ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
“V. TIERI”
SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO
Via Parini- CORIGLIANO CAL. (CS) -Tel. 0983-885279 - Fax 0983/884207
C.F. 84000410781 - Codice Meccanografico CSIC886002
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ISTITUTO COMPRENSIVO “V. TIERI”
PTOF
PIANO TRIENNALE OFFERTA FORMATIVA
Elaborato dal Collegio dei Docenti
approvato
dal Consiglio di Istituto nella seduta del 15/01/2016
2016/2019
Istituto Comprensivo "V. Tieri" - Corigliano Calabro (CS)
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INDICE
Introduzione
Sezione 1- Descrizione dell’ambiente di riferimento e delle risorse disponibili
1.1 Analisi del contesto e dei bisogni del territorio di riferimento
1.2 Risorse professionali
1.3 Risorse strutturali della Scuola e del Territorio
Sezione 2- Identità strategica
2.1 Priorità e descrizione dei traguardi nel triennio di riferimento
2.2 PDM
Sezione 3- Curricolo dell’Istituto
3.1 La Vision del Nostro Istituto
3.2 La Mission del Nostro Istituto
3.3 Obiettivi Educativi E Didattici Generali
3.4 Curricolo Verticale
3.5 Iniziative di arricchimento e ampliamento curricolare
3.6 Piano d’Inclusione
3.7 PNSD
3.8 progetto formativo attività alternativa all’insegnamento della religione cattolica
3.9 Criteri e modalità di verifica e valutazione delle competenze degli alunni
Sezione 4- Organizzazione
4.1 Modello organizzativo per la didattica
4.2 Fabbisogno di organico
4.3 Articolazione degli uffici e modalità di rapporto con l’utenza
4.3 Rete convenzioni attivate per la realizzazione di specifiche iniziative
4.4 Piano di Informazione/Formazione relativo alla sicurezza sul posto di lavoro
4.5 Piano di formazione del personale docente e ATA
Sezione 5 –Monitoraggio
5.1 Verifica dell’efficacia delle attività di ampliamento e arricchimento curricolare
proposte
5.2 Utilizzo dell’organico dell’autonomia in termine di efficienza
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ALLEGATI
n°1 PDM
n°2 PAI
n°3 PNSD
n°4 Progetto ora alternativa alla religione cattolica
n°5 Criteri e griglie di valutazione
n° 6 Certificazioni delle competenze Scuola Secondaria 1°grado-Primaria-Scuola Infanzia
n° 7 Piano Sicurezza
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INTRODUZIONE
Il PTOF, Piano Triennale dell'Offerta Formativa, è un atto ufficiale pubblico, previsto dal
regolamento sull'Autonomia Scolastica (DPR 275/99, attuativo della legge 59/97) e dalla
Legge 107/2015, in cui ogni scuola di ordine e grado presenta agli studenti e alle loro
famiglie la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa; è quindi il
documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale della scuola e al tempo
stesso un concreto strumento di partecipazione e conoscenza.
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è rivedibile annualmente e si avvale di:
1. DPR 275/99, attuativo della legge 59/97;
2. Il CCNL per la funzione docente;
3. La Riforma del 2010, con particolare riferimento a didattica per competenze, didattica
laboratoriale e ruolo dei Consigli di classe;
4. Un'organizzazione reticolare complessa (varie norme: DPR275/1999);
5. La fine dell'autoreferenzialità (direttive e norme sull'autovalutazione: DPR80/2013 e Dir.
ll/2014).
Esso diventa, con Piano di Miglioramento, il Curricolo verticale e le progettazioni di intersezione,
di interclasse e di classe uno dei quattro tasselli che contraddistinguono il puzzle del cammino
della nostra comunità. Il disegno di una scuola che attraverso il curriculum e l'attività quotidiana
in classe mette gli studenti in condizione di costruire il proprio progetto di vita, coerentemente
con le proprie attitudini e i propri desideri, nel rispetto della convivenza civile e con le
competenze necessarie per entrare in modo positivo nel mondo.
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SEZIONE 1 - DESCRIZIONE DELL'AMBIENTE DI RIFERIMENTO E DELLE RISORSE DISPONIBILI
1.1 ANALISI DEL CONTESTO E DEI BISOGNI DEL TERRITORIO DI RIFERIMENTO
Il territorio in cui è collocato l'Istituto è il Comune di Corigliano Calabro, in provincia di Cosenza,
inserito nel bacino della Sibaritide, un’area di particolare interesse economico e culturale.
L’economia locale si basa essenzialmente su agricoltura, turismo e pesca, anche se da alcuni anni il
terziario sta cominciando a prendere piede.
Le opportunità per la scuola presenti nel territorio sono: una vitalità ed uno spirito di iniziativa che
fanno distinguere Corigliano dalle realtà comunali circostanti e che le hanno consentito di divenire
uno dei maggiori centri commerciali ed industriali della provincia cosentina.
Il Comune offre occasioni culturali, attraverso numerosi eventi nell’arco dell’anno, come
interessanti stagioni teatrali e rassegne cinematografiche di prima visione, in quanto è presente uno
dei teatri più importanti della Provincia.
In questo contesto socio-economico eterogeneo gli alunni della scuola presentano situazioni
familiari e bisogni socioculturali molto diversificati. La maggior parte degli studenti proviene da
famiglie con uno o entrambi i genitori occupati. Tuttavia gli ultimi tempi fanno emergere nuove
sacche di precarietà. Una parte della popolazione scolastica presenta un background familiare
medio-basso: ci sono infatti studenti con entrambi i genitori disoccupati, figli di immigrati,
stranieri, o seguiti dai servizi sociali.
La dotazione di servizi sociali, anche se non molto sviluppata, è coadiuvata da alcune Associazioni
e Istituzioni religiose e laiche (Animo, Croce Rossa, ANFFAS, Istituto Salesiani, Azzurra, Torre del
Cupo e varie Cooperative a scopo sociale), al fine di ridurre lo svantaggio socio-culturale presente
nel nostro territorio così variegato e complesso.
I vincoli che emergono in modo preoccupante fanno riferimento a fenomeni di illegalità e
microcriminalità.
Si evidenzia, quindi, l'esigenza formativa dell'utenza di riferimento di innalzare il successo
formativo e l'orientamento consapevole per la prosecuzione degli studi e la formazione di
personalità con senso civico in un quadro di rispetto della legalità.
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1.2 RISORSE PROFESSIONALI
La scuola è dotata delle seguenti risorse professionali:
DATI GENERALI PERSONALE DELLA SCUOLA
n. totale docenti
103
n. docenti scuola dell’Infanzia
19
docenti utilizzati nelle sezioni
Plesso Parini
Plesso De Luca
4
12
docenti utilizzati nel sostegno
1
docenti specialisti per la RC
1
n. totale docenti scuola primaria
28
docenti utilizzati nelle classi
17
docenti specialisti di lingua inglese
2
docenti utilizzati nel sostegno
7
docenti specialisti per la RC
2
n. totale docenti scuola secondaria
56
docenti utilizzati nelle classi
37
docenti di strumento musicale
5
docenti utilizzati nel sostegno
12
docenti specialisti per la RC
2
PERSONALE ATA E COMPITI/AREE DI COMPETENZA
PERSONALE ATA
RUOLO
DSGA
Assistenti amministrativi
Collaboratori Scolastici
1
5
14
L’Istituto si avvale di un organico (personale docente e non docente) che viene assegnato in base
alle esigenze determinate dal numero delle classi funzionanti nell’Istituto. Per rendere
efficiente
l’attività di progettazione, realizzazione, monitoraggio dell’azione educativo-
didattica d’Istituto, il Collegio definisce l’attribuzione di incarichi e l’articolazione di gruppi di
lavoro mirati alla realizzazione del POF.
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FIGURE
Dirigente
scolastico
Dott.ssa
Bombina
Carmela Giudice
1 °collaboratore
2° collaboratore
Collaboratore per la
Qualità
PROSPETTO INCARICHI 2015.2016
COMPITI
-Rappresenta l'Istituzione scolastica;
-E’ responsabile della gestione e dei risultati;
-E’ membro di diritto del Consiglio d'Istituto;
-Presiede la Giunta esecutiva, il Collegio dei Docenti, i Consigli di Classe;
-Cura le relazioni scuola famiglia anche tramite un uso quotidiano di scambi di
posta elettronica;
-Risponde sulla vita della scuola e sui bisogni dei singoli studenti.
Il Dirigente s
- sostituire il D.S., in caso di assenza o di impedimento o su delega;
-vigilare sull'osservanza dell'orario di servizio dei docenti nel Plesso della Secondaria di
I Grado;
-verificare l'applicazione del Regolamento d'Istituto,
-coordinare il controllo e la vigilanza degli alunni (entrata, uscita, permessi, assenze,
giustificazioni, ricreazione ,ecc.) all'interno del plesso;
-controllare e verificare lo svolgimento delle attività connesse al P.O.F. , in base alle
decisioni assunte dal DS in seguito agli accordi stipulati con la RSU, interfacciandosi
con i referenti di plesso;
-coordinare e disporre l’utilizzo dei locali scolastici;
-coadiuvare il Dirigente Scolastico nella relazione e nelle comunicazioni con le famiglie;
-collaborare con le figure strumentali;
-fornire ai docenti documentazione e materiale vario inerente la gestione interna
all'Istituto
-proporre, con debito anticipo al DSGA, l’utilizzo del Personale ATA, in relazione ad
eventuali necessità (corsi, iniziative, riunioni);
-curare i rapporti con gli Enti Esterni;
-curare i rapporti con la Scuola Primaria e i Plessi della Scuola dell'Infanzia;
-assumere le decisioni necessarie a risolvere i problemi contingenti e urgenti, di concerto
con il DS e gli altri collaboratori ovvero in maniera autonoma;
-segnalare situazioni di pericolo al Responsabile per la Sicurezza.
-assumere le decisioni necessarie a risolvere i problemi contingenti e urgenti, di concerto
con il DS e gli altri collaboratori ovvero in maniera autonoma;
-collaborare nella predisposizione delle circolari ed ordini di servizio;
-curare di concerto con la Funzione Strumentale designata la gestione delle attività
extracurricolari;
-collaborare alla programmazione dell'orario di servizio del personale docente,
l'articolazione dell'orario di lavoro, nonché la modalità di accertamento del suo rispetto,
anche in riferimento al piano annuale delle attività;
-curare le sostituzioni dei docenti assenti secondo quanto disposto dal regolamento
sostituzioni del collegio di plesso della scuola secondaria in concerto con la segreteria;
-esprimere un parere al DS in merito alle richieste di cambi orari tra le insegnanti;
-vigilare sugli alunni(entrata, uscita, permessi, assenze, giustificazioni, ricreazione, ecc.);
-collaborare con il D.S. per la formulazione dell'o.d.g. del Collegio dei Docenti e
verificarne le presenze;
-collaborare con il D.S.G.A., per quanto di sua competenza, a scelte di carattere
operativo riguardanti la gestione economica e finanziaria dell'Istituto;
-collaborare nella compilazione e trasmissione dell’Organico di Diritto e di Fatto;
-segnalare situazioni di pericolo al Responsabile per la Sicurezza
- Referente del SNV
- Referente Gruppo di Miglioramento
-Coordinare i Dipartimenti
-Coordinare progetti e-Twinning
-Coordinare progetto Erasmus plus
-Collaborare alla stesura del POF
-Coordinare le attività tese a promuovere il miglioramento dell’Istituzione scolastica
-Attivare processi interni finalizzati all’autovalutazione e all’apprendimento
organizzativo
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Funzione Strumentale
Area I
Gestione del Piano
Dell’Offerta
Formativa.
Funzione Strumentale
Area II
Sostegno al lavoro
dei
docenti
e
innovazione
tecnologica
Funzione Strumentale
Area III
Promozione,
coordinamento
di
intervento e servizio
per gli studenti
Funzione Strumentale
Area IV
Coordinamento
Comunicazione.
Realizzazione
di
progetti formativi di
intesa con Enti e
Istituzioni esterne alla
scuola
Responsabile
del
Plesso
Primaria
“Rodari”
-Elaborazione e aggiornamento della stesura del documento inerente il P.O.F. insieme al
gruppo di lavoro indicato dal Collegio
-Coordinamento delle attività di pianificazione e monitoraggio dei progetti del POF
-Partecipazione alle riunioni del gruppo di valutazione dell’INVALSI
-Organizzazione delle procedure della somministrazione delle prove IN-VALSI
-Presentazione del Piano dell’Offerta formativa agli utenti durante gli open day della
scuola
-Predisposizione del questionario di gradimento del servizio scolastico
-Gestione sito della scuola
-Tutoraggio dei nuovi docenti fornendo loro informazioni sulle finalità, sulla struttura
organizzativa e sulle modalità operative dell’ istituzione scolastica;
-Coordinamento delle iniziative legate all’introduzione delle nuove tecnologie nella
didattica;
-Individuazione dei fabbisogni di tecnologia;
-Assistenza ai docenti per l’utilizzo delle tecnologie informatiche;
-Coordinamento e supporto nell’informatizzazione delle comunicazioni scuola-famiglia.
-Coordinamento di progetti educativo-didattici
-Coordinamento attività di Continuità ed Orientamento
-Partecipazione concorsi e coordinamento uscite didattiche
- Attività in collaborazione con enti esterni:
-Allestimento mostre
-Partecipazione concorsi
-Contatti con le famiglie
-Continuità ed orientamento
-Comunicazione
-mantenere i rapporti con la DS e con i collaboratori della Dirigente Scolastica;;
-mantenere i rapporti con le famiglie degli alunni;
-vigilare sugli alunni (entrata, uscita, permessi, assenze, giustificazioni, ricreazione ecc.);
-curare la sostituzione del personale assente per brevi periodi;
-curare la copertura delle assenze del Personale Docente dovute ad impegni esterni
(viaggi, visite d’istruzione, ecc.);
-collegamento periodico con la sede centrale;
-segnalazione tempestiva delle emergenze;
-vigilanza sul rispetto del Regolamento d’Istituto;
-coordinamento e controllo delle attività pomeridiane;
-partecipazione alle riunioni di staff;
-intraprendere ogni azione ritenuta utile e necessaria per il buon funzionamento della
scuola.
-segnalare situazioni di pericolo al Responsabile per la Sicurezza.
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Responsabile del
Plesso dell’Infanzia
“De Luca” e
coordinatrice dei
plessi della scuola
dell’Infanzia
Responsabile
del
Plesso dell’Infanzia
“Parini”
Dipartimenti
disciplinari
-mantenere i rapporti con la scrivente e con i collaboratori della Dirigente scolastica;;
-mantenere i rapporti con le famiglie degli alunni;
-vigilare sugli alunni (entrata, uscita, permessi, assenze, giustificazioni, ricreazione ecc.);
-curare la sostituzione del personale assente per brevi periodi;
-curare la copertura delle assenze del Personale Docente dovute ad impegni esterni
(viaggi, visite d’istruzione, ecc.);
-coordinamento di tutti i plessi;
-collegamento periodico con la sede centrale;
-segnalazione tempestiva delle emergenze;
-vigilanza sul rispetto del Regolamento d’Istituto;
-coordinamento e controllo delle attività pomeridiane;
-partecipazione alle riunioni di staff;
-intraprendere ogni azione ritenuta utile e necessaria per il buon funzionamento della
scuola;
-segnalare situazioni di pericolo al Responsabile per la Sicurezza
-mantenere i rapporti con la scrivente e con i collaboratori della Dirigente scolastica;;
-mantenere i rapporti con le famiglie degli alunni;
-vigilare sugli alunni (entrata, uscita, permessi, assenze, giustificazioni, ricreazione ecc.);
-curare la sostituzione del personale assente per brevi periodi;
-curare la copertura delle assenze del Personale Docente dovute ad impegni esterni
(viaggi, visite d’istruzione, ecc.);
-collegamento periodico con la sede centrale;
-segnalazione tempestiva delle emergenze;
-vigilanza sul rispetto del Regolamento d’Istituto;
-coordinamento e controllo delle attività pomeridiane;
-partecipazione alle riunioni di staff;
-intraprendere ogni azione ritenuta utile e necessaria per il buon funzionamento della
scuola;
-segnalare situazioni di pericolo al Responsabile per la Sicurezza
-Definizione degli obiettivi; articolazione didattica delle discipline e criteri di
valutazione
-Costruzione di un archivio di verifiche
-Scelta dei libri di testo e dei materiali didattici
-scelta delle modalità di verifica e costruzione di verifiche comuni
-promozione di proposte per l’innovazione, l’aggiornamento, la formazione, la
sperimentazione di metodologie didattiche plurime
Plesso
Scuola Dipartimento Linguistico, Artistico,
Infanzia/Primaria
Espressivo
Dipartimento
Logico-Matematico
–
Tecnologico
Storico-Geografico
Plesso Scuola Sec. Di 1° Dipartimento Umanistico
Grado
Dipartimento Scientifico-Tecnologico
Dipartimento Linguistico
Delle Educazioni
Coordinatore
dipartimento
di
-collabora con la dirigenza, il personale e i colleghi
-rappresenta il proprio dipartimento;
-fissa l’ordine del giorno, raccolte e analizzate le necessità didattiche, sulla scorta delle
richieste presentate da singoli docenti;
-su delega del Dirigente scolastico, presiede il dipartimento le cui sedute vengono
verbalizzate; il verbale, una volta approvato e firmato dal coordinatore, viene riportato
sul registro generale dei verbali del dipartimento;
-è garante del funzionamento, della correttezza e trasparenza del dipartimento;
-verifica eventuali difficoltà presenti nel proprio dipartimento. Quando il dialogo, il
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confronto e la discussione interna non risolvano i problemi rilevati, ne riferisce al
Dirigente scolastico;
Coordinatori
di --Verbalizzare e presiedere le riunioni del Consiglio di classe su delega del Dirigente
classe,
interclasse, Scolastico;
intersezione
- -garantire l'ordinato svolgimento delle riunioni, facilitando la partecipazione di tutte le
componenti e assicurando la discussione e la deliberazione di tutti i punti all'o.d.g.;
- coordinare l'attività didattica del Consiglio di Classe, verificando, in itinere e a fine anno,
il piano di lavoro comune;
- -gestire il rapporto con le famiglie degli alunni, verificare la regolarità della frequenza
scolastica degli stessi e, in caso di frequenza discontinua, avvisare le famiglie e
informare il Dirigente Scolastico;
- -coordinare lo svolgimento di visite guidate e uscite didattiche, la partecipazione della
classe ad attività integrative ed extracurricolari;
- -coordinare le operazioni per la scelta dei libri di testo;
- -facilitare la comunicazione tra la Dirigenza, gli alunni e le famiglie.
Organizzatore delle -ottimizzare la circolazione delle informazioni e delle programmazioni;
attività
educativo- -coordinare le collaborazioni interdisciplinari e transdisciplinari;
didattiche
della -coordinare le collaborazioni didattiche tra classi;
scuola secondaria di I -collaborare nella gestione degli orari e le eventuali modifiche
grado
Animatore Digitale
-favorire il processo di digitalizzazione nelle scuole;
-diffondere politiche legate all'innovazione didattica attraverso azioni di
accompagnamento e di sostegno al Piano nazionale per la scuola digitale sul territorio,
nonché attraverso la creazione di gruppi di lavoro e il coinvolgimento di tutto il
personale della scuola.
Nucleo Interno di
-Proporre attività tese a promuovere il miglioramento dell’Istituzione scolastica
Valutazione
-Attivare di processi interni finalizzati all’autovalutazione e all’apprendimento
organizzativo
-Produrre di griglie e strumenti per la valutazione esterna e l’autovalutazione
Responsabile
Laboratorio
Linguistico
Responsabile
Laboratorio
Scientifico
Responsabile
Laboratorio
Informatico
Responsabile
Laboratorio
Musicale
Responsabile Gruppo
G.L.I.
-Gestire il Laboratorio Linguistico.
-Inventariare e custodire i beni presenti nel laboratorio
-Predisporre un idoneo orario di utilizzo del laboratorio che garantisca la fruizione dei
beni a tutti gli interessati
-Gestire il Laboratorio Scientifico.
-Inventariare e custodire i beni presenti nel laboratorio
-Predisporre un idoneo orario di utilizzo del laboratorio che garantisca la fruizione dei
beni a tutti gli interessati
-Gestire il Laboratorio Informatico.
-Inventariare e custodire i beni presenti nel laboratorio
-Predisporre un idoneo orario di utilizzo del laboratorio che garantisca la fruizione dei
beni a tutti gli interessati
-Gestire il Laboratorio Musicale.
-Inventariare e custodire i beni presenti nel laboratorio
-Predisporre un idoneo orario di utilizzo del laboratorio che garantisca la fruizione dei
beni a tutti gli interessati
-rilevazione dei BES presenti nella scuola;
-raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in
funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con
azioni strategiche dell’Amministrazione;
-focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie
di gestione delle classi;
-rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; raccolta e
coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi sulla base delle
effettive esigenze, ai sensi dell’art. 1, c. 605, lettera b, della legge 296/2006, tradotte in
sede di definizione del PEI come stabilito dall'art. 10 comma 5 della Legge 30 luglio
2010 n. 122;
-elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni
con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di Giugno).
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Responsabile
Sicurezza
della
-analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi di inclusione scolastica operati
nell’anno appena trascorso e formulerà un’ipotesi globale di utilizzo funzionale delle
risorse specifiche, istituzionali e non, per incrementare il livello di inclusività generale
della scuola nell’anno successivo;
-organizzazione dei GLH operativi.
- formazione, informazione e addestramento del personale sui rischi specifici delle
mansioni di competenza;
- vigilanza sulla sicurezza;
- informazione sulle modifiche legislative;
-partecipazione alle ispezioni degli organi di vigilanza al fine di adempiere, contestare o
ricorrere alle prescrizione impartite;
-verifica degli attuali documenti di sicurezza e gli aggiornamenti necessari;
- partecipazione ad almeno due simulazioni per sede;
- una riunione periodica, come da art. 35 del D.Lgs 81/2008;
-ogni altra attività disposta dal Dirigente Scolastico per mantenere la sicurezza nella
scuola.
Responsabili Servizio
di Prevenzione e
Protezione
-individuare i fattori di rischio, valutare i rischi e individuare le misure per la sicurezza e
la salubrità degli ambienti di lavoro nel rispetto della normativa vigente sulla base della
specifica conoscenza dell'organizzazione aziendale;
-elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività aziendali;
-partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro,
nonché alla riunione periodica di cui all'articolo 35;
-proporre i programmi di informazione e formazione dei lavoratori;
-partecipare alle consultazioni in occasione della riunione periodica annuale di
prevenzione, presieduta dal datore di lavoro;
-fornire l’informativa specifica a tutti i lavoratori sui rischi potenziali a cui sono esposti e
sulle misure adottate e programmate per eliminarli o ridurli;
-effettuare l’attività di formazione del personale in accordo con il responsabile del
Servizio di Prevenzione e Protezione.
Addetti al Servizio
Antincendio
-portarsi rapidamente sul luogo dell’emergenza, segnalando tempestivamente (sistema
porta a porta) lo stato di pericolo alle persone presenti nei locali ubicati nelle vicinanze
della fonte di pericolo;
-prelevare l'estintore più vicino;;
-intervenire sulle fiamme;
-se necessario richiedere l'intervento di altri addetti formati;
-segnalare o fa segnalare l’emergenza (se necessario) a tutta la scuola con il sistema di
allarme;
-su indicazione del coordinatore dell’emergenza o in sua assenza allertare i Vigili del
Fuoco (115) e/o Pronto Soccorso (118);
-rimuovere eventuali materiali combustibili e/o infiammabili per circoscrivere
l'incendio;
-ispezionare, se le condizioni ambientali lo consentono, i locali di piano (raggiungendo
p. es. i locali tecnici defilati, i servizi igienici, ecc. oppure eventuali prestatori d’opera
occasionali) prima di abbandonare la sezione di edificio di propria competenza,
controllando che l’area sia stata interamente evacuata, chiudendo le porte lasciate
aperte;
-controllare (dopo essersi disposti in punti strategici per il controllo della evacuazione
delle classi) che il personale attui l’evacuazione nel rispetto di quanto stabilito dal
piano di emergenza;
-disattivare gli impianti, in particolare i quadri elettrici.
coadiuvare il responsabile dell’area di raccolta nella verifica delle presenze nel punto
esterno di raccolta.
-predisporre programmi di informazione e formazione degli studenti ai fini della
sicurezza e della esecuzione del Piano di Evacuazione;
-partecipare alle riunioni periodiche indette dal Dirigente Scolastico, sentito il
Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP);
-collaborare con il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione.
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Addetti al
Soccorso
Primo
Referente
progetto
“Frutta nella scuola”
Referente
progetto
“Una regione in
movimento”
prendere la valigetta di primo soccorso e portarsi immediatamente sul luogo in cui è stata
segnalata l’emergenza;
-accertarsi delle condizioni di salute della persona infortunata;
-indossare i dispositivi di protezione individuale;
-eseguire i primi interventi conformemente alla formazione ricevuta allontanando le
persone non interessate;
-segnalare l’infortunio al Coordinatore delle emergenze;
.se necessario contattare i soccorsi sanitari esterni direttamente o attraverso il
Coordinatore delle emergenze;
-attendere con l’infortunato l’arrivo dei soccorsi esterni;
-all'occorrenza chiedere i presidi sanitari delle cassette di pronto soccorso;
predisporre programmi di informazione e formazione degli studenti ai fini della
sicurezza e tutela della salute;
-partecipare alle riunioni periodiche indette dal Dirigente Scolastico, sentito il
Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP);
-collaborare con il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione
-supervisione durante il consumo da parte degli alunni della frutta;
-attuazione di misure di accompagnamento con l’obiettivo di promuovere una corretta
alimentazione che privilegi il consumo di frutta e verdura.
-valorizzare la pratica motoria fin dai primi anni di scuola;
- sviluppare capacità cognitive, motorie e socio-relazionali per acquisire uno stato di
benessere psico-fisico nel quadro di un armonico sviluppo della personalità;
-abitudine al movimento, indispensabile per il benessere e la tutela della salute;
-far svolgere a tutti i bambini l’attività motoria, strumento privilegiato attraverso il quale
promuovere l’apprendimento.
1.3 RISORSE STRUTTURALI
La scuola è organizzata in tre plessi di scuola dell’infanzia, un plesso di scuola Primaria e un
plesso di scuola secondaria di primo grado dislocati in 3 edifici
Scuola secondaria di I grado
Sede Centrale
“V. Tieri”
Via Parini
87064Corigliano Cal.
Segreteria didattica: Tel.0983- 885279
Segreteria amministrativa: Tel. 0983884207
e-mail: [email protected]
Scuola Primaria
“G.Rodari”
Scuola dell’Infanzia
Plesso “De Luca”
Via Locri
87064 Corigliano Cal.
Tel.0983-885514
Scuola dell’Infanzia
Plesso “Parini”
(Cupolino Giallo)
Via Provinciale
87064 Corigliano Cal.
Tel.0983-887654
Sito: http://www.icstieri.gov.it
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L’Istituto dispone delle seguenti risorse strutturali:
SEDE CENTRALE VIA PARINI
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO piano terra
Aule con LIM
15
Biblioteca
1
Laboratorio musicale
1
Laboratorio linguistico con postazioni PC
1
Laboratorio Scientifico, utilizzato anche come
aula video
Laboratorio artistico
1
1
1
Aula speciale per gli alunni diversamente abili,
con computer attrezzato per i non vedenti.
Palestra coperta
Sala Professori dotata di PC
1
Aula Magna con LIM
1
Aula adibita a Sportello di ascolto
1
Servizi igienici
7
Uscita di sicurezza verso l’esterno
2
Spazio esterno per giochi all’aperto
1
1
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO primo piano
Uffici di Presidenza,
1
Aula multimediale
1
Uffici di segreteria
3
Archivio
1
Servizi igienici
3
Uscita di sicurezza verso le scale antincendio
1
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO secondo piano
Aule fornite di LIM
6
Servizi igienici per alunni e insegnanti
2
Uscita di sicurezza verso le scale antincendio.
1
SEDE VIA LOCRI
SCUOLA DELL’INFANZIA PLESSO “DE LUCA” piano terra
Aule scolastiche per altrettante sezioni;
6
Aula destinata a sala giochi
1
Refettorio
1
Uscita di sicurezza verso l’esterno
8
Servizi igienici
6
Spazio esterno per giochi all’aperto
1
SCUOLA PRIMARIA “G: RODARI” primo piano
Aule scolastiche, di cui 6 dotate di LIM
7
Ufficio per il Dirigente Scolastico,
1
Sala per i docenti, dotata di 10
lavoro con PC.
Biblioteca,
postazioni di
1
Stanza per il personale ausiliario, dotata di
fotocopiatrice per uso didattico
1
Servizi igienici per alunni e adulti
4
Uscita di sicurezza verso le scale antincendio.
2
1
SCUOLA PRIMARIA “G: RODARI” secondo piano
Aule scolastiche di cui 7 fornite di LIM
8
Aula per il sostegno
1
Laboratorio linguistico dotato di 18
postazioni di lavoro per gli allievi con relativi
PC, 1 postazione server per il docente e 1 LIM
Servizi igienici per alunni e adulti
1
Aula adibita a Sportello di ascolto
1
4
Uscita di sicurezza verso le scale antincendio.
2
SEDE CUPOLINO GIALLO
SCUOLA DELL’INFANZIA PLESSO “PARINI”
Aule scolastiche per altrettante sezioni;
2
Refettorio
1
Servizi igienici
2
Uscita di sicurezza verso l’esterno
1
Istituto Comprensivo "V. Tieri" - Corigliano Calabro (CS)
Pagina 12
SEZIONE 2 - IDENTITÀ STRATEGICA
2.1 PRIORITÀ E DESCRIZIONE DEI TRAGUARDI NEL TRIENNIO DI RIFERIMENTO
Partendo dall'analisi del
RAV
e dal report di restituzione delle prove Invalsi, che pur se
soddisfacenti, evidenziano, una forte percentuale di cheating, una forte varianza interna e una
scarsa correlazione tra il voto della classe e il punteggio ottenuto nelle prove Invalsi;
si fissano per il triennio le seguenti priorità relative al miglioramento degli esiti degli studenti:
PRIORITÀ - TRAGUARDI
ESITI DEGLI STUDENTI
DESCRIZIONE DELLA PRIORITÀ
DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO
Risultati scolastici
.
Costruzione di percorsi di potenziamento
delle conoscenze di base e recupero delle
lacune pregresse.
Riduzione della variabilità fra le classi
parallele dell'Istituto in merito ai risultati
scolastici in Italiano-Matematica-Inglese.
Diminuzione dell'insuccesso scolastico.
Migliorare le competenze degli alunni in
Italiano, Matematica, Inglese.
Promuovere comportamenti
rispettosi di sé e degli altri.
corretti,
Costruire modelli di regolamento condivisi.
Azioni di tutoraggio fra pari.
Formazione
dei
Docenti
sulle
problematiche attinenti alla dispersione e
all'orientamento.
Coinvolgere almeno il 20% del corpo
docente in corsi di aggiornamento specifici
e produzione di materiale ad uso dei
consigli di classe.
Potenziare percorsi di orientamento.
Successo negli studi secondari di II grado
Competenze chiave e di
cittadinanza
Risultati a distanza
2.2
PDM
All’interno del Sistema Nazionale di Valutazione, il miglioramento si configura come un percorso
mirato all’individuazione di una linea strategica, di un processo di problem solving e di
pianificazione che le scuole mettono in atto sulla base di priorità e traguardi individuati nella
sezione 5 del RAV.
Il modello di Piano di Miglioramento proposto dal nostro istituto prevede interventi di
miglioramento che si collocano su due livelli: quello delle pratiche educative e didattiche e quello
delle pratiche gestionali ed organizzative, per agire in maniera efficace sulla complessità del sistema
scuola.
Allegato n°1
Istituto Comprensivo "V. Tieri" - Corigliano Calabro (CS)
Pagina 13
SEZIONE 3 - CURRICOLO DELL'ISTITUTO
3.1 LA VISION DEL NOSTRO ISTITUTO
La “vision”, condivisa a livello collegiale, rappresenta la direzione verso cui ci si intende muovere e
la proiezione delle aspettative relative a ciò che l’Istituto “Tieri” dovrebbero essere in futuro:
Una scuola altamente formativa in grado di promuovere, attraverso una pluralità di saperi, di
progetti, di integrazioni curricolari e di esperienze significative, la maturazione di tutte le
dimensioni della personalità dei propri alunni
 Una scuola costruttivista dove gli alunni apprendono attraverso un processo di costruzione attiva e
non per ricezione passiva di informazioni.
 Una scuola dell’interazione dove vengono favoriti i rapporti socio-affettivi, dove si instaurano
rapporti costruttivi di collaborazione con le famiglie, con enti e associazioni operanti sul territorio.
 Una scuola dell’inclusione che valorizza le differenze, crea legami autentici tra le persone,
favorisce l’incontro tra culture diverse e le differenti realtà sociali del territorio.
 Una scuola come servizio alla persona che attiva percorsi intenzionali in grado di recepire e di
interpretare i bisogni sociali emergenti degli utenti.
 Una scuola accogliente, in grado di rendere piacevole e gratificante l’acquisizione dei saperi.
 Una scuola organizzata dotata di ambienti diversificati; flessibile negli orari e nelle tipologie
organizzative, per rispondere alle molteplici esigenze degli alunni e delle famiglie.
 Una scuola attuale, dinamica, in continua evoluzione capace di Leggere i cambiamenti della
società in cui è inserita.
 Una scuola responsabilizzante, dove si potenzia la capacità di operare delle scelte, di progettare ,
di assumere responsabilità e impegno.
 Una scuola dialogante e cooperante con altre agenzie educative per costruire un sistema formativo
allargato.
 Una scuola attenta alla dimensione europea che partecipa alle opportunità offerte dalle azioni
proprie dell’Erasmus Plus
3.2 LA MISSION DEL NOSTRO ISTITUTO:
è quella di favorire il progressivo, organico e sistematico sviluppo delle capacità e delle competenze
di ognuno attraverso:
la valorizzazione della persona nel rispetto della identità personale, culturale e sociale; l’ascolto, la
professionalità e il cambiamento.
Istituto Comprensivo "V. Tieri" - Corigliano Calabro (CS)
Pagina 14
3.3 OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI GENERALI
Radicare le conoscenze (sapere) sull’esperienza (fare e agire) e integrare con sistematicità le due
dimensioni;
Sviluppare le competenze Cognitive, Comunicative, Espressive, Psicomotorie, Affettivorelazionali;
Sviluppare le competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero
computazionale, all’utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media;
Sviluppare l’identità personale;
Far costruire una positiva immagine di sé;
Far acquisire sicurezza e autonomia;
Favorire l’integrazione sociale;
Promuovere l’acquisizione di valori quali il reciproco rispetto, la partecipazione, la collaborazione,
l’impegno competente e responsabile, la cooperazione e la solidarietà;
Educare alla pace e al senso della legalità.
3.4 CURRICOLO VERTICALE
La scuola deve essere un ambiente sereno di apprendimento, dove i saperi devono strutturarsi
progressivamente,. Il percorso pedagogico-didattico deve essere unitario, continuo e progressivo,
verticale e orizzontale; deve snodarsi in verticale dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola secondaria
di primo grado superando la frammentarietà tra gli ordini di scuola.
In un percorso a spirale di crescente complessità nei tre ordini di scuola, dai campi di esperienza
nella Scuola dell’Infanzia, si passa alle discipline appena accennate nella Scuola Primaria, per
giungere alle discipline intese in forma più strutturata come “modelli” per lo studio della realtà nella
Scuola Secondaria di Primo Grado
Corrispondenza fra i campi di esperienza della scuola dell’Infanzia
e le discipline della scuola del primo ciclo I
SCUOLA DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO
Campi di esperienza
Discipline
AREE DISCIPLINARI
I discorsi e le parole
Italiano
Lingue inglese e seconda
lingua comunitaria
Arte
Musica
Educazione fisica
LINGUISTICO –
ARTISTICO - ESPRESSIVA
Immagini, suoni, parole
Il corpo e il movimento
Istituto Comprensivo "V. Tieri" - Corigliano Calabro (CS)
Pagina 15
La conoscenza del mondo
(Numero e spazio; oggetti,
fenomeni, viventi)
Il sé e l’altro
Matematica
Scienze
Tecnologia
Storia e Geografia
Cittadinanza e costituzione Religione
MATEMATICO –
SCIENTIFICO TECNOLOGICA
STORICO- GEOGRAFICA
Per realizzare la continuità tra primo e secondo ciclo, le competenze chiave di cittadinanza, i
traguardi per lo sviluppo di competenze per il curricolo del primo ciclo previsti dalle Indicazioni e i
nuovi modelli delle certificazioni delle competenze, non devono essere visti separati, ma in
continuità nell’arco degli otto anni di scuola di scuola del primo ciclo e dei dieci anni di obbligo
d’istruzione
QUADRO INTEGRAZIONI E CORRISPONDENZE FRA COMPETENZE E DISCIPLINE/CAMPI DI
ESPERIENZA
LE ABILITÀ DI
COMPETENZ COMPETE Scuola Primaria E Secondaria di I SCUOLA
VITA
E
NZ E
grado
dell'’Infanz
(Life skills)
CHIAVE
CHIAVE
ia
Discipline
AREE
(dell’Organizzazione
EUROPEE
DI
DISCIPLIN
Concorre
Mondiale della
CITTADIN di
ARI
riferimento
nti
Sanità
ANZA
Comunicazione -Comunicazione
- Italiano
-Tutte
I discorsi e
efficace
nella
le
- Capacità di relazione madrelingua
Parole
interpersonale
-Comunicazione
- Lingue
-Gestione
delle nelle lingue
comunitarie
emozioni
straniere
-Creatività/Empatia
LINGUISTI
/Senso critico
CO
/Autocoscienza
Comunicare
ARTISTICO
–
- Comunicazione
-Consapevolezza
- Arte e
Tutte
ESPRESSIV Immagini,
efficace/Creatività/Em ed espressione
Immagine
A
patia
culturale - Musica
suoni, colori
- Autocoscienza/Senso patrimonio
critico
artistico (e
musicale)
Educazione
Il corpo
Consapevolezza
Fisica
e il
ed espressione
movimento
culturale espressione
corporea
- Problem solving
- Competenze in - Acquisire e Matematica
Tutte
MATEMAT La
matematica
interpretare
ICOconoscenza
SCIENTIFI
del mondo
- Competenze di l’informazio - Scienze,
Tutte
CO(Numero e
base in Scienze e ne
Tecnologia e
- Individuare Geografia
TECNOLO
spazio;
Tecnologia
collegamenti
GICA
oggetti,
e
fenomeni,
relazioni
viventi)
- Risolvere
problemi
Problem
solving - Competenza
Tecnologia
Tutte
/Comunicazione
Digitale
Comunicare
Istituto Comprensivo "V. Tieri" - Corigliano Calabro (CS)
Pagina 16
efficace
- Comunicazione
Efficace / Creatività /
Empatia
- Autocoscienza /
Senso critico
-Consapevolezza
ed espressione
culturale
–
identità
storica
Comunicare
Senso
critico/Creatività
Problem Solving
/
Decision making
(=processo
decisionale)
Gestione delle
emozioni/Gestione
dello
stress/Autocoscienza
Problem
solving/Autocoscienza
/
Senso critico/Gestione
dello stress
- Spirito di
iniziativa e
imprenditorialità
- Risolvere
problemi
- Progettare
-Imparare a
imparare
- Imparare a
Imparare
- Acquisire e
interpretare
l’informazio
ne
- Individuare
collegamenti
e relazioni
- Autocoscienza/Senso
critico
- Gestione delle
emozioni/Empatia
- Gestione dello stress
- Capacità di relazione
interpersonale
- Competenze
sociali e civiche
- Agire in
modo
autonomo e
responsabile
Collaborare
e
partecipare
Comunicare
- Storia
Tutte
-Geografia,
Educazion
e religiosa,
tutte
STORICO GEOGRAFI
CA
Il sé e l’altro
QUADRO
INTEGRAZIONI
E
CORRISPONDENZE
FRA COMPETENZE E
DISCIPLINE/CAMPI DI
ESPERIENZA
Curricolo Verticale delle Competenze Trasversali di Cittadinanza
Competenze
chiave europee
Imparare ad
imparare
Competenze di
cittadinanza
Imparare ad
imparare
-Conoscenza di sé
(limiti, capacità..)
-Uso di strumenti
informativi
Obiettivi formativi
in uscita
INFANZIA
Obiettivi formativi
in uscita
PRIMARIA
Ambito COSTRUZIONE DEL SE’
Riconoscere i propri
Analizzare le proprie
pensieri, i propri stati capacità nella vita
d’animo, le proprie
scolastica
emozioni.
riconoscendone i
Utilizzare
punti di debolezza e i
informazioni,
punti di forza, e
Istituto Comprensivo "V. Tieri" - Corigliano Calabro (CS)
Obiettivi formativi
in uscita
SECONDARIA
PRIMO
GRADO
Valutare criticamente
le
proprie prestazioni.
Essere consapevoli
del
proprio
Pagina 17
Spirito di
iniziativa e
imprenditorialità
Comunicazione
nella madrelingua
- Comunicazione
nelle lingue
straniere
- Competenza
digitale
- Consapevolezza
ed espressione
culturale
- Acquisizione di un
metodo di studio e di
lavoro
provenienti dalle
esperienze
quotidiane
(a scuola, a casa, con
gli altri), in modo
appropriato alla
situazione.
Avere fiducia in se
stesso affrontando
serenamente anche
situazioni nuove.
saperli gestire.
Essere consapevoli
dei propri
comportamenti
Iniziare ad
organizzare il proprio
apprendimento
utilizzando le
informazioni
ricevute,
anche in funzione dei
tempi disponibili.
Acquisire un
personale metodo di
studio.
Progettare
-Uso delle
conoscenze
apprese per
realizzare un
prodotto.
-Organizzazione del
materiale per
realizzare un
prodotto
Scegliere,
organizzare
e predisporre
materiali, strumenti,
spazi, tempi e
interlocutori per
soddisfare
un
bisogno
primario, realizzare
un gioco, trasmettere
un messaggio
mediante
il
linguaggio
verbale
e
non
verbale.
Elaborare
e
realizzare
semplici prodotti di
genere diverso
utilizzando le
conoscenze apprese
Ambito RELAZIONE CON GLI ALTRI
Comprendere il
COMUNICARE
Comprendere
linguaggio
semplici messaggi di
Comprendere e
orale di uso
genere diverso anche
rappresentare
-Comprensione e
quotidiano,
mediante supporti
uso dei linguaggi di
(narrazioni, regole,
cartacei
e
vario genere
indicazioni
informatici.
-Uso dei linguaggi
operative)
Utilizzare
i
disciplinari
Comprendere e
linguaggi
utilizzare
di base appresi per
gesti, immagini,
descrivere eventi,
suoni.
fenomeni, norme,
Esprimere le
procedure, e le
proprie esperienze,
diverse conoscenze
sentimenti, opinioni,
disciplinari, anche
avvalendosi
mediante vari
dei diversi linguaggi
supporti (cartacei,
sperimentati.
informatici e
multimediali).
Istituto Comprensivo "V. Tieri" - Corigliano Calabro (CS)
comportamento,
delle proprie capacità
e
dei propri punti
deboli e
saperli gestire.
Riconoscere
le
proprie
situazioni di agio e
disagio. Organizzare
il
proprio
apprendimento
scegliendo
ed
utilizzando
varie
fonti e varie
modalità
di
informazione,
anche in funzione dei
tempi disponibili.
Acquisire un efficace
metodo di studio.
Elaborare
e
realizzare
prodotti di vario
genere,
riguardanti
lo
sviluppo
delle
proprie attività di
studio, utilizzando le
conoscenze apprese,
stabilendo
autonomamente
le
fasi procedurali e
verificare i risultati
raggiunti.
Comprendere
messaggi di
vario
genere
trasmessi
utilizzando linguaggi
e
supporti
diversi
(cartacei,
informatici e
multimediali) .
Utilizzare i vari
linguaggi
e
conoscenze
disciplinari,
mediante
diversi
supporti
(cartacei, informatici
e
multimediali) per
Pagina 18
Competenze
sociali e civiche
-Competenze in
Matematica e
Competenze di
base in Scienze e
Tecnologia
-Spirito di
iniziativa e
imprenditorialità
Collaborare e
partecipare
-Interazione nel
gruppo.
-Disponibilità al
confronto
-Rispetto dei diritti
altrui
Partecipare a giochi e
attività collettivi,
collaborando con il
gruppo, riconoscendo
e rispettando le
diversità.
Stabilire rapporti
corretti con i
compagni
e
gli
adulti.
Confrontarsi e
collaborare con gli
altri nelle attività di
gruppo e nelle
discussioni,
apportando il proprio
contributo nel
rispetto dei diritti di
tutti.
Agire in modo
autonomo e
responsabile
Assolvere
gli
obblighi
scolastici.
-Rispetto delle regole
Esprimere i propri
bisogni.
Portare a termine il
lavoro assegnato.
Capire la necessità di
regole, condividerle e
rispettarle.
Assolvere
gli
obblighi
scolastici con
responsabilità.
Rispettare le regole
condivise
Ambito RAPPORTO CON LA REALTÀ NATURALE E SOCIALE
Riconoscere
Riconoscere
Risolvere problemi
Risoluzione di
situazioni
situazioni
situazioni
che richiedono una
che richiedono una
problematiche
risposta.
risposta.
utilizzando contenuti
Formulare la
Cercare di formulare
e metodi delle
domanda.
ipotesi di soluzione,
diverse discipline
Risolvere semplici
raccogliendo e
situazioni
valutando i dati,
problematiche legate proponendo soluzioni
all’esperienza
utilizzando, secondo
il
tipo di problema,
contenuti e metodi
delle diverse
discipline.
Individuare
collegamenti e
relazioni
-Individuare e
rappresentare
collegamenti e
relazioni tra
fenomeni,
eventi e concetti
diversi
-Individuare
collegamenti fra le
varie aree disciplinari
Utilizzare parole,
gesti, disegni .. per
comunicare
in modo efficace.
Cogliere relazioni di
spazio, tempo,
grandezza.
Istituto Comprensivo "V. Tieri" - Corigliano Calabro (CS)
Individuare e
rappresentare
fenomeni ed eventi
disciplinari,
cogliendone analogie
e differenze, cause ed
effetti
sia
nello
spazio che nel tempo.
esprimere eventi,
fenomeni, principi,
concetti, norme,
procedure
Interagire in gruppo,
comprendendo
i
diversi
punti
di
vista,
gestendo la
conflittualità,
contribuendo
all’apprendimento
comune e alla
realizzazione delle
attività
collettive nel rispetto
dei
diritti di tutti.
Assolvere
gli
obblighi
scolastici con
responsabilità
rispettando
le
scadenze.
Rispettare le regole
Condivise
Affrontare situazioni
problematiche
formulando ipotesi di
soluzione,
individuando le
fonti e le risorse
adeguate,
raccogliendo e
valutando i dati,
proponendo soluzioni
utilizzando, secondo
il
tipo di problema,
contenuti e metodi
delle
diverse discipline.
Individuare e
rappresentare,
collegamenti
e
relazioni
tra fenomeni, eventi
e
concetti
diversi,
anche
appartenenti a diversi
ambiti disciplinari e
lontani nello spazio e
nel
tempo, individuando
analogie e differenze,
coerenze
ed
incoerenze,
Pagina 19
Acquisire ed
interpretare
l’informazione
-Capacità di
analizzare
l’informazione
-Valutazione
dell’attendibilità e
dell’utilità
-Distinzione di fatti
e opinioni
Ricavare
informazioni
attraverso l’ascolto e
supporti iconografici.
Avvalersi di
informazioni
utili per assumere
comportamenti
adeguati
alle situazioni.
Ricavare
informazioni
da immagini e testi
scritti di contenuto
vario.
Essere disponibile a
ricercare
informazioni
utili al proprio
apprendimento,
anche in contesti
diversi da quelli
disciplinari e
prettamente
scolastici.
cause ed effetti.
Acquisire la capacità
di
analizzare
l'informazione
ricevuta nei diversi
ambiti
ed attraverso diversi
strumenti
comunicativi,
valutandone
l’attendibilità
e
l’utilità,
distinguendo fatti e
opinioni con senso
critico.
Curricolo Verticale delle Competenze Specifiche in Uscita dei tre ordini di scuola
AREA LINGUISTICO – ARTISTICO – ESPRESSIVA
COMUNICAZIONE NELLAMADRE LINGUA
Competenze in uscita Infanzia
Campo di esperienza
I discorsi e le parole
1. Usa la lingua italiana,
arricchisce e precisa il
proprio lessico, comprende
parole e discorsi, fa ipotesi
sui significati.
2. Sa esprimere e comunicare
agli altri emozioni,
sentimenti, argomentazioni
attraverso il linguaggio
verbale che utilizza in
differenti situazioni
comunicative.
3. Sperimenta rime,
filastrocche,
drammatizzazioni; inventa
nuove parole, cerca
somiglianze e analogie tra i
suoni e i significati.
4. Ascolta e comprende
narrazioni, racconta e
inventa storie, chiede e offre
spiegazioni, usa il linguaggio
per progettare attività e per
definire regole.
5. Si avvicina alla lingua scritta,
esplora e sperimenta prime
forme di comunicazione
attraverso la scrittura,
Competenze in uscita Scuola
Primaria
1.Partecipare a scambi comunicativi
(conversazione, discussione di classe
o di gruppo) con compagni e
insegnanti rispettando il turno e
formulando messaggi chiari e
pertinenti, in un registro il più
possibile adeguato alla situazione.
Ascoltare e comprendere testi
orali “ diretti” o “trasmessi” dai
media cogliendone il senso, le
informazioni principali e lo scopo.
2.Leggere e comprendere testi di
vario tipo, continui e non continui, e
di vario genere, sia a voce alta sia in
lettura silenziosa e autonoma
individuandone il senso globale e le
informazioni principali, utilizzando
strategie di lettura adeguata agli
scopi, formulare su quanto letto
giudizi personali. Individuare nei
testi
scritti
informazioni
utili
per
l’apprendimento di un argomento
dato, metterle in relazione e
sintetizzarle,
in
funzione
dell’esposizione orale; acquisire
un primo nucleo di terminologia
specifica.
3.Scrivere testi chiari e coerenti,
legati all’esperienza e alle diverse
Istituto Comprensivo "V. Tieri" - Corigliano Calabro (CS)
ITALIANO
Competenze in uscita Scuola
Secondaria I grado
1. Interagire e comunicare
verbalmente in contesti di diversa
natura.
2. Leggere, analizzare e comprendere
testi.
3. Produrre testi in relazione a diversi
scopi comunicativi.
4. Riflettere sulla lingua e sulle sue
regole di funzionamento.
Pagina 20
incontrando anche le
tecnologie digitali e i nuovi
media.
COMUNICAZIONENELLE
LINGUE STRANIERE
Competenze in uscita Infanzia
Campo di esperienza
I discorsi e le parole
Ragiona sulla lingua, scopre la
presenza di lingue diverse,
riconosce e sperimenta la
pluralità dei linguaggi, si misura
con la creatività e la fantasia.
occasioni di scrittura che la scuola
offre;
rielaborare
testi
parafrasandoli, completandoli,
trasformandoli.
4.Riflettere sui testi propri e altrui
per
cogliere
regolarità
morfosintattiche e caratteristiche del
lessico; riconoscere che le diverse
scelte linguistiche sono correlate alla
varietà di situazioni comunicative.
INGLESE
Competenze in uscita Scuola
Primaria
1. Comprendere brevi messaggi orali
e scritti relativi ad ambiti familiari,
svolgere i compiti secondo le
indicazioni date in lingua straniera
dall’insegnante,
chiedendo
eventualmente spiegazioni.
2. Interagire nel gioco; comunicare
in
modo comprensibile, anche con
espressioni e frasi memorizzate, in
scambi di informazioni semplici e di
routine.
3. Descrivere oralmente e per
iscritto, in modo semplice, aspetti
del proprio vissuto e del proprio
ambiente ed elementi che si
riferiscono a bisogni immediati.
4. Individuare alcuni elementi
culturali e cogliere rapporti tra forme
linguistiche e usi della lingua
straniera
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALEMUSICA
Competenze in uscita Infanzia
Competenze in uscita Scuola
Primaria
1. Gestire diverse possibilità
Campo di esperienza
espressive della voce, di oggetti
Immagini, suoni, parole
Segue con curiosità e piacere
sonori e di strumenti musicali,
spettacoli di vario tipo(teatrali,
eseguire semplici brani strumentali e
musicali, visivi, di animazione..);
vocali appartenenti a generi e culture
sviluppa interesse per l’ascolto
differenti.
della musica e per la fruizione di
2. Fare uso di forme di notazione
opere d’arte. Comunica, esprime
non
emozioni, racconta utilizzando le
convenzionali o codificate, articolare
varie possibilità che il linguaggio
combinazioni timbriche, ritmiche e
del corpo consente. Inventa storie e si melodiche ed eseguirle con la voce,
esprime attraverso diverse forme di il
rappresentazione
e corpo e gli strumenti.
drammatizzazione.
Scopre
il 3.
Riconoscere
gli
elementi
Istituto Comprensivo "V. Tieri" - Corigliano Calabro (CS)
INGLESE/FRANCESE/SPAGNOLO
Competenze in uscita Scuola
Secondaria I grado
Inglese
1. Comprendere e ricavare
informazioni dall’ascolto e dalla
visione di brevi testi mediali e dalla
lettura di brevi testi scritti,
ipertestuali e digitali nella loro natura
linguistica, paralinguistica ed
extralinguistica.
2. Interagire oralmente in situazioni
di vita quotidiana anche attraverso
l’uso degli strumenti digitali.
3. Interagire per iscritto, anche in
formato digitale e in rete, per esprimere
informazioni e stati d’animo.
Francese/Spagnolo
1. Comprendere semplici
messaggi orali relativi ad ambiti
familiari e abituali.
2. Descrivere oralmente e per
iscritto aspetti del proprio vissuto e
del proprio ambiente
3. Leggere e comprendere semplici
testi
4. Stabilire relazioni tra semplici
elementi linguistico –comunicativi
propri delle lingue di studio e
confrontare i risultati conseguiti in
lingue diverse.
Competenze in uscita Scuola
Secondaria I grado
1. Eseguire in modo espressivo,
collettivamente e individualmente,
brani vocali e/o strumentali di diversi
generi e stili, avvalendosi anche di
strumentazioni elettroniche.
2. Riconoscere ed analizzare elementi
formali e strutturali costitutivi del
linguaggio musicale facendo uso della
notazione tradizionale e di altri sistemi
di scrittura e di un lessico appropriato.
3. Conoscere ed analizzare opere
musicali, eventi, materiali, anche in
relazione al contesto storico culturale
ed alla loro funzione sociale.
Pagina 21
paesaggio sonoro attraverso
costitutivi di un semplice brano 4. Improvvisare, rielaborare,
attività di percezione e produzione musicale. Apprezzare la valenza comporre brani vocali e/o strumentali,
musicale utilizzando voce, corpo e estetica e riconoscere il valore utilizzando sia strutture
oggetti.
funzionale in semplici brani, aperte, sia semplici schemi ritmicoSperimenta e combina elementi
applicare varie strategie interattive e melodici, integrando altre forme
musicali di base, producendo descrittive
artistiche quali danza, teatro, arti
semplici sequenze sonoro musicali.
all’ascolto di brani musicali
plastiche e multimedialità.
Esplora i primi alfabeti musicali,
4. Esplorare, discriminare ed
utilizzando eventualmente i
elaborare eventi sonori.
simboli di una notazione
informale per codificare i suoni
percepiti e riprodurli.
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALEARTE E IMMAGINE
Competenze in uscita Infanzia
Competenze in uscita Scuola Competenze in uscita Scuola
Primaria
Secondaria I grado
1. Utilizzare le conoscenze sul 1. Sperimentare, rielaborare, creare
Campo di esperienza
linguaggio visuale per produrre e immagini e/o oggetti utilizzando
Immagini, suoni, parole
Si esprime attraverso il disegno,
rielaborare in modo creativo le operativamente gli elementi, i codici,
la pittura e altre attività manipolative: immagini
attraverso
molteplici le funzioni, le tecniche proprie del
utilizza materiali e
tecniche, materiali e strumenti linguaggio visuale ed audiovisivo.
strumenti, tecniche espressive e
diversi (grafico-espressivi, pittorici e 2. Riconoscere ed analizzare elementi
creative; esplora le potenzialità
plastici, ma anche audiovisivi e
formali e strutturali costitutivi del
offerte dalla tecnologia
multimediali )
linguaggio visuale facendo uso di un
2.
Utilizzare
gli
elementi lessico appropriato; utilizzare criteri
grammaticali di base del linguaggio base funzionali alla lettura e all’analisi
visuale per osservare, descrivere e sia di creazioni artistiche che di
leggere immagini statiche ( quali immagini statiche e multimediali.
fotografie, manifesti, opere d’arte )
3. Utilizzare conoscenze ed abilità
e messaggi in movimento ( quali percettivo-visive per leggere in modo
spot, brevi filmati, videoclip, …)
consapevole e critico i messaggi visivi
3. Leggere gli aspetti formali di presenti nell’ambiente.
alcune opere; apprezzare opere 4. Apprezzare il patrimonio artistico
d’arte ed oggetti di artigianato riferendolo ai diversi contesti storici,
provenienti da paesi diversi
culturali e naturali.
4. Conoscere i principali beni
artistici e culturali presenti nel
proprio territorio e mettere in atto
pratiche di rispetto e tutela
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONECULTURALEEDUCAZIONE FISICA
Competenze in uscita Infanzia
Competenze in uscita Scuola Competenze in uscita Scuola
Primaria
Secondaria I grado
-Campo di esperienza
1. Acquisire consapevolezza di sé
1. Essere consapevole del proprio
attraverso l’ascolto e l’osservazione processo di crescita e di sviluppo
Il corpo e il movimento
Il bambino vive pienamente la
del proprio corpo, la padronanza corporeo; riconoscere inoltre le
propria corporeità, ne percepisce
degli schemi motori e posturali, attività volte al miglioramento delle
il potenziale comunicativo ed
sapendosi adattare alle variabili proprie capacità motorie.
espressivo, matura condotte che
spaziali e temporali.
2. Destreggiarsi nella motricità
gli consentono una buona
2. Utilizzare il linguaggio corporeo e finalizzata dimostrando:
autonomia nella gestione della
motorio
per
comunicare
ed - di coordinare azioni, schemi motori,
giornata a scuola.
esprimere i propri stati d’animo, gesti tecnici con buon autocontrollo;
- Riconosce i segnali e i ritmi del
anche
attraverso
la - di utilizzare gli attrezzi ginnici in
proprio corpo, le differenze
drammatizzazione e le esperienze maniera appropriata;
sessuali e di sviluppo e adotta
ritmo musicali.
- di utilizzare conoscenze e abilità per
pratiche corrette di cura di sé, di
Sperimentare in forma semplificata e risolvere situazioni-problema di
igiene e di sana alimentazione.
progressivamente
sempre
più natura motoria.
- Prova piacere nel movimento e
complessa, diverse gestualità
3. Partecipare a giochi di movimento,
sperimenta schemi posturali e
tecniche. Sperimentare una pluralità a giochi tradizionali, a giochi sportivi
motori, li applica nei giochi
di esperienze che permettono di di squadra, rispettando le regole,
individuali e di gruppo, anche con
conoscere e apprezzare molteplici imparando a gestire con equilibrio sia
Istituto Comprensivo "V. Tieri" - Corigliano Calabro (CS)
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l’uso di piccoli attrezzi ed è in
grado di adattarli alle situazioni
ambientali all’interno della scuola
e all’aperto.
- Controlla l’esecuzione del gesto,
valuta il rischio, si coordina con
gli altri nei giochi di movimento,
nella danza, nella comunicazione
espressiva.
discipline sportive.
la sconfitta che la vittoria.
3. Comprendere all’interno delle 4. Gestire i diversi ruoli assunti nel
varie occasioni di gioco e di sport il gruppo e i momenti di conflittualità
valore delle regole e l’importanza di nel rispetto di compagni ed avversari.
rispettarle ,nella consapevolezza che 5. Controllare il movimento e
la correttezza e il rispetto reciproco utilizzarlo anche per rappresentare e
sono aspetti irrinunciabili nel vissuto comunicare stati d’animo.
di ogni esperienza ludico-sportiva.
6. Assumere comportamenti
4. Muoversi nell’ambiente di vita e rispettosi della salute e della
di scuola rispettando alcuni criteri di sicurezza, proprie ed altrui.
sicurezza per sé e per gli altri.
5. Riconoscere alcuni essenziali
principi relativi al proprio benessere
psico-fisico legati alla cura del
proprio corpo e a un corretto regime
alimentare.
AREA MATEMATICO – SCIENTIFICO – TECNOLOGICA
COMPETENZEINMATEMATICA
MATEMATICA
Competenze in uscita Infanzia
Competenze in uscita Scuola
Competenze in uscita Scuola
Primaria
Secondaria I grado
Campo di esperienza
1. Comprendere il significato dei
1. Utilizzare con sicurezza le tecniche
La conoscenza del mondo
numeri naturali, frazionari, decimali, e le procedure del calcolo aritmetico
(Numero e spazio)
il valore posizionale delle cifre, ed algebrico, scritto e mentale, anche
Ha familiarità sia con le strategie
operare tra numeri mentalmente, per con riferimento a contesti reali.
del contare e dell’operare con i
iscritto e con strumenti di calcolo
2. Rappresentare, confrontare ed
numeri sia con quelle necessarie
2. Riconoscere e descrivere le analizzare figure geometriche,
per eseguire le prime misurazioni
principali figure geometriche piane e individuandone varianti, invarianti,
di lunghezze, pesi e altre
solide, utilizzare le trasformazioni relazioni, soprattutto a partire da
quantità.
geometriche per operare su figure, situazioni reali.
Individua la posizione di oggetti e
individuare relazioni tra elementi e 3. Rilevare dati significativi,
persone nello spazio, usando
rappresentarle, utilizzare forme analizzarli, interpretarli, sviluppare
termini come avanti/dietro,
diverse di rappresentazioni,
ragionamenti sugli stessi, utilizzando
sopra/sotto, destra/sinistra
classificare e ordinare in base a
consapevolmente rappresentazioni
ecc… ; segue correttamente un
determinate proprietà
grafiche e strumenti di calcolo.
percorso sulla base di indicazioni
3. Interpretare i dati di una ricerca
4. Riconoscere e risolvere problemi
verbali.
usando metodi statistici, effettuare
divario genere, individuando le
valutazioni di probabilità di eventi
strategie appropriate, giustificando il
4. Risolvere problemi matematici
procedimento seguito e utilizzando in
utilizzando opportuni concetti,
modo consapevole i linguaggi
rappresentazioni e tecniche e la
specifici.
modellizzazione geometrica. In
situazioni problematiche scegliere,
saper discutere e comunicare
strategie risolutive, determinare
lunghezze, capacità, masse,
aree, volumi
COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA SCIENZE
Competenze in uscita Infanzia
Competenze in uscita Scuola
Competenze in uscita Scuola
Primaria
I grado
Campo di esperienza
1. Utilizzare capacità operative,
1. Osservare, analizzare e descrivere
La conoscenza del mondo
progettuali e manuali in contesti di
fenomeni appartenenti alla realtà
(Oggetti, fenomeni, viventi)
esperienza-conoscenza
per
un naturale e agli aspetti della vita
Raggruppa e ordina oggetti e
approccio scientifico ai fenomeni, quotidiana, formulare e verificare
materiali secondo criteri diversi,
formulare
considerazioni
e ipotesi, utilizzando semplici
ne identifica alcune proprietà,
richiedere chiarimenti in riferimento schematizzazioni e modellizzazioni.
confronta e valuta quantità;
alla realtà e alle esperienze; porsi 2. Riconoscere le principali interazioni
utilizza simboli per registrarle;
domande esplicite e individuare tra mondo naturale e comunità umana,
esegue misurazioni usando
problemi significativi da indagare a individuando alcune problematicità
strumenti alla sua portata.
partire dalla propria esperienza, dai dell'intervento
Istituto Comprensivo "V. Tieri" - Corigliano Calabro (CS)
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Sa collocare le azioni quotidiane
nel tempo della giornata e della
settimana
Riferisce correttamente eventi
del passato recente , sa dire cosa
potrà succedere in un futuro
immediato e prossimo.
Osserva con attenzione il suo
corpo, gli organismi viventi e i
loro ambienti, i fenomeni
naturali, accorgendosi dei loro
cambiamenti.
discorsi degli altri, dai mezzi di
comunicazione e dai testi letti;
con guida e in collaborazione con i
compagni o da solo, formulare
ipotesi e previsioni, osservare,
registrare,
classificare,
schematizzare, identificare
relazioni spazio/temporali, misurare,
utilizzare concetti basati su semplici
relazioni
con
altri
concetti,
argomentare, dedurre, prospettare
soluzioni e interpretazioni, prevedere
alternative,
produrne
rappresentazioni grafiche e
schemi
di
livello
adeguato,
analizzare e raccontare in forma
chiara quanto fatto e imparato.
2. Riconoscere gli elementi, gli
eventi
e le relazioni in gioco, senza
banalizzare la complessità dei fatti e
dei fenomeni.
3. Assumere atteggiamenti di cura,
da condividere con gli altri, verso
l’ambiente scolastico e di rispetto
verso l’ambiente sociale e naturale,
conoscendone e apprezzandone il
valore; avere cura del proprio corpo
con
scelte
adeguate
di
comportamenti e di abitudini
alimentari.
COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E TECNOLOGIA
Competenze in uscita Infanzia
Competenze in uscita Scuola
Primaria
1. Conoscere la struttura e
Campo di esperienza
comprendere i meccanismi di
La conoscenza del mondo
(Oggetti, fenomeni, viventi)
funzionamento di alcuni semplici
Si interessa a macchine ed a
strumenti e macchine di uso comune.
strumenti tecnologici, sa esprimere le
funzioni e i possibili usi.
AREA STORICO – GEOGRAFICA
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE STORIA
Competenze in uscita Infanzia
Competenze in uscita Scuola
Primaria
1. Conoscere e confrontare i quadri
Campo di esperienza
storici delle civiltà studiate.
Il sé e l’altro
- Sa di avere una storia personale
2. Usare cronologie e carte
e familiare, conosce le tradizioni
storico/geografiche per rappresentare
della famiglia, della comunità e le
le conoscenze studiate
Istituto Comprensivo "V. Tieri" - Corigliano Calabro (CS)
antropico negli ecosistemi.
3. Utilizzare il proprio patrimonio di
conoscenze per comprendere le
problematiche scientifiche di attualità e
per
assumere
comportamenti
responsabili in relazione al proprio
stile di vita, alla promozione della
salute e all’uso delle risorse.
Competenze in uscita Scuola
Secondaria I grado
1. Progettare e realizzare semplici
manufatti e strumenti spiegando le
fasi del processo.
2. Utilizzare con dimestichezza le più
comuni tecnologie, in particolare
quelle dell’informazione e della
comunicazione, individuando le
soluzioni potenzialmente utili ad un
dato contesto applicativo, a partire
dall’attività di studio.
3. Essere consapevoli delle
potenzialità, dei limiti e dei rischi
dell’uso delle tecnologie, con
particolare riferimento al contesto
produttivo, culturale e sociale in cui
vengono applicate.
Competenze in uscita Scuola
Secondaria I grado
1. Comprendere che la storia è un
processo di ricostruzione del passato
che muove dalle domande del
presente e, utilizzando strumenti e
procedure, perviene a una conoscenza
Pagina 24
mette a confronto con altre.
-Pone domande sui temi esistenziali e
religiosi, sulle diversità culturali, su
ciò che è bene o male, sulla giustizia,
e ha raggiunto una prima
consapevolezza dei propri diritti e
doveri, delle regole del vivere
insieme.
- Si orienta nelle prima
generalizzazioni di passato,
presente, futuro e si muove con
crescente sicurezza e autonomia
nei percorsi più familiari.
3. Organizzare la conoscenza,
tematizzando e usando semplici
categorie
4. Usare la linea del tempo
collocandovi fatti o periodi storici
5.
Ricavare
informazioni
da
documenti di diversa natura utili alla
comprensione di un fenomeno
storico
6. Rappresentare in un quadro
storico/sociale il sistema di relazioni
tra segni e testimonianze del passato
7. Riconoscere le tracce storiche
presenti sul territorio e comprende
l’importanza
del
patrimonio
culturale e artistico
8. Usare la cronologia storica
secondo la e dopo Cristo) e
conoscere altri sistemi cronologici
9.
Elaborare
rappresentazioni
sintetiche delle società studiate,
mettendo in rilievo le relazioni tra
gli elementi caratterizzanti e
confrontarne
gli
aspetti
caratterizzanti
10. Ricavare e produrre grafici,
tabelle, carte storiche, reperti
iconografici e consultare testi di
diverso genere, manualistici e non
Elaborare in forma di racconto, orale
e scritto, gli argomenti studiati
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE GEOGRAFIA
Competenze in uscita Infanzia
Competenze in uscita Scuola
Primaria
Riconosce i più importanti segni
1. Orientarsi nello spazio e sulle
della sua cultura e del territorio,
carte
le istituzioni, i servizi pubblici, il
geografiche, utilizzando riferimenti
funzionamento delle città e delle
topologici,
punti
cardinali,
piccole comunità.
coordinate geografiche e bussola,
piante e carte stradali, organizzare
un percorso e uno spostamento sulla
base di cartine; conoscere e
utilizzare
la
simbologia
per
interpretare una legenda, utilizzare il
linguaggio della geo – graficità per
interpretare carte geografiche e per
realizzare
semplici
schizzi
cartografici e carte tematiche
2. Rendersi conto che lo spazio
geografico è un sistema territoriale,
costituito da elementi fisici e
antropici legati da rapporti di
connessione e/o indipendenza
3. Conoscere e localizzare i
principali
“oggetti” geografici fisici
Istituto Comprensivo "V. Tieri" - Corigliano Calabro (CS)
di fenomeni storici ed
eventi, condizionata dalla tipologia e
dalla disponibilità delle fonti e
soggetta a continui sviluppi.
2. Utilizzare i procedimenti del
metodo storiografico e il lavoro su
fonti per compiere semplici
operazioni di ricerca storica, con
particolare attenzione all’ambito
locale.
3. Riconoscere le componenti
costitutive delle società organizzate –
economia, organizzazione sociale,
politica, istituzionale, cultura – e le
loro interdipendenze.
4. Comprendere fenomeni relativi al
passato e alla contemporaneità, saperli
contestualizzare nello spazio e nel
tempo, cogliere relazioni causali e
interrelazioni.
5. Operare confronti tra le varie
modalità con cui gli uomini nel tempo
hanno dato risposta ai loro bisogni e
problemi,
e
hanno
costituito
organizzazioni sociali e politiche
diverse tra loro, rilevando nel processo
storico permanenze e
mutamenti;
6. Utilizzare conoscenze e abilità per
orientarsi nel presente, per
comprendere i problemi fondamentali
del mondo
contemporaneo, per sviluppare
atteggiamenti critici e consapevoli.
Competenze
in
uscita
Scuola
Secondaria I grado
1 Leggere l’organizzazione di un
territorio, utilizzando il linguaggio, gli
strumenti e i principi della Geografia;
interpretare tracce e fenomeni e
compiere su di essi operazioni di
classificazione, correlazione,
inferenza e generalizzazione.
2. Partendo dall’analisi dell’ambiente
regionale, comprendere che ogni
territorio è una struttura complessa e
dinamica, caratterizzata
dall’interazione tra uomo e ambiente:
riconoscere le modificazioni apportate
nel tempo dall’uomo sul territorio.
3. Conoscere territori vicini e lontani
e ambienti diversi, saperli confrontare,
cogliendo i vari punti di
vista con cui si può osservare la realtà
geografica (geografia fisica,
antropologica, economica, politica,
ecc.).
4. Avere coscienza delle conseguenze
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(monti, fiumi, laghi…) e antropici
positive e negative dell’azione
(città,
porti
e
aeroporti, dell’uomo sul territorio, rispettare
infrastrutture…)
dell’Italia; l’ambiente e agire in modo
Individuare, conoscere e descrivere responsabile nell’ottica di uno
gli elementi caratterizzanti dei sviluppo sostenibile.
paesaggi (di montagna collina,
pianura, costieri, vulcanici ecc.) con
particolare attenzione a quelli italiani
4.
Ricavare
informazioni
geografiche da una pluralità di fonti
(carte,
immagini
satellitari,
fotografiche, artistico - letterarie)
5. Avviarsi alla lettura e alla
comunicazione in relazione al
sistema territoriale attraverso carte,
immagini, schizzi e grafici
6. Ricercare e proporre soluzioni di
problemi relativi alla protezione,
conservazione e valorizzazione del
patrimonio ambientale e culturale
presente sul territorio per continuare
ad usarlo.
CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALERELIGIONE CATTOLICA
Competenze in uscita Infanzia
Competenze in uscita Scuola Competenze in uscita Scuola
Primaria
Secondaria I grado
1. Riflettere su Dio Creatore e Padre, 1. Individuare l’esperienza religiosa
Il sé e l’altro
Scopre nei racconti del Vangelo la
sui dati fondamentali della vita di come una risposta ai grandi
persona e l’insegnamento di Gesù,
Gesù
interrogativi posti dalla condizione
da cui apprende che Dio è Padre di
2. Saper collegare i contenuti umana e identificare la specificità del
tutti e che la Chiesa è la comunità
principali dell’insegnamento di Gesù cristianesimo in Gesù di Nazareth, nel
di uomini e donne unita nel suo
alle tradizioni del proprio ambiente; suo messaggio su Dio, nel compito
nome, per sviluppare un positivo
riconoscere il significato cristiano della Chiesa di renderlo presente e
senso di sé e sperimentare
del Natale e della Pasqua per testimoniarlo.
relazioni serene con gli altri, anche
riflettere
sul
loro
valore 2. Conoscere e interpretare alcuni
appartenenti a differenti tradizioni
nell’esperienza personale, familiare,
elementi fondamentali dei linguaggi
culturali e religiose.
sociale
espressivi della realtà religiosa e i
3. Riconoscere la Bibbia come libro
principali segni del cristianesimo
Il corpo e il movimento
Riconosce nei segni del corpo
sacro per cristiani ed ebrei,
cattolico presenti nell’ambiente.
l’esperienza religiosa propria e
distinguendola da altri testi anche di
3. Riconoscere in termini essenziali
altrui per cominciare a
altre religioni; identificare le
caratteristiche e funzione dei testi
manifestare anche in questo modo
caratteristiche essenziali di un brano sacri delle grandi religioni; in
la propria interiorità,
biblico semplice e dietro opportuna
particolare utilizzare strumenti e
l’immaginazione e le emozioni.
guida analizzarlo e collegarlo alla criteri per la comprensione della
propria
Bibbia e l’interpretazione di alcuni
Immagini, suoni e colori
Riconosce alcuni linguaggi
esperienza.
brani.
simbolici e figurativi caratteristici
4. Confrontarsi con l’esperienza
4. Saper confrontarsi con valori e
delle tradizioni e della vita dei
religiosa e distinguere la specificità norme delle tradizioni religiose e
cristiani (segni, feste, preghiere,
della proposta di salvezza del comprendere in particolare la
canti, gestualità, spazi, arte), per
cristianesimo; identifica la Chiesa proposta etica del cristianesimo in
poter esprimere con
come la comunità di coloro che vista di scelte per la maturazione
creatività il proprio vissuto
credono in Gesù Cristo e si personale e del rapporto con gli altri.
religioso.
impegnano per mettere in pratica il
suo insegnamento; cogliere il
I discorsi e le parole
Impara alcuni termini del
significato
dei
Sacramenti
e
linguaggio cristiano, ascoltando
interrogarsi sul valore che hanno
semplici racconti biblici, ne sa
nella vita dei cristiani
narrare i contenuti riutilizzando i
linguaggi appresi, per sviluppare
una comunicazione significativa
Istituto Comprensivo "V. Tieri" - Corigliano Calabro (CS)
Pagina 26
anche in ambito religioso.
La conoscenza del mondo
Osserva con meraviglia ed esplora
con curiosità il mondo,
riconosciuto dai cristiani e da tanti
uomini religiosi come dono di Dio
Creatore, per sviluppare
sentimenti di responsabilità nei
confronti della realtà, abitandola
con fiducia e speranza.
3.5. INIZIATIVE DI ARRICCHIMENTO E DI AMPLIAMENTO CURRICOLARE
Le attività proposte sono funzionali al raggiungimento delle priorità precedentemente fissate
(Obiettivi di miglioramento ai sensi del D.P.R. n. 80/2013 e comma 7 della Legge n. 107/2015 e
sono di seguito descritte:
I progetti del POF rappresentano il prodotto di un’intensa attività collaborativa, e il tentativo di
fruire al meglio delle risorse della scuola. Tutti i progetti sono articolati in modo da offrire un
approccio trasversale agli ambiti disciplinari propri del curricolo, e offrono un valido contributo sul
piano pedagogico-didattico e su quello organizzativo-collaborativo.
I percorsi si sostanziano nella scelta libera e programmata di metodologie, strumenti,
organizzazione e tempi di insegnamento da adottare nel rispetto della possibile pluralità di strategie
di intervento, ed ogni iniziativa è espressione di libertà didattica.
In particolar modo, con la flessibilità organizzativa si vuole superare il gruppo classe, come unità di
apprendimento, come unica modalità di aggregazione, in favore di soluzioni più articolate e mobili
(piccoli gruppi, gruppi di interesse, laboratori, classi aperte).
In rapporto alle richieste dell’utenza ed alle risorse della scuola, per l’anno scolastico
2015/2016 saranno attivati i seguenti progetti:
PROGETTI CURRICULARI E D EXTRACURRICULARI
DENOMINAZIONE
PROGETTI
Give Me Five
Postscuola
FINALITÀ
DESTINATARI
SCUOLA DELL’INFANZIA
Avvicinare i bambini alla
conoscenza iniziale della lingua
Alunni del plesso
inglese in modo semplice e
“De Luca”
divertente.
SCUOLA PRIMARIA “RODARI”
Accogliere e vigilare il venerdì
dalle ore 12,15 alle ore 13,15
Alunni del plesso
che, non possono
essere prelevati dai
genitori all’orario di
uscita.
Istituto Comprensivo "V. Tieri" - Corigliano Calabro (CS)
DOCENTI
Scippa Paola
Sajia Caterina
Avato Chiarina
Rugna Maria Anna
Vizza Elvira
Pagina 27
Teatro che passione!
Piccolo chef a scuola
Dall’orto alla cucina
Trinity
Consiglio dei ragazzi
eTwinning
Rodari’s Got Talent
Musica insieme
Libriamoci
Frutta nelle scuole
Una regione in movimento
Laboratorio musicale
Recupero e
consolidamento della
Matematica
Conoscere
gli
elementi
principali della comunicazione
in lingua inglese
Promuovere
un
rapporto
equilibrato con il cibo e la
consapevolezza del suo ruolo
nel benessere della persona. Far
riflettere
sulle
abitudini
alimentari; educare al gusto e
alla salvaguardia dell’ambiente
Promuovere
e
sviluppare
armonicamente la formazione
degli alunni e il loro sapere,
saper essere e saper fare
Favorire un’idonea crescita
socioculturale
nella
consapevolezza dei diritti e
doveri civici
Comunicare,
sviluppare
progetti, condividere
e
promuovere la collaborazione
scolastica in Europa attraverso
l’uso delle TIC.
Fornire agli alunni le occasioni
per esprimere le proprie qualità
musicali utilizzando la musica
come canale di aggregazione.
Favorire
l’attitudine
all’espressione
attraverso
composizioni corali, basandosi
sulla continuità scuola Primaria
scuola dell’Infanzia
Gruppi di
del plesso
alunni
Gruppi di alunni
del plesso
Potenziamento della creatività
Orchestra di trombe
musicale
Cambridge
Preparerà a sostenere l’esame
per la certificazione esterna del
Marino Sandra
Maria Altieri
Classi 4 e -5 e
Fusaro Rosetta
e
a
a
1 -3 C e 3 D
Classi 3e-4 e -5 e
Classe 2a B
Scuola dell’Infanzia
Alunni con lacune
di tutte le classi
Migliori alunni dei
vari
strumenti
musicali.
Alunni delle
3^classi
Istituto Comprensivo "V. Tieri" - Corigliano Calabro (CS)
Pugliese A. Patrizia
Caracciolo Carmela
Caldeo M .Rosaria
Classi 3e-4 e -5 e
Promuovere l’amore per la Tutti gli alunni del
lettura nei ragazzi
plesso
Stimolare abitudini alimentari
volte ad aumentare il consumo
Tutti gli alunni del
di frutta e verdura per
plesso
modificare le cattive abitudini
alimentari
Valorizzare e potenziare le Tutti gli alunni del
attività motorie nella scuola
plesso
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
Potenziare
l’inclinazione Alunni
delle
artistico-musicale; educare al 3^classi
canto e allo strumento musicale
per affinare il gusto musicale
Potenziare le abilità di calcolo e
le capacità logiche e critiche per
affrontare e risolvere situazioni
problematiche.
Granata M.Carmela
Fusaro Rosetta
2^e
Vizza, Alice, Rugna
M. Anna, Rugna
M.Teresa,
Sprovieri, Marino
Fusaro Rosetta
V. Greco
Tutti i docenti del
plesso
Tutti i docenti del
plesso
Tutti i docenti del
plesso
Verardi Francesco
Mollo
Maria
Capalbo Loredana
Marano Cecilia
Nocera A. Maria
Pantosti Franca
Turbanti Donatella
Greco Vincenzo
Ianni Lucio
Concetta
Pagina 28
Libriamoci
ItaliAmo
Digit@lmente
te@tr@ndo
Biblioteca scolastica
Certamen letterario
Calabria nel cuore
Sport e salute” (giochi
sportivi studenteschi):
Progetto sicurezza
Attività di coding
Olimpiadi di Problem
Solving
3.6
Cambridge che si sosterrà nella
nostra scuola
Promuovere l’amore per la
lettura nei ragazzi.
Potenziare
le
capacità
comunicative scritte e orali
degli allievi
Potenziare
le
capacità
comunicative
degli
allievi
attraverso la creazione di un
giornalino scolastico
Perfezionare la dizione e la
postura
degli
allievi
abituandoli al linguaggio
teatrale.
Responsabilizzare gli alunni
Potenziare le capacità artisticoletterarie degli alunni attraverso
la lettura di opere di autori
calabresi
Potenziare le abilità motorie.
Far acquisire il senso della
sportività
Conoscere l’importanza della
sicurezza .
Conoscere rischi e pericoli del
Web e di internet
Sviluppare
del
pensiero
computazionale
Sfruttare la potenzialità della
metodologia
del
problem
solving;
Avviare e consolidare una
vision informatica
Tutti gli alunni
Docenti di Italiano
Gruppi di alunni
Panio V.Emilio
Gruppi di alunni
Panio V.Emilio
Gruppi di alunni
Panio V.Emilio
Gruppi di alunni
Panio V. Emilio
Alunni delle classi
3e
Docenti di Italiano
Alunni dell’istituto
Paparo Nirvana
Gruppi di alunni
della secondaria e
Longobucco G.
Gruppi di alunni
della secondaria e
della primaria
Reo Tina
Gruppi di alunni
della secondaria e
della primaria
Reo Tina
PIANO D’INCLUSIONE
Nei confronti degli alunni BES, per soddisfare al meglio le esigenze ed il diritto di ognuno di
crescere con i pari ed esprimere al meglio le proprie potenzialità, l'Istituto attua specifiche azioni
per il passaggio dalla didattica dell’integrazione ad una strategia di Inclusione stilando il PAI.
(allegato n° 2)
3.7 PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE
Il nostro Istituto, come previsto dalla Legge 107/2015 di riforma del sistema dell’Istruzione all’art.
1 comma
56 il MIUR, con D.M. n. 851 del 27.10.2015, ha adottato il Piano Nazionale Scuola
Digitale e individuato la figura dell’animatore digitale. Si tratta di un’opportunità di innovare la
scuola, adeguando non solo le strutture e le dotazioni tecnologiche a disposizione degli insegnanti e
Istituto Comprensivo "V. Tieri" - Corigliano Calabro (CS)
Pagina 29
dell’organizzazione, ma soprattutto le metodologie didattiche e le strategie usate con gli alunni in
classe.
( allegato n°3)
3.8 PROGETTO FORMATIVO ATTIVITÀ ALTERNATIVA ALL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE
CATTOLICA
Visto il numero di alunni che non intendono avvalersi dell’insegnamento della Religione Cattolica,
nel pieno rispetto delle libere scelte dei genitori, viene presentato un progetto di attività alternativa
alla religione cattolica
( allegato n°4)
3.9
VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE DEGLI ALUNNI
Per valutare l’efficacia dell’intervento didattico, si utilizzeranno varie forme di strumenti finalizzati
alla valutazione dei molteplici aspetti.
Oggetto della valutazione che avverrà in ingresso, in itinere e al termine del quadrimestre, saranno:
-
Il comportamento, in termini di impegno e partecipazione all’attività didattica, di frequenza e
puntualità, di collaborazione con compagni e docenti, di rispetto dei doveri scolastici, delle
persone, dell’ambiente scolastico e del Regolamento interno d’Istituto.
-
Le competenze trasversali ( delineate dalle competenze chiave per la cittadinanza), ovvero il
grado di impiego personale in situazioni concrete di conoscenze, abilità e atteggiamenti acquisiti
e maturati dall’alunno.
-
Le competenze specifiche disciplinari che riguardano i livelli raggiunti dai singoli allievi
nell’acquisizione di conoscenze ed abilità relative agli Obiettivi di apprendimento desunti dalle
nuove Indicazioni.
In allegato i criteri comuni e le modalità di verifica e valutazione
(allegato n°5)
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SEZIONE 4 - ORGANIZZAZIONE
4.1 MODELLO ORGANIZZATIVO PER LA DIDATTICA
Il periodo didattico è organizzato in quadrimestri.
Sul versante metodologico-organizzativo, la didattica dovrà ricercare processi di insegnamento
apprendimento efficaci nell’ottica della personalizzazione, fondati non solo e non unicamente
sulla lezione frontale, ma sull’apprendimento cooperativo, sulla didattica per problemi, sul
lavoro di ricerca nel piccolo gruppo, sulla didattica laboratoriale e sul learning by doing. Sarà
quindi necessario predisporre ambienti di apprendimento innovativi e stimolanti attraverso
l’organizzazione flessibile delle aule, la piena funzionalità dei laboratori e degli spazi interni ed
esterni. Per realizzare tale obiettivo, ed implementare al contempo la propria dotazione di
attrezzature ed infrastrutture materiali, l’Istituto parteciperà ai PON 2014/20 e ai bandi previsti
all’interno del Piano nazionale della scuola digitale. Sarà altresì necessario sfruttare tutte le
potenzialità offerte dal territorio prevedendo l’organizzazione di attività in sinergia con il comune
di Corigliano Calabro e con enti, fondazioni ed associazioni presenti sul territorio.
Nell’ambito delle scelte di organizzazione, dovrà essere potenziato il ruolo dei dipartimenti per
aree disciplinari, che dovranno comunque sempre dialogare tra di loro e, se necessario, riunirsi
con modalità flessibili, funzionali agli obiettivi da perseguire; ma, oltre ad essere rafforzata la
figura del coordinatore di dipartimento, continuerà ad essere strategica anche la figura del
coordinatore di classe.
Andrà implementata la figura del docente animatore digitale che, oltre a favorire il processo di
digitalizzazione nelle scuole, avrà la funzione di diffondere politiche legate all'innovazione
didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno al Piano Nazionale per la scuola
digitale sul territorio, nonché attraverso la creazione di gruppi di lavoro e il coinvolgimento di tutto
il personale della scuola.
La programmazione didattica di tutte le classi dovrà inoltre prevedere:
- percorsi di recupero integrati nell’attività curricolare;
- attività di supporto agli alunni con bisogni educativi speciali eventualmente presenti;
- eventuali attività extrascolastiche coerenti con la programmazione didattica della classe, che
tengano conto delle necessità scaturite dall’analisi dei bisogni formativi e delle richieste
esplicitate dagli studenti e dalle famiglie.
- attività di valorizzazione delle eccellenze (con particolare attenzione alla valorizzazione della
conoscenza delle lingue straniere e all’acquisizione delle competenze informatiche);
- attività di supporto psicologico.
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A tale scopo è previsto nel nostro Istituto uno SPORTELLO DI ASCOLTO PSICOLOGICO, per
i DSA e per l’ORIENTAMENTO.
Organizzazione Oraria
La Scuola dell’infanzia funziona dalle ore 8:00 alle ore 16:00, per un totale di 40 ore settimanali.
Secondo il seguente
Orario
Giornaliero
Dalle ore 8:00 alle ore 9:30: accoglienza
dalle ore 9:30 alle ore 10:00: ricreazione
dalle ore 10:00 alle ore 12:30: attività curriculari
dalle ore 13:30 alle ore 14:30: attività di gioco
dalle ore 15:30 alle ore 16: riordino materiale e
uscita.
dalle ore 12:30 alle ore 13:30: pranzo
dalle ore 14:30 alle ore 15:30: attività di laboratorio
Per la scuola Primaria il Collegio dei Docenti ha deliberato di ampliare il numero di ore da
dedicare settimanalmente alle discipline con l’ ora di attività opzionali facoltativa, che verrà
utilizzata nelle classi 1e per rafforzare la L2 e nelle altre classi per consolidare i saperi forti
(matematica e italiano) La scuola Primaria funziona da lunedì a giovedì dalle 8.15 alle 13.15; e
venerdì e sabato dalle 8,15 alle 12,15 con la seguente.
Suddivisione oraria delle discipline
DISCIPLINA
Cl. 1^
Italiano
9
Matematica
6
Scienze
2
Storia
1
Geografia
1
Ed.Fisica
1
Tecnologia
1
Inglese
1
Ed. Immagine
2
Musica
1
Rel/at. Alternativa
2
Attività Facoltativa
Opzionale
1
TOTALE
28
Cl. 2^
8
6
2
1
1
1
1
2
2
1
2
1
28
Cl. 3^
7
6
2
2
1
1
1
3
1
1
2
1
28
Cl. 4^
6
6
2
2
2
1
1
3
1
1
2
Cl. 5^
6
6
2
2
2
1
1
3
1
1
2
1
28
1
28
Per il prossimo triennio si prevede l’aumento di 1 ora delle attività facoltative opzionali per un
totale di 29 ore settimanali.
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La scuola Secondaria di I grado funziona da lunedì a sabato dalle ore 8:15 alle ore 13:15 per un
totale di 30 ore settimanali
Disciplina
Curricolo obbligatorio
Italiano/Storia/Geografia
Lingua Inglese
2° Lingua Comunitaria:
Francese/Spagnolo
Matematica
Scienze
Tecnologia
Arte e Immagine
Musica
Educazione Fisica
Religione Cattolica
Approfondimento materie
letterarie
Potenziamento
del
curricolo obbligatorio
Strumento musicale
Strumenti:
flauto traverso,
tromba, clarinetto
9
3 oppure 5
2
pianoforte,
4
2
2
2
2
2
1
1
30 ore settimanali
(in orario antimeridiano)
1 ora
studio di uno strumento
musicale in orario pomeridiano
4.2 FABBISOGNO DI ORGANICO
a. Posti comuni e di sostegno SCUOLA DELL’INFANZIA
POSTI
COMUNI/SOSTEGNO
a.s. 2016/17
a.s.2017/18
a.s. 2018/19
Motivazione:
indicare
il
piano delle classi previste e le
loro caratteristiche.
SOSTEGNO
1
1
1
POSTI COMUNI
16
16
16
La consistenza dell’organico è
parametrata alla consistenza
attuale di sezioni 8 e ai quadri
orari di ordinamento. Lo stesso
potrà subire variazioni in base
alle iscrizioni in entrata.
b. Posti comuni e di sostegno SCUOLA PRIMARIA
POSTI
COMUNI/SOSTEGNO
a.s. 2016/17
a.s.2017/18
a.s. 2018/19
Motivazione:
indicare
il
piano delle classi previste e le
loro caratteristiche.
SOSTEGNO
6
6
6
POSTI COMUNI
18 posti + 9
ore
18 posti + 9
ore
18 posti + 9
ore
La consistenza dell’organico è
parametrata alla consistenza
attuale di classi 15 e ai quadri
orari di ordinamento. Lo stesso
potrà subire variazioni in base
alle iscrizioni in entrata.
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Pagina 33
c. Posti comuni e di sostegno SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
CLASSE
DI
CONCORSO/SOSTEGNO
a.s. 2016/17
a.s.2017/18
a.s. 2018/19
Motivazione: indicare il
piano delle classi previste e
le loro caratteristiche.
A028
A030
A032
A033
A043
A059
A245
A345
A445
AL77
AC77
AG77
AJ77
AD00
2 C+ 6 ore
2 C + 6 ore
2 C+ 6 ore
2 C+ 6 ore
11 C + 12 ore
7C
1 C +14 ore
3 C +9 ore
10 ore
1C
1C
1C
1C
11C
2 C+ 6 ore
2 C + 6 ore
2 C+ 6 ore
2 C+ 6 ore
11 C + 12 ore
7C
1 C +14 ore
3 C +9 ore
10 ore
1C
1C
1C
1C
11C
2 C+ 6 ore
2 C + 6 ore
2 C+ 6 ore
2 C+ 6 ore
11 C + 12 ore
7C
1 C +14 ore
3 C +9 ore
10 ore
1C
1C
1C
1C
11C
La consistenza dell’organico
è
parametrata
alla
consistenza attuale di classi
21 e ai quadri orari di
ordinamento. Lo stesso potrà
subire variazioni in base alle
iscrizioni in entrata
a. Posti per il potenziamento
Tipologia
Posto comune scuola
primaria
n. docenti
3
A043 – Lettere
1
A345 Lingua inglese
1
A059 – Scienze
matematiche
A042 – Informatica
2
AL77 – Strumento
musicale (tromba)
1
Motivazione
Realizzazione di percorsi per il recupero/ potenziamento/
alfabetizzazione per una didattica laboratoriale ed inclusiva.
Realizzazione di un’offerta formativa consona ai bisogni delle
famiglie con 29 ore per tutte le sezioni di scuola primaria.
Realizzazione di percorsi per il recupero/potenziamento delle
competenze linguistiche e miglioramento dei risultati nelle
competenze di base.
Realizzazione di progetti che prevedono attività aggiuntive
e/o in codocenza in orario curricolare ed extracurricolare.
Gestione di percorsi di controllo nell’ambito del comportamento
degli studenti; supervisione e messa a punto
di moduli di competenze chiave di cittadinanza.
Realizzazione di percorsi per il recupero/potenziamento delle
competenze linguistiche.
Realizzazione di percorsi per il recupero/potenziamento delle
competenze logico-matematiche.
Attuazione di laboratori sul metodo di studio.
Sviluppo delle competenze digitali degli studenti e di attività
laboratoriali con particolare riguardo all'utilizzo critico e
consapevole dei social network e dei media.
Potenziamento delle competenze musicali ed artistiche
anche mediante il coinvolgimento del quartiere e del comune,
attraverso progetti curricolari ed
extracurricolari con esperti esterni, uscite didattiche specifiche,
partecipazione a spettacoli ed iniziative culturali.
Supporto organizzativo per semi-esonero vicario.
La richiesta dell’organico di potenziamento è stato parametrato alle esigenze dell’istituto scaturite
dalle priorità indicate nel RAV, nel piano di miglioramento e dalle attività progettuali programmate
nonché da esigenze di supporto organizzativo per il semi-esonero della figura del collaboratore
vicario.
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Pagina 34
a. Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei parametri
come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015.
Tipologia
n.
Motivazione
Direttore Generale dei Servizi
Amministrativi
1
Assicurare la gestione unitaria dei servizi
amministrativi
Assistente amministrativo
5
Garantire livelli di efficacia ed efficienza nella
gestione di tutte le procedure amministrative di
istituto
Garantire adeguati standard dei servizi di
vigilanza, collaborazione, apertura della scuola per
attività connesse all’attuazione del PTOF e pulizia
dei locali:
Sede centrale Scuola Secondaria di I grado n. 7 unità
Sede Plesso Primaria “Rodari” n. 6 unità
Sede Plesso Infanzia Parini n. 1 unità
Sede Plesso Infanzia “De Luca” n. 3 unità
Collaboratore scolastico
La dotazione organica sopra richiamata è stata definita, nel rispetto dei limiti previsti dalla
normativa, con riferimento a quella assegnata all’istituto nel corrente anno scolastico
4.3 ARTICOLAZIONE DEGLI UFFICI E MODALITÀ DI RAPPORTO CON L'UTENZA
Il personale Ata è posto alle dirette dipendenze del direttore dei servizi generali e amministrativi
cui spetta la funzionale organizzazione del lavoro di tutte le unità lavorative. L’organizzazione del
lavoro del personale, pur nei limiti delle unità assegnate all’istituto, tiene conto delle esigenze:
-
di sorveglianza sugli studenti nei corridoi e nei servizi igienici;
-
di pulizia in tutti i corridoi, reparti, aule, palestre e laboratori assegnati al personale interno;
-
di efficace svolgimento di tutte le attività amministrative;
-
di assistenza tecnica nei laboratori didattici;
-
di promozione del processo di dematerializzazione e l’implementazione degli strumenti
informatici e digitali per realizzarlo, in particolare:
a) introduzione del sistema di gestione documentale per la completa dematerializzazione
delle procedure di protocollo e archiviazione dei documenti in formato digitale;
b) uso generalizzato della posta elettronica e della PEC e riduzione al minimo o
azzeramento dell’uso del fax e della posta cartacea.
Nei confronti dell’utenza lo stesso dovrà assicurare :
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Pagina 35
a) la massima esemplificazione e celerità nelle procedure ed una informazione completa e
trasparente anche mediante l’attivazione di forme di flessibilità temporale per garantire l’accesso
agli uffici di tutte le componenti;
b) spazi ben visibili per l’informazione: Albo d’Istituto-di plesso; bacheca sindacale; bacheca
genitori; sito web;
c) comportamenti improntati alla correttezza professionale, al rispetto delle norme inerenti la
privacy, alla cortesia;
d) la comunicazione dell’orario di apertura al pubblico mediante avvisi da affiggere in ogni sede e
sul sito istituzionale.
La divisione del lavoro ai fini del perseguimento dell'efficacia, dell'efficienza e dell'economicità
della gestione è effettuata attraverso la determinazione di carichi di lavoro aventi carattere di
omogeneità, con la previsione di cicli di rotazione nei settori di lavoro assegnato. Nella divisione
del lavoro va tenuto conto che le mansioni vanno assegnate secondo quanto previsto sia dai profili
di area del personale ATA (Tab. A del CCNL 2006- 2009) che dai diversi livelli di professionalità
all'interno di ciascun profilo, pur nella previsione di un processo di omogeneizzazione e di
accrescimento
della
professionalità,
attraverso
i
previsti
canali
della
formazione
e
dell'aggiornamento.
L’ufficio di segreteria dell’istituto nel triennio di riferimento, è articolato secondo i seguenti ambiti
funzionali:
1. DSGA, con funzioni compiti relativi a:
- gestione, coordinamento e ottimizzazione dei servizi amministrativi e generali;
- valorizzazione delle risorse umane afferenti al personale ATA;
- cura, manutenzione e sviluppo delle infrastrutture e dei beni scolastici;
- rinnovo delle scorte del facile consumo;
- istruzione e formalizzazione dei documenti contabili-finanziari d’istituto;
- incassi, acquisti e pagamenti;
- monitoraggio dei flussi finanziari d’istituto e della regolarità contabile;
- gestione, coordinamento, manutenzione e aggiornamento della dotazione hardware e software
digitale, dei sistemi di protezione e salvataggio e delle relative licenze e della progressiva
digitalizzazione dei flussi documentali in entrata, in uscita e circolanti all’interno dell’istituto;
- applicazione
delle
norme
in
materia
di
pubblicità,
accessibilità,
trasparenza
e
archiviazione degli atti d’istituto e della pubblicità legale;
- cura delle relazioni di carattere amministrativo e logistico interne ed esterne, definizione degli
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Pagina 36
orari e delle modalità di ricevimento del personale di segreteria e della relativa pubblicità;
- istruzioni al personale ATA in ordine alla sicurezza, accoglienza, cortesia, vigilanza, pulizia e
decoro.
2. Protocollo, comunicazioni in entrata e in uscita, archivio corrente e storico: N° 1 unità AA.
3. Gestione amministrativa del personale: N° 2 unità AA.
4. Gestione amministrativa degli alunni/studenti, degli organi collegiali e supporto alla didattica:
N° 1 unità AA.
5. Gestione contabile-finanziaria, dei beni dell’istituto, inventari e rapporti con gli
uffici
amministrativo-finanziari territoriali: N°1 unità AA.
4.4 RETI E CONVENZIONI ATTIVATE PER LA REALIZZAZIONE DI SPECIFICHE INIZIATIVE
L’Istituto, consapevole del fatto che l’innovazione e l’adeguamento dei sistemi d’istruzione, di
formazione e di ricerca costituiscono dei fattori fondamentali per lo sviluppo, la crescita economica,
la competitività e l’occupazione aderisce a Progetti e reti interistituzionali e al programma
operativo nazionale "per la scuola, competenze e ambienti per l'apprendimento" 2014-2020.
Realizzazione di ambienti digitali. Asse II Infrastrutture per l'istruzione –
Partecipa inoltre all’ attuazione dei Programmi Operativi Fondo Europeo di Sviluppo Regionale
(FESR) - Obiettivo specifico - 10.8 - "Diffusione della società della conoscenza nel mondo della
scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi" - Azione 10.8.1 Interventi
infrastrutturali per l'innovazione tecnologica, laboratori professionalizzanti e per l'apprendimento
delle competenze chiave
Il nostro Istituto ha stipulato Protocollo d’intesa:
 con l’I.S. “G. Paisiello” di Taranto
 con l’Associazione Musicale “F. Chopin” di Corigliano Calabro
 con l’Associazione culturale “Torre del Cupo”
 con l' Associazione culturale “Azzurra”.
Il nostro Istituto aderisce al Progetto in rete con l’ Associazione Italiano ciechi e l’I.C. Erodoto al
Progetto “Audiolibro”.
Partecipa alla rete Rete di scuole con capofila l’Istituto Comprensivo Erodoto di Corigliano Cal.sul
Sistema Nazionale di Valutazione.
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Pagina 37
Inoltre, ha aderito ai Bandi del Welfare dello Studente a.s. 2015-16, in Rete con altri Istituti, volti al
miglioramento della qualità dell’apprendimento e della vita scolastica, in corso di approvazione.
Nello specifico:

Piano Nazionale per il Potenziamento dell’Orientamento e contrasto alla dispersione
scolastica con il Progetto "Conoscere e conoscersi per saper scegliere" capofila il nostro
Istituto

Piano Nazionale per il Potenziamento dell’Orientamento e contrasto alla dispersione
scolastica con il Progetto “Impara l’arte e mettila da parte - terapia delle arti come viaggio
introspettivo e di aiuto ai drop-out” capofila I.C. “Erodoto” di Corigliano C.

Promozione della cultura Musicale nella Scuola con il progetto “La musica fonte di
benessere interno”

Piano Nazionale per la Cittadinanza attiva e l’educazione alla legalità con la costituzione di
una rete di scuole, denominata "Rete di cittadinanza Europea", capofila il nostro istituto,
con il progetto: “We Are Union Friends “

Progetti Nazionali finalizzati all’integrazione degli alunni con disabilità con il progetto
“Includiamoci, progetto di didattica inclusiva-tablschool”.

Progetti Nazionale per la promozione della cultura del made in Italy, con il Progetto "Pane,
Amore e Made in Italy" - Un modello educativo relativo, in rete con l’ I.C. “Erodoto”

Piano nazionale scuola digitale "Laboratori territoriali per l’occupabilità” con il progetto
“Laboratorio territoriale per l’occupabilità tra presente e futuro per lo sviluppo del
territorio” in rete con l’I.T.C. "Luigi Palma" di Corigliano Calabro.
4.5 PIANO DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE RELATIVO ALLA SICUREZZA SUL POSTO DI LAVORO
(D.lgs. N. 81/08)
Il R.S.P.P. annualmente cura l’informativa al personale attraverso incontri programmati ed inseriti
nel piano annuale delle attività.
(allegato n° 6)
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Pagina 38
4.6
PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE E ATA
Considerato il RAV e le azioni di miglioramento individuate dal NIV (Nucleo Interno di
Valutazione) d’Istituto che per opportuna lettura è stato inoltrato ai docenti, si ritiene
prioritario proporre al collegio una formazione obbligatoria, rientrante fra le azioni proposte
dal nucleo operativo di autovalutazione attraverso il RAV.
A tale scopo, sentito il parere del personale in servizio durante le riunioni degli OO.CC., fra
le azioni formative da realizzare, sia in relazione al piano di miglioramento, sia al PNSD, sia
alle priorità nazionali (nota 7 gennaio 2016, prot. n. 35), si definiscono le priorità date al
piano di formazione triennale dei Docente ed ATA
PERSONALE DOCENTE

Azione 1

Azione 2
Formazione sulle nuove metodologie per la didattica laboratoriale






Azione
Azione
Azione
Azione
Azione
Azione

Azione 9
Formazione sulla didattica breve
Formazione sulla didattica digitale
Formazione sul benessere a scuola
Formazione sulla dispersione e orientamento
Formazione sulla cittadinanza attiva e legalità
Formazione sulle strategie per potenziare e facilitare gli apprendimenti
scolastici negli alunni con BES
Formazione sulla sicurezza
3
4
5
6
7
8
Formazione per i nuovi docenti sull'uso degli strumenti innovativi della
Didattica (registro elettronico, LIM...)
PERSONALE ATA
Assistenti amministrativi
 Azione 1
Formazione processo di dematerializzazione e digitalizzazione per Assistenti
amministrativi e Staff allagato (collaboratori del DS e Funzioni Strumentali)
 Azione 2
Formazione d’informatica a livello avanzato e utilizzo internet/posta
elettronica e utilizzo office
 Azione 3
Formazione sugli approfondimenti gestionali in uso
 Azione 4
Formazione sulla sicurezza
 Azione 5
Formazione sulla normativa Privacy
 Azione 6
Formazione sulla normativa fiscale
Collaboratori scolastici




Azione
Azione
Azione
Azione
1
2
3
4
Formazione sulla sicurezza nell’ambiente di lavoro
Formazione sul Primo soccorso
Formazione sull’assistenza non specialistica agli alunni diversamente abili
Formazione sull’utilizzo prodotti igienico sanitari.
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Pagina 39
SEZIONE 5 - MONITORAGGIO
In aderenza con quanto previsto dal piano di miglioramento è previsto il monitoraggio di
quanto segue:

Verifica degli obiettivi raggiunti in relazione alle priorità fissate

Verifica dell’efficacia delle attività di ampliamento/ arricchimento curricolare proposte

Utilizzo dell’organico dell’autonomia in termini di efficienza

Valutazione complessiva del processo in atto.
Per il dettaglio dell’attività di monitoraggio si rimanda al piano di miglioramento allegato al
presente documento.
Il piano dell’Offerta Formativa Triennale, poiché consegue obiettivi di lungo periodo necessita
di una verifica costante degli stati di avanzamento, questo in ragione della possibilità di
revisione annuale offerta dalla legge. Il monitoraggio delle azioni è funzionale proprio alla tenuta
del modello progettuale delineato dalla scuola sia in merito alle scelte didattiche che a quelle
organizzative nell’arco del triennio, un periodo di tempo lungo rispetto al quale le scuole non
sono abituate a programmare. È evidente che il modello così delineato non ha alcuna
pretesa esaustiva ed è suscettibile di modifiche, integrazioni, ampliamenti ed è soggetto a
necessità di aggiustamenti anche in previsione di nuove indicazioni ministeriali per i molti
aspetti rispetto ai quali si attendono maggiori chiarimenti.
In quest’ottica di continua costruzione di un percorso comune è opportuno prevedere che il
monitoraggio del Piano sia condotto dal dirigente insieme allo staff perché valutino in
maniera condivisa e partecipata gli eventuali correttivi da apportare alle scelte didattiche e
organizzative per il raggiungimento finale delle priorità triennali anche in considerazione
dell’efficacia delle azioni realizzate e dell’efficienza nell’utilizzo delle risorse sia professionali
che materiali.
5.1 VERIFICA
DELL’EFFICACIA DELLE ATTIVITÀ DI AMPLIAMENTO/ARRICCHIMENTO CURRICOLARE
PROPOSTE
Il monitoraggio delle attività di ampliamento/arricchimento proposte condotte al termine delle
attività previste nell’anno di riferimento valuterà:

Grado di partecipazione dell’utenza alle iniziative proposte
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Pagina 40

Livello di gradimento dell’utenza alle iniziative proposte

Ricaduta didattica delle attività
5.2 UTILIZZO DELL’ORGANICO DELL’AUTONOMIA IN TERMINI DI EFFICIENZA
Il monitoraggio dell’utilizzo dell’organico dell’autonomia nell’anno di riferimento valuterà:

Qualità del modello organizzativo realizzato

Qualità del modello didattico realizzato

Rapporto tra i risultati conseguiti e le risorse impiegate
Istituto Comprensivo "V. Tieri" - Corigliano Calabro (CS)
Pagina 41
PDM
PIANO DI MIGLIORAMENTO
CSIC886002
“DAL RAV AL MIGLIORAMENTO”
PDM_ Istituto Comprensivo “V.Tieri”
Pagina 1
Indice
Introduzione
SEZIONE 1 - Scelta degli obiettivi di processo più rilevanti e necessari in tre passi
Passo 1 – Verifica della congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi
Passo 2 - Elaborazione di una scala di rilevanza degli obiettivi di processo
Passo 3 – Ridefinizione dell’elenco degli obiettivi di processo e indicazione dei risultati attesi, degli
indicatori di monitoraggio del processo e delle modalità di misurazione dei risultati
SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo in due passi
Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone anche i possibili effetti negativi e positivi nel
medio e nel lungo termine
Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento innovativo
SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di processo
Azioni di ciascun obiettivo
SEZIONE 4- Tabella sinottica delle azioni previste dai progetti del PDM per verificarne gli esiti in
termini di omogeneità
Composizione del Nucleo di valutazione Caratteristiche del
percorso svolto
APPENDICE A - Obiettivi del Piano Triennale dell’Offerta formativa della legge 107/2015
APPENDICE B- L’innovazione promossa da INDIRE attraverso le Avanguardie Educative
PDM_ Istituto Comprensivo “V.Tieri”
Pagina 2
Introduzione
Il Piano di Miglioramento si articola in 4 sezioni:
1. Scegliere gli obiettivi di processo più utili e necessari alla luce delle priorità individuate nella
sezione 5 del RAV.
2. Decidere le azioni più opportune per raggiungere gli obiettivi scelti.
3. Pianificare gli obiettivi di processo individuati.
4. Valutare, condividere e diffondere i risultati alla luce del lavoro svolto dal Nucleo
Interno di Valutazione.
Nelle prime due sezioni la scuola ha compiuto una riflessione approfondita sulla scelta degli
obiettivi di processo emerse dal RAV e delle conseguenti azioni di miglioramento ad essi connesse. E’
un processo che potrebbe essere già stato svolto con sufficiente accuratezza durante la compilazione
della sezione 5 del RAV. Ciò non significa che le sezioni 1 e 2 non possano essere comunque un
utile ausilio per il processo di riflessione per la scuola nella fase di pianificazione del
miglioramento: i passi previsti permettono infatti, di documentare e condividere il percorso di problem
solving messo in atto dalla scuola nella scelta degli obiettivi di processo.
Le sezioni 3 e 4, costituiscono il cuore della progettazione del Piano di Miglioramento e del
monitoraggio del suo andamento.
IDEA GUIDA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
La scuola, nonostante le condizioni per alcuni versi ottimali negli esiti finali, non può non
riconoscere il permanere di alcune criticità sia negli esiti degli apprendimenti che sui processi allo
stesso sottesi, definendo nel proprio RAV le seguenti priorità e traguardi:
Priorità- Traguardi
Priorità
Esiti Degli Studenti
Risultati scolastici
.
Traguardo
Riduzione della variabilità fra classi
parallele
Ridurre la varianza interna alle classi e fra
le classi
Diminuire la % degli alunni collocati
nelle fasce di voto basso.
Diminuire del 15% il numero degli alunni
collocati nelle fasce di voto basso
in Italiano, Matematica,Inglese.
Migliorare i livelli nelle competenze chiave
e di cittadinanza.
Competenze chiave e di
cittadinanza
Sviluppo delle competenze sociali
degli allievi della scuola secondaria di
I grado.
Risultati a distanza
Potenziamento dei percorsi di
orientamento.
PDM_ Istituto Comprensivo “V.Tieri”
Conseguire il risultato del 50% degli alunni
che seguono il consiglio orientativo
Pagina 3
SEZIONE 1 - Scelta degli obiettivi di processo più rilevanti e necessari in tre passi
Nella sezione 5 del RAV l’Istituto ha indicato alcuni obiettivi di processo che intende
perseguire per raggiungere i traguardi connessi alle priorità. Gli obiettivi più utili alla
promozione di un processo innovativo nella scuola sono connessi con le priorità e i traguardi
individuati dal Nucleo di autovalutazione nel RAV d’Istituto così come si evince in modo
schematico nella sottostante tabella.
Passo 1 – Verifica della congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi
Sicuramente esistono nessi tra gli obiettivi di processo emersi dal Rapporto di Autovalutazione
e i traguardi che il GAV si è posto, anche se non tutti gli obiettivi di processo concorrono
per i raggiungimento dei traguardi individuati come prioritari tra le criticità emerse. La scelta
delle priorità è stata effettuata sulla base degli indicatori per i quali la valutazione è risultata più
bassa. In particolare si è data maggiore importanza alla riduzione della variabilità fra le classi
parallele dell'Istituto in merito ai risultati scolastici in Italiano - Matematica - Inglese. Si è data
rilevanza alla promozione di comportamenti corretti, dato che l'azione sanzionatoria è risultata
negativa. Inoltre, sulla base dei risultati dell'autovalutazione, è stata individuata come priorità la
costruzione di percorsi di orientamento, anche con la formazione dei docenti.
Pertanto gli obiettivi individuati sono strettamente connesse alle seguenti aree
processo:
 Curricolo, progettazione e valutazione.





di
Ambiente di apprendimento.
Inclusione e differenziazione.
Continuità e orientamento.
Orientamento strategico e organizzazione della scuola.
Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie e ai relativi obiettivi di
processo individuati nel RAV e indicati nella sottostante tabella.
Gli obiettivi di processo da conseguire nel breve periodo, per il raggiungimento delle priorità
strategiche prefissate, riguardano le pratiche educative e didattiche, perché si ritiene che l'azione su
tali pratiche determini in modo diretto i cambiamenti richiesti e previsti dalle suddette priorità.
Attraverso l'organizzazione di dipartimenti disciplinari, la pianificazione della progettazione
didattica, l'analisi dei bisogni formativi ed educativi degli studenti si potranno costruire percorsi di
potenziamento delle conoscenze di base,di recupero delle lacune pregresse e di rafforzamento delle
competenze di cittadinanza. Tali percorsi, improntati sulla differenziazione dei modi
dell'apprendimento, contribuiranno alla diminuzione della variabilità fra classi parallele e, dunque,
alla prevenzione dell'insuccesso scolastico. Consolidando la rete, aumentando la comunicazione
interna e con il territorio, favorendo la formazione sulla nuova didattica si potranno ottenere una
varietà di strumenti di intervento e di percorsi differenziati con i quali mettere ogni studente nelle
condizioni di trovare la strada più congeniale per raggiungere il successo formativo.
Presupposto essenziale per il raggiungimento dei traguardi è l’individuazione della relazione tra
obiettivi di processo, aree di processo e priorità di miglioramento descritti nella Tabella 2.
PDM_ Istituto Comprensivo “V.Tieri”
Pagina 4
Tabella 2 - Relazione tra obiettivi di processo e priorità strategiche
(Elenco degli obiettivi di processo come indicati nella sezione 5 del RAV sono state barrate le colonne 1 e/o 2 per
indicare l’attinenza di ciascuno a una priorità)
Area di processo
Obiettivi di processo
Priorità
1
1
CURRICOLO,
2
PROGETTAZIONE
E VALUTAZIONE
3
4
AMBIENTE DI
APPRENDIMENTO
Adeguare la programmazione annuale al curricolo verticale e
rendere il curricolo per competenze uno strumento di lavoro per
tutti i Docenti.
Elaborare prove comuni di verifica (iniziali – intermedie - finali) di
ITA-MAT-INGLESE per classi parallele.
Elaborare criteri e griglie di valutazione comune di Italiano,
Matematica, Inglese per tutti gli ordini di scuola.
Generalizzare pratiche didattiche innovative.
X
X
X
X
5
Diminuire l'uso delle azioni sanzionatorie in favore di quelle
costruttive.
X
INCLUSIONE E
DIFFERENZIAZIONE
6
Costruire percorsi di recupero per gli studenti con difficoltà
di apprendimento e percorsi di lingua italiana per alunni
stranieri
X
CONTINUITÀ E
ORIENTAMENTO
7 Strutturare, con l'ausilio di un esperto, un percorso sistematico di
orientamento per la comprensione di sé e delle proprie inclinazioni
e/o talenti.
8
ORIENTAMENTO
STRATEGICO
EORGANIZZAZIONE
DELLA SCUOLA
2
X
Incrementare le azioni di continuità e di orientamento nei tre
ordini di scuola. Avviare azioni per monitorare i risultati a
distanza.
X
Monitoraggi sistematici rivolti a:alunni,genitori,docenti, ATA,
territorio per la rilevazione del gradimento dell'Offerta Formativa
dell'Istituto.
10 Incontri sistematici dello Staff di direzione per programmare e
verificare le azioni organizzative di gestione.
X
9
INTEGRAZIONE CON 11
IL TERRITORIO E
RAPPORTI CON LE
FAMIGLIE
Migliorare la funzionalità del sito web.
PDM_ Istituto Comprensivo “V.Tieri”
X
X
Pagina 5
Passo 2 – Elaborazione di una scala di rilevanza degli obiettivi di processo
Al fine di valutare la rilevanza di ciascuno degli obiettivi di processo, è stata compiuta una stima della
loro fattibilità. Ad ogni obiettivo si è attribuito un valore di fattibilità e uno di impatto, e si è
determinata una scala di rilevanza.
La stima dell’ impatto implica una valutazione degli effetti che si pensa possano avere le azioni
messe in atto al fine perseguire l’obiettivo descritto.
La stima della fattibilità si attua sulla base di una valutazione delle reali possibilità di realizzare le
azioni previste, tenendo conto delle risorse umane e finanziarie a disposizione.
La scala dei punteggi utilizzati è stata da 1 a 5 come segue:
1= nullo
2= poco
3= abbastanza
4= molto
5= del tutto
Il prodotto dei due valori ha fornito una scala di rilevanza degli obiettivi di processo che
l’Istituto intende mettere in atto come si evince nella tabella n.2.
Alla luce di queste valutazioni, la scuola ha analizzato con più attenzione il peso strategico degli
obiettivi di processo, in vista della pianificazione delle azioni ad essi sottese. In base ai risultati
ottenuti la scuola ha ponderato gli obiettivi dichiarati nel RAV. Sebbene tutti gli obiettivi di processo
individuati risultino importanti per il buon funzionamento della nostra istituzione scolastica, si
reputa opportuno concentrare le risorse a disposizione, concentrandosi su quelli di rilevanza
maggiore per il raggiungimento dei traguardi prefissati e, all’occorrenza, eliminare o ridimensionare
il peso degli obiettivi di minore rilevanza.
PDM_ Istituto Comprensivo “V.Tieri”
Pagina 6
TABELLA 3 - Calcolo della necessità dell’intervento sulla base di fattibilità ed
impatto
(Al fine di calcolare la rilevanza dell’obiettivo utilizzare la tabella riportando le stime sulla fattibilità e
sull’impatto e il prodotto dei due valori numerici.)
Si sono quindi analizzati i singoli interventi sulla base della fattibilità e dell’ impatto, al fine di identificare
la rilevanza degli interventi:
N°
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
Obiettivo Di Processo
Adeguare la programmazione annuale al
curricolo verticale e rendere il curricolo
per competenze uno strumento di lavoro
per tutti i Docenti
Elaborare criteri e griglie di valutazione
comuni di Italiano, Matematica, Inglese
per tutti gli ordini di scuola.
Elaborare prove strutturate comuni di
verifica per classi parallele di ITA-MATINGLESE
(iniziali- intermedi e finali).
Diminuire l'uso delle azioni sanzionatorie
in favore di quelle costruttive.
Generalizzare pratiche didattiche
innovative.
Costruire percorsi di recupero per gli
studenti con difficoltà di
apprendimento e percorsi di lingua
italiana per alunni stranieri.
Incrementare le azioni di continuità e di
orientamento nei tre ordini di scuola.
Avviare azioni per monitorare i risultati
a distanza.
Strutturare, con l'ausilio di un esperto,
un percorso sistematico di
orientamento per la comprensione di
sé e delle proprie inclinazioni e/o
talenti.
Incontri sistematici dello Staff di
direzione per programmare e verificare
le azioni organizzative di gestione.
Monitoraggi sistematici rivolti
a:alunni,genitori,docenti, ATA, territorio
per la rilevazione del gradimento
dell'Offerta Formativa dell'Istituto.
Migliorare la funzionalità del sito web.
Fattibilità
(da 1 a 5 )*
5
Impatto
(da 1 a 5)*
5
Rilevanza Intervento
(Fattibilità X Impatto)
25
5
5
25
5
5
25
4
4
16
3
3
9
4
4
16
4
4
16
3
3
9
5
5
25
4
4
16
2
2
4
*1=nullo 2=poco 3=abbastanza 4=molto 5=del tutto
PDM_ Istituto Comprensivo “V.Tieri”
Pagina 7
Passo 3 - Ridefinizione dell’elenco degli obiettivi di processo e indicazione dei risultati attesi,
degli indicatori di monitoraggio del processo e delle modalità di misurazione dei risultati
La priorità dell’intervento scaturisce dal prodotto dei valori attribuiti alla fattibilità e all’ impatto
dell’obiettivo di processo illustrato.
Per ciascun obiettivo realizzabile, prioritario e finalizzato ai traguardi prefissi, nella Tabella 3, sono
stati definiti i risultati attesi e gli indicatori su cui basare la misurazione periodica dei processi attivati
ai fini del monitoraggio dell’efficacia delle azioni intraprese e le modalità del monitoraggio. I risultati
attesi e gli indicatori di processo, espressi in una forma concreta e osservabile saranno misurati
come indicato nello specifico nella tabella sottostante.
Tabella 4 - Risultati attesi e monitoraggio
(Nella colonna “indicatori di monitoraggio” esprimere un elemento su cui basare il controllo periodico del processo in atto.
L’indicatore dovrebbe essere un valore misurabile o comunque accertabile in modo univoco)
N°
Obiettivo di processo
in via di attuazione
1
Adeguare la
programmazione annuale
al curricolo verticale e
rendere il curricolo per
competenze uno strumento
di lavoro per tutti i
Docenti.
Migliorare le
perfomance degli
alunni nel
raggiungimento dei
traguardi in uscita alla
fine del Primo Ciclo
di Istruzione.
2
Elaborare criteri e griglie di
valutazione comune di
Italiano, Matematica,
Inglese per tutti gli ordini
di scuola.
Costruzione di criteri
e griglie di
valutazione comune
3
Elaborare prove strutturate
comuni di verifica per classi
parallele di ITA-MATINGLESE
(iniziali- intermedi e finali).
4
Diminuire l'uso delle azioni
sanzionatorie in favore di
quelle costruttive.
Diminuire del 15% il
numero degli alunni
collocati nelle fasce
di voto basso e
molto basso in
Italiano,
Matematica,Inglese
Migliorare
competenze sociali e
degli alunni della
scuola secondaria di I
grado.
PDM_ Istituto Comprensivo “V.Tieri”
Risultati attesi
Indicatori di
monitoraggio
Grado di
soddisfazione dei
docenti dell'Istituto
nell'utilizzo di uno
Schema Comune di
Programmazione
Annuale secondo il
curricolo verticale
progettato per
competenze.
Grado di
soddisfazione dei
Docenti.
Numero degli
alunni collocati nei
sette livelli di
valutazione.
Numero di sanzioni
disciplinari
nell'anno scolastico
2014/2015.
Numero di sanzioni
disciplinari
nell'anno scolastico
2015/2016.
Modalità di
rilevazione
Questionari
costruiti con
Google Forms
e inviati
attraverso
l'indirizzo di
posta elettronica a
tutti i docenti
dell'Istituto.
Questionari per
Docenti costruiti
con Google
Forms e inviati
online
Prove Comuni di
Verifica per classi
parallele(iniziali intermedie -finali)
da somministrare
a tutti gli alunni
dell'Istituto.
Scheda di
rilevazione da
parte dei
coordinatori di
classe.
Pagina 8
5
Generalizzare pratiche
didattiche innovative.
Scambio di
buone pratiche
tra docenti.
Numero dei docenti
che sperimentano
nuove metodologie.
Grado di
soddisfazione dei
Docenti.
Grado di
soddisfazione degli
alunni.
Grado di
soddisfazione dei
genitori.
Numero degli
alunni collocati
nella fascia di
livello di
valutazione basso e
molto basso
Questionari per
docenti
costruiti con
Google Forms
e inviati online.
Questionari su un
campione
stratificato di
alunni di tutte le
classi e le
rispettive
famiglie.
Questionari
rivolti ai docenti,
costruiti con
Google Forms
online.
Verifica degli
apprendimenti.
6
Costruire percorsi di
recupero per gli alunni con
difficoltà di apprendimento e
percorsi di lingua italiana per
alunni stranieri..
Diminuire la %
degli
alunni
collocati
nelle
fasce di voto basso
e molto basso
7
Incrementare le
azioni di continuità e
di orientamento nei
tre ordini di scuola.
Avviare azioni per
monitorare i risultati
a distanza
Azioni per
costruire “un filo
conduttore” utile
agli alunni, ai
genitori e ai
docenti, per
orientarsi
meglio nel
passaggio tra i
diversi ordini di
scuola.
Numero di classi
coinvolti nei
percorsi
di continuità.
Numero di docenti
coinvolti.
Numero di lavori
comuni svolti.
Conseguire il
risultato del 50%
degli alunni che
seguono il consiglio
Numero di docenti
che hanno
partecipato al
percorso di
orientamento di un
esperto e il loro
grado di
soddisfazione.
Numero degli alunni
che hanno seguito il
consiglio orientativo.
Numero degli alunni
che non hanno seguito
il consiglio
Questionari con
Google
Forms rivolti
a tutti i
docenti attraverso
l'indirizzo di
posta elettronica.
Questionari
ad un campione
stratificato di
alunni delle
classi ponte con
le loro famiglie.
Questionari
rivolti ai docenti,
costruiti con
Google Forms
online.
Questionari
rivolti agli alunni
della terza classe
della Scuola
Secondaria I
8
Strutturare, con l'ausilio di un
esperto, un percorso
sistematico di orientamento
per la comprensione di sé e
delle proprie inclinazioni e/o
talenti.
orientativo.
Grado.
orientativo.
Numero di alunni
nei tre livelli di
profilo rilevati nel
test formativo
PDM_ Istituto Comprensivo “V.Tieri”
Pagina 9
9
10
Incontri sistematici dello
Staff di direzione per
programmare e verificare le
azioni organizzative di
gestione.
Monitoraggi
sistematici rivolti a:
alunni,genitori,doc
enti, ATA, territorio
per la rilevazione del
gradimento dell'O. F.
Verificare le azioni
organizzative di
gestione.
Numero degli
incontri
Raggiungere il 90%
circa del grado di
soddisfazione
dell'O. F.
Percentuale di
gradimento dell'OF
di tutti i docenti
dell'Istituto, di un
campione
stratificato di alunni
di tutte le classi, dei
genitori del
campione e
del territorio
( Comune- ASPAssociazioniParrocchie)
N. pagine Web
N. accessi
N. pubblicazioni
N. eventi
N.comunicazioni
N. registrazioni
dell'Istituto.
11
Migliorare la funzionalità del
sito web.
Migliorare la
comunicazione tra
gli stakeholder.
Verbali.
Questionari con
Google Forms
inviati online ai
docenti, al
personale ATA e
al territorio.
Questionari
online
rivolti ad un
campione
stratificato di
alunni e ai
genitori.
Questionari di
gradimento
rivolto agli
stakeholder.
SEZIONE 2 Azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo in due passi
(I passi di questa sezione dovranno essere ripetuti per ciascun obiettivo di processo che si intende
raggiungere nell’anno in corso )
Passo 1 - Azioni da compiere in considerazione dei possibili effetti negativi e positivi a medio e a
lungo termine
Dopo attenta riflessione in termini di valutazione delle potenziali opportunità e rischi e in
considerazione che le azioni che si intraprenderanno avranno degli effetti positivi e quasi nessuna
ricaduta negativa, perché è stato pensato un piano il più possibile fattibile consolidando la
rete,aumentando la comunicazione interna e con il territorio, favorendo la formazione sulla
nuova didattica si potranno ottenere una varietà di strumenti di intervento e di percorsi
differenziati con i quali ogni studente sarà nelle condizioni di trovare la strada più congeniale
per raggiungere il successo formativo. Occorre tenere presente, inoltre che gli effetti delle azioni
intraprese non si esauriranno nel breve periodo, ma avranno anche effetti di medio e lungo periodo, si
è proceduto ad elencare in una specifica tabella (Tabella 5) la valutazione relativa a tali effetti , anche
a lungo termine, delle azioni da compiere.
PDM_ Istituto Comprensivo “V.Tieri”
Pagina 10
Tabella 5 - Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni
N°
1
2
Obiettivo di processo in
via di attuazione
Azione prevista
Effetti positivi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti
negativi
all’interno
della
scuola a
medio
Adeguare la programmazione annuale al
curricolo verticale e rendere il curricolo per
competenze uno strumento di lavoro per tutti i
Docenti.
Costruzione di uno schema
comune di programmazione
annuale: dalle Racc. del
Parlamento EU alle Indicazioni
Nazionali del I ciclo
d’istruzione 2012.
Seguire tutti la stessa
direzione, anche se
diversificata nei
contenuti per
rispondere ai bisogni
formativi di ciascuna
classe.
Elaborare criteri e griglie di valutazione
comune di Italiano,
Matematica, Inglese per tutti gli ordini di
scuola.
Predisposizione di criteri e
griglie di valutazione
comune per dipartimenti
per le prove strutturate per
classi parallele.
Operare in maniera
sinergica tra insegnanti
dello stesso istituto.
Elaborare prove strutturate comuni di
verifica per classi parallele di ITA-MATINGLESE
(iniziali- intermedi e finali).
Prove strutturate di verifica
per classi parallele (ingresso
– intermedie – finali).
Riduzione della variabilità
fra classi parallele
Nessuno
3
PDM_ Istituto Comprensivo “V.Tieri”
Pagina 11
Nessuno
Nessuno
Effetti
positivi
all’interno
della
scuola a
lungo
Effetti
negativi
all’interno
della
scuola a
lungo
Migliorare le
perfomance degli Nessuno
alunni nel
raggiungimento
dei traguardi in
uscita alla fine del
Primo Ciclo di
Istruzione.
Utilizzare tutti gli
Nessuno
stessi criteri e
griglie di
valutazione.
Ridurre la varianza
interna alle classi e
Nessuno.
fra le classi
Diminuire l'uso delle azioni sanzionatorie in
favore di quelle costruttive.
4
Nessuno
Migliorare i livelli Nessuno
nelle competenze
chiave e di
cittadinanza.
.
Coltivare la buona pratica Nessuno
della revisione della
propria metodologia
didattica finalizzata al
miglioramento
dell’efficacia del proprio
insegnamento.
Scambio di nuove Nessuno
pratiche tra
docenti volto al
miglioramento del
successo
formativo.
Percorsi di recupero in Italiano- Diminuire la % degli
Nessuno
alunni collocati nelle fasce
Matematica-Inglese
di voto basso e molto
basso
Diminuire del 15% Nessuno
il numero degli
alunni collocati
nelle fasce
di voto basso e
molto basso in
Italiano,
Azioni commisurate all’entità Migliorare competenze
delle infrazioni stabiliti di volta sociali e civiche
degli alunni della
in volta nei consigli di classe
scuola secondaria di I
grado.
Generalizzare pratiche didattiche innovative. Metodologie didattiche
innovative aumentata dalle
tecnologie.
5
Costruire percorsi di
recupero per gli alunni con
difficoltà di apprendimento e percorsi di
lingua italiana per alunni stranieri.
6
Matematica,Ingle
se
PDM_ Istituto Comprensivo “V.Tieri”
Pagina 12
Incrementare le azioni di continuità e di
orientamento nei tre ordini di scuola.
Avviare azioni per monitorare i risultati
a distanza.
Azioni per costruire “un filo
Realizzare la continuità
conduttore” utile agli alunni, ai educativa e didattica
genitori e ai
ed i processi di
docenti, per orientarsi meglio orientamento.
nel passaggio tra i diversi ordini
di scuola.
Nessuno
Promuovere la
continuità del
processo
educativo,
condizione
essenziale per
assicurare agli
alunni il positivo
conseguimento
delle finalità
dell’istruzione
obbligatoria.
Nessuno
Strutturare, con l'ausilio di un
esperto, un percorso sistematico di
orientamento per la comprensione di sé e
delle proprie inclinazioni e/o talenti.
Comprendere le proprie
Formazione da parte di uno
esperto rivolto agli alunni delle inclinazioni e/o talenti.
classi terze, docenti e genitori
sull’orientamento.
Nessuno
Orientare per
comprendere le
proprie
inclinazioni e/o
talenti.
Nessuno
Incontri sistematici dello Staff di direzione
per programmare e verificare le azioni
Verificare le azioni
organizzative di
Nessuno
organizzative di gestione.
gestione.
Nessuno.
Avere sotto
controllo la
gestione
dell’Istituto al
fine di migliorare
le azioni.
Monitoraggi sistematici rivolti
a:alunni,genitori,docenti, ATA, territorio
per la rilevazione del gradimento dell'O. F.
Questionari con
Grado di soddisfazione Nessuno
Google Drive inviati online ai dell’O.F.
docenti, al personale ATA e al
territorio.
Questionari online rivolti ad un
campione stratificato di alunni
e ai genitori.
7
8
Condivisione delle
azioni di gestione di
tutto l’Istituto.
9
dell'Istituto.
10
PDM_ Istituto Comprensivo “V.Tieri”
Pagina 13
Raggiungere il
90% circa del
grado di
soddisfazione
dell'O. F.
Nessuno
Migliorare la funzionalità del sito web.
Aggiornamento continuo del
sito Web.
Grado di soddisfazione Nessuno
11
PDM_ Istituto Comprensivo “V.Tieri”
Pagina 14
Migliorare la
comunicazione
tra gli
stakekolder
Nessuno
Passo 2 - Effetti delle azioni rispetto ad un quadro di riferimento innovativo
Le azioni pianificate avranno effetti duraturi e incideranno sul raggiungimento di obiettivi a
breve termine, ma soprattutto rappresenteranno un’occasione per avviare un profondo
processo di innovazione e cambiamento della scuola.
Le azioni che si intendono attivare vengono quindi messe in relazione con la Legge 107/15 e
attraverso queste si può riconoscere una linea di tendenza che porta verso l’ innovazione, così
come indicato nella tabella sotto nei punti:
Tabella 6 – Caratteri innovativi
Caratteri innovativi dell’obiettivo
Monitorare:
• numero di docenti del nostro istituto che partecipano
alle riunioni
• Numero di genitori che partecipano alle attività di
orientamento
• Numero di studenti effettivamente iscritti nelle prime
classi di ogni indirizzo delle scuole secondarie di II
grado
•
•
Connessione con il quadro di
riferimento di cui in
Appendice A-B
Appendice A
j. prevenzione e contrasto della
dispersione scolastica, di ogni
forma di discriminazione;
potenziamento dell’inclusione
scolastica e del diritto allo
studio degli alunni in difficoltà;
Appendice A
Programmare riunioni dei docenti delle prime
classi coordinati dalla FS orientamento con i
genitori degli studenti delle terze classi della
scuola media al fine di coinvolgere nel processo
di orientamento anche le famiglie.
Generalizzare pratiche innovative per la didattica
k. valorizzazione della scuola
intesa come comunità attiva,
aperta al territorio;
q. definizione di un sistema
di orientamento.
Appendice B
1.Trasformare il modello
trasmissivo della scuola
2.Sfruttare le opportunità offerte
dalle ICT e dai linguaggi
digitali per supportare nuovi
modi di insegnare, apprendere
e valutare.
PDM_ Istituto Comprensivo “V.Tieri”
Pagina 15
SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di processo individuato
AREE DI PROCESSO-RISULTATI ATTESI E MONITORAGGIO
AREA DI PROCESSO: CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE
OBIETTIVO DI PROCESSO N.1: Adeguare la programmazione annuale al curricolo verticale e
rendere il curricolo per competenze uno strumento di lavoro per tutti i Docenti.
MONITORAGGIO
AZIONI
SOGGETTI
TERMIN
RISULTATI
PREVISTE
RESPONSABILI
E
ATTESI
INDICATORI
MODALITÀ
AZIONE
’
Costruzione di
uno schema
comune di
programmazione
annuale: dalle
Racc. del
Parlamento EU
alle Indicazioni
Nazionali del I
ciclo d’istruzione
2012.
Collaboratrice per
la Qualità
Giugno
2015
Migliorare le
perfomance degli
alunni nel
raggiungimento dei
traguardi in uscita
alla fine del Primo
Ciclo di Istruzione.
Grado di
soddisfazione dei
docenti dell'Istituto
nell'utilizzo di uno
Schema Comune di
Programmazione
Annuale secondo il
curricolo verticale
progettato per
competenze.
Questionari
costruiti con
Google
Forms e
inviati
attraverso
l'indirizzo di
posta
elettronica a
tutti i docenti
dell'Istituto.
OBIETTIVO DI PROCESSO N.2: Elaborare criteri e griglie di valutazione comune di Italiano,
Matematica, Inglese per tutti gli ordini di scuola.
AZIONI
TERMINE
RISULTATI
MONITORAGGIO
SOGGETTI
ATTESI
PREVISTE
AZIONE
RESPONS
MODALITÀ’
ABI LI
INDICATO RI
Predisposizione di
criteri e griglie di
valutazione
comune
NIV
Maggio
2015
Costruzione
di
criteri e griglie di
valutazione
comuni.
Grado di
soddisfazione dei
Docenti.
Grado di
soddisfazione di un
campione stratificato
di alunni.
Grado di
soddisfazione dei
genitori.
Questionari per
Docenti
costruiti con
Google Forms e
inviati online .
Questionari su
un campione
stratificato di
alunni di tutte
le classi
dell'Istituto e le
loro rispettive
famiglie.
OBIETTIVO DI PROCESSO N.3: Elaborare prove strutturate comuni di verifica per classi parallele
di ITA-MAT-INGLESE (iniziali- intermedi e finali).
RISULTATI ATTESI
MONITORAGGIO
TERMI
AZIONI
SOGGETTI
NE
PREVISTE
RESPONSABILI
AZION
INDICATORI MODALITÀ’
E
Prove
strutturate
di verifica
per classi
Collaboratrice per
la Qualità
Maggio
2016
Coordinatori dei
PDM_ Istituto Comprensivo “V.Tieri”
Diminuire del 15% il
numero degli alunni
collocati nelle fasce di
voto basso e molto
Numero degli
alunni
collocati nei
sette livelli
Prove Comuni
di Verifica per
classi
parallele(inizi
Pagina 16
parallele
(ingresso –
intermedie
– finali).
basso in Italiano,Matematica,
Inglese
Dipartimenti
di
valutazione.
ali -intermedie
-finali)
da
somministrare
a tutti gli
alunni
dell'Istituto.
AREE DI PROCESSO-RISULTATI ATTESI E MONITORAGGIO
AREA DI PROCESSO: AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
OBIETTIVO DI PROCESSO N.4: Diminuire l'uso delle azioni sanzionatorie in favore di quelle
costruttive.
MONITORAGGIO
SOGGETTI
TERMIN
AZIONI
RISULTATI
RESPONSABIL
E
PREVISTE
ATTESI
I
AZIONE
INDICATORI
MODALITÀ
’
Azioni
commisurate
all’entità delle
infrazioni stabiliti
di volta in volta dai
consigli di classe.
Coordinatori di
classi
Giugno
2016
Migliorare i
livelli nelle
competenze
chiave e di
cittadinanza.
Numero di sanzioni
disciplinari nell'anno
scolastico
2014/2015.
Numero di sanzioni
disciplinari nell'anno
scolastico 2015/2016
Scheda di
rilevazione
da
parte dei
coordinatori
di
classe.
OBIETTIVO DI PROCESSO N.5: Generalizzare pratiche didattiche innovative.
MONITORAGGIO
SOGGETTI
TERMIN
AZIONI
RISULTATI
RESPONSABIL
E
PREVISTE
ATTESI
INDICATORI
MODALITÀ’
I
AZIONE
Metodologie
didattiche
innovative
aumentata dalle
tecnologie.
Animatore
Digitale PNSD
Giugno
2016
Scambio di
buone pratiche
tra docenti
Ambasciatore
eTwinning
Numero dei docenti
che sperimentano
nuove metodologie.
Grado di
soddisfazione dei
Docenti.
Grado di
soddisfazione degli
alunni.
Grado di
soddisfazione dei
genitori.
Questionari
per docenti
costruiti con
Google Forms
e inviati
online.
Questionari su
un campione
stratificato di
alunni di tutte
le classi e le
rispettive
famiglie.
AREE DI PROCESSO-RISULTATI ATTESI E MONITORAGGIO
AREA DI PROCESSO: INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE
OBIETTIVO DI PROCESSO N.6: Costruire percorsi di recupero per gli alunni con difficoltà
di apprendimento e percorsi di lingua italiana per alunni stranieri.
SOGGETTI
MONITORAGGIO
AZIONI
TERMIN
RISULTATI
RESPONSABILI
PREVISTE
ATTESI
E
INDICATORI
AZIONE
MODALITÀ
’
Percorsi di
recupero in
ItalianoMatematicaInglese
Gruppo NIV
Maggio
2016
PDM_ Istituto Comprensivo “V.Tieri”
Diminuire del
15% il numero
degli alunni
collocati nelle
fasce
di voto basso e
molto basso in
Numero degli alunni
collocati nei sette
livelli di valutazione.
Questionari
rivolti ai
docenti,
costruiti con
Google Forms
online.
Verifica
degli
Pagina 17
Italiano,
Matematica,
Inglese
apprendimenti
AREE DI PROCESSO-RISULTATI ATTESI E MONITORAGGIO
AREA DI PROCESSO: CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO
OBIETTIVO DI PROCESSO N.7: Incrementare le azioni di continuità e di orientamento nei tre ordini
di scuola. Avviare azioni per monitorare i risultati a distanza.
MONITORAGGIO
SOGGETTI
TERMIN
AZIONI
RISULTATI
RESPONSABIL
E
PREVISTE
ATTESI
INDICATORI
MODALITÀ
I
AZIONE
’
Azioni per costruire
“un filo
conduttore” utile
agli alunni, ai
genitori e ai
docenti, per
orientarsi meglio
nel passaggio tra i
diversi ordini di
scuola.
F. S. Area 3
Giugno
2016
NIV
Azioni per
costruire “un filo
conduttore” utile
agli alunni, ai
genitori e ai
docenti, per
orientarsi meglio
nel passaggio tra
i diversi ordini di
scuola.
Numero di classi
coinvolti nei
percorsi
di continuità.
Numero di docenti
coinvolti. Numero
di lavori comuni
svolti.
Questionari
con Google
Forms rivolti
a tutti i
docenti
attraverso
l'indirizzo di
posta
elettronica.
Questionari
ad un
campione
stratificato di
alunni delle
classi ponte e
alle loro
famiglie.
OBIETTIVO DI PROCESSO N.8: Strutturare, con l'ausilio di un esperto, un percorso sistematico di
orientamento per la comprensione di sé e delle proprie inclinazioni e/o talenti.
MONITORAGGIO
AZIONI
SOGGETTI
TERMIN
RISULTATI
PREVISTE
RESPONSABIL
E
ATTESI
INDICATORI
I
AZIONE
MODALITÀ
’
Formazione da
parte di uno
esperto rivolto
agli alunni delle
classi terze,
docenti e genitori
sull’orientamento
.
Esperto esterno
Aprile
2016
PDM_ Istituto Comprensivo “V.Tieri”
Conseguire il
risultato del
50% degli
alunni che
seguono il
consiglio
orientativo.
Numero di docenti
che hanno
partecipato al
percorso di
orientamento di un
esperto e il loro
grado di
soddisfazione.
Numero degli
alunni che hanno
seguito il consiglio
orientativo.
Numero degli
alunni che non
hanno seguito il
consiglio
orientativo. Numero di
alunni nei tre livelli di
profilo rilevati nel test
formativo
Questionari
rivolti ai
docenti,
costruiti con
Google Forms
online.
Questionari
rivolti agli
alunni della
terza classe
della Scuola
Secondaria I
Grado.
Pagina 18
AREE DI PROCESSO-RISULTATI ATTESI E MONITORAGGIO
AREA DI PROCESSO: ORIENTAMENTO STRATEGICO EORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA
OBIETTIVO DI PROCESSO N.9: Incontri sistematici dello Staff di direzione per programmare e
verificare le azioni organizzative di gestione.
MONITORAGGIO
AZIONI
SOGGETTI
TERMIN
RISULTATI
PREVISTE
RESPONSABIL
E
ATTESI
INDICATORI
I
AZIONE
MODALITÀ
’
Incontri sistematici
dello Staff di
direzione per
programmare e
verificare le azioni
organizzative di
gestione.
NIV
Coordinatori dei
Dipartimenti
OBIETTIVO DI PROCESSO N.10:
SOGGETTI
AZIONI
RESPONSABIL
PREVISTE
I
Monitoraggi
sistematici rivolti
a:alunni,genitori,
docenti, ATA,
territorio per la
rilevazione del
gradimento dell'O.
F. dell'Istituto.
GIUGNO
2016
TERMIN
E
AZIONE
Collaboratrice
per la Qualità
Giugno
2016
Verificare le
azioni
organizzative di
gestione.
RISULTATI
ATTESI
Raggiungere il
90%
circa del grado
di soddisfazione
dell'O. F.
Numero degli
incontri
Verbali.
MONITORAGGIO
INDICATORI
MODALITÀ
’
Percentuale di
gradimento dell'OF di
tutti i docenti
dell'Istituto, di un
campione stratificato
di alunni di tutte le
classi, dei genitori del
campione e
del territorio
( Comune- ASPAssociazioniParrocchie)
Questionari
con
Google Forms
inviati online
ai docenti, al
personale
ATA e al
territorio.
Questionari
online rivolti
ad un
campione
stratificato di
alunni e ai
genitori.
AREE DI PROCESSO-RISULTATI ATTESI E MONITORAGGIO
AREA DI PROCESSO: INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO E RAPPORTI CON LE FAMIGLIE
OBIETTIVO DI PROCESSO N.11: Migliorare la funzionalità del sito web.
MONITORAGGIO
SOGGETTI
TERMIN
AZIONI
RISULTATI
RESPONSABIL
E
PREVISTE
ATTESI
INDICATORI
MODALITÀ’
I
AZIONE
Aggiornamento
continuo del sito
Web
F. S. Area 2
Giugno
2016
PDM_ Istituto Comprensivo “V.Tieri”
Migliorare la
comunicazione tra
gli stakeholder.
N. pagine Web
N. accessi
N. pubblicazioni
N. eventi
N. comunicazioni
N. registrazioni
Questionari di
gradimento
rivolto agli
stakeholder.
Pagina 19
CALENDARIZZAZIONE TEMPORALE DELLE AZIONI PREVISTE
N.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
AZIONI
Costruzione di uno
schema comune di
programmazione
annuale: dalle Racc.
del Parlamento EU alle
Indicazioni Nazionali
del I ciclo d’istruzione
2012.
Predisposizione di
griglie di valutazione
comune per
dipartimenti per le
prove strutturate per
classi parallele
Prove strutturate di
verifica per classi
parallele (ingresso –
intermedie – finali).
Azioni commisurate
all’entità delle
infrazioni stabiliti di
volta in volta da
consigli di classi.
Metodologie didattiche
innovative aumentata
dalle tecnologie.
Percorsi di recupero in
Italiano- MatematicaInglese
Azioni per costruire
“un filo conduttore”
utile agli alunni, ai
genitori e ai docenti,
per orientarsi meglio
nel passaggio tra i
diversi ordini di
scuola.
Formazione da parte di
uno esperto rivolto agli
alunni delle classi
terze, docenti e
genitori
sull’orientamento
Incontri sistematici
dello Staff di direzione
per programmare e
verificare le azioni
GANTT DELLE AZIONI A.S. 2015/2016
Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar.
x
x
x
x
x
x
Apr.
x
Mag. Giu.
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
organizzative di
gestione.
PDM_ Istituto Comprensivo “V.Tieri”
Pagina 20
10 Monitoraggi
sistematici rivolti
a:alunni,genitori,
docenti, ATA,
territorio per la
rilevazione del
gradimento dell'O. F.
x
x
dell'Istituto.
11 Aggiornamento
x
continuo del sito Web
x
x
x
x
x
x
x
x
x
PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’ NEL TRIENNIO
Anno scolastico
ATTIVITA’
Revisione e analisi
del RAV
Sett.
Ott.
Adeguare la
programmazione
annuale al curricolo
verticale
Dic.
X
X
X
Mar.
Apr.
Mag.
Giu.
2017/ 2017/
2018 2018
X
X
X
X
X
X
X
Pianificazione PDM
Progettazioni delle azioni
previste nel PDM
Avvio delle azioni previste
nel PDM
2015/16
Gen. Feb.
X
Riunioni preliminari
per il PDM
Autoformazione
docenti sul PDM
Riunione
dipartimenti
disciplinari
per riesame curricolo
Nov.
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
Diffusione e realizzazione PDM:
Sito WEB
Organi Collegiali
Azioni previste
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
Monitoraggio delle azioni previste:
Somministrazione e
valutazione
X
X
X
X
dei questionari
Verifica degli
apprendimenti alunni
recupero
Monitoraggio
orientamento
PDM_ Istituto Comprensivo “V.Tieri”
X
Pagina 21
Controllo dei risultati delle
azioni previste nel PDM
Costruzione di questionari
dei bisogni degli stakeholder
Identificazione di nuove
azioni di mi g l i o r a m e n t o
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
Il PDM verrà validato se almeno 6 obiettivi di processo verranno realizzati e raggiunti i risultati
attesi previsti.
PDM_ Istituto Comprensivo “V.Tieri”
Pagina 22
BUDGET DI PIANO
ATTIVITA’
RISORSE UMANE
INTERNE E ESTERNE
N° ORE
5
Costruzione di uno
schema comune di
programmazione annuale
legato al curricolo
verticale
Predisposizione di
griglie e criteri di
valutazione comune
per dipartimenti per le
prove strutturate per
classi parallele
COSTO
ORARIO
SPESA
PREVISTA
/
/
Azioni commisurate
all’entità delle infrazioni
stabiliti di volta in volta
nei consigli di classe
Percorsi di recupero in
Italiano- MatematicaInglese
NIV
5
/
NIV
Coordinatori di classe
Organico
Potenziato
Formazione da parte di
uno esperto rivolto agli
alunni delle classi terze,
docenti e genitori
sull’orientamento.
Verificare le azioni
organizzative di
/
Staff di Direzione
MOF
10
5
/
150x5
/
25/4
/
/
/
MOF
Nessun
Compenso
/
MOF
/
/
/
15
/
/
15
/
/
F. S. Area 3
Esperto Esterno
MOF
/
Coordinatori
dei
Dipartimenti
Docenti di classe
Azioni per costruire “un
filo conduttore” utile agli
alunni, ai genitori e ai
docenti, per orientarsi
meglio nel passaggio tra i
diversi ordini di scuola.
MOF
Collaboratrice per la
Qualità
/
Prove strutturate di
verifica per classi
parallele (ingresso –
intermedie – finali).
Metodologie didattiche
innovative aumentata
dalle tecnologie.
FONTE
FINANZIARIA
MOF
Fondi di
Bilancio
MOF
gestione.
PDM_ Istituto Comprensivo “V.Tieri”
Pagina 23
Questionari con
Google Forms
inviati online ai
docenti, al personale
ATA e al territorio.
Questionari online rivolti
ad un campione
stratificato di alunni e ai
genitori.
Aggiornamento continuo
del sito Web.
10
/
/
/
/
/
Collaboratrice
per la Qualità
F. S. Area 2
PDM_ Istituto Comprensivo “V.Tieri”
MOF
MOF
Pagina 24
RESPONSABILE del PDM:
D.S. BOMBINA CARMELA GIUDICE
COMPOSIZIONE DEL GRUPPO CHE SEGUE LA PROGETTAZIONE DEL PdM
Nome e Cognome
Bombina Carmela
Giudice
Maria Teresa Rugna
Carmela Caracciolo
Ruolo nell’organizzazione
scolastica
Dirigente Scolastico
Collaboratrice per la Qualità
Referente plesso Scuola
Primaria
Ruolo nel Gruppo di Miglioramento
Responsabile del PdM
Elaborazione PdM e supporto al DS
Responsabile della valutazione
Componente del NIV
Maria Rosaria Caldeo
Docente di sostegno
De Luca Francesca
Docente di Matematica Scuola Componente del NIV
secondaria I grado
Patrizia Pugliese
F.S. Area 4
Componente del NIV
Carmela Spezzano
Docente Scuola dell’Infanzia
Componente del NIV
F.S. Area 2
Componente del NIV
Maria Vincenzina
Sprovieri
Maria Torchiaro
Vizza Elvira
Componente del NIV
Docente Lingua Inglese Scuola Componente del NIV
Secondaria I grado
F.S. Area 1
Componente del NIV
PDM_ Istituto Comprensivo “V.Tieri”
Pagina 25
APPENDICE A - OBIETTIVI DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
107/2015
DELLA LEGGE
La legge 107/2015 individua degli obiettivi che le istituzioni scolastiche autonome possono inserire
nel Piano triennale, avvalendosi anche di un organico potenziato di insegnanti, in base alle esigenze
formative prioritarie individuate.
Infatti, in base al comma 7 dell’art. 1 della legge 107, le istituzioni possono inserire nel loro Piano
triennale dell’offerta formativa alcuni tra i seguenti obiettivi:
a. valorizzazione delle competenze linguistiche e utilizzo della metodologia CLIL;
b. potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
c. potenziamento delle competenze nella musica, nell’arte, nel cinema;
d. sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la
valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo
tra le culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità, l’educazione all’autoimprenditorialità;
e. rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale;
f. alfabetizzazione all’arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini;
g. potenziamento delle discipline motorie, sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita
sano;
h. sviluppo delle competenze digitali degli studenti;
i. potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
j. prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione;
potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni
educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati;
k. valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio;
l. apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o
per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o
rimodulazione del monte orario;
m. incremento dell’alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione;
n. valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni;
o. individuazione di percorsi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli
alunni;
p. alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come lingua seconda;
q. definizione di un sistema di orientamento.
PDM_ Istituto Comprensivo “V.Tieri”
Pagina 26
APPENDICE B - L’innovazione promossa da Indire attraverso le Avanguardie Educative.
Nel Manifesto del movimento delle Avanguardie Educative, vengono individuati sette “orizzonti”
coinvolti nel processo innovativo delle scuole, che sono riassunti nei seguenti punti:
1.Trasformare il modello trasmissivo della scuola
2.Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare nuovi modi di
insegnare, apprendere e valutare
3.Creare nuovi spazi per l’apprendimento
4.Riorganizzare il tempo del fare scuola
5.Riconnettere i saperi della scuola e i saperi della società della conoscenza
6.Investire sul “capitale umano” ripensando i rapporti (dentro/fuori, insegnamento
frontale/apprendimento tra pari, scuola/azienda, ...)
7.Promuovere l’innovazione perché sia sostenibile e trasferibile
Le idee e il manifesto sono descritti al sito: http://avanguardieeducative.indire.it/
PDM_ Istituto Comprensivo “V.Tieri”
Pagina 27
I.C. “V.Tieri” Corigliano Cal.
Piano Annuale per l’Inclusione
a.s. 2015/2016
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità
A.
Rilevazione dei BES presenti:
1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)
➢ minorati vista
➢ minorati udito
➢ Psicofisici
2. disturbi evolutivi specifici
➢ DSA
➢ ADHD/DOP
➢ Borderline cognitivo
➢ Altro
3. svantaggio (indicare il disagio prevalente
➢ Socio-economico
➢ Linguistico-culturale
➢ Disagio comportamentale/relazionale
➢ Altro
n°
1
4
21
0
11
1
0
0
x
x
Totali
% su popolazione scolastica
N° PEI redatti dai GLHO
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria
B.
Risorse professionali specifiche
Prevalentemente utilizzate
in…
Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti, ecc.)
AEC Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti, ecc.)
Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di
piccolo gruppo
Attività laboratoriali integrate
(classi aperte, laboratori protetti, ecc.)
26
11
Sì / No
si
si
si
Funzioni strumentali / coordinamento Pugliese Anna Patrizia
Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Pugliese Anna Patrizia
Psicopedagogisti e affini esterni/interni Sportello psicologico,
Docenti tutor/ mentore
Attraverso…
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Coordinatori di classe e simili Progetti didattico-educativi
a prevalente tematica inclusiva
Altro:
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Docenti con specifica formazione Progetti didattico-educativi
a prevalente tematica inclusiva
Altro:
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Altri docenti Progetti didattico-educativi
a prevalente tematica inclusiva
Altro:
si
si
si
C. Coinvolgimento docenti curricolari
Sì / No
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
si
Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo
La scuola è una struttura dinamica continuamente in cammino pronta a plasmarsi a modificarsi
e ad accettare le sfide del momento.
Una delle più importanti del nostro tempo risulta essere la capacità di includere e integrare i
soggetti che manifestano Bisogni Educativi Speciali. Una sfida ricca di potenzialità e di possibilità umane operative che solo una scuola, che progetta e programma, è in grado di mettere in atto
attraverso processi
pensati per la cura e la crescita della persona dotata di un sapere integrato
che vince su quello esclusivo ed escludente. La scuola che cammina sulle sue gambe nel mondo è
quella che trova il suo centro in uno degli obiettivi più significativi dell'azione pedagogico – didattica: il diritto di ognuno all'apprendimento.
All’interno di questa scuola, intesa come sistema complesso di relazioni e di ruoli, sono ormai
avviati processi di cambiamento che impongono una sinergia tra le diverse figure istituzionali, nell’ottica di quella che viene definita la funzionalità delle competenze.
Al Dirigente Scolastico spetta il coordinamento delle attività e dei processi, ma soprattutto
la promozione e la condivisione di una comune visione all’interno della quale organizzare e
realizzare le pratiche di inclusività.
Ciò significa promuovere la consapevolezza che l’attenzione ai bisogni ed alle specificità
di ciascun alunno, dovranno diventare l’anima ed il denominatore comune su cui elaborare
l' Offerta Formativa d’Istituto.
Fondamentale, per la realizzazione di questo obiettivo, è la collaborazione con le figure di sistema quali i Collaboratori del Dirigente e le Funzioni Strumentali, con particolare coinvolgimento di quelle relative all’area POF, Referente dei G.L.I. e dei B.E.S. già individuato dal
Collegio Docenti. Sarà loro compito coordinare e promuovere gli interventi interni ed esterni
favorendo, come previsto dalla normativa la partecipazione attiva e consapevole di tutti i
docenti, di sostegno e curricolari. Questi ultimi, sia all’interno del team di classe che in
gruppi di lavoro, predisporranno attività progettuali con gli alunni mirate all’inclusività, valutando le procedure e i risultati ottenuti.
S a r à e s s e n z i a l e a n c h e i l coinvolgimento d e g l i u f f i c i d i segreteria e d e i collaboratori scolastici, che
d o v r a n n o essere informati sulle attività promosse, p e r u n a
collaborazione attiva, condivisa e consapevole.
Tutte le azioni promosse dalla scuola rischiano di essere vanificate se, prima di tutto, non vengono “inclusi” i genitori, corresponsabili nel percorso di formazione degli alunni/figli.
Essi devono essere a conoscenza delle azioni promosse dalla scuola, resi partecipi d elle
scelte che riguardano il proprio figlio ed eventualmente coinvolti in alcune attività, se i docenti lo ritenessero opportuno
Un supporto valido e significativo all'intero istituto è dato dall'attività di uno sportello d'ascolto avviato già lo scorso anno che vede la presenza a scuola dello psicologo una volta a
settimana.
La Scuola

costruisce al proprio interno una struttura di organizzazione e coordinamento degli
interventi rivolti alla disabilità, ai DSA e al disagio scolastico, definendo i ruoli di referenza interna ed esterna;

sensibilizza la famiglia affinché diventi parte attiva, e contribuisca alla realizzazione
di un progetto educativo condiviso .

all’interno del Collegio Docenti promuove e potenzia “la cultura dell’inclusione”
predisponendo percorsi formativi e di approfondimento sulle tematiche specifiche.
Il Dirigente Scolastico

partecipa alle riunioni del G.L.I. d'istituto,

è messo a conoscenza dal referente e dai docenti del percorso scolastico di ogni allievo con
BES

interviene direttamente nel caso si presentino particolari difficoltà nell’attuazione dei progetti

indirizza l’operato dei singoli Consigli di Classe e di Team affinché promuovano e sviluppino le occasioni di apprendimento, favoriscano la partecipazione alle attività scolastiche, collaborino alla stesura del PEI e del PDP

fornisce al Collegio dei Docenti informazioni sugli alunni in entrata

cura il raccordo con le diverse realtà territoriali (enti locali, enti di formazioni, cooperative,
scuole, servizi socio- sanitari, etc.)

convoca e presiede il GLI

valorizza progetti che attivino strategie orientate a potenziare il processo di inclusione

guida e coordina le azioni/iniziative/attività connesse con le procedure previste dalle norme
di riferimento

definisce, su proposta del Collegio Docenti, le idonee modalità di documentazione
dei percorsi didattici individualizzati e personalizzati

attiva specifiche azioni di orientamento per assicurare continuità nella presa in carico del
soggetto da parte della scuola successiva o del percorso post scolastico prescelto

intraprende iniziative necessarie per individuare e rimuovere eventuali barriere architettoniche e/o senso- percettive
Gruppo di Lavoro Inclusione (GLI)

individua BES presenti nella scuola

rileva, monitora e valuta il livello di inclusività della scuola

raccoglie e coordina le proposte formulate dai docenti

elabora una proposta di PAI (Piano Annuale per l’Inclusività) riferito a tutti gli alunni
con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di giugno) con
supporto/apporto delle Figure Strumentali
Il coordinatore BES

coordina il colloquio scuola e famiglia

segue i passaggi di contatto/informazione scuola/famiglia/ASL/Servizi Sociali

rimane a disposizione e collabora con gli insegnanti per la definizione dei Piani di Lavoro
(PEI o PDP)

informa circa le nuove disposizioni di legge o rispetto a nuovi ambiti di ricerca e di didattica
speciale inclusiva.
Docenti di sostegno

partecipano alla programmazione educativo-didattica

supportano il consiglio di classe/team docenti nell’assunzione di strategie e
tecniche pedagogiche, metodologiche e didattiche inclusive

intervengono sul piccolo gruppo con metodologie adeguate in base alla conoscenza degli
studenti

rilevano i casi BES

coordinano la stesura e l’applicazione del Piano di Lavoro (PEI e PDP)

fungono da collante fra Team docente/Consiglio di Classe e territorio (Asl, Servizi Sociali,…)

favoriscono il coordinamento del Team Docente/Consiglio di Classe per la realizzazione
di un modello di scuola inclusiva (gita, orario di frequenza, attività,…)

elaborano in sinergia con i docenti curricolari il Piano Educativo Individualizzato,
redatti con l’équipe medica di riferimento e con le famiglie

si raccordano e collaborano con i Servizi e Strutture territoriali per l’orientamento scolastico
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
-Essenziali per l'avvio di processi di inclusività risultano i percorsi di formazione per i docenti
che abbiano come obiettivo la conoscenza approfondita di dinamiche e problematiche infantili e
adolescenziali per essere in grado di raccogliere e rispondere alle domande di aiuto provenienti
dagli alunni e dalle famiglie. E' questo uno dei tasselli determinanti del percorso di inclusione.
Considerato, inoltre, che l’attuazione di interventi educativo-didattici, così come previsti dalla
normativa sui BES, richiede per tutti i docenti delle competenze specifiche, gli obiettivi dei
suddetti corsi potrebbero essere così declinati:
-Favorire la conoscenza dei docenti relativamente alle cause, biologiche, psicologiche e relazionali, che sono alla base dei Bisogni Educativi Speciali (BES) ed in particolare: i Disturbi
Specifici dell’Apprendimento (dislessia, discalculia, disortografia, disgrafia), Il (Disturbo da
Deficit di Attenzione/Iperattività), lo svantaggio socio-economico, linguistico e culturale.
- Costruire percorsi di didattica inclusiva, utilizzando strumenti di intervento finalizzati
all'inserimento degli studenti con BES ed alla promozione del successo scolastico, anche
in collaborazione con personale specializzato e le strutture territoriali
L'Istituto Comprensivo Tieri ha già attivato ed effettuato già percorsi spcifici di formazione e
aggiornamento degli insegnanti su varie tematiche (disagio, didattiche, valutazione,.)
I docenti dei vari ordini di scuola risultano interessati e motivati a momenti di formazione e di
informazione organizzate dalla scuola, da enti esterni al fine di migliorare il proprio bagaglio
culturale e professionale
Nel corso del prossimo anno scolastico, in base alla disponibilità delle risorse finanziarie, altri
percorsi potranno essere previsti su tematiche specifiche legate alle varie necessità tenendo conto
anche degli alunni in ingresso, delle nuove rilevazioni e delle possibili modifiche delle situazioni già presenti
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;
- L'innovazione della normativa sui BES
propone
la costruzione di
un Piano
Didattico Personalizzato (PDP) che prevedere misure compensative e dispensative anche per
gli alunni non certificati.
Ciò legittima l'uso già in atto nella nostra scuola, di elaborare un percorso didattico personalizzato ed individualizzato per i suddetti alunni, nonché criteri e strategie di valutazione
diversificate e coerenti con prassi inclusive.
Le verifiche, in vista della valutazione, saranno diversificate coerentemente al tipo di disabilità
o svantaggio, prevedendo tempi e forme differenziate di esecuzione.
La valutazione delle azioni inclusive, contenute nel Piano Annuale per l’Inclusività, avverrà
in itinere ed interesserà il processo di insegnamento/apprendimento in generale e tutte le parti
in gioco n e l l o s t e s s o . la Scuola dovrà
monitorare punti di forza e criticità, cercando di
rispondere appieno alle esigenze del soggetto che apprende. La parti interessate saranno:
L’alunno come interlocutore del dialogo educativo
Il docente come operatore nella sua professionalità
La programmazione come strumento nella sua validità
L’organizzazione dell’ambiente educativo e la sua efficacia
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
Al fine di promuovere una vera integrazione degli alunni disabili, e di tutti i BES, la Scuola
attiva tutte le risorse per meglio garantire un positivo e funzionale esito del processo di inclusività, predisponendo prima di tutto un Piano attuativo nel quale coinvolgere tutti i soggetti responsabili, ognuno con competenze e compiti ben definiti;

Dirigente scolastico

Gruppo di coordinamento (GLI)

Docenti curriculari

Docenti di sostegno
L’insegnante di sostegno contitolare all'interno della classe, deve tenere conto dell’orario delle
discipline “sensibili” ma anche degli eventuali momenti dove i lavori di gruppo e quelli
laboratoriali sono fondamentali nell’attività didattica. Nel caso di adozione di programmazione
differenziatasi svilupperanno tutti i possibili punti di raccordo con la programmazione di
classe per favorire l’inclusione dell’alunno. Le attività di sostegno si svolgono prevalentemente
in classe, solo per casi gravi e particolari possono essere programmati momenti educativo - didattici fuori dalla classe.
Gli insegnanti di sostegno promuovono attività individualizzate, attività con gruppi etero-generi
di alunni, attività laboratoriali con gruppi e con singoli.
Tutti i soggetti coinvolti sono impegnati nell'organizzazione di azioni e metodologie che
favoriscano l'inclusione, e il successo della persona.
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che
riguardano l’organizzazione delle attività educative
Le famiglie rappresentano un tassello importante dell'intero progetto messo in campo dalla scuola e attraverso cui realizzare percorsi formativi e positivi.
La famiglia è chiamata alla responsabilità e alla collaborazione al fine di costruire anche un rapporto di fiducia aperto al dialogo educativo benefico per il processo di apprendimento del figlio
La corretta e completa compilazione dei PDP e la loro condivisione con le famiglie diventano
indispensabili
per la corretta gestione dei piani personalizzati e il buon rapporto con le famiglie che devono
essere coinvolte nei punti nodali del percorso scolastico dei figli in nome di quella
corresponsabilità educativa, che impone attenzione soprattutto nella trasmissione e osservanza
delle regole e dei comportamenti e nel lavoro di responsabilizzazione e consapevolezza degli alunni.
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;
“Tutti i bambini possono imparare e tutti i bambini sono tra loro diversi” (UNESCO).
La diversità deve essere considerata una risorsa e non un elemento non discriminante.
Nella diversità ognuno di noi si può rispecchiare per trovare somiglianze e differenze e costruire
così la propria identità.
L’integrazione e l’inclusività nella scuola significano ascolto, conoscenza, comprensione del valore altrui, scambio tra persone e tra modi di essere.
In questo contesto, dunque, cambia il ruolo del docente, che non deve avere solo
conoscenze, ma
deve saper progettare percorsi, anche differenziati; saper scegliere tra i contenuti quelli giusti, mirati al raggiungimento degli obiettivi che si propone; saper motivare e rendere interessante la scuola;
sapersi relazionare in modo efficace an tutti gli alunni; saper creare all’interno della classe un clima
armonioso , seguendo itinerari funzionali ai percorsi di sviluppo e ai ritmi di apprendimento dei singoli alunni. Per raggiungere questi obiettivi occorre soprattutto la programmazione periodica
quotidiana dell’attività educativa e didattica che passi attraverso una
e
programmazione persona-
lizzata, frutto di ricerca, di studio e di sperimentazione. Se il successo formativo va garantito, occorre assicurare le condizioni che rendano possibile l’apprendimento a tutti gli alunni.
L’azione della scuola per la realizzazione di curricoli organizzativi si strutturerà nelle seguenti fasi:
•
Accoglienza in termini di tempi, spazi e interventi specifici;
•
FASE: Progettualità mirate;
•
FASE: Documentazione e pubblicizzazione del lavoro
•
FASE: Verifica e valutazione
Il GLI deve tenere conto e sostenere le varie forme di diversità, disabilità e svantaggio, al fine di
garantire il successo scolastico di tutti gli alunni. Essenziale diventa l'individuazione e la messa
in campo di strategie educative e didattiche che tengono conto della persona, della sua unicità,
del quadro specifico, del contesto ambientale, del SES
Nelle classi con alunni con disabilità si adottano strategie e metodologie che favoriscano
l’inclusione e il lavoro di gruppo come l’apprendimento cooperativo e il tutoring, le attività di
tipo laboratoriale Individualizzazione dei percorsi d’apprendimento:
Valorizzazione delle risorse esistenti
La scuola, intesa come luogo fisico in cui si realizza un progetto educativo-formativo, deve essere dotata di strutture e risorse che favoriscano l’uso di strumenti e tecnologie di supporto
all’azione didattica.
L’utilizzo dei laboratori presenti nella scuola servirà a creare un contesto di apprendimento
personalizzato che possa trasformare e valorizzare anche le situazioni di potenziale difficoltà.
La presenza nella scuola di diverse LIM permetterà di integrare vecchi e nuovi linguaggi, in raccordo con le richieste e la necessità di una comunicazione/formazione multimediale, prevedendo
anche la creazione di una Piattaforma informatica per la raccolta dei materiali didattici e catalogazione. Sarà valorizzato l’uso dei software in relazione agli obiettivi didattici che si vogliono raggiungere per favorire l’interazione e la partecipazione di tutti gli alunni.
Verranno, inoltre, utilizzati spazi diversi ed “altri” rispetto alle aule, per creare situazioni
d’apprendimento favorevoli soprattutto per gli alunni in situazione di svantaggio:
•
aule multimediali
•
aule di scienze
•
aula di musica
•
laboratori
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti
di inclusione
L’eterogeneità dei soggetti con BES e la molteplicità di risposte possibili richiede l’articolazione
di un progetto globale che valorizzi prioritariamente le risorse della comunità scolastica e definisca la richiesta di risorse aggiuntive per realizzare interventi precisi. Le proposte progettuali, per la metodologia che le contraddistingue, per le competenze specifiche che richiedono,
necessitano di implementare risorse aggiuntive e non completamente presenti nella scuola.
L’istituto necessita di:
docenti da utilizzare nella realizzazione dei progetti di inclusione e personalizzazione degli apprendimenti
docenti da utilizzare su progetti alunni a rischio dispersione scolastica
finanziamenti per corsi di formazione sulla didattica inclusiva
sostegno adeguato alle reali necessità per gli alunni con disabilità
educatori, della comunicazione e alla persona per gli alunni con disabilità
incremento delle risorse umane per favorire la promozione del successo formativo per alunni
stranieri e per corsi di alfabetizzazione (laboratori di L2 in tutti i plessi)
risorse umane per l’organizzazione e la gestione di laboratori informatici,
incremento di risorse tecnologiche in dotazione alla singole classi, specialmente dove sono indispensabili strumenti compensativi
costituzione di reti di scuole in tema di inclusività.
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico,
la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.
Grande importanza è data all'accoglienza: così per i futuri alunni verranno realizzati progetti di
continuità, in modo che, in accordo con le famiglie e gli insegnanti, essi possano vivere serenamente il passaggio fra i diversi ordini di scuola. Valutate quindi le disabilità e i bisogni educativi
speciali presenti, si provvederà al loro inserimento nella classe più adatta.
Il PAI propone e sottolinea il concetto di "continuità". Una continuità che accompagna l'alunno nella crescita personale e formativa. Fondamentale diventa l'Orientamento come strumento
di arricchimento della persona in cammino verso la consapevolezza.
Un disegno complesso e ambizioso quello della scuola da portare avanti impiegando tutte le risorse in grado di creare quella sinergia di intenti e di azioni che guidino
la persona nel lungo
e anche contorto percorso di costruzione del progetto di vita futura.
La nostra scuola considera la continuità educativo-didattica un fattore determinante e facilitante il
processo di apprendimento dell’alunno con disabilità e/o con svantaggio. Nella propria Offerta
Formativa, pianifica le azioni e le attività didattiche nell’ottica della costruzione di un “ curricolo
verticale”, che identifichi l’unitarietà ed al contempo la progressione del percorso formativo dei
nostri alunni. Fondamentale è che, innanzitutto, le scelte metodologico-didattiche si fondino sulla
consapevolezza che è necessaria una forte interazione fra i diversi segmenti della scuola
dell’obbligo e questo è possibile solo adottando la prassi di una progettazione concordata, in
continuità a partire dalla scuola dell’infanzia per arrivare alla scuola secondaria di I grado.
Nelle classi- ponte è importante stabilire un canale di scambio di informazioni e di esperienze tra i
docenti che hanno seguito gli alunni coinvolti nei BES con i futuri docenti ed organizzare attività
comuni per facilitare e favorire l’ inserimento nel successivo grado d’istruzione.
In questa fase di passaggio è necessario dedicare maggiore attenzione all’accoglienza, alla diagnosi
dei bisogni, al sostegno, alla rimotivazione anche attraverso il ricorso a materiali appositamente
prodotti (progetti di accoglienza, test di ingresso, schede diagnostiche, griglie di osservazione,
schemi per colloqui individuali o di gruppo ecc.) e ad una mirata attività di coinvolgimento
dei docenti delle classi.
A sostegno dell’alunno, dunque, si attueranno iniziative atte a rendere più fluido e meno traumatico il passaggio, tenendo conto soprattutto della complementarietà delle esperienze che l’alunno
possiede e continuerà ad acquisire nel rapporto con gli altri e con l’ambiente circostante. Ciascun
ordine scolastico, pertanto, nel rispetto degli specifici ruoli ed obiettivi, é chiamato a contribuire a
garantire un sistema di rapporti interattivi. Tale raccordo si realizza con piani d’intervento progettati ed organizzati all’interno del POF, secondo un itinerario curricolare organico e
condiviso. In
una realtà dinamica come quella attuale, in cui tutto cambia velocemente, anche le scuole cambiano, si rinnovano, si raccordano in disegni e progetti unitari perché unitario é il processo educativo degli alunni nei diversi gradi scolastici. Questa collaborazione e questo
progetto sono, dun-
que, segni di una continuità che esprime la qualità della scuola ed il valore
dell’iniziativa.
formativo
Istituto Comprensivo Statale“V. Tieri”
Corigliano Calabro (CS)
PIANO TRIENNALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PNSD
A cura dell'Animatore Digitale: docente Tina Reo
PREMESSA
Come previsto dalla Legge 107/2015 di riforma del sistema dell’Istruzione all’art. 1 comma 56 il
MIUR, con D.M. n. 851 del 27.10.2015, ha adottato il Piano Nazionale Scuola Digitale. Si tratta di
un’opportunità di innovare la scuola, adeguando non solo le strutture e le dotazioni tecnologiche a
disposizione degli insegnanti e dell’organizzazione, ma soprattutto le metodologie didattiche e le
strategie usate con gli alunni in classe. Per facilitare l'attuazione del PNSD, il MIUR ha individuato
una nuova figura che coordina la diffusione dell’innovazione digitale a scuola e le attività del Piano
stesso: l'Animatore Digitale, supportato da un team di docenti.
FINALITÁ DEL PIANO
Sviluppare le competenze digitali degli studenti.
Potenziare gli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i
processi di innovazione delle istituzioni scolastiche.
Adottare strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e
la condivisione di dati.
Formare i docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale;
formare il personale amministrativo e tecnico per l’innovazione digitale
nell’amministrazione.
Potenziare le infrastrutture di rete.
Valorizzare le migliori esperienze nazionali.
Definire i criteri per l’adozione dei testi didattici in formato digitale e per la diffusione di
materiali didattici anche prodotti autonomamente dalle scuole.
OBIETTIVI
TEMPI
P
FORMAZIONE
INTERNA
R
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M
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A
N
N
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L
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À
A.S.
2016/2017
ATTIVITÁ
RISORSE
MONITORAGGIO
UMANE/
FINANZIARIE
 Pubblicizzazione e
socializzazione delle
finalità del PNSD con
il corpo docente
 Somministrazione di
un questionario ai
docenti per rilevare,
analizzare e
determinare i diversi
livelli di partenza al
fine di organizzare
corsi di formazione
ad hoc per acquisire
le competenze di base
informatiche e/o
potenziare quelle già
esistenti.
 Formazione base per
l’uso degli strumenti
tecnologici già
presenti a scuola.
 Formazione base dei
docenti all'uso delle
LIM.
 Formazione base
sulle metodologie e
sull'uso degli
ambienti per la
Didattica digitale
integrata.
 Utilizzo base del
Registro Elettronico.
 Coinvolgimento di
tutti i docenti
nell'utilizzo di testi
digitali.
 Partecipazione a
bandi nazionali,
europei ed
internazionali.
-Animatore
Digitale
- Coinvolgimento
dei docenti
-Formatori
interni/
esterni
- Effettivo utilizzo
delle tecniche
apprese
 Formazione avanzata
per l’uso degli
strumenti tecnologici
in dotazione alla
scuola.
 Formazione avanzata
sulle metodologie e
sull'uso degli
-Animatore
Digitale
- Coinvolgimento
dei docenti
-Formatori
interni/
esterni
- Effettivo utilizzo
delle tecniche
apprese
-Bilancio
d'Istituto
-PON2014/
2020
-Bilancio


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D
A

A
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L
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A.S.
2017/2018


ambienti per la
d'Istituto
Didattica digitale
integrata.
-PON 2014/
2020
Formazione per gli
studenti e le famiglie
sulla cittadinanza
digitale.
Creazione da parte di
ogni docente del
proprio e-portfolio.
Sperimentazione e
diffusione di
metodologie e
processi di didattica
attiva e collaborativa.
Coinvolgimento di
tutti i docenti
all’utilizzo di testi
digitali e all’adozione
di metodologie
didattiche innovative.
Utilizzo di pc, tablet e
Lim nella didattica
quotidiana.
Scenari e processi
didattici per
l’integrazione del
mobile, gli ambienti
digitali e l’uso di
dispositivi individuali
a scuola (BYOD).
Organizzazione della
formazione anche
secondo nuove
modalità: utilizzo
nella scuola primaria
delle ore di
programmazione per
avviare in forma di
ricerca – azione
l’aggiornamento sulle
tematiche del digitale.
Partecipazione a
bandi nazionali,
europei ed
internazionali.
T
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A.S.
2018/2019
OBIETTIVI
TEMPI
 Elaborazione di lavori
in team e di
coinvolgimento della
comunità (famiglie,
associazioni, ecc.).
 Creazione di reti e
consorzi sul territorio,
a livello nazionale e
internazionale.
 Realizzazione di
programmi formativi
sul digitale a favore
di studenti, docenti,
famiglie, comunità.
 Utilizzo dati (anche
INVALSI,
valutazione,
costruzione di
questionari) e
rendicontazione
sociale (monitoraggi).
 Studio di soluzioni
tecnologiche da
sperimentare e su cui
formarsi per gli anni
successivi.
 Partecipazione a
bandi nazionali,
europei ed
internazionali.
ATTIVITÀ
-Animatore
Digitale
- Coinvolgimento
dei docenti
-Formatori
interni/
esterni
- Effettivo utilizzo
delle tecniche
apprese
-Bilancio
d'Istituto
-PON
2020
2014/
RISORSE
UMANE/
MONITORAGGIO
FINANZIAMENTI
P
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M
A
COINVOLGIMENTO
DELLA COMUNITÀ
SCOLASTICA
A
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À
 Utilizzo di un Cloud
d’Istituto per la
condivisione di
attività e la diffusione
delle buone pratiche.
 Partecipazione della
scuola Primaria e
Secondaria di Primo
Grado all’Ora del
Codice, nell’ambito
del progetto
“Programma il
futuro”.
 Partecipazione alle
Olimpiadi di Problem
Solving.
-Animatore
Digitale
- Coinvolgimento
dei docenti nei
percorsi formativi
-F.S.
Responsabile Partecipazioni
manutenzione delle classi alle
del
sito attività proposte
scolastico
- Effettivo utilizzo
-Formatori
delle tecniche
interni/
apprese
esterni
-Bilancio
d'Istituto
A.S.
2016/2017
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N
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A.S.
2017/2018
T
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A
 Coordinamento con le - PON 2014/
2020
figure di sistema e
con gli operatori
tecnici.
 Ammodernamento
del sito internet della
scuola, anche
attraverso
l’inserimento in
evidenza delle
priorità del PNSD.
 Realizzazione di
ambienti di
apprendimento per la
didattica digitale
integrata.
 Promuovere la
costruzione di
laboratori per
stimolare la creatività.
 Realizzazione di una
biblioteca scolastica
come ambiente
multimediale.
 Implementazione
dell’utilizzo di archivi
cloud.
 Implementazione del
sito internet della
scuola.
 Coordinamento con le
figure di sistema e
con gli operatori
tecnici.
-Animatore
Digitale
 Ricognizione
dell’eventualità di
nuovi acquisti e
fundraising.
 Gestione della
sicurezza dei dati
anche a tutela della
privacy.
 Sperimentazione di
soluzioni digitali
hardware e software
sempre più
innovative.
 Realizzazione di una
comunità anche
-Animatore
Digitale
- Coinvolgimento
dei docenti nei
percorsi formativi
-F.S.
Responsabile Partecipazioni
manutenzione delle classi alle
del
sito attività proposte
scolastico
- Effettivo utilizzo
-Formatori
delle tecniche
interni/
apprese
esterni
-Bilancio
d'Istituto
- PON 2014/
2020
- Coinvolgimento
dei docenti nei
percorsi formativi
-F.S.
Responsabile Partecipazioni
manutenzione delle classi alle
del
sito attività proposte
scolastico
- Effettivo utilizzo
-Formatori
delle tecniche
interni/
apprese
esterni
- Apertura alle
-Bilancio
famiglie del
d'Istituto
Registro
A
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A.S.
2018/2019
OBIETTIVI
TEMPI
online con famiglie e
Elettronico
territorio, attraverso - PON 2014/
servizi digitali che
2020
potenzino il ruolo del
sito web della scuola
e favoriscano il
processo di
dematerializzazione
del dialogo scuolafamiglia.
 Nuove modalità di
educazione ai media
con i media.
 Coordinamento con le
figure di sistema e
con gli operatori
tecnici.
ATTIVITÀ
RISORSE
UMANE/
MONITORAGGIO
FINANZIARE
P
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M
A
CREAZIONE
DI SOLUZIONI
INNOVATIVE
A
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A.S.
2016/2017
 Ricognizione della
dotazione tecnologica
di Istituto e sua
eventuale
implementazione.
 Selezione e
presentazione di Siti
dedicati, App,
Software e Cloud per
la didattica.
 Presentazione di
strumenti di
condivisione, di
repository, di
documenti, forum,
blog e classi virtuali.
 Educazione ai media
e ai social network.
 Sviluppo del pensiero
computazionale.
 Introduzione al
coding.
 Ricerca, selezione,
organizzazione di
informazioni.
 Coordinamento delle
iniziative digitali per
l’inclusione.
-Animatore
Digitale
-Formatori
interni/
esterni
-Bilancio
d'Istituto
- PON 20142020
“Cablaggio
Istituti”
Cablaggio
LAN/WLAN
interno di tutti gli
spazi
- Coinvolgimento
di
docenti
e
studenti
nelle
attività proposte
S
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A
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 Orientamento per le
carriere digitali.
 Cittadinanza digitale.
 Costruire curricola
verticali per la
costruzione di
competenze digitali,
soprattutto trasversali
o calati nelle
discipline.
 E-Safety.
 Qualità
dell’informazione,
copyright e privacy.
 Azioni per colmare il
divario digitale
femminile.
 Costruzione di
curricola digitali.
-Animatore
Digitale
 Aggiornare il
curricolo di
tecnologia.
 Fare coding
utilizzando software
dedicati (Scratch)
 Educare al saper fare:
making, creatività e
manualità.
 Risorse educative
aperte (OER) e
costruzione di
contenuti digitali.
 Collaborazione e
comunicazione in
rete: dalle piattaforme
digitali scolastiche
alle comunità virtuali
di pratica e di ricerca.
-Animatore
Digitale
-Formatori
interni/
esterni
-Bilancio
d'Istituto
Cablaggio
LAN/WLAN
interno di tutti gli
spazi
- Coinvolgimento
di
docenti
e
studenti
nelle
attività proposte
- PON 20142020
“Cablaggio
Istituti”
A.S.
2017/2018
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A.S.
2018/2019
-Formatori
interni/
esterni
-Bilancio
d'Istituto
- PON 20142020
“Cablaggio
Istituti”
Cablaggio
LAN/WLAN
interno di tutti gli
spazi
- Coinvolgimento
di
docenti
e
studenti
nelle
attività proposte
I.C. “V.Tieri” Corigliano Cal.
Progetto Attività alternative alla religione cattolica
a.s. 2015/2016
Denominazione del progetto esecutivo
“Espressione dei propri sentimenti e stati d’animo”
Plessi Coinvolti:
Scuola Primaria: G:Rodari
Scuola Secondaria: V.Tieri
Numero di alunni coinvolti:
6 Scuola primaria
5 scuola secondaria di 1° grado
Docente responsabile del progetto: Funzione Strumentale Area 3
Docenti coinvolti :
N° 4 docenti
Durata del progetto:
Tutto l’anno scolastico, per due ore settimanali nella Scuola Primaria e un’ora a settimana nella
Scuola Secondaria (come da orario assegnato all’insegnamento della Religione Cattolica)
Periodo di attuazione del progetto: a. s. 2016 – 2017
Nota bene: il progetto dovrà concludersi con la riconsegna di tutto il materiale alla F.S. Area 3
PREMESSA
Il progetto viene realizzato per l'effettuazione dell'attività alternativa alla religione cattolica per gli
alunni non avvalentisi. Nel pieno rispetto delle libere scelte dei genitori, alla luce delle esperienze
condotte nei precedenti anni scolastici, alla scuola è richiesto di saper costruire sistemi di inse-
1
gnamento modellati sui bisogni e le risorse degli alunni, tali da far acquisire abilità e competenze
di base a tutti, senza mortificare l’eccellenza di quanti aspirano a percorsi formativi di approfondimento, nei modi, nei tempi e nella misura di cui ogni alunno è capace.
La sfida posta ai docenti è, perciò, quella di migliorare la qualità della scuola, utilizzando razionalmente le sue risorse e ponendo i ragazzi al centro dell’attività didattica.
Le CM 129/86 e 130/86 propongono, per il primo ciclo, che tali attività, concorrenti al processo
formativo della personalità degli alunni/allievi, siano volte “all’approfondimento di quelle parti
dei programmi più strettamente attinenti ai valori della vita e della convivenza civile”(C.M. 129)
e “all’approfondimento di quelle parti dei programmi di storia e di educazione civica più strettamente attinenti alle tematiche relative ai valori fondamentali della vita e della convivenza civile”
(C.M. 130) .
Anche il nostro POF evidenzia che tutta l'attività della scuola è volta a garantire il rispetto di diritti
e il soddisfacimento di bisogni.
MOTIVAZIONE
Nell’anno scolastico 2016/2017, nell’Istituto sono presenti Nr. 6 alunni di scuola Primaria e 5 alunni di Scuola Secondaria di I grado che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica. Dalle richieste dei genitori, (sondaggio maggio 2015) è emerso un orientamento verso le
tematiche legate alla sfera affettivo- relazionale e di cittadinanza attiva.
FINALITÀ
Le finalità del progetto sono:

Garantire il successo formativo degli alunni attraverso il riconoscimento delle proprie
emozioni, la capacità di saperle gestire, e lo sviluppo di competenze socio-relazionali;

Proseguire il processo di costruzione di una cittadinanza attiva.

Orientare gli alunni nella costruzione del proprio percorso formativo.
OBIETTIVI
Il progetto tende a raggiungere i seguenti obiettivi formativi:

Riconoscersi come soggetti portatori di emozioni, sentimenti e valori

Riconoscersi come soggetti di diritti/doveri (individuali e collettivi).
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO:
2
 Riconoscere le proprie radici familiari, sociali, culturali;
 Riconoscere le necessità “primarie” di ogni individuo;
 Sentire il bisogno di darsi delle regole;
 Riconoscere l’importanza delle leggi
Gli obiettivi cognitivi sono:
- Potenziare le abilità di studio, di ricerca e di interpretazione della realtà
- Trasporre conoscenze, esperienze, abilità acquisite in situazioni nuove.
ATTIVITÀ
Nella consapevolezza che la costruzione di una “persona consapevole di sé, del proprio valore e
del proprio ruolo nella società” passa attraverso un sapere vivo e contestualizzato, si ritiene opportuno proporre compiti autentici, in quanto modalità che si prefiggono di non limitare l’attenzione
alle conoscenze o abilità raggiunte, ma di esplorare la padronanza all’interno di un determinato
dominio di competenza.
Ci riferisce a problemi, ovvero a situazioni che richiedono di mobilitare le proprie risorse per trovare delle soluzioni; evidentemente nel lavoro scolastico non sempre è possibile riferirsi a situazioni reali, autentiche, spesso occorre predisporre ambienti simulati, che mirano a riprodurre condizioni di realtà in forma semplificata, esercitando quella mediazione didattica che è propria
dell’azione di insegnamento ed è pertanto rintracciabile anche nel momento della valutazione.
In secondo luogo si tratta di stimoli che sollecitano l’impiego di processi cognitivi complessi –
quali il pensiero critico, la ricerca di soluzioni originali, la rielaborazione di contenuti e/o procedure – e l’integrazione degli apprendimenti acquisiti in funzione della soluzione di un problema; per
tale ragione tendono spesso a superare i confini delle singole discipline e a richiedere di mobilitare diverse componenti del proprio sapere pregresso in relazione al compito da affrontare.
Si tratta di compiti che mirano a stimolare l’interesse degli studenti, la loro motivazione a impiegare in modo efficace il proprio sapere, a mobilitare le proprie risorse cognitive, sociali, affettive
in relazione al compito richiesto.
CONTENUTI E ATTIVITÀ: ______________________________________
(Saranno individuati ed esplicitati nei singoli progetti esecutivi)
3
CONTROLLO E VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
Per valutare l’efficacia dell’intervento didattico, si utilizzeranno varie forme di strumenti
finalizzati alla valutazione dei molteplici aspetti che concorrono nella formazione
dell’alunno. I diversi elementi e criteri di valutazione saranno comunicati sia agli alunni sia ai
genitori in modo che ciascuno acquisisca consapevolezza dell’evoluzione del processo di
formazione.
CRITERI DI VALUTAZIONE
→ Livello della situazione di partenza
→ Accertamento della presenza alle lezioni
→ Evoluzione del processo di apprendimento (progressi o anche regressi fatti registrare)
→ Misurazione di prestazioni nelle prove orali, in quelle scritte e nei lavori di gruppo
→ Livello delle competenze raggiunte
→ Livello di accettabilità
→ Livello di eccellenza
→ Metodo di lavoro
→ Impegno a casa e a scuola
→ Partecipazione e interesse per le varie attività proposte
→ Perseveranza e determinazione con cui si affronta il percorso formativo
→ Atteggiamenti responsabili finalizzati al “proprio successo scolastico”
MODALITA’ DI TRASMISSIONE DELLE VALUTAZIONI ALLE FAMIGLIE
→ Colloqui individuali generali
→ Incontri individuali col docente
→ Comunicazioni sul diario personale dell’alunno
→ Registro elettronico online
VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
Per gli alunni diversamente abili, la valutazione e strettamente correlata al percorso
individuale e tenderà a mettere in evidenza l’intero percorso dell’alunno.
Tenuto conto che non è possibile, per tali alunni, definire un’unica modalità di valutazione
degli apprendimenti, si precisa che essa verra definita nel PEI di ogni singolo alunno e che
potrà essere:
uguale a quella della classe
in linea con quella della classe, ma con criteri personalizzati
differenziata
mista
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE CHIAVE EUROPEE E DI CITTADINANZA
Competenze
chiave europee
Competenze di
cittadinanza
Imparare ad
imparare
Valutazione
Descrittori
Indicatori
Conoscenza di
sé (limiti,
capacità..)
È pienamente consapevole delle proprie capacità e dei propri punti
deboli e li sa gestire.
È consapevole delle proprie capacità e dei propri punti deboli e li sa gestire.
È consapevole delle proprie capacità e dei propri punti deboli e inizia a
saperli gestire.
10
Riconosce generalmente le proprie risorse e capacità e inizia a saperli gestire.
Si avvia a identificare punti di forza e di debolezza e cerca di gestirli.
Ricerca in modo autonomo e spontaneo fonti e informazioni.
Sa gestire in modo appropriato, produttivo e autonomo, i diversi
supporti utilizzati e scelti.
7
6
10
Ricerca in modo autonomo fonti e informazioni. Sa gestire,
in modo appropriato e produttivo, i diversi supporti utilizzati
Ricerca in modo autonomo fonti e informazioni. Sa gestire
in modo appropriato i diversi supporti utilizzati e scelti.
Ricerca e utilizza in modo autonomo fonti e informazioni, gestendo i
diversi supporti utilizzati.
Guidato/a ricerca e utilizza fonti e informazioni e riesce a gestire i
supporti di base utilizzati.
Metodo di studio personale, attivo e creativo, utilizzando in modo
corretto e proficuo il tempo a disposizione
Metodo di studio personale, efficace e produttivo, utilizzando in modo
corretto il tempo a disposizione
Metodo di studio autonomo ed efficace , utilizzando in modo
adeguato il tempo a disposizione
Metodo di studio abbastanza autonomo ed efficace , utilizzando in
modo adeguato il tempo a disposizione
Metodo di studio ancora dispersivo, incerto, non sempre adeguato
9
Imparare
a
imparare
Uso di
strumenti
informativi
Acquisizione di
un metodo di
studio e di
lavoro
9
8
8
7
6
10
9
8
7
6
Competenze
chiave europee
Competenz e di
cittadinanza
Descrittori
Indicatori
Spirito di iniziativa e
imprenditorialità
Progettare
Uso delle
conoscenze
apprese per
realizzare un
prodotto.
Utilizza in maniera completa le conoscenze apprese e approfondite per
ideare e realizzare un prodotto.
Utilizza in maniera completa le conoscenze apprese per pianificare e
realizzare un prodotto.
10
Utilizza nel complesso le conoscenze apprese per pianificare e realizzare un
prodotto.
8
Utilizza discretamente le conoscenze apprese per realizzare un prodotto.
Utilizza parzialmente le conoscenze apprese per realizzare un semplice
prodotto
Organizzazione del
Organizza il materiale in modo razionale e originale
materiale per realizzare
Organizza il materiale in modo corretto e razionale
un prodotto
Organizza il materiale in modo appropriato
Si orienta nell’ organizzare il materiale
Organizza il materiale in modo non sempre corretto
Comprensione e uso dei Comprende tutti i generi di messaggi e di diversa complessità trasmessi
linguaggi di vario genere con diversi supporti.
Comprende nel complesso tutti i generi di messaggi e di diversa complessità
trasmessi con diversi supporti.
Comprende diversi generi di messaggi e di una certa complessità
trasmessi con vari supporti
7
6
Comunicazione
nella
madrelingua
Comunicare
comprendere e
rappresentare
Comunicazione nelle
lingue straniere
Competenza
digitale
Consapevolezza ed
espressione
culturale
Uso dei linguaggi
disciplinari
Comprende nel complesso messaggi di molti generi trasmessi con diversi
supporti diversi
Comprende semplici messaggi trasmessi con alcuni supporti
Si esprime utilizzando in maniera sicura, corretta, appropriata e originale tutti i
linguaggi disciplinari mediante supporti vari.
Si esprime utilizzando in maniera corretta e appropriata i linguaggi disciplinari
mediante supporti vari.
Si esprime utilizzando correttamente tutti i linguaggi disciplinari mediante
supporti vari
Si esprime utilizzando abbastanza correttamente i linguaggi
disciplinari
Si esprime utilizzando in modo semplice ed essenziale i linguaggi disciplinari.
Valutazione
9
10
9
8
7
6
10
9
8
7
6
10
9
8
7
6
Competenze
chiave
europee
Competenze
sociali e civiche
Competenze di
cittadinanza
Collaborare e
partecipare
Descrittori
Indicatori
Interazione
nel gruppo.
Interagisce in modo collaborativo, partecipativo e costruttivo nel gruppo.
Interagisce in modo partecipativo e costruttivo nel gruppo
Interagisce attivamente nel gruppo
Interagisce in modo collaborativo nel gruppo.
Ha difficoltà di collaborazione nel gruppo.
10
9
8
7
6
Disponibilità al
confronto
Gestisce in modo positivo la conflittualità e favorisce il confronto
Gestisce in modo positivo la conflittualità ed è sempre disponibile al
Gestisce in modo positivo la conflittualità ed è quasi sempre disponibile
al confronto
Cerca di gestisce in modo positivo la conflittualità
Non sempre riesce a gestisce la conflittualità
10
9
8
Conosce e rispetta sempre e consapevolmente i diversi punti di vista e
ruoli altrui.
Conosce e rispetta sempre i diversi punti di vista e i ruoli altrui.
Conosce e rispetta i diversi punti di vista e i ruoli altrui.
Generalmente rispetta i diversi punti di vista e i ruoli altrui
Rispetta saltuariamente i diversi punti di vista e i ruoli altrui
Assolve in modo attivo e responsabile gli obblighi scolastici
Assolve in modo regolare e responsabile gli obblighi scolastici
Assolve in modo regolare e abbastanza responsabile gli obblighi scolastici
Assolve in modo regolare gli obblighi scolastici
Assolve in modo discontinuo gli obblighi scolastici
Rispetta in modo scrupoloso le regole
Rispetta consapevolmente le regole
Rispetta sempre le regole
Rispetta generalmente le regole
Rispetta saltuariamente le regole
10
Rispetto dei diritti
altrui
Agire in modo
autonomo e
responsabile
Assolvere gli
obblighi
scolastici
Rispetto delle
regole
Valutazione
7
6
9
8
7
6
10
9
8
7
6
10
9
8
7
6
Competenze
chiave europee
Competenze in
Matematica e
Competenze di
base in Scienze e
Tecnologia
Competenze
di
cittadinanza
Risolvere
problemi
Spirito di
iniziativa e
imprenditorialità
Individuare
collegamenti
e relazioni
Descrittori
Risoluzione di
situazioni
problematiche
utilizzando
contenuti e metodi
delle diverse
discipline
Individuare e
rappresentare
collegamenti e
relazioni tra
fenomeni, eventi
e concetti
diversi
Individuare
collegamenti fra
le varie aree
disciplinari
Indicatori
Valutazione
Riconosce i dati essenziali, autonomamente individua le fasi del percorso risolutivo
in maniera originale anche in casi articolati, ottimizzando il procedimento.
10
Riconosce i dati essenziali, individua le fasi del percorso risolutivo anche in casi di
una certa complessità e diversi da quelli affrontati, attraverso una sequenza ordinata di
procedimenti logici ed efficaci.
Riconosce i dati essenziali, individua le fasi del percorso risolutivo anche in casi
diversi da quelli affrontati, attraverso una sequenza ordinata di procedimenti logici e
adeguati.
Riconosce i dati essenziali, individua le fasi del percorso risolutivo, relativamente a
situazioni già affrontate, attraverso una sequenza ordinata di procedimenti adeguati.
9
Riconosce i dati essenziali in situazioni semplici e individua solo parzialmente le fasi del
percorso risolutivo, tentando le soluzioni adatte
Individua in modo preciso e ordinato i collegamenti e le relazioni tra i fenomeni, gli
eventi e i concetti appresi. Li rappresenta in modo corretto e creativo.
6
Individua in modo ordinato i collegamenti e le relazioni tra i fenomeni, gli eventi e i
concetti appresi. Li rappresenta in modo corretto.
Individua i collegamenti e le relazioni tra i fenomeni, gli eventi e i concetti appresi.
Li rappresenta in modo corretto
Individua i principali collegamenti e le fondamentali relazioni tra i fenomeni, gli eventi e i
concetti appresi. Li rappresenta in modo adeguatamente corretto.
Guidato/a individua i principali collegamenti tra fenomeni e concetti appresi. Ha
difficoltà nella loro rappresentazione.
Opera autonomamente e in modo corretto e creativo collegamenti fra le diverse
aree disciplinari, anche in relazione a problematiche complesse.
Opera autonomamente e in modo sicuro e corretto collegamenti coerenti e completi
fra le diverse aree disciplinari.
Opera autonomamente e in modo corretto collegamenti coerenti fra le diverse
aree disciplinari.
Opera con una certa autonomia collegamenti fra le diverse aree disciplinari.
Guidato riesce ad operare semplici collegamenti fra le diverse aree
disciplinari.
8
7
10
9
8
7
6
10
9
8
7
6
Competenza
digitale
Capacità di
Acquisire e
analizzare
interpretare
l’informazione l’informazione
Valutazione
dell’attendibilità
e dell’utilità
Distinzione di
fatti e opinioni
Analizza spontaneamente e autonomamente l’informazione, ricavata anche dalle
più comuni tecnologie della comunicazione.. Ne valuta consapevolmente
l’attendibilità e l’utilità.
Analizza autonomamente l’informazione, ricavata anche dalle più comuni
tecnologie della comunicazione. Ne valuta consapevolmente l’attendibilità e
l’utilità
Analizza autonomamente l’informazione, ricavata anche dalle più comuni
tecnologie della comunicazione. Cerca di valutarne l’attendibilità e l’utilità
10
Stimolato/a analizza autonomamente l’informazione, ricavata anche dalle più
comuni tecnologie della comunicazione. Cerca di valutarne l’attendibilità
e l’utilità
7
Deve essere guidato nella ricerca di informazioni richieste, ricavate anche dalle
più comuni tecnologie della comunicazione.
6
Sa distinguere in modo corretto, preciso e riflessivo fatti e opinioni.
10
Sa distinguere in modo corretto e preciso fatti e opinioni.
9
Sa distinguere in modo corretto fatti e opinioni
8
Sa distinguere in modo abbastanza corretto fatti e opinioni principali.
7
Deve essere guidato nella distinzione tra i fatti principali.
6
9
8
DESCRIZIONE VALUTAZIONE COMPETENZE DISCIPLINARI PRIMARIA E SECONDARIA I GRADO
Livelli
Voto
PRIMARIA
Conoscenze ampie e particolarmente approfondite. Abilità
complete e senza errori di lettura e scrittura, capacità di
comprensione e di analisi precisa e approfondita,
applicazione sicura, autonoma e completa delle nozioni
matematiche in situazioni anche nuove, esposizione
scorrevole, rigorosa, ricca, ben articolata e corretta; lessico
efficace e originale; capacità di sintesi personale creativa ed
originale e autonoma rielaborazione delle conoscenze.
SCUOLA SECONDARIA I GRADO
Conoscenze complete, organiche, particolarmente approfondite, senza
errori. Ottima capacità di comprensione e di analisi; corretta ed efficace
applicazione di concetti, regole e procedure; orientamento sicuro
nell’analisi e nella soluzione di un problema con risultati apprezzabili.
Esposizione fluida, rigorosa, ricca e ben articolata con uso di
terminologia corretta e varia e linguaggio specifico appropriato.
Sicurezza e competenza nell’utilizzare le strutture morfosintattiche;
autonomia di sintesi, di organizzazione e di rielaborazione delle
conoscenze acquisite con apporti critici originali e creativi, capacità di
operare autonomamente collegamenti tra discipline.
9
Conoscenze complete e approfondite. Abilità
corrette e sicure di lettura e scrittura, capacità di
comprensione e di analisi precisa e sicura, applicazione
sicura, autonoma e corretta delle nozioni matematiche in
situazioni anche nuove, esposizione chiara, precisa e ben
articolata, capacità di sintesi appropriata con spunti
creativi e originali
Conoscenze ampie, complete e approfondite.
Apprezzabile capacità di comprensione e di analisi; efficace
applicazione di concetti, regole e procedure, anche in situazioni nuove;
orientamento sicuro nell’analisi e nella soluzione di un problema con
risultati esaurienti, esposizione chiara, precisa, ricca e ben articolata con
uso di terminologia corretta e varia e linguaggio specifico appropriato.
Competenza nell’utilizzare le strutture morfosintattiche; autonomia di
sintesi e di rielaborazione delle conoscenze acquisite con apporti critici
originali, capacità di operare autonomamente collegamenti tra discipline.
8
Conoscenze complete. Abilità corrette di lettura e
scrittura, capacità di comprensione e di analisi precisa e
sicura, applicazione sicura e corretta delle nozioni
matematiche in situazioni via via più complesse,
esposizione chiara, articolata e corretta, lessico adeguato;,
capacità di sintesi appropriata con apporti critici personali
anche apprezzabili
Conoscenze sicure, complete e integrate con qualche apporto personale.
Buona capacità di comprensione e di analisi; appropriata applicazione di
concetti, regole e procedure; orientamento sicuro nell’analisi e nella
soluzione di un problema con risultati pertinenti; esposizione chiara e
articolata con uso di terminologia corretta, varia e linguaggio specifico
appropriato. Buona correttezza ortografica e grammaticale; autonomia di
sintesi e di rielaborazione delle conoscenze acquisite con apporti critici
talvolta originali.
B. Intermedio
A.Avanzato
A. Avanzato
10
(molto)
Conoscenza corretta degli elementi fondamentali delle
discipline. Abilità solide di lettura e scrittura, capacità di
comprensione e di analisi puntuale di semplici testi,
applicazione sostanzialmente corretta delle nozioni
matematiche senza gravi errori in situazioni semplici e note,
esposizione chiara e abbastanza precisa, lessico adeguato ma
non molto vario, sintesi parziale con alcuni spunti critici
6
Conoscenze semplici e sostanzialmente corrette
dei contenuti disciplinari più significativi. Elementare ma pertinente
capacità di comprensione e di analisi; accettabile e generalmente corretta
applicazione di concetti, regole e procedure; orientamento adeguato, se
guidato, nell’analisi e nella soluzione di un problema; esposizione
semplice e sostanzialmente corretta. Qualche errore a livello linguistico e
grammaticale; lessico povero ma appropriato; imprecisione nell’effettuare
sintesi con qualche spunto di autonomia di rielaborazione delle conoscenze
acquisite.
Conoscenza parziale dei minimi contenuti disciplinari ma tali Conoscenze generiche e parziali dei contenuti essenziali. Scarsa capacità
da consentire un graduale recupero, abilità di lettura e di
di comprensione e di analisi; modesta applicazione di concetti, regole e
scrittura ancora incerte ma in graduale miglioramento
procedure; orientamento difficoltoso e incerto nell’analisi e nella soluzione
rispetto alla situazione di partenza, capacità di comprensione di un problema; esposizione non sempre lineare e coerente. Errori a livello
scarsa e di analisi esigua o inconsistente, applicazione delle grammaticale; minime conoscenze lessicali con uso della lingua appena
nozioni matematiche parziale, ma in miglioramento rispetto accettabile; scarsa autonomia di rielaborazione delle conoscenze acquisite.
alla situazione di partenza, esposizione ripetitiva e imprecisa,
povertà lessicale.
D. Iniziale
C. Base
7
Basso
5
Basso
4
(molto)
Conoscenze generalmente complete e sicure.
Adeguata capacità di comprensione e di analisi; discreta applicazione di
concetti, regole e procedure; orientamento abbastanza sicuro nell’analisi
e nella soluzione di un problema con risultati pienamente sufficienti;
esposizione chiara e sostanzialmente corretta con uso di terminologia
appropriata e discretamente varia. Qualche carenza nel linguaggio
specifico; sufficiente correttezza ortografica e grammaticale; parziale
autonomia di sintesi e di rielaborazione delle conoscenze acquisite.
Conoscenza accettabile degli elementi essenziali
delle discipline. Abilità essenziali di lettura e
scrittura, capacità di comprensione e di analisi
elementare di semplici testi, applicazione delle
nozioni matematiche senza gravi errori in situazioni
semplici e note, esposizione in forma semplice e non
sempre corretta, lessico piuttosto generico, ma
accettabile
Conoscenza frammentaria e lacunosa anche dei contenuti
minimi disciplinari, abilità di base da recuperare, capacità di
comprensione scarsa e di analisi inconsistente o inesistente,
applicazione delle nozioni matematiche scorretta e con gravi
errori anche degli elementi essenziali, esposizione
gravemente scorretta, rammentata e confusa, povertà
lessicale.
Conoscenze gravemente incomplete e lacunose dei contenuti essenziali.
Estremamente limitata capacità di comprensione e di analisi; Scarsa
applicazione di concetti, regole e procedure; Mancanza di orientamento
nell’analisi e soluzione di un problema. Esposizione confusa ed
approssimativa Gravi errori a livello grammaticale; povertà lessicale con
utilizzo di termini ripetitivi e generici non appropriati ai linguaggi delle
singole discipline.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE COMPETENZE DISCIPLINE SECONDARIA I GRADO
Indicatori
Conoscenze
Comprensione e
analisi
Applicazione
Soluzione
situazione
problema
Voto
10
9
8
7
6
5
4
10
9
8
7
6
5
4
10
9
8
7
6
5
4
10
9
8
7
6
5
4
Descrittori
Complete, organiche, particolarmente approfondite
Ampie, complete e approfondite
Sicure, complete e integrate con qualche apporto personale
Generalmente complete e sicure
Semplici e sostanzialmente corrette dei contenuti disciplinari più significativi
Generiche e parziali dei contenuti essenziali
Gravemente incomplete e lacunose dei contenuti essenziali
Ottima capacità di comprensione e di analisi
Apprezzabile capacità di comprensione e di analisi
Buona capacità di comprensione e di analisi
Adeguata capacità di comprensione e di analisi
Elementare ma pertinente capacità di comprensione e di analisi
Scarsa capacità di comprensione e di analisi
Estremamente limitata capacità di comprensione e di analisi
Corretta ed efficace applicazione di concetti, regole e procedure
Efficace applicazione di concetti, regole e procedure, anche in situazioni nuove
Appropriata applicazione di concetti, regole e procedure
Discreta applicazione di concetti, regole e procedure
Accettabile e generalmente corretta applicazione di concetti, regole e procedure
Modesta applicazione di concetti, regole e procedure
Scarsa applicazione di concetti, regole e procedure
Orientamento sicuro nell’analisi e nella soluzione di un problema con risultati
apprezzabili
Orientamento sicuro nell’analisi e nella soluzione di un problema con risultati
esaudienti
Orientamento sicuro nell’analisi e nella soluzione di un problema con risultati
pertinenti
Orientamento abbastanza sicuro nell’analisi e nella soluzione di un problema con risultati pienamente sufficienti
Orientamento adeguato, se guidato, nell’analisi e nella soluzione di un problema
Orientamento difficoltoso e incerto nell’analisi e nella soluzione di un problema
Mancanza di orientamento nell’analisi e soluzione di un problema
Esposizione
Sintesi e
rielaborazione
10
Esposizione fluida, rigorosa, ricca e ben articolata con uso di terminologia corretta e varia e linguaggio specifico
appropriato. Sicurezza e competenza nell’utilizzare le strutture morfosintattiche.
9
Esposizione chiara, precisa, ricca e ben articolata con uso di terminologia corretta e varia e linguaggio specifico
appropriato. Competenza nell’utilizzare le strutture morfosintattiche
8
Esposizione chiara e articolata con uso di terminologia corretta, varia e linguaggio specifico appropriato. Buona
correttezza ortografica e grammaticale
7
Esposizione chiara e sostanzialmente corretta con uso di terminologia appropriata e discretamente varia. Qualche
carenza nel linguaggio specifico; sufficiente correttezza ortografica e grammaticale
6
Esposizione semplice e sostanzialmente corretta. Qualche errore a livello linguistico e grammaticale; lessico
povero ma appropriato
5
Esposizione non sempre lineare e coerente. Errori a livello grammaticale; minime conoscenze lessicali con uso
della lingua appena accettabile
4
Esposizione confusa ed approssimativa. Gravi errori a livello grammaticale; povertà lessicale con utilizzo di
termini ripetitivi e generici non appropriati ai linguaggi delle singole discipline.
10
Autonomia di sintesi, di organizzazione e di rielaborazione delle conoscenze acquisite con apporti critici originali
e creativi.
9
Autonomia di sintesi e di rielaborazione delle conoscenze acquisite con apporti critici originali
8
Autonomia di sintesi e di rielaborazione delle conoscenze acquisite con apporti critici talvolta originali
7
Parziale autonomia di sintesi e di rielaborazione delle conoscenze acquisite
6
Imprecisione nell’effettuare sintesi con qualche spunto di autonomia di rielaborazione delle conoscenze acquisite
5
Scarsa autonomia di rielaborazione delle conoscenze acquisite
4
Inconsistente/Inesistente
Indicatori
Conoscenze
Abilità lettura e
scrittura
Applicazione
delle nozioni
matematiche
Capacità di
comprensione e
analisi
Voto
GRIGLIA DI VALUTAZIONE COMPETENZE DISCIPLINARI Classi terze, quarte e quinte SCUOLA PRIMARIA
10
9
8
7
6
5
4
10
9
8
7
6
5
4
10
9
8
7
6
5
4
10
9
8
7
6
5
4
Descrittori
Ampie, articolate e particolarmente approfondite
Complete e approfondite
Complete
Corrette degli elementi fondamentali delle discipline
Accettabili degli elementi essenziali delle discipline
Frammentarie o superficiali dei minimi disciplinari ma tali da consentire un graduale recupero
Molto lacunose anche dei minimi disciplinari
Abilità complete e senza errori
Corrette e sicure
Corrette
Solide
Essenziali
Ancora incerte ma in graduale miglioramento rispetto alla situazione di partenza
Inesistenti
Sicura, autonoma e completa anche in situazioni nuove
Sicura, autonoma e corretta anche in situazioni nuove
Sicura e corretta in situazioni via via più complesse
Sostanzialmente corretta senza gravi errori in situazioni semplici e note
Senza gravi errori in situazioni semplici e note
Parziale, stentata anche con guida, ma in miglioramento rispetto alla situazione di partenza
Scorretta e con gravi errori, incompletezza anche degli elementi essenziali /
Inesistente
Precisa e pertinente
Precisa e puntuale
Precisa e sicura
Puntuale
Elementare
Capacità di comprensione scarsa e di analisi esigua o inconsistente
Capacità di comprensione scarsa e di analisi inconsistente o inesistente
Capacità
espositiva
Capacità
di sintesi e di
rielaborazione
10
9
8
7
6
5
4
1
9
8
7
6
5
4
Scorrevole, rigorosa, ricca, ben articolata e corretta; lessico efficace e originale
Rigorosa, ben articolata e corretta; lessico appropriato e vario
Chiara, articolata e corretta; lessico adeguato
Chiara, lineare e abbastanza corretta; lessico adeguato ma non molto vario
Semplificata ma non sempre corretta, parzialmente guidata; lessico piuttosto generico, ma accettabile
Ripetitiva ed imprecisa; lessico povero, non sempre appropriato
Confusa, scorretta, poco comprensibile; lessico inadeguato
Personale creativa ed originale, autonoma organizzazione delle conoscenze acquisite
Appropriata con spunti creativi e originali
Appropriata con apporti critici personali anche apprezzabili
Sintesi parziale con alcuni spunti critici
Essenziale
Lacunosa
Inconsistente/Inesistente
Indicatori
GRIGLIA DI VALUTAZIONE COMPETENZE DISCIPLINARI Classi Prime e seconde SCUOLA PRIMARIA
Descrittori
Voto
Abilità lettura e
scrittura
Applicazione
nozioni
matematiche
Capacità di
comprensione e
analisi
Capacità
espositive
Capacità
delle
10
9
8
7
6
5
4
10
9
8
7
6
5
4
10
9
8
7
6
5
4
10
9
8
7
6
5
4
10
9
Corrette, complete e senza errori
Corrette e complete
Corrette
Solide
Essenziali
Ancora incerte ma in graduale miglioramento
Inesistente
Sicura e autonoma in situazioni anche nuove
Sicura e autonoma in situazioni anche nuove
Sicura in situazioni via via più complesse
Sostanzialmente sicura senza gravi errori in situazioni semplici e note
Senza gravi errori in situazioni semplici e note
Parziale, stentata anche con guida, ma in miglioramento rispetto alla situazione di partenza
Inesistente
Precisa e approfondita
Precisa e sicura
Precisa
Adeguata
Elementare
Scarsa
Inesistente
Chiara, ricca e ben articolata
Chiara, precisa e ben articolata
Chiara, articolata e corretta; lessico adeguato
Chiara e abbastanza precisa
In forma sostanzialmente ordinata seppur guidata
In forma scorretta e frammentaria; povertà lessicale
Scorretta, frammentaria e confusa; povertà lessicale
Capacità di sintesi appropriata e di rielaborazione personale creativa ed originale
Appropriata con spunti creativi e originali
di sintesi
8
Appropriata con apporti critici personali anche apprezzabili
7
6
5
4
Sintesi parziale con alcuni spunti critici
Essenziale
Lacunosa
Inesistente
LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI
La valutazione è l’attività che dà significato alle informazioni ricavate da osservazioni, rilevazioni, e da altre strategie o tecniche di
verifica. Essa produce informazioni utili riguardo alle scelte da fare e alle azioni da intraprendere. La valutazione degli apprendimenti,
quadrimestrale, in applicazione della legge 169/2008 (conversione del DL 137/08) e del D.P.R. n. 122/2009, è riportata con voto numerico
espresso in decimi. I voti numerici attribuiti sono riportati anche in lettere nei documenti di valutazione.
FINALITÀ DELLA VALUTAZIONE
Accompagnare, orientare e sostenere lo studente nel proprio processo di apprendimento lungo l’intero percorso d’istruzione al fine di
responsabilizzarlo rispetto ai traguardi previsti;
Promuovere l’autovalutazione dello studente in termini di consapevolezza dei risultati raggiunti e delle proprie capacità;
Svolgere una funzione negativa dei processi d’insegnamento al fine di contribuire a migliorare la qualità della didattica;
Informare la famiglia e lo studente sui risultati raggiunti;
Certificare gli esiti del percorso scolastico, l’ammissione alla classe successiva e all’esame di stato.
LE FASI DELLA VALUTAZIONE

La valutazione iniziale, rilevata mediante prove d’ingresso finalizzate ad accertare il livello di conoscenze e abilità possedute e
osservazioni sistematiche effettuate dagli insegnanti nella prima parte dell’anno scolastico, delinea la situazione di partenza degli alunni ed
individua i bisogni ai fini della progettazione del curricolo.

La valutazione intermedia, attraverso prove di verifica in itinere, rileva le modalità di apprendimento di ogni singolo alunno, il suo
modo di operare, le difficoltà che incontra ed è determinante per la predisposizione di interventi di recupero – consolidamento –
potenziamento.

La valutazione finale, espressa alla fine di ciascun quadrimestre, tiene conto dei progressi evidenziati dagli allievi sia sul piano
educativo sia sul piano cognitivo, del processo di maturazione, delle conoscenze, abilità e competenze acquisite e sarà formulata nel
rispetto di criteri comuni. In particolare per gli alunni svantaggiati si terrà conto, in primo luogo, delle significative modificazioni
comportamentali e successivamente del conseguimento di conoscenze sia pure elementari, nonché dell’acquisizione di abilità e competenze
essenziali.
 La valutazione esterna: alle classi seconde e quinte della Scuola Primaria a alla fine del Primo ciclo d'istruzione, come parte integrante
dell'Esame di Stato, viene somministrata una prova nazionale di italiano e matematica, predisposta dall’Istituto Nazionale della
Valutazione (INVALSI). Le prove sono semi-strutturate poiché prevedono anche item a risposta aperta che misurano abilità come la
capacità di inferenza, di transfert e di problem solving.
COSA SI VALUTA
Nell’attività didattica sono oggetto di valutazione:
Il comportamento, in termini di impegno e partecipazione all’attività didattica, di frequenza e puntualità, di collaborazione con compagni e
docenti, di rispetto dei doveri scolastici, delle persone, dell’ambiente scolastico e del Regolamento interno d’Istituto.
Le competenze trasversali ( delineate dalle COMPETENZE CHIAVE PER LA CITTADINANZA) ovvero il grado di impiego personale in
situazioni concrete di conoscenze, abilità e atteggiamenti acquisiti e maturati dall’alunno.
Le competenze specifiche disciplinari che riguardano i livelli raggiunti dai singoli allievi nell’acquisizione di
conoscenze ed abilità relative agli Obiettivi di apprendimento desunti dalle nuove Indicazioni.
COME SI VALUTA
Valutazione interna: La valutazione periodica e annuale degli apprendimenti e delle competenze trasversali, la valutazione del
comportamento, la certificazione delle competenze, nonché la valutazione dell’esame finale del ciclo, verranno effettuate mediante
l’attribuzione di un voto numerico espresso in decimi secondo la normativa vigente.
La prestazione di ogni allievo va misurata in rapporto agli obiettivi d’apprendimento minimi stabiliti per ogni disciplina.
In rapporto al raggiungimento degli obiettivi essenziali, che corrisponde a un livello di accettabilità, cioè al voto 6, si misurano i livelli di
positività maggiore, basandosi su descrittori orientativi e indicatori, stabiliti secondo criteri comuni, relativi ai risultati nell’apprendimento e nel
comportamento.
I docenti adottano criteri di valutazione comuni per le differenti discipline, per la valutazione del comportamento, per la redazione degli
obiettivi
di apprendimento, utilizzando gli stessi modelli per la progettazione didattica.
Valutazione esterna: prove INVALSI
Misurazione da parte dell’INVALSI, ente di ricerca che gestisce il Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) degli studenti, dei livelli di
apprendimento in italiano e matematica raggiunti dagli alunni di seconda e quinta della scuola primaria e verifica dei livelli generali e specifici
di apprendimento nelle due discipline citate nell’esame di Stato al terzo anno della Scuola Secondaria di primo grado, attraverso la prova scritta a
carattere nazionale.
Questa iniziativa nasce dall’esigenza di dotare il Paese di un sistema di valutazione dei risultati conseguiti dalla scuola in linea con le esperienze
più avanzate a livello internazionale.
COME VIENE ESPRESSA
In applicazione della legge 169/2008 (conversione del DL 137/08) e del D.P.R. n. 122/2009, nella scuola primaria e nella scuola secondaria
di primo grado la valutazione periodica e finale degli apprendimenti viene espressa mediante l’attribuzione di un voto numerico espresso in
decimi. I voti numerici attribuiti sono riportati anche in lettere nei documenti di valutazione.
La valutazione dell’insegnamento della Religione Cattolica viene espressa con giudizio sintetico.
Scuola primaria: La valutazione periodica e finale viene accompagnata da un giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto
dall’alunno. La valutazione del comportamento viene espressa collegialmente con un giudizio riportato nel documento di valutazione, in
riferimento ai criteri stabiliti dal Collegio dei Docenti.
La decisione di non ammettere l’alunno alla classe successiva deve essere presa all’unanimità e solo in casi eccezionali, comprovati da
specifica documentazione.
Al termine della scuola primaria vengono descritte e certificate le competenze acquisite dagli alunni (C.M.3 del 13/02/2015)
Scuola secondaria di primo grado: sono ammessi alla classe successiva, ovvero all’esame di stato conclusivo del ciclo, gli alunni che
abbiano conseguito una valutazione non inferiore a sei decimi in tutte le discipline o gruppi di discipline, e in comportamento, con
decisione assunta a maggioranza dal Consiglio di Classe.
Nel caso in cui l’ammissione alla classe successiva sia deliberata nonostante la presenza di carenze nella preparazione,
la scuola provvede ad inserire una specifica nota nel documento di valutazione, e a trasmettere il documento stesso alla famiglia dell’alunno.
Il comportamento è valutato dal Consiglio di Classe, in riferimento ai criteri stabiliti dal Collegio dei Docenti, attribuendo un voto numerico
illustrato con specifica nota e riportato anche in lettere sul documento. Tale valutazione concorre alla valutazione complessiva dello studente e
determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione alla classe successiva o all’esame conclusivo del ciclo.
Al termine del Primo Ciclo d’Istruzione vengono certificate le competenze acquisite dagli alunni (C.M.3 del 13/02/2015).
La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi viene decisa per comportamenti previsti dal Regolamento di disciplina,
stilato in base alla normativa vigente, la cui decisione deve essere motivata con riferimento ai casi individuati e deve essere verbalizzata in
sede di scrutinio intermedio e finale.
SCHEMA RIASSUNTIVO VALUTAZIONE
VALUTAZIONE
PRIMARIA
SECONDARIA
ESAME DI STATO
Comportamento
Voto in decimi +
Voto in decimi +
-Voto in decimi che
giudizio
annotazione (se necessaria)
scaturisce dalla media aritmetica delle singole prove
Primo
Voto in decimi +
Voto in decimi
scritte (Italiano, Matematica, Inglese, Francese, Prova
giudizio
quadrimestre
ministeriale), del colloquio d’esame e del voto di
Secondo
Voto in decimi +
Voto in decimi + nota
ammissione
giudizio
quadrimestre
informativa del Consiglio di
Classe. (se necessaria)
- non ammissione
alla classe
successiva
SCHEMA RIASSUNTIVO CRITERI DI AMMISSIONE
Criteri di ammissione alla classe successiva
Criteri di ammissione all’esame conclusivo I ciclo di istruzione
- Validità frequenza
- Voto non inferiore a 6 in ogni disciplina
- Voto non inferiore a 6 nel comportamento
- Validità frequenza
- Voto non inferiore a 6 in ogni disciplina
- Voto non inferiore a 6 nel comportamento*
- Voto di ammissione
Nei casi in cui nelle discipline permangano
delle lacune, la valutazione sarà accompagnata
da una nota informativa ai genitori, redatta dal
Consiglio di Classe.
Non ammissione deliberata a maggioranza dal Consiglio di Classe.
*La valutazione avverrà tenendo in debito conto l’intero percorso formativo dell’alunno
nel triennio
I DOCUMENTI DI VALUTAZIONE
Le griglie di rilevazione degli apprendimenti e di osservazione dei comportamenti.
La Scheda personale (annuale, con valutazione quadrimestrale), documento che formalizza la valutazione dello studente a metà dell’anno
scolastico (valutazione intermedia o periodica) e al suo termine (valutazione finale o annuale), riporta le valutazioni riferire alle singole
discipline, al comportamento e il giudizio globale.
L’insegnamento della Religione Cattolica è valutato su apposito foglio. ( Scuole Primarie e Secondaria di Primo Grado
La Certificazione delle Competenze, consegnata al termine del quinto anno di scuola primaria e del terzo anno di scuola secondaria,
contiene la certificazione dei livelli di competenze chiavi e disciplinari maturate dagli alunni ((C.M.3 del 13/02/2015).
Scheda della valutazione delle competenze , in uscita dalla Scuola dell’Infanzia (ai fini della continuità).
GLI STRUMENTI DI VERIFICA
Ai fini della valutazione degli apprendimenti e delle competenze si utilizzano:
Verifiche orali sotto forma di interrogazioni individuali, colloqui, conversazioni guidate in classe;
Verifiche scritte periodiche oggettive (in ingresso- intermedie -finali)
Verifiche comuni per classi parallele (in ingresso- intermedie -finali) in Italiano -Matematica -Inglese
Compiti autentici di realtà mirati a far utilizzare le conoscenze acquisite in contesti reali e per sviluppare /valutare competenze
esistenziali/trasversali, relativi cioè alle competenze di cittadinanza ( es. comunicative, relazionali, decisionali, soluzione problemi,
orientamento, selezione informativa, negoziazione, etc.)
Unità di Apprendimento interdisciplinare per sviluppare/valutare competenze disciplinari/interdisciplinari ( linguistiche, matematiche,
storiche, scientifiche, geografiche, tecnologiche, etc.)
Griglie opportunamente predisposte per registrare i risultati delle competenze
Osservazioni dirette e sistematiche del comportamento dell’alunno nei vari momenti e contesti scolastici (rilevazioni delle dinamiche
relazionali, della partecipazione, dell’impegno, dell’autonomia, del rispetto delle regole)
Risoluzioni di problemi
Questionari
Prove strutturali
Elaborazioni grafici, pittorici, plastici e multimediali
Esercizi motori di gruppo
Esposizioni orali ( conversazioni, interrogazioni, interventi, etc.).
* Le prove di verifica comuni di ITALIANO e MATEMATICA e LINGUA INGLESE, costruite dai docenti negli incontri di
Dipartimento, vengono somministrate agli alunni delle classi della scuola primaria e scuola secondaria di I grado (ingresso- in itinere- finali),
e sono valutate in maniera oggettiva mediante opportune e condivise griglie di valutazione, costruite dal Co ord in ato ri d ei
Di p arti m enti coordinati dall a Coll aborat ri ce per l a Qual it à. Lo scopo è monitorare gli esiti formativi e le competenze
raggiunte nelle discipline citate in modo da rilevarne criticità in merito alla varianza fra le classi parallele e nelle classi per poi
pianificare interventi di recupero e/o consolidamento e potenziamento.
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
La circolare N. 100 dell'11 dicembre 2008, l'articolo n°2 della legge 169/08 e il DPR n.122 del 8/09/09 regolano la valutazione del
comportamento degli studenti: in relazione a questa definizione il Collegio Docenti ha deliberato di utilizzare il giudizio sintetico per la
valutazione del comportamento degli alunni della Scuola Primaria. L'attenzione dei docenti, oltre che sull'effettivo rispetto delle regole, è
focalizzata sulla comprensione, condivisione e assimilazione dei valori positivi che le sottendono. Anche nella scuola primaria il percorso
formativo degli alunni passa attraverso l'acquisizione di strumenti di autovalutazione. Infatti la capacità di riflettere sul proprio
comportamento e sul modo di far fronte ai propri doveri e alle proprie responsabilità costituisce un importante indice di maturazione
dell'identità personale nell'ambito delle relazioni con gli altri.
Per la valutazione del comportamento nella Scuola Primaria si osservano i seguenti descrittori:
autocontrollo e comunicazione - rispetto del materiale - rispetto dell’ambiente - relazione con i compagni - relazione con gli
insegnanti – partecipazione
Criteri per l'attribuzione del giudizio sintetico nel comportamento
Scuola Primaria
E’ sempre responsabile e disponibile; stabilisce rapporti di collaborazione costruttiva con i compagni.
OTTIMO
Ha molta cura dei materiali propri e altrui e li gestisce in modo funzionale; rispetta l’ambiente scolastico.
Riconosce il ruolo dell’insegnante e si relaziona con atteggiamenti positivi.
Partecipa alle attività organizzandosi in modo autonomo, collaborativo e produttivo.
E’ generalmente responsabile e disponibile; stabilisce relazioni corrette all’interno del gruppo. Riconosce e rispetta il
DISTINTO
ruolo dell’insegnante.
Ha cura dei materiali propri e altrui; rispetta l’ambiente scolastico.
Partecipa alle varie attività organizzandosi in modo autonomo e collaborativo
E’ abbastanza responsabile e disponibile; è vivace ma stabilisce relazioni sostanzialmente corrette all’interno del
BUONO
gruppo.
Utilizza quasi sempre con cura il materiale proprio e altrui. Rispetta generalmente l’insegnante e l’ambiente scolastico.
Partecipa in modo abbastanza autonomo.
SUFFICIENTE Poco motivato ed autonomo, spesso deve essere guidato nella corretta gestione dei materiali, nel rispetto dell’ambiente
scolastico e delle regole della convivenza civile.
Nel gruppo fatica a mantenere relazioni rispettose con i compagni e deve maturare maggiore autocontrollo.
Partecipa in modo discontinuo.
Non partecipa al dialogo educativo: non ha acquisito autonomia.
NON
SUFFICIENTE E’ scarsamente rispettoso delle regole della vita scolastica e non riconosce i vari ruoli.
Non ha cura dei materiali propri e altrui.
Nella scuola secondaria di I grado le finalità della valutazione del comportamento dello studente riguardano:
l’accertamento dei livelli di apprendimento e consapevolezza raggiunti, con specifico riferimento alla cultura e ai valori della cittadinanza e
della convivenza civile; la verifica delle capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano la convivenza civile e la vita di
ciascuna istituzione scolastica nell’adempimento dei propri doveri e nella consapevolezza dei propri diritti e rispetto dei diritti altrui.
Il comportamento degli allievi è valutato dal Consiglio di classe con voto numerico espresso in decimi: il voto di condotta, espresso fin dalla
prima valutazione periodica, è riferito al comportamento degli allievi durante l’intero periodo di permanenza nella sede scolastica, anche con
riferimento alle iniziative e alle attività con rilievo educativo realizzate al di fuori di essa.
La valutazione scaturisce da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente e, in tale contesto, vanno
collocati anche le sanzioni disciplinari, come rappresentate nel Regolamento d’Istituto e in coerenza con il Patto educativo di corresponsabilità.
La valutazione del comportamento concorre, unitamente a quella relativa agli apprendimenti nelle singole discipline, alla complessiva
valutazione dello studente, alla media dei voti e, quindi, al computo del voto di idoneità per l’ammissione all’esame di stato.
Sono considerate valutazioni sufficienti della condotta i voti dal sei al dieci.
La valutazione del comportamento – espressa (se necessario anche a maggioranza) in sede di scrutinio finale dal Consiglio di classe –
corrispondente ad un voto inferiore a sei/decimi, comporta l’automatica non ammissione all’anno successivo o all’esame conclusivo del ciclo.
I fattori che concorrono alla valutazione del comportamento verranno osservati in modo sistematico dai docenti componenti dei Consigli di
classe, raccolti e riportati in sede di Consiglio dal Coordinatore della classe. Il voto di condotta viene attribuito collegialmente da tutti i
membri del Consiglio di classe.
AREE DI
ATTENZIONE
RISPETTO
DELLE
REGOLE
PARTECIPAZIONE
AL PROCESSO
DI
APPRENDIMENTO
INDICATORI
Criteri per la valutazione del comportamento
Scuola Secondaria Di I Grado
DESCRITTORI (COMPORTAMENTI ATTESI)
Frequenza e puntualità.
Rispetto del Regolamento
d’Istituto e del Patto educativo di
corresponsabilità.
Rispetto delle norme
comportamentali ( rispetto delle
strutture, rapporti interpersonali).
-Rispetta gli orari scolastici (puntualità costante, frequenza
assidua, assenze correttamente giustificate).
-Mantiene l’ordine negli spostamenti.
-Durante l’attività didattica non disturba.
-Rispetta gli ambienti.
-Rispetta il materiale comune, personale e degli altri
-Utilizza gli ambienti scolastici compresi i bagni in modo
civile ed educato.
-Si attiene alle regole esplicitate anche durante la
ricreazione, i momenti collettivi, le uscite.
-Rispetta la figura del docente e degli adulti che
frequentano l’ambiente scolastico e i compagni.
Partecipazione alla vita scolastica.
Impegno ed attenzione.
Collaborazione con insegnanti
compagni e personale scolastico.
Rispetto impegni assunti.
-Rispetta le opinioni e il pensiero degli altri.
-Esprime in modo adeguato il proprio pensiero e il proprio
dissenso.
-Si dimostra collaborativo con insegnanti e compagni.
-E’ disponibile ad assumersi incarichi.
-Apporta il proprio contributo.
-Collaborativo, interviene in modo adeguato.
-Presta attenzione, dimostrando volontà di apprendere.
-Collabora spontaneamente al processo di apprendimento.
-Si applica in modo regolare sia a scuola che a casa, rispettando le consegne e
portando i materiali necessari.
Criteri per la determinazione del voto di comportamento sul documento di valutazione
VOTO
RISPETTO DELLE
REGOLE
PARTECIPAZIONE
AL PROCESSO
D’APPRENDIMENTO
Sono presenti, in modo
completo, tutti gli aspetti
richiesti relativamente
all’adempimento dei propri
doveri, dei diritti altrui e delle
regole che governano la
convivenza civile
Costante nell’impegno, autonomo, partecipe
ed interessato; dimostra un ottimale livello
di competenza, una padronanza ricca e
sicura di tutti gli aspetti richiesti con
significative capacità critiche e di
rielaborazione personale
Assenza di segnalazioni
disciplinari
9
Livello
eccellente in
un’area di
attenzione e
livello positivo
nell’altra /
Livello positivo
in entrambe le
aree.
Manifesta rispetto
relativamente
all’adempimento dei propri
doveri, dei diritti altrui e delle
regole che governano la
convivenza civile.
Motivato
ed
autonomo,
costante
nell’impegno e nella partecipazione;
dimostra un sicuro livello di competenza e la
padronanza di tutti gli aspetti richiesti.
Assenza di segnalazioni
disciplinari
8
Livello
regolare /
buono in
entrambe le
aree di
attenzione
Manifesta quasi sempre
rispetto relativamente
all’adempimento dei propri
doveri, dei diritti altrui e delle
regole che governano la
convivenza civile
Partecipa in modo abbastanza attivo ed è
regolare nell’impegno; dimostra un livello di
competenza soddisfacente e una buona
padronanza degli aspetti richiesti.
10
livello
eccellente delle
due aree di
attenzione
SANZIONI
DISCIPLINARI
Presenza di richiami verbali reiterati e/o nota
scritta sul registro personale o di classe
comunicata ai genitori.
(mancanze lievi).
7
Livello
parzialmente
adeguato
6
Livello non
adeguato
5
Livello
negativo e
pregiudicante
Manifesta frequente disturbo
dell’attività scolastica ed
assume spesso un ruolo
negativo all’interno della
classe. E’ protagonista di
episodi di mancato rispetto
del regolamento d’Istituto
(falsificazioni di firme, ritardi
frequenti e ripetuti, assenze
ingiustificate ecc.).
Manifesta frequenti e reiterati
comportamenti scorretti nel
rapporto con compagni ed
adulti. E’ di assiduo disturbo
alle
lezioni
e
assume
costantemente
un
ruolo
negativo all’interno della
classe. E’ protagonista di
episodi di violazione di una
certa gravità del regolamento
scolastico
(danneggiamenti,
atti di bullismo ecc.).
Manifesta frequenti e reiterati
comportamenti scorretti nel
rapporto con compagni ed
adulti. E’ di assiduo disturbo
alle
lezioni
e
assume
costantemente
un
ruolo
negativo all’interno della
classe. E’ protagonista di
gravissime
o
reiterate
infrazioni
disciplinari
di
particolare gravità anche tali
da ingenerare un elevato
Dimostra impegno e partecipazione
soddisfacenti, un livello di competenza
discreto e l’acquisizione di quasi tutti i
principali aspetti richiesti.
Ammonizione scritta su libretto personale e/o
registro di classe, lettera di ammonimento
inviata ai genitori con esclusione da visite
guidate, uscite didattiche e viaggi di istruzione
(*)
Assenze e ritardi frequenti
(anche strategici).
Assenze non giustificate
Disinteresse generalizzato per l'attività
didattica.
Ruolo non positivo all'interno del gruppo
classe.
Rispetto delle scadenze quasi inesistente.
Segnalazioni e provvedimenti disciplinari
reiterati che prevedono l’allontanamento dalla
comunità scolastica fino a 15 giorni.
Assenze e ritardi frequenti di gran lunga
eccedenti i limiti consentiti anche strategici.
Assenze non giustificate.
Completo disinteresse per l'attività didattica.
Ruolo negativo all'interno del gruppo-classe.
Rispetto delle scadenze inesistente.
Presenza di comportamenti di particolare gravità
con conseguente sanzione disciplinare che abbia
comportato l’allontanamento temporaneo dello
studente dalla comunità scolastica per periodi
superiori a quindici giorni, o addirittura
l’allontanamento dalla comunità scolastica fino
alla fine dell’anno scolastico e la non
ammissione all’esame di Stato.
allarme sociale; che può
portare all’ impossibilità di
esperire interventi per un
reinserimento responsabile
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE IN USCITA DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA
ALUNNO……………………………………………………………………………………………..
PLESSO………………………………………………………………………………………………
Campo di esperienza
Il sè e l’altro
Il corpo in movimento
Competenza
Ha sviluppato l’identità personale
Conosce la propria storia personale e ha il senso
dell’appartenenza ad un gruppo
Ha raggiunto una prima consapevolezza del senso civico
Riconosce e rispetta la diversità
Sa dialogare e confrontarsi con gli altri
Riconosce e accetta il ruolo dell’educatore
Ha raggiunto una buona autonomia personale
Ha raggiunto e padroneggia il controllo dinamico del proprio
corpo in tutte le situazioni/attività
Conosce le parti del corpo e rappresenta in modo
appropriato il corpo in posizione statica e dinamica
Non raggiunta
Parzialmente
raggiunta
Raggiunta Avanzata
Linguaggi, creatività,
espressione
I discorsi e le parole
La conoscenza del mondo
Pre-alfabetizzazione
Ha sviluppato interesse e riconosce i linguaggi non-verbali
Comunica e si esprime anche attraverso il linguaggio
corporeo e le attività grafico-espressive
Usa in modo appropriato tecniche pittoriche e le utilizza in
modo creativo
E’ in grado di portare a termine con impegno il proprio lavoro
Sa ricostruire le fasi di un lavoro
Sa riconoscere, discriminare e riprodurre suoni-rumori
Ha acquisito padronanza della lingua italiana e la usa in
modo appropriato
Comunica in modo adeguato emozioni/pensieri/esperienze
utilizzando il linguaggio verbale
Racconta/ascolta/comprende brevi narrazioni o letture
Formula ipotesi sulla lingua scritta e sperimenta la lettura in
modo spontaneo
Formula ipotesi sulla lingua scritta e sperimenta la scrittura in
modo spontaneo e creativa
Sa raggruppare e ordinare secondo criteri dati
Sa quantificare e simbolizzare
Ha padronanza dei concetti topologici
Ha acquisito l’orientamento temporale
Sa collocare nel tempo fatti e persone
Coglie le relazioni temporali e le trasformazioni naturali
Ha sviluppato spirito di osservazione, formula ipotesi e
confronti
Usa il linguaggio appropriato in campo scientifico e logicomatematico
Si dimostra interessato e curioso nei confronti degli
apprendimenti di lettura, scrittura e calcolo
Dimostra di saper discriminare uditivamente le differenze e le
somiglianze nei suoni delle lettere all’interno delle parole
Capisce che le parole sono composte da suoni (fonemi)
separati
Sa distinguere i grafemi da altri segni grafici
Riesce a scrivere il suo nome
Riesce a copiare una semplice parola (ad esempio “tavola”
scritta in stampatello maiuscolo)
Pre-matematica
Aspetti comportamentali
Comprende a che quantità corrispondono i numeri da 1 a 4
(ad esempio risponde adeguatamente se gli si chiede di
prendere 4 oggetti)
Sa confrontare numerosità diverse: tra due insiemi di oggetti,
riconosce quale ne contiene di più e quale di meno (ad
esempio tra due insiemi di 4 e 6 palline)
Sa fare piccoli ragionamenti basati sull’aggiungere e togliere
(ad esempio, risolve una situazione del tipo: marco ha tre
palloncini; ne volano via due: marco adesso ne ha di più o di
meno?)
Sa eseguire un’attività senza distrarsi o distrarre i compagni
Segue abitualmente le istruzioni e le regole che gli vengono
date
Ha la capacità di portare a termine gli incarichi assegnati,
senza essere continuamente richiamato e sollecitato
Ha una buona capacità di cooperare con i suoi compagni
Risolve semplici problemi da solo, senza chiedere aiuto
all’insegnante (ad esempio, riesce a trovare il materiale
necessario per completare un compito dopo aver compreso
ciò che gli occorre)
Si dimostra interessato e curioso nei confronti degli
apprendimenti di lettura, scrittura e calcolo
NOTE PARTICOLARI
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------……………………………………,……………………………………..
Le insegnanti del team
Istituzione scolastica
……………………………………………..……………………………….
SCHEDA DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
AL TERMINEDELLA SCUOLA PRIMARIA
Il Dirigente Scolastico
Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti di classe al termine della quinta classe
della scuola primaria;
tenuto conto del percorso scolastico quinquennale;
CERTIFICA
che l’alunn … ………………………………………………...………………………………….......,
nat … a ………………………………………………….…………….… il………………..………,
ha frequentato nell’anno scolastico ..…. / …. la classe .… sez. …, con orario settimanale di ….. ore;
ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati.
Livello
Indicatori esplicativi
A – Avanzato
L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e
delle abilità;propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli.
B – Intermedio
L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.
C – Base
L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità
fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.
D – Iniziale
L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.
Profilo delle competenze
Competenze chiave
Discipline coinvolte
Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati, di raccontare le
proprie esperienze e di adottare un registro linguistico
appropriato alle diverse situazioni.
Comunicazione
nella
madrelingua o lingua di
istruzione.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
…………………………..
2
È in grado di esprimersi a livello elementare in lingua
inglese e di affrontare una comunicazione essenziale
in semplici situazioni di vita quotidiana.
Comunicazione
lingue straniere.
nelle
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
…………………………..
3
Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientificotecnologiche per trovare e giustificare soluzioni a
problemi reali.
Competenza matematica e competenze di base
in scienza e tecnologia.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
…………………………..
4
Usa le tecnologie in contesti comunicativi concreti per
ricercare dati e informazioni e per interagire con soggetti diversi.
Competenze digitali.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
…………………………..
5
Si orienta nello spazio e nel tempo; osserva, descrive
e attribuisce significato ad ambienti, fatti, fenomeni e
produzioni artistiche.
Imparare ad imparare.
Consapevolezza ed espressione culturale.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
…………………………...
6
Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di
base ed è in grado di ricercare ed organizzare nuove
informazioni.
Imparare ad imparare.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
…………………………...
Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere
se stesso e gli altri, per riconoscere le diverse identità,
le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.
Consapevolezza ed espressione culturale.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
…………………………...
8
In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime negli ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali.
Consapevolezza ed espressione culturale.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
…………………………...
9
Dimostra originalità e spirito di iniziativa. È in grado
di realizzare semplici progetti.
Spirito di iniziativa e
imprenditorialità.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
…………………………...
Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei
propri limiti.
Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.
Imparare ad imparare.
Competenze sociali e
civiche.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
…………………………...
Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per
la costruzione del bene comune.
Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto
quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo
chiede.
Competenze sociali e
civiche.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
…………………………...
12
Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente
come presupposto di un sano e corretto stile di vita.
Competenze sociali e
civiche.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
…………………………...
13
L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche, relativamente a: ………………………………………………………………………………………………………………………...
1
7
10
11
Livello
……………………………………………………………………………………………………………………………………..
Data ……………………..
Il Dirigente Scolastico
……………………………………………
Istituzione scolastica
_____________________________________________
SCHEDA PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
Il Dirigente Scolastico
Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti e ai giudizi definiti dal Consiglio di classe in sede di scrutinio finale;
tenuto conto del percorso scolastico ed in riferimento al Profilo dello studente;
CERTIFICA
che l’alunn … ………………………………………………………………………………………...,
nat … a……….…………………………………………………... il ………………………………..,
ha frequentato nell’anno scolastico ..…. / ….. la classe .… sez. …, con orario settimanale di …. ore;
ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati.
Livello
Indicatori esplicativi
A – Avanzato
L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli.
B – Intermedio
L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper
utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.
C – Base
L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.
D – Iniziale
L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.
Profilo delle competenze
Competenze chiave
Discipline coinvolte
Livello
1
Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le
proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.
Comunicazione nella
madrelingua o lingua
di istruzione.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
Comunicazione nelle
lingue straniere.
2
Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una
seconda lingua europea. Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
Competenza matematica e competenze di
base in scienza e tecnologia.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
3
Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità
delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di
un pensiero logico-scientifico gli consente di affrontare problemi e
situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei
limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non
si prestano a spiegazioni univoche.
Competenze digitali.
4
Usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni
attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo
e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
5
Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e
ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.
Imparare ad imparare.
Consapevolezza
ed
espressione culturale.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
Imparare ad imparare.
6
Possiede un patrimonio organico di conoscenze e nozioni di base ed è
allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente
nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in
modo autonomo.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
7
Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli
altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni
culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.
Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società.
Consapevolezza
ed
espressione culturale.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
8
In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime in
ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali.
Consapevolezza
ed
espressione culturale.
9
Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con
le novità e gli imprevisti.
Spirito di iniziativa e
imprenditorialità.
Competenze sociali e
civiche.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
10
Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti. Orienta le proprie scelte in modo consapevole. Si impegna per portare a
compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.
Imparare ad imparare.
Competenze sociali e
civiche.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
11
Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione
del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità.
Competenze sociali e
civiche.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
Competenze sociali e
civiche.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
12
Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile
di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza
civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa
nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi
informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.
13
L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche, relativamente a:
……………………………………………………………………………………………………………………………………………….
Sulla base dei livelli raggiunti dall’alunno/a nelle competenze considerate, il Consiglio di Classe propone la prosecuzione degli studi nel/i seguente/i percorso/i: ..……………………………………………………………………………
Data. ……………….
Il Dirigente Scolastico
…………………………………..
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “V. TIERI”
SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO
Via Parini – CORIGLIANO CALABRO (CS) – Tel.0983-885279 - Fax 0983-885279
C.F. 84000410781 - Codice Meccanografico CSIC886002
e-mail: [email protected] - Sito web: www.icstieri.gov.it
posta certificata: [email protected]
LA SICUREZZA
NELL’AMBIENTE
SCOLASTICO
dispensa informativa per docenti e non docenti
A CURA DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
PREMESSA
Le informazioni contenute nella presente dispensa sono nozioni fondamentali per l’organizzazione
e la gestione della sicurezza all’interno della scuola.
Le misure di prevenzione e protezione previste sono infatti finalizzate al miglioramento delle
condizioni di sicurezza e della salute delle persone presenti all’interno dell’edificio scolastico:
docenti, non docenti e studenti. Tutte queste figure devono partecipare attivamente alla
realizzazione di un sistema di sicurezza che garantisca l’incolumità delle persone e un confort più
sicuro e utile.
Si riportano quindi le nozioni basilari in materia di sicurezza derivanti dalle norme in vigore e la
descrizione delle principali misure di sicurezza adottate o da programmare.
NORMATIVA
Le leggi e le normative di sicurezza da applicare nei luoghi di lavoro, e negli edifici scolastici in
particolare, sono numerose e spaziano dall’organizzazione dell’organigramma alle misure
tecniche costruttive, dalla gestione delle emergenze alle condizioni di sicurezza antincendio, dalle
norme di primo soccorso alla formazione del personale. Le leggi più importanti sono comunque le
seguenti:

Decreto 26 agosto 1992: prevenzione incendi per l’edilizia scolastica

Testo unico sulla Sicurezza n.81 del 2008 (comprensivo tra l'altro del Decreto legislativo 626/94):
miglioramento della salute e della sicurezza dei lavoratori

DM 10 marzo 1998: sicurezza antincendio
Decreto 26 agosto 1992
In tale norma vengono fissati i parametri sia tecnici sia organizzativi per la sicurezza negli edifici
scolastici. Oltre alle indicazioni più propriamente progettuali (presenza delle scale antincendio,
compartimentazione, necessità di un impianto antincendio e di allarme, etc.) vengono fornite
indicazioni in merito alla gestione della sicurezza stessa: così ad esempio, nelle scuole di qualsiasi
ordine e grado, devono essere effettuate delle prove di evacuazione almeno due volte l’anno per
verificare l’efficacia dei piani di evacuazione e deve essere messa in atto una gestione dei
controlli antincendio (estintori, uscite di sicurezza, illuminazione di emergenza, etc.).
Testo Unico sulla Sicurezza 81/2008 (comprensivo del D.Lgs. 626/94)
Questa è la legge fondamentale in materia di sicurezza per qualsiasi ambiente di lavoro (aziende,
amministrazioni pubbliche, scuole, etc.). E’ il recepimento di una serie di direttive comunitarie e
detta regole per l’organizzazione e la gestione della sicurezza: in particolare vengono evidenziate
le figure responsabili all’interno del luogo di lavoro, i loro compiti e ruoli e l’importanza della
partecipazione di tutti alla realizzazione di un ambiente più sicuro e salubre.
Nel testo vengono fissati gli obblighi, le responsabilità e le eventuali sanzioni a carico delle figure
previste per l’attuazione delle norme di sicurezza: il datore di lavoro, il responsabile del servizio di
prevenzione e protezione (che può essere un lavoratore dell’azienda o un tecnico esterno), il
medico competente (solo nelle attività dove gli addetti necessitano di una periodica sorveglianza
sanitaria), il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (eletto dai lavoratori), le squadre di
emergenza (antincendio e primo soccorso) e i lavoratori.
L’obbligo primo e fondamentale del datore di lavoro è l’elaborazione del documento di
valutazione dei rischi, in cui devono essere esaminati tutti i rischi per le persone, le misure di
prevenzione e protezione che si intendono attuare e i tempi di tale attuazione.
DM 10 marzo 1998
Questo decreto è una sorta di applicazione approfondita del D.Lgs. 626/94 in materia di
antincendio. Tutte le aziende devono elaborare una valutazione dei rischi di incendio tenendo
conto delle sostanze combustibili presenti (carta, plastica, liquidi e gas infiammabili, etc.), delle
possibili fonti di innesco (impianti elettrici, fiamme libere, centrali termiche, etc.) e delle persone
esposte al rischio (affollamenti particolari, portatori di handicap, etc.). Da tale valutazione
scaturiscono una serie di obblighi e restrizioni finalizzate alla prevenzione incendi e alla gestione
di una possibile emergenza.
ORGANIGRAMMA
L’organigramma della sicurezza all’interno della scuola può essere così schematizzato:
Datore di lavoro-Dirigente
Responsabile del servizio di prevenzione e protezione
Rappresentanti dei
lavoratori per la sicurezza
Squadre di prevenzione incendi e lotta antincendio e squadra di primo soccorso
(Scelti tra i docenti e i non docenti)
PARTECIPAZIONE ALLA SICUREZZA
In tutte le norme in materia di sicurezza, ed in particolare in quelle più recenti, viene sottolineata
l’importanza della partecipazione di tutte le figure coinvolte alla sicurezza: con partecipazione si
intende che i lavoratori di qualsiasi ordine e mansione devono, nei limiti delle loro possibilità e delle
informazioni ricevute, contribuire all’attuazione delle norme di sicurezza.
In sintesi, nel caso della scuola, i docenti e i non docenti devono:

trasmettere agli studenti le informazioni riguardanti la sicurezza sia discutendo direttamente con
loro delle norme tecniche e comportamentali più importanti, sia dando l’esempio in prima
persona di un corretto e sicuro atteggiamento all’interno dell’edificio scolastico (non fumare
dove è vietato, non correre nelle scale, non parcheggiare vicino alle uscite di sicurezza e lungo i
percorsi pedonali, etc.)

partecipare attivamente alle prove di evacuazione che, dovendo essere fatte a sorpresa,
possono in certi casi anche coincidere con interrogazioni, compiti in classe o altre attività

comunicare ai responsabili (Dirigente, responsabile della sicurezza, etc.) eventuali inadeguatezze
di cui si viene a conoscenza (impianti elettrici non a norma, infiltrazioni, danneggiamenti ad
impianti, etc.)

mettersi a disposizione per il coinvolgimento ad attività connesse con l’organizzazione e la
gestione della sicurezza (squadre di emergenza, incontri formativi, etc.)
INFORMAZIONI FONDAMENTALI PER LE PROVE DI EVACUAZIONE
Al segnale di allarme i docenti devono:
1. interrompere le lezioni e procedere all'evacuazione
2. controllare che tutti i ragazzi abbandonino l'aula
3. far chiudere la porta dell'aula
4. portare con se il registro di classe
5. in caso di ragazzi diversamente abili chiamare subito un collaboratore per aiutare
la persona in oggetto
6. condurre (stando davanti agli studenti) la classe al luogo di raduno attraverso il
percorso prefissato (e segnalato nella planimetria esposta in aula e comunque
segnalato dalla cartellonistica verde)
7. esigere dai ragazzi ordine e disciplina (non correre, non gridare, rimanere per
quanto possibile in fila per 2, ecc.)
8. nel luogo di raduno controllare (anche attraverso il registro) la presenza di tutti e
segnalare l'avvenuto controllo ai responsabili (Dirigente, RSPP, referente della
sicurezza o altre figure preposte)
9. non utilizzare mai gli ascensori
10. non correre mai
11. seguire le eventuali indicazioni dei preposti al controllo dell'evacuazione
(i responsabili e/o i collaboratori scolastici potrebbero indicare la non
accessibilità di alcune vie di fuga e quindi la necessità di cambiare percorso)
12. non abbandonare mai la classe, neppure per andare in cerca di eventuali ragazzi
fuori dall'aula al momento dell'allarme (questi dovranno autonomamente o
tornare in classe se vicini o raggiungere e il luogo di raduno e raccogliersi ai
propri compagni)
Al momento dell'allarme i collaboratori e gli impiegati devono:
1. su indicazione dei responsabili chiamare i soccorsi esterni (115 vigili del fuoco,
118 ambulanza, 112 carabinieri, 113 polizia)
2. controllare che tutti abbandonino la zona della scuola di loro competenza (ad es.
nel proprio piano controllare uffici, servizi igienici, ripostigli, ecc.)
3. aiutare eventuali persone in difficoltà (genitori, visitatori, lavoratori esterni, ecc.)
e persone diversamente abili (se si è a conoscenza di uno studente disabile
bisogna immediatamente dirigersi verso la sua aula e mettersi a disposizione per
eventuali aiuti)
4. controllare la chiusura delle porte
5. su indicazione dei responsabili sganciare la corrente e interrompere il gas
6. dirigersi con ordine al luogo di raduno e attendere istruzioni da parte dei
responsabili
Si sottolinea infine come nelle scuole, oltre all’applicazione
delle norme di sicurezza come in tutti gli altri ambienti di
lavoro, sia da perseguire la finalità di educare i ragazzi alla
coscienza della sicurezza: troppo spesso una mancanza di
educazione genera disattenzione e non rispetto per
l’incolumità e la vita delle altre persone.
MANSIONARIO ADDETTI INCARICATI ALL’EMERGENZA
ANNO SCOLASTICO 2014 – 2015
ISTRUZIONI PER ADDETTI ALLA LOTTA ANTINCENDIO
1) Su richiesta del coordinatore dell’emergenza e comunque in caso di necessità
recarsi sul posto dell’evento:
IN CASO D’INCENDIO LOCALIZZATO
12345-
Prelevare l’estintore più vicino
Intervenire sulle fiamme
Se necessario richiedere l’intervento di altri addetti formati
Collaborare con gli altri addetti alla lotta antincendio
Rimuovere eventuali materiali combustibili e/o infiammabili per
circoscrivere l’incendio
6- Allontanare eventuali persone presenti
7- Segnalare al coordinatore dell’emergenza lo stato dell’evento
IN CASO D’INCENDIO DIFFUSO
1- Informare il coordinatore dell’emergenza sullo stato dell’evento
2- Attendere la conferma del sezionamento elettrico per l’utilizzo degli
idranti
3- Attaccare l’incendio senza compromettere la propria incolumità
2) Seguire le istruzioni del coordinatore dell’emergenza e dei soccorsi
esterni
ISTRUZIONI PER ADDETTI AL PRONTO SOCCORSO
1- Su richiesta del coordinatore dell’emergenza e comunque in caso
di necessità recarsi presso l’infortunato
2- Effettuare gli interventi di pronto soccorso secondo la formazione
ricevuta
3- All’occorrenza chiedere i presidi sanitari delle cassette di pronto
soccorso
4- Se necessario chiedere la collaborazione dei colleghi presenti
5- Se l’azione di pronto soccorso risulta inefficace richiedere i
soccorsi esterni
6- Assistere l’infortunato fino all’arrivo dei soccorsi esterni
IN CASO DI TERREMOTO
1) AVVERTITA LA SCOSSA SISMICA CERCARE DI PROTEGGERE
IMMEDIATAMENTE I RAGAZZI SOTTO I BANCHI, CATTEDRE O
IN PROSSIMITA’ DI ARCHITRAVI DEI MURI PORTANTI
2) ALLONTANARE I RAGAZZI DA OGGETTI CHE POTREBBERO
CADERE (FINESTRE, ARMADI VETRI, ECC.)
3) AL TERMINE DELLA SCOSSA GUIDARE I RAGAZZI SENZA
CORRERE VERSO L’USCITA DI SICUREZZA PREVISTA
ASSISTENDO E TRANQUILLIZZANDO I RAGAZZI
4) NEL CASO IN CUI NON SIA POSSIBILE EVACUARE CHIEDERE
SOCCORSO DALLE FINESTRE O CON TELEFONI CELLULARI SE
DISPONIBILI
ISTRUZIONI PER IL COORDINATORE DELL’EMERGENZA
1. Alla segnalazione di un’emergenza attivare gli addetti del caso
e recarsi sul posto dell’evento
2. Valutare la situazione di emergenza e la necessità di evacuare
l’edificio
3. Se necessario dare il segnale di evacuazione generale e
ordinare agli ausiliari di agire secondo le procedure codificate
4. Se necessario recarsi sul punto di raccolta e controllare che
tutte le persone abbiano evacuato l’edificio. Quindi attendere i
soccorsi
5. Sovrintendere a tutte le operazioni della squadra di emergenza
6. In caso di feriti o mancanti all’appello, raccogliere tutte le
informazioni necessarie e comunicarle alle squadre di soccorso
esterne
7. All’arrivo dei soccorsi esterni, cedere il coordinamento e
restare a disposizione
8. Al termine della situazione di pericolo, segnalare la fine
dell’emergenza
ISTRUZIONI PER GLI INSEGNANTI
IN CASO DI EMERGENZA O ALL’ASCOLTO DEL SEGNALE DI ALLARME:
1- Mantenere la calma
2- Interrompere qualsiasi attività
3- Alla segnalazione dell’allarme o in caso d’incendio:
- DISPORRE I RAGAZZI ORDINATAMENTE
- GUIDARE LA SEZIONE SENZA CORRERE VERSO L’USCITA DI
SICUREZZA PREVISTA ASSISTENDO E TRANQUILLIZZANDO I
RAGAZZI
- UNA VOLTA RAGGIUNTO IL PUNTO DI RACCOLTA PREVISTO
CERCARE DI MANTENERE I RAGAZZI IN GRUPPO
- VERIFICARE POSSIBILMENTE CON IL FOGLIO PRESENZE CHE TUTTI
I RAGAZZI SIANO USCITI DALL’EDIFICIO
- NEL CASO IN CUI NON SIA POSSIBILE EVACUARE CHIUDERE LA
PORTA DEL LOCALE DOVE VI TROVATE SIGILLANDO CON STRACCI
POSSIBILMENTE BAGNATI EVENTUALI FESSURE PER IMPEDIRE
L’INGRESSO DEL FUMO
- CHIEDERE SOCCORSO DALLE FINESTRE O CON APPARECCHI
CELLULARI SE DISPONIBILI
ISTRUZIONI PER GLI AUSILIARI
-
ALL’INSORGERE DI UN’ EMERGENZA:
1. Dare il segnale di allarme
2. Verificare la percorribilità dei percorsi d’esodo
3. Favorire il deflusso ordinato dai locali
4. Controllare che tutti i locali del piano siano stati sfollati
(bagni, archivi, aule, ecc.)
5. Effettuare la chiamata di soccorso esterni utilizzando il
telefono posto nella segreteria e dando le seguenti
indicazioni:
DENOMINAZIONE DELL’EDIFICIO SCOLASTICO
NOME PROPRIO
INDIRIZZO E NUMERO DI TELEFONO
MOTIVO DELLA RICHIESTA
INDICAZIONI SUL PERCORSO
FORNIRE ULTERIORI INFORMAZIONI SU RICHIESTA DELL’ENTE DI
SOCCORSO
6. Sezionare l’impianto elettrico agendo sull’interruttore
generale
7. Recarsi in prossimità del locale caldaia al piano terra e
sezionare l’adduzione generale del gas metano o gpl agendo
sull’apposita valvola d’intercettazione
8. Verificare che le vie di transito esterne all’area scolastica
siano libere da mezzi in sosta
9. Recarsi presso gli ingressi principali vietando a chiunque di
entrare nell’edificio
10. All’arrivo dei soccorritori, segnalare eventuali persone in
difficoltà o locali non accessibili e restare a disposizione per
eventuale collaborazione
ELENCO NUMERI DI TELEFONO IN CASO DI EMERGENZA
VIGILI DEL FUOCO
115
PRONTO SOCCORSO
118 – 0983.8801
POLIZIA
113 – 0983. 511122
CARABINIERI
112 – 0983. 885380
GUARDIA DI FINANZA
117 – 0981. 44005
MUNICIPIO
0983. 891511
POLIZIA MUNICIPALE
0983. 81823
PREFETTURA
0984. 898011
SERVIZIO ACQUEDOTTO
0983. 82088
ENEL SERVIZIO GUASTI
803500
ITALGAS
800900700
RSPP
3491057939
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