OPERA
Corso di formazione organizzato da Sindnova (Istituto della Cisl per lo studio e l’innovazione delle
trasformazioni produttive e del lavoro), in partnership con la Fim nazionale per i componenti dei
Comitati Aziendali Europei (CAE) e delle Delegazioni Speciali di Negoziazione.
di Rosario Iaccarino
In un clima di amicizia e
condivisione di obiettivi operativi, si è
concluso il 28 maggio a Fiesole, presso
il Centro Studi Cisl, l'ultimo dei Corsi
di formazione per i delegati CAE,
promosso da SINDNOVA e FIM
(Progetto C.E. VS/2009/0223).
Mirato al consolidamento delle
motivazioni, delle abilità professionali
e del progetto sindacale per chi già
opera in Comitati Aziendali Europei, il
Corso ha fatto registrare un’elevata
partecipazione: 24 componenti di CAE
provenienti da 5 paesi europei
(Turchia, Spagna, Regno Unito,
Polonia, Italia), di 11 gruppi
multinazionali (Bosch, ThyssenKrupp,
AgustaWestland,
N&W
Global
Vending, Tenaris, Fiat, Indesit
Company, Mbda, Shaeffler, Faurecia,
Same), appartenenti a 6 organizzazioni
sindacali (Birlesik-Is, Solidarnosc,
Mca-Ugt, Fi-Cc.oo, Unite, Fim-Cisl).
Il percorso, articolato su cinque
giornate, ha cercato innanzitutto di
favorire - utilizzando una metodologia
fortemente interattiva - lo scambio di
idee sulle pratiche esistenti nei CAE
delle diverse realtà aziendali, con
l’obiettivo di valorizzare le azioni
Ufficio Comunicazione Fim nazionale – 27 marzo 2010 virtuose e rimuovere le inerzie e gli
ostacoli al buon funzionamento
dell’attività del CAE.
Diversi gli esperti che si sono
alternati nelle docenze previste dal
Corso:
da
Claudio
Stanzani,
Presidente di Sindnova e dello SDACes (Social Development Agency), che
ha presentato le novità normative
generate dalla nuova Direttiva europea
in materia di CAE (la 2009/38/CE) in
raffronto con quella precedente (la
Direttiva 1994/45/CE), indicando i
passi da compiere per preparare la sua
implementazione, a Rolf Jaeger,
collaboratore della DGB tedesca, che
ha offerto, sulla base di rilevazioni e
studi sulle esperienze dei CAE, una
serie di suggerimenti per consolidare le
buone pratiche di funzionamento dei
Comitati aziendali europei, a Gianni
Alioti - responsabile dell’Ufficio
internazionale Fim e componente
dell’esecutivo
FEM
(Federazione
europea dei sindacati metalmeccanici) che ha incentrato il suo intervento sul
rapporto, da consolidare e armonizzare
sempre di più, tra le strategie sindacali
europee, il ruolo e le competenze dei
CAE, e le politiche sindacali nazionali.
I temi proposti hanno animato il
confronto tra i corsisti che si è rivelato
particolarmente
vivace
ancorché
proficuo in chiave operativa, in
particolare su come progettare e
pianificare l’attività del CAE e su come
preparare strategicamente il suo
momento saliente che è la riunione
annuale. Interessante, inoltre, si è
rivelata la discussione sui temi decisivi
dell’informazione e della consultazione
(anche alla luce dello studio dei recenti
accordi innovativi realizzati in alcuni
Gruppi multinazionali), e quindi sui
contenuti sindacali quali orario,
occupazione, salario, salute e sicurezza,
ecc.. Discussione nella quale sono
emersi, sia il ventaglio di differenze di
veduta e impostazione sindacale, legata
a storie e culture sindacali nazionali,
sia, a maggior ragione per questo, la
necessità di comunicare maggiormente
tra i diversi soggetti nazionali dello
stesso Gruppo e presenti nel CAE, al
fine di individuare percorsi comuni per
rendere più efficace e solidale l’azione
collettiva in chiave sovranazionale.
Non è mancato, infine, il
confronto con testimoni significativi,
realizzatosi
nell’incontro
con
Francisca Ros, rappresentante del
sindacato spagnolo Mca-Ugt, che ha
presentato il caso Schneider-AlstomArevaT&D,
sviluppando
specificamente il tema “Anticipazione
del cambiamento, prevenzione e
risoluzione delle controversie nel
quadro delle ristrutturazioni aziendali,
fusioni,
acquisizioni
e
delocalizzazioni”.
Il
Corso
guidato
metodologicamente
da
Orietta
Raghetti di Sindnova e da Rosario
Iaccarino della Formazione Fim
nazionale - sì è concluso con
l’intervento di Marco Bentivogli,
segretario nazionale della Fim, che ha
Ufficio Comunicazione Fim nazionale – 27 marzo 2010 proposto una riflessione sul tema
“Verso la Conferenza sulle politiche
aziendali europee: come rafforzare e
migliorare il ruolo dei CAE”.
Bentivogli ha in proposito richiamato
la necessità di una forte comunicazione
e cooperazione da parte dei sindacati
nazionali per realizzare un’efficace
strategia del CAE nei diversi Gruppi
multinazionali. “Il CAE funziona – ha
sottolineato - se si comunica con
frequenza e se il comitato ristretto ha
ben preparato la riunione annuale. Ciò
vale in particolare quando bisogna
affrontare le situazioni di crisi
aziendali, nelle quali, malgrado il CAE
non abbia particolari poteri di
intervento, può comunque qualificarsi
con proposte e azioni sostenute da un
forte coordinamento”. In questo senso,
nelle
imprese
multinazionali,
costruendo in tal modo anche un pezzo
importante
di
sindacato
internazionale”.
Soddisfazione è stata espressa
dai corsisti nella verifica finale del
Corso, sia per i profili didatticocontenutistici, in particolare per la
chiarezza espositiva e la competenza
dei docenti e per le esercitazioni
proposte,
sia
per
l’efficiente
organizzazione logistica, curata da
Michela Cirioni di Sindnova e ben
supportata dall’accoglienza e dai
servizi assicurati dal Centro Studi Cisl
di Fiesole.
“bisogna superare quelle situazioni
nelle quali tutti sono disposti, a parole,
a cedere sovranità a soggetti
sovranazionali,
senza
tuttavia
riconoscergli
un
reale
potere
d'intervento”, ha ricordato Bentivogli,
concludendo che “investire nel CAE
significa invece fare la fatica di
comunicare con altre culture e
sensibilità, superando corporativismi e
approcci difensivi, affinché diventi un
luogo permanente di interscambio, e
possa sviluppare un’azione efficace
Ufficio Comunicazione Fim nazionale – 27 marzo 2010 
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