IMMOBILIARE IMMOBILIARE C & R Immobiliare S.a.s. C & R Immobiliare S.a.s. Via G.B. Nicolosi, 27/A - Paternò Tel/Fax 095 7974921 Via V. Bellini 58 - Motta S. Anastasia Tel/fax 095 306237 http://www.immobiliarecr.it Via G.B. Nicolosi, 27/A - Paternò Tel/Fax 095 7974921 Via V. Bellini 58 - Motta S. Anastasia Tel/fax 095 306237 http://www.immobiliarecr.it di Consoli Agatino Fabio Anno IX ° Numero 12 - di Consoli Agatino Fabio PERIODICO REGIONALE DI INFORMAZIONE E CULTURA - Luglio / Agosto 2011 ( € 0,50 - Solo in edicola ) Chi si ferma è perduto di Elena Caruso n’altra estate è arrivata ed ecco che i progetti di vacanza, relax o qualsivoglia situazione rilassante prendono corpo. Perché si sa, il fisico lo richiede, è fisiologico. Se è vero che il lavoro nobilita l’uomo e chi non lavora non fa l’amore (chi scrive è in vena di aforismi a profusione), si può ben capire che dopo un anno di attività sans arrêt ognuno di noi, presi armi e bagagli, si avvia a trascorrere una quindicina di giorni (nelle migliori delle ipotesi) lontano dalle consuete gabbie di lavoro. Pace dei sensi, è la promessa. Ma ogni promessa è debito, sebbene nel senso letterale del termine. Comunque sia il clima vacanziero va respirato, a pieni polmoni. Chissà perché poi questo periodo diventa quasi un lungo 31 dicembre in attesa di un rientro da Capodanno, in cui ci si propone rinnovamenti, buoni propositi e quant’altro. Con una buona, forse troppa, dose di ottimismo. E’ il caso dell’on. Calderoli: nel corso della tempesta finanziaria di questi ultimi giorni, il ministro leghista ha maturato l’idea vagamente scoutiana di un campus tra politici, sindacati ed imprenditori allo scopo di proporre una soluzione alla crisi che il nostro Paese sta attraversando. Rinunciare alle ferie, il sacrificio richiesto. La proposta di per sé ha una logica che si muove sul filo dell’emergenza, in cui non c’è posto per le pause, per l’immobilità. Anzi, già per troppo tempo l’Italia è rimasta impantanata, caduta in discredito, zimbello d’Europa com’è da qualche tempo a questa parte. Urge, se non una soluzione, un programma di lavoro in progress, immediato. Settembre potrebbe essere troppo tardi per pensarci. Allora ecco che l’idea del ministro per la Semplificazione Normativa andrebbe presa sul serio, ma con modalità differenti. In gioco c’è il futuro del nostro Paese, tutto, chi ci governa ha il dovere di alzare il fondoschiena dalla battigia e rimboccarsi le maniche. La classe politica è pagata per fare questo. Profumatamente. SERVIZI PUBBLICITARI TSUNAMI Lentini Carlentini EDITORE: “ASSOCIAZIONE LA SVOLTA EDITRICE” DIRETTORE ELENA CARUSO EDITORIALE U Registrazione Tribunale di Catania N° 03 del 13/01/2003 Quindicinale - Tiratura 15.000 Copie HOW ARE YOU Vacanze italiane (a)mare ATTUALITÀ ATTUALIT À Decentramento, ok ai Ministeri al nord Ma Napolitano non ci sta: “Spostamento incostituzionale” All’INTERNO Attualità Pag. 2 C ontinua l’azione del Governo atta ad applicare il decentramento istituzionale, in particolar modo voluto dalla Lega di Umberto Bossi e che il Premier Silvio Berlusconi, oggi forse più di prima, si ritrova a dover tenere in considerazione, al fine soprattutto di conservare la “pace” nella sua maggioranza. E’ dei giorni scorsi la notizia, infatti, che diversi Ministeri, da sempre ubicati tutti a Roma tra Montecitorio e Palazzo Chigi, vedono adesso la trasmigrazione in toto verso le regioni del nord. Con tanto di inaugurazione lampo. E mentre la Lega esulta, a livello nazionale è scontro tra le diverse parti politiche, tanto che persino il Presidente della Repubblica Napolitano è intervenuto nei giorni scorsi con una dura lettera in cui ha espresso a chiare lettere il proprio disappunto per la decisione di spostare Ministeri al nord. In particolare il Capo dello Stato esprime dubbi sulla costituzionalità di un provvedimento “non avente connotati di particolare rilievo istituzionale”. Per il presidente della Repubblica questa scelta confliggerebbe “con l’articolo 114 della Costituzione che dichiara Roma Capitale della Repubblica, sede peraltro del governo della Repubblica. Ed é inimmaginabile Annuncia� tagli alla poli�ca: ma sui parlamentari non si risparmia Economia Pag. 3 “Crediamo nei valori dell’impresa e nei giovani” Regione pensare a una capitale diffusa o reticolare disseminata sul territorio nazionale, venendo meno, appunto, alla natura di Capitale di Roma”. Altrettanto forte è la risposta del Carroccio, con Umberto Bossi che di contro afferma che i ministeri appena inaugurati al Nord là stanno, e non si toccano, seppur cercando di minimizzare la tensione con Napolitano e assicurando che non sarà “per questo che si romperanno i buoni rapporti avuti fino ad ora con il Capo dello Stato”. Dal canto suo, il Presidente Berlusconi, in apertura di Consiglio dei Ministri ha tenuto però a invitare le varie parti politiche a tenere conto delle parole di Napolitano, considerando la possibilità di un ripensamento. Ripensamento di cui la Lega non sembra proprio voler sentire parlare, anzi il Senatur non ha nascosto la propria soddisfazione per l’obiettivo raggiunto e a chi gli faceva notare di manifestanti e oppositori che si sono riuniti davanti le nuove sedi istituzionali del nord, Bossi ha annunciato un po’ ironico, un po’ provocatorio il suo rientro “a casa, nella Capitale, a Milano…”. Insomma, la Lega non tornerà facilmente indietro. Anzi. di Santa Marullo Intanto i nuovi Ministeri constano di tre stanze, di cui una “pluriministeriale” condivisa tra i ministri Roberto Calderoli e Giulio Tremonti, una per lo stesso Bossi e un’altra per la Brambilla, per poco più di 100 metri quadrati. Sulle pareti, la foto del presidente della Repubblica Napolitano campeggia non lontano da quella di Bossi. A fare da cornice alle stanze, vi è un arazzo del giuramento di Pontida, una bandiera italiana e una dell’Unione europea. Insomma, il fatto… è fatto. Inutile precisare che al momento non si parla, ovviamente, di decentramento “verso il sud”. Pag. 4/5 Nella sanità siciliana cambia il dominus, ma non l’ingerenza della poli�ca Speciale Motta S. A. Pag. 6/7 Bilancio comunale, si dovranno fare sacrifici. Programma: Feste 2011 Speciale Estate 2011 Pag. 8 Partire o restare non importa, la parola d’ordine è “relax” Cultura Pag. 10 368 954400 www.alapa.it La scri�rice che fa conoscere la Sicilia nel mondo 2 Attualità www.lasvolta.it Luglio / Agosto 2011 Annunciati tagli alla politica: ma sui parlamentari non si risparmia Approvata la manovra finanziaria tra le polemiche per i mancati tagli alla “casta” di Santa Marullo I l Governo ha varato la manovra economica del 2011 ma, al contrario di come era stato stavolta promesso, non sono stati inseriti i tagli ai costi della politica che avrebbero dovuto portare un risparmio non indifferente per le casse pubbliche. Al momento, dunque, come sempre, solo cinghia tirata su spese e servizi esterni al Parlamento, cioè… che ricadono sugli italiani. Così all’indomani del varo della manovra è scoppiata impetuosa la polemica sui tagli agli enormi costi della casta, annunciati, promessi, ma non realizzati. Immediato il tentativo di correre ai ripari, per evitare che il malcontento generale si trasformasse in una protesta di piazza che riunisse gli elettori di ambo gli schieramenti, profondamente infastiditi da una classe politica che, al momento di dovere mettere mano al portafogli dei parlamentari, non ha saputo dare il segnale esemplare della rinuncia agli ormai noti privilegi. I vari leader si sono subito esposti per dire la propria. I vertici istituzionali delle Camere assicurano e rassicurano: i tagli ci saranno, presto. Il presidente del Senato Renato Schifani ha ribadito che “Il Senato da più anni ha con responsabilità avviato manovre progressive di riduzione dei costi. Continuerà a farlo ancora con più incisività, rigore e trasparenza, in un momento in cui si chiedono sacrifici ai cittadini”. Se nel centrodestra, che ha varato una manovra da molti considerata poco severa contro i costi della politica, si cerca di rassicurare sulla volontà di intervenire, nel centrosinistra scatta la gara a chi è più “anti-casta”. Pier Luigi Bersani è intervenuto più volte per dire che il Pd ha presentato proposte per il superamento dei vitalizi e la riduzione del numero dei parlamentari. Luca Cordero di Montezemolo parla di “vergogna”, la Lega è dura con le critiche e tutte le opposizioni insorgono, con Pd e Idv che chiedono le dimissioni del Governo. Sia perchè si giudicano i provvedimenti insufficienti oppure iniqui, come fa il centrosinistra, sia perchè non digeriscono il fatto che l’annunciata stretta alla cinghia della politica non sarà certo immediata. Ciò che pesa maggiormente, infatti, è che mentre molte misure sui consumi di parlamentari e istituzioni (su questo il Carroccio protesta in linea con le opposizioni) entreranno in vigore solo a fine legislatura, ai cittadini sono richiesti da subito i sacrifici previsti dalla manovra. Per la Lega, il governo dovrebbe attivarsi, come chie- de Giancarlo Giorgetti, presidente della commissione Bilancio di Montecitorio, “affinché i tagli contemplati nel provvedimento possano tempestivamente e rapidamente affiancarsi alle altre misure previste”. Dipietristi e Democratici non criticano solo la tempistica, ma il merito. L’Idv rileva che “invece di tagliare le decine di miliardi di euro di sprechi di enti inutili, di costi della politica incomprensibili e ingiustificabili, questa manovra chiede più di mille euro l’anno di nuove tasse a ogni famiglia”. E si torna a parlare di dimissioni. Il Pd attacca il ministro dell’Economia: “Bisognerebbe chiedere a Tremonti perché quando si chiedono sacrifici agli italiani il capitolo costi della politica scompare dalla Finanziaria”. Anna Finocchiaro, presidente dei senatori Pd, ricorda che nessuna richiesta del partito, come “introdurre il principio contributivo per i vitalizi parlamentari; includere gli stessi nei tagli alle pensioni d’oro e dotarsi di uno strumento di riorganizzazione delle Province”, sia stata accolta dal Governo. L’Udc parla di fallimento del premier e di “tradimento di tutte le aspettative riposte in lui”. E il leader di Sel, Nichi Vendola, definendo un “nulla” le misure sui costi della politica, ammonisce: “Per questa via cresce la crisi di legittimità dell’intera classe politica”. Antonio Di Pietro attacca l’esecutivo di governo e riaccende la polemica sui mancati tagli ai costi della politica. Il leader dell’Italia dei Valori si è infatti espresso con durezza nei confronti degli emendamenti inseriti all’ultimo momento nella manovra approvata, emendamenti tesi alla cancellazione dei tagli di stipendi, di privilegi e di costi della politica italiana previsti dalla prima bozza della manovra. “Se la casta continuerà a difendere i suoi privilegi ci sarà una ribellione sociale. Per questo io propongo di scendere in piazza alla fine di settembre per una manifestazione di dimensioni mai viste e con una mobilitazione senza precedenti contro la casta che governa questo paese“. Di Pietro ha poi ribadito la propria proposta di abolizione delle province, dei vitalizi e il dimezzamento del numero di parlamentari. Insomma, tagli alla politica sì o tagli alla politica no? Per il momento è NO, rimane da capire se questi saranno mai effettivamente messi in pratica dagli stessi parlamentari che dovrebbero, così, “auto-decurtarsi” auto blu, aerei, pensioni e vitalizi di non poco conto. Ma un piano di risparmio del genere, in Parlamento, potrà mai essere approvato? IL CASO. Scuola italiana nel caos Situazione incerta tra nuove immissioni in ruolo e guerra tra precari per le graduatorie di Lella Seminerio Calendario scolastico della SICILIA 2011-2012 R omani contro campani, veneti contro siciliani, in pratica tutti contro tutti: i docenti italiani sono sul piede di guerra. Da una parte le assunzioni, con il ministero che deve scegliere da quali liste attingere, dall’altra le sostituzioni, con appelli al Colle ed il rischio concreto che si finisca persino in tribunale. Non c’è pace, infatti, per i precari della scuola italiana, nemmeno per quelli che, comunque una netta minoranza, dal prossimo settembre conquisteranno il tanto sospirato posto fisso. I precari siciliani temono di essere discriminati dal governo e si appellano al presidente della Repubblica, mentre il Pd veneto presenta una mozione per “congelare” le graduatorie dell’anno passato. E a Roma scoppia una sorta di guerra tra poveri, con i supplenti capitolini che si rivolgono addirittura al leghista Pittoni per essere tutelati. Uno scontro che potrebbe non essere l’ultimo: il ministero dell’Istruzione ha emanato, proprio pochi giorni fa, il decreto triennale sulle immissioni in ruolo, Inizio Lezioni: 15 settembre 2011 Termine Lezioni: 12 giugno 2012 Festività Natalizie: dal 23 dicembre 2011 al 7 gennaio 2012 Festività Pasquali: dal 5 aprile 2012 al 10 aprile 2012 Altre Festività: 15 maggio 2012 festa dell’autonomia siciliana Note: La scuola dell’infanzia termina le attività educative il 30 giugno 2011 Da aggiungere la festa del Santo Patrono e le seguenti Feste Nazionali: il primo novembre, festa di tutti i Santi; l’8 dicembre, Immacolata Concezione; il 25 aprile, anniversario della liberazione; il primo maggio, festa del Lavoro; il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica che prevede solo nel triennio 2011/2014, l’assegnazione a tempo indeterminato di circa 30 mila cattedre e 37 mila posti di personale Ata, tra amministrativi, tecnici e ausiliari. Non si sa ancora, però, con quali modalità. Ed è proprio questo l’argomento che tiene banco in questi giorni. Dalle vecchie o dalle nuove graduatorie? O, ancora, con una modalità mista? Comunque vadano le cose, ci saranno migliaia di supplenti delusi. Gli iscritti a questi elenchi sono complessivamente 245 mila. Di questi, 31 mila hanno chiesto il cambio di provincia, di conseguenza le vecchie graduatorie vanno aggiornate e così in molti casi i nuovi vanno a superare i vecchi iscritti. Da qui, appunto, la rivolta di chi vede in pericolo un posto fisso che, magari, aspetta da decenni. L’accordo, raggiunto nei giorni scorsi a palazzo Chigi alla presenza dei sindacati della scuo- energy service srl la, “ha un particolare significato”, afferma il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini. ‘’Dal prossimo anno scolastico - ha evidenziato - il piano di assunzioni troverà piena attuazione, garantendo da un lato stabilità al personale della scuola e dall’altro la continuità didattica, indispensabile per elevare la qualità dell’offerta formativa. A invarianza di spesa, come è doveroso in un momento di crisi, siamo riusciti a dare una risposta for- te al precariato”. Alla soddisfazione del Ministro fanno eco una serie di polemiche sullo stipendio del neoassunto, che deve costare quanto il precario. In sostanza chi viene immesso in ruolo quest’anno, guadagnerà meno dei colleghi assunti negli anni precedenti, con il blocco dello scatto di anzianità per ben otto anni. Che ne nascano nuovi contenziosi? In un’Italia ormai dai ricorsi facili, possiamo davvero aspettarci di tutto. LA SVOLTA LA SVOLTA Periodico Regionale di Informazione e Cultura QUINDICINALE DISTRIBUZIONE GRATUITA __________ Reg.to al. Tribunale di Catania N. 3 - 03 del 13/01/2003 www.lasvolta.it __________ Anno IX - N° 12 Agosto 2011 _______________________ Direttore Responsabile: Elena Caruso Cell. 328 6469933 - E-mail: [email protected] In redazione Silvia Calanna, Maria Luisa Caruso, Antonio Nicolosi, Santa Marullo, Milena Martines, Mariella Palmeri, Maria Sambataro, Lella Seminerio Giuliana Sotera, Elvio Tomaselli __________ Fotografi ufficiali: Gisella Lauria fotografa Via Em. 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Le sfide di oggi gli scenari del futuro”. “Abbiamo messo idee ed operato a confronto con gli altri attori che vivono gli stessi problemi ma da prospettive diverse” sottolinea il Presidente regionale dei giovani di Confindustria, Silvio Ontario. Ma qual è la condizione dei giovani in Sicilia? Secondo i dati forniti da Banca d’Italia, ed esposti da Silvio Ontario nel corso della sua relazione, nel periodo 2006 – 2010 i giovani tra i 15 e i 34 anni hanno offerto un contributo costantemente negativo alla dinamica dell’occupazione. Un problema altrettanto grave è quello della partecipazione delle donne al mercato, attestata intorno al 46,1% (in Sicilia al 28,7%), segno che le misure adottate fino a questo momento non sono sufficienti. Risultano troppo poche le soluzioni per la conciliazione vita–la- Il Presidente regionale dei giovani di Confindustria, Silvio Ontario voro e la presa in carico da parte della Regione Sicilia attraverso asili nido comunali e servizi integrativi è ferma al 6% dal 2004. Inoltre il tasso di occupazione dei giovani tra 15 e 34 anni si è attestato nel 2010 al 29,8%, in calo di 3 punti percentuali. Il 38,1%, invece, rientra nella definizione di NEET (Not in Education, Employment or Training), ovvero non ha occupazione né sta svolgendo un’attività di studio o formazione. di Sebastiano Di Mauro In Sicilia crisi anche a tavola La crisi si avverte anche a tavola: i siciliani per far fronte alle spese mangiano meno. Secondo i dati resi noti dall’Istat, nel 2010 la spesa media mensile per famiglia è stata pari, in valori correnti, a 2.453 euro, facendo una media nazionale. “In Sicilia – dice il Codacons – la spesa è di 1.668 euro a famiglia, il dato più basso a livello nazionale, una cifra preoccupante che deve essere attentamente analizzata. E per far quadrare i conti i cittadini continuano a mangiare meno”. Per i generi alimentari, infatti, nel 2010 le famiglie hanno speso 467 euro al mese, ancora sotto rispetto ai 475 euro del 2008 e sopra di appena 6 euro rispetto al dato 2009. “Considerando, quindi, l’inflazione – prosegue la nota – si può dire che gli italiani acquistano meno cibo rispetto a prima. Insomma, dopo aver eliminato gli sprechi e aver diminuito la qualità del cibo, si è ormai costretti a mangiare meno. Pertanto è evidente che urge un intervento del Governo sulle politiche familiari e sull’adeguamento di pensioni e stipendi all’inflazione. La crisi è ancora tangibile e per superarla bisogna investire sui consumi”. Rinnovabili, aumenta utilizzo fotovoltaico su edifici comunali Aumenta l’utilizzo di pannelli fotovoltaici installati su edifici comunali rispetto al 2009. Lo afferma l’Istat che ha diffuso i dati sugli Indicatori ambientali urbani riferiti all’anno 2010, sottolineando che la potenza media, arrivata nel 2010 a 1,1 kW ogni 1000 abitanti, ha registrato un incremento del 114,9% sul 2009. In aumento del 4,7% risultano i consumi pro capite di gas per uso domestico e riscaldamento rispetto all’anno precedente, mentre sono solo in leggera diminuzione (-0,3%) quelli di energia elettrica per uso domestico. Raccolta differenziata: maglia nera a Messina, Siracusa, Enna La raccolta differenziata in Italia, è pari al 31,7%, in aumento di 1,4 punti percentuali sull’anno precedente. Lo afferma l’Istat che ha diffuso i dati sugli Indicatori ambientali urbani riferiti all’anno 2010. La raccolta dei rifiuti urbani risulta pari a 609,5 chilogrammi per abitante, in un aumento dello 0,9% rispetto al 2009 dopo tre anni di andamento decrescente. Le migliori performance in raccolta differenziata si registrano a Pordenone, Novara e Carbonia. Mentre esempi in negativo arrivano da tre capoluoghi siciliani: Messina, Siracusa ed Enna. Tra i grandi comuni, sottolinea l’Istat, Verona è l’unico che ha raggiunto il 50% di raccolta differenziata. Valori superiori al 30% si registrano a Torino (43,3%), Firenze (38,4), Milano (35,9%), Venezia (35,6%) e Bologna (34,8%). Chiudono i due grandi comuni siciliani: Palermo e Catania che arrivano rispettivamente al 7,7% e al 6,8%. Nel Mezzogiorno d’Italia questa percentuale è del 35,5%. A riguardo i giovani di Confindustria esprimono il loro plauso per l’approvazione all’unanimità del disegno di legge all’Ars che esenta, per cinque anni, le nuove imprese, costituite entro il 31 dicembre 2012, sia giovanili (under 40) che femminili, dal pagamento dell’IRAP, primo firmatario l’On. Salvo Pogliese. Una misura che coincide con uno dei quattro principali obiettivi che il presidente nazionale dei giovani imprenditori di Confindustria, Jacopo Morelli, vuole perseguire: abbassare le tasse ai giovani, ridurre il cuneo contributivo per chi entra nel mercato del lavoro, detassare le nuove imprese, abolire il valore legale dei titoli di studio. Un concetto su cui insiste anche il Coordinatore nazionale Aiop Giovani, Averardo Orta. Gli imprenditori prendono atto della Legge Regionale n. 5/2011 “sulla semplificazione amministrativa”, e dopo un’attenta fase di studio del testo, manifestano apprezzamento per l’emanazione da parte della Regione Siciliana del provvedimento legislativo teso allo snellimento e la modernizzazione dell’apparato burocratico regionale. Ma seppur la previsione di tempistiche più brevi è un passo avanti, se non muta l’organizzazione degli uffici pubblici e cresce la volontà di porsi a sostegno delle imprese, per concorrere alla creazione di valore, tutto ciò servirà solo ad intasare i TAR per azioni legali verso gli inadempienti. “Ciò che vogliamo ribadire - continua Ontario - è che alla semplificazione annunciata e legiferata non sempre corrisponde la semplificazione rilevata e percepita dalle imprese e dai cittadini. Richiamiamo l’attenzione dell’Amministrazione Regionale sull’annoso problema del ritardo dei pagamenti ai fornitori: noi cerchiamo soluzioni e formuliamo proposte, ma su questo tema non possiamo fare altro che chiedere che i normali termini di pagamento vengano rispettati. In alcuni settori, tra cui la sanità, le imprese sono davvero in grande sofferenza e rischiano il fallimento”. I Giovani Imprenditori intendono portare avanti, con vigore, il progetto Addio Burocrazia ed intendono affiancare alla denuncia l’avvio di uno studio finalizzato alla costituzione di un’agenzia di rating degli enti pubblici per dare il merito a quei soggetti che ben operano all’interno della Pubblica Amministrazione. Infine, puntare a valorizzare i talenti siciliani premiando il merito, non con il solo parametro dei voti, ma anche con il parametro dell’età di conseguimento del titolo di studio e della tipologia di facoltà in cui ci si laurea (favorendo i corsi di laurea tecnico-scientifici) La proposta è di istituire 1.000 borse di studio l’anno, da assegnare ai migliori 1.000 laureati dalle università siciliane. Borse di studio per frequentare un master o un corso di specializzazione rigorosamente all’estero. Allo stesso modo si potrebbero offrire altrettante borse di studio a 1.000 giovani provenienti dall’estero, per venire a completare il loro percorso di studi in Sicilia, magari proprio la redazione della loro tesi all’interno delle nostre PMI e dei nostri Atenei. Un programma finanziabile con i fondi comunitari e con la partecipazione di capitale pubblico e privato e che investe su 20.000 giovani talenti. 20.000 ambasciatori della Sicilia nel mondo, futura classe dirigente. “Crediamo fermamente nei valori dell’impresa e nei giovani. Crediamo che l’unico modo per la nostra isola di avere un ruolo nella scacchiera del mondo, sia essere fortemente ancorata alla nostra grande Italia – conclude Ontario - Per questo vogliamo essere Giovani Imprenditori in giovane Italia”. “Gli imprenditori attendono una reale semplificazione amministrativa ed uno snellimento della burocrazia” “ Nelle Università si insegna che la pubblica amministrazione è una scienza, ma, purtroppo, in Sicilia questo assioma sembra non esser valido”. Così Barbara Cittadini, presidente regionale dell’Aiop Sicilia e vice presidente regionale di Confindustria, è intervenuta a Taormina nel corso del meeting “ Giovani Imprenditori in giovane Italia. La leadership dei giovani, le sfide di oggi, gli scenari del futuro.” “Si continua ad assistere, - secondo Cittadini - ad una persistente violazione della Costituzione che prevede che nella pubblica amministrazione si acceda per pubblico concorso, mentre, in effetti la ‘tecnica’ messa a punto dalla politica siciliana, dai primi Barbara Cittadini, presidente regionale dell’Aiop Sicilia anni ’80 fino ai nostri giorni, è quella di creare precariato che poi viene stabilizzato nella pubblica amministrazione con leggi regionali ad hoc”. Il presidente dell’Aiop Citta- dini continua ponendo l’accento sul fenomeno delle società per azioni partecipate dalle stesse amministrazioni pubbliche “Si calcola che, negli ultimi dieci anni, nelle oltre venti società regionali a maggioranza pubblica abbiano trovato posto oltre 10 mila soggetti assunti per ‘chiamata diretta’ da parte della politica. Le società pubbliche non hanno alcunché di imprenditoriale, visto che operano tutte grazie alle commesse pubbliche di Regione e Comuni. Ed a pagare sono sempre gli ignari contribuenti che, in molti casi, ricevono in cambio servizi scadenti, mentre le stesse società accumulano deficit insanabili” Totale assenza, dunque, di criteri meritocratici e molti giovani siciliani, che si sono impegnati in percorsi formativi di altro profilo, finiscono per non trovare posto nella pubblica amministrazione. “Continuiamo ad assistere all’assunzione di personale sprovvisto di laurea anche in ruoli dirigenziali - ha continuato la Cittadini -. Il dirigente nella stragrande maggioranza dei casi, esercita un ruolo che non ha nulla a che vedere con la cultura manageriale”. La vicepresidente di Confindustria Sicilia, ritiene che manchi un’effettiva verifica dei risultati e ricorda che nel 2001, per impiegare le risorse stanziate da Bruxelles, la Regione ha dovuto fare ricorso a un dirigente generale esterno all’amministrazione che consentì alla Sicilia di utilizzare, seppur con risultati discutibili, il 95% delle risorse europee disponibili con Agenda 2000. Il problema dei fondi europei stanziati per la Sicilia rimane una priorità secondo Barbara Cittadini e con riferimento alla Programmazione 2007-2013 i risultati, ad oggi, non sembrano confortanti. “Le vicissitudini dei fondi europei che rimangono nei ‘cassetti’ (e che rischiano di ‘tornare’ nelle ‘casse’ dell’Unione Europea) sono spesso legate alle innumerevoli autorizzazioni che costringono cittadini ed imprese a tempi incomprensibilmente lunghi ed a costi inaccettabili. Allineare la Sicilia al resto d’Italia, in materia di pubblica amministrazione, è oggi – conclude Barbara Cittadini - una improcrastinabile priorità”. La disoccupazione giovanile al 29.6% Ma l’occupazione femminile è aumentata, seppur di poco, dal 56.1% al 56.2% L ’Istat ha pubblicato la consueta ricerca sulla disoccupazione. Stavolta il dato sembra essere positivo: infatti nel primo trimestre 2011, la disoccupazione è scesa all’8.6%, rispetto al primo trimestre 2010, quando il dato si era fermato al 9.1%. Ma di sicuro, su questo dato, non ha influito l’occupazione giovanile. Infatti i giovani italiani non riescono ad inserirsi nel mondo del lavoro, come dimostrano questi dati: la disoccupazione giovanile, ossia che coinvolge gli italiani compresi nella fascia di età 15-24 anni, cresce dal 28.8% dell’ultima rilevazione, al 29.6%. E’ decisamente il tasso di disoccupazione giovanile più alto mai segnato, fin dalle prime rilevazioni del 2004. Il dato poi si impenna se consideriamo la disoccupazione giovanile nelle donne del Sud Italia: infatti qui raggiunge quasi il 50%, ossia il 46.1%, quasi una ragazza del Sud, su due, non ha un lavoro. Tornando al dato generale della disoccupazione, il mese di maggio ha portato il tasso di disoccupazione all’8.1%, in aumento dello 0.1%: in termini numerici, possiamo dire che in Italia ci sono più di due milioni di disoccupati, contro il milione e novecento mila circa di aprile. Se nella disoccupazione giovanile, al Sud, il numero delle donne è molto alto, in un quadro più generale possiamo vedere come nel primo trimestre 2011, il numero degli occupati sia cresciuto proprio grazie alle donne: infatti l’occupazione femminile è aumentata, seppur di poco, dal 56.1% al 56.2%. Fra i settori che in questi ultimi mesi hanno visto un netto aumento dell’occupazione, c’è senza dubbio l’industria: un recupero dell’1.5%, pari a 70 mila unità in più immesse nel mondo del lavoro. Un risul- tato positivo che fa da controaltare al periodo negativo del settore manufatturiero, che dopo sette mesi è tornato a tagliare posti di lavoro. Pane e casa più cari con la manovra Rischio stangata per l’acquisto di beni di prima necessità, tra i quali anche la prima casa S econdo i calcoli di Fiscoequo, un sito specializzato in tematiche fiscali, il taglio lineare delle agevolazioni fiscali del 5% nel 2013 e del 20% nel 2014, previsto dalla manovra economica appena varata, produrrà una stangata su tutti beni di prima necessità. L’aumento dell’Iva per pane, pasta, latte, zucchero sarà dell’80% nel 2014. L’imposta per l’acquisto della prima casa direttamente dal costruttore passerà dal 4% al 7,2%. “La norma – si spiega in un approfondimento di Fiscoequo – funziona come clausola di salvaguardia, ma per ora c’è e se non sarà modificata produrrà effetti dal 2013. E che effetti. Più un bene gode di un regime di favore, più l’aumento dell’imposta sarà pesante. L’aliquota Iva è destinata a passare dal 4% al 7,2% per tutti beni di prima necessità e dal 10% al 12% per gli altri beni agevolati. Un bel risultato se si pensa che l’ipotesi di aumentare l’Iva di un punto prevista dal ddl delega del governo per finanziare la riforma dell’Irpef, è stata accompagnata con la clausola di verificarne gli effetti inflattivi. La norma avrà ricadute pesanti, come già detto, sull’acquisto della prima casa direttamente dal costruttore, ma anche nel settore dell’editoria che attualmente godono dell’Iva al 4%. E gli effetti sull’Iva non sono le sole stravaganze prodotte dal taglio lineare. Basti ricordare la doppia imposizione sull’assegno di mantenimento e il ritorno dell’Irpef sulla prima casa”. “Ricapitolando, saranno tassati giornali, libri e periodici (7,2%): di fatto si avrà, a regime, l’incremento dell’Iva su questi beni di circa l’80%. Carni e pesci freschi e congelati, prosciutto, salumi, yogurt, miele, cioccolato, acqua minerale, birra, energia elettrica per uso domestico, alberghi, motel, campeggi, somministrazioni di alimenti e bevande (bar e ristoranti) passeranno dall’Iva al 10%, rispettivamente al 10,5% nel 2013 e, a regime, dal 2014 all’aliquota del 12%’. Questo, in estrema sintesi, ‘’è lo scenario che si presente ai cittadini - consumatori italiani nei prossimi anni. Resta, infine – conclude Fiscoequo – la considerazione che non si hanno, invece più notizie dell’ eventuale inasprimento della imposta sui beni di lusso come pellicce, gioielli, auto di lusso, imbarcazioni”. 4 Regione & Province www.lasvolta.it Luglio / Agosto 2011 LA SVOLTA Nella sanità siciliana cambia il dominus, ma non l’ingerenza della politica “Lo spreco e la (dis)organizzazione della rete ospedaliera si può constatare con mano andando a visitare i vari ospedali delle province” di Sebastiano Di Mauro L e verità in Sicilia sono come il vento, non si vedono ma si sentono, però bisogna dirle e farle volare. Un vecchio detto siciliano recita: la pioggia ti bagna e il vento ti asciuga … I nostri politici sono spesso bagnati, ma poi c’è il vento che li asciuga e spazza via ogni cosa. Raffaele Lombardo, presidente della Regione Siciliana, e Massimo Russo, assessore regionale alla sanità non ci stanno a sentire il Procuratore della Corte dei Conti, Giovanni Coppola, mettere in piazza le clamorose anomalie e disfunzioni della sanità siciliana, e dall’alto della sua posizione di “verificatore e controllore della spesa pubblica”, divulgare la notizia, nota a tutti ma smentita sempre dai nostri politici, che la sanità siciliana era e rimane una voragine con l’aggiunta che la qualità e la quantità di servizi ed assistenza è diminuita e che gli sprechi non sembrano essere stati eliminati. Lo spreco e la (dis)organizzazione della rete ospedaliera si può constatare con mano andando a visitare i vari ospedali delle province. L’assessore Russo ha definito “folkloristico” l’intervento dell’alto magistrato della Corte dei Conti, per lui che non ha mai accettato critiche al suo capolavoro che è apparso poco più che una dichiarazione di intenti e una grande operazione di tagli e cuci, che ha visto aumentare le cariche funzionali di dirigenza, non ha badato alla forma istituzionale ed è andato oltre negando l’evidenza nota a tutti i siciliani. E’ indubitabile che in Sicilia esistono medici e personale paramedico ed infermieristico professionalmente preparato, ma purtroppo si perdono nel pianeta sanitario siciliano nel suo complesso disarmonico ed inefficiente, dominato ancora dalla politica e da baronie. Eppure il Procuratore Coppola ha soltanto proposto dati e cifre incontrovertibili e Lombardo e Russo possono solo cercare di arrampicarsi sugli specchi con argomentazioni di opportunità istituzionale ma il bollettino di guerra che viene presentato è a dimostrare il disastro siciliano. Coppola afferma, evidentemente desumendo dai dati contabili ufficiali della Regione Siciliana, che la sanità in Sicilia costa circa un milione di euro all’ora e resta sempre alta la spe- sa per le strutture convenzionate: un miliardo e 96 milioni di euro. Le strutture convenzionate sono 1.646 e solo per fare un raffronto, il procuratore generale ricorda che le cliniche convenzionate in Piemonte sono appena 144. Uno scandaloso business tutto siciliano quello delle fisioterapie PR6 nel settore della riabilitazione, che non sembra esente da “interesse” strategi- co di alcune lobbies locali e politiche. A chi fanno riferimento i centri di fisioterapia privati e convenzionati in Sicilia? Chi effettua i controlli sulla spesa e sulle prestazioni, considerato che gran parte dei budget assegnati per fornire tali prestazioni (PR6) sono da considerare assolutamente inappropriato ed inutili se non per la struttura privata che incassa il relativo compenso? Non va meglio la spesa farmaceutica che cresce in modo esponenziale e il deficit, oppure il saldo per la “mobilità sanitaria extra regionale”, ovvero la spesa sostenuta dalla Regione per coprire i costi sanitari di quei cittadini che preferiscono andare in Lombardia o in Veneto a curarsi. Secondo quanto emerge dai conti, ogni anno la Regione paga ad altre regioni circa 187 milioni di euro per curare i propri cittadini. La tesi che “l’aereo è la terapia migliore e più efficace“ è ormai condivisa dai siciliani, considerata la qualità del servizio sanitario regionale e la contrazione delle prestazioni sanitarie, quindi concordano che “il miglior ospedale è l’aeroporto Falcone-Borsellino”. In questa situazione sarebbe opportuno evitare di lamentarsi delle esternazioni di Coppola e tenere conto delle osservazioni della Corte “solo”, responsabilmente, per provvedere a mettersi al lavoro in modo da rivedere una riforma che si è dimostrata inefficace a risolvere i mille problemi della sanità siciliana, a partire delle baronie e dai feudi elettorali, che in ultima analisi, sono i veri problemi che impediscono una vera riforma sanitaria non fatta solo di tagli e cambi di sigle. Europa 2020: Giornate di studio per le Province a Bruxelles Castiglione: “Formare gli amministratori per incidere sulle Politiche di Coesione” B ilancio, politica di coesione e strategia Europa 2020, sono state le parole chiave intorno alle quali si è sviluppato il corso promosso da Upi (Unione Province Italiane ) tramite il suo ufficio di Bruxelles, Upi Tecla Europa, e la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione Locale (SSPAL) . Tre giornate di lavoro, dal 21 al 23 giugno, riservate a trenta presidenti di Province italiane che hanno visto la partecipazione di esperti e rappresentanti delle Istituzioni europee ed internazionali, nel corso di incontri che sono culminati con un confronto politico tra gli amministratori politici, i rappresentanti del Parlamento europeo e del Comitato delle Regioni. “L’obiettivo – ha dichiarato il Presidente dell’Upi Giuseppe Castiglione – è di dare supporto al sistema delle Province per affrontare da protagoniste le sfide lanciate dalla nuova strategia di crescita dell’Ue. Vogliamo contribuire a qualificarne la presenza in Europa, nella consapevolezza di quanto le Il Presidente dell’Upi, Giuseppe Castiglione amministrazioni possano concorrere a definire ed implementare le politiche europee, giocando un ruolo di primo piano nei processi di governance sia nazionale sia comunitario. Proprio qualche giorno fa – ha ricordato Castiglione – a Roma si è sottoscritto il nuovo Statuto Giuridico della CEPLI (Confederazione Europea Poteri Locali Intermedi) di cui sono presidente. Per l’Italia delle Province e dei Comuni – ha aggiunto – in tempi di tagli ai bilanci l’Europa rappresenta una occasione determinante per utilizzare risorse preziose per progetti di sviluppo eocnomico e sociale dei territori e delle comunità. Certo, se guardiamo ai dati sull’utilizzo delle risorse dei Fondi strutturali Europei il quadro è sconfortante: ad oggi abbiamo speso solo 7, 2 miliardi sui quasi 60 assegnati dall’Ue. Un vero e proprio spreco, che discende anche dal mancato coinvolgimento degli Enti locali nella definizione dei progetti. Occasioni come queste giornate di studio sono determinanti per sostenere le Province nella costruzione di proposte unitarie da presentare in Europa, e assicurare una rappresentanza forte a chi amministra, rappresenta e tutela i territori e le comunità locali in vista della nuova programmazione della Politica di Coesione Ue 2014 – 2020”. Dello stesso avviso è stata il segretario generale aggiunto del Parlamento europeo, Francesca Ratti, che ha aperto i lavori della prima giornata del corso. “Per dare nuovo slancio all’Europa è necessario leggerla in chiave territoriale – ha affermato il segretario Ratti -. L’Europa è formata da 27 Paesi e 500 milioni di abitanti. Altiero Spinelli, di cui sono stata assistente per più di 12 anni, diceva che è l’unico progetto politico vero dal dopoguerra aelogi ed io ne sono sicura. Ma in questo momento il ‘progetto Europa’ sta vivendo una crisi e a questa crisi bisogna rispondere in maniera unitaria. Le Province – ha concluso – sono i soggetti che, insieme ai Comuni, possono meglio di tutti implementare le politiche europee e renderle una realtà concreta”. S. D. AGRIGENTO. D’Orsi e l’ipotesi di soppressione delle Province Qualora le condizioni attuali non dovessero mutare forma, il presidente della Provincia voterà a favore di Mariella Palmeri S i è già parlato più volte, con riferimento a differenti dibattiti politici, dell’ipotesi di sopprimere le province quali enti politici a sé, convertendo i propri obblighi allo Stato, congiuntamente alle Regioni e ai Comuni. Il Parlamento ha bocciato questa proposta, che è stata invece accolta positivamente dal presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo.. L’idea è quella di cancellare le province, favorendo però la nascita di consorzi di comuni. E’ per questo che il Presidente della Provincia di Agrigento, Eugenio D’Orsi, in qualità anche di Presidente dell’Unione Province Il Presidente della Provincia di Agrigento, Eugenio D’Orsi Italiane, ha rilasciato una dichiarazione volta a chiarire il suo punto di vista in merito a questa trovata da lui definita “populista e priva di logica”. Ciò, nonostante, D’Orsi ha anche dichiarato di votare alla sop- pressione delle province, qualora le condizioni attuali non vengano a mutare forma. “La legge regionale n. 9 del 1986 – ha esordito il Presidente - che istituiva le Province Regionali da un lato, confermava l’esistenza di questi Enti sovracomunali e dall’altro ne rafforzava le funzioni in una sorta di anticipazione del decentramento amministrativo che oggi dovrebbe essere alla base della pubblica amministrazione. Tuttavia penso che lo spirito originario di quella legge sia stato in parte tradito o comunque disatteso: le Province in alcuni settori, per esempio il turismo, l’ambiente o l’istruzione, non hanno la piena possibilità di incidere sul territorio, dipendendo sempre e comunque dalla Re- gione e dal Governo Nazionale, i quali negli ultimi anni hanno assestato tagli sempre più pesanti ai trasferimenti, limitando di fatto le competenze e le buone intenzioni delle amministrazioni provinciali. Se le cose dovessero mantenersi in questi termini, allora io, andando contro i miei interessi (politici, ovviamente) sono il primo a dire basta, aboliamo le Province, e sia la Regione Siciliana ad assorbirne le competenze e il personale, precari compresi”. Parole ferme, dunque, quelle enunciate dal Presidente della Provincia agrigentina che ci ha abituati alle sue fuoriuscite schiette e circoscritte. Appare evidente quanto il presidente lamenti un potere via via perduto da parte delle Province, a scapito di un’opinione pubblica che non conosce i percorsi atti al raggiungimento di un obiettivo sociale. D’Orsi, però, ha dichiarato anche il suo desiderio di risalita, desiderio volto anche a preservarne la stessa soppressione. “Tornando sulla volontà del Governatore Lombardo, andrà meglio chiarito il ruolo dei cosiddetti Consorzi di Comuni: quanti saranno? Quali criteri ispireranno la loro costituzione? Saranno a costo zero per le comunità, o serviranno solo a moltiplicare ulteriormente poltrone e centri di potere con un ulteriore aggravio della spesa pubblica? Se, invece, vogliamo mantenere in vita le Province, esaltandone il ruolo originario, quello parzialmente stabilito dalla legge 9, allora la politica dovrà rivederne il ruolo e i compiti istituzionali. Se ciò avverrà, sarò il primo ad oppormi a qualsiasi trovata populista, che spaccia per risparmio una scelta demagogica e priva di logica. In caso contrario, se la Provincia dovrà continuare ad occuparsi di pulizia delle spiagge, di edilizia scolastica e viabilità (settori importantissimi ma pesantemente condizionati dal patto di stabilità che ci impedisce di operare al meglio), o se dovrà preoccuparsi di come spendere qualche migliaio di euro in proposte culturali o di rilancio del turismo, allora sarà meglio chiudere questa esperienza, lasciando a Stato, Regione e Comuni il compito di dare quelle risposte che la cittadinanza aspetta, invano, da tempo”. ENNA. Energie rinnovabili: firmato protocollo d’intesa per 3.000 impianti fotovoltaici I cittadini che aderiranno avranno la possibilità di usufruire dell’energia prodotta, con vantaggi sulla bolletta S i torna a parlare di energie rinnovabili. Benché siano indubbi i benefici di forme energetiche alternative e benché la Sicilia sia una delle terre che meglio, grazie alle proprie condizioni climatiche, potrebbe sfruttare a proprio vantaggio tali forme energetiche, ad oggi stentano a decollare i progetti volti a pianificare una nuova forma di energia nel lungo tempo. Con orgoglio, però, e seconda solo alla regione Puglia di Nichi Ventola, la provincia di Enna ha firmato un protocollo d’intesa per l’installazione di tremila impianti fotovoltaici da destinare a tutto il territorio provinciale. L’accordo è stato siglato tra la Provincia Regionale, l’Agenzia Provinciale per l’Energia e Ambiente di Enna e la società EASUS S.r.l. - Affiliato Enel.si Punto Enel Green Power. A firmare il protocollo d’intesa il presidente della Provincia in veste anche di presidente dell’APEA, Giuseppe Monaco, l’ingegnere Fabio Prestipino, quale direttore dell’Apea e l’ingegnere Maurilio Bentivegna, per la società Easus Energy affiliato Enel Green Power. I costi della realizzazione e poi ancora gestione e manutenzione degli impianti, saranno interamente gestiti dall’affiliato Enel.si Punto Enel Green Power che ricaverà i proprio profitti dagli incentivi del Conto Energia. I cittadini, invece, che aderiranno all’iniziativa, dovranno mettere a disposizione il proprio immo- bile per vent’anni, ricavandone la possibilità di usufruire dell’energia prodotta, nonché i conseguenti vantaggi tanto sulla bolletta quanto sugli impatti ambientali positivi direttamente conseguenti ad una minore emissione di CO2. Orgoglioso il presidente Monaco. “Siamo orgogliosi per avere strappato questo primato siciliano e non solo ci aspettiamo adesso che i cittadini, le cui abitazioni si prestano a realizzare impianti fotovoltaici, rispondano a questa iniziativa sicuramente vantaggiosa. Come Provincia svolgeremo un ruolo di coordinamento e avvieremo in collaborazione con i due partner delle campagne di sensibilizzazione e di informazione su tutto il territorio provinciale affinchè i cittadini possano concretamente usufruire dei vantaggi che l’iniziativa offre in termine di risparmio dei costi energetici. Il nostro obiettivo è quello di istallare tremila impianti fotovoltaici a privati, condomini e aziende. Questa iniziativa si sposa - ha ricordato, infine, Monaco - con l’imminente avvio dell’Istituto Tecnico Superiore con indirizzo “Risparmio energetico” che a partire già dal prossimo anno formerà professionisti e tecnici altamente specializzati nel campo delle rinnovabili”. “Si tratta di un’iniziativa concreta – ha aggiunto il direttore del’Apea, Prestipino - che supera tra l’altro i problemi legati all’accesso al credito da parte dei cittadini. A breve renderemo pubblico assieme alla Provincia il bando che riporterà i requisiti per l’ammissibilità, requisiti che riguarderanno esclusivamente le abitazioni sui tetti delle quali potere istallare gli impianti”. Il futuro, dunque, sembra rivolto, ancora una volta, ad un’energia più verde e pulita. Per maggiori informazioni: - UFFICIO ENERGIA PROV. DI ENNA: 0935.521360 - APEA: 333 9553784 333 9553784 - EASUS srl - Affiliato Enel. si Punto Enel Green Power: 0935.958233 M. P. LA SVOLTA Luglio / Agosto 2011 Province i n b rev e di Mariella Palmeri CALTANISSETTA La Giunta provinciale ha approvato il progetto per la realizzazione dei lavori di impermeabilizzazione della copertura dell’autorimessa del Comando provinciale dei Vigili del fuoco di Caltanissetta. Il progetto ammonta complessivamente a 94.792 euro, di cui 74.498,26 a base d’asta. Per l’avvio dell’iter esecutivo si dovrà attendere l’approvazione del bilancio di previsione dell’ente per l’anno in corso. CATANIA E’ stato presentato agli organi di stampa dal questore di Catania, Antonino Cufalo, un depliant per prevenire le azioni dei malintenzionati. Nello specifico si tratta di un libretto pieghevole contenente i numeri di pronto intervento della Questura di Catania e dei commissariati. “Abbiamo aderito prontamente all’iniziativa per la realizzazione della brochure “113 Assistenza Pubblica. Consigli per la tua sicurezza”, perché crediamo sia utile prevenire la microcriminalità, ricordando attraverso questa piccola guida quali misure adottare per camminare tranquillamente a piedi o in auto e non incorrere in furti e borseggi”, ha affermato il presidente della Provincia, Giuseppe Castiglione. MESSINA L’onorevole Giovanni La Via si è espresso, insieme ad altri deputati, sulla questione relativa al mercato del latte e sulle relazioni contrattuali con la Supply Chain, al fine di tutelare condizioni eque tra i vari produttori. La ComAgri ritiene che i produttori dovrebbero essere in grado di concludere contratti di fornitura con i trasformatori. “Abbiamo scelto – ha affermato La Via - di valutare l’ipotesi di creare un’agenzia di vigilanza del mercato incaricato di raccogliere e diffondere i vari dati relativi alla produzione e fornitura al fine di fornire un pronto allarme in caso di un eventuale squilibrio del mercato. Infine - ha concluso l’onorevole - abbiamo pensato anche all’olio d’oliva attraverso un emendamento che impegna la Commissione europea a considerare la possibilità di intervenire contro la crisi del comparto oleicolo potenziando il ruolo delle organizzazioni di produttori”. Regione & Province www.lasvolta.it 5 RAGUSA. Nuovo marchio per l’agroalimentare nelle Riserve Iblee L’obiettivo principale è “incentivare l’agricoltura biologica e qualificare le produzioni” L a Sicilia, terra di uliveti e agrumeti, preserva da secoli i suoi prodotti, affinando tempi e tecniche di produzione e gestendo investimenti volti a preservarne il settore. Così, in un mondo in frenetica corsa verso nuovi mestieri, la primordiale esigenza alla terra si affaccia con prepotente importanza. Grazie a ciò, la Sicilia continua a vantare un primato di grande merito: i prodotti che dalla nostra terra, arrivano in tutto il mondo. In questa prospettiva, si colloca un intervento di grande importanza, promosso dalla Provincia Regionale di Ragusa, ovvero la nascita di un nuovo marchio per le produzioni agroalimentari coltivate all’interno delle Riserve Naturali Iblee. Il marchio, ci informa la provincia, verrà rilasciato gratuitamente a quanti ne faranno richiesta, con l’impegno del rispetto del regolamento annunciato in conferenza stampa dal Presidente della Provincia, Franco Antoci, dall’assessore Provinciale al Territorio, Ambiente e Protezione Civile, Salvo Mallia e dal direttore delle Riserve, M. Carolina Di Maio. Nello specifico, si tratta di due marchi differenti: “Prodotto nella Riserva Naturale Pino D’Aleppo” e “Prodotto nella Riserva Naturale Macchia Foresta del Fiume l’Irminio”. Il fine di tale iniziativa è, ovviamente, iscritto in una logica di preservazione di tutti quei prodotti coltivati all’interno dei confini amministrativi delle riserve. I metodi, esclusivamente biologici e certificati, dovranno essere verificati nel corso dell’anno in cui sarà concesso l’utilizzo del suddetto marchio. “I nostri uffici – ha affermato il direttore delle riserve - sono a completa disposizione dei produttori per ogni eventuale delucidazione, abbiamo già avviato una campagna informativa mediante l’utilizzo di materiale divulgativo e nei prossimi giorni convocheremo i diretti interessati a cui, attraverso un esperto in marketing territoriale, forniremo le dovute delucidazioni non solo per ottenere il rilascio del marchio ma anche sulle opportunità che esso rappresenta per le produzioni locali”. “Con questa iniziativa – ha proseguito il presidente Antoci – l’amministrazione provinciale dimostra ancora una volta l’intento a voler valorizzare in maniera positiva i propri siti naturali. Gestire le riserve non vuol dire solo difendere questo splendido patrimonio ambientale dall’azione di vandali ma, anche, valorizzarlo attraverso tecniche di sviluppo sostenibile che abbiano ricadute economiche positive sul nostro territorio”. Parole, dunque, chiare da parte degli interessati che, ancora una volta, dimostrano il loro impegno propositivo e positivo verso una terra che ha tanto da dimostrare. Orgoglioso anche l’assessore Mallia che ha specificato quanto l’obiettivo del marchio sia quello di “incentivare l’agricoltura biologica e qualificare le produzioni agroalimentari conseguite all’interno delle Riserve Naturali con metodo biologico, col chiaro intento di sostenere, per quel che è possibile, le imprese locali ed offrire un valore aggiunto alle loro produzioni”. “Come amministratore, - ha continuato - consapevole delle difficoltà che il comparto sta attraversando, sono fermamente convinto che l’istituzione del marchio, anche se può sembrare un piccolo gesto, rappresenterà per i produttori quel valore in più in grado di rafforzare la genuinità dei loro prodotti”. Noi ci crediamo. M. P. SIRACUSA. Cronaca di vita sociale di due comuni dell’hinterland CARLENTINI. Consumato un atto mafioso LENTINI. 47 netturbini licenziati di Milena Martines mprovvisamente licenziati, questo è quello che è successo a più di quaranta operatori ecologici, dipendenti della ditta di servizi per la quale lavoravano da anni. Risultato, il paese sprofonda tra i sacchi di spazzatura, rischiando di divenire la nuova Napoli. Decine di padri di famiglia e giovani, praticamente cacciati fuori senza nemmeno il diritto di essere avvertiti, senza una lettera di preavviso una telefonata, un minimo avvertimento. Una mattina come tante si sono recati nel loro posto di lavoro, come miliardi di altri dipendenti, ma stavolta, non hanno trovato niente. I depositi improvvisamente vuoti, rimosse le attrezzature, niente e nessuno a fornire spiegazioni. E così dopo la doccia fredda ed il trambusto dei licenziati dell’ultim’ora, il sindaco di Lentini, ha dovuto fronteggiare le ribellioni ed i forti malumori dei tanti ex netturbini, rimasti senza lavoro. Strade anche principali e interi quartieri della cittadina, sono ora infestati dall’odore acre dei rifiuti: la sommossa degli operatori ecologici è appena cominciata e non è disposta a cedere. M. M. La cittadinanza sconvolta per un gesto così feroce ed inumano É s.successo a Carlentini, un .quieto centro antico dove la gente sembra tranquilla, eppure certi atti proprio non danno pace. Sembravano lontani i tempi del film “Il padrino”, che narrava fatti di mafia appartenenti ad una Sicilia atavica ed antiquata, dominata dall’insulsa legge del più forte e dai soprusi della mafia. Il fatto in questione riguarda la testa di un pastore tedesco, ben curato e ben nutrito, ritrovata in una pozza di sangue sui gradini di marmo di un’abitazione, non molto distante dal centro. È senza dubbio, l’esempio massimo di un atto doloso appartenente ai codici mafiosi di un tempo, che la nostra attuale società dovrebbe debellare. Oggi molto più di un tempo il rispetto per gli animali è altissimo al punto da ritenere un cane o un gatto, un vero e proprio componente della famiglia. Cosi anche più di ieri la tutela il rispetto e l’amore per gli animali ha raggiunto vette inaspettate. La dignità di un cane è negli ultimi anni, divenuta quasi pari a quella di un essere umano, eppure ammazzare brutalmente un animale domestico, nel pieno dei suoi anni, sembra essere ancora niente, un banale segnale, un ostico avvertimento, un doveroso messaggio di timore verso chi deve destare obbedienza. Litigi tra due giovani uomini, odi sommessi e dichiarati nel peggiore dei modi, oppure solo squallidi atteggiamenti mafiosi che non hanno senso e di cui ci si dovrebbe solo vergognare? I carlentinesi hanno risposto a questo orrido atto con grande disprezzo. Il padrone del povero cane, saprà senz’altro chi è il suo assassino e non ci sono giustificazioni o attenuanti ad un’azione simile. Rimane solo la magra consolazione che agli assassini dei cani come degli uomini sia promesso l’inferno. CONCERTi MUSICA LEGGERA 15 agosto ore 21 – AUDIO 2 - Randazzo 18 agosto ore 21 – MARCO CARTA – Paternò 12 se�embre ore 21 – RON – Anfiteatro le Ciminiere CONCERTI MUSICA CLASSICA 08 agosto ore 21 – BELLINIADI 2011 10 agosto ore 21 – BELLINIADI 2011 12 agosto ore 21 – BELLINIADI 2011 13 agosto ore 21 – BELLINIADI 2011 26 agosto ore 21 - JAZZ LAB ENSAMBLE 30 agosto ore 21 – ENSAMBLE CALAMUS BELLINI 03 se�embre ore 21 – ITALIAN BRASS BAND BELLINI 09 se�embre ore 21 – PERCUSSIO MUNDI BELLINI 10 se�embre ore 21 ORCHESTRA GIOVANILE BELLINI RASSEGNA TEATRALE Dal 1 al 4 e dal 10 all’11 Se�embre ore 21 Anfiteatro Le Ciminiere RASSEGNA CINEMATOGRAFICA Dal 22 al 31 agosto ore 21 – Anfiteatro Le Ciminiere ITALIA E ITALINITA’ OGGI Dal 28 se�embre al 1° o�obre Monastero dei Benede�ni / Cine teatro Metroplitan TRAILERS FILMFEST La ditta “Ef Servizi” chiude, a casa i dipendenti I TRADIZIONI POPOLARI: OPRA CATANESE 5/6/12/12/20/21/26/27/ novembre ore 19,30 Teatro “Opera dei Pupi “Le Ciminiere” Comuni della provincia OPERA DEI PUPI RASSEGNA DI DANZA POPOLARE Dal 9 al 16 agosto - Palazzo Minori� CATANIA TANGO FESTIVAL 2011 RASSEGNA D’ARTE CONTEMPORANEA Dal 16 luglio al 18 se�embre MADE IN SICILY – Galleria d’Arte Le Ciminiere PERCORSI CULTURALI O�obre – Novembre – Dicembre Le Ciminiere / Pinacoteca 2° PREMIO INTERNAZIONALE TENORE GIUSEPPE DI STEFANO 09 se�embre Le Ciminiere – Padiglione CT Il Presidente on. Giuseppe Castiglione 6 Speciale Motta Sant’Anastasia www.lasvolta.it Luglio / Agosto 2011 LA SVOLTA Bilancio comunale, il paese nel Patto di stabilità, ma si dovranno fare sacrifici Intervista al sindaco Angelo Giuffrida: “Amplieremo scuola e cimitero, differenziata volata al 62% di Santa Marullo C ontinua a farsi sentire la crisi economica che si ripercuote anche a livello locale sui Comuni italiani. E Motta S. Anastasia purtroppo, non ne è immune. Presentato da poco il Bilancio, in ritardo perché prima di stilarlo si è voluto attendere il pronunciamento della Regione per capire se e su quali trasferimenti si poteva contare, ma nulla di fatto, le istituzioni maggiori sono alle prese con tagli enormi e anche in questo caso per i Comuni non ci sono approvvigionamenti. Dopo due anni di mandato abbiamo chiesto al sindaco Angelo Giuffrida (Nella foto) di farci un pò una panoramica della situazione del Comune. Giuffrida è schietto e non nasconde il momento difficile che si sta vivendo. “Abbiamo da poco approvato il Bilancio e a seguito della mancanza di fondi dagli enti maggiori mi ritrovo purtroppo a dovere anticipare alla collettività che ci saranno sacrifici per tutti; ci ritroviamo a dover fare i conti con almeno 400mila euro di fondi in meno da parte di Stato e Regione, a questi va aggiunta la spesa già stanziata di 100mila euro per la realizzazione della ‘Festa Grande’ della nostra Patrona che ricade quest’anno, soldi che mancheranno ad altri investimenti – dice il sindaco Giuffrida -. I tagli, intanto, li stiamo iniziando già all’interno del Comune stesso: è stata, infatti, già recapitata una circolare a tutti i dirigenti degli uffici, con la quale chiediamo di doversi uniformare ad un risparmio economico del 30% rispetto a prima, grazie ad una serie di obiettivi assegnati ai capisettore che dovranno così attenersi a regole più ristrette di risparmio. Ma non ci sono solo decurtazioni in previsione, anzi. Sono contento del fatto che nel nuovo Bilancio - spiega il sindaco - abbiamo inserito il Piano Triennale delle Opere Pubbliche, nel quale abbiamo formulato opere importanti e più consistenti; per intenderci, a fine luglio abbiamo chiuso la gara per l’ampliamento della scuola materna; se tutto andrà secondo i piani forse già a settembre potremo vedere i lavori iniziare per la costruzione delle classi necessarie per l’eliminazione del centro Lantea, e con annesso un anfiteatro. Un’altra gara riguarda il miglioramento di via Verdi e un’altra la posa della rete fognante in via Napoli. Attraverso il CONI stiamo accendendo un mutuo di 500mila euro, a tasso zero per 20 anni, al fine di completare del tutto il campo sportivo: dalla sistemazione della stradella di accesso, al completamento della tribuna e della recinzione. Di fronte al campo sportivo, inoltre, sorgerà l’eliporto; siamo riusciti a presentare in tempo il progetto che è stato ampliamente premiato e finanziato con 400mila euro dalla Regione. Abbiamo intenzione inoltre, in seno alle opere di prevenzione per la sicurezza, di ubicare in luogo attiguo all’ufficio tecnico il COM, centro operativo di protezione civile, con un finanziamento di 300mila euro. Ma sono particolarmente orgoglioso anche di un progetto presentato in seno ai beni confiscati alla mafia in territorio di Motta, con il quale siamo stati scelti in graduatoria classificandoci con un buonissimo punteggio, per poter costruire un palazzetto dello sport con campetto di calcio polivalente e impianti fotovoltaici che dovrebbero apportare anche benefici al nostro Comune”. Tante le opere che l’attuale amministrazione si propone di presentare ed attuare. Forse pochi sanno, ad esempio, che è in fase di realizzazione anche un progetto di finanza che interesserà, quindi, soggetti privati, per la gestione totale della pubblica illuminazione su tutto il territorio comunale; il soggetto privato che si aggiudicherà la gara dovrà occuparsi dell’intera gestione nonché della manutenzione dell’illuminazione, cosa che dovrebbe portare ad una gestione funzionale ma anche ad uno sgravio economico non indifferente per il Comune. Un altro progetto di cui si parla da anni e del quale il sindaco Giuffrida riferisce ormai la prossima realizzazione è quello dell’ampliamento del cimitero comunale. La proposta è passata in Conferenza dei Servizi; si tratta di una nuova costruzione cimiteriale che sorgerà su una superficie ampia circa la metà rispetto all’attuale, nella zona stante dietro al cimitero stesso. Nell’immediato, come ci spiega il primo cittadino di Motta, il Comune ha intanto avviato una progettazione per recuperare in tempi brevi altri 380 loculi nella zona nuova interna al cimitero, la cui costruzione dovrebbe iniziare a gennaio 2012. “Abbiamo inoltre provveduto a fare un atto deliberato per la nostra Protezione civile, per la quale è stato nominato responsabile Nuccio Arena, con l’immissione di 15 nuovi volontari che hanno affrontato un corso apposito di preparazione e che potranno essere al servizio delle esigenze del nostro territorio – dice Giuffrida -, si tratta di un supporto importante non soltanto per eventuali emergenze ma anche in caso di manifestazioni, a cominciare quest’anno dalla loro presenza insieme a Vigili e altre forze dell’ordine, durante le serate medievali e lo svolgimento della festa patronale”. Per quanto riguarda il problema dei rifiuti, sembra che la raccolta differenziata stia ottenendo grandi risultati: “Sullo spinoso problema della spazzatura voglio innanzitutto far giungere il mio plauso a tutti i cittadini che hanno accolto la nuova raccolta differenziata; comprendo che non è stato semplice cambiare le abitudini e attuare il nuovo metodo per lo smaltimento dei rifiuti ma esiste un dispositivo europeo che ci impone di uniformarci alla media europea di differenziata che si attesta al 65%; nello specifico, nel nostro Comune eravamo fermi al 7% di differenziata fino al mese di marzo, dopo l’avvio della nuova raccolta siamo saliti in questi pochi mesi al 62%, praticamente siamo subito rientrati quasi nei canoni previsti dall’Ue. Questo grazie all’impegno collettivo di tutti i cittadini; ciò nonostante, ci giungono ancora segnalazioni su qualche poco educato che fa fatica a mettere in pratica il nuovo metodo, per questo stiamo attivando un servizio di controllo da parte dei Vigili in collaborazione con la Oikos, corredato da multe salate, per i trasgressori e per coloro che verranno trovati in difetto riguardo questo segnale di civiltà. Vorrei inoltre sottolineare ai cittadini – sottolinea il sindaco - che il Comune sta già beneficiando di un considerevole risparmio sui costi dello smaltimento; basti pensare che Motta pagava 50mila euro al mese per il conferimento dei rifiuti, per un totale di circa 600mila euro annui, mentre con questo risultato andremo a pagare circa 14mila euro in totale. Questo significa che dall’anno prossimo i mottesi si ritroveranno delle bollette dei rifiuti di gran lunga meno pesanti rispetto ad ora, è bene che i cittadini capiscano che la raccolta differenziata che abbiamo adottato è importante sia per una questione di migliore vivibilità del nostro territorio che sotto l’aspetto del risparmio economico: più differenziata facciamo e meno soldi ci ritroviamo da pagare tutti, a cominciare dai singoli cittadini”. Qual è la situazione delle casse comunali e cosa si propone l’amministrazione di portare a termine nei prossimi anni? “Alla luce di quanto fatto finora e considerando le condizioni di ristrettezza a cui siamo sottoposti per via della crisi generale che attanaglia anche le istituzioni, personalmente ritengo che finora abbiamo fatto un buon lavoro; il primo anno di amministrazione abbiamo verificato l’intera situazione, siamo riusciti a non sforare il Patto di stabilità, quindi la situazione delle casse comunali non è al negativo, nonostante non vi siano grandi fondi di cui potere disporre. E’ stato inoltre importante il processo che abbiamo iniziato di miglioramento dell’intera macchina burocratica; miriamo al potenziamento dell’ufficio tributi e dell’ufficio Tecnico. Quest’anno ci siamo aggiudicati l’avvio dei cantieri scuola che ci hanno impegnato non poco, raggiungendo gli obiettivi di portare nuove opere a Motta e di dare un servizio di assistenza a circa 90 operai, ovvero ad altrettante famiglie. E’ ovvio che non ci si ferma solo a quanto fatto ma stiamo programmando ancora e ci proponiamo nuovi obiettivi. Tra quelli che reputo più importanti – precisa Giuffrida - da mettere in conto per il futuro c’è sicuramente il progetto di illuminazione della strada provinciale 13, dal cimitero fino alla zona ‘Ninfo’. Il progetto a cui tengo di più è certamente quello della realizzazione di piazza Duca d’Aosta, nel nostro Belvedere che cercheremo di far diventare veramente il ‘salotto della città’, da dove accogliere i visitatori e di cui poter godere in prima persona come residente. Sotto la zona Ponte abbiamo intenzione di eseguire un progetto che vedrà nascere un grande parco comunale che arriverà fino al Calvario, dove vogliamo realizzare anche un palazzetto dello sport o , al coperto, da mettere a disposizione della comunità e soprattutto dei tre rioni affinchè abbiano finalmente un luogo più consono dove potersi allenare. Un altro mio sogno – continua il sindaco - è la creazione dell’outlet, lo stiamo pensando in un’area all’uscita dell’autostrada Ct-Pa allo scopo importantissimo di poter dare a Motta uno slancio economico sulla strada delle attività commerciali. Ci impegneremo molto per questo. Non posso però non sottolineare che siamo in un periodo difficile; non avremo appuntamenti estivi a parte quelli legati alla festa per S. Anastasia e purtroppo anticipo già che anche il Natale mottese sarà sobrio: abbiamo previsto soltanto l’albero in piazza e niente illuminazione per le strade. I tagli si ripercuotono anche a livello assistenziale come ad esempio l’assistenza ai disabili che non siamo in grado di sostenere in questo momento, e abbiamo dovuto ritoccare anche altre voci di Bilancio al fine di non mettere in crisi la situazione economica della città. Ciò nonostante – conclude Giuffrida - voglio sottolineare che si tratta di sacrifici che ci ritroviamo a dover fare oggi a causa della crisi generale che coinvolge tutte le istituzioni, sarà nostro impegno fare di tutto per poter rientrare su tante voci che attualmente abbiamo dovuto restringere”. LA SVOLTA Luglio / Agosto 2011 www.lasvolta.it Speciale Motta Sant’Anastasia “Cittadini...viva Sant’ Anastasia!” In arrivo una delle feste religiose più perseveranti della Sicilia di Mariella Palmeri O gni paese ha una storia da raccontare e le tradizioni che scandiscono la sua vita, sono quella storia viva, vera, che merita di essere raccontata e che, impavida, conserva prepotente un posto nel cuore di ogni paesano. Le feste patronali, esempio di devozione decisa e inflessibile, si collocano al primo posto di un popolo che, benché orientato al continuo e rapido cambiamento di una vita sempre più frenetica, dimostra e sa dimostrare di non aver perduto il senso di orientamento genuino, autentico, che lo riporta direttamente a quella tradizione religiosa, che non è mai una qualunque bensì quella che sente ancora di diritto sua. Una delle feste religiose più perseveranti della Sicilia è la festa a Sant’Anastasia, amata patrona del comune di Motta Sant’Anastasia, sede del nostro giornale. La sua storia è la storia di una giovane e bellissima donna convertita, da Crisogono, al cristianesimo. Alla morte della madre, le venne ordinato dal padre di sposare un nobile cittadino romano di nome Publio che, scoperto il suo desiderio di aiutare i poveri, la fece rinchiudere in casa, proibendole di uscire. Alla morte di Publio, le fu restituita la libertà che le permise di continuare a soccorrere i più bisognosi. Dopo svariati tentativi volti a farle rinnegare la sua religione, fu rinchiusa nelle prigioni sotto regime di carcere duro, ma la sua bellezza non sfiorì. Fu per questo condannata a morte e imbarcata insieme ad altri centoventi condannati, ma anche questa volta la bella Anastasia riuscì a sfuggire alla morte, grazie a Santa Teodora che le venne in soccorso. Fatta arrivare sull’isola di Palmaria, il 25 Dicembre del 1304, fu bruciata sul rogo. Il suo corpo fu seppellito a Zara e poi trasferito a Costantinopoli. Si narra che, dopo più di mille anni, Don Giuseppe, un monaco mottese, trovandosi a Roma per ricevere la benedizione dal Papa Gregorio XII, chiese di poter avere una reliquia di Sant’Anastasia. Ottenne, dopo tante suppliche, un pezzettino d’osso di un avambraccio e durante il viaggio di ritorno a Motta, il monaco, arrivato al torrente Mendola, fu obbligato a fermarsi perché il cavallo non si muoveva più, contemporaneamente le campane della Chiesa Madre si misero a suonare. A questo punto il cavallo si mosse e le campane continuarono a suonare a stormo. Era I festeggiamenti di S.Anastasia patrimonio d’Italia. Premiati dal ministro Brambilla M otta S.Anastasia, su segnalazione del presidente della Provincia, Giuseppe Castiglione, è sempre più presente nel circuito turistico nazionale, per i festeggiamenti di Sant’Anastasia avendo ricevuto dal ministro del Turismo Michela Brambilla il premio alle manifestazioni culturali che contribuiscono a valorizzare al meglio l’immagine dell’Italia. Il riconoscimento conferito dal ministro si inserisce in “Patrimonio d’Italia” il nuovo marchio presentato a Roma e dedicato alle tradizioni d’eccellenza nel nostro Paese che riescono a generare nuovi flussi turistici. Solo trentaquattro in tutt’Italia le manifestazioni premiate dal ministro Brambilla, in quanto si sono distinte a livello nazionale per la capacità di mantenere vivo il folclore del proprio territorio, adeguando le rappresentazioni tradizionali al mutamento dei tempi, nel rispetto degli animali e dell’ambiente, e incentivando la partecipazione di turisti e visitatori. “Grazie alla grande fede della cittadinanza e dell’operosità dei nostri Rioni - ha dichiarato il sindaco Angelo Giuffrida - la festa di Sant’Anastasia è diventata, oltre ad un momento di subblime atto di fede, anche un grande momento di importante rievocazione storica, con costumi, scenografie e coreografie ispirate al periodo medievale, attorno al quale ruotano i fatti e le leggende più importanti della storia del paese. Un riconoscimento che oltre a gratificare la cittadinanza di Motta, nello specifico premia i Rioni ed i suoi gruppi folkoristici ormai noti in tutto il modo”. 7 l’agosto del 1408. Ad oggi, però, non è la stessa reliquia ad essere venerata. Infatti, messa in dubbio l’autenticità della “vecchia”, nel 1703 viene donata ufficialmente alla Chiesa di Motta una “nuova” reliquia, certificata, questa volta, e con l’autentica del sigillo di Papa Clemente XI. La reliquia consiste in un frammento d’osso di gamba sistemato in un avambraccio d’argento conservato nella Chiesa Madre di Motta Sant’Anastasia. La tradizione popolare festeggia, così, la sua patrona nelle tre giornate del 23-24 e 25 Agosto, non dimenticando di riservarle un pensiero nel giorno del Santo Natale, giorno che commemora il suo martirio. In ogni festa patronale, l’importanza del momento religioso si intreccia e si rispecchia anche nelle attività parallele a sfondo culturale, ricreativo o folcloristico, poiché tutti momenti di aggregazione sociale. La festa di Sant’Anastasia mantiene, per l’appunto, un legame fortissimo con le sue tradizioni folcloristiche volte a celebrare la propria patrona. Più esattamente ci si imbatte in tre gruppi rionali di antica tradizione. Questi, ad semplici aggregazioni di giovani gruppi di sbandieratori, musici e majorettes, si portano dietro una storia di grande fascino poiché corrispondente alla storia del suo paese e al suo crescendo. Sin dall’inizio del XVI secolo tra i giovani mottesi si era evidenziata la volontà di distinguersi in consorterie contadine e maestranze con un progressivo popolamento del borgo, premessa naturale per la formazione del Comune, che avvenne nel 1820. Nascevano in questo periodo due fazioni: i campagnoli, noti come rione Vecchia Matrice, e i Maestri, veri partiti della vita amministrativa del paese. Attorno al 1880, si formò un terzo partito, denominato Panzera, appendice dei campagnoli nella vita amministrativa paesana ma partito a sé per la Festa di Santa Anastasia. I Maestri tenevano la Piazza, i Campagnoli la zona della Matrice e i Panzera la zona Sud del paese. Solo dopo il 1968, per le mutate esigenze demografiche e urbanistiche del paese, si sentì il bisogno di ridefinire il tessuto sociale e culturale di Motta e si formarono i tre rioni, ad intesi: Giovani Maestri, Vecchia Matrice e Panzera. Con i loro colori simbolo, ogni anno, dipingono la festa della santa Patrona con una miscela sì di folclore, ma anche giocosa rivalità, ad oggi sentita dal popolo mottese nella sua veste meno autentica, e dunque non più di appartenenza a borghi cittadini, ma sicuramente forte come allora seppur per ragioni diverse. Nelle tre giornate di festa si puó assistere anche ad un imponente corteo storico, volto a raccontare la storia del suo paese e della sua patrona. Poi ancora si possono ascoltare e mirare le canderole a festa, muoversi a ritmo di cantate, anche queste tripartire per rione, volte a celebrare il giro della Santa fra le vie del suo paese. Non mancano ancora gli spettacoli folcloristici e i fuochi pirotecnici. Dato l’arrivo imminente, non resta così che augurare buona Festa ai cittadini di Motta Sant’Anastasia. 8 S p eciale E state 2011 www.lasvolta.it Luglio / Agosto 2011 LA SVOLTA Partire o restare non importa, la parola d’ordine è “relax” il Sottosegretario Martini in una nota del Ministero poiché i pericoli derivanti dai massaggi effettuati da ambulanti senza preparazione, senza il rispetto di norme igieniche e al costo di pochi euro possono essere molto seri e sono spesso sottovalutati dai cittadini. Per questo chiedo la collaborazione dei Sindaci dei Comuni interessati, oltre che dei gestori di tutti gli stabilimenti balneari, affinché collaborino nel rispetto della legalità”. Non tutti i cittadini concordano col sottosegretario, visto che qui in Sicilia l’abitudine a farsi massaggiare, alla faccia delle regole igieniche era, fino allo scorso anno, molto diffusa in spiaggia. di Silvia Calanna S arà quell’atmosfera frizzante, sarà il dolce far niente, ma agosto è il mese più atteso dell’anno, almeno qui a Catania, dove non basta guardare il mare da “u’ Passiaturi”, ma è necessario mettere i “piedi a mollo” per capire che la vacanza è arrivata. L’obiettivo resta per molti “staccare la spina”, poco importa se si parte o si resta in città, se si va al mare ad Aci Castello o Aci Trezza, alla Plaia o alla Scogliera, o addirittura se si va in villeggiatura nei paesi etnei. La parola d’ordine rimane il relax, un comune sentire che trova conferma anche nella scienza. Il dottor Holik, docente dell’Università di Boston, conferma che l’estate fa bene alla salute. I raggi solari possono evitare numerose malattie debilitanti, grazie all’attività immunologica della vitamina D, sintetizzata dalla nostra pelle quando siamo esposti. E ancora “... Non è il sole che cura, è la carenza di raggi che fa ammalare”, scrive il ricercatore dell’American Association for the Advancement of Sciences, Fabio Marchesi, nel suo libro “La luce che cura”. Lasciata la stagione “triste” alle spalle, dunque, in Sicilia sembrano tutti concordi con la scienza: il sole e il mare, e più in generale l’estate e le vacanze, fanno bene al corpo e alla mente, favoriscono il relax, migliorano il rapporto di coppia, incrementano il buonumore e ci rendono più disponibili nei confronti di chi ci sta attorno. Ma attenzione, delle vacanze bisogna farne buon uso, altrimenti si rischia di ritornare ai vecchi ritmi insoddisfatti e più “stressanti” di prima. VOGLIA DI EVASIONE Il mare: Bandiera Blu 2011 per 6 spiagge siciliane La Fondazione per l’Educazione Ambientale ha promosso a pieni voti sei spiagge siciliane. Questi i mari considerati più puliti: in provincia di Messina figura Lipari (Acquacalda e Marina di Canneto), a Catania “Bandiera blu” per Fiumefreddo di Sicilia (Marina di Cottone), a Ragusa per Ispica (Santa Maria del Focallo), Pozzallo e Marina di Ragusa. Infine, ad Agrigento, premiata la spiaggia di Menfi. Bandiera Blu 2011 è il riconoscimento internazionale, istituito nel 1987, assegnato alle località turistiche balneari che rispettano “criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio”. A Catania, però, la “Plaia” e la “Scogliera” sembrano comunque farla da padrone, grazie alla presenza dei lidi attrezzati, che fungono anche da ritrovo notturno. In alternativa vi sono le tre spiagge libere comunali, anche se, a detta dei bagnanti, sono dotate di servizi ancora lontani da quelli offerti dalle spiagge non a pagamento del resto d’Italia. Dove si va in vacanza? Grecia, Croazia, Spagna e Turchia tra le mete gettonate Secondo una ricerca Doxa, gli italiani preferiscono le mete vicine e fanno vacanze più corte rispetto allo scorso anno, mediamente solo una settimana. Per i vacanzieri catanesi in particolare, quest’anno, oltre le abitudini, cambiano le destinazioni di viaggio. Una ricerca di Sicilia Travel No Stop, rivela che le mete più gettonate non sono più l’Egitto e la Tunisia ma la Grecia, la Croazia, la Spagna e la Turchia. Si opta per il pacchetto “all inclusive”, che permette un risparmio notevole, e sempre più spesso si parte in coppia o con gli amici. Le famiglie invece, soprattutto le più numerose, preferiscono le crociere settimanali, con un occhio di riguardo a quelle nel Mediterraneo, o le case di villeggiatura al mare, soprattutto nelle coste del messinese, del ragusano e del palermitano. Sempre in auge Taormina e Giardini Naxos, in cui il turismo non sembra conoscere crisi. Aumentano le prenotazioni on line dei più giovani grazie alla diffusione di siti web collaudati che offrono promozioni dell’ultimo minuto. In molti però rimangono a Catania, tra la Plaia e la Scogliera, a godersi la movida notturna e il calendario estivo promosso dal Comune di Catania e da quelli limitrofi. Dove andare per chi rimane in città Non si può non tenere conto che numerose famiglie, a causa della crisi economica, non faranno le vacanze fuori porta. Per chi resta in città, il Comune di Catania e quelli limitrofi propongono dei cartelloni di eventi che contemplano musica, teatro, cinema e spettacoli per tutti i gusti. Le iniziative del Comune di Catania, nei mesi di agosto e settembre, sono concentrate nelle vie del centro storico con protagoniste Piazza Teatro Massimo e le limitrofe vie Landolina, Pulvirenti, Piazza Università e la Villa Bellini dove si svolgeranno eventi musicali: dal rock al blues, dalla musica classica al jazz. Ritornano in voga anche gli edifici storici: il Palazzo della Cultura (con spettacoli teatrali e musicali), il Castello Ursino (con i concerti dell’Istituto musicale Vincenzo Bellini) e il Teatro greco romano di via Vittorio Emanuele dove andranno in scena le attese tragedie greche. Anche le piazze si animano: Piazza Consiglio d’Europa e Piazza Scammacca ospitano nelle ore serali concerti live ed eventi collaterali come il “Pizza Fest”. Pausa però dal 14 al 19 agosto in cui nessun evento è previsto in cartellone. Il Comitato Operatori Centro Storico, costituito recentemente da parte di alcuni imprenditori, lamenta però una movida troppo relegata ad alcune zone del centro storico, e propone una vita notturna più regolata e una riqualificazione complessiva che tocchi tutte le vie del centro e che riesca ad attrarre più cittadini e turisti. In alternativa, non mancano le passeggiate nelle location d’eccezione di Aci Trezza e Aci Castello che, tra lidi, i più attrezzati, e manifestazioni in piazza hanno sempre registrato il pienone. Per chi invece volesse prendere un po’ di aria fresca e godersi i numerosi eventi in cartellone nei paesi etnei, Milo, Nicolosi, Pedara, Trecastagni, Zafferana etnea, Mascalucia, Belpasso, Aci Bonaccorsi e Motta S. Anastasia sono tra le mete da preferire. Da segnalare due eventi di rilievo nel mese di agosto: il Lennon Festival a Belpasso, la kermesse musicale di artisti emergenti, e le storiche feste medievali di Motta S. Anastasia. LE REGOLE DELL’ESTATE 2011 In spiaggia: Divieto di massaggi abusivi Ricordate le donne, di origine orientale, munite di cappello e olio intente a camminare per le spiagge del litorale sabbioso offrendo massaggi ai bagnanti catanesi al modico costo di 5 euro? Scordatele perché da quest’anno è entrata in vigore, con pubblicazione sulla G.U. del 13 luglio, l’ordinanza del Sottosegretario alla Salute Francesca Martini dal titolo “Tutela dell’incolumità pubblica dal rischio derivante dall’esecuzione dei massaggi lungo i litorali”. L’ordinanza, già discussa, vieta i massaggi abusivi sulle spiagge perché “mettono a repentaglio la salute dei cittadini”. “Sono convinta che costituisca una tutela importante per la salute delle persone - dichiara Come vincere il caldo Arrivano dal Ministero della Salute le regole d’oro per combattere le ondate di calore: - Non uscire all’aria aperta tra le 11 e le 18 ed evitare nelle stesse ore di mettersi in viaggio in auto; - Non fare attività fisica intensa; - Non fare la doccia fredda subito dopo essere stato in ambienti molto caldi; - Proteggere la pelle, il capo e gli occhi dai raggi del sole; - Bere almeno 2 litri di acqua al giorno anche in assenza di sete. Se non necessario evitare anche l’assunzione di acque oligominerali - Mangiare molta frutta (fragole, meloni e agrumi) e verdure colorate (peperoni, pomodori, lattughe e carote), evitare alcolici e bevande a base di caffeina; - Fare piccoli ma ripetuti pasti; - Fare attenzione alla conservazione degli alimenti perché il caldo favorisce la contaminazione; - Non esporre i farmaci a temperature superiori a 30° e riporli in frigo ove possibile; In Casa: - Tenere le finestre chiuse di giorno e aprirle di notte; - Oscurare i vetri delle finestre esposte al sole; - La temperatura ideale in casa è 24-26° anche se si ha il condizionatore. Il ventilatore non deve essere indirizzato direttamente sulle persone perché quando la temperatura dell’ambiente supera i 32° si possono verificare fenomeni di disidratazione. In auto: - Non lasciare, anche se per poco tempo, animali o persone nelle auto in sosta; - Usare tendine parasole; - Fare arieggiare (magari aprendo entrambi gli sportelli) l’auto prima di guidarla. CURIOSITA’ Il Ferragosto Il Ferragosto, giorno dedicato tradizionalmente alle gite fuori porta, deriva letteralmente dal latino “feriae Augusti” (riposo di Augusto, imperatore romano). Questa festa pagana, istituita per celebrare la raccolta dei cereali, fu per molto tempo simbolo della “bella vita”, fatta di banchetti ed eccessi di ogni sorta. La festività era così radicata nella cultura del tempo che la chiesa decise di cristianizzarla. Nel VI secolo, il “riposo di Augusto” venne trasformato nella giornata di celebrazione della Madonna Assunta. In tutte le province siciliane, infatti, il 15 agosto si festeggia con processioni religiose all’insegna della tradizione. Ma perché a Ferragosto si fa il bagno di mezzanotte? Pochi possono immaginare che, lontano dalla frivolezza della notte del 14 agosto, il bagno di mezzanotte deriva dal principio religioso di purificazione attraverso l’acqua. Sicilia: affluenza turisti in calo. Solo Trapani con un volume turistico pari al 13,44% in più di Elvio Tomaselli “ Manca una strategia siciliana per il turismo nostrano, manca un’azione politica turistica che coinvolga l’intero popolo siciliano, l’intera Sicilia. E, viceversa, predomina la pretesa di fare turismo cancellando o mortificando, innanzitutto, la identità siciliana. Si sottovaluta il fatto che, se opportunamente valorizzata, la forte caratterizzazione in senso siciliano della nostra offerta turistica potrebbe convogliare in Sicilia milioni e milioni di turisti in più. Riteniamo che ben pochi operatori e politici, - con grosse responsabilità operative nel settore turistico in Sicilia - abbiano avuto modo di pubblicizzare il fatto che fra le peculiarità del territorio siciliano c’è quella di essere il più grande parco archeologico del Mondo. Questa omissione non è sempre dovuta a cattiveria. Spesso è dovuta a semplice ignoranza”. Espresso, in questo estratto da una nota dell’FNS (Fronte Nazionale Siciliano), il rammarico per una attività essenziale del territorio siculo, quella turistica, che rispetto agli scorsi anni patisce un affievolimento della sua forza d’attrazione nei confronti dei visitatori stranieri. Tuttavia, inverosimilmente, secondo le statistiche rilevate dall’Expedia (servizio internet dedicato al turismo), la Sicilia si colloca al primo posto in Europa tra le mete di villeggiatura anelate dai turisti. L’interrogativo in merito a questo scarto paradossale sorge spontaneo ed è lo stesso FNS a darne una risposta: “Perché la Sicilia continua a perdere colpi nonostante le sue grandi potenzialità? Ciò è dovuto principalmente a causa di una serie di carenze culturali, politiche ed organizzative che impediscono, sempre e comunque, alla Sicilia di sviluppare maggiormente le proprie potenzialità turistiche”. Passando ai dati numerici, nel quadriennio 20062009 nell’Isola si registra mediamente il 30% di turisti in meno, con picchi del 50% nella costa Acese. Tra le città che meno in assoluto hanno risentito del flusso turistico, vanno menzionate Cefalù e Taormi- na, che hanno visto ridurre il proprio giro d’affari solo dello 0,40 %. Il bilancio turistico di quest’anno sarebbe quasi del tutto negativo, se non fosse per la provincia di Trapani, la quale in totale controtendenza, ha fatto registrare una spinta economica positiva, pari al +13,44%. ‘’I numeri parlano chiaro – afferma Mimmo Turano, presidente della Provincia di Trapani – e testimoniano il successo delle politiche di sviluppo turistico messe in atto dalla nostra amministrazione. Il nostro territorio, grazie alle sue bellezze naturalistiche, storiche e architettoniche, ma anche ai grandi eventi internazionali, attira un turismo crescente e qualificato che porta sviluppo, muove l’economia e provoca un indotto considerevole. In un periodo di crisi economica, immobilismo e stagnazione, la nostra Provincia offre un esempio positivo e virtuoso di buona politica e strategie mirate’’. LA SVOLTA Luglio / Agosto 2011 Catania & Hinterland www.lasvolta.it 9 CATANIA. IV Municipalità: istituzionalizzare il “Mercato del Contadino” La richiesta parte dai consumatori residenti nella zona Barriera-Canalicchio, di avere prodotti di qualità a prezzi concorrenziali di Antonio Nicolosi I stituzionalizzare il “Mercato del Contadino” nel territorio della IV^ Municipalità. La mozione, presentata dal Consigliere della IV Municipalità prof. Vincenzo Crimi, scaturisce dall’esigenza dei consumatori residenti nella IV Municipalità di BarrieraCanalicchio, di avere prodotti di qualità a prezzi concorrenziali. La Piazza “I Vicerè” ben si predispone per l’organizzazione del “Mercato del Contadino” offrendo ampi spazi e un’ampia area da utilizzare come parcheggio. Durante questa iniziativa vengono messi in vendita a prezzi calmierati, prodotti di ortofrutta, caseari e preparati alimentari di aziende operanti nella provincia di Catania. Da un lato la miglior qualità del prodotto alimentare venduto e dall’altro prezzi più convenienti per gli stessi consumatori. L’intento del Consigliere Crimi è quello di rendere questo “Mercato del Contadino” un appuntamento mensile fisso da svolgersi a titolo definito preferibilmente in Piazza “I Vicerè” o in qualsiasi altra area idonea presente nel Territorio della IV Municipalità di Barriera-Canalicchio con il concorso naturalmente dell’Amministrazione Comunale e di quella Provinciale. Nella organizzazione del “Mercato del Contadino”, ricorda il Consigliere Crimi la CIA (Confederazione Italiana Agricoltura) offre un supporto tecnico molto importante sia perchè gli espositori che intervengono sono iscritti alla CIA, sia perchè la stessa, sottolinea Crimi, ha il compito di controllare e valutare i prodotti che vengono messi in vendita. Oltre il controllo sulla qualità c’è anche un controllo sul prezzo effettuato dall’Associazione dei Consumatori affinché non si verifichi una oscillazio- ne eccessiva, in alto o verso il basso, del prezzo dei prodotti agricoli offerti ai consumatori. Una formula quella del “Mercato del Contadino” importante sia per i produttori, che con questa formula hanno la possibilità di vendere più facilmente i loro prodotti agricoli superando gli effetti negativi causati dalla crisi economica, sia per i consumatori che così hanno l’opportunità di comprare prodotti più sani e sicuri oltre che economicamente più favorevoli. Il Consiglio della IV Municipalità ha approvato la mozione presentata dal Consigliere Crimi predisponendo una deliberazione trasmessa all’Amministrazione Comunale affinchè la stessa ne valuti la fattibilità e la realizzabilità. La speranza è che questa proposta possa avere presto un seguito diventando un appuntamento mensile importante non solo per i residenti nella IV Municipalità, ma per tutti coloro che sono amanti del mangiar sano a un prezzo concorrenziale. BELPASSO. C’era una volta...l’intimo Una entusiasmante mostra “Pizzi e Ricami nelle notti di un tempo” di Maria Sambataro O rganizzata dal Circolo Culturale Femminile Athena di Belpasso col patrocinio del Comune, l’originale mostra di intimo antico ha avuto luogo presso i locali della Casa del Lampionario – Palazzo Russo Giusti della cittadina etnea. Ad inaugurarla il primo cittadino, Alfio Papale, che ha sottolineato il contributo svolto dal noto Circolo nel rendere dinamica e vivace la vita culturale belpassese. “Abbiamo voluto proporre questa esposizione per rivivere il passato sul filo di una tradizione tipicamente siciliana – ha dichiarato la presidente del Circolo Pina Pappalardo – I capi esposti svelano segreti di una società che non c’è più; ci rimandano al tempo delle no- La presidente C. C. Athena, Pina Papalardo e il sindaco di Belpasso, Alfio Papale stre nonne e, forse anche, delle bisnonne. Nel presentarli abbiamo voluto condividere con i visitatori della mostra un’emozione rispettosa di un tempo e di una delicata femminilità, quasi una carezza sulla memoria e sulla vita futura”. La mostra è stata apprezzata dal numeroso pubblico di visitatori (soprattutto visitatrici) che è rimasto stupito dalla bellezza dei capi e dall’impegno profuso dalle socie dell’Athena nell’allestimento. Un tuffo nel passato per capire di più come si viveva una volta, un mondo, l’intimo antico, che ci fa sorridere e ci affascina; niente nostalgia, ma omaggio al bello anche se di un’altra epoca, perché il bello è sempre di moda e la lingerie elegante è sempre affascinante: evoca pensieri e fantasie a volte candidi a volte intriganti. Tra i capi erano presenti molte camicie da notte, mutandoni, cuffiette, vestaglie e completini da battesimo. Tra i più originali, una camicia da notte da uomo in lino con lievi ricami, fine Ottocento; un completo da notte in seta con ricami e inserti in pizzo Rinascimento; mutandoni in cotone con pizzo sangallo e decori in seta plissettata; una mutanda da parto con delicato pizzetto in filo d’ago; un reggiseno in seta e pizzo Rinascimento con sapienti trapunti di sostegno; una camicia da notte in lino grezzo tessuto a mano con ricami a punto occhiello; una soffice camicia plumetis di cotone anni Venti; un porta enfant in pizzo d’organza da battesimo; mutande in cotone e seta con intriganti inserti di pizzo, anni 40; una camicia in lino con alta balza ricamata ad intaglio e con rosoni in filo d’ago anni 20; un pagliaccetto di seta con soggetti siciliani ricamati a punto croce; ; una camicia da notte in seta con arricciatura e sprone ricamato anni 30; mutandoni in cotone e pizzo sangallo rivoltati e … rivissuti. Ogni capo raccontava la sua storia: storie di languide attese, di desideri inespressi, di speranze; capi confezionati pensando al grande giorno del matrimonio, ai grandi eventi della vita, al piacere di esibirli. In tutti si sentiva palpitare il sentimento dell’amore unito a quel sottile desiderio di essere desiderabili. Quale effetto una simile mostra possa avere sulle giovani donne di oggi difficile da stabilire. Di certo si sorride di fronte a quei capi fintamente casti in cui si cela molta voglia di sedurre; nulla però osta indossarli e scoprire in privato l’effetto che fanno. BRONTE. Firmato il protocollo d’intesa tra il Comune e Confindustria L’accordo promuoverà la cittadina brontese a livello nazionale ed internazionale di Elvio Tomaselli “ Il protocollo faciliterà la concertazione tra gli operatori socio-economici e le istituzioni pubbliche e private locali e territoriali. Sarà altresì utile a sviluppare un rapporto di collaborazione e scambio sinergico di informazioni tra il Comune di Bronte, che metterà a disposizione la conoscenza del territorio e dei diversi siti produttivi e Confindustria, la quale favorirà la promozione dell’area di Bronte a livello nazionale ed internazionale, mettendo a disposizione la sua rete di relazioni con soggetti pubblici e privati su tutto il territorio italiano e fornendo i supporti tecnici necessari”. Suddetto protocollo d’intesa, cui il primo cittadino Pino Firrarello fa riferimento, è stato recentemente sottoscritto presso la sala conferenze della Pinacoteca “Nunzio Sciaravello”, alla presenza del presidente di Confindustria Domenico Bonaccorsi e a cui hanno preso parte il vice presidente di Confindustria Catania, Angelo Di Martino, il direttore di Confindustria Catania Franco Vinci, l’assessore provinciale Filippo Gagliano, il presidente del Consiglio comunale di Bronte, Salvatore Gullotta l’assessore alle Attività produttive del comune di Bronte, Nunzio Castiglione, l’ex sindaco di Bronte Salvatore Leanza e diverse personalità legate alla realtà industriale brontese. “Oggi l’occupazione – segue il sindaco Firrarello – è garantita dalle attività produttive, cui bisogna fornire sostegno e stimolo. Confindustria può fare molto ad iniziare dall’aiuto alle imprese che chiedono finanziamenti per acquistare i capannoni dell’area artigianale che il Comune vuole vendere”. “La Provincia - aggiunge l’assessore Gagliano - con il presidente Castiglione ha dimostrato di essere al fianco delle imprese grandi e piccole. Presto in Consiglio provinciale sosterremo il Piano di sviluppo socio economico, propedeutico al Piano territoriale, chiamato a fornire il necessario impulso”. Conclude l’intervento l’ex sindaco del comune di Bronte, Salvatore Leanza, il quale sottolinea l’importanza della formazione di un consorzio che stia alla base di questo nuovo processo di sviluppo industriale: “Per gestire al meglio la zona artigianale ed aiutare gli imprenditori è necessario costituire un consorzio. Non dimentichiamo che a Bronte oltre a pistacchio e tessile esiste anche l’industria del turismo”. MOTTA SANT’ANASTASIA. Convegno organizzato dalla FIDAPA Assistenza fiscale Assistenza Agricola Assistenza di Patronato Assistenza e Consulenza legale Sgravi e Ricorsi per Cartelle esat. Reupero crediti - Condomini Presso il Centro C.A.A.F. Via Roma, 9 (Sottostrada ) 95040 Motta Sant’Anastasia (CT) Tel / Fax 095 306617 Consulenza legale Consulenza medica specialistica Diagnostica per immagini Valutazione danni al mezzo Carrozzeria convenzionata Presso il Centro C.A.A.F. Via Roma, 9 (Sottostrada ) 95040 Motta Sant’Anastasia (CT) Tel / Fax 095 306617 Presso la sala “Loredana Modica” sede de La Svolta “Il ruolo della donna nell’informazione” di Maria Luisa Caruso N ella sala “Loredana Modica” sede del nostro Periodico regionale “La Svolta”, si è tenuto un convegno organizzato dalla sezione locale della FIDAPA con la collaborazione della nostra redazione. Il tema del convegno, “Il ruolo della donna nell’informazione”, ha coniugato perfettamente le priorità e gli interessi degli organi che hanno realizzato l’evento. Infatti, la FIDAPA (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari) è un movimento di opinione e di promozione della donna, pertanto il suo operato ruota intorno alla qualificazione della figura femminile, analizzata, in questo caso, nel suo ruolo professionale nel mondo dell’informazione, di cui “La Svolta” fa parte. Il tema è stato presentato brevemente dalla Presidente della sezione FIDAPA di Motta S. Anastasia, Rossella Attinà e dall’Editore de “La Svolta”, Sebastiano Di Mauro. Tra i relatori: Monica Adorno, giornalista e direttore responsabile de “Il Mercatino” e Francesca Aieri Rinella, giornalista e collaboratrice del “Giornale di Sicilia”, Lella Seminerio, giornalista e caporedattore del supplemento de “La Svolta”. Molto prima dell’invenzione della stampa a caratteri mobili da parte di J. Gutenberg (1455), comunicare con gli altri e tramandare ai propri posteri notizie di fatti accaduti è stata, fin dalla preistoria, un’attività molto praticata dall’uomo. Dai graffiti delle caverne e dalle pergamene si passa, grazie al progresso e alle sue conquiste, alla carta stampata. “Nel 1600 – afferma la dott. ssa Seminerio – cominciano a circolare i primi giornali che da settimanali diventano quotidiani”. L’intervento della dott. ssa Seminerio prosegue con la citazione di Eleonora Fonseca Pimentel, donna intellettuale, eroina della Rivoluzione Partenopea del 1799, giornalista e direttrice di talento, di Anna Kuliscioff, di Teresa Sensi e di Oriana Fallaci, giornalista e autrice di fama planetaria. Monica Adorno, la quale opera anche presso il Comitato Nazionale Pari Opportunità, vive la propria professione di giornalista come una conquista e definisce il mondo dell’informazione “quarto potere”. “Come ogni altra professione – dichiara – anche quella giornalistica è stata per molto tempo chiusa alla donna, la quale doveva occuparsi solo della casa e della famiglia”. Dunque, solo a piccoli passi la donna riesce ad entrare nel mondo giornalistico nel quale avrà modo di dimostrare il proprio talento. L’ultimo intervento è quello di Francesca Aieri Rinella, giovane giornalista che esprime tutto il disagio di una professione vissuta da precaria e al tempo stesso la speranza di veder sorgere un giornalismo nuovo che dia spazio ai giovani appassionati della carta stampata e desiderosi di fondare su di essa il proprio futuro. Arte & Cultura 10 www.lasvolta.it Luglio / Agosto 2011 LA SVOLTA ARTE Successo per “Taormina a 5 stelle vista mare” con Enrico Guarneri e Manuela Villa Continua il prestigioso cartellone di spettacoli all’interno della rassegna “Etna in Scena” al teatro antico di Zafferana Etnea di Giuliana Sotera L a prestigiosa rassegna “Etna in scena” edizione 2011 prosegue con un cartellone ricco di eventi e manifestazioni. Nella sezione dedicata al teatro, grande successo per la commedia “Taormina a 5 stelle vista mare” con Enrico Guarneri e Manuela Villa. L’attore catanese, amato dal pubblico siciliano per aver interpretato “Litterio Scalisi” personaggio che l’ha reso celebre, anche in questa nuova commedia teatrale ha regalato al numeroso pubblico intervenuto, oltre due ore di sane risate e gags senza soluzione di continuità. Location immaginaria della commedia, un albergo a 5 stel- le di Taormina. Nel primo atto Guarneri interpreta un personaggio politico preso solo dalla cura dei propri interessi personali a dispetto del bene pub- blico. Esilarante anche l’interpretazione degli attori Cosimo Coltraro e Vincenzo Volo, che hanno affiancato Guarneri sul palco. Nel secondo atto stessa location ma altra situazione: Guarneri è un uomo importante che si reca nell’albergo di Taormina per incontrare la sua focosa amante (interpretata magistralmente da Manuela Villa). La situazione precipita quando si scopre che l’amante è interessata solo ai suoi soldi e, per accaparrarseli, ne combina di tutti i colori anche con l’aiuto di un finto medico. Superlativa l’interpretazione di Guarneri, che riesce a tirare fuori anche dalle situazioni paradossali gli aspetti più buffi senza mai eccedere. Brillante anche l’intervento di Manuela Villa che con grande carisma coinvolge il pubblico con la sua interpretazione. La regia è di Guglielmo Ferro, catanese e figlio d’arte di due massime figure del teatro italiano: Turi Ferro e Ida Carrara. Durante la sua carriera registica ha diretto, tra gli altri: “Così è se vi pare” di Pirandello; “La tempesta” di William Shakespeare; “I Malavoglia”; “La Divina Commedia” traduzione in siciliano. CULTURA La scrittrice che fa conoscere la Sicilia nel mondo Melinda Miceli dedica due nuove opere ai più bei luoghi del Siracusano di Milena Martines U na giovane donna dall’aspetto teutonico, ma sicula fino in fondo, che ha fatto del suo immenso amore per la Sicilia, una vera missione. Scrive guide e libri sui più suggestivi luoghi della Sicilia, dalla paradisiaca Pantalica alla meravigliosa Valle del Belice, dalle fantastiche Gole dell’Alcantara, ai più bei siti del Siracusano. Da anni dedica la sua vita alla ricerca e alle continue esplorazioni di reperti, leggende inedite e sconosciuti misteri riguardanti l’ancestrale e maestosa Sicilia, per lei una delle terre più belle al mondo. E proprio al mondo, Melinda Miceli vuole mostrare le preziose meraviglie di questa terra incantata, scrivendo cataloghi e libri sempre più ricercati, allo scopo di esportare l’amore per la Sicilia, non solo al resto dell’Italia ma ai numerosi turisti, non a caso alcuni dei suoi libri sono interamente tradotti in lingua inglese, proprio per rendere fruibile la conoscenza della sua amata isola al resto del mondo. Nell’ultimo anno ha lavorato infaticabilmente a ben due opere, di cui una interamente dedicata alla splen- dida Siracusa, in cui mostra con accurata perfezione, le caratteristiche storico-urbane della città, descrivendone al meglio le prerogative artistiche, con spettacolari foto illustrative e scoperte inedite di una delle più antiche città greche. Il libro didattico è stato distribuito in tutte le scuole medie di Siracusa, per far scoprire ai giovani alunni, l’importanza e la bellezza della loro città. Altra opera pubblicata quasi contemporaneamente, il meraviglioso catalogo su Melilli ed i paesi Iblei, narrato con scorrevoli didascalie interessantissime e molto oculate tali da far riscoprire gli arcani tesori storicoartistici di un altro luogo meno conosciuto della Sicilia. Di sé la scrittrice afferma con convinzione: “Io mi sposto con la mia macchina fotografica pronta ad esplorare ed immortalare tutto ciò che merita, amo la natura, vivo per la natura ma anche per i beni storico - artistici della Sicilia. Solo tutto ciò è in grado di sublimare l’uomo, per me scrivere questo genere Note biografiche dell’autore: di libri è come una missione”. I lettori della Miceli sono sempre di più, segno che molto probabilmente il suo amore per la Sicilia, è davvero contagioso. Melinda Miceli, affermata autrice e fotografa d’agenzie giornalistiche ha vinto diversi premi letterari: Tra le sue opere ricordiamo Vita di passioni (antologia poetica) ed i rinomati saggi: “Itinerari Siciliani – Il lago di Lentini”, (giunto alla IV edizione), “Le gole dell’Alcantara, l’Anapo e Pantalica, il Ciane, Cavagrande del Cassibile, tra storia,archeologia e monumenti”, “Guida turistica di Galatro Terme”, “ Attraversando la nostra storia”, quest’ ultima oggetto di studio nelle scuole medie di tredici paesi della provincia di Siracusa. Giunta alla sua sesta pubblicazione, per le sue guide ha ricevuto 2 lauree honoris causa dall’università di Canterbury, Laurea in letteratura e filosofia, Laurea in giornalismo. Ha vinto il settimo premio al concorso nazionale di poesia Benito Montalto ed è inserita in numerosissime antologie poetiche italiane e dialettali. Collabora inoltre con il settimanale La domenica, la Sicilia, il quindicinale Informa Sicilia ed il mensile on line Agorà news.com dove redige la rubrica sul turismo. L’ultima fatica letteraria e fotografica, appartenendo all’autrice anche questa forma espressiva dell’arte dell’immagine, è la guida turistica: “Attraversando Melilli, terrazza degli Iblei”. In pubblicazione “ guida a Noto Barocca e l’Eloro”, Pantalica. Presenta anche eventi culturali e musicali quali “La giornata netina dell’arte “ e “ Lentini moda 2008”, ed ogni anno i quarti di finale di Miss Italia a Galatro Terme. Libri & Libri Teresa Petruzzelli “Storie di sesso e di ringhiera” Edizioni Aisara (pp. 128, € 14,00) U na casa di ringhiera in via Tagliatosto 18 e 20 di una città qualunque. È questo il punto da cui parte il testo di Teresa Petruzzelli “Storie di Sesso e di ringhiera”. Al suo interno ci vivono alcuni strani individui le cui storie si intrecciano e si fondono dando vita ad uno spaccato di realtà dai contorni surreali. C’è innanzitutto Bepi “il becchino, le sorelle “cioccolatine”, Marion e Gessica , il signor Piero, ex studente fuori sede che vive di rimpianti e macerie e la signora Maria dell’interno 18. Tra loro nascerà qualcosa, nonostante le reticenze di Piero, incattivito dalla vita e misantropo per necessità. Si tratta di personaggi disorientati, fragili, tormentati, scapestrati e spesso meravigliosamente ridicoli. Personaggi che cercano di sopravvivere con lavoretti saltuari per sbarcare il lunario. La signora Maria fa le pulizie da una ricca signora romena e, per cercare di conquistare il signor Piero, trasforma ridicoli vestiti dismessi della sua padrona, nel tentativo di risvegliare il desiderio, completamente sopito in Piero. Anche Piero fa lavoretti saltuari, ma solo per assicurare un buon tenore di vita al suo gatto malato di cancro. Marion e Gessica addirittura hanno una doppia vita: di giorno fanno le coriste blues in chiesa e la sera, per arrotondare, le prostitute. Che piega prenderà la vita di questi personaggi? E la storia tra Piero e Maria? Resisterà nonostante i tentativi di sabotaggio di Piero? A raccontare le ansie e le paure di questo gruppo variegato e pittoresco, tre signorine e una signora all’ultimo piano, che gestiscono “Radiosessione”, un’emittente in casa, come si faceva una volta. di Giuliana Sotera Thomas kanger “L’uomo della domenica” Edizioni Ponte alle Grazie (pp. 318, euro18,60) A rriva anche in Italia il quarto capitolo della serie di noir dello scrittore svedese Thomas Kanger con protagonista la detective Elina Wiik, impegnata, anche questa volta, a risolvere un intricato caso di omicidio. Ad essere uccisa ben 25 anni fa, una studentessa di nome Ylva, trovata morta tra i boschi della Lapponia svedese. Il caso si presenta subito in salita, perché dalla riapertura delle indagini, rimangono solo poche settimane per trovare l’assassino prima che il reato cada in prescrizione. A complicare ulteriormente la situazione, la scomparsa della bambina di Ylva subito dopo l’omicidio. Ma Elina possiede una carta in più rispetto a chi si occupa del caso venticinque anni prima: gli occhi di una donna. Soltanto lei può arrivare a capire chi era veramente Ylva e ricostruire l’esatto meccanismo che ha condotto alla sua morte. Una corsa contro il tempo che vedrà la detective Wiik fronteggiare ogni tipo di ostacolo, perfino i suoi superiori, che la vedono come una semplice pedina nella scacchiera dei loro giochi di potere. Una trama che si intreccia con la storia in parallelo della giovane Kari, un’orfana adottata in circostanze misteriose che, dopo la morte dei suoi genitori adottivi, si mette alla ricerca della sua vera famiglia. Due storie che viaggiano parallelamente, ma che sono destinate ad incontrarsi prima o poi per svelare un finale inaspettato che tiene col fiato sospeso il lettore dalla prima all’ultima pagina. LA SVOLTA Luglio / Agosto 2011 Spettacolo www.lasvolta.it 11 SPETTACOLO “Catania, talenti & Dintorni” edizione 2011 Premiata la moda e la fragranza dell’anno “Chloè in Love” di Giuliana Sotera C hiude i battenti anche l’edizione 2011 di “Catania, Talenti & Dintorni” il Premio Internazionale abbinato al Galà della Moda organizzato dalla Production Moda e Spettacoli e dall’associazione “Talenti & Dintorni”. Questa dodicesima edizione, dedicata al 150° anniversario dell’Unità d’Italia, è stata realizzata con il patrocinio della Camera Nazionale della Moda Italiana, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Regione e dell’Assemblea Regionale Siciliana, della Provincia, del Comune e dell’Università di Catania, la Fondazione Federico II. Sul palco bianco ai piedi della facciata barocca del Rettorato catanese – introdotti dai giornalisti Cinzia Malvini e Francesco Lamiani, affezionati conduttori della kermesse da diverse edizioni - hanno sfilato infatti rinomate griffe nazionali ch e oggi contribuiscono con creatività e qualità ad esportare il made in Italy e che per questo sono stati insigniti dell’ambito “Elefantino d’argento”. “Anche quest’anno “Catania, Talenti & Dintorni” ha avuto successo – ha affermato alla fine della manifestazione Agata Patrizia Saccone, direttore artistico della manifestazione – perché la nostra città è l’unica in tutto il Sud Italia a ospitare un evento così significativo per il comparto della moda e i suoi dintorni, appunto. Questo ci ha consentito di vantare l’alto patrocinio della Camera nazionale della Moda e della Presidenza del Consiglio dei Ministri, perché ciò che sfila sul palco è soprattutto la cultura italiana, e il nostro fashion show contribuisce con passione a valorizzarla”. E mentre gli occhi del pubblico ammiravano il fashion style, l’aria della piazza si profumava della “Fragranza dell’anno”, Chloè in Love, il cui premio è stato ritirato dai rappresentanti di “Coty”, la ditta distributrice: Elena Colombo e Roberto Lanfranchi. Composta dai profumieri Louise Turner e Nathalie Cetto- Gracia (Gi- vaudan), Love, Chloè è l’ultima nata delle fragranze Chloè. Una fragranza che rappresenta la celebrazione di una femminilità radiosa, generosa, spontanea. Una bellezza che contagia. La donna che indossa Chloè Love è una donna che ama la vita ed un suo sguardo invita al sorriso. Dal modo di camminare e in ogni movenza traspare il suo charm naturale. Una tradizione che esalta i fiori e sublima la classe del suo stile. “Per riprodurre la firma cipriata, abbiamo dovuto giocare con l’astratto e superare le insidie di un bouquet simbolico”, dichiara Louise Turner. L’esordio è un accordo di fiori d’arancio personalizzato da un tocco ghiacciato di pepe rosa. Vivace. Moderno. Energizzante come una passeggiata a passo veloce. La femminilità sprigionata da questo sublime eau de parfum si riflette anche nel suo flacone. Un flacone prezioso. Immerso in un bagno rosa cipria, colore simbolo di Chloè, lo spray con civetteria si alterna fra trasparenza e metallo. Una silhouette snella, dorata, con lievi toni rosa, il nome delicatamente inciso … ogni dettaglio sottolinea il gusto per la raffinatezza, a partire dalla sofisticata catenella dorata che trattiene il tappo, un garbato richiamo agli eleganti accessori in pelle Chloè. Cabaret. “Duo di coppe” un duo esilarante Con loro si è sicuri di divertirsi e scoppiare dalle risate G iovani attori catanesi, al secolo Diego Strano classe ‘76 e Salvo D’Antone classe ‘79, uniti dalla voglia di diffondere il loro modo di fare comicità. Il loro intento comune, è quello di divertire coinvolgendo, il pubblico siciliano nelle loro gags esilaranti, immediate e adatte a tutte le età. La coppia sfrutta appieno il contrapporsi di due caratteri diversi, sia per l’aspetto, che per il modo di agire, creando così dei contrasti talmente netti, da indurre alla risata, anche il pubblico più attento ed esigente. E’ il gioco delle parti e degli opposti, dove il fesso è vittima dei soprusi del più furbo, che in fine, si rivela essere più stupido e grottesco, dello stupido stesso. Da questa loro filosofia, nascono personaggi straordinariamente divertenti: Matrix & Patrix, parodia del famoso film “Matrix”, sono due strampalati agenti se greti, che vestiti soltanto da una tonaca, come dei preti, ed armati di pistola, vanno alla ricerca di pericolosissimi Virus informatici, che prendendo sempre un aspetto diverso, infestano tutti i programmi e manifestazioni siciliane. Lo Tasti & Panzella, parodia della serie televisiva “C.S.I.”, sono rispettivamente ispettore ed agente scelto della squadra dei “SI.U.SAI.”, che caratterizzati da un modo di vestire diametralmente opposto e da un look sopra le righe, indagano con i loro bizzarri sistemi, sui casi più assurdi ed incredibili, che vengono loro affidati. Il “Duo di Coppe” nel corso del 2011 ha avuto modo di debuttare per il grande pubblico televisivo. Sono stati ospiti della seguitissima trasmissione televisiva “IN- - Diego Strano 339-8136106, - Salvo D’Antone 347-6048904, e-mail: [email protected] [email protected] [email protected] SIEME” il famoso talk show, condotto da Salvo La Rosa, ed hanno fatto anche un’apparizione, all’interno della prestigiosa “Sala stampa” la Domenica sportiva siciliana, condotta da Umberto Teghini. Per questa estate del 2011, il “Duo di Coppe” ha preparato delle divertentissime gags, che vedono come protagonisti Matrix e Patrix e le loro strampalate e coinvolgenti avventure alla ricerca di virus informatici. Gli sketch sono adattissimi, per essere rappresentati all’interno di spettacoli di piazza, o di manifestazioni pubbliche estive. SPORT Speciale Calciomercato: gli affari fatti dalle big e quelli ancora possibili di Lella Seminerio L’ultimo mese di acquisti e trattative è appena cominciato, ma già molti affari sono stati conclusi e tanti altri bollono in pentola. Le big italiane si danno parecchio da fare e, tra di esse, spicca la Juventus che è riuscita ad orientarsi nel calciomercato cercando di fare di necessità virtù. Persi per strada obiettivi più o meno dichiarati (Higuain, Rossi, Aguero, Tevez...) sono arrivati giocatori funzionali alla squadra, ma però, serve un grande colpo, perché Vucinic, acquisto dell’ultimora, non sembra essere l’uomo che possa far fare il salto di qualità ad una rosa comunque già competitiva. L’offerta bianconera potrebbe comprendere una cessione: quella di Amauri, cui comunque anche il Milan sembra interessato come vice Ibra, nel qual caso, in un’ipotesi che sembra affascinante, alla corte di Antonio Conte potrebbe arrivare un altro Antonio, il fantasista Cassano. La squadra rossonera, svincolato Pirlo cerca un colpo sensazionale di mercato che potrebbe essere uno tra Fabregas, Balotelli, che non ha mai nascosto di amare il Milan, o addirittura un clamoroso ritorno: Kakà. L’Inter più che ad acquistare è impegnata a trattenere i suoi gioielli che fanno gola a mezza Europa. In primis Samuel Eto’o, corteggiato spudoratamente dal Manchester City di Mancini. L’attaccante cameAFFITTASI Motta S. Anastasia - Via Vitt. Emanuele (Centro), ampio locale per attività commerciale. Prezzo (Ottima offerta). AFFITTASI Motta S. Anastasia - Via Ten. Platania, abitazione singola di 4 vani + servizi su due piani. Prezzo (Ottima offerta). runese, insieme all’olandese Sneijder, al momento sono i maggiori indiziati per un’eventuale cessione, semplicemente perchè sono quelli che hanno più mercato. I tifosi si oppongono strenuamente, ma è Moratti che, alla fine, deciderà.Consumato l’addio a Pastore, ora in forza al PSG, il Palermo rischia un clamoroso deficit di talento e fantasia. All’assenza dell’argentino va aggiunto, infatti, l’allarme Miccoli, che chiede un posto fisso in squadra altrimenti si guarderà intorno. In entrata si registra l’acquisto del difensore centrale Silvestre (al Catania 6 milioni più Lanzafame). L’arrivo dell’argentino – tra i migliori difensori in assoluto dello scorso campionato – accresce ulteriormente le fila della difesa, tanto che potrebbe esserci qualche cessione che non sembrava più possibile, come quella di Bovo, che piace al Genoa e alla Lazio. Per il centrocampo sembra un’idea troppo cara quella di Lucho Gonzalez del Marsiglia, ma qualcuno con caratteristiche diverse da Nocerino e Migliaccio arriverà. La cessione di Sebastien Frey che dalla Fiorentina approda al Genoa apre anche lo scenario Storari, visto che ora i viola si ritrovano senza un portiere titolare affidabile. Al momento deficitario il mercato viola che, dopo aver perso Mutu, Santana e Donadel, e con Montolivo e Gilardino pronti a cambiare aria, senza acquisti all’altezza rischia di giocare un altro campionato al di sotto delle attese. VENDESI Catania - Via F.lli Bandiera, appartamento di 3 vani + servizi al 2° piano + Garage. Prezzo (Ottima offerta). VENDESI Motta S. 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La Roma, dopo il passaggio di proprietà, mette a segno i primi colpi: Erik Lamela, il talento argenti- no di 19 anni che attualmente sta giocando il Mondiale under 20, ma anche Bojan, Heinze e Stekelenburg. Ma Sabatini, ha certamente ancora in serbo altre gradite sorprese ai tifosi giallorossi. Dopo Silvestre, Morimoto, Pesce, Carboni, Terlizzi, Bergessio e Schelotto, anche Adrian Ricchiuti potrebbe davvero lasciare il Catania. Dopo le voci sull’interesse della Sampdoria, ecco che dall’Argentina piomba il Lanus sul trottolino etneo. Attualmente in fermento il mercato rossazzurro che annovera tra gli acquisti Moretti, Del vecchio, Terracciano, Keko e Paglialunga ed il gioiellino Davide Lanzafame dal Palermo. L’operazione per l’esterno Edgar Alvarez del Bari è in stand-by, così come quella che dovrebbe portare sotto il vulcano Sergio Almiron. Lo Monaco a centrocampo non sembra aver rinunciato a Fernando Tissone: l’affare potrebbe, infatti, concludersi, anche se non subito. Le prospettive rossazzurre parlano di un campionato che, oltre al fondamentale mantenimento della categoria, superi il bottino dei 50 punti. Il Catania attuale, infatti, non ha nulla da invidiare, a tante squadre ancora chiamate a sistemare il proprio organico, e, proprio per questo ad oggi può lottare per diventare una forza stabile del campionato e fare, in poco tempo, il grande salto di qualità che i tifosi attendono e che vedrebbe la squadra siciliana entrare finalmente in Europa. Un successo il torneo estivo di calcetto a 5 di Sebastiano Di Mauro La squadra S i è concluso con successo il Torneo di calcetto a 5 edizione 2011, uno degli appuntamenti estivi più attesi dai giovani mottesi. Per circa un mese tantissimi sportivi, ma anche tante famiglie in cerca di svago e di frescura serale, hanno assistito agli incontri, che hanno avuto luogo, come tradizione, nell’ampia Piazza Mercato all’ingresso di Motta Sant’Anastasia. L’evento è stato organizzato con grande professionalità dall’Associazione “Fun & Games”, con la sponsorizzazione di A.S.D. – F.C. Calcio Motta Sant’Anastasia, Area 51 Caffè, Overbet.it ed il patrocinio del Comune di Motta Sant’Anastasia; il tutto sotto l’impeccabile coordinamento organizzativo di Sebastiano Fagone che ha mostrato in particolare un instancabile impegno ma soprat- “Donna Fortunata - La Svolta” in alto da sinistra: - Alessandro Manciagli - Giuseppe Di Mauro - Mirko Spinelli - Fabrizio Villardita - Andrea D’Amico (Portiere) in baso da sinistra: - Michele Pellegrino - Sergio Rigano - Fabrizio Santagati tutto capacità e autorevolezza organizzativa. Il Torneo ha visto sfidarsi ben 20 formazioni, tutte suddivise in quattro gironi, come da regolamento composte da giovani di Motta Sant’Anastasia con la possibilità di avere in squadra 3 giocatori non residenti. Tra le squadre partecipanti anche una formazione sponsorizzata dal nostro giornale “LA SVOLTA” e dal ristorante “Donna Fortunata” che ha ben figurato giungendo alla finale. Al termine si è proceduto all’assegnazione dei premi alla presenza, oltre che degli organizzatori, del Sindaco Angelo Giuffrida, dell’Assessore allo Sport Vito Caruso, del Presidente del Consiglio comunale Anastasio Carra e di tanti altri amministratori e consiglieri comunali. Il prossimo appuntamento è per il 2012. Agosto 2011 LA SVOLTA