consumo. «Per la Giornata europea del consumatore,
il mio desidero è vedere un’economia europea incentrata
sul consumatore», ha dichiarato la commissaria europea per
la Giustizia, i consumatori e la parità di genere Věra Jourová
nel suo discorso di apertura, aggiungendo che «da maggio
dell’anno scorso stiamo realizzando una campagna di
sensibilizzazione in otto Stati membri per diffondere il
messaggio che i consumatori dispongono di solidi diritti,
sia nel mondo virtuale che in quello reale. E quest’anno la
campagna sarà estesa ad altri 6 Stati membri».
Il Presidente del CESE Henri Malosse ha sottolineato la necessità di promuovere il consumo responsabile come uno dei
principali obiettivi della Giornata europea del consumatore.
«Per riconquistare la fiducia dei cittadini, dobbiamo fare
dell’Unione europea un modello di democrazia non solo
rappresentativa, ma anche partecipativa (articolo 11 del
TUE), nel quale i consumatori abbiano un ruolo determinante». Il Presidente Malosse ha esortato tutti ad assumersi le
proprie responsabilità: i consumatori, attraverso le loro scelte
di consumo, ma anche le imprese, attraverso i loro metodi di
produzione. A tal fine, ha scelto l’esempio della lotta contro
l’obsolescenza programmata dei prodotti – un campo in cui il
CESE è un precursore a livello UE avendo elaborato un parere
in materia nel 2013 - quale mezzo per rendere i consumatori
e le imprese più responsabili della protezione dell’ambiente.
La tendenza verso un consumo più responsabile e sostenibile
è stata riconosciuta da altri oratori presenti al convegno. Le
imprese devono soddisfare il crescente desiderio provato dai
consumatori di seguire stili di vita più sani e più sostenibili.
Le opportunità e gli ostacoli dell’economia della condivisione
sono stati un altro tema che ha attirato l’interesse dei partecipanti al convegno. L’economia della condivisione offre forme
di consumo interessanti e innovative, soprattutto nei periodi
di crisi economica. Allo stesso tempo, gli oratori hanno riconosciuto l’esistenza di alcune sfide, per esempio la necessità
sia di rafforzare la fiducia dei consumatori (per permettere
all’economia della condivisione di funzionare) che di disporre
di un quadro giuridico che tuteli i consumatori stessi. (sg)●
Going local
I punti di contatto per la comunicazione si sono riuniti a Riga
I punti di contatto per la comunicazione hanno tenuto la loro
riunione annuale il 12 e 13 marzo 2015 a Riga, presso il ministero
degli Affari esteri della Lettonia, e a dare loro il benvenuto c’era
il sottosegretario di Stato Andrejs Pildegovics.
Durante lo scambio di buone pratiche tra i punti di contatto, dieci
partecipanti hanno presentato i principali risultati conseguiti a
livello locale, come le visite a istituti scolastici in Portogallo, i
dibattiti universitari in Italia, l’incontro con le comunità Sami in
Svezia e in Finlandia, nonché le riunioni che i consiglieri cechi
del CESE hanno tenuto con membri del loro parlamento e del PE.
Il Presidente del CESE Henri Malosse e la vicepresidente del CESE Jane Morrice con la delegazione Sami alla sessione plenaria del CESE
2
La riunione è stata inoltre arricchita dagli interventi del Segretario generale del CESE Luis Planas (che si è soffermato sulle attuali
priorità del Comitato), del membro del CESE Andris Gobins (che
ha fatto una presentazione sull’Anno europeo per lo sviluppo) e
di Inese Vaivere (direttrice della piattaforma lettone per la cooperazione allo sviluppo), oltre che da quelli di Jelena Abola e Dace
Skadina, in rappresentanza degli uffici della Commissione e del
Parlamento europeo a Riga.
I rappresentanti dei punti di contatto
per la comunicazione si sono riuniti a Riga quest’anno
Infine, i partecipanti alla riunione sono stati invitati a visitare il
parlamento della Repubblica lettone («Saiema») e al termine
della visita hanno intavolato una discussione con Atis Lejins,
membro del parlamento e membro della commissione parla●
mentare agli affari europei. (cl)
Concorso L’Europa in armonia
Il Comitato economico e sociale europeo ha
dato avvio alla terza edizione del concorso annuale
online per filmati. Il concorso, che quest’anno ha
per tema l’Europa in armonia, è organizzato
in collaborazione con la presidenza lettone del
Consiglio dell’Unione europea. Rispetto alle edizioni precedenti, è presente un elemento in più,
la musica. Quest’anno, infatti, il concorso associa
l’aspetto visuale a quello sonoro con l’invito rivolto
a cineoperatori e cantanti di tutti i 28 Stati membri dell’UE a prendere parte a un dialogo visivo e
musicale sull’Europa. Ai concorrenti è stato chiesto
di eseguire una propria interpretazione dell’Inno
alla gioia accompagnata da un filmato su un tema
europeo di loro scelta. Quest’anno il numero dei
partecipanti è stato superiore a 60 e il pubblico
ha potuto votare online dall’8 al 22 marzo. Hanno
votato circa 11 000 cittadini (un voto a persona).
I dieci pezzi più votati sono stati poi presentati
– per la selezione finale dei tre vincitori – a una
LA SESSIONE PLENARIA
DI MARZO IN SINTESI
giuria di esperti, che li ha giudicati sulla base del
riferimento a un tema europeo, della qualità e originalità del filmato girato, dell’esecuzione canora
e del contenuto musicale. C’era qualcosa in serbo
non solo per i concorrenti, ma anche per i votanti.
Infatti, per dimostrare il suo apprezzamento per
la partecipazione del pubblico, il CESE ha offerto a
un fortunato votante – che è stato estratto a sorte
– un viaggio per due persone per assistere al festival nordico-baltico di canto corale in programma
a Riga (Lettonia) dal 25 al 28 giugno! Tutto quel
che il Comitato chiede in cambio è di inviare una
cartolina da Riga!
Riesame della governance economica
Le regole sulla governance economica europea
hanno svolto un ruolo importante nel risanamento
di bilancio, però il prezzo pagato in termini di crescita e occupazione è stato alto. È quindi necessario
sostenere le riforme strutturali con qualche forma
di capacità di bilancio dell’UE. Uno scostamento
ragionevole dalla soglia del 3 % fissata per il disavanzo dovrebbe essere considerato come un evento
eccezionale.
La cerimonia di premiazione si svolgerà a Bruxelles il 27 maggio 2015, quando sarà resa nota la
classifica esatta dei tre vincitori. Per guardare i
video dei 10 finalisti e per ulteriori informazioni
w.eesc
cliccare qui: http://www.eesc.europa.eu/video●
challenge/2015/ (pa)
Voti favorevoli 165, voti contrari 2, astensioni 3.
Isole intelligenti
Dove le pensioni si riuniscono: creare un sistema
europeo di ricostruzione pensionistica
© Urchenko Julia
Il 26 marzo scorso il Consorzio TTYPE (Segui e
rintraccia la tua pensione in Europa) ha presentato
e poi consegnato alla Commissione europea la sua
relazione finale in merito a una tabella di marcia per
la creazione di un sistema europeo di ricostruzione
delle pensioni. Nel corso di un convegno organizzato
insieme con il CESE, sono stati discussi i prossimi passi
che si potrebbero intraprendere per attuare questo
servizio. La relazione mostra che è possibile istituire
un servizio per la ricostruzione transfrontaliera delle
pensioni, a vantaggio sia dei lavoratori mobili, che
vogliono tenere traccia dei loro diritti a pensione, che
degli enti eroganti, i quali devono mantenere i contatti
con i beneficiari.
Nel corso del dibattito svoltosi durante il convegno,
enti eroganti di quattro altri paesi – Belgio, Germania,
Regno Unito e Polonia – hanno espresso l’intenzione
Verso una politica di sviluppo più
efficace
Per il Presidente del CESE Henri Malosse, «la politica di
sviluppo non è una moda; essa è fortemente ancorata nei
valori fondamentali dell’Unione europea. Bisogna quindi
metterla maggiormente in risalto. Nel caso in cui l’UE
e le autorità pubbliche non avessero sufficienti risorse
umane, le organizzazioni della società civile sarebbero
ben disposte ad intervenire».
Nel presentare le varie attività durante il convegno, è stato
mostrato in che modo le competenze dei partecipanti
potrebbero contribuire a trovare soluzioni innovative per
Il commissario per la Cooperazione internazionale
e lo sviluppo Neven Mimica ha partecipato a un
convegno sulla politica di sviluppo organizzato
dal CESE
finanziare progetti di sviluppo, garantire un uso efficiente
dei fondi per lo sviluppo, migliorare il dialogo sociale
e rafforzare la protezione dei lavoratori. Dal momento
inoltre che il cofinanziamento è un aspetto importante di
tali attività, è stata sottolineata la cooperazione esistente
con gli operatori e i donatori tradizionali. I partecipanti al
convegno hanno infine convenuto che esiste ancora un
certo margine di miglioramento, in quanto solo il totale
coinvolgimento di tutte le parti interessate può consentire di raggiungere l’obiettivo prioritario di una politica di
sviluppo efficiente ed efficace. Per maggiori informazioni
sull’Anno europeo per lo sviluppo e sull’impegno del CESE
●
si rimanda alla pagina web del CESE. (sma)
Legami più stretti tra l’America Latina, i Caraibi e l’Europa
L’11 e il 12 marzo scorsi si è tenuta l’ottava riunione della
società civile organizzata UE-America Latina e Caraibi, terminata
con una dichiarazione finale – rivolta al vertice dei capi di Stato
UE-Comunità degli Stati latinoamericani e caraibici (CELAC) in
calendario per giugno 2015 - in cui si è sottolineata la volontà
di intensificare la cooperazione e di realizzare azioni congiunte.
Le discussioni sono state incentrate sul tema dei cambiamenti
climatici, della cooperazione economica, della disuguaglianza e
dell’economia sommersa.
La sfida comune dei cambiamenti climatici
I partecipanti hanno sottolineato la necessità che alla conferenza
di Parigi, in programma per la fine dell’anno, venga raggiunto
un accordo vincolante e di ampio respiro che comprenda un
sistema comune di misurazione, comunicazione e verifica,
«Aiutare i cittadini dell’Unione a ricostruire i loro
diritti a pensione, dovunque si trovino nell’UE, è
importante e contribuisce all’attuazione concreta
della libertà di movimento» ha detto la commissaria
europea Marianne Thyssen, responsabile di Occupazione, affari sociali, competenze e mobilità dei
lavoratori.
Il presidente della sezione Mercato unico, produzione
e consumo del CESE, Martin Siecker, ha osservato che
«Sia per i lavoratori che per gli enti pensionistici è
importante avere un quadro dei contributi versati,
e spero proprio che il progetto TTYPE sarà il primo
passo verso la creazione di un servizio generale europeo per la ricostruzione delle pensioni». (sg) ●
Il ruolo del settore non profit come
fornitore di servizi di interesse
generale
IN BREVE
Il 20 marzo scorso il CESE ha organizzato a Bruxelles
un convegno sulla politica di sviluppo a cui ha partecipato il commissario per la Cooperazione internazionale
e lo sviluppo Neven Mimica. L’obiettivo era offrire una
piattaforma per le organizzazioni della società civile meno
tradizionali e per le loro attività nell’ambito della cooperazione allo sviluppo, nonché contribuire a creare una politica
di sviluppo a livello UE più coordinata, inclusiva ed efficace.
di partecipare alla prossima fase del progetto insieme
agli enti eroganti già coinvolti nella prima fase.
nonché l’impegno – valido per tutti i paesi – ad attenuare gli
effetti dei cambiamenti climatici, in linea con l’obiettivo di contenere l’aumento della temperatura mondiale a un massimo di 2ºC.
La disuguaglianza, l’economia sommersa e il
lavoro sommerso – l’occupazione dovrebbe
essere un diritto umano
«Il benessere e la prosperità delle persone devono essere l’obiettivo di qualsiasi economia», ha dichiarato Mario Soares
(gruppo Lavoratori, Portogallo). Promuovendo l’uguaglianza si
incoraggia anche lo sviluppo sostenibile. L’istruzione è fondamentale e deve essere di qualità, pubblica, universale e gratuita.
Per far emergere l’economia sommersa saranno anche necessarie misure di registrazione più snelle, linee di credito e regimi
●
fiscali speciali. (sma)
L’11 e il 12 marzo a Varsavia il CESE ha tenuto un convegno dal titolo Il ruolo del settore non profit come fornitore di servizi di interesse generale (SIG). L’evento è stato
organizzato in collaborazione con il ministero polacco del
Lavoro e delle politiche sociali (MPiPS) e con il Consiglio delle
attività di interesse pubblico della Repubblica di Polonia
(RDPP). Sono intervenuti, tra gli altri, Henri Malosse, Presidente del CESE, Władysław Kosiniak-Kamysz, ministro del
MPiPS, Krzysztof Balon, presidente del gruppo di studio
permanente del CESE sui SIG e copresidente dell’RDPP,
Daniel Calleja Crespo, direttore generale della DG GROW,
e il senatore Jarosław Duda, sottosegretario di Stato presso
il MPiPS, nonché oltre un centinaio di rappresentanti di
Abbattere o conservare – il potere
del legno
Pekka Kauppi, professore di Scienza e politica ambientale
presso l’Università di Helsinki e coautore dell’opera intitolata To
harvest or to save – Forest and Climate Change («Abbattere
o conservare — Foreste e cambiamenti climatici»), si è recato
in visita al CESE a Bruxelles su invito della sezione Agricoltura,
sviluppo rurale, ambiente (NAT).
Signor Kauppi, quali misure può adottare l’UE per migliorare la
situazione nel settore forestale? «Bisogna piantare più alberi
e utilizzare più legno», ha risposto senza esitazioni Kauppi.
«L’utilizzo del legno nell’edilizia e nell’industria offre ancora
tante possibilità inesplorate. Il legno è anche un combustibile
importante, ma non dovrebbe essere questo il suo uso primario. Le foreste, infatti, dovrebbero essere piuttosto utilizzate
applicando il principio a cascata. L’aspetto positivo è che
le attività forestali e le risorse di legname sono in costante
espansione in Europa; tuttavia, le foreste hanno anche bisogno di essere gestite. In Finlandia, Svezia e Austria si riscontrano esempi positivi di uso intensivo del legno. Dato che gran
parte del legname in Europa è in mano a privati, l’UE e gli
Stati membri dovrebbero elaborare norme e regolamenti che
incoraggino i proprietari dei terreni a gestire attivamente le
foreste», ha ricordato Kauppi.
Le particolari caratteristiche che contraddistinguono
le isole pongono una serie di sfide specifiche, ma
possono anche tradursi in altrettante opportunità, a condizione di attuare politiche di sviluppo
intelligenti e sostenibili, che apportino alle isole il
vantaggio concorrenziale derivante da una crescita
sostenibile e da un’occupazione di qualità.
Voti favorevoli 147, voto contrario 1, astensioni 5.
Cooperazione europea in materia
di reti energetiche
Lo sviluppo delle reti energetiche è essenziale per
i cittadini e le imprese dell’Unione europea. Esso
costituisce una condicio sine qua non per garantire
ai consumatori la sicurezza dell’approvvigionamento
e portare a buon fine la transizione energetica, nonché uno strumento per generare crescita e occupazione. Per far ciò, sono necessari una maggiore
partecipazione e cooperazione delle parti interessate e considerevoli finanziamenti e investimenti.
Voti favorevoli 167, voti contrari 0, astensioni
●
3. (hb)
organizzazioni senza scopo di lucro polacche e di altri Stati
membri dell’Europa centrale e orientale. Nelle conclusioni
dell’evento sono stati sottolineati i seguenti aspetti: a)
l’importanza di comprendere i contesti socioeconomici
dei vari paesi (ad es. la crisi economica); b) l’importanza di
garantire i finanziamenti per la fornitura di servizi sociali di
interesse generale (SSIG); c) la necessità di porre maggiormente l’accento sulle «quattro A» (accessibility, availability,
awareness and affordability – accessibilità, disponibilità,
consapevolezza e costo contenuto) e d) il possibile sviluppo
di una piattaforma online a livello europeo con l’obiettivo di
incoraggiare il dialogo pubblico sui SSIG. Inoltre, è stato ribadito il ruolo importante svolto dal CESE nella definizione del
pea.
futuro «panorama» dei servizi sociali dell’Unione europea.
p://
Per ulteriori informazioni si prega di visitare il sito http://
www.eesc.europa.eu/?i=portal.en.events-and-activi●
ties-role-non-profit-sector. (nq)
Quali aiuti può prestare l’UE al di fuori dei suoi confini, soprattutto nei paesi in via di sviluppo dove i prodotti alimentari
sono spesso scarsi? «Se bisogna scegliere tra coltivare prodotti alimentari e piantare alberi, allora la priorità va data
alla prima opzione, ma non dobbiamo dimenticare che molti
alberi sono anche una fonte preziosa di cibo. Vi sono ancora
grandi potenzialità per la produzione di legno, ad esempio
in Africa o in India. L’Europa può fornire un aiuto sul piano
dell’istruzione, che costituisce lo strumento più importante.
Le persone con un buon livello di istruzione, infatti, saranno in
grado di comprendere le interrelazioni sul piano ambientale,
e questo è un incentivo da non sottovalutare». (sma) ●
Pekka Kauppi, professore di Scienza e politica
ambientale presso l’Università di Helsinki,
alla riunione della sezione NAT
3
Le ultime relazioni dell’UE sull’avanzamento dell’allargamento hanno
sempre evidenziato come la presenza di servizi pubblici radiotelevisivi
forti e indipendenti sia un fattore cruciale per la libertà d’informazione
e la democrazia; e nei paesi dell’allargamento l’UER, con il suo «programma di partenariato», conduce tutta una serie di attività volte ad
aiutare i media del servizio pubblico a trasformarsi in un autentico
servizio ai cittadini.
NUOVE PUBBLICAZIONI
Seminario dei mezzi d’informazione della società civile sul tema
«I mezzi di comunicazione europei e l’informazione dei cittadini»
«I mezzi di comunicazione europei
e l’informazione dei cittadini» è stato
il tema centrale dell’ottavo seminario
dei mezzi d’informazione della società
civile del CESE, svoltosi a Milano dal
27 al 28 novembre 2014 nel corso
della presidenza italiana dell’UE.
Il convegno è stato organizzato in cooperazione con il Comitato economico e sociale europeo in seguito al progetto avviato con il seminario
della società civile svoltosi a Milano sul tema Media europei e cittadinanza informata; e le conclusioni del convegno saranno presentate
al V Forum dei Balcani occidentali della sezione Relazioni eterne (REX),
che si terrà a Belgrado (Serbia) il 2 e 3 giugno prossimi.
Cveto Stantič, CESE, membro del gruppo Comunicazione alla
riunione EBU – UER sul tema Indipendenza dei media nei paesi
dell’allargamento
Il 1° aprile scorso l’Unione europea di radiodiffusione (UER) ha
tenuto presso la sede del CESE un convegno sul tema L’indipendenza
dei media del servizio pubblico nei paesi dell’allargamento.
Al convegno sono intervenuti, tra gli altri, il direttore dell’UER Guillaume Klossa, l’europarlamentare Knut Fleckenstein, la rappresentante
dell’OSCE per la libertà dei media Dunja Mijatović, il presidente del
comitato di monitoraggio Balcani occidentali del CESE Ionut Sibian, il
membro del gruppo Comunicazione del CESE Cveto Stantič e il segretario generale della South and East Europe Media Organisation (SEEMO)
Oliver Vujovic.
Il convegno ha offerto un’eccellente opportunità di trarre insegnamento dall’esperienza pratica dell’UER e da esperti locali e discutere
dei problemi specifici che i media devono affrontare in quei paesi.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito http://www3.ebu.
ende
ch/contents/events/2015/04/independence-of-public-service-m.
●
html (cl)
PROSSIMAMENTE AL CESE
giovani (e i meno giovani!), concerti, giochi, dimostrazioni di
danza, foto ricordo, ecc.
Il Comitato economico e sociale europeo spalanca le sue
porte ai cittadini nel quadro dell’edizione 2015 della Giornata
Porte aperte, che si terrà il 9 maggio prossimo e che sarà incentrata sulla politica di sviluppo dell’UE.
Mettete alla prova le vostre conoscenze sul CESE, sull’Unione
europea e sull’Anno europeo per lo sviluppo partecipando a un
quiz a premi. I bambini potranno partecipare ad attività appositamente organizzate per loro: avranno infatti la possibilità di
farsi truccare e di disegnare.
Insomma, vi saranno attività per tutte le età e per tutti i gusti!
Vi aspettiamo quindi numerosi sabato 9 maggio 2015 dalle
10 alle 18 al Comitato economico e sociale europeo (rue Belliard 99, 1040 Bruxelles), edificio Jacques Delors, sala d’ingresso
●
e 6° piano. (fgr)
Premio CESE per la società civile 2015 –
Premiare l’eccellenza nelle iniziative della
società civile
Venite a scoprire le iniziative intraprese sul campo dal
CESE e dai suoi partner (ONG, parti sociali) per contribuire
a una crescita economica, sociale e ambientale sostenibile nei
paesi in via di sviluppo.
Segnalateci le vostre preoccupazioni e aspettative riguardo ai
lavori del CESE nel campo della crescita economica, dell’occupazione, dell’ambiente e dello sviluppo nel mondo!
Dato che eliminare la povertà e promuovere una crescita inclusiva figurano tra le priorità del CESE nel 2015, il Comitato ha
organizzato un programma didattico e ludico che prevede l’allestimento di stand informativi che proporranno attività per i
All’interno di quattro gruppi di studio
(L’UE fa notizia: creare l’interesse e
l’impegno dei cittadini, L’UE e i mass
media nei paesi vicini, Collegare i
cittadini, i mass media e l’UE in una
società digitale, e Le elezioni europee
2014: stavolta è stato diverso), giornalisti, scienziati, politici e funzionari
delle istituzioni europee hanno messo
a disposizione le loro competenze ed
espresso il loro punto di vista, dando
vita a dibattiti interessanti ed accesi.
Dal seminario è emersa soprattutto
l’esigenza che la nostra comunicazione sia più diretta. La gente vuole vedere quel valore
aggiunto che l’Unione europea apporta quotidianamente e vuole viverlo sulla sua pelle,
di preferenza nel proprio ambito locale. Le politiche andrebbero pertanto illustrate con i
dovuti esempi mentre le norme dovrebbero essere descritte spiegano che cosa implicano
per i singoli cittadini.
La sintesi di tali conferenze figura nel presente opuscolo, che il CESE fornirà a chiunque sia
interessato. Esso potrebbe costituire una guida preziosa per le strategie attuali e future in
●
materia di comunicazione. (sma)
Giornata Porte aperte – 9 maggio 2015
L’Anno europeo per lo sviluppo al CESE
Bambini e genitori hanno partecipato a diversi giochi e attività,
alla giornata Porte aperte l’anno scorso
QE-AA-15-004-IT-N
UER – Indipendenza dei media
nei paesi dell’allargamento
Il Comitato economico e sociale europeo (CESE) darà presto
il via alla settima edizione del suo premio per la società civile. La
finalità del premio è quella di ricompensare e incoraggiare le iniziative di organizzazioni della società civile e/o di privati cittadini
che abbiano contribuito in misura significativa alla promozione
dell’identità e dell’integrazione europee. Informazioni sul tema
dell’edizione 2015 e sui criteri di ammissione, iscrizione e selezione saranno disponibili sul sito del CESE all’indirizzo www.
opa.eu
●
eesc.europa.eu/civilsocietyprize
(ac)
IL CESE VISTO DALL’INTERNO
Resoconto annuale delle attività del CESE per il 2013
L’opuscolo «Il CESE visto dall’interno»
(disponibile soltanto in francese, Le CESE vu
de l’intérieur, e inglese, The EESC from the
Inside out) è stato concepito come progetto
pilota su iniziativa della vicepresidente del
CESE Jane Morrice e del gruppo Comunicazione. La pubblicazione è nata dall’idea
di redigere un resoconto annuale di facile
lettura, destinato al grande pubblico.
I diversi capitoli del resoconto,
● Presentazione del CESE
● Un ruolo importante nelle decisioni
dell’UE
● Trasmettere il punto di vista della
società civile
● Il CESE: promotore di valori europei
● Gestione del CESE
passano in rassegna le attività del CESE e
sono corredati di statistiche e grafici volti a
far comprendere meglio il funzionamento
del Comitato.
Il resoconto è stato messo a disposizione dei membri e inviato ai partner principali del CESE. Per
richiedere una o più copie dell’opuscolo (in francese, inglese o tedesco) basta scrivere al seguente
indirizzo: [email protected].
es
Per maggiori informazioni consultare il sito: http://www.eesc.europa.eu/?i=portal.
●
fr.publications.35154 (edn)
Il CESE info è inoltre disponibile in 23 lingue, in formato PDF, sul sito Internet del CESE: htt
http://www.eesc.europa.eu/?i=portal.en.eesc-info
Redazione:
Béatrice Ouin – rappresentante dei membri CESE
nel comitato editoriale (Francia, gruppo Lavoratori)
Peter Lindvald Nielsen (caporedattore)
Siana Glouharova (sg)
Coordinamento generale:
Lisa Bodzenta (lb)
Nuno Quental (nq)
Paraskevi Angelidou (pa)
Pierluigi Brombo (pb)
Siana Glouharova (sg)
Silvia M. Aumair (sma)
Agata Berdys (ab)
Edizione chiusa il 31 marzo 2015
Hanno collaborato a questo
numero:
Indirizzo:
Anna Comi (ac)
Caroline Alibert Deprez (cad)
Chloé Lahousse (cl)
Eleonora Di Nicolantonio (edn)
Fabiola Giraldo Restrepo (fgr)
Henry Borzi (hb)
Comitato economico e sociale europeo
Edificio Jacques Delors, 99 Rue Belliard/
Belliardstraat, B-1040 Brussels, Belgio
Tel. +32 25469476
Fax +32 25469764
E-mail: [email protected]
Internet: http://www.eesc.europa.eu /
Aprile 2015/4
CESE info viene pubblicato nove volte l’anno in occasione delle sessioni plenarie del CESE.
Le versioni a stampa di CESE info in tedesco, inglese e francese possono essere ottenute
gratuitamente presso il servizio Stampa del Comitato economico e sociale europeo.
CESE info è inoltre disponibile in 23 lingue, in formato PDF, sul sito Internet del CESE:
URL: http://www.eesc.europa.eu/?i=portal.en.eesc-info
CESE info non può essere considerato un resoconto ufficiale dei lavori del CESE. A tal fine si rimanda
alla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea o ad altre pubblicazioni del CESE.
La riproduzione – con citazione della fonte – è autorizzata (a condizione di inviare una copia alla
redazione).
Tiratura: 8230 copie.
Prossimo numero: maggio 2015
Scarica

CESE - Europa.eu