L’Aquilone
–
Marzo 2007
Foglio di informazione a diffusione interna a cura del Collettivo FIM CISL Aermacchi – Venegono S. (Va)
AAA
SINDACATO CERCASI
Questi primi mesi dell’anno sono stati caratterizzati da
rilevanti vicende sindacali sul fronte “esterno”: per
citarne alcune l’avvio della riforma della previdenza
integrativa, la presentazione da parte di CGIL CISL e
UIL della piattaforma per il confronto col Governo e il
difficile avvio della discussione tra FIM FIOM e UILM
sulla piattaforma per il rinnovo del nostro contratto
nazionale.
Queste vicende hanno avuto ricadute importanti anche
sul fronte aziendale, sommandosi alle già rilevanti
questioni aperte in Aermacchi, come quella della
gestione dell’accordo aziendale sul Premio di Risultato,
giunto all’ultimo anno di vigenza, i carichi di lavoro e la
partita professionalità sulle quali ci aspettiamo a breve
l’avvio di un positivo confronto con la Direzione
Aziendale.
Più nello specifico abbiamo assistito ad un assalto alla
diligenza da parte di FLMU che, con argomentazioni
come al solito pretestuose, ha cercato di gettare fango
su “Cometa”, insinuando la non credibilità del fondo
integrativo di categoria.
Certi atteggiamenti estremisti, demagogici ed
ideologici non solo creano sconcerto, soprattutto tra i
giovani che più hanno la necessità di integrare la loro
futura pensione, ma contribuiscono ad alimentare un
clima di sospetto e più ancora di qualunquismo rispetto
ai temi sociali e sindacali da sempre al centro della
nostra attività e delle nostre iniziative.
Se a questo aggiungiamo, da parte di altri soggetti, un
più che legittimo attivismo teso però più ad apparire
che a proporre nuovi argomenti alla discussione, ci
troviamo di fronte un quadro confuso dove ai più,
soprattutto a chi si è affacciato da poco alla ribalta di
Aermacchi, appare difficile inquadrare le linee di
attività del sindacato.
Per questo riteniamo, come aveva scritto anni fa un
delegato della nostra fabbrica, che sia importante
“riprendere l’iniziativa sindacale”, non nel senso delle
attività di routine ma in quello di ridare una percezione
della coscienza collettiva di quello che è il sindacato,
specie in una azienda importante come la nostra.
Riteniamo necessario ribadire che le “lotte” e le
“conquiste” del sindacato e dei lavoratori permettono
oggi a chi entra in azienda di poter usufruire di
condizioni di lavoro e di servizi che non sono una
“gentile concessione” aziendale, ma sono frutto appunto
di accordi sindacali costati molto in termini di lotta: ci
riferiamo ad esempio alla struttura del salario
nazionale e aziendale, ai servizi di mensa e di
trasporto, ai permessi retribuiti, lo sportello bancario,
ecc.
Questo lo diciamo non per incensarci o per apparire
migliori di altri, ma per un semplice motivo: se con il
sindacato confederale sono stati raggiunti, difesi e
garantiti importanti risultati sociali e salariali a livello
collettivo, senza il sindacato solo chi è molto, ribadiamo
molto, forte dal punto di vista individuale può pensare
di cavarsela. Ma anche chi, come un quadro o un
dirigente, è in alto alla scala gerarchica, non è al riparo
da ritorsioni o, peggio ancora, dal fenomeno del
“mobbing”. Lo dimostrano le tante vertenze legali che
come sindacato siamo costretti ad intentare contro le
aziende.
Ora quello che noi sosteniamo da sempre è che il
sindacato deve essere al servizio dei lavoratori,
tutelarli
attraverso
la
contrattazione
e
la
rappresentanza.
Contrattazione
collettiva
e
rappresentanza, collettiva e anche individuale.
A noi pare che qualcuno qui abbia confuso i piani della
rappresentanza collettiva e quelli della rappresentanza
individuale. E che qualcun altro abbia mescolato i livelli
della rappresentanza politica con quella sindacale. E
che, qualcun altro ancora, confonde la rappresentanza
sindacale con le esigenze sociali, che potrebbero
essere meglio patrocinate, ad esempio, da un più
efficiente servizio del CRAL.
Qui sta il punto: se riusciamo ad ottenere una
autonomia vera dagli “interessi” che spettano ad altre
istanze, come ad esempio la politica, il CRAL o le altre
associazioni, avremo una visione più nitida delle vere
differenze e del valore che ogni organizzazione
sindacale rappresenta.
Le diversità per noi da sempre non sono un limite ma
una opportunità da cogliere per garantire la pluralità e
l’autonomia.
Starà ai lavoratori sostenere un sindacato scegliendo
di aderirvi attraverso l’iscrizione.
Collettivo FIM CISL Alenia Aermacchi
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Tutti le conoscono, ma pensiamo che sia il caso di ricordare le
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dichiarazione corretta e garantita.
Chi volesse usufruire del servizio per la prima volta è pregato di
segnalarlo telefonando alla saletta FIM CISL 3372 alla responsabile
del servizio di Patronato
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oppure al Coordinatore della FIM Alenia Aermacchi
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o ai delegati della FIM CISL della propria area
Tutti i lavoratori che hanno già usufruito del servizio, e che hanno
ricevuto presso il proprio domicilio l’opuscolo del CAAF CISL di Varese,
verranno contattati telefonicamente per fissare un appuntamento
La nostra
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