solubilità di una sostanza in un solvente
quantità massima in grammi della sostanza che si può
sciogliere in 100 grammi di un solvente, ad una data T
Una soluzione è detta satura quando contiene una quantità di
soluto pari a quella prevista dalla sua solubilità a quella T;
In una soluzione satura vi è un equilibrio dinamico tra il soluto
indisciolto, presente come corpo di fondo, e quello in soluzione
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Aggiungendo ad una soluzione satura ulteriore soluto, questo
non si scioglie ma si separa dalla soluzione:
precipitando (se è un solido),
formando una nuova fase (se è un liquido)
gorgogliando (se è un gas).
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La solubilità dipende dalla natura del soluto e del solvente
Solubilità in acqua di composti ionici :
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La solubilità dipende dalla temperatura
La solubilità aumenta all’aumentare di T
se il processo di soluzione è endotermico,
diminuisce all’aumentare di T
se il processo di soluzione è esotermico.
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Quando un soluto passa in soluzione:
■ si assorbe energia per rompere i legami soluto-soluto (  H1 ) e
solvente-solvente (  H2 ) ,
■ si libera energia nella formazione di nuovi legami soluto-solvente (H3)
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Il calore di soluzione osservato (Hsol) dipende dal prevalere di
uno dei due processi energetici:
Hsol negativo = reazione esotermica
Hsol positivo = reazione endotermica
Una reazione di dissoluzione moderatamente
endotermica può avvenire perché l’aumento di disordine
del soluto nella soluzione è predominante rispetto
all’aumento di energia, e quindi il passaggio in soluzione
è favorito dall’aumento di entropia
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Quando un soluto solido o liquido passa in soluzione
aumenta sempre il disordine (l’entropia S), dei suoi ioni o molecole
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per i composti ionici insolubili
l’energia richiesta per rompere il reticolo cristallino del solido, H1
è molto maggiore dell’energia sviluppata quando gli ioni si idratano
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Soluzioni di liquidi in liquidi
Liquidi completamente miscibili
H2O + etanolo
benzene +ottano
Liquidi parzialmente miscibili
H2O + etere etilico
Liquidi immiscibili
H2O + benzene
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La risultante delle forze di attrazione cui è soggetta una molecola in
superficie è diversa da zero ed è rivolta verso l’interno del liquido.
Le molecole in superficie hanno una energia potenziale maggiore
rispetto a quelle che si trovano all’interno.
Il rapporto tra
l’energia superficiale (Es) di una data massa di liquido
e l’area della sua superficie () è detto tensione superficiale ()
 = Es

Es = ●
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Es = ●
perciò l’energia superficiale può diminuire sia per :
diminuzione di   assunzione forma sferica
diminuzione di   aggiunta di tensioattivi
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Un tensioattivo diminuisce la tensione superficiale.
Per svolgere questa funzione deve essere formato da
una parte idrofobica
una parte idrofilica
liquido
polare
●●●
●
“testa” idrofilica sulla superficie
“coda” idrofobica nella fase aeriforme
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Tra due liquidi diversi, con diversa tensione superficiale,
si instaura una tensione interfacciale
H2O
H2O
H2O
H2O
H2O
/ etere
/ benzene
/ CCl4
/ n-esano
/ mercurio
10,7 dine/cm-1
35
“
45
“
51
375
in presenza di un tensioattivo si formano emulsioni stabili:
il liquido con tensione superficiale maggiore è finemente
disperso sotto forma di goccioline nell’altro liquido
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calore di soluzione