MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “GIACOMO CECONI” UDINE DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE (art. 5 comma 2 D.P.R. 23/7/98 n. 323) Regolamento sugli esami di Stato. Art. 5, comma 2 “La formulazione (della terza prova scritta n.d.r.) deve essere coerente con l’azione educativa e didattica realizzata nell’ultimo anno di corso. A tal fine i consigli di Classe, entro il 15 maggio, elaborano per la Commissione di esame un apposito documento che esplicita i contenuti, i metodi, i mezzi, gli spazi ed i tempi del percorso formativo, nonché i criteri, gli strumenti di valutazione adottati e gli obiettivi raggiunti.” l l ANNOSCOLASTICO SCOLASTICO2013-2014 2013-2014 ANNO Classe55AASS SS Classe Tecnicodei deiServizi Servizisociali sociali Tecnico 2 INDICE PROFILO PROFESSIONALE QUADRO ORARIO E DOCENTI ELENCO CANDIDATI PRESENTAZIONE DELLA CLASSE CONTINUITÀ DIDATTICA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA COMPORTAMENTI NEI CONFRONTI DELLA CLASSE DA PARTE DEGLI INSEGNANTI FINALITÀ EDUCATIVE E OBIETTIVI TRASVERSALI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DIDATTICI E DISCIPLINARI STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE DEFINIZIONE DEI CRITERI COMUNI PER LA CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI CONOSCENZA ED ABILITA’ VOTO DI CONDOTTA PROVE DI SIMULAZIONE STAGE ED ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO ATTIVITÀ DIDATTICHE COMUNI PROGRAMMATE ESPERIENZE FORMATIVE REALIZZATE OBIETTIVI CONSEGUITI MEDIAMENTE DALLA CLASSE CONSIDERAZIONI FINALI DEL CONSIGLIO DI CLASSE PROGRAMMI E RELAZIONI DISCIPLINARI PAG.3 PAG.3 PAG.4 PAG.5 PAG.6 PAG.7 PAG.7 PAG.9 PAG.10 PAG.11 PAG.12 PAG.12 PAG.14 PAG.14 PAG.15 PAG. 17 PAG. 17 PAG.17 PAG.18 PAG. 20 ALLEGATI A DISPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE IN FORMA CARTACEA PROVE DI SIMULAZIONE SOMMINISTRATE IN CORSO D’ANNO; GRIGLIE PER LA VALUTAZIONE DELLE SIMULAZIONI; RELAZIONI RELATIVE AGLI ALLIEVI CERTIFICATI; PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO ALUNNO AFFETTO DA DSA; Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Servizi Sociali 3 PROFILO PROFESSIONALE Il Corso per Operatori e Tecnici dei Servizi sociali è stato avviato a Udine nel 1996; si era, infatti, avvertita la necessità di una sua presenza sul territorio in relazione al mutato orientamento della politica sanitaria e socio-assistenziale, finalizzata sempre più a garantire un’assistenza qualificata alle persone a rischio di disagio e di emarginazione e, mediante la lettura dei bisogni e la mobilitazione delle risorse della comunità, a promuovere relazioni sociali significative. Il corso è comprensivo di un biennio propedeutico, seguito da un triennio durante il quale vengono privilegiati i contenuti professionalizzanti. Alla fine della terza gli allievi hanno sostenuto l’esame per il conseguimento della qualifica di operatore dei servizi sociali. Il Tecnico dei Servizi Sociali (Diploma di TSS – D.M. 15.04.94 ) possiede competenze polivalenti e flessibili, derivanti da interventi formativi finalizzati allo sviluppo di una cultura di base e di abilità logico-espressive che gli consentono di essere elemento attivo e consapevole nei servizi socio-assistenziali. In particolare, è in grado di: inserirsi in strutture sociali operanti sul territorio con capacità di adeguarsi alle necessità e ai bisogni della comunità; programmare interventi mirati in base alle varie esigenze della vita quotidiana, curandone l’organizzazione e l’attuazione interagendo con altri soggetti pubblici e privati; avvicinarsi ai problemi emergenti dal sociale, cercandone soluzioni dal punto di vista giuridico, psicologico e igienico – sanitario. QUADRO ORARIO E DOCENTI Disciplina area comune Ore settimanali Docente ITALIANO PARISI FRANCESCA 4 STORIA PARISI FRANCESCA 2 CARAMAZZA GIULIANA 3 MICHELAZZI ANTONELLA 3 TANDOI AMBRA 2 MATEMATICA LINGUA STRANIERA EDUCAZIONE FISICA RELIGIONE (per coloro che se ne avvalgono) BABBO GIANANTONIO Totale ore area comune Documento del Consiglio di classe 1 15 5a A Tecnico dei Servizi Sociali 4 Disciplina area di indirizzo CULTURA MEDICO-SANITARIA LEGISLAZIONE SOCIALE PSICOLOGIA TECNICA AMMINISTRATIVA ZIMOLO VERA 4 NASSIMBENI RITA 3 LIZZIO MARIA 5 SEGAT CLAUDIO 3 Totale ore area di indirizzo 15 ELENCO CANDIDATI N.Disciplina Candidato Cognome Nome Testo Luogo di nascita 1 BELTRAME LUISELLA GORIZIA 2 BERGNACH FEDERICA CIVIDALE 3 BIANCHI MARIA 4 BREJIC MARIA 5 BRESSAN GIULIA 6 BROVEDANI CHIARA UDINE 7 CHIABAI FRANCESCO CIVIDALE 8 CUERO CAICEDO IVON CAROLINA 9 DI BARTOLOMEO ALESSIA 10 EDDNA AMMA GHANA 11 GALLUZZO CHIARA UDINE 12 GOBBATO VALENTINA LATISANA 13 MARCOLIN VITTORIA UDINE 14 MELE MARCO PALMANOVA 15 PELIZZO SARA UDINE 16 STRAMBELLI CRISTIAN 17 TOSOLINI MATTIA Documento del Consiglio di classe Vol. SAN DANIELE DEL FRIULI BOLZANO PALMANOVA BUENAVENTURA (COLOMBIA) SAN DANIELE DEL FRIULI BARI UDINE 5a A Tecnico dei Servizi Sociali 5 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe 5 A del Corso Tecnici dei Servizi Sociali è costituita da 17 alunni, di cui 13 ragazze e 4 ragazzi, due allievi ripetono la classe quinta. La maggioranza degli allievi proviene da diverse zone della provincia ed ha sperimentato in questi anni il pendolarismo con le conseguenti problematiche derivate da un trasporto giornaliero non sempre agevole. STORIA DELLA CLASSE Nell'anno scolastico 2009/2010 gli alunni della classe 1 A OSS erano ventisei, sono stati promossi in seconda 19 alunni, di cui 9 si sono trasferiti in altra sezione dello stesso indirizzo. Nell’anno scolastico 2010/2011 gli allievi della 2 A OSS erano diciotto, di cui quattro provenienti da altre classi dell'istituto, tre da altre scuole. Sono stati promossi 16 alunni, di cui cinque con sospensione di giudizio, due alunni sono stati respinti. Nell’anno scolastico 2011/12 gli allievi della 3A OSS erano 20 di cui quattro provenienti da altre scuole. Sono stati promossi 19 allievi, uno è stato respinto, due allievi si sono ritirati. Nell’anno scolastico 2012/13 gli allievi della 4A TSS erano 17. Sono stati promossi in 16, uno dei quali si è trasferito al corso serale. Nell'anno scolastico 2013/14 gli allievi della 5 A TSS sono 17, due sono ripetenti la classe quinta e provengono da un'altra sezione dello stesso corso. Tutti sono in possesso della qualifica di “Operatore dei Sevizi Sociali”. Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Servizi Sociali 6 CONTINUITA’ DIDATTICA NEL BIENNIO POSTQUALIFICA Disciplina area comune CLASSE 4^ CLASSE 5^ ITALIANO BUDICIN FABIO PARISI FRANCESCA STORIA BUDICIN FABIO PARISI FRANCESCA MATEMATICA CARAMAZZA GIULIANA CARAMAZZA GIULIANA LINGUA STRANIERA MICHELAZZI ANTONELLA MICHELAZZI ANTONELLA EDUCAZIONE FISICA TANDOI AMBRA TANDOI AMBRA RELIGIONE BABBO GIANANTONIO BABBO GIANANTONIO GAROFALO LORIS GAROFALO LORIS CHINELLATO LAURA CHINELLATO LAURA SOSTEGNO AD01 SOSTEGNO AD02 SOSTEGNO AD02 COZZO FILIPPO Disciplina area di indirizzo CULTURA MEDICO-SANITARIA PARETTI MARINA ZIMOLO VERA DIRITTO NASSIMBENI RITA NASSIMBENI RITA PSICOLOGIA LIZZIO MARIA LIZZIO MARIA TECNICA AMMINISTRATIVA TUCCI CATIA SEGAT CLAUDIO Nella tabella precedente è stata riassunta l’assegnazione dei Docenti nelle classi del biennio di postqualifica. La continuità ha interessato gli insegnamenti di Matematica, Inglese, Diritto, Psicologia, Ed. Fisica, Religione e Sostegno. La classe ha subito, nel corso degli anni, l’avvicendarsi di docenti e di impostazioni diverse del lavoro scolastico; questa situazione ha generato alcune difficoltà dovute principalmente alle diverse metodologie adottate e alle diversità dei programmi svolti. Nella classe ci sono alcuni allievi per i quali il metodo di studio elaborato in questi anni non è ancora del tutto autonomo; per i quali l’apprendimento dei contenuti è meccanico e mnemonico. Non tutti hanno risposto con lo stesso interesse agli stimoli didattico-educativi e, sempre per parte della classe, lo studio domestico è risultato settoriale e finalizzato al superamento delle verifiche. Vi sono però alunni che hanno mantenuto un atteggiamento serio e motivato, che hanno dimostrato di aver acquisito un metodologia di studio sufficientemente proficua, grazie ad un livello di attenzione e partecipazione in classe costantemente positivo ed alla capacità di rielaborazione personale. Si registrano difficoltà, incertezze soprattutto in inglese e matematica, materie in cui maggiormente si erano evidenziate lacune e debolezze; alcuni alunni sono apparsi poco ricettivi, continuando a dimostrare scarsa autonomia, poca sicurezza e lacune, per lo più sedimentate e quindi difficili da affrontare, anche per una ridotta fiducia e autostima. Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Servizi Sociali 7 PIANI EDUCATIVI PERSONALIZZATI Si segnala infine che per gli allievi che usufruiscono dei benefici della legge 104 del 1992 e per l'allieva che presenta bisogni educativi speciali (DSA) sono stati predisposti specifici Piani Didattici Personalizzati. Per ulteriori informazioni si fa riferimento ai documenti elaborati, che per motivi di privacy, sono presenti in busta chiusa riservata. Per tali motivi la Commissione d’esame dovrà essere integrata con la presenza degli insegnanti di sostegno, come avvenuto nel corso delle simulazioni delle prove scritte. Ciò varrà sia per quanto concerne i lavori della riunione preliminare, sia per ciò che riguarda lo svolgimento delle prove d’esame sia scritte che orali. PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA DEL CONSIGLIO DI CLASSE La misurazione dei livelli di partenza, effettuata dai docenti nella prima fase dell’anno scolastico attraverso verifiche orali e scritte, ha rilevato lacune in alcune materie. I docenti hanno sistematicamente ripetuto gli argomenti, riproposto i contenuti, dopo aver effettuato i necessari approfondimenti. Per le insufficienze presenti al termine del primo quadrimestre sono stati effettuati corsi di recupero, alcuni in orario extracurricolare, altri in itinere . I programmi ed il loro svolgimento sono stati inoltre ponderati sull’andamento medio della classe, in modo da consentire, agli allievi motivati, un agevole recupero in caso di difficoltà. COMPORTAMENTI NEI CONFRONTI DELLA CLASSE DA PARTE DEGLI INSEGNANTI Attraverso il contratto formativo il docente si è assunto i seguenti impegni: Rispettare gli alunni e tutti gli operatori della scuola. Rimuovere gli ostacoli educativi e di apprendimento che impediscono il successo scolastico (deficit, recupero, saper scegliere) Mantenere la massima trasparenza nella programmazione e nei criteri di valutazione (il docente deve rendere sempre partecipe-protagonista l'alunno di quello che egli sta facendo e di come vengano valutati il lavoro ed i risultati raggiunti): - comunicare agli alunni gli obiettivi intermedi e finali di ogni disciplina, tempi e modi di svolgimento delle unità didattiche; - comunicare gli obiettivi trasversali educativi, didattici, cognitivi, comportamentali, formativi, disciplinari fissati dal C.d.C.; - illustrare i criteri di misurazione e di valutazione delle prove e i criteri di valutazione finale; - stabilire una comunicazione collaborativa; - favorire le capacità di comunicare e di realizzare; - ricercare un metodo di lavoro individuale; - favorire l’aiuto metodologico; - verificare l’acquisizione delle competenze e organizzare i recuperi; - dimostrare sensibilità per i problemi di tutti gli alunni; - indurre gli alunni al senso di responsabilità; - non creare ansietà, ma fiducia; - favorire le occasioni di riflessione sul proprio lavoro (alunno); - riconoscere i progressi; - aiutare gli studenti ad apprezzare le proprie capacità (autostima). Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Servizi Sociali 8 Favorire la partecipazione attiva degli alunni ed incoraggiare la fiducia nelle proprie possibilità, rispettando la specificità individuale del modo di apprendere. Non demonizzare l'errore, ma accettarlo ed utilizzarlo per rendere l'alunno capace di capire le cause prossime o remote del suo errore e, conseguentemente, modificare e migliorare i propri comportamenti nell'apprendere. Utilizzare metodologie e strumenti diversificati e funzionali agli obiettivi da raggiungere. Correggere gli elaborati scritti con rapidità, per utilizzare la correzione come momento formativo. Favorire l'autovalutazione. Esigere la puntualità nell'esecuzione dei compiti per casa: - non far pesare troppo questa fase delle attività domestiche (gli alunni devono anche dedicarsi ad altre attività come il tempo libero e lo sport); - salvo casi eccezionali, non si assegnano attività domestiche per il lunedì, né prove scritte (test); - i Consigli di Classe fissino una giornata nel corso della settimana in cui non effettueranno interrogazioni ne compiti in classe, avendo riguardo delle materie con limitato numero di ore di lezione settimanale. Nello specifico, si tengano in considerazione, per l’assegnazione di attività domestiche e impegni di studio ai fini delle interrogazioni del giorno seguente e per la fissazione dei compiti in classe, le giornate di rientro pomeridiano, le attività integrate di progetto per le classi del triennio, le attività di area di professionalizzazione. Pretendere rispetto nei confronti dei docenti, del personale A.T.A., dell'ambiente interno e dei beni comuni (attrezzature, suppellettili, strutture, ecc.); Far capire l’importanza degli interventi didattici integrativi, sia in itinere che quelli eventualmente programmati in avvio delle lezioni dell’anno scolastico e l’impegno individuale del recupero dei debiti formativi.. Offrire la propria disponibilità alla spiegazione di argomenti poco chiari o mal/non compresi.. Non contribuire a creare situazioni di conflittualità con altri docenti da parte degli alunni, adottando atteggiamenti comuni ed unitari in ogni occasione. Uso del libretto personale: - controllarne il buon utilizzo; - notificare voti (sia scritti che orali) e verificarne la presa visione da parte dei genitori, - spiegare le modalità d’uso di parti specifiche Puntualità in classe e pretendere l’educazione; il docente, nella 1 a ora di lezione, dovrà essere presente in aula cinque minuti prima dell’avvio delle lezioni. . Il docente al termine delle lezioni della classe, dovrà lasciare per ultimo l’aula e, se non impegnato in altre lezioni, dovrà trasferire il registro di classe in segreteria. Se impegnato consegnerà il registro ad un collaboratore scolastico per il trasferimento Fare buon uso del registro di classe, indicando con chiarezza le attività svolte e le note riportate. Eventuali adozioni di provvedimenti disciplinari, prima di essere trascritti sul registro di classe, andranno concordati con il Collaboratore del Dirigente Scolastico. Gli insegnanti del C. di C. hanno coordinato e uniformato la loro azione didattico - educativa ai summenzionati principi generali, facendo salve le prerogative inerenti la libertà di insegnamento e i vari specifici percorsi ritenuti più validi da ciascun docente. Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Servizi Sociali 9 FINALITA’ EDUCATIVE E OBIETTIVI TRASVERSALI Il Consiglio di Classe, sulla base di quanto riportato nel POF, ha fissato le finalità educative e gli obiettivi trasversali seguenti: CT 1 1.1 1.2 CT 2 2.1 2.2 Applicare le regole concordate per la convivenza democratica Riconosce e rispetta la diversità ( di opinione, di svantaggio, di status, di ruolo), basandosi sui valori della solidarietà e della tolleranza Rispetta gli orari e le regole previsti nei contesti scolastici e di stage e partecipa alle attività proposte in modo responsabile e critico Individuare e utilizzare le proprie conoscenze, competenze e capacità sia in ambito professionale che culturale Riconosce le proprie attitudini e le utilizza per orientarsi verso una scelta più consapevole in ambito professionale Analizza le proprie esperienze scolastiche e di stage in forma critica e redige una relazione sulla propria esperienza 2.3 Dimostra spirito d’iniziativa e si rende disponibile per attività in ambito professionale e culturale. 2.4 Ipotizza soluzioni possibili e confronta criticamente ipotesi diverse operando scelte adeguatamente motivate CT 3 3.1 3.2 3.3 CT 4 Comunicare e relazionare efficacemente nel contesto scolastico e di tirocinio Sa porsi in un atteggiamento di ascolto attivo Riconosce stili comunicativi diversi e li utilizza correttamente in relazione all’interlocutore, allo scopo ed al contesto Partecipa in modo autonomo e nel rispetto delle regole alle attività di gruppo scolastiche ed extrascolastiche. Utilizzare metodi, strumenti e tecniche per conoscere ed apprendere 4.1 Ricerca ed utilizza in modo appropriato e autonomo dati ed informazioni da diversi canali in relazione ad uno scopo 4.2 Produce elaborati di approfondimento 4.3 Documenta e organizza il lavoro individuale e di gruppo e collabora attivamente 4.4 Sa consultare e utilizzare fonti e documenti di diversa natura CT 5 Assumere un ruolo propositivo nel contesto scolastico e nelle attività sul territorio e di tirocinio 5.1 Si impegna assumendosi le proprie responsabilità e rispetta i tempi di realizzazione di un lavoro 5.2 Rielabora le proprie esperienze, propone soluzioni alternative e le confronta 5.3 Trasferisce ed adegua un metodo appreso in contesti e situazioni nuovi Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Servizi Sociali 10 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DIDATTICI E DISCIPLINARI Il Consiglio di Classe ha concordato i seguenti obiettivi didattici: Obiettivi didattici. 1) Insegnare agli studenti ad esprimersi e a comunicare nei linguaggi specifici delle diverse discipline, esponendo i contenuti delle stesse in modo ordinato, articolato e chiaro. 2) Guidare gli studenti a migliorare la propria situazione cognitiva di partenza, attraverso un progressivo sviluppo delle capacità logiche, di astrazione, di analisi e di sintesi, fino a giungere a una valida competenza professionale. 3) Dotare gli studenti di strumenti critici, che permettano loro di analizzare e comprendere la realtà che li circonda per acquisire gli opportuni orientamenti nel proseguire gli studi ed immettersi nella società come lavoratori professionalmente preparati e come cittadini consapevoli dei propri diritti e doveri. Area umanistica Saper gestire sistematicamente lo studio, finalizzandolo coscientemente all’interiorizzazione e all’elaborazione personale dei contenuti culturali proposti. Saper approfondire gli aspetti critici di ciascuna disciplina individuandone i legami interdisciplinari. Saper organizzare il pensiero in modo logico ed essere in grado di esprimersi in forma scorrevole e corretta. Area scientifica Saper strutturare il pensiero in modo logico e saperlo esprimere in forma chiara, sia oralmente che per iscritto. Saper risolvere situazioni problematiche facendo ricorso alle conoscenze precedentemente acquisite durante tutto il corso di studi. Area tecnico-professionale Deve essere in grado di trasferire le competenze acquisite a livello teorico, in attività operative concrete. Deve sapere esprimere le proprie capacità attraverso una sintesi interdisciplinare, in particolare delle materie dell'area tecnico-professionale con disponibilità ad accogliere criticamente le conoscenze maturate durante le fasi di attività con il mondo del lavoro (stage, conferenze, ecc.). Deve acquisire capacità di comunicazione nei rapporti di lavoro con utenti e operatori. Deve saper programmare interventi mirati rispetto a esigenze fondamentali della vita quotidiana e ai momenti di svago. Deve individuare le principali problematiche sociali connesse all’infanzia, senescenza, diversamente abili e, in genere, alle fasce deboli della popolazione Gli obiettivi disciplinari, proposti dai singoli docenti nella loro programmazione, in generale attengono alle conoscenze e competenze che gli alunni devono acquisire nel corso dell’anno scolastico: Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Servizi Sociali 11 Competenza disciplinare: conoscenza degli elementi fondamentali del programma, in ordine ai contenuti ed alla metodologia operativa, e capacità di applicare in maniera autonoma le abilità strumentali acquisite; Competenza logica: capacità di argomentare coerentemente e capacità di articolare il discorso adeguatamente; Competenza espositiva: capacità di utilizzare un linguaggio corretto, adeguato, con uso di un linguaggio specifico; Si rimanda poi alla lettura dei programmi svolti delle singole discipline per maggiori chiarimenti. STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI Il C.d.C. ha individuato i seguenti principi comuni: lo studio deve essere significativo, organizzato come scoperta e rivolto a cambiamenti positivi di comportamento ed atteggiamento mentale; l'insegnamento-apprendimento è un processo di interazione docenti-allievi ed è fondato sulla comunicazione aperta e disponibile; i diversi argomenti devono essere trattati procedendo con gradualità, dai concetti più semplici, a quelli più complessi; vanno sollecitati i collegamenti interdisciplinari e quelli tra temi della stessa disciplina; l'operatività è scandita da una programmazione finalizzata al conseguimento delle competenze fissate, con tempi e verifiche predefinite; gli allievi devono essere informati sugli obiettivi e sui contenuti disciplinari; la classe deve essere coinvolta in discussioni e dibattiti sulle tematiche trattate, anche con domande guidate. Accanto a quelli tradizionali (testi e dispense) sono stati utilizzati strumenti che potevano risultare idonei a suscitare l'interesse ed a stimolare la partecipazione degli alunni: audiovisivi, articoli da quotidiani e settimanali, riviste specialistiche, fotocopie, laboratorio di informatica, proiezioni cinematografiche previa preparazione adeguata, conferenze, incontri con esperti. Il C.d.C. ha concordato anche sulla libertà di condurre la lezione, utilizzando varie tecniche: la lezione frontale, la lezione dialogata, il lavoro in piccolo gruppo cooperativo eterogeneo per livello. STRUMENTI PER LA VERIFICA L’anno scolastico è stato suddiviso in due periodi: 1) 12 settembre 2013 –25 gennaio 2014; 2) 27 gennaio 2014 – 11 giugno 2014 Il C.d.C. ha adottato i seguenti strumenti: Compiti in classe Interrogazioni Interventi spontanei Relazioni Elaborati domestici Test strutturati o semistrutturati Lavori per piccoli gruppi Ogni docente ha adeguato i propri interventi alle necessità che sono emerse, predisponendo strategie e attività di recupero /approfondimento. Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Servizi Sociali 12 Le verifiche, scritte, orali e pratiche, sono avvenute secondo varie modalità, in numero adeguato, tese tutte ad accertare, oltre che le conoscenze, le competenze e le abilità, anche il livello di disponibilità e partecipazione al dialogo didattico e formativo. FATTORI CHE CONCORRONO ALLA VALUTAZIONE PERIODICA E FINALE I fattori che hanno concorso alla valutazione periodica e finale sono stati i seguenti: Risultati ottenuti nelle verifiche Effettiva acquisizione dei nuovi contenuti Comprensione di richieste e quesiti Capacità analitico-sintetiche Capacità di esposizione e rielaborazione Miglioramento registrato Impegno, partecipazione ed interesse Capacità di cogliere anche stimoli extra-scolastici Autonomia organizzativa Ordine e organicità nella presentazione del materiale Capacità di esprimersi in maniera personale Superamento degli eventuali debiti formativi pregressi. La valutazione dei risultati è stata destinata alla formulazione di un giudizio sull’evoluzione dell’itinerario scolastico e personale degli allievi. ALTRI ELEMENTI DI VALUTAZIONE Oltre ai dati del profitto, nella valutazione finale si è tenuto conto di: livelli di partenza e percorso compiuto, intendendo l’esperienza scolastica come un processo di cui il singolo anno è un segmento che non può essere scisso da altri pregressi; frequenza scolastica, intesa sia come presenza fisica a scuola, sia, soprattutto, come presenza attiva, con il rispetto dei propri obblighi e della continuità scolastica; partecipazione, intesa come capacità di creare proficue relazioni sia tra gli alunni sia con i docenti e di fornire significativi contributi al dialogo educativo; impegno, inteso come capacità di assumersi responsabilità e di adempiere con costanza, precisione e puntualità gli obblighi connessi; metodo di studio, inteso come capacità di organizzare il lavoro, di elaborare percorsi culturali, di acquisire strumenti operativi DEFINIZIONE DEI CRITERI COMUNI PER LA CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI CONOSCENZA ED ABILITA’ Il C.di C. ha concordato nell’utilizzo di una griglia, che definisce una corrispondenza tra giudizi, formulati dai singoli docenti, e un voto in decimi; tenendo presente la seguente scala di valutazione: Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Servizi Sociali 13 Valutazioni e voto Del tutto insufficiente Voti in decimi 1-2 in quindicesimi 4 Gravemente insufficiente Voti in decimi 3-4 in quindicesimi 5-6 Insufficiente Voto in decimi 5 in quindicesimi 8 Conoscenze Abilità Competenze Nulle Nulle Non raggiunte Non sa esporre e strutturare il discorso in modo logico e coerente; Manca di non riesce ad individuare le richieste conoscenze e rispondere in modo pertinente. fondamentali. Non sa utilizzare in modo adeguato la strumentazione in uso. Riesce ad utilizzare solo in parte le Conosce in maniera informazioni ed i contenuti essenziali superficiale le che esprime in modo spesso informazioni e la impreciso terminologia di Ridotte appaiono le capacità base. operative. Sufficiente Voto in decimi 6 in quindicesimi 10 Conosce e comprende le informazioni, le regole e la terminologia specifica in modo essenziale. Discreto Voto in decimi 7 in quindicesimi 12 Conosce e comprende le informazioni, le regole e la terminologia specifica in modo completo. Buono Voto in decimi 8 in quindicesimi 13 Conosce i contenuti culturali in modo completo e puntuale. Avanzato Voto in decimi 9-10 in quindicesimi 14-15 Conosce i contenuti culturali in modo rigoroso e approfondito. Non raggiunte: ha compreso solo alcuni concetti ed è solo occasionalmente in grado di applicare procedure e regole in situazioni di studio e sviluppo professionale/personale. Non raggiunte: esprime solo parzialmente i concetti ed in modo non sempre adeguato; sa mettere in pratica regole ed applicazioni solo con guida in situazioni di studio e sviluppo professionale/personale. Sa utilizzare gli strumenti espressivi ed Riesce ad utilizzare i contenuti argomentativi indispensabili per gestire essenziali, che espone ed applica l’interazione comunicativa verbale in vari con qualche incertezza. Riesce a contesti; sa individuare alcune strategie formulare valutazioni corrette, ma appropriate per la soluzione di problemi; parziali. dimostra una sufficiente padronanza d’uso di Sa adottare semplici progetti per la strumenti, di procedure, di processi, in situazioni risoluzione di problemi pratici di studio e sviluppo professionale / personale. Gli standard minimi delle abilità Le varie competenze programmate sono specifiche risultano acquisiti. manifestate con relativa autonomia, in forma essenziale. Esprime con chiarezza ed adeguata proprietà lessicale le proprie Sa elaborare i concetti acquisiti mettendoli in valutazioni, utilizzando le relazione con una discreta sicurezza; sa ricercare informazioni più opportune; le soluzioni funzionali delle varie fasi del lavoro. dimostra processi adeguati di Le varie competenze programmate sono applicazione in contesti noti e, se manifestate con discreta autonomia. guidato, anche in quelli nuovi. Sa individuare ed elaborare i concetti, i Riesce a collegare in modo procedimenti, i problemi proposti, grazie a autonomo argomenti diversi, processi adeguati di trasferimento di competenze rilevando buone capacità di analisi e e procedure in situazioni simili e variate di sintesi. Le varie competenze programmate sono Dimostra di avere una piena manifestate con buona autonomia e con acquisizione delle abilità specifiche. consapevolezza e padronanza delle conoscenze e abilità connesse. Riesce ad operare analisi approfondite e sa Riesce a collegare argomenti diversi, collegare logicamente le varie conoscenze, cogliendo analogie e differenze in sapendo riorganizzare adeguatamente quanto modo logico e sistematico anche in appreso. ambiti disciplinari diversi. Sa Le varie competenze programmate sono apportare valutazioni e contributi manifestate con completa autonomia e con personali significativi. consapevolezza e padronanza delle conoscenze e abilità connesse. La valutazione dei risultati è stata destinata alla formulazione di un giudizio sull’evoluzione dell’itinerario scolastico e personale degli allievi. Per quanto riguarda il voto di condotta, si è fatto riferimento alla tabella riportata nel POF: Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Servizi Sociali 14 VOTO DI CONDOTTA Comportamento Rispetto del Regolamento di Istituto, del materiale scolastico e delle strutture Frequenza e puntualità Note disciplinari Voto COMPORTAMENTO MATURO PER RESPONSABILITÀ E COLLABORAZIONE. SCRUPOLOSO ASSIDUA NESSUNA 10 COMPORTAMENTO IRREPRENSIBILE PER RESPONSABILITÀ E COLLABORAZIONE SCRUPOLOSO ASSIDUA NESSUNA 9 COMPORTAMENTO CORRETTO PER RESPONSABILITÀ E COLLABORAZIONE SOSTANZIALE REGOLARE NESSUNA 8 COMPORTAMENTO ACCETTABILE PER RESPONSABILITÀ E COLLABORAZIONE SOSTANZIALE NON SEMPRE REGOLARE con alcune assenze strategiche 7 COMPORTAMENTO INCOSTANTE PER RESPONSABILITÀ E COLLABORAZIONE SALTUARIE VIOLAZIONI IRREGOLARE Con assidue assenze strategiche in una o più materie SPORADICHE ammonizioni verbali e/o scritte non superiori a due nell’arco del quadrimestre RIPETUTE MA NON GRAVI COMPORTAMENTO SPESSO SCORRETTO PER RESPONSABILITÀ E COLLABORAZIONE VIOLAZIONE/ VIOLAZIONI GRAVI IRREGOLARE Con assenze strategiche in più materie GRAVI 5 6 SIMULAZIONI EFFETTUATE IN PREPARAZIONE ALL’ESAME In preparazione dell’esame di stato sono state effettuate esercitazioni mirate alla preparazione delle tre prove scritte. In particolare, riguardo alla prima prova, sono state somministrate verifiche sulle diverse tipologie previste dalle norme, allegate in formato cartaceo insieme alla griglia di valutazione utilizzata per la correzione. Per la seconda prova scritta sono stati sviluppate tematiche relative alla materia di Psicologia, anche mediante la somministrazione di elaborati degli esami degli anni precedenti. Anche per questa seconda prova si riporta il formato cartaceo. In totale sono state effettuate due simulazioni di terza prova, una di prima prova e una di seconda prova. CARATTERISTICHE E CRITERI SEGUITI PER LA SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA Il Consiglio di questa classe, tenendo conto del curricolo di studi, ha sviluppato la progettazione Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Servizi Sociali 15 delle prove interne di verifica, in preparazione della terza prova scritta degli esami conclusivi del corso, scegliendo la tipologia B+ C. Sono state effettuate due simulazioni che sono a disposizione della Commissione. Data di svolgimento 19/03 14/04 Tempo assegnato 3h 3h Materie coinvolte Tipologia di verifica Criteri di valutazione Punteggi massimi attribuiti Cultura Medico Sanitaria Matematica Inglese Diritto B+C con 16 quesiti a risposta multipla e 8 quesiti a risposta singola Per ogni domanda a risposta singola si è tenuto conto della correttezza, della completezza e della pertinenza della risposta; per le domande a risposta multipla, unicamente della correttezza della risposta scelta Ogni docente ha espresso la propria valutazione in quindicesimi. Il punteggio finale è stato ottenuto sommando i punteggi parziali e poi dividendolo per quattro, onde ottenere il punteggio massimo previsto per la terza prova, pari a 15 punti. Matematica Inglese Tecnica Amministrativa Diritto B+C con 16 quesiti a risposta multipla e 8 quesiti a risposta singola Livello di sufficienza 10/15 STAGE ED ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Con il riordino degli Istituti Professionali, l’area di professionalizzazione delle classi quarte e quinte (terza area) è stata sostituita con 132 ore di stage/ alternanza scuola-lavoro (ASL) nell’ultimo biennio. Tale attività, gestita a livello unificato nelle classi quarte e quinte del corso, è stata programmata nel seguente modo: anno scolastico 2012/2013 anno scolastico 2013/2014 STAGE: 4-19 marzo 2013 ASL: 20-27 marzo 2013 classi quarte tecnici servizi sociali classi quarte tecnici servizi sociali STAGE: 23 settembre- 5 ottobre classi quinte tecnici servizi sociali 2013 L’alternanza scuola - lavoro è stata realizzata utilizzando la possibilità offerta dalla Regione FVG_alle scuole secondarie di secondo grado, in particolare agli Istituti Professionali e Tecnici, che ha permesso di avvalersi di un sostegno economico. Le attività di stage/ASL sono finalizzate all’acquisizione/consolidamento delle seguenti competenze: sapersi relazionare con diversi tipi di interlocutore, utilizzando tecniche e modalità di comunicazione adeguate; saper collegare ed integrare conoscenze, esperienze effettuate e strategie apprese per collaborare con le figure operanti nella sede dello stage, applicando, su indicazione del tutor, abilità strumentali e tecniche adeguate in base al contesto ed alle risorse. Gli allievi hanno complessivamente dimostrato senso di responsabilità, interesse e competenze osservative e comunicative, di sapersi integrare agevolmente nelle strutture in cui sono state collocati, conseguendo una valutazione soddisfacente, in molti casi eccellente. Gli ambiti in cui Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Servizi Sociali 16 sono stati svolti stage/ASL sono quelli facenti parte del percorso didattico/formativo: minori, anziani e disabili. Ambito di svolgimento dello stage/ASL a.s. 2012/2013-2013/2014 anziani/minori minori/anziani minori minori minori/disabili anziani/disabili anziani anziani/minori anziani/disabili minori minori minori minori/disabili minori minori anziani/disabili minori/anziani NOME BELTRAME LUISELLA BERGNACH FEDERICA BIANCHI MARIA BREJIC MARIA BRESSAN GIULIA BROVEDANI CHIARA CHIABAI FRANCESCO CUERO CAICEDO IVON CAROLINA DI BARTOLOMEO ALESSIA EDDNA AMMA GALLUZZO CHIARA GOBBATO VALENTINA MARCOLIN VITTORIA MELE MARCO PELIZZO SARA STRAMBELLI CRISTIAN TOSOLINI MATTIA Dopo lo stage, sia in quarta che quinta, gli alunni hanno riferito oralmente sulla loro esperienza; durante l’ASL hanno compilato un registro predisposto dalla Regione stessa in cui sono stati annotati attività ed orari e riportate giornalmente le firme di tutor e alunni stessi. I tutor aziendali hanno anche compilato una scheda di valutazione, predisposta dai tutor scolastici, in cui venivano considerati i seguenti aspetti: impegno e responsabilità; competenze relazionali e comunicative; rispetto delle principali misure di sicurezza da adottare; esecuzione delle attività indicate dal tutor, applicando abilità strumentali e tecniche adeguate in base al contesto ed alle risorse. Al termine di entrambi i percorsi di Alternanza Scuola Lavoro gli studenti hanno sostenuto gli esami finali, consistenti in una relazione sull’attività svolta, durante i quali è stati compilato il Modello predisposto dalla Regione stessa, cui è stato inviato. La Commissione d’esame era composta da tre docenti interni, tra i quali il tutor scolastico. Su tale modello sono state riportate le valutazioni numeriche espresse dai tutor aziendali, dalle commissioni d’esame relative alle prove sostenute e sono state determinate le valutazioni finali. Ai sensi della normativa regionale sono stati esaminati e valutati esclusivamente gli studenti che hanno svolto attività di ASL per almeno il 70% delle 38 ore previste sia in quarta che in quinta. Viene riporato di seguito l’elenco degli alunni con indicate le ore e le valutazioni: VALUTAZIONI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO VOTO ORE TOTALI NOME 4^ (4^ e 5^) VOTO 5^ BELTRAME LUISELLA 200 10 10 BERGNACH FEDERICA 170 10 10 BIANCHI MARIA 170 10 10 BREJIC MARIA 174 9 10 BRESSAN GIULIA 162 10 10 BROVEDANI CHIARA 190 9 10 CHIABAI FRANCESCO 153 10 10 Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Servizi Sociali 17 CUERO CAICEDO IVON CAROLINA DI BARTOLOMEO ALESSIA 164 10 8 164 10 10 EDDNA AMMA 169 9 10 GALLUZZO CHIARA 167 9 10 GOBBATO VALENTINA 170 9 10 MARCOLIN VITTORIA 154 6 10 MELE MARCO 162 9 10 PELIZZO SARA 162 10 8 STRAMBELLI CRISTIAN 164 9 10 TOSOLINI MATTIA 134 9 10 ATTIVITA’ DIDATTICHE COMUNI PROGRAMMATE I percorsi disciplinari si sono intersecati durante tutta l’attività curriculare, perché unico è stato il progetto didattico e formativo alla cui riuscita tutti i docenti hanno concorso con strumenti e contenuti diversificati ma funzionali agli obiettivi da raggiungere, anche a livello interdisciplinare. ESPERIENZE FORMATIVE REALIZZATE Attività inter ed extra scolastiche: Visita agli edifici e le sedi preposte alle attività amministrative di Udine; Corso, su base volontaria, per la certificazione PET Uscita didattica e visita al museo della prima guerra mondiale di Gorizia Spettacolo teatrale sulla prevenzione al disagio giovanile e sulla tossicodipendenza: “Fughe da fermi” realizzato dalla comunità di San Patrignano, presso l'auditorium Zanon di Udine Visione del film “Il ritratto di Dorian Gray” Viaggio di istruzione e visita alla Comunità di San Patrignano nell'ambito del progetto “Se le conosci le eviti”. Partecipazione alla conferenza “Tuteliamo la salute”, con i seguenti relatori: Comandante NAS FVG A.Pisapia; dott. G. Sabbadini; Dott. F. Anzil Corso di primo soccorso Orientamento presso le Università di Udine e di Trieste Partecipazione al corso di 10 ore “Muoversi nel mercato del lavoro” Partecipazione alla conferenza organizzata da LILT: “Le cellule staminali: cosa sono, cosa fanno e cosa potranno fare” Orientamento in uscita con la dott.ssa Comoretto OBIETTIVI CONSEGUITI MEDIAMENTE DALLA CLASSE Parte della classe ha partecipato alle attività didattiche in modo attivo, ma a questo frequentemente non è seguito un adeguato lavoro domestico e neppure una rielaborazione personale. Questo ha compromesso i risultati in alcune discipline. Ci sono stati però anche alunni che, per motivazione e studio, hanno potuto sviluppare le competenze per sapersi orientare in nuovi contesti e in nuove situazioni. Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Servizi Sociali 18 Accanto ad alunni che, pertanto, hanno trovato nell'interesse per le diverse tematiche affrontate uno stimolo per migliorarsi, e che hanno conseguito un livello sufficiente-medio, vi sono altri che non sono riusciti a raggiungere pienamente gli obiettivi prefissati in alcune discipline, ma che ora, in vista dell’Esame di Stato, si sono impegnati maggiormente per colmare le incertezze pregresse. Per un’analisi particolareggiata, si rinvia alla lettura delle relazioni finali dei singoli Docenti. CONSIDERAZIONI FINALI DEL CONSIGLIO DI CLASSE La classe ha dimostrato, in genere, disponibilità al dialogo educativo e rispetto delle regole della comunità scolastica. Nel rapporto interpersonale gli allievi hanno dimostrato capacità di socializzazione e di discreta aggregazione. La frequenza degli allievi alle lezioni è stata nel complesso regolare. Relativamente all’impegno, i Docenti evidenziano un'applicazione discontinua e non sempre sufficiente da parte di alcuni allievi della classe che si sono impegnati in maniera un po’ superficiale e limitatamente ai momenti delle verifiche. Accanto a questi vi sono però alunni che hanno lavorato con costanza conseguendo soddisfacenti risultati. Nell'insieme la classe ha raggiunto risultati complessivamente accettabili, con qualche buona individualità, ma è apparsa disponibile verso un tipo di apprendimento pratico, che si è svolto sia a scuola, sia in contesti esterni ad essa e questo interesse ha rappresentato uno stimolo per migliorarsi. I risultati sono state segnalati alle famiglie anche attraverso le comunicazioni infraquadrimestrali; nel secondo quadrimestre sono stati effettuati degli interventi di recupero e consolidamento, nei limiti delle risorse disponibili, piuttosto ridotte. I programmi sono stati svolti secondo quanto previsto nella programmazione educativa e didattica di ogni insegnante, privilegiando l’acquisizione consapevole dei saperi fondamentali piuttosto che la quantità di nozioni. A causa delle difficoltà incontrate nello svolgimento delle lezioni, in alcune discipline, la trattazione degli argomenti ha subito talvolta dei rallentamenti. Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Servizi Sociali 19 FIRME DEI DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE Disciplina RELIGIONE ITALIANO STORIA MATEMATICA INGLESE PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA DIRITTO ED ECONOMIA TECNICA AMMINISTRATIVA CULTURA MEDICO-SANITARIA EDUCAZIONE FISICA SOSTEGNO SOSTEGNO Docente Firma BABBO GIANANTONIO PARISI FRANCESCA PARISI FRANCESCA CARAMAZZA GIULIANA MICHELAZZI ANTONELLA LIZZIO MARIA NASSIMBENI RITA SEGAT CLAUDIO ZIMOLO VERA TANDOI AMBRA GAROFALO LORIS CHINELLATO LAURA IL DIRIGENTE SCOLASTICO (Dott.Giovanni Francois) Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Servizi Sociali 20 PROGRAMMI E RELAZIONI DISCIPLINARI PROGRAMMA DI RELIGIONE A. s. 2013/2014 classe 5 A TSS Valori del cristianesimo –- Problema etico e Agire morale. Obiettivo: – L’allievo scopre come la “ Questione morale” esiste ed è macroscopica nella cultura odierna, caratterizzata da una ricorrente crisi di Valori, dal pluralismo di riferimenti normativi, da un accentuato soggettivismo. – L’allievo è in grado di spiegare come la Persona umana è essenzialmente morale perché sa discernere il bene dal male, perché conosce leggi e norme e vi si adegua, ma soprattutto perché deve anche decidere il “ che fare " con libertà e responsabilità: è dotata,cioè, di una coscienza morale che si sviluppa con l’età e l’esperienza. - L’allievo sa individuare e spiegare l’origine delle norme morali (antropologia culturale) e ricostruire le tappe evolutive che l’individuo percorre per maturare la sua coscienza morale, con un minimo di lessico adeguato. a) Conoscenze:– Saper osservare e dialogare sulla vicenda umana: la parola “uomo” (dal latino homo humus o dall’ebraico biblico adamo adamah) significa “nato dalla terra”: legato dunque alla terra, l’uomo corporeo ne condivide i condizionamenti spaziotemporali, l’evoluzione biologica, i processi storici. - Saper constatare e spiegare come la natura umana – uomo/donna nel suo essere e nel suo agire – ha una struttura assai complessa. L’uomo/donna rimane l’essere più enigmatico dell’universo, quello che pone i maggiori problemi a se stesso e ai suoi simili ed ultimamente anche al mondo fisico circostante, all’ambiente in cui vive, in una condizione palesemente contradditoria e perennemente problematica. - Argomentare come la Storia delle Civiltà documenta l’insondabile drammaticità dell’esistenza umana, capace dei misfatti più atroci, ma anche di eroismi sublimi. Il processo di globalizzazione “potrebbe” essere positivo.... Competenze o esiti formativi: Rendersi conto della necessità ed importanza di un comune accordo ideale ed unitarietà di intenti operativi ad ogni livello, riguardo alle nozioni etiche fondamentali: il concetto di Bene e Male; la Libertà/Responsabilità umana e la sua espressione tangibile nelle varie Libertà al plurale; la Coscienza illuminata e capace di un corretto Giudizio morale e di Scelte oculate; la Legge nel suo radicale valore pedagogico a livello naturale, positivo e soprannaturale; la distinzione essenziale fra Atto legale/legalizzato e Atto morale, oggi al centro di infiniti dibattiti e relativa confusione globale. Riconoscere e verificare come la Bibbia ebraico-cristiana abbia consegnato alla cultura occidentale una singolare e specifica idea di uomo/donna: non è diviso/a in corpo e anima (ambiente greco classico), ma è una unità personale indissociabile nella sua totalità; è creatura insieme alle altre, viene da Dio e vive davanti a Dio come sua immagine; non è considerato/a unicamente nella sua individualità solitaria, ma nel suo rapporto privilegiato con e per gli altri: vive, comunica e si esprime come persona nel quadro della polarità sessuale, della comunità familiare, dell’appartenenza sociale, della fraternità universale; si trova fin dalle origini in situazione conflittuale nei confronti di se stesso/a, degli altri, di Dio: è la sua condizione di peccato ( peccato originale) che gli/le impedisce di realizzarsi secondo il progetto di Dio creatore; la sua piena realizzazione, andata fallita col primo Adamo/Eva, si compie in Cristo, l’uomo perfetto: in lui, nato da donna e risorto, trova luce il mistero dell’uomo/donna “ nato/a dalla terra “, perché viene ristabilita Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Servizi Sociali 21 la sua dignità di figlio/a di Dio e viene anche risolto l’enigma del dolore e della morte. Elaborare un giudizio anche critico, purché motivato e documentato, sugli interventi del Magistero e Tradizione cattolica riguardo a temi “scottanti” di attualità Udine, 15 maggio 2014 L’insegnante Gianantonio Babbo RELAZIONE FINALE Materia: IRC La classe quinta TSS sezione A nell’arco dell’intero corso di studi si è approcciata alla materia e all’insegnante in modo corretto, attento, interessato, ed impegnato. Negli anni si sono evidenziate caratteristiche e individualità profondamente diverse, ma non tali da determinare spaccature da intendersi in modo solo negativo, ma ha dato vita a modi diversi di vivere i rapporti personali nel gruppo dei pari e la partecipazione alle lezioni stesse. Il positivo ascolto della totalità degli allievi e la propositiva partecipazione ricca di interventi anche se solo di pochi hanno stimolato costantemente il gruppo-classe rendendo fertile l’interrogarsi sul senso religioso e sulla sua significatività rispetto al proprio vissuto. Udine, 15 maggio 2014. Gianantonio Babbo Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Servizi Sociali 22 PROGRAMMA DI ITALIANO A.S.: 2013/2014 classe 5 A TSS 1)Modulo introduttivo: Il genere Romanzo nell'Ottocento A. Manzoni e I promessi sposi: analisi delle caratteristiche. 2) Dal Liberalismo all’Imperialismo: L’Età del Positivismo e del Decadentismo (1870 - 1903) Le correnti letterarie: Naturalismo, Verismo, Simbolismo, Decadentismo Autori e le opere: G. Verga: La rivoluzione di Verga; La vita e le opere; Verga e il primo Verismo. Da Vita dei Campi : Rosso Malpelo e La Lupa Da Novelle Rusticane: La roba I Malavoglia (caratteri generali) Mastro don Gesualdo (caratteri generali) I poeti maledetti; C. Baudelaire, da Spleen e Ideale: L’Albatro; Corrispondenze. G. Pascoli; la poetica del Fanciullino; Myricae e I canti di Castelvecchio. Da Myricae: Lavandare; Temporale; Novembre. Da I canti di Castelvecchio: Il gelsomino notturno. G. D’Annunzio: la vita, L'ideologia e "la vita come un'opera d'arte"; La poesia di Dannunzio: l'Alcyone Da l'Alcyone: La sera fiesolana, La pioggia nel pineto. I romanzi: Il Piacere (lettura di passi scelti). O. Wilde - Il ritratto di Dorian Gray. 3) L’Età dell’Imperialismo: le Avanguardie (1903 - 1925) La letteratura in Italia ed in Europa: il romanzo La cultura: gli intellettuali. Le avanguardie: cenni all'Espressionismo, al dadaismo e al Surrealismo. Le avanguardie italiane: Il Futurismo. F. T. Marinetti e il Manifesto del Futurismo. Il romanzo nel primo Novecento F. Kafka: La Metamorfosi: “Lo strano risveglio” (sintesi dell’opera) L.Pirandello: la vita e le opere; L’umorismo: il contrasto tra "forma" e "vita"; La differenza tra umorismo e comicità: "La vecchia imbellettata” La narrativa umoristica: Il fu Mattia Pascal, Quaderni di Serafino Gubbio operatore; Uno nessuno e centomila. Lettura di passi scelti. Verso il Surrealismo: le Novelle per un anno: C'è qualcuno che ride. Il teatro di Pirandello: il teatro del "grottesco"; La svolta dei Sei personaggi in cerca d'autore: il "teatro nel teatro". Enrico IV (caratteri generali). Italo Svevo: il fondatore del romanzo d'avanguardia italiano. La vita e le opere. La psicanalisi. Una Vita; Senilità (caratteri generali) La Coscienza di Zeno, un'"opera aperta"; La storia di una malattia. Lettura di passi scelti: Lo schiaffo del padre; La proposta di matrimonio; Lo scambio di funerale; La vita è una malattia. L'inettitudine e la malattia del personaggi sveviani. 4) Il Fascismo, La Guerra, la ricostruzione: (1925 - 1956) Autori e le opere: G. Ungaretti: la vita e la prima fase della produzione poetica. L’Allegria: il contenuto; la rivoluzione della forma. Da L'allegria: I fiumi; San Martino del Carso; Natale; Veglia; Mattino; Soldati. Da Sentimento del tempo: La madre. E. Montale: la vita e le opere; Gli Ossi di seppia tra il mare e la terra. Da Ossi di seppia: I limoni; Meriggiare pallido e assorto; Non chiederci la parola. Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Servizi Sociali 23 L'ultimo Montale: dal Diario del '71 e del '72: Si deve preferire. E' ancora possibile la poesia? Lettura dal discorso in occasione del conferimento del premio Nobel nel 1975. L'Ermetismo e S. Quasimodo. Da Ed è subito sera: Davanti al simulacro d'Ilaria del Carretto. Da Giorno dopo giorno: Milano, agosto 1943; Alle fronde dei salici. Il romanzo nel Novecento: Il realismo mitico-simbolico: Vittorini e Pavese. Conversazione in Sicilia: storia di un ritorno alle origini. Paesi tuoi (caratteri generali). Vittorini e la polemica con Togliatti sul rapporto fra cultura e politica. Il Neorealismo: caratteri del fenomeno. I. Calvino: Il sentiero dei nidi di ragno. Lettura dell'introduzione. P.Levi, da Se questo è un uomo: Il viaggio; da La tregua: Il sogno del reduce del lager. P.P.Pasolini, Ragazzi di vita, caratteri generali. Libro di testo: R. Saviano, E. Angioloni, M. A. Mariani, “Liberamente: La Modernità (1870 – 1956), Palumbo editore 2010. Udine, 15 maggio 2014 Il docente: Francesca Parisi RELAZIONE DI ITALIANO Situazione della classe Tenuto conto della situazione didattica di partenza, vista la mancanza di continuità didattica della materia, l’atteggiamento della classe è stato generalmente di discreto interesse per le tematiche affrontate, con una motivazione ed un clima di attenzione in classe positivamente esteso a quasi tutti gli allievi. Mediamente la classe ha evidenziato disponibilità nell’apprendimento dei contenuti letterari proposti anche se talvolta è venuto a mancare un costante impegno nei confronti delle attività di studio, non permettendo a tutti di conseguire sempre risultati soddisfacenti. Lo studio della Letteratura italiana è stato affrontato in classe attraverso una puntuale analisi del manuale in adozione oltre che con la lettura dei testi e collegamenti introduttivi con gli aspetti storici e sociali di riferimento. Il profitto della classe generalmente, tenuto conto dei livelli di partenza, è da considerarsi sufficiente per la gran parte dei discenti e per alcuni pienamente discreto e/o buono sia nelle prove scritte che nelle prove orali. Obbiettivi educativi, cognitivi ed operativi Complessivamente i discenti hanno progressivamente migliorato l’acquisizione degli strumenti culturali generali e contenutistici riferiti ai periodi ed agli autori affrontati nel corso dell’anno, la qual cosa ha permesso alla maggior parte di essi di muoversi autonomamente nell’analisi dei più significativi testi della storia della Letteratura italiana del XIX e XX secolo, al fine di comprendere i fenomeni più rilevanti della civiltà letteraria nazionale, inseriti in un più vasto e complesso contesto europeo. Nello svolgimento del programma si sono scelti i seguenti percorsi: ricostruzione delle fasi culturali con particolare attenzione ai momenti storici e sociali del periodo; contestualizzazione degli autori nel loro tempo, con particolare attenzione ai rapporti con la tradizione e con le nuove esperienze letterarie; studio della biografia con particolare riferimento agli episodi essenziali della vita di un autore, funzionali alla ricostruzione della personalità e della psicologia di quest’ultimo; Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Servizi Sociali 24 lettura dei brani antologici in cui è stato privilegiato il commento tematico rispetto alla parafrasi dei versi. Conoscenze La classe ha nel complesso dimostrato: una conoscenza più che sufficiente degli autori, dei testi antologici, delle periodizzazioni letterarie e del loro importanza nel contesto socio-culturale, anche se in alcuni allievi permangono ancora difficoltà nel coordinare un discorso unitario delle singole parti studiate; una conoscenza generale del panorama nazionale ed europeo della Letteratura studiata e delle loro correlazioni con gli eventi storici e sociali coevi, ma diversi sono l’estensione e il livello di approfondimento dei contenuti, per una gran parte sufficiente, per altri discreto e/o buono. Competenze La maggior parte della classe: sa relazionare sugli argomenti letterari richiesti anche se non mancano insicurezze espositive da parte di alcuni discenti; sa comprendere le dinamiche fondamentali dei processi letterari e più in generale culturali, tenendo conto dei vari aspetti che concorrono a determinarli (sociali, economici, storici) pur se alcuni allievi incontrano ancora difficoltà nell’integrare e sintetizzare questi singoli aspetti tra loro e necessita di essere guidato. Abilità La maggior parte della classe: sa presentare in modo sufficientemente autonomo i testi antologici facendo riferimento all’autore ed al periodo letterario di riferimento, anche se per alcuni discenti permangono ancora difficoltà ad orientarsi criticamente e necessitano di essere guidati; sa esporre in modo corretto gli argomenti studiati utilizzando il lessico adeguato pur se alcuni allievi faticano ancora a strutturare un discorso linguisticamente corretto poiché hanno acquisito solo in parte la terminologia necessaria. Metodi didattici adottati L’attività didattica ha avuto come momento centrale la lezione che si è articolata secondo le modalità tradizionali didattiche (lezione frontale; lezione dialogata; discussione e confronto in classe; esposizioni in classe da parte di singoli allievi su alcune parti di programma). Per quanto riguarda gli strumenti utilizzati, punto di riferimento principale è stato il manuale in adozione che è stato integrato con “approfondimenti e/o sintesi” predisposti dal docente. Verifica e valutazione Le tipologie di verifica sono state: l’interrogazione-colloquio, l’esposizione orale dei testi, mentre per lo scritto sono state affrontate tutte le tipologie previste per la prima prova d’esame, con particolare riferimento alla struttura del saggio breve. Nelle prove orali si è tenuto conto del possesso completo e consapevole delle informazioni indispensabili a sostenere il dialogo, delle capacità di interpretare i testi, applicando corrette procedure di analisi e di sintesi, stabilendo relazioni tra testo, contesto letterario e quadro storico. Nelle prove scritte si sono considerati requisiti essenziali per un giudizio di sufficienza l’aderenza dei contenuti alla traccia, lo sviluppo delle idee secondo uno schema lineare, l’uso corretto delle strutture morfosintattiche. Dalle prove svolte nel corso dell’anno, emerge che non tutti i discenti sono capaci di organizzare lo studio e l’apprendimento in modo autonomo e di rivelare nell’esposizione dei contenuti richiesti, un metodo di approccio al testo letterario corretto e consapevole. Nella valutazione delle singole prove, inoltre, si è tenuto conto dei risultati conseguiti e della capacità individuale di cogliere gli elementi essenziali proposti dal docente. La valutazione sommativa, oltre ai risultati delle singole prove, ha preso in esame anche i progressi compiuti rispetto alla situazione di partenza, sia nel profitto che nell’attenzione, nell’interesse, nella partecipazione (misurabili attraverso gli interventi in classe, la puntualità nell’esecuzione dei compiti assegnati, la consegna degli elaborati in quanto prova di ricerca personale e di approfondimento, la collaborazione con l’insegnante e con i compagni) ed ha tenuto conto di tutti i fattori comportamentali che possano aver influito sul processo formativo dello studente nel corso dell'anno scolastico. Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Servizi Sociali 25 Udine,15 maggio 2014 Documento del Consiglio di classe DOCENTE: FRANCESCA PARISI 5a A Tecnico dei Servizi Sociali 26 PROGRAMMA DI STORIA A.S.: 2013/2014 classe 5 A TSS 1. Il Regno d'Italia La vita politica nei primi anni postunitari La terza guerra di Indipendenza 2. L'unificazione tedesca e le sue conseguenze La Prussia e le guerra di unificazione L'Impero tedesco La germania di Bismarck 3. Il socialismo Le origini del pensiero socialista: Marx ed Engels La nascita dei partiti socialisti e le organizzazioni sindacali. 4. La politica in Italia da Depretis a Giolitti La sinistra al potere; L'Azione di governo di Francesco Crispi; La crisi di fine secolo; Il riformismo giolittiano; Anni cruciali per l'Italia, 1911-13: attacco alla Libia e riforma elettorale. 5. Alleanze e contrasti fra le grandi potenze. La crisi nei Balcani; La riorganizzazione del sistema delle alleanze: Triplice alleanza e Triplice Intesa; Vienna – Sarajevo: attentato all'arciduca Francesco Ferdinando. 6. La grande guerra La brutalità della guerra; Le prime fasi della guerra (1914-15); L'Italia dalla neutralità all'intervento (!91415); Trincee e assalti (1915-17); La fase conclusiva (1917-18); Conseguenze della guerra: la Società delle nazioni. 7. La Russia rivoluzionaria Due rivoluzioni: a febbraio e ottobre 1917; La guerra civile; I comunisti al potere; Donne nuove famiglie nuove; Paura e consenso. 8. Il dopoguerra in Occidente Le trasformazioni economiche nel primo dopoguerra; Il "biennio rosso" in Germania; La Repubblica di Weimar. 9. Il Fascismo al potere Il quadro politico italiano nell'immediato dopoguerra; La nascita del Fascismo; La marcia su Roma; Una fase transitoria (1922-25); Il Fascismo si fa Stato (1925/29); Miti e rituali Fascisti. 10. La crisi economica e le democrazie occidentali La crisi del '29; Il New Deal di Franklin Delano Roosevelt. 11. Nazismo, Fascismo, Autoritarismo L'ascesa del Nazismo; Le strutture del regime nazista; L'edificazione della Comunità nazionale; Il Fascismo italiano degli anni Trenta; La guerra civile di Spagna. Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Servizi Sociali 27 12. La seconda guerra mondiale Dall'Anschluss al patto di Monaco; Il patto d'acciaio con Mussolini, il patto Molotov-Ribbentrop con la Russia; l'aggressione alla Polonia; La guerra lampo; L'attacco dell'Italia alla Grecia; La Germania attacca l'Unione sovietica; La guerra nel Pacifico; Lo sterminio degli ebrei; La Resistenza contro le occupazioni nazi-fasciste; La caduta del Fascismo, la resistenza e la guerra in Italia; La fine della guerra: dallo sbarco in Normandia alla bomba atomica. 13. Dopo la guerra Ombre lunghe di una guerra appena conclusa; Le foibe, la questione di Trieste e l'esodo istriano; Il piano Marschall; La divisione della Germania e l'inizio della guerra fredda; La situazione politica in Italia: il referendum per la repubblica, la Costituzione e le prime elezioni del 1948; Il Comunismo nell'Europa dell'est: prime avvisaglie di crisi in Polonia e Ungheria, costruzione del Muro di Berlino; anni '70- '80: dalla crisi alla disgregazione: Gorbacëv, Karol Wojtila e la caduta del Muro di Berlino. 14. Il Medio Oriente e la nascita di Israele Nascita dello Stato di Israele; la questione palestinese; la "guerra dei sei giorni"; la nascita dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina; la guerra del Kippur (1973); gli accordi di Oslo (1993). 15. Primavere culturali e politiche: cenni al fenomeno del '68 in Italia. TESTO IN ADOZIONE: A. M. Banti, Frontiere della storia, vol. 2 e 3, Ed. Laterza. Udine, 15 maggio 2014 La docente: Francesca Parisi RELAZIONE DI STORIA Situazione della classe L’approccio tenuto nell’ambito della Storia è stato prevalentemente "orizzontale" attraverso la conoscenza, in linea con i programmi ministeriali, dell'evoluzione dell'essere umano e delle Società che si sono formate e sviluppate culturalmente, politicamente ed economicamente, piuttosto che attraverso il tradizionale sviluppo cronologico degli eventi storiografici (spesso mero esercizio mnemonico teso più alle verifiche che al consolidamento delle proprie conoscenze). La classe ha dimostrato un discreto interesse per il lavoro proposto e, pur se con le evidenti diversità tra singolo studente, di conoscere complessivamente in modo sufficiente gli argomenti storici principali, oltre che di aver colto l'evoluzione dell'uomo e della Società non come fatto casuale, ma come concatenazione logica "di causa ed effetto" di ogni evoluzione sociale, politica ed economica proposta e studiata. Per gli allievi seguiti da docenti di sostegno e per l'allieva con DSA, i programmi per le interrogazioni sono stati concordati e personalizzati. Obbiettivi educativi, cognitivi ed operativi Nel complesso la classe ha raggiunto un livello di preparazione più che sufficiente pur se ovviamente si registrano differenze tra discente e discente. Questi gli obiettivi raggiunti, in termini di: Conoscenze La classe ha nel complesso dimostrato: Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Servizi Sociali 28 una conoscenza più che sufficiente delle periodizzazioni storiche e del loro significato, anche se alcuni allievi incontrano ancora difficoltà nel confrontarsi con questioni e processi di lungo periodo; una conoscenza complessiva degli avvenimenti principali di un periodo pur se diversi sono l’estensione e i livelli di approfondimento dei contenuti, per una parte sufficiente mentre per altri discreto o buono. Competenze La maggior parte della classe: sa collocare i principali eventi storici nello spazio e nel tempo pur se non mancano insicurezze espositive da parte di alcuni discenti; sa comprendere le dinamiche fondamentali dei processi storici tenendo conto dei vari aspetti che concorrono a determinarli (sociali, economici, politici e culturali) pur se alcuni discenti incontrano ancora difficoltà nell’integrare e sintetizzare questi singoli aspetti tra loro e, spesso, necessita di essere guidato. Abilità La maggior parte della classe: sa interpretare un fatto storico in chiave sincronica e diacronica, per quanto in alcuni casi sia necessario l’intervento dell’insegnante che deve guidarli nel confrontare situazioni storiche distinte rilevando analogie e differenze; sa esporre oralmente in modo sufficientemente corretto gli argomenti studiati utilizzando il lessico specifico della disciplina pur se alcuni discenti faticano ancora a strutturare un discorso autonomo e non hanno/hanno acquisito solo in parte una terminologia del tutto adeguata. Metodi didattici adottati L’attività curriculare ha avuto come momento centrale la lezione che si è articolata secondo le modalità tradizionali didattiche (lezione frontale; lezione dialogata; discussione e confronto in classe; esposizioni in classe da parte di singoli allievi su alcune parti di programma). Per quanto riguarda gli strumenti, punto di riferimento principale è stato il manuale in adozione. Si segnala per l'efficacia dell'iniziativa la visita didattica al museo della Prima guerra Mondiale di Gorizia e la lettura di alcuni passi di un diario di guerra messo a disposizione dalla famiglia di un'allieva. Verifica e valutazione Nella valutazione delle singole prove si è tenuto conto dei risultati conseguiti e della capacità individuale di cogliere gli elementi storici essenziali proposti dal docente. La valutazione sommativa, oltre ai risultati delle singole prove, ha preso in esame anche i progressi compiuti rispetto alla situazione di partenza, sia nel profitto che nell’attenzione, nell’interesse, nella partecipazione (misurabili attraverso gli interventi in classe, la puntualità nell’esecuzione dei compiti assegnati, la consegna degli elaborati in quanto prova di ricerca personale e di approfondimento, la collaborazione con l’insegnante e con i compagni) ed ha tenuto conto di tutti i fattori comportamentali che possano aver influito sul processo formativo dello studente nel corso dell'anno scolastico. Udine,15 maggio 2014 Documento del Consiglio di classe Il docente: Francesca Parisi 5a A Tecnico dei Servizi Sociali 29 PROGRAMMA DI MATEMATICA A. S. 2013/1014 Classe 5 A TSS MODULO 1 : INSIEMI NUMERICI E FUNZIONI REALI DI UNA VARIABILE REALE Concetto di insieme e operazioni sugli insiemi , insiemi di numeri reali, intervalli, intorni, punto di accumulazione per un insieme. Concetto di funzione reale di una variabile reale ,classificazione delle funzioni in base alla loro equazione. Dominio e codominio . Funzione pari o dispari , funzioni monotone , grafico di una funzione . Determinazione del dominio e del segno di una funzione . MODULO 2 : LIMITI DELLE FUNZIONI DI UNA VARIABILE Definizione generale di limite . Limite finito ed infinito per una funzione in un punto e all’infinito. Limite destro e sinistro di una funzione. MODULO 3 : CONTINUITA’ E CALCOLO DEI LIMITI Definizione di funzione continua in un punto e in un intervallo; continuità delle funzioni elementari; teoremi sulle funzioni continue in un intervallo chiuso e limitato: teorema di Weierstrass, teorema di Bolzano, teorema dell’esistenza degli zeri ( solo enunciati ) ; punti di discontinuità per una funzione e relativa classificazione; calcolo del limite di una funzione, anche nelle forme indeterminate 0 , ; definizione e 0 determinazione degli asintoti di una curva piana. MODULO 4 : DERIVATA DI UNA FUNZIONE Problema delle tangenti; rapporto incrementale di una funzione in un punto e suo significato geometrico; definizione della derivata di una funzione e suo significato geometrico; funzione derivata, ; derivata di x n e regole di derivazione: derivata della somma ,derivata del prodotto di una costante per una funzione (con dimostrazione),derivata del prodotto di funzioni, derivata del quoziente ; derivata della potenza ennesima di una funzione ;derivata della radice ennesima di una funzione; equazione della tangente ad una curva. MODULO 5 : APPLICAZIONE DEL CALCOLO DIFFERENZIALE Crescenza e decrescenza di una funzione; massimi e minimi relativi e assoluti; determinazione dei massimi e dei minimi relativi(delle funzioni derivabili) soltanto con lo studio del segno della derivata prima ; concavità, convessità, flessi di una curva piana; determinazione dei punti di flesso di una funzione derivabile soltanto con lo studio del segno della derivata seconda ; punti in cui una funzione è continua ma non è derivabile; studio di funzioni algebriche razionali fratte; analisi del diagramma di una funzione. Udine 14/05/2014 La docente Giuliana Caramazza Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Servizi Sociali 30 RELAZIONE FINALE DI MATEMATICA La classe è formata da 17allievi due dei quali provengono dalla 5° dello scorso anno scolastico. Quattro alunni si avvalgono del sostegno in base alla legge104/92 e seguono una preparazione semplificata; Il livello di partenza era in generale accettabile anche se alcuni, erano stati promossi con il debito formativo. Ad agosto sono stati attivati dei corsi di recupero e tutti gli interessati hanno alla fine recuperato il debito. L’impegno scolastico e domestico, fatta eccezione per qualche elemento che si è sempre contraddistinto per precisione, puntualità e applicazione è stato in generale superficiale, finalizzato alle sole verifiche ,inadeguato per una seria preparazione ad un esame di stato. Molte assenze “strategiche” e non, hanno condizionato negativamente lo svolgimento del programma. Considerati i risultati del primo quadrimestre è stato attivato un corso di recupero, durante le ore extracurriculari, i risultati sono stati in generale soddisfacenti. Le lezioni si sono svolte sempre in un clima sereno Alla fine dell’anno scolastico il profitto è per qualcuno ancora insufficiente . Molti hanno una conoscenza superficiale della materia; per quasi tutti emergono grosse difficoltà nell’uso del linguaggio specifico. Nel metodo di studio gli alunni hanno dimostrato di saper portare a termine i compiti assegnati solo se costantemente guidati dal supporto metodologico dell’insegnante e di prediligere un apprendimento meccanico della materia non riuscendo nella maggior parte dei casi a muoversi agevolmente in contesti nuovi e a raggiungere una rielaborazione autonoma dei contenuti. Emergono ancora notevoli difficoltà algebriche anche nella risoluzione di facili equazioni di primo e secondo grado. Pur con grandi difficoltà il programma è stato svolto come preventivato, privilegiando soprattutto la parte pratica, sono state studiate i esclusivamente i funzioni algebriche razionali fratte. L’insegnante Giuliana Caramazza Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Servizi Sociali 31 PROGRAMMA DI PSICOLOGIA GENERALE E APPLICA A. s. 2013-2014 classe 5 A TSS I SISTEMI POST FREUDIANI La psicologia individuale di Adler La psicologia analitica di Jung LA TEORIA DELL'ATTACCAMENTO Le ricerche di Lorenz e l’etologia Le ricerche di Harlow La teoria dell'attaccamento di Bowlby LA TEORIA SISTEMICO RELAZIONALE Il concetto di sistema La famiglia come sistema relazionale La pragmatica della comunicazione umana I GRUPPI - I gruppi psicologici - Il gruppo: struttura e ruoli - I diversi tipi di leader - La dinamica di gruppo - Le teorie di Lewin e Moreno - Il gruppo di lavoro - Il gruppo di animazione - Il gruppo terapeutico IL COLLOQUIO Le varie forme di colloquio Condurre un colloquio adeguato ed efficace C. Rogers: la terapia centrata sulla persona La relazione d’aiuto, la tecnica del counseling IL PROGETTO NEL LAVORO SOCIALE Il lavoro sociale di rete Le varie fasi di un progetto sociale IL DISAGIO MINORILE Il disagio psicologico e sociale dei minori: minori stranieri, maltrattamento e abuso La costruzione dell’identità e lo “svincolo” dal nucleo familiare Disagio, disadattamento e devianza Disturbi alimentari, tossicodipendenze, condotte devianti Il ruolo dei servizi socio-assistenziali per la famiglia e i minori LE PERSONE DIVERSAMENTE ABILI Problematiche relative alla nozione di diversità Le persone diversamente abili e le famiglie Le forme d’intervento: il modello medico-biologico e il modello sociale Alcune tipologie di disabilità Comunità e strutture per disabili Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Servizi Sociali 32 IL DISAGIO PSICHICO La storia sociale della follia: la psichiatria, la psichiatria dinamica e l’antipsichiatria Le principali patologie mentali Gli approcci contemporanei alla malattia mentale e le relative terapie L'ETÀ ANZIANA Cambiamenti fisici, mentali e sociali dell’età senile Alcune tipologie di disagio psichiatrico nell’anziano; il morbo di Alzheimer; il morbo di Parkinson Il ruolo dei servizi socio-assistenziali Le problematiche dell’istituzionalizzazione LA FAMIGLIA MULTIPROBLEMATICA Le fasi del ciclo vitale della famiglia Le famiglie multiproblematiche Il ruolo dei servizi sociali Udine, 15 maggio 2014 La docente Maria Lizzio RELAZIONE FINALE A. S. 2013/2014 BREVE PRESENTAZIONE DELLA CLASSE : La classe è composta di 17 studenti, 13 femmine e quattro maschi, 15 dei quali provengono dalla classe 4A^ TSS e due dalla 5^A TSS dello scorso anno scolastico, in seguito alla non ammissione all'esame di maturità. Quattro allievi sono seguiti dagli insegnanti di sostegno con programmazione semplificata. Gli studenti hanno dimostrato interesse per la disciplina; il clima in cui si sono svolte le lezioni è stato caratterizzato da discreta motivazione e partecipazione spesso attiva. Nel complesso, la frequenza scolastica non è stata per tutti sempre continua. Una parte degli allievi ha acquisito conoscenze soddisfacenti, dimostrando interesse, curiosità e desiderio di approfondimento sia per le tematiche professionalizzanti, sia per temi di carattere culturale più ampio. Il livello delle capacità raggiunte e quello delle competenze dimostrate evidenziano sufficienti abilità di autonomia interpretativa e coerenza esecutiva con qualche difficoltà nello svolgimento delle tracce assegnate in preparazione alla seconda prova scritta d'esame. Solo per alcuni studenti, invece, l’ impegno domestico è stato discontinuo e finalizzato quasi esclusivamente ai momenti di verifica ed i risultati non sono stati sempre sufficienti. METODI DIDATTICI UTILIZZATI Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Servizi Sociali 33 Ho ritenuto attuare una didattica che valorizzasse le caratteristiche e le potenzialità di ogni allievo, attraverso le seguenti strategie di intervento: rispettare i diversi tempi di apprendimento prestare attenzione ai rapporti esistenti sia tra loro, sia nei confronti degli insegnanti promuovere capacità di relazione e di autonomia non creare ansia, ma incoraggiare la fiducia nelle proprie possibilità riconoscere i vari progressi Ho ritenuto anche importante far conoscere loro con chiarezza le modalità con cui è stato sviluppato un certo argomento e i suoi obiettivi specifici. Ho fatto spesso ricorso alla lezione frontale, cercando di coinvolgere gli alunni in discussioni e sollecitando frequenti collegamenti con argomenti già trattati, anche in maniera interdisciplinare. L’attività didattica è stata attuata, quando necessario, con percorsi specifici atti a recuperare difficoltà emerse durante le verifiche. STRUMENTI E SUSSIDI - Libro di testo: Titolo: Psicologia generale ed applicata Volume unico Autore: Luigi D’Isa Casa Editrice: Milano, Hoepli Articoli di riviste. VERIFICHE E VALUTAZIONE Il controllo in itinere del processo di apprendimento è avvenuto tramite: interventi “dal posto”, utili per puntualizzare volta per volta l’acquisizione dell’argomento trattato. colloqui utili a verificare conoscenze, competenze, capacità espositive. verifiche scritte effettuate durante lo svolgimento dei moduli. Sono state così valutate le capacità acquisite da ogni singolo allievo in itinere, in relazione al suo livello di partenza e sono state conseguentemente definite le attività di recupero e rinforzo. I voti sono stati notificati puntualmente sul libretto e la trasparenza dei criteri di misurazione e valutazione ha favorito l’esercizio di autocritica e di autovalutazione. Per la corrispondenza tra voti e competenze ho fatto riferimento ai criteri e ai parametri presenti nel POF e riportati nel documento del 15 maggio. Hanno rappresentato elementi di valutazione le competenze degli alunni, l’acquisizione del metodo di lavoro e l’uso del linguaggio specifico della disciplina, ma anche l’impegno e le modalità di relazione con compagni ed insegnanti. OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE L’applicazione di strategie di apprendimento rispondenti ai differenti stili cognitivi ha consentito a tutti gli allievi, seppure a diversi livelli, l’acquisizione delle seguenti competenze ed abilità prefissate. 1^ COMPETENZA: padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi, facilitando la comunicazione tra persone e gruppi, anche in contesti diversi ABILITA’: Definire gli obiettivi di una comunicazione, individuare strategie operative, controllare che i comportamenti siano coerenti con le strategie adottate, produrre i cambiamenti desiderati, monitorare ed adeguare il proprio comportamento, valutare i risultati raggiunti Esporre in modo chiaro, logico e coerente le proprie esperienze Operare confronti tra i concetti base e le metodologie delle scuole di pensiero affrontate Analizzare alcune interpretazioni dei disturbi psichici Sapersi rapportare in modo empatico con l’utente Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Servizi Sociali 34 CONOSCENZE: Il quadro teorico delle scuole di pensiero affrontate Le caratteristiche del colloquio di aiuto come strumento sociale ed educativo 2^ COMPETENZA: utilizzare metodologie e strumenti operativi per rilevare i bisogni sociali del territorio e concorrere a promuovere stili di vita nell’ottica della tutela del benessere delle persone ABILITA’: - Saper analizzare la spiegazione di un dato fenomeno all’interno del determinato approccio teorico - Integrare abilità, competenze ed esperienze per interpretare e stabilire interazioni riuscite rispetto a un dato contesto e per collaborare in modo significativo con le figure professionali operanti in strutture/ servizi pubblici e privati (stage) - Utilizzare le conoscenze acquisite per individuare le aree problematiche Riconoscere i segnali di disagio o di aiuto espressi dalle persone in difficoltà Applicare tecniche di base per contribuire ad elaborare, gestire e controllare semplici progetti di intervento CONOSCENZE: La disabilità, i disturbi psichici I cambiamenti fisici, sociali e psicologici dell’età anziana Il disagio minorile Risorse e vincoli rispetto ad interventi mirati a soddisfare bisogni/problemi degli utenti Metodi, strategie di intervento adatti al contesto 3^ COMPETENZA: comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici ed orientarsi nella realtà del proprio territorio per favorire l’integrazione e la qualità della vita ABILITA’: Comprendere le caratteristiche essenziali di alcune teorie e la loro influenza nei diversi contesti storico – culturali Riconoscere i principali punti di forza e debolezza del lavoro sociali Individuare le dinamiche presenti in un gruppo anche per poterle utilizzare efficacemente in contesti problematici Comprendere le caratteristiche degli attuali interventi terapeutici per affrontare il disagio psichico Saper affrontare le problematiche dell'istituzionalizzazione degli anziani CONOSCENZE: 1. L’individuo e le interazioni sociali: il gruppo, il ruolo, lo status 2. Le caratteristiche di alcuni gruppi terapeutici 3. Tendenze della società contemporanea (trasformazioni della famiglia, dinamiche del mondo giovanile) 4. Principali fenomeni di marginalità e devianza Per gli standard minimi: 1^ COMPETENZA: padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi, facilitando la comunicazione tra persone e gruppi, anche in contesti diversi ABILITA’: Definire gli obiettivi di una comunicazione Esporre in modo chiaro le proprie esperienze Sapersi rapportare in modo empatico con l’utente CONOSCENZE: Il quadro teorico di alcune scuole di pensiero Le caratteristiche del colloquio di aiuto come strumento sociale ed educativo 2^ COMPETENZA: utilizzare metodologie e strumenti operativi per rilevare i bisogni sociali del territorio e Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Servizi Sociali 35 concorrere a promuovere stili di vita nell’ottica della tutela del benessere delle persone ABILITA’: Comprendere il significato di un dato fenomeno all’interno del determinato approccio teorico Integrare abilità, competenze ed esperienze per interpretare e stabilire interazioni riuscite rispetto a un dato contesto e per collaborare in modo significativo con le figure professionali operanti in strutture/ servizi pubblici e privati (stage) Utilizzare le conoscenze acquisite per individuare alcune aree problematiche Riconoscere i principali segnali di disagio o di aiuto espressi dalle persone in difficoltà CONOSCENZE: Il disagio minorile Gli aspetti principali della condizione di disabilità e dei disturbi psichici I principali cambiamenti fisici, sociali e psicologici dell’età anziana 3^ COMPETENZA: comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici ed orientarsi nella realtà del proprio territorio per favorire l’integrazione e la qualità della vita ABILITA’: Comprendere le caratteristiche essenziali di alcune teorie e la loro influenza nei diversi contesti storico – culturali Individuare le dinamiche presenti in un gruppo anche per poterle utilizzare in contesti problematici Comprendere le caratteristiche degli attuali interventi terapeutici per affrontare il disagio psichico Saper affrontare le problematiche dell'istituzionalizzazione degli anziani CONOSCENZE: L’individuo e le interazioni sociali: i gruppi Le caratteristiche di alcuni gruppi terapeutici Tendenze della società contemporanea (trasformazioni della famiglia, dinamiche del mondo giovanile) Principali fenomeni di marginalità e devianza Udine, 15 maggio 2014 La docente: Maria Lizzio Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Servizi Sociali 36 PROGRAMMA DI LINGUA INGLESE A.S.2013/ 14 classe 5 A TSS Dal testo CARING FOR PEOPLE English for Social Service D.Bellomarì / L.Valgiusti Ed. Zanichelli UNIT 1 CHILDCARE FACILITIES :DAY NURSERIES Description of a day nursery A typical day at a day nursery Materials and activities, corners, toy, staff UNIT 3 CHILD AND HEALTH Baby Ailments and Remedies Childhood Infectious Diseases UNIT 4 CHILD DEVELOPMENT Child Development Stages Physical, Intellectual, Social and Emotional Development (from 1 to 3 years ) Freud ‘s theory on child development Freud ‘s stages of psychosexual development Piaget’s stages of cognitive development Who treats psychiatric disorders in children? UNIT 5 CARE FACILITIES : NURSING HOMES The description of a nursing home Daily activities Equipment Staff UNIT 6 FACILITIES AND SERVICES Social Centres and Day care Centres Residential Facilities (Residential Home, Group Home, Protected Home, Health Care Home ) Home Care Services in Italy Staff Care for the Elderly in the U.K. ( Respite Care, Supported Housing ) UNIT 7 HEALTH AND OLD AGE Ageing and Ailments Diseases ( Hearth Disease, Stroke, Alzheimer’s Disease, Parkinson’s Disease, Arthrosis, Osteoporosis) Healthy Eating Physical Activity Staff ( Geriatrist, Geriatric Nurse, Physiotherapist, Dietician, General practitioner, Neurologist ) UNIT 8 GROWING OLD: A PSYCHOLOGICAL APPROACH View on Old Age: Jung and Erikson Old Age : Past and Present Elderly People Living Alone and in Care Settings Keeping your Brain Young UNIT 10 DISABILITIES Down Syndrome Autism Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Servizi Sociali 37 Other Physical and Mental Disabilities (Epilepsy, Mental Retardation, Duchenne muscular Dystrophy, Cerebral palsy ) UNIT 11 MENTAL HEALTH Anxiety Disorders or Neurosis Somatoform Disorders (Somatisation disorders, Hypochondria, Hysteria ) Schizophrenia Depression UNIT 12 FAMILIES AT RISK Teenage Problems (Bulimia , Anorexia, Drinking, Drug Addiction ) Dal testo: Grammar and Vocabulary TrainerA.Gallagher / F.Galuzzi Ed Longman U 159 – 160 – 161 – 162 – 163- 165 ( Periodo ipotetico) U 168 – 169 – 170 – 171 – 172 -173 ( Il discorso indiretto ) Udine, 15 maggio 2014 La docente: Antonella Michelazzi RELAZIONE FINALE LINGUA STRANIERA INGLESE La classe nella quale insegno dalla prima, ha sempre evidenziato una certa difficoltà nell’apprendimento organico della lingua inglese. Un ristretto gruppo di allievi, nonostante i vari corsi di recupero tenuti, è riuscito solo in parte a raggiungere un livello accettabile sia nell’espressione scritta che in quella orale. All’inizio dell’anno scolastico è stata necessaria una revisione grammaticale per permettere a tutti di poter seguire il nuovo ed impegnativo programma di indirizzo specifico. Al termine del primo quadrimestre risultavano alcuni studenti con debito. E’ stato tenuto pertanto un corso di recupero. In questo ultimo periodo verranno somministrate ancora delle prove scritte e gli studenti saranno interrogati più volte per permettere loro di affrontare l’esame con sufficiente preparazione. Gli allievi hanno seguito le lezioni con sufficiente interesse ma la partecipazione si e’dimostrata spesso passiva per alcuni. In alcuni casi invece l’applicazione costante allo studio ha permesso di raggiungere discreti livelli di conoscenza della lingua. Alla fine del percorso quasi tutti sono in grado di comprendere testi scritti di varia tipologia attraverso esercizi differenti (domande , esercizi di completamento,risposte multiple ,vero/falso). Sanno produrre testi semplici ma sufficientemente corretti. Si esprimono in modo semplice e abbastanza corretto su argomenti conosciuti. Le domande devono essere poste in modo semplice e chiaro. La preparazione di base è accettabile anche se a livello strutturale alcuni evidenziano ancora lacune. Il programma è stato svolto interamente . Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Servizi Sociali 38 Le verifiche sono state in numero di tre /quattro per quadrimestre. mentre gli accertamenti orali sono stati fatti costantemente durante le lezioni sotto forma di lettura e traduzione del testo e /o domande inerenti allo stesso. Gli obiettivi didattici sono stati sostanzialmente raggiunti dalla maggior parte della classe anche se in modo differenziato da studente a studente secondo le caratteristiche di ciascuno e la situazione di partenza. Buono il livello di socializzazione e di crescita personale del gruppo classe. Udine,15 maggio 2014 Documento del Consiglio di classe DOCENTE: ANTONELLA MICHELAZZI 5a A Tecnico dei Servizi Sociali 39 PROGRAMMA DI DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIALE A. s. 2013/2014 classe 5 A TSS Si precisa che l'unico strumento di studio e di approfondimento utilizzato è stato il libro di testo in dotazione: “Diritto, legislazione sociale e economia” di Cattani, Lalongo, Palmisano, ed. Paramont. L'IMPRENDITORE E L'IMPRESA definizione di imprenditore le condizioni per la definizione di imprenditorialità imprenditori e professionisti intellettuali l'impresa l'impresa famigliare l'impresa agricola L'IMPRENDITORE COMMERCIALE l'imprenditore commerciale: settori e attività incompatibilità e incapacità nell'esercizio dell'impresa commerciale imputazione dell'attività all'impresa commerciale gli obblighi dell'impresa commerciale iscrizione nel registro delle imprese la tenuta delle scritture contabili: il libro giornale e il libro degli inventarii la soggezione al fallimento cenni sui collaboratori dell'imprenditore L'AZIENDA nozione di azienda segni distintivi dell'azienda cenni sul marchio, diritto di preuso, azione di contraffazione la concorrenza tra imprese e la concorrenza sleale pubblicità ingannevole cessione dell'azienda cessione dei contratti aziendali cessione di debiti e crediti IL CONCETTO DI SOCIETA' il contratto di società l'autonomia patrimoniale società di persone e di capitali cenni su distinzione tra società lucrative e società mutualistiche cenni su differenza tra società commerciali e non LA SOCIETA' SEMPLICE definizione e le caratteristiche della società semplice la costituzione della società obblighi e diritti del socio la rappresentanza il diritto agli utili le obbligazioni sociali morte, recesso ed esclusione del socio lo scioglimento della società la liquidazione della società Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Servizi Sociali 40 ALTRE SOCIETA' DI PERSONE la società in nome collettivo la responsabilità dei soci la s. n. c. regolare e irregolare l'atto costitutivo della s. n. c. regolare amministrazione e rappresentanza lo scioglimento della società la società in accomandita semplice l'amministrazione della S. A. P. trasferimento di quota scioglimento della società LA SOCIETA' PER AZIONI la nozione di S. p. A. la costituzione della S. p. A i contratti parasociali nullità della società l'assemblea, convocazione e costituzione il diritto di intervento in assemblea le delibere assembleari nullità e annullabilità delle delibere assembleari gli amministratori il funzionamento del consiglio di amministrazione poteri e doveri degli amministratori responsabilità degli amministratori il collegio sindacale e il consiglio di sorveglianza funzione degli organi di controllo riunioni e deliberazioni degli organi di controllo AZIONI E OBBLIGAZIONI nozione di azione valore delle azioni la circolazione delle azioni i diritti relativi alle azioni particolari categorie di azioni le obbligazioni obbligazioni indicizzate e convertibili MODIFICHE DELLO STATUTO E SCIOGLIMENTO DELLA SOCIETA' aumento e diminuzione del capitale sociale diritto di recesso scioglimento della società S. A. P. A. e S. R. L. nozione e cenni sulla disciplina della società in accomandita per azioni società a responsabilità limitata e suoi organi cenni sulla società unipersonale LA SOCIETA' COOPERATIVA nozione di società cooperativa discipline della società cooperativa cenni su utili e ristorni cenni sulle cooperative sociali Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Servizi Sociali 41 I TITOLI DI CREDITO IN GENERALE nozione di titolo di credito natura e funzione dei titoli di credito rapporto fondamentale e rapporto cartolare caratteristiche dei titoli di credito e norme di circolazione Udine, 15 maggio 2014 La docente: Rita Nassimbeni RELAZIONE FINALE DI DIRITTO, ECONOMIA E LEGISLAZIONE SOCIALE A. s. 2013/2014 Situazione della classe La classe, poco numerosa, evidenzia elementi eterogenei sia in termini di capacità che di impegno ed interesse domestico. Vi e’ un gruppo di giovani che hanno seguito il programma con disciplina e che, presumibilmente, nel corso dell’ esame di Stato riusciranno a dimostrare la serietà della loro preparazione. Vi e’ un gruppo più numeroso che fatica a capire il senso degli argomenti svolti nell’ anno in corso ( tutti peraltro previsti dal programma ministeriale) in riferimento al corso di studi prescelto. La difficoltà maggiore che l’ insegnante ha incontrato e’ stata appunto quella di spiegare e convincere la classe che gli argomenti affrontati potranno rivelarsi utili se non in una prospettiva lavorativa almeno come cultura generale. Non è stata d' aiuto la lunga assenza della sottoscritta motivata da ragioni di salute. Ciò ha compromesso lo svolgimento del programma ma ha anche danneggiato gli studenti che hanno risentito dell' assenza in termini di motivazione e coerenza nell' impegno. Al rientro di chi scrive si valutato di ridurre appunto la programmazione preventivata ad inizio d' anno e concentrare lo sforzo sule verifiche scritte ed orali. Sono stati svolti cinque compiti scritti comprese le simulazioni per abituare i ragazzi alla terza prova scritta si è cercato di valorizzare per quanto possibile anche l'interrogazione orale non come verifica circa le nozioni acquisite ma come " allenamento" per la prova orale di maturità. Nel complesso lo sforzo ha dato risultati sufficienti. Gli studenti con problemi di apprendimento, seppure seguiti con molta attenzione, hanno inizialmente risentito più degli altri della assenza della sottoscritta, si confida però che lo sforzo del secondo quadrimestre porti a tutti frutti positivi. Obiettivi e finalita’ Fornire ai giovani che proseguono negli studi dopo la qualifica conoscenze e competenze in campo giuridico e economico più ampie e approfondite che consentano un approccio sicuro con le tematiche tipiche del settore specifico di competenza; capacita’ di risalire direttamente ai documenti da cui scaturiscono le norme; capacita’ di interpretare in modo corretto le fonti del diritto; competenze linguistiche non solo generali ma allargate ai codici linguistici specifici del settore giuridico; capacita’ di applicare le norme astratte al caso concreto ; capacita’ di interpretare la realtà economica in modo autonomo ed effettuare scelte consapevoli e responsabili. Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Servizi Sociali 42 Indicazioni metodologiche - il processo di apprendimento e' stato organizzato in unità didattiche disposte in sequenza logica; - sono stati effettuati continui riferimenti al vissuto quotidiano; - si e' posta l attenzione alle tematiche collegate al carattere specifico dell’ indirizzo - si e' cercato di richiamare l’attenzione dei discenti sulle problematiche economiche più recenti confrontando cosi’ nel concreto i diversi sistemi e i diversi approcci. Per la verifica del raggiungimento degli obiettivi sono stai utilizzati strumenti di carattere tradizionale, quali l’interrogazione libera e il colloquio, ai quali sono stai affiancati test, prove scritte a domande aperte e questionari strutturati. I parametri di valutano utilizzati sono quelli individuati dalla scuola. Contenuti -L’imprenditore, capacità e rappresentanza; -le societa’ nel diritto italiano: aspetti generali e tipologie; -le societa’ cooperative;-i titoli di credito Alcuni argomenti del programma ministeriali sono stati tralasciati essendo stati svolti negli anni precedenti al fine di consentire alle classi quinte, che nel corso dell' anno scolastico hanno frequentato più di un tirocinio, la possibilità di apprendere al meglio la loro futura professione anche dal punto di vista pratico. Rapporti con gli allievi e genitori Il colloquio educativo con gli studenti è stato costruttivo ed improntato alla collaborazione reciproca, lo stesso può dirsi per i rapporti con la maggior parte dei genitori. Udine, 15 maggio 2014 Documento del Consiglio di classe la docente Rita Nassimbeni 5a A Tecnico dei Servizi Sociali 43 PROGRAMMA DI TECNICA AMMINISTRATIVA classe 5 A TSS A. s. 2013/2014 Il sistema e la gestione aziendale Il concetto di azienda. L’azienda come sistema. I soggetti aziendali. La forma giuridica delle aziende. Classificazioni delle aziende. La gestione aziendale. Fatti interni e fatti esterni di gestione. Le operazioni di gestione e i flussi aziendali. Il patrimonio aziendale. Il sistema costi-ricavi. La determinazione del reddito d’esercizio. Le relazioni tra attività, passività e patrimonio netto. La rappresentazione dell’azienda con il bilancio d’esercizio Il bilancio d’esercizio. Lo Stato patrimoniale. Attivo e passivo. Il Conto economico. La competenza economica dei costi e dei ricavi d’esercizio. L’ammortamento delle immobilizzazioni. L’attività e il patrimonio delle aziende di erogazione L’attività delle aziende di erogazione. Classificazione delle aziende di erogazione. Il settore non profit e l’impresa sociale. Le associazioni. Le fondazioni. Le cooperative sociali. Le associazioni di volontariato. Bilancio d’esercizio delle aziende non profit. Bilancio sociale delle aziende non profit. La gestione del personale Il lavoro come risorsa strategica per le aziende. Lavoro subordinato e lavoro autonomo. Le fonti giuridiche del rapporto di lavoro. Diritti dei lavoratori. Il sistema contrattuale. Il mercato del lavoro. Il curriculum vitae. Il reperimento del personale. Contratti a tempo determinato e indeterminato. Tipologie contrattuali: part-time, apprendistato, a chiamata, telelavoro, a domicilio, occasionale. Elementi fondamentali del rapporto di lavoro subordinato. Obblighi del dipendente. Adempimenti amministrativi relativi al personale. Elementi della retribuzione. Rapporti con l’INPS e l’INAIL. Assegno per il nucleo famigliare. Calcolo delle ritenute sociali e fiscali. Calcolo del netto in busta. Le banche L’attività bancaria. I depositi: depositi tempo e depositi moneta. Calcolo dell’interesse nei depositi vincolati. I conti correnti bancari. L’estratto conto. I giroconti e i bonifici. Apertura di credito. Classificazione delle aperture di credito. Il mutuo. I titoli di credito I mezzi di pagamento. I titoli di credito. La cambiale. Il pagherò e la tratta. La girata. L’avallo. I titoli di credito bancari. L’assegno bancario. L’assegno circolare. I valori mobiliari (presumibilmente dopo il 15.5) I valori mobiliari. Categorie di valori mobiliari. I titoli pubblici. I titoli privati (azioni e obbligazioni). I valori dei titoli. Il mercato mobiliare. Il sistema tributario (presumibilmente dopo il 15.5) L’attività finanziaria pubblica. Le spese pubbliche. Le entrate pubbliche. Il sistema tributario italiano. Gli elementi di un tributo. Le imposte. La dichiarazione dei redditi. Udine, 15 maggio 2014 Documento del Consiglio di classe Claudio Segat 5a A Tecnico dei Servizi Sociali 44 RELAZIONE FINALE DI TECNICA AMMINISTRATIVA 1. Unità didattiche, conoscenze e abilità. Unità 1: L’azienda e la gestione aziendale. (dal 17.9.13 al 13.11.13; dal 23.9 al 5.10 classe in stage) Conoscenze: azienda; gestione aziendale; patrimonio; reddito. Abilità: Riconoscere le tipologie delle aziende. Individuare le operazioni di gestione. Individuare gli impieghi e le fonti di finanziamento dell’azienda. Individuare gli elementi dell’attivo immobilizzato e dell’attivo circolante. Individuare i costi e i ricavi e calcolare il reddito, tenuto conto del concetto di competenza economica. Redigere e interpretare semplici prospetti del patrimonio e del reddito. Riconoscere le situazioni di equilibrio patrimoniale, finanziario e economico. Unità 2: La rappresentazione dell’azienda con il bilancio d’esercizio. (dal 16.11.13 al 7.1.14 + 2 ore di recupero in itinere a febbraio) Conoscenze: documenti costitutivi, scopo, normativa del bilancio d’esercizio; lo stato patrimoniale; il conto economico; la nota integrativa. Abilità: Individuare gli aspetti caratterizzanti degli schemi di bilancio. Redigere e analizzare lo stato patrimoniale e il conto economico in semplici casi. Unità 3: L’attività e il patrimonio delle aziende di erogazione. (dall’8.1.14 al 15.2.14) Conoscenze: le aziende di erogazione; le aziende non profit; il settore non profit e l’impresa sociale; le onlus; il patrimonio delle aziende non profit; il bilancio d’esercizio delle aziende non profit; il bilancio sociale. Abilità: Analizzare i caratteri delle aziende di erogazione. Analizzare i caratteri dell’impresa sociale. Individuare le diverse forme giuridiche delle aziende non profit. Riconoscere i tratti caratterizzanti le onlus. Individuare le funzioni del bilancio d’esercizio e del bilancio sociale nelle aziende non profit. Unità 4: La gestione del personale. (dal 22.2.14 al 2.4.14) Conoscenze: normativa di riferimento del lavoro; mercato del lavoro; l’assunzione e l’inserimento dei lavoratori; il contratto di lavoro; diritti e obblighi delle parti contraenti; la retribuzione; principali adempimenti amministrativi delle aziende in materia di lavoro dipendente. Abilità: Distinguere gli elementi essenziali del contratto di lavoro. Distinguere le diverse tipologie di contratti di lavoro. Individuare gli adempimenti fiscali e previdenziali relativi al rapporto di lavoro. Determinare la retribuzione netta di un lavoratore dipendente in semplici casi e comprendere i vari elementi che la caratterizzano. Unità 5: I titoli di credito (dal 7.5.14 al…maggio 14) Conoscenze: Cambiali pagherò e cambiali tratte; assegni bancari e assegni circolari; trasferimenti di denaro mediante bonifici, carte di debito e carte di credito. Abilità: Analizzare il contenuto, i caratteri, le girate, l’avallo, il pagamento delle cambiali. Compilare cambiali pagherò e tratte. Analizzare le funzioni e le caratteristiche distintive degli assegni. Compilare assegni bancari e circolari Unità 6: Le banche. (dal 5.4.14 al 6.5.14) Conoscenze: la banca come azienda profit oriented. Le operazioni bancarie. La funzione di intermediazione creditizia. Il conto corrente. L’apertura di credito. Il mutuo. Abilità: distinguere le tipologie di operazioni bancarie. Analizzare le operazioni di intermediazione creditizia. Analizzare i rendiconti e il materiale informativo fornito dalla banca al cliente. Unità 7: I valori mobiliari. (dopo il 15 maggio se possibile) Conoscenze: categorie di valori mobiliari; azioni, obbligazioni, titoli di Stato; valori dei titoli; mercato mobiliare. Abilità: individuare i caratteri delle azioni e delle obbligazioni. Individuare i caratteri dei titoli di Stato. Classificare i valori mobiliari in base al soggetto emittente, ai diritti attribuiti al possessore e alle modalità di circolazione. Unità 8: Il sistema tributario. (dopo il 15 maggio se possibile) Conoscenze: l’attività finanziaria pubblica; le spese pubbliche; le entrate pubbliche; il sistema tributario italiano; le imposte; la dichiarazione dei redditi. Abilità: analizzare gli obiettivi dell’attività finanziaria pubblica. Esaminare i principi basilari del sistema tributario italiano. Individuare le categorie di spesa pubblica. Individuare le categorie di entrate pubbliche e le rispettive caratteristiche. Individuare gli elementi di un tributo. Esaminare i diversi tipi di imposta. Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Servizi Sociali 45 Si è operato inoltre per contribuire all’acquisizione delle otto competenze trasversali concordate in sede di riunione di dipartimento di indirizzo il 10.9.2013: - imparare a imparare - progettare - comunicare e comprendere - collaborare e partecipare - agire in modo autonomo e responsabile - risolvere problemi - individuare collegamenti e relazioni - acquisire e interpretare l’informazione Per ciò che riguarda gli obiettivi trasversali si è fatto riferimento a quanto previsto dal POF. 2. Metodologie didattiche. Lezione frontale (esposizione di un argomento mediante definizioni, concetti, schematizzazioni, esempi del vissuto economico-sociale) Lezione dialogata (stimolo di comportamenti partecipativi, di intuizioni, di riflessioni personali, ampliamento e approfondimento delle conoscenze) Lettura di testi tratti da internet e di brani dal libro, riflessioni relative Svolgimento di esercitazioni guidate e non, individuali e a coppie Lavori di gruppo Controllo in itinere della comprensione e dell’apprendimento (esercizi, interrogazioni brevi, interventi flash) Compilazione di fac-simile di assegni e cambiali Attività di recupero 3. Strumenti. Libro di testo (Astolfi-Venini, Tecnica amministrativa, Tramontana editore). Appunti, schematizzazioni, percorsi costruiti in classe, fotocopie di schede di lavoro Fac-simile di documenti aziendali (cambiali, assegni ecc.) Internet Calcolatrice Lavagna 4. Verifiche e criteri di valutazione. Le verifiche sono servite a valutare il percorso formativo e di apprendimento e a indurre comportamenti autovalutativi negli studenti. Le verifiche sono state fatte in congruo numero. Per i criteri di valutazione ci si è attenuti a quanto risulta dal POF dell’istituto. La valutazione conclusiva o finale è stata effettuata considerando: Esiti delle verifiche Impegno Partecipazione all’attività didattica Capacità di recupero delle lacune evidenziate Lavoro domestico Situazione personale Capacità relazionali e di cooperazione Evoluzione rispetto alla situazione di partenza Tipologia di classe. Tipologie di verifiche: interrogazioni; prove strutturate e semistrutturate; interventi dal banco; esercizi; elaborazione di tabelle e prospetti. 5. Risultati globalmente conseguiti Gli allievi hanno avuto un comportamento corretto, manifestando in classe un impegno apprezzabile. L’interesse per la disciplina è stato discreto, la partecipazione soddisfacente, così come le relazioni tra insegnante e allievi. C’è stata una crescita sia riguardo all’ambito educativo-formativo che Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Servizi Sociali 46 riguardo all’apprendimento dei contenuti disciplinari. Il raggiungimento degli obiettivi si attesta su un livello in media più che sufficiente. Ore nel primo quadrimestre: 35 Ore nel secondo quadrimestre fino al 15 maggio: 38 Ore dopo il 15 maggio: presumibilmente 9 Udine, 15 maggio 2014 Documento del Consiglio di classe Il docente Claudio Segat 5a A Tecnico dei Servizi Sociali 47 PROGRAMMA DI CULTURA MEDICO - SANITARIA A. s. 2013/2014 CLASSE 5 A TSS L’INFANZIA 1. Epidemiologia e profilassi di alcune patologie infantili Rinofaringite Broncopolmonite Otite Media Meningite Stenosi del piloro Idrocele Testicolo ritenuto Displasia congenita dell’anca 2. La neuropsichiatria infantile Anoressia e Bulimia Le epilessie Autismo Infantile Schizofrenia LA SENESCENZA 1. Caratteristiche specifiche di alcune malattie della senescenza Tubercolosi Infarto del miocardio Angina Pectoris Ictus cerebrale TIA Osteoporosi Artrosi 2. L’invecchiamento cerebrale patologico: le demenze Alzheimer Parkinson Depressione I disturbi bipolari MALATTIA DISMETABOLICHE Diabete mellito LA DISABILITA’ Cause della disabilità 1. Disabilità fisica Distrofia muscolare di Duchenne 2. Disabilità psichica Sindrome di Down Udine, 15 maggio 2014 Documento del Consiglio di classe La docente: Vera Zimolo 5a A Tecnico dei Servizi Sociali 48 RELAZIONE FINALE DI CULTURA MEDICO – SANITARIA La classe risulta composta da 17 allievi partecipanti (13 femmine e 4 maschi). Di questi solamente 2 provengono dalla 5^A TSS dello scorso anno scolastico. Si è riscontrato nel complesso una sufficiente motivazione allo studio e senso di responsabilità nello svolgimento dell’attività didattica. Per alcuni alunni però lo studio individuale non è stato sempre costante, ma finalizzato solo alle verifiche. Per gli alunni che si avvalgono del sostegno in base alla legge 104/92 si fa riferimento alla documentazione riservata. Alcuni allievi si sono distinti più che positivamente per le conoscenze acquisite, il restante della classe ha perseguito risultati accettabili. Il programma preventivato all’inizio dell’anno scolastico è stato svolto nelle sue linee essenziali. I nuclei tematici sono stati affrontati attraverso lezioni frontali/partecipate, atte ad introdurre nuovi concetti, integrate da confronti, riflessioni personali e collegamenti. Per la valutazione dell’approfondimento sono stati presi in considerazione i seguenti indicatori: - Verifiche orali, analisi del corretto utilizzo del linguaggio specifico e della comprensione dei concetti; - Verifiche scritte (risoluzione di questionari strutturati e non, prove di simulazione della terza prova dell’Esame di Stato); analisi del livello di conoscenza degli argomenti, della pertinenza alla domanda e della correttezza dell’analisi richiesta). L’applicazione di strategie di apprendimento rispondenti ai differenti stili cognitivi hanno consentito a tutti gli allievi, seppure a diversi livelli, di raggiungere l’acquisizione di quasi tutti gli obiettivi didattici predisposti all’inizio dell’anno scolastico. Permangono comunque, in alcuni allievi, difficoltà nell’esposizione orale. Nell’ultimo periodo, in vista dell’esame, quasi tutti si sono applicati con maggior impegno nello studio e nel ripasso della materia. Udine, 15 maggio 2014 Documento del Consiglio di classe La docente: Vera Zimolo 5a A Tecnico dei Servizi Sociali 49 PROGRAMMA DI EDUCAZIONE FISICA A. s. 2013/2014 classe 5 A TSS Potenziamento fisiologico: mantenimento delle qualità aerobiche-anaerobiche mediante breve corsa di durata, la corsa a ritmo variabile, esercitazioni a corpo libero anche in circuito e con l’utilizzazione di piccoli e grandi attrezzi, la partecipazione a fasi prolungate di grandi giochi di squadra e a giochi propedeutici. Mantenimento del tono muscolare generale mediante esercitazione con l’utilizzo di piccoli attrezzi. Esercitazioni a coppie, a gruppi ed al suolo. Conoscenza pratica attività sportive: partecipazione a prolungate fasi di gioco della pallavolo ed a giochi propedeutici alla pallavolo. Analisi e rispetto delle regole principali e dei fondamentali principi tecnici e di organizzazione del gioco di squadra. Esercitazioni a coppie, a gruppi ed individuali sul palleggio, bagher,battuta dall’alto tipo tennis e di sicurezza dal basso, schiacciata e muro difensivo. Conoscenza teorica delle regole fondamentali della pallavolo. Il campo da gioco della pallavolo. Sviluppo del carattere, della socialità e del senso civico : partecipazione ad esercitazioni a coppie ed in gruppi al fine di affinare: le capacità di autocontrollo, di autodisciplina, di organizzazione sia del tempo che dello spazio, l’attitudine all’impegno e all’attenzione costante, il rispetto, la lealtà e il gioco di squadra. Igiene e tutela della salute per il benessere: interventi limitatissimi all’inizio delle lezioni e durante l’attività pratica sui principi fondamentali che guidano: la prevenzione degli infortuni durante l’attività scolastica, gli interventi di primo soccorso per infortuni di limitata entità, il mantenimento del benessere personale ed il conseguimento di un’abitudine all’attività fisica regolare, la capacità di ottimizzare in modo consapevole la propria alimentazione. L’importanza del riscaldamento nella pratica sportiva. Udine, 15 maggio 2014 La docente Ambra Tandoi RELAZIONE FINALE Situazione della classe: Il livello generale della classe all’inizio dell’anno scolastico risultava sufficiente sia dal punto di vista motorio che per quanto riguardava la partecipazione, la motivazione e la disponibilità alle attività proposte. Alla fine dell’anno il livello raggiunto risulta in generale buono. Metodologia d’insegnamento: Gli alunni hanno potuto esprimersi elaborando in modo personale e autonomo il lavoro proposto, ottenendo miglioramenti significativi. Le diverse tecniche proprie della materia e le strutture scolastiche messe a disposizione sono state utilizzate in relazione alle esigenze del momento e a quelle degli alunni. Standard minimi di apprendimento in termini di sapere e di saper fare raggiunti: - migliorare qualità fisiche; affinare le funzioni neuro-muscolari; conoscere e praticare, nei vari ruoli uno sport di squadra; esprimersi con il corpo e il movimento in funzione di una comunicazione interpersonale; trasferire capacità e competenze motorie in realtà ambientali diversificate; Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Servizi Sociali 50 Potenziamento fisiologico: miglioramento delle capacità condizionali (resistenza, velocità, forza, mobilità articolare, destrezza e coordinazione) attraverso esercizi a corpo libero e con piccoli attrezzi, esercizi di stretching. Rielaborazione e consolidamento degli schemi corporei attraverso: esercitazioni pratiche con l’utilizzo delle tecniche specifiche della materia; una conoscenza e un uso razionale del proprio corpo; una conoscenza e pratica degli sport di squadra (pallavolo). Consolidamento del carattere e sviluppo della socialità: attraverso giochi di squadra ed esercitazioni di gruppo. Avviamento allo sport: come abitudine di vita ed elemento indispensabile nella formazione globale della persona. Attività complementari: Tornei d’ Istituto di pallavolo. Partecipazione alla manifestazione Torneo di Basket E. Cernich – Città di Udine. Valutazione: Verifica continua durante lo svolgimento delle lezioni. La valutazione individuale è stata la somma dei progressi ottenuti da ciascun alunno, tenendo soprattutto conto della partecipazione attiva e dell’impegno dimostrati nello svolgimento del lavoro. Udine, 15 maggio 2014 Documento del Consiglio di classe La docente: Ambra Tandoi 5a A Tecnico dei Servizi Sociali 51 Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Servizi Sociali