Procedura aperta per l’affidamento dei servizi di supporto ai progetti regionali di screening oncologici ALLEGATO N. 1
CAPITOLATO SPECIALE DI GARA
Art. 1. ‐ Oggetto Oggetto del presente capitolato speciale è la fornitura dei servizi sanitari di supporto agli screening oncologici cervico uterino, colon‐retto e mammografico per la durata di settantadue mesi. Il valore del contratto è pari ad €1.618.166,00 annui per un totale complessivo per tutta la durata prevista pari ad €9.708.996,00, così articolato: 1. 9335 test mammografici anno su Unità Mobile a €44,00 pari a €410.740,00 2. 6350 test mammografici anno su sedi fisse gestite da DA a €22,00 pari a €139.700,00 3. 3344 Pap‐test anno a €23,00 pari a €76.912,00 4. 7245 HPV test a €22,00 pari a €159.390,00 5. 28928 test per sangue occulto anno a €8,00 pari a €231.424,00 6. Funzionamento della centrale amministrativa €600.000,00 anno oltre IVA Il servizio che la ditta aggiudicataria dovrà garantire è strumentale all’attuazione del piano di attività di screening del cancro della mammella, dell’utero e del colon‐retto approvato dalla Regione Basilicata. La popolazione da reclutare, come dettagliatamente descritto nel piano delle attività, è di circa 71.000 donne per round per lo screening mammografico, di circa 162.100 donne round per quello cervico uterino e di circa 144.640 per round per lo screening colo‐rettale. Nel periodo della fornitura verranno effettuati 3 round per gli screening mammografico e colo‐rettale (round=2 anni), 2 round per lo screening cervico‐uterino nella coorte 25/34 anni (round=3 anni)ed nella coorte 35‐64 anni 1,2 round (5 anni) per l'HPV‐test. La titolarità, l’autorizzazione e l’accreditamento del servizio richiesto nonché la titolarità dei dati ed il relativo trattamento sono in capo all’IRCCS CROB di Rionero; pertanto tutte le azioni sanitarie, tecniche ed amministrative che verranno svolte lo saranno in nome e per conto dell’IRCCS CROB di Rionero.Nel caso in cui la disponibilità delle Aziende del SSR sarà insufficiente a coprire la popolazione bersaglio nei tempi richiesti, il Coordinatore regionale dello screening potrà richiedere tramite la SA il supporto della DA nella esecuzione dei test, con successivo addebito dei maggiori costi all'Azienda pubblica inadempiente.
Art. 2.‐ Durata del servizio Il servizio avrà durata pari a 6 (sei) anni a partire dalla data indicata nel contratto. Le attività relative al funzionamento della centrale operativa, potranno essere internalizzate in qualsiasi momento, ma con preavviso minimo di 180 giorni, dalla SA con contestuale scorporo del canone previsto. La DA è tenuta a garantire l’esecuzione del servizio alle medesime condizioni, per un periodo minimo di 180 giorni dalla scadenza del contratto, su richiesta dell’Amministrazione. Art. 3. Obiettivo del servizio Per tutti gli screening deve essere garantita la percentuale minima di copertura della popolazione bersaglio del 95%. Il progetto si propone di realizzare le attività di screening con i livelli di adesione previsti dal capitolato di gara, definendo comunque i livelli minimi di adesione: • Screening mammografico: livello minimo di adesione 50% pari a 106.498, di cui 74.548 di parte privata; • Screening cervico‐uterino: livello minimo di adesione 43% pari a 38.707 Pap‐test di cui 18.053 di parte privata e di 69.863 HPV‐test di cui 39.123 di parte privata; • Screening colon‐retto: livello minimo di adesione 32% pari 138.885. Art. 4. – Definizione dei servizi oggetto di gara La realizzazione del piano di attività di screening mammografico, cervico‐uterino e colo‐rettale della Regione Basilicata presuppone l’affidamento all’esterno dei seguenti servizi sanitari di supporto: ƒ Esecuzione dello screening mammografico di I livello mediante 2mezzi mobili mammografici messi a disposizione dalla ditta secondo le modalità specificate negli articoli successivi; ƒ Esecuzione dello screening cervico‐uterino di I livello, esclusa lettura, secondo le modalità specificate negli articoli successivi; ƒ Consegna e ritiro dei test dello screening colo‐rettale; ƒ Gestione degli adempimenti amministrativi accessori e strumentali all’esecuzione dei servizi sanitari indicati ai punti precedenti. Per ciascuno degli screening la SA potrà modificare le modalità operative sulla base delle nuove evidenze scientifiche. Art. 5.‐ Caratteristiche tecniche unità mobili Il servizio di supporto alle attività di screening mammografico e cervico‐uterino, da assicurarsi secondo le modalità di cui agli articoli successivi, deve prevedere la disponibilità delle seguenti unità mobili mammografiche e ginecologiche: − n. 2 mezzi mobili mammografici compatti che possano agevolmente raggiungere tutti i comuni della Basilicata. I mezzi dovranno essere nuovi (data non superiore a 6 mesi dall'inizio del servizio attrezzature comprese). Ciascun mezzo , provvisto di tutte le protezioni anti radiazioni richieste dalla legge, dovrà essere attrezzato di: a. zona attesa per 2 persone con bagno; b. n. 2 spogliatoi; c. adeguato spazio per l’accettazione; d. una zona diagnostica dotata di mammografo; e. monitor di visualizzazione delle immagini per il TSRM; f. impianto di climatizzazione e vano sanitario; g. adeguato accesso per portatori di handicap; h. frigorifero idoneo per lo stoccaggio dei campioni per il rilevamento del sangue occulto; i. una scritta su ciascuna delle pareti laterali riportante la seguente dicitura “REGIONE BASILICATA ‐ Dipartimento Salute, Sicurezza e Solidarietà Sociale, Servizi alla Persona e alla Comunità – Screening Mammografico” La DA dovrà impiegare mammografi identici, di tipo “digitale”, di ultima generazione e di elevato livello tecnologico con generatore integrato ad alta frequenza, anodo rotante con doppia pista con metalli diversi e con fuochi 0,3x0,3 mm e 0,1x0,1 mm, con elevata capacità termica, con ampio range di regolazione dei parametri (Kv e mAs), esposimetro computerizzato, selezione automatica dei parametri, adeguata corsa longitudinale e rotatoria, dispositivo di compressione con regolazione automatica e manuale, set compressori, cristallo di protezione anti‐X. Il mammografo digitale diretto (DR), dovrà essere provvisto di detettore allo stato solido con il più ampio formato (area utile) possibile circa 24x30 cm e la maggiore risoluzione spaziale possibile. Sul mezzo dovrà essere presente una connessione on‐line ai server del RIS‐PACS regionale su cui è installato un apposito modulo per la gestione dello screening mammografico, dovrà altresì essere presente una stazione RIS per la gestione delle worklist e degli invii degli esami al sistema PACS regionale. Le attrezzature verranno sottoposte a test secondo le modalità specificate nell’articolo relativo ai controlli di qualità. −
n. 2 mezzi mobili ginecologici compatti che possano agevolmente raggiungere tutti i comuni della Basilicata, per il trasporto di materiale e persone, per attrezzare ambulatori provvisori nei comuni di cui all’allegato A per l’effettuazione dei Pap‐test e degli HPV‐test con le seguenti attrezzature: a. lettino; b. vetrini; c. fissativi; d. spatole speculum monouso; e. kit per prelievo, conservazione e trasporto campione per HPV‐test (fornito dalla SA); f. materiale di consumo vario per ambulatori ginecologici; g. una scritta su ciascuna delle pareti laterali riportante la seguente dicitura “REGIONE BASILICATA ‐ Dipartimento Salute, Sicurezza e Solidarietà Sociale, Servizi alla Persona e alla Comunità – Screening Cervico‐Uterino” Per entrambe le tipologie dei mezzi, ossia mezzi mobili per lo screening mammografico e cervico‐uterino, saranno a carico della ditta aggiudicataria: a. la guida, le spese di bollo, assicurazione del mezzo e dell’attività svolta, custodia nonché le spese di trasporto a chilometraggio illimitato di ciascun mezzo mobile; b. l’assistenza tecnica full‐risk sugli automezzi e sulle apparecchiature in dotazione compresi i tubi radiogeni; c. la fornitura di tutto il materiale di consumo necessario per l’esecuzione del servizio. Per ciascuna unità mobile è richiesta la disponibilità di un tempo non inferiore a 250 giorni/anno. Art. 6.‐ Attività di gestione del I livello screening mammografico Lo screening mammografico si può esemplificare in 5 fasi principali: 1. Esecuzione dell’esame mammografico ‐ test I Livello‐ 2.
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I lettura dell’esame; 2° lettura dell’esame con definitivo giudizio di positività o negatività; Approfondimento diagnostico degli esami risultati positivi ‐ test II livello‐; Trattamento della patologia emersa dallo screening. La DA dovrà assicurare l'esecuzione dei soli test di I livello. La ditta dovrà garantire l'effettuazione di un numero stimato di 9335 test anno su U.M. e di 6350 test anno su sede fissa. Le strutture del SSR, individuate nel richiamato piano regionale, garantiranno l'esecuzione dei restanti 6680 esami anno, delle due letture per ogni test pari a 44.730 anno complessive ed infine l'approfondimento diagnostico. 6.1 Organizzazione del servizio screening mammografico I livello. La ditta si impegna a gestire l’attività di screening di I Livello secondo il calendario predisposto dalla Centrale Amministrativa in accordo con il Coordinatore Regionale dello Screening utilizzando il software RIS‐PACS della Regione Basilicata dedicato allo screening mammografico. L’effettuazione degli esami di I livello, nel numero sopra indicato, sarà garantita dalle Unità Mobili di Mammografia messe a disposizione dalla Ditta e presso i siti fissi di competenza della DA individuati dal Piano Regionale degli screening. La Ditta deve assicurare non meno di due passaggi anno adeguatamente distanziati nel tempo e concordati con il Coordinatore,al fine di consentire la massima adesione. La Ditta dovrà eseguire gli esami mammografici previsti in due proiezioni (cranio‐caudale ed obliqua a 45°). Le mammografie devono essere eseguite da Tecnici Sanitari di Radiologia Medica, preferibilmente di sesso femminile, opportunamente formati anche per la compilazione informatica delle schede anamnestico‐sociali. Per la compilazione dei dati sulle Unità Mobili e per le necessarie procedure di identificazione anagrafica e di esame la Ditta dovrà provvedere a dotarsi di quanto necessario per integrarsi on‐line con il sistema RIS‐PACS mammografico regionale in modo da consentire la corretta identificazione delle assistite e delle immagini a loro collegate e l'invio al server regionale delle stesse. La qualità dei radiogrammi deve essere verificata, prima di congedare le assistite, dal tecnico che li ha eseguiti e gli stessi dovranno essere ripetuti in caso di inadeguatezza. L’eventuale ripetizione dell’esame per inadeguata qualità sarà comunque a carico della ditta appaltatrice. Le unità mobili, centri di screening di I livello, eseguito l’esame sono tenute a : • . Trasmettere on‐line alla Centrale Amministrativa, gestita dalla stessa Ditta, i dati anagrafici delle assistite che hanno aderito all’invito; • Aggiornare costantemente (di norma con cadenza giornaliera),tramite connessione telematica al sistema RIS‐
PACS regionale i dati anagrafici di ogni donna esaminata, completi di scheda anamnestico sociale, numero di codice identificativo e imaging correlate. La Ditta dovrà garantire, prima dell’inizio delle attività contrattuali, che tutto il personale tecnico adibito all’esecuzione degli esami adotti metodiche operative omogenee rispetto a quelle in uso nei centri di riferimento di II livello, anche organizzando appositi stage formativi presso tali centri. 6.2 Materiali di consumo Sono a carico della ditta aggiudicataria: • i materiali di consumo necessari all’effettuazione degli esami di I livello sui mezzi mobili; • la modulistica prestampata da distribuire alle assistite. E' a carico della parte pubblica il software per la gestione dei dati per lo screening mammografico. L’Azienda si riserva la facoltà di verificare i requisiti di base del personale messo a disposizione ed il rispetto delle procedure. La Ditta aggiudicataria si impegna ad operare nel pieno rispetto delle normative vigenti sulla tutela della riservatezza e secondo le specifiche tecniche indicate nel piano regionale degli screening. Tutto il personale impiegato dalla ditta deve attenersi al segreto professionale e d’ufficio nel trattamento dei dati. Al fine di semplificare la gestione del rapporto e di migliorare l’efficienza e l’operatività del programma la ditta indicherà un referente cui viene demandata la funzione di rappresentanza. Art. 7.‐ Attività di gestione del I livello screening cervico uterino Lo screening cervico‐uterino si può esemplificare a seconda delle coorti d'età nelle seguenti fasi principali: Età 25‐34 anni − Esecuzione del Pap‐test (test di I livello) − Lettura dell'esame citologico − Triage con HPV‐test per le citologie ASC‐US − Approfondimento diagnostico mediante colposcopia degli esami risultati positivi al Pap‐test e/o al triage HPV‐
test(II livello) − Trattamento della patologia emersa dallo screening − Monitoraggio Età 35‐64 anni: − Esecuzione dell'HPV‐test e Pap‐test(test di I livello) − Lettura dell'HPV‐test − Lettura Pap‐test negli HPV + − Approfondimento diagnostico mediante colposcopia degli esami risultati positivi al Pap‐test (II livello) − HPV‐test ad 1 anno degli esami risultati negativi al Pap‐test − Colposcopia degli HPV‐test + a 1 anno − Trattamento della patologia emersa dallo screening − Monitoraggio Il servizio svolto dal partner privato riguarderà l'esecuzione di esami di I livello utilizzando 2 mezzi mobili. I comuni interessati sono i comuni della regione come da schema allegato. Il numero di Pap‐test complessivi da assicurare su unità mobile nei 6 anni è di circa 20.059. Le strutture pubbliche dovranno garantire l'esecuzione di circa 16.476 Pap‐test e la lettura dei 40.133 citologici previsti. Il numero di HPV‐test da assicurare su unità mobile nei 6 anni è di 41.943 (di cui 1.691 ripetuti ad 1 anno) Le strutture pubbliche dovranno garantire l'esecuzione di 32.954 HPV‐test (di cui 1.328ripetuti ad 1 anno). Le strutture pubbliche dovranno garantire la lettura di 75.613 HPV‐test. Le strutture pubbliche dovranno inoltre garantire 716 HPV‐test triage,i 3.935 approfondimenti colposcopici previsti ed il trattamento delle patologie emerse con lo screening. L'approfondimento diagnostico deve consentire la conclusione dell'iter e l'inizio del trattamento per cui i centri devono assicurare tutte le procedure colposcopiche ed isteroscopiche diagnostiche ed interventistiche. In caso di Pap‐test o HPV testclassificabile come “inadeguato tecnico”, dovrà esserne disposta la ripetizione immediata a cura e spese della DA. In ogni caso, qualora si rendesse necessaria la ripetizione del test per cause non imputabili alla DA, la SA si riserva la possibilità di richiedere l’esecuzione di ulteriori test , anche al di sotto dell’intervallo di screening predefinito,alla DA. La ditta aggiudicataria del servizio dovrà garantire l’esecuzione, esclusa lettura, dei soli test di I livello. La ditta dovrà garantire l’effettuazione di un numero stimato complessivo di esami pari a 3.344 PAP‐ test anno e 7245 HPV‐test anno. La ditta dovrà inoltre provvedere alla fornitura del materiale di consumo, al ritiro dei vetrini ed HPV/test presso i punti prelievo del SSR, alla colorazione e montaggio dei vetrini ed al trasporto di tutti i vetrini ed HPV‐test (sedi mobili privato e sedi fisse pubblico) presso i centri di riferimento regionale per la lettura dei PAP‐test e degli HPV/test. Le strutture del SSR garantiranno l’esecuzione dei restanti 2746 Pap‐test anno e 5678 HPV‐test anno esami di I livello. Le strutture del SSR, individuate nel richiamato piano regionale e definite “strutture sede di II livello diagnostico”, garantiranno gli esami di II livello. Le strutture del SSR, individuate nel piano regionale e definite centri di riferimento, garantiscono la lettura degli esami di I livello e II livello. 7.1 Organizzazione del servizio screening cervico‐uterino I livello. La ditta si impegna a gestire l’attività di screening di I Livello secondo il calendario predisposto dalla Centrale Amministrativa in accordo con il Coordinatore Regionale dello Screening. L’effettuazione degli esami di I livello, nel numero sopra precisato, sarà garantita dalla Ditta, presso i siti individuati dal Coordinatore Regionale nei Comuni della Regione Basilicata di cui all’allegato A “sedi mobili”, dove la Ditta si impegna ad assicurare non meno di due passaggi adeguatamente distanziati nel tempo e concordati con il Coordinatore,al fine di consentire la massima adesione. Negli ospedali, sede fissa di competenza della DA, per lo screening mammografico dovranno tendenzialmente confluire i comuni assegnati al privato, secondo l’aggregazione prevista dal piano regionale degli screening e comunque in accordo con i Coordinatori regionali e aziendali. Gli esami (PAP‐test ed HPV‐test) devono essere effettuati da ostetriche messe a disposizione dalla ditta, una per ciascuna unità mobile, opportunamente formate anche per la compilazione delle schede anamnestico‐sociali. La ditta dovrà assicurare al personale itinerante quanto necessario all'integrazione on‐line con il software gestionale per l'identificazione dell'assistita e dell'esame. Le schede informatiche dovranno essere trasferite on‐line alla centrale amministrativa. La lettura degli esami sarà eseguita dal centro di riferimento per la lettura dei PAP‐test individuato nel protocollo d’intesa tra le Aziende dell’SSR ed a tal fine è a carico della ditta il trasporto dei materiali biologici fra i diversi livelli di screening. Le unità mobili, centri di screening di I livello, eseguito l’esame sono tenute a: • Fornire il software di gestione dello screening come da successive specifiche; • Trasmettere on‐line mediante apposita connessione alla Centrale Amministrativa, gestita dalla stessa Ditta, i dati anagrafici delle assistite che hanno aderito all’invito; • Trasmettere on‐line ai Centri di riferimento, individuati nel piano regionale delle attività, i dati anagrafici di ogni donna esaminata, completi di scheda anamnestico sociale, e numero di codice identificativo da riportare con scrittura manuale sui vetrini e sulle provette; • Trasmettere i dati ai centri di lettura e importare on‐line i dati delle letture; 7.2 Materiali di consumo Sono a carico della ditta aggiudicataria i materiali di consumo necessario all’effettuazione degli esami di I livello, in particolare sono a carico della ditta anche i vetrini, fissativi, spatole, speculum monouso. La modulistica prestampata da distribuire alle assistite. 7.3. Trasporto dei reperti biologici E’ a carico della Ditta il trasporto ed il conferimento ai centri di lettura, a mezzo di idonei contenitori, di tutti i materiali biologici prelevati ad esito degli esami di I e di II livello siano essi provenienti dalle Unità mobili gestite dalla ditta stessa che dai punti prelievo individuati dai centri regionali di coordinamento. L’Azienda si riserva la facoltà di verificare i requisiti di base del personale messo a disposizione ed il rispetto delle procedure di cui al Piano Regionale degli screening. La Ditta aggiudicataria si impegna ad operare nel pieno rispetto delle normative vigenti sulla tutela della riservatezza e secondo le specifiche tecniche indicate nella richiamata deliberazione regionale. Tutto il personale impiegato dalla ditta deve attenersi al segreto professionale e d’ufficio nel trattamento dei dati. Al fine di semplificare la gestione del rapporto e di migliorare l’efficienza e l’operatività del programma la ditta indicherà un referente cui viene demandata la funzione di rappresentanza. Art. 8.‐ Attività di gestione del I livello screening colon‐retto Lo screening colo‐rettale dovrà essere effettuato con le modalità di seguito indicate. La DA dovrà provvedere per i 6 anni di progetto alla distribuzione, al ritiro ed al conferimento al centro di lettura di tutti i test di ricerca del sangue occulto fecale occorrenti all'effettuazione dello screening. ll test di tipo immunologico con la tecnica dell'agglutinazione su lattice, dovrà consentire la determinazione automatizzata quantitativa dell'emoglobina fecale. La consegna ed il ritiro dei test dovrà avvenire a cura della ditta aggiudicataria possibilmente in sinergia con le attività degli altri due screening. La ditta dovrà provvedere alla consegna all’utente, eventualmente anche postale, dei kit ed al ritiro degli stessi nei comuni serviti dalle Unità mobili degli screening mammografico e cervico‐uterino e nei siti fissi di screening di sua competenza. Nei comuni di Potenza, Matera, Rionero e Melfi,e nei centri di raccolta individuati in accordo con i livelli di coordinamento e gestione degli screening, la consegna e il ritiro avverrà presso strutture pubbliche dell’SSR a cura di personale della DA per la copertura di almeno 15 ore settimanali. Non si esclude che la DA ricerchi e attivi ulteriori forme di collaborazione con farmacie e MMG. Per la gestione dello screening la DA dovrà fornire ed utilizzare apposito software e dovrà essere previsto un sistema di ritiro automatizzato con codice a barre presso i comuni serviti da Unità mobile e presso gli altri siti mediante hardware e software e sistemi di connessione per consentire l'identificazione del campione biologico e l'invio on‐line al server di gestione. La Ditta dovrà comunque assicurare il ritiro dei campioni da tutti i centri di raccolta per consegnarli ai centri di lettura automatizzata entro le 72 ore per i campioni non stoccati con refrigerazione e di 7 giorni per i campioni refrigerati. I siti di lettura individuati dall’SSR dovranno essere collegati a cura ed a spese della stessa ditta al sistema gestionale software per consentire l'invio automatico delle letture al server gestionale. La Ditta aggiudicataria dovrà distribuire agli assistiti interessati all'approfondimento con colonscopia le confezioni di SELG ESSE 1000 o altri prodotti farmacologici prescritti dal referente regionale dello screening ed occorrenti per la preparazione e l'esecuzione delle colonscopie dei soggetti risultati positivi al test del sangue occulto fecale che verrà fornito dalla Farmacia dell'IRCCS CROB di Rionero. La DA dovrà obbligatoriamente aderire a programmi di verifica esterna di qualità (VEQ). Art. 9 ‐ Personale La Ditta deve assicurare l’esecuzione delle attività utilizzando, per i profili professionali sanitari, personale di comprovata esperienza nello specifico settore: • n. 2 tecnici sanitari di radiologia medica; • n. 2 ostetriche (una per ogni mezzo mobile ginecologico); • un numero adeguato di autisti ed amministrativi per assolvere ai compiti assegnati alla centrale amministrativa ed alla logistica. Tutte le attività a carattere sanitario affidate alla DA dovranno avvenire sotto la responsabilità di un dirigente medico con funzione di direzione sanitaria. Il nominativo di tale dirigente dovrà essere comunicato alla SA prima della stipula del contratto. La ditta aggiudicataria deve, in sede di presentazione dell’offerta, fornire un elenco dettagliato del personale medico, paramedico, addetto alla logistica ed amministrativo di cui intende avvalersi completo, limitatamente al personale laureato, dei relativi curricula professionali. In applicazione dell’art. 1 della L.R. 15.02.2010 n. 24 e fatte salve le previsioni della contrattazione collettiva, ove più favorevoli, è fatto obbligo all’aggiudicatario di utilizzare il personale già assunto dalla precedente impresa appaltatrice, compatibilmente con la gestione efficiente dei servizi e della normativa vigente sugli appalti, nonché le condizioni economiche e contrattuali già in essere. Art. 10‐ Livelli minimi di servizio e controlli di qualità Il programma regionale di screening nella regione Basilicata adotta gli indicatori di qualità riportati nelle tabelle seguenti e di processo ed i relativi standard definiti dalle linee guida Europee per il Quality Assurance dello screening del carcinoma mammario, del collo dell’utero e del colon retto in accordo con quanto raccomandato dall’Osservatorio Nazionale Screening (ONS) e dagli accordi Stato Regioni intervenuti successivamente al Piano 2005‐2007. La DA si impegna a rispettare gli stessi standard per gli indicatori di qualità e di processo, relativamente alle fasi del processo di screening bandite dal presente atto, oltre a quanto di seguito specificato in merito nei punti 10.1, 10.2, 10.3. Indicatori e standard di riferimento per lo screening del colon retto Indicatori e standard di riferimento per lo screening mammografico Indicatori e standard di riferimento per lo screening cervico‐uterino 10.1 Controlli qualità screening mammografico. Le attrezzature mammografiche presenti sulle strutture mobili in regola con le normative vigenti sulla radioprotezione ed in possesso di tutta la documentazione che attesti la loro idoneità potranno essere sottoposte ad ulteriori valutazioni da parte dell’IRCCS CROB di Rionero prima dell’avvio del servizio e durante l’espletamento dello stesso. I controlli ed i protocolli a cura della DA dovranno valutare i parametri fisici e geometrici nel rispetto del D.Lgs. n. 187/2000 ed in accordo con i principi di best practice(Istituto Superiore di Sanità “Controllo di qualità in mammografia”, rapporto Istisan 95/12 1995 e Linee Guida Europee IV Edizione “Controlli di qualità sulle attrezzature in mammografia analogica e digitale”) e successive. Il Crobprogrammerà ed effettuerà,sulla base dei citati protocolli dell’Istituto Superiore della Sanità e Linee Guida europee IV Ediz. e successive, nonché sulla base delle direttive del GISMA e dell’osservatorio Nazionale screening, i controlli settimanali, trimestrali e semestrali finalizzati alla verifica nel tempo delle condizioni operative dei sistemi installati. Sulla base di tali controlli la SA potrà effettuare prescrizioni alla DA per l’adeguamento dei sistemi. La ditta aggiudicataria garantirà: • attraverso i propri esperti in fisica sanitaria i controlli di qualità periodici previsti ai sensi del D. Lgs. N. 187/2000 da effettuarsi anche dopo gli interventi manutentivi; • attraverso i tecnici in radiologia preposti all’utilizzo delle attrezzature i controlli di qualità giornalieri. I parametri registrati durante i controlli di qualità dovranno essere annotati su appositi registri. In caso di esito negativo dei test di cui al presente paragrafo, sarà obbligo della ditta provvedere nel più breve tempo possibile – anche mediante sostituzione parziale o totale delle attrezzature installate – al ripristino delle condizioni di piena accettabilità e fruibilità delle apparecchiature prima di poter procedere con l’effettuazione degli esami di screening. 10.2 Controlli di qualità screening cervico uterino. Sono previsti a cura dell’ IRCCS CROB di Rionero in Vulture i controlli interni ed esterni secondo le modalità che verranno definite tra le Aziende dell’SSR. I controlli interni consistono nella valutazione sistematica del grado di adeguatezza del preparato suddivisa per prelevatore e per lettore, nel monitoraggio statistico delle diagnosi citologiche per lettore, nel controllo dei precedenti Pap‐test nelle assistite con diagnosi citologica positiva per la prima volta, nell’introduzione a campione di casi sentinella a diagnosi nota, nella lettura in doppio dei casi positivi o dubbi e nel rescreening dei casi repertati come negativi. I controlli esterni saranno garantiti attraverso lo scambio di preparati tra i tre centri di lettura. La diagnosi di “inadeguato tecnico” comporta la ripetizione gratuita e più rapida possibile del prelievo. La percentuale di Pap‐test e HPV test inadeguati del singolo prelevatore è definita accettabile se inferiore al 6% ottimale se inferiore al 4%. 10.3 Controlli di qualità screening colon‐retto Sono previsti a cura dell’IRCCS CROB di Rionero controlli sistematici sulle attrezzature dedicate alla lettura automatizzata e sui campioni prelevati per verificare l'adeguatezza dei test e dei sistemi di stoccaggio e trasporto dei campioni biologici. Art. 11 ‐ Centrale amministrativa La Regione Basilicata ha affidato all’IRCCS CROB di Rionero la responsabilità dell’organizzazione, del monitoraggio e della valutazione del programma di screening regionale. In particolare l’IRCCS CROB è responsabile del meccanismo di fail‐safe al fine di evitare soluzioni di continuità delle fasi del processo di screening (selezione della popolazione bersaglio, inviti, appuntamenti,solleciti, esecuzione del test, trasmissione degli esiti, appuntamento 2° livello, percorso diagnostico, diagnosi, trasmissione dei risultati, indicazioni al trattamento, follow up). A tale scopo si avvale anche di una centrale amministrativa,allestita negli spazi a tal fine messi a disposizione dalla stazione appaltante. La ditta aggiudicataria dovrà assicurare attraverso la centrale amministrativa: 1. La predisposizione dei calendari di esame per le strutture fisse e per quelle mobili dei tre screening in accordo con i rispettivi Coordinatori Regionali e riservando per le persone che si presentano spontaneamente presso le sedi di screening una quota pari al 5% di disponibilità; 2. La predisposizione su supporto informatico di un programma, da inviare all’Azienda, presso Comitati Scientifici degli Screening Mammografico, Cervico Uterino e Colo‐Rettale ed i rispettivi Centri di Riferimento regionali, nonché ai MMG, nel quale devono essere dettagliatamente indicati il calendario delle prestazioni, le fasce orarie e l’elenco degli assistiti da reclutare. Sarà cura dell’Istituto IRCCS‐CROB di Rionero fornire alla ditta appaltatrice, su supporto informatico, l’anagrafe della popolazione da sottoporre ai tre screening; 3. La predisposizione ed invio di inviti scritti alle persone incluse nei calendari e contestuale comunicazione ai MMG; la lettera di invito deve essere predisposta con indicazione di un codice e del nome dell'assistito/a, deve inoltre contenere tutte le indicazioni necessarie al destinatario/a che volesse contattare, anche telefonicamente al numero verde messo a disposizione dalla ditta, la centrale amministrativa che deve essere disponibile a fornire le informazioni richieste ed a modificare se richiesto la data dell’esame; 4. Il richiamo, tramite spedizione di un secondo invito entro tre mesi dal primo, alle persone che non hanno aderito al I invito e contestuale comunicazione ai MMG nel rispetto delle specifiche norme sulla privacy; 5. La spedizione dei risultati negativi entro 3 giorni dal ricevimento della lettura definitiva dell’esame; 6. Il richiamo telefonico delle assistite dello screening mammografico per le quali è richiesto approfondimento 7.
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diagnostico. Detto richiamo deve essere effettuato 3 giorni prima della data dell’appuntamento da parte di personale adeguatamente formato a fornire informazioni tali da limitare le ricadute psicologiche. Il richiamo telefonico per le assistite risultate positive al Pap‐test per effettuare la colposcopia nei centri di riferimento individuati per le coorti 25/34 e 35/64 anni e per l'esecuzione del triage HPV‐test per la coorte 25‐34 anni. Il richiamo a mezzo lettera raccomandata A/R, da inviarsi entro dieci giorni dal ricevimento della lettura definitiva del test, ad ogni assistito risultato positivo al test di ricerca del sangue occulto fecale con indicazione della data, ora e luogo dove effettuare la colonscopia; le informazioni necessarie alla preparazione oltre che le modalità per la consegna del SELG ESSE 1000(la cui fornitura e distribuzione sarà a cura della DA) o di altri preparati farmacologici alternativi che verranno forniti dalla farmacia dell’IRCCS CROB; alla raccomandata dovrà seguire un contatto telefonico per assicurare l'adesione all'approfondimento e per verificare le necessità dell'utente relativamente a tempi e sede di esecuzione. L’invio di una raccomandata A/R di sollecito alle donne che non aderiscono all’approfondimento diagnostico dello screening mammografico e cervico uterino. Per lo screening cervico uterino la centrale è tenuta a comunicare mensilmente i calendari dei prelievi, completi delle schede anagrafiche delle assistite, ai centri di riferimento (CROB‐AZIENDA OSPEDALIERA SAN CARLO‐
OSPEDALE DI MATERA) che a loro volta consegneranno alla Centrale i risultati dei test; i dati saranno gestiti sia verso le anatomie‐patologiche che dalle anatomie patologiche attraverso il sistema informativo gestionale e saranno archiviati dalla centrale sul server dedicato. La centrale è tenuta a trasmettere ai centri di lettura i Pap test e gli HPV‐test nel termine massimo di sette giorni dalla esecuzione; La Centrale provvederà nel caso di esito positivo alla predisposizione del calendario degli esami di II livello (colposcopie) acquisita la disponibilità dei centri di coordinamento nonché alle comunicazioni previste ai punti precedenti. L’attivazione e la gestione di un numero verde operativo dalle 8.30 alle 18.30 di tutti i giorni feriali (dal lunedì al venerdì) per informazioni agli assistiti e per rettifiche degli appuntamenti. Il numero di linee da mettere a disposizione deve essere sufficiente rispetto alle esigenze; negli orari di chiusura del numero verde deve essere disponibile una segreteria telefonica in grado di fornire le informazioni sul numero verde e sul suo funzionamento e di registrare eventuali messaggi da parte degli assistiti. Provvedere, su indicazione dei Coordinatori Regionali, alla stampa e diffusione, 10 giorni prima dell’inizio delle attività di screening, di manifesti ed opuscoli nei Comuni raggiunti dai mezzi mobili; alla diffusione degli stessi manifesti ed opuscoli nei Comuni bersaglio delle sedi fisse con periodicità mensile Inserimento nel database dei dati del trattamento per la costruzione degli indicatori precoci di efficacia. Coadiuvare il Registro Tumori ed i Coordinatori Regionali nel recupero dei dati del trattamento non rilevabili on‐
line dallo Stesso Registro Tumori. Collaborare con i referenti regionali degli screening oncologici per la conduzione di progetti di ricerca mettendo a disposizione le risorse strumentali ed umane necessarie. La tracciabilità di tutte le operazioni e le attività ivi incluse le spedizioni, i contatti telefonici, le consegne dei materiali utili all’esecuzione degli screening. Ogni altro adempimento amministrativo utile alla buona riuscita del programma di screening su richiesta dei Coordinatori Regionali. Art. 12–Hardware e software La SA si pone l’obiettivo di uniformare i database dei tre screening raccomandando l’adozione di soluzioni informatiche omogenee. Per ciascuno dei tre screening, la DA dovrà garantire: • l’adeguata operatività di tutte le postazioni fisse e mobili anche in assenza di connessione on line; • l’attivazione di adeguate procedure di archiviazione e di disaster recovery per la sicurezza e l’integrità dei dati e delle immagini; • la fornitura e la manutenzione, per l’intera durata contrattuale, di tutto l’hardware e il software necessari alla esecuzione delle attività come di seguito specificato. 12.1 Screening mammografico La DA usufruirà del RIS‐PACS regionale dedicato allo screening mammografico in grado di gestire tutte le fasi dello screening dalla pianificazione dell’attività, all’esecuzione degli esami, alla refertazione ed alla informatizzazione dei dati di II e III livello per la costruzione degli indicatori GISMA. La DA dovrà dotare le unità mobili di postazioni RIS e di sistemi di connessione on line al RIS PACS regionale con adeguata ampiezza di banda per consentire l’accettazione delle utenti. Tutte le immagini acquisite dovranno essere trasferite nel PACS regionale con le corrette modalità di norma a fine giornata. 12.2 Screening cervico‐uterino La DA dovrà fornire software e hardware in grado di eseguire la pianificazione, l’accettazione, la refertazione e l’archiviazione dei test, nonché la costruzione dei dati statistici come da indicatori dei gruppi di studio scientifici ed in conformità dei tracciati record richiesti dai flussi ministeriali. Il software e l’hardware si dovranno integrare con quelli in uso presso le UU.OO di Anatomia Patologica, dovranno comunicare on line e dovranno utilizzare gli strumenti per la firma digitale. Il software e l’hardware dovranno consentire la copertura di 39 postazioni fisse presso i centri prelievo, 2 postazioni mobili, 3 stazioni di refertazione e 4per i centri di II livello per le colposcopie. Tutte le postazioni dovranno essere collegate on line, ed i server forniti dalla DA dovranno essere ubicati presso la sede della Centrale Amministrativa. Le connessioni on line di adeguata capacità dovranno essere garantite dalla DA verso le unità mobili, mentre le connessioni delle sedi fisse saranno a cura della parte pubblica. 12.3 Screening colon rettale La DA dovrà fornire software e hardware in grado di eseguire la pianificazione, l’accettazione, la refertazione e l’archiviazione dei test, nonché la costruzione dei dati statistici come da indicatori dei gruppi di studio scientifici ed in conformità dei tracciati record richiesti dai flussi ministeriali. Il software dovrà essere collegata con il dispositivo di analisi dei test. Dovranno essere prevista1 postazioni per il ritiro dei campioni biologici su ciascuna unità mobile dedicata allo screening mammografico con i sistemi di accettazione barcode e collegati on line a cura della DA. Dovranno essere previste 7 postazioni per il ritiro dei campioni biologici con i sistemi di accettazione barcode da utilizzare per il ritiro dei campioni nei comuni non serviti dalle unità mobili mammografiche collegati on line. Al termine del periodo contrattuale l’hardware e il software fornito dalla DA diverranno di proprietà della SA. Art. 13‐ Criteri di aggiudicazione La gara sarà aggiudicata alla Ditta che avrà presentato l’offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi dell’art. 83 del D.Lgs. 163/2006. L’aggiudicazione sarà disposta dalla Commissione di gara all’uopo nominata in base all’esame comparato dei seguenti elementi: A. Caratteristiche del servizio punteggio massimo 60 punti B. Condizioni economiche punteggio massimo 40 punti Il calcolo dell’offerta economicamente più vantaggiosa verrà effettuato utilizzando la seguente formula: C(a) = dove: C(a) : indice di valutazione dell’offerta (a); n : numero totale dei requisiti; Wi : punteggio attribuito al requisito (i); V(a)i : coefficiente della prestazione dell’offerta (a) rispetto al requisito (i) variabile tra zero e uno; : sommatoria. I coefficienti V(a)i verranno determinati: a) per quanto riguarda gli elementi di natura qualitativa (elencati in tabella A con i relativi punteggi), attraverso la media dei coefficienti attribuiti discrezionalmente dai singoli commissari; una volta terminata la procedura di attribuzione discrezionale dei coefficienti, si procederà a trasformare la media dei coefficienti attribuiti ad ogni offerta da parte di tutti i commissari in coefficienti definitivi, riportando ad uno la media più alta e proporzionando a tale media massima le medie provvisorie prima calcolate; b)
per quanto riguarda gli elementi di valutazione di natura quantitativa (elencati in tabella B con i relativi punteggi), attraverso la seguente formula: V(a)i = dove: Ra = valore offerto dal concorrente (a); Rmax = valore dell’offerta più conveniente. c) per quanto riguarda il solo elemento prezzo (tabella C), attraverso la seguente formula: nel caso di Ai <Asoglia: Ci = X * Ai / Asoglia nel caso di Ai >Asoglia: Ci = X + (1,00 ‐ X)*[(Ai ‐ Asoglia) / (Amax ‐ Asoglia)] dove Ci = coefficiente attribuito al concorrente i‐esimo; Ai = valore dell’offerta (ribasso) del concorrente i‐esimo; Asoglia = media aritmetica dei valori delle offerte (ribasso sul prezzo) dei concorrenti; X = 0,90; Amax = valore dell’offerta (ribasso) più conveniente. Tabella A – elementi di natura qualitativa Requisito (i)
Progetto tecnico screening mammografico procedure operative standard organizzazione generale del servizio numero e tipologia degli operatori che saranno impiegati, distinguendo per tipologia di accesso e di prestazione orari di disponibilità al pubblico del servizio operatività del servizio anchenei festivi e prefestivi organizzazione del calendario settimanale gestione dell’agenda degli appuntamenti Progetto tecnico screening cervico‐uterino procedure operative standard organizzazione generale del servizio numero e tipologia degli operatori che saranno impiegati, distinguendo per tipologia di accesso e di prestazione orari di disponibilità al pubblico del servizio operatività del servizio anchenei festivi e prefestivi organizzazione del calendario settimanale gestione dell’agenda degli appuntamenti Progetto tecnico screening colon‐retto procedure operative standard organizzazione generale del servizio numero e tipologia degli operatori che saranno impiegati, distinguendo per tipologia di accesso e di prestazione orari di disponibilità al pubblico del servizio operatività del servizio anchenei festivi e prefestivi organizzazione del calendario settimanale gestione dell’agenda degli appuntamenti Centrale Amministrativa Modalità organizzative ed operative della centrale amministrativa
Modalità organizzative ed operative del numero verde
Politiche di disaster recovery Programma di comunicazione e marketing Allestimento unità mobili screening mammografico
Divisione spazi interni Accessibilità e comfort Hardware e software gestionali forniti per gli screening del colon/retto e cervico‐uterino
Tabella B – elementi di natura quantitativa Requisito (i)
Sistema mammografico digitale diretto Detective quantum efficiency (DQE) Modulation transfer function (MTF) Capacità di dissipazione anodica Tabella C – elemento prezzo Requisito (i)
Prezzo offerto Punteggio (Wi)
8
2
1
1 1
1
1
1
8
2
1
1 1
1
1
1
8
2
1
1 1
1
1
1
7
5
2
6
6
6
3
3
5
punteggio (Wi)
6
2
2
2
punteggio (Wi)
40
Art. 14 ‐ Stipulazione del contratto La DA dovrà produrre i seguenti documenti, prodotti in originale e rilasciati dalle competenti Autorità in data non anteriore a sei mesi rispetto a quella della comunicazione di aggiudicazione: a. certificato generale del Casellario Giudiziale, riferito: i. al titolare, se si tratta di ditta individuale; ii. a tutti i componenti, se si tratta di società in nome collettivo; iii. a tutti i soci accomandatari, se si tratta di società in accomandita semplice; iv. agli amministratori muniti di potere di rappresentanza, per ogni altro tipo di società; v. al direttore tecnico, ove esista; b. tutti i documenti richiesti per la partecipazione e per i quali la DA abbia fatto ricorso alla produzione della dichiarazione sostitutiva; c. estremi identificativi del conto corrente dedicato da utilizzare in relazione al presente appalto, generalità e codice fiscale delle persone delegate ad operare su di esso, nonché documentazione contenente l’impegno a comunicare ogni modifica relativa a tali dati. Qualora dagli accertamenti di cui alla vigente normativa antimafia e/o dall’esame della documentazione risultasse che la DA non sia in possesso dei requisiti per l’esecuzione del servizio, la SA disporrà la revoca dell’aggiudicazione. Ai sensi dell’art.11, comma 10 del D.Lgs 163/06, il contratto non potrà comunque essere stipulato prima di trentacinque giorni dall’invio dell’ultima delle comunicazioni del provvedimento di aggiudicazione definitiva ai sensi dell’art.79 del D.Lgs. 163/06. Il contratto sarà immediatamente impegnativo per le parti e verrà registrato a cura della SA. Costituiscono parte integrante e sostanziale del contratto, oltre al presente Capitolato Speciale: • l’offerta aggiudicata; • la polizza fideiussoria; • il disciplinare di gara; • la polizza RC a copertura di possibili danni a persone e/o cose nel corso di esecuzione del contratto. Art. 15 ‐ Spese contrattuali ed oneri diversi Tutte le spese contrattuali, di bolli, di registro, accessorie e conseguenti saranno per intero a carico della DA. Art. 16 ‐ Controllo sulla esecuzione del contratto La SA eserciterà il controllo e la sorveglianza sulla corretta esecuzione del contratto, nel rispetto dell’art.299 e seguenti del DPR 207/2010. Resta inteso che, in ogni caso, la SA non assume responsabilità in conseguenza dei rapporti che si instaureranno tra la DA ed il personale da questa dipendente. La DA non potrà eccepire, durante l’esecuzione dell’appalto, la mancata conoscenza di condizioni o la sopravvenienza di elementi ulteriori, a meno che tali nuovi elementi appartengano ad evidenti cause di forza maggiore. Art. 17 ‐ Revisione prezzi La revisione dei prezzi è regolata dalle prescrizioni dettate in materia dall’art. 115 del Decreto Legislativo n. 163/2006 e s.m.i. I contratti ad esecuzione periodica e continuativa sono sottoposti alla revisione dei prezzi, su richiesta adeguatamente motivata della parte interessata ed a seguito di apposita istruttoria, con decorrenza, ove accettata, dal momento della richiesta stessa e, pertanto, non retroattiva. La revisione contrattuale verrà operata sulla base di un’istruttoria condotta dal dirigente della U.O. Provveditorato‐
Economato sulla base dei dati di cui all’art. 7, comma 4, lett c) e comma 5 del D.Lgs 163/06. Art. 18 ‐ Modalità di pagamento I pagamenti saranno effettuati dall'IRCCS CROB di Rionero, entro 60 giorni dalla data di ricevimento delle singole fatture, previa effettuazione, con esito positivo, dei debiti controlli e verifiche ai fini liquidatori da parte dei Coordinatori Regionali degli screening e nel rispetto di quanto previsto dall’art. 307 del DPR 207/2010. La fatturazione sarà effettuata con cadenza trimestrale posticipata e calcolata in ragione dell’effettivo quantitativo delle prestazioni erogate oltre il rateo mensile relativo all’importo aggiudicato per le funzioni amministrative. Sull’importo netto delle prestazioni verrà operata una ritenuta dello 0,5% ai sensi dell’art.4, comma 3 del D.P.R. n.207/10. L'IRCCS CROB di Rionero al fine di garantirsi in modo efficace sulla puntuale osservanza delle clausole contrattuali può sospendere, ferma l'applicazione delle eventuali penalità, i pagamenti alla Ditta cui sono state contestate inadempienze nella esecuzione del servizio, sino a che non si sia posta in regola con gli obblighi contrattuali. La DA prima dell’emissione della fattura dovrà fornire il dettaglio delle attività svolte e suddiviso per i tre screening, e da cui si evinca il numero dei contatti, delle adesioni,degli invii, dei ritiri, delle attività promozionali e di marketing messe in atto, del rispetto delle tempistiche e di tutto quanto possa ritenersi utile per la verifica della corretta esecuzione del servizio. La sospensione dei pagamenti verrà notificata in via amministrativa. È fatto obbligo alla DA di indicare il recapito postale, precisare le modalità con le quali la Tesoreria della SA dovrà effettuare il pagamento, comunicare eventuali intervenuti cambiamenti. La SA declina ogni responsabilità per il mancato incasso, da parte della DA, di pagamenti non pervenuti per omissione o intempestività della predetta comunicazione. Art. 19 ‐ Penalità Ai sensi dell’art.298 del D.P.R. 207/10, si riportano nel seguito del presente articolo le penali che potranno essere applicate nel caso di ritardato adempimento degli obblighi contrattuali, in relazione alla tipologia, all’entità ed alla complessità della prestazione, nonché al suo livello qualitativo. La Ditta sarà soggetta a penale in caso di inosservanza delle prescrizioni contrattuali o di non puntuale adempimento, che non comporti per la sua gravità l'immediata risoluzione del contratto. Per ogni giorno solare di ritardo nella consegna dei reperti biologici o nella trasmissione delle letture degli esami mammografici sarà applicata una penale di € 1.000,00. Sarà applicata una penale giornaliera di € 500,00 in caso di inosservanza del calendario degli spostamenti sul territorio. Ritardi ripetuti costituiscono valido motivo perché il contratto si intenda risolto di diritto con conseguente incameramento, a titolo di ulteriore penale, della cauzione definitiva e fatto salvo l’obbligo di risarcimento del maggior danno. In caso di ritardato avvio dell’esecuzione del contratto si procederà ai sensi dell’art. 305 del D.P.R. 207/10. Art. 20 ‐ Modalità di applicazione delle penalità L’ammontare delle penalità è addebitato sui crediti della DA dipendenti dal contratto cui essi si riferiscono oppure sui crediti pendenti da eventuali altri contratti che la DA ha in corso con la SA e, in caso di insufficienza di questi, sulla cauzione che dovrà essere reintegrata, nel termine di giorni quindici, a pena di risoluzione del contratto. Le penalità sono comunicate alla DA in via amministrativa, restando escluso qualsiasi avviso di costituzione in mora ed ogni altro procedimento giudiziale. L’ammontare delle penalità è addebitato, di regola, nel momento in cui viene disposto il pagamento della fattura. La penalità verrà restituita, in tutto o in parte, qualora sia riconosciuta totalmente o parzialmente non dovuta. Art. 21 ‐ Risoluzione del contratto Fermo quanto previsto nei precedenti articoli, la SA si riserva la facoltà di dichiarare risolto il contratto ai sensi e per gli effetti di cui all’Art. 1456 c.c., nei seguenti casi: a)
in qualunque momento durante l'esecuzione, avvalendosi della facoltà consentita dall'art. 1671 del codice civile “Recesso unilaterale dal contratto”; interruzione del servizio per fatto della DA; b)
c)
frode, grave negligenza, contravvenzione nella esecuzione degli obblighi e condizioni contrattuali; d)
per motivi di interesse pubblico specificati nel relativo provvedimento; e)
in caso di cessazione dell'attività, di fallimento, di liquidazione, di concordato preventivo, di stati di moratoria e di conseguenti atti di sequestro o di pignoramento della DA ovvero, in caso di raggruppamento, di anche una sola delle imprese raggruppate, intervenuti successivamente alla stipula del contratto; f)
violazione delle norme in materia di subappalto e cessione del contratto; g)
mancata reintegrazione della cauzione eventualmente escussa entro i termini prescritti dalla SA; dopo la seconda contestazione alla DA per l’inosservanza di norme e prescrizioni del presente Capitolato Speciale e h)
della documentazione contrattuale. In tutte le precedenti circostanze, ad eccezione di quella sub e), la SA potrà comunicare l’intenzione di risolvere il contratto mediante semplice dichiarazione comunicata a mezzo lettera raccomandata con avviso di ricevimento, contenente le motivazioni. Qualora, entro ulteriori tre giorni dalla data di ricevimento della comunicazione da parte della DA, quest’ultima non abbia provveduto a sanare completamente l’inadempienza, il contratto si riterrà risolto, salve tutte le azioni di rivalsa da parte della SA. In caso di risoluzione del contratto per inadempienza della DA, la SA ha diritto ad incamerare il deposito cauzionale definitivo a titolo di penale e di affidare a terzi il contratto o la parte rimanente di questo in danno dell’aggiudicatario inadempiente. L'affidamento a terzi viene notificato alla DA inadempiente con lettera Raccomandata A.R. con l’indicazione dei nuovi termini di esecuzione del servizio affidato e degli importi relativi. Alla DA inadempiente sono addebitate le spese sostenute in più dalla SA rispetto a quelle previste dal contratto risolto. Esse sono prelevate da eventuali crediti dell’aggiudicatario. Nel caso di minore spesa nulla compete all'aggiudicatario inadempiente. L’esecuzione in danno non esimerà la DA dalle responsabilità civili e penali in cui la stessa possa incorrere a norma di legge per i fatti che hanno motivato la risoluzione del rapporto contrattuale. Analoga procedura verrà seguita nel caso di disdetta anticipata del contratto da parte della DA senza giustificato motivo o giusta causa. Art. 22 ‐ Risarcimento danni ed esonero da responsabilità La SA è esonerata da ogni responsabilità per danni, infortuni od altro, che dovessero accadere al personale della DA nell’esecuzione del contratto, convenendosi a tale riguardo che qualsiasi eventuale onere è già compensato e compreso nel corrispettivo del contratto stesso. La DA risponde pienamente per danni a persone e/o cose che potessero derivare dall’espletamento delle prestazioni contrattuali ed imputabili ad essa od ai suoi dipendenti e dei quali danni fosse chiamata a rispondere. Le parti dovranno dare atto che l’esecuzione del contratto s’intende subordinata all’osservanza delle disposizioni di cui al D.Lgs. n. 81/08 e successive modificazioni ed integrazioni che s’intendono, a tutti gli effetti, parte integrante del contratto medesimo. A tal scopo la DA fornirà alla SA ogni documentazione relativa alla tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro previsti dalla vigente normativa. Art. 23 ‐ Foro competente Per la risoluzione delle controversie che dovessero insorgere in dipendenza del presente appalto sarà competente il Foro di Melfi, con esclusione espressa della competenza arbitrale. Art. 24 ‐ Norma di rinvio Per quanto non previsto specificatamente nella documentazione di gara, si fa riferimento alle vigenti disposizioni legislative. Il soggetto partecipante alla procedura di gara dichiara di aver esaminato tutte le clausole
contenute nel presente Capitolato e di accettarle incondizionatamente.
DATA ___________________
PER ACCETTAZIONE: IL LEGALE RAPPRESENTANTE
(indicare generalità, qualifica e firma)______________________________________________
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Capitolato di gara