n°18 - settembre 2015
LO SPAZIO
DI MISTER B
CATALOGO
DEGLI
ABBRACCI
Poste Italiane SpA
Spedizione in
Abbonamento Postale
DL 353/2003 (conv.
In L. 27/02/2004 n. 46)
art. 1 comma 2 NE/PN
contiene I/R
C/O IRCCS
“Burlo Garofolo”
via dell’Istria, 65/1
34137 Trieste
Quadrimestrale di informazione su attività, progetti e iniziative proposti da A.B.C. Associazione Bambini Chirurgici del Burlo onlus
Cari cari cari, carissimi amici,
e cari più cari di tutti i miei amici più speciali, che
sono i bambini!
Come staaaaaate?
Oh, ma tu guarda che strano! Mentre vi chiedo col
mio vocione urlando a squarciagola COME STATE, mi viene in mente la parola ESTATE…
E così mi accorgo che anche quest’anno l’estate è
già quasi finita, e con lei le vacanze… Accidentaccio e accidentista (ops, scusate
per questa strana esclamazione, ma io ho
sempre una paura
grossa così quando vado dal dentista…): ma non
sembra anche a
voi che il tempo
passi in un batter
d’occhio?!
Tant’è. L’estate è la mia stagione preferita, proprio perché di solito ci stanno dentro le vacanze più lunghe... Però. Ci sono
cose che mi piacciono tanto anche nell’autunno
(come le foglie che volano), nell’inverno (come la
cioccolata con la panna), nella primavera (come
le rondini che ritornano nei nidi sotto il tetto di
casa mia). E anche molte molte altre, eh!
E a voi? Avete voglia di scrivermi raccontandomi
le cose che vi piacciono di ogni stagione?
Be’, sentite un po’: mi pare che dentro a questo
numero de L’AbBeCedario continui l’atmosfera di
festa per questo compleanno speciale: il decimo
anno di impegno dell’associazione A.B.C. Chissà
quanti di voi hanno dieci anni o giù di lì! Pensate:
siete nati proprio quando è nata A.B.C.!
Avete sentito quante cose fantastiche ha in mente
di fare l’associazione per celebrare il suo compleanno? Tra queste, un libro per voi e per le vostre
famiglie! Un libro pieno di storie belle bellissime
e di disegni belli bellissimi!
Anch’io, come voi, adoro le storie, perciò aspetto
con grande trepidazione questa novità «storiosa»
e mi sembra di sentire già il profumo delle pagine. Sapete, qualcuno mi ha detto che questo libro
sarò davvero strepitoso… Non vedo l’ora di abbracciarmelo stretto stretto.
A proposito, delle mie braccia non vi ho ancora
detto? Che sono enormi non c’è nemmeno bisogno che ve lo racconti. Per farmi le camicie servono interi negozi di stoffe! A me piacciono tanto le
camicie a fiori. E a voi?
Ecco, se dovessi dire una cosa proprio sulle mie
braccia, direi che sono specializzate in abbracci. SPECIALIZZATE IN ABBRACCI!
Suona bene, no? Potrei scriverlo sul campanello di casa mia:
Mister B, Braccia specializzate
in abbracci. Magari a qualcuno
verrebbe voglia di suonare per
farsi abbracciare!
D’altra parte, gli abbracci sono di
molti tipi diversi, per tutti i gusti.
Ecco, ho deciso: vi saluto lasciandovi
con una filastrocca sugli abbracci.
Vi abbraccio e vi voglio benissimo!
Abbracci lumaca, lenti.
Abbracci elefante, potenti.
Abbracci ghepardo, sfreccianti.
Abbracci canguro, saltellanti.
Abbracci polipo, tanti.
Abbracci balena, giganti.
Abbracci lucciola, luccicanti.
Abbracci zebra, striscianti.
Abbracci zanzara, pungenti.
Abbracci cicala, cantanti.
Abbracci castoro, mordicchianti.
Abbracci pinguino, eleganti.
Abbracci giraffa, elevanti.
Abbracci bambino?
Questi non li scrivo.
Trova tu l’aggettivo.
La ristrutturazione della nuova foresteria è un progetto impegnativo che ha bisogno di te. Per poter continuare ad ospitare ancora gratuitamente 40 famiglie all’anno c’è la necessità di adeguare l’appartamento
appena acquistato. I lavori inizieranno nei prossimi giorni e vorremmo che si concludessero al più presto.
L’ammontare delle spese di ristrutturazione è di più di 50.000 euro. Contribuisci anche tu a dare una
casa a chi è lontano da casa perchè, proprio in un momento di fragilità come il ricovero, c’è la necessità
di sentirsi avvolti dal calore di un luogo famigliare.
DONA ORA!
>>> FAI UNA DONAZIONE IN BANCA con bonifico intestato a:
A.B.C. Associazione Bambini Chirurgici del Burlo onlus:
Banca di Cividale IBAN IT 51 D 05484 62190 068570399019 oppure
Cassa Rurale e Artigiana di Cortina d’Ampezzo e delle Dolomiti
IBAN IT 42 B 08511 61070 000000018019
>>> FAI UNA DONAZIONE IN POSTA conto corrente postale 91873075
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>>> DONA IL TUO 5X1000 Codice fiscale: 01084150323
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pagina 3
Le mille bolle… di sapone
Genitori coi piedi verdi
pagina 4
Dedicato ai bambini: lo spazio di Mister B
Come aiutare A.B.C.
come passa in fretta il tempo; il mare è un ricordo
lontano e le foglie autunnali hanno già incominciato i loro voli…
Il vagone di A.B.C. viaggia incessantemente.
Grazie al vostro appoggio, che è il motore senza
cui il nostro treno non proseguirebbe la sua andatura, cercheremo di terminare al meglio il decimo
anno dalla nascita dell’Associazione.
Le novità sono moltissime. La prima, come leggerete in questo numero de L’AbBeCedario, è l’acquisto
di un nuovo appartamento che ospiterà le famiglie
provenienti da tutta Italia. I lavori di ristrutturazione stanno per iniziare: grazie di cuore fin d’ora del
sostegno che darete per la realizzazione di questo
grande progetto.
Ed ecco poi le
bolle di sapone,
una magia che si
rinnova, un aiuto
per i bambini e
per gli operatori,
per rendere più
facile le pratiche ospedaliere
che tanta paura
mettono ai piccoli. Grazie Margherita per aver
pensato a questo
incredibile strumento!
In questo numeLuca Alberti e il figlio Riccardo
ro abbiamo inoltre avuto il piacere di intervistare l’autrice e l’illustratrice di Abicillo, un libricino nato per aiutare i
bambini e le loro famiglie ad affrontare un difficile
evento, quale è un intervento chirurgico.
Nell’articolo scientifico daremo la parola a due
logopediste che operano nel reparto di Chirurgia
del Burlo e che ogni giorno accolgono i piccoli
pazienti insieme alle loro famiglie, accudendoli
durante il lungo periodo di riabilitazione.
E infine la storia di Valentina, una bambina speciale, la prima paziente ad aver sperimentato l’intervento con le barre magnetiche.
Mister B è triste per il ritorno dalle vacanze, ma
contento di ritrovare i suoi piccoli lettori.
Ho già dato troppe anticipazioni, è ora di dedicarsi
alla lettura…
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A.B.C. protegge i tuoi dati ai sensi della normativa in materia di protezione dei dati personali (D. Lgs. 196/2003), ti informiamo che i tuoi dati saranno trattati da A.B.C in modo
lecito, secondo correttezza e adottando tutte le misure necessarie a garantirne la massima
riservatezza, esclusivamente con la finalità di fornire notizie sulle attività svolte dall’Associazione. L’art. 7 del D.Lgs. 196/2003 ti dà diritto a far rettificare eventuali errori e
a richiedere di essere escluso da ogni comunicazione scrivendo a A.B.C. Associazione
Bambini Chirurgici del Burlo onlus, Via Dell’Istria 65/1, 34137 Trieste oppure inviando
un’e-mail a [email protected], quale titolare del trattamento.
STAY TUNED!
DUE NUOVI, GRANDI E IMPORTANTI PROGETTI PER A.B.C.
Il punto
Carissimi amici di A.B.C.,
Abbracci serpente, avvolgenti.
DONA ORA!
Per questo numero hanno collaborato:
Luca Alberti, Giusy Battain, Cristina Bellemo, Irene Soldera, Antonella Tripani, Francesca Zollia, Chiara Falzone e Federica De Caro,
Margherita Alessi, Rosella Giuliani, Silvia e Claudio Zoccolan.
L’Editoriale
Abbracci gorilla, stringenti.
UNA CASA PER CHI È LONTANO DA CASA
L’ABbeCedario n.18 – settembre 2015
Direttore responsabile Cristina Bellemo
Redazione e coordinamento Giusy Battain e Irene Soldera
Editore A.B.C. Associazione Bambini Chirurgici del Burlo onlus, Via dell’Istria 65/1 - 34137 Trieste
Iscrizione nel registro della Stampa tenuto presso il Tribunale di Trieste, autorizzazione n. 1208 del 17/11/2009
Art direction e impaginazione Kora Comunicazione
Stampa Grafiche Battivelli S.r.l
pagina 2
Restituire voce, suoni e parole
Il libricino magico
Abbracci farfalla, volanti.
Il vostro superspecialissimo
Mister B
Ti ricordiamo che tutte le donazioni effettuate a favore di A.B.C. sono fiscalmente deducibili o detraibili.
Conserva le ricevute del bonifico o del bollettino postale. Per conoscere nei dettagli la normativa, visita
il nostro sito www.abcburlo.it. Se hai trovato L’AbBeCedario in ospedale e vuoi ricevere gratuitamente i prossimi
numeri a casa, inviaci i tuoi dati all’indirizzo [email protected]
pagina 1
L’Editoriale
Stay tuned!
Un caro saluto,
Luca Alberti
Presidente di A.B.C.
Gli ultimi scampoli d’estate regalano belle giornate di sole, intervallate da
acquazzoni refrigeranti,
che ci ricordano lo sfumare
del mese di agosto in un settembre più fresco e denso
di nuovi progetti.
Eccoci, siamo tornati al
lavoro più entusiasti che mai!
Come abbiamo più volte ricordato negli scorsi numeri de
L’AbBeCedario, quest’anno festeggiamo dieci anni di
attività! Per celebrare questo obiettivo, che viviamo al contempo come punto di arrivo e come una
nuova partenza, abbiamo pensato di dare vita a
due importanti progetti: realizzare un libro illustrato e acquistare un appartamento per ospitare
le famiglie di bambini con necessità chirurgiche.
Pensando a dieci anni di impegno associativo,
abbiamo sentito il bisogno di realizzare un libro
che fosse una sintesi della storia di A.B.C., proprio
attraverso la voce di alcuni bimbi accompagnati
dall’Associazione durante il loro percorso chirurgico. Il progetto prevede che dieci bambini raccontino la loro storia, in una personale interpretazione
degli eventi, e che a ogni racconto venga accostata
l’opera di un artista differente. Per i bambini che
parteciperanno, la possibilità di inventare una
storia fantastica attorno all’esperienza chirurgica
vissuta, con la collaborazione di una psicoterapeuta infantile e di un disegnatore: un’opportunità preziosa per una svolta interpretativa in chiave
creativa di momenti di vita complessi e talvolta dolorosi. Abbiamo collaborato con vari professionisti,
che hanno messo la loro esperienza al servizio di
questo importante progetto. Il lavoro sinergico di
un art director, una psicoterapeuta infantile, una scrittrice,
uno studio grafico e dieci illustratori ha consentito a questo
sogno di prendere concretezza
e di strutturarsi sotto il profilo
tecnico: la fantasia, la vivacità
e le emozioni vissute dai bambini faranno il resto.
Non abbiamo ancora visto il
prodotto finale, ma vi garantiamo che averne seguito le
fasi di realizzazione è stato
veramente entusiasmante!
Il secondo progetto è, alla pari del primo, una
pietra miliare per A.B.C., che indica al contempo un percorso in atto e la dimensione di una
distanza raggiunta a dieci anni dalla fondazione.
Grazie a una cospicua donazione, garantita da
una persona che desidera restare anonima ma
che vorremmo sentisse tutta la nostra più viva
gratitudine, e alle attività di raccolta fondi pianificate durante tutto l’anno, abbiamo potuto programmare l’acquisto e la ristrutturazione di un
appartamento in via Tiepolo numero 1, al secondo piano! Ci è sembrato un luogo speciale, che abbiamo sentito adatto per ospitare le famiglie: non
lontano dall’ospedale, accogliente e, grazie a un
ampio restauro, ben adattabile alle esigenze delle
persone che hanno bisogno di restare a Trieste
per essere a fianco dei loro bambini durante gli
interventi. Ora stanno prendendo avvio i lavori.
Insomma, le novità non mancano. Nei prossimi
mesi la nostra pagina FB sarà un diario dello stato
di avanzamento dei progetti.
Stay tuned!
di Giusy Battain
AUGURA BUON NATALE CON A.B.C.
Per augurare Buon Natale scegli i biglietti
natalizi di A.B.C., che permetteranno di
raccogliere fondi per sostenere i progetti dedicati
ai bambini chirurgici.
Anche quest’anno gli artisti della Mostra
Internazionale d’Illustrazione per l’infanzia
di Sarmede hanno messo a disposizione le
loro opere per realizzare le cartoline augurali
che saranno in formato sia cartaceo che digitale.
L’offerta minima per i biglietti cartacei con le
rispettive buste è di € 12,50 per 10 pezzi (ordine
minimo, spese di spedizione escluse).
Per i biglietti in digitale, da inviare via e-mail o
via Facebook, personalizzati per esempio con una
vostra foto, la donazione è libera.
Se siete un’azienda, i cartoncini e le buste
potranno essere
personalizzati con
la Ragione Sociale
della vostra ditta,
e con il logo e
il messaggio che
vorrete comunicare.
Per ordinarli o
richiedere informazioni, basta mandare
un’e-mail, entro l’8 novembre 2015,
all’indirizzo [email protected]
o chiamare il numero 388 4066136.
Per prendere visione dei biglietti, visita il nostro
sito www.abcburlo.it.
Cosa aspetti? Fai il tuo ordine e passaparola!
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n°18 - settembre 2015
LE MILLE BOLLE… DI SAPONE
RESTITUIRE VOCE, SUONI E PAROLE
IL LAVORO PREZIOSO DELLE LOGOPEDISTE AL BURLO
La scienza
e la ricerca
Il logopedista è l’operatore sanitario che, in posGarofolo (ad esempio dalla clinica pediatrica, dalla Neusesso del diploma universitario abilitante, svolge la
ropsichiatria infantile...).
propria attività nella prevenzione e nel trattamento
La valutazione di bambini e adolescenti ipoacusici vieriabilitativo delle patologie del linguaggio e della cone svolta nel momento dell’inquadramento dell’ipoamunicazione in età evolutiva, adulta e geriatrica.
cusia e nei successivi follow up di controllo audiologiL’attività del logopedista è volta all’educazione e alla rico che, nei bambini portatori di protesi acustiche o di
educazione nelle situazioni che provocano disturbi della
impianto cocleare, decorrono generalmente a 15 giorni,
voce, della parola, del linguaggio orale e scritto e handi1-3-6-9-12 mesi dal momento in cui vengono indossati
cap comunicativi (cfr il profilo professionale del logopegli ausili uditivi. Successivamente una volta ogni 6 mesi
dista, DM 14 settembre 1994).
fino ai 3 anni e, dopo i 3 anni dall’applicazione degli
Nei reparti di Audiologia e di Otorinolaringoiatria
ausili, una volta all’anno.
dell’IRCCS Burlo Garofolo lavorano due logopediste,
Il supporto e la guida vengono rivolti anche ai genitoChiara Falzone e Federica De Caro, impegnate in attiviri
e agli insegnanti di bambini normoudenti con ritardo/
Dott.sse Chiara Falzone e Federica
De Caro, Servizio Logopedia presso
tà di tipo preventivo, valutativo e riabilitativo di probledisturbo del linguaggio e bambini/adolescenti ipoacusici.
l’Ospedale Burlo Garofolo di Trieste
matiche relative all’udito, alla deglutizione, al linguaggio
La nostra attività è di supporto iniziale alle famiglie: a
nel bambino e nell’adolescente.
seguito della valutazione, vengono forniti loro indicazioNello specifico vengono svolti:
ni e suggerimenti su modalità di approccio comunicativo
- valutazioni delle abilità uditive, comunicative e linguistiche;
adeguate per uno sviluppo del linguaggio quanto più armonico. Inoltre, in
- attività di supporto e guida rivolte alle famiglie e alle scuole;
bambini e adolescenti con deficit uditivo, si offrono informazioni e aiuto
- trattamenti riabilitativi precoci dei problemi uditivi e delle problemati- nell’utilizzo e nella gestione degli ausili uditivi (protesi acustiche, impianto
che relative alle funzioni orali (deglutizione, respiro...).
cocleare).
La logopedista lavora all’interno di un’équipe multisciplinare costituita
Le riabilitazioni logopediche presso il nostro reparto sono brevi, intensive
dal medico audiologo, dal medico otorinolaringoiatra, dagli audiometristi, e sono rivolte a bambini e adolescenti ipoacusici e con problematiche legadalla psicologa. Ogni valutazione logopedica è preceduta da una valutazione te alle funzioni orali (disfagia, scialorrea...). Concluso il ciclo di trattamento,
audiologica.
questo viene poi portato avanti dai servizi territoriali, con i quali si collaboLa valutazione delle abilità comunicative, linguistiche, uditive si esegue:
ra costantemente.
- su richiesta del pediatra di famiglia;
- su richiesta del medico ORL del nostro reparto;
- su richiesta di consulenza da parte di altri reparti dell’IRCCS Burlo
di Dott.ssa Chiara Falzone e Dott.ssa Federica De Caro
IL LIBRICINO MAGICO
Antonella, com’ è venuta l’idea?
«Il ricovero legato all’intervento chirurgico rappresenta spesso per il piccolo paziente un momento di disorientamento, un improvviso venir meno
dei suoi punti di riferimento. Da qui la volontà di offrire alla famiglia sostegno, informazione e strategie per elaborare e gestire questo delicato evento. Regalare al bambino il libretto all’entrata in reparto aiuta a sviluppare
fiducia verso l’equipe sanitaria e a capire che l’ospedale è un posto dove le
persone amano i bambini e dove vengono rispettati i loro bisogni».
Che riscontro avete avuto nel tempo?
«Rispondo con la testimonianza di una mamma: “Arriva da Antonella il
bellissimo libro di Abicillo che ieri io e Giovanni abbracciati abbiamo condiviso nel letto prima di addormentarci... e il giorno dell’intervento mi sentirò un po’ come la mamma di Abicillo che con un sorriso gli dirà: andrà
tutto bene tesoro!”».
Dal punto di vista psicologico, per contribuire a preparare il bambino
a un intervento chirurgico, risulta
più efficace la scrittura accompagnata all’illustrazione, piuttosto
che la sola parola?
«Il libro illustrato permette al
bambino di leggere la storia anche
attraverso le immagini, e questo è
prezioso soprattutto per i bambini
in età prescolare. Mentre i genitori leggono ad alta voce, il bambino
può seguire il racconto anche nelle illustrazioni; ciò gli consentirà
poi di riprendere in mano il libretto e sfogliarlo anche da solo».
Alla luce della sua esperienza
in reparto, quali possono essere i piccoli accorgimenti e quali
Psicologa Psicoterapeuta
i consigli per utilizzare bene queAntonella Tripani
sto strumento?
2
A 4 braccia
Credo che ognuno di noi, almeno per una
volta, si sia soffermato a contemplare con piacere l’espressione sul volto di un bambino che
soffia una bolla di sapone.
Quando un piccolo paziente viene sottoposto a
un prelievo, di solito guarda con paura e preoccupazione l’ago e il camice che ha davanti; i genitori temono, con lui, ciò che sta per accadere e
offrirebbero volentieri il proprio braccio al posto
di quello del loro piccolo per evitare il “pic” della
puntura.
Distrarlo non serve poi tanto, anzi, non fa che
aumentare la paura e la diffidenza verso quei
grandi un po’ imbroglioni.
Per otto anni, prima in terapia intensiva neonatale, e per trentadue anni poi in sala operatoria,
Margherita Alessi, infermiera pediatrica, ha visto
le lacrime di troppi bambini e anche di tanti genitori, fino a quando è andata in pensione.
Come si usa fare, di solito si celebra questo momento con una festa di saluto ai colleghi e si riceve in regalo un oggetto, più o meno prezioso, a
ricordo del periodo di lavoro trascorso. Margherita ha trasformato, quattro anni fa, il suo oggetto
prezioso in qualcosa che, per il valore infinito che
ha, nessuno riuscirebbe a comprare: il sorriso
di un bambino mentre fa le bolle di sapone.
La somma raccolta per lei, come omaggio, da
colleghi e amici, circa duemila euro, è stata impiegata per acquistare bolle di sapone che Margherita ha distribuito in quei reparti del Burlo
dove i bambini vengono sottoposti a prelievi o a
procedure un po’ invasive e dolorose.
Il successo è stato immediato: qualche bambino,
ipnotizzato dal piacere di fare le bolle, non ha ne-
un ago nel braccio di
un bambino, la tecnica si può imparare, ma
il modo con cui si fa
ognuno lo trova cercando nelle proprie risorse personali.
Sia i grandi che i piccoli, durante un prelievo, vivono un fastidio
fisico e una forte frustrazione, determinata dall’impossibilita di
evitare quel momento.
Il senso di impotenza
e, a volte, la costrizione fisica, generano una
rabbia che può essere
Margherita Alessi, impegnata per 8 anni presso il Centro Terapia Intensiva Neonatale
del Burlo Garofolo e per 32 anni in Sala Operatoria Pediatrica come strumentista
«digerita»
solamente ripensando a tutto
questo, magari al ritoranche pianto e qualcun altro è riuscito a conso- no a casa: se i fatti della vita, anche i più brutti,
larsi rincorrendo le bolle di sapone per scoppiar- possono essere ricordati, allora diventano meno
le in un sonoro “sciac”!
pericolosi di quelli che si vorrebbe dimenticare.
Dopo due anni, terminati i fondi, è intervenuta Impresa peraltro impossibile.
A.B.C., che oggi sostiene l’acquisto delle bolle di
Con quel suo gesto speciale, rivolto ai bambini
sapone.
in ospedale, Margherita continua ad aiutare, in
Margherita puntualmente ordina i piccoli flaco- collaborazione con A.B.C., i bambini e i loro geni di liquido magico, li ritira e li distribuisce nei nitori: le bolle di sapone catturano lo sguardo e
vari reparti e ambulatori, che nel frattempo sono strappano perfino un sorriso!
aumentati.
Le bolle di sapone aiutano i bambini a sopportare un po’ di dolore, i loro genitori ad accomdi Rosella Giuliani e Margherita Alessi
pagnarli in questo e anche l’operatore che deve
effettuare il prelievo. Non è cosa facile infilare
Senza
camice
LA STORIA DI ABICILLO AIUTA I BAMBINI AD AFFRONTARE L’INTERVENTO CHIRURGICO
Abicillo nasce come strumento per aiutare i bambini e le loro famiglie ad affrontare un difficile evento, quale è l’intervento chirurgico.
In questo numero abbiamo il piacere di intervistare l’autrice del testo, la dottoressa Antonella Tripani, e l’illustratrice Francesca Zollia.
A loro il merito di questo prezioso libretto.
UNO STRUMENTO MAGICO PER SUPERARE LE PAURE
«È importante leggere il libretto
assieme al bambino, rendendosi
disponibili a rispondere a qualunque sua domanda, preoccupazione o perplessità… Questo favorirà nell’adulto la possibilità di
attivare quella funzione contenitiva indispensabile a trasformare
l’esperienza dell’intervento chirurgico in una buona esperienza per
l’intera famiglia».
Francesca, come nasce la sua
passione per l’illustrazione?
«Credo sia innata. Ho avuto genitori e nonni meravigliosi che, sin
Francesca Zollia, autrice e illustratrice
da piccolissima, mi hanno lasciata
del testo Abicillo
libera di sperimentare tutte le tecniche di pittura. Sono cresciuta disegnando».
Dove ha tratto ispirazione per dare un volto ai personaggi raccontati
nel libro Abicillo?
«I tratti dei personaggi che creo sono molto semplici. Non ho voluto ispirarmi a nessuno in particolare. Tutti i bambini possono riconoscersi in
Abicillo che, come gli altri personaggi, ho disegnato con gli occhi grandi
e buoni. E ho voluto che tutti i dottori e le infermiere avessero sempre il
sorriso sulle labbra».
Pensa che accompagnare le parole ad un’illustrazione sia utile per far
arrivare il messaggio al bambino?
«Per i bambini, anche per quelli più grandicelli, accompagnare la parola
con un’immagine che li rassicuri è fondamentale in un libro come questo».
Abicillo nasce come strumento per aiutare i bambini e i loro genitori
ad affrontare un intervento chirurgico: come, a suo parere, può rivelarsi
utile per far vivere più serenamente un evento così importante?
«È stata un’idea meravigliosa quella di spiegare attraverso un racconto
ai bambini quello che sta per accadere. Un modo molto dolce per riuscire
a dire un momento così difficile sia per loro che per i loro genitori».
Intervista di Irene Soldera
VALENTINA E IL CLUB DEI MAGNETINI
IL CAMMINO VERSO LA CRESCITA
Valentina è la nostra primogenita, a settembre compirà undici anni e comincerà il nuovo
percorso alle scuole medie, come tutti i suoi
coetanei.
Ma Valentina è «speciale»: dietro ai suoi grandi
occhi nocciola, ai capelli castani, e al suo sorriso
sereno e maturo, ci sono molti anni di sacrifici, ci
sono cicatrici, ci sono lotte da combattere, alcune
vinte, altre da vincere.
Quando Valentina aveva quattro anni ha cominciato a lamentarsi di dolori alla schiena. All’inizio
le coccole e i massaggi di mamma e papà sembravano bastare, ma poco dopo c’è stato un cambiamento: la sua schiena non era più dritta…
...così è iniziato il nostro
cammino, quasi una
rincorsa, per scoprire
e dare un senso a qualcosa
che «un senso non ce l’ha».
Così è iniziato il nostro cammino, quasi una rincorsa, per scoprire e dare un senso a qualcosa
che «un senso non ce l’ha». Abbiamo viaggiato
e incontrato pareri e opinioni a volte simili, altre volte opposti fra loro: chi vendeva fumo, chi
voleva solo aggiungere una X sulla lista degli interventi fatti.
Non è stato facile districarci tra ospedali, ambulatori, termini medici per noi incomprensibili,
diagnosi e terapie, un mondo in cui ci siamo trovati catapultati e in cui abbiamo dovuto imparare
a muoverci, per amore della nostra bambina.
Genitori coi
piedi verdi
Per fortuna sul nostro cammino abbiamo inconIn compenso, adesso fa parte di un nuovo club,
trato il dottor Carbone e la dottoressa Vittoria (e il quello dei magnetini, come chiamano il dottor
loro staff) che, con prudenza e pazienza, ci hanno Carbone e la dottoressa Vittoria i bimbi che porconsigliato e informato nella giusta misura man tano le stesse barre, e che incontriamo ad ogni
mano che Valentina cresceva.
«allungamento» presso il Burlo, e con i quali conCosì, dopo anni di corsetto, necessario ma odia- dividiamo ansie e gioie di quest’avventura.
to da una bambina che bisognava convincere a
Grazie di cuore a tutti per il sorriso che oggi
chiudere il proprio corpo, smanioso di cresce- possiamo vedere sul viso di Valentina.
re e di muoversi, in una morsa, facendola sentire come una bambola di gesso, siamo arrivati
al giorno in cui finalmente il suo fisico è stato
di Silvia e Claudio Zoccolan
pronto per il temuto/desiderato intervento per
l’inserimento delle barre magnetiche.
Sì, perché Valentina,
grazie anche al supporto di A.B.C., è stata la prima paziente
ad avere la fortuna di
poter utilizzare questo
tipo di barre che, con
brevissime sedute trimestrali, consentono
un «allungamento»
magnetico: niente ricoveri, niente interventi, niente dolori,
niente cicatrici.
E così ora Valentina ha scordato come
si indossa un busto.
Valentina, durante il momento del taglio del nastro che ha dato il via a Bimbi in Fiera
O forse, come sanno
2015. L’evento si è tenuto a Rivignano (Ud) lo scorso 2 Giugno ed è stato interamente
fare i bambini, semplidedicato ad A.B.C.
cemente non ci pensa
più.
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NR 18 - SET 2015