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«Lumen Fidei»
DALL’ENCICLICA DI PAPA FRANCESCO
Grazie alla fede abbiamo capito la dignità unica della singola persona
54.
(SEGUITO)
Quanti benefici ha portato lo
sguardo della fede cristiana alla città degli uomini per la loro vita comune! Grazie alla fede abbiamo
capito la dignità unica della singola persona, che non
era così evidente nel mondo antico.
Nel secondo secolo, il pagano Celso rimproverava ai
cristiani quello che a lui pareva un’illusione e un inganno: pensare che Dio avesse creato il mondo per
l’uomo, ponendolo al vertice di tutto il cosmo. Si chiedeva allora: «Perché pretendere che [l’erba] cresca per
gli uomini, e non meglio per i più selvatici degli animali
senza ragione?»,
«Se guardiamo la terra dall’alto del cielo, che differenza
offrirebbero le nostre attività e quelle delle formiche e
delle api?».
Al centro della fede biblica, c’è l’amore di Dio, la sua
cura concreta per ogni persona, il suo disegno di salvezza che abbraccia tutta l’umanità e l’intera creazione
e che raggiunge il vertice nell’Incarnazione, Morte e Risurrezione di Gesù Cristo.
Quando questa realtà viene oscurata, viene a mancare
il criterio per distinguere ciò che rende preziosa e unica
la vita dell’uomo.
Egli perde il suo posto nell’universo, si smarrisce nella
natura, rinunciando alla propria responsabilità morale,
oppure pretende di essere arbitro assoluto, attribuendosi un potere di manipolazione senza limiti.
La tristezza
chiude le porte del paradiso,
la preghiera le apre,
la gioia le abbatte.
GIOVEDI’ 5 MARZO
j SPOSI PROMESSI,
come risulta dalle «Pubblicazioni di Matrimonio» affisse in fondo alla
Chiesa, sono
- IVANO PATTI e FRANCESCA DALL’O’
- MARCO COMELLA e MARINA MOCCIA
- ANIELLO BORRELLI e SERENA MORETTI
- MARCO DECRESTINA e CHIARA D’ALESIO
Vadano a loro gli auguri nostri più cordiali.
j I NOSTRI LUTTI - Hanno nei giorni
scorsi completato il loro percorso terreno per tornare alla Casa del Padre:
- ALBINA PEROTTO di 94 anni
- GIUSEPPE RIGHINI di 87 anni
- LUIGIA MARANGIO di 88 anni
- CLORINDA CONTI di 71 anni
- GIOVANNA ABOZZI di 90 anni
- ANTONIETTA TAVANI di 77 anni
- DANTE FERRANTE di 89 anni.
Ai congiunti le nostre sentite condoglianze.
APPUNTAMENTI
ì Domani, lunedì 2 marzo, alle ore 18, si
terrà nella nostra parrocchia l’incontro di riflessione promosso dalla Caritas diocesana.
ì Mercoledì 4 marzo, alle ore 21, nella sala
S. Francesco, riunione, aperta a tutti, dell’Associazione Culturale “Il Ventilabro” sui metodi per
guarire le ferite della vita meditando sulle parole
di Gesù;
ì Giovedì 5 marzo, alle 16,30: «Ora Santa»
animata dall’Apostolato della Preghiera; al termine, riunione del Gruppo e catechesi mensile.
ì Venerdì, è il primo venerdì del mese: dopo
la S. Messa delle 9, lodi e adorazione fino alle
11. Nel pomeriggio la S. Messa è alle 17,15; poi
vespri e adorazione fino alle 22.
APOSTOLATO DELLA PREGHIERA
PIO XII
«ORA SANTA»
E RIUNIONE DEL GRUPPO DI
Noi, di S. Maria
N. 447
delle
1 marzo 2015
I Riti
NELLA PARTECIPAZIONE ALLA S. MESSA
della Comunione
La settimana scorsa ci siamo soffermati sullo scambio del segno di pace. Per quanto riguarda la Comunione eucaristica, considerando che per il pane e il vino
presentati all’Altare avviene la transustanziazione, cioè
diventano davvero Corpo, Sangue, Anima e Divinità di
nostro Signore Gesù Cristo, è fondamentale disporci ad
accogliere Gesù con fede ed amore autentici.
“Dio diventa uomo perché l’uomo possa diventare
Dio” (S. IRENEO); l’uomo assimila il cibo di cui si nutre
perché è il più forte ad assimilare il più debole; per questo S. Agostino afferma che - cibandosi dell’Eucaristia l’uomo viene assimilato da Cristo.
Ecco allora che manifestiamo fede e amore ricevendo la Comunione eucaristica essendo in grazia di
Dio (cioè non in stato di peccato grave) quindi facendo
precedere il Sacramento della Confessione quando fossimo in peccato grave.
Manifestiamo inoltre il nostro amore a Dio con la partecipazione attenta alla S. Messa e non arrivando poco
prima della Comunione.
Esprimiamo un segno di riverenza quando stiamo
per ricevere Gesù; per la Comunione sulla mano, porgiamo il palmo della stessa e, spostandoci un pochino
di lato, con l’altra mano prendiamo l’Ostia Santa; la portiamo alla bocca prima di allontanarci dall’Altare, .
Tornati a posto è bene rimanere in colloquio con
Gesù che abbiamo appena ricevuto (e quindi non
usciamo di Chiesa appena fatta la Comunione).
S. Tommaso d’Aquino nell’inno
PANIS ANGELICUS dice: “diede ai deboli il
sostegno del suo Corpo, diede ai tristi
la coppa del suo Sangue”.
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Doppio digiuno
SECONDA DOMENICA DI QUARESIMA
La liturgia di questa seconda domenica di
Quaresima ci propone un’insolita salita verso
quel monte della Trasfigurazione dove il Signore
Gesù vive in anticipo il mistero di morte e risurrezione.
E’ un preludio che vuole preparare noi, povere creature, ad affrontare il dramma della
croce e della Bellezza infinita!
Il termine “trasfigurazione‟ è la traduzione
di una parola greca: metamorfosi, che significa
cambiare‘forma’, aspetto.
San Paolo direbbe, a tale proposito: !Non
conformatevi alla mentalità di questo secolo, ma
trasformatevi rinnovando la vostra mente, per
poter discernere la volontà di Dio, ciò che è
buono, a lui gradito e perfetto”. (Rm 12,1-2).
L’Apostolo chiede di spezzare ogni legame
con il conformismo dominante, con quell’omologazione sempre in atto nella società abitata dagli
idoli presenti.
Il tempo di quaresima è occasione favorevole
per rivestirci di novità in contrapposizione a
quanto quotidianamente ci viene diluito, spesso
in modo subdolo.
In questi giorni ho letto un libretto che in
modo originale invita a digiunare da tutto ciò che
- a conti fatti - non è essenziale nella nostra vita
o se lo fosse, ad avere il coraggio di vivere periodi di sobrietà, di moderazione.
Ne ho scelto due tra una serie perché, contrariamente ad una certa consuetudine, mi sembrano appropriati.
1“Nell’era
Il digiuno informatico
digitale, caratterizzata dalla morte di
tanti valori, la vita si trasferisce nel web … Connessi sempre, anche di notte, nell’oceano nascosto degli accessi al mondo virtuale. Affetti da
obesità mediatica, dobbiamo metterci a dieta di
media”. È necessario per ascoltare Colui che ci
parla! “Questi è il Figlio mio, l’eletto: ascoltatelo” (Mc 9,7).
2 Il digiuno anticonsumista
“In una cultura segnata dal superfluo, dallo
scarto, dallo spreco, l’acquisto indiscriminato di
beni di consumo ci rende distanti dalle reali necessità e disorienta bisogni e principi. Proposta
di sobrietà, recupero di relazioni umane contro
le relazioni virtuali.
Qualcuno ha definito tutto questo come una
vera e propria “fuga dall’Egitto dei desideri superflui”.
E se ci credessimo davvero che ogni tanto
fare a meno di facebook, ipod, sms si può?!
Sr. CLARA CAFORIO E. F.
La vita: istruzioni per l’uso
(negli esercizi spirituali in parrocchia)
La vita: istruzioni per l’uso: gli
esercizi spirituali per la nostra comuinità parrocchiale
I primi giorni della Quaresima
hanno visto la comunità parrocchiale impegnata negli esercizi spirituali tenuti da don Luigi Maria
Epicoco.
Cinque giorni in cui una platea
trasversale ha seguito un cammino
di crescita interiore, volto alla
(ri)scoperta di un rapporto personale con il Signore, attraverso la naturale attrazione, la bellezza e la
verità del dialogo con Lui.
In tale ottica, la preghiera, il silenzio e perfino il “disperato” rimprovero rappresentano gli strumenti
per far partecipare Dio alla nostra
quotidianità.
L’esegesi del messaggio di speranza contenuto nel brano del Vangelo (Lc 11,1-13) ci indica
un’alternativa ai momenti di
sconforto o di difficoltà, ma anche
un modo per ritrovare il volto del Signore nei numerosi miracoli silenziosi della nostra vita.
Purtroppo, immersi nella frenesia e nell’automatismo di ogni
giorno, rischiamo di subire gli
eventi, perdendo la loro vera valenza; da ciò discende la costante
ricerca di un punto fermo che ridia
una nuova dignità al vivere. Questo
senso di stabilità ci viene offerto dall’Amicizia con il Signore, relazione
che si sviluppa attraverso il reciproco ascolto.
L’aiuto promesso da Gesù,
padre tenero e protettivo - diretto al
nostro reale interesse e non comprensibile secondo logiche di pensiero terrene - è capace di superare
l’umano senso di solitudine e di impotenza, calmandolo e riempiendolo di contenuto.
Pertanto, il ritorno alla preghiera, quale canale privilegiato di
comunicazione con Dio, non solo ci
aiuta a recuperare la nostra dimensione spazio-temporale ed il senso
di gratitudine per le piccole conquiste giornaliere, ma fa scaturire in chi
ci è vicino un impulso emulativo.
In conclusione, questo scritto oltre ad esprimere un sincero ringraziamento al nostro parroco, per
le paterne attenzioni nell’adottare
queste iniziative; e a don Luigi, per
averci fornito, con il suo carisma e
le profonde riflessioni, una nuova
chiave di lettura del vivere quotidiano - intende rappresentare un
umile mezzo per esternare l’entusiasmo e la speranza che il percorso intrapreso ci ha instillato.
L’augurio per tutti noi è quindi
avere la forza di continuarlo, coltivando e trasmettendo quella
stessa, santa “invidia di pregare”
che gli apostoli hanno provato per il
loro Maestro.
ADA GRIGNANI
FRANCESCO ORRÙ
«Facemo bene adesso ch’avemo tempo»
Fra’Albenzio
S. Maria delle Grazie al Trionfale
Pa r r o c ch i a
Santuario
Piazza S. Maria delle Grazie, 5 - 00136 Roma
Tel. 0639736274
http://santamariadellegrazie.net
ORARIO DELLE SANTE MESSE
festive: 7-8-9-10-11,15-12,30-17,30-19
feriali: 7 - 8 - 9 - 10
- 18,30
ANNO XIII
N.
447
Domenica 1 marzo 2015 2ª di Quaresima
Gn 22,1-2.9a.10-13.15-18; Sal 115 (116); Rm 8,31b-34; Mc 9,2-10
Questi è il Figlio mio, l’amato.
R Camminerò alla presenza del Signore nella terra dei viventi.
Lunedì 2 marzo
S. Basileo
Martedì 3 marzo
S. Cunegonda
Dn 9,4b-10; Sal 78 (79); Lc 6,36-38
Perdonate e sarete perdonati.
R Signore, non trattarci secondo i nostri peccati.
Opp. Perdonaci, Signore, nella tua misericordia.
Is 1,10.16-20; Sal 49 (50); Mt 23,1-12
Dicono e non fanno.
R A chi cammina per la retta via mostrerò la salvezza di Dio.
Opp. Mostraci, Signore, la via della salvezza.
Mercoledì 4 marzo
Ger 18,18-20; Sal 30 (31); Mt 20,17-28
Lo condanneranno a morte.
R Salvami, Signore, per la tua misericordia.
S. Casimiro
Giovedì 5 marzo
S. Adriano
Venerdì 6 marzo
S. Coletta
Ger 17,5-10; Sal 1; Lc 16,19-31
Nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma
ora lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti.
R Beato l’uomo che confida nel Signore.
Gn 37,3-4.12-13a.17b-28; Sal 104 (105); Mt 21,33-43.45-46
Costui è l’erede. Su, uccidiamolo!
Ricordiamo, Signore, le tue meraviglie.
Sabato 7 marzo S. Perpetua e S. Felicita
Mic 7,14-15.18-20; Sal 102 (103); Lc 15,1-3.11-32
Questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita.
R Misericordioso e pietoso è il Signore.
Opp. Il Signore è buono e grande nell’amore.
6 MARZO: LODI, ADORAZIONE E VESPRI PER IL
PRIMO VENERDI’
DEL MESE
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grazie 236 bis - Santa Maria delle Grazie al Trionfale