Non sarà l'ennesima riforma del lavoro, da sola, a rilanciare
l’occupazione. La Fim continua a richiamare la Politica sulla necessità
di misure anticicliche che possano rilanciare il tessuto economico e industriale dell'intero Paese.
LICENZIAMENTI DISCIPLINARI: mantenere la proporzionalità
tra infrazione e sanzione e il riferimento ai casi disciplinati
dai contratti nazionali.
LICENZIAMENTI COLLETTIVI: ribadire la centralità della contrattazione ripristinando il diritto al reintegro.
APPALTI: mantenimento delle tutele in essere al momento
del passaggio.
Occorre ridurre le tipologie contrattuali portatrici di precarietà e di
convenienze al ribasso per le aziende, allargare gli ammortizzatori
sociali a tutti e puntare sulle politiche attive e sulla ricollocazione
dei lavoratori. La Fim sarà in campo, con la Cisl, per evitare che le
derive politiche e ideologiche, di qualsivoglia provenienza, portino il
Paese al punto di non ritorno.
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