Piaceri & Saperi / in viaggio Cultura In ricordo di Soldini a quarantanni dalla scomparsa In visita per fine anno Nido, materna ed elementare percorrono itinerari locali e regionali Un convegno e un concerto nella chiesa parrocchiale I piccoli dell’asilo nido con i loro genitori e le educatrici. L Un bel gruppo di bambini delle terze elementari è stato accompagnato a Scrivia da alcuni volontari del Gruppo ambiente. Argine del Grue e sua confluenza, parco neonati, alberi dell’amore, strada del gualdo e ritorno. Tappa per uno spuntino, loro offerto dal G.A. sulla collinetta ove sorge un capanno di ristoro. I l nido intercomunale di Ca- riggio, merenda e cerimonia stelnuovo Scrivia è andato di consegna dei diplomi ai in gita al Parco Faunistico “Le bambini che il prossimo anno Cornelle”, Valbrembo (BG). inizieranno la scuola dell’infanVista la numerosa parteci- zia… pronti per salpare verso pazione, è stato necessario nuove avventure! Le educatrici noleggiare due rivolgono un pullman. Abbiamo trascorso E’ andato in onda un ser- ringraziamento una giornata vizio di 15 minuti girato da g r a n d i s s i m o speciale, ricca Telepavia a Castelnuovo. alle mamme, di allegria e di- Riprese al castello, sulla i papà, i nonvertimento. Per torre, nella Parrocchiale, ni e gli zii che i nostri piccoli al monumento del gualdo, hanno voluto esploratori è a palazzo Centurione, al c o n d i v i d e r e stato emozio- laboratorio dei Patricola con noi questa nante osservare e a Scrivia. Il filmato è di- giornata, conda vicino gli ani- sponibile sul sito internet tribuendo alla sua riuscita, mali che ogni di Telepavia. giorno vedono alle rappresennelle illustrazioni, coccolano tanti dei genitori per il preziosotto forma di peluches, imi- so aiuto nell’organizzazione, tano nelle canzoni e filastroc- all’Amministrazione comunale che. Eh sì c’erano proprio tut- e al Gruppo Ambiente per il ti: zebre, giraffe, ippopotami, contributo economico che elefanti, leoni e tigri. Al pome- hanno messo a disposizione. Telepavia Il fantasma del castello T renta bambini della scuola materna entrano nel castello in perfetta fila indiana, si siedono sulle poltroncine della sala degli affreschi e ascoltano le spiegazioni. Poi si recano sul terrazzo del voltone e sul balconcino dell’arengo. Infine nella torre a vedere il museo e a capire perché la torre è ancora in piedi. Una attenzione stupefacente per 70 minuti... anche perché il fantasmino della torre, Padellino, che ama particolarmente i bambini buoni, potrebbe scendere dalla torre e venirli a salutare, cosa che fa raramente poiché le parolacce che sente salire dalla piazza, le urla, la stupidità umana lo tengono lontano. Durante la spiegazione un bimbo grida “Padellino!” e indica il voltino che dà accesso al sottotetto. Qui si agita un lungo velo azzurro-gualdo e appare anche una mano quasi a indicare che Padellino vorrebbe materializzasi per venire ad accarezzare questi bimbi così buoni che lui conosce uno per uno, non si sa come. Alla fine un lungo applauso per chi ha organizzato la visita e soprattutto per l’amico Padellino, il gentile fantasma del castello. Naturalmente gran parte dei disegni poi realizzati a scuola lo vedevano protagonista, ma qualcuno ha disegnato anche la torre, uno stemma, un ingranaggio dell’orologio o addirittura Carolina Basiglio - la Madonna affrescata nel salone da Giovanni Quirico Baxilio nel 1499. Regione Piemonte Nel circuito del Gran Tour In mattinata sono giunti a Castelnuovo 25 torinesi organizzati da Gran Tour della Regione Piemonte che offre ai torinesi la possibilità di visitare città e paesi interessanti in tutto il Piemonte. Al mattino, dopo aver visitato luoghi caratteristici e artistici di Castelnuovo, gli ospiti hanno partecipato alla cerimonia della benedizione di San Desiderio e al cambio della bandiera sulla torre. Nel pomeriggio una piacevole camminata lungo le rive della Scrivia con osservazione della vita accanto al torrente. La foto riprodotta qui a fianco è stata scattata in uno dei capanni del parco della Scrivia. 2 Gli accompagnatori e i torinesi residui. Una metà si era “accasciata” al fresco del grande parco neonati a mangiare pasticcini e ciliegie e a bere Timorasso e Barbera nostrana. IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 5 – Giugno 2014 a giornata di sabato 17 maggio è stata dedicata allo scrittore castelnovese Pier Angelo Soldini, in occasione del quarantennale della sua morte. La Biblioteca comunale di Castelnuovo Scrivia – proprio intitolata a Pier Angelo Soldini 38 anni fa – ha voluto ricordare questo figlio illustre della sua terra con alcune iniziative. Alle ore 16.30 – presso la Sala Pessini – ha avuto luogo il Convegno soldiniano, dopo i saluti del sindaco Luise, ci sono stati gli interventi di: Valeria Borsa – giovane e brava docente di lettere tortonese, ma di origini castelnovesi – la quale ha proposto una interessante e “poetica” passeggiata nel “giardino letterario” di Soldini, con pertinenti e suggestive letture aventi come argomento l’esplorazione della natura e il tema degli alberi, così caro a Soldini (“Bisogna morire molte volte nella vita, come fanno gli alberi, per non morire mai”); Lorenza Daglia – dirigente del locale Istituto comprensivo scolastico, la quale ha presentato alcune “perle” dell’opera diaristica soldiniana, richiamando la grande bravura dello scrittore che riusciva a raggiungere, pur partendo da apparenti banali circostanze quotidiane, vette di rara espressione poetica e di profonda meditazione interiore; Cristina Pelletta – giovane e preparata docente castelnovese, che ha portato la sua significativa testimonianza sull’opera di Soldini attraverso il suo attento e utilissimo lavoro di redazione degli indici dei nomi citati, inseriti nella nuova edizione dei tre diari di Soldini “Il cavallo di Caligola”, “La forma della foglia” e “Il giardino di Montaigne”. Il Presidente della Biblioteca ha anche illustrato un paio di straordinarie iniziative: la catalo- Animali Ciliegie al volo Il giardino della casa Zeme in via Berri, ex strada del bosco, pare un giardino zoologico. Qui vengono a nutrirsi alle mangiatoie cincie, codirosso, uccelli vari come il nostro amico “padlé”, il pappagallo verde che convive con le tortore (da un paio di settimane non lo vediamo più). Ora ecco un nuovo inquilino. Probabilmente proveniente da Scrivia, un grosso colombaccio che rubacchia le ciliegie della famiglia Zeme, come attesta la bella foto allegata. Proprio bravo Gian Luigi, che sa fare foto interessanti su animali e paesaggi della nostra terra! gazione di una nuova sezione specializzata di libri (che sarà ospitata presso il Centro Studi Matteo Bandello di Castelnuovo, anche grazie al contributo del Rotary Club di Tortona) che offrirà l’eccezionale possibilità, unica in Italia, di confrontare l’opera di Soldini (maestro del genere) con tutti i più importanti diari della letteratura europea; e la prossima pubblicazione – sempre a cura di Delconte – di una antologia proposta dal compianto Osvaldo Mussio sulle corrispondenze di guerra di Soldini (allora giornalista inviato speciale per alcuni quotidiani nazionali), che già rivelavano la straordinaria capacità di scrittura dell’autore. A conclusione del Convegno, terminato alle ore 18.30, la Biblioteca ha donato a tutti i presenti la stampa di una poesia di Marco Maggi – dedicata al roseto della casa natale di Soldini posta in via Garibaldi – con un ritratto originale dello scrittore realizzato dalla brava pittrice castelnovese Paola Mariotti. Nella parentesi serale, presso la parrocchiale di Castelnuovo Scrivia, è stato offerto dal Lions Club castelnovese un concerto del maestro Luca Ferrari, organista presso la cattedrale di Genova. Sono state anche raccolte delle offerte, nel corso della serata, a favore dell’acquisto libri per la Biblioteca, con il suggestivo titolo “regalati un libro”. R. D. Libri Incontri letterari. Giordano Stella prosegue il filone delle biografie di personaggi religiosi. L’ultimo dedicato a Sant’Antonio da Padova S ui numeri precedenti siete stati informati in merito agli ultimi due libri di Giordano Stella, residente a Castelnuovo in viale IV novembre; ora eccone un altro. Non perché sia estremamente prolifico, ma per il fatto che sta pubblicando, tramite le “Edizioni Book sprint”, materiale già pronto da tempo. In preparazione due testi a cui tiene molto, uno basato su sue ricerche sui processi per stregoneria così frequenti in passato contro povere donne malate o troppo autonome. Soprattutto dovrebbe farcela a raccogliere Le storie di zio Camillo, ossia una lunga serie di vicende castelnovesi raccontategli trenta anni fa dal geniale calzolaio Camillo Stramesi. Il testo di cui vi parliamo è uscito quindici giorni fa ed è acquistabile presso la Biblioteca di Castelnuovo. Prosegue nel vecchio filone delle biografie di personaggi religiosi. Un inserimento preciso nell’epoca in cui sono vissuti, vicende che hanno caratterizzato la loro vita, favole e realtà sulle loro figure, miracoli e credenze; e sullo sfondo la gente come viveva, in cosa credeva, miserie e speranze. Nulla di agiografico, ma rispettoso della verità storica. Questa volta tocca a Fernando Martins de Bulhões nato a Lisbona nel 1195 e morto a Padova il 13 giugno 1231. Dapprima frate agostiniano e poi francescano, meglio conosciuto come Sant’Antonio di Padova. Giordano ne racconta la vita, gli studi, le peripezie fra Marocco, Francia, Sicilia e Italia. Si sofferma a lungo sulla sua fama di taumaturgo, ossia di santo che produce miracoli a iosa, alcuni assai dubbi e fantasiosi e altri con motivazioni plausibili. Un lungo capitolo è dedicato alla dura vertenza popolare per definire dove era più giusto inumare la sua salma. Apprendiamo come esprimeva la sua ampia preparazione teologica, il rapporto con la fede, il suo carattere non facile. Infine un cenno alla sua iconografia classica: un frate minuto e giovane con in braccio il Bambino e un fiore di giglio. Stella giunge, esaminando vari testi, che in realtà Sant’Antonio era piuttosto alto, corpulento, volto e mani allungate e soprattutto una voce possente che rendeva ancora più chiari i suoi sermoni che affascinavano le masse. Salute cagionevole a causa della malaria contratta in Africa, frequenti crisi d’asma, una brutta forma di idropisia che gli gonfiava il ventre e un corpo debilitato dalle penitenze e dai digiuni, interrotti da una alimentazione esclusivamente vegetariana. Di conseguenza morì a soli 35 anni A.B. IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 5 – Giugno 2014 3 Buona sanità Il ricovero improvviso presso l’ospedale di Tortona Così comincia la vacanza che non avevi previsto, camera con vista mare Portfolio La XVI edizione della rievocazione storica La medicina capace di guarirti cominciando dalla testa e dal cuore N on vorremmo mai che capitasse, ma capita: spesso senza preavviso. Ero sicura di stare benissimo. Lavoravo, viaggiavo, andavo in televisione, scrivevo. Tutto normale. Una sera mi prende un dolore acuto alla base dello stomaco, un dolore ‘a barra’ (questo me lo hanno ripetuto e ne ho preso nota), da passarci male tutta la notte, resistendo alla tentazione di chiamare il 118. Il mattino seguente, Silvia Stella, la mia dottoressa di base, mi dà appena un’occhiata e decide: “Pronto soccorso di Tortona, io telefono. Pancreatite”. Al Pronto soccorso mi sdraiano su una barella, mi fanno correre lungo il corridoio e mi accostano a una parete in attesa del turno. Deduco che non è grave. Nel passare delle ore, da un piano all’altro mi sottopongono a lastre, ecografie e elettrocardiogramma. Li stupisce la mia età, come se fosse di buon augurio. La dottoressa bionda, gentile, giovane, che avendo raccolto tutte le informazioni che le occorrono, finalmente mi chiarisce la situazione, non è preoccupata. “Non ha calcoli, e questa è una buona cosa”. “Vado a casa?” “No di certo. Un attacco acuto di pancreatite… Appena si libera la camera in chirurgia, la faccio salire”. Mi ricoverano ma non c’è niente da operare. Tanto c’è subito il conoscente informato che al telefono, garrulo, ti racconta che la pancreatite in cinque casi su mille è mortale. Ti è andata bene, conclude. E tu finalmente cominci a preoccuparti. Mio figlio, che di mestiere fa il ‘Tranquillizzatore’, per caso sta lavorando a centocinquanta chilometri da qui: mi arriva alle otto di sera, ha parlato con i medici, sorride, è allegro. “Tutto tranquillo (appunto), niente di grave. Io stasera torno a casa (Umbria, quattrocentocinquanta chilometri), se vuoi torno. Tutto bene, prendila come una vacanza”. Inizia la vacanza. La camera è piccola, quadrata, sa di nuovo. Due soli letti, quello accanto a me è occupato da una intera famiglia di rumeni. Lei, la madre, è la degente, gli altri le stanno continuamente attorno. Tutto in silenzio, sotto4 voce, educatamente. Così comincia la vacanza che non avevi previsto, camera con vista mare… la mia guarda verso il lato nuovo dell’ospedale. E per fortuna tengono le tapparelle un po’ sollevate anche di notte, perché io detesto il buio. Appena arrivi ti mettono un bracciale magnetico al polso. Da quel momento ogni cosa che fai o di cui hai bisogno viene segnalato da lì. Suoni il campanello. L’infermiere – che sembra uscito da sotto il letto tanto è pronto e immediato – striscia con un aggeggio elettronico la presa elettrica, per avvertire il cervellone all’ultimo piano che è arrivato e che ora si prende cura di te. E tu chi sei? Quello del bracciale: altra strisciata, altra informazione che parte e ritorna. Sul piccolo computer dell’infermiere ora c’è chi sei, nome e cognome, che cos’hai, quando sei entrato, quello che ti occorre. Il grande fratello a noi ci ‘fa solo che ride…’ In due ti bucano, ti cercano le vene, ti immettono siringhe e flebo. Velocissime, senza uno sbaglio. Ora sei a posto. E quando la flebo finisce la giostra ricomincia con tale rapidità da lasciarti senza fiato. Il letto è ergonomico, il materasso ortopedico. Anche il cuscino, che sembra la spalliera di una sedia imbottita. Quando entri ci vorrebbe, come negli aerei, una hostess che a gesti ti facesse capire che cosa devi fare, quali manovelle girare, per avere il meglio: sei scomoda sempre. Il cuscino te lo fai portare da casa e il materasso lo lasci piano, normale. Al mattino tutto comincia all’alba in una serie di piccoli ruoli che preparano il campo ai vertici. Tocco di striscia al bracciale (identificato); arnese infilato con grazia in un orecchio (temperatura); strizzata al braccio (pressione); flebo rinnovata; pulizie della camera; bottiglietta dell’acqua in dotazione. Nei giorni successivi, a crescere, si comincia con la scodella di tè al limone (perché il limone?), poi la fetta biscottata (io vorrei chiedere al sor Banderas se volesse venire a dare un’occhiata), infine la marmellata. E allora sai che sei sulla strada giusta, a metà vacanza. Quando tutti i lavori preliminari sono compiuti, arriva lo staff medico. IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 5 – Giugno 2014 Tutti lì, con i loro bei camici bianchi puliti e stirati, tutti zitti perché parla solo quello che ha in mano la situazione – cioè il computer, che sta dicendo tutto quello che mi è capitato, chi sono, che medicine assumo, quante volte sono andata in bagno e quante ho chiamato per notte. Quelli di E.R. Medici in prima linea, Gorge Clooney in testa, possono andare a nascondersi. Parla uno solo, oggi tocca al grande capo: il dottor Paolo Tava. Sorridente, rassicurante, convincente. Ti stupisce perché sa tutto di te come se tu fossi sola, mentre il reparto è tra i più affollati dell’ospedale. Uscendo dalla stanza ti accarezza la mano come a dirti: sono qua… Il giorno dopo, l’équipe è tutta al femminile: se queste sono le quote rosa, ci sto. Sono sicura che queste signore sono qui non perché sono donne, ma perché sono queste donne. Avrei voluto conoscerle tutte, ho riconosciuto soltanto la dottoressa Maria Grazia Pacquola, che non ha riconosciuto me. Tuttavia mi ha tenuto stretta la mano e sottovoce mi ha detto che le mie analisi erano buone, che ora avrei potuto avere anche la marmellata con il tè. Quanto alla competenza, io testimonio soltanto di questa perché la conosco, ma sono certa che in ognuno dei loro curriculum avrei trovato ragioni di altrettanto orgoglio, si unisce l’umanità, la cortesia di trattarti come un essere umano e non come un numero del prezioso computer, senza badare a che piano sei e se sei pagante o soltanto un malato, allora sai di aver trovato finalmente la medicina nella quale hai sempre creduto. La medicina capace di guarirti cominciando dalla testa e dal cuore. Grazie. A voi tutti, dall’infermiere delle flebo, alla capo infermiera con il suo golfino blu e il viso paziente, alle donne dei letti e a quelle della pulizia, grazie. La mia vacanza è finita, sto bene. Salutando il dottor Tava gli ho detto che avrei scritto un pezzullo sulla mia vacanza, e che non sarebbe stato serio. Infatti. Di serio io porto con me il ricordo di un’efficienza e di una professionalità che sapevo di dover dare per scontate. Ma anche di una carezza umana che ancora mi commuove. Di questo, soprattutto: grazie. Elda Lanza Grande successo per la Rievocazione storica grazie al gradimento del pubblico, ad una ricca programmazione di eventi e alla perfetta organizzazione dei quintieri. Alcune novità hanno integrato un canovaccio tradizionale: i percorsi storico-artistici e la salita al castello con una rinnovata esposizione, la parte dedicata ai più piccoli con la splendida partecipazione al disegno collettivo in piazza del lunedì, festa della Repubblica. E poi il corteggio storico, i piatti preparati nelle taverne, gli sbandieratori e i mangiafuoco. Un bel mix con l’arrivederci al prossimo anno. Itinerari storico-artistici Visite guidate in paese In occasione della Festa medioevale, gli organizzatori della mostra al castello, che il Comune ringrazia di cuore per l’impegno, l’ottima riuscita e la creatività dimostrata, hanno inserito una serie di visite guidate sia nel castello e nella torre con salita al piano campanone, sia nella frontistante chiesa parrocchiale e al monumento del gualdo in contrada Guadnàs. Almeno 500 le persone che sono salite sulla torre dopo aver ascoltato le spiegazioni relative alle sue caratteristiche e a come venne salvata da un imminente crollo. Ben 30 i pannelli riassuntivi che in buona parte rimarranno per sempre sia nel Museo della torre che nelle sale degli affreschi per facilitarne la comprensione. IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 5 – Giugno 2014 5 Sportivamente / di Carluccio Torti Un altro club che ha segnato la storia del tifo castelnovese Il Milan club nato negli anni sessanta per numero di associati è stata la realtà più feconda del nostro paese I l Milan Club “Castelnuovo Scrivia” nasce nella stagione 1965/1966 dall’iniziativa di Agostino Suigo (Tino) e Piernatale Beltrami, coadiuvati da Guido Carega, Douglas Vischi, Mario Sacco, Giuseppe Cirimele, Lucio Tagliani, Luigi Angeleri, Alberto Salvi, Nello Balduzzi, Bruno Barbero, Lorenzo Caldana, Mario Violato, Giuseppe Pani, Marcello Pengo, Stefano Simonelli, Giovanni Giani, Bruno Setti, Angelo Riccardi e tanti altri simpatizzanti rossoneri. Per l’inaugurazione del club il Presidente Agostino Suigo, essendo in contatto con il Direttore organizzativo dell’ A.C. Milan dott. Tony Bellocchio, cerca in tutti i modi di far giungere a Castelnuovo Scrivia la compagine rossonera ma, visto il parere negativo dell’allenatore Arturo Silvestri, ciò non risulta possibile. Occorre aspettare l’anno successivo, quando alla guida della squadra viene chiamato l’indimenticabile paron Nereo Rocco. Il 10 settembre 1967, in occasione di una partita amichevole giocata a Genova contro la Sampdoria (vista la posizione geografica di Castelnuovo Scrivia che si trova lungo il tratto autostradale “Milano-Genova”), la formazione rossonera al gran completo giunge in pullman nella piazza principale di Castelnuovo!! Un evento sensazionale, che coinvolge centinaia di tifosi entusiasti, che si svolge nella sede del club presso il “Bar Umberto”; dopo i discorsi e i ringraziamenti di rito, viene organizzato un sontuoso rinfresco conclusosi con la premiazione del capitano Gianni Rivera da parte della giovanissima Maria Pia Sottotetti. Il club inizialmente è composto da pochi soci e le trasferte allo stadio di San Siro di Milano vengono effettuate prevalentemente in automobile tranne che in occasione delle partite di cartello, le quali, essendo seguite da un numero maggiore di persone, permettono l’organizzazione del viaggio con il pullman. L’attività del Milan club prosegue per soli tre anni, visti i risultati poco soddisfacenti della squadra e il conseguente disinteresse dei tifosi castelnovesi. Negli anni successivi le partite vengono seguite a titolo personale da uno sparuto gruppo di tifosi che, a bordo delle proprie autovetture, si recano regolarmente allo stadio di San Siro sostenendo incessantemente la squadra del cuore. Si arriva così al 1984, quando, con la squadra impegnata nel campionato cadetto, grazie all’impegno profuso da Angelo Riccardi e Luciano Salvi, il glorioso Milan Club “Castelnuovo Scrivia” rinasce, mantenendo la sede sociale presso i locali del Bar Umberto. In quell’anno sperimentale vengono organizzate due trasferte a San Siro in pullman in occasione delle partite disputate contro Lazio e Bologna, e una in quel di Pistoia che coincide con la festa per il ritorno del Milan nella massima serie. Dalla stagione successiva e fino ai giorni nostri il pullman organizzato dal Milan Club Castelnuovo Scrivia non mancherà mai di giungere nella piazza del paese, destinazione stadio di San Siro, per permettere ai propri soci di seguire tutte le partite casalinghe dell’A.C. Milan !! La stagione 1986/87 è caratterizzata dall’avvento di Silvio Berlusconi come Presidente, che, come sappiamo, aprirà un nuovo ciclo di grandi imprese e di gros- 2 3 Foto 1 - 1991: gruppo di tifosi del Milan Club in partenza per lo Stadio di San Siro. Foto 2 - Anno 1965: presso il “Bar Umberto” riunione del Direttivo per la fondazione del Milan Club. Foto 3 - la sede del Milan Club in via Nino Bixio. Foto 4 - Giugno 1988: il Sindaco di Castelnuovo Osvaldo Mussio premia il Presidente Angelo Riccardi per l’attività del Club. Foto 5 - Maggio 1989: gruppo di tifosi del Milan Club al “Camp Nou” di Barcellona. Foto 6 - Maggio 1993: gruppo di tifosi del Milan Club allo stadio di San Siro. 1 4 6 IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 5 – Giugno 2014 se soddisfazioni per i tifosi rossoneri. Il Milan Club, di conseguenza, è in forte espansione e decide di dotarsi di una sede “privata”, non più dipendente da un pubblico esercizio. Viene individuato un locale in via Nino Bixio, che, attrezzato di adeguato mobilio, apparecchio televisivo, angolo bar... nel mese di novembre 1987 permette lo svolgimento della solenne inaugurazione, alla presenza di tutti i dirigenti del club e di molti soci. Nella stagione 1987/88 l’ A.C. Milan, affidato a Mister Sacchi, riesce a conquistare con un gioco entusiasmante per l’undicesima vol- 5 6 ta il titolo di campione d’Italia: memorabile la trasferta organizzata per l’occasione dal Milan club il 15 maggio 1988 a Como, cui seguirà il 4 giugno, presso i locali dello “Chalet Colomba”, una grande serata danzante con la premiazione di dirigenti e sostenitori del club. Tutto ciò fa scatenare un clamoroso seguito di tifosi nel nostro club anche da parte di chi abita nei paesi limitrofi, sino ad arrivare ad un massimo di novanta abbonati stadio. L’andamento del club rimane costante per diversi anni visto lo strapotere in campo nazionale ed internazionale della squadra. Il 1989 è l’anno della Coppa Campioni: vengono ovviamente organizzati i viaggi a San Siro (uno o, più spesso, addirittura 2 pullman con oltre 100 soci) in occasione di tutte le partite, fino ad arrivare alla finale: il Milan Club non può di certo mancare all’appuntamento che incorona l’A.C. Milan come Campione d’Europa a Barcellona contro l’allora imbattuto Steaua Bucarest, il 24 maggio 1989. In occasione di questa partita il club raggiunge il massimo della propria attività organizzando una trasferta di quattro giorni con 104 tifosi al seguito. Per la partita degli ottavi di finale di Coppa dei Campioni disputatasi a Milano contro il Real Madrid, ad esempio, il club è impegnatissimo e riesce ad organizzare una trasferta che coinvolge ben 350 tifosi!! Si arriva alla seconda finale di Coppa dei Campioni disputata il 23 maggio 1990 a Vienna, dove il club è rappresentato da un numero esiguo di tifosi vista la poca disponibilità di biglietti e di conseguenza la trasferta viene organizzata in automobile; come tutti sappiamo la partita regala la quarta Coppa dei Campioni della storia (1 a 0 sul Benfica) e il nostro club può esprimere il vanto di aver partecipato ad un’altra impresa dell’A.C. Milan. Non può mancare certamente l’entusiasmo dei dirigenti per organizzare un’altra serata musicale presso lo “Chalet Colomba”, il 14 luglio 1990. Anche le successive trasferte europee per le finali di Coppa dei Campioni (o “Champions League” che dir si voglia) disputate dal Milan, vedono la presenza di rappresentanti del club: a Monaco di Baviera contro il Marsiglia nel 1993 (sconfitta per 1 a 0), l’anno successivo ad Atene (fantastico 4 a 0 al Barcellona), nel 1995 a Vienna con l’Ajax, quella favolosa, di Manchester il 28 maggio 2003 contro la Juventus, quella di Istambul nel 2005 e quella di Atene nel 2007 ( che coincide con la conquista della 7° Coppa dei Campioni nella storia del Milan). Resta da segnalare l’avvento della “Pay-Tv”, il fattore che ha notevolmente penalizzato tutti i club spingendo sempre più i tifosi a svuotare gli stadi d’Italia per seguire le partite comodamente seduti in poltrona. Anche il Milan club “Castelnuovo Scrivia” si è dovuto adattare a questa realtà, comune a tutti i Clubs d’Italia, e, al fine di dare continuità alla propria attività garantendo comunque il servizio pullman ai suoi soci, ha deciso di “gemellarsi” con altri Milan Club della zona per l’organizzazione delle trasferte a San Siro. Concludiamo dicendo che nel 2014 la nuova gestione del club compie trent’anni e il Club, tramite il suo Presidente Angelo Riccardi, è sempre attivo e a disposizione dei tanti tifosi che vogliono seguire allo stadio la squadra del cuore. (Ha collaborato Andrea Suigo) Siamo lieti di informarvi che nella sede di Castelnuovo Scrivia via Umberto I n° 14 - Tel. 0131/826528 Fax: 0131825923 - www.assicurazionipicchi.it sono a vostra completa disposizione per informazioni e preventivi di natura finanziaria-assicurativa. i nostri fidati intermediari assicurativi: PIERANGELO CISI - CESARE TORTI - CATERINA CANOBBIO - PIERO ORSI - CESARE GROTTOLI AVVISO TRIBUTI COMUNALI IMU 2014 Il 16 giugno si paga l’acconto Imu (50%). E’ DOVUTO da tutti i proprietari di immobili (compresi i terreni) diversi dall’abitazione principale e prime case di lusso censite nelle categorie catastali A1, A8 e A9, mentre le prime case (categorie catastali dalla A2 alla A7) e le relative pertinenze sono esenti dall’imposta. Il conteggio deve essere effettuato in base alle aliquote 2013 sotto riportate: 1. aliquota base (ordinaria): 9,9‰ 2. aliquota ridotta per abitazioni e pertinenze concesse in comodato gratuito da proprietario ai suoi parenti in linea retta di primo grado: 7,6‰ 3. aliquota ridotta del 3,8‰ per l’abitazione principale; 4. aliquota ridotta del 3,8‰ da applicarsi esclusivamente alle unità immobiliari inserite al catasto urbano con categoria C/2, C/6 e C/7 pertinenze dell’abitazione principale con aliquota ridotta di cui al precedente punto 2, nella misura massima di un’unità per ciascuna delle categorie indicate; Le modalità di versamento sono le medesime del decorso anno. Ricordiamo che sono esenti Imu anche: - le unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, che sono adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei soci assegnatari - i fabbricati di civile abitazione destinati ad alloggi sociali - un unico immobile (iscritto o iscrivibile nel Catasto come unica unità immobiliare) posseduto, e non concesso in locazione, dal personale in servizio permanente appartenente alle Forze armate e alle Forze di polizia, dal personale del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco e dal personale appartenente alla carriera prefettizia - la casa coniugale assegnata al coniuge, a seguito di provvedimento di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio - i fabbricati rurali ad uso strumentale per i quali è stata prevista la parziale deducibilità dell’IMU dal reddito di impresa e di lavoro autonomo. TASI Le aliquote verranno deliberate successivamente. L’acconto della Tasi pertanto non è da versare a giugno. La Responsabile del Servizio Dott.ssa Lorenza Monocchio Viale IV Novembre, 14 - Castelnuovo Scrivia ORARIO: Dal Lunedì al Sabato dalle 8,30 alle 20 – Domenica dalle 8.30 alle 13 IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 5 – Giugno 2014 7 Altri tempi / di Antonello Brunetti Note Un secolo fa: il dopo elezioni del luglio 1914 I brogli, i proletari, i nobili, i banchieri e gli industriali ... continua dal numero precedente Antonietta Cervi e Angelo Brunetti in una foto del 1946. Tra i documenti d’archivio ho ritrovato anche il verbale di una protesta verbalizzata, ad opera di mio nonno, il fabbro Angelo Brunetti(18), il quale, in qualità di scrutatore, contesta l’elezione del principe Centurione(19) a consigliere provinciale. In questa si cita, indicando anche testimoni, il fatto che il presidente di seggio abbia consentito il voto da parte di elettori di altri mandamenti, quali Pontecurone e Tortona, autorizzando in tal modo il duplicamento del voto. Inoltre protesta per il fatto che castelnovesi, partiti a 16 anni e piaceva enormemente il gioco. Ad esempio nel 1919 perse in una sola notte di gioco, con l’industriale milanese Chierichetti, la splendida villa Durazzo a Santa Margherita, il più bel palazzo della cittadina ligure, con relativo parco esteso su tutta la collina. Nel 1927 vendette al Comune per 300.000 lire il palazzo Centurione, smembrandone purtroppo la proprietà assai più estesa di quella attuale e disperdendo tutto l’arredo di mobili antichi, tendaggi, tappeti, quadri, statue, cineserie, arazzi, lampadari. Alle traversie economiche si aggiunse la perdita dell’unico figlio maschio (vi erano anche Isabella e Maria). Vittorio muore ventisettenne nel 1914, probabilmente suicida a Montecarlo dopo aver perduto una cifra immensa al Casinò. Esistono altre versioni. Quella della famiglia che addebita la causa di morte a un infarto avvenuto a Santa Margherita. Nell’ambito dei notabili castelnovesi si fece cenno a un’altra ipotesi: la morte per droga (morfina) a Parigi ove Vittorio si recava spesso. appena rientrati dalle Americhe, abbiano potuto votare pur non essendo ancora iscritti nelle liste elettorali. AGOSTO - Il 4 agosto si insedia la nuova Giunta. Sindaco ing. Lazzaro Ricci con deleghe Affari generali, personale, Opere pubbliche, Beneficienza, Patronato scolastico, Igiene e sanità. Cav. Costanzo Bertetti vicesindaco, Stato civile, Anagrafe, Leva militare, Pubblica sicurezza, Passaporti. Avv. Giovanni Ghiggino Contenziosi, Istruzione, Archivio, Imposte, Ricorsi, Spettacoli e festeggiamenti, Illuminazione. Avv. Gabriele Straneo(20) Contabilità, Bilanci, Inventari, Contratti, Provviste, Verifiche di cassa, Patrimonio comunale. Pietro Berutti(21) Polizia urbana e rurale, Dazio, Fiere e mercati, Nettezza pubblica, Manutenzione selciati, Irrigazione, Servizio pompieri, Occupazione aree pubbliche. Giuseppe Prandi e dott. Paolino Ferrari non hanno deleghe. - Gabriele Straneo Note - Un libretto del BANCO SCONTO STRANEO, che assicurava un interesse netto del 3%. (20) - Almeno una mezza dozzina erano le banche disseminate per il paese. Nel 1914 la più attiva, la Banca di sconto di Gabriele Straneo, stava ormai lasciando il passo. La famiglia Straneo era originaria di Casalcermelli e amica dei De Angelis. Tramite la moglie Poggi l’avv. Straneo è zio di monsignor Silvani di Isola, nunzio apostolico. Si diceva che guadagnasse al netto ogni anno 10.000 lire. Possedeva la Borgnina e la Valenta in strada Pontecurone. Stampava moneta con il suo ritratto. Amava moltissimo viaggiare in tutto il mondo. Ormai anziano fece un vitalizio con monsignor Rossi (Nèbiòt). Rossi gli dava 10.000 lire all’anno. Straneo morì tre anni dopo, quindi Rossi acquisì le sue proprietà e il grande palazzo in fondo a vicolo Valenti con sole 30.000 lire. (18) - Angelo Brunetti (1870-1952) fabbro. Uomo di grande intelligenza (ho visto nell’archivio comunale la menzione d’onore concessagli per i migliori risultati scolastici fra le centinaia di alunni delle Elementari). Sposa Antonietta Cervi, nipote dell’eroe risorgimentale Stanislao Bottamino (5 medaglie), e hanno sei figli: Stanislao, Luigina, Anna, Teresa, Giusto e Libero Ferrer (mio padre). Amico di Pelizza da Volpedo, socialista (e poi comunista dal 1921), sarà al fianco di Natale Beltrami. Era l’unico castelnovese abbonato all’Ordine nuovo di Gramsci. Non cede al fascismo e per un ventennio non potrà più lavorare e vendere i suoi ingegnosi attrezzi agricoli. Verrà duramente perseguitato e la sua famiglia, ridotta alla miseria, dovrà trovare rifugio a Genova. Una domanda di Angelo Brunetti per ottenere il diritto di tenere un comizio in piazza sul tema delle otto ore di lavoro e del suffragio universale. A queste domande spesso i sindaci non concedevano il nulla osta con mille pretesti (disturbo della quiete pubblica, della giornata dedicata a riti religiosi, rischio di violenze) o chiedevano la presenza dei carabinieri. (19) - I Centurione, alla morte di Giovanna Marini nel 1778, divennero feudatari di Castelnuovo, ove possedevano circa metà del territorio. Giulio, nato nel 1865 e morto a Novara il 29/9/1942, sarà l’ultimo feudatario. Uomo grande e grosso, generoso, ma non molto accorto nel curare i suoi interessi privati. Per di più gli (21) - Pietro Berutti, 1864-1943, avvia nel 1894, insieme ai Minerva la prima azienda calzaturiera. Inizia con un piccolo laboratorio all’inizio Una veduta dal cortile della casa Straneo con la caratteristica torretta. di via Dante (ora casa Canobbio) e con un negozio in piazza in cui vende cuoio. Nel 1907 trasloca in fondo a via Tortona, di fronte alla chiesa della Croce. Nel 1917 acquisisce l’ampio caseggiato dei Calcagni (di proprietà Sottotetti, tramite una permuta con l’edificio di Richembach in via Garibaldi, da lui appena acquistato) a fianco della torretta di Porta Dante e vi trasferisce l’azienda (conceria e calzature) in cui lavorano una cinquantina di operaie, fra le quali si distinguevano Gina Decaroli, Maria Petazzi e Gina Brunetti. Questa nel 1933 passerà alla “Vedova Ferrari”. Nessuno dei figli e il successore Lorenzo si creò una famiglia e quindi non vi sono discendenti che portino questo nome. - Giulio Centurione e la moglie Camilla nella loro villa a Santa Margherita - A sinistra, in alto e in basso, Isa e Maria, le figlie di Giulio e Camilla. - Durante la campagna elettorale il principe Centurione regalava piatti con il suo stemma e slogan del tipo “Se mi dai il voto potrei anche farti avere un incarico come guardiacaccia”. 8 IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 5 – Giugno 2014 A sinistra, il creatore del primo tomaificio castelnovese. Pietro Berutti nato il 10-06-1864 e morto il 9-4-1943 a Nervi. A destra, l’intera famiglia Berutti nella casa originaria in fondo a via Dante. Pietro Berutti con la moglie Ernesta Pastorino e i figli Maria, Stefano e Lorenzo. IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 5 – Giugno 2014 9 Persone Incontri / di Antonello Brunetti Elda Lanza, castelnovese d’adozione, nominata commendatore della Repubblica N on ho mai avuto simpatia per le nomine a cavaliere o cavallerizza, a commendatore o a commendatrice ritenendo un dovere morale di ciascuno di noi dare il massimo di ciò che ha - in capacità, intelligenza e impegno - nei confronti della società e del bene comune. Per Elda uscirò dal rituale della battuta ironica e farò una eccezione. Come mai? In un’epoca in cui ho visto tanti miei coetanei andarsene da Castelnuovo verso Milano, Pavia, Torino o all’estero e pian piano dimenticarsi delle loro origini nella terra dei “padlé”, Elda rappresenta, dal nostro punto di vista, il processo inverso. Venti anni fa, un giovedì, esce dalla lunga di fila di scatolette che vanno su e giù sull’autostrada; ha visto una torre, entra a Castelnuovo con curiosità e si... innamora del nostro paese. I suoi palazzi antichi, la piazza, il mercato, le tante opere d’arte e soprattutto la gente. Dice che l’aria le pareva particolarmente pura (e a questo punto attesta che nessuno è perfetto e può anche sbagliare). Fatto sta che tempo due mesi ed eccola con il compagno della sua vita, Vitaliano, a mettere su casa da noi e nel giro di poco tempo inserirsi perfettamente in tutto ciò che la circonda, senza la spocchia tipica di chi “viene dalla città” a portare la civiltà a noi baluba. Castelnuovo non è l’ombelico del mondo, ma vedere che c’è qualcuno che sa apprezzare (sia pure con tanti se) il mondo naturale, umano, artistico, sociale che ciascuno di noi ha contribuito a creare ti riempie il cuore, e la gratitudine Nel 1953 scelta dalla TV sperimentale. sgorga naturale. Elda, lunedì 2 giugno, ha ricevuto dal prefetto Romilda Tafuri la nomina di commendatore per meriti sociali e culturali, firmata Napolitano e Letta. Nessuna pubblicità; l’abbiamo saputo solo perché ci ha spiegato il motivo per cui saltava un turno di sorveglianza alla mostra del castello. Ha dovuto interrompere per alcune ore anche l’intenso lavoro di correzione del suo ultimo romanzo da consegnare a giorni alle stampe, lavoro che svolge là in cima al vecchio palazzo Costa, sull’angolo della piazza, cadenzato con orari precisi dai vicini rintocchi del campanone della torre e delle campane della chiesa, con uniche varianti l’improvviso lento ritmo degli accadimenti funebri e lo scampanio dedicato a un bambino che è appena nato. Ho letto molti articoli, su quotidiani e riviste, a lei dedicati. Spesso viene chiamata in TV ove tutti hanno per lei la massima deferenza o amicizia; ma non voglio riprendere ciò che è stato scritto su di lei, 10 IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 5 – Giugno 2014 a volte a piena pagina. Mi limito a racchiudere Elda in una piccola cornice di dati che sono riuscito ad assemblare nelle occasioni di chiacchierate varie. Insomma una scheda, con qualche particolare per nulla noto, una scheda che è doverosa nei confronti di chi si è “infiltrato in modo sospetto” nel nostro mondo. Dalla RAI ai libri - Giovanissima ha partecipato attivamente alla lotta partigiana come collegamento nelle montagne sopra Lecco, verso la Svizzera. Socialista, anche per tradizione familiare. - L’incontro e la conoscenza a Parigi con Simone de Beauvoir la porta alla partecipazione attiva (cortei, riunioni di piazza, comizi nelle fabbriche, scritti) a tutte le battaglie per la condizione femminile - Nel 1952 forse il passaggio più importante. Viene scelta dalla TV sperimentale: prima presentatrice della Tv italiana. Rimane in televisione, continuando a dedicarsi alle donne e ai loro problemi (Vetrine), ai ragazzi e ai libri (Avventure in libreria) fino al 1972 con oltre mille trasmissioni: conduttrice e autrice. Ha insegnato ai ragazzi di allora l’amore per la lettura con testi di Buzzati, Arpino, Calvino e altri. Ha contribuito fortemente, data la potenza del mezzo, a far crescere donne nuove – e nuovi uomini - con una maggiore consapevolezza di sé e del loro ruolo nella società. - Decide di girare il mondo come giornalista e si dedica anche all’insegnamento della storia del costume, ad esempio per l’Università di Belle Arti di Osaka (Giappone) dove ha raccontato la storia e la bellezza d’Italia, dal Medioevo a oggi. A ottant’anni (dimenticavo di dirvi che ora ha compiuto i novanta!) ha iniziato una felice carriera di scrittrice. Alcuni romanzi di successo (per “La stagione incerta” – Marsilio – anche un premio letterario di prestigio). Oggi la critica letteraria la considera la “Signora del Giallo italiana” (due successi editi da Salani). Continua a scrivere intensamente, a osservare i castelnovesi, a scambiare due parole con chi la saluta, a dare una mano quando qualcuno ritiene che senza di lei le cose riuscirebbero meno bene, a collaborare con questo giornaletto comunale inserendovi flash su personaggi, situazioni, avvenimenti. È una cara amica di tutti e nostro dovere è di ricambiarla con un piccolo dono; per carità niente onorificenze, ma un impegno a far si che lei, e tante e tanti come lei, possa... respirare un’aria un po’ più pura in questa nostra Bassa Valle Scrivia. ... il 2 giugno con il prefetto Romilda Tafuri. I risultati elettorali Notizie in breve Si è votato per il rinnovo dei consigli comunali di Alzano, Guazzora e Sale Comune di Alzano Scrivia Adolfo Guagnini è il nuovo sindaco. La sua lista ha vinto raccogliendo 163 voti (61%) contro i 101 di Piero Caldirola a capo di “Un futuro per Alzano”. Il consiglio comunale è così composto: Cisi Pierangelo, Bisceglia Michele, Ramundo Antonella, Maggi Corinna, Stefanet Andrea, Traversa Valter, Pavan Davide, Caldirola Piero, Balduzzi Marco, Bonini Cinzia. Queste, invece, le preferenze riportate dai singoli candidati. Lista Civica per Alzano, candidato sindaco Adolfo Guagnini: Antonuccio 6, Balduzzi A. 6, Bisceglia 16, Cisi 40, Di Leo 2, Maggi 14, Pavan 7, Ramundo 15, Stefanet 11, Traversa 10. Lista “Un futuro per Alzano”, Balduzzi M. 20, Bonini 16, Ciambarella 8, Fazio 5, Finotello 1, Granata 6, Pogliani 5, Scotton 3, Torti E. 8, Torti M. 8. Comune di Guazzora Pierino Cereda è stato riconfermato sindaco. La sua lista ha vinto raccogliendo 126 voti (55%) contro i 103 di Marco Damaschi a capo di “Per una nuova Guazzora di solidarietà e partecipazione”. Il consiglio comunale è così composto: Vignoli Piera, Angeleri Francesco, Botosso Ugo, Cervetti Cristiano, Mensi Giuseppe, Pipero Debora, Balduzzi Massimo, Damaschi Marco, Bettaglio Raffaella, Cervetti Giuseppe. Queste, invece, le preferenze riportate dai singoli candidati. Lista Costituzione: Vignoli 46, Angeleri 9, Botosso 9, Cervetti C. 9, Mensi G. 8, Pipero 5, Balduzzi 3, Garippa 3, Novelli 3, Palumbo 3. Lista Per una nuova Guazzora di solidarietà e partecipazione: Bettaglio 11, Cervetti G. 11, Stringa 10, Valle 9, Cecere 8, Colella 6, Goggi 6, Paura 5, Salvi 4, Bovolenti 3. A Castelnuovo Elezioni europee Votanti 2936 (68%). Verdi Europei 15 voti, Italia dei Valori 13, L’altra Italia con Tsipras 70, Movimento 5 Stelle 534, Fratelli d’Italia-AN 115, Scelta Europea 16, Io cambio 9, Forza Italia 643, Nuova Destra UDC 54, PD 918, Lega Nord 315. Elezioni regionali Votanti 2934 (68%). Liste regionali: Chiamparino presidente 1364 voti, Centro Destra per Pichetto 701, Movimento 5 stelle Beppe Grillo 449, Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale 116, Nuovo Centro Destra – UDC 50, L’altro Piemonte a sinistra 18. Liste provinciali: L’altro Piemonte a sinistra 8 voti, Nuovo Centro Destra Alfano 36, Crosetto Fratelli d’Italia 76, Chiamparino per il Piemonte 612, Scelta civica per Chiamparino 23, PD 623, Moderati per Chiamparino 19, Sel 15, Italia dei Valori 12, M5S 392, Lega Nord 214, Civica per il Piemonte Pichetto 4, Destre unite Pichetto 2, Forza Italia 456, Verdi verdi 2, Pensionati per Pichetto 9, Grande Sud 1. Comune di Sale Andrea Pistone è il nuovo sindaco di Sale. La lista ha vinto raccogliendo 1216 voti (52%) contro i 1103 di Marco Goggi a capo di “Un paese felice”. Il consiglio comunale è così composto: Arezzi Michele, Garbelli Luca, Grassi Ivano, Gualco Andrea, Mutti Roberto, Santi Enrico, Sterpi Alessandra, Traversa Marcello, Goggi Marco, Arzani Lazzarina, Baldanza Alessandro, Ferrari Maurizio. Queste, invece, le preferenze riportate dai singoli candidati. Lista Sale Cambia: Arezzi 37, Barbieri 22, Bassan 15, Berri 31, Garbelli 43, Gonella 25, Grassi 60, Gualco 65, Mutti 63, Santi 96, Sterpi 102, Traversa 119. Lista Un paese felice: Arzani 79, Amato 32, Mongiardini 43, Rollandin 21, Amadio 15, Baldanza 57, Mambrino 39, Cavigiola 27, Devecchi 27, Ferrari 52, Maran 42, Zuccarello 22. Concerti Dedicato a don Bruno Bottallo e a Emilietta Simonelli Venerdì 27 giugno l’attesa performance dell’organista sassone Felix Friedrich Bando ATC per alloggi popolari L’agenzia territoriale per la casa di Alessandria per delega dal comune di Castelnuovo Scrivia ha pubblicato un bando generale di assegnazione alloggi riservato ai cittadini residenti da almeno cinque anni o che prestano la loro attività lavorativa sempre da cinque anni nel nostro comune o in quelli dell’area tortonese. Aperto il 5 giugno per la presentazione delle domande c’è tempo sino al 20 luglio. Copia integrale del bando presso gli Enti oppure su internet agli indirizzi www.atc.alessandria.it e www.comune.castelnuovoscrivia.al.it Estate ragazzi Sono aperte le iscrizioni presso la segreteria del comune per l’annuale appuntamento con il centro estivo. L’estate ragazzi inizierà il 7 luglio per concludersi venerdì 1 agosto. Occorre iscriversi entro e non oltre sabato 28 giugno. Per il ciclo delle attività (previste escursioni, laboratori e piscina) è possibile consultare il volantino disponibile in comune. Per informazioni e per sottoscrivere il modulo di iscrizione presso la segreteria del Municipio (tel. 0131826125). Centro soggiorno Caldirola La Provincia di Alessandria informa sui soggiorni montani per ospiti senior. I turni, con cadenza quindicinale, sono tre: inizieranno il 9 luglio per concludersi il 20 di agosto. Il costo è di € 770,00, il trattamento è di pensione completa con sistemazione in camera con servizi ai piani. Il trasporto in pullman con partenza da Alessandria. La località è quella di Caldirola frazione del comune di Fabbrica Curone circondata dai monti Giarolo, Legnà, Gropà, Panà, Ebro, Chiappo e Boglelio. Immersa nel verde di fantastiche faggete alternate a castagneti è il centro appenninico di quattro regioni. Per qualsiasi informazione ufficio colonie palazzo Guasco tel 0131/304044 – 304045 oppure per mail: [email protected]. Sta diventando una tradizione: il programma estivo di concerti per organo, organizzato dall’associazione alessandrina “Amici dell’organo”, inizia nella chiesa parrocchiale di Castelnuovo, ove vengono chiamati i più prestigiosi musicisti europei per cimentarsi con lo strumento più antico (e perfettamente funzionante) della nostra Provincia. Collaborano la Parrocchia e il Comune. Presentano, brevemente don Costantino Marostegan, Antonello Brunetti (per don Bruno), Giampiero Vignoli (per Emilietta che ha donato il vasto patrimonio di opere classiche della famiglia Schèna al Conservatorio di Alessandria) e Letizia Romiti che annuncerà i pezzi eseguiti dall’organista Felix Friedrich proveniente dalla Sassonia. L’anno scorso fu il turno dell’austriaco Wolfang Capek e la musica sgorgata dall’organo Vittani del 1612 stupì e commosse tutto il pubblico. Un appuntamento a cui non mancare. IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 5 – Giugno 2014 11 Ambiente Avviata la ricerca con la dottoressa Pacquola L’incidenza dei tumori nel nostro territorio R icorderete che il 7 febbraio si era tenuto un incontro a Castelnuovo Scrivia sulla correlazione Ambiente - tumori. Lo spunto veniva dai dati gravissimi sulla presenza delle polveri sottili nella zona del Basso Tortonese, sul proliferare di richieste di industrie a rischio quali centrali, smaltimenti rifiuti, discariche e via corrodendo, che si vanno ad aggiungere al forte impatto sul territorio da parte della gigantesca centrale di Sannazzaro, qualche chilometro più a nord. A conclusione della affollata assemblea in sala Pessini, i sindaci degli otto Comuni promotori (Castelnuovo, Sale, Pontecurone, Isola, Alluvioni, Molino, Alzano e Guazzora) avevano chiesto alla dott.ssa Pacquola se era possibile avere dati precisi su questo tema e si impegnavano a coprire le spese di un eventuale studio sull’incidenza dei tumori sul nostro territorio, sulla casistica dei tumori e su proposte operative per ridurre tale incidenza. In quell’occasione era emerso fra l’altro l’alto livello di tumori al seno, alla tiroide e ai polmoni che dipendono soprattutto da fattori ambientali, come del resto anche gli infarti. Ora si è giunti al dunque e lunedì 12 maggio a Palazzo Centurione, in occasione di un incontro fra i sindaci degli otto Comuni, con la partecipazione della dott.ssa Pacquola (Unità senologica dell’ospedale di Tortona) e del dr. Demicheli, responsabile del servizio epidemiologico dell’ASL, si è deciso di dare il via al gruppo di ricerca che verrà coordinato dalla Pacquola e dal Comune di Castelnuovo (per quanto riguarda la parte burocratica). Gli otto Comuni verseranno per la borsa di studio un euro per abitante, il che equivale all’incirca a 16.000 euro complessivi. Subito dopo le elezioni si chiederà ai comuni vicini se intendono aderire all’iniziativa, ad esempio a Viguzzolo e Volpedo, il che farebbe aumentare la cifra a disposizione. Per fine giugno è previsto un testo con l’indicazione precisa su come procedere. 1 - Tutte le informazioni utili in generale per indicare come l’ambiente, il suolo, l’acqua, gli insediamenti possano influire sul rischio tumori. 2 - Verifica locale delle possibili correlazioni e individuazione di quali strumenti o misure adottare al riguardo. Parte non facile perché qui entrano in campo resistenze, interessi o indifferenza. Gli ostacoli vanno superati poiché la salute pubblica è un bene primario da tutelare e perché occorre fare tutto il possibile per ridurre le drammatiche situazioni che distruggono intere famiglie quando apprendono che un loro componente, a volte in giovane età, è colpito da una forma maligna di tumore. 3 - Prendere in considerazione tutte le cause di ricovero per un periodo di almeno 5 anni e verificare le percentuali di tumore e di tipi di tumori. In questa iniziativa verrà coinvolta anche l’Università di Alessandria. La situazione di emergenza,che presenta ben 15 fonti di rischio, come documentato in una ulteriore assemblea, va affrontata anche con il blocco di ogni concessione ad attività che peggiorano aria o acqua. Ricordiamo che in zona opera con estrema efficacia già l’associazione Franca Cassola Pasquali che finanzia ricerche nel settore della lotta ai tumori del seno. E la Centrale di Casei? A conclusione si ricorda che quella centrale da 49 megawatt di Casei, alla quale si erano opposte tutte le Amministrazioni degli otto Comuni, sta andando avanti nonostante certo Fava, assessore all’agricoltura della Regione Lombardia, sostenga di non saperne nulla e, una volta appresa la cosa dal M5S regionale, si sia dichiarato contrario. Si smuove terreno agricolo e in buona parte ricco d’acque per la presenza di affioramenti di falde (le marcite di un tempo); lo si vuole coprire di cemento e “ornarlo” con una ciminiera che emetterà enormi quantitativi di fumi e vapore acqueo (52 tonn. al giorno). Il tutto con i soldi dell’Europa e di tutti noi, mentre a cento metri l’area dell’ex zuccherificio sta sempre più diventando, nel disinteresse totale, un enorme deserto di cemento e di rifiuti. Gli agricoltori non produrranno mai il sorgo richiesto; legname vergine non ce n’é e quindi le 110.000 tonnellate da bruciare dove le andranno a trovare? Un sospetto lo abbiamo tutti! Ma ai fautori tutto ciò non interessa, i 75 milioni di spesa verranno coperti e chi ha avuto ha avuto...e a noi resteranno le conseguenze sulla nostra salute che non migliorerà certamente con queste emissioni supplementari. Inaugurazione del monumento al gualdo Lunedì 2 giugno ore 12 è stato inaugurato nel giardino “Regina Elena” il monumento al gualdo. Due mole per lacerare le foglie e dare il via alla lavorazione delle foglie di gualdo (pastel-isatis tintoria). Tre grandi pannelli che illustrano le meraviglie di questa crocifera che fece la fortuna di Castelnuovo fra il XIV secolo e il XVII secolo. In una piccola aiuola crescono il gualdo del primo anno, poi al secondo anno a fioritura completata. Infine un riquadro con la robbia (garance-rubia) dalle cui radici si ottiene il rosso. Cerimonia semplicissima avviata dall’inaugurazione da parte del sindaco Luise, affiancato dai sindaci di Guazzora e Alzano. Doveroso il ringraziamento ai donatori delle mole, a chi ha lavorato i legni che le collegano, al fabbro Silvano Camillo che ha riprodotto una insegna in ferro battuto. Poi un breve intervento di Antonello Brunetti per illustrare il funzionamento delle macine. 12 IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 5 – Giugno 2014