PUBBLICAZIONE DELLA CARTA GEOLOGICA D' ITÀLN PER CURA DEL R. UFFICIO CATìTA fr[IOtOfrICA GEOLOGICO DI]T['ISOLA DI SICIttA ROMA TB85 A.\/VEF.TENZ/3^. La stampa della Carta geologica detiagiiaia delf isoja di Sicilia, ora iritrapresa per cura del R.io Uffi(iio Geologico, è fatta alla scala di 1f700,000, che è queìla della Carta topograflca d'Italia in via di pubblicazione per parte dell'Isiituto geografico militare in 2?? fogli '. TaÌe pubblicazione e accompàgnaia da quella di una Oarta geologica generale dell'lsola in piccola scala (1/500,000) in un sot foglio, la quale serve anche come quadro d'unioire ai suddetti fogli al 1/100,000, che vi sono indicati da linee rosse. Questa Carta, corredata di sezioni, presenta le varie formazioni geologiche, con le rispettive indicazioni e Ia leggenda, ristrette ai gruppi e sisiemi geologici principali. Circa a certi difetti artistici, specialmenie alla ytor,tt" nilidezza deÌla topografla in questa carta, valgono in parte le osservazioni relative a quelia in scala di 1/100,000. 1 La carta geologica cli Sicilia, come quella clel resto d'Italia, viene rÌai geoR. Ulflcio geoiogico rilevata alla scala clelle mappe stesse cleli'Istituto geografico militare, che e in genere del 1/50,000 e per cerfc rcgioni iinporianti (li 1/25,000. Pcrò per cliverse ragioni e pcr dilncolta tli Iitogrrffr. non sì può per oriì cseguirc la st:unpa c'[ella Carta geologica generale a simili scalc, ma uon\.iune limitarsi a tluclla di 1/100,000, della quale il detio Istiiuto può fornire iltrasporto dai suoi rami. logi clel PUBBLICAZIONE DELLA CÀRTA GEOLOGICA 4 Genni sulla Carta geologica di Sicilia al !/100,000. La Carta geologica della Sicilia in scala di 1 a 100,000, della quale si intraprende la stampa per cura del R.io Uffrcio Geologico, e Ia riduzione di quella rilevata alle scale di 1 a 25,000 e di uno a 50,000, dagli ingegneri del R.io Corpo deÌle N4iniere negli anni 1877-82. 1 La stampa di questa Carta, che comprende' 28 fogli della Carta generale d'ltalia iu detta scala, incomincia coi fogli del N.O dell'isola, cioè dei dintorni di Palermo, e verra proseguita procedendo verso Est e in pari tempo dal Nord ai Sud, cioè vel'so l'ango)o di Noto. Pur iroppo I'attuale edizione della carta topograflca di cui l'ufficio geologico deve servirsi per la stampa, avendo I'ombreggiatura dei monti fatta con forti traiti a luce zenitale. ecl oltreccio essendo incisa tlon a bulino, bensi col processo della fototipia, ha l'inconveniente della poca nitidezza e talora anche di soverchia nerezza nei luoghi molto montuosi. A diminuire in parte simile inconveniente venne adottato il ripiego di stampare la iopografla non in nero ma in bistro: il quale ripiego pero porta all'altro difetto di produrre carte in cui essa topografla ed i nomi riescono alquanto sbiadiii. E lo stesso difetto costringe ad esagerare la forza dei segni geologici usati per le cave, miniere e simili, onde riescano visibili. Ma sino a quando non si avrà un'altra edizione piu nitida della carta topograflca d'Italia, edizione che venne fatta sperare col tempo, ci convercà accontentarci della esistente, comunque difetiosa. Quanto alle varie disposizioni adotiate per la stampa, esse t t ( : : 1 I Furono operatori del rile'r'amento gli ingegneri L. Baldacci, L. Mazzelti. R. 'l'ravagiia, E, Cortese, M. Anselmo, con I'aiutante trI. Cassetii : però 1a formazione solflfera era stata sin dal 1869 studiata pei dintorni di Caltanissetta dali'ingegnere Mottura e successivamente vi cooperavcno con lavori tecnici gli ing:e. gneri Toso e Conti. Il prof. G. Gernmellaro ebbe i[ controllo della cronologica classificazione dei terreni ed sulle lave dell'isola. il prof. O. Silvestri facea studi spcciali sui basalti I I ( e à DELLA SICILIA furono il risuliato di ripetute prove eseguite allo scopo di vincere non poche difficoÌtà di esecuzione dovute a cause diverse, tra le quali vi era naturale in Roma la scarsiia di adeguati mezzi e la stessa novità del laioro, al quale proposito gioverà il ripetere qui alquanto piu dettagliate alcune delle avvertenze già toccate nel cenno generico precedente. prefazione geNtttnero e dimensione dei fogli. - Già nella nerale accennavasi come per la stampa della Carta geologica di 1/100,000 venisse per buone ragioni prescelto per tipo di foglio quello stesso della carta topografica dello Istituto militare, contenente in media 1550 km2, ed avente le comode dimensioni in media di 0-, 42 X 0-, 37. Qui e da notare come il territorio delI'Italia formato qual'è da una penisola obliqua al meridiano e da alcune grandi isole, molto male si presta alla suddivisione in fogli topografici che devono avere i lati paralleli rispettivamente al meridiano ed all'equatore. Ne risultano infatti molti fogli nei quali trovasi piir mare che terra, occupanclo questa in alcuni soltanto un angoletto od una piccola striscia. E così accade appunto per la Sicilia, nella quale su 26 fogli dell'isola principale soltanto g sono interamente pieni e gli altri 1'7 sono piu o meno vuoti e incompleti, ed alcuni, come quelli di Bagheria, Cefalù, Mazzara e Scoglitti, hanno ben poca parte di terra. Potrebbesi a rigore ovviare a simile inconveniente riunendo col trasporto le parti contigue di simili fogli in modo da formarne uno più grande; ma se tale ripiego è possibile per alcuno dei fogli contenente esile zona di terreno, non convie[e per molti di essi, in quanto si avrebbero dei fogli di ineguale dimensione, in modo da non poterli nemmeno riuniro in atlante a meno di piegarli. D'altronde chi lo vogìia potrà sempre farsi tale riunione per fogli di proprio uso, riportandoli su tela. Ogni foglio contiene nel margine superiore il numero rispettivo riferito alla Carta generale dell'Istiiuto geograflco con il relativo nome, e nell'inferiore la data del rilevamento geologico, il nome del geologo operatore che rilevo il foglio, non che del membro del R. Comiiato geologico r:he ne controllò la parte scientiflca. PUi]i]LICÀZIONE DELI,.\ CART,\ GE(]LOGIC,\ Le irtdicaziot'ti deìla Leggencla cletta scrie clci terreni. teggencla devouo comprendere le denoiniltaziorii dei diversi terreni geologici, secottdo i'adoitata classilìcazione, i rispetLivi cotori ed utta sommarit irtdicaziottc dei lnt'o carxt{eri distintivi. La classiflcazione adottata per i terretli geologici della Sicilia viene clistesamente descritta e moti§ata ticlla Nlemoria che accompagna la Carta; ma se ne darir luttevia piu sotto un breve riassunto. Qr-ri si preseittera soltant,l rlualchc cenno sul modo adottato p.er rapilresentarla in ciascun fogli,'. Dettal cìassificazione ildusse ad un nunìerL) aliluanto notevoÌe di suddivisiotti, cioè circa 80 fra principali t' secondarie; cio che uon deve meravigliare in quanto che la >icilia presenta in geologia un complesso cluasi compìeio di lutte IL' f'rl'mazioni) daìle piu antiche aÌle pitr moderne) oltre ad uIì lìott'\'r-rlc sviluppo cti quelÌe vulcauiche. Tutte queste suddivisiorìi dr:'\'L-ttero in quaiche modo venire differenziate, Ie principali con c'-'lot'i divcrsi, lc secorrdaric cott delie grntlazioni dei colori stessi o coll segni sussidiari di punteggiature e tratieggi, quaìi si lr"Yarollo dopo molte prove piir convettienti al caso. Circa a1la scala o gamrne dei colori adottati per distinguere i diversi grandi gruppi o sistemi di terretti. si tennero per norma le massime generali sancite dal Congl'esso di Bologna clcl 188f pcl la Crrli gcologica d'Europa; ci;) per;' irì quanto era concilialtile cotr le esigenze di una carta che- come l'attuale, puo dirsi in grande scala ed assai dettagliata- Iufatli è oc.corso talvolta I'impiego ripetuio di uno -qtcsso colore per sistemi diversi di terreni, ma ciò venne lhtto soltanltr in via ecceziqnale e col debito riguardo all'armonia delÌa gamma ge- nerale; cosa che e del resto cotlseutita per ie carte a 3rande scala clelie varie naziotti. - Una eccezione pero va citata alle sucldette norme del Congresso del 1831, ttel quale eransi giil accettati diversi colori fondamentaii , cioè giallo per i tet'retti terziari, vercle pe1 i cretaceT) azzLvrco pei giurassici e r-i6letto pei triassici. I primi tre u*rì,r"ro aitoitati, ma fu impossiltile l'ultim,-r. cioè il violetio pel lrias, pel quaÌe ultimo sistema si dovctte DELLA SICILIA mantenere l'antico colore gia universalmente adottato pUre dalle altre nazioni, cioè un rancione piu o meno marcato. Le ragiorri di questa scelta vennero già esposte anche ne7 Compterencl,u del Congresso, e potranno all'uopo venire ripetute in altro Congresso, in cui si discuta la scelta deflnitiva della gamma internazionale. Ora basti dire che per l'Italia, come per altri paesi, il violetto adottato pel. Trips, ronderebbe simile terreno irriconoscibile nella massima parte delle carte geologiche, specialmente in quclle ayenti l'ombreggiatura dei monti, e darebbe inoltre luogo a nocive confusioni. Ad aiutare la distinzione dei diversi terreni, la quale riesce talvolta assai difficile, anche per la poca stabilità di alcuni fra i colori che trovansi oggidi nel comrnercio, venne adottato anche l'uso delle iettere iniziali dei nomi de' terreni stessi, lettere che si dovetiero segnare in rosso vivo. Finalmente un sistema di gegni speciali in azzurro venne adottato per le indicazioni della siratigrafla e dei giacimenti piu o meno tlilizzali delle sostanze utili. Per le miniere di solfo contenute generalmente nel calcare solfifero (colorato in giallo chiaro) non era possibile lo indicare tutte quelle piu o rneno attivate, essendone il nuniero di più centinaia, ma si indicarono soltanto i gruppi principali. Un particolare di molta importanza, nella leggenda di questa Carta geologica, sta nelle indicazioni da scrivere in margine accanto ai cotor'i indicanti Ic diverse suddivisioni dei terreni. A iaìe riguarclo vi sono usi diversi. In alcune carte, specialmente se a piccola scala, non si scrive accanto ai colori cho il nome generale del terreno geologico (sistema o serie o piano) rimandando per particolari ad un libretto o a dei fogli di spiegazione che si distribuiscono con lo carte stesse; altre carte invece, sovratutto se sono in scala un po' grande e devono servire a studiarg sul terreno, portano stampate accanto ai colori stessi le indicazioni piu essenziali sulla natura litologica e il nome dei fossili piu caratteristici di ciascun terreno. Alcune carte poi portano ancora in margine delle sezioni o proflli geologici, sempre utilissimi per comprendere subito la tettonica deÌ terreno che si studia. PUBBLICAZIONE DELLA CARTA GEOLOGICÀ Ora nell'attuale carta al 100,000, che, come si è visto, è assai dettagliata e deve essenzialmente servire di uso pratico sul terreno, si è creduto necessario di adoitare questo seconclo piu comodo sistema, che cioe ogni foglio della Carta porti iu se quelle essenziali indicazioni che sgrvono al geologo, ed allo studioso, a riconoscersi tosto sul terreno che percorre. Il sistema dei libreiti e dei fogli volanti siaccati se pLlo servire iu una biblioteca od in casa, poco serve in campagna aperta dove è sovente già difflcile il tenere spiegata una carta sellza l'impiccio di doverne ancora andare a cercare le spiegazioni in un libretto od altro foglio troppo facili del resto a dimenticara o smamire. Nè vale il credere che molto giovi quel sistema della leggenda staccata, potendosi la medesima ristampare cluando occoruano delle correzioni e dei cambiametlti; basta avvertire che le indicazioni adottate nella nostra leggenda? consisienti in dati litologici ed in pochi fossili caratterisiici, sono cose di fatto e non ipotetiche, le quali percio non possono mutare: la sola parte mutabile siarebbe nei colori o nelle suddivisioni dei terreni, e cambiando questi converrebbe ristampare la carta stessa. Percio si è creduto bene, in u4a carta come questa e che debba all'uopo servire sul terreno, di riunire nel foglio stesso tutte le indicazioni piu essenziali, e se lo aspetto della leggenda appare in taluni fogli alquanto sopraccarico, ciò non deve considerarsi se non come un difetto tipografico, aggravato forse dal modo di stampa a incisione litografìca, dovuto pel momento adottare in vece della litotipia, che pero non pregiudica la pratica utilità del sistema. piu Sezioni geologiche. - A1 proposito di rendero le carte praticamente uiiÌi sul terreno, sarebbesi dovuto aggiungere nei fogli stessi le relative sezioni; ma cio, oltre ad una complicazione nella tiratura dei colori, poteva ancora portare all'inconveniente di fogli di ineguale dimensione. Percio si è per ora preso il partito di stampare le sezioni in fogli a parte come in molte carte si usa, salvo a rhutare sistema piu tardi od in una successiva ediziong. Del resto per chi volesse avere tali sezioni sul fogiio stesso ne fu provveduio il mezzo'. margine inferiore dei medesimi venne lasciato relativamente 11 DELLÀ SICILIA assai ampio e'd un certo numero dei fogli delle sezioni vennero tirati in carta piu sottile; cosicchè chi lo desidera potra tagliarne le sezioni stesse ed incoliar'le su quel margine. Esposio cosi il'siDfficoltci lser I'esecusiotte ntuteriale. siema che si credette adottare per la pubblicazione di cluesia carta ai 100,000, non si puo tacere delle ctifficoltà materiali molteplici che si aveano da vincere. cltre quella dovuta al genere infelice della topografica rappresentazione già sovra cennata, Per diverse buone ragioni la pubblicazione dovea farsi nella capitale, dove mai esistette uno stabiìimento cromolitografico cli qualche importanza. sovratutio per simile specialita: quindi Ia necessità di creare anzitutto i tnezzi e gli artisti, con le relative lenlezze, errori ed imperfezioni det tirocinio. to stabilimento Virano e Teano. di freico irnpiantato in Roma, venne poi scelto all'uopo avendo il medesimo potuto dare qualche buon saggio, come nelle carte pubblicate nel 1881 peì Congresso di Bologna: sgraziatamente mori poco dopo quell'epoca (1882) il suo condirettore tecnico Teano, che sino ad ora non pote venire rimpiazzato. Simili ed altre assai contrarie circostanze non permisero di presentare subito una Carta nitida e corretta; come sarebbe stato desiderahile; ma ad ogni rnodo, non potendosi ormai tardare ulteiiormente Ìe pub. blicazioni, si emette questa prima edizione qualuuque sia, nella speranza che, ricevendo a suo tempo dall'Isiiiuto geogrilflco ur)a migliore edizione, senza fitto tratteggio, della carta topograflca, e perfezioriatisi gii artisti od i processi, si potrà emettere una migìiore edizione anche della geologica. 10 PUBBLICAZIONE DELLA CART.\ GBOI,OGICA Elenco e breve desmizione dei terreni geologici della $lcilia, con le suddivisioni adottate e relativi segni convenzionali per la Carta geologica alla scala di 1a100,000. Nelle succinte descrizioni dei vat'i terreni si citano sornmariamente le localita dove qucsti si presentano nel modo pifi caratteristico ed i loro fossili piu comuni. Per la classiflcazione geologica e per la distinzione deìle varie epoche gl' in'gegneri operatori, oìtre al fonclamettto dei propri studi, tenuero conto delle opere di coloro che in clucsti ultimi tempi studiarono l'isola principalmente dal lato paleoniologico e specialmente dei professori G. G. Gemmellaro e G. Seguenza. Il Prof. Gemmellaro poi, membro del R. Comitato geologico, ebbe l'aita direzione scientifica del lavoro, aiutando gli operaiori con la sua profonda conoscenza del suolo deìla Sicilia, non che nella determiuazione dei lbssiìi, e mettendo a loro disposizione iÌ ricco rnateriaie da lui raccoito nel Nluseo della Università di Palermo. RECENTE (Alluvione). Lettera ?, Oolore gia,llo camoscio chiarissimo. Sabbie e ghiaie marine, cordoni littorali e dune, alluvioni sabbiose, argillosc e ghiajose dei letti di corsi d'acqua. Scarpate di detriii alle falde dei monti, specialmente calcarei. Saline mariitime. I I QUATER,NAR,IO. Lettera q - Colore verde chìarissimo. s t - Tra,tteggio a,zzurr.o. Calcari concrezionati d' acqua dolce generalmente coperti da terreni alluvionali. Tratteggio intemotto rosso. Conglomeraio sabbioso rostl s sastro superiore del versante orientale della Catena Peloritana e della costa settentrionale. E I DELLA Q I ,t I s,- 7L SICILI,A. Punteggia,tur& rossa,. Arenarie tarara, sabbie e ghiaje grigie inferiori delle colline da Messina al Faro. q Senza, tra,tteggio. Tuio caicareo o breccia conchigliare - deÌSiracusano, della costa meridionale e occidentale, contenente: Pectetu ,Iaeobaeus Llt., Ostrea lamellosa Br., O. edutis Lin., dentalii, briOzOi, nullipore, echini, etc. etc. Questo tufo contiene spesso lenti di ar:gilÌe plastiche e viene talvolta sostituito da Tra,tteggio interrotto. Arenarie e conglomerati piu o Qs meno cementati. Sabbie grossolane della costa meridionale. PLIOCENE. Lettera p. PLIOCENE SUPERIORE - Colore giallo chiaro tendente a,l verde. Tratteggio rosso. Sabbie gialle subappennine sciolte p4 - o piu o meno cementate con noduli di trrenarie azzurrognole a cemento calcareo, estese nella regione ccntrale e meridionale dell'isola. Tratteggio torni di Messina. F+ c pB - id. Calcare friabile granelloso dei din- Senza, tra,tteggio. Breccia conchigìiare o tufo calcareo liiologicamente molto analogo a quello quaternario delle regioni orieutale, centrale e meridionale dell'isola. Generalmente sottostante alle sabbie, ma intimamente connesso con queste. l,e sabbie e il tulo souo ricchissimi di specie fossili dcl pliocene sulteriore. Colore giallo chia,ro (gomma gutta). tratteggio. Argille azzvrre piu o meno marp2 - Senza, nose con numerosi fossili. Fzc - Tra,tteggio inclinato rosso. Calcare a briozoi e braclriopocli dci clintorni di I-cntini cOn Pecten sc temradiatus, Pecten PLIOCIINE MEDIO opercttlaris, etc. Colore giallo (gomma gutta). PLIOCENE INFIIRIORE pieno rosso' Marue biancìte a foraminifere, Tratteggio FI le cluali nel Messirìese sono talvolta micacee. Conglomerati di ciottoli granitici nel Mcssinese. I fossili non vi sono molto frequenti, ad eccezione delle I I I,UT]BI,ICAZIO\8 DEI,L.t C,\R'I"\ GIìOLOGICA 12 fOraminifefe. Vi Si inCOntranO'. Ostrea coch,lealc. nacieularis Br.,Tere' brcttulcr, calaltra 5e91., etc. rosso. Argille rimaneggiate e argille piu o meno bituminose assooi&te alle precedenti e talvolta molto sviluppate. Pl" - Tratteggio interrotto ZONA. A CONGERIAE. - SERIE GESSOSO-SOLFIFERA. ' Lettera lll Colore giallo vivo (gomma guita). amorfi, saccaroidi o a grossi nl g - Senza tratteggio. Gessi cristalli associati a stl'aterelli di argiìie bituminose, cont€nenti talvolta solfati di soda e magnesia. Areuarie a elementi gessosi dei dintorni di Nicosia. In varie locatità comeYizzini, Casteltermilli, Mimiauo presso Marianopoli, etc., e intercalato ai gessi uno strato sottile a Congeriae e piccoli cardii. ll! c - Tra,tteggio rosso interrotto. Calcare grossolano associato ai gessi atr Pizzo cli Ciminna (sovrapposto) e presso Calaiafimi (soitostante) con Peetett acluncus, rappresentante 'marino litoraneo della zona a Congoriae. Bittchi e grancli ienti di argille biffi t - Tra,tteggio a,z:zurro. tuminose intet'calate ai gessi (tufi), con o senza minet'ale solfifero. Argille con rognoni di gesso e talvolta, come aI Pizzo di Comiiini, con lenti di salgemma. lll s - Tra,ttèggio rosso orizzontale. Calcare solfifero e calcare concreziottato privo di zolfo. giacimenti siciliani Lo zolfo doi . precedettte allo stato nativo' la'formazione NIINERALB soLFiFERo. quasi trovasi entro sempre a struttura cristallina, talvolta in grandi c bei cristalli. Esso costituisce generalmente dei letti e talora delle lenti intercalaie a strati sterili di caicare, di argilla bituminosa, di marna, gesso, eec. d.etti partin'tenti. Taivoita. come nel giacimento di Lercarzr, il miuerale forma degll ammassi di forma irregolare e di grande potenza, la quale varia, secondo le località, da. quaìcìre clecimetro a 20 o 30 metri (Cozzo di Disi e Montelungo presso la stazione di Campofranco). Gli affioramenti'clei banchi solflferi sono marcati all'esterno da una sostanza caraiteristica deita briscale,' questo è un solfato di calce idrato, allo stato disgregato o saponaceo, pl'ove- ,1 I 0 t )( 13 DE,LLA SICILIA f ( rìente dalla reazione dell'acido solfbrico, or"iginato dalla ossiclazione lenta dello zolfo in presenza degli agenti atmosferici, sul carbonato cli calce delia ganga. I Il minerale solfifero è accompaguato da minerali accessori, quali la celestina, ['aragonite,la calciie e talvolta 1'opale stalattitica. La cele-ctina clà pure luogo a Lrìla escavazione che si operava ultimamente con cliscreta attiviia, esseudo essa, impiegata con vantaggio pel tratiamento delle melasse nelle fabbriche di zucchero. I giacimenti piir importanti cli celcstina si trovatto a Favara e nei dintorni di Licata. S'iucontra in }enti o in straterelli associati ai gessi. Il solfato di soda contenuto in vene irregolari nelle argille associate ai gessi formo pure oggetto di' escavazione presso Buonperrsiero-l{adur e in qualche altra localitt\. II,iIOOENE SUPERIOR,E E MEDIO. SARN{ATIANO. - III + - Colore gia,llo ca,moscio con tra,tteggio gia,llo pieno. Tripoìi o marne silicee farinose fogliettaie con diatomee, pesci rnarini e cl'acclLra clolce e ligniti; essi sono spesso as- sociati a banchi d'argille piu o meno bituminose. NeI Messinese i tripoli sono micacei. ill 4 c - Id. con tra,tteggio a,zzurro interrotto. A7l' orizzonte dei tripoli, estesissimi in tutta la parte centrale della Sicilia, corrisponde iI calcare miliolitico, oolitico e marnoso clel Ptemirio presso Siracusa, contenet)le'.'t-apes rtrellaria, lltactra pod'olict', .Carcl,ium ob s oletum, C eritltium rubig itt o sttm, eta. g id. senza, tra,tteggio. Argille sabTORTONIANO. - lll -Colore biose e salate con lenti e ammassi di salgemma, associate con arenarie e conglomerati. Contengono numerosi fossili, dei quali se ne oitano qui alcuni fra cluelli conservati nel Museo di geologia deU'Università diPalermo. Yoluta raiispincr. Lk., V. fr,culina Lk., Pirula, Segluen;ae Ciofalo, Pleurotoma ealcarata Grat., Turritella turris Bast,, Ceritltiurn ua,riolatrtnt Doder., Turbo spéeiosas Mietii, Yenus Agasai:i D'Orb., Hgalaea inflata Seg., Cardita Jouanncti Desh., Pecten scabrellus Lk,, etc. ì Secondo i calcoli reeenti degli ingegneri del R. Corpo delle Miniere, Ia quantiia di zolfo commerciale ancora estraibile dai clir.ersi giacimenti clelf isola non sarebLe inferiore a 50 milioni di tonnellate. I PUBBI-ICAZIO\E DELLA CI\RTA GEOLOGICA 1,1 clueste argille si contengono degli ammassi amigdaìoidi, spesso di grancle importanza, di salgemma che viene utilmente escavato in varie località come Racalmuto, Casteltermini, Trabona presso Caltanissetta, Priolo'presso Alimena, etc. etc. Queste argille contengono pure talvolta degli scisti biiuminosi, come al Vallorte Busitti presso Caitanisseita, a Raffadali, etc. Ne fu tentata con poco frutto l'escavazione. Finalmente le MaccaluÒe o sviluppi di carburi d'idrogeno gassoso, accompagnati da fango salato e altri prodotti, si presentauo sempre in queste argille. Citiamo fra le piu importanti quelle fra Aragoua e Girgenti, quelie di Terra Pilata presso Caltanissetta, quella della stazione di Xirbi. NeÌla parte piu elevata degli strati di argille sabbiose si gsserva talvolta un calcare corallifero in grossi banchi, che forma delle vere colline nella contrada Landro presso S. Caterina Villarmosa. lll B a Id. con tra,tteggio rosso. Arenarie piu o meno cementate sovrastanti o intercalate nelte precedenti che passano frequen- In temente a rosso interrotto. Conglomerati piu - Id. con tra,tteggio di ciottoli ora calcarei, ora di arenarie piu cementati o meno antiòhe, ora di roccie cristalline. Nel Messinese abbondano nei conglomerati i ciottoli di porfldo rosso. nl e c JColoreid. contra,tteggio ELVEZIANO E LAI\GHIANO. -m2L rosso obliquo. Calcare concreziouato, ceruleo bianco e rossomattone con heterostegine, oporculine, ostree, den'ti di sphaerodon, con grandi Pecten e Clgpeaster pyramid,alis, Cl,. intermed,ias, etc. Si presenta sulla costa di Trapani e S. Vito, sull'altipiano di Alcamo; a Castroreale, Furnari e Milazzo in provincia di Messina. Calcari cloriiici arenacei passanti a sabltie grossolane con denti di squalo, ed. heterostegine e operculino clorilizzate dei dintorni di Corleone e Chiusa Sclafarri. tra,tteggio obliquo interrotto. Cal-care franco m2L - Id. con (marnoso) (compatto) e forte di Siracusa a struttura variabilo a nullipore o a briozoi, echinodermi e foraminifere con grandi Pecten della sponda sinistra del Tellaro. e degli altipiani delle I I l I DELLT\ SICILIA 13 rìente dalla reazione dell'acido solfbrico, originato dalla ossi dazione lenta dello zolfo in presenza degli agenti atmosferici, sul carbonato di calce clella gauga. I Il minerale solfifero è accompagnato da minerali accessori, cluali Ia celestina,l'aragonite,la calcite e ialvolia l'opale stalaititica. La celestina dà pure luogo a Lrna escavazione che §i operava ultimameirte con discreta attività, essendo essa, impiegata con vantaggio pel trattamento delle melasse nelle fabbriche di zucchero. I giacimenti piu importanti di oeiestina si trovano a Favara e nei dintorni di Licata. S'iucontra in lenti o in straterelli associati ai gessi. Il solfato di soda contenuto in vene irregotari nelle argille as.sociate ai gessi formo pure oggetto di' escavazione presso Buonpensiero-Nadur e in qualche altra localitèr,. MIOCENE SUPEtsIOBE E MEDIO. SARMATIANO. - ttt + - Colore gia,llo ca,moscio con tratteggio gia,llo pieno. Tripoli o marlle silicee farinose fogliettate con diatomee, pesci rnarini e d'acqua dolce e ligniti; essi sono spesso associati a banchi d'argille piu o meno bituminose. NeI Messinese i tripoli sono micacei. lll+c - Id. con tratteggio a,zzlurro interrotto. All'orizzotrte dci tripoli, estesissimi in tutta ta parte centrale della Sicilia, corrisponde il calcare miliolitico, oolitico e marnoso deì Plemirio preSSo Siracusa, contenente'. Tapes greJlaria, Mactra pocl,olicct, .Carclium ob s oletunt, Ceritlt iunt rubig itzo sunt, et c. id. senza, tratteggio. Argille sablll g -Oolore con lenti e ammassi di salgemma, associate con TORTONIANO. biose e salate arenarie e conglomerati. Contengono numerosi fossili, dei quali se ne c.itano qui alcuni fra quelli conservati nel Museo di geologia delJ'Università diPalermo. Yoluta raiispina Lk., V. fccutina Lk., Pirula. Segluenzae Ciofalo, Pleurotoma ealearata Gratr,, Turritella turcis Basl., Ceritttium oa,riolatum Doder., Turbo speciosas Mietti, Yenus Agassi;i D.'Orb., Hgalaea inflata Seg,, Carclita Jouanneti Desh,, Pecten scabrellus Lk., etc. I Secondo i calcoli recenti degli ingegneri del R. Corpo deile Miniere, la cluaniità di zolfo commereiale ancora estraibile dai cliversi giaeimenti clelf isola non sarebbe inferiore a 50 milioni cli tonnellate. 74 PUIJBLIC:\ZiONE DET,L.\ CART,\ GBOLOGICA In queste eìrgillc si contengono degli ammassi amigdaÌoidi, spesso di grande imitortattza, di salgemma che viene utìlmeutc escavato in varie localita come Racalmuto, Casteitermini, Traboua presso Caltanissetta, Priolo'presso Alimeua, etc. etc. Queste argille contengono pure talvolta degli scisti bituminosi, comc aI Vallone Rusitti ill'esso Caltanissetta, a Raffadali. etc. Ne fu ten'rata cott itoco frutto l'escavazione. Finalmeute 1e MaccalttÒe o sr.iluppi rÌi carburi cf idrogeno gassoso, accompagnati cla fango salato e altri prodotti, si pre-<entallo seml)rc ilì que-<tc algille. Citiamo Ira le piu importanti quelle Iì'a Aragoua e Girgenti, cluclle di Tet't'a Pilata presso Caltauis,setta. quella della stazione di Xirbi. Nella parte pirir elevata degli strati cli argillc -qabìliosc si esserva talvolta uu calcare corallif'ero in gt'ossi ltanchi. che forma delle vere colline nella contrada Latrclro pt'esso S. Caterina Villarmosa. lll g a Id. con tratteggio rcsso. Arenarie piu o meno cemelltatc sovrastanti o intercalate ueìlc precedenti che passano frecluentemente a rosso interrotto. Couglomerati piu tll g s - Id. con tratteggio di ciottoli ora calcarei, ora di areuarie ltiu cementati o meno antiche, ora di roccie cristaliine. Nel Messirtese abbondano trei conglomerati i ciottoli di porfido rosso. id. con tratteggio IILVEZIANO E LA.NGI{IANO. tll Z t - Colorebianco cortcrezionato, e rossoceru.leo rosso obliquo. Calcare mattorte con heterostegirte, operculine, ostree, denti cii sphcteroclon, cotr grarrdi Pecten e Clgpeaster ltgrantidalis, Cl, intermedixrs, etc. Si prcsenta sulla costa di Trapani c S. Vito, sull'altipiano di Alcamo; a Castroreale, Furnari e Mllazzo in provincia di I ( ( l NIessina. Calcari cloritici arenacei passanti a sabltie grossolane con denti di squalo, ed heterostegine c opercuÌirrc clorilizzate dei dintorni di Corleone e Chiusa Sclafani. Id. con tratteggio obliquo interrotto. Calcare .frunco nl z t (compaito) e forte (marnoso) di Siracusa a struttura varialtilc a nullipore o a briozoi, echinodermi e foraminifcre coìì grandi peeten della sponda sinistra del TelÌaro e degii altipiani delle I ) I DELI.,T SICILIA i I t 1 1Ir Iblee. Presenta una ricca fauna in cui si rinvengono associate molie specie del Langhi.ìno e dell'Elveziano; alla parte inferiore passa a calcare ad heterostegine. Itl 2 m .- Xd. con tratteggio gia,llo vivo interrotto. Marne ed argille passant,i superiormertte a calcari marnosi bianco-giallastri sviItrppat,e fra Giarratanta, Palazzolo Acreide e ltloto, cort Atu,ria Aturi ancillarie, denti di squa,li, etc. Id. con tra,tteggio giallo vivo obliquo. Calcare hianco lll Z p giaÌlognolo con impregnazioni di sostanze bituminose. Scavaio nei dintorni di Ragusa per la fabbricazione del biiume e dell'asfalto e come pietra da costruzione di facilissima lavorazione quando e scaldata. Coniiene numerosi echini, Pecten e altre grandi bivalve, Aturia Aturi, e denti di squali. Oolore gia,llo bruno con tra,tteggio rosso pieno. Arettarie lll 2 a e grani cli quarzo arrotondati, corì rrene spatiche e coircreziotti calcaree, talvolta cloritiche. Si preseniano sia alla parte inferiore della formazione tortoniana, sia poggiaie diretiamente sulie formazioni del miocene inferiore e delÌ'eocene. In qualche locaÌiia se ne trovarono (Roccapalumba) dei massi erratici con pteropodi e grandi bivalve. Ai bosco della Ficuzza vi si trova un certo numero di specie del miocerre medio. Esse si preseìltano, oltre che in detie localita, anche nei dintorni di CefaÌu, Pollina, Gerace Siculo, etc. MIOCEI§E INF'EIIIOR,E. lll I a - Colore gia,llo bruno con tra,tteggio rosso iaterrotto. Arenarie lucenti, quarzitiche, flssili, giallasire o rossastre in bauchi potenti. Queste sono assai sviluppate neile Madonie (Monte Salvatore, 1910-) e nelle adiacenti Caronie. Esse passano gradatamente in basso a lll g- Id. senza, tra,tteggio. Alternanze di argille scagliose, brune con arenarie nerastre quarzitiche e scisti coiicolari, e con calcari marrrosi cerulei. Sono sviìuppatissime specialmetrtc nel versante Nord delìe Madonie, e fra Casteibuono e Isnello sono discretamenie fossilifere, presentando una fauna caratteristica dol piano Aquitaniano. Ill I o - Id. con tratteggio a,zz:urto. Calcare compatto in grossi banchi con bivalve spaiizzate e oon straterclli marrrosi c rroduli PUBBLIC-§ZIONE DELLA C;\RT!. GEOLOGICA 16 di selce, svilìlppato rìel Siracusano, particolarmente nella valle dell'Erminio, uel fiume di Modica e fra Chiaramonte e Comiso sÒtto il calcare lll2g sopra clescritto. L'etzì geologica cli questo calcaré non è ben certa a cagione del cattivo siato di conservazione dei fossili. Nel valìone di Modica fu lrovata erralicr urTa Aturict, ei,1-;ag cirre, scmbra provenire cla rluesti caleari; iu rluesto caso essi snrcbbero tla riferirc all'eocene. EOOENE. Lettera g. EOCENH SUPERIORE.--eS teggio rosso. - Colore bistro chia,ro con tràt- Calcari marnosi bianchi o grigi a fucoidi, associati a sirati di calcari a piccole nummuliti e ad alveoline, e a" brecciole nummulitiche con noduletti cli clorite, pirite, etc., spesso cor-ì listc c rtoduli cli tliaspri. Cotttiettc ùrtmn'tulites striatu D'orb., N.ptanulctta D'Orb., N. oariolurict SoLo.,.Orbitoirlcs dispansa Sòw., Atoeotina oblonga denii cli squali, etc. etc. Sviluppati specialmenie a Termini, Trabia, Cerda (ove ricevono applicazione per fabbricazione di buona calce iclrauÌica e grassa) e si presentairo clua e là anche nella regione orientale e nel centro dell'isola. Desh.,Operculino, arnmonea Leym., EOCBNI,I À{EDIO - eZ - Colore id. senza, tratteggio. ArgiÌle scistose e scagliose varicolori di graude potenza, con rognoni piriformi di carbonaio di ferro e cristalli leuiicolari cli gesso, talvolta con scisti bituminosi. Spesso hanno intercalati dei banchi rii arenarie durissime siliceo-ferruginose. 02c - Id. contra,tteggio interr otto a,zzttrro. Straierelli cli calcare e brecciola nummulitica associata alle precedeuti, talvolta calcare ad alveoline. Nelle brecciole nummulitiche oltre ad alcuni Pecr,en indeterminabili si trovano le seguenti specie : Nuàmutites Tehihatehefr. D'Are., Orbitoid,es ephipphiu.m Sow., O. stellata D' Arch., Turritelld implicatoria, etc. EZa- Id. con tratteggio pieno a,zzurro. Arenarie cloritiche intercalate nelle precetlenti argille. t I t I DEI-L.\ SICILIÀ 15 Iblee. Presenta una ricca fauna itt cui si rinvengono associate molte spe cie del Langhiano e dell'Elveziano; alla parte inferiore passa a calcare ad heterostegitte. lll 2 m Id. con tratteggio gia,llo vivo interrotto' Marne ed argille passanii superiormeute a calcari marnosi bianco-giallastri sviluppaie fra Giarratanta, Palazzolo Acreide e Noto, corl Ata"ict Aturi artcillarie, denti di squa,li, etc. Id. con tra,tteggio giallo vivo obliquo. Calcare hianco Itl Z p giallognolo con impregnazioui di sostanze bituminose. Scavaio nei dintorni di Ragusa per Ia fabbricazione del bitume e dell'asfalto e come pietra da costruzionc di facilissima lavorazione quando e scaldata. Contiene nurnerosi echini, Pectcn e altre grandi bivalve, aturia Aturi, e denti di squali. Colore giallo bruno con tratteggio rosso pieno. Arenarie Ill 2 a e grani tli quarzo arrotonclati, con vette spatiche e coucreziotti calcaree, ta}volta cloritiche. Si presentauo sia alla parte inferiore della formazione tortoniana, sia poggiate direttamente sulle formazioni del miocene infcriore e dell'eocene. In qualche località se rìe trovarono (Roccapalumba) dei massi erratici con pteropodi e grandi bivalvc. Al bosco della Ficuzza vi si trova un certo numero di specie del miocene medio. Esse si presentano, oltre che in dette località, anche nei dintorni di Cefalu. Pollina, Gerace Siculo, etc. MTOCENE INFER,IOR,E, Itl I a - Colore gia,llo bruno con tra,tteggio rosso intemotto. Arenarie lucenti, quarzitiche, fissili, gialìastre o rossastre in banchi potenti. Queste sono assai sviluppate nelle Madonie (Monte Salvatore, 1910-) e neile adiacenti Caronie. Esse passarìo gradatamente in basso a ill - Id. senza tra,tteggio. Alternanze di argille scagliose, brune con arenarie nerastre quàrziiicho e scisti coticolari, e con calcari marnosi ceruìci. Sono sviluppatissime specialmeutc nel versante Nord delle Madonie, e fra Castelbuono e Isnello sono discretamente fossilifere, presentando una fauna caratteristica del piano Àquitaniarto. lll I c - Id. con tratteggio a,zz:urro. Calcare compatto in grossi banchi con bivalve spalizzate e, con straterelli marnosi e noduli g I I PUBIILIC.\ZIO\II DELLÀ C-ÀRT:\ 16 (IEOLOGICÀ di selce, svilllppato nel Siracusano, particolarmente nella valle clell'Erminio, nel flume cli Modica e fra Chiaramonte e Comiso sotio il calcarc fl121 sopra clescritto. L'eta geologica di questo calcard non è ben certa a cagione del cattivo siato di -conservazione dei fossili. Nel vallone di Modica ftt trovata erratica LlDa Aturia ai11-;a91 chl, scmbra provenire cia cluesti calcari ; in rluesto caso essi sarebltero cla riferirc all'eocene. EOCENE. Letiera 0. EOCENE SUPIIRIORE. teggio. rosso. -- 0 g - Colore bistro chiaro con tràt- Calcari marnosi bianchi o grigi a fucoidi, associati a strati di calcari a piccoÌe nummuliti e ad alveoline, e a brecciole nummulitiche con noduletti di clorite, pirite, etc., spesso con Iiste e rroduli ili diaspri. Cotttiette ì\'umnrulites striata D'orb., N'pta- nulata D'Orb., N. oariokrria Sow., Orbitoiclcs rlispansa Sòw., Ataeolincr, oblongct denti tli squali, etc. etC. Sviluppati specialmente a Termini, Trabia, Cerda (ove ricevono applicaziope per fabbricazione cli buona calce iclraulica e grassa) e si presentano qua e la auche nella regione orientale e neÌ centro dell'isola. Desh.,Operculina ammonea Leym., EOCENII MEDIO - AZ - Colore id. senza, tra,tteggio. Argitle scistose e scagliose varicolori di grande potenza, con rognoni piriformi di carbonato di ferro e cristalli lenticolari cli gesso, talvolta con scisti bitumiuosi. Spesso hanno irrtercalati clei banchi di arenarie durissime siliceo-ferrugiriose. OZ c - Id. contratteggio intemotto a,zzurro. Straterelli di calcaro e brecciola nummulitica associata alle precedeuti, talvolta calcare ad alveoline. NeÌle brecciole nummulitiche oltre ad alcuni pectetu indeterminabjli si trovano le seguenti specie : Nummulites Teltihatehefli D'Are., Orbitoides ephipphiu.m Sotn-, O. stettata l Turritella implicatoria, etc. Id. con tra,tteggio pieno a,zzurro. Areuarie cloritiche EZa intercalate nelle precedenti argille. D' Arch., I ì I L? DELL.\ SICILIA I I EOCENE INFERIORE -- Olc cedente con tra,tteggio rosso. - Colore bistro più ca'rico del pre' Calcare grigio o ceruleo di grande compzlttezza con {ìrossi nummuliti, gcneralmente sovrastante clirettamentc al Turoniano, del Monte Pellegrino, falcte delle Maclonie, ctc. Calcare gfossolano tufaceo, bianco o giallasiro a grandi nummuÌiti della costa meridionale fra Saml-iuca e Sciacca. Calcare bianchissimo con grandi nr"rmrnuliii c noduli di selc.e del Siracusano Brecciole clurissime giallasire e rossastre del vallone Santa Venera. COttl,iCttC'. Nuntmul,tes per/oruta D'Ortt, N. Dqlrancei D'Arch-,,\-. cur: oispira lrlqh., Lucinq gigantea, Cerithitnt g]i11anteu,m, cfc. g1 Id. con tra,tteggio rosso interrotto. Argille sallbiose e sca- gliose brune del Messinese. Arenarie piu o metlo grossolalìc di grande potenza e Conglomerati acl elementi di filladi e di roccie cristaiÌine. Macigno dei mcrtti cli Castroreale, Patti, Letojanni, Linguaglossa, etc. Sono depositi sincroni al calcare, trovandovisi le stesse grandi nummuliti. Id. senza, tratteggio. Argiile scagliose grigic molto 0ta - con strati di calcare marnoso azzùrro, marnose, CR,ETACEO. l,ettera C. tratteggio verde cromo Ca -grigiastro. - Colore a grana ctisuguale da farinosa con rosso. Calcare bianco o CriStallina COn rUdiSie, COntenente I Sphaerutites a TURONIANO SauaaSlesii D'I:lotn., Rad,iolites ccrnupastoris D'Orb., R. luntbricctlis d,'Orb., Acteonella crcrssa D'Orb., A. laeois D'Orb., Nerinaect fi'stttlae;fornzis Gem'm.., etc. potelìza. È S'incontra raramente ma sempre con gralile bene sviluppato al Monte Pellegrino di Palerrno, a Termini, a Trabia, a loppolo, aI Capo Passero; manca affatto nella regione oricrrtalc. Talvolta si prcscttta itt fot'ma tli grtrrdi lnassi rotolati nelle argille eoceniche. id. con tra,tteggio rosso interrotto. Marne argiilose, scistose e scagliose rossastre e brune, difficili a distinguere clalle argille scagiiose eoceniche colle quali CI1NON'IANiANO - Cg c - Colore I PUBBLICAZIONE DELLA CARTA GEOLOGICA 1B sono spesso in co4tatto. Si trovano alla contrada Spinazzi Presso Polizzi, alla contrada S. Giovannello presso CaÌtavuturo, etc. Nel Messinese a Monte Migliardo, Monte Re e nel torrente S. Giacorno questo terreno è rappresentato da calcare marnoso grigio e da arenaria rosea e talvolia artche da argille scagliose rosse. In cluesto terretìo si trovatro le specic seguenti 1 ostrect Ooerwellii Coq., O. seyphac Coq., O. Baylci Coq., Trigonia distan.s Coq., etc., oltre a numerosi altri fossili caratteristici. G2 - Colore id. senza, tra,tteggio. Calcare compatto alquanto, bituminoso, grigio cupo, calcare lumachella grigio rossastro e nero del Monte Pellegritro, di Cefalu, contrada S. Nicola sulIe NIadonie, etc. Contierfe Recluienia Lonsd«lei Sow.; Spltaet"ulites Blumenltaehii Sttttl., URGONIANO. - Cctprina Yerneuilli Bayl., Neritct lsustulata Gemn't., À-crinaect clara Gentnt'., etc- Colore id. con tra,tteggio a'zz1lrro. - CCalcare martloso a flna grana, biauco, tendente a roseo, con nocluli cli agate giallastre e con straterelli di caicare farinoso della contrada Boschitello prcsso Licodia Eubea, dcÌ NEOCOMIANO. Cassero cti Castronuovo, colìtrada Isabella e lvlottte S. Calogero di SCiaCCa, COn gli Aptyelttts cr,ngulicostatus Pict., Belenrnites cl,ilatatus Blaine., B polggonalis Blain r.,Anrmonites li'1atus D'Orb., Terebrctt. diplt,yoides D'Orb., clc. cluesto piano potreltbe forsc I'iferirsi un calcare ncrastro a Straterelli, sovrastattte al calcare grigio titortico nel torlcltte Sirina presso Taormina c nei dintorni di S. Agata di Miliiello. A GIURESE Lettera $. Colore violetto senza, tratteggio. Calcare subcristaìlino grigio-ceruleo con vene spatiche o con vene scure (ciaca dei dintorni cli Palermo) e bianco mac' chiato in rosso della conirada Molino clel Drago pì esso la Ficuzza. Talvolta calcare grigio cupo a Yene DeI'e con coralii e brachiopocli, assai sviiuppati nei tnopti di Palertno, nelle TITONICO - 0g - Madonie, etc. Calcare marnoso bianco o gitìllastro (tattimuso) con ccfalopodi, frecluetrte nella regione O. e S.O cìell'isola a Ogliastro, Campofiorito, etc. Contiene Terebratula cliphya l' Col. sp., T- janitor Pict., T. morcrcica Glocle., rìLlmerOSe llerinaee, belemniti, corallari, ctc. :0 PUBI]LICAZIONE DELLA CARTA GEOLQGIC,II. dante e caratteris[ica fauna, di cui ci Ìimitiamo a citare Ie seguerrti specie', Posidonom,ya AÌpina Gras, Rhynchonella subeehinata Opp., Oppelia fusca Quenst., etc. Calcare grossolailo, nerastro, molto ferrifero e molto ricco cli cefalopodi del Nlonte'Erice di Trapani. coiìtenente oitre nurnerosc àìltre specie le seguerrti'. Ilarpoeeras opalinum Scltloth., Ammanit,:s .tcr,llaa Ben., A. ZONA AD HARPOCERAS OPALINUM SCHLOTH. snistas Ben. A questo piano e moÌto probal,rilmeute da riferirsi il ca1- a cefalopocli altcrati clel ]Iotite S. Pietro presso 'fortorici e (11ìe11o del trIonte Ucina presso Galirti. Da tuiti i piauri gittr:esi ora tlescritti si t'icavano pietre da costrLrziorìe, da calce e marmi assai pregiati. generalmente care rìerastro rossi. LIAS. Lettòra l. LIÀS SUPERIOIìE is - Colore azzurro senza, tra,tteggio. Calcaii compatti rossi o gialÌicci con alternalìze di scisti di colore rossd vinilccia. Calcari grigi dei dintorni di Taormitta. Si irovano soltanto nella parte settentriottaÌe dell'isola. l/i si irrcorrtratto', Am,monites. communis Sow., A. t"ad,ians Rcin., A, fulcifar Sow,, -\, cont,flanattts Bre11., A.. Algoc.ianus Opet, ,\. Partscltii Hauer, etc. Scisii silicei con agate e diaspri varicolori interposti lt'a il Lias medio e Ia serie ooliiica a Termini Imerese, Piana dei Greci, et,c. I fossili vi sono rarissimi e mal conservati. LIAS N,IEDIO I 2 Colore id. con tra,tteggio rossc. Calcari grigi cerulei e rossi a crinoidi, marrìe scistose rosso-vinaccia e grigio-cupe, sviiuppate lungo la regione settentrionale. Marmi rossi e variegati di Taormiua. Calcare grigio ceruleo sub-cristaliino cou vene spatiche, nrolto ricco cli brachiopodi. Calcari rossi brecciati e venati. Calcari grigi rniliolitiui. Breccie varicolori con alternanza di scisti rossi. La serie suesposta si trova sviluppata, ma non serrìpre completa, nei diritorni di Palermo, Termini, Trapani, Calatafiuri, DEI,LA SICILIA 21. Taormina, Novara, eic. Fra i numerosissimi fgssili caratieristici di questa serie citiamo i seguenti: Terebratula Aspasia M,qh., T. Piceininii Zitt., Ièhynclronella Ilaussi Opp., R. iruserscr O1sp., R. flabellum Mgh., Spiriferina rostrata Scltloth,, sp., Harpoceras I{urri«num Opp, sp., etc. I I ( LIAS INFERIORE Oolore id. con tratteggio a,zzurro. - ll Calcare cristalÌino, saccaroide, grigio-ceruleo o bianchissimo, con numerose traccie di turricolate, crinoidi, etc. del Monte Bellampo presso Palermo, Monte Busambra presso Corleone, etc. Calcare grigio-scuro, cristallino dei cliniorni di Longi, etc. Oltre numerosissime nuove specie fossili in questo calcare si trovano le seguenti caratterisiiche e comuni ad altre regioni d'Europa: Phylloeeras cylindricunr Soo. sp., Plt. Pct,rtscltii Stur, Trocltotonta efr. pacltgspira Eug. Desh., Pleurotomaria Sturi Neum., Spiriferina angrtlata op1s., etc. abbondaniissime cliemnitzie, pseuclomelanie, cerithinelle, neritine, turbi, etc. TRIAS. Letiere i e t. RETICO (Infralia,s). - i- Oolore &zzurro violetto. Calcare nero e rosso-bruno del Capo Taormina e della'con- trada Mongiulfl, molto fossiÌifero, contenente Plicatttltt intusstrictta Suess, Terebratula gregaria Lin'ta punctata sow., Suess, Spirifer oaycolpos Saess, ecc. Dolomia bianca o grigia, cristalÌina del Monte Grifone e Monte del Fico presso Palermo. Occupa la parte piu elevata della serie triasica e contieile: spiri/"r o:cicolpus szress, sp. (?) forte (giallo d'Inclia). Id. con tra,tteggio rosso. Do- tegrigia Iomia cristallina a iloduli di selce cornea del Monte Grifone (Palermo) e Monte S. Calogero (Termini) cot Dd,onetta Lepsiusi CÀRNICO. - Colore giallo ZONA A TURBO SOLITARIUS Gentnt,. -tS. - Id. senza grigi, grana ì:ianchi o fìna tratteggio. Calcari compattissimi a ZONAATIìACHYCERASAONOIDES E AT.AON rosati a frattura concoide, con iiste e noduli di selce cornea delle .)o aa PUBBLICAZIONE DELLA CÀP"TA GEOI-OGICA Matl.onie, monfii di Palermo, Ptizzi, Bisacquino, etc., e di Galati e Longi, con ricca fauna di daorielle, halobie, etc., fra cui la DaoneUa styriaca Mojs., Pinacoceras cfr. ?erdnctum Mojs.' etc. t g c - Id. con tra,tteggio rosso obliquo. Calcare pisolitico ed oolitico del Teatro di Taormina. NORICO. - tz - ' Oolore gia,llo aranciato (gialto cromo). Doiomia bianca, roseà o grigia, saccaroide o grossolanamente cristallina e talvolta farinosa e disgregata dei monti di Palermo, Madonie, Castellammare, Bivona, etc., e dei monti fra Taormina e S. f'ratello, Alcara Ìi Fusi, etc. È scarsissima cli fossili e solo vi si trovarono dei pelecipodi e una Rinconella indeterminabile. MUSCHELITALI( SUPERIORE - t - Colore id. con tratteggio rosso obliquo. Calcare cristallino, durissimo, rossastro o rosso mattone, con vene violacee ciel Capo S. Aritlrca e di S' Elia al Monte Catalfano di Baghcria. Contiene cidaridi ed encrini non determinabiÌi. MUSCHELKÀLIi INFERIORH 1SìIRVINO). tr a - Coloreid. interrotto' con tra,tteggio rosso orizzonta,le Arenarie, conglomerati e anageniti rosse non fossiÌifere del Capo S. Alessio, Forza d'Agro, Gaìati, S. F'rateÌlo, etc. etc. ) - t - tolore rosso mattone ( rosso sLi u rno). Calcari durissimi cristailini sottostan,ti ai preccdenti, di Forza d'Agro e delle Rocche Bardara, con traccie di eucrini. B UNl'E R SA.N DSTEIN I ( PERMIANO. Lettera p0 - Colore rosso bruno (sangue cli clrago). Serie cl'Ali costituita dali' ait,o al basso dai terue ni seguenti: Quarziti violacee, scisti, trcitat'ie psammiticJre e anagettiti violacee, scisti e diaspri vioìacei ccin alterlla,rlze di calcari bruui cornpatti, quarziti rosee) scisii quarzitici giallastri e scisii viocon carniole e grandi lenti di gesso. r)D DELLA SICILIA I .! Questo gruppo di strati e sviluppato specialmente nei torni di Ali e di Itala: finora nott vi si trovarono fossili. OARBONIFERO. Lettera C Colore grigio scuro (inchiostro cli China). Calcarc bianco che qualche volta passa al carneo, con goniatiti e Schrvagcrinc dclla contrada San Bencdetto presso j PaTar.zo Adriano. t DEVONTANO (?). lattaao seppia, souro con tratteggio rosso. - Oolore Pegmatite e jalomicte tormalinifet'a, miacitc e granito a mica bianca costitucnti un gran dicco che travcrsa le filladi, dg nci dintorni del Capo Calavà. SILURIANO O CAMBRIANO. Colore violetto Lettera Sa - ca,rico con tratteggio interrotto rosso. Granito, passante a diorite, di Savoca. Id. con punti rossi. Sg Granito porflroide di Pizzo di Polo, Bafia, etc. con tratteggio e,zzrtrro. Sc - Id.grigi Calcari cristallini dolomitici durissimi associati alle filladi. S - Id. senza, tratteggio. Filladi o scisti argillosi-micacei talvolta magnesiaci, con una grande varietzr, di roccie accessorie, cioè graniti, dioriti, felsiti, quarzo, etc. In queste filladi si trovano numorose vetìe e lenti cli quarzo con siderose e solfuri metaÌlici piu o mello compìessi come galena, pirit,e, calcopirite, stibina, etc. Le veno metallifere fanno parte di uu unico sistema avente la direzione prcdominaute N.ll - S.O. Il sistema metallifero è specialmente sviluppato acl Ali, Fiurnedinisi, Tripi, etc; esso formo oggetto di varic lavorazioni che non ebìrero buon risultato industriaìe. Solo si estrae attualmenie con clualche profitto una piccoÌa quantita di solfuro di antimonio. PUBBLICAZIONE DELLA C.A.RTA GBOLOGICA 24 LAUEENZTANO E HURONTANO. (?) Lettera lit. la c - Colore rosa, con tratteggio a,zz:urr.o. Calcare cristaìlino grigio o bianco in lenti parallele alla scistosita ucgli gneiss seguenti. la - Id. senza, tra,tteggio. Gneiss e micascisii, con venature e masse lenticolari di pegmatite, della Catena Peloritana. Graniti. F'OR,MAZIONI VULCANICHE. LAVE E TUFI LAVICI DELL'ETNA. I 1879. - Colore rosse vivo (carmino). lrva clell'Eruzionedel 18?9 Id. piir chia,ro, con punteggia,tura, a,zzlJrra,. -genere. Crateri in Id. Id. con punteggiatura, rossa viva,. XIX. Lava del XIX secolo. XVfiI. - Id. Id. con punteggia,tura, d'a,rgento. Lava del XViII secolo. XVfi. - Id. Id. con punteggia,tura dora,ta,. Lava del XVII secolo. XVl. Id. Id. con tra,tteggio rosso orizzoata,le. Lava del XVI secolo XVI - Id. Id. con tra,tteggio rosso verticale. Lava del XV secolo Id. Id. con tratteggio rosso dia,gona,le da destna, XtV. Colata di sinistra,. Lave del XIV secolo. Id. Id. XIII. con tratteggio rosso dia,gonale da, sinistra a, déstra,. Lave del secolo XIII. La - Id. id. con tratteggio rosso interrotto Correnti di lava d'epoca ignota ma delimitate. I Per l'Etna fu adottata interamente la suddiyisione e classificazione clel Bne. Sartorius di Waliershqusen (1845), aggiungendo soltanto 1e colate cielÌe piLì recenti eruz.roni, secondo le ossersazioni del prof. Silvestri e degli ingegneri dellc miniere, DELLA SICILIA L - Colore rosso vivo senza, tratteggio.' Correnti di lava di epoca ignota non delimitate. tU I - Colore camoscio chiarissimo con tratteggio 25 rosso ver- tica,le. Tufi lavici del vulcano di Mojo. V I - Id. id. con punti rossi. Scorie sparse. É,q.selrr lr ruFr BASALTIcT. B - Cotrore vernriglione ca,rico. Basalti del Siracusano e della regione occidentale dell'isola. basaltici. tU t - Colore vermiglione piir chiaro. - Tuflcontradistinti nel I iufl basaÌtici delle varie epoche sono seguente modo: tUrq - Tufl dell'epoca cluaternaria di Primosole, Paterno ed Acicastello. tubp Tufi associati ai terreni pliocenici di Militello, Licodia, Francofonte, Palagonia, etc. Tufi associati alle marne bianche a foraminifere tUnpt di Ir{ineo. tUf rr - ._ Tufl soitostarti, in concordantza, alla formazione solflfera di L,icodia, Mineo, etc. Tufl associati alle argilÌe e arenarie del miocene tur ms superiore, ed ai calcari del miocene medio di tuu, Sor'tino. ' Tufl con nummuliti, associaii alle argille scatuu u z gliose variegate e ai calcari dell'eocene in- - - tut.t feriore. tUui- Tufi sottosianii al caJcare aci ippuriti, con fram- menti di ippuriti, di Pachino. ISOLE EOLIE. V- Oolore ca,moscio chia,rissimo con punteggiatura, rossa,. Ceneri e lapilli sciolti e cementati; prodoiti di fumaiole. Id. Id. con tra,tteggio vertica,le rosso intemotto. tUa Tufl subaerei. Id. Id. con tratteggio verticale rosso. tU Tufr subacquei, tufi litoidi, etc. PUBBLICAZIONE DEI-LA CART.A, GE.OLOGICA 26 Vp - Colore giàllo chiaro con punteggiatura rossa. Scorie sciolte e cementaie. Peperini. Pozzolane. tUr - Id. Id. con tratteggio verticale rosso interrotto. Tufl sabbiosi, arenarie tenere. Argiìle variegate (Liparit. ld. Id. con tratteggio verticale rosso. tUt Tufi intercalati alle lave tra,chitiche. tUp - Colore giallo forte con tratteggio verticale rosso. Tufo pomiceo o ricoprente immediatamente ia pomice. punteggiatura, rossa,. Lp - Colore giallo a,ra,ncia,to vivo con Lave pomicee. Pomici. Ossidiane. ca,rico (rosso saturno). LI - Colore rosso ma,ttone Lave trachiiiche. Ipo-ossidiane. Lp - Oolore vermiglione carico. Lave basaltiche ed augitiche. PANTELLERIA. ,' Lp -- Cotore giallo aranciato carico con punteggia,tura rossa,. Pomici. Lt, - Colore rosso mattone vivo con tra,tteggio verticale rossq. Liparite a struttura vetrosa. Lt* - Id. Id. con tratteggio vertica,le rosso a tratti e punti. Lipariie a struttura mista, vetrosa e cristzLllìna. Ltc - Id. Id. con punteggiatur& rossa,. Liparite a struttura cristallina. Ltf - Id. ld. senza tratteggio. Liparite biarrca e F'onolite. LUu - Colore vermiglione ca,rico con tratteggio verticale verde intemotto. Andesite in correnti. Id. LO [d. con punteggia,tura, verde. Andesite pirossenica in cupole. Id. Id. senza tratteggio. B Basalti in correnti. ( i I -l t a ( Per la trachite si riserva il colore delle lave tra- delle chitiche e lipariti (rosso cli saturno carico) col simbolo f come per i basalti fu adottaio il colorc delle lave basaltiche, col simboto §, N.B., I Per ,luest'isolr tino geologico, 1881, fu 11 adottata Ia suddivisione del D. H. Foerstner (Y. Ilollete 12). fi i ;. DELLA SICILIA INDICAZIONI SPEOTALI PER LE SOSTANZE IITTLI. \reunero adottati segni speciali per le grandi sorgenti ordinarie, per le termo-minerali e per Ie eruzioni gassoso-fangose dette mu,ccalube. Sulla Carta a 1/100,000 non si poterono pero indicare che Ie principaÌi. Segni speciali vennero pure adottati per le principali escavazioni di sostanze utili alle inclustrie, clei cui giacimenti e fatio cenrro sommario nella descriziorte delle formazioni geologiche TaÌi sono le cave di matenelle quali essi sono contenuti. per pietra da lavoro, diversi, come arenarie e calcari riali edilizi specialmente copiose nel Siracusano, le sabbie, Ie pietre da calce ordinaria e idraulica, il gesso di cui sono costituite intiere colline, i calcari bituminosi escavati nei dintorni di Ragusa, etc. Per ingenerare coufusione colla moltiplicita clei segni, -non. si non indicarono le singole lavorazioni, specialmenie delle il segno speciale su di un giacimento indica che ma solfare, esso è lavorato iu uno e piu punti. Fra le sostanze inclustrialì sono irnportanti il salgemma rluaìi si dà clui perciò rrn somma.rio cenno slatistico. lo zolfo. sui e,sovratutto che in ammassi amigdaloicli nel 'Ior"toniano, viene prinsalgcmma, trorasi Il lìacalmuto, presso escarato Casteltermini e'Itabona, ed oltre al concipalmente Ccnno stalistico. sumo locale alimentn una certa esportazione pel porto di Girgenti, limitata."per ora Le saÌine marittime di Trapani etl alcune altre ad un 3000 tonnellate annue. sulla costa jonica producono però non meno cli 170,000 tonnellate, per. gran parte espoltate, Lo zolfo costituisce la principale inclustria mineraria della Sicilia, ed e estratto di miniere (circa 600, di cui la meta più o meno attive) nclle provincie cli Girgenti, Caltanissetta, Catania e Palermo. * Lo zolfo in Sicilia è ritenuto cli .proprietà tlei possessori dei fondi, onde ne vennero numerosc escavazioni.contisue, non se:rpr€ attivate coi debiti riguarcli a\lasictrezza ed alla economia. La relativa fragilitir della roceia solfifera, l'eruzione non infrequente di iclrogeno-carburato esplodente, e Ia. facilita clegli inceridi, rendono I'esercizio delle solfare àssai pericoloso. Alcune solfare raggiunsero delle profoncliia di olire 150 metri e sono servite, per I'estrazione del mineralc e delle acque, da macchine cla parecchic centinaia rì. viì.pOre. Un uffìoio governativo di ingegneri di miniere, istiiuiio sin clal 1362 in Caltanissetta, vigila aila incolumita delle minierc, cura la statistica clella procluzione c degli operai, e dirige una scuola di capi-minatori. I 2B PUBBLICAZIONE DELL.\ CARTA GEOLOGICA DELI,A SICILIA. Lo zoÌfo è oitenuto dal minerale grezzo per licluazione, operata principalmente nei ealcaroni, fornaci all'antica, in cui serve di combustibile una parte dello stesso zolfo, e solo piccola quantita e ottenuta con apparecchi scaldati altrimenti. Tale processo e giustificato dalla mancanza di combustibili nell'isola, come 1o e pure la non esistenza cli fabbriche di soda, malgrado I'abbonclanza clello zolfo e clel s ale. Salvo poca rluantita usata nell'isola per le vigne, tutto Io zolfo viene infatti esportato, principalmente in Inghilterra, Francia, Belgio ed America, ove.in gran parte s'impiega alla fabbricazione di acido solforico esente da arsenico. - Già fu altrove cennato che si fa pure attualmente l'esportazione cli qualche migliaio di tonnellate di celestina (solfato di stronziana), che trovasi saltuariamente associata ai gessi in lenti ed arnioni. La procluzione andò crescendo sempre, malgrado il ribasso di prezzo dovuto alla concorrenza clelle piriti nelle piazze cli consumo: talchè oggidi iI prezzo delÌe buone qualita non supera 105 lire la tonnellata nei porti d'imbarco, che sono prinPrima del 1860 la cipalmente Catania, Girgenti, Licata, Palermo, Messina. produzione annua non superava tonnellate 150,000; nel 1880 passava tonnellate 300,000, e nel 1884 ràggiunse quasi 400,000 tonnellate, del 'r'aÌore totale di 40 milioni nei porti cl'imbarco. Tale industria da lavoro a circa 2?,000 operai, di cui circa 21,000 applicati ai lavori di scavo, e gli altri ai calcarohi ed ai trasporti. Un dazio di'lire 11 per tonnellata, applicato all'uscita dello zolfo per l'estero, procluce ora un ànnuo iniroito all'erario di circa 3,000,000 di lire. Coli'aiuto della Carta geologica rilevata in grande scaìa, essendosi potuto determinare la probabile estensione clei principali bacini soìflferi, venne testè dagli lngegneri delle miniere calcolato il ntininu,n-t cli zolfo ancora esistente nei giacimenti di Sicilia, in 50 milioni di tonnellate,