Ungaretti
Soldati
Bosco di Courton luglio 1918
Si sta come
d’autunno
sugli alberi
le foglie
Il valore della parola

Il titolo è parte integrante della poesia

Spesso il verso è costituito da una parola singola, isolata

Il verso tradizionale, l’endecasillabo, è frantumato in versicoli, cioè
in unità minori. La poesia di Ungaretti è una poesia di versi brevi

Si assiste alla demolizione del verso e della sintassi. E’abolita la
punteggiatura

Dissoluzione dei metri tradizionali (cfr.verso libero, Futuristi)

Il bianco della pagina in cui i versi sono isolati ha il compito di
rafforzare il valore delle parole (cfr. Futuristi
)
La sillabazione interiore
Questi procedimenti danno vita a una specie di “sillabazione
interiore”, in cui le singole parole acquistano un rilievo
nuovo, nuovi significati.
La parola viene riscoperta nella sua:
 nudità
 essenzialità
 novità.
Commiato
Locvizza il 2 ottobre 1916
Gentile
Ettore Serra
poesia
è il mondo l’umanità
la propria vita
fioriti dalla parola
la limpida meraviglia
di un delirante fermento
Quando trovo
in questo mio silenzio
una parola
scavata è nella mia vita
come un abisso
La testimonianza di Ungaretti
“La parola tra lunghi silenzi”
“Le mie prime poesie sono
poesie di guerra. Sono nato
poeta in trincea… Nella
trincea, nella necessità di dire
rapidamente perché il tempo
poteva non aspettare, e di dire
tutto e con precisione e tutto
come in un testamento, trovai
senza cercarla quella mia
forma d’allora nella quale il
più che fosse possibile volli
resa intensa di sensi la parola
intercalata di lunghi silenzi”
Porto sepolto: 1916
•
Leggenda: esistenza nei pressi di Alessandria (in Egitto) di un antico porto
sommerso
•
Evidente l’allusione al tema della vita come viaggio
•
Il viaggio, però, si configura ben presto come naufragio, dal momento che la sua
meta, il porto cui il navigante tende, risulta nascosto, velato dal mistero
•
E’ lo stesso mistero che avvolge le cose e che spetta al poeta e alla sua parola
svelare
•
Le poesie del Porto sepolto confluiranno nel 1919 nella raccolta Allegria dei
naufragi
•
Naufragi: il termine allude al tema della guerra, che rimanda a sua volta alla
tragedia esistenziale dell’uomo contemporaneo, che ha smarrito la rotta, ha perduto
per sempre la possibilità di raggiungere la meta.
•
Allegria: esultanza dell’attimo in cui la poesia e le sue parole riescono a scongiurare
la morte. E’ espressione di uno slancio vitale, del bisogno di aggrapparsi, nonostante
tutto, a una volontà di sopravvivenza.
Immagini della Grande guerra
I temi
•
La guerra.
•
La guerra di trincea, cruda, priva di ogni fascino o trasfigurazione eroica
diventa, oltre che esperienza storica concreta, paradigma (simbolo) della
situazione esistenziale dell’uomo moderno: uomo che oscilla
drammaticamente tra vita e morte, minacciato continuamente dalla
precarietà e dal nulla
•
L’intera Allegria può essere considerata un diario di guerra, di cui le
poesie, contrassegnate dalla data e dal luogo di composizione,
costituiscono le tappe dolorose
•
Il viaggio
•
L’uomo naufrago, l’uomo-pietra (reso inanimato dall’esperienza tragica
della guerra)
•
L’uomo nomade che cerca, risalendo i suoi fiumi, la terra promessa, il
paese dell’innocenza primigenia, lontano dagli orrori della guerra
•
Il poeta testimone e voce del dolore di tutti
Il porto sepolto:
Il paesaggio






Paesaggio nudo, desolato del Carso
Villaggi distrutti
Terra spaccata dalle trincee
Fango
Alberi spogli
Questo paesaggio penetra nell’uomo,
diventa tutt’uno col suo spirito: diventa
immagine del suo paesaggio interiore
Sono una creatura
Valloncello di Cima Quattro il 5 agosto 1916
Come questa pietra
del S. Michele
così fredda
così dura
così prosciugata
così refrattaria
così totalmente
disanimata
Come questa pietra
è il mio pianto
che non si vede
La morte
si sconta
vivendo
Gli “spazi” in cui l’uomo Ungaretti
scongiura la morte

La memoria (San Martino del Carso)

La solidarietà con gli altri soldati, fratelli e compagni di dolore
(Fratelli, Soldati)

L’immersione e la purificazione nell’innocenza della natura (I fiumi,
Mattina)

L’attaccamento alla vita, a una “positività” vitale (Veglia)

Il “ritorno” a casa, nel calore degli affetti familiari, nelle abitudini e
nella sicurezza della vita precedente la guerra (Natale)

Il tuffo nell’età mitica dell’infanzia
Le figure retoriche

Analogia: sostituisce ogni legame logico-sintattico, creando sensi nuovi
(cfr. Futuristi )

Paratassi

Strutture nominali (prive di verbo nei modi finiti).
Dominano le catene nominali di specificazioni la cui funzione è di
togliere valore al verbo
Zang Tumb Tumb, Adrianopoli, Ottobre 1912
Attori ruoli
echi suggeritori
scenari di fumo foreste
applausi odore di fieno fango sterco non
Sento più i miei piedi gelati odore di salNitro odore di marcio
Timmmmpani
(vv. 40-44)
Manifesto tecnico della letteratura futurista, 1912
“… L’analogia non è altro che l’amore profondo che collega le cose distanti,
apparentemente diverse ed ostili”
A ----------------------------- B
(balaustra)
(brezza)
Ungaretti
Stasera
Versa il 22 maggio 1916
Balaustrata di brezza
per appoggiare stasera
la mia malinconia
Risorse nel web

http://www.letteratura.it/Ungaretti/
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