“L’arcobaleno”
Notiziario Trimestrale a cura
dell’Associazione
“Giacomo Cusmano” O.N.L.U.S.
di A n g u i l l a r a S a b a z i a ( R M )
Associazione di Volontariato O.N.L.U.S. a sostegno nel limite del possibile
della Comunità Psicoterapeutica G.C. di Anguillara Sabazia
e disponibile a richieste di carità da qualsiasi parte provengano,
attraverso attività culturali, ricreative, sportive, assistenziali,
turistiche e promozioni sociali.
www.associazionecusmanoanguillara.net
Marzo 2009 - ANNO V° N.° 18
L’EDITORIALE.
Consegna del premio
Città di Anguillara Sabazia
All'Ass. Giacomo
Cusmano"Onlus"
Con la seguente motivazione:
Nel corso dell'intensa attività
sociale a favore delle persone a
margine
della
società,
l'Associazione
Giacomo
Cusmano "Onlus", ha curato con
efficiente professionalità, particolare attenzione e notevole successo, il recupero sociale di giovani e
non, caduti nella drammatica
morsa della droga.
L'aiuto morale e spirituale che
i volontari dell'associazione G.
Cusmano infondono a queste persone e alle loro famiglie è l'arma
vincente per combattere uno dei
più grossi mali della nostra società. L'importante lavoro e il
costante impegno profuso per la
valorizzazione e la difesa della
vita meritano, senza ombra di
dubbio, un riconoscimento della
nostra comunità.
Un'edizione all'insegna della
solidarietà quella del 2008 del
"Premio Città di Anguillara" il riconoscimento per quanti si sono
distinti in vari campi a vantaggio
della collettività.
L'Amministrazione comunale
e in particolare l'assessore
Saverio Fagiani hanno voluto
rendere
omaggio
alle
Associazioni di Volontariato e a
quanti mettono a disposizione il
proprio tempo a beneficio della
cittadinanza di Anguillara.
Il riconoscimento dato alla
nostra Associazione ci rende particolarmente felici e orgogliosi.
Noi dell'Associazione G. Cusmano
che ci dedichiamo nel limite del possibile al sostegno della Comunità
Psicoterapeutica G. Cusmano adibita al recupero di soggetti caduti nelle
trappole delle tossicodipendenze,
abbiamo sempre sentito l'appoggio e
il calore della Cittadinanza e delle
Amministrazioni
Comunali
di
Anguillara Sabazia, constatando fat-
Foto ricordo con l’ambito riconoscimento
presso la Comunità, con le Suore
(Assenti, Serena Catarci e Tina Messina)
tivamente che in questi anni, non solo
si è accettato di ospitare e coabitare
con la struttura ma ci è sempre stato
offerto un insostituibile e concreto
aiuto morale ed economico permettendoci di portare avanti con successo le nostre iniziative di beneficenza.
Adesso anche un vero "riconoscimento pubblico" di merito alle
nostre attività svolte fino ad oggi, evidenzia ancora di più l'utilità della
nostra battaglia contro le dipendenze
da droghe di tutti i tipi.
Non è retorica affermare che il
Vostro buon cuore, la Vostra generosità e la condivisione dei nostri obiettivi rinforzano quelli che sono i nostri
sentimenti più sinceri di riconoscenza.
Come Presidente dell'Associazione
G. Cusmano, voglio cogliere quest'occasione per ringraziare tutti quelli che
ne fanno parte e in questi anni hanno
preziosamente e costantemente operato
nell'Associazione, mettendo a disposizione il loro tempo, il loro impegno e la
loro anima, condividendo risorse ed
energie nel progetto di servizio al
prossimo e di solidarietà con chi soffre, di cui hanno fatto un filo conduttore delle loro vite.
I loro nomi sono: Anna Paravani,
Marcella
Gasperini,
Giuliano
Ioannilli, Teresa Castelli, Elsa
Burchi, Serena Catarci, Graziella
Anesa, Roberto Fava, Lory Ciurli,
Tina Messina per le P.R..
Sono certo che lo spirito umanitario continuerà a guidare tutti noi nel
percorso di sostegno verso le vittime
delle dipendenze da droghe e verso le
famiglie che in questo difficile percorso
sono coinvolte loro malgrado, perché
la gioia di vedere qualcuno al quale
abbiamo teso la mano, raggiungere il
traguardo della serenità, rappresenta
per noi il riconoscimento e il premio
più grande.
Amedeo Corso
www.associazionecusmanoanguillara.net
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Notizie dalla Redazione
1 Novembre 2008, Festa dell’Associazione G. Cusmano
presso la Comunità Psicoterapeutica
n concomitanza dell’anniversario della beatificazione di G. Cusmano avvenuta
sotto il pontificato di Giovanni
Paolo II il 30 Ottobre del 1999,
le Suore Serve dei Poveri che
gestiscono
la
Comunità
Psicoterapeutica G.Cusmano di
Anguillara S., Francisca,
Francesca e Elmidia, hanno
voluto ( come per gli scorsi
anni ) festeggiare la nostra
Associazione, che nel limite
del possibile la sostiene con
diverse iniziative durante il
corso dell’anno.
Presenti oltre ai ragazzi che
sono nella fase di Comunità, i
soci
dell’Associazione,
Amedeo, Anna, Giuliano,
Teresa, Marcella, Serena,
Graziella, Elsa, Lory e
Roberto, i sacerdoti Don
Alvaro, Don Augusto con i loro
vice Parroci e Don Cipriano,
vicario del nostro Vescovo S.E
Mons. Romano Rossi.
Presenti anche alcune autorità civili come il Sindaco di
Anguillara S. Dott. Minnucci,
il Sindaco di Formello Dott.
Sandri con l’Assessore alle
Politiche
Sociali
Sig.ra
Cristina
Belloni,
la
Consigliera Comunale Mirella
Di Berardino. Il benvenuto ci è
stato
proposto
dal
I
Responsabile Francesco Pinna,
che ha evidenziato come all’interno della Comunità si sia formata una famiglia che benchè
eterogenea tra i loro componenti (gli ospiti della struttura) agisce applicando tutte quelle
necessità psicologiche, affettive
e di sostegno di cui i ragazzi
hanno bisogno per ritornare a
credere in un loro futuro. Ha
ribadito ai ragazzi presenti di
tenere duro che il traguardo è
vicino.
Dopo la benedizione di rito,
nella sala sapientemente addobbata dai ragazzi, è stato servito
il pranzo appositamente offerto
in tutte le sue portate e preparato da un ex ospite della struttura che terminato il programma
qualche anno fa, si è splendidamente reinserito nella società
affermandosi come primo chef
presso una struttura pubblica di
notevole prestigio. Al termine
del convitto, ci sono stati alcuni
interventi tra cui ambedue i sindaci che hanno ribadito la vicinanza
delle
loro
Amministrazioni alla Comunità
e un augurio per tutti i ragazzi
ad avere fiducia in loro stessi e
sulle loro capacità per poter
ricostruire una loro dimensione
nella società esterna nonostante
le evidenti difficoltà che si
Per le Vostre donazioni
alla nostra Associazione:
Associazione Giacomo Cusmano “O.N.L.U.S.”
di Anguillara Sabazia
Cod. IBAN-IT32I0605538880000000000398
Banca delle Marche,
Via A n g u i l l a rese, A n g u i l l a r a S a b a z i a
(Si rilascia ricevuta di donazione, Telefonare al n.°.3405503725)
(Le donazioni si possono detrarre dalla Dichiarazione dei redditi
ai sensi dell’art 14 della L.14-5-2005) n. 80
Aiutare una persona che si conosce è un gesto grande,
Aiutare una persona che non si conosce è un gesto immenso
stanno affermando nella vita di
tutti i giorni. Anche Don
Cipriano nel suo intervento ha
ricordato tra l’altro che con la
fede si può percorrere ogni strada, anche la più difficile.
Alessandro, uno dei ragazzi
presenti, in rappresentanza di
tutti, ci ha dedicato un pensiero
che recita:
Nel giorno dell’anniversario
del Beato G. Cusmano, ringraziamo il Signore che con il Suo
sguardo benevolo ci guida da
lontano. Dio è nel nostro cuore
e ogni giorno rinasce l’amore.
Preghiamo il nostro Beato
Cusmano che in noi ha creduto
e che era sempre il primo a
dare un aiuto. Noi siamo come
macchine da corsa che hanno
affaticato il motore, ma non ci
siamo mai arresi e lottiamo con
tutto il cuore.
Ringraziamo tutte le persone
che ci stanno vicine perchè lottano con noi per il nostro avvenire. Noi lottiamo per cambiare
vita ed alleviare le nostre
pene e a voi tutti diciamo, Vi
vogliamo bene.
f.r.
“L’arcobaleno”
Notiziario trimestrale a cura dell’Associazione G.Cusmano “ONLUS”
di Anguillara Sabazia (RM)
Direttore Responsabile:
Francesca Pistoia
Impaginazione e Grafica:
Roberto Fava
Editore : Associazione Giacomo Cusmano “ONLUS” di Anguillara S.
Autorizzazione: Tribunale di Civitavecchia n.° 13/05
Sede legale: Via Goldoni 22, Tel. 3405503725 / Fax 069996070
Redazione: Roberto Fava Tel 3385270321
Distribuzione gratuita
e-mail: [email protected]
Sito Internet:
www.associazionecusmanoanguillara.net
www.associazionecusmanoanguillara.net
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Una persona del mondo
La vita è come
un film
volte ci si trova in certe situazioni senza sapere il perchè e
il percome facendoci scivolare tutto addosso senza sapere
i motivi, senza provare emozioni e vivendo quello che ti accade come se fosse tutto normale, poi ti svegli una mattina e ti
accorgi che in fondo fra tutte le cose che ti accadono e che non
sono normali l'unica cosa che davvero può essere normale sei
tu.
Sono una ragazza di 27 anni cresciuta da sola e troppo in
fretta, sono sempre corsa, ma bisogna fermarsi, guardarsi scoprirsi.
Oggi mi trovo in una Comunità Terapeutica, e sono qui
ferma e mi sto guardando dentro e riscoprendomi, viaggio dentro di me e dentro il mio passato, per la prima volta senza nessuna sostanza che mi offusca la mente, ora sono io, Paola,
capace veramente d'essere io e di vivere emozioni forti come
non ti era mai successo, negative o corrette che siano.
Per la prima volta mi ribello ad un certo tipo di vita.
Mi sto rendendo conto che questa volta non sono sola a combattere questa terribile battaglia, ma ho vicino a me molte persone con i stessi miei problemi e non mi sento giudicata, al
contrario mi rispettano e mi fanno sentire davvero come una
ragazza del mondo, come una dei tanti, e in ogni caso con qualcosa di me da trasmettere agli altri, perché ho scoperto che in
me come in tutti gli altri ragazzi che stanno facendo questo
percorso come me, ci sono tantissime cose positive.
Anche se ancora sono all'inizio di un lungo e faticoso cammino, per la prima volta nella mia vita mi sento vera e libera, libera di
sognare e lavorare positivamente facendo in modo che tutto ciò
provo " emozioni, sogni e tutto ciò che desidero si concretizzi solo
e soltanto con la forza della mia volontà.
Paola B a r t o l i
La vita è come un film
d’avventura
e Dio ne decide la
sceneggiatura.
Noi a volte, la vediamo
proiettata in una sala
di cinema scura.
Inermi fingiamo la forza,
ma abbiamo paura,
perché non c’è regista
che possa cambiare la stesura,
perché sbirciamo il futuro
dentro una fessura.
Quella fessura è la coscienza
e si apre come uno squarcio
di luce nella sublime
trasparenza
si piega l’anima
alla penitenza.......
Inginocchiati dinanzi a Dio
ci arrendiamo alla
Sua potenza.
Preghiamo e nuotiamo
in questo mare di apparenza.
poi un giorno passeremo
quella fessura
e sarà sopravvivenza.
Non quella della carne,
ma quella dell’alito di vita.
Non dobbiamo temere
nessuna salita
perchè pure quando
la proiezione del film sarà
finita,
noi saremo in quella fessura,
di luce infinita.
Paola
A
Visitate il nostro
sito WEB
Auspichiamo che siate ancora molti a
visitare il nostro sito perche oltre a trovarci tutta la raccolta dei notiziari fino ad
oggi pubblicati, si possono trovare notizie sulla nostra Associazione, sulle nostre
iniziative che svolgiamo durante l’anno,
un suggerimento su come poterci aiutare,
un archivio fotografico, notizie utili per
tutti sulle problematiche droga ( tipologie di droghe, effetti, rischi e qualche
consiglio per chi ha bisogno di informazioni per aiutare una persona tossicodipendente). Siamo comunque sempre disponibili a darvi tutte le spiegazioni
necessarie a risolvere un problema di
questo tipo, perchè da soli il problema
della tossicodipendenza non si risolve.
f.r.
Aiutaci
a sostenerci
con il 5x1000
Nella Tua dichiarazione
dei redditi, al riquadro
“scelta del 5xmille, apponi la
tua firma su quello dedicato
alle:
“Associazioni di Promozione Sociale”
e inserisci come beneficiari il
nostro Codice Fiscale
nell’apposito spazio.
972.924.605.87
Non sostituisce 8x1000. Non ti costa
nulla, ma per noi sarà tantissimo.
Ringraziamenti
Cogliamo l’occasione per ringraziare
il Generale Riscaldati, Responsabile
dei LIONS di Bracciano per la dimostrata vicinanza alla Comunità
Psicoterapeutica G.Cusmano di
Anguillara S..
4
www.associazionecusmanoanguillara.net
Autovalutazione sul periodo che ho trascorso
nella Comunità Psicoterapeutica G. Cusmano
Motivazione all’ingresso nel
programma con brevi accenni
al vissuto di Tossicodipendente.
La mia prima e vera motivazione che ha determinato l’ingresso nel programma è stata
quella che da solo non riuscivo a
superare questo mio problema.
Mi sono reso conto di aver bisogno di aiuto, perchè più volte
avevo provato da solo ma senza
nessun risultato.
Sono entrato quasi per gioco,
per riscattarmi con le persone che avevo vicino,
per dimostrare loro che
stavo facendo qualcosa di
concreto per il mio problema; infatti, avevo una
doppia vita.
Quella di bravo ragazzo con i familiari e la mia
compagna e quella di tossicodipendente per la
strada. Per anni sono
andato avanti senza che
nessuno dei miei familiari
capisse il mio vero problema, spendendo lo stipendio nelle sostanze; più
passava il tempo e più
avevo bisogno di soldi fino ad
indebitarmi con le Banche.
Svegliarsi la mattina ed avere
un unico pensiero per la testa,
quello di trovare i soldi per comprare la droga. Mi sono reso
conto che avevo un problema
serio, più di quello che raccontavo a me stesso. A quel punto
decisi di entrare in Comunità.
La vita in Accoglienza
L’impatto iniziale fu molto
duro, anche perchè nella mia
testa credevo che la Comunità
fosse soltanto un distacco dalla
sostanza e non un posto con tante
regole o privazioni.
Il primo mese è stato molto
difficile, proprio per questa mia
idea di Comunità, dove non
riuscivo a collocare quelle regole.
Le relazioni con gli altri ragazzi
erano buone perchè mi rendevo
conto che anche loro erano li per
i miei stessi motivi.
Forse provavo un pò di invidia
per i ragazzi che erano li da più
tempo, perchè si muovevano dentro una struttura con più disinvoltura e riuscivano a dialogare con
gli Operatori con tranquillità,
mentre io ero a disagio e provavo
vergogna, pur avendo molto
rispetto per loro, non riuscivo a
stabilire una relazione.
Ero molto timido e provavo
vergogna nell’esprimere i miei
problemi e le mie difficoltà. Nei
primi gruppi, mi ricordo di aver
pianto comunicando questo mio
profondo disagio. Con il passare
del tempo, le cose cambiarono,
presi più fiducia in me stesso e
più consapevolezza che quello
che dicevo non era usato per
farmi del male, ma per aiutarmi,
così iniziai a tirar fuori tutto quel-
Notizie dai Ragazzi
lo che mi faceva star male.
D’improvviso vidi i primi
risultati del mio lavoro: il rapporto con la mia famiglia era cambiato, ero più sereno e di conseguenza riuscivo a parlare un pò
più di me. Prima di entrare nel
programma non c’era un vero e
proprio rapporto confidenziale
con i miei genitori, non gli raccontavo niente di me, anzi scappavo o li aggredivo ad ogni occasione.
Passaggio in Comunità Terapeutica
L’impatto iniziale non fu dei
migliori; mi sentivo un pò
spaesato trovandomi in
una nuova struttura, tutta
da scoprire. Cio nonostante con me c’erano i
miei
amici
dell’Accoglienza
che
erano passati prima di me
e che mi aiutarono ad a
integrarmi in questo
posto nuovo. Il rapporto
con gli altri ragazzi era
buono, tutti erano molto
gentili e cordiali ed io mi
comportavo di conseguenza.
Il rapporto con gli
Operatori era sempre di
stima e di rispetto. Tuttavia ai gruppi ritrovavo sempre il problema di
superare la mia vergogna. I gruppi
erano molto diversi da quelli
dell’Accoglienza, soprattutto il
gruppo del venerdi. In principio
non riuscivo ad urlare il mio dolore, la mia sofferenza.
Anzi dentro di me dicevo: perchè urlare? a cosa serve?
Un giorno, dopo aver visto gli
altri che urlando raggiungevano un
obiettivo e non un semplice mettersi in mostra, decisi di provare
anch’io e tirai fuori il dolore che
avevo dentro con tutto il fiato che
avevo in corpo: mi sentii subito
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meglio,libero e più leggero. Solo
allora ho capito l’importanza e il
senso di quei gruppi.
Con il tempo, grazie all’aiuto
degli Operatori, alla loro pazienza
e disponibilità e al mio impegno
sono riuscito ad abbattere quel
muro che mi impediva di farmi
conoscere. Intanto la relazione con
la mia famiglia andava migliorando, anche se non avevo la possibilità di vederli. Quando li sentivo per telefono erano più
sereni e soddisfatti di quello
che stavo facendo.
Il primo Week-End che
sono uscito dalla Comunità e
stato il banco di prova.. In
principio mi sentivo a disagio
per le restrizioni e gli obblighi
che avevo, ma ero molto contento di essere arrivato a quel
punto.
Mi accorsi che la tranquillità che avevano i miei genitori era dovuta al fatto che stavo
dentro una struttura.
Una volta tornato a casa
vidi che in loro c’era una profonda preoccupazione che
con il tempo si è trasformata
in fiducia.
Passaggio al Reinserimento
L’impatto iniziale è stato positivo visto che già conoscevo tutte le
persone che si trovavano al reinserimento. La relazione con gli altri
ragazzi era buona anche se a volte
mi dava fastidio il menefreghismo
che qualcuno manifestava. fare il
Capogruppo non mi ha creato
grossi problemi, mi piaceva sentirmi utile ed aiutare gli altri come a
suo tempo hanno fatto con me.
Questo mio mettermi alla pari
con i ragazzi dell’Accoglienza ha
fatto in modo che fossi apprezzato
da loro. La relazione con gli
Operatori era più confidenziale.
Con loro si parlava apertamente di
qualsiasi cosa. I gruppi erano differenti da quelli precedenti.
C’era meno rispetto nei confronti degli altri ragazzi del reinserimento; erano gruppi di sfogo, a
volte solo per dare addosso agli
altri.
Passaggio alla Fase Residenziale
Devo dire che mi sono trovato
bene una volta uscito dalla residen-
zialità. Mi sentivo a mio agio anche
grazie alle persone che avevo vicino. Non è stato difficile il rapporto
con le regole e con i valori giacchè
negli ultimi due anni avevo fatto
molta esperienza. Il lavoro per me
non è mai stato un problema.
Ho iniziato subito a lavorare in
regola e grazie alle mie qualità ho
trovato molti lavoretti extraa che
facevo nel tempo libero. Come ho
detto prima, ad aiutarmi in questa
fase di reinserimento sono state le
relazioni interpersonali.
Molti amici che gradivano la
mia compagnia e le diverse
Associazioni in cui sono tornato a
5
far parte.
La vicinanza di queste persone
ha contribuito ha farmi riacquistare
la mia autostima.
Prospettive a lungo termine e
aspettative
Le mie aspettative a lungo termine sono quelle di diventare
indipendente, una casa tutta mia e
buon lavoro.
Attualmente le prospettive
che si stanno presentando portano a questo, visto che sto
aspettando un figlio con la
mia compagna ed ho trovato
una casa dove andare a vivere. Come ho scritto nei punti
precedenti intorno a me ci
sono molte persone che mi
vogliono bene e che mi hanno
aiutato nella fase di non residenzialità.
Queste relazioni affettive
sono molte sincere e solide e
so che in ogni momento posso
contare su di loro.
Rapporto con la spiritualità
Sono del parere che ognuno di noi è il maestro di se
stesso. Se si vuole una cosa si
può ottenere e che ognuno di
noi è artefice del proprio
benessere e del proprio destino.
La mia spiritualità viene da
dentro. Non buttarsi giù nei
momenti difficili ma prendere
quello che di buono ci viene offerto dalla vita e fare in modo che
ogni vicenda serva da insegnamento. Credo che nei momenti di
difficoltà è importante reagire
senza farsi abbattere per rafforzarci sempre di più.
Un ringraziamento particolare
va alle suore che con la loro presenza e con i loro piccoli gesti mi
hanno fatto sentire amato, come
una madre ama un figlio.
Ma.Ca.
6
www.associazionecusmanoanguillara.net
he soddisfazione!!! Organizzare un pran zo di beneficenza
ed avere la partecipazione di 220 persone, è veramente una
grande soddisfazione. Non avevamo dubbi sulla generosità di chi
ormai ci conosce e ci sostiene da anni, ma tutte le volte ci assale il
dubbio. Ma ce la faremo?? Domenica 14 Dicembre 2008, eravamo in 220 all’interno del meraviglioso locale “L’ANTICO CHIOSCO”, sul lungolago di
Vigna di Valle reso ancora più incantevole da una giornata abbastanza soleggiata con da sfondo le rive del lago leggermente increspate da una leggera brezza dal nord. Dopo aver consumato l’aperitivo nel giardino antistante il locale, gli ospiti si sono accomodati all’interno, dove erano sistemati i tavoli identificati con il nome di un fiore e sapientemente addobbati dai solerti camerieri. Le portate si sono succedute velocemente e i commensali hanno potuto degustare le abbondanti prelibatezze
preparate dallo chef del locale. Il menù così come era stato presentato sull’invito non aveva quelle
parole indolcinate da effetti speciali, ma la qualità è stata veramente di prima scelta. Su un lato della
sala avevamo allestito il tavolo dei premi che abbiamo messo in palio ” ben 148 “, tutti donati gratuitamente dagli sponsor senza i quali come abbiamo detto più volte non saremmo niente senza il loro
sostegno. Tra oggetti di artigianato, soprammobili e oggetti di qualità, meravigliosi cesti con dolci
natalizi e di frutta e verdura, buoni per la consumazione di pranzi presso ristoranti locali, acconciature per capelli, abbigliamento, buoni per massaggi rilassanti, vini, ceramiche, e tante altre cose, spiccava un televisore LCD da 32 “ offerto dalla nostra Associazione. Tanto entusiasmo tra i partecipanti e
meravigliosa adesione per l’acquisto delle buste che contenevano i numeri per partecipare all’estrazione dei premi. La kermesse si è protratta per circa 1 ora e mezzo tra esclamazioni di gioia dei vincitori e la delusione di altri per aver mancato il premio per solo un numero. Come detto tanta partecipazione e tanta soddisfazione per aver raggiunto con Voi cari benefattori un’altro traguardo che ci stimola
a proseguire in questo nostro impegno di volontariato sempre e comunque in favore di chi ha più bisogno. Un ringraziamento particolare a Luciano titolare dell’Antico Chiosco per la disponibilità dimostrata nei confronti della nostra Associazione.
f.r.
Pranzo di beneficenza
14-12-2008
Sabato 28 Marzo 2009
La Graduazione
C
gni anno nel periodo pre Pasquale , si svolge nella nostra
Parrocchia e precisamente nella Chiesa Regina Pacis, una commovente cerimonia officiata oltre che da Don Alvaro, da Don Augusto
e dai loro collaboratori, anche dal nostro Vescovo S. E. Mons. Romano Rossi, in cui si celebra e si
festeggia il raggiungimento di un'importante traguardo raggiunto da alcuni ragazzi/e della Comunità
Psicoterapeutica G. Cusmano (che si trova sulla strada che collega Anguillara a Cesano), ossia "La
Graduazione". La Graduazione, è il coronamento di una vita condotta dai ragazzi/e per circa tre anni
all'interno della Comunità, con l'applicazione stretta di regole imposte dalla terapia usata e di tantissimi sacrifici fatti, con la voglia di ritornare a riappropriarsi della vita smarrita in gioventù a causa della
droga o dell'alcool. Ai ragazzi in questa occasione, viene consegnato un attestato, che certifica la loro
partecipazione e il superamento delle prove imposte dal programma di recupero per sconfiggere la loro
tossicodipendenza da droga o alcool, grazie alla sapiente professionalità dei Responsabili del
Programma e dei loro Collaboratori. Sono ragazzi che hanno riacquistato fiducia in loro stessi e hanno
riallacciato quei rapporti interrotti con i loro cari, si sono reinseriti nelle loro famiglie, si sono ricongiunti con i loro figli/e, mogli/mariti, compagne/compagni. Hanno ripreso il loro lavoro e ritornano a
far parte di quella società che li aveva emarginati e condannati. Hanno ritrovato in molti casi anche la
strada della fede grazie alle premure delle Suore Serve dei Poveri che gestiscono la Comunità. Le testimonianze che ognuno di loro farà dall'altare davanti alla platea, saranno la dimostrazione della loro
rinascita, dopo essere stati per molti anni nel buio della disperazione superando tutte quelle difficoltà
che si erano creati con il loro comportamento. Invitiamo tutti a partecipare a questa cerimonia Sabato
28 Marzo 2009 alle ore 16:30, a cui vale la pena di assistere, perché è solo vedendo con i propri occhi
che si può comprendere lo stato d'animo dei ragazzi/e e dei loro familiari dopo un percorso tragico di
molti anni in cui la tossicodipendenza o l'alcolismo hanno lacerato sentimenti, affetti, rapporti umani,
la permanenza nelle carceri, negli ospedali, le separazioni dai propri compagni/e, la perdita dell'affidamento dei figli, lutti dovuti alla disperazione e quanto altro ci può essere di tragico in una vita condotta in compagnia di queste due maledizioni " la droga o l'alcool".
f.r.
O
www.associazionecusmanoanguillara.net
Clown -Terapia, cosa è?
Quando si legge un giornale di qualsiasi tipo, non tutti vanno a
vedere come si chiama il suo Direttore Responsabile. Nel nostro
caso oggi vogliamo far conoscere ai nostri lettori di cosa si occupa
tra l’altro, il nostro. Il suo nome è Francesca Pistoia e da quando
siamo in pubblicazione ci da il Suo costante e insostituibile contributo. Francesca dal 2004 fa parte anche di una Asoociazione di
Volontariato in ambito di clow-terapia. (maggiori info le potrete avere visitando il sito su www.clownterapia.it)
Loro vanno principalmente nelle case di riposo, negli ospedali
pediatrici, negli ospedali normali, nelle carceri minorili e sono un
esercito di circa 2500 clown sparsi per 36 città italiane.
Si chiamiamo “VIP -Vivere il Positivo” e il loro messaggio consiste nel dare solidarietà e gioia a chi ha perso la speranza o attraversa un momento difficile. Ogni anno fanno due eventi in strada
chiamati “Cappello” e “Giornata Nazionale del Naso Rosso”, dove
raccolgono fondi per finanziare le loro attività. Tra le più recenti,
hanno quella della fornitura di un parco giochi per i bimbi del
Policlinico Umberto I di Roma e quella del versamento di una
somma di circa 6000 euro per una cooperativa in Guatemala
che dà riparo e sostegno ad oltre 300 minori (www.katoki.org).
Per capire cosa vuol dire clow-terapia, pubblichiamo una lettera
che una di esse ci ha trasmesso al termine di una sua giornata:
Cari e Care,
vorrei condividere con voi questi miei pensieri, che arrivano
alla mente e al mio cuore dopo essere stata clown "cookie" per
….48 ore! sabato e domenica scorsi. Inizierei a raccontarvi il servizio di sabato, in compagnia di “pepe' e scimmietta”.
Eravamo nel Reparto di cardiologia dell’Opedale Pediatrico
Bambin Gesù di Roma, contrariamente alle aspettative, abbiamo
incontrato parecchi pazienti adolescenti (almeno 4) con i quali e'
stato necessario innescare una marcia diversa, chiedendo al nostro
cuore clown di inventare nuove strategie, nuovi orizzonti. Gli adolescenti hanno, diversamente dagli adulti e dai bambini, una consapevolezza diversa. Si rendono conto della situazione in cui si trovano, ma hanno ancora voglia di sorridere, di giocare, di immaginarsi correre altrove. Per questo, voglio raccontarvi la storia di
Alfredo, del suo sguardo. Alfredo e' un ragazzo ospedalizzato da
almeno due mesi, con i capelli lunghi mezzo centimetro e con i
polsi color alabastro, che sembrano spezzarsi da un momento all'altro. Non siamo a conoscenza delle patologie dei pazienti che incontriamo. Ci piace però pensare che usciranno presto dal luogo in
cui li stiamo incontrando. Alfredo mi e' sembrato un caso molto
grave, ma i suoi occhi e i suoi gesti dicevano il contrario: non smettere di sperare. Sarà per questo che si e' buttato a capofitto nel
nostro gioco clownesco, coinvolgendo nelle gag e nelle improvvisazioni i suoi genitori, stremati da due mesi di corsia, di referti, di
"le faremo sapere….". Quando Alfredo ha finalmente mostrato i
denti e non ne poteva più di trattenere le risate, quando sua
mamma si teneva la pancia e lacrimava di gioia, quando suo
7
papà - rimasto un po' in disparte - avrebbe voluto abbracciarci tutti e dimostrarci la sua immensa gratitudine per
aver regalato alla sua famiglia qualche minuto di serenità,
ho capito la potenza di questo aggeggio rosso che portiamo sul naso. Un aggeggio che, ogni fine servizio, ci lascia
i segni sulla pelle e sul cuore, che ci soffoca il respiro ma
che ci aiuta a trattenere le lacrime quando la salita si fa
dura. Sabato sera, in una Roma bagnata di pozzanghere ed
umidità, il mio cuore clown era come il Tevere: esondava
felicita', consapevolezza, coraggio. Passiamo a Domenica,
ore 15, fondazione Santa Lucia. indosso il camice clown con
altri due compagni di avventura: "bloom e alicio". A noi spetta il quinto piano, quello della "lunga degenza" commenta alicio. Quello in cui le persone non hanno aspettative di uscita a
breve, quello in cui il destino ha inferto un colpo di maglio più
duro del previsto, quello in cui quella stanza può diventare
casa per molti mesi. Forse anni.
Delle tante stanze visitate, voglio raccontarvi il gesto del "commendatore", così come lo ha chiamato alicio. Siamo forse alla
penultima stanza. Dopo quasi tre ore di servizio, la nostra voce si
e' fatta rauca, la stanchezza ci attanaglia le gambe, i piedi fanno
male, il trucco cola sulle guance e perfino le enormi scarpe clown
sembrano strettissime. Entriamo nella stanza, ormai avvolta dal
buio della sera.
Un padre e un figlio si tengono compagnia. Il padre, allettato,
sembra non vederci e non sentirci. Alicio, con un largo gesto delle
braccia, seguito dalla tenera bloom, con un cappello a luci intermittenti, esclama con la più grande naturalezza di questo mondo:
"buonasera commendatore!!". Il signore a letto sembra non averci
ascoltato. Proseguiamo a chiacchierare con il figlio ed il discorso
cade sulla vittoria della Roma, su quel gol mozzafiato, sulle emozioni che ti regala lo sport e su quanto sia stato difficile per noi
clown romanisti mantenere la calma alla notizia del 3 a 2…..Nel
salutare e quando stavamo per andar via, il "commendatore"
allunga la mano verso alicio e fa per stringergliela. Aveva
ascoltato, era con noi anche se non poteva dircelo ed e' stato
un gesto, il suo, di grande condivisione, un modo per dire:
"ehi, ci sono, sono quà. Grazie per essere venuti a trovarmi".
Al ritorno a casa, la via Ardeatina mi sembrava illuminata
a giorno. Anche se era buissima e piena di buche !Un abbraccio a tutti, miei compagni di strada e di vita.
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Marzo 2009 - Associazione Giacomo Cusmano