Cos’è la comunicazione?
 Attività sociale
 Attività cognitiva
 Legata all’azione
Prima di definire la comunicazione…
 Cos’è il comportamento?
Qualsiasi azione motoria di un individuo,
osservabile in qualche maniera da un altro
Prima di definire la comunicazione…
 Cos’è l’informazione?
Acquisizione di conoscenze inferite in modo
autonomo da parte di B nei confronti di A,
anche senza che questi ne sia consapevole
Prima di definire la comunicazione…
 Cos’è l’interazione?
Qualsiasi contatto avvenga fra due o più
individui, anche in modo involontario, in
grado di modificare lo stato preesistente
delle cose fra loro
Definizione di comunicazione
Scambio interattivo osservabile fra due o
più partecipanti, dotato d’intenzionalità
reciproca e di un certo livello di
consapevolezza, in grado di far condividere
un determinato significato sulla base di
sistemi simbolici e convenzionali di
significazione e segnalazione secondo la
cultura di riferimento
Gli “ingredienti” della comunicazione
 Presenza di un codice;
 Condivisione di un significato, atrv
 Sistemi di segnalazione e
significazione;
 Intenzione reciproca;
 Interazione e gioco di relazioni;
 Importanza del contesto d’uso e della
cultura di riferimento
È sufficiente avere un codice
per comunicare?
Codice = sistema di trasmissione di
messaggi
Approccio matematico (Shannon e
Weaver): comunicazione = trasmissione
d’informazioni
È una teoria forte del codice
È sufficiente che un
messaggio abbia un senso?
Approccio semiotico: comunicazione come
significazione e segno
Significazione = capacità di generare significati
Segno come equivalenza (codice)
Segno come inferenza (contesto)
Globalità del significato
 Dimensione referenziale
 Dimensione inferenziale
 Dimensione differenziale
Universalità/relatività del
significato
 Gli aspetti universali:
 La
“grammatica universale” di Chomsky
 I “primitivi semantici” di Wierzbicka
 Gli aspetti “relativi”:
 L’ipotesi
di Sapir-Whorf e la sua revisione
Componenzialità e
prototipicità del significato
 Il processo di categorizzazione
secondo:
 La
semantica a tratti
 La semantica del prototipo
Stabilità e instabilità del
significato
 Aspetti di variabilità:
 Cancellabilità dei tratti semantici
 Presenza di confini sfumati e continui
 Vaghezza semantica
 Contesto d’uso
 Aspetti di regolarità:
 Format comunicativi
 Processi di riproduzione e di produzione
 Regolarità e variazione
Attraverso quali canali
comunichiamo?
Sistemi di segnalazione e significazione:
verbali e non verbali (sistema vocale,
cinesico, aptico, prossemico,
cronemico)
Che rapporto esiste fra i diversi sistemi?
 Contrapposizione
 Sintonia semantica
L’intenzionalità reciproca
 Pdv pragmatico: comunicazione =
interazione tra testo e contesto
Dire qualcosa è sempre anche fare
qualcosa (Austin)
Come si coopera comunicando?
 Grice:
 Rispettare le massime (per il parlante)
 Fare le implicature conversazionali corrette
(per l’interlocutore), quindi colmare lo
scarto fra ciò che è detto e ciò che è
significato
Se queste condizioni sono soddisfatte, siamo
in una situazione di trasparenza
intenzionale
Trasparenza o opacità intenzionale?
 Pdv parlante: non può comunicare tutto
ciò che pensa (pars pro toto)
 Pdv interlocutore: attribuisce intenzioni
a partire dal messaggio prodotto (totum
ex parte)
Opacità come opportunità
Evidente nei fenomeni discomunicativi:
 Menzogna
 Seduzione
 Ironia
Comunicazione come gioco di
relazioni
“essere in” comunicazione = mettere in
gioco la propria identità
 La spirale del messaggio
 Giochi psicologici comunicativi
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