ROSARIO COLUCCIA
Progetto di italiano per il polo pugliese
Bari, 6 maggio 2013
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Scheda a: scrivere e argomentare.
Lezione:
- presentare la nozione di testo, sollecitando l’attenzione
per i processi di scrittura e di riscrittura; illustrare gli
elementi
dell’argomentazione,
i
diversi
modi
dell’argomentare e alcuni schemi logici di ragionamento.
- richiamare, attraverso esempi, i concetti di coerenza
(tematica, logica, semantica e stilistica) e coesione
(connettivi, foricità, segni d’interpunzione), l’importanza
della gerarchia delle informazioni, della paragrafazione e
della gestione della superficie scrittoria, con qualche cenno
alla videoscrittura e agli ipertesti.
I processi saranno presentati in chiave didattica,
suggerendo attività di scrittura guidata e di riscrittura,
modalità di correzione dei testi scritti dagli studenti,
strategie per l’autocorrezione.
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Laboratorio articolato in tre fasi:
• lettura e commento di brevi testi argomentativi
(tratti da riviste o enciclopedie), con attenzione per
l’organizzazione testuale, i connettivi, ecc. e con la
possibilità di accennare in questa fase a tipologie e
tipi testuali;
• analisi di testi scritti da studenti, con discussione
sulle strategie di correzione e sulle modalità di
intervento sulle criticità più frequenti;
• elaborazione di consegne per la produzione di testi
argomentativi, discussione delle consegne prodotte
con scelta di una o due per le quali elaborare uno
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schema di ragionamento.
Scheda b: leggere testi diversi, con finalità diverse.
Lezione:
• leggere è un’abilità complessa direttamente collegata
all’attività cognitiva e ad una serie di competenze che ne
supportano la realizzazione
• la comprensione che porta ad una buona lettura non può
prescindere dalla conoscenza degli schemi testuali di base
che orientano il lettore e gli permettono di entrare nel testo,
dai segnali di superficie che indicano il quadro concettuale
entro cui il testo si va a collocare
• si legge per diversi scopi e con diverse modalità, con
conseguente gerarchizzazione delle informazioni e di
sintesi diversa da un tipo di lettura ad un altro.
• per la lettura di testi più complessi è importante la
competenza enciclopedica, e specificamente lessicale. 4
Laboratorio:
•schematizzazione delle fasi per l’apprendimento di una
buona lettura
•analisi, su lettura, di tipi di testo diversi, anche letterari
•studiare i punti di crisi del percorso, necessari per
creare un lettore in grado di leggere, comprendere,
sintetizzare, archiviare nella memoria di lunga durata,
testi diversi (argomentativi, ma anche espositivi e
descrittivi).
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Scheda c: il vocabolario in classe.
Lezione:
classificazione tipologica e illustrazione della natura e delle
caratteristiche di un vocabolario moderno per l’uso
scolastico, indipendentemente dalla sua forma (cartacea o in
cd-rom): nomenclatura, selezione delle entrate, struttura
delle entrate, semantica, informazioni complementari, ecc.
Laboratorio:
che cos’è, a che cosa serve e come è fatto un
dizionario.
attraverso l’uso concreto di dizionari in forma cartacea
e in cd-rom, si illustrano i principali obiettivi di questi
strumenti. Si presentano esercizi appositamente
studiati, incentrati più sulla prospettiva degli alunni
che su quella degli insegnanti, in modo che questi
ultimi possano, rientrati in classe, ripetere l’esperienza
con i propri studenti.
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Obiettivi collegati agli esercizi:
• rilevare e saper utilizzare le caratteristiche di una voce di
vocabolario, riconoscere all’interno di una voce le diverse
parti che la compongono, riconoscere e individuare le
informazioni che una voce di vocabolario veicola, capire il
significato dei simboli, delle abbreviazioni e degli artifici
grafici, controllare la divisione in sillabe;
• successivamente, cercare il significato delle parole; vedere
come si scrive una parola, capire in quali contesti si usa una
parola, cercare sinonimi e contrari, la coniugazione dei
verbi, la pronuncia, l’origine di una parola, ecc.;
• infine, usare il lessico con proprietà e usare il dizionario
come strumento per la lettura e la scrittura.
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Scheda d: spunti di riflessione linguistica .
Lezione:
saranno presentati alcuni argomenti centrali della grammatica,
seguendo un metodo di tipo sperimentale, partendo da dati
linguistici reali, allo scopo di
• ricavare le norme che regolano l’organizzazione dei dati
testuali
• far sorgere l’esigenza di affrontare problemi di natura
semantica, pragmatica, sintattica e di tipologia linguistica, i
quali saranno presentati a supporto delle procedure di
analisi via via attivate.
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Laboratorio:
applicare le procedure presentate nella lezione introduttiva
ad argomenti, anche indicati dagli insegnanti. Alcuni
argomenti suggeriti potrebbero essere il soggetto, la
distribuzione dell’informazione nella frase, le relazioni di
accordo.
O ancora: Il concetto di valenza, le nozioni di
complemento e di aggiunto, i complementi frasali e le
dipendenti avverbiali, l’ambiguità strutturale, la vaghezza
semantica, nomi numerabili e non numerabili, nomi di
sostanza, l’ordine dei costituenti della frase.
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• Struttura aperta ad integrazioni (ad es., manca il
segmento letterario)
• Integrazioni con gli altri gruppi ? Ad es.: il linguaggio
della matematica.
L’insegnamento della matematica si basa, più di altre
discipline, sull’uso di un linguaggio suo proprio, non solo
per quanto riguarda il lessico ma anche la costruzione delle
frasi. La rigidità del linguaggio matematico contrasta con la
flessibilità di quello quotidiano.
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Franco Favilli (Centro di Ateneo di Formazione
e Ricerca Educativa e Dipartimento di
Matematica dell'Università di Pisa)
: MATEMATICA? PARLIAMOLA!
(presso il Dip di matematica e fisica di
Unisalento, 15 novembre 2012)
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Intervento del Prof. Rosario Coluccia